Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo...

40
Periodico dell’Ordine del Veneto www.ordinegiornalisti.veneto.it [email protected] 58 Maggio 2012 Poste Italiane SpA - Spedizione in A.P. 70% - DCB Vicenza G iornalisti solo con la laurea Riforma

Transcript of Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo...

Page 1: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

Periodico dell’Ordine del Veneto www.ordinegiornalisti.veneto.ito d g v e n e t o @ g i g a p e c . i t

58Maggio 2012

Poste

Ital

iane

SpA

- Sp

ediz

ione

in A

.P. 7

0% -

DC

B Vi

cenz

a

“Giornalistisolo con la laurea”

Riforma

Page 2: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

AL

L’ORDINE AL VOSTROSERVIZIO

SOS QUERELA E' sempre a disposizione dei colleghi lo sportello "Sos querela", avviato nel 2002 per dare consu-lenza legale in materia di diffamazione e di pri-vacy. Il servizio, voluto per offrire uno strumento per migliorare le condizioni di lavoro dei colleghi e offrire un aiuto nei casi di diffi coltà, è garantito dallo studio legale Bianchini di Venezia. Per in-formazioni, quesiti e prima assistenza, è possibile inviare una mail alla segreteria dell'Ordine dei giornalisti del Veneto ([email protected]) oppure rivolgersi direttamente allo studio legale Bianchini-Milner-Busetto-Mu-nari, ai seguenti recapiti: tel. 041-2391311;fax 041-2391332; e-mail: [email protected].

ASSISTENZA LEGALEL'Ordine dei Giornalisti del Veneto, in applica-zione del decreto legislativo 231/2002, ha istitu-ito un servizio di assistenza legale gratuita rivolta ai colleghi, in particolare ai collaboratori autono-mi, nei confronti dei quali le aziende editoriali assumono atteggiamenti scorretti, con partico-lare riguardo alla stesura di accordi contrattuali iniqui e al ritardato pagamento dei compensi. Un avvocato è a disposizione per le consulenze e per intraprendere le iniziative del caso a tute-la del giornalista. L'iniziativa, limitata alla fase della consulenza, ha riscosso il gradimento dei colleghi che, in parecchi casi, sono già riusciti a risolvere il contenzioso attraverso l'intervento del legale incaricato dall'Ordine, l'avvocato Giorgio Battaglini.

Per informazioni e assistenza ci si può rivolgere alla segreteria dell'Ordine del Veneto, San Polo 2162 a Venezia, in orario d'uffi cio (lunedì e gio-vedì dalle 9 alle 13.30 e dalle 14 alle 16 - marte-dì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13.30). Il te-lefono è lo 041-5242650; il fax lo 041-5242665.L'e-mail: [email protected]. L'Ordine si avvarrà anche della collaborazione di legali dello Sportello free lance del Sindacato re-gionale dei Giornalisti del Veneto.

deidel VenetoGiornalistiGiornalistidel Veneto

ORDINEORDINE

VENEZIA - L’inglese, un requisito importante per svolgere al meglio la professione giornalistica. Sul-la base di questo convincimento, è stata rinnovata fi no 20 febbraio 2013, la Convenzione tra l’Ordine dei Giornalisti del veneto e il Wall Street Institu-te (nelle sedi di Mestre, Treviso, Verona, Vicenza, Padova e Bassano del Grappa), che assicura alcune agevolazioni ai colleghi interessati ad imparare ex novo, rinforzare o praticare la lingua di comunica-zione più usata al mondo. La Convenzione permet-te di frequentare la scuola in tutte le sedi venete del WSI che aderiscono all’iniziativa e prevede una riduzione sulla quota d’iscrizione e sull’acquisto di un corso di General o Business English. A chi fos-se interessato a un riconoscimento internazionale, si segnala che il metodo Wall Street Institute è in linea con gli strumenti d’esame Examinations Bu-siness Language Testing Service di ESOL dell’Uni-versità di Cambridge ed è sede d’esame BULATS legalmente riconosciuta.Il metodo impartito è personalizzato sulla base del-le esigenze personali e professionali dell’iscritto: Wall Street Institute dispone di uno staff didattico madrelingua o bilingue qualifi cato per l’insegna-mento, un laboratorio multimediale (Speaking Center), un’area ricreativa per imparare l’inglese divertendosi (Social Club), un villaggio globale su Internet (The Vill@ge) per chattare con gli stu-denti Wall Street di tutto il mondo. Per usufruire della convenzione è necessario contattare il numero del Centro di Mestre 041-983494, specifi cando di avere diritto alla convenzione in oggetto in quanto giornalista o familiare di un nostro iscritto. Ulte-riori informazioni sono disponibili sul sito dell’Or-dine e su www.wallstreetinstitute.it.

Wall Street Institute, rinnovata la convenzione

2 noi giornalisti n.58

Page 3: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

deidel VenetoGiornalistiGiornalistidel Veneto

ORDINEORDINE ommario maggio 2012 S

� Speciale Assemblea - Più autorevolezza e credibilità: tavolo comune giornalisti - editori 4

� L’album dei premiati 6

� Premio Goattin al femminile, Vittoria Magno Premio alla carriera 9

� Bilancio chiuso in attivo. Aumentano i servizi agli iscritti 12

� Biblioteca dell’Ordine, consultazione ogni venerdì 14

� A Cornuda nasce il museo della tipografi a 14

� Inpgi, Andrea Camporese confermato alla presidenza 15

� Quotidiani Finegil, alla direzione arriva Ramenghi 15

� Riforma/Giornalisti solo con la laurea - Formazione permanente per tutti 16

� A scuola di New Media per capire come cambia l’informazione 18

� Grande successo per i corsi “Crea la tua impresa” 20

� I giornalisti veneti si diplomano in mediazione civile 21

� Una legge sull’equo compenso contro lo sfruttamento 22

� La carta di Firenze in difesa della dignità 23

� Veneto in prima linea per contrastare il fenomeno del precariato 24

� Rai, meno politica più servizio pubblico 25

� Legge 150, dopo 12 anni è ancora incompiuta 26

� Carta dei doveri del giornalista degli Uffi ci Stampa 27

� A Padova una sala stampa per tutti i colleghi 28

� Le altre convenzioni 28

� Casagit amplia l’offerta: assistenza anche a precari e freelance 29

� Deontologia, procedimenti disciplinari 30

� Editoria in crisi, futuro pieno di incognite 34

� I nuovi iscritti 36

Periodico dell’Ordine del Veneto www.ordinegiornalisti.veneto.ito d g v e n e t o @ g i g a p e c . i t

58Maggio 2012

Poste

Ital

iane

SpA

- Sp

ediz

ione

in A

.P. 7

0% -

DC

B Vi

cenz

a

“Giornalistisolo con la Laurea”

30125 VeneziaPalazzo Turlona - S. Polo, 2162tel. 041-5242650fax 041-5242665www.ordinegiornalisti.veneto.it

Presidente:Gianluca AmadoriVice Presidente:Maria Fiorenza CoppariSegretario:Claudio BaccarinTesoriere:Leopoldo Pietragnoli

Consiglieri:Giuditta BolognesiMichela CanovaGiuseppe GioiaAlessandra SgarbossaMartina Zambon

Revisori dei conti: Enrico ScottonAndrea BuosoLorenza Martini

Consiglieri Nazionali:Lucio BussiGabriele CappatoEnrico GaleazzoAlessandro MantovaniMaurizio PaglialungaSabrina TalaricoAlberto Vitucci

noi giornalistiPeriodico dell’Ordine dei Giornalisti del VenetoReg. Tribunale di Venezia n° 1205 del 22/11/95Anno XIV n° 58 - maggio 2012

Direttore responsabile:Gianluca Amadori

Redattore:Claudio Baccarin

Redazione:Ordine dei Giornalisti del VenetoCampo San Polo 216230125 Venezia - Tel. 041-5242650fax [email protected]@gigapec.it

Stampa:Tipolitografi a Campisi srlVia dell’Industria, 13 - 36057 Arcugnano (VI)Tel. 0444-289148 - fax 0444-289179([email protected])

Impaginazione:Unocad SrlVia Vicenza, 232 - 36077 Altavilla Vicentina (VI)Tel. 0444-340742 - fax 0444-340552([email protected])

Chiusura in tipografi a 08/05/12Tiratura 5300 copie

58

3noi giornalisti n.58

Page 4: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

4 noi giornalisti n.58

VENEZIA - E’ necessario un tavolo comune sull’informazione: giorna-

listi ed editori assieme per affrontare i tanti problemi del mondo dei media; per discutere delle opportunità e del-le sfi de offerte dalle nuove tecnologie; per individuare soluzioni che consen-tano di recuperare lettori/radio-tele-spettatori, ma soprattutto credibilità ed autorevolezza. Lo richiede la situa-

zione di crisi e di incertezza; lo rende improcrastinabile l’esigenza di disegna-re un percorso condiviso sul futuro dell’informazione che, inevitabilmente, deve puntare sulla qualità, all’insegna di modelli che mettano al centro la credi-bilità, l’attendibilità, il rigore, il rispetto della dignità delle persone.

L’auspicio è che l’appello lanciato nel

corso dell’assemblea annuale agli edi-tori della regione non resti inascoltato: l’Ordine del Veneto si farà promotore di un incontro, invitando tutti gli edito-ri dei principali mezzi d’informazione e i direttori responsabili, chiedendo loro di impegnarsi sul fronte della qualità dell’informazione; di sottoscrivere in tal senso un impegno di fronte a let-tori e radio-telespettatori. Assieme ai giornalisti, per far crescere le aziende editoriali; non contro, come sempre più spesso sembrano voler fare. Inve-stendo sul lavoro e sulla professionalità dei giornalisti, sul valore aggiunto e sul-la credibilità e autorevolezza che solo il buon giornalismo può assicurare ai mezzi d’informazione. Ponendo un fre-no al processo di spettacolarizzazione della notizia che rischia di allontanare sempre più i cittadini dalla carta stam-pata e dai Tg.Invertendo il trend attuale che sembra voler “esiliare” i giornalisti nel ruolo di meri impiegati della notizia: esattamen-te il contrario di ciò che si dovrebbe fare. In un mondo telematico dove chiunque vuole e può comunicare di-rettamente, la mediazione giornalistica acquisisce ancora maggiore impor-tanza, ma solo se è in grado di offrire approfondimenti, di compiere una sele-zione qualitativa delle notizie, di forni-re interpretazioni, chiavi di lettura rigo-rose della realtà che ci circonda. Non hanno futuro mezzi di comunicazione che si limitano ad un “copia e incolla” di comunicati prodotti da uffi ci stampa e agenzie di pubblicità e di pubbliche relazioni.

I giornalisti sono pronti ad impegnar-si in questa direzione: l’auspicio è che anche gli editori vogliano percorrere la stessa strada, investendo in progetti

Più autorevolezza e credibilità: tavolo comune giornalisti - editoriL’assemblea annuale dell’Ordine dei giornalisti del Veneto si è tenuta venerdì 23 marzo nella sede di Venezia, alla presenza di oltre un centinaio di colleghi che hanno partecipato alle tradizionali premiazioni, di cui diamo conto nelle pagine successive. Giovani leve del giornalismo e colleghi con maggiore esperienza hanno avuto l’oc-casione di ritrovarsi nella casa dei giornalisti della regione, palazzo Turlona.Il bilancio consuntivo 2011 - chiuso con un attivo di oltre 21 mila euro, grazie ad un’oculata gestione patrimoniale - e il preventivo 2012 - che punta al pareggio no-nostante le numerose iniziative in programma - sono stati approvati all’unanimità. Nelle pagine seguenti sono disponibili la relazione del tesoriere e le tabelle riassun-tive. Alla cerimonia, aperta dalla relazione del presidente Gianluca Amadori, hanno preso parte anche la vicepresidente dell’Ordine, Fiorenza Coppari, il segretario Claudio Baccarin, il tesoriere Leopoldo Pietragnoli e i consiglieri Martina Zambon, Giuditta Bolognesi e Alessandra Sgarbossa. Il vice presidente del Consiglio Regio-nale Carlo Alberto Tesserin ha portato il saluto dell’amministrazione regionale; per il Sindacato dei giornalisti del Veneto è intervenuto il segretario Daniele Carlon.

peciale ssembleapecialepecialeSpecialepeciale ssembleassembleaA

Page 5: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

5noi giornalisti n.58

solidi e garantendo compensi dignito-si ai collaboratori esterni delle testate giornalistiche: non è pensabile di poter offrire prodotti autorevoli e di qualità a fronte di retribuzioni pari a 5 euro lordi ad articolo. Talvolta anche meno.

La situazione generale del mondo dell’informazione ha vissuto, purtrop-po, un progressivo peggioramento. Sul fronte dei numeri, innanzitutto. Per i media tradizionali è prosegui-ta l’emorragia di copie, lettori, radio-telespettatori, associata ad una crisi degli investimenti pubblicitari che non sembra per nulla conclusa. Il 2011 è

stato un anno pesante, soprattutto per l’emittenza televisiva locale, a causa del passaggio al digitale terrestre, che ha richiesto forti investimenti econo-mici e ha fatto perdere ascolti stante l’aumento dell’offerta, ma anche per la grande confusione creatasi con il no-tevole aumento del numero di canali e per alcuni problemi di ricezione del segnale. In Veneto la crisi ha messo in

difficoltà anche testate storiche e con-solidate come Antenna Tre: ai colleghi va la solidarietà dell’Ordine. Ma non è l’unica situazione preoccupante: a Tele-veneto si è fatto ricorso alla cassa inte-grazione, mentre altre emittenti hanno ridimensionato le redazioni.

A fronte di una crisi sempre più pesan-te dei media tradizionali, non si sono ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche idee, po-chi progetti da parte del mondo edi-toriale: spetta a noi giornalisti, dunque,

il compito di essere in prima fila per governare al meglio questa trasforma-zione, alla ricerca di nuovi modelli che mettano al centro la credibilità, l’atten-dibilità, il rigore, il rispetto della dignità delle persone.Modelli che, basandosi su una solida preparazione preofessionale dei gior-nalisti, lascino pettegolezzi e scandali a buon mercato alle trasmissioni di

intrattenimento. Questa è la vera sfi-da che anche gli editori devono saper cogliere.

L’attuale crisi, infatti, non è soltanto di numeri, ma anche di contenuti. Ed è necessario uno sforzo da parte di tutti per cercare di invertire la pericolosa deriva della spettacolarizzazione della notizia, dell’eccessiva semplificazione e banalizzazione che sfocia spesso in imprecisione; dei luoghi comuni e de-gli allarmismi esasperati, che alimenta-no inutili paure, alzano muri, rischiano di creare odio e discriminazioni. Uno sforzo da parte di tutti per tornare ad un giornalismo di precisione, che dia spazio a tutte le voci; che valorizzi il linguaggio pacato, la riflessione, il dia-logo, la verifica accurata delle fonti e metta al bando la superficiale ricerca del titolo ad effetto, basato sul nulla.

Anche se il momento è particolarmen-te difficile, continuo ad essere ottimi-sta. Da parte dei giornalisti veneti c’è una grande vitalità, una gran voglia di fare al meglio il proprio “mestiere”, come dimostrano i numerosi esempi di buon giornalismo che costano ad alcuni colleghi minacce, intimidazioni, querele.Sono ottimista assistendo all’entu-siasmo e alla passione dimostrata dai giovani giornalisti, dai praticanti che se-guono i corsi di preparazione all’esame di abilitazione; guardando alla curiosità, alla voglia di imparare e di aggiornarsi, di confrontarsi, di condividere espe-rienze, dei molti colleghi che frequen-tano i seminari di aggiornamento pro-mossi dalla Scuola “Buzzati”.E’ questa la base da cui iniziare a lavo-rare: ciascuno assumendosi le proprie responsabilità.

di Gianluca Amadoripresidente Ordine dei giornalisti del Veneto

Page 6: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

Pergamene (60 anni d’iscrizione)

Professionisti Medaglie d’Oro (50 anni d’iscrizione)

Vincenzo MaddaloniGiampaolo Crovato

Pubblicisti Medaglie d’Oro (50 anni d’iscrizione)

Silvio ZanusPaolo Squarcina

Giorgio CorsettiRoberto Bolis Giuseppe Feronato Luciano Gian� lippi Francesco Lazzarini

Giovanni PrianteLucia Massari Simonetta Simoni Donato Sinigaglia Sergio Tazzer

Professionisti Medaglie d’Argento (in pensione nel corso del 2011)

Giancarlo Bo

Fotos

erviz

io: Fo

toAttu

alità

6 noi giornalisti n.58

L’album dei premiati

peciale ssembleapecialepecialeSpecialepeciale ssembleassembleaA

Page 7: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

Pubblicisti Medaglie d’Argento (30 anni d’iscrizione)

Giampietro Brunello

Alberto Curti

Gaetano Micaglio

Carlo Ridol�

Gabriele Turrin

Franco Bosello

Vittore Maria Corsetti

Gion Antonella Laganà

Claudio Ricchiuto

Dario Tesser

Angelo Ceron

Paola Dal Toso

Gianni Milani

Franco Rizzi

Michele Vigne

Giampietro Comarella

Mirella Dal Zotto

Lucio Mozzo

Teobaldo Rossi

Giovanni Vitale

Edoardo Comiotto

Benvenuto Gallo Lucio

Turi Parise

Carlo Rubini

Roberto Zava

7noi giornalisti n.58

Pubblichiamo le fotogra� e dei colleghi che hanno presenziato alla cerimonia di premiazione

Page 8: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

8 noi giornalisti n.58

Bruno AgrimiGianfranco AmatoGiuseppe BernardiAlessandro BertaccoRoberto BonaGiorgio BrogliatiRoberto BrugnoliIvo CapriliGianni CarminatiSergio ClautGiovanni ComissoNicola CraccoNicola Alberto De CarloPietro FracanzaniAntonio Giacobbi

Gianni GrossDiego GuidolinSergio LeoneGiorgio MarencoLeopoldo MazzarolliGiampaola MeneghiniDaniela Milani VianelloGianni MorianiFlavio OratiAdriano OstoGisella PaganoMaurizio PanizAldo PavanAlessandro PesaventoGennaro Pinto

Giovanni PivaLuigi PolettoPaolo PregnolatoMassimo RimpiciGianluigi SeccoMichela SironiMatteo SoccioMaurizio StefaniPaolo Ste� enoniUgo SumanLuigi To� oloRomano ToppanCanuto Toso

Pubblicisti Medaglie d’Argento (30 anni d’iscrizione)

Paolo Lion, Aurelio Minazzi

Pubblicisti Medaglie d’Oro (50 anni d’iscrizione)

Giancarlo Beltrame, Mauro Carrer, Elisabetta Zanotelli

Professionisti Medaglie d’Argento (in pensione nel corso del 2011)

Antonio Garzotto, Adalberto Minazzi, Alberto Rizzotti

Professionisti Medaglie d’Oro (50 anni d’iscrizione)

Alfredo Spampani - pubblicista

Pergamene (60 anni d’iscrizione)

Da sinistra Stefano Cotrozzi, il presidente dell’Ordine veneto Gianluca Amadori, Davide Tamiello, il direttore della scuola Buzzati Orazio Carrubba, Daniela Ceccon, Maria Vittoria Adami, Salima Barzanti, Michael Calimani e Federico Rossi

Sono stati inoltre premiati

peciale ssembleapecialepecialeSSono stati inoltre premiatiSono stati inoltre premiati

pecialepeciale ssembleassembleaA

I diplomi ai neo-professionisti

Page 9: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

9noi giornalisti n.58

Tutta al femminile la premiazione del-la Borsa di studio intitolata a Mas-

similiano Goattin per l’edizione 2012. La vincitrice è Ylenia Dal Bianco con il progetto “Nepal Children’s Organiza-tion - I bambini raccontano il Nepal”, reportage giornalistico e fotografico dal Nepal che ha anche un risvolto sociale. I proventi della vendita del vo-lume, finanziato attraverso il premio, saranno interamente devoluti al Nepal Children’s Organization per i bambini ospiti dell’orfanotrofio di Kathmandu. La giuria che ha vagliato i sedici progetti pervenuti quest’anno ha altresì segnala-to altre tre proposte: “The Archeo–Tra-

vel Project” di Veronica Del Punta per la previsione di utilizzo di tecnologie multimediali avanzate; l’Agenzia di stam-pa on line di Silvia Zanardi per l’origi-nalità dell’idea; “VJP - Visiting Journalism Program Veneto” di Francesca Forzan segnalato dalla Camera di Commercio di Venezia - Venezi@opportunità per il business plan completo e ben struttu-rato. A premiare le colleghe, nel corso dell’assemblea annuale, la famiglia Go-attin, il rappresentante del Comune di Venezia Riccardo Petito e Maria Raffa-ella Caprioglio, presidente di Venezi@opportunità. Come di consueto, erano presenti anche i vincitori dell’edizione

2011 per illustrare i progetti che hanno realizzato dallo scorso anno. Si tratta del portale d’informazione Veneto-7giorni.it, progetto dei colleghi Antonel-la Scambia, Valentina Voi, Mattia Sopelsa e Tommaso Marconato, che accanto ad aggiornamenti quotidiani, ogni lune-dì prevede una newsletter in pdf con servizi e inchieste di approfondimento. Mentre Giulio Todescan ha presentato il dvd con immagini, documenti e inchie-ste prodotti nell’ambito del corso-labo-ratorio “Lies. Appunti per un’inchiesta economica e sociale sul Veneto” (www.estnord.it/lies), presentato a breve in un incontro pubblico.

Premio Goattin, al femminile Vittoria Magno premio alla carriera

Il papà di Massimiliano Goattin, Riccardo Petito, Maria Raffaella Caprioglio, la mamma e il fratello di Massimiliano, la vincitrice Ylenia Dal Bianco, le segnalate Francesca Forzan e Silvia Zanardi, la consigliera dell’Ordine Alessandra Sgarbossa

Page 10: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

10 noi giornalisti n.58

peciale ssembleapecialeSpeciale ssembleaA

Orazio Carrubba, Vittoria Magno e Gianluca Amadori

Leopoldo Pietragnoli, la vincitrice Adriana Vallisari e Gianluca Amadori

A Vittoria Magno il premio alla carriera

Under 35 ad Adriana Vallisari per un pezzo sul gioco d’azzardo

Page 11: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

11noi giornalisti n.58

La vicepresidente dell’Ordine Maria Fiorenza Coppari, Manuela Amadori, la vincitrice Salima Barzanti, Orazio Carrubba e il presidente dell’Ordine Gianluca Amadori

A Salima Barzanti il premio Pino Amadori

Il Premio alla Carriera 2012 è stato assegnato alla collega Vittoria Magno, prima donna assunta in un quotidiano nel Veneto: un riconoscimento all’attività professionale e all’impegno profuso per la pro-

mozioni dei valori della professione e negli enti di categoria a vantaggio dei colleghi. “La prima volta che mi sono presentata alla redazione del Gazzettino - ha ricordato Vittoria Magno - mi hanno chiesto: ‘Ma perché vuoi fare un mestiere da uomo?’. Ai giovani rivolgo l’augurio della speranza. La nostra è una bella professione, che va fatta con il rispetto della gente. Ho un solo grande rimpianto - ha concluso la Magno - perché sono una donna, non mi hanno mai fatto seguire il Giro d’Italia”.Il premio Under 35, intitolato a Claudia Basso (assegnato quest’anno esclusivamente per la sezione “Periodici”, mille euro), è andato a Adriana Vallisari, “per la completezza e l’accuratezza con cui ha esaminato e descritto un problema di viva attualità, quale quello del proliferare del gioco d’azzardo alle slot machines e del conseguente fenomeno del dilagare della dipendenza da gioco, spaziando dalla realtà locale della provincia di Verona alla realtà nazionale, ricorrendo a interviste con esperti, e arricchendo l’inchiesta con il racconto, vivace e piacevole, di una personale esperienza in una sala da gioco”.E’ stata assegnata a Salima Barzanti la prima edizione del Premio “Pino Amadori”, riconoscimento al praticante giornalista che ha ottenuto la migliore votazione all’esame di abilitazione professionale nel corso del 2011. Il premio (mille euro) è stato messo a disposizione dai familiari del collega scomparso lo scorso dicembre.

Page 12: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

12 noi giornalisti n.58

VENEZIA - Si è chiuso con un saldo attivo di 21.696 euro, contro una

previsione di chiusura in pareggio, il bilancio consuntivo 2011 dell’Ordine dei giornalisti del Veneto. Questo po-sitivo risultato è dovuto a due fattori: la signifi cativa crescita delle entrate ri-spetto al 2010 – 468.124 euro contro 449.530, più 4.2% – e rispetto al pre-ventivo 2011 (452.050 euro, più 3.5%), e il rilevante contenimento delle spe-se – nonostante il generale aumento dei costi e la crescita delle attività, a cominciare dai seminari di formazione decentrata e dalla intensifi cazione dei corsi per gli aspiranti pubblicisti – che ammontano a 446.428 euro, di poco superiori (1%) ai 442.008 del consun-tivo 2010 e, soprattutto, inferiori ai 452.050 euro del preventivo.A fi ne 2010 il Consiglio dell’Ordine, su conforme rilievo del Consiglio na-zionale e del Ministero di Giustizia, è stato obbligato ad avviare la revisione della posizione dei pensionati per l’ap-plicazione della quota intera a quanti godono di pensione diversa da quelle di vecchiaia o di invalidità. La revisio-ne, molto travagliata e contrastata, ha consentito un aumento delle entrate sui 7.500 euro, anche se la attribuzione delle quote per cassa e non per com-petenza impedisce di leggere chiara-mente tale risultato, mentre si devono a una contrazione dei nuovi iscritti nel 2011 le diminuite entrate per la tassa di iscrizione.Tra le “altre entrate” il rilevante au-mento dei proventi e dei contributi per la formazione è dovuto in parte ai contributi del Consiglio nazionale e di Veneto Banca e in parte agli introiti del-le iscrizioni ai corsi per aspiranti pub-blicisti. La novità del raggruppamento sotto una unica voce (Contributi for-

mazione) di tutte le entrate – peraltro ben dettagliate nella documentazione contabile, così come le uscite – con-sente un immediato e chiaro raffronto con la omologa voce in uscita (Costi formazione) evitando possibili confu-sioni tra le singole voci, come accaduto in passato.I grandi capitoli di spesa non hanno presentato particolari scostamenti ri-spetto al 2010. Va segnalata la ulteriore diminuzione delle spese per gli organi dell’Ordine (nove consiglieri e tre revi-sori dei conti che svolgono tutti la loro attività a titolo completamente gra-tuito) scese a 26.845 euro rispetto ai 28.792 euro del 2010 e – soprattutto – rispetto ai 35.951 del 2009, nonostante gli aumenti reali dovuti alla crescita dei costi (dai trasporti, alle trasferte, alla partecipazione ai consigli).Un dato negativo: nonostante la ripe-tuta campagna promozionale, tutto-ra oltre il 60 per cento degli iscritti non ha adempiuto all’obbligo di legge di dotarsi di posta elettronica certifi -cata (il numero degli inadempienti è addirittura cresciuto rispetto all’anno precedente). Di conseguenza, le spese postali sono aumentate a oltre 15 mila euro: un aggravio che pesa sulle casse dell’Ordine e che viene coperto con le quote dei colleghi che correttamente hanno attivato la Pec, e che quindi non producono all’Ordine spese postali.La situazione patrimoniale è rimasta invariata: gli investimenti ammontano a 347.584,91 euro, per cui possiamo continuare a guardare con assoluta tranquillità al futuro.Per quanto riguarda il preventivo 2012, va annotato che, dopo dieci anni di mancato adeguamento delle quote an-nuali, il Consiglio nazionale ha autoriz-zato i Consigli regionali ad aumentare

fi no a 70 euro la quota di loro compe-tenza. Il Consiglio del Veneto, dopo un accurato esame e un ampio dibattito, ha deciso unanime un aumento da 50 a 60 euro, considerando le maggiori spe-se previste, specialmente per l’aumen-tata attività decentrata, e soprattutto i costi dei nuovi Consigli di disciplina. Di conseguenza, la principale voce di entrata viene elevata a 290 mila euro, contro i 247 mila euro del 2011. Una pesante incognita è costituita dalle spese per i Consigli di disciplina: nulla ancora si sa della loro composizione, della sede, della segreteria, del com-penso... Ma poiché le spese saranno a carico dell’Ordine: a titolo prudenziale si è indicata una cifra di 20 mila euro. Sinteticamente, tenendo conto di que-ste premesse, nel preventivo viene sti-mata una chiusura in pareggio.Nell’esprimere parere favorevole ai bi-lanci, il Collegio dei revisori dei conti ha formulato questa raccomandazio-ne che il Consiglio ha poi condiviso: «anche in considerazione dei pesanti effetti che l’attuale congiuntura eco-nomica determina sul piano occupa-zionale, apprezzando la sensibilità già concretamente manifestata dal Con-siglio dell’Ordine verso i colleghi in condizione di precarietà, disoccupazio-ne, carenza di tutele contrattuali ecc., si suggerisce al tesoriere la possibilità di sostenere con opportune iniziative i colleghi che intendono avviare nuove attività (start up), utilizzando, se ne-cessario, le risorse degli investimenti mobiliari, anche se questo dovesse comportare un aumento delle uscite preventivate».

Il bilancio consuntivo 2011 e il preven-tivo 2012 sono stati approvati all’una-nimità dall’assemblea degli iscritti.

Bilancio chiuso in attivo Aumentano i servizi agli iscritti

di Leopoldo Pietragnolitesoriere dell’Ordine dei giornalisti del Veneto peciale ssembleapecialepecialeSpecialepeciale ssembleassembleaA

Page 13: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

13noi giornalisti n.58

BILANCIO Anno 2011ORDINE DEI GIORNALISTI DEL VENETO • Sede: VENEZIA S.Polo 2162 • 30125 VENEZIA

RICAVI ED ENTRATE CONSUNTIVO PREVENTIVO CONSUNTIVO 2010 2011 2011Entrate contributive € 309.271,00 € 305.000,00 € 289.759,00 - QUOTE CONTRIBUTIVE ANNO CORRENTE E PRECED. € 250.261,00 € 250.000,00 € 250.261,00 - TASSA ISCRIZIONE € 59.010,00 € 55.000,00 € 42.349,00 Entrate per prestazioni di servizi ad iscritti € 91.837,00 € 92.500,00 € 97.171,00 - DIRITTI DI SEGRETERIA € 20.030,,00 € 20.000,00 € 25.377,00 - TESSERE € 15.323,00 € 15.000,00 € 7.598,00 - PRESTAZIONI D’UFFICIO € 21.085,00 € 22.500,00 € 31.212,00 - DIRITTI SU QUOTE ORDINE ROMA € 35.399,00 € 35.000,00 € 32.984,00 Altre entrate € 41.861,00 € 46.500,00 € 70.230,00 - RECUPERO QUOTE FITTO ED UTENZE UFFICI € 21.188,00 € 21.500,00 € 22.949,00 - CONTRIBUTI FORMAZIONE € 6.748,00 € 12.000,00 € 26.288,00 - ALTRI PROVENTI (INT.MORA+ALTRO) € 2.725,00 € 3.000,00 € 5.230,00 - ALTRI PROVENTI (PARTENARIATO VEGA) € 10.000,00 € 10.000,00 € 14.004,00 - PROVENTI DIVERSI (CARTA FI, VENETI NEL MONDO) € - € - € 1.759,00 - PROVENTO PER VENDITA CESPITE € 1.200,00 € - € - Variazioni delle Rimanenze -€ 1.912,00 € - € 80,00 - VARIAZIONE RIMANENZE LIBRI PER PRATICANTI -€ 1.912,00 € - € 80,00 Redditi e proventi patrimoniali € 7.465,00 € 8.050,00 € 10.883,00 - INTERESSI ATTIVI BANCARI € 37,00 € 50,00 € 603,00 - PROVENTI E RENDIMENTI DA GESTIONE FINANZIARIA € 5.361,00 € 5.500,00 € 8.633,00 - RIVALUTAZIONE ATTIVITA’ FINANZIARIE € 2.067,00 € 2.500,00 € 1.324,00 - SOPRAVVENIENZE ATTIVE € - € - € 323,00 TOTALE € 448.522,00 € 452.050,00 € 468.123,00 COSTI ED ACCANTONAMENTI CONSUNTIVO PREVENTIVO CONSUNTIVO 2010 2011 2011Spese per il personale € 95.092,00 € 105.000,00 € 90.920,00 - STIPENDI, CONTRIBUTI, T.F.R. € € 95.092,00 € 105.000,00 € 90.920,00 Spese per gli organi dell’ordine € 35.951,00 € 36.000,00 € 28.792,00 - RIMBORSO SPESE TRASFERTE, PARTEC.CONSIGLI, RAPP.) € 28.792,00 € 40.000,00 € 26.845,00 Spese funzionamento uffi ci € 153.983,00 € 157.000,00 € 148.325,00 - AFFITTO LOCALI ED UTENZA € 57.121,00 € 61.000,00 € 60.889,00 - POSTALI, AUTENTICHE E NOTIFICHE € 14.828,00 € 15.000,00 € 15.450,00 - MATERIALE DI CONSUMO, CANCELLERIA E TESSERE ISC. € 11.197,00 € 13.000,00 € 8.225,00 - PULIZIA UFFICI, NECROLOGI E SPESE GESTIONE UFFICIO € 27.694,00 € 27.000,00 € 22.008,00 - TESSERE ISCRITTI € 6.200,00 € 8.000,00 € 8.650,00 - CONSULENZE PROFESSIONALI € 19.438,00 € 20.000,00 € 19.928,00 - PREMI ASSICURATIVI € 7.937,00 € 8.000,00 € 6.939,00 - ARCHIVIAZIONE OTTICA (ORDINARIA) € 11.401,00 € 5.500,00 € 6.233,00 - ALTRE SPESE GENERALI € 4.952,00 € 5.000,00 € 6.236,00 - CANONE ANNUALE PEC € 4.616,00 € - € - Spese per prestazioni istituzionali € 138.217,00 € 122.914,00 € 150.036,00 - COSTI PER CORSI DI FORMAZIONE (SCUOLA BUZZATI) € 22.105,00 € 25.000,00 € 34.089,00 - COSTI ACCESSORI (SCUOLA BUZZATI) € 15.000,00 € - € 15.000,00 - PREMI E RICONOSCIMENTI ISCRITTI € 17.785,00 € 18.000,00 € 18.175,00 - STAMPA ALBO ED OPUSCOLI € 35.184,00 € 27.500,00 € 28.904,00 - ASSISTENZA GIURIDICA PER PRATICHE € 26.896,00 € 28.000,00 € 34.056,00 - SPESE ELEZIONI 2007/2010 € 5.414,00 € 5.414,00 € 5.415,00 - SPESE LEGALI PER CAUSE € - € 5.000,00 € 1.404,00 - ALTRE SPESE GENERALI (DEL.CINESE, RUSSA, ECC) € 3.863,00 € 4.000,00 € 1.023,00 - COSTI ATTIVITA’ PARTENARIATO VEGA € 11.970,00 € 10.000,00 € 11.970,00 Spese non classifi cabili altrove € 2.640,00 € 3.836,00 € 2.469,00 - BANCARIE, RIMB.QUOTE ANNI PRECEDENTI E DIVERSE € 2.640,00 € 3.836,00 € 2.469,00 - LIBERALITA’ E ONERI UTIL. SOC. (ODG VENETO) € - € - € - Oneri tributari € 7.036,00 € 7.200,00 € 6.626,00 - IRAP - IMPOSTE E TASSE € 7.036,00 € 7.200,00 € 6.626,00 Oneri fi nanziari € 325,00 € 300,00 € 510,00 - Perdite su gestioni patrimoniali e fondi d’investimento € - € - € 510,00 - Interessi passivi vari € 325,00 € 300,00 € - Accantonamenti € 15.923,00 € 15.800,00 € 20.385,00 - AMMORTAMENTI € 3.821,00 € 3.800,00 € 4.371,00 - ARCHIVIAZIONE OTTICA (QUOTA ANNUALE) € 11.844,00 € 12.000,00 € 15.756,00 - ACCANTONAMENTO F.DO ART.35, C.2, C.C.N.L. € 258,00 € - € 258,00 Svalutazioni € - € - € 311,00 - Svalutazioni attività fi nanziarie € - € - € 311,00 TOTALE € 442.008,00 € 452.050,00 € 446.427,00 RISULTATO D’ESERCIZIO € 6.514,00 € - € 21.696,00

Page 14: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

14 noi giornalisti n.58

E’aperta al pubblico la biblioteca dell’Ordine dei giornalisti del Vene-

to. Tutti i venerdì, dalle 9.30 alle 13, gli oltre 500 volumi custoditi nella sede di palazzo Turlona, a Venezia, sono a disposizione di tutti i colleghi per la consultazione.L’opera di catalogazione è stata com-pletata, grazie alla disponibilità offerta gratuitamente dal collega Sandro Li-berali e, finalmente, tutti i giornalisti iscritti all’Albo regionale, potranno accedere liberamente alla dotazione di libri raccolti nel corso degli anni dall’Ordine, in particolare attraverso donazioni di colleghi. Inizialmente è previsto un solo giorno alla settima-

na per la consultazione dei volumi, la mattina del vener-dì. Successivamente, se ve ne fosse la necessità, le giornate di apertura al pubblico po-tranno essere aumentate e si potrà pensare anche ad un servizio di prestito.La lista di volumi che sono conservati nella biblioteca dell’Ordine è consultabile sul sito internet www.ordine-giornalisti.veneto.itPer il momento si tratta di una piccola biblioteca, ma la dotazione di libri è de-stinata a crescere - in numero e in im-portanza dei volumi - se tutti i colleghi

saranno disponibili a collaborare con donazioni: saranno i benvenuti sia i libri scritti dai giornalisti veneti, sia le pub-blicazioni sul mondo del giornalismo e dell’informazione.

Ospite particolare dell’assemblea 2012 dei giornalisti è stato Silvio

Antiga, titolare delle omonime imprese tipografiche di Cornuda, in provincia di Treviso. Antiga ha presentato il museo della tipografia, già aperto da un paio di anni a fianco della sua azienda, che sarà inaugurato ufficialmente tra qual-che mese.La Tipoteca Italiana, così si chiama il museo, costituisce un’importantissima operazione della memoria. Grazie ad una grande passione e ad un notevole entusiasmo, Antiga ha raccolto un ric-chissimo materiale sull’arte della tipo-grafia nel corso di una ventina di anni di viaggi in giro per l’Italia, alla ricerca di vecchie tipografie dismesse. Il museo

è un percorso che attraversa spazi polivalenti: le officine di fusione, stampa e restauro, le compositorie, i laboratori e le aule didattiche.Una “passeggiata” indietro nel tempo che offre tratti panoramici e tratti immersi nei luoghi di lavoro, che si trasforma in un incontro con la storia del carattere e della stampa che per tanti anni ha condiviso un tratto di stra-da comune con la storia del giornalismo.E’ per questo motivo che l’Ordine dei giornalisti del Veneto ha ritenuto dove-roso invitare Silvio Antiga a presentare

la sua iniziativa. La data della cerimonia di inaugurazione sarà tempestivamente comunicata a tutti i giornalisti iscritti all’Albo regionale.

Biblioteca dell’Ordine, consultazione ogni venerdì

A Cornuda nasce il museo della tipografia

Page 15: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

15noi giornalisti n.58

Rinnovati gli organismi dell’Istituto di previdenza dei giornalisti italiani

per il quadriennio 2012-2016. Il colle-ga veneto Andrea Camporese è sta-to riconfermato Presidente dell’Inpgi all’unanimità dal Consiglio di ammini-strazione dell’Inpgi, che ha eletto, sem-pre con voto unanime, come vicepre-sidente vicario Paolo Serventi Longhi (già eletto tra i pensionati del consiglio generale a seguito delle elezioni di fine febbraio) e Fabrizio Carotti, in qualità di vicepresidente indicato dalla Fieg, la Federazione Italiana Editori Giornali.Oltre al presidente e ai vice, che lo affiancheranno in questo quadriennio, il nuovo Consiglio d’amministrazione risulta inoltre composto dai colleghi, eletti dal Consiglio generale, Roberto Carella (Friuli Venezia Giulia), Edmon-do Rho, Marina Macelloni e Claudio

Scarinzi (Lombardia), Giuseppe Marza-no (Trentino Alto Adige), Silvia Garam-bois, Silvana Mazzocchi e Carlo Chia-nura (Lazio), e dai membri designati dagli organismi di categoria e dagli or-gani vigilanti, ossia Andrea Mancinelli (Presidenza del Consiglio dei Ministri), Fiorella Kostoris Padoa Schioppa (Mi-nistero del Lavoro), Edoardo Zecca (Fieg), Franco Siddi (Fnsi) e Massimo Marciano (in rappresentanza della Gestione separata per il lavoro auto-nomo). Questi invece i colleghi veneti che sono risultati eletti a seguito della tornata elettorale dal 27 febbraio al 4 marzo. Per la Gestione principale sono stati eletti nel Consiglio generale, com-posto complessivamente da cinquanta giornalisti attivi e dieci giornalisti pen-sionati, Andrea Camporese e Monica Andolfatto (eletti su base circoscri-

zionale rispettivamente con 152 e 148 voti), e nel Collegio sindacale, compo-sto da tre sindaci effettivi e altrettanti supplenti, Enrico Ferri (eletto su base nazionale con 1.811 preferenze).Sommando il voto elettronico e quel-lo cartaceo hanno votato complessi-vamente in tutta Italia il 20,54% degli aventi diritto, con percentuali variabili a seconda dell’organo statutario da eleggere.Per quanto riguarda il voto telematico in Veneto, modalità utilizzata dalla stra-grande maggioranza degli elettori, han-no votato il 20,96% degli aventi diritto per Consiglio generale, il 21,67% per i pensionati, il 20,54% per il Collegio sin-dacale Inpgi1, il 13,98% per il Comitato amministratore Inpgi 2 e il 13,7% per l’elezione del rappresentante della Ge-stione separata nel Collegio sindacale.

Cambio al vertice dei quattro quoti-diani veneti del gruppo Finegil. Dal

24 marzo, Antonio Ramenghi è il nuovo direttore unico de Il Mattino di Padova, La Tribuna di Treviso, la Nuova di Vene-zia e Mestre, il Corriere delle Alpi di Belluno. Ramenghi, nato a Castel Guel-fo (Bologna) il 20 maggio 1946, è gior-nalista professionista dal 27 novembre

1974. Ha iniziato la sua carriera ad Au-tosprint. Entrato nel gruppo editoriale L’Espresso nel 1983, ha guidato sia il settore Economia che le redazioni di Bologna e di Milano di Repubblica. Nel 2000 è vicedirettore del settimanale l’Espresso, nel gennaio 2011 assume la direzione de La Gazzetta di Modena.Vicedirettore dei quattro quotidiani

veneti Finegil è stato nominato An-tonello Francica, già direttore della Nuova di Venezia e Mestre. Omar Mo-nestier, già direttore del Mattino di Pa-dova e del Corriere delle Alpi, assume la direzione del Messaggero Veneto di Udine. Alessandro Moser lascia la dire-zione della Tribuna di Treviso e assume quella della Gazzetta di Reggio.

Inpgi, Andrea Camporese confermato alla presidenza

Quotidiani Finegil, alla direzione arriva RamenghiNominato vicedirettore Antonello Francica

Page 16: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

16 noi giornalisti n.58

Per iscriversi ad un Albo professio-nale, e dunque anche a quello dei

giornalisti, sarà necessario essere in possesso di una laurea, fare un perio-do di pratica di 18 mesi (sei dei quali anche all’interno dell’Università, previo convenzioni con l’Ordine) e sostenere un esame di abilitazione professionale.E’ una delle principali novità introdotte dalla riforma degli Ordini professiona-li contenuta nella manovra Tremonti (il decreto legge 138/11, convertito dalla legge 148/2011), successivamen-te confermata dal provve-dimento Monti sullo svilup-po, il dl 1/2012 convertito con alcune modifiche nella legge 27/2012)La riforma ha introdotto l’obbligo della formazione continua obbligatoria per tutti gli iscritti agli albi pro-fessionali: dunque anche i giornalisti, come già fanno gran parte degli altri pro-fessionisti, dovranno fre-quentare un numero di ore di aggiornamento all’anno, secondo le regole che sa-ranno stabilite dal Consi-glio nazionale.Altra importante novità ri-guarda il fronte disciplinare: non saranno più i Consigli dell’Ordine ad occuparsi dei procedimenti disci-plinari, ma costituende Commissio-ni disciplinari, la cui composizione e competenze dovranno essere definite attraverso appositi decreti attuativi. Ai Consigli dell’Ordine resteranno com-petenze in materia di tenuta dell’Albo, formazione e aggiornamento profes-sionale.La nuova normativa che riguarda le

professioni, ma più in generale libe-ralizzazioni e sviluppo, prevede inol-tre l’abolizione delle tariffe minime e l’obbligo di pattuire il compenso per le prestazioni professionali al momen-to del conferimento dell’incarico. Nel caso di contenzioso giudiziario, il Tri-bunale quantificherà il compenso do-vuto sulla base di parametri stabiliti dal ministero vigilante. Il professionista avrà anche l’obbligo di stipulare una

polizza assicurativa a copertura dei possibili danni provocati nell’esercizio dell’attività. I dettagli operativi della riforma in relazione a ciascun Ordine professionale dovranno essere defi-niti da appositi decreti legislativi che, al momento di andare in stampa, non sono stati ancora varati. Dunque non è ancora chiaro in che modo sarà re-golato l’accesso all’Albo dei giornalisti, in particolare per quanto riguarda i pubblicisti (che attualmente non sono

tenuti a sostenere alcun esame di abi-litazione), né come saranno elette/no-minate e da chi saranno composte le Commissioni disciplinari.La proposta deLL’ordine nazionaLe In attesa del varo dei decreti attuati-vi della riforma, il Cnog ha approvato il 19 gennaio 2012 le linee guida alle quali l’Ordine nazionale dei giornali-sti si augura possa conformarsi il mi-

nistero della Giustizia. Le riportiamo integralmente. “Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornali-sti evidenzia la peculiarità della professione giorna-listica da intendersi come strumento di democrazia fondato sull’art. 21 della Costituzione e finalizzato a garantire il diritto dei cittadini ad un’informazio-ne corretta e completa, in-dispensabile per compiere scelte libere e consapevoli.

aCCesso aLLa proFessione e tiroCinioL’accesso alla professione giornalistica è libero.Fermi restando l’unicità

dell’Albo, la permanenza dei due Elenchi e i diritti acquisiti dagli iscritti all’entrata in vigore della rifor-ma, l’accesso alla professione di gior-nalista dovrà avvenire attraverso l’esa-me di Stato. Per sostenere l’esame di Stato gli aspiranti giornalisti dovranno possedere una laurea e aver svolto un tirocinio di 18 mesi. Le forme di tiro-cinio saranno individuate in un regola-mento e potranno essere: praticantato aziendale, frequenza master dell’Or-

RIFORMA / Giornalisti solo con la laurea Formazione permanente per tutti

Page 17: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

17noi giornalisti n.58

dine, compiuta frequenza di corsi universitari specialistici post laurea in giornalismo, sistematica collaborazione equamente retribuita a testate giorna-listiche. A far data dall’entrata in vigore della riforma, chi avrà superato l’esame di Stato sceglierà se iscriversi nell’Elen-co Professionisti o in quello Pubblicisti non possedendo il requisito dell’esclu-sività professionale. Chi ha già superato un esame di Stato per l’iscrizione ad un diverso Albo professionale e ha svolto il tirocinio giornalistico, può accedere direttamente all’Elenco Pubblicisti.

ForMazione perManenteLa formazione permanente è compi-to essenziale dell’Ordine. Il principio, da introdursi nella riforma, persegue l’obiettivo di stabilire un obbligo di ag-giornamento, contravvenendo al quale si determina un illecito disciplinare. La formazione permanente dovrà essere coordinata dal Consiglio nazionale me-diante apposito regolamento, sarà ob-bligatoria – stante l’unicità dell’Albo – per tutti gli iscritti, e avverrà mediante l’attribuzione di crediti.

assiCUrazioneL’assicurazione obbligatoria, per i rischi derivanti dall’esercizio dell’attività pro-fessionale, non è conforme alla specifi-cità della professione giornalistica.

ConsiGLi di disCipLinaL’attività disciplinare, essenziale per il rispetto della deontologia e del diritto dei cittadini a una informazione cor-retta e completa, garantisce la terzietà attraverso la separazione dei consigli dell’Ordine dai consigli disciplinari e si esercita attraverso:a) Il Consiglio di disciplina regionale è composto da otto membri. Viene elet-

to dai Consigli regionali tra gli iscritti all’Albo con almeno 15 anni di iscri-zione, che non abbiano subito sanzio-ni disciplinari definitive. I membri non sono eleggibili per più di due mandati consecutivi, il loro incarico è incompa-tibile con ogni altra carica negli orga-nismi di categoria, pubblici e privati. Il consigliere istruttore del procedimen-to non partecipa al voto. La durata del mandato è pari a quattro anni, salvo il primo mandato che avrà durata bien-nale. Presso ogni Consiglio regionale di disciplina opera un garante dei cittadini avente il compito di segnalare eventuali violazioni deontologiche.b) Il Consiglio di disciplina nazionale, che svolge funzioni di seconda istan-za, è composto da quattordici membri eletti dal Consiglio nazionale dell’Or-dine tra gli iscritti all’Albo, con almeno 15 anni di iscrizione, che non abbiano subito sanzioni disciplinari definitive e che abbiano ricoperto la carica di consigliere regionale o di consigliere nazionale dell’Odg ovvero di compo-nente di Consiglio di disciplina. Il consi-gliere istruttore del procedimento non partecipa al voto. I membri non sono eleggibili per più di due mandati consecutivi, il loro incari-co incompatibile con ogni altra carica negli organismi di categoria, pubblici e privati. La durata del mandato è pari a quattro anni, salvo il primo che avrà durata biennale.La distinzione tra funzioni di ammini-strazione e di disciplina esige una con-grua riduzione del numero dei compo-nenti del Consiglio nazionale.

norMe transitorie per L’aCCesso aLL’esaMe di statoL’iter transitorio di accesso all’esame

di Stato dovrà esaurirsi nell’arco mas-simo di un quinquennio e sarà regolato da precise norme, fermo restando che i pubblicisti non intenzionati ad avva-lersi di tale normativa, restano iscritti all’Elenco di appartenenza. La norma-tiva, tesa a garantire i diritti acquisiti, non interferisce con i canali di accesso tradizionali: praticantato aziendale, ri-conoscimento d’ufficio, scuole di gior-nalismo, tutoraggio per i free-lance.Sono richiesti i seguenti requisiti: iscri-zione all’Elenco dei Pubblicisti; eserci-zio esclusivo dell’attività giornalistica in forma di sistematica collaborazione re-tribuita di almeno 36 mesi nell’ultimo quinquennio; certificazione del rappor-to contrattuale e comunque continua-tivo esistente nell’ultimo quinquennio, compresa la documentazione fiscale (Cud o dichiarazione dei redditi); at-testazione della regolarità contributiva previdenziale per i compensi percepiti per il periodo equivalente; presenta-zione del materiale attestante l’attività giornalistica svolta nel corso nell’ulti-mo quinquennio (la specificazione è rinviata al regolamento di attuazione). L’accesso all’esame di Stato avverrà tramite: verifica dei requisiti, effettua-ta dagli Ordini regionali secondo linee guida approvate dal Cnog, che consen-te l’iscrizione ai corsi di formazione; tirocinio teorico, finalizzato all’acqui-sizione dei fondamenti culturali, giu-ridici e deontologici della professione giornalistica, che si realizza in un corso di formazione (i parametri del corso saranno definiti in sede di regolamen-to); superamento della prova finale del corso di formazione, che costituisce titolo, con decorrenza retroattiva di 18 mesi, all’iscrizione al Registro dei Prati-canti e consente l’accesso all’esame di Stato”.

Page 18: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

18 noi giornalisti n.58

E’nato il “Centro studi New Media e nuove tecnologie applicate all’infor-

mazione” Vi va il titolo che abbiamo scelto per questa nuova iniziativa che sognavamo da anni? E’ sufficientemente chiaro o è troppo lungo, ripetitivo, poco giornali-stico, supponente quanto basta? Giu-dicate voi. E se non vi va siamo pronti a cambiarlo. Prima, però – per favore – mettete a fuoco un’altra domanda che ci preme ancor di più: siete convinti anche voi che die-tro la rivoluzione della rete la pro-fessione stia cam-biando ad un ritmo vertiginoso, che non esista nessun master in giornali-smo, nessun Cor-so di Scienza della Comunicazione ca-pace di star dietro a questi rapidissimi mutamenti? Se ri-spondete no, scu-sate tanto, abbiamo lavorato per niente. Ma se il vostro sarà un sì, vuol dire che almeno negli ob-biettivi abbiamo visto giusto. Perché il nostro Centro va proprio in questa direzione: colmare un vuoto vistoso di conoscenze, che ci ha già penalizzato troppo, per recu-perare il tempo perduto. Seguire, pas-so dietro passo, ogni nuova conquista senza rimanere più indietro. Qualcuno lo chiama aggiornamento

permanente, che tradotto significa poi impegno costante, voglia di crescere, di ridare smalto e credibilità ad una pro-fessione come la nostra sempre sotto esame. E’ quello che con grande sen-so di responsabilità siamo chiamati ad affrontare oggi, con la consapevolezza che i vecchi modelli della professione, da soli, piaccia o no, non bastano più. Sia per la completezza dei contenuti,

che per lo svolgimento della normale attività di ogni giorno. La marcia in più adesso ce la possono dare soltanto il controllo diretto dei nuovi sistemi di comunicazione e l’accesso alla smi-surata galassia delle fonti d’informa-

zione. Che mutano e si perfezionano continuamente, spalancando orizzonti che sarebbero piaciuti ad Asimov, fa-vorendo occasioni professionali prima impensabili. La sfida proposta, perciò, come sempre è questa: accompagnare e se possibile governare il cambiamento per non es-serne travolti. Magari anche abbando-nando – sarebbe ora - le sterili diatribe

su era meglio prima o è meglio ades-so, che non portano da nessuna parte. Perché se il mondo cambia, le tecnolo-gie avanzano, gli utenti dei media han-no nuove esigenze, noi non possiamo rimanere indietro. E’ una legge che non

A scuola di New Media per capire come cambia l’informazione

di Orazio Carrubbadirettore della Scuola “Dino Buzzati”

Page 19: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

19noi giornalisti n.58

ammette deroghe: chi sa va avanti, chi non sa è destinato a sparire. Se volete, in fondo, nel mettere a punto la “mission” del Centro, siamo partiti proprio da qui. Certo, esperienze di settore, confor-tati dalla partecipazione e dai sugge-rimenti dei colleghi, ne avevamo già fatte. Due anni di “praticantato” con i corsi di giornalismo on-line e quattro affollatissimi seminari sulle novità of-ferte dalla rete sono stati molto utili. Ci hanno convinto che dal punto di vista operativo lo sterminato mondo della comunicazione va esplorato con umiltà, senza pregiudizi o protagonismi di casta, chiamando a raccolta tutti gli esperti di settore. Anche quelli che con il giornalismo in senso stretto hanno poco a che fare.Il Centro Studi è nato così: come una struttura permanente “aperta”, sfac-cettata come un diamante, costruita per far conoscere le nuove possibilità che offre la rete e adattarle ad ogni esigenza; pronta al confronto tra i mo-delli di giornalismo partecipativo che internet ha favorito e quelli tradiziona-li; capace di approfondire le possibilità d’integrazione tra i nuovi media, senza rinunciare all’indispensabile control-lo delle notizie; in grado di favorire la crescita di nuove professionalità parti-colarmente richieste nel settore degli Uffici Stampa; di abbinare, infine, teoria e pratica insieme, come vuole la tradi-zione della Scuola “Buzzati”. Perché non basta conoscere il nuovo, bisogna anche imparare come sfrut-tarlo nel modo giusto. Magari aprendo il pc e con l’umiltà che serve, seguire i laboratori d’orientamento, pensati proprio per questo. Funziona? Funzionerà? Da giornalisti di lungo corso siamo abituati a fare i

conti alla fine. Ma a giudicare dalle pri-me risposte della categoria, possiamo già dire che il progetto sta riscuotendo consensi inaspettati. Partiti in febbraio i primi quattro seminari sono stati se-guiti in aula da oltre trecento colleghi di tutta la regione e le schede di ade-sione per gli altri otto che intanto ver-ranno ( ne sono previsti almeno uno al mese ), vanno crescendo. Segno che c’è qualcosa di più di un semplice interesse. E che la formula individuata dall’Ordine, in stretta col-laborazione con il Parco tecnologico Vega di Marghera - dove si svolgono le-zioni ed esercitazioni – è quella giusta. Naturalmente, progetti come questo hanno bisogno di una équipe capace di pensare e gestire gli eventi in maniera permanente. Un impegno di tutto ri-spetto, gestito personalmente dal pre-sidente dell’Ordine Gianluca Amadori e dal direttore generale del Vega, Mi-chele Vianello, a cui danno un particola-re contributo Alessandra Tugnolo, Ilaria Abrami e Cosetta Callegaro.Ma pensare che tutto si riduca qui sa-rebbe riduttivo. Un Centro Studi come questo doveva necessariamente avere qualcosa in più. Dare per esempio la possibilità, anche a chi non può farlo fisicamente, di seguire lo stesso i se-minari in tempo reale. Ci hanno pen-sato i tecnici del Vega che trasmettono in streaming, dall’inizio alla fine, ogni evento. Per collegarsi basta digitare www.livestream.com/vegapark postato sui siti web e sulle pagine Facebook del nostro Ordine e di Vega. Dimenticavo. La partecipazione alle iniziative del Centro Studi è assoluta-mente gratuita. Come per tutti gli altri seminari della Scuola “Buzzati” basta inviare di volta in volta la propria sche-da di adesione. Nient’altro.

Dalla fondazione ad oggi, la Scuola ha svolto:

12 Corsi di formazione per praticanti (frequentati da 285 nuovi colleghi del Ve-neto e del Friuli-Venezia Giulia); 6 Corsi per aspiranti pubblicisti, a cui hanno preso parte 301 allievi;2 Corsi sul giornalismo on-line, seguiti da 40 colleghi.Nell’ambito delle attività di formazione ed aggiornamento, previste dallo statu-to della Scuola, sono stati 3165 i colle-ghi che in totale hanno partecipato fino ad ora alle singole iniziative e di questi 480 hanno frequentato gli 8 seminari sui new-media ed i nuovi sistemi di comuni-cazione.Per quanto riguarda il primo quadrime-stre dell’anno in corso la Scuola ha orga-nizzato sul territorio (Belluno e Treviso), 2 giornate dedicate all’aggiornamento professionale, seguite da 90 colleghi; 1 se-minario sul diritto d’autore, riservato ai fotoreporter, con 82 presenze; 2 semina-ri a Verona dedicati ai nuovi linguaggi, cu-rati dalla collega Maria Fiorenza Coppari, con 120 allievi; 4 seminari, messi a punto dal “Centro studi new media”, seguiti al Vega da 280 iscritti all’Ordine.Le iniziative già previste per i prossimi mesi riguarderanno 2 nuovi Corsi per aspiranti-pubblicisti; 2 seminari di aggior-namento sul territorio; 6 seminari dedi-cati ai nuovi sistemi di comunicazione.

I numeri della scuola “Dino Buzzati”

Page 20: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

20 noi giornalisti n.58

Grande successo per i corsi “Crea la tua impresa” rivolti ai giornalisti

iscritti all’Ordine del Veneto e avviati in collaborazione con Venezi@oppor-tunità, azienda speciale della Camera di Commercio di Venezia. I due corsi base, ciascuno di due giornate, che si sono svolti in via sperimentale tra feb-braio e aprile hanno avuto un boom di iscrizioni ben al di sopra delle aspet-tative. Un segnale di interesse inco-raggiante che l’Ordine ha intenzione di mantenere vivo proponendo altri percorsi formativi rivolti alla creazio-ne d’impresa, in particolare se riferita a un progetto editoriale o a una micro-impresa in ambito giornalistico.L’idea di dare sostegno sul versante dell’autoimprenditorialità ai colleghi è nata dall’esperienza del Bando giornali-stico Goattin, che annualmente premia progetti di formazione o di tipo gior-nalistico-imprenditoriale, Questi ultimi, che rappresentano la quasi totalità dei progetti presentati nel corso degli anni, benché interessanti e originali, spesso si dimostravano carenti sotto il profi lo della “sostenibilità imprenditoriale”.La scelta di mettersi in proprio richie-de la capacità di concretizzare un’idea in un solido progetto d’impresa, trami-te un’accurata analisi del mercato, della concorrenza, della struttura aziendale e quindi del fabbisogno fi nanziario. Il coinvolgimento dell’ente camerale ve-neziano, attraverso il Servizio Nuova Impresa di Venezi@opportunità dedi-cato alla formazione di potenziali nuovi imprenditori, è parso uno strumento adatto per orientare i colleghi che in-tendevano aprire un’impresa di tipo giornalistico.Oltre a ciò, in un mercato sempre più competitivo e specializzato come quel-lo attuale, la capacità di fare rete anche

tra professionisti, abituati spesso ad essere dei “battitori liberi”, rappresen-ta di sicuro una chance in più. E quale miglior modo di conoscersi se non fre-quentare uno stesso corso?Che il tema sia di grande interesse lo dimostrano i numeri. Al primo corso di febbraio, dopo nemmeno due giorni di apertura delle iscrizioni, su 30 po-sti disponibili erano pervenute ben 60 domande. Veneziaopportunità si è al-lora resa disponibile a organizzare un secondo corso. A questo, sempre per 30 persone, si sono iscritti 50 colleghi, tanti da non poter soddisfare tutte le richieste.Le lezioni, molto apprezzate e tenute dal docente Maurizio Feraco, hanno sviluppato gli argomenti di base per avviare progetti d’impresa, dall’impor-tanza di un buon business plan, all’idea

imprenditoriale, dalla ricerca di merca-to al piano di marketing, dando nozio-ni su come si costituisce e organizza un’azienda, sulla scelta della forma giu-ridica, su come improntare un piano

economico-fi nanziario e di investimen-ti, con cenni di fi scalità e adempimenti burocratici.I corsi sono stati anche occasione di incontro tra colleghi che si sono di-mostrati interessati anche a tenere i contatti tra loro per sviluppare siner-gie. Alcuni corsisti hanno dato vita al gruppo “Giornalisti imprenditori del Veneto” sul social network Linkedin (il link è http://www.linkedin.com/groups?gid=4385939), aperto a quanti hanno partecipato ai precedenti per-corsi formativi o che frequenteranno i prossimi. Un bilancio positivo accre-sciuto dalla nuova disponibilità dell’a-zienda speciale Venezi@opportunità a continuare questa esperienza in si-nergia con l’Ordine veneto e Re:Fusi, il coordinamento regionale dei giornali-sti precari, freelance e atipici.

L’intento comune è di riproporre non solo nuovi corsi più strutturati ma an-che riuscire a sostenere con progetti di start up la nascita di nuove imprese di giornalisti.

Grande successo per i corsi “Crea la tua impresa”

di Alessandra Sgarbossaconsigliere Ordine dei giornalisti del Veneto

Page 21: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

21noi giornalisti n.58

Si è “diplomato” il primo drappello di

giornalisti veneti che hanno frequentato il corso per diventare mediatori delle con-troversie civili e com-merciali aderendo alla convenzione che l’Or-dine dei giornalisti del Veneto ha siglato con la Camera di media-zione Patavina.

Le lezioni si sono te-nute a Padova, nel-lo Studio Lo Bello, dal 28 gennaio al 10 marzo: sei giornate in cui sono stati trattati temi quali: il sistema delle Alternative Di-spute Resolution e della Mediation. Le teorie e le tecniche di negoziazione se-condo la Harvard Law School; le com-petenze comunicative del mediatore e le tecniche e le procedure di comuni-cazione; la gestione della mediazione e le tecniche e le procedure di mediazio-ne; la mediazione nel quadro di riforma della Giustizia e gli aspetti regolamen-tari e procedurali della mediazione; gli aspetti applicativi della mediazione ex d.lgs. 28/2010, le prassi giuridiche e le tecniche applicate; strategie, tecniche e procedure di mediazione e valutazio-ne fi nale con sessioni teorica e prati-ca. Il corso è stato tenuto dagli esperti dell’Ente di formazione Adr Network in collaborazione del Gruppo Euro-conference.

Hanno aderito in 13 tra giornalisti professionisti e pubblicisti provenien-ti da ogni parte della regione: Cesare Turra (Belluno); Sabrina Talarico, Azar Tavassoli (Padova); Monica Borga, Mar-tin Andrea Oddone (Treviso); Daniela Muraca (Rovigo); Daniela Ghio, Rita Pesce, Mauro Zanutto (Venezia); Silvia Marceglia (Verona); Giovanni Coviello, Andrea Genito e Matteo Guarda (Vi-cenza).Il Decreto Legislativo 28/2010, entrato in vigore nel marzo del 2011, ha intro-dotto la mediazione obbligatoria per la conciliazione delle controversie civili e commerciali, ovvero l’obbligo di at-tivare un tentativo di conciliazione, di fronte ad un mediatore, prima di poter avviare una causa civile davanti ad un

giudice. Il provvedimento riguarda an-che i giornalisti in quanto tra le con-troversie che prevedono l’obbligo della conciliazione rientrano anche quelle che hanno per oggetto il “risarcimen-to del danno derivante da diffamazione a mezzo stampa o con altro mezzo di pubblicità”.Tutti gli iscritti ad Albi professionali, e dunque anche i giornalisti, possono di-ventare mediatori previo la frequenza di corsi di formazione organizzati da enti accreditati.La convenzione siglata tra Ordine dei giornalisti del Veneto e Camera di me-diazione Patavina ha l’obiettivo di of-frire nuove opportunità professionali agli iscritti all’Albo: a tal fi ne saranno promossi altri corsi.

I giornalisti veneti si diplomano in mediazione civile

Page 22: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

22 noi giornalisti n.58

Dopo la Carta di Firenze, un altro importante strumento per tute-

lare della dignità del lavoro giornali-stico ed opporsi allo sfruttamento dei giornalisti. Il 28 marzo la Commissione Cultura della Camera ha approvato

all’unanimità la legge sul cosiddetto “Equo Compenso”. Il provvedimento prevede l’istituzione, presso il Dipar-timento per l’informazione e l’edito-ria della presidenza del Consiglio, di una Commissione per la valutazione dell’equità retributiva del lavoro gior-nalistico. Tale commissione, composta da rappresentanti dei ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro, del Cnog e della Fnsi, dovrà definire i re-quisiti minimi di equità retributiva dei giornalisti iscritti all’Albo, titolari di lavoro non subordinato, in coerenza con i corrispettivi trattamenti previsti dal contratto collettivo nazionale per i giornalisti titolari di rapporto subor-dinato. La Commissione avrà anche il compito, successivamente, di stilare un elenco dei datori di lavoro che garan-tiscono il rispetto dei requisiti minimi stabiliti dalla legge: tale requisito è¨ in-dicato come necessario per l’accesso a qualsiasi contributo pubblico in favore dell’editoria. Il testo integrale della leg-ge, portato in Commissione, è disponi-bile sul sito dell’Odg: http://www.odg.it/files/3555.pdf.

Il provvedimento,presentato dall’ono-revole Enzo Carra, ma sostenuto da tutte le forze politiche, si basa sul te-sto predisposto dall’onorevole Silvano Moffa e firmato da parlamentari di tutti i gruppi. Prima del voto in Commissio-ne, all’inizio di marzo, ha ottenuto il parere favorevole del Governo nella persona del sottosegretario all’Edito-ria, Paolo Peluffo. «La legge sui precari del giornalismo è un buon esempio nel campo dei diritti del lavoro», ha affer-mato il deputato Udc e relatore della legge, Enzo Carra, mentre per Silvano Moffa, si tratta di «una legge di civiltà che pone fine allo sfruttamento di mi-gliaia di lavoratori»L’approvazione della legge sul cosid-detto “Equo Compenso” è stata salu-tata con soddisfazione dal presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine, Enzo Iacopino: “E’ quasi goal perché ora c’è da attendere l’esame e l’ap-provazione a palazzo Madama in tempi che è ragionevole ipotizzare saranno rapidissimi, visto l’impegno formale che con l’Odg ha assunto il presidente del Senato, Renato Schifani fin dal gen-naio dello scorso anno. Sono norme che da sole, certamente, non cambie-ranno la situazione fino a quando non collaborerà pienamente con l’Ordine chi ha responsabilità nella categoria e continua a fingere di non accorgersi o si rende complice attivo nello sfrutta-mento di migliaia di giovani di ogni età che continuano ad essere compensati con spiccioli di euro. La volontà au-tentica di tutelare i colleghi più discri-minati va testimoniata con l’immediata applicazione della Carta di Firenze per l’attuazione della quale è essenziale il contributo dei comitati di redazione, che fino ad ora è mancato”. «Il provvedimento approvato alla Ca-

mera è uno strumento importantis-simo per rivendicare la dignità del lavoro giornalistico e impedire che prosegua lo sfruttamento selvaggio di tanti, troppi colleghi da parte di molti editori, i quali ritengono che si possa fare informazione pagando i collabora-tori due euro lordi a pezzo» ha aggiun-to il presidente dell’Ordine dei giorna-listi del Veneto, Gianluca Amadori.La legge sul cosiddetto “Equo Com-penso” costituisce uno strumento di estrema importanza per opporsi allo sfruttamento del lavoro giornalistico e per garantire il giusto riconoscimento economico per l’attività giornalistica. Il provvedimento legislativo si aggiunge e si integra con lo strumento deontolo-gico adottato dal Cnog nel novembre del 2011, la Carta di Firenze (dal nome della città dove è stato stilato), la cui finalità è quella di garantire un maggior riconoscimento e rispetto della dignità e della qualità professionale di tutti i giornalisti, dipendenti o collaboratori esterni e freelance.Il primo diritto del giornalista è la tu-tela della sua autonomia che, in caso di precarietà lavorativa, fenomeno sem-pre più in espansione, è troppo spes-so lesa da inadeguate retribuzioni, da politiche aziendali più attente al rispar-mio economico che ad investimenti editoriali e qualità finale del prodot-to giornalistico. Ma anche da scelte di organizzazione del lavoro da parte di colleghi giornalisti collocati in posizioni gerarchicamente superiori.La più importante novità del docu-mento riguarda, infatti, i rapporti di collaborazione e solidarietà tra gior-nalisti, ossia la responsabilizzazione - in senso deontologico - di chi riveste un ruolo di coordinamento del lavoro giornalistico.

Una legge sull’equo compenso contro lo sfruttamento

di Martina Zambonconsigliere Ordine dei giornalisti del Veneto

Page 23: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

23noi giornalisti n.58

Art. 1 politiche attive contro la precarietà.

L’Ordine dei Giornalisti e la Fnsi, alla luce di quanto esposto in premessa, nell’ambito delle loro competenze, vigileranno affinché sia garantita a tutti i giornalisti, siano essi lavoratori dipendenti o autonomi, un’equa retribuzione che permetta al giornalista e ai suoi familiari un’esistenza libera e digni-tosa, secondo quanto previsto dal dettato costituzionale; e venga posto un freno allo sfruttamento e alla precarietà, favorendo quelle condizioni tese ad assicurare un futuro professionale e personale ai tanti giornalisti oggi privi di tutele e garantire nel contempo un futuro alla buona e cor-retta informazione nel nostro Paese; ven-gano favoriti percorsi di regolarizzazione contrattuale e avviamento verso contratti a tempo indeterminato ed equi, e realizza-te le condizioni per promuovere evoluzio-ni di carriera e progressioni professionali; vengano correttamente applicate le norme contrattuali sui trattamenti economici; sia-no valorizzate, in caso di nuove assunzioni, le professionalità già operanti in azienda e quelle dei colleghi già iscritti nelle liste di disoccupazione; vengano rispettati i limiti di legge e di contratto previsti per l’impiego di stagisti o tirocinanti; sia favorito il percorso di adesione alle casse previdenziali e di as-sistenza sanitaria e previdenza complemen-tare della categoria, in modo da garantire le necessarie tutele sociali ed economiche anche a chi non è inquadrato come lavora-tore dipendente.Il direttore responsabile deve promuove il rispetto di questi principi.Art. 2 Collaborazione tra giornalistiLe forme di collaborazione e solidarietà tra giornalisti devono riguardare tutte le tipologie di lavoro giornalistico (stampa, ra-dio, TV, web, uffici stampa, etc.).Il direttore responsabile che rifiuti immoti-vatamente di riconoscere la compiuta pra-

tica, è soggetto a procedimento disciplinare ai sensi dell’art. 48 della legge 69/1963 e dell’art. 43 del D.P.R. 115/1965. La richiesta di una prestazione giornalistica cui corrisponda un compenso incongruo in contrasto con l’articolo 36 della Costitu-zione, lede non solo la dignità professio-nale ma pregiudica anche la qualità e l’in-dipendenza dell’informazione, essenza del ruolo sociale del giornalista.Ai fini della determinazione dell’adegua-tezza dei compensi relativi a prestazioni di natura giornalistica, i consigli regionali dell’Ordine dei Giornalisti adottano e ren-dono pubblici criteri e parametri di riferi-mento. Gli iscritti all’Ordine sono tenuti a non ac-cettare corrispettivi inadeguati o indecoro-si per il lavoro giornalistico prestato.In conformità all’articolo 2 della legge 69/1963, Ordine dei giornalisti e Fnsi riba-discono che tutti i giornalisti, senza distin-zione di ruolo o incarico o posizione gerar-chica attribuita, hanno pari dignità e sono tenuti alla solidarietà e al rispetto recipro-co. Tutti i giornalisti sono tenuti a segnalare ai Consigli regionali situazioni di esercizio abusivo della professione e di mancato ri-spetto della dignità professionale.Tutti gli iscritti all’Ordine devono vigilare affinché non si verifichino situazioni di in-compatibilità ai sensi della legge 150/2000. Il giornalista degli Uffici stampa istituzionali non può assumere collaborazioni, incarichi o responsabilità che possano comunque inficiare la sua funzione di imparziale ed at-tendibile operatore dell’informazione. Gli iscritti all’Ordine che rivestano a qua-lunque titolo ruoli di coordinamento del lavoro giornalistico sono tenuti a:a) non impiegare quei colleghi le cui con-dizioni lavorative prevedano compensi ina-deguati;b) garantire il diritto a giorno di riposo, ferie, orari di lavoro compatibili con i con-

tratti di riferimento della categoria;c) vigilare affinché a seguito del cambio delle gerarchie redazionali non ci siano ri-percussioni dal punto di vista economico, morale e della dignità professionale per tutti i colleghi;d) impegnarsi affinché il lavoro commissio-nato sia retribuito anche se non pubblicato o trasmesso;e) vigilare sul rispetto del diritto di firma e del diritto d’autore;f) vigilare affinché i giornalisti titolari di un trattamento pensionistico Inpgi a qualun-que titolo maturato non vengano nuova-mente impiegati dal medesimo datore di lavoro con forme di lavoro autonomo ed inseriti nel ciclo produttivo nelle medesime condizioni e/o per l’espletamento delle me-desime prestazioni che svolgevano in virtù del precedente rapporto;g) vigilare che non si verifichino situazio-ni di incompatibilità ai sensi della legge 150/2000.Art. 3 osservatorio sulla dignità professionaleAl fine di garantire la corretta applicazione dei principi stabiliti in questa Carta, l’Or-dine dei Giornalisti e la Fnsi promuovono la costituzione di un Osservatorio per-manente sulle condizioni professionali dei giornalisti legato alle presenti e future dina-miche dell’informazione, anche in rapporto alle innovazioni tecnologiche.L’Osservatorio ha il compito di vigilare sull’effettiva applicazione della presente carta, di avanzare proposte di aggiornamen-to nonché di segnalare quelle condizioni di sfruttamento della professione che ledano la dignità e la credibilità dei giornalisti an-che nei confronti dell’opinione pubblica.Art. 4 sanzioniLa violazione di queste regole, applicative dell’art. 2 della legge 69/1963 comporta l’avvio di un procedimento disciplinare ai sensi del Titolo III citata legge.

La Carta di Firenze in difesa della dignità(il testo integrale, comprensivo delle premesse è disponibile sul sito dell’Odg:http://www.odg.it/files/carta%20di%20firenze_def_1.pdf)

Page 24: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

24 noi giornalisti n.58

Il Veneto in prima linea nella “battaglia” per porre fi ne allo sfruttamento del

lavoro giornalistico. A coronamento di una serie di iniziative di sensibilizzazio-ne messe in atto da Ordine, Sindacato e gruppo Re:Fusi, è stata presentata una mozione, fi rmata da tre consiglieri regionali di Pdl, Pd e Idv, fi nalizzata alla discussione e all’approvazione di una legge regionale per contrastare il feno-meno del precariato.L’iniziativa - la prima di questo tipo in Italia - è stata presentata giovedì 15 marzo a palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, dai tre fi rmatari della mozione, che intende impegnare la Giunta al varo della legge.L’incontro è stato occasione per sot-tolineare le condizioni di sfruttamento in cui versano molti colleghi “non con-trattualizzati”, nonché per evidenzia-re il rischio che corre l’informazione quando i giornalisti sono sottopagati, sfruttati e, di conseguenza, ricattabili.L’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan (Pdl), e i consiglieri Grazia-no Azzalin (Pd) e Gustavo Franchetto (Idv) hanno incontrato il presidente dell’Ordine nazionale dei Giornalisti, Enzo Iacopino, il presidente della Fnsi, Roberto Natale e Nicola Chiarini,

presidente di Re:Fusi, il gruppo vene-to giornalisti precari da cui è nata la proposta.Alla presentazione sono intervenuti anche il presidente regionale dell’Or-dine dei giornalisti, Gianluca Amadori; il segretario del Sindacato veneto dei giornalisti, Daniele Carlon; i consiglie-ri nazionali veneti dell’Ordine Alberto Vitucci e Maurizio Paglialunga; il con-sigliere nazionale dell’Ordine con de-lega ai freelance Fabrizio Morviducci; e Maurizio Bekar, presidente della Commissione nazionale lavoro auto-nomo della Fnsi. La futura proposta di legge, secondo Azzalin, potrebbe esse-re pronta in tempi brevi. L’iniziativa si avvarrà della collaborazione del Core-com (all’incontro era presente Gianni Gallo, vicepresidente veneto): nel testo presentato alla Giunta si propone di at-tivare un monitoraggio della situazione, con l’obiettivo di stilare un elenco di editori “virtuosi” che potrebbero esse-re privilegiati nell’erogazione, ad esem-pio, dei fondi che la Regione stanzia per la propria comunicazione istituzionale. La futura auspicabile legge regionale potrà integrarsi con il provvedimento legislativo sul cosiddetto “equo com-penso” già approvato a fi ne marzo

in sede legislativa dalla Commissione Cultura della Camera, di cui riferiamo a pagina 24.«Questa iniziativa - ha detto Natale - è la punta più avanzata in Italia. Ancora una volta dal Veneto, con il gruppo di Re:Fusi, parte un’avanguardia». Iacopino ha ricordato come questa sia «la battaglia principale dell’Ordine nazionale» e Chiarini ha aggiunto: «Un elemento di novità è il riconoscimen-to, per la prima volta, di un coordina-mento di giornalisti precari come in-terlocutore uffi ciale». Azzalin, a nome dei tre fi rmatari ha as-sicurato «massimo impegno e conver-genza per tradurre in legge i principi di questo documento bipartisan».Sostegno diretto all’iniziativa legisla-tiva è arrivato anche da Dario Bond, capogruppo del Pdl, che si è dichiarato pronto a sottoscriverla, così come la Lega Nord che ha già varato lo Statuto regionale lavoro autonomo e propone il Contratto regionale di attività .Durante l’incontro è stato ricordato come due terzi dei 2400 giornalisti attivi in Veneto siano precari, collabo-ratori atipici o freelance, e che il 65% di loro non raggiunge i 5 mila euro di retribuzione annua lorda.

Veneto in prima linea per contrastare il fenomeno del precariato

A MOZIONE PRESENTATA DAI TRE CONSIGLIERI REGIONALI È FINALIZZATA AD IMPEGNARE LA GIUNTA REGIONALE SUI SEGUENTI PUNTI:• attivarsi, per le proprie competenze e con gli strumenti, anche legislativi, di cui dispone, per contrastare le condizioni di sfruttamento dei giornalisti precari ed i livelli inaccettabili delle loro retribuzioni;• avviare attraverso il Corecom un’indagine conoscitiva presso le aziende editoriali, per fotografare qualitativamente e quantitativamente le condizioni di lavoro in Veneto dei giornalisti dentro e fuori le redazioni;• sostenere percorsi di formazione e aggiornamento professionale utili non solo al reimpiego di chi ha perso il lavoro, ma pure per favorire percorsi di autoimprenditorialità ;• fare concreta pressione presso il Legislatore e il Governo nazionale per l’approvazione della “legge Moffa” sull’equo compenso, che prevede la mancata erogazione dei contributi pubblici agli editori che non rispettano retribuzioni congrue;• avviare con urgenza un tavolo regionale con i gruppi editoriali veneti (coinvolgendo le rappresentanze regionali di Ordine, Sindacato, Re:Fusi, coordinamento dei giornalisti atipici, freelance, precari) e ogni altra idonea iniziativa per dare corpo a un confronto costruttivo, utile a superare la grave situazione di precarietà che riguarda la maggior parte dei lavoratori del mondo giornalistico veneto.

L

Page 25: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

25noi giornalisti n.58

“Riprendiamoci la Rai” è stata, e re-sta tuttora, la parola d’ordine che

l’Usigrai - il sindacato dei giornalisti della Rai – ha portato in giro per l’I-talia per rivendicare un nuovo gover-no dell’azienda, chiedendo che i partiti “mollino l’osso”, che cessi l’occupazio-ne e la mortificazione del servizio pub-blico radiotelevisivo.Tappa significativa è stata il convegno che si è tenuto lo scorso febbraio nelle sale apollinee della Fenice di Venezia, con la partecipazione del sindacato e dell’ordine dei giornalisti del Veneto, di gruppi e associazioni culturali e del vo-lontariato, di Cgil e Cisl, categorie eco-nomiche e produttive, università. Sono intervenuti il presidente del Veneto Luca Zaia, il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato, il sinda-co di Padova Flavio Zanonato insieme a numerosi amministratori regionali e locali.Da sottolineare che l’appello promos-so dai giornalisti e dai lavoratori della sede Rai del Veneto – in preparazione della manifestazione della Fenice – era già stato sottoscritto dai sindaci di sei città capoluogo di provincia (fatta ec-cezione Treviso) e da sei presidenti di altrettante amministrazioni provinciali della nostra regione (mancava all’ap-pello solo Vicenza).Un dibattito ampio e vivace che ha messo al centro l’assoluta necessità di un nuovo progetto di governo e svilup-po della Rai, un servizio pubblico a di-sposizione dei cittadini, governato con criteri manageriali e sganciato dalle se-greterie dei partiti, per i quali da anni la Rai è solo un terreno di conquista. Si è trattato di un confronto che ha inoltre riproposto la necessità di rafforzare il rapporto tra l’informazione radiotele-visiva e il territorio, ampliando gli spazi

che approfondiscono temi e problemi delle città e delle regioni.Occorre dire che va registrato un pri-mo obiettivo centrato dalla mobilita-zione dei giornalisti. Il mese scorso, il Consiglio regionale del Veneto ha ap-provato all’unani-mità una mozione che invita “l’attuale dirigenza della Rai ad evitare, in sca-denza di mandato, di assumere deci-sioni o di adottare comportamenti de-stinati ad aggravare ulteriormente una situazione già diffi-cile” e inoltre invita il governo ad utiliz-zare, in occasione dell’imminente rin-novo del Consiglio di amministrazione dell’azienda, tutte le prerogative consen-titegli dalla legge per evitare che si ripeta-no le condizioni che hanno condizionato pesantemente in questi anni la gover-nance della Rai e la sua attività di ser-vizio pubblico”.Non solo: il presidente del Veneto è sollecitato a “farsi interprete in tutte le sedi competenti della esigenza di una Rai più federalista e più attenta ai terri-tori, rivendicando a tal fine un ruolo ef-fettivo delle Regioni nella governance della Rai, da prevedersi anche formal-mente nella nuova legge che si auspi-ca il Parlamento possa quanto prima approvare”. Insomma, qualcosa si sta

muovendo. Anche l’assemblea dei pre-sidenti dei consigli regionali, a Roma, ha fatto propria la mozione veneta e in questi giorni altre assemblee regio-nali, da Pescara a Bologna, chiedono di

voltare pagina alla Rai. Restano aperti molti nodi, dal destino di Palazzo La-bia, sede regionale veneta della Rai, alle risorse da destinare a un servizio pubblico in grave ritardo nel processo di rinnovamento tecnologico, che deve accelerare il ripensamento di contenu-ti e programmi sulle nuove piattaforme multimediali.Insomma, abbiamo fatto solo qual-che passo, ma crediamo nella giusta direzione.

Rai, meno politica più servizio pubblico

di Angelo PangrazioCdr Rai Venezia

Page 26: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

26 noi giornalisti n.58

La crisi che accomuna tutti i settori economici del Paese non ha certo

risparmiato i giornalisti, una delle cate-gorie che sta affrontando un momento fra i più problematici. Le molte diffi col-tà che rendono incerto il pronostico sul futuro del settore della comunica-zione e dell’informazione italiana di-pendono certamente dalle criticità che accomunano, in modo più o meno sensibile, i cittadini del mondo occidentale. Ma nel nostro Paese la crisi è certamente aggravata dagli ostacoli origina-ti dal gioco di pesi e contrappesi, di vincoli e laccioli dell’apparato burocratico che ormai osserviamo disincanta-ti e impotenti, col di-stacco dello scienziato che vede riprodursi, senza variazioni, un fenomeno già cono-sciuto. Ostacoli contro i quali cerca di battersi il governo dei tecnici, non sappiamo con quale esito. E che altra rifl essione potremmo azzardare di fronte al perdurare dello stallo della questione Uffi ci Stampa della pubblica amministrazione? A dodici anni dal sof-ferto travaglio che portò al varo della legge, la piattaforma Aran ancora non s’è degnata di congedare il profi lo pro-fessionale del giornalista della Pubblica Amministrazione. Cgil, Cisl e Uil con-tinuano a opporre alla Fnsi il muro di gomma a Roma e si battono anche a livello locale, intralciando il tentativo di creare o stabilizzare rapporti di lavo-ro con giornalisti degli Uffi ci Stampa. E parlare di contratto di lavoro gior-nalistico nella Pubblica Amministrazio-

ne è ancora un tabù. L’Ordine veneto continua a monitorare i rari concorsi e le selezioni, accogliendo le segnalazioni dei colleghi che registrano irregolarità. In ogni singolo caso abbiamo fatto sen-tire la nostra voce per difendere i di-ritti previsti dalla 150. Ma senza nutrire troppe illusioni, dobbiamo ammetterlo. La legge è nata con un paio di pesanti

criticità, prevedendo la “possibilità” e non l’obbligo di istituire Uffi ci Stampa nella Pubblica Amministrazione, men-tre in precedenza l’obbligo era stato previsto per la creazione degli Uffi ci relazione con il pubblico. E ha stabili-to che le amministrazioni “potessero” dotarsi di Uffi ci Stampa solo a costo zero, giacché non è stata prevista la possibilità di fi nanziamenti ad hoc per tali strutture. E non certo felice - come più volte ho avuto modo di affermare - è stata la scelta di aprire la sanatoria che ha offerto ai dipendenti pubblici la possibilità di diventare giornalisti.Si è trattato di riconoscimento certa-mente corretto per alcune professio-nalità formatesi “sul campo”, ma che, di fatto, ha chiuso molte opportunità

d’ingresso a colleghi esterni. L’Ordine veneto quella sanatoria l’ha gestita con grande severità, ma altrove non è stato così.Queste criticità hanno ingenerato il perdurare di situazioni opache e una preoccupante deriva professionale. Dato che di Uffi cio Stampa non si vive, sono numerosi i colleghi che si adatta-

no a condizioni di lavoro al ribasso, a collaborazio-ni che spesso celano il rischio di commistioni e di scorrettezze che la de-ontologia non può con-sentire e che l’Ordine contrasta puntualmente. Non a caso si è sentita l’esigenza di riproporre in nuova veste la Carta dei doveri dei giornali-sti degli Uffi ci Stampa, documento che ha visto la luce a Roma nel no-vembre dell’anno scor-so. Un buon documento

che puntualizza ogni aspetto di questo particolare ambito professionale che si vorrebbe potesse avere il rango di una specializzazione, senza ridursi, come rischia, a un ripiego.Una professione non curiale, ma a ser-vizio del cittadino. Un correttivo su cui puntare per invertire la rotta è la professionalità. I giornalisti degli Uffi -ci Stampa devono essere sempre più competitivi per persuadere la Pubbli-ca Amministrazione della qualità delle loro prestazioni e dunque conquistare la credibilità indispensabile per garanti-re il loro posto di lavoro.È intenzione dell’Ordine continuare l’intensa attività di formazione e ag-giornamento che proponiamo ai Col-leghi con la scuola “Dino Buzzati”.

Legge 150, dopo 12 anni è ancora incompiuta

di Maria Fiorenza Coppari vicepresidente Ordine dei giornalisti del Veneto

Page 27: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

27noi giornalisti n.58

Approvata il 10 novembre 2011 dal Consiglio naziona-

le dell’ordine dei Giornalisti.

Si definisce come attività di Ufficio Stampa una funzione prettamente giornalistica, in quanto diffonde notizie per conto di aziende, organismi, enti privati o pubblici. Sono perciò esclusi dall’attività di Ufficio Stampa differenti aspetti della comunicazione come rela-zioni pubbliche, relazioni con i cittadini, marketing e pubblicità. Anche la figura del “portavoce”, diffusa soprattutto in politica e negli organismi elettivi, non è compresa nella definizione di Ufficio Stampa ed è quindi incompatibile con il ruolo di addetto stampa, coordinatore o capo ufficio stampa.L’Ufficio Stampa è la struttura primaria dell’informazione giornalistica verso l’esterno. Il giornalista che vi opera è tenuto ad osservare la Carta dei do-veri che è il fondamentale documento deontologico di riferimento per tut-ti gli iscritti all’Ordine, a prescindere dalla natura contrattuale e dal tipo di incarico ricoperto e da eventuale altra attività svolta, e le norme deontolo-giche fissate dalla legge professionale oltre a quelle enunciate in documenti ufficiali dell’Ordine (Carta dei doveri, Carta di Treviso sui minori, Carta dei doveri dell’informazione economica e finanziaria, Carta di Roma, Carta di Fi-renze) ed a quelle che verranno adot-tate in futuro dall’Ordine.Il giornalista che opera negli Uffici Stampa delle amministrazioni pubbli-che agisce in conformità a due prin-cipi fondamentali contenuti nella leg-ge 150/2000: il diritto dei cittadini di essere informati e il diritto/dovere delle istituzioni pubbliche di informa-re. I giornalisti che lavorano negli Uffici

Stampa, sia pubblici sia privati, sono te-nuti a partecipare alle attività di forma-zione e aggiornamento professionale permanente, promosse direttamente o indirettamente dal Consiglio Naziona-le, seguendo i percorsi formativi defini-ti per i giornalisti sia professionisti sia pubblicisti.In ogni caso, sia nelle strutture pubbli-che che nel privato, il giornalista, in ar-monia con quanto prescrivono la legge 69/1963 istitutiva dell’ordine profes-sionale, le norme deontologiche, e - per gli enti pubblici - la legge 150/2000, è tenuto, pur in un doveroso ambito di collaborazione, a separare nettamente il proprio compito da quello di altri soggetti che operano nel campo del-la comunicazione. La qualificazione di Ufficio Stampa e la denominazione di addetto stampa o capo Ufficio Stampa sono riservate unicamente agli iscritti all’ODG.Il giornalista dell’Ufficio Stampa ac-cetta indicazioni e direttive soltanto dai soggetti che nell’ambito dell’ente, organizzazione o azienda, hanno ti-tolo esplicito per fornirgliele, ovvero dal giornalista capo Ufficio Stampa o coordinatore e, laddove non esiste, dal responsabile dell’attività di infor-mazione dell’Ente medesimo, purché naturalmente le disposizioni non siano contrarie alla legge professionale, alle carte deontologiche, al Contratto di lavoro. Il giornalista deve uniformare il proprio comportamento professionale al principio fondamentale dell’autono-mia dell’informazione; ciò indipenden-temente dalla collocazione dell’Ufficio Stampa nell’ambito della struttura pub-blica o privata in cui opera. Il giornalista direttore responsabile di house organ, siti web, newsletter o altri mezzi di in-formazione aziendale, purché si tratti

di testate registrate, esercita i diritti e doveri della firma. Ciò comporta l’ado-zione di scelte relative alla correttezza dei contenuti dei quali risponde, oltre che in sede civile e penale, anche ri-spetto all’Ordine dei giornalisti.Il giornalista deve operare nella consa-pevolezza che la propria responsabilità verso i cittadini non può essere con-dizionata o limitata da alcuna ragione particolare o di parte o dall’interesse economico. In tal senso ha l’obbligo di difendere la propria autonomia e cre-dibilità professionale secondo i principi di responsabilità e veridicità fissati nel-la legge istitutiva dell’Ordine.In particolare, nelle istituzioni di natu-ra assembleare e nelle assemblee che svolgono attività informativa in modo associato e nelle quali operano sia la struttura di informazione dell’organo assembleare che quella dell’organo esecutivo, il capo Ufficio Stampa e/o coordinatore garantiscono il pieno rispetto della dialettica e del plurali-smo delle posizioni politiche, evitando ogni commistione tra l’informazione dell’assemblea e quella dell’Esecutivo.Secondo quanto prescrive la Carta dei doveri, il giornalista che opera in un Ufficio Stampa non può ricevere né fornire doni o altre utilità che possa-no limitarne l’autonomia e la credibilità professionale. Il giornalista degli Uffici Stampa non può assumere, nell’arco di vigenza del rapporto di lavoro, collabo-razioni, incarichi o responsabilità in con-flitto con la sua funzione di imparziale ed attendibile operatore dell’informa-zione.La violazione di queste regole inte-granti lo spirito dell’art. 2 della Legge 03.02.1963 n. 69 comporta l’applica-zione delle norme contenute nel Titolo III della stessa legge.

Carta dei doveri del giornalista degli Uffici Stampa

Page 28: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

28 noi giornalisti n.58

AEROPORTO MARCO POLOConvenzione con il gestore, la società Save, per una serie di agevolazioni per tutti gli iscritti all’Albo regionale.AUTOSTRADEConvenzioni con la Società C.A.V (Autostrada Padova-Venezia) e la Società Autostrade Padova-Brescia.VENETO BANCAConvenzione con Veneto Banca che offre condizioni particolari agli iscritti all’Ordine dei giornalisti del Veneto.ARREDAMENTIConvenzione con “Crescente Interni” (via Carducci, 58 – Mestre; 041.961825 - www.crescenteinterni.it) per sconti agli iscritti dietro semplice presentazione della tessera professionale.BANCHE DATIL’Ordine nazionale ha stipulato una convenzione con la società di informatica “Visura spa” per accedere alle banche dati delle Camere di Commercio italiane, degli uffi ci del Catasto e Conservatorie. Per informazioni utilizzare il link “Banche dati” nel sito www.odg.STADIOOrdine nazionale dei giornalisti e Lega pro hanno siglato una convenzione per regolamentare l’accesso nelle tribune stampa e tutelare l’attività giornalistica. Il testo è disponibile sul sito: www.odg.it E’ in fase di verifi ca e revisione la convenzioni con l’Aeroporto di Verona.Tutti i dettagli relativi alle convenzioni sono disponibili nella sezione “convenzioni” del sito: www.ordinegiornalisti.veneto.it

L’Ordine dei giornalisti del Veneto ha siglato una convenzione con la so-

cietà “Gregorio” per l’apertura di una Sala Stampa a Padova, in via Turazza. La società sta attualmente procedendo alla ristrutturazione e sistemazione dei locali così come defi nito dagli accordi con l’OdG. Una volta ultimato l’inter-vento, i colleghi potranno usufruire de-gli spazi ubicati all’interno di uno degli immobili del complesso residenziale. La Sala Stampa viene concessa per un anno a titolo interamente gratuito. Sarà arredata con tavolo e sedie e do-

tata di collegamento internet mentre è allo studio la possibilità di attivare un’apposita rete WiFi.Sempre a disposizione dei colleghi vi é un altro locale molto ampio, in grado di contenere 70/80 persone a sedere e che potrà essere utilizzato, previa richiesta all’OdG, per riunioni e con-ferenze.L’immobile è dotato di guardiania e per accedere alla Sala Stampa, ubicata in una zona della città comoda da rag-giungere con i mezzi pubblici e vicina ad alcuni luoghi importanti per la pro-

fessione, i colleghi dovranno presenta-re al personale di servizio il tesserino di iscrizione. Gli accessi verranno re-gistrati in modo da avere un riscontro esatto nel caso in cui si verifi cassero problemi alla struttura.Questo è il secondo accordo, dopo quello con il Vega di Venezia, per l’a-pertura di una Sala Stampa: l’obiettivo è quello di mettere a disposizione dei colleghi, in particolare quelli che non possono usufruire degli spazi redazio-nali, un luogo consono dove lavorare in tranquillità.

A Padova una sala stampa per tutti i colleghi

Le altre convenzioni

Page 29: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

29noi giornalisti n.58

Casagit guarda avanti e cerca di ampliare l’offerta ai propri associati prima riveden-

do il tariffario delle prestazioni in particolare quello dentistico e poi con Casagit 2, pensata per colleghi precari, free lance, collaboratori autonomi e per quanti, pur lavorando come giornalisti, non godono dell’applicazione del contratto nazionale stipulato dalla Federa-zione nazionale della Stampa. Si tratta di tre diversi profili di assistenza che si differenzie-ranno per costi e prestazioni e l’assistenza si potrà estendere anche ai familiari. L’opera-zione dovrà avere il via libera dall’assemblea dei delegati che si riunirà il prossimo 23 -24 maggio a Cagliari. Ma qualche anticipazione è stata presentata lo scorso 21 marzo nella sede dell’Ordine dei giornalisti del Veneto dal presidente Daniele Cerrato e dal direttore Francesco Matteoli.Tre i profili sui quali la macchina Casagit si mettendo in moto.Il primo. Rivolto a precari e free lance con limitatissime disponibilità economiche. È con-centrato sulla compensazione della perdita di reddito e sulla prevenzione. Prevede una dia-ria per i ricoveri ospedalieri, il rimborso del ticket per la bassa diagnostica, un forfait per cure oncologiche e per la prevenzione odon-toiatrica. Le quote potrebbero variare dai 300 ai 420 euro all’anno.Il secondo. Dedicato sempre a precari e free lance con modeste disponibilità e a figure contrattualizzate a basso reddito. È concen-trato sulla compensazione per la perdita di reddito, prevenzione, supporto nella riabili-tazione e per interventi importanti in campo odontoiatrico.Prevede una diaria per i ricoveri, il rimborso del ticket per la bassa diagnostica, un forfait per la riabilitazione, per le cure oncologiche e per l’odontoiatria. Le quote potrebbero ri-guardare una fascia che parte da 600 e arriva a quota 732 euro sempre all’anno.E infine il terzo profilo. Pensato per gli iscrit-ti all’Ordine dei giornalisti anche se di fatto

esercitano prevalentemente altre professio-ni; quindi giornalisti che lavorano negli uffici stampa oppure tutte quelle figure contrattua-lizzate per le quali il Cnlg ( Contratto nazio-nale di lavoro giornalistico) Fnsi-Fieg o altri contratti sottoscritti dalla Fnsi non prevedano l’iscrizione automatica alla Casagit principale.Questo profilo prevede una copertura com-pleta, la possibilità di un importante concor-so nelle spese in casi di ricovero in cliniche private, odontoiatria, prevenzione completa e riabilitazione post intervento. Le quote po-trebbero essere attorno ai 1.500 euro l’anno per il titolare, 800 per il coniuge, 400 per il primo figlio, 300 per gli altri.Requisiti per aderire a Casagit 2. Per i gior-nalisti essere iscritti all’Ordine e presentare domanda, entro 24 mesi dall’iscrizione, oppu-re entro un anno dalla prima posizione alla gestione separata Inpgi, oppure entro il 35esi-mo anno d’età . I figli degli associati Casagit potranno presentare domanda entro sei mesi dalla perdita dei requisiti di “carico” nel nu-cleo familiare.Ma non è tutto. Nell’ottica dell’ampliamento e del miglioramento di servizi e prestazioni offerte ai suoi associati, il Consiglio di ammi-nistrazione ha approvato un nuovo progetto chiamato Ago: Assistenza, guida e orientamen-to per l’assistenza sanitaria dei giornalisti. In sostanza il progetto prevede che vengano messi a disposizione di tutti gli iscritti alla Ca-sagit (sia a quella principale che quella desti-nata ai nuovi iscritti per l’assistenza sanitaria di Casagit 2) due nuove prestazioni. La prima, si tratta di un servizio di prestazioni di assi-stenza in emergenza, attivo 24 ore al giorno, 7 giorni su 7.La seconda riguarda una sorta di guida e orientamento per utilizzare in maniera otti-male la rete delle strutture di cura convenzio-nate su tutto il territorio nazionale, nonché la disposizione di informazioni sulla sanità in genere. Una sorta di osservatorio sulle princi-pali novità medico scientifiche e sui protocolli

di cura. Il servizio di Assistenza in emergenza verrà affidato ad un fornitore esterno, sarà attivabile con numero verde collegato con una centrale operativa disponibile 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 e fornirà una serie di pre-stazioni sia in Italia che all’estero tra le quali: consulti medici telefonici, invio del medico, invio dell’ambulanza, reperimento di perso-nale infermieristico, trasporto sanitario con accompagnatore , rientro sanitario dall’estero, reperimento di medicinali urgenti, rientro an-ticipato da un viaggio per malattia o infortunio di un familiare, interprete e assistenza ai fami-liari in caso di ricovero all’estero.Il dettaglio delle prestazioni sarà comunicato nel momento in cui verrà attivato il servizio (verosimilmente a partire dal prossimo mese di maggio). Scopo dell’operazione è costrui-re un sistema di informazione organizzato e sistematicamente aggiornato che consenta di guidare gli assistiti nella scelta delle strutture convenzionate in funzione alle loro esigenze, sia di tipo medico-sanitario che economico-logistico, mettendoli in condizione di cono-scere in anticipo i termini degli accordi con-venzionali di cliniche, ospedali, odontoiatri, centri diagnostici e specialistici, al fine di evi-tare disservizi e spiacevoli sorprese. Inoltre, Casagit si ripromette di fornire, nel tempo, in-formazioni dettagliate sulla sanità a livello re-gionale (ticket oppure normative e procedure particolari) e arricchire il servizio a favore degli associati con notizie di carattere medico scientifico. Si tratta di interventi molto signi-ficativi e la comunicazione sarà fondamentale: ecco perché invito i presidenti delle Associa-zioni regionali di stampa, i rappresentanti dei colleghi free lance o dei precari a contattarmi per poter organizzare in tempi brevi riunio-ni sul territorio in cui il progetto Casagit 2, dopo il via libera dell’assemblea dei delegati, verrà presentato con maggiori dettagli. Da settembre si raccoglieranno le prime adesioni e dal 1 gennaio del 2013 Casagit 2 sarà attiva a tutti gli effetti.

Casagit amplia l’offerta: assistenza anche a precari e freelance

di Chiara Roverottofiduciaria Casagit del Veneto

Page 30: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

30 noi giornalisti n.58

Un numero sempre crescente di esposti relativi a notizie inesatte e

non verifi cate, nonché per il mancato rispetto dell’obbligo di pubblicare le ri-chieste di rettifi ca o le repliche di per-sone oggetto di cronache o commenti. Il fenomeno evidenziato nel corso del 2011 - e che non dà segni di rallenta-mento nel 2012 - richiede l’avvio di una seria rifl essione all’interno della cate-goria. Sono necessari un maggior rigo-re e una maggiore accuratezza nella ve-rifi ca delle notizie. Ed è necessario un maggior rispetto delle persone, le quali hanno diritto di vedere rettifi cate le notizie inesatte, o comunque di vedere ospitate le proprie repliche. Le rettifi -che devono essere pubblicate con lo stesso risalto, riconoscendo l’errore, se errore vi è stato. La responsabilità spetta ai direttori responsabili. Sempre più frequenti i casi di “furti” di foto-grafi e o testi da internet, così come la pubblicazione di dati personali tratti da social network, come Facebook: non tutto ciò che si trova su internet si può prendere liberamente e pubblicare.Un altro fenomeno preoccupante riguarda i rapporti tra colleghi: è in crescita il numero di segnalazioni re-lativi ad atteggiamenti poco rispettosi, se non addirittura offensivi, nonché di episodi di maltrattamenti, di mobbing, di prevaricazioni messi in atto da gior-nalisti nei confronti di altri giornalisti. Spesso con l’aggravante che si tratta di episodi commessi da colleghi che rico-prono posizioni di vertice, ai danni di altri colleghi in posizione più debole. Per fi nire la questione della commi-stione tra pubblicità e informazione che rischia di incrinare la credibilità dei mezzi d’informazione. Su tutti questi temi sono aperti alcuni procedimenti in fase di trattazione.

L’ATTIVITA’ 2011Lo scorso anno il Consiglio regionale ha preso in esame e defi nito 44 fasci-

coli disciplinari, aperti d’uffi cio nel cor-so dell’attività di monitoraggio o sulla sulla base di esposti e segnalazioni per-venuti da lettori/radio-telespettatori, colleghi, avvocati, giudici, Garante della privacy, Tutore dei minori. Le sanzioni infl itte sono state 16: una radiazione, una sospensione dalla professione per sei mesi, una censura, tre avvertimen-ti scritti e dieci avvertimenti verbali, comminati direttamente dal presiden-te, secondo quanto previsto dall’arti-colo 52 della Legge professionale, con richiamo all’osservanza dei doveri pro-fessionali. Le archiviazioni sono state 28. Numerosi anche i fascicoli trasmes-si ad altro Ordine in quanto i colleghi oggetto dell’esposto non sono iscritti in Veneto: è accaduto in particolare per i direttori di alcuni quotidiani, iscritti in Lombardia, in Trentino - Alto Adige o in Emilia - Romagna. In tal caso l’Ordine del Veneto non può effettuare alcuna valutazione del caso, limitandosi ad in-vestire l’Ordine competente.

Seguono le “massime” relative alle nove sanzioni del secondo semestre del 2011 (quelle relative ai provvedi-menti del primo semestre 2011 e quelli relativi agli anni precedenti, già inviati

ai colleghi di volta in volta con comu-nicazioni via pec, sono disponibili sul sito internet dell’Ordine veneto: www.ordinegiornalisti.veneto.it, nella sezio-ne “Le sanzioni disciplinari dell’Ordine veneto”. Sul sito internet sono disponibili an-che i massimari dell’Ordine nazionalecon la principale giurisprudenza disci-plinare.

RADIAZIONEIl giornalista pubblicista padovano Mo-hamed Ahmed è stato radiato dall’Albo

dei giornalisti del Veneto per aver otte-nuto l’iscrizione all’ordine presentan-do “documentazione non redatta dallo stesso e non corrispondente all’effetti-vo lavoro svolto nel biennio preceden-te, bensì articoli di servizi rielaborati da altra persona e riprodotti in lingua italiana scritta (non conosciuta dal giornalista), nonché omesso di riferire dei vari precedenti penali a suo carico, facendo cadere volontariamente in er-rore il Consiglio circa la sua persona, le sue capacità e l’effettivo lavoro svolto”. Nel corso del procedimento, il gior-nalista non ha risposto alle richieste di chiarimento avanzate dal Consiglio e non si è presentato all’audizione alla quale era stato convocato in sede di procedimento disciplinare.Contro la radiazione potrà presentare

Rispetto della Privacy e delle dignità delle persone

Deontologia / Procedimenti disciplinari

Page 31: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

ricorso al Consiglio nazionale.

PRIVACYUn collega professionista di Treviso è stato sanzionato con l’avvertimento

in relazione ad un articolo che forniva dati anagrafi ci e numerosi altri elemen-ti identifi cativi di una persona deceduta mentre si trovava appartato in auto as-sieme alla signora con cui intratteneva una relazione, in violazione della legge sulla Privacy e delle norme relative all’essenzialità dell’informazione sanci-te dall’articolo 6 del Codice deonto-logico. La vittima non era personaggio pubblico, né persona conosciuta e, di conseguenza, sarebbe stato necessario garantire la riservatezza dei particolari relativi alla sua vita privata - oltretutto riguardanti le abitudini sessuali, che go-dono di particolare tutela nell’ambito del Codice della Privacy - Non solo: l’articolo in questione ha violato anche la privacy della moglie della vittima, pe-raltro del tutto estranea anche al fat-to di cronaca (il decesso del marito), resa perfettamente riconoscibile anche attraverso l’indicazione di una serie di dati relativi alla sua persona, tra cui il tipo di lavoro svolto. Tutti elementi non essenziali alla cronaca giornalistica. La normativa sulla Privacy è precisa e la giurisprudenza in materia è ormai con-solidata: il giornalista è tenuto a dare le

31noi giornalisti n.58

La mancata verifi ca delle notizie co-stituisce violazione dei doveri imposti dalla deontologia professionale, e dun-que illecito disciplinare. Il Consiglio dell’ordine dei giornalisti del Veneto ha infl itto la sanzione della censura a due giornalisti professionisti in relazione ad una notizia non vera, pubblicata da un quotidiano locale, con ampio richiamo in prima pagina, e ripresa da un agen-zia di stampa senza operare verifi che adeguate, limitandosi a citare il giornale da cui era stata tratta. La notizia risul-tata non vera, si riferiva ad un prov-vedimento giudiziario e ha suscitato ampio dibattito e polemiche in ambito nazionale. A sollecitare l’apertura di un procedimento disciplinare è stato il presidente del Tribunale dei minorenni di Venezia.I due colleghi sono stati richiamati a prestare maggiore attenzione nella ve-rifi ca delle notizie, ricordando che un quotidiano o altra testata giornalisti-ca non costituisce una fonte primaria d’informazione: di conseguenza, prima di rilanciare una notizie pubblicata da un giornale, è necessario effettuare i dovuti riscontri.L’Ordine dei giornalisti del Veneto rac-comanda ai propri iscritti di effettuare sempre accurate e rigorose verifi che delle notizie da pubblicare: ne va del-la credibilità e dell’autorevolezza dei mezzi d’informazione e dell’immagine professionale dei giornalisti. Quando non è possibile effettuare adeguate verifi che, è necessario astenersi dalla pubblicazione per non incorrere in ille-citi disciplinari, ma anche in reati penali, quali la diffamazione, oppure rischiare condanne per risarcimento danni.

Due censure per notizienon verifi cate

notizie limitandosi a quanto essenziale, evitando di estendere le cronache a persone estranee, in particolare quan-do tali notizie riguardano sfere delicate - e che in quanto tali godono di mag-gior tutela - quali i dati giudiziari e sen-sibili, e in particolare quelli relativi alla salute e alle abitudini sessuali. Specifi ca tutela gode anche il domicilio perso-nale: di conseguenza non è corretto citare indirizzo di casa di persone og-getto di cronaca, se tale elemento non è strettamente essenziale. E’ corretto, ad esempio, citare l’indirizzo di un’abi-tazione nella quale è stato commesso un delitto, oppure è stata sequestrata droga. Ma non è consentito indicare l’indirizzo di residenza privato di una persona indagata se il dato relativo all’abitazione non è alcun modo per-tinente alla notizia: il domicilio, infatti, gode di tutela costituzionale. Si racco-manda pertanto ai colleghi una parti-colare attenzione.

MINORIE’ stato comminato un avvertimento a due colleghi professionisti trevigiani in

relazione ad alcuni articoli riguardan-ti un episodio di cronaca di cui erano protagoniste due minorenni, rese rico-noscibili e identifi cabili. I colleghi sono stati richiamati all’osservanza degli obblighi stabiliti dalla Carta dei doveri

Page 32: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

32 noi giornalisti n.58

del giornalista del 1993 (capitolo “Mi-nori e soggetti deboli”) e dall’articolo 7 (Tutela del minore) del Codice de-ontologico relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica del 1998, allegato al Codi-ce della privacy; nonché a quanto pre-visto dalla richiamata Carta di Treviso in merito alle notizie riguardanti i mi-nori. La normativa e la giurisprudenza in materia di dati personali relativi a minorenni sono ormai consolidate e precise: non devono mai essere forniti elementi che possano portare all’iden-tifi cazione di un minorenne al fi ne di tutelarlo ed impedire che la pubblica-zione di una notizia possa in qualche modo nuocere all’armonico sviluppo delle personalità dei minori, in relazio-ne alla loro vita e al loro processo di maturazione. Dunque non deve essere pubblicato il nome, ma neppure i nomi di genitori e parenti, l’indirizzo di casa, la scuola e altri elementi che posso-no portare, anche indirettamente, ad una sua individuazione. Il giornalista può rendere riconoscibile il minore nel caso di eventi positivi (ad esempio gare sportive o premiazioni), facendosi sempre carico della responsabilità di valutare se la pubblicazione sia davvero nell’interesse oggettivo del minore. Si rammenta a tal proposito che neppure l’espressa autorizzazione resa dai ge-nitori - spesso in confl itto di interessi con i loro fi gli – è di per sé suffi ciente a liberare il giornalista dalle sue respon-sabilità.

CONFLITTO D’INTERESSIUn collega pubblicista di Vicenza è sta-to sanzionato con la censura per aver operato in confl itto d’interessi/incom-patibilità in quanto, nonostante aves-se fi rmato un contratto con un ente

pubblico fi nalizzato allo svolgimento di attività retribuita di addetto stampa, ha proseguito ad occuparsi dello stes-so settore, in qualità di collaboratore di un quotidiano, realizzando articoli giornalistici a sua fi rma in relazione a tematiche che rientravano nella sua competenza di addetto stampa dell’en-te pubblico. Il collega, non appena infor-mato dell’apertura di un procedimento disciplinare, ha rassegnato le dimissioni dal ruolo di addetto stampa dell’ente pubblico, spiegando di non essere sta-to consapevole dell’incompatibilità dei ruoli. Il Consiglio gli ha ricordato che già una volta, in passato gli era stato chiesto conto di una presunta incom-patibilità in relazione ad una situazione di analogo tipo. In quella occasione il fascicolo fu archiviato in quanto non era emerso alcun elemento a sostegno della segnalazione, ma il collega sicura-mente era a conoscenza dell’esistenza di una incompatibilità tra le due attività (incompatibilità, peraltro, ben eviden-ziata dalle norme deontologiche e più volte sottolineata nel corso degli anni dall’Ordine): ciò nonostante, ha prose-guito senza porre fi ne a tale situazio-ne. In materia di confl itto di interessi/incompatibilità è stato comminato un avvertimento ad altri due giornalisti pubblicisti di Vicenza e Rovigo: il primo per un articolo scritto per un quoti-

diano in relazione ad un argomento di cui si occupava in qualità di addetto stampa; la seconda per essersi occupa-ta per un quotidiano di temi relativi al settore della pubblica amministrazione di cui è dipendente. La Carta dei doveri del giornalista (sezione “Incompatibili-tà”) prevede esplicitamente che il gior-nalista non può assumere “incarichi e responsabilità in contrasto con l’e-sercizio autonomo della professione”. L’accertato rapporto con l’amministra-zione pubblica, con il ruolo di addet-to stampa, e la contestuale stesura di articoli giornalistici per un quotidiano sulla stessa materia, infatti, hanno po-sto il collega pubblicista in posizione di incompatibilità. Il giornalista ha l’ob-bligo non solo di essere, ma anche di apparire corretto e imparziale, perché su tali elementi si fonda il rapporto di fi ducia tra lettori e la stampa (Corte d’Appello di Milano, 18 luglio 1996, in Foro italiano, 1997, I, 938).

DIFFAMAZIONE VIA FACEBOOKE’ stato comminato un avvertimen-to ad un professionista padovano in

relazione ad una serie di affermazio-ni offensive e di portata diffamatoria “postate” su Facebook e relative ad un quotidiano e ad alcuni colleghi che vi lavorano. Tali affermazioni, visibili a tut-ti, e segnalate con un esposto al Con-

Deontologia / Procedimenti disciplinari

La tutela del minore deve essere prioritaria

Page 33: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

33noi giornalisti n.58

siglio dallo stesso direttore del quoti-diano, sono state ritenute in contrasto con i doveri imposti al giornalista dalla legge 69/1963. Il collega è stato quindi richiamato dal presidente a mantene-re un comportamento più consono ai doveri professionali. La notizia della sanzione, resa nota dallo stesso colle-ga, ha alimentato un ampio dibattito in Rete, con particolare riferimento a Fa-cebook e alla possibilità di confi gurare un’ipotesi di diffamazione o ingiuria nei “colloqui” tra “amici”. Sull’argomento però la giurisprudenza è ormai con-solidata nel ritenere che la diffusione tramite internet di comunicazioni of-fensive dell’altrui onore o reputazione visibili da una pluralità di persone con-fi gura l’ipotesi di diffamazione.

ARTICOLI COPIATIUn collega pubblicista di Vicenza è sta-to sanzionato con l’avvertimento per

aver pubblicato su un periodico, in qualità di direttore responsabile, alcuni articoli copiati da altri giornali, senza il consenso preventivo degli autori e senza neppure citare gli autori né la fonte da cui tali testi erano stati tratti, violando pertanto anche la normativa sul diritto d’autore e violando le nor-me deontologiche che impongono al giornalista di comportarsi con lealtà e buona fede. La sanzione è stata limita-

ta all’avvertimento tenuto conto della successiva pubblicazione a rettifi ca dei nominativi degli autori e la fattiva ope-ra prestata dallo stesso nei confronti dell’editore per il pagamento agli auto-ri del richiesto compenso.Si raccomanda ai colleghi di prestare la massima attenzione in particolare con il materiale - testi e fotografi e - rinve-nuto su Internet. Il semplice fatto che documenti e fotografi e si trovino in Rete non signifi ca che possano essere utilizzate liberamente: quasi sempre, infatti, sono tutelate da diritto d’au-tore, salvo che non sia espressamente indicato il contrario. Si raccomanda la massima attenzione anche in relazione a fotografi e e informazioni personali contenute sui social media, in partico-lare su Facebook: ciò che è inserito nel profi lo aperto a tutti è, solo in linea ge-nerale, pubblicabile, e il giornalista deve in ogni caso controllare per quanto possibile l’esattezza e l’aggiornamento delle informazioni oltre che rispettare i consueti limiti posti all’attività giornali-stica (es., l’essenzialità dell’informazio-ne). Diversi sono stati infatti i casi di erronea associazione di una riprodu-zione fotografi ca ad omonimi deceduti. Le foto erano state tratte frettolosa-mente dai profi li Facebook senza nean-che verifi care la corrispondenza della data di nascita (Provvedimenti Garante Privacy 6/5/2009, docc. web n. 1615339 e n. 1615317). Diverso discorso per i profi li - ancorché pubblici - dei minori: la disciplina privacy in ambito giornali-stico impone, infatti, il massimo rigore quando il trattamento attiene a infor-mazioni relative ai minori. L’art. 7 del Codice di deontologia considera il di-ritto alla riservatezza del minore come primario rispetto al diritto di critica e di cronaca e, in tale ottica, garantisce

il diritto all’anonimato del minore lad-dove l’informazione attenga a fatti che lo coinvolgono, la cui pubblicità possa lederne la personalità (vedasi la Carta di Treviso), salvo che la pubblicazione sia nell’interesse oggettivo, concreto e attuale, del minore. L’utilizzo dei citati dati personali, quindi, senza espresso consenso può costituire violazione della Privacy (e in quanto tale sanzio-nata dal Garante) e molto spesso co-stituire anche violazione delle norme deontologiche della professione san-zionabile in sede disciplinare dall’Ordi-ne. A tal riguardo si rammenta che la tutela della privacy delle persone non viene meno con la morte delle stesse.

il diritto all’anonimato del minore lad-

I direttori responsabili di due quoti-diani locali sono stati sanzionati con la censura per non aver evidenziato in maniera adeguata il contenuto pubbli-citario di un inserto pubblicato come sovra-copertina dei rispettivi giornali. Il Consiglio ha ritenuto che la mancata indicazione della fi nalità pubblicitaria-promozionale dell’inserto confi guri una violazione della Carta dei doveri del giornalista che impone di rendere sempre riconoscibile l’informazione pubblicitaria, distinguendola in modo evidente da quella pubblicitaria. L’Ordine dei giornalisti del Veneto ha aperto svariati procedimenti in mate-ria di commistione tra informazione e pubblicità e raccomanda ai colleghi, ed in particolare ai direttori responsabi-li delle testate, di garantire sempre la massima trasparenza, evidenziando in maniera adeguata i messaggi pubblicita-ri e garantendo una netta separazione dai contenuti informativi e dal lavoro giornalistico.

Pubblicitàsanzionati due direttori

Page 34: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

34 noi giornalisti n.58

La Fieg ha reso noto i dati del 2011 e ha prospettato un 2012 partico-

larmente diffi cile. Il nostro settore non sta vivendo una crisi congiunturale ma strutturale, da troppi anni. E nessuno osa fare ipotesi sul futuro; preoccupa soprattutto la mancanza di strategie dei grandi gruppi editoriali e l’assenza dello Stato che non affronta un rior-dino del sistema dell’informazione come hanno fatto invece molti Paesi. Ridurre i costi e inevitabile passaggio alla multimedialità sono le uniche direttive che unifi cano l’imprendi-toria editoriale; manca però una progettualità che sappia indicare la strada oltre un breve limite temporale. Siamo ancora alla free press su internet senza nessuna seria ipotesi che preveda il pas-saggio all’informazione di qualità a pagamento.La cannibalizzazione della carta stampata continua e l’aumento degli abbonamenti online è anco-ra marginale.Cala la diffusione (-2,6%) e il mar-gine operativo lordo (passato da 151 milioni di euro nel 2010 a 106 nel 2011); i ricavi dalla vendite di copie hanno tenuto per gli aumen-ti dei prezzi ma il mercato pubbli-citario resta fortemente squilibrato in favore delle tv nazionali (nel 2011 – ri-leva la Fieg – i quotidiani a pagamento hanno subito una fl essione del 6,2%; i quotidiani free del 22,4%; i periodici del 3,6%) e per il 2012 le prospettive sono ugualmente negative. Unico dato positivo è quello dei ricavi dalle attività online (più 38,8% nel 2010 e più 32% nel 2011) ma l’incidenza sul fatturato è limitata all’1,4%. I giornalisti occupati nei quotidiani sono diminuiti del 7,2% e quelli occupati nei periodici del 4,3%.

I contributi statali all’editoria che nel 2008 ammontavano a 414 milioni sono scesi nel 2011 a 195 milioni (-52%) e con il contemporaneo passaggio al di-gitale del settore radiotelevisivo molte tv piccole o medie sono entrate in cri-si. I 30 giornalisti di Antenna 3-Telenor-dest aspettano due stipendi arretrati e l’editore ha avviato il procedimento della legge 223 per otto esuberi. Il Sin-dacato ha controproposto il contratto di solidarietà e ora le parti tenteranno

un accordo al ministero del Lavoro.Nel Veneto abbiamo assistito nel giro di pochi anni dall’apertura di numerosi free press alla rovinosa ritirata e chiu-sura di molte testate con effetti dram-matici per i colleghi e le colleghe che sono fi niti disoccupati, cassintegrati o hanno dovuto (nel migliore dei casi) trasferirsi di città con redditi ridotti. L’effetto è pesante anche per i con-ti del nostro istituto di previdenza. Il caso più importante numericamente (il Sindacato ha seguito ogni singolo col-

lega in diffi coltà: dalla carta stampata agli uffi ci stampa) è stato quello di E-Polis che occupava a livello nazionale 118 giornalisti e nel Veneto 24 colle-ghi. Dopo la chiusura nel settembre 2010 ben pochi colleghi hanno tro-vato un’occupazione stabile e questo dimostra quanto il mercato del lavoro giornalistico anche nella nostra Regio-ne sia asfi ttico. I giornalisti di E-Polis dovevano avere la cassa integrazione fi no a ottobre ma abbiamo avuto la

novità poche settimane fa, del tutto in-spiegabile sia per il Sindacato che per il ministero del Lavoro, che i curatori fallimentari hanno avviato la procedu-ra di licenziamento collettivo (in base alla legge 223) prima del termine dellacassa integrazione.Il Sindacato si è opposto ma i colle-ghi rischiano di entrare in mobilità o disoccupazione a partire da agosto. Altre testate free press sono sparite dal Veneto o hanno cessato del tutto le pubblicazioni: ricordiamo Leggo (dove

Editoria in crisi; futuro pieno di incognite

di Daniele Carlonsegretario del Sindacato dei giornalisti del Veneto

Page 35: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

35noi giornalisti n.58

è stato fi rmato uno stato di crisi con la collocazione in cassa integrazione o trasferimento a Roma e Milano dei colleghi della nostra Regione); City e ora, per ultimo, il periodico La Piazza dove entro breve si dovrebbe arrivare a un contratto di solidarietà dopo che c’è stata una cessione dei contratti a un’altra società in gennaio.Nei quotidiani, interessati negli anni scorsi da stati di crisi che hanno coin-volto testate storiche come il Gazzet-tino, L’Arena e il Giornale di Vicenza, le prospettive non sono per niente chiare. Gli investimenti non si vedono. L’annunciato acquisto della rotativa da parte del Gazzettino sembra svanito nelle nebbie. Il gruppo Finegil (matti-no di Padova, tribuna di Treviso, Nuova Venezia e Corriere delle Alpi) ha an-nunciato che nel 2012 non intende so-stituire chi lascerà il posto di lavoro. Le redazioni invecchiano perché non c’è ricambio. Proprio nel momento in cui il cambio della professione nei prossimi 5 anni sarà velocissimo: il passaggio alla multimedialità è obbligato e, secondo l’analisi di Boston consulting group, dif-fi cilmente un giornalista potrà restare sul mercato se non impara ad usare una telecamera.In questo quadro un risultato positivo è stato raggiunto in campo sindacale con il gruppo Athesis che ha da poco terminato lo stato di crisi. Un’atten-zione verso i collaboratori che aveva permesso di evitare tagli nei compensi durante lo stato di crisi (argomento inserito nell’accordo fi rmato al mi-nistero del Lavoro) e i redattori che, tramite il Cdr, hanno deciso di rinun-ciare ai soldi dell’assicurazione pur di avere un’assunzione come art.1 al termine dello stato di crisi. Venendo all’ultimo accordo esso prevede la tra-

sformazione di sette co.co.co. in art 12. Utile al raggiungimento dell’inte-sa è stato il provvedimento dell’Inpgi che prevedeva la regolarizzazione dei contratti senza penalizzazioni e un se-condo provvedimento che stabilisce la drastica riduzione dei contributi per tre anni nel caso di trasformazione di rapporti di lavoro a tempo indetermi-nato dei colleghi che hanno in corso contratti a termine o co.co.co. L’intesa prevede l’assunzione di 7 collaboratori in base all’art.12 del contratto. Si tratta di giornalisti che opera-no prevalentemente in provincia. Nel contratto è pre-visto un compenso minimo di 1000 euro più una quota fi ssa di 200 euro per le pre-stazioni multimediali. L’azienda fornirà la strumentazione ne-cessaria (pc ed even-tuale palmare) e si accollerà le spese di collegamento. La par-te variabile aggiuntiva della loro retribuzio-ne parte dal 45 arti-colo con 30 euro per i servizi e 5,50 euro per notizie brevi o lancio web pubblicato.Ai colleghi sarà comunque garantito un compenso non inferiore a quello avuto nel triennio precedente come co.co.co. I vantaggi sono signifi cativi:

• se si tratta di professionisti avranno diritto alla Casagit;• godranno del trattamento di fi ne rap-porto (solo per la quota fi ssa);• avranno diritto al pagamento delle

ferie e della tredicesima;• i propri contributi saranno versati all’Inpgi 1• avranno rimborsi benzina come i di-pendenti• avranno la strumentazione fornita dall’azienda.• anche per la loro qualifi ca vale lo Sta-tuto dei lavoratori.

I vantaggi dell’accordo per l’azienda, oltre ad evitare i costi della vertenza

legale con esiti incerti e le probabili multe dell’Inpgi, sono quelli dell’utiliz-zo pieno delle potenzialità dei colla-boratori che rappresentano a tutti gli effetti la presenza del quotidiano sul territorio.L’accordo prevede poi la possibilità di utilizzare servizi, lanci web e, dopo adeguata formazione professionale, anche l’utilizzo di fi le audio e video per il gruppo aziendale che ha testate televisive e radiofoniche, oltre al sito internet..

Page 36: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

36 noi giornalisti n.57

sedUta deL 12 Gennaio 2012Consiglieri presenti: Gianluca Amadori, Claudio Baccarin, Giuditta Bolognesi, Mi-chela Canova, Maria Fiorenza Coppari, Giuseppe Gioia, Leopoldo Pietragnoli, Ales-sandra Sgarbossa, Martina Zambon.

reGistro dei pratiCantiiscrizioni con assunzione

Cardona CarLo andrea, nato a VERONA il 12/08/1979, decorrenza 12/10/2011, AUTONOMIE E COMUNITA’

Iscrizioni d’ufficio Corsini eLisa, nata a BOVOLO-NE il 28/01/1976, decorrenza 13/07/2010, AGENZIA DI STAMPA VERONA COMU-NE dUso MariaLUisa, nata a THIENE il 28/09/1963, decorrenza 13/07/2010, IL GIORNALE DI VICENZA Fant FederiCa, nata a BELLUNO il 14/08/1981, decorrenza 13/07/2010, COR-RIERE DEL VENETO

Cancellazioni adaMi Maria Vittoria, di VIL-LAFRANCA (VERONA) per passaggio all’elenco dei professionisti rossi FederiCo, di FRATTA POLESI-NE (ROVIGO) per passaggio all’elenco dei professionisti taMieLLo daVide, di MIRANO (VE-NEZIA) per passaggio all’elenco dei profes-sionisti

proFessionistiiscrizioni

adaMi Maria Vittoria, nata a VILLAFRANCA il 31/01/1978, decorrenza 29/11/2011 rossi FederiCo, nato a ROVIGO il 12/11/1982, decorrenza 28/11/2011 sperotti andrea, nato a VERONA il 5/04/1971, decorrenza 4/10/2007, per re-voca di radiazione per revoca delibera di radiazione per morosità n. 645/2011 taMieLLo daVide, nato a MESTRE il 27/06/1981, decorrenza 29/11/2011

eLenCo dei pUBBLiCistiiscrizioni

CoMBetto rosanna, nata a TO-RINO il 10/021961, decorrenza 28/05/1996, per revoca delibera di radiazione per mo-rosità N. 617/2011 daLL’aGnoLa Benedetta, nata a FELTRE il 29/04/1983, decorren-za 12/01/2012, KYOSS, IL SOLE 24 ORE NORDEST de saLVador roBerta, nata a BELLUNO il 14/10/1983, decorrenza 12/01/2012, IL GAZZETTINO MaCCaGnan danieLe, nato a FLAWIL - SVIZZERA l’8/02/1966, decor-renza 12/01/2012, LA TRIBUNA DI TRE-VISO

pipia GaBrieLe, nato a MIRANOil 3/12/1987, decorrenza 12/01/2012,

LA PIAZZA

randoLo MarCo, nato a ROVIGO il 5/03/1985, decorrenza 12/01/2012, LA VOCE NUOVA DI ROVIGO soMMaCaL aLiCe, nata a MILANO il 9/03/1985, decorrenza 12/01/2012, NEW-NOTIZIE.IT, IL SOLE 24 ORE NORDEST zerBetto GiUseppe, nato a MONSELICE il 19/03/1958, decorrenza 21/01/1980, per revoca delibera di radia-zione per morosità n. 639/2011

Cancellazioni adaMi Maria Vittoria, di VIL-LAFRANCA (VERONA) per passaggio all’elenco dei professionisti CoLLa peLLizzari Maria CaroLina, di VICENZA per dimissioni ConForti CaLCaGni anna-Maria, di VERONA per dimissioni CUrtareLLo paoLo, di ROMA per dimissioni FaVero rosseLLa, di PELLESTRINA (VENEZIA) per dimissioni JaCCHia enriCo, di VENEZIA per decesso Massarotto LaUra, di MASER (TREVISO) per dimissioni

peLLizzari Lorenzo, di VICENZA per dimissioni

sedute dal 12 gennaio 2012 all’8 marzo 2012

Page 37: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

37noi giornalisti n.57

pizzinat andrea, di ODERZO (TREVISO) per dimissioni

rossi FederiCo, di FRATTA POLESI-NE (ROVIGO) per passaggio all’elenco dei professionisti taMieLLo daVide, di MIRANO (VE-NEZIA) per passaggio all’elenco dei profes-sionisti Vettore BrUno, di PADOVA per dimissioni

eLenCo speCiaLeiscrizioni

BrUGnotto GiULiano, nato a CARBONERA il 7/11/1963, decorrenza 12/01/2012, RIVISTA DELLA DIOCESI DI TREVISO. ATTI UFFICIALI E VITA PASTO-RALE MarGiotta UMBerto, nato a CAPURSO il 4/06/1947, decorrenza 12/01/2012, FORMAZIONE & INSEGNA-MENTO penGo Gino, nato a VENEZIA il 12/02/1942, decorrenza 12/01/2012, NO-TIZIARIO SENIORES TELECOM ALATEL DEL VENETO seGaLa paoLo, nato a PADOVA l’11/07/1966. decorrenza 8/04/2010 per re-voca di radiazione per morosità n. 642/2011

Cancellazioni BriGHenti anna CHiara, di VI-CENZA per dimissioni

Conserotti Benito, di FAVARO VENETO (VENEZIA) per cessazione del requisito di cui all’art. 28 della legge del 3/2/63 n. 69

Maiorana CarMeLo, di POZ-ZONOVO (PADOVA) per cessazione del requisito di cui all’art. 28 della legge del 3/2/63 n. 69 Martini zeno, di VICENZA per ces-sazione del requisito di cui all’art. 28 della legge del 3/2/63 n. 69 taMani GiULiano, di PADOVA per cessazione del requisito di cui all’art. 28 della legge del 3/2/63 n. 69 zonin raFFaeLLo, di GREZZANA (VERONA) per cessazione del requisito di cui all’art. 28 della legge del 3/2/63 n. 69

sedUta deL 07 FeBBraio 2012Consiglieri presenti: Gianluca Amadori, Claudio Baccarin, Giuditta Bolognesi, Mi-chela Canova, Giuseppe Gioia, Leopoldo Pietragnoli, Alessandra Sgarbossa, Martina Zambon.

reGistro dei pratiCantiiscrizioni free lance

paoLini roBerta, nata a MILANO il 18/10/1975, decorrenza 7/02/2012, IL MATTINO DI PADOVA, LA TRIBUNA DI TREVISO, IL SOLE 24 ORE, IL PICCOLO, AFFARI E FINANZA (REPUBBLICA)

iscrizioni con assunzione CerantoLa aLessia, nata a BAS-SANO DEL GRAPPA il 5/02/1981, decor-

renza 5/11/2008, per trasferimento dall’Al-bo del Piemonte

Cancellazioni

Barzanti saLiMa, di CONEGLIA-NO (TREVISO) per passaggio all’elenco dei professionisti roLLi paoLo, di MALO (VICENZA) per passaggio all’elenco dei professionisti

proFessionistiiscrizioni

Barzanti saLiMa, nata a CO-NEGLIANO il 15/05/1980, decorrenza 6/09/2011 piro BeniaMino, nato a VENEZIA il 5/07/1961, decorrenza 1/07/1986, per revoca delibera di radiazione per morosità n. 644/2011 roLLi paoLo, nato a SCHIO il 9/06/1964, decorrenza 28/11/2011

eLenCo dei pUBBLiCistiiscrizioni

CeCConi riCCardo, nato a PADO-VA il 16/09/1982, decorrenza 16/07/2009, per revoca delibera di radiazione per mo-rosità n. 684/2011 Ferro FranCesCo, nato a TA-GLIO DI PO il 24/04/1940, decorrenza 29/09/1986 (dedotto il periodo d’interru-zione dal 7/09/2010 al 6/02/2012) reiscri-zione

GiaCoMeL MiCHeLe, nato a BELLU-

sedute dal 12 gennaio 2012 all’8 marzo 2012

Page 38: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

38 noi giornalisti n.57

NO il 16/03/1983, decorrenza 7/02/2012, L’AMICO DEL POPOLO introna doMeniCa MoniCa, nata a BARI il 13/07/1955, decorrenza 7/02/2012, RIFLESSI ON LINE perandini riCCardo, nato a ZE-VIO il 20/08/1991, decorrenza 7/02/2012, IN CASSETTA, L’ARENA pUrGato LUdoViCa, nata a VERO-NA il 24/09/1987, decorrenza 7/02/2012, L’ARENA, VERONA SETTE saGGioro MiCHeLa, nata a ISOLA DELLA SCALA il 17/10/1983, decorrenza 7/02/2012, IL NUOVO GIORNALE, VE-NETO & VENETI, AUTONOMIE & CO-MUNITA’, QUINTA PARETE-VERONA E’, DOLOMITI BELLUNESI - UNICHE AL MONDO

Cancellazioni Barzanti saLiMa, di CONEGLIA-NO (TREVISO) per passaggio all’elenco dei professionisti Bearzi GiUseppe, di PADOVA per dimissioni CaLdana Maria Cristina, di BASSANO DEL GRAPPA (VICENZA) per dimissioni CoMpri dante, di VERONA per di-missionida ros Katia, di PADOVA per dimis-sioni

FranCo aLBerto, di MONTEVIA-

LE (VICENZA) per dimissioni

GUarise Gino, di ROVIGO per dimis-sioni MorGante MiCHeLa, di VERONA per dimissioni roLLi paoLo, di MALO (VICENZA) per passaggio all’elenco dei professionisti rosati FranCesCa, di PADOVA per dimissioni stoCCo Vittorio, di VILLADOSE (ROVIGO) per dimissioni

eLenCo speCiaLeCancellazioni

BUFFon Maria LUisa, di SILEA (TREVISO) per cessazione del requisito di cui all’art. 28 della legge del 3/2/63 n. 69 Fornaro iLVa, di VERONA per di-missioni paVan LUiGi, di PADOVA per dimis-sioni

sedUta deLL’ 8 Marzo 2012Consiglieri presenti: Gianluca Amado-ri, Claudio Baccarin, Giuditta Bolognesi, Michela Canova, Giuseppe Gioia, Leopoldo Pietragnoli, Alessandra Sgarbossa.

reGistro dei pratiCantiiscrizioni free lance

de Gaspari FiLippo, nato a MIRA-NO il 12/09/1979, decorrenza 8/03/2012, LA NUOVA DI VENEZIA E MESTRE

Iscrizioni d’ufficio

d’este aLiCe, nata a VENEZIA il 12/08/1983, decorrenza 9/09/2010, COR-RIERE DEL VENETO Gasparin MarCo, nato a TREVISO il 24/10/1975, decorrenza 9/09/2010, IL GAZZETTINO Madiotto siLVia, nata a TREVISO il 25/02/1981, decorrenza 9/09/2010, COR-RIERE DEL VENETO notteGar saMUeLe, nato a VE-RONA l’8/07/1977, decorrenza 9/09/2010, IL PADOVANO pesCi FaBiana, nata a PADOVA il 19/06/1979, decorrenza 9/09/2010, IL MAT-TINO DI PADOVA zaGo roBerta, nata a BOVOLENTA il 27/10/1961, decorrenza 9/09/2010, IL PA-DOVANO

Cancellazioni Cotrozzi steFano, di ARZIGNA-NO (VICENZA) per passaggio all’elenco dei professionisti Fazzini Lorenzo, di ZEVIO (VE-RONA) per passaggio all’elenco dei profes-sionisti

proFessionistiiscrizioni

Cotrozzi steFano, nato a MON-TECCHIO MAGGIORE l’8/09/1970, de-correnza 4/03/2011

sedute dal 12 gennaio 2012 all’8 marzo 2012

Page 39: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche

39noi giornalisti n.57

Fazzini Lorenzo, nato a BELLA-NO il 09/03/1978, decorrenza 7/03/2011 tosi UMBerto, nato a MANTOVA il 25/06/1960, decorrenza 20/12/1988 per trasferimento dall’Albo della Lombardia

Cancellazioni MosConi GerMano, di VERONA per decesso

eLenCo dei pUBBLiCistiiscrizioni

ariot siMone, nato a ARZIGNANO il 25/12/1979, decorrenza 8/03/2012, CASE & DIMORE, ACCENNI, SEI MAGAZINE BrUniera LUana, nato a CO-NEGLIANO il 10/04/1974, decorrenza 8/03/2012, VENEZIANEWS Carraro CLaUdia, nata a PADO-VA il 6/07/1973, decorrenza 8/03/2012, IL PIAVE CoLoMBari eLena, nata a VERONA il 16/08/1971, decorrenza 8/03/2012, RI-NASCITA Conte dieGo, nato a MONTEC-CHIO MAGGIORE il 27/08/1984, decor-renza 8/03/2012, IL BASSO VICENTINO daLLe pezze aLBerto, nato a VERONA il 4/08/1972, de-correnza 8/03/2012, GAMBALON...O GAMBA O BALON de LUCia LUMeno aLFonso, nato a ROMA il 06/02/1988, decorrenza

8/03/2012, BANCA & COOPERAZIONE, POLITICA DELLA COOPERAZIONE, CORRIERE DELLA COOPERAZIONE Fantinati siLVia, nata a OC-CHIOBELLO il 12/01/1969, decorrenza 8/03/2012, LA VOCE DI ROVIGO MiGnoLLi GiorGio, nato a NE-GRAR il 16/06/1974, decorrenza 8/03/2012, GAMBALON...O GAMBA O BALON pozza steFano, nato a VERONA il 12/05/1990, decorrenza 8/03/2012, www.pianeta-calcio.it saBBadin aLiCe, nata a CITTA-DELLA il 4/10/1985, decorrenza 8/03/2012, CONTATTO MAGAZINE saLMaso aLBerto, nato a PADO-VA il 22/10/1974, decorrenza 8/03/2012, NES NORD EST SANITA’ sCarton eLeonora, nata a FEL-TRE il 29/12/1990, decorrenza 8/03/2012, IL GAZZETTINO serpeLLoni GiULia, nata a VERO-NA il 13/07/1985, decorrenza 8/03/2012, CALCIO VERONA toMasUtti aLessandro, nato a VENEZIA il 16/10/1977, decorrenza 8/03/2012, REYERZINE, RUGBY CLUB

torMen daMiano, nata a BELLU-NO il 13/11/1984, decorrenza 8/03/2012, IL GAZZETTINO VaLentini FranCesCa, nata a MI-LANO il 16/01/1984, decorrenza 8/03/2012,

CORRIERE DELL’ARTE

zattarin sUsanna, nata a PA-DOVA il 5/08/1967, decorrenza 8/03/2012, VENEWS

Cancellazioni CaLaBro’ FranCesCo, di TREVI-SO radiato per morosità Cotrozzi steFano, di ARZIGNA-NO (VICENZA) per passaggio all’elenco dei professionisti Fazzini Lorenzo, di ZEVIO (VE-RONA) per passaggio all’elenco dei profes-sionisti inaMa GiULiano, di VERONA ra-diato per morosità tiVeron FioraVante, di TREVI-SO per dimissioni

sedute dal 12 gennaio 2012 all’8 marzo 2012

deidel VenetoGiornalistiGiornalistidel Veneto

ORDINEORDINE

orario deLLa seGreteria deLL’ordine

LUnedÌ e GioVedÌ:9.00 - 13.30 • 14.00 - 16.00

MartedÌ - MerCoLedÌ - VenerdÌ:9.00 - 13.30

saBato e doMeniCa CHiUsowww.ordinegiornalisti.veneto.it

Page 40: Giornalisti solo con la laurea · 2014-03-06 · ancora delineate prospettive certe di sviluppo futuro per i cosiddetti new media. Purtroppo va sottolineato come vi siano ancora poche