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Conservatorio di Musica Giuseppe MartucciU!cio Relazioni Internazionali
in collaborazione conAssociazione Bottega San Lazzaro
INGRESSO LIBERO
III EDIZIONEIII EDIZIONE
ERASMUS ON STAGEERASMUS ON STAGE
“Giuseppe Martucci”S A L E R N O
CONSERVATORIODI MUSICA
ISTITUZIONE DI ALTA CULTURAMINISTERO DELL!ISTRUZIONE
DELL!UNIVERSITÀE DELLA RICERCA
“Giuseppe Martucci”S A L E R N O
CONSERVATORIODI MUSICA
ISTITUZIONE DI ALTA CULTURAMINISTERO DELL!ISTRUZIONE
DELL!UNIVERSITÀE DELLA RICERCA
Chiesa Sant’ApolloniaChiesa Sant’Apollonia
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L’Europa è sempre stato un ideale di democrazia e scambio: democrazia delle idee e scambio fra le culture. Dall’Umanesimo al Risorgimento, da Erasmo da Rotterdam a Mazzini, moltissimi intellettuali hanno intravisto nell’ideale spazio europeo un luogo di confronto e di crescita all’insegna della reciprocità. Negli ultimi decenni quello spazio ideale sta diventando sempre più reale, dal punto di vista economico, legislativo e culturale. In questo spazio opera, già dalla !ne degli anni ’80, uno strumento imprescindibile di formazione dei cittadini europei: il Programma Erasmus. Grazie ad esso migliaia di giovani studenti universitari hanno incarnato nelle loro vite quell’ideale di scambio, di reciprocità, di rispetto e curiosità, quella sete di sapere che travalica l’orizzonte nazionale. Se la conoscenza di universi culturali diversi è importante in tutti i settori del sapere, nell’ambito della formazione artistica essa acquista un valore imprescindibile. La secolare tradizione musicale europea è un modello perfetto di integrazione nel rispetto delle diversità nazionali. La prima vera Unione Europea è stata quella realizzata dagli intellettuali e dagli artisti di tutti i tempi. I più grandi musicisti della nostra storia, da Mozart a Chopin, da Beethoven a Brahms, da Haydn a Schönberg, sapevano che l’unica strada per individuare il proprio linguaggio musicale era quella che conduceva attraverso l’Europa.Il Conservatorio Martucci ha da sempre favorito la possibilità dei suoi studenti di confrontarsi con la realtà musicale europea, preoccupandosi di fornire un adeguato supporto economico ed organizzativo agli studenti in uscita. Questa politica di internazionalizzazione ha fatto sì che oggi la nostra istituzione possa vantare accordi con innumerevoli istituti di istruzione superiore musicale in tutta Europa e si collochi ai primi posti fra i conservatori italiani per numero di studenti in mobilità in uscita. Per il futuro ci proponiamo di ampliare sempre più le possibilità dei nostri studenti di poter accedere alle opportunità derivanti dalla mobilità, ampliando le relazioni internazionali del Martucci anche al di là dell’Europa e coinvolgendo i nostri ragazzi in un dialogo stimolante con le culture del mondo. La nostra azione andrà avanti in questa direzione con decisione, sostenuta dalla ferma convinzione che il futuro musicale dei nostri giovani e del nostro Paese non vedrà nei con!ni nazionali un limite ma piuttosto una continua possibilità.
M°Imma Battista Direttore del Conservatorio di Musica
“G. Martucci” di Salerno2
Incroci sonori in Santa ApolloniaCosì ha inizio la storia di Adamo e di Eva, cioè la storia degli uomini, secondo gli Apocri! del Vecchio Testamento: “Dopo che furono cacciati dal Paradiso, costruirono una capanna e passarono sette giorni piangendo e gemendo in grande a"izione. Dopo sette giorni, però, provarono fame e cercarono del cibo che potessero mangiare, ma non lo trovarono(…) E Adamo si mise in cammino per tutta la terra….” Il viaggio nasce dalla trasgressione, è la trasgressione. E come ogni violazione comporta so#erenza, tensione radicale, disagio e timori, ma anche conquista di conoscenza. Si è osservato che travel, viaggio, e travail, il travaglio del parto, hanno in inglese la stessa radice. Patimento e vita nuova, nella medesima esperienza. Questa commistione bene!ca e dannosa si pone anche nei due termini di hospes e hostis, l’ospite e il nemico. Il viaggio resta una scelta di libertà. Festeggiamo in Studio Apollonia, che per la seconda volta accoglie quest’anno un evento del Conservatorio di Musica “G.Martucci” di Salerno, la s!da che ottanta ragazzi, ottanta giovani musicisti, hanno lanciato a se stessi, alla propria misogenia e alla alterità, alla diversità dell’estero, da dove sono tornati contaminati dalle esperienze altrui, nella lingua, negli abiti e nelle architetture, nei mangiari, nelle usanze, nei saperi, nelle tradizioni musicali. Cinque le serate con gli studenti che, in giro per l’Europa, ritornano alla casa madre per proporsi al proprio pubblico. S’inizierà il 25 ottobre con l’omaggio alla Spagna, “Cuerdas y recuerdos de Espana”. La chitarra è sicuramente lo strumento che più di ogni altro incarna lo spirito iberico. Il suono richiama subito alla mente luoghi, colori e tradizioni ben precise. E’ un suono lento e pieno che ti entra subito dentro e ti conquista, proprio come la Spagna. A tratti si fa più rapido, ma mantenendo sempre quella sottile vena malinconica e sognatrice. E’ calore, è passione allo stato puro, una questione di sangue ma anche una vibrazione interiore di delicatezza e leggerezza improvvisa. Attraverseremo la Spagna sulle note di Fernando Sor, Isaac Albeniz, Augustin Barrios Mangorè, e i loro quadretti di colore, con un’incursione in Italia in eterno scambio con il sentire iberico, con l’esecuzione del Capriccio diabolico op.85 di Mario Castelnuovo-Tedesco, dedicato ad Andrès Segovia, che suggerì un omaggio a Paganini, un pezzo che ha moltissime possibilità per rivelare la magia del suo suono e l’eleganza forbita del fraseggio di questo strumento, o ancora la Grande Sonata di un Niccolò Paganini segretamente innamorato della chitarra. Domenica 26 ottobre ancora Espana, ma ri$essa nelle campane rilucenti delle tube e nella coda del pianoforte. Protagonista assoluta sarà la tuba, strumento di raro ascolto nelle vesti di solista, che spazierà tra le gemme più rilucenti del suo repertorio, da un duetto di Patrick Sheridan, al Concerto in un movimento di Alexej Lebedjev sino alle note Variations in olden style di %omas Stevens, scritte per il motivo
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speci!co di o#rire tubisti un pezzo originale composto in stile barocco. Le tube passeranno il testimone al Fryderyc Chopin degli studi e della ballata op.23, pagine che sono dimostrazione del postulato romantico di Liszt, secondo il quale “le nuove musiche non attenendosi ad alcun speciale schema prenderanno di volta in volta i ritmi, le movenze, le !gure più appropriate a esprimere il sogno, la passione, il pensiero che le avrà ispirate”. Il jazz sarà di scena il 27 ottobre. E’ questo il genere di musica che è l’immagine stessa dell’incrocio sonoro. Concetto chiave nella formazione dell’immagine del jazz, l’improvvisazione è al tempo stesso un feticcio ed una realtà centrale del linguaggio jazzistico, ed è termine che stimola l’immaginazione e fa pensare a scon!nati orizzonti di libertà, ad incontrollabili voli della fantasia, facendolo diventare l’emblema della musica “libera”, senza vincoli. Sarà il Darotter-Dam Trio, formatosi tra le scuole di Belgio e Olanda ad illustrare in musica il titolo della serata “Cold Europa – Cool jazz” creando un climax di bruciante intensità, senza che per questo vengano obliate la tersa austerità, le linee frammentarie, l’essenzialità lirica concentrata e armonicamente irregolare, appartenenti a questa musica e alla tradizione italiana. Passaggio in Germania il 28 ottobre con “Musik, ich liebe dich!” serata classica in cui ascolteremo una delle partiture più ra&nate della produzione cameristica di Carl Maria von Weber, il trio in sol minore op.63, che fonde felicemente i timbri del $auto, del cello e del pianoforte, o#rendo loro bellezza melodica e una sottile vena teatrale. Una perla del compositore russo César Cui, i cinque piccoli duetti op. 56 per $auto e violino con pianoforte, miniature preziose, liriche ed eleganti, prima di passare al clarinetto per puntare sulla modernità antiromantica della Premiére Rhapsodie di Claude Debussy, in cui la “chiarezza” della linea di canto stabilisce un preciso rapporto con il pianoforte, portando ad esaltarne il congegno perfetto, e la sonatina di Joseph Horovitz dalla spensierata invenzione che strizza l’occhio al jazz. Gran !nale con gli studenti ospiti delle accademie rumene, i quali si concederanno al pubblico proponendo il concerto in re Maggiore per violoncello di Joseph Haydn, in cui il genio tedesco concentra la sua attenzione sulla parte solistica con una scrittura di notevole di&coltà, che tende a sottolineare le potenzialità cantabili e timbriche dello strumento, trattandolo con la stessa espressività e scioltezza del violino e sfruttando in particolare, il registro acuto e con il trio op.8, per pianoforte, violino e violoncello, la prima vera composizione della cameristica di Johannes Brahms, ossia del settore centrale della produzione del maestro amburghese, concepito durante un viaggio sul Reno, che viene evocato in questa partitura poderosa, ricca di temi ampi e $uenti, “appassionatamente classici”.
Olga Chie!Responsabile sezione musicale
Studio Apollonia4
SABATO 25 OTTOBRE
CUERDAS Y RECUERDOSDE ESPAÑA
Fernando Sor L'Encouragement op.34Alberto Falcione, chitarra
Daniele Aiello, chitarra
Johann Sebastian Bach Allegro assai BWV 1005Fernando Sor Studio op. 6 n. 11Mario Castelnuovo-Tedesco Tarantella
Alberto Falcione, chitarra
Mario Castelnuovo-Tedesco Capriccio diabolicoNiccolò Paganini Grande Sonata
Daniele Aiello, chitarra
Isaac Albeniz SevillaAugustin Barrios Mangoré El ultimo tremolo
Alberto Falcione, chitarra
SPAGNA
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DOMENICA 26 OTTOBRE
ERASMUSIC!Patrick Sheridan Duetto
Domenico Limardo, tubaAngelo Mazzitelli, tuba
Alexej Lebedjev Concerto in un movimentoAngelo Mazzitelli, tuba
Azzurra Romano, pianoforte
!omas Stevens Variations in olden styleDomenico Limardo, tuba
Azzurra Romano, pianoforte
Fryderyc Chopin Étude op. 25 n. 7 Fryderyc Chopin Ballade in sol min. op. 23
Carolina Danise, pianoforte
SPAGNA
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LUNEDÌ 27 OTTOBRE
COLD EUROPACOOL JAZZ
DAROTTER DAM TRIO
Lucio D’Amato, pianoforteLuciano Napoli, basso
Marco Fazzari, batteria
BELGIO OLANDA
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MARTEDÌ 28 OTTOBRE
MUSIK,ICH LIEBE DICH!
Carl Maria von Weber Trio in sol minore op. 63
Simone Mingo, "auto#omas Brian Rizzo, violoncello
Laura Cozzolino, pianoforte
César Cui Cinq petite duos op. 56Simone Mingo, "autoSara Rispoli, violino
Laura Cozzolino, pianoforte
Claude Debussy Premiére RhapsodieJoseph Horovitz Sonatina
Massimo Buonocore, clarinettoMargherita Coraggio, pianoforte
GERMANIA
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MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE
APPASSIONATAMENTECLASSICI
Joseph Haydn Concerto in re maggiore
Antonio Amato, violoncelloVincenzo Zoppi, pianoforte
Johannes Brahms Trio op. 8
Vincenzo Zoppi, pianoforteGiacomo Mirra, violino
Antonio Amato, violoncello
ROMANIA
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Erasmus+Il Martucci senza con"ni
La nostra storiaNel 2009 parte lo straordinario processo di internazionalizzazione del Conservatorio Martucci. Da allora, in sei anni, quasi 80 studenti hanno trascorso alcuni mesi della loro formazione all’estero grazie al programma Erasmus.In questi sei anni di intensa attività molte s!de si sono presentate e molti sono i traguardi raggiunti. Nel 2008 il Conservatorio ha chiesto ed ottenuto la Carta Universitaria Erasmus, un vero e proprio passaporto per l’Europa valido !no al 2013, cioè per tutta la durata del previgente Programma LLP (Lifelong Learning Program). Contestualmente il Martucci è stato accettato come membro dell’Association Européenne des Conservatoires, Académies de Musique et Musikhochschulen (AEC), un network di altissimo livello riconosciuto dalla Comunità Europea.Nel 2013, allo scadere del vecchio Programma LLP, il Conservatorio di Salerno si è di nuovo candidato con successo all’ottenimento delnuovo passaporto europeo (ECHE),
Granada, foto di Alessandra Ursoe Veronica Palermo
Berlino, foto di Margherita Coraggio
Dresda, foto di Simone Mingo e Sara Rispoli
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Nel 2013, parallelamente all’ECHE, un altro e ancor più importante risultato ottenuto dall’U&cio Relazioni Internazionali è stato festeggiato: il conseguimento del Diploma Supplement Label, una attestazione di qualità che certi!ca che i Diploma Supplement rilasciati dal Conservatorio Martucci hanno validità internazionale e rispondono pienamente agli standard richiesti per la riconoscibilità all’estero dei titoli di studio nell’ambito dell’istruzione superiore.Un ulteriore conferma del lavoro dell’U&cio Relazioni Internazionali del Conservatorio di Salerno è giuntonell’ aprile 2014, in occasione del lancio nazionale del nuovo Programma Erasmus+ a Firenze, nella Sala dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, alla presenza del Commissario
valido dal 2014 al 2020 per la partecipazione al nuovo programma comunitario Erasmus+.Il passaggio al nuovo programma amplia notevolmente le opportunitàdi mobilità degli studenti, attivando, fra le tante innovazioni, i tirociniall’ estero post-diploma e la possibilità di scambio con paesipartner anche al di fuori dell’Unione Europea.
Parigi, foto di Gianfranco Ferrara
Quartetto jazz a Firenze, Ponte Vecchio
Quartetto jazz a Firenze, Palazzo Vecchio
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Europeo per l’istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù Androulla Vassiliou e del Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Per questa importante occasione e in questa prestigiosa cornice, quattro ex-allievi del Conservatorio che hanno partecipato al programma Erasmus sono stati invitati a introdurre la conferenza con un intervento
musicale. I nostri ragazzi hanno dato vita ad un ensamble jazz composto da Lucio D’Amato (pianoforte), Luciano Napoli (basso elettrico), Marco Fazzari (batteria) e Alessandro Russo (sassofono).Il Conservatorio Martucci è stato invitato dall’Agenzia Nazionale a realizzare questa importante esperienza proprio in virtù dell’alto numero dei suoi ex-studenti che hanno colto l’opportunità della mobilità Erasmus per costruire il loro progetto di vita all’estero, facendo della loro esperienza personale e musicale una brillante successfull story. Ed è proprio per poter continuare a raccontare sempre nuove storie di successo che dal 2008 ad oggi l’U&cio Relazioni Internazionali del Conservatorio Martucci non ha mai smesso di lavorare con passione.
Quartetto jazz durante la presentazione nazionale del Programma Erasmus+
Chi siamoIl motore della mobilità di studenti, docenti e personale amministrativo del ConservatorioMartucci è l’U&cio Relazioni Internazionali,nel quale operano in grande sinergia il Coordinatore Relazioni Internazionali, per il processo di Bolognae il Tutor degli Studenti Erasmus.La creazione dell’u&cio si deve all’iniziativadel M° Francesco Paolone, !no al 2013 insegnante di musica da camera presso il Martucci.La sua attività a favore della mobilità studentesca è stata portata avanti per anni con dedizione ed energia inesauribili.
Anna Bellagamba e PasqualeMandia, batterista in Erasmus
ad Aalborg, Danimarca
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Nel tempo anche altri docenti, come il M° Anna Bellagamba ed ilM°Antonio Ramous, hanno collaborato alle attività dell’U&cio.Grazie al loro lavoro ed alla sinergia con l’amministrazione, ilcorpo docenti e soprattutto con gli studenti, il Conservatorio ha potutoraggiungere risultati mai toccati in precedenza in terminidi volumi di mobilità in uscita, di e&cienza delle procedureadottate e di qualità dei progetti di produzione realizzati.L’U&cio Relazioni Internazionali ha creduto !n dall’inizio della suaattività nel creativo apporto derivante da una strettissimacollaborazione con gli studenti. Per questo motivo, da annil’u&cio si avvale stabilmente della collaborazione di uno studenteinterno per ricoprire il ruolo di Tutor degli Studenti Erasmus. Lostudente, selezionato fra gli allievi che hanno avuto almeno un’ esperienzadi mobilità all’estero, rappresenta una forza imprescindibile all’interno dell’U&cio e viene lasciato libero di contribuire con un apporto creativoe personale, basato sul suo talento e le sue competenze, alle diverseattività. Nel corso degli anni si sono succeduti in questo incarico Angelo Gregorio, Nello De Vita, Margherita Coraggio eAmbra Sorrentino.
Alessandro Russo, Lucio D’Amato, Luciano Napoli,M° Anna Bellagamba, M°Antonio Ramous, Marco Fazzari
Cosa facciamo, cosa faremo…L’U&cio Relazioni Internazionaliopera in ambiti molteplici; tra le tante attività spiccano, perimportanza e mole di lavoro, la mobilità in uscita e in entrata,l’organizzazione delle masterclassinternazionali e l’attività diproduzione artistica. Ruolo centrale, tra le attività che l’u&cio Festival Suona Francese 2013, ensemble
“Il divino arabesco”
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porta avanti, è senza dubbio ricoperto dalla gestione della mobilità distudenti, docenti e personale amministrativo.Attualmente il Conservatorio di Salerno vanta relazioni inter-istituzionali con numerosissimi conservatori, accademie e università delle arti in Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Estonia, Spagna,
Francia, Olanda, Portogallo, Svezia, Slovacchia, Romaniae Turchia.Gli allievi del Conservatorio Martucci che fanno richiesta per andare a studiare o a lavorare un anno presso un’istituzione musicale estera
sono tantissimi: ogni anno, a settembre, salutiamo decine di ragazzi che partono per la loro avventura e che torneranno dopo mesi con un bagaglio inestimabile di nuove esperienze e competenze.Così come molti dei nostri ragazzi decidono di partire per un’esperienza all’estero, così tanti giovani musicisti europei decidono di trascorrere un periodo della loro formazione presso il Conservatorio Martucci. L’accoglienza, l’integrazione nelle attività didattiche e i servizi di assistenza all’organizzazione dello studio per questi ragazzi sono parte integrante dell’attività dell’U&cio Relazioni Internazionali. Per garantire l’assistenza più completa possibile ai ragazzi incoming, il Conservatorio Martucci ha attivato, ormai da qualche anno, un’intensa collaborazione con ESN Salerno, l’associazione degli studenti Erasmus di Salerno che fornisce un supporto concreto ai ragazzi che arrivano dall’estero sia per le esigenze materiali come la ricerca di alloggio o l’orientamento circa le strutture urbane e i trasporti, che per le attività ricreative come feste, gite, visite organizzate al patrimonio storico-artistico.Quest’anno il nostro Conservatorio si prepara ad ospitare ben 10 ragazzi provenienti da Belgio, Turchia, Estonia, Norvegia e Slovacchia. Per loro, prima dell’inizio delle attività didattiche, l’U&cio Relazioni Internazionali ha organizzato un Welcome Day, una intera giornata di accoglienza con informazioni sulle attività scolastiche e sulla città di Salerno, con concerti di benvenuto realizzati dagli allievi.E mentre molti arrivano, ancora di più sono quelli che partono:
Il Conservatorio “G. Martucci” di Salerno
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quest’anno ben 17 studenti del Conservatorio sono già all’estero per incominciare il loro anno di studio o di tirocinio.Per quanto riguarda le relazioni internazionali, dal momento che nell’ambito del nuovo programma Erasmus+ è prevista la possibilità di allacciare relazioni inter-istituzionali anche al di fuori dell’area UE, il nostro Conservatorio si sta già preparando ad aprire accordi formali con istituzioni musicali di Mosca e San Pietroburgo. Inoltre è in programma l’inclusione dei paesi del bacino del Mediterraneo in progetti bilaterali. un’altra iniziativa che vedrà il Conservatorio impegnato in futuro è la creazione di una rete permanente di contatto fra tutti gliex-alunni Erasmus; già oggi, in maniera informale, gli ex-studentiErasmus forniscono un forte supporto ai nuovi studenti in procinto di partire, un supporto fatto di consigli, suggerimenti, condivisione di contatti o anche di semplici incoraggiamenti, realizzando così concretamente l’idea che “Erasmus” lo si rimane per sempre.
Margherita CoraggioU!cio Relazioni Internazionali
Conservatorio di Musica “G. Martucci” di Salerno
Firenze, lancio nazionale del Programma Erasmus+
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REGNO UNITOLondra
Ambra Sorrentino, arpa
IRLANDADublino
Davide Crescenzo, musicologiaEnrico Maria Monaco, musicologia
SVIZZERALosanna
Alessia Avagliano, violinoFederico Fabbricatore, violino
AUSTRIAEisenstadt
Annalisa D’Agosto, cantoAnna Sorrentino, $auto
LinzAlessandra Della Croce, canto
ViennaAngelo Villari, pianoforte
BELGIOGent
Margherita Coraggio, pianoforteMarco Fazzari, batteria
Emanuele Grieco, sassofonoLovanio
Ra#aele Mercadante, sassofonoLuciano Napoli, basso elettrico
Maurizio Pascale, pianoforteCarmela Petrone, pianoforteGiuseppe Talamo, trombone
Ileana Mottola, canto jazzAlessandro Russo, sassofonoBonaventura Oliviero, $auto
Carmela Persico, violino
AnversaMarco Fazzari, batteria
Deborah Batà, sassofonoDaniele Testa, !sarmonica
BrusselGianni Di Crescenzo, pianoforte jazz
Emiliano Franco, batteriaAngelo Gregorio, sassofono
Gianluca Poto, tromba
I nostri ragazzi
Deborah Batà, Anversa
Bonaventura Oliviero, Lovanio
Margherita Coraggio,Gent e Berlino
NORVEGIAOslo
Luigi Pisapia, canto
GERMANIAWeimar
Matteo Coppola, tuba%omas Brian Rizzo, violoncello
AugsburgNello De Vita, pianoforte
Valentina Mastrangelo, cantoTommaso Mastrodomenico,contrabbassoGiuseppina Crescenzo, managment
Simone Mingo, $autoAlfonso Avitabile, viola
Sara Rispoli, violinoAngela Pace, canto
Dresda
Simone Mingo, $autoSara Rispoli, violino
BerlinoGiuseppe Bottiglieri, contrabbassoMargherita Coraggio, pianoforte
Marco Fazzari, Gent e Anversa
Emanuele Grieco, Gent
Sara Rispoli, Dresda e Augsburg
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FRANCIALione
Alessio Cosimato, batteriaParigi
Gianfranco Ferrara, cantoRa#aele Grimaldi, composizione
Poitiers
OLANDARotterdam
Giuseppe Bottiglieri,contrabbasso jazz
Cosimo Panico, tromboneMarco Panico, tuba
GroningenLucio D’Amato, pianoforte jazz
L’AjaMario Buoninfante,musica elettronica
PORTOGALLOLisbona
Pasquale Mandia, batteria
SVEZIAStoccolma
Giannicola Margarucci,musica elettronica
ROMANIABucarest
Antonio Amato, violoncello
TURCHIAInstanbul
Alberto Paternuosto, chitarra
LipsiaAmbra Sorrentino, arpa
MannheimAntonio Montuori,percussioni etniche
DANIMARCAAalborg
Pasquale Mandia, batteria
ESTONIATartu
Bernardino Caruso, batteriaTallin
Lorenzo Campese, pianoforte jazz
SPAGNAGranada
Giuseppe Basile, tromboneVeronica Palermo, canto Maria Pellegrino, canto
Antonio Reda, tromboneAlessandra Urso, canto
Alfredo Sarno, percussioniSaragozza
Angelo Mazzitelli, tuba
AlicanteMarco Criscuolo, pianoforte
Alessandra Garibaldi, pianoforte Carolina Danise, pianoforte
Marco Stinga, managment
Valencia Filomena Cassino, managment
Maria Rosaria Palladino, cantoMalaga
Anna Sorrentino, $auto Salamanca
Domenico Limardo, tubaIsole Canarie
Alberto Falcione, chitarra
Simone Mingo, Dresda e Augsburg
Antonio Montuori, Mannheim
Carolina Danise, Alicante
Floriana Knowles, Poitiers
Emanuele Grieco, Marco Panico,Cosimo Panico,
Rotterdam
Alberto Falcione, Isole Canarie