GIE 2004 Num 16 Tutto

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Per l’automazione di cancelli scorrevoli e porte da garage Nice BlueBus: solo 2 fili, senza polarità! www.niceforyou.com servizio lettori 1864 15 DICEMBRE POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1 - DCB MILANO - ISSN 0392-3630 - 3,40 16 ANNO 26 n. P er far conoscere ad un numero sempre maggiore di navigatori Internet un’offerta di prodotti e so- luzioni all’insegna della massima in- tegrazione, è nata la partnership di Sie- mens con Virgilio, che prevede la realizzazione di pagine co-branded nel canale aziende del portale; curate da Siemens Italia, queste pagine con- tengono anche approfondimenti che riportano al sito della stessa azienda, consentendo di veicolare traffico sul portale Siemens. La sezione co-bran- ded, accessibile all’indirizzo www.sie- mens.it/virgilio, propone ogni settimana due diversi articoli con novità e ap- profondimenti sulle diverse realtà del Gruppo coinvolte. Con questa iniziativa Siemens punta a raggiun- gere imprenditori, dirigenti, quadri e liberi professionisti e più in genera- le decisori d’acquisto, ai quali pre- sentare la propria offerta integrata di prodotti, sistemi e soluzioni nell’am- bito di comparti differenti. Per coin- volgere questo target, Siemens ha scelto uno dei siti più visitati in Italia: nel mese di settembre il canale eco- nomia di Virgilio ha avuto 1.114.184 visitatori per un totale di 22.429.000 pagine (fonte: Red Sheriff). impianti Domotica semplice Ups e soccorritori normativa I semafori e le loro regole Organo Direttivo Nazionale di Confartigianato Impianti Un nuovo modo di comunicare La luce come espressione artistica “L a città e gli occhi” è il tema della edizione 2004 di “Notti di luce”, svoltasi - come di consueto - nell'area di piazza Dante Alighieri a Bergamo e organizzata dalla Camera di commercio in collaborazione con Clay Paky e altre aziende bergamasche. Il progetto di quest’anno è sta- to realizzato attraverso l'utilizzo della luce in chiave creativa in simbio- si con altri linguaggi artistici: musica, teatro, danza. Momento immancabile della manifestazione è stato lo show Clay Paky, spettacolo di luci colo- rate e proiezioni grafiche, abbinate alle musiche, nel contesto architet- tonico di Piazza Dante. Claudio Angeleri, di- rettore artistico della manifestazione, ha affermato: “Era nostro intento mostrare co- me la luce sia un elemento fondamentale del- l’espressione artistica, che può dialogare con la musica, con la danza, ma anche va- lorizzare elementi storici e architettonici, come quelli che troviamo in questa piazza. Quest’anno abbiamo pensato di proporre uno spettacolo di luci concepito su un brano musicale d’atmosfera, a testimonianza del- l’estrema versatilità di una tecnologia, quella dell’illuminazione profes- sionale per lo spettacolo, che è stata inventata ed esportata in tutto il mon- do da Clay Paky”. P rosiel, l’associazione che ha come scopo la promozione della sicu- rezza e della qualità dell’impianto elettrico in Italia, nel novembre scor- so ha organizzato, presso i Comuni di Bari e Reggio Emilia e con il sup- porto delle amministrazioni comunali coinvolte, un’iniziativa pilota per il con- trollo gratuito degli impianti elettri- ci di tipo domestico. Per ogni città sono stati interessati 15 operatori professionali, periti in- dustriali e installatori incaricati da Prosiel di effettuare un check-up gratuito degli impianti elettrici do- mestici, sulla base di una “check-li- st”. Attraverso un numero verde i cit- tadini di Bari e Reggio Emilia hanno potuto richiedere gratuitamente l’in- tervento di un operatore specializzato per una verifica del proprio impian- to elettrico, al termine della quale il verificatore ha rilasciato all’utente una copia compilata della “check-list” con l’esito dello stato dell’impianto e le eventuali messe a punto. Mese della sicurezza elettrica Come saziare la fame di energia N ei prossimi cinque-sei anni la domanda di energia sarà coperta con lo sviluppo di nuova capacità proveniente dall'estero e da un'ade- guata produzione interna, da impianti a ciclo combinato e da fonti rinnovabili. È quanto ha sostenuto il direttore generale per l'energia del Ministero del- le attività produttive, Sergio Garribba, intervenendo in commissione ambiente del Senato sull'indagine conoscitiva avviata sull'impatto am- bientale delle raffinerie e delle centrali elettriche. La produzione - ha ri- levato Garribba - dovrebbe arrivare a circa 334 miliardi di chilowattora, nell'ipotesi di un ritmo di crescita della domanda del 3% annuo. Secon- do le stime più attendibili, gran parte della nuova potenza necessaria per soddisfare la maggiore richiesta sarà prodotta da impianti a ciclo com- binato a gas che "presentano rendimenti superiori di almeno 13 punti per- centuali rispetto agli impianti esistenti alimentati a gas e di ben 17 pun- ti rispetto agli impianti a olio combustibile". Domenico Bosatelli, presidente di Prosiel SPECIALE

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num 16

Transcript of GIE 2004 Num 16 Tutto

Per l’automazionedi cancelli scorrevoli

e porte da garageNice BlueBus:

solo 2 fili, senza polarità!

www.niceforyou.com

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15 DICEMBRE

POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1 - DCB MILANO - ISSN 0392-3630 - € 3,40

16ANNO 26

n.

Per far conoscere ad un numerosempre maggiore di navigatori

Internet un’offerta di prodotti e so-luzioni all’insegna della massima in-tegrazione, è nata la partnership di Sie-

mens con Virgilio, che prevede larealizzazione di pagine co-branded nelcanale aziende del portale; curateda Siemens Italia, queste pagine con-tengono anche approfondimenti che

riportano al sito della stessa azienda,consentendo di veicolare traffico sulportale Siemens. La sezione co-bran-ded, accessibile all’indirizzo www.sie-mens.it/virgilio, propone ogni settimanadue diversi articoli con novità e ap-profondimenti sulle diverse realtàdel Gruppo coinvolte. Con questainiziativa Siemens punta a raggiun-gere imprenditori, dirigenti, quadri eliberi professionisti e più in genera-le decisori d’acquisto, ai quali pre-sentare la propria offerta integrata diprodotti, sistemi e soluzioni nell’am-bito di comparti differenti. Per coin-volgere questo target, Siemens hascelto uno dei siti più visitati in Italia:nel mese di settembre il canale eco-nomia di Virgilio ha avuto 1.114.184visitatori per un totale di 22.429.000pagine (fonte: Red Sheriff).

impiantiDomoticassemplice

Upse soccorritori

normativaI semafori

ee le loro regole

Organo Direttivo Nazionale di Confartigianato Impianti

Un nuovo modo di comunicare

La luce come espressione artistica“La città e gli occhi” è il tema della edizione 2004 di “Notti di luce”,

svoltasi - come di consueto - nell'area di piazza Dante Alighieri aBergamo e organizzata dalla Camera di commercio in collaborazione conClay Paky e altre aziende bergamasche. Il progetto di quest’anno è sta-to realizzato attraverso l'utilizzo della luce in chiave creativa in simbio-si con altri linguaggi artistici: musica, teatro, danza. Momento immancabiledella manifestazione è stato lo show Clay Paky, spettacolo di luci colo-rate e proiezioni grafiche, abbinate alle musiche, nel contesto architet-

tonico di Piazza Dante. Claudio Angeleri, di-rettore artistico della manifestazione, haaffermato: “Era nostro intento mostrare co-me la luce sia un elemento fondamentale del-l’espressione artistica, che può dialogarecon la musica, con la danza, ma anche va-lorizzare elementi storici e architettonici,come quelli che troviamo in questa piazza.Quest’anno abbiamo pensato di proporre unospettacolo di luci concepito su un branomusicale d’atmosfera, a testimonianza del-

l’estrema versatilità di una tecnologia, quella dell’illuminazione profes-sionale per lo spettacolo, che è stata inventata ed esportata in tutto il mon-do da Clay Paky”.

Prosiel, l’associazione che ha comescopo la promozione della sicu-

rezza e della qualità dell’impiantoelettrico in Italia, nel novembre scor-so ha organizzato, presso i Comunidi Bari e Reggio Emilia e con il sup-porto delle amministrazioni comunalicoinvolte, un’iniziativa pilota per il con-trollo gratuito degli impianti elettri-ci di tipo domestico.Per ogni città sono stati interessati15 operatori professionali, periti in-

dustriali e installatori incaricati daProsiel di effettuare un check-upgratuito degli impianti elettrici do-mestici, sulla base di una “check-li-st”. Attraverso un numero verde i cit-tadini di Bari e Reggio Emilia hannopotuto richiedere gratuitamente l’in-

tervento di un operatore specializzatoper una verifica del proprio impian-to elettrico, al termine della quale ilverificatore ha rilasciato all’utente unacopia compilata della “check-list”con l’esito dello stato dell’impianto ele eventuali messe a punto.

Mese della sicurezza elettrica

Come saziare la fame di energia Nei prossimi cinque-sei anni la domanda di energia sarà coperta con

lo sviluppo di nuova capacità proveniente dall'estero e da un'ade-guata produzione interna, da impianti a ciclo combinato e da fonti rinnovabili.È quanto ha sostenuto il direttore generale per l'energia del Ministero del-le attività produttive, Sergio Garribba, intervenendo in commissioneambiente del Senato sull'indagine conoscitiva avviata sull'impatto am-bientale delle raffinerie e delle centrali elettriche. La produzione - ha ri-levato Garribba - dovrebbe arrivare a circa 334 miliardi di chilowattora,nell'ipotesi di un ritmo di crescita della domanda del 3% annuo. Secon-do le stime più attendibili, gran parte della nuova potenza necessaria persoddisfare la maggiore richiesta sarà prodotta da impianti a ciclo com-binato a gas che "presentano rendimenti superiori di almeno 13 punti per-centuali rispetto agli impianti esistenti alimentati a gas e di ben 17 pun-ti rispetto agli impianti a olio combustibile".

Domenico Bosatelli, presidente di Prosiel

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Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 3

SommarioATTUALITÀ

Prosegue il viaggio nella riforma Biagidi Roberta Leprotti

NORMATIVACrescono le funzionalità per la messa a punto del flusso dei veicolidi Raffaele Greco

IMPIANTILe nuove tecnologie al servizio della casaa cura di Sinthesi

SOLUZIONIUna gamma di comunicatori telefonici per rete cellulare Gsma cura di Alma Taddei

IL CORSOdi Fabio Braidotti

RUBRICHEPanorama. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 4Le schede tecniche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 86Novità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 91Domande & risposte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 106Le aziende citate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 118

pag. 14

pag. 62

di Gastone Guizzo pag. 97

pag. 27

pag. 22

pag. 66

Istituto Nazionaledi Qualificazione

delle Imprese di Installazione d’Impianti

pag. 107

SPECIALESPECIALEUps & soccorritoriA proposito di qualità e quantitàdell’alimentazione

pag. 99

Slitta il cablaggioLa redazione del “Giornale dell’installatore

elettrico” comunica ai lettori che -

per mancanza di spazio - il previsto

“Speciale cablaggio strutturato”,

che avrebbe dovuto essere pubblicato

su questo numero della rivista, apparirà

sul prossimo fascicolo, cioè sul n° 1,

gennaio 2005.

PANORAMA

Panorama

4 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

Si è concluso il road show sultema del digitale terrestre,

che Fracarro ha portato in giro perl’Italia negli ultimi mesi, per in-contrare clienti e operatori di

settore. Le tappe sono state 14,dalla Sicilia al Piemonte, e han-no riscosso l’attenzione di oltre4500 persone. Lusinghieri an-che i numeri dell’ultima tappa,che si è svolta nei padiglioni diSatexpo: più di 2000 le personeregistrate in 3 giorni e oltre 600i partecipanti ai seminari.

L’azienda di Castelfranco ha scel-to una forma del tutto innovati-va per presentarsi ai visitatori del-la fiera di Vicenza. Non uno standtradizionale, per mettere in ve-

trina i prodotti, ma un vero eproprio laboratorio per “toccarecon mano” le nuove tecnologie. Non sono mancati gli ospiti di ri-lievo: una breve visita del mini-stro Gasparri, accompagnato dalvice premier israeliano Ehud Ol-mert, ha caratterizzato uno deiseminari al SatExpo.

Philips Lighting ha recente-mente portato a termine l’in-

tervento su uno dei progetti di il-luminazione più prestigiosi: lasostituzione di 352 lampade cheilluminano la Torre Eiffel.Il lavoro è stato commissionato

dall’azienda francese che gesti-sce le attività di valorizzazioneturistica della Torre Eiffel ed harichiesto tre mesi di attività in lo-co. Per soddisfare i severi re-quisiti dell’appalto - tra i quali unrisparmio energetico del 30% euna riduzione del 50% delle di-mensioni dell’impianto di illu-minazione - e per rispettare lenuove norme di sicurezza e le dif-ficili condizioni operative - vi-brazioni insolite e sostenibilità delsistema a velocità del vento su-

periore ai 180 km/ora - il gesto-re tecnico della Torre Eiffel ePhilips Lighting hanno lavora-to sotto la guida del lighting de-signer Pierre Bideau. Il team ha unito l’abilità e lamaestrìa nell’uso della luce al-

l’impiego di sorgen-ti di illuminazione“molto speciali”. I nuovi livelli di pre-stazione, i significa-tivi livelli di rispar-mio energetico e ilrispetto delle diffici-li condizioni operati-ve sono stati otte-nuti grazie all’impie-go di una nuova ge-nerazione di lampadeal sodio ad alta pres-sione della gammaMaster Son Pia, 600 e400 Watt, che han-no sostituito i prece-denti proiettori Phi-lips HNF 206, equi-paggiati con lampadeda 1000 W, protago-nisti dell’illumina-zione della torre perben 18 anni.

“Signora di ferro” sotto nuova luce

Pur apprezzando e condividendo quanto l’autore scrive nell’articolo sul digitale terre-stre (“Il giornale dell’installatore elettrico” n. 13, pag. 48 e seguenti) ritengo doverososottolineare che la categoria, che mi onoro di rappresentare a livello nazionale, ha dasempre come primo obiettivo il riconoscimento, su tutti i tavoli, della propria identità.In buona sostanza per anni “l’impianto di antenna”, più correttamente “l’impianto diricezione e distribuzione di segnali radioelettrici” è stato visto come un optional del-l’impianto elettrico. Con l’evoluzione dei sistemi di ricezione e con l’avvento del sa-tellite e ora del Dtt (Televisione digitale terrestre), il numero delle emittenti ricevibilie quindi da distribuire è aumentato a dismisura, rendendo l’impiantistica radioelettri-ca notevolmente complessa. Per ultimo faccio notare che la legge 46/90, che disciplinail settore, alla lettera “B” dell’art. 1 definisce la figura dell’installatore d’antenna.Ora, pur non avendo nulla contro l’installatore elettrico, ritengo sarebbe corretto cor-reggere il titolo del riquadro di pag. 56 della rivista in oggetto in “Il ruolo dell’installa-tore d’antenna”.

Cav. Luciano Mattozzi Presidente di Confartigianato Antennisti

Riceviamo e pubblichiamo...

a cura di Fulvia Catta

neo

Iniziativa di successo

Il rinnovamento dell’illuminazionedella Torre Eiffel è stato commissiona-to a Philips Lighting dall’azienda fran-cese che gestisce le attività di valo-rizzazione turistica della Torre ed harichiesto tre mesi di attività in loco

Un seminario del road show Fracarro, dedicato al digitale terrestre

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PANORAMA

6 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

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Partner nella domotica

Per sviluppare soluzioni inno-vative nella climatizzazione

applicata alla domotica, De’ Lon-ghi e BTicino hanno raggiuntoun accordo di partnership tecno-logica e commerciale.

L’intesa consentirà di integrare Re-lax - il sistema di climatizzazionedel Gruppo De’ Longhi - nell’offertadi automazione My Home di BTi-cino, con l’obiettivo di incremen-tare - sotto il profilo del comfort

- le prestazioni degli impianti do-mestici.“Questo accordo” ha dichiaratoBruno Pavesi, amministratore de-legato di BTicino “rappresenta ilfrutto più recente dell’impegno diBTicino nella ricerca e sviluppo disoluzioni innovative che amplia-no il perimetro della domotica.In questo modo l’offerta My Ho-

me si arricchisce ulteriormente, perrispondere alla continua evolu-zione dei bisogni dei consuma-tori in tema di possibilità di con-trollo e gestione di funzioni im-portanti dell’impianto domesti-co, anche in remoto”.“La partnership tra due aziendesimbolo del successo e della qua-lità dei prodotti italiani nel mon-do” ha aggiunto Stefano Beraldo,amministratore delegato del Grup-po De’ Longhi “consentirà di met-tere a frutto le reciproche com-petenze in un importante pro-getto di alto contenuto tecnologico.La finalità è quella di creare sistemidi automazione e climatizzazionestudiati per dialogare tra loro edunque adatti a soddisfare con lamassima flessibilità le svariateesigenze di prescrittori, installa-tori e consumatori”.

Sfreccia il metro

di HelsinkiLa Helsinki City Transport (Hkl)

ha intrapreso un aggiorna-mento estensivo del proprio si-stema dei treni metro usando lapiattaforma Lonworks networ-king. Hkl può così aumentare l’ef-ficienza operativa del sistema deitreni ed espandere in futuro, confacilità e in modo efficiente, que-sto sistema.

Con oltre 55 milioni di passeg-geri all’anno, la Hkl Metro è il si-stema di trasporto più grande ditutta la Finlandia e in una recen-te indagine sulla qualità dei mag-giori sistemi di trasporto euro-pei si è classificata ai primi posti.Il potenziamento dei sistemi d’in-formazione è compito importan-te per i proprietari di treni e la fa-cilità dell’installazione di nuovisistemi di comunicazione riduceconsiderevolmente i costi. Soluzionibasate sulla piattaforma Lon-works stanno guadagnando po-polarità grazie alla flessibilità e aldesign modulare. Inoltre, il com-pleto sistema di comunicazionepuò usare un singolo set di cavi oaddirittura il sistema di cablaggioesistente, risparmiando in tal mo-do tempo e riducendo i costi del-l’installazione.

A Helsinki, la società dei trasportimetropolitani aggiorna il proprio si-stema dei treni metro usando la piat-taforma Lonworks networking

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PANORAMA

8 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

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ognuno in maniera totalmente autonoma dall’altro

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Il futuro è nelle mani dei giovanie Schneider Electric lo sa. Per

questo da tempo spende molteenergie per portare avanti pro-getti a sostegno del mondo del-l’infanzia e dei giovani che - re-

duci da esperienze difficili co-me handicap fisici, malattie, anal-fabetismo, malnutrizione, emar-ginazione, detenzione, tossico-dipendenza - hanno perso fidu-cia in loro stessi e nella società.Nata in Francia nel 1998 la “Fon-dation Schneider Electric pour

l’insertion des jeunes” anchequest’anno ha riproposto “Lu-li”, un’operazione internaziona-le di sensibilizzazione dei di-pendenti che, con la donazionedi un’ora di stipendio, finanzia-no iniziative benefiche in tutti iPaesi del Gruppo. La Fondazione provvede per lun-ghi periodi a incoraggiare e sup-portare quelle associazioni chepermettono ai giovani in diffi-coltà di trovare loro stessi ed illoro posto nella società attra-

Schneider per il sociale

Grande successo per la settima edizione dell’Award Ecohitech, il riconoscimento per i risul-tati di ecocompatibilità delle aziende hitech. All’evento - organizzato dal Consorzio Ecoqual’It (Consorzio nazionale uso qualità smalti-mento apparecchiature It) in collaborazione con Eurotech, Cciaa di Milano, Regione Lombar-dia e Wwf Italia - hanno partecipato numerosi rappresentanti del mondo istituzionale, dellaproduzione e della gestione del fine vita.Applausi per i vincitori e i menzionati al premio, che hanno ottenuto un riconoscimento peri progetti e i prodotti presentati. Soddisfatti i giurati e gli sponsor, e soddisfatti anche i rela-tori - Fabrizio De Poli del Ministero dell’ambiente, Paolo Pipere della Cciaa di Milano, AnnaMaria Ribaudo della Regione Lombardia, Michele Candotti del Wwf Italia e Claudia Beghidell’Osservatorio nazionale rifiuti - per aver parlato a un pubblico preparato, partecipe e in-teressato.Alessandro Cecchi Paone, conduttore della cerimonia di premiazione, ha infine suscitato lacuriosità e l’interesse del pubblico, trasformando l’evento in un vivace spettacolo.

verso cultura, sport e azioni di va-rio genere. Per il progetto “Lu-li 2004”, Schneider Electric Ita-lia ha pensato di sostenere tre as-sociazioni:• il Gruppo Prevenzione Droga di

Cinisello Balsamo (Milano),che si dedica all’opera di sen-sibilizzazione e prevenzionealla tossicodipendenza e a tut-te le forme di dipendenza. Perla scuola media è nato il pro-getto “Diciamolo col teatro”: unpercorso educativo che fa levasul miglioramento delle relazionicon sé e con gli altri per con-tribuire ad eliminare le causedelle dipendenze nell’età del-

l’adolescenza;• l’istituto assistenziale “Patro-

cinio San Francesco” di SantaMaria la Fossa (Caserta), chesi occupa di assistenza, recu-pero e istruzione di bambinie giovani che versano in gravidifficoltà familiari e in un con-testo sociale ed economico for-temente penalizzato;

• la cooperativa sociale “AI delMans” di Serina (Bergamo),che si occupa del reinserimentosociale e lavorativo di giovanicon un passato di tossicodi-pendenza tramite l’agricolturae attività di servizio sul terri-torio.

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PANORAMA

10 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

Una scuola per TakirAppuntamento a Milano la se-

ra del 17 dicembre per un’i-niziativa benefica organizzatadall’editore Reed Business Infor-mation in collaborazione con ilPime (Pontificio istituto missioniestere): uno spettacolo di musica

e danza i cui proventi contribui-ranno a finanziare la costruzio-ne di una scuola elementare aTakir, in Guinea Bissau. In scenasi alterneranno dipendenti, col-laboratori e amici della casa edi-trice insieme al gruppo musicale

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Il presidente della Regione La-zio, Francesco Storace, si è re-

cato in visita al Centro nazio-nale di controllo del Gestore del-la rete. Durante la permanenza il presi-dente del Grtn, Carlo AndreaBollino, ha accompagnato il pre-sidente della regione nella salacontrollo, il “cuore pulsante”

del sistema elettrico italiano,dove si registra istante per istan-te l’andamento dei consumi dielettricità nel Paese. Storace hacosì potuto vedere in tempo rea-le il fabbisogno del Lazio, che inquel momento era pari a 2.898megawatt (su un totale com-plessivo del centro Italia di 6.062megawatt). Successivamente,accompagnato dal presidentedel Gme (Gestore mercato elet-trico), Giorgio Szegö, ha assisti-to allo svolgimento delle con-trattazioni nella cosiddetta “Bor-sa elettrica”, la piattaforma in-formatica dove ogni ora si in-crociano la domanda e l’offertadi elettricità relative al giornosuccessivo.

Francesco Storace, presidente dellaRegione Lazio, ha visitato il Centronazionale di controllo del Gestoredella rete

Visita al Grtn

africano Sinafrica; sono pre-viste nel corso della seratapartecipazioni “a sorpresa”di personaggi del mondo del-lo spettacolo che hanno ade-rito all’iniziativa. La serata“Una scuola per Takir” è sta-ta organizzata nell’ambito diReCare, il programma di vo-lontariato e attività sociali

del gruppo editoriale Reed Elsevier.Numerosi gli sponsor che hannoscelto di sostenere l’evento, con-tribuendo a buona parte dei 25.000euro necessari per la costruzio-ne delle scuola: Reed BusinessInformation ringrazia Aicarr, As-sistal, Bosch, Calciatori Magazine,Cillichemie, Club Canottieri Olo-na, Design 3, Fiera Milano Inter-national, Fotlito 73, Linea Effe,Musicopoli, NT, Sate, Sistar Astrea,Tcf, Teograf, Ucimu.Il sipario si aprirà venerdì 17 di-cembre 2004 alle 20,30 al teatro delPime, in via Mosé Bianchi 94 a Mi-lano: l’ingresso è gratuito (con of-ferta libera); è sufficiente prenotarsial numero 02/81830208.

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Illuminazione ecologica dei parcheggi

Prosegue la collaborazione fraMareco Luce, azienda specia-

lizzata nella realizzazione di soluzionisu misura per l’illuminazione ur-

bana, e la catena di grande distri-buzione Iper. Negli ultimi due an-ni, infatti, è stato rinnovato l’impiantoper l’illuminazione delle aree ester-

ne adibite a parcheggio di tre pun-ti vendita Iper in Lombardia, uti-lizzando un prodotto specificata-mente realizzato per conformarsi al-la legge regionale contro l’inqui-namento luminoso. Si tratta di CityLight 2, serie “Lombardia”, unacampana in alluminio verniciato apolvere, nero esternamente e bian-co all’interno, dotato di diffusori

in acrilico trasparente. Le lampa-de sono a ioduri metallici da 70Watt ciascuna, con un grado diprotezione IP 65, classe seconda diisolamento. La prima realizzazioneè stata quella di Solbiate Olona(Varese), nel 2002, seguita l’annosuccessivo da quella dell’Iper diBrembate (Bergamo). Settembre2004 è stato il mese dell’inaugu-razione dell’ultimo impianto, quel-lo di Monza (Milano).L’ottima riuscita, soprattutto intermini di ridotto impatto am-bientale, è testimoniata dall’ade-sione all’iniziativa del Coordina-mento nazionale per la protezionedel cielo notturno - o, più sempli-cemente, CieloBuio (www.cielo-buio.org) - attivamente coinvolto nelverificare che le realizzazioni ri-spondessero a quei criteri di leggeper un minimo inquinamento lu-minoso e massima efficienza che or-mai dovranno guidare ogni pro-getto d’illuminazione urbana.

Luce italiana in Estremo

OrienteLeuci ha siglato un accordo di

distribuzione dei propri appa-recchi di illuminazione in EstremoOriente - nei territori della Repub-blica Popolare Cinese, Hong Kong,Macao, Vietnam, Tailandia, Filip-pine, Indonesia, Malesia e Singapore- con la società Megaman Asia Ltd,presente in tutti questi Paesi con fi-liali dirette e reti di agenti specia-lizzati. “L’accordo” ha spiegatoFranco Sala, amministratore delegatodella società, “si articola su più an-ni per un valore iniziale di 9 milio-ni di euro, su tipologie specifiche diprodotti. È un segnale importantedella serietà del lavoro fatto in que-sti anni da Leuci, attraverso le so-cietà controllate, nella progetta-zione e produzione di apparecchi diilluminazione, ed un riconoscimentoimportante per la qualità e il designdella nostra gamma. Tale collabo-razione si estenderà anche al cam-po della ricerca di nuove tipologiedi apparecchi e sorgenti di illumi-nazione orientati verso il migliorrapporto tra efficienza e risparmioenergetico, con l’utilizzo di materialia minimo impatto ambientale. La no-stra scelta di collaborare con Me-gaman Asia è dovuta principal-mente alla capillarità della sua pre-senza sul territorio e alla profes-sionalità dei suoi collaboratori”.

L’illuminazione ecologica dei parcheggi Iper contribuisce alla salvaguardia del cielo notturno

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Prosegue il cammino nell’im-portante passaggio della ri-forma del lavoro, toccando al-

cune fattispecie di contratto. Unbuon test di convenienza per i da-tori di lavoro è l’utilizzo dei con-tratti a tempo determinato: a due an-ni dall’entrata in vigore della nuo-va disciplina del contratto a termi-ne - con il decreto legislativo 368/01- la riforma Biagi prevede che la ti-pologia contrattuale del tempo de-terminato sia “ammessa a fronte diragioni di carattere tecnico, pro-duttivo, organizzativo e sostitutivo”ma, soprattutto, che queste ragio-ni possono essere “anche riferibiliall’ordinaria attività dell’utilizzato-

re”. La precisazione è molto im-portante perché, a differenza diquanto previsto per il contratto a ter-mine nel decreto legislativo 368/01,nella somministrazione a tempodeterminato l’esigenza che spingeil datore di lavoro può essere col-legata al normale ciclo produttivo del-l’azienda, sempre che tale esigen-za sia reale e verificabile. Pertantola somministrazione a tempo de-terminato viene proposta come unnormale strumento di gestione del-l’attività produttiva ogni volta che,con l’organico ordinario, l’azienda nonriesca a far fronte agli impegni pre-si o a programmare la propria atti-vità. Diversa invece la situazione peril contratto a termine, per cui nel de-creto legislativo 368/01 non comparela precisazione che le “ragioni di ca-rattere tecnico, produttivo, orga-

nizzativo e sostitutivo” possanoessere “riferibili all’ordinaria atti-vità dell’utilizzatore”. Infatti, le pri-me decisioni di merito e di legittimitàhanno dimostrato un certo rigore nel-l’applicare la nuova disciplina che haabrogato le precedenti leggi (le leg-gi n. 230/1962 e n. 56/1987). Con l’a-brogazione della tipicizzazione pre-sente nelle precedenti leggi, e for-se per evitare eventuali abusi da par-te dei datori di lavoro, la giurispru-denza di merito ha innanzitutto af-fermato la nullità del termine quan-do non sono specificate con preci-sione le ragioni di carattere tecnico,produttivo, organizzativo e sosti-tutivo (v. per esempio l’ordinanza delTribunale di Milano del 21 giugno2002). In seguito (Cassazione 21maggio 2002, n. 7468), la Cassa-zione ha affermato un principio che

sembra poter caratterizzare il suo fu-turo orientamento e cioè che “i con-tratti di lavoro a tempo indetermi-nato rappresentano la forma co-mune dei rapporti di lavoro, con-tribuiscono alla qualità della vitadei lavoratori interessati ed a mi-gliorare il rendimento” e per que-sto vi è “la necessità che il termineabbia giustificazione in condizionioggettive” e che vi sia un limitenel ricorso a tale schema contrattuale.“Questo limite ... è recepito nel fon-damento stesso del decreto legi-slativo 6 settembre 2001 n. 368:poiché per il contratto a termine ènecessario un atto scritto e motivato(articolo 1, secondo comma) e poi-ché illegittime proroghe vanifica-no il termine stesso (articolo 5 se-condo, terzo e quarto comma), iltermine costituisce deroga d’un ge-nerale sottinteso principio: il contrattodi lavoro subordinato, per sua natura,non è a termine”. In altre parole, an-che nel decreto legislativo 368/01,il contratto a tempo determinatocostituisce un’eccezione rispettoal contratto a tempo indetermina-to, diversamente da quanto previ-sto in tema di somministrazione atempo determinato. Infine, è op-portuno sottolineare che nel lavoroa tempo determinato è anche espres-samente previsto che il controllogiudiziale sulla ricorrenza dei pre-supposti sia “limitato esclusiva-mente all’accertamento della esi-stenza delle ragioni che lo giustifi-cano e non può essere esteso finoa sindacare nel merito valutazionie scelte tecniche, organizzative o pro-duttive che spettano all’utilizzato-re” (articolo 27, terzo comma, Dlgs276/03). Dal 25 ottobre scorso lecollaborazioni coordinate e conti-nuative sono invece uscite defini-

Quando il lavoro ha una scadenza

ATTUALITÀ

14 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

Per collaborazione coordinata e continuativa si intende unrapporto di lavoro nel quale il prestatore di lavoro agisce inassenza di rischio economico e senza mezzi organizzati diimpresa, mediante prestazioni reiterate in misura apprez-zabile nel tempo. Queste prestazioni sono frutto di accordotra le parti e se, pur autonome da un punto di vista orga-nizzativo, sono strutturate in maniera funzionale e sincro-nizzata con l'impresa. Le collaborazioni coordinate e conti-nuative e il lavoro a progetto si distinguono dal contratto dilavoro autonomo di cui all'articolo 2222 Codice civile. L'au-tonomia, che distingue queste due tipologie contrattuali, ri-sulta attenuata nelle collaborazioni coordinate e continua-tive e nel lavoro a progetto per due ragioni: 1) la necessitàdi coordinarsi con la struttura del committente; 2) il carat-tere continuativo della prestazione. Infatti, la disciplinadelle collaborazioni coordinate e continuative e del lavoroa progetto, diversamente da quella del lavoro autonomo, at-tribuisce rilevanza al collegamento funzionale di questocontratto con l'organizzazione del committente; collega-mento che non è previsto dalla disciplina del contratto d'o-

pera perché di regola il lavoratore autonomo non si obbli-ga a collaborare con il committente ma si obbliga soltantoa compiere l'opera secondo modalità di luogo e di tempo au-tonomamente determinate. Le collaborazioni coordinate econtinuative e il lavoro a progetto sono esempi di lavoro para-subordinato. Si tratta, infatti, di lavoratori privi degli strumentidi produzione tradizionali che devono coordinarsi in modostabile e continuativo con imprese altrui, realizzando un'e-levata interdipendenza o connessione funzionale con l'or-ganizzazione imprenditoriale. Per qualificare un lavoro au-tonomo come parasubordinato è necessario che ci sia:- continuità: la prestazione non deve avere carattere occa-

sionale ma deve perdurare nel tempo; - coordinazione: la prestazione deve essere connessa in ma-

niera funzionale con le finalità perseguite dalla commit-tenza con conseguente ingerenza di quest'ultima nelle at-tività del prestatore;

- prevalenza: il lavoro personale del preposto deve preva-lere sull'opera svolta dai collaboratori e sull'utilizzazionedi una struttura di tipo materiale.

AUTONOMO O PARASUBORDINATO?

Continua il viaggio nella ri-forma Biagi, in particolare inalcune tipologie di contratto- a tempo determinato, a ter-mine e a progetto - per me-glio capire il loro utilizzo e laloro applicazione

Roberta Leprotti

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tivamente di scena. Si tratta di unascadenza importante per la LeggeBiagi: i contratti co.co.co., le colla-borazioni coordinate e continuative,sono sostituiti dai nuovi “contrattia progetto”, che prevedono unadurata prestabilita e soprattuttoindividuano con precisione il cam-po d’azione nel quale dovrà muoversiil prestatore d’opera, stabilendoanche gli obiettivi da raggiunge-re. La novità riguarda un esercito dimilioni di lavoratori, concentrati ingran parte nel Centro Nord, con intesta la provincia di Milano. Sca-duti, quindi, i vecchi contratti dicollaborazione coordinata e conti-nuativa, stipulati prima del 24 ottobre2003, non ancora scaduti e non ri-conducibili a un progetto così comeprevisto dall’articolo 61 del decre-to legislativo 276/03. Il primo com-ma dell’articolo 86 del decreto, in-fatti, per rendere meno traumaticoil passaggio dalla vecchia alla nuo-va normativa, ha previsto che “le col-laborazioni coordinate e continua-tive stipulate ai sensi della disciplinavigente, che non possono esserericondotte a un progetto o a una fa-se di esso, mantengono efficaciafino alla scadenza e, in ogni caso, nonoltre un anno dalla data di entratain vigore del presente provvedi-mento”. Il decreto legislativo 276/03è entrato in vigore il 24 ottobre2003 e quindi il 24 ottobre 2004 è sca-duto il periodo transitorio duranteil quale i nuovi contratti a progettohanno convissuto con le vecchie

18 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

ATTUALITÀ QUANDO IL LAVORO HA UNA SCADENZA

CARATTERISTICHE A CONFRONTO

Lavoro a progetto Lavoro occasionale Lavoro occasionale accessorio

DefinizioneÈ un lavoro che produce un risultato finale tangibile legato ad un programma e cioè ad un’esposizione ordinata e particolareggiata di quello che si vuole o che si deve fare nell’ambito di una determinata attività.

ContenutoIl contratto deve contenere la durata,il progetto o il programma di lavoro,il corrispettivo economico, i tempi e le modalità di pagamento, le forme di coordinamento con il committente, latutela in materia di sicurezza ed infortuni.

Limitazioni oggettiveNon sono previste limitazioni alla durata eal corrispettivo per il contratto a progetto.La durata del rapporto è, infatti, funzionalealla realizzazione del progetto in regime di totale autonomia, mentre il corrispettivo è proporzionato alla qualità e alla quantità del lavoro eseguito.

Forma e contenutoÈ richiesta la forma scritta. Le parti possonoaccordarsi per certificare il contratto al fine di evitare ogni possibile controversia in materia di qualificazione del rapporto.

DefinizioneÈ un rapporto di lavoro della durata complessiva non superiore ai 30 giorni nel corso dell’anno solare con lo stesso committente, salvo che il compenso complessivamente percepito nell’anno non sia superiore a 5.000 euro.

ContenutoLa legge non impone alcun limite o requisitosia per il committente che per il prestatoredi lavoro.

Limitazioni oggettiveSono rappresentate dal carattere temporaleche richiede una prestazione massima di 30 giorni con lo stesso committente e dalla definizione economica che prevede un compenso massimo di 5.000 euro per la stessa prestazione.

Forma e contenutoLa legge non richiede formalità per stipulareil contratto. La circolare Inps richiede l’obbligo di comunicare ai committenti il superamento del termine.

DefinizioneSono prestazioni lavorative che hannonatura esclusivamente occasionale e che sono poste in essere da soggetti considerati a rischio di esclusione socialeo comunque non ancora entrati nel mondo del lavoro o in fase di uscita.

ContenutoLa legge prevede che il committentepossa essere un privato o un ente senzascopo di lucro. I prestatori di lavoro invecepossono essere: disoccupati di lungadurata, casalinghe, studenti e pensionati,disabili e lavoratori extracomunitari.

Limitazioni oggettiveÈ previsto che la prestazione possa avere una durata massima di 30 giorni nel corso dell’anno solare e cheil compenso non possa superare i 3.000 euro.

Forma e contenutoLa legge non prevede la stipula in formascritta di un contratto di lavoro e non dispone ulteriori adempimentia carico delle parti.

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co.co.co stipulate prima della datadi entrata in vigore del provvedi-mento. Accordi collettivi: in realtàc’è ancora un piccolo margine disopravvivenza per le vecchie col-laborazioni coordinate e continua-tive. Lo stesso comma 1 dell’articolo86 del decreto legislativo 276 pre-vedeva, infatti, che per mezzo di ac-

cordi di transizione stipulati dalle si-gle sindacali più rappresentative, fos-se possibile allungare i termini di ef-ficacia dei contratti di collabora-zioni coordinate e continuative nonriconducibili ad alcun progetto ofase. Il termine finale di validità deicontratti a seguito degli accordicollettivi non era, tuttavia, definito

e quindi poteva essere liberamen-te deciso dalle parti. Su questoaspetto è appena intervenuto il de-creto legislativo 6 ottobre 2004 n. 251(il “correttivo” del Dlgs 276 di cui ab-biamo parlato nello scorso numero)che, confermando questa possibilità,ha stabilito che i nuovi termini di va-lidità individuati tramite accordi

collettivi non possono comunque an-dare oltre il 24 ottobre 2005. Il ter-mine del 24 ottobre 2005 rappresentacomunque una deroga, probabil-mente assai limitata, rispetto altermine ordinario (24 ottobre 2004)entro cui le vecchie co.co.co. privedi progetto si considerano efficaci.Il 25 ottobre 2004 hanno perso per-tanto qualsiasi efficacia quei contrattidi collaborazione coordinata e con-tinuativa stipulati prima della ri-forma Biagi che non possono esserericondotti a un progetto o fase di es-so. Si tratta dei soli contratti ai qua-li non è possibile applicare alcunadelle cause di esclusione dall’obbligodel progetto (previste dai commi 2e 3 dell’articolo 61 del Dlgs 276). La revisione dei contratti: il com-mittente deve quindi rivedere i con-tratti di collaborazione in essere,al fine di verificare i casi in cui sia in-dispensabile procedere alla stipuladi un nuovo atto, ovvero quelli in cuipossono sopravvivere i vecchi con-tratti. L’obbligo di stipulare un nuo-vo contratto, in quanto il prece-dente ha perso i suoi effetti dallo scor-so 25 ottobre, sorge solo per quei con-tratti di collaborazione ai quali si ap-plicano le nuove regole (articolo61, comma 1, Dlgs 276/03), ma chenon sono riconducibili al progetto.Per esempio, non possono consi-derarsi efficaci quei contratti che han-no come oggetto un’attività di lavoroespressa in modo estremamentegenerico, cioè senza specificare laprestazione attesa nonché le concretemodalità organizzative di svolgi-mento della stessa. Ugualmentedecadranno gli effetti di quei con-tratti di co.co.co. che, sebbene ri-conducibili a un progetto, hannodurata indeterminata. Non sarà in-vece necessario stipulare un nuovoatto quando è possibile ricondurrela collaborazione a un progetto o fa-se dello stesso.Infatti, se il contratto, seppurestipulato in data anteriore alla ri-forma Biagi, può essere ricon-dotto a un progetto, e cioè è spe-cificatamente indicato il risultato,l’attività, le relative modalità or-ganizzative, la durata, il contrat-to manterrà la sua efficacia. Fermo restando che la legge nonobbliga in questo caso alla sti-pula di un nuovo atto, il commit-tente che intende, al solo fine dimassima chiarezza e precisione,informare i collaboratori dellanuova disciplina applicabile, non-ché allineare perfettamente i con-tratti alle nuove disposizioni dilegge, potrà procedere a un’in-tegrazione del contratto esisten-te in cui si richiamano le nuove re-gole applicabili (per esempio, so-spensione per malattia, materni-tà). Sopravvivono inoltre le vec-chie co.co.co. stipulate con unsoggetto che si trova in una del-le condizioni di esonero dall’obbligodel progetto previste dall’artico-lo 61, comma 3, del decreto le-gislativo 276. Si tratta dei con-tratti stipulati con i pensionati divecchiaia, con gli amministratorie sindaci di società, con parteci-panti a commissioni o collegi e coni liberi professionisti iscritti nei ri-spettivi albi.

20 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

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Gli impianti semaforici nonservono più soltanto a re-golare i flussi di veicoli che

si intersecano (cioè che sono “inconflitto” tra loro). Prima di tutto,a causa dell’elevato (e crescente)numero di vetture circolanti nel no-stro sistema viario, la regolazionedei flussi deve essere ottimizza-ta per rendere quanto più possi-bile scorrevole il traffico, anche perlimitare le emissioni inquinanti;quindi i tempi di verde e di rosso(o meglio, il ciclo semaforico) di unimpianto devono essere stabilitiin base ai dati di traffico dell’in-crocio, divisi per i vari periodidella giornata e per i periodi del-l’anno (giorni festivi e lavorativi,periodo scolastico o estate, ecc.).In secondo luogo, se ci sono dueo più incroci semaforizzati abba-stanza vicini da influenzarsi a vi-cenda, la regolazione dei flussidovrà essere pensata in manieracomplessiva per tutta l’area. Inol-tre, gli impianti semaforici devo-no anche essere in grado di ga-rantire la sicurezza di tutti gliutenti della strada (pedoni, cicli-sti, automobilisti, ecc.) e, possi-bilmente, devono integrarsi con isistemi di trasporto pubblico. Inaltre parole, gli impianti semafo-rici devono essere inseriti nel con-testo complessivo della mobilitàurbana.Anche per le apparecchiature e peri componenti passivi che costi-tuiscono gli impianti, i requisiti so-

no sempre più stringenti: devonoessere sempre più affidabili e si-curi, devono avere caratteristi-che specializzate per le particolariesigenze di ciascun tipo di im-pianto e, oltre a garantire il rag-giungimento dell’obiettivo prin-cipale (cioè la regolazione deltraffico di un incrocio), devonopoi garantire il mantenimentodelle loro caratteristiche, la faci-lità di manutenzione e la possibilitàdi espandere l’impianto o di in-tegrarlo con altri sistemi di mo-bilità.

LA REGOLAZIONE SEMAFORICAPer regolare i flussi di veicoli, equindi consentire l’attraversa-mento di un incrocio in sicurezzaa tutti gli utenti della strada, so-no possibili diverse modalità diregolazione, più o menocomplesse, che sfrutta-no in maniera diversa idati di traffico dell’incro-cio da regolare e degli in-croci semaforizzati adia-centi. La regolazione piùsemplice è il funziona-mento “a tempi fissi”, incui la sequenza delle fa-si semaforiche si ripeteper tutto il giorno con lastessa temporizzazione; ingenere viene predispo-sta per regolare il trafficodelle ore di punta, e quin-di non si adatta alle ore discarso traffico. Il funzio-namento “attuato dal traf-fico” si adatta a incroci iso-lati (cioè lontani da altri in-

croci semaforizzati) che presentanogrande variabilità dei flussi ditraffico durante la giornata: i tem-pi di verde variano a seconda del-la presenza di veicoli, che viene ri-levata da appositi sensori (“rile-vatori”) posti nelle vicinanze del-l’incrocio. Sempre in un incrocio iso-lato, un miglioramento del pre-cedente è il funzionamento “a ge-nerazione di piano”, nel quale lascelta del tempo di verde è basa-ta anche sulla necessità di smal-tire eventuali code.Con il funzionamento “sincroniz-zato” gli incroci non vengono piùconsiderati come a sé stanti: le tem-porizzazioni sono sincronizzatein modo che i veicoli che sonopassati con il verde ad un incrociopossano trovare il verde ancheall’incrocio successivo. Questofunzionamento è comunemente

noto come “onda verde”. Requi-sito minimo per gli impianti sin-cronizzati è avere cicli semafori-ci tutti della stessa durata, e fa-re riferimento ad un “orologio” co-mune, rispetto al quale sfasare op-portunamente i propri cicli.Il funzionamento “a selezioneoraria di piano” prevede che lescelte dei tempi del ciclo sema-forico siano fatte in base all’ora delgiorno e al giorno della settima-na. Questo funzionamento, nelcaso di condizioni di traffico ab-bastanza ripetitive, fornisce buo-ni risultati e può essere associa-to al funzionamento sincronizza-to, il che permette di avere l’on-da verde anche negli incroci in cuii cicli semaforici variano nell’arcodella giornata.Il funzionamento più sofisticato (epiù costoso) è quello che si ha in

Con l’aumento del traffi-co crescono le funziona-lità per la messa a puntodel flusso dei veicoli

II semaforie le loro regole

Raffaele Greco

NORMATIVA

22 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

DISTANZE DI POSIZIONAMENTO DELLE LANTERNE, FIGURA TRATTA DA [9]

Min. 30 cmMax 100 cm

Min. 5.10 mMax 6 m

Min.2 m

Max3 m

Min 50 cm1.30 m circa

un sistema “centralizzato”, che pre-vede una rete di comunicazione checollega tutti gli impianti semafo-rici di un’area urbana ad un cen-tro di calcolo che li gestisce, oltread un insieme di rilevatori cheacquisiscono i dati relativi al traf-fico, necessari al centro di calco-lo per scegliere la migliore strategiadi regolazione.

COMPONENTIE NORME TECNICHEL’elemento che permette di metterein atto la modalità di regolazione pre-scelta è il regolatore semaforico, chein pratica è il “cervello” degli im-pianti semaforici. Il regolatore co-manda l’accensione e lo spegni-mento di tutte le luci dell’impian-to sia in modalità locale, quindielaborando, in base alla sua pro-grammazione, i dati che riceve (adesempio dai sensori), sia in mo-dalità centralizzata, quindi rice-vendo gli input da un centro dicontrollo remoto, al quale invia i da-ti relativi alla situazione locale.Il regolatore deve anche effettua-re le funzioni relative alla diagno-stica e quelle che garantiscono lasicurezza dell’esercizio; su questiargomenti la principale norma tec-nica di riferimento è la Uni EN12675 [1], che si occupa della si-curezza di funzionamento dei re-golatori fissi o installati tempora-neamente (ma non di attrezzatureportatili), classificando anche lanatura dei guasti. Le caratteristi-

che elettriche del regolatore sonoinvece definite nella norma Cei214-9 [2], che si occupa degli aspet-ti elettrici anche dell’impianto nelsuo complesso.Altro elemento fondamentale perl’impianto è la lanterna semafori-ca, cioè l’insieme delle tre (o più) lu-ci, che costituiscono il mezzo visi-vo luminoso “per regolare nel tem-po l’avanzamento delle correnti ditraffico”, secondo la definizionecontenuta nel regolamento del Co-dice della Strada (art. 158). Le ca-ratteristiche costruttive delle lan-terne e le prove a cui devono esseresottoposte si trovano nella normaUni EN 12368 [3], mentre la ta-bella Cei-Unel 62620 [4] definiscele caratteristiche delle lampade aincandescenza da utilizzare. Alposto delle tradizionali lanternecon lampade, sia “a luce piena”, sianel caso dei simboli “freccia”, “pe-done” o “bici”, oggi vengono sem-pre più utilizzate le lanterne con ot-tica a diodi luminosi, o led. Unaluce semaforica a led consuma tragli 8 e i 18 W, contro i 60-75 W diuna luce con lampada a incande-scenza, e ha una vita media valu-

tabile intorno ai 10 anni, cioè sen-sibilmente più lunga di quella di unalampada che, anche considerandole lampade speciali destinate aquesto uso, arriva a 8.000 ore, cioèmeno di 3 anni nel caso di un tem-po di accensione medio di 8 ore algiorno. Per questo tipo di appli-cazione tuttavia, nel caso dei led non

sono state ancora pubblicate nor-me tecniche. Oltre ai componentitradizionali come i sostegni per lelanterne, i cavi e i contenitori perle relative derivazioni, per i quali esi-stono diverse norme Uni e Cei a se-conda del tipo di sostegno o di ca-vo, si segnalano altri due elemen-ti che non sono obbligatoriamen-

te presenti, ma stanno diventandosempre più importanti: i dispositiviacustici per non vedenti e i rileva-tori. I dispositivi acustici che faci-litano l’attraversamento dell’in-crocio da parte di pedoni non ve-denti o ipovedenti, e i pulsanti chepermettono di richiederne l’atti-vazione vengono omologati in ba-

NORMATIVAI SEMAFORI E LE LORO REGOLE

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 23

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servizio lettori 1832

se alla loro conformità alla nor-ma Cei 214-7 [5] e alla relativaVariante (il capitolo 8 “Prove am-bientali” di questa norma è statosostituito dal relativo capitolo del-la norma Cei 214-9 [2]).Questa norma è stata preparata conla collaborazione attiva dei rap-presentanti delle associazioni dipersone non vedenti, che si sono sot-toposti a delle sperimentazioni inlaboratorio e hanno partecipatoad una prova in campo, organizzatain un incrocio centrale di SestoSan Giovanni, vicino a Milano, consituazione reale di traffico, sebbe-ne con la supervisione di diversi vi-gili urbani e alla presenza dei co-mandanti dei vigili urbani di SestoS.G. e di Milano. Alcune delle con-clusioni condivise, e riportate nel-la norma, sono le seguenti: - il segnale sonoro deve essere

emesso contemporaneamentedai dispositivi presenti su en-trambi i lati dell’attraversamen-to pedonale, e in maniera dire-zionale, in modo che il massimolivello sonoro si abbia proprionell’attraversamento;

- la frequenza del segnale deveessere di circa 800 Hz, e il se-gnale deve essere “trillato”, cioèmodulato con un altro segnale afrequenza compresa tra 8 e 25 Hz;

- il livello di pressione sonora sideve adeguare al rumore di fon-do, in modo da superarne il li-vello di un valore compreso tra 5e 10 dB.

Sebbene il regolamento del Codicedella Strada preveda anche il fun-zionamento continuo di questidispositivi, la norma [5] racco-

manda che il funzionamento sia achiamata, cioè che il segnale si at-tivi solo in seguito ad una richie-sta, per la quale deve essere pre-visto sempre almeno un pulsanteposto sul sostegno della lanterna.Infine, per quanto riguarda i com-ponenti, i rilevatori sono necessariper raccogliere i dati di traffico, equindi per individuare la miglioreregolazione da attuare. Esistonomolte tipologie di rilevatori, cia-scuna delle quali è adatta a par-ticolari condizioni di utilizzo e al-la particolare grandezza fisica darilevare. La norma tecnica di rife-rimento per i rilevatori in generaleè la Uni Env 13563 [6], mentreper il particolare tipo di rilevato-re che utilizza spire a induzioneelettromagnetica la norma è laCei 214-1/1 [7]. Oltre ai rilevatoria spira, che sono annegati nell’a-

sfalto della corsia da controllare epermettono di rilevare la presen-za di un veicolo che abbia unamassa metallica, esistono altri ri-levatori che vanno posti sulla stra-da, come i tubi pneumatici in gom-ma. Esistono anche rilevatori chevanno posizionati alcuni metri al

di sopra della strada e rimangonoquindi in funzione anche duranteeventuali lavori: rilevatori a in-frarossi, radar, elaboratori di im-magini (video detector).

CARATTERISTICHE GENERALI DELL’IMPIANTOLa già citata norma Cei 214-9 [2]definisce i requisiti di progetta-zione, di installazione e di manu-tenzione (a cui è dedicata unatrattazione dettagliata) degli im-pianti semaforici nel loro com-plesso; definisce inoltre le prove(ambientali, elettriche, di sicurez-za elettrica e di sicurezza del traf-fico) che devono essere effettua-te. I requisiti di compatibilità elet-tromagnetica degli apparati sonoinvece trattati nella norma Cei EN50293 [8]. La norma [2] stabilisce tra l’altro il

campo di tensioni di alimentazio-ne entro il quale l’impianto devefunzionare correttamente, che de-ve essere compreso tra -13% e+10% rispetto alla tensione no-minale. Per altre caratteristichelegate alla tensione, come ad esem-pio la tensione di spegnimento,la norma [2] prevede più di un va-lore; a ciascun valore corrispondeuna diversa classe e il costruttoredeve specificare a quale classeappartiene l’impianto, per cia-scuna caratteristica per cui siaprevista una scelta. La presenza dipiù classi per una caratteristicasi ritrova anche per altri aspetti trat-tati dalla norma [2], e anche nellenorme Uni [1] e [3].La norma [2] tratta anche altriaspetti, come la documentazionetecnica di cui deve essere corredatociascun impianto e le prescrizionirelative alla sicurezza del traffi-co, mentre per quanto riguarda

la sicurezza elettrica, riporta leprescrizioni aggiuntive, riferite al-le particolari condizioni di un im-pianto semaforico, per il quale ingenerale si deve far riferimentoalla Cei 64-8. Un testo di riferi-mento per le caratteristiche ge-nerali di un impianto semaforico èil volume divulgativo “Impiantisemaforici” [9], pubblicato dal Ceinel maggio 2004. Il volume af-fronta tutti gli aspetti relativi aquesto tipo di impianti ed è indi-rizzato al personale degli enti edelle amministrazioni locali che lidevono scegliere e gestire; è sta-to pensato come una guida perchi deve approfondire la cono-scenza degli impianti e dei lorocomponenti, che diventano sem-pre più complessi e difficili da ge-stire, soprattutto per le piccolerealtà dove spesso non c’è un uf-ficio o del personale dedicato esclu-sivamente a questo scopo. Il volume[9] contiene, dopo una prima trat-tazione teorica, descrizioni tecni-che e indicazioni operative relati-vamente alla regolazione sema-forica, ai vari componenti e allecaratteristiche elettrotecniche del-l’impianto. Tenendo presente chei destinatari del volume sono gli ac-quirenti e i gestori dell’impianto,più che all’installazione vera epropria, una grande attenzione èdedicata alle modalità di installa-zione delle segnalazioni, comepreviste dal regolamento del Co-dice della strada, e agli aspetti dimanutenzione sia ordinaria siastraordinaria. Infine, oltre alle leg-gi e norme di riferimento, in ap-pendice è riportato uno schema dicapitolato speciale per l’appaltodella realizzazione di un impiantosemaforico, e le istruzioni per la suacompilazione. Il volume è statopreparato da un gruppo di lavoroa cui hanno partecipato espertiin rappresentanza delle realtà na-zionali del settore: i costruttori,le amministrazioni locali e gli en-ti normatori Cei e Uni. La rappre-sentatività dei partecipanti e l’ap-provazione ottenuta dal Ministe-ro delle infrastrutture e dei tra-sporti, che ne ha curato la prefa-zione, ne fanno uno strumento“super partes” per il dialogo tracommittenti e costruttori.

24 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

NORMATIVA I SEMAFORI E LE LORO REGOLE

BIBLIOGRAFIA

[1] Uni EN 12675 Regolatori semaforici. Requisiti di sicurezza fun-zionale.

[2] Cei 214-9 Impianti semaforici.[3] Uni EN 12368 Attrezzatura per il controllo del traffico. Lanterne

semaforiche.[4] Tabella Cei-Unel 62620 Lampade a incandescenza per semafori

stradali a tensione di rete.[5] Cei 214-7 e Cei 214-7; V1 Impianti semaforici. Requisiti dei di-

spositivi acustici per non vedenti.[6] Uni Env 13563 Attrezzatura per il controllo del traffico. Rilevatori

di veicolo.[7] Cei 214-1/1 Dispositivi per il rilevamento della presenza o pas-

saggio dei veicoli stradali, con principio di funzionamento avariazione di induzione elettromagnetica: spire. Parte 1: Requisitid'installazione.

[8] Cei EN 50293 Compatibilità elettromagnetica. Impianti semafo-rici. Norma di prodotto.

[9] Impianti semaforici. Come scegliere e fare installare un impiantoa regola d'arte, Edizioni Cei.

LE PERIODICITÀ PER LE PRINCIPALI ATTIVITÀ DI MANUTENZIONE ORDINARIA, TRATTA DA [9]

LA TABELLA COMPLETA È RIPORTATA NELLA NORMA [2]

Apparato Attività Periodicità (mesi)

Sistemi di controllo Controllo del rilevatore di corrente residua/ 6principale sezionatore di dispersione a terra (Rcd)

Pulizia 12

Controllo delle temporizzazioni relative alla sicurezza 8 (1)

Controllo del sistema di protezione guasti. 4 (2)

Simulazione casuale di un conflitto

Controllo del sistema di protezione guasti. 24 (3)

Simulazione di tutti i conflitti (12) (4)

Controllo del rilevatore di corrente residua/sezionatore 6 (5)

di dispersione a terra (Rcd)

Sostituzione lampade 12 (6)

Pulizia 12

Controllo del disegno planimetrico dell’incrocio 121Non necessario quando viene utilizzato un sistema di controllo di sicurezza “intergreen” di tipo “fail safe”.2Per regolatori con sistema di protezione delle segnalazioni semaforiche che sia di tipo “fail safe”, ridondante o multicanale, e con unità di “spegnimento” completamente indipendenti, l’intervallo di prova può essere esteso fino a 6 mesi.3 La simulazione di tutti i conflitti ogni 24 mesi può essere sostituita dalla simulazione sistematica dei conflitti individuali ogni 4 mesi (5) in modo che ogni conflitto sia simulato una volta ogni 36 mesi.4 Intervalli di 12 mesi quando il sistema di protezione delle segnalazioni semaforiche non è conforme a normative nazionali precedenti.5 Se il Rcd fa parte del sistema di protezione delle segnalazioni semaforiche e la nota (5) non è applicabile, l’intervallo sarà ridotto a 4 mesi.6 Utilizzando lampade di tipo semaforico con vita media di 8.000 h.

Regolatori

Lanterne e lampade

servizio lettori 1867

servizio lettori 1020

I recenti black-out hanno reso evidente an-che al grande pubblico che la disponibilità dienergia non è un fattore sempre scontato.Quantità e qualità dell’alimentazione sonodue aspetti critici che possono essere effi-cacemente indirizzati ricorrendo a Ups esoccorritori

Speciale Ups& soccorritori

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 415 Dicembre 2004 27

Soccorritori o Css?Norme europee e guide

La qualità dell’energia

Sorgenti di alimentazioneausiliaria

Black-out: dove il prossimo?

La protezione dell'alimentazione nel-l'industria di processo

Soluzioni & prodotti

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In passato esisteva unicamenteuna normativa per lampade adalimentazione autonoma, ma

non esisteva alcuna regolamen-tazione per gli alimentatori cen-tralizzati per applicazioni di emer-genza. Da agosto 2003, è in vigo-re la normativa europea EN50171(Cenelec), che fornisce indicazionisu prestazioni e caratteristicheprogettuali delle sorgenti utilizza-te per l’alimentazione di emer-

genza. La nuova definizione nor-mativa dei soccorritori è CSS (Cen-tral Supply System - Sistemi di ali-mentazione centralizzata): qual-siasi apparecchiatura che rispon-da alla normativa e che ne rispet-ti i requisiti prestazionali può esseredefinita CSS. Questo consente ai pro-fessionisti di poter scegliere il CSStra una ampia serie di prodotti sulmercato e di beneficiare della loroinnovazione e convenienza.

LA GUIDA ANIE “UPS: ENERGIA PER L’EMERGENZA”Il Gruppo Promozione e Immaginedi Anie, costituito da rappresen-tanti tecnici delle principali azien-de di UPS italiane, ha redatto nel2003 e presentato ad Intel nellostesso anno la nuova Gui-da “UPS: Energia per l’E-mergenza”.La guida è la terza edita daAnie. Le altre sono: in-stallare l’UPS e l’UPS perl’informatica e sono di-sponibili gratuitamente surichiesta e in formato elet-tronico (è possibile inol-trare richiesta anche [email protected]). Laguida è nata dalla neces-sità di sviluppare e chiarire il nuo-vo testo normativo EN50171 e perfornire i criteri di dimensionamen-to dei CSS in funzione delle tipolo-gie di carico da alimentare.

CSS ED LPSLa Norma distingue tra i sistemi CSS

(Central Supply Systems) ossia“sistemi di alimentazione centra-lizzata che fornisce tutta la po-tenza di emergenza richiesta perl’apparecchiatura di sicurezza sen-za alcuna limitazione della poten-za di uscita” ed LPS (Low PowerSystems) per sistemi di alimenta-

zione centralizzata con limitazionedella potenza in uscita del sistemaa 500W per 3h o 1500W per 1h.

I REQUISITI DELLA NORMATIVALa norma fa riferimento a 4 diver-se tipologie di CSS:

Soccorritori o Css?Normeeuropee e guide

Se i soccorritori sono noti nell’ambiente dell’e-nergia e della sicurezza, meno note sono le nor-mative e le guide elaborate dai comitati tecnici ne-gli ultimi anni

28 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

Mauro CappellariTechnical Marketing Manager

Riello UPS

SPECIALEUPS & SOCCORRITORI

TABELLA DI DIMENSIONAMENTO PER CSS

Riportiamo in sintesi le informazioni necessarie alla definizione del dispositivoCSS più adatto a seconda dell’entità e della tipologia di carico da alimentare

Sistema di alimentazione disponibile: trifase con neutro/trifase senza neutro/monofase

Sistema di alimentazione del carico (monofase/trifase)

Potenza del carico da alimentare

Fattore di potenza del carico (se disponibile)

Tipologia di carico (lampade ai vapori di sodio, ...)

Presenza di circuiti di rifasamento

Autonomia richiesta

Configurazione (singola/parallela)

Figura 1 - Tipologia in modalità con commutazione

a) Modo con commutazione. Il mo-do con commutazione consentevantaggi nei rendimenti più ele-vati poiché nel funzionamentonormale (con rete presente) par-te dell’elettronica è spenta (l’in-verter). Tale tecnologia prevedeun tempo di commutazione allamancanza rete, non sempre com-patibile con le utenze da ali-mentare (alcune lampade nonconsentono tempi di interruzio-ne troppo lunghi).

b)Modo senza interruzione: moda-lità che permette l’alimentazionedi tutte le tipologie di carico.

c) Modo con commutazione e di-spositivo supplementare di ma-novra per il trasferimento centraledel carico: modalità consigliataper l’alimentazione di luci diemergenza unicamente quan-do la rete di alimentazione è as-sente e non è possibile disporredell’illuminazione ordinaria.

d) Modo con commutazione e di-spositivo supplementare di ma-novra per il trasferimento parzialedel carico: modalità consigliataper l’alimentazione di carichiche necessitano di disporre con-tinuamente di alimentazione (il-luminazione ordinaria, ma an-

che le apparecchiature infor-matiche o altri carichi sensibili chevanno protetti dall’assenza dialimentazione) e di carichi daalimentare unicamente alla man-canza rete (segnalazioni indi-canti le vie di fuga). Come pre-scrive la normativa, le due li-nee (una sempre alimentata euna alimentata solo in assenzarete) devono essere separatealla sorgente in quanto la lineadedicata alle luci di emergenzadeve essere sempre dedicata eseparata da quella ordinaria.

CRITERI DI SCELTA DEL CSS E DIMENSIONAMENTOIl parametro fondamentale per il di-mensionamento del CSS è la po-tenza del carico da alimentare, da-ta dalla somma delle potenze del-le singole apparecchiature.Laddove è possibile, è importantefornire al costruttore i valori di po-tenza apparente (in VoltAmpere)e il fattore di potenza (cosfi) del ca-rico poiché i CSS vengono proget-tati per fornire una potenza appa-

rente e una potenza attiva (in Watt)nominali. Normalmente i CSS ven-gono dimensionati per carichi acosfi 0.7 o 0.8. Per valori diversida tali parametri, sarà necessariosovradimensionare l’apparato.La corrente di inserzione del ca-rico - detta anche corrente “dispunto” o “di picco” - è invece ilparametro più critico dei carichi uti-lizzati nell’emergenza e incide

molto nel dimensionamento. Come si evince dalla tabella 1, ca-richi quali le lampade per l’emer-genza possono assorbire correntidi spunto molto superiori a quellenominali. Nel dimensionamentodel CSS, sarà necessario tener con-to di tale parametro. Supponiamoche un carico di lampade da 1000VA assorba una corrente di spun-to di 7 volte superiore alla nominale

(7000 VA). Da considerare che puòsopportare un sovraccarico (nor-malmente del 150% massimo) perun tempo superiore alla duratadello spunto di corrente. Il CSSandrà quindi dimensionato sulla po-tenza di picco, divisa per la suacapacità di sovraccarico:

∑i PiPotenza CSS= _____

Is/In

SPECIALESOCCORRITORI O CSS? NORME EUROPEE E GUIDE

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 29

La normativa di prodotto per gli UPS EN50091-3che definisce i “metodi di specifica delle presta-zioni e prescrizioni di prova”, prescrive per laclassificazione dell’UPS un codice ad 8 caratteriladdove:• i primi tre caratteri ne definiscono le caratteri-

stiche dell’uscita (VI/VFD/VFI)• i due caratteri successivi definiscono la forma

d’onda di uscita (YY=onda sinusoidale; XX=on-da non sinusoidale)

• i tre caratteri successivi definiscono la presta-zione dinamica di uscita (123).

LA NOMENCLATURA

TABELLA 2 - UPS SUGGERITO SECONDO TIPOLOGIA DI LAMPADA

Tipo Tipo Buco di rete Caratteristiche Forma Prestazione di lampada di alimentatore/trasf ammesso dell’uscita* d’onda dinamica

incandescenza e alogeni == qualsiasi VI YY 333

alogeni ELV magnetico VI XX 222elettronico qualsiasi VI XX 222

fluorescente magnetico rifasato qualsiasi VI XX 222

idem magnetico non rif. qualsiasi VI XX 222

idem (lineare) elettronico qualsiasi VI XX 222

idem (compatta) elettronico qualsiasi VI XX 222

alogenuri magnetico rifasato < 2ms VI XX 222magnetico non rif. < 2ms VI XX 222

elettronico (<150W) < 20ms VI XX 333

sodio a.p. magnetico rifasato < 2ms VI XX 222magnetico non rif. < 2ms VI XX 222

mercurio a.p. magnetico rifasato < 5ms VI XX 222

TABELLA 1 - TIPOLOGIA DI CSS DA UTILIZZARE A SECONDA DELLA TIPOLOGIA DI CARICO(con riferimento alla normativa Cei EN 62 040-3)

Tipo di lampada Tipo Transitorio Transitorio d’avviamento Fattore Buco di rete Riaccensione di alimentatore d’inserzione a regime t2 di potenza ammesso a caldo

a freddo t1[3]

Corrente Corrente Duratadi picco/h massima/h

Incandescenza/Alogeni == 15 < 15 < 70me 1 qualsiasi si[1]

Alogeni a magnetico 15 < 2 < 1s > 0,95 ind “ si[1]

bassissima tensione elettronico 20 < 2 < 1s > 0,97 cap “ si[1]

A fluorescenza magnetico rifasato 20[4] < 2 < 5s > 0,9 ind “ si[1]

magnetico non rifasato 15 < 2 < 5s 0,35 - 0,45 ind “ si[1]

elettronico (lineari) 17 < 1 < 2s > 0,9 cap “ si[1]

elettronico (compatte) 20 < 1 < 1s 0,5 - 0,6 cap “ si[1]

Alogenuri metallici magnetico rifasato 20[4] < 2 < 4 min > 0,9 ind < 2 ms no[2]

magnetico non rifasato 20 < 2 < 4 min 0,4 - 0,6 ind < 2 ms no[2]

elettronico <150w 15 < 1 < 4 min > 0,9 cap < 20 ms no[2]

Sodio alta pressione magnetico rifasato 20[4] < 2 < 7 min > 0,9 ind < 2 ms nomagnetico non rifasato 15 < 2 < 7 min 0,4 - 0,5 ind < 2 ms no

Vapori di mercurio a.p. magnetico rifasato 20[4] < 1,6 < 12 min > 0,9 ind < 5 ms no

Con riferimento alla tabella 2:VI: Voltage Independent. Trattasi di UPS che fornisce all’uscita

una forma d’onda stabilizzata in tensione, ma non in frequenzaSS: trattasi di UPS con forma d’onda di uscita sinusoidaleXX: trattasi di UPS con onda non sinusoidale222: trattasi di UPS che nelle seguenti condizioni di funzionamento:

- nel cambiamento del modo di funzionamento- con variazione del carico lineare- con variazione del carico non lineare

presentano una variazione della tensione di uscita che rientra nelle tolleranze entro tempi brevi (<1msec.)

333: trattasi di UPS che nelle seguenti condizioni di funzionamento:- nel cambiamento del modo di funzionamento- con variazione del carico lineare- con variazione del carico non lineare

presentano una variazione della tensione di uscita che rientra nelle tolleranze entro tempi di durata importante (>10msec.)

Dove:∑i Pi è la sommatoria delle poten-ze di picco;Is/In è la corrente di sovraccaricosul valore di corrente nominale.Per l’esempio citato:Potenza del CSS = 7000/1.5=4.667 VAEsprimendo la formula si ha:Potenza del CSS = (Potenza di spun-to del carico/Capacità di sovrac-carico del CSS).Da considerare che nei CSS prov-visti di una linea di by-pass (mo-do con commutazione o modo sen-

za interruzione con by-pass) saràla linea di by-pass ad alimentare lospunto di corrente (il by-pass vie-ne normalmente dimensionato persupportare gli spunti di corrente perun valore sull’ordine di 10 volte lacorrente nominale per 100msec).Questo sarà ovviamente possi-bile se, al momento di alimenta-re lo spunto di corrente del cari-co che determinerà la commuta-zione del carico dal CSS alla li-nea di by-pass, la rete a monte sa-rà presente (condizione da veri-

ficare per ogni applicazione).

L’AUTONOMIARICHIESTAL’autonomia richiesta al sistemadipende dal contesto di installazionee dall’applicazione e può variare aseconda della configurazione diimpianto (la presenza o meno digruppo elettrogeno è importantenella scelta dell’autonomia).Il tempo di autonomia può variarea seconda delle disposizioni di leg-ge che prescrivono tempi diversi aseconda dell’applicazione.

IL TEMPO DI INTERVENTOIl tempo di intervento massimodel CSS è un parametro prescrittodalla legge.

IL RIFASAMENTOAlcuni dispositivi per l’illuminazio-ne presentano un assorbimentocon fattore di potenza (cosfi) ridot-

to (0.3/0.4). In questi casi, si inter-viene sull’impianto o sul corpo il-luminante stesso, tramite disposi-tivi di rifasamento che presentanoforti correnti di spunto dovute allecomponenti capacitive utilizzate.Anche in questi casi, sarà necessariodimensionare il CSS in base allacorrente di spunto totale.

EPO (EMERGENCY POWER OFF)Non è prevista la possibilità di in-terrompere il funzionamento del CSSda pulsante remoto di emergenza(il classico arresto di emergenza al-la portata dei VVFF). Per l’arrestodel CSS, dovrà essere predispo-sto un dispositivo locale specifico(a bordo macchina o nel locale spe-cifico di installazione del CSS).

LA PARZIALIZZAZIONEDEI CARICHILa taglia dell’UPS dovrà esserescelta in base alle sovracorrenti, pre-cedentemente descritte, presentinella fase di accensione delle lam-pade. Nella pratica, l’impatto ditali sovracorrenti sulla sorgentedi alimentazione può essere no-tevolmente limitato tramite la par-zializzazione dei carichi che prevedel’accensione sequenziale delle va-rie utenze. Le utenze dovrannoessere divise in modo che l’ac-censione delle varie utenze sia ri-tardata. Ovviamente, tutte le uten-ze dovranno avviarsi nell’arco deltempo permesso dalla normativa,quindi, il tempo di ritardo dovrà es-sere contenuto (da 10 a 100mseca seconda del numero di utenze daaccendere in sequenza). La parzializzazione dei carichipermette di contenere il sovra-dimensionamento dell’UPS ad unvalore di 2/3 volte quello dei ca-richi da alimentare.

30 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

SPECIALE SOCCORRITORI O CSS? NORME EUROPEE E GUIDE

Riello Ups propone una gamma completa di soluzioni per l’energia, con UPS da 300 VA a 4800 kVA,soccorritori da 700 VA a 160 kVA, stabilizzatori statici e dinamici fino ad 800 kVA, software per su-

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temi trattati sono legati all’energia e alla sicurezza. La seconda edizione ha toccato una ventina dicittà con grande successo di pubblico. La terza edizione del Forum è attualmente in preparazione ea breve saranno pubblicati tutti i dettagli relativi alle tappe, agli sponsor e ai temi trattati. Per ulte-riori informazioni è possibile collegarsi al sito www.forumenergiaesicurezza.it o contattare la reda-zione al numero 02 81830638.

RIELLO UPS E IL FORUM ENERGIA E SICUREZZA

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servizio lettori 1879

Figura 2 - Modo senza interruzione Figura 4 - Modo con commutazione contrasferimento parziale

Figura 3 - Modo con commutazione contrasferimento centrale

servizio lettori 1865

Iproblemi associati alla PowerQuality dell’energia elettricache alimenta i nostri apparati so-

no un argomento di grande at-tualità.Per quanto sia stata migliorata laqualità del servizio, le intercon-nessioni delle reti elettriche euro-pee non annullano il rischio, siapure accidentale, di un possibile dis-servizio: lo ha dimostrato il black outnazionale del settembre 2003. Peril futuro è certo che il fabbisognodi energia elettrica crescerà e, senon aumenterà di pari passo lacostruzione di centrali elettriche edi nuove linee di trasmissione, la

congestione della rete elettricanon potrà che peggiorare, con il ri-schio di ulteriori disservizi.Ci sono apparati che, per la lorocriticità, richiedono il 100% di di-sponibilità del sistema di ali-mentazione elettrica condiziona-ta, ossia 24 ore su 24 per 365giorni all’anno. Tale disponibilitàdeve anche essere assicurata du-rante le fasi di manutenzione or-dinaria o correttiva che gli apparatirichiedono durante la loro vita. L’a-limentazione elettrica, inoltre, peressere fruita in maniera ottimale daidispositivi - specie quelli elettronici- ed assicurarne una lunga vita,deve essere condizionata. Una sor-gente di energia condizionata èstabilizzata sia in tensione che infrequenza ed è sostenuta da un si-stema di back up a batteria. Un al-

tro aspetto funzionale consistenell’immissione di un basso con-tenuto armonico di corrente in re-te per evitare che si determinino ef-fetti negativi, come la distorsionedella forma d’onda della tensionee un incremento delle perdite, conrelativo surriscaldamento delle li-nee elettriche, dimensionate per unacorrente sinusoidale, e delle ap-parecchiature collegate (come tra-sformatori e interruttori). Infine, un sistema di continuitàelettrica deve proteggere contro si-tuazioni anomale del carico, qualiguasti e corto-circuiti, e prevenireerrori umani. Quattro sono gli elementi chiave checoncorrono a determinare la To-tal Power Quality:• funzionalità• tolleranza al guasto • affidabilità

• manutenibilità (manutenzione).La funzionalità dipende dal tipodi tecnologia utilizzata all’internodell’UPS. Le tecnologie più utilizzatesono quella Off-Line o a sempliceconversione, quella Line Interactive,che è una variante di quest’ultima,e quella On-Line o a doppia con-versione.

L’ARCHITETTURA OFF-LINEGli UPS di tipo Off-Line (figura 1) so-no sicuramente i più economicipresenti sul mercato, ma non sta-bilizzano la tensione in uscita enon proteggono il carico da tutti idisturbi in ingresso, incluse varia-zioni di frequenza e distorsionidella forma d’onda della tensione.Una tensione di alimentazione sta-bilizzata migliora l’affidabilità del-l’alimentatore a commutazione,

La qualitàdell’energia

L’importanza della PowerQuality e della continuità di-stribuita o centralizzata neiprogetti di rete

32 Il Giornale dell’Installatore Elettrico 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

Paolo FrisoniSpecialist engineer

di Emerson Network Power - Liebert

SPECIALEUPS & SOCCORRITORI

N. 16

Questo testo è stato realizzato da Paolo Frisoni, Specialist en-gineer di Emerson Network Power - Liebert.Emerson Network Power, Brand Division di Emerson Co., mul-tinazionale statunitense, con sede a St. Louis (Missouri), offre- con il marchio Liebert HIROSS - sistemi di condizionamentodi precisione (HPAC) e - con il marchio Liebert - sistemi diprotezione dell’energia (UPS).L’azienda propone un’offerta di gruppi di continuità che vadalle soluzioni “micro” e “small”, dedicate al mondo consumer,professionale e alle PMI, fino ai sistemi “Power” dedicati allegrandi organizzazioni per la protezione di architetture informatichecomplesse come reti LAN/WAN, datacenter e web farm.

EMERSON NETWORK POWER

Figura 1 - Esempio di architettura Off-Line

solitamente presente all’internodella apparecchiatura IT, prolun-gandone la vita. Sono quindi inadattiper l’alimentazione da gruppi elet-trogeni ed il loro impiego ideale èper singoli computer, workstatione applicazioni non critiche che ri-chiedono protezione solo contro lamancanza di rete. Gli UPS di tipo off-line presentano il vantaggio di unaelevata efficienza con rete pre-sente, ma lasciano inalterato il con-tenuto armonico in corrente pro-veniente da un carico distorcente.Infatti, non avendo stadi di con-versione, il carico è completamen-te trasparente per la rete che ali-menta l’UPS. In questi UPS la con-versione della potenza viene ef-fettuata una sola volta:• quando la rete è presente viene

convertita da AC a DC per il ca-ricamento della batteria;

• quando la rete è fuori tolleranzaè l’inverter a convertire l’energiadella batteria da DC ad AC persupportare il carico.

L’ARCHITETTURA LINE INTERACTIVEGli UPS di tipo Line Interactive (fi-gura 2) sono una variante di quel-li off-line e permettono di tenere latensione in uscita entro una tolle-ranza più limitata della tensione iningresso tramite l’utilizzo di una in-duttanza o di un trasformatore a rap-porto variabile collegati tra l’in-gresso e l’uscita della macchina. Co-me gli off-line, possono avere tran-sizioni su batteria per variazioniveloci del carico e portare ad un ac-corciamento di vita della batteria.

L’ARCHITETTURA ON-LINEGli UPS di tipo On-Line (figura 3),o a doppia conversione, permettonoun condizionamento totale dellapotenza di rete. Con questo tipo diUPS vengono stabilizzati tensio-ne e frequenza in uscita per tutti itransitori del carico ed i disturbi del-la rete; il passaggio tra rete e bat-teria avviene in maniera continua,azzerando i tempi di trasferimen-to. Viene annullato infine l’effetto

dei carichi distorcenti e la corren-te assorbita dalla rete è sinusoidaleed in fase con la tensione. Per con-tro il costo è più elevato ed il ren-dimento più basso (con la rete pre-sente). L’impiego tipico è per cari-chi critici dove si richiede una ten-sione di alta qualità senza inter-ruzioni. Con alimentazione da grup-pi elettrogeni permette un di-mensionamento più favorevoledell’alternatore (1.25 - 1.5 Pd).In figura 4 la forma d’onda di cor-rente in ingresso all’UPS vieneconfrontata con quella sul carico.

TOLLERANZA AL GUASTODipende dalla capacità dell’UPS

di sopportare condizioni anomaledei carichi, come un corto-circuitoe dagli accorgimenti adottati evi-tando i singoli punti di guasto.Ad esempio, un UPS con una so-la linea d’ingresso e un solo in-terruttore è meno tollerante alguasto dello stesso UPS con duelinee d’ingresso e due interrutto-ri. La strada che porta alla di-sponibilità continuativa è legataa 2 elementi chiave: l’affidabilità

e la manutenibilità. • l’affidabilità è misurata in termini

di Mtbf (Mean Time BetweenFailures) e cioè il tempo mediotra due guasti successivi, che puòessere frutto di un calcolo revi-sionale, oppure può essere ri-cavato da una valutazione rea-le sul campo di un certo nume-ro di apparecchiature funzio-nanti per un determinato pe-riodo;

• la manutenibilità è espressadal tempo necessario per so-stituire il sottoassieme del-l’UPS guasto o usurato con ca-rico alimentato da una linea diby-pass interna oppure da unsistema in ridondanza funzio-nale con alimentazione condi-zionata. Il numero che la defi-nisce è l’MTTR (Mean Time ToRepair);

La disponibilità di un sistemaelettrico è definita come:

MTBFD = _______________

MTBF + MTTR

e definisce quindi la percentualedi tempo in cui il sistema è fun-zionante con potenza condizio-nata e disponibile ad alimentareil carico.Come valori di riferimento:• un sistema a 4 Nove e cioè al

99.99% disponibile significa cheha un tempo di intervento peruna condizione manutentiva didi 53 minuti su base annua;

• un sistema a 5 Nove e cioè al99.999% disponibile significache ha un tempo di ripristino di5.3 minuti in un anno;

• un sistema a 6 Nove e cioè al99.9999% disponibile significache ha un tempo di ripristino disoli 32 secondi in un anno.

I tempi, naturalmente, variano infunzione della potenza della mac-china e quelli indicati sono ri-

SPECIALELA QUALITÀ DELL’ENERGIA

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 33

Figura 4 - Corrente in ingresso all’UPS confrontata con quella sul carico

Figura 5 - La tolleranza al guasto è funzione di vari elementi

Figura 3 - Esempio di architettura On-Line

Figura 2 - Esempio di architettura Line Interactive

conducibili a macchine medie 30-100kVA. È importante considera-re in quali condizioni avviene il ri-pristino del sistema nei confron-ti del carico. Questo può essere fatto in due mo-di e può avvenire in diverse con-dizioni:• con il carico semplicemente

alimentato senza essere con-dizionato come, ad esempio,attraverso un by-pass manua-le. Questo espone il carico al-le variazioni sulla rete ed even-tualmente alla mancanza direte;

• con il carico alimentato da un al-tro UPS e quindi sempre pro-tetto e condizionato come nei si-stemi ridondanti.

L’obiettivo è quello di massimiz-zare la disponibilità di potenzacondizionata anche durante lamanutenzione, minimizzandoquindi l’esposizione alla poten-za proveniente direttamente dal-la rete.

Attraverso configurazioni ridon-danti è possibile arrivare anchealla disponibilità continuativa del100%.

SISTEMAA MODULO SINGOLOIn un modulo UPS con doppiaconversione singolo (figura 6) il ca-rico critico è esposto a una ali-mentazione non condizionata at-traverso il by-pass durante il pe-riodo in cui i convertitori, le bat-terie o le protezioni richiedonouna manutenzione preventiva ocorrettiva.Questo potrebbe richiedere untempo di 2-3 ore all’anno, limi-tando la disponibilità per soli sco-pi di manutenzione a circa il99.95%. Questa soluzione è l’i-deale per utenti che possono pro-grammare interventi di manu-tenzione periodica con possibilitàdi un fermo macchina. È chiaro chesarà prioritario avere elevati valoriMTBF (testati) dell’UPS.

SISTEMA PARALLELO RIDONDANTEIn un tale sistema (figura 7) dueo più moduli UPS sono connessi inparallelo su un bus comune. Il si-stema ha un numero sufficiente dimoduli per supportare il massimocarico, ed almeno un modulo inparallelo per assicurare la ridon-danza. In normale funzionamen-to tutti i moduli sono On-Line e sidistribuiscono equamente il carico;se un modulo si guasta o neces-sita di manutenzione, gli altri mo-duli hanno abbastanza capacità peralimentare il pieno carico.Per quanto riguarda il guasto suun modulo, il sistema si compor-ta a disponibilità unitaria. Alcuni sistemi in esecuzione mo-dulare hanno anche la possibilitàdi ridondare allo stesso modo ilcontrollo e la batteria. Possonoperò anche esistere parti del si-stema che non sono ridondate,come ad esempio il by-pass au-tomatico, per le quali si richiedeun’affidabilità superiore. Il sistema espone il carico adenergia non condizionata per isoli interventi manutentivi ine-renti alla parte non ridondata; ladisponibilità sale quindi al 99.99%.

SISTEMA ISOLATO RIDONDANTEUn sistema isolato ridondante (oHot Stand-By - figura 8) è costituitoda due UPS, uno in cascata al-l’altro: di questi, quello collegatoal carico ha la linea di by-passalimentata dal secondo UPS equindi condizionata.

Il secondo UPS funziona normal-mente senza carico e cioè in stand-by e realizza un’alimentazione diriserva nel caso di guasto del-l’inverter del primo UPS. In casodi mancanza rete si ottiene unraddoppio della autonomia di unsingolo UPS.Il sistema, per la presenza di unby-pass comune, espone il caricoad energia non condizionata pergli interventi manutentivi ine-renti a questa parte, la disponibilitàrimane quindi del 99.99%.

SISTEMA A DOPPIO BUS Quando si vogliono ottenere ele-vati standard di disponibilità delsistema di alimentazione si ri-corre alla ridondanza dei gruppidi continuità, linee comprese.Questo sistema si avvale di un di-spositivo di commutazione intel-ligente (Smart Switch) che effet-tua automaticamente la commu-tazione delle reti di alimentazio-ne condizionata nel caso rilevi latensione fuori tolleranza (figura 9). La commutazione avviene sen-za sovrapposizione e cioè inter-rompendo la linea attiva primadi inserire quella in Stan-by, men-tre la connessione del neutro nonviene mai interrotta.Normalmente le due linee sono sin-cronizzate in frequenza o è pre-sente un dispositivo dedicato al-la loro sincronizzazione.Come risultato si ottiene il caricoalimentato da una sorgente con-dizionata, anche nel caso di ma-nutenzione dell’UPS, portando la di-sponibilità al 100%.

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SPECIALE LA QUALITÀ DELL’ENERGIA

Figura 7 - Il sistema a parallelo ridondante ha almeno un modulo parallelo per assicurare la ridondanza

Figura 8 - Un sistema isolato ridondante o Hot Stand-ByFigura 9 - L’architettura a doppio bus garantisce la disponibilità continua

Figura 6 - Il modulo singolo è per gli utenti che possono programmare interventi di manutenzionecon fermo macchina

servizio lettori 1059

Èsempre consigliabile pre-stare particolare atten-zione alle alimentazioni

ausiliarie degli UPS e dei soc-corritori.Le sorgenti ausiliarie comune-mente utilizzate sono le batterie(parte inscindibile dall’UPS) e igruppi elettrogeni.La Norma CEI EN 50272-2 “Pre-scrizioni di sicurezza per le bat-terie di accumulatori e loro in-stallazioni” tratta, nella parte 2,le batterie stazionarie, gene-ralmente utilizzate nelle appli-

cazioni con UPS.Tale norma descrive le prescri-zioni di sicurezza, comprenden-do le misure di protezione con-tro i pericoli generati dall’elet-tricità, dall’elettrolito e dai gasesplosivi.Inoltre, sono descritte misureper mantenere la sicurezza fun-zionale delle batterie e delle lo-ro installazioni.

SISTEMAZIONE,COLLOCAZIONELe batterie devono essere col-locate in luoghi protetti.Si possono scegliere i seguenti ti-pi di sistemazione:• locali batterie separati• locali tecnici (cabine elettri-

che, ...)• all’interno dell’UPS e/o su ar-

madio separato.Le batterie regolate a ValvolaVrla, meglio note come batterieermetiche al piombo a ricombi-nazione interna di gas, possonoessere installate in locali chenon prevedono particolari pre-scrizioni per la sicurezza: infat-ti, il ricambio d’aria necessario perqueste batterie è esiguo (vede-

re esempio di calcolo a segui-re). Le batterie a vaso apertoe/o nickel cadmio vanno instal-late in un locale apposito se-guendo la normativa CEIEN50272, facendo particolareattenzione al ricambio d’aria.

IL FATTORE “Q”Le prescrizioni di ventilazionerelative alle batterie con accu-mulatori al piombo regolate convalvole sono dettate dalla normaCEI EN50272-2.La quantità d’aria “Q”, necessaria

Sorgentidi alimentazioneausiliaria

Come proteggerle contro i pericoli generati dal-l’elettricità, dall’elettrolito e dai gas esplosivi e co-me mantenerne la sicurezza funzionale

36 Il Giornale dell’Installatore Elettrico 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

A cura di Aros

SPECIALEUPS & SOCCORRITORI

N. 16

Foto

Fia

mm

Quando la rete di alimentazioneelettrica viene a mancare, l’Ups è la soluzione più efficace

per la ventilazione di uno scom-parto di batteria, deve esserecalcolata in base alla formulasemplificata:

Q = 0,05 x n x Igas x Crt x 10-3

[m3/h]

dove:• 0,05 è un numero ricavato dal

prodotto v x q x s (v = diluizionenecessaria di idrogeno, q =idrogeno generato, s = fattoredi sicurezza)

• n è il numero di elementi bat-teria

• Igas è la corrente che producegas espressa in mA per Ah dicapacità assegnata, per la cor-rente di carica in tampone(Ifloat) o per la corrente di caricarapida (Iboost)

• Crt è la capacità nominale del-

la batteria (Ah della singolabatteria).

La formula per calcolare la quan-tità d’aria “Q” varia in funzionedella tecnologia di batteria uti-lizzata (come indicato nella tabellaseguente). La quantità di flussod’aria di ventilazione deve es-sere assicurata preferibilmentemediante ventilazione naturale,altrimenti mediante ventilazioneforzata (artificiale). Nel caso diventilazione naturale, i locali bat-teria o gli involucri per le batte-rie richiedono un ingresso e un’u-scita d’aria con un minimo di su-perficie libera dell’apertura cal-colata dalla seguente formula:

A = 28 x Q

dove:• Q è la portata d’aria necessa-

ria di ventilazione [m3/h]• A è la superficie libera dell’a-

pertura di ingresso e uscitad’aria [cm2].

GRUPPO ELETTROGENOQuando la rete di alimentazioneelettrica viene a mancare, il grup-po statico di continuità risultaessere la soluzione più efficace,in quanto permette diottenere autonomie daqualche minuto ad al-cune ore. Si noti che il so-lo uso dell’UPS con au-tonomie prolungate (al-meno 3 ore) permette ilrispetto della normati-va senza ricorrere algruppo elettrogeno. Nelle applicazioni che ri-chiedono una elevata po-tenza e autonomia (>3ore) la combinazione grup-po elettrogeno/UPS è lapiù adottata. In alcunicasi, per aumentare l’af-fidabilità del sistema, sipossono utilizzare più gruppielettrogeni o più UPS ridondanti.

PRINCIPIODI FUNZIONAMENTOCOMBINAZIONE G.E. E UPSAlla mancanza dell’alimenta-zione elettrica l’UPS entra infunzionamento batteria. Il grup-po elettrogeno dopo circa 15-30secondi dalla mancanza rete vie-ne avviato. Una volta che il ge-neratore è stato portato in linea

e l’alimentazione in ingressodell’UPS è stata ristabilita, ilraddrizzatore dell’UPS ritorne-rà a funzionare normalmente e lascarica batteria si concluderà.

Le batterie dell’UPS sono stateutilizzate per il tempo di avvia-mento che occorre al gruppoelettrogeno.L’associazione del gruppo elet-trogeno e dell’UPS garantisceuna ottimizzazione dell’autono-mia: bisogna però considerareche l’UPS deve avere un minimodi autonomia di 5-7 minuti per ca-ratteristiche costruttive del-l’apparato.

SPECIALESORGENTI DI ALIMENTAZIONE AUSILIARIA

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 37

Batterie VRLA con tecnologia AGM (Batterie al Piombo Ermetiche)UPS: con 40 batterie da 12 Volt (6 elementi da 2V, per batte-ria), di capacità 100A/h Q = 0,05 x n x Igas x Crt x 10-3 [m3/h]0,05 = [m3/Ah]n = n° batterie x N° elementi = 240 elementi batteria (n° tota-le elementi)Igas = 1 [mA/Ah] (per carica in tampone)Crt = 100 [Ah]

Q = 0,05 x 240 x 1 x 100 x 10-3= 1,2 m3/h

A= 28 x 1,2 = 33.6 cm2

ESEMPIO DI CALCOLO

Questo testo è stato realizzato dal servizio ATI (Aros Techni-cal Information) di Aros, un servizio indirizzato agli studi di pro-gettazione, agli studi tecnici e ai grandi utenti finali.Il servizio prevede anche una serie di corsi effettuati periodi-camente nella sede Aros vicino Milano (Cormano) e in diverseregioni d’Italia. Il servizio d’informazione è assolutamente gra-tuito (numero verde: 800.012093, e-mail: [email protected]) e per-mette un adeguato aggiornamento sulle norme e sulle tecno-logie attualmente utilizzate negli UPS.

AROS TECHNICAL INFORMATION

TABELLA 1 - I VARI TIPI DI BATTERIA

Tipologia batteria stazionaria Tecnologia VIita attesa(secondo Guida Caratteristiche Valori di Igas Manutenzione Prezzo

Eurobat)

3 ÷ 5 anniVRLA (Valve Regolated Lead Acid), 6 ÷ 9 anni

comunemente nota come “piombo ermetico” 10 ÷ 12 annioltre 12 anni

VRLA (Valve Regolated Lead Acid)

Vaso aperto

Nickel cadmio

buone prestazionialla scarica vedere norma bassa basso

rapida: ≤ 3 ore

AGM (AbsorbentGlass Mat)

- Piastra Piana

buone prestazionialla scarica vedere norma bassa basso/medio

media: ≥ 8 ore

buone prestazionialla scarica vedere norma media/alta medio/alto

media: ≥ 8 ore

buone prestazionialla scarica vedere norma elevata elevato

media: ≥ 8 ore

Foto

Fia

mm

GEL - piastra piana 10 ÷ 12 anni- piastra tubolare 15 ÷ 20 anni

- piastra piana 10 ÷ 12 anni- piastra tubolare 15 ÷ 20 anni

10 ÷ 12 anni

15 ÷ 20 anni

Acido Libero:- piastra piana- piastra tubolare

Oltre agli impressionantiblack-out di New York odell’Italia, bisogna sape-

re che una ventina di mancanzedi rete, di minore importanza,hanno coinvolto più di 550 milionidi persone negli ultimi 30 anni.Questo non deve lasciarci indif-ferenti. Recenti studi indicanoche la frequenza e l’ampiezza diquesti guasti è in aumento equesto fenomeno avrà delle ri-percussioni economiche sempremaggiori. Le cause di questi fe-nomeni possono essere rag-gruppate in due grandi famiglie,ognuna delle quali non presentaal momento alcun segno di mi-glioramento: una produzione e untrasporto d’elettricità che sono in-sufficienti a soddisfare una ri-chiesta crescente da una parte ei fenomeni climatici dall’altraparte. A queste problematiche,si devono poi aggiungere altrecause più tipicamente elettricheche nascono negli impianti si-tuati all’interno degli edifici eche sono all’origine della maggiorparte dei black-out.

CONSUMI IN AUMENTO,LE INFRASTRUTTURE FATICANONell’ambito della produzione, il

caso dell’Italia è rivelatore: l’in-tera penisola non produce chel’83% dei suoi bisogni (Le Figa-ro, 29 settembre 2003). Allo stes-so modo l’andamento dei black-out che hanno colpito l’Ovestamericano nel 2000 e 2001 harivelato un deficit d’investimen-ti in produzione d’elettricità. Nelgiugno 2003 il Giappone ha pre-visto una penuria di 5 milioni dichilowatt nel bel mezzo dell’estate(Lettre de veille internationale“Electricité”, Giugno 2003 - Mis-sioni Economiche - Centro fran-cese del Commercio Estero). L’eterogeneità delle situazionipolitiche ed economiche in ma-teria di energia non favoriscel’affidabilità della produzione e deltrasporto di elettricità. Nel 1987,l’Italia ha, per referendum, ri-nunciato al nucleare. La Germa-nia ha deciso di chiudere le suecentrali recentemente. In Fran-cia EDF annuncia di voler pro-lungare la vita delle sue centra-li nucleari: questa scelta, sommataall’invecchiamento e alle mag-giori esigenze di sicurezza, ren-derà più aleatoria la loro dispo-nibilità. Infine, una direttiva eu-ropea fissa un obiettivo del 22,1%di elettricità prodotta a partire dasorgenti di energia rinnovabile,

da mettere in opera entro il 2010.Per quanto riguarda il trasportoe la distribuzione, la situazioneè la medesima per la maggio-ranza dei paesi nel mondo. I pae-si che permettono la libera scel-ta del fornitore devono rendereancora affidabile la rete elettrica:la vetustà della rete nordameri-cana fu, oltre ad una produzione

insufficiente, una delle cause in-dicate all’epoca della famosa pe-nuria di elettricità in California.In Europa, i grossi consumatoripossono scegliere i loro fornito-ri mentre i distributori acqui-stano l’elettricità secondo l’an-damento del giorno, come in bor-sa. Le reti nazionali sono dunqueinterconnesse e le operazioni di

Black-out:dove il prossimo?

Il 2003 rimarrà nella storia come l’anno caratte-rizzato dai black-out, guasti di grande entità chehanno privato dell’elettricità intere città o nazio-ni, come nel caso dell’Italia

38 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

Jean-François Christin Responsabile Sviluppo VenditeEuropa Medio-Oriente Africa,

MGE UPS SYSTEMS

SPECIALEUPS & SOCCORRITORI

Foto

Abb

commutazione che generano de-gli sbalzi di tensione sono piùnumerose.La norma europea EN50160 chefissa un livello di qualità dell’e-nergia resterà per i distributoriuna sfida di tutti i giorni finchéun organo internazionale cureràl’omogeneizzazione tecnica edeconomica dell’insieme. Così, quando i margini di sicurezzanon sono imposti, è tutta unarete che si può interrompere, co-me è accaduto in Danimarca edin Svezia il 23 settembre delloscorso anno. La sceneggiaturaè conosciuta. Se una delle centralio una delle linee si interrompe, lacorrente che trasporta viene tra-sferita automaticamente su altrelinee della rete. Queste ultime, vi-cine alla saturazione, non sop-portano il nuovo afflusso di cor-rente. Gli interruttori che pro-teggono le linee si aprono, gliautomatismi rinviano la corren-te su altre linee, e così via...

QUANDO GLI ELEMENTI SI SCATENANO Anche gli elementi climatici han-no il loro peso. Alcuni si mani-festano in modo spettacolare: letempeste del dicembre 1999 inFrancia che hanno privato dielettricità oltre 4 milioni diabitazioni; nell’aprile 1990,le grandi città del Norddell’Egitto hanno subitodei tagli dovuti alle tem-peste di sabbia. Ricordiamoanche le famose grandi-nate del Canada nel gen-naio 1998.Più in generale, le pertur-bazioni atmosferiche pro-vocano un sovraccaricodelle apparecchiature do-vuto al surriscaldamentoed implicano un maggiorconsumo di energia peril suo raffreddamento. Infine, come se ciònon bastasse, la mag-gioranza dei guastielettrici accade all’in-terno di un edificio. In unodei suoi Quaderni tecnici,Schneider Electric elenca le nu-merose perturbazioni che pos-sono esistere in una rete di bas-sa tensione per dimostrare comegli elettricisti e i progettisti deb-bano prevedere dei mezzi di pro-tezione. Mge Ups Systems stimache il 20% dei guasti elettricisiano dovuti all’apertura intem-pestiva degli interruttori, il 20%ai guasti di altre apparecchiatu-re ed il 15% all’errore umano du-rante le operazioni di manuten-zione.Stretti in una morsa tra le esi-genze di produttività e la di-pendenza dall’energia, gli atto-ri economici si proteggono daiguasti elettrici. Per le industrie, i guasti elettri-ci diventano un danno finanzia-rio. Con l’aumento costante del-la produttività, ogni guasto elet-trico costa sempre di più. Si sti-ma che queste perdite costinoqualche decina di miliardi di eu-ro per anno all’industria ed al

commercio dei grandi paesi comegli Stati Uniti o l’Europa. È il modo in cui la produzionenell’industria si è organizzatache impone delle norme ristret-te in materia di energia. I processicontinui non permettono l’inter-ruzione dell’alimentazione in unpunto qualsiasi della catena difabbricazione.Nell’industria dei semicondut-tori, la tecnica di fabbricazione ele materie carissime non per-mettono il minimo errore. Se unguasto favorisce l’ingresso dipolvere nelle “sale bianche”, bi-sogna fermare tutta la fabbrica.Questa logica si applica in unnumero di industrie dove la pro-duzione è molto automatizzata edinformatizzata.

LA SOLUZIONE UPSSi stima che il mercato mondia-le degli UPS abbia raggiunto i5,2 miliardi di euro nel 2002. Gli UPS rendono il sistema in-sensibile alle perturbazioni del-la rete garantendo due elemen-ti fondamentali: l’au-tonomia, grazie

ad una batteria, e la qualità di ten-sione. Esistono parecchie varie-tà di UPS, descritte dalla normaIEC62040. Quest’ultima ne di-stingue tre tipi. Nel primo tipo,la tensione e la frequenza sonoquelle della rete (Tensione e Fre-quenza dipendente, VFD); nelsecondo tipo, la tensione rila-sciata dell’UPS è indipendentedalla tensione della rete (Tensioneindipendente, VI); nel terzo tipo,indispensabile alle applicazionisensibili, si ha un’indipenden-za totale della frequenza e del-la tensione, quindi una perfettastabilizzazione (VFI). Per ga-rantire la qualità di tensione, sista diffondendo un’altra inno-vazione: il compensatore di ar-moniche. Il suo ruolo è risponderealla generalizzazione delle ap-parecchiature elettroniche che

hanno la particolarità di defor-mare la tensione. Il compensatoreagisce come un tampone tra leapplicazioni inquinanti e le sor-genti di tensione. Altri elemen-ti di elasticità sono la doppiaalimentazione ed il Sistema di Tra-sferimento di Sorgente (STS). Ilprincipio è di disporre due sor-genti elettriche. La distribuzione finale vicino al-le applicazioni è alimentata dal-l’STS. Dotato di un piccolo com-puter, esso svolge un monito-raggio continuo della tensionedelle due sorgenti e sceglie ilmigliore secondo i criteri che glisaranno stati indicati. Il vantaggio risiede non solo nel-la capacità di passare da unasorgente all’altra senza che l’ap-plicazione se ne accorga ma an-che nella possibilità di isolarele applicazioni e di mantenerleprotette quando il resto dell’in-stallazione è in manutenzione.

MANUTENZIONEE SUPERVISIONESi tratta di agire su due leve: ri-

durre le probabilità di un gua-sto e ridurre i tempi di

intervento in casodi difetto.Agire sulla prima le-va necessita di uncerto numero di in-terventi: una revi-sione regolare delmateriale, un cam-biamento dei com-ponenti prima dellafine della loro du-rata di vita, come èsempre stato prati-cato in aeronautica,un estratto di mi-sure regolari per sor-vegliare il modo incui l’installazioneviene sollecitata. In questo campo, iprogressi permet-tono di acceleraree di ottimizzare losvolgimento delle

misure e soprattutto di rilevaredifetti altrimenti praticamente in-visibili.La capacità delle apparecchiaturedi connettersi alla rete infor-matica permette di supervisio-nare e di controllare UPS e STS.Esistono anche degli armadi didistribuzione che restituisconoin tempi reali il carico dei circuiti.Queste misure possono essereteletrasmesse a dei sistemi re-

moti di controllo e permettono difar scattare l’allarme prima chesi arrivi al massimo del carico chepossono sopportare gli inter-ruttori. L’analisi termografica èun altro mezzo complementaresemplice, veloce e molto effica-ce per scovare i difetti inerentiagli squilibri di corrente, al con-sumo dell’installazione o all’in-quinamento armonico. La seconda leva è il tempo di in-tervento. In caso di guasto, l’e-lasticità dell’installazione per-mette all’applicazione di esseresempre alimentata. Ma non èdetto che sia comunque protet-ta. È quindi vitale intervenirevelocemente per uscire da que-sta situazione di impasse. Grazie alle capacità di comuni-cazione informatica già evocate,è possibile ricevere allarmi su unPC o su un cellulare allertandoin pochi secondi il tecnico.Probabilmente i black-out con-tinueranno ad accadere. Ma il panorama delle soluzionidisponibili dimostra che esisto-no i mezzi per non subire i rischiinerenti ai guasti elettrici. L’investimento in queste soluzionisegue la stessa logica che quel-lo in un’assicurazione: l’inve-

stimento deve essere a misuradei rischi finanziari. Le apparecchiature per stimarequesti rischi esistono e sonodisponibili: si tratta di un lavo-ro che, per le grosse strutture,richiede il coinvolgimento delcapo amministrativo, del re-sponsabile delle operazioni, delcapo di produzione, del diret-tore informatico e del direttoredell’azienda.

SPECIALEBLACK-OUT: DOVE IL PROSSIMO?

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 39

Il panorama delle soluzionidisponibili dimostrache esistono i mezzi per nonsubire i rischi inerenti ai guastielettrici

Mge UPS Systems produce gruppi di continuità per la protezioneelettrica. L’offerta di Mge comprende gruppi di continuità(UPS), inverter, condizionatori di rete, software di gestione, con-dizionatori di armoniche e prese filtrate per garantire soluzio-ni globali all’avanguardia nel settore della Business Conti-nuity. Con i programmi Total Quality Management e Mge Po-werServices, supportati da una rete di 900 specialisti in 170 cen-tri tecnici nel mondo, i clienti Mge hanno la garanzia di un al-to livello di qualità e di servizi adeguati.

MGE UPS SYSTEMS

Come in molti altri campi,anche nell’industria di pro-cesso vi sono diverse ap-

plicazioni particolarmente deli-cate il cui funzionamento è fon-damentale per il processo pro-duttivo o anche per la normale at-tività dell’azienda stessa.In conseguenza di ciò un ruoloparticolarmente delicato è svol-to dalla qualità dell’alimenta-zione elettrica: infatti le conse-guenze, da un punto di vistastrettamente economico, pos-sono essere anche ingenti. Si pensi a tal proposito che ilcosto di una mancanza di ali-mentazione può essere espres-so in maniera semplificata at-traverso la seguente formula:C = (TD + TR) · cD + COV + CCL dove:

C è il costo complessivo di unamancanza di alimentazione

TD è la durata del disturboTR è il tempo di riavvio

del sistemacD è il costo per unità di

tempo per il mancato funzionamento del sistema

COV è il costo per la riparazionedel sistema e delle eventualiperdite

CCL è il costo per l’eventuale perdita di clienti.

Il costo complessivo di una man-canza di alimentazione quindipuò essere pensato come la som-ma di tre termini.Il primo ((TD + TR ) · cD) è il co-sto strettamente legato all’e-vento della mancanza rete. In conseguenza di una mancanzadi alimentazione avente una du-rata TD il sistema sicuramente si spe-gnerà e sarà necessario un ulte-riore tempo (TR) per poterlo riavviare.È abbastanza intuitivo che, a se-conda del tipo di applicazione, an-

che a fronte di una interruzione dibreve durata (ad esempio qualchesecondo) il riavvio del sistema puòessere anche molto complicato e ri-chiedere parecchio tempo, speciese lo spegnimento dello stesso è sta-to improvviso e non comandato.Pertanto la somma delle due quan-tità temporali in gioco, moltiplica-

te per un costo unitario cD, la cui en-tità è strettamente legata al tipo diattività svolta, fornisce questo pri-mo contributo, che si può pensarecome un costo legato direttamen-te all’evento black-out.Il secondo (COV) ed il terzo termi-ne (CCL), invece, sono costi (a vol-te anche molto ingenti) comunqueda sostenere in conseguenza del-l’evento di mancanza di alimenta-zione.COV rappresenta la somma deicosti necessari per il ripristino delsistema (quindi legato al temponecessario per la riparazione, alcosto della manodopera e al co-sto dei ricambi necessari) e del-le eventuali perdite legate al-l’evento; tale quantità, speciein un processo produttivo (chepuò durare qualche minuto comediverse ore), può avere un pesoassai rilevante, in quanto tieneconto di tutto ciò che è andatoperso a causa del black-out, dal-le ore di lavoro ai semilavorati per-

Guasti e manutenzioni sulla re-te di alimentazione elettricapossono pesantemente condi-zionare i risultati di un’azien-da: la prevenzione di un even-to le cui conseguenze possonoessere anche molto pesanti di-venta indispensabile

LLa protezionedell’alimentazionenell’industriadi processo

a cura di Chloride Silectron Consulting

40 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

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Prod

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SPECIALEUPS & SOCCORRITORI

La prima scelta da effettuare è quella tra una soluzione di tipo centralizzato o una di tipodistribuito

si. CCL, infine, rappresenta un co-sto importante per tutte quelleattività che prevedono un rap-porto diretto con il pubblico: nonpoter fornire un servizio può de-terminare la perdita di un clien-te insoddisfatto.Come si vede, dunque, la pre-venzione di un evento le cui con-seguenze possono essere anchemolto pesanti diventa indi-spensabile e l’unico modo risul-ta essere l’adozione di un grup-po di continuità. Per realizzare una protezionerazionale ed efficiente è neces-sario:• individuare tutte le applica-

zioni il cui funzionamento èimprescindibile, sia all’inter-no del processo produttivo cheper quanto riguarda le normaliattività lavorative;

• stabilirne il livello di criticità;• in base alla criticità determinata,

individuare il relativo grado diprotezione da ottenere;

• realizzare il sistema di conti-nuità in funzione della presta-zione desiderata;

• mantenere affidabile nel medioe lungo periodo il sistema rea-lizzato tramite manutenzioneordinaria e predittiva.

L’individuazione di tutte le ap-plicazioni fondamentali e del re-lativo livello di criticità dipen-de essenzialmente dalla attivitàspecifica svolta e quindi non

può essere trattata in manieraesaustiva in questo articolo.Possono essere invece propostele varie soluzioni da adottare inbase al tipo di prestazione ri-chiesta.La prima scelta da effettuare insede di progetto di un sistema dicontinuità è quella tra una so-luzione di tipo centralizzato ouna di tipo distribuito.Con il termine centralizzato si in-tende l’utilizzo di un unico si-stema al quale sono sottese tut-te le utenze critiche che neces-sitano di protezione. Una soluzione di tal genere è

sicuramente da preferirsi:• quando il livello di criticità è

molto elevato;• quando il corretto funziona-

mento dell’insieme delle ap-parecchiature protette dipen-de dal corretto funzionamentodi ogni singola apparecchia-

SPECIALELA PROTEZIONE DELL’ALIMENTAZIONE NELL’INDUSTRIA DI PROCESSO

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 41

Un sistema di tal genere è stato sviluppato da Chloride e viene offerto alla clientela già da diver-si anni: è il sistema di telediagnosi LIFE.net. Attraverso questo sistema è possibile effettuare chia-mare di routine dall’UPS alla stazione di monitoraggio Chloride ad intervalli regolari, chiamate ma-nuali dalla stazione di monitoraggio all’UPS e chiamate di assistenza dall’UPS alla stazione di mo-nitoraggio in caso di funzionamento anomalo, sia in sistemi presidiati che non. Inoltre per assistereil tecnico autorizzato, assicurando soluzioni rapide al cliente, è stata sviluppata la funzione ETS(Electronic Trouble Shooting), attraverso la quale, premendo semplicemente un tasto, si ha adisposizione l’esperienza rag-giunta a livello mondiale dalcentro di eccellenza Chloridedove cause e rimedi per gli even-ti più comuni che generano al-larme sono aggiornati elettro-nicamente dalla Master Moni-toring Station.

MANUTENZIONE EVOLUTA

Figura 1 - Un sistema di questo genere contribuisce significativamente alla continuità del servizio di erogazione dell’energia

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tura facente parte dell’insie-me stesso.

In questo modo, infatti, si mini-mizza la probabilità di guastoper l’intero insieme delle appli-cazioni critiche, avendo un uni-co sistema di continuità che le ali-menta. Inoltre con la soluzionecentralizzata è sempre possibi-

le realizzare la ridondanza ed èagevole realizzarne il controllo(supervisione e manutenzione).Con il termine distribuito, inve-ce, si intende l’utilizzo di ungruppo di continuità per ogniapplicazione da proteggere. Seb-bene la flessibilità e la modula-rità offerte da questo tipo di so-

luzione siano elevate, il controllodella stessa è indubbiamentepiù complesso: supervisionaree manutenere N sistemi indi-pendenti è sicuramente più com-plicato ed oneroso di uno solo.Una volta realizzato il sistema dicontinuità più consono alle spe-cifiche esigenze, l’affidabilità

dello stesso nel medio e nel lun-go periodo non può essere ga-rantita se non attraverso un ser-vizio di manutenzione di primolivello. A questo scopo, grazie al-la disponibilità di sistemi di co-municazione per l’UPS sia di ti-

po locale (comunicazioni di ti-po punto-punto tra PC con por-ta dedicata e la macchina o di-rettamente con una rete locale,grazie ad un adattatore per l’UPS)che di tipo remoto, la teledia-gnosi ed il telecontrollo hanno or-mai assunto un’importanza cru-ciale per rendere efficiente ilservizio di assistenza.

MANUTENZIONEIN REMOTOGrazie a questo tipo di stru-menti, se si rende necessarioun intervento di manutenzionecorrettiva, il servizio di assi-stenza, non appena viene aller-tato, può mettersi in comunica-zione con l’UPS e analizzare su-bito il tipo di guasto. In questomodo è possibile raggiungere illuogo dove è installata la mac-china con tutti gli strumenti e leparti di ricambio necessarie perriparare il guasto (primo inter-vento risolutivo). Con un sistema di monitorag-gio particolarmente sofisticato,in caso di necessità l’UPS può au-tomaticamente rintracciare iltecnico di assistenza di turno(attraverso un centro di assi-stenza automatico), ad esempiousando una linea telefonica. Il tecnico a sua volta potrà met-tersi in contatto con l’UPS tramitela stessa linea, utilizzando il pro-prio PC portatile. È interessante notare come, inquesto caso, il cliente non deb-ba intervenire per chiamare ilservizio di assistenza, essendo lachiamata inoltrata direttamentedal sistema. Inoltre, la copertura di questo ser-vizio può essere di 24 ore su 24,365 giorni l’anno. Utilizzandotecniche predittive, si può anchefare in modo che l’UPS avverta ilservizio di assistenza al pre-sentarsi di condizioni anomale difunzionamento che potrebberoportare nel tempo ad un gua-sto, prima ancora che il clientepossa accorgersene; in questo ca-so si può portare la manuten-zione da correttiva o periodica apredittiva.

42 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

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servizio lettori 1871

STATO BATTERIE RICARICABILICome noto, al fine di assicurareun efficace funzionamento delleunità Ups è necessario controllareperiodicamente lo stato dellebatterie interne ricaricabili.Il deterioramento - dovuto a fat-tori quali l’elevato numero di ci-cli di carica e scarica, l’elevata

temperatura, la solfa-tazione precoce - de-

termina, duran-te la vita me-dia della bat-

teria, un calo della capacità discarica della stessa proporzio-nale all’aumento della resisten-za interna, pregiudicando il cor-retto funzionamento dell’Ups. Di fatto, una batteria al piomboaccelera lo stato di degrado quan-do la capacità di scarica scendeal di sotto dell’80% di quella ini-ziale; in queste condizioni la re-sistenza interna aumenta da 1.5a 2 volte il valore iniziale.Inoltre, un valore di tensione aipoli non in linea con le caratte-ristiche della batteria potrebbe es-sere indice di un corto-circuito tragli elementi interni oppure una

anomalia su una batteria appar-tenente allo stesso gruppo che siripercuote su quella in esame.Il controllo degli accumulatoripuò essere eseguito analizzandola resistenza interna di ogni sin-golo elemento. È in tal modopossibile valutare rapidamente lostato di conservazione del grup-

po batterie per identificare e so-stituire i singoli elementi difettosiprolungando la vita dell’interogruppo. Il metodo della misuradella resistenza interna deglielementi della batteria diventaquindi conveniente appunto infunzione della rapidità di esecu-zione della prova e della pratici-

tà, pur mantenendo un elevato li-vello di affidabilità dei dati ot-tenibili. Asita (www.asita.it), peril controllo delle batterie ricaricabilisugli Ups, propone specifici mo-delli, 3550 e 3551, che possono es-sere applicati pur mantenendo at-tivo il circuito di carica del grup-po e quindi senza la necessità di

In queste pagine segnaliamouna serie di prodotti studia-ti per rendere il proprio si-stema insensibile alle “per-turbazioni” dell’alimenta-zione elettrica

SSoluzioni& prodotti

A cura della

Redazione

44 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

SPECIALEUPS & SOCCORRITORI

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LA SELETTIVITÀ NEGLI IMPIANTI BT: PICCOLOGLOSSARIO DEI TERMINI FONDAMENTALIdi Nicola Elevati (Socomec Sicon)

SELETTIVITÀ TOTALELa selettività è garantita per qua-lunque tipo di guasto (sovraccarico,cortocircuito, guasto a terra) e perqualunque valore di sovracorrentecompresa tra la soglia di interven-to del dispositivo più a valle e lacorrente presunta di cortocircuito nelpunto di installazione del dispositivopiù a monte.

SELETTIVITÀ PARZIALELa selettività è garantita fino ad uncerto limite di sovracorrente Is (cor-rente limite di selettività).

SELETTIVITÀIN SOVRACCARICOPer tempi di intervento delle protezionida qualche ora fino a qualche se-condo (sovracorrenti fino a 6-8 voltela corrente nominale) il coordina-mento delle protezioni è abbastanzasemplice: in sostanza le curve tempocorrente dei dispositivi di protezionenon devono mai incrociarsi.

SELETTIVITÀIN CORTO CIRCUITOL’intervento delle protezioni deve av-venire in pochi millisecondi per evi-tare la bruciatura dei cavi conside-rate le alte correnti nel caso di cor-tocircuito.Per questi tempi diintervento, le con-siderazioni fatte suicriteri delle prote-zioni considerandole curve tempo cor-rente (caso del so-vraccarico) non so-no più valide per-ché le curve non so-no più leggibili pertempi così bassi.Il dimensionamen-to della selettività inquesto caso deveessere fatto basan-dosi sulle curve di li-mitazione dell’in-tegrale di joule dei

dispositivi di protezione. In pratica,per un determinato valore di correntedi cortocircuito presunta, il dispositivopiù a monte deve lasciar passare piùA2s di quelli che lascerebbe passareil dispositivo a valle.

spegnere il gruppo stesso. Tali modelli consentono di ef-fettuare un controllo simulta-neo della resistenza interna divalori molto bassi, della ten-sione ai poli in modo semplice,rapido e affidabile senza nullascollegare e senza creare fasti-diosi disservizi.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 101

A MISURA DEL CLIENTELa nuova serie di stazioni dienergia di Convert Ital ia(www.convertitalia.com) per l’a-limentazione delle reti cellulariè concepita per soddisfare tutte

le esigenze di alimentazioneelettrica privilegiata di un ge-store di telefonia mobile. Le ca-ratteristiche sono: l’estrema com-pattezza, la modularità, la pos-sibilità di supervisione e il con-trollo a distanza, l’ingegneriz-zazione che ne esalta le qualitàtecnologiche; la semplicità di in-stallazione e di manutenzione.La gamma parte da una piccolastazione modulare formata daun solo cassetto da 3 unità rack19” che incorpora quattro rad-drizzatori da 7A (potenza totale1600W) a ventilazione natura-le, una scheda di controllo remoto,le protezioni di ingresso e usci-

ta, il controllo della batteria,ideale per l’alimentazione dellebts outdoor; fino alla stazionedi energia da 2000 e 4000A a48Vcc con moduli in parallelohot-plug da 200A. Il prodotto di punta della serie èla nuova stazione di energia in-tegrata, sviluppata per il gesto-re di telecomunicazione Tele-com Italia Mobile, sia per il mer-cato italiano sia per le collegateestere. Questa integra in un uni-co armadio 600x600x1750mm letre strutture necessarie per l’a-limentazione di un sito di tele-comunicazioni: il quadro di pro-tezione e distribuzione con il

power management system, ilquadro con i moduli di conver-sione di energia da alternata acontinua e gli scaffali batterie.Quindi, in uno spazio notevol-mente ristretto sono raccolte leseguenti funzionalità:- fino a 24 interruttori di distri-

buzione in corrente continua e32 moduli di distribuzione al-ternata su specifica del clien-te. L’apparato infatti può esserepersonalizzato, ad esempio pernumero e taglia di interrutto-ri, a misura delle esigenze delcliente;

- due o tre livelli di distacco pro-grammato dei carichi per con-

SPECIALESOLUZIONI & PRODOTTI

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 45

SELETTIVITÀIN CORTO CIRCUITO CON UPSNel caso di cortocircuito di uno deicarichi collegato a valle dell’UPS

occorre distinguere due casi. Nel pri-mo caso l’alimentazione del by-pass a monte dell’UPS è disponibi-le. Per un cortocircuito in uscital’UPS trasferirà il carico istanta-neamente sul by-pass; la protezio-ne magnetotermica del by-passMCB2 e quella in uscita che proteggela linea del carico andato in corto-circuito (MCB3) si trovano dunquein serie (cortocircuito contrasse-gnato con la linea tratto-tratto neldisegno).Per un corretto coordinamento l’in-terruttore di uscita (MCB3) deveaprire prima dell’interruttore ge-nerale (MCB2) di ingresso, dunquela massima energia lasciata pas-sare da MCB3 deve essere più pic-cola della massima energia che la-scia passare MCB2 (al valore pre-sunto di corrente di cortocircuito):

I2tMCB-3<I2tMCB-2

Deve inoltre essere verificata la se-lettività tra l’interruttore magneto-termico di ingresso by-pass e l’energiamassima sopportabile dagli SCR diby-pass (nell’esempio 245000A2s)alla corrente (di linea) di cortocircuitopresunta (nell’esempio 3000A), cioè:

I2tSCR>I2tMCB-2

Nel secondo caso l’alimentazionedel by-pass a monte dell’UPS non èdisponibile. Non potendo trasferireil carico su by-pass (in quanto nondisponibile), il cortocircuito deveessere sopportato interamente dal-l’inverter dell’UPS. Si deve verifica-re che la distribuzione a valle apraprima dell’intervento elettronicodella protezione dell’UPS; comeesempio (in figura il cortocircuito èrappresentato dalla linea punteggiata)si consideri la corrente di cortocircuitotrifase da batteria di un Masterys di277A perdurante per tempo maxdi 100ms (forma d’onda quadra).L’energia di cortocircuito in uscita for-nita dall’UPS vale al massimo:

I2tUPS= 277x277x100ms= 7672 A2s

Al valore di corrente di cortocircui-to, in questo caso non presunto manoto e coincidente col valore di cor-rente di cortocircuito dell’UPS (nel-

l’esempio 277A), per una corretta se-lettività deve essere verificato che:

I2tMCB-3<I2tUPS

Questo secondo caso (cortocir-cuito senza rete a monte) è tutta-via un caso poco probabile. Lamancanza della rete a monte, in-fatti, presuppone che ci sia statoun guasto, ed è improbabile che in-sorga un secondo guasto (corto-circuito in uscita) nel periodo so-litamente breve della mancanzarete. In generale questo periodo co-incide con la durata dell’alimen-tazione da batteria (se la rete di soc-corso ed il raddrizzatore non han-no alimentazioni separate) oppu-re con il tempo medio di inter-vento di riparazione del guastoda parte di un operatore (se il rad-drizzatore dell’UPS e il by-passhanno due reti di alimentazionidiverse, come in questo esempio).

Il power management systempermette il pieno controllo, oltre chedelle funzioni della stazioned’energia, anche di tutti gli impiantidel sito

Gruppo elettrogeno domesticoElectro Genius propone i primi gruppi elettrogenipensati, concepiti e realizzati specificatamente per usoresidenziale e commerciale.L’offerta prevede in particolare la linea Protector, unafamiglia di gruppi a intervento automatico con potenzeda 3000 a 5000 Watt a 230V. I gruppi Protector sonoequipaggiati con motori diesel e sono 5 volte piùsilenziosi rispetto a qualsiasi altro generatore dellastessa categoria. I gruppi offrono un’autonomia media di 24 ore e sonocoperti da una garanzia di 3 anni.Tra gli accessori disponibili si segnala “l’OutdoorShed” (una innovativa soluzione in plastica speciale,realizzata in modo da poter ottenere un ulterioreabbattimento della percezione sonora e da aiutare atrovare più facilmente una giusta collocazione dellamacchina in prossimità dell’abitazione), e “easy panel”(per avere all’interno dell'abitazione un piccolopannello di controllo da dove poter monitorare lo statodi servizio e le funzioni essenziali del generatore).

informazioni: www.serviziolettori.itriferimento numero 102

Questo testo è stato realizzato dalla società Socomec Sicon. Socomec Sicon è un’azienda produttrice indipendente specializzata nella distribu-zione, controllo, sicurezza e disponibilità d’alimentazione delle reti d’energia abassa tensione, orientata verso l’industria e il terziario più sviluppato. Nel settoredegli UPS la gamma, da 250 VA a 4800 kVA, garantisce la continuità di alimenta-zione ai sistemi “critici” (informatica, processi industriali, illuminazione di sicurezza,sistemi di sicurezza, etc...).

46 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

SPECIALE SOLUZIONI & PRODOTTI

sentire, in assenza di rete, il dis-tacco delle utenze meno stra-tegiche garantendo l’energia al-le utenze privilegiate;

- una flessibilità di potenza da 50a 450A ottenuta inserendo rad-drizzatori hot-plug da 50A a48Vcc;

- due ripiani che accolgono duebatterie del tipo ad attacchifrontali per un totale di 300A/h;

- il power management systemche permette il pieno control-lo, oltre che delle funzioni del-la stazione d’energia, anchedi tutti gli impianti del sito(condizionamento, ingressi, ri-velatore di fumo, eccetera). Ilcollegamento alla rete telefo-nica ne permette la gestione adistanza con un normale pc;

- il programma software chepermette di gestire i parame-tri di una rete di apparati (at-tualmente fino a 7000) racco-gliendone i dati in un data ba-se integrato di documenti tec-nici, dati storici, magazzino ri-cambi, accessibile dalla retetramite un collegamento live-link, via Gprs o Internet. Il pro-gramma consente così una ef-ficace programmazione del-l’assistenza tecnica medianteil dispatching verso il campo edil collecting dei risultati degliinterventi.

I vantaggi principali offerti dal-le stazioni di energia sono: lospazio minimo richiesto, la pos-sibilità di personalizzare il pro-dotto, la semplicità d’installa-zione e di manutenzione, la ri-duzione dei costi d’esercizio conil programma di assistenza BtsMaint. Nella progettazione del si-stema sono rispettati al massimotutti i criteri di sicurezza: la sta-zione è protetta da sportelli esegregazioni tra la tensione con-tinua e quella alternata, vengo-no ampiamente usate barre di dis-tribuzione al posto dei cavi eogni punto di tensione è pro-tetto.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 103

SICUREZZA E RISPARMIO Nei casi in cui il consumo dienergia superi i 3kW, il soccor-ritore Gse 6000/BE di Kert forniràenergia fino a 6 kW, senza farscattare il contatore. Anche in ca-

so di black-outesso si sostitui-sce automatica-mente al conta-tore ed erogauna potenza di 6kW fino ad 1ora. La presenzadel soccorritoregarantisce un ri-sparmio sui co-sti fino al 40%: ilcanone dei 3 kWsarà infatti suf-ficiente. Il soc-corritore stabi-lizza anche latensione di re-te. Durante ilnormale utiliz-

zo della rete domestica il soc-corritore gestisce gli sbalzi dicorrente contribuendo a pre-servare i vostri elettrodomesti-ci. Il soccorritore funziona an-che come gruppo di emergen-za: in caso di black-out alimen-ta tutte le utenze con potenza fi-no a 6 kW.Esso inoltre non fa rumore, nonnecessita di manutenzione e noninquina. Il soccorritore Gse6000/BE è in grado di sostenereil fabbisogno di energia in ognisituazione consentendo la con-tinuità di funzionamento: illu-minazione, sistemi antintrusio-ne, apparati domestici e d’ufficio,elettropompe, cancelli automa-tici, computers, luci di emer-genza, caldaie...Kert offre attualmente 3 versio-ni fino a 6000 W, con ingresso 230Vac, tensione di uscita stabiliz-zata 230 Vac (±3%), batterie er-metiche senza manutenzione,autonomia fino a un’ora.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 104

I VANTAGGI DELL’ARCHITETTURA ON-LINEI sistemi statici di continuità Irisproposti da Elsist sono appara-ti di tecnologia on-line doppiaconversione, inverter a trans-istori, controllo a microprocessoree tecnologia Pwm. I modelli di-sponibili vanno dalla versioneIris 16 da 1600 VA alla versioneIris 100 da 9600 VA, tutti mo-nofase. I prezzi vanno da 1.336a 6.144 euro (autonomia 10’).Una vera architettura on-linefornisce continuamente ai vo-stri dispositivi critici una stabi-

le, regolata pura corrente alter-nata ad onda sinusoidale. La tipologia 50 kHz Pwm sinu-soidale produce, complessiva-mente, eccellenti prestazioni.L’alto fattore di cresta dell’in-verter permette di assorbire ipicchi di corrente senza aver bi-sogno di passare a una potenzasuperiore.Per proteggere l’Ups dal so-vraccarico, si attiva automati-camente il by-pass nel caso in cuiil carico ecceda il 120% del valoredi targa. Automaticamente si tornerà almodulo inverter quando il so-

vraccarico sarà terminato.In caso di corto circuito inuscita, l’apparato UPS iso-la il sistema e interrompel’uscita automaticamente fi-no a quando il corto cir-cuito viene rimosso. Nel caso in cui nell’apparatoUps si verifichi un surri-scaldamento, un termisto-re interno rileva l’aumentatodel calore attivando il by-pass, per poi disattivarlonel caso di abbassamentodel calore interno all’ap-parato Ups. Utilizzando batterie al piom-bo ermetico si minimizza ilservizio di manutenzionesuccessivo alla vendita.

Una potente Cpu integra tutti glistadi della potenza, e di con-trollo delle funzioni di comuni-cazione necessarie per aumentarele protezioni dell’Ups, includendoil monitoraggio degli stadi dipotenza, la configurazione, letarature, il controllo remoto el’auto diagnosi. La tecnologia diprotezione dell’inverter garantisceanche una protezione esclusivacontro i danni della corrente di-retta per carichi induttivi, qua-li motori elettrici.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 106

Ups multifunzioneAros ha ampliato la gamma di gruppi dicontinuità delle serie Sentinel XR, Sentinel5 Plus e Sentry Multistandard.Caratterizzati tutti da elevata affidabilità,flessibilità di funzionamento e bassiconsumi energetici, i prodotti sonodisponibili nelle seguenti potenze:• Sentinel XR da 3.3÷6 kVA con ingresso e

uscita monofase, configurabile comeTower o Rack 19’’

• Sentinel 5 Plus da 5-6 kVA con ingressomonofase e 6,5-8-10 kVA con ingressotrifase o monofase e uscita monofase

• Sentry Multistandard da 10÷80kVA coningresso/uscita trifase e 10-15-20kVA coningresso trifase o monofase e uscitamonofase.

Dotati di tecnologia on line a doppiaconversione con tensione di uscitasinusoidale stabilizzata, possonofunzionare anche come line interactive(98% di rendimento) oppure gestendoautonomamente le due architetture(funzione Smart Active) e riducendo iconsumi senza compromettere laprotezione. Un ulteriore risparmio,unitamente alla salvaguardia dellebatterie, è dato dalla funzione batterysaving che permette di limitare al minimogli interventi da batteria sopperendo allemicrointerruzioni (fino a 40ms) utilizzando

l’energia dei condensatori. Le peculiaritàtecniche e l’elevata flessibilità nepermettono l’utilizzo come convertitori difrequenza (con frequenza in ingresso a 50Hz e uscita a 60 Hz o viceversa) osoccorritori. La funzione soccorritore èselezionabile dall’utente, l’inverter ènormalmente spento e si attiva solo in casodi mancanza della rete per alimentarel’illuminazione d’emergenza o altriapparati. L’inverter si accende entro 200ms (in conformità alla normativa cheprevede un ritardo massimo di 500 ms) e siavvia in progressione (SoftStart) evitandogli spunti di corrente dovuti alle lampade.Inoltre, attraverso il software Watch&Savel’Ups sarà costantemente monitoratopermettendo - in caso di anomalie - diconfigurare lo shut-down automatico dellarete, l’invio di sms o di e-mail.

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ALIMENTAZIONE CONTINUAPrel progetta e produce sistemiantiallagamento, soccorritori per li-nee di emergenza e gruppi staticidi continuità per uso civile e in-dustriale. Il soccorritore intervienein caso di black-out dopo un tem-po variabile (la normativa 626 per

i soccorritori dedicati a lampade diemergenza richiede un tempo in-feriore a 0,6 secondi) fornendoenergia elettrica ai carichi ad essocollegati. I carichi possono esseredi vario tipo, dalle elettropompe al-l’illuminazione di sicurezza edemergenza, dagli impianti di ri-scaldamento/raffreddamento alle

automazioni (cancelli, tapparellemotorizzate, basculanti), dagli im-pianti antincendio ai sistemi an-tintrusione, dai rivelatori di gas edi fumo ad altri sistemi.I soccorritori normalmente fun-zionano in “soccorso”, cioè in pre-senza di energia elettrica di rete for-niscono la stessa in uscita, ricari-

cando al tempo stesso le batterie.In assenza di energia elettrica di re-te provvedono a convertire l’e-nergia delle batterie in 230V mo-nofase e fornire energia elettrica al-la presa di uscita. I soccorritoripossono essere forniti in emer-genza, cioè in presenza di rete nonerogano energia elettrica alla pre-sa di uscita, mentre in assenza dienergia elettrica erogano l’ener-gia elettrica creata dalle batterie al-la presa di uscita. Nel campo dei soc-corritori Prel propone i prodottiOrange Line e Blue Line.In particolare i sistemi di soccor-so M.P.S. e E.P.S. della famigliaOrange Line sono indicati in in-stallazioni civili e industriali dovesia necessario alimentare un’e-lettropompa 230V monofase perevitare l’allagamento di locali si-tuati al di sotto della rete idrico-fognaria. Per le versioni M.P.S.500 e E.P.S. 600-1000-1500-2000,nella parte inferiore del conteni-tore, sono situati la presa per il col-legamento alla rete elettrica, le pre-se di uscita per le elettropompe,i fusibili di rete, il fusibile di usci-ta delle elettropompe, i cavi peril collegamento alle batterie ester-ne, il passacavo per i collega-menti degli eventuali galleggiantie dei comandi a distanza e l’in-terruttore di accensione e spe-gnimento. Solo la versione M.P.S.500 viene fornita con 4 batterie er-metiche contenute all’interno, da12V-18Ah. ermetiche. Per le ver-sioni E.P.S. 2500-3000-5000, nellaparte inferiore del contenitoresono situati i passacavi per ese-guire i collegamenti in morset-tiera secondo lo schema elettricofornito di serie. Mentre il soccor-ritore non fornisce continuità dienergia al carico, l’Ups è atto a tut-ti quei carichi che non possono es-sere disalimentati neanche perun istante. Il gruppo di continuitàagendo come interfaccia tra la re-te e le applicazioni, è un apparatoin grado di fornire un’alimenta-zione elettrica di alta qualità, in-dipendentemente dallo stato del-la rete. I gruppi di continuità PR.EL.sono disponibili in varie potenze da425 VA a 40000 VA e configurazioni(ingresso-uscita monofase, ingressotrifase-uscita monofase, ingresso-uscita trifase).

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 107

48 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

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Finestra International Glass In It Style Nuova Finestra Progetto Hotel Rivista del Vetro Showroom Porte&Finestre

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UPS DI QUARTA GENERAZIONEPer il mercato professionale Me-taSystem propone gruppi di con-tinuità con tecnologia on-line dop-pia conversione ad architetturamodulare con potenza a partiredai 1000 VA. In particolare, Me-galine è una nuova famiglia di Upsaltamente performanti, dedicati achi necessita di elevata protezionedai problemi di natura elettricama nel contempo ha l’esigenza diun’apparecchiatura facile da ge-stire. Tra le principali caratteristi-che dei modelli della serie HF Me-galine spiccano le segnalazioni ot-tiche ad alta visibilità, la ridon-danza configurabile che può es-sere impostata in modo da rice-vere segnalazioni dedicate, l’ampiorange della tensione d’ingresso,pari a 230 V per far fronte a qua-lunque condizione di rete e l’e-spandibilità sia in termini di potenza(arrivando fino a 10 kVA), che di au-tonomia (garantendo oltre 8 oredi autonomia). Grazie alla modularitàdel sistema, questi Ups sono ingrado di disporre di configurazio-

ni ridondanti, assicurando livellidi affidabilità molto elevati. La gestione del sistema è facilita-ta dalla presenza di un ampio di-splay lcd che comunica all’utentetutti i dati di funzionamento del-l’apparecchiatura in maniera sem-plice e completa. In aggiunta aldisplay Lcd, frontalmente è posi-zionato un pannello di controlloretroilluminato con codifica se-maforica (rosso/giallo/verde) per co-noscere in maniera rapida e intui-tiva lo stato di funzionamento delsistema. Per quanto riguarda lecomunicazioni remote, questepossono avvenire tramite la por-ta seriale RS232, le due porte acontatti logici presenti sull’Upso tramite l’adattatore SNMP e lascheda di comunicazione Gsm of-ferti in opzione. Per tutta la gam-ma Megaline la garanzia standardè di 24 mesi con intervento on-site entro i 2 giorni lavorativisuccessivi alla chiamata. I prezzi partono da 1.400,00 eu-ro, Iva esclusa.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 108

UPS PARALLELABILEAblerex Europe annuncia l’arrivodi un nuovo modello di Ups da 6kVA 1/1 parallellabile dal quale si

possono ottenere 18 kVA (nellaconfigurazione N+1 ridondante) o24 kVA come potenza massima inuscita. È altresì possibile ottenere18 kVA in configurazione 3 fasi in/1 fase out: questo nuovo modello,denominato Mars II, sarà dispo-nibile dal 2005. A questo primonuovo modello farà seguito la se-rie completa che andrà a coprire la

gamma di potenze da 1 a 10 kVAin versione singola, e fino a 40kVA nelle versioni con paralleli:meccanicamente verrà inizialmentepresentata una versione “Tower”a cui farà seguito anche quella“Rack 19”. Questa nuova famigliasarà dotata di due porte di comu-nicazione, da scegliere fra RS23, Usb,interfaccia a contatti puliti, Ether-net Agent. Tutte le interfacce,tranne Ethernet Agent, sono prov-viste di un contatto pulito Epo(Emergency power off). Oltre ad es-sere una soluzione molto compat-ta, ad assorbimento sinusoidale econ fattore di potenza unitario in in-gresso, questa soluzione risultainteressante per la sua capacitàdi sovraccarico (150% per 30 s) e perla possibilità di montare a bordo (inopzione) un trasformatore di iso-lamento totale fra ingresso e usci-ta. Un’altra peculiarità che carat-terizza questo nuovo Ups è il suosoftware di manutenzione intelli-gente, installato a bordo. In caso dimalfunzionamento il sistema è ingrado di autodiagnosticare la pro-pria anomalia, elencare le parti da

sostituire e procedere quindi allanuova messa in servizio guidata. MSII 6000 è dotato di un programmadi manutenzione intelligente: quan-do l’Ups è in avaria si può com-mutare il by-pass manuale, chepermette al carico di essere ali-mentato direttamente dalla retesenza discontinuità. Si segue quin-di il programma di assistenza gui-dato che è installato nell’Ups eche permette di identificare facil-mente il guasto, indicato sul displaycon il codice di errore. Una volta so-stituiti i componenti difettosi, siritorna a seguire il programma diavviamento guidato e le procedu-re relative previste. Si ricommutanuovamente il by-pass manualee il carico torna ad essere alimen-tato nuovamente dall’Ups.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 110

MASSIMA PROTEZIONEPER POTENZE SUPERIORIGsc Elettronica presenta il mo-dello di riferimento nella propriagamma di Ups: Nexus Trifase, con

50 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

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Per applicazioni business criticalMasterys BC di Socomec Sicon Ups sidistingue da altri apparati della stessacategoria per la semplicità di installazionee di utilizzo. L’assorbimento sinusoidale abassa distorsione (THDi <6%) sull’ingressomonofase, garantisce un notevole

risparmio in termini di costo di gestionedell’apparecchiatura. Disponibile conautonomia interna fino a 95 minuti,Masterys BC dimostra la sua grandeversatilità anche per la possibilità diessere installato in un armadio rack 19”.Masterys BC offre un eccellente rapportotra dimensioni, potenza erogata eflessibilità delle autonomie fornite. In casodi necessità o per speciali architetture diprotezione, i modelli della gamma BC sonoparallelabili fino a 2 unità. Un’innovativagestione “esperta” delle batterie (Expertbattery system) ottimizza l’uso e laricarica delle stesse secondo il tipo dibatteria e le condizioni ambientali,favorendo un uso adeguato degliaccumulatori ed allungandone la vitamedia. Con il sistema Ebs è possibileutilizzare qualsiasi tipo di batteria(ermetiche al piombo Agm o gel, a vasoaperto, nickel cadmio) in qualsiasicondizione. L’Ebs interagisce direttamenteed autonomamente con le batterie peranalizzarne le condizioni d’utilizzo edambientali (es. temperatura) e stabilire divolta in volta il metodo di ricarica piùappropriato (floating o ad intermittenza).Si assicura così una gestione ottimaledella batteria, la diminuzione dei

fenomeni corrosivi ed un conseguenteallungamento della loro durata (fino al50%). L’Ebs permette inoltre divisualizzare le misure e le modalità diutilizzo della batteria direttamente daldisplay grafico avanzato ed ancheattraverso la connessione Lan integrata.

informazioni: www.serviziolettori.itriferimento numero 109

In un Ups tradizionale il sistema di ricarica non tiene inconsiderazione le variazioni di temperatura dellebatterie. Tali variazioni, unitamente ad un sistema nonidoneo di ricarica, creano dei fenomeni di solfatazioneche danneggiano, corrodendole, le piastre dellabatteria, riducendone il periodo di vita attesa

Con Masterys, il sistema di ricarica Ebs mette in relazionenumerosi parametri quali: temperatura dell’area batterie,percentuale di carico, stato della carica ed altri. Conquesti dati a disposizione, il sistema di gestione dellebatterie è in grado di decidere e variare automaticamenteil metodo di ricarica più adatto (floating o adintermittenza) al fine di garantire un’ottimale operativitàdelle batterie ed allungarne la vita attesa

Modello ingresso/uscita KVA Autonomia Std

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Autonomia espressa al 75% del carico* Combi: accetta indistintamente ingresso mono e trifase

servizio lettori 1862

potenze da 10, 15, 20, 25, 30, 40 kVA.In grado di offrire la massima pro-tezione e qualità di alimentazioneal carico, il modello Nexus Trifase,della famiglia di Ups on-line adoppia conversione Nexus, è do-tato di ingresso e uscita trifa-se, con inverter Igbt ad alta fre-quenza. Presenta un by-pass

automatico e manuale di serie edisplay lcd per una più chiarainformazione sullo stato del-l’Ups. Oltre alla possibilità diespandere la propria autonomia,l’Ups presenta una serie di fun-zioni automatiche quali auto-diagnosi dei guasti, autoaccen-sione e spegnimento tramite ti-

mer, test delle batterie automa-tico e manuale, funzionamento“Power Save”. Un contatto permontare un pulsante di emer-genza permette l’arresto imme-diato (Epo). Di serie è dotato di2 interfacce RS232, interfacciacontatti e doppio protocollo.Su richiesta è possibile avere

un adattatore Snmp con relativosoftware, un pannello remotolcd, scheda di comunicazione arelè, trasformatore di isolamento,funzionalità Cold Start, interfac-cia modem su Snmp, funzione diconvertitore di frequenza e ten-sione. Distintivo della serie NexusTT con un neutro in ingresso(neutro di rete - praticamente il99% delle configurazioni in ambitoindustriale e commerciale) è unospeciale circuito che provvede alimitare la corrente di neutro e acorreggere automaticamente par-te delle correnti reattive reietta-te in rete. In questo modo si ot-tiene una distorsione armonica mi-gliore (Thd di circa 17/18%), eun power factor paragonabile aquello di un ponte tradizionale do-decafase. Gsc Elettronica pro-pone anche tre soccorritori: StarSS, gamma da 1 a 10 KW, sinu-soidale con batterie interne, Bla-zar, gamma da 1000 a 3000 W, si-nusoidale con batterie esterne, ePulsar, gamma da 600 a 3000 VA,pseudosinusoidale con batterieesterne.La novità è la serie Blazar: pen-sata per gli impieghi più diversi,viene proposta soprattutto perambiti residenziali e si differen-zia per la presenza di un invertercon onda puramente sinusoidalePwm ad alta frequenza.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 111

52 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

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GESTIRE L’UPS TRAMITE INTERNETQuasi tutti gli Ups hanno a bordodelle porte seriali utilizzabili per laloro configurazione e gestione tra-mite un qualsiasi PC. In moltepli-ci applicazioni tali dispositivi pre-sentano la limitazione di non poteressere gestiti da remoto median-te una rete Ethernet attraversoInternet. Per andare incontro aquesta esigenza Intellisystem Tech-

nologies introduce nel mercatoRecs Ups, un sistema che per-mette di monitorare mediante unarete Ethernet o Internet da qualsiasiparte del mondo qualsiasi Ups do-tato di un’interfaccia seriale. Il si-stema offerto utilizza la tecnologia“Serial Tunneling over IP”, graziealla quale è possibile veicolare vir-tualmente comunicazioni di tiposeriale basate sullo standard RS232mediante il protocollo Tcp/IP.Utilizzando Recs Ups unitamentead un software speciale (SerialTunneling Software) è possibilecreare lato Client una porta seria-le virtuale a cui il sistema operati-vo locale farà accesso come se fos-

se una comune porta seriale fisi-camente implementata nel suohardware. È facile intuire come,sulla base di quanto detto, sia pos-sibile installare e configurare RecsUps in modo trasparente al siste-ma operativo semplicemen-te compiendo le normali ope-razioni di installazione-confi-gurazione del software di ge-stione di qualsiasi Ups di-rettamente sulla porta se-riale fittizia che si viene acreare. La caratteristica prin-cipale che rende unico il si-stema consiste nel fatto cheè possibile continuare adusare il software fornito dalproduttore dell’Ups, a pattoche quest’ultimo venga con-figurato per lavorare sullaporta seriale definita dalsoftware “Serial TunnelingSoftware”. All’interno diRecs Ups è implementatauna Shell cui è possibile ac-cedere indipendentemente dal-la porta seriale (mediante il soft-ware hyper terminal) o dalla por-te ethernet (utilizzando il pro-tocollo Telnet), permettendo diconfigurarne i parametri. Il di-spositivo, basato su tecnologia Li-nux, implementa un supporto diprotezione con password.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 112

UPS CON RAFFREDDAMENTOINTEGRATOPowertronix ha iniziato dal Gennaio2004 la produzione della nuovaserie di Ups denominata Super-nova. La serie, con potenze unita-rie da 160 a 500 kVA , è composta

da Ups trifase parallelabili sino adun massimo di 8 unità, eliminandoqualunque vincolo alla realizza-zione di sistemi di continuità digrande potenza. La chiave tecno-logica per la realizzazione di que-

sta serie dimacchine èstata la pro-gettazione ela perfettamessa apunto di unsistema al-tamente af-fidabile di raf-freddamen-to a liquidosu piastra,che consentedi refrigera-re tutti i com-ponenti elet-tronici di po-tenza del-l’Ups, per-

mettendo di minimizzare le indut-tanze parassite dei collegamenti equindi di ottimizzare l’impiego deicomponenti stessi. Il liquido refri-gerante attraversa un sistema discambio liquido- aria forzata, mec-canicamente solidale ma indipen-dente dal telaio Ups; tale scam-biatore può essere installato all’e-

sterno, ad una distanza massima di50 metri dall’armadio Ups, con-sentendo un notevole risparmiosulla potenza di condizionamentodel locale o comunque sulla po-tenza di ventilazione per l’estrazionedel calore. Tra i dati significativi diquesta serie di apparecchi si se-gnalano: rendimenti di sistema del95%, potenza specifica pari a 140kVA/mc, distorsione della corren-te assorbita da rete inferiore al5%, rumore acustico inferiore a 63dBA, controllo locale e remoto an-che via Internet, sia di singola uni-tà che di sistema. Oltre a soluzio-ni elettroniche di avanguardia,quali l’utilizzo di fibre ottiche per lacomunicazione e lo scambio di in-formazioni tra macchine in parallelo,si può affermare che risparmioenergetico ed economia di spaziodi istallazione sono le prerogativedegli Ups Supernova.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 114

UPS PER INFORMATICAGli Ups Lafayette - distribuiti da Mar-cucci - generano un’onda pseudo-sinusoidale che simula quasi per-fettamente la sinusoide e per que-sto sono utilizzabili senza proble-mi in ogni sistema informatico. I pro-

dotti sono equipaggiati con bat-teria di back-up di emergenza ri-caricabile al piombo 12 V - 7 Ah, ledindicatore di batteria attiva, pro-tezione da sovratensioni, prote-zione della linea internet, portaseriale RS-232. L’alimentazione è co-stante e filtrata mentre le dimen-sioni sono molto contenute. I sistemisono predisposti per internet tra-mite modem telefonico e sono for-niti completi di cavo di alimentazioneAC, cavo di collegamento al PC 9poli, cd software Winstar 2002 peril controllo dell’Ups con sistemioperativi Windows, manuale d’u-so. L’offerta copre una gamma dipotenze da 500 VA a 2000 VA.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 115

54 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

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Alimentatori AC di elevata potenzaTalvolta l’Ups viene usato come sistemaper l’alimentazione stabilizzata di carichiche devono funzionare a tensionevariabile ed eventualmente anche afrequenza variabile. La soluzione propostada Regatron AG di Rorschach (Svizzera) ecommercializzata da Delo Instruments ècostituita da elementi modulari di potenzacompresa tra 10 kW e 32 kW e prevede lapossibilità di assemblare anche piùelementi in serie o in parallelo o a matriceper ottenere una tensione di uscita acorrente alternata regolabile - a secondadei modelli - da 0 a 1000 V. La nuova serie,denominata TopCon Quadro Aclf, è la

quarta generazione. L’uscita è monofase, epuò essere regolata in tensione, incorrente ed in frequenza, a valori chedipendono dal modello e dal tipo di carico;in genere si raggiungono frequenzenell’ordine dei 60 ... 80 Hz per lecommutazioni a piena tensione, e fino ai600 Hz se l’apparecchiatura vieneimpiegata con segnali nella gamma bassa.La potenza massima può essere anchemolto elevata, da alcuni kilowatt ad unpaio di megawatt, grazie alla possibilità dimettere semplicemente in parallelo o inconfigurazione a matrice più convertitori.Una caratteristica molto apprezzata dallaclientela di Regatron è la disponibilità adeffettuare tutte le personalizzazionirichieste per ottimizzare l’applicazione. Le apparecchiature TopCon dispongono dicircuiti di controllo estremamente veloci,capaci di correggere in tempi rapidissimitutte le eventuali variazioni di tensionedovute sia al carico che alla rete dialimentazione. È stata ampliata anche lafunzionalità operativa del TopCon: ora ilsoftware TopControl mette a disposizionenuovi e potenti strumenti inun’apparecchiatura standardizzata, comeil generatore integrato di funzioni e lafunzione oscilloscopio.

informazioni: www.serviziolettori.itriferimento numero 113

Gli alimentatori TopCon Aclf con uscita in AC sonorealizzati in moduli rack da 19”, componibili fino asuperare i 2.000 kW di potenza

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La Serie 68 Q-MC si veste di nuovo: tutta la gamma di terminalidi distribuzione da oggi è disponibile anche in versione bianca,pe r un r i su l ta to ancor p iù e legan te e i n a rmon ia con i lpaesaggio. L’offerta comprende nuovi modelli compatti perpon t i l i ga l legg ian t i , campegg i , a ree es te rne d i v i l l e econdomini, parchi e piazze, mercati e per applicazioni mobili.

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PREZZO E QUALITÀLa gamma offerta nel settoreantiallagamento/continuità finoa 10 kVA da Elettrotecnica Grigcomprende soccorritori di emer-genza per utenze a 24 Vcc fino a350 Watt, soccorritori per uten-ze monofasi a 230 Vac da 1 kVAa 10 kVA, soccorritori per uten-ze trifasi a 400 Vac da 2,5 kVA a10 kVA, armadi di energia con ac-cumulatori sigillati al piombo-acido e kit completi di accumu-latori e/o elettropompe. Partico-lare attenzione è posta nella qua-lità dei prodotti e nel prezzo finale.La società punta principalmenteai settori civile e public utilitydove l’esigenza di coniugare bon-tà del prodotto e prezzo si fasempre più sentire. Oltre al pro-dotto Elettrotecnica Grig offreanche servizi aggiuntivi qualisupporto pre-vendita, contratti dimanutenzione periodica post-vendita e corsi di formazionegratuiti agli installatori. La tec-nologia Elettrotecnica Grig èpiuttosto robusta e prevede for-me d’onda pseudosinusoidali(Mps) per le macchine monofasie tecnologia a ferrosaturo per i di-spositivi trifasi. Tutti i dispositi-vi statici commutano a 50 Hzcontro diverse decine di kHz deimoderni Pwm. Questo comporta,da un lato, un maggior peso e in-gombro, ma dall’altro il vantag-

gio di una maggior velocità diadattamento ai carichi variabili ealle richieste improvvise di ener-gia (es. avviamento motori). Si-curamente la cosa che attrae dipiù i clienti è come sempre ilprezzo.Prendendo ad esempio un grup-po soccorritore tra i più venduti- il QSAC1500, soccorritore mo-nofase a 230Vac 50 Hz 1.500 VA30 Amp(Ipk) 6,6Amp(In) - il tipi-co kit completo (macchina, sup-porti e accumulatori tipo avvia-mento) con un’autonomia di 90minuti è offerto a partire da 800euro per ordini da 1-2 unità.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 116

UN INVERTER CHE AIUTA L’AMBIENTELayer Electronics ha di recentepresentato Windsun, un inverter

per l’immissione in rete dell’e-nergia fotovoltaica, primo di unanuova generazione di prodottiLayer per le energie alternati-ve. Certificato dal laboratorioCe.Ta.Ce. di Prato, l’inverter è pro-gettato per l’installazione in im-pianti civili e industriali per l’al-lacciamento alla rete pubblica. Il funzionamento di Windsun ècompletamente automatico.Quando, all’alba, la radiazionesolare consente ai moduli foto-voltaici l’erogazione di una suf-ficiente energia, l’unità di con-trollo, dopo la verifica della ten-sione e della frequenza di rete,abilita l’inverter, regolandolo au-tomaticamente per l’erogazionedella massima potenza. Al tra-monto, quando l’energia pro-dotta non basta più per convo-gliare corrente nella rete, Wind-sun sospende l’erogazione dienergia, staccandosi completa-mente dalla rete.La tensione ottimale per il fun-

zionamento dei moduli solari inun determinato momento vienericavata tramite un algoritmo

chiamato Mpp (punto di massi-ma potenza).La ricerca continua dell’Mpp ga-rantisce un’efficacia ottimale deimoduli solari in qualsiasi mo-mento (Mpp-Tracking).Studiato per l’uso con moduli so-lari ad ampia gamma di tensionein uscita, consente l’uso dei piùdiversi tipi di moduli solari.Windsun, prodotto in modelli ba-se da 1500 W e 2500 W, è paral-lelabile sino a 255 unità (16 sul-lo stesso bus DC) in impiantimonofase e trifase.Su tutti i modelli sono stati im-plementati i controlli previstidalle più stingenti normative eu-ropee, compreso il controllo diimpedenza di rete non ancorarecepito dalle normative italiane.Tutte le apparecchiature LayerElectronics sono coperte da unagaranzia di 2 anni.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 118

56 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

SPECIALE SOLUZIONI & PRODOTTI

Tre in uno per “Protection Center”

Mge Ups Systems presenta ProtectionCenter, un vero Ups con un’autonomia dibatterie che assicura una continuità delservizio nelle situazioni più critiche. Ilsistema - particolarmente indicato per leattività on-line legate all’elaborazione difile pesanti - offre anche una protezionedalle scariche atmosferiche e una presamultipla studiata per proteggere unnumero sempre maggiore di costoseapparecchiature che si trovano oggigiornoin ogni sistema. Ilsistema offre 30minutid’autonomia persalvare un lavoroin corso,concludere unpagamento o unordine on-line oancora scaricaredocumenti. I 30minuti diautonomia fornitida ProtectionCenterpermettonoanche di portare atermineoperazioniparticolarmentelunghe quali esportazioni, eliminazioni oarchiviazioni di file molto pesanti. Laprotezione da scariche atmosferiche èconforme alla norma internazionale IEC 61643-1. Le 8 prese e le 2 connessioni - lineeEthernet e Tel/Modem/fax - di ProtectionCenter sono compatibili con la normativasulle protezioni da scariche atmosferiche eoffrono un livello di protezione senzauguali sul mercato. Tra le altrecaratteristiche di Protection Center sisegnalano la pratica interfaccia utente (4spie indicano il funzionamento dellabatteria, lo stato della protezione dascariche atmosferiche, la sostituzione dellabatteria, un sovraccarico o un problema ditipo generale), l’interruttore resettabile e labatteria facilmente sostituibile dall’utente,la garanzia di 2 anni estendibile a 3 annicon il programma Warranty+. Protection Center è disponibile in 3

versioni - 420 VA/250 W,500 VA/300 W Usb e 675VA/400 W Usb. I modelli500 Usb e 675 Usb sonovenduti insieme alla suitedi gestione e supervisionedi energia Solution-Pac.Mge Ups Systems annunciaanche Comet EX RT (7-11kVA), un nuovo Ups

monofase a doppia conversione conprestazioni generalmente proprie solo allagamma trifase. Con una configurazione direte 1 e 2 separate come caratteristica diserie, Comet EX RT può essere alimentatoda due reti elettriche indipendenti. Mge è ilprimo produttore che ha deciso di adattarequesta struttura su un Ups monofase. Trale caratteristiche spiccano la doppiatolleranza in situazioni di guasto (per farfronte alle situazioni più critiche, due UpsComet EX RT possono essere installati inridondanza sequenziale), il by-passmanuale di serie. La gamma di autonomie va da 10 minuti a2 ore aggiungendo moduli di batterie e finoa 8 ore grazie alle opzioni di lungaautonomia.

informazioni: www.serviziolettori.itriferimento numero 117

Il Protection Center: 3 funzioni in un solo prodotto

Il Comet EX RT (7-11kVA) inseritoin armadio rack 19 pollici

SOCCORRITORI-UPSI soccorritori-Ups Powersin diOva G. Bargellini uniscono le ca-ratteristiche del soccorritore aquelle di un Ups. I prodotti ri-entrano nei gruppi statici di con-tinuità in corrente alternata si-nusoidale, nati per fornire local-mente la tensione di 230 V almancare della rete. Caratteristi-ca principale di questi gruppi èla possibilità di accumulare ener-gia nelle batterie interne e re-stituirla, in caso di black-out oguasto dell’impianto elettrico,per l’autonomia del soccorritore.Presentano una tecnologia par-ticolarmente innovativa basata suparti elettroniche controllate damicroprocessore, con alcuni ori-ginali accorgimenti derivanti dal-l’esperienza Ova nel campo del-l’emergenza.La gamma prevede modelli Upscon intervento in tempo zero esoccorritori in funzionamentopermanente e non permanente.L’architettura di potenza è di ti-po modulare con controllo dia-gnostico tramite microproces-sore, che verifica in tempo reale

lo stato dei singoli moduli di po-tenza e lo stato di funzionamentoe di carica delle batterie; eventualianomalie vengono segnalate daun pannello sinottico a led.Powersin effettua in modo au-tomatico test di funzionamentoe di autonomia, visualizzandosul display della macchina l’esi-to delle verifiche e memorizzan-do i risultati in un archivio storico.Attraverso una stampante, di-rettamente collegabile al gruppo,è possibile stampare gli esiti deitest. La tastiera di comando eprogrammazione, ed il displayalfanumerico, permettono di ge-stire le varie funzioni guidate damenu e visualizzare le informa-zioni relative alla supervisione.Tutti i Powersin prevedono alcuneporte seriali, rs232 e rs485, per laconnessione degli accessori Con-sole remota o Pannello remoto, perle centraline di controllo centra-lizzato Dardo e per il collega-mento di un’eventuale stam-pante.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 119

UPS COMPATTO, ANCHE A MEDIA TENSIONEIl PureWave Ups System di S&CElectric Company è un sistema dielevata potenza che viene com-pletamente montato e collaudatoin fabbrica, per minimizzare costie tempi di installazione e per ave-re prestazioni più affidabili. Rea-

lizzato in un robusto contenitore perla collocazione all’aperto, l’Upscontiene anche le batterie, risol-vendo i problemi legati al condi-zionamento dei locali batterie. Nonè richiesta alcuna manutenzione del-le batterie: è sufficiente sostituir-le ogni sei anni. Fornisce potenzadi riserva ad un intero stabilimen-

to per un tempo di almeno 30 se-condi, eliminando quindi fino al99% dei disturbi di tensione che s’in-contrano comunemente nei siste-mi di distribuzione degli utenti. Il concetto che differenzia la solu-zione PureWave Ups System è lapossibilità di coprire con l’Ups tut-to il fabbisogno della fabbrica o

SPECIALESOLUZIONI & PRODOTTI

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 57

BLACK OUT

MICROINTERRUZIONI

SOTTOTENSIONISOVRATENSIONI

Liebert GXT2

Liebert UPSYour Protection. Our Goal.Difendiamo i sistemi vitali della vostra azienda, Proteggiamo la continuità del vostro business, Assicuriamo

il successo della vostra organizzazione. Noi, specialisti della Business Countinuity, crediamo nel valore della

qualità dell'energia perché Conosciamo le reali criticità, Capiamo le esigenze delle imprese e Sappiamo quan-

to è importante poter contare su una protezione totale.

Gli UPS Liebert difendono tutte le applicazioni aziendali da eventi dannosi come sottotensioni e sovratensioni,

black out e distorsioni di frequenza con una protezione flessibile, scalabile e conveniente. Oltre ad essere leader

nei Data Center, offriamo una gamma completa di soluzioni di Protezione Distribuita per infrastrutture IT

e Networking, come LAN, reti VoIP e sistemi di periferiche in rete.

La Vostra protezione è il nostro obiettivo!

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Via Gioacchino Rossini 6, 20098 - San Giuliano Milanese (MI)

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dell’edificio. La potenza gestibile vada 313 kVA a 2500 kVA a tensionifra 380 e 600 V, e da 2,5 a 20 MVAda 4,16 a 34,5 kV. Non è un pro-blema utilizzare più unità se la po-tenza supera i 20 MVA. L’architettura originale di Pure-Wave Ups System offre un altrovantaggio molto importante: per-mette agli utenti di carichi critici dipianificare una protezione al 100%da mancanze di energia prolun-

gate. Grazie alle batterie, il lungotempo di transizione permette di av-viare un generatore di emergenzaesistente o nuovo. Il Power-Electronic Switch inte-grato realizza la commutazionesubciclica, che permette alle bat-terie di restare in un vera situazionedi circuito aperto, non esposte ai pe-ricolosi effetti del ripple DC.Le batterie vengono correttamen-te equalizzate nella carica ognidue settimane per assicurare unalunga vita e la piena capacità di po-tenza durante un intervento.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 120

SUPERVOLANI AL POSTO DELLE BATTERIEPer migliorare la sicurezza e l’affi-dabilità degli impianti di fonda-mentale importanza, come il ra-dar di un aeroporto oppure unospedale, è indispensabile poter di-sporre in caso di emergenza diuna fonte di energia elettrica sicurae affidabile. Per aumentare anchedi un fattore 10 l’affidabilità di unsistema UPS, è conveniente l’im-piego di particolari accumulatorienergetici rotanti ad altissima ve-locità levitanti nel vuoto (il princi-pio è illustrato su www.axu.it/pq).Si tratta di sistemi puliti, non in-quinanti, che richiedono poco spa-zio e non esigono locali dedicati.Questi prodotti non sono più oggettida laboratorio, ma sistemi disponibilia magazzino anche in Italia (com-mercializzati da Axu), con capa-cità di alcuni MJ, che dimostrano

costi di gestione interessanti epermettono anche un significativorisparmio energetico se confrontaticon sistemi a batterie. Un ente co-me l’U.S. Department of Energyha sponsorizzato il documentoDOE-EE 0286 “Federal Techno-logy Alert on Flywheel Energy

Storage” dove si illustrano diversetecnologie per i supervolani e gli in-dubbi vantaggi nel loro impiegoinsieme agli Ups.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 122

TECNOLOGIAAL PASSO CON I TEMPIL’equipe di ricerca & sviluppoMicroDowell sta portando a ter-mine un nuovo rivoluzionarioprogetto che vede protagonistala serie B.Box Enterprise N. B.Box Enterprise N è una linea diUPS nata per l’ambiente pro-fessionale (potenze da 800 VA a6000 VA); il suo design ergono-mico ed elegante consente un du-plice utilizzo dei prodotti, siacome unità stand-alone che rack-mount da 19” (sempre allo stes-so prezzo). Grazie alla sua affi-dabilità, B-Box Enterprise N as-sicura un filtraggio e una pro-tezione OnLine al prezzo di ungruppo di continuità line-inte-ractive (ad esempio B.Box En-terprise N.30 EXP è acquistabi-le a soli 1537 Euro, prezzo uten-te finale IVA esclusa). La sem-plicità di installazione è garan-tita dalle funzionalità RS232 eUsb Plug&Play, certificate daMicrosoft. Col kit opzionale Tcp/IPè possibile una diretta integra-zione in rete. I nuovi Ups En-terprise si distinguono per l’e-sclusiva tecnologia digitale on li-ne-sharing (equivalente per ca-ratteristiche tecniche ai gruppidi continuità on line doppia con-versione) e per la loro compati-bilità con gruppi elettrogeni con

possibilità di personalizzare ilfunzionamento dell’Ups secondole diverse esigenze dell’utente.MicroDowell ha creato anche laserie Enterprise B.8 e B.10 Pro,nuova linea compatta di Upsprofessionali per la protezione direti, server avanzati e impianti ditelecomunicazione. B.Box En-terprise B.8 e B.10 (prezzi uten-te finale IVA esclusa rispettiva-mente 258 e 380 euro) sono ana-loghi per potenza e per la tec-nologia on line-sharing ai grup-pi B.Box Enterprise N.8 ed N.11(potenza da 800 VA a 1000 VA -

onda d’uscita sinusoidale); gra-zie al loro elegante design e al-le dimensioni ridotte, consen-tono un’installazione stand-alo-ne e si rivelano adatti sia al-l’ambito professionale che a quel-lo domestico.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 123

58 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

SPECIALE SOLUZIONI & PRODOTTI

L’Ups a media tensione può esserecollocato all’aperto

Energia affidabile, continua e pulitaEmerson Network Power ha ampliato la gamma di soluzioniLiebert GXT2, oggi disponibili anche nelle nuove potenze da4500 e 6000 VA. I nuovi Ups on-line sono stati ideati per garan-tire la massima qualità dell’energia a server, reti, data center,sistemi di telecomunicazioni, apparecchiature industriali esistemi per test e diagnostica. All’eccellenza delle perfomance, i nuovi modelli della gammaLiebert GXT2 coniugano una grande flessibilità. Oltre alla pos-sibilità di connettere un numero illimitato di batterie esterne,infatti, gli Ups Liebert possono essere facilmente installaticome unità rack per risparmiare spazio, oppure come compat-ti minitower.Ulteriore plus delle soluzioni Liebert GXT2 è una notevolesemplicità nella configurazione: grazie a un applicativosoftware progettato su Windows, l’utente è in grado diadattare le performance dell’UPS alle proprie specificheesigenze.Dotate di porta seriale, Usb e di rete, le soluzioni Liebert GXT2 offrono, inoltre, unavasta gamma di opzioni di comunicazione per garantire il monitoraggio e le capacitàdi controllo richieste dai sistemi di rete. Tra i plus di maggior rilievo:• la Snmp Web Card assicura ai GXT2 le funzionalità Snmp e quelle di un computer

web-browser, fornendo la flessibilità per monitorare gli Ups in rete;• la Usb Adapter Card fornisce un’interfaccia Usb che permette di integrare il monito-

raggio ed il controllo dell’alimentazione attraverso il sistema di gestione dell’ali-mentazione di Windows XP, Windows 2000 ed altri sistemi operativi;

• MultiLink è il software automatico di shutdown, progettato per mantenere l’utenteinformato in ogni momento: notifica allarmi critici e spegne in automatico i sistemioperativi del computer in maniera graduale e continuativa quando la batteriadell’Ups è arrivata a fine scarica.

Le nuove versioni della gamma Liebert GXT2 si aggiungono alle già presenti 700,1000, 1500, 2000 e 3000 VA.

informazioni: www.serviziolettori.itriferimento numero 121

Un sistema standard che contiene unsupervolano

MicroDowell B.Box Enterprise B.8(800 VA - 480 W)

Per maggioriinformazioni

www.serviziolettori.it

PER APPLICAZIONI CRITICHEGrazie al design ultra-compat-to, la famiglia Smart-Ups RT on-line a doppia conversione (mon-tabili a rack o a pavimento, conpotenza compresa tra 1.000 e10.000 VA) fornisce funzionali-tà estese e maggiore protezionedell’alimentazione in minor spa-zio. La famiglia Smart-Ups RT èuna famiglia ad alte prestazioniprogettata per server, apparati dinetworking, sistemi di teleco-municazioni, apparacchiaturemedicali e industriali e altre ap-plicazioni mission-critical.I gruppi di continuità Smart-UpsRT sono basati sulla sperimentatafunzionalità Smart-Ups. Tutti iprodotti di questa serie integra-no il software PowerChute Bu-

siness Edition epossono es-

sere gestiti utilizzando un’am-pia gamma di schede accessorieSmart-Slot opzionali. Apc annuncia anche l’amplia-mento della pluripremiata fami-glia Smart-Ups con un nuovomodello tower da 750 VA cheoffre 6 prese e può fornire fino a500 Watt effettivi di alimenta-zione.Soluzione ideale per server tower,dispositivi di rete e di storagead elevate prestazioni, il nuovoSmart-Ups incorpora una seriedi funzioni avanzate tra cui fun-zioni migliorate di condiziona-mento e gestione per protegge-re applicazioni, dati e dispositi-vi business critical da eventualiinterruzioni nella fornitura del-l’alimentazione elettrica. La nuo-va unità offre collegamenti Usbe seriali unitamente a uno Smart-Slot incorporato per l’integra-zione con tutti gli accessori digestione dell’alimentazione ApcSmartSlot. Tra le principali funzioni offertedai nuovi Smart-Ups si segnalauna maggiore potenza in uscita,funzionalità AVR estese, miglioregestione delle batterie (con mo-dulo batterie hot-swappable). Oltre alla compatibilità con Po-werChute Business Edition concollegamento seriale o Usb, trale dotazioni opzionali si segna-la la scheda Apc Network Ma-nagement che offre funzionistandard di monitoraggio, con-figurazione, controllo e gestionedegli eventi per i gruppi di con-tinuità Apc.Il nuovo Apc Smart-UPS 750VA of-fre due anni di garanzia ed è già

disponibile ad un prezzo sugge-rito di 529 euro, Iva inclusa.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 125

BATTERIE PER UPSElan propone una serie di batteriea secco ricaricabili utilizzabiliper gruppi di continuità, luci diemergenza, sistemi di sicurez-za ed antincendio, attrezzaturemediche, giocattoli, telecamere,telefoni cellulari, Ups ecc. e di-stribuite con il marchio Bigbat.Le batterie Bigbat sono conformia tutte le normative internazio-nali. La vasta gamma di accu-mulatori sia da 6 che 12 Volt,sempre in pronta consegna, ren-de la società un partner per tut-te le esigenze di acquisto degli ad-detti al settore.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 126

STRIPDI ALIMENTAZIONENata in collaborazione tra Fiore eMetasystem, Power strip è la pri-ma striscia di alimentazione con-forme agli standard con integra-to l’Ups e posizionabile a Rack19”. Comprende 6 prese Shu-ko/Italia e un gruppo di conti-nuità Metasystem con potenza500 VA. È ideale per il collega-mento degli apparati attivi al-l’interno del rack o dei centralinitelefonici. Power strip congiungealte prestazioni ad un prezzo dav-vero conveniente. Il sistema èfornito con cavo di alimentazionedi 2 m con spina italiana. Tra le

principali caratteristiche si se-gnalano una maggior sicurezza pergli apparati nei rack, un costocontenuto, un ingombro in altez-za di soli 2 HE, adattabilità a tut-ti gli armadi rack, funzionalitàplug and play.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 127

TUTTO SOTTO CONTROLLOL’Ups Sinergy lcd di ControlSystems 2 contempla la predi-sposizione per l’Emergency Po-wer Off (Epo), secondo la prescri-zione dei vigili del fuoco. Il siste-ma - in architettura on-line doppiaconversione programmabile e clas-sificato VFI-SS-112 secondoEN50091-3 - è dotato di un rad-drizzatore predisposto per lungheautonomie (gestione battery pack

aggiuntivi programmabili) e di unpannello frontale di comando econtrollo a lcd per una completa ve-rifica dello stato dell’UPS. Sul displaylcd è possibile modificare vari para-metri di funzionamento. Un aspet-to peculiare degli Ups SinergyRack lcd è la possibilità di sostituiregli accumulatori senza dover spe-gnere l’Ups o staccare il carico.Ciò è possibile grazie alla carat-teristica hot-swappable (sostitu-zione a caldo) del sistema di con-nessione degli accumulatori. Ne-gli Ups in rack 19”, rimuovendo ilfrontale, si accede ad una vite difissaggio che sblocca il cassetto de-gli accumulatori e ne consentel’estrazione. I sistemi offrono po-tenze di uscita da 1000 a 3000 VAe con autonomie a carico tipico fi-no a 12 min. Control Systems 2segnala anche Opus MM, un Upsin tecnologia on-line doppia con-versione con trasformatore, rad-drizzatore predisposto per lungheautonomie (gestione battery packaggiuntivi) e pannello frontale dicomando e controllo a lcd per unacompleta verifica dello stato.Sul display lcd è possibile gestirei parametri di dotazioni quali l’o-rologio, l’allarme, le batterie. Aspet-to peculiare degli Ups Opus è la do-tazione di serie di un kit softwareper la gestione automatica delloshutdown dei più diffusi sistemioperativi. Opus è già predispostoper interfaccia Snmp (kit opzio-nale). Opus è inoltre disponibile incarpenteria rack 19” e offre po-tenze sino a 7 kVA.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 128

SPECIALESOLUZIONI & PRODOTTI

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 59

Ups per le pmiPreservare le attività gestionali e produtti-ve da un’erogazione elettrica dimostratasiimperfetta è un interesse comune a diver-se realtà aziendali, non solo alla grandeindustria ma anche alle piccole e medieimprese. Come preservare, dunque, i com-puter domestici, i pc aziendali, i server ele workstation, le reti Lan ed Intranet, isistemi pos e i data center? Una risposta èfornita dalla nuova linea Ups 03Professional di Chloride.La gamma comprende gruppi di continuitàda 300 a 3000 VA, in versione tower erack, caratterizzati da bassi consumi ener-getici, ridotti costi di gestione, elevataflessibilità e rispetto delle regole ambien-tali. Gli Ups che caratterizzano la nuovalinea sono quattro. La versione DeskPower & Desk Power Plus, da 300 a 1400VA, è realizzata in tecnologia off line. Ledimensioni sono compatte per ottimizzarelo spazio occupato e la protezione dellalinea dati aggiuntiva facilita le comunica-zioni ed assicura le connessioni Lan edInternet. Il modello Cool Power & CoolRack, da 600 a 1600 VA, è realizzato in tec-nologia line interactive. La soluzioneBoost&Trim compensa picchi e cadute ditensione, permettendo di operare con mar-gini di tensione di ingresso molto elevati,senza la necessità di ricorrere all’uso dellebatterie. La versione Power Lan Plus &Power Rack Plus, da 750 a 3000 VA, èbasata su una tecnologia Line Interactive.Durante l’accensione e il funzionamento,

il microprocessore esegue una serie dioltre 20 test che consentono il costantecontrollo di tutti gli elementi interni allamacchina. Inoltre, la presenza del by-passstatico evita i rischi derivanti da sovracca-richi della rete e anomalie nel funziona-mento dell’inverter. La versione Active &Active Rack, da 700 a 3000 VA, è in tecno-logia on line a doppia conversione. Grazieal disegno ergonomico, alla dimensione eal peso ridotti, ai livelli minimi di rumore,si dimostra particolarmente adatto anchein ambienti di lavoro come uffici e saleinformatiche. Per tutti è fornito gratuita-mente il software di monitoraggio e digestione degli allarmi rilevati e dello shut-down degli apparecchi informatici protetti.Gli Ups 03 Professional sono garantiti 2anni, incluse le batterie.

informazioni: www.serviziolettori.itriferimento numero 124

L’Ups Sinergy lcd di Control Systems 2

La famiglia Smart-Ups RT

TRE IN UNO PER UNAMAGGIORE EFFICIENZAGli Ups Cat di Cgt Caterpillar, ba-sati sul sistema motore/gene-ratore/volano, raggiungono un’ef-ficienza pari a circa il 97%, su-perando il 90-92% dei tradizionaliaccumulatori piombo-acido.Questo risultato è stato ottenu-to grazie alla tecnologia che ri-unisce in un solo pezzo volano,rotore e generatore. Un campomagnetico sostiene l’80% delpeso del volano riducendo gli

attriti e permettendo di rag-giungere alte velocità di rota-zione (7.700 giri/minuto). Anche l’attrito con l’aria all’in-terno del motore/generatore di-

minuisce, grazie alle condizionidi vuoto parziale (1.333 pa) in cuiruota il sistema.Cat Ups è ideale per proteggerecarichi fino a 1500 kVA da disturbie interruzioni di alimentazione.Rispetto ai sistemi tradizionali,in cui le batterie si allaccianonel punto in corrente continua po-sto tra due gruppi convertitori(AC/DC e DC/AC), Cat Ups ècollegato in parallelo con il carico,senza bisogno quindi di attra-versare il doppio stadio di con-

versione. L’Ups è in grado di for-nire l’energia elettrica nomina-le al carico per un periodo di 15secondi, tempo più che suffi-ciente per l’avviamento del grup-po elettrogeno e realizzare cosìun sistema di continuità e qua-lità assoluta (Cps: complete po-wer solution).Tra i vantaggi si segnalano la

bassa manutenzione (controllo fil-tri aria), una durata operativaillimitata (nessuna sostituzionedi componenti), l’elevata com-pattezza (superficie occupataper 250 KVA: 0,9 m2), nessuncondizionamento d’aria. La gam-ma comprende modelli da 250kVA, 500 kVA, 750 kVA e 1000kVA.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 130

POWER INVERTERIl soccorritore Mwr Power diMwr Italia è stato ideato persupplire a tutte le applicazioniin cui sia necessario mantenerealimentati carichi a 230V mo-nofase anche in caso di tempo-rali o temporanei black-out.Una tipica applicazione è il co-mando di elettropompe per losvuotamento di garage, taverne,cantine e comunque di tutti queilocali che necessitano di un si-stema di rilancio tramite elet-

tropompa per lo scarico nellarete idricofognaria. In presenzadi energia elettrica di rete, MwrPower provvede a tenere auto-maticamente in carica le batte-rie in dotazione e a far funzionarela pompa nel caso vi sia il co-mando dal galleggiante.In assenza di energia elettrica direte, Mwr Power provvede aconvertire la tensione di batte-ria in tensione alternata 230 Vace, tramite il comando del gal-leggiante, a far funzionare lapompa.Il soccorritore Mwr Power entrain funzione automaticamente incaso di mancanza della tensio-ne di rete in modo da essereimmediatamente pronto all’uti-lizzo nel caso il galleggiante diail consenso al funzionamento

della pompa. Il sistema è espan-dibile e personalizzabile con va-ri modelli di batteria in funzio-ne del tempo di autonomia ri-chiesto.L’ampio display e una serie di in-dicatori luminosi sul pannellofrontale danno costantemente lostato di funzionamento del soc-corritore. È possibile visualiz-zare se l’apparecchiatura stafunzionando con la tensione direte o tramite le batterie e sipuò testare la condizione di ca-rica delle stesse.Il prezzo di listino dell’articolo nel-la foto è di circa 1.400 euro.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 131

60 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

SPECIALE SOLUZIONI & PRODOTTI

Una gamma di UPSoccorritoriRiello Ups propone la gamma Dialog-Css(Central Supply System) per l’alimenta-zione degli apparati di emergenza, com-patibile con la nuova norma europeaEN50171, attiva in Europa a partire da ago-sto 2003.Queste apparecchiature possono essereselezionate dall’utente per funzionare inmodo permanente come Gruppo di Conti-nuità (UPS) in modo "On Line" (o VFI co-me definisce la norma EN50091-3) o inmodo "Emergenza". Il modo "Emergen-za" prevede che l’uscita del gruppo per

l’alimentazione centralizzata rimangaspenta e non fornisca energia in presenzadi rete. L’alimentazione sarà attivata so-lamente alla mancanza rete.In questo caso, il sistema di alimentazio-

ne entrerà in funzione in modo progressivoe in un tempo inferiore a 200 msec in mo-do da evitare gli spunti di corrente dovu-ti all’accensione degli apparati di illumi-nazione.Questa caratteristica permette di evitare ilsovradimensionamento dell’apparecchia-tura di alimentazione. La Serie Dialog-CSS può essere fornita anche con trasfor-matore di isolamento e relé di isolamento,per l’alimentazione dei carichi in regime IT.Sono inoltre disponibili segnali a contattipuliti, la ricarica rapida delle batterie, testbatterie automatico o manuale. L’apparec-chiatura può inoltre fornire una corrente dicorto circuito elevata (fino a 4In), un valoresuperiore alla media degli UPS standard chepermette di alimentare gli spunti di correntedovuti all’accensione tempestiva dei ca-richi collegati. Nei modelli fino ad 80kVA, è inoltre possibileselezionare l’uscita permanente e non per-manente (SA/SE). Dialog-Css rappresentadunque una soluzione innovativa, affida-bile ed economica poiché integra le funzionidi soccorritore e di UPS. La gamma CSS può essere corredata daopzioni che permettono l’integrazione del-le apparecchiature su sistemi integrati disicurezza, tra cui trasformatori di isola-mento, relé di isolamento, interfaccia di se-gnalazione Multi I/O con ingressi e usciteprogrammabili, caricabatteria potenziati perautonomie prolungate, dispositivi di mo-nitoraggio delle batterie, interfacce pergruppo elettrogeno.

informazioni: www.serviziolettori.itriferimento numero 129

Per maggioriinformazioni

www.serviziolettori.it

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In una situazione difficile di mer-cato quale quella attuale spes-so l’installatore è portato a bat-

tere la concorrenza sul piano deiprezzi offrendo soluzioni più com-petitive, ma inevitabilmente piùpovere sul piano tecnico. Tale at-teggiamento risulta però contro-producente perché determina unacontrazione dei margini e coinvol-ge tutto il settore in una spirale ne-gativa di continua riduzione deiprezzi e quindi degli utili di im-presa. Proprio in questa situazionele tecnologie emergenti della do-motica e della building automa-tion possono viceversa rappre-

sentare un’ottima opportunità peroffrire alla committenza impianti eservizi a notevole valore aggiuntoin grado di rivalutare il settore ri-lanciando nel contempo la profes-sionalità dell’installatore e la suacompetitività sul mercato. In par-ticolare la domotica non deve piùessere considerata come un ac-cessorio di lusso adatto solo a nuo-ve realizzazioni di altissimo livelloed improponibile nella maggiorparte delle applicazioni, ma al con-trario si tratta di un insieme di so-luzioni che possono essere offerteanche in realizzazioni di medio li-vello ed in ristrutturazioni di impianti

esistenti, grazie alladisponibilità di pro-dotti dal costo ri-dotto sempre piùsemplici nell’instal-lazione e nel fun-zionamento. La mo-dularità dei sistemibus attuali permet-te inoltre facilmentedi graduare il peso diun intervento inquanto è possibilein una prima faseoccuparsi del con-trollo delle funzioniprincipali (impiantoluce, motorizzazio-ni, termoregolazio-ne) e poi nel tempoaggiungere funzioni accessoriequali il controllo tramite teleco-mandi, la supervisione, il control-lo remoto, senza modificare nulladell’impianto già realizzato.La realizzazione in esame è relati-va alla ristrutturazione di un atti-co in Milano dove l’utilizzo estesodi moduli da incasso in scatola 503(che date le ridotte dimensioni tro-vano spazio dietro i frutti) ha per-messo di realizzare un controllototale dell’impianto senza necessitàdi opere murarie, utilizzando lecanalizzazioni e le scatole di deri-vazione esistenti. In particolareper il comando di tutti i punti luce

e delle automazioni tapparelle so-no stati utilizzati moduli misti a 2ingressi e 2 uscite relè che hannopermesso di ottimizzare e sempli-ficare al massimo la configurazio-ne dell’impianto. Tali moduli dis-pongono, inoltre, di un’importan-te funzionalità che permette dioperare anche in condizioni di ava-ria del sistema. Ciascun moduloperiferico, infatti, in condizioni di nor-male funzionamento è oggetto diperiodiche interrogazioni da partedel modulo master. Qualora perun guasto al sistema o al cavo busquesta comunicazione dovesse in-terrompersi, il modulo commuta

Domotica semplice

IMPIANTI

Con il sistema bus Picnet le nuove tecnologie so-no al servizio della casa per una migliore qualitàdella vita. Accendere, spegnere, controllare, ricevereallarmi, aprire, riscaldare anche con semplici sms.Tutti gli impianti operano in sintonia grazie ai mo-duli da incasso ed alla modularità del sistema

62 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

A cura diSinthesi

(www.sinthesi.com)

• Velocità di comunicazione bus fino a 62500 bit/s• Estrema potenza e flessibilità della programmazione• Presenza a bordo dell’unità centrale di un display per la visualizzazione

di messaggi e allarmi utente anche a campi variabili• Fino a 256 programmazioni orarie utente impostabili direttamen-

te sull’unità centrale senza utilizzo di un pc• Fino a 256 variabili utente (impostazione temperature, temporizzazioni...)

impostabili direttamente sull’unità centrale senza utilizzo di un pc• Fino a 250 moduli periferici controllabili per un totale di 4000 ingressi

e 4000 uscite• Ampiezza della gamma ed ingombro contenuto dei moduli sia nel-

la serie da incasso che in quella da guida din

focu

sI punti vincenti del sistema bus Picnet

Pannelli scenari per accensioni e movimentazionetapparelle

automaticamente inuna modalità di fun-zionamento localeper cui ciascuna usci-ta viene comandatadall’ingresso corri-spondente in moda-lità comando mante-nuto o passo-passoin modo da garantiresempre la funzionali-tà locale dell’impian-to. Questa funzionalità locale ri-sulta determinante per vincere leperplessità che spesso la commit-tenza avanza nei confronti di un si-stema elettronico in quanto lapreoccupazione ricorrente è quel-la di avere un totale fuori servizioin caso di guasto di un compo-nente del sistema. L’utilizzo di moduli da incasso in sca-tola 503 per la raccolta di tutti i co-mandi ha inoltre permesso il col-legamento di normali frutti delcommercio permettendo di asse-condare le scelte della commit-tenza senza dover scendere a com-promessi con l’estetica.Nel complesso il sistema Picnetha permesso la realizzazione disofisticate funzioni di controllo.

CONTROLLOILLUMINAZIONEOltre al controllo on/off di tutti i pun-ti luce, il sistema Picnet provvedealla dimmerazione di alcuni faret-ti della zona giorno mediante un mo-dulo PNdim. La programmazione delsistema permette comodi coman-di di accensione e spegnimentocentralizzati e la configurazionedegli scenari più adatti alle esi-genze creando la giusta atmosfe-ra di luce in ogni momento dellagiornata, dal momento del risveglioa quello del rientro a casa.

CONTROLLO CARICHIMediante l’utilizzo di un moduloPNda per la misura della correnteprelevata, il sistema Picnet per-mette di evitare i black-out pereccessivo consumo di energia. Il si-stema infatti rileva i consumi istan-tanei e attiva/disattiva gli elettro-domestici secondo priorità stabili-te evitando i fastidiosi disservizi bennoti a tutti. Inoltre in caso di con-sumo eccessivo il modulo masteremette un segnale acustico e vi-sualizza un messaggio sul displaydi cui è dotato per avvisare l’u-tente dell’intervento della prote-

zione. L’adozione daparte di Enel dei nuo-vi contatori digitaliapre inoltre le porteall’introduzione dinuovi regimi di con-tabilizzazione dei con-sumi in modo daspingere gli utentiad utilizzare l’ener-gia nelle fasce ora-

rie di minore richiesta. L’adozio-ne di un sistema di gestione dei con-sumi risulta dunque una mossavincente in quanto permette unafacile programmazione delle uten-ze domestiche senza nessuna ne-cessità di ulteriori interventi o mo-difiche di impianto.

RISPARMIO ENERGETICOL’utilizzo di normali termostati o cro-notermostati, per quanto comuneed esteso, soffre di notevoli limi-tazioni in quanto tali sistemi nonconsentono una adattabilità ai mu-tamenti nel ritmo di vita se non apatto di una continua riprogram-mazione dei profili di temperatura.Con l’utilizzo di un sistema Picnetrisulta invece estremamente piùsemplice regolare la temperaturadei locali secondo profili ottimali. Inassenza degli occupanti il siste-ma riduce automaticamente latemperatura per poi ristabilirla alloro rientro o provvede a fermareil riscaldamento quando si arieg-giano i locali.

SERRAMENTIAUTOMATIZZATICon la semplice pressione di unpulsante è possibile controllare tut-ti i serramenti di casa in modo dasemplificare le operazioni di “atti-vazione” e “disattivazione” della ca-sa la mattina e la sera. L’utilizzodella stazione meteorologica PNMeteo ha, inoltre, permesso la sem-plice realizzazione di interessanti au-tomatismi volti a salvaguardare lacasa in presenza o assenza degli oc-cupanti. Il modulo infatti è in gradodi rilevare la velocità del vento e l’in-tensità luminosa ambientale ed incaso di forte vento o rapido abbas-samento della luminosità in orariodiurno (sintomo di un imminentetemporale) il sistema Picnet provvedea chiudere le tende esterne e ad ab-bassare le tapparelle. Lo stessomodulo dispone di un sensore dipioggia che viene utilizzato anche

IMPIANTIDOMOTICA SEMPLICE

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 63

Dettaglio pannelliscenari uscita di casa

Sensore IR con duplice funzione: con allarme inseritorileva eventuale intrusione, con allarme disinseritoaccende automaticamente la luce all’uscitadall’ascensore

T A G L I A R ES P E L L A R EC R I M P A R EA V V I T A R EM I S U R A R E

I N O S T R I U T E N S I L IR E A L I Z Z A N O S E M P R E

I L M I G L I O R C O L L E G A M E N T O

L a n o s t r a g a m m a d i u t e n s i l i p e r t a g l i a r e v a d a i t r o n c h e s i n i p e r l e s e z i o n i p i ù p i c c o l e , c o n t r a s m i s s i o n e d i r e t t a d e l l af o r z a , f i n o a g l i u t e n s i l i d a t a g l i o p e r i d i a m e t r i p i ù g r a n d i , d o v e i l m o v i m e n t om e c c a n i c o c o m b i n a t o c o n l a s p e c i a l ef o r m a d e l l e l a m e d a t a g l i o r i d u c e a l m i n i m o l o s f o r z o m a n u a l e n e c e s s a r i o .

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servizio lettori 1468

per la gestione dell’impianto di ir-rigazione. Le elettrovalvole del-l’impianto sono, infatti, comandateda programmazioni orarie del si-stema Picnet, facilmente modifica-bili attraverso la comoda interfacciautente di cui il modulo master èdotato. In caso di pioggia il sistemaprovvede a sospendere l’irrigazio-ne mentre in caso di prolungatasiccità i tempi di irrigazione vengonoautomaticamente prolungati.

ALLARMI E SICUREZZAMediante l’utilizzo di moduli di in-gresso da incasso PN8IW o da gui-da din PN8I, tutti gli allarmi tecno-logici della casa sono tenuti sotto con-trollo: fughe di gas, allagamento,emergenze, scatto interruttori. Ilsistema Picnet inoltre si interfacciaall’impianto antintrusione per at-tivare misure di dissuasione ad es.accendendo tutte le luci al primo se-gnale di allarme o simulando la pre-senza degli occupanti con allarmeinserito: ad orari prestabiliti le tap-parelle vengono alzate la mattina edabbassate la sera, mentre le lucisi accendono e spengono secondosequenze sempre differenti.

CONTROLLO REMOTOL’utilizzo di un modulo modem PNgsm permette - in ogni istante - di

verificare da remoto lo stato dellacasa e di inviare o ricevere fino a 256messaggi sms, ad esempio per ri-attivare un interruttore scattato oper predisporre al meglio la casa peril rientro. Inoltre, tale modulo puòessere utilizzato come un normalemodem e quindi consentire da unpc remoto la totale supervisionedell’impianto ed eventualmenteanche la sua manutenzione dalmomento che per qualsiasi modi-fica nel funzionamento sarà suffi-ciente collegarsi telefonicamente escaricare il programma modificatosecondo le richieste.

BIOARCHITETTURAL’utilizzo di un sistema bus Pic-net ha permesso facilmente il ri-spetto di quei dettami di bioar-chitettura che sempre più fre-quentemente fanno presa sullacommittenza, dal momento chetutti i comandi sono effettuati concircuiti a bassissima tensione. È sta-to, inoltre, possibile implementarele funzionalità di disgiuntore elet-tromagnetico in modo che allo spe-gnimento delle luci nelle camere se-gua il distacco della relativa lineaalimentazione di potenza.

PROGRAMMAZIONESCENARII principali scenari dell’abitazionesono stati associati ai pulsanti di unmodulo PNpan dotato di 8 pulsan-ti dalla grafica personalizzabile e 8led di segnalazione dello stato del-l’utenza. Alla pressione di un pul-sante è possibile associare un qual-siasi evento come l’accensione/spe-gnimento di un punto luce o di tut-te le luci della casa, la regolazionedi una luce dimmerabile, il richiamodi uno scenario o l’apertura delcancello carraio. Il led di segnalazioneintegrato permette facilmente diriconoscere lo stato dell’utenza (adesempio led lampeggiante: can-cello in movimento; led acceso:cancello aperto; led spento: cancellochiuso). Grazie alla potenza di pro-grammazione del sistema è stato ad-dirittura possibile associare ad unostesso pulsante una duplice fun-

zione: ad esempio una pressione bre-ve provoca lo spegnimento/ac-censione di un punto luce, la pres-sione prolungata lo spegnimento ge-nerale di tutto l’impianto. È stato co-sì possibile realizzare numerosefunzioni sofisticate impensabili inun impianto tradizionale definendouna serie di scenari facilmente ri-chiamabili con la pressione di un pul-sante, che accompagnano, sem-plificandola, la vita di tutti i giorni:- scenario uscita momentanea da ca-sa. Alla pressione di un pulsantesi provoca lo spegnimento im-mediato di tutte le luci e lo spe-gnimento temporizzato del pun-to luce dell’ingresso. Viene co-mandata la discesa di tutte letapparelle, la richiusura delle ten-de frangisole e l’attivazione del-l’impianto antintrusione;

- scenario uscita da casa per il wee-kend. Alla pressione di un pul-sante si provoca lo spegnimentoimmediato di tutte le luci e lospegnimento temporizzato delpunto luce dell’ingresso. Vienecomandata la discesa di tutte letapparelle e la richiusura delletende frangisole. La temperaturaambiente viene au-tomaticamente por-tata ad un valoreeconomy preimpo-stato. Viene inol-tre inserito l’im-pianto antintrusio-ne e attivata la mo-dalità simulazionedi presenza;

- scenario rientro.Mediante l’invio diun opportuno mes-saggio sms, il si-stema provvede adisattivare la simu-lazione di presen-za, a riportare latemperatura ambiente al valore im-postato dai diversi termostati dizona e ad attivare quelle utenzeche possano predisporre al meglioil rientro a casa degli occupanti.

Riveste inoltre particolare rilievo ilfatto che tutte le funzioni primaesemplificate siano state imple-mentate sfruttando unicamente lapotenza di calcolo del modulo di con-trollo PNmas senza la necessità didisporre di un pc di supervisione chedunque potrà essere installato(eventualmente anche in versio-ne touch-screen) solo in un se-condo momento.

LA STAZIONE PN METEOIl modulo si presenta come unastazione meteorologica per instal-lazione a parete da esterno cheracchiude in un unico dispositivo unanemometro, un sensore di luceed un sensore di pioggia. Restitui-sce un valore analogico velocitàvento, un valore analogico intensitàluminosa e un valore digitale pre-senza pioggia. Mediante un co-mando software dal modulo masterè possibile selezionare due differentisensibilità del modulo luxmetro (ri-soluzione 10 o 100 lux) in modo dapoter utilizzare il dispositivo comenormale sensore crepuscolare ocome rilevatore di luce solare. Par-ticolarmente utile per il comando au-

tomatico centralizzato di tende e tap-parelle nel civile o per l’apertu-ra/chiusura centralizzata di lucer-nari o finestre motorizzate nell’in-dustria e terziario. Il luxmetro per-mette non solo di ottenere le fun-zionalità di un crepuscolare, maanche di effettuare una regolazio-ne della luce esterna ad es. sepa-rando le accensioni delle aree ester-ne in più gruppi da accendere in suc-cessione al diminuire della luce na-turale. Il sensore pioggia può essereinoltre utilizzato per la corretta ge-stione dell’impianto di irrigazione,aumentando i tempi di irrigazionein caso di periodi di prolungata sic-cità o bloccandola in caso di piog-gia. Il modulo viene gestito come unnormale modulo slave ed occupa unsolo indirizzo della rete Picnet.

CONSIDERAZIONIQuesta applicazione ha dimo-strato come la domotica non pos-sa essere intesa come il “paren-te povero” della building auto-mation e quindi affrontato conprodotti dalle prestazioni ridottee dalle scarse capacità di auto-mazione.

L’automazione domestica infat-ti, ancor più di quella nel settoreindustriale e terziario, richiedela realizzazione di funzionalitàmolto sofisticate e di conseguenzaprodotti con prestazioni di puntaper due precise ragioni:- nella domotica le esigenze del-la committenza sono assai piùspinte di quelle che si manife-stano in altri settori, perché unsistema bus viene giustamen-te visto come un elemento che,al pari di altri prodotti altamen-te tecnologici oramai diffusi trale mura domestiche, deve renderepossibili funzioni sofisticate einteragire con altri dispositivielettronici esistenti;

- diversamente da quanto accadein un impianto industriale, all’in-terno di un’abitazione l’elettro-nica deve “porsi al servizio” del-l’utilizzatore e rendersi invisibilerendendo la vita quotidiana ancorapiù semplice e comoda anche apersone che non hanno nessu-na familiarità con la tecnologia.

A questa semplicità di utilizzoinevitabilmente corrisponde unamaggior complessità delle fun-zioni interne che devono “farsicarico” dell’interfaccia utente.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 210

64 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

IMPIANTI DOMOTICA SEMPLICE

Controllo illuminazioneIl sistema Picnet crea la giusta atmosferadi luce e permette comodi comandi diaccensione e spegnimento centraliz-zati e la configurazione degli scenaripiù adatti alle esigenze.

Controllo carichiL’adozione del sistema Picnet permet-te di evitare i black-out per eccessivo con-sumo di energia. Il sistema rileva i con-sumi istantanei e attiva gli elettrodo-mestici secondo priorità stabilite o nel-le fasce orarie più opportune.

Risparmio energeticoIl sistema regola la temperatura dei localisecondo profili ottimali evitando sprechienergetici di combustibile ed elettricità. Inassenza degli occupanti riduce la tem-peratura per poi ristabilirla al loro rientroo provvede a fermare il riscaldamentoquando si arieggiano i locali.

Serramenti automatizzatiCon la semplice pressione di un pulsanteè possibile controllare tutti i serramentidi casa. Si è alzato un forte vento? Picnet ha giàprovveduto a chiudere le tende ester-ne e ad abbassare le tapparelle in casodi temporale.

Allarmi e sicurezzaGas, acqua, emergenze: tutti gli allarmitecnologici della casa sono sotto controllo.Con Picnet si possono anche attivare mi-sure di dissuasione simulando la presenzadegli occupanti o accendendo tutte le lu-ci al primo segnale di allarme.

Controllo remotoIn ogni istante e ovunque è possibile ve-rificare lo stato della casa ed inviarecomandi sms ad es. per riattivare un in-terruttore scattato o per predisporre almeglio la casa per il ritorno.

LE FUNZIONALITÀ PRINCIPALI

Stazione Metereologica Pn Meteo

Dettaglio di modulo per termoregolazione

servizio lettori 1870

Dopo il successo ottenutocon il modello GSMessen-ger, Iess Sistemi Sicuri

(www.iessonline.com) presentauna nuova gamma di comunica-tori telefonici per rete cellulareGsm particolarmente adatti per se-gnalazione e controllo eventi di si-stemi di sicurezza elettronici.Sono stati realizzati più modelli -Trh/Gsm, Trh/Combi e Trh/Plus -le cui diverse caratteristiche per-mettono di scegliere il prodottoadeguato al sistema di sicurezzae ai servizi richiesti in utenza,con un ottimo rapporto fra pre-stazioni tecnologiche e prezzo. Icomunicatori sono teleinterroga-bili e teleprogrammabili con fun-zione di blocco delle chiamate daremoto, sono pienamente com-patibili con schede Sim a 3V ri-caricabili e in abbonamento Vo-dafone, Tim, Wind. Il modelloTrh/Gsm è combinatore telefoni-co solo per rete cellulare Gsm.I modelli Trh/Combi e Trh/Plus, in-vece, sono combinatori telefoni-ci per rete cellulare Gsm con an-che un’interfaccia per il collega-mento alla linea urbana Pstn. Laselezione della rete di comuni-cazione predefinita è personaliz-zabile per ogni singolo numerocon possibilità di scegliere traGsm o Pstn. Entrambe le lineesono supervisionate e il combi-natore è in grado di commutare au-tomaticamente nel caso in cui lalinea predefinita non fosse di-

sponibile. Il credito residuo nellascheda Sim (solo Vodafone o Tim)è costantemente monitorato pereventuali segnalazioni di creditoin esaurimento e per la commu-tazione su linea Pstn.Il contenitore in Abs bianco, ugua-le per tutti i modelli, è di ridottedimensioni e raffinato design; ilfrontale presenta una tastieraper programmazione e comando,un display lcd da 32 caratteri e unbuzzer per le segnalazioni acu-stiche.Al suo interno troviamo la sche-da elettronica del comunicatore conil modulo Gsm Dual Band e l’an-tenna ad alto rendimento inte-grata che non fuoriesce dal con-tenitore, valorizzandone l’esteti-ca e - soprattutto - evitando faci-li manomissioni di questo impor-tante componente.

FUNZIONI, MEMORIA, INGRESSII comunicatori Trh possono me-morizzare 16 numeri telefoniciper le comunicazioni di allarme e/odi stato e 2 numeri telefonici per

le comunicazioni in formato di-gitale. Sono in grado d’inviare 16diversi messaggi in fonia per unadurata totale di oltre 200 secon-di, più di 70 sms autocomposti e15 sms completamente persona-lizzabili. I messaggi possono es-

sere inviati sia in seguito ad allarmisia dopo un ripristino e differen-ziati tra loro. Il dispositivo è ingrado d’inviare messaggi in foniaanche per eventi legati allo statodell’alimentazione; inoltre, mes-saggi sms possono essere tra-smessi per segnalare anomaliedi alimentazione o supervisione de-gli ingressi radio per il modello pre-disposto a questa funzione. Ognicomunicatore dispone di 4 in-gressi cablati selezionabili comeNA, NC, bilanciati o split. La fun-zione split consente di espande-re a 8 il numero degli ingressi. Èdisponibile anche un ingresso

Segnalazionee controllodella sicurezza

SOLUZIONI

Una nuova gamma di comunicatori telefonici perrete cellulare Gsm

66 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

A cura diAlma Taddei

GLI ALLESTIMENTI DEI VARI MODELLI

Gsm Pstn Ingressi Ingressicablati wireless

Trh/Gsm • •

Trh/Combi • • •

Trh/Plus • • • •

Il modello Trh/Gsm è combinatoretelefonico solo per rete cellulare Gsm

*

servizio lettori 1728

per bus seriale RS485 adatto per ilcollegamento di un transpondertipo River tramite il quale è possi-bile aumentare ancora di altri 8ingressi i dispositivi.Il Trh/Plus permette di avere, in al-ternativa agli 8 ingressi su bus se-riale, 8 ingressi via radio compati-bili con telecomandi e sensori del-la linea Focus. Dispone inoltre di 4

ingressi a tastiera (tasti S1, S2, S3,S4) per un totale di 20 ingressi ge-stiti.Ognuno è completo di 4 usciteO.C. di stato e 4 uscite O.C. pro-grammabili e telecontrollabili. 1uscita a relè, con contatti puliti e pro-grammabile, per riprodurre varie se-gnalazioni di stato o una delle usci-te programmabili.

I comunicatori possono essere pro-grammati tramite la tastiera dibordo oppure, più flessibilmente,da pc locale (dotato di appositoBrowser Light fornito di serie) col-legato al loro ingresso RS232.I comunicatori Trh possono esse-re gestiti anche direttamente da unacentrale di comando compatibile.In questo caso si dovrà collegare il

bus seriale della centrale all’in-gresso RS485 dei Trh per coman-dare gli 8 ingressi cablati, leggerelo stato delle uscite e leggere lo sta-to degli ingressi radio. I dispositivi possono essere te-leinterrogati via sms per conosce-re lo stato degli ingressi, usciteanomalie, inserimento e creditoresiduo della scheda Sim (questaultima funzione solo per Sim Vo-dafone o Tim). Possono essere comandati viasms anche per attivare le usciteprogrammabili o per cambiarelo stato di inserimento.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 132

SOLUZIONISEGNALAZIONE E CONTROLLO DELLA SICUREZZA

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 67

È un comunicatore telefonico completo d’interfacciaper trasmissione di messaggi su rete cellulare Gsm.È dotato di 4 ingressi bilanciati; ad ogni ingresso èassociato un gruppo di 4 numeri telefonici per le chia-mate in fonia e relativo messaggio vocale, oltre a que-sti esiste un ulteriore gruppo di 4 numeri telefoni-ci riservato agli sms. La programmazione del co-

municatore si ese-gue tramite tastie-ra a 16 tasti, sem-plice ed immediataper i comandi del-l’utente. Per il con-trollo del dispositi-vo è disponibile undisplay a 7 segmen-ti, 3 led di segnala-zione stato connes-sione Gsm, segna-lazione guasto e sta-to alimentazione. Un buzzer integra-to emette dei segnali

associati ai passi di programmazione. Il contenito-re è di ridotte dimensioni e raffinato design. All’in-terno oltre al comunicatore telefonico il modulo in-terfaccia Gsm Dual band e l’antenna compatibile.Le sue caratteristiche generali sono:• 4 ingressi bilanciati; • 1 uscita a relè NC-NA per segnalazione gua-

sto/assenza registrazione GSM/non operatività; • modulo Gsm Dual Band integrato Full Type Ap-

proved;• antenna Gsm Dual Band interna al contenitore; • tastiera a 16 tasti; • display a 7 segmenti e 3 led per indicazioni generali; • buzzer interno; • 4 messaggi in fonia della durata massima di 13 se-

condi, ogni messaggio vocale è associato ad unospecifico ingresso;

• 12 messaggi sms relativi a: allarme/ripristino in-gresso 1-2-3-4, assenza/ripristino alimentazione ester-na, batteria scarica e credito SIM esaurito;

• dimensioni: l 244 x h 204 x p 75 mm; • alimentazione 13,8 Vcc, batteria allocabile 12 V -

1,2 Ah.

IL GSMESSANGER

Il Trh Combi, combinatore telefonicoper rete cellulare Gsm e interfacciaper il collegamento alla linea urbanaPstn e il Trh Gsm

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Abruzzo e Molise - 0862 64322 Lazio - 06 85092170 Sardegna - 070 3542005

Basilicata - 0971 331113 Liguria - 010 4343761 Sicilia - 091 6557776

Calabria - 0961 832560 Lombardia - 02 21597248 Toscana - 055 6552093

Campagna - 081 7822303 Marche - 071 2824010 Trentino - 0461 214120

Emilia Romagna - 051 6308591 Piemonte e Valle d’Aosta - 011 746897 Umbria - 075 5038324

Friuli Venezia Giulia - 040 630252 Puglia - 080 5203227 Veneto - 049 8685899

Questo lavoro è stato tratto dal-la relazione presentata dallostesso autore in un incontrotecnico “Caratteristiche dei ca-vi di MT e BT” organizzato dal-l’Albo Veneto degli InstallatoriElettrici (UNAE Veneto). Su uno dei prossimi numeri sa-rà pubblicato un ulteriore ap-profondimento

Icavi di bassa tensione assu-mono in un impianto elettri-co una importanza significa-

tiva in termini di costi e di affi-

dabilità, intesa sia come continuitàdel servizio elettrico sia comesalvaguardia delle persone, de-gli edifici e dei beni; importantequindi scegliere, dimensionare eposare correttamente tale com-ponente d’impianto.Per soddisfare le esigenze di cuisopra, occorre valutare:• il tipo di impiego: per uso re-

sidenziale, terziario, infra-strutture, industria, cantiere,quadri, per posa in ambientiparticolari (per esempio: luoghia maggior rischio in caso di in-cendio, luoghi di pubblicospettacolo e di intratteni-mento, ecc.), per posa fissaall’interno o all’esterno, o perposa mobile;

• le condizioni di servizio: tensione,corrente di impiego, raggrup-pamento dei cavi, tipo di posa,sistema di protezione controle sovracorrenti;

• le influenze esterne: naturadei luoghi ed in particolare latemperatura ambiente, la pre-senza di acqua, di sostanzecorrosive o contaminanti, di

COMITATO SCIENTIFICORino Anelli, Giuseppe Bosisio, Le-vio Bottazzi, Pasquale Chiovaro, Car-lo D’Amici, Michele Dragagna,Giuseppe A. Ferretti, LucianoGaia, Abele Gobbo, Luigi Paleari,Francesco Pozzana, Pasquale Pu-gliese, Antonio Serafini, Pierfran-cesco Sodini, Franco Stella

COMITATO DI REDAZIONERino Anelli, Manuela Battagli-no, Giovanni Danielli

A CURA DIManuela Battaglino([email protected])

SEGRETERIA NAZIONALEVia Saccardo, 9 - 20134 MilanoTel. 02-21597248Fax 02-21597248([email protected])

Istituto Nazionaledi Qualificazione

delle Imprese di Installazione d’Impianti

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 69

Criteri di scelta,dimensionamento e posa dei cavi di bassa tensione negli impianti utilizzatori

Gastone Guizzo

Claudio Rocchi è il nuovo presidente Unae. Na-to nel 1941, Rocchi ha conseguito la laurea in in-gegneria elettronica a Bologna nel 1965. Dopoavere insegnato per due anni Impianti Elettri-ci negli Istituti Tecnici Industriali, nel 1967 en-tra in ENEL ed opera con vari incarichi nell’areadella Distribuzione, in Emilia-Romagna ed inLombardia. Nel 2000 assume la responsabilitàdella Direzione Distribuzione Emilia Romagna e

nel 2002 diviene Responsabile an-che della Distribuzione nelleMarche, in Veneto, in Trentino Al-to-Adige ed in Friuli-VeneziaGiulia. Nel 1997 è eletto Presi-dente di UNAE Emilia-Roma-gna e Membro del Consiglio Di-rettivo della Sezione AEIT diBologna.

NUOVA PRESIDENZA UNAE

70 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

sollecitazioni meccaniche, diurti, vibrazioni, di fauna (ro-ditori) e di flora (muffe).

Le norme di riferimento da con-siderare sono le parti 4- (“Pre-scrizioni per la sicurezza”) e 5-

(“Scelta ed installazione dei com-ponenti elettrici”) della norma CEI64-8, la Guida CEI 20-40, appli-cabile ai cavi di tipo armonizza-to e la Guida CEI 20-67 relativaai cavi con tensioni U0/U 0,6/1 kVe la CEI 11-17 per quanto ri-guarda la posa interrata.

IL DIMENSIONAMENTO DEI CAVI: SCELTA DELLATENSIONE NOMINALELa tensione nominale di un ca-vo è data dalla combinazione didue valori: U0/U, che assumo-no il seguente significato:• U0 - tensione nominale di ri-

ferimento per l’isolamento afrequenza di esercizio, tra unconduttore isolato qualsiasi

e la terra;• U - tensione nominale di rife-

rimento per l’isolamento a fre-quenza di esercizio, tra dueconduttori di fase di un cavomultipolare o di un sistema dicavi unipolari.

Per i cavi armonizzati (simbolo He A) e nazionali (simbolo N), latensione nominale è espressamediante un simbolo (tabella1), mentre per gli altri tipi di ca-vi la tensione nominale è espres-sa mediante le tensioni nomi-nali che sono 0,6/1 kV.Nei sistemi a corrente alternata,la tensione nominale del cavodeve essere almeno pari allatensione nominale del sistema acui è destinato. Tuttavia per esi-genze di affidabilità, dipenden-ti dall’importanza del servizio edalle condizioni di posa, è ne-cessario che U0/U sia superiorealla tensione nominale del si-stema.Le Norme CEI richiedono perposa interrata (direttamente o intubazione) cavi con guaina etensione nominale 0,6/1 kV, èammesso però anche il cavo Fror450/750 V. Nei luoghi di pubblico spetta-colo e di intrattenimento sono ri-chiesti cavi aventi tensione no-minale maggiore/uguale a

450/750 V (per sistemi con ten-sione nominale 230/400 V) e300/500 V rispettivamente per icircuiti di potenza e di segnala-

zione e comando.Inoltre per l’alimentazione diun apparecchio a doppio iso-lamento si deve usare un cavoa isolamento rinforzato, cioècon una classe di tensione mag-giore di un gradino di quelladell’apparecchio.La Guida CEI 20-40 ammetteche i cavi flessibili (i cavi fles-sibili sono quelli designati consimbolo “F” e “H” - CEI 20-27- cavi armonizzati) possano es-sere installati anche per posa fis-

sa, purchè abbiano tensioneU0/U maggiore/uguale a 300/500V e siano posati come i corri-spondenti cavi per posa fissa.

LA SCELTA DELLA SEZIONE DEI CAVINella scelta della sezione deicavi bt occorre considerare quan-to segue:• corrente nominale di impiego

del circuito;• portata dei cavi;• caduta di tensione;• sistema di protezione contro le

sovracorrenti;• sezioni minime previste dalla

Norma CEI 64-8/5.Inoltre sarebbe opportuno, perottimizzare il costo d’investi-mento dell’impianto, considerareanche la sezione economica(sezione che minimizza il co-sto totale della conduttura: co-sto iniziale più costo dovutoalle perdite Joule durante lavita del cavo), che può variareda circa 1,5 a 3 volte la sezionetermica, in relazione alle oredi utilizzazione del cavo.

LA CORRENTE DI IMPIEGO (IB)La corrente di impiego (IB) èla corrente che può fluire in uncircuito in condizioni ordinariee dipende da: numero degli uti-

TABELLA 2 - ISOLAMENTO

E TEMPERATURE

Tipo di isolamento Temperatura maxdi funzionamento

[°C]

Polivinilcloruro (PVC) 70

Polietilenereticolato (XLPE) 90

Gomma etilenpropilenica (EPR, qualita G5 e G7) 90

TABELLA 4 - POSA INTERRATA IN TUBO:FATTORI DI CORREZIONE K2 PER GRUPPI DI PIÙ CIR-CUITI INSTALLATI SULLO STESSO PIANO, SECONDO

CEI-UNEL 35026

Cavo unipolare per ciascun tubo

Distanza fra i circuiti (m)

a contatto 0,25 0,5 1

2 0,85 0,90 0,95 0,95

3 0,75 0,85 0,90 0,95

4 0,70 0,80 0,85 0,90

5 0,65 0,80 0,85 0,90

6 0,60 0,80 0,80 0,90

Cavo unipolare per ciascun tubo

Distanza fra i circuiti (m)

a contatto 0,25 0,5 1

2 0,8 0,9 0,9 0,95

3 0,7 0,8 0,85 0,9

4 0,65 0,75 0,8 0,9

5 0,6 0,7 0,8 0,9

6 0,6 0,7 0,8 0,9

Tabella 3 - Valori delle portate per cavi interrati in tubo o cunicolo secondola Tabella CEI-UNEL 35026

TABELLA 5 - POSA INTERRATA: FATTORI DI CORREZIONE K3 PER DIFFERENTI PROFONDITÀ

DI POSA, SECONDO CEI-UNEL 35026

Profondità di posa (m) 0,5 0,8 1 1,2 1,5

Fattore di correzione 1,02 1 0,98 0,96 0,94

TABELLA 1 - ESPRESSIONE TENSIONE

NOMINALE

Simbolo Tensione nominale U0/U [V]

01 100/100

03 300/300

05 300/500

07 450/750

1 600/1000*

*relativamente al cavo N1VV-K

Figura 1 - Posa in aria: fattore di correzione k1 in funzione della temperatura ambiente

Numero cavi

Numero cavi

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 71

lizzatori, potenza, tensione deicarichi, ecc. In regime perma-nente, corrisponde alla più ele-vata potenza trasportata daicavi in servizio ordinario, te-nendo conto dei fattori di uti-lizzazione e contemporaneità.In regime variabile si consi-dera la corrente termicamenteequivalente che porterebbe ilcavo alla stessa temperatura.In pratica la corrente che un cir-cuito può trasportare viene de-terminata dalla somma dellapotenza dei singoli utilizzato-ri moltiplicata per i fattori di uti-lizzazione (Ku) e di contempo-raneità (Kc). Un metodo per determinare lacorrente IB è riportato nellaGuida CEI 64-50.

LA PORTATA DEI CAVI (IZ)Per portata si intende la mas-sima corrente che un cavo puòtrasportare in modo continua-tivo (fattore di carico 100%),alle condizioni ambientali e diposa di riferimento, per avereuna durata di vita normale (cir-ca 30 anni).La portata dipende oltre chedalle condizioni di riferimento(ambiente e di posa) anche dal-la temperatura massima di fun-zionamento, che è funzione del-le caratteristiche del materialeisolante (tabella 2).La variazione della portata traun cavo isolato con PVC ed unoisolato con EPR, a parità di se-zione, è quantificabile in circa20÷30% rispettivamente per

posa interrata in tubo ed in tu-bo incassato in parete isolante.I valori della portata per cavi po-sati secondo le modalità pre-viste dalla Norma CEI 64-8/6-tab.52C, sono riportate nelle Ta-belle CEI -UNEL 35024/1 e 2(cavi ad isolamento minerale) e35026, rispettivamente per po-sa non interrata ed interrata eper conduttori in rame.Per conduttori in alluminio oc-corre moltiplicare i valori diportata dei cavi con condutto-ri in rame per 0,78.

LA POSA NON INTERRATALa Tabella CEI-UNEL 35024/1

non si applica, oltre ai cavi in-terrati, anche a quelli posati in ac-qua o posti all’interno di appa-recchi elettrici o quadri per po-sa mobile ed ai cavi per rotabilie aeromobili.La temperatura ambiente di ri-ferimento è di 30 °C.I valori delle portate in relazioneal tipo di cavo (unipolare/multi-polare) e di posa sono ricavabi-li dalle tabb. II e I della TabellaCEI-UNEL 35024/1, rispettiva-mente per cavi multipolari edunipolari senza guaina (per caviunipolari con guaina e posa intubo, la Tabella CEI-UNEL preci-sa che possono essere adottate le

TABELLA 6 - POSA INTERRATA: FATTORI DI CORREZIONE K4 PER DIFFERENTI VALORI

DI RESISTIVITÀ DEL TERRENO, SECONDO CEI-UNEL 35026

Cavi unipolari

Resistivitàdel terreno (k*m/W)

Fattore di correzione 1,08 1,05 1,00 0,90 0,82

Cavi multipolari

Resistivitàdel terreno (k*m/W)

Fattore di correzione 1,06 1,04 1,00 0,91 0,84

TABELLA 7 - CADUTA DI TENSIONE UNITARIA IN FUNZIONE DEL TIPO E SEZIONE DEL CAVO

Cavi per energia isolati con gomma o con materiale termoplastico - Caduta di tensione

Cavi unipolari Cavi bipolari Cavi tripolari

Corrente alternata

Monofase Trifase

cosϕ 1 cosϕ 0,8 cosϕ 1 cosϕ 0,8 cosϕ 1 cosϕ 0,8 cosϕ 1 cosϕ 0,8

mm2 mV/Am mV/Am mV/Am mV/Am mV/Am mV/Am mV/Am mV/Am mV/Am mV/Am

1 44,2 44,2 35,6 38,3 30,8 45,0 45,0 36,1 39,0 31,8

1,5 29,7 29,7 23,9 25,7 20,7 30,2 30,2 24,3 26,1 21,0

2,5 17,8 17,8 14,4 15,4 12,5 18,2 18,2 14,7 15,7 12,7

4 11,1 11,1 9,08 9,65 7,87 11,4 11,4 9,21 9,85 7,96

6 7,41 7,41 6,1 6,42 5,28 7,56 7,56 6,16 6,54 5,64

10 4,47 4,47 3,72 3,87 3,22 4,55 4,55 3,73 3,94 3,24

16 2,82 2,82 2,39 2,44 2,07 2,87 2,87 2,39 2,48 2,02

25 1,78 1,78 1,55 1,54 1,34 1,81 1,81 1,55 1,57 1,34

35 1,28 1,28 1,15 1,11 0,983 1,31 1,31 1,14 1,13 0,988

50 0,947 0,947 0,878 0,820 0,760 0,966 0,967 0,866 0,838 0,650

70 0,655 0,656 0,641 0,568 0,555 0,667 0,669 0,624 0,579 0,541

95 0,472 0,473 0,494 0,41 0,428 0,482 0,484 0,476 0,419 0,412

120 0,373 0,375 0,413 0,325 0,358 0,381 0,383 0,394 0,332 0,342

150 0,304 0,306 0,356 0,265 0,308 0,311 0,314 0,341 0,272 0,295

185 0,243 0,246 0,306 0,213 0,265 0,247 0,251 0,289 0,217 0,25

240 0,185 0,189 0,259 0,163 0,224 0,188 0,193 0,245 0,167 0,212

300 0,146 0,152 0,229 0,152 0,198 0,15 0,156 0,215 0,135 0,186

400 0,115 0,121 0,202 0,105 0,175 0,117 0,125 0,189 0,108 0,164

500 0,0912 0,0992 0,183 0,0859 0,159 0,0932 0,102 0,171 0,0887 0,148

630 0,0707 0,0805 0,168 0,0697 0,146 0,0722 0,0834 0,157 0,0722 0,136

Sezionenominale

Corrente continua

Corrente continua

Corrente monofase alternata Corrente alternata trifase

Figura 2 - Posa interrata: fattore di correzione k1 in funzione dellatemperatura ambiente

1 1,2 1,5 2 2,5

1 1,2 1,5 2 2,5

72 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

stesse portate) con isolamentoin PVC o EPR. Nel caso però la temperatura am-biente sia diversa da 30 °C, e/o ilcavo sia posato congiuntamentecon altri cavi (in fascio o in strato),occorre considerare i relativi fat-tori di correzione; in relazione a ciò

la portata (IZ) sarà data dalla se-guente relazione:

IZ = K1 · K2 · I0Dove:• K1 è il fattore di correzione per

temperatura ambiente diversada 30 °C (figura 1);

• K2 è il fattore di correzione per

circuiti installati in fascio o stra-to (vedansi tabelle IV, V e VIdella Tabella CEI-UNEL). Nelcaso di fascio o strato di caviaventi sezioni differente, il fat-tore k2 è dato dalla seguente re-lazione: 1/√n, dove n è il nu-mero di circuiti del fascio;

• I0: portata alle condizioni diriferimento (vedansi tabelleII e I).

Nel considerare tali coefficientioccorre porre attenzione al tipo diservizio del cavo, in quanto laportata espressa nella formulaconsidera che la corrente di im-piego (IB) sia tale che il cavo sia

in condizioni di regime alla tem-peratura massima di funziona-mento.I fattori in parola possono variareanche in maniera significativail valore della portata: se con-sideriamo infatti una tempera-tura ambiente di 40 °C (k1=0,91per cavi in EPR) e che tre cavimultipolari siano posati adiacentitra loro su passerelle perforate(k1= 0,82), la riduzione dellaportata, riferita alle condizionidi riferimento, è del 25%.

LA POSA INTERRATALa tabella 3 riporta i valori del-

TABELLA 9 - LUNGHEZZA MASSIMA PROTETTA

Icc MIN Massima lunghezza protetta [m] in funzione della sezione [mm2]

[A] 1,5 2,5 4 6 10 16 25 35 50 70 95 120 150 185 240 300

20 370 617

30 246 412 658

40 185 309 494 741

50 148 247 395 593

60 123 206 329 494

70 105 176 282 423 705

80 92 154 246 370 617

90 82 137 219 329 549

100 74 123 187 296 494 790

120 61 102 164 246 412 658

140 52 88 141 211 353 564

160 46 77 123 185 309 494 772

180 41 68 109 164 274 439 686

200 37 61 98 148 247 395 617

220 33 56 89 134 224 359 561 786

250 29 49 79 118 198 316 494 691

280 26 44 70 105 176 282 441 617

300 24 41 65 98 165 263 412 576

320 23 38 61 92 154 247 386 540 772

350 21 35 56 84 141 226 353 494 705

380 19 32 52 78 130 208 325 455 650

400 18 30 49 74 123 198 309 432 617

420 17 29 47 70 118 188 294 412 588

450 16 27 43 65 110 176 274 384 549 768

480 15 25 41 61 103 165 257 360 514 720

500 14 24 39 59 99 158 247 346 494 691

520 14 23 38 57 95 152 237 332 475 665

550 13 22 35 53 90 144 224 314 449 629

580 12 21 34 51 85 136 213 298 426 596 809

600 12 20 32 49 82 132 206 288 412 576 782

650 11 19 30 45 76 122 190 266 380 532 722

700 10 17 28 42 71 113 176 247 353 494 670 847

750 16 26 39 66 105 165 230 329 461 626 790 840

800 15 24 37 62 99 154 216 309 432 586 667 787

900 13 21 32 55 88 137 193 274 384 521 593 700

1000 12 19 29 49 79 123 173 247 346 469 533 630 731

1500 13 19 33 53 82 115 165 230 313 356 420 487 593

2000 14 25 40 62 86 123 173 235 267 315 365 444 533

3000 16 26 41 58 82 115 156 178 210 244 296 356

4000 12 20 31 43 62 86 117 133 157 183 222 267

5000 10 16 25 35 49 69 94 107 126 146 178 213

8000 10 15 22 31 43 59 67 79 91 111 133

10000 12 17 25 35 47 53 63 73 89 107

TABELLA 8 - TEMPERATURE MASSIME AMMISSIBILI DI CORTO CIRCUITO E COEFFICIENTE K

Materiale isolante Temperatura [°C] K per conduttori

servizio ordinario c.to c.to in cu [As1/2mm-2]

PVC 70 160 115

EPR 90 250 143

XLPE 90 250 143

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 73

le portate per cavi interrati intubo o cunicolo secondo la TabellaCEI-UNEL 35026. Tali valori fan-no riferimento alle seguenti con-dizioni:• temperatura ambiente: 20 °C;• profondità di posa: 0,8 m;• resistività termica del terre-

no: 150 °C*m/W (terreno osabbia scarsamente umida).

Per condizioni di riferimento di-verse la portata (Iz) viene de-

terminata mediante la seguen-te relazione:

IZ = I0 · K1 · K2 · K3 · K4Dove:• I0: portata alle condizioni di

riferimento (tab. 6);• K1: fattore di correzione per

temperatura ambiente diversada 20 °C (figura 2);

• K2: fattore di correzione pergruppi di più circuiti installatisullo stesso piano (tabella 4);

• K3: fattore di correzione perprofondità di posa diversa daquella di riferimento (tabella 5);

• K4: fattore di correzione perresistività termica del terrenodiversa da quella di riferimen-to (tabella 6).

Va infine precisato che per posadirettamente interrata i valori diIz vanno aumentati del 15%.Le portate dei cavi per posa mo-bile sono riportate nella GuidaCEI 20-40.

CADUTA DI TENSIONELa caduta di tensione in qualsiasipunto del circuito è necessarioche sia inferiore al 4% della ten-sione nominale del sistema.In generale si considera una ca-duta di tensione dell’1% sulla

colonna montante ed il rima-nente 3% sull’impianto di di-stribuzione dal quadro alle pre-se e agli apparecchi utilizzatori.Il valore della caduta di tensio-ne è determinabile mediante laseguente relazione

K · (R cosϕ + X sinϕ) · L · IB∆V =_____________________________________________100

Dove:• ∆V: caduta di tensione [V];• K: 1,73 per linee trifasi; 2 per li-

nee monofasi;• R: resistenza di fase alla tem-

peratura di regime [(Ω/km];• X: reattanza di fase [Ω/km];• ϕ: fattore di potenza dell’im-

pianto utilizzatore;• IB: corrente di impiego [A]; • L: lunghezza della conduttura

[m].La tabella 7 riporta i valori dicaduta di tensione in mV/A•m(Tabella CEI-UNEL 35023-71).

PROTEZIONE CONTROLE SOVRACORRENTII circuiti di un impianto (salvo ec-cezioni) devono essere provvistidi dispositivi tali da interrom-pere le sovracorrenti che pos-sono causare danni alle con-

dutture stesse ed agli ambienticircostanti.Le sovracorrenti si possono clas-sificare in relazione alla loro in-tensità e durata in:• Correnti di corto circuito (fran-

co): esse si manifestano a se-guito di un guasto di impe-denza trascurabile fra due pun-ti dove esiste tensione in con-dizioni ordinarie di esercizio. Ta-li sovracorrenti sono di forte in-tensità e di breve durata (ge-neralmente non superiore aqualche secondo);

• Correnti di sovraccarico e perguasti ad alta impedenza: le pri-me si manifestano in un cir-

cuito elettricamente sano, le se-conde invece si manifestanoa seguito di un guasto nonfranco (cedimento) dell’isola-mento.

PROTEZIONE CONTRO LE CORRENTI DI SOVRACCARICOPer garantire la protezione del ca-vo devono essere rispettate en-trambe le seguenti relazioni:

IB ≤ In ≤ IZ e If ≤ 1,45 · IZ

Dove:• IB: corrente di impiego del cir-

cuito [A];• In: corrente nominale del di-

spositivo di protezione [A];• IZ: portata del cavo in regime

permanente [A].Analizzando le relazioni si evin-ce che, pur rispettando quantorichiesto dalla Norma CEI 64-8/4, si possono avere due con-dizioni:1) massima protezione del ca-vo: (figura 3 a);2) minima protezione del cavo (fi-gura 3 b).Spetta al progettista valutare, inrelazione alla tipologia dell’im-

pianto ed alle caratteristiche deldispositivo di protezione, quale con-dizione considerare.La Norma CEI 64-8/4 prescriveil generico obbligo di protezionecontro il sovraccarico in tutti queicasi in cui tale sovracorrente ab-bia la possibilità di verificarsi, adeccezione dei a) e b) di seguito ri-portati, dove invece è sempre ri-chiesta (CEI 64-8/4, art. 473.1.2):a) alle condutture degli impian-

ti nei luoghi a maggior rischioin caso di incendio ed a quel-li con pericolo di esplosione, adesclusione delle condutturesituate a valle di variazionidella portata (per esempio ca-

vi derivati da una dorsale),quando le stesse sono protet-te dal dispositivo di protezioneposto a monte. Va precisatoche in tali ambienti il dispositivodi protezione deve essere postoall’inizio della conduttura;

b) alle condutture che alimentanoderivazioni o carichi, la cui se-zione è stata determinata as-sumendo un fattore di utiliz-zazione e/o contemporaneitàinferiore a uno.

La Norma CEI 64-8/4 consente diomettere il dispositivo di prote-zione nei seguenti casi:• alle condutture situate a valle

delle variazioni di portata (peresempio cavi derivati da unadorsale), quando le stesse so-no protette dal dispositivo diprotezione posto a monte;

• alle condutture che alimenta-no utilizzatori che non posso-no dar luogo a correnti di so-vraccarico;

• agli impianti di telecomunica-zione, comando, segnalazionee simili;

• alle condutture che alimenta-no diverse derivazioni singo-larmente protette, quando lasomma delle correnti nomina-li dei dispositivi di protezione

Figura 4 - Protezioni dasovraccarichi e corto circuiti

Figura 3 - Protezione contro ilsovraccarico secondo norme CEI64-8/4

I circuiti devonoessere provvisti di dispositivi tali da interrompere le sovracorrenti che possono causare danni

TABELLA 10 - SEZIONE MINIMA DEI CONDUTTORI DI NEUTRO

Tipo di conduttura Tipo di circuito Sezione minima [mm2]CU Al

Circuiti di potenza 1,5 16

Circuiti di segnal. e circuiti 0,5(*) /ausiliari di comando

Per apparecchi specifici Come specif. /nella corrisp.

Norma

Per qualsiasi altra applicazione 0,75(+) /

Circuiti a bassissima tensione 0,75 /per applicazioni speciali

(*): per circuiti delle apparecchiature elettroniche è ammessa una sezione minima di 0,1 mm2

(+): per cavi flessibili multipolari con più di sette anime, la sezione minima ammessa è di 0,1 mm2

Cavi per posa fissa

Cavi flessibili

per posa mobile

delle derivazioni è inferiore al-la portata della conduttura inquestione.

La Norma CEI 64-8/4, art. 473,1,4,raccomanda di non installare ildispositivo di protezione controi sovraccarichi, per motivi di si-curezza, nei seguenti casi:• circuiti di eccitazione delle

macchine rotanti;• circuiti di alimentazione degli elet-

tromagneti di sollevamento;• circuiti secondari dei trasfor-

matori di corrente;• circuiti che alimentano dispositivi

di estinzione dell’incendio.

PROTEZIONE CONTROLE CORRENTI DI CORTOCIRCUITOLe correnti di corto circuito che pos-sono manifestarsi in qualsiasipunto di una conduttura, devonoessere interrotte prima che latemperatura raggiunta dal con-duttore sia superiore a quellamassima ammissibile per il cavo(tabella 8). Per corto circuiti didurata non superiore a 5 secondi,la verifica della protezione delcavo può essere fatta mediante laseguente relazione:

I2t ≤ K2S2

Dove:• I: corrente di corto circuito (va-

lore efficace) [A];• t: tempo di intervento del di-

spositivo di protezione [s];• K: costante di tabella 8;• S: sezione del conduttore del

cavo [mm2].Il termine I2t è l’energia specifica(integrale di Joule) lasciata passaredal dispositivo di protezione (in-terruttore automatico o fusibile),mentre il termine K2S2 è l’ener-gia massima ammissibile del ca-vo per avere una perdita di vita nor-male. La relazione deve esseresoddisfatta per qualsiasi valore dicorto circuito che si possa mani-festare sul cavo; in particolare si pos-sono avere i seguenti casi:a) dispositivo di protezione che as-

sicuri la protezione sia contro isovraccarichi che contro i cor-to circuiti: in tale situazione

occorre verificare, mediante larelazione riportata sopra, che l’e-nergia specifica lasciata pas-sare dall’interruttore automatico

sia inferiore/uguale a quellaammissibile per il cavo, in pre-senza della massima correntedi corto circuito che si possa ma-nifestare sul cavo (guasto al-l’inizio del cavo) ovviamenteper durate dell’evento inferio-ri a 5 s (figura 4a). Tale verificanon è necessaria nel caso diutilizzo di fusibili (figura 4b);

b)dispositivo di protezione cheassicuri solamente la protezio-ne contro i cortocircuiti: in talesituazione occorre verificare, ol-tre la condizione di cui al puntoa), anche che in presenza dellacorrente di corto circuito minima- ICC min - (cortocircuito fase-neutro o fase-fase rispettiva-mente per circuiti con o senzaneutro distribuito - guasto incoda linea) e, sempre per dura-te dell’evento inferiori/uguali a5 s, questa sia inferiore/ugualea quella ammissibile per il cavo(ICC min di figure 5a e 5b).

La conoscenza ICC min consente dideterminare, mediante le due re-lazioni seguenti, la massima lun-ghezza di conduttura protetta:• Neutro non distribuito (corto-

circuito fase-fase):

0,8 · U · SLMAX = ______________________

2 · ρ · 1,2 · ICC min · 1,5

• Neutro distribuito (cortocircui-to fase-neutro):

0,8 · U0 · SLMAX = _________________________

2 · ρ · (1-m) · ICC min · 1,5

Dove:• LMAX: lunghezza massima della

conduttura protetta [m];• U: tensione concatenata del si-

stema [V];• U0: tensione di fase del sistema [V];• ρ: resistività a 20 °C del con-

duttore [Ωmm2/m];• S: sezione del conduttore del

cavo [mm2]; per sezioni superioria 95 mm2 occorre moltiplicareper: 0,9 per S=120 mm2; 0,85per S=150 mm2 ; 0,80 per S=185mm2 e 0,75 per S=240 mm2;

• m: rapporto tra la resistenzadel conduttore di neutro e quel-la di fase;

• ICC min: corrente di cortocircui-to minima (valore efficace) [A].

La tabella 9 riporta in funzione del-la corrente di corto circuito mini-ma (valori di ICC min di figure 5ae 5b), della sezione del cavo, la lun-ghezza massima protetta del ca-vo nella situazione di neutro nondistribuito, conduttori in rame etensione nominale del sistemadi 400 V.In presenza di neutro distribuito,occorre moltiplicare i valori di ta-bella 9 per il coefficiente kd che èpari a:

1Kd = 1,16 · _____

1 + S_____S

N

Dove:• S: sezione del conduttore di fa-

se [mm2];• SN: sezione del conduttore di neu-

tro [mm2].Nel caso di S= SN, Kd=0,58, men-tre per S=2 · SN Kd= 0,39.Per quanto riguarda l’installazionedel dispositivo di protezione è ne-cessario osservare quanto segue:

• può essere installato lungo la con-duttura ad una distanza dal-l’origine non superiore a 3 m, pur-chè questo tratto sia rinforzatoin modo da ridurre al minimo ilrischio di cortocircuito;

• tale condizione non si applica inambienti a maggior rischio d’in-cendio ed esplosione;

• non deve essere posto vicinoa materiale combustibile o inluoghi con pericolo di esplo-sione.

La protezione del cavo può es-sere omessa:• per le condutture che collegano

generatori, trasformatori, rad-drizzatori, batterie di accumu-latori ai rispettivi quadri co-mando e protezione, quando idispositivi di protezione siano po-sti su questi quadri:

• per i circuiti la cui apertura in-tempestiva potrebbe compor-tare pericoli per il funziona-mento e per la sicurezza degli im-pianti interessati, quali i circui-ti di eccitazione delle macchinerotanti, i circuiti di alimenta-zione degli elettromagneti disollevamento, i circuiti secondaridei trasformatori di corrente, i cir-cuiti che alimentano dispositividi estinzione dell’incendio;

• alcuni circuiti di misura.Per omettere il dispositivo diprotezione è necessario che laconduttura sia realizzata in mo-do da ridurre al minimo il rischiodi cortocircuito e che non siaposta in prossimità di materialicombustibili.

SEZIONI MINIME DEICONDUTTORI DEI CAVI La Norma CEI 64-8/5 prevede leseguenti sezioni minime:• Conduttori di fase (S): come da

tabella 10;• Conduttori di neutro (SN): come

da tabella 11;• Conduttori di protezione (SP).La sezione del conduttore di pro-tezione può essere determinata:a) mediante la seguente rela-

zione:

I2 tSP = √ _____

k

dove:• I: corrente di guasto franco (va-

lore efficace) che interessa ilconduttore di protezione [A];

• t: tempo d’intervento del di-spositivo di protezione;

• K: costante di tab. 8;b) facendo riferimento alla tabel-

la 12: in tal caso non serve la ve-rifica di cui al punto a).

74 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

TABELLA 12 - SEZIONEMINIMA DEI CONDUTTORI

DI PROTEZIONE

Sezione conduttore Sezione minima di fase (S) [mm2] conduttori

di protezione (Sp)[mm2]

S ≤ 16 Sp = S

16 ≤ S ≤35 16

S > 35 Sp = S/2

Figura 5 - Protezione solamenteper corto circuiti

TABELLA 11 - SEZIONE MINIMA DEI CONDUTTORI DI FASE

Tipo di circuito Sezione minima conduttori di neutro [mm2]

Monofase SN = S

Polifase S ≤ 16 mm2 in CU o 25 mm2 in Al: SN = S S > 16 mm2 in CU o 25 mm2 in Al: devono essere soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:

a) SN > 16 mm2 in CU o 25 in Alb) la corrente massima che interessa il neutro comprese

eventuali armoniche deve essere ≤ alla portata del neutro

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izio

lett

ori

186

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planarità ad una distanza di 7mcon l’ausilio di un catarifrangen-te. Infine, la versione con fascio alama consente di rilevare profili,bordi ed integrità su un’area va-riabile in base alla distanza di la-voro.L’amplificatore digitale utilizzaun display a doppia colorazione per

facilitare la visualizzazio-ne dei valori di soglia e delvalore attuale di misura;la taratura avviene con l’u-tilizzo di un tasto con fun-zione di auto-tuning (an-che remotabile) così da eli-minare ogni tipo di critici-tà nella fase di calibrazio-ne del sensore.Sono disponibili due uscitepnp o npn indipendenti,così da poter impostare dif-ferenti livelli di taratura sutarget che richiedono adesempio un riscontro di spessoreo una misura di altezza; la funzionedi anti-interferenza, abilitata au-tomaticamente, permette di af-fiancare fino a 4 unità senza crea-re problemi di lettura instabile.L’estrema versatilità nell’utilizzoe la semplicità di impiego con-sentono di offrire un’ampia gam-ma di soluzioni per molteplici set-tori merceologici: dalla verificapresenza o-ring, al conteggio pin,al riconoscimento tacche, mar-chi o incisioni, alla lettura di livellotappi anche attraverso fori o aper-ture ridotte.

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Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 77

a cura di Alessia Vara

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Moduli Inline per Canopen e DeviceNet

Sensore laser digitale on/off serie LS

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ReportBias 2004a cura di Alessia Varalda

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Alte prestazioni,semplice utilizzoEplan Software & Service proponesul mercato FluidPlan, un soft-ware semplice e completo de-dicato al mondo della fluidica, perla progettazione di ogni tipo di im-pianto (idraulico, pneumatico,di raffreddamento, di lubrifica-zione, e così via).È distribuito da Eplan Italia(www.eplanitalia.it).FluidPlan contiene funzioni logi-che e automatismi in grado di ve-locizzare il progetto fluidico, e lasua moderna interfaccia utente, do-tata di estese funzioni di dise-gno, rende semplice il lavoro. Tut-ti i collegamenti sono generatiautomaticamente e possono esseredotati di proprietà per la logica edessere valutati; in tal modo tuttii componenti restano in vista, in-cluse le piccole parti come con-nettori, flessibili e tubi. La libre-ria dei simboli standard Din Iso1912 fornisce le basi per la ge-nerazione rapida degli schemifluidici; la nuova tecnica a rag-gruppamento di simboli consen-te di combinarli in un vasto as-sortimento di varianti. Grazie al si-stema a macro l’intero schemadel circuito può essere salvato eriutilizzato. Librerie diverse per levarie discipline consentono inol-tre di creare differenti livelli per la-vorare in modo più flessibile.La gestione multipagina del pro-getto facilita la visione coerentedi tutto l’impianto fluidico, anchedel più complesso. Se vengonousati componenti di grandi di-mensioni, che occupano quindipiù pagine, FluidPlan genera icross-reference che facilitano la

navigazione rapida. Tutte le pro-prietà del progetto e delle pagi-ne possono essere visualizzatesulla copertina, nelle valutazio-ni e nelle stampe. La definizionedelle specifiche tecniche, comediametro, pressioneoperativa, rateo delflusso e area di con-trollo, rende la sele-zione dei componen-ti più facile. Basan-dosi su tali caratteri-stiche, FluidPlan ge-nera le valutazioni inautomatico; è così pos-sibile ottenere la di-stinta materiali cor-retta e la lista ordini,la lista ricambi e dimanutenzione, la li-sta dei flessibil e dei

tubi. Automatica anche la listadegli intervalli di lubrificazioneper la manutezione, completa edesauriente. Possono essere im-postati diversi criteri per pneu-matica, idraulica, raffreddamen-to e lubrificazione, per ottenere in

automatico valutazioni separatedi ogni disciplina. FluidPlan as-sicura la rispondenza degli sche-mi alle norme Din Iso 1219. Le li-brerie di simboli corrispondenti, in-fatti, vengono fornite come ba-

se. Su richiesta, il numerodi posizione o ID del com-ponente può essere asse-gnato automaticamente in li-nea con le richieste deglistandard; inoltre, se questidovessero cambiare, i simbolireferenziati facilitano il cam-bio automatico di standard.Grazie alle funzioni di tra-duzione anche progetti in-ternazionali vengono rea-lizzati senza problemi. In-fatti, il dizionario contiene giàla terminologia specialisti-ca delle Iso 5598 ed è am-

pliabile, contenendo fino a 16lingue. FluidPlan, che combina lenecessità dell’ingegneria fluidi-ca e di quella elettrica, è dispo-nibile come prodotto Stand Alo-ne o come modulo Add On perEplan 5, il noto Cae leader di

mercato. Per entrambi questi si-stemi, i progettisti fluidi ed elet-trici possono sviluppare il lavoroin maniera congiunta oppure in-dipendente.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 137

Massimo utilizzo della trasmissioneElevata efficienza e minimo consumoenergetico sono le caratteristichedella nuova serie di inverter, FR-F700 di Mitsubishi Electric(www.mitsubishielectric.it).FR-F700 dispone, nella versio-ne standard, di due uscite ana-logiche commutabili e di un’en-trata Ptc. Le configurazioni cheutilizzano FR-F700 possono ave-re un risparmio energetico mag-giore rispetto ad altre trasmis-sioni. Equipaggiato con la tec-nologia messa a punto da Mit-subishi Electric, Optimisationexcitation control (Oec), il nuo-vo inverter combina il massimoutilizzo della trasmissione conil minimo consumo energetico.Queste capacità e la funzionedi controllo Pid estesa (compre-so il monitoraggio delle chiusu-re), che supporta il controllo di piùmotori, fanno di FR-F700 l’in-verter ideale per applicazionirelative alla pressione ed al con-trollo dei flussi.Gli inverter FR-F700 sono estre-mamente compatti, per la clas-se di produzione in cui si collo-cano; tali dimensioni ridotte glipermettono di essere collocatiin aree ristrette, riducendo lospazio necessario per installa-re l’intera apparecchiatura. Le pic-

78 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

REPORT BIAS 2004

Il successo della gestione siatecnica, sia economica di un pro-cesso e dei relativi asset passa at-traverso la qualità e la disponi-bilità delle informazioni. Quasi tutti i dati relativi ad un im-pianto ed i relativi componenti checonterrà sono noti già dai primigiorni di vita dello stesso, masemplicemente non sono facil-mente reperibili. L’accesso a tali dati è fonda-mentale in ogni fase del ciclo divita di un impianto, dalla sua

progettazione iniziale alla ge-stione e la manutenzione, pas-sando dagli approvvigionamen-ti, l’installazione e gli avviamenti.Tutto questo per ogni dispositi-vo, piccolo o grande che sia! Sulla necessità della gestionedegli asset aziendali non esistequindi dubbio alcuno. Sulla reale possibilità di imple-mentare nella pratica l’AssetManagement esistono, vicever-sa, molte difficoltà: W@M di En-dress+Hauser (www.endress.

com) è una soluzione! Unimmenso database per-sonalizzabile per ognicliente, al quale accede-re in ogni momento del ci-clo di vita di un impianto,utilizzando il canale dicomunicazione più velo-ce e disponibile: Inter-net.Tutti i tool Endress+Hau-ser dedicati all’Asset Ma-nagement permettono ilcollegamento a W@M perreperire la cosa più im-portante per i processiaziendali: l’informazione.

I SERVIZI PORTANTI Il ciclo di vita di ogni sistema ostrumento di misura può essereidentificato in cinque fasi: engi-neering, approvvigionamento,installazione, messa in servizio egestione.Tutti questi momenti sono fon-damentali per la massima effi-cienza dell’impianto. W@M, si-stema aperto e flessibile, si ponequindi l’obiettivo di fornire tutti

gli strumenti e le infor-mazioni affinchè l’AssetManagement si svolga nelmodo più fluido e profi-cuo, senza perdita di tem-po e dati.

ENGINEERINGApplicator è un tool ope-rante on line in internet olocalmente, per la guida ela selezione corretta diun’ampia gamma di stru-menti di misura. Mediante un menu gui-dato, Applicator richiedei parametri di processocon i quali l’operatore ver-

rà guidato: inserendo il tipo di flui-do, dinamica di misura, pressio-ne, temperatura, il programma ef-fettua la scelta più efficace. ConApplicator, vengono, quindi, crea-te le prime informazioni desti-nate al data record di W@M, inmodo tale da renderle rintrac-ciabili per le fasi successive del-la gestione dell’asset.

APPROVVIGIONAMENTOInformazioni di supporto all’ac-

INTERNET SOSTIENE IL BUSINESS

La funzione Condition Monitoring consente di visualizzare lo stato di tutti gli strumenti in campo

CompuCal permette una gestione efficienteper la manutenzione e la calibrazione dellastrumentazione installata

FluidPlan assicura la rispondenza deglischemi alle norme Din Iso 1219

REPORTBIAS 2004

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 79

cole dimensioni, inoltre, aiutanoa ridurre i costi degli armadielettrici, che possono esserequindi montati più vicini all’ap-plicazione. Inoltre, l’impronta diquesti inverter è identica a quel-la dei loro predecessori, per cuidiventa veramente semplice ese-guire l’aggiornamento alle ver-sioni più recenti. Il display integrato e le connes-sioni di rete di FR-F700 consen-tono di avere informazioni chia-re e dettagliate sullo stato attualedella trasmissione, nonché tut-ti i dati relativi al servizio assi-stenza ed alla manutenzione. Inaggiunta, il sistema invia auto-maticamente degli avvisi qua-

lora un componente necessiti diessere sostituito. Attualmente,il supporto di più reti è un re-quisito assolutamente necessa-rio per tutti i sistemi di control-lo. Il nuovo FR-F700 dispone diopzioni di connessione per tut-ti i maggiori sistemi di bus a

campo aperto, compresi Profi-bus/DP, DeviceNet, CC-Link eLonWorks. Altre opzioni di co-municazione, come per esem-pio la porta RTU integrata RS-485/Modbus e la porta Usb op-zionale, consentono la connes-sione della trasmissione al pac-

chetto software di programma-zione FR-Configurator ed al nuo-vo potente pacchetto software divisualizzazione MX4 Scada, ultimoprodotto di Mitsubishi Electric.

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N. 13

quisto, cataloghi e prezziari on-line, transazioni commerciali pos-sono essere eseguite in modocompleto e semplice, riordino diprodotti o parti di ricambio, di-sponibilità 24 ore su 24 del canaledi acquisto.

INSTALLAZIONEGli archivi elettronici sono sem-pre più veloci, documentazionetecnica, manuali operativi, cer-tificati di calibrazione, procedu-re operative. W@M possiede l’a-rea del download che permette discaricare documentazione, soft-ware e aggiornamenti, inclusi i dri-

ver di comunicazione co-me i Device Type Mana-gers (Dtm).

MESSAIN SERVIZIOPer l’utilizzatore l’avvia-mento è la più importan-te fase del ciclo di vita diun impianto e degli stru-menti in esso installati. Per agevolare e favorire ilraggiungimento dei mi-gliori r isultati , En-dress+Hauser mette a di-sposizione una serie ditool e software, on-lineed off-line. La chiave è

rappresentata dalla funzionali-tà Equipment Record Viewer. Daquesta area dell’ambiente W@Mè possibile, con un solo click, re-perire tutto quanto è necessa-rio per avviare le strumento in-stallato, come il corretto Dtm perla configurazione e la copia delcertificato originale di calibra-zione. Nelle fasi di manutenzio-ne e ricalibrazione può, inoltre, es-sere rinvenuta la Sop (standardoperating procedure) specificadello strumento. Inoltre in caso dimalfunzionamento, fornisce l’ac-cesso alle guide per la ricercaguasti ed i dettagli sulle possibili

parti di ricambio in funzione delnumero di serie dello strumentoe delle sue specifiche configu-razioni hardware e software.

GESTIONEW@M raccoglie e collega unagamma completa di tool, servizie prodotti per ottimizzare i pro-cessi:• FieldCare, la piattaforma per at-

tività di configurazione e ge-stione degli asset;

• Condition Monitoring, il mo-dulo che permette funzioni didiagnostica per segnalare qua-li strumenti operano in modoanomalo;

• CompuCal, software per la ge-stione e la programmazione

delle attività di calibrazione emanutenzione preventiva;

• Installed Based Analyst chegestisce e conosce lo stato delciclo di vita di un dispositivo.

UNA FONTE UNICA DI DATIL’Equipment Record è il cuoreW@M. È essenzialmente il certi-ficato di nascita di ogni disposi-tivo di Endress+Hauser. Tutti i da-ti sono identificati con un nu-mero seriale univoco e possonoessere consultati immediata-mente sul portale W@M. Que-sto significa che tutti i dati diuno strumento di misura regi-strati lungo l’intero ciclo dellaloro vita possono essere archiviati

al sicuro in un database:l’Equipment Record.Questo porta ad avere ilmassimo accesso allastoria del sistema e sipuò accedere alle infor-mazioni del sistema dimisura anche dopo lun-ghi periodi di tempo,come certificati, reportmanutenzioni e sugge-rimenti per il compo-nente sostitutivo alla fi-ne della vita utile dellostrumento.

Per periferia decentrataUn nuovo convertitore di frequenza delsettore A&D di Siemens (www.siemens.it)completa la gamma Simatic ET 200S,composta da intelligenza decentrata,ingressi e uscite, motorstarter e tecnica disicurezza. Il convertitore, denominato ET200S FC, regola costantemente il numerodi giri di motori asincroni, esegue lefunzioni di azionamento con semplicecontrollo della frequenza fino all’evolutaregolazione vettoriale ed è dotato difunzionalità quali safety integrated o hotswapping.Offre tutti i vantaggi della gamma:cablaggio ridotto grazie al montaggiosenza attrezzi, bus di comunicazione edenergia autoportante e rapida sostituzionedei moduli durante il funzionamento. Ilconvertitore presenta una struttura conmodulo di regolazione ed una di potenza.Quest’ultimo può essere selezionato conpotenze nominali comprese tra 0,75 e 4 kWper la versione compatta. È dotato di unaserie di meccanismi di protezione integrati,quali arresto sicuro, velocità ridotta sicurae rampa di frenatura sicura.I moduli di potenza del convertitore nonpresentano moduli chopper e resistenze difrenatura: l’energia di rigenerazione vienerecuperata dalla rete. Il convertitore viene, inoltre, azionatosenza bobina di commutazione di rete,

liberando spazio nel quadro di comando eriducendo la potenza dissipata nel sistemaglobale.Il convertitore supporta anche laregolazione di coppia per applicazioni ditrasporto nell’industria automobilistica,alimentare e beni di consumo, avvolgitori esvolgitori e impianti di sollevamento.Con un encoder motore il campo di impiegosi estende fino alla regolazione closed loopper la precisa regolazione di numeri di girie coppie.

informazioni: www.serviziolettori.itriferimento numero 138

Convertitori di frequenza per periferia decentrata consicurezza integrata

W@M rende disponibili i dati e le informazioniin tutte le fasi del ciclo di vita dell’impianto

FR-F700, il nuovo inverter a rispar-mio energetico

Con microprocessoreintegratoGli interruttori induttivi sonodestinati al rilevamento di oggettimetallici nell’industria. Oggi nel-la gamma di interruttori induttiviOsiprox di Telemecanique (mar-chio di Schneider Electric -www.schneiderelectric.it), vieneadottata la nuo-vissima tecnolo-gia Osiconcepttramite la qualeè possibile of-frire, nei for-mati standard,soluzioni in-novative chemirano a faci-litare la scel-ta e l’installa-zione.La gamma Osi-prox con tecnologia Osiconcept,grazie al microprocessore inte-grato, è in grado di autoadat-tarsi alle condizioni ambientali perassicurare la portata massimaed un rilevamento preciso edimmune da disturbi. Si tratta,quindi, di un solo prodotto capacedi adattarsi a tutti gli utilizzi: amontaggio ad immersione nelmetallo o sporgente. La gamma comprende tre for-mati di corpo piatti e compattinormalizzati per una miglioreintegrazione nella macchina etre formati cilindrici normaliz-zati (diametro 12, 18 e 30 mm).Premendo semplicemente unpulsante l’utilizzatore avvia lafunzione d’autoapprendimentograzie alla quale gli interruttoriverificano l’area di lavoro a loroattigua, ed attivano la portata di

rilevamento massima consenti-ta dalle suddette condizioni. Gli interruttori Osiprox sono piat-ti e compatti, completamenteintegrabili nelle macchine e, gra-zie ad apposite squadrette a fis-saggio rapido, possono essereinstallati e sostituiti facilmentee in modo veloce.

La gamma viene completata danuovi prodotti di formato ret-tangolare che si affiancano aquelli attuali cilindrici per ap-plicazioni speciali, cioè, ad esem-pio, sensori per il controllo ro-tazione, analogici e per il rile-vamento di materiali ferrosi enon ferrosi. Gli interruttori in-duttivi Osiprox sono conformialle norme Iec, UL e Csa.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 140

Sistema bus flessibileCon Cube di Murr Elektronik(www.murrelektronik.it) nasce,nella tecnica di connessione, unsistema senza soluzione di con-tinuità e con grado di protezio-

ne IP67, capace di portare aduna semplificazione e minimiz-zazione dell’installazione elet-trica completa di macchine ed im-pianti.I vantaggi sono:• semplificazione della proget-

tazione;• riduzione degli oneri d’instal-

lazione in termini di tempi e co-sti;

• riduzione dei tempi per la mes-sa in servizio;

• agevolazione nella ricerca di er-rori;

• riduzione dei tempi di fermomacchina.

Si basa sulla filosofia decentra-ta e modulare: in altre parolepartendo da un accoppiatorebus di campo, il livello I/O vienedistribuito direttamente nellamacchina in presenza di un so-lo cavo ibrido per alimentazionee comunicazione. I singoli moduliI/O sono indipendenti dal busdi campo e vengono inizializza-ti in automatico (ossia non è ne-cessario un indirizzamento se-parato od operazioni analoghe).Montare, collegare e... basta!La connessione verso il bus dicampo viene realizzata dall’ac-coppiatore bus. L’installazione della macchinacompleta risulta pertanto indi-pendente dal sistema bus dicampo utilizzato e può essereeseguita come standard univer-sale su tutte le varianti di mac-china con controllori diversi. Ne derivano grossi potenzialisul piano del risparmio dei costigrazie all’eliminazione delle at-tività separate per engineering,preparazione della documenta-

zione, eccetera. Gli I/O multi-funzionali e la libera parame-trizzazione dei punti d’innesto (in-gresso, uscita o ingresso di dia-gnostica) portano alla massimaflessibilità.L’utente può scegliere su qualepunto d’innesto posizionare uningresso o un’uscita - oltre tut-to, per 2 segnali in ogni presaM12!Non sono più necessari moduli se-parati per ingressi e uscite. Si minimizzano le varianti, si ri-ducono i costi a magazzino e sirendono possibili senza proble-mi modifiche alla configurazionead es. durante la messa in ser-vizio.Con i 2 segnali per presa si pos-sono per esempio attivare di-rettamente valvole con connet-

tore centrale mediante un solo ca-vo, senza occupare un ulteriorepunto d’innesto. Risultato: risparmio di spazio eriduzione dei costi!

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 141

80 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

REPORT BIAS 2004

Forte del prestigio acquisito dalsoftware AutoCad nel mercato deicontrolli elettrici, Autodesk, azien-da specializzata nella produzione di

software di progettazione e contenutidigitali, presenta la piattaformaAutoCad Electrical, il prodotto perla progettazione di controlli elettricibasato su AutoCad. Il nuovo soft-ware consente di ottimizzare laprogettazione di impianti elettrici,di macchine speciali e automazio-ne, riducendo i costi e i tempi di pro-

duzione ed è destinato a ingegne-ri elettrici, progettisti e revisori gra-fici. A differenza delle soluzioni of-ferte da altri produttori, AutoCad

Electrical è il softwaredi progettazione di con-trolli elettrici completa-mente integrato con Au-toCad e assicura la totalecompatibilità con il for-mato dwg. È il risultatodell’integrazione tra Au-toCad 2005 e i prodotti direcente acquisizione VIAWiring Diagram (WD),software compatibili findal 1994. AutoCad Elec-trical, che si inseriscenella famiglia di solu-zioni Autodesk Manu-

facturing, agevola la comunica-zione all’interno del team di pro-gettazione fra utenti che utilizzanosoftware 2D o 3D.

LE PRINCIPALI CARATTERISTICHEAutoCad Electrical è la soluzioneideale per tutti i progettisti di sche-

mi di controlli basati sulla logica lad-der o di diagrammi di cablaggio dapunto a punto. Il programma con-sente notevoli risparmi di tempoe denaro e un netto miglioramentonella precisione nei disegni. Ilsoftware offre la possibilità di pro-gettare controlli elettrici intelli-genti, per realizzare progetti dimiglior qualità, ridurre gli errori erisparmiare tempo. Attraversoquesto strumento sarà possibileconcentrarsi su operazioni di pro-gettazione anziché su ripetitive

operazioni di disegno. L’interfac-cia intuitiva per i nuovi utenti e unambiente di lavoro familiare per gliutenti AutoCad si uniscono a stru-menti specifici del settore checonsentono l’automazione del pro-cesso di progettazione. Tali stru-menti includono l’automazione didiverse funzionalità quali la nu-merazione dei cavi e la classifi-cazione dei componenti, la gene-razione di rapporti di progetto e lacreazione di disegni plc i/o da fo-gli di calcolo, nonché la possibili-

tà di riutilizzare i disegniesistenti. Il software pre-senta, inoltre, numerosecaratteristiche utili a ri-durre fortemente gli er-rori, quali i riferimentitra bobine e contatti conmonitoraggio dell’utiliz-zo, rapporti per il rile-vamento degli errori diprogettazione e pannel-li di controllo creati coni dati di progettazione,che consentono di evitarel’omissione di compo-

PACCHETTO SOFTWARE PER LA PROGETTAZIONE DI CONTROLLI ELETTRICI

Cube 67 utilizza un solo cavo ibridoal posto di spesse canaline

Interruttore induttivo Osiprox

REPORTBIAS 2004

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 81

Sistema di controllo di carico I sistemi Liftsentry diDSeurope (www.dseu-rope.it) misurano inmaniera indiretta laforza od il peso appli-cato su una strutturain acciaio od in ce-mento armato me-diante la misura delladeformazione mecca-nica indotta dalla for-za stessa. Sono coperti da bre-

vetto MI 2000 A 001281 per l’in-novativo procedimento co-

struttivo che ga-rantisce un prezzomolto concorren-ziale.Il giunto mod. 942viene fissato conviti sulla strutturada misurare e con-centra la deforma-zione meccanicapresente tra le suedue aree di fissag-gio amplificandolanella sua parte cen-trale consezioner idotta ,dove un

ponte di Wheatstoneestensimetrico a 4 ra-mi attivi misura la de-formazione trasfor-mandola in un segna-le elettrico. Il mod. 942 misura de-formazioni a trazionee compressione ma ilsegnale di maggioreampiezza lo si ottie-ne con la flessione. L’elettronica digitalemod. 699 alimenta ilgiunto 942, con displaya 4 cifre a leds, livellidi allarme a relè. È facile dausare ed è dotato della funzio-ne di auto azzeramento.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 143

Gestione pagine grafichePer il controllo e la movimen-tazione, Elap (www.elapspa.it)

presenta diverse apparecchia-ture, tra queste Nexus con con-trollo multifunzione.Le principali caratteristiche so-no:• cpu 32 bit Risc;• gestione fino a 4 assi con usci-

te analogiche;• plc integrato 32 I + 32 O pro-

grammabile in Ladder o Awl;• display grafico 240 x 128 pixel;• interfaccia utente program-

mabile via pc;• gestione pagine grafiche;• bus di campo proprietario per

espansione I/O;

• predisposizione per ulterioribus di campo (profibus);

• supporto removibile per me-morizzazione dati e ricette;

• tastiera in poliestere con ta-sti meccanici;

• grado di protezione IP65.informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 144

nenti. In molte realtà aziendalil’ufficio di progettazione si pro-pone di perseguire l’obiettivo dimassimizzare la standardizzazio-ne dei progetti. AutoCad Electrical 2005 consen-te di standardizzare l’aspetto e ilcontenuto dei disegni e di rende-re disponibili a tutti gli operatorii file di configurazione, inclusi ifile di catalogo dei fornitori, le de-scrizioni dei componenti e i filedi dati plc. L’interfaccia Api aper-ta e flessibile consente agli uten-ti di ottimizzare la potenza e le fun-zionalità del prodotto, allo scopodi integrarlo perfettamente con isistemi gestionali esistenti persoddisfare le esigenze aziendali diprogettazione e disegno.

Per agevolare e svilup-pare la collaborazione,AutoCad Electrical 2005consente la condivisio-ne dei disegni con clien-ti e fornitori e la regi-strazione delle loro os-servazioni.È inoltre possibile pub-blicare progetti sul Webin formato Html.

IN AMBITO INDUSTRIALELe soluzioni Autodesk

per la progettazione e la gestionedi dati nell’ambito dell’industria ma-nifatturiera sono ideali per farfronte alle sfide del mercato mo-derno, grazie a strumenti che sti-molano l’innovazione, aumenta-no la produttività e ottimizzano leprocedure con il risultato di in-trodurre sul mercato prodotti diqualità superiore in tempi più bre-vi e a costi inferiori. A differenza di altre soluzioni di-sponibili sul mercato, le soluzioniAutodesk per la progettazione e lagestione dati sono adatte alle esi-genze delle piccole e medie impresedel settore manifatturiero, spe-cie a quelle che non adottano so-luzioni su larga scala per la gestionedel ciclo di vita del prodotto. Tali

soluzioni includono AutoCad eAutoCad Mechanical, i pacchettidi progettazione meccanica Au-todesk Inventor Professional eAutodesk Inventor Series con Au-todesk Vault per la gestione dei da-ti integrato, e il servizio per lacollaborazione Autodesk Stream-line. Gli utenti Autodesk hanno,inoltre, a disposizione numerose ap-plicazioni specifiche sviluppateda terze parti utilizzando comepiattaforma i prodotti Autodesk. La Divisione Autodesk Professio-nal Services consente infine dibeneficiare di importanti servizi persfruttare al meglio le funzionalitàdelle soluzioni acquisite.

ESPANDIBILITÀAutoCad Electrical 2005 comeogni prodotto Autodesk rappre-senta una base solida ed evolutanel settore elettrico e nel con-tempo può essere implementatocon applicazioni verticali, posse-dendo sempre i linguaggi di pro-grammazione esperti, per risol-vere problematiche specifiche perogni cliente.

DISPONIBILITÀAutoCad Electrical 2005 sarà abreve disponibile nella versione lo-calizzata presso il canale dei ri-

venditori autorizzati Autodesk. Ilprogramma Autodesk Subscrip-tion offre agli utenti Autodesk lapossibilità di mantenersi sempreaggiornati con la tecnologia di

progettazione più recente ed offreuno strumento intelligente cheaiuta a semplificare la gestionedelle licenze software e la pro-grammazione dei budget. Gli utenti che vi aderiscono ot-terranno le nuove release dei pro-dotti non appena disponibili. Perulteriori informazioni visitare il si-to Web all’indirizzo www.auto-desk.it/autocadelectrical.

Il sistema di controllo di carico Liftsentry

Con filtro per armoniche

I relè differenziali serie Delta diIme (www.imeitaly.com) hanno da2 a 19 portate selezionabili conintervento istantaneo o ritardato.Le caratteristiche sono:• punto di intervento selezionabile

30 mA...30 A con potenziometro a7 posizioni;

• tempo di interventoselezionabile;

• collegamento relè - toroide a 2fili;

• filtro per componenti armoniche;• sicurezza positiva o negativa

selezionabile in campo;• test automatico per verifica

permanente per verificacollegamento relè - toroide;

• ripristino manuale o automatico(3 tentativi);

• soglia di preallarme 50 % del valore I∆n impostato concommutazione relè.

informazioni: www.serviziolettori.itriferimento numero 142

Relè differenziale serie delta

Le dimensioni Nexus sono: 210 x 295 x 90 mm

Per comunicare con i bus standardPilz (www.pilz.com) offre nuovi mo-duli fieldbus per il sistema di si-curezza modulare e multifunzio-nale Pnozmulti. Oltre a Profibus-DP, quindi, da ora è anche possi-bile collegarsi con i seguenti busdi campo standard: DeviceNet,Interbus, Canopen e CC-Link.

Grazie a questo modulo di espan-sione, tramite fieldbus standard,è possibile trasferire dati dia-gnostici e informazioni sul siste-ma da Pnozmulti al sistema stan-dard. Il sistema di sicurezza Pnoz-multi è particolarmente indicatoper il controllo di più di quattro fun-zioni di sicurezza, ed è in grado disvolgere anche funzioni standard.L’utente può gestire funzioni di si-curezza fondamentali quali arre-sto di emergenza, comandi bi-manuali o controllo della velocitàdi rotazione non tramite un ca-blaggio esterno, ma configurandoledirettamente su pc in modo mol-to semplice mediante il PnozmultiConfigurator. La configurazione vie-ne salvata e memorizzata su una

chipcard e quindi trasferita nelmodulo base Pnozmulti. In questomodo si riduce la necessità di ca-blaggio e si risparmia su tempi ecosti. Il collegamento ai diversifieldbus standard si realizza inmaniera molto semplice con fun-zionalità drag and drop.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 146

Supervisione industrialeMovicon X di Progea (www.pro-gea.com) rappresenta l’innova-tiva e rivoluzionaria terza gene-razione di piattaforma softwareindustriale di supervisione e con-trollo (Scada/Hmi).Movicon rappresenta da oltre12 anni un punto diriferimento nelle tec-nologie software perl’automazione, es-sendo basato da sem-pre su concetti di sem-plicità, scalabilità, po-tenza ed apertura. Og-gi l’evoluzione 10 delprodotto, definita Mo-vicon X, rinnova il con-cetto di supervisioneadottando in anticipo

tecnologie che rappresentano ilfuturo dell’automazione. Man-tenendo ed ampliando la sua ca-ratteristica di scalabilità, Movi-con X oggi si propone sul mercatocome la piattaforma softwarestandard per tutti coloro cheoperano nella automazione in-dustriale, nel telecontrollo e nel-la building automation, qualeunico software Scada/Hmi perqualsiasi tipo di impiego e conqualsiasi tipo di hardware. Movicon, infatti, può essere im-piegato sia con micro terminalioperatore e/o dispositivi mobilibasati su WinCE, sia su personalcomputer nei grandi impianticon architetture client/server ri-dondate, in connessione ad ogni

tipo di plc e fieldbusindustriale o civile.I concetti base sono:• semplicità d’uso e in-tuitività;• scalabilità;

• apertura - i progetti sono sem-plici file xlm e quindi apribilied editabili anche con altrieditor;

• basato su tecnologie standard;• connettività remota via modem;• networking integrato;• architettura web-enabled.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 147

Per partenze motorexStart è la nuova gamma Moeller(www.moeller.it) per il comando, laprotezione e l’avviamento di motorielettrici. Progresso e innovazionesono assicurati dalla progettazio-ne, fino al montaggio e all’instal-lazione.Gli interruttori protettori Pkz sonostati rivisti e ulteriormente mi-gliorati sul piano tecnico. Il Pkzm0 è ora idoneo a comanda-re motori fino a 32 A. Il potere d’in-terruzione, a 400V, è ora di 150 kAfino a 12 A e di 50 kA fino a 32 A.Anche il Pkzm4 offre un potered’interruzione di 50 kA. Questosemplifica notevolmente la pro-gettazione. L’uso di limitatori dicorrente non è più necessario.Del tutto nuovo è il Pkzm01 con azio-namento a pulsanti, per il coman-do di motori fino a 16A (50kA/400V).

È ideale per piccole macchine ed al-tre applicazioni monomotore. Oltre ai contatti ausiliari, sono dis-ponibili speciali custodie con gra-do di protezione IP65 e IP40 e unpulsante di arresto d’emergenza afungo.Il potere d’interruzione è di 50kA. xStart presenta la nuova gam-ma di contattori Dil: il range di 150A viene coperto in sole 4 grandezzecostruttive, con un coordinamentodelle dimensioni con quelle del-l’interruttore protettore corri-spondente e con un contatto au-siliario integrato standard fino a32 A. La versione con comando indc si presenta, per la prima voltasul mercato, con le stesse di-mensioni degli apparecchi concomando ac. La minore dissipa-zione termica, in particolare deicontattori dc, contribuisce a di-minuire i consumi del quadroelettrico e a contenerne le di-mensioni, con conseguente ri-sparmio dei costi.

82 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

REPORT BIAS 2004

Movicon X offre una solapiattaforma software, daWindows CE a XP

Il sistema di sicurezza Pnozmulticonsente il collegamento a tutti i piùdiffusi sistemi fieldbus standard

Interruttore protettore Pkz

Nuovi relè con tasto di prova bloccabileOmron Super MY è un prodotto di

riferimentonell’ambito deirelè per usoindustriale chequest’anno haraggiunto i 500milioni di pezzivenduti sulmercato mondiale.Il confronto con lenecessità delcliente edun’attenzione almiglioramentocontinuo fanno sìche Omron(www.omron.it)presenti ora unanuova generazionedi Super MY. Ilnuovo prodotto ècaratterizzato dal

tasto di prova bloccabile e da un nuovo leddi segnalazione ad altissima visibilità,rosso per i modelli in corrente alternata everde per i modelli in continua. Il tasto diprova ha caratteristiche ergonomiche talida renderne semplice l’utilizzo econtemporaneamente improbabilel’attivazione accidentale. In pratica il tasto

è coperto da una linguetta che spostatanella prima posizione permette diaccedere al tasto con un cacciavite.Facendo fare un ulteriore scatto allalinguetta, il contatto commuta, e rimaneattivo fino a quando non si agisce sullastessa sbloccandola. Anche il look viene rinnovato con la partesuperiore della calotta che è del classicogrigio Omron. Questa soluzione, checaratterizza anche la famiglia dei nuoviG2RS recentemente introdotti sulmercato, consente una migliore visibilitàdell’indicatore meccanico. Le caratteristiche tecniche del Super MYsono un attento controllo delle specificheed un continuo confronto con il mercatoche permettono di offrire un prodotto chefa dell’affidabilità un punto di forza.Inoltre, la produzione Omron subisce uncontinuo aggiornamento legato sia almiglioramento del prodotto sia alle nuovenormative. In questo ambito si puòinquadrare l’eliminazione del cadmio daicontatti. I nuovi zoccoli a molla miglioranola resistenza delle connessioni allevibrazioni riducendocontemporaneamente i tempi di cablaggio.

informazioni: www.serviziolettori.itriferimento numero 145

Relè di potenza Super MY

REPORTBIAS 2004

Questo è reso possibile dall’assor-bimento in ritenuta nettamente ri-dotto, grazie ad un’innovativa elet-tronica di manovra. I contattori dc di Moeller, da 17 a65 A, assorbono in ritenuta solo 0,5W. Il basso assorbimento standarddei nuovi contattori dc ne per-mette inoltre il diretto interfaccia-mento con i sistemi plc.Anche il cablaggio viene semplifi-cato grazie ad un sistema di con-nessione interruttore protettore-contattore a innesto che non ri-chiede l’utilizzazione di utensili.

Su tutta la gamma sono presenti col-legamenti a doppio morsetto amantello.Questo consente di cablare in mo-do assolutamente sicuro conduttoridi diverse sezioni - anche in mac-chine con forti vibrazioni. I colle-gamenti della bobina sono collocatifrontalmente allo stesso livello diquelli di potenza, rendendo piùagevole il cablaggio.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 148

Per la sicurezza personaleLa sicurezza persona-le, in molti contesti la-vorativi, è una esigenzaimprescindibile, che in-cide sulla serenità e sul-la performance opera-tiva. Ascom ha studiatoil trasmettitore telePro-tect U970 per offrire si-curezza attiva e passivaa chi deve lavorare inaree isolate o in conte-sti potenzialmente ri-schiosi. Il teleProtectU970 è un apparecchiodi dimensioni contenu-te (13 x 4,1 x 2,2 cm) eleggerissimo (130 g com-prese le batterie) da por-tare con sé durante losvolgimento delle man-sioni. In caso di emer-

genza si può attiva-re l’allarme sempli-cemente premendol’ampio pulsante ros-so. Sono possibilidue livelli di allar-me, premendo unasola volta il pulsan-te si ha l’allarmetest, mentre pre-mendo due volte silancia l’allarme diemergenza e l’ope-ratore che lo ricevepuò predisporre l’in-tervento più ade-guato. Ogni tra-smettitore è dotatoanche di una cordi-cella di sicurezzache può essere ti-rata da chi richiedeaiuto, in questo ca-so rappresenta unaalternativa alla pres-sione del pulsante.L’allarme viene lan-ciato anche nel casoin cui qualcuno cer-chi di portar via iltrasmettitore al-l’operatore, lo strat-tone alla cordicel-la genera automaticamente la ri-chiesta di aiuto. Il modello tele-Protect U970 ha ulteriori funzioni.In caso di errore, per evitare falsi al-larmi, è possibile annullare l’invio.Inoltre la localizzazione è auto-

matica aggiungendo cosìun ulteriore elemento disicurezza. Tutti i modelli so-no dotati anche di allarmepassivo. Se il trasmetti-tore rimane inclinatoper un tempo pro-grammato (la cosid-detta situazione di “uo-

mo a terra”) la richiesta diaiuto parte automatica-mente. Il trasmettitored’allarme portatile tele-Protect utilizza una ban-da di frequenza Uhf effi-ciente sia in contesti al-l’aperto sia dentro edifici.Il livello delle batterie vie-ne monitorato da un di-spositivo che verifica co-sì l’efficienza operativadel trasmettitore. Per spe-ciali contesti è disponi-bile una versione a sicu-rezza intrinseca EEx ibIIC T4. Il design accuratovalorizza la facilità d’usoe la maneggevolezza, ga-rantendo nel contemporobustezza d’impiego. Exhibo (www.exhibo.it)fornisce il prodotto com-pletandolo con la con-

sulenza per ottimizzarne l’impie-go, il coordinamento con altri si-stemi e la gestione.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 149

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 83

• Ambienti:Serie di locali comuni e zone dedicate ad attivitàspecifiche come bagno turco, sauna, termarium,piscina, acqua gym, sala isotonica e centro fitness

• Sistema di gestione:1 unità MZU2008 per la gestione parola/musicae la realizzazione di 8 zone distinte di diffusione

•Basi microfoniche: 1 console microfonica MBT8008 per la selezioneremota delle 8 zone di diffusione

• Diffusori:- diffusori CAD20/T di tipo stagno in ABS

per la zona della piscina - diffusori CELL20/T di tipo stagno in alluminio

per la zona di acqua Gym - diffusori STUDIO2/BT a 2 vie bass-reflex

per il centro Fitness

• Amplificazione autonoma:nelle 2 sale di aerobica e nella sala spinning impiantidi amplificazione autonoma con diffusori STUDIO.PRO12A bi-amplificati da 300+100W

AudioContractorFBT ELETTRONICA SpA Zona Ind.le Squartabue 62019 Recanati (MC) - ItalyTel. +39-071750591 r.a. Fax +39-0717505920www.fbt.it [email protected] S

tudi

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onti

200

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Sound Design Project per centro benessere(Tonic Center - S. Omero, TE)

il suono dei grandi ambientisound design a Teramo

servizio lettori 1400

La tecnica di collegamento senza attrezzi

TeleProtect U970 èpratico da portare e semplice da maneggiare

Connessione perfettaWinsta di Wago ( www.wago.com)è il nuovo sistema di connettori adinnesto per building automation.Il sistema è adatto all’utilizzo perl’illuminotecnica e circuiti di po-tenza con una corrente di 25 A edè equipaggiato con la tecnica diconnessione Cage Clamp.È utilizzabile per conduttori rigi-

di, semirigidi e flessibili da 0,5 a4 mm2. Ogni polo ha 2 contattied essendo indipendenti i punti diserraggio è possibile connettereconduttori di sezioni differenti.È assicurata la totale protezionecontro l’inversione di polarità nelcaso di: inserimento spostato la-teralmente, invertito di 180 °, condifferenti numeri di poli, con un po-lo solo. Altre caratteristiche sono:• protezione contro i contatti ac-

cidentali sia sulla spina sia sul-la presa;

• fissaggio uguale per tutti i con-duttori;

• è possibile testare una connes-sione sia sulla presa sia sullaspina;

• dati tecnici stampati in rilievo; • 9 mm di lunghezza della spe-

latura. informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 150

Un sistema di diagnosiEfector Octavis di Ifm electronic(www.ifm-electronic.com) rilevail deterioramento dei cuscinetti tra-mite analisi di frequenza. Il controllore compatto valuta isegnali di vibrazione con metodidi analisi delle frequenze. Un sen-sore di accelerazione micromec-canica serve da sensore. L’appa-recchio tipo VB1001 sorveglia fi-no a due cuscinetti diversi. L’ap-parecchio tipo VE1001 permette

la sorveglianza di 20 frequenze in-dividuali (5 cuscinetti diversi). I de-terioramenti sono rilevati fin dalprimo istante. Il controllore dei cuscinetti com-muta l’uscita 1 e visualizza l’e-voluzione del deterioramento condei led di colore giallo. L’utente puòcontrollare in tempo e reagirepreventivamente.I deterioramenti avanzati dei cu-scinetti sono indicati tramite l’u-scita 2 e visualizzati con dei led dicolore rosso sul controllore deicuscinetti. L’utente deve reagireimmediatamente.La regolazione di base viene ef-fettuata sul pc. I dati come il tipodi cuscinetto, la velocità di rotazionee la funzione di ingresso/uscitasono trasmessi all’Efector Octavistramite un’interfaccia RS 232. L’ap-prendimento dello stato di riferi-mento della macchina si effettuacon il sensore montato e sempli-cemente premendo un pulsante sulsensore.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 151

16 aree di valutazioneI comparatori di forma d’ondamodd. Hioki 8730/10 e 8731/10, di-stribuiti da Asita (www.asita.com),permettono di confrontare pergiudicare e valutare.Queste unità nascono dall’espe-rienza Hioki nel settore dei regi-stratori con memoria per feno-

meni veloci, dei quali mantengo-no la velocità di campionamento,la risoluzione e la precisione, maconcentrando l’operatività sullafunzione di comparazione del se-gnale ideale, con un’area di oscil-lazione consentita dalle caratte-ristiche desiderate per il disposi-tivo in prova. La chiara visibilità del display a co-lori, evidenzia “a colpo d’occhio”,anche ad operatori non esperti,l’esito della comparazione; un ve-ro e proprio calibro “passa -non passa” dell’elettronica.L’ampia memoria interna con-sente l’archiviazione di ben 16aree di valutazione, chiara-mente ordinate e richiamabili al

bisogno.I dati misurati possono esseretrasferiti su pc card e, inoltre, leunità 8730/10 e 8731/10 possonoessere collegate a pc tramite l’in-terfaccia RS-232, o rete lan (è di-sponibile sullo strumento un con-nettore 10 baseT per la gestione

degli strumenti su rete lan). Glistrumenti sono dotati di termi-nali per il controllo esterno delleunità, così da poterli integrare insistemi già esistenti. 8730/10 di-spone di un solo canale, mentre il

mod. 8731/10 didue canali, en-trambi con una ve-locità di campio-namento di 1ms/s.Le possibilità diimpiego sono mol-teplici ed affidatealla fantasia deltecnico. Esse spa-ziano dal collaudodi trasduttori o di-spositivi elettro-nici, fino alla qua-lità delle saldatu-re tramite il con-trollo della cor-rente/tensione dei

robot di saldatura, passando dalcontrollo/confronto di tempera-ture, torsioni, sia in produzione chenel controllo qualità o in laboratorioper la verifica dei prototipi. Applicabili quindi dall’elettronica,all’oleodinamica; dalla meccanica,all’automobile.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 153

Per impieghi gravosiIl potenziometro rotativo Srs880di Leane (www.leane.it) è statostudiato per applicazioni dove èrichiesta la massima resistenzameccanica e un elevato numero dicicli elettrici.Grazie ad un sistema interno didoppie tenute, Srs880 può esse-re utilizzato anche immerso finoa 2 metri di profondità.Le principali caratteristichesono:- scelta del range da 10° a 350°(step di 10°);

- cicli vita: 200 mi-lioni di operazioni;

- IP68;- connessione tramite connettore

a tenuta; - consegna rapida. Oltre alle 2 lunghezze del cavo elet-trico (2 o 5 metri) completano leopzioni due leve in acciaio 155mm o 230 mm per un miglioreaccoppiamento meccanico.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 154

Controlloria microprocessoreDico 188, Dico 508 e Dico 708 diSystem Electronics (www.system-group.it) sono potenti unità dicontrollo e acquisizione basate sumicrocontrollore x86 compatibi-le a 40MHz e hanno già a bordoingressi e uscite digitali. Tutte lecpu sono dotate di memoriaFlash, Eprom, Ram tamponata epossono essere connesse attra-verso CANbus o altri collega-menti seriali. Sono disponibili unità analogiche,ingressi per Pt100, termocoppiee encoder per espandere il nu-mero di i/o fino ad 864. I termi-nali Dico 208 e Dico 308 sonoprodotti estremamente compattiche, grazie alla presenza di un

84 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

REPORT BIAS 2004

Interfaccia M-busIl contatore di ener-gia U1189 distribuitoda Gmc InstrumentsItalia (www.gmc-instruments.it) misu-ra l’energia attivanei sistemi trifase a4 fili e visualizza l’e-nergia prelevata suun indicatore a rulli.Sequenza fasi erratao fasi mancanti ven-gono automaticamen-te identificate esegnalate come erroridi installazione.Attraverso M-bus vengono trasmessi i valori dell’e-nergia prelevata/ceduta al momento attuale o peruna data di riferimento fissata in anticipo. La letturaalla data di riferimento viene attivata separatamen-te, tramite l’apposito telegramma di dati. Inoltre,vengono messi a disposizione la potenza istantaneae lo stato di errore. Certificazione Utf per l’impiego del contatore nellacontabilizzazione dell’energia nei confronti di terzi.

informazioni: www.serviziolettori.itriferimento numero 152

Winsta è idealeanche per connes-sioni volanti

Octavis controlla perennemente l’usura dei cuscinetti

Adatto per qualsiasi posizione di montaggio su guida din

Comparatore di forma d’onda

doppio processore, sono in gra-do di funzionare contempora-neamente come controllore dii/o e come terminale operatore.Dico 188 e Dico 508 hanno già abordo 16 ingressi digitali e 16uscite digitali (8+8 i/o digitalisulla Dico 708). I controllori pos-sono essere programmati in lin-guaggi C usando un comuneambiente di sviluppo per 80x86(ad esempio: l’ambiente inte-grato Paradigm Systems o i com-pilatori a 16 bit di Microsoft,Borland) o secondo lo standardIec 1131. System Electronics for-nisce librerie che consentonouna programmazione rapida esicura.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 155

Per la misura dinamica di forme e profiliDiversamente dai comuni sensorilaser a triangolazione, che in-viano sul bersaglio un singoloraggio, qui un sistema ottico ge-nera e proietta una linea laser sul-la superficie del bersaglio. Lariflessione diffusa di questa lineaviene captata attraverso un si-

stema ottico di alta qualità da unamatrice Cmos ed analizzata nel-le due dimensioni col metodo diintersezione. In questo modo si

acquisisce, oltre al-la informazione del-la distanza sull’as-se Z, anche l’esattaposizione di ognipunto della linealaser sull’asse X.Nel caso di mototrasversale tra og-getto e sensore (se-condo l’asse Y), ilsistema è in gradodi operare una ri-costruzione dina-mica dell’immagi-ne e fornirne la rap-presentazione 3-D.ScanControl di

Luchsinger (www.luchsinger.it)si compone di un sensore moltocompatto collegato mediante ilsuo cavo ad un controller intel-ligente, in grado di eseguire di-versi tipi di elaborazione sui se-gnali acquisiti e fornire in usci-ta sia i dati grezzi che quelli ela-borati.ScanControl opera con alte ve-locità di scansione e con unagrande precisione di misura. Le dimensioni del campo di mi-sura (altezza Z e larghezza X)possono essere variate ed adat-tate alla specifica applicazione.Il livello di precisione viene man-tenuto anche nel caso di moto ve-loce del target attraverso la re-golazione della velocità dell’ot-turatore. Per ottenere questeprestazioni così estreme, la re-gistrazione della nuova imma-gine sulla matrice inizia quandosi è ancora in fase di lettura del-la scansione precedente. Per migliorare la qualità di misuranel caso di superfici particolar-mente difficili, dispone inoltredi un dispositivo innovativo dicontrollo di intensità (psc) chepermette un adattamento auto-matico alle condizioni di rifletti-vità e colore dell’oggetto.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 156

Per applicazioni generaliLe elettrovalvole di Sirai (www.sirai.it), grazie alle caratteristi-che di robustezza ed affidabilità,rappresentano la soluzione idea-le per svariate applicazioni in-dustriali. Sono particolarmente in-dicate per il controllo di acqua,aria, gas inerti, vapore e, in ge-nerale, di fluidi non aggressivi.Il corpo robusto e compatto e lesoluzioni tecniche adottate con-sentono ingombri ridotti, tempidi installazione rapidi ed inter-venti di manutenzione mirati.Sono previste esecuzioni 2/2 o 3/2normalmente chiuse, aperte o

per servizio generale; disponi-bili anche versioni a controlloproporzionale o bistabili. I nu-merosi modelli standard, le ese-cuzioni speciali già previste acatalogo e la possibilità di svi-luppare nuove valvole rispon-denti a specifiche esigenze, ga-rantiscono soluzioni adeguateanche alle applicazioni più com-plesse.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 157

6 funzioni programmabiliTecnelSystem (www.tecnelsy-stem.it) presenta i relé tempo-rizzatori elettronici con campi diregolazione da 0,1 secondi finoa 9999 ore, con alimentazioni da12 V a 380 V sia in corrente al-ternata sia continua e 13 funzio-ni differenti.Tutti i modelli dispongono nor-

malmente di 6funzioni diret-tamente pro-grammabili sulfronte degli stes-si e sono co-struiti con tec-nologia smd.I modelli Mrabsono, inoltre,muniti di siste-ma di alimenta-zione multiploche consente di

utilizzare, con la medesima preci-sione di ripetibilità, alimentazionida 12 V, fino a 270 V sia in correntealternata sia in corrente continua.

I relé, muniti di 2 contatti di scam-bio da 6 A, sono costruiti secondole specifiche Iso 9001.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 158

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 85

REPORTBIAS 2004

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Il laser-scanner scanControl 2800opera sul principio della triangolazio-ne per il rilievo di profili bidimensio-nali della superficie di una gran va-rietà di oggetti

Relè temporizzatori elettronici

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86 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

Le schede tecniche

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Fluke Italia (fluke.it) presenta glianalizzatori di rete trifase Serie430, innovativi strumenti palmaricon funzionalità esclusive, qualiAutoTrend e System-Monitor checonsentono analisi rapide edettagliate dei problemi diqualità dell’alimentazione egrazie alla classe di sicurezza CatIV 600 V per tutti e quattro icanali e sono in grado dimisurare tutte le fasi e il neutrosu qualsiasi impianto a bassatensione. La funzione AutoTrendfornisce un rapido quadro dellevariazioni nel tempo, senza doverimpostare livelli di soglia ointervalli specifici, né avviaremanualmente il processo. Ognilettura viene sempre registrata; èinoltre possibile alternare levisualizzazioni dei dati e deigrafici degli andamenti,ingrandirle e utilizzare i cursoriper analisi dettagliate, il tuttomentre la registrazione continuain background. Grazie allafunzione AutoTrend non siperdono dati critici e si risparmia

il tempo altrimenti necessarioper impostare lo strumento eavviare misure separate. Premendo un solo pulsante, lafunzione System-Monitor offreuna panoramica completa dellaqualità del sistema dialimentazione, verificandone laconformità ai limiti specificatidallo standard EN50160 o aquelli definiti dall’utente.Tale panoramica vienevisualizzata su un’unicaschermata e un diagramma abarre a colori indica chiaramentei parametri che rientrano neilimiti. È disponibile la lista ditutti gli eventi esterni ai limiti.Tali eventi possono esserefacilmente analizzati inprofondità; i dati temporalirelativi a tutti i parametrimisurati sia per le tre fasi che peril neutro vengono memorizzati epossono essere visualizzati ed

analizzati nel dettaglio tramite icursori e lo zoom. I Fluke 433 e434 sono strumenti a quattrocanali e sono in grado dimisurare simultaneamente latensione e la corrente su tutte etre le fasi più il neutro. La serie430 può eseguire misure sullediverse configurazioni degliimpianti.Sono inoltre i primi strumenti diquesto tipo a soddisfare ilrigoroso standard di sicurezzaCat IV 600 V richiesto per glistrumenti di misura il che lirende idonei a lavorare neisistemi di distribuzione a bassatensione. Realizzati perapplicazioni dei settoriindustriale, sanitario,commerciale, dei servizi pubblicie ovunque la qualità

dell’alimentazione sia un fattorecritico, i Fluke 433 e 434 sonostrumenti completi per larisoluzione dei problemi delle retitrifase. Misurano tutti i parametridei sistemi di alimentazione,secondo il più recente standardIec61000-4-30, quali il vero valoreRms di tensione e corrente, lafrequenza, la potenza, il consumo(energia), il flicker, glisbilanciamenti, e sono inoltre ingrado di definire armoniche einterarmoniche. Inoltre catturanoautomaticamente eventi come itransitori (fino a 6 kV e in soli 5microsecondi), interruzioni,variazioni di tensione e correntesia rapide che lente. (A.V.)

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 159

Ideali per applicazioni mobili, questi robusti strumentihanno un’autonomia di 7 ore per singola carica dellebatterie. L’ampia memoria dati contiene fino a 50schermate e 10 misure, ciascuna comprendente 32parametri, incluse impostazioni e trend con una capacitàdi registrazione di oltre un anno. I cursori e lo zoompossono essere utilizzati sui dati memorizzati sia con ilcircuito sotto tensione sia durante la misura o fuori linea.Tutte le informazioni possono essere trasferite su uncomputer tramite il software FlukeView, per analizzare idati e redigere i rapporti di misura.Gli analizzatori di rete trifase Fluke Serie 430 sonoforniti in una custodia rigida, con a corredo quattro pinzee cinque cavi per test. È inoltre disponibile un kit peraggiornare le specifiche del modello 433 a quelle del 434(funzionalità extra, più FlukeView e cavo dicollegamento ottico).

AMPIE POSSIBILITÀ DI ANALISI DEI DATI

Misure per ogni esigenza

Misura tutti i parametri di alimentazione, individua eventi ed anomalie in pochisecondi

Fluke 434 con gli accessori

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Individuazionedei problemi

di power quality

Queste nuoveapparecchiature

consentonodi individuare,

prevedere, evitare erisolvere i problemi

di distribuzionedell’alimentazione

in modo più rapido,sicuro e dettagliato

Pr. El (www.prel.com) ha creatoM.P.S. e E.P.S, sistemi cheevitano i danni causati dagliallagamenti per la mancanza dienergia elettrica e chesalvaguardano, quindi, tuttiquei beni che in caso diallagamento verrebberorovinati: impianti elettrici e diriscaldamento, arredamenti,automobili ed elettrodomesticiin genere. Questi sistemi sono indicati ininstallazioni civili e industrialinelle quali è necessarioalimentare un’elettropompa 230V monofase e la mancanzatemporanea dell’energiaelettrica può causarel’allagamento di locali situati aldi sotto della rete idrico-

fognaria, con conseguenti dannia cose e persone.La sicurezza d’uso è garantita,perché questi sistemi nonpermettono all’utente di toccareparti elettriche sotto tensione. Le rapide connessioni elettrichedel modello M.P.S. 500permettono una facileinstallazione, mentre la sua

compattezza e le ridottedimensioni consentono un facilefissaggio a muro. Per questo apparecchio leconnessioni sono: - collegamento alla lineaelettrica;- collegamento all’elettropompa.Per i modelli E.P.S. leconnessioni elettriche,indipendentemente dal fattoche il sistema sia dotato discambio automatico delleelettropompe, sono:- collegamento linea elettrica;- collegamento a una o dueelettropompe;

- collegamento alle batterie.Inoltre, indipendentemente daltipo e dalla capacità dellebatterie installate, il sistema

riconosceràautomaticamentela corrente diricarica opportuna.

COME SONOREALIZZATII sistemi disoccorso E.P.S. eM.P.S. sonocomposti da uncontenitoremetallicoverniciato apolvere. Nel retrodel contenitore èsituata un’aletta dialluminioanodizzato neroche garantisce il

raffreddamento dei componentielettronici. Frontalmente èsituato il pannello di controlloche visualizza le fasi difunzionamento.Nella parte inferiore delcontenitore sono situati ipassacavi per eseguire icollegamenti in morsettierasecondo lo schema elettrico

fornito di seriecon il libretto diistruzioni.

LA SCELTA DELPRODOTTOLa scelta dei sistemiM.P.S. e E.P.S. deve essereeffettuata sia in base allecaratteristiche dei locali daproteggere dagli allagamenti,sia in base alla potenza delleelettropompe da installare. Èpreferibile, al fine di garantireuna maggior sicurezza controgli allagamenti, installare dueelettropompe (solo sistemiE.P.S) in quanto:- in caso di avaria di unaelettropompa la funzionalitàdell’impianto è garantitadall’altra in riserva attiva;

- in caso di eccezionaliprecipitazioni vi sarà lapossibilità di funzionamentoin coppia.

I sistemi M.P.S. 500 sono forniticon 4 batterie ermetiche,contenute all’interno, da 12 V18 Ah senza manutenzione. Perle versioni E.P.S. 2500-3000-5000, nella parte inferiore delcontenitore sono situati ipassacavi per eseguire icollegamenti in corsetteriasecondo lo schema elettricofornito di serie. (F.C.)

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 160

Le schede tecniche

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 87

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Tecnologiamoderna, costiminimi e qualità di prodotto per le centraliantiallagamento

Risolve l’emergenza

Alimentazione a 230 volt monofase: il sistema, insituazione di emergenza, fornisce energia elettrica a230V monofase, permettendo di alimentare tutti i tipi dielettropompe anche già installate, senza doverricorrere a elettropompe dedicate all’emergenza, contensione diversa.Minima manutenzione: la parte elettronica nonnecessita di alcuna manutenzione, in quanto icomponenti sono stati testati per milioni di operazioni. Soltanto le batterie e l’elettropompa vannoperiodicamente controllate per verificarne l’efficienza.Sono conformi a: Normativa Cei EN 50091-1 Direttiva 73/23 Eec;Normativa EN 50091-2 cl.B Direttiva 89/336/Eec.

LE CARATTERISTICHE

Per maggioriinformazioni

www.serviziolettori.it

La compattezza e leridotte dimensioni deisistemi di soccorso M.P.S.ed E.P.S. permettono unfacile fissaggio sia delsistema elettronico siadelle batterie

Nella parte inferiore del contenitore sono situati ipassacavi per eseguire i collegamenti in morsettiera

88 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

Con Multiplo di Olimpia Splendid(www.olimpiasplendid.it) si puòavere il clima giusto doveeffettivamente serve. L’unitàinterna, infatti, può essereinstallata ovunque (a soffitto, aparete, a pavimento...), anche inposizioni finora impossibili. Sievitano così onerose e complessespese di installazione.Multiplo è stato progettato perconsentire elevate portate d’aria,in estate e in inverno, funzionandoanche in pompa di calore. I suoiflap multidirezionali distribuisconol’aria climatizzata evitando i

fastidiosi flussi diretti e ottenendo,invece, una piacevole “cascata dibenessere”. L’apparecchio, inoltre,unisce estetica, praticità efunzionalità e dispone di unapratica e non intrusiva canalina,perfettamente integrabile in tuttigli ambienti. Le innumerevoliinstallazioni di Multiplo sirealizzano con una sola macchina.Un semplice kit fornisce icomponenti che la differenzianosecondo le diverse configurazioniapplicative.Gestito elettronicamente e adistanza da un pratico

telecomando, dispone dellefunzioni Smile, che impostaautomaticamente il comfortclimatico secondo parametriottimali di temperatura e umidità,e Moon, che ottimizza le condizioniambientali di temperatura eumidità, adattandoleperfettamente alle diverse fasimetaboliche notturne. Èdisponibile nelle versioni 8, 12 e 16HPHE, tutte con funzione pompadi calore per il riscaldamento. (F.C.)

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 161

Le schede tecniche

Il clima giusto al posto giustoUna novità nel campodella climatizzazione

fissa: con Multiplo,finalmente

l’installazionedove si vuole

e non dove si può

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Le schede tecniche

Modello Multiplo 8HPHE Multiplo 12HPHE Multiplo 16HPHEPotenza refrigerante kW 2,14 3,56 4,42Potenza termica in pompa di calore kW 2,22 3,68 4,68Potenza assorbita in raffreddamento W 660 1110 1470Potenza assorbita in riscaldamento W 650 1080 1460Assorbimento nominale A 2,90 4,9/4,8 6,5/6,5Tensione di alimentazione/frequenza V/Hz 230/50 230/50 230/50Grado di protezione (unità esterna) IP24 IP24 IP24Capacità di deumidificazione l/h 0,75 1,2 1,6Unità interna Portata aria raffredd.

(max-medio-min) m3/hPortata aria riscald.(max-medio-min) m3/hDimensioni (lxaxp) mm 1050 x 250 x 225 1050 x 250 x 225 1300x250x225Peso (senza imballo) kg 12 12 15Rumorosità(potenza sonora) db (A)

Unità esterna Portata aria max m3/h 1700 1700 2300Dimensioni (lxaxp) mm 810 x 530 x 220 810 x 530 x 220 930x730x260Peso (senza imballo) kg 34 36 58Rumorosità(potenza sonora) db (A)

Ø linee di collegamento (liquido) pollici - mmØ linee di collegamento (gas)pollici - mmGas refrigerante tipo R410A R410A R410AE.E.R - Indice di efficienza energetica 3,24 3,21 3,01COP 3,42 3,41 3,21Classe di efficienza energeticain raffreddamentoClasse di efficienza energetica in riscaldamento

CARATTERISTICHE TECNICHE

370-300-250 480-400-310 590-510-410

370-300-250 480-400-310 590-510-410

58 61 62

1/4”- 6,35 1/4”- 6,35 3/8” - 9,52

3/8” - 9,52 1/2” - 12,7 5/8”-15,87

A A B

B B C

31-47 32-50 33-50

La facilità di installazione, la non intrusivitàvisiva della canalina e il design rendono

Multiplo adatto a tutte le applicazioni, siaresidenziali sia professionali

Le canaline, il sistema diorientamento del flusso dell’aria ela possibilità di installazione asoffitto, a parete e a pavimentopermettono di installare Multiplopraticamente ovunque

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H-1 TDI Van 6 posti lungo Air € 15.146,67H-1 TDI Truck Telaio € 13.688,33H-1 TDI Truck Cassone € 14.363,33H-1 TDI Van 3 posti corto € 12.471,67H-1 TDI Van 3 posti corto Air € 13.480,00H-1 TDI Van 3 posti lungo € 13.788,33H-1 TDI Van 3 posti lungo Air € 14.796,67

serv

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Affidabilità e facilità di terminazioneIl sistema di connessione LC per fi-bra ottica monomodale e multi-modale è utilizzato nei mercati del-le reti Lan e San da alcuni anni. Conil nuovo LC Hot Melt, 3M Teleco-municazioni (www.3MTele-communications.com) proporrà dal2005 un sistema di terminazione par-ticolarmente efficiente. Il nuovoconnettore ottico unisce i vantag-gi della tecnologia LC con la facilitàe la velocità di realizzazione tipichedella linea Hot Melt, già ampia-

mente presente sul mercato ita-liano con le versioni ST, SC e FC. Gra-zie alle ridotte dimensioni dellaferrula e alla costruzione compat-ta del corpo, il connettore LC per-

mette una densità di porte doppiarispetto ai connettori tradizionali.Gli switch possono essere dotati diun numero maggiore di porte perunità di altezza, riducendo lo spa-zio all’interno degli armadi 19”. Leottime performance ottiche e il de-sign del connettore LC lo hanno por-tato a diventare la soluzione preferitadai costruttori di apparati per leconnessioni a 1 Gb/s e a 10 Gb/s.Il connettore LC Hot Melt di 3M ri-spetta gli elevati requisiti di tutti glistandard internazionali del ca-blaggio, sia Iso/Iec 11801 che EN50173 che Eia/Tia 568B, ed è par-

ticolarmente adatto alle appli-cazioni Lan e San. Anche

in ambienti industriali par-ticolarmente difficili, il con-nettore eccelle per affida-bilità e per prestazioni:temperature in esercizio da-40°C a +85°C non ne pre-giudicano il funzionamento.Inoltre, il connettore offreelevatissime performance ot-tiche: attenuazione <0.2 dB e

riflessione 40 dB. Questo offreagli utilizzatori non solo una

estrema affidabilità, ma anche unaqualità molto elevata per cablaggiin fibra ottica a prova di futuro. Ilplug LC di 3M Telecomunicazioniè pre-caricato in fabbrica con unospeciale adesivo Hot Melt. Utiliz-

zando il kit di terminazione uni-versale Hot Melt System, il nuovoconnettore LC di 3M può essere rea-lizzato sul campo con facilità, velocitàed economicità.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 163

Misuratoredi isolamento grafico In un involucro da cantiere, il mi-suratore di isolamento CA6549 diAmra Chauvin Arnoux (www. am-ra-chauvin-arnoux.it) analizza quan-titativamente e qualitativamentel’isolamento su un grande schermografico retroilluminato.Le caratteristiche sono:- gamma estesa da 10kΩ a 10TΩ;- 4 tensioni f isse di prova:500/1000/2500 e 5000V;

- funzione tensione di prova pro-grammabile: da 40 a 4100V perpassi di 10Vo 100V;

- modalità delle rampe di tensione:curva di misura R (U test) visua-lizzabile sul display e calcolo au-tomatico della discesa in ppm/V;

- prova di durata programmabile evisualizzazione della curva di mi-sura R(t) direttamente sul display;

- dopo la misura con l’indicazionedella temperatura presente, cal-colo della resistenza di isolamentoriportata ad un’altra t (tempera-tura di riferimento) che permetteuna sorveglianza molto precisa del-l’isolamento;

- numerose ulteriori funzioni: bloc-caggio delle tensioni di prova,funzione smooth, allarmi pro-grammabili...;

- possibilità di memorizzare mi-gliaia di misure;

- connessione RS232 per la con-nessione verso un pc o con una pic-cola stampante;

- alimentazione: batterie ricarica-bili NiMH per un’autonomia di30 giorni con 10 misure Dar (rap-porto di assorbimento dielettrico)e 5 misure di PI (indice di pola-rizzazione) al giorno;

- sicurezza elettrica: Iec 61010-1Cat.III 1000 V o Cat.I 2500 V e61557;

- dimensioni: 270x250x180mm; pe-so: 4,3Kg.

La fornitura include una borsacontenente tutti gli accessori:2 cavi di misura con spina HT lun-ghi 3m muniti di una pinza coc-codrillo solidale di grandi di-mensioni (rosso / blu), 1 cavoidentico ma di sicurezza e nero,1 cavo a ripresa posteriore blu,lungo 0,35m, 1 cavo d’alimen-tazione su rete elettrica lungo 2me 1 manuale di funzionamento in5 lingue.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 164

NOVITÀ

Novità

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 91

a cura di Alessia Vara

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Sombra di Reggiani(www.reggiani.net) è un proiettore daincasso innovativo, versatile,impercettibile.Scompare nel controsoffitto fino adiventare invisibile, e la sualampada si nasconde all’osservatore;dunque è il meno intrusivo degliapparecchi da incasso, l’unico a noncontaminare il progettoarchitettonico. Per l’illuminazionegenerale di ambienti privi dicontrosoffitto, Cyl-Sombra trasformaquesto nuovo proiettore da incassoin un proiettore da superficie (dasoffitto, da parete, a sospensione).

informazioni: www.serviziolettori.itriferimento numero 162

Il proiettore Cyl-Sombra

I nuovi connettori 3M LC Hot Melt

Dove non c’è il controsoffitto

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Il misuratore di isolamentoCA6549

Soluzioni tecnologicheinnovativeI refrigeratori e le pompe di caloredella nuova serie Mca di Galletti(www.galletti.it) sono progettatiper installazioni all’esterno, in im-pieghi residenziali e commerciali.L’ampia possibilità di configura-zioni, sia in termini di numero deimodelli presenti nella gamma, siain termini di accessori disponibili,rende la nuova serie un prodottoideale per la riduzione dei tempid’installazione in cantiere.L’utilizzo esclusivo di componen-ti di assoluta qualità nelle partifrigorifere, aerauliche, elettricheè garanzia di efficienza, affidabili-tà e ridotte potenze sonore emes-se. Sono presenti 8 modelli soloraffreddamento e pompa di caloreper installazioni all’esterno conpotenze in raffreddamento da 10a 35 KW e potenze in riscalda-mento da 12 a 44 KW.Le caratteristiche costruttive del-la serie Mca sono:- controllo a microprocessore - il

pannello di controllo µChillerpermette la gestione completaed è facilmente raggiungibileattraverso uno sportello in poli-carbonato, con grado di prote-zione IP65.Le funzioni principali sono:• controllo sulla temperatura

dell’acqua ingresso evapora-tore;

• gestione dello sbrinamento(pompe di calore Mca-H);

• controllo della velocità dei ven-tilatori (opzionale nei modellisolo raffreddamento Mca-C);

• completa gestione degli al-larmi;

• collegabile a linea serialeRS485 per supervisione/te-leassistenza;

• un terminale esterno collega-bile che replica le funzioni delcontrollo (Pcd-opzionale).I dispositivi controllati sono:compressore; ventilatori; val-vola di inversioni ciclo; pompadi circolazione acqua; resi-stenza antigelo (opzionali); re-lè di segnalazione di allarme;

- basamento portante in lamierazincata e pannellatura perime-trale realizzata in Peralumanper un’efficace resistenza agliagenti corrosivi. I sistemi di fis-saggio sono realizzati in mate-riali non ossidabili in acciaio al

carbonio con trattamenti su-perficiali di passivazione. Il va-no compressore è completa-mente chiuso, isolato acustica-mente ed accessibile su 3 latigrazie a pannelli facilmente re-movibili per semplificare al mas-simo tutte le operazioni di ma-nutenzione e controllo;

- sezione aeraulica - ventilatoridi tipo assiale con pale a profi-lo alare, bilanciati staticamentee dinamicamente e dotati di gri-glia di protezione, montati coninterposizione di gommini perridurre la propagazione di vi-brazione durante le fasi di mo-dulazione di velocità (opziona-le). Le pale dei ventilatori sonorealizzate in materiale termo-plastico (modelli da 10 a 21) edi motori sono ad alimentazionemonofase e dotati di protezionitermiche. Tutti i motori impie-gati sono a 6 poli (900 giri alminuti) per contenere le emis-sioni sonore e del tipo a rotoreesterno per massimizzare l’ef-ficienza energetica ed elimina-re la rumorosità magnetica.

Per rendere immediata l’applica-zione di Mca di Galletti all’im-pianto, sono disponibili 3 diffe-renti versioni di Kit Idronico:- unità di base;- unità complete di evaporatore,

elettropompa e vaso di espan-sione;

- unità complete di evaporatore,elettropompa, vaso di espan-sione e serbatoio inerziale ac-cumulato.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 165

Pulsanti conformi a ISO12100 Matsushita Electric Works(www.matsushita.it) haintrodotto una nuova gam-ma di pulsanti e selettoricon portata 3A/250V ac-100mA/125V ac confor-me agli standard di sicu-rezza internazionaliIso12100.I colori dei pulsanti sonoconformi agli standardIec60073 (Jis C 0448) eIec60204-1 (Jis B 9960) epermettono il riconosci-mento dello stato dellamacchina anche da par-te di personale non esper-to. Questa serie di pul-santi è resistente aglispruzzi ed è dotata di unmeccanismo di montaggio co-mandato da una leva che con-sente una semplice e veloce in-stallazione.I pulsanti sono illuminati da led cherispetto alla tradizionale lampadinaad incandescenza hanno il van-taggio di avere una migliore lu-minosità e quindi un migliore ri-conoscimento dei colori; inoltre, illed consuma meno corrente e hauna vita molto più lunga che at-tualmente è stimata in 50.000 ore.Attiva anche nella produzione diinterruttori a levetta, Matsushitapropone la serie T, ormai un clas-sico nell’automazione industriale.Disponibile per montaggio a pan-nello su foro 12,5 mm con termi-nali a saldare, faston o vite.La gamma comprende i tipi con unnumero di poli da 1 a 4 e con sva-riati schemi di funzionamento.

Appositi cappucci da avvitare sulcollare di fissaggio a pannello checoprono l’attuatore conferisconoal dispositivo il grado di prote-zione IP 54.Panasonic, il nuovo nome di NaisMatsushita, multinazionale giap-ponese presente in tutto il mondo,ha recentemente deciso di utiliz-zare il proprio marchio Panaso-nic anche per i prodotti di auto-mazione e controllo.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 167

Plug & playI nuovi moduli di alimentazione ecomunicazione Mfd-CP4-500/ Mfd-CP4-800 di Moeller (www. moel-ler.it) permettono ora di avere undisplay IP65 remoto per tutte le ap-plicazioni easy500/700 ed easy800.

92 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

NOVITÀ

Aria/acqua gli elementi fondamentalidella nuova chiller generation

Pulsanti e selettori conformi agli standard di sicurezza

Uno strumento per la progettazione tv-satFracarro (www.fracarro.it) lancia ilnuovo FrDesigner, un software dalleelevate prestazioni per la progettazionedi sistemi di ricezione e di distribuzionetv satellitari e terrestri, ideato perfornire un valido aiuto agli operatori delsettore.Si caratterizza per le elevate funzioni dicalcolo: viene garantita, infatti, unareale corrispondenza tra il valore delsegnale ottenuto dal progetto e quelloreale, misurato sul campo: il nuovosoftware è in grado di valutare il livellodel segnale in tutti i “punti di contatto”presenti nello schema, permettendo ilcontrollo preciso dell’impiantoprogettato.Potendo misurare anche i sistemifunzionanti con i nuovi segnali digitaliterrestri, FrDesigner è “ready fordigital”. Innovativa è poi la possibilitàdi lavorare a uno schema utilizzandopiù sorgenti di segnale (è possibile, inaltre parole, miscelare i segnaliprovenienti da diverse antenne). Conun solo click, l’utente ha così lapossibilità di verificare tutti i parametritecnici necessari al funzionamentodell’impianto e al suo correttodimensionamento.Completo anche dal punto di vista“commerciale”, consente di stimare icosti complessivi dell’intero sistema,considerando tutte le voci che

influiscono nella sua realizzazione, daiprodotti impiegati alle spese aggiuntive,come manodopera e trasferte,calcolando anche variabili commerciali.Tutte queste operazioni sono moltosemplici e vengono eseguite dalprogramma in modo istantaneo,permettendo agli operatori di offrirevelocemente ai propri clienti deipreventivi “chiavi in mano”.FrDesigner è particolarmente facile dausare. L’interfaccia grafica è intuitiva eimmediata.E in più sono state integrate dellefunzioni che semplificano il lavoro diprogettazione, come la possibilità diinserire nuovi prodotti con valori didefault (e cioè già impostatiautomaticamente dal programma), ol’utilizzo della grafica vettoriale, inveceche bitmap (che permette di “zoomare”una parte dello schema o un singoloprodotto senza perdere qualitàdell’immagine). Il software ècontinuamente aggiornabile sia nellalibreria (con i nuovi prodotti), che nelprogramma (con le nuove funzioni).Interessante è inoltre l’archivio dimodelli pronti per l’uso (schemi etemplate), utili come esempi nellarealizzazione di nuovi sistemi.

informazioni: www.serviziolettori.itriferimento numero 166

NOVITÀ

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 93

Grazie alla funzionalità plug &play, gli utenti possono collegareun display Mfd-Titan (Mfd-80-Bo Mfd-80) tramite il modulo di ali-mentazione e comunicazione Mfd-CP4 al rispettivo relè di comandoeasy. Partendo da questo presupposto,i moduli Mfd-CP4 sono equipaggiatidi fabbrica con un cavo di colle-gamento seriale di 5 metri, che

può essere tagliato in misura. Ildisplay può essere gestito re-motamente, ad una distanza fi-no a cinque metri dal relè di co-mando.I vantaggi sono numerosi. Per realizzare il collegamento,gli utenti ora non necessitanopiù di software o driver specia-li, in quanto Mfd-CP4 offre unareale funzionalità plug & play. Il cablaggio di I/O può restare nelquadro elettrico, mentre il di-splay è dotato di 2 fori di fis-saggio da 22,5 mm per un facilemontaggio.Il display retroilluminato offreun grado di protezione IP65 ed èchiaramente leggibile. Sono dis-ponibili due versioni per i relè dicomando easy: la versione Mfd-CP4-500, idonea per tutti i modellieasy500/700, e la versione Mfd-CP4-800, impiegabile in tutte leapplicazioni dei modelli easy800e Mfd-CP8.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 168

Ottime prestazioniCompel Electronics SpA (www.compel.it), che si occupa di pro-duzione e progettazione di si-stemi di interconnessione e ca-

blaggi, ha arricchito la vasta econsolidata famiglia di connettoriSma con una nuova versione,tecnologicamente innovativa.Questa versione, che rappre-senta una evoluzione della benconosciuta serie a 90°, riesce aconciliare le caratteristiche mec-caniche dell’acciaio inossidabile

con la stringente richiesta diconnettori Sma ad angolo vera-mente competitivi.La nuova soluzione, realizzatacon la parte di interfaccia in acciaioinossidabile e con la parte po-steriore in lega di rame, è in gra-do di soddisfare l’esigenza delmercato di un prodotto con otti-

me prestazioni elettriche e mec-caniche.Questa famiglia copre uncompleto spettro di esigenze, daitipi per cavi flessibili, a quelli con-formabili a mano e semirigidi, in-cluso il micro-cavo 0.047”.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 169

abbiamo velocizzato il cablaggio, eliminando ogni utensile

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L'innovazione Merlin Gerin presenta PratiKa:il sistema di prese e spine industriali ad alto valore aggiunto, nelle versioni spina e presa mobile, presa da incasso diritta e inclinata.

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il sistema che ti guida nella Distribuzione Elettrica

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servizio lettori 1821

Plug & play: la famiglia di prodottieasy ora comprende anche un displayIP65 remoto

Innovazione tecnologica sui connettori Compel Sma a 90°

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PUGLIACARLI ANGELO & C. S.a.s. Barletta BA (0883) 347595 (0883) 347965CARLI ANGELO & C. S.a.s. Barletta BA (0883) 332084F.A.P.E. S.r.l. Andria BA (0883) 557108 (0883) 557107F.A.P.E. S.r.l. Corato BA (080) 8987113FOREL S.r.l. Lecce LE (0832) 351975 (0832) 351573FOREL S.r.l. Nardò LE (0833) 572530 (0833) 572530PAGE S.r.l. Foggia FG (0881) 724113 (0881) 771947

SICILIAELECTRIC GELA S.r.l. Gela CL (0933) 901919 (0933) 901163ELECTRIC GELA di Catania Giuseppa Gela CL (0933) 930809 (0933) 822785OR.VE.ME. S.r.l. Canicattì AG (0922) 856015 (0922) 859767ELETTOSUD S.p.A. Brolo ME (0941) 561296 (0941) 562155ELETTROSUD S.p.A. Giardini Naxos ME (0942) 50238 (0942) 654398ELETTROFORNITURE S.a.s. Saponara Marittima ME (090) 332473 (090) 3379250ELETTROSUD S.p.A. Capo d’Orlando ME (0941) 911120 (0941) 911120ELETTROSUD S.p.A. S. Agata Militello ME (0941) 722529 (0941) 722529ELETTROSUD S.p.A. Catania CT (095) 477481 (095) 472190

SARDEGNAELETTRICA INDUSTRIALE S.r.l. Quartu S. Elena CA (070) 83631 (070) 885956ELETTRICA INDUSTRIALE S.r.l. Carbonia CA (0781) 665141 (0781) 665142ELETTRICA INDUSTRIALE S.r.l. Cagliari CA (070) 20271 (070) 252087ELETTRICA INDUSTRIALE S.r.l. Nuoro NU (0784) 295096 (0784) 295097ELETTRICA INDUSTRIALE S.r.l. Oristano OR (0783) 358650 (0783) 358653ELETTRICA INDUSTRIALE S.r.l. Sassari SS (079) 2639500 (079) 2639555

servizio lettori 1719

NOVITÀ

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 95

Sistema di video sicurezza all-in-oneHesa (www.hesa.it) presenta un si-stema interattivo di security e vi-deocontrollo che mette a disposi-zione dell’utenza domestica e deipunti vendita le prestazioni pro-fessionali dei grandi impianti inun unico compatto apparecchio. WonderTrack WT-1500, infatti, ri-unisce in un set dalle dimensionimolto contenute 4 differenti ap-parecchi:- un monitor a colori a cristalli liquidi

da 4», inclinabile; - un avanzato videoregistratore

digitale;- un multiplexer per la gestione

delle immagini;- un sistema di quattro ingressi

per quattro telecamere dotateanche di registrazione sonoraper i rumori d’ambiente.

Non è soltanto un’attrezzaturacompleta per la protezione e latrasmissione a distanza degli even-ti ma è la prima e più completa ap-plicazione della convergenza di-gitale che sta trasformando e in-tegrando in tutto il mondo diver-

se tecnologie: quella delle tele-comunicazioni, dell’audio-video,della security e del networking, larete intelligente che collega la ca-sa al suo interno e verso le retiesterne. È possibile dialogare conla propria casa e con gli spazi mo-nitorati all’interno e all’esterno,e ricevere e inviare segnali e im-magini secondo tempi e modalitàpersonalizzate.I vantaggi:• comandi unici - è possibile uti-

lizzare comandi unici (un semplicejog&shuttle come quello dei vi-deogiochi e dei cellulari) per quat-tro differenti apparecchi senza do-versi preoccupare di effettuare col-legamenti e manovre complesse;

• videoregistrare quando si vuole- il videoregistratore digitale èmolto compatto e può riceveree registrare le immagini di benquattro telecamere sistematein esterno o in interno, con i re-lativi quattro ingressi per gli al-larmi. Le modalità di funziona-mento sono diverse ed è possi-bile registrare a intervalli op-pure ad orari pre-stabiliti. Letelecamere possono anche in-viare immagini e sonoro in au-

tomatico quando ricevono unsegnale di allarme;

• collegarsi con la centrale - conla funzione motion detector,la ripresa e la registrazionevengono avviate ogni volta checiascuna telecamera identificadei movimenti nella propriaarea di controllo. Il funziona-

mento di WonderTrack può es-sere comandato a distanza dauna centrale esterna di allarme;

• vedere e vedere bene - la tecno-logia digitale consente già alcu-ne funzioni di WonderTrack, masolo con notevoli investimentioppure con risultati non sempresoddisfacenti e affidabili. Il limi-

te di impianti video-domestici èspesso la bassa qualità di visio-ne o le prestazioni limitate. Ilmonitor inclinabile risponde alleultime tecnologie dei monitor edelle tv a cristalli liquidi. Con unsolo tasto il multiplexer può far-ci vedere o l’immagine a schermointero oppure le 4 diverse scene

servizio lettori 1860

Sistema interattivo di security e videocontrollo

inviate dalle 4 telecamere oppu-re, ancora, la funzione Pip, picture-in-picture: in un angolo del mo-nitor vengono riprodotte le im-magini di una delle telecamere.E per vedere bene ciò che è sta-to registrato si possono fare ri-cerche secondo la data, gli al-larmi oppure in sequenza video,guardando tutto ciò che è statoregistrato;

• vedere da lontano - WonderTrackgrazie alla porta Lan consente diascoltare e vedere in tempo rea-le dal pc o dal cellulare compatibileciò che avviene nell’abitazione,dentro o fuori. Non solo è possibile vedere eascoltare ma anche, sempre daremoto, con la tastiera del pc odel cellulare, gestire le diversefunzioni di ripresa e videoregi-strazione.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 170

Facile da installareL’avviatore progressivo Altistart01 di Telemecanique (marchio diSchneider Electric - www. schnei-derelectric.it) può essere sia un li-mitatore di coppia all’avviamentosia un avviatore - rallentatore pro-gressivo per i motori asincroni.L’utilizzo di Altistart 01 migliorale prestazioni di avviamento deimotori asincroni, monofase e trifase,permettendo un avviamento pro-gressivo senza sbalzi e controllatopoiché consente di eliminare i col-pi sulla meccanica causa di usura,di interventi di manutenzione e diarresti della produzione.Essendo per sua natura un ridut-tore di coppia, limita la coppia ac-celeratrice e i picchi di correnteall’avviamento sulle macchine chenon richiedono una coppia di av-viamento elevata.Sono adatti alle seguenti applica-zioni semplici:• nastri trasportatori;• convogliatori;• pompe;• ventilatori;• compressori;• porte automatiche;• macchine a cinghie. È poco ingombrante e facile da in-stallare, può essere montato af-fiancato ad altri prodotti ed è con-forme alle norme Iec/EN 60947-4-2, omologato UL, Csa, marcato CE.L’offerta di avviatori progressiviAltistart 01 comprende 3 gamme:• avviatori progressivi Ats 01N1

capaci di controllare una fasedi alimentazione del motore(monofase o trifase) per la li-mitazione di coppia all’avvia-mento con potenze motorecomprese tra 0,37 kW e 5,5kW e tensioni di alimentazionemotore comprese tra 110 V e480 V, 50/60 Hz;

• avviatori progressivi rallenta-tori Ats 01N2 capaci di con-trollare due fasi di alimentazionedel motore per la limitazione dicorrente all’avviamento e peril rallentamento con potenzemotore comprese tra 0,75 kWe 75 kW e tensioni di alimen-tazione motore: 230 V, 400 V,480 V e 690 V, 50/60 Hz;

• avviatori progressivi rallenta-tori ATSU 01N2, capaci di con-trollare due fasi di alimentazionedel motore per la limitazione dicorrente all’avviamento e peril rallentamento, e realizzatiper essere espressamente uti-lizzati in abbinamento alla par-tenza motore TeSys modelloU, con potenze motore com-prese tra 0,75 kW e 15 kW e

tensioni di alimenta-zione motore compre-se tra 200 V e 480 V,50/60 Hz. Altistart 01è un’ottima alternativaai tradizionali avviatoristella - triangolo.Il by-pass a fine avvia-mento è sempre inte-grato e nella versioneAts01N2 è disponibileanche la segnalazionemediante contatto.Nella versione At-su01N2, in sinergia conTeSys modello U, sonopossibili sia il comandosia la supervisione a di-

stanza mediante protocollo Mod-bus oltreché una diminuzionedei cablaggi.Per le applicazioni che lo richie-dono è anche disponibile unafunzione “ boost “ attiva nella fa-se iniziale dell’avviamento.

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 172

Stick universale per la misura del pHTesto (www.testo.it) ha appenaintrodotto sul mercato testo 206pH1, un nuovo strumento com-patto per la misura di pH e tem-peratura, con testine intercam-

biabili. Testo 206 pH1 è dotato diuna sonda innovativa con vetroinfrangibile. La sonda incorporaun grande volume di gel per l’e-lettrodo di riferimento, a garanziadi una lunga vita operativa. Ulteriorinovità nell’esecuzione della sonda,compreso il diaframma forato, ga-rantiscono la massima protezionecontro lo sporco, permettendo di pu-lire la sonda in pochi secondi.Lo strumento è stato progettato pergarantire la massima semplicitàd’uso. È possibile tarare rapida-mente le sonde per la misura del pH

su uno, due o tre punti(valori di pH 4/7/10). I va-lori misurati sono facili daleggere, grazie all’ampiodisplay retroilluminato.Tutte le funzioni possonoessere attivate o disatti-vate direttamente dall’u-tente. Testo 206 pH1 di-spone, inoltre, sia di pun-tale a penetrazione per pHsia di sonda per tempera-

tura: un abbinamento ideale. Lacompensazione della temperatu-ra e il riconoscimento del valore fi-nale vengono eseguiti automati-camente. Testo 206 pH1 è anchedisponibile in un pratico kit che com-prende: custodia di protezione“TopSafe”, dispositivo di aggancioa cintura e cappuccio di protezio-ne. Il phmetro può essere impiegatocon sostanze liquide in tutti i set-tori, tra cui:- determinazione del pH nell’am-

biente (acqua, acque reflue);- neutralizzazione della condensa

96 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

NOVITÀ

L’utilizzo di Altistart 01 migliora le prestazioni di avviamento dei motori asincroni

Per il controllo di tutte le funzioni di una stanza Apice (www.apice.org) produce dispositiviorientati alla costruzione di soluzioniglobali di controllo.I sistemi sviluppati supportano un’ampiagamma di tecnologie di identificazione epermettono di realizzare con grandefacilità impianti misti. I terminali per ilcontrollo accessi di Apice possonocomunicare fra di loro su protocolloproprietario Apice RS485, su rete EthernetTcp/Ip o via connessione modem remota.Pur rimanendo fedele al suo mercato diriferimento che è quello dei controlliaccesso, l’azienda toscana harecentemente ampliato i propri orizzontisviluppando un nuovo rivoluzionariodispositivo per la Home & BuildingAutomation. L’ultima creazione di casaApice si chiama MA5600. Si tratta di unapparecchio compatto ed altamenteminiaturizzato che rappresenta unasoluzione globale per l’automazione di unastanza.L’apparecchio gestisce molteplici funzionicome: il controllo delle luci, la regolazionedella temperatura, il controllo accessi, icarichi di energia, gli allarmi bagno,antintrusione ed antincendio. Il nodoMA5600 funziona sullo standard aperto edinteroperabile LonWorks. L’elettronica deldispositivo si basa sul NeuronChip di

Echelon, coadiuvato da un secondomicroprocessore. L’apparecchio si presentacome un modulo per montaggio su barradin per una lungezza totale di 105mm.Grazie alle sue piccole dimensioni ed allasua grande versatilità, il dispositivoMA5600 rappresenta una efficacesoluzione di automazione a basso costo inambito residenziale, negli alberghi, inospedali, uffici, caserme ed in tutte quellesituazioni dove ci sia bisogno di unsistema affidabile che consenta dirisparmiare energia e di aumentare illivello del comfort e della sicurezza. Unaltro pregio del dispositivo MA5600 èl’espandibilità delle funzioni (aggiunta adesempio del controllo dei quadri elettrici,dell’illuminazione esterna...). Unico nelsuo genere, il nodo MA5600 colma unvuoto di mercato e grazie all’apertura edalla libertà di configurazione consente alproprietario della casa o dell’edificio diessere di fatto il ‘padrone’ dell’impiantocon la possibilità di configurare le funzionia proprio piacimento con il solo aiuto delsuo mouse col quale potrà sbizzarrirsinella creazione di nuovi scenari nei variambienti dell’edificio.

informazioni: www.serviziolettori.itriferimento numero 171

Testo 206 pH1 è dotato di una sondainnovativa con vetro infrangibile

NOVITÀ

(tecnologia del riscaldamento,caldaie a condensazione);

- applicazione del pH nel settore in-dustriale (lubrificanti);

- misura del pH nel settore ali-mentare (produzione di succhidi frutta).

informazioni:www.serviziolettori.itriferimento numero 173

Interruttore senza filiGewiss (www.gewiss.it) ha am-pliato la serie civile System BlackWhite con la nuova linea SystemRF: soluzioni di comando e con-trollo che, grazie ad un’avanzatatecnica di comunicazione senza fi-li, lascia all’utente la piena liber-tà di arricchire o modificare il pro-prio impianto elettrico senza do-

ver rompere i muri o costringerea posare nuovi cavi. La nuova li-nea di prodotti System RF è co-stituita da una serie di modulitrasmettitori alimentati da nor-mali batterie AAA e una serie diricevitori “multifunzione” incari-cati di eseguire i comandi inviatidal trasmettitore.I ricevitori sono disponibili in va-rie versioni e possono essere in-stallati in normali supporti in pros-simità delle utenze da comanda-re (un punto luce, una presa, il mo-tore di una tenda, l’apertura di uncancello, una valvola di sicurezzadel gas, una caldaia o un condi-zionatore).I prodotti base permettono di co-mandare carichi generici da 3 a 16A in modalità monostabile, bi-

stabile e temporizzata.Oltre che attraverso ilcomando RF, il ricevi-tore consente l’attua-zione del comando an-che manualmente me-diante i tasti presentisulla parte frontale oun ingresso filare ingrado di leggere uncontatto privo di po-tenziale (ad esempioun normale pulsanteo un interruttore di ti-po tradizionale). Laversione più sofistica-ta, destinata al co-mando motori, per-

mette di gestire in uscita 2 cari-chi fino a 8A con potenziale 230V.Tali moduli effettuano l’attuazio-ne per il controllo di tapparelle, ten-de da sole o automatismi; anchein questo caso le attuazioni sonopossibili sia attraverso il coman-do RF inviato dal trasmettitoreSystem RF, sia in modalità ma-nuale attraverso i tre tasti (su,giù; arresto) integrati sulla partefrontale.I trasmettitori System RF svol-gono le diverse funzioni ricondu-cibili all’impianto elettrico tradi-zionale, con il vantaggio di non ri-chiedere alcun collegamento fisico.Gewiss propone moduli tra-smettitori con funzioni di “pul-santiera” (da 1 a 4 tasti), crono-termostato (con possibilità di co-mando remoto mediante combi-natore telefonico) e rilevatore dimovimento all’infrarosso con cre-puscolare. Oltre ad essere integratain questi prodotti, la funzione ditrasmettitore è disponibile in for-ma separata, per ricevere i se-gnali provenienti da contatti pri-vi di potenziale (pulsanti, inter-ruttori, contatti di allarmi tecniciquali rilevatori di gas, termosta-ti di tipo tradizionale, eccetera) eper inviare un messaggio radio aqualsiasi attuatore o ricevitoreGewiss.

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In forma classicaLa luce ad alogeni ha un’emis-sione spettrale simile a quella delsole e permette quindi di per-cepire i colorinel modo piùnaturale. Ri-spetto al lelampade adincandescen-za tradiziona-li, quelle adalogeni han-no tonalità diluce più sta-bile, efficienzaluminosa piùelevata emaggiore du-rata. Ora lelampade adalogeni sonodisponibili an-che nella for-ma della clas-sica lampadi-na. Sviluppatada Osram (www.osram.it) la nuo-va Halolux Classic, con la suaforma classica e l’attacco a vitestandard E27, è pronta per por-tare nuova vitalità negli appa-recchi di illuminazione esisten-ti. È disponibile nella versione convetro chiaro nelle potenze 40 We 60 W.

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Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 97

servizio lettori 1594

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Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 99

Impianti:la climatizzazione

LEZIONE 1 (GIE 9 del 25 giugno 2004): Il climatizzatore: gli impianti split Abstract: Questa lezione è dedicata ai sistemi più comunemente dif-fusi a livello residenziale e piccolo commerciale. Si tratta dei cosid-detti “Split”, cioè sistemi composti da due elementi staccati tra lo-ro, di cui uno (l’unità interna) è destinato a sottrarre il calore dall’ambienteche vogliamo climatizzare, mentre il secondo (unità esterna) svolgela funzione di disperdere tale calore all’esterno.

LEZIONE 2 (GIE 11 del 10 settembre 2004) Il climatizzatore: come si sceglieAbstract: La scelta di un sistema di climatizzazione avviene sulla basedel calcolo del fabbisogno termico dell’ambiente da climatizzare. Tale calcolo andrebbe sempre fatto in maniera analitica dal progettistatermotecnico, indipendentemente dalle dimensioni dell'impianto, anchese la legge 46/90 prescrive l’obbligatorietà del progetto, firmato da pro-fessionista abilitato, per gli impianti di potenzialità superiore a 46,5 kW.Per questo motivo e per ragione di costi, nei piccoli impianti si fa una sti-ma approssimata del fabbisogno termico, tenendo conto solo dei para-metri principali, ottenendo un risultato "accettabile".

LEZIONE 3 (su questo numero)Il climatizzatore: la scelta del sistema Abstract: analisi delle tipologie in base alle esigenze dei clienti, in fun-zione dell’edificio, dell’uso dell’impianto, della potenza disponibile, delfabbisogno termo-frigorifero... Caratteristiche tecniche, vantaggi, svan-taggi.

LEZIONE 4 - Il climatizzatore: l’installazioneAbstract: Dove va posizionatoCome va installato

LEZIONE 5 - Il climatizzatore: l’usoAbstract: La messa in servizioLa manutenzioneLa diagnostica

LEZIONE 6 - Refrigeranti vecchi e nuovi: r22, r407c, r410aAbstract: Caratteristiche e proprietàPrecauzioni e sicurezzaRecupero - Normative

I CONTENUTI DEL CORSO

Fabio Braidotti Il corso costituisce un’introduzione di base alla tec-nica degli impianti di climatizzazione e condizio-namento. In sei lezioni vengono spiegati i principi difunzionamento, le tipologie di impianto, la messa inservizio e la manutenzione

L’estate 2003 è stata indubbiamente una stagione da non dimenticare, non solo perle condizioni termoigrometriche ma anche per l’insolito protrarsi di queste condizioni,che hanno flagellato tutto il pianeta. Le cause sono molteplici, ma tra queste l’effettoserra sicuramente occupa un posto importante e soprattutto irreversibile. Infatti, latemperatura media della terra è in costante aumento, con i conseguenti effetti di scio-glimento dei ghiacciai, di innalzamento del livello dei mari e la scomparsa di spiag-ge e zone costiere basse. Queste “tempeste di caldo”, come quella vissuta la scor-sa estate, non provocano danni alle strutture come le altre tipologie di tempesta, maprovocano decessi di persone. Anche se, per l’estate appena trascorsa non era pre-vista una ripetizione di quella precedente, in questa situazione la gente ha cercatodi difendersi come poteva, acquistando ed utilizzando gli impianti di climatizzazio-ne che creano quel microclima ideale in termini di temperatura, umidità relativa, di-stribuzione e qualità dell’aria, che ci permette di vivere sicuramente meglio.

QUANDO FA TROPPO CALDO

La base di partenza per lascelta di un sistema di cli-matizzazione è il calcolo o la

stima del fabbisogno termico del-l’ambiente da climatizzare.Qualunque sia il sistema di cli-matizzazione che sarà scelto, unavolta effettuato il calcolo dei ca-richi termici, sappiamo quantocalore va fornito o sottratto ai va-ri locali dell’edificio e di conse-guenza la potenza della macchi-na di climatizzazione. La potenzapuò essere espressa in W (o kW)nel sistema internazionale, inkcal/h o Frig/h (anche se que-st’ultima è solo una unità di misurapratica ma non riconosciuta) nelsistema tecnico oppure, ancora, inBtu/h usando il sistema anglo-americano.Determinata così la potenza ter-mofrigorifera possiamo sceglie-re il sistema di climatizzazione. Per prima cosa è necessario fareuna rapida analisi delle esigenzedel cliente, che sono le più di-sparate, in funzione dell’edificio,dell’uso dell’impianto, degli spa-zi e delle distanze, della potenzaelettrica disponibile, del funzio-namento estivo o integrale (esta-te/inverno), di quanto si intendeinvestire (tabella A).Poi si guarda cosa offre il merca-to per la scelta della tipologia,della marca e del relativo costo delsistema.Il crescente sviluppo degli im-pianti di climatizzazione di po-

tenzialità contenuta è determi-nato da un lato dalla richiesta diun sempre maggior livello di be-nessere ambientale e, dall’altro,dalla disponibilità di apparec-chiature costruite per soddisfarela crescente domanda dei medi epiccoli ambienti da climatizzare.E qui entriamo veramente in unagiungla, con una gamma molto am-pia di marche, modelli e prezzi,adatti a soddisfare tutte (o quasi)le esigenze del cliente. Dal punto di vista commerciale sidividono generalmente in due ca-tegorie: residenziale e commerciale.Questa divisione, del tutto arbi-traria con una zona di confine as-sai incerta, viene fatta in basealle potenze rese, considerando co-me categoria residenziale quellache comprende le macchine finoa 3.5 KW (3.000 kcal/h o Frig/h ov-vero 12.000 Btu/h), e come cate-goria commerciale tutte le mac-chine di potenza frigorifera su-periore, generalmente fino a 30 kWcon i multisplit e 70 kW con i si-stemi canalizzati.

SISTEMI SPLITI sistemi split sono caratterizza-ti dal fatto che il circuito frigoriferonon è monoblocco, ma è divisoin due parti, una all’interno del lo-cale da climatizzare (contenentel’evaporatore) e l’altra all’esterno,contenente il compressore (permotivi di rumore) e il condensatoreper lo smaltimento del calore, ap-

punto nell’aria esterna. Il capillareè posizionato all’esterno nei pic-coli sistemi mono o multisplit,anch’esso per problemi di rumo-rosità, mentre nei sistemi multi-pli a flusso di refrigerante varia-bile è sostituito da una valvolad’espansione, posizionata nell’u-nità interna o nel distributore.Quando si parla di climatizzatorisplit, normalmente si intende si-

stemi ad espansione diretta, cioèlo scambio di calore tra il refri-gerante e l’aria del locale da cli-matizzare avviene direttamente(senza fluidi intermedi), tramite unabatteria posta nell’unità interna.Questo consente:- rendimento energetico superio-re rispetto ai sistemi che impie-gano un fluido intermedio, peresempio l’acqua, utilizzata nei si-stemi idronici;

- semplicità di installazione nei pic-coli impianti, realizzati con tu-bazioni di diametro inferiore;

- migliori prestazioni in deumidi-ficazione per il fatto di avere il flui-do di scambio a temperaturapiù bassa;

- tempi di risposta del sistemaparticolarmente rapidi.

TIPOLOGIADEI SISTEMI SPLITI climatizzatori d’ambiente di ti-po split sono nati per soddisfare

100 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

CORSO LA CLIMATIZZAZIONE

Portatile split, monosplit, multisplit, unita interne:caratteristiche tecniche e possibilità di utilizzo

Il climatizzatore:sceltadel sistema

3

Figura 1 - Portatile Split

TABELLA A - ANALISI ESIGENZE DEL CLIENTE

• edificio esistentenuovo o da ristrutturare completamente

• impianto estivo (solo freddo)integrale (caldo/freddo)

• destinazione d’uso appartamento soggiornocamerastudio

ufficio tipo di ufficiostudio professionale studio

sala attesanegoziostanza d’albergobibliotecaaltro

• numero locali da climatizzare

• potenza elettrica disponibile

• spazio disponibile

• scarico condensa

• esigenze particolari

Figura 2 - Monosplit

le esigenze di un singolo locale,con una qualità “accettabile”dal punto di vista del benessere,ma negli ultimi anni vi è stata unanotevole evoluzione di questatipologia di macchine, per cui èora possibile ottenere presta-zioni interessanti da impiantiche utilizzano apparecchi di que-sto tipo, non solo in termini diqualità dell’aria, ma anche peredifici con diversi locali, dove

una sola unità esterna può gestiremolte unità interne. Il tutto grazie ad una elettroni-ca avanzata.Dal punto di vista della tipologiacostruttiva i sistemi split si pos-sono suddividere in tre grandi fa-miglie, con una varietà di carat-teristiche e particolarità per cia-scun gruppo:A) portatile;B) mono;

C) multi.Esaminiamo rapidamente i pro econtro di ciascuna famiglia.Portatile split (figura 1)Derivato dal climatizzatore mo-noblocco ma con il condensatoreesterno, collegato all’unità inter-na tramite un “cordone ombeli-cale” flessibile, contenente i tubidel refrigerante, il cavo elettricodi alimentazione del ventilatore delcondensatore ed il tubo di scari-co condensa. Vantaggi- non necessita di installazione;- è trasferibile;- ingombro ridotto.Svantaggi- battenti della finestra accosta-ti o foro nel serramento;

- rumorosità più elevata in con-fronto alle altre tipologie (il com-pressore è all’interno);

- potenzialità frigorifere limitate.UtilizzoDa scegliere quando si vuole su-bito il “freddo” senza particolariesigenze di comfort.Monosplit (figura 2)Si tratta dello split classico e piùsemplice con una unità interna (di-sponibile in versione parete, pa-vimento, soffitto, controssoffittoo canalizzata) collegata con unaunità esterna.Vantaggi- silenziosità;- massimo comfort;- gamma di potenze;

- gamma di forme e tipi;- eccellente rapporto prezzo/pre-stazioni.Svantaggi- necessita di installazione da

personale qualificato e con lagiusta attrezzatura;

- acquisto da programmare;- necessita di spazio per il posi-

zionamento dell’unità esterna;- collegamenti frigoriferi ed elet-

trici interno/esterno;- scarico condensa.UtilizzoÈ il sistema da scegliere quandosi ha un solo locale da climatizzareoppure più locali, ma situati lon-tani tra di loro o con percorsi dif-

CORSOLA CLIMATIZZAZIONE

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 101

Figura 3 - Multisplit

Figura 4 - Multisplit con uno o duecompressori condivisi a velocità fissa

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ficili per i collegamenti frigorife-ri. In questo caso abbiamo tanteunità esterne quante quelle in-terne.Attualmente si va sempre piùverso la velocità variabile delcompressore, tramite “inverter”che permette una potenza frigo-rifera variabile al sistema. Questoconsente una modulazione dellamacchina per adeguarsi al caricotermico dell’impianto, con note-voli vantaggi in termini di comfort(temperatura più costante e tem-po di messa a regime più rapido),di risparmio energetico ed eco-nomico (minore consumo elettri-co ed impegno di potenza), mag-gior vita del compressore (per i mi-nori avviamenti e con correntedi spunto inferiore).La maggiorazione di costo at-tuale si recupera velocementecon il risparmio economico che puòraggiungere anche il 30%, ri-spetto al sistema tradizionale“on-off”.Multisplit (figura 3)I sistemi multisplit sono costi-

tuiti da una unità esterna collegataad una serie di unità interne, tan-te quanti sono i locali da clima-tizzare.Vi sono diverse tipologie di si-stemi multiplit, con differenti ca-ratteristiche e prestazioni:- A) macchine con uno o due com-

pressori condivisi a velocitàfissa;

- B) macchine con più compres-sori dedicati a velocità fissa;

- C) macchine con un compressorea velocità variabile;

- D) macchine con compressore/ia velocità variabile e portatavariabile (Vrf - Variable re-frigerant flow) o a volumevariabile (Vrv - Variable re-frigerant volume).

Dal punto di vista dei vantag-gi/svantaggi generali, nulla variarispetto alla singola unità mono-split, con una buona qualità del-l’aria, ottimo controllo della tem-peratura, ottima capacità di deu-midificazione, buona qualità nel-la filtrazione, mentre non si ha ilricambio dell’aria di rinnovo, che

va garantita con un impianto se-parato ed indipendente (salvonei sistemi con unità interne ca-nalizzate).Il grande vantaggio dei multi-split è quello di avere una sola uni-tà esterna.Analizziamo le caratteristiche diogni tipologia di multisplit.Multisplit con uno o due com-pressori condivisi a velocità fis-sa (figura 4)Questo tipo di macchina è quel-lo più semplice ed è costituitoda uno o due compressori nel-l’unità esterna, che alimentano di-verse unità interne (massimo 4),anche di capacità e conforma-zione diversa.Il funzionamento può essere oin freddo o in caldo per tutte le uni-tà, cioè non si può scegliere ilmodo di funzionamento in ma-niera indipendente. Vantaggi- semplice ed economico.Svantaggi- l’energia elettrica consumata

non è proporzionata al numerodelle unità interne in funzione.

UtilizzoL’utilizzo tipico è per le abitazio-ni, gli uffici, studi professionali, am-bulatori o simili i cui locali pos-siedono la caratteristica di avereesposizioni simili ed essere uti-lizzati nelle stesse fasce orarie.Multisplit con più compressori de-dicati a velocità fissa (figura 5)Questa categoria di macchine ècaratterizzata dal fatto di averedue o tre compressori a velocitàfissa nell’unità esterna, collega-ti a corrispondenti unità interneanche di capacità e conforma-zione diversa e, inoltre, vi possonoessere anche più unità interne

connesse ad uno dei compres-sori.La grande differenza tra questemacchine e quelle a singolo com-pressore è il fatto di avere deiconsumi energetici proporziona-ti ai carichi termici interni: infat-ti funziona solo il compressorerelativo alla propria unità interna,che richiede freddo (o caldo).La flessibilità di funzionamen-to è dunque la caratteristica piùinteressante di queste macchine;inoltre il singolo compressorepuò funzionare in freddo o incaldo.Vantaggi- flessibilità di utilizzo.Svantaggi- limitato numero di compresso-

ri (massimo 3) e di unità inter-ne (massimo 4).

UtilizzoL’utilizzo tipico è in abitazioni,uffici, studi professionali, ambu-latori o simili i cui locali possiedonola caratteristica di non essereutilizzati nelle stesse fasce orarieo di avere esposizioni diverse.Multisplit con compressore avelocità variabile (Inverter) In queste macchine si ha un so-lo compressore a velocità varia-

bile, collegato a più unità interne. Il consumo del compressore èproporzionale alla somma delle ri-chieste di ciascuna unità internae quindi variabile nella stessaproporzione dei carichi termici. Il funzionamento ai carichi parzialiè particolarmente interessantein quanto non solo vi è proporzionetra carico termico e consumo, maa ciò si aggiunge anche un in-cremento dei rendimenti termo-dinamici dovuti alle migliori con-dizioni di scambio dei conden-satori ed evaporatori. Queste macchine sono disponibili

sia in solo freddo sia in pompa dicalore. Il funzionamento, però,può essere o in freddo o in caldoper tutte le unità, senza possibi-lità di indipendenza delle singo-le unità interne. Vantaggi- flessibilità di utilizzo e consumiproporzionali alla richiesta;

- miglior comfort per la tempera-tura più costante;

- tempo di messa a regime più ra-pido;

- risparmio energetico.Svantaggi- investimento relativamente più

elevato.UtilizzoL’utilizzo tipico è negli uffici, stu-di professionali, ambulatori o si-

102 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

CORSO LA CLIMATIZZAZIONE

TABELLA B - CLASSI ENERGETICHE DEI CONDIZIONATORI

Condizionatori raffreddati ad aria in modalità raffreddamento

Classe di efficienza energetica Condizionatori Split e Multisplit

A 3.20 < EER

B 3.20 = EER > 3.00

C 3.00 = EER > 2.80

D 2.80 = EER > 2.60

E 2.60 = EER > 2.40

F 2.40 = EER > 2.20

G 2.20 = EER

Condizionatori raffreddati ad aria in modalità riscaldamento

Classe di efficienza energetica Condizionatori Split e Multisplit

A 3.60 < COP

B 3.60 = COP > 3.40

C 3.40 = COP > 3.20

D 3.20 = COP > 2.80

E 2.80 = COP > 2.60

F 2.60 = COP > 2.40

G 2.40 = COPEER = Energy Efficency Ratio = Indice di Efficienza Energetica in raffreddamento = Rapporto tra energiafrigorifera resa ed energia elettrica assorbita (alle condizioni nominali di funzionamento)

COP= Coefficient of Performance = Coefficiente di Resa in riscaldamento = Rapporto tra energia termicaresa ed energia elettrica assorbita (alle condizioni nominali di funzionamento)

Figura 6 - Multisplit con compressore/i a velocità variabile e portata variabile

Figura 5 - Multisplit con più compressori dedicati a velocità fissa

Negli ultimi anni viè stata una notevoleevoluzione di questatipologia di macchine,anche per edifici con diversi locali

CORSOLA CLIMATIZZAZIONE

mili, con la stessa esposizionedei locali ma con carichi termicimolto variabili tra di loro o con fa-sce orarie di funzionamento di-verse.Multisplit con compressore/i a ve-locità variabile e portata varia-bile (Vrf - Variable refrigerantflow) o volume variabile (Vrv -Variable refrigerant volume) (fi-gura 6)Questa categoria di macchine,in funzione della potenza, puòavere un solo compressore a ve-locità variabile oppure due com-pressori di cui uno a velocità fis-sa ed uno a velocità variabile,collegati a più unità interne tra-mite dei distributori, che rag-gruppano i collegamenti di va-rie zone dell’impianto. La richie-sta di refrigerante che il com-pressore deve soddisfare è lasomma, momento per momento,di quanto richiesto da ciascunaunità interna.Il distributore fa da elemento dicollegamento tra unità esternae unità interne, erogando il flus-so di refrigerante alle unità in-terne in modo proporzionale.Infatti ogni unità interna è ali-mentata da una valvola in gradodi modulare la quantità di refri-gerante in base alle condizioni delcarico termico. Il sistema rendepossibile la realizzazione di col-legamenti particolarmente lun-ghi (anche 100 m) e con elevati

dislivelli (anche 50 m) come in-dicato in figura 7. Queste macchine sono disponi-bili sia per funzionamento infreddo o in caldo per tutte leunità (senza possibilità di indi-pendenza delle unità interne),sia con la possibilità di averecontemporaneamente alcuneunità interne funzionanti in fred-do ed altre in caldo, con un cir-cuito a recupero di calore. Que-sta caratteristica di contempo-raneità si ottiene utilizzando unsistema di distribuzione a “dueo tre tubi” ed un sistema elet-tronico di regolazione del refri-gerante molto sofisticato e com-plesso. Anche in questo caso ilfunzionamento ai carichi par-ziali è particolarmente interes-sante per la proporzione tra ca-rico termico e consumo e perl’incremento dei rendimenti ter-modinamici, dovuti alle miglioricondizioni di scambio.Vantaggi- grande capacità di risparmio

energetico;- grandissima flessibilità di im-

piego;- piccolo impatto sulle strutture

edilizie;- possibilità di collegamenti fri-

goriferi molto lunghi e con al-ti dislivelli;

- capacità di regolazione eccel-lenti;

- possibilità di collegamento consistemi di gestione dell’edificio;

- possibilità di avere delle spe-cifiche unità per il trattamen-to dell’aria primaria di rinnovo.

Svantaggi- costo di acquisto elevato;- necessità di una installazione

eseguita da personale specia-lizzato;

- manutenzione fatta solo datecnici specializzati ed attrez-zati.

UtilizzoL’utilizzo tipico è in tutti gli edi-fici dove ci sia la necessità diclimatizzare molti locali con ca-richi termici variabili tra di loroe/o con fasce orarie di funzio-namento diverse.Se i locali hanno la stessa espo-sizione vanno bene i sistemi“caldo o freddo”, mentre se le

esposizioni sono tali da richiederecontemporaneamente caldo efreddo, si devono impiegare quel-li con la simultaneità di raffred-damento e riscaldamento.

UNITÀ INTERNE PER I SISTEMI SPLIT MONO E MULTIDal punto di vista della tipologiadi installazione, le unità internedei sistemi split (sia mono chemulti) si possono dividere nelleseguenti categorie:1) pavimento 2) parete

3) soffitto 4) controsoffitto5) canalizzabile1) Pavimento (figura 8)Questo tipo aspira l’aria dal bas-so e la proietta verso l’alto con unangolo variabile a seconda del-la inclinazione delle alette.Vantaggi- nel funzionamento invernale

elimina le stratificazioni di ariafredda;

- ha buone caratteristiche di mi-scelazione dell’aria in tutte lestagioni;

- può sostituire lo spazio occupato

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 103

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Figura 8 - Unità interna da pavimento

Figura 9 - Unità interna da parete

da un radiatore ed anche lasua funzione con una batteriaad acqua calda (fornita come ac-cessorio).

Svantaggi- occupa spazio sulle pareti ed in

pianta.2) Parete (figura 9)Questo tipo di macchina viene in-stallata tra la metà parete ed ilsoffitto, aspira normalmente l’a-ria dalla parte frontale o superioree la manda verso il basso. Es-sendo la parte in vista nel loca-le da climatizzare, i costruttori cer-cano di curarne l’estetica con-tenendone al minimo le dimen-sioni. Alle volte questo compor-ta una difficoltà di montaggioper l’installatore, dato il pocospazio disponibile per la siste-mazione dei tubi, posteriormenteall’unità. Nelle predisposizionie dove possibile, per agevolarel’installazione, sarebbe sempremeglio utilizzare una scatola daincasso, disponibile sul mercatoanche con vaschetta di raccoltadella condensa. Vantaggi- eccezionale versatilità di im-

piego;- gamma estesa per modelli e

potenze;- silenziosità.Svantaggi- non ha buone caratteristiche di

miscelazione dell’aria in ciclo diriscaldamento invernale a pom-

pa di calore.3) Soffitto (figura 10)Queste unità sono disponibilinormalmente con potenze rela-tivamente elevate, adatte adambienti commerciali.Vantaggi- prestazioni ottime.Svantaggi- non ha buone caratteristiche di

miscelazione dell’aria in ciclo diriscaldamento invernale a pom-pa di calore.

4) Controsoffitto (figura 11)Chiamate anche “cassette”, ven-gono impiegate negli ambienticommerciali, data la disponibilitàdi potenze relativamente eleva-te. Alcuni modelli hanno la pos-sibilità di una uscita supple-mentare per derivare una partedell’aria verso un locale adia-cente.Vantaggi- prestazioni ottime;- estetica;- è dotata della pompa di smal-timento condensa incorporata.

Svantaggi- non ha buone caratteristiche dimiscelazione dell’aria in ciclo diriscaldamento invernale a pom-pa di calore;

- necessita di un controsoffitto.5) Canalizzabili (figura 12)Adatti per la distribuzione del-l’aria tramite canalizzazioni inpiù locali. Quindi disponibili con potenze re-

lativamente elevate. General-mente hanno la possibilità dimontare anche batterie aggiun-tive di riscaldamento elettricheo ad acqua calda. Il sistema di fil-trazione dell’aria è di media ef-ficienza ed inoltre sono predi-sposte per una quantità modestadi aria di rinnovo 5-10%. Normalmente impiegati in uffici,studi professionali, residence,negozi ma anche in apparta-menti.Vantaggi- possibilità di ricambio dell’aria;- filtrazione più efficiente rispettoagli altri tipi;

- estetica;- nessuno spazio occupato a ter-ra o poco in parete, solo per labocchetta di distribuzione del-l’aria.

Svantaggi- necessita di un controsoffitto;- necessita di spazio per la di-stribuzione dell’aria tramite canali;

- regolazione della temperaturada un solo ambiente;

- piuttosto costosa la regolazio-ne individuale della temperatura,tramite serrande motorizzateper la parziale modulazione del-la portata d’aria al singolo am-biente.

CONSIDERAZIONILa scelta del sistema di clima-tizzazione è determinata dai va-ri fattori, già citati, come: - il fabbisogno termo-frigorifero;- le esigenze del cliente;- la disponibilità di spazio inter-no ed esterno;

- la potenza elettrica disponibile;- la tipologia del locale;- il rumore;- la manutenzione;- il costo (sia iniziale che di ge-stione).

L’installatore deve quindi esse-re in grado di consigliare il pro-prio cliente, tenendo conto ditutti i fattori che determinanola scelta, con particolare atten-zione al risparmio energetico edal relativo risparmio economiconei costi di esercizio.Quindi è opportuno guardareanche all’etichetta energetica(simile a quella già in vigore perfrigoriferi e lavatrici), come di-sposto dal decreto legge del 2gennaio 2003, pubblicato sulla

Gazzetta Ufficiale n. 23 del29/01/2003, in attuazione delle di-rettive 92/75/Cee e 2002/31/CEdel 22 marzo 2002. La direttiva della commissione,che implementa la direttiva delconsiglio 92/75/Eec con riferimentoalla classificazione energetica deiclimatizzatori ad uso domestico, èstata ultimata ed è stata applica-ta a partire dal primo gennaio2004. Tuttavia, è stato concesso, co-me misura di transizione, un periododi 6 mesi. Pertanto, la data finaleobbligatoria per la sua applica-zione è stata il 30 giugno 2004.L’etichetta deve essere applicataa tutti gli apparecchi interessatiquando vengono esposti per lavendita nei negozi o grandi ma-gazzini.Il testo completo della direttiva, con-tenente la descrizione di tutte lespecifiche, può essere trovato sulsito www.eurovent-cecomaf.org.Sono interessati tutti i climatizza-tori con capacità di raffreddamentoinferiore a 12 kW (AC1). La direttiva definisce, per ogni ti-po di apparecchio, la classe ener-getica che può variare da A (bas-si consumi) a G (alti consumi). Laclasse di efficienza energetica è de-terminata secondo la tabella B.La pompa di calore (per il fun-zionamento invernale) e l’inver-ter (per modulare la velocità delcompressore) sono due caratte-ristiche dei sistemi split (oggidisponibili nel mercato con mo-deste differenze di prezzo, ri-spetto ai rispettivi modelli in so-lo freddo e a velocità fissa), chepermettono di ottenere signifi-cativi risparmi energetici (nondimentichiamo i black out delloscorso anno) e soprattutto ri-sparmi economici. I soldi sono un bene personale,che possiamo spendere comevogliamo, ma l’energia è un be-ne comune, che ognuno di noi hail dovere di salvaguardare.

104 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

CORSO LA CLIMATIZZAZIONE

BIBLIOGRAFIA

Documentazione CarrierDocumentazione ToshibaDocumentazione Tata-FujitsuDocumentazione Eurovent

Figura 11 - Unità interna da controsoffitto

Figura 12 - Unità interna canalizzabile

Figura 10 - Unità interna da soffitto

Cavi Coassiali RG

Cavi per amplificazione sonora

Cavi trasmissione dati e rete

Cavi per segnalazione

Cavi per il settore sicurezza

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106 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

NORME CEI: APPROFONDIMENTI E INTERPRETAZIONIQuadri & Quadretti: il “si-stema costruttivo presta-bilito” e l’applicazionedella norma CEI 23-51

QUESITO N° 1Che cosa si intende per “sistema costruttivo presta-bilito”?

RISPOSTA DEL CEIIl “sistema costruttivo prestabilito” rappresenta un si-stema industrializzato di parti costruttive, progettatoper realizzare un’ampia varietà di configurazioni diquadri partendo da un numero discreto e predefinito dicomponenti. Il sistema costruttivo deve essere provatodal costruttore in tutte le diverse configurazioni rap-presentative delle possibili realizzazioni derivabili, ri-spettando le condizioni richieste per un quadro AS. Aqueste condizioni, chi realizza un quadro, partendo dapezzi sciolti in kit e seguendo le istruzioni, ottiene unquadro conforme al tipo realizzato e provato dal co-struttore del sistema. Così, non è richiesta l’effettuazio-ne di ulteriori prove di tipo in quanto sono già state ef-fettuate dal costruttore del sistema. Chi realizza il qua-dro e vi applica la propria targa deve però effettuare leprove individuali dopo l’assemblaggio e prima dell’installazione delquadro.

COMMENTONel 1991 entrò in vigore la seconda edizione della norma CEI EN60439-1 (classificazione CEI 17-13/1) che introdusse le definizioni diquadri AS (apparecchiature costruite in serie) e ANS (apparecchiatu-re costruite non in serie), gettando nello scompiglio il settore dellaquadristica dove la stragrande maggioranza dei quadri prodotti sonodi tipo ANS e per i quali la norma obbliga, in sostituzione delle provedi tipo, a produrre complessi elaborati grafici e/o di calcolo. Per drib-blare il problema fu “inventato” il sistema costruttivo prestabilitoche, secondo la guida CEI 17-70, deve rispondere alla definizione dicui sopra. Ciò ha consentito, con la logica del kit e comunque dell’as-semblaggio di componenti provati (o certificati) da altri soggetti, dirisolvere gran parte dei problemi e di trovare un “nuovo corso”. Di-versamente la pensano però in Europa, in particolare i paesi nordicisicché si profila un nuovo sconquasso normativo che, verosimilmen-te, metterà in dubbio la struttura del sistema costruttivo prestabilito.Per ora comunque vale quanto scritto nella risposta al quesito.

QUESITO N° 2Le prescrizioni e le verifiche contenute nella norma CEI 23-51 siapplicano ad ogni esemplare costruito?

RISPOSTA DEL CEINella norma CEI 23-51 si possono distinguere le prove intese a verifi-care la qualità e le caratteristiche degli involucri e le prove elettrichee di funzionamento sul quadro montato e cablato.Gli involucri sono prodotti industriali in grande serie e le prove, assi-milabili alle prove di tipo, sono effettuate dal costruttore dell’involu-cro e non da chi realizza il quadro. Le prove elettriche e di funziona-

mento, che di fatto sono le sole prove individuali, devono essere ese-guite su ogni esemplare da chi monta e cabla il quadro.L’unica caratteristica che richiede una verifica “a due mani” è quelladella sovratemperatura del quadro, per la quale:- il costruttore dell’involucro fornisce il valore della potenza massimadissipabile dall’involucro senza che le varie parti dell’involucro su-perino i limiti di sovratemperatura ammessi dalla norma CEI 23-49;

- chi monta e cabla il quadro deve verificare che la potenza degli ap-parecchi in esso dissipata non superi il limite fornito dal costruttoredell’involucro secondo la norma CEI 23-51. Questa verifica può es-sere fatta una sola volta nel caso di più esemplari di costruzioneidentica.

COMMENTOAnche in questo caso, l’Italia, ritenendo troppo onerose le prescrizio-ni della norma generale sui quadri, la CEI EN 60439-1, si è fatta pro-motrice di un documento normativo (la norma CEI 23-51) che forni-sce prescrizioni meno restrittive per quadri con corrente nominale In

minore di 125 A: i cosiddetti centralini d’appartamento. La norma,dal titolo “Prescrizione per la realizzazione, le verifiche e le prove deiquadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e si-milare” fissa una serie di 11 prove (vedasi tabella) da eseguire suquesta tipologia di quadri, precisando che “le prove n° 4, 5, 6, 7, 10sono in accordo con la Norma Sperimentale CEI 23-49. Esse non si ef-fettuano se l’involucro è stato riconosciuto conforme a questa Norma”e demandando di fatto al costruttore dell’involucro l’esecuzione didette prove; inoltre, l’articolo 6.2 della norma precisa che sui quadricon corrente nominale monofase minore o uguale a 32 A (ossia lamaggioranza dei centralini d’appartamento) si devono effettuare so-lo le verifiche prescritte ai punti 1 e 11 della tabella. Dal che la rispo-sta al quesito di cui sopra è la semplificazione di tutto il procedimen-to per i piccoli “quadretti”.

VERIFICHE E PROVE DA ESEGUIRE SUI QUADRIDI DISTRIBUZIONE PER USO DOMESTICO E SIMILARE

N° CARATTERISTICHE VERIFICHE/PROVE

1 Costruzione Controllo visivo dei dati di targa e della conformitàed identificazione del quadro agli schemi, dati tecnici, ecc.

2 Limiti di sovratemperatura Verifica dei limiti di sovratemperatura mediante calcolo della potenza dissipata

3 Resistenza di isolamento Verifica della resistenza di isolamento4 Resistenza meccanica Verifica della resistenza meccanica

all’impatto5 Grado di protezione Verifica del grado di protezione6 Resistenza del materiale Prova del filo incandescente (solo per involucri

isolante al calore anormale in materiale isolante)ed al fuoco

7 Resistenza dei materiali Prova di pressione con la sfera isolanti al calore (solo per involucri in materiale isolante)

8 Tenuta al cortocircuito Non applicabile9 Efficienza del circuito Verifica dell’efficienza del circuito di protezione

di protezione10 Resistenza alla ruggine Verifica della resistenza alla ruggine

e all’umidità e all’umidità (solo per involucri metallici)11 Cablaggio, funzionamento Verifica del corretto cablaggio, del funzionamento

meccanico e, se necessario, meccanico e, se necessario, del funzionamentofunzionamento elettrico elettrico

“CITTADINO STRANIERO”

PRIMO PIANO107

ARGOMENTI109

ORGANO UFFICIALE DI CONFARTIGIANATO IMPIANTI

Garante editoriale - ConfartigianatoImpianti: Bruno VendittiComitato di garanzia: Roberto Leprotti;Pietro Martino; Luciano Mattozzi; SergioZenComitato di redazione - ConfartigianatoImpianti: Paolo Sassetti; Claudio Pavan;Soffiro Fontana; Giovanni Recchia; LinoCadalora; Antonio Forni; Marco Pigni;Luca Baldani Guerra; Marino PistolatoResponsabile editoriale - Confartigia-nato Impianti: Fabrizio MonacoA cura di: Giuliano Mapelli

Il Giornale dell’Installatore ElettricoN. 1615 Dicembre 2004 107

È partito lo scorso mese di set-tembre su Rai Radio Tre, dallunedì al venerdì alle ore 18,

un nuovo programma in 20 puntatedal titolo “Cittadino straniero”. Ne è au-tore Guido Bolaffi, segretario generaledi Confartigianato. La trasmissione si occupa del temadell’immigrazione da molteplici punti divista, con l’intervento di ospiti comel’Amministratore delegato de ‘La Stam-pa’ Ernesto Auci, il Presidente di UbsItalia Innocenzo Cipolletta, monsignorGiuseppe Pittau, Segretario della Con-gregazione per l’educazione cattolica,e Giovanna Zincone, professore ordinariodi Sociologia Politica presso la Facoltàdi Scienze Politiche dell’Università di To-rino.L’immigrazione è uno dei problemi piùimportanti e complessi che le società oc-cidentali si trovano ad affrontare.

L’Italia, come molti altri Paesi, scontaresistenze e difficoltà, aggravate dal cat-tivo funzionamento della sua pubblicaamministrazione.Tra allarmismi, vischiosità giuridiche eavventate fughe in avanti, il quadro èreso più acuto dalla contraddizionecreata dalle esigenze dell’economia,che chiede sempre più immigrati, edalle paure della società.“Il vero problema - sostiene Guido Bo-laffi - non sta tanto nel pericolo di col-lisione tra razze, culture e religioni,quanto piuttosto nell’incapacità di isti-tuzioni e classi dirigenti di fissare itermini di un nuovo patto sociale, tra noie loro, fatto di diritti e di doveri e in gra-do di consentire agli immigrati che lo vo-gliono e che lo meritano di passaredalla condizione di stranieri a quella dinuovi cittadini”.

Ne è autore Guido Bolaffi e affronta il tema più scottantedel nuovo Millennio

Su Rai Radio Tre nuovoprogramma dedicatoall’immigrazione

T E C N I C O

sT E C N I C O

“Il vero problema stanell’incapacità di fissare un nuovo patto sociale,in grado di consentire agli immigrati che lomeritano di passare dallacondizione di stranieri aquella di nuovi cittadini”

Guido Bolaffi, segretario generale di Confartigianato

AR

GOMENTI

108 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

I l segretario generale di Con-fartigianato Guido Bolaffi re-spinge le ipotesi circolate in

questi giorni circa la revisionedegli studi di settore. “Non sia-mo contrari alla manutenzionedegli studi. Ma è inaccettabile che

a priori se ne stabilisca il gettitoper le casse dello Stato. In que-sto modo si finirebbe per intro-durre surrettiziamente una tas-sa sul lavoro autonomo, una sor-ta di nuova ‘minimum tax’, al-terando il principio che ispira il

funzionamento degli studi e de-molendo il patto tra contribuen-ti e Amministrazione finanzia-ria”. Bolaffi sottolinea che, nel do-cumento congiunto per la com-petitività e il rilancio dello sviluppopresentato dalle Organizzazio-ni delle imprese al Governo, “larevisione degli studi di settore èindicata come fondamentale perrafforzare la compliance dei con-tribuenti.E viene precisato che non puòtrasformarsi in uno strumentoper aumentare il carico fiscale”. “Lamanutenzione degli studi di set-tore - aggiunge Bolaffi - è neces-

saria. Ad esempio, per alcuni set-tori in grave crisi come il tessile-abbigliamento e la metalmecca-nica, i livelli di congruità dovran-no essere ridotti. Ma se si inten-de stravolgere la finalità e l’efficaciadi questo strumento di politicafiscale, il Governo sappia che col-pirebbe economicamente e sim-bolicamente l’area maggiormen-te rappresentativa del suo elet-torato. Se ciò avvenisse, pensoche gli artigiani e, in generale, i la-voratori autonomi, che non sonoavvezzi a scendere in piazza, do-vrebbero invece manifestare lapropria protesta”.

IL COMMENTO DI BOLAFFI

Studi di settorePer Confartigianato sì alla manuten-

zione e no ad una nuova “minimum tax”

Rapida approvazione dellariforma degli ammortiz-zatori sociali e degli in-

centivi all’occupazione, esten-sione delle tutele ai settori che nesono privi valorizzando il model-

lo realizzato nell’artigianato, spe-cifiche agevolazioni per avviare at-tività di lavoro indipendente, in-cremento dell’indennità di di-soccupazione. Sono le principalisollecitazioni avanzate recente-

mente dai rappresentanti diConfartigianato durante l’Au-dizione presso l’XI Commis-sione Lavoro del Senato sulDisegno di legge n. 848-bisrecante delega al Governo in

DISEGNO DI LEGGE N. 848-BIS

Ammortizzatori sociali e incentivi all’occupazioneConfartigianato: “Riforme da approvare con urgenza”

MANTENUTI GLI IMPEGNI

Via libera dal Governo al decreto leggeche finanzia la cassa integrazione per artigiani e piccole impreseIl presidente di Confartigianato Petracchi: “Grande novità per sostenere le nostre aziende”

“Il Governo ha mante-nuto gli impegni e hareso disponibili le ri-

sorse per continuare a finanzia-re una grande novità, ottenutagrazie all’ostinata battaglia diConfartigianato, vale a dire l’e-stensione del trattamento di cas-sa integrazione anche per i di-pendenti dell’artigianato e del-le piccole imprese in crisi chefinora erano rimasti esclusi dal si-

stema di ammortizzatori sociali”.Il presidente di ConfartigianatoLuciano Petracchi esprime ap-prezzamento per la recente ap-provazione, da parte del Consi-glio dei Ministri, del decreto leg-ge per l’adozione di misure inmateria di ammortizzatori so-ciali, teso a far fronte a gravi si-tuazioni occupazionali conse-guenti a chiusura dell’attivitàaziendale e che prevede altresì

interventi a sostegno del reddi-to per alcuni settori quali il tes-sile.“Il Governo - sottolinea Petrac-chi - ha così dato seguito ai con-tenuti degli accordi dei mesiscorsi tra governo, enti e istitu-zioni locali e rappresentanti del-le aziende per fronteggiare l’e-mergenza occupazione in nu-merosi distretti produttivi delPaese”.

PRIMO PIANO

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 109

Bruno Venditti è stato re-centemente riconfermatoalla guida della categoria de-

gli Ascensoristi di Confartigianato:eletto per acclamazione dal pro-prio Consiglio Direttivo, guideràle oltre 600 imprese di installazio-ne e manutenzione ascensori del-la Confederazione sino al 2008. Ilnuovo Consiglio Direttivo, di desi-gnazione regionale, risulta esserecomposto da cinque capi gruppo:Giovanni Recchia per il Veneto,Domenico Papillo per il Piemonte,Alfio Gambella per le Marche, Qui-rino Miccinilli per la Sardegna eBruno Venditti per il Lazio.

Nominati anche due vice presi-denti: Papillo di Alessandria e ilveronese Recchia. Il Consiglio ha al-tresì nominato rappresentanti pres-so la Commissione ascensori del-l’Uni: sono Quirino Miccinilli, diSassari, e Domenico Papillo.Rinnovati, infine, i rappresentantidella categoria nel Comitato Unitariodi Coordinamento Confartigianato- CNA (il C.U.N.A.): saranno presentiper Confartigianato AscensoristiBruno Venditti, Quirino Miccinilli,Giovanni Recchia, Roberto Pier-gentili (Confartigianato Roma) eDomenico Papillo. Fissate anchele linee guida di politica sindacale

per il 2005: la costituzione, dopo larecente sigla di un protocollo d’in-tesa con Anacam, Cna, Anie As-

soascensori e Anica, di una Fede-razione europea delle Pmi del set-tore (estesa anche ai pro-duttori di componen-ti e a realtà orga-nizzative di altriPaesi UE), l’otte-nimento di unprovvedimento perla messa in sicu-rezza degli impianticostruiti prima del 1°luglio 1999, il rafforzamentodella categoria su base locale, conconvegni e seminari di informa-zione e formazione.

F.M.

ELETTO PER ACCLAMAZIONE

Bruno Venditti riconfermato alla guidadella categoria degli Ascensoristi di Confartigianato ImpiantiGuiderà oltre 600 imprese, il suo mandato scadrà nel 2008

Luciano Mattozzi, artigia-no antennista nato a Ro-ma ma da anni residente

in provincia di Perugia, Presi-dente nazionale uscente dellacategoria Antennisti ed Elet-

tronici, è stato recentemente ri-confermato, per acclamazione,alla guida della categoria.La rielezione di Mattozzi coronale intense e proficue attività por-tate avanti nel corso degli ultimi

anni che hanno riguardato, inestrema sintesi:- il rafforzamento della catego-

ria in tutto il Paese (oltre 6.000imprese associate) e ben 12regioni rappresentate in Con-

siglio Direttivo;- l’intensa attività di informa-

zione e formazione per gli as-sociati della categoria sull’at-tività di installazione antennedi ricezione via satellite, che ne

A CORONAMENTO DEL PROPRIO IMPEGNO

Luciano Mattozzi riconfermato alla guida della categoria degli Antennisti ed Elettronici di Confartigianato ImpiantiIl suo mandato coprirà il quadriennio 2004 - 2008

AR

GOMENTI

materia di incentivi all’occupa-zione, ammortizzatori sociali earbitrato. Confartigianato insi-ste sulle necessità che, nel Ddl,vengano espressamente previ-ste specifiche agevolazioni percoloro che intendono avviare at-tività di lavoro indipendenti. Inol-tre, per quanto riguarda il siste-ma degli ammortizzatori sociali,i rappresentanti della Confede-

razione hanno chiesto l’elimina-zione delle sperequazioni di trat-tamento tra i lavoratori dipen-denti di diverse dimensioni d’im-presa, riequilibrando le tutele eampliando la platea dei sogget-ti destinatari delle misure di so-stegno. A questo proposito, se-condo Confartigianato, va at-tuato quanto già previsto nel Pat-to per l’Italia, vale a dire che la

riforma degli ammortizzatori so-ciali, nella parte relativa allaestensione delle tutele a nuovi set-tori, dovrebbe basarsi sul mo-dello artigiano e implementarlo,riconoscendo alla contrattazio-ne, alla bilateralità e alla sussi-diarietà verticale e orizzontaleun ruolo primario nella realizza-zione dei sistemi di tutele nelle pic-cole imprese. Quanto poi alla so-

spensione sperimentale dell’ar-ticolo 18 dello Statuto dei lavoratoriper le nuove assunzioni, contenutonel Disegno di legge, Confarti-gianato ritiene che vada attuata,verificando poi, possibilmenteanche con metodi statistici, gli ef-fetti del provvedimento, per va-lutare la convenienza e l’oppor-tunità di conservare in via defi-nitiva questa normativa.

110 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

ha permesso una cospicua cre-scita professionale;

- l’impegno sulla cosiddetta“Legge Maccanico” relativa-mente al cablaggio struttura-to (“battaglia” tuttora in corso)e sui regolamenti comunali vol-ti a incentivare l’istallazionedi impianti centralizzati neifabbricati nuovi e in quelli giàesistenti;

- la partecipazione alle ultime 6

edizioni Satexpo Vicenza;- l’abrogazione del canone

Rai Tv per riparatori (gra-zie all’impegno particola-re di Confartigianato Tri-veneto);

- l’organizzazione di un ci-clo di seminari sulla TVdigitale terrestre, di con-certo con il Ministero del-le Comunicazioni;

- la costituzione, a livello

nazionale della nuova catego-ria dei riparatori di elettrodo-mestici (in questo caso grazieanche al forte impegno della ca-tegoria nel Triveneto);

- l’avvio dell’attività tecnica pres-so il Cei.

Nella prossima riunione del Con-siglio Direttivo verranno defini-te le priorità dell’azione politico-sindacale per il 2005.

F.M.

Il Digitale Terrestre è una tecno-logia eccezionale, peccato che siaarrivato in un momento “politico-

economico” poco propi-zio e soprattutto che

sia stato pubbliciz-zato con un’enfa-si esageratamente“semplicistica”.L’utente finale che

ha acquistato il de-coder digitale terre-

stre spinto dal messag-gio pubblicitario, in molti casi

è rimasto deluso... molto deluso.Non è escluso che, senza il battagepubblicitario che è stato fatto neiprimi mesi, gli stessi numeri di de-coder si sarebbero venduti sem-plicemente presentando la nuovatecnologia e spiegando quali pro-blemi di ricezione avrebbero po-tuto incontrare i potenziali ac-quirenti in funzione delle carat-teristiche degli impianti d’anten-na a cui avrebbero collegato i Set-Top-Box (decoder).Passato il periodo iniziale, la pub-blicità si è fatta meno insistente,ma la “delusione” dei primi ac-quirenti ha messo sul “chi-va-là”i prossimi potenziali fruitori dellanuova tecnologia.Nell’intento di fornire alcune no-zioni tecniche a chi ha acquista-to il Set-Top-Box Digitale Terrestree si trova in difficoltà nella ricezioneo a chi è intenzionato ad acqui-starlo, analizziamo alcune situa-zioni tipiche di impianto comin-ciando dagli impianti centraliz-zati d’antenna:

con il termine “impianto centra-lizzato d’antenna” si definiscel’impianto condominiale per la ri-cezione, l’elaborazione e la di-stribuzione dei segnali televisi-vi; per analizzarlo e per indivi-duare se e quali problemi ci pos-sono essere nella ricezione deivari canali, è indispensabile con-siderare separatamente le treparti fondamentali che compon-gono l’impianto: parte aerea; ter-minale di testa; rete di distribu-zione. Analizzando le parti del-l’impianto tenterò di spiegare inmodo molto semplice come av-viene la trasmissione televisiva (ap-profondite informazioni tecnichesi possono trovare nalla GuidaCEI 100-7 terza edizione, mentrecon un linguaggio più semplice, ilvolume: “Televisione digitale ter-restre: servizi, apparati, impiantidi ricezione, interattività e coesi-stenza con altri sistemi” editodal CEI, permette all’utente fi-nale di familiarizzare con la nuo-va tecnologia).

PARTE AEREALe informazioni necessarie al te-levisore per riprodurre le immaginitelevisive vengono irradiate - se-gnale radioelettrico - nell’etereutilizzando antenne trasmittenti(quelle che si possono vedere neigrandi tralicci ripetitori TV) posi-zionate in zone “strategiche”,che permettono di far arrivare il se-gnale ad un maggior numero diutenti possibile. Generalmentevengono scelte zone “alte”: mon-

tagne, colline, alture ecc... La po-sizione in cui vengono installatele antenne trasmittenti (una perogni canale da trasmettere, più an-tenne fissate su uno stesso tra-liccio) determina la direzione ver-so cui devono essere orientate leantenne riceventi (quelle che si ve-dono sui tetti). Un secondo para-metro importante è costituito dal-la frequenza che identifica cia-scun canale, a sua volta rag-gruppata in gamma di frequenzao banda (cioè uno spazio tra unafrequenza minima e una massimadove trovano posto più canali;ogni canale ha una dimensione di8Mhz - alcuni di 7Mhz -) che l’an-tenna ricevente è in grado di cap-tare. Ad esempio, per ricevereun canale televisivo è necessa-ria un’antenna di canale idonea acaptare la frequenza di quellospecifico canale, ma se si devonoricevere più canali appartenenti al-la stessa banda di frequenze eprovenienti dalla stessa direzione,

può essere sufficiente una solaantenna di banda. Se le direzionida cui provengono i segnali sonodue o tre potrà essere sufficienteinstallare due o tre antenne dibanda; purtroppo la situazioneitaliana in fatto di trasmissionitelevisive è molto particolare ri-spetto al resto dell’Europa: danoi ci sono casi in cui è necessa-rio utilizzare più antenne nellastessa direzione per ovviare aproblemi di interferenze e/o di li-velli di potenza molto diversi; lasperanza è che un giorno si arri-vi alla situazione ottimale in cui dal-la stessa direzione arrivano se-gnali di livello uguale.La parte aerea di un impiantod’antenna è costituita da alcuneantenne riceventi “puntate” invarie direzioni, considerando chei nuovi canali digitali possono es-sere “captati” perfettamente an-che dalle vecchie antenne a pat-to che: • arrivino dalle stesse direzioni

verso cui sono puntate le an-tenne;

• la frequenza dei nuovi canalidigitali rientri nella gamma del-le frequenze ricevibili dalle an-tenne esistenti.

Saranno necessari interventi allaparte aerea solo nei casi in cui:• non ci sono antenne in grado di

ricevere la frequenza del nuovocanale digitale;

• non ci sono antenne puntateverso la direzione da cui vienetrasmesso il nuovo canale di-gitale terrestre.

TERMINALE DI TESTAIl segnale elettromagnetico cap-tato dall’antenna è, generalmen-te, sufficiente per essere “utiliz-zato” da un solo ricevitore tele-visivo; volendo utilizzare più ap-parecchi e/o dovendo “servire” piùpunti (prese TV) dove collegareeventuali televisori e/o Set-Top-Box, è indispensabile avere unlivello di segnale sufficiente inogni punto presa dell’impianto. Per-

DUBBI E CERTEZZE

Il digitale terrestre negli impianti centralizzatiAnalizziamo alcune situazioni tipiche di impianto cominciando dagli impianticentralizzati d’antenna

AR

GOMENTI

Un parametroimportante è la frequenza cheidentifica ciascuncanale, a sua voltaraggruppata in gammadi frequenza o banda

www.reedbusiness.it Il Giornale dell’Installatore Elettrico 11115 dicembre 2004 N. 16

ché il segnale sia sufficiente (isegnali digitali trasmessi con stan-dard DVB-T e con modulazioneCofdm possono avere un livello disegnale alle prese d’utente mol-to inferiore rispetto ai segnalianalogici: minimo 700 microvolt perl’analogico a fronte di circa 200 mi-crovolt per il digitale) è necessa-rio amplificarlo ricorrendo a unterminale di testa (centralino). I li-velli dei segnali disponibili in an-tenna, e/o la presenza di segna-

li di disturbo, e/o la complessitàdell’impianto, e/o il numero diprese da collegare, determinanol’amplificazione e/o il tipo di ela-borazione dei segnali necessari; diconseguenza, il grado di com-plessità del centralino che potràessere composto da filtri, con-vertitori di canale, amplificatori dicanale e/o amplificatori di ban-da, compreso l’alimentatore, ecc.L’amplificazione dei segnali ana-logici è un’operazione delicataperché deve tener conto delle ca-ratteristiche dei vari segnali pre-senti; inoltre deve essere tenutoin considerazione il comporta-mento dei segnali radioelettriciche si differenzia in funzione del-le frequenze (a parità di percorso,più alta è la frequenza maggioresarà l’attenuazione). Stessa at-tenzione è richiesta per l’amplifi-cazione dei segnali digitali conuna precauzione in più: se vengonoutilizzati degli amplificatori di ca-nale e/o dei filtri, è necessarioche abbiano caratteristiche diampiezza di canale specifiche peril digitale terrestre; per spiegaremeglio questo aspetto con unesempio banale, direi che il canaleanalogico è identificabile comeuna scatola di 8 centimetri con-tenente una fotografia (il pro-gramma vero e proprio) di 5 cen-timetri; per la visione della “fo-tografia” sul televisore è suffi-ciente che arrivi il contenuto se-parato dall’imballo; i filtri di canale

utilizzati negli impianti analogicisi comportano come se “toglies-sero” una parte della scatola la-sciando passare solo la fotografia;nel caso di un canale digitale ter-restre invece, nella scatola non c’èla fotografia, ma una serie di infor-mazioni (flusso in formato binario,cioè una serie continua di 0 e 1) cheservono al ricevitore (Set-Top-Box) per ricostruire ex-novo la fo-tografia originale, anzi molte “fo-tografie” perché una delle pre-

rogative del digi-tale è proprio quel-la di consentire latrasmissione di piùprogrammi nellostesso spazio diun canale analo-gico; quindi tutte leinformazioni sonocompresse nellascatola e occupanocompletamente lospazio all’interno;pertanto il filtrodovrà avere carat-teristiche tali da

consentire il passaggio completodella scatola-canale (per rimane-re nell’esempio della scatola, nonè più sufficiente che passino 5centimetri, ma devono passare 8centimetri, pena la perdita di mol-te informazioni con la conseguenzadi vedere... “nero”). Ci sono im-pianti di piccole dimensioni, doveil terminale di testa è a LB (cen-tralino a larga banda) costituito daamplificatori a larga banda, cioèin grado di amplificare contem-poraneamente tutti i canali checompongono una banda (per la tvdigitale le bande di possibile uti-lizzo sono 3: BIII; BIV; BV, mentreper le trasmissioni in analogico vie-ne utilizzata anche la BI; la BII èriservata alle trasmissioni radio inFM); questo tipo di centralini nonpuò essere utilizzato in impiantidove servono livelli di segnalemolto elevati e/o in zone dovesono presenti canali con livellimolto diversi tra loro (il livello diamplificazione necessaria è di-verso per ciascun canale).Per ricevere il DTT in impianticon il terminale di testa LB (cen-tralino a larga banda) non sono ne-cessari interventi a patto che:• il nuovo canale digitale arrivi

al centralino nell’ingresso dibanda corrispondente alla nuo-va frequenza.

Saranno necessari interventi nelterminale di testa LB (centralinoa larga banda) quando:• la nuova frequenza non rientra

nella gamma di frequenze am-plificate dal centralino;

• l’antenna attraverso cui arrivail nuovo canale digitale non ècollegata all’ingresso del cen-tralino che consenta l’amplifi-cazione anche della nuova fre-quenza.

Per ricevere il DTT in impianticon il terminale di testa “modu-lare”, costituito da filtri di cana-le, amplificatori di canale ed altro,non saranno necessari interven-ti a patto che:• sia già presente un modulo spe-

cifico per il nuovo canale;• il modulo presente sia a “tara-

tura larga” (cioè consenta ilpassaggio “completo” del nuo-vo canale digitale).

Ad esempio: gli impianti delle zo-ne “servite” da Valcava, con ter-minale di testa modulare dove siagià presente il modulo del canale67 - essendo stato spento il cana-le analogico ed utilizzata la fre-quenza per il nuovo canale digita-le - potranno ricevere il Mux 67 diMediaset senza problemi se il mo-dulo presente ha una “taraturalarga”.Saranno necessari interventi intutti i terminali di testa a moduliche non abbiano le caratteristi-che indicate sopra. Si tratterà di:• “aggiungere” nuovi moduli

per le frequenze dei nuovi Muxdigitali che si vorranno rice-vere (la stessa operazione ne-cessaria in passato per “ag-giungere” nuovi canali analo-gici, con la sola differenza chei moduli dovranno essere “ido-nei” al digitale);

• verificare l’alimentatore chedovrà essere idoneo a fornire lamaggiore energia necessaria.

• verificare la compatibilità dellanuova frequenza con le fre-quenze dei canali analogici giàpresenti.

• inserire eventuali convertitori peri canali analogici incompatibilicon il nuovo canale digitale.

Esiste una terza categoria definitaterminali di testa “misti” (costituitada centralini con una parte di mo-duli di canale e una parte di mo-duli a larga banda). In questi ca-si, valgono entrambe le valuta-zioni dei due casi precedenti.

RETEDI DISTRIBUZIONELa terza parte dell’impianto d’an-tenna costituita dalla rete di di-stribuzione è la più delicata inassoluto perché è soggetta ai “ca-pricci” dei vari utenti; mi spiego

meglio: mentre la parte aerea e ilterminale di testa normalmente so-no accessibili solo agli addetti ailavori e comunque raramente ven-gono “manomessi” dagli inquili-ni del palazzo, la rete di distri-buzione è spesso “violata”. I cri-teri di distribuzione si possonodividere in due grandi gruppi: 1) distribuzione in cascata, il ca-

vo coassiale passa di apparta-mento in appartamento for-mando in ogni appartamentouna presa TV;

2) distribuzione in parallelo, il ca-vo scende lungo la parete del va-no scala e ad ogni piano vengonoprelevati, attraverso un deriva-tore di piano, i segnali da portareall’interno di ciascun apparta-mento del piano stesso.

Continuando all’interno degliappartamenti la distribuzionepuò essere:• distribuzione a stella (la mi-

gliore come criterio, tutte le pre-se sono in parallelo servite par-tendo da un punto centrale del-l’appartamento definito “cen-trostella”);

• distribuzione in serie, ilcavo passa attra-verso tutte le pre-se dell’apparta-mento;

• distribuzionemista serie/pa-rallelo.

Per ricevere il Digi-tale Terrestre non ser-vono interventi alla rete di di-stribuzione se l’impianto è fatto be-ne, rispettando la regola dell’ar-te che si può identificare con leNorme CEI la cui interpretazionesi trova nella Guida CEI 100-7.In tutte le prese TV degli appar-tamenti si dovranno vedere benetutti i canali presenti all’uscitadel terminale di testa con livelloadeguato ad essere distribuitonella rete dell’impianto TV. Un criterio empirico per valutarele condizioni della rete di distri-buzione è quello di verificare se leimmagini televisive analogiche ei segnali televideo si ricevono be-ne in tutti i punti presa TV del-l’impianto. Purtroppo capita spes-so che nell’ambito di un condo-minio ci siano differenze notevo-li tra due punti presa TV di ap-partamenti diversi, ma anche del-lo stesso appartamento.

COSA FARE?Innanzi tutto sarebbe consigliabilecreare la “carta d’identità” del-l’impianto d’antenna con le spe-

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112 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

cifiche della parte aerea; terminaledi testa; rete di distribuzione.Della parte aerea sarà necessariosapere:• quante antenne ci sono;• quali sono le caratteristiche del-

le antenne installate (frequen-za, dimensione, stato);

• verso quale direzione è punta-ta ciascuna antenna;

• condizione del supporto e pos-sibilità di “spazio” per even-tuale installazione di altre an-tenne;

• condizione dei cavi dalle an-tenne al terminale di testa;

• condizione del percorso con va-lutazione degli spazi per ulterioricavi (ottimale è la presenza di untubo, di diametro adeguato, dalsostegno delle antenne alla nic-chia dove è posizionato il ter-minale di testa);

• modalità di accesso alla parte ae-rea e posizione.

Della parte terminale di testa sarànecessario sapere:• tipo e caratteristiche del cen-

tralino;• modalità di accesso e posizione

del terminale di testa.o Se larga banda:

• quali e quanti in-gressi sono pre-senti, con l’indi-cazione precisadella frequenza mi-

nima e massimadelle bande amplifi-

cate (ci sono zone in cui,per esigenze particolari, i cen-tralini vengono realizzati coningressi di banda “modificati”nel senso che tagliano qualchecanale d’inizio o di fine bandao all’interno della banda);

• possibilità o meno di regola-zione dei livelli per ciascuningresso di banda;

• eventuale presenza di con-vertitori e/o preamplificatori conle loro caratteristiche;

• livelli disponibili in uscita dalcentralino;

o Se a moduli:• quanti moduli filtro di canale

con relative caratteristiche;• quanti moduli amplificatori

sono presenti e per quali fre-quenze o canali;

• quanti e quali tipi di convertitoridi canale (il convertitore dicanale ha una frequenza o ca-nale di entrata e una frequenzao canale di uscita, serve a“spostare” un canale da unaposizione originale, perché di-sturbato o è causa di disturbo,in una nuova posizione della

gamma di frequenze “libera”;importante sapere che la con-versione di un canale digitaleè sconsigliata e tanto menopossono essere utilizzati i con-vertitori specifici per canalianalogici);

• caratteristiche e livelli degli am-plificatori finali di potenza sepresenti;

• caratteristiche dell’alimenta-tore, con indicazione della po-tenza disponibile e della po-tenza assorbita dal centralinoesistente;

• stato di condizione ed even-tuale possibilità e/o marginedi ampliamento.

Della parte rete di distribuzionesarà necessario:

• recuperare lo schema del-l’impianto TV per verificare ilcriterio di distribuzione; nelcaso non fosse disponibile èconsigliabile far realizzare un

sopralluogo ad un tecnico an-tennista (importante che ab-bia precise conoscenze di an-tennistica individuabile nelpossesso dei requisiti di cui al-la lettera -b- articolo 1, legge46/90); questo tecnico dovrà“ricostruire” con precisionelo schema d’impianto sia del-le parti comuni che delle unitàabitative (considerare che nel-le varie unità abitative pos-sono esserci stati interventidi modifica all’impianto ori-ginale).

o Distribuzione in cascata, far ve-rificare da un tecnico che:• non vi siano state manomissioni

alle prese TV; ogni tipo di ma-nomissione dovrà essere ve-rificata da un tecnico per va-

lutare se introduce disadat-tamento di impedenza o at-tenuazioni eccessive. Alla pre-sa più lontana dal centralinonon dovrà esserci un livellodi segnale inferiore ai livelli in-dicati nelle norme CEI.

o Distribuzione in parallelo, farverificare da un tecnico che:• il montante, che parte dal cen-

tralino e scende al piano ter-ra, sia facilmente ispezionabilee sia garantita l’impedenzacaratteristica di 75 ohm pre-vista dalle norme;

• nel punto di derivazione dipiano dove viene prelevato ilsegnale necessario a ciascunappartamento dovranno es-sere verificati i collegamenti ela quantità di segnale che en-tra nei vari appartamenti;

• all’interno di ciascun appar-tamento far verificare che la di-stribuzione sia proporziona-

ta ai segnali dispo-nibili e che sianostati rispettati i cri-teri che impongo-no di garantire sututto il percorso ilvalore tipico d’im-pedenza che è 75ohm per il cavocoassiale.Acquisiti i dati re-lativi all’impiantosi passerà alla va-lutazione dei MUX(canali in digitale)disponibili nella zo-na interessata rac-cogliendo le se-guenti informazioni:• qual i MUX sipossono riceverenella zona inte-ressata;

• quali frequenze occupano;• da quali direzioni provengono.Per le assemblee condominialisarebbe opportuno presentareanche i contenuti dei vari MUX; l’u-tente deve essere opportuna-mente ed esaurientemente infor-mato su:• quello che può ricevere, per evi-

tare discordanza tra le aspet-tative che può essersi fatto “rac-cogliendo” informazioni da va-rie fonti e la reale possibilità le-gata alla presenza o meno dei se-gnali digitali nella zona;

• le problematiche e le caratteri-stiche dell’impianto.

Per evitare contestazioni “eco-nomiche” è consigliabile separa-re gli interventi alle parti comunidella rete di distribuzione TV, dai

vari impianti interni alle unitàabitative; negli anni possono aversubito modifiche differenziando -anche in modi sostanziali - le ca-ratteristiche distributive tra i va-ri appartamenti (l’impianto cen-tralizzato permette di fornire, al-l’ingresso degli appartamenti, unlivello di segnale uguale per tut-ti; poi i vari utenti potranno gestirela distribuzione all’interno delproprio appartamento con l’au-silio di un tecnico antennista). Molto probabilmente, le maggio-ri difficoltà per la ricezione deldigitale terrestre, si avranno pro-prio per le “maldestre manomis-sioni” agli impianti interni delleunità abitative. Se in un appartamento si vuole ag-giungere una presa di corrente, èsufficiente collegare in parallelo auna presa di corrente esistente unaseconda presa, e il gioco è fatto(non è proprio così facile perchéci sono importantissimi aspettidi sicurezza da osservare, ma ai fi-ni della funzionalità non ci sonoproblemi, l’apparecchio collegatoa una presa che a sua volta è col-legata in parallelo a un’altra pre-sa funziona perfettamente); con isegnali televisivi non è altret-tanto facile. È necessario valuta-re il livello di segnale disponibilealla presa di partenza, la lun-ghezza del cavo necessario percreare il nuovo “punto TV”; inbase ai livelli di segnale e alle at-tenuazioni in gioco, si potrà de-cidere: se è possibile ed even-tualmente quali caratteristichedovrà avere la nuova presa TVper assicurare un livello di se-gnale minimo necessario al fun-zionamento dell’apparecchio esenza che venga alterato il valo-re caratteristico d’impedenza chedovrà essere sempre di 75 ohm, pe-na la formazione di “onde sta-zionarie”, fonte primaria di guai ne-gli impianti di distribuzione te-levisiva. Prendiamo ad esempio unappartamento con più prese TVche si comportano in modo di-verso: alcuni programmi si vedo-no bene in una presa e male inun’altra, altri programmi si com-portano in maniera inversa, oppuresi vedono male in tutte le prese,ma se si “sposta” il cavo di col-legamento tra la presa e il TV,sembra che la situazione miglio-ri o viceversa; causa prima di que-ste “anomalie” sono proprio leonde stazionarie che sono nor-malmente presenti a livelli fisio-logici, ma che aumentano peri-colosamente se vengono intro-

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GOMENTI

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dotte alterazioni alla rete di di-stribuzione quali ad esempio:• schiacciatura o stiramento del ca-

vo coassiale che provochi la per-dita della “rotondità” caratte-ristica;

• collegamenti realizzati “arric-ciando” i conduttori centrali traloro e le calze arrotolate a par-te come se si trattasse di colle-gare dei cavi elettrici;

• modifica delle caratteristichedel cavo per “schiacciatura” ec-cessiva sotto il morsetto di ser-raggio del derivatore o dellapresa;

• collegamento a una presa e/o alderivatore di un tratto di cavo la-sciato “libero” all’estremità sen-za che ci sia la necessaria “chiu-sura” con la resistenza di 75ohm.

Una considerazione finale: è in-dispensabile sapere che nei pros-simi anni aumenterà notevol-mente il numero dei canali tra-smessi con tecnica digitale DVB-T; se i nuovi canali prenderannoil posto, come frequenza, dei vec-chi canali analogici che già si ri-cevono, non saranno necessariinterventi, altrimenti bisognerà“aggiornare” gli impianti nellaparte aerea e nel terminale di te-sta, in funzione delle nuove si-tuazioni che si creeranno. Mentre la rete di distribuzione sipuò e si deve “adeguare” secon-do le regole suggerite dalle nor-me CEI così che possa “acco-gliere” negli anni qualsiasi nuovocanale digitale.È auspicabile che in tutti i casi diristrutturazione generale e nellecostruzioni nuove, vengano rea-lizzati impianti a regola d’arte se-guendo le indicazioni della Guida

CEI 100-7 terza edizione e con ladistribuzione realizzata seguendoi suggerimenti della Guida CEI306-2. Saranno risolti tutti i pro-blemi che purtroppo ancora oggi“affliggono” gli utenti che abita-no in condominio e si vedono “li-mitati” nel loro diritto all’infor-mazione.

COSTI PER IL DIGITALETERRESTREParlare di “costi” per il digitale ter-restre è fuorviante: si tratta, piùche altro, di costi per renderel’impianto un impianto a norma.Se l’impianto centralizzato è per-fettamente a norma, non ha bi-sogno di grossi interventi; quan-do la rete di distribuzione è rea-lizzata a regola d’arte, sono ne-cessari interventi; limitatamen-te alla parte aerea e al terminaledi testa e solo nei casi particola-ri che sono stati descritti sopra.Il costo indicativo, per interventi“pesanti” alla parte aerea e alterminale di testa, può esserecalcolato in circa 50-100 euro perunità abitativa; nei casi dove so-no sufficienti interventi di “ag-giustamento” i costi si riducono dimolto e potrebbero limitarsi allasola manodopera quantificabilerilevando i prezzi orari dalle pub-blicazioni delle varie camere dicommercio o delle associazioniartigiane. Al costo orario biso-gna aggiungere una quota fissa perl’impiego dello strumento (è in-dispensabile l’impiego di un ana-lizzatore di spettro o di un misu-ratore di campo di qualità eleva-ta e il costo deve essere ammor-tizzato calcolando una quota fis-sa per intervento). Per quanto ri-

guarda la rete di distribuzione,quando non è a norma si potran-no verificare due casi:1.interventi mirati a risolvere il pro-

blema contingente;2. interventi radicali per creare

una rete perfettamente a nor-ma.

Nel primo caso la soluzione delproblema potrà essere tempo-ranea e nel tempo potrebberoessere necessari più interventi. Nel secondo caso verrebbe “ta-gliata la testa al toro” e la par-te “rete di distribuzione” nonpotrebbe più essere causa diproblemi, salvo i casi di mano-missioni. Non solo: creare una“carta d’identità dell’impianto”permette di intervenire in caso diguasto, senza perdite di tempoe la riparazione risulterà più ef-ficace. Un aspetto importanteche può influire sui costi è laprofessionalità della ditta arti-giana che realizza il lavoro: nonpossiamo nascondere il fatto chegli impianti centralizzati, realiz-zati con l’unico scopo di “con-tenere i costi” adesso sono quel-li che richiedono maggiori costidi adeguamento, senza contareil fatto che spesso è più difficol-toso se non impossibile l’ade-guamento (vale sempre il pro-verbio: chi più spende menospende). È indubbio che la serietàe l’onestà dell’artigiano contanomolto: l’auspicio è che gli uten-ti si rivolgano ad artigiani qua-lificati, in grado di garantire il la-voro che fanno e soprattutto ingrado di garantire una manu-tenzione efficace. È importantericordare che gli impianti d’an-tenna, trattandosi di “beni da

fare o da assemblare”, rientranonella categoria di prodotti che go-dono delle condizioni di garanziapreviste dal D.L. 24/2002, piùconosciuto come “Garanzia Eu-ropea”. Il decreto stabilisce cheil consumatore ha diritto di ac-quistare un bene conforme allesue aspettative sia quanto a du-rata che quanto a funzionalità ecaratteristiche: è quindi deter-minante la definizione precisadelle caratteristiche e delle pos-sibilità di ricezione che si possonoottenere con gli interventi dimodifica. Confartigianato è un’as-sociazione di categoria impe-gnata a far crescere tra i propriiscritti una professionalità ar-ricchita da un’etica che com-porta il massimo rispetto delproprio cliente (l’artigiano diConfartigianato tratta il propriocliente nello stesso modo in cuivorrebbe essere trattato quandolui stesso si trova nella posizio-ne di cliente). È auspicabile però che anche ilcliente sappia “rispettare” l’ar-tigiano, perché purtroppo succedeche l’utente si rivolga a“società” più o me-no serie per farrealizzare il “la-voro grosso” epoi quando suc-cede un guasto“pretendono” dal-l’artigiano sotto ca-sa l’intervento velocee magari quasi gratuito per-ché... è poco che hanno fattol’impianto nuovo.

Claudio Pavan Confartigianato - Membro del SC

100D e del CT 306 del CEI

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GOMENTI

Mettere ordine nelle nor-me in materia di tecni-ca impiantistica.

È quanto vuol fare, fra l’altro, la re-cente legge n. 239/2004 sulla li-beralizzazione del settore energe-tico, che al comma 44 delega ilGoverno a emanare, entro 6 mesi

dall’entrata in vigore della leggestessa, un decreto legislativo chemetta realmente ordine nelle nor-mative e promuova un efficace si-stema di verifica degli impianti. Tutto questo alla vigilia dell’en-trata in vigore della parte impian-tistica (parte seconda, capo quin-

to) del DPR 6/6/2001 n. 380, testounico delle disposizioni legislativee regolamentari in materia edilizia,che dovrebbe partire dal 1° gennaio2005.Numerose proroghe, accesi dibat-titi su un decreto ritenuto dallecategorie dell’installazione e ma-

nutenzione di impianti confusio-nario e contraddittorio, ma nes-sun cambiamento. La seconda parte del 380/2001 ri-schia di entrare in vigore con tut-ti i limiti e le incongruenze della na-scita. “In effetti - scrive il presi-dente di Confartigianato LucianoPetracchi al ministro per le Attivitàproduttive Antonio Marzano - ilDPR 380/01, limitandosi ad incor-porare le legge 46/90 nell’ambito del-la nuova disciplina in materia edi-lizia, senza creare alcun raccordocon la disciplina applicativa dellastessa, ha ingenerato grave in-certezza sul regime attuale cui fariferimento nella realizzazione di im-pianti, elettrici o di altro tipo, conseri rischi per la sicurezza degliutenti”.

LEGGE N. 239/2004

Ordinare le normative sugli impianti: il Governo lo dovrà fare per legge

Confartigianatochiede un tavolo tecnico

114 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

“In considerazione di ciò - ricor-da Petracchi - si era resa necessariala proroga, al 31 dicembre 2004,dell’entrata in vigore del capo Vdi tale decreto, anche in attesa di

un riordino più organico in ma-teria”. Proprio per questo le ca-tegorie interessate avevano piùvolte chiesto di essere ascoltatee di partecipare attivamente al-

la modifica della normativa. Ora non c’è più tempo.“Essendo oramai divenuta legge ladelega al Governo in materia diriordino - conclude Petracchi - Con-fartigianato auspica la costituzio-ne di un tavolo tecnico, al quale ma-nifestiamo sin d’ora la disponibilitàa partecipare attivamente”.Il Testo Unico doveva entrare in vi-gore il primo gennaio 2002. Tra lealtre cose, il DPR intende modifi-care alcune disposizioni previste dal-la legge n. 46/90 in materia di si-curezza degli impianti. Infatti, il campo di applicazionedella legge comprende, per gli im-pianti di produzione, trasporto e di-stribuzione elettrica, sia gli edificiadibiti a uso civile sia quelli adibi-ti ad attività produttive, al com-

mercio, al terziario e ad altri usi, men-tre per gli altri impianti previstidalla legge (impianti radiotelevisivied elettronici, impianti di prote-zione da scariche atmosferiche,impianti di riscaldamento e clima-tizzazione, impianti idrosanitari,impianti per trasporto e utilizzazionedi gas, impianti di sollevamento, im-pianti di protezione antincendio) ilcampo di applicazione si limita agliedifici adibiti ad uso civile.Questa previsione va sicuramente“salvata”, mentre in generale iltesto del 380/2001 deve essereabrogato dal futuro, emanando ilT.U. sull’impiantistica.Ricordiamo, infine, che la prorogaapplicativa al 1° gennaio 2005 nonha riguardato gli edifici scolastici diogni ordine e grado.

Il convegno sul Digitale Terrestre è stato inserito nella giorna-ta d’inaugurazione della Mostra mercato dell’artigianato, or-

ganizzata dalle associazioni Confartigianato di Lecco e diComo, che si è svolta recentemente nella struttura fieristi-ca “Lario Fiere” di Erba. Alla presenza del presidente na-zionale antennisti Luciano Mattozzi e del presidente regionaleMassimo Zoppi, con il Presidente del comitato organizzatore

della mostra Marco Colombo e con i presidenti delle provincedi Lecco e di Como, Francesco Rotta e Claudio Pavan, il direttore

della SDS di Modena Elio Attarantato ha presentato gli argomenti:• i tre protagonisti del mercato: il prodotto, il cliente, il vendi-

tore;• come effettuare le misure sui sistemi DTT, parametri e riferimenti

normativi.Gli artigiani presenti erano poco meno di cento e fin dalle pri-me battute hanno manifestato interesse per gli argomenti af-frontati; è stato molto utile parlare del digitale terrestre, scam-biare pareri ed esperienze di “casi rognosi”, di soluzioni adot-tate, di esempi positivi, di modalità per tentare di rassicurare

i clienti sulle reali po-tenzialità del DTT (èemerso che moltiutenti sono “spa-ventati” dal digitaleterrestre, temono “fre-gature”). Le espe-rienze di questi mesihanno evidenziato co-me la rete di distri-buzione dell’impian-to d’antenna sia l’a-nello debole della ca-

tena dedicata alla ricezione del digitale terrestre, per cui è in-dispensabile che sia realizzata a regola d’arte, rispettando le in-dicazioni della guida CEI 100-7. Molti installatori hanno espres-so l’invito a sollecitare la RAI affinché si affretti a “coprire” il ter-ritorio con i suoi MUX: per ora si ricevono in limitate zone e so-lo il MUX b. Al termine dell’incontro il clima generale era di sod-

disfazione e soprattutto si percepiva una generale consapevolezzache il DTT è una tecnologia eccezionale che merita di essere dif-fusa; è emerso anche un auspicio: che il Digitale Terrestre nondiventi unicamente una tecnologia da sfruttare economica-mente, ma sia anche una tecnologia al servizio del cittadino...un digitale terrestre... eticamente corretto! Confartigianato è una associazione di categoria impegnata a farcrescere tra i propri iscritti una professionalità arricchita da un’e-tica che comporta il massimo rispetto del proprio cliente: (l’ar-tigiano di Confartigianato tratta il proprio cliente nello stessomodo in cui vorrebbe essere trattato quando lui stesso si tro-va nella posizione di cliente). È con questi propositi che Confartigianato ha organizzato e con-

Digitale terrestre? No problem!Convegno a Erba, presso la Mostra mercato dell’artigianato

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GOMENTI

Massimo Zoppi

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Ricorda che la legge impone:

• al committente: l’obbligo di affidare i lavori a personale in pos-

sesso dei requisiti specifici secondo l’articolo 1 della legge

5 marzo 1990 n°46;

• all’installatore: l’obbligo di realizzare gli impianti a regola d’ar-

te e di rilasciare al termine dei lavori la dichiarazione di

conformità.

Le Norme Tecniche pubblicate dal CEI stabiliscono i requisi-

ti fondamentali che devono avere gli impianti per essere de-

finiti “a regola d’arte” come stabilito dalla legge 186 del 1° mar-

zo 1968. Se state acquistando casa, oppure state ristrutturando

il vostro appartamento e volete capire come potrebbe essere

il vostro impianto, non esitate ad acquistare la nuova guida:

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Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 115

tinua a organizzare incontri, corsi di aggiornamento e di formazioneper i propri associati, ma non solo... per gli artigiani tutti.Al termine dell’incontro di Erba, gli artigiani presenti hanno avu-to l’opportunità di visitare la “casa domotica,” uno stand che,grazie all’impegno di Lario Fiere, Confartigianato Lecco e Con-fartigianato Como, è stato realizzato nello spazio all’ingresso prin-

cipale dei padiglionidella mostra. Lo scopodello stand non eracerto quello di far pub-blicità a elettrodome-stici super-tecnologicio a sistemi domoticipreconfezionati, ben-sì quello di evidenzia-re il ruolo della pro-fessionalità dell’arti-giano che ha le com-petenze (se non le ha

può raggiungerle grazie a Confartigianato) per gestire gli im-pianti che consentono di utilizzare i più moderni comfort per l’au-tomazione e la sicurezza della propria casa. L’artigiano moderno deve:- conoscere le novità tecnologiche;- capire le necessità dei propri clienti;- saper scegliere e proporre le soluzioni impiantistiche più ido-nee a soddisfare il cliente;

- se necessario, l’artigiano deve anche saper “modificare” e “adat-tare”... magari anche “costruire” delle soluzioni ad hoc per ilproprio cliente... come fosse un sarto che confeziona abiti sumisura (naturalmente prestando molta attenzione alle normetecniche).

Un secondo scopo dello stand era quello di far passare il con-cetto (ormai inserito anche nelle più recenti guide CEI) che unapredisposizione di tubi e scatole, opportunamente distribuiti,facilita l’installazione e la diffusione delle nuove tecnologie di

telecomunicazioni e di domo-tica permettendo ai clienti diveder soddisfatte le loro esi-genze di “sicurezza”, “ri-sparmio” e “comfort”. E, con-temporaneamente, gli arti-giani installatori vedrebbero au-mentare in modo esponen-ziale le opportunità di lavoro. Certo per questo è indispen-sabile che i costruttori edili, iprogettisti, ma anche gli in-stallatori si convincano della necessità di realizzare una strut-tura per il cablaggio a prescindere dal fatto che si realizzi o nol’impianto: la struttura di scatole e tubi potrebbe essere realizzata,come suggerito dalla guida CEI 306-2, e poi lasciata vuota;quando l’utente avrà maggiori disponibilità economiche e/o nuo-ve esigenze... chiamerà l’artigiano... e farà installare... e non do-vrà “superare” la difficoltà di rompere i muri o altre cose simi-li che spesso “bloccano”. L’idea di portare a conoscenza anchedel grande pubblico di utenti questi messaggi è dettata dallasperanza che la “domanda” dell’utente finale possa esserepiù convincente delle “raccomandazioni” che ormai da anni ven-gono fatte ai costruttori; raccomandazioni finora poco ascolta-te (è sufficiente visitare alcuni cantieri presenti sul territorio perconstatare la fondatezza di quello che dico).Sulle pareti esterne dello stand campeggiava, con i loghi diConfartigianato Lecco e Confartigianato Como, la frase:“Artigianato & Innovazione”; su di un lato si potevano ve-dere tre grandi “manifesti” che riportiamo in un box. Da an-ni Confartigianato è impegnata a diffondere la logica del-la predisposizione arrivando a suggerire l’inserimento del-l’obbligo nei regolamenti edilizi comunali. Considera-to che ci sono le guide tecniche pubblicate dal CEI, di-venta semplice e alla portata di tutti gli uffici tecnicifarvi riferimento (le organizzazioni territoriali di Con-fartigianato possono “collaborare” per l’applicazione dinuove regole edilizie per l’impiantistica delle telecomu-nicazioni... e non solo).Stiamo a vedere cosa succederà.

Claudio Pavan,artigiano - Confartigianato Como

Rotta, Attarantato, Mattozzi, Pavan

La casa domotica con i visitatori

Ricorda che gli impianti devono essere realizzati a regola d’arte.

Le Norme Tecniche pubblicate dal CEI stabiliscono i requisiti

fondamentali che devono avere gli impianti per essere

definiti “a regola d’arte” come stabilito dalla legge 186 del

1° marzo 1968.

Spesso l’acquirente di un immobile è portato a far conte-

nere i costi “limitando” le richieste di impianti di teleco-

municazioni. Passati alcuni anni dall’acquisto, inizia a

“desiderare” impianti più sofisticati, ma le difficoltà (man-

canza di tubi e scatole nei punti opportuni) che spesso si

presentano rallentano o addirittura impediscono l’acces-

so alle nuove tecnologie.

Una struttura di tubi e scatole vuote predisposte per il ca-

blaggio e realizzata secondo i criteri suggeriti dalla guida

CEI 306-2 nelle abitazioni private, rende facile nel tempo

l’installazione di impianti dai più semplici ai più sofisticati,

favorendo il rispetto del diritto all’informazione che ciascun

cittadino ha.

Informati presso Confartigianato

SEI UN COSTRUTTORE EDILEO UN PROGETTISTA?

Ricorda che la legge impone:

• al committente: l’obbligo di affidare i lavori a personale in pos-

sesso dei requisiti specifici secondo l’articolo 1 della legge

5 marzo 1990 n°46;

• all’installatore: l’obbligo di realizzare gli impianti a regola d’ar-

te e di rilasciare al termine dei lavori la dichiarazione di

conformità.

Le Norme Tecniche pubblicate dal CEI stabiliscono i requisi-

ti fondamentali che devono avere gli impianti per essere de-

finiti “a regola d’arte” come stabilito dalla legge 186 del 1° mar-

zo 1968. Ricorda che puoi trovare un valido supporto per gli im-

pianti di telecomunicazioni nella Guida CEI 306-2 e nella Gui-

da CEI 100-7. Può esserti utile anche il volume divulgativo:

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116 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

Le Associazioni artigianedell’edilizia (Anaepa-Con-fartigianato, Assoedili-An-

se/Cna, Fiae-Casartigiani, Claai)e i Sindacati di categoria (Fe-neal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil)hanno rinnovato recentementeil contratto nazionale di lavorodelle imprese artigiane dell’edi-lizia. L’intesa riguarda 233milaimprese e 678mila lavoratori di-pendenti. L’accordo, che ha durata1 ottobre 2004 - 31 dicembre2007, prevede aumenti medi men-

sili (riferiti al 3° livello - operaiospecializzato) di 130 euro. Gli incrementi salariali sarannoerogati in quattro tranche, con leretribuzioni di ottobre 2004, mar-zo 2005, marzo 2006 e giugno2007. Quello dell’edilizia è il pri-mo accordo nazionale che disci-plina l’apprendistato professio-nalizzante con la percentualiz-zazione del salario (all’inizio vie-ne erogato il 66% della retribu-zione dell’operaio alla cui quali-fica aspira l’apprendista fino araggiungere il 90% della retri-buzione stessa). È stata inoltre estesa la durata

dell’apprendistato: da 3 anniper le qualifiche semplici finoa 5 anni per le qualifiche piùelevate.Il contratto prevede anche mi-glioramenti per le prestazionierogate dalle Casse edili arti-giane per quanto riguarda lamalattia, gli infortuni, la mater-nità e i congedi parentali.

Il nuovo contratto, inoltre, con-tiene uno specifico protocolloper i lavoratori extracomunitari,realtà sempre più diffusa nelsettore, dal momento che rap-presentano un terzo dei nuovi as-sunti in edilizia.Il presidente di Anaepa-Confarti-gianato Giuliano Nicola sottoli-nea che il contratto “testimonial’impegno dell’artigianato per pro-muovere sempre migliori condizionieconomiche e normative per i la-voratori del settore”. Il presidente Nicola fa rilevaresoprattutto “l’importanza delnuovo modello di apprendista-to previsto dal contratto, istitu-to qualificante e peculiare del-l’artigianato, sia per la duratadella formazione sia per le nuo-ve prestazioni garantite all’ap-prendista”.

Firmato il nuovo contrattonazionale di lavoro per le imprese artigiane dell’ediliziaRiguarda 233.000 imprese e 678.000 lavoratori; introdotto il nuovo modellodi apprendistato professionalizzante

VALIDO SINO AL 31/12/2007

Norma CEI 64-8Il Comitato Elettrotecnico Italiano ha reso disponibile gratui-tamente, sul proprio sito, l'errata corrige alla Guida CEI 64-8.La stessa si è resa necessaria per correggere inesattezze con-

tenute nell'edizione 2003 della Norma CEI 64-8.In particolare si segnalano: l'indicazione della proroga alla

data di applicazione del Capo V del DPR 380/2001, riportatonella premessa generale del Volume della Norma CEI 64-8, lecorrezioni negli articoli 411.1.5.2 e 533.2, la nuova figura 702

D e la nuova figura dell'articolo 751.04.5.Si segnala anche una diversa scrittura, per una migliore com-

prensione del testo, di parte degli articoli 612.6.1, 702.1,702.520.1 e 710.312.2.

Il testo, in formato Pdf, è scaricabile all'indirizzo: http://www.ceiuni.it/erratacorrige/EC%2064-8.pdf

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118 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 16 15 Dicembre 2004 www.reedbusiness.it

AZIENDE CITATE

AZIENDA PAGINA

3M Italia Telecomunicazioni Spa - Segrate MI 91

Ablerex Europe Srl - Povolaro di Dueville VI 50

Accomandita - Salsomaggiore Terme PR 119

Altecon Srl - Lissone MI 30

Amra Spa - Macherio MI 91

Apc Italia Srl - Merate LC 59

Apice Srl - Empoli FI 96

Aros Srl - Cormano MI 28-46

Asita Srl - Faenza RA 44-84

Aspira Srl - Torino TO 75

Ats Elettronica Srl - Avellino AV IV cop.

Autodesk Spa - Milanofiori Assago MI 42-80

Axu Srl - Milano MI 58

Cat-Ups / Maia Spa - Monterotondo Scalo RM 60

Chloride Spa - Castel Guelfo BO 52-59

Cia Trading Srl - Napoli NA 8

Compel Electronics Spa - Cornate d’Adda MI 93

Control Systems 2 Srl - Grottammare AP 59

Convert Italia Spa - Roma Eur RM 45

Delo Instruments Srl - Fizzonasco Pieve Emanuele MI 54

Ds Europe Srl - Milano MI 81

Elan Srl - Camerano AN 59

Elap Spa - Corsico MI 81

ElectroGenius Srl - Vicopisano PI 18-45

Elektrozubehör Spa - Milano MI 77

Elettra Srl - Padova PD 7

Elettrotecnica Grig Srl - Piove di Sacco PD 56

Elicent Spa - Lonato BS 5

Elsist Srl - Pozzuolo Martesana MI 46

Elvox Spa - Padova PD 98

Emerson Network Power - San Giuliano Milanese MI 57-58

Endress+Hauser Italia Spa - Cernusco sul Naviglio MI 78

Eplan Italia Srl - Vimodrone MI 78

AZIENDA PAGINA

Esselte Spa - Gorgonzola MI 15

Eurage - Cologno Monzese MI III cop.-94

Eurosatellite Srl - Sansepolcro AR 61

Exhibo Spa - Monza MI 83

F.lli Amos & C. Spa - Cologno Monzese MI 10

FBT Elettronica Spa - Recanati MC 83

Fluke Italia Srl - Brugherio MI 86

Fracarro Spa - Castelfranco Veneto TV 35-92

FTE Maximal Italia Srl - Calerno RE 23

G. Bargellini & C. Spa - Pieve di Cento BO 57-II cop.

Galletti Spa - Bentivoglio BO 92

Gdt Elettroforniture Spa - Rozzano MI 101

Gewiss Spa - Cenate Sotto BG 47-49-51-53-55-97

Ghisalba Spa - Cascine Vica Rivoli TO 41

Gmc Instruments Italia Srl - Lissone MI 84

Gsc Elettronica Snc - Rubano PD 50

Hesa Spa - Milano MI 95

Hyundai Automobili Italia / Koelliker Spa - Milano MI 90

Iess Sistemi Sicuri - Campodarsego PD 6-66

Ifm Electronic Sa - Agrate Brianza MI 84

Imb Srl - Busseto PR 12

Imc Srl - Salerno SA 13

IME Istrumenti Misure Elettriche Spa - Corsico MI 81

Inexport Italia Srl - Milano MI 103

Ing. Franco Luchsinger Snc - Curno BG 85

Intellisystem Technologies Srl - Siracusa SR 54

Italiana Conduttori / Cavel Srl - Gropello Cairoli PV 116

Kert Srl - Caerano S. Marco TV 46-67

Layer Electronics Srl - Erice TP 56

Leane International Srl - Parma PR 84

Legrand Spa - Zibido S. Giacomo MI 21

Lince Italia Srl - Ciampino RM 89

Marcucci Spa - Vignate MI 54

AZIENDA PAGINA

Matsushita Electric Works It. Srl - Bussolengo VR 77-92

Menvier Csa Srl - Corsico MI 97

Meta System Spa - Reggio Emilia RE 50-59

Mge Italia Spa - Agrate Brianza MI 56

Microdowell Spa - Pradamano UD 58

Mitsubishi Electric Europe - Agrate Brianza MI 78

Moeller Electric Srl - Rodano MI 82-92

Murr Elektronik Srl - Usmate Velate MI 80

Mwr Italia Snc - Polverara PD 60

Nice Spa - Oderzo TV manchette

Ntet Srl - Piano Tavola CT 65

Olimpia Splendid Spa - Gualtieri RE 88

Omron Electronics Spa - Milano MI 82

Orieme Italia Spa - Milano MI 25

Osram Spa - Milano MI 97

Philips Spa Div. Lighting - Monza MI patella

Phoenix Contact Srl - Cusano Milanino MI 77

Pilz Italia Srl - Novedrate CO 82

Powertronix Spa - Grezzago MI 43

Pr.El Srl - Rubano PD 48-87

Progea Srl - Modena MO 82

Prospecta Sas - Villa Cella RE 105

Reggiani Illuminazione Spa - Sovico MI 91

Riello UPS - S. Pietro di Legnago VR 19-60

S&C Electric Company /M.Maggi - Milano MI 57

Saiedue - Bologna BO 20

Schneider Electric Spa - Agrate Brianza MI 80-93-95-96

Siemens Spa - Milano MI 79

Sirai Elettromeccanica Srl - Bussero MI 85

Sirsen Srl - Monterusciello Pozzuoli NA 31

Socomec Sicon Ups - Villaverla VI 9-44-50

System Spa Div. Electronics - Fiorano MO 84

Tecnel System Srl - Milano MI 85

Testo Spa - Settimo Milanese MI 96

Unahom Start Spa - Peschiera Borromeo MI 117

Urmet - Torino TO 11

Vemer Siber Group Spa - Brugherio MI 16-17

Wago Elettronica Srl - S. Lazzaro di Savena BO 84

Weidmüller Srl - Cinisello Balsamo MI 63

Zeca Spa - Feletto Canavese TO 85

Qui di seguito sono riportati i nominativi delle aziende citate in questo numero e la relativa pagina.

Le aziende inserzioniste sono evidenziate in blu. Se desiderate ricevere ulteriori informazioni sulle

notizie riportate nella rivista, potete utilizzare il nostro “Servizio Lettori”.

È sufficiente compilare e inviare per fax (allo 02 36519123) la scheda pubblicata nell'ultima pagina,

citando il numero di riferimento associato a ciascuna notizia o pubblicità. Per una risposta più ra-

pida potete utilizzare il nostro “Servizio Lettori” on-line all'indirizzo Internet www.serviziolettori.it.

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1615 Dicembre 2004 119

Accomandita s.p.a. - Via S. Giuseppe, 19 - 43039 Salsomaggiore Terme (PR) - Tel. 0524.523668 - Fax 0524.522145 - e-mail: [email protected]

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viale G. Richard 1/a - 20143 Milano - tel. 02 81830.1 - fax 02 81830.406 - www.reedbusiness.it - [email protected]

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i numeri......li certifichiamo tutti.

Le riviste di Reed Business Information raggiungono i lettoripiù qualificati e sono sottoposte a certificazioni che garan-tiscono alle aziende inserzioniste la quantità delle copiediffuse. La certificazione è svolta dal CSST-Certificazione Stampa Specializzata e Tecnica. Comunicate con noi

N. 142 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 17 15 Ottobre 2002 www.reedbusiness.it

PERIODICO PER INSTALLATORI E OPERATORI DEL COMPARTO ELETTRICOORGANO DIRETTIVO NAZIONALE DI CONFARTIGIANATO - IMPIANTI

Anno 26° - Numero 16 - 15 Dicembre 2004

Direttore Editoriale: Giovanni Danielli - [email protected]; Caposervizio:Fulvia Cattaneo - [email protected]; In redazione: Alessia Varalda - [email protected]; Segreteria di redazione: Elena Radice - [email protected]; Impaginazione e grafica: Design 3; Hanno collaborato a questo numero: Fa-bio Braidotti, Mauro Cappellari, Jean-François Christin, Paolo Frisoni, Raffaele Greco,Gastone Guizzo, Roberta Leprotti, Antonio Porro, Alma Taddei

Reed Business Information SpAViale G. Richard, 1/a - 20143 Milano

Tel. 02/81830.1www.reedbusiness.it

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Pubblicità a norma dell’articolo 2 comma 20/b legge 662/96. Registrazione del Tribunale di Milano n. 285 del 2/8/1978.

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Giornale dell’Installatore Elettrico numero 16

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VENETOMATEL DISTRIBUZIONE S.p.A. Caselle di Selvazzano PD (049) 8739911 (049) 8739922MATEL DISTRIBUZIONE S.p.A. Silea TV (0422) 460668 (0422) 460658MATEL DISTRIBUZIONE S.p.A. Marghera VE (041) 937455 (041) 931520

LIGURIAFO.EL. S.r.l. Sarzana SP (0187) 606413 (0187) 691090S.M.A.E.S. S.r.l. Savona SV (019) 810591 (019) 810890

TOSCANAFO.EL. S.r.l. Massa MS (0585) 791171 (0585) 790989FO.EL. S.r.l. Pontremoli MS (0187) 832510FO.EL. S.r.l. Querceta LU (0584) 769139 (0584) 742897I.F.EL. S.r.l. Arezzo AR (0575) 357849 (0575) 323939PIEMME S.r.l. Prato PO (0574) 433951 (0574) 433955PIEMME S.r.l. Firenze FI (055) 351292 (055) 351295

LAZIOM.E.T. S.r.l. Roma RM (06) 2382690 (06) 2389454

ABRUZZOD.I.M.E. S.r.l. S.Giovanni Teatino CH (085) 4463759 (085) 4460568D.I.M.E. S.r.l. Pescara PE (085) 4311134 (085) 4315867D.I.M.E. S.r.l. Chieti Scalo CH (0871) 564099 (0871) 565047D.I.M.E. S.r.l. Tortoreto TE (0861) 777081 (0861) 777168ELETTROMARKET S.r.l. Castel di Sangro AQ (0864) 845338 (0864) 845338FOGEME S.r.l. Avezzano AQ (0863) 49831 (0863) 4983206FOGEME S.r.l. Avezzano AQ (0863) 25480 (0863) 20650

UMBRIABARBACCIA MARIO S.r.l. Terni TR (0744) 300291 (0744) 300943DIS.M.E.P. S.r.l. S. Andrea / S. Sisto PG (075) 5289047 (075) 5270655ELETTRA S.r.l. S.Eraclio di Foligno PG (0742) 391066 (0742) 391104

CAMPANIAEUROELETTRA S.r.l. Arzano NA (081) 5734334 (081) 5734334F.LLI BORRELLI & C. S.n.c. Aversa CE (081) 5038762 (081) 5046446F.LLI BORRELLI & C. S.n.c. Aversa CE (081) 8902230

PUGLIACARLI ANGELO & C. S.a.s. Barletta BA (0883) 347595 (0883) 347965CARLI ANGELO & C. S.a.s. Barletta BA (0883) 332084F.A.P.E. S.r.l. Andria BA (0883) 557108 (0883) 557107F.A.P.E. S.r.l. Corato BA (080) 8987113FOREL S.r.l. Lecce LE (0832) 351975 (0832) 351573FOREL S.r.l. Nardò LE (0833) 572530 (0833) 572530PAGE S.r.l. Foggia FG (0881) 724113 (0881) 771947

SICILIAELECTRIC GELA S.r.l. Gela CL (0933) 901919 (0933) 901163ELECTRIC GELA di Catania Giuseppa Gela CL (0933) 930809 (0933) 822785OR.VE.ME. S.r.l. Canicattì AG (0922) 856015 (0922) 859767ELETTOSUD S.p.A. Brolo ME (0941) 561296 (0941) 562155ELETTROSUD S.p.A. Giardini Naxos ME (0942) 50238 (0942) 654398ELETTROFORNITURE S.a.s. Saponara Marittima ME (090) 332473 (090) 3379250ELETTROSUD S.p.A. Capo d’Orlando ME (0941) 911120 (0941) 911120ELETTROSUD S.p.A. S. Agata Militello ME (0941) 722529 (0941) 722529ELETTROSUD S.p.A. Catania CT (095) 477481 (095) 472190

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