GIOR- NALE LOCALE ROC · persona e la riflessione che mi pare venga ... E lasciamo che sia il dito...

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www.umbriaradio.it Periodico settimanale - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Fil. di Perugia Uff. A/P GIOR- NALE LOCALE ROC 1,10 euro Venerdì 20 Giugno 2014 N. 23 6 l’editoriale L’“io” che vuole e uccide di Elio Bromuri pesso ci accade di essere sommersi da fatti che si accavallano e si affastellano in modo ossessivo, fino a farti perdere il normale ritmo del respiro. Nei giorni trascorsi, tra le notizie di cronaca nera di casa nostra e quelle che vengono dall’estero, ci siamo sentiti interpellati; è venuto spontaneo anche a noi interrogarci soprattutto sul delitto atroce di un uomo che uccide con un coltello la moglie e i due figlioletti una di 5 anni e uno di 20 mesi. Poi è andato alla partita e al ritorno si è fatto una pizza e ha chiamato i carabinieri inventando la storia di una rapina. La povera moglie, dopo aver avuto un momento di intimità con lui, alla prima coltellata gli grida: “Cosa stai facendo, perché?”. Sono le sue ultime parole, S poi solo grida disperate sepolte dal silenzio. Già, perché, com’ è possibile? Quest’uomo, messo alle strette ha confessato. Così ha raccontato in tv il comandante: “quando gli è stato fatto il nome della donna, per la quale nutriva una forte passione, ha avuto un momento di silenzio, ha preso consapevolezza dell’abnormità di quello che aveva fatto, si è preso la testa tra le mani e ha detto: “Sì sono stato io. Ora voglio il massimo della pena”. Su un fatto del genere si possono avere molte diverse reazioni. Alcuni dicono: “Non ci pensiamo, parliamo di calcio”, altri “Ci sono sempre stati dei pazzi”, altri pensano alla presenza di forze diaboliche occulte. I credenti pregano per le vittime e invocano pietà e misericordia. Oltre alla sofferenza ti passa addosso come un brivido di paura al pensiero che possa succedere anche a te uno smarrimento e un momento di follia, visto che, quando si domanda ai parenti o vicini se conoscevano quella persona che ha commesso il delitto, si ha quasi sempre la risposta: “Era una persona normale, tranquilla, gentile, niente faceva pensare a una cosa simile”. E tuttavia mi pare che sulla frase della confessione: “Ora voglio la pena...” non è inutile fare una riflessione. Quest’uomo ha una volontà, si identifica nella volontà, nel suo io voglio. Anche nella confessione dice “ora io voglio”. Tutto sembra che debba dipendere da lui. È la volontà che domina la vita di questa persona e la riflessione che mi pare venga fuori è che sia proprio la tentazione della volontà individuale sganciata dalla relazione con gli altri e con qualcosa di altro che ti sovrasta che stia il pericolo di azioni al di là del bene e del male. È bene quello che io voglio in questo momento. È male da eliminare quello che si oppone alla mia volontà. Qualche filosofo ha parlato della “volontà di potenza”. La riflessione mi porta a dire che la nostra cultura, quella che un nostro lettore chiama “il pensiero unico dominante” è che io decido, e nessun altro al mio posto. È nota la frase del femminismo radicale: “il corpo è mio e ne faccio quello che voglio”. In questi giorni si discute di nuove forme di famiglia e si dice che è necessario riscrivere la grammatica delle relazioni umane. È certamente giusto aggiornare le leggi, rinnovare lo stile di vita, ricordare che “il sabato è fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato”. Ma rimangono il sabato come giorno santo da rispettare e l’uomo con la sua dignità e la sua sacralità, così come permangono integri e necessari per la vita e il futuro dell’umanità quelle famose dieci parole che noi chiamiamo il Decalogo, al centro del quale la quinta parola è “Non uccidere”. Una delle più terribili manipolazioni della verità è quando l’“io voglio” moderno del pensiero secolarizzato viene arbitrariamente identificato con “Dio lo vuole”. Un Dio costruito come un fantoccio, un idolo, un fantasma usato per mascherare la propria arroganza. È ciò che avviene in questi giorni in Siria, in Iraq e altrove. Accordare la propria volontà con la ricerca del bene illuminata da una coscienza pura è la sola via per non cadere nel volontarismo arbitrario e violento nella vita privata e in quella pubblica. E lasciamo che sia il dito di Dio a disegnare nel cuore degli uomini le linee maestre della grammatica delle relazioni umane. 20 22 24 31 PERUGIA Alla scuola dei Salesiani, preghiera interreligiosa per la pace DIOCESI ORVIETO Marcia della fede Bolsena-Orvieto: da quando è ripresa e perché CASTELLO I Pontefici raccontati dal comandante della Gendarmeria vaticana 29 FOLIGNO Nuovi scavi all’abbazia di Sassovivo. Visite guidate speciali nei mesi estivi SAN FRANCESCO PATRONO D’ITALIA Ad Assisi un convegno per i 75 anni del “Breve” con cui Pio XII proclamò patroni Francesco e Caterina GUALDO TADINO Ha tutti i numeri per governare, la nuova Amministrazione Domani, sabato, padre Giuseppe Piemontese viene consacrato vescovo di Terni - Narni - Amelia. Intervista al diretto interessato e tutti i dettagli sul rito di ordinazione. P. Enzo Fortunato lo ricorda Custode del Sacro Convento 3 - 6 & 27 il fatto 14 11 19 9 Parola a... Mons. Vecchi offre il suo ultimo, pre- zioso contributo prima della parten- za da Terni Umbrialibri Coraggiose testimo- nianze contro la malavita, ma a favo- re del reinserimento sociale dei detenuti Sacerdoti Giornata per la santi- ficazione del clero a Collevalenza, poco dopo la beatificazio- ne di M. Speranza Economia Il punto sulla situa- zione in Umbria. Ancora tante ferite aperte e “briciole” di ottimismo

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Periodico settimanale - PosteItaliane S.p.A.

Spedizione in AbbonamentoPostale D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1,DCB Fil. di Perugia Uff. A/P GIOR-

NALE LOCALE ROC

1,10 euro

Venerdì 20 Giugno 2014

N. 23

6l’editorialeL’“io” che vuolee uccide

di Elio Bromuri

pesso ci accade di essere sommersi dafatti che si accavallano e si affastellanoin modo ossessivo, fino a farti perdere il

normale ritmo del respiro. Nei giornitrascorsi, tra le notizie di cronaca nera dicasa nostra e quelle che vengono dall’estero,ci siamo sentiti interpellati; è venutospontaneo anche a noi interrogarcisoprattutto sul delitto atroce di un uomo cheuccide con un coltello la moglie e i duefiglioletti una di 5 anni e uno di 20 mesi. Poi èandato alla partita e al ritorno si è fatto unapizza e ha chiamato i carabinieri inventandola storia di una rapina. La povera moglie,dopo aver avuto un momento di intimità conlui, alla prima coltellata gli grida: “Cosa staifacendo, perché?”. Sono le sue ultime parole,

S

poi solo grida disperate sepolte dal silenzio.Già, perché, com’ è possibile? Quest’uomo,messo alle strette ha confessato. Così haraccontato in tv il comandante: “quando gli èstato fatto il nome della donna, per la qualenutriva una forte passione, ha avuto unmomento di silenzio, ha presoconsapevolezza dell’abnormità di quello cheaveva fatto, si è preso la testa tra le mani e hadetto: “Sì sono stato io. Ora voglio il massimodella pena”. Su un fatto del genere si possonoavere molte diverse reazioni. Alcuni dicono:“Non ci pensiamo, parliamo di calcio”, altri“Ci sono sempre stati dei pazzi”, altripensano alla presenza di forze diabolicheocculte. I credenti pregano per le vittime einvocano pietà e misericordia. Oltre allasofferenza ti passa addosso come un brividodi paura al pensiero che possa succedereanche a te uno smarrimento e un momentodi follia, visto che, quando si domanda aiparenti o vicini se conoscevano quellapersona che ha commesso il delitto, si haquasi sempre la risposta: “Era una personanormale, tranquilla, gentile, niente facevapensare a una cosa simile”. E tuttavia mi

pare che sulla frase della confessione: “Oravoglio la pena...” non è inutile fare unariflessione. Quest’uomo ha una volontà, siidentifica nella volontà, nel suo io voglio.Anche nella confessione dice “ora io voglio”.Tutto sembra che debba dipendere da lui. Èla volontà che domina la vita di questapersona e la riflessione che mi pare vengafuori è che sia proprio la tentazione dellavolontà individuale sganciata dalla relazionecon gli altri e con qualcosa di altro che tisovrasta che stia il pericolo di azioni al di làdel bene e del male. È bene quello che iovoglio in questo momento. È male daeliminare quello che si oppone alla miavolontà. Qualche filosofo ha parlato della“volontà di potenza”. La riflessione mi portaa dire che la nostra cultura, quella che unnostro lettore chiama “il pensiero unicodominante” è che io decido, e nessun altro almio posto. È nota la frase del femminismoradicale: “il corpo è mio e ne faccio quelloche voglio”. In questi giorni si discute dinuove forme di famiglia e si dice che ènecessario riscrivere la grammatica dellerelazioni umane. È certamente giusto

aggiornare le leggi, rinnovare lo stile di vita,ricordare che “il sabato è fatto per l’uomo enon l’uomo per il sabato”. Ma rimangono ilsabato come giorno santo da rispettare el’uomo con la sua dignità e la sua sacralità,così come permangono integri e necessariper la vita e il futuro dell’umanità quellefamose dieci parole che noi chiamiamo ilDecalogo, al centro del quale la quintaparola è “Non uccidere”. Una delle piùterribili manipolazioni della verità è quandol’“io voglio” moderno del pensierosecolarizzato viene arbitrariamenteidentificato con “Dio lo vuole”. Un Diocostruito come un fantoccio, un idolo, unfantasma usato per mascherare la propriaarroganza. È ciò che avviene in questi giorniin Siria, in Iraq e altrove. Accordare lapropria volontà con la ricerca del beneilluminata da una coscienza pura è la solavia per non cadere nel volontarismoarbitrario e violento nella vita privata e inquella pubblica. E lasciamo che sia il dito diDio a disegnare nel cuore degli uomini lelinee maestre della grammatica dellerelazioni umane.

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PERUGIA

Alla scuola deiSalesiani, preghierainterreligiosaper la pace

DIOCESI ORVIETO

Marcia della fedeBolsena-Orvieto:da quando èripresa e perché

CASTELLO

I Pontefici raccontatidal comandantedella Gendarmeriavaticana

29FOLIGNO

Nuovi scavi all’abbaziadi Sassovivo. Visiteguidate specialinei mesi estivi

SAN FRANCESCOPATRONO D’ITALIAAd Assisi un convegno per i75 anni del “Breve” con cuiPio XII proclamò patroniFrancesco e Caterina

GUALDO TADINO

Ha tutti i numeriper governare,la nuovaAmministrazione

Domani, sabato, padre GiuseppePiemontese viene consacratovescovo di Terni - Narni - Amelia.Intervista al diretto interessato etutti i dettagli sul rito diordinazione. P. Enzo Fortunato loricorda Custode del SacroConvento 3 - 6 & 27

il fatto

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Parola a...Mons. Vecchi offreil suo ultimo, pre-zioso contributoprima della parten-za da Terni

UmbrialibriCoraggiose testimo-nianze contro lamalavita, ma a favo-re del reinserimentosociale dei detenuti

SacerdotiGiornata per la santi-ficazione del clero aCollevalenza, pocodopo la beatificazio-ne di M. Speranza

EconomiaIl punto sulla situa-zione in Umbria.Ancora tante feriteaperte e “briciole”di ottimismo

Dal messaggio inviato da padre Giuseppe Piemontese alla diocesi di Terni, Narni, Amelia, in occasione della nomina a vescovo,si coglie il profilo di sobrietà e la voglia di un nuovo inizio con il quale si appresta ad affrontare l’impegnativo ministero cui èstato chiamato da papa Francesco. Da francescano autentico, padre Giuseppe, che è stato custode del sacro convento di Assisi

e della basilica, ha espresso una attenzione particolare nei confronti dei più deboli e dei tanti che vivono incondizioni di difficoltà annunciando, nel contempo, l’intenzione di mettersi, con passione e generosità, al ser-vizio della comunità. Non a caso i passi evangelici da lui citati indicano i punti guida del suo apostolato e lalinea da perseguire. “Beato quel servo – ha sottolineato rifacendosi alle Fonti francescane - che non si pone in alto di sua volontàe sempre desidera mettersi sotto i piedi degli altri”. Un’espressione che non lascia adito a fraintendimenti,manifestando l’umiltà con cui intende mettersi al servizio della complessità e la consapevolezza dell’impor-tanza del suo compito in un territorio, quello diocesano, che sta vivendo una profonda crisi economico-socia-le. Un territorio che non ha mai mancato, tuttavia, di mostrare, grazie anche alla diffusa solidarietà, unaforte coesione sociale accanto ad una straordinaria volontà di riscatto. Volontà che ben si incontra con l’au-gurio inviato dal presule ai fedeli di “un nuovo inizio per tutti, sia credenti che non credenti”. Per questoprofilo e anche per queste ragioni, particolarmente significative, al nuovo vescovo porgiamo i più cordialisaluti e gli auguri più sentiti per la sua missione. Siamo certi che la sua azione pastorale offrirà un preziosoapporto alla vita delle comunità di Terni, Narni, Amelia, contribuendo a tenere bene accesa la luce della

speranza di cui si avverte grande necessità. Si tratta di un terreno privilegiato su cui sviluppare rapporti fecondi con le istituzioni e,per quanto ci riguarda, con la Provincia di Terni. Benvenuto, padre Giuseppe.

Feliciano Pollipresidente della Provincia di Terni

Il saluto del Presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli, a padre Giuseppe Piemontese, in occasione del Suo insediamentoa Vescovo della Diocesi di Terni-Narni-Amelia

Benvenuto padre Giuseppe Piemontese

VENERDÌ 20 GIUGNO 2014

“Voglio prendere tuttiper mano, da fratello”

“Desidero fareun camminocomune con i cristiani e con i noncristiani, perla pace, laconcordia e il benesseresociale conquello che ioposso darecome vescovo e comecristiano”

a sabato 21 padre GiuseppePiemontese - francescanodell’Ordine dei frati minori

conventuali, originario della Pugliae, fino a qualche mese fa, custodeemerito del Sacro Convento di Assi-si - diventerà ufficialmente il nuovovescovo della diocesi di Terni, Narnie Amelia.

Padre Giuseppe, se la aspettava, lanomina di un vescovo francescanoa Terni? E perché pensa che PapaBergoglio abbia voluto fare questascelta?“Sinceramente, non so perché PapaFrancesco abbia preso questa deci-sione. Posso solo dire che è stata unacosa voluta. Comunque, da partemia, non me l’aspettavo. Sono anda-to via dall’Umbria un anno fa e pen-savo di aver concluso la mia espe-rienza pastorale in questa regione.Ero rientrato in Puglia. Non miaspettavo una chiamata così impe-gnativa; qualche sentore lo avevoavuto alcuni mesi fa, e non nascon-do che avevo cercato di sottrarmi.Poi, di fronte a una richiesta precisadi Papa Francesco, sono rimasto sen-za possibilità di replica, quindi ho ac-cettato con obbedienza questa chia-mata”.

Che effetto le fa tornare in Um-bria?“Ritorno volentieri. Durante gli anniad Assisi ho avuto la possibilità diconoscere gente da ogni parte delmondo, ma anche tanti umbri, dairappresentanti delle istituzioni allagente comune che si reca in pelle-grinaggio alla tomba di san France-sco e che viene accolta e accompa-gnata in un percorso di preghiera, diarte e di amore nella città del Santo.Ho sempre avuto attenzione partico-lare per gli umbri, perché ho sem-pre riscontrato in loro un particola-re desiderio di conoscere il Poverel-lo attraverso i luoghi della sua vita.Con gli assisani avevo quasi stipula-to un patto: ‘riportarli’ nel Sacro Con-vento e nei luoghi di san Francescoche, spesso e nonostante la vicinan-za geografica, non conoscevano. Ol-tre alla prospettiva universale di As-sisi, durante i miei anni lì ho potutovenire spesso in contatto con le variediocesi umbre, e ciò mi ha permes-so di capire e conoscere il territorio.Oggi non ho fatto altro che ripren-dere le fila da dove le avevo lascia-te”.

Lei è a conoscenza della situazionediocesana umbra. Quali sono, se-condo lei, le emergenze pastoralidella regione, e come risolverle,anche in rapporto alla situazioneternana?“Qui in Umbria ho sempre percepi-to un grande legame e familiarità trai Vescovi delle varie diocesi, come inuna famiglia allargata. La conside-razione che ho sempre fatto è che

D

l’Umbria è una realtà che ha nel suoDna i valori e la spiritualità cristiana.È un dato di fatto. Basti pensare aiSanti e alle personalità illustri chehanno fondato le chiese umbre, co-me san Rufino, sant’Ubaldo, ecc., maanche ai ‘giganti’ famosi in tutto ilmondo come san Benedetto, sanFrancesco, Chiara, Rita e, ultima-mente, Madre Speranza. Tutti lorohanno seminato i valori cristiani al-l’interno del popolo umbro.Ciò significa che, nonostante la se-colarizzazione e il particolare mo-mento di crisi e indifferenza della so-cietà che ha reso ‘liquido’ ogni valo-re, occorre aiutare la gente a fer-marsi e a guardare dentro al propriocuore e alla propria cultura. Adesempio, quando ero al Sacro Con-vento ho partecipato ad alcuni in-contri sulla candidatura di Perugia aCapitale europea della cultura 2019.In quelle occasioni ho messo in evi-

denza proprio questo aspetto: non sipuò parlare di Perugia e dell’Umbriasenza far riferimento diretto edesplicito ai valori cristiani. Questaidea è stata accolta e accettata, an-che se interpretata in maniera laicacome dialogo interreligioso, apertu-ra e amore della natura. Oggi noi sia-mo chiamati ad alimentare questoDna e a continuare questa missio-ne”.

Come?“Ritengo che, senza togliere nullaagli altri, lo si possa fare attraverso laprospettiva francescana, come ci stainsegnando anche Papa Bergoglio.Avvicinarsi all’esperienza cristianadella vita è più facile se lo si fa attra-verso la prospettiva francescana: ilprimato di Gesù Cristo, Figlio di Dioe fatto uomo, e degli uomini suoi fra-telli, la famiglia umana come frater-nità che poi si traduce in esperienzadi comunità, e poi il rispetto e la cu-stodia della creazione, l’attenzioneal dialogo fra tutti gli esseri viventi. Ritengo che ognuno di noi, avvalen-dosi della propria sensibilità e deglielementi francescani, potrà avere lastrada più facile per intavolare undialogo con singoli, con gruppi, co-munità e città. Questo è anche il miodesiderio. È chiaro che occorre co-noscere la realtà per decidere come

approcciarla. Ovviamente non voglioche tutti accolgano la spiritualitàfrancescana, ma è indubbio che lagente comune oggi è più attenta e ri-cettiva ad accogliere il messaggio delVangelo quando questo è veicolatoda gesti di spiritualità francescana. Il legame francescano tra Chiesa esocietà passa attraverso la fraternità:ogni uomo è fratello e, nel momen-to in cui un uomo si sente amato dafratello, allora si chiederà da doveviene questo amore. Per quanto riguarda le emergenzepastorali, credo che siano tre gliaspetti su cui riflettere: famiglia, gio-vani e vocazioni. Sono i tre ambiti incui la Chiesa deve coinvolgersi eoperare in maniera particolare”.

Perché questo trinomio?“La famiglia è in sofferenza enorme,i tristi fatti di cronaca degli ultimigiorni indicano che qualcosa non va,che non funziona, c’è una distorsio-ne. Quello che era un legame sacro,impossibile da rompere, viene dis-solto e violentato in maniera feroce.I giovani, poi, non trovano più un po-sto centrale nella comunità, e ri-schiamo di allontanarli completa-mente. C’è qualcosa che non va, an-che se non so dire con certezza ilperché. È una domanda che mi pon-go e cercherò di capire. A questo se-condo problema è connesso anche ilterzo punto, ovvero quello delle vo-cazioni, la cui crisi è particolarmen-te sentita in Umbria rispetto ad altreregioni. Cercherò, insieme a sacer-doti e religiosi, di trovare delle vie diaiuto per i giovani a radicarsi in que-sto terreno ricco di humus cristiano,e di aprirsi al dono del Signore”.

Qual è il messaggio che vuole da-re alla comunità diocesana di Ter-ni?“Voglio dire ai cristiani della diocesiche dobbiamo essere consapevolidel valore e dell’importanza di que-sto tempo che stiamo vivendo. Noisiamo protagonisti, il Signore ha vo-luto che vivessimo in questo precisomomento storico pieno di bellezza edi sofferenza insieme. Non avremoaltre opportunità. Per questo, sono desideroso di fareun cammino comune con i cristianie con i non cristiani, per la pace, laconcordia e il benessere sociale conquello che io posso dare come ve-scovo e come cristiano. Non sono quiper dare disposizioni o altro, mi in-serisco nel cammino che già si stafacendo, ma voglio prendere per ma-no un po’ tutti come un fratello. Sen-to questo desiderio di condividere uncammino di comunione . La mia fiducia sta nella volontà diannunciare il Vangelo secondo lemodalità che Papa Francesco ci stamostrando, e tutto questo nel nomedi Gesù Cristo e di san Francesco”.

Elisabetta LomoroLaura Lana

Intervista a padre GiuseppePiemontese allavigilia della suaelezioneepiscopale einsediamentocome Pastoredella Chiesa diTerni - Narni -Amelia. Qualisaranno le sue lineeprogrammatiche

PadrePiemonteseaccoglie papaBenedetto XVIad Assisi inoccasione dei25 annidall’incontrointerreligiosodi preghierache fupromosso dasan GiovanniPaolo II il 26ottobre 1986

LA VOCE PADRE GIUSEPPE VESCOVO 3

adre Giuseppe Piemontese sarà ordinato 91° vescovodi Terni - Narni - Amelia sabato 21 giugno alle ore18 nella cattedrale di Terni, per l’imposizione delle

mani e la preghiera consacratoria del card. GualtieroBassetti, arcivescovo metropolita di Perugia - Città dellaPieve; conconsacranti saranno mons. Vincenzo Paglia,vescovo emerito della diocesi, e mons. Ernesto Vecchi,attuale amministratore apostolico della diocesi di Terni -Narni - Amelia. Padre Piemotese è un francescanodell’Ordine dei frati minori Conventuali della provincia diPuglia, ma ha vissuto in Umbria dal 2009 al 2013, essendostato eletto custode del Sacro Convento di San Francescoin Assisi e rettore delle basiliche papali di San Francesco.

P

Formazione e incarichiiuseppe Piemontese è natoa Monte Sant’Angelo (Fog-gia) il 24 aprile 1946. Ha fre-

quentato gli studi nei seminari del-l’Ordine francescano, il Seminarioserafico di Copertino (1957-62), e ilnoviziato nel 1962-63 (Civitella delTronto). Ha emesso i voti tempora-nei l’8 settembre 1963, quelli per-petui l’8 ottobre 1967 ad Altamura.È stato ordinato presbitero il 5 apri-le 1971 a Monte Sant’Angelo.Ha conseguito la licenza in Teolo-gia presso la pontificia facoltà teo-logica “San Bonaventura” - Seraphi-cum a Roma. Dopo aver ricopertodiversi servizi come co-rettore delseminario minore, vice parroco einsegnante di Religione a MonteSant’Angelo e a Bari, vice parroco a

Spinazzola, è stato parroco e guar-diano, a Bari, della parrocchia diSan Francesco dal 1979 al 1988. È stato per 10 anni animatore pro-vinciale per la Pastorale giovanile evocazionale, assistente regionaledella Gioventù francescana (Gifra).È stato anche vicario provinciale,definitore e segretario provinciale,custode capitolare; presidente del-la Commissione provinciale per lapastorale; presidente della Com-missione provinciale per la voca-zione francescana e missionaria,assistente regionale dell’Ofs (Ordi-ne francescano secolare). È stato eletto ministro provincialedella provincia di Puglia dei santiNicola e Angelo, ricoprendo questoservizio dal 1997 al 2009. A livello

diocesano, è stato moderatore delprimo Sinodo diocesano di Bari-Bi-tonto (1996-2000) e membro dellaCommissione presbiterale regiona-le pugliese. È membro del Consiglio di presi-denza della Conferenza intermedi-terranea ministri provinciali Con-ventuali. Dal 2009 al 2013 è statocustode del Sacro Convento di sanFrancesco in Assisi e rettore dellebasiliche papali di San Francesco.Ultimamente è stato rettore delsantuario di San Giuseppe da Co-pertino in Copertino (Lecce).

G

il braccio di san Fran-cesco e con la crocesullo sfondo, entram-bi con le mani mo-stranti le stimmate) inossequio all’apparte-nenza di padre Giu-seppe all’Ordine deifrati minori Conven-tuali.La croce “trifogliata”in oro, con cinquegemme rosse, rappre-senta le piaghe di Cri-sto.

I tre rami di palma identificanoi patroni di Terni, Narni e Ame-lia, rispettivamente san Valenti-no, san Giovenale e santa Fer-mina, tutti e tre martiri. Il colo-re della partizione è in oro, sim-bolo quindi della fede per la qua-le i tre santi hanno affrontato ilsupplizio. La stella sta a indica-re Maria. Il monte è un riferimento aMonte Sant’Angelo, luogo d’ori-gine del Vescovo, come pure alSacro Convento, edificato sulcolle del Paradiso. Le ali angeli-che sono quelle dell’arcangeloMichele, venerato a Monte San-t’Angelo. L’azzurro è il simbolodella incorruttibilità del cielo.

D. R.

VENERDÌ 20 GIUGNO 2014

LO STEMMA di mons.Piemontese riprende lospirito del Poverello equello di Bergoglio, maanche di Wojtyla

Segno di due ‘Francesco’La presidente Marinisoddisfatta dalla nomina

o ancora vivo in me il ricordo dellagioia provata il giorno in cui ilPapa annunciò la nomina di padre

Giuseppe Piemontese a vescovo delladiocesi di Terni - Narni - Amelia.Comunicai allora, e lo vorrei ribadire ora,il giorno in cui padre GiuseppePiemontese, nella cattedrale di Terni,riceve la consacrazione episcopale ecompie il suo ingresso in diocesi, lasoddisfazione e apprezzamento mio

personale e di tutta la Giunta regionale dell’Umbria, per ladecisione del Papa.

Di padre Piemontese, che è stato custode del Sacro Convento diAssisi, i rappresentanti regionali evidenziano innanzitutto le dotiumane, non solo di guida della comunità francescana di Assisi,ma anche di uomo del dialogo, sempre disponibile al confrontoe alla collaborazione con le istituzioni, e l’impegno verso lacomunità civile.

Altrettanto significativo è il modo e lo stile con il quale padrePiemontese interpreta e testimonia il messaggio francescano,mettendo al centro della sua missione l’attenzione verso gliultimi e l’impegno per tenere sempre alto il dialogo tra i popoli eper la pace.

Caratteristiche che, sono certa, padre Piemontese metterà alservizio della nuova missione cui il Papa lo ho voluto chiamare,nominandolo alla guida della diocesi di Terni - Narni - Amelia. ATerni, soprattutto, sono oggi centrali i temi del lavoro, del futurodi una realtà industriale che vive momenti di incertezze emutamenti. La forte e profonda spiritualità di padre Piemontese,e anche il suo pragmatismo, sono doti che saranno moltopreziose nella guida non solo della comunità di quella che saràda ora la sua “diocesi”, ma anche di tutta la comunità regionale.

La sua nomina assume, inoltre, una importanza particolare inriferimento al fatto che è - dopo cento anni - il primo Vescovofrancescano in Umbria e il primo custode del Sacro Conventoche viene nominato vescovo in terra umbra. A padre Piemonteseva, dunque, il più sincero augurio di buon lavoro da parte mia edi tutta la Giunta regionale.

Catiuscia Marinipresidente Regione Umbria

H Lo stemma di mons.Giuseppe Piemontese, in cui sono riassunte la suaprovenienza geografica, la sua appartenenzafrancescana, la diocesi di cui ora è Pastore

LA VOCE PADRE GIUSEPPE VESCOVO4

iecheggia san Francesco ePapa Francesco, e anche -perché no? - anche Madre

Speranza, il motto del nuovo ve-scovo di Terni: Misericordia etlaetitia, che si può ben tradurrecon “Misericordia e perfetta leti-zia”. “Il tema della misericordia - silegge infatti nella descrizione uf-ficiale dello stemma di mons.Piemontese - è al centro dell’an-nuncio evangelico. Ai nostrigiorni i Papi lo ripropongono conaccenti accorati perché gli uo-mini siano incoraggiati a non di-sperare e a confidare in Dio, cheè Padre di misericordia.San Giovanni Paolo II, dopo l’en-ciclica Dives in misericordia, neha fatto un tema importante delsuo pontificato, fino alla istitu-zione della festa della Divina Mi-sericordia.Papa Francesco non tralascia ildiscorso per invitare credenti enon credenti a lasciarsi raggiun-gere dalla misericordia di Dio.Francesco d’Assisi iniziò il suopercorso di conversione quando‘usò misericordia’ verso i leb-brosi e nella lettera a un mini-stro [il superiore di una comuni-tà francescana, ndr] lo esorta aessere misericordioso senza mi-

R

sura.E proprio in stile francescano sivuole ricordare che alla miseri-cordia va unita la letizia. Il mes-saggio che si vuole annunciare èche l’intera esistenza, benchécostellata di errori, di sofferenzee di peccati, acquista valore egusto particolare se accompa-gnata dalla esperienza della mi-sericordia di Dio e dalla perfettaletizia di Francesco d’Assisi”.

Riguardo ai simboli che com-paiono sullo stemma, ecco il lo-ro significato. Il “capo” dello scudo è occupatodal simbolo dei Francescani (ilbraccio di Cristo incrociato con

VENERDÌ 20 GIUGNO 2014

❖ L’INGRESSOCome avverrà il ritodi consacrazione episcopaleLa celebrazione di sabato 21 avrà inizio alle ore 18 con laprocessione d’ingresso nella cattedrale del card. GualtieroBassetti, i vescovi, il vescovo eletto padre Piemontese e i ministrial suono delle campane a festa. All’inizio della solenneconcelebrazione eucaristica si darà lettura della “bolla”pontificia di nomina del nuovo vescovo: tale documento èl’espressione forte e concreta dell’unità gerarchica della Chiesanella comunione con la Sede apostolica, cui compete la nominadei vescovi. Dopo la liturgia della Parola, seguirà la liturgiadell’ordinazione con l’invocazione allo Spirito santo, preludioalla preghiera consacratoria, cuore del rito, quando lo Spirito diDio prenderà possesso dell’eletto. Seguirà la presentazione

dell’eletto e la lettura del mandato delPapa con il quale si autorizzal’ordinazione del nuovo vescovo, e cherappresenta il segno di comunionecon la Sede di Pietro e quindi con laChiesa universale. L’eletto assume,quindi, pubblicamente gli impegnidella missione episcopale: predicare ilVangelo e custodire la fede cristiana;edificare la comunità in comunionecon la Chiesa e prestare obbedienza alsuccessore di Pietro; essere sempreaccogliente verso tutti e pregare per ilpopolo di Dio. Seguirà il rito dell’imposizione delle mani e la preghiera diordinazione pronunciata dal card. Bassetti che impone le mani sul capodell’eletto e altrettanto fanno gli altri vescovi presenti, avvicinandosi unodopo l’altro. Quindi il Cardinale riceve da un diacono il libro dei Vangeli e lo

impone, aperto, sul capo dell’eletto. Due diaconi, stando inpiedi alla destra e alla sinistra dell’ordinando, tengono illibro dei Vangeli sopra il suo capo fino a che non èterminata la preghiera di ordinazione. Il Cardinale si cingedi un grembiale, unge con il sacro crisma il capodell’ordinato inginocchiato davanti a lui. La liturgiaprosegue con la consegna del libro dei Vangeli, la consegnadell’anello, della mitra e del pastorale; un gesto moltosuggestivo e toccante, che rappresenta visivamente laininterrotta successione dei vescovi. Una volta presopossesso della cattedra, a padre Piemontese sarà resoomaggio da alcuni rappresentanti del clero, dei religiosi edel laicato impegnato nei vari ambiti pastorali. La liturgia,dopo l’eucaristia, si concluderà con l’omaggio del vescovoall’immagine della Madonna della Misericordia, patronadella città di Terni, che si trova nella cappella nella navatasinistra della cattedrale.

Uomo di Dio,vicino agli ultimi

Padre Piemontese nel ricordo dellacomunità del Sacro Convento di Assisi che lo ha avuto come “custode”

Anche se qualcunoarrivava tardi abussare, diceva: “No,non chiudiamo mai laporta dell’incontro”

LA DIOCESI

Da tre territori ne è nato uno.I tre principali Santi patroni

Padre Piemontese è il 91° vescovodella diocesi di Terni, il 90° delladiocesi di Narni (unita a quella diTerni nel 1907) e il 77° delladiocesi di Amelia (unita a quelladi Terni e Narni nel 1983). Perl’intera comunità cristiana locale,l’arrivo del nuovo Pastore è unavvenimento solenne perché

testimonianza della continuitànella successione apostolica. PadrePiemontese si colloca dentroquesta grande tradizione dellaChiesa, che ha origine nel collegioapostolico voluto da Cristo nellaguida della sua Chiesa, di cui sanValentino è il primo vescovomartire della Chiesa ternana. È

patrono della diocesi insieme asan Giovenale e santa Fermina,che hanno dato continuità con laloro testimonianza di fede allacomunità cristiana locale chepadre Piemontese ora si apprestaa guidare annunciando lasperanza a partire dallapredicazione del Vangelo.

Presenti le autoritàreligiose e civili

l 21 giugno saranno intanti a dare il benve-nuto a padre Piemon-

tese: i sacerdoti diocesa-ni, i religiosi e le religiose,70 sacerdoti e religiosi dafuori diocesi, diaconi, se-minaristi della regioneecclesiastica umbra, i lai-ci impegnati nei vari am-biti pastorali in diocesi enelle parrocchie, i mem-bri di associazioni, gruppie movimenti ecclesiali edel Consiglio pastoralediocesano, i rappresen-tanti di organismi di vo-lontariato che operano

I nel sociale, di confrater-nite e dell’Ordine eque-stre del Santo Sepolcro diGerusalemme. Saranno circa 30 alti pre-lati che concelebrerannonella cattedrale di Terni:gli otto vescovi dell’Um-bria, il vescovo di Nardò-Gallipoli mons. FernandoFilograna, il vescovo diBari-Bitonto mons. Fran-cesco Cacucci, il vescovodi Treviso mons. Gian-franco Agostino Gardin, ilministro generale del-l’Ordine francescanoConventuale padre Mar-

co Tasca, i padri provin-ciali dell’Ordine france-scano Conventuale, il cu-stode del Sacro Conventodi Assisi padre MauroGambetti. È atteso ancheun folto gruppo, circa 490ospiti, da Assisi, Bari, Co-pertino, Monte Sant’An-gelo e altre zone della Pu-glia che raggiungerannoTerni con 5 pullman emezzi privati. La consacrazione del ve-scovo e l’ingresso in dio-cesi è un avvenimentoche coinvolge tutta la po-polazione e le sue autori-tà civili, militari e delmondo della cultura. Allacerimonia saranno pre-senti l’ambasciatore dellaPolonia presso la SantaSede, rappresentanti del-le massime istituzioni lo-cali e regionali, i sindacidi Terni, di Narni e diAmelia e degli altri Co-

muni della diocesi con igonfaloni, il sindaco diAssisi, quelli di Copertinoe di Monte sant’Angelo, ipresidenti della Regione edella Provincia, il prefet-to, il questore, le istituzio-ni militari regionali eprovinciali dell’Esercito,dell’Arma dei carabinieri,della Guardia di finanza eCorpo forestale dello Sta-to e di altri corpi militari,rappresentanti delle asso-ciazioni di categoria e delmondo imprenditoriale.La solenne concelebra-zione eucaristica, presie-duta dal card. GualtieroBassetti, sarà animata daicanti della corale delladiocesi diretta dal mae-stro don Sergio Rossini,composta da elementi divarie realtà diocesane eda 20 strumentisti delconservatorio “Briccialdi”di Terni.

i sarebbero svariatimodi per ricordare unadelle personalità più

significative del SacroConvento. Il custode è infattiuna figura determinate, ècolui che è chiamato a“dirigere il vascello”; e padreGiuseppe Piemontese inquesto senso ha sempretenuto davanti a sé la bussoladel Vangelo. Una guida cheha permesso una“navigazione” serena dellacomunità conventuale,composta da circa 70 fratiprovenienti da 15 diversenazioni. I suoi intensi quattroanni da custode, i 12 daprovinciale e, ancora prima,gli anni da animatorevocazionale sono stati vissuticon una bontà e unadeterminatezza tuttafrancescana. Ad Assisi la suapresenza ha segnato paginestoriche a livello ecclesiale,internazionale e francescano.Penso ai festeggiamenti per il25° anno dalla prima edizionedello “spirito di Assisi”, con lavisita di Benedetto XVI; al 25°

C Concerto di Natale o aifesteggiamenti degli 800 annidall’approvazione della Regola per il Capitolo dellestuoie. Ma penso anche aipassi che hanno portato ilParlamento italiano adapprovare il disegno di leggeper il contributo a favore dellabasilica di San Francesco, peroffrire bellezza all’uomoattraverso una buonamanutenzione, in modo chele gesta dei nostri padripotessero diventare memoriaviva. Oppure alla risoluzionedella lunga controversiariguardante il sagrato dellabasilica inferiore, iniziata aseguito dei Patti lateranensi.Tutto ciò è stato reso fecondodalle relazioni con gli uominidel nostro tempo: con i piccolicome con i grandi, con ipoveri e con i ricchi, con igiovani e con gli adulti, con ibambini e con gli anziani.

Senza creare steccati, padreGiuseppe ha mostrato a tutti ilvolto paterno, e ora che vieneconsacrato vescovo, lo

animerà la paternità di Diosperimentata nella sua vitaattraverso la vocazionefrancescana ed episcopale.L’ultimo custode del SacroConvento divenuto vescovo èstato padre BonaventuraZabberoni, nel 1825. Unevento storico quindi per lanostra comunità e per il“successore” di frate Elia.Sono sicuro che i valori che lo

hanno sempre guidato nel suocammino locontraddistingueranno anchein questa nuova missione,perché è da tutti riconosciutocome uomo di Dio, uomoaccanto agli ultimi, uomovicino alle speranze e allegioie delle persone cheincontra. Un uomo buono, unuomo retto. Vorrei quiricordare anche le parole del

suo successore, padre MauroGambetti, che ha sottolineato- alla notizia della nomina -con quanta fedeltà e passionepadre Giuseppe abbia servitola comunità francescana eora, secondo l’insegnamentodel nostro serafico Padre, harisposto affermativamente auna nuova “chiamata” che il“Signor Papa” gli ha rivolto.Affidiamo quindi al Poverellodi Assisi la nuova missioneche gli è stata chiesta per ifedeli della sua diocesi.

Concludo proponendo untratto saliente del carattere dipadre Giuseppe, alla luce dialcuni episodi. Certe volte, ingiornate particolarmentepesanti, lo invitavo a chiuderetutti gli impegni che avevamo,mentre lui, anche sequalcuno arrivava tardi abussare al Sacro Convento,diceva: “No, non chiudiamomai la porta dell’incontro edel dialogo”. Così, pensandoanche alla situazione difficiledella diocesi, lo stile sobrio esemplice, permetterà diaffrontare con serenità ogniemergenza. Quando a volte,di ritorno da Roma, gli dicevo:“Ci fermiamo a mangiarequalcosa?”, lui rispondeva:“Okay. Basta un panino”.

Padre Enzo Fortunato

LA VOCE PADRE GIUSEPPE VESCOVO 5

Santa Caterina da SienaSan Francesco

VENERDÌ 20 GIUGNO 2014

Due grandi santi difensori della patria

Assisi ha ricordato laricorrenza con un convegno

l 18 giugno ad Assisi sono stati festeggiati i 75 anni dellaproclamazione di San Francesco a patrono d’Italia. Risale al

6 aprile del 1937 l’avvio dell’iter per la proclamazione chearrivò a compimento il 18 giugno del 1939. Fu papa Pio XIIche quel 18 giugno 1939 emanando un breve pontificio, afirma del cardinale segretario di Stato Luigi Maglione,proclamò san Francesco e santa Caterina da Siena patroniprimari d’Italia. Per ricordare l’importante evento la diocesi,in collaborazione con il Comune di Assisi, ha promosso unconvegno alla sala della Conciliazione del Comune dal titolo“San Francesco patrono d’Italia, a 75 anni dallaproclamazione”. Ad Andrea Riccardi il compito diapprofondire il periodo storico in cui è avvenuta laproclamazione mentre l’iter procedurale è stato messo inevidenza dal professor Francesco Santucci che ha ritrovatodocumenti inediti proprio sull’appello che il vescovo di alloramonsignor Placido Nicolini rivolse prima agli altri vescoviitaliani e dai quali ottenne 166 sì e poi al Papa. Le conclusionisono state affidate al vescovo mons. Domenico Sorrentino cheha voluto ricordare questo importante anniversario già conuna veglia di preghiera per l’Italia che si è svolta il 7 giugnoscorso nella Basilica superiore di San Francesco. Nel prossimonumero riporteremo un articolo più approfondito sull’evento.

I

75° dellaproclamazione disan Francesco apatrono d’Italia.Con lui divennepatrona anchesanta Caterina da Siena

na data storica: il 18 giu-gno 2014 ricorre il 75° an-niversario della proclama-

zione di san Francesco d’Assisi esanta Caterina da Siena Patronid’Italia. La decisione fu presa daPio XII (2 marzo 1939 - 9 ottobre1958) pochi mesi dopo la sua ele-zione, con un solenne documen-to, Breve pontificio, firmato dalcardinale segretario di Stato Lui-gi Maglione. Siamo in piena epoca fascista, alculmine della sua tracotante si-curezza. In Germania domina Hi-tler, che il 1 settembre 1939 de-creta l’aggressione della Poloniae determina a catena la Secondaguerra mondiale che farà milionidi morti e disastrose rovine in tut-ta Europa. Anche l’Italia, dopocirca due anni di incertezze, scia-guratamente si lascia trascinarenella guerra a fianco della Ger-mania. Sembra che per un presa-gio celeste il Papa abbia sentito ilbisogno di chiamare in causa duegrandi santi come patroni e di-fensori della patria. Sapeva chesan Francesco e santa Caterinaavevano fama e ammirazione daparte di tutti, anche dei fascistiche in queste figure vedono unagloria dell’Italia sia per la santitàsia per il lustro che recano al Pae-se presso tutte le nazioni del mon-

U do cattolico ed anche per la loroopera letteraria e per l’arte chehanno suscitato. È stata più volteripetuta, ad esempio, la frase at-tribuita contemporaneamente aPio XII e a Mussolini secondo cuisan Francesco è ”il più santo de-gli italiani e il più italiano dei san-ti”. Per Pio XII però era più im-portante additare queste duestraordinarie figure, nella ecce-

zionalità della loro esperienze re-ligiosa, come veri patrocinatoridella causa della pace e del be-nessere per l’Italia e come mo-delli di vita per tutti, perché cre-sca il fervore religioso e la pietànel popolo cristiano. Secondo l’intenzione di Papa Pa-celli i Patroni assegnati alle “gen-ti d’Italia”, ai “nostri connaziona-li, presso il Signore” hanno la fun-zione di “custodi e difensori” delpopolo. Non esiste d’altra partenessuna nazione che sia orfana di

patroni e protettori. In antico il clero e il popolo, d’ac-cordo con i pubblici poteri, sipreoccupavano anche di avere icorpi dei santi o almeno le loro re-liquie da custodire devotamentein santuari posti ai confini del ter-ritorio della città per svolgere lafunzione di difensori della sicu-rezza e della pace contro gli as-salti dei nemici. È evidente che lafede cattolica e la santità non han-no confini e soffrono ad essere ri-stretti in una dimensione nazio-nale. Sappiamo dello spirito e del-la vocazione universalistica diFrancesco che va dal sultano d’E-gitto, scrive una lettera ai reggito-ri del mondo e a tutti i fedeli del-la terra e così santa Caterina chesi adopera e riesce a convincerePapa Gregorio XI a lasciare la se-de di Avignone e ritornare a Ro-ma. Ma è pur vero che Francescoe Caterina sono esempi di linguae letteratura italiana, appartene-vano ad un città e ad un territorioe si adoperavano per la pace tra lecittà e le fazioni cittadine. Per quanto riguarda Francesco eil suo essere dichiarato Patronod’Italia per noi umbri è un vantoe un motivo di adesione concretaal suo insegnamento e al suoesempio.

E. B.

La proclamazione da partedi Pio XII avvenne in unperiodo difficile per l’Italiaprossima ad entrare inguerra con la Germania

Francesco e Caterina patroni primari d’Italia

Il Breve pontificio emanato da Pio XII il 18 giugno 1939Settantacinque anni fa, il 18 giugno 1939,Papa Pio XII emanava un Breve pontificio, afirma del cardinale segretario di Stato LuigiMaglione, con il quale proclamava sanFrancesco d’Assisi e santa Caterina da Sienapatroni primari d’Italia. Pubblichiamo latraduzione del documento così come apparvesull’Osservatore Romano del 19-20 giugno.

Dato a Roma, presso S. Pietro, sotto l’anellodel Pescatore, il XVIII giugno dell’anno MDCCCCXXXIX, primo del Nostro Pontificato.(Osservatore Romano)

a sollecita cura della Chiesauniversale, che Ci è stata commessadal divino Redentore, Ci spinge

sempre a procurare quanto più Ci è possibileil bene di tutti i Fedeli sparsi per tutta la terra;ma, poiché la Divina Provvidenza ha volutoche la cattedra Romana di S. Pietro fossestabilita in Italia, la Nostra volontà non puòrivolgersi in modo particolare a promuovere ivantaggi spirituali degli italiani; e perciòappena ce ne è data l’occasione cidisponiamo ad eseguire con solerte cura tuttequelle cose che ci sembrano le più opportuneal fine prodotto. Sicché, nelle difficoltà deitempi, che da ogni parte premono anche legenti d’Italia, nessun’altra cosa è piùconforme al Nostro ufficio pastorale, nonchéall’ufficio che nutriamo verso i Nostriconnazionali, quanto l’assegnare loro pressoil Signore particolari Patroni celesti, i quali ne

L

siano come i custodi e i difensori. Chi di noiinvero potrebbe mai dubitare di non essereaiutato giorno per giorno dal patrocinio deiSanti presso Dio, specialmente quando,trovandosi in angustie, si appoggia allaintercessione dai Santi, invoca il Signore esente subito che il Signore lo esaudisce? Equesto tanto più giustamente può dirsi diquel patrocinio, col quale i Santi proteggonole genti e le Nazioni, specie quelle alle qualisi sforzarono in tanti modi e in tanteparticolari circostanze di portare aiuto,mentre ancora essi erano in terra, spintidall’amor di patria.Senza alcun dubbio ciò si deve affermare diSan Francesco d’Assisi e di S. Caterina daSiena, che, italiani ambedue, in tempistraordinariamente difficili, illustrarono,mentre vivevano, con nitido fulgore di operee di virtù e beneficarono abbondantementequesta loro e Nostra patria, in ogni tempomadre di Santi. Difatti S. Francesco, poverelloed umile vera immagine di Gesù Cristo,diede insuperabili esempi di vita evangelicaai cittadini di quella sua tanto turbolenta età,

e ad essi anzi, con la costituzione del suotriplice Ordine, aprì nuove vie e diedemaggiori agevolezze per la correzione deipubblici e privati costumi, e per un più rettosenso dei principii della vita cattolica. Néaltrimenti si adoperò S. Caterina, lafortissima e piissima vergine, che valseefficacemente a ridurre e a stabilire laconcordia degli animi nelle città e contradedella sua patria, e che, mossa da continuoamore, con suggerimenti e preghiere fecetornare alla sede di Pietro in Roma i RomaniPontefici, che quasi in esilio vivevano lontaniin Francia; tanto da essere considerata abuon diritto il decoro e la difesa della patria edella religione.

Ora poi il Signor Cardinale Carlo Salotti,Prefetto della S. Congregazione dei Riti, Ci hadetto che gli Arcivescovi e Vescovi d’Italia,assecondando il comune desiderio dei fedeli,fanno voti e ci rivolgono anzi supplici preci,affinché S. Francesco d’Assisi e S. Caterina daSiena vengano da Noi dichiarati e costituitiPatroni Primari d’Italia, con l’intento di

riaccendere l’avita pietà a farlamaggiormente crescere. A questi voti siaggiunge anche l’amplissima commendatiziadello stesso Porporato, e perciò, considerateattentamente tutte le ragioni e le circostanze,ben volentieri abbiamo deciso di annuirvi.

Pertanto di Nostro «Motu proprio », di certascienza e dopo matura deliberazione, collapienezza della Nostra Apostolica potestà, invirtù delle presenti Lettere, dichiariamo daquesto momento e costituiamo in perpetuo S.Francesco d’Assisi e S. Caterina da SienaPatroni Primari d’Italia. Colla stessa autorità ein forza delle presenti da valere in perpetuo,decretiamo inoltre che in Italia e nelle isoleadiacenti, si celebrino ogni anno, dall’uno edall’altro clero, nei giorni stabiliti, le festedegli stessi Patroni, con la relativa Messa edOfficio in rito doppio di prima classe, masenza ottava. Nonostante qualsiasi cosa incontrario. Ciò benevolmente ordiniamo edecretiamo, comandando che le presentiLettere rimangano sempre ferme, valide e intutta la loro efficacia; che ottengano i loropieni ed interi effetti; che se ne possanopienamente valere oggi ed in futuro quellicui spetta o potrà spettare; e così doversiesattamente giudicare e stabilire,dichiarando fin d’ora irrita ed inane qualsiasicosa che al riguardo, da chiunque o daqualsiasi autorità, scientemente oignorantemente, possa essere attentata incontrario.

LA VOCE IN PRIMO PIANO6

fare e come farlo, su quali basifondare la nostra programmazione”.Per questo vanno ringraziati gliorganizzatori del seminario in quanto,probabilmente, proprio grazie a loroun piccolo passo avanti ci sarà: “Dopoquesta giornata – ha spiegato Tasselli –credo che sia opportuno chiamare alTavolo queste associazioni chelavorano con rom e sinti, loropotranno farci capire comeprogrammare”. Meglio tardi che mai.

Laura Lana

VENERDÌ 20 GIUGNO 2014

La sconfitta brucia al Pda sconfitta di Perugiaha lasciato il segno incasa Pd. La minoranza

(dalemiana-bersaniana) hachiesto le dimissioni delsegretario regionale, Giacomo Leonelli, e delsegretario provinciale, Dante Andrea Rossi(candidato, sconfitto, allapoltrona di sindaco diSpoleto). Con un durissimocomunicato è statoevidenziato che “negarel’evidenza delle proprieresponsabilità, come stannofacendo Leonelli e Rossi, èinaccettabile e lesivo dellacredibilità e autorevolezzadel gruppo dirigente del Pdnel guidare quella comuneassunzione di responsabilitànecessaria per affrontarecon spirito unitario iprossimi difficili mesi”. Nelfrattempo il segretariospoletino del Pd, AndreaBartocci, ha rassegnato ledimissioni, mentre si èrimesso alla decisione dellastessa assemblea che loaveva eletto pochi mesi fa ilsegretario perugino del Pd, Francesco Giacopetti. Questi haspiegato che la decisione è statadettata “per responsabilità egenerosità nei confronti del Pd, conl’obiettivo di sgombrare il campo daogni pericolosissima strumentalità efavorire, invece, un dialogo serio enon impantanato in logichemeramente spartitorie”. Ma Leonellinon ci sta a passare per caproespiatorio e si prepara all’assemblearegionale del partito prevista neiprossimi giorni. E intanto pensa a

L

come riorganizzare il Pd in Umbria, apartire dai suoi livelli territoriali,tenuto conto anche dei nuovi assettiistituzionali (nuove Province e Unionidei Comuni). Tra le altre proposte c’èquella di fare - dice Leonelli - “unagrande campagna di tesseramento cheaiuti i Circoli territoriali a rinnovarsi,nella consapevolezza che ilrinnovamento invocato non puòrealizzarsi solo dalla testa”. Si pensaanche al futuro, cioè alle prossimeregionali, “attraverso un percorso

chiaro, possibilmente senzatafazzismi, né inutili spargimenti disangue, per arrivare alla scelta delcandidato presidente e degli aspiranticonsiglieri”. Vale la pena di ricordareche si annuncia molto pesante lascelta dei consiglieri regionali, chepasseranno da 30 a 20. Sul “no” alledimissioni, Leonelli ha spiegato che“in questi giorni molti sono stati gliincoraggiamenti a proseguire il nostropercorso da parte di cittadini, sindaci,iscritti, oltre che dai massimiesponenti del Pd nazionale. Nei loroincoraggiamenti c’è l’invito unanime aproseguire nel lavoro iniziato il 16febbraio”, il giorno dal quale Leonelliha preso il posto di Lamberto Bottini.Sono passati solo quattro mesi, ma giàtutto è tornato in discussione.

Emilio Querini

Regione. Su etnie e strategie d’intervento nessuna certezza

Quanti sono i rom in Umbria?he il problema delle popolazionirom sia uno dei più intricati intema di immigrazione non è

cosa nuova. Da un lato pesanopregiudizi e stereotipi, dall’altro unasituazione etnica particolare (unesempio su tutti, l’assenza di residenzefisse con tutte le conseguenze ad essaconnesse) che richiede una normativaad hoc. Su tutti un punto interrogativo:è bene registrarne semplicemente lapresenza o includerli nel tessutosociale? Il cammino italiano –affermano le associazioni chelavorano a contatto con le popolazionirom – è ancora eterogeneo, denso dicontraddizioni e tutto in divenire. Unastrada in salita e densa di ostacoli, macomunque una strada. “E pur simuove!” direbbe qualcuno. Non si puòdire lo stesso della nostra regione.Sull’Umbria, ad oggi, sembra regnare

C il più assoluto immobilismononostante la Regione abbia istituitonel 2013 un Tavolo istituzionale perl’inclusione di rom, sinti ecamminanti. Tavolo che, dopoall’incirca un anno e mezzo di attività,si è riunito una sola volta nel marzodel 2013. Ad ammetterlo è la stessaresponsabile, Serena Tasselli, inoccasione del seminario diapprofondimento “Piccoli numeri,grandi ansie. La discriminazione neiconfronti di rom, sinti e camminanti”a cura dell’associazione Cidis onlus,che si è tenuto martedì 17 al CinemaMelies di Perugia. Il quadro è tantobreve, quanto desolante. “Nonsappiamo – ammette la dottoressaTasselli – quante siano questepopolazioni in Umbria, né qualistrategie mettere in campo nei loroconfronti. Ancora oggi il punto è cosa

Il clima resta molto teso, trarichieste di dimissioni, autodifese e proposte per “ripartire dallabase”, già con gli occhi alleprossime elezioni regionali

PREVENZIONE SISMICA. In arrivo nuovifondi per i Comuni della “Bassa Umbria”

i sono 637 mila europer la “prevenzione si-smica” negli edifici

privati. Sono previsti nel se-condo Programma regionaleapprovato dalla Giunta regio-nale su proposta dell’asses-sore alla Mitigazione del ri-schio sismico, Stefano Vinti.Il programma è finalizzato ainterventi di rafforzamentolocale e di miglioramento si-smico in 23 Comuni della“Bassa Umbria” la cui classi-ficazione sismica è stata va-riata da Zona non classifica-

C ta a Zona 3, a media sismi-cità. Potranno beneficiare deicontributi - a differenza dellaprecedente programmazione- i proprietari di edifici priva-ti, oltre che di edifici indu-striali e artigianali. “La prevenzione sismica co-stituisce uno dei punti fonda-mentali dell’azione di gover-no dell’Umbria, nonostantel’assoluta insufficienza deitrasferimenti dallo Stato” hadetto l’assessore Vinti. A partire dal 1° settembre sa-ranno pubblicati i bandi per

l’accesso ai contributi previstidal programma, ma già daora la Regione è impegnata amettere in campo per le Am-ministrazioni sia supporti dicarattere logistico, sia perso-nale tecnico specializzato. “La Regione Umbria - ha pro-

seguito l’assessore - è la pri-ma in Italia ad avere redattouna guida relativa al pro-gramma, un vero e propriomanuale d’uso a disposizio-ne dei Comuni, dell’associa-zionismo e dei professioni-sti”. I Comuni interessati dalprovvedimento sono: Allero-na, Alviano, Amelia, Attiglia-no, Avigliano Umbro, Baschi,Città della Pieve, Fabro, Fi-culle, Giove, Guardea, Lu-gnano in Teverina, Monteca-strilli, Montecchio, Monte-gabbione, Monteleone d’Or-vieto, Narni, Orvieto, Otrico-li, Parrano, Penna in Teveri-na, Porano e Todi.

Da sinistra Bonaccini,Rossi e Leonelli durante la campagna elettorale a Spoleto

Un campo Rom

Stefano Vinti

SetteGIORNIa cura di Enzo Ferrini

TRUFFE: DOPO IL VINOANCHE LA CARNE

Ci indigniamo, giustamente, per i grandiscandali italiani come l’Expo di Milano e ilMose di Venezia, ma c’è una illegalità diffu-sa, meno eclatante, fatta di furbizie, imbro-gli, egoismi, occhi chiusi per non vedere eindifferenza (se non ammirazione) per chiviola la legge. Questo alla fine non solo pe-nalizza le persone oneste ma avvelena la vi-ta di tutti. Sì, avvelena, come nel caso dellesofisticazioni alimentari. Dopo il vino (mi-gliaia di bottiglie sequestrate anche in Um-bria) adesso è il caso della carne. Allevatori,veterinari delle Asl, trasportatori sono statidenunciati dai carabinieri del Nas di Peru-gia per un traffico di capi di bestiame infet-ti (compresa la pregiata chianina) in Umbriae in altre regioni. L’Anabic (Associazione na-zionale allevatori bovini italiani da carne)parla di una “truffa di pochi che rischia difare pagare il conto ai molti allevatori one-sti” e chiede sanzioni più severe.

CONTROLLI IN STALLE E ALLEVAMENTI

Anche dai controlli del Corpo forestale del-lo Stato nelle stalle e negli allevamenti um-bri sono emerse varie irregolarità: mancataregistrazione degli animali all’anagrafe ecertificati sanitari irregolari per il loro tra-sporto, smaltimento illegale di rifiuti, ma-cellazione clandestina. Sono state fatte cir-ca 170 contravvenzioni. Bene i controlli, mapurtroppo c’è una tale giungla di regola-menti che per tenere a casa due conigli equalche pollo ci vuole l’aiuto di un veteri-nario e di un commercialista.

ARRESTATO FONDATORE DELLA CAGIVA

A Spoleto ci sono centinaia di lavoratori inansia: sono i dipendenti degli stabilimentiIsotta Fraschini e Industrie metallurgicheSpoleto. Il loro posto di lavoro era già in-certo e adesso, con l’arresto del fondatoredella Cagiva e di tre manager del gruppo, lepreoccupazioni aumentano. La magistratu-ra li accusa di una frode fiscale di 63 milio-ni di euro dopo due anni di indagine su unintreccio di ben 14 società controllate dalla holding finanziaria del gruppo. Sono stateanche sequestrati conti correnti, ville, Fer-rari e altre auto di lusso. Tutte accuse chedevono ancora essere vagliate dalla giusti-zia, ma intanto per i lavoratori di un’azien-da già in difficoltà questa è un’altra mazza-ta.

FABBRICA RESTA SENZA CORRENTE ELETTRICA

A essere seriamente preoccupati sono an-che una cinquantina di operai della Neofil,stabilimento del polo chimico di Terni cheha dovuto sospendere per qualche giorno laproduzione, già ridotta a causa della crisi,perché era stata staccata la corrente per mo-rosità. Secondo i sindacati, c’erano bollettearretrate per circa un milione di euro. Perl’azienda si è trattato invece di una interru-zione illegittima e frutto di un equivoco. Ildirettore generale Marco Mazzalupi ha ad-dirittura annunciato un aumento di produ-zione per i prossimi mesi, con qualche nuo-va assunzione. Speriamo che sia vero.

TRASIMENO PRONTO PER LA STAGIONE BALNEARE

Per chiudere con una bella notizia: tuffia-moci nel lago Trasimeno dove, per le ab-bondanti piogge, l’acqua è pulita e si può fa-re il bagno su tutte le spiagge. Il presidentedella Provincia, Marco Vinicio Guasticchi, ri-corda come “le attività di miglioramentodell’afflusso idrico sviluppate in questi annidall’Ente abbiano consentito di apportareal bacino acqua fresca, nuova e pulita”. Cer-to, ma qualche merito va riconosciuto an-che a Chi quell’acqua “fresca, nuova e puli-ta” l’ha fatta scendere dal cielo!

8 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

italiane all’estero. Esiste anche -ha detto Mencaroni - il problemadi una adeguata formazionescolastica con un raccordo frascuola/università e impresa.“Negli istituti artistici, nelleofficine della manualità - haaffermato -, dove veniva coltivatal’intelligenza delle mani, sono

state colpevolmente abbattute leore di laboratorio. E negli istitutitecnici la teoria e i ‘progetti’hanno tolto spazio alla pratica.Così assistiamo a un paradosso:nel pieno di una gravissima crisi,con molte imprese che sonocostrette a chiudere i battenti,tante, troppe aziende addiritturafaticano a trovare il personalespecializzato di cui hannourgente bisogno”. SecondoMencaroni, va “riscoperta lamanualità, a partire dalla scuola.L’artigianalità è un valore darecuperare. Nel tempo gliartigiani hanno cercato di evitareai propri figli la fatica del lavoroe hanno pensato di ‘farlistudiare’, ma così si stadepauperando un settorestrategico della nostraeconomia”.

E. F.

VENERDÌ 20 GIUGNO 2014

Briciole di sano ottimismoa prima metà del 2014 sta per an-darsene, e anche per la salute del-la nostra economia è tempo di bi-

lanci, riflessioni e previsioni. Ebbene, gliultimi ‘bollettini medici’ di Confindu-stria, Unioncamere e Banca d’Italia di-cono che forse la febbre sta calando, mail paziente non è guarito. Spiragli di otti-mismo per una ripresa (il pre-sidente di Confindustria Um-bria, Ernesto Cesaretti, li hadefiniti “briciole”), ma i nu-meri, soprattutto per l’occu-pazione, sono da febbre alta.Aumentano i disoccupati e icassintegrati, e quasi la metàdei giovani umbri (con menodi 34 anni) sono disoccupati;uno su 5 non studia, e non hae non cerca lavoro. E se in fa-miglia ci sono meno soldi ca-lano i consumi, anche dei ge-neri di prima necessità, ag-gravando la crisi.Secondo la proiezione dell’uf-ficio studi della Confcommer-cio, se in Italia ci vorranno 11anni per tornare a consumipro-capite pari a quelli di pri-ma della crisi (2007), in Um-bria ne serviranno 17. Sì, per-ché i numeri del termometrodella crisi economica e socia-le dicono che l’Umbria stapeggio delle altre regioni delCentro. “Siamo nella ‘terra dimezzo’ ma stiamo lentamentescivolando verso il fondo, dacui si spera di potere prende-

L re slancio!” ha detto il presidente dellaCamera di commercio di Perugia, Gior-gio Mencaroni, in occasione della 12aGiornata nazionale dell’economia. A soffrire della crisi sono soprattutto leaziende piccole del commercio, dell’ar-tigianato e dei servizi, che erano l’ossa-tura della economia umbra all’insegnadello slogan “piccolo è bello”. Slogancancellato dalla globalizzazione, doveper sopravvivere servono innovazione (ein Umbria le statistiche dicono che se nefa troppo poca) e professionalità, orga-nizzazione e mezzi per operare anchesui mercati internazionali. E allora tan-te piccole aziende umbre - dal settoreagroalimentare a quello altamente tec-nologico dell’aerospaziale - si sono mes-se insieme “in rete” collaborando conservizi e strutture comuni. È merito loroe di alcuni imprenditori umbri lungimi-ranti e coraggiosi (dal made in Italy alleenergie alternative) se quelle “briciole”di ottimismo sembrano segnare un’in-versione di tendenza. Il rapporto della Banca d’Italia sull’eco-nomia umbra mette in evidenza che, trala fine del 2013 e i primi mesi di que-st’anno, “emergono segnali di migliora-mento del quadro congiunturale, conuna ripresa, anche se fragile e non dif-fusa, e con un’inversione di tendenzadella domanda interna”. La Banca d’Ita-lia spiega che tecnicamente si può par-lare di “fine della recessione”, anche se“rimangono - come ha sottolineato il di-rettore della filiale di Perugia, AntonioCarrubba - delle incognite perché pro-segue l’incertezza sulla fase di evoluzio-

ne”. Valutazioni in linea con quelle del presi-dente di Confindustria Umbria, Cesaret-ti, a commento dell’analisi congiuntura-le della sua associazione sul primo tri-mestre 2014: “Dall’analisi in questione -ha affermato - emerge che per l’Umbria,accanto a una leggera ripresa delle as-sunzioni da parte di alcune tra le impre-se più solide e dinamiche, si scontano ledebolezze di parte consistente del tessu-to produttivo, sia in quanto collegato aprocessi decisionali di grandi impresemultinazionali sia in quanto condiziona-to da troppe minute dimensioni”. Secondo l’indagine, comunque “qualco-sa si muove”, specialmente tra quelleaziende che hanno saputo guardare aimercati internazionali o riposizionarsisu quelli interni. Che hanno visto cre-scere i volumi di produzione e ripresoad assumere, anche se - ha opportuna-mente ricordato il presidente degli in-dustriali umbri - “è ancora tanta la di-stanza che rimane rispetto ai livelli pro-duttivi e occupazionali precedenti allacrisi”.

Enzo Ferrini

LAVORO. Giornatadell’economia. I dati diConfindustria,Unioncamere eBanca d’Italiarelativi all’Umbria

I punti di forzan occasione della Giornata dell’economia,il presidente della Camera di commerciodi Perugia, Giorgio Mencaroni, ha

osservato che “pur nella sua virulenza, lacrisi non ha travolto alcuni punti di forzafondamentali dell’Italia come la capacità diagire e competere sui mercati esteri”. Adesempio, solo 5 Paesi al mondo possonovantare un surplus commercialemanifatturiero superiore a 100 miliardi didollari. E l’Italia è uno di questi, oltre a Cina,Germania, Giappone e Corea del Sud. C’è unPaese in Europa che attira più turisti cinesi,statunitensi, canadesi, australiani e brasilianidi ogni altro: è l’Italia. E c’è un Paese chedurante la crisi globale ha visto il propriofatturato estero manifatturiero crescere piùdi quello tedesco. Questo paese è l’Italia.Anche l’Umbria non sta alla finestra. AShanghai da poco è stata inaugurata CasaUmbria, un progetto - ha spiegato Mencaroni- grazie al quale undici aziende umbre delsettore dell’arredamento e del design sonoapprodate nella metropoli cinese”.

I

Tante piccole aziende - dalsettore agroalimentare aquello altamente tecnologicodell’aerospaziale - si sonomesse insieme “in rete”

Una generazione esclusa

❖ MAGISTRATURADe Nunzio in ‘area promozione’Wladimiro De Nunzio, presidentedella corte d’Appello di Perugia, èstato votato a maggioranza dallacommissione del Consigliosuperiore della magistratura(Csm) come presidente per laCorte d’Appello di Roma. La sceltanon equivale ancora aun’elezione vera e propria,

perché adecidere inviadefinitivasarà laplenaria delCsm, ma giàcosì attestala stima dicui gode il

magistrato, tanto più se - comepare - non si è candidato luistesso per l’incarico nellaCapitale. Auguri anche da La Voce.

I NUMERI DELLA CRISI- Meno 4% il paniere medio di spesaper prodotti alimentari (Cgil);- tasso di disoccupazione: è passatodal 10,5 al 12,6, “l’incremento piùampio tra tutte le regioni italiane”(indagine Unioncamere);- persi 8.000 posti di lavoro; per laCgil, disoccupati, cassintegrati eprecari sono 120.000;- 19,9% la quota dei “Neet” ossiacoloro che non lavorano, nonstudiano né sono coinvolti in attivitàformative (indagine Banca d’Italia);- Perugia nella graduatoria delleprovince italiane, in base al prodottointerno lordo pro-capite, è retrocessadal 57a alla 58a posizione; - le aziende non investono nellaricerca di nuovi prodotti: il rapportotra domande per invenzioni eimprese attive nella provincia diPerugia è pari a 10 ogni 10.000aziende, circa la metà della medianazionale, pari a 19 (datiUnioncamere)

(dati riferiti all’ultimo anno)

Laboratorio tecnico-elettronico

elusi e scoraggiati, intanti hanno perfinosmesso di cercare lavoro.

“In un Paese messo alle corde daun quinquennio di crisi, quelliche pagano sono soprattutto igiovani, i nostri figli, ai qualistiamo negando la speranza, ilfuturo” ha detto il presidentedella Camera di commercio diPerugia, Giorgio Mencaroni, inoccasione della Giornatadell’economia. “Unagenerazione esclusa: molti diloro non sono al lavoro, enemmeno sui libri o in unabottega a imparare un mestiere.E mi angoscia pensare chequesta generazione - haproseguito Mencaroni -, la

D generazione dei nostri figli,escluse quelle che hannoconosciuto le grandi guerre, saràla prima, da più di un secolo, chestarà peggio di quella che l’hapreceduta. Dobbiamo - ha dettoancora Mencaroni - far diventarei giovani i veri protagonisti di unnuovo modello di sviluppo,compatibile e sostenibile, eraggiungere i livelli dioccupazione medi europei”. Perfavorire l’occupazione, leCamere di commercio hannoavviato e sostenuto diversiprogetti come il Pro Glocal (chepermette a disoccupati einoccupati di svolgere unperiodo formazione in azienda),il Network nazionale degli

Sportelli perl’autoimprenditorialità giovanile,e il bando per lo start upd’impresa. Quella di Perugia, con“Improve Your Talent”, haassegnato borse di studio a 18giovani, laureandi o laureati, cheper 4 mesi hanno lavorato pressoaltrettante Camere di commercio

Le iniziative delleCamere dicommercio perfavorire laformazioneprofessionale e laimprenditorialitàgiovanile.Mencaroni:“riscoprire lamanualità”

9LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

Il settore agroalimentare è uno di quelli che collaborano “in rete” con servizi e strutture comuni.

❖ UNIVERSITÀAssistenza medicaagli studenti fuori sedeMercoledì mattina il rettore dell’Universitàdegli studi di Perugia, Franco Moriconi, e ildirettore generale della Usl Umbria 1, dott.Giuseppe Legato, hanno firmato l’accordodi convenzione per l’assistenza sanitaria dibase agli studenti universitari fuori sededomiciliati nel Comune di Perugia. Ilservizio permetterà ai ragazzi di fruire divisite, ambulatoriali o domiciliari, e di

relative prescrizioni di farmaci oprestazioni specialistiche nell’ambito delSistema Sanitario Nazionale, anche neiperiodi di residenza a Perugia legati amotivi di studio, senza rinunciare almedico di famiglia nel comune diresidenza. Il servizio sarà erogato damedici di Medicina generale e dicontinuità assistenziale inclusi nell’elencoche sarà pubblicatosul sito dell’Universitàdegli studi (www.unipg.it/studenti/servizi-e-opportunita/assistenza-medica) a partiredal primo luglio prossimo. “Ad oggi – haricordato Legato – hanno aderito al

progetto già una quarantina di medici dibase, la cui ubicazione sul territorio verràpubblicata adeguatamente sia nel portaledell’Università che in quello della Usl neiprossimi giorni”. Dopo aver scelto ilprofessionista a cui rivolgersi, gli studentifuori sede potranno ottenere laprestazione sanitaria necessaria scaricandoil modulo disponibile all’indirizzo internetsopra citato, compilarlo e presentarlo almedico, il quale procederà ad erogare laprestazione previo riconoscimentodell’identità tramite il libretto di iscrizione.

Laura Lana

De Nunzio

La Bibbia in un Cdper leggerla ascoltando

VENERDÌ 20 GIUGNO 2014

“La Bibbia”:presentatol’audiolibro diClaudio Carini

La scelta è cadutasulla versione diGiovanni Diodati

audiolibro da strumento utileper chi ha problemi alla vistacon il passare degli anni ha fatto

un grande balzo in avanti diventando ilcompagno di lunghi viaggi in macchina,di chi ama leggere e non ha il tempoperché impegnato in lavori manuali, dichi ama le parole non lette ma ben dette.A differenza dell’e-book ha bisogno solodi un lettore di cd e non di un computerper cui diventa un amico fedele di chipuò usare solo l’udito, di chi trascorremolto tempo alla guida di un’auto, inbottega, a letto, in cucina. Sempre piùspesso la versione cartacea di un libro ècorredata anche del dischetto audio.L’attore Claudio Carini è stato uno deiprimi in Umbria ad intuire le grandipotenzialità dell’audiolibro e circa 10anni fa ha iniziato a produrre perproprio conto una collana di classici chevanno da Pirandello aCervantes, da Manzoni aD’Annunzio, a Macchiavelli.Circa una quarantina in tuttofino ad oggi. Pochi giorni fa, nelcorso di UmbriaLibri 2014, hapresentato la sua ultima “fatica”,che non è solo un modo di direperché ha scelto di leggere a vocealta nientemeno che la Bibbia, illibro più letto e più tradotto delmondo. Vecchio e NuovoTestamento. Tra le tante versionide La Bibbia (dei samaritani, diLutero, di Gerusalemme, dei Testimonidi Geova, dell’Oriente, delle chiese

’L

ortodosse, della Chiesa anglicana,della Chiesa cattolica, deiProtestanti, ecc.) ha scelto quelladi Giovanni Diodati (fine ‘500)considerata la Bibbia ufficiale deiprotestanti italiani. In Italia latraduzione ufficiale è quella dellaConferenza episcopale italianaed è quella che si legge nellechiese durante le celebrazioniliturgiche. All’incontro hannopartecipato l’autore (ha lettol’incipit e il brano

dell’Apocalisse), don Elio Bromuri,direttore de La Voce e MaurizioTarantino, direttore delle Biblioteche

perugine, che ha tracciato un esaurienteprofilo di Diodati, l’italiano convertito alprotestantesimo e quindi costretto, conla sua famiglia, a trasferirsi in Svizzera.La Bibbia, in greco antico significa“libri”, al plurale, è un testo moltocomplesso perché formato da scrittidifferenti per origine, per genere, perlinguaggi e periodi. Molto di quanto vi ènarrato è arrivato alle pagine scritteattraverso molti passaggi dei raccontiorali. Soprattutto il Vecchio Testamentonon va preso così com’è, come fanno ifondamentalisti, ma secondo il genereletterario e la critica storica. “Peresempio - ha ricordato don Bromuri -

quando episodi violenti attribuiti allavolontà divina, come nel caso di Giosuèche decreta lo sterminio per la città diGerico si tratta di una strategia militaredel tempo giustificata religiosamente.Non da oggi sappiamo che moltissimecose scritte nella Bibbia appartengono ageneri letterari diversi e quindi daleggere secondo criteri interpretatividiversi e specifici. In modo particolare -ha detto - vi sono libri storici, libriprofetici e sapienziali. Per quantoriguarda le traduzioni ha segnalato laTilc, come interessante e nuova forma ditraduzione. La sigla significa‘Traduzione interconfessionale in linguacorrente’. Va considerato inoltre che ifatti sono stati tramandati oralmente e itesti sono stati ispirati da Dio, secondo lafede cristiana, ma scritti dagli uomini. Iocredo che sia un testo basilare sia per icredenti sia per i non credenti. Tutti ladovrebbero leggere o ascoltare”. DonBromuri ha anche elogiato ClaudioCarini per la sua epica “impresa” (oltre 9ore di lettura) ma anche per aver trattatoil testo biblico come un materialeletterario, rendendogli il potereevocativo della lettura ad alta voce cheinvece si perde nell’appiattimento dellapagina scritta. Non a caso durante lamessa leggiamo al microfono i vari branidella Bibbia. Certo non siamo bravicome gli attori, però cerchiamo di daremaggiore energia e vitalità a quantoviene raccontato”.

Anna Lia Sabelli Fioretti

LA VOCE CULTURA10

Ottimi esempi della forza e bellezza della coralità

VENERDÌ 20 GIUGNO 2014

BREVI

❖ SUMMER SCHOOLSul tema “Arte e fede: l’esperienza della bellezza”È annunciata la nuova edizione del corso“summer school” con il titolo “Arte e fede:l’esperienza della bellezza” per la settimanacompresa tra il 29 agosto e il 4 settembre.Questa importante iniziativa di formazionepresuppone domande di partecipazione dapresentarsi improrogabilmente entro il 30giugno (info: www.unicatt.it/artefede). Tra idocenti scelti per guidare in questo suggestivopercorso di via pulchritudinis verso laconoscenza del Mistero divino figura padrePasquale Magro, studioso insigne che torneràin Assisi dalla sua nuova sede (il convento SanFrancesco dell’isola di Malta) e potràincontrare i tanti amici che ha lasciato in Assisidopo il lungo periodo di direzione dellabiblioteca del Sacro Convento. (PDG)

❖ LIBRI E-BOOKIl “Miracolo del sacroCorporale” a 99 centesimiIn occasione del Giubileo eucaristico e dellemanifestazioni legate al Corpus Domini,Librosì edizioni pubblica in e-book (libroelettronico) il testo della sacrarappresentazione Miracolo del sacro Corporale,curato e riadattato da Giuseppe Baiocco apartire dalla originaria versione trecentesca. Asoli 99 centesimi, su tutti gli e-reader, tablet eKindle sarà possibile apprezzare l’opera che èstata rappresentata a Orvieto il 14 giugno (vediarticolo a pag. 25). Il libricino è di piacevolelettura, si può gustare e curiosare tra ipersonaggi anche al di là dell’evento.Giuseppe Baiocco ha infatti riletto con rispettoe attenzione il testo che narra in forma diprosa teatrale il miracolo di Bolsena. Unagradevole e interessante lettura per chi vogliaavvicinarsi con curiosità alle vicende e allospirito che animavano gli anni successivi alMiracolo. Per maggiori informazioni: www.librosi.it. Per scaricare il file da Amazon: http://goo.gl/AkfGwG.

❖ ARTE/1Il Perugino dall’Umbriain mostra a Parigi“Il Perugino, maestro di Raffaello” è la mostrache si terrà al Museo Jacquemart-André diParigi dal 12 settembre fino al 19 gennaioprossimo. La mostra, realizzata incollaborazione con la Soprintendenzadell’Umbria, offrirà al pubblico francese varieopere provenienti dalla nostra regione: settedipinti dalla Galleria nazionale dell’Umbria,uno dalla Pinacoteca di Deruta (San Romano esan Rocco), uno dalla Fondazione Cariperugia(la Madonna con Bambino e angeli).

❖ ARTE/2L’inferno di Dantevisto da Franco VenantiL’artista perugino Franco Venanti interpreta asuo modo l’inferno di Dante. Nel volume Infinite tenebre (Futura edizioni) le tavole delmaestro sono pubblicate insieme a saggi diFrancesca Tuscano e Mimmo Coletti, el’introduzione di Pasquale Tuscano alcommento di Attilio Momigliano. “Sono 46tavole - racconta Venanti - che ho disegnatonottetempo, caratterizzate da una sorta diinstabilità demoniaca, in cui i corpi sicontorcono in forma di spire elicoidali e lerocce si animano in forma di mostriraccapriccianti”.

❖ MUSICAConcerto per laFesta europeaSabato 21 giugno, in occasione della Festaeuropea della musica, il Conservatorio“Morlacchi” di Perugia propone un concertoalle ore 18 presso la sala Podiani della Gallerianazionale dell’Umbria. Il programma prevedel’esecuzione dei seguenti brani: I got rhythm diP. Harvey, un Capriccio di A. Grgin, un branodalla Elkido Suite di Lars Floee, la Sonata aquattro n. 2 in La maggiore di Rossini e il Divertimento in Fa maggiore - K 138 di Mozart.Ingresso libero.

ul finire di quest’anno sociale ab-biamo assistito a manifestazionicorali esaltanti: il coro di Santo Spi-

rito - Volumnia ha partecipato ed è ar-rivato 2° nella gara nazionale “La can-zone di noi - La gara” su Tv2000, il co-ro polifonico San Faustino ha ricordatola sua attività in 40 anni di vita, e poi laRassegna corale organizzata dal coroSant’Antonio nella parrocchia dei Cap-puccini a Perugia nei giorni 11-13 giu-gno... Si è costatata la quantità e la qualità del-le prestazioni canore. Al di là delle pa-role, i coristi - tante decine! - stanno adimostrare che la loro appartenenza aspeciali aggregazioni ecclesiali è ungiardino meraviglioso sotto il campani-le delle parrocchie; per di più, un giar-dino che espande i suoi colori e i suoiprofumi al di là degli stretti confini del

S territorio. Tali profumisono il culto della bellez-za nella preghiera, il so-stegno alle assemblee li-turgiche, l’impegno co-stante, anche se faticoso,nella cura dell’arte musi-cale vocale, la gioia difraternizzare e di parteci-pare la bellezza a tantis-simi spettatori. Una ri-flessione che va presa inconsiderazione superan-do la superficialità e lafrettolosità di tanti. La formazione corale, èopportuno sottolinearlo, resta viva an-che nelle centinaia di coristi che, pervarie ragioni esistenziali, sono costrettia interrompere la loro partecipazioneai vari gruppi. Eloquenti al riguardo le

celebrazioni del quarantennale del co-ro San Faustino, che hanno richiamatotanti ex coristi con i loro familiari, ge-nitori, coniugi, figli.

F. S.

Scienza e fede si interrogano sulle relazioni, che nonsono solo umane ma anche con e tra le macchine

Al centro in basso mons.Francesco Spingola con dei coristi

PERUGIA. Don Gino Rigoldi eElisabetta Tripodi hannoraccontato le loro esperienze: ilprimo con i detenuti, la secondacome sindaco di Rosarno

Due storie segni di speranza

ue esperienze diversissime, ep-pure accomunate da un comunemessaggio: la speranza. Venerdì

scorso la rassegna di Umbrialibri haospitato nell’ambito dell’incontro “Ascol-tando le città: malessere e rinascita” del-l’associazione PerPerugia e Oltre don Gi-no Rigoldi ed Elisabetta Tripodi. Il primoè cappellano del carcere minorile Bec-caria di Milano, presidente della Comu-nità Nova per l’inserimento sociale deidetenuti usciti dal carcere e da sempreattivo nella battaglia contro la droga,mentre la seconda è sindaco di Rosarnodal 2010, sotto scorta da tre anni, daquando decise di rendere operativo il se-questro dell’abitazione della madre di unboss, costruita abusivamente su un sitoarcheologico. Cosa li accomuna? Sicuramente la scel-ta della strada più difficile, quella che al-tri non hanno voluto intraprendere rite-nendola tempo perso, una sconfitta giàannunciata. Invece, queste due storie so-no esempio di speranza, di fiducia e dideterminazione, al di là degli innegabilisacrifici. “Non avevo nessuna aspirazio-ne politica e per molti anni ho vissutolontano dalla Calabria lavorando comeamministrativo – racconta ElisabettaTripodi -. Poco dopo essere ritornata inCalabria, nel 2008 il Comune di Rosarnoviene sciolto per la seconda volta per in-filtrazioni mafiose e nel 2010 scoppia la

D

famosa rivolta dei migranti. Da lì matu-ra l’idea di candidarmi. Inizialmenteavevo paura, ma ho sentito addosso il pe-so della responsabilità, di fare qualcosaper la mia gente Ad oggi, nonostante tut-to, non mi sono mai pentita della miascelta anche se ho incontrato difficoltàmaggiori di quelle che pensavo. I nemi-ci, infatti, non provengono solo dall’e-sterno come ‘ndragheta, ma anche e so-prattutto dall’interno, da parte di quellapolitica collusa che vuole che tutto restiimmobile”. “Cosa mi spinge ad andareavanti – conclude il sindaco-? L’idea dipoter essere un esempio per le bambine,dando loro la consapevolezza di poter di-ventare dei modelli femminili di sostan-za, a differenza di quelli scadenti propo-sti spesso dalla società, impegnate politi-camente e fattivamente per il bene dellaloro comunità”.L’esperienza di don Gino Rigoldi è, in-

vece, tutta proiettata verso quei giovaniche da anni assiste nel carcere minorileBeccaria di Milano nel percorso che vadal pentimento al reinserimento nella so-cietà. Don Gino è un parroco che traboc-ca di energia ed entusiasmo: “Come fai anon esserci quando incontri gli sguardidi questi ragazzi e vedi il loro bisognod’amore e di attenzione – spiega? Il giu-dizio spetta ai giudici e a Dio, il nostrocompito è ascoltarli e aiutarli a ricomin-ciare per vivere un’esistenza almeno de-cente. Non si diventa grandi da soli. Pernoi è una fortuna essere con loro in que-sto cammino! La nostra è una gran bellagioventù, interessata e intelligente, mache troppo spesso sente di non saper fa-re niente. Tocca a noi adulti lanciarlaverso il mondo e il futuro, ricominciare apensare in grande. Dobbiamo e possia-mo farlo!”.

Laura Lana

Don Gino Rigoldi

11LA VOCE CULTURA&SOCIETÀ

a 3 anni Perugiaospita la Scuola diformazione e ricerca

organizzata da Sefir incollaborazione con il Servizionazionale per il Progettoculturale della Cei. Si tratta diun’esperienza unica in Italia,che offre a 20 giovanidottorandi o ricercatori,l’opportunità di avere unconfronto con esperti di altricampi su uno stesso tema.Dal 15 al 18 giugno studiosidi ambito ingegneristico escientifico (matematica,informatica, fisica, biologia,etc.) ma anche umanistico(filosofi e giuristi) si sonoconfrontati sul tema “Ledinamiche di relazione multi-

D agente”, cioè tra più attori. Inquattro laboratori di mezzagiornata ciascuno haaffrontato il tema dellerelazioni uomo/uomo tra cuiil problema del linguaggio eanche dell’organizzazionesociale; il tema dellerelazioni uomo/macchina,soprattutto computer classicio macchine “intelligenti”quali i robot; il tema dellerelazionimacchina/macchina cheriguardano, per esempio gliarti artificiali che abbiamovisto in azione nel particolaree complesso esoscheletro cheha consentito al disabile didare il calcio d’inizio deimondiali; il tema delle

relazioni che si instauranoal’interno di reti di sistemagestite da computer, qualipossono essere le retitelefoniche, le reti di gestionedel traffico o di gestione delladistribuzione dell’elettricità ele stesse reti di computer. Suquesti temi il lavoro fatto nelseminario consente disuperare la separazione deisaperi frutto della sempremaggiore specializzazionerichiesta in ogni campo chenon consente più, ad unsingolo individuo, di averecompetenze in grado dimettere in dialogo diversiaspetti. La tavola rotonda cheha concluso il seminario haaffrontato il tema delle

relazioni nel campo dellareligione a partire dallaconcezione cristiana di Diocome Trinità e dunque comerelazione, sul quale si sonoconfrontati Piero Coda,ordinario di Teologiasistematica, IstitutoUniversitario Sophia, e Massimo Donà, ordinario diFilosofia teoretica, UniversitàVita–Salute San Raffaele,Milano. Il seminario si èchiuso con l’intervento deldirettore del Sefir (Scienza eFede sull’Interpretazione delReale - Area di ricercainterdisciplinare)Giandomenico Boffi(ordinario di Algebra, Univ.Studi internazionali diRoma), e di Carlo Cirotto(ordinario di Anatomiacomparata e citologia,Università di Perugia).

Maria Rita Valli

Rita Pileri e Stefano Sereni con Tommaso e Marta

BREVI

❖ FRANCESCANIRassegna canoraAl via le iscrizioni alla rassegnainternazionale di musica francescana. Sitratta della prima edizione di “Assisi: Paxmundi”, rassegna di musica sacrafrancescana che si terrà a ottobre. L’eventoè promosso dalle famiglie francescane incollaborazione con la Cappella musicaledella basilica di San Francesco, ed è unamanifestazione non competitiva a cuipossono partecipare sia gruppi corali chestrumentali di qualunque nazione. Perulteriori info: www.assisiofm.it.

❖ EBREIInvito a Papa FrancescoNon un incontro “commemorativo” maanimato da “amicizia e collaborazionecostruttiva”. Con questo “stato d’animo” gliebrei di Roma hanno invitato PapaFrancesco a compiere una visita al loroTempio maggiore. La lettera di invito èstata consegnata al Papa dal presidentedella Comunità ebraica di Roma, RiccardoPacifici, a nome anche del rabbino capoRiccardo Di Segni. “La storia dei rapportitra cristiani ed ebrei - vi si legge - è segnatapositivamente dallo storico evento dellavisita di Papa Giovanni II alla sinagoga diRoma nel 1986. Sulle sue orme... è andatoPapa Benedetto XVI con la sua visita allasinagoga e al Museo ebraico nel 2010.Continuare questa strada sarà per tutti unsignificato positivo e pacifico”.

Presentiamo lafamiglia Sereni, che da questa settimanacommenta la Parola di Dio domenicale

Disegniamo affettività

a questa settimana, una nuovacoppia commenterà per La Vocela Parola di Dio domenicale. Rin-

graziando ancora i coniugi Rossi che cihanno accompagnato in queste settima-ne, e con loro tutti coloro che li hannopreceduti, presentiamo subito i nuovi ar-rivati. Lei, Rita Pileri, è impiegata pres-so un sindacato per agenti di commer-cio. Lui, Stefano Sereni, lavora presso laFabbrica d’armi di Terni. Ma... non lo tro-va un po’ incompatibile con l’annunciodel Vangelo? “Guardi - risponde - sono32 anni ormai che lavoro lì, e ciò che pos-so dire è che ho trovato una grande uma-nità. Ho anche imparato che i mezzi nonsuono buoni o cattivi in sé, dipende dacome li si usa: una pistola può servire aun carabiniere, e per compiere un delit-to può bastare un comune badile”.“Siamo sposati dal 2005 - dice Rita - e ab-biamo due figli: Tommaso di 22 anni eMarta di 15 (nati dal primo matrimoniodi Stefano con Cinzia Perissinotto, che èscomparsa nel 2000). Da molti anni sia-mo nell’Azione cattolica, prima comeeducatori Acr e Giovani, poi animatori digruppi di adulti”. Per alcuni anni sonostati responsabili della Pastorale familia-re della diocesi di Terni, incarico chehanno lasciato quando Stefano è statonominato, per due trienni, presidente

D

diocesano dell’Ac, fino al 2011.“Dal novembre 2011 - prosegue Rita -siamo ‘coppia cooptata’ in Consiglio na-zionale di Ac e dirigiamo l’area Famigliae vita. Ci occupiamo anche dei percorsidi preparazione al matrimonio”. Dal 2004 inoltre, in collaborazione con

la Presidenza nazionale di Ac e il settoreGiovani, organizzano a Terni, in occa-sione della festa di san Valentino, unweekend per fidanzati e per coppie che sioccupano di cammini con e per i fidan-zati. “L’appuntamento, che si chiama ‘Di-segni di affettività’, è un occasione perriflettere e per pregare intorno a temiche riguardano la vita affettiva e matri-moniale in un clima di amicizia, e con iltipico stile dei campi di Ac. Al weekendpartecipano coppie di fidanzati e di spo-si provenienti da tutte le diocesi italia-ne”.

D. R.

I due sono nel Consiglio nazionale di Ac e si occupano di percorsi dipreparazione al matrimonio, tra cui“Disegni di affettività” in occasione dellafesta di san Valentino a Terni

memoria, ma vuole continuare aessere presente divenendoenergia vitale. Un’esperienzache, per chi come noi vivel’esperienza dell’essere

“coniuge”, è giàreale: un amoreche prende corpo,che si dona, unconcetto cheprende una formafisica e che ognigiorno si presentaper ricordarti che,per rinnovarel’esperienzadell’amore, daquel Corpo devipassare, di quelCorpo devinutrirti, quelCorpo devi servire.

VENERDÌ 20 GIUGNO 2014LA VOCE CHIESA&RELIGIONE12

Il nostro Signore - a costo discandalizzare, come è avvenutoper i giudei che si domandano:“Come può costui darci la suacarne da mangiare?” (Gv 6,52)- si presenta a noi attraversouna carne e ci chiede di essere“utilizzato”, mangiato. Il corpoe il sangue di Cristo nonrimangono in bella mostra,vengono spezzati, versati eutilizzati per creare l’intimaunione con il Signore.

Partecipare così intimamentecon Gesù, nutrirsi della suacarne e del suo sangue significaportarselo dentro in tutti imomenti della nostra vita cosìprofondamente che non riescopiù a capire dove finisco “io” einizia Lui. Non è possibile allorarelegarlo alla celebrazionedomenicale, ridurlo a unacomparsa settimanale: Eglidiventa compagno di viaggiodella nostra vita di ogni giorno.Per questo l’eucarestia ha ungrandissimo peso non solospirituale ma anche sociale.L’eucarestia ha poi il grandemerito di essere per tutti (… oper molti), non solo per i“buoni”. Non a caso la saggezzadella Chiesa ci fa dire, appenaprima di ricevere la Comunione:

Il Pane che ci rende Corpo Vangeloo sono il pane vivente, che è disceso dal cielo; se unomangia di questo pane vivrà in eterno; e il pane che iodarò per la vita del mondo è la mia carne... Se non

mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suosangue, non avete vita in voi. Chi mangia la mia carne e beveil mio sangue ha vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimogiorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue è verabevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimorain me, e io in lui... Questo è il pane che è disceso dal cielo... Chimangia di questo pane vivrà in eterno”.

I“

Commento alla liturgia della Domenica

Corpus Domini:celebrazione dellapresenza costantedi Cristo nellaChiesa perdonarle semprenuova energia

CORPO E SANGUE DI CRISTO - ANNO A

eniamo da una domenicain cui l’evangelistaGiovanni ci dice che Dio

ha mandato il suo Figlio affinché“chi crede in lui abbia la vitaeterna” (3,16), mentre in questadomenica del santissimo Corpo eSangue di Cristo, Gesù ci diceche lui è “il pane vivo disceso dalcielo” venuto perché “chi si cibadella mia carne e beve il miosangue ha la vita eterna” (6,54);e non solo, ma i duedimoreranno l’uno nell’altro(6,57). Siamo passati da una fede“creduta” a una talmente vissutache può essere perfino mangiata.Cristo non vuole rimanere una

V

“Signore, non sono degno dipartecipare alla tua mensa, madi’ soltanto una parola e io saròsalvato”. L’accoglienza delSignore è per tutti coloro che concuore sincero chiedono dipartecipare del suo Corpo, delsuo progetto, della sua vita.Questo deve essere lo stile dellenostre comunità, aperte eaccoglienti verso ciascuno dicoloro che chiedono dicamminare con noi. Tutti devonoessere invitati al banchetto (Mt22,9). Gesù, attraverso questaintima unione, viene portatonelle nostre famiglie e nelle cittàattraverso l’impegno di ognunodi noi a essere coniuge, genitore,cittadino; arriva nei posti dilavoro, al supermercato, invacanza… Questo aspetto èfondamentale per comprendereche l’eucarestia non è un fattoprivato ma un fatto

profondamente pubblico, ed èfondamentale rispetto al temadell’evangelizzazione edell’“uscire” a cui ci richiamafrequentemente Papa Francesco.Ognuno di noi “esce”quotidianamente verso ambientinon proprio cristiani e ha lapossibilità di dimostrare con lavita - e “se necessario” usando“anche le parole” (sanFrancesco) - questa intimaunione con Cristo che dovrebbeportarci a scelte cristianamenteispirate, una vita spirituale piena,un’esistenza secondo Cristo esecondo il Vangelo. In questadomenica dovremmo verificarela vivacità dell’eucaristia nellanostra comunità, il suo essere“fonte e culmine” (LG 11) dellanostra vita di cristiani,comprendendo fino in fondo cheè quel pane a fare sì che “siamoun corpo solo” (1Cor 10,17) enon seguaci di un qualsiasileader, per quanto bravo edinamico possa essere. Questo“Pane disceso dal cielo” (Gv6,41), che ci rende un soloCorpo, ci spinge a cambiare noistessi e quindi la nostra società,facendo sì che dalla divisione -che produce esclusione e“scarto” - si passi allacondivisione, al mettersi alservizio con le caratteristicheproprie di ognuno, perché, purnella diversità dellemembra, possiamosentirci popolo.

Rita PileriStefano Sereni

“FIRMATO” Famiglia

LA PAROLAdella Domenica

PRIMA LETTURADal libro del Deuteronomio 8,2-3.14b-16a

SALMO RESPONSORIALESalmo 147

SECONDA LETTURADalla I Lettera di Paolo ai Corinzi 10,16-17

VANGELODal Vangelo secondo Giovanni 6,51-58

(Le soluzioni del cruciverba nel prossimo numero)

SOLUZIO-NE DELCRITTO-CRUCI-VERBADELNUMEROSCORSO:

La parolachiave è: Relazione

A cura di Michela MassaroSPAZIO CRUCIVERBA PER GRANDI E PICCINISPAZIO CRUCIVERBA PER GRANDI E PICCINI

1. Alimento, vivanda. 2. Nell’ultimo “...” sarà risuscitato chi beveil sangue di Gesù. 3. Quella di Gesù è per la vita del mondo. 4. Pe-na… con anagramma. 5. Non donna. 6. Circola nelle vene. 7. Mo-rirono perché mangiarono un pane diverso. 8. Pulito, nitido. 9.Anagramma di “minare”. 10. Ce l’ha il Padre. 11. Emargina… conanagramma. 12. Non salito.

CRUCIVERBA ORIZZONTALEInserisci orizzontalmente nella griglia le parole corrette (tutte con-tenute nel brano del Vangelo di questa domenica), secondo il nu-mero di riferimento. A lavoro ultimato, leggendo dall’alto verso il bas-so nelle caselle colorate, troverai la frase-chiave del Vangelo (6, 6).

“Abramo in cammino” di Jozsef Molnar

VENERDÌ 20 GIUGNO 2014

comprensione dei valori delle altreculture e religioni”, e “un’autenticaeducazione alla partecipazione e allaresponsabilità”. Infine il ringraziamento della Congre-gazione vaticana alla Fism per “il ser-vizio qualificato svolto per le famiglie,per la comunità ecclesiale e per quel-la civile”; l’auspicio che essa continui“a offrire il proprio contributo di so-stegno alle scuole materne in un tem-po certamente non facile, ma carico diattese e di sfide che esigono rispostecoraggiose e rinnovate”; e l’annunciodi un Instrumentum laboris in vistadell’elaborazione, da parte della Con-gregazione, di una “Magna Chartasull’educazione”.

BREVI DA S. MARTA

Sintesi delle omelie di Papa Francesco nellacappella di casa Santa Marta. I testi completi supossono trovare sul sito www.vatican.va,sezione “Meditazioni quotidiane”.

Giovedì 12 giugnoTre criteri di giustiziaGesù insegna tre criteri di giustizia e amore delprossimo. Il primo è “un criterio di sanorealismo”. Dice infatti Gesù che “se tu haiqualcosa contro l’altro, e voi non potetesistemare” la questione e “cercare unasoluzione”, è opportuno trovare il modo“almeno di mettervi d’accordo... Un secondocriterio che ci dà Gesù è il criterio dellaverità... Anche sparlare dell’altro è uccidere,perché la radice è lo stesso odio: non hai ilcoraggio di ucciderlo o pensi che è troppo, malo uccidi in un’altra maniera, con lechiacchiere, con le calunnie, con ladiffamazione”. Infine, il “criterio di filiazione.Non dobbiamo uccidere il fratello” proprio inquanto egli è nostro fratello: “abbiamo lostesso Padre. Non posso andare dal Padre senon sono in pace con il mio fratello”. Un“programma non facile, ma è la via che Gesùci indica per andare avanti”.

Venerdì 13 giugnoIl Signore ci preparaLa storia del profeta Elia “ci fa vedere come ilSignore prepara” alla missione. Elia “nonsapeva cosa fare, ma ha sentito che dovevasalire sul monte per trovare Dio. È statocoraggioso ed è andato lì, con l’umiltàdell’obbedienza. Perché era obbediente”. Purin uno stato di sconforto e “con tanta paura”,il profeta “è salito sul monte per aspettare ilmessaggio di Dio, la rivelazione di Dio:pregava, perché era bravo, ma non sapevacosa sarebbe successo. Non lo sapeva, era lì easpettava il Signore”. Dopodiché Elia “sadiscernere dov’è il Signore, e il Signore loprepara con il dono del discernimento”. Eadesso gli affida la sua missione. “Il Signore -ha riassunto il Papa - prepara l’anima, preparail cuore e lo prepara nella prova, lo preparanell’obbedienza, lo prepara nellaperseveranza. Così è la vita cristiana. Quandoil Signore vuole darci una missione, vuoledarci un lavoro, ci prepara per farlo bene,come ha preparato Elia”.

Lunedì 16 giugnoQuando pagano i poveriSono sempre i poveri a pagare il prezzo dellacorruzione, ha denunciato il Vescovo di Roma.Durante la messa celebrata lunedì mattina, hainvitato a pregare per “quelli - tanti, tanti - chepagano la corruzione, che pagano la vita deicorrotti; questi martiri della corruzionepolitica, della corruzione economica e dellacorruzione ecclesiastica”. Lo spunto venivadalla prima lettura, l’episodio della vigna diNabot (1Re 21,1-16), “un brano molto tristedella Bibbia”, che presenta la stessa strutturadel processo di Gesù o del martirio di santoStefano. Ed è una storia che “si ripetecontinuamente in tante persone che hannopotere, potere materiale o potere politico opotere spirituale. Ma questo è un peccato: è ilpeccato della corruzione”. Una persona “sicorrompe sulla strada della propria sicurezza.Primo, il benessere, i soldi, poi il potere, lavanità, l’orgoglio, e di là tutto: ancheuccidere”.

Martedì 17 giugnoCorruzione: c’è salvezza?Il tema della corruzione è tornato anche ilgiorno seguente. “Il corrotto - ha dettoBergoglio - irrita Dio e fa peccare il popolo”. Quando uno entra nella “strada dellacorruzione, toglie la vita, usurpa e si vende”. IlSignore preannuncia quindi il castigo per icorrotti, “perché scandalizzano, perchésfruttano quelli che non possono difendersi,schiavizzano... Ma c’è una porta d’uscita per icorrotti? Sì!... La porta di uscita per i corrotti,per i corrotti politici, per i corrotti affaristi eper i corrotti ecclesiastici” è “chiedereperdono... Quando noi leggiamo sui giornaliche questo è corrotto, che quell’altro è uncorrotto, che ha fatto quell’atto di corruzione eche la tangente va di qua e di là, e anche tantecose di alcuni prelati, come cristiani il nostrodovere è chiedere perdono per loro. E che ilSignore gli dia la grazia di pentirsi, che nonmuoiano con il cuore corrotto”.

PAPA FRANCESCO. Inizia un ciclo di catechesi sulla Chiesa

Da Abramo a noi

erminato il ciclo di catechesi suisette doni dello Spirito santo, damercoledì Papa Francesco ha

dato inizio a una nuova serie, dedica-ta al tema della Chiesa (testi comple-ti sul sito www.vatican.va).“È un po’ - ha detto - come un figlioche parla della propria madre, dellapropria famiglia... La Chiesa infattinon è un’istituzione finalizzata a sestessa o un’associazione privata, unaOng, né tanto meno si deve restringe-re lo sguardo al clero o al Vaticano”. Sacerdoti, vescovi, Vaticano “sonoparti della Chiesa, ma la Chiesa siamotutti, tutti famiglia della Madre. E laChiesa è una realtà molto più ampia,che si apre a tutta l’umanità. Non na-sce in un laboratorio, non è nata im-provvisamente: è fondata da Gesù, maè un popolo con una storia lunga allespalle e una preparazione che ha ini-zio molto prima di Cristo stesso”. La “preistoria” della Chiesa parte daAbramo: “In questa vocazione Dio nonchiama Abramo da solo, come indivi-duo, ma coinvolge fin dall’inizio la suafamiglia, la sua parentela e tutti colo-ro che sono a servizio della sua casa”.Poi, una volta in cammino, Dio “allar-gherà ancora l’orizzonte e ricolmeràAbramo della sua benedizione, pro-mettendogli una discendenza nume-rosa”. Da notare che “non è Abramo a costi-tuire attorno a sé un popolo, ma è Dioa dare vita a questo popolo”. Di solito,“era l’uomo a rivolgersi alla divinità,cercando di colmare la distanza e in-vocando sostegno e protezione. Lagente pregava gli dèi, la divinità… Inquesto caso, invece, si assiste a qual-cosa di inaudito: è Dio stesso a pren-dere l’iniziativa”. E in questo sta “l’i-nizio della Chiesa e in questo popolo

T

nasce Gesù”. Abramo, scherza Papa Francesco,“non aveva un libro di teologia perstudiare cosa fosse questo Dio. Si fida,si fida dell’amore. Dio gli fa sentirel’amore, e lui si fida”. In questo modo, si cresce “come po-polo di Dio, come Chiesa”, compren-

dendo che “non è la nostra bravura,non sono i nostri meriti” ma “è l’e-sperienza quotidiana di quanto il Si-gnore ci vuole bene e si prende curadi noi. È questo che ci fa sentire dav-vero Suoi, nelle Sue mani, e ci fa cre-scere nella comunione con Lui e tradi noi. Essere Chiesa è sentirsi nellemani di Dio, che è Padre e ci ama, cicarezza, ci aspetta, ci fa sentire la suatenerezza. E questo è molto bello!”.“Cari amici - ha concluso -, questo èil progetto di Dio”: formare un popo-lo benedetto dal Suo amore, che por-ti la Sua benedizione a tutti i popolidella terra.

SCUOLA CATTOLICA. Congresso nazionale della Fism

Le cinque sfide dell’oggiono cinque le sfide che l’educa-zione cattolica è oggi chiamata adaffrontare. Ad indicarle è il se-

gretario della Congregazione vaticanaper l’educazione cattolica, mons. Vin-cenzo Zani. Per il prelato, intervenu-to all’XI Congresso nazionale della Fe-derazione italiana scuole materne (Fi-sm), “1974 - 2014. Bilanci, orizzonti,prospettive” (Roma 18-21 giugno), sitratta dell’identità cattolica, dell’an-tropologia cristiana, della formazionedei formatori, della qualità dell’edu-cazione e della formazione integrale,dell’accesso a tutti. Dopo avere tracciato una panoramicadell’educazione cattolica nel mondo(210 mila scuole e 58 milioni di alun-ni), mons. Zani ne ha messo in luce lespecificità legate ai diversi contesticulturali. Trasmissione della fede cri-stiana, conoscenza del Vangelo e delmagistero, contatto con Dio nella vitadi preghiera: “Senza queste attenzioni- avverte il segretario della Congrega-zione vaticana, che si sta preparando acelebrare nel 2015 il 50° della dichia-razione conciliare Gravissimum edu-

S cationis - la scuola si svuota della suaessenza”. Irrinunciabile, nella “attua-le situazione di marcato relativismo”,ritrovare la “ricchezza dell’antropolo-gia cristiana”, ha aggiunto mons. Zanirichiamando l’insegnamento di Bene-detto XVI. Una sfida “fondamentale”,rilanciata continuamente anche da Pa-pa Francesco come “un camminarecon un passo nella ‘sicurezza’ e unpasso ‘nella zona di rischio’”. Collegata alla precedente è, secondomons. Zani, la sfida della formazionedei docenti. Di qui le iniziative che laCongregazione sta sviluppando per gliinsegnanti religiosi e laici. Compitodella scuola cattolica, ha ribadito, “l’e-ducazione integrale della persona, checomprende la ricerca della verità, latrasmissione dei valori, l’educazionedel giudizio personale, della libertà,della capacità d’iniziativa”, ma soprat-tutto “l’attuazione della sintesi tra fe-de e vita nella persona dell’alunno”. E ancora, l’importanza di educare aldialogo interculturale e al rispettoumano per costruire, pur nella propriaidentità “un orizzonte comune”, “una

Con il primo Patriarca, “è Dio stesso a prenderel’iniziativa”. Qui sta “l’iniziodella Chiesa, e in questopopolo nasce Gesù”

PASTORALE. La Settimana del Copsull’attualità della “Gaudium et spes”

iscoprire l’attualità dellacostituzione conciliare Gaudium et spes nella

Chiesa di oggi, per essere “Chiesain uscita”, secondo le indicazionidi Papa Francesco. È lo scopo della64a Settimana nazionale diaggiornamento pastorale, annualeiniziativa del Centro diorientamento pastorale (Cop) cheavrà luogo a Pianezza (Torino) dal 23 al 26 giugno sul tema “Chiesa,mondo, storia. Oggi, in continuità

R con il Concilio Vaticano II”. “Con iltema di quest’anno – spiega mons.Domenico Sigalini, vescovo diPalestrina, presidente del Cop edella Commissione episcopale Ceiper il laicato – la nostra Settimanadi aggiornamento pastorale vuoleproporre una riflessione sullastraordinaria attualità della Gaudium et spes, che la distanzadel tempo e la diversità delcontesto ecclesiale, culturale esociale non hanno per nulla

sminuito”. La Settimana 2014 –rivolta in particolare a sacerdoti,religiosi e religiose, laici impegnatinella pastorale – rientra in untrittico, avviato lo scorso anno nel

50° anniversario del ConcilioVaticano II, di riscoperta dellecostituzioni conciliari. Tra i relatoridon Roberto Repole (docente diTeologia sistematica alla Facoltàteologica dell’Italia settentrionale -Torino), Luigi Alici (docente diFilosofia morale all’Università diMacerata), mons. Matteo MariaZuppi (vescovo ausiliare di Roma),mons. Ignazio Sanna (arcivescovodi Oristano). Nel corso dellaSettimana aggiornamentiquotidiani saranno on-line sul sito www.centroorientamentopastorale.org.

Francesco Rossi

Mons.Domenico Sigalini

13LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

VENERDÌ 20 GIUGNO 2014

i è tenuto domenica 15giugno, a Todi presso ilconvento di Montesanto,

un importante convegnoregionale promosso dal Centrovolontari della sofferenzadell’Umbria. Gradito relatoredon Armando Aufiero,presidente dellaConfederazione internazionaleCvs e responsabile

dell’apostolato dei Silenziosioperai della croce - operefondate dal beato LuigiNovarese, di cui sono in corsoin tutt’Italia i festeggiamentiper i cento anni dalla nascita.L’argomento trattato dalrelatore è stato il discorso chePapa Francesco ha tenuto ai6.000 aderenti del Cvs ricevutiin udienza in Vaticano loscorso 17 maggio. DonArmando ha ricordato come ilPontefice sia stato moltoesplicito con i tanti ammalati edisabili presenti: “Voi siete undono per la Chiesa”. Come adire: non correte il rischio di‘abituarvi’ al carisma lasciatoin eredità dal padre fondatore.Ne ha ricordatol’insegnamento: “Gli ammalatidevono sentirsi gli autori del

S

DAL MONDO

❖ ARGENTINACampagna della Chiesacontro la drogaLa Chiesa argentina ha lanciato una campagnanazionale di prevenzione dellatossicodipendenza nella quale sono iprotagonisti sono i giovani con le nuovetecnologie. Si deve registrare un video con ilproprio cellulare, tablet o videocamera,presentando una testimonianza personale o dialtri giovani sui problemi dell’abuso di droga.Ogni video verrà poi inviato a un apposito sitodove le immagini verranno montate ed editate.Una volta pronti, i video verranno postatisull’apposita pagina del sito per poterraggiungere scuole, parrocchie, organizzazionisociali. La campagna, che ha per slogan “Attiva ituoi sensi: domandati-domandagli. Attivate laRete”, è stata presentata nei giorni scorsi pressola sede della Conferenza episcopale argentina dalpresidente della Commissione pastorale sociale,mons. Jorge Lozano, dal coordinatore dellaPastorale per le tossicodipendenze, HoracioReyser, e da Mercedes Sanguinetti,rappresentante di un gruppo di giovaniimpegnati nei social network contro la droga, latratta di persone e la violenza nelle scuole. LaChiesa in Argentina denuncia da tempol’aumento del consumo e del traffico di droga,uno dei più gravi problemi del Paese. Undecennio fa è stata creata la Pastorale per latossicodipendenza, che si occupa dellaprevenzione e del recupero deitossicodipendenti. In Argentina vi sono 180 milaconsumatori della cosiddetta “droga dei poveri”,il paco (pasta di cocaina). (Fides)

❖ INDONESIALa scelta dei cristianiper le presidenzialiPer le elezioni presidenziali del 9 luglio, i cristianiindonesiani manifestano una preferenza per ilcandidato Joko Widodo (Jokowi), il 50ennegovernatore di Giacarta. Lo afferma padre BennySuseyto, ex segretario della Commissione per ildialogo interreligioso, spiegando i motivi dellapreferenza rispetto all’altro candidato, l’exgenerale Prabowo Subianto. “Jokowi - dice - hamesso nella sua agenda politica le questioni deidiritti umani, delle libertà, dei diritti delleminoranze, della lotta all’intolleranza religiosa,oltre al tema urgente del contrasto allacorruzione. È un candidato che, ai fedeli, sembrapiù adatto a guidare un’Indonesia democratica epluralistica”. D’altro canto, “Prabowo Subiantoha di recente raccolto il sostegno dei partitiislamici e anche di gruppi islamici radicali, comel’Islamic Defenders Front, promotore di odio eviolenza sociale. Questo ha causato disappuntonei settori della società civile più attenti allequestioni dei diritti umani. Inoltre Subianto è unuomo legato ai vecchi apparati statali e militari,è considerato una continuazione della vecchiapolitica”. (Fides)

❖ SARAJEVOCristiani e musulmanidi fronte alla violenza“La pace non sia una semplice tregua tracontendenti in armi che accettano un precario modus vivendi a causa dell’impossibilità fisica disopprimersi, ma un’autentica e cordialericonciliazione. Occorre saper chiedere perdonoe perdonare”. Lo ha detto il card. Angelo Scola,arcivescovo di Milano, nell’intervento diapertura, lunedì a Sarajevo, dei lavori dellaFondazione internazionale Oasis su “Tentazionedella violenza. Religioni tra guerra ericonciliazione”. Per il Cardinale - fisicamenteassente; il suo testo è stato letto in assemblea -“non possiamo accettare come normale il fattoche molte società musulmane siano oggitravagliate dalla violenza. Benché non siano leuniche a conoscere questo problema,nondimeno il fenomeno ha assunto negli ultimianni dimensioni preoccupanti, generando uninarrestabile esodo di cristiani e musulmani chesta privando questi Paesi delle loro miglioririsorse”. Tuttavia, “sarebbe improprio spiegare aimusulmani come debbano interpretare oinnovare la loro tradizione per rispondere aquesto problema, o quali significati dovrebberodare ai versetti coranici che trattano di guerra,bottino e prigionieri. Come cristiani, potremoimmettere nel dialogo comune tutta la ricchezzadella riflessione sulla pace che la Chiesa è andatamaturando”. (Sir)

Centro volontari della sofferenza, il convegno regionaleproprio apostolato”. Altro chefarsi compatire! Essi devonodiventare sostegno e luce peraltri sofferenti, trasformandol’ambiente in cui vivono.Citando l’esortazione di sanGiovanni Paolo II: “Voi sietesoggetti attivi dell’opera disalvezza ed evangelizzazione”(Christifideles laici, 54), PapaFrancesco ha incoraggiato gliammalati a essere vicini aisofferenti delle rispettiveparrocchie: “Così voi arricchitela Chiesa e collaborate con lamissione dei Pastori. Viringrazio tanto per questo”.Prendendo spunto da questo,don Armando ha sottolineatoche gli aderenti al Cvs,piuttosto che ripiegarsi suipropri problemi, devonoaprirsi alle sofferenze degli

altri. Un percorso di guarigioneintegrale e di realizzazione disé che, in Umbria, è statoluminosamente testimoniato -e ancor oggi è vissuto - damolti ammalati, come ilvenerabile Giunio Tinarelli diTerni, in via di beatificazione.Dopo la celebrazioneeucaristica e il pranzo servitocon tanta cordialità dai frati, ipartecipanti si sono trasferitipresso il vicino tempio dellaConsolazione, dedicato a SantaMaria Assunta, per un intensomomento di preghiera difronte al Santissimo, con larecita del rosario e, aconclusione, la benedizioneeucaristica.

Pasquale Caracciolosegretario regionale

CVS dell’Umbria

A Collevalenzal’annualeGiornata disantificazionepresbiteralepromossa dallaConferenzaepiscopaleumbra e dallafamigliadell’AmoreMisericordioso

L’entusiasmo deipartecipanti delCvs all’incontrocon il papa loscorso 17 maggio(foto di ErminioCruciani)

14 LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

l 12 giugno presso il santuario dell’A-more Misericordioso di Collevalenzaha avuto luogo la tradizionale Gior-

nata annuale di santificazione presbite-rale promossa dalla Conferenza episco-pale umbra e dalla famiglia religiosa del-le Ancelle e dei Figli dell’Amore Miseri-cordioso. Questa Giornata - che ha una lunga sto-ria a livello regionale e non solo - que-st’anno è stata celebrata all’indomani del-la beatificazione di Madre Speranza, cheha speso la sua vita per i sacerdoti. Inmodo profetico aveva intuito che il cuoredel Vangelo è l’Amore misericordioso, eche i sacerdoti ne sono i primi destinata-ri e testimoni. Alle 9.30, con la partecipazione di oltre350 sacerdoti e vescovi dell’Umbria, ilcard. Gualtiero Bassetti ha presieduto lapreghiera dell’ora media e ha successi-vamente introdotto mons. DomenicoCancian, vescovo di Città di Castello, peruna relazione di approfondimento sul te-ma “Amore misericordioso e sacerdozio”.

I Mons. Cancian a livello teologico e spiri-tuale ha verificato la correlazione Amoremisericordioso / sacerdozio, e in partico-lare ha osservato come l’intera rivelazio-ne mette in primo piano l’amore miseri-cordioso del Padre che, nel Figlio, peropera dello Spirito, attua la creazione, laredenzione e la santificazione del mondo. La storia della salvezza è storia di mise-ricordia che prevale sulla miseria umana,vincendo il male con il bene (amore) piùgrande. “Dove abbondò il peccato, so-vrabbondò la grazia” (Rm 5,20). “Dio harinchiuso tutti nella disubbidienza, peressere misericordioso verso tutti!” (Rm11,32). Dunque, “chi ci separerà dall’a-more di Cristo?” (Rm 8,35). Il relatore ha poi ricordato come la rifles-sione post-conciliare sull’identità e la spi-ritualità del sacerdote abbia trovato nel-l’esortazione apostolica Pastores dabo vo-bis (1992) una significativa puntualizza-zione incentrata nella carità pastorale. Lacarità pastorale, rinviando all’amore diCristo buon pastore, comprende le tre di-

mensioni del presbitero che possiamo ri-assumere nei tre imperativi del Maestro:“rimanete nel mio amore” (Gv 15,9); “co-me io ho amato voi, così amatevi anchevoi gli uni gli altri” (Gv 13,34); “andatedunque e fate discepoli tutti i popoli” (Mt28,19). La solenne concelebrazione presiedutadal card. Gualtiero Bassetti ha avuto ini-zio alle 12. L’animazione liturgica è statacurata dal coro della basilica dell’AmoreMisericordioso. All’omelia il Cardinale ha detto: “Nel no-stro animo vibrano ancora sentimenti diprofonda commozione, che ci hanno ac-compagnato lo scorso 31 maggio in occa-sione della solenne cerimonia. Ringra-ziamo Dio per averci donato Madre Spe-ranza, che ha speso l’intera sua vita perfar conoscere al mondo la vera immagi-ne del Signore: il volto misericordioso delPadre, il volto sereno di Gesù crocifissoche non smette di invocare perdono pertutti gli uomini”.

Antonio Colasanto

affermano dal Serafico - ha per noi un si-gnificato speciale. Sappiamo che il giornoin cui il Santo Padre è venuto a fare visitaai bambini e ragazzi del Serafico (4 ottobre2013) e ha passato insieme a loro più dimezz’ora, abbracciandoli e parlandogli, hatoccato con mano l’importanza di questaopera. Come ha detto lo stesso Papa: ‘Inquesto luogo ho visto l’Amore concreto’”.

ASSISI. Il Papa canonizzerà Ludovico da Casoria

Santo il fondatore del Seraficol prossimo 23 novembre Papa France-sco proclamerà santo il fondatore del-l’Istituto Serafico di Assisi, il beato Lu-

dovico da Casoria.Nato a Casoria (al secolo: Arcangelo Pal-mentieri), provincia di Napoli, insegnò pervent’anni Filosofia e Matematica, finquando, dopo un’esperienza mistica vis-suta durante un’adorazione eucaristica,dedicò la sua vita al riscatto dei bambiniafricani tenuti in schiavitù. Durante la suavita è stato fondatore dei Frati Bigi e dellesuore Elisabettine e di molte opere, tra lequali il Serafico di Assisi, fondato il 17 set-tembre 1871. Lì, padre Lodovico si fece ca-rico di accogliere ragazzi sordi e ciechi,da lui definiti “creature infelici e abban-donate”, nella convinzione che anch’essi

I potessero avere un futuro segnatodal pieno riconoscimento della lo-ro dignità personale; e ancora og-gi, come ben sappiamo, l’IstitutoSerafico porta avanti con dedizio-ne quest’opera.La sua memoria del Beato di per sécade il 30 marzo, ma la Chiesa na-poletana lo ricorda il 17 giugno, perché èin questa data che vestì l’abito francesca-no con il nome di Ludovico. E proprio il 17giugno i ragazzi del Serafico di Assisi, in-sieme alle suore infermiere ElisabettineBigie e alla presidente dell’Istituto, Fran-cesca Di Maolo, sono stati nella basilica diSan Francesco per commemorare il fon-datore.“La decisione presa da Papa Francesco -

I ragazzi del Serafico a San Francesco

VENERDÌ 20 GIUGNO 2014

Renzi e le coppie gay. Le vere ragionidi una discriminazione eterofobica

a proposta di Renzi, riportata neidettagli sull’Unità, circa il ricono-scimento legale delle convivenze

omosessuali era da tempo nell’aria. Ciòche lascia interdetti è il volerlo limitarealle sole convivenze gay, senza estender-lo alle coppie eterosessuali. Se fossi par-te di una coppia convivente “etero” gri-derei subito allo scandalo e alla eterofo-bia, e in effetti non vi è ragione al mondoche fermerà la Consulta dal dichiararel’incostituzionalità della norma laddovenon preveda l’estensione del riconosci-mento alle coppie etero. L’autentica discriminazione che Renzimette in campo è tuttavia dettata da ra-gioni ben diverse da quelle apparenti. I più vicini al premier vi diranno che lecoppie conviventi eterosessuali che vo-gliano veder riconosciuti i loro diritti han-no la possibilità di farlo mediante il ma-trimonio, ma la verità è un’altra. Renzinon vuol replicare l’errore del Governobritannico che – alcuni anni or sono – ri-schiò di mettere sul lastrico la previden-za sociale di Sua Maestà con il riconosci-mento della rilevanza pubblica delle con-vivenze, omo o etero che fossero. Capirai!Tutte le badanti che risultavano convive-re con il proprio anziano di spettanza siprecipitarono a chiedere i sussidi pubbli-ci e – alla morte del “badato” – chiesero

in massa la pensione di reversibilità. Cifre da capogiro costrinsero il Governoinglese a una precipitosa retromarcia, ri-solta con le molto più economiche nozzegay. Ecco perché Renzi oggi propone la civilpartnership solo per le coppie omo: i nu-meri semplicemente irrisori di coloro chene beneficeranno non destano alcunapreoccupazione per le fragili casse del-l’Inps. Peccato però che il nostro Paese non siregga sull’Inps ma sulla famiglia così co-me prevista dall’art. 29 della Costituzio-ne. Umiliare o ridicolizzare la famiglia, met-tendola sullo stesso piano delle sgrade-voli carnevalate di cui al Gay Pride di duesettimane fa porterà prevedibili conse-guenze sia all’istituto stesso del matri-monio sia e più ancora alla stessa tenutasociale dell’istituto familiare. Per nonparlare del fatto che il ddl prevedeespressamente la possibilità di adozione– anche se per ora limitata ai figli dell’al-tro partner. Inoltre con la liberalizzazio-ne della fecondazione eterologa ciascunopotrà ordinare su internet i suoi figli efarli adottare all’altro a tutti gli effetti dilegge.

Simone PillonForum Famiglie

L

Tragici fatti di cronaca in cuisi è perso il senso dell’amore

Alla nostra liturgia eucari-stica - incredibile ma vero!- il Concilio ecumenico Va-ticano II ha tagliato il fiato.Si è trattato del risvolto ne-gativo di una scelta positi-va: ma è quando ha distin-to la Chiesa dal Regno ilmomento in cui il Concilioha tagliato il fiato alla mes-sa. Pur senza scalfire l’an-tica verità dell’extra Eccle-siam nulla salus, nel Con-cilio la Chiesa non si iden-tifica con il Regno.La Chiesa è “la comunitàdei chiamati da”: noi, chia-mati a uscire dalla bontàorizzontale della vita chenasce, cresce, si riproducee muore, per attingere labontà che “zampilla finoalla vita eterna”.Il Regno ha la sua animanella Chiesa, ma non siidentifica con essa: la Do-minus Iesus, dichiarazioneapostolica firmata dall’al-lora card. Ratzinger nellafesta della Trasfigurazionedi Gesù il 6 agosto 2000, in-segna al n.19/74: “Affer-mare l’inscindibile rappor-to tra Chiesa e Regno nonsignifica però dimenticareche il Regno di Dio, anchese considerato nella sua fa-se storica, non si identificacon la Chiesa”. E siccomenon si deve escludere l’o-pera di Cristo e dello Spiri-to fuori dei confini visibilidella Chiesa, occorre dire(n.19/75) che il Regno ri-guarda tutti: le persone, lasocietà, il mondo intero.Proprio per questo, lavora-re per il Regno vuol dire ri-conoscere e favorire il di-namismo divino, che è pre-sente nella storia umana ela trasforma.C’è traccia di questa formi-dabile apertura nella miamessa quotidiana? No.E io (“a modo mio!”) sonotentato di strafare. E quan-do, nella preghiera di in-tercessione che seguel’anamnesi, leggo sul Mes-sale la preghiera “per Pa-pa Francesco, per il vesco-vo Mario e per tutto l’ordi-ne sacerdotale” (cioè pertutti i miei fratelli cristiani,titolari di quel sacerdoziodei fedeli del quale per pri-mo ci ha parlato Pietro) èforte la tentazione di ag-giungere “e per tutta lagrande famiglia umana”.Ma subito mi incombe nel-la memoria l’austero mo-nito del card. Giulio Bevi-lacqua, il padre oratorianoal quale Paolo VI conferì laporpora ad personam, se-condo il quale “cambiareanche una sola virgola delCanone della messa è unsacrilegio”. Ma la tentazio-ne si ripresenta poco dopo,nella preghiera prima del-la Comunione: “Non guar-dare ai nostri peccati, maalla fede della tua Chiesa”e perché no?, “anche allafede di tutta la grande fa-miglia umana”.Tentazioni tutte e solo per-sonali? Paturnie stretta-mente private?Mi auguro che chi sta redi-gendo il testo del nuovoMessale lo faccia sul dupli-ce orizzonte, quello dellaChiesa e quello del Regno.

ABAT JOUR

Una liturgia del Regno

A cura di Angelo M. Fanucci

LA VOCE ATTUALITÀ 15

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è un diritto a dissentire che dovrebbe esseregarantito a tutti sempre e comunque, aprescindere. Mai come in questo momento,

nella vita pubblica italiana, dovrebbe valere il motto diVoltaire: “Non condivido la tua idea, ma darei la vitaperché tu la possa esprimere”. Affermazione di unalaicità tanto rigorosa quanto impegnativa. E da applicarecon determinazione e onestà intellettuale al dibattitosulle unioni civili per le coppie omosessuali. Di un liberodibattito pubblico in realtà non c’è traccia. Nulla disimile a quanto avviene, ad esempio in Francia, dove ilpluralismo viene garantito dalla convocazione degli étatsgénéraux su temi specifici. Occasione per tutti (compresii mondi “religiosi”) di poter esprimere una posizionepubblica, anche minoritaria, ma con il rispetto che èdovuto a tutti i cittadini. Purtroppo in Italia, è già capitatonel caso del divorzio breve, si decide senza unpreventivo dibattito pubblico, con la prevalenza,neanche troppo nascosta, di una logica lobbystica. Ilrischio che si palesa in queste ore, mancando undibattito pubblico adeguato (se non vogliamo farassurgere “Porta a porta” a sede privilegiata delconfronto) e un ascolto di tutte le realtà sociali coinvolte,è che ancora una volta si finisca per ratificare le scelteindicate dalle lobby. Magari accusando di “omofobia”ogni pur minima riserva o obiezione, fosse anche di solanatura economica (vedi i paventati costi pensionistici).Poiché nessuno, lo ribadiamo nessuno, intende sollevarein questa sede un dibattito di natura moraleggiante, saràlaicamente consentito discernere, analizzare,distinguere e obiettare. E non solo condividere, plaudire,assecondare, approvare, sottoscrivere. Ne va dellaqualità della democrazia reale.

’C

Unioni civili gay. Garantire il diritto di dissentire

ella nostra societàparlare di sesso ormai èun fatto acquisito,

normale, forse segno di unadisinvoltura spacciata permaturità. Il sesso, invece didiventare parte integrante edespressione di amore e diaffetto, staccandosi dal sentireprofondo della persona, èdiventato un boomerang checolpisce duramente. Inatteso,perché il lancio è irrazionale,forse compulsivo. Psichiatri epsicologi ne conosceranno imeccanismi, li potrannodescrivere: sono anche capacidi creare sentieri di guarigione?Piste che plasmino la persona?Amore non è più una parolatotalizzante che coinvolge tuttol’essere umano, si disperde,evapora e si confonde conl’invaghirsi. Perché i giovani (eanche i meno giovani) silasciano sedurre dall’attore diturno e rimangono abbagliati emagnetizzati alla solo loro vista?L’amore struttura la personaperché la porta a pienezza didedizione, di condivisione dicammino di vita, di intenti. Inuna parola: un progetto da

Nrealizzare insieme. Carente èsempre la comprensione delsentire, dove si confonde (e leragioni possono esseremolteplici) l’istinto con ilpulsare profondo che poidistingue l’animale dall’umano.Tutto quanto è istintivo e passasotto la definizione di “mipiace”; per questa sola ragioneè gravido di bene per me e pergli altri? Stiamo educando ilmaschio (perché, negli ultimitristi fatti, l’esplosione mortiferaè di mano maschile) a unosguardo al proprio io che sappiadirsi e darsi risposta? Da dovevengo e dove sono diretto?Quale il senso del miopassaggio sulla terra e nellacomunità fraterna con tutti gliesseri viventi? Indubbiamente ilsenso della responsabilità delleproprie azioni, e prima deipropri pensieri, è esito ditrasmissione familiare, di

esempi, di educazione. Èpresente questo aspettofondamentale in chi, nellacatena dell’esistenza, trasmettei valori? Non quelli astratti,formulati, ridotti a trattati o apillole verbali, ma quelli incisinel tessuto quotidiano che, inuna sola parola, si diconoesempi. Può un uomo, ancoragiovane, padre di tre figliguardarli negli occhi quando hadistrutto la vita di una ragazzinache sarebbe potuta esserglifiglia? Può un padre uccidere ipropri figli? La dissociazione èevidente. Su quali basi poggia?Non sempre è un dato biologicocome il colore dei capelli o degliocchi; più spesso si radica nelleesperienze primitive checomandano le scelte. Se “scelte”possono essere le passionisfrenate, sbrigliate, che portanoal cumulo di macerie, al dolorediffuso che genera altro dolore,

invece di portare all’inno dellavita, dono da condividere. Inconcreto, donna o uomo chevive oggi e non ieri, posso dareil mio contributo perché sipossa sanamente crescere enon animalisticamente perire?Si rischia l’insulto all’animaleche, molto spesso, sa donarsiper salvare. Rimane la grandeonta per chi viene travolto dauna furia che alberga nel suocuore e non è in grado diconoscerla, ammetterla,dominarla. Chi alleva, chieduca, deve poter afferrarel’ombra che è dentro di noi, mache non è detto che debbacontinuare ad abitarvi.Insegnare a distinguere ericonoscere l’affetto, ladedizione, verso il propriopartner e verso i figli cui si èdonata la vita, segna un confineche fa sobbalzare quando siscatena una passione chedistrugge. Forma e sostanzadevono appartenersi,embricarsi, crescere solidali,non essere affidateall’apparenza che copre ilmarciume.

Cristiana Dobner

VENERDÌ 20 GIUGNO 2014

BREVI DAL CSI

❖ ROCCAPORENAWeekend polisportivo,c’è ancora qualche postoRestano ancora pochi giorni a disposizioneper iscriversi al Weekend polisportivo Csi chesi svolgerà a Roccaporena dal 27 al 29giugno. Un evento pensato per ragazzi dai 15ai 18 anni provenienti da società sportive,oratori e parrocchie, nel corso del quale sisvolgeranno attività sportive pratiche eteoriche (calcio, nuoto, pallavolo,pallacanestro, orienteeting, ecc). Ilprogramma di massima prevede:- 27 giugno, ore 17, arrivo;- 27 e 28 giugno, svolgimento delle varieattività, nonché visita a Cascia e ai luoghisacri a santa Rita;- 29 giugno, ore 15, partenza.Per le ultime inscrizioni c’è tempo ancoraqualche giorno: è possibile scrivere un’emailall’indirizzo [email protected] oppuretelefonare al numero 346 5887768.

❖ CASTELLO“Calciobalilla umano”e altri sport in piazzaIl Csi comitato zonale di Città di Castello, inoccasione del 70° anniversario di attività delCsi, organizza nella propria città, in piazzaMatteotti, un pomeriggio di festa con il“calciobalilla umano”. Sfide aperte a tutti:grandi e piccoli! All’evento parteciperàanche l’associazione Cuordileone chepraticherà il tennis in carrozzella. Lamanifestazione è organizzata incollaborazione con la festa della Mattonata -estate 2014, e dopo le sfide sarà possibileusufruire degli stand gastronomici messi adisposizione. Per le iscrizioni è possibilecontattare il cell. 349 5509506 (Marco).L’appuntamento è fissato per sabato 21giugno dalle ore 15 alle ore 19.

❖ AMPUTATILa Nazionale italianatrionfa sulla GermaniaSabato scorso, la Nazionale amputati habattuto a Gabicce 5-0 la Germania. Ungrande successo che premia il lavoro di mister Vergnani e di quanti stannosostenendo il cammino intrapreso dal Csi dapiù di due anni. “E’ una nazionale giovane,con grandi prospettive – afferma unafelicissima Anna Manara. – Dal punto divista sportivo, stiamo crescendo moltissimo,di ritiro in ritiro, di partita in partita. Unabella iniezione di fiducia, questa vittoria, peri nostri ragazzi. Ragazzi e gruppoeccezionali, così come gli organizzatori delComune di Gabicce Mare e dell’associazione‘Rimbalzi fuori campo’, che ci hanno offertol’ospitalità e l’accoglienza in una tre-giorniindimenticabile nelle Marche”. Dal 12 al 14settembre la Nazionale italiana calcioamputati giocherà a Varsavia un torneo a 8squadre europee. Uno spazio sul matchamichevole Italia-Germania sarà in ondavenerdì 20 giugno su “Sportabilia”, a partiredalle ore 15.45 su Raisport 2.

Le parole di Papa Francesco

Le parole piùsignificativedette daBergoglio il 7 giugnoall’incontrocon le societàsportive inoccasione del70° del Csi

ogliamo riportare le parole che hapronunciato il “nostro capitano” Papa Francesco in occasione

della giornata del 7 giugno, nella qualeha incontrato tutte le società sportived’Italia per festeggiare il 70 anni diattività del Centro sportivo italiano. Unmonito a farci coraggio nel proseguirela nostra missione educativa attraversolo sport che, dice, è una responsabilità;lo sport è una strada educativa. “Ilsaluto più grande è per voi, cari atleti,allenatori e dirigenti delle societàsportive. Conosco e apprezzo il vostroimpegno e la vostra dedizione nelpromuovere lo sport come esperienzaeducativa. Voi, giovani e adulti che vioccupate dei più piccoli, attraverso ilvostro prezioso servizio siete veramentea tutti gli effetti degli educatori. È unmotivo di giusto orgoglio, masoprattutto è una responsabilità! Losport è una strada educativa... Io trovotre strade, per i giovani, per i ragazzi,per i bambini. La stradadell’educazione, la strada dello sport ela strada del lavoro, cioè che ci sianoposti di lavoro all’inizio della vitagiovanile! Se ci sono queste tre strade,

V io vi assicuro che non ci saranno ledipendenze: niente droga, niente alcol.Perché? Perché la scuola ti porta avanti,lo sport ti porta avanti e il lavoro ti portaavanti. Non dimenticate questo. A voi,sportivi, a voi, dirigenti, e anche a voi,uomini e donne della politica:educazione, sport e posti di lavoro! Èimportante, cari ragazzi, che lo sportrimanga un gioco! Solo se rimane ungioco fa bene al corpo e allo spirito. Eproprio perché siete sportivi, vi invitonon solo a giocare, come già fate, ma c’èqualcosa di più: a mettervi in gioconella vita come nello sport. Mettervi ingioco nella ricerca del bene, nellaChiesa e nella società, senza paura, concoraggio ed entusiasmo. Mettervi ingioco con gli altri e con Dio; nonaccontentarsi di un ‘pareggio’ mediocre,dare il meglio di se stessi, spendendo lavita per ciò che davvero vale e che duraper sempre. Non accontentarsi di questevite tiepide, vite ‘mediocrementepareggiate’: no, no! Andare avanti,cercando la vittoria sempre! Nellesocietà sportive si impara ad accogliere.Si accoglie ogni atleta che desiderafarne parte e ci si accoglie gli uni gli

altri, con semplicità e simpatia. Invitotutti i dirigenti e gli allenatori a essereanzitutto persone accoglienti, capaci ditenere aperta la porta per dare aciascuno, soprattutto ai meno fortunati,un’opportunità per esprimersi. E voi,ragazzi, che provate gioia quando viviene consegnata la maglietta, segno diappartenenza alla vostra squadra, sietechiamati a comportarvi da veri atleti,degni della maglia che portate. Viauguro di meritarla ogni giorno,attraverso il vostro impegno e anche lavostra fatica. Vi auguro anche di sentireil gusto, la bellezza del gioco di squadra,che è molto importante per la vita. Noall’individualismo! No a fare il gioco perse stessi. Nella mia terra, quando ungiocatore fa questo, gli diciamo: ‘Maquesto vuole mangiarsi il pallone dasolo!’. No, questo è individualismo: nonmangiatevi il pallone, fate gioco disquadra, di équipe. Appartenere a unasocietà sportiva vuol dire respingereogni forma di egoismo e di isolamento:è l’occasione per incontrare e stare congli altri, per aiutarsi a vicenda, pergareggiare nella stima reciproca ecrescere nella fraternità”.

Bandiere e fedeli all’incontro con Papa Francesco

16 LA VOCE SPAZIOCSI

Calcio a 5: Santa Maria in Campissi qualifica per le Finali nazionali

rande successo ha riscosso lagiornata dedicata alle finali re-gionali di calcio a 5 juniores ma-

schile. Nella splendida cornice dell’im-pianto sportivo del Pattol Club a PontePattoli, il 10 giugno si sono ritro-vate le miglior compagini delcomitato di Perugia e di Foligno. Un’organizzazione ben riuscitae voluta fortemente dal presi-dente regionale Carlo Moretti,che ha pensato bene di prepara-re una giornata all’insegna dellosport e del sano divertimento, al-ternando le gare calcistiche atuffi refrigeranti in piscina.La giornata ha visto la parteci-pazione di 4 squadre, due del co-mitato di Foligno e due del comitato diPerugia. La mattina si sono sfidate San-ta Maria in Campis (prima tecnica di Fo-ligno) contro Borgodoro (prima fair playdi Perugia) terminata con il punteggio di8 a 1; e a seguire l’oratorio Sentinelle del

G

mattino (prima tecnica di Perugia) con-tro Santa Maria Infraportas (prima fairplay di Foligno) vinta da quest’ultima per11 a 6. Nel pomeriggio, invece, finale 3°e 4° posto tra le due perugine, e finaleper il 1° e 2° posto tra le due folignati.

L’inarrestabile squadra Santa Maria inCampis, fresca di vittoria alla BardascioCup (vedi articolo qui sopra), si aggiudi-ca la finale tutta folignate e l’ambito tro-feo, garantendosi l’accesso alla finale na-zionale a Lignano Sabbiadoro (Ud) inprogramma dal 28 giugno al 2 luglio. Se-condo posto per i ragazzi di Santa MariaInfraportas, mentre nella gara tra le dueperugine la spunta il Borgodoro piaz-zandosi al terzo posto e relegando i ra-gazzi dell’oratorio Sentinelle del Mattinoal quarto posto.Nella giornata è stato inserito, tra le va-rie partite, un momento di riposo per iragazzi in piscina; un modo di rilassarsie di stare insieme, alternando così il sa-no agonismo al divertimento.

I ragazzi si sono comportati molto benesia dentro che fuori dal campo, facendosubito capire che l’importante è diver-tirsi prima di tutto. Il presidente CarloMoretti si ritiene soddisfatto dell’inizia-tiva, perché “finalmente dopo vari annila nostra regione ripropone campionatigiovanili in più comitati, auspicando l’al-largamento a tutta l’Umbria”. “È importante – aggiunge il direttore tec-nico regionale Federigo Noli – ripartiredai giovani, in quanto sono il nostro fu-turo. Bisogna coinvolgerli il più possibi-le e far capire che il rispetto non è soloin un campo da gioco ma anche fuori. Ecosì è stato: i ragazzi si sono dati batta-glia ma poi hanno instaurato tra loroun’amicizia e hanno passato una bellis-sima giornata”.Un “in bocca al lupo” doveroso alla squa-dra Santa Maria in Campis che rappre-senterà l’Umbria alle Finali nazionali inprogramma dal 28 giugno al 2 luglio.

N. F.

Foto di gruppo per la finale regionale calcio a 5 juniores

i è concluso con successo il tor-neo Bardascio Cup organizzatodal Centro sportivo italiano -

comitato di Foligno, Pastorale giova-nile, in collaborazione con Oratoriodiocesi di Foligno e l’ufficio Sport etempo libero.Dopo aver terminato la fase a gironidella categoria maschile, con il pas-saggio ai quarti di finale delle primedue classificate dei tre gironi e delledue migliori terze, è stata la squadra“Santa Maria in Campis” ad aggiudi-

S carsi l’ambito trofeo, trionfando con-tro la squadra Max Sport, imponen-dosi con il risultato di 11 a 6.A trionfare invece nella categoriafemminile la squadra Pastorelle che,con il risultato di 2 a 0 sullo Spello,porta a casa la coppa.Il 6 giugno, oltre a essersi svolte ri-spettivamente le finali per il 3° e 4°posto categoria maschile (Macestercontro Freetime), 1° e 2° posto cate-goria maschile e 1° e 2° posto cate-goria femminile, ha avuto anche un

momento di puro divertimento; tut-te le squadre del torneo hanno par-tecipato insieme alla festa organiz-zata dal Centro sportivo italiano edalla Pastorale giovanile, con un uni-

co scopo: “Questo torneo diocesanonon solo mette in mostra le qualitàtecniche degli atleti, ma serve comemodo di aggregazione tra i ragazzi,che si ritrovano al campetto comeavveniva tanto tempo fa. I ragazzigiocano insieme nel sano agonismoimparando il rispetto dell’avversariosia dentro che fuori dal campo”. La serata, oltre alle premiazioni e laconsegna di vari premi, quali capo-cannoniere, miglior giocatore, mi-glior difesa e squadra fair play, e de-gli attestati di partecipazione perogni squadra, è proseguita con mu-sica, balli e la cena. Appuntamento al prossimo anno.

F. N.

Squadra Santa Maria In Campis

FOLIGNO. Il risultato finale del torneo Bardascio Cup

VENERDÌ 20 GIUGNO 2014 LA VOCE EVENTI IN UMBRIA 17

a giovedì 19 a do-menica 29 giugnotorna il tradiziona-

le appuntamento con ilMercato delle Gaite a Be-vagna (Pg). La kermessetrae ispirazione dall’anticadivisione di Bevagna inquattro quartieri denomi-nati Gaite. Per dieci giornil’antico centro ritorna alpassato: le botteghe deimestieri medievali riapro-no i loro battenti e ripren-dono le attività e le stradesi popolano di bevanatiche in abiti d’epoca vivonola quotidianità dei loro avi

D mangiando, lavo-rando, giocandoproprio come lo-ro. Oggi come al-lora la città si di-vide in quattrogaite, ma oggiognuna rivaleg-gia con le altrenel tentativo didare un interpre-tazione storica-mente fedele del ruolo cherivestiva nel Medioevo. Domenica 22 giugno si en-tra nel vivo con la Garanazionale di tiro con l’arcoa partire dalle ore 9, alle

ore 15 finale in piazza F.Silvestri. Alle ore 11 messasolenne con canto grego-riano alla chiesa di San Mi-chele. Tra botteghe apertee spettacoli itineranti di

musica, teatro e giocoleria,si tengono le prove gene-rali in Costume della Garadei mestieri. Per tutta lasettimana seguente garegastronomiche, taverneaperte, spettacoli itineran-ti. Sabato 28 giugno Mer-cato medievale dalle 17 al-le 19.30. Domenica 29 pro-ve generali in costumedella gara mercato (aperteal pubblico) delle quattroGaite. In serata seguirà lacerimonia di chiusura, conla Gara di tiro con l’arco ela proclamazione dellaGaita vincitrice.

stato il fiore il veroprotagonista della settimanaappena trascorsa a Spello. E lo

sarà ancora di più domenica 22giugno, Festa del Corpus Domini,quando di prima mattina i tappeti difiori multicolori delle ormai famoseInfiorate si sveleranno alla città, dopouna notte di incessante lavoro. Alle11, al termine della messa presiedutadal vescovo di Foligno mons.Gualtiero Sigismondi nella chiesa diSanta Maria Maggiore, ci sarà ilpassaggio della processione chepermetterà poi ai visitatori diaccostarsi per vedere da vicino imeravigliosi quadri e tappeti chericoprono le strade della città.Quest’anno tra i volontari che ognianno partecipano alla raccolta deifiori e poi alla loro “capatura” è statopossibile coinvolgere anche ivisitatori e i turisti che hanno sceltodi passare qualche giorno a Spello.La settimana dal 14 giugno è statadunque piena di iniziative a partiredall’apertura del museo delleInfiorate e il vernissage della mostrapittorica “Petali di luce”. E poi mostradei bozzetti e di ricamo floreale,mostre di pittura e di fotografia,abbellimenti floreali di “Finestre,balconi e vicoli fioriti”, musica dalvivo, e nel weekend del 21 giugnovisite guidate notturne ai siti d’arte eai tappeti floreali (una il sabato seradalle ore 21 e una la domenicamattina all’alba), trenino turistico daiparcheggi e aree sosta camper aiprincipali punti di ingresso della città,

È

workshop fotografico, mostramercato di florovivaismo nei giardinipubblici e ristoranti ed esercizicommerciali aperti tutta la notte finoall’alba… Grande risalto è stato datoanche al concorso di Flower cakedesign promosso dall’associazione“Le infiorate di Spello”: quest’anno ilprimo premio è stato assegnato adAnnalisa Picchio per l’originalitàdella composizione, l’attinenza alluogo e alla manifestazione. Secondoposto per Monica Mazza, terzo postoa Olga Ktivum. Premiate anche levincitrici del concorso di ricamo amano “Il fiore ricamato”: sul podio èsalita una padovana Olinda Caccaroseguita dalla pisana MaddalenaFalchi e da altre due toscane ex -equo Sonia Bertoni e Sonia GianvanniBellagotti. A Teresa GualtierottiMorelli va il premio speciale Città diSpello. L’unica umbra premiata èCatia Bazzucchi di Gualdo Tadinoche si è aggiudicata il premiospeciale per l’innovazione el’originalità. “Devozione religiosa ed

esuberanza stilistica – precisa Guglielmo Sorci, presidentedell’Associazione Le Infiorate diSpello - sono le parole chiave delleinfiorate di Spello, che restano unadelle più suggestive espressioni diarte nel mondo, per la qualità delleopere, per le dimensioni e per la lorocaratteristica effimera che ne esalta ilvalore. Teniamo particolarmente amantenere intatti questi aspetti, ma ciinteressa anche trasmettere aigiovani la passione per questatradizione così come ci gratificarendere l’evento più fruibile ecoinvolgente per tutti… Ed è perquesto che crediamo importanteaprirci alle novità, allacomunicazione social, alle tendenzeche aggregano le persone come ilcake design o la sperimentazioneculinaria con i fiori. Ovviamente,seguendo sempre il filo conduttoreche è l’elemento floreale comesimbolo di vita, di bellezza, diomaggio”.

M. A.

Settimana densa di iniziative a Spello in attesadelle Infiorate

Fiori per il Corpus Domini

A Bevagna gare tra Gaite e mercato medievale

18 VENERDÌ 20 GIUGNO 2014

HUMOUR Disegni di Marcello Cruciani

Romizi ha vinto grazie a... Renzi

o hanno già detto tutti e,buoni ultimi, veniamo adirlo anche noi: il risultato

delle elezioni comunali a Perugiaè stato clamoroso. Non soloperché l’Amministrazione hacambiato colore per la prima voltadopo cinquanta e più anni. Nonsolo perché è stato battuto ilsindaco uscente e ricandidato (ingenere, questa posizione dà uncerto vantaggio). Ma perché ilrovesciamento c’è stato fra ilprimo e il secondo turno. Al primoturno, Boccali aveva preso unbuon 48%, con più di 20 punti didistacco. È questo curiosoparticolare che rende difficilecapire la vicenda. Non basta direche il gruppo al potere avevastancato: se la spiegazione fossequesta, il crollo ci sarebbe statogià al primo turno. Azzardo unamia ipotesi, da politologo qualenon sono. Il crollo del Pd fra ilprimo e il secondo turno è statoun frutto (uno dei tanti)dell’“effetto Renzi”. Abbiamo dettoaltre volte che Renzi ha rotto glischemi e gli equilibri consolidati.Possiamo dire che negli ultimivent’anni, e fino al 25 maggioscorso, molti elettori votavano asinistra non perché la sinistra glipiacesse, ma perché Berlusconigli piaceva meno ancora? Bene,con il risultato del 25 maggio si èrotto l’incantesimo: Berlusconi èuscito di scena. Definitivamente(almeno sembra, poi chissà).Prima di Renzi, bastava che “B.”aprisse bocca e quello che avevadetto diventava automaticamenteil tema del giorno, osannato dagliuni e vituperato dagli altri, ma alprimo posto nell’agenda politica.Ora questo ruolo lo haconquistato Renzi. È lui che dettail gioco. Si può essere pro ocontro, ma non c’è spazio peraltri. Così, dalla mattina del 26maggio, chi si sentiva legato avotare contro B. per l’eternità, hascoperto di essere libero e di potercambiare il proprio voto. Così, laforza acquistata da Renzi è stata ladebolezza di Boccali. Postscriptum: potrei parlare malissimodi diverse decisioni di Renzi, ma ilfatto importante è che lui hacambiato la scena politicaitaliana, e questo è un successoche finora non era riuscito anessuno. Per il resto, che Dio aiutil’Italia.

Pier Giorgio Lignani

L

IL PUNTO Cosa potrebbe cambiaredopo queste elezioni

i risultati delle amministrative inUmbria possiamo dire che è finito il

tempo della rendita politica.Confermare o mandare a casaun’Amministrazione, ora è possibile.Non ci sono più le “maggioranzebulgare” di una volta. Non mi dispiace(al di là dei rapporti umani con lepersone, come Boccali), perchél’alternanza è l’anima dellademocrazia, altrimenti l’arroganzapolitica è dietro l’angolo. L’arroganzanon è un sentimento, è un modo diessere, di operare. Non sentire ilbisogno di ascoltare, di consultare, difar partecipare la gente è arroganza. Ilnon dare riscontro (neanche telefonico)al cittadino che presenta un’istanza èarroganza. L’avere la percezione che ituoi diritti dipendono dall’esseredentro o no il cerchio degli amici èarroganza. Accade allora che unamaggioranza di sinistra che governaPerugia da più di cinquant’anni vengaspazzata via e che in città come Orvietoo Gualdo Tadino gli elettori rimandinoa casa maggioranze di destra che solocinque anni fa avevano preso il postodi una di sinistra. Il che vuol dire chenon si governa senza una classe politicaalle spalle. Non mi dispiace. Il nuovosindaco di Perugia è avvisato! È avvisataanche l’attuale maggioranza chegoverna in Regione, visto che l’annoprossimo ci saranno le elezioniregionali. Non mi dispiace, da cittadinoche ha toccato con mano cosa vuol dire“puoi sbraitare quanto ti pare, tantonon cambia nulla”. Sin dal 1970 ocome dirigente sindacale, o comerappresentante di organismi ecclesialidel lavoro, della giustizia e della pace, oresponsabile di associazioni divolontariato, ho avuto a che fare con laRegione o con singoli Comuni, e leporte erano semichiuse, se non chiusecompletamente, perché non eri dellacerchia degli “affezionati”, o reclamaviuna sussidiarietà che in Umbria non hamai avuto cittadinanza. Non midispiace. Forse ora in Regione, per fareun esempio concreto, chiamerannoanche l’Acradu (Associazione cattolicaresidenze anziani e disabili Umbria) perdeterminare le politiche socio-sanitarie,dopo tante richieste formali e informaliignorate. Una cosa è certa: per quantomi riguarda farò tutto quanto è nellemie possibilità affinché tutti possanostare a pari diritto dentro il cerchio. Una riflessione sui cattolici e le elezionidel sindaco a Perugia. Conoscodirettamente tante persone brave,generose, di buona volontà, ma chehanno dimostrato di sapere poco dipolitica, di ciò che è essenziale perstare insieme e non disperdersi in millerivoli. Le strategie hanno prevalso nelloscegliere questo oquell’apparentamento. Con il risultatoche alcuni hanno perso e altri hannovinto. Per come la vedo io, avreipreferito vincere (e contribuire a unbuon governo) o perdere (e fare benel’opposizione) tutti insieme. Forse è ilcaso di una riflessione comune sin daadesso, in attesa dei prossimiappuntamenti.

Pasquale CaraccioloPerugia

Caro Caracciolo, apprezzo lalucidità e la passione del tuoscritto e soprattutto del tuooperato in campo sociale e

S

ecclesiale. Un dialogo su taleargomento merita di essereaffrontato. L’unità dei cattolici inpolitica non è un dogma né unaregola imposta dall’alto, ma ilfrutto di discernimentocomunitario teso a fare scelteoperative coerenti, evitando diconfondere strategie pastorali efurbizie politiche e allontanandoil rischio di dissapori e divisioninella comuntà ecclesiale.

Se “La Voce” si riducea un bollettino aziendale...

aro don Elio,memorabili le dichiarazioni dei

due nuovi vescovi Giulietti e Marconi(n° 21 de La Voce, pp. 10-11). Sonosegno dei tempi, giusto? Mentre nonsono segno dei tempi (tutt’altro!) isettimanali diocesani in genere, chesono capaci di vedere solo ciò chefanno i preti (già i frati li vedono poco!)e chi si mette apertamente al serviziodella Chiesa e viene riconosciuto cometale, più poche altre cose. Il criterio è,devo dirlo, quello del bollettinoaziendale. Ma una diocesi è un’aziendacome Fiat o Luxottica? E La Voce fadavvero eccezione? Dettodiversamente: da cosa si vede che LaVoce non è un giornale dell’“aziendapreti”? Si vede abbastanza? Che si vedamolto bene dovrebbe essere addiritturaun vostro assillo, ma lo è? Io,perlomeno, non me ne sono accorto.Dunque glielo dica in redazione, distarci attenti, tanto più che nonmancano quelli che vorrebbero sentirearia di sagrestia addirittura in ogniarticolo. Dopodiché... lei come la vede?

Livio Rossetti Perugia

Caro Professore, il segno deitempi non sono i due vescovi, cheè un fatto normale nella vita dellaChiesa. Permettimi di dire confranchezza che un triste segno deitempi è costituito dal silenzio ditanti laici, che non hanno voce,non si sentono impegnati a dare

C

segnali di vitalità nella piazzamediatica e, quando lo fanno, èper lamentarsi. Raccontare la vitadella Chiesa inoltre, come fa LaVoce da sessant’anni (60 anni!),con grandi sacrifici di persone edispendio di risorse non credo chepossa tutto ridursi a “aria disacrestia”. Il nostro giornale hadue risvolti: la Chiesa e ilterritorio in intima connessione.In questi due poli di interesse e diimpegno su cui lavorano unatrentina di persone tra redazionecentrale, redazioni diocesane eamici volontari esperti, siincrociano le gioie e le speranze,le sofferenze e le tragedie dellagente. A questo noi tendiamo. Senon ci riusciamo lo giudichino ilettori. Prendiamo atto che ilcompito è molto impegnativo, chesarebbero necessarie maggioririsorse umane e di mezzieconomici. Inoltre ci troviamodentro una crisi e nellanecessità/opportunità diattraversare il guado della pienainformatizzazione digitale, inparte già realizzata. Nonraccolgo la provocazione di essereun giornale aziendale. Rispetto ilettori qualsiasi cosa dicano,anche quando offendono il buonsenso, e ringrazio comunquedell’intervento che ci stimolerà afare meglio il nostro lavoro.

Ma i massoni sonolaici o religiosi?

aro Direttore,ho letto che sabato 21 giugno, alle

ore 10.30 presso il Park hotel deiCappuccini di Gubbio, si tiene ilconvegno “Laici e cattolici, un dialogopossibile?” cui parteciperà come primorelatore Gustavo Raffi, gran maestroemerito del Grande Oriente d’Italia. Leiche ne pensa? Con la parola “laici” siintendono i massoni? I massoni sonolaici o religiosi?

A. M.Perugia

C

Il dialogo che la Chiesa accetta epromuove è a tutto campo, comeaffermano l’enciclica “Ecclesiamsuam” di Paolo VI (1964) e i testidel Concilio, soprattutto laCostituzione “Gaudium et spes”(1965). In tempi più recenti vi èstato l’esplicito invito ai noncredenti al dialogo, con laproposta del “Cortile dei Gentili”di Benedetto XVI. PapaFrancesco ha inoltre dimostratodi mettersi in dialogo conqualsiasi persona, a prescinderedalle posizioni culturali. Sel’iniziativa di cui sopra siincentra sul dialogo tra cattolicie massoni, ciò suppone diconcepire la massoneria comeuna filosofia, oi uno stile di vita.Ciò però verrebbe a cozzare conl’ampia propaganda fatta, adesempio, nel mese di maggio aPerugia circa il tempio in cui sisvolgono dei riti, e questo è ilsegno che i massoni sipercepiscono e si attribuisconoun’identità religiosa, diversadalla fede cattolica. Su questoterreno dovrebbe fare unchiarimento per evitare equivoci.

Papa Francesco contro ladittatura del pensiero unico

n un articolo di Tempi, ho lettoun’interessante analisi di Papa

Francesco circa la dittatura delpensiero unico, che dovrebbe farriflettere tutti, credenti e non credenti.Se non concordi con il pensierodominante, dentro o fuori la Chiesa,con la loro visione di fede o laica, seiemarginato, se non peggio. “Quantedisgrazie - scrive il Papa - nel secoloscorso per questa dittatura. Ma c’èanche oggi”. Questo pensiero unicosoffoca “la libertà dei popoli, la libertàdella gente, la libertà delle coscienze”.Per un cristiano credente, spessovengono fraintesi i precetti come iComandamenti, che anche in alcuneaggregazioni cattoliche vengonoconsiderati legge fredda,dimenticandosi - “la Chiesa che sichiude in sé, muore” - che la loroorigine sta in un rapporto d’amore: “Èil dramma del cuore chiuso, ildramma della mente chiusa. Quandocuore e mente sono chiusi, non c’èposto per Dio”. Al contrario, iComandamenti portano una promessadi vita e di libertà dagli inganni dellalibertà male intesa, quel tipo di libertàche produce tanti danni e sofferenze.Il rischio per chi ha mente e cuorechiusi, ha continuato il Pontefice: “Èun pensiero chiuso che non è apertoal dialogo, alla possibilità che ci siaun’altra cosa, alla possibilità che Dio ciparli, ci dica com’è il suo cammino... èl’idolatria del proprio pensiero”. Cosìanche la teologia di questa gente èschiava del pensiero unico: prende lepietre per lapidare la libertà deipopoli, la libertà delle coscienze, ilrapporto della gente con Dio. E oggiGesù è crocifisso un’altra volta”.

Gianfranco TanzilliPerugia

Caro Tanzilli,non mi è molto chiaro quantodici in riferimento all’ambitoecclesiale, mentre ritengo che siain atto un pensiero unico di tiporelativistico e secolarizzato chepretende di imporsi a tutti.

I

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Concludendo il suo mandato diamministratore apostolico,mons. Vecchi ci lascia questomessaggio, di cui gli siamo grati,così come degli altri apprezzatiinterventi apparsi nel nostrogiornale nel periodo da luitrascorso in Umbria.

ella santissima Trinità sisvela il grande misterodella vita intima di Dio,

uno e trino, che ci ha fattosapere che Lui non se ne sta indisparte, lasciando l’uomo inbalìa di se stesso ma, pertoglierlo dai guai, ha inviato inmissione congiunta il Figlio e loSpirito santo. Ha introdotto nelmondo, mediante la Chiesa e isuoi sacramenti, il principio diun cambiamento radicale: unaspecie di “fissione nucleare”che, in forza dell’eucaristia,trasfigura la realtà. Per questo,la Chiesa - icona della Trinità -non invecchia mai e si pone difronte al mondo comesacramento di unità per tutti ipopoli. È interessante quantoPapa Francesco dice nella Evangelii gaudium alla lucedella Parola di Dio, cioè che lapienezza dell’umanità e dellastoria si realizza in una città: lanuova Gerusalemme, la Cittàsanta. Abbiamo bisogno diguardare la Città con occhi piùpenetranti, a partire da uno

N sguardocontemplativo, cioè dauno sguardo di fede(cf. EG, n. 71). LaChiesa è chiamata aporsi al servizio di undialogo difficile,perché la Città produceuna sorta diambivalenza: mentre vengonoofferte infinite possibilità, nelcontempo appaiono numerosedifficoltà per il pieno sviluppodella vita di molti. Questacontraddizione provocasofferenze laceranti. Pertanto ènecessario arrivare là dove siformano i nuovi racconti eparadigmi, per raggiungere conla parola di Gesù i nuclei piùprofondi dell’anima della città(cf. n. 74). Non possiamodimenticare – ricorda il Papa –che nelle città e altrove siincrementano il traffico di drogae di persone, l’abuso e losfruttamento di minori,l’abbandono di anziani e malati,varie forme di corruzione ecriminalità. Purtroppo,

specialmente neigrandi agglomerati, lecase e i quartieri sicostruiscono più perisolare e proteggereche per collegare eintegrare (cf. n. 75).Abbiamo, dunque,bisogno del Vangelo

per guarire i mali delle nostrecittà, perché è il migliorerimedio. Il battezzato èchiamato a vivere fino in fondociò che è umano, per introdurrelo Spirito santo nel cuore dellecontraddizioni umane con ilfermento della testimonianza.Tale atteggiamento migliora ilcristiano e feconda la città. InEuropa, invece, in nome di unmalinteso senso della laicità e diun pensiero “debole” e “unico”,si continua a rottamare l’asseportante della civiltà cristiana,facendo violenza alla culturapopolare, che prima o poi sivendica: lo dimostra l’ultimatornata elettorale. La débâcle diHollande in Francia - causatadalla legge sul gender a scuola e

le nozze gay, voluta dallaministra radicale ChristianeTaubira - e, mutatis mutandis,l’inatteso 41% al Pd in Italia,sono segni emblematici di undato di fatto: senza Dio, lacultura civile non regge. Lo diceanche Romano Guardini: unacultura che vuole costruirsieliminando Dio, non puòriuscire, per il semplice fattoche Dio esiste. Ecco la lezione! Icattolici battezzati e cresimatiche vivono in profondità la lorofede - purtroppo ci sono tanti“sepolcri imbiancati” - quandoentrano in uno schieramentopolitico non sono materiale di

supporto, ma degli apripista peril recupero del tessutoidentitario italiano, che nelcristianesimo ha il suo Dna.Andare a messa, partecipare albanchetto sacrificale di Cristo,per rinvigorire l’anima allamensa della Parola e del Pane divita, non è una diminutio, maquel plusvalore che indica dovesi trova la sorgente dell’amoredi Dio, per riempire il serbatoiodella propria coscienza etrovare le energie necessarieper una piena donazione di sé, aservizio del bene comune.* Amministratore apostolico diTerni - Narni - Amelia

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Senza Dio, la culturacivile non regge

† Ernesto Vecchi*

VENERDÌ 20 GIUGNO 2014

Manifestazione in Francia contro la legge sul gender e i matrimoni gay

IL CONVEGNOer iniziativa dell’Amci e del Meic diPerugia, il 21 giugno alle ore 16 nella

sala del Dottorato (Logge di S. Lorenzo,Piazza IV Novembre, Perugia) avrà luogoil convegno su “Vittorio Trancanelli: uomodel suo tempo ed esempio per la Chiesa ela Società di oggi” Relatore sarà mons.Elio Bromuri e moderatore FaustoSanteusanio. Sono previsti ancheinterventi preordinati. Il 23 giugno alleore 18 presso la parrocchia di Cenerentesarà celebrata una messa, presieduta dalcardinale Gualtiero Bassetti. Seguirà unincontro conviviale nella sededell’Associazione “Alle Querce di Mamre”.

P

smo, ne fanno un “esempio di santità” chesi può definire in molti modi ma non “ir-rangiungibile”. L’incontro di sabato aggiungerà un tassel-lo alla conoscenza di Vittorio mentre il la-voro del Postulatore prosegue con la re-dazione della cosiddetta Positio super vir-tutibus, ovvero un tomo che conterrà tuttigli elementi che testimonino l’eserciziodelle virtù cristiane in modo eroico. Lavo-ro che la Congregazione sottoporrà all’e-same della Commissione dei Teologi chesancirà con voto affermativo o negativo sele virtù cristiane siano state realmenteesercitate in grado eroico dal Servo di Dio.Se la risposta sarà affermativa, il Santo Pa-dre con decreto eleverà il Servo di Dio algrado superiore di venerabile.

Maria Rita Valli

VENERDÌ 20 GIUGNO 2014

BREVI

❖ CORPUS DOMINIA Perugia la processione presieduta dal CardinaleDomenica 22 giugno festa del Corpus Dominil’arcivescovo cardinale Gualtiero Bassettipresiede la liturgia nella Cattedrale di SanLorenzo a Perugia, con inizio alle ore 10 perconcludersi nella chiesa di San Domenico altermine della processione del Corpus Dominiche si snoderà per le vie del centro. Nelpomeriggio il cardinale sarà a Città della Pieve.

❖ CHIESA UNIVERSITÀAlle origini della vitacon Mauro MenichelliNell’ambito delle attività culturali promossedalla Chiesa dell’università giovedì 26 giugno,alle ore 18, nella stessa chiesa, in piazzadell’Università, si terrà un seminario sul tema:“Alla ricerca delle origini della vita sulla terra”.Introdurrà l’argomento Mauro Menichelli,ricercatore Istituto nazionale fisica nucleare.Seguiranno gli interventi di p. Alberto Viganòteologo e del prof. Carlo Cirotto, biologo.Moderatore il cappellano della chiesa mons. ElioBromuri. Alle 19.30 seguirà la celebrazione dellamessa. (Per informazioni cell. 339.3941565)

❖ PERUGIAVisita guidataal cimitero monumentaleSabato prossimo, 21 giugno, alle ore 16, sisvolgerà una “passeggiata” per conoscere meglioil Cimitero monumentale di Perugia, una visitaguidata a cura di Claudio Minciotti Tsoukas.L’iniziativa è a cura della Associazione Cittattiva.

❖ GALLERIA NAZIONALEFesta europea della musicaSabato prossimo, alle ore 18, nella Sala Podianidella Galleria Nazionale dell’Umbria, concertoper la Festa europea della musica. Il concerto, acura del conservatorio di musica “FrancescoMorlacchi” in collaborazione con laSoprintendenza per i beni storici, artistici eetnoantropologici dell’Umbria e il Comune diPerugia, propone musiche di Harvey, Grgin,Floee, Rossini, Mozart. L’ingresso è libero.

❖ P. PESA E C. BERSAGLIERI“San Giovanni Battista tra miti & riti”Il prossimo fine settimana, sabato 21 edomenica 22 giugno, a Porta Pesa e corsoBersaglieri a Perugia numerose iniziativededicate all’Estate di San Giovanni; i temi:solstizio d’estate, storia e magia, erbe e rimedinaturali, mercatino agricolo, osservando lestelle. Ancora: artigianato e vecchi mestieri,palio di San Giovanni, fiori e piante,enogastronomia, community garden, mostred’arte, torneo di burraco, musica e spettacoli.Sabato, alle ore 21 in piazza del Porcellino, “Lanotte delle streghe”, con falò, spettacoli e tantoaltro. Non mancano i laboratori: quello delgusto e quello creativo “vetrate” per bambini, acura del museo del vetro di Piegaro. Per info www.borgosantantonio.org

❖ XX GIUGNOCorone di alloro ai caduti, ‘Glialleati in Umbria” alla RoccaIn occasione delle celebrazioni del 20 Giugno, aPerugia si svolgerà la tradizionale deposizione dicorone di alloro al monumento ai Caduti del XXGiugno 1859 e alla lapide che ricorda i patriotifucilati dai nazi-fascisti nel poligono di tiro (ore10, Borgo XX Giugno). Alle 10.45 seguirà ladeposizione della corona al Civico Cimitero e alle11.30 presso piazza Fortebracci. Alle 21, pressola sala dei Notari, concerto lirico “Eroi ed eroinedel melodramma nazionale e risorgimentale”con musiche di Rossini, Bellini, Verdi e Wagner.Alla sala Cannoniera della Rocca Paolina, poi,dal 20 al 22 giugno (ore 9-13, 15-20; ingressolibero) la fondazione Ranieri di Sorbelloorganizza “Quel 20 giugno dell’44”, pannelliillustrativi con fotografie, testi e documentidell’avanzata degli Alleati in Umbria, corredatada modelli, plastici e materiali bellici originali.

Le storie di fede e di vocazionedi Marco, Lorenzo e Matteo chesaranno ordinati il 28 giugno dall’arcivescovocardinale Bassetti

Tre nuovi preti per la Diocesi

abato 28 giugno, nella solennità deiSanti Pietro e Paolo, Marco Cap-pellato, Lorenzo Marazzani e Mat-

teo Rubechini saranno ordinati sacer-doti dall’arcivescovo Cardinale Gualtie-ro Basetti. Sarà un giorno di festa per tut-ta la comunità diocesana nella qualequesti nuovi preti doneranno la loro vitaa Cristo attraverso il servizio pastoraleche il Vescovo vorrà chiedere loro. Ma chi sono i tre che tra pochi giorni sa-ranno sacerdoti diocesani perugino-pie-vesi, e come è nata in loro la chiamata aservire il Signore a la sua Chiesa?

La vita e la vocazione di Marco, detto Pi-no dagli amici, è riassunta nella una fra-se di Gesù che dice “gratuitamente ave-te ricevuto gratuitamente date”. “Questa,infatti, - racconta - è la frase che descri-ve meglio quello che è stato il mio cam-biamento interiore”. Nato a Monza, havissuto fino all’età di 28 anni a santaMargherita di Lissone. Era un giovanecome tanti che dopo la cresima “scappa”via. Lavora per 12 anni come idraulicoma quella domanda è sempre lì: “chesenso ha la vita e per che cosa ne vale lapena vivere?”. A 24 anni decide di cambiare qualcosa eper caso capita con amici al Campo Ca-ritas in Case Basse di Nocera Umbra du-rante il sisma del 1997. Da lì inizia un percorso interiore e geo-

S

grafico segnato dalla morte suo padre.Lasciato il lavoro va a vivere nella CasaCaritas in Sanfatucchio (Pg). Una sera vaad ascoltare la testimonianza di fede LiaTrancanelli che parla del marito Vittorio,morto da poco. Le ultime parole che Vit-torio disse a Lia guardando il figli, quel-lo naturale e quelli in affido, “per questovaleva la pena vivere” lo colpiscono. “Misembrava - racconta Marco - di aver tro-vato il grande senso della vita: aiutare eimparare a voler bene agli altri. Decisi inseguito di entrare in Seminario”.

Vocazione adulta anche quella di Loren-zo, 46 anni, di Trevi. Anche lui con gli an-ni si allontana dalla Chiesa e da Dio. La-vora e ritrova “il Signore Gesù Cristo e lamaternità della Chiesa a Perugia, attra-verso la predicazione cosiddetta dei”Dieci Comandamenti” e all’esperienzadel Cammino Neocatecumenale”. Dallaconversione arriva alla vocazione ed ini-zia il cammino di formazione presbitera-

le nel Seminario Regionale Umbro in As-sisi, “con una grande gratitudine che hacostituito la forza e la spinta più grandeper intraprendere questo percorso a qua-rant’anni”.

Ordinaria e straodinaria allo stesso tem-po è invece la storia di Matteo, 25 anni,di Perugia, che già a 10 anni dice che dagrande farà il prete. La sua famiglia nonlo ostacola, ed è lì che “respira” la pre-ghiera “soprattutto da mia nonna” e sco-pre progressivamente “la realtà celeste”,“soprattutto all’indomani della morte delmio amato nonno”. La vocazione soste-nuta, pur nelle prove, dal “servizio all’al-tare, durante la messa”, e “dall’umileesempio” del suo parroco di allora”. “Le-gata a questo desiderio - aggiunge Mat-teo - è emersa gradualmente anche la re-sponsabilità di chi solo sulla via del sa-cerdozio comprende di poter essere salee luce per il mondo che abita”.

R. Liguori - M. R. Valli

Il convegno e la messa in memoria di Trancanelli

Vittorio, esempio ‘possibile’ono passati 16 anni ma di Vittorio siparla come di una persona presente,un amico che si è allontanato per un

po’, ma che torna presto. E di certo il con-vegno annuale e la messa celebrati nel-l’anniversario della morte avvenuta il 23giugno 1998, hanno contribuito a tenere

S vivo il ricordo e l’affetto. Un aspetto ed un“effetto” particolare e importante di que-sto legame è senz’altro la causa di beatifi-cazione che prosegue ora, dopo la conclu-sione della fase diocesana, alla Congrega-zione delle Cause dei Santi dove è appro-data un anno fa.Questo uomo che mai si sarebbe sognatodi essere definito santo, Vittorio Tranca-nelli, ha interessato anche la Congrega-zione che il 12 dicembre scorso, con tem-pi eccezionalmente brevi (il processo dio-cesano si era chiuso il 23 giugno dellostesso anno) consegnava in mano del Po-stulatore, Enrico Solinas, il Decreto di Va-lidazione del Processo informativo dioce-sano. Interesse dovuto anche al fatto, spiega So-linas, che non sono molti i laici e in parti-colare i laici del nostro tempo, per i qualisia stato aperto un processo di beatifica-zione e che sia giunto all’esame della Con-gregazione. La personalità di Vittorio, la sua vita, la suacapacità di vivere in modo straordinariouna vita ordinaria di uomo, marito e pa-dre, medico e cultore di interessi che van-no dall’archeologia alla Bibbia e all’ebrai-

Perugia. Festività del Sacro Cuore di Gesù con ilCardinale che celebra la messa il 27 giugno

a festa del Sacro Cuore diGesù, che si celebra ilprossimo 27

giugno,rappresenta per l’Apostolatodella preghiera l’ evento piùimportante dell’anno. Sul culto delSacro Cuore si basa la spiritualitàdel movimento, che è cristocentricaed eucaristica, in piena conformitàagli orientamenti del Vaticano II.Padre Camillo Corbetta, direttorediocesano dell’AdP, prepara sempreper tempo questa festa, con cura e

L con l’apporto dei Centri locali. Il 7giugno ha convocato i responsabilipresso l’Istituto Beato LuigiGuanella proprio per mettere apunto il programma. Quattro igiorni di preparazione nella Chiesadel Gesù a Perugia. Lunedì 23,martedì 24, mercoledì 25 e giovedì26 giugno si inizia alle 9.00 con larecita delle lodi e si va avanti conadorazioni eucaristiche individualie comunitarie, fino al canto deiVespri e la benedizione. Speciale e

ricco il giorno della festa, venerdì27. Momento clou della giornata laSanta Messa concelebrata delle ore9.30, presieduta dal CardinaleGualtiero Bassetti, Arcivescovo di

Perugia - Città della Pieve. PadreCamillo ha raccomandato lapartecipazione e una presenzamassiccia di zelatrici. È vero- haammesso con dolore - il culto delSacro Cuore si è un po’ affievolito,ma ancora regge. In tanteparrocchie la pratica dei primivenerdì del mese è molto sentita el’offerta della giornata si recitatutte le sere. “Coraggio, maiperdere la speranza, continuiamo ilnostro apostolato con serenità,sorretti dalla certezza di fare cosaaccetta a Dio, preziosa alla Chiesa ,gradita al Papa”.

Angelina Gravina

Marco CappellatoMatteo RubechiniLorenzo Marazzani

Vittorio Trancanelli con la moglie Lia

Chiesa del Gesù - Perugia

20 LA VOCE Perugia.Città della Pieve

VENERDÌ 20 GIUGNO 2014

BREVI

❖ COMUNE DI PERUGIASindaco e Consiglio, primiimpegni istituzionali e politiciDa giovedì 12 giugno Andrea Romizi èufficialmente Sindaco di Perugia. L’Ufficioelettorale centrale ha proceduto prima allaproclamazione dell’elezione del sindaco, poi allaproclamazione dei consiglieri eletti. Romizi hadovuto da subito prendere decisioni come lariconferma o meno (ha scelto per il no) deldirettore generale Antonella Pedini con uncontratto da 140mila euro lordi l’anno. Unascelta che ha fatto parlare di “siluramento” o di“epurazione”. Niente di tutto questo, ha rispostoRomizi spiegando che semplicemente non ritienenecessario un direttore generale. Ora l’impegnopoliticamente più rilevante è la formazione dellaGiunta che avrà al massimo 9 membri compresoil vicesindaco, con circa la metà donne. IlConsiglio comunale nei prossimi giorni dovràessere convocato dal sindaco per la sua primaseduta, ed entro 60 giorni dal giuramento, ilsindaco dovrà presentare in consiglio le lineeprogrammatiche del mandato. Nel frattempo il30 giugno scade il termine per presentare ladomanda per entrare nell’“elenco dicollaboratori per le esigenze degli organi politici”.

❖ PALAZZO PENNAAnteprima mostra R-esistenzeIn occasione del 70° anniversario dellaliberazione della città di Perugia l’Isuc, incollaborazione con Sistema Museo, organizzaun’anteprima della mostra “R-esistenze. Umbria1943-1944, che sarà visitabile nei locali di PalazzoPenna a Perugia, da venerdì 20 a domenica 22giugno e sabato 21 giugno (ore 18) unaconferenza spettacolo di Gioachino Lanotte(Università Cattolica del sacro Cuore di Milano,dal titolo “Cantalo forte. la resistenza raccontatadalle canzoni”.

Giornata dipreghiera eriflessione allascuola salesiana di Perugia

Dalla multiculturalità alla pace

stato un giorno di festa e diriflessione dedicato ai gio-vani e alla pace - o meglio,

dedicato a rendere i giovani co-struttori di pace - quello che si èsvolto martedì 17 presso la sedeperugina del Cnos-Fap Umbria (ilCentro nazionale opere salesianeper la formazione e aggiorna-mento professionale) in occasio-ne dell’annuale festa “intercen-tro” organizzata dai Salesiani um-bri che gestiscono l’opera. Per una mattina, circa 200 tra ragazzi,professori e dirigenti delle tre sedi regio-nali di Perugia, Marsciano e Foligno [quila scuola termina a fine luglio, in quantole attività didattiche, per decisione dellaRegione, sono iniziate a dicembre, ndr] sisono riuniti insieme all’arcivescovo diPerugia-Città della Pieve, il card. Gual-tiero Bassetti, per riflettere sul tema del-la pace, quanto mai attuale a una decinadi giorni di distanza dallo storico incon-tro che ha visto nel giorno di Pentecoste,a Roma, il presidente palestinese AbuMazen e quello israeliano Shimon Peresstringersi in preghiera intorno a PapaFrancesco.Alla luce di questo grande esempio di co-munione tra le religioni, anche i Salesia-ni del Cnos-Fap Umbria hanno voluto in-

È

segnare ai propri ragazzi a pregare perl’armonia fra culture e credi diversi. Unascelta quanto mai pertinente a questocontesto scolastico: i trecento ragazzi, dai16 ai 18 anni, che annualmente assolvo-no il loro obbligo scolastico nei tre cen-tri di formazione professionale proven-gono da almeno 28 Paesi del mondo eprofessano forse 8 diverse religioni. Perloro la multiculturalità e l’interreligiositàsono una quotidianità che si sperimentaconcretamente tutti i giorni fra i banchidi scuola. Alla presenza del Cardinale, i ragazzi so-no stati quindi protagonisti di una pre-ghiera interreligiosa suddivisa in tre mo-menti, ciascuno scandito da musica, let-ture, salmi e gesti simbolici: uno dedica-to al credo ebraico, uno a quello cristia-

no e uno all’islam. Per terminare poi conun’invocazione collettiva alla giustizia eall’armonia in famiglia, nella comunità efra i popoli. “La pace - ha detto il card. Bassetti ri-volgendosi ai ragazzi - non è qualcosa diastratto, ma deve partire prima di tuttoda noi, anche perché la multiculturalitàè ormai una realtà di fatto con cui fare iconti, e questa scuola ne è un esempio.Papa Francesco ce ne ha dato l’esempioalcuni giorni fa: il nostro è un Dio mise-ricordioso che ci invita a dialogare e ac-cogliere le altre confessioni religiose. L’i-niziativa che oggi si svolge in questascuola è un bellissimo esempio di cometutti noi possiamo essere costruttori dipace nel nostro vivere quotidiano”.

Laura Lana

Sant’Arcangelo di Magione. Targa ricordo per GiuseppeBaratta: aiutò gli ebrei confinati a Isola Maggiore

l Borgo Sant’Antoniorimette a nuovo le pro-prie antiche emergen-

ze storico-religiose. Primaè toccato all’oratorio diSan Giovannino, poi all’exoratorio dei disciplinati diSant’Antonio.La chiesa del protettoreSant’Antonio abate, infine,è stata restituita a fini li-turgici, culturali e sociali,e le opere contenute al-l’interno stanno tornandoad un aspetto dignitoso,dopo decenni di abbando-no. Restaurata la lunetta,lo stendardo processiona-le, l’affresco di GerardoDottori, l’organo cinque-centesco ed ora la quat-trocentesca statua ligneadel Santo, piuttosto dete-riorata, è uscita dal labo-ratorio di Giovanni Ma-nuali in condizioni di as-soluto splendore. “Si trat-ta di un’opera devoziona-le di artigianato popolare,

I

Santa Maria di Monteleone riaprirà la sua chiesa

na piccola chie-sa, un grandesenso di comu-

nità e di appartenenzache unisce le persone ei luoghi cari e sacri:questa è la storia di San-ta Maria, frazione diMonteleone d’Orvieto.

“Circa un anno fa - spiega il parroco, don Aldo Gattobigio - la presenza di alcunecrepe, in particolare sul soffitto, avevanoevidenziato problemi di staticità e la ne-cessità di un restauro; così abbiamo dovu-to chiudere la chiesa, per motivi di sicu-rezza”. Da quel giorno, qualcosa di prezio-so è mancato alla comunità di Santa Maria,ma quella porta chiusa non ha tagliato ilforte legame della piccola comunità conun luogo al quale ognuno ha riferito le pro-prie attese, la propria preghiera, la cele-brazione della vita, del commiato e dellagioia. La parrocchia non ha a disposizionela somma necessaria per le opere di re-stauro, che richiede l’intervento di una dit-ta specializzata. Così la gente del borgo chedeve il suo nome alla chiesa, ha trovato ilmodo per finanziare le opere di restauro,attraverso “la specialità della casa”, che da

U queste parti sono gli gnocchi (rigorosa-mente fatti a mano). Una grande festa si svolge ogni anno a San-ta Maria, la Sagra degli Gnocchi, appunto(la quindicesima edizione è in programmadal 16 al 22 giugno), ma quest’anno lamacchina organizzativa che fa capo al di-rettivo Arci, coordinato dal presidente Fa-bio Vanni, si è messa in moto in anticipo.“Casa per casa - racconta Morena Cheru-bini, del Comitato - abbiamo invitato tuttiad una grande tavolata anticipata, il 2 giu-gno, e hanno partecipato 320 persone, an-che forestieri; noi dell’organizzazione ciabbiamo messo spese e lavoro, devolven-do tutto il ricavato per il restauro dellachiesa”. Il rispetto e la devozione per questo luogosacro ha mosso la “macchina della buonavolontà”, che si è messa al servizio dellaparrocchia, per finanziare i lavori di ri-strutturazione: smontaggio parziale del tet-to, consolidamento della volta, rimontag-gio manto e copertura, regimazione delleacque pluviali. “La somma necessaria -conferma il parroco - è stata raccolta e ilavori partiranno a breve, non appena de-finiti gli adempimenti tecnico-burocratici”.

Vania Bartoccioni

A Borgo Sant’Antonio tornano a suonare le campane

Restaurata la statua di Sant’Antoniounica per ilsuo periodo”,chiosa il notorestauratore.Domenica 29giugno, alle17.30, solennericonsegna.Con gli inter-venti, nell’ora-torio, del ve-scovo PaoloGiulietti, deldirettore deibeni culturali ecclesiasticiFrancesco Saverio D’A-melj, del soprintendenteFabio De Chirico, delladott.ssa Tiziana Biganti,del professor CorradoFratini, di Giovanni Ma-nuali. Dopo la tavola rotonda,coordinata dall’architettoClaudio Minciotti, la scul-tura verrà ricondotta inprocessione dall’oratorioall’interno della chiesa.Dopo decenni di silenzio,

suoneranno lecampane, re-staurate daspecialisti. Solouna delle tre,la più antica,era irrecupera-bile. Le altredue sono tor-nate al suonooriginale. Gra-zie al borgaro-lo Carlo Valianiche ha voluto

fare questo dono al borgodove è nato.Intanto, il 21 e 22 giugnosi festeggia l’Estate di SanGiovanni, con una serie diiniziative intitolate “Tramiti e riti”. La festa delsanto e solstizio d’estateverrà celebrata con falò,benedizione dell’acquadelle “cent’erbe”, mostre,concerti. Tutto nel segnodi un recupero di vivibilitàdel popolare quartiere.

Sandro Allegrini

abato 21 giugno la Polizia di Stato di Perugiarenderà omaggio a Giuseppe Baratta, l’agentedella Questura di Perugia che collaborò con don

Ottavio Posta al salvataggio degli ebrei confinatiall’isola Maggiore del lago Trasimeno. Durante lenotti del 19 e 20 giugno 1944, infatti, gli ebrei furonotraghettati dall’isola in mano tedesca al molo diSant’Arcangelo in mano alleata, trovando così lalibertà. La cerimonia di commemorazione si svolgeràa Sant’Arcangelo di Magione, con l’apposizione, alleore 10, di una targa presso l’antico molo. Sarannopresenti, oltre alle autorità, il figlio di GiuseppeBaratta, l’associazione Italia-Israele e le varieassociazioni di volontariato provinciali. Ad illustrarela vicenda lo storico Gianfranco Cialini. Invitateanche le ambasciate di Gran Bretagna e Israele. Per ilsalvataggio di questa trentina di ebrei all’Isola

SMaggiore don Ottavio Posta ha ricevuto nel 2008 laMedaglia d’oro dal Presidente della Repubblica e, nel2011, il riconoscimento di Giusto tra le Nazioni dalloStato d’Israele. Anche l’ultimo dei pescatori cheparteciparono al salvataggio, Agostino Piazzesi,ottenne nel 2011 il titolo di Cavaliere al Merito dellaRepubblica italiana per il suo gesto eroico. Il ruolosvolto da Giuseppe Baratta è stato, invece,riconosciuto solo nel 2005, grazie alle ricerche dellostorico Gianfranco Cialini, il quale ritrovònell’Archivio di Stato di Roma la testimonianza scrittadi una perugina che era tra gli ebrei salvati nella

notte del 1944. Come riporta la testimone, l’agente dipolizia mise in salvo il gruppo di ebrei dai tedeschinascondendoli per tre giorni e tre notti nel boscofino all’arrivo di don Ottavio la notte dellaliberazione. Il figlio di Giuseppe Baratta, Raffaele,ricorda: “In famiglia abbiamo avuto conoscenza deifatti dell’isola del Lago Trasimeno, mal’atteggiamento semplice e schivo di mio padre inoccasione del suo racconto ha ricondotto queglieventi nel nostro immaginario ad un’azione dovuta,quasi banale, che andava fatta al di là e al di fuori diogni ideologia (…). Il racconto da parte di mio padreera pervaso da un ‘normale’ e obbligatorio senso deldovere che oggi potremmo definire istintivo eumanitario. Questo senso del dovere lo ha semprelegato alla Polizia nel rispetto di valori antichi qualila solidarietà e la concordia”.

21LA VOCE Perugia.Città della Pieve @[email protected]

raccontato l’ospite - è stato davverointenso; si è creato con Papa Francescoun legame forte. Bergoglio non havoluto lasciare le sue abitudiniprecedenti all’elezione al Sogliopontificio, poiché desidera mantenerevivo e inalterato il suo rapporto direttocon le persone e, in particolare, conquelle categorie di ultimi come gliammalati, i poveri, i migranti, glianziani, che lui considera invece i primie ai quali riserva un’attenzione specialemettendoli sempre in primo piano”.

Sabina Ronconi

VENERDÌ 20 GIUGNO 2014

BREVI

❖ DIOCESIProcessione del CorpusDomini in centro storicoNel prossimo fine settimana la Chiesacelebra il mistero dell’eucarestia con lasolennità del Corpus Domini. Nel centrostorico di Città di Castello, sabato 21 giugnoavrà luogo la tradizionale processione.Preceduta dalla messa celebrata incattedrale alle ore 21, la processione sisnoderà lungo l’itinerario da piazzaGabriotti, via della Pendinella, via deiCasceri, via Luca Signorelli, corso VittorioEmanuele, piazza Matteotti, corso Cavour,per concludersi in piazza Gabriotti dove saràimpartita la benedizione eucaristica.

❖ CASTELLOInaugurata edicolavotiva a Maria

Il 16 giugno è stata inaugurata la piccolaedicola votiva che si trova lungo via Pierdella Francesca, all’ingresso nord della città.L’edificio, in forma di cappella, risale aqualche decennio fa e nel tempo è stato piùvolte ripulito e sistemato per iniziativa degliabitanti della zona. Adesso, grazieall’interessamento di una famiglia residentenelle vicinanze che si è sobbarcata l’oneredel lavoro, è stato possibile effettuare unlavoro di manutenzione ordinaria che haripristinato le condizioni di sicurezza e didecoro. All’interno, su iniziativa dellaparrocchia di Santa Maria delle Grazie, èstata collocata una riproduzione a rilievodella Madonna delle Grazie, realizzata dalrestauratore Giuliano Guerri utilizzandocome base quella analoga presente inun’edicola nel guardino della casa chesepara via Buozzi da viale Zampini, mentre ilComune di Città di Castello ha reso possibilel’illuminazione. Lunedì sera, dopo che ilVescovo ha benedetto l’immagine, lefamiglie della zona si sono ritrovate insiemeattorno all’edicola per un momento di festa,condividendo la gioia di aver recuperato unatestimonianza della pietà popolare. Lìcollocata, l’immagine della Madonna delleGrazie segna un ideale “benvenuto” a quantientrano a Città di Castello, che nel 1622venne proclamata “città di Maria”. Erapresente anche l’assessore Mauro Alcherigi,che ha portato il saluto dell’Amministrazionecomunale e ha ringraziato le numerosefamiglie che si sono interessate al recuperodi questo angolo di città, particolarmentesignificativo in quanto zona di raccordo tra ilcentro storico e la periferia.

❖ SAN GIUSTINODon Gino Capacci, prete da 50 anniDomenica 29 giugno la parrocchia di SanGiustino festeggerà mons. Gino Capacci cheproprio quel giorno festeggerà il 50° di

ordinazionepresbiterale.Don Ginocelebrerà lamessa nellachiesaarcipretale alleore 18. Viprenderannoparte tanticonfratelli e ilvescovo mons.Domenico

Cancian. Approfittiamo fin d’ora a rivolgere ipiù sentiti auguri a don Gino, che - tra l’altro- per diversi anni ha curato le pagine diquesto settimanale, e così pure ai tanti pretiche in quei giorni ricorderannol’anniversario dell’ordinazione.

CATTEDRALE. Omaggio allamusica e all’arte dell’Ottocento Restaurate ‘sapienter’

on un simbolicoomaggio all’Otto-cento, il duomo di

Città di Castello ha riab-bracciato una sua operad’arte, salutandoneun’altra. Il 12 giugno, in-fatti, ha avuto luogo laserata dal titolo “Psallitesapienter” durante laquale il maestro Ales-sandro Bianconi ha suo-nato per l’ultima volta,prima del restauro, l’or-gano della cattedrale,mentre don AndreaCzortek, Francesca Ma-villa e Sara Borsi hannointrodotto il ritorno diuna pala lignea del pitto-re tifernate VincenzoBarboni.“Il progetto di risistema-re l’organo è molto am-bizioso, ma non si puòpensare a una cattedrale senza questostrumento” ha esordito Bianconi, dopol’introduzione di mons. Sergio Susi, di-rettore dell’ufficio Beni culturali dioce-sano. “Quest’organo - ha aggiunto - do-vrebbe avere 1.200 canne, ora ne ha600; ha una tastiera e una pedalieranon originali e suona solo al 50% del-le sue possibilità. Lo strumento è statocostruito nel 1842 dai fratelli Martinel-li di Umbertide, che alla loro epocarappresentavano la seconda ditta piùimportante d’Italia nella costruzione diorgani, e di questo tipo ne realizzaronocirca 60 esemplari, dei quali oggi nerestano solo la metà”. Dopo l’esecuzione di tre brani, il mi-crofono è passato a don Andrea Czor-tek che ha raccontato a grandi linee lavita e il contesto storico in cui svolse il

C

suo ministero Giovanni Muzi, vescovodi Città di Castello dal 1825 fino al1849, anno della sua morte, durante ilcui operato vennero realizzati sia l’or-gano della cattedrale, sia la pala ligneadi Vincenzo Barboni. Quest’ultimo “èstato un pittore importante per Città diCastello – ha affermato Francesca Ma-villa –, se non altro perché fu il primoinsegnante di disegno, pittura e di la-vorazione del legno in questa città”. L’esperta ha proseguito tracciando la

figura di questo pittore, nato nel 1802 emorto nel 1859, che studiò a Perugiaalla scuola del disegnatore TommasoMainardi e realizzò alcuni quadri perla città e la diocesi tifernati, come il Martirio di San Lorenzo. Tra le opere più importanti di questoartista è però ricordata una pala lignea,che, come illustrato in seguito da SaraBorsi, raffigura Maria in trono conBambino, assieme ai santi patroni diCittà di Castello: Florido, Amanzio eCrescenziano. L’ospite ha poi descrittoalcune peculiarità di questo dipinto, untempo collocato nella lunetta sopra laporta laterale del duomo. Lo stesso au-tore del restauro, Giuliano Guerri, hainfine svelato ai presenti la pala lignea,oggi posizionata in sacrestia.

Francesco Orlandini

Il gendarme di tre Papil comandante della Gendarmeriavaticana, Domenico Giani, haportato una testimonianza del suo

particolarissimo lavoro in un incontroche si è svolto il 12 giugno presso lachiesa di Santa Veronica a La Tina.Giani è sicuramente depositario di tantecuriosità sui tre Pontefici per i quali haprestato servizio occupandosi della lorosicurezza. Un incarico di granderesponsabilità che svolge dal 1999,quando lasciò il Corpo della Guardia difinanza per entrare a far parte dellaGendarmeria del Vaticano, di cui ècomandante dal 2006. La Gendarmeria- ha detto Giani - ha il compito digarantire la sicurezza del Papa, che nonè solo un leader spirituale ma anche unCapo di Stato, pur piccolo com’è la Cittàdel Vaticano, ma da cui passa il mondointero. “Il mio è un impegnototalizzante, che richiede grandededizione. Non avrei mai pensato,quando sono entrato in questo Corpo,che sarebbero accadute tante cose; iopenso però che sia un disegno dellaProvvidenza”. Giani ha tracciato unprofilo dei tre Pontefici che ha servito

I nel suo mandato fino ad oggi. I primianni del suo incarico sono stati al fiancodi san Giovanni Paolo II, in particolarenei suoi numerosi e intensi viaggi,potendo così vivere vicino a un uomo diprofonda umanità e pazienza cheamava il contatto ravvicinato con lagente. “Sono molto affascinato - hadetto - dalla Chiesa che siamo tutti noi,un sentimento che sento e vivo inquesto servizio che anche oggi svolgoper il Papa”. Quindi Benedetto XVI, concui Giani ha stabilito un profondolegame di affetto; un Papa, ha detto, cheha vissuto un pontificato travagliato findal primo giorno. Ha subìto diversiattacchi, e con grande umiltà hafronteggiato problemi di non facilesoluzione, come il caso “Vatileaks” cheprovocò in lui grande sofferenza. Oggi ilcomandante Giani è al servizio di PapaFrancesco, situazione che da subito si èrivelata particolare, quasi un’avventurafuori dagli schemi non solo dellatradizione ma dello stesso protocollo disicurezza che alla Gendarmeria eranosoliti rispettare per la salvaguardia delPontefice. “Quest’ultimo anno - ha

Suonato per l’ultima volta, primadel restauro, l’organo dellacattedrale. Nel frattempo però ètornata in duomo la pala lignea di Vincenzo Barboni

Ordinazione episcopale di don Marconi: si raccolgono offerte per la Chiesa e i poveri

omenica 13 luglio alle ore18 la cattedrale di Città diCastello vivrà uno di quegli

eventi che capitano davvero rara-mente: l’ordinazione episcopale didon Nazzareno Marconi, elettovescovo di Macerata-Recanati-Treia-Tolentino-Cingoli. Se non an-diamo errati, era dal 3 ottobre1954 che a Città di Castello non av-veniva qualcosa di simile: allora incattedrale ricevette l’ordinazioneepiscopale mons. Pietro Fiordelli,

D che da Città di Castello svolse il suoministero episcopale interamentea servizio della diocesi di Prato.In questi giorni si è messa al lavo-ro la macchina organizzativa perprovvedere a quanto necessarioper lo svolgimento di questo even-to. Saranno circa una trentina i ve-scovi che concelebreranno assiemeal card. Gualtiero Bassetti, consa-crante principale di don Nazzare-no. Secondo l’antica tradizione del-la Chiesa, ci saranno due co-consa-

cranti: mons. Domenico Cancian emons. Claudio Giuliodori, prede-cessore di don Nazzareno sulla Cat-tedra maceratese.In diocesi sono tantissimi quelli

che hanno voluto contattare donNazzareno o che hanno chiesto co-sa possa essergli utile... Lo abbia-mo fatto anche noi. Il Vescovo elet-to ci ha pregato di ringraziare tut-ti quelli che con entusiasmo si so-no fatti vivi. Quanto ai regali, hachiesto che vengano raccolte offer-te per le necessità della Chiesa edei poveri. Presso la libreria SacroCuore, in piazza Gabriotti a Città diCastello, sarà possibile aderire aquesto invito, così pure sarà possi-bile lasciare messaggi su un appo-sito libro che don Nazzareno por-terà con sé nel luogo della nuovaresidenza.

Un momento della serata

Domenico Giani durante l’incontro

Cappella mariana

Mons.Gino Capacci

Don Nazzareno Marconi

22 LA VOCE Città di Castello

LA TINA. Incontro speciale con Domenico Giani

VENERDÌ 20 GIUGNO 2014

CASTELLO. Al via iltrasferimentodella Bibliotecadi via delleGiulianelle allasede definitiva,palazzo Vitelli aSan Giacomo.Aprirà il giornodi san Florido

BREVI

❖ SAN GIUSTINO/1Il patentino del ciclista Polizia municipale, ufficio Sport del Comune diSan Giustino, circolo didattico e Asd Ciclo-clubLama, nell’ambito di un progetto dieducazione stradale, hanno svolto lezioni econsentito ai bambini delle classi V dellescuole primarie del territorio di conseguire il“patentino del ciclista”. Sono state coinvolte leclassi IV e V di tutte le scuole primarie percomplessivi 180 alunni coinvolti con le lezionitenute dal comandante della poliziamunicipale Antonello Guadagni assieme aicolleghi nei mesi di marzo e aprile. Ilconseguimento del patentino del ciclista si èsvolta a seguito dello svolgimento di una provapratica.

❖ 70° LIBERAZIONEChiuso il ciclo di incontri La parola Costituzione ha chiuso il ciclo diincontro “Le parole del Settantesimo” legato ai70 anni della liberazione di Città di Castellodagli eserciti nazi-fascisti, che sarannocommemorati il 22 luglio. A concludere laconferenze, che si sono svolte presso lo studioPillitu-Meroni in corso Vittorio Emanuele, èstato Mauro Volpi, docente di Dirittocostituzionale all’Università di Perugia che,sollecitato da Rosario Salvato, docente pressolo stesso ateneo, ha analizzato attualità eriforme della Carta italiana. “La parole dlSettantesimo” ha avuto un’appendice il 14giugno quando presso la sala delle Statue dipalazzo Vitelli a Sant’Egidio si è parlato diinformazione insieme al presidente nazionaledell’Ordine dei giornalisti Enzo Jacopino, aldirettore nazionale della Fnsi, GiancarloTartaglia, e a Dante Ciliani, presidentedell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria. Lasessione, dal titolo “I giornalisti, il contratto el’autogoverno della categoria nella storiadell’Italia democratica”, era inserita nelprogramma di formazione promossodall’Ordine regionale.

❖ SAN GIUSTINO/2Gioielli e abiti in mostraDomenica mattina è stato inaugurato l’evento“Gioielli e abiti in mostra” all’interno delle salemuseali di castello Bufalini. Il taglio del nastroè avvenuto alla presenza del neo assessore allaCultura e turismo Milena Crispoltoni per ilComune di San Giustino, Rita Bacoccoli per laSoprintendenza per i beni storici, artistici edetno-antropologici dell’Umbria, il dirigentescolastico dell’istituto superiore giovagnoli disansepolcro Claudio Tomoli, insieme alpersonale della cooperativa “Il Poliedro” e conla preziosa presenza degli Amici dei musei -Porta dell’Umbria. I lavori di rivisitazione degliabiti da sera, attraverso la tessitura a motivitardo-rinascimentali e la colorazione delguado, accompagnati da creazioni orafe atema, progettati e realizzati dagli studentidell’istituto superiore Giovagnoli, sezioni delDesign tessile ed orafo, sono stati illustratidalla prof.ssa Maria Inferrera, che ne ha curatol’allestimento assieme ad Andreina Crispoltoni.

❖ VILLA MONTESCAFormazione per architetti “Nuovi spazi sociali e nuovi approcci allacreazione di luoghi di apprendimento peradulti ” è il titolo del seminario formativoarticolato in due giornate che inaugura leattività congiunte di Centro studi VillaMontesca, Ordine degli architetti, paesaggisti,pianificatori, conservatori della Provincia diPerugia e “Architetti nell’Altotevere - liberaassociazione”. Il proficuo lavoro di confrontoavviato intende sfociare in un rapporto dicollaborazione per la promozione di iniziativedi formazione accreditate e per lo sviluppo diprogetti e laboratori formativi. “La lungaesperienza del Centro studi, che da oltre diecianni sviluppa attività di formazione continuacome l’applicazione di ricerche educative nelsettore dell’energia, dell’ambiente, dellaprotezione civile, del paesaggio oltre che delladidattica innovativa e delle professionimultimediali e dell’audiovisivo e la possibilitàdi organizzare eventi ed iniziative in presenza, blended e on line, sono il nostro punto diforza” ha dichiarato Giuliano Granocchia,presidente del Centro.

Così sarà la nuova Biblioteca

omenica scorsa la chiesa di SanDomenico di Città di Castello èstata palcoscenico di una impor-

tante iniziativa di solidarietà che ha vistocoinvolte la banda musicale della Guardiadi finanza, la corale Marietta Alboni e ilgruppo corale Santa Cecilia di Fabriano.L’evento, organizzato da Amici dell’Ope-razione Mato Grosso con il patrocinio del-l’Amministrazione comunale e dellaGuardia di finanza, è stato presentato daMassimo Zangarelli e ha visto tra gli ospi-ti anche mons. Ivo Baldi, vescovo delladiocesi di Huari in Perù.L’iniziativa è stata promossa oltre che perla raccolta di fondi a sostegno delle mis-sioni anche per sensibilizzare il pubblicopresente sulla situazione dei popoli andi-ni e sull’operato di padre Ugo De Censi,salesiano oggi novantenne, che da oltre

D52 anni è presente sulla Sierra andina pe-ruviana con una organizzazione di volon-tariato dalla connotazione profondamen-te educativa e concretamente attiva nel-l’impegno a favore dei poveri. Breve maintenso il video messaggio di padre Ugoproiettato durante la serata sui maxi-schermi allestiti all’interno della chiesa.“Di Dio - dice il salesiano - non si può par-lare se non con la vita”, una vita coeren-te, di servizio e condivisione, come la suae come quella dei tanti volontari dell’O-perazione Mato Grosso da lui fondata.Salvatore Scino, tra gli organizzatori delconcerto, ha sottolineato che la bandadella Guardia di finanza con la sua stori-

ca tradizione ha voluto in questo appun-tamento omaggiare padre Ugo e il suo le-game con tanti giovani, sacerdoti e fami-glie tifernati che da anni sulle Ande con-tinuano la sua opera.Le due corali, entrambe dirette dal mae-stro Marcello Marini, hanno eseguito al-cuni canti della tradizione andina, tra cuila celebre Ave Maria do Morro con la so-prano solista Brunella Tacchini, mentrela banda della Guardia di finanza, direttadal ten. col. Leonardo Laserra Ingrosso,ha suonato una selezione di brani dal pro-prio repertorio di compositori come Ver-di, Piazzolla e Morricone.

Sabina Ronconi

aglio del nastro il 13 giugno a palazzo Vitelli aSant’Egidio per l’apertura dell’Only Wine Festival.È seguita la presentazione della manifestazione

durante la quale hanno preso la parola l’on. AnnaAscani, in sostituzione del ministro delle Politichealimentari e forestali, l’assessore Fernanda Cecchini, ilpresidente nazionale dell’Ais Antonello Maietta,l’enologo Riccardo Cotarella, il sommelier Luca Martini,Sergio Grasso, gastrosofo, e il direttore generale delleCasse di risparmio dell’Umbria Vanni Bovi. Unamanifestazione che ha visto per tre giorni presentare,nel centro storico di Città di Castello, vini ottenuti daproduttori “under 40” e case vinicole con meno di 15anni di storia. Nei luoghi di degustazione, scelti tra i piùprestigiosi della città, hanno avuto luogo incontri diproduttori, sommelier, cantinieri, chef stellati. È stato

T

possibile ascoltare quali differenze di terreno e di climainfluiscano sulla diversità del prodotto, anche nellastessa regione. Da notare, per quanto riguarda lavarietà delle qualità prodotte sul piano nazionale, chein Italia sono recensiti 150 differenti vitigni. Si è parlatoinoltre di come uscire dalla crisi, di strategie di venditae formazione del personale, di gestione della cantina. Èstato presentato, tra l’altro, il volume Grandi vini aprezzi low cost: guida anti-crisi alle migliori etichetteitaliane. Per tre giorni il mondo del vino, una delleproduzioni italiane di eccellenza, è stato, si può dire,sotto gli occhi di tutti, presentato e spiegato nei suoitanti problemi di produzione, conservazione e vendita.È stato possibile, a cura del gruppo Meregalli, anchel’assaggio di vini di varie parti del mondo, e domenica,in particolare, di quelli della Georgia, patria dei vini piùantichi del mondo. Non è mancato ogni sera, per ilgusto dei raffinati, il “Rest-o-Wine Menu”, connubio dimenu e vini selezionati, proposto da tre giovani chefemergenti.

E. F.

A Città di Castello un festival perconoscere tutto il meglio del vino

Palazzo Vitelli a San Giacomo

al 16 giugno è sospeso il prestitodei libri alla Biblioteca di via delleGiulianelle per dare inizio al tra-

sferimento in quella che sarà la loro sededefinitiva, il palazzo Vitelli a San Giaco-mo. Lo ha comunicato nella stessa data il sin-daco, insieme al vice sindaco Michele Bet-tarelli, illustrando le tappe per la definiti-va apertura della nuova Biblioteca, deno-minata forse “Casa della cultura”. Alla fi-ne di agosto verrà riconsegnato il cantie-re, e a settembre verrà presentato il pro-getto che ruota intorno a palazzo Vitelli aSan Giacomo. “Il 13 novembre, giorno disan Florido, riconsegneremo ai tifernati ilbene monumentale”, ha detto il Sindaco,e nei primi mesi del 2015 la nuova biblio-teca entrerà a regime con la riattivazionedei servizi tradizionali e dei molti altri chesi aggiungeranno.

D Presente alla comunicazione alla stampa Giuseppe Rossi, vice segretario e diri-gente del settore Cultura, il quale ha pre-cisato che, quando il complesso sarà fun-zionalizzato, alcune caratteristiche del-l’immobile potrebbero non essere in evi-denza per i cittadini, che avranno inveceda novembre l’opportunità di vedere il pa-lazzo come lo vivevano i Vitelli e ancheconsiderarne le differenze rispetto ai pa-lazzi di Sant’Egidio e alla Cannoniera. Hasottolineato inoltre come il trasferimentodi un patrimonio di oltre 100.000 pezzi, traFondo antico, Novecento e fondo bibliote-cario, richieda organizzazione e aggiusta-menti in corso d’opera; si cercherà tutta-via di portarlo a termine nel più brevetempo possibile. Contemporaneamente al trasferimento, visaranno in via delle Giulianelle lavori perdare spazi al polo liceale “Plinio il Giova-

ne”. “L’inaugurazione della biblioteca - hadichiarato il Sindaco -, come l’imminenteapertura del parco di palazzo Vitelli a San-t’Egidio, sono due ulteriori tasselli dell’o-pera di recupero e restituzione dei com-plessi monumentali alla città che rappre-senta un punto programmatico della le-gislatura”. È stato inoltre annunciato unfinanziamento da parte della Regione cheha permesso di stanziare, insieme ai fon-di del Comune, 400 mila euro per la rico-struzione della piazza Marchese Paolo,antistante al palazzo Vitelli. Un altro pezzo storico della città che ri-chiederà un intervento complesso per cer-care di portare la pavimentazione alla suaoriginale pregevole fattura. Lì si aprirà infuturo l’ingresso principale della Bibliote-ca, una biblioteca dove alla cultura si ag-giunge arte e storia.

Eleonora Rose

Concerto a sostegno delle missioni di padre Ugo

23LA VOCE Città di Castello @[email protected]

VENERDÌ 20 GIUGNO 2014

BREVI

❖ TODI/1Opere pubbliche per11 milioni di euro La città di Todi sarà interessata, nel breve emedio periodo, alla realizzazione di una seriedi opere pubbliche per un totale di 11 milionidi euro di investimento complessivo. Gliinterventi sarebbero una quarantina,finanziati con fondi comunali, regionali estatali, alcuni dei quali già conclusi o in via dicompletamento. I lavori riguardano varietipologie di interventi: Puc2 Porta Romana-Cappuccini, Contratto di quartiere di Ponterio,viabilità, riqualificazione di alcune frazioni(Pontecuti e Ripaioli), prevenzione daalluvione e dissesti idrogeologici, ediliziascolastica, aree verdi, cimiteri e centro storico.Oltre a queste opere che partiranno secondouna calendario preciso nei prossimi mesi,l’Amministrazione comunale sta seguendoanche la programmazione della realizzazionedelle caserme delle forze dell’ordine e altriinterventi per la riqualificazione delleabitazioni di proprietà comunale. Per laviabilità, inoltre, le priorità saranno diverse,ad iniziare dagli interventi sulle strade diRomazzano e della zona industriale di Pian diPorto - Ponterio. La scorsa settimana, intanto,è stata inaugurata la nuova viabilità conrotatorie del quartiere Cappuccini, importantesnodo per la città.

❖ M. C. DI VIBIOFesta al Doglio,eventi e concertoSi svolge fino al 22 giugno la festa dellacomunità di Doglio, che inaugura, nel rispettodella tradizione, la lunga estate di eventimontecastellesi. Oltre a giochi, gare egastronomia, si terranno serate danzanti e,infine, domenica 22 giugno dalle 18all’interno del paese sono in programmagiochi popolari in attesa del concerto degliallievi del maestro Ceroni.

❖ TODI/2La scomparsa di Tersilio FogliettiÈ scomparso nei giorni scorsi, all’età di 85anni, Tersilio Foglietti, da tutti conosciuto aTodi e dintorni come il fondatore del Museodella civiltà contadina, straordinaria raccoltadi attrezzi e oggetti del mondo rurale da luitenacemente rintracciati, recuperati, sistematied esposti in oltre trent’anni di appassionatolavoro. La collezione, dedicata al figlioLeonardo prematuramente scomparso all’etàdi 10 anni, è un grande patrimonio di pezzi, lacui datazione va dall’Ottocento finoall’immediato dopoguerra. Inaugurata nel1987, la raccolta aveva trovato spazio in uncapannone nella zona di Bodoglie, dove conuna dedizione quotidiana Foglietti avevaricostruito gli ambienti tipici della casacolonica e messo in fila migliaia di utensili,salvandoli dall’oblio e dalla distruzione.L’augurio e la speranza è che qualcuno possacontinuare con passione e tenacia lostraordinario lavoro da lui fatto in tanti anni.

Tutto il fascino deltragitto del 1263

Prosegue la mostra fotografica su Madre Speranza

DIOCESI. Domani, la Marcia della fedeBolsena-Orvieto

Nella festa della Trinità, Diosi rivela a noi come Famiglia

Mons. Benedetto Tuzia

24 LA VOCE Orvieto.Todi

La Marcia della fede Bolsena-Orvieto edizione 2013 (foto Maria Assunta Pioli)

i stanno ultimando i preparativiper la tradizionale Marcia dellafede Bolsena-Orvieto.

Sabato 21 giugno alle ore 19 i parteci-panti provenienti da Todi si ritrove-ranno presso il distributore Agip diPonterio di Todi ove in autobus rag-giungeranno alle ore 19.45 il parcheg-gio della stazione di Orvieto per pro-seguire per Bolsena. Alle ore 21 a Bol-sena si terrà una veglia di preghieranella basilica di S. Cristina. Alle ore22.30 partirà la Marcia della fede sul-l’antica strada etrusco-romana. Alle ore 5.30 è previsto l’arrivo a Or-vieto e subito dopo il percorso giubila-re. Alle ore 6 esposizione del Corpora-le e messa presieduta dal vescovo Tu-zia. Alle ore 7 colazione e partenza inautobus. La Marcia della fede que-st’anno è organizzata da don RiccardoCeccobelli e don Danilo Innocenzi del-la Pastorale diocesana giovanile e vo-cazionale. Su questo straordinarioevento di fede e di partecipazionestrettamente legato alla solennità delCorpus Domini, e che si ripete im-mancabilmente da 18 anni, abbiamointervistato don Marcello Cruciani,vicario episcopale per la pastorale.

Cosa ricorda degli inizi di questabella tradizione?“Sono trascorsi diciotto anni da quan-do ebbe inizio la Marcia della fede daBolsena a Orvieto. Volendo coinvolge-re sempre di più i giovani nella festadel Corpus Domini, il compianto donItalo Mattia ci ricordò che nel passatola Fuci, credo verso gli anni Sessanta,organizzava una marcia da Bolsena aOrvieto denominata appunto Marcia

S

della fede. Questa marcia avveniva digiorno, e non so quale strada seguisse.Così, 18 anni or sono si volle ripristi-nare un cammino molto significativo:ripercorrere l’antica strada che con-giungeva le due città, e che il vescovodi Orvieto, Giacomo, percorse nel 1263portando con sé le reliquie bagnatecon il sangue sgorgato dall’ostia con-sacrata durante la celebrazione avve-nuta a Bolsena”.Come fu possibile ripercorrere quel-l’antica strada, che era divenuta im-praticabile o addirittura privata?“La strada era ridotta con alcuni trattimolto sconnessi e con altri ormai re-cintati in proprietà private. Comun-que, non si trovarono particolari diffi-coltà per farci aiutare dalla Comunitàmontana a preparare l’itinerario e far-ci aprire i cancelli delle zone recinta-

te. Ricordo l’infaticabile Ennio Colom-bini di Orvieto, che nei giorni prece-denti il Corpus Domini la percorse conalcuni giovani, mettendo dei segni ap-pesi agli alberi per orientarci durantela notte. Ricordo anche che in un’edi-zione di questa marcia abbiamo sba-gliato il sentiero per un buon tratto esiamo stati costretti a ritornare sui no-stri passi!La Marcia, comunque, non si è tra-sformata in un grande pellegrinaggiodi massa anche per il percorso imper-vio che la caratterizza, che è anche ilsuo fascino. Lungo gli anni è diventa-ta un momento molto efficace per tan-ti che vi partecipano con fede e spiritodi sacrificio… Il cammino che si svol-ge nella notte invita alla preghiera ealla contemplazione”.

A. Colasanto

adre Speranza beataperché?” è il titolodella mostra che dal

giorno della beatificazioneprosegue a Collevalenza presso laCasa del pellegrino. Si tratta di unamostra grafica e fotografica sullavita e le opere di Madre Speranza.La mostra è stata promossadall’associazione Laici dell’AmoreMisericordioso (Alam),associazione di laici che condividela missione e partecipa al carismadei Figli e delle Ancelle dell’AmoreMisericordioso. La mostra,coordinata da Gaetano Storace,presidente dell’équipeinternazionale, e da Guido Tascini,segretario generale, sviluppa lerisposte alla domanda del titolo:beata perché ha creduto, hasperato, ha amato. “Ha creduto”così intensamente da intessererapporti mistici profondi tutta la

M“

vita. “Ha sperato” e sulla speranza,virtù di cui porta il nome, hafondato la sua intera esistenza etutte le opere straordinarie da leirealizzate. “Ha amato” tanto il suoDio e il suo prossimo da divenireapostola dell’AmoreMisericordioso nel mondo. La

mostraspazia dallavita di MadreSperanza neiperiodispagnolo,romano etuderte, allerealizzazioniin Spagna,ItaliaGermania,Romania, perquantoriguardal’Europa; e

dal Brasile alla Bolivia, al Messicoe al Cile per quanto riguarda ilContinente americano, e leFilippine in Asia. Conclude unapanoramica delle caratteristichesalienti della personalità di questastraordinaria figura, che sabato 31maggio la Chiesa ha proclamato

beata proprio davanti al santuariodell’Amore Misericordioso diCollevalenza. L’appartenenzaall’Alam consente ai laici che nefanno parte di condividere e divivere la spiritualità dell’AmoreMisericordioso negli ambiti dellafamiglia, del lavoro, della società,della politica, dell’economia. Oggi,come non mai, c’è bisogno di laicipreparati, convinti e coerenti, chesappiano riaffermare con la lorovita, più che con le parole, i valorifondamentali della fede, del benecomune, della solidarietà epossano ridare fiducia all’uomod’oggi, confuso e sfiduciato. Tuttociò è possibile solo a partire da unpresupposto fondamentale eirrinunciabile, cioè che Dio è unPadre pieno di bontà e dimisericordia verso ciascunacreatura.

Gui

omenica 15 giugno, solennità dellass. Trinità, la Vicaria dei Santi PietroParenzo martire e Crispino religioso

di Orvieto (che ingloba le parrocchie dellaRupe, del suburbio e della campagna or-vietana) ha festeggiato il suo Giubileo conun toccante itinerario spirituale che ha tro-vato il suo momento iniziale sul sagrato delduomo, quando, dopo il saluto del Vescovo,è stato letto il “Messaggio di Orvieto” pro-nunciato dal prossimo beato Paolo VI nellanostra città l’11 agosto 1964. Poi si è snodata la processione giubilare ar-ricchita da canti e invocazioni fino alla vol-ta del palazzo papale, dove è stata letta unaparte della bolla Transiturus con la quale

D papa Urbano IV ha istituito la festa del Cor-pus Domini. Percorrendo i sotterranei delduomo si è meditato sull’indulgenza ple-naria con le parole di san Giovanni Paolo IIper poi varcare la soglia della Porta santa evenerare la reliquia della sacra pietra diBolsena mentre veniva proposto all’ambo-ne il più antico racconto del miracolo,transcritto nella pietra di Ippolito Scalzaconservata sia a Orvieto che a Bolsena. Il vescovo mons. Tuzia ha presieduto quin-di la celebrazione eucaristica alla qualehanno partecipato i parroci della Vicaria ei religiosi che accompagnavano i gruppi dipellegrini. Nell’omelia, il Vescovo ha dato lachiave di lettura della solennità celebrata

dalla Chiesa in questa domenica e del suocollegamento con il Giubileo parrocchiale.“Quella della Ss. Trinità - ha spiegato mons.Tuzia - è una delle celebrazioni che hannocome orizzonte il mondo di Dio. In questoorizzonte, lo sguardo si è già focalizzatosullo Spirito santo nella precedente dome-nica, e si focalizzerà sul Corpo e Sangue diGesù nella prossima. In questa domenica è, invece, la festa del-la Famiglia di Dio che si propone all’ado-razione e alla lode della famiglia umana. Sicelebra un Mistero che risulta inaccessibi-le alle vie di comprensione umana, e che ri-chiede di essere contemplato e amato at-traverso la strada del cuore. È il mistero diDio che è Uno ed è famiglia, e quindi co-munione di Persone. Un Mistero che si ri-versa su di noi e fa delle nostre Chiese unafamiglia di famiglie: una famiglia che si ar-ricchisce e si consolida nella circolazionedell’amore tra la pluralità dei suoi mem-bri”.

Paolo Zanetti

GIUBILEO della Vicaria dei Ss. Pietro Parenzo e Crispino

La mostra su Madre Speranza

onostante la pioggia,sabato scorso l’evento“La Città del Corpus

Domini” si è svolto a Orvietopresentando al pubblico unaentusiasmante Partita a scac-chi a personaggi viventi, vintadalla città di Marostica. Sconfitti lo scorso anno, i“bianchi” della cittadina vene-ta si sono così presi la rivinci-ta aggiudicandosi, con lo scac-co matto a Orvieto, la secondaedizione della partita giocatain piazza Duomo dalle rap-presentanze dei Cortei storicidi Orvieto e di Marostica, abil-mente condotta dal brillante“giullar cortese” Gianluca Fo-resi.Applausi, in sera-ta, anche per ildramma sacro Miracolo de lo sa-cro Corporale -con, tra gli altri,Paola Gassman,Luigi Diberti, Re-nato Campese,Alessandro Fede-rico, Massimiliano Franciosa,Massimiliano Iacolucci, per laregia di Maurizio Panici - an-dato in scena sul palco del tea-tro Mancinelli anziché sul sa-grato del duomo, dopo le cenemedievali in sette ristorantidel centro storico.Ma per gli appuntamenti incalendario non finisce qui.

N

Nell’ambito dell’evento, conti-nua infatti fino al 30 giugno,nella chiesa di San Giacomoin piazza Duomo, la suggesti-va mostra fotografica di Gian-ni Giansanti su Papa GiovanniPaolo II, “Karol, il Papa cha hacambiato la storia”. Riprendono poi nei sotterra-nei del duomo di Orvieto dal

19 al 22 giugno (ore 21 e22.15) le recite dello spettaco-lo teatrale Pietre vive, inter-pretato da Renato Campese(nel ruolo di Bonaventura daBagnoregio) e Andrea Bru-gnera (in quello di Tommasod’Aquino), diretti da MaurizioPanici.Il ciclo di docufilm sulla spiri-tualità si chiude invece all’au-ditorium Fondazione Cassa dirisparmio di Orvieto sabato 21giugno alle ore 15.30 con laproiezione di Tessere di pace inMedioriente; interviene il prof.Silvio Manglaviti. Ingresso li-bero.Ricordiamo che “La città del

Corpus Domini” è un eventoorganizzato da Artè teatro sta-bile d’innovazione e Fonda-zione Cassa di risparmio diOrvieto in collaborazione conministero per i Beni e le atti-vità culturali, Regione del-l’Umbria, Comune di Orvieto,Camera di commercio di Ter-ni, Opera del duomo di Orvie-to, diocesi di Orvieto-Todi,Opera romana pellegrinaggi,Cassa di risparmio di Orvieto- gruppo Banca popolare diBari, Engineering, Astro.Ulteriori informazioni su www.teatromancinelli.com e www.arteteatro.it.

Rita Provenzani

VENERDÌ 20 GIUGNO 2014

ORVIETO

Marostica si è presa la rivincita a “scacchi”. Altri eventi: la mostrafotografica su Wojtyla, lo spettacoloteatrale “Pietre vive”, il docu-film“Tessere di pace in Medioriente”

Festival Arte e Fede,gli eventi qualificanti

abato 21 giugno, alle ore 10 a Orvieto presso il chiostrodi San Giovanni - Palazzo del gusto, apre al pubblico lamostra fotografica “Lini prodigiosi. Viaggio d’immagi-

ni attraverso tessuti misteriosi e testimoni silenziosi di unpassaggio... di una presenza...” di Maria Assunta Pioli. Or-ganizzata dal comitato locale della Croce rossa di Orvieto edall’associazione caritativa umanitaria Ordo Militum Chri-sti Hierosolymitani Templi onlus, la mostra rimarrà apertafino al prossimo 13 luglio. Sarà ufficialmente inaugurata sa-bato 28 giugno alle ore 10. L’ingresso è libero.La mostra ha avuto, fra gli altri, il patrocinio della diocesi diOrvieto-Todi e dell’Opera del duomo. Saranno esposti “scat-ti” di Maria Assunta Pioli, fotografa per passione, e volonta-ria della Croce rossa italiana, e di altri autori, riguardanti ilSantissimo Corporale e le processioni del Corpus Domini diOrvieto, la sacra Sindone e il Volto santo (la “Veronica”) diManoppello, nella suggestiva scenografia ideata e realizza-ta dall’arch. Maurizio Chiavari.Ci saranno anche cartelloni realizzati dai ragazzi della par-rocchia di Castel Viscardo, Viceno e Benano, che illustre-ranno la loro ricerca sui “lini prodigiosi”. Sacri lini sul qua-le sono impressi, per chi crede, i segni che testimoniano si-lenziosamente la presenza di Gesù. L’idea è nata nell’autri-ce per rendere omaggio al Giubileo eucaristico straordina-rio della diocesi per gli anni 2013-2014.

Stefano Stella

S

❖ TODICorpus Domini

A Todi la celebrazione del CorpusDomini si svolgerà in duomo alleore 18. Dopo la messa, laprocessione partirà dal duomo perraggiungere la chiesa di San Nicolòa Porta romana. La processioneseguirà questo itinerario: piazzadel Popolo, corso Cavour, viaRoma, via Matteotti, chiesa di SanNicolò. Domenica 22 si celebreràla messa solamente nella chiesa diSan Filippo alle ore 10.

❖ DIOCESI/1Preghiera per il Sinodo

L’Ufficio diocesano per la famiglia,accogliendo l’invito di Papa Francescodi pregare per il prossimo Sinodo deivescovi sulla famiglia, ha indetto deimomenti preghiera. Il primo ha avutoluogo il 15 giugno. I successivi sarannoal monastero del Buon Gesù (ore 18.15)il 20 luglio, 24 agosto, 20 settembre e19 ottobre; a Todi nel monastero diSan Francesco ogni terza domenica delmese alle ore 16.45. Su richiesta saràcurato uno spazio per i bambini.

❖ ACQUASPARTAConvegno storico

La parrocchia di Acquasparta, per sabato 21giugno ore 17, organizza il convegno “LaCommenda di san Giovanni d’Acquasparta. Storiae spiritualità giovannita”, con interventi di PaoloCaucci von Saucken (l’Ordine gerosolimitano inUmbria), Filippo Orsini (testimonianze giovannitenell’antica diocesi di Todi), Riccardo diGiovannandrea (aspetti archeologici), NadiaBagnarini (aspetti storici), don AlessandroFortunati (vita sociale, economica edecclesiastica). Alle ore 21.30 si celebrerà la messapresso la chiesa di San Giovanni.

❖ DIOCESI/2San G. Battista

Il 24 giugno si celebra la festadi san Giovanni Battista, unadelle personalità piùimportanti dei Vangeli. Lavenerazione tra il popolocristiano risale all’inizio delcristianesimo. In diocesi èparticolarmente venerato nellaparrocchia di Collevalenza dicui è patrono; è titolare delleparrocchie di Ilci, Tenaglie eTorre San Severo.

❖ IZZALINIIn memoria di don Efisio

Il 14 giugno nella chiesa parrocchiale diIzzalini il Vescovo ha celebrato la messa insuffragio di don Efisio Arba, parroco diIzzalini - Torre Gentile - Pontenaia,recentemente scomparso nella sua nativaSardegna. Erano presenti alcuni familiari delsacerdote e molti parrocchiani. Il fratello didon Efisio, a nome della famiglia, haringraziato la diocesi e le parrocchie per lavicinanza e l’accoglienza che hanno avutoper il loro congiunto negli anni del suoministero sacerdotale in queste comunità.

Programma per il Corpus Domini

iovedì 19 giugno, memoriadell’istituzione dei Corpus Domini,

alle ore 18 il Vescovo ha presieduto lasolenne concelebrazione eucaristica ela processione con il Ss. Sacramento.Venerdì 20 giugno, giornatapenitenziale. Gli abitanti di Orvieto,con un voto del 1657, sono invitati aldigiuno e all’astinenza. Dalle ore 9 alle11, messa e adorazione eucaristica,presieduta dal parroco di S. Maria dellaStella. Ore 15 - 17 adorazione e vespri.Alle ore 21 in piazza S. Andrea,concerto di musica medievale. Sabato 21 giugno, ore 17.30 celebrazione deiprimi vespri, partecipa l’associazioneLea Pacini del corteo storico e il corteodelle Dame. Ore 21.45 in piazzaDuomo, Staffetta dei quartieri; arrivodella staffetta Praga - Bolsena -Orvieto. Domenica 22 giugno, ore 5.45accoglienza, alla Porta santa, deipartecipanti alla Marcia della Fede daBolsena a Orvieto. Ore 6 ostensione delCorporale e celebrazione della messapresieduta dal mons. Benedetto Tuzia.Ore 9 celebrazione eucaristicapresieduta dal card. Pietro Parolin,segretario di Stato vaticano. Ore 10.30storica processione del Corpus Domini.Al termine, benedizione eucaristica inpiazza Duomo. Alle ore 18, messa eriposizione del Corporale. Alle ore 19in piazza Duomo concerto della bandadei carabinieri, con il patrociniodell’Ordine equestre del Santo Sepolcrodi Gerusalemme.

M. C.

G

Quei sacri lini parlanodel passaggio di Gesù

ORVIETO. Mostra fotografica

Nella foto lo spettacolo “PietreVive” (Foto Massimo Achilli)

Sono ancora incorso gli eventiper “La città delCorpus Domini”

Don Maurizio Patricello

25LA VOCE Orvieto . Todi @[email protected]

n Pane, un Corpo.Dal centro alleperiferie

dell’esistenza” è il tema della 9aedizione del festival “Arte eFede”. I riflettori si accendonolungo il cammino della periferiaumana. “Centro e periferie -dice il direttore AlessandroLardani - hanno bisogno dellaluce del Vangelo. Orvieto eBolsena rappresentano, a 750anni dalla sua istituzione, ilcuore del Corpus Domini.Questa centralità divieneprossimità, e il primato si

U“

trasforma in accoglienza emissione”. Ad aprire il Festival,che si chiude il 22 giugno aOrvieto e Bolsena, è stata lamostra “La raccolta Mistica”dell’artista Marie DominiqueMiserez, allestita insieme a “LaVia crucis aborigena” di RichardCampbell, uno degli artistiaborigeni più noti in Australia.Alla vigilia del Corpus Domini,l’associazione Iubilarte,organizzatrice del Festival,diventa editrice del libro perragazzi Un Seme speciale. Lameravigliosa storia del CorpusDomini, scritto e illustrato daAgnieszka Zawisza che,parlando di pane bianco,concretizza la storia delmiracolo eucaristico attraversole immagini. Presentato aBolsena e a Orvieto con SusannaTamaro, curatricedell’introduzione, è oradisponibile in libreria. Nonmanca la musica sacra con lacorale “Vox et Jubilum” di

Orvieto, né il cinema con il filmdocumentario di Collizzolli IlPane a vita, Un Dio vietato diPablo Moreno e La ultima Cimadi Cotelo. In programmatoccanti testimonianze di vitascritte e raccontate: donMaurizio Patriciello con PinoCiociola e la battaglia nellaTerra dei fuochi; GerolamoFazzini presenta “Scritte con ilsangue”, Raffaele Luise parla diPapa Francesco “Con leperiferie nel cuore” insieme aIvan Maffeis, presidente dellaFondazione Ente dellospettacolo. Evento originale,legato al nesso tra pane e corpo,è la presentazione/degustazionedelle ricette del libro In cucinacon i Santi di Andrea Ciucci ePaolo Sartor, con lo chefGianfranco Vissani. Domenica22 giugno, solennità del CorpusDomini e giornata conclusivadel festival, il direttore Lardaniè ospite alla trasmissione Rai ASua immagine.

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on la nomina dellaGiunta e lapresentazione al

nuovo Consigliocomunale prenderà avviola nuovaAmministrazionecomunale di Terni. Lecose da fare sono tante elo sappiamo tutti, il difficile è la scelta delle piùimportanti e delle più urgenti fra le tante nelprogramma presentato. Rispettando le linee di fondoindicate, diverse potrebbero essere le priorità secondole sensibilità degli amministratori, ma anche sotto lapressione dell’opinione pubblica man mano che alcuni

C

problemi, per fatticontingenti, emergerannosugli altri. Da parte miavorrei indicare un’esigenzafondamentale, senza la qualenessun programma potràessere pienamente attuato:una fluente funzionalità deiservizi propri dell’entecomunale, il che richiede unaburocrazia efficiente, benorganizzata, e laconsapevolezza di essere alservizio dei cittadini e cometale dagli stessi percepita. Unrapporto esemplare tra ilcittadino utente e gli addettidell’ente erogante tale percui, non solo si eviti ognispreco di risorse economichee temporali e ogni eccesso di

formalismi non necessari, mail cittadino si senta “alcentro” di ogni attivitàdell’ente, sia verso lacollettività che il singolo.L’altra esigenza - che fa da pendant alla prima - è cheogni cittadino siaconsapevole di esseremembro di una comunità,soggetto perciò di doveri oltreche di diritti. La città e icentri minori in cui si risiedesono affidati anche alla curadi ognuno di noi: non sipossono solo “pretendere”diritti ma occorre esercitare ipropri “doveri”, tutti. A talproposito credo chel’Amministrazione comunaledebba farsi promotrice di

una grande opera di“educazione civica”, neabbiamo proprio bisogno.Non è compito proprio ediretto dell’Amministrazione,perciò chiediamo che sifaccia promotrice verso tutti isoggetti pubblici e privati cuispetta questo compito,compresa la stampa e tutti imezzi di comunicazione. Latutela del “bello” è dovere diognuno, l’ordine e lanitidezza degli spazi urbani, ilrispetto degli spazi verdi, lanon dispersione degli scarti edei rifiuti sono compiti chespettano a ciascuno di noi. Inquesto ambito, purtroppo, visono forti carenze.

Nicola Molè

BREVI

❖ NARNI/1Accoglienza rifugiatiDal 2004 Narni accoglie i rifugiati graziealla collaborazione tar Comune, ApspBeata Lucia, associazione San Martino, ArciTerni, Laboratorio Idea, mettendo adisposizione 81 posti di accoglienza,destinati a rifugiati ordinari, categoriavulnerabili e minori. “Gli interventi diaccoglienza che realizziamo a Narni -dichiara il sindaco Francesco De Rebotti -sono finalizzati a facilitare i percorsi diinserimento socio-economico di richiedentiasilo e rifugiati. L’accoglienza che offriamodura tutto l’anno, a prescindere dallesituazionii di emergenza”. A Narni, nelcorso di 10 anni, è stata garantitaaccoglienza a 300 persone, con servizi diorientamento, informazione eaccompagnamento verso la riconquista diun’autonomia perduta e con l’obiettivo dirinforzare le opportunità di integrazionedelle persone. “Accogliere i migranti forzati- conclude il Sindaco - offre un’opportunitàper ribadire la centralità dei diritti umani,nonché un’occasione di sviluppo,arricchimento e crescita per la nostracomunità cittadina”.

❖ NARNI/2Trasporto condivisoContinua la riorganizzazione del sistema dimobilità del Comune di Narni in un’otticadi sostenibilità. L’amministrazionemunicipale ha adottato la piattaforma online BlaBlaCar per l’organizzazione del carpooling, ossia la promozione di unamodalità di trasporto che consiste nellacondivisione di automobili private tra ungruppo di persone. Si accede allapiattaforma attraverso il sito del Comunedi Narni - area “Trasporti e viabilità” odigitando blablacar.it dove ci si iscrive,anche con un profilo facebook, sia peroffrire che per cercare un passaggio, perorganizzare spostamenti in ambito locale oin tutta Italia. Per garantire ulterioresicurezza alle donne è possibileorganizzare anche un “viaggio rosa” ovverouno spostamento riservato alle donne, sial’autista che i passeggeri. Infine, BlaBlaCardispone di un servizio assistenza dedicatodisponibile tutti i giorni per qualsiasinecessità degli utenti. (Claudia Sensi)

❖ CARITASAttenti ai truffatori!A seguito di alcuni fatti accaduti nei giorniscorsi nelle zone del centro di Terni, laCaritas diocesana informa che non sonomai state effettuate e non si effettuanoraccolte di vestiario porta a porta da partedei volontari della Caritas stessa. Pertanto,coloro che si presentano a nome dellaCaritas alle porte dei cittadini per chiederevestiti non ne hanno alcun titolo. Il serviziodi raccolta di vestiario avviene solo tramitela consegna diretta dei donatori presso lasede della Caritas diocesana in strada diValleverde, presso il centro “Sant’Antonio”in via Vollusiano (dove viene ancheeffettuata la distribuzione degli abiti) eattraverso gli appositi contenitori gialliposti in varie zone della città.

❖ PIEDILUCOPromozione del lagoÈ la società Delta gestione e servizi ad avervinto il bando per l’affidamento ingestione e riqualificazione di Villalago aPiediluco, parte del progetto per lavalorizzazione e promozione del vicinolago di Piediluco. Il nuovo gestore siimpegna a eseguire investimenti per laristrutturazione e la riqualificazione delcomplesso per un importo totale pari a 700mila euro. Il progetto prevede l’utilizzodella villa come residenza d’epoca con unastruttura ricettiva di standard medio-alto euna serie di servizi e attività, all’interno eall’esterno della villa, legate al turismo, allacultura, al lavoro, all’ambiente, albenessere e al tempo libero e con lapossibilità di utilizzare la struttura perconferenze, meeting aziendali e attivitàformative.

Suggerimenti allanuova Giunta di Terni

Arte e cultura per bambini e ragazzial 16 giugno il Dim - Didattica mu-seale del Comune di Terni, in colla-borazione con il centro Caos, orga-

nizzano numerose attività estive rivolte abambini e ragazzi, con l’intento di promuo-vere la cultura e l’arte anche tra i più pic-coli.Dal 23 al 27 giugno, per i bambini più pic-coli attività legate ai colori e alle loro possi-bilità espressive; per i più grandi, legate altema della tempera del passato e di oggi.Dal 30 giugno al 4 luglio sono previste pro-poste di educazione ambientale alternati-va, istruttiva e divertente per i bambini dai4 ai 7 anni; per quelli dagli 8 ai 12, attivitàun approfondimento sulla pittura e sullesua interpretazione.Dal 7 all’11 luglio, il tema per i più piccolisarà “Lo zoo di cartone”, per i ragazzi piùgrandi invece è previsto un laboratorio ar-tistico creativo alla scoperta del mondo del-

la Pop Art. Nella settimana successiva ibambini saranno alle prese con laboratoridi riuso e riciclo con i quali costruirannostrumenti musicali; per i ragazzi, l’“Ar-cheoFumetto”. Dal 21 al 25 luglio, i bambini dai 4 ai 7 an-ni impareranno diverse modalità di dipin-gere con il corpo, mentre quelli dagli 8 ai 12saranno coinvolti nella realizzazione di mo-saici, nella rielaborazione di creative domusromane e divertenti cacce al tesoro a tema. Nell’ultima settimana, le attività rivolte aipiù piccoli saranno incentrate sul corpo esulle sue potenzialità; per i più grandi, lascoperta delle tecniche di incisione, inchio-stratura e stampa.Le attività si svolgeranno dalle 8.30 alle13.30. Per le iscrizioni: entro il giovedì pre-cedente l’inizio di ogni settimana di attivi-tà.

Benedetta Rinaldi

D❖ TERNIFesta della musicaDal 19 al 22 giugno si tiene al Fat (il barbookshop situato all’interno del Caos, ilCentro arti opificio Siri) di Terni la Festadella musica. Workshop, masterclass,laboratori, corsi per piccoli e grandi,concerti, esposizioni e mercatini distrumenti usati con musica di tutti igeneri: dalla rumba alla samba, dalloswing al reggae alla classica. Oltre allapartecipazione degli studentidell’Istituto superiore musicale “G.Briccialdi” e delle scuole di musicaMusicalia, Music Academy, FrancescoFalcioni & Friends e Musicheria, la“Festa della Musica” vedrà esibirsi sulpalco numerosi artisti e gruppi. Questaedizione del festival darà anchel’opportunità di partecipare a cinquecorsi, dal costo promozionale, incentratisulla didattica della musica e rivolti apersone di ogni età.

26 LA VOCE Terni.Narni.Amelia

Eucarestia fonte della vita della Chiesa

ome tradizione a Ter-ni, il giovedì che pre-cede la domenica è sta-

ta celebrata la festività delCorpus Domini con la cele-brazione eucaristica, presie-duta dal vescovoErnesto Vecchi ela processioneeucaristica con ilSantissimo Sacra-mento che si èconclusa conl’Elevatio Spiri-tualis nella festadel Corpus Domi-ni. L’“Orchestrad’Armonia Cittàdi Terni”, direttadal maestro Do-menico Agnusdei,a compimentodella liturgia haintonato il PangeLingua di Perosi el’esecuzione vocale e stru-mentale di celebri pagine del Messiah di Hàndel, il PanisAngelicus di Franck e branitratti dal repertorio di Bach,Handel, Schoonenbeek. Unomaggio al vescovo ErnestoVecchi che è stato poi saluta-

C to dalla comunità diocesanae dalle istituzioni cittadinecivili e militari, dopo un annoe mezzo alla guida della Dio-cesi di Terni - Narni - Amelia. La festività del Corpus Domi-

ni rappresentaun momentoimportante a fi-ne anno pasto-rale, in cui alcentro della ce-lebrazione èl’Eucaristia,fonte e culminedella vita dellaChiesa, attra-verso la quale sisperimenta lacomunione trale varie realtàdella diocesi persentirsi comple-mentari nelladiversità di cia-

scuno. La comunità diocesana ri-unita intorno al corpo delCristo portato in processioneper le vie della città, nella co-rale preghiera per i deboli, ipoveri, per chiunque ha biso-gno di amore e di consolazio-

ne, vicino o lontano, è il se-gno tangibile di una condivi-sione e partecipazione allavita cittadina e ai suoi pro-blemi, donando quell’amoreevangelico capace di supera-re gli individualismi, di libe-rare dalla schiavitù del dena-ro e del materialismo, l’ener-gia più preziosa contro il ra-dicarsi del male. “L’Eucaristia, nella sua iden-tità reale con Gesù Cristo –ricorda il vescovo ErnestoVecchi -, si pone come riferi-mento primo per giudicare,modellare, rivitalizzare,orientare ogni tirocinio spiri-tuale personale o comunita-

rio e ogni scelta pastorale.Nella Santissima Eucaristia èracchiuso tutto il bene spiri-tuale della Chiesa, cioè lostesso Cristo nostra Pasqua epane vivo che dà la vita agliuomini... Per questo l’Euca-ristia si presenta come fontedi ogni energia spirituale eculmine dell’azione ecclesia-le e, quindi, di tutta l’evange-lizzazione. Con l’Eucarestianoi introduciamo nel nostroessere tutte le potenzialitànecessarie per sconfiggere ilmale e dare alla nostra vitaun autentico e armonico svi-luppo”.

Elisabetta Lomoro

Mons. ErnestoVecchi è statosalutato dallacomunitàdiocesana e dalleistituzionidopo un annoe mezzo alla guidadella diocesi

Mons. Vecchi conclude il suo mandatocon la celebrazione del Corpus Domini.Al termine un concerto - omaggiodell’“Orchestra d’Armonia Città di Terni”

VENERDÌ 20 GIUGNO 2014

BREVI

❖ TERNILa Stella di Mirandasaluta il nuovo VescovoAccensione straordinaria della Stella diMiranda per salutare il nuovo vescovo diTerni Giuseppe Piemontese. In concomitanzacon l’ordinazione prevista per il 21 giugno, laStella sarà illuminata, per iniziativa dellaProloco di Miranda e della parrocchiaSantissimo Sacramento con il patrocino delComune, nelle serate di venerdì e sabato.

❖ BASILICA S. VALENTINOUna mostra sui settanta prodigi dell’EucarestiaPresso la basilica di San Valentino fino al 26giugno è visitabile la mostra storico,iconografica, catechetica sui miracolieucaristici. Una mostra itinerante che illustrasettanta prodigi dell’Eucarestia tuttiapprovati dalla Chiesa e offre un preziosocontributo sulla catechesi eucaristica. Lamostra è aperta nell’orario di apertura dellabasilica.

❖ CHIESA SAN PAOLOI “Giullari dell’amore” in concerto - testimonianzaIn occasione della festa dei Santi Pietro ePaolo, e quindi anche della parrocchia a SanPaolo alle ore 18.30 al termine della messa siterrà un concerto testimonianza del gruppo“Giullari dell’amore”, gruppo di ragazzi chesolitamente si occupano di animare gliincontri di Nuovi Orizzonti con ChiaraAlmirante, ragazzi che da anni portano unmessaggio di vita che rinasce.

❖ PELLEGRINAGGIODa Polino a Casciaa piedi sotto le stelleÈ ormai un appuntamento tradizionale diluglio il pellegrinaggio a piedi da Polino aCascia, promosso dalla parrocchia di SanGabriele di Terni, dall’associazione ProgettoVerde, dal Comune e dalla Proloco di Polino.Un percorso di 25 km camminando sotto lestelle in programma tra sabato 12 edomenica 13 luglio. Il ritrovo è previsto perle ore 20 a Polino presso la piazza principaledel paese, mentre il pellegrinaggio avràinizio alle ore 23 e si concluderà domenica13 luglio alle ore 8.30 con la celebrazionepresso il santuario dedicato a Santa Rita.Durante i 25 km di cammino sono previstesoste per la preghiera e il raccoglimento, treposti di ristoro oltre alla colazione a Cascia. Ilpellegrinaggio sarà assistito daun’ambulanza e da un medico e dallaprotezione civile. Per il ritorno da Casciasono previsti autobus granturismo o mezzipropri. La quota comprensiva dell’assistenzasanitaria, del ristoro e della colazione pressol’Hotel delle Rose a Cascia e con il rientro inautobus è di 18 euro, mentre con il rientrocon mezzi propri è di 13 euro. Ilpellegrinaggio è lungo e la notte fredda percui occorrono scarpe adatte a lunghecamminate e indumenti pesanti per la notte.Iscrizioni e informazioni: 3497168408 (Carlo);0744 300306 (Roberto) o presso la libreriaPaoline in via Mazzini a Terni.

❖ CAMPOMICCIOLOFesta in parrocchia: musica,teatro e preghieraProsegue la festa nella parrocchia diCampomicciolo fino al 25 giugno con leserate danzanti, il torneo di briscola, lacommedia dialettale, la visione della partitadi calcio dei mondiali. A queste opportunitàaggregative, ricreative, si aggiungono imomenti spirituali che puntano a rafforzareun animo spesso inaridito; ecco allora lecelebrazioni eucaristiche con gli anniversaridi matrimonio, la Veglia di preghieranotturna nell’attesa della consacrazione delnuovo Vescovo, venerdì 20 giugno, dalle 21alle 24 e quella per gli “assistiti”, che vivonoun momento di grande difficoltà sociale edeconomica che sono sostenutidall’associazione di volontariato della SocietàSan Vincenzo de’ Paoli”.

DIOCESI. Il primocontatto con ilvescovo elettopadre Piemontese

“Fin dall’inizio saròin comunione con voi”

Calendario dei Grest parrocchialin diverse parrocchie della diocesi sono incorso di svolgimento i Grest estivi cheavranno una giornata di condivisione dei

vari gruppi di ragazzi il 2 luglio a Narni Scalo.Musica, canti e gioco sono gli ingredienti disettimane vissute in comunione e neldivertimento. “Il gioco - dice don LucianoAfloarei, responsabile della Pastorale giovanile- unisce i ragazzi, li fa condividere epartecipare, confrontarsi tra coetanei, ed è unimportantissimo strumento per la loro crescita.In questo la comunità cristiana è un importantesoggetto educativo nella società attuale”.

Il calendario. Nostra Signora di Fatima: dal 16giugno al 5 luglio, dal 29 luglio all’8 agosto, dal18 al 29 agosto dalle 8 alle 13. S. GiovanniBattista - S. Maria del Carmelo: dal 9 al 27giugno dalle 8 alle 13. S. Giovanni Bosco: dal 9giugno al 5 settembre dalle 8 alle 13. S.Giuseppe Lavoratore: dal 9 al 20 giugno dalle

8.30 alle 13. S. Maria del Rivo: dal 9 al 27giugno dalle 8.15 alle 13. S. Maria dellaMisericordia: dal 9 giugno al 25 luglio dalle 8alle 13. S. Maria Regina: dal 7 luglio al 6 agostolunedì e mercoledì dalle 16.30 alle 19.30. S.Zenone: dal 9 giugno all’11 luglio dalle 7.45 alle13.30. Narni: dal 30 giugno al 18 luglio dalle 9alle 17. Amelia: dal 9 giugno all’ 11 luglio dalle8 alle 13. Guardea: dal 1 luglio al 29 agostolunedì martedì e venerdì dalle 16 alle 19. Anchela parrocchia di S. Antonio in collaborazionecon il circolo Anspi Leonino organizza attivitàestive per i ragazzi fino al mese di agosto, comela parrocchia di San Francesco e del SacroCuore e di Alviano. In occasione dei Grest 2014è stato realizzato anche l’inno “Metti in moto”con il testo di Daniele Martelli e AgneseCarloni, la musica di Riccardo Martelli, le vocidi Cecilia Grigioni, Arianna Aquilini, DanieleMartelli e la coreografia di Silvia Zugnoni, cheè scaricabile dal sito della diocesi di Terni.

I

un momento di festa grande per laChiesa diocesana l’arrivo delnuovo vescovo padre Giuseppe

Piemontese. Ma ancora di più unmomento di grazia, che padrePiemontese ha voluto condividere in tuttocon la comunità diocesana. “Ho scelto diessere ordinato vescovo nella cattedraledi Terni perché volevo che l’inizio del mioministero episcopale avvenisse incomunione e insieme alla gente che ilSignore mi affida. Un momento di grandecomunione e di familiarità nella Chiesa diTerni. Un inizio insieme a tutti voi” haspiegato ai giornalisti incontrati qualchegiorno fa. Ed è questo messaggio difraternità che padre Piemontese hasempre posto tra le righe dell’interventoproprio a sottolineare come la diocesi diTerni, seppur con i suoi problemi, devevivere in comunione “lo straordinario

È momento di bellezza, ricchezza e digrazia per questa chiesa particolare”. Unachiamata giunta inaspettata: “Hoaccettato la decisione del Santo Padre contimore - spiega padre Piemontese - per ledifficoltà che ci sono, e non solofinanziarie. Quando si va in una Chiesaparticolare, si trova sempre unasituazione complessa, che va assunta eguidata. Ciò che mi ha incoraggiato è ilpensiero di tanta gente che prega per mee, soprattutto, confidando nell’aiuto delSignore. In queste settimane ho cercato dicapire, di leggere e di conoscere la realtàecclesiale della diocesi di Terni,studiando e ascoltando le persone. Se nonsi conosce non si può fare niente, perchésolo insieme si possono trovare lesoluzioni ai problemi”. Un francescanodalla profonda spiritualità, padrePiemontese, che si è detto impegnato a

vivere il misteroepiscopale conspirito francescano“rispettando lesensibilità e icarismi di tutti,purché sianoinseriti all’internodella Chiesa, dellacomunitàecclesiale”. Unaccenno anche aiprogetti eprogrammi:“Programmi nuovinon ce ne sono,ma si devonoriscoprire le tantesollecitazioni diquanto avviato

negli anni passati nel Ripartire da Cristo,insieme alle indicazioni di PapaFrancesco che possono e devono guidareanche la nostra Chiesa diocesana”. Non ècasuale la scelta del luogo in cuicompiere la prima visita ufficiale davescovo: domenica 22 giugno alle 10celebrerà la messa in ospedale e faràvisita alle persone sofferenti. Il 21 giugno saranno in tanti a dare ilbenvenuto a padre Piemontese: isacerdoti diocesani, i religiosi e lereligiose, 80 sacerdoti e religiosi da fuoridiocesi, diaconi, seminaristi della regioneecclesiastica umbra, i laici impegnati neivari ambiti pastorali in diocesi e nelleparrocchie, i membri di associazioni,gruppi e movimenti ecclesiali e delconsiglio pastorale diocesano, irappresentanti di organismi divolontariato che operano nel sociale, diconfraternite e dell’Ordine equestre delSanto Sepolcro di Gerusalemme. Sarannocirca 30 alti prelati che concelebrerannonella cattedrale di Terni: gli otto vescovidell’Umbria, il vescovo di Nardò-Gallipolimons. Fernando Filograna, il vescovo diBari-Bitonto mons. Francesco Cacucci, ilvescovo di Treviso mons. GianfrancoAgostino Gardin ofm Conv, il ministrogenerale dell’Ordine francescanoConventuale padre Marco Tasca, i padriprovinciali dell’Ordine francescanoConventuale, il custode del SacroConvento di Assisi padre MauroGambetti. È atteso anche un folto gruppo,circa 490 ospiti, da Assisi, Bari, Copertino,Monte Sant’Angelo e altre zone dellaPuglia che raggiungeranno Terni con 5pullman e mezzi privati.

Elisabetta Lomoro

l prefetto per la Congregazio-ne dei vescovi, card. MarcOuellet, ha ringraziato per il

servizio svolto mons. ErnestoVecchi.“Questo dicastero - scrive - chegià ha avuto modo in passato diapprendere con quanta genero-sità e dedizione Vostra Eccellenzaha svolto il suo ministero episco-

pale come vescovo ausiliare del-l’arcidiocesi di Bologna, conser-vando anche la responsabilitàdell’amministrazione della Fon-dazione Lercaro, in questi mesiha potuto apprezzare le suecomprovate doti di Pastore e disaggio amministratore messe aservizio di un intenso e non faci-le lavoro come amministratore

apostolico della diocesi di Terni-Narni-Amelia. Non può essere sottaciuta conquale solerzia ed efficacia Ella,avvalendosi della collaborazionedi persone qualificate e di sua fi-ducia, abbia condotto, con saggialungimiranza, la delicata situa-zione nella quale la diocesi è ve-nuta a trovarsi, prendendo sin dasubito efficaci rimedi e delinean-do il piano di risanamento de-cennale da lei preparato. Il dispendio di energie e di tem-po che tale operazione ha richie-sto non ha impedito a Vostra Ec-cellenza di dedicarsi anche allacura pastorale della medesimadiocesi, manifestando vicinanzae sostegno al clero diocesano, aireligiosi che operano in quellastessa diocesi, esortandoli, comeha voluto chiaramente indicare

nella sua lettera pastorale, a ri-partire da Cristo, promuovendola comunione fraterna tra i fede-li laici, stimolandone anche ilsenso di responsabilità e di com-partecipazione ecclesiale. Desidero, pertanto, ringraziare dicuore Vostra Eccellenza per il suoimportante servizio ecclesiale,per il quale lascerà un ricordo in-delebile nella storia e nei cuori dimolti fedeli della diocesi di Terni-Narni-Amelia, ed esprimere ilmio personale compiacimento,assieme a quello dell’ecc.momons. Ilson de Jesus Montanari edei collaboratori di questo dica-stero per il lavoro svolto e per inecessari suggerimenti che Ellaha voluto opportunamente dis-pensare, che serviranno non po-co al futuro della diocesi di Terni-Narni-Amelia”.

I

IL “GRAZIE” VATICANO A MONS. VECCHI

In direttaotranno seguirel’ordinazioneepiscopale di padre

Piemontese anche coloro chenon potranno partecipare alrito in cattedrale. Lacerimonia sarà trasmessa indiretta televisiva su Teleternisul canale del digitaleterrestre 15 e 116,dall’emittente Tefchannel sulcanale 12 del digitaleterrestre e sul satellitepiattaforma Sky 836 e TVSAT4616. Diretta radiofonica suRadio Tna e Umbriaradio. SulWeb, in streaming sui sitidella diocesi, Teleterni,Chiesainumbria, Tefchannel, umbriajournal.com, assisioggi.it, ofsassisi.org.

P

Padre Giuseppe Piemontese e mons.Ernesto Vecchi

LA VOCE Terni.Narni.Amelia @[email protected] 27

VENERDÌ 20 GIUGNO 2014

BREVI

❖ GUALDO TADINO50° di messa dimons. Aldo MataloniLa parrocchia di Santa Maria del Piano di GualdoTadino è in festa: il 29 giugno il parroco mons.Aldo Mataloni celebra il 50° anniversario diordinazione sacerdotale. Proprio nel 1964 venneeretta canonicamente la nuova parrocchia nelquartiere urbano, uno dei più popolati a seguitodel grande sviluppo urbanistico; e il 29 giugno diquello stesso anno, nella cattedrale di NoceraUmbra, il vescovo Giuseppe Pronti conferiva ilsacramento dell’Ordine al giovane diacono AldoMataloni. Sabato 28, alle 21, i Cantori di Assisitengono un concerto nella chiesa parrocchiale.Domenica 29, alle 17, anche il vescovoSorrentino verrà a celebrare insiemeun’eucarestia di ringraziamento. Al termine,rinfresco offerto a tutti nel salone e nel piazzaledella chiesa; alle 21 il gruppo teatrale di Assisi,guidato da Carlo Tedeschi, invitato daiparrocchiani, propone il musical I mille “sì” diMaria.

❖ SCUOLA S. ANTONIOSpettacolo itinerantedei piccoli allieviNel pomeriggio del 5 giugno la piazza principaledi Assisi e la via che conduce al parco “ReginaMargherita” sono state animate dai piccoli attoridella scuola primaria “S. Antonio” che fin dallaprima elementare (impegnata nella coreograficarievocazione dell’amicizia degli animali confrate Francesco) hanno partecipato conentusiasmo alla festosa manifestazioneconclusiva dell’anno scolastico. Un vivacespettacolo itinerante che ha radunato ipartecipanti e i loro familiari in un clima diamicizia e condivisione. (PDG)

❖ ALBERGHIEROGara di cucina...all’aeroportoGli allievi dell’Istituto alberghiero di Assisi, conuna rappresentativa particolarmente qualificata,hanno gareggiato con i loro colleghi di Terni,Orvieto, Perugia e Spoleto impegnati in unarassegna gastronomica organizzata nell’inusuale location dell’aeroporto regionale per presentarele “eccellenze” della ristorazione tipicadell’Umbria. Con questa recente uscita si puòconsiderare concluso il percorso formativo diquesto anno scolastico che ha visto l’istituto diAssisi, egregiamente diretto dalla preside BiancaMaria Tagliaferri, dedicare una particolareattenzione alla cucina salutista e alla correttaalimentazione, anche al fine di prevenire ericonoscere in tempo i disturbi dicomportamento alimentare quali l’anoressia e labulimia. (PDG)

❖ CONCERTI In memoria di padre Evangelista NicoliniRicorrendo il decennale della morte di padreEvangelista Nicolini (18 giugno 2004), ne hannofatto memoria i Cantori di Assisi, da lui fondati ediretti per molti anni con due concertiorganizzati dall’attuale direttore del coroGabriella Rossi. Il 14 giugno nella sala delleVolte, per ricordare il francescano amatissimo èstato svolto dagli stessi Cantori un programma dimusiche profane e popolari in collaborazionecon Ensemble Orientis Partibus, Micrologus,Anonima Frottolisti. Il giorno successivo nellachiesa di S. Maria Maggiore è stato invecededicato alla musica sacra eseguito insieme allacorale Corradini di Arezzo, alle voci bianche“Aurora” di Bastia Umbra e a Laudesi umbre diSpoleto. (PDG)

❖ SPORT - KARATEGiovani promesse al Campionato nazionaleGli allenatori del gruppo angelano Ctf-Epica-Tsk(Simona Ricci e Simone Cipiciani) hanno portatoal successo i loro giovanissimi allevi alCampionato nazionale di Montecatini Terme cheha visto la partecipazione 1.300 atleti in etàcompresa tra i 6 e i 14 anni. Si è infattiaggiudicata la “cintura verde” Maria Aisa (13anni) e la “cintura blu” Manuel Panunzi (9 anniancora da compiere, nel prossimo agosto). (PDG)

BETTONA. Intervista alparroco padreDiodato, arrivatocirca un anno fa

Una famiglia di famiglie

al 1° settembre 2013 il pa-dre francescano DiodatoM. Fasano (nato il 7 di-

cembre 1951 ad Atripalda in pro-vincia di Avellino) ha preso pos-sesso delle due parrocchie di S.Maria Assunta di Bettona e dellaMadonna del Ponte di Passaggiodi Bettona. È giunto pertanto iltempo di un primo bilancio. Padre Diodato si è licenziato inTeologia con specializzazione inFrancescanesimo antico e con-temporaneo presso la pontificiafacoltà teologica S. Bonaventura - Sera-phicum di Roma. Già docente di Dottrinasociale della Chiesa, organizzatore, rela-tore, animatore, è giornalista pubblicista.Accogliente e cordiale, accetta il collo-quio, presente suor Maria Chiara Ventu-ra, “madre e serva” dell’istituto religiosodelle Sorelle Povere del Cuore Immaco-lato di Maria - “Vergine fatta Chiesa”, fon-dato dallo stesso parroco: una realtà chesi va sempre più affermando come pre-zioso fattore per la vita dell’intera comu-nità.

Comporta disagio gestire due parroc-chie?“Assolutamente no: il discorso delle Uni-tà pastorali che il vescovo Sorrentino staportando avanti costituisce una grande ri-sorsa nella prospettiva della parrocchia

D

intesa come famiglia di famiglie”. Sono coinvolti i laici?“Pienamente, secondo lo spirito del Con-cilio Vaticano II, che offre una ecclesiolo-gia di comunione e di complementarietà.La frequenza alle celebrazioni liturgichesarà ottima quando ognuno riscoprirà labellezza dell’essere cristiano”. I giovani rispondono alle aspettative?“Anche loro, ‘primavera della Chiesa’, ri-sentono di una crisi di fede, in verità del-la crisi di fede della propria famiglia. ConPapa Francesco e il nostro Vescovo, cistiamo ponendo in una prospettiva di‘Chiesa in uscita’, protesa ad accoglierele istanze e le attese più profonde delmondo giovanile. Nelle mie due parroc-chie, i giovani sono presenti e partecipa-no a iniziative di fede, come pure di ca-rattere culturale e ricreativo”.

Quale tipo di azione svolgono le Sorel-le Povere del Cuore Immacolato che ri-siedono a Bettona?“Un’attività dinamica. È sotto gli occhi ditutti il loro grande impegno e la loro ar-dente dedizione a servizio delle due par-rocchie verso bambini, giovani, adulti,anziani, ammalati e famiglie”. Con altre parrocchie vengono tenutiparticolari legami?“Va precisato che le parrocchie non sonocompartimenti stagni. Ogni parrocchia èin comunione vitale con tutte le altre. Poi-ché crediamo fortemente alla visione diChiesa come famiglia di famiglie, stiamocostruendo la nostra parrocchia secondoil criterio evangelico delle prime comu-nità cristiane, che erano un cuor solo eun’anima sola”.

Francesco Frascarelli

ASSISI. Domenica 22 giugno la festa del Voto in onore di santa Chiara

omenica 22 giugno, inoccasione della festa del Votoistituita già nel lontano 26

maggio 1644 per ricordare come santaChiara – con la forza della preghiera –riuscì ad allontanare il nemicosaraceno dalla città serafica, Assisi sisveglierà al suono delle chiarine alle5.45; a seguire, le campane della cittàrisuoneranno festose alle 6 delmattino. Il consueto corteo religioso –che si unirà a quello civile già inpiazza del Comune – muoverà dalla

D cattedrale di San Rufino alle ore 20.30e vedrà la partecipazione del vescovomons. Domenico Sorrentino. È previstauna sosta presso la basilica di SantaChiara, dove al saluto delle Clarisse – ilsecondo Ordine francescano, fondatoappunto dalla nobile assisana Chiaradi Favarone degli Offreducci – faràseguito l’offerta di un omaggio florealeda parte del sindaco di Assisi ClaudioRicci alla Santa, le cui spoglie sono quiconservate. Successivamente il corteoraggiungerà alle ore 21.40 il santuario

di San Damiano – luogo del salvificomiracolo compiuto nell’anno 1240,quando la Santa mostrò l’ostiaconsacrata alle truppe di Federico II diSvevia – e qui il primo cittadino,accolto dal ministro provinciale deiFrati minori di Umbria e Sardegna,padre Claudio Durighetto, offrirà ceri eincenso. La celebrazione di compieta el’esortazione del Vescovoconcluderanno l’annualecommemorazione. Per ulterioriinformazioni contattare l’ufficiocomunale competente al numero 0758138641 o scrivere a [email protected].

Elena Lovascio

usica, cultura, testimo-nianze, ma soprattuttoconcreta solidarietà. An-

che quest’anno l’evento “Con ilcuore, nel nome di Francesco”promosso dal Sacro Convento diAssisi e dall’Istituto per il creditosportivo non ha tradito le attese.Ha riscosso particolare successola serata benefica trasmessa in di-retta su Rai Uno (oltre 4 milioni ditelespettatori) eccezionalmentedall’interno del Sacro Convento,causa maltempo. Lo spettacolo, condotto con laconsueta bravura e simpatia daCarlo Conti, ha visto la partecipa-zione di numerosi artisti uniti peruna causa comune: ridare un sor-riso a chi lo ha perduto. Dal Bra-sile, con un video messaggio, an-che il ct della Nazionale italianadi calcio Cesare Prandelli ha invi-tato tutti a sostenere l’iniziativa at-traverso il numero telefonico45505. L’intero ricavato della se-rata sarà devoluto a favore dellepopolazioni delle Filippine colpite

M da tifone Yolanda nel novembre2013 e delle missioni francescanein Kenya. Il progetto che riguarda le Filippi-ne comprende interventi in tre di-verse diocesi: arcidiocesi di Palo(verranno acquistate barche per ipescatori colpiti dal tifone); vica-riato apostolico di Taytay (l’inter-vento prevede la costruzione di uncentro polivalente per le riunioni,formazione pastorale, formazionetecnica, centro di assistenza e dievacuazione per le calamità); dio-cesi di Jaro (costruzione di unascuola parrocchiale per la promo-zione dell’alfabetizzazione). Il progetto in Kenya, a Subukia,prevede la costruzione di un Cen-tro per la pace e la riconciliazionedove poter promuovere il dialogotra realtà conflittuali. Fino al 22giugno sarà possibile donare consms e con chiamate da rete fissa al45505. Per tutte le informazioni: www.sanfrancescopatronodita-lia.it.

R. B.

ASSISI. Grande successo del concerto “Con il cuore”

Aiuti a Filippine e Kenya❖ CAPODACQUAGastronomia e culturaalla Festa della ciliegia

a Festa della ciliegia a Capodacqua di Assisi, giuntaalla 29a edizione, sta già riscuotendo buoni consensi.

L’iniziativa, organizzata dalla Pro loco “Francesco Dattini”in collaborazione con la parrocchia S. Apollinare diCapodacqua, si presenta sempre più ricca di novità.Protagonista indiscussa è la buona e sfiziosa cucina abase di ciliegia e di piatti tipici umbri. La festa dellaciliegia è anche arte e cultura: è stata inaugurata lamostra fotografica “Occhio alla natura” a cura di AlbertoSettimi, coordinata dal settore Eventi e comunicazionedella Pro loco. La mostra, collocata nella rinnovata sededella sala della comunità parrocchiale di Capodacqua,consta di 43 immagini in cui arte, storia e paesaggionaturale si fondono insieme per ritrarre le immagini dialcuni luoghi dell’Umbria. È da evidenziare la quasi totalemancanza di “presenza umana” in tutte le foto di Settimi:si incontrano la natura e l’autore in uno scenario solitarioe misterioso. La festa è anche gemellaggio: la Pro loco diCapodacqua ha incontrato gli amici dell’Unpli delTrentino e delle Pro loco del comitato locale Unplidell’Assisano. E poi la festa è Cherry Pub: per i giovani chedesiderano sentire buona musica, con ogni sera una banddiversa. Tutti i giorni, a partire dalle 20, sono aperti alCherry Village: spazio cucina di campagna, Osteria delleciliegie, l’Angolo delle dolcezze, Cherry Pub, tornei dicalcetto, la pesca di beneficenza e la lotteria della ciliegia.

O. S.

L

Suor M.Francesca,padre Diodato,mons.Sorrentino,suor M.Immacolata,suor M.Chiara e fr.Angelo

Particolare del manifesto

28 LA VOCE Assisi.Nocera.Gualdo

i è presentata alla stampa e allacittadinanza sabato scorso, 14giugno, la nuova Giunta comunale

di Gualdo Tadino,guidata dal neo-eletto sindaco MassimilianoPresciutti. UnaGiunta che – comeaveva preannunciatolo stesso Presciutti –sarebbe stata moltoinnovativa e avrebbepuntato, più che

altro, a mettere “la gente giusta al postogiusto”, seguendo il criterio delle“competenze”. Alla fine, le scelte hannosostanzialmente rispettato questocriterio, alternando a volticompletamente nuovi delle vecchieconoscenze del panorama politicogualdese. Il sindaco Presciutti terrà persé le deleghe alla sanità e alla pubblicasicurezza, due dei temi caldi dellacampagna elettorale. Vice sindaco, condelega ai lavori pubblici e allamanutenzione, sarà l’avvocato gualdeseGloria Sabbatini, 37 anni. La piùgiovane, l’ingegnere ambientale

S Michela Mischianti, 31 anni, che avrà ladelega per ambiente, territorio eprotezione civile. Molto più esperto,Roberto Morroni, 57 anni, che avrà –anche in ragione del suo pluriennaleimpegno nell’ambito dello sport – ladelega alla cultura, scuola, servizisociali, turismo e sport. A ErmannoRosi, 55 anni, candidato sconfitto di unadelle liste di centro-destra (i dissidentidell’ex sindaco Roberto Morroni),apparentata con Presciutti, toccherà ladelega all’urbanistica e allo sviluppoeconomico. Al più esperto di tutti, ilsettantenne Mario Tantari, giàsegretario comunale in passato, ladelega al bilancio, personale epatrimonio. Da sottolineare che Tantariè l’unico “tecnico” dello staff, compostoprevalentemente da esponenti elettinelle fila del Partito democratico. Inconseguenza di ciò, esclusi dalConsiglio comunale Sabbatini,Mischianti, Morroni e Rosi, al loro postosubentrano altri tre eletti del Partitodemocratico (Lisa Chiavini, ValentinaAllegrucci e Sauro Santioni) e, al postodi Ermanno Rosi, Paola Gramaccia, chericordiamo assessore nella precedente

giunta Morroni. Il nuovo Consiglio,quindi, sarà composto da unamaggioranza di 11 o (con i socialisti)addirittura 12 consiglieri su 16, in teoriaampiamente sufficiente per governare,dopo il decurtamento da 20 a 16membri del Consiglio comunale.Tranquillizzanti anche le dichiarazionidel nuovo Sindaco, dal quale è arrivata,almeno a parole, la più grandeapertura: tutti i gualdesi sono chiamatia contribuire con le loro idee e proposteall’azione politica della nuova Giunta.Sarà sufficiente per avere unquinquennio di stabilità politica?

Pierluigi Gioia

VENERDÌ 20 GIUGNO 2014

BREVI

❖ ISTITUTO SERAFICOSulle mountain bike!Il 22 giugno il Velo club parteciperà allaceleberrima Sella Ronda Hero, una delle gare dimountain bike più dure e conosciute al mondoche si svolgerà a Selva Val Gardena (Bz). Allagara parteciperanno oltre 4.000 ciclisti di ogninazionalità, tra cui ben 30 della squadraumbra. Quest’anno sulle divise, createappositamente per l’evento, non ci sarannosponsor ma il logo dell’Istituto Serafico di Assisi.Grazie al contributo dei “biker”, partecipanti èstato possibile finanziare e realizzare questoprogetto che servirà a far conoscere ancor piùuna straordinaria realtà del nostro territorio e ilsuo messaggio. La presentazione della divisa edell’evento, alla presenza dei sindaci di Assisi eBastia, del vescovo mons. Sorrentino e di altrepersonalità, si è svolta il 13 giugno nei localidell’Istituto Serafico.

❖ BASTIA/1Il Palio e la scuolaIl 7 giugno sono stati premiati i bambini eragazzi vincitori della 10a edizione delconcorso “Il Palio incontra la Scuola”, ideatodall’ente Palio de San Michele di Bastia. Aseguire, i vincitori, presenti alla premiazionesvoltasi presso la sala delle monacheBenedettine. Per la prima sezione, riservataalle scuole primarie, ha ottenuto il primopremio Martina Pastorelli della classe V dellascuola primaria di Costano. Nella stessa sezioneuna menzione speciale è stata assegnata allaclasse III B scuola primaria “Don Bosco” diBastia, ai due elaborati di Agnese Canicchi eThomas Orsini della classe V scuola primaria diCostano. Una menzione speciale è andataanche ai bambini della classe II della scuoladell’infanzia “U. Fifi”. La seconda sezione, chechiedeva la presentazione del bozzetto per lostendardo del Minipalio 2014, è stata vinta daAngelica Sirci della classe II A della scuolasecondaria di I grado Convitto nazionale“Principe di Napoli” di Assisi. Nell’ambito dellastessa sezione sono stati menzionati cinqueallievi della scuola secondaria di I grado “C.Antonietti” (Letizia Spaventa - classe I C,Annalisa Bellini e Ginevra Lanzi - classe I H,Aurora Spacci - classe I F, Giada Fumanti - classeIII E) e Sara Fiorucci classe II A della scuolasecondaria di I grado del Convitto. Ai primiclassificati sono andati premi in denaro, mentrealle menzioni di merito sono stati consegnatiriconoscimenti.

❖ UVISP“Crisi e precarietà”Venerdì 20 giugno, ore 20.45, è in programmapresso la sede Uvisp di Bastia (zona industrialeovest - settore H) una tavola rotonda sul tema“Crisi e aumento della precarietà: quale futuroper il mondo del lavoro?”. Questi i relatori:Giuliana Renelli - segretaria regionale Cgil;Claudio Bendini - segretario regionale Uil;Bruno Mancinelli, responsabile Cisl Assisi /Bastia. La tavola rotonda è inserita nell’ambitodella campagna “Lavoro nero: una piagasociale che genera povertà e illegalità”promossa dall’Uvisp e realizzata con ilcontributo della Regione Umbria (l.r. 18/1990).L’Uvisp ha già organizzato su questo tema duetavole rotonde che si sono svolte il 25 marzo(relatori: Stefano Ansideri - presidente Ordineconsulenti del lavoro provincia di Perugia, eMarco Carloni - consulente del lavoro) e l’11aprile (relatore: Giorgio Bartolini -commercialista). L’Uvisp ha anche realizzatovario materiale: manifesti, volantini e adesivi,che è stato distribuito ai cittadini, nelle scuole enegli uffici pubblici del territorio.

❖ BASTIA/2Rielezione di AnsideriNella serata di sabato 14 giugno, presso ilcentro congressi dell’Umbriafiere, si è tenutauna piacevole conviviale per festeggiare larielezione a sindaco di Bastia di StefanoAnsideri (candidato del centrodestra). Inumerosi partecipanti hanno trascorso unaserata in allegria e hanno potuto seguire sumaxi-schermo la partita Italia-Inghilterra aiMondiali di calcio che si stanno disputando inBrasile. Il sindaco Ansideri ha ringraziato icittadini per la fiducia e l’affetto dimostrati neisuoi confronti.

BASTIA. Prorogata la mostra sui Santi in stile giapponese

GUALDO TADINO. Dopo la vittoria di Massimiliano Presciutti al ballottaggio

Panorama di Gualdo Tadino

San Michele

Cifre alla manoituazione, almeno in apparenza,molto ben definita a Gualdo dopo la

formazione della nuova Giunta comu-nale, formata da esponenti giovani maanche da vecchie conoscenze. Moltosalda anche la maggioranza, con l’ag-gregazione di Ermanno Rosi, esponen-te di area centrista, ai 10 consiglieri co-munali del Pd e delle liste collegate. So-lo tre consiglieri sono del centro-destrae uno dei 5 stelle. In pratica, con 12consiglieri su 16 di centro-sinistra, il go-verno Presciutti ha la strada spianata.

S

29LA VOCE Assisi.Nocera.Gualdo @[email protected]

he santo è?”, mostra iconografica dei santi in stile manga (fumetti) giapponesi, inaugurata lo scorso17 aprile nella chiesa Collegiata di Santa Croce a

Bastia Umbra, ha visto un enorme successo di pubblico e un’e-gregia accoglienza. Infatti, a giovedì 5 giugno, dopo 32 giornid’apertura, erano circa 1.500 le persone che l’avevano visita-ta, con una media giornaliera di 46 utenti, dei quali almenoun quarto era rappresentato da ospiti che provenivano da fuo-ri Comune e Regione. Il dato numerico conferma la validità del progetto, non solo diriaprire la chiesa al culto, ma anche di farne il polo museale

C“

cittadino, che possa essere culturalmente attrattivo sia per i ba-stioli, sia per un pubblico più vasto; e che sia, inoltre, capacedi intercettare, seppur parzialmente, i flussi turistici che si re-cano ad Assisi. Visto il buon risultato, nei giorni scorsi è statochiesto a Paolo Linetti, vice direttore del Museo diocesano diBrescia e ideatore della mostra, la proroga del prestito dei di-segni. In questo modo la parrocchia di San Michele Arcange-lo, ente organizzatore, vuole offrire ancora per alcuni giorni lapossibilità di poter apprezzare i “santi in stile manga”.L’esposizione sarà visitabile fino al 27 giugno, anche con aper-ture serali in concomitanza di altri eventi.La mostra è curata da Teresa Morettoni e Mariella Lucioni, ri-spettivamente vice presidente e segretaria dell’associazione“Amici del Museo di Santa Croce”, con il contributo e il patro-cinio del Comune di Bastia Umbra - assessorato alla Cultura econ la collaborazione della Pro loco di Bastia.

rello è una delle frazionistoricamente più importanti delComune di Gualdo Tadino, sede di

un castello ormai testimoniato soltanto daframmenti di mura. Il paese, che dominadall’alto dei suoi 700 metri la pianura diGualdo, sale alla ribalta ogni anno per laNotte del fuoco, suggestiva rievocazionestorica i cui elementi fondanti sono laguazza benedetta (acqua profumata confiori ed erbe della campagna circostante)e le ncije (ceri di paglia e piccoliramoscelli) che illuminano le tenebre. Leorigini rituali risalgono all’epoca pre-cristiana, con pratiche di cultopropiziatorie che in epoca romana sicelebravano il 24 giugno in onore delladea Fortuna. In epoca cristiana hannoassunto connotati religiosi legati al cultodel patrono san Giovanni Battista, la cuifesta si celebra appunto il 24 giugno.

G Giovanni Battista èl’unico santo, oltre laMadre del Signore, delquale si celebra, oltrealla “nascita al cielo”,anche la nascita fisica.Fu “il più grande deiprofeti” perché potéadditare l’Agnello diDio che toglie ilpeccato del mondo. Lasua vocazioneprofetica fin dalgrembo materno è circondata di eventistraordinari, pieni di gioia messianica,che preparano la nascita di Gesù. La datadella festa, tre mesi dopo l’annunciazionee sei prima del Natale, risponde alleindicazioni di Luca. I tre rioni in cui sidivide Grello (San Giovanni, San Donatoe Sant’Angelo) daranno vita ad un corteo

in costumi agresti. Alle 22,dopo la benedizionereligiosa, la distribuzionedei panetti benedetti disan Giovanni e dellaguazza purificatrice, sisfideranno nella “Festa delfuoco”. Nella prima fase,podisti dei tre rionigareggeranno nel girodell’antico castelloportando a spalla i ceriardenti (ncije). Nella

seconda, le ncije vengono montante su“tregge” (carri agricoli senza ruote) etrainate a mano lungo la circonvallazionedel colle. Vincerà il Palio la treggia chetaglierà per prima il traguardo. Ungrande spettacolo pirotecnico chiuderà lasuggestiva serata.

Marta Ginettelli

San Giovanni Battista a Grello

Festa “del fuoco” e di san Giovanni Battista a Grello

M.Presciutti

VENERDÌ 20 GIUGNO 2014

BREVI

❖ CORPUS DOMINIA GubbioDomenica 22 giugno, ore 18.30, chiesa diSan Domenico: messa presieduta dalVescovo; al termine, processione delCorpus Domini attraverso piazza G.Bruno, via Cavour, piazza 40 Martiri, viadella Repubblica, corso Garibaldi, viaDante, e conclusione nella chiesa diSant’Agostino.

A UmbertideOre 17.30, Santa Maria, messa e quindiprocessione attraverso via Cavour, viaKolbe, via Maestri del lavoro, via PaoloVI, via Forlanini, Santa Maria dove, alleore 21.15, concerto “Elevazionieucaristiche” nel chiostro del convento.

❖ CONVEGNODialogo laici e cattoliciIl dialogo - lo insegna Papa Francesco - èuna delle leve fondamentali in questaepoca storica per condurre in portoprogetti, iniziative e successi. In questofilone, sabato 21 giugno, a partire dalleore 10.30 al Park hotel ai Cappuccini siparlerà di “Laici e cattolici, un dialogo èpossibile?” con Gustavo Raffi, granmaestro emerito del Grand’Oriented’Italia, Marco Dolcetta, giornalista del Fatto quotidiano, il prof. RoccoPezzimenti della Lumsa di Roma,l’imprenditore Giuseppe Colaiacovo.Moderatore, Antonio Baldassarre,presidente emerito della Cortecostituzionale. Il convegno è organizzatodall’associazione “App” – responsabilità,dialogo, impegno sociale.

❖ UMBERTIDEGruppo missionarioL’attività del Gruppo missionario diUmbertide si allarga a macchia d’olioanche nella Sardegna. Infatti, lasettimana scorsa, ben 150 personehanno partecipato ad una cena dibeneficienza nell’entroterra cagliaritanopro-Burkina, in cui sono stati raccoltidiversi fondi destinati al gruppo diGiampaolo Giostrelli. Il legame con laSardegna è cominciato tredici anni fa,nel 2001, quando la signora cagliaritanaMaria Luisa Sanna telefonò a unaparrocchia umbertidese per chiedereinformazioni sulle attività che sisvolgevano in Burkina e su Giostrelli.Avute tutte le rassicurazioni del caso, hacostituito un’associazione denominata“L’Arka” e ha inviato da allora a oggi ben174.700 euro per aiutare il Gruppomissionario. (F. C.)

❖ AUGURI50° di nozze

Domenica scorsa hanno celebrato i 50anni di matrimonio GianfrancoCiocchetti e Liliana Broccatelli. Con amicie parenti che si sono stretti attorno aidue “giovani sposi”, i consorti Ciocchettihanno voluto rinnovare le propriepromesse matrimoniali ricordando aquanti li conoscono, ai figli e ai nipotitutti, il valore del patto matrimonialeanche dopo tanti anni vissuti nelreciproco amore, nelle inevitabilidifficoltà, ma sempre nell’orizzontecristiano del dono e dell’aiutovicendevole. Lavoratori infaticabili,genitori perfetti e nonni premurosi.Viaspettiamo per le nozze di platino!

GUBBIO. Programmadelle celebrazioni per lacommemorazionedell’eccidio dei 40 Martiri,settant’anni fa

ncora una volta la città, e non solo,si prepara a onorare la memoria e ilmessaggio dei Quaranta Martiri, nel

70° anniversario della fucilazione effet-tuata per rappresaglia dai tedeschi all’al-ba del 22 giugno 1944. Risposta crudele espietata a un episodio avvenuto nella tar-da mattinata del 20 giugno nell’allora barNafissi di corso Garibaldi (ora sede diun’attività commerciale), quando nell’a-zione di un gruppo partigiano era stato uc-ciso un ufficiale medico tedesco, Paul Ra-demacker, e un altro era rimasto ferito. Un episodio che ha segnato per sempre larealtà eugubina, ricostruito da diversepubblicazioni: da quella, quasi a caldo, dimons. Carlo Spaziani, Orrori e stragi diguerra (1947), fino al lavoro di LucianaBrunelli e Giancarlo Pellegrini Una stra-ge archiviata. Gubbio, 22 giugno 1944, sin-tesi di anni di studio e ricerche. Al loro interno trova adeguata sottolinea-tura l’opera del vescovo di allora Benia-mino Ubaldi, che arrivò a offrire la pro-pria vita in cambio di quella degli ostaggi.Episodio ricordato dal card. Bassetti du-rante il recente pontificale in onore del Pa-trono: “ll vescovo sant’Ubaldo - ha detto -ci è stato descritto dalle cronache comeuomo di pace e di amore per il prossimo.Ma pure come uomo forte e coraggioso,intrepido nella difesa della città contro co-loro che l’assalivano. Nel corso dei secolila storia di allora si è ripetuta. In molti ri-cordano ancora l’opera svolta dal vescovoBeniamino Ubaldi durante l’occupazionenazista, il suo disperato intervento pressoil Comando tedesco per evitare la stragedei 40 martiri. Scongiurò con tutte le for-ze le autorità occupanti, fino a offrire la

A

sua vita per aver salva quella dei prigio-nieri, purtroppo invano. Ma davanti a Dioè stato un grande gesto”.

Il programmaVenerdì 20 ore 11, residenza comunale:consegna alla città e all’associazione Fa-miglie 40 Martiri di una targa ricordo da

parte dell’Associazione nazionale vittimecivili di guerra.Sabato 21, ore 21, Mausoleo, veglia di pre-ghiera. Intenso il programma di domenica 22: ore6.30, messa celebrata nel Mausoleo dei 40Martiri dal vescovo mons. Mario Cecco-belli, in rievocazione dell’ora dell’eccidio;a seguire messa alle ore 7.30, e poi alle 9-11 - 18. Ore 9.30 partenza da piazza 40Martiri del corteo con le deposizioni di co-rone ai monumenti dei Caduti delle guer-re; alle ore 10.15 sul sagrato del Mausoleo,saluti del sindaco Stirati, del presidentedell’Associazione, Marcello Rogari, e ora-zione ufficiale del vice presidente dellaCamera dei deputati Marina Sereni.

Giampiero Bedini

“In molti - ha detto il card. Bassetti -ricordano ancora l’opera svolta dalvescovo Beniamino Ubaldi durantel’occupazione nazista, il suo disperatointervento presso il Comando tedesco per evitare la strage dei 40 martiri”

UMBERTIDE. Il successo della 12a rassegna corale “Città di Umbertide”

ella chiesa di San Francescoha avuto luogo la XII edizionedella rassegna nazionale co-

rale “Città di Umbertide” promossadal Chorus Fractae - Ebe Igi con il pa-trocinio del Comune. Dopo aver portato con successo sul-le scene lo scorso inverno lo spetta-colo Il lupo, l’aquila e la luna, per ilquale sono previste ulteriori repli-che in Umbria e Toscana a fine esta-te, il Chorus Fractae - Ebe Igi si è pre-sentato per l’appuntamento annua-

N le della “Rassegna corale nazionale”. La manifestazione, che ha il pregiodi far conoscere la città di Umberti-de a gruppi provenienti da diverseregioni d’Italia, è giunta alla dodi-cesima edizione e vanta nel tempola partecipazione di cori prestigiosi.Quest’anno sono intervenuti il grup-po “Sardos in su coro” di Colle Vald’Elsa (Si), costituito da coristi che vi-vono in Toscana ma provengono dadiverse aree della Sardegna, direttidal maestro Eugenio Dalla Noce, e il

coro “Amici del bel canto” de L’A-quila, diretti dal maestro Paolo Cri-sante. Hanno partecipato anche i bambinidel Piccolo coro “Ebe Igi”, reduci dalsuccesso della rassegna di cori gio-vanili dello scorso aprile, e già pron-ti per una stagione 2014-2015 densadi impegni. Un saluto ai partecipanti è stato da-to da parte dell’Amministrazione co-munale, che sente viva l’esigenza dipromuovere la cultura e l’aggrega-zione; era presente anche l’Associa-zione regionale dei cori dell’Umbria(Arcum).

F. C.

no spreco al giorno…toglie il mondo ditorno”: questo lo slogan

che ha vinto il concorso collegatoal progetto di educazionealimentare “Io non spreco”. Ilconcorso era finanziato dallasezione soci Coop di Umbertide erivolto ai ragazzi delle sei classiseconde della scuola secondariadi primo grado “Mavarelli-Pascoli”, coordinate dalla prof.ssaFrancesca Marcucci. Il concorsoprevedeva la produzione di unbozzetto e di uno slogansignificativi che potessero essered’impatto per comunicare ilmessaggio. Sono stati prodotticirca 90 disegni. La commissione- formata da Adriano Bottaccioli,pittore, dal dott. Giuseppe Cistarodell’Asl Umbria n. 1, dalla prof.ssaCarla Cozzari dell’Istitutoalberghiero di Assisi e da unarappresentanza dei soci Coop - haproclamato vincitrice ElisaBinario della classe II C, seguita apari merito da Armando

U“ Aversario, Matteo Grelli e MychellKaleci della classe II A. Il premioconsiste in una Lim - lavagnainterattiva multimediale - cheandrà alla classe dell’alunna chesi è classificata al primo posto. Ilprogetto includeva diversiobiettivi, quali la lotta agli sprechialimentari e l’acquisizione dellaconsapevolezza diun’alimentazione corretta comestrumento di un buono stato disalute. I ragazzi sono staticoinvolti in varie iniziative sia inclasse che in incontri con espertidel settore. La premiazione harappresentato per tutti gli alunniun momento particolarmentesignificativo e in questa occasionela dirigente scolastica GabriellaBartocci ha ringraziato la sezioneCoop Centro Italia per lasensibilità e l’attenzionedimostrata nel finanziare ilprogetto. Così la scuola siconclude in bellezza per glialunni della Mavrelli-Pascoli.

Fabrizio Ciocchetti

UMBERTIDE. Premiata la scuola Mavarelli-Pascoli

Slogan contro lo spreco

Comunità di Capodarco

Terapia: animaligiocherelloni

utto è pronto nel podere che laComunità di Capodarco possiede a Coldi Molino II, oltre Fassia, gestito dalla

cooperativa agricolaColfiorito, perl’attività di pettherapy, art therapy eattività ludico-ricreative. Ha sempreun effetto stimolante,a volte prodigioso, ilcontatto tra animalimiti e giocherelloni e

bambini che quotidianamente vivono framille ritrovati della tecnica, ma lontano daquei prodigi della natura che sono le asinellemiti e socievoli. A donarle sono stati i clubRotariani di Perugia (promotore Doc il prof.Oliviero Olivieri, facoltà di Veterinaria), Cittàdi Castello (dr. Giovanni Giorgi) e Gubbio (dr.Massimo Bastiani e maestro d’arteGiampietro Rampini). E con le asinelle cisono anche il criceto, il porcellino d’India, iltenero agnello, i conigli sospettosi…Informazioni: Anna 338 6117013, Maddalena334 9350446, Maria 333 9649892, Silvia 3392546330.

T

Strage da non archiviare

Chiesa di San Francesco

Il Mausoleo dei 40 Martiri di Gubbio

30 LA VOCE [email protected]@lavoce.it

Gianfranco e Liliana

VENERDÌ 20 GIUGNO 2014

❖ QUINTANAGiostra della sfidarinviata a sabato 21Causa maltempo la Giostra dellasfida della Quintana di Foligno èstata rinviata a sabato 21 alle ore21. In attesa dell’evento clou alCampo de li Giochi sono stateriaperte anche le taverne. Ladecisione è stata presa dopo laRiunione del Comitato centrale. Ibiglietti venduti sono validi e sonodisponibili ancora dei tagliandi chepossono essere acquistati presso ilQuintana point di Porta romana.

A Spoleto festival bigliettia un euro per chi è in difficoltà

poleto torna prota-gonista con il Festi-val dei 2Mondi. Dal

27 giugno al 13 luglio lakermesse riserverà alpubblico degli affeziona-ti, ma non solo, 17 giornidi grande spettacolo,musica, balletti, opere li-riche, rassegne di cine-ma, convegni, premi econcorsi. Quest’anno ci

sarà una novità: 5mila biglietti ad uneuro saranno destinati a lavoratori indifficoltà, percettori di ammortizzatorisociali, iscritti alle liste di mobilità, incassa integrazione, ad enti e organiz-zazioni no profit con finalità di solida-rietà sociale negli ambiti dell’assisten-za sociale, sociosanitaria e della bene-ficenza; enti e organizzazioni non pro-fit con finalità di solidarietà sociale del-le persone svantaggiate. Si parte il 27 giugno (ore 21) al TeatroNuovo Gian Carlo Menotti con un trit-tico di opere brevi La mort de Cléopa-tre (Berlioz), La dame de Montecarlo(Pulenc) e Erwartung (Schonberg);

S con Ketevan Kemoklidze, Kathryn Har-ries, Nadija Michael. Sul podio l’Or-chestra sinfonica di Milano “GiuseppeVerdi”, direttore John Axelrod, regia diFrederic Fisbach.Al Teatro Caio Melisso Spazio CarlaFendi (ore 21) Danza macabra di LucaRonconi, August Strindberg, con Adria-na Asti, Giorgio Ferrara, GiovanniCrippa. Il 28 giugno altro ospite d’ec-cezione sarà Franca Valeri che debut-terà al Teatro San Nicolò con Il cambiodei cavalli (ore 19). Il 28 giugno si tie-ne il premio Siae alla creatività all’au-tore musicale (ore 11.30 Teatro NuovoG. Menotti). Tornano anche quest’an-no, a partire dal 28 giugno (a San Do-menico, ore 17) le Prediche - I doni del-lo Spirito santo, a cura di Lucetta Sca-raffia e mons. Renato Boccardo. Parte-ciperanno suor Catherine Aubin, Cetti-na Militello, dom Alessandro Barba,card. Gualtiero Bassetti, padre RanieroCantalamessa, mons. Renato Boccardo. Spazio anche a mostre come quella diPalazzo Collicola e quelle del Festivalnegli spazi della Rocca dal 28 giugnoal 13 luglio.

31LA VOCE Foligno / Spoleto @[email protected]

❖ SPOLETOSgarbi cura la personale d’arte di Dario FoParte venerdì 27 giugno, alle ore 18.30, laseconda edizione di “Spoleto arte”, la rassegnad’arte ideata e curata da Vittorio Sgarbi. Neglispazi espositivi dello storico Palazzo Leti-Sansi,in mostra opere di Eugenio Carmi, José Dalì,figlio del più noto maestro del surrealismoSalvador Dalì, Alberto Pistoresi, Maria Pia Severi,Alessandra Turolli, Max Laudadio, Alba Tortorici,Simona De Maira, Giuseppe Santonocito, VerenaD’Alessandro e altri. L’appuntamento più attesoè certamente la “personale” del Premio NobelDario Fo. Il grande attore e regista esporrà 20

tele che raccontano la sua passione per lapittura, dagli esordi, nel 1964, fino ai giorninostri. Assieme alle tele, Dario Fo porta aSpoleto immagini, disegni e video cheraccontano aspetti noti e meno noti del suolavoro teatrale, foto di scena e scenografie. Larassegna propone, tra le altre cose, un omaggioa Pier Paolo Pasolini. Quest’anno verràinaugurato un ciclo d’incontri durante i qualiVittorio Sgarbi “interrogherà” i grandi vecchidella cultura italiana. Il tema di questa edizioneè “Il futuro del mondo”. “Sentiremo Dario Fo,Gillo Dorfles, Boris Pahor, Mina Gregori, EugenioCarmi, Giuseppe Sgarbi - spiega Sgarbi - comehanno vissuto e come pensano che noipotremmo vivere. Contestualmente verrannoricordati Giancarlo Menotti e Margherita Hack”.

❖ CASCIARaduno cortei storici di Santa Ritatra sfilate e rappresentazioni teatraliÈ in corso a Cascia dal 19 al 20 giugno il Raduno dei cortei storici diSanta Rita. Città protagoniste sono Castelvetrano (Tp), Castellammaredel Golfo (Tp) e Molfetta (Ba). L’evento è organizzato dal Santuario diSanta Rita e dal Comune di Cascia. Giovedì i tre cortei si sono datiappuntamento in piazza San Francesco accolti dal corteo storico diCascia e dal sindaco. È stato poi reso omaggio allo Stendardo della cittàin occasione del 400° anniversario. In serata si è tenuto il musical “Rosaaurea” a cura del corteo storico di Molfetta. Venerdì 20 alle 10.30 allabasilica di S. Rita celebrazione eucaristica con i figuranti dei momentidella vita della Santa. Alle ore 21 sfilata dei cortei storici di santa Ritaper le vie di Cascia, a conclusione la rappresentazione teatrale della“Vita di santa Rita” a cura del corteo storico di Castelvetrano.

mento del vescovo di Fo-ligno mons. Gualtiero Si-gismondi, del direttoreregionale per i Beni cul-turali e paesaggisticiFrancesco Scoppola edell’arch. Battoni, re-sponsabile della sezioneBeni culturali della Pro-tezione civile della Regione del-l’Umbria, “i fondi residui - spie-ga Taddei - rimasti bloccati inRegione sono stati svincolati,così che si sono potuti riappal-tare i lavori di restauro interrot-ti nel 2006 per il fallimento del-la ditta al tempo esecutrice deilavori. Sarà così possibile porta-re a termine i restauri del chio-stro cosmatesco, oltre a fare ilnecessario collaudo dei nuovi

nche il famoso fotografostatunitense SteveMcCurry, girando in lun-

go e in largo per l’Umbria, ne hascoperto l’affascinante bellezza.Arroccata in un paesaggio natu-rale che ha pochi eguali, l’abba-zia di Santa Croce di Sassovivo(Foligno) è infatti protagonistadi due dei 100 scatti che fannoparte della mostra “SensationalUmbria” in esposizione a Peru-gia: il chiostro romanico e unmomento di vita comunitariadei monaci Piccoli Fratelli di Je-sus Caritas, che gestiscono l’ab-bazia dal 1979 su mandato delVescovo di Foligno. Il complesso di recente è statooggetto di una campagna di sca-vi archeologici condotta da 21laureati della Scuola di specia-lizzazione in beni architettonicie del paesaggio dell’UniversitàLa Sapienza di Roma,sotto la direzione di Ma-ria Romana Picuti e sottol’alta sorveglianza dellaSoprintendenza ai beniarcheologici dell’Umbriae per i beni architettoni-ci e paesaggistici del-l’Umbria. Lavori resipossibili grazie ai fondidell’Università e della rinata“Associazione degli amici del-l’abbazia di Sassovivo”. Lo scavo, che ha interessato l’a-rea esterna del sagrato, ha ri-servato delle scoperte “in parteattese, ma certamente interes-santi” - spiega la dott.ssa Picu-ti. Sono infatti venute alla lucepossenti strutture murarie (ri-salenti al XIII secolo) che sem-brano essere un prolungamen-to della chiesa, “una specie di

A

avancorpo relativo all’origina-ria struttura medievale dell’ab-bazia benedettina, che nel corsodei secoli subì dei rifacimenti eche probabilmente doveva es-sere molto più grande dell’at-tuale” sottolinea. Al centro è sta-ta rinvenuta una fornace otto-centesca. Lo scavo rimarrà aperto fino asettembre: “L’intenzione è di al-largare l’area da indagare e diapprofondire i livelli per andare

impianti di riscaldamento edelettrico”. L’abbazia, la cui proprietà è di-visa tra la diocesi, lo Stato e unprivato, è gestita dalla comuni-tà dei Piccoli Fratelli: in tutto so-no 7 religiosi che si dedicano al-la preghiera, all’accoglienza eall’organizzazione delle varieattività culturali.

Manuela Acito

alle fasi più antiche” proseguePicuti. Nei mesi di luglio e ago-sto sarà possibile visitare l’areacon visite guidate (in fase di de-finizione). Intanto dal marzo scorso sonoripresi i lavori di restauro delcomplesso abbaziale. Si trattadel terzo cantiere di lavoro dopoi gravi danni subiti dalla strut-tura a seguito del terremoto del1997. Il primo ha interessato ilrecupero dell’ala della Fraterni-tà, il secondo, iniziato nel 2002,la chiesa, il chiostro, la bibliote-ca e altri annessi. Oggi, grazieanche all’interessamento del-l’Associazione amici di Sassovi-vo (ricostituitasi nel 2011) - dicui è presidente l’archeologaRoberta Taddei - e all’interessa-

ABBAZIA DI SASSOVIVO

L’abbazia di Santa Croce di Sassovivo (Foligno) è uno dei luoghi umbriritratti dal fotografo Steve McCurry

L’ABBAZIAabbazia di Sassovivo - spiega Roberta Taddei -, fondata dal

monaco eremita Mainardo intorno al1070, è centro di una formidabilepotenza religiosa, politica edeconomica. Già nel 1138 Innocenzo II leconcesse il privilegium protectionis etexemptionis, cioè il privilegio didipendere direttamente dalla Chiesa diRoma, decretandone l’esenzione dallagiurisdizione vescovile. I suoipossedimenti si estendevano da Romaa Spoleto, Orte, Amelia, Bagnoregio,Orvieto, Todi, Perugia, Assisi eCamerino. Una prova dell’eccezionalefioritura della congregazione è anche lacostruzione, nel 1229, del mirabilechiostro cosmatesco. Il complesso nascecome castello fortificato, donato daiconti Monaldi, di stirpe longobarda, aMainardo. L’identificazione delperimetro della residenza/fortezza, cherappresenta il nucleo originario sulquale si imposteranno le varie fasicostruttive dell’abbazia, è dieccezionale importanza per laconoscenza dell’architetturalongobarda e sta in parte emergendograzie anche ai recenti scavi”.

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iovedì 19 giugnonel Duomo diSpoleto si è

celebrata la solennità delCorpus Domini. Apresiedere la messac’era l’arcivescovoRenato Boccardo, è poiseguita la processioneeucaristica fino allachiesa di San Domenico.La celebrazione delCorpus Dominiquest’anno è statal’occasione per chiudereufficialmente la Visitapastoraledell’Arcivescovo allaChiesa di Spoleto-Norcia, avviata il 14ottobre 2012. Alla

celebrazione hannopreso parte oltre isacerdoti, i religiosi e lereligiose, i fedeliprovenienti da tutte leparrocchie, leConfraternite e,accompagnati dai lorocatechisti, i bambini chequest’anno hannoricevuto la PrimaComunione e gliadolescenti che hannoricevuto la Cresima.L’Arcivescovo è statoimpegnato nella Visitapastorale fino al 19giugno. Il territorioecclesiale di Spoleto-Norcia è suddiviso in 73parrocchie e si estendenelle Provincie diPerugia e Terni. 236 icentri abitati in cui si èrecato; 64 le scuolevisitate, 55 leassociazioni divolontariato, opere dicarità, associazioni

culturali e di categoriavisitate o incontrate; 48le aziende delle quali havarcato i cancelli eincontrato i proprietari ei lavoratori; moltissimele persone malate eanziane che ha visitatonelle case, neipensionati, nei centri diriabilitazione e negliospedali; molti,naturalmente, gliincontri pastorali e imomenti di preghiera.Le prime parrocchievisitate sono state quelledi Baiano di Spoleto,Montemartano diSpoleto e Firenzuola diAcquasparta; le ultimequelle di Montebibico edi Monteluco a Spoleto.Mons. Boccardo ha poivisitato tutti i monasteridi clausura, le casereligiose maschili efemminili, così come haincontrato gli eremiti.

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Festa del Corpus Domini:chiusa la visita pastorale

SPOLETO

Tra scavi e restauri