Giornale 3 13

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del fanciullo ANNO XLV - N. 3 - 2013 E-mail: [email protected] Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale tariffa associazione senza fini di lucro: D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 2 DCB - Roma

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Giornalino del Sacrocuore

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del fanciullodel fanciullo

ANNO XLV - N. 3 - 2013E-mail: [email protected]

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale tariffa associazione senza fini di lucro: D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 2 DCB - Roma

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Periodico editodalla Prov. Italiana

della Congregazionedei Servi della Carità

— Opera Don Guanella —TRIMESTRALE

redatto dall’Istituto S. Cuoredi Fasano (BR)

ANNO XLV - N. 3 - 2013

Se cambiate indirizzo, notificateci il nuovo mandandoci anche il vecchio per poterlo togliere, onde evitare duplicati. Scrivendo o inviando offerte, mettete sempre completo e chiaro il vostro indirizzo in modo da facilitare la risposta e la registrazione.Le signore mettano tutti e due i cognomi o sempre lo stesso per evitare duplicati. Grazie.

“Un ambiente accogliente per tutta la famiglia”

L a Casa per Ferie dell’Opera Don Guanella è situata nel centro di Torre Canne, sul litorale nel territorio del Comune di Fasano (BR), a cinquanta metri dalla sabbia dorata del limpido mare

Adriatico e a cinquecento metri dalle Terme di Torre Canne.La struttura è ben collegata con i maggiori centri turistici della

zona: i trulli di Alberobello, gli scavi archeologici di Egnazia, le grotte di Castellana, lo Zoosafari di Fasano, la città bianca di Ostuni, la zona pa-noramica della Selva di Fasano, la zona enologica di Locorotondo.

La Casa per Ferie “Sacro Cuore” dispone di ambienti confortevoli, ascensore, stanze con TV e aria condizionata. All’esterno si trovano ampi spazi attrezzati e parcheggio. Bed & breakfast, mezza pensione o completa, cucina mediterranea e locale. Animazione e momenti di festa.

Ospita gruppi, associazioni, famiglie, coppie e singoli, religiosi e suore (per questi ultimi sono predisposti ambienti più riservati).

DirezioneVia Matarano, 172015 FASANO (BR)Tel. 080.4413037 - Fax 080.4423518Sito web: www.sacrocuorefasano.netE-mail: [email protected]

Sede EstivaCasa per Ferie “Sacro Cuore”Opera Don GuanellaVia del Faro, 118 e Via Messina, 7672010 TORRE CANNE (BR)Tel. 080.4829418 - 338.3382572

Casa per ferie“Sacro Cuore”Opera Don GuanellaTorre Canne (BR)

Foto copertina: Preghiera di una donna sulla tomba.

SOMMARIO

Lettera del direttore Novembre mese dedicato alle anime dei defunti 3

Novembre mese dei defunti … o meglio… dei santi 4

Novembre mese dei defunti… 5

Educare è la nuova sfida 6

È ricominciato un nuovo anno scolastico e formativo 7

Formativo: POF anno scolastico 2012 – 2014 8

Soggiorno montano 9

Ci vediamo il primo di luglio col costume! 11

i i25 e 50 anniversari di matrimonio 13

Noi risorgeremo 13

Carissimi Ex allievi... 14

33

LETTERA DEL DIRETTORE

Novembremese dedicato alle anime dei defunti

Il mese di Novembre dedicato alla commemorazione dei nostri cari defunti si apre con la festa di tutti i Santi. È la nostra realtà terrena nella luce della fede cristiana. Siamo stati creati per Iddio e per vivere con Lui, dopo la traversata delle vicissitudini terrene. Ogni Santo viene festeggiato nel giorno della

morte terrena. È quello il giorno della nascita alla vita celeste.Non è, quindi, il pianto e le lacrime che devono dominare il mese di Novembre, ma la serenità e la gioia

per quanto i nostri cari hanno raggiunto e per quanto attende ciascuno di noi.La vita eterna piena di felicità e di ogni bene, nel possesso di Dio, è e sarà la realtà di ogni seguace since-

ro e fedele di Cristo.Che ne è dei nostri morti? Questo interrogativo tocca ciascuno di noi. Noi cristiani crediamo nella risur-

rezione dei morti perché crediamo nella risurrezione di Gesù Cristo.Gesù è la vita dei morti. Si dice di solito: Nessun uomo è tornato dall’aldilà. Non è vero: Gesù è

tornato dal regno dei morti. Ha condiviso prima la loro sorte: è morto di una terribile morte, ma poi è risorto e con la risurrezione ha donato la vita a tutti i morti.

Se noi cerchiamo i nostri morti, li troviamo presso Dio. Li troviamo pregando.

Pregare è parlare a Dio e unirsi a Lui. La preghiera è un colloquio con Dio, un respiro del nostro essere in Dio. Ci sono diversi modi di pregare. Si può pregare in chiesa, insieme con gli altri, servendosi delle preghiere che ci propone la Chiesa. Si può pregare in casa, da soli, inventando la preghiera. Si può pregare in silenzio e senza paro-le, in treno, in automobile o nel proprio letto. Si tratta sempre di apri-re il proprio cuore. Il nostro cuore è piccolo: la preghiera lo allarga e lo rende capace di amare Dio.

Noi sappiamo che i morti che ora si trovano in purgatorio e in paradiso pre-gano Dio per noi; possiamo allora far passare le nostre preghiere tra le loro mani, ser-vendoci di loro come di cari amici che hanno udienza presso Dio. Si stima che siano finora vissuti 75 miliardi di persone. Possiamo chiederci: che ne è di loro? Noi con la preghiera li tro-viamo presso quel Dio “che dà vita ai morti e chiama all’esistenza le cose che non esistono” (Rm 4,17).

Esultino nello splendore della tua luce, o Dio, le anime che in te credettero e credono.Brilli la luce rivelatrice per coloro che passarono nell’ombra, giungano ad essa coloro, cui non fu inse-

gnato a conoscerTi, o che non seppero trovarTi!Vivano questa luce e questa vita coloro cui fu negato ogni conforto; coloro cui la vita terrena fu fatica e

martirio. Dà a noi, o Signore, quella vita interiore per cui nell'intimo comunichiamo col mondo invisibile nel quale i nostri cari si trovano.

Con quel mondo che aspetta Te, o Dio, e che vede Te fra i chiarori dell’alba o nella luce del giorno eterno!Possa questa preghiera entusiastica e piena di fede sostenere ciascuno di noi nei momenti trepidi e

delicati della nostra esistenza terrena.

Don Donato

Sede: 72015 Fasano (Brindisi)Direttore responsabile: Curri Giuseppe

Autorizzazione Tribunale di Brindisi, n. 82 del 24.4.1968

Con approvazione ecclesiasticaSpedizione in A. P.

D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 2 DCB - Roma

Aut. Filiale Poste Brindisi Stampa: EVI s.r.l.

C.da Piangevino 224/B - MonopoliTel. 080.803215 - Fax 0806907026E-mail: [email protected]

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Periodico editodalla Prov. Italiana

della Congregazionedei Servi della Carità

— Opera Don Guanella —TRIMESTRALE

redatto dall’Istituto S. Cuoredi Fasano (BR)

ANNO XLV - N. 3 - 2013

Se cambiate indirizzo, notificateci il nuovo mandandoci anche il vecchio per poterlo togliere, onde evitare duplicati. Scrivendo o inviando offerte, mettete sempre completo e chiaro il vostro indirizzo in modo da facilitare la risposta e la registrazione.Le signore mettano tutti e due i cognomi o sempre lo stesso per evitare duplicati. Grazie.

“Un ambiente accogliente per tutta la famiglia”

L a Casa per Ferie dell’Opera Don Guanella è situata nel centro di Torre Canne, sul litorale nel territorio del Comune di Fasano (BR), a cinquanta metri dalla sabbia dorata del limpido mare

Adriatico e a cinquecento metri dalle Terme di Torre Canne.La struttura è ben collegata con i maggiori centri turistici della

zona: i trulli di Alberobello, gli scavi archeologici di Egnazia, le grotte di Castellana, lo Zoosafari di Fasano, la città bianca di Ostuni, la zona pa-noramica della Selva di Fasano, la zona enologica di Locorotondo.

La Casa per Ferie “Sacro Cuore” dispone di ambienti confortevoli, ascensore, stanze con TV e aria condizionata. All’esterno si trovano ampi spazi attrezzati e parcheggio. Bed & breakfast, mezza pensione o completa, cucina mediterranea e locale. Animazione e momenti di festa.

Ospita gruppi, associazioni, famiglie, coppie e singoli, religiosi e suore (per questi ultimi sono predisposti ambienti più riservati).

DirezioneVia Matarano, 172015 FASANO (BR)Tel. 080.4413037 - Fax 080.4423518Sito web: www.sacrocuorefasano.netE-mail: [email protected]

Sede EstivaCasa per Ferie “Sacro Cuore”Opera Don GuanellaVia del Faro, 118 e Via Messina, 7672010 TORRE CANNE (BR)Tel. 080.4829418 - 338.3382572

Casa per ferie“Sacro Cuore”Opera Don GuanellaTorre Canne (BR)

Foto copertina: Preghiera di una donna sulla tomba.

SOMMARIO

Lettera del direttore Novembre mese dedicato alle anime dei defunti 3

Novembre mese dei defunti … o meglio… dei santi 4

Novembre mese dei defunti… 5

Educare è la nuova sfida 6

È ricominciato un nuovo anno scolastico e formativo 7

Formativo: POF anno scolastico 2012 – 2014 8

Soggiorno montano 9

Ci vediamo il primo di luglio col costume! 11

i i25 e 50 anniversari di matrimonio 13

Noi risorgeremo 13

Carissimi Ex allievi... 14

33

LETTERA DEL DIRETTORE

Novembremese dedicato alle anime dei defunti

Il mese di Novembre dedicato alla commemorazione dei nostri cari defunti si apre con la festa di tutti i Santi. È la nostra realtà terrena nella luce della fede cristiana. Siamo stati creati per Iddio e per vivere con Lui, dopo la traversata delle vicissitudini terrene. Ogni Santo viene festeggiato nel giorno della

morte terrena. È quello il giorno della nascita alla vita celeste.Non è, quindi, il pianto e le lacrime che devono dominare il mese di Novembre, ma la serenità e la gioia

per quanto i nostri cari hanno raggiunto e per quanto attende ciascuno di noi.La vita eterna piena di felicità e di ogni bene, nel possesso di Dio, è e sarà la realtà di ogni seguace since-

ro e fedele di Cristo.Che ne è dei nostri morti? Questo interrogativo tocca ciascuno di noi. Noi cristiani crediamo nella risur-

rezione dei morti perché crediamo nella risurrezione di Gesù Cristo.Gesù è la vita dei morti. Si dice di solito: Nessun uomo è tornato dall’aldilà. Non è vero: Gesù è

tornato dal regno dei morti. Ha condiviso prima la loro sorte: è morto di una terribile morte, ma poi è risorto e con la risurrezione ha donato la vita a tutti i morti.

Se noi cerchiamo i nostri morti, li troviamo presso Dio. Li troviamo pregando.

Pregare è parlare a Dio e unirsi a Lui. La preghiera è un colloquio con Dio, un respiro del nostro essere in Dio. Ci sono diversi modi di pregare. Si può pregare in chiesa, insieme con gli altri, servendosi delle preghiere che ci propone la Chiesa. Si può pregare in casa, da soli, inventando la preghiera. Si può pregare in silenzio e senza paro-le, in treno, in automobile o nel proprio letto. Si tratta sempre di apri-re il proprio cuore. Il nostro cuore è piccolo: la preghiera lo allarga e lo rende capace di amare Dio.

Noi sappiamo che i morti che ora si trovano in purgatorio e in paradiso pre-gano Dio per noi; possiamo allora far passare le nostre preghiere tra le loro mani, ser-vendoci di loro come di cari amici che hanno udienza presso Dio. Si stima che siano finora vissuti 75 miliardi di persone. Possiamo chiederci: che ne è di loro? Noi con la preghiera li tro-viamo presso quel Dio “che dà vita ai morti e chiama all’esistenza le cose che non esistono” (Rm 4,17).

Esultino nello splendore della tua luce, o Dio, le anime che in te credettero e credono.Brilli la luce rivelatrice per coloro che passarono nell’ombra, giungano ad essa coloro, cui non fu inse-

gnato a conoscerTi, o che non seppero trovarTi!Vivano questa luce e questa vita coloro cui fu negato ogni conforto; coloro cui la vita terrena fu fatica e

martirio. Dà a noi, o Signore, quella vita interiore per cui nell'intimo comunichiamo col mondo invisibile nel quale i nostri cari si trovano.

Con quel mondo che aspetta Te, o Dio, e che vede Te fra i chiarori dell’alba o nella luce del giorno eterno!Possa questa preghiera entusiastica e piena di fede sostenere ciascuno di noi nei momenti trepidi e

delicati della nostra esistenza terrena.

Don Donato

Sede: 72015 Fasano (Brindisi)Direttore responsabile: Curri Giuseppe

Autorizzazione Tribunale di Brindisi, n. 82 del 24.4.1968

Con approvazione ecclesiasticaSpedizione in A. P.

D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 2 DCB - Roma

Aut. Filiale Poste Brindisi Stampa: EVI s.r.l.

C.da Piangevino 224/B - MonopoliTel. 080.803215 - Fax 0806907026E-mail: [email protected]

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una relazione diversa, più spirituale con le per-sone defunte.

E sarà tanto più luminosa quanto più cono-sciamo e sperimentiamo il Cristo qui, nella vita terrena. La promessa di Gesù agli apostoli: “Vado a prepararvi un posto” è valida anche per noi, come è stata valida per quanti sono vis-suti prima di noi. Vita presente e vita futura: due tempi e aspetti di una stessa realtà; se la prima si conclude con la morte, la seconda ini-zia da essa un nuovo percorso che ha il suo com-pimento nella beatificazione e glorificazione.

Credenti o meno, nessuno mette in discussione che il mese di novembre sia il mese dei defunti. Il gesto di andare al

cimitero, portare un fiore, recitare una preghie-ra per i propri cari viene spontaneo a tutti in que-sto mese, soprattutto nei primi giorni. Sarà per-ché la morte con il suo carico di mistero inquieta sempre l’animo umano o perché è sempre forte il desiderio di sentire vicini i nostri cari, le perso-ne intraprendono in questo periodo dei veri e propri pellegrinaggi sulle tombe. Il cristiano compie questi gesti non solo per tradizione ma perché, come prega nella Professione di fede, crede nella Vita eterna. Crediamo innanzitutto nella Vita, perché il nostro Dio, non è un dio dei morti, ma dei vivi e come lo definisce il libro della Sapienza è un “Dio amante della vita”, che non vuole la morte nemmeno del peccatore, ma che si converta e viva.

Il CREDO, ovvero la preghiera che afferma la professione di fede, parla di vita eterna, e non solo di vita. L’eternità è un concetto che non appartiene all’esperienza umana e terrena, per-ché tutto ciò che inizia ha pure una fine, ma appartiene all’esperienza divina, perché Dio solo è eterno.

Se affermiamo allora di credere nella vita eterna significa che l’esistenza di ogni essere umano è inserita in questo progetto di vita divi-na e ne diventa una espressione, parziale ma

NOVEMBRE MESE DEI DEFUNTI… O MEGLIO… DEI SANTI

NOVEMBRE MESE DEI DEFUNTI…

pur sempre parte, sia prima di nascere, sia du-rante l’esistenza, sia dopo la morte.

Questo dà un grande significato ai gesti che accompagnano il culto dei defunti nella fede cri-stiana tanto che osiamo chiamare “pellegrinag-gio” la visita alle tombe se viene fatto con que-sto spirito.

C’è poi un altro aspetto che la liturgia sottoli-nea molto bene proprio in questo mese di novembre.

Il mese si apre con la solennità di tutti i Santi. Non è solo la festa dei santi che non sono

stati riconosciuti ufficialmente dalla Chiesa, ma è la festa che ricorda che ogni battezzato pro-prio perché inserito nel mistero di Cristo è chia-mato alla santità, appartiene al Signore e come tale è nella vita eterna. Veneriamo i defunti per-ché sono santificati da Gesù. Ed è perché credia-mo nella vita eterna che diciamo che la morte non è l’ultima parola sulla vita di una persona.

Ecco perché penso sia giusto parlare del mese di novembre come mese dei santi e non solo dei defunti. Alle tombe dove riposano i nostri cari non ci andiamo da sconfitti con lo spi-rito di che pensa che dopo c’è il nulla, ma con la consapevolezza che l’appartenere a Cristo con-tinua in una dimensione nuova della vita.

La potenza della risurrezione oltrepassa ogni limite umano e non è ostacolata dalle modalità della sepoltura.

Per questo i cimiteri sono luoghi che ci testi-moniano la fede in Dio e la speranza nella risur-rezione.

a m i c o d e l f a n c i u l l o

5

Un’assenza che è presenza…Oggi la cultura vorrebbe emarginare la mor-

te, mentre la tradizione cristiana vi riserva un intero mese, per pregare, meditare e ricordarci che la nostra vita non termina su questa terra…

Non un giorno, il 2 novembre, ma tutto un mese è dedicato ai defunti. È un affluire nei cimi-teri, sono ricordi più vivi accompagnati da pre-ghiera e gratitudine.

Sovente, nell’arco della nostra vita, ci inter-roghiamo sul senso della morte e del suo rap-porto con la vita. E il pensiero si perde nelle riflessioni, nella meditazione, nei ricordi. Che cosa è la morte? Perché la morte? Che cosa è la vita eterna? Cosa rappresentano per noi i defunti e quale rapporto instauriamo con loro?

Innanzitutto: la morte che per i non credenti costituisce semplicemente il termine di una esi-stenza oltre la quale non esiste che il nulla, per noi cristiani rappresenta una meta e un inizio. È l’interruzione della vita terrena con la separa-zione da tutto ciò che ci legava ad essa, e l’inizio di un’altra vita, quella eterna.

Due tempi di una stessa realtà…Chi non ha sperimentato nell’arco della sua

vita l’esperienza della morte? Quante volte ci siamo ribellati ad essa, forse perché inconscia-mente l’abbiamo considerata come uno spro-fondare nel nulla o nell’ignoto, e forse perché non abbiamo accettato che venissero spezzati i vincoli di affetto e di amicizia che avevamo colti-vato per anni.

Ma quando l’abbiamo considerata come la vittoria dello spirito che si svincola dal corpo fisi-co, e abbiamo compreso che essa segna l’inizio di una nuova vita, quella spirituale che ci im-merge in quella eterna, il sorriso è ritornato sulle nostre labbra, una nuova pace ha inondato il nostro cuore, e abbiamo iniziato a intessere

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una relazione diversa, più spirituale con le per-sone defunte.

E sarà tanto più luminosa quanto più cono-sciamo e sperimentiamo il Cristo qui, nella vita terrena. La promessa di Gesù agli apostoli: “Vado a prepararvi un posto” è valida anche per noi, come è stata valida per quanti sono vis-suti prima di noi. Vita presente e vita futura: due tempi e aspetti di una stessa realtà; se la prima si conclude con la morte, la seconda ini-zia da essa un nuovo percorso che ha il suo com-pimento nella beatificazione e glorificazione.

Credenti o meno, nessuno mette in discussione che il mese di novembre sia il mese dei defunti. Il gesto di andare al

cimitero, portare un fiore, recitare una preghie-ra per i propri cari viene spontaneo a tutti in que-sto mese, soprattutto nei primi giorni. Sarà per-ché la morte con il suo carico di mistero inquieta sempre l’animo umano o perché è sempre forte il desiderio di sentire vicini i nostri cari, le perso-ne intraprendono in questo periodo dei veri e propri pellegrinaggi sulle tombe. Il cristiano compie questi gesti non solo per tradizione ma perché, come prega nella Professione di fede, crede nella Vita eterna. Crediamo innanzitutto nella Vita, perché il nostro Dio, non è un dio dei morti, ma dei vivi e come lo definisce il libro della Sapienza è un “Dio amante della vita”, che non vuole la morte nemmeno del peccatore, ma che si converta e viva.

Il CREDO, ovvero la preghiera che afferma la professione di fede, parla di vita eterna, e non solo di vita. L’eternità è un concetto che non appartiene all’esperienza umana e terrena, per-ché tutto ciò che inizia ha pure una fine, ma appartiene all’esperienza divina, perché Dio solo è eterno.

Se affermiamo allora di credere nella vita eterna significa che l’esistenza di ogni essere umano è inserita in questo progetto di vita divi-na e ne diventa una espressione, parziale ma

NOVEMBRE MESE DEI DEFUNTI… O MEGLIO… DEI SANTI

NOVEMBRE MESE DEI DEFUNTI…

pur sempre parte, sia prima di nascere, sia du-rante l’esistenza, sia dopo la morte.

Questo dà un grande significato ai gesti che accompagnano il culto dei defunti nella fede cri-stiana tanto che osiamo chiamare “pellegrinag-gio” la visita alle tombe se viene fatto con que-sto spirito.

C’è poi un altro aspetto che la liturgia sottoli-nea molto bene proprio in questo mese di novembre.

Il mese si apre con la solennità di tutti i Santi. Non è solo la festa dei santi che non sono

stati riconosciuti ufficialmente dalla Chiesa, ma è la festa che ricorda che ogni battezzato pro-prio perché inserito nel mistero di Cristo è chia-mato alla santità, appartiene al Signore e come tale è nella vita eterna. Veneriamo i defunti per-ché sono santificati da Gesù. Ed è perché credia-mo nella vita eterna che diciamo che la morte non è l’ultima parola sulla vita di una persona.

Ecco perché penso sia giusto parlare del mese di novembre come mese dei santi e non solo dei defunti. Alle tombe dove riposano i nostri cari non ci andiamo da sconfitti con lo spi-rito di che pensa che dopo c’è il nulla, ma con la consapevolezza che l’appartenere a Cristo con-tinua in una dimensione nuova della vita.

La potenza della risurrezione oltrepassa ogni limite umano e non è ostacolata dalle modalità della sepoltura.

Per questo i cimiteri sono luoghi che ci testi-moniano la fede in Dio e la speranza nella risur-rezione.

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Un’assenza che è presenza…Oggi la cultura vorrebbe emarginare la mor-

te, mentre la tradizione cristiana vi riserva un intero mese, per pregare, meditare e ricordarci che la nostra vita non termina su questa terra…

Non un giorno, il 2 novembre, ma tutto un mese è dedicato ai defunti. È un affluire nei cimi-teri, sono ricordi più vivi accompagnati da pre-ghiera e gratitudine.

Sovente, nell’arco della nostra vita, ci inter-roghiamo sul senso della morte e del suo rap-porto con la vita. E il pensiero si perde nelle riflessioni, nella meditazione, nei ricordi. Che cosa è la morte? Perché la morte? Che cosa è la vita eterna? Cosa rappresentano per noi i defunti e quale rapporto instauriamo con loro?

Innanzitutto: la morte che per i non credenti costituisce semplicemente il termine di una esi-stenza oltre la quale non esiste che il nulla, per noi cristiani rappresenta una meta e un inizio. È l’interruzione della vita terrena con la separa-zione da tutto ciò che ci legava ad essa, e l’inizio di un’altra vita, quella eterna.

Due tempi di una stessa realtà…Chi non ha sperimentato nell’arco della sua

vita l’esperienza della morte? Quante volte ci siamo ribellati ad essa, forse perché inconscia-mente l’abbiamo considerata come uno spro-fondare nel nulla o nell’ignoto, e forse perché non abbiamo accettato che venissero spezzati i vincoli di affetto e di amicizia che avevamo colti-vato per anni.

Ma quando l’abbiamo considerata come la vittoria dello spirito che si svincola dal corpo fisi-co, e abbiamo compreso che essa segna l’inizio di una nuova vita, quella spirituale che ci im-merge in quella eterna, il sorriso è ritornato sulle nostre labbra, una nuova pace ha inondato il nostro cuore, e abbiamo iniziato a intessere

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Care ragazze e cari ragazzi,l’anno scolastico è appena iniziato e deside-

riamo rivolgervi il nostro saluto e farvi arrivare l’augurio di tutta la comunità educativa affinché vi accingiate a percorrere questa nuova avven-tura con la giusta serietà e serenità, consapevoli soprattutto della responsabilità che ognuno di voi ha nei confronti dell’apprendimento e della formazione. Lo studio comporta impegno e sa-crificio e solo affrontando con entusiasmo e dedizione le difficoltà che incontrerete e man-tenendo sempre viva quella curiosità che con-traddistingue la vostra età, capirete che lacultura è il miglior investimento per il vostro avvenire.

Vi auguriamo di diventare cittadini vigili e consapevoli, protagonisti attenti della vostra vita, sempre propositivi e coraggiosi e mai timo-rosi quando dovrete esprimere la vostra opinio-ne, convinti che “ribellarsi senza istruzione vuol dire essere sempre battuti e umiliati”. Perciò appassionatevi dei vostri studi e non siate mai stanchi, coltivate le vostre aspirazioni e lasciate-vi guidare dai vostri insegnanti.

A questi ultimi, ai dirigenti scolastici, al per-sonale amministrativo e ausiliario rivolgiamo un saluto particolare, per-ché siamo consapevoli di come la grave riduzione delle risorse finanziarie a favore dell’istruzione pub-blica, li costringa a con-frontarsi con numerose difficoltà. A loro l’augurio di continuare a svolgere così come hanno sempre fatto negli anni, il delica-tissimo ruolo di educato-ri, guidando con impegno e dedizione le ragazze e i

È RICOMINCIATOUN NUOVO ANNO SCOLASTICO E FORMATIVO

ragazzi nello studio e nella preparazione alla vita.

Un saluto va anche alle famiglie dei nostri ospiti che rappresentano un tassello fonda-mentale nell’educazione dei propri figli, quan-do sanno collaborare con la scuola, gli educato-ri e nello stesso tempo sanno condividere le problematiche dei propri figli proponendo solu-zioni e non problemi .

Per noi educatori è doveroso dare priorità alla scuola e consentire ai nostri ragazzi di affrontare nel migliore dei modi la loro espe-rienza formativa. Lavoreremo ,come stiamo già facendo, per assicurare il sostegno agli inse-gnanti nei momenti difficili dei nostri ragazzi, per sostenere tutti i progetti scolastici ed edu-cativi, offrendo tutta la nostra disponibilità at-traverso ulteriori progetti mirati.

Auguro agli insegnanti , agli educatori, ai genitori di poter collaborare nel migliore dei modi, affinché sia la formazione che l’educa-zione dei nostri giovani possano essere molto efficaci. I risultati positivi di un simile impegno costituiscono il miglior investimento per il futu-ro di tutti noi

Buon anno di studio e di lavoro a tutti!

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La motivazione ad approfondire, attraver-so una indagine sperimentale, il tema della formazione e la tipologia dei bisogni

formativi che gli educatori manifestano nel corso della loro esperienza lavorativa, nasce dalla constatazione dell’importanza della for-mazione intesa come processo di sviluppo pro-fessionale e personale. La formazione perma-nente consente di realizzare una effettiva matu-razione della professionalità dell’educatore, contribuendo al raggiungimento della consape-volezza che “non è possibile svolgere le attività richieste dal mandato operativo basandosi esclusivamente sulla cultura dell’agire”.

È solo la lettura critica del proprio operato, realizzabile tramite lo studio e la riflessione, che determina la possibilità reale di “apprendere dalla esperienza”. Presso la nostra sede di Fasa-no si è tenuto, dal 7 all’11 ottobre, un Corso di aggiornamento riservato agli operatori pedago-gici in servizio presso le Comunità Educative, “Agorà”, “l’Argonauta” e “il Delfino”, nonché presso il Centro Socio Educativo Diurno “L’isola che c’è”. La finalità del Corso è stata quella della acquisizione di maggiori competenze in campo riabilitativo e terapeutico, considerato che, da ormai due anni, le nostre comunità accolgono ufficialmente anche minori con problematiche psicopatologiche o psichiatriche conclamate.

EDUCARE È LA NUOVA SFIDALa formazione permanente e ibisogni formativi degli educatori

Pur non trattandosi di comunità a carattere sani-tario — infatti sono comunque denominate “educative” — per ogni educatore è evidente la necessità di completare la propria formazione in ragione della nuova professionalità da mette-re in campo con questi adolescenti e bambini che hanno difficoltà particolari.

Il Corso ha trovato ampio consenso tra gli operatori tutti che, in maniera attenta e articola-ta, hanno fatto presente ai relatori la loro espe-rienza, già maturata in questi due anni, ponendo quesiti a chiarimento di quanto esposto. Pertan-to, non si è trattato di lezioni accademiche, bensì di un confronto dialogico tra professionisti.

Gli argomenti, trattati sono stati i seguenti: “Insufficienza mentale e Autismo” (Cesare Por-celli, Neuropsichiatra Infantile, Responsabile Servizio N.P.I.A. di Bari, ASL Bari); “Le problema-tiche psicopatologiche emergenti nella fascia di popolazione adolescenziale” (Dora Chiloiro, Psi-cologa Psicoterapeuta, Responsabile Servizio Psicologia Clinica, ASL Taranto); “La pedagogia guanelliana e i nuovi bisogni dei minori” (don Piero Lippoli, Superiore Casa “Sacro Cuore” di Fasano, Opera Don Guanella); “La costruzione del setting psicoterapeutico in comunità” (Bru-no Marchi, Psicologo Psicoterapeuta, Respon-sabile area clinica e scientifica delle Comunità Educative “Sacro Cuore” di Fasano); “Il tratta-mento psicofarmacologico negli adolescenti”, (Giuseppe Cipolla, Neuropsichiatra Infantile, Responsabile Servizio N.P.I.A.di Bitonto, ASL Bari).

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Care ragazze e cari ragazzi,l’anno scolastico è appena iniziato e deside-

riamo rivolgervi il nostro saluto e farvi arrivare l’augurio di tutta la comunità educativa affinché vi accingiate a percorrere questa nuova avven-tura con la giusta serietà e serenità, consapevoli soprattutto della responsabilità che ognuno di voi ha nei confronti dell’apprendimento e della formazione. Lo studio comporta impegno e sa-crificio e solo affrontando con entusiasmo e dedizione le difficoltà che incontrerete e man-tenendo sempre viva quella curiosità che con-traddistingue la vostra età, capirete che lacultura è il miglior investimento per il vostro avvenire.

Vi auguriamo di diventare cittadini vigili e consapevoli, protagonisti attenti della vostra vita, sempre propositivi e coraggiosi e mai timo-rosi quando dovrete esprimere la vostra opinio-ne, convinti che “ribellarsi senza istruzione vuol dire essere sempre battuti e umiliati”. Perciò appassionatevi dei vostri studi e non siate mai stanchi, coltivate le vostre aspirazioni e lasciate-vi guidare dai vostri insegnanti.

A questi ultimi, ai dirigenti scolastici, al per-sonale amministrativo e ausiliario rivolgiamo un saluto particolare, per-ché siamo consapevoli di come la grave riduzione delle risorse finanziarie a favore dell’istruzione pub-blica, li costringa a con-frontarsi con numerose difficoltà. A loro l’augurio di continuare a svolgere così come hanno sempre fatto negli anni, il delica-tissimo ruolo di educato-ri, guidando con impegno e dedizione le ragazze e i

È RICOMINCIATOUN NUOVO ANNO SCOLASTICO E FORMATIVO

ragazzi nello studio e nella preparazione alla vita.

Un saluto va anche alle famiglie dei nostri ospiti che rappresentano un tassello fonda-mentale nell’educazione dei propri figli, quan-do sanno collaborare con la scuola, gli educato-ri e nello stesso tempo sanno condividere le problematiche dei propri figli proponendo solu-zioni e non problemi .

Per noi educatori è doveroso dare priorità alla scuola e consentire ai nostri ragazzi di affrontare nel migliore dei modi la loro espe-rienza formativa. Lavoreremo ,come stiamo già facendo, per assicurare il sostegno agli inse-gnanti nei momenti difficili dei nostri ragazzi, per sostenere tutti i progetti scolastici ed edu-cativi, offrendo tutta la nostra disponibilità at-traverso ulteriori progetti mirati.

Auguro agli insegnanti , agli educatori, ai genitori di poter collaborare nel migliore dei modi, affinché sia la formazione che l’educa-zione dei nostri giovani possano essere molto efficaci. I risultati positivi di un simile impegno costituiscono il miglior investimento per il futu-ro di tutti noi

Buon anno di studio e di lavoro a tutti!

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a m i c o d e l f a n c i u l l o

La motivazione ad approfondire, attraver-so una indagine sperimentale, il tema della formazione e la tipologia dei bisogni

formativi che gli educatori manifestano nel corso della loro esperienza lavorativa, nasce dalla constatazione dell’importanza della for-mazione intesa come processo di sviluppo pro-fessionale e personale. La formazione perma-nente consente di realizzare una effettiva matu-razione della professionalità dell’educatore, contribuendo al raggiungimento della consape-volezza che “non è possibile svolgere le attività richieste dal mandato operativo basandosi esclusivamente sulla cultura dell’agire”.

È solo la lettura critica del proprio operato, realizzabile tramite lo studio e la riflessione, che determina la possibilità reale di “apprendere dalla esperienza”. Presso la nostra sede di Fasa-no si è tenuto, dal 7 all’11 ottobre, un Corso di aggiornamento riservato agli operatori pedago-gici in servizio presso le Comunità Educative, “Agorà”, “l’Argonauta” e “il Delfino”, nonché presso il Centro Socio Educativo Diurno “L’isola che c’è”. La finalità del Corso è stata quella della acquisizione di maggiori competenze in campo riabilitativo e terapeutico, considerato che, da ormai due anni, le nostre comunità accolgono ufficialmente anche minori con problematiche psicopatologiche o psichiatriche conclamate.

EDUCARE È LA NUOVA SFIDALa formazione permanente e ibisogni formativi degli educatori

Pur non trattandosi di comunità a carattere sani-tario — infatti sono comunque denominate “educative” — per ogni educatore è evidente la necessità di completare la propria formazione in ragione della nuova professionalità da mette-re in campo con questi adolescenti e bambini che hanno difficoltà particolari.

Il Corso ha trovato ampio consenso tra gli operatori tutti che, in maniera attenta e articola-ta, hanno fatto presente ai relatori la loro espe-rienza, già maturata in questi due anni, ponendo quesiti a chiarimento di quanto esposto. Pertan-to, non si è trattato di lezioni accademiche, bensì di un confronto dialogico tra professionisti.

Gli argomenti, trattati sono stati i seguenti: “Insufficienza mentale e Autismo” (Cesare Por-celli, Neuropsichiatra Infantile, Responsabile Servizio N.P.I.A. di Bari, ASL Bari); “Le problema-tiche psicopatologiche emergenti nella fascia di popolazione adolescenziale” (Dora Chiloiro, Psi-cologa Psicoterapeuta, Responsabile Servizio Psicologia Clinica, ASL Taranto); “La pedagogia guanelliana e i nuovi bisogni dei minori” (don Piero Lippoli, Superiore Casa “Sacro Cuore” di Fasano, Opera Don Guanella); “La costruzione del setting psicoterapeutico in comunità” (Bru-no Marchi, Psicologo Psicoterapeuta, Respon-sabile area clinica e scientifica delle Comunità Educative “Sacro Cuore” di Fasano); “Il tratta-mento psicofarmacologico negli adolescenti”, (Giuseppe Cipolla, Neuropsichiatra Infantile, Responsabile Servizio N.P.I.A.di Bitonto, ASL Bari).

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Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) è il docu-mento fondamentale in cui vengono defini-te le scelte culturali, organizzative, operati-

ve e progettuali delle Comunità Educative del-l’Opera Don Guanella. È la nostra carta d’iden-tità. È il documento che esplicita con trasparen-za sia all’interno (Comunità Educativa allargata) sia all'esterno (ospiti, genitori, amministrazioni comunali, enti invianti), l’offerta formativa, cer-cando di interpretare le esigenze del contesto culturale, sociale, economico degli ospiti a noi affidati temporaneamente.

Due sono i cammini formativi che i nostri ospiti seguiranno nel corso dell’anno: — per i bambini : Il Grande albero di Susanna

Tamaro In previsione del Soggiorno Montano a Saint

Marcel (AO),che ci avrebbe portato a vivere una esperienza a stretto contatto con la natura, abbiamo ritenuto opportuno avvici-nare i bambini a tale argomento attraverso la lettura del libro della Tamaro nei mesi di giugno-luglio. Il risultato di tali esperienze, è stata la realizzazione di uno strumento di lavoro interamente costruito dai bambini che riprenderanno per l’approfondimento durante l’anno comunitario. Tale approfon-dimento prevede attività pratiche di labora-torio attraverso l’uso di musica, internet, visione di DVD a tema, raduni di gruppo e confronto diretto con i coetanei a contatto con la natura.

— per gli adolescenti : Aria nuova … il futuro parla giovane: l’Adolescenza

L’adolescenza è il periodo di vita di un indivi-duo che si interpone tra l’infanzia e la vita adulta. Cronologicamente, l’adolescenza potrebbe essere collocata in un’età compre-sa tra i dodici e i ventidue anni, anche se è piuttosto difficile darne un’indicazione ana-

grafica precisa per via delle differenze indi-viduali e delle caratteristiche della nostra società. Ironi-camente, s i potrebbe dire che l’adolescenza si sa quando inizia ma non quando abbia fine, dato che sono in aumen-to i giovani che, per motivi economici o di stu-dio, prolungano la permanenza in casa dei genitori e la dipendenza da loro, ritardando sempre più l’ingresso nel mondo degli adul-ti. Spesso, sono gli stessi genitori a ostacola-re la crescita e l’allontanamento dei figli, che tendono sempre a essere considerati i loro “bambini”. L’adolescenza è caratterizzata da una molteplicità di cambiamenti su svariati fronti, che coinvolgono il giovane e spesso sconvolgono la sua famiglia.

FORMATIVO:POF anno scolastico 2012 – 2014

E anche quest’anno è arrivato il momento più atteso da tutti i ragazzi: il SOGGIORNO MONTANO. Gli educatori, la pedagogista ed il Direttore hanno avuto una grande

bell’idea proponendo una vacanza in Valle D’Aosta che aveva l’obiettivo di farci conoscere nuovi luoghi come le splendide Alpi dove troneggiano il Monte Bianco, Il Cervino, il Gran San Bernar-do… lontano dalle nostre piccole realtà.

Per molti di noi questa è stata la prima esperienza da monta-nari e da turisti importanti in città e luoghi famosi e devo dire che tutti siamo rimasti incantati e affascinati da questa realtà incon-taminata che ha saputo offrirci giorni che rimarranno con noi per sempre.

Il primo giorno in montagna, LES DRUGES, un’area pic-nic sopra Saint-Marcel, è stato un misto di adrenalina, curiosità, entusiasmo e nonostante i pazienti educatori ci sono rimasti vici-

no e ci hanno aiutato nelle piccole sali-te, le indecisioni nel camminare sono state tante ma a queste segui-vano delle grandi risate e dei momenti di divertimento che tutti porteremo nel cuore… come la raccolta dei funghi che il giorno dopo hanno dato un buon gu-sto alla pasta.

È stato un Soggiorno Mon-tano pieno di eventi e privo di noia. La nostra giornata ini-ziava presto e dopo aver fatto colazione, ci dedica-vamo alla tematica che trattava i QUATTRO ELE-MENTI della natura ed anche IL QUINTO ELE-MENTO CHE È L’UO-MO. Il pomeriggio, dopo un riposino, era dedicato alla visita delle città, dei pae-si, dei luoghi turi-stici famosi come Cogne, Saint Vin-

Soggiorno montano

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Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) è il docu-mento fondamentale in cui vengono defini-te le scelte culturali, organizzative, operati-

ve e progettuali delle Comunità Educative del-l’Opera Don Guanella. È la nostra carta d’iden-tità. È il documento che esplicita con trasparen-za sia all’interno (Comunità Educativa allargata) sia all'esterno (ospiti, genitori, amministrazioni comunali, enti invianti), l’offerta formativa, cer-cando di interpretare le esigenze del contesto culturale, sociale, economico degli ospiti a noi affidati temporaneamente.

Due sono i cammini formativi che i nostri ospiti seguiranno nel corso dell’anno: — per i bambini : Il Grande albero di Susanna

Tamaro In previsione del Soggiorno Montano a Saint

Marcel (AO),che ci avrebbe portato a vivere una esperienza a stretto contatto con la natura, abbiamo ritenuto opportuno avvici-nare i bambini a tale argomento attraverso la lettura del libro della Tamaro nei mesi di giugno-luglio. Il risultato di tali esperienze, è stata la realizzazione di uno strumento di lavoro interamente costruito dai bambini che riprenderanno per l’approfondimento durante l’anno comunitario. Tale approfon-dimento prevede attività pratiche di labora-torio attraverso l’uso di musica, internet, visione di DVD a tema, raduni di gruppo e confronto diretto con i coetanei a contatto con la natura.

— per gli adolescenti : Aria nuova … il futuro parla giovane: l’Adolescenza

L’adolescenza è il periodo di vita di un indivi-duo che si interpone tra l’infanzia e la vita adulta. Cronologicamente, l’adolescenza potrebbe essere collocata in un’età compre-sa tra i dodici e i ventidue anni, anche se è piuttosto difficile darne un’indicazione ana-

grafica precisa per via delle differenze indi-viduali e delle caratteristiche della nostra società. Ironi-camente, s i potrebbe dire che l’adolescenza si sa quando inizia ma non quando abbia fine, dato che sono in aumen-to i giovani che, per motivi economici o di stu-dio, prolungano la permanenza in casa dei genitori e la dipendenza da loro, ritardando sempre più l’ingresso nel mondo degli adul-ti. Spesso, sono gli stessi genitori a ostacola-re la crescita e l’allontanamento dei figli, che tendono sempre a essere considerati i loro “bambini”. L’adolescenza è caratterizzata da una molteplicità di cambiamenti su svariati fronti, che coinvolgono il giovane e spesso sconvolgono la sua famiglia.

FORMATIVO:POF anno scolastico 2012 – 2014

E anche quest’anno è arrivato il momento più atteso da tutti i ragazzi: il SOGGIORNO MONTANO. Gli educatori, la pedagogista ed il Direttore hanno avuto una grande

bell’idea proponendo una vacanza in Valle D’Aosta che aveva l’obiettivo di farci conoscere nuovi luoghi come le splendide Alpi dove troneggiano il Monte Bianco, Il Cervino, il Gran San Bernar-do… lontano dalle nostre piccole realtà.

Per molti di noi questa è stata la prima esperienza da monta-nari e da turisti importanti in città e luoghi famosi e devo dire che tutti siamo rimasti incantati e affascinati da questa realtà incon-taminata che ha saputo offrirci giorni che rimarranno con noi per sempre.

Il primo giorno in montagna, LES DRUGES, un’area pic-nic sopra Saint-Marcel, è stato un misto di adrenalina, curiosità, entusiasmo e nonostante i pazienti educatori ci sono rimasti vici-

no e ci hanno aiutato nelle piccole sali-te, le indecisioni nel camminare sono state tante ma a queste segui-vano delle grandi risate e dei momenti di divertimento che tutti porteremo nel cuore… come la raccolta dei funghi che il giorno dopo hanno dato un buon gu-sto alla pasta.

È stato un Soggiorno Mon-tano pieno di eventi e privo di noia. La nostra giornata ini-ziava presto e dopo aver fatto colazione, ci dedica-vamo alla tematica che trattava i QUATTRO ELE-MENTI della natura ed anche IL QUINTO ELE-MENTO CHE È L’UO-MO. Il pomeriggio, dopo un riposino, era dedicato alla visita delle città, dei pae-si, dei luoghi turi-stici famosi come Cogne, Saint Vin-

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Q ueste le ultime parole che i ragazzi del centro socio educativo diurno dell’Opera don Guanella hanno sen-tito alla fine della scuola!!

E… puntuali come sempre i trenta ospiti del Centro, alcuni ormai veterani altri timidi nuovi ingressi, ma tutti comunque tra i sei e i quindici anni, si sono affacciati nel SOGGIORNO MARINO di TORRE CANNE con costume, teli da mare, ciabat-te, occhiali da sole, e tanta crema solare protettiva. Così è ini-ziato il progetto estivo: “Amici di città… turisti non a caso”, che vedeva i ragazzi protagonisti di un’esperienza entusias-mante con giochi e divertimento di mattina al mare e di pomeriggio con uscite ricreative e culturali. Il progetto ave-va l’obiettivo di far conoscere a pieno ai piccoli ospiti la città di FASANO nella quale vivono, attraverso la sua storia civile e religiosa, i suoi palazzi, e i monumenti che ne fanno parte.

L’interesse è stato alto e la frequenza assidua da parte di piccoli e grandi, e così tra giochi, gavettoni, escursioni, esperienze in masseria, incontri con associazioni del terri-torio, preghiera del mattino e Formazione, sono trascorsi più di quaranta giorni nel Soggiorno Marino.

Un quaderno autobiografico, lo strumento di lavoro e di raccolta delle informazioni, ha rappresentato l’esperienza vissuta, vicende ascoltate e racconti letti, un quaderno per raccontarsi e per raccogliere immagini relative ai luoghi visitati, cartoline e foto, immagini tro-vate sui giornali oppure su internet, schede di appro-fondimento.

Ci vediamo il primo lugliocol costume!

cent, Courmayuer, Cervinia, Aosta, l’ospizio sul Gran San Bernardo, il cappuccino al Rifugio Torino sul Monte Bianco a quattro mila metri dove con coraggio ed un pizzico di orgoglio abbiamo fatto una piccolissima passeggiata sul ghiaccio Mar De Glasse con una tem-peratura a zero gradi, al Castello di Bard con la Visita al Museo interattivo delle Alpi, la visita alla Maison della Fontina nella Valpelline con l’ingresso nella ex galleria dove si estraeva rame e che oggi fa maturare nei suoi scaffa-li di legno… quasi 65.000 forme di Fontina, al Lago Miage attraversan-do tutta la Val Veny, le varie passeggiate sulla neve, la casa che ci ospitava tra le altre cose ha anche un campetto per giocare a cal-cetto o a pallavolo… beh, cosa chiedere di più? Il di più quest’anno c’è stato ed un di più di qualità. Si è realizzato uno dei nostri sogni che è quello di integrarci con il territorio o la Par-rocchia che ci ospita. I nostri ragazzi e più di tutto le ragazze hanno sentito all’ultimo giorno di vacanza-pianto e commozio-ne nei saluti con scambio di indirizzo e cellulare - il peso dell’integrazione avuta durante il periodo di vacanze con il gruppo dei giovani della Parrocchia: preparazione della Santa Messa della Domenica, pallavolo, balli di gruppo, Karaoke, scambio di esperienze, preparazione e cena insieme la sera dell’ultima Domenica. Un grazie al Parroco don Rinaldo per la sua disponibilità e sensibilità nei confronti dei ragazzi.

Il paese delle meraviglie, non credete?!? Hanno parlato gli occhi umidi dei partecipanti a questa esperienza quando hanno chiesto a più riprese di allungare i giorni di vacanza… ma il tempo corre inesorabile. Desideriamo ringraziare gli educatori, la pedagogista, il direttore, gli amici, i benefattori per averci regalato un’esperienza unica e indimenticabile… La nostra cartolina in festa con i fiori di montagna ed il pic-colo regalino saranno il nostro ricordo per voi.

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Q ueste le ultime parole che i ragazzi del centro socio educativo diurno dell’Opera don Guanella hanno sen-tito alla fine della scuola!!

E… puntuali come sempre i trenta ospiti del Centro, alcuni ormai veterani altri timidi nuovi ingressi, ma tutti comunque tra i sei e i quindici anni, si sono affacciati nel SOGGIORNO MARINO di TORRE CANNE con costume, teli da mare, ciabat-te, occhiali da sole, e tanta crema solare protettiva. Così è ini-ziato il progetto estivo: “Amici di città… turisti non a caso”, che vedeva i ragazzi protagonisti di un’esperienza entusias-mante con giochi e divertimento di mattina al mare e di pomeriggio con uscite ricreative e culturali. Il progetto ave-va l’obiettivo di far conoscere a pieno ai piccoli ospiti la città di FASANO nella quale vivono, attraverso la sua storia civile e religiosa, i suoi palazzi, e i monumenti che ne fanno parte.

L’interesse è stato alto e la frequenza assidua da parte di piccoli e grandi, e così tra giochi, gavettoni, escursioni, esperienze in masseria, incontri con associazioni del terri-torio, preghiera del mattino e Formazione, sono trascorsi più di quaranta giorni nel Soggiorno Marino.

Un quaderno autobiografico, lo strumento di lavoro e di raccolta delle informazioni, ha rappresentato l’esperienza vissuta, vicende ascoltate e racconti letti, un quaderno per raccontarsi e per raccogliere immagini relative ai luoghi visitati, cartoline e foto, immagini tro-vate sui giornali oppure su internet, schede di appro-fondimento.

Ci vediamo il primo lugliocol costume!

cent, Courmayuer, Cervinia, Aosta, l’ospizio sul Gran San Bernardo, il cappuccino al Rifugio Torino sul Monte Bianco a quattro mila metri dove con coraggio ed un pizzico di orgoglio abbiamo fatto una piccolissima passeggiata sul ghiaccio Mar De Glasse con una tem-peratura a zero gradi, al Castello di Bard con la Visita al Museo interattivo delle Alpi, la visita alla Maison della Fontina nella Valpelline con l’ingresso nella ex galleria dove si estraeva rame e che oggi fa maturare nei suoi scaffa-li di legno… quasi 65.000 forme di Fontina, al Lago Miage attraversan-do tutta la Val Veny, le varie passeggiate sulla neve, la casa che ci ospitava tra le altre cose ha anche un campetto per giocare a cal-cetto o a pallavolo… beh, cosa chiedere di più? Il di più quest’anno c’è stato ed un di più di qualità. Si è realizzato uno dei nostri sogni che è quello di integrarci con il territorio o la Par-rocchia che ci ospita. I nostri ragazzi e più di tutto le ragazze hanno sentito all’ultimo giorno di vacanza-pianto e commozio-ne nei saluti con scambio di indirizzo e cellulare - il peso dell’integrazione avuta durante il periodo di vacanze con il gruppo dei giovani della Parrocchia: preparazione della Santa Messa della Domenica, pallavolo, balli di gruppo, Karaoke, scambio di esperienze, preparazione e cena insieme la sera dell’ultima Domenica. Un grazie al Parroco don Rinaldo per la sua disponibilità e sensibilità nei confronti dei ragazzi.

Il paese delle meraviglie, non credete?!? Hanno parlato gli occhi umidi dei partecipanti a questa esperienza quando hanno chiesto a più riprese di allungare i giorni di vacanza… ma il tempo corre inesorabile. Desideriamo ringraziare gli educatori, la pedagogista, il direttore, gli amici, i benefattori per averci regalato un’esperienza unica e indimenticabile… La nostra cartolina in festa con i fiori di montagna ed il pic-colo regalino saranno il nostro ricordo per voi.

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AnniversarioAnniversario

Lacirignola GiacomoCincivalli Giuseppina3 agosto 2013

AnniversarioAnniversario

Interessante è stato l’argomento “IN MEZZO AL TRAFFICO ”: un vigile urbano ha spiegato che la sua figura si occupa non solo del traffico dei veicoli, ma anche dei pedo-ni. Ha presentato il lavoro che svolge ogni vigile urbano, il significato di alcuni simboli sulla divisa e di oggetti e mezzi utilizzati durante l’attività stradale. Altre esperienze signifi-cative sono state: incontro con la CROCE ROSSA, la PROTEZIONE CIVILE, LABORATORIO DI CUCINA ( la focaccia alla fasanese), ATTIVITÀ MANUALI guidate da una esperta volontaria, e la realizzazione di un portafoto con sabbia e conchiglie…

Da parte di tutti noi la speranza di aver la-sciato in questi giovani “TURISTI” un buon ricordo dell’estate 2013 fatta sì di divertimento ma anche di cul-tura, e un po’ di conoscenza in più della città nella quale vivono e dove distrattamente a volte passeggiano. In questo modo gli stessi potranno diventare cittadini atti-vi, in grado di suggerire idee per una città diversa, strut-turata in funzione delle loro esigenze.

Un dvd raccoglierà tutte le foto dell’espe-rienza e sarà consegnato ad ogni partecipante come ricordo.

Cardone Giovanni

Zina Di Carolo

17 agosto 2013

Lacirignola Leonardo

Argese Anna

21 aprile 2013

Loconte StefanoPezzolla Angela10 giugno 2013

Noi risorgeremo

Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la te-nerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.

Sant’Agostino

Lorenzo Pirolon. 02 - 10 - 2013 m. 09 - 04 - 21013

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Lacirignola GiacomoCincivalli Giuseppina3 agosto 2013

AnniversarioAnniversario

Interessante è stato l’argomento “IN MEZZO AL TRAFFICO ”: un vigile urbano ha spiegato che la sua figura si occupa non solo del traffico dei veicoli, ma anche dei pedo-ni. Ha presentato il lavoro che svolge ogni vigile urbano, il significato di alcuni simboli sulla divisa e di oggetti e mezzi utilizzati durante l’attività stradale. Altre esperienze signifi-cative sono state: incontro con la CROCE ROSSA, la PROTEZIONE CIVILE, LABORATORIO DI CUCINA ( la focaccia alla fasanese), ATTIVITÀ MANUALI guidate da una esperta volontaria, e la realizzazione di un portafoto con sabbia e conchiglie…

Da parte di tutti noi la speranza di aver la-sciato in questi giovani “TURISTI” un buon ricordo dell’estate 2013 fatta sì di divertimento ma anche di cul-tura, e un po’ di conoscenza in più della città nella quale vivono e dove distrattamente a volte passeggiano. In questo modo gli stessi potranno diventare cittadini atti-vi, in grado di suggerire idee per una città diversa, strut-turata in funzione delle loro esigenze.

Un dvd raccoglierà tutte le foto dell’espe-rienza e sarà consegnato ad ogni partecipante come ricordo.

Cardone Giovanni

Zina Di Carolo

17 agosto 2013

Lacirignola Leonardo

Argese Anna

21 aprile 2013

Loconte StefanoPezzolla Angela10 giugno 2013

Noi risorgeremo

Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la te-nerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.

Sant’Agostino

Lorenzo Pirolon. 02 - 10 - 2013 m. 09 - 04 - 21013

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Si dispone di ambienti acco-glienti per autogestione, mez-za pensione, pensione comple-

ta, bed & breakfast.La Casa per Ferie “Sacro Cuore”

ospita gruppi, associazioni, famiglie, coppie e singoli, campi-scuola. Chie-sa grande utilizzabile per le celebra-zioni e piccola cappella a disposizione degli ospiti.

Sala convegni con 90 posti e salet-te per riunioni di gruppo.

Ampi spazi esterni per le attività ludiche e ricreative, con possibilità di illuminazione serale.

La Casa è situata a circa 8 Km dal mare, con il quale è ben collegata da una strada a scorrimen-to veloce. Inoltre, la struttura è ben collegata con i maggiori centri turistici della zona: i trulli di Alberobello, gli scavi archeologici di Egnazia, le grotte di Castellana, lo Zoosafari di Fasano, la città bianca di Ostuni, la zona panoramica della Selva di Fasano, la zona enologica di Locoro-tondo.

Casa per ferie “Sacro Cuore”OPERA DON GUANELLA - FASANO (BR)

Avviso ai lettori: Cara lettrice, caro lettore, il Suo indirizzo fa parte dell’archivio elettronico del nostro periodico. Nel rispetto di quanto stabilito dal D.Lgs. n. 196/2003 per la tutela dei dati personali, chiamata “privacy”, che riguarda la segretezza delle proprie convinzioni, comunichiamo che tale archivio è gestito dalla Congregazione dei Servi della Carità - Opera Don Guanella, ente proprietario del suddetto periodico. I suoi dati, pertanto, non saranno oggetto di comunicazione o diffusione a terzi. Per essi Lei potrà richiedere, in qualsiasi momento, modifiche, aggiornamento, integrazione o cancellazione, scrivendo all’attenzione del Direttore di “Amico del Fanciullo”.

15

Sede e DirezioneVia Matarano, 1

72015 FASANO (BR)Tel. 080.4413037 - Fax 080.4423518

Cell. 338.3382572Sito web: www.sacrocuorefasano.net

E-mail: [email protected]

“Un ambiente accoglienteper ogni

tua necessità”

Q ueste paginette vi portano il nostro affettuoso saluto, il nostro sincero rin-graziamento e insieme il nostro frater-

no invito a “ricordare”. Ricordare… che cosa? In questo mese di Novembre la memoria cristiana si concentra soprattutto sulla Commemorazio-ne dei Defunti. A novembre, la tradizione cri-stiana ci porta con fiori e lumini sulla tomba dei nostri cari, a pregare per loro. È una bella tradi-zione che ravviva amore e solidarietà spirituale verso parenti, ex allievi, amici defunti, ma che tocca anche la nostra vita e ci fa pensare.

Il culto dei morti lo si ritrova presso i pagani e fin presso i barbari. Già nel Vecchio Testamen-to gli ebrei offrivano preghiere e sacrifici per i defunti. Giuda Maccabeo offrì doni nel Tempio per i commilitoni caduti combattendo. (2Mc 12,43ss). Questa pia tradizione non poteva non passare ai cristiani, per cui fin dal tempo degli apostoli, si usò pregare per ogni fedele trapas-sato.

Il grande mistero della morte si illumina con la Rivelazione: fino a Gesù e senza di Lui, c’era il regno della morte; Cristo viene e, con la suamorte, trionfa sulla morte stessa. Con la sua risurrezione, Gesù vince la morte e trionfa su di essa. Già durante la sua vita trasparivano i segni di questa vittoria futura, quando richiamava i morti alla vita e parlava del suo ritorno al Padre e prometteva ai discepoli: “Nella casa del Padre

mio ci sono molte dimore… E quando sarò anda-to e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi acco-glierò presso di me, affinchè dove sono io siate anche voi” (Gv 14,2), e al buon ladrone assicura-va: “In verità ti dico: oggi sarai con me in Paradi-so” (Lc 23,43). La speranza di immortalità e di risurrezione che si faceva strada nel VT ha trova-to in Cristo “risurrezione e vita” la sua salda base. A questi nostri fratelli va il nostro ricordo commosso e riconoscente nonché la nostra gra-titudine per l’impegno civile che hanno profuso durante la loro vita terrena, dando il meglio di sé nei diversi ambiti della società civile in cui hanno operato. Ad essi che ci hanno preceduto nella pace del Signore, San Luigi Guanella sicu-ramente ha riservato un posto speciale in Para-diso. In questo periodo, carissimi Ex allievi, amici e benefattori anche i sacerdoti e gli ospiti delle Comunità Educative vi assicurano un par-ticolare ricordo spirituale: una assidua preghie-ra per i vostri cari defunti, perché abbiano l’eterno riposo nell’amore e nella felicità di Dio.

Grazie del genero-so sostegno che date alle nostre attività! Il Signore vi ricompensi con la generosità del-la sua benevolenza in questa vita e nell’al-tra. Sentiamoci tutti nelle mani e nel Cuo-re di Dio.

Carissimi Ex allievi, Amici e benefattori

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Si dispone di ambienti acco-glienti per autogestione, mez-za pensione, pensione comple-

ta, bed & breakfast.La Casa per Ferie “Sacro Cuore”

ospita gruppi, associazioni, famiglie, coppie e singoli, campi-scuola. Chie-sa grande utilizzabile per le celebra-zioni e piccola cappella a disposizione degli ospiti.

Sala convegni con 90 posti e salet-te per riunioni di gruppo.

Ampi spazi esterni per le attività ludiche e ricreative, con possibilità di illuminazione serale.

La Casa è situata a circa 8 Km dal mare, con il quale è ben collegata da una strada a scorrimen-to veloce. Inoltre, la struttura è ben collegata con i maggiori centri turistici della zona: i trulli di Alberobello, gli scavi archeologici di Egnazia, le grotte di Castellana, lo Zoosafari di Fasano, la città bianca di Ostuni, la zona panoramica della Selva di Fasano, la zona enologica di Locoro-tondo.

Casa per ferie “Sacro Cuore”OPERA DON GUANELLA - FASANO (BR)

Avviso ai lettori: Cara lettrice, caro lettore, il Suo indirizzo fa parte dell’archivio elettronico del nostro periodico. Nel rispetto di quanto stabilito dal D.Lgs. n. 196/2003 per la tutela dei dati personali, chiamata “privacy”, che riguarda la segretezza delle proprie convinzioni, comunichiamo che tale archivio è gestito dalla Congregazione dei Servi della Carità - Opera Don Guanella, ente proprietario del suddetto periodico. I suoi dati, pertanto, non saranno oggetto di comunicazione o diffusione a terzi. Per essi Lei potrà richiedere, in qualsiasi momento, modifiche, aggiornamento, integrazione o cancellazione, scrivendo all’attenzione del Direttore di “Amico del Fanciullo”.

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Sede e DirezioneVia Matarano, 1

72015 FASANO (BR)Tel. 080.4413037 - Fax 080.4423518

Cell. 338.3382572Sito web: www.sacrocuorefasano.net

E-mail: [email protected]

“Un ambiente accoglienteper ogni

tua necessità”

Q ueste paginette vi portano il nostro affettuoso saluto, il nostro sincero rin-graziamento e insieme il nostro frater-

no invito a “ricordare”. Ricordare… che cosa? In questo mese di Novembre la memoria cristiana si concentra soprattutto sulla Commemorazio-ne dei Defunti. A novembre, la tradizione cri-stiana ci porta con fiori e lumini sulla tomba dei nostri cari, a pregare per loro. È una bella tradi-zione che ravviva amore e solidarietà spirituale verso parenti, ex allievi, amici defunti, ma che tocca anche la nostra vita e ci fa pensare.

Il culto dei morti lo si ritrova presso i pagani e fin presso i barbari. Già nel Vecchio Testamen-to gli ebrei offrivano preghiere e sacrifici per i defunti. Giuda Maccabeo offrì doni nel Tempio per i commilitoni caduti combattendo. (2Mc 12,43ss). Questa pia tradizione non poteva non passare ai cristiani, per cui fin dal tempo degli apostoli, si usò pregare per ogni fedele trapas-sato.

Il grande mistero della morte si illumina con la Rivelazione: fino a Gesù e senza di Lui, c’era il regno della morte; Cristo viene e, con la suamorte, trionfa sulla morte stessa. Con la sua risurrezione, Gesù vince la morte e trionfa su di essa. Già durante la sua vita trasparivano i segni di questa vittoria futura, quando richiamava i morti alla vita e parlava del suo ritorno al Padre e prometteva ai discepoli: “Nella casa del Padre

mio ci sono molte dimore… E quando sarò anda-to e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi acco-glierò presso di me, affinchè dove sono io siate anche voi” (Gv 14,2), e al buon ladrone assicura-va: “In verità ti dico: oggi sarai con me in Paradi-so” (Lc 23,43). La speranza di immortalità e di risurrezione che si faceva strada nel VT ha trova-to in Cristo “risurrezione e vita” la sua salda base. A questi nostri fratelli va il nostro ricordo commosso e riconoscente nonché la nostra gra-titudine per l’impegno civile che hanno profuso durante la loro vita terrena, dando il meglio di sé nei diversi ambiti della società civile in cui hanno operato. Ad essi che ci hanno preceduto nella pace del Signore, San Luigi Guanella sicu-ramente ha riservato un posto speciale in Para-diso. In questo periodo, carissimi Ex allievi, amici e benefattori anche i sacerdoti e gli ospiti delle Comunità Educative vi assicurano un par-ticolare ricordo spirituale: una assidua preghie-ra per i vostri cari defunti, perché abbiano l’eterno riposo nell’amore e nella felicità di Dio.

Grazie del genero-so sostegno che date alle nostre attività! Il Signore vi ricompensi con la generosità del-la sua benevolenza in questa vita e nell’al-tra. Sentiamoci tutti nelle mani e nel Cuo-re di Dio.

Carissimi Ex allievi, Amici e benefattori

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a m i c o d e l f a n c i u l l o

l Viaggiatore che si dirige verso le nostre verdi colline e alza appena lo sguardo, scorge colorata, nel cupo colore di muschio e di ulivo, una improvvisa e felice costruzione, un castello feudale, pare, o qualcosa di simile. È l’istituto Sacro Cuore della Congregazione dei Servi della Carità “Opera Don Guanella”.

Come tutti sanno, l’istituto fu creato da un umile sacerdote di Fasano, Don Sante Perna, il quale dedicò alla realizzazione di questo suo progetto tutte le sue energie e il suo coraggio. E con l’aiuto di tanti Amici, infatti, nel 1932 cominciava la storia dell’Istituto Sacro Cuore di Fasano. In seguito, nel 1937, Don Sante, preoccupato per l’avvenire della Casa, l’affidò all’Opera Don Guanella, che tuttora la gestisce.

L’Istituto è Ente Giuridico (R.D. 2 luglio 1931 e 2 gennaio 1932): può quindi ricevere donazioni e lasciti testamentari.

www.sacrocuorefasano.netE-mail: [email protected] [email protected] [email protected]

72015 FASANO (BR) - Via Matarano, 1C.C. Post. n. 12662722Tel. 080.4413037 - Fax 080.4423518Direttore Responsabile: Giuseppe CurriAut. del Trib. di Brindisi n. 82 del 24.4.1968Taxe perçue - Con approvazione ecclesiasticaStampa: EVI s.r.l. - Monopoli - [email protected]

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IL SACRO CUOREUNA CASA AMICA PER RAGAZZI

In caso di mancato recapito inviare al CPO di Brindisi per la restituzione al mittente previo pagamento “resi”.

Per donazioni:

Conto Corrente Postale intestato a:

Istituto Sacro Cuore - Via Matarano, 1 - 72015 FASANO (BR) - N. 12662722

Banco POSTA Fasano IT32 N076 0115 9000 0001 2662 722

Banca APULIA Filiale di Fasano IT24 R057 8725 8000 4357 2000 799