Gli AUGURI del Presidente - Fidas Leccese · sa dei tumori. I casi di mortalità in ambito...

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Associazione Leccese Donatori Volontari Sangue NOTIZIARIO MENSILE - ANNO 5 N.12 DIC. 2017 Signore Gesù, ti contempliamo nella povertà di Betlemme, rendici testimoni del tuo amore, di quell'amore che ti ha spinto a spogliarti della gloria divina, per venire a nascere fra gli uomini e a morire per noi. Infondi in noi il tuo Spirito, perché la grazia dell'Incarnazione susciti in ogni credente l'impegno di una più generosa corrispondenza alla vita nuova ricevuta nel Battesimo. Fa' che la luce di questa notte più splendente del giorno si proietti sul futuro e orienti i passi dell'umanità sulla via della pace. Tu, Principe della Pace, tu, Salvatore nato oggi per noi, cammina con la Chiesa sulla strada che le si apre dinanzi nel nuovo millennio. (A Natale – San Giovanni Paolo II) Gli AUGURI del Presidente Ritengo che non ci possa essere nulla di più bello e di più speciale del dono del proprio sangue per gli altri, in ogni periodo dell’anno, incluso quello natalizio. Del resto quale miglior dono per Natale se non il proprio sangue per gli altri? Un gesto anonimo, responsa- bile e gratuito che permette, specialmente nel periodo delle festività natalizie, di far emergere il valore del Dono, che non è solo quello prettamente consumistico e materiale, ma è prima di tutto quello morale e im- materiale. E allora continuiamo ad impegnarci perché il nostro prezioso dono non venga mai meno e continui a tra- sformarsi in vite salvate, giorno dopo giorno, anno dopo anno. Un impegno certamente non facile, ma che, se portato avanti con costanza e determinazione, riprendendo le parole di Giovanni Paolo II, si proietterà sul futuro, orientando i passi di tutta l’umanità, specialmente quelli di chi si trova nella sofferenza e nella malattia. E allora, avendo sempre consapevolezza della pre- ziosità del nostro gesto, continuiamo a dare spe- ranza a chi, per le più svariate cause, si trova a dover combattere con avverse condizioni di salute. Solo così sarà veramente ogni giorno Natale! A+ O+

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Assoc iaz ione Leccese Donator i Volontar i Sangue NOTIZIARIO MENSILE - ANNO 5 N .12 DIC. 2017

Signore Gesù,

ti contempliamo nella povertà di Betlemme, rendici testimoni del tuo amore, di quell'amore che ti ha spinto

a spogliarti della gloria divina, per venire a nascere fra gli uomini e a morire per noi.

Infondi in noi il tuo Spirito, perché la grazia dell'Incarnazione susciti in ogni credente l'impegno di una più generosa corrispondenza

alla vita nuova ricevuta nel Battesimo. Fa' che la luce di questa notte più splendente del giorno si proietti sul futuro

e orienti i passi dell'umanità sulla via della pace. Tu, Principe della Pace, tu, Salvatore nato oggi per noi, cammina con la Chiesa

sulla strada che le si apre dinanzi nel nuovo millennio.

(A Natale – San Giovanni Paolo II)

Gli AUGURI del Presidente

Ritengo che non ci possa essere nulla di più bello e di più speciale del dono del proprio sangue per gli altri, in ogni periodo dell’anno, incluso quello natalizio. Del resto quale miglior dono per Natale se non il proprio sangue per gli altri? Un gesto anonimo, responsa-bile e gratuito che permette, specialmente nel periodo delle festività natalizie, di far emergere il valore del Dono, che non è solo quello prettamente consumistico e materiale, ma è prima di tutto quello morale e im-materiale. E allora continuiamo ad impegnarci perché il nostro prezioso dono non venga mai meno e continui a tra-sformarsi in vite salvate, giorno dopo giorno, anno dopo anno. Un impegno certamente non facile, ma che, se portato avanti con costanza e determinazione, riprendendo le parole di Giovanni Paolo II, si proietterà sul futuro, orientando i passi di tutta l’umanità, specialmente quelli di chi si trova nella sofferenza e nella malattia. E allora, avendo sempre consapevolezza della pre-ziosità del nostro gesto, continuiamo a dare spe-ranza a chi, per le più svariate cause, si trova a dover combattere con avverse condizioni di salute. Solo così sarà veramente ogni giorno Natale!

A+

O+

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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

rande  partecipazione  sabato  18  novembre 

per  l’inaugurazione della nuova sede sociale 

Fidas, l’associazione dei donatori di sangue, a Galli‐

poli.  

Emozionante  l’arrivo  nella  Chiesa  di  San  Lazzaro 

delle  tantissime  delegazioni  Fidas  accompagnati 

dall’ufficio di Presidenza della  Fidas  Leccese  e  an‐

che della Fidas Puglia.    L’entrata  in Chiesa è  stato 

accolto  con  la  benedizione  dei  labari  dal  Parroco 

Don Pierluigi e dopo la celebrazione della messa,  il 

folto corteo, si è  incamminato verso  la nuova sede 

di via Galatone angolo via Nardò. Alla presenza del‐

le autorità locali, rappresentanti di altre associazio‐

ni  e molti  donatori,  c’è  stato  il  taglio  del  nastro 

“rosso  come  il  sangue donato”. A  farlo,  il Sindaco 

Minerba che, ha voluto farlo insieme ad una volon‐

taria in rappresentanza di tutti i donatori della Fidas 

gallipolina,  come  per  dire:  “facciamolo  tutti  insie‐

me”. Subito dopo, c’è stata la benedizione della se‐

de da parte di Don Pierluigi, che annoveriamo tra i 

donatori Fidas.   

INAUGURATA LA NUOVA SEDE ASSOCIATIVA DELLA FIDAS  

GALLIPOLI 

Dopo  la  cerimonia  inaugurale,  nello  spiazzo 

antistante  la  sede, è  seguita una  festa  curata 

nei dettagli dal gruppo di volontari,    rigorosa‐

mente in divisa ufficiale Fidas e attorniati dalle 

svolazzanti  bandiere  bianco‐rosse.  Ben  distri‐

buita  la  loro presenza sotto ai tre gazebo alle‐

stiti,      alcuni  erano  addetti  all’informazione,  

altri  a  preparare  le  “pittule”,  le  caldarroste,  i 

popcorn  e  un  ottimo  primo  piatto  a  base  di 

pasta fresca deliziosamente condita.  

di  Antonio Mariano

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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

Insomma Fidas Gallipoli non ha fatto mancare pro‐

prio nulla,  lo testimoniano  i tantissimi complimenti 

giunti  da  ogni  parte,  specialmente  dalle  autorità 

presenti  e  dal  presidente  provinciale  della  Fidas 

Leccese Emanuele  Gatto  che non  si è  risparmiato 

nelle attestazioni di stima per questo nuovo gruppo 

emergente, predisposto a scrivere un altro capitolo 

dei 42 anni di storia di Fidas Gallipoli.   

Faccio un doveroso ringraziamento a tutti per esse‐

re intervenuti,  ma per non rischiare di dimenticare 

qualcuno  a  causa della  folta presenza, mi devo  a‐

stenere  dal  nominarli.  Spero  che  questo  non  di‐

spiaccia  a  nessuno  dei  presenti,    in  un momento 

così  importante  per  l’associazione  gallipolina,  che 

come ho detto in sede inaugurale in qualità di Com‐

missario di Fidas Gallipoli,  servirà l’aiuto di tutti. In 

primis quello dei donatori, i quali avranno ben pre‐

sto modo di accorgersi della nuova gestione asso‐

ciativa,  una  gestione  volta  alla  loro  attenzione,  al 

loro ascolto, alla condivisione di regole e di obiettivi 

comuni  che  saranno  la  cosa  fondamentale  per  lo 

sviluppo.  I risultati non tarderanno ad arrivare, so‐

no sicuro che i gallipolini di testa e di cuore sapran‐

no apprezzare il lavoro che insieme stiamo svolgen‐

do accuratamente.  

È una richiesta di pazienza e fiducia che ho fatto a 

tutto  il  gruppo  di  collaboratori  che mi  affianca  ai 

quali  ho  promesso  che mai  saranno  abbandonati. 

Fidas Gallipoli oggi è anche la mia Fidas, quella che 

desidero  vedere  un  giorno  non  tanto  lontano,  di 

nuovo  tra  le prime associazioni di donatori di san‐

gue per numero di donatori e donazioni.   

Credo con quello che ho scritto, di interpretare an‐

che e soprattutto il pensiero del presidente provin‐

ciale  Emanuele  Gatto,  il  quale  ha  riposto  in me 

tanta  fiducia, e costi quel che costi, Fidas Gallipoli 

tornerà a risplendere.     

Nella  foto  a  sinistra  tutti  i  volontari  collaboratori 

artefici della manifestazione. 

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PERCHE’ IO?                                                  di Marcello D’Acquarica                                                                                                    Segretario Fidas Noha  

domenica mattina. Anche se si è lavorato tutta 

la  settimana  e  quindi  si  è  stanchi,  quando  il 

cielo è azzurro e l’aria mite, è preferibile stare 

fuori all’aperto piuttosto che impigrirsi nel letto. 

Quindi ci ritroviamo davanti alla sede Fidas‐Noha di via 

Calvario, pronti e puntuali, come esige il buon rapporto 

con  impegni collettivi, come questo organizzato da Fi‐

das ‐ Leccese per la formazione dei suoi quadri dirigen‐

ziali. 

La prima parte della giornata formativa, tratta un argo‐

mento che accomuna l’interesse di molti di noi: la ma‐

lattia oncologica oggi. Purtroppo stiamo vivendo già da 

alcuni decenni, un periodo storico che possiamo para‐

gonarlo a quello della peste nera. Come me credo che 

un po’ tutti siamo sul chi va  là per via della specificità 

della materia,  quella  della medicina  e  ci  attendiamo 

una mattinata difficile per via della probabile astrusità 

dei termini tecnici. Ma al contrario delle aspettative, il 

dottore Alessandro Cocciolo, che  fra  l’altro sostituisce 

la dott.ssa     Assunta Tornesello, Direttrice U.O. di On‐

coematologia Pedriatica “V. Fazzi”, Lecce, è molto chia‐

ro  nell’esposizione,  usa  una  terminologia  alla  portata 

delle mie (e credo di tutti) conoscenze e porta una ven‐

tata di  relativa positività  sulla  situazione  sanitaria del 

Salento. 

 

NOHA 

Mi sorprende infatti sentirgli dire, in più occasioni, che 

il Salento,  in quanto a percentuali di tumori, è  in  linea 

con l’Italia. Per la prima volta, una raccolta dati (quella 

di  AIRTUM:  Associazione  Italiana  Registro  Tumori),  è 

testimone  di  una  notizia  simile,  in  questi  ultimi  anni, 

molte  testate  giornalistiche  hanno  diffuso  allarmi 

tutt’altro che positivi  in area Lecce, Maglie   e Galatina  

(Per  esempio:  “Noteremo  che  i  distretti 

di Maglie e Galatina hanno numeri abnormi. E  la spie‐

gazione  non  può  essere  il  fumo  di  tabacco.  Di  certo, 

c’entra la pressione ambientale.”  

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/29/salento‐

e‐emergenza‐tumore‐ai‐polmoni‐ma‐a‐nessuno‐

interessa‐sapere‐motivi/726641/). 

Per  la prima volta sento dire: “Incidenza tumori  in ca‐

lo”; “Mortalità in calo”.  

Sento parlare di fare Prevenzione Primaria, e cioè elimi‐

nare  e  non  produrre  più  inquinanti,  di  aumentare  la 

Prevenzione Secondaria  (indagini, screening, ecc) cosa 

ancora non ben radicata (forse) qui nel nostro Salento. 

Di evitare l’uso di prodotti alimentari conservati, e inve‐

ce la grande distribuzione ce li impone. 

Anche  qui  penso  e  mi  riallaccio  alla  differenza  fra  i  

grandi  centri  commerciali alle grandi  catene di  super‐

mercati (vedi l’ennesimo Pantacom) e ai nostri vecchi e 

numerosi negozietti di paese. 

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E  poi,  dulcis  in  fundo,  la  ciliegina  sulla 

torta, il dr. Cocciolo apre il capitolo delle 

intolleranze  alimentari  ed  esordisce: 

“Non ci sono  incidenze tumorali, anzi se 

una persona sorveglia  le proprie  intolle‐

ranze  abbatte  l’incidenza  tumorale  e  le 

relative problematiche”. 

Mi viene da dire: grazie dr. Cocciolo, per 

queste “buone notizie”. Lo penso davve‐

ro, ma  il mio pessimismo mi porta a  in‐

dagare, ad andare avanti nell’arte dell’osservare con il 

dubbio.  Ciò  non  toglie  che  comunque  una  ventata  di 

aria fresca  il dr. Cocciolo ce  l’abbia fatta passare vera‐

mente. 

Questo  non  ci  deve  consolare,  in  quanto  i  numeri  di 

mortalità sono alti, basta guardare anche solo a Noha 

quante sono le persone morte prematuramente a cau‐

sa dei  tumori.  I  casi di mortalità  in ambito nazionale, 

dice  il  dr.  Cocciolo,  sono molto  più  numerosi  di  una 

guerra  (176000 morti  all’anno). Quindi  il  fatto  che  il 

Salento sia allineato con il resto del Paese Italia va be‐

ne, ma NON deve farci abbassare la guardia, soprattut‐

to a noi di Fidas, che avendo una certa sensibilità e re‐

sponsabilità, siamo degli osservatori attivi nel volonta‐

riato. 

E’  stato  interessante  sapere  che  le  cellule  tumorali  si 

manifestano per  il 20%   da  familiarità e per  l’80% per 

predisposizioni  genetiche  combinate  con  fattori  am‐

bientali. Questo vuol dire che non possiamo più fare a 

meno di ascoltare e interpretare i segnali che il nostro 

corpo ci dà  (prevenzione) e soprattutto non possiamo 

più trascurare  l’ambiente,  in quanto attore e protago‐

nista della nostra salute. Il dr. Cocciolo non si è limitato 

a parlarci di cellule e di percorsi processuali delle  loro 

variazioni, ma  ha  chiarito  concetti    che  spettavano  e 

spettano alle  istituzioni  come Arpa e Asl, ecc.    che  si 

devono  occupare  degli  inquinanti  pericolosi  quali  a‐

mianto, benzene, catrame, carbon fossile, ecc. (questo 

argomento mi ha subito richiamato alla mente i 14.000 

metri quadrati di carbone che Colacem di Galatina tie‐

ne stoccati a cielo aperto). Quindi ascoltando la lezione 

del dr. Cocciolo nascono  interessanti  intrecci con altre 

notizie  e  questo  ci  permette  di  essere  più  informati. 

Essere informati vuol dire anche essere dei buoni diffu‐

sori. 

 

Il quadro di rappresentazione del contesto in cui vivia‐

mo e dei prodotti che adoperiamo è stato veramente 

ampio, non solo limitato al campo specifico della medi‐

cina,  insomma  un  vero  e  proprio  documentario  alla 

Piero Angela. Se dovesse ripetersi  lo ascolterei ancora 

molto volentieri e lo consiglio a tutti. 

Non possiamo più delegare e  ignorare, questo ha volu‐

to  in  sintesi  farci  intendere  il dr. Alessandro Cocciolo 

con la sua serena esposizione di fatti anche drammati‐

ci. 

La  seconda parte della giornata di  formazione, ahimè 

costretta nella fase digestiva del dopo “colazione”, non 

risplende di cotanto trasporto, ma alla fine anche qui, 

la diabolica maestria espositiva e  simpaticissima  voce 

del nostro Presidente Emanuele Gatto (Gerry Scotti  in 

confronto è un vero dilettante), ci permette di aggiun‐

gere al nostro bagaglio culturale anche le pesantissime 

note relative alla riforma del Terzo Settore e di come si 

abbatterà sulla nostra Associazione. 

Così,  fra  numeri  di  articoli  che  si  susseguono  veloce‐

mente,  registri  telematici  in  arrivo,  decreti  legislativi,  

non più Onlus, non più Associazioni di Volontariato, ma 

semplicemente  ETS  (Ente  del  Terzo  Settore),  non  più 

albi  regionali ma un unico Nazionale,  tra piattaforme 

virtuali  e  nuovi  certificati  relazionali,  in  attesa  di  un 

nuovo organo di controllo, finiremo tutti per confluire 

in  una  rete  associativa,  e  speriamo  che  sia  di maglia 

non  tanto  larga per  tenerci  tutti uniti. Perché uniti  si 

vince sempre. 

 

M. D. 

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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

gni momento formativo aiuta a crescere sia per‐

sonalmente e sia a  livello associativo ed anche 

quest’anno  ho  potuto  partecipare  al  Corso  di 

Formazione organizzato dalla Fidas Nazionale.  Il Presi‐

dente nazionale Aldo Ozino Caligaris ci ha presentato il 

Corso ed i laboratori che hanno coinvolto tutti i parteci‐

panti  divisi  in  gruppi.  La  Comunicazione  deve  essere 

fatta bene altrimenti potrebbe essere  negativa  e 

quindi  questo  Corso  è  stato  pensato 

per farci  imparare ad utilizzare meglio 

i vari strumenti della Comunicazione.  

101 Corsisti seguiti da tutor dopo aver 

condiviso,  tutti  insieme,  delle  lezioni 

partecipate ed usufruendo di supporti 

informatici. 

I gruppi erano variegati sia per l’età, la 

provenienza e per  il ruolo svolto nella 

Fidas  di  appartenenza.  Questo  ci  ha 

permesso  di  mettere  a  confronto  le 

varie  realtà  delle  Fidas  disseminate  

sul  territorio.  I momenti  trascorsi  nei 

laboratori erano monitorati da un facilitatore ed hanno 

procurato delle ulteriori conoscenze formative. 

Ho  partecipato  al  gruppo  per  la  “Promozione”  ed  a 

quello “Fotografico”. Il primo si è sviluppato prendendo 

in considerazione come organizzare un punto  informa‐

tivo. I volontari devono essere formati per saper incon‐

trare nuove persone che potrebbero diventare donatori 

e donatrici. L’approccio è importante quanto quello che 

si dice. Il gadget è uno strumento attrattivo e di ricordo, 

ma non deve ostentare né troppa ricchezza, né troppa 

povertà e non deve essere dannoso.  

di  Mimina Sergi 

Nel  secondo gruppo abbiamo  sviluppato delle  foto  sia 

per un piccolo volantino ed altre che rappresentassero 

al  meglio  un  evento  esterno  come  può  esserlo  una 

Giornata della Donazione con autoemoteca. 

La  comunicazione  visiva ha dei  codici di  lettura molto 

importanti  e bisogna  saper  scattare  la  foto  giusta per 

non comunicare negatività. 

Questo  Corso  formativo  ha  suggellato    ancor  di  più 

l’onore di  appartenere  alla  Fidas  e mi ha  arricchito di 

nuove  nozioni  che  cercherò  di  mettere  a  servizio 

dell’Associazione.  

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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

LA MIA PRIMA VOLTA AL CORSO DI FORMAZIONE NAZIONALE  FIDAS 

di  Ramona Prete

al  24  al  26 Novembre  si  è  tenuto  a Roma  il 

Corso  di Formazione  Fidas. Un  evento che ha 

coinvolto  101  partecipanti  provenienti  da 

molte Federate. 

Il corso, curato nei minimi particolari  dalla segreteria 

di Fidas Nazionale  e dal Presidente  Aldo  Ozino  Cali‐

garis  è  stato  molto  interessante  sotto  ogni  punto 

di  vista attirando  l'attenzione  di  tutti  i  presenti,  a 

partire  già dall'innovativa presentazione. 

Per  garantire  la  buona  riuscita  della  formazione,  i 

partecipanti  sono  stati  divisi  in 4 gruppi  di  lavoro. Il 

primo  trattava  come  tematica  principale  l'accoglien‐

za  e  la chiamata  del  donatore; il  secondo  era  desti‐

nato  alla  promozione del  dono;  il  terzo riguardava 

il  reclutamento  dei  donatori  e  dei  volontari               

(people  raising);  il  quarto  focalizzava  l'attenzione 

sul ruolo dell'ufficio  stampa. 

Quest'ultimo,  è  un mezzo  di  comunicazione  essen‐

ziale  per  lo  svolgimento  delle  attività  associative, 

infatti,  grazie  alla  rassegna  o  ai  comunicati stampa 

è più  facile arrivare  all'obiettivo prefissato. 

Un  altro  elemento  molto   importante   è  la  cartella  

stampa,   strumento  utile  per   le conferenze   per  la 

realizzazione  di un evento. 

Inoltre,  parte  del  corso  è  stata  riservata  anche  all' 

approfondimento  sulla comunicazione  visiva  relazio‐

nato dal  Professor Tommaso Sardelli.  Il  docente, sot‐

tolineava, infatti,  quanto  l'immagine  visiva,  associa‐

ta  ad  una  didascalia,  renda  il  messaggio  che si vuo‐

le trasmettere  immediatamente percepibile.  

Con  un  laboratorio  di  fotografia,  gli  associati,  sud‐

divisi  in  8 gruppi  hanno  avuto  la possibilità di  met‐

tere in  pratica  tutto ciò  che  era  stato  detto  teori‐

camente  prima,  visitando  diversi  luoghi 

(autoemoteca, sede  Fidas Nazionale, centro  trasfusio‐

nale)  e fotografando  piccoli dettagli che  riportavano 

ad  un  unico  messaggio: l'importanza della donazione 

del sangue. 

A  mio  parere, essendo  per  me  la  prima esperienza, 

il  Corso  di Formazione  ha  avuto un  esito  positivo, 

suscitando  grande  interesse.  Tutto  il  mio gruppo  di 

Fidas  Leccese  di  cui  facevo  parte,  ha  condiviso  con 

me  quanto  sopra  detto e aspetta  con  entusiasmo  il 

prossimo  evento  firmato FIDAS. 

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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

IL TEMPO E’ UN DONO BELLISSIMO  

GALLIPOLI 

Maddalena  Bembi Cons. Fidas Leccese

IDAS! Per  tanti una semplice sigla, per me 

invece, è   come una famiglia. E come  in o‐

gni  famiglia,  si  cresce  e  si  imparano  cose 

nuove  sulla  vita    associativa  e  sui  rapporti  con  gli 

altri, cercando anche di capire chi sta dall' altra par‐

te. 

Una  vita  che  per  altri  può    essere  dura  da  vivere 

con bisogni sempre più essenziali per sopravvivere, 

e proprio per le necessità di altri io cerco di formar‐

mi  e imparare più  che posso e siccome in tanti an‐

ni questa possibilità non mi è stata data, ora cerco 

di recuperare  il tempo perduto. Questo mi ha per‐

messo di   consolidare anche nuovi rapporti di ami‐

cizia, con persone che ho conosciuto  in questi ulti‐

mi  anni,  amici  veri e  sinceri  che  ti  fanno  crescere 

condividendo la loro esperienza. 

Da  quest’ultimo  corso  nazionale  a  Roma  a  cui  ho 

partecipato  dal  24  al  26  Novembre,  ho  imparato 

ancora  un  po’  e  proprio  nel  gruppo  lavoro  del 

“People raising”  ho prestato la massima attenzione 

nell’attività di reclutamento dei volontari e dei do‐

natori. 

Trovare,  formare e gestire volontari non è  sempli‐

ce. Ed è ancora più difficile non perderli. Il “tempo” 

che qualcuno decide di donare alla nostra associa‐

zione  è  un  dono  bellissimo  che  non  va  assoluta‐

mente sprecato.  

Foto di gruppo della delegazione di Fidas Leccese al corso di  formazione nazionale con al centro  il Presidente nazio‐nale della FIDAS  Aldo Ozino Caligaris 

Trovare,  formare e gestire volon‐

tari non è  semplice. Ed è ancora 

più  difficile  non  perderli.  Il  “tempo”  che 

qualcuno  decide  di  donare  alla  nostra    

associazione è un dono bellissimo che non 

va assolutamente sprecato. 

 “    

È  vero, non è  affatto facile avvicinare le persone 

al volontariato e ancora meno facile chiedere loro 

di  sacrificare un po’ di  tempo per gli altri. Ma  io 

credo molto  in quello  che  faccio, perché  tutti un 

giorno potremmo avere un malato in casa e anche 

se non ci fosse, sono felice che  il mio aiuto possa 

contribuire a   salvare  la vita a qualcuno anche se 

non conosco. 

 

M.B. 

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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

ragazzi rappresentano il futuro della Società, nel

campo lavorativo; dell’economia e anche del

volontariato. Non c’è futuro senza di loro e non si

può costruire una Società sana senza il loro suppor-

to. Ragione per cui ogni anno la nostra sezione in-

contra i ragazzi della Scuola media, le terze classi

per l’esattezza perché l’età per andare a donare è

più vicina. Il loro compito, come ogni anno, è quel-

lo di realizzare un elaborato legato al tema della

donazione del sangue, elaborato che ci sarà conse-

gnato nel mese di aprile. Una giuria di esperti, pre-

mierà gli elaborati più belli ma soprattutto più indi-

cativi, perché a noi interessa che i ragazzi compren-

dano bene il significato della donazione e del vo-

lontariato in generale.

Dopo aver presentato la nostra associazione ai ra-

gazzi, con interventi brevi del sottoscritto e del

Consigliere Biagio Mauro e dopo aver detto loro

quanto sia importante donare il sangue per la salute

di milioni di persone in tutto il Mondo, siamo pas-

sati alla proiezione di due video molto significativi.

INCONTRO ANNUALE CON I RAGAZZI DELLE TERZE MEDIE ALLA SCUOLA BIAGIO ANTONAZZO  

CORSANO 

Stefano Licchetta  Segretario Organizzativo 

Fidas Corsano 

Il primo spiegava in due minuti i passaggi della

donazione, in particolare metteva in risalto il fatto

che con una sola donazione si può salvare la vita di

tre persone. Il secondo video invece spiegava

l’importanza del volontariato e del mettersi uno a

disposizione dell’altro.

Ringraziamo  i  ragazzi per  l’attenzione prestata;  la 

Prof.ssa  Colella;  il  Preside  dello  Scuola  me‐

dia”Biagio Antonazzo”di Corsano e  i docenti  tutti 

per  la  loro disponibilità e sensibilità al tema della 

donazione del sangue. 

La nostra  speranza è  sempre quella di avvicinare 

quante  più  persone,  in  particolare  i  giovani  al 

mondo della donazione del sangue perché DONA‐

RE SALVA LA VITA. 

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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

omenica  29 Ottobre  Fidas  di  Sternatia  ha  cele‐brato  la  festa  del  donatore,  un  appuntamento annuale con il quale il direttivo vuole sicuramen‐

te ringraziare i suoi soci, ma anche una giornata di rifles‐sione, per esaltare l’importanza del gesto della donazio‐ne di sangue e per ricordare chi soffre, chi grazie a que‐sto gesto può continuare a vivere. Una tappa fondamentale e significativa di questa festa è la Messa  del  Donatore, momento  importante  per  noi donatori  cattolici,  che  attraverso  un  confronto  con  la Parola  possiamo  riscoprire  quei  valori  di  solidarietà  ed umiltà necessari per aiutare chi è in difficoltà, trovando il coraggio e  la  forza per compiere questo piccolo grande gesto. 

La messa  è  stata  interamente  gestita  da  noi  donatori, attraverso le letture, l’offertorio e perfino la celebrazio‐ne.  Celebrazione  avvenuta  infatti,  ad  opera  del  nostro parroco  Don  Lucio,  che  è  uno  dei  nostri  donatori  più assidui, ed è da lui che il nostro presidente Frosino spa‐gna inizia con i ringraziamenti,  a nome di tutto il diretti‐vo per la vicinanza che dimostra verso la nostra associa‐zione, per il modo con cui omaggia e gratifica i donatori  

CONSUETA FESTA DEL DONATORE CON PRANZO SOCIALE PRESSO LE “LE MUSE” 

STERNATIA 

durante la messa e per il modo con cui riesce a sensibiliz‐zare ed avviare  i più piccoli alla donazione, che non ve‐dono  l’ora  di  compiere  diciotto  anni  per  entrare  a  far parte della nostra famiglia.  La festa ha poi cambiato sede, continuando presso  il ri‐storante “Le Muse” a Carpignano, con  l’animazione dei maghi Charlie & Valery. La partecipazione come sempre è stata alta, in particolare con un’altissima adesione del‐le  altre  sezioni  Fidas,  alle  quali  vanno  i miei  ringrazia‐menti per  l’attenzione dimostrata, nonostante  la nostra sia una piccola sezione. Nella lista dei ringraziamenti non può mancare poi il no‐stro presidente, che da una vita si dedica costantemente all’associazione,  facendola  crescere  e  rendendola  sem‐pre più compatta e poi tutti  i membri del direttivo, che lavorano in silenzio e nell’ombra, per sensibilizzare e far conoscere la realtà della donazione del sangue. 

Per  ultimi, ma  primi  per  importanza  ringrazio  i  nostri donatori, è per merito  loro  infatti  se  la nostra associa‐zione è viva, grazie al singolo gesto di ognuno di loro, un gesto costante, un gesto segreto, ma il cui valore è noto agli occhi di chi soffre e agli occhi di Dio. 

Davide Villani Vice Presidente Fidas Sternatia 

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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

UNA GIORNATA INDIMENTICABILE CON GLI AMICI DELLA FIDAS DI COPERTINO 

TAVIANO 

abato 25 novembre la Fidas tavianese si è recata in visita presso la Fidas di Copertino per condivi‐dere  una  giornata  insieme  dedicata  alla  cono‐

scenza reciproca e alla scoperta del patrimonio cultu‐rale copertinese. L’iniziativa è senza precedenti. L’evento,  infatti, è sta‐to  promosso  grazie  ad  una  grande  intuizione,  quella del Presidente Giuseppe D’Amilo che ha voluto orga‐nizzare una giornata speciale per consolidare i rappor‐ti tra le consorelle Fidas. E’  stato quindi allestito un pullmino che ha condotto volontari  e  donatori  a  Copertino.  Il  Presidente  della Fidas di Copertino, Salvatore Calasso, ha accolto il no‐stro gruppo con enorme calore presso  la Chiesa della Madonna della Grottella. La visita del luogo Sacro si è rivelata  alquanto  istruttiva  e  suggestiva.  Grazie all’eccezionale contributo del Prof. Cosimo Esposito è stato come essere trasportati  indietro nel tempo, per la precisione nel ‘600, epoca in cui è vissuto il famoso S. Giuseppe da Copertino, il ‘santo che vola’, il protet‐tore degli studenti. Il racconto della nostra illustre gui‐da è stato così accurato e coinvolgente da lasciare tut‐ti  incantati e completamente rapiti dalla biografia del santo per oltre un’ora. E, sorpresa delle sorprese, mol‐ti dei particolari narrati sono stati una scoperta anche per  gli  stessi  copertinesi.    Simbolo  questo  di  come   una giornata semplice  dedicata  all’incontro  con   una 

Consorella abbia portato frutti per tutti. Perché spesso è condividendo del tempo insieme agli altri che impa‐riamo cose nuove, anche quando pensiamo di sapere ormai già tutto. La visita è poi proseguita con il giro del Castello di Co‐pertino  realizzato  dall’abilissimo  architetto  di  fiducia di  Carlo  V,  una  struttura  essenzialmente militare,  a scopo difensivo restaurata di recente. In un’atmosfera completamente  rilassata  e  allegra  i due  gruppi  Fidas hanno ammirato i masti e le sale dell’antico palazzo e hanno  posato  sulle  gradinate  del  cortile  interno  per una foto ricordo che suggellasse un momento di gioia e condivisione alla scoperta di un patrimonio culturale a noi vicino, ma purtroppo spesso ignorato. Poi è stata la volta della Madonna ad Nives, chiesa del centro  storico di  incommensurabile bellezza.  Sempre l’eccellente preparazione della guida copertinese ci ha consentito di ammirare col  fiato mozzo dallo stupore gli autentici gioielli architettonici di questo luogo sacro di marmo bianco scintillante e stucchi candidi come la neve. 

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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

Infine, prima di recarci presso la sede Fidas di Coperti‐no per un banchetto di benvenuto, il gruppo ha visita‐to il resto del centro storico e la casa natale di S. Giu‐seppe.  Anche  in  questa  circostanza,  lo  stesso  presi‐dente della Fidas Copertinese ha ammesso di essersi arricchito molto  da  questa  visita  guidata  che  gli  ha consentito di scoprire particolari di storia locale di cui non era a conoscenza. L’ospitalità presso la sede della Fidas consorella è sta‐

ta  davvero  calorosa.  Le  due  Sezioni  hanno  trascorso 

del tempo insieme consumando un delizioso rinfresco 

e scambiandosi dei doni ricordo. La Fidas di Taviano ha 

ricevuto una biografia  romanzata di  S. Giuseppe  con 

dedica e ha omaggiato  la Fidas di Copertino con una 

copia del vocabolario salentino della  lingua dialettale 

tavianese  e  una  sciarpa  rossa  rappresentativa  della 

Fidas  Taviano.  L’esperienza  è  stata magica  e  sicura‐

mente da ripetere anche con le altre consorelle locali. 

Perché  siamo  un’unica  realtà  associativa  che  opera con  impegno e passione  sul  territorio per  la  raccolta del sangue, prezioso dono di vita.  Il confronto è  indi‐spensabile  perché  ci  fa  sentire  di  più  ‘realtà associativa’, ci consente di condividere gioie e speran‐ze e di elaborare nuove idee, e perché no, di divertirci tutti insieme senza il bisogno di andare lontano. Un momento dunque di  crescita  e  condivisione  indi‐menticabile.  Perché  le  persone  posso  scordarsi  di quello  che hanno  fatto o di quello  che hanno detto, ma non dimenticheranno mai come si sono sentite. E questa  giornata  ci  ha  fatto  sentire  tutti  un  po’  più ‘famiglia’,  quella  dei  donatori  di  sangue,  esempio  di solidarietà per tutti i cittadini. Donare  il  sangue  è  anche  accogliere  gli  altri  e  acco‐gliersi l’un l’altro, e la Fidas di Taviano l’ha dimostrato anche  attraverso  questa  bellissima  iniziativa,  tutta nuova.  E’  stato  anche questo il messaggio che il nostro  Presidente  ha  vo‐luto  lanciare. Accoglienza vuole dire abbattere muri e costruire ponti, e allora perché  non  cominciare costruendo un ‘ponte’ tra le  varie  Fidas  della  pro‐vinciale leccese? Se si sogna da soli è solo un  sogno,  sognare  insie‐me,invece,  vuol  dire  co‐struire una realtà. 

 

Maria Rosaria Portaccio

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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

LA FESTA DEL DONATORE CON TANTI RICONOSCIMENTI AL PRANZO SOCIALE 

TUGLIE 

omenica 19 novembre,  si è  svolta  la  festa della Fidas di Tuglie.  Il preludio della gioiosa giornata che  si è  trascorsa, è  stato Sabato 18 novembre, 

durante la donazione del sangue, ove la nostra associa‐zione ha raccolto 21 sacche di sangue, ed accolto tra le sue file, due nuovi donatori. Il ricordo della Domenica, è un crescendo di emozioni, iniziate  con  le parole di  stima  ed  incoraggiamento,  ri‐servateci  dal  parroco  della  Chiesa Matrice  durante  la Santa Messa, dedicata ai donatori del sangue. Verso  le  13.00,  ci  siamo  riuniti  presso  il  ristorante  le Mille e una notte a Sternatia per il pranzo sociale. L'at‐mosfera  gioviale,  è  stata  accompagnata  da  un  ottimo pasto, dalla buona musica, dall'allegria di tutti i presen‐ti.  Non è mancato, come ogni anno, il mio discorso di ben‐venuto, iniziato con il caloroso saluto agli amici di Villa‐verla, per  sottolineare  l'importanza del nostro Gemel‐laggio, alle associazioni donatori di sangue lì presenti, al presidente provinciale Emanuele Gatto e al Sindaco. Si è  continuato  spiegando  l'operato annuale della nostra Associazione,  il  suo  riuscire  a  far  fronte  all'emergenza sangue.  Ho  ripreso  l'argomento,  difficoltà  nell'ambito delle donazioni, che vengono effettuate in un autoemo‐teca,  e  con  felicità  ho  dato  notizia  della  concessione, riservataci dall'ASL, di due  stanze  comunali,  che  servi‐ranno per le donazioni programmate. In  questa  occasione,  abbiamo  premiato  i  nostri  amici donatori, vera colonna portante della nostra associazio‐ne.  Sono  stati  consegnati  8  diplomi,  10  medaglie  di bronzo, 3 medaglie di  argento, 4  targhe e 3 medaglie d'oro.  Ma il ringraziamento particolare, accompagnato da una profonda commozione,  lo abbiamo riservato a Giusep‐pe, donandogli l'emozione di voci fuori campo che chia‐mavano dei nomi "....100 nomi.... 100 volte le tue gocce di sangue, per 100 sorrisi.  

Cento volte che hai condiviso una parte di te, con 100 fratelli. Cento volte  in cui hai dato alla donazione  il si‐gnificato di una straordinaria occasione per essere utile, per riaccendere  la speranza a chi non ne ha, ed anche un po' per  riscaldare  il  tuo grande cuore... Grazie Giu‐seppe, 100 volte donatore di sangue, 100 volte campio‐ne per la vita". Concludo  ricordando  che la  donazione  è  un  gesto  di solidarietà è un modo concreto per dimostrare  la pro‐pria  partecipazione  nei  confronti  di  chi  soffre,  di  chi, grazie  a  quel  poco  di  liquido  rosso,  può  salutare  ogni mattina  il  sole  che nasce.  Di questo principio  la Fidas Tuglie, ne  fa  tesoro ogni  giorno  e  lo  farà negli  anni  a venire. 

 Valter Giorgino 

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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

26  novembre  la  Fidas  di 

Sannicola  ‐  “Sezione  E. 

Minerva”,  ha  vissuto  un  giorno  di 

gran  festa.  Sono  stati  poco  più  di 

duecento  i  partecipanti  alla  “Festa 

del donatore 2017” che, con grande 

approvazione, hanno deciso di  ren‐

dere  possibile  la  realizzazione  di 

questo  evento.  In  mattinata,    un 

gran numero di donatori ed amici insieme al diret‐

tivo, hanno assistito e animato  la messa celebrata 

dal parroco don Massimo,  che ha messo in risalto 

l’opera del volontario nonché  la nobiltà del gesto 

della  donazione.  Dopo  la  Santa  messa,  ritrovo 

presso il ristorante Resort Gallipoli dove si è svolto 

il pranzo sociale, allietato dai musicisti Cinzia Cor‐

rado, Tiziano Corrado e dal simpaticissimo Giangy.  

OLTRE DUECENTO ALLA FESTA DEL DONATORE  

SANNICOLA 

Durante  il pranzo,  tra una pietanza e  l’altra,  sono 

stati premiati  i donatori che hanno  raggiunto  i di‐

versi  traguardi  di  donazioni.  Tale  festa  è  un mo‐

mento di gioia per chi ha organizzato il tutto, aven‐

do ricevuto un grande riscontro, ma è soprattutto 

una grande possibilità, che permette di ricordare al 

donatore di donare e di coinvolgere parenti ed a‐

mici in questo grande gesto di amore e solidarietà.  

Fidas Sannicola 

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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

FESTA GRANDE PER I PRIMI VENT’ANNI DI VITA  

COLLEMETO 

4  Novembre  celebrando  il  ventennale  dalla 

nascita, la nostra piccola sezione di donatori di 

sangue ha scritto una pagina di storia per se stessa e per 

il paese di Collemeto,  piccola Fraz. Di Galatina. 

La festa è  iniziata con  la S. Messa celebrata dal Parroco 

Don Cosimo Nestola, partecipata e animata dai donatori 

della sezione di Collemeto, e presenziata da 19 delega‐

zioni  su 26 delle altre federate FIDAS LECCESE con rela‐

tivi  labari, e  la rappresentanza del  labaro FIDAS Provin‐

ciale e FIDAS Regionale. 

Ci  hanno onorato della loro presenza il Presidente pro‐

vinciale Emanuele Gatto e presidente Regionale Mimina 

Sergi,  ed  inoltre  è  stata  nostra  gradita  ospite  la  presi‐

dente della FPDS FIDAS Barese Rosita Orlandi. 

L’amministrazione  Comunale  presente  con  il  Sindaco 

Marcello Amante,  la Vice Sindaco Maria Giaccari, gli as‐

sessori: ai  lavori Pubblici nonché carissima amica  Lore‐

dana Tundo, e alla Pubblica  istruzione Critina Dettù già 

nostra  socia  donatrice,  ha  voluto  condividere  con  noi 

questo momento  associativo di  grande  importanza  so‐

ciale sul territorio per l’elevato valore degli obiettivi che 

nel tempo con costanza stiamo maturando. 

Dopo la celebrazione della S. Messa la serata ha visto la 

sua continuazione presso La Tenuta Caradonna, dove si 

è proseguito con una cena e tanta musica e divertimen‐

to per tutti gli ospiti e i donatori, protagonisti indiscussi 

di  questi  vent’anni  di  storia,  che  a  conferma 

dell’impegno  profuso  hanno  ricevuto  47  attestati  38  

medaglie di bronzo e 15 medaglie d’argento   e   anche 

due targhe per le 40 donazioni per le donne e le 50 do‐

nazioni per gli uomini. 

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Nel corso di questi anni  si è  registrata una crescita co‐

stante del numero dei donatori di sangue, ma  risultato 

ancora più importante è avere riscontrato un’impennata 

dell’indice donazionale, dato oggettivo  in un paesino di 

2000  persone  riscontrabile  solo  per  il  fatto  che molti 

donatori hanno maturato quell’atteggiamento culturale 

di essere donatore costante e periodico. 

Possiamo dire di essere soddisfatti dei risultati raggiunti, 

anche se c’è ancora molta strada da fare, prefiggendoci 

come  obiettivo  quello  di  riuscire  a  far maturare  nella 

ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

coscienza  dei  ragazzi  e  dei  giovani  quel  senso  civico  e 

morale  necessari a farli avvicinare al mondo della dona‐

zione, perché oltre che al bisogno costantemente in cre‐

scita di sacche di sangue, donare e servire il prossimo è 

un atteggiamento che può dare solo gioia a chi lo mette 

in atto. 

Voglio concludere  riprendendo  la massima di Reimbra‐

nath Tagore che è  stato  il Leit Motiv della nostra cele‐

brazione del ventennale “ Dormivo e sognavo che la vita 

era gioia; mi svegliai e vidi che la vita era servizio; iniziai 

a servire e vidi che servire era gioia”. 

 

Carlo Perrone Presidente Fidas Collemeto 

 

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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

onare  il  sangue  fa  bene?  Chi  dona  sangue 

può migliorare la propria condizione di salu‐

te? Ci sono delle patologie che è possibile preveni‐

re  grazie  ai  controlli  garantiti  dalla  normativa  vi‐

gente  ad  un  donatore  di  sangue?  È  questo 

l’obiettivo della ricerca che FIDAS (Federazione Ita‐

liana Associazioni Donatori di Sangue) vuole porta‐

re avanti nei prossimi mesi, in vista del sessantesi‐

mo anniversario di costituzione che si celebrerà nel 

2019.  

Per questo ha indetto una borsa di studio a favore 

di  un medico  ricercatore  che  elabori  uno  studio 

prospettico osservazionale delle patologie  rilevate 

e delle even‐tuali diagnosi effettuate su donatori di 

sangue ed emocomponenti. Lo studio dovrà riguar‐

dare un numero significativo di volontari del dono, 

le  diagnosi  eseguite,  il  percorso  diagnostico‐

terapeutico utilizzato presso  le strutture trasfusio‐

nali di riferimento e l’eventuale esito.  

“Si tratta di uno studio che coinvolgerà donatori di 

sangue di  tutta  Italia – sottolinea Aldo Ozino Cali‐

garis, presidente nazionale FIDAS, – grazie alla col‐

laborazione dei  volontari delle nostre 74 Associa‐

zioni federate.  

Siamo certi che essere donatori di sangue ed emo‐

componenti,  oltre  ad  assicurare la terapia trasfu‐

sionale ai pazienti, migliori lo stato  di  salute delle  

BANDO DI RICERCA PROMOSSO DALLA FIDAS Un’analisi sulla salute dei donatori di sangue 

Pubblichiamo questa notizia con lo scopo di amplificare l’iniziativa ap‐presa dal sito istituzionale FIDAS .  06‐12‐17 

 

persone, ma  vorremmo  che  la  ricerca  diventasse 

un punto di riferimento per la letteratura scientifi‐

ca del settore e uno strumento utile di promozione 

del dono”.  

La borsa di  studio,  che  sarà  conferita  al  vincitore 

mediante un assegno‐premio di sedicimila euro, è 

riservata a laureati in medicina e chirurgia che non 

abbiano rapporti di lavoro con aziende del Servizio 

Sanitario nazionale o in convenzione con esso.  

È possibile candidarsi entro il 19 gennaio prossimo. 

Tutte  le  indicazioni  e  il  bando  completo  sul  sito 

www.fidas.it.  

http://www.agenpress.it/notizie/2017/12/06/fidas‐

promuove‐un‐bando‐ricerca/  

Anche in  

http://www.paeseitaliapress.it/news_6387_FIDAS‐promuove

‐un‐bando‐di‐ricerca.html  

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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

CLICMEDICINA.IT 

occasione  del  XVI  Convegno  Triennale dell’Associazione  Italiana Centri Emofilia  (AICE), 

gli specialisti vengono  informati su  ricerca e clinica per la gestione ottimale dei pazienti. Qualità della vita e ge‐stione del dolore sono senza dubbio tra le preoccupazio‐ni maggiori  per  le  persone  che  soffrono  di  emofilia.  Il dolore,  infatti,  intacca  fortemente  la qualità della  vita, sia  dei  pazienti  emofilici  sia  delle  loro  famiglie,  come emerge da una recente indagine condotta da DoxaPhar‐ma, grazie al supporto incondizionato Sobi Italia. Lo stu‐dio  rivela  che  i pazienti  con più di 40  anni presentano spesso  una  situazione  compromessa,  causata  da  una cattiva gestione della patologia ma anche da drammati‐che  conseguenze  delle  tecniche  del  passato.  In  questi casi parliamo di dolore cronico, spesso invalidante. A ciò si accompagna un dolore emotivo, riferito da quasi tutti i pazienti, e  la conseguente consapevolezza che un  so‐stegno  psicologico  potrebbe  essere  importante.  La  si‐tuazione migliora  straordinariamente per  i pazienti più giovani (nati dopo gli Anni  ’90); pazienti che effettuano regolarmente la terapia di profilassi e che possono con‐durre una vita molto simile alle persone senza emofilia, specie nei casi in cui sia stato possibile il passaggio a un farmaco  a  emivitaprolungata  (i  cosiddetto  “long‐acting”),  che  permettono  una  protezione  ancora mag‐giore  permettendo  ai  giovani  e  ai  ragazzi  di  ambire  a uno stile di vita come quello dei loro coetanei non emo‐filici. Tuttavia, si parla ancora troppo poco del dolore in emofilia e in Europa non esistono delle linee guida dedi‐cate a questo tema specifico. Secondo  l’indagine  la problematica del dolore è spesso sposta in secondo piano rispetto alla terapia primaria. I FANS (quelli che conosciamo come antinfiammatori, si pensi  all’ibuprofene)  sono  spesso  sconsigliati  per  il  ri‐schio di sanguinamenti gastrici. Gli stessi pazienti rifiuta‐no  l’idea di  intraprendere una  terapia per  il dolore,  in alcuni casi sopportandolo quasi “stoicamente”  in quan‐to, forse a causa di retaggi culturali, non vogliono assu‐mere  troppi  farmaci.  Non  sempre  dunque  il  dolore nell’emofilia  viene dunque  valutato adeguatamente da chi è deputato alla sua gestione e anche da parte di chi lo  “subisce”, quasi  fosse  considerato un elemento  ine‐luttabile,  legato  indissolubilmente alla malattia. Al con‐trario, il dolore può essere trattato con specifici prodotti analgesici. Ancora più  importante è  la prevenzione, che agisce sulle cause alla base del dolore stesso.  

EMOFILIA NUOVO FARMACO MIGLIORA GESTIONE DEL DOLORE E QUALITA’ DI VITA 

L’artropatia  emofilica, causata  da  ripetuti  e‐martri  (sanguinamenti articolari),  rimane  una causa  importante  di morbilità per i pazienti e rappresenta  una  grande sfida nella gestione com‐plessiva  della  malattia. La protezione della salu‐

te  delle  articolazioni  è  una  misura  importante dell’efficacia  del  trattamento  profilattico  per  l’emofilia nel corso della vita di un paziente. A tal proposito è im‐portante  sottolineare  che per  i pazienti  in  trattamento con Elocta  (efmoroctocog alfa, una proteina di  fusione ricombinante costituita dal Fattore VIII della coagulazio‐ne  fuso  al  frammento  Fc  delle  immunoglobuline  IgG1 umana) nel  corso di due programmi di  studio  clinico e degli studi di estensione A‐LONG, Kids A‐LONG e ASPIRE sono  stati  registrati  miglioramenti  significativi  degli score articolari nel corso del tempo: il crepitio è diminui‐to del 20%; l’atrofia muscolare e la resistenza del 26%; il gonfiore del 47% e  l’instabilità  articolare dell’89%. Au‐mentando  la protezione migliora anche  la salute artico‐lare e, di conseguenza, diminuisce il dolore: per i pazien‐ti  in  trattamento  con Elocta da quattro anni  vi è  stata una significativa riduzione (31%) del dolore articolare. A dimostrarlo sono stati i dati presentati durante il congresso della Società Internazio‐nale per  la Trombosi e l’Emostasi, svoltosi quest’anno a Berlino. 

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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

iuti  concreti  per  tanti  pazienti  con  emofilia all’estero, soprattutto in età pediatrica, che sen‐za  il contributo dell'Italia non avrebbero potuto 

ricevere un trattamento adeguato. Dal 2013 ad oggi, grazie a progetti di  cooperazione  in‐ternazionale,  è  stato  possibile  donare  medicinali  pla‐smaderivati  indispensabili a pazienti emofilici  in diversi Paesi del mondo. Le  attività di  cooperazione  attuali  e  le  loro prospettve future sono stati  i temi centrali della tavola rotonda or‐ganizzata,  il  21 Novembre  a Roma  da  FedRed Onlus  e Fondazione  Emo,  le  associazioni  dei  pazienti  emofilici delle Regioni Emilia Romagna, Marche e Umbria, con  la collaborazione  del  Centro  Nazionale  Sangue  ‐  Istituto Superiore di Sanità. Le  donazioni  dei  farmaci  plasmaderivati,  eccedenti  ri‐spetto  al  fabbisogno  regionale  e  nazionale,  sono  state rese possibili da dieci regioni e nel quadro dell’Accordo Stato Regioni del 7 febbraio 2013 che promuove gli ac‐cordi di  collaborazione per  l’esportazione di medicinali plasmaderivati  a  fini  umanitari  e  lo  sviluppo  delle  reti assistenziali  nei  Paesi  coinvolti.  In  questi  quattro  anni, quasi  27 milioni  di  unità  internazionali  di  fattori  della coagulazione  sono  stati  esportati  in Afghanistan, Alba‐nia, Armenia, India e Serbia;  in futuro gli  interventi ver‐ranno estesi anche a Palestina, Kosovo, Egitto, El Salva‐dor e Bolivia. “Ci  rivolgiamo  a  paesi  in  guerra,  vittime  di  embarghi, con problemi  giganteschi,  il  sangue  è  la materia  vitale per eccellenza, la possibilità di donare i farmaci è la pos‐sibilità di dare la vita a persone che rischiano la vita tutti i giorni”, ha commentato la presidente della XII Commis‐sione  Igiene e Sanità del Senato, Emilia Grazia De Biasi, che ha presieduto l’evento, alla presenza dei viceministri alla Salute di Pales na e Kosovo. “Le donazioni dei prodotti plasmaderivati ‐ ha sottoline‐ato  il direttore del Centro Nazionale Sangue, Giancarlo Maria  Liumbruno  ‐  servono  ad  assicurare  una  risposta efficace  alle necessità  terapeutiche di quei pazienti che  

QUOTIDIANO SANITA’ 

altrimenti, in caso di bisogno, non avrebbero adeguato accesso alle cure”. In  linea  con  quanto  sancito  dal  sopracitato  Accordo Stato Regioni, sono stati presentati i programmi di sup‐porto  all’organizzazione  dei  sistemi  trasfusionali  dei Paesi destinatari degli interventi, nonché alla progetta‐zione  ed  implementazione  di  reati  assistenziali  per  i pazienti affetti da emofilia e da malattie emorragiche congenite (Mec), con particolare riguardo a Palestina e Albania. In questo ambito, FedRed Onlus e Fondazione Emo rivestono un ruolo chiave nella realizzazione delle attvità di cooperazione internazionale. “Il volontariato organizzato, come espressione di  soli‐darietà sia da parte dei donatori di sangue e plasma sia dei pazienti,  in questo caso affette da emofilia e altre malattie  emorragiche  congenite  ‐ ha  concluso Walter Orlandi, Direttore Generale della Salute della Regione Umbria ‐ si dimostra un partner affidabile e indispensa‐bile per  le  istituzioni pubbliche al  fine di garantire un più ampio accesso ai trattamenti, sopratutto in età pe‐diatrica". 

EMOFILIA. DAL 2013 L’ITALIA HA DONATO 27 MILIONI DI UNITA’ DI 

PLASMADERVATI IN TUTTO IL MONDO  

Le donazioni dei farmaci plasmaderivata, eccedenti rispetto al fabbisogno regionale e nazionale, sono state rese possibili da dieci regioni e nel quadro dell’Accordo Stato Regioni del 7 febbraio 2013 che pro‐muove gli accordi di collaborazione per l’esportazione di medicinali plasmaderivati a fini umanitari e lo sviluppo delle reti assistenziali nei Paesi coinvolti. Se ne è parlato oggi a Roma in un incontro promosso da FedRed Onlus e Fondazione Emo, con la collaborazione del Centro Nazionale Sangue‐Istituto Superio‐re di Sanità. 

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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

TIO.CH 

on è necessario modificare le leggi per

evitare la discriminazione degli

omosessuali per quel che riguarda le dona-

zioni di sangue. Il recente allentamento è ri-

tenuto infatti sufficiente dal Consiglio degli

Stati che ha bocciato - con 22 voti contro 17

e un'astensione - una mozione sul tema del

gruppo PBD e già adottata dal Nazionale.

A luglio è stato compiuto un grande passo

per impedire la discriminazione degli omo-

sessuali, stabilendo quale criterio per l'esclu-

sione dalle donazioni, piuttosto che il mero

orientamento sessuale, un termine di 12 mesi

dall'ultimo rapporto, ha ricordato Konrad

Graber (PPD/LU) a nome della commissio-

ne.

Per allentare ulteriormente i criteri di esclu-

sione, non è inoltre necessario modificare la

legge vigente, ha aggiunto.

Una minoranza ha invano chiesto l'adozio-

ne dell'atto parlamentare sostenendo che le

condizioni attuali sono sì un passo nella

giusta direzione, ma che l'astinenza di 12

mesi chiesta anche a chi ha una relazione

stabile continua a rappresentare una discri-

minazione.

GAY. LA DONAZIONE DI SANGUE NON E’ PIU’ DISCRIMINATORIA  Il Consiglio degli Stati ritiene che la legge vigente è sufficiente per evitare la disparità di trattamento dei donatori gay  BERNA 

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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

ulla  base  dei  dati  epidemiologici  relativi  ai 

focolai epidemici da virus Chikungunya, tra‐

smessi  dal  Servizio  Regionale  per 

l’Epidemiologia, Sorveglianza e controllo delle Ma‐

lattie  Infettive  (SeRESMi),  per  il  comune  di  Anzio 

(Roma), e dai competenti Dipartimenti dell’Istituto 

superiore di  sanità, per  il  comune  di  Guardavalle 

Marina  (CZ), che dimostrano l’assenza di nuovi casi 

di infezione umana da virus Chikungunya nelle ulti‐

me tre settimane, in accordo con le predette Strut‐

ture e con  le Strutture di  regionali coordinamento 

per  le  attività  trasfusionali  della  Regione  Lazio  e 

della  Regione  Calabria,  il  Centro  nazionale  San‐

gue  dispone,  con  decorrenza  dal  01  dicembre 

2017,  la sospensione delle misure di prevenzione, 

locali e nazionali, della trasmissione dell’infezione 

da  virus  Chikungunya mediante  la  trasfusione  di 

emocomponenti labili adottate per i comuni di An‐

zio e Guardavalle Marina. 

Inoltre  sulla  base  dei  dati  trasmessi  dall’Autorità 

competente  francese  e  dall’European  Centre  for 

Disease  Prevention  and  Control  (ECDC),  dispone, 

sempre  con  decorrenza  dal  01  dicembre  2017,  la 

sospensione delle misure di prevenzione della  tra‐

smissione dell’infezione da  virus Chikungunya me‐

diante la trasfusione di emocomponenti labili adot‐

tate per il dipartimento francese della Var. 

C.N.S. 

SOSPENSIONE MISURE DI   PREVENZIONE DELLA  TRASMISSIONE DELL’INFEZIONE DA VIRUS  

SOSPENSIONE  PROVVEDIMENTI PER LA PREVENZIONE  WEST NILE VIRUS  STAGIONI  ESTIVO – AUTUNNALE 2017 

Centro Nazionale Sangue comuni‐

ca che, a far data dal 01 dicembre 

2017, sono sospese  le misure di preven‐

zione,  locali  e  nazionali,  finalizzate  alla 

prevenzione  della  trasmissione  trasfusio‐

nale dell’infezione da West Nile virus. 

A partire dalla stessa data, le predette mi‐

sure sono sospese anche relativamente ai 

territori esteri ricompresi nelle segnalazio‐

ni  dello  stesso  periodo  estivo‐autunnale, 

ad eccezione di Stati Uniti e Canada.  

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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

FIDAS UGENTO VENERDI’ 8 DICEMBRE Festa del Donatore 

FIDAS ALEZIO DOMENICA 10 DICEMBRE Festa del Donatore 

FIDAS PRESICCE DOMENICA 10 DICEMBRE Pranzo Sociale 

FIDAS RUFFANO DOMENICA 17 DICEMBRE Tombolata di beneficenza  

FIDAS LECCESE  SABATO 16 DICEMBRE  Consiglio Direttivo Provinciale 

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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

DOMENICA 03 

GALLIPOLI ‐ RUFFANO ‐ TAVIANO    

VENERDI’ 08 

ALEZIO ‐ NARDO’ ‐ RACALE  

DOMENICA 10 

COLLEMETO ‐ COPERTINO ‐ TUGLIE  

DOMENICA 17 

GALATONE ‐ NOHA ‐ SANNICOLA ‐ UGENTO  

DOMENICA 24 

COLLEPASSO ‐ MELISSANO ‐ PRESICCE ‐ TAVIANO  

                            

 

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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

Donaci  il tuo  

  

UN PICCOLO GESTO PER UN GRANDE AIUTO A te non costa nulla, per noi invece, è una grande opportunità di soste‐gno per  le nostre 27 sezioni: Acquarica del C., Alliste, Alezio, Barbarano, Collemeto,  Collepasso,  Copertino,  Corsano, Gagliano, Galatone, Gallipoli, Melissano, Mesagne, Nardò, Noha, Porto Cesareo, Presicce, Racale, Ruffa‐no, Salve, Sannicola, Specchia, Sternatia, Taviano, Tricase,   Tuglie,  Ugento. 

9 0 0 0 0 0 2 0 7 5 1

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Sez. di SPECCHIA  73040 Via Pietro Micca, 1 Presidente ‐  Pizza Vincenzo   

Sez. di GAGLIANO DEL CAPO  73034 Via F.lli Ciardo (ex asilo) Presidente ‐  Sergi Mimina  

Sez. di TUGLIE  73058 Via Quarto  Presidente ‐  Giorgino Valter  

Sez. di BARBARANO 73040 Via A. La Marmora, 12 Presidente - Sergi Agostino Roberto

Sez. di UGENTO  73059 Via Cosenza, 10  Presidente ‐  D’Ambrosio Marcello 

Sez. di COPERTINO  73050 Via Margherita di Savoia, 50 Presidente ‐  Calasso Salvatore 

Sez. di ACQUARICA DEL CAPO  73040 Via Roma, 42  Presidente ‐  Calò Paolo  

Sez. di COLLEMETO  73013 G. Gentile, 16 Presidente ‐  Perrone Carlo  

Sez. di GALATONE  73044 Via Paraporti, 18/20 Presidente ‐  Gatto Italo  

Sez. di NARDO’  73048 Via Napoli, 41/A Presidente ‐  De Razza Gregorio S.  

Sez. di PORTO CESAREO  73010 Via Don Cosimo Mele  Presidente ‐  Arnesano Cosimo D. 

Sez. di RUFFANO  73049 Via Garibaldi, 1 Presidente ‐  Morello Luciano  

Sez. di STERNATIA  73010 Via Brigita Ancora Presidente ‐  Spagna Frosino 

Sez. di ALEZIO  73011 Via Municipio  Presidente ‐  De Santis Anna 

Sez. di COLLEPASSO  73040 Via Cesare Battisti, 16 Presidente ‐  Mastria Giorgio 

Sez. di GALLIPOLI 73014 Via Galatone Ang. Via Nardò  Commissario ‐  Mariano Antonio 

Sez. di MESAGNE (BR) 72023 Via Santa Rosa, 2 Presidente ‐  Mitrugno Giuseppe 

Sez. di PRESICCE  73054 Via Cattaneo, 48 Presidente ‐ Negro Valiani Gianvito 

Sez. di SALVE  73050 Via Persico, 14  Presidente ‐  Perrone Fabiola  

Sez. di TAVIANO  73057 Via Superga, 26/28 Presidente ‐  D’Amilo Giuseppe 

Sez. di ALLISTE  73040 Via Marangi, 9  Presidente ‐  Gaetani Anna Lucia 

Sez. di CORSANO   73033 Via Sant’Antonio, 20 Presidente ‐  Chiarello Mario 

Sez. di MELISSANO  73040 Via Leonardo da Vinci  Presidente ‐  Piscopiello Lucilla 

Sez. di NOHA  73013 Via Calvario, 15 Presidente ‐  Mariano Antonio  

Sez. di RACALE  73055 Via Vespucci, 3 Presidente ‐  De Lorenzis Liberato 

Sez. di SANNICOLA  73017  Piazza della Repubblica , 35 Presidente ‐  Pintus Pietro Paolo 

Sez. di TRICASE  73039 Via Giosuè Carducci  Presidente ‐  Chiuri Luigi 

ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE

 

FIDAS LECCESE  Associazione Leccese  Donatori Volontari Sangue Via Paraporti n. 18/20 73044 Galatone (LE)  Tel. Fax 0833 862500 www.fidasleccese.it [email protected]  

Presidente Gatto Emanuele  

Vice Presidenti  Mariano Antonio  (Vicario) Sergi Mimina  

Segretario Organizzativo Giorgino Valter  

Tesoriere Piscopiello Lucilla  

Segretaria  Prete Roberta  

Consiglieri Aresta Demetrio Bembi Marilù Chiriacò Pantaleo D’Ambrosio Marcello  D’amilo Giuseppe Morello Luciano Perrone Carlo Scupola Franco Sorrentino Antonella Vaglio Sebastiano  

Collegio Revisori dei Conti De Maria Francesco Pagliara Luigi Rapanà Douglass  

Collegio dei Probiviri Filoni  Luigi Marra Vincenzo    

Coordinatrice  Gruppo Giovani Chiara Giorgino    

Associazione   Associazione   Leccese  Donatori  

Volontari Sangue  

Via Paraporti, 18/20  73044 Galatone (LE)  [email protected]   

Responsabile di Redazione Antonio Mariano   Tel. 3356278338