Gli AUGURI del Presidente - Fidas Leccese · sa dei tumori. I casi di mortalità in ambito...
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Assoc iaz ione Leccese Donator i Volontar i Sangue NOTIZIARIO MENSILE - ANNO 5 N .12 DIC. 2017
Signore Gesù,
ti contempliamo nella povertà di Betlemme, rendici testimoni del tuo amore, di quell'amore che ti ha spinto
a spogliarti della gloria divina, per venire a nascere fra gli uomini e a morire per noi.
Infondi in noi il tuo Spirito, perché la grazia dell'Incarnazione susciti in ogni credente l'impegno di una più generosa corrispondenza
alla vita nuova ricevuta nel Battesimo. Fa' che la luce di questa notte più splendente del giorno si proietti sul futuro
e orienti i passi dell'umanità sulla via della pace. Tu, Principe della Pace, tu, Salvatore nato oggi per noi, cammina con la Chiesa
sulla strada che le si apre dinanzi nel nuovo millennio.
(A Natale – San Giovanni Paolo II)
Gli AUGURI del Presidente
Ritengo che non ci possa essere nulla di più bello e di più speciale del dono del proprio sangue per gli altri, in ogni periodo dell’anno, incluso quello natalizio. Del resto quale miglior dono per Natale se non il proprio sangue per gli altri? Un gesto anonimo, responsa-bile e gratuito che permette, specialmente nel periodo delle festività natalizie, di far emergere il valore del Dono, che non è solo quello prettamente consumistico e materiale, ma è prima di tutto quello morale e im-materiale. E allora continuiamo ad impegnarci perché il nostro prezioso dono non venga mai meno e continui a tra-sformarsi in vite salvate, giorno dopo giorno, anno dopo anno. Un impegno certamente non facile, ma che, se portato avanti con costanza e determinazione, riprendendo le parole di Giovanni Paolo II, si proietterà sul futuro, orientando i passi di tutta l’umanità, specialmente quelli di chi si trova nella sofferenza e nella malattia. E allora, avendo sempre consapevolezza della pre-ziosità del nostro gesto, continuiamo a dare spe-ranza a chi, per le più svariate cause, si trova a dover combattere con avverse condizioni di salute. Solo così sarà veramente ogni giorno Natale!
A+
O+
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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE
rande partecipazione sabato 18 novembre
per l’inaugurazione della nuova sede sociale
Fidas, l’associazione dei donatori di sangue, a Galli‐
poli.
Emozionante l’arrivo nella Chiesa di San Lazzaro
delle tantissime delegazioni Fidas accompagnati
dall’ufficio di Presidenza della Fidas Leccese e an‐
che della Fidas Puglia. L’entrata in Chiesa è stato
accolto con la benedizione dei labari dal Parroco
Don Pierluigi e dopo la celebrazione della messa, il
folto corteo, si è incamminato verso la nuova sede
di via Galatone angolo via Nardò. Alla presenza del‐
le autorità locali, rappresentanti di altre associazio‐
ni e molti donatori, c’è stato il taglio del nastro
“rosso come il sangue donato”. A farlo, il Sindaco
Minerba che, ha voluto farlo insieme ad una volon‐
taria in rappresentanza di tutti i donatori della Fidas
gallipolina, come per dire: “facciamolo tutti insie‐
me”. Subito dopo, c’è stata la benedizione della se‐
de da parte di Don Pierluigi, che annoveriamo tra i
donatori Fidas.
INAUGURATA LA NUOVA SEDE ASSOCIATIVA DELLA FIDAS
GALLIPOLI
Dopo la cerimonia inaugurale, nello spiazzo
antistante la sede, è seguita una festa curata
nei dettagli dal gruppo di volontari, rigorosa‐
mente in divisa ufficiale Fidas e attorniati dalle
svolazzanti bandiere bianco‐rosse. Ben distri‐
buita la loro presenza sotto ai tre gazebo alle‐
stiti, alcuni erano addetti all’informazione,
altri a preparare le “pittule”, le caldarroste, i
popcorn e un ottimo primo piatto a base di
pasta fresca deliziosamente condita.
di Antonio Mariano
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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE
Insomma Fidas Gallipoli non ha fatto mancare pro‐
prio nulla, lo testimoniano i tantissimi complimenti
giunti da ogni parte, specialmente dalle autorità
presenti e dal presidente provinciale della Fidas
Leccese Emanuele Gatto che non si è risparmiato
nelle attestazioni di stima per questo nuovo gruppo
emergente, predisposto a scrivere un altro capitolo
dei 42 anni di storia di Fidas Gallipoli.
Faccio un doveroso ringraziamento a tutti per esse‐
re intervenuti, ma per non rischiare di dimenticare
qualcuno a causa della folta presenza, mi devo a‐
stenere dal nominarli. Spero che questo non di‐
spiaccia a nessuno dei presenti, in un momento
così importante per l’associazione gallipolina, che
come ho detto in sede inaugurale in qualità di Com‐
missario di Fidas Gallipoli, servirà l’aiuto di tutti. In
primis quello dei donatori, i quali avranno ben pre‐
sto modo di accorgersi della nuova gestione asso‐
ciativa, una gestione volta alla loro attenzione, al
loro ascolto, alla condivisione di regole e di obiettivi
comuni che saranno la cosa fondamentale per lo
sviluppo. I risultati non tarderanno ad arrivare, so‐
no sicuro che i gallipolini di testa e di cuore sapran‐
no apprezzare il lavoro che insieme stiamo svolgen‐
do accuratamente.
È una richiesta di pazienza e fiducia che ho fatto a
tutto il gruppo di collaboratori che mi affianca ai
quali ho promesso che mai saranno abbandonati.
Fidas Gallipoli oggi è anche la mia Fidas, quella che
desidero vedere un giorno non tanto lontano, di
nuovo tra le prime associazioni di donatori di san‐
gue per numero di donatori e donazioni.
Credo con quello che ho scritto, di interpretare an‐
che e soprattutto il pensiero del presidente provin‐
ciale Emanuele Gatto, il quale ha riposto in me
tanta fiducia, e costi quel che costi, Fidas Gallipoli
tornerà a risplendere.
Nella foto a sinistra tutti i volontari collaboratori
artefici della manifestazione.
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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE
PERCHE’ IO? di Marcello D’Acquarica Segretario Fidas Noha
domenica mattina. Anche se si è lavorato tutta
la settimana e quindi si è stanchi, quando il
cielo è azzurro e l’aria mite, è preferibile stare
fuori all’aperto piuttosto che impigrirsi nel letto.
Quindi ci ritroviamo davanti alla sede Fidas‐Noha di via
Calvario, pronti e puntuali, come esige il buon rapporto
con impegni collettivi, come questo organizzato da Fi‐
das ‐ Leccese per la formazione dei suoi quadri dirigen‐
ziali.
La prima parte della giornata formativa, tratta un argo‐
mento che accomuna l’interesse di molti di noi: la ma‐
lattia oncologica oggi. Purtroppo stiamo vivendo già da
alcuni decenni, un periodo storico che possiamo para‐
gonarlo a quello della peste nera. Come me credo che
un po’ tutti siamo sul chi va là per via della specificità
della materia, quella della medicina e ci attendiamo
una mattinata difficile per via della probabile astrusità
dei termini tecnici. Ma al contrario delle aspettative, il
dottore Alessandro Cocciolo, che fra l’altro sostituisce
la dott.ssa Assunta Tornesello, Direttrice U.O. di On‐
coematologia Pedriatica “V. Fazzi”, Lecce, è molto chia‐
ro nell’esposizione, usa una terminologia alla portata
delle mie (e credo di tutti) conoscenze e porta una ven‐
tata di relativa positività sulla situazione sanitaria del
Salento.
NOHA
Mi sorprende infatti sentirgli dire, in più occasioni, che
il Salento, in quanto a percentuali di tumori, è in linea
con l’Italia. Per la prima volta, una raccolta dati (quella
di AIRTUM: Associazione Italiana Registro Tumori), è
testimone di una notizia simile, in questi ultimi anni,
molte testate giornalistiche hanno diffuso allarmi
tutt’altro che positivi in area Lecce, Maglie e Galatina
(Per esempio: “Noteremo che i distretti
di Maglie e Galatina hanno numeri abnormi. E la spie‐
gazione non può essere il fumo di tabacco. Di certo,
c’entra la pressione ambientale.”
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/29/salento‐
e‐emergenza‐tumore‐ai‐polmoni‐ma‐a‐nessuno‐
interessa‐sapere‐motivi/726641/).
Per la prima volta sento dire: “Incidenza tumori in ca‐
lo”; “Mortalità in calo”.
Sento parlare di fare Prevenzione Primaria, e cioè elimi‐
nare e non produrre più inquinanti, di aumentare la
Prevenzione Secondaria (indagini, screening, ecc) cosa
ancora non ben radicata (forse) qui nel nostro Salento.
Di evitare l’uso di prodotti alimentari conservati, e inve‐
ce la grande distribuzione ce li impone.
Anche qui penso e mi riallaccio alla differenza fra i
grandi centri commerciali alle grandi catene di super‐
mercati (vedi l’ennesimo Pantacom) e ai nostri vecchi e
numerosi negozietti di paese.
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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE
E poi, dulcis in fundo, la ciliegina sulla
torta, il dr. Cocciolo apre il capitolo delle
intolleranze alimentari ed esordisce:
“Non ci sono incidenze tumorali, anzi se
una persona sorveglia le proprie intolle‐
ranze abbatte l’incidenza tumorale e le
relative problematiche”.
Mi viene da dire: grazie dr. Cocciolo, per
queste “buone notizie”. Lo penso davve‐
ro, ma il mio pessimismo mi porta a in‐
dagare, ad andare avanti nell’arte dell’osservare con il
dubbio. Ciò non toglie che comunque una ventata di
aria fresca il dr. Cocciolo ce l’abbia fatta passare vera‐
mente.
Questo non ci deve consolare, in quanto i numeri di
mortalità sono alti, basta guardare anche solo a Noha
quante sono le persone morte prematuramente a cau‐
sa dei tumori. I casi di mortalità in ambito nazionale,
dice il dr. Cocciolo, sono molto più numerosi di una
guerra (176000 morti all’anno). Quindi il fatto che il
Salento sia allineato con il resto del Paese Italia va be‐
ne, ma NON deve farci abbassare la guardia, soprattut‐
to a noi di Fidas, che avendo una certa sensibilità e re‐
sponsabilità, siamo degli osservatori attivi nel volonta‐
riato.
E’ stato interessante sapere che le cellule tumorali si
manifestano per il 20% da familiarità e per l’80% per
predisposizioni genetiche combinate con fattori am‐
bientali. Questo vuol dire che non possiamo più fare a
meno di ascoltare e interpretare i segnali che il nostro
corpo ci dà (prevenzione) e soprattutto non possiamo
più trascurare l’ambiente, in quanto attore e protago‐
nista della nostra salute. Il dr. Cocciolo non si è limitato
a parlarci di cellule e di percorsi processuali delle loro
variazioni, ma ha chiarito concetti che spettavano e
spettano alle istituzioni come Arpa e Asl, ecc. che si
devono occupare degli inquinanti pericolosi quali a‐
mianto, benzene, catrame, carbon fossile, ecc. (questo
argomento mi ha subito richiamato alla mente i 14.000
metri quadrati di carbone che Colacem di Galatina tie‐
ne stoccati a cielo aperto). Quindi ascoltando la lezione
del dr. Cocciolo nascono interessanti intrecci con altre
notizie e questo ci permette di essere più informati.
Essere informati vuol dire anche essere dei buoni diffu‐
sori.
Il quadro di rappresentazione del contesto in cui vivia‐
mo e dei prodotti che adoperiamo è stato veramente
ampio, non solo limitato al campo specifico della medi‐
cina, insomma un vero e proprio documentario alla
Piero Angela. Se dovesse ripetersi lo ascolterei ancora
molto volentieri e lo consiglio a tutti.
Non possiamo più delegare e ignorare, questo ha volu‐
to in sintesi farci intendere il dr. Alessandro Cocciolo
con la sua serena esposizione di fatti anche drammati‐
ci.
La seconda parte della giornata di formazione, ahimè
costretta nella fase digestiva del dopo “colazione”, non
risplende di cotanto trasporto, ma alla fine anche qui,
la diabolica maestria espositiva e simpaticissima voce
del nostro Presidente Emanuele Gatto (Gerry Scotti in
confronto è un vero dilettante), ci permette di aggiun‐
gere al nostro bagaglio culturale anche le pesantissime
note relative alla riforma del Terzo Settore e di come si
abbatterà sulla nostra Associazione.
Così, fra numeri di articoli che si susseguono veloce‐
mente, registri telematici in arrivo, decreti legislativi,
non più Onlus, non più Associazioni di Volontariato, ma
semplicemente ETS (Ente del Terzo Settore), non più
albi regionali ma un unico Nazionale, tra piattaforme
virtuali e nuovi certificati relazionali, in attesa di un
nuovo organo di controllo, finiremo tutti per confluire
in una rete associativa, e speriamo che sia di maglia
non tanto larga per tenerci tutti uniti. Perché uniti si
vince sempre.
M. D.
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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE
gni momento formativo aiuta a crescere sia per‐
sonalmente e sia a livello associativo ed anche
quest’anno ho potuto partecipare al Corso di
Formazione organizzato dalla Fidas Nazionale. Il Presi‐
dente nazionale Aldo Ozino Caligaris ci ha presentato il
Corso ed i laboratori che hanno coinvolto tutti i parteci‐
panti divisi in gruppi. La Comunicazione deve essere
fatta bene altrimenti potrebbe essere negativa e
quindi questo Corso è stato pensato
per farci imparare ad utilizzare meglio
i vari strumenti della Comunicazione.
101 Corsisti seguiti da tutor dopo aver
condiviso, tutti insieme, delle lezioni
partecipate ed usufruendo di supporti
informatici.
I gruppi erano variegati sia per l’età, la
provenienza e per il ruolo svolto nella
Fidas di appartenenza. Questo ci ha
permesso di mettere a confronto le
varie realtà delle Fidas disseminate
sul territorio. I momenti trascorsi nei
laboratori erano monitorati da un facilitatore ed hanno
procurato delle ulteriori conoscenze formative.
Ho partecipato al gruppo per la “Promozione” ed a
quello “Fotografico”. Il primo si è sviluppato prendendo
in considerazione come organizzare un punto informa‐
tivo. I volontari devono essere formati per saper incon‐
trare nuove persone che potrebbero diventare donatori
e donatrici. L’approccio è importante quanto quello che
si dice. Il gadget è uno strumento attrattivo e di ricordo,
ma non deve ostentare né troppa ricchezza, né troppa
povertà e non deve essere dannoso.
di Mimina Sergi
Nel secondo gruppo abbiamo sviluppato delle foto sia
per un piccolo volantino ed altre che rappresentassero
al meglio un evento esterno come può esserlo una
Giornata della Donazione con autoemoteca.
La comunicazione visiva ha dei codici di lettura molto
importanti e bisogna saper scattare la foto giusta per
non comunicare negatività.
Questo Corso formativo ha suggellato ancor di più
l’onore di appartenere alla Fidas e mi ha arricchito di
nuove nozioni che cercherò di mettere a servizio
dell’Associazione.
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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE
LA MIA PRIMA VOLTA AL CORSO DI FORMAZIONE NAZIONALE FIDAS
di Ramona Prete
al 24 al 26 Novembre si è tenuto a Roma il
Corso di Formazione Fidas. Un evento che ha
coinvolto 101 partecipanti provenienti da
molte Federate.
Il corso, curato nei minimi particolari dalla segreteria
di Fidas Nazionale e dal Presidente Aldo Ozino Cali‐
garis è stato molto interessante sotto ogni punto
di vista attirando l'attenzione di tutti i presenti, a
partire già dall'innovativa presentazione.
Per garantire la buona riuscita della formazione, i
partecipanti sono stati divisi in 4 gruppi di lavoro. Il
primo trattava come tematica principale l'accoglien‐
za e la chiamata del donatore; il secondo era desti‐
nato alla promozione del dono; il terzo riguardava
il reclutamento dei donatori e dei volontari
(people raising); il quarto focalizzava l'attenzione
sul ruolo dell'ufficio stampa.
Quest'ultimo, è un mezzo di comunicazione essen‐
ziale per lo svolgimento delle attività associative,
infatti, grazie alla rassegna o ai comunicati stampa
è più facile arrivare all'obiettivo prefissato.
Un altro elemento molto importante è la cartella
stampa, strumento utile per le conferenze per la
realizzazione di un evento.
Inoltre, parte del corso è stata riservata anche all'
approfondimento sulla comunicazione visiva relazio‐
nato dal Professor Tommaso Sardelli. Il docente, sot‐
tolineava, infatti, quanto l'immagine visiva, associa‐
ta ad una didascalia, renda il messaggio che si vuo‐
le trasmettere immediatamente percepibile.
Con un laboratorio di fotografia, gli associati, sud‐
divisi in 8 gruppi hanno avuto la possibilità di met‐
tere in pratica tutto ciò che era stato detto teori‐
camente prima, visitando diversi luoghi
(autoemoteca, sede Fidas Nazionale, centro trasfusio‐
nale) e fotografando piccoli dettagli che riportavano
ad un unico messaggio: l'importanza della donazione
del sangue.
A mio parere, essendo per me la prima esperienza,
il Corso di Formazione ha avuto un esito positivo,
suscitando grande interesse. Tutto il mio gruppo di
Fidas Leccese di cui facevo parte, ha condiviso con
me quanto sopra detto e aspetta con entusiasmo il
prossimo evento firmato FIDAS.
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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE
IL TEMPO E’ UN DONO BELLISSIMO
GALLIPOLI
Maddalena Bembi Cons. Fidas Leccese
IDAS! Per tanti una semplice sigla, per me
invece, è come una famiglia. E come in o‐
gni famiglia, si cresce e si imparano cose
nuove sulla vita associativa e sui rapporti con gli
altri, cercando anche di capire chi sta dall' altra par‐
te.
Una vita che per altri può essere dura da vivere
con bisogni sempre più essenziali per sopravvivere,
e proprio per le necessità di altri io cerco di formar‐
mi e imparare più che posso e siccome in tanti an‐
ni questa possibilità non mi è stata data, ora cerco
di recuperare il tempo perduto. Questo mi ha per‐
messo di consolidare anche nuovi rapporti di ami‐
cizia, con persone che ho conosciuto in questi ulti‐
mi anni, amici veri e sinceri che ti fanno crescere
condividendo la loro esperienza.
Da quest’ultimo corso nazionale a Roma a cui ho
partecipato dal 24 al 26 Novembre, ho imparato
ancora un po’ e proprio nel gruppo lavoro del
“People raising” ho prestato la massima attenzione
nell’attività di reclutamento dei volontari e dei do‐
natori.
Trovare, formare e gestire volontari non è sempli‐
ce. Ed è ancora più difficile non perderli. Il “tempo”
che qualcuno decide di donare alla nostra associa‐
zione è un dono bellissimo che non va assoluta‐
mente sprecato.
Foto di gruppo della delegazione di Fidas Leccese al corso di formazione nazionale con al centro il Presidente nazio‐nale della FIDAS Aldo Ozino Caligaris
Trovare, formare e gestire volon‐
tari non è semplice. Ed è ancora
più difficile non perderli. Il “tempo” che
qualcuno decide di donare alla nostra
associazione è un dono bellissimo che non
va assolutamente sprecato.
“
È vero, non è affatto facile avvicinare le persone
al volontariato e ancora meno facile chiedere loro
di sacrificare un po’ di tempo per gli altri. Ma io
credo molto in quello che faccio, perché tutti un
giorno potremmo avere un malato in casa e anche
se non ci fosse, sono felice che il mio aiuto possa
contribuire a salvare la vita a qualcuno anche se
non conosco.
M.B.
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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE
ragazzi rappresentano il futuro della Società, nel
campo lavorativo; dell’economia e anche del
volontariato. Non c’è futuro senza di loro e non si
può costruire una Società sana senza il loro suppor-
to. Ragione per cui ogni anno la nostra sezione in-
contra i ragazzi della Scuola media, le terze classi
per l’esattezza perché l’età per andare a donare è
più vicina. Il loro compito, come ogni anno, è quel-
lo di realizzare un elaborato legato al tema della
donazione del sangue, elaborato che ci sarà conse-
gnato nel mese di aprile. Una giuria di esperti, pre-
mierà gli elaborati più belli ma soprattutto più indi-
cativi, perché a noi interessa che i ragazzi compren-
dano bene il significato della donazione e del vo-
lontariato in generale.
Dopo aver presentato la nostra associazione ai ra-
gazzi, con interventi brevi del sottoscritto e del
Consigliere Biagio Mauro e dopo aver detto loro
quanto sia importante donare il sangue per la salute
di milioni di persone in tutto il Mondo, siamo pas-
sati alla proiezione di due video molto significativi.
INCONTRO ANNUALE CON I RAGAZZI DELLE TERZE MEDIE ALLA SCUOLA BIAGIO ANTONAZZO
CORSANO
Stefano Licchetta Segretario Organizzativo
Fidas Corsano
Il primo spiegava in due minuti i passaggi della
donazione, in particolare metteva in risalto il fatto
che con una sola donazione si può salvare la vita di
tre persone. Il secondo video invece spiegava
l’importanza del volontariato e del mettersi uno a
disposizione dell’altro.
Ringraziamo i ragazzi per l’attenzione prestata; la
Prof.ssa Colella; il Preside dello Scuola me‐
dia”Biagio Antonazzo”di Corsano e i docenti tutti
per la loro disponibilità e sensibilità al tema della
donazione del sangue.
La nostra speranza è sempre quella di avvicinare
quante più persone, in particolare i giovani al
mondo della donazione del sangue perché DONA‐
RE SALVA LA VITA.
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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE
omenica 29 Ottobre Fidas di Sternatia ha cele‐brato la festa del donatore, un appuntamento annuale con il quale il direttivo vuole sicuramen‐
te ringraziare i suoi soci, ma anche una giornata di rifles‐sione, per esaltare l’importanza del gesto della donazio‐ne di sangue e per ricordare chi soffre, chi grazie a que‐sto gesto può continuare a vivere. Una tappa fondamentale e significativa di questa festa è la Messa del Donatore, momento importante per noi donatori cattolici, che attraverso un confronto con la Parola possiamo riscoprire quei valori di solidarietà ed umiltà necessari per aiutare chi è in difficoltà, trovando il coraggio e la forza per compiere questo piccolo grande gesto.
La messa è stata interamente gestita da noi donatori, attraverso le letture, l’offertorio e perfino la celebrazio‐ne. Celebrazione avvenuta infatti, ad opera del nostro parroco Don Lucio, che è uno dei nostri donatori più assidui, ed è da lui che il nostro presidente Frosino spa‐gna inizia con i ringraziamenti, a nome di tutto il diretti‐vo per la vicinanza che dimostra verso la nostra associa‐zione, per il modo con cui omaggia e gratifica i donatori
CONSUETA FESTA DEL DONATORE CON PRANZO SOCIALE PRESSO LE “LE MUSE”
STERNATIA
durante la messa e per il modo con cui riesce a sensibiliz‐zare ed avviare i più piccoli alla donazione, che non ve‐dono l’ora di compiere diciotto anni per entrare a far parte della nostra famiglia. La festa ha poi cambiato sede, continuando presso il ri‐storante “Le Muse” a Carpignano, con l’animazione dei maghi Charlie & Valery. La partecipazione come sempre è stata alta, in particolare con un’altissima adesione del‐le altre sezioni Fidas, alle quali vanno i miei ringrazia‐menti per l’attenzione dimostrata, nonostante la nostra sia una piccola sezione. Nella lista dei ringraziamenti non può mancare poi il no‐stro presidente, che da una vita si dedica costantemente all’associazione, facendola crescere e rendendola sem‐pre più compatta e poi tutti i membri del direttivo, che lavorano in silenzio e nell’ombra, per sensibilizzare e far conoscere la realtà della donazione del sangue.
Per ultimi, ma primi per importanza ringrazio i nostri donatori, è per merito loro infatti se la nostra associa‐zione è viva, grazie al singolo gesto di ognuno di loro, un gesto costante, un gesto segreto, ma il cui valore è noto agli occhi di chi soffre e agli occhi di Dio.
Davide Villani Vice Presidente Fidas Sternatia
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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE
UNA GIORNATA INDIMENTICABILE CON GLI AMICI DELLA FIDAS DI COPERTINO
TAVIANO
abato 25 novembre la Fidas tavianese si è recata in visita presso la Fidas di Copertino per condivi‐dere una giornata insieme dedicata alla cono‐
scenza reciproca e alla scoperta del patrimonio cultu‐rale copertinese. L’iniziativa è senza precedenti. L’evento, infatti, è sta‐to promosso grazie ad una grande intuizione, quella del Presidente Giuseppe D’Amilo che ha voluto orga‐nizzare una giornata speciale per consolidare i rappor‐ti tra le consorelle Fidas. E’ stato quindi allestito un pullmino che ha condotto volontari e donatori a Copertino. Il Presidente della Fidas di Copertino, Salvatore Calasso, ha accolto il no‐stro gruppo con enorme calore presso la Chiesa della Madonna della Grottella. La visita del luogo Sacro si è rivelata alquanto istruttiva e suggestiva. Grazie all’eccezionale contributo del Prof. Cosimo Esposito è stato come essere trasportati indietro nel tempo, per la precisione nel ‘600, epoca in cui è vissuto il famoso S. Giuseppe da Copertino, il ‘santo che vola’, il protet‐tore degli studenti. Il racconto della nostra illustre gui‐da è stato così accurato e coinvolgente da lasciare tut‐ti incantati e completamente rapiti dalla biografia del santo per oltre un’ora. E, sorpresa delle sorprese, mol‐ti dei particolari narrati sono stati una scoperta anche per gli stessi copertinesi. Simbolo questo di come una giornata semplice dedicata all’incontro con una
Consorella abbia portato frutti per tutti. Perché spesso è condividendo del tempo insieme agli altri che impa‐riamo cose nuove, anche quando pensiamo di sapere ormai già tutto. La visita è poi proseguita con il giro del Castello di Co‐pertino realizzato dall’abilissimo architetto di fiducia di Carlo V, una struttura essenzialmente militare, a scopo difensivo restaurata di recente. In un’atmosfera completamente rilassata e allegra i due gruppi Fidas hanno ammirato i masti e le sale dell’antico palazzo e hanno posato sulle gradinate del cortile interno per una foto ricordo che suggellasse un momento di gioia e condivisione alla scoperta di un patrimonio culturale a noi vicino, ma purtroppo spesso ignorato. Poi è stata la volta della Madonna ad Nives, chiesa del centro storico di incommensurabile bellezza. Sempre l’eccellente preparazione della guida copertinese ci ha consentito di ammirare col fiato mozzo dallo stupore gli autentici gioielli architettonici di questo luogo sacro di marmo bianco scintillante e stucchi candidi come la neve.
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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE
Infine, prima di recarci presso la sede Fidas di Coperti‐no per un banchetto di benvenuto, il gruppo ha visita‐to il resto del centro storico e la casa natale di S. Giu‐seppe. Anche in questa circostanza, lo stesso presi‐dente della Fidas Copertinese ha ammesso di essersi arricchito molto da questa visita guidata che gli ha consentito di scoprire particolari di storia locale di cui non era a conoscenza. L’ospitalità presso la sede della Fidas consorella è sta‐
ta davvero calorosa. Le due Sezioni hanno trascorso
del tempo insieme consumando un delizioso rinfresco
e scambiandosi dei doni ricordo. La Fidas di Taviano ha
ricevuto una biografia romanzata di S. Giuseppe con
dedica e ha omaggiato la Fidas di Copertino con una
copia del vocabolario salentino della lingua dialettale
tavianese e una sciarpa rossa rappresentativa della
Fidas Taviano. L’esperienza è stata magica e sicura‐
mente da ripetere anche con le altre consorelle locali.
Perché siamo un’unica realtà associativa che opera con impegno e passione sul territorio per la raccolta del sangue, prezioso dono di vita. Il confronto è indi‐spensabile perché ci fa sentire di più ‘realtà associativa’, ci consente di condividere gioie e speran‐ze e di elaborare nuove idee, e perché no, di divertirci tutti insieme senza il bisogno di andare lontano. Un momento dunque di crescita e condivisione indi‐menticabile. Perché le persone posso scordarsi di quello che hanno fatto o di quello che hanno detto, ma non dimenticheranno mai come si sono sentite. E questa giornata ci ha fatto sentire tutti un po’ più ‘famiglia’, quella dei donatori di sangue, esempio di solidarietà per tutti i cittadini. Donare il sangue è anche accogliere gli altri e acco‐gliersi l’un l’altro, e la Fidas di Taviano l’ha dimostrato anche attraverso questa bellissima iniziativa, tutta nuova. E’ stato anche questo il messaggio che il nostro Presidente ha vo‐luto lanciare. Accoglienza vuole dire abbattere muri e costruire ponti, e allora perché non cominciare costruendo un ‘ponte’ tra le varie Fidas della pro‐vinciale leccese? Se si sogna da soli è solo un sogno, sognare insie‐me,invece, vuol dire co‐struire una realtà.
Maria Rosaria Portaccio
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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE
LA FESTA DEL DONATORE CON TANTI RICONOSCIMENTI AL PRANZO SOCIALE
TUGLIE
omenica 19 novembre, si è svolta la festa della Fidas di Tuglie. Il preludio della gioiosa giornata che si è trascorsa, è stato Sabato 18 novembre,
durante la donazione del sangue, ove la nostra associa‐zione ha raccolto 21 sacche di sangue, ed accolto tra le sue file, due nuovi donatori. Il ricordo della Domenica, è un crescendo di emozioni, iniziate con le parole di stima ed incoraggiamento, ri‐servateci dal parroco della Chiesa Matrice durante la Santa Messa, dedicata ai donatori del sangue. Verso le 13.00, ci siamo riuniti presso il ristorante le Mille e una notte a Sternatia per il pranzo sociale. L'at‐mosfera gioviale, è stata accompagnata da un ottimo pasto, dalla buona musica, dall'allegria di tutti i presen‐ti. Non è mancato, come ogni anno, il mio discorso di ben‐venuto, iniziato con il caloroso saluto agli amici di Villa‐verla, per sottolineare l'importanza del nostro Gemel‐laggio, alle associazioni donatori di sangue lì presenti, al presidente provinciale Emanuele Gatto e al Sindaco. Si è continuato spiegando l'operato annuale della nostra Associazione, il suo riuscire a far fronte all'emergenza sangue. Ho ripreso l'argomento, difficoltà nell'ambito delle donazioni, che vengono effettuate in un autoemo‐teca, e con felicità ho dato notizia della concessione, riservataci dall'ASL, di due stanze comunali, che servi‐ranno per le donazioni programmate. In questa occasione, abbiamo premiato i nostri amici donatori, vera colonna portante della nostra associazio‐ne. Sono stati consegnati 8 diplomi, 10 medaglie di bronzo, 3 medaglie di argento, 4 targhe e 3 medaglie d'oro. Ma il ringraziamento particolare, accompagnato da una profonda commozione, lo abbiamo riservato a Giusep‐pe, donandogli l'emozione di voci fuori campo che chia‐mavano dei nomi "....100 nomi.... 100 volte le tue gocce di sangue, per 100 sorrisi.
Cento volte che hai condiviso una parte di te, con 100 fratelli. Cento volte in cui hai dato alla donazione il si‐gnificato di una straordinaria occasione per essere utile, per riaccendere la speranza a chi non ne ha, ed anche un po' per riscaldare il tuo grande cuore... Grazie Giu‐seppe, 100 volte donatore di sangue, 100 volte campio‐ne per la vita". Concludo ricordando che la donazione è un gesto di solidarietà è un modo concreto per dimostrare la pro‐pria partecipazione nei confronti di chi soffre, di chi, grazie a quel poco di liquido rosso, può salutare ogni mattina il sole che nasce. Di questo principio la Fidas Tuglie, ne fa tesoro ogni giorno e lo farà negli anni a venire.
Valter Giorgino
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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE
26 novembre la Fidas di
Sannicola ‐ “Sezione E.
Minerva”, ha vissuto un giorno di
gran festa. Sono stati poco più di
duecento i partecipanti alla “Festa
del donatore 2017” che, con grande
approvazione, hanno deciso di ren‐
dere possibile la realizzazione di
questo evento. In mattinata, un
gran numero di donatori ed amici insieme al diret‐
tivo, hanno assistito e animato la messa celebrata
dal parroco don Massimo, che ha messo in risalto
l’opera del volontario nonché la nobiltà del gesto
della donazione. Dopo la Santa messa, ritrovo
presso il ristorante Resort Gallipoli dove si è svolto
il pranzo sociale, allietato dai musicisti Cinzia Cor‐
rado, Tiziano Corrado e dal simpaticissimo Giangy.
OLTRE DUECENTO ALLA FESTA DEL DONATORE
SANNICOLA
Durante il pranzo, tra una pietanza e l’altra, sono
stati premiati i donatori che hanno raggiunto i di‐
versi traguardi di donazioni. Tale festa è un mo‐
mento di gioia per chi ha organizzato il tutto, aven‐
do ricevuto un grande riscontro, ma è soprattutto
una grande possibilità, che permette di ricordare al
donatore di donare e di coinvolgere parenti ed a‐
mici in questo grande gesto di amore e solidarietà.
Fidas Sannicola
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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE
FESTA GRANDE PER I PRIMI VENT’ANNI DI VITA
COLLEMETO
4 Novembre celebrando il ventennale dalla
nascita, la nostra piccola sezione di donatori di
sangue ha scritto una pagina di storia per se stessa e per
il paese di Collemeto, piccola Fraz. Di Galatina.
La festa è iniziata con la S. Messa celebrata dal Parroco
Don Cosimo Nestola, partecipata e animata dai donatori
della sezione di Collemeto, e presenziata da 19 delega‐
zioni su 26 delle altre federate FIDAS LECCESE con rela‐
tivi labari, e la rappresentanza del labaro FIDAS Provin‐
ciale e FIDAS Regionale.
Ci hanno onorato della loro presenza il Presidente pro‐
vinciale Emanuele Gatto e presidente Regionale Mimina
Sergi, ed inoltre è stata nostra gradita ospite la presi‐
dente della FPDS FIDAS Barese Rosita Orlandi.
L’amministrazione Comunale presente con il Sindaco
Marcello Amante, la Vice Sindaco Maria Giaccari, gli as‐
sessori: ai lavori Pubblici nonché carissima amica Lore‐
dana Tundo, e alla Pubblica istruzione Critina Dettù già
nostra socia donatrice, ha voluto condividere con noi
questo momento associativo di grande importanza so‐
ciale sul territorio per l’elevato valore degli obiettivi che
nel tempo con costanza stiamo maturando.
Dopo la celebrazione della S. Messa la serata ha visto la
sua continuazione presso La Tenuta Caradonna, dove si
è proseguito con una cena e tanta musica e divertimen‐
to per tutti gli ospiti e i donatori, protagonisti indiscussi
di questi vent’anni di storia, che a conferma
dell’impegno profuso hanno ricevuto 47 attestati 38
medaglie di bronzo e 15 medaglie d’argento e anche
due targhe per le 40 donazioni per le donne e le 50 do‐
nazioni per gli uomini.
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Nel corso di questi anni si è registrata una crescita co‐
stante del numero dei donatori di sangue, ma risultato
ancora più importante è avere riscontrato un’impennata
dell’indice donazionale, dato oggettivo in un paesino di
2000 persone riscontrabile solo per il fatto che molti
donatori hanno maturato quell’atteggiamento culturale
di essere donatore costante e periodico.
Possiamo dire di essere soddisfatti dei risultati raggiunti,
anche se c’è ancora molta strada da fare, prefiggendoci
come obiettivo quello di riuscire a far maturare nella
ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE
coscienza dei ragazzi e dei giovani quel senso civico e
morale necessari a farli avvicinare al mondo della dona‐
zione, perché oltre che al bisogno costantemente in cre‐
scita di sacche di sangue, donare e servire il prossimo è
un atteggiamento che può dare solo gioia a chi lo mette
in atto.
Voglio concludere riprendendo la massima di Reimbra‐
nath Tagore che è stato il Leit Motiv della nostra cele‐
brazione del ventennale “ Dormivo e sognavo che la vita
era gioia; mi svegliai e vidi che la vita era servizio; iniziai
a servire e vidi che servire era gioia”.
Carlo Perrone Presidente Fidas Collemeto
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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE
onare il sangue fa bene? Chi dona sangue
può migliorare la propria condizione di salu‐
te? Ci sono delle patologie che è possibile preveni‐
re grazie ai controlli garantiti dalla normativa vi‐
gente ad un donatore di sangue? È questo
l’obiettivo della ricerca che FIDAS (Federazione Ita‐
liana Associazioni Donatori di Sangue) vuole porta‐
re avanti nei prossimi mesi, in vista del sessantesi‐
mo anniversario di costituzione che si celebrerà nel
2019.
Per questo ha indetto una borsa di studio a favore
di un medico ricercatore che elabori uno studio
prospettico osservazionale delle patologie rilevate
e delle even‐tuali diagnosi effettuate su donatori di
sangue ed emocomponenti. Lo studio dovrà riguar‐
dare un numero significativo di volontari del dono,
le diagnosi eseguite, il percorso diagnostico‐
terapeutico utilizzato presso le strutture trasfusio‐
nali di riferimento e l’eventuale esito.
“Si tratta di uno studio che coinvolgerà donatori di
sangue di tutta Italia – sottolinea Aldo Ozino Cali‐
garis, presidente nazionale FIDAS, – grazie alla col‐
laborazione dei volontari delle nostre 74 Associa‐
zioni federate.
Siamo certi che essere donatori di sangue ed emo‐
componenti, oltre ad assicurare la terapia trasfu‐
sionale ai pazienti, migliori lo stato di salute delle
BANDO DI RICERCA PROMOSSO DALLA FIDAS Un’analisi sulla salute dei donatori di sangue
Pubblichiamo questa notizia con lo scopo di amplificare l’iniziativa ap‐presa dal sito istituzionale FIDAS . 06‐12‐17
persone, ma vorremmo che la ricerca diventasse
un punto di riferimento per la letteratura scientifi‐
ca del settore e uno strumento utile di promozione
del dono”.
La borsa di studio, che sarà conferita al vincitore
mediante un assegno‐premio di sedicimila euro, è
riservata a laureati in medicina e chirurgia che non
abbiano rapporti di lavoro con aziende del Servizio
Sanitario nazionale o in convenzione con esso.
È possibile candidarsi entro il 19 gennaio prossimo.
Tutte le indicazioni e il bando completo sul sito
www.fidas.it.
http://www.agenpress.it/notizie/2017/12/06/fidas‐
promuove‐un‐bando‐ricerca/
Anche in
http://www.paeseitaliapress.it/news_6387_FIDAS‐promuove
‐un‐bando‐di‐ricerca.html
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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE
CLICMEDICINA.IT
occasione del XVI Convegno Triennale dell’Associazione Italiana Centri Emofilia (AICE),
gli specialisti vengono informati su ricerca e clinica per la gestione ottimale dei pazienti. Qualità della vita e ge‐stione del dolore sono senza dubbio tra le preoccupazio‐ni maggiori per le persone che soffrono di emofilia. Il dolore, infatti, intacca fortemente la qualità della vita, sia dei pazienti emofilici sia delle loro famiglie, come emerge da una recente indagine condotta da DoxaPhar‐ma, grazie al supporto incondizionato Sobi Italia. Lo stu‐dio rivela che i pazienti con più di 40 anni presentano spesso una situazione compromessa, causata da una cattiva gestione della patologia ma anche da drammati‐che conseguenze delle tecniche del passato. In questi casi parliamo di dolore cronico, spesso invalidante. A ciò si accompagna un dolore emotivo, riferito da quasi tutti i pazienti, e la conseguente consapevolezza che un so‐stegno psicologico potrebbe essere importante. La si‐tuazione migliora straordinariamente per i pazienti più giovani (nati dopo gli Anni ’90); pazienti che effettuano regolarmente la terapia di profilassi e che possono con‐durre una vita molto simile alle persone senza emofilia, specie nei casi in cui sia stato possibile il passaggio a un farmaco a emivitaprolungata (i cosiddetto “long‐acting”), che permettono una protezione ancora mag‐giore permettendo ai giovani e ai ragazzi di ambire a uno stile di vita come quello dei loro coetanei non emo‐filici. Tuttavia, si parla ancora troppo poco del dolore in emofilia e in Europa non esistono delle linee guida dedi‐cate a questo tema specifico. Secondo l’indagine la problematica del dolore è spesso sposta in secondo piano rispetto alla terapia primaria. I FANS (quelli che conosciamo come antinfiammatori, si pensi all’ibuprofene) sono spesso sconsigliati per il ri‐schio di sanguinamenti gastrici. Gli stessi pazienti rifiuta‐no l’idea di intraprendere una terapia per il dolore, in alcuni casi sopportandolo quasi “stoicamente” in quan‐to, forse a causa di retaggi culturali, non vogliono assu‐mere troppi farmaci. Non sempre dunque il dolore nell’emofilia viene dunque valutato adeguatamente da chi è deputato alla sua gestione e anche da parte di chi lo “subisce”, quasi fosse considerato un elemento ine‐luttabile, legato indissolubilmente alla malattia. Al con‐trario, il dolore può essere trattato con specifici prodotti analgesici. Ancora più importante è la prevenzione, che agisce sulle cause alla base del dolore stesso.
EMOFILIA NUOVO FARMACO MIGLIORA GESTIONE DEL DOLORE E QUALITA’ DI VITA
L’artropatia emofilica, causata da ripetuti e‐martri (sanguinamenti articolari), rimane una causa importante di morbilità per i pazienti e rappresenta una grande sfida nella gestione com‐plessiva della malattia. La protezione della salu‐
te delle articolazioni è una misura importante dell’efficacia del trattamento profilattico per l’emofilia nel corso della vita di un paziente. A tal proposito è im‐portante sottolineare che per i pazienti in trattamento con Elocta (efmoroctocog alfa, una proteina di fusione ricombinante costituita dal Fattore VIII della coagulazio‐ne fuso al frammento Fc delle immunoglobuline IgG1 umana) nel corso di due programmi di studio clinico e degli studi di estensione A‐LONG, Kids A‐LONG e ASPIRE sono stati registrati miglioramenti significativi degli score articolari nel corso del tempo: il crepitio è diminui‐to del 20%; l’atrofia muscolare e la resistenza del 26%; il gonfiore del 47% e l’instabilità articolare dell’89%. Au‐mentando la protezione migliora anche la salute artico‐lare e, di conseguenza, diminuisce il dolore: per i pazien‐ti in trattamento con Elocta da quattro anni vi è stata una significativa riduzione (31%) del dolore articolare. A dimostrarlo sono stati i dati presentati durante il congresso della Società Internazio‐nale per la Trombosi e l’Emostasi, svoltosi quest’anno a Berlino.
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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE
iuti concreti per tanti pazienti con emofilia all’estero, soprattutto in età pediatrica, che sen‐za il contributo dell'Italia non avrebbero potuto
ricevere un trattamento adeguato. Dal 2013 ad oggi, grazie a progetti di cooperazione in‐ternazionale, è stato possibile donare medicinali pla‐smaderivati indispensabili a pazienti emofilici in diversi Paesi del mondo. Le attività di cooperazione attuali e le loro prospettve future sono stati i temi centrali della tavola rotonda or‐ganizzata, il 21 Novembre a Roma da FedRed Onlus e Fondazione Emo, le associazioni dei pazienti emofilici delle Regioni Emilia Romagna, Marche e Umbria, con la collaborazione del Centro Nazionale Sangue ‐ Istituto Superiore di Sanità. Le donazioni dei farmaci plasmaderivati, eccedenti ri‐spetto al fabbisogno regionale e nazionale, sono state rese possibili da dieci regioni e nel quadro dell’Accordo Stato Regioni del 7 febbraio 2013 che promuove gli ac‐cordi di collaborazione per l’esportazione di medicinali plasmaderivati a fini umanitari e lo sviluppo delle reti assistenziali nei Paesi coinvolti. In questi quattro anni, quasi 27 milioni di unità internazionali di fattori della coagulazione sono stati esportati in Afghanistan, Alba‐nia, Armenia, India e Serbia; in futuro gli interventi ver‐ranno estesi anche a Palestina, Kosovo, Egitto, El Salva‐dor e Bolivia. “Ci rivolgiamo a paesi in guerra, vittime di embarghi, con problemi giganteschi, il sangue è la materia vitale per eccellenza, la possibilità di donare i farmaci è la pos‐sibilità di dare la vita a persone che rischiano la vita tutti i giorni”, ha commentato la presidente della XII Commis‐sione Igiene e Sanità del Senato, Emilia Grazia De Biasi, che ha presieduto l’evento, alla presenza dei viceministri alla Salute di Pales na e Kosovo. “Le donazioni dei prodotti plasmaderivati ‐ ha sottoline‐ato il direttore del Centro Nazionale Sangue, Giancarlo Maria Liumbruno ‐ servono ad assicurare una risposta efficace alle necessità terapeutiche di quei pazienti che
QUOTIDIANO SANITA’
altrimenti, in caso di bisogno, non avrebbero adeguato accesso alle cure”. In linea con quanto sancito dal sopracitato Accordo Stato Regioni, sono stati presentati i programmi di sup‐porto all’organizzazione dei sistemi trasfusionali dei Paesi destinatari degli interventi, nonché alla progetta‐zione ed implementazione di reati assistenziali per i pazienti affetti da emofilia e da malattie emorragiche congenite (Mec), con particolare riguardo a Palestina e Albania. In questo ambito, FedRed Onlus e Fondazione Emo rivestono un ruolo chiave nella realizzazione delle attvità di cooperazione internazionale. “Il volontariato organizzato, come espressione di soli‐darietà sia da parte dei donatori di sangue e plasma sia dei pazienti, in questo caso affette da emofilia e altre malattie emorragiche congenite ‐ ha concluso Walter Orlandi, Direttore Generale della Salute della Regione Umbria ‐ si dimostra un partner affidabile e indispensa‐bile per le istituzioni pubbliche al fine di garantire un più ampio accesso ai trattamenti, sopratutto in età pe‐diatrica".
EMOFILIA. DAL 2013 L’ITALIA HA DONATO 27 MILIONI DI UNITA’ DI
PLASMADERVATI IN TUTTO IL MONDO
Le donazioni dei farmaci plasmaderivata, eccedenti rispetto al fabbisogno regionale e nazionale, sono state rese possibili da dieci regioni e nel quadro dell’Accordo Stato Regioni del 7 febbraio 2013 che pro‐muove gli accordi di collaborazione per l’esportazione di medicinali plasmaderivati a fini umanitari e lo sviluppo delle reti assistenziali nei Paesi coinvolti. Se ne è parlato oggi a Roma in un incontro promosso da FedRed Onlus e Fondazione Emo, con la collaborazione del Centro Nazionale Sangue‐Istituto Superio‐re di Sanità.
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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE
TIO.CH
on è necessario modificare le leggi per
evitare la discriminazione degli
omosessuali per quel che riguarda le dona-
zioni di sangue. Il recente allentamento è ri-
tenuto infatti sufficiente dal Consiglio degli
Stati che ha bocciato - con 22 voti contro 17
e un'astensione - una mozione sul tema del
gruppo PBD e già adottata dal Nazionale.
A luglio è stato compiuto un grande passo
per impedire la discriminazione degli omo-
sessuali, stabilendo quale criterio per l'esclu-
sione dalle donazioni, piuttosto che il mero
orientamento sessuale, un termine di 12 mesi
dall'ultimo rapporto, ha ricordato Konrad
Graber (PPD/LU) a nome della commissio-
ne.
Per allentare ulteriormente i criteri di esclu-
sione, non è inoltre necessario modificare la
legge vigente, ha aggiunto.
Una minoranza ha invano chiesto l'adozio-
ne dell'atto parlamentare sostenendo che le
condizioni attuali sono sì un passo nella
giusta direzione, ma che l'astinenza di 12
mesi chiesta anche a chi ha una relazione
stabile continua a rappresentare una discri-
minazione.
GAY. LA DONAZIONE DI SANGUE NON E’ PIU’ DISCRIMINATORIA Il Consiglio degli Stati ritiene che la legge vigente è sufficiente per evitare la disparità di trattamento dei donatori gay BERNA
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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE
ulla base dei dati epidemiologici relativi ai
focolai epidemici da virus Chikungunya, tra‐
smessi dal Servizio Regionale per
l’Epidemiologia, Sorveglianza e controllo delle Ma‐
lattie Infettive (SeRESMi), per il comune di Anzio
(Roma), e dai competenti Dipartimenti dell’Istituto
superiore di sanità, per il comune di Guardavalle
Marina (CZ), che dimostrano l’assenza di nuovi casi
di infezione umana da virus Chikungunya nelle ulti‐
me tre settimane, in accordo con le predette Strut‐
ture e con le Strutture di regionali coordinamento
per le attività trasfusionali della Regione Lazio e
della Regione Calabria, il Centro nazionale San‐
gue dispone, con decorrenza dal 01 dicembre
2017, la sospensione delle misure di prevenzione,
locali e nazionali, della trasmissione dell’infezione
da virus Chikungunya mediante la trasfusione di
emocomponenti labili adottate per i comuni di An‐
zio e Guardavalle Marina.
Inoltre sulla base dei dati trasmessi dall’Autorità
competente francese e dall’European Centre for
Disease Prevention and Control (ECDC), dispone,
sempre con decorrenza dal 01 dicembre 2017, la
sospensione delle misure di prevenzione della tra‐
smissione dell’infezione da virus Chikungunya me‐
diante la trasfusione di emocomponenti labili adot‐
tate per il dipartimento francese della Var.
C.N.S.
SOSPENSIONE MISURE DI PREVENZIONE DELLA TRASMISSIONE DELL’INFEZIONE DA VIRUS
SOSPENSIONE PROVVEDIMENTI PER LA PREVENZIONE WEST NILE VIRUS STAGIONI ESTIVO – AUTUNNALE 2017
Centro Nazionale Sangue comuni‐
ca che, a far data dal 01 dicembre
2017, sono sospese le misure di preven‐
zione, locali e nazionali, finalizzate alla
prevenzione della trasmissione trasfusio‐
nale dell’infezione da West Nile virus.
A partire dalla stessa data, le predette mi‐
sure sono sospese anche relativamente ai
territori esteri ricompresi nelle segnalazio‐
ni dello stesso periodo estivo‐autunnale,
ad eccezione di Stati Uniti e Canada.
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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE
FIDAS UGENTO VENERDI’ 8 DICEMBRE Festa del Donatore
FIDAS ALEZIO DOMENICA 10 DICEMBRE Festa del Donatore
FIDAS PRESICCE DOMENICA 10 DICEMBRE Pranzo Sociale
FIDAS RUFFANO DOMENICA 17 DICEMBRE Tombolata di beneficenza
FIDAS LECCESE SABATO 16 DICEMBRE Consiglio Direttivo Provinciale
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ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE
DOMENICA 03
GALLIPOLI ‐ RUFFANO ‐ TAVIANO
VENERDI’ 08
ALEZIO ‐ NARDO’ ‐ RACALE
DOMENICA 10
COLLEMETO ‐ COPERTINO ‐ TUGLIE
DOMENICA 17
GALATONE ‐ NOHA ‐ SANNICOLA ‐ UGENTO
DOMENICA 24
COLLEPASSO ‐ MELISSANO ‐ PRESICCE ‐ TAVIANO
24
ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE
Donaci il tuo
UN PICCOLO GESTO PER UN GRANDE AIUTO A te non costa nulla, per noi invece, è una grande opportunità di soste‐gno per le nostre 27 sezioni: Acquarica del C., Alliste, Alezio, Barbarano, Collemeto, Collepasso, Copertino, Corsano, Gagliano, Galatone, Gallipoli, Melissano, Mesagne, Nardò, Noha, Porto Cesareo, Presicce, Racale, Ruffa‐no, Salve, Sannicola, Specchia, Sternatia, Taviano, Tricase, Tuglie, Ugento.
9 0 0 0 0 0 2 0 7 5 1
25
Sez. di SPECCHIA 73040 Via Pietro Micca, 1 Presidente ‐ Pizza Vincenzo
Sez. di GAGLIANO DEL CAPO 73034 Via F.lli Ciardo (ex asilo) Presidente ‐ Sergi Mimina
Sez. di TUGLIE 73058 Via Quarto Presidente ‐ Giorgino Valter
Sez. di BARBARANO 73040 Via A. La Marmora, 12 Presidente - Sergi Agostino Roberto
Sez. di UGENTO 73059 Via Cosenza, 10 Presidente ‐ D’Ambrosio Marcello
Sez. di COPERTINO 73050 Via Margherita di Savoia, 50 Presidente ‐ Calasso Salvatore
Sez. di ACQUARICA DEL CAPO 73040 Via Roma, 42 Presidente ‐ Calò Paolo
Sez. di COLLEMETO 73013 G. Gentile, 16 Presidente ‐ Perrone Carlo
Sez. di GALATONE 73044 Via Paraporti, 18/20 Presidente ‐ Gatto Italo
Sez. di NARDO’ 73048 Via Napoli, 41/A Presidente ‐ De Razza Gregorio S.
Sez. di PORTO CESAREO 73010 Via Don Cosimo Mele Presidente ‐ Arnesano Cosimo D.
Sez. di RUFFANO 73049 Via Garibaldi, 1 Presidente ‐ Morello Luciano
Sez. di STERNATIA 73010 Via Brigita Ancora Presidente ‐ Spagna Frosino
Sez. di ALEZIO 73011 Via Municipio Presidente ‐ De Santis Anna
Sez. di COLLEPASSO 73040 Via Cesare Battisti, 16 Presidente ‐ Mastria Giorgio
Sez. di GALLIPOLI 73014 Via Galatone Ang. Via Nardò Commissario ‐ Mariano Antonio
Sez. di MESAGNE (BR) 72023 Via Santa Rosa, 2 Presidente ‐ Mitrugno Giuseppe
Sez. di PRESICCE 73054 Via Cattaneo, 48 Presidente ‐ Negro Valiani Gianvito
Sez. di SALVE 73050 Via Persico, 14 Presidente ‐ Perrone Fabiola
Sez. di TAVIANO 73057 Via Superga, 26/28 Presidente ‐ D’Amilo Giuseppe
Sez. di ALLISTE 73040 Via Marangi, 9 Presidente ‐ Gaetani Anna Lucia
Sez. di CORSANO 73033 Via Sant’Antonio, 20 Presidente ‐ Chiarello Mario
Sez. di MELISSANO 73040 Via Leonardo da Vinci Presidente ‐ Piscopiello Lucilla
Sez. di NOHA 73013 Via Calvario, 15 Presidente ‐ Mariano Antonio
Sez. di RACALE 73055 Via Vespucci, 3 Presidente ‐ De Lorenzis Liberato
Sez. di SANNICOLA 73017 Piazza della Repubblica , 35 Presidente ‐ Pintus Pietro Paolo
Sez. di TRICASE 73039 Via Giosuè Carducci Presidente ‐ Chiuri Luigi
ASSOCIAZIONE LECCESE DONATORI VOLONTARI SANGUE
FIDAS LECCESE Associazione Leccese Donatori Volontari Sangue Via Paraporti n. 18/20 73044 Galatone (LE) Tel. Fax 0833 862500 www.fidasleccese.it [email protected]
Presidente Gatto Emanuele
Vice Presidenti Mariano Antonio (Vicario) Sergi Mimina
Segretario Organizzativo Giorgino Valter
Tesoriere Piscopiello Lucilla
Segretaria Prete Roberta
Consiglieri Aresta Demetrio Bembi Marilù Chiriacò Pantaleo D’Ambrosio Marcello D’amilo Giuseppe Morello Luciano Perrone Carlo Scupola Franco Sorrentino Antonella Vaglio Sebastiano
Collegio Revisori dei Conti De Maria Francesco Pagliara Luigi Rapanà Douglass
Collegio dei Probiviri Filoni Luigi Marra Vincenzo
Coordinatrice Gruppo Giovani Chiara Giorgino
Associazione Associazione Leccese Donatori
Volontari Sangue
Via Paraporti, 18/20 73044 Galatone (LE) [email protected]
Responsabile di Redazione Antonio Mariano Tel. 3356278338