giornalino del 3° CIrcolo di Rieti

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20 Caro Dario ti vogliamo bene.sei tanto intelligente e sei un amico. Dario classe II. Sei molto speciale e simpatica. Spero saremo sempre amiche. La tua amica Eleonora. Cara Greta ti voglio bene perché quando è venuta Simona ha rotto la nostra amicizia. Ti voglio un mondo di bene, la tua amica Ginevra. A scuola ho tanti amichetti con cui giocare, io voglio tanto bene alla maestra Pina perché è tanto buona e bella. Beatrice Rossi classe II. Io voglio tanto bene ad Antonello, Dario, Filippo e Braian. Tommaso classe II. Cara Greta ti voglio un universo di bene perchè tu sei la mia migliore amica e in prima media io cambierò subito scuola e verrò da te. Ciao amica mia. Marta. Classe IV Cara Marta sei la mia migliore amica. Se tu non vuoi essere la mia amica, come mi hai detto al parco, mi si spezza il cuore e piangerò tutti i giorni, pensando a quando eravamo amiche e a tutte le cose che abbiamo fatto insieme. Bacioni la tua amica del cuore Greta. Classe IV Sei molto simpatica con me e con tutti gli altri. T.V.B. A Marta da Eleonora. Classe IV Io voglio tanto bene a Filippo, Ermanno e Paolo. Antonello. Classe II. Mi piace andare a scuola perché le mie maestre sono buonissime e gli voglio tanto bene. I miei amici sono molto importanti per me e io gioco sempre con loro. Emel. Classe II Io voglio tanto bene a Deborah, è poco che siamo amiche però è speciale per me. Un’amica come lei non l’ho mai avuta. Per Deborah da Agnese. Classe IV Io voglio tanto bene alla mia mamma perché è la più buona e la più bella del mondo, anzi dell’universo. Agnese. Classe IV Cara famiglia vi voglio tanto bene, siete i migliori e siete sempre nel mio cuore. Con affetto e tanto amore, Luciana Raffaella. Classe IV In questa scuola faccio sempre dei bellissimi lavoretti. A me piace venire a scuola perché ho una maestra bravissima e degli amici speciali. Anna . Classe II. Io voglio bene ai miei compagni e mi piace andare a scuola. Ermanno. Classe II Cara Cavilla sei la migliore amica che una persona possa deside- rare, ti voglio bene, con affetto Luciana Raffaella. Classe IV. Voglio tanto bene alla maestra Pina e spero che rimanga lei in terza perché le voglio tanto bene. Sofia. Classe II. Io voglio tanto bene ai miei compagni, ma soprattutto a Antonel- lo. Paolo. Classe II. Cara Sara non ho mai trovato un’amica come te, ti voglio tanto bene e sei simpaticissima, spero che resteremo sempre amiche! Sei unica al mondo. Anonimo Vazia Voglio tanto bene ad Antonello e spero che rimarremo sempre amici. Filippo. Classe II. A me piacciono tutte le maestre che ho. Elisa. Classe II A me piace la scuola perché imparo tante cose. Alice. Classe II A me piace questa scuola. È speciale, perché ho tanti amici e delle maestre buone. Braian. Classe II La mia maestra è molto buona, ma qualche volta si arrabbia perché noi facciamo i cattivi. Tommaso. Classe II. Daniele sei un ottimo amico. Adriano. Classe II Cara Eleonora sei simpaticissima, anche se non stiamo sempre insieme. Sei unica al mondo e sei speciali. T.V:B: anonimo Vazia A me piace andare a scuola e voglio ben alle maestre. Ermanno. Classe II Patacchiola sei il mio migliore amico. Adriano. Classe IV Ti voglio così come sei, gentile e premurosa. Spero di non litigare mai con te. Da Eleonora per Sara. Classe IV Mi piace andare a scuola perché mi trovo bene e voglio tanto bene alle maestre e ai miei compagni. Adriana. Classe II. Marco sei un ottimo amico. Adriano. Classe IV. Cara Luciana sei una vera amica e spero che rimarremmo sempre unite. Sei speciale. Camilla. Classe IV. In questa scuola mi trovo benissimo perché ho delle maestre brave e dei buoni amici. Con i miei amici e la mia maestra faccio sempre dei bellissimi lavoretti. Benedetta. Classe II I miei amici sono bravi e intelligenti e le maestre sono importanti per me. Daria. Classe II. Tiziano spero alle medie ci rivedremo e che quando saremo grandi uscire- mo insieme. Anonimo . Classe IV Caro Emanuele ti voglio tanto bene, sei bravo in matematica e sei molto silenzioso. Anonimo. Classe II. Io ho tantissimi amici e una super maestra che si chiama Pina. Antonello. Classe II. Caro LucaAlessio non ho mai trovato un amico bravo, motociclista, profes- sionista come te. Ti voglio bene. Mi raccomando, sempre prudente. Ales- sandro f. classe IV Io voglio un mondo di beneee a mia sorella. Vanessa. Classe IIIB. Il mio migliore amico è Roberto. Andrea D’amico. Classe IIIB. Io voglio bene a tutti e voglio che tutto il mondo sia felice. Ayyoub El Youbi. Classe IIIB. La mia migliore amica si chiama Vanessa e io le voglio tanto, tanto, tanto bene. Leydy. Classe IIIB. Siete la scuola migliore del mondo. Anonimo. Le mie amiche del cuore sono Jessica, Ilaria, Vanessa e Leyydy. Giulia. Classe IIIB. Ciao io son Michele Angelucci della IIIB fuori dalla scuola il mio migliore amico è Luca. La mia classe è molto vivace. Tra 17 bambini Emiliano è il mio migliore amico. Michele. Classe IIIB. La mia maestra è buona. Andrea D’Amico. Classe IIIB. La mia classe è tranquilla. Andrea D’Amico. Classe IIIB. Il mio migliore amico è Robert, ed è molto educato. Samuele Gunnella. Classe IIIB. I miei migliori amici sono Andre e Samuele. Alex Robert. Classe IIIB Vorrei che le guerre finissero per sempre, che il cuore delle persone si sciogliesse e che fossimo tutti più buoni. Ilaria Bucci. Classe IIIB. Il mio migliore amico è Michele. Emiliano Cavallari. Classe IIIB. Io vorrei un mondo di pace e pieno di amicizia. Francesca. Classe IIIB. Il mio migliore amico è Luca, è intelligente, bravo e anche bello. Alessan- dro Bercaru. Classe IIIB. Io voglio tanto tanto bene alla mia amica Giulia. Jessica Losenzo. Classe IIIB. Sono felicissima perché noi alunni delle classi quinte del 3° Circolo Didatti- co di Rieti saremo i primi ad inaugurare la nascente scuola Media. Spero che voi siate dalla mia parte e mi auguro di ritrovarci tutti insieme per il prossimo anno scolastico! Auguri al “Nascente Istituto Comprensivo!”. Giorgia F. classe V B Il progetto “frutta nelle scuole” è molto bello e ci aiuta ad imparare come si mangia correttamente…personalmente dico che a me è piaciuto molto e se potessi continuarlo nella scuola media sarei molto contenta!!! Elisa Giovan- nelli. Classe VB. 1 Basta rinuncia- re a un pizzico di diffidenza e lasciarsi andare ai ritmi di un mondo, che per quanto lontano, si fa sempre più vicino: gra- zie alla lettu- ra,all’arte, alla musica, allo sport,alla dan- za. Pertanto, ricevere e sa- per interpretare correttamente un messaggio elaborato me- diante l’associazione di più codici significa di- sporre di più chiavi di let- tura e di conseguen- za, maggiori possibilità di comprensio- ne, oltre che saper utilizza- re competen- ze diversifi- cate. PER POTER CRESCERE INSIEME... TANTE ANIME … UN UNICO OBIETTIVO: L’ACCOGLIENZA La scuola deve oggi affrontare il tema del- le relazioni , dell’incontro con gli altri e del- la gestione delle differen- ze: differenze diventate oggi ingre- diente innegabile della nostra vita quotidiana, in quanto chi viene da lontano porta con sé la propria lingua, la pro- pria religione, la pro- pria cultura … il pro- prio “io. VOLUME 1, NUMERO 1 VOLUME 1, NUMERO 1 VOLUME 1, NUMERO 1 VOLUME 1, NUMERO 1 Copertina Pag. 1 Natale è... Pag. 2 Il Presepe vince il primo premio Pag. 3 Caratteristi- che,tematiche e tradizioni Pag. 4 Natale di solida- rietà Pag. 5 Tradizioni a con- fronto Pag. 6 L’autunno … e un Natale speciale Pag. 7 Esperienze vissute Pag. 8 Amare la natura Pag. 9 Noi … bravi pitto- ri Pag. 10 Un viaggio nel passato Pag. 11 La musica in clas- se Pag. 12 Amiamo un mon- do verde Pag. 13 Le nostre attività Pag. 14 Musica e frutta a scuola Pag. 15 Il nostro territorio Pag. 16 Lo sport Pag. 17 Da Vazia … le nostre storie Pag.18 Tematiche Tradizioni Solidarietà Notizie di rilievo: Natura Musica Sport DATA 1° DATA 1° DATA 1° DATA 1° QUADRIMESTRE QUADRIMESTRE QUADRIMESTRE QUADRIMESTRE Da Piazza Teve- re … piccoli poeti Pag. 19 Messaggeria Pag.20 Sommario:

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giornalino n. 1 dell'anno scolastico 2011-2012

Transcript of giornalino del 3° CIrcolo di Rieti

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Caro Dario ti vogliamo bene.sei tanto intelligente e sei un amico. Dario classe II. Sei molto speciale e simpatica. Spero saremo sempre amiche. La tua amica Eleonora. Cara Greta ti voglio bene perché quando è venuta Simona ha rotto la nostra amicizia. Ti voglio un mondo di bene, la tua amica Ginevra. A scuola ho tanti amichetti con cui giocare, io voglio tanto bene alla maestra Pina perché è tanto buona e bella. Beatrice Rossi classe II. Io voglio tanto bene ad Antonello, Dario, Filippo e Braian. Tommaso classe II. Cara Greta ti voglio un universo di bene perchè tu sei la mia migliore amica e in prima media io cambierò subito scuola e verrò da te. Ciao amica mia. Marta. Classe IV Cara Marta sei la mia migliore amica. Se tu non vuoi essere la mia amica, come mi hai detto al parco, mi si spezza il cuore e piangerò tutti i giorni, pensando a quando eravamo amiche e a tutte le cose che abbiamo fatto insieme. Bacioni la tua amica del cuore Greta. Classe IV Sei molto simpatica con me e con tutti gli altri. T.V.B. A Marta da Eleonora. Classe IV Io voglio tanto bene a Filippo, Ermanno e Paolo. Antonello. Classe II. Mi piace andare a scuola perché le mie maestre sono buonissime e gli voglio tanto bene. I miei amici sono molto importanti per me e io gioco sempre con loro. Emel. Classe II Io voglio tanto bene a Deborah, è poco che siamo amiche però è speciale per me. Un’amica come lei non l’ho mai avuta. Per Deborah da Agnese. Classe IV Io voglio tanto bene alla mia mamma perché è la più buona e la più bella del mondo, anzi dell’universo. Agnese. Classe IV Cara famiglia vi voglio tanto bene, siete i migliori e siete sempre nel mio cuore. Con affetto e tanto amore, Luciana Raffaella. Classe IV In questa scuola faccio sempre dei bellissimi lavoretti. A me piace venire a scuola perché ho una maestra bravissima e degli amici speciali. Anna . Classe II. Io voglio bene ai miei compagni e mi piace andare a scuola. Ermanno. Classe II Cara Cavilla sei la migliore amica che una persona possa deside-rare, ti voglio bene, con affetto Luciana Raffaella. Classe IV. Voglio tanto bene alla maestra Pina e spero che rimanga lei in terza perché le voglio tanto bene. Sofia. Classe II. Io voglio tanto bene ai miei compagni, ma soprattutto a Antonel-lo. Paolo. Classe II. Cara Sara non ho mai trovato un’amica come te, ti voglio tanto bene e sei simpaticissima, spero che resteremo sempre amiche! Sei unica al mondo. Anonimo Vazia Voglio tanto bene ad Antonello e spero che rimarremo sempre amici. Filippo. Classe II. A me piacciono tutte le maestre che ho. Elisa. Classe II A me piace la scuola perché imparo tante cose. Alice. Classe II A me piace questa scuola. È speciale, perché ho tanti amici e delle maestre buone. Braian. Classe II La mia maestra è molto buona, ma qualche volta si arrabbia perché noi facciamo i cattivi. Tommaso. Classe II. Daniele sei un ottimo amico. Adriano. Classe II Cara Eleonora sei simpaticissima, anche se non stiamo sempre insieme. Sei unica al mondo e sei speciali. T.V:B: anonimo Vazia A me piace andare a scuola e voglio ben alle maestre. Ermanno. Classe II

Patacchiola sei il mio migliore amico. Adriano. Classe IV Ti voglio così come sei, gentile e premurosa. Spero di non litigare mai con te. Da Eleonora per Sara. Classe IV Mi piace andare a scuola perché mi trovo bene e voglio tanto bene alle maestre e ai miei compagni. Adriana. Classe II. Marco sei un ottimo amico. Adriano. Classe IV. Cara Luciana sei una vera amica e spero che rimarremmo sempre unite. Sei speciale. Camilla. Classe IV. In questa scuola mi trovo benissimo perché ho delle maestre brave e dei buoni amici. Con i miei amici e la mia maestra faccio sempre dei bellissimi lavoretti. Benedetta. Classe II I miei amici sono bravi e intelligenti e le maestre sono importanti per me. Daria. Classe II. Tiziano spero alle medie ci rivedremo e che quando saremo grandi uscire-mo insieme. Anonimo . Classe IV Caro Emanuele ti voglio tanto bene, sei bravo in matematica e sei molto silenzioso. Anonimo. Classe II. Io ho tantissimi amici e una super maestra che si chiama Pina. Antonello. Classe II. Caro LucaAlessio non ho mai trovato un amico bravo, motociclista, profes-sionista come te. Ti voglio bene. Mi raccomando, sempre prudente. Ales-sandro f. classe IV Io voglio un mondo di beneee a mia sorella. Vanessa. Classe IIIB. Il mio migliore amico è Roberto. Andrea D’amico. Classe IIIB. Io voglio bene a tutti e voglio che tutto il mondo sia felice. Ayyoub El Youbi. Classe IIIB. La mia migliore amica si chiama Vanessa e io le voglio tanto, tanto, tanto bene. Leydy. Classe IIIB. Siete la scuola migliore del mondo. Anonimo. Le mie amiche del cuore sono Jessica, Ilaria, Vanessa e Leyydy. Giulia. Classe IIIB. Ciao io son Michele Angelucci della IIIB fuori dalla scuola il mio migliore amico è Luca. La mia classe è molto vivace. Tra 17 bambini Emiliano è il mio migliore amico. Michele. Classe IIIB. La mia maestra è buona. Andrea D’Amico. Classe IIIB. La mia classe è tranquilla. Andrea D’Amico. Classe IIIB. Il mio migliore amico è Robert, ed è molto educato. Samuele Gunnella. Classe IIIB. I miei migliori amici sono Andre e Samuele. Alex Robert. Classe IIIB Vorrei che le guerre finissero per sempre, che il cuore delle persone si sciogliesse e che fossimo tutti più buoni. Ilaria Bucci. Classe IIIB. Il mio migliore amico è Michele. Emiliano Cavallari. Classe IIIB. Io vorrei un mondo di pace e pieno di amicizia. Francesca. Classe IIIB. Il mio migliore amico è Luca, è intelligente, bravo e anche bello. Alessan-dro Bercaru. Classe IIIB. Io voglio tanto tanto bene alla mia amica Giulia. Jessica Losenzo. Classe IIIB. Sono felicissima perché noi alunni delle classi quinte del 3° Circolo Didatti-co di Rieti saremo i primi ad inaugurare la nascente scuola Media. Spero che voi siate dalla mia parte e mi auguro di ritrovarci tutti insieme per il prossimo anno scolastico! Auguri al “Nascente Istituto Comprensivo!”. Giorgia F. classe V B Il progetto “frutta nelle scuole” è molto bello e ci aiuta ad imparare come si mangia correttamente…personalmente dico che a me è piaciuto molto e se potessi continuarlo nella scuola media sarei molto contenta!!! Elisa Giovan-nelli. Classe VB.

1

Basta rinuncia-re a un pizzico di diffidenza e lasciarsi andare ai ritmi di un mondo, che per quanto lontano, si fa sempre più vicino: gra-zie alla lettu-ra,all’arte, alla musica, allo sport,alla dan-za. Pertanto, ricevere e sa-per interpretare correttamente un messaggio elaborato me-

diante l’associazione di più codici significa di-sporre di più chiavi di let-tura e di conseguen-za, maggiori possibilità di comprensio-ne, oltre che saper utilizza-re competen-ze diversifi-cate.

PER POTER CRESCERE INSIEME. . .

TANTE ANIME … UN UNICO OBIETT IVO: L’ACCOGLIENZA

La scuola deve oggi affrontare il t e m a d e l -le relazioni , dell’incontro con gli altri e del-la gestione delle d i f f e r e n -ze: differenze

diventate oggi ingre-diente innegabile della nostra vita quotidiana, in quanto chi viene da lontano porta con sé la propria lingua, la pro-pria religione, la pro-pria cultura … il pro-prio “io.

VOLUME 1 , NUMERO 1VOLUME 1 , NUMERO 1VOLUME 1 , NUMERO 1VOLUME 1 , NUMERO 1

Copertina Pag. 1

Natale è... Pag. 2

Il Presepe vince il primo premio

Pag. 3

Caratteristi-che,tematiche e tradizioni

Pag. 4

Natale di solida-rietà

Pag. 5

Tradizioni a con-fronto

Pag. 6

L’autunno … e un Natale speciale

Pag. 7

Esperienze vissute Pag. 8

Amare la natura Pag. 9

Noi … bravi pitto-ri

Pag. 10

Un viaggio nel passato

Pag. 11

La musica in clas-se

Pag. 12

Amiamo un mon-do verde

Pag. 13

Le nostre attività Pag. 14

Musica e frutta a scuola

Pag. 15

Il nostro territorio Pag. 16

Lo sport Pag. 17

Da Vazia … le nostre storie

Pag.18

• Tematiche • Tradizioni • Solidarietà

Notizie di rilievo:

• Natura • Musica • Sport

DATA 1° DATA 1° DATA 1° DATA 1° QUADRIMESTREQUADRIMESTREQUADRIMESTREQUADRIMESTRE

Da Piazza Teve-re … piccoli poeti

Pag. 19

Messaggeria

Pag.20

Sommario:

2

L’ANGOLO

L’ANGOLO

L’ANGOLO

L’ANGOLO DELLE

DELLE

DELLE

DELLE MANIFESTAZIONI

MANIFESTAZIONI

MANIFESTAZIONI

MANIFESTAZIONI

Torna il Mercatino di Natale del III Circolo Didattico di Rieti, nato per

iniziativa degli insegnanti con l'obiettivo di rafforzare nei più piccoli e nelle loro famiglie la cultura del dono e della solidarietà. La manifestazione,

quest'anno, è in programma nei giorni 17 Dicembre per Villa Reatina,19 e 21 Dicembre per Piazza Tevere, 20 Dicembre per Vazia. In vendita, lavo-

retti eseguiti dai bambini sotto la guida degli insegnanti, oggetti confeziona-ti da mamme e nonne, torte e dolci artigianali.

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Il bambino e la scimmia

Un giorno un bambino di nome Mattia stava giocan-do a basket perché sogna-va che un giorno sarebbe diventato un vero giocato-re. La sua casa era circon-data da delle siepi. Ad un certo punto Mattia sentì un rumore e andò a cerca-re cosa lo avesse provoca-to. E cosi trovò molte bucce di banane e le se-guì. Capì che quelle bana-ne formavano un percorso e così trovo una scimmia. Vide che era ferita e le disse di seguirlo. Mattia lo portò nella sua casa, lo allevò e lo guarì. Poi le mise un nome, la chiamò

Valentina perché le ricor-dava suo padre. Un gior-no andarono in giardino sia Mattia che Valentina, si misero a giocare,Mattia lanciò la palla a Valentina e fece un canestro. Mattia capì che Valentina aveva un talento sul basket allo-ra andò in una scuola di basket dove Valentina faceva la mascotte della squadra. Quando Mattia stava perdendo i giocatori chiesero all’ arbitro se poteva giocare. L’arbitro acconsentì e Valentina andò dagli avversari quan-do avevano la palla, face-va loro il solletico sul collo, così perdevano la palla e la prendeva Mattia che la tirava a Valentino che faceva canestro e così

vinsero la partita. Da quel giorno continuarono a giocare sia Mattia che Valentina fino alla loro vecchiaia.

RIETI E’ LA PIU’ FORTE

Un giorno gli alieni della Galassia decisero di di-struggere la Terra e parti-rono dallo spazio con una navicella spaziale e arriva-rono dopo tre giorni in America. Atterrati, incominciarono a sparare con la pistola laser contro la popolazio-ne, fino a distruggerla. Dopo ciò, ripartirono e decisero di andare a di-struggere l’Oceania e poi L’Africa.

È UNA ROSA SELVATICA DA MOLTI TANTO AMATA. HA I FIORI BELLI E DELICATI E I FIORI PICCOLI MA VIVACI. LE SUE SPINE SON PUNGENTI

E LE SUE FOGLIE HANNO I DENTI. TISANE E MARMELLATE PUOI ASSAGGIARE

E MOLTE CREME PUOI SPALMARE.

IA PIAZZA TEVERE.

Successivamente si diressero verso l’Asia con le stesse intenzioni, ma si trovarono di fronte ad una potente schiera di soldati che li voleva bloc-care, fu dura battaglia ma anch’essa fu distrutta. A quel punto mancava solo da elimi-nare l’ultimo Continente, l’Europa. Ci andarono e di-strussero tutti gli Stati tranne l’Italia perché erano troppo stanchi e dissero che sarebbe-ro tornati. Allora tutte le città d’Italia si prepararono per lo scontro, ma tutte tranne Rieti furono distrutte perché pro-prio l’esercito Reatino riuscì ad eliminare gli alieni salvan-do una piccola parte del mondo permettendo così all’umanità di continuare a vivere. Matteo VA

Da Piazza Tevere … piccoli poeti

18

Alla ricerca dei bambini per-

duti

Nel vuoto infinito del buio,e

nel bianco della neve, E-

mily,Mia, Mike, Jaden e Ke-

vin si tenevano stretti l'uno

all'altro. i cinque amici si

erano ritrovati nel bosco per

cercare dei bambini dispersi

proprio nel momento in cui

aveva iniziato a nevicare. I

ragazzi avevano cercato

aiuto,ma a quell'ora e in

quel luogo non c'era mai

nessuno. Così Jaden, il più

grande di tutti, aveva trova-

to riparo dentro una grotta

molto piccola dove bisogna-

va stare accucciati per non

sbattere la testa. Mia ed

Emily,le femmine del grup-

po, avevano freddo e conti-

nuavano a lamentarsi per la

scarsa comodità del luogo

che le ospitava."Ho freddo,

e ho anche molta fame"

diceva Emily."Questo posto

mi ha fatto venire anche il

torcicollo,per quanto è sco-

modo"aggiunse Mia. Jaden,

Mike e Kevin erano gli unici

che soffrivano in silenzio, e

se ne stavano sulla soglia

della caverna per dare più

spazio alle ragazze. Final-

mente quella notte di paura

finì e con il giorno arrivò la

luce. Mike fu il primo a sve-

gliarsi e si mise in cerca di

cibo. Poco più in là scorse

dei meravigliosi funghi color

rosso fuoco con delle mac-

chie bianche. Inoltre notò

che sotto ai funghi vi era

uno strato di melma violet-

ta. Pensando che le macchie bianche fos-

sero neve,e che la melma violetta non

fosse nulla di pericoloso,addentò un fun-

go. Subito svenne, batté la testa e pochi

minuti dopo morì. Quando i ragazzi si

svegliarono,non trovarono Mike,e preoc-

cupati si misero a cercarlo. Jaden propose

di dividere il gruppo per cercare meglio

da tutte le parti. Purtroppo,all'inizio, non

trovarono alcuna traccia del loro ami-

co,ma più tardi Jaden e Kevin videro delle

tracce di sangue e seguendole giunsero in

una radura sconosciuta prima d'ora e lì

trovarono il corpo di Mike coperto da

formiche, moscerini e scarafaggi. Vicino

al defunto vi erano dei funghi velenosissi-

mi. Subito Jaden capì che la morte di Mi-

ke era stata causata da quei funghi. L'a-

mico li aveva mangiati,era caduto a terra

e pochi minuti dopo era morto. Kevin

sguainò la spada e tolse gli animali dal

corpo del ragazzo. Poi prese lo zaino e

avvolse il defunto in un lenzuolo. Infine

scavò una buca e con l'aiuto di Jaden co-

prirono Mike di terra; dissero una pre-

ghiera e si allontanarono tristemente per

avvertire le ragazze di ciò che era accadu-

to .Quando arrivarono videro Emily e Mia

stese a terra. Le aiutarono ad alzarsi e

raccontarono loro ciò che avevano visto.

Di lì a poco i ragazzi videro un meraviglio-

so giardino con al centro un pozzo. Udiro-

no delle urla provenire dal pozzo. I quat-

tro amici si avvicinarono e videro dei

bambini caduti nel pozzo. Uno ad uno li

presero e li fecero risalire. Purtroppo al-

cuni bambini,morirono mentre stavano

risalendo. I rimanenti furono salvati poi-

ché i ragazzi li portarono nella loro grotta

e li curarono. Dopo poche settimane i

bambini stavano di nuovo bene. Final-

mente i bambini furono riportati dalle

loro mamme ,e da quel giorno i piccoli

non si allontanarono più dalle loro case.

LAVORO SVOLTO DA:LAURA,VALENTINA E FRANCESCO

Le lucertole e il gatto. Sotto una roccia c’era la città delle lucertole di nome: la città dei gatti affamati! Le lucer-tole andavano in una scuola più educativa e più amata: Gianlucertola di Capri. Lì le mae-stre insegnavano alle lucertole l’apparato respiratorio, i monti più alti e la posizione in cui si devono mettere in caso di pericolo del gatto che si trovava nel giardino della signora Elvira di Mari. Le lucertole però non presero in considera-zione ciò che disse la maestra, e cioè di non andare in giardino. Così un giorno le lucertole uscirono dalla città e si recarono dal gatto. Ma proprio in quel momento uscì fuori il gatto di nome Silvestro, di colore bianco, con una macchia nera intorno all’occhio. Appena il gatto vide le lucertole si lanciò su di loro con un salto e le prese. Le altre rientrarono dando l’allarme: “allarme gatto…allarme gatto”!!! Le lucertole guerriere, armate di spini di rose e scudi di dischi di girasoli, si diressero verso il giardino. Quando il gatto vide tutte queste lucertole disse:”Avrò il cibo per pranzo, cena, colazio-ne e anche lo spuntino di mezzanotte.” Ma quando vide che erano armati di spini di rose, pronti per pizzicare, il gatto corse più veloce della luce. Lui pensava di essere il gatto più forte, ma sulla targhetta c’era scritto: gatto pigro e impaurito!!! Il gatto si nascose sopra un albero tremando impaurito!!! VA

3

I particolari

LA TRADIZ IONE

4

L’AUTUNNOL’AUTUNNOL’AUTUNNOL’AUTUNNO–––– LA FESTA DI HALLOWEENLA FESTA DI HALLOWEENLA FESTA DI HALLOWEENLA FESTA DI HALLOWEEN---- IL NATALEIL NATALEIL NATALEIL NATALE

V INCE IL 3° PREMIO

I bambini di 5 anni e quelli delle classi prime della scuola Borsellino-Falcone di Piazza Teve-

re hanno allestito il prese-pe nell’atrio della scuo-la. Il presepe e’ molto semplice: e’ un libro

aperto che rappresenta il libro “ Folletti nell’astuccio"

IL PRESEPE HA VINTO IL 3° PREMIO NEL CONCOR-SO ORGANIZZATO DAL COMITATO CITTADINO “FESTA DEL SOLE“

I lavori realizzati dai bambini fre-quentanti la scuola dell’infanzia “Falcone-Borsellino” di Piazza Te-vere, trattano diverse tematiche, volte alla rielaborazione delle e-sperienze vissute. Alcuni disegni riguardano la sco-perta delle caratteristiche della sta-gione autunnale e delle attività ad essa legate come la spremitura dell’uva. Altre produzioni sono dedicate a feste legate al gioco e al travesti-mento come quella di halloween o a quella religiosa e tradizionale del Natale che tanto rallegra i bambini.

Bimbi all’opera

Halloween … la festa

Il Santo Natale L’autunno

17

16

IL NOSTRO TERRITORIO … CONOSCERLO E … APPREZZARLO

PASSEGGIATA GUIDATA Ieri mattina ero tanto emozionata perché dovevamo fare una passeggiata in collina insieme a tutte le classi seconde. Appena arrivati, ci siamo incamminati in un sentiero tutto fangoso. Lungo il percorso ho raccolto delle ghiande e delle rose canine, abbiamo osservato una famiglia di funghi e tutti i colori dell’autunno. Questa gita mi è piaciuta tanto perché mi piace osserva-re le foglie di diverso colore e anche perché mi piace passeggiare.

Flavia Spadoni Classe II B P. Tevere

UNA GIORNATA SPECIALE Il giorno 7 Novembre, gli alunni della classe 2° A, si sono recati nella piana reatina. La mattina abbiamo preso il pullmino insieme alle maestre e gli accompagnatori del C.A.I. e siamo arrivati vicino al torrente S. Susanna. Poi siamo scesi dal pul-lman e abbiamo iniziato a percorrere un sentiero fangoso vicino al torrente. Abbiamo osservato tante piante e tanti campi. In un campo abbiamo visto tanti aironi e tanti gabbiani. Il cammino è stato faticoso, ma interessante perché abbiamo osservato la quercia con le ghiande, la rosa canina con le bacche, i funghi, il noce, il corbezzolo con i frutti, il pungitopo. Un nostro compagno ha trovato un aculeo di istrice. Dopo siamo arrivati in un luogo spazioso; qui c’era un altarino con l’immagine della Madonna. Ci siamo riposati e abbiamo fatto colazione. Poi ci siamo rimessi in cammino e siamo arrivati vicino ai resti di una villa romana. Infine abbiamo attraversato una proprietà privata, c’erano anche due cavalli. La nostra passeggiata è proseguita lungo una stradina bianca “sassosa” fino al ristorante Quinto Assio dove c’era il pullman che ci ha riportato a scuola. Questa gita è stata faticosa, ma intere ssante perché siamo stati a contatto con la natura e abbiamo scoperto tante cose nuove.

Testo collettivo II A P. Tevere

5

Il giorno 20 dicembre 2011 i bambini della scuo-la dell’infanzia e gli alunni della scuola pri-maria, in occasione del Natale, si sono esibiti in canti e balletti sui temi della solidarietà, della fra-tellanza, dell’amicizia e della pace. I bambini del-la scuola dell’infanzia di cinque anni e gli alunni della classe prima, in continuità, han-no formato un coro

6

Si è fatto uomo … con ogni uomo che viene e va

Il presepe rappresenta il popolo di Abramo che emigra per raggiungere la Terra Pro-messa, lo spostamento degli Italiani che vanno in America, l’accoglienza dei nuovi

profughi.

Descrivo il presepe della mia scuola. Il presepe della mia scuola è realizzato così: Ha un grande telo blu con sotto Giuseppe e la Madonna con in braccio il Bambino Gesù in groppa ad un piccolo asinello grigio che fug-gono in Egitto. Un po’ più in là, ci sono i tre Re Magi che portano i doni a Gesù: Il primo dono è la mirra, il secondo è l’oro, il ter-zo dono è l’incenso. Ap-pesi al telo blu ci sono tre stelle rappresentano: il popolo di Abramo che emigra per raggiungere la Terra Promessa,lo spostamento degli Italia-ni che vanno in Ameri-ca e l’ultima riguarda l’’accoglienza dei nuovi profughi. Intorno al presepe c’è una scritta che dice: “Si è fatto uomo … con ogni uomo che viene e va”! A me piace tanto questo presepe perché sembra vero e mi fa commuove-re! Giulia Sciamanna II B

Rieti, 20 Dicembre 2011 TRADIZIONI A CONFRONTO

In classe ci sono bambini che professano religioni diverse e quindi si preparano al Natale in modo diverso, cioè, con altre tradizioni. Samir professa l’islamismo. Ci ha detto che il ventiquattro, nella sua famiglia si prepara una torta particolare che viene mangiata il venticinque con parenti e amici. In Marocco non si fa l’albero e né il presepe. Matteo non festeggia il Natale e neppure Samuele. Constantin è ortodosso; le sue tradizioni somigliano alle nostre; si prepara nella sua famiglia l’albero con i dolci; le luci e le palline, ma non si allestisce il presepe. Il giorno di Natale i bambini aspettano Babbo Natale che porta i doni e si riuniscono i parenti. Per i bambini cattolici il Natale è la festa più bella dell’anno. In tutte le case si addobba l’albero e si allestisce il presepe. Si riuniscono le famiglie, si va alla messa di mezzanotte, si gioca a tombola e si aspetta Babbo Natale con i doni. II A

La nostra torta IL NOSTRO PRESEPE

15

LA LA LA LA FRUTTAFRUTTAFRUTTAFRUTTA , , , , PROTAGONISTAPROTAGONISTAPROTAGONISTAPROTAGONISTA INDISCUSSAINDISCUSSAINDISCUSSAINDISCUSSA DELLADELLADELLADELLA DIETADIETADIETADIETA MEDITERRANEAMEDITERRANEAMEDITERRANEAMEDITERRANEA

.Progetto “Frutta nelle scuo-

le”

Il progetto “frutta nelle

scuole” è stato ed è molto

bello e siamo rimasti tutti

soddisfatti per la frutta di-

stribuita che è sempre stata

gustosa e fresca, e soprattut-

to di qualità!

Abbiamo così apprezzato

prodotti italiani, sani e ge-

nuini, da sostituire alle clas-

siche merendine.

Grazie perché, così facendo,

ci avete anche insegnato ad

apprezzarla di più!!!

Alessia 5°B

nare.

Aver seguito nell’ultimo triennio di scuola un corso

musicale di flauto sicuramente è servito a generare

in molti di noi, alunni di classe quinta A e B, la pas-

sione per la musica che speriamo di poter continua-

re a coltivare negli anni successivi, come ci ha pre-

annunciato il nostro Dirigente scolastico, intervenu-

to di recente nelle nostre classi. Ci auguriamo che il

III Circolo Didattico è possa diventare “Istituto

Comprensivo” ben organizzato da soddisfare le esi-

genze di alunni e genitori.

Alunni classi V A e B

PIAZZA TEVERE

Presso la scuola Primaria di

Piazza Tevere “Falcone Bor-

sellino”, come stabilito nel

“Progetto Continuità”,…

… il 22 Dicembre, in occa-

sione del Natale e in collabo-

razione con la scuola media

“Angelo Maria Ricci”, si è

effettuata una manifestazio-

ne musicale diretta dal pro-

fessor Stefano Conti e dal

maestro Massimo Di Vec-

chio. Violini, chitarre, flauti

traversi e dolci … hanno

suonato in maniera entusia-

smante, rendendo lo spetta-

colo migliore di quanto i

presenti potessero immagi-

“Una passione che

unisce

… la musica”

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LE NOSTRE ATTIV ITA ’ . . .LE NOSTRE ATTIV ITA ’ . . .LE NOSTRE ATTIV ITA ’ . . .LE NOSTRE ATTIV ITA ’ . . .

I L NOSTRO MOTTO E’ . . .I L NOSTRO MOTTO E’ . . .I L NOSTRO MOTTO E’ . . .I L NOSTRO MOTTO E’ . . . “AMATE LA NATURA! ”“AMATE LA NATURA! ”“AMATE LA NATURA! ”“AMATE LA NATURA! ”

Classe 3° Vazia

3° Vazia

Classe 2° Vazia

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AL CENTRO LA TEMATICA DELLA CONOSCENZA E DEL RISPETTO DELLA

• UN NATALE SPECIALE: UN ALBERO PER AMICO

NOI … SEMPRE ATTENTI ALLA …

NATURA

Vorrei poter mettere lo spirito del Natale all’interno di un barattolo e poterlo tirare fuori mese per mese,

poco alla volta.

“Il mondo è un bel posto e per es-so vale la pena di lottare”

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Nel 1° quadrimestre dell’anno scolastico 2011-2012 con i proget-ti : accoglienza, conti-nuità, ambiente e psico-motricità, gli alunni si sono espressi attraverso laboratori, sperimentan-do conoscenze diverse (“la rosa canina”). L’uscita didattica alla libreria Gulliver ha coin-volto i bambini di 5 an-ni, i quali sono rimasti entusiasti dell’esperienza. La ma-nifestazione ha rafforza-to l’unione e la continui-tà tra scuole primarie e infanzia. Presso la pale-stra gli alunni hanno offerto ai genitori uno spettacolo con i canti e coreografie, guidati dall’insegnante di danza Katia e dalle insegnanti del plesso. Grazie alla collaborazione dei geni-tori è stato allestito un mercatino, il cui ricavato è stato donato in benefi-

cenza. L’entusiasmo dei bambi-ni della scuola dell’infanzia si è conclu-so con l’arrivo di Babbo Natale che ha donato un regalo per tutti. Scuola dell’infanzia di

Vazia.

Nel mese di Dicembre, noi, bambini di 5 anni, della scuola dell’infanzia di Vazia, ci siamo recati alla libreria Gulliver dove ab-biamo vissuto l’incontro con il libro.. La proprieta-ria ha allestito un angolo speciale per sfogliare e guardare libri illustrati e animati. Noi siamo rima-sti entusiasti e per questo le insegnanti vogliono sottolineare come il libro e la lettura siano impor-tanti, perché rappresenta-no una grande possibilità, un’opportunità infinita d’imparare, in un momen-to di relazione intensa tra

adulto e bambino. Con questa esperienza, le inse-gnanti, hanno potuto notare che quando leggo-no ai bambini ad alta voce, non trasmettono solo quello che c’è scritto nelle pagine, ma anche la disponibilità a condivi-dere emozioni, attraverso storie e conoscenze: se amia-mo leggere, noi bambini sare-mo contagiati dall’entusiasmo e il libro diventerà uno strumen-to privilegiato di interazione. Il libro è come un bambino

che ci prende per mano.

INFANZIA VAZIA

Le nostre piccole … ma grandi esperienze! Un viaggio tra laboratori, libri e musica.

“L'inverno cambia in pietra l'acqua del cielo e il cuore dell'uomo”.

Libreria Gulliver

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L'ambiente è il luogo in cui noi viviamo: la nostra casa, le piante del nostro giardino, l'aria che respiriamo, ma è anche l'insieme dei rapporti fra queste cose e fra noi e queste cose.

La rosa canina (Rosa canina L.) è la specie di rosa spontanea più comune in Italia, molto fre-quente nelle siepi e ai margini dei boschi. ET IMOLOGIA QUESTA PIANTA DEVE IL NOME CAN INA A PL IN IO IL VECCH IO, CHE AFFERMAVA CHE UN SOLDATO ROMANO FU GUARITO DALLA RABBIA CON UN DECOTTO D I RAD IC I . È l'antenata delle rose coltivate. DESCRIZ IONE La forma biologica di questa pianta è NP - nano-fanerofita, cioè pianta legnosa con gemme svernanti poste tra i 30 cm e i 2 metri dal suolo. È un arbusto spinoso, alto 100 - 300 cm, con fusti legnosi glabri, spesso arcuati e pendenti, e radici profonde. Le spine rosse sono robuste, arcuate, a base allungata e compressa lateralmente. Le foglie, ca-duche, sono composte da 5-7 foglioline di 9-25 x 13-40 mm, ovali o ellittiche, con 17-22 denti sul margine. Hanno stipole lanceolate di 3 x 15 mm. I fiori, singoli o a 2-3, hanno un diametro di 4-7 cm e sono poco profumati. Hanno un peduncolo di 20-25 mm e sono generalmente superati dalle foglie. I sepali laciniati, lunghi da 15 a 18 mm, dopo la fioritura si piegano all'indietro e cadono in breve tempo. La corolla è formata grandi petali bilobi, rosati soprattutto sui lobi, di 19-25 x 20-25 mm. Gli steli, lanosi e allungati, sono fusi insieme in una colonnina cilindrica.

Nome comune:: ROSA SEVATICA

Genere: ROSA Specie: CANINA Esposizione: PIENO SOLE Altezza: 400 Cm Potatura: SETTEMBRE-NOVEMBRE

Gli alunni del III Circolo alla ricerca di piante spesso dimenticate

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LA MUSICA IN CLASSELA MUSICA IN CLASSELA MUSICA IN CLASSELA MUSICA IN CLASSE

La musicoterapia è un percorso atto a facilitare e favorire la comunicazione, la relazione, la motricità, l’apprendimento, l’espressione e l’organizzazione al fine di soddisfare le necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive. Nel mese di novembre e parte del mese di dicembre, noi bambini della classe IV della scuola primaria di Vazia, abbiamo vissuto la ma-gica esperienza di musicoterapia con l’insegnante e terapeuta Valentina. In clas-se è presente un bambino diversamente abile, il nostro amico L. F., che è stato posto al centro dell’attenzione da parte di tutti noi e dell’insegnate. Ogni merco-ledì avevamo a disposizione un’ora, che a sua volta veniva suddivisa in mezz’ora con il primo gruppo e in un’altra mezz’ora con un secondo gruppo. Naturalmente il nostro campione F. era presente in en-trambi i momenti. Le attività sono iniziate con la conoscenza di tutti noi per poi iniziare ad ascoltare della musica e farla propria. Ogni bambino si doveva muove-re secondo il ritmo della musica, esplo-rando lo spazio nella stanza e confrontan-dosi con i compagni. Non è stato facile per nessuno capire il ritmo della musica e muovere il proprio corpo secondo quell’andatura che suggeriva la melodia stessa. Spesso il brano veniva interrotto e bisognava stare attenti e fermarsi sul po-sto dove ci si trovava. ASCOLTARE è

stata la cosa più difficile da fare, anche se è qualcosa che facciamo tutti i giorni. Valenti-na nel corso delle lezioni ci ha portato an-che dei cerchi, in cui dovevamo entrare nel caso in cui la musica si fosse fermata e dove-vamo accogliere ogni bambino che rimaneva fuori. Spesso era F., ma noi gli tendevamo la mano e lo portavamo vicino a noi… lui ci ringraziava con uno splendido sorriso. In seguito, Valentina ci ha consegnato dei fou-lards, due a testa, con cui dovevamo inven-tare una danza in base alla melodia che lei ci faceva ascoltare, sempre muovendoci nel piccolo spazio della stanza e cercando di non invadere gli altri compagni. All’inizio tutti andavamo dietro ad un altro, facevamo come un serpentone e occupavamo solo una parte della stanza. Poi Valentina ci ha fatto conoscere l’ampiezza dello spazio che avevamo a disposizione e ci abbandonavamo alla musica, muovendoci con quel ritmo. Ogni volta finivamo la lezione sedendoci a terra in cerchio, dove si faceva il gioco del “tocca, tocca”per condividere l’esperienza della settimana. I commenti sono stati sem-pre positivi e belli anche perché Valentina è stata molto brava e dolce. Ci ha insegnato a sentire il nostro corpo, a muoverlo nello spazio, a chiudere gli occhi,muoverci e fidar-ci di noi stessi e degli altri. Abbiamo impara-to cosa vuol dire ascoltare, che ci sono bambini che da soli non ce la possono fare e che hanno bisogno di noi. Ci ha dato

l’opportunità di stare con F., di vivere una bella esperienza con lui e di imparare a cono-scerlo di più. Forse ci ha aiu-tato a stare più insieme ed essere più uniti. Sicuramente ci ha insegnato a dare la mano a chi è come noi… un bambi-

no speciale!

Gli alunni della IV classe

Vazia

“Il primo passo è … andare incontro all’altro, accettando la sua differenza

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LE NOSTRE ATTIVITÀ

… DALLA SCUOLA DELL’ INFANZIA . . . V ILLA REAT INA

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Classe I Vazia Il cielo è spesso coperto da nuvole grigie L'aria è frizzante; talvolta soffia la tra-

montana e passa sibilando tra i rami degli

alberi. Il montagna, spesso infuria la tormenta e

scrosciano le valanghe. Quando, silenziosa e leggera, scende la

neve, stende un candido e soffice manto

sui tetti, sulle strade, sulla campagna desolata. A volte la nebbia fascia ogni cosa , con i

suoi veli opachi e il gelo della notte la tra-

sforma in candidi cristalli di brina. Se il cielo si

fa terso, appare il sole. Allora tutto si trasfigura, tra quel bianco-

re abbagliante, sembra di vivere in un paese di fiaba

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"L'arte è ciò di cui non si capisce il significato, ma si capisce avere un significato"

Da Vazia… un viaggio nel passato

erano raffigurati vari uccelli. La guida dava il punteggio in base a quello che usciva dalle due ruote e a una tabella prestabilita. Ha vinto il gruppo di Romolo e il corso della storia non è stato cambiato. Abbiamo ammirato anche la toga del re di colore rosso e bianco, un fascio litto-rio con scure il cui manico era sormon-tato da una testa barbata e un frammen-to di rilievo funerario. In un’altra stan-za c’era invece il quadro raffigurante il rapimento delle sabine e ho visto un quadro digitale dove una sabina divide-va un uomo romano da uno sabino. Questa visita è stata istruttiva e interes-sante perché abbiamo visto dei reperti e scoperto cose interessanti sui romani.

Alunni classe IV

Il Museo Archeologico si tro-va all’interno dell’ex monaste-ro di S. Lucia che risale al XII secolo, qui ha sede anche la biblioteca comunale Paronia-na. Nel museo sono conservati tanti reperti risalenti a tanti secoli fa, provenienti soprat-tutto da scavi. Il giorno 11 Gennaio con la mia classe ci siamo recati al Museo Archeologico di Rieti. Vedendolo da fuori sembrava solo un grosso palazzo mentre al suo interno c’erano cose molto belle. Appena arrivati, una ragazza di nome Maria Cristina ci ha mostrato come trasformare un semplice mattone di terracotta (argilla cruda) in un vasetto o in una piastrella. Ognuno di noi ha scelto ciò che voleva fare e dopo varie fasi siamo riusciti a realizzare un vaso molto carino e levigato. Poi siamo entrati in una stanza circondata da volti importanti come; la testa di Menade,

la testa di Satiro, il ritratto di Adria-no… in questa stanza, la nostra guida Daniela ci ha raccontato la leggenda di Romolo e Remo: erano due gemelli, figli del Dio Marte e di Rea Silvia, sacerdotessa e figlia del re di Albalonga, Numitore. Il frate Amulio, che aveva preso il suo po-sto, ordinò di uccidere i figli di Rea Silvia, ma il servo non ebbe il co-raggio e li abbandonò nel fiume Tevere. Questa cesta venne ritrova-ta da una lupa che li crebbe insieme ad un pastore e a sua moglie. Quan-do furono grandi e vennero a sapere della loro vera discendenza, ritorna-rono ad Albalonga, uccisero lo zio Amulio ridando il trono al loro non-no. Da lui ottennero il permesso di fondare una nuova città dove erano cresciuti. Decisero di osservare il volo degli uccelli: il fondatore sa-rebbe stato chi dei due ne avesse visto il maggior numero, con questa prova Romolo vinse e la città fu chiamata Roma. Più tardi la guida ci ha fatto fare una sfida dividendo-ci in due gruppi. Il gioco consisteva nel girare una ruota grande dei pun-ti cardinali e un’altra piccola dove

PRIMARIA