GIE 2004 Num 14 Tutto

127
Multimetro digitale professionale di ultima generazione con termometro a raggi infrarossi 470 Distribuiti da 470 Multimetro digitale professionale di ultima generazione con termometro a raggi infrarossi servizio lettori 1804 25 OTTOBRE POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1 - DCB MILANO - ISSN 0392-3630 - 3,40 14 ANNO 26 n. F racarro propone un nuovo softwa- re per la progettazione di siste- mi di ricezione e di distribuzione TV satellitari e terrestri. Il nuovo programma nasce dall’e- sperienza dell’azienda nello svilup- po di un primo software, Frcad, di cui Frdesigner è l’evoluzione. Frdesi- gner si caratterizza per le elevate funzioni di calcolo che garantisce una reale corrispondenza tra il valo- re del segnale ottenuto dal progetto e quello reale: il nuovo software è in- fatti in grado di valutare il livello del segnale in tutti i “punti di contatto” presenti nello schema, permettendo il controllo preciso dell’impianto pro- gettato. Potendo misurare anche i si- stemi funzionanti con i nuovi segnali digitali terrestri, Frdesigner è “Ready for Digital”. Completo anche dal punto di vista “commerciale”, Fr- designer consente di stimare i costi complessivi dell’intero sistema, con- siderando tutte le voci che influi- scono nella sua realizzazione, dai prodotti impiegati alle spese ag- giuntive, come manodopera e tra- sferte, calcolando anche variabili commerciali (sconti, margini, ecc.). Il software può essere acquistato ad un prezzo di 99 Euro (iva esclusa). Normativa Le centrali termiche Tecnologie Carichi non lineari Attualità Il CEI e il digitale terrestre Organo Direttivo Nazionale di Confartigianato Impianti I n un mercato fortemente compe- titivo come quello delle chiusure re- sidenziali domestiche la formazione rappresenta un concreto elemento di distinzione e qualificazione profes- sionale, un modo sicuro per accrescere la propria competenza verso l’uten- te finale. In altre parole, la leva per fare più business. A tale proposito, Somfy presenta il nuovo programma di formazione, con le date dei corsi che sono par- titi nel mese di ottobre e coprono l’ul- tima parte del 2004. I nuovi corsi rappresentano l’op- portunità per approfondire - oltre a caratteristiche, funzionalità, pro- cedure di installazione, di configu- razione e di programmazione - an- che le necessarie argomentazioni commerciali per agevolare ancor di più l’attività di vendita. I nuovi corsi, sia di aggiornamento che di specializzazione, rientrano nel concetto più ampio di formazione Somfy, che, lanciato nel corso del 2004, ha visto sino ad oggi oltre 1.000 partecipanti, destinati ad au- mentare ulteriormente nel 2005. Per ulteriori informazioni collegar- si a www.somfy.it. Chiusure: formazione tecnica e commerciale Un software di progettazione tv-sat Un nuovo amministratore delegato D al 1° agosto Ermanno Maffè è subentrato ad An- gelo Di Benedetto nella carica di amministra- tore delegato di RS Components, società specializzata nella vendita a catalogo di prodotti tecnologici. Maffè ha spiegato di voler continuare nella strada tracciata dal suo predecessore: “Ho avuto modo di lavorare per molti anni con Di Benedetto e di sco- prirne l’entusiasmo e la dedizione che hanno por- tato l’azienda al successo. È mia intenzione continuare su questa lunghezza d’onda, focalizzando risorse ed energie sul miglioramento dell’elemento che ca- ratterizza il sistema RS: il servizio”. Con Ermanno Maffè, velocità, efficienza e affidabilità continueranno ad essere le caratteristiche distintive dell’azienda, che è da sempre impegnata per migliorare il servizio, per aiutare i propri clienti nel lavoro di tutti i giorni e per soddisfare ogni loro esigenza. Appuntamento fra un anno S i svolgerà il 21, 22 e 23 ottobre del 2005 - presso la Fiera del Mediterraneo di Palermo - la quarta edizione di Medielettrica, rassegna fieristica specializzata per il materiale elettrico, l’elettronica, illuminotecnica. Numerose le novità in cantiere per una esposizione che, edi- zione dopo edizione, è cresciuta in maniera consistente e “con un volume di consensi- ha spiegato Roliano Aluzzo, responsabile della segreteria organizzativa- che ci hanno incoraggiato a continuare su questa strada. E devo dire che, già ad ora, registriamo numerose adesioni, anche da parte di aziende dei paesi del Mediterraneo”.

description

num14

Transcript of GIE 2004 Num 14 Tutto

Page 1: GIE 2004 Num 14 Tutto

Multimetrodigitaleprofessionaledi ultimagenerazionecon termometroa raggi infrarossi

470

Distribuiti da

470

Multimetrodigitaleprofessionaledi ultimagenerazionecon termometroa raggi infrarossi

servizio lettori 1804

25 OTTOBRE

POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1 - DCB MILANO - ISSN 0392-3630 - € 3,40

14ANNO 26

n.

Fracarro propone un nuovo softwa-re per la progettazione di siste-

mi di ricezione e di distribuzioneTV satellitari e terrestri.Il nuovo programma nasce dall’e-sperienza dell’azienda nello svilup-po di un primo software, Frcad, di cuiFrdesigner è l’evoluzione. Frdesi-gner si caratterizza per le elevatefunzioni di calcolo che garantisceuna reale corrispondenza tra il valo-re del segnale ottenuto dal progettoe quello reale: il nuovo software è in-fatti in grado di valutare il livello del

segnale in tutti i “punti di contatto”presenti nello schema, permettendoil controllo preciso dell’impianto pro-gettato. Potendo misurare anche i si-stemi funzionanti con i nuovi segnalidigitali terrestri, Frdesigner è “Readyfor Digital”. Completo anche dalpunto di vista “commerciale”, Fr-designer consente di stimare i costi

complessivi dell’intero sistema, con-siderando tutte le voci che influi-scono nella sua realizzazione, daiprodotti impiegati alle spese ag-giuntive, come manodopera e tra-sferte, calcolando anche variabilicommerciali (sconti, margini, ecc.). Ilsoftware può essere acquistato adun prezzo di 99 Euro (iva esclusa).

NormativaLe centrali

termiche

TecnologieCarichi

non lineari

AttualitàIl CEI

e il digitaleterrestre

Organo Direttivo Nazionale di Confartigianato Impianti

In un mercato fortemente compe-titivo come quello delle chiusure re-

sidenziali domestiche la formazionerappresenta un concreto elemento didistinzione e qualificazione profes-sionale, un modo sicuro per accrescerela propria competenza verso l’uten-te finale. In altre parole, la leva perfare più business.

A tale proposito, Somfy presenta ilnuovo programma di formazione,con le date dei corsi che sono par-titi nel mese di ottobre e coprono l’ul-tima parte del 2004. I nuovi corsi rappresentano l’op-portunità per approfondire - oltre acaratteristiche, funzionalità, pro-cedure di installazione, di configu-

razione e di programmazione - an-che le necessarie argomentazionicommerciali per agevolare ancordi più l’attività di vendita.I nuovi corsi, sia di aggiornamentoche di specializzazione, rientrano nelconcetto più ampio di formazioneSomfy, che, lanciato nel corso del2004, ha visto sino ad oggi oltre1.000 partecipanti, destinati ad au-mentare ulteriormente nel 2005.Per ulteriori informazioni collegar-si a www.somfy.it.

Chiusure: formazione tecnica e commerciale

Un software di progettazione tv-sat

Un nuovo amministratore delegatoDal 1° agosto Ermanno Maffè è subentrato ad An-

gelo Di Benedetto nella carica di amministra-tore delegato di RS Components, società specializzatanella vendita a catalogo di prodotti tecnologici.Maffè ha spiegato di voler continuare nella stradatracciata dal suo predecessore: “Ho avuto modo dilavorare per molti anni con Di Benedetto e di sco-prirne l’entusiasmo e la dedizione che hanno por-tato l’azienda al successo. È mia intenzione continuaresu questa lunghezza d’onda, focalizzando risorseed energie sul miglioramento dell’elemento che ca-ratterizza il sistema RS: il servizio”. Con Ermanno Maffè, velocità, efficienzae affidabilità continueranno ad essere le caratteristiche distintive dell’azienda,che è da sempre impegnata per migliorare il servizio, per aiutare i propriclienti nel lavoro di tutti i giorni e per soddisfare ogni loro esigenza.

Appuntamento fra un annoSi svolgerà il 21, 22 e 23 ottobre del 2005 -

presso la Fiera del Mediterraneo di Palermo- la quarta edizione di Medielettrica, rassegnafieristica specializzata per il materiale elettrico,l’elettronica, illuminotecnica. Numerose lenovità in cantiere per una esposizione che, edi-zione dopo edizione, è cresciuta in manieraconsistente e “con un volume di consensi- haspiegato Roliano Aluzzo, responsabile dellasegreteria organizzativa- che ci hanno incoraggiato a continuare suquesta strada. E devo dire che, già ad ora, registriamo numerose adesioni,anche da parte di aziende dei paesi del Mediterraneo”.

Page 2: GIE 2004 Num 14 Tutto

Massima libertà con Vela.Nuova Serie Civile Vela: Tonda e Quadra.

Copritasto e copripresa li posizioni alla fine dell’installazione.

www.legrand.it

Legrand presenta Vela, laSerie funzionale e ricca divarianti estetiche che com-pleta il sistema di installa-zione civile Legrand. Facile da installare, dal design elegante, Vela soddisfa le

esigenze di stile del clientepermettendo di decidere tipodi placca (Vela Tonda o VelaQuadra) e colore dei tasti (chiario scuri) alla fine del lavoro. Nuova Serie Civile Vela. Garantisce Legrand.

Vela QuadraVela Tonda

servizio lettori 1602

Page 3: GIE 2004 Num 14 Tutto

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 3

SommarioATTUALITÀCome sarà l’impresa del futuro La longevità e la competitività è un problema che investe tutte le aziendedi Sergio Valdatta

Il Cei e il digitale terrestreGuide e volumi divulgativi a portata dell’utentedi Raffaele Greco

NORMATIVALe centrali termicheSono ambienti a rischio di esplosione o di incendio?di Elvira Ferrandino

L’impianto di terra globale Commenti alla quarta edizione del documento Enel DK5600 di Giancarlo Tedeschi

Le luminarie Luci e colori che riempiono le città in prossimità delle feste nataliziedi Antonio Porro

TECNOLOGIECarichi non lineari I criteri di dimensionamento delle batterie di condensatori in presenza di armonichedi Franco Bua e Gabriele Tacchi

SOLUZIONIIl cavo piatto nel cablaggio civile/terziario Il ruolo della canalina a sostegno e mantenimento di cavi per servizi multiplidi Maurizio Guarnaschelli

Piccoli e grandi impiantiUn’offerta completa per il cablaggio strutturato in rame e in fibra ottica a cura di Alessia Varalda

RUBRICHEPanorama. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 4Le schede tecniche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 82Novità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 89Domande & risposte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 104Antincendio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 107Professione installatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 109Shopping . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 110Libri & cataloghi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 111Agenda. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 113Le aziende citate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 126

pag. 20

pag. 32

VideocitofoniaSistemi di comunicazione in continua evoluzione

pag. 61

RINNOVABILIVETRINA

pag. 75

pag. 56

pag. 42

pag. 52

pag. 24

pag. 38

pag. 48

Primo piano: Il Ddl Energia è stato approvato pag. 115

RINNOVABILILe nuove energie al servizio dell’ambiente: soluzioni e prodotti

Page 4: GIE 2004 Num 14 Tutto

PANORAMA

Panorama

4 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

Con una lunga esperienza ma-turata in Chloride, Raffaele

Rustioni è stato designato re-sponsabile per lo sviluppo delmercato della system integration.Il manager avrà l’obiettivo disviluppare la piattaforma d’offertaChloride in un segmento semprepiù attento alle tecnologie che ga-rantiscono la business conti-nuity dei sistemi informativi im-plementati.Questo il commento di Raffaele Ru-stioni: “Oggi i system integratorhanno l’esigenza di contare sutecnologie all’avanguardia in ognicomponente dei sistemi che rea-lizzano.In questa direzione, la sicurezzae la continuità rappresentano ele-menti centrali che possono valo-rizzare l’intera soluzione imple-mentata. Con la nostra gamma 03Professional crediamo di poterrappresentare un interlocutore

di riferimento per tutte le azien-de che fanno della qualità delprogetto un elemento distintivodell’attività”.

È stato ultimamente realizzatoun importante progetto spaziale

nato dalla collaborazione tra PhilipsLighting e la University of Tech-nology di Eindhoven. Il nome del progetto è “Arges” edè nato con l’obiettivo di analizzareapprofonditamente la conoscen-za di due aspetti caratteristici delfunzionamento delle lampade ascarica: il primo è la deframmen-tazione del plasma, ovvero la scom-posizione delle molecole di riem-pimento del tubo di scarica (plasma),causa di differenze nella colora-zione della luce prodotta dalle lam-pade; il secondo oggetto di stu-

dio riguardava le instabilità elicoi-dali, ovvero la tendenza della di-rezione della scarica ad avvicinar-si ai bordi del tubo di scarica acausa del campo magnetico ge-nerato dalla corrente che attra-versa il plasma (forze di Lorentz).Tali forze sono minime nelle lam-pade con basse potenze, ma au-mentano considerevolmente al cre-scere delle potenze. Questo feno-meno è causa di fratture nel tubodi scarica, dalle quali fuoriesconole sostanze di cui è composto ilplasma, con la diminuzione dei li-velli di efficienza ed infine l’im-

possibilità alfunzionamen-to.Questi aspet-ti sono en-trambi forte-mente dipen-denti dallagravità: da quiè dipesa l’im-portanza dianalizzarli inassenza diquesto para-metro.Philips Ligh-ting e l’equipedi studiosi co-involti nell’e-sperimento

hanno deciso di eseguire i test al-l’interno della stazione spazialeinternazionale Iss. Test di provasono stati eseguiti a bordo di aereispeciali capaci di creare le situazionidi assenza di gravità (parabolicflights) e le informazioni ricavate daquesti test sono state utili per met-tere a punto le condizioni dei testufficiali. In seguito un razzo russoSoyuz ha permesso il trasportodelle lampade con tecnologia ce-ramica fino alla stazione spaziale in-

ternazionale, dove si sono svolti itest ufficiali. Il progetto Arges,ideato e realizzato dal gruppo di ri-cerca Epg della Facoltà di fisicaapplicata della University of Tech-

nology di Eindhoven, è stato ese-guito dall’astronauta olandese An-dré Kuipers e ha coinvolto l’A-genzia spaziale europea (Esa) el’Agenzia spaziale russa.

Lampade fra le stelle

I quadri PB (Panel Board) sono gli ultimi nati della gamma di quadri ArTu per ladistribuzione in bassa tensione, fabbricati nello stabilimento Abb Sace a GarbagnateMonastero.Per questi nuovi quadri l’azienda ha richiesto e ottenuto, prima al mondo,l’autorizzazione da parte di Underwriters Laboratories ad eseguire in loco le prove diconformità alla norma UL 67, che decreta il comportamento del quadro in condizionidi normale funzionamento e in caso di corto circuito.Nello specifico le verifiche previste dalla norma UL 67 sono le più complete possibili,comprendendo le prove dielettriche, le prove di verifica della tenuta dei materiali concui sono realizzati i quadri nonché dei dispositivi cablati, in caso di corto circuito,incendio e altre situazioni di pericolo per la sicurezza delle persone e per ilfunzionamento delle apparecchiature.Materialmente le prove di conformità degli ArTu PB alla norma UL 67 si svolgono nellaboratorio di Abb Sace a Bergamo, punto di riferimento a cui si rivolgono da più di 40anni sia le aziende del Gruppo, sia clienti esterni italiani sia esteri, per larealizzazione di prove elettriche e di certificazione dei prodotti.

UL: via alle prove sui quadri ArTu PB

a cura di Fulvia Catta

neo

Incarico nei system integrator

A Raffaele Rustioni laresponsabilità del mercato deiSystem Integrator per ChlorideSilectron

Test di prova sulle lampade a scari-ca sono stati eseguiti a bordo di ae-rei speciali

Page 5: GIE 2004 Num 14 Tutto

servizio lettori 1059

Page 6: GIE 2004 Num 14 Tutto

PANORAMA

6 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

Pietro Menga è stato eletto pre-sidente dell’Avere - European

Association for Battery, Hybridand Fuel Cell Electric Vehicles -in occasione dell’assemblea ge-nerale che si è tenuta a Cascais(Portogallo). L’Avere è l’Associa-zione Europea costituita nel 1978su iniziativa della Commissione del-la CEE per studiare e promuove-re in Europa lo sviluppo e la dif-fusione dei veicoli stradali basatisu tecnologie elettriche. Pietro

Menga sub-entra a UrbanK a r l s t r o m(Svezia). “Ilmio impegnoprioritario - hadichiarato ilneo eletto pre-sidente - sa-rà di aggior-nare al piùpresto l’ana-lisi compara-tiva sullo sta-to dell’artedelle diversetipologie diveicoli elettri-ci stradali (abatteria, ibri-di, a celle acombustibile)

alla luce della forte innovazione in-tervenuta negli anni recenti, perpoi delineare una possibile tem-pistica di interventi applicativicommisurata alla relative poten-zialità”.Nato a Milano, Menga ha avuto unpercorso di studio eclettico cheva da un diploma di perito elet-trotecnico ad un MSc Degree inastronomia dell’Open Universityinglese. In particolare, per quan-to riguarda la mobilità basata sutecnologie elettriche, Menga èstato dal 1980 segretario gene-rale e dal 1996 vicepresidentedella Cives - Commissione italia-na veicoli elettrici a batteria, ibri-di e a celle a combustibile, costi-tuita nel 1979 presso il Cei qualesezione italiana dell’Avere. L’intensa azione di informazionee promozione verso lo Stato italianoe gli enti locali esercitata dallaCives, grazie anche alla fattivapartecipazione di numerosi ope-ratori ed enti nazionali (Enea,Enel, Eni...), si è tradotta in una le-gislazione per i veicoli elettricitra le più avanzate in Europa e nel-la diffusione in Italia di oltre 100.000veicoli elettrici. Gli importanti ri-sultati raggiunti a livello nazio-nale in ambito Cives hanno avu-to un peso determinante nell’as-

segnazione della presidenza Ave-re all’Italia nella persona di PietroMenga. La presidenza di Mengacoincide con il venticinquesimoanniversario della costituzione

della Commissione Cives. La ri-correnza sarà commemorata inautunno e in tale occasione è at-tesa anche la nomina di Menga al-la presidenza della Cives.

servizio lettori 1471

In occasione del 15° compleanno, Comtel - distributore ditelefonia e fornitore globale di soluzioni e prodotti per lalan aziendale - riorganizza la propria struttura, creandotre nuove macro aree che raggruppano l’intera gamma diprodotti offerti: telefonia, cablaggio e networking.La parte di telefonia è stata storicamente la principalearea aziendale in termini di importanza ed è ancheattualmente il più importante segmento.Il cablaggio è stato il secondo settore introdotto nellistino subito dopo la telefonia. La scelta è stata fattaprincipalmente perché oltre alla centrale telefonicadiventava sempre più importante fornire una soluzionecompleta per la connessione delle apparecchiature sullarete aziendale anche per quanto riguarda i dati. L’offertaComtel comprende tutti i componenti necessari perrealizzare cablaggi strutturati sia in rame sia in fibraottica e gli strumenti per la verifica delle reti.Il networking è l’ultimo settore ad essere stato inseritonel listino Comtel, ma vista l’importanza del segmento èsicuramente un’area fondamentale su cui l’aziendainvestirà nei prossimi anni, anche in vista di una futuraconvergenza voce-dati (parti attive/passive per larealizzazione e il controllo del cablaggio strutturato).Per approfondire la preparazione tecnica nel settoredella telefonia e/o del networking, Comtel organizzaperiodicamente corsi specifici ritagliati su misura sulleesigenze del cliente, al fine di fornire basi teoriche eapprofondimenti pratici, creando le competenze tecnichenecessarie in un settore in continua evoluzione.

Tre lustri di lustro

Pietro Menga è il nuovopresidente dell’Avere -European Association forBattery, Hybrid and Fuel CellElectric Vehicles

Per lo sviluppo dei veicoli elettrici stradali

Page 7: GIE 2004 Num 14 Tutto

Scegli AEG Low Voltage e sei premiato due volte. Prima di tutto perché hai scelto una tecnologia che non titradirà mai. E in più, perché ti basta fare i tuoi ordini dalmedesimo rivenditore per ricevere una pioggia di regali.Dalla valigia trolley Samsonite alla fotocamera digitale Sony,dall’orologio Breil a una vacanza in un VentaClub a tua scel-ta. Raggiugi la fascia di acquisto che vuoi e il premio è pron-to per te. Vuoi sapere come? Ritira domani stesso il librettocon i ticket AEG “Fedeli & Premiati” dal tuo rivenditore difiducia. Vuoi sapere quando? Dal 15 maggio al 31 dicembre2004, hai tutto il tempo per accumulare ticket su ticket, rega-li su regali.

Con AEG, essere fedeli è un affare.

Chiedi al tuo Distributoreil libretto con i ticket AEG.

Il regolamento completo è disponibile sul sito www.aegelettra.it

Per acquisti di 6.050,00 Euro (prezzo netto) + IVAguadagni 2 ticket AEG per ricevere in regalo

Sport Bike Legnano

Orologio con cronografo BREIL

Impianto micro Hi-Fi Sony

Per acquisti di 3.850,00 Euro (prezzo netto) + IVAguadagni 1 ticket AEG per ricevere in regalo

Lettore DVD Sony

Trapano/avvitatore a batteria AEG

Trolley Samsonite

Ecco i prodotti in promozione Sistema modulare Elfa 90

Interruttori scatolati MC 9

Minicontattori e contattori

Salvamotori

Apparecchi di comando e segnalazione

premia la tua fedeltàcon regali di qualità.

Sharm el Sheikh

Costa Paradiso

*Condizioni riportate sul regolamento.

Per acquisti di 8.950,00 Euro (prezzo netto) + IVAguadagni 3 ticket AEG per ricevere in regalo

Buono per una vacanza (volo+soggiorno)in una qualsiasi destinazionein un VentaClub a tua scelta*

Sistema Home Theatre Sony

Fotocamera digitale Sony

serv

izio

lett

ori

161

4

Page 8: GIE 2004 Num 14 Tutto

PANORAMA

8 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

GUIDAINSTALLAZIONE

Prova il nuovo e utilissimoservizio di Voltimum:

Un servizio unico e da non perdere! Potrai scaricare i pdf della più ampia e completa guida all’installazione elettrica suddivisa per tipologie di applicazione. Più di 150 schede categorizzate per:

residenziale terziario industriale speciali (es. laboratori di prove e ricerche) trasversali (comuni a più impianti)

Nuovi Servizi:

Guida installazione

Esperto on-line: consulenza e assistenza on-line dei nostri esperti su qualsiasi tematica di carattere tecnico/normativo

File di progetto: funzione avanzate che permette di creare in automatico un file in pdf con le informazioni presenti sul catalogo multimarca

Preventivi on-line: strumento che consente di creare un preventivo on-line e inoltrarlo al proprio cliente

Scheda PDF

In ogni scheda avrai a disposizione:

La scheda del locale

Norme di installazione

Argomenti correlati e verifiche

Tutto questo solo su www.voltimum.it

Classificazione dei locali, protezioni contro contattidiretti, protezione contro contatti indiretti, grado diprotezione minimo, tipo di posa conduttore, esempi dicavi utilizzabili, tipologia e normativa livello diilluminamento medio richiesto, prescrizioni particolari

Norme di riferimento, principali disposizioni legislative,direttive applicabili, installazione, necessità di progetto,dichiarazioni di conformità, note sul locale

serv

izio

lett

ori

182

2

Così è andato il secondo trimestre

Apc (American Power Con-version Corporation) ha an-

nunciato i risultati finanziari relativial secondo trimestre 2004, con-clusosi lo scorso 27 giugno.

Il fatturato relativo a tale periodoè stato di 395,7 milioni di dollari,pari ad una crescita del 19% ri-spetto ai 331,5 milioni di dollari re-gistrati nel primo trimestre 2003

e ad una crescita pari al 12% ri-spetto ai 351,8 milioni di dollari re-gistrati nel primo trimestre 2004.L’utile netto per il secondo tri-mestre 2004 è stato pari a 26,8 mi-lioni di dollari o 0,13 dollari per azio-ne in calo del 19% rispetto ai 33,1milioni di dollari o 0,17 dollari perazione registrati nel secondo tri-mestre del 2003 e un decremen-to del 23% rispetto ai 34,7 milio-

ni di dollari o 0,17 dollari per azio-ne registrati nel primo trimestre2004.Nel secondo trimestre, la divi-sione piccoli sistemi di Apc haregistrato un fatturato pari a 301,2milioni di dollari, ovvero circa il 77%del fatturato di prodotto, cre-scendo del 17% anno su anno e del10% su base sequenziale. Le at-tività legate ai grandi sistemi,che consistono in gruppi di con-tinuità trifase, sistemi di alimen-tazione DC, prodotti di precisioneper il condizionamento e servizi perdatacenter, impianti produttivi eapplicazioni di comunicazione,hanno registrato un fatturato pa-ri a 77,9 milioni di dollari, ovverocirca il 20% del fatturato di pro-dotto con una crescita del 39% an-no su anno e una diminuzionedel 34% su base sequenziale. In-fine, il segmento “Altri”, che in-clude vari prodotti accessori, èstato pari a 13,7 milioni di dolla-ri, ovvero circa il 3% del fattura-to totale prodotti, con una dimi-nuzione del 13% anno su anno edel 15% su base sequenziale.

Corsosui locali

ad uso medico

Il Cei ha proposto il corso “Localiad uso medico: approccio inte-

grato alla sicurezza di apparec-chiature e impianti”, rivolto prin-cipalmente a progettisti, instal-latori, manutentori di impiantitecnologici ed apparecchi relati-vi ad ambienti ad uso medico.Scopo del corso è di fornire, con ri-ferimento alle norme e guide Ceisia nel campo impiantistico siadelle apparecchiature elettrome-dicali, strumenti metodologici perun approccio integrato alle pro-blematiche di sicurezza nel cam-po degli ambienti ad uso medico,delle apparecchiature e degli im-pianti in essi funzionanti.I documenti normativi riguardantigli impianti e le apparecchiaturenegli ambienti medici hanno su-bito in questi ultimi anni un no-tevole aumento in termini nu-merici e di contenuto. Tutto ciò hacomportato crescenti difficoltàper una sua applicazione orga-nica da parte dei tecnici del set-tore in ambienti che sono semprepiù complessi da gestire. Il corso intende fornire tutte le in-formazioni e gli strumenti meto-dologici; per venire incontro aqueste esigenze, il corso è statostrutturato in due moduli:• il Modulo A (due giornate): “In-tegrazione di impianti e appa-recchi in locali ad uso medico”;• il Modulo B (una giornata):“Verifiche e apparecchi in loca-li ad uso medico”. Programma,calendario e modulo di iscrizionesono disponibili sul sito Ceiwww.ceiuni.it in Home Page e al-la voce “Corsi di formazione”.

Page 9: GIE 2004 Num 14 Tutto

Le vostre aziende crescono,MODULYS ® cresce con voi

SOCOMEC SICON UPS • Via della Tecnica,1• 36030 Villaverla (VI) • Tel. 0445 359111• Fax 0445 359222 • E-mail: [email protected] • www.socomec-sicon.com

GRUPPO SOCOMEC INTERRUTTORI INDUSTRIALI E UPS

PU

B 7

8046

-3Un sistema flessibileSe la continua disponibilità di energia è il vostroproblema, MODULYS ® è la soluzione che statecercando. Grazie alla sua speciale architettura,MODULYS ® si adatta alla crescita del caricoda proteggere semplicemente aggiungendomoduli di potenza. Se è la ridondanza quella checercate, seguendo lo stesso concetto aggiungeteun modulo in più ed è fatta.

Un sistema economicoEcco finalmente il primo investimento tecnologicoche vi farà risparmiare denaro. Grazie alla suainnovativa architettura modulare, MODULYS ® èin grado di sfruttare ogni singolo componentecome base di partenza per costruire un sistema piùcomplesso.

Un sistema sempliceSocomec Sicon UPS ha progettato per voi un siste-ma semplice. Tutte le operazioni sono intuitive, imoduli sono tutti plug in e numerose operazioni sonoeseguibili a caldo.

Un sistema affidabileEnergia, sempre ed in qualsiasi situazione. Questoè l’obiettivo che i nostri progettisti perseguono dasempre. Con MODULYS® si completa un ciclodi studi e sperimentazioni che hanno condottoSocomec Sicon UPS, prima al mondo nel campodei sistemi di continuità, ad utilizzare componentiibridi per aumentare la semplicità costruttiva el’affidabilità.

Gruppidi continuità

da 1,5 a 24 kVA

MODULYS ®

T H E B E S T W A Y T O G R O W U P S

w w w . m o d u l y s . c o m

servizio lettori 1824

Page 10: GIE 2004 Num 14 Tutto

PANORAMA

10 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

è un marchio

SISTEMI DI SICUREZZA

EL.PA s.a.s. Via Pontarola, 64/a35011 Reschigliano di Campodarsego - Padova - ItalyTel. +39 049 9202312 r.a. - Fax +39 049 9202314

e-mail: [email protected] - www.iessonline.com

POWER PC• Modello: AMILO PRO V1000• Processore: CEL-2.5G • Hard Disk: 40GB • Ram: 512MB • Monitor: 15.1TFT • Masterizzatore CD, e Lettore Dvd • Sistema Operativo:WXPProfessional • Borsa

>>

PALMARE• Intel 400MHz PxA255• Memoria 64 MB SDRAM 32/64 MB

Flash ROM• Risoluzione display 240x320, Touch

Panel 3,5 TFT, Schermo Transflective,65536 colori

• Audio Jack 3,5mm per cuffie stereo,speaker integrato, casse integrate

• Batteria ricaricabile al Litio 1300mAH -durata fino a 18-19 ore

• Accessori in dotazione (connettore,custodia, ....)

>>

IESS si riserva la facoltà di

consegnare unprodotto analogo o

dalle caratteristichesimili a quellepubblicizzate

in base alladisponibilità dello

stesso.

Promozione validadal 01/05/04 al

31/12/04

PEN USB• Display grafico ID3 TAG

MP3/WMA - DVR - Radio FM -Flash Disk USB 128 Mb

• Registratotore vocale per 8 ore di registrazionecon equalizzatorew 5 posizioni

• Uso anche come "Dta Storage" USB FLASH• Microfono incorporato e Uscite cuffie 5mWx2• Alimentazione 1 batteria Ni-MH da 70 mAh

ricaricabile (3/4 ore di durata)• Accessori in dotazione (auricolari stereo di

alta qualità, cavo USB, ...)

>>

servizio lettori 1644

Accordo di distribuzioneper l’area di Bari

È ancora la Puglia il centrodelle strategie di canale da

parte di Chloride Silectron. Conla nuova partnership con il dea-

ler barese Dimet, l’azienda pro-segue la costruzione di un net-work distributivo sempre piùcapillare.

Dimet, come gli altri partner dicanale, distribuirà in esclusiva gliUps Chloride Silectron nell’areadel capoluogo pugliese, svilup-pando nuove opportunità di bu-siness in un’area di mercato -quella della sicurezza e protezionedei sistemi IT - fortemente increscita negli investimenti del-le imprese. “Ogni accordo significa per noi

portare avanti un progetto didiffusione capillare delle nostresoluzioni.Crediamo che oggi essere vicinialle imprese e alla loro realtàterritoriale sia assolutamente lachiave vincente per far crescereuna corretta sensibilità sulla po-wer protection”, ha commenta-to Fiorenza Guarino, marketing& communication manager diChloride Silectron.“Consideriamo la partnership conun nome importante come Chlo-ride un ulteriore riconoscimentodella nostra competenza. Arricchire il portafoglio distri-butivo con gli Ups dell’azienda bo-lognese rappresenta un impor-tante passo avanti, che da oggisi impegnerà a diffondere sulmercato barese la cultura dellasicurezza in un segmento stra-tegico come quello della prote-zione dei sistemi tecnologici”,ha affermato Luigi Tavarilli diDimet.

Rhoss è uno dei principalisponsor, oltre che fornitore uf-

ficiale, della centrale di tratta-mento aria e del chiller che cli-matizzano la Tomba François,inaugurata lo scorso giugno al Ca-stello della Badia presso Vulci (Vi-terbo).

Per la prima volta in Italia, ven-gono esposti al pubblico i pannelliche compongono gli affreschidella tomba, recentemente re-staurati e montati su una rico-struzione della tomba a gran-dezza naturale.Data l’importanza e l’unicità del-le opere esposte, particolare at-tenzione è stata posta al pro-getto ed alla realizzazione del-l’impianto di climatizzazione,necessario per garantire le con-dizioni ottimali termoigieniche edi purezza dell’aria all’internodegli ambienti espositivi, in os-servanza delle norme dettatedalle schede conservative delMuseo di Amburgo, nonché dal-le indicazioni dello specifico dm10 maggio 2001.

Gli affreschidella tomba

François

Gli affreschi nel Castello di Badiapresso Vulci

Page 11: GIE 2004 Num 14 Tutto

@[email protected] HOME OFFICE

SECURITY SOLUTIONS

1063. Le più alte prestazioni in un sistemaversatile e modulare

C’è un numero che unisce sicurezza, versatilità e modularità: 1063, il sistema innovativo, altamenteprofessionale e creato per tutte le applicazioni, anche le più ampie. Dispone di ben 184 ingressi perallarmi e 143 uscite per attuatori. Grazie alle tastiere con display l’utente e l’installatore sono guidatiin tutte le operazioni; il sistema può dialogare con il PC sia localmente sia da remoto.

servizio lettori 1668

Page 12: GIE 2004 Num 14 Tutto

PANORAMA

12 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

Global tech in Nuova Zelanda

Ghisalba da oltre trent’anniopera nel mercato “austra-

lasiano” con la società Nhp, spe-cialista nel settore della distri-buzione. I contattori Ghisalba fi-no a 1200 A e 1000 V sono utiliz-

zati nel mercato australiano inapplicazioni gravose dove affi-dabilità e robustezza sono pre-rogative essenziali, determinan-ti e riconosciute dal mercato.Lo scorso giugno ad Auckland si

Mettete alla prova i nostri sistemi di fissaggio e dicablaggio: scoprirete che Elematic produce unagamma specializzata di articoli per l’installatore.Esperienza, innovazione e tecnologia Elematic alservizio dei rivenditori più qualificati.

ITW Construction Products Italy S.r.l. - Viale Regione Veneto, 5 - 35127 Padova Z.I. (Italy) - Tel. (++39) 049 8990211 - Fax (++39) 049 8700538 / 049 8701821e-mail: [email protected] - http://www.elematic.it

servizio lettori 1476

è tenuta una importante mani-festazione per la presentazione del-la nuova rete distributiva in Nuo-va Zelanda.In un’area di oltre 300 metri qua-drati, i 400 visitatori hanno potutotrovare le proposte innovative intermini di automazione e motorcontrol.“Your choice” è stato lo slogan che

ha guidato la campagna pubbli-citaria dell’evento e per i clientineozelandesi identificherà la col-laborazione Ghisalba & Nhp.Global tech ha consentito, attra-verso un nutrito calendario di se-minari, di incontrare tecnici diOem, system integrator e consu-lenti tecnici.Alla manifestazione hanno par-tecipato il presidente di Ghisalba,l’ingegner Gian Luigi Quario, cheha tenuto una relazione sul valo-re del Made in Italy e il valore diaziende cosidette a “mini andmedium multinational structu-re” come Ghisalba.Il direttore commerciale Giusep-pe Testa ed Alessandro Cavallodell’ufficio tecnico hanno tenutorelazioni sulle prestazioni e suivantaggi dei prodotti applicati invari settori: dal marmo, all’auto-mazione, dai gruppi di continuitàsino al comando delle eliche di ma-novra utilizzate sulle navi da cro-ciera.

Un momento dell’incontro austra-liano

Un sistemaeuropeo

per il riciclo

Panasonic, Thomson e Jvchanno presentato un accor-

do di cooperazione per stabilireuno schema operativo per il ri-ciclo di prodotti elettrici ed elet-tronici dismessi per l’industria,in accordo con quanto previstodalla direttiva EU concernente iprodotti elettrici ed elettronicidismessi (Weee).L’accordo di cooperazione tra ipartner prevede: l’introduzionedi un sistema di riciclo in ogni sta-to membro dell’Ue dove sistemicollettivi di tipo industriale o disettore esistenti non siano ap-plicabili o non siano competitivi;la supervisione di tutte le ope-razioni di riciclo, se e dove ne-cessario; l’invito a ogni altro pro-duttore e riciclatore a far partedi questo sistema organizzativodi riciclo. Inizialmente il focus sarà postosul mercato della Germania, conpossibilità di allargare lo schemaoperativo ad altri paesi dell’Ue,con i necessari adattamenti allecondizioni locali.

Page 13: GIE 2004 Num 14 Tutto

PANORAMA

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 13

serv

izio

lett

ori

181

4

Emerson Network Power -azienda specializzata nel set-

tore del condizionamento per am-bienti tecnologici e gruppi frigo-

riferi con il marchio Liebert Hiross,e nei sistemi di protezione del-l’energia (Ups) con il marchio Lie-bert - ha concentrato tutta la pro-duzione di soluzioni Ups per l’Eu-ropa nell’impianto slovacco diNove Mesto, vicino a Bratislava.La decisione dell’azienda si in-serisce nella strategia “Best-CostProducer” di Emerson, multina-zionale americana di cui Emer-son Network Power è una branddivision.In base a questa strategia, l’a-zienda ha ritenuto che la localiz-zazione in Slovacchia di tutte le at-tività produttive fosse un pas-

saggio naturale per conseguiregli obiettivi di maggiore efficien-za ed efficacia dell’intera valuechain.

Oltre ai vantaggi derivanti dauna maggiore razionalizzazione intermini produttivi e di costi, l’im-pianto slovacco si presenta par-ticolarmente indicato per costituireun polo logistico d’eccellenza. Po-sta al centro dell’Europa, e recen-temente entrata a far parte uffi-cialmente della Comunità Euro-pea, la Slovacchia rappresenta unnodo ideale per l’implementazionedi tutte le operazioni distributivea livello continentale.Il trasferimento dell’intera pro-duzione di Ups in Slovacchia nonè destinato ad impattare sui livellioccupazionali dell’azienda: il per-

sonale operativo presso la fab-brica di Tognana (Padova), im-piegato fino ad oggi nella realiz-zazione degli Ups, sarà integratonegli impianti, ubicati sempre a To-gnana, dedicati alla produzione disoluzioni Hpac (High performing

air conditioning) per il condizio-namento per ambienti tecnolo-gici e gruppi frigoriferi.

Tutta la produzione di Ups Emerson per l’Europa è stata concentrata nell’impianto slovacco di Nove Mesto,vicino a Bratislava

Ups in Slovacchia

Giri d’energiaPer far conoscere da vicino il

suo particolare patrimonio for-mato da dighe, bacini e centraliidroelettriche, Cva (Compagniavaldostana delle acque) ha creato“Giri d’energia”, un originale tourcomposto da undici itinerari alla sco-perta delle dighe e delle centrali più

importanti della Valle d’Aosta. Unmodo per conoscere tutti i segre-ti delle dighe, la loro storia, il fun-zionamento delle centrali: strut-ture concepite per utilizzare e va-lorizzare le risorse idriche dellevalli aostane, integrandosi pro-fondamente con la natura, in unasorta di tacito patto che unisce al-la generazione di energia la tute-la costante dell’ambiente alpino. Unagrande realtà, capace di sprigionare

una potenza complessiva pari a830 MW e di produrre ogni anno2.900 milioni di kWh.

La diga di Beauregard (1770 m) si trova a monte di Valgrisenche.Lo sbarramento in cemento armato,costruito nel 1954, chiudecompletamente la valle. L’invaso è di notevoli dimensioni, ma per motividi sicurezza il livello delle acqueviene tenuto molto più basso rispetto alla massima capacità

Page 14: GIE 2004 Num 14 Tutto

PANORAMA

14 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

Sistema certificato

UNI EN ISO9001:00

Vieni a scoprire il nuovo sistema di sicurezza

C I A c o n t e c n o l o g i a m u l t i p l exe r a l l a

F I E R A S I C U R E Z Z A 2 0 0 4 !SICUREZZA 2004

serv

izio

lett

ori

181

0

Cinquant’anni di atti-vità nel nostro Paese.Nel 1954, infatti, nasceFinder e il primo bre-vetto realizzato da Pie-

ro Giordanino: un relè passo-passo per la rea-lizzazione di un innovativo impianto di illumi-nazione domestica. In mezzo secolo di attività l’azienda, tuttorapresieduta da Piero Giordanino, ha notevol-mente ampliato la propria offerta di relè e tem-porizzatori, costruiti nei propri stabilimenti, e hapotenziato l’attività produttiva e commerciale, af-fermandosi in gran parte dei mercati d’Europa edel mondo.

Le tappe principaliSono particolarmente significative alcune fasi chehanno segnato il cammino dell’azienda pie-montese.Nel 1965 viene aperto lo stabilimento di Alme-se, in provincia di Torino, dove ha sede l’azien-da; nel 1974 viene aperto un nuovo insedia-mento produttivo a Sanfront, in provincia diCuneo. Nel 1981 viene estesa l’area dello stabi-limento di Almese, allo scopo di ampliare la pro-gettazione e la costruzione di macchinari e at-trezzature per la produzione di relè. Nel 1991, viene inaugurato lo stabilimento a S.J. de Maurienne, in Francia.Due anni dopo viene proposta al mercato lagamma di temporizzatori Finder. Sempre neglianni novanta, viene creata la prima linea com-pletamente automatizzata per la produzione direlè per circuito stampato.

Per quanto concerne l’approccio ai mercati stra-nieri, va segnalata l’acquisizione della Eichoff Re-les SL, a Valencia, in Spagna, e - nel 2003 - l’av-vio del nuovo fabbricato di Valencia e del Cen-tro logistico mitteleuropeo di Trebur Astheim(Germania).

Un’offerta ampia e articolataSono più di 10mila gli articoli che costituisconol’offerta di Finder di relè e temporizzati, desti-nati ad applicazioni nell’industria e nel civile.Le tipologie della gamma Finder includono re-lè a impulsi e crepuscolari, relè per uso indu-striale, miniaturizzati, ausiliari, di potenza, di con-

trollo, temporizzatori, zoccoli e relativi accesso-ri. Si tratta di prodotti semplici da installare,da regolare e che possono adattarsi a sistemidiversi. Trovano applicazione in ambiti che va-riano dall’automazione industriale agli elettro-domestici/distributori automatici, al condizio-namento/riscaldamento, automazione e con-trollo dell’edificio, utilities, trasporti, installazioneper uso civile in generale e ovunque sia neces-saria una commutazione di corrente.

Customer satisfactionL’ampia offerta non si limita alla mera proposta diprodotti, ma comprende anche una serie di servi-

zi a valore aggiunto; l’azienda pre-vede, fra l’altro, corsi di aggiorna-mento e formazione per il personaledi vendita, mirati al prodotto e al-le sue modalità applicative. I clien-ti, siano essi installatori civili ogruppi industriali, hanno la pos-sibilità di disporre dei prodotti Fin-der nei magazzini dell’azienda,dotati di articoli ad alta rotazioneconsegnabili in tempi brevi, op-pure presso i migliori distributoridi materiale elettrico.Tra i servizi offerti, ricordiamola personalizzazione ad hoc diprodotti e servizi, l’assistenzapost vendita, una documentazio-ne ricca e completa, disponibile incataloghi cartacei, cd-rom e sitoInternet (www.findernet.com, insei lingue).

Mezzo secolo di storia

Lo stabilimento produttivo di Finder ad Almese, nei pressi di Torino

Page 15: GIE 2004 Num 14 Tutto

In fase di completamento l’av-venieristico progetto di Elet-

tronica Reverberi - Gruppo Mpes- che ha portato alla creazione di

un centro di telecontrollo per lagestione di oltre 200 regolatori dipotenza sul territorio italiano.Il centro, al quale è stata dedi-

cata un’ala all’interno dello sta-bilimento produttivo, è costitui-to da un server di ultima gene-razione connesso ad una serie di

client. Al server sono collegateuna batteria di modem (10 tragsm e standard) e diverse peri-feriche per la comunicazione e ilmonitoraggio dei dati. Il progetto è nato dall’esigenzadi avere a disposizione all’inter-no dell’azienda un centro at-trezzato per la comunicazionecon i quadri/regolatori in campo,sia quelli gestiti direttamente,sia su incarico dei clienti chedesiderano appaltare questa de-licata attività: sono già più di 15i comuni italiani che hanno scel-to di affidare a ElettronicaReverberi la gestione degli im-pianti di illuminazione.Tale gestione prevede una par-te di raccolta dati (statistiche difunzionamento, misure dei para-metri elettrici, anomalie, allar-mi...) e una di ottimizzazione de-gli impianti da remoto (parame-trizzazione delle impostazionidegli orologi astronomici per leaccensioni e gli spegnimenti,controllo delle tensioni di lavoro,verifica dei cicli di programma-zione...).Grande cura è riservata anchealle analisi (analisi di funziona-

mento, risparmio, qualità degliimpianti...) che consentono diavere a disposizione costante-mente un quadro preciso dellasituazione degli impianti, non-ché di identificare aree di mi-glioramento potenziale.Con cadenza trimestrale, ognicliente riceve un report detta-gliato con segnalazione di ano-malie riscontrate e proposte diintervento, opportunità di mi-glioramento tecnico degli im-pianti per ottimizzare i rispar-mi energetici e la manutenzione,analisi dei risparmi energeticiconseguiti...Ciò permette nel breve terminedi individuare e risolvere tem-pestivamente situazioni di mal-funzionamento e, nel medio-lun-go termine, di migliorare le pre-stazioni e programmare la ma-nutenzione necessaria. I dati degli impianti monitoratisaranno presto disponibili in realtime via Internet ai rispettiviclienti, attraverso un sistemaprotetto che consentirà agliutenti esclusivamente la visua-lizzazione delle informazioni dicompetenza.

PANORAMA

16 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

Evoluzioneo Rivoluzione?

Negli anni '70 Cablofil sfidò il concetto dei canalimetallici perforati per il contenimento dei cavi.

Poteva, questo vecchio sistema evolversi, mantenendoi bassi costi d'installazione richiesti dall' industria?

Noi ritenemmo che non era possibile.

Così iniziammo a sviluppare una passerella rivo-luzionaria, assemblata saldando fili d'acciaio moltoflessibili formando una trama in grado di sostenere icavi.

Il suo successo fu immediato, sia nelle applicazionidi cablaggio energia sia in quelle dati e portò il vec-

chio concetto di passerella a rischio di estinzione.

Forza, versatilità ed economia sono tre qualità cherendono Cablofil il sistema di passerella in filo sem-pre più richiesto dagli installatori.

La sua maneggevolezza e la velocità di installazionerendono qualsiasi applicazione realizzabile diretta-mente in cantiere.

Cablofil Italia S.r.l ha raccolto la sfida, e oggi, graziealla sua organizzazione, è orgogliosa di esserepartecipe di questo successo.

T +39 02 90096484 F +39 02 90096454S.S. dei Giovi, 43A – 20080 Badile di Zibido S. Giacomo (MI) Email: [email protected]

servizio lettori 1809

Telegestioni: nasce il primo centrodi controllo in Italia

Il centro di telecontrollo per lagestione di oltre 200 regolatori di potenza sul territorio italiano

Page 16: GIE 2004 Num 14 Tutto

PANORAMA

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 17

Tutto pronto perElectronica2004

Manca poco all’apertura dellaXXI edizione di Electroni-

ca2004, che si svolgerà presso il Cen-tro Fieristico di Monaco di Bavie-ra dal 9 al 12 novembre 2004. An-che quest’anno la fiera sarà unappuntamento importante per glioltre 75mila visitatori attesi perconoscere le novità del settore. Afarla da padrone saranno, in par-ticolare, le nuove tecnologie e ap-plicazioni della comunicazione aradiofrequenza (wireless commu-nications), dalle applicazioni M2M(machine to machine) ai nuovistandard Uwb e WiMax. I visitatoridi Electronica2004 potranno rendersirealmente conto del funzionamentodelle applicazioni M2M osservan-do come è possibile controllaremacchinari a distanza, far dialo-gare due apparecchiature tra loro,

scaricare quotidianamentereport di dati sull’attività di unimpianto. Anche il program-ma degli eventi collateralisottolinea l’internazionalitàdella manifestazione. Con-

temporaneamente ad Electronica2004 si svolgerà la prima edizionedi Embedded in Munich, il SaloneInternazionale dedicato ai siste-mi embedded, e di “Embedded inMunich Arena”, un programma diconferenze che si svolgerà all’internodel padiglione durante i quattrogiorni della manifestazione.

Omron Electronics SpAViale Certosa, 4920149 MilanoTel. 0232681Fax [email protected]

Richiedo informazioni sui temporizzatori Omron. Richiedo la visita di un Responsabile Tecnico.

Nome __________________________________________________________________ Posizione ________________________________________________________________

Società ________________________________________________________________ Indirizzo _________________________________________________________________

Località ________________________________________________________________________________________________ Prov. _________ CAP______________________

Tel. _____________________________________________________________________ FAX ________________________________________________________________________

Temporizzatori elettronici H3DE/H3DS

Oggi i temporizzatori H3DE ed H3DS sono ancorapiù convenienti, grazie alla promozione che Omron,il più grande fornitore mondiale di temporizzatori,ha preparato con la collaborazione dei Distributoridi materiale elettrico.

Chiedi al tuo distributore Omron di fiducia le nuove favorevolissime condizioni che ti offrela promozione*.

Non perdere l’occasione!

*Presso i Distributori Omron che aderiscono all’iniziativa.

Acconsento che i dati forniti vengano trattati da Omron Electronics SpA per attività di promozione dei propri prodotti (D.L. 196/03).

GIE

Advanced Industrial Automation

Scopri il prezzo!

INPROMOZIONE

INPROMOZIONE

serv

izio

lett

ori

180

7

Vista notturna della Fiera di Monaco

Il Segretario statunitense all’E-nergia, Spencer Abraham, ha fattovisita alla sede del Grtn, incon-trando il presidente Carlo AndreaBollino. Durante l’incontro sonostati affrontati numerosi argomentidi interesse energetico. Tra questi,

si è discusso in primo luogo del-l’Electricity Annex, il documento chemira al rafforzamento della coope-razione tra i due paesi sul tema del-la sicurezza nel settore elettrico. Ildocumento rientra nell’ambito del-l’accordo tra il Ministero dell’ener-gia, lo statunitense Doe, Depart-ment of energy, e il Ministero delleattività produttive sui programmi diricerca e sviluppo in campo ener-getico. Il colloquio tra Abraham e Bol-lino ha riguardato anche i provve-dimenti legislativi e operativi mes-si a punto per rafforzare la sicurez-za dei sistemi elettrici negli Usa e inItalia, i nuovi sviluppi del mercato ita-liano dell’energia, l’implementa-zione della Borsa elettrica, i nuovi in-vestimenti e l’integrazione tra Grtne Terna, nonché la situazione attualee le prospettive future dei prezzi delpetrolio.

Importantevisita al Grtn

Carlo Andrea Bollino,presidente del Grtn

Page 17: GIE 2004 Num 14 Tutto

PANORAMA

18 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

AGENTI LIGURIAPIENNE Rappr. tel. 010 5761502

CONCESSIONARIA TOSCANA - UMBRIAC.A.R. CALENZANO (FI) tel. 055 8825035

AGENTI LAZIOMEDICI Alberto tel. 335 336245

servizio lettori 1825

All’IKK - una delle più impor-tanti manifestazioni sulle tec-

nologie, prodotti e componentiper la refrigerazione, condizio-namento d’aria e ventilazione,

svoltasi a Norimberga dal 13 al 15ottobre - Emerson Network Powerha presentato un’ampia piatta-forma di soluzioni Liebert Hiross.In ambito Hpac erano presenti

peland Digital Scroll che consen-te la modulazione della capacità del-le macchine (dal 10% al 100%) incontinuità e con una rapidità taleche, nelle condizioni più sfavore-voli, le fluttuazioni di temperatu-ra non si discostano dai +/- 0,5gradi centrigradi. I vantaggi sonoevidenti: un risparmio energeti-co sicuro attraverso l’adattamen-to della macchina alle variazioni dicarico e/o ad un eventuale sovra-dimensionamento effettuato inprevisione futura dell’impianto.Nel segmento delle soluzioni peri siti di telefonia mobile, EmersonNetwork Power han presentato lanuova linea di climatizzatori splitLiebert Hiross Hps, particolar-mente indicati per il condiziona-mento di precisione delle appa-recchiature elettroniche nelle Sta-zioni Radio Base, nei nodi di ac-cesso alle rete di terza genera-zione nei siti di gestione/collega-mento fra rete di telefonia mobilee fissa.

Tecnologia a Norimberga

Apparecchio della nuova linea di climatizzatori split Liebert Hiross Hps

le soluzioni Himod della serie S edM. In particolare, quest’ultimaversione trova l’applicazione idea-le in contesti quali centri di ela-borazione dati, Web farm, centra-li di telecomunicazione, ospedali,musei e industrie di processo. No-vità assoluta presentata all’IKK, perle soluzioni Himod, la tecnologia Co-

Utili boomÈstata approvata dal Cda del

Gruppo Beghelli la relazionesemestrale, che evidenzia unacrescita importante rispetto al-lo stesso periodo del 2003. All’incremento del fatturato han-no contribuito in maniera posi-tiva sia l’aumento delle venditenel settore dell’illuminazione,

anche grazie all’ampliamentodi gamma, sia l’avvio della retein franchising “Beghelli Point”,avvenuta nel corso del primosemestre dell’esercizio e chesta riscontrando un positivo im-patto.Attualmente, infatti, sono statiaperti 25 punti in altrettanti co-muni, con una richiesta in co-stante crescita.

Page 18: GIE 2004 Num 14 Tutto

®

catalogo on-line

ISO 9001 ISO 14001

10040 Almese (TO)Tel 011.9346211Fax [email protected]

S.p.A.

Produttore

di relè e

temporizzatori

2004 • 50 anni Finder

nni Finder • 1954 - 2004

- 2004 • 50 anni Finder

anni Finder • 1954 - 2004

4 - 2004 • 50 anni Finder

0 anni Finder • 1954 - 2004

954 - 2004 • 50 anni Finder

50 anni Finder • 1954 - 2004

1954 - 2004 • 50 anni Finder

50 anni Finder • 1954 - 2004

1954 - 2004 • 50 anni Finder

50 anni Finder • 1954 - 2004

1954 - 2004 • 50 anni Finder

50 anni Finder • 1954 - 2004

50 anni Finder • 1954 - 2004

www.finder.it

KIT 00K42che comprende:

IINN OMAGGIOOMAGGIO UNAUNA CCINTURAINTURALunghezza: 120 cm x 3,8 cmCintura in cotone color kaki con fibbia in metalloe chiusura a scorrimento.

Fino

ad

esau

rimen

to s

cort

e.

IINN OMAGGIOOMAGGIO UNUNPPORORTTAA--OGGETTIOGGETTI

DADA CINTURACINTURALunghezza: 28,5 cm x 15,5 cmPorta-oggetti con 6 scomparti,

fornito di metro e matita.

KIT 00K43che comprende:

nn°° 3 pezzi3 pezzi14.01.8.230.000014.01.8.230.0000

Interruttore unipolareluce scale

multifunzione 1 NO

nn°° 3 pezzi3 pezzi14.71.8.230.000014.71.8.230.0000

Interruttore unipolareluce scale 1 NO,

adatto per cablaggi a tre o quattro fili

pressoi nostri

migliori

distributori

servizio lettori 1817

Page 19: GIE 2004 Num 14 Tutto

Da alcune ricerche qualifi-cate emerge che la “vitamedia di un’impresa si fer-

ma a poco più di 18 anni. Le pic-cole imprese, in particolare, sisviluppano fino a un certo pun-to, poi arrestano la propria crescitae si bloccano. La maggior partedelle grandi aziende, oltre il 90 percento, si amplia solo attraversoacquisizioni, e non per una cre-scita autonoma” ( Lavoro, Corrieredella Sera, 3 dicembre ‘99 - Er-nesto Vergani).Buona parte di quelle che hannosuccesso (leadership) non sonocapaci di conservarlo per un pe-riodo superiore ai due anni.

Sulla scorta dei dati di cui so-pra emerge, in modo evidente, cheil problema della longevità in-veste tutte le aziende siano es-se piccole, medie o grandi.Questa considerazione porta achiederci “come deve essere l’a-zienda” che sa mantenere neltempo la leadership e la supre-mazia nell’ambito del propriomercato di riferimento e, con-temporaneamente, finalizzarequesto vantaggio al manteni-mento di quanto acquisito.Quest’azienda deve avere in séle conoscenze, la capacità, la vo-lontà, la professionalità e i mez-zi atti a individuare e a gestire “ilcambiamento” in modo mirato, ra-pido e adeguato a soddisfare lerichieste implicite del mercatodi riferimento.Gestire il cambiamento non si-gnifica redigere progetti ma si-gnifica cambiare, modificare, mi-gliorare e gestire tutti i proces-si, in modo da governare il lorooutput (il prodotto) non alla fine(consuntivo) ma durante le fasiproduttive. Non è sufficiente agi-re sui processi di produzione (oinstallatori), strutture, macchi-ne, tempi, automazione e costi ingenere, ma è indispensabile agi-re anche su quei processi che

investono la professionalità del-le risorse umane, l’immagineaziendale, la soddisfazione delcliente, la qualità percepita,la qualità dell’ambiente, lasoddisfazione delle risor-se umane e tutti gli altri at-tori coinvolti nei processistessi.È necessario mirare a una“Qualità a quattro di-mensioni”: cliente, azien-da, società, ambiente. Inaltre parole, quello che pom-posamente è chiamato “svi-luppo sostenibile” non è altroche un modo di fare impresa at-traverso il “normale buon senso”.

SINERGIATRA LE IMPRESEQuando e con chi realizzare que-sto “modello” che sconvolge “ilmodo più comune di fare e diessere impresa”, ma consentedi confrontarci e di adeguarcicostantemente alla realtà? A questo proposito ci è d’aiuto ilfilosofo Thomas Kunt il quale as-serisce che le rivoluzioni scien-tifiche avvengono in seguito alcambiamento del “paradigma”(modello), non come confutazio-ne di teorie; più semplicementeè questione di trasformazione

culturale, che coinvolge tutte lerisorse umane e in particolarecolui o coloro che ricoprono ilruolo di top manager (o titolare)nell’impresa.Un ruolo importante per il rag-giungimento di questo obiettivolo svolge la “sinergia tra le im-prese”.Ogni impresa può sviluppare inmodo adeguato le proprie cono-scenze, i propri prodotti e/o ser-vizi solo con il contributo delle co-

Come saràl’impresa del futuro?

ATTUALITÀ

Il problema della longevità investe tutte le azien-de, dalle più piccole a quelle di dimensioni più ele-vate. Come deve essere l’azienda che sa mantene-re nel tempo la propria leadership nel mercato diriferimento?

20 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

Sergio Valdatta

Figura 1 - Qualità a quattrodimensioni

Gestire “ilcambiamento” in modomirato, rapido eadeguato a soddisfarele richieste implicite delmercato di riferimento

Page 20: GIE 2004 Num 14 Tutto

Scopri i vantaggi

dell’Impianto Elettrico Integrato

Sicure

zzaDesig

n FunzionalitàSicurezza Design Funzionalità Sicurezza Design Funzionalità Sicurezza Design Funzionalità

Sicurezza De

L’Impianto Elettrico Integrato

serv

izio

lett

ori

175

5

Page 21: GIE 2004 Num 14 Tutto

noscenze e dei prodotti d’altre im-prese. A questo fine è molto im-portante sostituire i rapporti fon-dati esclusivamente sull’empatiae/o i vantaggi economici del mo-mento, con rapporti di “part-nership” (collaborazione) confornitori, tecnici e operatori ingenere qualificati. Negli anni il concetto di qualitàè notevolmente cambiato pas-sando attraverso vari stadi.• 4° stadio - Qualità concepita co-

me rispondenza all’uso e ri-spondenza alle specifiche fissatein sede di progettazione. I con-trolli non sono visti in funzione

dell’utilità del fornitore ma so-lo in vista dell’utilità del com-mittente.

• 3° stadio - Qualità, insieme di at-tributi di identità di un oggetto,ovvero ciò che distingue unacosa da un’altra, senza riferi-mento e gerarchia di valore.

• 2° stadio - Qualità, insieme diattributi di “valore”, ovverociò che rende migliore (peg-giore) di un’altra, confrontata inuno stesso ambito omogeneo,o in uno stesso discorso defi-nitorio (etico, estetico, scienti-fico, tecnologico eccetera).

• 1° stadio - Qualità non limita-

ta al solo aspetto tecnico maestesa a quelli etico sociali,dalle armi, agli utensili agli og-getti ornamentali. Questa qua-lità ha inizio dall’“età della pie-tra”, insegna che il perfezio-namento non consiste solo neimiglioramenti tecnici, ma anchenelle differenziazioni sociali enel raffinamento culturale co-stituendo utilità, pratica e pre-stigio socio culturale.

I concetti di cui sopra costitui-scono ormai un punto fisso nelmercato europeo e sono destinatia una continua espansione.Espressiva in questo contesto èla nuova normativa sulla qualità(Vision 2000) e la direttiva (re-cepita da tutti gli stati europei)relativa alla garanzia del pro-dotto. Questi documenti sono fi-nalizzati principalmente ad aiu-tare il cliente a raggiungere ipropri obiettivi con la massima ef-ficienza ed efficacia al minor co-

sto possibile. Per allinearsi alle esi-genze che presenta e presente-rà con sempre più determina-zione il mercato in futuro, sarà ne-cessario includere tra le attivitàcorrenti dell’azienda quelle mirateall’ascolto e all’orientamento aiclienti. Queste attività dovrannoandare in cinque direzioni:• la raccolta delle informazioni • l’identificazione delle necessi-

tà esplicite ed implicite• la registrazione delle necessità• l’orientamento dell’azienda al-

la soddisfazione delle neces-sità registrate

• il miglioramento continuoI dati raccolti determinano unostato di fatto del mercato e su ta-le scorta sono attivati i proces-si aziendali atti a soddisfare la do-manda.Più precisamente si può affermareche l’output del prodotto/servi-

zio (impianto, manutenzione, for-nitura e installazione eccetera)non è la risposta alla domanda mala domanda medesima.Il miglioramento continuo con-sente di mantenere e sviluppa-re le posizioni acquisite dall’a-zienda sul mercato.Un paradigma (modello) non fun-ziona grazie alla sua qualità in-trinseca, ma quando le personevi attribuiscono un significato,una motivazione, una funzione.È indubbio che il futuro appar-terrà ai prodotti, ai servizi e al-le aziende che sapranno co-struirsi una identità e un marchioforte. Queste aziende dovranno definiregli obiettivi strategici (mercatodi riferimento, quote di mercato,margini operativi, pianificare in-vestimenti, redigere piani ope-rativi eccetera), dimostrare di“essere sé stesse”, forti dellapropria storia e dei valori mo-

rali in cui hanno sempre credu-to e continueranno a credere,dovranno essere disponibili alcambiamento, al miglioramen-to continuo, e a “combattere” perconquistare e mantenere nelsettore d’appartenenza la posi-zione conquistata. Significativa in questo senso è lapreghiera di un saggio Sioux:“Signore, dammi il coraggio dicambiare le cose che si possonocambiare, la serenità per ac-cettare le cose che non si pos-sono cambiare, la saggezza di sa-per distinguere le prime dalle se-conde...”.Si dovrà infine tenere in debitoconto che, in una società come lanostra, l’azienda che non “co-munica non esiste”; a questoproposito il marketing adeguatoe finalizzato allo scopo diventaindispensabile.

22 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

ATTUALITÀ COME SARÀ L’IMPRESA DEL FUTURO?

Domotica senza fili viatelevisione e cellulare

Totalmente senza filiInterfaccia visiva sul TV

Tutto con un solo telecomandoComandi via radioComandi via GSM

32 apparecchiature comandabiliSegnali di allarme sul TV

e sul cellulareConferma comando avvenuto

sul TV e sul cellulare

Are

a

Tel. 0438.388511 - Fax 0438.388536www.telecoautomation.com - www.tvlink.it

serv

izio

lett

ori

162

3

Page 22: GIE 2004 Num 14 Tutto

* D

ati D

emos

kope

a 20

03

e servizi esclusivi

P e r s u p p o r t a r e l aprogettazione con serviziall'avanguardia.Software, manuali e guide tecniche pergarantire valore aggiunto alle attività diprogettazione: il prodotto si sposa con ilse r v iz io dando v i ta a so luz ion itecnologicamente sempre più avanzate.

Per fornire soluzioni diqualità, in tutta sicurezza.Sicurezza, des ign e funz iona l i tà persoddisfare ogni desiderio e necessità:l'impianto elettrico diventa sinonimo disicurezza e rende semplice e piacevole ilvivere quotidiano.

I n s i e m e p e r i l f u t u r o

Ins

t a

l l a t o r e

P e r p r o p o r r e u nimpianto integrato,oltre il prodotto.Sviluppo come costante dellagestione alla base di un'offerta conpiù di 15.000 referenze in un unicoordine, per ottimizzare la gestionedel magazzino e svilupparevantaggiose economie di scala.

Dis

t r

i bu t o r e

Co

mm

i t t e n t e

Per garantire grande risparmio di tempoe risorse.L'unico sistema d'impianto che assicura totale coordinamentodelle soluzioni per design e funzionalità e modalità diinstallazione e manutenzione concretamente semplificate.

Cataloghi, depliant e listini per un’offerta chiara e completa. Il portale più visitato*, per avere il mondo GEWISS a portata di mano.

Software, manuali, guide e formazione per promuovere cultura d'impianto. Un Servizio Assistenza Tecnica personalizzato, anche on-line.

GEWISS CLUB: un aggiornamento gratuito e tempestivo sulla realtà GEWISS. Consegne in 48 ore con 80.000 m2 di magazzino informatizzato.

gewiss .com L’Impianto Elettrico Integrato

Un mondo di certezze

Pr

og

e t t i s t aserv

izio

lett

ori

175

6

Page 23: GIE 2004 Num 14 Tutto

Le attività normative a li-vello europeo riguardanti ivari aspetti della tecnolo-

gia per la televisione digitale, ein particolare per la televisione di-gitale terrestre, sono numerose ecomplesse e possono portare adun certo disorientamento chi nonpartecipa a tali lavori.Infatti, oltre alla serie di norme

tecniche del TC 209 Cenelec (se-rie EN 50083) o della TA5 (Tech-nical Area 5) del TC 100 Iec (se-rie Iec 60728), di cui si parla in al-tre parti del presente dossier eche si occupano degli impianti diricezione e di distribuzione via ca-vo del segnale televisivo negli edi-fici civili, sono state pubblicatenorme da vari altri enti.Storicamente il Cei si è impe-gnato nella esemplificazione del-la situazione normativa per gli im-pianti d’antenna: le pubblica-zioni nazionali Cei 12-15 “An-tenna - Impianti centralizzati” eCei 12-17 “Antenna - Misure su-gli impianti centralizzati” risal-gono rispettivamente agli anni1977 e 1981, mentre è del 1997la prima edizione della guidaCei 100-7 “Guida per l’applica-zione delle norme riguardantigli impianti d’antenna per rice-zione radiofonica e televisiva”,che le ha sostituite entrambe.

LA GUIDA CEI 100-7 ED. 2Durante il corso dell’anno 2000il CT 100 del Cei e i suoi sotto-comitati hanno ricevuto un nuo-vo impulso grazie ad una fortunataserie di circostanze: le novità in am-bito normativo, legislativo e tec-nologico, unite ad un grande af-

fiatamento tra i nuovi respon-sabili del CT 100 e i presidenti esegretari dei SC, hanno per-messo di mettere in program-ma una serie di attività nazionalisu argomenti di grande interes-se. Inoltre, sono state proposte,e in seguito attuate, nuove mo-

dalità per la pubblicazione e ladistribuzione delle pubblicazio-ni. In questa nuova fase, il primodocumento nazionale a esserecompletato e pubblicato (nell’a-prile 2001) è stata la secondaedizione della guida Cei 100-7,predisposta dal SC 100D.

Volumi divulgativi e guide con descri-zioni a portata del comune telespettato-re, con informazioni per la scelta e rac-comandazioni per il corretto utilizzo deiservizi, degli apparati e degli impianti diricezione

Il Cei e il digitaleterrestre

Raffaele Greco

ATTUALITÀ

24 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

Esempio di catena televisiva completa, dall’immagine originale allariproduzione sullo schermo del ricevitore televisivo domestico (televisore)

La guida 100-100ha l’obiettivo di diffondere leconoscenze relative agli apparati necessariper ricevere il segnaledigitale terrestre in casa dell’utente

Page 24: GIE 2004 Num 14 Tutto

Cen

tral

ino

AC

TIV

ORE

STA

RTco

n A

UTO

TEST

COM

AN

DO

PER

REST

ART

REM

OTO

LAM

PAD

AA

NTI

BLA

CK-O

UT

CARI

CHI

NO

NPR

IORI

TARI

SEG

NA

LAZI

ON

E

ACT

IVO

ge

wis

s.co

mL’

Impi

anto

Ele

ttric

o In

tegr

ato

Rivo

luzi

onar

io d

ispos

itivo

di

riarm

o au

tom

atic

o pe

r in

terru

ttori

diffe

renz

iali,

con

ver

ifica

del

l’im

pian

to. D

a og

gi f

ulm

ini

oso

vrac

caric

hi n

on so

no p

iù u

n pr

oble

ma:

mai

più

siste

mi d

i alla

rme

scol

lega

ti, fr

igor

iferi

scon

gela

ti o

appa

recc

hi d

isatti

vati.

RES

TART

èdi

spon

ibile

con

l'es

clusiv

a fu

nzio

ne d

i AUT

OTE

ST, p

er l'

auto

diag

nosi

setti

man

ale

del

diffe

renz

iale

sen

za t

oglie

re a

limen

tazi

one

all'i

mpi

anto

. La

Serie

è in

stalla

bile

nel

cen

tralin

o A C

TIVO

, una

cent

rale

di c

ontro

llo d

ell'im

pian

to e

lettr

ico.

BIO

COM

FORT

INTE

RRU

TTO

RIM

AG

NET

OTE

RMIC

ICO

MPA

TTI

DIF

FERE

NZI

ALE

AU

TOTE

STCO

NRE

STA

RT

Ria

ccen

de

la t

ua v

ita

servizio lettori 1757

Page 25: GIE 2004 Num 14 Tutto

Il nuovo titolo, basato sugli orien-tamenti delle norme del Cenelec TC209, è il seguente: “Guida per l’ap-plicazione delle norme riguardantigli impianti di distribuzione via

cavo per segnali televisivi, sonorie servizi interattivi”.La guida 100-7 Ed. 2, come la pre-cedente edizione, contiene le spe-

cifiche relative ai requisi-ti di funzionalità e sicu-rezza, in base alle normedella serie Cei EN 50083“Impianti di distribuzio-ne via cavo per segnalitelevisivi, sonori e serviziinterattivi”, per la pro-gettazione e l’installazio-ne degli impianti di rice-zione televisiva, dall’an-tenna alla presa d’utente,in ambiente residenzialee similare. Tuttavia nonè utilizzabile per la di-chiarazione di conformitàai fini della Legge 46 del1990. A questo scopo i riferimen-ti ufficiali sono le norme tecniche,e principalmente: Cei EN 50083-1“Prescrizioni di sicurezza” e Cei EN50083-7 “Prestazioni dell’impian-to”. I principali argomenti tratta-ti nella guida 100-7 Ed. 2 sono i se-guenti:• caratteristiche di trasmissione dei

canali televisivi;• struttura degli impianti;• compatibilità elettromagnetica;• caratteristiche dei segnali ricevuti;• caratteristiche dei segnali alla pre-

sa d’utente;• elaborazione dei segnali;• antenne: caratteristiche elettri-

che, criteri di installazione, di-mensionamento del sostegno;

• sicurezza elettrica dell’impianto:contatti diretti e indiretti, mes-sa a terra e collegamenti equi-

potenziali, fulminazioni, caricheelettrostatiche.

Nella edizione 2 molto risalto vie-ne dato agli impianti di ricezioneper le trasmissioni via satellite evengono introdotti i sistemi digi-tali. In particolare, però, la televi-sione digitale terrestre è presen-tata, insieme ai servizi interattivi,nel capitolo dedicato agli “Svi-luppi futuri”.

IL VOLUME DIVULGATIVOIMPIANTI D’ANTENNAAll’inizio del 2001, mentre eranoancora in corso i lavori per laseconda edizione della guida100-7 (ma ne erano già state de-lineate le linee principali), nel-l’ambito del CT 100 sono inizia-ti i lavori per una pubblicazionedi un nuovo tipo.

Infatti, il volume divulgativo“Impianti d’antenna. Come fareinstallare gli impianti per la te-levisione e i relativi servizi in-terattivi”, pubblicato nel no-vembre 2001, ha rappresentatouna innovazione rispetto allepubblicazioni tradizionali delCei, essendo rivolto agli acqui-renti degli impianti di ricezionetv, e cioè a persone che tipica-mente non applicano le normeCei. Tuttavia, il CT 100 ha rite-nuto che fosse utile fornire agliacquirenti di un impianto tv unaguida per verificare la bontà dellavoro dell’installatore. Il volumeè quindi indirizzato ai proprietaridi case e agli amministratori dicondominio, e le caratteristichedel suo formato lo rendono piùsimile ad un’opera editoriale che

26 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

ATTUALITÀ IL CEI E IL DIGITALE TERRESTRE

Esempi ditelecomandi per laTelevisione digitale terrestre

• Ambienti:Serie di locali comuni e zone dedicate ad attivitàspecifiche come bagno turco, sauna, termarium,piscina, acqua gym, sala isotonica e centro fitness

• Sistema di gestione:1 unità MZU2008 per la gestione parola/musicae la realizzazione di 8 zone distinte di diffusione

•Basi microfoniche: 1 console microfonica MBT8008 per la selezioneremota delle 8 zone di diffusione

• Diffusori:- diffusori CAD20/T di tipo stagno in ABS

per la zona della piscina - diffusori CELL20/T di tipo stagno in alluminio

per la zona di acqua Gym - diffusori STUDIO2/BT a 2 vie bass-reflex

per il centro Fitness

• Amplificazione autonoma:nelle 2 sale di aerobica e nella sala spinning impiantidi amplificazione autonoma con diffusori STUDIO.PRO12A bi-amplificati da 300+100W

AudioContractorFBT ELETTRONICA SpA Zona Ind.le Squartabue 62019 Recanati (MC) - ItalyTel. +39-071750591 r.a. Fax +39-0717505920www.fbt.it [email protected] S

tudi

o C

onti

200

3

Sound Design Project per centro benessere(Tonic Center - S. Omero, TE)

il suono dei grandi ambientisound design a Teramo

servizio lettori 1400

Esempi di servizi della Pubblica Amministrazione per il digitale terrestre

Page 26: GIE 2004 Num 14 Tutto

Il nu

ovo

cron

oter

mos

tato

a r

adio

frequ

enza

Serie

SYS

TEM

RF,

attiv

abile

anch

e vi

a te

lefo

no,

perm

ette

di g

estir

e il

clim

a da

qua

lsias

i pun

to d

ella

casa

: in

cuci

na, i

n so

ggio

rno

o in

cam

era

da le

tto la

temp

erat

ura

più

adat

-ta

in o

gni m

omen

to d

ella

gio

rnat

a. Tu

tto q

uesto

senz

a op

ere

mur

arie

, gra

-zi

e al

la ri

volu

zion

aria

tecn

olog

ia se

nza

fili.

Il cr

onos

term

osta

to è

inte

grat

oin

un

siste

ma d

i com

ando

e c

ontro

llo a

radi

ofre

quen

za, p

er to

tale

libe

rtàdi

scel

ta.

SYST

EMRF

Ta

glia

i f

ili

col

pass

ato

Desig

n er

gono

mico

per

la m

assim

a le

ggib

ilità

Liber

tà d

i ins

talla

zion

e e

di m

ovim

ento

Prog

ram

maz

ione

facil

itata

Funz

ioni

par

ty e

hol

iday

Cron

oter

mos

tato

a ra

diof

requ

enza

com

anda

bile

via

tele

fono

Serie

SYS

TEM

RF

ge

wis

s.co

mL’

Impi

anto

Ele

ttric

o In

tegr

ato

servizio lettori 1758

Page 27: GIE 2004 Num 14 Tutto

ad una guida tecnica Cei. Oltrealle raccomandazioni praticheper l’acquirente, il volume con-tiene, cosa piuttosto innovati-va, modelli di “capitolato tipo”su cui basarsi per la gara per lafornitura dell’impianto, e di “con-tratto d’appalto” sia per la for-nitura di un nuovo impianto cheper lavori di manutenzione suun impianto esistente.A distanza di alcuni anni si puòdire che l’iniziativa di una pub-blicazione rivolta agli acquiren-ti è stata un successo, e quindisono state programmate, e inalcuni casi già concluse, altrepubblicazioni di questo tipo.In questo volume la televisionedigitale terrestre viene presen-tata nell’ottica dell’utente e al-la luce della legge 66 del 2001,come la tecnologia che sta af-fiancando gradualmente l’at-tuale televisione analogica ter-restre e che la sostituirà a par-tire dal 2007. Molto spazio è dedicato anche aiservizi interattivi, che sono citatianche nel titolo, ma l’attenzione,per quanto riguarda sia gli im-pianti sia i servizi, non è rivoltain particolare alla televisione di-gitale terrestre, ma in generalea tutte le tecnologie con cui è pos-sibile ricevere segnali televisivi.

LA GUIDA CEI 100-100Una volta completata la guida100-7 e il volume “Impianti d’an-tenna”, il CT 100 ha rivolto la suaattenzione agli apparati, e nel2002 sono cominciati i lavori perla preparazione della guida Cei100-100 “Guida alla tecnologia eai servizi dei ricevitori (Set Topbox e televisori digitali integra-ti) per la televisione digitale ter-restre”; la guida è stata poi pub-blicata nel 2003, ed è quindi il pri-mo documento nazionale Cei de-dicato alla televisione digitaleterrestre.La guida 100-100 si può inqua-drare fra le iniziative prese dai va-ri protagonisti del settore, per fa-cilitare la transizione dalla tec-

nologia analogica attuale, allatecnologia digitale. In particolare la guida ha l’o-biettivo di diffondere le cono-scenze relative agli apparati ne-cessari per ricevere il segnaledigitale terrestre in casa dell’u-tente, sia dal punto di vista del-la tecnologia sia da quello dei ser-vizi. A questo scopo viene de-scritta la piattaforma multime-diale Dvb-Mhp, che è lo stan-dard Etsi che verrà utilizzatodai broadcaster, e consentiràuna completa fruizione dei ser-vizi interattivi.La guida, inoltre, contiene dei ca-pitoli di argomento piuttosto ori-ginale e interessante. Un capitolo è dedicato ai risultatidi sperimentazioni preliminari,con le quali sono state identifi-cate le caratteristiche che de-vono avere gli apparati riceven-ti affinché l’utente possa usu-fruire di un definito insieme di ser-vizi interattivi, connessi con iprogrammi televisivi, oppure daessi indipendenti. È presente anche un capitolo ri-volto esplicitamente alla pub-blica amministrazione che con-tiene raccomandazioni che han-no lo scopo di favorire l’affer-mazione della televisione digitaleterrestre e la redditività delletrasmissioni in tecnica digitale.Infine l’Appendice si occupa diaspetti commerciali, con consi-derazioni sui costi di produzionee sui prezzi al pubblico dei SetTop box.La guida è rivolta ai professionistidel settore, dai costruttori dicomponenti e di apparati, agli in-stallatori, dai broadcaster ai for-nitori di contenuti, e alla pubblicaamministrazione.La maggior parte dei capitolipuò inoltre essere letta dal co-mune telespettatore.

LA GUIDA CEI 100-7 ED. 3Subito dopo la pubblicazionedella guida 100-100, avvenutanel settembre 2003, è stata con-vocata la prima riunione, nel-

28 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

ATTUALITÀ IL CEI E IL DIGITALE TERRESTRE

Via Enrico Fermi, 98 - 25064 Gussago (Brescia) ItaliaTel. +39 030 3730218 - Fax +39 030 3730228

www.gecasr l . i t - e -ma i l : i n fo@gecasr l . i t

TermoregolazioneInterruttori orari

Rivelatori fughe di gasdomestici e industriali

Sicurezza gas per centrali termiche

Novità 2004

Termostato ambiente digitale

con dispaly intuitivo e di facile lettura

Temperature “Comfort” ed “Economy”

programmabili

Nota

serv

izio

lett

ori

175

1

• l’Iso/Iec Jtc1 ha pubblicato le “famose” serie di norme Mpegsulla codifica e sulla compressione del segnale televisivo di-gitale, utilizzabile con le varie tecniche trasmissive;

• le raccomandazioni dell’Itu-R della serie bt stabiliscono le ca-ratteristiche della struttura (ad esempio la canalizzazione) delsegnale televisivo digitale che viene radiodiffuso; alcune ditali raccomandazioni si occupano in particolare del segnale perla televisione digitale terrestre;

• le norme Etsi denominate Dvb definiscono le tecniche trasmissive(codifica di canale e modulazione) da utilizzare per la televi-sione digitale, sia terrestre, che satellitare, che via cavo; le nor-me, ma soprattutto le specifiche e i rapporti tecnici Etsi Dvb,si occupano inoltre dei servizi associati alle trasmissioni te-levisive digitali;

• altri organi tecnici del Cenelec (ad esempio il TC 206) e del-l’Iec si sono occupati delle caratteristiche funzionali dei ricevitori(decoder, Set Top box, o televisori digitali integrati), della lo-ro sicurezza elettrica e compatibilità elettromagnetica. Re-centemente è stata pubblicata dal Cei la norma (di origine Iec):Cei EN 62216-1 (classificazione Cei 100-102): “Ricevitori perla televisione digitale terrestre, sistema Dvb-T. Parte 1: Spe-cifiche del ricevitore di base”.

CHE COSA È STATO SCRITTO?

Page 28: GIE 2004 Num 14 Tutto

ge

wis

s.co

mL’

Impi

anto

Ele

ttric

o In

tegr

ato

La S

erie

68

Q-M

C si

veste

di n

uovo

: tut

ta la

gam

ma

di te

rmin

ali

di d

istrib

uzio

ne d

a og

gi è

disp

onib

ile a

nche

in v

ersio

ne b

ianc

a,pe

r un

ris

ulta

to a

ncor

più

ele

gant

e e

in a

rmon

ia c

on i

lpa

esag

gio.

L’o

fferta

com

pren

de n

uovi

mod

elli

com

patti

per

pont

ili g

alle

ggia

nti,

cam

pegg

i, a

ree

este

rne

di v

ille

eco

ndom

ini,

parc

hi e

pia

zze,

mer

cati

e pe

r app

licaz

ioni

mob

ili.

68 Q

-MC

Ene

rgia

ovu

nque

servizio lettori 1759

Page 29: GIE 2004 Num 14 Tutto

l’ambito del SC 100D, per i lavoridi revisione della guida 100-7.Sebbene la precedente versionedella guida 100-7 fosse statapubblicata solo poco più di 2 an-ni prima, la nuova edizione si èresa necessaria proprio per in-trodurre gli aggiornamenti re-lativi alla televisione digitaleterrestre e ai servizi interattivi.Al momento della preparazione

del presente articolo, la terzaedizione della guida 100-7, per laquale è stato proposto il nuovotitolo: “Guida per l’applicazio-ne delle norme sugli impianti diricezione televisiva”, è stata sot-toposta all’Inchiesta pubblica,ma non è ancora stata pubblicatanella versione definitiva.Per l’edizione 3 sono stati rivistitutti i capitoli, e in particolare so-

no stati migliorati i seguenti ar-gomenti:• servizi a larga banda e inte-

rattivi;• apparati d’utente per la tv di-

gitale terrestre;• mezzi trasmissivi e apparati

per l’interattività;• ricezione della tv digitale ter-

restre con gli attuali impiantid’antenna;

• caratteristiche dei cavi coassiali;• protezione dell’impianto d’an-

tenna contro i contatti direttie indiretti.

La nuova edizione risulta ri-strutturata rispetto alla edizione

2, con una riorganizzazione deicapitoli pensata per mettere inrisalto i nuovi argomenti; sonostati inoltre migliorati gli sche-mi, le figure e le tabelle, e sonostati curati maggiormente i ter-mini tecnici, per renderli simili aquelli effettivamente utilizzatidagli installatori. Come ulterio-re avvicinamento a questi ultimiè stato introdotto il nuovo capi-tolo: “Raccomandazioni per l’in-stallazione”. In questa edizionein pratica, sebbene l’attenzio-ne della guida sia sempre rivol-ta ai sistemi di ricezione televi-siva in generale, la televisione di-gitale terrestre assume final-mente un ruolo di primo piano.

IL VOLUME DIVULGATIVO TELEVISIONE DIGITALETERRESTRENell’aprile del 2004 il CT 100,congiuntamente ai suoi sotto-comitati, ha istituito un gruppodi lavoro per la preparazione diun nuovo volume divulgativo,che si chiamerà “Televisione di-gitale terrestre. Servizi, appa-rati, impianti di ricezione, inte-rattività e coesistenza con altrisistemi”. Contrariamente a quan-to fatto con la guida 100-7 e il vo-lume divulgativo “Impianti d’an-tenna”, che trattano gli impian-ti di ricezione per qualsiasi tipodi tecnologia, quindi con un ap-proccio di tipo orizzontale, inquesto caso si è deciso di adot-tare un approccio verticale: in unsolo volume verranno trattatitutti gli argomenti, al momentopresenti in varie norme e gui-de, legati alla televisione digitaleterrestre.

Come per il precedente volumedivulgativo, anche in questo ca-so il punto di vista sarà quello del-l’utente. La proposta di questonuovo volume ha subito riscos-so un certo successo; si sonoiscritti al gruppo i rappresen-tanti dei costruttori (di compo-nenti, di apparati per gli im-pianti, di apparati di ricezione),delle università e dei centri di for-mazione, delle associazioni dicategoria degli installatori, deglienti di radiodiffusione (broad-caster), dei centri di ricerca, del-la pubblica amministrazione eanche dei consumatori.

La parte iniziale del volume sa-rà dedicata alla divulgazionedella tecnologia, e avrà due di-verse modalità di lettura, perfavorire l’interesse sia delle per-sone che si avvicinano a questiargomenti per la prima volta,sia di chi invece ha già delle co-noscenze di tecnica. La modalità di base consisterà nelleggere solo i paragrafi scritticon carattere tipografico nor-male, saltando i paragrafi scrit-ti in corsivo (o evidenziati in unaltro modo che verrà deciso),mentre leggendo tutti i para-grafi di seguito si avranno in-formazioni tecniche avanzate.Il volume conterrà poi descri-zioni alla portata del comunetelespettatore, informazioni perla scelta e le raccomandazioni sulcorretto utilizzo in relazione ai ser-vizi, agli apparati d’utente e agliimpianti di ricezione per la te-levisione digitale terrestre. Alcuni di questi argomenti, seb-bene presenti in altri documen-ti Cei, saranno completamente ri-elaborati per rispondere agli sco-pi del nuovo volume. Ad esempio, per quanto riguar-da gli impianti di ricezione, ver-rà inclusa una parte nuova: “Ade-guamento dell’impianto esistentealla tv digitale terrestre”.Saranno inclusi anche diversischemi di collegamento per aiu-tare l’utente, almeno nei casipiù comuni, e infine, così comeè stato fatto per il precedente vo-lume divulgativo “Impianti d’an-tenna”, ci saranno i modelli di ca-pitolato e di contratto d’appalto.La pubblicazione del volume èprevista entro la fine del 2004.

30 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

ATTUALITÀ IL CEI E IL DIGITALE TERRESTRE

Esempio dei collegamenti principali per l’installazione di un Set-Top box

Esempio dei collegamenti fra televisore per la televisione analogica, Set-Topbox per la televisione digitale terrestre (STB Terr. dig.), videoregistratore (VCR),riproduttore dei suoni HiFi, CD e video DVD

serv

izio

lett

ori

168

1

Page 30: GIE 2004 Num 14 Tutto

www.legrand.it

N U O V O P O R T A P P A R E C C H I S I S T E M A D L P .L A F L E S S I B I L I T À P R E N D E F O R M A .

Innovazione, guadagno e sicurezza. Con i nuovicanali portapparecchi del Sistema DLP,Legrand risponde alle vostre esigenze dirapidità ed efficacia di installazione. E graziealla nuova estetica dal profilo arrotondato siottiene una integrazione perfetta in tutti i locali.Il nuovo coperchio di DLP è flessibile, riduce lesporgenze negli angoli, e con il suo sistema diaggancio costituito da una dentellaturabrevettata si adatta all’andamento del percorso.Garantisce Legrand.

Montaggiosemplice e veloce

Angoli internied esterni

Particolaredel coperchioflessibile

NUOVI CANALIPORTAPPARECCHISISTEMA DLP

servizio lettori 1295

Page 31: GIE 2004 Num 14 Tutto

L’art. GE 2.3 della Gui-da Cei 31-35 V2 defini-sce:

• l’impianto termico come: “ilcomplesso delle condotte com-preso tra il punto di consegnadel gas e gli apparecchi uti-lizzatori (questi esclusi), gliapparecchi e gli eventuali ac-cessori destinati alla produ-zione di calore”;

• la centrale termica come “unoo più locali comunicanti diret-tamente tra loro, destinato/iall’installazione di un impian-to termico di produzione delcalore, la cui portata termicacomplessiva è superiore a 35kW”.

In base a quest’ultima defini-zione si farà riferimento alle cen-trali termiche con portata ter-mica superiore a 35 kW.Naturalmente la produzione di ca-lore può essere effettuata uti-lizzando combustibili diversi;considerando quelli più fre-quentemente utilizzati si puòfare una distinzione tra:

• impianti termici alimentati agas;

• impianti termici alimentati a ga-solio.

La normativa applicabile a tali im-pianti è diversa, come diversisono i rischi che presentano, diconseguenza diverso sarà l’im-pianto elettrico da realizzare.Vediamo intanto di definire do-ve comincia e dove finisce l’im-pianto elettrico relativo ad unimpianto termico e quali sonole informazioni necessarie perla corretta progettazione ed ese-cuzione dello stesso. Allo scopopuò essere d’aiuto la guida Cei64-50 nel caso di centrale termicainserita in un edificio residenziale.L’impianto elettrico (da guidaCei 64-50 art. 4.3.3) di una cen-trale termica, ad esclusione deicomponenti elettrici dell’impiantoa totale asservimento del pro-cesso termico, è costituito dauna linea in arrivo di alimenta-zione, da un quadro e da circui-ti di alimentazione degli appa-recchi utilizzatori.

In pratica vengono esclusi i qua-dri di comando e l’equipaggia-mento elettrico a bordo dei ge-neratori di calore.L’appendice D al punto D.2 riportaun esempio di modulo utilizzabileper descrivere le caratteristichedella centrale termica. Una vol-ta rilevate le caratteristiche del-l’impianto termico è necessariodefinire come dovrà essere l’im-pianto elettrico, ma per farlo è ne-cessario stabilire l’ambiente d’in-stallazione; allo scopo è neces-sario avere: le caratteristiche aifini della classificazione e valu-tazione dei rischi che devonoessere fornite dal committente(come riportato nella guida Cei0-2 ed. 2002 punto B.2.2).Si vuole sottolineare come tali ca-ratteristiche non devono esseredecise dall’installatore, né tan-tomeno dal progettista dell’im-pianto elettrico, bensì come que-ste siano dati di progetto. Pur-troppo il più delle volte è compitodell’installatore e/o del proget-tista decidere, perché il com-mittente non fornisce questi da-ti. Così addentriamoci nei mean-dri legislativi per comprendere sele centrali termiche sono da con-siderare ambienti a rischio d’e-splosione, a maggior rischio in ca-so d’incendio o ordinari, esami-nando i vari casi che si possonopresentare.

LE CENTRALI TERMICHE A GASPassato remoto L’impianto elettrico delle cen-trali termiche a gas con poten-

zialità termica sino a 35 kW(30.000 kcal/h) non era sogget-to a particolari prescrizioni, inquanto l’ambiente in cui era in-stallato era considerato ordina-rio e quindi anche l’impiantoelettrico lo era (art. B1 Cei 64-2/A). Mentre l’impianto elettri-co delle centrali termiche di po-tenzialità superiore a 35 kW ali-mentate a gas doveva essererealizzato in conformità alla nor-ma Cei 64-2/A appendice B, que-sta considerava le centrali ter-miche a gas luoghi di classe 3, ov-vero luoghi con presenza di so-stanze infiammabili, escluse lepolveri, in lavorazione o depositoin quantità inferiori a valori mi-nimi fissati dalla stessa norma Cei64-2. Le zone AD (cioè le zone pe-ricolose per le quali i compo-nenti dell’impianto elettrico do-vevano rispondere a determi-

Le centrali termiche

NORMATIVA

Sono da considerare come ambienti a rischio d’e-splosione, a maggior rischio in caso d’incendio ocome ordinari?

32 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

Elvira Ferrandino

All’art. 4.3.1, sono indicate le informazioni necessarie per la pro-gettazione e l’esecuzione dell’impianto elettrico di una centraletermica:• la potenzialità termica della centrale;• il tipo di combustibile;• la capacità degli eventuali serbatoi;• l’ottemperanza da parte del committente alle prescrizioni di

legge relative agli impianti termici ed alle prescrizioni dellenorme Uni-Cig.

CHE COSA DICE LA GUIDA CEI 64-50

Nelle centralitermiche a gasconformi al dpr661/96 (ovvero conmarcatura CE) non visono aree con rischiod’esplosione

Page 32: GIE 2004 Num 14 Tutto

nati requisiti di sicurezza) che po-tevano esserci nelle centrali era-no di tipo C3Z2 (luogo di classe3, zona 2) o nella peggiore del-le ipotesi di tipo C3Z1 (luogo diclasse 3, zona 1), questo nel ca-so di ambienti a ventilazione im-pedita, come ad esempio peruna centrale termica a metanonella volta di un soffitto privodi aperture. Nelle zone C3Z2l’impianto elettrico doveva esseredel tipo AD-FT (cioè a sicurezzafunzionale a tenuta) ed a se-conda dell’altezza doveva ga-rantire un grado di protezione ≥IP 44 o ≥ IP 4X, mentre nelle zo-ne C3Z1 doveva essere di tipoAD-PE (a prova d’esplosione) oAD-FE1 (a sicurezza funzionalecontro le esplosioni). La norma Cei 64-2 affrontava ilproblema della classificazioneconvenzionalmente, indicandole dimensioni delle zone perico-lose intorno ai probabili puntidi emissione delle sostanze pe-ricolose; in tal modo si riusciva-no a determinare univocamentele zone pericolose ed a definirel’impianto elettrico da installare.

PASSATO PROSSIMOLa norma Cei 64-2/A, relativaalle centrali termiche a gas, èstata abrogata l’1 settembre

2001; da tale data è diventato in-dispensabile fare riferimento al-le seguenti norme: • Cei EN 60079-10 (Cei 31-30)

“Costruzioni elettriche per at-mosfere esplosive per presen-za di gas - parte 10: Classifi-cazione dei luoghi pericolosi”per la classificazione delle zo-ne, aiutandosi con la guida Cei31-35A “Costruzioni elettricheper atmosfere esplosive perpresenza di gas - Guida allaclassificazione dei luoghi peri-colosi - esempi” che riporta al-cuni esempi di classificazioneper le centrali termiche (esem-pi GD10).

• Cei EN 60079-14 (CEI 31-33) “Co-

struzioni elettriche per atmo-sfere esplosive per presenzadi gas - Parte 14: Impianti elet-trici nei luoghi con pericolo diesplosione per la presenza digas (diversi dalle miniere)” perla realizzazione degli impiantielettrici.

L’abrogazione della Cei 64-2 (siricorda che è tuttora in vigore ilcap. IV relativo ai luoghi di clas-se 0, cioè quelli con pericolo d’e-splosione per la presenza di so-stanze esplosive vere e proprie)e la conseguente necessaria ap-plicazione della norma Cei EN60079-10 (Cei 31-30) hanno ge-nerato una situazione di preca-rietà, perché la norma Cei 31-30 affronta il problema dellaclassificazione in modo comple-tamente diverso, limitandosi a for-nire le definizioni di zona peri-colosa e di sorgenti d’emissione,lasciando ampia discrezionalitàe relativa responsabilità al tec-nico incaricato della classifica-zione.La stessa discrezionalità viene de-mandata anche per la definizio-ne della forma e dell’estensionedelle zone pericolose originatedalle singole emissioni. Così si è dovuto procedere, apartire dall’1 settembre 2001, adeterminare, all’interno delle

centrali termiche a gas, le zonepericolose secondo il procedi-mento generale indicato dallanorma Cei 31-30 e dalla guida Cei31-35A, ed a seconda dell’espe-rienza e della preparazione dichi affrontava il problema capi-ta di trovare centrali termicheclassificate come zone non pe-ricolose o come zone 2 esteseall’intera centrale (vedi tabella 1per la definizione delle zone).

PRESENTEL’entrata in vigore dal 10 set-tembre 2003 del d. lgs. 12 giugno2003 n. 233 e la pubblicazione nelmarzo 2004 della guida Cei 31-35V2 hanno semplificato notevol-

NORMATIVALE CENTRALI TERMICHE

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 33

TABELLA 1 - CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI SECONDO LA NORMA CEI EN 60079-10 (CEI 31-30)

E SECONDO LA DIRETTIVA 1999/92/CE

Classificazione dei luoghi in cui può essere presente un’atmosfera esplosiva per la presenza di gas secondo la norma Cei EN 60079 - 10 (Cei 31-30)

Zona 0 Zona dove è presente continuativamente o per lunghi periodi un’atmosfera esplosiva per la presenza di gas

Zona 1 Zona dove è possibile sia presente durante il funzionamento normaleun’atmosfera esplosiva per la presenza di gas

Zona 2 Zona dove non è possibile sia presente un’atmosfera esplosiva per la presenza di gas durante il funzionamento normale o, se ciò avviene,è possibile sia presente solo poco frequentemente e per breve periodo

serv

izio

lett

ori

120

9

TABELLA 2 - AREE DEI FORI DI EMISSIONE NEL CASO DI FLANGE

Guarnizioni Area del foro

Fibra compressa 2,5 mm2

Avvolta a spirale 0,25 mm2

Giunto ad anello metallo su metallo 0,1 mm2I

Page 33: GIE 2004 Num 14 Tutto

mente i problemi relativi agliimpianti elettrici nelle centrali ter-miche a gas: cerchiamo di capi-

re come, procedendo per gradi.La direttiva 1999/92/CE, rece-pita in Italia con il d. lgs. 12 giu-

gno 2003, n. 233, prescrive lemisure per la tutela della sicu-rezza e della salute dei lavoratoriche possono essere esposti alrischio di atmosfere esplosive. Se-condo tale direttiva un luogocon pericolo d’esplosione deve es-sere classificato in zone, in basealla frequenza ed alla duratadella presenza di atmosfera esplo-siva (si intende per atmosferaesplosiva una miscela con l’a-ria, a condizioni atmosferiche,di sostanze infiammabili allo sta-to di gas, vapori, nebbie o polveri),come riportato in tabella 1.Ma la direttiva ed il suo decretodi recepimento escludono dalloro campo di applicazione learee destinate all’uso degli ap-parecchi a gas di cui al dpr 661/96.Cosa significa ciò?Il dpr 15 novembre 1996 n. 661 “Re-golamento per l’attuazione delladirettiva 90/396/Cee concernentegli apparecchi a gas” riguarda(come indicato all’art. 1):

- gli apparecchi utilizzati per lacottura, il riscaldamento, laproduzione di acqua calda, il raf-freddamento, l’illuminazioneed il lavaggio, che brucianocombustibili gassosi e hannouna temperatura normale del-l’acqua, se impiegata, non su-periore a 105 gradi centigradi(sono assimilati agli apparecchii bruciatori ad aria soffiata,nonché i corpi di scambio dicalore destinati ad essere at-trezzati con tali bruciatori);

- i dispositivi di sicurezza, dicontrollo e di regolazione e i sot-togruppi, diversi dai bruciato-ri ad aria soffiata e dai corpi discambio di calore destinati adessere attrezzati con tali bru-ciatori, commercializzati sepa-ratamente per uso professionalee destinati ad essere incorpo-rati in un apparecchio a gas omontati per costituire un ap-parecchio a gas.

Sono esclusi dal campo di ap-

34 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

NORMATIVA LE CENTRALI TERMICHE

Locali n°...; piano di ubicazione...; superficie in m2...; centraliz-zate...; sottocentraline...; unità autonome...Se del tipo centralizzate indicare quanto segue:• tipo di combustibile:

- gasolio- gas

• potenzialità al focolare... kW (Kcal/h) suddivisa su n°... caldaiein funzionamento:- singolo- in cascata

• per il servizio di:- riscaldamento- produzione acqua sanitari

• tensione di alimentazione:- monofase... V- trifase... V

• potenza complessiva installata... kW suddivisa su:- N°... motori bruciatori cad... kW- N°... motori per pompe cad... kW di cui n°... di riserva- N°... motori per pompe di ricircolo acqua ad usi sanitari,

di cui n°... di riserva• vaso di espansione tipo:

- aperto- chiuso

• serbatoi carburante n°... di singola capacità... m3 + ...m3 +...m3

ESEMPIO DI MODULO PER RILEVARE LE CARATTERISTICHE DI UNA CENTRALE TERMICA DI UN EDIFICIO RESIDENZIALE (TRATTO DA GUIDA CEI 64 - 50)

*

servizio lettori 1728

TABELLA 3 - AREE DEI FORI DI EMISSIONE NEL CASO DI VALVOLE

Valvole Superficie del foro

Valvole di uso generale su tubazione di diametro ≤ 150 mm 0,25 mm2

Valvole di uso generale su tubazione di diametro > 150 mm 2,5 mm2

Page 34: GIE 2004 Num 14 Tutto

plicazione del dpr 661/96 gli ap-parecchi realizzati e destinatiad essere utilizzati in processi in-dustriali in stabilimenti indu-striali.L’art. 2 del dpr 661/96 indicache gli apparecchi ed i disposi-tivi devono soddisfare i requi-siti essenziali che sono loro ap-plicabili e che figurano nell’al-legato I del dpr stesso; tra gli al-tri requisiti essenziali previstisi sottolineano i seguenti:- ogni apparecchio deve essere

concepito e costruito in modoche il rischio di esplosione in ca-so di incendio di origine ester-na sia ridotto al minimo;

- ogni apparecchio deve esserecostruito in modo tale che iltasso di fuga di gas non pro-vochi alcun rischio;

- ogni apparecchio deve esserecostruito in modo tale che le fu-ghe di gas, che avvengono du-rante l’accensione, la riaccen-sione e dopo lo spegnimentodella fiamma, siano sufficien-temente limitate per evitare unpericoloso accumulo di gas in-combusto nell’apparecchio;

- gli apparecchi destinati ad essereutilizzati nei locali devono essereattrezzati con un dispositivospecifico che eviti un accumu-lo pericoloso di gas non bruciato.Gli apparecchi che non sonoattrezzati con un simile dispo-sitivo devono essere utilizzatisolo in locali con una aerazio-ne sufficiente per evitare unaccumulo pericoloso di gas nonbruciato. Le condizioni suffi-cienti di aerazione dei localiper la installazione degli ap-parecchi di cui al paragrafoprecedente sono stabilite dal-le norme Uni-Cig di cui allalegge 6 dicembre 1971, n. 1083,e dalle disposizioni applicativeemanate dal Ministero dell’in-terno per la prevenzione degliincendi.

In definitiva, il dpr 661/96 af-fronta il problema relativo al ri-schio d’esplosione e lo risolveimponendo, ai costruttori di ap-parecchi ed agli installatori de-gli impianti termici, dei provve-dimenti adatti a ridurre il rischiod’esplosione al di sotto del li-mite accettabile. Per tale ragio-ne laddove sono utilizzati ap-parecchi costruiti ai sensi di ta-le decreto non è preso in consi-derazione il rischio d’esplosione,tanto da non rientrare nel cam-po d’applicazione del d.lgs.233/03.Ciò significa che nelle centrali ter-miche ove si utilizzano appa-recchi a gas conformi al dpr661/96 (ovvero con marcaturaCE) non vi sono aree con rischiod’esplosione e pertanto non ènecessario prendere provvedi-menti sull’impianto elettrico inmodo da evitare che esso inne-schi l’esplosione.Ci sono però purtroppo dei casiin cui ciò non è possibile:• se la centrale termica è stata

realizzata prima dell’11/1/97(data di entrata in vigore del dpr661/96) e/o gli apparecchi e

dispositivi utilizzati non sonoconformi al dpr 661/96;

• se l’apparecchio produce acquacalda a temperatura superiorea 105 °C (è al di fuori del cam-po d’applicazione del dpr661/96);

• se l’apparecchio è destinatoad essere utilizzato in proces-

si industriali in stabilimenti in-dustriali (è al di fuori del cam-po d’applicazione del dpr661/96).

In questi casi si deve considerareil rischio d’esplosione, ma può es-sere d’aiuto la guida Cei 31-35 V2.Tale guida prevede che se sonosoddisfatte alcune condizioni

può essere escluso il rischio d’e-splosione.Vediamo dunque quali sono que-ste condizioni.1. Il gas utilizzato come combu-

stibile deve essere gas natu-rale, ovvero deve essere co-stituito da una percentualedi metano variabile tra il 79 e

NORMATIVALE CENTRALI TERMICHE

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 35

via Edison 29 • 42049 S. Ilario d’Enza (RE) • tel. 0522 909701 • fax 0522 909748 • [email protected] www.fte.it

ale

ss

an

dra

.be

rga

gn

a@

virg

ilio

.it

p

er

UN

ICA

La rivoluzionaria linea di amplificatori da palo presentata da FTE MAXIMAL per le nuove trasmissioni digitali terrestri DTT. La serie LG si presenta con una gamma composta da 6 modelli a uno, due e tre ingressi (LG 220, 221, 224, 225, 226 e 227), per dare all’installatore la possibilità di scegliere l’articolo più adatto alle sue necessità. Questi amplificatori presentano un basso livello di guadagno pari a 22 dB con un livello di uscita di 102 dBuV ed una bassa figura di rumore.

FTE MAXIMAL, da sempre attenta alle esigenze del mercato, da la possibilità di incrementare di 10 dB il guadagno e il livello di uscita degli amplificatori LG per mezzo di un finale di potenza: il “booster LGP”. Applicando il booster LGP all’uscita di qualsiasi amplificatore LG si raddoppiano decisamente le capacità di amplificazione di ogni prodotto di questa linea.

Da notare che gli amplificatori LG possono essere alimentati sia a 12V che 24V tramite gli alimentatori FTE della serie LPS.

Gli amplificatori LG sono alloggiati in una scatola metallica “tipo tunner” che conferisce al prodotto un’elevata schermatura, oltre che un’apprezzabile aspetto estetico.

Amplificatore da palo LG: la trasmissione terrestre cambia filosofia.

servizio lettori 1823

Page 35: GIE 2004 Num 14 Tutto

il 99,6% e da altri idrocarburi(vedi sostanza 202 della ta-bella GA-1 della guida Cei 31-35); questa condizione in Ita-lia è pressoché sempre sod-disfatta;

2. l’impianto termico deve essererealizzato a regola d’arte, cioèdeve essere realizzato in con-formità con le vigenti disposizionilegislative e con le norme Uni-Cig; ciò può essere attestato dal-la dichiarazione di conformitàrilasciata dal termoidraulicoche ha realizzato l’impianto,nel caso di impianto soggettoall’applicazione della legge46/90 (ovvero negli edifici adi-biti ad uso civile), negli altricasi si consiglia di farsi rila-sciare una dichiarazione equi-valente;

3. l’impianto termico deve es-sere regolarmente esercito emantenuto; ciò lo si può veri-ficare attraverso il libretto dicentrale, dove tra l’altro de-vono essere annotate le ma-nutenzioni ordinarie e straor-dinarie effettuate;

4. l’impianto termico deve es-sere installato ad una quotanon superiore a 1500 m sullivello del mare;

5. la pressione d’esercizio (cioèla pressione relativa del gascon la quale è normalmente ali-mentato l’impianto termico)non deve essere superiore a0,04 bar;

6. l’area massima del foro, che de-termina in caso di guasto l’e-missione del gas, non deveessere superiore a 0,25 mm2.

I fori di emissione possono adesempio essere dovuti al dispo-sitivo d’intercettazione manua-le del gas, alla valvola di blocco

automatico, agli organi di col-legamento (giunti, flange, filtri),agli sfiati di eventuali valvoledi sicurezza, alle valvole di re-golazione della portata, ecc. Laguida Cei 31-35 fornisce alcunedimensioni stimate dei fori d’e-missione. Consideriamo i forid’emissione dovuti a flange, val-vole e connessioni.Per definire le dimensioni delforo di emissione nelle flange siconsidera il guasto della guar-nizione ed a seconda del tipo diguarnizione utilizzata si posso-no avere le aree del foro riportatein tabella 2. Da notare che normalmente nel-le tubazioni del gas all’interno del-le centrali termiche non si uti-lizzano flange. Se dovessero essere utilizzatesi può notare che queste hannodimensioni delle superfici delforo superiori a 0,25 mm2 solonel caso di guarnizioni in fibracompressa (impiegate nelle cen-trali di potenze dell’ordine deiMW).Pertanto in tal caso non saràapplicabile la guida Cei 31-35V2.Per definire le dimensioni delforo di emissione nel caso dellevalvole, si considera l’emissionedello stelo e nella pratica indu-striale (come riportato nella gui-da Cei 31-35) si possono assu-mere aree dei fori di emissionediverse a seconda dei diametridelle tubazioni come riportatoin tabella 3. Pertanto non sarà ap-plicabile la guida Cei 31-35 V2 neicasi di valvole utilizzate su tu-bazioni di diametro superiore a150 mm. I fori di emissione nel ca-so di connessioni di piccole di-mensioni possono essere assuntidi area pari a 0,25 mm2 e quindi

può essere applicata la guidaCei 31-35 V2;7. le aperture di ventilazione do-

vranno essere diverse a se-conda della pressione d’eserciziocome riportato in tabella 4.

La superficie delle aperture diventilazione deve essere calco-lata al netto di eventuali griglia-ti, reti e/o alette antipioggia.Le condizioni descritte dalla va-riante V2 (alla quale si rimandaper gli opportuni approfondi-menti) consentono di evitaremolti calcoli nella maggior par-te delle centrali termiche a me-tano che non abbiano apparec-chi conformi al dpr 661/96, peròsi sottolinea che non è applica-bile a centrali termiche che uti-lizzano altri gas; in tal caso sa-rà necessario determinare le zo-ne con pericolo d’esplosione se-condo la Cei 31-30 e se dallaclassificazione dovessero risul-tare presenti zone pericolose (0,1, 2) gli impianti elettrici do-vranno essere effettuati comeindicato nella norma Cei 31-33. Rimane da discutere se le centralitermiche a gas, qualora non fos-sero luoghi con pericolo d’e-splosione, possano essere ritenutiambienti a maggior rischio incaso d’incendio. Potrebbero rientrare negli am-bienti a maggior rischio in casod’incendio per la presenza dimateriale infiammabile o com-bustibile in lavorazione, convo-gliamento, manipolazione o de-

posito indicati al punto 751.03.4della norma Cei 64-8 (quelli cheerano indicati di tipo C nellaprecedente edizione della norma).In tal caso si possono considerarea maggior rischio in caso d’in-cendio quando la classe richiestaper il compartimento antincen-dio è pari o superiore a 30. In ba-se al dm 12 aprile 1996 i locali diinstallazione degli apparecchiper la climatizzazione di edificied ambienti (cioè le centrali ter-miche) devono avere comparti-mento antincendio non inferiorea REI 120 se di potenza termicacomplessiva superiore a 116 kWe non inferiore a REI 60 se dipotenza termica complessiva in-feriore a 116 kW. Pertanto lacompartimentazione è superio-re a 30, quindi a prima vistasembrerebbe che sono sempre daconsiderare ambienti a maggiorrischio in caso d’incendio. Ma

la compartimentazione richie-sta dal dm 12/4/96 non è calco-lata come richiesto dalla normaCei 64-8/7 allegato B, ma impo-sta. Effettuando i calcoli si puòosservare che risulterebbe uncompartimento antincendio in-feriore, pertanto si può conclu-dere che sono da considerareambienti ordinari. Si sottolinea pe-rò che tale valutazione non de-ve essere fatta dall’installato-re, ma deve essere fornita dalcommittente.

CENTRALI TERMICHE A GASOLIOPassato e presenteNulla è cambiato in merito aqueste centrali; infatti non era-no da ritenere ambienti con pe-ricolo d’esplosione prima e nonlo sono tutt’oggi. L’unico dubbio è relativo a con-

siderare gli ambienti come luo-ghi ordinari o a maggior rischioin caso d’incendio. Potrebbero ri-entrare negli ambienti a mag-gior rischio in caso d’incendioper la presenza di materiale in-fiammabile o combustibile in la-vorazione, convogliamento, ma-nipolazione o deposito indicati alpunto 751.03.4 della norma Cei64-8. In tal caso si possono con-siderare a maggior rischio in ca-so d’incendio quando la classe ri-chiesta per il compartimento an-tincendio è pari o superiore a30. Ciò può essere fatto calco-lando la classe del comparti-mento antincendio come richie-sto dalla norma Cei 64-8/7 alle-gato B. Ed il più delle volte risultanocompartimenti antincendio su-periori a 30. Il diagramma di fi-gura 2 riassume in modo sinte-tico quanto esposto.

36 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

NORMATIVA LE CENTRALI TERMICHE

TABELLA 4 - DIMENSIONI DELLE APERTURE DI VENTILAZIONE

Pressione d’esercizio [bar] Dimensioni delle aperture di ventilazione [m2]

0,02 0,3

0,03 0,4

0,04 0,5

FIGURA 2 - DIAGRAMMA DI FLUSSO

Le centralitermiche a gasolionon erano da ritenereambienti con pericolod’esplosione prima enon lo sono tutt’oggi

Page 36: GIE 2004 Num 14 Tutto

Una gamma. Semplice come vuoi tu.

System pro M compact

Con i nuovi System pro M compact l’installazione diventa più sempli-ce e più veloce, grazie ai nuovi morsetti cilindrici bidirezionali chesemplificano le operazioni di connessione eliminando ogni possibilitàdi errore. E ancora, nuova designazione più semplice, nuovi imballipiù funzionali e nuova serie unificata di accessori.La tecnologia d’avanguardia introdotta sulla nuova gamma ha consen-tito di realizzare nuove versioni e nuove soluzioni tecniche, e di

Tutto quello che ti serve.®

0migliorare le prestazioni elettriche. Con i nuovi System pro M compact hai a disposizione la gamma piùcompleta di interruttori automatici e differenziali disponibile sul mer-cato. In grado di soddisfare qualunque esigenza impiantistica - resi-denziale, terziaria e industriale - in tutto il mondo grazie alle numero-se certificazioni internazionali. Nuovi System pro M compact. Una sola gamma per un lavoro perfetto.

open

-hou

se.it

servizio lettori 1819

Page 37: GIE 2004 Num 14 Tutto

È di recentissima pubblica-zione il documento emes-so da Enel Distribuzione

DK 5600 - “Criteri di allacciamen-to di clienti alla rete MT delladistribuzione” - giunto ormai allasua quarta edizione. Tale docu-mento si applica agli allacciamen-ti alle reti a 15 e a 20 kV e peranalogia alle altre reti MT e nedefinisce attraverso prescrizioni icriteri e le modalità delle connes-sioni.Il documento era stato ag-giornato due anni fa tenendo con-to del fatto che la rete di media ten-sione del distributore può essereesercita oltre che a neutro isolatoanche con neutro a terra tramite im-pedenza e che la nuova normaCEI 11-1 prevede la definizionenei centri urbani dell’impianto di ter-ra globale.

Circa il nuovo concetto ancora daassimilare del tutto di impianto diterra globale non abbiamo lettonel documento informazioni spe-cifiche e quindi ci dobbiamo ac-contentare di quanto molto sinte-ticamente si trova scritto nella nor-ma CEI 11-1, che riportiamo in-sieme ad altri articoli di interessesuccessivamente.Abbiamo cercato aiuto, ma invano,nella norma CEI 11-37, 1996-12,prima edizione, “Guida per l’ese-cuzione degli impianti di terra di sta-bilimenti industriali per sistemi diI, II e III categoria”: sembra infat-ti - stranamente - che la necessitànel nostro paese di approfondi-mento di un tema così rilevante nonsia minimamente avvertita.Abbiamo cercato aiuto in un testomolto interessante di recente pub-blicazione ed aggiornato alla finedel 2002, che tratta di elementi diprogettazione elettrica di impian-ti industriali, ma nel capitolo de-dicato agli impianti di terra l’im-pianto di terra globale non risultatrattato, anche perché tali realtà tro-vano difficilmente collocazione inarea urbana.Un testo che può essere di aiuto altecnico che desidera migliorare leproprie conoscenze sull’impianto diterra globale è la pregevolissimaopera redatta dai professori V. Ca-taliotti e A. Campoccia sull’argo-mento degli impianti di terra ingenerale, in quanto anche se alriguardo dello specifico argomen-to non sembra ufficialmente allar-gare le informazioni oltre a quan-to si può recepire alla lettura del-

la norma, in altri capitoli dà uti-lissime indicazioni sulla possi-bile effettiva consistenza di ta-le dispositivo e sulle modalità diapproccio alla sua trattazione teo-rica. Di seguito si riportano,scritte in corsivo, le prescrizio-ni di Enel, ricavate dalla lettu-ra dei contenuti del paragrafo 6.4intitolato “Impianto di terra”del nuovo documento, e appe-na sotto non in corsivo alcunicommenti. Sono inoltre evi-denziate di massima le modifi-che introdotte nei confronti deldocumento previgente.1 - L’impianto di terra per i locali

cliente, consegna e misura do-vrà essere unico.

Quindi in generale ricordiamoche esso potrebbe non essereunico per l’intera attività del-l’utente con possibili conse-guenze negative nei riguardidella sicurezza in relazione ai pe-ricoli dovuti ai contatti indiret-ti. Tali conseguenze sono statedescritte nella relazione presen-tata al convegno nazionale del 26ottobre 2001 tenutosi a Roma, sultema “Il servizio elettrico in aree ur-bane: sicurezza e formazione”, or-ganizzato dall’Istituto Superioreper la Previdenza e la Sicurezzadel Lavoro.2 - L’impianto di terra deve ri-

spondere alle norme vigenti.3 - Il progetto e la realizzazione

dell’impianto di terra è a tota-le carico del cliente.

4 - Il cliente è responsabile dell’e-sercizio e della manutenzione del-l’intero impianto di terra.

Si ritiene che dei collegamenti a ter-ra e della loro buona efficienza nellocale di consegna sia responsabileEnel e che questo aspetto debbaessere meglio precisato.5 - Nel locale consegna sarà messo

a disposizione un bullone a mor-setto per il collegamento dellemasse delle apparecchiatureEnel all’impianto di terra.

6 - Il dimensionamento dell’im-pianto di terra deve essere fattosulla base della corrente di gua-sto a terra sulla rete MT e del tem-po di eliminazione del guasto aterra da parte delle protezioniEnel.

Qualche commento alla quartaedizione del documento EnelDK5600

L’impiantodi terra globale

Giancarlo Tedeschi

NORMATIVA

38 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

Il documento DK5600 si applica agli allacciamenti alle reti a 15 e a 20kV e per analogia alle altre reti MT

Page 38: GIE 2004 Num 14 Tutto

7 - Anche in presenza di impiantodi terra globale l’impianto diterra sarà costituito almeno daun anello equipotenziale conquattro picchetti ai vertici.

Continua a non essere chiaro il si-gnificato tecnico dell’obbligo chel’ente distributore pone in capoall’utente di realizzare un impian-to minimale di dispersione a terradelle correnti di guasto anche in pre-senza di impianto di terra globale.Ad esempio anche ammesso e nonconcesso che ogni utente debba por-tare un suo contributo alla realiz-zazione della rete equipotenziale del-l’impianto di terra globale esi-stente, ci chiediamo perché il pro-gettista dell’impianto elettrico diutente responsabile concretamentedella realizzazione del dispositivodi protezione (vedasi punto pre-cedente) sia costretto a costruire ildispersore nei punti in cui la ridu-zione del rischio è minima e non alcontrario dove la presenza di per-sone è rilevante. Ciò contro ogni ra-gione di principio, da anni ormai ac-cettata e consolidata dalle normetecniche più attuali e cioè dallaregola d’arte vigente.8 - Enel distribuzione non può ga-

rantire nel tempo la sussisten-za dell’impianto di terra glo-bale.

Il significato di questa indicazio-ne merita di essere approfondito perle notevoli conseguenze che in me-rito a questioni di sicurezza e a

questione economiche se ne possonotrarre. Il professionista incaricato del-la progettazione dell’impianto diterra del cliente deve essere meglioinformato per poter decidere sullaconsistenza e sulle prestazioni del-l’impianto da realizzare. Cosa si-gnifica concretamente l’afferma-zione di Enel? In linea di principio

è vero che niente si può mai ga-rantire nel tempo: nel caso specificol’affermazione di Enel vuol co-stringere comunque il cliente a do-tarsi di un impianto di terra comese l’impianto di terra globale non esi-stesse? E in questo caso, come po-trebbe il cliente verificare l’effi-cienza del suo impianto senza nul-

la conoscere dell’impianto di terraglobale? Non si possono escludere,anzi si devono ipotizzare “per de-finizione” situazioni di dipendenzatra i due sistemi disperdenti: la re-gola tecnica in generale chiede diapprofondire tale aspetto. I risvol-ti in termini di responsabilità e di one-ri economici sono molto consistenti

NORMATIVAL’IMPIANTO DI TERRA GLOBALE

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 39

Art. 2.7.14.5 - Impianto di terra globale Impianto di terra realizzato con l’interconnessionedi più impianti di terra che assicura, data la vicinanzadegli impianti stessi, l’assenza di tensioni di con-tatto pericolose. Tale impianto permette la ripartizionedella corrente di terra in modo da ridurre l’au-mento di potenziale di terra negli impianti di terrasingoli. Si può dire che tale impianto formi una su-perficie quasi-equipotenziale. Questa definizione èlimitata alle reti di trasmissione e di distribuzionedel distributore pubblico, ad esempio nel caso di areeurbane concentrate, ed agli impianti utilizzatorialimentati in AT o in MT collegati all’impianto di ter-ra globale ed in esso inclusi.

Art. 9.4.2 - Alimentazione di impianti di bassatensione situati all’interno dell’area di impiantidi terra di sistemi di alta tensioneSe un impianto di alta tensione alimenta utilizzatoridi bassa tensione che sono situati entro l’area del-l’impianto di terra del sistema di alta tensione, tut-te le masse a terra devono essere collegate ad unimpianto di terra comune. In tali condizioni, per

gli impianti utilizzatori di bassa tensione si pos-sono ritenere rispettate completamente le con-dizioni elencate al punto 9.4.1.Nota - Il presente articolo si riferisce a sistemi elet-trici in BT interamente compresi all’interno di undispersore di AT o ‘in rete magliata’. Negli altricasi si applicano le prescrizioni di 9.4.3.

Art. 9.4.3 - Alimentazione di impianti di bassatensione situati al di fuori dell’area di impian-ti di terra di sistemi di alta tensioneSi può ritenere che le condizioni elencate al pun-to 9.4.1 siano rispettate se:• l’impianto di terra dell’impianto di alta tensio-

ne in questione è collegato ad un impianto diterra globale (e l’impianto di terra di bassatensione è incluso nell’impianto di terra globale)

oppure se:• sono rispettate le condizioni della Tab. 9-2 re-

lative al modo di collegamento a terra del sistemadi bassa tensione ed alla durata del guasto.

Se è ammissibile, si raccomanda un impianto diterra comune.

ARTICOLI DELLA NORMA CEI 11-1 CHE RICHIAMANO L’IMPIANTO DI TERRA GLOBALE

servizio lettori 1776

Page 39: GIE 2004 Num 14 Tutto

e debbono essere tutti tempesti-vamente e completamente chiari-ti. Ci si chiede anzi come si possapervenire a tali situazioni di man-canza di chiarezza di comporta-mento nella quasi indifferenza/pas-sività delle categorie coinvolte(utenti, professionisti, installatori,verificatori).9 - L’impianto di terra, con riferi-

mento alla norma CEI 11-1, do-vrà essere: realizzato secondo leregole di buona tecnica, di ca-ratteristiche tali che ne garan-tiscano la resistenza meccanicae alla corrosione, rispondente airequisiti termici.

10 - Prima della messa in servizio ilcliente farà effettuare la verifi-ca dell’impianto di terra e con-segnare ad Enel la relativa cer-tificazione corredata della de-scrizione delle sue caratteristi-che e della sua configurazione.Per certificazione si intende la di-chiarazione di conformità del-l’impianto di terra ai sensi del-l’articolo 2 del DPR 22 ottobre2001, n. 462, costituita da un at-testato dell’installatore ai sen-si della legge 46/90 relativa al-l’impianto di terra.

Il termine certificazione usato daEnel non è chiaro: in genere per cer-tificazione si intende un docu-mento sottoscritto da un ente oprofessionista qualificato ed abili-tato, che attesta sotto la sua re-sponsabilità la veridicità di affer-

mazioni e/o la sussistenza di re-quisiti. Nel caso specifico l’instal-latore non può comunque che ri-lasciare una semplice dichiarazio-ne visto che esso stesso è l’ese-cutore dell’impianto di protezio-ne dai contatti indiretti in esame.Si tratta di una svista di Enel o sichiede da parte dell’Ente per mag-gior cautela un documento redat-to ad hoc? Si propende per la pri-ma ipotesi in quanto non si vede co-me Enel possa andar oltre quantogià prevede la legge nelle sue ri-chieste.

È interessante notare come Enelsi premuri correttamente di ot-tenere ogni utile documento chene tuteli la responsabilità e nel con-tempo come non sia minima-mente trattato e riconosciuto uncorrispondente principio di reci-procità. Si pensi ad esempio ad unprofessionista o ad un installatore,che si debba occupare degli im-pianti elettrici di un complesso al-l’interno del quale insiste unacabina MT/BT dell’Enel e cheper una corretta valutazione deirischi e degli interventi da proporree da attuare desideri conoscere idettagli delle corrispondenti ope-re eseguite dall’Ente. Per quan-to ci riguarda tutte le volte che so-no stati chiesti documenti in talsenso ad Enel non ci è mai statoconsegnato alcunché. Ci si chie-de perché Enel ne ravvisi da unlato per sé la giusta necessità, ma

non riconosca le stesse motiva-zioni al professionista o all’instal-latore, in capo ai quali l’Ente stes-so si fa premura di chiarire cheesclusivamente ricade ogni re-sponsabilità.È da notare invece che l’entedistributore continua a non pre-vedere l’obbligo per sè di co-municare all’utente il valore del-la resistenza equivalente del-l’impianto di terra globale. Il senso dell’introduzione nella nor-ma tecnica dell’impianto di terra glo-bale era quello di semplificare la so-luzione di un problema non pic-colo per gli utenti, consentendonel contempo di evitare un inutilespreco di risorse economiche per larealizzazione di verifiche dal sen-so tecnico imprecisabile. Sembra-va potersi ritenere infatti che esi-stesse già un impianto di disper-sione costituito dall’insieme degliimpianti di terra delle cabine “pub-bliche” di distribuzione cittadine,che rispondono a determinati re-quisiti di densità, cui l’utente po-tesse allacciarsi e di cui l’ente for-nitore era in grado di fornire il va-lore della resistenza di terra. L’utenterisultava così ufficialmente e pra-ticamente esonerato da verifiche,che d’altra parte sarebbero state im-possibili da eseguire, e, nella pre-parazione dei relativi documentidi legge, avrebbe potuto usare delvalore acquisito, restando a suocarico la sola verifica della continuitàdei collegamenti di terra, essendoper il resto l’impianto assoluta-mente sicuro.Dei vantaggi previsti e descrittinon si trova però traccia anchenell’ultima versione del documentoche è stato messo a disposizione eche abbiamo letto.11 - Il cliente si impegna ad invia-

re ad Enel gli esiti e i valori del-le verifiche periodiche, che a

proprie spese dovrà far esegui-re, in ottemperanza alle dispo-sizioni previste per legge allescadenze dovute.

Sempre in applicazione del principiodi reciprocità si chiede che pergli impianti esistenti non appar-tenenti ad impianti di terra globalisiano messi a disposizione deiprofessionisti tutti i documenti ele informazioni utili per definire irischi elettrici e le contromisure daadottare.12 - Se nell’eseguire le verifiche fos-

sero necessarie le misure delletensioni di contatto, opportu-namente avvertito Enel si ren-derà disponibile per quanto ne-cessario.

Perché Enel non chiede di verificareanche le tensioni di passo, come in-vece si esprime la norma CEI? For-se Enel vuol dire che per quanto ri-guarda le misure da condurre al-l’interno dei locali di misura e di con-segna le tensioni di passo non de-vono essere tenute in considera-zione perché non pericolose. Taleosservazione può essere estesadal cliente ai propri eventuali localidi trasformazione anche se di di-mensioni ben maggiori di quellinella disponibilità di accesso diEnel?13 - In occasione delle verifiche di

legge il cliente chiederà all’Enell’aggiornamento dei dati ne-cessari per la verifica e conse-gnerà ad Enel la relativa certi-ficazione.

A ben guardare, se l’obiettivo èquello di garantire la sicurezzadelle persone, dovrebbe essereEnel a comunicare immediata-mente agli utenti le variazioni deidati necessari al corretto dimen-sionamento dell’impianto di ter-ra. Si eviterebbe così il possibile eser-cizio di un impianto non idoneoper alcuni intervalli di tempo e si ga-rantirebbe certamente un più tem-pestivo adeguamento.Il tecnico che deve progettare la con-sistenza dell’impianto di terra hascarsi elementi per valutare il rischioe un più ampio, facile, continuoscambio di informazioni con l’entesulle modalità di gestione dellarete di distribuzione potrebbe gio-vare per un più avveduto investi-mento delle risorse da destinare alcontenimento dello specifico ri-schio.Si conclude chiedendo che siano or-ganizzati incontri tecnici tesi adapprofondire i problemi da superareper trovare le soluzioni da dare alproblema delle verifiche degli im-pianti di utente nelle città e sianoorganizzati tavoli di lavoro conEnel Distribuzione per arrivare a pro-tocolli che non siano come spessoè stato nel passato penalizzantisempre e solo per gli utenti.

40 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

NORMATIVA L’IMPIANTO DI TERRA GLOBALE

BIBLIOGRAFIA

1 - Norma CEI 11-1, 1999 gennaio, ediz. 9a, Impianti elettrici contensione superiore a 1 kV in corrente alternata, fasc. 5025 e suc-cessiva variante V1, novembre.

2 - P. Vezzani, Elementi di progettazione elettrica, Edizioni TNE -Torino

3 - V. Cataliotti, A. Campoccia, Impianti di terra, Edizioni TNE - To-rino

serv

izio

lett

ori

122

6

Page 40: GIE 2004 Num 14 Tutto

servizio lettori 1805

Page 41: GIE 2004 Num 14 Tutto

Tecnicamente, per “lumi-narie” s’intende l’insiemedelle catene luminose e

dell’impianto che le alimenta.Come tutti gli impianti e le ap-parecchiature elettriche, anchele luminarie sono soggette alla re-gola dell’arte e quindi al rispet-to di precise norme tecnicheche, purtroppo, a volte vengonodisattese.Innanzitutto le catene lumino-se sono a tutti gli effetti appa-recchi di illuminazione e cometali devono essere conformi allenorme CEI EN 60598-1 (CEI 34-21) e CEI EN 60958-2 (CEI 34-37).Quelle per esterno, di cui in mo-do specifico ci occupiamo nelpresente articolo, devono pre-sentare un livello minimo di pro-tezione IPX4, anche se è prefe-ribile optare per catene lumino-se con grado IPX5; è opportunoche siano di tipo smontabile peragevolare le sostituzioni e, in talcaso, le guarnizioni di tenuta de-vono restare sul portalampadaquando la lampada è rimossa.Inoltre è opportuno verificarel’esistenza dei dati di targa del-la catena luminosa, solitamenteriportati su di un’etichetta ag-graffata al cavo, che deve pre-vedere:• marchio del costruttore• grado di protezione IP• segno grafico di appartenenza

alla classe II (isolamento doppioo rinforzato) oppure alla classeIII (alimentazione e bassissi-ma tensione di sicurezza)

• tensione nominale se trattasi diapparecchi di classe III.

Relativamente alle linee di ali-

mentazione è opportuno utilizzarecavi del tipo H07RN-F (per posamobile o equivalente) e fissare glistessi alle pareti mediante graf-fettatura o alle funi portanti me-diante fascette. Ciò che normal-mente viene disatteso e che in-vece riveste una importanza ri-levante ai fini della sicurezzacontro i contatti accidentali, so-no le distanze di rispetto che leluminarie devono mantenere da:linee elettriche, linee telefoni-che, filovie ed aperture (porte efinestre) dei fabbricati.A tal fine valgono le distanze ri-portate nella tabella 1.

Da ultimo un accenno agli adem-pimenti relativi alla legge 46/90:la legge non si applica agli im-pianti completamente all’aper-to; tuttavia se la luminaria è col-legata ad impianti elettrici postiall’interno degli edifici, ad esem-pio luminarie applicate a faccia-te e balconi, ma alimentate dalsingolo appartamento o comun-que da una sorgente interna al-

l’edificio, in base all’art. 1, com-ma 3 del DPR 447/91, l’impiantorientra nell’ambito della 46/90.

UN FATTO LOCALEInstallare luminarie in aree pub-bliche non è semplice più chealtro a causa dei numerosi adem-pimenti burocratici. Tali adem-pimenti sono di carattere localee spesso sono estremamente di-versi da comune a comune.A titolo di esempio, il comunedi Bologna prevede la seguenteprocedura.Le imprese installatrici delle lu-minarie dovranno fornire una

mappa dettagliata delle strade og-getto dei montaggi, almeno con15 giorni lavorativi di anticiporispetto alla presunta data diinizio dei montaggi.Le attività di installazione delleluminarie dovranno essere svol-te in ottemperanza alle legislazionivigenti in materia di sicurezzaed in particolare al DPR 547/55 ealla L. 626/94. Le responsabilità

in materia di sicurezza riman-gono in carico all’installatore.Sarà inoltre obbligo dell’impresainstallatrice produrre, con alme-no 48 ore di anticipo, un pro-gramma giornaliero delle attivi-tà in corso di realizzazione, tra-smettendone copia all’Ammini-strazione Comunale - U.O. Ma-nutenzione.Tale preavviso consentirà di rac-cordare le normali attività di ma-nutenzione con i montaggi degliaddobbi luminosi. Eventuali mo-difiche ai programmi lavori redattidalle imprese installatrici do-vranno essere tempestivamen-te comunicate (almeno con 48 oredi preavviso) all’Amministra-zione Comunale - U.O. Manu-tenzione, a mezzo fax.In fase di installazione si do-vranno comunque rispettare lesottoelencate prescrizioni:• si riconosce la fattibilità di in-

stallazione delle luminarie suipali degli impianti di illumina-zione pubblica ove il seconda-rio sia interno alla struttura diacciaio del palo stesso, fermorestando l’obbligo di eseguiregli ancoraggi mediante idoneimateriali isolati al fine di noncompromettere lo strato di ver-nice dei pali stessi; è fatto as-soluto divieto all’impiego di fi-lo di ferro nudo quale sistemadi ancoraggio agli impianti dipubblica illuminazione esi-stenti;

• non sono consentiti i montag-gi delle luminarie e relative li-nee elettriche di alimentazio-ne sui pali, ove sussista il tran-sito della linea elettrica della

Le luminarie

NORMATIVA

In prossimità delle feste natalizie strade e piazzedelle nostre città si riempiono di luci e colorigrazie agli addobbi realizzati con le luminarie

42 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

Antonio Porro*

TABELLA 1 - DISTANZE DI RISPETTO DELLE LUMINARIE

Elemento da cui mantenere la distanza Distanza di rispetto

Linea elettrica aerea nuda di bassa tensione 1 m

Linea elettrica aerea di media tensione 1,8 m

Linee di contatto delle filovie 1 m

Linee telefoniche nude 5 m

Ganci di ancoraggio delle linee telefoniche 0,2 m

Altezza minima dalla carreggiata stradale 1 m

Distanza da porte e finestre (vedi figura 1)

Page 42: GIE 2004 Num 14 Tutto

pubblica illuminazione, e sul-le tesate compreso gli anco-raggi, nonché sulle strutture disostegno degli impianti sema-forici;

• nulla osta all’installazione del-le luminarie sui portici e sot-toportici, fatte salve le pre-scrizioni generali purchè non visia interferenza con gli impiantidi illuminazione pubblica o se-maforici ivi presenti.

Le modalità di installazione del-le luminarie dovranno comun-que rispettare le norme CEI e levigenti legislazioni in materia.L’incarico di coordinamento tra levarie ditte installatrici e l’Am-ministrazione Comunale dovràessere assunto da una delle As-sociazioni di categoria (Ascom -Confesercenti ecc...).

In tabella 2 è riportato l’elenco deidocumenti richiesti alle impreseinstallatrici.L’impresa installatrice dovrà ri-chiedere il sezionamento degli im-pianti per iscritto a mezzo faxalla società gestrice degli im-pianti di pubblica illuminazionecon un preavviso di almeno 72 ore.L’intrervento di sezionamentoverrà eseguito previo pagamen-to secondo le modalità indicatedal gestore degli impianti.Il Comune di Bergamo parla di“catene luminose” (apparecchidi illuminazione elettrici con lam-pade a incandescenza collegatein serie o in parallelo, atte aduso interno o esterno, con ten-sione d’alimentazione non su-periore a 250 V e stabilisce unaserie di criteri generali tratti dafonti normative europee - Diret-

tiva CEE 73/23 (Direttiva BassaTensione), Direttiva CEE 93/68 -e fonti normative Italiane (ta-bella 3).Tra i criteri realizzativi generali,quelli per l’impianto elettricod’alimentazione prevedono:• l’impianto elettrico di alimen-

tazione va realizzato a regolad’arte secondo la Legge 186del 01/03/68. Quando è instal-lato completamente all’esterno,non è soggetto alla Legge 46/90e quindi al rilascio della Di-chiarazione di Conformità daparte dell’installatore;

• i relativi componenti devonorispondere alla Direttiva di Bas-sa Tensione (Marcatura CE),per quanto applicabile;

• i componenti quali quadri elet-trici di distribuzione, cassette

di derivazione, prese a spina,ecc... devono possedere ca-ratteristiche adatte all’am-biente di installazione sia dalpunto di vista del grado diprotezione IP che della prote-zione meccanica;

• le condutture d’alimentazionevanno eseguite con cavi ido-nei per posa esterna;

• in ragione della provvisorietàdell’opera, delle condizioni di po-sa e dei probabili cicli d’in-stallazione ripetuti si reputaadeguato l’uso di cavi che as-sicurino resistenza all’abra-sione e all’acqua;

• i cavi, unipolari o multipolari,vanno fissati alle pareti congraffette o uniti a funi portan-ti o in ogni caso ancorati inmaniera sicura a sostegni ingrado di reggerli. I cavi di se-

NORMATIVALE LUMINARIE

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 43

TABELLA 3 - LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO INDIVIDUATA DALLA ASL DI BERGAMO

Legge 186 del 01/03/68

Legge 791/77, Dlgs 626/96, Dlgs 277/98 (leggi di ricezione in Italia delle direttive europee)

Norma CEI EN 60598-1 (CEI 34-21) Apparecchi di illuminazione. Parte 1: Prescrizioni Generali e Prove.

Norma CEI EN 60958-2-20 (CEI34-37) Apparecchi di illuminazione. Parte 2: PrescrizioniParticolari. Sezione 20: Catene luminose.

Norma CEI 11-4 Esecuzione delle linee elettriche aeree esterne.

Norma CEI 64-7 Impianti elettrici di illuminazione pubblica.

TABELLA 2 - ELENCO DEI DOCUMENTI RICHIESTIDAL COMUNE DI BOLOGNA

a) Iscrizione C.C.I.A.A. in corso di validità

b) Rilascio della dichiarazione di conformità dell’impianto eseguito, ai sensi della L. 46/90

c) Dichiarazione del legale rappresentante della società per le responsabilità civili e penali per danni a terzi come da modello allegato

d) L’impresa installatrice è obbligata a stipulare apposita polizza “Tutti i rischi” comprensivadi R.C.T. con primaria compagnia, per l’importo non inferiore a 3 miliardi per tutta la duratadella fase di installazione, di esercizio e di rimozione delle luminarie. La relativa polizzadovrà essere esibita, all’Amministrazione Comunale, regolarmente stipulata all’atto dell’inizio dei lavori di installazione. L’inosservanza di tale obbligo costituisce motivo di sospensione immediata delle installazioni. Detta polizza dovrà avere validità pari alla durata del lavoro ed essere rinnovata sino all’avvenuto smantellamento delle luminarie e successivo accertamento sullo stato degli impianti di pubblica illuminazione da parte dell’Amministrazione Comunale. L’impresa installatrice è inoltre obbligata ad assumersi le relative responsabilità tramite sottoscrizione da parte del legale rappresentante del modulo allegato alla stessa.

T A G L I A R ES P E L L A R EC R I M P A R EA V V I T A R EM I S U R A R E

I N O S T R I U T E N S I L IR E A L I Z Z A N O S E M P R E

I L M I G L I O R C O L L E G A M E N T O

L a n o s t r a g a m m a d i u t e n s i l i p e r t a g l i a r e v a d a i t r o n c h e s i n i p e r l e s e z i o n i p i ù p i c c o l e , c o n t r a s m i s s i o n e d i r e t t a d e l l af o r z a , f i n o a g l i u t e n s i l i d a t a g l i o p e r i d i a m e t r i p i ù g r a n d i , d o v e i l m o v i m e n t om e c c a n i c o c o m b i n a t o c o n l a s p e c i a l ef o r m a d e l l e l a m e d a t a g l i o r i d u c e a l m i n i m o l o s f o r z o m a n u a l e n e c e s s a r i o .

w w w . w e i d m u e l l e r . c o m

servizio lettori 1468

Page 43: GIE 2004 Num 14 Tutto

zione ridotta si possono tesaresenza fune portante, per cam-pate non più lunghe di 20-25 m.I cavi unipolari vanno legatitra loro, ad esempio con fascedi plastica.

• i dispositivi elettrici di prote-zione delle linee devono pos-sedere caratteristiche tali da

renderli adeguati all’impiegoprevisto;

• la caduta di tensione accetta-bile può superare il 4%.

Per le catene luminose per ester-no il regolamento sottolinea chesono soggette alla Direttiva diBassa Tensione (Marcatura CE).I requisiti costruttivi relativi so-

no stabiliti dalle Norme CEI EN60598-1 (classificazione CEI 34-21) e CEI EN 60598-2-20 (clas-sificazione CEI 34-37). In pratica, le catene luminosedevono riportare le indicazionipreviste per gli apparecchi di il-luminazione e inoltre sul porta-lampada o sul cavo o su un’eti-

chetta applicata al cavo vanno ap-poste le seguenti indicazioni: • marchio di origine (del co-

struttore o suo rappresentan-te nella CEE o del venditore re-sponsabile);

• segno grafico per la classe II o III• grado di protezione IP per le ca-

tene da usare all’esterno;• tensione nominale per le catene

luminose di classe III.Le catene luminose devono al-meno essere protette contro lapioggia e gli spruzzi ovvero con-tro i getti d’acqua, quindi con gra-do di protezione IPX4 o superiore.Le guarnizioni delle lampadedevono resistere alle intemperiee rimanere sul portalampada alampada tolta. Inoltre devonoadattarsi perfettamente intor-no alla lampada innestata. Lecatene luminose con lampadealimentate in serie devono por-tare indicazioni atte ad evitarel’errata sostituzione delle lam-pade con altre non adatte.I cavi delle catene luminose,non di classe III, devono esserein gomma con caratteristichealmeno pari al cavo H05RN-F edevono essere lunghi almeno1,5 m dalla spina alla prima lam-pada.Con i cavi, di cui sopra, lunghi piùdi 3 m, il tipo di cavo deve esserealmeno H07RN-F; ciò si applicaanche ai cavi che alimentanopiù catene formanti un elemen-to decorativo.Le catene luminose devono es-sere idonee alla connessione incassette di derivazione o vannodotate di prese a spina protettecontro gli spruzzi (IPX4). Sonoammesse prese a spina ad usodomestico, meglio però usareprese a spina per uso industriale.La sezione dei conduttori dellecatene luminose con lampadein parallelo deve essere di al-meno 1,5 mm2. Sezioni inferiorisono ammesse per gli altri tipi dicatene luminose.Sono accettabili catene lumino-se non smontabili, con lampadein parallelo, con cavo piatto eportalampade con contatti apunta o a lama che penetranonell’isolante assicurando il con-tatto con i conduttori.Le catene luminose realizzateo modificate “sul posto” devonorispondere ai requisiti della Di-rettiva di Bassa Tensione (Mar-catura CE), per quanto applica-bile, a cura dei relativi costrut-tori ed installatori.Per la posa delle luminarie siprescrive che:• le catene luminose vanno fis-

sate ad una fune in nylon ometallica (preferibilmente iso-lata), o a sostegni in grado direggerne il peso senza ap-prezzabili deformazioni;

• la fune o in ogni modo il so-stegno deve reggere con suf-ficiente margine di sicurezza lacatena luminosa;

• la fune o il sostegno deve an-corarsi a supporti, ai lati dellestrade o sulle facciate dei fab-bricati, tali da garantire unaresistenza meccanica adeguata;

44 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

NORMATIVA LE LUMINARIE

servizio lettori 1729

Page 44: GIE 2004 Num 14 Tutto

IL POSTO MIGLIORE DOVE INSTALLARLA È OVUNQUE.MÀTIX, PENSATA UNIVERSALE.

PERCHÉ Màtix offre la piùampia gamma di soluzioniinstallative. Dalla villettaal grande cantiere, dall’uf-ficio allo stabilimento: la cer-tezza di avere sempre lasoluzione giusta.

PERCHÉ si adatta senzaproblemi a qualsiasi ambiente,sia residenziale che terziario,grazie al design sobrio edessenziale e ai colori neutri.

PERCHÉ Màtix offre un’am-pia scelta di funzioni tradi-zionali ed elettroniche pertutte le esigenze dei moderniimpianti elettrici.

w w w. i n s t a l l a t o r i . b t i c i n o . i t Serv i z io C l ient i 199.145.145

serv

izio

lett

ori

181

2

Page 45: GIE 2004 Num 14 Tutto

46 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

NORMATIVA LE LUMINARIE

• i pali di sostegno di linee elet-triche aeree non vanno usati perreggere le luminarie, salvo chela linea aerea sia in cavo e si ab-bia il consenso del Distributo-re. Lo stesso è valido anche

per i pali della pubblica illu-minazione, salvo che si abbiail permesso del relativo Ge-store;

• le catene luminose alimentatea 230 V non vanno installate a

portata di mano di persone po-ste al suolo o nelle zone prati-cabili d’edifici come porte, fi-nestre, balconi (riferirsi, peranalogia, ai limiti d’accessibi-lità della norma CEI 64-8/2art.23.11);

• le catene luminose alimentatein Bassissima Tensione di Si-curezza (SELV) o di Classe IIIsi possono installare a portatadi mano;

• l’altezza dei cavi nell’attra-versamento di strade dovreb-be essere di almeno 6 m, men-tre quella degli elementi lu-minosi almeno 5 m; Altezze inferiori sono consen-tite previa autorizzazione delproprietario o gestore dell’areapubblica.

Distanze delle luminarie da altriimpianti:• almeno 1 m da linee elettri-

che aeree nude di I Categoria(BT);

• nessuna distanza minima dirispetto da linee elettriche in ca-vo aereo;

• almeno 1,8 m da conduttori dilinee aeree di II Categoria (MT)e almeno 3,2 m dai loro pali odai tralicci;

• almeno 1 m da linee di contattodi filovie;

• almeno 1 m da linee telefonichenude;

• nessuna distanza minima dirispetto da linee telefoniche

in cavo. Gli ancoraggi delle fu-ni o delle luminarie alle pare-ti di fabbricati devono esseread almeno 20 cm dalle lineepredette.

A Torino, il comune ha sentitol’esigenza di dare ordine alla ma-teria e di formulare addiritturauno specifico “Piano della Luce De-corativa” per la Città. Il Pianodella Luce Decorativa si pone co-me obiettivi principali:• la valorizzazione notturna dei

beni architettonici e ambientalidella città;

• l’individuazione, anche nottur-na, dei segni di riconoscimentodiurno di un’area o di un borgo;

• la fruibilità visiva di luoghi e mo-numenti di notte, nel massi-mo rispetto delle loro caratte-ristiche formali e ambientali.

Come evidente, ogni singolo co-mune, anche il più piccolo, ha pro-cedure proprie - spesso riferiteai regolamenti di polizia muni-cipale - anche se a livello tecni-co generale vale quanto detto neiprimi paragrafi.Normalmente, iregolamenti locali sono dispo-nibili su Internet: per una mag-giore tranquillità, prima di af-frontare un’installazione di que-sto tipo, vale quindi la pena di vi-sitare il sito del comune dovesi vanno a eseguire i lavori.

*Il capitolo “UN FATTO LOCALE” è stato realizzato dalla Redazione

Figura 1 - le distanze da porte e finestre

ww

w.a

zien

daim

mag

ine.

com

• SENSORI MAGNETICI

REED

• CONTROLLI DI LIVELLO

• CONTROLLI DI

ROTAZIONE

• CONNETTORI

M8 - M12

• SENSORI INDUTTIVI

• SENSORI CAPACITIVI

• SENSORI

FOTOELETTRICI

• SENSORI A FIBRE

OTTICHE

• ALIMENTATORI

• AMPLIFICATORI

• SENSORI ATEX

GRUPPO II GRUPPO II 1G

• SENSORI ATEX

GRUPPO II GRUPPO II 3G - 3D

20065 Inzago (Milano) ITALYVia G. Leopardi, 5Tel. 02 954381Fax 02 9548528www.aecosensors.come-mail: [email protected]

“ATEX”Sensori certificati

Perché teniamo alla vostra sicurezza!Sensori induttivi Namur in corrente con-tinua con certificazione ATEX secondola direttiva 94/9/CE. I sensori possonoessere impiegati in zone a rischio diesplosione conformemente alla classi-ficazione gruppo II, categoria 1G, mododi protezione EEx-ia IIC T4. Essi soddi-sfano i requisiti richiesti dalle NormeEN50014 ed EN50020 e sono prodottinei diametri e nelle forme uguali aimodelli standard.

Sensori induttivi e capacitivi amplificatiin corrente continua o alternata concertificazione ATEX secondo direttiva94/9/CE. I sensori possono essere im-piegati in zone a rischio di esplosioneconformemente alla classificazionegruppo II, categoria 3D, apparecchiper ambienti polverosi (zona 22).Questi sensori soddisfano i requisitirichiesti dalle norme EN50014 edEN500281-1-1.

Sensori induttivi e capacitivicon certificazione ATEX, idoneiad essere utilizzati in atmosfe-ra esplosiva o potenzialmenteesplosiva.

servizio lettori 1687

Page 46: GIE 2004 Num 14 Tutto

IL POSTINO SUONAVA SEMPRE DUE VOLTE. OGGI C’È SWING, PENSATO UNIVERSALE.

PERCHÉ grazie al monitorpiatto e alle dimensioni conte-nute è di facile INSTALLAZIO-NE: può essere installatoovunque a parete.

PERCHÉ si adatta senzaproblemi ad ogni soluzioneabitativa, grazie al DESIGNsobrio ed essenziale e aicolori neutri.

PERCHÉ grazie al la suaavanzata TECNOLOGIA èinstallabile in ogni tipo diimpianto: a due fili, digitaleoppure analogico.

w w w. i n s t a l l a t o r i . b t i c i n o . i t Serv i z io C l ient i 199.145.145

serv

izio

lett

ori

181

3

Page 47: GIE 2004 Num 14 Tutto

L’introduzione massiccia ecrescente di carichi non li-neari a spettro discreto

(convertitori statici di potenza) o an-che continuo (saldatrici e forni adarco) ha modificato completamentelo scenario impiantistico indu-striale, producendo da un latogrande beneficio in termini di pro-duttività, affidabilità e resa, maponendo il progettista, il manu-tentore e l’installatore in condi-zione di dover necessariamentetener conto di parametri prima tra-scurati. Se nel passato poteva nonessere necessario effettuare va-lutazioni relativamente alla pre-senza di armoniche negli impian-ti utilizzatori, oggigiorno la situa-zione è totalmente mutata (figura

1). In altre parole la possibilità di sco-prire l’impianto elettrico del qualeci si sta occupando affetto da ar-moniche va ormai data pratica-mente per scontata; di conse-guenza i dimensionamenti dei com-ponenti elettrici da installare do-vranno essere effettuati con tecnicheopportunamente mirate.In particolare i condensatori checompongono le batterie di rifasa-mento rientrano nella categoriadelle apparecchiature più sogget-te a guasti, talvolta non immedia-tamente riconosciuti come causa-ti dalla presenza di armoniche (fi-gura 2). In questo articolo vengo-no prese in esame le due cause prin-cipali di guasto dei condensatori at-tribuibili alle armoniche, ovverol’incremento delle sollecitazionidielettriche e l’innesco di risonan-ze con la rete, e vengono fornite in-dicazioni su come modificare l’ap-proccio tradizionale al dimensio-namento delle batterie in presen-za di carichi non lineari.

CONDENSATORI DI RIFASAMENTOLa necessità di utilizzare energiaelettrica a valori del fattore di po-tenza tali da non incorrere nelle pe-nali previste dai contratti di forni-tura, comporta l’installazione dipotenze rifasanti consistenti. Ladiffusione di carichi in grado di as-sorbire elevate potenze reattive èaumentata di pari passo con la

massiccia introduzione dei sistemidi automazione, ricchi di motoried azionamenti basati sull’elet-tronica di potenza. Come conse-guenza le batterie di rifasamentohanno assunto un’importanza sem-pre crescente, elevandosi alla me-desima dignità di quella di mac-chinari sui quali si è investito de-naro a fronte di un utile da incas-sare nel corso dell’esercizio, es-sendo il loro scopo quello di produrre

la potenza reattiva necessaria arientrare nei limiti imposti dal for-nitore di energia, pena un costomaggiore della medesima.Inquadrato in questa ottica, il con-densatore deve a maggior ragioneessere attentamente realizzato,scelto, installato e manutenuto,in quanto ogni suo fuori servizio (leg-gasi distruzione) comporta, oltre aicosti relativi al ripristino, esborsi intermini di mancata produzione di

Carichi non lineari

TECNOLOGIE

Criteri di dimensionamento di batterie di rifasa-mento in impianti caratterizzati dalla presenza diarmoniche

48 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

Franco BuaGabriele Tacchi

FIGURA 1 - ANDAMENTO DELLA QUOTAPERCENTUALE DI ENERGIA ELETTRICA

DESTINATA A CARICHI NON LINEARI REGISTRATONEGLI ULTIMI ANNI

Icondensatori dirifasamento rientranonella categoria delleapparecchiature piùsoggette a guasticausati dalla presenzadi armoniche

Page 48: GIE 2004 Num 14 Tutto

energia reattiva, esattamente co-me accade per macchine opera-trici o comunque inerenti i pro-cessi in atto presso l’azienda.

LE SOLLECITAZIONI DOVUTEALLE ARMONICHEIl progetto di una batteria di con-densatori di rifasamento deve ne-cessariamente essere inquadratonell’“ambiente impiantistico” rea-le nel quale i componenti andran-no installati.

Questo modo di operare rende laprogettazione molto differente dalsemplice calcolo della potenza reat-tiva da ottenere, obbligando il tec-nico a calarsi completamente al-l’interno dell’impianto, prenden-do in considerazione elementi qua-li lo spettro armonico presente o chesi ritiene potrà emergere a segui-to della messa in servizio di carichiprevisti dalle strategie aziendali.Quando si provvede al rifasamen-to del carico mediante condensa-tori in un impianto in cui sono pre-

senti sorgenti di armoniche, è ne-cessario, nel procedere al dimen-sionamento delle batterie di rifa-samento, tenere conto della pre-senza di armoniche di correnteche possono essere drenate daqueste ultime e costituire così pe-ricolosi sovraccarichi.È importante tenere presente chela potenza di dimensionamento diun banco di condensatori in con-dizioni non sinusoidali deve esse-re calcolata considerando la som-ma delle potenze reattive attri-buibili a ciascun ordine armonico,ovvero tenendo conto delle ten-sioni armoniche ai loro morsetti edelle correnti armoniche che li per-corrono.In particolare le sollecitazioni do-vute alle tensioni armoniche, chesi sommano alla tensione nomi-nale dell’impianto, si riflettono suldielettrico presente tra le due ar-mature dei condensatori, che puòcedere danneggiando irreparabil-mente il componente, mentre l’in-nalzamento del valore efficace del-le correnti dovuto alle armonichedi corrente coinvolge, oltre alle

batterie di rifasamento, i fusibili, gliinterruttori di manovra e prote-zione, i cavi e le sbarre facenti par-te del circuito in oggetto, che pos-sono venire così sovraccaricati,possono subire invecchiamentoprecoce o addirittura distruggersi.

INTERAZIONECON LA RETE (risonanza parallelo)Natura del problemaLa capacità dei condensatori uti-lizzati per il rifasamento costituisce,in combinazione con i parametri in-duttivi della rete, visti ai morsettidelle batterie, un circuito oscil-lante di tipo LC accordato su diuna determinata frequenza.I problemi sorgono nel momento incui è presente all’interno dellospettro un’armonica di corrente,anche di modesta entità, di fre-quenza pari a quella di accordodel circuito rete - batterie di rifa-samento.Volendo fornire un semplice metodoper determinare l’armonica in gra-do di innescare una risonanza conla rete (e di conseguenza la fre-

TECNOLOGIECARICHI NON LINEARI

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 49

serv

izio

lett

ori

181

1

Figura 2 - Conseguenze della presenza di armoniche su condensatori BT

TABELLA 1 - VALORI DI XL RISPETTO A XC

PER ALCUNI ORDINI ARMONICI RELATIVI AD UN CIRCUITO DI SBARRAMENTO

h 3 5 7 9 11 13

XL > 0,222 • XC 0,080 • XC 0,0408 • XC 0,0247 • XC 0,0165 • XC 0,0118 • XC

Page 49: GIE 2004 Num 14 Tutto

quenza di risonanza) si può ricor-rere alla seguente formula ap-prossimata:

Scch ___

Qc

nella quale Qc rappresenta la po-tenza nominale del banco di rifa-samento, Scc la potenza di cortocircuito alle sbarre ove è connessoil banco e h l’ordine della armoni-ca da determinare. La relativa fre-quenza di risonanza, espressa inHertz, è data semplicemente mol-tiplicando il valore di h trovato per50 o comunque per la frequenza no-minale della tensione di alimen-tazione dell’impianto (vedi box ditesto). In condizione di risonanzaparallelo all’interno della batteriadi rifasamento si stabiliscono cor-renti di valore estremamente ele-vato con conseguente innalza-mento della tensione ai capi dei con-densatori sino a valori teorica-mente tendenti all’infinito, in pra-tica molto più elevati di quelli cheil dielettrico è in grado di tenere. Inol-tre la tensione alle sbarre di ali-mentazione del carico può risul-tare largamente distorta, con tut-te le influenze negative che questocomporta per il carico stesso e per

gli utilizzatori derivati dalla stessarete che di fatto si trovano in paral-lelo alla batteria di rifasamento. A volte si assiste, con grande sor-presa, all’improvvisa distruzionedella batteria di rifasamento pa-recchio tempo dopo la sua messain servizio. La causa è spesso im-putabile alla variazione della potenzanominale dei condensatori o alla va-riazione della potenza di cortocir-cuito al punto in cui la stessa ècollegata all’impianto. Queste due

situazioni, che possono portare al-l’insorgenza di risonanze con larete, sono dovute alla progressivariduzione nel tempo della capaci-tà dei condensatori per l’invec-chiamento dei medesimi, a modi-fiche della configurazione dell’im-pianto o anche all’installazionenelle vicinanze di carichi reattivi.SoluzioneUna soluzione utile a evitare l’in-nesco del fenomeno di risonanzaparallelo, consiste nel modificare laconfigurazione dell’impianto, lad-dove possibile. In altre parole si puòtentare di mantenere il sistemalontano da condizioni di funziona-mento che possano portare allarisonanza parallelo, eventualmentespostando fisicamente le batteriein altri punti o variando la poten-za rifasante installata.Diversa-mente si dovrà provvedere a tras-lare la frequenza di risonanza ver-so frequenze sufficientemente di-stanti dalle armoniche presenti.Questa operazione viene in prati-ca effettuata collegando un reattorein serie alla batteria di condensa-tori, con funzione di sbarramentoo, al contrario, di filtro per l’armo-

nica accordata. La tabella 1 ripor-ta, per gli ordini armonici più si-gnificativi, i valori della reattanzadel reattore da collegare in serie al-la batteria di rifasamento per im-pedire l’insorgenza della risonan-za con la rete. Nota la reattanza del-la batteria dei condensatori (datocalcolabile o comunque ottenibiledal costruttore) può essere deter-minato il valore della reattanzadel reattore da collegare. Un primopasso per evitare di dover sostituire

prematuramente i condensatoriappena installati consiste nel saperper lo meno riconoscere le situazionia rischio, individuando per mezzodi adeguata strumentazione la pre-senza di armoniche o semplice-mente verificando la natura deicarichi installati nell’impianto eindividuando quelli non lineari(raddrizzatori, inverter, alimentatorielettronici, personal computer eperiferiche, lampade fluorescenti,saldatrici e forni ad arco eccetera).

L’aiuto di un consulente o sem-plicemente dell’ufficio tecnico deiproduttori di condensatori saràquindi il passo successivo per po-ter effettuare la scelta dei com-ponenti più adatti al caso.

IN BREVEPoiché la presenza di armoniche ne-gli impianti industriali va ormaidata per scontata, è necessariointraprendere misure cautelative insede di dimensionamento dei con-densatori di rifasamento. Anchenel caso di spettri armonici nonparticolarmente inquinati, corren-ti non eccessivamente elevate in re-lazione alla fondamentale possonoessere sufficienti ad innescare pe-ricolosi fenomeni di risonanza conla rete, in grado di causare la di-struzione del dielettrico. Le misu-re da intraprendere per tutelarel’integrità dei componenti consistonoinnanzitutto in una presa visione

della reale situazione impiantisti-ca, possibilmente gettando unosguardo verso future probabili im-plementazioni dell’impianto, magaricon l’aiuto di consulenti espertidel problema. A livello prettamenteoperativo è necessario valutareattentamente le sollecitazioni do-vute alla fondamentale e alle ar-moniche più importanti ed a fe-nomeni di risonanza allo scopo discegliere il valore nominale piùadatto per il componente, cercan-do laddove necessario di allontanareil punto di accordo della batteria dicondensatori dalle frequenze pe-ricolose.

50 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

TECNOLOGIE CARICHI NON LINEARI

BIBLIOGRAFIA1.J. Arillaga - D.A. Bradley - P.S.

Bodger: “Power System Har-monics” - J. Whiley & Sons,1985

2. AEI - CIRED: Giornate distudio “Rifasamento: pro-blemi e soluzioni”, Roma, 2-3 giugno 1982

3.A. Bossi - E. Coppi: “Misureelettriche” - Hoepli

4.G. Tacchi: “Filtri passivi perle armoniche dei carichi in-dustriali, dimensionamentoper spettri di frequenza dis-creti e continui”, Tesi di lau-rea, Università degli studidi Pavia

Si consideri, a titolo di esempio, una batteria di condensatori dipotenza nominale pari a 280 kvar collegata ad un sistema di sbar-re alle quali la corrente di corto circuito vale 10 kA con tensionenominale pari a 400 V. La potenza di corto circuito calcolata incorrispondenza delle sbarre vale:

Scc = 3 • 400 • 10000 = 6,928,2 kVAL’ordine armonico della frequenza di risonanza con la rete è da-to, applicando la formula riportata nel testo dell’articolo, dal-la seguente relazione:

6928,2h _______ = 5

280

L’armonica in grado di innescare una risonanza con la rete sa-rà dunque la quinta, con frequenza pari a 250 Hz.

COME DETERMINARE LA FREQUENZA DI RISONANZA CON LA RETE DI UNA BATTERIA

DI RIFASAMENTO

Service Hotel Gestione Tecnologica dell’Albergo___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Esponiamo a TECNOHOTEL Genova 13-16 nov. 2004al SIA Rimini 27 nov.-1 dic 2004

Progettisti, installatori su www.altecon.it le pagine a voi riservate con le note diprogetto, schemi, caratteristiche tecniche, offerte e altro ancora!

Tutti i servizi alle camere e aree comuni: Monetica, apertura porta con tessere magnetiche o smartcard otransponder, risparmio energetico, PAY TV, Internet ADSL, Casseforti, Frigo bar, allarme bagno, stato porta, stato finestra, ……

ADSL per Internet, Telefono, ecc.: su un solo cavo BUS il controllo completo delle camereVia F.lli Cairoli, 17 - 20035 LISSONE (MI) Tel. 039.6853048 Fax 039.6081406 e-mail [email protected] se

rviz

io le

tto

ri 1

826

Questo lavoro è stato preparato,all’interno del progetto LPQI (www.lpqi.org),con il supporto della Commissione Europeae dell’International Copper Association Ltd.Gli autori precisano però che il contenuto del presente artico-lo non riflette necessariamente la posizione della Commissio-ne Europea e/o non implica alcuna responsabilità da partedella Comunità Europea.

UNA PRECISAZIONE

Page 50: GIE 2004 Num 14 Tutto

Un’azienda competente per risolvere le tue necessità impiantistiche?

CEB. Libertà di scelta, scelta di sicurezza

CEB ITALIA SRL Carpenteria per quadri elettrici / Via del Lavoro, 4 / 20040 Usmate Velate (Mi)Telefono 039-62884.1 / Fax 039-6829421 / Internet: www.cebitalia.it / E-mail: [email protected]

Con CEBtrovi sempre soluzioni

Ceb non teme confronti. Per la sua competenza tecnicae per l’ampia gamma di soluzioni: armadi, casse e leggiiper soddisfare le condizioni di impiego più critiche nelladistribuzione di energia e nell’automazione.Per la grande flessibilità: una serie estremamente completadi accessori e componenti per qualsiasi necessità.Per la completa libertà: produzioni speciali con forature,colori e allestimenti su misura per esigenze specifiche.

Per le forti prestazioni: armadi anche in versione Inox AISI304 per ambienti difficili. Per la sicurezza e la qualità:grado di protezione IP55, rigorose prove di laboratorio,di tenuta al cortocircuito e ai limiti di sovra-temperatura per ottenere le certificazioniUL, TUV, CESI e ACAE-LOVAG.Informatevi, con un armadio Cebnon esiste scelta migliore.

MC

omm

unic

atio

n

serv

izio

lett

ori

171

1

Page 51: GIE 2004 Num 14 Tutto

Da quando all’interno degliedifici, pubblici uffici, abi-tazioni o complessi indu-

striali, sono apparse forme inno-vative di servizi, distribuiti attra-verso cavo elettrico o fibra ottica,l’importanza delle varie forme di ca-nalizzazione è aumentata note-volmente.Parallelamente alla diffusione delconcetto di edificio cablato, sonosorte installazioni e applicazioni chehanno alla base canalizzazioni pra-tiche ed efficienti. Anche negliedifici di struttura più semplice, so-no diversi i sistemi di potenza o diservizio divenuti indispensabili.Oltre alla normale distribuzionedell’energia elettrica, sono ormaicomunissimi altri servizi come il te-lefono, il citofono, i segnali d’allarme,l’antifurto, l’intercomunicante emolti altri a seconda della desti-nazione d’uso dell’edificio. I condottidistributori sono oggi ideati, quin-di, per rispondere a diverse esi-genze, spesso sovrapponibili al-l’interno di una stessa canalizza-zione. Tubi, canali o passarelle co-stituiscono le canalizzazioni por-

tacavi o portapparecchi. La loroscelta e installazione sono da rea-lizzarsi tenendo conto delle even-tuali future estensioni o modifi-che dell’impianto.Una scelta in tal senso significa sal-vaguardia degli investimenti, insituazioni dove le variabili, comele esigenze, cambiano in conti-nuazione.

FLESSIBILITÀ DI SISTEMALa moderna tecnica di installa-zione e automazione negli stabilirichiede una tecnica di connes-sione altrettanto moderna ed ade-guata a soddisfare le esigenze piùattuali. Sono sempre più richie-ste possibilità di uno sfruttamen-to facile e flessibile dello spazio, perla trasformazione o il successivo am-pliamento, come pure adattamentiintelligenti e facilmente realizza-bili, soprattutto in tempi brevi.Con i sistemi a cavo piatto è pos-sibile posare linee che in futuro nonavranno bisogno di essere interrotteper l’inserimento di nuove utenze:ciò deriva dal fatto che è possibi-le fare diramazioni in qualsiasipunto del ramo principale. Infattiquesto sistema prevede l’utilizzodi scatole di raccordo, apposita-mente progettate e realizzate, da

inserire nei pun-ti in cui esse so-no effettiva-mente necessa-rie e nel mo-mento in cui ser-vono. Di regola,le scatole di rac-cordo non sonosemplicementeutilizzate comediramazioni, maservono ancheper l’innesto delcavo. Di conse-guenza è facil-mente possibilepassare dal ca-vo tradizionaledi sezione cir-colare a quellopiatto, permettendo in tempi rapidila connessione razionale dei più sva-riati utilizzatori.

IL SISTEMA A CAVO PIATTOIl sistema a cavo piatto è così de-nominato dalla conformazione delconduttore multipolare principale:i conduttori infatti, a differenzadel sistema tradizionale a sezionecircolare, sono disposti affiancatitra loro, formando una sezione

piatta. Questa conformazione per-mette il facile inserimento di ap-posite scatole di raccordo, chepossono essere applicate in qual-siasi punto della linea.Il punto di collegamento vienepreparato montando la scatola diraccordo e infilando sul cavo piat-to la piastra di base corrispon-dente. Il contatto con i condutto-ri desiderati è stabilito avvitandoa fondo le viti a punta che perfo-rano il cavo piatto: in questo mo-

Il cavo piattonel cablaggiocivile/terziario

SOLUZIONI Cresce nell’edificio moderno lanecessità di un cablaggio benstrutturato, sicuro e affidabile. Ilruolo importante della canalinadi cablaggio, a sostegno e man-tenimento di cavi per servizimultipli

52 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

Maurizio Guarnaschelli FIGURA 1 - TIPICA SOLUZIONE A CAVO

PIATTO (LE IMMAGINI SONO DELLA SOCIETÀ WOERTZ)

Page 52: GIE 2004 Num 14 Tutto

do si evita il dispendio di tempo checomporta la spellatura del cavotradizionale. Alle scatole di rac-cordo così preparate possono es-sere allacciati i singoli fili dei con-duttori per gli utilizzatori.Per realizzare notevoli risparmi ditempo nell’allacciamento e per losfruttamento ottimale del siste-ma a cavo piatto, esistono anchedelle scatole di raccordo con con-nettore ad innesto: questi raccor-di speciali prevedono sia i mor-setti sia il connettore a spina.È importante notare che in questotipo di installazione è possibilepreconfezionare le scatole di rac-cordo in modo da velocizzare ul-teriormente le operazioni di posain opera.

ESEMPIODI INSTALLAZIONELa linea principale è di tipo circo-lare con cavo piatto 5x10mm2 con-siderato come una sorta di barracollettrice: è facile da posare epuò essere contattata in qualsia-si punto.Una cassetta satellite viene mon-tata in modo decentralizzato per l’in-stallazione di interruttori auto-matici. Gli utilizzatori sono quindidistribuiti nel locale e collegaticon cavo piatto 5x2,5mm2, piùeventualmente un’altra coppia diconduttori (2x1,5mm2) da utiliz-zarsi per apparecchi funzionanti subus (esempio EIB). Con il siste-

ma a cavo piatto è possibile sud-dividere in moduli l’installazione:questa tecnica permette allo stes-so tempo di disporre di flessibili-tà, chiarezza e facilità di manu-tenzione. Mentre il cavo è posatosecondo il progetto, parallela-mente in officina si possono pre-parare le derivazioni necessarieper gli utilizzatori, indipendente-mente dal luogo di montaggio.Il cavo piatto è dotato all’estre-mità di adeguati terminali che im-pediscono di toccare i conduttorisotto tensione e agli stessi di ve-

nire a contatto fra loro. Secondo ilsistema utilizzato, per l’alimenta-zione non occorrono scatole di rac-cordo speciali: alcune di loro sonoadatte sia all’alimentazione sia al-la derivazione.Per chi è del mestiere, e con attrezziisolati, il lavoro anche sotto tensionenon presenta problemi, dato che iconduttori non devono mai esse-re spellati. Le sagome del cavopiatto, riprodotte sul blocchettodi raccordo, danno la posizionegiusta della scatola rispetto al ca-vo. Nel caso d’installazione suc-

cessiva, si possono montare sca-tole di raccordo supplementari ospostare scatole già esistenti sen-za problemi e con l’impianto sem-pre in funzione.

UN’INSTALLAZIONE A NORMAUn sistema di canalizzazione de-ve rispondere, oggi, a criteri co-struttivi e d’installazione ben pre-cisi. Requisiti ai quali risponde unmercato con un’offerta niente af-fatto trascurabile.Ne sono esempio dei battiscopa con

SOLUZIONIIL CAVO PIATTO NEL CABLAGGIO CIVILE/TERZIARIO

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 53

servizio lettori 1634

FIGURA 2 - UNA STIMA DEI COSTI DI INSTALLAZIONE

FIGURA 3 - UN ESEMPIODI DIRAMAZIONE DA CAVO PIATTO

A CAVO TRADIZIONALE

Page 53: GIE 2004 Num 14 Tutto

alla base delle barre in rame fusenel noryl, che evitano il passaggiodi fili: prese, di tipo anche com-merciale, sono facilmente e diret-tamente installabili.Canaline più malleabili al taglioper il passaggio dei cavi sembra-no a volte offrire meno affidabili-tà in quanto a compattezza e ri-gidità di struttura. Ma è vero an-che il contrario. Nel settore ter-ziario, e in particolare negli ambienti

con pareti leggere, le condutturein canale sono in fase di espansione,lenta ma continua. A proposito divani più o meno unici, difficile è lascelta di utilizzare o meno canalipromiscui per servizi elettrici oelettronici ausiliari e di energia.Ogni scelta sembra facilmente su-perabile se in accordo a precise nor-mative, anche di fronte a decisio-ni che appaiono comunque difficiliquando coinvolgono anche an-

tenne tv, reti di trasmissione dati,tvcc, antintrusione, telefoni e altro.

UNA NUOVA TECNOLOGIAPER L’EDIFICIOCon i sistemi a cavo piatto, nellafase di progettazione, in base al-l’impiego previsto e alle dimen-sioni dell’edificio, si decide se uti-lizzare un cablaggio a stella con-venzionale con cavi rotondi, posareun bus di energia con cavi piatti at-

traverso lo stabile, oppure unacombinazione di questi tipi di ca-blaggio. I vantaggi del cavo piat-to danno i loro frutti specialmen-te dove vi è un’alta densità di ca-blaggi. La lunghezza del cavo e ilnumero di scatole per cavo sono de-terminati dall’assorbimento di cor-rente degli utenti allacciati, comeper esempio prese di corrente o lam-pade. Nel calcolo della quantitàdi cavo necessario si costata chel’impiego dei cavi piatti richiede mol-to meno materiale, dato che è ne-cessario posare un unico cavo piat-to invece che più cavi rotondi.I cavi piatti possono essere oggi of-ferti secondo diverse tipologie: a cin-que conduttori di rame per cor-renti forti flessibili e isolati, semprea cinque conduttori ma a sezionimaggiori, a sette conduttori di cuidue per correnti deboli, a cinque con-duttori per applicazioni industria-li con elevato grado di protezio-ne, a due conduttori schermati pertrasmettere segnali di bus, percorrenti forti e bus in guaina uni-ca. Il sistema è ideale per svolge-re tutte le funzioni richieste in unostabile, come attenuare e com-mutare lampade, comandare av-volgibili e veneziane. In questi ul-timi anni, sempre più grandi edificimoderni sono stati realizzati con si-stemi a cavo piatto, permettendoun’automazione e un’installazio-ne elettrica semplice e rapida. servizio lettori 101

54 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

SOLUZIONI IL CAVO PIATTO NEL CABLAGGIO CIVILE/TERZIARIO

FIGURA 4 - L’INSTALLAZIONE CON I CAVI PIATTI È RAPIDA

E FLESSIBILE

FIGURA 5 - SCHEMA D’INSIEME DI UN IMPIANTO REALIZZATO

CON CAVO PIATTO

serv

izio

lett

ori

171

5

Page 54: GIE 2004 Num 14 Tutto

Moeller Electric S.r.l. - Via Giovanni XXIII, 43 - 20090 Rodano MITel. 02.95950.1 - Fax 02.95950.400 - e-mail: [email protected] - Internet: http://www.moeller.it

Think future. Switch to green.

www.moeller.netwww.moeller.it

Moeller, un mondo di soluzioniper installazione e distribuzioned’energia

Moeller presenta oggi una straordinaria combinazione di soluzioni perl’installazione e la distribuzione di energia. Interruttori modulari, scatolati,centralini, quadri, sono solo alcuni dei nostri prodotti compresi in una gammache non teme confronti. Scoprite un mondo di soluzioni, contattando i nostriesperti. Moeller, una lunga storia e insieme un grande futuro.

www.emper.net

servizio lettori 1815

Page 55: GIE 2004 Num 14 Tutto

Infra+ di Merlin Gerin, pro-dotto e commercializzato daSchneider Electric (www.

schneiderelectric.it) è un sistemache mette a disposizione soluzioninecessarie alla realizzazione di unimpianto di cablaggio struttura-to, dalla più semplice applica-zione Soho (Small office - home of-fice) al più grande impianto ter-ziario o industriale con migliaiadi punti rete. L’anima del sistema è il collega-mento dall’utenza al ripartitore.Le prese, i cavi e i cordoni Infra+assicurano un’ampia risponden-za ai parametri della classe Ded E richiesti dalla norma per i col-legamenti effettuati secondo leprescrizioni della EN 50174.

PRESE RJ45Durante tutto il processo di pro-duzione, le prese sia in categoria

5e sia in categoria 6 vengonosottoposte a test con vincoli piùseveri di quelli prescritti. In que-sto modo vengono garantite ca-ratteristiche di eccellenza chesi traducono, per esempio, inmargini superiori agli 8 decibel so-pra quanto richiesto dalla normaEN 50173 per le prese RJ45 in ca-tegoria 6 alla frequenza limitedi 250 Mhz. La piena conformitàdella soluzione Infra+ alle edi-zioni più recenti delle norme EN50173 e iso/iec 11801 è certificatadal prestigioso laboratorio indi-pendente Delta.La connessione della presa alcavo è rapida, semplice, non ri-chiede l’utilizzo di strumenti edè la stessa per prese in catego-ria 5e e 6, Utp ed Ftp. Inoltre, leprese sono adatte all’installa-zione sia in armadio, sia al postodi lavoro. A questi vantaggi ope-rativi si aggiunge il fatto che lecoppie del cavo vengono apertedi soli 7 mm, ben al di sotto dei13 mm massimi richiesti dalla

norma EN 50174. Questo mar-gine garantisce all’installatoreuna connessione con elevati va-lori di Next ed ottime prestazio-ni di trasmissione.

CAVI E PATCH CORD IN RAMEIl sistema Infra+ prevede cavi inrame in categoria 5e, 6 e 7, Utp,Ftp e a doppia schermatura, sod-disfacendo in questo modo la to-talità delle possibili esigenze.Come per le prese, anche i cavisono sottoposti a severi test in fa-se di fabbricazione, che garanti-scono prodotti con elevate pre-stazioni. Il ridotto diametro eraggio di curvatura consentonoun’installazione agevole e chenon compromette le capacità ditrasmissione. In particolare, i ca-

vi in categoria 6 hanno le coppietenute nella corretta posizione re-ciproca da uno speciale separa-tore che ne accentua le presta-zioni riducendo al minimo gli ef-fetti negativi della paradiafoniae di eventuali stress meccanici sulcavo.La guaina esterna dei cavi ècomposta di materiale a bassaemissione di fumo, nessun com-ponente alogeno e non propa-gante la fiamma (Lszh-FR). Que-ste caratteristiche, conformi al-le norme EN 50265, EN 50266, EN50267, EN 50268, costituisconouna garanzia di sicurezza in ca-so di incendio: visibilità dellevie di fuga, nessun componenteacido o tossico nei fumi, nessuncontributo alla propagazione del-le fiamme.

Un’offerta completa, di qualitàe all’avanguardia, di prodottiper il cablaggio strutturato inrame e fibra ottica

Piccoli e grandiimpianti

A cura diAlessia Varalda

SOLUZIONI

56 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

• Installazione in armadio ed al posto di lavoro• Sistema di connessione senza strumenti, meno di un

minuto per presa• Sistema di connessione uguale per categoria 5e e 6,

Utp o Ftp• Massima apertura delle coppie garantita: 7 mm• Ammesse convenzioni di cablaggio Eia/Tia 568-A e

568-B• Dimensioni ridotte (l-h-p): 17.5 x 24.6 x 26.0 mm

focu

sI plus delle prese RJ45

Patch cord in rame

Page 56: GIE 2004 Num 14 Tutto

Anche le patch cord condividonole caratteristiche trasmissive e dischermatura dei cavi. Inoltre,l’alta qualità dei contatti dei plugRJ45 garantisce numerosissimi ci-cli di inserzione/estrazione edanche un accoppiamento otti-male con le prese RJ45 del col-legamento, minimizzando per-dite e disturbi. La colorazione delle guaine fa-vorisce l’identificazione delle va-rie utenze in armadio e la loro ele-vata flessibilità permette un age-vole utilizzo del prodotto.Per installare le prese RJ45 al latoutenza, Infra+ mette a disposizio-ne dei supporti autoportanti a pas-so 503 in Abs, bianchi Ral 9010 oneri Ral 9005, con spazio per 4prese RJ45 Infra+, forniti di tre ot-turatori e delle viti per il fissaggioalla scatola 503. In alternativa,vengono offerti adattatori per ilmontaggio delle prese RJ45 In-fra+ sulle più diffuse serie civili.

IL FRONTE QUADROPer la realizzazione dei ripartitori,fulcro essenziale di qualsiasi im-pianto di cablaggio strutturato,Infra+ fornisce prodotti all’a-vanguardia, raccolti sotto la de-nominazione Multiplus, per unarazionale e agevole realizzazionedei fronti quadro. La caratteristica principale del si-stema è che, grazie alla sua mo-dularità, possono essere instal-

lati contemporaneamente sullostesso pannello supporti per pre-se RJ45 Utp o Ftp, elementi te-lefonici ed elementi di supportoper connettori ottici. L’elemento base della linea Mul-tiplus è un patch panel compostoda una struttura metallica permontaggio a rack, già predispo-

sta per l’ammarraggio dei cavi edatta ad ospitare fino a 24 modu-li in 19”, occupando un’altezza di1 unità. Il principale vantaggio da-to dal patch panel Multiplus è latotale libertà di disporre i vari ele-menti, che porta ad una mag-giore accessibilità e visibilità ditutte le utenze, realizzando una

notevole razionalizzazione delfronte quadro. Inoltre, la miglio-re utilizzazione dello spazio inarmadio permette di lasciare piùspazio libero per future espansionidell’impianto.I supporti Multiplus per preseRJ45 possono essere installatifrontalmente sul patch panel,

SOLUZIONIPICCOLI E GRANDI IMPIANTI

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 57

d 46,90I.V.A. esclusa

d 59,80(2 pezzi)

I.V.A. esclusa

ORBIS ITALIA S.p.A.Via Leonardo da Vinci 9/B

20060 Cassina de’ Pecci -Mi-Tel.: 02 / 95 34 34 54 Fax: 02 / 95 20 046

Internet: www.orbisitalia.it • [email protected] produttiva certificata

Comunica al tuo rivenditoredi fiducia il codice delcronotermostato che hai scelto(NEO o ERA) e il codice delregalo che desideri.La Orbis Italia S.p.A. si riserva in qualsiasi momento di modificare le indicazioniriportate nel presente stampato senza darne alcun preavviso. Promozionevalida sino ad esaurimento scorte.

Il cronotermostato elettromeccanico giornaliero ERA, ha comecaratteristica principale la facilità d'uso.La regolazione elettronica della temperatura ambiente tramite 2manopole, la possibilità di gestire due livelli di temperatura, unorologio meccanico giornaliero a cavalieri imperdibili perl'impostazione del tempo di funzionamento, rendono ilcronotermostato elettromeccanico ERA, semplice, intuitivo,elementare ed utilizzabile da qualsiasi tipo di utente.

• Programmazione giornaliera• Tempo minimo d' intervento: 15 minuti• Due livelli di temperatura: Comfort - Risparmio• Commutatore manuale: Comfort - Automatico -

Risparmio• Alimentazione: 2 pile stilo alcaline 1,5V AA• Montaggio: su scatola a 3 moduli o a parete

Il cronotermostato digitale settimanale NEO, ha come caratteristicaprincipale la sua facile programmazione. Il sistema consiste in unmenù di programmazione basato su messaggi di testo che guidanopasso dopo passo l’utente alla configurazione dei parametri. E’disponibile in tre differenti colori (Bianco - Antracite - Alluminio).• 8 programmi indipendenti• Programmazione settimanale• Possibilità di programmare il Neo separatamente dalla base• 3 livelli di temperatura programmabili:

Comfort - Risparmio - Antigelo

• Tempo minimo di intervento: 30 minuti• Possibilità di blocco della tastiera• Possibilità di funzionamento manuale• Contatore del numero di ore di funzionamento del

riscaldamento e del condizionamento• Cambio automatico dell’ora legale• Programma vacanze - manutenzione - sicurezza• Alimentazione: 2 pile ministilo alcaline 1,5V AAA• Montaggio: su scatola a 3 moduli o a parete

* In unica soluzione

OBRT 0060 OBRT 0080 OBRT 0070 OBRT 0030 OBRT 0020 OBRT 0010 OBRT 0050 OBRT 0090OBRT 0040

Isolamento 1000V certificato

OBRT 0100

serv

izio

lett

ori

178

3

LE PRESE RJ45 INFRA+

CARATTERISTICHE MECCANICHE E TERMICHE

Corpo della presa ABS/PC

Organizzatore dei fili Poliammide

Bronzo fosforoso, doppia copertura nickel (interno) e oro (esterno)

Diametro massimo dell’isolante del conduttore per il passaggio nelle scanalature dell’organizzatore posteriore dei fili

Minimo 0,45 mm

Massimo 0,65 mm

Minima -40° C

Massima +70° CMassima in regime continuo +65° C

CARATTERISTICHE ELETTRICHE A 20 °C

Categoria 5e Categoria 6

Resistenza dei contatti < 40 < 20 mΩResistenza d’isolamento 5 > 5 GΩRitardo di propagazione 0.5 1 ns

Delay Skew 0.09 0.4 ns

Tensione d’utilizzo Ueff 125 125 V

Tensione di prova 1000 1000 V

Materiale

Temperatura di utilizzo

Diametro accettato dei conduttori

Contatti

1,45 mm

Page 57: GIE 2004 Num 14 Tutto

rapidamente e senza utilizzare al-cuno strumento e vengono fornitiin vari colori, con e senza sportelloantipolvere. Fino a 24 supporti tro-vano posto in 19” e su di essi van-no installate le stesse prese RJ45Infra+.Anche gli elementi telefoniciMultiplus sono a montaggio fron-

tale, rapido,stabile e senza

strumenti. L’ele-mento telefonicooccupa una lar-

ghezza di 6 modu-li: nei 24 moduli tro-

vano posto finoa 4 elementi te-lefonici, per untotale di 48 pre-se RJ45 cat. 3in 19” e 1 unità.L’intestazionedel cavo telefo-nico, a una odue coppie, av-viene secondo

la tecnica Ibcs,con l’inserzione del

filo in contatti Cadad incisione d’isolante

tramite l’apposito stru-mento Ibcs. I supporti

Multiplus per connettoriottici possono occupare uno odue moduli sul patch panel, aseconda del connettore che sonodestinati ad ospitare: ST, SC du-plex, Mtrj e LC. L’offerta Multi-plus contempla anche degli ele-menti destinati al supporto del ca-

vo ottico, in mo-do che questopossa essere av-volto nelle spire ti-

piche dell’installazione del-la fibra. Unendo i supporti alla par-te anteriore dell’elemento otticosi ottiene un insieme a montag-gio frontale sul patch panel, ra-pido, senza strumenti e stabileesattamente come per il modu-lo telefonico. I supporti otticiMultiplus sono anche installa-bili sul fronte di un vero e proprio

cassetto ottico, di 19” e 1 unitàrack, che può ospitare fino a 24connessioni ottiche in qualsiasicombinazione.Per un’ordinata disposizione del-le patch cord e dei cavi nel ri-partitore, sono previsti numero-si modelli di passacavi a 19”,anelli di varie dimensioni instal-

labili a piacere sui montanti, ca-naline a maglia metallica, fa-scette colorate in Velcro e nu-merosi altri accessori. Ripianifissi ed estraibili per quei com-ponenti non installabili a rack, va-

ri modelli di bande di alimenta-zione a 19” con prese shucko e bi-passo e pannelli ciechi completanoquesta parte dell’offerta.

I CONTENITORIIl sistema Infra+ prevede unavastissima gamma di armadi,cassette e coperture di varie di-

mensioni, per poter soddisfare lepiù svariate esigenze.Per impianti Small Office - HomeOffice, il sistema TinyPack a 13”è una soluzione pratica e com-patta. Le dimensioni ridotte (13”

58 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

SOLUZIONI PICCOLI E GRANDI IMPIANTI

Il sistema Infra+ prevede una vastagamma di cassette

Connettori per fibra ottica

La presa RJ45

serv

izio

lett

ori

145

1

Page 58: GIE 2004 Num 14 Tutto

e 8 unità: L 400, H 400, P 270) larendono ideale per realizzare im-pianti di cablaggio strutturatoin ambienti dove lo spazio è li-mitato.TinyPack consente di realizzarereti dati in categoria 5e e 6 Utp,

connessioni telefonichee collegamenti in fibra ot-tica grazie al patch panela 13” tipo Multiplus. Ledimensioni della cassettapermettono inoltre l’in-stallazione della maggio-ranza delle parti attiveattualmente in com-mercio.I fianchi estraibili, laporta reversibile, la pre-disposizione per in-gresso cavi superioreed inferiore, i montanti a pro-fondità regolabile e la porta re-versibile fanno di TinyPack unprodotto facile da installare, ver-satile e con semplice accessoper la manutenzione. Infine, l’aspetto gradevole ed ilcolore della cassetta (Ral 9001)soddisfano le esigenze esteti-che tipiche del settore terziario.Per impianti di più grandi di-mensioni, Infra+ offre, nello stan-dard a 19”:• cassette a fianchi apribili da 6

a 18 unità, nelle due profon-dità 420 e 520 mm;

• armadi da 24 a 47 unità, lar-ghezza e profondità 600x600,600x800, 800x600, 800x880;

• armadi server, singoli o a com-

partimenti, da 24 a 46 unità econ profondità 800 e 1000;

• strutture a giorno fino a 42 uni-tà, denominate Batirack.

Ogni armadio o cassetta è in la-miera d’acciaio, con rivestimentoin poliestere strutturato di coloregrigio Ral 7035, tranne che per imontanti della struttura di colo-re blu Ral 5015. Ogni prodottoviene fornito già montato e pron-to all’utilizzo, con grado di pro-tezione IP20 e resistenza IK08. Imontanti anteriori in acciaio gal-vanizzato sono regolabili in pro-fondità con passo 25 mm. I fian-chi ed il retro sono sempre facil-mente rimovibili senza attrezzi, perfavorire l’accesso in fase di in-stallazione e manutenzione. Laporta, con vetro di sicurezza eserratura per chiave 333, è sem-pre reversibile e dotata di apertureper la ventilazione. Gli armadida 24 a 47 unità possono essereampliati lateralmente tramiteestensioni fissate da un opportunokit. Queste estensioni sono iden-

tiche agli armadi, maprive dei fianchi. Nu-merosi accessori ac-compagnano l’offerta:zoccoli, piastre di chiu-sura, pannelli per la ven-tilazione, rotelle e piediniantivibrazione, montantisupplementari, ripianifissi o scorrevoli, ac-cessori per l’organizza-zione dei cavi e l’illu-minazione interna.

TELEFONIAIn caso di impianti dicablaggio in cui debba-

no essere realizzate numerose li-nee telefoniche (oltre 200), In-fra+ prevede un ulteriore sistemadi attestazione per cavi telefoni-ci da affiancare a Multiplus, de-nominato Ibcs. Questo sistemaè basato sull’utilizzo di moduliper l’intestazione di 8 o 10 coppietelefoniche su contatti Cad adincisione d’isolante tramite unopportuno utensile Ibcs. Questimoduli si installano a scatto su ap-posite rotaie d’alluminio instal-labili a rack all’interno di armadio cassette a 19”, in orizzontale oin verticale. Una rotaia orizzontaleoccupa 4 unità rack ed è in gradodi ospitare fino a 25 moduli Ibcs,per un totale di 250 coppie tele-foniche. In verticale, su due rotaie

parallele e in 42 unità, trovanoposto fino a 222 moduli, per un to-tale di 2220 coppie telefoniche.Per questi moduli sono previsteopportune patch cord Ibcs/Ibcso Ibcs/RJ45 da una, due o quat-tro coppie.

FIBRA OTTICAInfra+ prevede soluzioni ancheper la realizzazione di impiantiin fibra ottica. Vengono offerticavi tight dielettrici per interni, ca-vi loose dielettrici e non dielettriciper interni ed esterni. Le fibre sono monomodali (OM1,OM2 e OM3) e multimodali, da 4a 24 per cavo. La flessibilità, leg-gerezza e robustezza dei cavi infibra ottica Infra+ ne consentel’installazione anche in situazio-ni disagevoli e ne garantisce la du-rata. I connettori per l’intesta-zione dei cavi sono ST, SC du-plex, Mtrj ed il più recente LC, af-fiancati dalle relative bussole perl’accoppiamento ed i kit per laconnessione.L’installazione in armadio av-viene tramite il già citato siste-ma Multiplus.La connessione tra pannello eparti attive viene realizzata tramitepatch cord ottiche, o bretelle, for-nite nelle varie combinazioniST/ST, SC/SC, ST/SC, ST/Mtrj,eccetera. Le bretelle Infra+ sonofabbricate con fibra multimodale50/125 e 62.5/125, in varie lun-ghezze da 1 a 5 metri, e la loro ele-vata flessibilità ne permette unagevole utilizzo. Insieme alle bre-telle, il sistema Infra+ prevedeanche pigtails ST, SC, Mtrj e LC,per la connessione con giunta-trice a saldatura.servizio lettori 102

SOLUZIONIPICCOLI E GRANDI IMPIANTI

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 59

Gli armadi sono in lamiera d’acciaiocon rivestimento in poliesterestrutturato

Cavo in rame

Avvolgitori automatici di cavi elettrici e tubi per usi industriali;

avvolgitori manuali; lampade portatili.

QUALITY AND SECURITY

Strada della Chiara, 25 • 10080 Feletto Canavese (Torino) ItalyTel.: Centralino 0124.49.96.11 - Comm.le Italia 0124.49.96.20 - Fax 0124.49.06.69

www.zeca.it • E-mail: [email protected]

Volete conoscere più da vicino i prodotti ZECA? Compilate ed inviate oggi stesso questo tagliando e potrete ricevere senza impegno né spese i nostri cataloghi.

Ditta ...................................................... Sig. ....................................................................................

Via ............................................. .............. N°........... CAP.............. Città .......................................

Tel. ............................. Fax ............................... E-mail....................................................................

servizio lettori 999

Le prese, i cavi e i cordoni Infra+rispondono aiparametri della classeD ed E richiesti per i collegamentieffettuati secondo la EN 50174

Fibra tight

Page 59: GIE 2004 Num 14 Tutto

AL VOSTRO PUNTO DI VISTASI ADATTA SEMPRE

servizio lettori 1500

Page 60: GIE 2004 Num 14 Tutto

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 61

RinnovabiliRinnovabili

Èormai ben noto il grandesviluppo che l’energia so-lare fotovoltaica sta aven-

do in molti paesi, in particolarein Giappone e in Germania. Sitratta non solo di un incremen-to di tipo quantitativo, ma anchequalitativo, grazie soprattuttoa realizzazioni molto avanzate siaa livello tecnologico sia archi-tettonico.Oltre agli ormai comuni tetti fo-tovoltaici, costituiti da modulisolari di tipo standard, sempre piùfrequenti sono gli impianti fo-tovoltaici integrati negli edificiche, se da una parte rispondonoadeguatamente alle crescentipreoccupazioni di carattere am-bientale, dall’altra rappresen-tano un’interessantissima novi-tà non solo per gli architetti, maanche per gli enti pubblici, leaziende e i singoli cittadini. Facciate, tetti o altri tipi di co-

perture fotovoltaiche consento-no di disporre di quantità an-che ragguardevoli di energiaelettrica, con conseguenti ri-sparmi economici e, nello stessotempo, mostrano la sensibilitàambientale del proprietario. Que-sti sistemi sono, infatti, spessoinstallati nei palazzi degli ufficidi società che vedono nel foto-voltaico un ottimo mezzo perpromuovere l’immagine dell’a-zienda. Uno studio della Com-missione Europea ha rilevatoche in Italia la superficie di tet-ti disponibili (con orientamen-to verso sud, est o ovest) è di370.000.000 m2, mentre quelladelle facciate è di quasi200.000.000 m2.Se questi spazi fossero coperti damoduli fotovoltaici sarebbe pos-sibile produrre circa 130 TWh/an-no, vale a dire 130 mila milioni dikWh l’anno, pari al consumo an-nuo di energia elettrica di oltre30 milioni di famiglie (conside-rando una media di 4.000kWh/anno per nucleo familia-re).Sono ovviamente calcoli ipotetici,ma che fanno comunque bencomprendere l’enorme poten-

ziale offerto da simili applica-zioni. L’integrazione architetto-nica dei sistemi fotovoltaici sibasa sulla possibilità di utiliz-zare il modulo fotovoltaico nel-la più ampia libertà. È importante saper realizzaremoduli aventi forma, misura, co-lore e caratteristiche struttura-

li diverse a seconda della situa-zione in cui s’interviene.Le celle fotovoltaiche hanno so-litamente una colorazione bluscuro, derivante da un rivesti-mento antiriflettente (ossido dititanio), che permette di otti-mizzare la captazione dell’ir-raggiamento solare. Richieden-do colori differenti, che si possonoottenere variando lo spessoredel rivestimento antiriflettente,si verificano sostanziali perditedi efficienza: ad esempio le cel-le grigie perdono tra il 30 e il40% del rendimento. La misura delle celle può varia-re molto: le più comuni sono 10x 10 cm, 12,5 x 12,5 cm, 15 x 15cm, ma è possibile anche averle5 x 15 cm, 10 x 15 cm. La loro for-ma è quasi sempre quadrata.Nel caso del silicio monocristal-lino è spesso presente una smus-satura agli spigoli, in quanto ta-li celle si originano da un lin-gotto di forma circolare, dal qua-le si scartano le parti più ester-ne perché presentano impuritàe per sfruttare al meglio lo spa-zio disponibile. Nel modulo le celle sono tra di lo-ro collegate elettricamente rea-lizzando delle stringhe. La di-stanza tra le celle può variare inbase alla luminosità che l’archi-tetto vuole ottenere nell’am-

IL FOTOVOLTAICO E LE FONTI ENERGETICHE ALTERNATIVE

Tetti, facciate, coperture, frangisole sono possibili applicazioni che per-mettono di ottenere energia elettrica e mostrare sensibilità ambientale

Un punto sull’evoluzione tecnologica

In Italia la superficiedi tetti disponibiliè di 370.000.000 m2,mentre quella delle facciate è di quasi200.000.000 m2

A cura diAlessia Varalda

La produzione e il ciclo produttivo

Incentivazioneall’elettricitàda biomasse

Meccanismidi risparmio energetico

Dal mercato

News

64

66

69

70

72

Figura 1 - Esempiod’integrazione architettonicadi moduli fotovoltaici

Figura 2 - Cella trasparente

Figura 3 - Moduli semitrasparenti in sezione

Page 61: GIE 2004 Num 14 Tutto

biente interno alla copertura fo-tovoltaica. Mentre lo spazio trale celle di una stessa stringapuò variare dai 2 ai 10 mm, la di-stanza tra stringhe diverse deveessere minimo di 2 mm, senza li-miti superiori.Un’interessante evoluzione nel-l’integrazione del fotovoltaiconegli edifici si potrebbe averecon l’introduzione nel mercatodella cella trasparente o cellapower (vedi figura 2).La trasparenza delle celle sola-ri power (Polycristalline Wafer En-gineering Result) apre interes-santi possibilità di applicazionenei settori della progettazione edell’architettura per l’utilizzodegli impianti fotovoltaici in re-lazione ad un libero sfruttamentodella luce e dell’ombra. La tra-sparenza della cella power ècompresa tra lo 0 e il 30% (stan-dard: 20%) raggiungendo un’ef-ficienza di circa l’8%. Le carat-teristiche elettriche sono fon-damentalmente equivalenti aquelle delle tradizionali celle disilicio; il materiale di base è il si-licio multicristallino (il silicio mo-nocristallino può essere usatonel caso in cui fosse richiestauna certa omogeneità ottica).Le dimensioni della cella foto-voltaica power sono 10 cm x 10cm; la forma è quadrata e il co-lore standard è il blu scuro (altrevarianti di colore sono possibili).La produzione della cella è basatasu un processo di produzionemodificato rispetto alle tradi-zionali celle di silicio. Attraver-so un ulteriore processo mecca-nico si creano dei piccoli buchi (didiametro 0,1 mm) nel materialedi silicio, che rendono le celleparzialmente trasparenti. Gra-zie alla presenza di questi buchii profili degli oggetti possonoessere visti molto bene attra-verso la cella stessa. Questa ca-ratteristica può essere sfruttataper integrare queste particolaricelle nelle facciate degli edifi-ci, in modo da evitare gli usua-li ombreggiamenti ed abbaglia-

menti causati dall’uso dei pannellidi vetro e contemporaneamenteprodurre energia elettrica.Nella creazione dei moduli se-mitrasparenti (vedi figura 3), lecelle sono fissate con una resinatra due lastre di vetro distan-ziate tra di loro circa 2 mm. Icavi della corrente in uscita so-

no solitamente fatti passare at-traverso dei corridoi creatinella cornice, in modo da ri-manere nascosti, oppure siutilizzano le tradizionali junc-

tion box di connessione. Nei casi in cui la facciata tra-sparente debba anche soddi-sfare requisiti di isolamento ter-mico, il modulo solare è inte-grabile in un doppio vetro, ot-tenendo un valore di dispersio-ne termica di 1,1 W/m2 K.Tutti i moduli prodotti sono te-stati elettricamente e meccani-camente secondo un rigido con-trollo di qualità. Viene così ga-rantito lo standard IP65 contro ilrischio dato dalle infiltrazioni diumidità.Ci sono infinite appli-cazioni in cui possiamoutilizzare le celle foto-voltaiche; esse sono ri-conducibili a quattro ca-tegorie principali:1. tetti fotovoltaici strut-

turali: utilizzando mo-duli fotovoltaici se-mitrasparenti si pos-sono ottenere inte-

ressanti giochi di luce, ri-uscendo nello stesso tempo acontenere eventuali eccessidi luminosità, che risultereb-bero fonte di abbagli;

2. facciate fotovoltaiche: anchein questo caso si ottiene un im-portante controllo della luce so-lare. Questa applicazione èparticolarmente richiesta dal-le società che dispongono dipalazzi di uffici con facciate ri-volte a sud, che devono giàpredisporre dei vetri oscura-ti per ridurre il passaggio del-la luce;

3. frangisole: presentano le me-desime caratteristiche delleapplicazioni precedenti, con la

differenza che, poiché sonoapplicate su pareti già esi-stenti, l’installazione è piùsemplice e quindi più econo-mica. Un esempio è la coper-tura frangisole realizzata daun’agenzia di viaggio tede-sca (figura 6);

4. installazioni su tetti piani: fa-cili da applicare (innumere-voli sono gli edifici esistenti chepotrebbero accogliere questotipo di impianti), hanno peròlo svantaggio di essere spes-so poco visibili, con granderammarico degli architetti e deiproprietari. A volte si riesco-no comunque a realizzare del-le coperture che sono co-munque visibili anche da lon-tano. È il caso della cosid-detta “roof arena” montatasu un caseggiato in Dani-marca, caratterizzata da 106kWp di moduli fotovoltaici (inparte trapezoidali) che for-mano un’enorme “J”.

Le facciate fotovoltaiche si van-no diffondendo soprattutto neipaesi nordici, dove il sole non èmai molto alto sull’orizzonte: i mo-duli fotovoltaici sostituisconobalconate, velette di infissi ed ele-menti di rivestimento delle fac-ciate meridionali, con effetti vi-sivi originali e piacevoli.Per quanto riguarda i costi diun impianto fotovoltaico inte-grato nell’architettura dell’edificiobisogna tenere presente che il co-

sto di un metro quadrato di mo-duli solari fotovoltaici per inte-grazione architettonica può es-sere quantificato in circa 1000-1300 Euro/m2 (comprendente imateriali e l’installazione), siaper le facciate sia per i tetti.Tale costo può sembrare eleva-to, ma bisogna ricordare che:• si tratta di elementi strutturali,

sono quindi sostitutivi di altrimateriali quali ad esempio ipannelli vetrati usati nelle fac-ciate che, installati, hanno an-ch’essi un costo non indiffe-rente;

• l’edificio “diventa energetica-mente attivo”, cioè permette diprodurre energia elettrica connotevoli risparmi sulle bollettee sull’immissione nell’atmo-sfera di grandi quantità di ani-dride carbonica;

• oltre che essere un investi-mento di carattere energeti-co, per le aziende, è anche uninvestimento di tipo promo-zionale, visto il grande impat-to emotivo che riesce a susci-tare sul pubblico.

GLI INSEGUITORISappiamo che il massimo irrag-giamento solare è ottenibile, al-la nostra latitudine e su baseannua, orientando l’impianto fo-tovoltaico verso Sud e inclinan-dolo, rispetto all’orizzontale, dicirca 30°. Tutto questo entra spesso incontrasto con le esigenze di in-tegrazione architettonica negliedifici. Spesso però si intervienesu edifici già esistenti che nonpresentano superfici disponibi-li ad accogliere i moduli foto-voltaici correttamente orientate.Rivolgendo ad esempio l’im-pianto verso est o ovest si per-de circa il 10% dell’energia mas-sima ottenibile rispetto ad unpreciso orientamento a sud (conriferimento ad un’inclinazionedi 30°). Nel caso in cui la super-ficie su cui si applica l’impiantofotovoltaico è verticale, se l’o-rientamento è verso sud si per-de circa 1/3 dell’irraggiamento so-lare annuale disponibile (rispettoalla massima captazione di ener-gia che si verifica con l’inclina-zione di 30° a sud), mentre se èverso est o ovest solo il 55% del-l’energia disponibile è effetti-vamente sfruttabile. Per quantoriguarda la produzione di ener-gia dei sistemi fotovoltaici, con-siderando i dati provenienti da im-pianti installati in Germania,una facciata fotovoltaica verticaleorientata verso sud eroga 50 - 60kWh/m2 anno. Ciò significa cheanaloghi impianti in Italia possonofornire maggiori quantità di ener-gia elettrica, grazie ovviamentealla nostra migliore insolazione.Riducendo l’inclinazione dei mo-duli la producibilità aumenta,fino ad arrivare a circa 100kWh/m2 anno.Quindi l’efficienza massima deipannelli viene ottenuta quandoi raggi solari giungono perpen-dicolarmente alla superficie de-gli stessi. Con un impianto fisso

62 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

Figura 4 - Tetti fotovoltaicistrutturali

Figura 6 - Tettoie frangisole

Figura 5 - Facciate fotovoltaiche

Rinnovabili

Figura 7 - Vista della “roof arena”

Figura 9 - Particolare di un pannellomotorizzato

Figura 8 - Schemad’impianto con inseguitoresolare

Page 62: GIE 2004 Num 14 Tutto

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 63

i pannelli raggiungono la massimaefficienza soltanto per brevi pe-riodi dell’anno e nelle ore centralidella giornata. Per ovviare a que-sto inconveniente si potrebbe

installare un impianto con inse-guitore solare (figura 8), in cui ipannelli vengono orientati sem-pre perpendicolarmente ai rag-gi del sole seguendolo dall’al-ba fino al tramonto. In tal modo, garantendo un an-golo d’incidenza ottimale deiraggi solari, nell’arco di ogni mo-mento dell’anno, l’inseguitoreaumenta l’efficienza dei singolipannelli di circa il 40%.L’inseguitore solare è stato pro-gettato e costruito con lo scopodi aumentare l’esposizione di-retta al sole dei moduli fotovol-taici e per fornire più energiapossibile ai sistemi loro con-nessi. Un microprocessore va-luta le letture fornite da un sen-sore (pannellino di puntamen-to) e pilota il moto dei pannelli.Durante la fase di inizializza-zione l’asse dei pannelli ruotatutto in direzione est fino allaposizione di alba da cui inizia ilmoto di ricerca della massimaluminosità.Grazie ad un algoritmo imple-mentato, il sistema riesce sem-pre a trovare il punto di maggioreesposizione dei pannelli, anchein caso di cielo nuvoloso o vela-to. Inoltre, quando si verificanocondizioni di cielo nuvoloso, neb-bia o al tramonto, il micropro-cessore rallenta la frequenza diricerca e si arresta quando i livellidi insolazione sono troppo bas-si per ricavarne energia. Nel mo-mento in cui viene riconosciutala notte i pannelli vengono ri-condotti nella posizione inizialee si attende un aumento suffi-ciente di luminosità per rico-minciare il ciclo. Il sistema è ali-mentato da una batteria al piom-bo 12V 2Ah che preleva l’ener-gia di ricarica dal primo dei pan-nelli principali (l’energia sot-tratta al pannello è bassissima:circa l’1%). La ricarica della bat-teria interna è controllata in tem-peratura; la sua durata è di cir-ca 20 giorni anche in assenza

di sufficiente luminosità; in ca-so di batteria bassa o scarica, ipannelli vengono posizionati a ore12 e il sistema non riparte fino aquando la batteria non viene ri-caricata almeno in parte.

TEGOLEFOTOVOLTAICHEUn interessante sviluppo deimoduli fotovoltaici è rappre-sentato dalle tegole solari. Essesono componenti ideati per l’in-tegrazione in architettura di si-stemi fotovoltaici, nel tentativodi lasciare immutata la linea ar-

chitettonica dei classici tetti a fal-da in tegole di terracotta, arde-sia, eccetera.Strutturalmente sono simili allecomuni tegole (figura 10): sonocostruite in laterizio o in materialeplastico, sono sagomate per ospi-tare le celle e ognuna contienedalle tre alle sei celle; queste disolito sono laminate tra due stra-ti di materiale plastico trasparenteche rendono il “mini modulo”fotovoltaico semi flessibile e par-ticolarmente leggero.Le tegole solari oltre ad esserecapaci di erogare energia elettricaproteggono anche dagli agenti at-mosferici. Sono più costose deimoduli classici, ma la differenzadi prezzo è compensata dal fat-to che non è richiesta alcunastruttura di montaggio.Sul mercato sono disponibili va-ri modelli di tegole solari. In par-ticolare sono in commercio tegolesolari a film sottile prodotte conil sistema tripla giunzione che per-mette una deposizione di trestrati di lega di silicio su un sup-porto d’acciaio flessibile molto sot-tile. La cella a tripla giunzione ècostituita da tre strati di mate-riali semiconduttori, fosfuro di in-dio/gallio su arsenurio di galliosu germano (Galnp2/GaAs/Ge);ogni strato è in grado di con-vertire in elettricità un partico-lare intervallo di lunghezza d’on-da della radiazione solare, con unrendimento superiore rispettoalle normali celle al silicio cri-stallino.Una cella solare a tripla giun-zione può raggiungere un’effi-cienza del 32%.Il prodotto finale è composto dastrisce di 12 tegole fotovoltai-che già cablate, flessibili ed ar-

rotolabili per facilitarne il tra-sporto. Le strisce di tegole sonopronte per essere posate in ope-ra sul tetto sovrapponendosiuna sull’altra e vengono fissateutilizzando normali chiodi o graf-fette per coperture a tetto. Ilcalore del sole permette un ul-teriore fissaggio delle tegolesfruttando lo speciale adesivopresente sulla parte non attivadi ogni striscia. Vengono commercializzati an-che moduli fotovoltaici che han-no lo stesso aspetto delle tego-le asfaltate utilizzate nelle co-perture delle case americane.Questi moduli hanno una lun-ghezza di circa 3 m e una lar-ghezza di 30 cm; sono fabbrica-te con celle fotovoltaiche di sili-cio amorfo, sono disposte su unostrato sottile, flessibile e legge-ro di acciaio inossidabile e rico-

perte da unapellicola dipolimeri spe-ciali. I modulivengono in-stallati comele normali te-gole, so-vrapponen-doli, e sonoc o l l e g a t ie l e t t r i c a -mente nella

parte sottostante attraverso deifori presenti nella base del tet-to. Circa 100 di queste tegolepossono soddisfare il fabbiso-gno di energia elettrica di una ca-sa. Le tegole sono prodotte in trecolori diversi in modo da ri-spondere alle varie esigenze ar-chitettoniche.Un esempio di costruzione con te-gole solari in Italia è l’area diservizio Somaglia Est, sull’au-tostrada del sole. L’area di ser-vizio si presenta con una lungastriscia azzurra che si estende per50 metri lungo tutta la falda deltetto rivolta verso il parcheggiodell’Autogrill (figura 11).L’impianto fotovoltaico è costituitoda 176 strisce di tegole in silicio,disposte sulla copertura con unapendenza del 70%, la cui po-tenza totale installata è di 3kWp. Le tegole fotovoltaiche sipresentano in strisce preas-semblate di dodici unità; le di-mensioni di ogni singola strisciasono 2 metri per 15 centimetri conuno spessore di soli 5 millimetri.Le tegole sono costruite con ma-teriale flessibile e leggero e so-no arrotolabili per facilitarne il tra-sporto. Le strisce sono state ap-plicate sul piano della copertu-ra già esistente inchiodandolecon una inclinazione del 70% e unangolo azimutale di 225° nord. L’e-nergia prodotta in un anno è di2500 kWh.In questi ultimi mesi si sta stu-diando la possibilità di com-mercializzare mattonelle foto-voltaiche, caratterizzate da unmateriale plastico semiconduttorein grado di trasformare la luce delsole in corrente elettrica; l’in-stallazione di più mattonelle suun tetto di una abitazione per-

metterebbe di generare la po-tenza necessaria al consumomedio di un’utenza domesticacon una notevole riduzione deiprezzi rispetto alle tegole foto-voltaiche.

MODULI FOTOVOLTAICIFLESSIBILII moduli fotovoltaici flessibili (fi-gura 12) sono costruiti da celledi silicio monocristallino o poli-cristallino collegate in serie ed as-semblate mediante laminazio-ne a caldo su lastra in alluminioe protette anteriormente da unfoglio di tedlar. Le loro principali caratteristichesono quelle di essere flessibili, cal-pestabili, leggeri (pesano menodi 1 o 2 kg), resistenti alle in-temperie (grandine, alta salini-tà e umidità), con vita media ti-picamente superiore ai 30 anni.I moduli fotovoltaici flessibili so-no indicati per coloro che ne-cessitano di moduli di dimen-sioni particolari, sono facilmen-te maneggiabili, leggeri, con ri-dotto spessore e facilmente cur-vabili; sono quindi utlizzati so-prattutto nel settore della nau-tica (figura 13), ma sono ancheadatti per attività di campeg-gio, trekking, supporto per vei-coli, attrezzature portatili...L’assenza del vetro rende i pan-nelli arrotolabili, galleggianti,infrangibili, resistenti agli agen-ti atmosferici e all’acqua di ma-re ed estremamente versatili nelloro utilizzo.

BARRIEREFOTOVOLTAICHE ANTIRUMOREI moduli fotovoltaici possono es-sere integrati anche nelle barrierecome elementi di supporto al-l’interno dei pannelli fonoiso-lanti/fonoassorbenti aumentan-done le prestazioni di fonoiso-lamento (figura 14). Dal punto di vista energetico,la possibilità di condividere spa-zi e strutture portanti con in-stallazioni preposte a diversefunzioni consente di ridurre icosti dell’energia prodotta. Negli impianti fotovoltaici tra-dizionali i costi sono, infatti, do-vuti quasi esclusivamente al-l’investimento iniziale per la rea-lizzazione dell’impianto: tra que-sti, oltre il 10% è legato alla rea-lizzazione delle strutture por-tanti e all’acquisto e prepara-zione del sito. Inoltre, da un punto di vista piùgenerale, considerevoli econo-mie nell’esercizio della rete di dis-tribuzione di energia elettricaderivano dalla possibilità di rea-lizzare impianti di produzionedistribuiti, in prossimità dei pun-ti in cui l’energia viene effetti-vamente utilizzata, con una pro-duzione giornaliera che rispecchial’andamento della domanda. L’e-nergia elettrica prodotta può es-sere utilizzata ad esempio per l’il-luminazione delle gallerie e perla segnaletica. In Germania e inSvizzera sono state installatedelle barriere acustiche foto-

RinnovabiliFigura 10 - Tegole fotovoltaiche

Figura 12 - Moduli fotovoltaici flessibili

Figura 11 - Particolare del tettodell’area di servizio Somaglia Est

Page 63: GIE 2004 Num 14 Tutto

64 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

Nel 2003 Helios Technologyha registrato una produ-zione di 4,5 MW annui pa-

ri a 1.200.000 di celle e il trend è insensibile aumento. Si prevede in-fatti per il 2004 il superamento di1.600.000 celle prodotte su un tur-no di lavoro.Si tratta di una produzione costituitada due sezioni produttive distinte:a) la componentistica (produzio-

ne verticalizzata): comprendeil materiale di base fino alla rea-lizzazione dei componenti cheproducono energia e degli ac-cessori necessari per l’assem-blaggio in sistemi di utilizzo;

b) le applicazioni (produzione oriz-zontale): comprendono l’as-semblaggio dei componenti perla realizzazione di sistemi e kitpreassemblati.

LA CELLA FOTOVOLTAICAÈ l’elemento base della conver-sione fotovoltaica capace di tra-sformare la luce in energia elet-trica. Il materiale di base è in sili-cio monocristallino, in fette dellospessore di circa 0,5 mm.In base ad un processo di sole trefasi di lavorazione, il silicio è resosensibile alla luce solare e in gra-do di trasformare i fotoni di luce incariche elettriche e di convergerleverso terminali di raccolta.Le celle fotovoltaiche Helios han-no dimensioni di 165x165 mm erappresentano le celle più grandiad oggi disponibili sul mercato.Grazie al minor numero di steps, ilcontrollo produttivo è molto accu-rato. Ciò consente di ottenere un’e-levatissima percentuale di celle diqualità, come verificato dai varitest di controllo effettuati lungotutto il processo di lavorazione.La distribuzione gaussiana della pro-duzione Helios è infatti molto stret-ta: centrata nel 14,5% di efficien-

za per il silicio monocristallino re-gistra il 97-99% di celle qualitati-vamente idonee all’assemblaggio.

IL MODULOÈ il secondo componente fotovoltaicodi produzione Helios, costituito dacelle omogenee saldate, intercol-legate, laminate per proteggerleed incorniciate con supporto in al-luminio anodizzato. Il modulo, altermine del procedimento produt-tivo, è sottoposto ad un test diqualità che ne verifica classe e po-tenza. Helios produce un’ampiagamma di moduli ad alta efficien-za da 20 a 150 watt di picco che, gra-zie alla tecnologia I-Max messa apunto in esclusiva, consentono diottenere un sostanziale incremen-to di corrente erogata alla tensionedi lavoro tipica di batteria. Tutta laproduzione ha ottenuto l’omolo-gazione secondo la norma euro-pea Cei/Iec 61215 dal Jrc-Joint Re-search Centre di Ispra, a confermadel fatto che le caratteristiche mec-caniche, fisiche ed elettriche dei

moduli garantiscono la resistenzadei moduli stessi ai peggiori agen-ti atmosferici, con una vita tipica dioltre 30 anni. Inoltre, i moduli H1540e H750 hanno recentemente otte-nuto il certificato TüV che li classificain Safety Class II.

I COMPONENTI DI IMPIANTOSono gli elementi necessari perl’applicazione dei moduli in siste-

mi, suddivisi per tensioni di lavo-ro e potenza. Comprendono rego-latori di carica ed altri elementiper la realizzazione dei kit e siste-mi quali lampade, inverter, batte-rie eccetera. In tale ambito l’a-zienda è impegnata nella proget-tazione e realizzazione di compo-nenti innovativi per soddisfare esi-genze specifiche del settore foto-voltaico. Ad esempio, tra i com-ponenti a microprocessore svilup-pati da Helios, il regolatore di ca-rica Genius garantisce una impa-reggiabile gestione della caricadelle batterie ed un costante con-trollo sul sistema fotovoltaico.

LE APPLICAZIONISono impianti completi di piccolao grossa taglia che producono e uti-lizzano energia secondo le più di-sparate esigenze di applicazione. In alcuni casi sono disponibili an-che in kit preassemblati, per una fa-cile installazione da parte dell’utente.I settori di applicazione sono:• elettrificazione rurale e di vil-

laggi: case isolate, rifugi alpini,case mobili, villaggi isolati, iso-

Taglio al laser della fetta di silicio conrobot di asservimento

voltaiche lungo il percorso del-le autostrade e di alcuni tratti fer-

roviari.Il prezzo per le barriere fotovol-taiche è di circa 0.35 euro per

kWh, ma con il prevedibile mi-glioramento della tecnologia po-trebbe essere assai più ridotto.Il basso costo di simili installa-zioni è dovuto ad alcuni fattori:i costi per l’uso dell’area e dellestrutture di sostegno sono at-tribuiti alle barriere acustiche; lebarriere sono strutture che han-no un’enorme possibilità di stan-dardizzazione e quindi un note-vole potenziale per l’esporta-zione; inoltre si ritiene che i mo-duli fotovoltaici saranno sem-pre più parte integrante dellebarriere anti-rumore (integra-ted pv sound barriers).Uno stretto legame fra l’indu-stria del fotovoltaico e quelladelle barriere acustiche darebbe

un importante vantaggio per laprima, poiché le consentirebbe disfruttare nuovi canali di distri-buzione e l’apertura verso il si-stema dei trasporti. Uno sviluppo di questa tipologiadi barriere anti-rumore dareb-be, inoltre, una visibilità enormeal fotovoltaico.

(Ing. Luca Scarciello - Responsabile Impianti Speciali

Pandolfi Spa; Dott. Ing. Alberto Reatti -

Professore Associato della Facoltà d’Ingegneria

di Firenze; Sig. Andrea Parrini -

Responsabile Shell-Siemens Solar)

Rinnovabili

Figura 14 - Integrazione dei pannellifotovoltaici alle barriere fonoisolanti

Figura 13 - Applicazionenautica di un pannello flessibile

A PROPOSITO DI...

La produzione e il ciclo produttivoCome nasce una cella fotovoltaica. Un esempio “made in Italy”

Il silicio in fette

Page 64: GIE 2004 Num 14 Tutto

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 65

le, centri sociali e scuole;• elettrificazione urbana: impian-

ti connessi alla rete elettrica;• telecomunicazioni: alimentazio-

ni di ponti radio, ripetitori televisivie telefonici, ricetrasmittenti por-tatili, ricevitori via satellite, sta-zioni radio;

• pompaggio acqua: per uso do-mestico, per villaggi e irrigazio-ne, per impianti di purificazionee desalinizzazione;

• refrigerazione: alimentazione difrigoriferi per uso famigliare, perconservazione di alimenti e divaccini;

• medicale: elettrificazione di ospe-dali, attrezzature mediche, dispen-sari e centri sanitari mobili;

• illuminazione: lampioni per stra-de e rotatorie, parchi e parcheggi,piazze e zone militari;

• registrazione dati: alimentazio-ne di stazioni metereologiche,di unità isolate per misure di ra-dioattività, livello acque, se-gnalazione di valanghe, terre-moti ed incendi;

• segnaletica ed allarmi: elettri-ficazione di piattaforme off-sho-re, di boe marine, nautofoni e fa-ri; segnalazione di traffico fer-roviario e marittimo; alimenta-zioni di luci in eliporti ed areo-porti; impianti tv circuito chiu-so ed antifurto; segnalazioniautostradali sos;

• protezione catodica: di oleodot-ti, di condotte gas e acqua, di pon-ti e strutture metaliche.

Tra le applicazioni più recenti ed in-novative, è possibile citare il lam-pione Vario, frutto dell’esperienzae delle competenze acquisite nelcampo della ricerca di soluzionitecnologiche all’avanguardia.Si tratta dell’unico sistema a lucevariabile ad oggi disponibile sulmercato, che garantisce presta-zioni rivoluzionarie. Grazie alla dotazione di un rego-latore di carica intelligente, assicurainfatti l’illuminazione nelle ore se-rali di maggiore necessità, allun-gando automaticamente le ore lu-ce/notte non appena l’insolazio-ne del periodo incrementa l’ener-gia disponibile. Inoltre, regola au-tomaticamente l’intensità lumi-nosa emessa dalla lampada in ba-se allo stato di carica delle batte-rie, economizzando fortemente l’e-nergia disponibile nel sistema.

LA PRODUZIONEIl processo di produzione si carat-terizza per un elevato tasso di au-tomazione: quasi tutte le fasi del ci-clo vengono infatti svolte attra-verso robot computerizzati.In particolare tra il 2003 e il 2004 èstato dato un grande impulso atale aspetto produttivo con l’in-troduzione di macchinari di nuovaconcezione, alcuni dei quali pro-gettati in esclusiva.Helios, infatti, oggi utilizza:• una linea robotizzata di attac-

chi chimici;• un forno automatizzato di dro-

gaggio del silicio;• un robot di asservimento alle

macchine per il taglio laser;• un multirobot per il test delle

celle;• un forno di laminazione a gran-

de area dei moduli;• un “sun simulator” per il test

dei moduli.Si tratta di macchinari ideati daHelios e progettati internamente.Nel caso del multirobot per il test

celle si tratta addirittura di unaesclusiva Helios.La robotizzazione del processoproduttivo di Helios risponde allanecessità dell’azienda di mante-nere elevata la propria competiti-vità sul mercato. Infatti, consentedi abbattere i costi di produzione,garantendo al contempo una pre-cisione micrometrica nella produ-zione dei pezzi e una elevata fles-sibilità operativa. Il materiale sul quale agisce il pro-

cesso produttivo è il silicio mono-cristallino in fette di spessore pa-ri a circa 0,5 mm.

PRODURRE UNA CELLAI procedimenti per la realizzazionedella cella fotovoltaica Helios siarticolano in tre steps:1. texturing - attacco chimico del

silicioSi tratta di un bagno chimicoin una soluzione basica che rav-viva la superficie della fetta di si-licio e con un procedimentoesclusivo la trasforma da liscia(che risulterebbe riflettente iraggi solari) a composta, conuna sagomatura a micropira-midi che riescono a catturareinteramente i raggi del sole eriducono al minimo la rifles-sione (4%);

2. drogaggio - diffusione termicaGiunzione P-N della fetta di si-licio, realizzata per diffusionetermica in forno ad alta tempe-ratura (circa 1000 °C) ed in at-mosfera inerte di azoto. Duran-te tale fase viene depositato sulsilicio, secondo concentrazioni eprofondità stabilite, uno stratodi 0,5 micron di fosforo, il qualeagisce come separatore dei fo-toni di luce trasformandoli in

cariche elettriche positive-ne-gative;

3. contattatura serigraficaViene depositata una pasta di ar-gento sul fronte e di alluminio sulretro per via serigrafica e auto-matizzata. Ciò consente di ot-tenere una raccolta di tutte le ca-riche elettriche prodotte e la lo-ro convergenza verso i condut-tori primari negativo-positivo.

La cella, così realizzata, viene sot-toposta ad un test di qualità, che

la illumina uniformemente, ne rilevai dati elettrici e ne attesta le ca-ratteristiche.Questi dati, immagazzinati incomputer ed elaborati, permettonola costituzione di classi omogeneedi celle, nonché la definizione distatistiche di produzione. Una so-la cella di rendimento inferiorealle altre fungerebbe da collo dibottiglia, abbassando la poten-za di tutto il modulo.Helios rappresenta una realtà in-dustriale all’avanguardia nei pro-cedimenti di lavorazione poiché èstato ridotto il processo produtti-vo a soli 3 steps, contro i 7-8 stepsdella tecnologia tradizionale pre-cedentemente applicata.Ciò ha consentito di restringerenotevolmente la curva gaussianadi quantità-efficienza, consenten-do di raggiungere una percentua-le di qualità del 97-99%.

LA REALIZZAZIONE DEL MODULOPer la produzione del modulo ven-gono effettuate, sulla cella foto-voltaica, i seguenti procedimenti:1. Saldatura sul fronte della cel-

la di una bandella (ribbon) dirame con deposito di legapiombo-stagno.

Posizionatura delle celle, omo-genee per caratteristiche e qua-lità, su maschera e loro inter-connessione in una serie allecui estremità vengono ricavatele polarità positive e negative delmodulo;

2. assemblaggio in Eva (etilene vi-nil acetato).Laminazione, a caldo e sotto-vuoto spinti, di un laminatocomposto da: vetro temperato adalta trasmittanza -Eva-celle-Eva-tedlar;

3. cornice e scatola (junction box).Applicazione di una cornice di al-luminio anodizzato di supportoe di collegamento della scatolacontenente i terminali elettrici.

Il modulo, così realizzato, vienesottoposto ad un test di qualitàche ne analizza le caratteristiche diemissione di corrente verifican-done la classe e la potenza. Tuttele operazioni lungo il ciclo di pro-duzione sono svolte secondo rigi-de procedure operative predefini-te, a garanzia di qualità.

Rinnovabili

Sun simulator (test su un modulo fotovoltaico)

Multirobot per il test delle celle

Impianto automatico di saldaturaribbon sul fronte della cella

Page 65: GIE 2004 Num 14 Tutto

66 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

In data 6 agosto 2004 Aper hascritto ai Ministri delle Attivitàproduttive, Ambiente e Poli-

tiche Agricole Onorevoli Marza-no, Matteoli e Alemanno, persottoporre alla loro attenzionela necessità di adottare politi-che di sostegno alla produzionedi energia da biomassa, nonchéda rifiuti e Cdr, come sancito dal-l’art. 17 del Decreto 387/2003.L’associazione ritiene di fonda-mentale importanza l’insedia-mento della Commissione diesperti per le biomasse, previ-sto per lo scorso mese di aprile dalDecreto 387 e non ancora attua-to, ed auspica la sua nomina e ilsuo insediamento nel più brevetempo possibile così che possa es-sere affrontata in maniera orga-nica la promozione della produ-zione di elettricità da bioener-gia. In attesa dei risultati dellacommissione, Aper ritiene che

l’uscita imminente del decretodi revisione del precedente11/11/1999 sui certificati verdi, of-fra la possibilità di risolvere, al-meno in via transitoria, la situa-zione di crisi dei molti impianti esi-stenti che, una volta terminato ilperiodo di incentivazione di ottoanni determinato dal Cip6/92, ri-schierebbero la cessione dell’at-tività. Per questo Aper chiedeche nel testo del nuovo decretola proposta di estensione di ul-teriori sette anni dell’attuale re-gime di incentivazione dei certi-ficati verdi, su una fissata per-centuale della produzione, siaapplicata non solo agli impianti en-trati in esercizio dopo il 1° apri-le 1999, ma anche agli impianti ap-partenenti al precedente regimedi incentivazione, peraltro rap-presentanti la stragrande mag-gioranza degli impianti esisten-ti, che altrimenti sarebbero de-

stinati a una rapida chiusura,con conseguente ridimensiona-mento dell’apporto delle bio-masse agli obiettivi dichiaratidall’Italia in sede europea. Perquesti impianti, in via transitoria,non può che essere previsto un re-gime di incentivazione analogo a

quello degli impianti che benefi-ciano dei certificati verdi, in attesadi una strategia definibile dallacommissione di esperti sulle bio-masse volta alla gestione, e quin-di alla riduzione dei costi di ac-quisto del combustibile impie-gato.

Incentivazione all’elettricità da biomasse

Il 30 luglio scorso la Cameradei deputati ha approvato ilDisegno di Legge Marzano

sul riordino del settore energe-tico. Alcune novità che riguar-dano le fonti rinnovabili nonpossono che destare la preoc-cupazione dell’Associazione so-prattutto quando, a pochi mesidi distanza dall’approvazionedel Decreto di recepimento del-la Direttiva Europea sulle fontirinnovabili, Decreto 387/03, nuo-ve regole rischiano di compro-mettere un sistema di incentivi

già molto complesso e non sem-pre rassicurante per gli inve-stitori.In primo luogo la facoltà del pro-duttore di cedere l’energia elet-trica prodotta da fonte rinnova-bile al gestore di rete cui l’im-pianto è connesso, distributorelocale o Grtn, è ridotta ai soliimpianti - eolico, solare, geoter-mico, moto ondoso, forza mare-motrice e idroelettrico ad acquafluente - entrati in esercizio do-po il 1° aprile 1999. Viceversa ilDecreto 387/03 prevede questa

possibilità per tutti gli impiantinon partecipanti al mercato elet-trico, cioè tutti gli impianti al disotto di 10 MVA e tutti i nonprogrammabili, indipendente-mente dalla data di entrata inesercizio, per i quali non siano inessere convenzioni di cessionedell’energia con il Grtn. La re-strizione imposta dal Marzanoesclude una quota considere-vole di energia che non si sa-prebbe come remunerare, oltrea non considerare gli impiantialimentati a biogas che, in basealla definizione del Decreto387/03, sono non programma-bili e quindi esclusi dalla parte-cipazione al mercato elettrico.In secondo luogo il Ddl Marzanoestende il regime dei certificativerdi all’energia elettrica pro-dotta con l’utilizzo dell’idrogeno,senza specificare che esso deb-ba essere generato mediantefonti rinnovabili, nonché all’e-nergia prodotta in impianti dicogenerazione abbinati al tele-riscaldamento.Pur ritenendo fondamentali peril nostro paese la ricerca e l’ap-plicazione di sistemi ad idroge-no nonché la promozione e lo

sviluppo del teleriscaldamento,Aper ritiene che non sia il si-stema dei certificati verdi il mec-canismo adatto al raggiungi-mento di tali obiettivi; si trattadi una struttura di incentiva-zione pensata e studiata per le

fonti rinnovabili e l’estensione adaltre forme di produzione di ener-gia rischia di non fornire a que-ste ultime il giusto sostegno econtemporaneamente di vanifi-care gli sforzi fino ad ora effettuatiper dare un minimo di stabilitàe credibilità al settore delle rin-novabili in Italia.

RinnovabiliAper, associazione produttori di energia da fonti rinnovabili, èun’associazione senza fini di lucro le cui finalità sono la promo-zione delle fonti rinnovabili e la tutela degli interessi dei pro-duttori a livello nazionale e internazionale.Aper conta oltre 220 produttori, dai piccoli produttori indipen-denti ai grandi gruppi industriali, rappresentando tutte le fontirinnovabili (idroelettrico, eolico, biomasse, biogas, fotovoltaico),con una potenza installata superiore a 2.000 MW e una produ-zione di energia elettrica pari a circa 6 miliardi di kWh, prove-niente dagli oltre 300 impianti dei propri associati.

CHE COS’È E COSA FA

• Promuovere e diffondere la cultura e l’informazione sull’utiliz-zo produttivo di tutte le forme di energia da fonti rinnovabili;

• contribuire al dibattito sulla formazione dei nuovi assetti nor-mativi e tariffari nel settore della produzione, distribuzione evendita dell’energia promuovendo la massimizzazione delricorso all’utilizzo delle fonti rinnovabili nell’ambito del liberomercato;

• rappresentare le imprese associate nei confronti delle istitu-zioni, del mondo economico e politico;

• promuovere l’adozione di provvedimenti per la semplificazio-ne delle procedure autorizzative, facilitando l’abbattimentodelle barriere normative che spesso ostacolano lo sviluppodelle rinnovabili;

• sostenere gli associati nel perseguire gli obiettivi dei singoliche incontrino gli interessi della categoria;

• assistere gli associati nell’interpretazione delle normativeenergetiche al fine di permettergli il regolare e corretto svol-gimento delle proprie attività di produzione di energia;

• promuovere iniziative che tendano a migliorare la posizioneeconomica del prodotto all’interno del mercato dell’energia.

GLI OBIETTIVI DI APER

Perplessità e preoccupazione per alcuni contenuti del Decreto Marzano

Alcune novità cheriguardano le fontirinnovabili rischiano di compromettere un sistema di incentivigià molto complesso

Page 66: GIE 2004 Num 14 Tutto

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 67

La necessità della diversifica-zione delle fonti, unita agliimpegni sul contenimento

dei consumi energetici e sulla ri-duzione delle emissioni di gas ser-ra, pone la fonte solare nella con-dizione di avere un ruolo incisivo nelpanorama energetico italiano. Le con-dizioni favorevoli di insolazione pre-senti nel nostro Paese rendono in-dispensabile riconsiderare un ri-corso massiccio a questa fonte ener-getica come una delle poche possibilirisposte concrete alla persistenza dicondizioni sfavorevoli nel mercatodei prodotti petroliferi. Enea è im-pegnato in un ampio programma disviluppo e dimostrazione di alcunedelle tecnologie disponibili per losfruttamento della fonte solare per

la produzione di energia, tra cuiquella del solare termodinamico,che consente di produrre calore adalta temperatura mediante sistemisolari a concentrazione. Le possibilitàdi utilizzo di questa fonte energe-tica spaziano dalla produzione dienergia elettrica alla chimica dellealte temperature per produzionedi idrogeno e altri combustibili, al-la dissalazione di acqua marina conprocessi termici, alla produzionedi freddo con impianti ad assorbi-mento, fino alla produzione di caloreper usi domestici ed impieghi nel set-tore agroindustriale. Il programmaEnea sul solare a concentrazione èstato finanziato con fondi pubblicida uno specifico articolo della leg-ge finanziaria 2001. Fra le varie ap-

plicazioni possibili, l’Ente ha sceltodue linee di intervento:• la produzione e l’accumulo di ca-

lore ad alta temperatura (550 °C)per la produzione di energia elet-trica;

• la produzione e l’accumulo di ca-lore a più alta temperatura (su-periore a 850 °C) per la produzio-ne di idrogeno.

L’articolazione del programma tie-ne conto del diverso grado di ma-turità scientifica ed industriale rag-giunto dalle due applicazioni e, inentrambi i casi, si pone come obiet-tivo finale la costruzione e la mes-sa in esercizio di impianti dimo-strativi che consentano la diffusio-ne su ampia scala delle tecnologiesviluppate e servano da stimolo

per la creazione di un mercato au-tosostenuto.La produzione di energia elettricada solare termodinamico è statasperimentata e dimostrata utiliz-zando diverse tecnologie di rac-colta e concentrazione della radia-zione solare. Per la produzione dienergia da immettere in rete ven-gono utilizzati:• sistemi a collettori parabolici lineari • sistemi a torre mentre per la produzione destina-ta a piccole comunità isolate sonoutilizzati i sistemi a concentrazionepuntiforme (specchi parabolici). Il sistema progettato dall’Enea com-bina le due tecnologie dei sistemia collettori parabolici lineari e dei si-stemi a torre e prevede una serie diprofonde innovazioni che permet-tono di superare i punti critici di en-trambe.

(Fonte Enea)

Progetto solare termodinamico

Le recenti proteste dei cittadinicontro la costruzione di un ter-movalorizzatore vicino ai cen-

tri abitati ci riporta ad un temaparticolarmente importante per ilsistema della gestione dei rifiuti inItalia: la termovalorizzazione. Dicosa si tratta esattamente? Per-ché nessuna comunità di cittadini

vuole ospitare sul proprio territo-rio un termovalorizzatore?Un termovalorizzatore è, di fatto, uninceneritore di rifiuti in grado di sfrut-tare il contenuto calorico dei rifiu-ti stessi per generare calore, ri-scaldare acqua ed infine produrreenergia elettrica. Si distingue quindi dai vecchi in-

ceneritori che si limitavano allatermodistruzione dei rifiuti senzaprodurre energia.L’impiego dei termovalorizzatorisembra essere una via di uscitadal problema delle discariche ormaistracolme.Pur essendo molto meno inqui-nanti rispetto ai vecchi inceneritori,i termovalorizzatori non eliminanoin ogni caso l’emissione di diossi-ne nei fumi di scarico dispersi nel-l’atmosfera circostante. Un fatto

su cui concordano ormai tutti, co-struttori, medici e tecnici.L’inquinamento da diossine è mol-to pericoloso per la salute uma-na. Le diossine hanno comprova-ti effetti cancerogeni e provocanouna contaminazione del territoriodestinata a durare nel tempo. Ba-sti pensare che non esiste una so-glia minima di sicurezza per lediossine, possono essere nociveper l’uomo a qualsiasi livello di as-similazione (US Environment Pro-

Rinnovabili

Emergenza rifiuti

Grazie SoleE' lui, il sole, il nostro principale partner. Grazie a lui e alla sua instancabile collaborazione, siamo la prima azienda italiana specializzata nella produ-zione di celle e moduli fotovoltaici. Grazie a lui e alla sua inesauribile energia, possiamo garantire l'elettrificazione di impianti ed abitazioni, sia in zo-ne isolate non servite dalla rete elettrica sia in sistemi "grid connected". Le numerose installazioni Helios, in Italia e all'estero, dimostrano ognigiorno "sul campo" la validità della soluzione solare, vincente per efficacia, economia ed ecologicità.

Certi che il sole non ci abbandonerà. Mai.

Qu

id

Helios Technology srl

35010 Carmignano di Brenta (PD)Via Postumia, 11Tel 049 9430288 Fax 049 [email protected]

ENERGIA DAL SOLE

servizio lettori 1381

Page 67: GIE 2004 Num 14 Tutto

La vela solare, a differenzadella tecnologia fotovol-taica, non funziona secon-

do il principio di creare energiaelettrica dalla luce solare, macrea direttamente movimento.Il principio di base è estrema-mente semplice: ogni forza pro-duce un’azione uguale e con-traria. La vela solare, sottilissi-ma e composta da particelle sen-sibili alla luce solare, nel vuotoviene pertanto spinta dalla rea-zione luminosa proprio come sefosse sotto l’effetto del vento. L’idea venne sperimentata nel1993 per la prima volta con il“riflettore spaziale”, una veladi 20 mq che venne messa inorbita per verificare il compor-tamento di una grande superfi-cie di film sottile nello spazio, ingrado di riflettere la luce del so-le, anche con obiettivi di illumi-nazione di aree in ore notturne.I materiali e le tecnologie sonostati da allora perfezionati: nel2001 un altro esperimento con-sentì il lancio della nave spa-ziale Cosmos 1 da un sottomarinorusso, ma il comando per sepa-rare le due parti della navicellanon funzionò e l’esperimentonon fu terminato. Nuovi pro-

gressi hanno ora consentito larealizzazione del razzo S-310-34che è stato lanciato con succes-

so il 9 Agosto dal centro spa-ziale Uchinoura di Kagoshima, inGiappone.

Il materiale utilizzato ha ora rag-giunto un buon livello di perfe-zionamento, e nuovi esperimentisono iniziati in diversi paesi.È da evidenziare che il principiodi funzionamento della vela so-lare si basa su una totale as-senza di consumo di combusti-bile, ed è quindi un’ottima can-didata per trasportare l’uomoin lunghi viaggi stellari.

(www.ilportaledelsole.it)

Illuminare monumenti, porti ecentri storici tramite l’ausiliodell’energia solare sta diven-

tando realtà. In un progetto italo-tedesco si tenta di realizzare pan-nelli fotovoltaici in grado di inserirsiarmonicamente in edifici d’epoca,monumenti ed edifici di interessestorico evitando di turbare il pun-to di vista architettonico e pae-saggistico.L’uso dei pannelli fotovoltaici perla produzione di energia elettricamostra una continua crescita diinteresse da parte delle istituzionie dei privati. Rispetto all’eolico il fo-tovoltaico consente:• una maggiore capacità di distri-

buzione sul territorio anche inpiccoli impianti domestici;

• non necessita di particolari con-

dizioni morfologiche del terri-torio;

• modifica solo lievemente il pae-saggio circostante.

Il progetto è stato accolto in Italiaed è in corso di sperimentazione intre diverse località: al Castello di SanGiorgio di La Spezia (350 Wp), al por-to turistico di Bocca di Magra (720Wp) ed al Castello di Porto Vene-re (225 Wp). Nel caso del portoturistico di Bocca di Magra, il si-stema è utilizzato per illuminaregran parte del lungofiume nor-malmente frequentato da pedonie ciclisti.Gli speciali pannelli sviluppatiappositamente per conciliare la tec-nologia fotovoltaica con la tutelaestetica dei monumenti, affran-cheranno i Comuni dalle spese

di illuminazione dei complessistorici-turistici in questione. I mo-duli fotovoltaici sono mimetizza-ti nei monumenti, limitando almassimo gli interventi invasivi(ad esempio sfruttando fessurepreesistenti lungo le mura deiCastelli). La diversificazione deipannelli fotovoltaici per gli edificistorici crea nuovi segmenti di mer-cato nel fotovoltaico e contribuiscea spingere verso il basso il prezzodi vendita finale. La maggiore cura del design eduna più ampia gamma di prodottifotovoltaici consentiranno di espan-dere su scala l’intero settore del fo-tovoltaico spingendo verso il bas-so sia il prezzo di vendita sia quel-lo di installazione.

(www.ecoage.com)

68 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

Pannelli solari per monumenti ed edifici d’epoca

Il sistema che potrà portare l’uomo a viaggiare nell’universo

Enel vende energia verde alle Cartiere CariolaroLe Cartiere Cariolaro ed Enel

Energia hanno sottoscrittoun accordo per la fornitura di

Energia Verde proveniente al 100%da fonti rinnovabili. Si tratta di ener-gia elettrica prodotta dall’acqua,dal sole e dal vento che alimente-rà gran parte degli impianti di pro-duzione della Cartiera innescandoun ciclo virtuoso amico dell’am-biente. Le Cartiere Cariolaro han-no infatti acquisito da Enel Energiaspeciali certificati, denominati Recs(Renewable Energy CertificateSystem), che vengono emessi nel-

l’ambito di un sistema di certifica-zione internazionale che coinvol-ge 18 Paesi europei, istituito per fi-nanziare, su base volontaria, la ge-nerazione di energia verde. Graziea questo accordo, le Cartiere Ca-riolaro potranno avvalersi dell’uti-lizzo del marchio “100% energiaverde”, rilasciato da Enel Energiae di proprietà della Onlus Reef. Il mar-chio è, inoltre, certificato dal Cesi.Il sistema di certificazione previ-sto dal “contratto verde” imponeinoltre che l’80% dei proventi deri-vanti dalla cessione d’uso del mar-

chio siano investiti dalla Onlus Reefin iniziative legate allo sviluppo e al-la promozione dell’energia gene-rata da fonti rinnovabili. Enel Ener-gia è il primo grossista italiano au-torizzato a offrire al mercato ener-gia elettrica con il marchio “100%energia verde”, un contratto specialeche l’azienda propone in un’otticadi condivisione con i propri clientisia di obiettivi economici sia di va-lori etici. L’impegno profuso in que-sta operazione dalle Cartiere Ca-riolaro conferma la volontà dell’a-zienda padovana di contribuire con-

cretamente a soluzioni che miranoad inquadrare la sua missione azien-dale in un contesto etico e solida-le, a tutto vantaggio dell’ambientee della qualità della vita in generale.L’acquisto di Energia Verde rap-presenta, infatti, la crescente im-portanza che le Cartiere Cariolaroattribuiscono non solo ad un correttorapporto con l’ambiente, ma an-che ad una costante attività percontinuare a migliorarlo, puntandoad incrementare l’utilizzo di siste-mi di generazione eco-compatibili.

(fonte E-gazette)

tection Agency 1994). Un motivo chedi per sé è sufficiente per com-prendere lo stato d’animo dei cit-tadini e le mobilitazioni sociali in que-sti casi. Fin qui i principali vantaggi e svan-taggi di un termovalorizzatore.Va da sé che i rifiuti in qualchemodo devono essere trattati e la pre-cedente politica delle discaricheha manifestato tutti i suoi aspettifallimentari. Lo stesso riciclaggio deirifiuti in Italia non sembra aver ri-cevuto attenzione ed investimen-ti, probabilmente anche a causa deldisinteresse dei governi centralidegli ultimi decenni. La termovalorizzazione potrebbe

essere la strada migliore per usci-re dalla crisi rifiuti italiana. Purtroppo l’atteggiamento impo-sitivo da parte degli amministratorinel costringere i malcapitati citta-dini a convivere con un impianto ditermovalorizzazione non aiuta allacomprensione reale del problema enon spinge alla collaborazione leparti in causa. Nel caso dei termo-valorizzatori è fondamentale un at-tento esame dell’impatto ambien-tale e, soprattutto, dell’impatto sul-la salute dei cittadini. È inoltre prioritaria la trasparenzae la concertazione delle scelte coni cittadini del luogo. Solo in questomodo potrà avviarsi una concreta col-

laborazione tra cittadini e ammi-nistrazioni nella complessa gestio-ne del sistema rifiuti. Senza che i cit-tadini debbano scendere in stra-da per protestare contro decisioniimposte dall’alto e senza necessitàdi impiegare centinaia di agentidelle forze dell’ordine solo per pro-teggere i cantieri destinati a co-struire un termovalorizzatore. Ilproblema sociale che ne consegueè evidente. Affrontarlo brutalmenteconsiderando i cittadini come ir-responsabili potrebbe essere per-sino controproducente per l’o-biettivo finale: uscire dall’emer-genza rifiuti in Italia.

(www.ecoage.com)La termovalorizzazione

Rinnovabili

Page 68: GIE 2004 Num 14 Tutto

AVenaria, nel fabbricato de-stinato a teatro e sala poli-funzionale, è stata previ-

sta la climatizzazione estiva ed in-vernale e il riscaldamento invernalesolo nei servizi igienici destinatial pubblico. Gli impianti per igrandi ambienti sono del tipoa tutta aria con 2 unità di trat-tamento, rispettivamente alservizio della sala teatro edella sala hall polivalente.La produzione di fluido cal-do è effettuata tramite gene-ratore di tipo modulare ali-mentato a gas metano; men-

tre la produzione di fluido freddo èeffettuata da gruppo frigoriferocon compressore endotermico ali-mentato a gas metano e conden-sazione ad aria.

SISTEMA SOLARWALL E RINNOVO ARIAÈ prevista la realizzazione di un mu-

ro solare sulla facciata sud del fab-bricato con lo scopo di aspirare epreriscaldare in inverno, grazie al-la radiazione solare, l’aria esternadestinata al rinnovo dell’aria am-biente. La fornitura impiantistica

esclude la fornituradel Solarwall e del-le carpenterie estrutture connesseal suo sostegno;comprende i cana-li di presa d’aria peril collegamento.L’aria esterna aspi-rata attraverso i mi-

cro-fori posti sulla facciata esternadi captazione in lamiera di allumi-nio, viene convogliata in un col-lettore disposto sul margine dellacopertura lungo la parete solare edimmessa nelle uta da apposite se-zioni ventilanti facenti parte di cia-scuna di esse.Su dette uta, in parallelo, è previ-

sta la presa aria esterna diretta, peril funzionamento estivo; sono pre-viste con le seguenti sezioni:• presa di aria esterna e da Solar-

wall;• ripresa aria ambiente• filtrazione• recuperatore statico• batterie di preriscaldamento e

raffreddamento• ventilatore di mandata.Il sistema è completato dalla re-

golazione antigelo agente d’auto-rità nell’apertura della valvola del-la batteria di preriscaldamento e nel-

l’arresto del ventilatore. Le se-zioni filtranti saranno dotate dipressostato differenziale per la se-gnalazione di intasamento filtri.

REGOLAZIONEE FUNZIONAMENTOPer l’impianto Solarwall sono pre-viste le seguenti fasi di funziona-mento invernale:• fase di preriscaldamento con im-

piego dell’aria esterna aspirata dalsistema “solarwall”;

• fase di messa a regime da effet-tuarsi con solo ricircolo di ariaambiente;

• fase di regime con aperturaserranda esterna fino alla per-centuale di apertura imposta-ta con potenziometro in fun-zione del reale affollamentodella manifestazione (a di-screzione del conduttore);

• fase di free-cooling con impiegodi tutta l’aria esterna prevista.

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 69

UNA PARETE SOLARE

Meccanismi di risparmio energeticoSoluzione per il preriscaldamento dell’aria esterna destinata alla ventilazione e al riscalda-mento degli ambienti

• Funzioni sonda esternaCommutazione automatica est.-inv.Regolazione climatica fan coilsControllo “Solarwall”

• Comandi marcia e arresto ad orario per fasepreriscaldamento da “Solarwall” - Controlloventilatore pilota Solarwall inv.

• Comandi marcia e arresto ad orario per fasemessa a regimeVentilatore pilota “Solarwall” est.-inv.Generatori inv.Pompe circuito fan coils est.-inv. Gruppo frigorifero est.Ventilatori ripresa e mandata uta1 est.-inv.Ventilatori ripresa e mandata uta2 est.-inv.

• Gestione sistema Solarwall - (solo inverno)Avviamento del ventilatore presa aria esternaSolarwall con consenso del ventilatore “pilo-ta” secondo confronto di temperatura tra ariaesterna e aria prelevata dal ventilatore pilotae previo consenso con deltaT positivo (regola-bile) minimo di 5 °C (a favore dell’aria del“Solarwall”)

• Gestione aria esterna nelle fasi di funziona-mentoPreriscaldamento con Solarwall (inverno): ser-

randa aria esterna diretta - chiusa; valvolariscaldamento - chiusa; pompa secondaria uta- esclusa.Messa a regime (est.-inv.): controllo da sondaambiente; funzionamento a solo ricircolo;sistema “Solarwall” - escluso.Funzionamento a regime: sistema Solarwall atti-vo secondo il proprio sistema di controllo; ser-randa aria esterna in apertura fino a percentua-le minima prestabilita tramite potenziometro. Funzionamento free cooling: confronto tempe-ratura esterno ambiente con differenzialefavorevole su aria esterna e conseguente tota-le apertura della presa aria esterna diretta; lapresa aria esterna da “Solarwall” in dettacondizione deve essere stata aperta dal pro-prio sistema di controllo.

• Preriscaldamento con sistema SolarwallIn inverno e nelle mezze stagioni, nella gior-nata in cui è previsto il funzionamento deigrandi ambienti, deve essere possibile sfrut-tare questa energia termica, subordinandol’avviamento delle uta al consenso di tempe-ratura previsto dal sistema “Solarwall”, conun comando orario che inizierà dalle prime oredel mattino.

CHE COSA GARANTISCE L’IMPIANTO?

Rinnovabili

I collettori solari ad aria Solarwall (www.solarwall.it), di bre-vetto canadese, sono una soluzione, a basso costo, per il preri-scaldamento dell’aria esterna destinata alla ventilazione e alriscaldamento degli ambienti. Il collettore solare si configuracome una controparete verticale, in lamiera di alluminio greca-ta e microforata, che crea una intercapedine stagna davanti allefacciate, esposte prevalentemente a sud, dei fabbricati.Un ventilatore, a bassa velocità, crea una depressione nell’in-tercapedine e l’aria viene aspirata, nella quantità prevista dalprogetto, solo attraverso i fori, che sono stati adeguatamenteprevisti nel numero e nella disposizione, unitamente alla metra-tura complessiva del collettore. Il collettore capta l’energiasolare, quando disponibile, e la trasmette all’aria nell’interca-pedine. Al risparmio di energia e alla conseguente diminuzionedell’impatto ambientale, si aggiungono la semplicità e l’assen-za pressoché totale di manutenzione, e il costo di investimentocontenuto, che permette tempi di ritorno brevi.

CHE COSA SONO?

SEZIONE MURO SOLARE“SOLARWALL”

Page 69: GIE 2004 Num 14 Tutto

IN ACCIAIO INOXSile Sole Monoblocco Inox (www.si-le.it) è un impianto solare a circo-lazione naturale per produzionedi acqua calda sanitaria con bolli-tore interamente in acciaio inoxAisi 316. Il sistema è completo di

ogni collegamento ed accessorio,precablato, per garantire la massimarapidità di montaggio.L’apparecchiatura comprende trecomponenti principali:• accumulatore cilindrico orizzon-

tale completamente in acciaio

inox Aisi 316 della capacità uti-le di l 150, ad intercapedine,pressione di normale eserciziosanitario 6 bar e pressione dibollo di 8 bar, fortemente co-ibentato in poliuretano espansorigido a cellula chiusa dello spes-

sore di 5 cm e rivestimento conmantello a tenuta in lamiera d’ac-ciaio inox di eccellente aspettoestetico;

• pannello solare Sile modello Rdel tipo a piastra assorbente pia-na metallica, superficie 1,95 m2,pressione max di esercizio 6 bar,temperatura di lavoro -25 °C +95°C, capacità l 2,5, peso kg 40, N°4 attacchi Ø 3/4”;

• accessori per un rapido mon-taggio sia a tetto che in piano; kitaccessori completo di tutto il ne-cessario per la messa in funzio-ne dell’impianto.

Il pannello solare Sile è adatto a sod-disfare le esigenze di acqua caldasanitaria di una famiglia di 3-4 per-sone ed è concepito come inte-grazione della caldaia a gas tradi-zionale, avendo funzionamento erendimenti variabili durante le va-rie stagioni dell’anno in funzione del-le condizioni di solarizzazione delluogo in cui viene installato.Ha ottenuto il certificato di con-formità Enel, mentre le prestazio-ni termiche sono state verificate dal-la Conphoebus.servizio lettori 103

A CIRCOLAZIONE DIRETTASolarmax di Thermomax (www.thermomax.it) è un pannello so-lare a circolazione diretta. Il prin-cipio del sistema consente di rag-giungere straordinari risultati intermini di efficienza. È costituito daun collettore in rame che racco-glie i tubi solari sottovuoto, il tut-

70 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

DAL MERCATO

Rinnovabili

servizio lettori 631

Elan s.r.l. - Via Osimana, 70 - 60021 Camerano (AN) - Italytel. +39.071.7304258 fax +39.071.7304282 • sito web: www.elan.an.it • e-mail: [email protected]

Page 70: GIE 2004 Num 14 Tutto

to corredato e fissato da strutturein acciaio inox. All’interno di ognitubo solare, il calore viene trasfe-rito dalla piastra captante al cor-rispondente scambiatore di calore,localizzato nel collettore, attra-verso la circolazione del fluidoidraulico in un condotto in rame dalparticolare design fissato lungo laparte posteriore della piastra cap-tante. Il condotto è caratterizzatoda un originale sistema di divisio-ne (brevettato) in grado di separareil liquido idraulico in ingresso daquello riscaldato in uscita. La pia-stra captante e il condotto in ramesi trovano all’interno del tubo so-lare totalmente sigillati in condizionidi sottovuoto. Le condizioni crea-te all’interno del tubo solare ga-rantiscono non solo un perfettoisolamento termico, ma ancheun’ottima protezione da condizio-ni atmosferiche avverse (umidità oinquinamento). L’elevato grado diisolamento raggiunto anche nelcollettore assicura perdite mini-me di calore. Il sistema consente in-stallazioni di tipo verticale, oriz-zontale o inclinata. Il pannello è di-sponibile in due dimensioni: da 20e da 30 tubi. Ogni tubo solare puòessere manualmente adattato (ro-tazione massima disponibile +/-30°) in modo da predisporre il si-stema ad un’esposizione ottimale. servizio lettori 104

A CIRCOLAZIONE FORZATAI collettori solari mod. Sct, intera-mente progettati, prodotti e distri-buiti dalla Ecosol, rappresentano lasintesi di una lunga ed importanteesperienza, maturata sin dal 1989.Le principali caratteristiche sono:

• piastra captante in rame seletti-vo “BluSelect” con saldatura ca-pillare o ad ultrasuoni assor-banza 0,950 - riflettanza +/- 0,05;

• fascio tubiero Cu Ø 10 - colletto-re principale CU Ø 22;

• raccordi idraulici in ottone pe-sante Ø 3 femmina;

• supporti in tecnopolimero ePla-stic tra i raccordi idraulici delcollettore ed il profilo in alluminiocon funzione portante ed iso-lante;

• cornice del collettore in alluminoanodizzato estruso;

• angolari di irrigidimento in tec-nopolimero RePlastic;

• vetro solare, temperato anti-

grandine e prismatico ad eleva-te trasmittanza;

• tenuta vetro con doppia guarni-zione Epdm;

• isolamento fondo: lana di roccia40 mm da 60 kgmc;

• isolamento laterale: lana di roc-cia 20 mm da 100 kgmc.

servizio lettori 105

PER ACQUA CALDA SANITARIAIl sistema solare Equator di Idal-termo (www.idaltermo.it) è un si-stema a circolazione forzata: in-fatti la circolazione avviene permezzo di una pompa comandata dauna centralina elettronica e ga-rantisce acqua calda anche in as-

senza di sole, grazie allo scambia-tore di calore immerso nel boiler ali-mentato a sua volta da una qual-siasi caldaia. È garantito 5 annied è completo di: collettori solari se-lettivi Venere Pc200Bs; boiler smal-tato idoneo per usi sanitari a dop-pio scambiatore coibentato conpoliuretano espanso, protezione

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 71

Rinnovabili

Semplicità nell’utilizzo e rapidità nell’elaborazione dello schema

Facile approccio al prodotto, tempi d’apprendimento limitati

Versione completa scaricabile da internet

Assistenza telefonica gratuita per tutta la durata della prova

Compila il coupon allegato e invialo allo 035 424 3793

PROVALO PER 30 GIORNI

GRATUITAMENTE

onNiente di più semplice...

IL NUOVO CAD ELETTRICO IGE-XAO

Con CADdy++ potete realizzare facilmente e rapidamente

qualsiasi tipo di schema elettrico (potenza, ausiliari,

distribuzione), idraulico e pneumatico, e disegnare

planimetrie civili e industriali.

Società: _______________________________________________________________________________

Cognome: _____________________________________________________________________________

Nome: _________________________________________________________________________________

Via: ____________________________________________________________________________________

Città: _________________________________________________________________________________

C.A.P: __________________________________ Prov.:_____________________________________

Telefono: _____________________________________________________________________________

Fax: ___________________________________________________________________________________

IGE-XAO s.r.l. - Via Canovine, 46 - 24126 BergamoTel. 035 459 6167 - Fax 035 424 3793

E.mail: [email protected] - www.ige-xao.it

Per saperne di più visita il nostro sito:

www.ige-xao.it

ww

w.g

rafo

com

.it

7

/04

5

serv

izio

lett

ori

172

3

Page 71: GIE 2004 Num 14 Tutto

attiva con anodo di magnesio;struttura di sostegno per tetti pia-ni o per tetti inclinati; solarbox.Quest’ultimo è composto da uncircolatore di 5 m, una centralina so-lare con le seguenti caratteristi-che:• relè per comando;• due sonde ptc;• un display digitale luminoso di con-

trollo temperature;• due livelli di programmazione dei

parametri di funzionamento;• protezione antigelo e sovratem-

peratura;• diagnostica di avaria sonde.Il sistema viene fornito con tutti gliaccessori. Tutti i componenti sonoracchiusi in una scocca di acciaioinox.servizio lettori 106

TUTTO PERFETTAMENTEREGOLATOMentre sul tetto il collettore sola-

re cattura i raggi delsole in modo visibile,

altri componenti del-l’impianto prestano i

loro servizi: il set idrau-lico e la regolazione.

Il primo è il cuore delsistema ed è composto

da una pompa che tra-sporta il medio scal-dante attraverso il

sistema, da una val-vola di sicurezza e da un in-

dicatore di temperatura; il se-condo invece regola l’ottimalesfruttamento dell’energia solarericavata.Buderus (www.buderus.it) offre

set idraulici Logasol KS01/02...Rper 5, 10 o 20 collettori e con in-tegrata la regolazione solare Lo-gamatic per una o due utenze.Le principali caratteristiche sono:• tutte le parti di funzione e si-

curezza sono integrate in unaunità compatta semplice damontare;

• regolazione del numero di giri del-la pompa in funzione della tem-peratura del collettore e del-l’accumulatore, per sfruttare almeglio il variabile irraggiamentosolare;

• segnalazione delle temperatu-re del collettore e dell’accumu-latore, delle ore di esercizio e de-gli avvisi di errore;

• facilità d’uso grazie ai menuguida;

• molteplici possibilità d’instal-lazione;

• disponibili in colore bianco o blu.servizio lettori 107

UGUALIALLE FINESTRENei paesi mediterranei il sole è unospite quotidiano e produce ener-gia durante tutto l’arco dell’an-no. Proprio per questo, Velux(www.velux.it) ha ideato un si-

stema solare in grado di cat-turare l’energia del sole e diconvertirla in acqua calda

per utilizzo domestico. Il si-

stema si compone soltanto ditre elementi: i collettori solari,un serbatoio solare per la rac-colta dell’acqua calda e un tubodi raccordo flessibile. L’installazione è davvero sem-plice, i costi sono ridotti al mini-mo e tutto il necessario vienefornito dal produttore. I sistemisolari Velux sono disponibili in dueversioni:• Solar Maxi - l’area del colletto-

re è di 2,7 mq e il serbatoio ha

una capienza di 200 litri;• Solar Maxi Plus - l’area del col-

lettore è di 3,72 mq e il serbatoioha una capienza di 200 litri.

Ai collettori solari è possibile ab-binare una finestra per tetti Veluxnuova o già esistente, miglioran-do l’aspetto della casa e consen-tendo di sfruttare il sottotetto. Il serbatoio solare è in acciaioinossidabile, mentre le valvole egli accessori sono protetti da uncontenitore dal design piacevole. servizio lettori 108

72 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

NEWS

Enel Green Power, nuova centrale eolica Il giorno 16.07.2004 alle ore 16:00, ha effettuato il primo parallelosulla rete a 150 kV la centrale eolica di Serra Marrocco di proprietàEnel Green Power, situata a Nicosia (provincia di Enna - area terri-toriale di Palermo). L’impianto ha una potenza complessiva di 46,75MW ed immette energia elettrica sulla rete A.T. tramite la cabina diconsegna a 150 kV di Serra Marrocco Nicosia (di proprietà EnelDistribuzione).

Il sole a VicenzaLa sesta edizione di Solarexpo (www.solarexpo.com), la mostraconvegno del settore energetico rinnovabile dell’area euromediter-ranea, si svolgerà dal 19 al 21 maggio 2005 presso la Fiera diVicenza.

UE punta sull’idrogenoUscire dalla cultura del petrolio e ridurre la dipendenza energeticadalla principale fonte fossile che, visto il caro-greggio, anno dopoanno fa innalzare i costi delle bollette continuando a mettere sottopressione l’economia europea. È questo lo scenario di fondo del cre-scente interesse di Bruxelles nei confronti dell’idrogeno, vettoreenergetico pulito che potrebbe nel lungo termine rimpiazzare l’oronero, salvando benessere e ambiente. Anche se oggi è ancora trop-po costoso, l’idrogeno è comunque destinato ad avere un ruolo cre-scente quale fonte energetica dell’Europa. Proprio per questa ragio-ne, nel gennaio scorso la Commissione europea ha varato una“Piattaforma europea per l’idrogeno e le pile a combustibile”, ungruppo di alto livello per studiare i diversi aspetti della nuova tec-nologia. (e-gazette)

Non deve restare in ombraIl neo Presidente di Itabia - Italian Biomass Association, SanzioBaldini, ha dichiarato che almeno 500.000 ettari di terreni ex-agri-coli potrebbero essere destinati a coltivare piante arboree a rapida

crescita da destinare alla produzione di energia (termica o elettri-ca), con un potenziale contributo al fabbisogno energetico naziona-le di 2 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) ed una cor-rispondente riduzione di emissioni di gas serra. Gli impianti di que-sto tipo, già diffusi in altri paesi europei, stentano a decollare inItalia per due motivi, in particolare:• la carenza di incentivi per sostenere le spese di impianto e manu-

tenzione;• la difficoltà per le aziende agricole ad adeguare il parco macchine.La legislazione in materia, già non favorevole, non viene neppu-re resa operativa, come dimostra l’ancora non attuato Decretolegislativo 387 del 2003, di riforma del sistema elettrico da fontirinnovabili.Interessanti esempi di realizzazione di filiere bioenergetiche, comei progetti Probio della Basilicata e del Lazio, dimostrano la fattibili-tà economica ed ambientale della valorizzazione di biomasse vege-tali e dovrebbero costituire uno stimolo per replicare le iniziative intutto il territorio.

Che cos’è Energy Trophy?È una competizione europea sul risparmio energetico, finanziatadal Programma Save della Commissione Europea DG Energia eTrasporti, tra 50 aziende provenienti da sei paesi europei: Francia,Germania, Ungheria, Italia, Polonia e Gran Bretagna. Ciascun par-tecipante deve riuscire a risparmiare più energia possibile in un edi-ficio per uffici nell’arco di un anno, utilizzando unicamente misurea costo zero (modificando i comportamenti, ad esempio spegnendole luci, abbassando il riscaldamento ... - non sono valutati risparmilegati ad investimenti in apparecchiature o lampadine a risparmioenergetico...). Tutti i partecipanti possono avvalersi di utili suggeri-menti sul risparmio energetico nei propri uffici, disponibili presso ilsito internet www.energyoffice.org, che fornisce unità didattiche,etichette per le apparecchiature, checklists, ed informazioni sullepossibilità di risparmio energetico in 4 lingue (inglese, tedesco,francese e spagnolo).

Rinnovabili

Page 72: GIE 2004 Num 14 Tutto

serv

izio

lett

ori

168

3

Page 73: GIE 2004 Num 14 Tutto

PRO

G. G

RAF.

ADVA

RT

FAEL SPA20041 AGRATE BRIANZA (MI) ITALYVia Euripide, 12/14Tel. 039.63411 - Fax 039.653868www.faelluce.comE-mail: [email protected]

®

Uno studio accurato delle dispersioni termiche all’interno del corpo, hapermesso di relizzare ITINERA un appparecchio assolutamente versatile,in grado di poter alloggiare potenze da 70W a 400W in Classe I e da70W a 250W in Classe II.

Il corpo ITINERA consiste inuna doppia valva inpressofusione di alluminio, conchiusura a clip anteriore inacciaio inox, riflettore regolabile,stampato in monopezzo, inalluminio di elevata purezza,brillantato e ossidato, con emissioneluminosa tipo cut-off nella versionevetro piano.

Due versioni: tipo vetro pianotemperato e coppa inpolicarbonato trasparente anti U.V.

ITINERA rappresenta uno dei piùavanzati sistemi di illuminazionestradale in Europa.

ITINERA è ilrisultato della nostralunga esperienza nel settore, diuna grande attenzione allo sviluppodelle tecniche di riduzionedell’inquinamento luminoso, distudi approfonditi sul comfort visivonotturno e di un gusto preciso deldesign moderno, gradevole edelegante.

IL SISTEMA AVANZATO PER L’ILLUMINAZIONE STRADALE

I COLORI ITINERA

Grigio/Nero Blu/Grigio Verde/Grigio

IP 66

servizio lettori 1727

Page 74: GIE 2004 Num 14 Tutto

REPORTINGCAVI SPECIALI

Il Giornale dell’Installatore ElettricoN. 1425 Ottobre 2004 75

VetrinaVideocitofoniaa cura di Fulvia Cattaneo

Pensati per essere universaliIl videocitofono Swing di BTicino(www.bticino.it) si presenta conmonitor piatto in bianco e nero ein tre varianti cromatiche: cene-re, bianco e corda, in versione vi-deo e audio due fili e video e au-dio analogici.Le forme sobrie permettono un in-serimento armonico nell’ambiente

di questi posti interni, che si in-tegrano perfettamente con la pa-rete, grazie anche allo spessore ri-dotto e all’installazione che, tra-mite un’opportuna staffa, evitala posa di scatole da incasso.Tutte e tre le varianti di colore pre-sentano una tonalità neutra e, inlinea con le attuali tendenze del-l’arredamento, non riflettono laluce.I posti interni della linea Swing so-no disponibili in versione audio ovideo con tecnologia digitale, duefili e otto fili, o con tecnologiaanalogica.Il posto interno video, sia nella ver-sione digitale sia in quella ana-logica, è dotato di cinque pul-santi: il primo per l’azionamentodella serratura, il secondo perl’accensione delle luci scale, gli al-tri sono personalizzabili. A questitre pulsanti è possibile associare

particolari funzioni come, peresempio, l’intercomunicazionecon altri interni o la realizzazionedi semplici automazioni dome-stiche. Il posto interno audio, in-vece, prevede due versioni: unaanalogica, con il classico tastoper l’apertura serratura, l’altradigitale con quattro tasti che per-mettono anche l’intercomunica-zione o lo svolgimento di sempli-ci funzioni, come nell’analogo vi-deocitofono. I posti interni duefili Swing sono integrabili nel si-stema domotico My Home e con-sentono di realizzare diverse au-tomazioni domestiche. servizio lettori 109

Ascolta, vede, arredaUn’estetica attuale e una intrin-seca solidità rendono modernala serie videocitofonica Compact,disegnata da Franco Teodoro eproposta da Aci Farfisa (www.aci-farfisa.it). Per questa serie di po-sti interni l’azienda di Osimo (An-cona) ha adottato la soluzione achiamata elettronica, che garan-tisce una particolare qualità difunzionamento. Il monitor, sempliceda installare, si presenta com-

patto e integra in un solo ele-mento tutte le funzioni. La tec-nologia impiantistica a cavo co-assiale è identica per le versionida incasso e reflex fornite di se-

rie con tre pulsanti, alle quali è sta-to aggiunto il modello FlatKM8100W a montaggio superfi-ciale, mentre per gli impianti sem-plificati il modello è il KM8111W. Non si è dimenticato di inserire nel-la gamma anche un citofono chepermette di affrontare, nelle suedue versioni KM810W e KM811W,installazioni audio a cablaggio4+1 o semplificato 1+1 o di rea-lizzare impianti misti.Un’altra proposta di Aci Farfisa èla serie Matrix antivandalo, natadall’esigenza di offrire una lineadi posti esterni le cui caratteristichesiano determinate da specificiparametri di resistenza mecca-nica. Adatta quindi a garantireaffidabilità rispettando valori IP eIK, che qualificano, rispettiva-mente, la misura d’impermeabilitàai liquidi e d’inviolabilità ad oggettisottili e la capacità di garantire ilfunzionamento anche in caso di for-ti sollecitazioni meccaniche. I va-lori numerici da considerare più ido-nei sono di 45 per il grado IP e 09per il grado IK. Per Matrix è sta-ta creata una struttura modulareche permette lo sviluppo compo-nibile della pulsantiera, grazie al-l’unione di più elementi. Si è im-plementata la telecamera orien-

tabile manualmente in fase d’in-stallazione per ottenere l’inqua-dratura desiderata dell’area cir-costante. Questa qualità diventaessenziale nei casi in cui il mon-taggio sia effettuato su muretti dicinta o su stipiti particolarmenteridotti di ingressi o cancelli. I mo-duli e i pulsanti di chiamata, con-venientemente situati a filo del pro-filo della placca, sono di acciaio

inossidabile mentre, per quanto ri-guarda la struttura che sostienei vari moduli, si è adottata la so-luzione di una cornice in alluminiopressofuso. La cornice, i modulie le scatole da incasso sono sta-ti ideati seguendo geometrie ta-li da permettere il montaggio siain sviluppo verticale che oriz-zontale dei posti esterni. servizio lettori 111

www.reedbusiness.it

Modulare e blindata

La pulsantiera videocitofonica K-Steeelproposta da Urmet (www.urmetdomus.it) èstata progettata non solo per essereresistente e sicura, ma anche per offrireun’immagine elegante e di facile utilizzo. Isuoi moduli componibili - realizzati inacciaio a finitura lucida - sono stati infattiprogettati per offrire numerose possibilitàdi personalizzazione; i pulsanti e isegnanome, caratterizzati daforme attentamente studiate,sono retroilluminati con ledverdi e raccolti in una cornicein acciaio lucido (ma è anchedisponibile in ottone Pvd). Larobustezza è garantita:resiste alla penetrazione di oggetti solididi dimensioni superiori a un millimetro, ai gettid’acqua e al fuoco, raggiungendo la classe IP45.servizio lettori 110

Forme sobrie e tre variantidi colore per Swing

K-Steel,pulsantierarobusta ed

elegante

Apparecchio “flat”della serie Compact

La serie Matrix antivandalo ha unastruttura modulare per lo sviluppocomponibile della pulsantiera

Page 75: GIE 2004 Num 14 Tutto

VETRINA VIDEOCITOFONIA

76 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

Il sistema che piace Lynea YV è un videocitofono chemette d’accordo installatori eutenti. Bpt (www.bpt.it), infatti,è riuscita a coniugare il design ele prestazioni con la semplicitàdi installazione e di utilizzo.

Si tratta di unapparecchio ca-ratterizzato daun unico moni-tor per due di-versi tipi di staf-

fe da parete - già dotate di cor-netta - studiate una per l’in-stallazione a cablaggio tradizio-nale (sistema 200) e una per l’in-stallazione con sistema sempli-ficato a due fili (sistema 300).Sulle staffe, ad innesto - senza vi-ti di fissaggio - trova posto ilmodulo video, disponibile in ver-sione B/N oppure a colori, se-condo le preferenze dell’uten-te. Questa particolare scelta tec-nologica permette la modifica ola sostituzione del modulo vi-deo in qualsiasi momento, sen-za dover intervenire sui colle-gamenti.Se poi il videocitofono deve es-sere intercomunicante, è suffi-ciente aprire il modulo della cor-netta, anch’essa fissata senza

viti, per inserirefino a 6 pulsan-ti ausiliari. ConLynea YV, Bptoffre non solo unprodotto dal de-sign accurato,ma anche un vi-deocitofono ric-co di dotazionidi serie, qualiapriporta, lucescale, autoinse-rimento e sele-zione ciclica deiposti esterni, ol-tre a 2 pulsantiper applicazioni

ausiliarie. È importante notareche, grazie alla funzione di au-toinserimento e selezione ciclicadei posti esterni, un sempliceimpianto videocitofonico LyneaYV può diventare un impianto divideosorveglianza, ideale per farfronte alla sempre crescente ne-cessità di sicurezza e di miglio-ramento della qualità della vita.servizio lettori 112

Il mondo a coloriDiva è il monitor a colori propo-sto da Comelit Group (www.co-melit.it).Il design è la prima caratteristi-ca di rielievo, tant’è che è statoselezionato tra i migliori pro-dotti partecipanti al Premio “In-tel Design Augusto Morello”.Il display lcd a colori alta riso-luzione 3,5” e la funzione vivavocesono altre caratteristiche inno-vative che contraddistinguonoquesto videocitofono.Tre soli cm di spessore permet-tono il montaggio a parete delmonitor senza alcuna necessi-tà di incasso.Una particolare base da tavolopermette, in un attimo, di tra-sformare l’apparecchio in un raf-finato monitor da scrivania, cioèin un inconfondibile comple-mento di arredo.Anche le prestazioni tecnologi-che sono di tutto rispetto: è unmonitor vivavoce, dotato anche

di funzione “privacy” che con-sente di escludere temporanea-mente il servizio di chiamata (adesempio durare la notte o i week-end); comandi di regolazionedella luminosità video e del vo-lume di chiamata, pulsante apri-porta e pulsante di abilitazione

fonica permettono di persona-lizzare, a seconda delle esigen-ze, le principali funzioni del vi-deocitofono.Attenti studi progettuali hannoportato alla realizzazione di ununico monitor con apposite “staf-fe dedicate” secondo il cablag-gio utilizzato; sono disponibili, in-fatti, tre diversi tipi di staffe a se-conda del cablaggio: tradizio-nale, semplificato e digitale Co-melbus.

Bpt Lynea YV, difronte e di profilo

C’era una volta il campa-nello. Posto fuori dalportone o dal cancello,

obbligava ad affacciarsi - o ad-dirittura a scendere - per verifi-care l’identità del visitatore. Maun comodo strumento - il citofono- ci ha liberato da questa schia-vitù e ci ha dato il piacere di ri-conoscere dal suono della vocel’arrivo della persona attesa. Insostanza: un prolungamento delnostro orecchio e delle nostrecorde vocali. Poi, il videocitofo-no ha prolungato anche le ca-pacità dei nostri occhi - già benallenati dalla società delle im-magini - assicurandoci sia la pri-vacy sia la sicurezza.Un settore, quello della citofoniae videocitofonia, che ha com-piuto passi da gigante utiliz-zando le continue evoluzioni del-l’elettronica. E se in un non lon-tano passato questi apparecchivenivano sistemati in modo chefossero notati il meno possibile,oggi essi si integrano negli am-bienti e nei loro arredi, con im-pianti coordinati nell’estetica enei colori. Inoltre, con la segre-teria videocitofonica è possibilepre registrare un messaggio di ri-sposta al videocitofono, che con-temporaneamente mette in fun-zione la telecamera per riprenderela persona che ha cercato di rag-giungerci a casa nostra.

Ma andiamo per gradi. La cito-fonia, nata in Italia all’inizio de-gli anni sessanta, si inseriva inun quadro più generale che da-va il via al miglioramento dellaqualità della vita nelle abitazio-ni. Fino a quel momento, le chia-mate di chi arrivava alla porta dicasa erano eseguite con pul-santiere molto semplici collega-te a un campanello all’internodell’abitazione. Non si sapevachi suonava, bisognava scende-re ad aprire, senza poter verifi-care in anticipo l’identità del vi-sitatore.Il miglioramento successivo fu l’in-serimento del comando per l’e-lettroserratura, utile per agevo-lare l’accesso, soprattutto neglistabili condominiali. L’elettronica ha dato una fortespinta: grazie ad essa è statopossibile inserire, all’interno del-le pulsantiere, dei gruppi fonicicostituiti da microfono e alto-parlante, mentre all’interno del-l’abitazione sono stati inseritiderivati citofonici, con i quali è di-ventato possibile effettuare unaconversazione tra interno edesterno.Le dimensioni dei primi compo-nenti elettronici obbligarono icostruttori a realizzare derivatiinterni piuttosto ingombranti,collocati in apposite scatole. Lechiamate dal posto esterno ve-

nivano effettuate verso un cica-lino elettromeccanico collocato neiderivati interni citofonici. Ancora oggi, a distanza di de-cenni, le esigenze funzionali di ba-se di un impianto citofonico so-no le stesse di quelle dei tempiin cui partì il progetto.L’evoluzione della tecnologia haavuto un notevole influsso sullosviluppo di tutti i sistemi di co-municazione e non ha mancatodi portare un’effettiva ventatad’innovazione anche nel settoredella comunicazione citofonica.I sistemi analogici, ancora adot-tati nelle installazioni di media epiccola dimensione, stanno per-dendo quote di diffusione a favoredi quelli digitali, che risultanoessenziali nei casi in cui le esi-genze comunicative siano com-plesse.In pratica, gli obiettivi raggiun-ti dal digitale riguardano fon-damentalmente la riduzione del-la complessità di cablaggio (aspet-to da sempre limitativo nello svi-luppo di installazioni estese):tutto il lavoro che riguarda l’in-stallazione ne ha ricavato un in-dubbio vantaggio, riducendo lepossibilità di errore grazie alla ri-duzione del numero di collega-menti e, quindi, del numero diconnessioni da effettuare.La tecnologia digitale rende dun-que possibile la realizzazione di

impianti estesi e complessi me-diante l’utilizzo di pochi fili, quin-di in maniera semplice; con l’ap-proccio analogico impianti simi-li sarebbero possibili solo conun notevole numero di conduttorie, quindi, con complessi colle-gamenti.E la situazione diventa ancora piùgravosa quando si debbono rea-lizzare impianti con più ingres-si o con funzioni intercomuni-canti.

I VANTAGGI DEL DIGITALELe caratteristiche che contrad-distinguono un sistema digitalepossono essere schematizzatein due categorie fondamentali: laprima tipicamente di concezionetecnica e di conseguente impli-cazione impiantistica; la secon-da riguardante il comfort e leprestazioni.Dal punto di vista tecnico delprogetto e della ricaduta sullamessa in opera sono da ritener-si importanti alcuni aspetti:• linee guida più chiare e uniformi

per quanto riguarda la pianifi-cazione degli impianti e la con-seguente messa in opera;

• possibilità di utilizzo di tastierenumeriche per effettuazionedella chiamata con conseguenteriduzione delle dimensioni del-le pulsantiere e degli ingombri;

I SISTEMI DI COMUNICAZIONE DI FULVIA CATTANEO

Diva è il monitor con display lcd acolori alta risoluzione 3,5” e funzionevivavoce

Page 76: GIE 2004 Num 14 Tutto

VETRINAVIDEOCITOFONIA

Comelit Group ha voluto creareanche un kit per impreziosirel’interno e l’esterno di tutte le abi-tazioni: l’art. 8161W contienetutto quanto necessario per la rea-lizzazione di un impianto mono-familiare a cablaggio tradiziona-le. In questo kit è previsto l’utiliz-zo della pulsantiera Powercom da-gli inconfondibili led blu come po-sto esterno e del monitor Diva co-me monitor all’interno dell’appar-tamento.servizio lettori 113

A prova di vandalo Gli atti violenti, purtroppo, sonosempre frequenti, e spesso ven-gono rivolti anche verso pulsan-tiere e installazioni videocitofo-niche. Per questo Comelit Group(www.comelit.it) ha realizzatouna pulsantiera antivandalo inacciaio inox: veramente solida erobusta ma dal design gradevole,è stata appositamente studiata perresistere ai più violenti attacchi di-struttivi.La pulsantiera Vandalcom ha ot-tenuto l’approvazione del labo-ratorio francese C.N.P.P., unico inEuropa in grado di verificare se unprodotto è realmente antivanda-lo, rilasciando un’opportuna cer-tificazione.Ogni dettaglio è curato per es-sere a prova di vandalo: la gri-glia del portiere citofonico è an-tiperforazione e con alta prote-

zione antipioggia; la scatola da in-casso è in lamiera, resistente al-lo strappo e dotabile di un ele-mento anti tamper molto utileper segnalare eventuali mano-missioni della pulsantiera; anchei cartellini portanomi sono in po-licarbonato dallo spessore di 4mm. Vandalcom può essere uti-lizzata per qualsiasi tipo di ca-blaggio: tradizionale, semplifica-

to e digitale. La pulsantiera puòessere di tipo tradizionale e quin-di dotata di pulsanti a prova discasso, oppure di tipo digitale.In questo caso la rubrica elettro-nica memorizza fino a 400 utenti. È inoltre possibile dotare la pul-santiera Vandalcom di appositimoduli che consentono l’apertu-ra di ingressi, cancelli, portonieccetera.La Vandalcom presenta inoltreindubbi vantaggi anche in fase dimontaggio grazie ad appositi di-stanziali che mantengono la plac-ca fissata al muro durante il col-legamento.servizio lettori 114

Non solo videocitofonoC.D.V. Italia (www.cdvitalia.it) pre-senta Ckv-56P, un videocitofono -con monitor tft - lcd colore da 5” -

che consente di avere in un’unicamacchina le funzioni tv, radioAM/FM, telefono (solo in ricezionea mani libere), memorizzazione dei

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 77

• maggior facilità di installazio-ne e minor incidenza di erroredi collegamento in virtù dellariduzione del numero di cavi ne-cessari;

• semplificazione di impiantosoprattutto per situazioni con-dominiali piuttosto estese;

• maggiore standardizzazionedelle funzioni;

• maggiore standardizzazionedegli apparati;

• più semplice identificazionedella topologia e della rintrac-ciabilità di eventuali malfun-zionamenti: manutenzione eriparazione più facili;

• il minor numero di cavi con-sente, con più frequenza ri-spetto ai sistemi tradizionali, losfruttamento dei cavi di in-stallazioni preesistenti.

Dal punto di vista del servizio edelle prestazioni possiamo met-tere in evidenza:• versatilità e potenziale inte-

grazione dei sistemi al colle-gamento con apparecchi cheappartengono al mondo del-l’automazione domestica;

• utilizzo di interfacce a displaycon repertorio per ricerca e in-dividuazione del nominativodell’utente e possibilità di mo-strare messaggistica relativa siaallo stato di funzionamento siaallo stato dell’operatività del si-stema; la ricerca permette dimuoversi, tramite un cursore,in un elenco di utenti proce-dendo progressivamente insenso crescente e decrescen-

te di ordine alfabetico;• chiamate e comunicazioni in-

tercomunicanti di semplice im-plementazione;

• chiamate e conversazioni conil posto operatore (custode oportiere);

• sistemi antipanico e di sicu-rezza;

• implementazione sul posto

esterno di interfacce di con-trollo accessi.

IL VIDEONegli anni 80, l’avvento di tele-camere di dimensioni ridotte haportato, infine, all’inserimento- nella targa esterna - anche diuna piccola telecamera e allarealizzazione di derivati interni

videocitofonici, con ulteriore mi-glioramento per la sicurezza del-l’utente: permettono il ricono-scimento del visitatore all’in-gresso di un’abitazione (sia es-sa una casa indipendente, una vil-letta a schiera o un condominio)attraverso l’inquadratura della suaimmagine sul monitor posto al-l’interno.

Per una migliore comprensione, ecco un piccoloelenco delle terminologie relative all’impiantoed alla specificità dei componenti.• Il citofono è l’elemento posto all’interno

dell’abitazione e consente la realizzazionedella comunicazione che può essere stabilitacon il posto esterno, con il posto operatore ocon un altro citofono. Grazie a tastiopportunamente predisposti, permettel’apertura della serratura elettrica ol’attivazione di altri servizi.

• Il videocitofono oltre alla comunicazione,secondo i parametri espressi per il citofono,consente la visione dell’inquadratura ripresadalla telecamera esterna.

• Lo scambiatore (o commutatore) è l’elementodel sistema preposto, grazie alla strutturahardware e software, allo scambio della lineae delle funzioni verso il posto esternochiamante.

• L’alimentatore serve a fornire energiaall’impianto ovviamente convertendola, dallarete, a livelli adeguati di bassa tensionecontinua o alternata.

• Il posto esterno, solitamente in metallo: il

materiale può essere l’alluminio, l’acciaio ol’ottone od un insieme di questi secondo leesigenze di robustezza, design; consentel’effettuazione della chiamata e contienel’elettronica per l’amplificazione del segnaleaudio verso o proveniente dai posti interni eper la gestione del segnale video.

• La montante videocitofonica è rappresentatadall’insieme di cavi elettrici che vengonopredisposti per collegare i vari elementi delsistema. Può essere, a seconda del servizioche assolve e della tecnologia, citofonica ovideocitofonica, analogica o digitale.

• Il centralino di portineria è l’elemento la cuipresenza dipende dalle esigenze delcondominio, al quale possono essereconvogliate le comunicazioni all’internodell’edificio sia tra gli appartamenti sia tral’esterno e l’interno.

• I moduli di decodifica di piano provvedonoalla decodifica dei dati e alla loro elaborazioneed esecuzione.

• Per protocollo si definisce l’insieme di regolee di contenuti software al fine di stabilire lacomunicazione.

CHE COS’È

Servizio lettori

Volete ricevere ulteriori informazioni suiprodotti presentati dalla nostra rivista?

Inviateci via fax il modulo stampato nell’ultima pagina o registratevi su

www.serviziolettori.it.Le vostre richieste saranno inviate

gratuitamente alle aziende interessate.

Vandalcom, pulsantiera antivandaloin acciaio inox

CKV-56P è un videocitofono checonsente di avere in un’unicamacchina le funzioni tv, radioAM/FM, telefono

Page 77: GIE 2004 Num 14 Tutto

VETRINA VIDEOCITOFONIA

78 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

messaggi, collegamento con tele-camere (funzione tvcc) e, natural-mente, videocitofono. Tutte le fun-zioni sono attivabili con il teleco-mando incluso. È anche possibileaggiungere una postazione vi-deocitofonica interna (mod. Cdv-50).Il pannello esterno, in acciaio inox,può essere scelto fra diversi modelli

da applicare o da incasso. Ckv-56P si applica sotto ai pensili del-la cucina o sotto una mensola, nontogliendo quindi spazio utile al-l’ambiente.Fra i prodotti della sua vasta gam-ma C.D.V. ricorda il kit composto daun videocitofono a colori o bian-co/nero con schermo Tft - Lcd e po-

stazione esterna con telecamera acolori o bianco/nero. Oltre al clas-sico kit, composto da un videoci-tofono interno con monitor Tft-Lcdb/n da 4” (mod. Dpv-4KE) e una po-stazione esterna, esiste la possibilitàdi avere un modello, il Dpv-4HP, do-tato di memoria fotografica digitaleda 32 o 64 immagini.

Il sistema permette di memoriz-zare fino a 64 immagini di personeche si presentano davanti alla po-stazione esterna, attribuendo adogni immagine data e ora dellachiamata. servizio lettori 115

A completamento di gammaDopo il recente lancio sul mercatodella Serie 3000, una nuova linea dicitofoni e videocitofoni, Videx pro-pone ora una nuova gamma di po-sti esterni modulari. Una gammatanto nuova che non è stato ancoradefinito il suo nome. Questa lineadi posti esterni è stata progettatacon l’ausilio dei più recenti Cad3D ed è caratterizzata dall’inno-vativo design e da una serie di fi-niture e accorgimenti: placca fron-tale e tasti in acciaio inossidabile,supporto per i moduli realizzatoin un unico pezzo di lega di alluminio(per conferire maggiore robustez-za e resistenza al posto esterno) consistema di fissaggio alla scatolaposteriore (da incasso o superfi-cie) tramite viti di tipo torx (o altravite di sicurezza).I posti esterni di questa nuova lineasono disponibili per l’installazio-ne da incasso o da superficie ed irelativi moduli sono prodotti intutte le versioni: audio, video (contelecamera orientabile in orizzon-tale ed in verticale - 10º di movi-mento in entrambe le direzioni),moduli pulsantiera con pulsantisingoli e doppi, per sistemi digita-

serv

izio

lett

ori

731

Monitor Tft-Lcd b/n da 4”: una proposta C.D.V. Italia

Una serie di posti esterni modulari proposti da Videx

Page 78: GIE 2004 Num 14 Tutto

VETRINA

li, per tastiere “apri porta” e modulicon lettore di chiavi di prossimità.servizio lettori 116

Il colore su tutte le soluzioni Bticino (www.bticino.it) propone unagamma di soluzioni colore com-pleta, con prestazioni di alto livel-lo e facile da installare. L’offerta co-lore dispone delle medesime ca-ratteristiche funzionali e installativedell’equivalente gamma in bian-co/nero. La soluzione si realizzanella linea di posti interni Pivot,caratterizzati da una grande fles-sibilità installativa che consentela posa a parete, a incasso, a tavolo.Inoltre, con la linea Pivot, Bticino èin grado di offrire posti interni co-ordinati con le linee civili: sono in-fatti disponibili posti interni bian-chi coordinati con la linea Light, an-tracite coordinati con Living e me-tallizzati Tech coordinati con LightTech. La soluzione con monitor a co-lori corrisponde all’offerta in bian-co/nero e comprende:• videocitofonia a colori 2 fili: l’unica

soluzione colore attualmente pre-sente sul mercato. Il sistema piùsemplice da installare nonché lasoluzione ideale per le ristruttu-razioni;

• kit a colori 2 fili: l’offerta di pregioper la villetta mono e bifamiliare,facile e veloce da installare. Con2 soli fili, alimentazione, monitore posto esterno, serratura com-presa;

• videocitofonia a colori analogi-co/digitale: il monitor colore puòessere impiegato per i grandiimpianti (fino a 1 km e 4000 in-terni);

• telefonia a colori (disponibile a bre-ve): integra le funzioni di video-citofonia e telefonia. Con un uni-co apparecchio, il telefono conmonitor, è possibile rispondere al-la chiamata videocitofonica, at-tivare la funzione di videocon-trollo, oppure semplicemente te-lefonare o azionare dispositivisia dalla casa sia da remoto.

servizio lettori 117

Una morbida OndaI l videocitofono che Urmet(www.urmetdomus.it) ha chia-

mato Onda unisce all’a-spetto accattivante unanotevole ergonomia delmicrotelefono, per una im-pugnatura piacevole, co-moda e sicura.

In più, si presenta in una gammadi colori che personalizzano la ma-scherina - verde, blu, giallo, bron-zo, antracite e radica di ciliegio- e che rendono questo appa-recchio ancora più facilmenteintegrabile in ogni tipo di arredodella casa. servizio lettori 118

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 79

LA TRIVENETA CAVI

E-mail: [email protected]

I cavi,prodotti in Italia,

più vendutiin Europa. se

rviz

io le

tto

ri 1

635

Posto internovideocitofonico Pivot Tech

Onda, il videocitofono conmascherina intercambiabile

VIDEOCITOFONIA

Page 79: GIE 2004 Num 14 Tutto

VETRINA VIDEOCITOFONIA

80 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

Vivavoce bicanale Il sistema audio vivavoce applica-to alla citofonia e alla videocitofo-nia, prodotto storico di Amplyvox,è una valida alternativa al sistematradizionale sia per motivi esteticisia per alcune specifiche caratte-ristiche tecniche.Nell’abitazione i citofoni e i moni-tor a vivavoce (full duplex) sono pri-vi di microtelefono e la comunica-zione avviene tenendo premuto ilpulsante che abilita la conversazionecontemporanea nei due sensi: il

sistema, infatti, è completamen-te bicanale. L’assenza del micro-telefono elimina inoltre l’inconve-niente dell’errato riposizionamen-to, con il conseguente fuori servi-zio dell’impianto, e rende moltosottili i citofoni Vivavoce e i moni-tor Vivavoce Status: in particolarele versioni da incasso muro, con unasporgenza di soli 8 mm, sono adat-te all’installazione in posizioni an-guste, per esempio dietro a una por-ta o in prossimità di una rampa discale. Nel caso del monitor VivavoceStatus lo schermo piatto 4” (o lcd3” a colori) limita anche l’incasso nel-la parete a soli 55 mm: la versionesenza cavo coassiale rende anco-ra più semplice l’istallazione.Esteticamente elegante, VivavoceStatus da incasso muro è dotato diun frontalino sostituibile e disponibilein diversi colori: con una spesa mi-nima è possibile ottenere un monitorsempre nuovo e adatto all’arredo.La pulsantiera modulare Athenaè il naturale complemento del si-stema vivavoce bicanale verso l’e-sterno: con un design basato suidee e forme curvilinee, di impattovisivo di estremo nitore, è realizzatacon materiali e finiture di qualità easpetto moderno. Le caratteristichetecniche e costruttive, la semplici-tà di installazione e di utilizzo e lacompatibilità di montaggio sullescatole ad incasso della attualepulsantiera Mosaico già installatela rendono interessante per l’in-

stallatore attento al risultato este-tico oltre che all’aspetto economi-co dell’installazione. L’elevata di-

stanza tra microfono e alto-parlante della com-

posizione

bicanale della nuova pulsantieraAthena e il sofisticato sistema di am-plificazione a due canali comple-tamente indipendenti consentonoinoltre elevati volumi audio in pul-santiera, non raggiungibili con itradizionali sistemi citofonici mautili, ad esempio, su una stradamolto trafficata, senza incorrerenel fastidioso fischio dell’effetto“larsen”. servizio lettori 119

Vivavoce Status da incasso muro è dotato di un frontalino sostituibile e disponibile in diversi colori

La pulsantieramodulare si basa su forme curvilinee

GMC-Instruments Italia S.r.l. Via C. Cattaneo, 9 I-20035 Lissone (Mi) - Phone +39-039-2459080 Fax +39-039-2459088 [email protected] www.gmc-instruments.it

Prestazioni e sicurezza.Da GMC-Instruments il nuovo Metrahit One, ilmultimetro analogico/digitale di altissima qualità edall’ottimo rapporto prezzo-prestazioni. Come in tutti i

prodotti GMC-Instruments è stato curato in particolar modo l’aspettodella sicurezza. L’esclusivo brevetto ABS per il blocco automatico delleboccole, impedisce errori di collegamento, anche accidentali,preservando da danni l’impianto, lo strumento stesso e tutelando dainfortuni l’operatore. Per incrementare le doti di sicurezza ed affidabilità,

un guscio di gomma avvolge completamente il corpo,al fine di proteggerlo da colpi ed urti che si possonoverificare nell’uso giornaliero. MetrahitOne è dotato didispositivo di autospegnimento, di segnalatore

acustico e del test funzionale dei segmenti del display. E’ disponibilenella risoluzione di 10microV, 10miliOhm, 1microA, 0.1 C°; grandezzedi misura V,A, Ohm, C°; raccordi delle boccole saldati agli ultrasuoni edislocati in modo da resistere alle migliaia di microvibrazioni dovuteall’innesto/disinnesto dei puntali.

es@

stud

io.it

serv

izio

lett

ori

150

4

Servizio lettori

Volete ricevere

ulteriori

informazioni

sui prodotti

presentati dal

Giornale

dell’Installatore

Elettrico?

Compilate

la cartolina che trovate

nell’ultima pagina, ritagliatela e inviatela

via fax al numero: 02 36519123.Il servizio è totalmente gratuito

Page 80: GIE 2004 Num 14 Tutto

Diva

DIVA, la nuova protagonista assoluta nel mondo della videocitofonia a

colori.

Nata da un’avanzata ricerca tecnologica e di design del Centro

Ricerca & Sviluppo Comelit Group spa, Diva si pone come il nuovo

punto di riferimento dei più innovativi concetti di videocitofonia.

Display LCD ad alta risoluzione da 3,5”, viva voce...e molto altro non

bastano a descrivere lo spirito forte e libero della nuova protagonista.

le nuove linee della seduzione estetica

Comelit Group S.p.A. - via Don Arrigoni 5 - 24020 Rovetta S. Lorenzo (BG) tel. 0346 750 011 - fax 0346 71436 - www.comelit. i t - info@comelit. i t

servizio lettori 1816

Page 81: GIE 2004 Num 14 Tutto

82 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

Le schede tecniche

TAG

LIA

E C

ON

SER

VA

Sono una realtà per i professionistidella misura le tante e diverseapplicazioni alle quali si prestanogli analizzatori a pinza,appartenenti all’ampia gammaproposta da Asita(www.asita.com).L’analizzatore di rete a pinza3286/20 è uno strumentoindispensabile per il controllo delrifasamento che permette lamisura dei parametri elettriciquali: V, I, PF, cos , sen , , W, VA,Var, Hz... e non solo; infatti, èdisponibile anche lafunzione di misuradelle armoniche didisturbo,

visualizzazionedel THD %(distorsione totalepercentuale), oltre allaindicazione delcontributo di ogni singolaarmonica sul valore complessivo. La ricerca guasti e la misura delledispersioni di corrente è lamissione dell’analizzatore mod.3283, capace di individuarecorrenti differenziali conrisoluzione di 10 µA. La semplicità

di utilizzo e l’accuratezza dellamisura fanno del modello 3283 unvalido e necessario strumento perla ricerca dei guasti in linea.Anche la corrente continua concomponente alternatasovrapposta, tipicamente in uscitaa raddrizzatori ad una semionda odoppia semionda, trova la giustamisura in ben tre diversianalizzatori amperometrici. Il

modello 3285 è un

analizzatore amperometrico apinza per misure di tensione ecorrente continua e alternatasovrapposte (c.c. + c.a.), oltre allemisure di corrente alternata econtinua fino a 2000 A, mentre ilmodello 3284 mantiene le stessefunzioni di misura ma orientato adapprezzare con il miglioredettaglio le correnti di bassovalore, 200 A max.

La terza proposta, identificata conil codice 3290, è relativa ad unsistema di misura compostodall’indicatore e dal sensoreamperometrico intercambiabile,da scegliere tra i diversi modellidisponibili, caratterizzatidall’ampia banda passante (20kHz mod.9692). Ciò permette dieseguire misure anchemantenendo l’indicatore distantedal punto di inserzione delsensore stesso. La funzione difiltro inoltre, permette di

identificare la sola componentefondamentale del segnale

da un inverter.L’innovazione

tecnologicariguarda

anche ilmodello

3280/20. Lanovità principale

consiste nel toroide“sensore di corrente”

dal quale è stataeliminata la parte metallicanormalmente presente sulle pinzeamperometriche, così che ilsensore di corrente risulta esseretotalmente isolato dal circuito inmisura. Questa innovativasoluzione permette alla pinzaamperometrica di essere moltopiù leggera e di dimensioni moltopiù ridotte (lo spessore totale è disoli 13 mm, con una massa di soli100 g.). Il mod. 3280/20 non ècomunque soltanto un misuratoredi corrente fino a 1000 A. Diottima precisione, esso è infattianche un tester completo inquanto può misurare valori ditensione, resistenza, continuità.Anche il modello 3282, comeanche gli altri fino ad ora citati,elabora le misure in vero valoreefficace (Trms) con ampia bandapassante.Oltre alla funzione di misura dellacorrente e tensione alternata,resistenza, temperatura, permetteanche di rilevare il fattore di cresta(C.F.), indicazione preziosa peraccertarsi della distorsione sullaforma d’onda del segnale in prova.servizio lettori 120

Una gamma che conta ben nove

distinti modelli,ognuno caratterizzato

da una propriapeculiarità che

ne denota la “specializzazione”

nelle differentiapplicazioni

di misura

Oltre ad impegnarsi nella ricerca di apparecchiature dimisura tecnologicamente avanzate, Asita fornisce alcliente tutto il supporto necessario al corretto eproficuo impiego dei suoi strumenti. La rete delleagenzie, presenti su tutto il territorio nazionale,dispone di personale tecnico qualificato in grado disoddisfare le esigenze specifiche di ciascunutilizzatore. Inoltre, presso la sede è attivo un numeroverde (800-843022) che fornisce suggerimenti espiegazioni relativamente alla scelta opportuna eall’impiego ottimale degli strumenti e in funzione dellemisure da effettuare e delle normative da rispettare.Inoltre, e al fine di garantire all’utente la massimaaffidabilità delle misure effettuate in qualsiasimomento e circostanza, anche nel rispetto della normaUni EN Iso 9000, il suo laboratorio metrologico èufficialmente riconosciuto quale Centro di taratura Sitn° 109, in grado di emettere certificati di taratura Sitper le grandezze accreditate.

TUTTO IL SUPPORTO CHE SERVE

Mille e una applicazioni

Alcuni analizzatori a pinza propostida Asita

Page 82: GIE 2004 Num 14 Tutto

Elicent (www.elicent.it) hapresentato una nuova gammadi aspiratori centrifughi, la Ext:una proposta innovativa nelcampo degli estrattori d’ariaper locali residenziali ecommerciali, in quanto prevedel’installazione dell’aspiratoresulla parete esterna e nonall’interno del locale.È questa una soluzione idealeper risolvere ogni problemalegato alla rumorositàdell’aspiratore nei locali da

ventilare e per mantenereinalterata l’estetica degliambienti da aerare, evitando diinstallare i tradizionali eingombranti aspiratori dainterno.

Di dimensioni particolarmentecontenute, gli aspiratori Extrisultano indicati anche per laventilazione centralizzata di piùlocali, perché sono

caratterizzati daelevate prestazionisia in portata (fino a760 m3/h) sia inpressione (fino a 54mm H2O).I modelli checompongono la

gamma sono sei e tuttisono certificati Imq e hanno

un grado di protezionecontro gli spruzzi d’acqua

IPX4.L’installazione e il

cablaggio elettricosono semplici e

veloci; inoltre,sono facilmenteaccessibili e

ispezionabili e sonoadatti per tubazioni

con diametro 100, 150e 200 mm.

La struttura è in acciaioverniciato con polveriepossidiche ed è disponibile neicolori grigio cenere e marronechiaro.Un’altra importantecaratteristica consiste nellarete di protezione esterna conaletta di chiusura, che evita ilrientro dell’aria ad apparecchiospento (e quindi lo rende

particolarmente indicato per lezone ventose). (F.C.)servizio lettori 150

Le schede tecniche

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 83

Una nuova gamma di aspiratoricentrifughi lascialiberi gli ambienti da ingombri.Ed è la soluzioneideale per risolverei problemi legatialla rumorositànei locali da ventilare

TAG

LIA

E C

ON

SER

VA

Servizio lettori

Volete ricevere ulteriori informazioni suiprodotti presentati dalla nostra rivista?

Inviateci via fax il modulo stampato nell’ultima pagina o registratevi su

www.serviziolettori.it.Le vostre richieste saranno inviate

gratuitamente alle aziende interessate.

Per installazione all’esterno

• Struttura interna in acciaio • Struttura esterna trattata con vernice epossidica• Protezione contro gli spruzzi IPX4• Alte prestazioni aerauliche• Dotato di griglia e di sistema antiriflusso, per evitare

l’ingresso di corpi estranei (per esempio foglie oinsetti)

LE CARATTERISTICHE

Due esempi di installazione di Ext

Vistadell’internodell’apparecchio

Ext, l’aspiratore centrifugo perinstallazione esterna

Page 83: GIE 2004 Num 14 Tutto

84 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

Sempre più spesso nelleabitazioni, negli uffici, negliambienti pubblici, latecnologia domotica vieneutilizzata per coordinareservizi in grado di garantiresicurezza, funzionalità,comfort, comunicazione,entertainment e benessere,adeguandosi allo stile di vita dioggi.La domotica permette ilfunzionamento, con un solocomando a portata dimano, di vari apparati:audio, video, schermimotorizzati, tapparelle,tende, luci, temperatura.I sistemi Tutondo(www.tutondo.com)Multiroom sonocomponenti essenziali diun sistema coordinato didomotica.Con essi il suono non hapiù barriere ed èpossibile godere, conmassima qualità audiohi-fi, della musica in ogniambiente, interno oesterno, dell’abitazione odell’ufficio.Non solo la musica, maanche i notiziari, i dibattiti, icorsi di aggiornamento,trasmessi dalla radio, dalsatellite, letti da un hard disk,scaricati dal web seguono

l’utente nei vari luoghi delpercorso giornaliero.Il sistema si compone di unimpianto centralizzato in gradodi sonorizzare tuttal’abitazione; pronto a

funzionare in modoindipendente da qualunquestanza o luogo. Ogni spazio può esserecorredato da diffusori acusticihi-fi incorporati nelle pareti, da

comodi comandi alloggiatinelle placche a muro e datelecomandi sempre aportata di mano. Da ogni locale è possibileselezionare e attivare lasorgente sonoradesiderata, ricercare ildisco o la stazione radiopreferita, regolare toni evolumi.Oltre allo spegnimentoimmediato utilizzando iltasto “off”, si puòprogrammare lospegnimento automaticodifferito con il tasto“sleep”.E si può anche esserepiacevolmente svegliati la

mattina con un brano del cdpreferito, al volume impostato,senza disturbare gli altricomponenti della famiglia.servizio lettori 121

Le schede tecniche

Suono: soluzioni ad alta fedeltà

Il piacere della musicain casa non è più

un sogno high-tech,ma una facile realtà

a portata di mano

TAG

LIA

E C

ON

SER

VA

Multiroom 9000 è stato progettato per daretutto il piacere della diffusione sonora conil massimo delle integrazioni e dellacomodità di gestione. È un sistemaall’avanguardia studiato per importantiabitazioni. Si possono scegliere le sorgentisonore più moderne o utilizzare gliapparecchi già esistenti. Comanda econtrolla fino a 9 sorgenti sonore (cd, dvd,tape, tuner, videoregistratore, ricevitoresatellitare, personal computer) e nediffonde il suono fino a 40 stanze. Per il controllo dell’audio nel proprioambiente si utilizzano comandi incassaticome gli interruttori della luce e con questiesteticamente coordinati, oppuretelecomandi RC9NTR; il sistema prevedeche possano coesistere più comandi nellastessa zona, particolarità innovativa che nevalorizza la fruibilità e la comodità diutilizzo. I comandi da incasso CZ9NTC eCZ91NTC, semplici e intuitivi nell’uso, di

dimensioni contenute, sono dotati didisplay multifunzione normalmenteindicante la sorgente sonora in ascolto; seviene utilizzato il cambio funzioni “scan” ildisplay indica la stazione radio o il cdascoltato.La tastiera comprende i controlliindipendenti di volume, toni, selezionesorgente, off e sleep per lo spegnimento inautomatico dopo un tempo desiderato. I sistemi Tutondo 9000 Multiroomprevedono anche microfoni incorporati neicomandi a parete per effettuare messaggigenerali in tutti gli ambienti o indirizzatiad un particolare luogo; da ogni telefonointerno è possibile dialogare con tuttal’abitazione attraverso i diffusori acustici. Isistemi, coordinati con i servizi di allarme esegnalazione eventi, possono trasmetteremessaggi audio preregistrati per dareinformazioni immediate su cosa è successoe su che cosa fare.

IL MULTIROOM 9000

Il telecomando per il controllodell’audio

Centralino con possiblità di gestione di 9 sorgenti audio mono o stereo, cambiofunzioni, comando main, 5 uscite espandibili a 40, controlli audio diretti e deicomandi remoti

Il comando audio: regolazionedigitale del volume, cambioprogrammi con display digitale,cambio funzioni con indicazione adisplay, priorità di chiamata generale

Le schede tecniche

Page 84: GIE 2004 Num 14 Tutto

Tubo luminoso FLEXNEONl’unico garantito 2 anni contro la perdita di colore e l’invecchiamento.

L’unico con lampade con 20.000 ore di durata.

Costruito in materiale plastico speciale, resistente agli urti, alle pressioni (100 kg ogni 2,5 cm2), agli agenti atmosferici (è IP 65), alle variazioni di temperatura (da –20 °C a +60 °C); è autoestinguente in classe .

Disponibile in vari colori, metrature, tensioni (230 V,12 V, 24 V), diametri (10 mm, 13 mm, rettangolare).

Ideale per far risaltare i profili degli edifici e per creare figure luminose.

La qualità si mette in luce.

20092 Cinisello Balsamo (MI) - Via Pellizza da Volpedo 57Tel. 02/66013541 r.a. - Fax 02/6122573 - E-mail: [email protected]

®®®

FLEXNEONFLEXNEONFLEXNEONll ’’uunniiccoo!!

Bri

efin

g

servizio lettori 1818

Page 85: GIE 2004 Num 14 Tutto

86 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

Gewiss (www.gewiss.com)presenta ReStart, unrivoluzionario interruttoredifferenziale con riarmoautomatico che permette dieliminare definitivamente idisagi provocati dallo sganciointempestivo o inopportuno del

dispositivo di protezione.Come noto, gli interruttoridifferenziali montati nelcentralino di casa possonoessere soggetti a interventiintempestivi legati nonnecessariamente a unmalfunzionamento dell’impiantobensì ad eventi imprevedibiliquali fulmini, sovraccarichitemporanei o disturbipasseggeri nella rete.

L’intervento inopportunodell’interruttoredifferenziale può provocaredisagi tanto più graviquanto più lunga è lasospensione dell’energia.Si pensi ad esempio alloscongelamento del freezer,

alla disattivazione dell’antifurto,alla perdita di programmazionedell’impianto di riscaldamento odi irrigazione, al fermo dellapompa di un acquario o al fuoriservizio dei gruppi di continuitàche tengono in vita fax ecomputer.Quando scatta il differenziale,ReStart verifica prima di tuttoche l’evento che ha provocatol’intervento non sia dovuto a unguasto di tipo permanente opericoloso; poi se tutto è a posto,esso riattiva autonomamentel’interruttore, ripristinando latensione entro 90 secondi.Se si tratta, invece, di un guastodi tipo permanente, ReStartinibisce la riattivazionedell’interruttore e va in blocco,segnalando l’anomalia medianteuna spia luminosa.Il modulo ReStart può esserearricchito con la funzioneAutotest.

Autotest è in grado di garantirenel tempo le caratteristiche diprotezione del differenzialesvolgendo settimanalmente - inmodo automatico e senzatogliere tensione all’impianto - iltest consigliato dalle norme. Nei differenziali tradizionaliquesto test deve essere attivatomanualmente tramite l’appositotasto “T”. Oltre a esseresconosciuta alla maggioranzadegli utenti, tale operazionecostringe a togliere tensioneall’impianto, obbligandosuccessivamente ariprogrammare radiosveglie,videoregistratori, forni amicroonde, allarmi, fax,segreterie eccetera.ReStart e Autotest sonodisponibili secondo numerosevarianti.In particolare, ReStart è offertoin versione completa(preassemblata con interruttoredifferenziale e funzioneAutotest) o in versione senzaAutotest da abbinare aidifferenziali o ai magnetotermici-differenziali di Gewiss.Le funzioni base possono essereulteriormente arricchiteaffiancando altri moduli, peresempio il modulo di riarmoautomatico a distanzadell’interruttore generaleesterno o il modulo per lasegnalazione remota dei risultatidel test.Semplicissimi da montare(bastano 2 fili), possono essereinseriti in centralini già esistentio essere alloggiati nell’esclusivoed elegante centralino hi-techActivo, la soluzione avanzataGewiss equipaggiata con l’unitàelettronica di controllo egestione della priorità dei carichie con moduli complementariquali biointerruttori, lampadeanti black-out, segnalazioniacustiche e così via. (A.V.)servizio lettori 122

Come risolvere il problema

dello sgancioinopportuno

del differenziale e del test mensile

TAG

LIA

E C

ON

SER

VA

• Riarmo automatico del differenziale in caso disgancio inopportuno, con verifica preliminaredell’impianto

• Test automatico settimanale senza togliere tensioneall’impianto

• Installabile sia nel vecchio centralino di casa sianell’avanzato centralino Activo

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

Un solo led identifica i tre stati possibili difunzionamento del dispositivo:• spento - funzionamento normale;• lampeggiante - verifica impianto in corso: se positiva

ReStart riarma l’interruttore;• acceso - presenza di un guasto nell’impianto: ReStart

non riarma l’interruttore

LA SEGNALAZIONE DI RESTART

ReStart,l’interruttore con riarmo automatico

Interruttore differenziale puro con riarmoe funzione di autotest per l’autodiagnosi

settimanale senza interruzione dialimentazione all’impianto

Dispositivi di riarmo automatico

Le schede tecniche

Page 86: GIE 2004 Num 14 Tutto

servizio lettori 1713

Page 87: GIE 2004 Num 14 Tutto

Indicatori Analogici

Indicatori Digitali

Contatori statici

Nemo strumenti multifunzione

Relè di protezione e misura

Separatori galvanici Sensori Commutatori

Trasduttori

Trasformatori bassa tensione

Trasformatori di corrente con trasduttore integrato

Interfacce operatore

Via Travaglia 7 20094 CORSICO (MI) Tel. 02 44 878.1 Fax 02 45 03 448 +39 02 45 86 76 63 [email protected]

www.imeitaly.com

serv

izio

lett

ori

159

7

Page 88: GIE 2004 Num 14 Tutto

L'eleganza a portata di manoGewiss (www.gewiss.com) entracon rinnovato vigore nel settoredelle serie civili con la linea SystemBlack, caratterizzata dalla finituranera satinata dei frutti: un designsobrio e raffinato per qualsiasi so-luzione di arredo nel resi-denziale e nel terziario, sianel settore del nuovo sianelle ristrutturazioni.Si affianca alla tradiziona-le linea System White, daltasto bianco lucido ergo-nomico e dalle linee mor-bide e arrotondate. È pos-sibile scegliere tra plac-che in tecnopolimero in 14colori e tre tipologie di fi-nitura, fino a 8 e 12 posti,placche stagne, due finituredi tasti e frutti (bianco lucidoo nero satinato), contenitorispeciali e contenitori peresterni serie 27 Combi.Inoltre, nuove prestazioni tecni-che, tra cui le versioni 16 AX a 16A, per carichi fluorescenti. L’unicitàdell’inserimento frutti anteriore eposteriore, progettato per facili-

tare cablaggio e installazione, uni-tamente all’attacco placche rego-labile che ne agevola l’installa-zione anche su superfici non omo-genee, completano le caratteri-stiche di questa serie. System è unsistema universale e nasce per

essere semplice e soddisfare ogniesigenza di prelievo energia e se-gnale, comando e controllo, ge-stione del comfort e della sicurez-za. Infatti, in linea con le moderne

esigenze impiantistiche, sono di-sponibili una serie di prese standard,a controllo elettronico, per lineededicate, tv-sat, per circuiti ausiliarie di segnale, connettori telefonicie per la trasmissione di dati. Inpiù, System si integra perfetta-mente con la serie 38 Lan per il ca-blaggio strutturato in ambito ter-ziario. Per quanto riguarda il co-mando, il sistema offre una gam-ma completa di interruttori, de-viatori e pulsanti, anche con di-schetti segnaletici e retroillumi-nabili, oltre che relè e rilevatori dimovimento a raggi infrarossi, agaranzia di una totale copertura diogni possibile impiego. Una casafunzionale deve offrire anche unagestione del comfort completa,ma semplice. La serie System offreapparecchi per il controllo e la re-golazione della luce, il controllodel clima, la diffusione sonora eapparecchi per l’informazione, ol-tre ad apparecchi dedicati agli im-pianti alberghieri. Infine, sicurez-za a 360° con System. Perfetta-mente integrati nelle eleganti plac-che Top System, sono disponibili ri-velatori di fughe di gas metano egpl, lampade anti black-out e diemergenza, apparecchi di protezionee sistemi per il controllo degli ac-cessi e delle utenze.servizio lettori 124

Elevato grado di protezioneAmra - Chauvin Arnoux (www.amra-chauvin-arnoux.it) commer-cializza un nuovo apparecchio, ilCA6160, un unico strumento per tut-te le misure. Questo strumentoconsente il controllo e la certifica-zione delle macchine e dei quadrielettrici secondo la norma EN60204-1 e la norma EN60439 (17/13). Lostrumento viene fornito in un ro-busto contenitore da cantiere chechiuso ha un livello di protezioneIP65. Possiede un grande displayretroilluminato e la programma-zione viene effettuata tramite uncomodo commutatore ed un ta-stierino composto da 8 pulsanti. Le caratteristiche tecniche di que-sto strumento sono notevoli: ol-tre alla possibilità di usufruire di unagrande memoria capace di imma-gazzinare più di 1650 misure e di

una struttura ordinata della memoriainterna usata per scegliere il numerodel dispositivo, offre la persona-lizzazione dei test, come per esem-pio la prova di rigidità dielettrica con“rampa” di applicazione comple-

tamente personaliz-zabile o l’innovativa funzione au-totest per la creazione di sequen-ze di prova personalizzate ed au-tomatizzate. Altre funzioni sonoper esempio la misura di resistenzadi isolamento, la prova di conti-nuità fino a 25 A, caduta di tensione,tempo di scarica, corrente di di-spersione, test funzionale com-prendente potenza apparente, ten-sione e corrente ed infine funzionetimer con regolazione del disposi-tivo da 1s a 10 minuti. È dotato inoltre di 3 uscite serialiRS232 per collegamento a Pc, unaper usare il software di gestione da-ti operante in ambiente Windows9x, 2000, NT e XP, una per il lettorecodice a barre e l’ultima per il se-gnale ext / int di comando. La dotazione standard comprendeuna vasta gamma di accessori frai quali lo stesso software, 2 ter-minali a pistola AT, 2 puntali dicontinuità, 2 puntali di isolamento,3 pinze coccodrillo nero, 2 pinze coc-codrillo rosso, cavo per tempo di sca-rica, cavo di alimentazione, borsaper accessori, manuale d’uso, di-chiarazione di conformità e certi-ficato di garanzia. servizio lettori 125

NOVITÀ

Novità

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 89

a cura di Alessia Vara

lda

Mini relè per circuito stampatoFinder (www.finder.it) propone al mercato la nuova seriedi relè 45, relè per circuito stampato con connessione

Faston 250. Rinnovata nel design,la serie 45 è proposta oggi anchein un nuovo tipo: il 45.91, conun’apertura contatti ≥ 3mm.La serie 45 è caratterizzata dabobina dc sensibile, isolamentotra bobina e contatti 8 mm - 6 kV(1.2/50 µs) e una temperaturaambiente fino a +125 °C.Queste caratteristiche tecnicherendono il prodotto ideale perapplicazioni nel settore deglielettrodomestici: lavatrici,lavastoviglie, asciugabiancheria,piani cottura, forni elettrici o amicroonde. Non menointeressanti sono le applicazioni

in altre apparecchiature dotate di schede elettroniche edove sono richieste alte temperature ed elevateprestazioni come le apparecchiature per l’industria ol’artigianato alimentare.servizio lettori 123

La serie 45 è caratterizzatada bobina dc sensibile

System è in grado di soddisfare il prelievoenergia e segnale, il comando e il controllo,la gestione del comfort e della sicurezza

Lo strumentoè fornito in un robustocontenitoreda cantiere

Page 89: GIE 2004 Num 14 Tutto

Videosorveglianzafunzionale e rapidaL’utilizzo di una telecamera SpeedDome di grande versatilità per-mette, in un impianto di tvcc, diconcentrare l’installazione di piùpunti di osservazione in un unicoapparato di ripresa. La Tvt75sdcdi Aci Farfisa (www.acifarfisa.it)

è una telecamera Speed Dome acolori ad alta risoluzione con cu-stodia in alluminio da esterno cli-matizzata. L’ottima resa dei colori,l’estrema precisione nel punta-mento e la potente funzione zoomla rendono ideale per una video-sorveglianza funzionale e rapidadi vaste aree come parcheggi,

centri commerciali, edifici indu-striali...Tvt75Sdnd si presenta identicaesteticamente e nelle funzioni al-la Tvt75sdc ma è dotata di unmodulo video di tipo Day&Night:di conseguenza è idonea in in-stallazioni esterne laddove l’uti-lizzo di una telecamera a colori non

garantirebbe una visione corret-ta in condizioni di scarsa illumi-nazione. La particolarità di questetelecamere, oltre alla velocità dirotazione ed al fattore d’ingran-dimento dello zoom con focus au-tomatico o manuale, particolar-mente potenti e flessibili rispet-to alle telecamere tradizionali, ri-siede nella possibilità di pro-grammare sino a 64 posizioni pre-definite e richiamarle senza dovereffettuare ogni volta il punta-mento.È anche possibile definire fino a6 sequenze, dette Group, di po-sizioni predefinite stabilendo, perciascun Pre-set, la velocità di rag-giungimento ed il tempo di so-sta, oppure scansioni alternatedi due posizioni particolari (swing)o combinazioni di tutte questefunzioni (tour).Il controllo e la programmazionedelle varie funzioni avviene tramiteun semplice menu osd imple-mentato nelle telecamere stesseche consente, tra l’altro, di ge-stire tutti i parametri tipici relativialla sezione video. La consolle di comando AT6sdpermette di effettuare tutte leprogrammazioni utilizzando il me-nu osd della telecamera, gestirei movimenti pan/tilt/zoom, focustramite il joystick, oltre a gestiretutte le funzioni evolute della te-lecamera quali pre-set, group,tour... attivabili con la semplicepressione dei tasti programmati.servizio lettori 126

Per il comando di impiantiGli orologi digitali vengono prin-cipalmente utilizzati per il co-mando d’impianti e parti dell’im-pianto o per eseguire funzioni le-gate agli orari in impianti di:• irrigazione per orti e giardini;• piscine, acquari, fontane;• automazione tapparelle;• attivazione di campanelle azien-

dali e scolastiche, campane del-le chiese;

• lluminazione vetrine, accensio-ne programmata di cartellonipubblicitari luminosi, illumina-zione edifici;

• illuminazione stradale, segnalistradali luminosi, comando disemafori;

• illuminazione uffici, luci scale, vied’accesso, palazzetti dello sport;

• preriscaldamento di stufe in-

90 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

NOVITÀ

Le riviste di Reed Business Information raggiungono i lettoripiù qualificati e sono sottoposte a certificazioni che garan-tiscono alle aziende inserzioniste la quantità delle copiediffuse. La certificazione è svolta dal CSST-Certificazione Stampa Specializzata e Tecnica.

...li certifichiamo tutti.

viale G. Richard 1/a - 20143 Milano - tel. 02 81830.1 - fax 02 81830.406 - www.reedbusiness.it - [email protected]

Comunicate con noi

noi non diamo

i numeri...Telecamera dotata di un modulo video di tipo Day&Night

Page 90: GIE 2004 Num 14 Tutto

NOVITÀ

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 91

dustriali, spruzzatori, forni;• riscaldamento, condizionamento,

pompe di circolazione per ri-scaldamento;

• ventilazione, filtraggio, saune.Un menu simile a quello di un te-lefono cellulare è disponibile perl’orologio Siemens (www.sie-mens.it) in tedesco, inglese, olan-

dese, francese, italiano, porto-ghese, spagnolo e ceco su un dis-play costituito da tre linee di te-sto per complessivi 24 caratteri,da una linea di testo con 6 ca-ratteri e da una linea di simboli.Un ingresso aggiuntivo pilotato daun pulsante permette di utilizza-re l’orologio interruttore come in-terruttore a tempo per luci scalecon una regolazione da 1 a 99minuti del canale di comando. Tale ingresso può essere utilizzatoanche per spegnere un orologio in-terruttore con programma tem-porale scaduto e attivare un altroorologio con un programma tem-porale vigente.Le impostazioni vengono salvatein una memoria non volatile (Ee-prom) e in caso di caduta di ten-sione la riserva di carica di una bat-teria al litio mantiene attiva l’oradel dispositivo. L’efficienza della batteria è cal-colata in anni.servizio lettori 127

Modello parallelabileAblerex Europe (www.ablerex-eu.com) presenta il nuovo mo-dello di ups da 6 kVA 1/1 paral-

lellabile dal quale si possono ot-tenere 18 kVA (nella configurazioneN+1 ridondante) o 24 kVA comepotenza massima in uscita. È al-tresì possibile ottenere 18 kVAin configurazione 3 fasi in/1 faseout: questo nuovo modello, de-nominato Mars II, è disponibile apartire da Settembre 2004. A que-

sto primo nuovo modello farà se-guito la serie completa che andràa coprire la gamma di potenzeda 1 a 10 kVA in versione singo-la, e fino a 40 kVA nelle versionicon paralleli: meccanicamenteverrà inizialmente presentata unaversione Tower a cui farà segui-to anche quella Rack 19. Questa

nuova famiglia sarà dotata di dueporte di comunicazione, da sce-gliere fra:• RS232;• usb;• interfaccia a contatti puliti;• Ethernet Agent.Tutte le interfacce, tranne Ether-net Agent, sono provviste di un

N. 13

un marchio di

L'innovazione Merlin Gerin presenta Infra +:rapidità di cablaggio e versatilità di installazionesi incontrano in un'ampia gamma di soluzioni per il cablaggio strutturato.

Ad esempio, le prese RJ45 possono essere cablate senza utensili grazie ai contatti ad incisione di isolante brevettati,che assicurano prestazioni superiori alla norma e una grande durata.

Le soluzioni Infra+ sono completate dal sistema unico ed innovativoMultiplus che introducela flessibilità nei pannelli di permutazione.

abbiamo reso più rapido il cablaggio, migliorando la versatilità delle reti

L’innovazione come filo conduttore:

Infra+

il sistema che ti guida nella Distribuzione Elettrica

www.schneiderelectric.it

servizio lettori 1820

MS II 6000 è dotato di un programmadi manutenzione intelligente

Il menu dell’orologio è simile a quello del cellulare

Page 91: GIE 2004 Num 14 Tutto

contatto pulito Epo (Emergencypower off).Oltre ad essere una soluzionemolto compatta, ad assorbimen-to sinusoidale e con fattore di po-tenza unitario in ingresso, questasoluzione risulta interessante perla sua capacità di sovraccarico(150% per 30 s) e per la possibi-lità di montare a bordo (in opzio-ne) un trasformatore di isola-mento totale fra ingresso e usci-ta. Un’altra peculiarità che ca-ratterizza questo nuovo ups è il suosoftware di manutenzione intel-ligente, installato a bordo.In caso di malfunzionamento ilsistema è in grado di autodia-gnosticare la propria anomalia,elencare le parti da sostituire e pro-cedere quindi alla nuova messa inservizio guidata.L’ups MS II 6000 è dotato di un pro-gramma di manutenzione intelli-gente: quando l’ups è in avaria sipuò commutare il by pass ma-nuale, che permette al carico di es-sere alimentato direttamente dal-la rete senza discontinuità. Si segue quindi il programma di as-sistenza guidato che è installatonell’ups e che permette di iden-tificare facilmente il guasto, in-dicato sul display con il codicedi errore. Una volta sostituiti icomponenti difettosi, si ritorna aseguire il programma di avvia-mento guidato e le procedure re-lative previste. Si ricommuta nuo-vamente il by pass manuale e il ca-rico torna ad essere alimentatonuovamente dall’ups.servizio lettori 128

Certificazioneper le fibre otticheGfo Europe (www.gfoeurope.it)e Fluke Networks presentano ladisponibilità dell’opzione SmartRemote su OptiFiber. Solo OptiFiber offre un moduloOtdr che unisce la certificazioneOtdr alla certificazione di per-dita/lunghezza, riducendo laquantità di strumenti che oc-corre portare con se stessi e con-sentendo di avere tutti i livelli dicertificazione su un unico re-

port. Le nuove opzioni di Opti-Fiber Smart Remote permettonodi effettuare la certificazione au-tomatica di perdita/lunghezzacon la stessa avanzata tecnica de-gli analizzatori di cavi Dtx, Dspe OmniScanner. Ora basta avere un OptiFiberOtdr dotato di opzione SmartRemote per effettuare la certifi-cazione automatica di perdi-ta/lunghezza.servizio lettori 129

92 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

NOVITÀ

serv

izio

lett

ori

756

Con un semplice smsOrieme (www.orieme.com) propone Sms Switch Butler,un sistema per controllare apparecchi e impianti con ilsemplice invio di un sms dal cellulare. La funzione telecomando, per esempio, permette di co-mandare in modo indipendente fino a 4 apparecchi diver-si e di ottenere un sms di conferma per ogni commutazio-ne effettuata. La funzione telesorveglianza viene esplica-ta tramite l’invio di un sms da parte di Butler, che avvisaad ogni inserzione (per esempio impianto di allarme, ri-scaldamento, porte d’ingresso, pompe, approvvigiona-mento idrico...). Per consentire la telesorveglianza sonorichiesti contatti a potenziale libero. La funzione timer,invece, consente di inserire o disinserire un apparecchioper un periodo di tempo compreso tra un secondo e 24ore. Un codice pin impedisce l’accesso all’apparecchio(che può essere utilizzato da un massimo di 8 utenti,ognuno con una propria password) a persone non auto-rizzate. La funzione allarme consente di inviare un smsdi allarme a 8 diverse persone max. Possibilità di allarmesequenziale. In qualsiasi momento è possibile procederecon l’interrogazione a distanza, tramite sms dello stato dicommutazione dei 4 relè e degli 8 ingressi.L’apparecchio è coperto da un codice pin che previenel’accesso da parte di persone non autorizzate. Ognunodei quattro possibili utenti dispone di una propria pas-sword. Uno di questi otto utenti è il “master” e può asse-gnare o cambiare la password.Il sistema è pronto per l’uso dopo l’inserimento della car-ta sim. Altre soluzioni di comfort vengono fornite dalsoftware in opzione, che permette:• modifica dei testi sms impostati in fabbrica;• definizione degli utenti autorizzati a commutare i relè;• impostazione di un allarme sequenziale.Il software dispone di una pratica guida on line ed è com-patibile con tutti i pc con sistema operativo Windows 95 esuccessivi.servizio lettori 130

Optifiber è dotato della funzioneSmart Remote

Page 92: GIE 2004 Num 14 Tutto

NOVITÀ

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 93

Per la manutenzione preventivaLa divisione Infrarosso di Inpro-tec (www.inprotec.it) presentala nuova termocamera IR-Flex-Cam: innovativa, semplice, effi-ciente.L’ispezione termografica è unatecnica che fornisce la mappatermica in tempo reale della su-perficie inquadrata; tale carat-teristica permette di utilizzaredette termocamere in molte ap-plicazioni come: ispezione di com-ponenti elettrici, controllo di sur-riscaldamenti di parti meccaniche,dispersioni energetiche di edifi-ci o forni, individuazione di per-dite d’acqua calda nelle tuba-zioni interrate di teleriscalda-

mento, individuazione di ano-malie in impianti oleodinamici,surriscaldamenti di componentimontati su schede elettroniche,difetti in impianti di riscalda-mento o condizionamento, cor-rosione di tubazioni, scaricatori dicondensa difettosi, consumi ano-mali di refrattario... La IR-FlexCamopera nella seconda finestra at-mosferica (8 14 µm.) offrendoconsistenti vantaggi rispetto ai si-stemi tradizionali poiché ha lapossibilità di operare con i mi-gliori risultati indipendentementedalle condizioni atmosferiche, es-sendo insensibile ai riflessi so-lari, alla nebbia ed inoltre la suarisoluzione termica non è in-fluenzata dalla distanza di ripre-sa. Le immagini termiche sono vi-sualizzate su un ampio display lcdda 5” a colori, che permette al-l’operatore di effettuare le ispe-zioni in condizioni di massimasicurezza, poiché è in grado divedere contemporaneamentel’immagine termografica e la sce-na circostante, evitando ostaco-li, buche, sporgenze. La termocamera IR-FlexCam èstata progettata per essere par-ticolarmente compatta e flessibile. È dotata di due moduli, uno perla ripresa e l’altro per la visua-lizzazione tramite display, chepossono essere orientatati in mo-do indipendente; l’operatore ha

sempre la posizione ottimale perla visione sul display, mentre il mo-dulo con il sensore rimane nellaposizione ideale per inquadrare ilcomponente da esaminare. I duemoduli, di visualizzazione e di ri-presa, possono avere inclinazio-ni diverse tra loro per effettuarecomodamente riprese di oggetti

anche in posizioni non perfetta-mente accessibili, tipo compo-nenti posti in alto, oltre barriere,o posti in basso sotto ostacoli. Imoduli possono essere regolati an-che per un utilizzo della termo-camera su treppiede. Le immaginitermiche possono essere regi-strate su una compact flash card

estraibile o trasferite su pc me-diante la porta usb. Un ulteriorevantaggio di questa termoca-mera è la facilità di utilizzo: tut-te le funzioni sono attivabili conpulsanti e in pochi minuti l’ope-ratore è in grado d’utilizzare la ter-mocamera.servizio lettori 131

abbiamo velocizzato il cablaggio, eliminando ogni utensile

un marchio di

L'innovazione Merlin Gerin presenta PratiKa:il sistema di prese e spine industriali ad alto valore aggiunto, nelle versioni spina e presa mobile, presa da incasso diritta e inclinata.

Semplicità:così semplici da cablare, che non serve nessun utensile:si connettono senza viti e senza spelare i conduttori.

Sicurezza:con la conferma meccanica e sonora delle operazioni, il serraggio cavo solido e veloce, una connessione insensibile a urti e vibrazioni, la sicurezza è garantita.

Velocità:veloce il cablaggio, duraturo il risultato: ecco il bello di PratiKa.

L’innovazione come filo conduttore:

PK Pratika

il sistema che ti guida nella Distribuzione Elettrica

www.schneiderelectric.it

servizio lettori 1821

IR-FlexCam è compatta e flessibile

Le immagini termiche sono visua-lizzate su un ampio display lcd da5” a colori

Page 93: GIE 2004 Num 14 Tutto

Non si strappano e non si svitanoI pressacavi Scame (www.sca-me.com), in termoplastico au-toestinguente, sono studiati perlavori di cablaggio e installazio-ne dei quadri e permettono l’in-troduzione nelle apparecchiatu-re di cavi di diversa sezione, ga-

rantendo un elevato grado diprotezione.Peculiarità dei nuovi pressacaviè la funzione antistrappo, ga-rantita da un ancoraggio tipo Acon la proprietà di sgravare iconduttori dalle deformazionicausate da trazione e torsione incondizioni di utilizzo ordinario.

Altra prerogativa è il dispositivoantisvitamento, un particolareaccorgimento costruttivo rea-lizzato con corona lamellare fles-sibile e dentellata che, interfe-rendo sulla filettatura, impedisceal pressacavo di svitarsi anche incaso di vibrazioni continue e in-sistenti, come quelle dovute a in-

stallazioni a bordo di macchineutensili o di apparecchi in mo-vimento.La gamma è stata ampliata perdare numerose possibilità discelta sia con membrana, dove sipreveda l’uso su apparecchiogià predisposto ad accogliere infuturo dei cavi e sia necessariomantenere provvisoriamentetappato l’ingresso del pressa-cavo, sia senza la membranaprotettiva, quando il cavo vieneintrodotto da subito.La versione Light, in colore gri-gio chiaro (Ral 7035), viene usa-ta nelle esecuzioni standard edè adatta ad applicazioni stagnefino a IP66, mentre la versioneHeavy Duty serve nei casi in cuioccorra un’elevata resistenzameccanica e può essere impiegataanche in immersione fino al gra-do di protezione IP68. Il colore della serie Heavy Dutyè grigio scuro (Ral 7004), ugua-le a quello usato da Scame per iprodotti riservati alle applica-zioni in condizioni ambientaligravose.Diverse anche le filettature dispo-nibili: il passo pg è oggi il più dif-fuso in Italia nel settore elet-

trotecnico, Scame lo offre nelle di-verse misure, dal pg7 al pg48; ilpasso metrico è lo standard nor-mativo che si sta affermando edè già molto diffuso anche in Eu-ropa, disponibile dal tipo M12x1,5al tipo M63x1,5; infine il passogas, studiato per alcune appli-cazioni speciali dalla misura 1/4’’alla 2’’.I pressacavi Scame “metrici” so-no costruiti secondo la normaeuropea EN 50262.servizio lettori 132

A passante primarioLovato Electric (www.lovatoe-lectric.com) arricchisce la pro-pria gamma di prodotti con inuovi trasformatori di corrente se-rie Dmt, a primario passante eadatti per il fissaggio a vite osu profilato omega da 35 mm.Le versioni disponibili sono: • Dm1t per cavi di diametro 22

mm (corrente primaria 40A...150 A);

• Dm2t per cavi di diametro 23

94 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

NOVITÀ

In che settore opera l’azienda?

Che tipo di attività svolge l’azienda?

Quale mansione lei ha in azienda?

L’Editore garantisce la riservatezza dei dati comunicati nel rispetto dei diritti previsti dall’art. 13 della legge 675/96.

Sì, mi abbono! Sconto 10% a chi si abbona a più riviste

CLIMATIZZAZIONE E REFRIGERAZIONE

Blu&Rosso CDA - Condizionamento dell’Aria Riscaldamento e Refrigerazione L’Installatore Italiano Il Freddo Progetto Hotel Refrigeration World Tecno Impianti TIS - Il Corriere Termoidrosanitario

ELETTRICITA’ E ILLUMINOTECNICA

Commercio Elettrico Il Giornale dell’Installatore Elettrico Lighting - Design Collection Progetto Hotel

MECCANICA, SUBFORNITURA E TESSILE

Controllo di Movimento Il Giornale della Subfornitura Industria Mercato Tecnologie Meccaniche Tecnologie Tessili .IT Italian Technology Machine Tools

SERRAMENTI, VETRO E FACCIATE

Finestra International Glass Today Nuova Finestra Progetto Hotel Rivista del Vetro Showroom Porte&Finestre

Versamento sul c/c postale n. 33668666 intestato a Reed Business Information Spa, viale G. Richard 1/a - Milano

Assegno non trasferibile intestato a Reed Business Information SpA - Milano (da inviare in busta chiusa in allegato)

Carta di credito Master Card Carta Sì Visa Eurocard American Express

Numero Scadenza

Data Firma

SÌ, DESIDERO DUE COPIE GRATIS. Se siete operatori del settore e vi interessa conoscere le altre nostre riviste, potete richiederne gratuitamente una copia saggio.Scegliete le riviste di vostro interesse (massimo tre) tra quelle sotto elencate. Verranno soddisfatte solo le richieste di chi ha compilato i propri dati anagrafici e professionali.

Nome e Cognome

Azienda

Indirizzo dell’azienda:

cap città prov.

tel. fax

e-mail

MODALITÀ DI PAGAMENTO

DATI ANAGRAFICI E PROFESSIONALI

ARREDOBAGNO

Atelier Bagno Blu&Rosso Il Bagno Oggi e Domani Progetto Hotel

AUTOMOTIVE

Il Giornale del Meccanico L'Officina del Veicolo Industriale Parts - componenti, ricambi, accessori Parts Made in Italy

CHIMICA, PLASTICA E ALIMENTARE

ICP - Rivista dell’industria chimica Plast Tecnologie Alimentari TC News - Tecnologie Chimiche Tecno Plast

COME PAGARE1) In posta: effettuare il versamento sul c/c postalen.33668666 intestato a Reed Business Information SpAviale G. Richard 1/a20143 Milano. Inviare copia della ricevuta insieme al coupon compilato

2) Con assegno: inviare in busta chiusa un assegno non trasferibile intestato a Reed Business Information SpA -Milano

3) Con carta di credito: compilare il coupon, firmarlo ed inviarlo

COME ABBONARSISe desiderate abbonarvi alle nostre riviste compilate questo modulo e inviatelo:

PER FAX al numero 02/81830404oppure

PER POSTASpedendolo in busta chiusa a:Reed Business Information SpAviale G. Richard 1/a20143 Milano.

Oppure potete abbonarvicollegandovi al nostro sito

INTERNETwww.reedbusiness.it

Si p

rega

di s

criv

ere

in s

tam

pate

llo

Italia Estero Nuovo Rinnovo

Commercio Elettrico (11 uscite) b 71.00 b/$ 107,00

Il Giornale dell’Installatore Elettrico (16 uscite) b 54,50 b/$ 82,00

Lighting Design Collection (5 uscite) b 63,00 b/$ 94,00

Progetto Hotel (4 uscite) b 44,40 b/$ 78,00

Tagliare e faxare o spedire per posta in busta chiusa

Informativa ai sensi dell’art. 13, d. lgs 196/2003. I Suoi dati sarannotrattati, con modalità anche informatiche e senza particolari criteri dielaborazione, da Reed Business Information S.p.A. per evadere la Sua richiestadi abbonamento e svolgere le attività a questa connesse. Il conferimento deidati relativi a qualifica e attività azienda è facoltativo e la mancata indicazionenon pregiudica il diritto di ottenere quanto richiesto. I Vostri dati personalipossono essere trattati anche da soggetti terzi che svolgono attività strumentalial predetto fine, quali gli istituti di credito e finanziari, gli uffici postali per ipagamenti, autonomi titolari di trattamento, tenuti a fornire specificainformativa ai sensi dell'art. 13, d. lgs 196/2003 sui trattamenti da essieseguiti. Le categorie di soggetti incaricati del trattamento dei dati per le finalitàsuddette sono gli addetti all’elaborazione dati e sistemi informativi, alconfezionamento e spedizione delle riviste e materiale informativo, al callcenter, alla gestione amministrativa e contabile. Ai sensi dell'art. 7, d. lgs196/2003 può esercitare i relativi diritti fra cui consultare, modificare,aggiornare o cancellare i Suoi dati, rivolgendosi al titolare al succitato indirizzo.

I pressacavi Scame sono disponibilicon e senza membrana protettiva

Page 94: GIE 2004 Num 14 Tutto

servizio lettori 959

Page 95: GIE 2004 Num 14 Tutto

96 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

NOVITÀ

mm o barre da 30x10 mm,25x12,5 mm oppure 20x15 mm(corrente primaria 60 A...400 A);

• Dm3t per barre da 40x10 mm,30x20 mm oppure 25x25 mm(corrente primaria 200 A...1000 A).

Le principali caratteristiche d’im-piego sono:- frequenza di funzionamento

40...60Hz;- corrente secondaria di 5 A;- grado di protezione IP30;- classe di precisione 0,5. servizio lettori 133

Modulare e flessibileEurotherm Drives (www.euro-thermdrives.it) annuncia il nuo-vo inverter e servoazionamentodi ultima generazione serie 890,ideato per applicazioni in siste-mi multimotore. Può essere con-figurato in modalità V/Hz, vet-toriale sensorless, vettoriale diflusso ad anello chiuso o ser-voazionamento brushless.Il nuovo 890, modulare, è dispo-nibile in due versioni:• stand alone, alimentato da re-

te (890T);• versione per dc bus, costituito

da un unico alimentatore cen-tralizzato ac/dc (890R), con idrives dc/ac (890S) collegatitra di loro tramite comode bar- re ad innesto.

La versione per dc bus necessi-ta di una sola terna di fusibili edi una sola induttanza il checonsente un notevole risparmionegli ingombri complessivi delquadro elettrico. I bus di campoinizialmente disponibili sono iseguenti: Devicenet, Profibus,ControlNet, Canopen, Firewire edEthernet. L’azionamento uni-versale 890 può essere retroa-zionato da resolver, encoder ti-po EnDat, Hiperface, sin/cos edencoder incrementale.servizio lettori 135

Quadri da cantiere ASCLa nuova serie EnergyBox di Pa-lazzoli (www.palazzoli.it) è una

gamma completa di quadri dacantiere asc per installazione aparete o su cavalletto, pensati persoddisfare tutte le esigenze di dis-tribuzione dell’energia nel can-tiere. I quadri EnergyBox sono co-stituiti da un robusto armadiorealizzato in tecnopolimero bi-componente compatto di eleva-ta qualità che racchiude al suo in-terno da 4 a 6 prese interbloccatedella serie Prima o Ter, con am-peraggio da 16 A fino a 63 A.Dotati di eccellenti caratteristi-che di sicurezza, affidabilità epraticità di utilizzo, i quadri dacantiere serie EnergyBox ga-rantisco la protezione delle pre-se alloggiate al loro interno con-tro ogni genere di sollecitazione

I trasformatori Dmt sono adatti per ilfissaggio a vite o su profilato omegada 35mm

Il nuovo servoazionamento e inverterserie 890

servizio lettori 580

Domae è la linea di apparecchiature di protezione mo-dulari Merlin Gerin (gruppo Schneider - www.schneide-relectric.it) progettate per l’installazione nelle abitazio-ni. Il design è stato studiato per l’inserimento negli am-bienti domestici.Quindi, grande attenzione all’estetica, alle forme e alletonalità. In particolare, gli interruttori Domae si con-traddistinguono per le leve color arancio, e per una ma-nifattura particolarmente elegante e moderna, che nobi-lita la presenza del materiale tecnico in casa.Le apparecchiature di protezione Domae sono integrabi-li nei centralini da incasso e da parete delle serie Mini-Coreos e Kaedra. servizio lettori 134

Per ambienti domestici

Page 96: GIE 2004 Num 14 Tutto

ww

w.e

urag

e.it33 aziende omogenee e complementari

presenti su tutto il territorio nazionale nel settore elettrico ed elettronico per offrire una completa offerta commerciale con competenza ed esperienza.

PIEMONTE Tel. Fax ELETTROFORNITUREVERBANO S.r.l. Verbania VB (0323) 553195 (0323) 553377

LOMBARDIACEM COMMERCIALE S.r.l. Bresso MI (02) 26221428 (02) 2409778C.E.M.E. S.p.A. Busto Arsizio VA (0331) 324000 (0331) 639436C.M.E. S.r.l. Bovisio Masciago MI (0362) 559862 (0362) 559871ELETTRA S.p.A. Cinisello Balsamo MI (02) 6607131 (02) 6181877ELETTRICA EUROPA S.r.l. Palazzolo sull’Oglio BS (030) 7301411 (030) 7300355GALMARINI EMILIO S.p.A. Gallarate VA (0331) 780900 (0331) 780910GALMARINI EMILIO S.p.A. Gallarate VA (0331) 796350 (0331) 770800GIARDINI CARLO S.r.l. Vigevano PV (0381) 346975 (0381) 346511PIETRO PESENTI S.p.A. Pedrengo BG (035) 657530 (035) 657425

VENETOMATEL DISTRIBUZIONE S.p.A. Caselle di Selvazzano PD (049) 8739911 (049) 8739922MATEL DISTRIBUZIONE S.p.A. Silea TV (0422) 460668 (0422) 460658MATEL DISTRIBUZIONE S.p.A. Marghera VE (041) 937455 (041) 931520

LIGURIAFO.EL. S.r.l. Sarzana SP (0187) 606413 (0187) 691090S.M.A.E.S. S.r.l. Savona SV (019) 810591 (019) 810890

TOSCANAFO.EL. S.r.l. Massa MS (0585) 791171 (0585) 790989FO.EL. S.r.l. Pontremoli MS (0187) 832510FO.EL. S.r.l. Querceta LU (0584) 769139 (0584) 742897I.F.EL. S.r.l. Arezzo AR (0575) 357849 (0575) 323939PIEMME S.r.l. Prato PO (0574) 433951 (0574) 433955PIEMME S.r.l. Firenze FI (055) 351292 (055) 351295

LAZIOM.E.T. S.r.l. Roma RM (06) 2382690 (06) 2389454

ABRUZZOD.I.M.E. S.r.l. S.Giovanni Teatino CH (085) 4463759 (085) 4460568D.I.M.E. S.r.l. Pescara PE (085) 4311134 (085) 4315867D.I.M.E. S.r.l. Chieti Scalo CH (0871) 564099 (0871) 565047D.I.M.E. S.r.l. Tortoreto TE (0861) 777081 (0861) 777168ELETTROMARKET S.r.l. Castel di Sangro AQ (0864) 845338 (0864) 845338FOGEME S.r.l. Avezzano AQ (0863) 49831 (0863) 4983206FOGEME S.r.l. Avezzano AQ (0863) 25480 (0863) 20650

UMBRIABARBACCIA MARIO S.r.l. Terni TR (0744) 300291 (0744) 300943DIS.M.E.P. S.r.l. S. Andrea / S. Sisto PG (075) 5289047 (075) 5270655ELETTRA S.r.l. S.Eraclio di Foligno PG (0742) 391066 (0742) 391104

CAMPANIAEUROELETTRA S.r.l. Arzano NA (081) 5734334 (081) 5734334F.LLI BORRELLI & C. S.n.c. Aversa CE (081) 5038762 (081) 5046446F.LLI BORRELLI & C. S.n.c. Aversa CE (081) 8902230

PUGLIACARLI ANGELO & C. S.a.s. Barletta BA (0883) 347595 (0883) 347965CARLI ANGELO & C. S.a.s. Barletta BA (0883) 332084F.A.P.E. S.r.l. Andria BA (0883) 557108 (0883) 557107F.A.P.E. S.r.l. Corato BA (080) 8987113FOREL S.r.l. Lecce LE (0832) 351975 (0832) 351573FOREL S.r.l. Nardò LE (0833) 572530 (0833) 572530PAGE S.r.l. Foggia FG (0881) 724113 (0881) 771947

SICILIAELECTRIC GELA S.r.l. Gela CL (0933) 901919 (0933) 901163ELECTRIC GELA di Catania Giuseppa Gela CL (0933) 930809 (0933) 822785OR.VE.ME. S.r.l. Canicattì AG (0922) 856015 (0922) 859767ELETTOSUD S.p.A. Brolo ME (0941) 561296 (0941) 562155ELETTROSUD S.p.A. Giardini Naxos ME (0942) 50238 (0942) 654398ELETTROFORNITURE S.a.s. Saponara Marittima ME (090) 332473 (090) 3379250ELETTROSUD S.p.A. Capo d’Orlando ME (0941) 911120 (0941) 911120ELETTROSUD S.p.A. S. Agata Militello ME (0941) 722529 (0941) 722529ELETTROSUD S.p.A. Catania CT (095) 477481 (095) 472190

SARDEGNAELETTRICA INDUSTRIALE S.r.l. Quartu S. Elena CA (070) 83631 (070) 885956ELETTRICA INDUSTRIALE S.r.l. Carbonia CA (0781) 665141 (0781) 665142ELETTRICA INDUSTRIALE S.r.l. Cagliari CA (070) 20271 (070) 252087ELETTRICA INDUSTRIALE S.r.l. Nuoro NU (0784) 295096 (0784) 295097ELETTRICA INDUSTRIALE S.r.l. Oristano OR (0783) 358650 (0783) 358653ELETTRICA INDUSTRIALE S.r.l. Sassari SS (079) 2639500 (079) 2639555

Via A. Volta, 16 - 20093 Cologno Monzese (Milano)Tel. 02 27301179 - Fax 02 70058476

e-mail: [email protected] - www.eurage.it

servizio lettori 1717

Page 97: GIE 2004 Num 14 Tutto

ambientale grazie al grado diprotezione (IP55), alla elevataresistenza agli urti (>20 J), allaresistenza alla temperatura (-25°C/+50 °C) e alla elevata resi-stenza al fuoco (GWT=960° - V0secondo UL94). Il comodo ma-niglione ergonomico consentead una sola persona di traspor-

tare il quadro in tutta sicurezzae comodità. È dotato di cinquepunti di aggancio, per poter sce-gliere sempre quello più adatto,e sono utilizzabili anche con gru.L’attento studio del progettoconsente tanto spazio a dispo-sizione da poter chiudere le por-te con tutte le spine inserite,

anche con la 63 A. Le robuste por-te, grazie alle speciali cerniere,possono essere aperte comple-tamente. Evitano di intralciare chista lavorando sul quadro ed eli-minano il rischio di urti. All’in-terno, una comoda tasca porta-documenti consente di riporre icertificati normativi. L’opera-

zione di bloccare i cavi delle spi-ne non è più una perdita di tem-po; è sufficiente posizionare ilcavo nella gola conica per rea-lizzare automaticamente la si-curezza anti-strappo. Il mani-glione è predisposto per ospi-tare vari accessori, ad esempioi fari per illuminazione; fungeanche da avvolgicavo grazie al-la particolare sagoma. La strut-tura è realizzata con un tecno-polimero bicomponente ad altaresistenza. È antiurto, non in-vecchia, non brucia, resiste agliagenti chimici ed è perfetta-mente isolante. servizio lettori 136

La sicurezza da professionistiGrazie alla nuova centrale an-tifurto e l’integrazione nel si-stema, My Home aumenta il li-vello di sicurezza grazie al vi-deocontrollo e all’invio degli al-larmi tramite il portale My Home.L’antifurto My Home di BTicino(www.bticino.it) è completo ditutte le funzioni: controllo, sen-sori, comandi ed allarmi. Il vi-deocontrollo, l’invio degli allar-mi, e la possibilità di telegestirel’impianto da un qualsiasi tele-fono sono un esempio delle fun-zioni aggiuntive che l’integra-zione offre. In particolare il con-trollo visivo della zona di allarmeconsente di discriminare l’origi-ne dell’allarme stesso. Le im-magini delle zone in cui si è ve-rificato un allarme vengono ri-portate su tutti i monitor del-l’impianto di videocitofonia.Tramite il comunicatore telefonicointegrato nella nuova centralepuò essere effettuato il serviziodi inoltro allarmi tramite chia-mata vocale. L’antifurto My Ho-

98 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

NOVITÀ

Milano,17-20 novembre

12a mostra internazionale biennale

per un mondopiù sicuro

STU

DIO

MA

RTIN

ELLO

O.G

. Pav

ia

www.sicurezza.itwww.intelshow.com

[email protected] SIC

URE

ZZ

A2004

ASSOCIAZIONE ITALIANASICUREZZA ED AUTOMAZIONE EDIFICI

Organizzata da: Promossa da:

RegioneLombardia

Vota on line il tuo prodotto preferito!

Preregistrati on lineentro il 15 ottobre

Con il patrocinio di:

In contemporanea con:

serv

izio

lett

ori

170

3

@Servizio lettori

Semplice e rapido:registratevi al sito

www.serviziolettori.it

Vi sarà assegnata unapassword personalizzatae riceverete direttamente

dalle aziende le informazioni richieste.

Page 98: GIE 2004 Num 14 Tutto

NOVITÀ

me di BTicino, infine, permettedi gestire anche allarmi tecniciquali la rilevazione di fughe di gase di allagamento offrendo la pos-sibilità di intervenire anche da re-moto sulle cause per garantire lamassima sicurezza domestica(azionamento valvole di inter-cettazione di gas o acqua).

L’utilizzo del portale My Home (diprossima disponibilità) incre-menta notevolmente le poten-zialità dell’impianto. In questo ca-so, infatti, il servizio di inoltro al-larmi può essere effettuato, sen-za l’aggiunta di alcun dispositi-vo, anche per mezzo di un sms oun’e-mail con file audio e videoallegati. Il portale My Home per-mette di essere sempre in con-tatto con la casa, ed intervenirein qualsiasi momento per mezzodi un pc collegato ad internet odi qualsiasi telefono seguendo unmenu vocale personalizzato. Puòdiventare anche un utile stru-mento di lavoro per l’installato-re: il servizio di teleassistenza (diprossima disponibilità), infatti, glipermette di monitorare dal pro-prio ufficio le funzionalità del-l’impianto, e, se autorizzato dalcliente, di modificare i parame-tri di funzionamento.servizio lettori 137

Semplicità d’uso e prestazioni elevate A seguito della joint-venture conTechnoGR, esperta nei prodottiper la sicurezza, oggi Omron(www.europe.omron.com) è ingrado di offrire anche una gam-ma completa di barriere per ilrilevamento o la misura di oggetti.In molte applicazioni, il sempli-ce rilevamento di oggetti in mo-vimento è reso più complessodal fatto che l’oggetto può pas-sare ogni volta in una posizionediversa. È il caso del conteggiodi oggetti in caduta attraversoun passaggio più ampio del fa-scio di una fotocellula a sbar-ramento, oppure di applicazionitipiche del confezionamento edell’imballaggio dove può es-sere richiesta la misurazione,senza alte precisioni, di ogget-ti, scatole o imballaggi vari. In

questi casi il problema è semprestato affrontato affiancando dueo più fotocellule a sbarramento,al fine di coprire completamen-te l’area di ispezione sommandoi raggi d’azione di ogni singolafotocellula.La disponibilità di prodotti preas-semblati offre, quindi, molti van-

taggi. La precisione con cui so-no state sviluppate le otticheconsente di raggiungere tre livellidi risoluzione diversi: da 18 mmad un massimo di 5 mm sia perle barriere di rilevamento chedi misura. La sincronizzazioneottica consente di eliminare ca-blaggi superflui tra emettitore e

ricevitore e permette di estenderela distanza di rilevamento almassimo consentito dalle otti-che: si va dai 3 metri per le ver-sioni con risoluzione a 5 mm fi-no ai 15 metri per le versionicon risoluzione 18 mm.La modularità delle ottiche, inol-tre, consente di ottenere facil-

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 99

Grazie all’indicazione puntuale delsensore, la causa di un allarme vieneindividuata rapidamente

serv

izio

lett

ori

176

0

Page 99: GIE 2004 Num 14 Tutto

mente una gamma molto ampiadi modelli intermedi, in base al-l’altezza richiesta per la barrie-ra. Il funzionamento, infine, ga-rantisce il massimo della sem-plicità. Le barriere di rilevamentoLbr si interfacciano medianteuna semplice uscita digitale cheviene attivata nel momento in cuianche un solo raggio del fascioviene interrotto. Le barriere di misura della serieLbm, invece, sono disponibilicon un’uscita analogica 0..10Vcc oppure (a richiesta) con usci-ta seriale RS232-C o anche RS485.Nel caso si richieda l’uscita ana-logica, si otterrà un valore pro-porzionale al numero di raggioscurati, mentre utilizzando laporta seriale verranno forniteinformazioni dettagliate relativead ogni singolo raggio, consen-tendo in tal modo di determina-re quanti oggetti sono presentinel fascio, che dimensione haogni oggetto ed in che posizioneognuno di essi si trova. servizio lettori 138

Un sistema integratoSi chiama CastSentinel il nuovosistema di videosorveglianzaprodotto da Casts (società delGruppo Microforum) che pro-mette di rivoluzionare il siste-ma della sicurezza degli interni.Si tratta di un sistema di controlloche attraverso una scheda diacquisizione video installata suslot pci all’interno di un pc, è ingrado di gestire fino a 4 teleca-mere professionali; in ogni pc èpossibile installare fino a 4 sche-de per un totale di 16 punti con-

trollo. Il controllo a di-stanza avviene attra-verso un’altra posta-zione pc, un palmare oattraverso un videote-lefonino gprs. Nel primocaso è possibile dedi-care un computer o ac-cedere, attraverso con-nessione internet, adun’area riservata; nelsecondo caso basta unaconnessione con pal-mare o cellulare alla re-

te gprs. In pochi secondi le im-magini delle aree controllatevengono inviate alla postazio-ne remota. Con CastSentinel è possibile, perogni telecamera, delimitare unaprecisa “area sensibile” dell’interasezione controllata e ricevereeventualmente un segnale di av-viso ogni volta che si registra unavariazione nella zona interessata.

Ogni area sensibile è caratteriz-zata da soglie di sensibilità di-verse, secondo il principio delmotion detection: minore è la so-glia di sensibilità, più piccola sa-rà la variazione necessaria perfar scattare la registrazione del-l’evento. In caso di movimento il

sistema inoltrerà un avvisocon una email su compu-ter o con avviso tramite smssul telefono cellulare. Il sistema inoltre permettedi riprendere e registrarel’ambiente in maniera con-tinuativa o solamente in ca-so di variazione all’internodella zona sensibile. Tuttele immagini registrate sonoovviamente archiviabili sucartelle, ordinate per tele-

camera e per data, sull’hard diskdel pc. Inoltre, CastSentinel includeun sofisticato software che con-sente la gestione completa delproprio computer da postazione re-mota anche a chilometri di di-stanza. Con una connessione a in-ternet sarà sufficiente entrare nelsistema del proprio computer ser-ver e gestire i documenti che es-so contiene, mandare email comese ci si trovasse davanti al propriopc. Tutta la gestione avviene at-traverso internet utilizzando unaconnessione adsl (il pc server de-ve essere sempre collegato) ed èpossibile la registrazione di unnumero illimitato di utenti conconnessione contemporanea dimassimo 10 ciascuno con pas-sword differenti. servizio lettori 139

Per la sicurezza personaleLoneworker di Ascom è un modulo

di comunicazione wireless stu-diato per la sicurezza personaledi chi opera in contesti di lavoro pro-blematici, come ad esempio areeisolate, cantieri o impianti industriali.Il vantaggio di questo apparec-chio è la possibilità di recepire al-larmi, individuarne la natura e lo-calizzare con precisione chi subisce

infortuni. Gli allar-mi possono essereautomatici, in casodi nessun movi-mento trascorsoper un certo lassodi tempo, o attiva-

ti direttamente dal-l’interessato premendo un pul-sante del portatile. È possi-bile inviare messaggi di testoo attivare la conversazione te-

lefonica. Ogni allarme viene re-gistrato e può essere riesaminatoper migliorare le procedure ope-rative e l’efficienza dei processirelativi alla sicurezza. Il modulosi compone di una infrastruttura,del software, dei portatili; il tuttoè fornito da Exhibo (www.exhi-bo.it) insieme allo studio per l’ot-timale integrazione con i sistemi esi-stenti (di sicurezza, di manuten-zione, informativi). Exhibo com-pleta l’offerta con l’installazione, l’at-tivazione, la manutenzione e l’as-sistenza tecnica. servizio lettori 141

100 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

NOVITÀ

CastSentinel, la tecnologia al serviziodella sorveglianza della propria casa

Barriere di rilevamento oggetti

Esempio di collegamento del sistema

Loneworker è un apparecchioideale per migliorarele procedure di sicurezza operativa

WWWWWW.ser.servizioletviziolettori.ittori.itWWWWWW.ser.servizioletviziolettori.ittori.itWWWWWW.ser.servizioletviziolettori.ittori.it

Elevata disponibilità e rapidità nell’implementazioneIl sistema InfraStruXure da 20 kW di Apc(www.apc.com/it) offre ridondanza intrinseca per am-pliare la disponibilità, rendendo tale soluzione idealeper le applicazioni di consolidamento server o ad eleva-ta densità, così come per applicazioni verticali in ambi-to sanità o servizi professionali. Il sistema si basa sul-l’architettura InfraStruXure, la quale integra rack, con-dizionamento, alimentazione, gestione e servizi che in-sieme compongono una Ncpi (Network critical physicalinfrastructure). Il sistema riunisce la tecnologia delSymmetra Power Array e la distribuzione dell’alimen-tazione all’interno di un singolo rack. La tecnologia a doppia conversione del Symmetra of-fre alimentazione e run time scalabile con design ri-dondante N+1. Inoltre, la progettazione di tale siste-ma consente all’utente di sostituire a caldo qualsiasicomponente. Gli utenti possono inoltre aggiungere ul-teriori moduli batterie esterni per una maggiore auto-nomia del sistema. Inoltre integra InfraStruXure Ma-nager, il quale fornisce ai facility manager e ai re-sponsabili IT uno strumento semplice da utilizzare eaccessibile tramite web che offre funzionalità di con-trollo dell’alimentazione, condizionamento e gestioneambientale all’interno della stanza in cui è collocato ea livello rack. InfraStruXure Manager fornisce rapidevalutazioni della situazione attuale, avvisando i re-sponsabili qualora si verifichino situazioni che potreb-bero compromettere la disponibilità di alimentazione.Le innovative funzioni di analisi, associate con fun-zionalità di controllo remoto e gestione delle attività,consentono di ottimizzare l’efficienza e la disponibili-tà dell’infrastruttura Ncpi.servizio lettori 140

Page 100: GIE 2004 Num 14 Tutto

servizio lettori 532

Page 101: GIE 2004 Num 14 Tutto

Speed dome compatta Videotec (www.videotec.com) haintrodotto una nuova dome ca-mera compatta. Mistral integraun robusto meccanismo di bran-deggio a velocità variabile conuna telecamera colori dsp ad al-te performance. La sua compat-tezza la rende ideale per appli-cazioni all’interno. Presettata inproduzione per fornire eccellentiimmagini per oggetti distanti da1,5 m fino all’infinito dalla tele-camera, Mistral è caratterizzata da:• design ricercato, montaggio a sof-

fitto per una sorveglianza discretacon dimensioni compatte (dia-

metro 12 cm e 8,5 cm in al-tezza);

• telecamera widedynamic con Agc,auto-tracing whitebalance (Awb) ecompensazione au-tomatica back-light;

• ottiche da 8 o 6 mm;• robusto brandeggio

a velocità variabilecon escursione da 0 a 180°movimento orizzontale e da+10 a -90° verticale. Velocitàmanuale da 0,5 a 60°/secondo;

• acquisizione pre-posiziona-mento 200°/sec. (max.), 32pre-posizionamenti program-mabili con un’accuratezza en-tro 0.1°;

• uscita video coassiale o sudoppino twistato integrato con-nessione diretta a cavi cate-goria Cat-5 riducendo ulterio-ri costi di installazione e uti-lizzando i ricevitori su doppinotwistato Videotec Twrb1 oTwrr1;

• ampia gamma di tastiere dicontrollo via RS485 multipro-tocollo.

servizio lettori 151

Mini cavo duplexIl nuovo prodotto, fornibile da Al-hof di A. Hofmann (www.al-hof.com), è il cavo più richiesto perconnettori Small-form-factor (Sff)in applicazioni indoor.È composto da due cavi a fibra sin-gola rinforzata in kevlar e dia-

metro 1,7mm, utilizzando il nuo-vo tubo tight da 600 micron, connuove e semplici istruzioni di spe-latura. I vantaggi sono dati dalledimensioni ridotte, dalla sempli-cità nella separazione dei due ca-vetti e dalla possibilità di termi-nazione diretta con tutti i con-nettori, anche Sff e Mt-Rj. Laguaina in materiale Lsfh garan-tisce sicurezza ambientale perautoestinguibilità, bassa emis-sione di fumo, assenza di aloge-ni e atossicità. Il cavo è adatto adapplicazioni interne per cablag-gio in zona terziaria, cavi di col-legamento fra apparecchiaturee pigtail. servizio lettori 152

Per la copertura delle tubazioni Il nuovo sistema Canal Trix di Ve-mer Siber Group (www.vemer-siber.it) permette di soddisfarequalsiasi esigenza di coperturadei tubi negli impianti di ariacondizionata e riscaldamento,sanitario, gas.Unicamente per gli impianti di

condizionamento è stata idea-ta la nuova canalina con basedi fissaggio a muro e coperturaa profilo stondato abbinabili consistema di ancoraggio ad incastro.Il fissaggio rapido delle tuba-zioni all’interno della canalinaavviene mediante clips regolabiliin profondità per meglio adat-tarsi al diametro dei tubi.Per tutti gli impianti termoi-draulici e di condizionamento èpossibile utilizzare il sistema dicopertura tubi a staffe.

Le nuove coperture a profilostondato si agganciano, con unsistema ad incastro, alle nuovestaffe di fissaggio, disponibili indue modelli: Stff1555, staffa re-golabile a tre posizioni (che con-sentono l’abbinamento alle di-verse misure delle coperture)con chiusura a fascetta; Stfi1228,staffa dual-mono tubo con chiu-sura a incastro. servizio lettori 153

102 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

NOVITÀ

viale G. Richard 1/a - 20143 Milano - tel. 02 81830.1 - fax 02 81830.406 - www.reedbusiness.it - [email protected]

noi non diamo

i numeri......li certifichiamo tutti.

Le riviste di Reed Business Information raggiungono i lettoripiù qualificati e sono sottoposte a certificazioni che garan-tiscono alle aziende inserzioniste la quantità delle copiediffuse. La certificazione è svolta dal CSST-Certificazione Stampa Specializzata e Tecnica. Comunicate con noi

Il mini cavo ha la guaina in materiale Lsfh

Canal Trix ha la copertura a profilo stondato

Mistral, speed dome compatta idealeper utilizzo interno

Page 102: GIE 2004 Num 14 Tutto

serv

izio

lett

ori

176

5

Page 103: GIE 2004 Num 14 Tutto

Domande & risposte Pareri e commentisui quesiti dei professionisti

di Antonio Porro - [email protected]

104 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

NORME CEI: APPROFONDIMENTI E INTERPRETAZIONIDue quesiti e relative risposte, sui cavi e sulle modalità di posa dei cavi negli ambienti a maggior ri-schio in caso di incendio

QUESITO N° 1È possibile installare impianti elettrici di

tipo incassato in ambiente a maggior rischio in caso di in-cendio, entro strutture combustibili (pannelli in legnosandwich con coibente) utilizzando guaine flessibili inPVC, oppure è obbligatorio realizzare tali impianti in vista?

RISPOSTA DEL CEINon è possibile installare cavi con guaina in PVC all’internodella struttura indicata. Tuttavia se per guaina flessibile si in-tende un tubo protettivo in PVC, tale posa è ammessa a con-dizione che il tubo risponda alle relative norme ed abbia al-

meno un grado di protezione IP4X. Si segnala che in questo caso,quanto prescritto dalla nota alpunto i3) dell’art. 751.04.1 deveessere considerato come un requi-sito obbligatorio. Particolare attenzione deve essereinoltre riservata alla portata, te-nendo conto al proposito di ade-guati coefficienti di riduzione dellastessa.

COMMENTOIl quesito era stato posto alcunianni fa alla luce di quanto indicatoall’art. 751.04.1 della Norma CEI64-8 che per gli ambienti a mag-gior rischio in caso di incendio in-dica tra le varie tipologie di con-dutture ammesse anche: “...con-dutture diverse da quelle di a) e b),realizzate con cavi multipolariprovvisti di condutture di protezio-ne”; ossia diverse da condutturerealizzate con cavi in tubi protetti-vi metallici o condutture con guai-ne e schemi particolari così comeprevisti dalla norma. La 5^ edizione della norma CEI 64-8 pubblicata nel mese di maggiodello scorso anno chiarisce ulte-riormente quali sono i tipi di con-dutture ammesse pubblicando,nella parte commento, la figura ri-portata nel seguito, relativa ad

“esempi di condutture negli ambienti a maggior rischio in casod’incendio”.Sempre nella parte commento viene altresì precisato che “siraccomanda che per le condutture mobili siano scelti preferi-bilmente cavi destinati a servizio pesante in accordo con laGuida CEI 20-40, per esempio cavi del tipo H07 RN-F o altriadeguatamente protetti”.

QUESITO N° 2Facendo riferimento all’art. 751.04.3 della Norma CEI 64-8 cheprescrive: “Quando i cavi multipolari muniti di condutture diprotezione delle condutture di cui in 751.04.2.6 b) e c) sonoraggruppati in quantità significative in rapporto con le altresostanze combustibili presenti, nei riguardi dei fumi dei gastossici e dei gas corrosivi si devono adottare provvedimentianaloghi a quelli stabiliti per le altre sostanze combustibilidalle autorità competenti per il caso specifico”, un lettore cichiede quali quantità (o numero di cavi) devono essere consi-derate “significative” secondo la Norma e quindi tali da farperdere la prerogativa di “cavi non propaganti l’incendio”.

RISPOSTA DEL CEIPreliminarmente si osserva che la stessa norma nella nota al-l’art. 751.04.3 segnala come adatti allo scopo i cavi LSOH, caviche in caso di incendio non emettono fumi opachi, gas tossici ecorrosivi. Sono cavi LSOH quelli rispondenti alle norme CEI EN50266 (CEI 20-22), CEI EN 50267 e CEI EN 50268 (CEI 20-37),quali, ad esempio:- cavi con tensione U0/U = 0,6/1 kV:FG70M1, FG70M2, FG100M1, FG100M2;

- cavi con tensione U0/U = 450/750 V:N07G9-K, FM9.

Ciò detto è bene precisare che i cataloghi dei costruttori di cavisi limitano a segnalare che il cavo è conforme alla Norma 20-22II o 20-22 III senza evidenziarne la differenza, né, tanto meno,quando fanno perdere la prerogativa di cavi non propaganti l’in-cendio come richiesto dal lettore. Un’utile indicazione in tal sen-so potrebbe essere fornita dalla tabella proposta, ricavata dallaGuida CEI 64-55, che mostra la differenza tra i cavi posati in fa-scio appartenenti alle categorie II e III della norma CEI 20-22.

DIFFERENZA TRA CAVI POSATI A FASCIO APPARTENENTI ALLE CATEGORIE

II E III DELLA NORMA CEI 20-22

CAVO RIFERIMENTO SEZIONE NUMERONORMATIVO CAVI

FG7OR 0,6/1 kV CEI 20-13 - CEI 20-22 I 4 x 2,5 mm2 47

FG7OM1 0,6/1 kV CEI 20-13 - CEI 20-22 III 4 x 2,5 mm2 10

FG10OM1 0,6/1 kV CEI 20-38 - CEI 20-22 III 4 x 2,5 mm2 10

FG7OR 0,6/1 kV CEI 20-13 - CEI 20-22 II 4 x 6 mm2 36

FG7OM1 0,6/1 kV CEI 20-13 - CEI 20-22 III 4 x 6 mm2 8

FG10OM1 0,6/1 kV CEI 20-38 - CEI 20-22 III 4 x 6 mm2 8

FG7OR 0,6/1 kV CEI 20-13 - CEI 20-22 II 4 x 16 mm2 22

FG7OM1 0,6/1 kV CEI 20-13 - CEI 20-22 III 4 x 16 mm2 5

FG10OM1 0,6/1 kV CEI 20-38 - CEI 20-22 III 4 x 16 mm2 5

FG7OR 0,6/1 kV CEI 20-13 - CEI 20-22 II 1 x 240 mm2 21

FG7OM1 0,6/1 kV CEI 20-13 - CEI 20-22 III 1 x 240 mm2 4

FG10OM1 0,6/1 kV CEI 20-38 - CEI 20-22 III 1 x 240 mm2 4Esempi di condutture negliambienti a maggiore rischioin caso di incendio

Page 104: GIE 2004 Num 14 Tutto

serv

izio

lett

ori

174

5

Page 105: GIE 2004 Num 14 Tutto

SISTEMA ELETTRICO PREFABBRICATO ENSTONET– FACILE E VELOCESoluzioni rapide per le installazioni e le modifiche nei vostri uffici.

• EnstoNet è un sistema di installazione modulare che va a sostituire i sistemi convenzio-nali di alimentazione. EnstoNet è basato su un elevato livello di prefabbricazione utiliz-zando connettori, che consentono un assemblaggio veloce, facile e flessibile direttamen-te sul cantiere.

• Il sistema di installazione EnstoNet è flessibile. Consente libertà nel posizionamento deipunti di lavoro nell’ufficio ed ulteriori modifiche possono essere fatte senza attrezzi par-ticolari.

• Un ufficio può essere facilmente convertito in una sala riunioni o viceversa con l’ag-giunta di pochi elementi standard EnstoNet. Il sistema di installazione EnstoNet è assolu-tamente economico e sicuro: con EnstoNet è facile rispettare i tempi di consegna!

• I componenti prefabbricati EnstoNet sono veloci e facili da installare. L’installazione sipotrà pianificare con accuratezza. Non ci sono possibilità di connessioni errate.

• Il sistema EnstoNet può essere utilizzato non solo in uffici, ma anche in centri com-merciali, scuole, ospedali, showroom, stand fieristici ed altri edifici del settore terziario.

1. Un ufficio tipo cablato conEnstoNet può essere convertitofacilmente in una sala riunioni.

2. Set di cavo preconnettorizzato

3. Scatola interruttore

4. Blocco di distribuzione

WWW.ENSTO.IT

Ensto Italia srl Via F. De Filippi, 3 20129 Milano, Italia Tel. +390229403084 Fax+390229524554 Info @ensto.it www.ensto.it

servizio lettori 1388

Page 106: GIE 2004 Num 14 Tutto

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 107

AntincendioLe risposte ai quesiti su norme,

installazione, obblighi da adempiere

di Mario Abate - [email protected]

LA DOMANDAAi fini della classificazione del livello di rischiodi incendio dei luoghi di lavoro, il Decreto delMinistero dell’Interno, 10 marzo 1998, al punto

9.3 dell’allegato IX, considera a livello di rischio medio tutte le at-tività comprese nell’allegato al D.M. 16 febbraio 1982, che devo-no avere il certificato di prevenzione incendi per legge. Tale clas-sificazione deve considerarsi vincolante oppure in sede di valuta-zione dei rischi si può dimostrare il contrario?In altre parole, è possibile che un’attività soggetta ai controlli deivigili del fuoco (quindi al rilascio del certificato) abbia un livellodi rischio d’incendio basso, o una tale circostanza è da ritenersiun controsenso?

LA RISPOSTAÈ chiaro che in linea generale le attività comprese nell’elenco al-legato al D.M. 16 febbraio 1982, e pertanto soggette al rilasciodel certificato di prevenzione incendi, sono quelle per le quali illegislatore ha riconosciuto esistere un potenziale pericolo d’in-cendio al punto da imporre la necessità di controlli periodici dicompetenza dei vigili del fuoco al fine di salvaguardare in primoluogo la sicurezza delle persone e poi anche la protezione deibeni e dell’ambiente. D’altra parte le indicazioni fornite nell’allegato IX del D.M. 10marzo 1998 relativamente ai luoghi di lavoro che possonoclassificarsi ad elevato, medio o basso rischio di incendio, so-no necessariamente di tipo esemplificativo e non esaustivo

come esplicitamente richiamato nello stesso allegato nonchénel precedente allegato I relativo ai criteri da seguire per lavalutazione dei rischi di incendio. A ben pensarci non potevaessere diversamente visto che sarebbe stato molto difficile, senon impossibile, andare ad elencare tutte le svariate realtà la-vorative, non solo, ma in tal modo si sarebbe anche contrav-venuto ad un principio cardine della recente legislazione sullasicurezza e salute nei luoghi di lavoro, che demanda al datoredi lavoro il compito di analizzare la propria attività, valutarne irischi e prendere i provvedimenti del caso.

Quindi le attività comprese nel D.M. 16 febbraio 1982 possonoessere classificate con un livello di rischio d’incendio basso, me-dio o elevato. Esistono infatti alcune voci di tale decreto, pensia-mo ad esempio alla numero 87 inerente i locali commerciali o alla88, depositi di merci e materiali vari, ove l’assoggettabilità al cer-tificato di prevenzione incendi è legata ad un parametro di su-perficie ossia a partire da una certa dimensione dell’attività enon alla presenza o lavorazione di materiali e sostanze pericolo-se. È allora ipotizzabile che un locale di vendita di prodotti in ce-ramica o in materiale ferroso, ubicato in un fabbricato monopia-no ed isolato da altri edifici, risulti, ad un esame dei rischi con-nessi con la presenza di sostanze infiammabili, di possibili sor-genti d’innesco nonché di facilità di propagazione di un principiodi incendio, classificabile in un livello di rischio basso pur supe-rando la soglia di 400 mq. lordi prevista dal D.M. 16 febbraio1982. Viceversa vi sono attività non soggette al certificato di pre-venzione incendi, come ad esempio le case di cura o di riposo peranziani fino a 25 posti letto, che tuttavia sono considerate ad ele-vato rischio d’incendio in quanto la tutela della sicurezza di per-sone non autosufficienti impone l’adozione di provvedimenti eprocedure adeguate.

LIVELLI DI RISCHIO DI INCENDIOÈ possibile che un’attività soggetta ai controlli dei vigili del fuoco abbia un livello di rischiod’incendio basso?

C o a x i a l C a b l e s

since 1968

EU PRODUCT

MADE IN ITALYwww.cavel.it

e-mail: [email protected]

DG 70 • DG 80 DG 100 • DG 113I digitali di qualità.

Efficienza dischermatura>90db

info

@gr

afoc

aste

ggio

.itse

rviz

io le

tto

ri 1

629

Page 107: GIE 2004 Num 14 Tutto

Il m

ondo

EUR

AGE

Via A. Volta, 16 - 20093 Cologno Monzese (Milano)Tel. 02 27301179 - Fax 02 70058476

e-mail: [email protected] - www.eurage.it

La nostra regola d’oro:

al servizio del cliente!

PIEMONTE Tel. Fax ELETTROFORNITUREVERBANO S.r.l. Verbania VB (0323) 553195 (0323) 553377

LOMBARDIACEM COMMERCIALE S.r.l. Bresso MI (02) 26221428 (02) 2409778C.E.M.E. S.p.A. Busto Arsizio VA (0331) 324000 (0331) 639436C.M.E. S.r.l. Bovisio Masciago MI (0362) 559862 (0362) 559871ELETTRA S.p.A. Cinisello Balsamo MI (02) 6607131 (02) 6181877ELETTRICA EUROPA S.r.l. Palazzolo sull’Oglio BS (030) 7301411 (030) 7300355GALMARINI EMILIO S.p.A. Gallarate VA (0331) 780900 (0331) 780910GALMARINI EMILIO S.p.A. Gallarate VA (0331) 796350 (0331) 770800GIARDINI CARLO S.r.l. Vigevano PV (0381) 346975 (0381) 346511PIETRO PESENTI S.p.A. Pedrengo BG (035) 657530 (035) 657425

VENETOMATEL DISTRIBUZIONE S.p.A. Caselle di Selvazzano PD (049) 8739911 (049) 8739922MATEL DISTRIBUZIONE S.p.A. Silea TV (0422) 460668 (0422) 460658MATEL DISTRIBUZIONE S.p.A. Marghera VE (041) 937455 (041) 931520

LIGURIAFO.EL. S.r.l. Sarzana SP (0187) 606413 (0187) 691090S.M.A.E.S. S.r.l. Savona SV (019) 810591 (019) 810890

TOSCANAFO.EL. S.r.l. Massa MS (0585) 791171 (0585) 790989FO.EL. S.r.l. Pontremoli MS (0187) 832510FO.EL. S.r.l. Querceta LU (0584) 769139 (0584) 742897I.F.EL. S.r.l. Arezzo AR (0575) 357849 (0575) 323939PIEMME S.r.l. Prato PO (0574) 433951 (0574) 433955PIEMME S.r.l. Firenze FI (055) 351292 (055) 351295

LAZIOM.E.T. S.r.l. Roma RM (06) 2382690 (06) 2389454

ABRUZZOD.I.M.E. S.r.l. S.Giovanni Teatino CH (085) 4463759 (085) 4460568D.I.M.E. S.r.l. Pescara PE (085) 4311134 (085) 4315867D.I.M.E. S.r.l. Chieti Scalo CH (0871) 564099 (0871) 565047D.I.M.E. S.r.l. Tortoreto TE (0861) 777081 (0861) 777168ELETTROMARKET S.r.l. Castel di Sangro AQ (0864) 845338 (0864) 845338FOGEME S.r.l. Avezzano AQ (0863) 49831 (0863)4983206FOGEME S.r.l. Avezzano AQ (0863) 25480 (0863) 20650

UMBRIABARBACCIA MARIO S.r.l. Terni TR (0744) 300291 (0744) 300943DIS.M.E.P. S.r.l. S. Andrea / S. Sisto PG (075) 5289047 (075) 5270655ELETTRA S.r.l. S.Eraclio di Foligno PG (0742) 391066 (0742) 391104

CAMPANIAEUROELETTRA S.r.l. Arzano NA (081) 5734334 (081) 5734334F.LLI BORRELLI & C. S.n.c. Aversa CE (081) 5038762 (081) 5046446F.LLI BORRELLI & C. S.n.c. Aversa CE (081) 8902230

PUGLIACARLI ANGELO & C. S.a.s. Barletta BA (0883) 347595 (0883) 347965CARLI ANGELO & C. S.a.s. Barletta BA (0883) 332084F.A.P.E. S.r.l. Andria BA (0883) 557108 (0883) 557107F.A.P.E. S.r.l. Corato BA (080) 8987113FOREL S.r.l. Lecce LE (0832) 351975 (0832) 351573FOREL S.r.l. Nardò LE (0833) 572530 (0833) 572530PAGE S.r.l. Foggia FG (0881) 724113 (0881) 771947

SICILIAELECTRIC GELA S.r.l. Gela CL (0933) 901919 (0933) 901163ELECTRIC GELA di Catania Giuseppa Gela CL (0933) 930809 (0933) 822785OR.VE.ME. S.r.l. Canicattì AG (0922) 856015 (0922) 859767ELETTOSUD S.p.A. Brolo ME (0941) 561296 (0941) 562155ELETTROSUD S.p.A. Giardini Naxos ME (0942) 50238 (0942) 654398ELETTROFORNITURE S.a.s. Saponara Marittima ME (090) 332473 (090) 3379250ELETTROSUD S.p.A. Capo d’Orlando ME (0941) 911120 (0941) 911120ELETTROSUD S.p.A. S. Agata Militello ME (0941) 722529 (0941) 722529ELETTROSUD S.p.A. Catania CT (095) 477481 (095) 472190

SARDEGNAELETTRICA INDUSTRIALE S.r.l. Quartu S. Elena CA (070) 83631 (070) 885956ELETTRICA INDUSTRIALE S.r.l. Carbonia CA (0781) 665141 (0781) 665142ELETTRICA INDUSTRIALE S.r.l. Cagliari CA (070) 20271 (070) 252087ELETTRICA INDUSTRIALE S.r.l. Nuoro NU (0784) 295096 (0784) 295097ELETTRICA INDUSTRIALE S.r.l. Oristano OR (0783) 358650 (0783) 358653ELETTRICA INDUSTRIALE S.r.l. Sassari SS (079) 2639500 (079) 2639555

servizio lettori 1719

Page 108: GIE 2004 Num 14 Tutto

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 109

Professione installatoreCome confrontarsicon i clienti e il mercato

di Bruno Bocus - [email protected]

Nulla di nuovo sotto il sole: i temi spinosi ri-mangono sempre i pagamenti, mentre le notepositive arrivano dai servizi di pre e post ven-dita e dalla comunicazione; a fianco delle deci-

ne e decine di fax iniziano a spuntare le prime mail. Prima di tutto chiarezza sul reso, che troppo spesso rimane lì. Leregole sono cambiate, ma il sistema non ha ancora digerito ilnuovo impianto normativo. Tuttavia segnali di miglioramento ce ne sono, anche se nel rap-porto tra grossista e installatore continua a farla da padrone ilrapporto di fiducia che esiste tre i due soggetti. Tuttavia in moltihanno sposato “l’autarchia”. Si compra lo stretto indispensabile,al massimo si va una seconda volta dal grossista. Nessuno vuole

rimanere scottato e ritrovarsi con scorte eccessive, che con iltempo diventano obsolete.Ma il vero nodo rimangono ancora e purtroppo i pagamenti. “Con la crisi che c’è noi chiediamo sempre una dilazione delpagamento - spiegano ancora gli installatori - oppure di pa-gare a non meno di 90 giorni”. Una richiesta davvero alta, ma figlia della necessità. “In Italia, i pagamenti che ci vengono fatti per i nostri lavoriavvengono con tempi biblici - dicono ancora gli installatori - ènormale che quindi anche noi a nostra volta ritardiamo i no-stri, non possiamo anticipare soldi che non abbiamo ancoravisto”.Insomma, persiste uno dei problemi più grossi del sistemaeconomico nazionale delle piccole e medie imprese e cioèquello dei pagamenti. Una questione di difficile soluzione,che si ripercuote su tutta la catena del valore e che diventaancora più drammatica quando qualcuno vince una commes-sa pubblica; lì, infatti, i tempi per i pagamenti si dilatano ul-teriormente.E i grossisti che cosa fanno? A detta degli installatori, se c’èun rapporto di fiducia aspettano, oppure accettano il paga-mento rateale. Si cerca di venire incontro. Capitolo a partemerita invece tutto ciò che riguarda le promozioni e i servizidi pre e post vendita, che ormai sono entrati nelle aspettati-ve degli installatori. Meglio gli sconti delle promozioni: è l’o-pinione di tutti; tuttavia anche lo sconto deve essere ben va-lutato, perché molte volte viene applicato solo a materiale

che è rimasto nei magazzini da troppo tempo e in questi casi lariduzione di prezzo assomiglia più ad un saldo che non ad unreale vantaggio sull’acquisto.“Molto spesso gli sconti su alcune tipologie di prodotti nascon-dono brutte sorprese, come per esempio la cattiva qualità dellamerce”.Tuttavia, anche su questo tema l’installatore mostra di averedelle preferenze: “Gli sconti sui prodotti da ottenere anche in ba-se al volume dell’acquisto è sempre gradito, non siamo invece in-teressati a ricevere a fine anno premi come vacanze o gadget diqualunque tipo”. Bene i servizi. “Fa sempre piacere - dice ancoraun installatore - quando il grossista cerca di darti un’informazio-ne in più sul prodotto da comprare”.Insomma, il servizio di pre vendita è sempre gradito, anche semolto spesso riguarda solo la semplice informazione sulla novitàche c’è a catalogo. Molto apprezzati, invece, i servizi di post vendita, come la conse-gna a domicilio, meglio ancora se a pagarla è il grossista. Segna ancora il passo per certi aspetti l’e-commerce. Il canale dicomunicazione preferito tra grossista e installatore rimane il fax,anche se ormai ogni tanto qualche mail compare.

POCHE NUOVE SOTTO IL SOLEA poco più di dodici mesi dall’ultima inchiesta, gli installatori lamentano ancora - nel lororapporto con i fornitori - gli stessi problemi di un anno fa

serv

izio

lett

ori

128

2

Page 109: GIE 2004 Num 14 Tutto

Non solo elettrico:idee e proposte per lavorare meglioShopping

a cura di Fulvia Cattaneo - [email protected]

110 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

LED GLASSES Tra le novità di BrolloSiet (www.brollosiet.com) c’è “Led glasses”,una insegna per i negozi di ottica. Il logo, infatti, non lascia adito adubbi ed è sormontato daun giornale monoriga concaratteri alti 5 cm,contenuto entro un boxmetallico per uso esterno(IP 43). Il display èfacilmenteprogrammabile grazie alsoftware fornito indotazione che, tramiteporta seriale RS232 oRS485, consentel’impostazione delmessaggio (per esempio:

nuova collezioneinverno 2004) e

permette la scelta dell’effetto di apparizionedesiderato (scorrimento, lampeggio, effetto sipario...). L’occhiale è proposto con led radiali di colore blu adalta visibilità, disposti su 3 file concentriche eanimate da un effetto di accensione sequenziale cherichiama l’attenzione del passante. La dotazione di serie comprende, oltre al software, lestaffe di fissaggio e il manuale utente. L’ingombrototale è di 90 cm di base per 60 di altezza, il che lorende facilmente collocabile anche in spazi angusti.

LA CASSAFORTE “ELETTROLUMINESCENTE”Si chiama Dgt Vision la cassaforte elettronica per uso domesticoproposta da Cisa (www.cisa.com). Disponibile nelle versioni damurare, componibile (Darwin) e da mobile, è dotata di unparticolare brevetto: una tastiera alfanumericaelettroluminescente. Spesso si consiglia di posizionare la

cassaforte in luoghi incui sia difficile agire conattrezzi di grandidimensioni, per renderedifficoltoso l’attacco nelcaso di tentativo dieffrazione, quindiambienti poco accessibilie scarsamente illuminati.Da oggi, grazie allatastiera retroilluminatache si accende allapressione di un qualsiasitasto, Dgt Visionpermette di digitare ilcodice d’apertura anche

in ambienti bui. Le sue caratteristiche sono: spessore sportello 10mm (smontabile), catenacci in acciaio nichelato da 22 mm, piastrain acciaio carbonitrutrato con elevata resistenza al trapano, oltre1000 miliardi di combinazioni possibili, blocco antimanipolazionecon segnalazione dei tentativi, connettore esterno peralimentazione d’emergenza, illuminazione dell’interno durantel’apertura.

SUPPORTI PER SCHERMIÈ proposta da Melchioni (www.melchioni.it) una nuova linea disupporti tv dedicata ai sempre piùdiffusi schermi al plasma e lcd.I tre prodotti della lineaconsentono di posizionare ilproprio schermo lcd (che può avereun peso massimo di 20 kg) o alplasma (fino a 75 kg) su una paretedi qualsiasi tipo. L’angolo diinclinazione fino a 25° (15° per ilsupporto per plasma) e l’angolo dirotazione da 90° a 180° offrono lapossibilità di avere sempre una perfettavisione dello schermo e di sfruttare almeglio gli spazi. La gradevole colorazione“Silver” rende facile l’abbinamentocromatico con l’arredamento e gli altriapparati elettronici.

LOTTA ALL’UMIDITÀIdealday è il potentedeumidificatore progettato daCarrier (www.carrier.it) perassicurare comfort e proteggerel’ambiente dai dannidell’eccessiva umidità.Innovativo,leggero, daldesigncompatto, biancoo color Silvernella versione 22litri, grazie aibassi consumi ealla grandesilenziosità,questoapparecchiopermette dimantenere illivello di umiditàin tutti gliambienti per tutti i giornidell’anno consumando, nelleversioni da 9 e 10 litri, solo 200Watt. Oltre a raccogliere lacondensa nella tanica frontale,Idealday è dotato di spia tanicapiena e autospegnimento epermette di scaricare l’acqua incontinuo grazie alla possibilitàdi drenaggio permanente. Tutti i modelli sono dotati difiltri lavabili, antimuffa e aicarboni attivi.

ADESIVO E SIGILLANTEÈ trasparente e cristallino, èinodore, è antimuffa, non temené le alte né le bassetemperature e nemmeno i raggiUV, aderisce anche sulle superficiumide: è Gold Fix One -distribuito da Saratoga Int.

Sforza spa(www.saratoga.it) -adesivo sigillante fruttodi una tecnologiainnovativa che ha messoa punto una nuovacatena molecolare chemantiene inalterate nel

tempo e nello spaziole propriecaratteristiche fisiche.Questo prodotto èindicato per tutti gliincollaggi,assemblaggi,sigillature e giunti deimateriali piùeterogenei: pietra,marmo, mattoni,calcestruzzo,intonaco, vetro,specchi, ceramica,porcellana, piombo,acciaio, lamierazincata, rame,alluminio,cartongesso,

metacrilato, legno e altro ancora.Disponibile in cartuccia da 290ml, Gold Fix One èsovraverniciabile con pitture adacqua ed è resistente agli agentiatmosferici e anche allevibrazioni.

BATTENTI A DUE VELOCITÀBosch (www.bosch.it) hadotato i trapani battenti a duevelocità per professionisti GSB20-2 di una maggiore potenza,aumentandoconsiderevolmente anche ilcomfort di lavoro.Questi trapani sono stati ideati

per lavori pesanti diforatura e avvitamento e sidistinguono per la loro lungadurata, anche nelle condizionipiù difficili. Con una coppiamassima di 33 Nm, questiutensili dispongono di grandiriserve di energia. A seconda del numero di giri,possono raggiungere unmassimo di 17.600 o 48.000colpi al minuto.Il massimo diametro diforatura nella muratura è di 22millimetri, nel legno è di 40,nel calcestruzzo è di 20,mentre nell’acciaio è di 16millimetri.Nel caso la punta si blocchiimprovvisamente, la frizione disicurezza interrompe ilfunzionamento dell’alberomotore: così l’utilizzatore vieneprotetto durante il lavoro.Il mandrino autoserrante consistema Auto-Lock garantisceun elevato comfort di lavoro. Incaso di sostituzione degliaccessori, esso bloccaautomaticamente l’alberino,permettendo il rapido cambiocon una mano sola; in talmodo, si procede velocementecon l’esecuzione di lavori cherichiedono l’impiego di attrezzidiversi. Inoltre, l’ergonomicaimpugnatura softgripgarantisce la sicuramaneggevolezza.L’impugnatura supplementarestabile è orientabile di 360°. Diconseguenza, l’elettroutensilepuò essere guidato consicurezza in ogni posizione dilavoro.L’interruttore di avvio ed ilpulsante di blocco, infine, sonoposizionati al centrodell’impugnatura e sonofacilmente raggiungibili anchedai mancini.

Page 110: GIE 2004 Num 14 Tutto

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 111

Libri & cataloghiChe cosa leggere per essere sempre

aggiornati

a cura di Fulvia Cattaneo - [email protected]

- accesso alle informazioni tecniche collegate ai prodotti in formato pdf,dxf ecc.

Per ulteriori informazioni si consiglia di visitare il sito www.schneider-electric.it alla sezione cataloghi o in organizzazione commerciale.servizio lettori 143

Comitato elettrotecnico italianoNorme Cei per impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosioneEdizione 2004, volume secondo€ 120,00

A integrazione dell’edizione 2001, è sta-to pubblicato il secondo volume dedi-cato alle norme Cei per impianti elettricinei luoghi con pericolo di esplosione.L’evoluzione legislativa e normativa delsettore, dal maggio 2001, data di pub-blicazione del volume I, ha visto l’ema-nazione di nuove leggi e la pubblica-zione di nuove norme Cei che sono sta-te riportate nel secondo volume, checontiene il decreto legislativo 12 giugno2003, n. 233 che recepisce la direttivacomunitaria 1999/92/CE pubblicata nelprimo volume, nonché le due guide diapplicazione alle direttive europee 94/9/CE e 1999/92/CE.Le norme contenute in questa nuova pubblicazione sono:• Cei EN 60079-10 (Cei 31-30) Classificazione delle aree nei luoghi con

pericolo di esplosione. Si tratta della seconda edizione 2004 che havalidità in parallelo fino al 1° dicembre 2005 con la prima edizione1996;

• Cei EN 60079-14 (Cei 31-33) Impianti elettrici nei luoghi con pericolodi esplosione. Si tratta della seconda edizione 2004 che ha validitàin parallelo fino al 1° luglio 2006 con la prima edizione 1998;

• Cei EN 60079-17 (Cei 31-34) Verifica degli impianti elettrici nei luo-ghi con pericolo di esplosione. Si tratta della seconda edizione 2004che ha validità in parallelo fino al 1° marzo 2006 con la prima edizione1998;

• Guide Cei 31-35 V1 Classificazione degli ambienti destinati a rico-vero per autoveicoli;

• Guide Cei 31-35 V2 Classificazione degli ambienti destinati allecentrali termiche alimentate a gas naturale;

• Cei 31-35/A V1 Esempio di classificazione dei luoghi con pericolo diesplosione in un impianto di distribuzione stradale di gas naturalecompresso (Gnc) per autotrazione;

• Cei EN 50281-1-2/A1 (Cei 31-36) Costruzioni elettriche destinate al-l’uso in ambienti con presenza di polveri combustibili. Costruzioniprotette da custodie. Scelta, installazione e manutenzione;

• Cei EN 50281-3 (Cei 31-52) Classificazione delle aree nei luoghicon pericolo di esplosione per la presenza di polveri combustibili.

Completa il volume un capitolo dedicato ad una serie di domande e ri-sposte relative ai principali quesiti posti in questi anni dagli utilizzato-ri delle norme relative ai luoghi con presenza di atmosfera pericolosa. servizio lettori 144

Otto ControlsShort form dei prodotti

Rappresentata in Italia da AlHofdi A. Hofmann spa, Otto Controlsè specialista nella progettazionee costruzione di interruttori, pul-santi, grip per applicazioni mili-tari, medicali, industriali per i set-tori della robotica e automotive.Nel nuovo catalogo troverete in-terruttori a tenuta IP68 a effettoHall, Joystick a effetto Hall in ver-sione CANbus, Limit Switchesper applicazioni speciali militari,ferroviarie, automotive (macchi-ne movimento terra), RotarySwitches in versione commercia-

le e militare, Rocker Switches atenuta IP68 e tanti altri prodotti,anche custom per qualsiasi esi-genza particolare.servizio lettori 142

Schneider ElectricCatalogo elettronico

È formato da una selezione di pro-dotti a marchio Telemecanique che,con il marchio Square D, rappre-senta la globalità dell’offerta nel-l’ambito dell’automazione e con-trollo del mondo Schneider Electric.In linea con le più moderne esi-genze degli operatori del settore,

Schneider Electric ha reso dispo-nibile un catalogo che vanta: - ricerca semplice dei prodotti a

partire da diversi criteri: funzione,gamma, parola chiave e codice;

- determinazione del codice pro-dotto e scelta dei possibili ac-cessori partendo dalle caratteri-stiche tecniche richieste dalle vo-stre applicazioni;

MelchioniElettronica professionale2004-2005È disponibile il nuovo catalogoMelchioni, rivolto ai rivenditori eagli installatori, operanti nel cana-le elettrico, di prodotti rientrantinel vasto universo dell’elettronicaprofessionale: dal singolo compo-nente ad apparecchiature e pro-dotti finiti per impianti e/o instal-lazioni. L’offerta di Melchioni inambito elettronica professionale siè notevolmente al-largata rispetto alloscorso anno, indicedell’interesse del-l’azienda nel di-ventare un opera-tore riconosciutonella realtà dei ri-venditori del cana-le elettrico. La gam-ma dei prodotti of-ferti è composta da:• apparecchiature

per tv satellita-re e digitale ter-restre;

• amplificazioneprofessionale;

• videoproiezione;• videosorveglianza; • ricetrasmittenti;• strumenti di misura;• batterie e alimentatori;• minuteria e connettori. servizio lettori 146

Eurotherm DrivesNuovi prodotti in gamma

È disponibile da luglio il nuovo ca-talogo prodotti di Eurotherm Drivesche, oltre alla gamma di servoa-zionamenti, servomotori, inverter econvertitori in corrente continua, è

stato integrato con la gamma diprodotti Parvex (tra i quali anche imotori mandrino e i motori in kit),di motori in c.a, con elenchi e ca-ratteristiche delle principali opzio-ni offerte. È possibile ricevere unacopia del catalogo inviando una e-mail all’indirizzo [email protected] lettori 147

FccCatalogo Planterm

Fcc, società del Gruppo Perma-steelisa con sede a San Quirino(PN), specializzata in sistemi perla climatizzazione radiante, pre-senta il nuovo catalogo e il cd-rom Planterm. Il sistema brevet-tato Planterm, applicabile sia nelcivile sia nel terziario, è presentatoattraverso una serie completa didati tecnici, illustrazioni dei pro-dotti, immagini delle fasi di montaggio e una puntuale descrizionedei pannelli radianti e degli altri componenti, quali i controlli elet-tronici, le unità di deumidificazione e rinnovo dell’aria e le macchinefrigorifere e in pompa di calore ad alto rendimento.servizio lettori 145

Page 111: GIE 2004 Num 14 Tutto

Dichiarazione di conformità?Basta un click

Dichiarazione di conformità?Basta un clickUn’offerta per i lettori di Commercio Elettrico

e del Giornale dell’Installatore Elettrico: il programma per la compilazione automatica

della Dichiarazione di Conformità

Ai lettori di Commercio Elettrico e del Giornale dell’Installatore

Elettrico, il pacchetto - che comprende Modulo Base,Dichiarazione di Conformità

e la versione Demo del programma“Business” - viene offerto

a condizioni agevolate: € 140 + IVA.Per ordinare il software o per ulteriori

informazioni è sufficiente utilizzare il servizio lettori on-line all’indirizzo www.serviziolettori.it/dichiarazione

oppure telefonare al numero 02-81830638

La Dichiarazione di Conformità si aprecon la videata principale, il “Modelloministeriale”, che contiene le informa-zioni identificative della Dichiarazione(Numero, Cliente, Cantiere e data) e ipulsanti per accedere a tutti gli allega-ti. La compilazione è velocissima poi-ché tutti i dati della propria ditta e delcommittente vengono inseriti in auto-matico dal programma.

L’Elenco Tipologie Materiali è l’allegato principa-le e può essere compilato con 3 differenti moda-lità: automatica, se agganciato aL DettaglioLavori; semiautomatica, utilizzando le schede“Consultazione Magazzino” e/o “ConsultazioneTipologie d’installazione” per inserire codice,descrizioni di articoli e tipologie d’installazione;manuale, scrivendo liberamente.

Il prospetto riassuntivo

Il Giornale dell’Installatore Elettrico, CommercioElettrico e lo Studio Scapita hanno messo apunto una soluzione veloce ed economica percompilare automaticamente la Dichiarazione di Conformità. Con questa iniziativa Il Giornaledell’Installatore Elettrico intende offrire ai propri lettori un utile strumento che consentedi velocizzare e semplificare il loro lavoro.Dalla prima videata, che contiene il ModelloMinisteriale, sono raggiungibili tutte le finestreche permettono di compilare e stampare gliallegati in modo semplice e soprattutto veloce.

Dal Modello Ministeriale sono selezionabili:• Elenco Tipologie Materiali• Schema dell’Impianto realizzato• Schede dei Circuiti• Scheda delle Dotazioni/Ubicazioni• Denuncia dell’Impianto di terra• Rapporto di Verifica• Dichiarazione Quadri, Dichiarazione Quadretti

Caratteristiche:• Inserimento in automatico di tutti i dati

ripetitivi• Gestione di tutte le informazioni

anagrafiche (ad. es. clienti, intestazionestampe, dati ditta)

• Listini METEL da inserire nell'ElencoTipologie Materiali (scaricabili da Internetsolo se abbonati al servizio)

• Ogni allegato è indipendente e compilabile separatamente

• Funzione di copia/incolla per riutilizzare tuttii documenti da una Dichiarazione all’altra

La Dichiarazione di Conformità fa parte del programma "Business" che gestisce tuttal'attività dell'installatore. I moduli che compongo-no "Business" sono acquistabili separatamente enon sono compresi nell'offerta.

Page 112: GIE 2004 Num 14 Tutto

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 113

AgendaGli eventie gli appuntamenti

da non perdere

a cura di Elena Radice - [email protected]

FIERE, MOSTRE E CONVEGNI

CORSI E SEMINARIAPPUNTAMENTO DOVE E QUANDO ORGANIZZATORECorso sulla normativa elettrica - Quadri Milano, 8-9-10 novembre 2004 TuttoNormel - tel. 011-6611212elettrici di bassa tensione fax 011-6618105 - [email protected] - www.tne.itCorso di formazione "Unidrive SP - Rozzano (MI), 9 novembre 2004 Control Techniques SpaSolutions platform" tel. 02-575751 - fax 02-57512858

www.controltech.itCorso sul tema "Impianti elettrici Roma, 9-10-11 novembre; CEI Comitato Elettrotecnico Italianonei luoghi a maggior rischio in caso Milano, 30 novembre - tel. 02-21006212/281 - fax 02-21006210di incendio soggetti al rilascio 1-2 dicembre 2004 [email protected] - www.ceiuni.itdel certificato di prevenzione incendi" Forum Energia e Sicurezza. Udine, 11 novembre; Per informazioni:Progettazione,esecuzione, manutenzione Ancona, 25 novembre; www.forumenergiaesicurezza.itdei sistemi per l'energia e la sicurezza Parma, 2 dicembre 2004 Corso di formazione "Norma ISO Milano, 12 novembre 2004 UNIclub, Centro di formazione UNI19011:2002. Nuove regole per gli audit tel. 02-70024379 - fax 02-70024474e per la qualificazione degli auditor" [email protected] - www.uni.comSeminari tecnici per operatori Bergamo, 16 novembre; Bticinoe progettisti di impianti elettrici Milano, 18 novembre 2004 call center servizio clienti 199145145sul tema "L'evoluzione della normativa www.bticino.itsui quadri elettrici in bassa tensione"

APPUNTAMENTO DOVE E QUANDO ORGANIZZATORESinergy Rimini, 3 - 5 novembre 2004 Rimini Fiera Spa Le reti tecnologiche tel. 0541-744292 - fax 0541-744204 in mostra www.sinergyexpo.com

Electronica 2004 Monaco di Baviera (Germania), Monacofiere Srl - tel. 045-8205843Salone internazionale per componenti 9 - 12 novembre 2004 fax 045-8205886 - [email protected] assiemi elettronici www.monacofiere.itSicailux Pordenone, 10 - 13 novembre 2004 Business International Srl Salone internazionale dei componenti tel. 02-876519 - fax 02-8052905e accessori per l'illuminazione [email protected] - www.sicailux.itSicurezza Milano, 17 - 20 novembre 2004 Fiera Milano Tech Spa Mostra internazionale di apparecchiature, tel. 02-3264282 - fax 02-3264284sistemi e servizi per la sicurezza integrata, [email protected]'automazione degli edifici e l'antincendio www.intelshow.comProcess 2005 Bologna, 16 - 18 febbraio 2005 BolognaFiere Spa Mostra e convegno internazionale tel. 051-282399 - fax 051-6374014sull'ingegneria, le tecnologie e la gestione [email protected] industrie di processo www.process.bolognafiere.itISH Francoforte sul Meno (Germania), Messe Frankfurt Italia SrlFiera internazionale della domotecnica, 15 - 19 marzo 2005 tel. 02-8807781 - fax 02-72008053della tecnica energetica e mondo del bagno [email protected] 2005 Milano, 17 - 21 maggio 2005 Fiera Milano Tech Spa Internazionale di elettrotecnica, elettronica, tel. 02-3264283 - fax 02-3264284illuminazione, automazione [email protected] componentistica. 19ª edizione www.intelshow.comSolarexpo Vicenza, 19 - 21 maggio 2005 Expoenergie Srl Mostra e convegno internazionale su energie tel. 0439-840922 - fax 0439-849854rinnovabili, generazione distribuita [email protected] architettura sostenibile. 6ª edizione www.solarexpo.comMedielettrica Palermo, 21 - 23 ottobre 2005 Promopalermo Srl Mostra mediterranea del materiale elettrico, tel. 091-6124368 - fax 091-6091695illuminotecnica ed elettronica www.medielettrica.it

La redazione declina ogni responsabilità circa variazioni o imprecisioni

Page 113: GIE 2004 Num 14 Tutto
Page 114: GIE 2004 Num 14 Tutto

DDL ENERGIA

PRIMO PIANO115

ARGOMENTI119

TERRITORIO122

ORGANO UFFICIALE DI CONFARTIGIANATO IMPIANTI

Garante editoriale - ConfartigianatoImpianti: Bruno VendittiComitato di garanzia: Roberto Leprotti;Pietro Martino; Luciano Mattozzi; SergioZenComitato di redazione - ConfartigianatoImpianti: Paolo Sassetti; Claudio Pavan;Soffiro Fontana; Giovanni Recchia; LinoCadalora; Antonio Forni; Marco Pigni;Luca Baldani Guerra; Marino PistolatoResponsabile editoriale - Confartigia-nato Impianti: Fabrizio MonacoA cura di: Giuliano Mapelli

Il Giornale dell’Installatore ElettricoN. 1425 Ottobre 2004 115

“Il Ddl Energia contiene aspetti po-sitivi. Ma rimangono molti ele-menti da migliorare”: questo in

sintesi il giudizio del presidente di Con-fartigianato Luciano Petracchi sul riordinodel settore energetico, approvato defini-tivamente lo scorso 30 luglio alla Camera.In particolare, il presidente Petracchi ap-prezza le disposizioni in materia di post-con-tatore, che impediscono alle aziende ope-ranti nei settori dell’energia elettrica edel gas concessionarie di servizi pubblicidi operare nel segmento di mercato tipicodell’attività degli installatori di impianti, re-lativo cioè ai servizi di manutenzione po-st contatore. “Il mantenimento del divie-to - sottolinea Petracchi - rappresenta unadecisione dettata dal buonsenso a con-ferma di una norma fondamentale a tute-la del futuro delle 100mila imprese delsettore dell’installazione”. Positiva la valutazione di Confartigianatoanche sulla delega per l’emanazione del Co-dice dell’Impiantistica e sull’abolizionedella norma che attribuisce alle imprese di

distribuzione del gas il compito esclusivo,in caso di nuovi allacci o di modifiche de-gli impianti esistenti, di effettuare le atti-vità di verifica della sicurezza anche a val-le del contatore. A giudizio di Petracchi, però“le restanti parti del provvedimento pre-sentano contenuti troppo timidi. Chiedia-mo a Governo, Parlamento e Autorità di set-tore scelte più coraggiose per superarele condizioni che penalizzano soprattuttoi piccoli utenti, come gli artigiani e le PMIche pagano l’elettricità il 30% in più ri-spetto alla media UE, con il fisco che inci-de per l’11,1% contro la media europea del4%”. Petracchi ritiene pertanto necessa-rio “migliorare la competitività e la tra-sparenza dell’offerta, favorire l’effettivae conveniente transizione del mercatonon domestico già vincolato al mercatolibero, investire in manutenzione e po-tenziamento delle reti e delle intercon-nessioni migliorando la qualità e la sicurezzadegli approvvigionamenti energetici, as-sicurare parità di trattamento nell’acces-so alle infrastrutture e nella fiscalità ener-getica senza discriminazioni tra i grossi clien-ti energivori e le piccole imprese”. “Non meno importante - aggiunge Petracchi- è l’ammodernamento tecnologico delle cen-trali e delle reti, l’incentivazione del ri-sparmio e dell’efficienza energetica negliusi finali, rendendo subito operative lenuove norme per la promozione dell’effi-cienza energetica negli usi finali e riformandoalla radice il nostro modello di produzionee di consumo di energia, basandolo sem-pre meno sulla mega-generazione e sem-pre più sulle micro-produzioni e sull’utilizzorazionale delle fonti energetiche”.Di seguito si analizzano i tre punti di spe-cifico interesse degli installatori di im-pianti, sui quali il Presidente di Confarti-gianato Impianti, Bruno Venditti, ha espres-

Il commento di Confartigianato: “Bene l’approvazione. Marimangono molti aspetti da correggere”

Il provvedimento è legge

Luciano Petracchi, presidente di Confartigianato

T E C N I C O

sT E C N I C O

FEDERAZIONI &ORGANIZZAZIONI

124

Page 115: GIE 2004 Num 14 Tutto

116 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

so la propria soddisfazione:• Post-contatore: il provvedimen-

to preclude definitivamente alleaziende operanti nei settori del-l’energia elettrica e del gas, con-cessionarie di servizi pubblici, lapossibilità di operare nel seg-mento di mercato tipico dell’at-tività degli installatori/manu-tentori di impianti, impedendoogni esercizio di posizione do-minante nel segmento dell’atti-vità a valle del contatore da par-te di soggetti titolari di concessioninel servizi di distribuzione. Sitratta di una disposizione da mol-to tempo sollecitata e difesa daConfartigianato. Ora è impor-tante che il Governo ne chiariscatutti gli aspetti attuativi, con-

sentendo una coerente ed efficaceapplicazione della norma ai set-tori interessati: il termine perquesto adempimento (la cui ra-tio risulta essere, ad ogni modo,di immediata applicazione) è di tremesi dall’entrata in vigore delprovvedimento.

• Testo Unico sugli impianti: è sta-ta approvata definitivamenteuna norma di delega al Ministrodelle Attività Produttive perchévenga emanato un nuovo TestoUnico di coordinamento di tuttala normativa sull’impiantistica,che abroghi il Capo V del T.U. sul-l’Edilizia, il D.P.R. 380/2001, so-speso nell’entrata in vigore si-no al 31 dicembre 2004, che prov-veda a ovviare ai numerosi erro-

ri di richiamo e coordinamento deltesto attuale.

• Controlli sulla sicurezza degliimpianti a gas: è stato definiti-vamente abrogato l’articolo 16,comma 5, del Decreto Legislati-vo 164/2000, il cosiddetto “Let-ta”: tale comma 5 attribuiva,com’è noto, alle società che di-stribuiscono gas naturale il com-pito di procedere anche all’atti-vità di controllo sulla sicurezza de-gli impianti alimentati dalle stes-se. Come più volte denunciato dal-la Confederazione, e da Confar-tigianato Impianti, tale comma 5danneggiava, gravemente, gliartigiani installatori e manuten-tori del settore della climatizza-zione e idraulica, dal momento che

si prestava a essere usato come“arma” per alterare impropria-mente la concorrenza del mercatoda parte di chi distribuisce gas,in favore delle società controlla-te dai distributori stessi che ope-rano nel “post-contatore”; inol-tre, induceva una sostanziale va-nificazione della ratio delle in-numerevoli norme sul tema del-la sicurezza degli impianti in ge-nerale, e di quelli a gas in parti-colare (citiamo solo per brevità laLegge 46/1990 ed i suoi decretiattuativi, il D.P.R. 551/99), cheattribuiscono a Stato, Regioni,Enti locali, ASL, Vigili del Fuocole competenze in materia di si-curezza.

Fabrizio Monaco

Si è svolta recen-temente l’As-semblea di Con-

fartigianato dedicata al tema“Italia, Europa: Le sfide dellapiccola impresa”. Le prospettive di sviluppo del-l’artigianato e delle piccole im-prese, anche in relazione al pro-cesso di allargamento dell’Ue,sono state al centro al centrodella relazione del PresidenteLuciano Petracchi. Alla relazione del Presidente harisposto il Ministro per le AttivitàProduttive Antonio Marzano.È seguita una tavola rotonda,moderata dal giornalista EnricoCisnetto, cui hanno preso parteAdolfo Urso, Viceministro per leAttività Produttive; Guido Bo-laffi, Segretario Generale di Con-fartigianato; Luigi Abete, Pre-sidente della Banca Nazionaledel Lavoro; Alessandro Profu-mo, Amministratore Delegato diUnicredito Italiano; FerdinandoNelli Feroci, Direttore GeneraleIntegrazione Europea del Mini-stero degli Affari Esteri.

LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE PETRACCHIEcco, di seguito i punti principalitoccati da Luciano Petracchi nel cor-so del proprio intervento.“Il compito della nuova concerta-zione è più difficile rispetto al pas-sato perché presuppone una visionenon indulgente delle cause - ditutte le vere cause - che sono al-l’origine della caduta di competi-tività del sistema. Non può esse-re dato ad alcuna parte di sot-trarsi alle responsabilità, sorvo-lando sui difetti di casa propriaper scaricare su altri e, tanto me-no, sulla collettività il peso e il co-sto di azioni e comportamenti vir-

tuosi che riguardino prima di tut-ti se stessa.Per evitare questo rischio, è ne-cessario che le ricette e le soluzioniper il rilancio della competitività edello sviluppo siano il frutto dellapartecipazione e del consenso piùampio possibile delle parti socia-li. Malgrado le professioni di otti-mismo, il confronto si annunciadunque delicato, difficile e com-plesso. L’apertura del dialogo de-ve essere preceduta dalla condi-visione tra le grandi forze im-prenditoriali di un ambizioso pro-getto, nel quale ciascuna parterechi il proprio contributo e rico-nosca le proprie ragioni. Soprattuttoquando nell’agenda della concer-

tazione si vogliono inserire, oltre aitemi della politica economica esociale, argomenti importanti edelicati quali quelli della rappre-sentanza e della rappresentati-vità. Sui grandi temi dello svilup-po dell’economia e della società larappresentanza deve, tuttavia,avere il conforto della rappresen-tatività, deve essere misurabile. Pur-troppo non esiste ancora un codi-ce certo per misurare la rappre-sentatività. Esistono però occa-sioni per verificare sul campo l’ef-fettiva forza delle Organizzazionie fondare su di esse la semplifi-cazione. Confartigianato è co-stantemente in contatto con i rap-presentanti dell’Unione europea,con l’auspicio di avere un Com-missario per le Pmi perché, in Eu-ropa, non esiste la necessaria at-tenzione alla realtà della piccola im-presa. Avvieremo presto un tavo-lo di lavoro con i rappresentanti del-le società assicuratrici. Con le al-tre Confederazioni dell’artigiana-to - in nome di centinaia di mi-gliaia di imprese che occupano ol-tre un milione e mezzo di lavora-tori - nel marzo scorso è stato rag-giunto con i Sindacati l’accordo diriforma del sistema di contrattazionecollettiva nell’artigianato. Primitra tutti, è stata posta una fineall’ipocrisia di mantenere formal-mente ancorata la dinamica sala-riale a vincoli inflazionistici irrea-li e non concertati, vincoli che so-no stati e sono puntualmente di-sattesi dalla contrattazione col-lettiva nazionale delle più impor-tanti categorie.È stato tenacemente perseguito l’o-biettivo di riformare il contrattonazionale per rilanciare il ruolo digoverno della contrattazione, svi-

ASSEMBLEA CONFARTIGIANATO

Italia, Europa: le sfide della piccola impresa

Questo il tema centrale dell’assemblea svoltasi recentemente aRoma, che ha visto la partecipazione del ministro Marzano.Ai di-scorsi di Petracchi e Marzano ha fatto seguito una interessan-te tavola rotonda

PRIMO PIANO

Page 116: GIE 2004 Num 14 Tutto

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 117

lito e svuotato dal modello unifor-me di contrattazione centralizza-ta. La fissazione di un salario na-zionale identico per tutto il territorionazionale è figlio di una conce-zione statica ed obsoleta della si-tuazione economica nazionale.Perché ignora le grandi trasfor-mazioni del sistema imprenditorialee dell’occupazione intervenute ne-gli ultimi anni; non tiene contodelle differenze del potere d’ac-quisto tra territorio e territorio;non premia e quindi non incenti-va la produttività; abdica al go-verno delle dinamiche salariali de-centrate. Con lo spostamento delbaricentro della contrattazione dallivello nazionale a quello territoriale,si vuole invece avvicinare il con-tratto all’impresa e al territorioladdove si possono valutare i pro-blemi dell’impresa e misurare ilvalore del lavoro e della produtti-vità. In tal modo si estende l’agi-bilità contrattuale per migliorare lecondizioni dei lavoratori che, nel-l’artigianato, rappresentano il pri-mo patrimonio dell’impresa. Èdoveroso dare atto ai sindacati diaver compreso alla fine il nostro pro-getto e di essersi dichiarati di-sponibili a condividerlo. È neces-sario fissare, assieme a loro, una gri-glia di parametri economici e sta-tistici che permetteranno di darecorpo e sostanza al nuovo model-lo di contrattazione così da avvia-re la sperimentazione del federa-lismo contrattuale sin dal gennaioprossimo”.

INDISPENSABILEPROCEDERESUL TERRENO DELLE RIFORME PER LO SVILUPPO“Bisogna proseguire sul terreno del-le riforme per lo sviluppo: non pos-siamo permetterci ulteriori ritardie deviazioni di rotta, in vista delDpef che dovrà tracciare gli indi-rizzi e le linee per dare risposte ef-ficaci alle aspettative di sviluppo

del sistema economico di cui lepiccole imprese sono l’asse por-tante. L’artigianato, le piccoleaziende, il lavoro indipendente ingenerale, costituiscono l’embrionedella crescita economica, sociale eoccupazionale del Paese. Proprioper questo è indispensabile una po-litica industriale che aiuti a cresceree a irrobustirsi le piccole imprese,soprattutto nei primi tre anni di vi-ta, cioè quelli più critici in cui si re-gistra una mortalità del 50% del-le aziende. Bisogna favorirne unamaggiore capitalizzazione, pro-muovere l’innovazione di prodot-to, facilitarne l’accesso ai fattori dicompetitività quali, soprattutto,la formazione, l’innovazione tec-nologica, la ricerca, il credito acondizioni eque, i servizi di ac-compagnamento all’export”.

SERVONO GRANDI, MEDIE E PICCOLE IMPRESE“A chi è tentato di risolvere il “na-nismo” della struttura imprendi-toriale attraverso il controllo del-le nascite di partite Iva, Confarti-gianato ribadisce invece l’impor-tanza della crescita demografica del-le imprese. Perché il vero proble-ma non sono le troppe piccole im-prese, bensì l’esiguo numero dimedie e grandi aziende che servonoproprio alle piccole per sviluppar-si e crescere nella competizione in-ternazionale. E, da parte loro, le pic-cole imprese servono alle grandi im-prese e al Paese perché creanoricchezza e occupazione, raffor-zano la coesione sociale, custodi-scono e tramandano i saperi e le co-noscenze, rappresentano il primoe grande ammortizzatore socialeper i processi di ristrutturazione ericonversione industriale. Senza, pe-raltro, i pesanti costi per la col-lettività che comportano le crisicongiunturali di altre dimensionid’impresa. Gli imprenditori arti-giani non godono di alcun tratta-mento privilegiato, ogni giorno siconfrontano con le difficoltà delmercato contando soltanto sulle pro-prie forze, senza utilizzare alcun“paracadute”.

LE PMI ATTENDONO RISPOSTE EFFICACI“Servono grandi infrastrutture dicomunicazione materiali e imma-teriali. Ma servono anche reti cor-te capaci di innervarne nel territoriogli assi portanti. Serve una for-mazione permanente e di qualità,che sia funzionale alle linee e agliindirizzi dello sviluppo e, soprattutto,

che accompagni l’intera vita del la-voratore e dell’imprenditore im-pegnati a investire su loro stessi enon a subire passivamente il nuo-vo che avanza. Occorre un acces-so al credito che non sia una cor-sa a ostacoli per il piccolo im-prenditore ma che ne sostenga ene faciliti le occasioni e le poten-zialità di crescita. Vanno certamente apprezzate labuona volontà e le buone intenzionidi chi, anche in tempi recenti, halanciato proclami e suggerito ricetteper una nuova stagione di con-fronto e di reciproca collaborazio-ne tra industria e finanza.Si riscontrano, tuttavia, troppi e pro-lungati silenzi rispetto a fenome-ni preoccupanti, quali il progressivodeterioramento delle componentidi debito finanziario in quel parti-colare tipo di capitalismo - quellopersonale - del quale l’artigiano èprotagonista e al quale, per primi,abbiamo dedicato un appositoRapporto. Anche per queste ra-gioni, l’impatto creato da Basilea2 sull’universo delle piccole e me-die imprese ha rafforzato la con-sapevolezza che il dialogo con gliinterlocutori finanziari, soprattut-to del sistema bancario, non apparepiù come una scelta, ma diviene unairrinunciabile necessità per lo svi-

luppo e la crescita reciproca.È necessaria un’Amministrazio-ne che sia al servizio dei cittadinie dell’economia e che venga unavolta per tutte sottratta alla ten-tazione di fare impresa e di occu-pare il mercato, che è proprio del-le piccole imprese e dell’artigianato,come sta purtroppo avvenendocon le società pubbliche che ge-stiscono, in posizione dominante,i servizi locali oppure con le con-venzioni della Consip con le gran-di imprese in tema di concessionie servizi agli enti locali e alla pub-blica amministrazione. Il prossi-mo Dpef dovrà dire se per il Sud è

stata definitivamente imboccata lastrada dello sviluppo fondato sul-l’affermazione e la crescita delleenergie imprenditoriali autogene,o se invece si vuole ancora rin-correre politiche rivelatesi sterili,addirittura controproducenti, co-munque con costi altissimi per ilPaese. È opinione diffusa che mol-to dello sviluppo economico dellesocietà avanzate sarà condizio-nato dallo sviluppo della piccola im-presa. Altrettanto diffusa, tuttavia,è la percezione che ancora troppivincoli condizionano fortementela sua competitività”.

LE QUATTRO “TASSE”SULLA COMPETITIVITÀDELLE PMI“La piccola impresa potrà vivere einterpretare il nuovo contesto eco-nomico soltanto se sarà in grado disuperare le proprie condizioni di de-bolezza, troppo spesso banaliz-zate con il termine “nanismo”,ma che invece significano l’im-possibilità di riformulare nuove li-nee di azione a causa di vincoli, vec-chi e nuovi, interni ed esterni, chetuttora ne condizionanopesantemente l’ope-ratività. E tra le “tas-se” sulla competi-tività vi è la Pub-blica Amministra-zione che è la prin-cipale infrastruttu-ra strategica del Pae-se. Il processo di cam-biamento della Pubblica Am-ministrazione è cruciale per l’am-modernamento del Paese. Il cuo-re della proposta di Confartigianatoconsiste nell’avvicinare la Pubbli-ca Amministrazione all’impresa el’impresa alla Pubblica Ammini-strazione, utilizzando l’interme-diario “naturale” delle Associa-zioni che rappresentano le esi-genze degli imprenditori. La se-conda “tassa” sulla competitivitàriguarda il rallentamento dei pro-cessi di apertura del mercato legatialle liberalizzazioni e privatizza-zioni. La terza “tassa” sulla com-petitività consiste nell’alto costo deiprodotti energetici, energia elettricae gas. Basti pensare che le picco-le e medie imprese pagano l’elet-tricità il 30 % in più rispetto alla me-dia UE e il gas naturale il 15% in piùdegli altri Paesi europei. A questo proposito, va espressasoddisfazione per l’azzeramento del-la soglia di idoneità per l’accessoal mercato elettrico liberalizzato, invigore dallo scorso 1° luglio pertutti i clienti non domestici. Ma

PRIMO PIANO

Il ministro Marzano

Adolfo Urso, viceministro

Page 117: GIE 2004 Num 14 Tutto

118 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

ora che la domanda di energia è sta-ta liberata, ci aspettiamo final-mente una vera liberazione del-l’offerta di energia concentrataancora in mano ai pochissimi ope-ratori dominanti, come da anni siaffannano a dire le Autorità nelleloro relazioni annuali. La quarta“tassa” sulla competitività consi-ste nella difficoltà di mettere inrelazione la domanda e l’offertadi innovazione. Problemi cultura-li e di linguaggio impedisconospesso ai luoghi della ricerca un ap-proccio realistico alle esigenze e aibisogni di innovazione delle piccoleimprese, soprattutto quando sitratta di favorire i processi di tra-sferimento tecnologico. I nuoviPaesi emergenti stanno mettendo

in ginocchio non solo legrandi industrie del

settore siderurgicoe meccanico, masoprattutto i nostriimprenditori arti-giani, i quali subi-

scono la difficoltà dimantenere invariati i

prezzi preventivati almomento dell’atto di acquisi-

zione delle commesse fino alla con-segna del prodotto al committen-te, per via dei continui rincari deiprezzi delle materie prime che han-no raggiunto ormai un livello inac-cettabile. Per questo è necessarioindividuare misure di politica in-dustriale che garantiscano flussi re-golari di materie prime, oltre che in-terventi tesi a vigilare sull’anda-mento dei prezzi e sull’andamen-to dei fabbisogni per consentirealle imprese di ottenere informazioniutili a programmare flussi di do-manda. Si pensi, ad esempio, a unOsservatorio Europeo sui mercatiinternazionali di materie prime”.

SÌ AL FEDERALISMO, MA CON CERTEZZA DI RISORSE “Confartigianato ha compiuto, findall’inizio del processo di riorga-nizzazione dello Stato, una chiarascelta federalista e intende re-starvi fedele, al di là delle vicendepolitiche nazionali: alla politica vaora chiesto con forza di risolvere le

questioni strutturali che sono allabase del corretto funzionamento delnuovo sistema e sono la condizio-ne per la sua definitiva affermazione.Innanzitutto le risorse. È ormai in-differibile dare corpo, con il fede-ralismo fiscale, all’autonomia fi-nanziaria di entrata e di spesa del-le regioni, per consentire il dispie-gamento degli effetti politici, eco-nomici e amministrativi della rifor-ma costituzionale e rendere so-stenibile il federalismo. Tuttavia, ilfederalismo non è fatto solo di nor-me, ma di impegno e concretezza.Tutti i livelli di governo, in primo luo-go le regioni, sono responsabilizzatia fare la loro parte, anche in terminidi riduzione dei costi, oltre che digestione delle entrate.Le risorse regionali sono scarse ein massima parte vincolate, prin-cipalmente dalla spesa sanitaria, maproprio per questo alle regionispetta una responsabilità che sipuò ben definire strategica: ridur-re la spesa improduttiva e otti-mizzare le risorse, indirizzandole nel-la direzione dello sviluppo e quin-di generando coesione sociale,creazione di impresa e beneficieconomici e sociali. Tuttavia lacompetitività delle imprese meri-dionali resta penalizzata da fatto-ri interni ed esterni alle aziende, co-me la mancanza cronica di infra-strutture o le situazioni di inva-denza della criminalità nell’eco-nomia. Occorre un’efficace politicadi sostegno e accompagnamento,condivisa con il sistema economi-co in particolare della piccola im-presa e dell’artigianato, che vadaad aggredire i fattori che ostacolanolo sviluppo delle regioni del Sud”.

TASSE E INCENTIVI: I PUNTI CARDINE DEL DPEF“Per Confartigianato i punti cardine,tra loro strettamente connessi, delDpef dovranno essere: rilancio del-la produttività e competitività peril sistema Paese, maggiore occu-pazione, intensificazione della do-manda. La riduzione della pres-sione fiscale che grava sulle piccoleimprese insieme con un riordino de-gli incentivi su base territoriale - se-condo la logica già sperimentata conil nuovo modello contrattuale del-l’artigianato - dovranno rappre-sentare gli elementi qualificantidella prossima manovra. I dati par-lano chiaro: l’aumento dell’occu-pazione nelle piccole imprese èandata di pari passo con l’aumen-to della produttività. Le scelte ope-rate in materia di IRAP con la Fi-

nanziaria per il 2003 hanno co-minciato a ridurre il peso dell’im-posta che grava sulle piccole im-prese. Confartigianato ritiene ne-cessario, in materia di Irap au-mentare le deduzioni forfetarie cheriducono la base imponibile e ilcosto del lavoro assoggettato aimposizione. In materia di Irpef,Confartigianato è dell’avviso che lerisorse disponibili debbano essereconcentrate sulla riduzione delle ali-quote che gravano sui redditi me-di e per innalzare l’importo della notax area. In sintesi, il rilancio del-la produttività e della competitivitàè possibile attraverso un mix dimisure che favoriscono l’incre-mento dei consumi e detassanogli investimenti in beni strumentalinuovi. In questo modo si innesca uncircuito virtuoso che, da un lato, sti-mola la produzione generando an-che nuova occupazione (soprat-tutto di lavoro qualificato), e, dal-l’altro, garantisce il sostegno del-la domanda creando maggiore di-sponibilità di reddito”.

IL RIORDINO DEGLI INCENTIVI “I principi guida del riordino del si-stema degli incentivi devono essere:• modularità dell’intervento in fun-

zione della localizzazione terri-toriale e della dimensione delle im-prese, della tipologia dell’inve-stimento, dell’ammontare delcontributo;

• razionalizzazione, semplificazio-ne ed ottimizzazione della ge-stione degli incentivi, anche at-traverso il coinvolgimento deisoggetti che già oggi rappre-sentano interlocutori qualifica-ti, in ambito creditizio, delle pic-cole imprese (i consorzi di ga-ranzia collettiva dei fidi);

• riconoscimento dei confidi comeprioritario strumento di politica in-dustriale finalizzato al rilanciodegli investimenti delle piccole im-prese, attraverso un nuovo qua-dro normativo che conferisca le-gittimità al sistema nazionaledella garanzia mutualistica ri-spetto allo scenario internazionalein materia di accesso al creditobancario (Basilea 2);

• costituzione di Agenzie di ratingnazionali, specializzate nella va-lutazione del rischio finanziario del-le Pmi”.

IL MINISTRO MARZANOACCOGLIELA PROPOSTA DI PETRACCHI“Abbiamo governato nel corso di

questi anni il vascello Italia in un ma-re in burrasca”. Il Ministro Mar-zano ostenta la sicurezza di unmarinaio padrone della propria im-barcazione e del proprio equipag-gio. L’ottimismo traspare in ogni pa-rola dell’esponente di Governo,che lancia segnali confortanti almondo delle imprese artigiane.Tra questi, da segnalare l’accogli-mento della proposta del presi-dente Petracchi (elogiato da Mar-zano per consapevolezza e re-sponsabilità) che aveva sollecitatol’irrinunciabile necessità di un dia-logo con gli interlocutori finanzia-ri. “Vareremo in tempi brevi - ha sot-tolineato il Ministro Marzano -agenzie di rating italiane, e nonestere, per sostenere soprattutto l’at-tività delle piccole imprese, piùesposte di altre su Basilea 2”.Nella parte propositiva del suo di-scorso, il Ministro ha sostenuto lanecessità di una riforma fiscaleche coinvolga tanto le famiglie, alfine di ottenere una benefica do-manda complessiva di beni, quan-to le imprese: una contempora-neità indispensabile per evitareun forte aumento di importazioniin caso di crisi di competitività. Al-tri impegni assunti sono stati lariduzione dell’Irap, una fiscalità avantaggio del Mezzogiorno, unamaggiore selettività per gli incen-tivi, nonché la predisposizione di pia-ni di collegamento tra centri di ri-cerca e impresa. Il Ministro ha an-che tracciato una panoramica del-le problematiche del mondo dellePmi, con riferimenti a tematichedi attualità stringente. Sulla con-certazione, ad esempio, ha riba-dito le proprie perplessità in terminidi rappresentanza e di cambia-mento di contesto: “La concerta-zione non può essere uno stru-mento per impedire i programmi digoverno. Sarebbe antidemocratico”.Dopo aver compiuto un bilanciodei successi ottenuti nell’ultimotriennio comparando tassi di di-soccupazione, inflazione e Pil italianicon quelli di altri Paesi europei,Marzano ha sostenuto con forza labontà delle attività in corso: l’im-pegno concreto nella liberalizza-zione dell’energia, la riduzione deivincoli burocratici causati dalle di-rettive europee, la formazione di Te-sti Unici europei, l’istituzione diun Comitato “anticontraffazione”,l’introduzione della 488, l’appoggioalle rivendicazioni degli autotra-sportatori e infine l’aiuto gover-nativo - definito “indispensabile”- per i processi di internazionaliz-zazione”.

Guido Bolaffi

PRIMO PIANO

Page 118: GIE 2004 Num 14 Tutto

www.reedbusiness.it Il Giornale dell’Installatore Elettrico 11925 Ottobre 2004 N. 14

Confartigianato Impiantiritiene che l’attuale for-mulazione del Decreto Mi-

nisteriale 314/1992, attuativo del-la Legge 109/1991 (“Nuove di-sposizioni in materia di allaccia-menti e collaudi degli impiantitelefonici interni”) sia assoluta-mente negativa, per almeno dueordini di ragioni.L’attuale formulazione dei gradidi abilitazione ha prodotto, e con-tinua a produrre, innanzitutto,un impatto negativo enorme sul-la vita economica delle imprese ar-tigiane e di piccola dimensione chesi dedicano all’attività di instal-lazione di impianti. In effetti, in pas-sato, cioè prima dell’entrata invigore del citato D.M. 314/1992,era presente un 4° grado di abi-litazione, che prevedeva:1. la necessità per l’impresa di al-

meno due unità di personale,una addetta alla direzione la-vori e l’altra alla loro esecuzione,figure eventualmente ricon-ducibili alla stessa persona;

2. nessun tipo di disponibilità im-mobiliare (né ufficio né magaz-zino) ma unicamente un recapitodi riferimento per la ditta;

3. nessun tipo di requisito per ilpossesso di autofurgoni o au-toveicoli in genere;

4. la possibilità di installare “di-spositivi ausiliari d’utente”;

5. relativamente al personale di-pendente, i requisiti della“esperienza d’installazionepresso case costruttrici di di-spositivi ausiliari d’utente oalle dipendenze di ditte giàautorizzate”.

L’eliminazione del 4° grado, conl’attuale articolazione dell’abili-tazione su tre livelli ha prodotto,e continua ancora oggi a pro-durre, un impatto negativo enor-me sulla vita economica delle im-prese artigiane e di piccola di-mensione che si dedicano all’at-tività di installazione di impiantie che si trovano a essere ingiu-stamente escluse da questo seg-mento di mercato, a meno di in-genti investimenti, anche in risorseumane, nella stragrande mag-gioranza dei casi obiettivamentefuori dalla loro portata.Il secondo ordine di ragioni con-cerne, nello specifico, i contenu-ti di carattere squisitamente tec-nico inerenti al D.M. 314/1992:

esso, evidentemente risulta essereormai anacronistico, in quantounicamente imperniato sulla fo-nia e non anche sulla trasmis-sione dati, dal momento che at-tualmente le reti telefoniche ri-sultano essere utilizzate in manierapromiscua e spesso risulta esse-re difficile scindere tali due com-ponenti.Ne deriva che le attrezzature pre-viste come essenziali per l’in-stallazione di reti telefoniche in-terne, nel 1992, non risultano es-sere più indicate perché oggi su-perate, e quindi obsolete, in virtùdell’evoluzione tecnologica e dimercato.Per tutte le ragioni sopra ricordate,Confartigianato Impianti ritienesia assolutamente necessario cheil D.M. 314/1992 venga abrogatoe la materia dell’installazione de-gli impianti telefonici interni ven-ga ad essere completamente li-beralizzata, in ossequio, fra l’al-tro, agli orientamenti europei de-gli ultimi anni nel settore. In su-bordine, qualora gli orientamen-ti ministeriali si mostrino più cau-ti, si ricorda come sia importan-te prevedere, quanto meno, la

possibilità per le imprese arti-giane e di piccola e media di-mensione di poter effettuare li-beramente attività di installa-zione di impianti telefonici inter-ni senza dover dimostrare di pos-sedere alcun tipo di requisito tec-nico specifico, fissando una sogliadi “sbarramento” in termini di“punti di rete” o di accesso nel-l’impianto telefonico (ad esempiosino a 100 “punti rete”). In que-st’ultima ipotesi, naturalmente, sidovrà affrontare anche il proble-ma della “regolarizzazione” conefficacia retroattiva della posi-zione di quegli installatori chehanno - di fatto - svoltoattività di installa-zione nel corso de-gli ultimi 10 annisenza requisiti(sia pure nei li-miti di cui sopra intermini di “puntirete”) e che, dimo-strando con opportunidocumenti fiscali tale attività,eventualmente pagando un con-tributo una tantum, non sianopiù esposti al rischio di sanzioniper gli impianti installati.

Fabrizio Monaco

Altro che “nido sicuro”: lanostra casa è l’ambien-te più pericoloso che

possa esserci, ovvero il postodove si verifica la maggior par-te degli incidenti. È difficile cre-derlo ma i numeri parlano chia-ro. Secondo il Censis, tra le mu-

ra di casa, nel 2003, si sono ve-rificati circa 4 milioni di inci-denti a fronte di un milione diinfortuni sul lavoro e 300milaincidenti stradali. A questi deveaggiungersi un imprecisato nu-mero di piccoli inconvenientiche non sono denunciati e ri-

mangono quindi nella fascia“sommersa”. Secondo il Cen-sis, l’aumento dei rischi dipen-de soprattutto dalla qualità de-gli immobili, degli impianti (cheancora oggi in troppi apparta-menti non sono stati adeguatiagli standard di sicurezza previsti

dall’Unione Europea) e ancoradalla totale mancanza di unacultura della sicurezza. Nel 2003oltre un quarto degli italiani(27,8%) è stato coinvolto in un in-cidente domestico. Un numerodestinato a salire quando par-liamo di donne (32,8%), in par-ticolare di casalinghe (33,1 %),e quando collochiamo geografi-camente la ricerca al centro-sud(33%). È proprio al Sud, infatti,che la qualità abitativa lasciapiù a desiderare. L’identikit del-l’italiano che esce dalla ricercaè quello di un soggetto che nonriconosce i fattori di rischio, chetra le pareti di casa diventa fa-talista, avventato, troppo rilas-sato. Una persona che ha pau-ra del terrorismo, ma non di un

IMPIANTI TELEFONICI INTERNI

Via alla liberalizzazione, ma che sia “vera”Il Ministero delle Comunicazioni avvia la fase di consultazione delle partiinteressate per modificare il D.M. 314/1992

INCIDENTI DOMESTICI

L’importanza degli impiantieseguiti a regola d’arteLe statistiche parlano chiaro, la casa è l’ambiente più pericoloso. Sotto ac-cusa, ancora una volta, la mancanza di una cultura della sicurezza

AR

GOMENTI

Page 119: GIE 2004 Num 14 Tutto

120 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

filo elettrico scoperto e di unimpianto del gas precario e cheinserisce il pericolo domestico alterz’ultimo posto di una classi-

fica di 12 voci sulle si-tuazioni a rischio. Ciòche preoccupa di granlunga di più gli italiani,anche se si tratta a benguardare di pericoli me-no immediati e concreti,è ad esempio il rischiodi incidenti stradali(80,7%) o l’inquinamen-to dell’aria e dell’acqua(75,8%). Ma qual è il pri-mo passo da fare per li-

mitare al massimo questo tipo diincidenti? Per gli esperti si trat-ta di aumentare lo stato d’al-lerta anche quando si è in casa

e soprattutto aumentare il li-vello di sicurezza degli appar-tamenti pensando innanzituttoalla qualità degli impianti. Ècompito degli addetti ai lavori,infatti, ricordare ai clienti che esi-ste una legge, la 46/90, che di-sciplina l’installazione degli im-pianti elettrici, elettronici, ter-motecnici, idraulici e a gas. “Maanche quelli d’antenna - ricordaLuciano Mattozzi, il presidente de-gli Antennisti ed Elettronici del-la Confartigianato - hanno biso-gno del certificato: un’antennacollocata male anche solo dalpunto di vista spaziale, infatti,

può causare non pochi danni a unedificio o ai passanti”. Molta at-tenzione bisogna riservare infineagli impianti a gas, che hannobisogno di un’accurata e metodicamanutenzione come la revisio-ne annuale delle caldaie, e ov-viamente agli impianti elettrici.“Questo significa - concludeSergio Zen, presidente degliElettricisti - che essi devonoessere progettati e realizzatida personale abilitato, che do-vrà rilasciare al termine dei la-vori un certificato di confor-mità dello stesso impianto allenorme vigenti”.

Il fissaggio è n problema che si propone agli installatori qua-si quotidianamente e il mercato offre una gammamolto vasta di materiali utilizzabili. La scelta delmetodo e del materiale più appropriati per lasituazione varia a seconda del tipo di supporto sulquale dovrà essere eseguito il fissaggio; solo in unsecondo tempo si potrà passare alla classifica-zione del tipo di intervento da effettuare inbase alla “tenuta” prevista. Questo perché aciascuna categoria corrispondono tecniche emateriali differenti.Partiamo da un fissaggio leggero. Si utilizzanotasselli meccanici tradizionali: polimero e me-tallo. Si tratta di supporti cavi che una volta in-seriti in un foro e sollecitati dalla pressionedella vite si “allargano” - seguendo crite-ri tecnici specifici a seconda del pro-dotto - e creano un collegamentostabile e duraturo con il supporto a cui sono legati. Questotipo di fissaggio si utilizza soprattutto nelle installazioni di

tipo elettrico dove la tenuta richiesta in genere non è maieccessivamente pesante. Per altri tipi di interventi si ri-chiede, invece, un tipo di fissaggio medio/pesante che sieffettua utilizzando tasselli tradizionali, ma completa-mente metallici. Questo tipo di strumenti serve, nelle ap-plicazioni elettriche, alle sole installazioni in ambito terziarioe industriale. C’è, infine, il sistema di ancoraggio “top”: il

fissaggio chimico. Sofisticato e altamente pro-fessionale, risolve gran parte dei problemi

quando si lavora in condizioni di massimostress. Consiste nell’impiego di sostanzesintetiche che, messe al posto del sup-

porto cavo precostituito, formano un uni-co corpo sia con la vite sia con il supportosul quale si deve praticare il fissaggio.

Comodo e soprattutto rapido, il sistemachimico ha comunque un punto de-bole: in caso d’errore è difficile ripri-

stinare la parete danneggiata perché il materiale chimico- e quindi la vite - non si estrarranno facilmente dal foro.

Il fissaggio: tipologie e criteri di scelta per l’impiantistaQualche indicazione di massima per un problema che si pone quasi quotidianamente

l’ang

olo de

ll’ins

tallat

ore

A PROPOSITO DI CULTURA

Vacanze e... sicurezza domesticaUn’interessante testimonianza di un artigiano di Como

Mi piace il mare, amo fa-re il bagno in acque lim-pide, amo molto meno i

“bagni di sole”, preferisco le vacanze“spezzettate” durante l’anno; co-sì è capitato che ho trascorso qual-che giorno di agosto a Riva Ligure,

un paese dal fascino antico, un vil-laggio di pescatori che si affacciasul mare, sulla costa ligure, nelcuore della riviera dei fiori. Dopo ilbagno (acqua molto bella, nullada invidiare alla costa azzurra) nonamo rimanere immobile, preferi-

sco passeggiare tra le fresche viuz-ze del centro storico; durante lapasseggiata sono attratto da unavetrina : “riparazioni TV, impiantielettrici, impianti d’antenna”, nonresisto, entro; un signore sulla cin-quantina sta ascoltando le richie-

ste di una cliente. Sul volto del si-gnore si fa evidente un’espressio-ne di disapprovazione; presto at-tenzione a quello che sta dicendola signora e anch’io ...inorridisco. Lasignora chiede una ciabatta senzail cordone perché suo marito ha

Page 120: GIE 2004 Num 14 Tutto

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 121

già un cordone con due spine ma-schio (proprio così, due spine ma-schio) ai capi e lo utilizzerebbe per“portare corrente alla basetta do-ve potrebbe attaccare anche la ra-dio e il videoregistratore, oltre al-la TV”. La risposta è categorica: “midispiace, ma non voglio avere sul-la coscienza una vittima! Dica asuo marito di venire che gli spiegobene come deve fare, e soprattut-to, mi raccomando, non permettaa suo marito di usare quel cavocon due spine maschio!”.La signora tenta di scusare il ma-rito, dicendo che in casa ha a di-sposizione solo quelle due spi-ne...comunque ringrazia e uscen-

do dice che sarebbe tornata sicu-ramente il pomeriggio con il con-sorte. D’istinto provo simpatia peril signore, mi presento e dico che es-sendo anch’io un artigiano radio-tecnico, sono entrato per curio-sità, volevo sapere com’era la si-tuazione in merito al Digitale ter-restre nella zona, ma la vicendadella signora che mi aveva prece-duto aveva provocato in me uncambio d’interesse: dal “digitale ter-restre” alla “sicurezza in vacan-za”. Con un grande sorriso si pre-senta dicendo: “mi chiamo Rober-to, faccio questo lavoro da trent’an-ni e ho il pallino fisso della sicurezzanei piccoli elettrodomestici perchéqui da me arrivano molti turisticon apparecchi che sono vere e

proprie “bombe”, tanto che ho de-ciso di brevettare un sistema per ga-rantire la sicurezza!..brevetto Eu-ropeo! Precisa; il titolo del brevet-to è: “Miglioramento nei conduttorielettrici per piccoli utilizzatori”.Con entusiasmo mi mostra unacartelletta dove in due schede haordinato una serie di pezzi di cavid’alimentazione, tutti con delle vi-stose “sparate” e mi assicura che

la raccolta è cominciata solo unanno fa! Una pausa di silenzio qua-si a meditare le parole, contem-poraneamente lo sguardo scorre sul-le due tabelle di “casistica gua-sti”...sembra che stia rivedendo i vol-ti impauriti dei clienti che gli han-no portato gli apparecchi dopo la“sparata”...alza lo sguardo e con vo-ce bassa dice: “la sicurezza... è unconcetto da insegnare a scuo-

la!...non è sufficiente imporlo conla carta bollata!”. Nelle figure sopra sono ordinatigli esemplari di cavi “sparati”: daalcuni particolari si possono age-volmente vedere le “sparate” deicavi appartenenti a vari tipi di elet-trodomestici (asciugacapelli, ferrida stiro, frullatori ecc.). Riflettendo,il nostro amico ha ragione, c’è an-cora troppa leggerezza nel ma-

Alcuni esempi di cavi dialimentazione“sparati”

C’è ancora troppa leggerezza nel maneggiare la corrente, serveanche una “culturadella sicurezza”

serv

izio

lett

ori

178

7

Page 121: GIE 2004 Num 14 Tutto

122 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

“Se fai le cose che haisempre fatto, arrive-rai dove sei già arri-

vato”. Con queste parole il ConsorzioArtea Alto-vicentino di Thiene havoluto esortare i quattro direttivi pro-vinciali delle categorie del “compartocasa” della Confartigianato MarcaTrevigiana, riunitisi di recente aTreviso per conoscere l’innovativaesperienza promossa dall’Asso-ciazione Artigiani della provincia di

Vicenza. Il presidente del Consor-zio, Giuseppe Zanella, ed ElisaCrosara, coordinatrice dello stesso,hanno avuto modo di presentare aidirigenti artigiani della Marca ilprimo anno d’attività di Artea che,nel giro di pochi mesi, ha visto cre-scere in modo considerevole il nu-mero delle imprese consorziatetanto che, dalle dieci aziende fon-datrici, si è già passati agli attua-li diciassette soci. Elettricisti, in-

stallatori di impianti, dipintori, edi-li, bruciatoristi, imprese di pulizia,idraulici, falegnami, serramentistisono i settori rappresentati, in gra-do di offrire un servizio anche di “glo-bal service” sia a privati sia ad en-ti pubblici. Giovanni Giuliari, re-sponsabile provinciale dell’UfficioAssociazionismo economico e Svi-luppo territoriale dell’Assoartigia-ni di Vicenza, ha invece illustratoil percorso formativo che la Con-

fartigianato vicentina ha propostoalle imprese per arrivare alla co-stituzione del Consorzio. Il cam-mino fatto ha portato gli imprenditoridi Artea a vedersi non più come con-correnti, ma colleghi, portando ef-fetti benefici alle singole imprese:ci si scambiano idee e conoscenze,si passano informazioni sui con-correnti e sui fornitori, si analiz-zano i possibili clienti, si mettonosullo stesso tavolo commesse di-verse, si discute sulla necessità dimettersi in rete anche dal punto divista informatico e con la creazio-ne di uno specifico sito Web. “L‘im-mediata richiesta di altre impresedi aderire al Consorzio - ha affermatoGiuliari - è il segnale positivo dicome il settore delle costruzionisi stia incamminando verso unamaggiore collaborazione e inte-grazione tra le diverse specializ-zazioni”. Il funzionario vicentino ha

Artea: a Vicenza il Global Service fa grandi i piccoliIl modello aggregativo vincente presentato ai colleghi artigiani di Treviso

TREVISO

neggiare la corrente, non basta ilsalvavita nelle case, l’impianto dimessa a terra, la dichiarazione diconformità... serve anche una “cul-tura della sicurezza” nella testadegli utilizzatori. Roberto mi raccontache i clienti (molti sono turisti in va-canza nei numerosi appartamentidella zona) arrivano a portare l’e-lettrodomestico per farlo ripararequando non funziona più, ma rac-

contano che prima di guastarsicompletamente, hanno “dovutousarlo”(?!) “tenendo il filo in una cer-ta posizione perché altrimenti nonfunzionava!”. Certo le norme sonorispettate se l’elettrodomestico haun doppio isolamento, il cavo direte ha solo due conduttori - fasee neutro - il conduttore di terranon è richiesto dalle norme, maquando “spara” normalmente vi-

cino all’impugnatura, cosa puòsuccedere? Come può interve-nire il salvavita? E i piccoli elet-trodomestici d’importazione?Che livello di sicurezza hanno?Personalmente non ho una co-noscenza approfondita del settore,cercherò informazioni; quindi, sequalche lettore ha esperienze si-mili, può scriverci, anche per po-sta elettronica. Credo che uno

dei ruoli di Confartigianato sia an-che quello di far crescere negli as-sociati un’etica professionale checomprende anche la diffusionedella cultura della sicurezza. Se poi siete interessati a saper-ne di più sul brevetto del nostroamico Roberto, potete contat-tarci, vi forniremo le informazio-ni richieste.

Claudio Pavan

Una piccola grande iniziativache proviene dalla Liguriae che dà lustro alla Con-

fartigianato come Confederazio-ne da sempre sensibile a manife-stazioni di solidarietà nel sociale:giovedì 8 luglio è stato infatti con-segnato all’ospedale pediatrico di

Genova Gaslini un clima-tizzatore da installare

nella sala gessi delreparto di Ortope-dia seconda. L’iniziativa, volutadal presidente di

Confartigianato Im-peria Antonio Sindoni

e dal capogruppo pro-vinciale e presidente regionale

di Confartigianato Impianti Luca Fal-co, è stata resa possibile grazie

all’importante lavoro di collabora-zione tra le aziende produttrici e gliartigiani compiuto da Confarti-gianato negli ultimi anni. Gli in-stallatori artigiani, quindi, anche invirtù delle nuove conoscenze tec-niche acquisite, si sono resi pro-tagonisti di un’azione importantea fini benefici. Il condizionatore è sta-to offerto da Climaveneta, aziendaleader in Italia e in Europa nel set-tore della climatizzazione civile e in-dustriale, che non ha esitato adappoggiare il progetto. “L’idea di do-nare la macchina - spiega Falco - ènata da una vicenda personale.Con la mia bimba di tre anni ab-biamo frequentato il reparto di Or-topedia quasi mensilmente perdue anni. La scorsa estate, carat-terizzata da una temperatura par-

ticolarmente calda e afosa,ho notato che nella salagessi non vi era un im-pianto di climatizzazione.Ho pensato che potevousare le conoscenze ac-quisite grazie all’incarico inConfartigianato perché lagrande professionalità e il grandecuore del personale medico e in-fermieristico del reparto di OrtopediaII, gentili ed efficienti nonostanteil termometro fisso sui 37 °C e il tas-so di umidità relativa al 90%, fos-sero in qualche modo premiati”. “Hoappoggiato subito la proposta di Fal-co - aggiunge Sindoni - mobilitan-do tutta l’associazione. Inizial-mente dubitavamo che una fab-brica di climatizzatori accettasse diregalare una macchina, seppure

per beneficenza; invece, alla fine delnostro lavoro, abbiamo dovuto per-fino scegliere in quanto, oltre aClimaveneta, altre aziende nazio-nali e addirittura una ditta giap-

ponese avevano accettato di ade-rire alla nostra iniziativa. Abbia-mo scelto, per non fare torti, laprima fabbrica che ci ha dato unarisposta positiva”.L’iniziativa della Confartigianato diImperia non resterà isolata: sarà av-viata presso tutte le sedi provincialiliguri, con la collaborazione di Con-fartigianato Liguria, una raccoltadi fondi per ricavare il denaro ne-cessario a realizzare l’impiantoper installare il climatizzatore.

Dalla Liguria una bella storia all’insegna della solidarietà

Un condizionatore per il GasliniIMPERIA

TERRITORIO

Page 122: GIE 2004 Num 14 Tutto

quindi insistito che “è sempre piùimportante non solo fare un la-voro di qualità, ma realizzare pro-dotti e servizi innovativi, acquisi-re nuove competenze e capacità.

Non è la piccola dimensione il ri-schio che incombe sulle impreseartigiane, ma la carenza di ma-nagerialità e di visione strategica.Quello che ha funzionato in pas-

sato, e serve per il futuro, è la ca-pacità di individuare e realizzarestrategie di nicchia”. L‘incontro èquindi proseguito con un inte-ressante dibattito, che ha tra l’al-

tro rafforzato lo spirito di colla-borazione e di confronto tra ledue Associazioni Artigiane dellaConfartigianato.

(si ringrazia “FareImpresa”)

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 123

Lift 2004 will take place in hall 15 at Fiera Milano

from 17th to 20th November. Almost two hundred

companies exhibited at the last show, occupying

about 6 thousand net square metres and attracting

12,500 trade visitors.

Lift, the show devoted to lifts, lifting equipment

and their components, is aimed at engineers and

designers as well as the main categories of users

including building managers, architects/designers

and all building professionals.

The major development at Lift 2004 is that it has a

new organizer: Fiera Milano International.

FMI is a Fiera Milano group company and specializes

in exhibition organization. It has 19 shows in its

portfolio, with over 10 thousand exhibitors (20% from

abroad) occupying more than 500,000 net square

metres. These figures make Fiera Milano International

Italy’s leading exhibition organizer.

Lift 2004 will be promoted in Italy and other leading

countries through a substantial promotional campaign,

and will occupy a prominent position amongst the

scientific and technical events in its field. It will offer

opportunities for detailed consideration of current

technology in the sector and its aim is to become a

forum for business, education and information.

See you in November!

Lift 2004 si svolgerà nel padiglione 15 di Fiera Milano

dal 17 al 20 novembre. All’ultima edizione della

manifestazione avevano aderito quasi duecento

aziende su circa 6mila metri quadrati netti, per

12.500 visitatori professionali.

Lift, mostra del trasporto verticale e della componen-

tistica per ascensori e mezzi di sollevamento, si rivolge

ai tecnici e ai progettisti così come alle principali

categorie di utilizzatori, primi fra tutti gli amministratori

di stabili, gli architetti/progettisti e tutti i professionals

dell’edilizia.

La vera novità di Lift 2004 concerne l’organizzatore,

che è Fiera Milano International.

FMI è la società del gruppo Fiera Milano specializzata

nella organizzazione di mostre: ne ha in portafoglio ben

19, con oltre 10mila espositori (il 20% dei quali esteri)

su più di 500 mila metri quadrati netti. In questo modo

Fiera Milano International è il primo organizzatore

fieristico in Italia.

Lift 2004 verrà promossa in Italia e nei principali

paesi attraverso un importante piano promozionale e

si collocherà ad alto livello nel panorama degli eventi

scientifici e culturali che ruotano intorno al mondo

del trasporto verticale, proponendo importanti

momenti di approfondimento sui temi più attuali

legati alla tecnologia del settore, di cui intende

diventare sempre di più il crocevia degli affari, della

formazione e della informazione.

Appuntamento quindi a novembre!

Segreteria Organizzativa/Organizing Secretariat:

Fiera Milano International S.p.A. - Largo Domodossola 1 - 20145 Milano, Italia - Tel. +39 02.48550.1 - Fax +39 02.43995259

www.fmi.it/lift E-mail: [email protected]

LIFT 2004 in Fiera Milano dal 17 al 20 novembre 2004.Lift 2004 at Fiera Milano from 17th to 20th November 2004.

ww

w.fm

i.it/lift

In collaborazione con / In cooperation with:

17 - 20novembre/november

Milano/Milan

6a Esposizione internazionale

di ascensori, componenti, accessori,

stampa professionale e servizi.

6th International Exhibition

of elevators, components, accessories

trade publications and services

Tenuto presente il successo dellaprima edizione, la Federazione Pro-vinciale di Categoria “Confarti-gianato Impianti” di Cosenza, conil patrocino dell’Università dellaCalabria, ha recentemente orga-nizzato, presso l’Hotel Executive diRende, un Seminario tecnico diformazione dal titolo “Tecnologiea confronto”, finalizzato all’ag-giornamento tecnico-professiona-le delle aziende operanti nel settoredell’installazione. Il seminario èstato preceduto da un corso tecnicocurato dal CEI (Comitato Elettro-tecnico Italiano) della durata di 16ore, suddivise in quattro giornate,dal titolo: “Svolgimento di lavori elet-

trici fuori tensione ed in prossi-mità (in AT e BT) e sotto tensione(in BT)”, cui hanno partecipato di-versi operatori del settore, ai qua-li è stato rilasciato, alla fine delprevisto percorso formativo, un re-golare attestato di frequenza. Al-tamente qualificante è stata la pre-senza di aziende produttrici, di fa-ma nazionale, che hanno allestitostand tecnico/commerciali finaliz-zati alla presentazione delle varieproduzioni e precisamente: Elk-ron (Sicurezza dei beni e delle im-prese), Cosmogas (Caldaie mura-li e refrigeratori), Sira (Sistemi ita-liani rilevazione incendi), Unitre(Riscaldamento e raffrescamento a

pavimento, parete, soffitto),Plexa (Controllo accessi, pomellimeccanizzati e metal detector),Telea (Sistemi di video controllo),Scame (Componenti e sistemi perimpianti elettrici), Italiana Con-duttori (Cavi coassiali e satellitari),Hilti (Sistemi per i professionistidelle costruzioni), Castolin (Lineaprofessionale termoidraulica), Ge-nius (Automatismi per porte, can-celli e garage), Helios Technology(Sistemi fotovoltaici per l’energia elet-trica), Fracarro (Sistemi di ricezio-ne digitali e terrestri), ATS Elet-tronica (Lampade di emergenza einverter). Si è svolto inoltre unconvegno cui hanno partecipato

vari operatori del settore. Dopo l’introduzione del presi-dente di Confartigianato Cosen-za, Roberto Matragrano, ed il sa-luto, si sono susseguiti interven-ti tecnici che hanno animato la pla-tea, al punto che i lavori si sonoprotratti oltre il previsto orariodi chiusura. Si è trattato, in defi-nitiva, di un evento estremamenteinteressante e molto riuscito siadal punto di vista organizzativo siaper quel che concerne il coin-volgimento e la cresci-ta professionale del-le categorie inte-ressate.

Seminario organizzato dagli impiantisti e corso CEI sui lavori elettrici

“Tecnologie a confronto”COSENZA

TERRITORIO

Page 123: GIE 2004 Num 14 Tutto

124 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

FEDERAZIO

NI & ORGANIZZAZIONIBruno Venditti (Presidente Confartigianato)

Associazione Territoriale di appartenenza: RomaFederazione Regionale di appartenenza: Lazio

Giuseppe Scaletti (Presidente Onorario Confartigianato) Scaletti Giuseppe & figli - Via Braccini, 27/29 - 10141 Torino

Tel. (011) 3854710 - Fax (011) 386613 Associazione Territorialedi appartenenza: Torino - Federazione Regionale di appartenenza: Piemonte

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ANTENNISTI ED ELETTRONICI:Luciano MattozziPresidenteOREMMVia del Fungo, 5 - Frazione Bastardo 06030 Giano dell’Umbria (PG)Tel./Fax (0742) 99264Associazione Territoriale di appartenenza: PerugiaFederazione Regionale di appartenenza: Umbria

Ermes VillaVice PresidenteDitta Villa ErmesCorso Garibaldi, 20 - Tel./Fax (0372) 26322Associazione Territoriale di appartenenza: CremonaFederazione Regionale di appartenenza: Lombardia

ASSOCIAZIONE NAZIONALE FRIGORISTISoffiro FontanaPresidenteDitta Soffiro FontanaVia Sampoi, 6832020 Limana (BL)Tel. (0437) 970042Fax (0437) 970032Associazione Territoriale di appartenenza: BellunoFederazione Regionale di appartenenza: Veneto

ASSOCIAZIONE NAZIONALE TERMICI E IDRAULICILino CadaloraPresidenteCadalora e Micheli s.n.c.28100 Novara Tel./Fax (0321) 479625Associazione Territoriale di appartenenza: NovaraFederazione Regionale di appartenenza: Piemonte

ASSOCIAZIONE NAZIONALE BRUCIATORISTIRoberto LeprottiPresidenteLeprotti Impianti TecnologiciPalazzo DonàCastello 2716Tel. (041) 5287006Fax (041) 5228668Associazione Territoriale di appartenenza: VeneziaFederazione Regionale di appartenenza: Veneto

Antonio ForniVice PresidenteForni Snc di Forni Antonio & FigliVia Liguria, 7 - 21100 VareseTel. (0332) 212673 Fax (0332) [email protected] Territoriale di appartenenza: VareseFederazione Regionale di appartenenza: Lombardia

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ESERCENTI IMPIANTI LAMPADE VOTIVE ELETTRICHEGiampiero Menestò (Presidente)G.B. Menestò Eredi s.n.c.Via dei Mille, 106034 Foligno (PG)Tel. (0742) 357988 Fax (0742) 351492Associazione Territoriale di appartenenza: Foligno Federazione Regionale di appartenenza: Umbria

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ASCENSORISTIBruno VendittiPresidenteIRMA AscensoriVia Campo Marzio, 80 - 00187 RomaTel. (06) 6794642 - Fax (06) 6791901Associazione Territoriale di appartenenza: RomaFederazione Regionale di appartenenza: Lazio

Giovanni RecchiaVice Presidente RIAM AscensoriVia della Scienza, 23 - 37135 Verona Tel. (045) 8510750 - Fax (045) 8510416Associazione Territoriale di appartenenza: VeronaFederazione Regionale di appartenenza: Veneto

Confartigianato Impianti -La Federazione nazionale de-gli artigiani installatori di impiantidi Confartigianato è stata costi-tuita nel 1964 ed è presente in tut-to il territorio nazionale attraversole Associazioni Provinciali Con-fartigianato.Confartigianato Impianti rag-gruppa il maggior numero diimprese nel settore dell’instal-lazione di impianti: infatti del-le 100.000 imprese professio-nalmente qualificate ai sensidella Legge 46/90, per un tota-le di 350.000 addetti, oltre 40.000aziende si riconoscono e sono rap-presentate dalla Confartigiana-to. Le aziende installatrici diimpianti associate operano nei set-tori della progettazione, del-

l’installazione, della gestione emanutenzione degli impiantitecnologici intesi quali: impianti termici di riscal-

damento, di condiziona-mento, di climatizzazionee di ventilazione;

impianti idrici e sanitari;trasporto, uso ed accumulodi fluidi;

trasporto, distribuzione, uti-lizzazione e produzione del-l’energia elettrica negli edi-fici civili ed industriali;

impianti radiotelevisivi edelettronici;

impianti di telefonia e di tra-smissione dati;

impianti di antifurto; sollevamento di persone e/o

cose per mezzo di ascensori,

montacarichi, scale mobili,carrelli trasportatori ed ele-vatori.

Confartigianato Impianti, in rap-presentanza dei propri associa-ti, cura i rapporti con gli Orga-ni Istituzionali dello Stato, congli Enti pubblici e privati al finedi tutelare e promuovere gli in-teressi specifici delle attivitàprofessionali degli installatoridi impianti. Confartigianato Impianti è pre-sente con propri rappresentantinel Cei, nell’Uni, nell’Imq, nel-l’Atig, nel Cir e collabora con ipiù importanti centri di aggior-namento professionale tecnico.Confartigianato Impianti è tito-lare della negoziazione e stipu-la il Contratto Collettivo Na-

zionale di Lavoro dei dipen-denti delle imprese della categoria,così come è interlocutrice nelladefinizione degli accordi inter-confederali.Ha, inoltre, il ruolo specifico diassistere i propri associati nellasoluzione di problemi riguar-danti l’applicazione del c.c.n.l.,procedendo al tempo stesso nel-

l’informazione e nell’aggiorna-mento in materia contrattuale, re-tributiva, previdenziale ed assi-curativa. Confartigianato Im-pianti, raccogliendo le istanzeprovenienti dagli associati,esprime pareri ed elabora pro-poste in materia tributaria, eco-nomica, previdenziale ed an-tinfortunistica.

ConfartigianatoFederazione Nazionale Artigiani Installatori d’Impianti

Via San Giovanni in Laterano, 152 - 00184 ROMA - Telefono 06 703741 - Fax 06 70452188 r.a. - 06 70454110www.confartigianato.it/Fedimpianti - [email protected]

Internet: www.confartigianato.it/fedimpianti

E-mail: [email protected]

Recapiti sedi provinciali Confartigianatodisponibili all’indirizzo

www.confartigianato.it/sistema/organizzazioni/organizzazioni.asp

o al Numero Verde: 800 334488

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ELETTRICISTISergio ZenPresidenteZEN IMPIANTI srlVia Macello 38/2 35013 Cittadella (PD)Telefono/fax [email protected] territoriale di appartenenza: PadovaFederazione Regionale di appartenenza: Veneto

Filippo RibisiVice PresidenteTEKNOIMPIANTIVia Crocifisso 690035 Marineo PalermoTelefono/fax [email protected] territoriale di appartenenza: PalermoFederazione Regionale di appartenenza: Sicilia

Paolo SassettiVice PresidenteSASSETTI snc di Sassetti Paolo & C. Impianti elettrici civili ed industrialiVia Alessandro Manzoni 11/234138 TriesteTelefono/fax 0407606525 - [email protected] territoriale di appartenenza: TriesteFederazione Regionale di appartenenza: Friuli VeneziaGiulia

Enzo VittoniVice PresidenteVITTONI ENZOImpianti elettrici civili ed industrialiFrazione Castagnea, 10913833 Portula (BI)Telefono 01575047 Fax 01575259 - [email protected] territoriale di appartenenza: BiellaFederazione Regionale di appartenenza: Piemonte

FEDERAZIO

NI & ORGANIZZAZIONI

Page 124: GIE 2004 Num 14 Tutto

Confartigianato è un’organizzazione autonoma e apar-titica, fondata sul principio della libera adesione eaperta a tutte le componenti geografiche, settoriali e cul-turali dell’artigianato italiano. Più di 521.000 impresesi riconoscono nella Confartigianato, l’organizzazionesindacale maggiormente rappresentativa del settore,che dal 1946 raccoglie il mandato dell’universo produttivodell’artigianato, coniugando l’azione sindacale conl’impegno sul terreno dei servizi alle imprese.

I numeri chiave del “Sistema Confartigianato”20 Federazioni Regionali; 121 Associazioni Provinciali;1.215 sportelli territoriali; 14.000 collaboratori, 73 As-sociazioni di Mestiere; 12 Federazioni di Categoria. Leimprese artigiane trovano nella Confartigianato infor-mazione, rappresentanza degli interessi generali, rap-porto con le controparti negoziali e con le Istituzioni pub-bliche. Inoltre, la Confederazione rappresenta per le im-prese un partner pronto a fornire servizi personalizza-ti e integrati, indispensabili per nascere, competere e cre-scere in un mercato sempre più globale, in continua erapida evoluzione. Confartigianato è presente nel CNEL,l’organo costituzionale che raccoglie le maggiori espres-sioni del mondo del lavoro, e partecipa ai processi di con-certazione che in Italia accompagnano l’azione del-l’Esecutivo in tema di politiche economiche e sociali.Segue inoltre con specifica attenzione l’attività delParlamento, rappresentando nel processo di formazio-ne della legge gli interessi dell’artigianato.Confartigianato è la principale artefice dell’afferma-zione di una contrattazione autonoma, specifica ed ori-ginale per le imprese artigiane ed i loro dipendenti, con20 contratti collettivi nazionali di lavoro per altrettantecategorie di attività, mestieri e servizi e con una diffu-sa contrattazione di livello regionale. Il sistema degli En-ti bilaterali, esperienza unica nel suo genere, che Con-fartigianato ha promosso e costituito a livello naziona-le e territoriale insieme con le altre parti sociali, assicurala gestione mutualistica di prestazioni individuate dai con-

tratti a favore delle imprese e dei lavoratori. Confartigianatoè inoltre presente in tutte le 102 Camere di Commercio,con un significativo numero di Presidenti delle CCIAAdi provenienza Confartigianato, nell’Artigiancassa, nel-l’INPS, nell’ICE, nelle più importanti Fiere, in alcuneUniversità, nel Comitato per l’Euro. La presenza dellaConfartigianato nel tessuto istituzionale rappresenta laconferma del ruolo che essa ricopre, a oltre cinquant’annidalla fondazione, nella vita politica, economica e socialeitaliana. Le 12 Federazioni nazionali di categoria, arti-colate nei 75 Gruppi di mestiere, raccolgono la ric-chezza e la varietà delle attività artigiane:

Confartigianato AlimentazioneAlimentari vari, Pasticceri, Lavorazione carni,Caseari, Panificatori, Gelatieri, Molitori, Pastafresca, Pizza di qualità, Frantoiani, Erboristerie

Confartigianato ArtisticoRestauro, Ceramica, Vetrai, Orafi, argentieri, oro-logiai e affini, Strumenti musicali.

Confartigianato AutoriparazioneMeccanici, Elettrauto, Gommisti, Carrozzieri, Re-visioni auto.

Confartigianato BenessereAcconciatori, Estetica, Odontotecnici, Cosmetici,Fitness, Fisioterapisti.

Confartigianato Comunicazione e dei Servizi InnovativiFotografi e videoperatori, Grafici, Copisterie,Eliografie e Legatorie.

Confartigianato CostruzioniEdilizia, Ceramisti terzo fuoco, Marmisti, Serra-mentisti e Carpenteria per l’edilizia, Spazzaca-mini, Fumisti, Imprese di Pulizia.

Confartigianato ImpiantiAntennisti elettronici, Ascensoristi, Bruciatoristimanutentori, Elettricisti, Frigoristi, Lampade Vo-tive, Termoidraulici.

Confartigianato Legno/ArredoPrime lavorazioni legno, Carpenteria e arredo urbano,Serramenti in legno, Mobili e arredo, Tappezzieri.

Confartigianato Manifatturiero e SubfornituraMetalmeccanica, Elettronici meccanici, Nautica,Carpentieri meccanici, Chimici e plastici, Produtto-ri di armi.

Confartigianato ModaTerzisti e TAC, Abbigliamento, Sarti, Pellicciai,Pellettieri, Calzettieri, Occhialeria, Calzaturieri, La-vanderie.

Confartigianato Servizi e TerziarioAutoscuole, Operatori di spiaggia, Guide turisti-che, Operatori del turismo, Operatori della risto-razione, Soccorritori stradali.

Confartigianato Trasporti, Logistica, MobilitàTrasporto merci conto terzi, Trasporto persone,Taxi, Trasportatori su acqua.

ConfartigianatoVia San Giovanni in Laterano, 152 - 00184 Roma - Telefono 06 703741 - Fax 06 70452188 - Numero Verde: 800 334488

www.confartigianato.it - [email protected]

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 1425 Ottobre 2004 125

FEDERAZIO

NI & ORGANIZZAZIONI

Internet: www.confartigianato.it/fedimpianti

E-mail: [email protected]

Recapiti sedi provinciali Confartigianatodisponibili all’indirizzo

www.confartigianato.it/sistema/organizzazioni/organizzazioni.asp

o al Numero Verde: 800 334488

Page 125: GIE 2004 Num 14 Tutto

126 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 14 25 Ottobre 2004 www.reedbusiness.it

AZIENDE CITATE

AZIENDA PAGINA

Abb Sace Spa - Sesto San Giovanni MI 37

Ablerex Europe Srl - Vicenza VI 91

Aci Srl Farfisa Intercoms - Osimo AN 6-75-90

Aeco Srl - Inzago MI 46

AlHof di A. Hofmann Spa - Milano MI 102

Altecon Srl - Lissone MI 50

Amplyvox Spa - Cernusco sul Naviglio MI 80

Amra Spa - Macherio MI 89

Apc Italia Srl - Merate LC 100

Arame - Milano MI 96

Aros Srl - Cormano MI 95

Arteleta International Srl - Cinisello Balsamo MI 85

Asita Srl - Faenza RA 82

Atec Srl - Noventa di Piave VE 84

Bertoldo & C. Srl Div. Belt - Venaria Reale TO 101

Bpt Spa - Cinto Caomaggiore VE III cop.-76

Bticino Spa - Milano MI 45-47-75-79-98

Buderus Srl - Assago MI 72

Cablofil Italia Srl - Badile di Zibido S.G. MI 16

Casts / Microforum Group - Roma RM 100

Cdv Italia Srl - Castelletto Sopra Ticino NO 77

Cia Trading Srl - Napoli NA 14

Comelit Group Spa - S. Lorenzo di Rovetta BG 76-77-81

Dehn Italia Spa - Bolzano BZ 109

Ecosol - Catania CT 71

Elan Srl - Camerano AN 70

Elettra Srl - Padova PD 7

Elicent Spa - Lonato BS 5-83

Elvox Spa - Padova PD 60

Ensto Italia Srl - Milano MI 106

Esselte Spa - Gorgonzola MI 15

AZIENDA PAGINA

Etelec Srl - Napoli NA 33

Eurage - Cologno Monzese - MI 97-108

Eurosatellite Srl - Sansepolcro AR 103

Eurotherm Drives Spa - Lentate sul Seveso MI 96

Exhibo Communication Systems Spa - Monza MI 100

Fael Spa - Agrate Brianza MI 74

Fanton Spa - Conselve PD 73

FBT Elettronica Spa - Recanati MC 26

Ferraresi Elettric System & Networking

Cusano Milanino MI 30

Fiera Milano Tech Spa - Milano MI 98

Finder Spa - Almese TO 19-89

Fracarro Spa - Castelfranco Veneto TV 5

FTE Maximal Italia Srl - Calerno RE 35

Gdt Elettroforniture Spa - Rozzano MI 54

Geca Srl - Gussago BS 28

Gewiss Spa - Cenate Sotto BG 21-23-25-27-29-86-89

Gfo Europe - Torino TO 92

Giovenzana International - Santa Maria Hoè CO 44

Gmc Instruments Italia Srl - Lissone MI 80

Gramm Srl - Montemiletto AV 121

Helios Technology Srl - Carmignano di Brenta PD 67

Ht Italia Srl - Faenza RA 87

Idaltermo Srl - Acquarica del Capo LE 71

Iess Sistemi Sicuri - Campodarsego PD 10

Ige-Xao Srl - Bergamo BG 71

Ima Srl - Tortoreto TE 78

Imb Srl - Busseto PR 18

IME Istrumenti Misure Elettriche Spa - Corsico MI 88

Inprotec Srl - Nova Milanese MI 93

Italiana Conduttori / Cavel Srl - Gropello Cairoli PV 107

AZIENDA PAGINA

Italweber Spa - Mazzo di Rho MI 13

ITW Construction Products Italy Srl - Padova PD 12

K.E.R.T. Srl - Caerano S. Marco TV 34

La Triveneta Cavi Spa - Brendola VI 79

Legrand Spa - Zibido S. Giacomo MI II cop.-31-51

Lince Italia Srl - Ciampino RM 105

Lovato Electric Spa - Gorle BG 94

Marcucci Spa - Vignate MI manchette

Meccanica Nicoletti Srl - Curtarolo PD 92

Mge Italia Spa - Agrate Brianza MI 99

Moeller Electric Srl - Rodano MI 56

Nice Spa - Oderzo TV IV cop.

Ntet Srl - Piano Tavola CT 41

Omron Electronics Spa - Milano MI 17-99

Orbis Italia Spa - Cassina de’ Pecchi MI 39

Orieme Italia Spa - Milano MI 92

Palazzoli Spa - Brescia BS 96

Pesatori Enrico Snc - Ospiate di Bollate MI 58

Prospecta Sas - Villa Cella RE 49

Scame Parre Spa - Parre BG 94

Schneider Electric Spa - Agrate Brianza MI 91-93-96

Siemens Spa - Milano MI 90

Sile Spa Industrie Costruzioni Termoidrauliche - Casier TV 70

Socomec Sicon Ups - Villaverla VI 9

Star Progetti Tecnologie Applicate Srl - Tribiano MI 57

Teleco Automation Srl - Colle Umberto TV 22

Thermomax Italiana Srl - Valmadrera LC 70

Thomas & Betts Italy Srl - Agrate Brianza MI 40

Tubifor di Antonio Fortunati - Buonabitacolo SA 53

Urmet - Torino TO 11-75-79

Velux Italia Spa - Colognola ai Colli VR 72

Vemer Siber Group Spa - Brugherio MI 102

Videotec Srl - Schio VI 102

Videx Electronics Srl - Monte Giberto AP 78

Voltimum Italia Srl - Milano MI 8

Weidmüller Srl - Cinisello Balsamo MI 43

Zeca Spa - Feletto Canavese TO 59

Qui di seguito sono riportati i nominativi delle aziende citate in questo numero e la relativa pagina.

Le aziende inserzioniste sono evidenziate in blu. Se desiderate ricevere ulteriori informazioni sulle

notizie riportate nella rivista, potete utilizzare il nostro “Servizio Lettori”.

È sufficiente compilare e inviare per fax (allo 02 36519123) la scheda pubblicata nell'ultima pagina,

citando il numero di riferimento associato a ciascuna notizia o pubblicità. Per una risposta più ra-

pida potete utilizzare il nostro “Servizio Lettori” on-line all'indirizzo Internet www.serviziolettori.it.

Page 126: GIE 2004 Num 14 Tutto

17 - 20 novembre Padiglioni Portello - Fiera Milano

PROGRAMMA CONVEGNI

Mercoledì 17 novembre

Ore 10 Forum 2004 sulla sicurezza: Innovazione per un mondo più sicuro

Sala Bolaffio

Giovedì 18 novembre Ore 10 Politiche e tecnologie per città europee più

sicure In collaborazione con FISU (Forum Italiano per la Sicurezza Urbana)

Sala Bolaffio

Ore 14 La sicurezza dei dati In collaborazione con Assintel

Sala Europa

Venerdì 19 novembre

Progettistinfiera: la giornata dell’ingegnere e dell’architetto

Ore 10

Innovazione e qualità della casa: Homevolution - una visione comune alla filiera per la crescita del mercato

Curato da Federazione ANIE

Sala Bolaffio

Ore 14

Incontri d’aggiornamento professionale sulle più recenti normative antincendio nei settori:

Scolastico - alberghiero Grande Distribuzione Organizzata

Locali di Pubblico Spettacolo Ospedali e Strutture Sanitarie

Sala Oceania

Sabato 20 novembre

Ore 10

L’obbligo della marcatura CE e la direttiva CPD per le chiusure tagliafuoco In collaborazione con UCT (Unione Costruttori Chiusure Tecniche)

Sala America

SICUREZZA 2004, la mostra internazionale dedicata alla sicurezza e all'automazione degli edifici, si svolgerà dal 17 al 20 novembre nei padiglioni del Portello di Fiera Milano. Per la pre registrazione alla mostra e ai convegni: www.intelshow.com

E non dimenticate gli altri eventi

Città Sicure tra Galleria e Fiera, dal 13 al 19 novembre 2004, nella Galleria Vittorio Emanuele a Milano. Un punto d’incontro sul tema della sicurezza che avrà come elemento di richiamo una chiave dell’altezza di circa otto metri, la più grande riproduzione mai realizzata al mondo. L’evento sarà realizzato in collaborazione con il Comune di Milano e con il sostegno di diverse associazioni di categoria, tra le quali ERSI (Esperti Riferme Serrature Italia), Securmasters (Assistenza Serrature 24 ore su 24) e UCT (Unione Costruttori Chiusure Tecniche). Nell’ambito dell’Ottagono sarà promosso anche il concorso a premi Apri e vinci. Dimostra in Mostra. Spazio verrà dedicato a prove di resistenza di porte, vetri blindati e casseforti e corsi di difesa personale. Disegna la Sicurezza. I migliori quadri realizzati in fiera da studenti di istituti artistici sul tema della mostra. Hi.T Selection. Una selezione tra le novità di prodotto che gli espositori potranno inserire on line nella sezione Product News di sicurezza.it. Meeting Corner. Aree attrezzate nelle quali sarà possibile illustrare le novità di prodotto o iniziative particolari.

LIFT. La dodicesima edizione di SICUREZZA si svolgerà in contemporanea con LIFT, la rassegna specializzata nella movimentazione e nella componentistica per ascensori.

Per informazioni: Fiera Milano Tech Spa - Via Gattamelata 34 - 20149 Milano Tel. +39 02 3264 .282 - Fax +39 02 3264 .284 [email protected] - www.intelshow.com

SEGNALATO DA

E DA

LA PRIMA RIVISTA TECNICA

DESTINATA AD ARCHITETTI,

PRESCRITTORI E PROGETTISTI VOLETE ULTERIORI

INFORMAZIONI?

CHIAMATECI 02 81830638

www.reedbusiness.it

SECURITY SERVIZI DI VIGILANZA ANTINCENDIO SICUREZZA DEI DATI DIFESE FISICHE SERVIZI DI INTELLIGENCE HOMEVOLUTION-DOMOTICA FACILITY MANAGEMENT BUILDING AUTOMATION ENERGIA SICURA

servizio lettori 1808

Page 127: GIE 2004 Num 14 Tutto

N. 142 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 17 15 Ottobre 2002 www.reedbusiness.it

PERIODICO PER INSTALLATORI E OPERATORI DEL COMPARTO ELETTRICOORGANO DIRETTIVO NAZIONALE DI CONFARTIGIANATO - IMPIANTI

Anno 26° - Numero 14 - 25 Ottobre 2004

Direttore Editoriale: Giovanni Danielli - [email protected]; Caposervizio:Fulvia Cattaneo - [email protected]; In redazione: Alessia Varalda - [email protected]; Segreteria di redazione: Elena Radice - [email protected]; Impaginazione e grafica: Design 3; Hanno collaborato a questo numero:Mario Abate, Bruno Bocus, Franco Bua, Elvira Ferrandino, Raffaele Greco, Maurizio Guarnaschelli, Fa-brizio Monaco, Andrea Parrini, Claudio Pavan, Antonio Porro, Alberto Reatti, Luca Scarciello, GabrieleTacchi, Giancarlo Tedeschi, Sergio Valdatta

Reed Business Information SpAViale G. Richard, 1/a - 20143 Milano

Tel. 02/81830.1www.reedbusiness.it

Amministratore Delegato: Alessandro Cederle; Direttore Circulation, Produzione e AffariGenerali: Cesare Rotondo; Publisher: Alberto Banal; Direttore Finanziario: Giuseppe Mauri

DIVISIONE ELETTRICOViale G. Richard, 1/a - 20143 Milano - Italia Telefono Redazione: 02/81830629 - Telefax Redazione: 02/81830418 Telefax Pubblicità: 02/81830405 - http://www.reedbusiness.it

Direttore Vendite: Sergio Cirimbelli ([email protected]) - Servizio Traffico: Giuseppina Fusar ([email protected]) - Servizi Vendite: Agostina Assandri ([email protected]) - Foreign SalesAdvertising: Silvia Lusetti Tel. 02/81830246 ([email protected])

Pubblicità a norma dell’articolo 2 comma 20/b legge 662/96. Registrazione del Tribunale di Milano n. 285 del 2/8/1978.

Direttore Responsabile: Alberto Banal - Iscrizione al ROC n. 1136Stampa: Roto 3 - Via Turbigo 11/B - 20022 Castano Primo (MI)

Una copia € 3,40. I numeri arretrati il doppio. Abbonamento annuo Italia € 54,50; Estero: $ 82,00; € 82,00. Gli abbonamenti si rice-vono a mezzo vaglia, assegno non trasferibile, mediante versamento sul conto corrente postale 33668666 intestato a Reed BusinessInformation SpA indicando chiaramente mittente e causale del versamento. Ancora via e-mail ([email protected]) telefono(02/81830221) o fax (02/81830404). L’Iva sugli abbonamenti, nonché sulla vendita dei fascicoli separati, è assolta dall’Editore ai sensidell’art. 74 primo comma lettera C del DPR 26/10/72 n. 633 e successive modificazioni ed integrazioni. Pertanto non può essere rila-sciata fattura. La rivista è inviata ai soci della Confartigianato Impianti. Il prezzo dell’abbonamento è incluso nella quota associativa.

Tutti i diritti di riproduzione degli articoli e/o delle foto sono riservati. Manoscritti, foto, disegni, quando non esplicitamente richiesti, non vengono restituiti.

© Copyright Reed Business Information - Milano - Italia

Reed Business Information è associato a:

Testata volontariamente sottoposta a certificazione di tiratura e diffusione in conformità al Regolamento

C.S.S.T. - Certificazione Stampa Specializzata Tecnica

Per il periodo 1/1/2003-31/12/2003 Certificato C.S.S.T. n. 2003-788 del 25/02/2004Tiratura media n. 21.330 copie Società di revisione: Italaudit spaDiffusione media n. 20.970 copie Tiratura del presente numero: n. 20.000 copie

Informativa ai sensi dell’art. 13, d. lgs 196/2003. I dati sono trattati, con modalità anche informatiche, per l’invio della rivista e per svolgere le attività a ciòconnesse. Titolare del trattamento è: Reed Business Information S.p.A. - Viale Giulio Richard, 1/A - 20143 Milano (MI). Le categorie di soggetti incaricati del trat-tamento dei dati per le finalità suddette sono gli addetti alla registrazione, modifica, elaborazione dati e loro stampa, al confezionamento e spedizione delle riviste,al call center, alla gestione amministrativa e contabile. Ai sensi dell'art. 7, d. lgs 196/2003 è possibile esercitare i relativi diritti fra cui consultare, modificare,aggiornare o cancellare i dati, nonché richiedere elenco completo ed aggiornato dei responsabili, rivolgendosi al titolare al succitato indirizzo.

Informativa dell’editore al pubblico ai sensi dell’art. 13, d. lgs 196/2003. Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n° 196 e dell’art. 2, comma 2 delCodice deontologia relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica, Reed Business Information S.p.A. - titolare del trattamento -rende noto che presso i propri locali siti in Milano (MI), Vle Giulio Richard 1/A, vengono conservati gli archivi di dati personali e di immagini fotografiche cui igiornalisti, praticanti, pubblicisti e altri soggetti (che occasionalmente redigono articoli o saggi) che collaborano con il predetto titolare attingono nello svolgimentodella propria attività giornalistica per le finalità di informazione connesse allo svolgimento della stessa. I soggetti che possono conoscere i predetti dati sono esclu-sivamente i predetti professionisti, nonché gli addetti preposti alla stampa ed alla realizzazione editoriale della testata. Ai sensi dell’art. 7, d. lgs 196/2003 si pos-sono esercitare i relativi diritti, fra cui consultare, modificare, cancellare i dati od opporsi al loro utilizzo, rivolgendosi al predetto titolare. Si ricorda che, ai sensidell’art. 138, d. lgs 196/2003, non è esercitabile il diritto di conoscere l’origine dei dati personali ai sensi dell’art. 7, comma 2, lettera a), d. lgs 196/2003, in virtùdelle norme sul segreto professionale, limitatamente alla fonte della notizia.

Per la pubblicità sulle riviste Reed Business Information Spa contattare il: tel. 02/81830655 - fax 02/81830405

SERVIZIO LETTORI

Volete ricevere ulteriori informazioni sui prodotti presentati dal Giornale dell’Installatore Elettrico?Compilate questa cartolina in ogni sua parte, ritagliatela e inviatela via fax al numero: 02/36519123Il servizio è totalmente gratuito

Per una risposta più rapida, potete usufruire anche del servizio lettori on-line. Visitate il sito www.serviziolettori.it

Segnare qui a fianco Servizio Lettori numeroil riferimento “Servizio lettori” ..................................................riportato in calce alla notizia. ..................................................È possibile indicare anche ..................................................più riferimenti. ..................................................

..................................................

..................................................

..................................................

..................................................

Desidero ricevere maggiori informazioni sui prodotti presentati nel:

Giornale dell’Installatore Elettrico numero 14

Riportate qui di seguito i vostri dati e l’indirizzo per l’invio

delle informazioni

Nome ................................................................................Cognome ..........................................................................Società ..............................................................................Telefono ............................................................................Fax ....................................................................................E-mail ................................................................................Via ....................................................................................Cap ....................................................................................Località..............................................................................Provincia ..........................................................................

Aiutateci a servirvi meglio!Come ha avuto questa copia del Giornaledell’Installatore Elettrico?(barrare la casella corrispondente)

L’ho ricevuta per posta ........................................................

L’ho ritirata da un grossista di materiale elettrico ..

Altro ......................................................................................

L’editore si impegna a sottoporre gratuitamente alle aziende interessate tutte lerichieste provenienti dai lettori.

Nel rispetto di quanto stabilito dalla legge 675/96 sulla tutela dei dati personali èvostro diritto chiederne la modifica, la cancellazione od opporvi al loro futuro utiliz-zo, scrivendo all'attenzione del Responsabile Dati di Reed Business Information Spa.

Il trattamento dei dati è effettuato al fine di inviarvi, senza alcun impegno, le infor-mazioni commerciali o promozionali da voi richieste con il presente modulo.

Nel caso non desideriate ricevere ulteriori informazioni, barrate questa casella:

Segnare qui a fianco il numero della notiziariportato in calce. È possibile indicare anche più riferimenti.

USPI - UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA