Giornale 3^g
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VIAGGIO NELLE NOTIZIE Fondato nel 2011 dalla 2 N
a.s. 2015/16 anno 3 no3 a cura della 3°G CESANO MADERNO (MB), via Cozzi, 7
LA 3^G IN VISITA AL CORRIERE DELLA SERA
Emergency alla scuola
Salvo d’Acquisto. CesanoMaderno-Emergency è
un’associazione indipendente
italiana, fondata il 15 maggio
1994 a Milano, da Gino Strada
e sua moglie.
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Gli ospiti della Caritas
di Cesano Maderno
incontrano gli studenti
della Salvo d’Acquisto Cesano Maderno – Gli alunni
delle classi 3^G, 2^H, F, I della
Salvo d’Acquisto hanno
incontrato due ragazzi,
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Attentato a Parigi, l’ISIS
colpisce ancora.
Cesano Maderno – Dopo dieci
mesi dalla strage di Charlie
Hebdo, i terroristi tornano.
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Cesano Maderno – Mercoledì
2 dicembre la classe 3G
dell’Istituto Salvo d’Acquisto
si è recata alla sede di Milano
del Corriere della Sera.
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3^G E 3^I, contadini per
un giorno
Cesano Maderno - Sabato 21
novembre alle ore 10:30,
nell’area verde vicino al
mercato in via E. Donghi, si è
svolta la “Festa dell’albero”.
Progetto nuova Agorà
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Il 31 ottobre, la
chiusura dell’expo
CESANO MADERNO- Il 31
ottobre è finita l’avventura di
Expo Milano 2015, questo
viaggio tra i sapori del mondo
è giunto al termine Segue a pag. 10
A trent’anni dalla strage
dell’Heysel, in Belgio Cesano Maderno - Il 13
Novembre 2015 allo stadio
dell’Heysel in Belgio, si è
disputata l’amichevole di
calcio tra Belgio (la nazionale
numero uno al mondo) e Italia. Segue a pag. 13
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LA 3^G IN VISITA AL CORRIERE DELLA SERA
Cesano Maderno – Mercoledì 2 dicembre
la classe 3G dell’Istituto Salvo d’Acquisto
si è recata alla sede di Milano del Corriere
della Sera. Appena la classe è entrata è
stata accolta da una signora di nome Chiara
che oltre a lavorare per il Corriere accoglie
anche alcune scolaresche. Chiara ha
spiegato agli alunni e ai prof. La storia
del giornale; dopo di che ha proiettato un
video che parlava della giornata tipo
di un giornalista sia della Gazzetta che
del Corriere.
La giornata di un giornalista inizia alle
10.00, arrivato in ufficio incomincia a
sviluppare e a documentarsi su un tema di
cui è interessato. La redazione
incomincia a stendere su un foglio di
nome timone la disposizione della prima
pagina anche se durante la giornata
arrivano delle notizie che continuano a
cambiare la disposizione del giornale. Alle 2.00 di
notte il giornale deve essere stampato e inviato a
tutta Italia e alle altre città del mondo.
Finito il video ha condotto la classe in sala
Albertini dove erano esposte le prime pagine più
importanti stampate nella storia del giornale. E’
stato raccontato ai ragazzi come è nato il
giornale. Il Corriere della Sera è nato il 5/6 marzo
1876; il suo fondatore è Eugenio Torelli Veiller.
Dopo aver spiegato come si fa un giornale e
spiegato il nome della sala, Chiara mentre
accompagnava la classe alla stanza di
accoglienza ha fatto notare delle targhe che
erano per gli inviati morti mentre facevano il loro
lavoro, Walter Tobagi, ucciso dalle Brigate Rosse
e Maria Cutuli uccisa in Afghanistan..
Prima che la classe si incamminasse verso la
stazione la signora ha regalato ad ognuno una
copia del giornale sia del Corriere che della
Gazzetta. Questa esperienza alla classe è
piaciuta molto.
Busnelli Fabrizio
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3^G E 3^I, CONTADINI PER UN GIORNO.
Cesano Maderno - Sabato 21 novembre alle
ore 10:30, nell’area verde vicino al mercato in
via E. Donghi, si è svolta la “Festa dell’albero”.
La manifestazione è stata voluta
dall’ Amministrazione comunale ed
organizzata dall’associazione “Noi per
Cesano”, che ha proposto alle classi 3^ G e
3^I della scuola media Salvo D’Acquisto
il progetto “La nuova Agorà”.
Questo progetto consisteva nel disegnare
un parco in una zona verde comunale. Le
classi si sono organizzate in gruppi che,
durante l’anno scolastico, hanno
effettuato ricerche botaniche e realizzato
diversi progetti, presentati alla fine di
maggio nell’aula conferenze dell’oasi Lipu
alla presenza del sindaco e dei
membri dell’associazione.
Nella mattina di sabato sono stati piantati un
centinaio di alberi e gli studenti, con le loro
professoresse. Hanno aiutato a piantumare,
seguendo le indicazioni dei giardinieri e ponendo
sassi e tubi alla base delle piantine.
I signori Alberto Porro e Massimiliano
Bevilacqua, membri dell’associazione “Noi per
Cesano”, ci hanno spiegato che, man mano che
gli alberi cresceranno, verranno fatti altri
interventi, ad esempio l’aggiunta di panchine e
fontanelle. Salvatore Colombo, presidente di “Noi
per Cesano”, ha aggiunto che potremo seguire
negli anni la crescita degli alberi, così anche da
adulti ci ricorderemo sempre di questa
esperienza.
Orsenigo Alessandra
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EMERGENCY ALLA SCUOLA “Salvo d’Acquisto”
Cesano Maderno- Emergency è
un’associazione indipendente italiana,
fondata il 15 maggio 1994 a Milano,
da Gino Strada e sua moglie.
Formata da più di tremila volontari, offre
interventi e cure medico- chirurgiche di
elevata qualità per le vittime di violenza,
guerra e povertà. Nella settimana tra il 23 e
il 27 novembre, un volontario di Emergency
ha incontrato le classi terze della scuola
Salvo D’Acquisto, trattando della situazione
in Iraq. L’Iraq è uno stato dell’Asia
occidentale, confinante con Iran, Siria,
Turchia, Arabia Saudita, Kuwait e
Giordania. Prima alleato con l’occidente,
dal 2003 fu pervaso da una logorante guerra
che vide come nemici gli USA e il Regno
Unito. La guerra, sul campo, fra gli eserciti
durò
circa 40 giorni, con la vittoria evidente degli
stati occidentali, ma tuttora una guerra
ancora più terribile persiste in quei
luoghi sfociando
nel terrorismo, l’Isis, che ha preso comando di
parte di Iraq e Siria.
Un paese con stupendi paesaggi e numerosi siti,
ora si è trasformato: i giovani d’oggi vedono l’Iraq
come paese di terrore, povertà, paura, senza
speranze di vita e lavoro per le nuove
generazioni.
Nessuna parola, nessuna frase, nessuna
immagine può descrivere o dar pace alle 27
milioni di vite spezzate e 9 milioni di bambini i cui
sogni, aspirazioni, gioie, sono state spezzate
inutilmente, senza ripensamenti, senza indugio,
in un attimo, un soffio di vento li ha portati via,
lontani. Non torneranno più quei volti felici
nonostante la pace mai vista, non torneranno più
quei piccoli occhi con impresse immagini di
guerra e povertà.
I campi in cui giocavano ora sono segnalati da
cartelli: “Qui sono morti innocenti, colpevoli solo
di aver raccolto bambole, giocattoli o per aver
seguito il volo di uno dei tanti pappagalli verdi
che in questi campi governano con i loro colori”.
Alessia Busi
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OSPITI DELLA CARITAS INCONTRANO GLI ALUNNI
DELLA SCUOLA SALVO D’ACQUISTO
Cesano Maderno – Gli alunni delle classi
3^G, 2^H, F, I della Salvo d’Acquisto hanno
incontrato due ragazzi provenienti dalla
Nigeria, e ospiti a Cesano, nell’ ex oratorio
femminile vicino alla chiesa di S. Stefano.
Charles e Lucky sono scappati dal loro paese
perché c’è una situazione politica molto
complicata e i vari gruppi terroristici di Boko
Haram, commettono violenze nei confronti
dei cristiani. Charles ha 23 anni ed è in Italia
da tre anni e quattro mesi, è arrivato nel porto
di Lampedusa nel 2012 ed è stato ascoltato
poche settimane fa dalla commissione che
giudicando le storie raccontate dai profughi,
decide a chi dare asilo politico.
Charles ha raccontato che cosa ha provato
quando dalla Nigeria ha superato il confine
ed è entrato in Libia (qui appena vedi un
poliziotto e sei senza documenti, devi
scappare altrimenti potresti finire in prigione).
Il viaggio di Charles dalla Libia alle coste
italiane è durato solo 8 ore, ma il viaggio via
terra durava ormai da molto tempo; Charles
è arrivato in Italia con una piccola barca
malridotta che durante il viaggio veniva fatta
sobbalzare furiosamente dalle onde da una
parte all’altra.
Della Nigeria gli manca soprattutto il cibo e lo
zio, che insieme alla nonna ha avuto un ruolo
molto importante durante la sua infanzia.
Lì ha molti amici e si tiene in contatto con loro
attraverso Facebook. Qui, a Cesano, svolge
lavori di volontariato presso varie
associazioni, frequenta le medie a Monza e
per il futuro spera di trovare lavoro e che la
sua richiesta di asilo sia accettata. Lucky ha
24 anni ed è in Italia da 3 anni circa, anche
lui viveva in Nigeria e qui svolge anche lui
come Charles, volontariato e studia alle
medie. Anche lui è in attesa della risposta
della commissione per restare in Italia.
Questo incontro è stato molto interessante e
ha fatto capire agli alunni come e perché
molte persone scappano dal proprio paese.
Carolina Colinati
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INTERVISTA AI PROFUGHI Il giorno 10 dicembre 2015 due profughi hanno incontrato alcuni studenti della Salvo d’Acquisto di
Cesano Maderno.
I due ragazzi, Charles e Lucky, vengono entrambi dalla Nigeria e, con i barconi, sono arrivati in
Italia, sbarcando a Lampedusa, e adesso sono ospiti a Cesano Maderno, nell’ex oratorio femminile
insieme ad altri 14 ragazzi, da un anno, durante il quale hanno partecipato a molti progetti e hanno
frequentato scuole, tra cui una all’interno dell’associazione, con insegnanti volontari. Per loro è
stato molto difficile imparare l’italiano, lo è stato molto meno invece per chi nella terra d’origine
parlava lingue come il Francese.
Ora hanno lo status di “richiedenti asilo”, l’Italia ha ascoltato le loro storie per poi decidere se
concedergli lo status di “rifugiato”. Se la risposta è negativa si può fare ricorso, ma a seguito di
un’altra brutta notizia sarebbero costretti a tornare nel loro paese.
A seguito è riportata un’intervista a Charles
1- Quale situazione sociale e politica c’era nel tuo Paese? Perché sei scappato?
In Nigeria c’era e c’è ancora il terrorismo, mancano i soldi. I criminali e il terrorismo sono il
problema numero uno.
2- Cosa facevi prima di venire in Italia?
Facevo l’università, il politecnico da un anno.
3- Quanto hai pagato per venire?
Non ho pagato.
4- Sei venuto da solo o c’erano amici con te?
Ero da solo.
5- Quali luoghi hai dovuto attraversare per venire fin qui?
Niger, Saba, un paese della Libia al confine con la Nigeria, Tripoli, la capitale libica, poi il mare,
Lampedusa, Milano, Monza, Lissone e infine Cesano.
6- Quanti anni avevi quando sei partito?
Venti.
7- Prima di partire quali sogni e quali aspettative avevi?
Non pensavo all’Italia, non sapevo dove sarei andato, avevo paura, ma non volevo morire, la
vita era difficile. La Nigeria è un paese mussulmano e ci sono violenze contro i cristiani.
8- Che cosa ti manca di più del tuo Paese?
Il cibo, qui si mangia solo pasta e pizza. E poi mi manca il rumore, lì c’era la musica e si
ballava, qui c’è troppo silenzio.
9- Ti senti ancora con i tuoi amici nigeriani?
Sì, ci sentiamo ancora su Facebook. E ora ho molti amici italiani.
10- Come vi siete conosciuti tu e Lucky?
Ci siamo conosciuti a Lampedusa e siamo rimasti amici.
Lucia M. Coluccio
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CONTINUA L’AFFLUSSO DI MIGRANTI VERSO
L’ITALIACESANO MADERNO – Ogni giorno partono
dalle coste africane barconi pieni di persone
(principalmente siriani e afghani) in fuga dalla
guerra. Viaggiano verso l’Europa sperando di
riuscire ad approdare sulle coste ed avere la
possibilità di vivere in un paese che dà
l’opportunità di avere un lavoro, una casa, e far
crescere una famiglia in un luogo sicuro e
lontano dalla guerra.
Gli arrivi degli immigrati a luglio hanno raggiunto
la cifra record di 107.500, più del triplo dello
scorso 2014; nonostante oltre 2000 immigrati
sono morti nel mediterraneo mentre cercavano
di raggiungere la loro nuova vita.
Questa situazione ha creato grande pressione alla Grecia, all’ Italia e all’Ungheria; ciò portò quest’ultima a prendere dure posizioni: per bloccare il flusso in continuo aumento di immigrati, al confine meridionale, militari (circa 4300) e decine di detenuti ungheresi hanno innalzato una barriera di lamette e filo spinato lunga 175km e alta 4 metri. In Ungheria migliaia di immigrati sono stati arrestati a causa delle nuove norme sull’emigrazione, e centinaia sono accusati di oltrepassare illegalmente le frontiere e condannati a 3 anni di carcere, stesso destino a chi danneggia il muro. Gli stessi canoni sono stati condivisi dalla Germania, dall’Olanda, dall’ Austria e dalla
Slovacchia, la Francia pronta a istituirli. Solo la Slovenia è predisposta ad accogliere migliaia di quelli allontanati da Budapest. Ogni paese sembra dunque determinato a fare per sé.
Aurora Di Donato- Sara Terragni – Lucia Coluccio
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ATTENTATO DELL’ISIS A PARIGI
Cesano Maderno – Dopo dieci mesi dalla strage
di Charlie Hebdo, i terroristi tornano, portando
con sé paura e terrore nella capitale francese.
Dalle ore 21:20 del 13 novembre, in diverse
parti della città si sono consumati sei attentati,
rivendicati, poi dall’Isis.
Mentre allo Stade de France si giocava
l’amichevole Francia-Germania, in Rue Alibert,
al bar “le Carillon” e subito dopo nel ristorante
“Le Petit Camboge” si verificava una sparatoria
che ha causato diversi morti e feriti.
A queste due sparatorie seguirà poi, a distanza
di cinque minuti circa, un’altra sparatoria
all’interno della sala concerti del Bataclan, in
Boulevard Voltaire.
Qui si consuma una vera e propria strage a
colpi di kalashnikov, ottanta circa i morti e
numerosi ostaggi.
Alle 23:00 scatta il blitz delle forze dell’ordine:
gli attentatori vengono uccisi e gli ostaggi
rimasti vivi vengono liberati; all’interno del
teatro si è rivelata una scena di puro orrore:
moltissimi i corpi senza vita a terra,
abbandonati al loro destino,la disperazione
delle persone che scappavano e si
nascondevano con la paura negli occhi.
I sopravvissuti all’attentato raccontano che
mentre sparavano sulla folla, gli attentatori
mantenevano la massima calma, come se tutto
fosse naturale, né spaventati né agitati,
ripetevano “Allah è grande!” senza sosta.
Successivamente, in Rue Charonne e in Rue
Faidherbe, altri terroristi, dopo aver sparato da
un’auto lungo la via, sparano alcuni colpi diretti
contro i tavolini esterni del ristorante “Le Petit
Camboge”.
Era stato programmato un altro attentato allo
Stade de France,ma per fortuna il piano non è
riuscito, un terrorista munito di cintura esplosiva,
avrebbe tentato di entrare allo stadio ma sarebbe
stato fermato dalla polizia. L’uomo si è fatto
esplodere all’esterno dello stadio.
L’ultima sparatoria si è svolta a Les Halles,centro
commerciale, prima delle 24:00.
In tutto le vittime sono state 132,i feriti 352, di cui
99 gravi. Al teatro Bataclan è stata uccisa una
giovane volontaria italiana di Emergency: Valeria
Solesin.
Questi sei attentati, quasi simultanei, hanno
sconvolto Parigi, che è passata all’attacco
lanciando bombe su Raqqa.
Questa notte di tragedia ha mobilitato tutte le
forze politiche mondiali che hanno dichiarato che
quella dell’Isis è una guerra contro l’umanità.
Il 18 Novembre è stata circondata, dalle forze
dell’ordine, una palazzina nel quartiere Saint
Denis, a Parigi, in cui è stata identificata una
cellula dei terroristi che stava preparando un
attentato all’aeroporto.
Dopo sette ore, le forze dell’ordine sono entrate
nell’appartamento e hanno ucciso tutti i terroristi.
L’unico morto, oltre agli estremisti,è stato Diesel,
è stato lui il primo ad entrare nell’appartamento,
cane coraggioso e specializzato nella
localizzazione di ordigni esplosivi.
Sono state prese grandi misure di sicurezza in
tutti i paesi dell’Unione Europea con controlli
sulle merci che vi circolano.
In Belgio il livello d’allerta è massimo e le scuole
sono rimaste chiuse per diversi giorni.
Pensavamo che l’Isis fosse lontano ma è più
vicino di quanto pensassimo.
Carolina Colinati
Alessia Busi
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LA SITUAZIONE IN EUROPA DOPO
L’ATTENTATO PARIGINO
Cesano Maderno - Dopo gli attentati di venerdì
13 novembre e del Blitz del 18,la situazione in
Europa è mutata in modo considerevole. In
Francia è ancora caccia all’uomo:Abdelhamid
Abaaoud,un kamikaze sopravvissuto al Blitz di
mercoledì 18 novembre,è ancora in circolazione
e non si hanno sue tracce a parte una cintura
di esplosivo buttata in un cassonetto della
spazzatura che però si pensa sia stata usata
per depistare le ricerche...In tutta Europa la
paura e le tensioni sono molto elevate,tra la
popolazione c’è chi continua ad uscire per le
strade e chi invece cerca di evitarlo rimanendo
il più possibile in casa:l’obiettivo dell’Isis di
creare paura e scompiglio è ormai una realtà
quasi certa. Le autorità belghe ritengono ormai
imminente un attentato a Bruxelles. Gli
inquirenti sono alla ricerca di due uomini di cui
uno trasporterebbe una bomba del tipo di quelle
utilizzate negli attacchi di Parigi. Abdeslam,
l'unico membro del commando di Parigi che
manca all'appello, è stato avvistato a Bruxelles.
Si continua a cercarlo e vederlo ovunque. E'
stato diffuso anche un possibile identikit con
parrucca e grossi occhiali. Il livello di allerta è
stato portato al massimo livello:evitare posti con
alte concentrazioni di persone,si chiede di
facilitare i controlli di sicurezza e di non
contribuire a diffondere voci infondate ed
attenersi e seguire solo le informazioni ufficiali.
La preoccupazione è anche qui da noi in Italia, le
forze dell'ordine hanno rafforzato i controlli e la
sicurezza delle aree ritenute più a rischio(come
Colosseo, Uffizi di Firenze, Duomo di Milano).Il
ministro dell'Interno Alfano ha dichiarato che
saranno sorvegliati militarmente 24 ore al giorno.
L’Inghilterra,la Francia,la Russia e gli Stati Uniti
sono già passati all’azione con i primi
bombardamenti,in Italia invece,non è stata
ancora presa una decisione per ora si propende
per la neutralità.
Dennis Del Forno
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CHIUSURA DELL’EXPO
CESANO
MADERNO- Il
31 ottobre è
finita
l’avventura di
Expo Milano
2015, questo
viaggio tra i
sapori del
mondo è giunto al termine. Sono passate da
pochissimo le 19 quando il presidente della
Repubblica, Sergio Mattarella, pronuncia queste
parole: «Dichiaro ufficialmente chiusa questa
Esposizione».
«L'atto di chiusura di Expo è davvero una festa.
L'Esposizione ci lascia un'eredità, frutto del
confronto che ha promosso e messo in campo.
La giornata di oggi è un passaggio, inizio di un
nuovo impegno civico, un ponte verso il futuro».
Con il discorso del Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella cala il sipario sull’Esposizione
universale. La cerimonia di chiusura, dopo sei
mesi, sigilla una periodo ricco di successi per
Milano. Palloncini colorati, con la scritta "Expo"
dominano il palco dove sono attesi i cinquemila
invitati che festeggiano la fine.
Nel frattempo, la vita sul Decumano è quella di
tutti i giorni. I visitatori aspettano le ore in coda
per poter entrare nei padiglioni. Per l'ultima
coreografia dell’Albero della Vita, i volontari di
Expo distribuirono alla gente ancora sul sito dei
led luminosi. Questi, da indossare come
braccialetti, servirono per la coreografia finale
dell'Albero simbolo di Expo, per l'ultima
accensione, dopo la cerimonia di chiusura,
accompagnata alle 19 dai fuochi d'artificio.
Alla fine, sono stati circa 21 milioni e mezzo i
visitatori di Expo 2015, dei quali 6,5 stranieri e il
resto italiani. Tra gli stranieri, una sessantina di
capi di Stato o di governo: tra questi, Angela
Merkel, François Hollande, Mariano Rajoy,
Vladimir Putin e Michelle Obama. E non sono
mancati neanche i VIP internazionali. Anche loro
hanno affollato i padiglioni di 54 paesi, più altri 70
inseriti all’interno dei cluster tematici, oltre a
quelli di aziende, organizzazioni internazionali e,
ovviamente, quelli delle regioni italiane.
I padiglioni più visitati sono stati gli USA, Oman e
Qatar.
In totale, tra il viaggio, l’alloggio, l’ingresso e
spese varie dentro e fuori l’area, i visitatori hanno
speso circa 2,3 miliardi di euro. Di questi, la
quota destinata al cibo è stata pari a 570 milioni.
Tra le curiosità, i numerosi record stabiliti durante
questa edizione dell’Esposizione universale:
dalla baguette più lunga del mondo (122 metri)
alla pizza, che di metri ne contava addirittura
1595, dal risotto da oltre duemila porzioni fino
alla colazione con le specialità di 55 Paesi
diversi, per finire con il panino più grande del
mondo (tre metri di pane di Alta mura per 150
chili di pane con cento chili di affettati doc).
Tra i milioni di turisti ci sono state molte
scolaresche da tutta Italia.
Una di queste è stata la 3°G della Salvo
d’Acquisto. Il 25 settembre la classe si è recata a
Rho-Fiera per vedere l’Esposizione Universale.
Hanno visitato solo alcuni degli stand più
importanti, dato il tempo a loro disposizione e le
lunghe code che ogni giorno si sono formate:
quelli della Caritas, del Sudan, della Santa Sede,
dell’Irlanda, il Padiglione Zero e alcuni dedicati al
riso, al cioccolato e al caffè.
Proprio le prolungate attese fuori dagli stand
sono stati al contempo segno del buon risultato
della manifestazione ed anche il suo punto
debole. Infatti la manifestazione è stata giudicata
un successo dal 74% degli italiani e le uniche
pecche furono le lunghe code e il cibo un po’
troppo caro.
Lucia M. Coluccio
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ALLUVIONE IN CAMPANIA, DANNI ANCHE A
POMPEI
Nella notte del 15 ottobre 2015 violenti
temporali hanno colpito la Campania.
In molte zone della regione ha piovuto
quasi interrottamente per giorni. Quattro
fiumi sono esondati e oltre 40 comuni
colpiti gravemente, oltre Benevento
e Castellamare di Stabia, causando danni
molti ingenti e 5 morti tanto che la regione
ha chiesto lo stato di calamità per Benevento
e Caserta. Il sindaco di Benevento ha
chiesto l’intervento dell’esercito, soprattutto
lungo la statale Appia dove è avvenuto
lo straripamento dei fiumi.
Infatti la situazione più drammatica è quella
della provincia di Benevento, dove il disastro
è sotto gli occhi di tutti: paesi isolati,
strade distrutte, ponti crollati e intere aziende
KO. La terra è al collasso, i vigneti
sembrano acquitrini e intere aziende
vitivinicole sono distrutte. C’è il rischio che i
danni siano perenni.
L’allarme maltempo anche a Carpi: in cinque
ore sono caduti 170 mm d’acqua. Un muro
è sbriciolato, provocando feriti e determinando
la chiusura del viale d’accesso ad un parco
con vista sui Faraglioni.
Allagamenti anche a Napoli, provocando danni
anche negli scavi archeologici di Pompei, dove
infiltrazioni d’acqua causate dal maltempo hanno
danneggiato il mosaico del pavimento della
domus di Giulio Polibio. La casa è chiusa al
pubblico e da tempo sottoposta all’attenzione
della Soprintendenza e dai vigili del fuoco. La
domus si trova al margine di una parte non
scavata del sito in cui i terreni soprastanti si
riempiono d’acqua e premono pericolosamente
sulle strutture sottostanti. A ciò si aggiunge la
presenza di cisterne sotterranee di domus non
scavate che determinano vuoti di terreno.
La Soprintendenza speciale per Pompei
Ercolano e Stabia informa, tramite un comunicato
stampa, che il danno è stato causato da un rialzo
di una porzione di pavimento in cocciopesto.
Inoltre si sta occupando di tutta l’ area con
interventi, come il Grande Progetto di Pompei.
Fabrizio Busnelli
Lucia M. Coluccio
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LA SPETTACOLARE ERUZIONE DELL’ETNA
Cesano Maderno-Il 3 dicembre l’Etna
ha ricominciato le sue attività, tutti quella
sera con il naso all’in sù per la
spettacolare eruzione del vulcano. Una
fontana di lava, alta diverse centinaia di
metri, brandelli di magma incandescenti
sono ricaduti nella zona circostante al vulcano.
Il fenomeno è durato poche ore ed è poi
ripresa l'attività stromboliana che da circa
tre settimane è presente sull'Etna. Paura
sotto controllo, ma disagi per la popolazione.
A seguito dell'eruzione e del vento
una gigantesca nube scura sovrasta
tutti i territori dei Comuni Ionici, tanto da
far temere una pioggia di sabbia
vulcanica. Messina, invece, si è svegliata
sotto una coltre di cenere. Pericolo sulle
strade della città, soprattutto per chi
viaggiava con i ciclomotori. Case, autostrade e
terrazze piene di sabbia nera. L'eruzione ha
provocato anche molti disagi negli aeroporti della
zona. Molti i voli dirottati come l’ AZ1156 Alitalia
delle 12:10, diretto a Roma Fiumicino, i
passeggeri sono stati invece accompagnati a
Lamezia Terme. Situazione sotto controllo invece
a Catania, dove non si segnalano disagi
dall'aeroporto Fontanarossa. Non solo difficoltà
al traffico aereo, la cenere lavica emessa
dall’Etna in eruzione è caduta sulle piante di
agrumi nella piana di Rosarno-Gioia Tauro,
compromettendo la raccolta dei pregiati frutti. In
più sono state registraste diverse scosse di
magnitudo 3.2 che per fortuna non hanno recato
né danni né disagi, ma si teme una futura
“grande eruzione” del vulcano siciliano.
Dennis Del Forno
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A 30 ANNI DALLA STRAGE DELL’HEYSEL
Cesano Maderno - Il 13 Novembre 2015 allo
stadio dell’Heysel in Belgio, si è disputata
l’amichevole di calcio tra Belgio (la nazionale
numero uno al mondo) e Italia,questa è stata
un’occasione per commemorare la tragedia
dell’Heysel accaduta nel 1985 in cui persero la
vita 39 persone.
Stando ai fatti prima dell’inizio della partita del
1985,poco prima della finale di Coppa dei
Campioni tra Juventus e Liverpool, i tifosi italiani
erano seduti nella curva opposta a quella
riservata ai tifosi inglesi, molti altri tifosi del
Chelsea, noti per la loro violenza, organizzatisi
autonomamente sedevano di fianco agli inglesi.
Circa un’ora prima della partita i tifosi inglesi
iniziarono a spingere violentemente contro il
muro che li separava dai tifosi del Chelsea
cercando l’invasione della curva e aspettandosi
una reazione degli juventini che invece non
risposero, presi dal panico alcuni spettatori si
lanciarono nel vuoto mentre un’intera tribuna
crollava.
Tornando ai giorni nostri la partita si è aperta
subito i maniera positiva per l’Italia che si è
portata in vantaggio al terzo minuto su gol di
Candreva.
Successivamente, Vertonghen salta indisturbato
di testa su un calcio d’angolo regalato da
Chiellini, e segna il gol del pareggio.
Al 39° minuto il gioco è stato fermato dall’arbitro
per ricordare la strage per poi riprendere
regolarmente.
Nel secondo tempo la prestazione dell’Italia si
abbassa notevolmente, nonostante due ghiotte
occasioni di Eder purtroppo sfumate.
Bonucci regala palla ad Hazard che innesca
l’azione del sorpasso, De Bruyne insacca.
Poco dopo Batshuayi segna il tris su assist di
Ferreira Carrasco.
La partita si conclude 3-1 per il Belgio, ma come
detto da Conte l’Italia ha affrontato una squadra
con molto talento.
Gaia Borgonovo
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RIFLESSIONI E PENSIERI
Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola,
a mezzogiorno.
Ci sono cose da fare di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare,
orecchie per non sentire.
Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno né di notte,
né per mare né per terra:
per esempio la guerra.
Gianni Rodari
Il Presepe
Natale. Guardo il presepe scolpito dove i
pastori appena giunti alla povera stalla di
Betlemme.
Anche i Re Magi nelle lunghe vesti salutano il
potente re del mondo.
Pace nella finzione e nel silenzio delle figure
in legno ed ecco i vecchi del villaggio e la
stalla che risplende e l’asinello di colore
azzurro.
Salvatore Quasimodo
Dalla Classe 3G
Auguri di Buon Natale
e un anno di gioia e felicità