Giornalismo partecipativo - abstract tesi di laurea triennale aa. 2007/2010

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Abstract Tesi di Laurea di Anita Berni Corso: Comunicazione giornalistica Relatore: prof. Mauro Sarti Titolo: Frontiere digitali: strumenti e piattaforme di giornalismo partecipativo. Da almeno quindici anni sta accadendo qualcosa nella nostra cultura che sfugge in modo sistematico alle cronache giornalistiche e all’attenzione dei gruppi dirigenti: si tratta dell’evoluzione della società digitale, che impara a comunicare, a condividere cultura, a trasmettere informazioni e conoscenze. Insieme a quel fenomeno etichettato come web 2.0 prende forma il giornalismo partecipativo, un’esperienza che stimola i cittadini a dare voce alle proprie idee, alle proprie opinioni e alle proprie istanze. Questa tesi mira a descrivere quei caratteri innovativi che emergono dallo studio delle nuove pratiche di citizen journalism. La trattazione è divisa in tre capitoli e pone l’accento sia sui modelli sociali promossi da tale pratica giornalistica amatoriale che sui caratteri tecnologici propri dei nuovi canali multimediali. Nel primo capitolo vengono evidenziati i cambiamenti del cosiddetto Web sociale e la rivoluzione da esso attuata sul mondo dell’informazione giornalistica. Il Web è infatti un contenitore potenzialmente neutro che viene ammaestrato da una intelligenza collettiva derivante dalla somma delle conoscenze di ogni soggettività che vi abita dentro; l’individuo, assumendo quindi dimensione centrale nell’ecosistema “internettiano”, può trasformarsi in un nodo attivo della Rete, capace di generare nuove relazioni sociali basate sulle conoscenze che condivide. Il secondo capitolo prende in considerazione gli strumenti utili a definire un canale che non è verticale ma orizzontale e che declina la maggior parte delle informazioni al pubblico dominio. Solo cogliendo le caratteristiche della Rete, degli ambienti comunicativi democratici e open source caratterizzati dal “fai da te” di gerarchie informative e da una progressiva ridefinizione dei processi di comunicazione e di scambio culturale, può essere compreso il processo di negoziazione giornalistica. Infine nell’ultimo capitolo vengono accostate quattro piattaforme on-line di citizen journalism (Current TV, Youreporter.it, Agoravox e Global Voices) molto diverse tra loro per organizzazione, grado di partecipazione, strutturazione di contenuti e modello economico ma accumunate dalla necessità di integrare la notizia fruibile on-line con le voci di coloro che documentano, approfondiscono e che dialogano con quanti si adoperano ad accertare i fatti. Oggi ci troviamo di fronte ad una fase di ripensamento dell’industria delle notizie: il successo delle sempre più numerose esperienze che si assumono la responsabilità di diffondere un’informazione collaborativa che resta vicina alle persone, che nasce dal basso e si propaga in modo viscerale in Rete, stimola indubbiamente il giornalismo a “ricordare” quei principi cardine che ne determinano il buon funzionamento.

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Abstract Tesi di Laurea di Anita Berni

Corso: Comunicazione giornalistica

Relatore: prof. Mauro Sarti

Titolo: Frontiere digitali: strumenti e piattaforme di giornalismo partecipativo.

Da almeno quindici anni sta accadendo qualcosa nella nostra cultura che sfugge in modo sistematico alle

cronache giornalistiche e all’attenzione dei gruppi dirigenti: si tratta dell’evoluzione della società digitale,

che impara a comunicare, a condividere cultura, a trasmettere informazioni e conoscenze. Insieme a quel

fenomeno etichettato come web 2.0 prende forma il giornalismo partecipativo, un’esperienza che stimola i

cittadini a dare voce alle proprie idee, alle proprie opinioni e alle proprie istanze. Questa tesi mira a

descrivere quei caratteri innovativi che emergono dallo studio delle nuove pratiche di citizen journalism. La

trattazione è divisa in tre capitoli e pone l’accento sia sui modelli sociali promossi da tale pratica

giornalistica amatoriale che sui caratteri tecnologici propri dei nuovi canali multimediali.

Nel primo capitolo vengono evidenziati i cambiamenti del cosiddetto Web sociale e la rivoluzione da

esso attuata sul mondo dell’informazione giornalistica. Il Web è infatti un contenitore potenzialmente neutro

che viene ammaestrato da una intelligenza collettiva derivante dalla somma delle conoscenze di ogni

soggettività che vi abita dentro; l’individuo, assumendo quindi dimensione centrale nell’ecosistema

“internettiano”, può trasformarsi in un nodo attivo della Rete, capace di generare nuove relazioni sociali

basate sulle conoscenze che condivide.

Il secondo capitolo prende in considerazione gli strumenti utili a definire un canale che non è

verticale ma orizzontale e che declina la maggior parte delle informazioni al pubblico dominio. Solo

cogliendo le caratteristiche della Rete, degli ambienti comunicativi democratici e open source caratterizzati

dal “fai da te” di gerarchie informative e da una progressiva ridefinizione dei processi di comunicazione e di

scambio culturale, può essere compreso il processo di negoziazione giornalistica.

Infine nell’ultimo capitolo vengono accostate quattro piattaforme on-line di citizen journalism

(Current TV, Youreporter.it, Agoravox e Global Voices) molto diverse tra loro per organizzazione, grado di

partecipazione, strutturazione di contenuti e modello economico ma accumunate dalla necessità di integrare

la notizia fruibile on-line con le voci di coloro che documentano, approfondiscono e che dialogano con

quanti si adoperano ad accertare i fatti.

Oggi ci troviamo di fronte ad una fase di ripensamento dell’industria delle notizie: il successo delle

sempre più numerose esperienze che si assumono la responsabilità di diffondere un’informazione

collaborativa che resta vicina alle persone, che nasce dal basso e si propaga in modo viscerale in Rete,

stimola indubbiamente il giornalismo a “ricordare” quei principi cardine che ne determinano il buon

funzionamento.

Anita Berni
Università di Bologna - Alma Mater StudiorumFacoltà di Lettere e Filosofia - Dipartimento di Scienze della Comunicazione