QUARESIMA: VIVERE DA UOMINI - parrocchiasanrobertodavoli.it · prima omelia da Papa ha sottolineato...

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QUARESIMA: VIVERE DA UOMINI Il rito delle CENERI inaugura la QUARESIMA: RICORDATI, O UOMO, CHE SEI POLVERE. Non è una minaccia, è la verità. È un annuncio incoraggiante: RICORDATI, CHE SEI UOMO! La voce è di Dio. Egli nel giorno della creazione ha comunicato il suo RESPIRO DI VITA, al primo uomo, trasmettendo a tutta l’umanità il RESPIRO DELL’AMORE. Il soffio della vita di Dio fece di quel FRAMMENTO DI TERRA, chiamato UOMO, la vera immagine del Creatore. “Dio creò l’uomo a sua immagine, uomo e donna li creo’”. È nella FAMIGLIA che gli uomini devono trasmettere la VITA, attraverso l’AMORE. La QUARESIMA è la sorgente della Missione di Gesù e dei discepoli. QUARANTA giorni Egli trascorse nel deserto, pregando e digiunando per iniziare la sua preparazione alla PASQUA. La Chiesa propone ai fedeli di fare l’esperienza di Gesù: PREPARARSI ALLA PASQUA NELLA PREGHIERA, NEL DIGIUNO O SACRIFICIO. La PASQUA è il capolavoro della storia dell’umanità. Il Figlio di Dio nato a Natale per essere LUCE DEL MONDO, nel Venerdì Santo entra nelle TENEBRE DELLA MORTE. La VIA CRUCIS è il segno dell’amore che perdona, che salva. La RESURREZIONE DI CRISTO è la via della SPERANZA per l’umanità. Tutti i credenti in Cristo risorgeranno. Non si può gustare la gioia della Pasqua, senza una seria preparazione, insieme, specialmente in famiglia. I cristiani, mentre gli uomini si adattono a cercare la felicità negli affari e nei divertimenti del mondo, godono di dedicare “Quaranta giorni” ad un impegno profondo di - ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO, - DI COLLOQUI CON DIO, - DI RICONCILIAZIONE CON GLI UOMINI, - DI CONDIVISIONE DEI PROBLEMI DEGLI UOMINI, per diventare UOMINI come lo è stato Gesù che ha portato su di sé la sofferenza dell’uomo, qualunque sofferenza. Don Gregorio Montillo

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QUARESIMA: VIVERE DA UOMINI

Il rito delle CENERI inaugura la QUARESIMA:RICORDATI, O UOMO, CHE SEI POLVERE.

Non è una minaccia, è la verità. È un annuncio incoraggiante:RICORDATI, CHE SEI UOMO! La voce è di Dio.

Egli nel giorno della creazione ha comunicato il suo RESPIRO DIVITA, al primo uomo, trasmettendo a tutta l’umanità il RESPIRODELL’AMORE.

Il soffio della vita di Dio fece di quel FRAMMENTO DI TERRA,chiamato UOMO, la vera immagine del Creatore.

“Dio creò l’uomo a sua immagine, uomo e donna li creo’”.È nella FAMIGLIA che gli uomini devono trasmettere la VITA,attraverso l’AMORE.

La QUARESIMA è la sorgente della Missione di Gesù e deidiscepoli.

QUARANTA giorni Egli trascorse nel deserto, pregando edigiunando per iniziare la sua preparazione alla PASQUA.

La Chiesa propone ai fedeli di fare l’esperienza di Gesù:PREPARARSI ALLA PASQUA NELLA PREGHIERA, NEL DIGIUNOO SACRIFICIO.

La PASQUA è il capolavoro della storia dell’umanità.

Il Figlio di Dio nato a Natale per essere LUCE DEL MONDO,nel Venerdì Santo entra nelle TENEBRE DELLA MORTE.

La VIA CRUCIS è il segno dell’amore che perdona, che salva.La RESURREZIONE DI CRISTO è la via della SPERANZA per

l’umanità. Tutti i credenti in Cristo risorgeranno.Non si può gustare la gioia della Pasqua, senza una seria

preparazione, insieme, specialmente in famiglia.I cristiani, mentre gli uomini si adattono a cercare la felicità

negli affari e nei divertimenti del mondo, godono di dedicare“Quaranta giorni” ad un impegno profondo di

- ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO,- DI COLLOQUI CON DIO,- DI RICONCILIAZIONE CON GLI UOMINI,- DI CONDIVISIONE DEI PROBLEMI DEGLI UOMINI,per diventare UOMINI come lo è stato Gesù che ha portato su

di sé la sofferenza dell’uomo, qualunque sofferenza.

Don Gregorio Montillo

Numero unico / pro- manoscritto / VICARÌA DI SOVERATO2

QQQQuuuuaaaarrrreeeessss iiiimmmmaaaa eeee PPPPaaaassssqqqquuuuaaaa

PASQUA: CRISTO SI - CHIESA NO!

È vero, è certo, è proprio così, Gesù, quello che era considerato unpoveraccio, quello che hanno distrutto appendendolo alla croce,quello in cui hanno sperato, quello che si pensava avrebbe rivoluzio-

nato il mondo, ha vinto veramente la morte, ha eliminato le tenebre, è qui, inmezzo a noi, è vivo come avevano detto, Alleluia.

Per la sua resurrezione ognuno si ravviva nella gioia, ognuno tira un respiro,ognuno dice: finalmente posso contare su un fratello che mi ama davvero, su unamico che non mi inganna.

In Lui ognuno può mettere tutta la sua vita, perché Lui ti capisce, ti vuole unmondo di bene, ha affermato: chiedete e vi sarà dato.

Tutto ciò è verità, in tutto ciò crediamo, il problema sorge non nel risorto maattorno al risorto. In Gesù noi crediamo, ma nella Chiesa, nei preti, nelle norme,nei comandamenti, dubitiamo, non piacciono.

Stiamo attenti, perché il risorto è tale se fratello, sorella, padre, madre, masoprattutto, Chiesa, pastore, sacerdote. Accoglie il vivente solo chi lo accoglie intoto, altrimenti impedisce la vita, quella vera, impedisce la sua vita, impedisce aGesù di vivere in Lui, nuovamente innalza il palo della morte. Dico Pasqua,perciò, solo se dico Cristo sì, Chiesa sì, comandamenti sì. Pasqua significa totalitàdi Cristo in noi.

Don Emilio Reghenzi

Comportamentida evitare!

Ricordiamo a titolo d’esempio alcunicomportamenti che possono facilmenterendere tutti in qualche modo, schiavi delsuperfluo e persino complici dell’ingiustizia:• il consumo alimentare senza giusta regola,

accompagnato a volte da un’intollerabilespreco di risorse;

• L’uso eccessivo di bevande alcooliche e difumo;

• la ricerca incessante di cose superflue,accettando acriticamente ogni modaed ogni sollecitazione della pubblicitàcommerciale;

• le spese abnormi che talvolta accompa-gnano le feste popolari e persino alcunericorrenze religiose;

• la ricerca smodata di forme di divertimen-to che non servono al necessario recuperopsicologico e fisico, ma sono fine a sestesso e conducono ad evadere dallarealtà e dalle proprie responsabilità;

• l’occupazione frenetica che non lasciaspazio al silenzio, alla riflessione ed allapreghiera;

• il ricorso esagerato alla televisione ed aglialtri mezzi di comunicazione che può crea-re dipendenza, ostacolare la riflessionepersonale e impedire il dialogo in famiglia.

I cristiani sono chiamati alla graziadi Cristo e comportarsi “come i figli dellaluce” e quindi a non partecipare “alle opereinfruttuose” delle tenebre” (Ef 5, 6.11).

Sulla Pasqua leggi articolia pag. 7/12/13Altri articoli sulla Quaresimasono a pag. 9 e 10

...Noi preti e VescoviIl Card. Martini in un ritiro spirituale tenuto a sacerdoti (cfr. Settimana 2009, n. 2, pag. 2)

ebbe a dire. Ci sono cose che devo dire alla chiesa… San Paolo parla del “vanto di fare gruppo”,di coloro che credono di fare molti proseliti, di portare gente così si conta di più.Questo difettograve è molto presente anche nella chiesa di oggi. Come il vizio della vanagloria, del vantarsi. Cipiace di più l’applauso del fischio, l’accoglienza della resistenza. E potrei aggiungere che grandeè la vanità nella chiesa. Grande. Si mostra negli abiti. Continuamente la chiesa si spoglia e siriveste di ornamenti inutili. Ha questa tendenza alla vanteria.

….- Vanità, invidia, calunnie, vizi capitali anche nella chiesa...Certe cose non si dicono perchési sa che bloccano la carriera. Questo è un male gravissimo della chiesa, soprattutto in quellaordinata secondo gerarchie perché ci impedisce di dire la verità. Si cerca di dire ciò che piace aisuperiori, si cerca di agire secondo quello che si immagina sia il loro desiderio, facendo così ungrande disservizio al papa stesso...Purtroppo ci sono preti che si pongono punto di diventarevescovi e ci riescono. Ci sono vescovi che non parlano, perché sanno che non saranno promossi asede maggiore... Siamo richiamati ad essere trasparenti, a dire la verità. Ci vuole grande grazia,ma chi ne esce è libero”.

…e voi fedeli laici-Grande è l’indifferenza religiosa di molti che sono battezzati.- Scandaloso nei confronti dei propri figli è il comportamento di tanti genitori, infedeli e

trascurati nella fede e negli atteggiamenti educativi;- Superficiale e godereccio l’atteggiamento di moltissimi giovani che trascurano la loro

formazione umana e cristiana, sposando visioni egoistiche ed edonistiche della vita;-Senza cuore ed ingiusto è lo sfruttamento nei confronti di chi ha bisogno del lavoro e viene

trattato male, umiliato nella sua dignità, come pure il menefreghismo di chi dovrebbe fare ilproprio dovere sul posto di lavoro o di amministrazione;

- Scorretto e non leale è l’atteggiamento di chi con faciloneria critica, calunnia, butta fangocon la lingua e con i mezzi d’informazione e di comunicazione, spesso vigliaccamente in modoanonimo, creando un ambiente avvelenato di diffidenza e di ipocrisia.

La Quaresima è il tempo favorevole per riflettere, per esaminare i propri comportamenti di vitae chiedere al Signore la conversione del cuore. Non è ancora tardi per ascoltare la Parola di Dio:Convertitevi e credete al Vangelo. Dio lascerà trionfare sempre la verità, la via della giustizia edella carità. Io sono felice per ognuno di noi che riuscirà a vincere il proprio egoismo con unaaccattivante novità di vita.

Gregorio Montillo

“Convertitevi e credete al vangelo”:

3Numero unico / pro- manoscritto / VICARÌA DI SOVERATO

“Siamo molto contenti di questa elezione e ci congratuliamocon la Chiesa ortodossa russa”, ha affermato il Cardinale WalterKasper, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozionedell’Unità dei Cristiani, riferendosi all’elezione del Metropolita Kirilldi Smolensk e Kaliningrad a Patriarca di Mosca e di tutte le Russie.

Kirill, dal 1989 alla guida del Dipartimento per le RelazioniEcclesiastiche Esterne del Patriarcato di Mosca, è stato elettoPatriarca e la sua intronizzazione avverrà il 1° febbraio.

“Conosciamo da molti anni Kirill”, ha spiegato il CardinaleKasper ai microfoni della “Radio Vaticana”. “Ha una posizioneferma, ma con lui si può dialogare”.

La sua elezione, ha osservato, “rappresenta anche una nuovafase per la Chiesa ortodossa russa”, la cui rinascita “dopo ilterribile periodo comunista” è dovuta al suo predecessore, ilPatriarca Alessio II, morto il 5 dicembre scorso.

I rappresentanti della Chiesa cattolica sono “pronti, disponibili”,“desiderosi di continuare il dialogo”.

L’elezione di Kirill significa “una scelta di un riconoscimento dipassione per la fede cristiana e per la Chiesa del Patriarca Alessio IIe quindi una scelta della bontà del lavoro fatto da Alessio II, una

Don Tonino Staglianònominato vescovo

Il direttore dell’Istituto TeologicoCalabro, il teologo poeta, l’amante dimusica classica, il conferenziere arguto,il ricercatore dal profondo pensare,l’organizzatore di Uffici e Convegni, ilparroco; oggi è chiamato dal S. Padre aricoprire il delicato incarico di guidare,come successore di Mons. Crociata,Segretario Generale della CEI, la nobile ericca di arte Sede Episcopale di Noto.Siamo pieni di gioia e con qualcherammarico di vedercelo scappare dallanostra terra. Siamo sicuri che arricchirà,come già ha fatto qui in Calabria, l’anticae illustre chiesa di Sicilia. A lui i nostrisinceri auguri e l’imperituro e affettuosoricordo.

È il 25 gennaio 1959: al termine dellacelebrazione di chiusura della Settimana dipreghiera per l’unità dei cristiani, il Papa chiededi intrattenere i cardinali nel monastero attiguoalla basilica di San Paolo fuori le mura per unacomunicazione. “Quando il Pontefice varca lasoglia dell’aula capitolare -racconta lo storicoMarco Roncalli- insieme ai cardinali è giàpassato mezzogiorno. È l’ora in cui cessal’embargo al quale è sottoposta la diffusionedella notizia che, prima ancora che il Papal’annunciasse era già stata rilanciata dalleagenzie e stava facendo il giro del mondo”.“Miei venerabili fratelli del collegio cardinalizio -

Si chiama Kirill, il nuovo Patriarcadi Mosca e di tutte le Russie

scelta di continuità per ciò che si vuole dare a quest’opera”.Con Kirill alla guida della Chiesa ortodossa russa si può guardarecon fiducia alla prosecuzione dei rapporti tra ortodossi e cattolici..

afferma il Papa rivolgendosi ai 12 porporati pre-senti-. Pronuncio innanzi a voi, certo tremandoun poco di commozione ma insieme con umilerisolutezza di proposito, il nome e la propostadella duplice celebrazione di un Sinododiocesano per l’Urbe e di un Concilio ecumenicoper la Chiesa universale”.

Il Concilio si apre l’11 ottobre 1962.Giovanni XXIII non vede i risultati del

Concilio: muore, infatti, il 3 giugno 1963; i lavoriconciliari terminano l’8 dicembre 1965, sotto ilpontificato di Paolo VI.

“Fedeltà e rinnovamento -spiega mons.Capovilla- sono state le ispirazioni del Concilio:un binomio, coniato da Papa Giovanni e assuntoda Paolo VI, variamente concepito e mirabilmen-te espresso, lampada splendente sulla tombadi Pietro. Un binomio che rafforza tuttora labuona volontà della Chiesa cattolica. Tuttol’insegnamento di Giovanni e Paolo trova riscon-tro nei 33 ricchi giorni di Giovanni Paolo I e nei26 anni e 6 mesi di Giovanni Paolo II”. QuattroPontefici che “dai cieli altissimi proteggono eincoraggiano Benedetto XVI” il quale nella suaprima omelia da Papa ha sottolineato di voler“affermare con forza la decisa volontà diproseguire nell’impegno di attuazione delConcilio Vaticano II”. Giovanni XXIII, pochi giorniprima di morire, dice a mons. Capovilla: “Non cisiamo soffermati a raccattare i sassi che dauna parte e dall’altra della strada ci venivanogettati addosso per rilanciarli; abbiamo pregato,obbedito, lavorato, sofferto, abbiamo perdonatoe amato”. Parole “dette a me, a me solo -precisail segretario- il 31 maggio 1963, dopo averricevuto il Santo Viatico”.

A 50 anni dall’annunciodel Concilio

CCCChhhhiiiieeeessssaaaa uuuunnnniiiivvvveeeerrrrssssaaaalllleeee

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SSSSoooovvvveeeerrrraaaattttoooo MMMMaaaarrrr iiiinnnnaaaa Santa Maria Immacolata

Parroco: Don Tobia CarotenutoVicari parrocchiali: Don Ferruccio Apicella - Don Nicola Iozzo - Don Giovanni Attorre

Don Pasquale Rondinelli - Don Giovanni CantatoreParrocchia “S. Maria Immacolata”, Salesiani - P.zza Maria Ausiliatrice - 88068 Soverato (CZ), Tel. 0967.21478Istituto Salesiano 0967.522017

Nelle scuole è tempo di orientamento.Il ministro dell’Istruzione, Maria Stella

Gelmini, ha posticipato il periodo delle iscrizionidal mese di gennaio a quello di febbraio.Pertanto, chi a fine anno, compirà il passaggiodalla scuola elementare alla scuola media odalla scuola media a quella superiore, saràchiamato ad operare delle scelte. A tal fine ogniscuola organizza il cosiddetto “orientamento”,che è senz’altro un modo efficace per fornireuna bussola agli iscrivendi.

Ciononostante, la scelta, che coinvolgeanche la famiglia, è tutt’altro che scontata.I fattori che entrano in gioco, specialmente inriferimento alla scuola superiore, sono essenzial-mente tre:

• le tendenze, le preferenze e i gustipersonali del singolo studente;

• i valori propugnati dalla scuola in cuilo studente deve riconoscersi;

• la qualità dell’ambiente scolastico.È molto importante, però, che i familiari ed

in particolar modo i genitori, non influenzinopiù di tanto il figlio che deve essere libero dicompiere, secondo le proprie attitudini, la primae vera importante scelta di vita.

Per quanto riguarda i valori offerti dallascuola nella cura della dimensione culturale ededucativa è necessario che l’iscrivendo scelga unambiente idoneo che lo faccia trovare a suo agioper la propria crescita educativa ed etica. Sì, lascuola, unita in maniera imprescindibile alla

famiglia, dovrebbe tendere anche a questo enon solo alla didattica.

È importante, nel cammino di crescita di ungiovane, che la scuola presti cura allo sviluppoarmonico di tutta la sua persona, in tutta la suainterezza, avendo cura anche dello sviluppodella sfera personale e “spirituale” oltre che diquella strettamente legata alla didattica.

In quest’ottica si inserisce la propostaformativa della nostra scuola Salesiana: il LiceoClassico “S. Antonio di Padova”: una scuoladi ispirazione cattolica, e nella fattispecieSalesiana, che ha fatto dello sviluppo integraledei suoi allievi un suo cardine. A cosa servirebbe,un politico, cresciuto alla scuola dei Salesiani,che non abbia un’attenzione particolare alle poli-tiche giovanili? A cosa servirebbe un magistrato,cresciuto alla scuola dei Salesiani, che non abbia

a cuore le cause dei giovani? A chi gioverebberoingegneri, avvocati, insegnanti, impiegati,medici, cresciuti alla scuola dei Salesiani, chenon siano in grado di agire per il bene comuneoltre che di lavorare con professionalità?

Pertanto la scuola deve fornire modelli divita e di comportamento e non solo nozioni finiad una sterile professionalità. Ecco, quindi,l’importanza di modelli di ispirazione cattolicache mirino a propagandare valori quali la libertàdell’individuo sostenuta da una coscienza rettaed ispirata, la solidarietà, la tolleranza, e unavisione della vita fondata sul Vangelo cheannuncia un umanesimo rispettoso dell’uomo edi Cristo, temi, questi, fondamentali in unasocietà dominata dal relativismo etico.

Pertanto la scuola deve porre un clima attoalla ricerca di una dimensione “super-individua-le” e rispettare l’appartenenza ad una comunitàche condivide gli stessi valori come prerogativevalidissime per la crescita umana del singolo.

Orientamento può diventare la parolachiave della società del III millennio che,anche attraverso la scuola, deve promuovere,maggiormente nelle grandi scelte, uno stile didiscernimento cui aderire e non solo offrire unmetodo tecnico di valutazione.

La scelta scolastica non è altro che l’iniziodi una serie interminabile di scelte: il lavoro, lapolitica, gli amici... E una buona scuola puòpreparare alle innumerevoli scelte e ai molteplicibivi che la vita ci presenta. Tuttavia non èopportuno assolutizzare. Infatti, fare un passofalso nella scelta della scuola non influenzerebbeirreversibilmente il futuro, ma di certo una sceltaoculata e corretta aiuterebbe, e non poco, adaffrontare nel miglior modo possibile le sfidedella vita.

Riccardo Spanò e Antonio Mosca,I Liceo A

La cultura cattolica

L’ORIENTAMENTO NELLA SCUOLA E NELLA VITA

ANNO PAOLINO Proposta di un cammino formativo

Febbraio-Giugno Particolare cura nelle omelie, della letteratura spirituale paolina.

Marzo-Giugno Lettura solenne e comunitaria delle Lettere di S. Paolo al posto delRosario nella Messa Domenicale.

Febbraio-Marzo Invio di una lettera ad ogni gruppo ed associazione per stimolare lariflessione ed il lavoro su alcuni aspetti della dottrina paolina.

Febbraio Uso del libro “L’Apostolo Paolo” (Ed. Paoline).

1 marzo (I di quaresima) Visione del film su S. Paolo (trasmesso dalla RAI) con conseguenteconferenza e/o dibattito.

30 maggio-1 giugno Pellegrinaggio a Roma.

Giugno Spettacolo su S. Paolo da parte dell’Oratorio e dei gruppi del Catechismo.

Aprile Realizzazione di un angolo di culto per il Santo nell’area parrocchiale,dando più visibilità immediata alla Statua di S. Paolo.

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Maria SS. Addolorata SSSSoooovvvveeeerrrraaaattttoooo SSSSuuuuppppeeeerrrr iiiioooorrrreeeeParroco: Don Giorgio Pascolo - Casa Canonica della parrocchia Maria SS Addolorata 0967/522515ORARIO DELLA S. MESSA: Festive: sabato ore 17.00, domenica ore 10.00-17.00 - Feriali: ore 17,00

RESURREXITLa rievocazione storica delle tradizioni popolari rappresentano a Soverato

Superiore un momento celebrativo di grande intensità emotiva dovereligiosità e riti si fondano in un coinvolgimento così sentito da essere ancoraoggi tramandato di generazione in generazione.

Quest’anno la religiosità popolare nella Settimana Santa sarà caratteriz-zata da un intenso momento: la Passione, Morte e Resurrezione di Gesù Cristo.Infatti sabato 11 aprile andrà in scena sullo sfondo dei ruderi dell’anticaSoverato e del fiume Beltrame, palcoscenico naturale della “Via Crucis” cheben si prestano per creare adeguata atmosfera che sembra portare indietro di2000 anni, “Resurrexit” per la regia di Antonio Pittelli e testo rivisitato diUlderico Nisticò.

Imponente il movimento di attori e comparse per un totale di oltrecentocinquanta eterogenee presenze garantite e soddisfatte grazie al totalecoinvolgimento dei quartieri della città e grazie anche alla partecipazione diinterpreti e protagonisti dei paesi e comuni limitrofi.

La sacra rappresentazione promossa dalla intraprendente Associazione“Zampagallo” raffigurerà un momento celebrativo dove tradizione popolaree religiosità si fonderanno in un coinvolgimento di passioni e di anime edove viva sarà la testimonianza di fede pur lontana dalla ricerca dellaspettacolarizzazione.

L’evento oltre che essere un’occasione per prepararsi al mistero dellaPasqua e raccogliersi in uno speciale momento di riflessione collettivasarà anche occasione di riflessione per accostarsi, con una ritrovata serenitàinteriore, ai misteri della Settimana Santa, conforto essenziale per vivere dacristiani la Pasqua del Signore.

PASQUA FESTA “MOBILE”Molti si saranno chiesti come mai la Santa Pasqua sia una festa che ogni anno viene celebrata in

un giorno diverso. La Pasqua è, infatti, una festività cosiddetta mobile. La sua data varia di annoin anno perché è correlata con il ciclo lunare. In effetti la festività cade normalmente la domenicasuccessiva al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera. Il plenilunio (o Luna piena) è la fase dellaLuna durante la quale l’emisfero lunare illuminato dal Sole è interamente visibile dalla Terra. Di

La foto di unaPassione svolta

qualche anno faa Soverato Sup.

Il Cristofu interpretato da

Gregorio Abbruzzo.

conseguenza essa è semprecompresa nel periodo che vadal 22 marzo al 25 aprile.Supponendo infatti che ilprimo plenilunio di primaverasi verifichi il giorno dell’equi-nozio stesso (21 marzo) e siaun sabato, allora Pasqua siavrà il giorno immediata-mente successivo, ovvero il 22marzo. Qualora invece ilplenilunio si verificasse il 20marzo, bisognerà aspettare ilplenilunio successivo (dopo29 giorni), arrivando quindi al18 aprile. Se infine questogiorno fosse una domenica,allora occorrerà fissare ladata della Pasqua alladomenica ancora successiva,ovvero al 25 aprile.

Pagina a cura di Cinzia e Vincenzo Cilurzo

Parrocchia S. Maria della Pace: Viale Europa - 88060 Satriano MarinaParroco: Sac. Francesco Munizzi - Tel. 0961/915392 - Cell. 338.9283902 - e-mail: francesco. [email protected]

SSSSaaaattttrrrr iiiiaaaannnnoooo MMMMaaaarrrr iiiinnnnaaaa S. Maria della Pace

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InformazioniOrario S. Messe:Feriali: ore 17,30 (con celebr. dei Vespri) Sabato e prefestivi: ore 17,30 Domenica e feste: ore 10,00-17,30

Santo Rosario:mezz’ora prima della S. Messa

Adorazione del Santissimo:Giovedì: ore 16,30-17,30

Catechesi parrocchiale comunitaria:Sabato, dopo la S. Messa

Formazione permanente Catechisti:Giovedì, dopo la S. Messa

Ufficio Parrocchiale: Ascolto, Confessioni, ecc.:dalle ore 16,00 in poi.

La devozione a S. Michele Arcangelo

Sono così sorti movimenti, associazionie gruppi di preghiera: in Calabria il primogruppo San Michele è sorto nel 1980 a Rossano,successivamente nel 1994 a Riace, a Marina diGioiosa Jonica e dal gennaio 2003 è presenteanche nella nostra parrocchia Santa Maria dellaPace. Ogni giovedì si riunisce per un incontro dipreghiera con la recita della Corona Angelica edel Santo Rosario davanti a Gesù sacramentatoe si conclude con la partecipazione alla SantaMessa.

Il gruppo, aperto a tutta la comunità vive lafraternità, lo spirito di solidarietà e promuove ladevozione verso il Principe delle Milizie Celesti everso tutti gli Angeli, con particolare riguardoall’Angelo Custode, quali difensori delle animenel cammino verso Dio. Si propone di professarequeste devozioni attraverso la preghieracomunitaria che guarda ai bisogni della colletti-vità e in particolare per i malati del corpo e dellospirito nell’esercizio quotidiano della carità.

Momento specifico della vita del Gruppo èla preparazione spirituale, con novena, alla festadi S. Michele il 29 settembre.

il Gruppo di preghiera “san Michele”

Gli angeli sono i fedeli messaggeri di Dio, gliintermediari fra cielo e terra che eseguono gliordini dell’Onnipotente. Tra questi un postoprivilegiato occupano i tre Arcangeli: Michele,Gabriele e Raffaele.

Michele il cui nome “Mica-El” significa:”Chi come Dio?”, nell’iconografia viene rappre-sentato come un guerriero, con la spada o lalancia nelle mani e sotto i piedi il drago sconfit-to. In alcune rappresentazioni l’Arcangelo tienein mano una bilancia: la tradizione gli attribuiscela “pesatura delle anime” dopo la morte.

I credenti da secoli si affidano alla suaprotezione avendo particolare fiducia che il suopatrocinio servirà specialmente nel giorno delgiudizio, come recita l’antica invocazione: “SanMichele Arcangelo, difendici nel combattimento,affinché non periamo nel giorno del tremendogiudizio”. L’Arcangelo viene riconosciuto anchecome guida delle anime al cielo e, specie pressoi Bizantini, Michele era considerato medicoceleste per le infermità degli uomini: daisuoi santuari scaturivano corsi d’acqua cheguarivano ogni sorta di malattia.

Il culto di San Michele è arrivato inOccidente approdando sul promontorio delGargano.

La tradizione narra di tre apparizioni delloSpirito celeste al Vescovo di Siponto (LorenzoMaiorano) che ne portò nella sua prestigiosadiocesi la devozione.

La leggenda narra che l’Arcangelo stessoaffermò di aver prescelto quel luogo perché

diventasse “Casa di Dio e porta del Cielo”,luogo speciale “dove qualsiasi legame di colpaviene sciolto”, come ancora oggi si legge sulleantiche iscrizioni all’entrata del Santuario.

La prima apparizione risale all’8 maggio del490, quando sul Gargano si verificò un fatto por-tentoso: un grosso toro, allontanandosi dalla suamandria si smarrì e fu ritrovato dopo tre giorniinginocchiato davanti ad una grossa caverna.

La freccia, scoccata contro l’animale ribelle,ritornò miracolosamente indietro e colpì l’arcie-re. Il Vescovo di Siponto, convenne che questofatto fosse molto strano, e dopo aver pregato edigiunato per tre giorni l’Arcangelo Michele gliapparve dicendo: “Io sono Michele e sto sempreal cospetto di Dio … la caverna è a me sacra,scelta da me … perché lì si possano perdonare ipeccati degli uomini ed ottenere tutto ciò chenella preghiera sarà richiesto …”.

La seconda apparizione risale al 12settembre 492, quando Siponto fu assediata daibarbari di Odoacre e il Vescovo ricorse al celestespirito che gli promise la sua protezione e lavittoria. E così fu.

Nel 1656 la peste mieteva vittime intutta Italia e l’arcivescovo sipontino (AlfonsoPuccinelli) invocò ancora una volta l’aiuto delpotente Protettore. San Michele gli apparveall’alba del 25 settembre, proprio mentre sitrovava nel palazzo arcivescovile di MonteSant’Angelo: ”Sono l’Arcangelo Michele …chiunque adopererà i sassi della mia grotta, date benedetti e con sopra scolpiti una croce ed ilmio nome, sarà liberato dalla peste”. E cosìavvenne.

Ancora oggi questi sassolini, richiestidai pellegrini con fede e devozione, vengonoportati in processione e sparsi ai quattro punticardinali per dare fertilità ai campi o preservarela Città da calamità naturali.

Il Principe degli Angeli, poi, apparendoalla serva di Dio Antonia de Astonac, disse chevoleva essere venerato con nove invocazioni inricordo dei Nove Cori degli Angeli. Ogni invoca-zione doveva comprendere il ricordo di un CoroAngelico e la recita di un Padre Nostro e treAve Maria.

La Corona Angelica doveva concludersi conla recita di quattro Padre Nostro in onore degliArcangeli Michele, Gabriele e Raffaele e l’ultimoin onore degli Angeli Custodi. L’Arcangelopromise, ancora, di ottenere da Dio che coluiche avesse recitato la coroncina prima dellaComunione, sarebbe stato accompagnato allaSacra Mensa da un Angelo di ciascuno dei noveCori. A chi l’avesse recitata ogni giorno promet-teva la continua e particolare assistenza sua e ditutti gli Angeli durante la vita e in Purgatoriodopo la morte.

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Le celebrazioni eucaristiche infraset-timanali sono celebrate alle 7,45 lamattina ed alle 17,00 nel pomeriggio.Le domeniche e i giorni festivi alle8,30 e 10,30.

Santa Maria di Altavilla SSSSaaaattttrrrr iiiiaaaannnnoooo SSSSuuuuppppeeeerrrr iiiioooorrrreeeeParroco: Don Michele Fontana C.so Vittorio Emanuele, snc - 88060 SATRIANO (CZ) - Tel. e Fax0967543336

e-mail: [email protected]

La Pasqua è sicuramente la festa piùimportante di tutto l’anno liturgico in quantorichiama gli elementi centrali della nostra fede: lamorte e risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo.

Risorto il giorno dopo il sabato, fin da subito,la domenica di ogni settimana fu scelta dagliapostoli per commemorare questo straordinarioevento. In età più tarda il ricordo liturgico del gior-no di resurrezione divenne lentamente annuale,anche se sulla data precisa delle celebrazioni non siraggiunse facilmente un accordo: in Oriente,seguendo S. Giovanni e S. Paolo la celebrazioneavveniva il giorno della morte di Gesù Cristo, il 14del mese di Nisan, mentre in Occidente si preferivariferirsi al plenilunio di Primavera. Per sanare lecontroversie nel 325 il concilio di Nicea stabilì chela Pasqua deve essere celebrata la prima domenicadopo la prima luna piena di primavera, e più tardi,nel 525, si definì anche il periodo entro il quale essadebba “cadere”: fra il 22 marzo e il 25 aprile. Eccoperché, a differenza del Natale, la data della Pasquacambia ogni anno oscillando tra questi due estremi.

Come accennato sopra, nei primissimi secolialcuni Padri della chiesa commemoravano la Pasquain concomitanza con il giorno della Passione e dellamorte di Cristo (il nostro Venerdì Santo), ma giàa partire dal III secolo alcuni vescovi comeSan Cipriano iniziarono a ricordare con particolaresolennità non solo la morte (con mestizia) ma ancheil giorno della Resurrezione (con gioia).

Il termine Pasqua, in greco e in latino pascha,proviene dall’aramaico pasha, che corrispondeall’ebraico pesah, il cui senso generico è quello dipassare oltre.

In riferimento alle vicende dell’Esodo lapasqua (passare oltre), si riferisce sia all’Angeloinviato per sterminare i primogeniti degli Egizianiche, vedendo sull’architravi delle case degli ebreiil sangue da essi posto passa oltre non toccando i

loro figli, sia all’attraversamento del Mar Rossoche ha comportato per il popolo di Israele guidatoda Mosè un contestuale passaggio dalla schiavitùd’Egitto alla libertà della Terra Promessa.

Applicata a Cristo la parola Pasqua suggerisceil suo passaggio dal mondo terreno al Padremediante un “passare oltre” la morte.

La Pasqua che noi celebriamo, osserva infattisan Bernardo in un suo celebre discorso, significapassaggio e non ritorno, perché Gesù non ètornato nella situazione precedente, ma “havarcato una frontiera verso una condizione piùgloriosa” e in modo definitivo.

Anche noi festeggeremo in maniera vera eappropriata questa santa Pasqua oramai imminen-te se non faremo di essa un momento di ritualitàfolkoristica o di sentimentalismo pietistico, ma sela trasformeremo in un’occasione propizia periniziare un vero e proprio passaggio della nostravita dal peccato alla grazia, dal seguire la nostravolontà alla consegna al volere di Dio, coscientiche anche per noi si deve trattare di un transitodefinitivo, che non prevede ritorno!

Con l’aiuto divino e il nostro personaleimpegno di certo ce la possiamo fare.

Tanti auguri di buon passaggio a tutti.Dunque.

Don Michele Fontana

La nostra Pasquaè passaggio e non ritorno

Lectio divina ogni mercoledì dopo la S. Messa

Già nell’ottobre scorso abbiamo dato inizio all’anno paolino con un numero deL’ORIZZONTE dedicato a S. Paolo, che ha trovato tanto compiacimento; con una vegliamissionaria e con la mostra continua in chiesa. Grande risonanza hanno avuto le due

sere con la proiezione del Film su S. Paolo.Ora vogliamo continuare con la lettura e la meditazione del messaggio paolino. Iniziamo con

la lectio continua della lettera agli Efesini ogni mercoledì dopo la messa, già dal 25 febbraiogiorno delle Ceneri. Il Card. Martini ci dà questa testimonianza:

”Nella mia esperienza di vescovo a Milano per oltre ventidue anni ho avuto modo divedere concretamente i frutti di questa preghiera fatta a partire dalla Scrittura in particolare daivangeli e dal Nuovo Testamento. Moltissimi giovani ed adulti hanno trovato in questa familiaritàcon i vangeli la capacità di decidere per l’orientamento della loro vita secondo la volontà diDio e di sentire come Gesù camminava con loro, anche in una grande città e in un ambiente post-moderno e secolarizzato”.

Chiesa apertadurante la quaresimaS. Messa del lunedì

per le mamme

Durante la Quaresima la Chiesa èaperta dal mattino alla sera findopo la S. Messa. In questo periodo

forte dell’anno liturgico si ha così la possibilitàdi raccogliersi in preghiera, di meditare, dicompiere il cammino della via crucis da solio con altri, di passare a salutare Gesùnell’Eucaristia, di godere di un po’ di silenzio edi pace ecc.

La S. Messa del lunedì è stata spostata alleore 8,45 per dare alle mamme la possibilitàdi parteciparvi, dopo aver accompagnato ascuola i figli.

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Via Pitagora, 88060 Davoli Marina - Tel. 0967/70136 http://web./tiscali.it /chiesadavoliParroco: Sac. Gregorio Montillo Tel.e Fax 0967/576813, E-mail: [email protected]

DDDDaaaavvvvoooollll iiii MMMMaaaarrrr iiiinnnnaaaa San Roberto Bellarmino

INFORMAZIONIS. MESSE: (dal 22/03)

Feriali: ore 18,30lunedì ore 08,45

Festive: Sabato ore 18,30Domenica ore 10,00

ore 18,30Catechesi degli Adulti:Ogni domenica alle ore 18,00

Confessioni:Mezz’ora prima della Messa.

Santo Rosario:Mezz’ora prima della Messa.

Adorazione del Santissimo:Ogni giovedì: ore 17,30-18,30.

Preghiera comunitaria delle LodiLodi: lunedì ore 08,45.

Prova di Canto per tutti:Ogni sabato ore 16,00.

Ufficio Parrocchiale:Da Martedì a Venerdì: dalle ore 16,00 in poi.Il Parroco si trova durante questoorario e dopo la S. Messa.

1° GIORNO: 25 APRILEAlle ore 4.00 partenza dalla chiesa di Davoli Marina per Monte Sant’Angelo. Pranzo a sacco.Visita al Santuario dedicato a San Michele Arcangelo (leggi a pag. 6).Partenza per San Giovanni Rotondo. All’arrivo sistemazione in hotel, cena e pernottamento.2 GIORNO: 26 APRILEPrima colazione in hotel. Intera mattinata dedicata per la S. Messa, ev. Via crucis ed alla visi-ta dei luoghi dove visse ed operò San Pio da Pietralcina. Visita alla nuova chiesa di Padre Pio.Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio partenza per il rientro. Arrivo previsto in tarda serata.

PELLEGRINAGGIO A S. PADRE PIO25 E 26 APRILE 2009

PREZZO: euro 110,00 - ACCONTO: euro 50,00 all’iscrizione

ISCRIZIONI E PRENOTAZIONI ENTRO IL 28 FEBBRAIOIN PARROCCHIA

La quota comprende: Bus GT per tutta la durata del viaggio,sistemazione in hotel 3 stelle, pensione completa, guidamezza giornata a Monte Sant’Angelo.

I luoghi della Via Crucis La via crucis quest’anno si svolgerà secon-do il seguente ordine:- 27 febbraio: In chiesa dopo la Messa - 6 marzo ore 18.00 al Villaggio Melis- 13 marzo in chiesa- 20 marzo ore 18.00 Piani di Bella- 27 marzo in chiesa- 3 aprile ore 19.15 per le vie del Centro

Agenda 200925 febbraio: Le Ceneri19 marzo: S. Giuseppe22 e 29 marzo: Festa del perdono12 aprile: Pasqua19 aprile: ore 10.00 S. Cresima25/26 aprile: Pellegrinaggio a P. Pio17 e 24 maggio: Prima Comunione14 giugno: Corpus Domini1 agosto: Festa dell’Incontro2 agosto: Festa

di S. Roberto Bellarmino

Auguridi

Buona Pasqua

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Santa Maria degli Angeli GGGGuuuuaaaarrrrddddaaaavvvvaaaallll lllleeee MMMMaaaarrrr iiiinnnnaaaaParroco: Don Roberto Celia - Tel. e fax 0967/86077 - Cell. 328/3715532 - E-mail [email protected]

INFORMAZIONI

APPUNTAMENTI• Giovedì 19 MarzoFesta San Giuseppe• Sabato 21 Marzo:Festività in onore di S. Giuseppe

• Mercoledì 25 Marzo - Ore 17,00:

S. Messa e benedizione bambini

• Domenica 29 Marzo - Ore 15,00:

Incontro con Don Cognetti(Eutanasia e verità all’ammalato)

• 29, 30 e 31 marzo:Quarant’ore

ORARIO S. MESSE(periodo primaverile)

• S. Messe feriali ore 18,00

• Martedì ore 9,00(catechesi sui santi)• Festive ore 10,00 e ore 18,00

• Ufficio parrocchialee confessioni, ogni giornodalle ore 8,00 alle ore 20,00

escluso martedì pomeriggio

PROGRAMMAQUARESIMALE

• Adorazione Eucaristicaogni giovedì ore 16,00• Via Crucis e S. Messaogni venerdì ore 17,00Il programma Quaresima & Pasqua

lo troverete nell’inserto Voce Amica

Per maggiori informazioni,

visita il sito parrocchiale:

www.guardavalle.net/sma

CATECHESI SULLA QUARESIMAQuaresima, dal latino ”quadragesima dies” quaranta giorni che precedono

la Pasqua.Nella mentalità comune la Quaresima è considerata il “classico tempo

penitenziale” questa caratteristica non è primaria né tantomeno esclusiva, laQuaresima dipende essenzialmente dalla Pasqua che per sua massima importanzaha suggerito un periodo di preparazione nel numero di quaranta giorni. È unnumero simbolico molto significativo, ispirato ai quaranta giorni trascorsi da Gesùnel deserto (vedi foto del Monte della Quarantena, in Palestina) prima di iniziareil suo ministero pubblico.

In ossequio al digiuno effettivo di quaranta giorni, la quaresima fu anticipata nelrito romano al mercoledi detto poi delle S. Ceneri.

Oggi questa data resta la data di inizio, il giorno conclusivo è il mercoledi Santo.La Quaresima è grande segno sacramentale e salvezza donata, pregustamento

della grazia e della gioia pasquale, aurora che riceve luce dal sole di Pasqua.La Quaresima è tempo di ascolto più frequente della Parola di Dio, di preghiera

più intensa e di digiuno per favorire l’incontro con Dio, caratterizzato poi dal donodella carità.

Fu scelta anche come preparazione dei catecumeni al battesimo che avvieneassieme alla cresima e all’eucarestia nella notte di Pasqua.

L’aspetto quaresimale del battesimo è stato dimenticato per la scomparsa delbattesimo degli adulti, anche se in molti battezzano i bambini nel tempo pasquale evuoi anche perchè si scelgono periodi festivi per invitare i parenti o amici lontani inoccasione della festività del battesimo o di altri sacramenti.

La Quaresima come dicevamo sopra, è il tempo dell’ascolto della Parola diDio, poiché essa suscita la volontà alla conversione, risveglia la fede, propone ilsignificato del mistero pasquale, provoca il dialogo che è risposta della preghiera.

Il tempo di Quaresima decorre dal “Mercoledi della S. Ceneri (quest’anno il 25febbraio) fino alla messa della Coena Domini esclusa (9 Aprile)”

M.T.

DDDDaaaavvvvoooollll iiii Santa Barbara SSSSaaaannnn SSSSoooosssstttteeeennnneeee Santa Maria del Monte

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Parroco: Sac. Pasquale GentileTel. 0967/[email protected]

S. Messe festive Sabato ore 17.00 Chiesa di Santa Barbara (da maggio ore 18,00 S. Maria della MisericordiaDomenica ore 9.30 Chiesa Santa Maria del Monte

ore 11.00 Chiesa di Santa BarbaraPrima Confessione Domenica 18 aprilePrima Comunione Domenica 24 maggioCresime Domenica 31 maggioOgni venerdì di quaresima ore 16,00 Chiesa Santa Maria del MonteVia Crucis e S. Messa ore 17,30 Chiesa S. Caterina

Dal Messaggiodi Benedetto XVIper la Quaresima

20081. Ogni anno, la Quaresima ci offre una

provvidenziale occasione per approfon-dire il senso e il valore del nostro esse-re cristiani, e ci stimola a riscoprire lamisericordia di Dio perché diventiamo, anostra volta, più misericordiosi verso ifratelli. Nel tempo quaresimale laChiesa si preoccupa di proporre alcunispecifici impegni che accompagninoconcretamente i fedeli in questo proces-so di rinnovamento interiore: essi sonola preghiera, il digiuno e l’elemosina.… desidero soffermarmi a rifletteresulla pratica dell’elemosina, che rappre-senta un modo concreto di venire inaiuto a chi è nel bisogno e, al tempostesso, un esercizio ascetico per liberar-si dall’attaccamento ai beni terreni.Quanto sia forte la suggestione dellericchezze materiali, e quanto nettadebba essere la nostra decisione di nonidolatrarle, lo afferma Gesù in manieraperentoria: “Non potete servire a Dio eal denaro” (Lc 16,13). L’elemosina ciaiuta a vincere questa costante tenta-zione, educandoci a venire incontro allenecessità del prossimo e a condividerecon gli altri quanto per bontà divinapossediamo. A questo mirano le collettespeciali a favore dei poveri, che inQuaresima vengono promosse in molteparti del mondo. In tal modo, alla purifi-cazione interiore si aggiunge un gestodi comunione ecclesiale, secondo quan-to avveniva già nella Chiesa primitiva.San Paolo ne parla nelle sue Lettere aproposito della colletta a favore dellacomunità di Gerusalemme (cfr 2 Cor 8-9; Rm 15,25-27).

3. Il Vangelo pone in luce una caratteristi-ca tipica dell’elemosina cristiana: deveessere nascosta. “Non sappia la tuasinistra ciò che fa la tua destra”, diceGesù, “perché la tua elemosina restisegreta” (Mt 6,3-4). E poco prima aveva

detto che non ci si deve vantare delleproprie buone azioni, per non rischiaredi essere privati della ricompensa cele-ste (cfr Mt 6,1-2). La preoccupazionedel discepolo è che tutto vada a mag-gior gloria di Dio. Gesù ammonisce:“Così risplenda la vostra luce davantiagli uomini, perché vedano le vostreopere buone e rendano gloria al Padrevostro che è nei cieli” (Mt 5,16). Tuttodeve essere dunque compiuto a gloriadi Dio e non nostra. Questa consapevo-lezza accompagni, cari fratelli e sorelle,ogni gesto di aiuto al prossimo evitan-do che si trasformi in un mezzo perporre in evidenza noi stessi. Se nel com-piere una buona azione non abbiamocome fine la gloria di Dio e il vero benedei fratelli, ma miriamo piuttosto ad unritorno di interesse personale o sempli-cemente di plauso, ci poniamo fuori del-l’ottica evangelica. Nella modernasocietà dell’immagine occorre vigilareattentamente, poiché questa tentazioneè ricorrente. L’elemosina evangelica nonè semplice filantropia: è piuttosto un’e-spressione concreta della carità, virtùteologale che esige l’interiore conver-sione all’amore di Dio e dei fratelli, adimitazione di Gesù Cristo, il qualemorendo in croce donò tutto se stessoper noi. Come non ringraziare Dio per letante persone che nel silenzio, lontanodai riflettori della società mediatica,compiono con questo spirito azionigenerose di sostegno al prossimo in dif-ficoltà? A ben poco serve donare i pro-pri beni agli altri, se per questo il cuoresi gonfia di vanagloria: ecco perché noncerca un riconoscimento umano per leopere di misericordia che compie chi sache Dio “vede nel segreto” e nel segre-to ricompenserà.

6. Cari fratelli e sorelle, la Quaresima ciinvita ad “allenarci” spiritualmente,anche mediante la pratica dell’elemosi-na, per crescere nella carità e riconosce-re nei poveri Cristo stesso. Negli Atti

degli Apostoli si racconta che l’apostoloPietro allo storpio che chiedeva l’elemo-sina alla porta del tempio disse: “Nonpossiedo né argento né oro, ma quelloche ho te lo do: nel nome di GesùCristo, il Nazareno, cammina” (At 3,6).Con l’elemosina regaliamo qualcosa dimateriale, segno del dono più grandeche possiamo offrire agli altri conl’annuncio e la testimonianza di Cristo,nel Cui nome c’è la vita vera. Questoperiodo sia pertanto caratterizzato dauno sforzo personale e comunitario diadesione a Cristo per essere testimonidel suo amore. Maria, Madre e Servafedele del Signore, aiuti i credenti acondurre il “combattimento spirituale”della Quaresima armati della preghiera,del digiuno e della pratica dell’elemosi-na, per giungere alle celebrazioni delleFeste pasquali rinnovati nello spirito.

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Madonna del Rosario SSSSaaaannnn SSSSoooosssstttteeeennnneeee MMMMaaaarrrr iiiinnnnaaaaParroco: Sac. Marcello Froiio - Cell. 333/3188856 - E-mail [email protected]

L’INIZIO DI UN NUOVO CAMMINO

19 Ottobre 2008. È una bella serata d’autunno e la comunitàparrocchiale di San Sostene Marina

accoglie, con gioia, l’arrivo del nuovo parroco, don Marcello Froiio, accompagnato danumerosi fedeli della comunità parrocchiale di Amaroni, da lui guidata per quasi tredicianni e da tanti amici di Davoli, suo paese natale, insieme a tante altre persone provenientida diverse comunità parrocchiali vicine. A presentare il nuovo parroco alla comunità èstato Mons. Raffaele Facciolo, Vicario Generale del nostro Arcivescovo, insieme a donGregorio Montillo, Vicario foraneo della Forania di Soverato, e don Giuseppe MegnaVicario Foraneo della Forania di Squillace, nella quale si trova la parrocchia di Amaroni.Anche tanti sacerdoti, amici di don Marcello, hanno voluto essere presenti all’ingresso delnostro parroco. Presenti anche le autorità civili di Amaroni e di San Sostene.

Tutto si svolge in un clima di quiete e di serenità, che è primo segno di accettazioneper quello che si è: uomo, sacerdote, parroco; ma è anche e subito percezione di unacorrente “circolare” che, attraversando tutta l’assemblea si concretizza, come per faresintesi, nella figura gentile di don Marcello, e rende capaci di tendere la mano con fiduciaalle persone che stanno accanto per ri-cominciare un cammino nuovo. Al rito d’insedia-mento, sobrio ed essenziale, partecipava un’assemblea concentrata e attenta, compostada tanti arrivati da Amaroni come per “dare”, e da tantissimi di S. Sostene Marina prontia “ricevere”, cosi da subito, da quel momento particolare, don Marcello è divenuto il“nostro” Parroco, il parroco della Parrocchia Madonna del Rosario.

20 Ottobre 2008. È il giorno dopo. E si riparte. Si ripartecon gesti e modi pacati, con attenzione e

sollecitudine, con stile “semplice e pacificato”, che giorno dopo giorno dà forza edautorevolezza al suo mandato: guida, fratello e padre che cammina assieme alla comunitàtutta e ad ognuno in particolare; che ascolta le inquietudini e le gioie; che serve il fratelloper servire il Dio della vita. Non è un cammino semplice, né facile da percorrere, nonin questo tempo particolare, ma il credo nel Signore Risorto dà certezza che in talecammino non si è mai soli.

Grazie Eccellenza per averci fatto dono di questo suo figlio-sacerdote, che in séunifica l’autorevolezza necessaria per fare “assorbire” il rispetto delle regole, indispensa-bile per crescere nell’equilibrio e nella stabilità; il rispetto della forma, che nella praticaquotidiana diventa sostanza, con la profondità e la ricchezza propria dell’uomo di Dio.

Grazie don Marcello, per avere accettato di “camminare” insieme con la comunità diS. Sostene Marina.

Lia Lentini

INFORMAZIONI PARROCCHIALIORARIO SS. MESSE (INVERNALE)

SS. MESSE FERIALI.

Lunedì ore 8.30Martedì ore 17.00Giovedì ore 17.00 Venerdì ore 8.30Primo Venerdì ore 17.00

SS. MESSE FESTIVESABATO: Ore 17.00

Ore 18.00 CatechesiDOMENICA: Ore 10.00

Ore 17.00

• Adorazione Eucaristica: ogni Primo Venerdìdel mese ore 16.15.

• Recita del S. Rosario: mezz’ora prima dellaCelebrazione della S. Messa.

• Confessioni: prima e dopo la celebrazionedella S. Messa.

• Prove dei canti: ogni sabato alle ore 15.00.• Incontro Catechisti: Primo Venerdì del

mese dopo la S. Messa• Catechismo: sia per la Scuola Elementare sia

per la Scuola Media tutte le domenichedopo la S. Messa.

• Catechesi: per tutta la Comunità ogniSabato alle ore 18.00 (dopo la S. Messa)

• Incontro Spiritualità del MovimentoApostolico: seconda domenica di ogni mese.

• P. S.: Ogni variazione di orario o di giornosarà avvisata.

Con Gesù e Maria sulla via del doloreLa morte di chi vi è caro, lo scoprirsi affetto da un male incurabile, l’ansia prima di undelicato intervento chirurgico, ci spingono, come Gesù nell’orto degli ulivi, a cercareconforto in chi ci ama. Nessuno, però, può demandare ad altri il personale, laceranteconfronto con la cruda realtà...anche se creati ad immagine di Dio e partecipi allaregalità di Cristo, a volte assaggiano impotenti le sferze dei nostri limiti che, impietosi, cibeffeggiano incoronandoci re di burla......l’uomo, non di rado, cade rovinosamente sotto il peso della croce quotidiana di cuiparla il Vangelo. Ma il giogo può divenire dolce e il carico leggero se, guidati dallospirito, ci abbandoniamo, miti ed umili come il Maestro, alla volontà del Padre......l’uomo dei dolori e la sua dolcissima Madre ci insegnano a non rendere male per malea chi ci crocefigge. Siamo chiamati, piuttosto, a benedire, “dire-bene” dei nostri fratellidavanti a Dio. Solo così potremo vincere le sottili tentazioni di colui che vuole divenirel’uomo da Dio, l’uomo dagli altri, l’uomo da sè stesso: il diavolo...

diacono Francesco Ciaccio

PRIMA CONFESSIONE:domenica 19 aprile, ore 18,00

PRIMA COMUNIONE:domenica 31 maggio, ore 11,00

CRESIMA:domenica 28 giugno, ore 19,00

PPPPaaaarrrrllllaaaarrrreeeeccccoooonnnn DDDDiiiiooooSe il chiccodi grano

Signore,ti hanno messo nel sepolcroe hanno rotolato la pietra.Si sono illusi di averti finitoe invece tu stai già respirando per risorgere.

Signore,anche per noi il sepolcro sia come il gremboe come il solco della terra.

Quando ci sembra di essere troppo stanchifacci accorgere che stiamo camminando spediti.

Quando ci sembra di non avere concluso nientefacci scoprireche forse stiamo prendendo tutto.

Quando ci sembra di avere perduto tuttofacci trovare con le mani piene.

Quando crediamo di essere col cuore per terra,fà che ci ritroviamo a cantare gioia.

Perché è dando che si riceve.Perché è morendo che si risorge.

Tonino Lasconi

IIII ssssccccaaaa MMMMaaaarrrr iiiinnnnaaaa S. Michele Arcangelo IIII ssssccccaaaa ssssuuuullll lllloooo IIIIoooonnnniiiioooo S. Nicola Vescovo - SS. Annunziata

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ISCA MARINAChiesa San Michele ArcangeloOrario SS. Messe Martedì - Mercoledì - Giovedì ore 08,00

Lunedì - Venerdì e Sabato ore 17,30Domenica ore 10,00

ISCA SULLO IONIOChiesa San Nicola VescovoOrario SS. Messe ore 16,00Chiesa SS. AnnunziataSabato ore 16,00

PARROCO:P. ANTONIO SOLANO0967.45287

LA PASQUA CAMBIA LA VITALa risurrezione di Gesù coglie tutti di sorpresa: la

Maddalena, Giovanni, Pietro e gli altri apostoli. Eppure Gesùl’aveva detto, che sarebbe risorto. Ma la cosa più inspiegabileagli occhi degli scettici è il loro cambiamento. Pietro, colui cheaveva rinnegato Gesù, trova la forza di sconfiggere la paurae di dare la vita per lui. Ha visto qualcosa di impensabile:Gesù vivo, che ha vinto la morte.

Aprireil cuoreGesù, vero uomo, sof-fre e muore nei giornidella sua passione,ma non si domanda

La parola a DioDopo la morte in croce, Gesùsi ripresenta vivo agli apo-stoli e ai suoi discepoli. Licoglie tutti di sorpresa e li

aiuterà ad avere più fede. «Il giorno dopo,all’inizio del primo giorno della settimana,Maria Maddalena e l’altra Maria andaronoancora a vedere la tomba di Gesù.Improvvisamente vi fu un terremoto, unangelo del Signore scese dal cielo, fecerotolare la grossa pietra e si sedette sopra.Aveva un aspetto splendente come unlampo e una veste candida come la neve. Leguardie ebbero tanta paura di lui checominciarono a tremare e rimasero comemorte. L’angelo parlò e disse alle donne:“Non abbiate paura, voi. So che cercateGesù, quello che hanno crocifisso. Non èqui, perché è risuscitato proprio comeaveva detto. Venite a vedere dove’era il suocorpo. Ora andate, presto! Andate a dire aisuoi discepoli: È risuscitato dai morti e viaspetta in Galilea. Là lo vedrete. Ecco, io viho avvisato”. Le donne partirono subito,spaventate, ma piene di gioia e andarono dicorsa a portare la notizia ai discepoli. Maall’improvviso Gesù venne loro incontro edisse: “Salve”. Allora si avvicinarono a lui,

Sfogliandoil catechismo

«La risurrezione è un evento che superaogni aspettativa, anche la più audace... SeGesù di Nazareth non fosse risorto, nonservirebbe a nulla credere in lui, scommet-tere la vita sulla sua parola.I suoi miracoli, le sue parole di perdono, lasua lotta per la verità e la giustizia, sareb-bero solo fatti del passato. Come il chicco difrumento caduto in terra scompare e marci-sce, per restituire poi una spiga carica dinuovi chicchi, promessa di pane; così è lavita di chiunque fa le sue scelte di Cristo”.

fotografi e telecamere. Di chi possiamofidarci per crederci?

• Che cosa significa cambiare vita, secon-do te? Da dove partiresti per cambiare?

Per cominciare• Che cosa vuol dire real-

mente che Gesù è risorto?• Al momento della resurre-

zione di Gesù non c’erano

abbracciarono i suoi piedi e lo adorarono.Gesù disse: “Non abbiate paura. Andate adire ai miei discepoli di recarsi in Galilea: làmi vedranno”» (Matteo 28,1-10).

«Dio dov’è?», come fanno gli uomini a voltedavanti alla sofferenza: Si affida al Padre, che glirestituisce una vita nuova, in mezzo a noi, in te.

Cari GenitoriIl cristianesimo è fondato sulla risurrezione diGesù. È questa la chiave di volta della storia,che sconfigge ogni paura, compresa quella piùgrande, quella della morte.

Parlare con...Vai a trovare la persona più anziana della tuafamiglia e chiedile quali speranze, l’hannoaccompagnato nel corso della sua vita.

GiochiamoIl gioco del cuscinoDisponetevi in cerchio stando in piedi: Ilcatechista vi darà una frase da completa-re e lancerà un cuscino ad uno di voi. Chiriceverà il cuscino completerà una frase epoi lo rilancerà a qualcun altro: Chi riceveil cuscino deve dire la prima cosa che gliviene in mente, senza pensarci troppo.Durante il gioco le frasi cambieranno.Dopo riflettete sulle sensazioni provate:Quale tua frase e quale frase tra gli altriti ha colpito di più?C’è stato un monento in cui hai desidera-to il cuscino? Perché?C’è stato un momento in cui non avrestivoluto il cuscino? Di cosa avevi paura?

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San Pantaleone SSSSaaaannnnttttaaaa CCCCaaaatttteeeerrrr iiiinnnnaaaa MMMMaaaarrrr iiiinnnnaaaaParroco: Don Saverio Mattei, Tel. 0967/83192,Piazza Giovanni XXIII, Marina di S. Caterina Ionio

Santa Maria Assunta SSSSaaaannnnttttaaaa CCCCaaaatttteeeerrrr iiiinnnnaaaa SSSSuuuuppppeeeerrrr iiiioooorrrreeeeParroco: Don Antonio Scicchitano - Cell. 334.1522228

Orario invernale S. Messe Prefestivi: 17,30 - Festivi e Domenica: 8,30 - 11,00

Ogni Mercoledì dopo la Santa Messa, cenacolo di preghiera con catechesi.Ogni Venerdì, un’ora prima delle celebrazioni, Adorazione Eucaristica con Rosario.

ORARI SETTIMANA SANTADomenica delle Palme ore 10,00 Processione a seguire S. MessaGiovedì Santo ore 18,00 Messa della Cena del Signore

ore 22,00 Adorazione Eucaristica ComunitariaVenerdì Santo ore 16,00 Liturgia della parola e Adorazione della Croce

ore 20,00 Processione con l’Addolorata e Cristo MortoVia Crucis per le vie del paese

Sabato Santo ore 22,00 Inizio veglia pasqualeDomenica di Pasqua ore 11,00 S. messe

ore 17,00 Confronta, a seguire S. Messa

N.B. - Tutti i giorni della Settimana Santa tranne gli orari della funzione ed ilmercoledì pomeriggio, sono dedicati alle confessioni personali.

Dopo Pasqua inizierà la benedizione della Croce, le zone e gli orari saranno affissiin parrocchia.

C’era una volta un ragazzino cheaveva costruito una barca a vela. Ne avevascavato con cura lo scafo nel legno, l’avevasmerigliato con estrema attenzione dipingendo-lo infine con ogni possibile delicatezza - poiaveva ritagliato la vela dalla più candida dellestoffe. Una volta terminato, non vedeva l’ora divarare la sua barchetta e così la portò subito allargo. Trovò uno spiazzo d’erba vicino alla riva e,inginocchiatosi, depose con cautela il piccolovascello sul pelo dell’acqua. Soffiò un pochinonella vela e si mise ad aspettare.

Ma la barca non si muoveva e così ilragazzo soffiò più forte, finché il vento colmò lapiccola vela e la barchetta prese il largo. “Simuove! Si muove!” gridava, battendo le mani esaltando sulla riva del lago. All’improvviso ilragazzo si fermò. Si era reso conto di non averassicurato la barchetta con uno spago. Vide lasua creatura spingersi sempre più lontanosinché non sparì del tutto dalla sua vista.

Il ragazzino era felice e triste nello stessotempo: orgoglioso che la sua barca veleggiassebene, ma triste di averla perduta. Corse a casa inlacrime. Qualche tempo dopo, stava andando a

zonzo in paese quando per caso passò davanti auna bottega che vendeva giocattoli vecchi enuovi. E in vetrina c’era la sua barca. Erain estasi. Corse dentro e disse entusiasta alnegoziante: “quella è la mia barca. La mia.”

L’uomo squadrò il ragazzino e rispose: “Tisbagli. L’ho comprata. Adesso è in vendita”.“Ma è la mia barca!” gridò il piccolo. “L’ho fattaio. L’ho varata e poi l’ho persa. È mia!”“Ti sbagli” ripetè il negoziante. “Se la vuoi tela devi comperare.” “Quanto costa?” chieseil ragazzo. Quando ebbe sentito il prezzo ebbeun tuffo al cuore. Nella sua piccola cassaforte, acasa, c’era soltanto qualche spicciolo. A capochino se ne uscì dal negozio. Ma il ragazzinoera un tipo deciso. Tornato a casa, andò nellasua stanza e contò i suoi averi fino all’ultimamonetina per scoprire quanto denaro gli manca-va per potersi ricomprare la sua preziosa barca.Fece qualche lavoretto e risparmiò: adessoaveva i soldi. Corse di nuovo al negozio, speran-do che la barca fosse ancora lì. Sorrise: eccola inmezzo alla vetrina al solito posto.

Entrò nel negozio, rovesciò le tasche edepose tutto il suo denaro vicino alla cassa.“Voglio comprare la mia barca” esclamò.

Il negoziante prese la barca dalla vetrina ela mise nelle mani del ragazzino, eccitatissimo.Il piccolo strinse la barchetta al petto e corse acasa dicendosi pieno di orgoglio: “ Tu sei lamia barca. La mia! Sei due volte mia! Miaperché ti ho fatto, e mia perché ti horiconquistato!” Immaginate ora di esserequella barchetta: in questo caso, dovete sapereche qualcuno vi ama. È la buona novella cheho per te, fratello mio, è proprio questa: tu seidavvero quella barca! Gesù Cristo è quel ragaz-zino. E la sua croce è il prezzo. Tu sei duevolte il Figlio di Dio. Lo sei in primoluogo perché Lui ti ha creato. E lo seianche perché ti ha riconquistato con lasua Incarnazione e con la sua morte sulcalvario pagando il prezzo più alto purdi ricondurti a casa.

Come si può resistere a un amore cosìgrande? Trova un momento per rinnovare il tuobattesimo e ringraziare il Signore per un donocosì grande!

AMORE A CARO PREZZO

UNA TOMBA APERTA…SPERANZA PER L’UOMO

Ci sono dei giorni felici e dei giorni tristi.Momenti di gioia e di speranza e attimi di buio e di sconforto.“Ma che cosa sto a fare qui?....Ma che senso ha tutto ciò?”Domande tipiche che bussano alla mente e turbano il cuore, soprattutto neimomenti in cui, fermandoci, riflettiamo sul senso della vita o sul perché dellasofferenza, della malattia, della morte…“Che senso ha tutto ciò?”Effettivamente nulla avrebbe un senso se non lo guardassimo con gli occhidella fede e considerando la vita di Gesù.Gesù, uomo come noi…mangia, dorme, cammina, soffre e gioisce.Ad un certo punto,muore, come ogni uomo.Forse peggio, visto che viene torturato, deriso e crocifisso, sotto gli occhi di suamadre e dell’unico discepolo rimastogli vicino.Dopo tre ore di atroce sofferenza, spira.E’ la fine di tutto.Dolore, sconforto e lacrime da parte di chi lo ama.Cosa avrà provato la dolce Mamma in qui terribili momenti?Questo rimarrà per sempre un segreto fra Lei e Dio. Ma ciò che è certo èche non ha vacillato nella fede .Nonostante tutto sembrasse ormai concluso,Lei si è fidata ancora del Suo Signore, è stata fortissima nella fede enell’amore di Dio.Non ha tentennato, non si è ribellata, ma con la Sua Purezza e la Sua Umiltàè rimasta fedele, pur nella sofferenza.E Dio...ha cambiato il corso della Storia!Il terzo giorno è risorto!Il sepolcro aperto di Gesù sconvolge l’Universo!La vita, la morte, la sofferenza...ogni cosa ha un senso adesso!L’uomo brancolava nel buio, ma Gesù con la Sua Gloriosa Resurrezione, si

rivela come unica e vera Luce, ridona significato a tutto ciò cha parevaincomprensibile.Porta una ventata di fresca speranza e una gioiosa novità: la morte non esistepiù, Gesù l’ha vinta perché Lui è la vera Vita!E allora, fratelli, continuiamo a percorrere nella gioia della Sua Resurrezione,il nostro pellegrinaggio su questa Terra, certi che ogni nostra azione, ognisorriso, ogni lacrima, hanno valore agli occhi del nostro Dio che ci amainfinitamente.Viviamo ogni istante con amorevolezza e nella piena responsabilità, sicuri chetutto ha un significato nel progetto di Dio, anche quando noi non riusciamo acoglierlo…fidiamoci di Lui, che ha vinto per tutti noi!….Buona Pasqua a tutti!

GGGGuuuuaaaarrrrddddaaaavvvvaaaallll lllleeee Sant’Agazio Martire

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Parroco: Don Angelo Comito - Via S. Carlo, Tel. 0967.82463PROGRAMMA PARROCCHIALEDAL 27 FEBBRAIO AL 3 APRILE TUTTI I VENERDÌ Ore 18,00 Via Crucis in Chiesa

5 APRILE - DOMENICA DELLE PALMEOre 10,00 P.zza Immacolata benedizione

delle palme e dell’ulivoOre 10,30 Santa Messa

8 APRILE - MERCOLEDÌ SANTOOre 17,30 S. Messa Crismale (Cattedrale di CZ)

9 APRILE - GIOVEDÌ SANTOOre 18,30 S. Messa in “Coena Domini”

Triduo Pasquale Ore 24,00 Visita ai Calvari

10 APRILE - VENERDÌ SANTO Ore 16,00 Celebrazione in “Passione Domini”Ore 18,00 Processione con le “Varette”

11 APRILE - SABATO SANTOOre 22,00 Veglia Pasquale

12 APRILE - DOMNICA DI PASQUAOre 10,00 P.zza Imm. “Cunfrunti”

ProcessioneOre 12,00 S. MessaOre 18,30 S. Messa

MARTEDÌ 28 APRILEINIZIO DELLA NOVENA IN PREPARAZIONEDELLA FESTA DI S. AGAZIO MARTIREOgni sera alle ore 18,00 Rosari, Litanie, S. Messa

LUNEDÌ 4 MAGGIOInizio Triduo di PredicazioneOre 18,30 S. Messa

MERCOLEDÌ 6 MAGGIOOre 18,30 Vespri Solenni, Panegirico, S. MessaOre 21,00 Spettacolo musicale in piazzaOre 22,00 Fuochi pirotecnici

GIOVEDÌ 7 MAGGIO - FESTA DI SANT’AGAZIOOre 10,30 S. MessaOre 18,30 ProcessioneOre 21,00 Spettacolo musicale in piazza

VENERDÌ 8 MAGGIOOre 12,00 Supplica alla Madonna di Pompei

DOMENICA 24 MAGGIO Prima Comunione

“Aspettando la Befana” è il temadel recital che si è svolto nella seratadedicata all’Oratorio ALOS, presso lacasa delle Suore Salesiane Oblate delSacro Cuore di Guardavalle. L’iniziativa,organizzata dalle Suore in collabora-zione con un gruppo di animatori,ha visto come protagonisti i ragazzidell’Oratorio e con l’esibizione dell’ap-plauditissimo duo composto da MariaRosaria Garzaniti e Agazio Martinis,con scenette umoristiche che hannodivertito il numeroso pubblico.

A fine spettacolo, Suor Graziella,dopo aver ringraziato i ragazzi peril loro impegno, ha sottolineato:“Quest’anno le circostanze ci hannoportato a presentare il recital sul Nataleil 6 gennaio, festa dell’Epifania, che pertradizione tutte le feste si porta via, matutto è andato benissimo aspettandoanche l’arrivo della signora Befana!E il messaggio che doveva passare èpassato lo stesso: infatti, i ragazzi cihanno fatto riflettere sulle povertà checi sono nel mondo e, in particolare, sullasofferenza dei bambini che vivono ildramma della guerra che, purtroppo, inquesti giorni è cronaca quotidiana…

E allora che possiamo fare noi? Solola preghiera non è sufficiente, perchéper noi cristiani vivere il Natale vuoldire innanzi tutto vivere da figli di Dio e

“ORATORIO IN FESTA, IN ATTESA DELLA BEFANA”

non soltanto in un tempo limitato che vadal 25 dicembre al 6 gennaio (Tempo diNatale). Per noi il Natale è tutti i giorni,quando sappiamo essere operatori di pacelì dove viviamo: in famiglia, nel lavoro, ascuola, nella società”.

Presenti allo spettacolo oltre al parroco,don Angelo Comito, il sindaco AntonioTedesco e l’assessore Pino Ussia.

Franco Vetrano

GRUPPO DI VOLONTARIATO VINCENZIANO DAVOLI: 1989-2009VENTI ANNI DI PRESENZA SUL TERRITORIO

Il primo verbale del Gruppo inizia così: “Il giorno 24 maggio 1989 alle ore17.30 si è riunito il nascente Gruppo di VolontariatoVincenziano composto da...”

Sono passati quasi 20 anni da quel fatidico momento ed il GVV festeggia quest’anno questo bel traguardo. L‘interessante calendariomurale che è stato stampato e venduto ricorda il cammino del Gruppo durante questi passati venti anni.• Presenza sul territorio.• Progetto Casa Incontro .• Accompagnamento ragazzi della Comunità

Incontro di Chiaravalle.• Progetto anziani con visita a domicilio.• Gite con i ragazzi per vivere momenti di

convivialità..• Progetto per l’inserimento socio-culturale

degli extracomunitari.• Partecipazione a convegni regionali e

formativi.• Mostre di beneficenza.• Progetto corso d’italiano per la comunità

senegalese.Ecc… ecc...Il gruppo è qui a Davoli veramente uno

strumento prezioso per un interventoimmediato in risposta ai bisogni più urgenti; collabora a lungo termine con gli Enti pubblici; propone un’azione di evangelizzazione e dipromozione umana in comunione con i pastori della Chiesa.

Auguriamo di cuore alle Vincenziane che possano pienamente realizzare quello che pregano all’inizio di ogni seduta:”Signore aiutami, perché non passi accanto a nessuno con il volto indifferente, con il cuore chiuso, con il passo affrettato… Liberami daogni egoismo, perché ti possa servire, perché ti possa amare, perché ti possa ascoltare in ogni fratello che mi fai incontrare”.

Gregorio Montillo

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NNNNeeeellll llllaaaa DDDDiiiioooocccceeeessss iiii

DON ANGELO COMITOHA PUBBLICATO UN NUOVO LIBRO.

QUESTA VOLTA IN LINGUA FRANCESE.

“Basta valorizzare bene il tempo che Dio mette a nostra dispo-sizione”: così ci ha risposto don Angelo Comito, quando gli abbiamochiesto come riesce a fare tante cose. Infatti, il nostro Parroco hapubblicato un nuovo libro, e questa volta in lingua francese, su untema importante e delicato riguardante i suoi studi e la sua attivitàculturale come Docente invitato all’Università di Diego-Suarez inMadagascar: “Tirésias Et Abas! Une approche psychanalitique del’antrhopologie sakalava”.

Si tratta di una ricerca antropologica sugli aspetti psicoanaliticidei culti di possessione tra l’Etnia Sakalava del Nord del Madagascar.Tiresia e Abante sono due personaggi della mitologia greca. Tiresia è un indovino cieco di Tebe,che deve le sue capacità divinatore all’incontro con gli dei, mentre Abante era di Argo, invocatoanche dopo la sua morte. L’Autore parte da questi personaggi mitologici per approfondire gli aspettipsicologici e psicoanalitici della società dei Sakalava, in riferimento ai culti tradizionali di possessionee di evocazione dei morti. La bibliografia del testo è vastissima ed in molte lingue straniere.

Cito letteralmente un capoverso dell’Introduzione del libro che don Angelo Comito intitola: “Ilpaese da dove non si riviene mai”. “Ora per me -scrive don Angelo- l’ascesi è la scrittura, mescolataad una visione strategica che non mi fu evidente all’inizio del lavoro, poiché se la prima cosaessenziale sembra certa di comunicare una esperienza importante per me, si tratta, invece, di unireall’essenziale anche l’estetica, perché nulla sia sfigurato né tradito”.

Il libro, pubblicato dalla Casa editrice Kurumuni è commerciabile in Francia, e ci dice don Angeloche sta ormai preparando la seconda edizione, in quanto la prima è già esaurita. Al nostrodottor Comito, le nostre più vive congratulazioni e stima e gli auguriamo di raggiungere sempre piùqualificanti traguardi.

Franco Vetrano

La catena di S. Antonio e… similiSpesso mi si domanda cosa bisogna pensare diquelle lettere e preghiere che bisogna copiaretante volte ed inviare ad altri e che portano inomi dei santi più popolari in Italia S. Antonio,S. Rita, P. Pio ecc.. e quasi sempre promettonofortune o disgrazie.Questa è una moda a livello mondiale. Solouna parola: sono stupidaggini che speculanosu una forma molto primitiva di superstizione!E quanti ci cascano anche qui da noi!Chi crede, sa che la sua vita ed il suo futurosono saldi nelle mani di Dio.

Segno di cattiveria invece e di mala fede è lapiaga delle lettere ed ultimamente delle emailanonime, quando si usano per calunniare,insinuare, distorcere la verità, esprimere istintianimaleschi e parolacce insiti in chi scrive. Amolte persone e famiglie si reca così a voltetanto danno. È una vigliaccheria che si nascon-de per paura di affrontare la realtà. Non restache fare una sola cosa: cestinare tutto. Si puòavere un’opinione diversa su cui lealmenteconfrontarsi. Chi vuol bene o vuole cambiarequalcosa in positivo lo fa a viso aperto e senzapaura. Gesù dice: “la verità vi farà liberi”.

Gregorio Montillo

NNNNeeeellll llllaaaa VVVViiii ccccaaaarrrr iiiiaaaa

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Agenda pastorale2009

a) Ritiro dei Sacerdoti:Davoli Marina ore 9.305 marzo7 maggio4 giugno

b) Consiglio Pastorale Zonale:Davoli Marina ore 18,3021 maggio

c) Corsi di preparazione al matrimonio:-Istituto Maria AusiliatriceSoverato ore 18.30:25 febbraio 20094-11-18-25 marzo1 aprile

d) L’Orizzonte - Gli articoli devono esserein tipografia entro il:• 30 settembre (esce il 15 Ottobre)• 15 Novembre (esce il 1° dicembre)• 31 gennaio (esce il 15 febbraio)• 30 giugno (esce il 15 luglio)

L’indulgenza giubilareIn tutte le chiese parrocchiali si può lucrare a Pasqua l’indulgenza plenaria in occasione dell’anno pao-lino alle solite condizioni: Confessione, Comunione, pregare il Credo, il Padre nostro per il Papa e visi-tare la chiesa parrocchiale. Si ricorda inoltre che è possibile lucrare tale indulgenza anche nella Chiesadei SS. Pietro e Paolo a S. Andrea Sup. o a Torre di Ruggiero nelle nostre vicinanze ed il giorno 29 giu-gno di nuovo in tutte le chiese parrocchiali.

In memoria di Don Antonio PeronaciA Badolato Sup. nell’ambito del Santuario della Madonna della Sanità S. E. Mons. Antonio Ciliberti habenedetto un busto in bronzo dell’Arciprete Don Antonio Peronaci, che la comunità badolatese ha dedi-cato all’amato e temuto pastore.Don Antonio fu parroco di Badolato per diversi decenni, prendendosi cura del bene spirituale e spessis-simo anche materiale dei fuoi fedeli.Promosse l’apertura di una comunità Incontro per ragazzi drogati nel vetusto ed artistico convento diSanta Maria degli Angeli.

Conferenza sull’IslamGiovedì 12 febbraio alle ore 17.30 nella Sala San Francesco in Davoli Marina Don Salvino Cognettiterrà una conferenza su “Islam e Cristianesimo”. Data la presenza di tanti immigrati musulmani nellanostra forania siamo invitati a partecipare a questo interessante incontro di formazione per conosce-re meglio e superare anche pregiudizi ed atteggiamenti che spesso sono causati dall’ignoranza delleconvinzioni e tradizioni dell’altro.

Don Roberto Celia nuovo assistente della sottosezione U.N.I.T.A.L.S.I. di CatanzaroAuguri e buon lavoro a Don Roberto Celia, parroco di Guardavalle Marina per la nomina a Assistentedell’U.N.I.T.A.L.S.I. della sottosezione di Catanzaro. Don Roberto è da anni impegnato specialmentecon i diversamente abili. In Guardavalle Marina sono appena finiti i festeggiamenti per i 25 anni del-l’istituzione della Parrocchia.

Gli incontri dei sacerdoti sono momenti di preghiera,di formazione, di coordinazione e progettazionedel lavoro, nonché occasioni di scambio di esperienze.Non manca la parte conviviale.Qui nella foto il pranzo con i confratelli salesianinelle vicinanze della festa di Don Bosco.

Incontro vocazionale per tutti i ragazziDomenica, 15 marzo alle ore 15.00 nella Parrocchia di DavoliMarina c’è un incontro vocazionale per tutti i ragazzi e leragazze della nostra Forania. In modo particolare sono invita-ti i cresimandi, i chierichetti, i ragazzi di prima comunione.L’incontro sarà guidato dai giovani del Seminario liceale diCatanzaro con il Rettore Don Luciano Palombo.

8 MARZOFESTA DELLA DONNA

NEL MONDO LE DONNEsono il 50% della popolazione

svolgono il 65% del lavororicevono il 10% dei salari

posseggono l’1% della proprietàcostituiscono il 2/3 degli analfabeti

e il 70% dei poveri

Supplemento a Comunità NuovaAnno 19° n. 1

Redattore Responsabile:Don Gregorio MontilloTel. e Fax 0967/576813

Tel. Parrocchia 0967.70136e-mail: [email protected]

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NOTIZIARIO NOTIZIARIO DDDDaaaavvvvoooollll iiii MMMMaaaarrrr iiiinnnnaaaa

LA CENA DEL GIOVEDÌ SANTOÈ una bella tradizione dividere il pane

come segno di fratellanza. Chi offre il panedella cena è pregato di annunciarsi per tempoin Parrocchia così pure chi dopo la funzioneoffre la cena agli apostoli.

Confessioni prima di PasquaSono sempre in tanti ad accostarsi al sacramento della confessione

prima di Pasqua. Questo è un bel segno del far più posto a Dio nellapropria vita. Martedì Santo alle ore 20,30 saremo in chiesa diversisarcerdoti per le confessioni. Fino a tardi c’è così la possibilità di accostarsial sacramento anche per quelli che lavorano.

Il Padre Predicatore ed il Parroco saranno a vostra disposizione durantetutta la Settimana Santa negli orari previsti.

I mercoledì di maggioLa Santa Messa nei quartieri e la proces-sione con la statua della Madonna neimercoledì di maggio sarà nei seguentiquartieri:- 6 maggio: Votarelle- 13 maggio: Piani di Bella- 20 maggio: Marincola (Fam. Belviso)- 27 maggio: Forzà - Stradone - Gurna- 31 maggio: S. Tecla con processione

in chiesa per la chiusura del mese.

S. MESSA CON UNZIONEDEGLI INFERMI

Lunedì Santo ore 9,30 verràcelebrata una Santa Messa durantela quale viene amministrato ilSacramento dell’unzione degli infermia chi si sente debole, ammalato, solo,depresso, bisognoso della forza diquesto sacramento.

FESTA DEL PERDONOPer i bambini di 4a classe che siaccostano per la prima volta allaConfessione, la Festa del Perdonosarà DOMENICA 22 MARZO (classiCertosa-Tigani) e DOMENICA 29MARZO (classe di Daniela) 2009.

PROGRAMMAORE 11.15Ritrovo di tutti i ragazzi in Sala SanFrancesco. I ragazzi porteranno il pran-zo a sacco.- Momento di preparazione.- Confessione dei ragazzi.- S. Messa con i genitori.- Piccolo rinfresco.

2° incontro di preparazione con i genitori è GIOVEDÌ 12 MARZO ORE 17,30.

Durante il mese di maggio continuiamo anche quest’anno nella nostra parrocchia con la Peregrinatio Mariae e precisamente in ViaBerlinguer scendendo a destra.

In preparazione passeranno due signore della comunità per coordinare tutto.Casa per casa, iniziando dal 1° maggio, alle ore 20,00 la Madonnina passerà alla famiglia più vicina, che si sarà annunciata. Durante

la giornata le famiglie della zona e della comunità che vogliono, possono passare per quella casa per pregare insieme. Alle 19,30 poi c’èil Santo Rosario insieme e si passa quindi alla prossima famiglia.

IIIILLLL MMMMEEEESSSSEEEE DDDDIIII MMMMAAAAGGGGGGGGIIIIOOOO NNNNEEEELLLLLLLLEEEE FFFFAAAAMMMMIIIIGGGGLLLLIIIIEEEE

Ogni venerdi vengono puliti la chiesaed i locali parrocchiali. In alcuni periodidell’anno c’è bisogno di un maggioreaiuto perché alcuni sono più impegnati.

Allora vieni anche tu a darci unamano nelle pulizie della chiesa, dellesale e della casa parrocchiale.

Generalmente è solo un’ora di lavoroogni venerdì dalle 14.30 alle 15.30.

DAI UN’ORA ALLA TUA PARROCCHIA!Sono sempre pochi i catechisti. Ci

sono anche bambini diversamente abiliche hanno bisogno di una persona soloper loro.

Nel volontariato in parrocchia nondevi metterti una divisa, magari aspet-tando che succeda qualcosa, qui bisognaimpegnarsi dal primo momento. Alloravieni ad aiutare.

CHI VUOL FAREL’APOSTOLO?

Chi vuol fare l’Apostoloil Giovedì Santo si annuncidal parroco. Vale l’ordined’iscrizione.

IIII MMMM MMMM AAAA GGGG IIII NNNN IIII DDDD II CC OO MM UU NN II TT ÀÀ

Sempre toccanti le manifestazionie le rappresentazioni natalizie dei bambinidell’ACR e dei loro animatori.Bella la gita sulla neve.

I 100 anni di Mastro Gerardo Pileci.Un folto gruppo di partecipanti, di famiglia-ri e i rappresentanti dell’Amministrazionecomunale con il Sindaco hanno partecipatoalla sentita Santa Messa di ringraziamento,animata dalla nuora del festeggiato insiemead altri musicisti. Mastro Gerardo ha regala-to alla Parrocchia un’immagine scolpita nellegno di Padre Pio ed ha con commozioneringraziato tutti i presenti. Il Sindaco gliha consegnato poi una targa ricordo. NellaSala San Francesco il centenario è statofesteggiato con torta e champagne e diversibrindisi di augurio. Ad multos annos.

Le immagini di comunità ci regalano unflash su comuni attività ed incontri che cihanno impegnato nella loro preparazionee nello svolgimento. Momenti belli…Supererebbe però lo spazio di questogiornale un dettagliato resoconto.

Il Coro dei Bambini e il corpo di danza al Concerto“Il Natale insieme” che anche quest’annoha visto la presenza di molti partecipanti.

DD IIII CCCC OOOO MMMM UUUU NNNN IIII TTTT ÀÀÀÀLe ragazze frequentano diligentementeil corso di chitarra, mentre i ministrantinon rinunciano alle loro tradizionali pizze.

Un originale Concerto di Capodannoha rallegrato la serata del 3 gennaio

con musiche per clarinetto, violoncello,pianoforte, chitarra. Grazie

Natale con gli anziani:incontro di “vecchie conoscenze”e di nuove generazioni.

DDDDaaaavvvvoooollll iiii MMMMaaaarrrr iiiinnnnaaaaCineforum parrocchiale

La visione del film su San Paolo ha entusia-smato i moltissimi partecipanti, che hannorichiesto la possibilità di ripetere la bellaesperienza. Nella quaresima abbiamoprevisto percio’ per tutti la proiezione delfilm: “7 Km da Gerusalemme”in due serate 26 e 27 marzo ore 19.30

19 MARZOFESTA DEL PAPÀ:

AUGURIC.S.I.: Vieni a camminare!

Proseguono con regolarità le attivitàdel nostro Centro Sportivo Italiano almenoper quelle discipline che le strutture ci per-mettono di svolgere.

Si attende con ansia soprattutto daparte dei ragazzi di poter giocare al calcio ecalcetto.

Ricordiamo che il CSI parrocchiale vuoleoffrire a tutti la possibilità di stare insiemee di praticare movimento, sport senza scopilucrativi o di competizione.

Intanto coloro che vogliono andare acamminare insieme per far un po’ di movi-mento possono rivolgersi telefonicamenteal Signor Enzo Tassone, oppure iscriversi inparrocchia.Anche il parroco cercherà di nonmancare.

Commissione Festa San Roberto 2009La Chiesa rende lode al Signore ogni giorno per la fede e la vita esemplare dei suoi santi

e li onora come maestri di santità e di spiritualità invitandoci ad imitarli nella vita conla riflessione, la preghiera, le opere di carità. Per fare questo non ha bisogno di sfarzosifesteggiamenti esteriori né di organizzare intrattenimenti civili. Ne potrebbe fare pure ameno. La festa religiosa non necessita neanche di finanziamenti e di una preparazione alungo termine.

La festa con un programma civile è invece un qualcosa “in più” che viene aggiuntoalla ricorrenza religiosa ed è legata alla ricerca di finanziamenti, a trattative, a decisioni suspettacoli e simili. Ciò è diventato per molti negli ultimi decenni l’aspetto principale edallora c’è bisogno di persone che a tempo si trovano per progettare, discutere, contrattareecc… Il difficile certo non sta nell’alzare la cornetta del telefono e contrattare questo o quelgrande cantante famoso o altri che vendono spettacoli, luminarie e fuochi d’artificio. Chi hafatto l’esperienza sa che il difficile sta nel trovare i finanziamenti.

Chi ha interesse, gioia ed iniziativa per partecipare all’organizzazione ed al finanzia-mento della festa stessa si annunci entro Pasqua presso il parroco.

Bisogna naturalmente munirsi di una buona dose di coraggio e di spirito di sopporta-zione per superare le difficoltà interne (diversità di opinioni) e per affrontare leimmancabili critiche dei soliti disfattisti di turno, che hanno da ridire su tutto ma non fannoniente. Ma si sa: parlare è facile quando non costa niente!

PREGHIERA GIOVANEOgni ultimo martedì del mese ore 20.30 citroviamo in chiesa per una riflessione ed unapreghiera spontanea animata dai lettori che sirivolge specialmente ai giovani ed alle giovanifamiglie. Il tutto si svolge in forma spontaneain un’atmosfera personale ed intima. Se haiinteresse non mancare. La prima volta è il 24febbraio (nonostante carnevale!).

Bella la festa dei gruppiIntorno a 150 persone hanno preso parte alla festa dei gruppi nel centro

parrocchiale. Specialità culinarie, amicizia, canti ecc hanno caratterizzato la serata in cuii gruppi hanno ricordato le feste d’inizio febbraio: l’anniversario della dedicazionedella chiesa, il giorno dell’inizio del suo servizio pastorale a Davoli ed il compleanno diDon Gregorio, che ha ringraziato tutti i gruppi per il prezioso lavoro di volontariato chefanno in parrocchia e che costituiscono la rete portante della comunità. Al parroco èstata regalata una bella casula verde.

Missione popolare rimandataA causa di una seria malattia di un

familiare di uno dei Padri Cappuccini diChiaravalle, che avrebbe avuto un ruolocentrale nello svolgimento della Missioneprevista per l’ultima settimana di febbraioe l’inizio di marzo a Davoli Marina,abbiamo dovuto spostare il tutto in data dadeterminare.

Mi viene da pensare quanto pochisiamo i sacerdoti! Anche se ne manca uno:le conseguenze ricadono su tutti. Spessocon troppa faciloneria e superficialità nonascoltiamo la parola dei ministri di Dio enon assecondiamo la loro opera pastorale.Mi vengono in mente le parole del profetaAmos (8,11): “Ecco viene il tempo -dice ilSignore Dio- e manderò nella terra unafame, non fame di pane, non sete di acqua,ma di ascoltare la parola del Signore”.