Gianluca Zanella Editing · Web viewClasse 1983. Libero professionista, sviluppatore informatico e...
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presenta
Dagli autori di Supernova,il libro sui segreti, le bugie e i tradimenti del MoVimento 5 Stelle
Nicola Biondo e Marco Canestrari
IL SISTEMA CASALEGGIO
Partito, soldi, relazioni: ecco il piano per manomettere la democrazia
Quanto costa piazzare i propri uomini nel palazzo del governo di una democrazia
occidentale? Trecento euro. Con questo investimento e qualche anno di lavoro è possibile
influenzare il governo di un paese del G7.
UFFICIO STAMPA:Gianluca Zanella
ufficio stampa Ponte alle Grazie/ Gianluca Zanella EditingVia Gherardini 10 - 20145 Milano
T.: 347 3831450E.: [email protected]
Francesca PoliciT.: 329/0478786
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SINOSSI BREVE:
Con un investimento minimo, un uomo si è assicurato un’influenza decisiva sul governo del
nostro Paese, una rete di relazioni privilegiate e la gestione di un flusso di denaro di svariati
milioni. Il metodo che ha utilizzato è legale e riproducibile; il ruolo che si è costruito
inattaccabile. Parliamo di Davide Casaleggio, figlio di Gianroberto, il fondatore di
Casaleggio Associati, del Movimento 5 stelle e dell’Associazione Rousseau. È lui oggi
uno degli uomini più potenti d'Italia, il fulcro di un allarmante conflitto di interessi.
SINOSSI LUNGA:Questo libro si propone di raccontare il “metodo Casaleggio”: come sia stato costruito
questo potere, come viene percepito dentro il principale partito di Governo, nelle istituzioni
e all’estero. Si propone di esplorare quell’agenda parallela, aggiornata nel corso del tempo,
che i Casaleggio hanno seguito e imposto nel corso degli anni e il modo in cui è stata
applicata: ci sono state interferenze di governi stranieri? Quali sono i punti di contatto con le
altre esperienze simili altrove? Quali sono i rischi per il quadro democratico? Quali sono le
contromisure che le istituzioni occidentali stanno adottando?
Negli ultimi trent’anni il mutato contesto storico e l’accelerazione del progresso tecnologico
hanno disarticolato quel sistema: il rischio è che le democrazie occidentali diventino vittime
del loro stesso successo e prede di soggetti senza scrupolo.
La guerra fredda è finita, i costi di comunicazione e organizzazione sono abbattuti in ogni
settore della società. Proprio come nuove aziende mettono in crisi e rivoluzionano interi
mercati, così nuove organizzazioni sociali stanno disarticolando le nostre istituzioni,
ovunque nel mondo. Il movimento pro Brexit in UK, Le Pen e Macron in Francia, Trump
negli Stati Uniti, il Movimento 5 Stelle in Italia: realtà che hanno in comune l’alterità
rispetto ai sistemi politici preesistenti e, in alcuni inquietanti casi, l’aiuto più o meno
determinante della propaganda del regime di Putin.
Il Sistema Casaleggio – attraverso la ricostruzione storica della cavalcata verso Palazzo
Chigi degli uomini di Casaleggio e grazie a interviste e testimonianze di giornalisti ed
esperti – racconta il caso italiano come paradigma e monito per tutto il mondo. Siamo in
pericolo ed è urgente trovare soluzioni efficaci per salvarci.
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IL SISTEMA CASALEGGIO
Esce in tutte le librerie d’Italia il 4 aprile , edito da Ponte alle Grazie, il nuovo libro di
Nicola Biondo e Marco Canestrari Il sistema Casaleggio.
Dopo il grande successo di Supernova – il primo libro scritto dai due autori nel 2017 che
raccontava tutti i segreti, le bugie e i tradimenti del Movimento 5 Stelle – Biondo e
Canestrari ritornano sul tema, analizzando più in profondità l’intero sistema che si cela
dietro un movimento politico che in pochissimo tempo è stato protagonista di un’inedita
scalata al potere.
Il sistema Casaleggio, infatti, racconta come la famiglia Casaleggio in soli dieci anni sia
riuscita a ribaltare i giochi di potere nel nostro paese e ricostruirli a proprio piacimento.
Una storia italiana, questa, che investe però inevitabilmente anche il destino di tutti i paesi
democratici. Comprendere cosa sia accaduto in Italia negli ultimi quindici anni, infatti,
concede una lente d’ingrandimento sugli stravolgimenti in atto che riguardano
l’organizzazione del consenso. Quella dei due autori – entrambi con alle spalle un
importante trascorso professionale nella Casaleggio Associati – è un’inchiesta che può
mettere al riparo gli altri paesi nell’immediato futuro.
Il merito di Nicola Biondo e Marco Canestrari è quello di aver dimostrato come oggi una
piccolissima azienda possa scalare le istituzioni con un investimento economico irrisorio. Il
tutto, all’interno di un contesto internazionale che vede negli Stati Uniti la vittoria di
Donald Trump e della Brexit in Gran Bretagna. A differenza del Presidente americano e
della campagna per il “Leave”, però, i Casaleggio non hanno investito ingenti somme di
denaro e il capitale impiegato non era certo il loro. Grazie ad una fine e sapiente gestione
degli strumenti di comunicazione digitali, delle relazioni politiche ed economiche e
dell’influenza di un carismatico personaggio pubblico, hanno saputo organizzare un partito
politico dal nulla e, in poco più di dodici anni, portarlo al governo.
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Così, prima con il Blog di Beppe Grillo e ora con il Movimento 5 Stelle, i Casaleggio hanno
condotto il dibattito pubblico da dietro le quinte. Un potere che oggi è concentrato
interamente nelle mani di Davide Casaleggio.
Seppure in assenza di una codificazione, di un’esplicitazione netta, tutti sanno da chi andare
per ottenere il via libera per una nomina – o, per dirlo con le parole di Giorgio Meletti sul
«Fatto Quotidiano», “ottenere il certificato di riverniciatura”. Tutti, all’interno del partito,
sanno perfettamente chi consultare nei momenti chiave e soprattutto di quale azienda non si
può parlare.
Un potere che viene esercitato con estrema cautela e, forse proprio per questo, con
altrettanta efficacia. Come ha specificato il direttore de Linkiesta.it Francesco Cancellato:
“un potere che risponde ad un’agenda propria, apparentemente diversa da quella di Luigi
Di Maio e del Movimento 5 Stelle”.
NOTE DEGLI AUTORI:
“Il Movimento 5 Stelle non è più l’evoluzione dei MeetUp, ma il ramo d’azienda politico di
un’entità più grande che noi definiamo ‘sistema Casaleggio’. Un sistema basato sul
conflitto d’interessi, ben più subdolo e pericoloso di quello di Silvio Berlusconi. Quello era
palese. Questo viene invece occultato. Sotto una valanga di bugie.
Nel nostro libro spieghiamo come è nato, come ha scalato l'Italia e dove ci porterà”.
(Nicola Biondo, Marco Canestrari)
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INDICE DEL LIBRO
INTRODUZIONE
CAPITOLO I: Il contesto e gli strumenti
o Casaleggio, padre e figlio
o L’Azienda: Casaleggio Associati
o Andamento utili/fatturato di Casaleggio Associati
CAPITOLO II: L’asset politico, nasce il Movimento 5 Stelle
o La successione dinastica
o Salvare la roba
o L’’Associazione Gianroberto Casaleggio: l’altra faccia di SUM
o Il Dominus
CAPITOLO III: Dentro Rousseau
o Di chi sono i dati del Movimento 5 Stelle
o I testimoni
o Rousseau elude il fisco?
o Il caso Gubello
o La legge salva-Casaleggio
o Il comitato restituzioni
CAPITOLO IV: Il lobbista più potente d’Italia
o Il sistema Casaleggio nasce a Roma
o Arriva Lanzalone
o #unostadiofattobene. Anzi, benissimo.
o I numeri dello stadio
o Chi tocca Wolf è fuori
o Il granello di sabbia
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o Il fuori scena di un vincente: il sistema Lanzalone
o La caduta
o Democrazia diretta, a tavola
o L’ultima cena
o Gli omissis della Terza Repubblica
o Titolo di paragrafo
o Venture capital, blockchain, intelligenza artificiale
CAPITOLO V: Parlamentare per caso
CAPITOLO VI: La lunga guerra contro il Quirinale
o Il gran rifiuto
o La guerra continua
CAPITOLO VII: Casaleggio International: una rete mondiale
o L’incontro
o Un matrimonio ad ogni costo. La democrazia diretta e segreta
o I guai di Cambridge
CAPITOLO VIII: Mosca e Pechino, le nuove frontiere
o Lo sbocco ad est dei Casaleggio
o A Mosca, a Mosca
o Il patto proposto (ma non si sa se firmato)
o Link University
o M5S-Lega, un amore in comune
o Pechino, una questione di Reti
o La nuova via della seta
o Gli allarmi dell’intelligence
CONCLUSIONI: Scalare la democrazia con 300 euro. Solo in Italia?
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SPIGOLATURE: IL CASO
SUPERNOVA
La Supernova è una stella che muore con il botto. Che
esplode. Il Movimento creato da Gianroberto
Casaleggio e Beppe Grillo ne aveva 5 di stelle, tutte
esplose anche quelle. Non uno dei punti originari che
stavano alla base del progetto politico più
prorompente degli ultimi dieci anni è stato rispettato.
Nicola Biondo e Marco Canestrari quel botto
l’hanno sentito da lontano, perché dal Movimento, di
cui hanno visto la nascita, gli ingranaggi e le contraddizioni, si erano già allontanati. Delusi,
ne hanno raccontano i segreti e i retroscena. Cos’è stato? Cos’è oggi il Movimento 5 Stelle?
Semplice. È sempre stato solo e soltanto marketing. Questione di clic, di visualizzazioni, di
like. Il Movimento che doveva essere l’alfiere della democrazia 2.0 è diventato un palo della
cuccagna da scalare, alla mercé di guaglioni e figli di papà che hanno reagito alle luci della
ribalta come rock star da quattro soldi, bruciando le tappe, ingannando milioni di elettori
che in quel sogno chiamato Movimento 5 Stelle avevano creduto e credono tutt’ora.
Quando Casaleggio padre muore, sulla scena compare Davide, il figlio. Nasce la piattaforma
Rousseau, un grande fratello che tutto sa di deputati ed elettori; la buona stella di Grillo
esplode anche lei, come una supernova, ma il botto è soffocato e i media troppo abbagliati
dall’irresistibile sorriso di Di Maio che strizza l’occhio a Putin. È l’anticasta che si è fatta
casta. È la truffa a 5 stelle.
Il libro è uscito per la prima volta in forma indipendente nel 2017, grazie ad un
crowdfunding lanciato su Produzionidalbasso. Nel 2018 è stato riaggiornato ed edito da
Ponte alle Grazie.
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INTERVISTA AGLI AUTORI
Entrambi avete lavorato con e per i pentastellati, ma in periodi e luoghi diversi.
Quando e come vi siete conosciuti?
Ci siamo conosciuti nel 2010. Marco stava girando un documentario sulla trattativa Stato-
Mafia e Nicola aveva appena pubblicato Il Patto: La trattativa tra Stato e mafia nel
racconto inedito di un infiltrato (Nicola Biondo e Sigfrido Ranucci, 2010). Girammo
un’intervista a Palermo insieme a Salvatore Borsellino, in via D’Amelio, e diventammo
amici.
Quando è maturata l’idea di scrivere insieme Il Sistema Casaleggio?
Subito dopo la pubblicazione di Supernova. Le domande su Casaleggio si accumulavano:
chi è e cosa vuole il vero “padrone del partito” oggi al governo? Ci siamo resi conto che c’è
un deficit d’informazione sulla struttura che l’Erede ha costruito e gestisce. Noi cerchiamo
di colmare il gap, grazie alle chiavi di lettura che possediamo avendo lavorato con lui e
conoscendo le dinamiche della macchina che amministra.
Cosa vi ha colpiti, in tempi non sospetti, del Movimento 5 stelle?
M. C.: Più che del Movimento, del Blog di Grillo, il primo, quello dei primi anni Duemila.
Mi affascinò la promessa di poter davvero contare qualcosa e contribuire a migliorare la
città in cui abitavo.
N. B.: A differenza di Marco, io sono stato un tecnico prestato al Movimento e, per questo,
ho un carico emotivo diverso nel raccontare certi passaggi di questa storia politica e
collettiva. Ciò che mi colpì fu la capacità di terremotare un panorama politico immobile. E,
nel bene e nel male, ha dimostrato di saper interpretare il bisogno di un altro futuro che
milioni di italiani chiedevano.
Qual è stata la prima, vera delusione legata al M5S?
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M. C.: Retrospettivamente, la più grande delusione sono stato io quando Grillo e Casaleggio
espulsero Giovanni Favia e io non dissi nulla. Giovanni non se lo meritava e io ancora sento
il rimorso di quel silenzio.
N. B.: Il personale politico che esprime, senza alcun dubbio.
Credete che il Movimento di oggi abbia qualcosa in comune con quello da voi
conosciuto?
Il marchio. È rimasto solo quello. Non è un male di per sé. Ma è diventato un partito come
gli altri: bugiardo, autoritario, gestito da una nuova casta e diretto da un imprenditore che
esercita il suo potere nel momento stesso in cui lo nega.
C’è stato, nella storia del M5S, un bivio che ne ha cambiato il corso e il volto?
Le elezioni europee del 2014. Dopo quel voto, perso rispetto agli obiettivi che erano stati
prefissati, un gruppetto di parlamentari costrinse Grillo e Casaleggio a fondare il direttorio. I
Garanti erano ferocemente contrari, come abbiamo documentato in Supernova, ma il
direttorio partì. Significa che il partito era stato scalato a Roma e a Milano.
In Supernova si percepiva una sorta di affetto, quasi nostalgia verso persone, luoghi e
situazioni che hanno, nel bene e nel meno bene, segnato la vostra vita. Nel Sistema
Casaleggio, invece, tutto questo manca. Si percepisce, piuttosto, la volontà ferrea di
andare a fondo in questioni che su Supernova erano solamente abbozzate. Cosa è
cambiato?
È morto Gianroberto, a cui entrambi non riusciamo, nonostante tutto, a non voler bene. È
stato tradito e scalato dai suoi figli, biologici e non, nel momento in cui era più fragile,
durante la malattia. E forse sul letto di morte.
L’apporto delle fonti (spesso insider insospettabili) è stato determinante tanto in
Supernova quanto ne Il Sistema Casaleggio. Cosa spinge uomini e donne del
Movimento a parlare con voi, sapendo bene che arrecheranno un danno, quanto meno
d’immagine, al loro schieramento?
Alcuni sono in buona fede, altri terrorizzati dal fatto che la legislatura possa finire e cercano
un paracadute. Altri ancora sono illusi di potersi prendere il partito eliminando
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politicamente Casaleggio dall’equazione, fatto che come spieghiamo nel libro non avverrà
mai. Molti di questi insider parlano con noi quasi per un bisogno di confessare azioni e
metodi che gli impongono una doppia vita. Ne provano vergogna e sanno che li possiamo
comprendere.
Alla luce di quanto sta accadendo nelle stanze del potere a Roma, come valutate il
futuro prossimo del M5S?
Il Movimento ha dato prova di avere almeno una qualità: sapersi adattare alle circostanze
che cambiano. Questi dirigenti faranno di tutto per evitare che la legislatura finisca. E se non
ci riusciranno i dirigenti, lo faranno autonomamente i parlamentari.
Se avverrà una scissione di governo, chi tra i pentastellati rimarrà a galla e chi verrà
inghiottito nuovamente dall’anonimato?
Storicamente, chi esce dal Movimento viene sostanzialmente dimenticato. Ma difficilmente
questa maggioranza perderà pezzi importanti. Più probabilmente assorbirà in tutto o in parte
altre forze politiche.
Credete che gli italiani daranno una seconda possibilità al Movimento?
Ne hanno date decine a Berlusconi, non vedo perché non dovrebbero farlo con Casaleggio.
Grillo: ritirata strategica o estromissione?
La storia di Beppe Grillo col Movimento è finita col “Vaffanculo” che gli ha urlato
Gianroberto durante la loro ultima telefonata.
Una volta esaurita la spinta del Movimento, dove poserà lo sguardo Davide
Casaleggio? Ci sono già contatti che fanno presagire le prossime mosse dell’Erede?
Il Movimento è uno strumento del Sistema Casaleggio, utile adesso in queste condizioni.
L’agenda di Casaleggio è un’altra, come si evince dal libro, e si avvarrà degli strumenti che
più gli saranno utili. Di questa esperienza gli resteranno influenze e contatti preziosi, a spese
soprattutto dei parlamentari e dei supporter che finanziano Rousseau.
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M5s, Casaleggio e Associati e servizi segreti. Due veline in contraddizione tra loro: in
una si parla di quattro ragazzi con
i computer sempre accesi, in
un’altra si parla di “una lunga
storia”. Perché, secondo voi,
questa discrepanza?
Non è una discrepanza ma un
atteggiamento binario dettato dalla
diplomazia di sistema. La volontà
degli apparati è di sopire certi fatti e
nello stesso tempo di lasciarne
traccia per il futuro. È una modalità già vista.
BIOGRAFIA NICOLA BIONDOClasse 1970. Giornalista e scrittore è stato perito giudiziario ausiliario per le procure di
Milano, Brescia e Palermo. Membro della redazione di «Blu Notte», trasmissione condotta
da Carlo Lucarelli. Ha scritto inchieste e reportage per «Avvenimenti», «La Stampa»,
«L'Unità», «Radio Radicale» e «Il Foglio». Ha ideato e diretto il primo master in
giornalismo investigativo per l'Università di Urbino e ha insegnato alla University of
California. Dall'aprile 2013 al luglio 2014 ha diretto l'ufficio comunicazione M5S alla
Camera dei deputati.
Pubblicazioni:
Una primavera rosso sangue. L'affaire Moro, i documenti ufficiali, gli attori, i
protagonisti, le fazioni ancora in lotta (Nicola Biondo, 1998, Edizioni Memoria);
Carlo Lucarelli, Piazza Fontana (Carlo Lucarelli e Nicola Biondo, 2007, Einaudi);
Il Falsario di Stato, uno spaccato noir della Roma degli anni di piombo (Nicola
Biondo e Massimo Veneziani, 2008, Cooper);
Il Patto: La trattativa tra Stato e mafia nel racconto inedito di un infiltrato (Nicola
Biondo e Sigfrido Ranucci, 2010, Chiarelettere);
Alkamar (Nicola Biondo e Giuseppe Gulotta, 2013, Chiarelettere);
Supernova (Nicola Biondo e Marco Canestrari, 2018, Ponte alle grazie).
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BIOGRAFIA MARCO CANESTRARIClasse 1983. Libero professionista,
sviluppatore informatico e scrittore.
Dal 2007 al 2010 ha lavorato presso
Casaleggio Associati occupandosi, per il blog di Beppe Grillo, della comunicazione con i
MeetUp locali, della produzione di contenuti multimediali e dell’organizzazione dei VDay
del 2007 e del 2008. È autore del documentario 19 luglio 1992. Una strage di Stato (Marco
Canestrari e Salvatore Borsellino, 2010). Nel 2017 ha scritto insieme Nicola Biondo
Supernova (edito poi in una versione aggiornata nel 2018 con Ponte alle Grazie). Negli
ultimi anni si è dedicato allo studio dei modelli organizzativi emergenti per la raccolta e
l’amministrazione del consenso politico, in relazione al mutato contesto tecnologico. Parte
di questo lavoro è alla base del nuovo libro scritto con Nicola Biondo, Il Sistema Casaleggio
(2019, Ponte alle Grazie).
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