GIOR- NALE LOCALE ROC Una storia. Un futuro · filosofo Salvatore Natoli. Trattando di...

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Esattamente 60 anni fa, il 13 dicembre 1953, usciva il primo numero de La Voce. Di giornali cattolici in Umbria già ne esistevano: da chi e perché nacque questa scelta? Una cavalcata per ripercorrere insieme la nostra storia e guardare al futuro. 3 Nel nome santo di Dio di Elio Bromuri a notizia appresa ascoltando la rassegna stampa che Padre Livio fa a Radio Maria, il 10 scorso, è che una setta satanica ha proposto di costruire un monumento a Satana nella città di Oklahoma City negli Stati Uniti. La statua dovrebbe essere posta accanto al monumento ai Dieci comandamenti. Non avrei dato troppa importanza a questa notizia perché a satana non bisogna dare voce né metterlo in pagina. Mi sono però ricordato che Carducci a suo tempo aveva scritto un Inno a satana. Pensavo di dover polemizzare con gli americani e invece noi li abbiamo preceduti in qualche modo. Sono poi andato a vedere ed ho notato che c’è qualche buona differenza. L’inno di Carducci non ha nulla di veramente satanico in senso religioso. È piuttosto un inno alla ribellione, al progresso, al libero pensiero in un periodo di rivoluzione politica e culturale in pieno Risorgimento carico di anticlericalismo. In altre poesie, come nel Canto dell’amore (1877), così amato dai perugini, Carducci si dichiara riconciliato con “le Madonne che vide il Perugino” teneramente descritte con il Bambino in braccio e disposto persino a brindare con il papa. A parte tale confronto che potrebbe svilupparsi per le lunghe, la cosa è seria: il segnale di una deriva diffusa che comporta una serie di abbandoni della dimensione trascendente della divinità. Anche se movimenti culturali di questo genere sono vecchi e secolari ogni tanto affiorano con evidenza ed hanno una risonanza maggiore. Possono essere collegati con una ripresa del fenomeno religioso che dal settecento in poi si riteneva in fase di estinzione. Quelli che pensavano di aver archiviato le religioni nel museo delle superstizioni si trovano spaesati e ritirano fuori vecchie teorie rispolverate nelle quali si propone una morale senza fede, una fede nell’umanità senza la divinità, una religione atea, dei riti senza grazia, delle chiese come luoghi di ricarica psicologica. L’ultima e più suadente ipotesi è stata ipotizzata per il futuro nel convegno di fine novembre sul “Custodire l’umanità” dal filosofo Salvatore Natoli. Trattando di secolarizzazione e di globalizzazione, ha posto l’accento sulla trasformazione delle religioni e ha descritto il fenomeno dei tanti islamismi, dei tanti buddismi, delle tantissime forme di cristianesimo e delle altre denominazioni religiose. In questa prospettiva, a suo avviso, si va configurando una progressiva perdita del senso della trascendenza. La questione su Dio perde di rilevanza e ciò che rimane è un cristianesimo in cui predomina la giustizia, la carità, la misericordia, la vicinanza al povero, al malato. Dio è là dove è la carità. Questo ragionamento ci porta a dire che dalla lotta contro Dio in nome di satana, alla morale senza fede, alla religione senza Dio, si giunge ad un cristianesimo anch’esso lontano da ogni riferimento a Dio, alla sua rivelazione, al suo dono, esaurendo il mistero cristiano nella dimensione sociale che sfocia in una forma di etica e politica della felicità. Questa deriva è attraente e scivolosa e porta a considerare Dio un nome privo di senso o un semplice aggettivo, come quando si dice “una giornata o una giocata da dio”. L 4 11 Parola a... Mons. Mario Ceccobelli, sulla scia di Papa Francesco, esorta i cristiani a non rimanere a osservare la società “dal balcone” ma a scendere “in piazza” 5 Meteo Da un mese la Protezione civile umbra sta lavorando per rimediare ai danni cau- sati da alluvioni e frane. La Regione sblocca i fondi, ora tocca al Governo Politica Anche sul Pd umbro si abbat- te il ciclone Matteo Renzi. I numeri della sua affermazio- ne nelle diverse aree della regione, anche dove pareva più difficile. E adesso? 12 14 17 18 20 22 DIOCESI PERUGIA La nuova chiesa di Castel del Piano, un bene per tutti CASTELLO Festa dell’Adesione Ac con il presidente nazionale Miano DIOCESI ORVIETO L’ordinazione del diacono Lorenzo a Todi TERNI Libro sul fondatore della San Vincenzo nel bicentenario DIOCESI ASSISI Il Vescovo lancia il progetto Javarì pro Amazzonia SCHEGGIA Riapre la chiesa dopo i lavori, e c’è una sorpresa I-VIII SPECIALE Otto pagine dedicate al Natale, tra mercatini e i più inte- ressanti pre- sepi Una storia. Un futuro 1,10 euro Venerdì 13 Dicembre 2013 www.umbriaradio.it Periodico settimanale - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Fil. di Perugia Uff. A/P GIOR- NALE LOCALE ROC l’editoriale il fatto N. 45

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Esattamente 60 anni fa, il 13 dicembre 1953, usciva il primonumero de La Voce. Di giornali cattolici in Umbria già neesistevano: da chi e perché nacque questa scelta? Una cavalcataper ripercorrere insieme la nostra storia e guardare al futuro. 3

Nel nome santo di Dio

di Elio Bromuri

a notizia appresa ascoltando la rassegnastampa che Padre Livio fa a Radio Maria, il10 scorso, è che una setta satanica ha

proposto di costruire un monumento a Satananella città di Oklahoma City negli Stati Uniti. Lastatua dovrebbe essere posta accanto almonumento ai Dieci comandamenti. Non avreidato troppa importanza a questa notizia perché asatana non bisogna dare voce né metterlo inpagina. Mi sono però ricordato che Carducci a suotempo aveva scritto un Inno a satana. Pensavo didover polemizzare con gli americani e invece noili abbiamo preceduti in qualche modo. Sono poiandato a vedere ed ho notato che c’è qualchebuona differenza. L’inno di Carducci non ha nulladi veramente satanico in senso religioso. Èpiuttosto un inno alla ribellione, al progresso, allibero pensiero in un periodo di rivoluzionepolitica e culturale in pieno Risorgimento carico dianticlericalismo. In altre poesie, come nel Cantodell’amore (1877), così amato dai perugini,Carducci si dichiara riconciliato con “le Madonneche vide il Perugino” teneramente descritte con ilBambino in braccio e disposto persino a brindarecon il papa. A parte tale confronto che potrebbesvilupparsi per le lunghe, la cosa è seria: ilsegnale di una deriva diffusa che comporta unaserie di abbandoni della dimensione trascendentedella divinità. Anche se movimenti culturali diquesto genere sono vecchi e secolari ogni tantoaffiorano con evidenza ed hanno una risonanzamaggiore. Possono essere collegati con unaripresa del fenomeno religioso che dal settecentoin poi si riteneva in fase di estinzione. Quelli chepensavano di aver archiviato le religioni nelmuseo delle superstizioni si trovano spaesati eritirano fuori vecchie teorie rispolverate nellequali si propone una morale senza fede, una fedenell’umanità senza la divinità, una religione atea,dei riti senza grazia, delle chiese come luoghi diricarica psicologica. L’ultima e più suadenteipotesi è stata ipotizzata per il futuro nel convegnodi fine novembre sul “Custodire l’umanità” dalfilosofo Salvatore Natoli. Trattando disecolarizzazione e di globalizzazione, ha postol’accento sulla trasformazione delle religioni e hadescritto il fenomeno dei tanti islamismi, dei tantibuddismi, delle tantissime forme di cristianesimoe delle altre denominazioni religiose. In questaprospettiva, a suo avviso, si va configurando unaprogressiva perdita del senso della trascendenza.La questione su Dio perde di rilevanza e ciò cherimane è un cristianesimo in cui predomina lagiustizia, la carità, la misericordia, la vicinanza alpovero, al malato. Dio è là dove è la carità. Questoragionamento ci porta a dire che dalla lotta controDio in nome di satana, alla morale senza fede, allareligione senza Dio, si giunge ad un cristianesimoanch’esso lontano da ogni riferimento a Dio, allasua rivelazione, al suo dono, esaurendo il misterocristiano nella dimensione sociale che sfocia inuna forma di etica e politica della felicità. Questaderiva è attraente e scivolosa e porta aconsiderare Dio un nome privo di senso o unsemplice aggettivo, come quando si dice “unagiornata o una giocata da dio”.

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11Parola a...Mons. Mario Ceccobelli,sulla scia di PapaFrancesco, esorta i cristiania non rimanere a osservarela società “dal balcone” ma a scendere “in piazza” 5

MeteoDa un mese la Protezionecivile umbra sta lavorandoper rimediare ai danni cau-sati da alluvioni e frane. LaRegione sblocca i fondi, ora tocca al Governo

PoliticaAnche sul Pd umbro si abbat-te il ciclone Matteo Renzi. Inumeri della sua affermazio-ne nelle diverse aree dellaregione, anche dove parevapiù difficile. E adesso?

12 14 17 18 20 22DIOCESI PERUGIA

La nuova chiesadi Castel del Piano,un bene per tutti

CASTELLO

Festa dell’AdesioneAc con il presidentenazionale Miano

DIOCESI ORVIETO

L’ordinazione deldiacono Lorenzoa Todi

TERNI

Libro sul fondatoredella San Vincenzonel bicentenario

DIOCESI ASSISI

Il Vescovo lanciail progetto Javarìpro Amazzonia

SCHEGGIA

Riapre la chiesadopo i lavori, e c’èuna sorpresa

I-VIII

SPECIALEOtto paginededicate alNatale, tramercatini e i più inte-ressanti pre-sepi

Una storia. Un futuro

1,10 euro

Venerdì 13 Dicembre 2013

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Periodico settimanale - PosteItaliane S.p.A.

Spedizione in AbbonamentoPostale D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1,DCB Fil. di Perugia Uff. A/P GIOR-

NALE LOCALE ROC

l’editoriale il fatto

N. 45

VENERDÌ 13 DICEMBRE 2013

Pietro FiordelliSette sono stati idirettori de LaVoce in questicinquant’anni.Dal primo,l’amerino don Emilio Boccaliniche firmò ilprimo numero

del 13 dicembre 1953, amons. Pietro Fiordelli cheaccompagnò conintelligenza i primi mesidi vita del settimanale econtinuò ad amarlo,tanto da adottarlo per lasua diocesi di Prato.

Antonio BerardiI primitrent’anni delsettimanale sonosotto ladirezione dimons. AntonioBerardi,sacerdote della

diocesi di Gualdo Tadino- Nocera Umbra. Con lui La Voce diventa ilsettimanale di 42 diocesiitaliane e diverseparrocchie, e raggiungepunte di diffusione di 70mila copie per eventiparticolari.

Giovanni BenedettiAlcuni mesidopo la morte dimons. Berardi LaVoce vieneaffidata alladirezione dimons. GiovanniBenedetti (oggi

vescovo emerito diFoligno), che con nuovicollaboratori riprende illegame con la regione.Una fase che dura circaun anno e mezzo,interrotta dalla suanomina a vescovo.

G. Battista PolchiGli succede don GianBattista Polchi, sacerdotedi Città di Castello, chefirma il giornale fino al1983.

Elio BromuriDal 1984 ladirezione vieneaffidata a mons.Elio Bromuri,affiancato, per iprimi anni, damons. RemoBistoni in qualità

di direttore responsabile.Il primo numero firmatoda mons. Bromuri è del1° gennaio 1984. (MRV)

Proseguono le“schede storiche” e le riflessioni suicontenuti e lo stilede La Voce a 60anni dalla suafondazione

1984, l’anno della svolta

La voce che invita all’ascolto

er una felice e del tuttofortuita circostanza, nel1983, a trent’anni di

distanza dalla fondazione, ilsettimanale La Voce saleall’attenzione di mons. CesarePagani divenuto arcivescovo diPerugia (1981-1988),personaggio aperto alladimensione sociale e inparticolare alla problematicadelle comunicazioni sociali. Eglisi propose di rimettere in manoai Vescovi la proprietà e lagestione del settimanale, chedalla morte di don AntonioBerardi (1972) aveva preso unadirezione diversa, divenendo ungiornale cattolico generalista chenon rappresentava piùl’originaria dimensioneregionale umbra. In quel periodoera in atto nel Paese un’aspralotta tra i due “blocchi” delladestra e della sinistra, nel mondoe in Italia, e quindi anche ilgiornale era divenuto un organodi forte polemica anticomunista,che per alcuni, anche vescovi,era eccessivamente aspra. Mons.Giuliano Agresti, arcivescovo diSpoleto (1969-1973), giunse aconsigliare ai preti di nondiffondere il giornale in diocesi.Pagani, com’era suo stile, decisedi “voltare pagina” e ridare a LaVoce il carattere regionale e lafinalità pastorale che erano stateall’origine della sua fondazione.Per questo mise in piedi unastruttura amministrativa e unaredazionale che potesserogarantire al settimanale unadiffusione capillare e uncontinuità nel futuro per il benereligioso e sociale dell’Umbria.Fu una scelta coraggiosa, perfinorischiosa, perché si dovetterinunciare alla diffusione fuoriregione, che garantiva unatiratura molto maggiore. Paganisapeva che l’Umbria è piccola e

P

povera di mezzi, ma era convintoche il criterio economico nonfosse quello decisivo per fare lescelte pastorali. È sciocco infattidire che il gioco non vale lacandela quando si ha a che farecon la predicazione del Vangeloo con la formazione di unaopinione pubblica favorevolealla Chiesa e alla suapredicazione. Sulla base diqueste premesse, il 1° gennaio1984 uscì il primo numerofirmato a nome dei Vescovi dalvescovo di Città di Castellomons. Carlo Urru, segretariodella Conferenza episcopaleumbra, e dal novello diettoredon Elio Bromuri per laredazione. Non essendoquest’ultimo ancora nell’Albo deigiornalisti - proveniendo dalmondo della scuola, in quantoinsegnante di Storia e filosofia alliceo Galilei, poi comandatopresso il Provveditorato aglistudi -, la firma ufficiale eraquella di don Remo Bistoni, ilquale non solo era giornalistaiscritto all’Albo, ma uno deiprimi fondatori del settimanaleinsieme a don Pietro Fiordelli ealtri. La prima redazione era

formata da rappresentanti dellediocesi, personaggi che poihanno fatto la loro vita altrove inposti di responsabilità (vedi pag.3 del numero scorso). Questestorie sono note e ormai narratepiù volte. Quello che forse è dasottolineare consiste nellastabilità in cui si è assestatoquesto strumento dicomunicazione sociale, che atrent’anni da questa rinascitarappresenta un elementocostitutivo dell’identità dellanostra regione. Vi sono infattirealtà che scorrono come unruscello nelle pagine delsettimanale, che senza clamoriracconta le gioie e le tristezze,soprattutto le promesse e lesperanze, e anche le sofferenzeche serpeggiano o simanifestano in modo eclatantenel tessuto sociale del nostropopolo umbro. Un docente diStoria, esperto anche di storialocale, Stramaccioni, mi dicevapochi giorni fa che nessunopotrà fare a meno de La Voce sevuole scrivere o conoscere lastoria dell’Umbria di questidecenni trascorsi. Ciò valesoprattutto per la storia religiosa,

la pietà popolare, la successionee l’opera pastorale dei vescovi edi molti parroci, le visite dei Papiin terra umbra. Ciò vale ancheper il modo di accostarsi al Testosacro, con i commenti che hannovisto succedersi molte firme,tutte di alta competenza. Voglioricordare la teologa LiliaSebastiani, i vescovi Benedetti,Chiaretti, Paglia, i biblisti OscarBattaglia, Giulio Michelini,Bruno Pennacchini, fino allefamiglie che ci accompagnano inquesti mesi. Ma quello chesoprattutto conta è la stima dicredibilità e affidabilità - e lostile di dialogo e di rispettonell’affermazione delle verità edelle convinzioni di un popolocredente - che La Voce si èconquistata nel tempo. Il futuroche si presenta offre novità dicarattere tecnico (il digitale e ilWeb), con una mentalità inrapido cambiamento con laquale si devono fare i conti pernon essere una “voce che gridanel deserto”, ma poter incrociarele sfide che stanno di fronte agliuomini e alle donne del nostrotempo.

E. B.

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I DIRETTORI

Nella foto una delle prime riunioni di redazione agli inizi del 1984 nella vecchia sede di via della Gabbia a Perugia

n cappella di Santa Chiara,accanto alla Porziuncola nelcomplesso monumentale

della basilica di Santa Mariadegli Angeli, un bel gruppo diamci de La Voce ci siamo ritro-vati accanto a padre BrunoPennacchini. Lo abbiamo rin-graziato per il suo triennale ser-vizio di commentatore del Van-gelo domenicale nel nostro set-timanale. L’incontro però è andato ancheoltre questo semplice e dovutoatto di cortesia e di ringrazia-mento. È stato l’inizio delle ini-ziative che, a Dio piacendo, in-tendiamo promuovere per ri-cordare i 60 anni di fondazione

I

de La Voce. Ricordiamo intanto che proprioin questa data di 60 anni fa, il13 dicembre 1953, uscì il primonumero con la firma del primodirettore - rimasto in carica sol-tanto per il breve arco di unasettimana, don Emilio Boccali-ni. Di questo personaggio sap-piamo che era di Amelia e, na-turalmente, conosciamo il suoprimo e unico scritto come edi-toriale di apertura del nuovosettimanale. Un articolo scrittobene, molto scorrevole, che ab-biamo ripubblicato nel numerospeciale del cinquantesimouscito il 12 dicembre 2003. In quello scritto don Emilio siriferisce a Giovanni Battista, lavoce nel deserto, che non erauna canna sbattuta dal vento, eraccolse attorno a sé molta gen-te che venne ad ascoltarlo; poi“finirono per farlo tacere e glitagliarono la testa”. Boccalini prosegue: “Ma la voce

non si acquietò. L’amplificaro-no nel tempo e nello spazio in-numerevoli uomini, della pove-ra gente e guide del popolo rin-novato che aspirarono a diveni-re e furono voce”. Sulla base diquesta premessa il primo diret-tore invita tutti a unire le ener-gie per continuare a far sentirequella voce: “Uniamo le nostreenergie, quelle più tempratecon le nuove, per gridare fortela Verità, l’Amore, la Giustizia eil Progresso”. Poi spiega che co-sa intenda con queste parole.Da notare, tra i fondamentalivalori cristiani e umani, anchela prospettiva del “progresso”,che secondo Boccalini non è daconfondere con una vaga uto-pia, ma è crescita e sviluppoumano da costruire insiemecon buona volontà di tutti e nel-la concordia, senza conformi-smi e apatia. In queste espres-sioni si avverte una punta di po-lemica nei confronti di chi è

scettico e contrario all’iniziativadel nuovo giornale. C’è un invi-to a lasciare le “prevenzioni” ead accettare il dialogo. Conclude con un appello anco-ra del tutto attuale: “L’accentoregionale che vogliamo dare al-la Voce dice il perché del nostrosacrificio, che affrontiamo conpassione”. Il sacrificio è intesonel senso di dover rinunciare aiperiodici che erano a dimensio-ne diocesana, e conclude conun auspicio: “I monti e le valli diquesta nostra terra non ci sianoavari d’eco vasta e profonda”.Questa eco, e più che un’eco, èarrivata fino a noi oggi, e diquesto siamo andati a ringra-ziare il Signore a Santa Mariadegli Angeli con la preghieranella Porzincola, la messa pre-sieduta da padre Bruno e con-celebrata dai presbiteri VittorioPeri, Giuseppe Biselli, GiovanniRaia e Mauro Pesce. Gli amici presenti sono stati in-

vitati dal celebrante a rifletteresull’“ascolto” e sono stati invi-tati a chiedere al Signore il do-no dell’ascolto e della preghie-ra. Ed è sembrato quasi provvi-denziale l’accostamento dell’a-scolto alla voce. La fede nascedall’ascolto, ma come si puòascoltare se nessuno fa l’an-nuncio, e come si potrà farel’annuncio senza “la voce”? Il riferimento di don EmilioBoccalini al Battista non erafuori luogo. Anche oggi c’è il“deserto” che incombe, la con-flittualità e il contrasto, e quin-di la fatica di una testimonian-za che, se non è martirio, è co-munque una non lieve fatica.

3LA VOCE 60 ANNI

La giornata di ringraziamento degli amici del giornale ad Assisi

VENERDÌ 13 DICEMBRE 2013

Il ciclone Renzi anche in Umbriaatteo Renzi ha sbancatoanche l’Umbria, oltre leprevisioni. Il sindaco di

Firenze ha raccolto oltre il 74%,52.854 voti; 10.974 Gianni Cu-perlo (15,4%) e appena più die-tro Pippo Civati con 7.357(10,3%). Tre soli i seggi di Ternicittà (Collestatte, via Mazzini eTorre Orsina) e un Comune (Fe-rentillo) dove Cuperlo riesce aspuntarla, mentre dei 5 Comuniconquistati in provincia di Peru-gia ben 4 (Vallo di Nera, Cascia,Cerreto di Spoleto e Preci) rap-presentano feudi elettorali diGianpiero Bocci. Ironia dellasorte, i cuperliani passano grazieall’apporto di un ex Ppi. Va considerato che sono solo 4 iseggi conquistati in provincia diTerni, 5 Comuni in quella di Pe-rugia: la disfatta dei cuperliani èestesa. Il dato importante è che,se si torna con la memoria al no-vembre di un anno fa, Renzi haconquistato quasi 20 mila voti inpiù sostanzialmente con lo stes-so numero di cittadini alle urne.Sarà cambiato il corpo elettora-le, ma dove sono andati a finiregli oltre 30 mila voti ottenuti in quel-l’occasione da Bersani? È possibile iltransito tra i due in modo così imme-diato, oppure il sindaco è riuscito ad al-largare la base e l’elettorato di riferi-mento del partito?All’Umbria spettano 16 delegati che,nell’ambito dell’assemblea nazionaledel partito che si terrà domenica, faràdiventare Renzi segretario. Secondo icalcoli, 12 sono andati ai renziani, 2 aicuperliani e, con il gioco dei resti, 2 an-che ai civatiani. Per i cuperliani, elettiCatiuscia Marini e Luca Barberini. Peri renziani, Marco Vinicio Guasticchi,

M

Giuseppina Bonerba, Domenico Capri-ni, Lavinia Pannacci e Terzilio Sonaglia,Giacomo Leonelli, Laura Zampa, CarloAntonini e Vanessa Stufara; a Terni elet-ti Fabio Paparelli, Emanuela Guancialee Maurizio Terzino. I civatiani eleggonoa Perugia Barbara Mischianti e StefanoScarpelloni, La vittoria di Renzi è stata più forte nel-le regioni cosiddette ‘rosse’, ovvero Um-bria, Emilia Romagna, Toscana e Mar-che. Qui, tra i tesserati, Cuperlo avevaretto meglio strappando buoni risultaticome il sostanziale pareggio in Umbria.Una differenza che, secondo l’istituto

Cattaneo, significa uno “scollamento traiscritti ed elettori” più forte proprio nel-le regioni ‘rosse’. Tra gli sconfitti c’è sicuramente la pre-sidente della Regione, Catiuscia Mari-ni, che si è esposta molto. “Il risultatoelettorale di Matteo Renzi - ha detto lagovernatrice - e la grande partecipazio-ne di cittadini ed elettori alle primarieper l’elezione del segretario del Partitodemocratico aprono una nuova fase peril Pd in Italia e in Umbria. Il progettopolitico e l’idea di rinnovamento del Pde dei caratteri dell’azione politica chesono alla base dell’affermazione di Ren-zi aprono quella fase nuova alla qualetutti insieme siamo chiamati a dare so-stegno e contributo”. La Marini ha os-servato che Renzi “avrà l’onere e la re-sponsabilità di indicare gli obiettivi e lastrada che il Pd dovrà seguire per cam-biare il nostro Paese”.

E. Q.

Per la Marini, “il risultato e la grande partecipazione perl’elezione del segretario apronouna nuova fase per il Pd in Italia e in Umbria”

REGIONE. Assolto il presidente del Consiglio, Eros Brega, per il caso Eventi valentiniani

ros Brega, exassessore comunale diTerni e attuale

presidente del Consiglioregionale, è stato assoltomartedì sera dall’accusa diconcussione nel processo perla gestione degli Eventivalentiniani. Il tribunale diTerni, infatti, ha stabilito che“il fatto non sussiste”. “Dedico

E questa sentenza a mio padre -ha commentato Brega subitodopo la decisione dei giudici -, che da quindici giorni nonc’è più. Mio padre ci tenevatanto, ma purtroppo questasentenza è arrivata troppotardi. La dedico comunque alui e a chi ha creduto in me inquesti tre anni di sofferenza.Ora comincia una nuova

vita”. Eros Brega è statoanche assolto (“perché il fattonon costituisce reato”)dall’addebito di calunnia. Iltribunale ha poi dichiarato

prescritti gli altri capid’imputazione relativi alpeculato e agli Eventivalentiniani. Le accuseruotavano intorno allagestione dei fondi pubblicicondotta da Brega nelle vestidi assessore comunale epresidente dell’associazionedeputata all’organizzazionedella manifestazione. Ilpubblico ministero, Elisabetta Massini, avevachiesto una condanna acinque anni e sei mesi.

Matteo Renzi a Perugia in occasione della presentazione del suo libro

SetteGIORNIa cura di Enzo Ferrini

UMBRIA REGIONE PILOTA PER LA SANITÀ

Non tutto funziona nella sanità pubblica del-l’Umbria, che tuttavia - con Emilia Romagnae Veneto - diventa una delle tre Regioni pilo-ta per la definizione dei costi standard a livel-lo nazionale. Lo ha stabilito la Conferenza Sta-to-Regioni per porre fine allo scandalo deiprezzi che per uno stesso prodotto possonoaumentare fino a 10 volte da una regione al-l’altra. “Un riconoscimento - ha detto la pre-sidente Catiuscia Marini - che dimostra comesia possibile garantire qualità di prestazionied equilibrio di bilancio”.

PROTESI: LA CORTE DEI CONTI CHIEDE I DANNI

La sanità costa, e quando girano tanti soldipubblici c’è anche chi ne approfitta per gua-dagni illeciti. Come sarebbe accaduto alla exAsl 4 di Terni nella fornitura di protesi. La Cor-te dei conti contesta un danno erarariale di500 mila euro a tre dipendenti. Secondo l’ac-cusa, avrebbero ricevuto denaro e regali perfavorire alcuni fornitori, e avrebbero com-messo irregolarità di vario tipo anche con fir-me false. I fatti contestati erano stati accerta-ti dalla Guardia di finanza nel 2006. Il proce-dimento penale nei confronti dei tre è statoperò archiviato nel 2011 con quella parolamagica, “prescrizione”, che in Italia cancella ireati anche per chi è colpevole. I tre dipen-denti si sono sempre proclamati innocenti.Adesso dovranno dimostrarlo davanti alla Cor-te dei conti che contesta loro anche il dannodi immagine della ex Asl di Terni.

CAPANNONE “LAGER CINESE” A FABRO

Sempre in provincia di Terni, a Fabro, la Guar-dia di finanza ha scoperto un capannone in-dustriale trasformato in una sorta di “lager”dove un’ottantina di cinesi dormivano, man-giavano e lavoravano. Lavoro in nero per pro-durre capi di abbigliamento e semilavoratitessili, con orari impossibili. Un’ottantina dimoderni schiavi che dormivano su materassisporchi stesi sul pavimento e costretti a nu-trirsi anche con cibi avariati. Capi di abbiglia-mento “griffati” che poi finivano nelle elegantiboutique.

PREMIO CHINA AWARDS AD ANGELANTONI

La grande Cina è un problema per la concor-renza non sempre leale dei suoi prodotti, maè anche una grande opportunità. Lo ha capi-to da tempo la Angelantoni industrie di Mas-sa Martana che dal 1986 con la Att, aziendadel settore aerospaziale, opera nel mercato ci-nese. Ha ricevuto il premio China Awards 2013destinato alle aziende italiane più dinamichein Cina. La Angelantoni ha sempre puntato suricerca ed innovazione, ed è un esempio po-sitivo in un momento in cui la Cgil denunciala perdita in un anno di 13 mila posti di lavo-ro in Umbria.

IL SUCCESSO DI NOVE “BOTTEGAI” PERUGINI

C’è un’ altra azienda umbra sul podio,Pac2000A Conad. In pochi lo sanno, ma dietrole insegne di negozi, supermercati ed iper-mercati Conad c’è una cooperativa di com-mercianti nata nel 1972 per iniziativa di nove“bottegai” perugini i cui negozi rischiavano dichiudere con l’arrivo della grande distribu-zione. Oggi quella cooperativa, partita con uncapitale sociale di appena 900 mila lire, occu-pa più di 13 mila persone in 1.200 punti ven-dita di Umbria, Lazio, Calabria e Campania.Per fatturato - come risulta dall’Annuario eco-nomico dell’Umbria Esg89 presentato nei gior-ni scorsi - è diventata la prima azienda dellaregione, superando per la prima volta il co-losso siderurgico Acciai speciali Terni. A di-mostrazione che, come quei nove bottegai pe-rugini, è proprio nei momenti difficili che, concoraggio e sapendo guardare lontano, si puòvincere la sfida della crisi.

4 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

Associazionismo

Dalla Tavola nascela Rete della pace

asce la Rete dellapace. Il 6 e 7dicembre le

organizzazioni dellasocietà civile che hannopartecipatoall’esperienza dellaTavola della pace, riunitenella sala Falcone eBorsellino della Provinciadi Perugia, hannoapprovato il percorso

costituente che dovrà portare, in pochi mesi,alla nascita della Rete della pace. Nel corsodell’assemblea è stata nominata una segreteriache avrà il compito di prepararel’appuntamento fondativo del nuovo soggetto,previsto per il prossimo febbraio. La segreteriaè composta da: Acli (Alfredo Cuciniello), Agesci(Toni Montevidoni), Arci (Flavio Mongelli),Associazione per la pace (Gianna Benucci),Cgil (Sergio Bassoli), Legambiente (MaurizioGubbiotti), Rete della conoscenza (FedericoDel Giudice) e Unione degli universitari(Alessio Portobello). La sede centrale dellaRete sarà Perugia. L’iniziativa ha avuto ilpatrocinio di Regione, Provincia e Comune.

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NOTIZIE IN BREVE

❖ ORDINE S. SEPOLCROUna domenica di preparazione al NataleDomenica 15 la delegazione umbradell’Ordine equestre del S. Sepolcro diGerusalemme si incontra a S. Maria degliAngeli per una giornata di preparazione alNatale. L’appuntamento è alle 9.15 allaDomus Pacis, con la presentazione del libro“Alle sorgenti della fede - Pellegrinaggio inTerra Santa”. Presente l’arcivescovo diPerugia-Città della Pieve, presidente dellaCeu e priore della Sezione umbra, mons.Gualtiero Bassetti. Alle 11.30 è inprogramma la celebrazione eucaristicapresso la Basilica, presieduta da mons.Bassetti, dall’arcivescovo emerito e prioredella delegazione di Foligno, mons.Giuseppe Chiaretti, e dal presidente dellaConferenza italiana dei commissari di TerraSanta, padre Giuseppe Battistelli. Seguirà unmomento di convivialità alla Domus Pacis.

❖ IL CONVEGNODislessia, il puntosu Umbria e Italia Si parla di dislessia questa mattina, dalle8.30, alla Sala dei Notari, grazie al convegno

nazionale che presenta le esperienzenazionali più innovative e interessanti suquesto fronte. Il convegno vuole fare ilpunto dopo dieci anni dall’avvio in Umbriadelle prime azioni di supporto e ricerca sulladislessia e fare un confronto con altreregioni. La giornata è rivolta ad insegnanti,genitori e operatori. E’ organizzata dalCentro Fare, con il patrocinio di Regione,Provincia, Comune, Usl 1 e 2, Usr e Aid diPerugia e Terni.

❖ ADICONSUMProblemi alla tv?Forse è colpa del cellulareImprovvisi disturbi alla tv? Potrebberoessere dovuti alla nuova tecnologia usatadai cellulari per connettersi ad internet, il4G. A dirlo è l’Adiconsum, che spiega comequesta tecnologia utilizzi le frequenzetelevisive a 800 MHz, che possono interferirecon il segnale televisivo, impedendo lavisione di alcuni canali. L’unico modo perrisolvere il problema è installare filtri anti-interferenze sulle antenne. Adiconsum efondazione Ugo Bordoni assistonogratuitamente coloro che vogliono capire lanatura delle proprie interferenze ed,eventualmente, fare reclamo. Perinformazioni www.adiconsumumbria.it.

VENERDÌ 13 DICEMBRE 2013

l 10, 11 e 12 novembre l’Um-bria è stata colpita da un’onda-ta di maltempo eccezionale,

cha ha causato frane e allaga-menti. Finita l’emergenza, a di-stanza di circa un mese, la mac-china operativa resta pienamentein moto, con l’avvio degli inter-venti più urgenti e la grande inco-gnita degli aiuti governativi.

L’eventoL’ondata di maltempo del novem-bre scorso ha colpito prevalente-mente la parte nord-orientale del-la regione, che è stata interessatada frane, smottamenti, allaga-menti e piene dei fiumi quali il Te-vere, l’Alto Chiascio in zona Bran-ca, il Topino e il Sentino, che inquell’occasione ha esondato col-pendo 12 abitazioni. Al lavoro afianco della Protezione civile re-gionale, anche quaranta associa-zioni e circa 200 volontari.I territori umbri maggiormentecolpiti sono stati tutti i Comunidella fascia appenninica. Il Co-mune in assoluto più danneggiato,per numero e gravità dei dissesti,è stato quello di Scheggia e Pasce-lupo, seguito da Costacciaro,Gualdo Tadino, Gubbio, Montone,Sigillo, Nocera Umbra e Sellano.“Per fortuna - sottolinea l’archi-tetto Diego Zurli, coordinatoredell’ambito Ambiente, territorio einfrastrutture della Protezione ci-vile regionale - l’ondata di mal-tempo ha interessato una zonadella regione poco abitata. Si ètrattato soprattutto di edifici alla-gati al pianterreno o temporanea-mente evacuati o isolati, come l’o-spedale di Branca. I danni princi-pali hanno interessato la viabilità,compromettendo totalmente oparzialmente la transitabilità dialcune strade, anche di notevoleimportanza, come la Flaminia e la

I

Contessa”.

La situazione attualeDal 10 novembre a oggi, la Prote-zione civile regionale non ha maismesso di lavorare. Terminata lafase acuta dell’emergenza, è ini-ziata la conta dei danni e i primiinterventi. “Abbiamo lavorato alfianco dell’Agenzia forestale - pro-

segue Zurli - e, in alcuni casi, diimprese locali che si sono messe adisposizione per le situazioni piùimpellenti nei Comuni maggior-mente colpiti. Le arterie stradalipiù danneggiate, la Flaminia e laContessa, sono state riaperte altraffico, seppur parzialmente, gra-zie all’intervento tempestivo dellaProvincia. Ovviamente, per il ri-

pristino completo di tutta la viabi-lità occorreranno settimane e pro-getti strutturali approfonditi di no-tevole impegno, anche economi-co”. Alcuni giorni fa la Giunta regio-nale ha stanziato 233 mila europer garantire fin da subito ai Co-muni colpiti alcune risorse per in-terventi di piccola entità. “Stiamoinfine raccogliendo - concludeZurli - tutte le segnalazioni di dan-ni da parte di Amministrazioni,aziende e privati. Entro qualchegiorno sarà pronto un dossiercompleto con la stima puntualedei danni, che verrà inviato al di-partimento nazionale di Protezio-

ne civile, con il quale saranno for-malmente chieste le risorse ne-cessarie per far fronte a tutti gliinterventi necessari. Con moltaprobabilità, seguirà poi un sopral-luogo diretto del Dipartimento na-zionale. Ci auguriamo, visti i tem-pi difficili, che le risorse riescanoad arrivare”.

I danni all’agricolturaL’ondata di maltempo che ha in-vestito parte dell’Umbria lo scorsonovembre ha dato il colpo di gra-zia a un anno da dimenticare peril settore dell’agricoltura e dell’al-levamento, piegato sotto i colpi dieventi metereologici sempre piùviolenti e improvvisi.L’allarme arriva dagli stessi lavo-ratori del settore, attraverso le as-sociazioni di categoria. “In alcunicasi - sottolineano dalla ColdirettiUmbria - le eccezionali pioggehanno allagato terreni appena se-minati a cereali, con il rischio diasfissia delle piante. In altri casi,invece, hanno impedito le opera-zioni di semina. Ci giungono se-gnalazioni di allagamenti, frane,smottamenti, ma anche di dannialle strutture aziendali, agli alle-vamenti e alle olivicolture”.La difficile situazione della nostraagricoltura è stata riconosciutaanche dal Governo, che ha sanci-to, tramite decreto ministeriale,l’eccezionalità degli eventi cala-mitosi verificatisi in Umbria nelcorso del 2013. L’obiettivo del ri-conoscimento è quello di adottaremisure specifiche di finanziamen-to dal Fondo nazionale di solida-rietà per l’agricoltura, nonché disospendere gli oneri tributari econtributivi a favore delle popola-zioni che hanno subito i maggioridanni a causa degli eventi allu-vionali.

Laura Lana

embra uno scherzo del destino, eppureesattamente un anno fa (tra l’11 e il 14novembre 2012) l’Umbria veniva colpita

da un’altra ondata eccezionale di maltempo,con piogge violente e improvvise, frane,allagamenti e smottamenti. Stessi giorni, madiversa collocazione geografica. Nel 2012,infatti, tutto il territorio regionale fuinteressato dall’evento alluvionale, adeccezione delle zone più meridionali edorientali; queste ultime, invece,principalmente colpite nelle scorse settimane.A differenza del 2013, inoltre, l’anno scorso sitrattava di zone fortemente popolate e questodeterminò maggiori danni e disagi a causa delmaltempo. Tra le zone più danneggiate,l’Orvietano, il Marscianese e il Tuderte. Unaventina furono i Comuni principalmentecoinvolti, oltre un centinaio i tratti di strade

S comunali e provinciali danneggiati, numerosele famiglie evacuate e accolte nei centri diassistenza preparati da oltre 300 volontari, checoadiuvarono il dipartimento regionale diProtezione civile. I fiumi Tevere, Paglia,Nestore, Genna e Chiani superarono le sogliedi allarme determinando significativeesondazioni, che interessarono agricoltura,infrastrutture, beni pubblici e privati. Ingentifurono i danni provocati e stimati in oltre 230milioni di euro, tanto che il Consiglio deiministri dichiarò lo stato di emergenza aseguito della richiesta della Regione. Inquell’occasione furono attivate risorse per unimporto complessivo di 57.400.000 euro. Lasperanza è che, anche quest’anno, dalGoverno possano arrivare le risorsenecessarie per far fronte a questa nuovaemergenza.

La Giunta regionale ha stanziato fondi per garantire fin da subito ai Comunicolpiti alcune risorse per interventi immediati. Il Governo intanto riconoscel’eccezionalità della situazione

Dossier maltempo

Proseguono da un mesegliinterventidellaProtezionecivile nellearee colpite. I danniall’agricol-tura sonoimmensi

Un ponte travolto dall’acqua a Isola Fossara, Scheggia Detriti trasportati dalle piogge alla Rocchetta di GualdoTadino

5LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

Giusto un anno fa, l’altra emergenza

I familiari di madre Biviglia donano l’onorificenza di “Giusto tra le nazioni”

La medaglia va al monastero di San Quirico

Il merito delle ricerchee fonti citate nel numero scorso de La Voce sull’opera dimadre Biviglia erano state raccolte dal prof. Francesco

Santucci. Il quale, tra le tante cose, è socio onorario della Societàinternazionale di studi francescani; presidente onorariodell’Accademia Properziana del Subasio; socio ordinario dellaDeputazione di storia patria per l’Umbria. Cittadino benemeritodella città di Assisi. La sua bibliografia ha all’attivo decine di titoli.È stato uno dei primi a scrivere anche per La Voce (il primoarticolo è del febbraio 1954... firmato per errore “Sanlucci”).

L

anno deciso di donare la medaglia di “Giustofra le nazioni”, consegnata alla memoria disuor Maria Giuseppina Biviglia, al monastero

di San Quirico di Assisi dove la suora ha aiutato,durante la Seconda guerra mondiale, tanti ebrei asfuggire ai nazisti. I familiari della religiosa hannovoluto compiere questo gesto nobile perché – haspiegato la pronipote Maria – “proprio lì sono stateaiutate tante persone dalla nostra parente, che nonamava parlare di quanto avvenuto. Diceva di averdetto tante bugie e non sapeva come comportarsiquando avrebbe incontrato il Signore”. La cerimoniasi è svolta il 10 docembre a Foligno, dato che madreBiviglia era nata in frazione Serrone. Ilriconoscimento è stato assegnato dall’Istituto per lamemoria dei martiri e degli eroi dell’Olocausto YadVashem, che premia così i non-ebrei che hanno agitoin modo eroico per salvare gli ebrei dal genocidionazista. Nel suo intervento il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, ha ricordato che la suora “non esitòad aprire le porte del monastero di cui era divenutabadessa per prestare aiuto agli ebrei, ai perseguitati,agli evasi dai campi di concentramento braccati dalla

H follia sterminatrice dei nazi-fascisti. Chi bussava aSan Quirico veniva nascosto sotto false spoglie,indossando gli abiti delle suore. Dobbiamo dire graziea suor Biviglia per non aver fatto finta di non vedere edi non sentire e aver così salvato la vita alle famiglieKropf, Gelp e Maionica”. Il sindaco di Assisi, ClaudioRicci, ha sottolineato “l’attenzione per la persona chec’era ad Assisi tra il 1943-44” ricordando l’unicità diAssisi che “riuscì a salvare tutti gli ebrei che si eranorifugiati in città, dove si creò una sorta di arcadell’accoglienza, un porto sicuro, anticipando il nuovoumanesimo”. Sara Ghilad, prima assistentedell’ufficio Affari pubblici e politici dell’Ambasciatad’Israele a Roma, ha ricordato la nascita dall’Istitutoper la memoria dei martiri e degli eroi dell’Olocaustoper volontà del Parlamento israeliano nel 1953, percommemorare i sei milioni di ebrei assassinati dainazisti e sottolineare l’opera di chi si adoperò peraiutare i rifugiati, oltre all’attività di ricerca edocumentazione. Per il vescovo di Foligno, mons. Gualtiero Sigismondi, “ricordare è l’espressione piùalta di gratitudine”.

E. Q.

VENERDÌ 13 DICEMBRE 2013

Il Csi spegne ad Assisi le 70candeline del suocompleanno

“È degli sportivi - ha dettomons. Sorrentino - credere dipotercela fare. Sarete in 100mila con il Papa il 7 giugno”

ssisi è arrivato e passato, tutti i Co-mitati territoriali e regionali hannovissuto questa 13a edizione del

Meeting in maniera diversa, perché pro-prio da Assisi iniziano i festeggiamentidei 70 anni del Csi.Un anno molto importante poiché si rag-giunge un traguardo grandioso a cui l’as-sociazione mai avrebbe pensato, ai suoialbori, di poter arrivare. Il Csi sta acqui-stando sempre più rilievo e immagine nelmondo dello sport, in quanto incanala va-lori vecchi e nuovi che oggi servono, nonsolo in una società economicamente incrisi ma anche nell’ambito dell’educazio-ne e all’interno delle famiglie. Da venerdì 6 a domenica 8 dicembre ilMeeting ha festeggiato, soffiando, sullesue candeline nella terra di San France-sco: compleanno che sarà a lungo cele-brato nel corso del 2014. Sono stati 700 i partecipanti, provenientida ogni zona d’Italia: precisamente sono91 i Comitati rappresentati nella conven-tion umbra, i cui lavori sono stati apertidal consulente ecclesiastico nazionaledon Alessio Albertini. Durante i tre in-tensi giorni sono intervenuti molti ospiti:dal presidente dell’Azione cattolica,Franco Miano a Melchor Sanchez, sotto-segretario al Pontificio consiglio dellacultura, da Mario Lusek, direttore nazio-nale dell’ufficio per la Pastorale del tem-po libero, turismo e sport, a don Mazzi. Eancora, dal campione del fair play “Mo-dello per i giovani” Andrea Lucchetta al-l’incontro con il numero uno dello sport

A

italiano, il presidente del Coni, GiovanniMalagò. Il quale dichiara che è necessa-ria una svolta culturale per cambiaredavvero lo sport italiano, ed è la famigliaalla base di tutto sia nei momenti più bel-li e meno belli della vita bisogna stare in-sieme.Hanno raccontato le loro esperienzecampioni del presente e del passato, a tuper tu con il bomber Paolo Rossi, MauroBerruto (allenatore nazionale pallavolo) eSalvatore Sanzo (olimpionico di fioretto). Non sono mancati interventi dei più au-torevoli personaggi del mondo della co-municazione sportiva. Hanno partecipa-to Daniele Redaelli (Gazzetta dello Sport),Guglielmo Buccheri (La Stampa), Marco

Tarquinio (direttore di Avvenire), ClaudioBrachino (direttore sport Mediaset), En-zo Bucchioni (direttore QS), GiovanniBruno (direttore Sky Sport), Maurizio Lo-sa (Rai Sport).Sabato sera non poteva mancare il veromomento spirituale, aper-to dal tradizionale pelle-grinaggio fino alla chiesadi San Rufino e con lamessa celebrata da mons.Domenico Sorrentino, ve-scovo di Assisi. Il Vescovoha affermato: “È propriodegli sportivi credere dipotercela fare. Oggi sietequi in 700 per arrivare a 100 mila in piaz-za San Pietro con il Santo Padre il 7 giu-gno 2014”.Un ottimo inizio per un anno che per ilCsi rappresenta sì un punto d’arrivo, maancor più, un momento per rilanciareprogetti per un lungo cammino.

C. M.

Un bel traguardo, ora avanti! A tu per tu con ilgrande “Pablito”

uglio 1982, un’estate calda che hafatto sudare molti tifosi. Se Italia-Germania sia risultata la finale, per

molti la partita da segnare agli annali èstata Italia-Brasile. Protagonista assolutoPaolo Rossi “Pablito”, tre goal edeliminazione della squadra più forte delmondo (con giocatori del calibro di Falcao,Zico)… Tutti noi ragazzi sognavamo diemulare il Pablito dell’82, campioneindiscusso. Sono passati molti anni, ma,dato che la vita riserva sempre dellesorprese, sabato 7 dicembre al pranzoorganizzato dal Csi Foligno per lo scambiodegli auguri di Natale, mi trovo sedutodifronte al mio idolo. Conversandoci, siscopre il vero campione, non solo incampo ma anche nella vita. Da sempreimpegnato nel sociale, a fianco del CsiVicenza nel progetto “Carcere Sportinsieme”, per portare sport e speranzaall’interno del carcere. Sempre pronto a“mettere la faccia” nei progetti del Csi.Semplice, subito riesce a mettere tutti aproprio agio, sia noi che lui, eliminandoogni barriera formale, tanto da dichiarare:“Mi sembra di stare con amici che conosco

da una vita, e invece cisiamo incontrati dapoche ore”. Preseguedicendo: “I vericampioni sono quelliche lavorano, come ilCsi, nello sport perpromuovere la culturasportiva dalla base”. Esullo sport in carcere:

“È un’occasione per aiutare a capire chenella vita ci vuole sacrificio”. Ha scritto unlibro, 1982 - il mio mitico mondiale,devolvendone gli incassi alla fondazioneCittà della Speranza onlus. Se prima perme Pablito era un campione di calcio, ora èmolto di più.

Carlo Moretti

L

6 LA VOCE SPAZIOCSI

Il “Discobolo” a Sorrentino Il pellegrinaggio per le vie di Assisi

Paolo Rossi (a dx) con gli amici del Csi

cordiale, che hatuttavia unaforte stoffa distudioso ericercatore dinovità, comemostra con lucidità efermezza in questo scritto enei tanti altri lavori che, purancora giovane, ha giàpubblicato in passato.Segnaliamo per il caratterespecifico due commentibiblici, realizzati insieme auna coppia di coniugi,intitolati La lotta tra ildemone e l’angelo del 2007 e Rut, la straniera coraggiosadel 2009, ambedue delle

miei mi dànno del matto.“Con la nostra barchetta,pensi di speronare la coraz-

zata Asad!”. No, vorrei solo chele cooperative facessero soloquello per cui sono state pensa-te: creare impresa in cui operaioe padrone si identifichino. E chele cooperative sociali si misu-rassero solo sul tipo di beneficioche portano alla persona deboleche lo Stato laico affida loro, enon sulla voglia di carriera delpolitico che senza di loro arrive-rebbe forse a Settebagni, certo

I

non a Montecitorio.Prima di tutto, il bene dell’uten-te. Mi spiego con un altro esem-pio. 1976, 13 maggio, 50 anniesatti dalla prima apparizionedella Madonna a Fatima, le cuifattezze nella chiesa di S. Girola-mo ripropone una bella statua inlegno che viene proprio dallaCova da Irìa di Fatima. Propriooggi la Regione Umbria (delibe-ra n. 1674), riconosce la Comu-nità di S. Girolamo (Centro lavo-ro cultura) come Centro di recu-pero medico-sociale (autogesti-to), a norma della legge118/1972. Da oggi possiamo ren-dere servizi socio-sanitari a sog-getti con deficit fisico, psichico esensoriale, sia in forma residen-

ziale, sia in forma di seminter-rato, sia in forma ambulatoriale.Quest’ultima forma, l’ambulato-riale, è quella che maggiormen-te interessa il territorio. Salgonoa S. Girolamo, per la fisioterapia,molti disabili, da Gubbio e daiterritori vicini. La nostra piccolapalestra per qualche tempo fun-zionò a pieni giri, impegnandoben sette fisioterapisti.Ma a metà degli anni ’80 l’Usl(Unità sanitaria locale), che nelfrattempo era divenuta Asl(Azienda sanitaria locale) deciseche l’attività ambulatoriale l’a-vrebbe fatta solo lei. “Lasia! La-sia! Ciapa tuto mi” gridava a suotempo un portiere veneto delGubbio Calcio, e incassava goalin quantità industriale.“Guardate che state facendo una

sciocchezza!” tentai didire agli Illustri Re-sponsabili. “Perché?”.“Perché a S. Girola-mo chi da poco hasubìto un ictus ed ètentato di pensareche la vita è finita,viene a contatto condisabili che la co-munità la governa-no a onta della loro disabilità,anche gravissima”. Silvana, dis-trofica che tiene la contabilità,Clara che organizza la vita di tut-ti pur disponendo solo di metàdel braccio sinistro (e solo fino a80 cm dal suolo), Doretto che colsuo improbabile tarabaccolo tra-sferisce i suoi 180 kg di peso làdove il bene della comunità lovuole, Antonietta, neo-laureata

in Medicina e specia-lizzata col massimodei voti, che cura almeglio quello che leistessa vive. Picche.“Lasa! Lasa! Ciapa tu-to mi!”. Quanto è co-stato, in termini umaniil loro niet?Ho fatto un passo in-dietro: mi sono dimes-so da presidente della

Cdcdu perché queste e le altrebattaglie che ho perso le ripren-da il presidente nazionale donVinicio Albanesi che, a onta deltitolo di monsignore che gli stabene come il cappello di Arlec-chino sulla testa di una madresuperiora, ha 5 anni di età menodi me, ma dispone di 5 quintalidi sapienza più di me.

VENERDÌ 13 DICEMBRE 2013 LA VOCE CULTURA 7

Il perché di unpasso indietro

ABAT JOUR A cura di Angelo M. Fanucci

lcune opere di misericordia,quale quelle di accogliere ipellegrini, in cui includiamo

anche gli extracomunitari e iprofughi che sbarcano sulle nostrecoste, richiedono una presa dicoscienza e una sensibilizzazionemaggiori, dato il clima di rifiuto chesi respira. La vera sfida, oggi, è lacomunicazione tra razze, culture ereligioni diverse. Soprattutto per gliadolescenti e i giovani. Proprio a lorosi rivolge don Tonino Lasconi, serio eacuto formatore di numerosegenerazioni di catechisti, sacerdote eparroco appassionato, in articolo daltitolo ‘Nuovi ignudi e nuovi pellegrini’in uscita nel numero 8 di dicembredella rivista Catechisti Parrocchiali,ed. Paoline. «Ignudi è una parolascomparsa nel linguaggio corrente –scrive don Lasconi – forse perchénegli anni del benessere non capitavapiù di incontrare gente bisognosa divestiti. Poi, più velocemente diquanto ci si poteva aspettare, ilmondo si è globalizzato, e anche i piùtenaci sono stati obbligati ad apriregli occhi al di fuori di sé, su gente chearrivava a bussare alla nostra portaletteralmente ignuda, salvo pochistracci bagnati». L’antica opera dimisericordia corporale, per l’appuntovestire gli ignudi, ha messo inevidenza non solo la mancanza discarpe e maglioni, ma ha messo inevidenza per queste persone lamancanza di fratellanza. «L’offertadel vestito fratellanza – prosegue donLasconi – non è stata facile e non èfacile nemmeno tra coloro cheteoricamente hanno sempre saputo ecreduto che “non c’è giudeo né greco,non c’è schiavo né libero, perché tuttivoi siete uno in Cristo” (Gal 3,28).Nonostante la difficoltà, però, l’operadi misericordia si è fatta strada. Chiaccoglie l’ospite accoglie Dio, primadi ogni altra considerazioneumanitaria, deve aprire il cuore e lemani all’accoglienza di questi fratelli.La riscoperta del vestire gli ignudi edell’accogliere i pellegrini, provocatadall’arrivo massiccio di poveri daiPaesi più precari del mondo, puòessere l’occasione per riproporre allacoscienza dei cristiani la pratica diqueste opere di misericordia verso gliignudi». Tra adolescenti e giovani, traadulti e comunità cristiane è beneche ci interroghiamo sulle nostreidee, sui sentimenti che nutriamo,sugli atteggiamenti e suicomportamenti che assumiamo versochi è costretto a fuggire dal suo paeseperché è minacciato di morte, è inpericolo di vita ed è costretto arifugiarsi in altri Paesi. Confrontarsisul modo di relazionarsi di Gesù nelVangelo e i suoi comportamenti,atteggiamenti dispone ognuno di noiad un cambio di mentalità.

G. R.

A

Alla scadenza delleiscrizioni scolastiche tornala scelta di avvalersi o nodell’insegnamento dellareligione cattolica

ome ogni anno, la presidenza dellaConferenza episcopale italianatorna, in prossimità della scadenza

per le iscrizioni scolastiche, a invitarestudenti e genitori alla scelta perl’Insegnamento della religione cattolica(Irc). Lo fa con uno scritto che, puravendo una sua ritualità, non è laripetizione di un adempimento scontato,quasi meccanico e dovuto, a “onorare” lascadenza. Piuttosto, ogni volta, iltradizionale messaggio in vista dellascelta di avvalersi dell’Irc, è unariflessione rinnovata sull’identità di taleinsegnamento, sulle ragioni che losostengono nella scuola di tutti,sull’impegno della Chiesa italiana perl’educazione dei giovani e il bene delPaese. È come se ogni anno si cogliessel’occasione per comprendere meglio unaprospettiva - quella dell’Ircneoconcordatario - adottata ormaitrent’anni fa, per molta parte “figlia” delConcilio, frutto di un camminoimportante di riflessione nella Chiesa enella società civile. Ogni volta, nelmessaggio, parole “fresche” e provocanti,come quelle di Papa Francesco, ricordatedalla presidenza della Cei: “La scuola èuno degli ambienti educativi in cui sicresce per imparare a vivere, perdiventare uomini e donne adulti e maturi,capaci di camminare, di percorrere lastrada della vita. Come vi aiuta a crescerela scuola? Vi aiuta non solo nellosviluppare la vostra intelligenza, ma peruna formazione integrale di tutte lecomponenti della vostra personalità”(Discorso agli studenti delle scuole gestitedai gesuiti in Italia e Albania, 7 giugno2013). E viene in mente la “stagione deidibattiti”, le lunghe discussioni, neglianni che hanno preceduto e preparato larevisione concordataria, sulla necessità dicaratterizzare l’ambiente educativo

C

scolastico, di puntare alla formazioneintegrale, di cogliere l’opportunitàdell’educazione, anche religiosa, pur inun ambiente “laico”, di tutti e per tutti,come la scuola pubblica. L’Irc nasce inquesto contesto: offrire alla scuolaun’opportunità perché possa esseresempre più e meglio... scuola. Nasce nellaconvinzione di una comunità cristianache non chiede privilegi ma riconoscel’autonomia delle diverse realtà e samettersi al servizio, con umiltà, diun’istituzione non sua, collaborando “perla promozione dell’uomo e il bene delPaese”, come recita il Nuovo Concordato.Questa comunità, negli anni seguiti agliaccordi, si è misurata con le difficoltà,anche con le ambiguità che possono

sussistere, muovendosi però sempre conchiarezza al servizio dell’educazione edella scuola: impegnandosi a raccogliere,di volta in volta, le esigenze dei piùgiovani, ad adeguarsi ai cambiamentirapidissimi della scuola stessa, a proporreuna formazione iniziale e in serviziocostante e qualificata per i suoi docenti,“volto” concreto di una Chiesa che sispende per tutti, con lealtà eprofessionalità. Ecco, tutto questo vienein mente leggendo il messaggio diquest’anno, che ricorda le nuoveIndicazioni didattiche, la stipuladell’Intesa sui titoli di qualificazione,richiama una volta di più l’orizzonte delle“finalità della scuola” e precisa come l’Irc“consente a tutti, a prescindere dalproprio credo religioso, di comprenderela cultura in cui oggi viviamo in Italia,così profondamente intrisa di valori e ditestimonianze cristiane”. A questo Ircvale la pena d’iscriversi, per non perdereun’opportunità. Per questo Irc vale lapena d’impegnarsi, per continuare aoffrire un’occasione alla scuola italiana difare bene il proprio mestiere.

Alberto Campoleoni

Pur in un ambiente ”laico”, di tuttie per tutti, come la scuolapubblica, l’insegnamento dellareligione cattolica ha saputocollaborare ”per la promozionedell’uomo e il bene del Paese”

SACRA SCRITTURA. Il Vangelo secondo Matteo nella nuovatraduzione e commento di padre Giulio Michelini

Perché iscriversi all’Icr?

VISTO in rivista

Rifugiati: no ai luoghi comuni

stato presentato alpubblico il Vangelosecondo Matteo che

porta l’introduzione, latraduzione e il commento dipadre Giulio Michelini.L’iniziativa, promossa dallalibreria Paoline di Perugia, siè svolta nella sede delCentro ecumenico, dove haillustrato l’opera il prof. Filippo Serafini, docentealla Pontificia universitàSanta Croce, curatore dellacollana “Nuova versionedella Bibbia dai testiantichi”, presente l’autore.Qualcuno si è domandato:come mai si ripropone, a

È ogni tornata di tempo più omeno lunga, una nuovatraduzione e un nuovocommento? La risposta è cheil Vangelo e, in maniera piùgenerale, i libri della Bibbiapresentano un miniera dinotizie, di informazioni eanche problemi chesuscitano continua curiosità,desiderio di conoscere eapprofondire, e spessooffrono nuove scoperte einterpretazioni, anche solodi dettaglio, che pureservono ad avere un quadropiù ampio cui dedicarel’attenzione. Michelini è unfrate francescano mite e

edizioni San Paolo.Attualmente Micheliniinsegna all’Istituto teologicodi Assisi e svolge intensaattività religiosa e pastorale.Notiamo en passant che èstato per La Voce uncommentatore apprezzatodel Vangelo domenicalenegli anni; e gliene siamoancora grati.

E. B.

Padre Michelini dona il suo libro al Papa

gnore ci perdona. Ma per que-sto dobbiamo aprirci all’amoredi Gesù, che è più forte di tuttele altre cose. L’amore di Gesùgrande! L’amore di Gesù è mi-sericordioso! L’amore di Gesùperdona! Ma tu devi aprirti eaprirsi significa pentirsi, la-mentarsi delle cose che non so-no buone che abbiamo fatto”.“Il Signore Gesù - ha concluso -si è donato e continua a donar-si a noi, per ricolmarci di tuttala misericordia... Non stanchia-moci, pertanto, di vigilare suinostri pensieri e sui nostri at-teggiamenti, per pregustare finda ora il calore e lo splendore

del volto di Dio - e quello sarà bellissi-mo! -, di quel Dio che nella vita eternacontempleremo in tutta la sua pienez-za”.Poi a braccio: “Avanti! Avanti, pensandoa questo giudizio che comincia adesso.È incominciato… Avanti, facendo che ilnostro cuore sia aperto a Gesù, alla suasalvezza. Avanti, senza paura, perchél’amore di Gesù è più grande, e se noichiediamo perdono dei nostri peccati,Lui ci perdona. È così Gesù! Avanti conquesta certezza, che ci porterà alla glo-ria del cielo”.

DESERTOCARCERETEMPODISCEPOLIZOPPI

DONNAPALAZZIREGNOVERITAVIA

GRANDEBEATOCIELIMESSAGGEROSCANDALO

PROFETALUSSOVISTALUI

portare il regno di Dio noncorrisponde pienamenteall’aspettativa umana; le operedi Gesù sconvolgono espiazzano anche l’ultimo dei

profeti. Forse dentroquella domanda c’è unaconferma anche perGiovanni: attendeva lavenuta di un giudiceterribile, spietato, cheavrebbe alzato la scureper dare l’ultimo colpod’ascia e separare ibuoni dai cattivi. Gesùrisponde al “più grandedei profeti” con leparole di un altroprofeta: “I ciechirecuperano la vista, glistorpi camminano, ilebbrosi sono guariti, i

VENERDÌ 13 DICEMBRE 2013LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

CATECHESI DEL MERCOLEDì. L’ultima frase del “Credo”

Nell’abbraccio di GesùIl Papa ha invitato a guardare confede, fiducia eamore al “giornodel giudizio”

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ercoledì, all’udienza generale, Papa Francesco ha svolto l’ul-tima catechesi sulla professio-

ne di fede, trattando l’articolo “Credola vita eterna” (testo completo su www.vatican.va). In particolare si è sofferma-to sul giudizio finale, “ma -ha subito detto - non averepaura!... Quando pensiamoal ritorno di Cristo e al suogiudizio finale... percepiamodi trovarci di fronte a un Mi-stero che ci sovrasta, chenon riusciamo nemmeno aimmaginare. Un mistero chequasi istintivamente suscitain noi un senso di timore, emagari anche di trepidazio-ne. Se però riflettiamo benesu questa realtà, essa nonpuò che allargare il cuore diun cristiano e costituire ungrande motivo di consolazione e di fi-ducia”.Come i primi cristiani - ha aggiunto -anche noi dobbiamo desiderare “l’ab-braccio di Gesù, che è pienezza di vita,è pienezza di amore. Così ci abbracciaGesù! Se pensiamo al giudizio in questaprospettiva, ogni paura e titubanza vie-ne meno e lascia spazio all’attesa e auna profonda gioia: sarà proprio il mo-mento in cui verremo giudicati final-

M mente pronti per essere rivestiti dellagloria di Cristo, come di una veste nu-ziale, ed essere condotti al banchetto,immagine della piena e definitiva co-munione con Dio”.Francesco ha poi proseguito: “Un se-

condo motivo di fiducia vieneofferto dalla constatazioneche, nel momento del giudi-zio, non saremo lasciati soli...Che bello sapere che in quelfrangente, oltre che su Cristo,nostro Paràclito, nostro avvo-cato presso il Padre (cfr 1Gv2,1), potremo contare sull’in-tercessione e sulla benevolen-za di tanti nostri fratelli e so-relle più grandi che ci hannopreceduto nel cammino dellafede, che hanno offerto la lorovita per noi e che continuanoad amarci in modo indicibi-le!”.

“Un’ulteriore suggestione - ha detto -ci viene offerta dal Vangelo di Giovan-ni, dove si afferma esplicitamente che‘Dio non ha mandato il Figlio nel mon-do per condannare il mondo, ma per-ché il mondo sia salvato per mezzo dilui...’ (Gv 3,17-18). Questo significa cheil giudizio ‘finale’ è già in atto, inco-mincia adesso, nel corso della nostraesistenza. Tale giudizio è pronunciatoin ogni istante della vita, come riscon-

tro della nostra accoglienza con fededella salvezza presente e operante inCristo, oppure della nostra incredulità,con la conseguente chiusura in noistessi”.A braccio ha aggiunto: “Ma se noi cichiudiamo, noi stessi, all’amore di Ge-sù, siamo noi stessi che ci condannia-mo. Siamo condannati da noi stessi! Lasalvezza è aprirsi a Gesù e lui ci salva.Se siamo peccatori - tutti, tutti lo sia-mo, tutti! - chiediamo perdono e andia-mo con la voglia di essere buoni, il Si-

Quello - hadetto - “sarà ilmomento incui verremogiudicatifinalmentepronti peressere rivestitidella gloria di Cristo!”

sordi riacquistano l’udito, imorti risuscitano, ai poveri èpredicata la buona novella”.Questo ci dice che non è maiprevedibile l’azione di Dio,non è scontata per nessuno;non lo è stata per Giovannicome per la Vergine Maria,che quando non capivaserbava tutto nel suo cuore. Laloro grandezza non li dispensòdalle difficoltà e dalleincognite del cammino. “Ma

felice chi non si scandalizzeràdi lui!”. Quando la Salvezza siavvicina alla creatura, lasorprende sempre, la stupisce,la scomoda. Gesù viene acambiare le prospettive e adissolvere le illusioni di santità.Quando tutto è troppo facile escontato, deve sorgere il dubbiosu chi davvero guidi la nostravita. “Perché i miei pensieri nonsono i vostri pensieri, le vostrevie non sono le mie” (Is 55,8).

L’elemento sorpresa èfondamentale, ci tiene desti,vigili, pronti a cambiare rotta.Nella vita familiare le sorpresesono all’ordine del giorno:nascite, compleanni, traslochi,crescite e cambiamenti sono ilnostro pane quotidiano. I figli ci

La novità che spiazza tutti Vangeloiovanni, avendo nella prigione udito parlare delle opere delCristo, mandò a dirgli per mezzo dei suoi discepoli: “Sei tucolui che deve venire, o dobbiamo aspettare un altro?”. Gesù

rispose loro: “Andate a riferire a Giovanni quello che udite e vedete:i ciechi ricuperano la vista e gli zoppi camminano; i lebbrosi sonopurificati e i sordi odono; i morti risuscitano e il vangelo èannunciato ai poveri. Beato colui che non si sarà scandalizzato dime!”. [Poi] Gesù cominciò a parlare di Giovanni alla folla: “... Egliè colui del quale è scritto: Ecco, io mando davanti a te il miomessaggero per preparare la tua via davanti a te”.

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Commento alla liturgia della Domenica

Giovanni ilBattista manda i suoi discepoli achiedere a Gesù:“Ma eri tu quelloche stavamoaspettando?”

III DOMENICA DI AVVENTO - ANNO A

l Vangelo di questa IIIdomenica di Avvento mettein luce il dialogo che

avviene tra Gesù e il Battistaattraverso la mediazione deidiscepoli. Giovanni si trova incarcere e invia i suoi seguaci adomandare a Gesù se davvero èlui il Messia che deve venire nelmondo. Da buon pedagogo, ilBattista intende congedarsi daidiscepoli, consapevole di esseregiunto alla sua ultimatestimonianza, che avverrà conla morte, per orientarli versoColui che deve “aumentare” nelloro cuore. Gesù è davvero ilCristo, ma il suo modo di

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spiazzano sempre, masoprattutto perché fannoemergere lacune e mancanze.Un giorno nostra figlia Elena cidomandò di aiutarla con unproblema di geometria che nonvoleva proprio tornare. Cimettemmo al lavoro, ma dopomezz’ora eravamo ancora alpunto di partenza. Spazientita,la bambina disse con un buffotono di compatimento: “Sieteproprio scarsi in geometria, macome avete fatto a diventaregenitori?”. La sua espressioneera talmente buffa chescoppiammo in una granderisata, ammettendo, nostromalgrado, la verità di quello chesosteneva. Siamo certamentegenitori scarsi in geometria e inmolte altre cose, ma nonesistono genitori perfetti eneppure famiglie perfette. LoSpirito santo, vero Maestro di

vita e di pazienza viene a dirci:“Coraggio, non temete” il vostrolimite, la fragilità e lemancanze. Temete piuttostol’arroganza, l’autosufficienza, ladurezza di cuore. “Si rallegrinoil deserto e la terra arida”perché solo chi è assetatoavverte il bisogno dell’acqua, ela “sete” è la condizione peressere dissetati. Cristo viene aportarci l’acqua viva! Ognifamiglia diventa ciò che deveessere quando attinge all’acquadella vita per diventare“comunità di accoglienza” doveci si esercita a “fare spazio”, alasciarsi scomodare esorprendere dall’altro chearriva, o che vi si trova già. Èproprio dentro la famiglia edentro la comunità cristianache s’impara ad amare e adaccettare l’altro per ciò che è,con i suoi limiti, le sue frattureinteriori, il suo peccato, maanche a capire chi sono io, con imiei limiti, le mie fratture, ilmio peccato. Allora “le manifiacche saranno rese forti e leginocchia vacillantidiventeranno salde” perchéquel Dio che “opera tutto intutti” (1Cor 12,6) si manifestapienamente proprio nelladebolezza, per rendereciascuna creatura piùconsapevole di quel donoimmeritato e sorprendete che èCristo.

Maria Rita e Gianluca Carloni

ufficio Pastorale familiare Pg

(Le soluzioni del cruciverba nel prossimo numero)

“FIRMATO” Famiglia

SOLUZIONE DELCRUCIVERBA DELNUMEROPRECEDENTE:(1. Elisabetta; 2. Zac-caria; 3. Luca; 4. Spiri-toSanto; 5. Grazia; 6.Gabriele; 7. Impossi-bile; 8. Gesù; 9. Naza-ret; 10. Giuseppe.Parola chiave: Acco-gliere)

CRUCIPUZZLELe parole sotto elencate sono tutte parole contenute nel brano del Van-gelo di questa domenica. Trovale e cancellale nella griglia, dove sono dis-poste in orizzontale, verticale o diagonale e orientate da sinistra a destrao da destra a sinistra. Le lettere che resteranno, prese nell’ordine, ti da-ranno la parola – chiave del Vangelo.

A cura di Michela MassaroSPAZIO CRUCIVERBA PER GRANDI E PICCINISPAZIO CRUCIVERBA PER GRANDI E PICCINI

Il Cristo Giudice di Giotto (Padova,Scrovegni)

LA PAROLAPRIMA LETTURA

Isaia 35,1-6a.8a.10

SALMO RESPONSORIALESalmo 145

SECONDA LETTURADalla Lettera di Giacomo 5,7-10

VANGELOMatteo 11,2-11

VENERDÌ 13 DICEMBRE 2013

avrebbero dovuto più esistere nelnuovo Sudafrica. Ha promosso ladignità di ogni persona e i diritti ditutti. Mostrava speciale amore eattenzione soprattutto nei confronti deibambini, specialmente quelli piùvulnerabili, che vivevano nelle zonepovere e rurali e avevano difficoltà adaccedere all’istruzione. Gli siamo gratiperché ha portato la pace in Sudafrica.Abbiamo ancora tante sfide che ciattendono in futuro perché sia unapace vera e giusta e sia sradicatal’oppressione dalla povertà, dallacriminalità e dalla corruzione. Ma lasua visione ci ispira a proseguire peraffrontare queste sfide”.

Patrizia Caiffa

BREVI DA S. MARTA

Una celebrazione speciale si è tenuta a SantaMarta il 9 dicembre con il Patriarca Sidrak (vediarticolo in questa pagina). Qui di seguito, unriassunto delle omelie di Papa Francesco neglialtri giorni della settimana. Testi completi sulsito www.vatican.va, sezione “Meditazioniquotidiane”.

Giovedì 5 dicembreParole impazzitePapa Bergoglio ha citato un’affermazionedello scrittore cattolico inglese Gilbert KeithChesterton (1874-1936), il creatore di PadreBrown: “Un’eresia è una verità, una parola,una verità che è diventata pazza”. È un fatto,ha sottolineato il Pontefice, che “quando leparole cristiane sono senza Cristoincominciano ad andare sul cammino dellapazzia”. Isaia, ha proseguito, “è chiaro e ciindica qual è questa pazzia” con le parole: “IlSignore è una roccia eterna, perché Egli haabbattuto coloro che abitavano in alto...”. Sì,“coloro che abitavano in alto. Una parolacristiana senza Cristo ti porta alla vanità, allasicurezza di te stesso, all’orgoglio, al potere peril potere. E il Signore abbatte queste persone...Quello che il Signore oggi ci dice” è un invito a“costruire la nostra vita su questa roccia. E laroccia è Lui”. Questa meditazione comporta“un esame di coscienza... Come sono le nostreparole? Sono parole sufficienti in se stesse?Sono parole che credono di essere potenti?Sono parole che anche credono di darci lasalvezza? Sono parole con Gesù Cristo? Sempreè Gesù Cristo, quando noi diciamo una parolacristiana?”.

Venerdì 6 dicembrePregare per ‘infastidire’ DioFrancesco ha richiamato l’attenzione su unaparola contenuta nel Vangelo del giorno (Mt9,27-31) “che ci fa pensare: il grido... Il grido èqui un segno della preghiera. Lo stesso Gesù,quando ci insegnava a pregare, diceva di farlocome un amico fastidioso che, a mezzanotte,andava a chiedere un pezzo di pane e un po’di pasta per gli ospiti”. Oppure “di farlo comela vedova col giudice corrotto”. In sostanza, haproseguito il Papa, “di farlo, io direi, dandofastidio. Non so, forse questo suona male, mapregare è un po’ dare fastidio a Dio perché ciascolti”. Ed è il Signore stesso a suggerirlo:“Così ci insegna a pregare”. Noi abitualmentepresentiamo al Signore la nostra richiesta“una, due o tre volte, ma non con tanta forza.E poi mi stanco di chiederlo e mi dimentico dichiederlo”. Ma “Gesù ci dice: chiedete! Maanche ci dice: bussate alla porta! E chi bussaalla porta fa rumore, disturba, dà fastidio”.Ecco - ha proseguito il Vescovo di Roma - i dueatteggiamenti della preghiera: “è bisognosa edè sicura”. Anzitutto “è bisognosa sempre. Lapreghiera, quando noi chiediamo qualcosa, èbisognosa: ho questo bisogno, ascoltamiSignore!”. Inoltre “quando è vera, è sicura:ascoltami, io credo che Tu puoi farlo, perchéTu lo hai promesso!”. Infatti “la vera preghieracristiana è fondata sulla promessa di Dio. Luilo ha promesso”.

Martedì 10 dicembreLa tenerezza del PadreCitando il libro del profeta Isaia (40,1-11),definito “il libro della consolazione di Israele”,il Papa si è soffermato sulla consolazione cheDio invoca per il Suo popolo. È il Signore stessoche “si avvicina per consolarlo, per darglipace”. E così “compie un gran lavoro”, perché“rifà tutte le cose, le ricrea”; e questa “ri-creazione” è ancora più bella della creazione.Di questo rifare del Signore, il Vescovo diRoma ha indicato alcune linee portanti.Innanzitutto “quando il Signore si avvicina, cidà speranza. Dunque rifà con la speranza.Apre sempre una porta”. Nella vita cristianaquesta speranza “è una vera fortezza, è unagrazia, è un dono”. Dio consola anche con unavicinanza speciale per ognuno di noi, comeindica la figura (vetero- e neo-testamentaria)del pastore: “È l’immagine della tenerezza. IlSignore ci consola con tenerezza. Il Signore, ilgrande Dio, non ha paura della tenerezza. Luisi fa tenerezza, si fa bambino, si fa piccolo”.Dobbiamo chiedere al Signore la grazia “dinon avere paura della consolazione delSignore; di essere aperti, di chiederla, cercarla,perché è una consolazione che ci daràsperanza, e ci farà sentire la tenerezza di DioPadre”.

CHIESA/STATO. Convegnonazionale dei Giuristi cattolici Si fa presto a dire laicità

a laicità oppure lelaicità? La laicità èun traguardo o un

processo dinamico? Reg-ge ancora il sistema delConcordato e delle Inte-se? Di questo e altri temiconnessi alla libertà reli-giosa si è parlato nei gior-ni scorsi a Milano al con-vegno nazionale dell’U-nione giuristi cattolici ita-liani (Ugci). Dopo un ap-profondimento storicosull’idea di tolleranzasvolto dal prefetto dellabiblioteca ambrosiana,mons. Franco Buzzi, Giu-seppe Dalla Torre, retto-re della Lumsa, ha ap-profondito il tema.Dalla Torre ha subitochiarito che lo Stato nonè naturaliter laico: “Lalaicità non è elementostrutturale proprio, distintivo e geneti-co, di ciò che (nel senso più genericopossibile) chiamiamo Stato”. E infatti“gli Stati dell’antichità non ebbero al-cuna distinguibilità tra politica e reli-gione”. Un elemento riscontrabile an-che nella modernità: “Tra Ottocento eNovecento le ideologie, vere ‘religionisecolari’ senza Dio, hanno preteso divincolare le coscienze alla volontà delPrincipe di turno”. Inoltre, la laicità non è traguardo che siraggiunge una volta per tutte, bensì “unprocesso in continuo divenire, una ten-sione che si manifesta in un certo mo-mento della vicenda umana. Tutto haorigine con quella pretesa, propria-mente cristiana, di distinguere il regnodi Dio dai regni di questo mondo. Per-ché Cesare, vale a dire il potere politi-

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co, non è il Signore assoluto”. A questaimpostazione, sono debitrici una seriedi concezioni, valori e norme che ca-ratterizzano la moderna democrazia.Uno dei maggiori equivoci sta nellaconvinzione che vi sia un solo modellodi laicità dello Stato. Ma, se la Costitu-zione francese contiene un riferimen-to esplicito alla laicità dello Stato, e sedagli altri ordinamenti costituzionali èscomparso il riferimento alla religionedi Stato, nei Paesi cristiani non-cattoli-

ci non è così: “Molti sono ancora for-malmente confessionisti, ad esempio ilRegno Unito”. Infine, per quanto riguarda i Concor-dati con la Chiesa e le Intese con le re-ligioni, c’è qualcuno che pensa che siameglio abbandonare il sistema concor-datario e pattizio a favore di una leggecomplessiva sulla libertà religiosa. Ma- ha spiegato Dalla Torre - ciò impedi-rebbe una disciplina differenziata se-condo il principio costituzionale diuguaglianza, in base al quale si debbo-no trattare diversamente situazioni di-verse. Va ricordato che “la Costituzionenon riconosce solo la libertà religiosapersonale, ma anche istituzionale, edè proprio su questo piano che oggi sigioca la libertà religiosa”.

Ilaria Nava

Nel ricordo del presidente dei Vescovi del Sudafrica

L’eredità spirituale di Mandelaa più grande eredità che cilascia Nelson Mandela è ilperdono e la riconciliazione.

Gli siamo grati perché ha portato lapace in Sudafrica”. I cattolicisudafricani piangono la morte di Madiba - come era comunementechiamato - insieme a tutta lapopolazione e provano “un forte sensodi perdita”, ma trarranno frutto dallasua lezione per portare avantil’impegno contro l’ingiustizia el’oppressione. Questo ha detto mons. Stephen Brislin, vescovo di Città delCapo e presidente della Conferenzaepiscopale sudafricana.

Mons. Brislin, Mandela credeva inDio?“Per quanto ne so, non praticavaalcuna particolare religione durante isuoi anni di vita adulta. In ogni caso,ha sempre mostrato un genuinorispetto per le persone di diverse fedi,ed era consapevole del ruolo dellareligione e della fede nella società”.Cosa ricorda degli incontri personalicon lui?

L“ “Lo ricordo come un uomo digrande dignità, umile, rispettosodi tutti, di ogni persona cheincontrava, indipendentementedal colore della pelle o dallostatus sociale. Si mostravainteressato sia ai più poveri tra ipoveri, sia ai più ricchi.Ascoltava sempre attentamenteciò che gli diceva la gente, e il suoapproccio era sempre gentile”.Quale sua eredità rimarrà piùimpressa nella storia?“La più grande eredità che ci lasciaMandela è il perdono e lariconciliazione. La sua leadership hapotuto tirare fuori i sudafricani dallaguerra civile ed evitare maggiorispargimenti di sangue, guidandociverso la democrazia attraverso unatransizione pacifica. Nonostantel’oppressione dell’apartheid abbiadistrutto così tante vite, Mandela èstato capace di condurre le persone auna stabilità che include tutti, oppressie oppressori. Lo ha fatto senzaprescindere dai suoi principi:l’ingiustizia e la discriminazione non

“Laicità” è un terminemeno univoco di quantosembri. Si è anche parlatodi Concordati e Intese

CHIESA UNIVERSALE. Il Patriarca copto di Alessandria celebra la messa con il Papa

otremmo definirlo una sortadi ‘ecumenismo interno’ allaChiesa cattolica. Il Patriarca di

Alessandria dei Copti, Ibrahim IsaacSidrak, già in comunione con il Ve-scovo di Roma, lunedì ha compiutoun gesto che andava oltre il proto-collo canonico: ha “significato” cioèmostrato visibilmente questa comu-nione concelebrando l’eucaristia conPapa Francesco a Santa Marta. “Per la prima volta - ha detto Bergo-glio - ho la gioia di accogliere come

P Vescovo di Roma un nuovo Patriarcavenuto a compiere un significativogesto di comunione con il successo-re di Pietro. Accettando l’elezione ca-nonica, Vostra Beatitudine ha subitochiesto la ecclesiastica communio conla Chiesa che presiede alla carità uni-versale. Il mio venerato predecesso-re l’ha concessa di buon grado, me-more del legame con il successore diPietro che la Chiesa di Alessandriadei Copti cattolici ha sempre mante-nuto lungo la sua storia. Siete espres-

sione della predicazione di san Mar-co evangelista: ed è proprio questal’eredità che egli vi ha lasciato comebuon interprete dell’apostolo Pie-tro”.“Il Signore Gesù - ha quindi detto -che sperimentò con la Santa Fami-

glia la fuga e venneospitato nella vostraterra generosa, vegli su-gli egiziani che per lestrade del mondo cer-cano dignità e sicurez-za. E andiamo sempreavanti, cercando il Si-gnore, cercando nuovestrade, nuove vie per

avvicinarci al Signore. E se fosse ne-cessario ‘aprire un buco sul tetto’ peravvicinarci tutti al Signore, che la no-stra immaginazione creativa dellacarità ci porti a questo: a trovare e a fare strade di incontro, strade di fra-tellanza, strade di pace”.

Il card.Bertone e il presidente Napolitano in occasione dell’anniversario del Concordato

Nelson Mandela

9LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

Sidrak e papa Francesco

10 LA VOCE LETTERE&OPINIONI VENERDÌ 13 DICEMBRE 2013

HUMOUR Disegni di Marcello Cruciani

Renzi, il segno di discontinuità

l successo di Renzi èindiscutibile: da solo ha avutopiù del doppio dei voti dei

suoi due avversari messiinsieme. La storia del suo partitoha voltato pagina,definitivamente; e non soloquella del suo partito, maprobabilmente quella dell’interosistema politico italiano. Sulleproposte politiche di Renzi sipotrà essere d’accordo o no (equalcuno potrà anche dire chenon esistono) ma mi sembraimpossibile negare che il suoavvento alla segreteria segni unatotale discontinuità con cui anchegli avversari dovranno fare iconti: per esempio, non sarà piùpossibile acchiappare votisfruttando la paura delcomunismo. La speranzainsomma è che non si faccia piùpolitica suonando sempre (dauna parte e dall’altra) le vecchiecanzoni e agitando lepregiudiziali ideologiche, madiscutendo invece su temi reali econcreti. Uno dei segni distanchezza e decadenza delnostro sistema politico è che datempo i partiti hanno smesso dicercare di allargare i propriconsensi pescando elettori nelcampo avverso: lo sforzo è soloquello di convincere i proprielettori di sempre ad andareancora una volta alle urne invecedi stare a casa. Chi è più bravo inquesto gioco, vince, ma il sistemapolitico resta bloccato. Renzirompe questi schemi. Io non hovotato alle primarie del Pd (nonpartecipo mai alle manifestazionidei partiti) ma so per certo che cisono andate, e hanno votato perRenzi, persone che per il Pd nonavevano mai votato. La novitàdirompente è proprio questa: lacapacità di attirare elettoridall’altra parte della barricata -che dunque vuol dire lascomparsa della barricata. Glialtri si dovranno adeguare. Èquesto, molto più che una nuovalegge elettorale, che potrà dareall’Italia un sistema politicofinalmente moderno. Ma è solol’inizio. Nulla è facile e semplice.Quello che va ricostruito, da zero,è la cultura politica; e anche lamoralità della politica. Più cheaggiornare le tecniche elettorali,conta elaborare, interiorizzare ediffondere le idee e i valori. Eall’orizzonte non si vede granché.

Pier Giorgio Lignani

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IL PUNTO Buon compleannoa La Voce!

aro don Elio,invio queste righe per

partecipare alla “festa dicompleanno” de La Voce. I 60 annidel nostro settimanale meritanomolti auguri e ringraziamenti,perché è una “voce amica” che ci hasempre aiutato ad allargarel’orizzonte e ad alzare lo sguardoper capire le radici di mutamentiepocali che troppo spesso vengonoliquidati con la comoda esuperficiale etichettadell’“emergenza”. Soprattutto alivello di cronaca regionale e locale,è stato prezioso il vigore con il qualesono state denunciate questionicruciali come il dilagare dellaludopatia, della violenza sulledonne, della fragilità delle unionimatrimoniali, ecc. Saper “ascoltarela foresta che cresce”, oltre araccontare doverosamente “l’alberoche cade”, è un obiettivo distraordinaria rilevanza nella delicatafase di crisi morale ed economicache il nostro Paese attraversa.“L’albero che cade” gode di unagrande fortuna mediatica, e bastaaccendere la tv per accorgersene.“La foresta che cresce” - che stacrescendo anche nell’Italia di oggi, asaperla vedere - fatica a farsiascoltare, perché spesso non alza lavoce, perché “non fa audience”,perché (come ha ricordato lapresidente Boldrini) good news, nonews, secondo una logora massimadell’informazione che in tempi dicrisi, invece, andrebbe rovesciata: good news, real news, le buonenotizie sono le vere notizie. E LaVoce è generosa al riguardo: anche ilsemplice gesto di chinarsi sulla vitavera delle persone vere avvicina perpura ‘attrazione’, come ci insegnaPapa Francesco, e per inevitabilecondivisione di quella basilare‘grammatica dell’umano’ che laChiesa non si stanca di ricordare atutti. Viviamo tempi duri e belli,caro Direttore. C’è chi depreda edistrugge, ma molti e in molti modiseminano e ricostruiscono. “E inquesto gran cantiere ci sononecessarie (ha sottolineato su Avvenire Marco Tarquinio) tutte lepossibili parole comuni e tutta lapossibile chiarezza per rispettare eservire la comune umanità...Dobbiamo saperle conservare edobbiamo sperare e lavorare pertrovarne di nuove, magariscoprendo che tra le più sagge eliberanti ci sono quelle di radice piùantica, frutto del grande amore diun Dio che s’è fatto uomo fino amorirne e fino a sconfiggere larealtà e la logica della morte”.Ringrazio per la benevola attenzionee porgo cordiali e fraterni saluti.

Pier Luigi GalassiPerugia

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Il carcere non aiutacerto a uscire dalla droga

ono una lettrice assidua e veteranade La Voce e desidero esprimere il

mio pensiero sulle nostre carceri. Il 26novembre ho ascoltato il parere di unnoto magistrato che ha semprecombattuto la ’ndrangheta, tanto chevive da anni sotto scorta. E ha detto:“Mi sento agli arresti domiciliari, masono veramente libero”. Qualeesempio di cittadino responsabile eonesto! Con sicurezza ha dichiarato:“Le carceri italiane potrebbero esseresvuotate al massimo se gli stranieriche hanno danneggiato, rubato, uccisoin Italia fossero mandati a scontare lapena nei loro Paesi”. Il magistrato haaggiunto che il 20% dei carceratistranieri sono condannati per droga ecurati con il metadone, che lascia iltempo che trova, così, una volta liberi,vanno subito a rubare per procurarsila droga per sé e per gli altri. Perché inostri politici non capiscono questecose elementari, che sono nella mentedella maggioranza dei cittadini? Cosìnoi tutti, dopo aver subito i danni,dovremmo pagare ancora per questidelinquenti nelle carceri. Non sonouna ribelle, ma una cristiana cheprega tanto per gli immigrati, per ifratelli senza lavoro, e ogni giornocerco di andare incontro al prossimo.Prima di tutto l’Amore, ma infine ènecessaria la giustizia anche per ilbene di questi fratelli disgraziati. Conriconoscenza per tutte le notizie cheriportate nel nostro giornale La Voce eossequi e saluti affettuosi.

P. M. L.Perugia

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Cara signora, sono molte le coseche sembra a prima vistasemplice fare, ma poi inconcreto non si si fanno. Perché?Il vecchio proverbio dice “tra ildire il fare c’è di mezzo il mare”.Sulla questione giustizia ecarcere si potrebbero dire moltecose, ma una almeno saltaall’occhio ed è l’enorme quantitàdi leggi, la complessità delleinterpretazioni, la lentezza(spesso colpevole) dei processi, ecosì via. Se poi ci si mettono irapporti internazionali, ladifficoltà aumenta all’ennesimapotenza. Diffidi sempre di chidice che una cosa è facile. Nelmondo attuale nulla è facile, e civuole un supplemento di buonsenso e di buona volontà daparte di tutti, magistraticompresi.

Ergastolano invitaonorevole a visitarlo

armelo Musumeci, ergastolanoostativo nel carcere di Padova, ha

inviato una lettera aperta all’on.Laura Coccia (Pd), che è pervenutaanche alla nostra redazione. Nel testoMusumeci si rivolge alla Cocciadefinendosi uno degli “‘uominiombra’, senza futuro, condannati aessere ‘cattivi e colpevoli per sempre’,destinati a morire nelle nostre celle”.“Ti confido - prosegue - che per meormai continuare a respirare non hapiù alcun senso, mi sembra perfinodi sprecare e levare aria al restodell’umanità”. In conclusione invital’onorevole ad andarlo a trovare.

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“Non ti ho amato per scherzo”

aro direttore, mi è tornato sottomano un testo della beata Angela

di Foligno che desidero segnalare aituoi lettori: ”Mercoledì della Settimana santa stavomeditando sulla morte del Figlio di Dioincarnato e cercavo di liberare la menteda ogni altra cosa per poter averel’anima più raccolta sulla passione emorte del Figlio di Dio, ed ero occupatanella ricerca e nel desiderio di comepoter meglio liberare la mente inmerito a queste cose della passione edella morte del Figlio di Dio. E allorasubito, mentre ero presa da questaoccupazione e ricerca, avvennenell’anima una locuzione divina chediceva: ‘Io non ti ho amata per scherzo’.E allora quella parola fu per me comeun colpo di dolore mortale, perchéimmediatamente si aprirono gli occhidell’anima, e vedevo che era verissimoquello che diceva, e vedevo gli effetti diquesto amore, e vedevo tutto ciò chefece questo Figlio di Dio per questoamore, e vedevo tutto ciò che sopportòin vita e in morte questo Dio e uomopassionato per questo indicibile amore,e comprendevo che quella parola eraverissima in lui, perché mi ha amatanon per scherzo ma con perfettissimo etenero amore. Così vedevo tutto ilcontrario in me, io non lo amavo se nonper scherzo e in modo non vero. Evedere questo era per me una penamortale e un dolore talmenteintollerabile che credevo di morire”.(Angela da Foligno, Istruzioni, 22,1-11)

Padre Pietro MessaTerni

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- Gavirati (Gubbio)- Giancarlo Belfiore

on guardare la vitadal balcone!”. Conqueste parole Papa

Francesco esortava gli studentidelle Università romane,incontrati il 30 novembre nellabasilica vaticana. Li sfidava ascendere nella mischia ediventare protagonisti degliaccadimenti contemporanei,nella vita concreta, dove ci sonosituazioni “che vi chiedonoaiuto per portare avanti la vita,lo sviluppo, la lotta per ladignità delle persone, la lottacontro la povertà, la lotta per ivalori, e tante lotte chetroviamo ogni giorno”. In quellabasilica Papa Francesco avevadavanti a sé gli uomini e ledonne che a breve sarannochiamati ad assumersi ruoli digrande responsabilità nellasocietà, come padri e madri difamiglia, come lavoratori,dirigenti, responsabili dellosviluppo sociale, del mondodella politica e della vita dellaChiesa. Purtroppo su quelbalcone c’è ancora tanta, troppagente. Scendere in piazza edentrare in competizione fapaura per la disparità delleforze in campo. La nostrasocietà è strutturata in modotale che il singolo che vuoleesprimere la propria opinione evuole diventare protagonistadella vita della società ha scarse

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possibilità di farsiascoltare, perché icanali dellacomunicazionesono impegnatinell’omologazionedel “pensierodebole” cheuniforma tutto etutti. PapaFrancesco haindicato anche gli ambitidell’impegno: lo sviluppo, ladignità delle persone, lapovertà, i valori, che si possonoriassumere con l’espressione di bene comune, tanto necessarioper un sano sviluppo dellasocietà e una convivenzapacifica tra i cittadini. Haripetutamente incoraggiato isuoi ascoltatori ad andarecontrocorrente, manovrasempre faticosa ma necessariaper non venire schiacciati eannientati dall’onda anomaladel conformismo e dellaomologazione al pensiero dellamaggioranza. L’esortazione delPapa a scendere dal balcone

vale anche per tanticristiani dellenostre comunitàparrocchiali, che avolte sembrano piùimpegnati ademolire che aedificare. Il Papaspinge tutti ascendere in piazzae a mettere a

disposizione della comunità idoni che lo Spirito santo hadeposto nel cuore di ognibattezzato. E proprio con questidoni, riconosciuti dal parrocodopo un serio discernimento, siedifica la Chiesa popolo di Dio,nata dalla Pasqua del Signore echiamata a essere profezia deicieli nuovi e della terra nuova.Papa Francesco, con il suo stilepersonale, sta svolgendo unruolo educativo che dovrebbeessere un impegno di tutta lasocietà adulta. Quali sono imodelli che vengono propostioggi ai nostri giovani? Comemai manca una capacità diadattamento in presenza di

situazioni che richiedonoresponsabilità e un minimo disacrificio? Come mai siseguono le mode, anche le piùridicole, senza alcun interventodi critica e di giudizio? Perchénon si riesce a sfuggireall’isolamento provocato dainuovi gingilli dell’elettronica?Perché mancano le attitudiniall’ascolto, alla condivisione,all’accettazione? La vita oggi èuna sequenza di tempi brevi obrevissimi, perlopiù inquadratinell’àmbito dell’effimero, cheprima o poi, purtroppo in molticasi, conducono verso un

tunnel di non-ritorno condrammatiche conseguenze peri singoli e per la società.Sollecitate anche dalle paroledel Papa, le coscienze possonoritrovare un bàndolo perscendere dal balcone, uscire dacieche situazioni di passività edi indifferenza, afferrare un filod’Arianna per districarsi da unlabirinto che sembra senzauscita. E il filo d’Arianna è laparola del Vangelo, la sola, checercata e abitata, può restituirel’orientamento e la feconditàdella vita.* Vescovo di Gubbio

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Troppa gentesul balcone

† Mario Ceccobelli*

VENERDÌ 13 DICEMBRE 2013

Donne al balcone in un affresco del Veronese

«Il nostro impegno non consiste esclusivamente in azioni o in programmi dipromozione e assistenza; quello che lo Spirito mette in moto non è un eccesso diattivismo, ma prima di tutto un’attenzione rivolta all’altro « considerandolo comeun’unica cosa con se stesso ».

Papa Francesco

«Nessuno è nato schiavo, né signore, né per vivere in miseria, ma tutti siamo nati per essere fratelli».

Nelson Mandela

LE A.C.L.I. PROVINCIALI DI PERUGIA AUGURANO A TUTTIUN SANTO NATALE E UN FELICE ANNO NUOVO

La Presidenza Provinciale di Perugia

Sede Provinciale di Perugia

Via Sicilia, 57 – Perugiawww.acliperugia.it

[email protected]. 075 5000949

VENERDÌ 13 DICEMBRE 2013

omenica 8 dicembre, altermine della messamolto frequentata, il

parroco di San RaffaeleArcangelo don Luigi Stella hainaugurato e benedetto il

“Cristo della Riconciliazione”sistemato nell’oliveto checirconda il piazzale antistantela chiesa. Si tratta di uncrocifisso bronzeo opera unicadi Ernesto Tross, notosoprattutto come vetratista.L’autore, proprio mentreprovvedeva al montaggio dellevetrate della chiesa, da luicreate, fece dono allaparrocchia di questa sua operaquasi giovanile. Recentementesi è presentata l’occasione diuna degna collocazione dalmomento che una coppia diconiugi desiderava lasciareunsegno tangibile diringraziamento a Dio.

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BREVI

❖ CITTÀ DELLA PIEVERiapertura al cultodella concattedrale

Domenica 22dicembre, apartire dalle ore16, si terranno lecelebrazioni per lariapertura al cultodellaconcattedrale deiSanti Gervasio eProtasio di Cittàdella Pieve.

L’appuntamento è al palazzo vescovile in Corsovannucci. Alle 16.30 corteo dall’Episcopio fino incattedrale. Ore 17 solenne celebrazioneeucaristica, ore 18.30 ricevimento presso il saloned’Onore del palazzo della Corgna. Sarannopresenti l’arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti edon Aldo Gattobigio, parroco della concattedrale.

❖ CORO ROMENOEsibizione in Curiaper gli auguri al Vescovo

Il coro misto (tre donne e tre uomini) deglistudenti della facoltà di teologia “DumitruStaniloaie” di Iasi (Romania) si è esibitomercoledì 11 dicembre nella Curia di Perugia, perfare gli auguri di Natale all’arcivescovo mons.Gualtiero Bassetti. Sei voci straordinarie chehanno eseguito canzoni del repertoriotradizionale romeno e canti natalizi. Il coroproseguirà la sua tournée nelle parrocchieortodosse di Assisi, Città di Castello e Marsciano.

❖ ATENEOMartedì 17 messaper tutti gli universitariMartedì 17 dicembre, alle 18.30, presso la chiesadell’Università (piazza dell’Università)l’arcivescovo di Perugia-Città della Pievecelebrerà la Santa Messa in preparazione delNatale per tutti gli universitari. La liturgia saràanimata dal coro dell’Ateneo. Studenti, docenti eamministrativi sono invitati a partecipare.

❖ MEIC E AMCIVerso il Natale con il vescovo CancianSabato 14 dicembre a Perugia, alle ore 16.30,presso il Centro “Mater Gratiae” diMontemorcino, si terrà l’incontro spirituale inpreparazione al Natale, promosso da Meic eMedici cattolici (Amci), in collaborazione con altreassociazioni quali l’Ac Settore adulti, Uciim Amci,Ugci. Mons. Domenico Cancian, vescovo di Cittàdi Castello, proporrà una meditazione su“Misericordia e giustizia alla luce del misterodell’incarnazione”. Dopo la meditazionel’incontro si concluderà con la messa e la cenafraterna presso il Mater Gratiae (per info eadesioni per la cena [email protected]).

❖ MONTELUCEConcerto di Natalenella chiesa di S. M. AssuntaDomenica 15 dicembre, alle 16, si svolgerà nellachiesa di S. Maria Assunta in Monteluce ilconcerto di Natale. Si esibirà il coro Monteluce eil coro di voci bianche di Monteluce, diretto dalmaestro Francesco Mancino, con lapartecipazione della Corale Stella Splendens diPaciano, diretta da Maria Chiara Brancaleoni. Ilconcerto prevede l’esecuzione del celebre “TotaPulchra” di P. Alessandro Borroni e composizionigregoriane e polifoniche di musica sacra nataliziadi vari autori. L’evento è ad ingresso libero.

Mosaico dell’amore di Diolcune migliaia di fedeli hanno par-tecipato domenica scorsa all’inau-gurazione del nuovo complesso in-

terparrocchiale “San Pio da Pietrelcina”nell’unità pastorale di Castel del Piano -Pila - Bagnaia. Un evento che arriva do-po tre anni di lavoro e l’edificazione didue unità immobiliari, la chiesa e l’edi-ficio pastorale, su una superficie di circatre ettari di terreno. “Il primo e più sentito ringraziamento -ha sottolineato il parroco, don FrancescoBuono, citando a uno a uno tutti gli in-teressati - va a coloro che hanno resopossibile la realizzazione di questa strut-tura lavorando 10 ore al giorno per treanni. Dall’architetto Eugenio Abruzzinial direttore dei lavori, l’ing. Paolo Frin-guelli, dalla EdilUmbria, che ha esegui-to i lavori, alle numerose ditte locali chehanno preso parte al progetto”. Il rito di consacrazione e dedicazionedella chiesa è stato celebrato dall’arcive-

scovo mons. Gualtiero Bassetti, insie-me all’arcivescovo emerito GiuseppeChiaretti e all’abate benedettino emeritoGiustino Farnedi. “È la terza chiesa checonsacro - ha sottolineato mons. Basset-ti nel corso dell’omelia - e questo mi ri-empe di profonda gioia. Siamo in tanti estiamo vivendo qualcosa di grande. Chequesta nuova struttura possa essere ve-ramente un meraviglioso mosaico del-l’amore di Dio, simbolo e immagine diuna Chiesa fatta in primis di persone, disalvezza e di grazia, che accolga i più po-veri e bisognosi, e in cui tutta la comu-nità possa sentirsi un solo corpo. Ringra-zio tutti - ha aggiunto - per i tanti sacri-fici fatti in questi anni. Il Signore vi ri-compenserà”. Presenti all’evento anche numerosi rap-presentati delle istituzioni civili, come ilsindaco di Perugia Wladimiro Boccali,gli assessori Nilo Arcudi e Ilio Liberati ela senatrice Valeria Cardinali. “Questa è

una festa di popolo - ha sottolineato ilprimo cittadino - che coinvolge non soloCastel del Piano, Pila e Bagnaia, ma tut-ta la città di Perugia. L’Amministrazioneha sempre supportato, e continuerà asupportare, la realizzazione di questastruttura, importante luogo di culto, maanche di aggregazione e socializzazionein un’area in costante espansione e tra-sformazione”. La celebrazione era animata dal corodell’Unità pastorale, con la partecipazio-ne del noto tenore francescano fra’ Ales-sandro Brustenghi. Al termine della ce-lebrazione, mons. Bassetti ha accolto larichiesta di ammissione al diaconato e alpresbiterato di Giampiero Morettini,giovane seminarista di Castel del Piano.“Anche questo - ha ribadito l’Arcivesco-vo - è un dono per l’intera comunità dio-cesana, che attualmente conta diciasset-te seminaristi”.

Laura Lana

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A Madonna Alta arriva il Cristo... e il nuovo parrocoL’architetto FrancescoMitridate ha intuito che quelCrocifisso a braccia totalmenteaperte manifestava soprattuttola volontà di mettere a frutto imeriti della Passione,“attirando tutti a sé”, gridandoa tutti: “Lasciatevi riconciliarecon Dio!”. Il Cristo è statosistemato leggermenteinclinato e avvolto da un arcorosso sangue. Sembra quasi unriconoscimento alla storicapresenza in parrocchiadell’istituto delle suore di GesùRedentore che operano nelcarisma loro specifico dellariconciliazione. Una saggiailluminazione rende l’opera

visibile anche di notte. Cosìquesta parrocchia, dellagrande periferia di Perugia,inizia un triduo di domenichedi grandi avvenimenti.Domenica 15 dicembre donLuigi Stella, che ha servito laparrocchia dai suoi inizi a oggiper 47 ininterrotti anni, sicongeda dai suoi fedeli per“oltrepassati” limiti di età. Ladomenica successiva, 22dicembre, l’arcivescovoGualtiero Bassetti verrà ainsediare il nuovo parroco don Alessio Fifi, che è ancheprossimo dottore in SacraScrittura, e ha 40 anni di menodel suo predecessore.

❖ FRESCOBALDIRicerca etnologica e canti popolariNell’ambito dell’attività culturale“Studi e documentazioni”dell’associazione “GirolamoFrescobaldi”, il prof. Leonardo Alariodella Consulta scientifica nazionaledelle tradizioni popolari, presenteràil Vocabolario di Verbicaro (Cs) operadi mons. Francesco Spingola,domenica 15 dicembre, alle ore 17nell’Auditorium Marianum di corsoCavour. L’associazione peruginaAmici della Calabria e dell’Umbriafarà gli auguri alla comunitàcalabrese residente da noi con unprogramma di canti popolaricalabresi e umbri, eseguiti dal coropolifonico San Faustino diretti dalm° Spingola. Il soprano DamianaPinti, accompagnata al pianoforteda Valentina Cirina, eseguirà la liricaNostalgia, composizione delmedesimo Spingola. Ingresso liberoe gradito.

Festa dell’adesione Ac a Marscianouelli che trovere-te, chiamateli”: iltema scelto dal-

l’Azione cattolica per l’anno2014 fa riferimento allaparabola degli invitati alla fe-sta di nozze. Sottolinea l’a-spetto missionario della vo-cazione cristiana, contienel’invito ad andare nelle stra-de dei nostri paesi per testi-moniare la fede. 8 dicembre,ore 8.30, Marsciano: la mes-sa è officiata da don MarcoPezzanera, il prete giovane,che imprime alla cerimoniadel tesseramento un tocco difreschezza e di gioventù, dientusiasmo e di coinvolgi-mento. All’omelia ha dialogato contutti: “Andate, chiamate, in-vitate: il Pas (preghiera-azione- sacrificio) non ri-guarda solo l’Ac ma tutta la

Chiesa, tutti noi qui presenti.Modello è Maria, donna mis-sionaria che, appena ricevu-to l’annuncio dell’angelo, sialza e si mette in viaggio ver-so le alture della Giudea. Infretta, per giunta: Elisabettanecessita del suo aiuto, e Ma-ria resta con lei per tre mesi,premurosa, disponibile, te-nera. Esempio da imitare. L’incoraggiamento che donMarco dona ai tesserati èuna consegna: “La vostraazione sia illuminante, co-sciente, in obbedienza allaChiesa. Costruite ponti, fida-tevi dei sacerdoti che Dio viha messo accanto, lavorateinsieme”, il discorso di PioXII all’Ac. “Da parte mia - haaggiunto - l’augurio di unamissione feconda fino ai con-fini della terra”. All’offerto-rio, insieme al pane e al vino,

vengono portate all’altareuna lampada accesa, segnodi fede; il testo formativo e illibro dei Salmi; in un vassoio,le tessere per la benedizionee un omaggio alla parroc-chia; in un cesto i purificatoidi lino per la liturgia. Il ritodella benedizione delle tes-sere si è svolto davanti all’al-tare laterale della Madonnadi Fatima, dopo la comunio-ne. Un momento di grazia e dicommozione seguito dall’at-to di affidamento, recitato in-sieme: l’Ac nelle mani di Ma-ria, luce protezione e guida.Il parroco don Giuseppe,uscito dal confessionale, èvenuto vicino a rallegrarsi ea far sentire la sua presenza,la sua vicinanza. Un gestocarico di significato.

Angelina Gravina

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Castel del Piano - Pila - Bagnaia. Inaugurazione della chiesa di S. Pio da Pietrelcina

Lacelebrazionenel piazzaleantistante la chiesa

12 LA VOCE Perugia.Città della Pieve

VENERDÌ 13 DICEMBRE 2013

BREVI

❖ BORGOBELLOAlla scopertadelle botteghe artigiane

L’associazione “Meravigliarti in Umbria”organizza per sabato 14 dicembre, dalle15, una passeggiata all’interno delleantiche botteghe di Borgobello, dove gliartigiani si racconteranno. Dal falegnameal ceramista, dall’orafa allo stuccatore ericamatore, fino alle nuove esperienze diartisti che hanno rivitalizzato il loromestiere. Al termine della visita saràofferta una degustazione di tè pressoPalazzo della Penna. Per informazioni eprenotazioni: tel. 347 6052993 o [email protected].

❖ UNITREUn pomeriggiodi musica e poesiaUn pomeriggio all’insegna di musica epoesia in vista del Natale. Sabato 14dicembre, alle 16, l’Unitre - Universitàdella terza età di Perugia si riunirà allasala Sant’Anna di viale Roma. Inprogramma il concerto del corodell’Unitre di Torgiano, diretto daAmilcare Malizia, e di Perugia, guidato daGiuliana Milletti. Fra le due esibizioni gliiscritti del corso di teatro Unitre, seguitidal regista Bruno Taburchi, leggerannobrani d’autore. L’ingresso è libero.

❖ MAGIONEMusica e solidarietàal teatro MengoniLa Corale polifonica di Magionepropone per sabato 14 dicembre,alle 21, lo spettacolo “Musica pervivere insieme”, in favore dell’exOspedaletto di Magione, strutturaper persone con disabilità. I fondiraccolti saranno utilizzati perl’acquisto di uno strumentarioOrff da donare alla struttura.L’iniziativa ha il patrocinio diRegione, Provincia di Perugia,Comune di Magione e Usl 1.

❖ MAGIONEL’orchestra Musica sull’acquaL’orchestra Musica sull’acqua diMagione ha festeggiato martedìscorso i venti anni di attività alteatro Mengoni. La serata è statal’occasione per ripercorrerequesto ventennale di successi,attraverso immagini, musiche eproiezioni. Ospite d’eccezione ilchitarrista compositore MaurizioZammartino.

❖ LUTTOE’ venuto a mancareGianni PersichiniÈ venuto improvvisamente amancare Gianni Persichini,marito di Elvira, tesoriera delMpV Perugia, socia fondatrice delCav Perugia e impegnata con ilLions Club Augusta Perusia.Gianni, da sempre presente alfianco della moglie nelleiniziative di volontariato in cui iconiugi erano coinvolti, era unimprenditore da oltrecinquant’anni. Aveva da pococompiuto ottanta anni. La Voce lo ricorda attento lettoree sostenitore del “suo”settimanale.

DIOCESI. Il passaggio della reliquia di Giovanni Paolo II nella chiesa di Prepo. Le parole del Vescovona reliquia del beato Giovanni Paolo II - al-cune gocce del suo san-

gue - è transitata per Perugia,più esattamente nella chiesaprefabbricata del quartiere pe-rugino di Prepo. Un momentoatteso da centinaia di fedeli. Laperegrinatio della reliquia nel-l’unità pastorale di Prepo -Ponte della Pietra - San Fausti-no si è protratta nei giorni 10-13 dicembre.L’arcivescovo mons. Gualtie-ro Bassetti nell’omelia dellamessa, dopo l’arrivo della reli-quia, ha definito Wojtyla unafigura di Pastore che “si stagliagigantesca nel cuore della sto-ria, contribuendo non poco adabbattere muri innalzati, perdividere e causare atroci sof-ferenze all’umanità, da ideolo-gie sconfitte dalla storia stes-sa”. Mons. Bassetti ha definito “unacircostanza particolarissimaquella che ci fa ritrovare inquesto freddo pomeriggio nelprefabbricato di Prepo. Si trat-ta del passaggio tra di noi diuna reliquia del beato Giovan-ni Paolo II, che presto sarà pro-clamato santo. È un momentodi grazia, perché è come sepassasse il grande Papa tra noi.Egli, che ha visitato molti luo-ghi della terra, e anche la no-stra Perugia, torna di nuovo inmezzo a noi con un frammento del suocorpo, in questo caso alcune gocce di san-gue sul tessuto dell’abito che indossavanel giorno del suo attentato in piazza SanPietro il 13 maggio 1981. La sua presenzaci dà forza, ci ricorda che nella vita nondeve mai mancare il coraggio di testimo-niare la fede cristiana, come ha fatto lui,Pastore indomito, che ha gridato al mon-

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do la necessità della giustizia e della soli-darietà nei rapporti interumani e socia-li”.In conclusione, l’Arcivescovo si è soffer-mato sul progetto della nuova chiesa: “Af-fidiamo all’intercessione dell’amato Papaanche la causa della nuova chiesa dell’u-nità pastorale di Prepo-Ponte della Pietrae San Faustino. La comunità cristiana vi-

ve della Parola di Dio e dell’eucaristia; vi-ve di amore fraterno e di solidarietà. Mauna comunità vive, se ha un luogo doveriunirsi. Comunità e luogo di vita cristia-na non a caso si chiamano allo stesso mo-do: Chiesa. Una comunità è Chiesa se al-l’interno scorre l’amore di Dio, ma ciò chela configura è anche un edificio, possibil-mente bello e significativo... La VergineMaria, Madre della Chiesa, che il 10 di-cembre viene onorata nel suo celebresantuario di Loreto e il beato GiovanniPaolo II, che ha conosciuto le sofferenzedi tante comunità cristiane senza Chiesa,sostengano questo nostro desiderio, sciol-gano tutti gli impedimenti e donino a que-sta comunità la grazia di crescere nell’a-more e nella pace”.

R. L.

Collestrada. La Chiesa: immagine di Cristo poveroӏ stata la meditazione condotta in parrocchia

ella parrocchia di Collestrada perogni quaresima e per ogniAvvento, tempo forte, si medita

insieme in modo comunitario su untema particolare del tempo. Visto chequest’anno sono state promosse alcuneattività della carità insieme all’unitàpastorale di Ponte San Giovanni, il temache è stato scelto era “La Chiesa:immagine di Cristo povero” come vieneinsegnato dalla Lumen Gentium (cfr. LG8). L’incontro è stato guidato daldirettore della Caritas diocesana

N Daniela Monni. Per suscitare lameditazione ha fatto quattro domandeche ogni cristiano che vuole stareaccanto al povero deve farsi: chi è ilmodello per me nella vita quotidiana?Riesco a seguire il Cristo? Sento lachiamata dell’Amore? Riconosco il Cristonei poveri? Ha concluso la relazione conle parole di Papa Francesco: a voltesiamo duri di cuore e di mente, cidimentichiamo, ci divertiamo, ciestasiamo con le immense possibilità diconsumo e di distrazione che offre

questa società. Così si produce unaspecie di alienazione che ci colpiscetutti, poiché ‘è alienata una società che,nelle sue forme di organizzazionesociale, di produzione e di consumo,rende più difficile la realizzazione diquesta donazione e la formazione diquella solidarietà interumana’” (EG 196).Come posso individuare il povero? Ègiusto dare aiuto sempre al povero?sono state alcune delle domande che sisono fatte i parrocchiani. Il parroco donClaudio Schioppa ha concluso dicendoche anche nella parrocchia bisognaandare verso le periferie per cercare ipoveri; la relazione umana conta piùdella distribuzione dei materiali.

al 1° gennaio 2013 è entrato invigore il tributo comunale sui rifiutie sui servizi, Tares, a copertura dei

costi relativi al servizio di gestione deirifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviatiallo smaltimento, svolto in regime diprivativa pubblica ai sensi della vigentenormativa ambientale e dei costi relativiai servizi indivisibili dei comuni.L’evoluzione normativa che ha visto ilpassaggio con nomi diversi Tarsu, Tia,Tares, di una tassa trasformatasi in tariffadi igiene ambientale è stata lunga ecomplessa, in quanto inserita in unaltrettanto complesso regime fiscale. Alivello nazionale gli effetti di talecaleidoscopico quadro di riferimentohanno comportato conseguenti ritardi edisagi organizzativi alle realtà localiistituzionali e, in ultimo, alle aziendeincaricate alla gestione dei servizi inmateria ed alle relazioni con l’utenza. Perquanto concerne la bolletta di dicembre2013 relativa al conguaglio Tares, tributocomunale sui rifiuti e servizi (ex Tia),Gesenu S.p.a. informa che è composta datre voci: tributo sui rifiuti di competenzadel Comune; addizionale provinciale di

D competenza della Provincia di Perugia(5%); la maggiorazione per i serviziindivisibili di competenza dello Stato(euro 0,30 al mq). La scadenza dipagamento è lunedì 16 dicembre, daeffettuarsi in un’unica soluzione,utilizzando il modello F24 precompilatoallegato alla bolletta, presso gli sportellipostali, bancari, di Equitalia, o tramiteservizio di home-banking. Moltoimportante: per questa bolletta diconguaglio 2013 non sarà possibileutilizzare la domiciliazione bancaria(Rid). Gli utenti che hanno pagatonell’anno 2013 le prime rate utilizzando ilservizio Rid devono necessariamenterecarsi direttamente agli sportelli bancario postali. Un problema che potrebbeverificarsi è relativo all’indicazione delnumero degli immobili, in particolarealcuni sistemi associano la Tares all’Imu,richiedendo quindi la valorizzazione ditale campo (n. di immobili), anche se nonnecessario per questo tributo: controllarebene. Il numero di immobili è un campofittizio non indispensabile (dipende dalsistema bancario utilizzato) e che non èprevisto per la Tares.

La scadenza è il 16 dicembre in un’unica soluzione

Tares, istruzioni per il pagamento

Ponte d’Oddi: ripartire dall’Alpha

allo scorso 28 novembre finoalla fine di gennaio 2014,

tutti i giovedì, dalle ore 19.45,nelle sale della parrocchia “SanGiovanni Apostolo” in Ponted’Oddi di Perugia, cinquantagiovani, dai 18 ai 30 anni, siincontrano per approfondire lafede cristiana in un clima diamicizia e di accoglienza. Si trattadel progetto di primaevangelizzazione denominato“Alpha Student”, che comprendeotto incontri, rivoltoprincipalmente a coloro che nonfrequentano spesso la Chiesa. “Èun modo nuovo di proporre lafede, attraverso un suo primoannuncio - dall’‘Alpha’ - con unlinguaggio semplice, rivolto acoloro che sono ‘digiuni’ edanche a coloro che avevanoperso il ‘contatto’ con la fede econ la Chiesa”. A evidenziarlo èpadre Francesco Bonucci,parroco di Ponte d’Oddi, che nonnasconde il suo entusiasmo e lasua soddisfazione per questainiziativa proposta da un gruppodi giovani per dei giovani. Questoprogetto, commenta padreBonucci, “sta portando dei fruttiinteressanti, perché abitua lepersone ad essere accolte dallacomunità parrocchiale”. “Osservofedeli che si siedono sulla stessapanca durante la Messa, ma, unavolta terminata, ognuno va per lasua strada. La Chiesa, come ciricorda spesso papa Francesco, ècomunione e condivisione. Unprogetto simile ad ‘AlphaStudent’ – aggiunge il parroco –lo stiamo portando avanti anchecon un gruppo di adulti, che nonè la catechesi tradizionale, dovesi ascolta solo, ma è un’occasionedove si interagisce e si creanorelazioni”.

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“Affidiamo - ha detto mons.Bassetti - all’intercessionedell’amato Papa anche la causadella nuova chiesa dell’unitàpastorale di Prepo, Ponte della Pietra e San Faustino”

Il sangue di un Grande

13LA VOCE Perugia.Città della Pieve @[email protected]

VENERDÌ 13 DICEMBRE 2013

BREVI

❖ PICCOLE ANCELLEFesta di santa LuciaVenerdì 13 dicembre le suore Piccole Ancelledel Sacro Cuore, come tradizione, aprono pertutta la giornata la chiesa conventualededicata alla martire santa Lucia, invocata peravere la vista e patrona di coloro che svolgonolavori che mettono a repentaglio la vista. Lemesse nella chiesa in via Trastevere (quartiereSan Giacomo) saranno celebrate alle ore 7, 8,9, 10, 11, 16. Alle ore 18 la celebrazione saràpresieduta dal Vescovo.

❖ MONTONEIncontri sulla ParolaDomenica 15 dicembre, alle ore 18 presso ilmonastero “S. Agnese” di Montone le Clarisseproporranno il secondo incontro percondividere un tempo dedicato alla catechesie alla preghiera. Nella prima parte saràproposta la meditazione su Caino, a seguire lapreghiera e l’adorazione eucaristica silenziosa.Tutti sono invitati a partecipare.

❖ CAFÉ TEOLOGICO“Perché c’è il male?”Si svolgerà venerdì 20 dicembre alle ore 21presso la “Cantina del Seminario” di Città diCastello (via del Vingone) il secondoappuntamento con il Café teologico, serie diincontri su temi di scottante attualitàaffrontati secondo la fede cristiana. Nelprossimo incontro Laura Boccenti affronteràl’argomento “Se Dio esiste, perché c’é ilmale?”. L’incontro è aperto a tutti gliinteressati.

❖ CITERNAI 90 anni di don EdoardoSi è svolta la settimana scorsa a Citerna inoccasione delle due giornate di mercatini diNatale la mostra fotografica “La storia del don”. La mostra ha così festeggiato donEdoardo Marconi, parroco di Citerna per 40anni, poi parroco di San Pio X a Città diCastello, e vicario della diocesi per quasi 20anni, che ha compiuto 90 anni. Nelle fotoesposte è stata immortalata la storia dallanascita a oggi, cercando di evidenziare sia ilprete che l’uomo. Don Edoardo è stato tra ifondatori della Pro loco di Citerna, e uno degliinventori della Cisterna d’oro, concorso canoroche agli inizi degli anni ’70 portava a Citernacentinaia di persone ad assistervi e che haavuto tra i suoi ospiti Alberto Lupo, AbaCercato, Toni Binarelli e tanti altri, e dellaSagra del fegatello, una delle prime sagredella Vatiberina.

AZIONE CATTOLICA. Incontrocon il presidente nazionale “Scelgo la libertà”

annuale “festa dell’Ade-sione” dell’Azione cattoli-ca quest’anno ha avuto

un sapore particolare per Città diCastello. Prima della consuetamessa e consegna delle tessereper il nuovo anno associativo, in-fatti, il 7 dicembre l’Ac tifernate haincontrato nella sala Santo Stefanodel vescovado Franco Miano,presidente nazionale di Ac, assie-me al delegato regionale StefanoSereni. L’incontro è stato prece-duto dai saluti del vescovo, mons. Domenico Cancian, che ha salu-tato i presenti ricordando l’impor-tanza di un’associazione comel’Ac, facendo riferimento soprat-tutto al senso di ecclesialità che lacaratterizza, alla sua importanzaper il laicato italiano e per la te-stimonianza del Vangelo che co-stantemente propone. Don Giancarlo Lepri, di seguito,ha ripercorso la storia dell’Azionecattolica tifernate, dalla nascita negli an-ni Cinquanta fino al presente. Al presidente diocesano Marcella Mo-nicchi è spettato il compito di introdurrel’ospite e di presentare l’attuale realtàdiocesana.“L’Azione cattolica per ciascuno di noi –ha affermato Miano – è prima di tutto unascelta di libertà: in un tempo in cui si pre-ferisce non scegliere, noi continuiamo aoperare una scelta perché crediamo chela fede generi delle scelte, e perché siamoconvinti che questa sia un modo vivo diessere Chiesa; una Chiesa capace di in-terpellare anche gli altri. La libertà nasceperò dalle relazioni e va di pari passo conla responsabilità. La vita di fede significa

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rispondere a una chiamata che è stata fat-ta. L’Ac è un modo attraverso il quale noicerchiamo di rispondere a questa chia-mata, tutti insieme”. “Questo insieme – ha aggiunto il presi-dente – non significa però struttura, ma èsinonimo di un legame buono, costruitosecondo il Vangelo. È questo stesso lega-me che porta i laici a vivere il binomio re-

sponsabilità-corresponsabilità: tutti i lai-ci associati sono responsabili dell’annun-cio del Vangelo e sono corresponsabili neltestimoniare e aiutare la Chiesa nella suamissione. L’Azione cattolica ci aiuta a vi-vere da laici corresponsabili, in unitàprofonda con la Chiesa. La scelta dell’a-desione all’Ac - ha concluso Miano - è unascelta di speranza, perché ci impegniamoin prima persona per migliorare il mon-do. Ma la speranza per un credente nondeve essere un’illusione: la speranza cri-stiana è fondata sulla fede e sulla carità,e richiede impegno e responsabilità peroperare in vista del bene e per spianare lastrada per l’incontro con il Signore”.

Francesco Orlandini

“In un tempo - ha detto il prof.Miano - in cui si preferisce nonscegliere, noi continuiamo a operare una scelta che è un modo vivo di essere Chiesa”

DIOCESI. Duplici festeggiamenti l’8dicembre per l’Immacolata Concezione

Da sinistra don Giancarlo Lepri, il presidente Franco Miano e mons.Cancian

La celebrazione a Uselle

Quelli che qualcuno chiamava “barbari” erano l’alba del futuro

al 1° dicembre padre FrancescoPierli è tornato in Kenya, a Nairobi.Prima di partire, ci ha lascito una

testimonianza e una consegna: quella ditrasmettere la fede sulle ormedei santi Florido e Amanzio.

Il 12 novembre ho partecipatoalla veglia di preghiera per lafesta di san Florido e Amanzio,organizzata dai giovani dioce-sani, sulla fede che diventa vi-ta e servizio di Dio e del popo-lo. Fra le varie testimonianze,quella di Florido in mezzo airicostruttori delle mura dellacittà, distrutte dal re Totila. Lafede ha sempre una doppia va-lenza: religiosa e sociale. Diambedue vi era estremo biso-gno al tempo di Florido, e non di meno ainostri giorni.Ciò che era caduto sotto i suoi colpi di To-tila non erano solo le mura di Tifernum Ti-berinum. Era crollato un mondo, quellodell’Impero romano, che dalla fondazionedi Roma in poi era sempre cresciuto. Gliabitanti erano fuggiti e dispersi nelle cam-pagne circostanti. La sfida non era solo dirimettere una pietra o un mattone sull’al-tro. Bisognava ricostruire la comunitàumana, la fraternità, la solidarietà: ritro-vare fede e valori comuni per rendere pos-sibile un nuovo mondo sulle rovine di

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quello definitivamente tramontato.Ecco l’importanza dell’opera del vescovoFlorido con i suoi due aiutanti Amanzio,sacerdote, e Donino, diacono. Offrire il col-lante per la nuova cittadinanza, costituitanon solo dagli abitanti locali, ma anche daicosiddetti “barbari” che cercavano nuovepossibilità di vita fuggendo dal Nord del-l’Europa e dell’Asia dove vivevano ancorada nomadi.La sfida non era solo a Città di Castello,ma in tutta la regione, come ne fanno fe-de i rapporti di Florido con i vescovi di Pe-rugia, Gubbio, Todi e Arezzo.

San Florido e Papa GregorioC’era mutua stima e amicizia traFlorido e il Papa. Papa Gregorioera un Benedettino di profondaspiritualità, formazione intellet-tuale unica e grande esperienzaamministrativa come prefetto diRoma, prima di entrare nei Be-nedettini e poi diventare Papa.Inoltre godeva di ampia espe-rienza internazionale, come in-viato del Papa presso l’imperato-re d’Oriente. Inviò anche i Bene-

dettini ad evangelizzare la popolazioni delNord Europa, Inghilterra inclusa. Come figlio di Benedetto, gli erano fami-liari le linee maestre del movimento mo-nastico per costruire un nuovo mondo dal-l’incontro e scontro tra il mondo romani-co e quello barbarico. Linee maestre sin-tetizzate nelle parole: ora, lege et labora(prega - studia - lavora) espressi nei sim-boli: la Chiesa - il libro - l’aratro, che an-cora ispirano l’attuale movimento missio-nario. Gregorio, seguendo le orme del suo gran-de predecessore Leone Magno, non consi-

derava le invasioni barbariche come unamaledizione ma come un innesto di nuovipopoli nel ceppo romano-cristiano per unnuovo futuro. Identificarsi con un solo si-stema non è sano!

La fede che “traghetta”Ma per essere traghettatori da un mondoin frantumi a uno nuovo, Gregorio e Flori-do necessitavano non solo di una forte di-mensione di fede ma anche di grande ca-pacità amministrativa. Per costruire l’Eu-ropa bisognava oltrepassare la logica del Vallum, il grande muro che correva dallaRomania all’Inghilterra per bloccare i“barbari”. Una politica e una strategia fal-lita, dettata dalla quella paura che ancheoggi riemerge di fronte alle grandi migra-zioni dall’Africa. Oggi è Papa Francesco aLampedusa che cerca di esorcizzare lepaure, per un approccio più positivo, pen-sando che le grandi migrazioni sono par-te del tessuto della storia umanità e forie-re di nuove civiltà e, per il cristianesimo,occasione unica per promuove una ricon-ciliazione universale, condizione essen-ziale per costruire il regno di Dio. Gregorio e Florido ci aiutino a credere esperare per essere vincenti come loro: fe-lici di contribuire - anche con il sacrificio- alla gestazione di una nuova Era storicapiù credente, più giusta e solidale.

Francesco Pierli missionario comboniano

Il missionariotifernate padrePierli torna nel“suo” Kenya,lasciandoci unariflessionesull’attualità delnostro patronosan Florido

Padre Pierli con alcuni tifernati

14 LA VOCE Città di Castello

a festa dell’Immacolata havisto la diocesi di Città diCastello vivere almeno due

momenti significativi. L’8 dicembre,infatti, è stato il giorno in cui ilsantuario cittadino della Madonnadelle Grazie è stato riconsegnatoalla città. La celebrazioneeucaristica che ha ufficialmenteriaperto la chiesa al culto ha visto lapresenza di un grande numero difedeli, a testimonianza delprofondo e storico attaccamentoche Città di Castello ha con la sua

L patrona. L’8 dicembre è anchel’unico giorno in cui viene celebratamessa all’abbadia di Uselle: un exmonastero benedettino da inizio XIIsecolo, poi divenuto parrocchia dalCinquecento, sotto la gestionedell’ancora esistente “confraternitadell’Immacolata Concezione diUselle”. La piccola chiesa, postasopra Lama, raccoglie ogni annotanti fedeli da tutta la valle, che afine celebrazione ricevono, pertradizione, due panini benedetti. Inentrambe le occasioni a officiare la

celebrazione eucaristica è stato ilvescovo mons. Domenico Cancian,che ha preso ad esempio le figuredi Eva e Maria per invitare i fedeli aseguire l’esempio propostoci daquest’ultima. “Eva e Adamo – haspiegato il Vescovo – nel giardinodell’Eden sono stati invitatisolamente a obbedire a Dio, ma sisono permessi di dire di no. Anche inostri peccati ci illudono di poterdiventare come Dio, ma poi cifanno scoprire che siamo solo umilipeccatori. Maria, invece, accetta didiventare Madre di Dio,rispondendo ‘sì’, in modo semplicee umile, alla chiamata di Dio”.

F. O.

VENERDÌ 13 DICEMBRE 2013

BREVI

❖ OSPEDALIA misura di donnaNell’ambito del progetto promossodall’Osservatorio nazionale sulla salute delladonna, i presidi ospedalieri dell’Alto Tevere edell’Alto Chiascio si sono aggiudicati due“bollini rosa” tra gli “ospedali a misura didonna”. I punti base per questoriconoscimento sono il percorso di nascita, ilpercorso di prevenzione e diagnostico-terapeutico per patologie oncologiche dellasfera genitale femminile, il percorso diaccoglienza e mediazione culturale. Per quantoriguarda il primo, da evidenziare, tra l’altro,l’offerta di 24 ore su 24 della partoanelgesia, eil progetto “Madre segreta”. Per il secondo, idue ospedali vantano un’esemplare attività di screening citologico per la prevenzione deitumori femminili e la possibilità di effettuareinterventi di chirurgia endoscopicaconservativa. Nella sfera sociale si promuovonoprogetti di umanizzazione oncologica, con unpunto di ascolto dedicato alle donne operate alseno. Particolare attenzione viene ancheriservata alle caratteristiche multietniche incucina e a pubblicazioni informative in linguaaraba, cinese, inglese.

❖ SAN GIUSTINOInaugurazione del museoVenerdì 13 dicembre alle ore 16 si svolgel’inaugurazione del “Museo della villa di Plinio in Tuscis” a villa Magherini Graziani di Celalba.Alla cerimonia di inaugurazione intervengonoil sindaco Buschi, il direttore regionale per iBeni culturali Francesco Scoppola, ilsoprintendente Mario Pagano, l’assessoreregionale Fabrizio Bracco, il magnifico rettoreFranco Moriconi, il magnifico rettoredell’Università di Alicante (Spagna) ManuelPalomar Sanz, l’accademico dei Lincei FilippoCoarelli, il direttore scientifico del Museo PaoloBraconi e il professor José Uroz Saezdell’Università di Alicante. Le conclusionitoccheranno alla presidente della RegioneCatiuscia Marini.

❖ CASTELLOA fianco del Made in Italy “Appoggiamo convintamente la campagna indifesa del made in Italy che la Coldiretti staconducendo in questi giorni e prestoformalizzeremo l’adesionedell’Amministrazione comunale allapiattaforma con un pronunciamento dellaGiunta”: questo l’annuncio dell’assessore allePolitiche ambientali tifernate Luca Secondi, ilquale ricorda come “Città di Castello sia unterra dall’illustre passato agroindustriale e conun futuro ancora da scrivere nel campo delleeccellenze agroalimentari, zootecniche e delleagrienergie. Accanto alla manifattura, ènecessario tenere insieme tutti i fondamentalidell’economia per coniugare sostenibilità eflessibilità della produzione, valorizzando lenostre vocazioni naturali”.

tuale, investendo anche l’or-ganizzazione dell’evento, l’im-pegno dei promotori e delleassociazioni aderenti ha resopossibile un ottimo allesti-mento nel rispetto della con-solidata tradizione. PaoloCocchieri, referente dello

Sportello locale del Cesvol, spiega che “quest’anno c’è stato un vero e pro-prio turn over di associazioni, alcune alla loro prima partecipazione, altreche sono tornate dopo qualche anno di assenza, e alcune che per questaedizione non hanno presenziato. Comunque sia, l’associazionismo tifer-nate si mostra sempre molto ricettivo e risponde positivamente alle sol-lecitazioni, come questo appuntamento natalizio che a Città di Castello hamolte adesioni, se consideriamo il paragone con l’analoga manifestazio-ne a livello provinciale che a Perugia nei due giorni del Gift Social Day haraccolto quasi lo stesso numero di espositori”.

Sabina Ronconi

Le novità della14a Mostrainternazionale diarte presepiale

Dall’Austria eccoarrivare i Re Magi

l 7 dicembre, nella basilicainferiore della cattedrale, è statainaugurata la XIV Mostra

internazionale di arte presepiale. Unamostra che, come ha sottolineato Gualtiero Angelini, presidentedell’associazione “Amici del presepio”di Città di Castello e suo promotore,presenta quest’anno oltre 200 presepi;la crescita è stata tale che si puòconsiderare la prima tra le mostre delgenere in Italia. Presente il Vescovoche, dopo aver ringraziato per la loroopera Angelini, i suoi collaboratori etutti gli espositori, ha ricordato che lasacra rappresentazione iniziata daFrancesco vuole ricordare la nascitadi Cristo che è al centro della nostrastoria. Il Sindaco ha ricordato che lacrescita, pur in tempi difficili, diquesta esposizione significa anchecrescita culturale della città; ciòpermette di guardare al futuro con unpo’ di ottimismo. Nella grandevarietà di opere, sono presenti,come da anni, quelle degli“Amici del presepionapoletani” e del “Gruppopresepistico napoletano”; per la

prima volta, invece, si possono vederepresepi provenienti da Caltagirone. Epoi vi sono quelli delle maggioriscuole artistiche italiane: Avellino,Sorrento Cividino, Martinengo,Firenzuola, Aprilia, Monterchi. Per ladecima volta, esposti 30 diorami delGruppo presepistico di Martinengo.Una sezione è dedicata agli “Amici delpresepio”, tra cui Claudio Conti cheha presentato un presepio in stilenapoletano come sintesi di tutte leopere da lui esposte negli ultimi diecianni. Evento particolare dell’anno èstato il ritrovamento casuale delpresepio che i baroni Franchettiavevano commissionato all’artistaaustriaco Sebastian Osterrieder per lascuola di Rovigliano. Dimenticato equasi andato in rovina, il presepio,restaurato magistralmente dalmaestro Sandro Pincardini, è oraesposto. All’inaugurazione della

mostra si è esibito il coro dei “ReMagi” proveniente da Gmunden,cittadina austriaca con la quale si èora stabilita una collaborazione. Nellamattinata è stata aperta, nellaPinacoteca comunale, un’esposizionedelle più significative opere dellatradizione presepiale austriaca,mentre 25 opere di artisti tifernatisono esposte a Gmunden. Presepi divalore storico e artistico, presepi fattidai ragazzi delle scuole, presepi -come quello degli ospiti del CentroSereni dell’Opera Don Guanella -espressione di profondo amore eumanità. La mostra sta oradiventando itinerante perché operedei maestri tifernati sono espostenelle maggiori manifestazioni delgenere: quest’anno lo saranno pure aRoma, alla Camera dei deputati.Resterà aperta fino al 6 gennaio.

Eleonora Rose

I

Nonostante la crisi,resta alta l’adesionealla manifestazioneche presenta i varivolti del volontariato

In 60 sottol’Albero delvolontariato

e circa 60 associazioni che hanno aderito all’edizione2013 dell’Albero del volontariato provengono, oltre cheda Città di Castello, anche dai Comuni limitrofi di Um-

bertide, Gubbio, Monte Santa Maria Tiberina e San Giustino.La manifestazione - organizzata da Cesvol (Centro servizi peril volontariato) per la provincia di Perugia, e Amministrazio-ne comunale - può essere ormai annoverata tra gli appunta-menti classici della tradizione natalizia tifernate.Nella giornata di domenica 8 dicembre il loggiato Gildoni e una tenso-struttura in piazza Matteotti hanno accolto gli stand delle numerose as-sociazioni del volontariato che per l’occasione hanno esposto articoli na-talizi e oggettistica come nei tipici mercatini di Natale. Ma soprattuttohanno colto l’opportunità di promuovere e far conoscere il proprio ope-rato e le finalità che perseguono a favore di anziani, disabili, bambini emolto altro. Gli espositori sono infatti impegnati in molti settori, dalla sa-nità alla protezione civile, dalla cooperazione alla tutela dei disabili, aglioratori.Nonostante le ristrettezze economiche che caratterizzano il periodo at-

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disponibile inlibreria l’edizioneeconomica della

Dogmatica ecclesiale,antologia dall’operaecclesiologica di KarlBarth. Il volume, editodalle EdizioniDehoniane di Bologna(Edb, pag. 400, euro 20),è curato da HelmutGollwitzer, e presentauna serie di testicoordinati peresprimere il sensonuovo dell’impresateologica barthiana eper esporre le dottrinefondamentali delteologo di Basilea.Nell’introduzioneall’edizione italiana,Italo Mancini presentauna ricostruzione critica

dell’itinerario barthianoe ne fissa succintamentela linea storiografica,non solo attraverso laconcatenazioneesegetica di quasi tuttele opere di Barth, matenendo anche contodelle più importantiproposte critiche difilosofi e teologi.Sicuramente sonotroppo poche le paroleper presentare ilvolume di DanielMarguerat Gli Atti degliapostoli - I: At 1-12 (Edb,pag. 512, euro 47.90).L’autore propone uncommento dettagliatodella prima parte di Attiin una nuovatraduzione. La materiaè affrontata con stile

immediato e godibile;13 riquadriapprofondiscono aspettistorici o teologiciparticolarmenteimportanti, 5 cartegeografiche aiutano acollocare gliavvenimenti. Laprofondità delcommento e il rigoreinterpretativo fanno delvolume un testo distudio, lo stile brillanteed efficace un’operaaccessibile anche ai nonspecialisti.Da ultimo segnaliamol’edizione, dalla “Bibbiadi Gerusalemme”, delvolume Vangeli, Atti eSalmi (Edb, pag. 660,euro 10.30).

Francesco Mariucci

Èromozione del territorio e rivalu-tazione delle eccellenze italiane:sono questi due degli obiettivi che

si pone “Only Wine Festival”, il nuovoprogetto che prenderà il via nell’estate2014 di Città di Castello.Dal 14 al 16 giugno il capoluogo altoti-berino sarà cosparso da cantine, af-fiancate da stand di prodotti tipici.L’iniziativa parte da un’idea originaledi Andrea Castellani, quella di coin-volgere le giovani Cantine e dar vocecosì alle giovani imprese, spesso sur-classate da chi, nel settore, ormai c’è dauna vita. Realtà minori che possono, at-traverso una manifestazione di questotipo, emergere come risorse attive e im-portanti del nostro territorio.Sono la forte propensione per l’attua-zione di iniziative volte a valorizzare ilterritorio e la straordinaria suggestionedei suoi palazzi a rendere Città di Ca-stello il luogo ideale per ospitare l’e-vento. Alcuni dei siti più significativi

P della città come palazzo Vitelli, le loggeBufalini, la Pinacoteca e il chiostro diSan Domenico saranno punti focali del-l’iniziativa. Si cerca così non solo diguardare alla manifestazione in sé, madi rivitalizzare il centro storico e far vi-vere il capoluogo, coinvolgendo la suacomunità, prospettando anche un con-sistente afflusso turistico.All’iniziativa prenderà parte attivamen-te l’Ais (Associazione italiana somme-lier), con personale qualificato che siaffiancherà ai visitatori e agli addettidel settore in degustazioni e workshop.Si punta molto anche sull’aspetto dellacomunicazione e quindi del contatto di-retto con il pubblico, tramite la costru-zione di un sito internet e l’utilizzo divari social network.Un iniziativa che vuole guardare aquello che c’è dietro la bottiglia di vino,e far emergere così giovani ma impor-tanti realtà che fanno parte del nostroPaese.

Festival per le giovani Cantine Tutto su Karl Barth e gli Atti degli apostoli

ALTRI PRESEPI

ltre alla Mostra in basilica inferiore,molto altro presenta in questi gior-

ni la città in tema di arte presepiale. Co-minciando dal mega-presepe “Kairos, iltempo della pace” allestito dalla confra-ternita di Jesina nella ex chiesa di Sant’A-pollinare. Un presepe con quindici sta-tue di gesso di 100 cm l’una si può vede-re nella cappella Vitelli della chiesa di SanFrancesco. E poi i presepi nella chiesa delBuon Consiglio, nella sede della Tela um-bra, nel Museo del Duomo, nella chiesadi San Martin d’Upò, nel Campanile ro-tondo. Nella chiesa di San Giuseppe vi èil bellissimo diorama organizzato comeogni anno dalle Clarisse Urbaniste.

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15LA VOCE Città di Castello @[email protected]

VENERDÌ 13 DICEMBRE 2013

on gioia e gratitudine alvescovo mons. Benedetto Tuzia, la

dirigenza delle Acli provincialidi Perugia comunica lanomina del prof. AntonioColasanto - religioso di votiperpetui nella congregazionedei Figli dell’AmoreMisericordioso - adaccompagnatore spirituale

delle Acli per la diocesi diOrvieto-Todi. Il prof.Colasanto, psicologo dellacomunicazione, è statodocente di Scienza dellacomunicazione e diMetodologia dell’opinionepubblica alla Pontificia facoltàteologica per l’Italiameridionale di Napoli,nell’Isop della ex Pro Deo, oggiLuiss, negli Issr di Capua e diPozzuoli, alla Pontificia facoltàteologica “San Bonaventura”-Seraphicum di Roma qualecondirettore della 3a Areaformativa e docente incaricatodi “Comunicazione edinamiche relazionali”nell’ambito del master di 1°livello 2004-2005 in “PeaceBuilding Management”. Hasvolto attività di visiting

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BREVI

❖ OPERA DUOMOIniziative al MuseoL’Opera del duomo di Orvieto vara dueprogetti realizzati con il contributo dellaRegione Umbria allo scopo di renderefruibile il patrimonio culturale della città a‘pubblici’ differenti integrandone presenza,esigenze e valori. Il primo di questi, “Arteaccessibile nel duomo di Orvieto e nelmuseo Modo”, è dedicato in particolare aivisitatori con disabilità visiva ma pensatoanche per la scuola: mediante strumentididattici specifici (audio-guide, tavole arilievo, schede descrittive in braille)saranno possibili nuove forme di visitadella cattedrale e del museo modo. Ilsecondo progetto si è sviluppato attraversola collaborazione con il liceo artistico diorvieto ed è confluito nella pubblicazionedella prima guida illustrata della cattedralee del Modo per i ragazzi di età scolare: Scopriamo il duomo di Orvieto con Maurizio,con presentazione di Susanna Tamaro.

❖ TODIRicerca foto dell’800È in fase di completamento un accuratostudio storico dedicatoall’approvvigionamento idrico del territoriocomunale di Todi nel corso dell’800 e dellaprima metà del ’900, a cura di MassimoRocchi Bilancini, che già molti altricontributi ha dedicato alla città di Todi. Lostudio è finalizzato alla realizzazione diuna pubblicazione che presumibilmentesarà edita entro giugno del 2014. L’autoresta cercando materiale documentario suquesto tema: foto d’epoca ritraenti donnee uomini presso fontane o pozzi dellesingole frazioni comunali o foto scattate incontesti ufficiali in occasionedell’inaugurazione di acquedotti rurali. Chipossegga tale tipo di materiale puòcontattare l’autore: 334 3067879 e [email protected]. Il materiale saràriprodotto, con specificata la provenienza,nell’opera in pubblicazione.

❖ ORVIETOConvegno sugli etruschiOrvieto, ancora una volta, è la capitaleideale degli studi etruscologici con il 21°Convegno internazionale di studi sullastoria e l’archeologia dell’Etruria, dal titolo“Artisti, committenti e fruitori in Etruria traVIII e V secolo a.C.” che si svolge presso ilpalazzo del Capitano del popolo dal 13 al15 dicembre per iniziativa dellaFondazione per il Museo “Claudio Faina”d’intesa con il Comune di Orvieto. I lavoricongressuali, a ingresso libero, vedranno lapartecipazione di etruscologi e storici delmondo antico provenienti da università,istituti di ricerca e musei sia italiani chestranieri. In apertura del congresso saràpresentato il volume, curato da GiuseppeM. Della Fina, che accoglie gli attidell’incontro dello scorso anno dedicato altema “Mobilità geografica e mercenariatonell’Italia pre-romana”.

Il Tempio della fotografiana grande mostra, con 500 foto deltempio della Consolazione, cele-brerà - dal 14 dicembre al 6 gen-

naio nella sala delle Pietre dei palazzi co-munali di Todi - l’affermazione del nostrogioiello rinascimentale come uno dei 10monumenti più belli d’Italia, nel concor-so fotografico internazionale Wiki LovesMonuments. Il tempio tuderte ha fatto incetta di rico-noscimenti. Con un’immagine della Con-solazione innevata, opera di Roberto Ba-glioni, si è aggiudicato il sesto posto fra i2.145 monumenti iscritti e le oltre 8.000foto pervenute; con un altro scatto, fir-mato da Luca Balducci, è arrivato il pre-mio speciale per il monumento con il mi-glior inserimento nel paesaggio. La Con-solazione è risultato anche il monumen-to più immortalato dai fotografi.Dopo la selezione a livello nazionale, ilprogetto prevede che le foto finaliste diciascuno dei 50 Paesi iscritti, dal Nepal

all’Antartide, si contendano il titolo deidieci monumenti più belli del pianeta,una top ten alla quale il tempio tuderteha tutti i requisiti per aspirare, assumen-do a pieno titolo il ruolo di ambasciatoredella bellezza di Todi a livello mondiale. Wiki Loves Monuments è un concorso fo-tografico legato all’enciclopedia Wikipe-dia, che con 480 milioni di accessi uniciè il quinto sito internet più visitato almondo, patrocinato tra gli altri anche dal-la Commissione europea. A partire dal-l’edizione 2012, con 360 mila immaginicaricate e 7,5 milioni di visite su internet,è stato proclamato dal Guinnes dei pri-mati come il concorso fotografico piùgrande del mondo.Le immagini della Consolazione impaz-zano ora sul Web e in particolare sui so-cial network, dove l’Etab “La Consolazio-ne” (ente di assistenza e beneficenza,proprietario del tempio) aveva dato vitanei mesi scorsi a una campagna di pro-

mozione nell’ambito delle azioni a sup-porto della promozione turistica cittadi-na. La bellezza delle immagini ha scate-nato un vero e proprio effetto virale, condecine di migliaia di condivisioni in tuttoil mondo e uno straordinario impatto perl’immagine della città.In una nota, Wikimedia Italia sottolineacome “Wiki Loves Monuments, che ha vi-sto in Italia 15 enti patrocinanti e 222 isti-tuzioni aderenti, sia un’occasione di cre-scita anche per Wikipedia: tutte le imma-gini del concorso sono infatti disponibilia chiunque e sono liberamente disponi-bili per chiunque intenda usarle”. Un’iniziativa, dunque, di indiscusso valo-re sotto il profilo della valorizzazione delpatrimonio artistico-culturale, non solocome bene da far conoscere a tutti ma an-che di identità da preservare in ogni mo-do e, non da ultimo, occasione di promo-zione della vocazione turistica tuderte.

Gilberto Santucci

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Colasanto nominato accompagnatore diocesano Acliprofessor presso altri istituti ecentri di ricerca. È membrodell’ufficio diocesanoComunicazioni sociali e dellaredazione diocesana de LaVoce. Dal 1° gennaio 2010 èdirettore dell’ufficio stampadella diocesi; dal 1° novembre2013 direttore dell’ufficiodiocesano per la Pastoralesociale e del lavoro. I dirigentiaclisti sono convinti che “nonsi può camminare da solisenza rischiare di perdersi”,per questo accolgono conentusiasmo l’opportunità checi viene data di farci aiutareda qualcun altro. Questaopportunità è la grazia diavere un fratello, un po’ piùesperto nel cammino, che“conosce tutte le strade”perché le ha già percorse, a

cui chiedere di accompagnarcilungo la strada. È un farsicompagno, per lui; per noi,avere qualcuno a cui potersirivolgere per farsi aiutare, perfarsi ascoltare, per chiarire inostri dubbi, per fare le nostreverifiche. Riconoscenza egratitudine sono espressi daipresidenti provinciali Acli diPerugia e Terni nelle personedi Antony Xavier Ladis Kumare Flavia Chitarrini e dalpresidente regionale delle AcliUmbria Vincenzo Menna.L’augurio unanime è che lasua presenza presso le nostrerealtà sia veramente unrinnovato slancio spirituale ela guida sicura per ilconseguimento del benecomune.

Marta Ginettelli

Grazie a unconcorso diWikipedia, laConsolazionesi affermacome unodei 10monumentipiù bellid’Italia

Il neoaccompagnatorediocesano delleAcli AntonioColasanto

La foto, scattatada Roberto

Baglioni, arrivatasesta su 8.000 nel

concorsofotografico diWikipedia sui

monumentiitaliani

16 LA VOCE Orvieto.Todi

Perché il martire sant’Ansanoha (davvero) il cuore in mano?

i è tenuto in questi giorni ad Alleronaun convegno di studi sull’iconografiadel patrono sant’Ansano, giovane ro-

mano martirizzato a Siena nel 303. Relato-ri dell’iniziativa, promossa dalla localeCompagnia che al Santo si intitola,sono stati Giovanna Bandinu del-l’ufficio diocesano Beni culturali,Giuseppe Fortunati ricercatorestorico di Narni, e Claudio Bizzar-ri, direttore del Parco archeologicoambientale. La Bandinu, con il conforto di unaserie di scritti e di immagini granparte di origine orvietana, ha pro-spettato la tesi che, al di là dell’i-conografia certa della palma sim-boleggiante il martirio e del ves-sillo con balzana o bandiera crociata, le im-magini raffiguranti sant’Ansano con in ma-no cuore, trachea, polmoni, fegato siano daattribuire dal XV secolo in poi, ove il Santoera invocato come taumaturgo. Nella chie-sa di S. Stefano in Orvieto, in un affresco

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(sec. XV) di scuola orvietana, il santo è raf-figurato con una doppia iconografia, pro-babilmente un unicum, ossia sia con pal-ma del martirio e bandiera crociata, tra-chea e polmoni, e con collo macchiato di

sangue, per ricordare ilmartirio avvenuto per de-capitazione. L’ing. Fortunati ha parla-to invece dell’origine (se-coli XIV-XV) della devo-zione a sant’Ansano nelTernano e nell’Amerino-Narnese, forse legata allaserie quasi ininterrotta divescovi di origine senese

mandati a guida della diocesi di Narni;quindi della diffusione del culto, con l’ipo-tesi che possa essere attribuito all’Ordinefrancescano (nelle chiese della diocesi, in-fatti, molte delle quali dedicate a Santi del-l’Ordine francescano, ci sono circa un cen-

tinaio di immagini pittoriche di sant’Ansa-no) e al contribuito di cittadini narnesi pre-senti tra i podestà e capitani del popolo diFirenze e altre località.L’archeologo Bizzarri, dopo aver illustra-to i risultati della prima campagna di sca-vi, di rilevante utilità scientifica, condottinella primavera scorsa in contrada S. An-sano di Allerona su un’antica costruzionenei pressi dell’antica via Traiana Nova (diepoca sicuramente romana e trasformatain seguito in chiesa dedicata allo stessoSanto), ha insistito sull’ipotesi che il moti-vo iconografico di sant’Ansano che tiene inmano una trachea alla quale sono sospesidue polmoni o un cuore e un fegato siapiuttosto da ricollegare a ricordi pagani, so-prattutto etruschi, ancora vivi nella tradi-zione popolare all’epoca della loro raffigu-razione.Un convegno importante, dunque, che get-ta le basi per un ulteriore approfondimen-to.

Claudio Urbani

Convegno distudio adAllerona sulsanto Patrono,romanomartirizzato aSiena nel 303

❖ TODI - ARTE E FEDEVisita a San Fortunato

Proseguono gli incontri di “Arte e fede” nelle chiesedi Todi. Dopo l’incontro del 6 dicembre presso lachiesa di San Francesco del monastero delle Clarissein Borgo nuovo, l’appuntamento è per venerdì 13dicembre alle ore 21 nella chiesa di San Fortunato.Si inizierà con l’illustrazione storico-artistica dellachiesa a cura di Filippo Orsini, direttoredell’Archivio storico del Comune. Seguirà unacatechesi tenuta da don Marcello Cruciani, sul tema“Credo la comunione dei santi”. Il ciclo di incontri èpromosso dall’Unità pastorale di Todi con l’intentodi approfondire la fede in Cristo e conoscere lebellezze artistiche, frutto della fede dei nostri padri.

❖ DIOCESIFesta di santa Lucia

Venerdì 13 dicembre è la festa di santaLucia vergine e martire. La martiresiracusana è una delle sante piùfesteggiate nel mondo cristiano, ancheperché alla sua intercessione è affidato ilbene prezioso della vista. Il detto che“santa Lucia è il giorno più corto che cisia” aveva la sua verità storica nelCalendario giuliano, ma con la riformagregoriana è il 21 dicembre il giorno piùcorto. In diocesi è particolarmentefesteggiata a Sugano di Orvieto e a Todinella parrocchia di san Nicolò.

❖ ORVIETOMessa su Rete 4

Domenica 15 dicembre laliturgia eucaristica che vienecelebrata in duomo alle ore10 andrà in diretta televisivasu Retequattro. Si tratta delconsueto appuntamentodomenicale di questo canaleche trasmette ogni domenicada una parrocchia e da unachiesa diversa. Lacelebrazione verrà officiatadal vescovo diocesano mons.Benedetto Tuzia.

❖ TODIConfraternita

Domenica 15 dicembre nelduomo di Todi, durante lamessa di Avvento delle ore11.30, saranno ammessi nellaconfraternita dell’Annunziatatre nuovi confratelli. Questopio sodalizio, rinato pochianni fa, consegue consenso enuove adesioni. È un modo diservire la comunità cristianacon una tradizione antica marinnovata al servizio dellaChiesa locale.

❖ VESCOVOVisite natalizie

Il 18 dicembre il Vescovo alle ore 16visiterà gli anziani dell’istitutoVeralli Cortesi di Todi in occasionedella festa del Natale. Alle ore 17.30 sireca nella fabbrica di laterizi “Toppetti” a Pontenaia di Todi, doveinsieme alle maestranze e alle lorofamiglie celebrerà la messa inpreparazione al Natale. L’azienda ètra le maggiori industrie di laterizi esupportata da una tecnologia moltoavanzata, con un mercato stabile adispetto della crisi.

VENERDÌ 13 DICEMBRE 2013

ervo della Bellezza” è lafelice espressione delvescovo Benedetto

Tuzia pronunziata durantel’omelia dell’ordinazionediaconale di Lorenzo Romagna.È il giorno dell’Immacolata, la Tota pulchra, nella bellissimachiesa di Santa Maria dellaConsolazione in Todi; il giovaneLorenzo ha offerto la sua vita alSignore per diventare servo delpopolo di Dio annunciando labellezza eterna del Vangelo diCristo. Non sono voli pindarici, leparole del Vescovo, ma unarealtà: un giovane rinuncia a sestesso per seguire totalmente ilCristo. Il desiderio di bellezza diun ideale grande è scritto nelcuore dell’uomo, e Cristosolamente può dargliconsistenza. Quando Lorenzo si èprostrato di fronte all’altare conal centro l’affresco della Madonna con il Bambino mentrepone l’anello nuziale al dito disanta Caterina d’Alessandria, èstata espressa, anche in formavisiva per il giovane diacono, lasua totale adesione eappartenenza al Signore e allaChiesa rinunciando a formareuna propria famiglia per servire

S“

con piena dedizione il popolo diDio. Il vescovo Benedetto gli haimposto le mani, compiendo ungesto che risale al tempoapostolico; in quel momento èapparsa molto evidente lasapienza architettonica di chi haprogettato la chiesa, dove alcentro della cupola vi èl’immagine dello Spirito santomentre le statue dei dodiciapostoli sono poste lungo lepareti con al centro l’immaginedella Madonna. È il Cenacolo: inquel momento non èsemplicemente una rievocazionema una realtà, lo Spirito scendecome duemila anni fa aGerusalemme il giorno di

Pentecoste. Così rivestito delloSpirito, Lorenzo indossa gli abitidiaconali, che non simboleggianouna distinzione ma una rinascitae un servizio. “Sei un servo”: anessuno piace questaespressione, ma per noi credentiin Cristo è il massimo delleaspirazioni, imitare Cristo servodell’umanità. Una festadell’Immacolata veramente bella,che ha dato a tutti la gioia dicondividere con Lorenzo la suaconsacrazione diaconale. I suoigenitori, visibilmente commossi,sono giunti dal Trentino insiemea numerosi fedeli della suaparrocchia di origine. Una coralenumerosa e ben preparata ha

animato la liturgia: i cori di Todi,Avigliano Umbro, Casteldell’Aquila e Ilci, diretti da donMario Venturi con il maestroMarco Venturi all’organo.L’ordinazione è stata guidata dadon Danilo Innocenzi, il servizioera svolto dai nostri seminaristi eda alcuni ministranti locali,mentre l’assemblea è stataaiutata nel canto da padre SergioPrina Cerai. La presentazione delcandidato è stata fatta da uno deivicerettori dell’Almo collegioCapranica, dove Lorenzo hasvolto la sua vita di seminario.Dopo la solenne benedizionefinale, il canto corale dell’AveMaria di Lourdes ha concluso la

coinvolgente liturgiadell’ordinazione. All’Immacolataè stato affidato il ministero diLorenzo e tutta la Chiesa, perchéla comunità cristiana possasempre risplendere in santità,come Maria. Nella vicina scuolaper geometri e ragionieri è statoorganizzato un ricevimento pertutti quelli che hanno partecipatoalla celebrazione. I volontaridella Caritas e i ragazzi dellacomunità di Villa San Faustinohanno allestito una bella sala eservito con eleganza e signorilità.La torta conclusiva avevaimpressa l’immagine dellaMadonna della Consolazione e lafrase che Lorenzo ha fatto porrenel ricordino. È un verso della Divina Commedia, tratto dalcanto 33 del Paradiso: “Tu se’colei che l’umana naturanobilitasti sì, che ’l suo Fattorenon disdegnò di farsi suafattura”.

Don Marcello Cruciani

Un po’ di storia del Tempioa chiesa della Consolazione è uno degli edi-fici-simbolo dell’architettura rinascimenta-

le. In epoca rinascimentale tali edifici sono col-locati fuori le mura, perché la città medievalenon disponeva più di aree edificabili all’inter-no. La paternità del progetto è attribuita al Bra-mante, i nomi dei vari maestri che si sono suc-ceduti sono tutti della sua scuola: Cola di Ca-prarola, Baldassarre Peruzzi, il Vignola e Ippo-lito Scalza. Anche altri architetti hanno dato illoro contributo, tra cui: Antonio Sangallo il Gio-vane, Galeazzo Alessi e Michele Sanmicheli. Lacostruzione ebbe inizio nel 1508 e fu portata atermine nel 1607.

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Al servizio della Bellezza

DIOCESI. Ordinazionediaconale diLorenzo Romagnanella chiesa della Consolazione a Todi

❖ CASTEL VISCARDORiflessione sui legami tra la commemorazione dei defunti e il Natale

l 7 dicembre a Castel Viscardo si è svolto il primo appuntamento del riccoprogramma natalizio predisposto dalla locale Pro loco, in collaborazione

con le altre associazioni del paesee della parrocchia Ss. Annunziata,ossia una tavola rotonda inseritanel ciclo annuale denominato“Facciamo un po’ di storia”, giuntoquest’anno al suo terzoappuntamento. In questo nuovoincontro sono stati affrontatidiversi temi legati al Sacro e alla

vita contadina. Esplicativo il titolo dato all’iniziativa: “La commemorazionedei defunti e il Natale - Dal ricordo dei nostri cari alla nascita del nuovoSole”, nella chiara volontà di approfondire concetti legati al ritmo dellanatura che scandiva il progressivo svolgersi della vita umana, con un occhioattento ai riti dei defunti e alle feste di introduzione al ciclo natalizio. Unconnubio tra risveglio della natura e ciclo della campagna nell’ambito dellefeste religiose e pagane. Il tutto si è connotato come il giusto prosieguo diquanto già svoltosi in quel di Aquino (Frosinone) lo scorso 9 novembre, conla presentazione del libro Le fave dei morti, tra storia e antichi riti di Alessandra Pelagalli (Università di Napoli), alla quale ha partecipato anchela Pro loco di Castel Viscardo portando testimonianza della sua tradizionaledistribuzione delle “fave dei morti”, della quale si hanno notizie dall’iniziodel XVIII secolo. La tavola rotonda ha visto fare gli onori di casa a ChiaraTiracorrendo che ha introdotto, con un excursus storico-linguistico sulconcetto di tradizione, i due relatori: la dott.ssa Pelagalli, che ha presentatoil suo testo e la tradizione della città di Aquino, e don Danilo Innocenzi, chesi è concentrato sul calendario cristiano e le sue reminiscenze pagane.

Luca Giuliani

IUn “vocabolario” che rivela una visionead ampio respiro dell’amore del Padre

eggendo gli scritti di Madre Speranza emer-gono alcune parole, alcune espressioni, al-cune figure stilistiche che sono già rivela-

trici del suo respiro universale,e che segnaliamo di seguito.1- Ricorrono frequentementequeste espressioni: ogni, tutti, ditutti, per tutti, in tutte, a tutte; a noi, con noi, per noi, in noi, dinoi; il nostro; l’uomo, per l’uo-mo, il prossimo, gli uomini, lecreature.2 - Il frequente uso del “ci” sia inposizione di enclitica che di pro-clitica, sia con valore rafforzati-vo o di pronome: per aiutarci, ci

perdona, ci tende, non ci abbandona, ci invita,ecc.3 - Vi si trovano delle affermazioni intense come:“Dio è per tutti un Padre buono che ci ama di unamore infinito, che non fa distinzioni”; “l’amoredi Dio si rivela in tutte le creature, massimamen-te nell’uomo”.4 - Si riscontra l’accentuazione di alcuni concetticome: “il Signore ama tutte le persone”; “il Cuo-re di Gesù pulsa di immenso amore per gli uo-mini”.

5 - La Venerabile utilizza talvolta termini opposti,detti anche polari: “l’uomo giusto ama il bene eodia il male”; “terra o cielo”; “speranza e dispe-razione”, “timore e audacia”; “tristezza e gioia”;“tristezza e allegria”.Aspetti rilevanti della manifestazione del PadreAmore Misericordioso. Il Dio che Madre Speranza ha conosciuto e ci pre-senta è un Padre che va alla ricerca degli uominicome “El màs bueno de los padres,” e chiede“que le llamemos Padre” perché vuole farci par-tecipi della sua divina bontà. “È per tutti - scrive- un Padre buono che ci ama con un amore infi-nito, che non fa distinzioni”. Per tutti gli uomini,dunque, non solo per i cristiani, e la “nuestra fe-licidad no se encuentra sino en El”.E più avanti la Venerabile, nella cui esperienzaspirituale Dio si svela in maniera personale estraordinaria, tanto da illuminare tutta la sua esi-stenza terrena, scriverà: “Egli mi dice che devofar sì che gli uomini conoscano Dio come un Pa-dre buono che si adopera con tutti i mezzi e inogni modo per confortare, aiutare, e far felici isuoi figli e che li segue e li cerca con amore in-stancabile, come se non potesse essere felice sen-za di loro”. (Continua)

Antonio Colasanto

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Madre Speranza

MADRE SPERANZAVerso la beatificazione

17LA VOCE Orvieto . Todi @[email protected]

❖ OTRICOLIEventi natalizi

Mercatini con prodottiartigianali, musica di strada,Gospel, animazione edintrattenimento nella Casa diBabbo Natale e dolci natalizi.Sarà un Natale con tantiappuntamenti quelloorganizzato dalla Pro loco diOtricoli e dalla localeAmministrazione comunale.Fino al 6 gennaio nelcaratteristico borgo,addobbato e illuminato a

festa, sarà possibile visitare lacasa e il laboratorio di BabboNatale, una rassegna di oltre50 presepi e i mercatini diNatale. E poi visite guidate alcentro storico o all’areaarcheologica di Ocriculum. LaVia dei presepi farà dascenario alla musica e aigiochi dell’associazione “IPagliacci” per grandi e piccini.Su Facebook.it/otricoli.eventi èpossibile trovare il programmadettagliato dell’evento, le fotodella passata edizione e tuttele informazioni sullamanifestazione.

VENERDÌ 13 DICEMBRE 2013

❖ NARNI - BEATA LUCIAAttività ludiche ed educative

Per il quarto anno consecutivo, l’azienda BeataLucia e il Comune di Narni, in collaborazionecon tutte le istituzioni scolastiche territoriali,organizzano per le vacanze natalizie un ciclo diattività ludico-educative tese a soddisfare i bisogni di bambini e famiglie.L’intervento educativo proposto sarà realizzato presso i locali della sede del “BeataLucia” di piazza G. Marzio 6 nel centro storico di Narni. Le attività si svolgeranno,nell’orario 8-13 nei giorni lunedì 23, venerdì 27, lunedì 30 dicembre e giovedì 2,venerdì 3 gennaio. Le attività rivolte a bambini e bambine di età compresa tra i 3 ei 12 anni saranno quelle tipiche dei servizi educativi e ricreativi per il tempo libero(laboratori creativi, giochi in scatola, tornei ludici, giochi di gruppo); a esse siaggiungerà il “gioca-compiti”, un’attività facoltativa che consente ai bambini piùgrandi di svolgere i compiti per le vacanze sotto la supervisione degli operatori.

SAN VINCENZO. Incontro epresentazionelibro per ilbicentenario delfondatoreFederico Ozanam

Presente GiorgioBernardelli,autore di “Storiadi FedericoOzanam, l’uomoche non avevapaura della crisi”

elebrato a Terni ilbicentenario della nascitadel beato Federico

Ozanam, fondatore dellasocietà di San Vincenzo de’Paoli. La “San Vincenzo” èun’associazione di laici cattoliciche cura la formazionecristiana degli aderenti conl’esercizio concreto di azionicaritative verso i poveri,articolata in gruppi, ciascunodenominato “Conferenza”, perlo più in ambito parrocchiale, eorganizzata a livello diocesano,nazionale ed internazionale. Atal fine è stato presentato almuseo diocesano il libro Storiadi Federico Ozanam, l’uomo chenon aveva paura della crisiscritto dal giornalista GiorgioBernardelli, edito da Lindau.Ha coordinato l’incontro Antonella Catanzani,presidente del Consigliocentrale di Terni della “SanVincenzo”, che conta più di 100aderenti a sostegno di oltre4.000 persone. La loro operanon consiste soltantonell’assistenzialismo quantopiuttosto nella condivisione divita con i più poveri, perché

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ogni povero è Gesù. “La SanVincenzo mi ha cambiato lavita”, ha detto la coordinatrice.Ha tenuto la relazioneintroduttiva il vescovoamministratore apostolicomons. Ernesto Vecchi: “Questaricorrenza bicentenaria - hadetto - ci aiuta a riscoprirel’iniziativa della Società di SanVincenzo, accanto a tante altreopere che lo Spirito santosuscita e trasforma nel grande‘laboratorio’ dellatestimonianza cristiana, cheedifica, nella quotidianità, ilregno di Dio, intriso di verità edi vita, di santità e di grazia, di

giustizia, di amore e di pace.Come la verità cristiana siesprime in modo autentico solose sfocia nell’amore, così lacarità è veramente cristiana seconduce alla verità ed è da essaplasmata. Diversamente, lacarità scivola nelsentimentalismo. L’amorediventa un guscio vuoto, dariempire arbitrariamente”. Hapoi preso la parola lo scrittore Giorgio Bernardelli il quale,dopo un accenno iniziale alleorigini del movimento - metàdel sec. XIX - della SanVincenzo da parte di settestudenti della Sorbona di Parigi

capeggiati da Federico Ozanam,ha messo in luce l’attualità delmovimento vincenziano nato inun epoca simile alla nostra,epoca di passaggio da unassetto sociale a un altro, tempoforte allora in Francia, come danoi ora, di secolarizzazione eanticlericalismo e di crisivaloriale e sociale. Eppure ilmovimento si affermò e siestese rapidamente.“L’esercizio della carità innome di Dio e segno di Chiesa -ha detto - ha un grandissimovalore educativo per la personae di testimonianza per ilmondo”. Questo concetto è

stato ripreso ed approfonditodall’intervento di FernandoMazzoni, membro dello staffnazionale per la formazionedella società San Vincenzo de’Paoli, affermando che ilvincenziano “non si limita adalleviare le situazioni di disagiodelle persone vicine, ma siimpegna da vero laico cristianonel campo sociale e politico alfine di ridurre e battere lecause che generano i disagi deisingoli”. L’ assessore allePolitiche sociali del Comune diTerni Stefano Bucari hariconosciuto il grande lavoroche la San Vincenzo svolge inTerni e ha auspicato unacollaborazione sempre piùstretta ed efficace tra ilpubblico e il privato. Haconcluso l’incontro l’assistentespirituale don Luca Andreaniricordando che “la carità èsegno profetico di Chiesa eFederico Ozanam ne è un veromodello di vita” e rivolgendoun appello ai giovanisottolineando che la Società disan Vincenzo de’ Paoli è statafondata da giovani.

Nicola Molè

❖ TERNIFesta patronale di santaBarbara per i vigili del fuoco

elebrata la festa di santa Barbara presso il comando provinciale dei vigilidel fuoco di Terni alla presenza delle autorità civili e militari. È stato il

vescovo amministratore apostolico mons. Ernesto Vecchi a presiedere lacelebrazione ricordando come i vigili del fuoco e la loro “indispensabile einstancabile attività siano sempre presenti e mettano d’accordo tutti con laloro dedizione, coraggio verso coloro che sono in difficoltà. Il vostro lavoro,anche se a volte le persone non riescono a percepirlo, è sempre moltoimportante anche in ottica di prevenzione. Un lavoro per il bene comune, cheunisce e contribuisce a rendere la comunità più coesa e solidale, in grado -solo così - di superare tutte le difficoltà della crisi in atto”. Quasi 4.000 gliinterventi effettuati dai vigili del fuoco ternani nel 2013, per casi di soccorsotecnico urgente, oltre 600 dei quali per incendi e 130 per incidenti stradali,senza dimenticare le verifiche di stabilità, i soccorsi alle persone, il recupero oil salvataggio di animali. Circa 1.500, poi, le pratiche relative alla prevenzionedegli incendi e 30 i corsi di formazione del personale, con il rilascio di quasi600 attestati di frequenza e idoneità, realizzati per enti pubblici e ditte private.Sono stati alcuni dei dati forniti dal comandante provinciale Michele Zappia:

“Per il 2014 potremocontare su nuove forzeanche al nostroComando. Da settembreè passata sotto la nostragestione la flotta deiCanadair e le nuovestrutture del nostro polodi formazione acquaticaè diventato il piùimportante d’Italia”.

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❖ MOSTRA ARTEIncontri natalizidi Istess e Pro locoAccompagnerà le festività nataliziecon la bellezza dell’arte dellapittura, scultura, grafica, fotografia,poesia, nelle opere di oltre 60artisti umbri e con i presepiprovenienti da diverse parti delmondo. È quanto proposto dallarassegna “Incontri natalizi 2013”,promossa dall’Istess di Terni e dallaPro loco, in collaborazione conl’assessorato alla Cultura delComune di Terni presso le sale delcentro socio-culturale “A.Romagnoli” di Terni, in viaAminale, dal 18 al 27 dicembredalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.La mostra sarà inaugurata il 18dicembre alle ore 16.30 con lapresentazione delle opere e delleiniziative e progetti dell’Istess, dellaPro loco di Terni e delleassociazioni di volontariato. Tra leiniziative “Signore, dacci oggi ilnostro pane”, raccolta di ricettepopolari a base di pane e non solo,realizzata dai volontari del Centromissionario diocesano con l’intentodi sensibilizzare sul grandeproblema della fame nel mondo.

Immacolata “speciale”a Campomicciolo

a comunità parrocchiale del Cuore di Maria aCampomicciolo ha vissuto in modo particolare lafestività dell’Immacolata: con la liturgia animata

dai giovani della parrocchia, l’amministrazione di duebattesimi, e nella carità che si è concretizzata con lacondivisione di una cena in oratorio aperta alle fami-glie assistite della Conferenza San Vincenzo de’ Paolipresenti a Campomicciolo. Oltre 120 partecipanti, traassistiti e volontari, riuniti intorno all’unica mensa. Un appuntamento pensato insieme, parrocchia, SanVincenzo de’ Paoli, associazione “La Tenda” per fareesperienza di Chiesa radunata nel nome di Dio. “Cre-diamo - ricorda il parroco don Angelo D’Andrea - sianecessario moltiplicare questi appuntamenti che cipermettono di crescere come singoli e come comu-nità. Iniziative che ci rendono credibili testimoni incammino con quanti vivono un momento, a volte lun-go, di estrema difficoltà. Esse rispondono a quella ‘inclusione sociale dei pove-ri’ ricordata da Papa Francesco nella sua esortazioneapostolica Evangelii gaudium. Il Santo Padre afferma,al n. 187 del documento: ‘Ogni cristiano e ogni comu-nità sono chiamati a essere strumenti di Dio per la li-berazione e la promozione dei poveri, in modo che es-si possano integrarsi pienamente nella società; questosuppone che siamo docili e attenti ad ascoltare il gri-do del povero e soccorrerlo’”.

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La Caritàche ècondivisione

La presentazione del libro al museo diocesano

La celebrazione presieduta da mons.Vecchi

❖ DISABILITÀ“La città raccoglie sapienza”

La Fondazione “Aiutiamoli a vivere”, Acl, Acl New, Afadhanno organizzato il progetto “La città raccogliesapienza”. Attraverso il lavoro dei ragazzi disabili dellacittà di Terni saranno catalogate e archiviate tutte letesi riguardanti il tema delle pari opportunità perdisabili, l’integrazione e l’inclusione. Si darà vita a unavera e propria raccolta bibliografica a disposizione dichiunque voglia informarsi per approfondire il temadella disabilità. Chiunque voglia aderire alla raccoltanazionale delle tesi di laurea che trattano il tema delladisabilità può contattare la sede nazionale dellafondazione “Aiutiamoli a vivere” a Terni in via XXSettembre166, tel. 0744 279560.

18 LA VOCE Terni.Narni.Amelia

VENERDÌ 13 DICEMBRE 2013

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❖ SAMBUCETOLEEventi nataliziIl Consiglio pastorale parrocchiale diSambucetole, la corale e la società sportivasi ritrovano insieme per animare il borgoamerino con un nutrito programma dieventi che si svolgeranno per tutto il periodonatalizio. Giovedì 19 dicembre alle ore 21 cisarà l’incontro del Centro di ascolto aCollicello presso la famiglia Frittella Otello.Presiederà don Francesco De Santis. Venerdì20 dicembre alle ore 17,30 la penitenziale inchiesa, confesseranno don Francesco DeSantis e padre Alberto Bordellini. Sabato 21dicembre alle ore 15 ci sarà la visita deibambini del catechismo ai malati.Domenica 22 dicembre alle ore 10 in chiesala benedizione dei Bambinelli per i presepi ealle 21 musica, canto e preghiera perfesteggiare il Natale.

❖ PEDIATRIAArrivano i “Pagliacci”!Anche quest’anno, durante le festivitànatalizie saranno tante le iniziative disolidarietà promosse dall’associazione “IPagliacci”, impegnata in progetti dedicati aibambini ricoverati nel reparto di Pediatriadell’ospedale di Terni. I volontari guidati daAlessandro Rossi saranno in Pediatria anchenei giorni di festa, a Natale e il 31 didicembre, e porteranno sorrisi e regali atutti i bambini ricoverati, sia nella clinicapediatrica che nel reparto di Otorino.Il 21 dicembre presso la parrocchia di SantaMaria del Carmelo saranno consegnati deiregali a bambini meno fortunati. Domenica15 dicembre, alle 18, nella sala dell’Orologiodel caos di via Campofregoso, sarà invecepresentato il calendario 2014dell’associazione. L’associazione “I Pagliacci”è impegnata in importanti progetti con lescuole, a partire da quello dedicato allaterapia del sorriso in corso all’istitutocomprensivo di Campomaggiore a Terni.

❖ APURIMACMostra pro PerùIl gruppo di Terni dell’associazioneApurimac organizza la 18a Mostra mercatonatalizia di prodotti artigianali peruviani,fino al 22 dicembre nei locali dellaparrocchia di San Pietro, in via Garibaldi n.75 a Terni. Il ricavato dell’iniziativa verràdevoluto per finanziare i progetti sociali inApurimac (Perù) e per migliorare lecondizioni di vita delle popolazioni residentiin quelle zone impervie delle Ande. Lamostra resterà aperta tutti i giorni dalle 9.30alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30.

VALENZA. Veniva consacrata 10 anni fa la chiesa di Santa Maria della Pace

ieci anni fa, nel giorno del-la festa Immacolata Con-cenzione, veniva consacra-

ta la chiesa parrocchiale di Valen-za dedicata a Santa Maria della Pa-ce. Una chiesa dalla particolarestrutura a forma di stella, proget-tata dall’architetto Paolo Portoghe-si. Intorno a questa forma si è svi-luppa la costruzione della chiesa,abbellita da uno splendido soffittoin legno e arricchita dalle opere diStefano Di Stasio, Oliviero Rainal-di, Paolo Borghi e Bruno Cecco-belli.Nella chiesa di S. Maria della Paceè raccolta, in veste pittorica, la me-moria dei discepoli di Francesco:quei Protomartiri francescani natinella valle ternana che provocaro-no, con il loro martirio in terra d’A-frica, l’ingresso nell’Ordine fran-cescano di sant’Antonio da Pado-va, il quale venne a visitare Fran-cesco nello “speco” di Narni. La storia è raffigurata in 16 qua-dri, quasi una Via crucis france-scana, che narra la vicenda delloro martirio. Il ciclo france-scano è opera di Stefano Di Sta-sio, come il trittico absidaledella chiesa, dove è rappresen-tata una grande figura dellaMadonna che abbraccia con ilsuo mantello l’intera umanità.Il decennale della consacrazio-ne è stato solennemente ricor-dato con la celebrazione pre-sieduta dal vescovo ammini-stratore apostolico mons. Ernesto Vecchie animata dalla Corale del cuore, direttadal maestro Romano Quartucci. “Maria - ha detto il presule -, sottratta alpeccato originale, è colei che ci aiuta a ri-scoprire il posto della donna nel Mistero

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della salvezza. Maria insegna agli uominidi oggi che entrare nel mistero di Cristo èmettersi al servizio, nella dedizione, ob-bedienza e amore”.“Oggi – ha aggiunto – si tende a vivere co-me se Dio non esistesse, mentre non si

cerca il bene comune ma il proprio inte-resse. Il mondo è stanco di gesti di chi simette sempre al primo posto, mentre bi-sogna preferire l’opera umile ma tenace ecarica di amore, mettendosi al servizio,anche quando si è chiamati a compiti im-portanti. Bisogna muovere qualcosa, rin-vigorire la fede, la speranza e la carità chec’è in noi, rimanendo uniti e aiutandosi gliuni con gli altri. Dobbiamo guardare le co-se con speranza, sentirci vicini e tornare amessa la domenica perché la Parola delVangelo che ascoltiamo entri nei nostricuori, così che possiamo riverberarla nelmondo intorno a noi”.

Elisabetta Lomoro

Al serviziodel mistero

di Cristo

All’interno della chiesa, in 16 quadri,è raccontata la vicenda deiProtomartiri francescani, nati nellaValle ternana, che con il lorosacrificio favorirono la vocazione di sant’Antonio da Padova

19LA VOCE Terni.Narni.Amelia @[email protected]

a speranza e la solidarietà” era iltema dell’incontro di preghiera eapprofondimento, in preparazio-

ne al Natale, organizzato dalla Commissionediocesana per la pastorale della carità e dal-la Caritas, rivolto agli operatori e volontari. “L’autentica promozione umana - ha dettomons. Ernesto Vecchi - trae le sue risorsedall’amore che è carità: quella forza straor-dinaria che spinge le persone a impegnarsinella logica del dono gratuito a favore del be-ne comune. Questa forza ha la sua origine inDio, Amore eterno e Verità assoluta. La caritàè veramente cristiana se conduce alla veritàed è da essa plasmata. Diversamente, la ca-rità scivola nel sentimentalismo. L’amore di-venta un guscio vuoto, da riempire arbitra-riamente”.“La carità della Chiesa - ha aggiunto - nonpuò essere separata dall’annuncio del Van-gelo e dalla celebrazione dei sacramenti,perché è proprio grazie alla forza che si spri-giona dall’eucaristia che essa può esercitarela carità, fino a dare la vita per amore delprossimo, come Gesù. Se vogliamo incre-mentare la testimonianza della carità nellenostre parrocchie e associazioni, non dob-biamo mai perdere di vista l’eucarestia e la

celebrazione domenicale”. Facendo quindi riferimento alla pre-parazione al Natale, ha ricordato co-me sia un momento propizio peravere speranza “perché è un tempoforte di attesa, non della realizzazio-ne di un sogno, ma di un compi-mento di ciò che è già presente per i cristia-ni, l’amore di Dio. L’Avvento non ci proiettain un orizzonte lontano, per estraniarci dal-la storia. Ma è proprio vivendo oggi, nellastoria, che possiamo aprire lo spessore dellasperanza dentro la nostra vita quotidiana”. Don Stefano Mazzoli, direttore dell’Ufficiocatechistico, ha quindi approfondito il temadella speranza cristiana non come fatto pri-vato “ma un’azione di tutta la comunità cre-dente che si pone al servizio dell’umanità in-tera. Nella situazione di tiepidezza nella qua-le sembrano oggi vivere tante persone, unaporta di accesso per un annuncio di speran-za è spesso occasionata dal bisogno, dallasofferenza o dallo sconforto. Forse tutti pos-sono aprirsi a un gesto di compassione, dipremura, di tenerezza, di attenzione, di amo-re soprattutto in un momento in cui la vita,per diversi motivi, si fa più faticosa. Eccoperché non c’è annuncio di speranza più

grande di quello che parte dai poveri, dagliultimi, per giungere a tutti”. È quindi intervenuto don Sergio Rossini, di-rettore dell’Ufficio liturgico: “Ogni celebra-zione ha un ‘respiro’ che va oltre il tempostorico della celebrazione stessa. Le speran-ze dei nostri Padri nella fede trovano il lorocompimento in Cristo, e noi attendiamo nel-la speranza, vigilanti nell’attesa il Suo ritor-no definitivo nella gloria”. In conclusione, il direttore della Caritas dio-cesana Claudio Daminato ha ricordato“l’impegno della Caritas diocesana per la co-stituzione di un Emporio della solidarietà” eper il convegno sulle Caritas parrocchiali. “Èproprio nelle parrocchie – ha detto – che de-ve crescere quella sensibilità nel farsi pros-simo agli altri, dove non solo il fare e il daresono segni della carità cristiana, ma soprat-tutto quelle espressioni d’amore ci fanno ve-ramente fratelli dei più bisognosi”.

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Incontro di preparazione al Nataleper gli operatori della carità

INCONTRI IN DIOCESIVENERDÌ 13 DICEMBRE, ore 10.30,

Narni, celebrazione in preparazioneal Natale presso il polo industrialeTerni Research.

Ore 17.30, Terni, cattedrale,celebrazione in preparazione alNatale promossa dal Polomantenimento armi leggere per leforze armate, i militari e associazionicombattentistiche e d’arma.

Ore 17.30, Centro pastorale SantaChiara di Acquavoliera, incontro dipreparazione al Natale dell’Unitalsi.

DOMENICA 15, ore 10, Terni, chiesa SanFrancesco, incontro delle famiglie“Natale con i tuoi”, messa ecatechesi e pranzo

Ore 10.30, Terni, celebrazione pre-natalizia per i dipendentidell’Acciaieria e loro familiari pressoil Tubificio.

LUNEDÌ 16, ore 17, Terni, cenacolo SanMarco, “I Vangeli delle origini”,incontro con la teologa LiliaSebastiani.

DOMENICA 22, ore 11, Terni,celebrazione in preparazione alNatale al carcere di vocaboloSabbione, presieduta dal vescovoErnesto Vecchi.

rande festa nella chiesa diSan Gabriele a Terni perl’inaugurazione del nuovo

oratorio. La celebrazione, alla vigiliadella festa dell’Immacolata, è statapresieduta dal Vescovo,concelebrata dal parroco donCamillo Camozzi e da don FrancoFontana alla presenza del Sindaco e

G di altre autorità cittadine, dei gruppidei ragazzi che l’hanno animata e ditantissimi fedeli. “Celebrarel’Immacolata - ha detto mons. Vecchi - significa celebrarel’umanità nuova che dobbiamorecuperare per volerci bene tutti,specie in questa complessità di vitadove sembra che ci sia solo

contrapposizione. Ma il Signore èvenuto a salvarci, a riconciliarel’uomo con Dio e gli uomini tra diloro. Per questo dobbiamo cercaredi tenere viva la fede per nonperdere la speranza, dobbiamopregare per il bene dell’umanità, deinostri fratelli e delle sorelle”. Altermine della celebrazione si èsvolta la cerimonia di inaugurazionecon il taglio del nastro. Il nuovooratorio, che è stato realizzato afianco della chiesa parrocchiale (vi siaccede tramite un percorsopedonale agevole per tutti, anche

per i disabili), è un’ampia strutturadove poter accogliere giovani eanziani per incontri, conferenze emomenti di socializzazione. Inoltreci sono aule per i gruppi delcatechismo, per l’Azione cattolica siadei ragazzi che degli adulti, e delgruppo Agesci. Per vivere davveronello spirito dell’oratorio come casacomune e comunità accogliente,sarà costituita un’associazione tesa aoffrire vera armonia tra quantivorranno usufruire dei locali e perrilanciare il messaggio pastorale cheè proprio dell’oratorio.

TERNI. Inaugurazione dell’oratorio della parrocchia di San Gabriele

confine tra Umbria eMarche. Un eventodedicato almatrimonio “festadell’amore”, al regalo,altra grande

espressione d’amore, un mix ditante professionalità maturateattraverso anni di esperienza,servizi e prodotti specificiall’insegna dell’innovazione, dellaprofessionalità, della trasparenza, edell’assistenza. Un progettopensato con amore per l’amore, in

VENERDÌ 13 DICEMBRE 2013

BREVI

❖ MOSTRABiglietti natalizi d’autoreAllestita presso la galleria del Conventino delmuseo della Porziuncola di S. Maria degliAngeli, il 7 dicembre è stata inaugurata unamostra di incisioni e stampe di eccellenti enoti autori umbri che hanno descritto ilmistero del Natale con immagini cariche dipoesia e intensità spirituale. La mostra sichiama “Cartulae Nataliciae. Incisioni edisegni” e sarà aperta fino al 12 gennaio con ilseguente orario: 9.30-12.30, 15-18.30 (chiusoil lunedì). Sono esposte le opere di noveautori: Ennio Boccacci, Serena Cavallini,Rolando Dominici, Marielisa Leboroni, SergioMarini, Silvana Migliorati, Antonella Parlani,Marisa Piselli, Maria Teresa Romitelli. Tuttonasce nel 1224, quando san Francesco inviòun biglietto con parole d’augurio per frateLeone. Ciò ispirò padre Giulio Mancini e padreDiego Donati, che nel 1964 cercarono di darevalore artistico anche ai semplici bigliettiaugurali, coinvolgendo artisti di qualitàstraordinarie. Iniziarono perciò una serie dimostre annuali presso il santuario di SanDamiano di Assisi. Perché non si perda questastraordinaria testimonianza storica espirituale, il museo della Porziuncola oraripresenta alcune opere in mostra presso lagalleria del Conventino. Info:www.assisiofm.it

❖ CULTURA Cronaca nera e “noir”Un weekend dedicato alla cronaca nera (manon solo) è iniziato venerdì 29 novembrepresso il Cenacolo francescano di Santa Mariadegli Angeli con l’intervento del gen. LucianoGarofano, già comandante dei Ris di Parma, edel curatore letterario Anna Maria Romano. Lapresenza di importanti relatori (il criminologoMassimo Picozzi e lo psichiatra forenseAlessandro Meluzzi) ha consentito diapprofondire il rapporto esistente tral’informazione scientifica sul crimine e la“letteratura noir” rappresentata dagli scrittoridi successo Maurizio De Giovanni e AlvaroFiorucci, noto giornalista televisivo della reteregionale. Di particolare interesse si è rivelatala tavola rotonda conclusiva di domenica 1°dicembre che, impostata su alcuni casi tuttorairrisolti, ha visto la partecipazione deimagistrati Giuliano Mignini e Sergio Sottani edel medico legale Amneris Magella. (Pio deGiuli)

❖ CARABINIERIFesta della Virgo FidelisCon una solenne celebrazione officiatadomenica 1° dicembre nella cattedrale di SanRufino dal parroco don Cesare Provenzi, icarabinieri di Assisi, con il loro comandante diCompagnia Franco Davide, hanno celebrato laloro patrona “Virgo Fidelis”. In rappresentanzadella municipalità era presente il consiglieredelegato Franco Brunozzi.

❖ CENTRO PACESerata di galaDomenica 15 dicembre presso il teatro Lyrickdi Santa Maria degli Angeli si svolgerà laserata di gala promossa dal “Centrointernazionale per la pace fra i popoli” onlusdi Assisi, già da un trentennio impegnato nellapromozione della cultura della pace e nelsostegno delle fasce deboli – infanzia ematernità in modo particolare, verso i quali ilCentro si adopera anche attraverso l’adozionea distanza di minori, in Paesi in via disviluppo – e dello sviluppo sostenibile. Nelcorso della serata verrà consegnato il premio“La rosa dell’Umbria”: un riconoscimento adonne e uomini del territorio regionale che sisono distinti come “eccellenze” umbre, persottolinearne valori e capacità. Il premio vacosì a ristabilire una relazione tra i risultatiche si hanno nella propria vita e l’eticaattraverso la quale tali traguardi si ottengono,anche con momenti creativi e conentusiasmo, socialità, umanità e stimoli alloro conseguimento. Per prenotazioni relativealla serata (ingresso 15 euro) e perinformazioni sull’associazione di volontariato,rivolgersi alla sede di via San Pio X, n. 72 inSanta Maria degli Angeli, aperta dal lunedì alvenerdì dalle ore 9 alle ore 13; telefono 075816700. (Ele. Lo.)

DIOCESI. Intervista alVescovo sul progettoumanitario emissionario inAmazzonia

Natale presso il Rio Javarì

on può destare sorpresa sel’attenzione si rivolge a unarealtà solo geograficamen-

te lontana come l’Amazzonia, su-perando i confini territoriali dellanostra diocesi immersa in gravidifficoltà e problematiche di variotipo. Lo sguardo dedicato a un“tassello” dell’umana esistenza hasollecitato alcune domande rivol-te al vescovo Domenico Sorren-tino, che ha risposto con un im-plicito incoraggiamento a vivere ilNatale nella dimensione della so-lidarietà verso altre autentichefrontiere.

Come è nato il progetto Javarì?“Conclusa l’esperienza di Kasumo in Tan-zania, è maturato tale progetto da unaproposta dei Cappuccini che da oltre unsecolo si prodigano in Amazzonia. Ci in-vitarono ad aiutare le popolazioni indige-ne del Rio Javarì: natura lussureggiante,volti che ti incantano, occhi semplici dichi non è stato ancora toccato dal nostromondo tecnologizzato, situazioni di evi-dente miseria. Venivano richieste vici-nanza e solidarietà. Ne feci un punto delPiano pastorale della diocesi”. Con quale finalità?“Il progetto non è solo di carità, ma pro-priamente missionario. I Cappuccini sonolì come annunciatori del Vangelo, dedi-

N

candosi naturalmente anche alla promo-zione umana di quelle popolazioni. For-niscono medicinali, proteggono nei con-fronti di predatori di legname e altro. Ilcuore deve guardare al mondo. Ne abbia-mo sentito la gioia quando uno dei sacer-doti assisani, padre Carlo Chistolini, cap-puccino già parroco di S. Maria Maggiorein Assisi, è partito per l’Amazzonia. At-tualmente con la testimonianza di un mis-sionario, padre Paolo Maria Braghini,stiamo sensibilizzando le scuole. È im-pressionante la rispondenza positiva deigiovani”. Che tipo di impegno si richiede a livel-lo diocesano?“Le esigenze sono tante, e il nostro soste-gno è sempre modesto rispetto alle ne-cessità. Siamo riusciti, ad esempio, a rea-

lizzare una barca per i lunghi viaggi sulfiume”. L’attività della diocesi, già proiettata sumolteplici fronti, risulta compatibile?“Il progetto Javarì ha carattere diocesanoe dunque dobbiamo sentirlo come pri-mario. È vero però che questo progettocade in anni nei quali la crisi economicasta mettendo a dura prova la nostra gen-te, ed è difficile per la stessa Caritas fron-teggiare tutte le emergenze”. È previsto in febbraio un suo viaggio inAmazzonia.“Sì, a Dio piacendo, con una delegazionediocesana mi recherò in Amazzonia peresprimere vicinanza ai missionari cap-puccini lì impegnati, alle popolazioni, al-la Chiesa che vive in quei luoghi”.

Francesco Frascarelli

GUALDO TADINO. La “Festa mobile” rilancia l’imprenditoria del territorio

lla presenza dell’assesso-re alla Pubblica istruzionedi Assisi Francesco Mi-

gnani, dell’associazione AssisiId Communication & Services,di Roberto Leoni della Fonda-zione “Sorella Natura” e di En-rico Sciamanna della giuria, so-no state presentate le opere fi-naliste del premio letterario“Città di Assisi”. Per la sezione Editi i finalisti so-no: Acque letali di Gian Giusep-pe Ruzzu e Carlo Carrere (Cies-se editore); Estella e Jim nellameravigliosa Isola del tesoro diFurio e Giacomo Scarpelli (Gal-lucci editore); Ombra bianca diCristiano Gentili (Ota - Bengaedizioni). Per la sezione Ineditii finalisti sono: Ama il lontanotuo come te stesso di Giulia Ros-si; C’è qualcosa di sbagliato diSimone Paparazzo; Come la pa-glia germoglierà il giusto di Re-becca Trabalza. Le giurie dellesezioni hanno, inoltre, segnala-to alcuni testi di particolare in-

A teresse. Per la sezione Inediti la men-zione è andata ai seguenti com-ponimenti: Il ritmo di Anil Ales-sandro Biswal; L’ultimo donodella miseria di Dario Pezzotti; L’ultimo mondo di Lucia Ugget-ti. Per la sezione Editi sono arri-vati fino alla fase finale i se-guenti testi: Il respiro del donodi Vera Risi (Davide Ghaleb edi-zioni); Leiémaria di Anna MariaFarabbi (Lietocolle edizioni); Sulla rotta di Darwin di FulcoPratesi (Gallucci editore); Venti-mila leghe in fondo al mare diGianmaria Testa (Gallucci edi-tore). L’assessore Mignani ha espres-so gratitudine al presidente del-la Repubblica Giorgio Napolita-no, che ha conferito al premiola “Medaglia del Presidente del-la Repubblica”. La cerimonia dipremiazione si svolgerà sabato 14 dicembre alle ore 16.30presso la sala della Conciliazio-ne del Comune di Assisi.

CULTURA. Il 14 dicembre la premiazione

Premio letterario Assisi❖ GUALDO TADINOApprofondimenti dopo la Settimanasociale dei Cattolici italiani

a tradizione delle Settimane Sociali in Italia è iniziatanel 1907, e tra i suoi principali promotori vi fu il

Beato Giuseppe Toniolo. La figura del Beato Toniolo fa partedi quella luminosa schiera dicattolici laici che,… vollero eseppero, con l’aiuto di Dio,percorrere strade proficue perlavorare alla ricerca e allacostruzione del bene comune. Conla loro vita e il loro pensiero essihanno praticato ciò che il ConcilioVaticano II ha poi insegnato a

proposito della vocazione e missione dei laici e il loroesempio costituisce un incoraggiamento sempre valido per icattolici laici di oggi a cercare a loro volta vie efficaci per lamedesima finalità, alla luce del più recente Magistero dellaChiesa”. Queste sono le parole di papa Francesco che ilVescovo, Domenico Sorrentino ha voluto rilanciare a GualdoTadino il 9 dicembre presso il convento dei cappucciniSantuario Madonna del Divino Amore. E’ stata scelta la cittàdi Gualdo perché ha dato i natali a sacerdoti, religiosi ereligiose, laici, che hanno testimoniato con la vita la lorofedeltà all’insegnamento della Chiesa. Mons. Sorrentino hatrattato il tema della famiglia, quale sfida in campoeducativo, religioso, sociale, economico e politico. Anche inquello urbanistico, come ha sottolineato l’ing. StefaniaProietti, poichè le famiglie abitano le città, hanno bisogno diun tetto, di trasporti e di luoghi dove incontrarsi.

Marta Ginettelli

L“

Padre Paolo in Amazzonia

Il taglio del nastro

20 LA VOCE Assisi.Nocera.Gualdo

esta mobile!” L’energia ela creatività di un pooldi aziende di Gualdo

Tadino, e non solo, per un eventoche ha voluto coinvolgere, per ilterzo anno consecutivo, l’interacittà e l’area comprensoriale, maanche il restante territorio a

F“

cui trovare tutto ma proprio tuttoper il matrimonio e il regalo,dall’abito da sposa alla lista dinozze, il viaggio di nozze, i fiori,parrucchieri e trucco, ristorazione,auto d’epoca, domotica per la casa,fotografia e video-riprese,gioielleria, arredo, l’elenco è lungo.Sono 18 le aziende che si sonospontaneamente aggregate percondividere un percorso che èiniziato sabato 30 novembre e si èconcluso domenica 1° dicembre.Contenitore d’eccezione, i locali

della fortezza federiciana RoccaFlea, che hanno completatol’opera. Si è trattato di un grandeevento volto a dare una sferzata dienergia e, un tentativo ben riuscitodi esorcizzare la crisi economicache attanaglia la zona,particolarmente provata.L’organizzazione dell’evento è stataaffidata a Giancarlo Pascolini,direttore di Radio Tadino eoperatore in marketing ecomunicazione.

Marta Ginettelli

A Nocera Umbra 2013 un Natale ricco di eventi

VENERDÌ 13 DICEMBRE 2013

BREVI

❖ RISTORAZIONE Premiati due compaesaniI giovani Gian Marco Brunacci (Assisi) e LucaZenobi (Bastia), superando i 200 progettistipartecipanti, si sono aggiudicati il primopremio (10.000 euro) nel concorsointernazionale “Eating in Style” indetto dallamultinazionale Zepter per valorizzare il designapplicato al settore della ristorazione. I “nostri”promettenti concittadini hanno presentatoutensili e stoviglie per servire pesci e crostaceiche, con ogni probabilità, verranno immessi inun ciclo di produzione industriale. Lapremiazione è avvenuta a Monaco di Baviera il23 novembre. (PDG)

❖ UVISP Incontri sul creatoProsegue con successo il ciclo di conferenzesulla custodia del creato. L’iniziativa èpromossa dall’Uvisp (Unione volontariatointernazionale per lo sviluppo e la pace),organismo non governativo fondato e direttoda p. Giorgio Roussos. L’11 dicembre si ètenuto il secondo appuntamento sul tema“Custodire il creato per un futuro sostenibile -Dalla riflessione teologica all’educazioneambientale”, con la presentazione del volume Custodire il creato. Teologia, etica e pastorale.Sono intervenuti come relatori StefaniaProietti (membro della Commissione problemisociali lavoro della diocesi, con delega alsettore ambiente) e Roberto Leoni (presidenteFondazione Sorella Natura). Mercoledì 18dicembre, alle ore 20.45, sempre presso lasede dell’Uvisp a Bastia (zona industriale ovest– settore H), è in programma il terzo ed ultimoincontro: “Si può fare! Dalla riflessioneall’azione”. Interverranno i giovani delprogetto diocesano per i nuovi stili di vita.Relatori: Stefania Proietti, Francesco Fasulo,Roberto Tomassini. Moderatore: Giuseppe Lio.Tutti sono invitati. Come cristiani dobbiamofare di più. Ricordiamo che lo stesso PapaFrancesco ha esortato più volte, fin dall’iniziodel suo pontificato, a “coltivare e custodire ilcreato: è un’indicazione di Dio data non soloall’inizio della storia, ma a ciascuno di noi. Èparte del Suo progetto; vuol dire far crescere ilmondo con responsabilità, trasformarloperché sia un giardino, un luogo abitabile pertutti…”.

❖ GUALDO TADINOOpen day al Bambin GesùVenerdì 13 dicembre presso l’Istituto BambinGesù di Gualdo Tadino si terrà l’open day daltitolo “Alla scoperta dell’erbario di CastoreDurante”. Sarà un’occasione in cui bambini,genitori ed insegnanti sperimenteranno nei trelaboratori - cucina, cosmetico e farmaceutico -l’importanza e i benefici delle piantearomatiche e officinali, tipiche del territorio.Inoltre sarà un’opportunità per conoscere gliambienti scolastici e le offerte formative chel’istituto propone, a partire dalla sezionePrimavera che accoglie i bambini di 2 anni,poi la scuola dell’infanzia, la scuola primariafino alla scuola secondaria di 1º grado cheoffre anche il corso di Inglese potenziato, conun insegnante madrelingua. (M. G.)

❖ BASTIA UMBRASpettacolo pro disabiliSabato 14 dicembre alle ore 21, presso il teatroEsperia di Bastia Umbra, l’associazione teatrale‘Le voci di dentro’, in collaborazione conl’associazione culturale ‘Sogni d’arte’, mette inscena la commedia brillante di Ettore Petrolini Benedetto tra le donne. Due tempi e… diversifinali! L’intero ricavato della serata saràdevoluto al progetto “Il mio cuore batte nellacasa di Jonathan… e il tuo?” promosso da ‘IlGiunco’, associazione di genitori e amici deidisabili costituita nel 1996, registrata all’Alboregionale del volontariato come onlus. Perinformazioni: www.ilgiunco.eu. La Casa diJonathan è situata in località XXV Aprile,adiacente alla scuola comunale dell’infanziasu terra data in comodato gratuito dal Comunedi Bastia Umbra. Si compone di tre piani(interrato, terra e primo piano) e servirà aospitare le famiglie con disabili chenecessitano sia di alloggio che di attivitàdiurna o di pronto intervento in caso diemergenza. (E. L.)

BASTIA UMBRA. Il bel successo della Scuola della Parola, con richiesta unanime del “bis” per il prossimo anno

Il luminosoesempio di Manuela

GUALDO TADINO. Laprematurascomparsa diManuela Marinelli.Le sue parole

e ne è andata serenamente, loscorso 30 novembre, a soli 51 anni,dopo una lunga malattia che la

segnava ormai da oltre quindici anni eche, negli ultimi due, era diventata lasua “compagna inseparabile”. Si chiamava Manuela Marinelli eabitava nella piccola frazione diCaprara, nel Comune di Gualdo Tadino.“Un esempio davvero luminoso” ci diceil suo parroco, don Luigi Merli, che nonriesce a trattenere la commozione. “Èimpressionante come questa nostrasorella nella fede abbia vissuto in serenasimbiosi con la dura realtà di ognigiorno. Non ha mai pronunciato iltermine ‘sofferenza’ neppure neimomenti più duri, quando ormaisperare era un mera illusione.Leggendo le beatitudini del Vangelo diMatteo, così commentava: ‘Io non sonodegna di soffrire, per me la sofferenza èun regalo di Cristo: è Lui che l’ha

S abbracciata per primo, per dimostrarmiquanto mi voglia bene. Molte voltesciupiamo la nostra vita inseguendobeni utili, sì, ma che, se resi fini a sestessi, sono profondamente effimeri: se

considerassimo di più la bellezza e lagrandezza dell’amore di Dio, comesaremmo più contenti d’impegnarci perLui! saremmo così più in pace con noi econ gli altri. Ma per fare ciò abbiamobisogno, come afferma sant’Agostino[era un’appassionata di questo santo], diraccoglierci in noi stessi, per qualchemomento, e ascoltare quella voce chechiama: È permesso? Posso entrare?...’”.

C’è qualche altro episodio che ci aiutaa capire chi fosse Manuela, don Luigi?“Ricordo che, qualche mese fa, prima diricevere i sacramenti, mi disse: ‘Questasera no! Voglio prepararmi ancorameglio per gustare l’attesa di un donocosì grande di Dio… ma domani mattinavenga presto, appena possibile: allora sìche potrò tuffarmi e sperderminell’amore del mio Creatore’… Non c’èstata notte più lunga!”.Che cosa ha lasciato a chi l’haassistita?“Un grande esempio di sensibilità versotutti: parenti, amici, personale medico e

paramedico, soprattutto versosuo marito Giovanni, al qualeun giorno disse: ‘Quantedifficoltà ti creo con la miasalute!’. Esemplare la rispostaimmediata di lui: ‘Quando cisiamo sposati, ti ho promessodi esserti vicino nella buona enella cattiva salute: in questomomento mantengo fede aquella promessa. Se tusapessi come ti vogliobene!’... Le anime dei giustisono nelle mani del Signore:nessun tormento letoccherà”.

Pie. Gio.

Nocera Umbra

Fino all’ultimora collegata con il suo tablet per assistere viainternet alla Festa dell’amore, lo scorso 20 ot-

tobre, nella chiesa di San Pellegrino: non era riu-scita a muoversi dal suo letto per la grave malat-tia, ma non aveva voluto perdersi la celebrazio-ne. Ora il suo viaggio terreno è terminato. Ma re-sta il luminoso esempio di una persona di fede in-crollabile. Ne abbiamo parlato con il parrocomons. Luigi Merli, che le ha tributato un lungo ecommovente saluto durante la cerimonia fune-bre il 2 dicembre.

E

21LA VOCE Assisi.Nocera.Gualdo @[email protected]

i è appena conclusa la Scuo-la della Parola nella Vicariadi Bastia Umbra. Gli incontri

sono iniziati a ottobre e si sonosvolti presso il Centro giovanileSan Michele. Numerose le pre-senze a questi incontri di forma-zione e approfondimento teologi-co, incentrati su Atti degli aposto-li e Lettere di san Paolo, e inseritinel cammino spirituale del qua-driennio diocesano della Parola. Irelatori che si sono avvicendatihanno approfondito il testo anchecon l’apporto della guida alla let-

tura di Atti e Lettere curata damons. Oscar Battaglia e dall’Uffi-cio catechistico - Laboratorio del-la Parola.Afferma don Giuseppe Pallotta,parroco di S. Michele Arcangelo:“L’esperienza della Scuola dellaParola è il più importante prelu-dio, è il momento centrale cheapre le porte all’Avvento, tempoliturgico che ci porta al memoria-le della nascita di Gesù Cristo Sal-vatore. L’augurio a ogni operatoree cristiano delle nostre comunitàecclesiali locali è quello che pro-

nuncia l’evangelista Luca (2,19):Maria serbava tutte queste parolemeditandole nel suo cuore”. La Scuola della Parola è stataun’esperienza spiritualmenteconsiderevole, che tutti i parteci-panti hanno seguito con grandeinteresse, avvicinandoli maggior-mente alla conoscenza della sacraScrittura, ed esprimendo il propo-sito che questa formazione, es-senziale per ogni operatore pa-storale, possa continuare anchenei prossimi anni.

O. S.

S

Il centro San Michele

dicembre ritorna in tutte le città lamagia del Natale. Le piazze desertee buie improvvisamente si

riempiono di luci e di gente cheincontrandosi si abbraccia scambiandoauguri e regali. Nonostante il freddo dellastagione, ci sentiamo al caldo perché innoi si è accesa la scintilla della gioia e deldesiderio di un momento tanto atteso.Così anche una piccola cittadina comeNocera Umbra si trasforma: luci edecorazioni natalizie creanoun’atmosfera unica. Quest’anno inoltrepiazza Umberto I si animerà di eventiorganizzati dal Comune in collaborazionecon tutte le attività commerciali eartigianali del comprensorio, leassociazioni di volontariato e i quartieriPorta S. Croce e Borgo S. Martino. Lemanifestazioni natalizie sono iniziatedomenica 1° dicembre con l’evento

A “Animali in passerella” di LucianoScattolini. La seconda domenica del meseè stata vivacizzata dalla rappresentazionestorica della “Presa di Porta Vecchia” daparte della Compagnia di San MicheleArcangelo di scherma antica, con lapartecipazione di Borgo S. Martino. Sabato 14 alle ore 15.30 la cooperativa“L’Albero azzurro” truccherà i bambini inpiazza Umberto I e li farà divertire conpalloncini, musica e pop-corn. Alle 18.30il quartiere Porta S. Croce aspetta tutti al“Teatro burattini” nel Museoarcheologico a piazza Caprera. Domenica 15 dicembre a partire dalle14.30 le vie del centro storico e le piazzesaranno animate dalla banda musicale,da fisarmonicisti e dallo spettacolo dei“Claps” organizzato dalla Croce rossaitaliana. Domenica 22 “arriva BabboNatale” in moto! Dopo il giro nelle varie

frazioni si fermerà alle ore 15 presso ilcentro commerciale Noukria. Alle ore17.30 ci sarà lo spettacolo teatrale dibeneficenza a cura di Dieccalò di Trevipresso l’auditorium comunale, che siripeterà sabato 28 alle ore 21. Inprogramma, con data da decidere, èl’evento “Ritrovo dei boscaioli”. Nocerainvita tutti a partecipare.

Celeste Bonucci

VENERDÌ 13 DICEMBRE 2013

BREVI

❖ UMBERTIDE/1Notizie dalle parrocchieNella parrocchia di Santa Maria dellaPietà impegni per i gruppi Giovanissimi eGiovani. I primi, sabato 14 e domenica 15dicembre, saranno impegnati nella venditadi dolci; martedì 17 poi inizierà la novenadi Natale alle ore 18, mentre sabato 21 edomenica 22 ci sarà il ritiro a Montecasaleper i Giovanissimi. Continua il percorso suidieci Comandamenti (chiamati “Dieci sì allavita”) tenuti dal parroco alle ore 21 il 13 edil 20 dicembre; proseguiranno a gennaio efebbraio. Nella parrocchia di Cristo Risorto,i ragazzi della Pastorale giovanile hannodestinato i 1.150 euro incassati con labancarella allestita a Montone in occasionedella Festa del bosco alle missioni di donLeonardo Giannelli e don Vittorio Lucarelli.A Camporeggiano, invece, il 15 e il 22dicembre appuntamento con il mercatinopro-Kosovo, nella serata 22 dicembre con icanti natalizi eseguiti dai ragazzini, con donBalbi alla tastiera.

❖ LIBRO“Gubbio città d’arte”Sabato 14 dicembre alle ore 16:30 nellasala trecentesca di palazzo pretorio verràpresentata la guida artistica Gubbio cittàd’arte, realizzata da Ettore A. Sannipoli eFrancesco Mariucci. Oltre agli autori,interverranno il vescovo Mario Ceccobelli, ilcommissario del Comune Maria LuisaD’Alessandro, Fabio de Chirico dellaSoprintendenza e l’editore Fabbri.

❖ UMBERTIDE/2Iniziative natalizieÈ stato presentato il calendario delleiniziative natalizie che animeranno il centrostorico frattegiano. Dall’11 dicembre hariaperto i battenti il cinema Metropolisdove è stata allestita anche una mostra incollaborazione con il Museo del giocattolodi Perugia. Sabato 14 e domenica 15 inpiazza Matteotti torneranno i mercatini del“fatto a mano”, sabato 21 e domenica 22quelli di Natale. Le iniziative terminerannocon il tradizionale concerto di Capodannola notte del 31 dicembre. (F. C.)

❖ NATALE - CONCERTOA San Secondo, GubbioSi terrà domenica 15 dicembre alle ore 18nella chiesa eugubina di San Secondo ilconcerto di Natale della corale parrocchiale(diretta da Giordano Palazzari) insieme allacorale Santa Cecilia di Fossato di Vico(diretta da Paola Paolucci), conl’accompagnamento musicale dell’organistaAlessandro Bianconi. Saranno eseguiti Oratorio de Noël - opera 12 di Camille Saint-Saëns e brani tradizionali natalizi. Ospited’onore la piccola orchestra “La Bottega diEuterpe”. Ingresso gratuito. In occasione delconcerto, sarà inaugurato il presepe. (B. P.)

❖ NATALE - VISITELa Natività nell’arteRitorna anche quest’anno l’iniziativa“Questa notte voi saprete”, itinerarioartistico-culturale in centro storico allascoperta dell’iconografia della Natività.Comprende La Natività, affresco diOttaviano Nelli nella chiesa di SanFrancesco; la Natività e adorazione dei Magidi Antonio Gherardi nella chiesa deiBianchi; l’Adorazione dei Magi, secondametà del XV secolo, e l’Adorazione deipastori di Girolamo Danti nella chiesa diSan Domenico; la Natività e l’Adorazionedei pastori di Giuliano Presciutti incattedrale; l’Adorazione dei pastori diVirgilio Mucci a palazzo ducale;l’Adorazione dei Magi (di anonimo) nellachiesa di San Giuseppe; la Natività diVirgilio Nucci a Santa Maria dei Servi;l’Adorazione dei pastori di Raffaellino delColle a San Pietro e l’Adorazione dei pastoridi un ignoto del XVI secolo a Sant’Agostino;infine l’Adorazione dei Magi nella chiesadella Vittorina. Info: 075 9220693 o mail a [email protected]. (B. P.)

Riapre la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo dopo un anno di lavori

inalmente è arrivato il giorno dellariapertura della chiesa dei Ss. Filip-po e Giacomo. Domenica 15 di-

cembre il vescovo Ceccobelli alle ore11.30 celebrerà la messa nell’edificio ri-strutturato, mentre il 5 gennaio prossi-mo, alle ore 17, ci sarà un concerto conl’organo restaurato da pochi anni. I lavo-ri, iniziati circa un anno fa, hanno con-sentito di mettere in sicurezza l’edificio edi restaurare alcune parti logorate daltempo. Durante l’intervento c’è stata anche lagradita scoperta di un affresco fino a og-gi nascosto dal muro laterale interno. Lachiesa originaria, eretta nel 1535 “a spe-se degli uomini del castello di Scheggia”proprio nel centro dell’abitato accanto auno dei torrioni, adibito con qualche ri-facimento a torre campanaria, era com-posta da nove altari laterali, a uno deiquali appartiene l’affresco tornato alla lu-ce. Infatti l’edificio, compromesso nellasua staticità da alcuni terremoti, fu re-staurato solo negli anni 1785-1790 sosti-tuendo i nove altari laterali con gli attua-li cinque. Per alzarlo e consolidarlo è stato neces-sario rinforzare i muri di sostegno rad-doppiando lo spessore con un “cappotto”interno di pietre sovrapposto a quelli ori-ginari, coprendo così anche gli affreschidel periodo. Il caso ha voluto che, du-rante i lavori, un’apertura operata sulmuro “aggiuntivo” abbia consentito discoprire quanto c’era dietro. Si tratta diun’opera databile tra la fine del ’500 e gliinizi del ’600, di grande valore per la co-munità di Scheggia; permette infatti diriscoprire la storia dell’edificio e della co-

F

munità. Sotto quest’ affresco, con l’attua-le restauro, è stato posto l’antico fontebattesimale in pietra del secolo XI, spo-stato da S. Paterniano sulle falde delmonte Calvario a Ss. Filippo e Giacomonel 1790, al termine cioè della ricostru-zione della chiesa.Il progetto appena concluso ha interes-

sato il tetto (rinforzato con una nuovastruttura antisismica in acciaio), la volta,la facciata, l’abside, il pavimento (realiz-zato in cotto areato); rinnovata la tinteg-giatura interna con un colore che ricor-da le tonalità originarie.Nei prossimi anni si potranno realizzareinterventi meno urgenti quali intonacidegli altari laterali, soppalco dell’organocostruito nel 1867 da Carlo Carletti e dapoco restaurato, della pala di altare ap-pena scoperta che per ora è stata sem-plicemente consolidata.Il lavoro è stato finanziato dai contributidella Conferenza episcopale italiana coni fondi dell’8 per mille, della diocesi, del-la Fondazione Cassa di risparmio di Pe-rugia e della parrocchia di Scheggia.

Durante l’intervento è avvenutala gradita scoperta di unaffresco fino a oggi nascostosotto un muro laterale interno:opera databile tra il Cinquecento e il Seicento

UMBERTIDE. L’omelia del vescovo Ceccobelli alla messa dell’Immacolata Concezione

ell’omelia pronunciatadurante il pontificaledell’Immacolata Concezione,

santa patrona della città, celebrato aUmbertide nella chiesa di SanFrancesco, il vescovo mons. MarioCeccobelli ha avuto parole ferme edecise contro la fretta e i ritmifrenetici che si frappongono fra Dio el’uomo. “Non abbiamo più tempo! -ha osservato. - Questa infatti è lagiustificazione più frequente anchequando non riusciamo a mantenere

N gli impegni lavorativi. Non c’è temponemmeno per le relazionifondamentali come quelle dellafamiglia, tra marito e moglie, tragenitori e figli, quelle tra amici ecolleghi di lavoro, e quando queste cis’impongono, perché necessarie,spesso sono motivo di conflittiinterminabili che di frequentesfociano in violenza”. E “questa crisidelle relazioni coinvolge anche larelazione verticale tra l’uomo e il suoCreatore”. Il rimedio? “Imporsi il

tempo per rientrare in noi stessi erecuperare il senso della vita e dellesue mete” che “vanno anche oltrel’esperienza terrena”. La città diUmbertide con la sua devozione aMaria “dà prova di avere compreso lagrandezza dell’umile coraggio e dellasantità della Predilettadell’Altissimo”. In conclusione:“Maria è un modello su cuimeditare”, l’unica che “può aiutarci auscire dal turbine e a ritrovare lanostra identità e la nostra pace”.Concetti sviluppati anche nell’omeliasvolta a Gubbio nella chiesa di SanFrancesco.

Fabrizio Ciocchetti

sempre più vasta l’area diquanti sono costretti aconfidare nella generosità e

solidarietà altrui per fare frontealle pesanti emergenze che unacrisi senza fine stannotravolgendo presente e futuro ditante persone. Sono arrivati aquasi 300 i contributi erogatiattraverso il progetto “Sostegnoalle situazioni di povertà nelcomune di Gubbio” attivo dalloscorso mese di giugno grazie alsostegno decisivo dellaFondazione Cassa di risparmio diPerugia, Caritas diocesana,Amministrazione comunale eCesvol. Con quella deliberata dalComitato di gestione nella suaultima seduta, è salita a 88.303,67euro la somma destinata asostenere le famiglie provatedalla pesantissima crisieconomica che ha cancellatoposti di lavoro e provocato lachiusura di attività commerciali oartigianali. I contributi, finalizzatiesclusivamente al pagamento di

È affitti e utenze domestiche(acqua, luce, gas) sono stati intutto 298; nel dettaglio, 181destinati a nuclei familiari dicittadinanza italiana e 117 dinazionalità non italiana. Ilrecente rifinanziamento delProgetto con ulteriori 40 milaeuro (25.000 euro provenientidalla Fondazione Cassa dirisparmio di Perugia, 7.500 dallaCaritas diocesana e 7.500 dalComune di Gubbio) ha permessodi aumentare da 400 a 600 eurol’ammontare massimo dell’aiutoche può essere richiesto entro lafine del 2013. “Invitiamo - hadichiarato il direttore dellaCaritas diocesana LucaUccellani - le Caritas delleparrocchie della diocesi al difuori del comune di Gubbio(escluse quindi dal progetto inquestione) a segnalarci situazioniche potrebbero essere sostenuteattraverso il Fondo di solidarietàdelle Chiese umbre”.

G. B.

GUBBIO. Tramite il Progetto comunale e la Caritas

La solidarietà continuaGubbio - Albero di Natale

Un omaggioalle “periferie”

tornato asplendere l’Alberodi Natale più

grande del mondo. Adaccenderlo è stato ildirettore di Caritasnazionale, don Francesco Soddu.Dopo averlo definito“carico di splendidisignificati, lucenti enobili” ha aggiunto:

“Tramite la mia persona avete volutorendere omaggio a coloro che dedicano illoro tempo a sostenere chi sta nelleperiferie esistenziali, gli esclusi, vittimedelle indifferenze comuni. È lì che varestituita la speranza. Il volontariato è unagrande scuola di vita”. Con la presenza deldirettore della Caritas, il comitato degliAlberaioli e la città hanno voluto ricordarele tante tragedie che vedono in prima filal’organismo pastorale della Chiesa italiana.Da parte sua il vescovo mons. MarioCeccobelli ha portato i saluti del card. Ennio Antonelli, che ha guidato la diocesieugubina per sei anni (1982-1988).

È

Scheggiain festa

L’interno della chiesa:al centro il battistero e l’affresco rinvenuto durante i lavori di restauro

Don Soddu

22 LA VOCE [email protected]@lavoce.it

&feste

VENERDÌ 13 DICEMBRE 2013

olti anni fa, scrivendooccasionalmente un articolo sulmensile Vita pastorale, creai

senza volerlo un piccolo scandaloaffermando che il presepio non eraun’invenzione di san Francesco. Cioè,non che si contestasse la veridicitàdell’episodio di Greccio, ma - sulla base diuna serie di ricerche storiche - parevache l’origine della rappresentazione dellaNatività come la conosciamo oggiandasse cercata altrove, ossia nel teatromedievale di strada e... “di chiesa”(portando perfino mucche vere dentro gliedifici sacri, finché il Papa non lo proibì,tra parentesi). Ma la cosa piùinteressante, riguardo alla differenza trala sacra rappresentazione organizzata dalPoverello a Greccio e la nostra tradizione

M del presepe sta proprio lì, al centro dellascena, sulla mangiatoia coperta di paglia.Il Bambinello. Nessun tenero Bambinellocon i boccoli e gli occhioni c’era a Greccioin quell’inverno del 1223. C’era un Gesùadulto, anzi molto adulto, già morto erisorto, e sempre vivo in mezzo a noi:Gesù eucaristia, che oggi si trova alcentro dello speciale Giubileo delladiocesi di Orvieto-Todi. San Francesco -come tutti i santi, e di più ancora - eral’uomo della contemporaneità con Cristo.Una volta il Santo fu visto piangereamaramente da un confratello, che glichiese perché. E Francesco: “Hannoucciso il Signore!”. E il frate: “Questo èavvenuto secoli fa”. “Sì, ma io ci stopensando adesso”. Oppure ancora, ilPoverello amava i luoghi con grandi rocce

frantumate, come a La Verna, perché leidentificava con le pietre che sispaccarono alla morte di Gesù (Matteo27,51). Oggi sarebbe non un atto didevozione ma forse addirittura sacrilegoposare un’ostia consacrata su unmucchietto di paglia, come fece sanFrancesco. Però rimane questo il grandeapproccio al Mistero: “Il Signore è qui”,dove qui è ogni luogo e ogni tempo,annullando i confini. La scelta di porresulla “mangiatoia” l’eucaristia (il Dio chesi lascia “mangiare”) contiene inoltreun’altra preziosa indicazione: non unoggetto prodotto e ammirato tra le quattromura domestiche, ma una Presenza diCristo che ci viene consegnata dalla Vitadella Chiesa universale.

dhr

“Presepio dalla Francia”,uno dei tanti presepi dal mondo in mostra presso la basilica della Porziuncola

Natale

Il Signore è qui

Speciale

VENERDÌ 13 DICEMBRE 2013 LA VOCE NATALE&FESTE III

Il Natale di Greccioal teatro Metastasio

Assisi. Dal 7 dicembre al 6 gennaio il musical di Carlo Tedeschiracconta cosa avvenne la notte del 1223 ad opera di S. Francesco

a notte di Natale del 1223 sanFrancesco diede vita al primopresepe vivente a Greccio. La

“storia” ricostruita dal Poverello diAssisi è la protagonista del musical Notte di Natale 1223, in scena al teatroMetastasio di Assisi dal 7 dicembre al6 gennaio. Il musical, proposto per laprima volta dieci anni fa quandovenne messo in scena sul sagratodella basilica di Santa Maria degliAngeli e che tra l’altro vennetrasmesso in Eurovisione durante lamessa della vigilia di Natale di PapaGiovanni Paolo II, offrirà l’occasioneagli spettatori di rivivere, grazie adeffetti speciali, lo spirito di quellanotte attraverso gli occhi e laspiritualità di san Francesco. Lospettacolo, scritto e diretto dall’ormaiveterano Carlo Tedeschi, con le

L

musiche originali di Stefano Natale ele coreografie di Carmelo Anastasi eGianluca Raponi, è interpretato daoltre 30 artisti tra cantanti, attori eballerini. Per la sesta volta in scena adAssisi, viene proposto ogni sabato alle21.30, nei giorni festivi alle 16.30 eogni giorno, su richiesta, per ipellegrini che giungeranno nella cittàSerafica. In origine (e precisamentenel 1996) lo spettacolo tratto da unapoesia di Tedeschi dedicata allaNatività, aveva il titolo Un vagito nella

notte. Successivamente nel 2003 CarloTedeschi inserisce la figura di sanFrancesco e lo trasforma in un veromusical in due tempi in cui virappresenta ciò che avvenne nellanotte di Natale del 1223 a Greccio. Ilmusical mette in evidenza alcunipassaggi della vita di san Francesco edella sua personalità. La scena si apresu di un bellissimo Angelo che narracome il poverello d’Assisi, intonandoun canto gregoriano con a seguitogente semplice ed umile, vieneaccolto dal popolo di Greccio e, neldivenire dei vari quadri, il presepe sianima realmente con le danze deipastorelli, la melodia al bambin Gesù,la canzone dedicata alla stella cometaed infine il musical si conclude con unbrano polifonico di grande impattoemotivo. Il 31 dicembre, alle ore 22,

sempre al Teatro Metastasio, lospettacolo sarà riproposto nell’ambitodell’iniziativa “Capodanno a teatro”:allo scoccare della mezzanotte saràofferto un brindisi e un panettone persalutare il nuovo anno. Nelpomeriggio del 22 dicembre i giovanidi Assisi che dalla scorsa estate stannofrequentando al Teatro Metastasiodegli stage gratuiti, proporranno unariduzione del musical Un vagito nellanotte (ingresso gratuito). Un’occasioneofferta a questi giovani da CarloTedeschi per fare un’esperienzadiretta e poter mettere subito inpratica ciò che, durante l’anno,imparano dagli insegnanti ed artistidello spettacolo. Informazioni: tel. 075815381 – 3897828080, www.teatrometastasioassisi.it.

Manuela Acito

Il 22 dicembre i ragazzi diAssisi che hanno partecipatoallo stage di teatroproporranno una riduzione di“Un vagito nella notte”

VENERDÌ 13 DICEMBRE 2013

❖ S. MARIA DEGLIANGELILa Natività raccontata da tutti i presepi delMondo

n occasione della solennitàdell’Immacolata Concezione, anchequest’anno presso la Basilica di Santa

Maria degli Angeli in Porziuncola è statainaugurata la mostra internazionale ”Tutti ipresepi del mondo”. Lungo la galleria delChiostro di Santa Chiara e i corridoi delChiostro del Convento, i visitatori potrannoammirare fino al 12 gennaio circa 150presepi provenienti da 76 Nazioni. Newentry dell’edizione 2013 le creazioni diNuova Zelanda, Olanda, Ruanda, Burundi eHaiti. Tra i tanti presepi caratteristici, spiccaquello ambientato nella campagnaprovenzale, lungo circa 10 metri e conscene tipiche della località francese.

❖ MASSA MARTANADal ghiaccio alla ceramica,l’arte italiana del presepe

utti i presepi artistici d’Italia inmostra a Massa Martana dal 24dicembre al 6 gennaio, in occasione

della mostra nazionale ”Presepi d’Italia”(info: www.presepiditalia.it). Grandeattrazione di quest’anno il Presepe diGhiaccio, con statue a grandezza naturale(tra cui quella di Papa Francesco inadorazione di fronte a Gesù Bambino)scolpite su blocchi di ghiaccio. Il Presepe diGhiaccio ha anche vinto l’Oscar 2013 per ilpresepe più bello d’Italia. Sarà possibile,inoltre, ammirare 150 nuove creazionidedicate alla Natività: decine di presepi datutte le regioni d’Italia; le meraviglie di 16città della ceramica realizzate da 45ceramisti e le opere in bronzo, pietra,argilla, cera, cartapesta... di 50 noti scultori.

❖ CITTÀ DI CASTELLOL’arte presepiale in mostratra creatività e tradizione

ino al 6 gennaio, Città di Castelloospita la XIV edizione della Mostrainternazionale di Arte Presepiale

(info: www.presepicastello.org). Tra i circa200 presepi in esposizione, i visitatoripotranno ammirare oltre 60 riproduzionidella Natività di provenienza napoletana e50 di area umbra. Ma anche 30 diorami delGruppo Presepistico di Martinengo,altrettante opere di grandi presepistiitaliani, nonché alcune riproduzionid’eccezione, come un grande presepefrancescano e ”Kairos - Il Tempo dellaPace”, realizzato dalla confraternita Jesinadi 120 pastori. Presenti anche creazionidalle città di Caltagirone, Monterchi e daGmunden, in Austria. (vedi art. a pag. 15)

F

T

I

Un rito che si rinnovaTantissimi i presepiartistici da visitare in giro per l’UmbriaUna tradizione senza tempo, che unisce la devozione e creativitàdi artisti, artigianie appassionati

LA VOCE NATALE&FESTEIV

n occasione delle FestivitàNatalizie, l’Umbria riscopreuna delle sue tradizioni più

antiche e sentite: il presepe, larappresentazione della Nativitàideata da San Francescod’Assisi nel XIII secolo.Tantissimi i presepi artistici davisitare in giro per la regione.

PERUGIA E DINTORNI

CONVENTO DIMONTERIPIDO: 20 dicembre- 6 gennaio (ore 9.30-12/16-18.30). Info: tel. 075 40679.BORGO SANT’ANTONIO:fino al 17 gennaio (ore16/19.30). Info:www.borgosantantonio.org.DERUTA: presepe realizzatoda artigiani in collaborazionecon il Museo del PresepioGreccio, 14 dicembre - 6gennaio CORCIANO: presepe conpersonaggi a grandezzanaturale, con teste e mani diterracotta, 24 dicembre - 6gennaio. Info:www.promozionecorciano.it.

TERNI E DINTORNI

CALVI DELL’UMBRIA: alMonastero delle Orsolinepresepi umbri, napoletani esiciliani (fino al 6 gennaio,orario feriali 15/18, festivi11/13 e 15/18) e presepe interracotta policroma del XVIsecolo (dicembre: sabato,domenica e festivi, nonvisitabile a Natale; 6 e 8gennaio. Info: tel. 199151123).

I

FERENTILLO: presepevincitore della X edizione”Praesepium italiae”, 22dicembre - 31 gennaio. Info:www.presepeferentillo.it.CESI: presepe nella grottaEolia del gruppo speleologico”Terre Arnolfe” di Cesi; 26dicembre, 1 e 6 gennaio (ore15.30–19.30).PIEDILUCO: presepe sul lago,con statue in cartapesta, agrandezza naturale e subarche. Fino al 6 gennaio.

AMELIA E DINTORNI

CATTEDRALE: presepepermanente di CarloChiappafreddo (1914/1967),tutto l’anno (ore 10/12 -16/18.30). Info:www.comune.amelia.tr.it.MONTECASTRILLI: preseperealizzato a mano nella chiesadi S. Maria Assunta, 25dicembre - 6 gennaio. Info:www.montecastrilliturismo.it ewww.quadrelli.org.

ASSISI

CENTRO E VIE LIMITROFE:

presepi artistici lungo le viedella città e la sala delle Loggedi piazza del Comune, periodonatalizio.

CASCIA

CENTRO STORICO: Xrassegna dei presepi artistici(fino al 19 gennaio) e presepemonumentale nella chiesaCollegiata di S. Maria (periodonatalizio). Info: tel. 3314548029 - 333 5253884.

COMPRENSORIO DEL LAGO

CITTÀ DELLA PIEVE:presepe monumentalesotterranei di palazzo dellaCorgna, 25 dicembre - 6gennaio (ore 9-12.30/15-19).MAGIONE: chiesa di S.Giovanni Battista (fino al 6gennaio, feriali ore 09.30-13/15.30-18.30, festivi 15.30-18.30) e piazza del Carpine eMengoni (fino al 6 gennaio).CASTIGLIONE DEL LAGO:chiesa di S. Domenico, fino al 6gennaio (feriali ore 16/19;festivi 10/19).

CITTÀ DI CASTELLO

RIONE MATTONATA: 21dicembre - 6 gennaio.PIAZZA MATTEOTTI:sezione dedicata ai presepidella raccolta del tifernateSilvio Bambini. Dicembre:giorni 14, 15, 21, 22, 24, 25, 26,28, 29; gennaio: giorni 1, 4, 5, 6(ore 16/18.30). Ingresso adofferta libera. Info: tel.

075.8557698.

GUBBIO E DINTORNI

QUARTIERE SANMARTINO: presepe conpersonaggi a grandezzanaturale. Fino al 6 gennaio

ORVIETO E DINTORNI

POZZO DELLA CAVA: 23dicembre - 12 gennaio (ore09/20). Info:www.pozzodellacava.it.CENTRO STORICO: Circuitodei presepi artistici nel centrostorico, dal 23 dicembre al 6gennaio. Info: www.orvietosi.it.

SPOLETO

CENTRO STORICO: IVedizione di Spoleto, la città inun presepe”, fino al 14gennaio. Info:www.prospoleto.it.

TODI E DINTORNI

CONVENTO DIMONTESANTO: presepi datutto il mondo, fino all’8gennaio (ore 09/12-15.30/18.30). Info: tel.075.8948886. DOGLIO (MONTECASTELLO DI VIBIO):presepi da tutto il mondo.Dicembre: giorni 22, 25, 26, 28e 29; gennaio: giorni 1, 4, 5, 6 e12 gennaio (dalle ore 16). Info:tel. 3495709363.

FOLIGNO E DINTORNI

FOLIGNO: centro storico (25dicembre - 6 gennaio),Cattedrale di S. Feliciano (25dicembre - 6 gennaio, ore 7/12- 16/20) e chiesa di S.Giuseppe Artigiano (25dicembre - 6 gennaio, ore 7.30-19).BUDINO: presepe realizzatoda ragazzi tra gli 11 e i 18 anni,guidati da Bruno Adriani. 24dicembre - 6 gennaio (orariofestivi 10.30-12/15-19.30;prefestivi15-19.30 e feriali 15-19).SPELLO: chiesa di S. Lucia diCapitan Loreto (25 dicembre -6 gennaio); Cappella delBattistero (25 dicembre - 6gennaio, ore 8-12/15-18) echiesa di S. Lorenzo, constatuine in legno con abitid’epoca, arte romana del XVIIsecolo (25 dicembre - 6gennaio).

VENERDÌ 13 DICEMBRE 2013 LA VOCE NATALE&FESTE V

Tante nuove Betlemme

Il fascinosuggestivodei presepiviventi:appuntamen-to fissodel Natalein tantiborghie castellidell’Umbria

Durante il periodonatalizio, i borghi e icastelli dell’Umbria fannoun salto indietro nelpassato, trasformandosinei luoghi della Nativitàdi Gesù Bambino. Adabitare queste nuoveBetlemme, figuranti cheimpersonano pastori,artigiani, centurioniromani e Re Magi perricreare, quanto piùfedelmente possibile,l’antica Palestina di oltreduemila anni fa. Cosìnasce la magia deipresepi viventi, unatradizione che si rinnovaogni anno con successonella nostra regione,scenograficamente moltoadatta, vista la ricchezzadi luoghi medievali, eparticolarmente devota,grazie al primo preseperealizzato a Greccio daSan Francesco d’Assisi lanotte di Natale del 1223.

TERNI E DINTORNI

PORZANO: oltre centofiguranti animano ilborgo di Valserra. 24dicembre (ore 22); 26dicembre, 1 e 6 gennaio(ore 17.30).ACQUASPARTA: nelcentro storico, 26dicembre, 1 e 6 gennaio(ore 15.30-19).ARRONE: lungo i vicolidel Castello di Arrone. 26e 30 dicembre, 1 e 6gennaio (ore 17-19.30).Info:www.presepeviventearrone.it.

CALVI DELL’UMBRIA:località Bufalari, frazionedi Santa Maria della Neve.25 dicembre, 1 e 6gennaio (ore 18).CASCATA DELLEMARMORE: 25 e 26dicembre, 1-5 e 6 gennaio(ore 17.10). Info:www.presepedimarmore.it.

AMELIA E DINTORNI

LUGNANO INTEVERINA: nel centrostorico. 24 dicembre (ore22-24) e 26/29 dicembre(ore 17.30-19). Info:www.presepedilugnano.altervista.org.ALVIANO: presepeorganizzato nel borgomedievale dal circoloculturale giovanile “Liviod’Alviano”. 24 dicembre

(ore 21.30). Info:www.comunedialviano.it.

ASSISI E DINTORNI

BETTONA: 25, 26, 28, 29dicembre e 01, 05, 06gennaio (ore 17 - 20).Info:www.presepebettona.it.CASTEL SANGREGORIO: 25, 26, 30dicembre e 1, 6 gennaio(ore 17.30 - 19.30). Info:www.presepeviventesangregorio.it.PETRIGNANO: 25, 26,30 dicembre e 1 gennaio(ore 17.15 - 19.30) e 6gennaio (ore 17.15 -19.30). Info:www.presepepetrignano.it.

CASCIA E DINTORNI

PRECI: nell’abbazia diSant’Eutizio, 24 dicembre(ore 23) e 6 gennaio (ore16).AVENDITA: nellafrazione di Cascia si rivivela storia di san Francescod’Assisi, che a Grecciodiede vita al primopresepe vivente la notte diNatale del 1223. 26dicembre. Indo: tel. 3394629591 - 333 5253884.CERRETO DISPOLETO: 24 dicembre,1 e 6 gennaio (ore 17).SAN PELLEGRINO DINORCIA: 24 dicembre(ore 23). Info: tel. 3209455392.

LAGO E DINTORNI

POZZUOLO UMBRO:presepe vivente conricostruzione dal vivo

degli ambienti in cuiGesù nacque.PASSIGNANO SULTRASIMENO: percorsoall’interno del Castello,con degustazione diprodotti tipici e mercatinodell’artigianato. Ingressoa pagamento. 26 e 29dicembre (ore 17 - 19).

CITTÀ DI CASTELLO

VOLTERRANO: 26 e 30dicembre, 1 e 6 gennaio(ore 17 - 19). Info:www.volterrano.it.

FOLIGNO E DINTORNI

RASIGLIA: presepe tra lesorgenti, 26 dicembre e 6gennaio (ore 16 - 19).MARCELLANO: 25, 26,29 dicembre e 1, 5, 6gennaio (ore 16 - 19.30).

CABESSE (NOCERAUMBRA): 26 dicembre, 1e 6 gennaio (dalle 15 inpoi).

GUBBIO

CENTRO STORICO: 24dicembre (ore 16.30-20 e21.30-22.30) 25 e 26dicembre (17-20).

ORVIETO E DINTORNI

GIARDINO DI SANGIOVENALE: primaedizione del presepevivente presso il quartieremedievale. 25 dicembre e6 gennaio (ore18.30/19.30 ).ALLERONA: 26dicembre (ore 17).FICULLE: nel centrostorico, i 150 figurantisono accompagnati dallamusica degli zampognari.26 dicembre e 6 gennaio(ore 17.30). Info:www.comune.ficulle.tr.it.MONTELEONED’ORVIETO: presepe conoltre 200 figuranti per levie del borgo. 24dicembre, (ore 21), 26dicembre e 6 gennaio(ore 16 - 19).PORANO: 25 dicembre(ore 17-19).

TODI E DINTORNI

FRATTA TODINA:“Aspettando i Re Magi”,presepe vivente con oltre150 figuranti, fra cui iragazzi disabili del“Centro Speranza”. 6gennaio (dalle ore 15.30).

12 e dalle 16 alle 20. Per informazioni:tel. 075 5720708 o [email protected]).Artigianato, enogastronomia edoggettistica natalizia non mancanoneanche a Terni e dintorni. Mercatini diNatale occuperanno piazza Solferino epiazza Europa, a Terni, fino al 6 gennaio.Ad Otricoli è in programma domenica15, 22 dicembre e 5 gennaio (dalle ore11)“Magie di Natale” con bancarelle estuzzicherie. A Stroncone, mercatinioccuperanno la Passeggiata “I vialiLanzi”, il 14, 15, 21, 22, 28, 29 dicembre,

VENERDÌ 13 DICEMBRE 2013

on è un vero Natale senza icaratteristici mercatini e strenne.Dall’artigianato artistico

all’antiquariato, dall’enogastronomia aiprodotti dell’agricoltura biologica, dalcollezionismo a tante occasioni regalo damettere sotto l’Albero. Per unapasseggiata in spirito natalizio o qualcheacquisto originale, la tradizione deimercatini torna ogni anno, con tantiappuntamenti in giro per la regione. Sicomincia a Perugia, con la terzaedizione di “Natale alla Rocca”(www.nataleallarocca.it), organizzatadall’associazione FareFacendo. Tra iviottoli dell’antica Perugia medievale,fino al 6 gennaio (dalle ore 10 alle 20)artigianato di qualità, mestieri d’arte,creatività, sperimentazione e riciclo. Ilcentro storico del capoluogo umbroospita poi altri appuntamenti da nonperdere. Come “Borgobello in fiera”,mercatino natalizio dell’artigianato edell’hobbismo che si svolgerà il 21dicembre (dalle ore 9 alle 20) nella partealta di corso Cavour (per informazioni:tel. 329 6118813). O come il Mercatodelle Viole, manifestazione di musiche,spettacoli e intrattenimento organizzatain via della Viola domenica 15 e 22dicembre (dalle ore 12 alle 24. Perinformazioni: tel. 331 9152379 - 3493563097). Mentre è dedicata allasolidarietà la mostra mercatoorganizzata fino al 6 gennaio dallaparrocchia di Monteluce presso la chiesadi Santa Maria Assunta (dalle ore 8 alle

N

5 e 6 gennaio (dalle ore 16 alle 24).Natale al gusto di cipolla a Cannara,dove gli stand natalizi si inserisconoall’interno della famosa Festa dellaCipolla edizione Winter dal 13 al 15dicembre (www.festadellacipolla.com). AUmbertide, piazza Matteotti ospitaprodotti fatti a mano sabato 14 edomenica 15 dicembre, mentre il finesettimana successivo, il 21 e 22dicembre, sarà la volta dei tradizionalimercatini di Natale (dalle ore 9 alle 20).La zona del lago Trasimeno punta sullabellezza dei centri storici. A Castel

Rigone gli abitanti del piccolo borgoesporranno i loro manufatti in ambientiricavati nel centro storico del paese, neidue fine settimana prenatalizi: il 14, 15,21 e 22 dicembre (dalle ore 14 alle 20).Unica data, domenica 15 dicembre(dalle ore 8 alle 20), invece, per il“Mercatino del Pidocchietto” nel centrostorico di Passignano sul TrasimenoLa città di Foligno si illumina nelperiodo natalizio, grazie a musicaitinerante, concerti e il “Mercatino deisogni” nel centro storico. Così come a Montefalco con “C’era una volta aNatale”; a Trevi con il mercatinonatalizio del 22 dicembre (dalle ore 9 altramonto) e a Gubbio, in piazza Grande,fino al 6 gennaio. Bancarelle,degustazioni di prodotti locali, vin brulée le famose “cresciole” per il “Mercatinodelle Strenne” di Monte Castello diVibio il 15, 22, 29 dicembre, 5 e 6gennaio (dalle ore 11 alle 19. Perinformazioni: tel. 366 7414134 - 360893191 o [email protected]).

VIILA VOCE NATALE&FESTE

I mercatini all’interno della Rocca Paolina a Perugia

Dall’artigianato all’hobbistica,dall’enogastronomiaa occasioni regalocreative e originali.In giro per l’Umbriatra le bancarelledei mercatini natalizi

Natale, tempo direnne e di strenne

I mercatini a Terni

IImmppiiaanntt ii iiddrr iiccoo--ssaanniittaarr iiRRiissccaallddaammeennttooCCoonnddiizziioonnaammeennttooTTrraattttaammeennttoo aaccqquueeCCaannaall ii ddii ggrroonnddaaAAnnttiinncceennddiiooIImmppiiaanntt ii aa ggaass

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