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Musica Liturgica: fondamenti per una approssimazione teologica 2

CONVEGNO-PELLEGRINAGGIO CANTARE LA FEDE ROMA 26-27-28 SETTEMBRE CORODIOCESIDIROMA.COM

Musica Liturgica: fondamenti per una

approssimazione teologica

(tra ascolto-partecipazione- empatia)

Roma 2014



Liturgia e Musica • Linguaggi di trascendenza • Linguaggi di percezione • Ambito dell’Esperienza • Ambito di Presenza • Dimensione simbolico-estetica

Locus Theologiae



Caratteristiche ermeneutiche (Natura) • L’emozione dell’evento implicante • L’emozione tendente alla gioia (festiva) • L’emozione dell’incondizionato che lascia intravedere il senso senza svelarlo • L’emozione della trascendenza



Analisi teologica:

• Fondamento Biblico • Fondamento magisteriale • Fondamento patristico • Fondamento fenomenologico • Fondamento liturgico: ascolto-partecipazione-empatia Conclusioni

1. Musica liturgica: per una analisi



Visitare teologicamente l’arte contemporanea, e in concreto la musica, è un esercizio da prendere in considerazione quando si vuole proporre una parola su Dio al nostro mondo e agli uomini e le donne di oggi

(1). Liturgia, Musica e parola/parole



La Bibbia intende la musica come linguaggio per

parlare con Dio; non per nulla, contiene al suo interno un libro dedicato al canto nella sua massima espressione e ispirazione: i Salmi.

2. Parola e musica/musiche: una comprensione de l’arte come «epifania» del Mistero



L’uomo, nella sua interezza, si sente coinvolto nel cantare e nell’essere canto per Dio. Possiamo però parlare di una conformazione dell’uomo a ciò che canta? Se canta, il cantore canta la Parola, e in colui che interpreta il salmo si produce quindi una prima “incarnazione”.

(2) L’arte come «epifania» del Mistero



Diversa Comprensione: Stessa Natura Stessi Fondamenti



(2)…epifania del Mistero

Relatore

Note di presentazione

Anònim�Baldaquí de Ribes Tallers de la Seu d'Urgell�Primer quart del segle XII�Pintura al tremp sobre fusta de pi roig�80,5 x 157 x 3,5 cm�Provinent de la Vall de Ribes (Ripollès)�MEV 3884



La Chiesa primitiva riceve tutta questa tradizione ebraica e la fa sua. Gli apostoli salgono al tempio per cantare i salmi di rito. Riuniti con Maria e le donne, nel canto della prima Chiesa, ricevono la visita dello Spirito sotto forma di sonum, dando nuovo respiro alla preghiera e alla predicazione.

Parola e musica/musiche



(2) Musica e parola

Relatore


Mestre de Lluçà�Altar de Santa Maria de Lluçà Tallers de Vic�Segon quart del segle XIII�Pintura al tremp sobre fusta d'alba�104,5 x 178,5 x 6 cm (frontal); 102 x 107,5 x 6,5 cm (lateral); 101,5 x 107 x 6,5 cm (lateral)�Provinent de l'església del monestir de Santa Maria de Lluçà (Osona)�MEV 4, 10, 11



(2) Parola e musica/musiche

Relatore


Taller de Vic-Ripoll�Relleus de la Catedral de Vic Vic�Segona meitat del segle XII�Pedra�33 x 40 x 24 cm; 33 x 40,5 x 19,5 cm; 28 x 39 x 15 cm; 48,5 x 61 x 15 cm; 38 x 57,5 x 14 cm�Provinent de la Catedral romànica de Vic (Osona)�MEV 9770, 9769, 10812, 10811, 10810



(2) Parola e musica/musiche I canti, le grida, le musiche della moltitudine dei

redenti ci giungono soltanto mediante quell’excessus in cui l’autore dell’Apocalisse si vede elevato in una regione definita e descritta da colori e musica; cantano il cantico di Mosè e il grido dell’alleluia: un’inclusione programmatica, per una rilettura totalmente rinnovata



(2) Parola e musica/musiche



3. Alcuni punti magisteriali:

Sacrosanctum Concilium (1963) cap. VI

Instructio Musicam Sacram (1967)



(3) Sacrosanctum Concilium L’articolo 112, il primo del capitolo VI, rileva che la tradizione

musicale di tutta la Chiesa è un patrimonio di grande valore. Si ricorda che le Scritture hanno elogiato il canto sacro, come anche i Padri e i Romani Pontefici, specialmente Pio X, che «ha sottolineato l'aspetto ministeriale della musica sacra nel servizio divino». Una maggiore unione di musica con l’azione liturgica significa maggiore santità ed il Concilio, mantenendo i requisiti e le norme di disciplina e della tradizione, osserva che «lo scopo della musica sacra è la gloria di Dio e la santificazione del fedeli»



(3) Musicam Sacram L'azione liturgica riceve la forma più nobile, se eseguita con il canto,

contribuendo ad esso i suoi ministri a secondo il suo grado, e la partecipazione del popolo. Attraverso di essa, la preghiera si esprime in una forma più soave, ed il mistero della sacra liturgia è presentato più chiaramente nella sua propria natura gerarchica e comunitaria, si ottiene l’unione dei cuore più profondamente per l’unità delle voci, le menti più facilmente si elevano alle cose spirituali (sublime), attraverso lo splendore delle cose sacre, e ogni celebrazione prefigura più chiaramente ciò che si svolge nella santa Gerusalemme celeste (n.5).



4. La musica come meta-linguaggio Wladimir Jankélévitch lo esprimeva come segue:

« La musica può creare lo stato di grazia che lungo le pagine piene di metafore poetiche non si può ottenere [...] questo ascolto ci fa sentire, rivelandoli improvvisamente, l’ineffabile, l’invisibile, l’impercettibile»



5. La parola dei Padri: Agostino

Relatore


Anònim�Compartiment de retaule amb sant Agustí Escola tarragonina�Segona meitat del segle XV�Pintura al tremp sobre taula�95,5 x 79 cm�Provinent de l'Astor, Pujalt (Anoia)�MEV 625



Parola e musica

«cantare amantis est. Vox huius cantoris fervor est santi amoris. Non iam est labor, sed sapor»

[Cf. Sermo 336, 1; 34,1.]



Parola e musica Cantate vocibus, cantate cordibus, cantate

oribus, cantate moribus [...] Laus cantandi est ipse cantator. Laudes vultis dicere Deo? Vos estote quod dicatis. Laus ipsius estis, si bene vivatis.

Sermo 34,6.



Parola e musica «Laudemus ergo Dominum, carissimi,

laudemus Deum, dicamus alleluia». […] «laudet lingua. Laudet vita; sed habeat charitatem infinitam».

Lo «iubilus».



Parola e musica «Quid est jubilare? Gaudium verbis non posse

explicare, et tamen voce testari quod intus conceptum est et verbi explicare non potest»

En in Ps. 148,1 Sermo 255, 1-5; 256,3



Parola e musica



e ripresentazione…



Conclusioni ‒ Ho elencato le intime relazioni tra il mondo dell'arte

e della comprensione del mistero de Dio e il culto a Lui dovuto. L'unione di arte, musica e liturgia ha dato ottimi risultati concretizzati in vere opere d'arte che rivelano il mistero. Mi chiedo se questa unione ammirevole è stata depauperata dal nostro mondo attuale, o è solo la distrazione dell'uomo post-post-moderno,…



Conclusione ‒ La durezza del mondo contemporaneo, la crudeltà della

guerra, la nascita di un gusto globale e il pensiero comune, non lasciano spazio a un linguaggio capace di essere considerato come un linguaggio dell'arte, che serve nella Chiesa per la liturgia, il luogo per eccellenza della percezione sacramentale del mistero

Musica liturgica: dimensione performante



Conclusioni … ci sono nuovi tentativi di analizzare l'arte, la bellezza,

come un luogo di epifania del mistero. Grandi teologi lo hanno fatto: S. Agostino, Hans Urs von Balthasar, Pierangelo Sequeri, Joseph Ratzinger. Essi hanno considerato l’esperienza di bellezza, potremmo dire l'esperienza mistica e liturgica della bellezza, come un percorso diretto per l'esperienza del mistero…



Musica liturgica: dimensione santificante



Conclusione ‒ Oggi continua e vive una ricerca di questa bellezza che

manifesta il trascendente. L'esperienza estetica è uno dei pochi modi che ancora permette agli uomini e alle donne contemporanei di avvertire il peso esperienziale del Mistero. L'estetica è una delle poche lingue che abbiamo per comunicare con gli uomini e le donne di oggi, così lontani dall’esperienza interiore e che vivono solo verso l'esterno

Musica liturgica: dimensione evangelica/gioiosa



Conclusione ‒ Rimane uno dei pochi modi per dire la meraviglia

del mistero che comunica e parla attraverso il linguaggio della bellezza artistica, attraverso l'emozione dell'esperienza che muove l’«affetto».

Musica liturgica: dimensione pneumatologica



Conclusione ‒ Per tale motivo vi ho proposto queste chiavi per

analizzare la nostra musica liturgica: ascolto, partecipazione, empatia.

Musica liturgica: dimensione ecclesiologia



Conclusione sintetica

Parola canto Azione liturgica Forma

Revelazione Meta-lenguggio quadrimensionalità rapresentazione

Participazione

Comprensione empatica del Mistero di Dio



Natura e Fondamento:

Ascolto



Natura e Fondamento: partecipazione (canto-silenzio)



Natura e Fondamento:

empatia



L’azione liturgica riveste una forma più nobile quando è celebrata in canto, con i ministri di ogni grado che svolgono il proprio ufficio, e con la partecipazione del popolo. In questa forma di celebrazione, infatti, la preghiera acquista un’espressione più gioiosa, il mistero della sacra Liturgia e la sua natura gerarchica e comunitaria vengono manifestati più chiaramente, l’unità dei cuori è resa più profonda dall’unità delle voci, gli animi si innalzano più facilmente alle cose celesti per mezzo dello splendore delle cose sacre (sublime), e tutta la celebrazione prefigura più chiaramente la liturgia che si svolge nella Gerusalemme.



Ascolto, partecipazione, empatia: fondamenti e natura della musica liturgica

Fondamento biblico: rapporto alla Parola (ascolto-silenzio- risposta)



Sono le nostre musiche liturgiche veramente linguaggio di trascendenza?

Cantiamo la Messa??? (o cantiamo a Messa???) Loro preparano ai fedeli a ricevere i frutti della Grazia

propri dei santi misteri liturgicamente celebrati? La partecipazione al canto è veramente empatica

riguardo alla Parola e alla celebrazione liturgica della quale fanno parte?



Grazie!

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