GHILOTTI A PAGINA 21 Rigamonti, crescita a doppia cifra · 9 771590 588032 Matteo Rivadossi 7 1 1 0...

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La crescita è a doppia ci- fra, il bilancio sale a 110 milioni di euro e l’occupazione è stabile. A due anni dal proprio insediamento al salumificio Rigamonti, l’ammi- nistratore delegato Claudio Palladi può illustrare una situazione deci- samente incoraggiante per la so- cietà che produce bresaola a Poggi- ridenti, Mazzo e Montagna in Val- tellina. Uno scenario che, dopo la pro- fonda crisi del 2013, assume una valenza ancora più positiva. Ora possiamodirlo:imomentibuisono alle spalle. «Sì, possiamo pensare a dei piani di sviluppo e a degli inve- stimenti, con tutto il necessario per avere ricadute positive sull’occu- pazione», commenta Palladi. La Colorina I bimbi e le ferite di guerra Ricordi nel segno della pace Ricordo e commemorazione celebrati con grande impegno, in un paese che ha dato un tributo di vite rilevante alla patria, all’esercito, nei grandi drammatici conflitti belli- ci, sui fronti della Prima e Seconda guerra mondiale. Colorina ieri si è radunata davanti alle scuole, poi ha sfilato insieme agli alpini, agli amministratori, con i bambini fino al monumento ai Caduti per il “suo” 4 Novembre. Una data cardine. ROCCA A PAGINA 18 Morto schiacciato, i punti da chiarire Sarà effettuata alle 14,30 di oggi l’autopsia sul corpo di Ni- cola Pontiggia, l’operaio di 55 an- ni che ha perso la vita giovedì pomeriggio nella sede della ditta Castelli di Morbegno della quale era dipendente da 27 anni. Ci so- no ancora diversi punti da chiari- re sulla dinamica dell’incidente. Procura e Carabinieri stanno effettuando una serie di accerta- menti per capire come siano an- date le cose e per fare piena luce sugli aspetti che risultano ancora oscuri. Quel giorno la ditta Ca- stelli era chiusa per ferie, ma ri- sulta che Pontiggia sia andato avanti e indietro dall’officina e non si sa ancora bene il perché. Al momento sembra ancora presto per conoscere l’esito delle indagi- ni, anche perché gli inquirenti non rilasciano alcuna dichiara- zione, se non la conferma del fat- to che ci siano delle indagini in corso. La Cisl, intanto, torna a fare sentire la propria voce invocando comunque maggiore sicurezza negli ambienti di lavoro. ACQUISTAPACE A PAGINA 23 Tartano L’ok alla passerella che porta al maggengo ACQUISTAPACE A PAGINA 22 Villa di Chiavenna Addio della minoranza Lettera contro sindaco PRATI A PAGINA 24 Madesimo Interesse americano per l’hotel Cascata SERVIZIO A PAGINA 25 Le gare Wine Trail, ci siamo Si corre tra le vigne TORRI A PAGINA 34 Aviaria, il pollo infetto preso alla fiera di Tirano Restano in vigore alme- no sino a metà mese le zone di protezione (21 giorni) e di sorve- glianza (30) istituite il 16 ottobre scorso, giorno in cui l’Istituto zo- oprofilattico di Sondrio ha indivi- duato un caso di influenza avia- ria, una malattia altamente virale e molto violenta, temutissima da- gli allevamenti intensivi, che a quanto pare ha causato la morte di una gallina a Piateda, morte che per ora sembra essere rima- sto un caso isolato. Il volatile era stato acquistato alla fiera di Tira- no da un venditore bergamasco che è risultato essere in regola con tutti i permessi sanitari e sot- toposto più volte ad accertamenti veterinari. Proprio all’inizio del mese di ot- tobre - quindi pochi giorni dopo la Fiera di San Michele -, sull’altro versante delle Orobie era stato individuato un altro focolaio del virus killer che ha colpito un alle- vamento amatoriale di galline. MARSETTI A PAGINA 15 Sfida vinta Poker “in discesa” per il maratoneta del canyoning Matteo Rivadossi in 6 ore e 22 minuti, in solitaria, ha coperto i quattro percorsi più impegna- tivi di Alto Lario, Valtellina e Valchiavenna. VIOLA A PAGINA 17 Matteo Rivadossi 9 771590 588032 71104 di FRANCO CATTANEO I l treno di Renzi in giro per l’Italia rischia di finire sul binario morto in Sicilia: le Regionali di domani mettono in palio questo, insieme con la sfida fra centrodestra e grillini. L’isola sa essere selettiva, perché ha più bisogno della politica rispetto, per esempio, ad una Lombardia che può contare su un’economia e una società civile forti. La Sicilia si conferma un laboratorio politico capace di abbattere le barriere geografiche e, in questo caso, prova generale di quel che potrebbe succedere l’anno prossimo. In campagna elettorale non s’è parlato, pur con qualche eccezione, del merito e dei mali storici (la CONTINUA A PAGINA 7 C’È BISOGNO DI ANTIDOTI PER VIOLENZA E RAZZISMO di ANDREA VALESINI C’ è qualcosa di insopportabile nella violenza commessa dai forti sui deboli, dal gruppo sul singolo. È la codardia di chi fa leva su un’appartenenza più grande, di chi si fa scudo delle proprie ideologie d’odio. Nei giorni scorsi è stata data notizia di un bengalese di 27 anni, lavapiatti in un ristorante di Roma, regolarmente residente nella capitale insieme alla moglie, pestato a sangue a notte fonda dopo il lavoro da un gruppo di giovani minorenni, CONTINUA A PAGINA 7 Cosio Valtellino All’alba sull’asfalto spunta la parolaccia Rabbia del Comune ROCCA A PAGINA 22 società cresce e questo trend ri- guarda anche altre realtà del setto- re. E c’è anche una prospettiva di aumento della manodopera. BARBUSCA ALLE PAGINE 10-11 Filo di Seta Arrestati i ministri catalani. Sono in celle indipendenti. ANNO 126 . NUMERO 304 • www.laprovinciadisondrio.it SABATO 4 NOVEMBRE 2017 • EURO 1,30 GROSINO FERITO A LIVIGNO Brutto volo da un’impalcatura Stava lavorando nel cantiere per la realizzazione del nuovo impianto di risalita del Carosello, in via Sarroch, quando per cause al vaglio dei tecnici del servizio prevenzione dell’Ats è precipitato da una decina di metri. Così ieri un operaio grosino di 36 anni è stato ricoverato al Morelli per i traumi subiti GHILOTTI A PAGINA 21 Rigamonti, crescita a doppia cifra Rilancio dell’azienda, parla l’amministratore delegato Palladi : «In salute tutto il settore» ELEZIONI IN SICILIA E AVVISO AI NAVIGANTI /ygjpah1i0GbJY8vrCPfsSgs4ry90SQ8YoEDWjBwr/U=

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Page 1: GHILOTTI A PAGINA 21 Rigamonti, crescita a doppia cifra · 9 771590 588032 Matteo Rivadossi 7 1 1 0 4 di FRANCO CATTANEO Il treno di Renzi in giro per l'Italia rischia di finire sul

La crescita è a doppia ci-fra, il bilancio sale a 110 milioni dieuro e l’occupazione è stabile. A due anni dal proprio insediamentoal salumificio Rigamonti, l’ammi-

nistratore delegato Claudio Palladipuò illustrare una situazione deci-samente incoraggiante per la so-cietà che produce bresaola a Poggi-ridenti, Mazzo e Montagna in Val-

tellina. Uno scenario che, dopo la pro-

fonda crisi del 2013, assume una valenza ancora più positiva. Ora possiamo dirlo: i momenti bui sono

alle spalle. «Sì, possiamo pensarea dei piani di sviluppo e a degli inve-stimenti, con tutto il necessario peravere ricadute positive sull’occu-pazione», commenta Palladi. La

ColorinaI bimbi e le ferite di guerraRicordi nel segno della pace

Ricordo e commemorazione celebrati con grande impegno, in un paese che ha dato

un tributo di vite rilevante alla patria, all’esercito, nei grandi drammatici conflitti belli-

ci, sui fronti della Prima e Seconda guerra mondiale. Colorina ieri si è radunata davanti

alle scuole, poi ha sfilato insieme agli alpini, agli amministratori, con i bambini fino

al monumento ai Caduti per il “suo” 4 Novembre. Una data cardine. ROCCA A PAGINA 18

Morto schiacciato, i punti da chiarireSarà effettuata alle 14,30

di oggi l’autopsia sul corpo di Ni-cola Pontiggia, l’operaio di 55 an-ni che ha perso la vita giovedìpomeriggio nella sede della dittaCastelli di Morbegno della qualeera dipendente da 27 anni. Ci so-

no ancora diversi punti da chiari-re sulla dinamica dell’incidente.

Procura e Carabinieri stannoeffettuando una serie di accerta-menti per capire come siano an-date le cose e per fare piena lucesugli aspetti che risultano ancora

oscuri. Quel giorno la ditta Ca-stelli era chiusa per ferie, ma ri-sulta che Pontiggia sia andatoavanti e indietro dall’officina enon si sa ancora bene il perché. Almomento sembra ancora prestoper conoscere l’esito delle indagi-

ni, anche perché gli inquirentinon rilasciano alcuna dichiara-zione, se non la conferma del fat-to che ci siano delle indagini incorso.

La Cisl, intanto, torna a faresentire la propria voce invocandocomunque maggiore sicurezzanegli ambienti di lavoro.ACQUISTAPACE A PAGINA 23

TartanoL’ok alla passerellache porta al maggengoACQUISTAPACE A PAGINA 22

Villa di ChiavennaAddio della minoranzaLettera contro sindacoPRATI A PAGINA 24

MadesimoInteresse americanoper l’hotel CascataSERVIZIO A PAGINA 25

Le gareWine Trail, ci siamoSi corre tra le vigneTORRI A PAGINA 34

Aviaria, il pollo infettopreso alla fiera di Tirano

Restano in vigore alme-no sino a metà mese le zone diprotezione (21 giorni) e di sorve-glianza (30) istituite il 16 ottobrescorso, giorno in cui l’Istituto zo-oprofilattico di Sondrio ha indivi-duato un caso di influenza avia-ria, una malattia altamente viralee molto violenta, temutissima da-gli allevamenti intensivi, che aquanto pare ha causato la mortedi una gallina a Piateda, morteche per ora sembra essere rima-sto un caso isolato. Il volatile era

stato acquistato alla fiera di Tira-no da un venditore bergamascoche è risultato essere in regolacon tutti i permessi sanitari e sot-toposto più volte ad accertamentiveterinari.Proprio all’inizio del mese di ot-tobre - quindi pochi giorni dopola Fiera di San Michele -, sull’altroversante delle Orobie era statoindividuato un altro focolaio delvirus killer che ha colpito un alle-vamento amatoriale di galline.MARSETTI A PAGINA 15

Sfida vintaPoker “in discesa”per il maratonetadel canyoning

Matteo Rivadossi in 6 ore e 22minuti, in solitaria, ha copertoi quattro percorsi più impegna-tivi di Alto Lario, Valtellina e Valchiavenna. VIOLA A PAGINA 17

Matteo Rivadossi

9771590

588032

71104

di FRANCO CATTANEO

Il treno di Renzi in giro perl’Italia rischia di finire sulbinario morto in Sicilia: leRegionali di domani

mettono in palio questo, insieme con la sfida fra centrodestra e grillini. L’isola sa essere selettiva, perché ha più bisogno della politica rispetto, per esempio, ad una Lombardia che può contare su un’economia e una società civile forti.

La Sicilia si conferma un laboratorio politico capace di abbattere le barriere geografiche e, in questo caso, prova generale di quel che potrebbe succedere l’anno prossimo. In campagna elettorale non s’è parlato, pur con qualche eccezione, del merito e dei mali storici (la CONTINUA A PAGINA 7

C’È BISOGNODI ANTIDOTIPER VIOLENZAE RAZZISMOdi ANDREA VALESINI

C’è qualcosa diinsopportabile nellaviolenza commessadai forti sui deboli, dal

gruppo sul singolo. È la codardia di chi fa leva su un’appartenenza più grande, di chi si fa scudo delle proprie ideologie d’odio.

Nei giorni scorsi è stata datanotizia di un bengalese di 27 anni, lavapiatti in un ristorante di Roma, regolarmente residente nella capitale insieme alla moglie, pestato a sangue a notte fonda dopo il lavoro da un gruppo di giovani minorenni, CONTINUA A PAGINA 7

Cosio ValtellinoAll’alba sull’asfaltospunta la parolaccia Rabbia del ComuneROCCA A PAGINA 22

società cresce e questo trend ri-guarda anche altre realtà del setto-re. E c’è anche una prospettiva di aumento della manodopera.BARBUSCA ALLE PAGINE 10-11

Filo di Seta

Arrestati i ministri catalani. Sono in celle indipendenti.

ANNO 126 . NUMERO 304 • www.laprovinciadisondrio.it SABATO 4 NOVEMBRE 2017 • EURO 1,30

GROSINO FERITO A LIVIGNO

Brutto volo da un’impalcaturaStava lavorando nel cantiere per la realizzazione del nuovo impianto di risalita

del Carosello, in via Sarroch, quando per cause al vaglio dei tecnici del servizio

prevenzione dell’Ats è precipitato da una decina di metri. Così ieri un operaio

grosino di 36 anni è stato ricoverato al Morelli per i traumi subiti

GHILOTTI A PAGINA 21

Rigamonti, crescita a doppia cifraRilancio dell’azienda, parla l’amministratore delegato Palladi : «In salute tutto il settore»

ELEZIONIIN SICILIAE AVVISOAI NAVIGANTI

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Page 2: GHILOTTI A PAGINA 21 Rigamonti, crescita a doppia cifra · 9 771590 588032 Matteo Rivadossi 7 1 1 0 4 di FRANCO CATTANEO Il treno di Renzi in giro per l'Italia rischia di finire sul

10 LA PROVINCIA

SABATO 4 NOVEMBRE 2017

L'INTERVISTA CLAUDIO PALLADI. Crescita a doppia cifra, bilancio salito

a 110 milioni e un’occupazione stabile: parla l’amministratore delegato

«LA CRISI ALLE SPALLERIGAMONTI IN SALUTE PRONTA A INVESTIRE»

la bresaola. Per il 2017 si pro-spetta una crescita complessivadel 5,5-6%. Da molti anni non siverificava una situazione del ge-nere, visto che nel recente pas-sato si era passati da un lievedecremento a un +3%.

Come si spiegano queste percentua-

li?

La bresaola è un prodotto sano,con un’immagine molto positi-va, anche grazie all’ottimo lavo-ro svolto dal Consorzio per pro-muovere la nostra offerta, attra-verso una strategia di squadraper aziende che sono anche so-cie di un marchio collettivo. Miriferisco, ad esempio, all’impe-gno sul fronte dell’origine dellacarne e alla difesa del nome bre-saola, che non può essere tiratoper i capelli per proporre pro-dotti improbabili che con la bre-saola stessa non c’entrano nulla.Inoltre il trend delle singole so-cietà è positivo.

Ascoltare questi dati è fonte di sod-

disfazione per tutti coloro che han-

[email protected]. 0342 535511 Fax 0342 535553

STEFANO BARBUSCA

La crescita è a doppiacifra, il bilancio sale a 110 milionidi euro e l’occupazione è stabile.A due anni dal proprio insedia-mento al salumificio Rigamonti,l’amministratore delegato Clau-dio Palladi può illustrare unasituazione decisamente inco-raggiante per la società che pro-duce bresaola a Poggiridenti,Mazzo e Montagna in Valtellina.

Uno scenario che, dopo laprofonda crisi del 2013, assumeuna valenza ancora più positiva.

Ora possiamo dirlo: i momenti bui

sono alle spalle.

Rigamonti sta crescendo di circail 14-15%. Non possiamo com-mettere l’errore di pensare chesiano percentuali ripetibili.Stiamo parlando di un’aziendache nel corso del 2016 e del 2017si è riportata a regime. Questovale sia per la crescita di volumi,con 3500 tonnellate di prodottovenduto nei primi sei mesi del2017, sia per i dati di natura fi-nanziaria. Per quanto riguardail fatturato, chiuderemo il 2017intorno ai 110 milioni di euro.Oggi la società ha riportato il suoEbitda strutturale intorno al4%: è un dato sostanzialmentein linea con la media del settore.Teniamo presente che noi ab-biamo una particolarità rispettoad altri competitor: gli stabili-

menti in affitto. Una situazioneche deriva dalle scelte messe incampo nel momento dell’accor-do con la famiglia Rigamonti.Noi in questo caso scontiamo ilpagamento del canone d’affittocome costo e non come ammor-tamento. La situazione è tornataa essere, da questo punto di vi-sta, normale, anche perché ab-biamo ammortamenti e onerifinanziari limitati. Inoltre pos-siamo contare su recuperi fiscalimolto significativi, dovuti aquanto accaduto tra il 2008 e il2015. L’utile netto è quindi mol-to interessante e ci consente diricapitalizzare. Anche per quan-to riguarda la struttura patrimo-niale possiamo stare molto tran-quilli.

In sintesi, Rigamonti è un’azienda

che cresce e ha ritrovato equilibrio

sia dal punto di vista del conto eco-

nomico, sia patrimoniale.

Sì. Possiamo quindi pensare adei piani di sviluppo e a degliinvestimenti, con tutto il neces-sario per avere ricadute positivesull’occupazione.

La vostra società cresce e questo

trend riguarda anche altre realtà del

settore.

A me fa molto piacere potereosservare che la nostra tenden-za si inserisce in un andamentopositivo di tutto il comparto del-

lo ribadiamo, è tornata a esserenormale. Noi oggi, oltre ad aversalvaguardato i posti a tempoindeterminato, stiamo offrendoopportunità ad altre persone.Complessivamente, compresicoloro che si occupano dell’af-fettatura sulla base di impieghistagionali, 30-35 lavoratori, Ri-gamonti ha quasi 200 percettoridi reddito. Ora c’è una prospetti-va di aumento della manodope-ra, anche se non ci possiamosbilanciare. Ma fondamental-mente lo scenario ci consente diessere ottimisti.

Crescere vuol dire anche creare del-

le nuove proposte per la clientela:

quali sono le novità di casa Riga-

n Fuori dall’Italia potenzialità molto interessanti se ci uniamo a formaggi e vini

Quali sono le prospettive di cresci-

ta?

Come premesso, credo che perl’agroalimentare valtellinese cisiano degli spazi interessanti,anche per creare nuova occupa-zione. Per quanto riguarda Riga-monti, invito tutti a mantenerei piedi ancorati a terra. Abbiamostabilizzato molto bene le 152persone che impieghiamo comedipendenti fissi. Si tratta di ma-nodopera che, anche grazie alpassato dell’azienda, può conta-re su trattamenti retributivi su-periori alla media del settoredelle bresaole e del compartoalimentare. Al sindacato abbia-mo chiarito di essere pronti alconfronto, perché la situazione,

no temuto il peggio quattro anni fa.

Credo che ci sia stata una pre-ziosa e proficua collaborazioneda tutte le parti, soprattuttoquando ci fu il concreto rischiodi chiusura. Mi riferisco ancheal sindacato. Rigamonti è un pa-trimonio della Valtellina: ancheper questa ragione stiamo co-struendo accordi finalizzati allavalorizzazione del lavoro svoltoin Italia nella filiera della bresa-ola.

In generale per il comparto agroali-

mentare della provincia di Sondrio

è un buon momento.

Certo. Ritengo che il passo suc-cessivo sia unire all’azione delConsorzio quella del Distrettoagroalimentare di qualità. Gra-zie a quest’organizzazione sipossono trovare degli spazi suimercati esteri. Il 10% della pro-duzione di bresaola è destinatoall’esportazione: questa percen-tuale può crescere. Fuori dal-l’Italia ci sono potenzialità mol-to interessanti non soltanto pernoi, ma soprattutto se uniamoil nostro prodotto a formaggi evini di Valtellina. In quest’otticasi stanno promuovendo alcunespecifiche iniziative, anche gra-zie all’oculato utilizzo di risorsepubbliche. Per quanto riguardale sinergie, vorrei citare il pro-getto finalizzato allo sviluppo diuna filiera di carne italiana, pro-mosso con Coldiretti.

La Valtellina sarà presente a GolosariaVetrina che ha per tema “Oltre il buono”

Anche la Valtellina sa-rà protagonista a Golosaria, la manifestazione che si svolgerà dall’11 al 13 novembre negli spa-zi del Mi.Co. La rassegna di cul-tura e gusto torna a occupare glispazi di Milano congressi per tre giornate all’insegna dell’ec-cellenza “made in Italy”. Si trat-ta di una grande vetrina sul-l’agroalimentare italiano, che quest’anno avrà come tema portante “Oltre il buono”. Al centro dell’attenzione ci sarà il cibo inteso non solo come nu-

trimento per il corpo, ma anchecome risorsa per il sistema, ca-pace di veicolare la forza che de-riva dalla terra e di far scoprire la straordinaria biodiversità delpianeta. Il cuore pulsante di Golosaria saranno gli oltre tre-cento espositori di cibo e vino provenienti da tutta la Penisola.

In aree dedicate faranno co-noscere i loro prodotti d’eccel-lenza, mentre attraverso un ric-co palinsesto di eventi, showcooking e degustazioni sa-ranno declinate le nuove ten-

denze in ambito enogastrono-mico, con l’exploit di giovani in-novatori e produttori di cose buone, ma anche il bere misce-lato di ultima generazione, il barbecue all’italiana e la storia del riso, dal campo alla tavola, fino al tramonto dell’“aperice-na”. Tutte tematiche racchiuse nei tre libri editi per Cairo nellacollana “I Libri del Golosario”. Spazio quindi ai cento migliori vini d’Italia, I Top Hundred scelti da Paolo Massobrio e Marco Gatti, alle Botteghe del

Gusto selezionate dal best sel-ler ilGolosario e a una schiera dinuovi cuochi che porteranno inscena l’evoluzione della cucina italiana, presentata anche tra lepagine del GattiMassobrio, il taccuino dei ristoranti d’Italia che debutta nell’edizione 2018. Sono tre le realtà protagoniste della provincia di Sondrio. Si tratta della Latteria Sociale di Chiuro, del formaggio “Storico Ribelle” e della Casa Vinicola Pietro Nera. S.Bar. La manifestazione si svolgerà dall’11 al 13 novembre

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LA PROVINCIA 11SABATO 4 NOVEMBRE 2017

I sindacati. Vittorio Boscacci ripercorre le difficili tappe

«Scelte dolorose ma col tempo si sono rivelate giuste»

Vittorio Boscacci, segretario della Flai Cgil

«Rischiata la chiusuraOra l’azienda è rinata»

L’amministratore delegato

Claudio Palladi illustra

una situazione decisamente

incoraggiante per la società

stato da vari imprenditori,nessuno ha presentato offerteadeguate al curatore fallimen-tare. «Ci sono stati tanti ten-tativi, purtroppo ad oggi nonabbiamo nulla di concreto.Quest’azienda ha comunquedelle ottime opportunità gra-zie alla qualità delle fonti». Inquesto periodo si sta lavoran-do per il progetto InterregH2Opportunity, che mira acontrastare la perdita di com-petitività dell’area transfron-taliera, rilanciandone un pro-dotto storico e identificativo:la produzione di acqua mine-rale e di birra dalle SorgentiBernina e Frisia, a Piuro. Perora i partner non commenta-no, ma presto se ne saprà dipiù. S.Bar.

SONDRIO

Era il novembre del2013, l’anno del centenario del-l’azienda sondriese. Negli sta-bilimenti e davanti ai cancellidi Montagna in Valtellina l’at-mosfera era cupa.

Il deficit accumulato nel tri-ennio precedente - si parlavaaddirittura di 15 milioni di eu-ro - aveva reso inevitabili mi-sure drastiche. Erano a rischiooltre cento posti di lavoro, manon solo. Se il piano di ristrut-turazione non fosse stato con-diviso, il futuro della stessaRigamonti sarebbe stato messoin discussione.

La lunga e faticosa media-zione fra le segreterie dei sin-dacati degli alimentaristi e ilmanager Attilio Pellero, rap-presentante della proprietà, ibrasiliani della Jbs, è stata se-gnata da sacrifici rilevanti peri lavoratori e i loro rappresen-tanti. Ma il peggio è stato evita-to.

Fatturato a più 14%

E ora, mentre le prospettivesono tornate, nel giro di 48mesi, positive, nelle sedi sinda-cali c’è la consapevolezza diaver puntato sulla scelta giu-sta. Difficilissima, ma forse perquesto ancora più corretta.

«Quattro anni fa si è rischia-ta la chiusura - ricorda VittorioBoscacci, il segretario dellaFlai che guidò la delegazionesindacale insieme a DanilaBarri della Cisl e DonatellaCanclini della Uil -. Certo, lamobilità per decine di lavora-tori è stata un passaggio dolo-roso. Ma oggi la situazione èben differente. Il fatturato au-menta del 14% circa e anchedalla produzione arrivano dati

il sindacato fa fatica a entraree i tempi determinati che pas-sano dalle agenzie sono diffusiin modo esagerato, qui le con-dizioni sono ben migliori. Inquesto settore ci sono aziendeche utilizzano in modo eccessi-vo la somministrazione. Spes-so parlando di bresaola si parladi eccellenze: noi crediamo chenon sia possibile utilizzarequesto termine se non riguar-da anche la qualità del lavoro,anche perché il valore del pro-dotto finale è strettamenteconnesso al capitale umano diciascuna società».

Obiettivo secondo livello

Da anni i sindacati parlano dicontrattazione di secondo li-vello nel settore.

«Nei prossimi tempi vor-remmo riprendere un percorsodi assemblee per discutere diprevidenza integrativa e con-trattazione di settore. Sappia-mo che questa seconda discus-sione non sarà semplice vistoche finora è stato impossibile,e non certo per nostra volontà,fare sintesi. Ma noi continuia-mo a ritenere opportuno undialogo con le singole aziendeper arrivare alla contrattazio-ne integrativa come abbiamofatto di recente con la societàDel Zoppo di Buglio in Monte,un’intesa che riguarda circa 80dipendenti».

Boscacci rileva che, «comeevidenziato in più occasionianche dalle associazioni degliimprenditori, la contrattazio-ne decentrata offre dei beneficinon solo al lavoratore, ma an-che alle aziende: sarebbe il ca-so di utilizzare queste oppor-tunità facendo in modo chenon restino solo sulla carta,altrimenti sarebbe un’occasio-ne sprecata». La tematica, na-turalmente, non è solo di que-sta categoria, che nei prossimianni dedicherà una specialeattenzione a quest’analisi, «siaper i dipendenti delle aziende,sia per i somministrati».

Ma visto che gli alimentari-sti sono stati spesso all’avan-guardia in termini di salari ediritti, questo potrebbe essereun contesto adeguato per in-trodurre una forma di speri-mentazione. Stefano Barbusca

monti?

La differenziazione dell’offertaci può aiutare a conquistareclienti con gusti diversi. Adesempio abbiamo proposto allaclientela dei supermercati Esse-lunga dei salamini di bresaola.Hanno valori nutrizionali eccel-lenti: tante proteine e pochigrassi, tutti di natura vegetalecome l’olio extravergine d’oliva.Contiamo molto su questo pro-dotto.

Questa situazione determina delle

altre valutazioni per il futuro?

Ci sono anche risultati che nonsi possono osservare immedia-tamente nei bilanci, ma sonomolto più prospettici. Abbiamo

chiuso un interessantissimo ac-cordo con la famiglia Rigamonti,che si è dimostrata interessataal futuro dell’azienda. Noi abbia-mo stabilito un contratto d’affit-to per dodici anni, con un’opzio-ne d’acquisto, su due stabili-menti che non abbiamo messoin discussione: Mazzo e Poggiri-denti. Per questi siti stiamo pre-vedendo tutti gli investimentinecessari. Quella di Montagnaè una sede caratterizzata da spa-zi dispersivi. La lasceremo, masenza fretta. La dismetteremonel momento in cui ci sarà ilpotenziamento di uno degli altridue stabilimenti. Non lo faremonel 2017 e nemmeno nel 2018.Ne riparleremo entro il 2020.

Dati interessanti anche dallo stabilimento LevissimaCresce il comparto

della bresaola, ma anche dalleacque minerali arrivano datidecisamente interessanti. Loconferma Vittorio Boscaccidopo i recenti incontri con ladirezione di Levissima, azien-da del gruppo San PellegrinoNestlè waters con sede a Cepi-na in Valdisotto.

«Nel 2015 Levissima haprodotto 774milioni di pezzi,poi è salita nel 2016 a 797 mi-lioni e nel 2017 si prevedono850milioni di pezzi - riferisceBoscacci, segretario della Flaiche nelle recenti elezioni del-la Rsu ha raccolto il 58% deiconsensi -. Nel 2018 si vuole

tentare di superarli, ben sa-pendo che gli ultimi due annisono stati climaticamentefortunati. C’è un altro aspettoimportantissimo: Nestlé wa-ters ha annunciato di investi-re 20 milioni di euro nel trien-nio 2017-19». Levissima ha209 operai fissi, ai quali si af-fiancano circa 100 persone,alcuni dei quali assunti dal-l’azienda e altri da agenzie disomministrazione.

«Grazie all’innalzamentodei volumi, la lunghezza deicontratti è cresciuta. Prossi-mamente, esigenze organiz-zative dettate dall’installazio-ne di nuove linee produttive

determineranno un’intensifi-cazione del contributo dei la-voratori a tempo determina-to». Ma intanto la strada cheporta alla fabbrica della Fri-sia, situata a Santa Croce diPiuro, nella parte italiana del-la Val Bregaglia, è invasa dallavegetazione. Il cancello èchiuso da un lucchetto ed è or-mai arrugginito. Degli auto-treni che per decenni hannotrasportato verso Milano etante altre città del Nord Ita-lia le bottiglie delle fonti Fri-sia e Bernina non c’è più trac-cia. Nel piazzale, al fianco dimigliaia di casse vuote, è ri-masto solo un vecchio furgone Lo stabilimento di Cepina

con le ruote a terra. La crisidella società, che per decenniaveva prodotto acqua e bibite,è esplosa nel 2012. Da quelmomento si sono registratil’interruzione dell’attività, ilfallimento e il licenziamentodei dipendenti.

Il tribunale di Sondrio hapromosso varie aste per cer-care un acquirente e fare ri-partire le linee. In occasionedella prima, per acquistare lefonti, i marchi e il sito produt-tivo erano necessari oltre 4milioni di euro. Poi, gara dopogara, si è scesi a circa due. Manonostante la riduzione delprezzo e l’interesse manife-

incoraggianti, visto che nei pri-mi sei mesi dell’anno sono sta-te vendute ben 3500 tonnella-te».

Qualità del prodotto e del lavoro

Ma non è solo una questionedi numeri. «Quest’aziendacontinua a rappresentare unesempio positivo in termini direlazioni sindacali e di utilizzotutto sommato contenuto dioperai in somministrazione.Questa tipologia di contrattiviene usata per affrontare ipicchi di produzione con deinumeri che riteniamo accetta-bili nei tre stabilimenti di Riga-monti. Rispetto ad altri sitiproduttivi nei quali, nel 2017,

n L’azienda rappresentaun esempio positivo in termini di relazioni sindacali

n Ora si discutadi previdenza integrativa e contrattazione di settore

IL PROTOCOLLO

Lotta agli sprechiEsercenti virtuosi“premiati”con un bollino

Arriva il bollino di garanzia per gliesercenti virtuosi impegnati nellalotta contro lo spreco alimentare.Un segno di riconoscibilità rila-sciato ad aziende, ristoratori e botteghe che adotteranno precisiprotocolli per ridurre al minimoinutili perdite di cibo nell’ambitodella propria attività, introducen-do misure concrete e verificabili

nel tempo. È l’iniziativa lanciatadall’associazione dei consumatoriCodacons, che ha chiamato a rac-colta aziende, coltivatori e impre-se in un convegno per affrontareil tema degli sprechi di cibo in Ita-lia. Ai lavori, dove hanno parteci-pato Coldiretti, Confartigianatoe Caritas, è intervenuta la deputa-ta Maria Chiara Gadda prima fir-

mataria della legge 166 contro lospreco alimentare, che in un annodall’entrata in vigore ha portato aun aumento del 20% delle dona-zioni di cibo certificate da donato-ri e associazioni di volontariato. Ogni anno le famiglie buttano nel-la spazzatura cibo per un valore di12 miliardi, ricorda il Codacons, dicui 41,6 euro al mese tra frutta,

verdura, pane, bevande e carne senza motivo. Ma lo spreco coin-volge anche l’industria, l’agricol-tura e la distribuzione per circa 3miliardi, portando il conto finalea oltre 15 miliardi di euro di ecce-denze, lo 0,94% del Pil che rappre-senta un tesoro buttato nella spaz-zatura, con ingenti danni ai bilancidell’economia e dell’ambiente.

Lo stabilimento di Montagna

Nuovi prodotti sugli scaffali

Il tavolo in Provincia nel 2013

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Page 4: GHILOTTI A PAGINA 21 Rigamonti, crescita a doppia cifra · 9 771590 588032 Matteo Rivadossi 7 1 1 0 4 di FRANCO CATTANEO Il treno di Renzi in giro per l'Italia rischia di finire sul

LA PROVINCIA 13SABATO 4 NOVEMBRE 2017

L’incontro. Ieri alla Mostra il terzo e ultimo appuntamentodel ciclo di Campo Base. Il tema dell’incontro era “Intra-prendere domani” con interventi di Alberto Staccione(direttore generale Banca IFIS) ; Cristina Tajani (assessoreal Commercio del Comune di Milan); Federico Della Puppa(responsabile area Economia&Territorio presso Smart Landsrl ); Patrizia Cappelletti (coordinatrice Archivio dellaGeneratività). Nella foto, da sinistra: Della Puppa, FrancescoCancellato, moderatore dell’incontro; Cappelletti, Tajanie Staccione.

Campo Base e il futuro

LA STORIA

Studente in aziendaper l’alternanzaEd è nato un progetto

Un tavolo, un incon-tro tra generazioni,tra idee e lavora-zione, tra epoche

differenti. A Lariofiere Enri-co Paredi nel suo stand nonnasconde l’emozione quandoparla di “Table Project”.Un’operazione che ha vistola Tecno-System vivereun’esperienza speciale diformazione con la Cometa.Nell’azienda di Canzo, tuttocomincia con il dare fiduciaa un ragazzo di 16 anni, oggidiciassettenne. Si concretiz-za un’alternanza scuola lavo-ro che nella sua semplicitàracconta quanto sia preziosolo scambio di energie tra arti-

giano e aspirante collaboratore,anche quando questo è giovanis-simo, forse soprattutto quandolo è. Quarant’anni di storia da unaparte con un’azienda avviata, unvolto che si affaccia sulla vitaformativa e professionale dal-l’altra. Fiorisce un progetto, anzidue perché ben presto quantoappreso viene condiviso con laclasse, diventa qualcosa di piùcoinvolgente ancora, si avvale diun tutor. Il prototipo convince, si va avan-ti con la gioia di creare qualcosainsieme. Nascono così lo studioe la realizzazione di tavoli sumisura per ogni ambiente. Due progetti, vengono compiutiinsieme: l’associazione di legnoantico (parliamo di 300-400 an-ni) con moderni colori delle re-sine e la combinazione di essen-ze in soluzioni originali dal pun-to di vista grafico, che si possonoanche personalizzare.Dal primo prototipo, appunto,incontro di esperienze, si spa-lanca un nuovo mondo ancora,

e un nuovo modo di crescereinsieme. Un progetto – sotto-linea Paredi – che è metà in-dustriale, metà culturale.Nello stand questo raccontal’artigiano del legno, ciò chegli preme di più è trasmette-re l’esperienza positiva conla scuola, diventata visibileattraverso i tavoli. Indica unafrase stampata sulle pareti:«Sono le persone che nessu-no immagina che possano fa-re certe cose, quelle che fan-no cose che nessuno può im-maginare». E ancora, tirafuori il libro di Oscar di Mon-tigny, “Il tempo dei nuovieroi”, perché tutti possonodiventarlo.Dare un’opportunità ai gio-vani - è il messaggio che ri-suona così in questo standdella Mostra - significa anchedarla a se stessi come azien-da, perché è anche con il loroconfronto, con la loro passio-ne che si cresce ulteriormen-te. Anche questa è l’innova-zione in vetrina, a Lariofiere.Enrico Paredi

La rassegna Lariofiere Mostra dell’artigianato

Imprese artigianeSono Como e Leccole capitali lombardeLa ricerca. Nelle province lariane il dato più alto

relativo all’incidenza delle piccole imprese

In tutto sono 24mila, l’edilizia rimane al primo posto

ERBA

Como e Lecco leaderdell’artigianato in Lombardia.La “certificazione” arriva dalCentro studi della Camera dicommercio comasca, alle ultimee decisive battute della quaran-taquattresima mostra dedicataa questo comparto a Lariofiere(si chiude domani).

Dentro le cifre

Le imprese artigiane attive pre-senti nel registro delle impresedella provincia di Como al 30settembre sono 15.639, vale adire il 6,3% delle 247.489 esi-stenti in Lombardia. Ma rappre-sentano il 36,7% di tutte quellenello stesso registro. Una per-centuale che in regione è battutasolo da un’altra provincia, Leccoappunto, che ha 37,5 attività arti-gianali ogni cento. Se esaminia-mo la media lombarda, vediamoè che nettamente inferiore: al30,3%. Certo, incide Milano, cheha un impatto più industriale.Sul terzo gradino del podio fini-sce Bergamo, con il 36,3%.

Notizie liete, ma con cautela.Perché se questo primato è inos-sidabile per i nostri territori, c’èun altro trend che non può cheamareggiare. E che si lega allabattaglia quotidiana affrontatadalle aziende per sopravvivere,tra la selva di ostacoli denunciatiall’inaugurazione della Mostrasia dai presidenti di Confartigia-nato Como e Lecco (Marco Ga-

limberti e Daniele Riva, rispetti-vamente), sia dal leader nazio-nale dell’associazione GiorgioMerletti.

In terra comasca, queste im-prese sono 15.842 e sono dunquescomparse 203 unità nel giro diun anno: -1,3%, percentuale su-periore a quella lombarda che è-0,7%. A sua volta Lecco ha perso104 imprese (-1,2%) e scende aquota 8.773. I dati sono compa-rati a fine settembre 2016.

A Como l’incidenza delleaziende artigiane è particolar-mente elevata per le costruzioni(81%) e il manifatturiero (62%),che sono però in calo, del 2,5%.

Non è una discesa indifferen-ziata, tuttavia. Ad esempio, i ser-vizi di comunicazione incidonoper il 24,3% e sono aumentatedel 5,1%, soprattutto per l’infor-mazione e la produzione di vi-deo. Anche le attività professio-nali, scientifiche e tecniche chepesano nella versione artigiana-le per il 24,7% hanno registratoun piccolo incremento, dello0,5%. Stesso discorso per le atti-vità di intrattenimento.

Segnali interessanti, però, siintravedono nel più genericosettore “altri servizi” per l’83%artigiani: se la riparazione dicomputer e altri dispositivi è ca-lata, sono i servizi alla personaa crescere dell’1,7%. In pratica,questi ultimi hanno sorpassatole costruzioni che – lo ricordia-mo – valgono l’81,5% del com-parto. Si fanno notare in cimaalla classifica pure trasporto emagazzinaggio (58,1%), nonchénoleggio e agenzie di viaggio(51,6%).

Settori che cambiano

Con lo sguardo da un’altra pro-spettiva – rileva sempre il Cen-tro studi della Camera di com-mercio di Como – su cento im-prese artigiane il 39% è attivo nelsettore delle costruzioni. Segueil manifatturiero, con il 25%. Poialtre attività di servizi, con il 12%del totale: in cima parrucchieri,estetisti, lavanderie. Da notareche nel commercio opera il 5,5%

L’incidenza dell’artigianato

Graduatoria delle province lombarde al 30 settembre 2017 (dati in %)

FONTE: Camera di Commercio di Como – U.O. Studi e Statistica

23,0

32,3 32,5 33,133,933,9 34,8 35,0

35,9 36,3 36,7 37,5

20,0

25,0

30,0

35,0

40,0

Milano Sondrio Brescia MantovaCremona Pavia Varese Monzae Brianza

Lodi Bergamo Como Lecco

30,3TOTALE

31,5

n Numeri recordma continuail trend negativoIn un annoperse 300 aziende

n Grandedinamismonel settoredei servizialla persona

Il programma

Convegni,laboratorie spettacoli

Due giorni davanti e grandi

aspettative per la Mostra dell’ar-

tigianato a Lariofiere. Oggi potrà

essere visitata dalle 10 alle 22,

domani dalle 10 alle 20.

Il weekend tradizionalmente

premia l’evento che diventa

ancora più intenso.La mattina di

oggi comincia già con un conve-

gno in sala Porro sul futuro

dell’autoriparazione. Interven-

gono l’avvocato Claudio Vengi,

consulente legale di Confartigia-

nato Lombardia, Domenica

Ferrara, responsabile Sud Euro-

pa di Hella Guttmann, Paolo

Manfredi, responsabile delle

strategie digitali di Confartigia-

nato, Silvano Guelfi, docente di

Economia aziendale al Politecni-

co di Torino.

Proseguiranno poi i laboratori: il

legno alle 10, il tessuto con il

Museo della Seta alle 11e poi la

scomposizione di un motore alle

14.30. Per i bambini spettacolo di

burattini alle17.30. Domani

ancora divertimento garantito e

alle 18.30 l’assegnazione dei

premi “Miglior stand” e “Premio

Qualità Mauro Cazzaniga”.

del totale e nei trasporti e ma-gazzinaggio il 4,5%.

Insomma, il rapporto confer-ma la metamorfosi del mondoartigiano, testimoniata sul cam-po a Lariofiere in questi giornitra i 180 espositori, con una dele-gazione più folta da Como e Lec-co. E con i servizi che diventanosempre più importanti e alimen-tano l’occupazione con maggio-re vivacità.

Senza perdere il volto origi-nario di questo settore, perchéla Mostra dell’artigianato con ilsuo “fare con cura” ribadisce cheil segreto è ancora tutto lì. E rie-sce ad affascinare anche le giova-ni generazioni, che sanno pren-dere in mano l’eredità dei padrie renderla attuale. M. Lua.

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LA PROVINCIA 15SABATO 4 NOVEMBRE 2017

[email protected]. 0342 535511

Luca Begalli [email protected], Marzia Colombera [email protected], Eugenio Gizzi [email protected], Sara Baldini [email protected], Monica Bortolotti [email protected],

Riccardo Carugo [email protected], Paolo Giarrizzo [email protected], Antonia Marsetti [email protected], Alessandra Polloni [email protected]

ta celebrativa, rinnoviamo il ri-cordo dei Caduti di tutte le guer-re». «Il silenzio ci conduce nei sentieri del rispetto, della vici-nanza, dell’amore, quell’amore che oggi latita e porta con sé tri-stezza, scoramento e perdita di quei valori che sono stati con-quistati con “terre insanguina-te”. A voi tutti, a voi giovani, a voistudenti un invito a recarvi nei luoghi del ricordo, nei luoghi santi, ponendo anche un piccolofiore, perché quel fiore, se posto con grande accortezza e devo-zione, trae linfa e vigore da quel-lo “sconosciuto milite” e peren-nemente emanerà un profumo e una bellezza che è la bellezza della vita», il messaggio del pre-fetto Giuseppe Mario Scalia. B.Vio.

Sacrario Militare del parco dellaRimembranza ci sarà l’alzaban-diera e sarà reso onore ai Caduti.Seguirà la Messa alle 10 in colle-giata e poi ci si sposterà, alle 11, almonumento ai Caduti di piazza-le Valgoi per la lettura del mes-saggio del presidente della Re-pubblica Sergio Mattarella, del ministro della Difesa Rober-ta Pinotti, del discorso del sin-daco Alcide Molteni. «Racco-gliamoci in pensosa e memore meditazione – ha invitato il sin-daco -, ricordando il sacrificio dei Caduti. Ma, in questa giorna-

La cerimonia in città

Festa dell’Unità Na-zionale, Giornata delle Forze Armate, del Decorato al Valor Militare e dell’Orfano di Guerra oggi a Sondrio. Un ricordo che siperpetua, quello dei soldati che cent’anni fa subirono anche l’onta di Caporetto (12.000 mor-ti, 30.000 feriti e 265.000 prigio-nieri), col Piave che arginò lo slancio austro-ungarico. Oggi si ricordano quei “ragazzi” in tuttaItalia (600mila i morti in totale) e a Sondrio, con inizio alle 9,30, al

Caduti di tutte le guerreRicordo e raccoglimento

Aviaria, resta la zona di protezioneLa gallina acquistata a TiranoL’influenza dei polli. Il caso di Piateda per ora è isolato, ma permangono le misure adottate

L’Istituto zooprofilattico: «Dobbiamo dire grazie a quell’allevatore: ha evitato contagi»

ANTONIA MARSETTI

Restano in vigore al-meno sino a metà mese le zone di protezione (21 giorni) e di sor-veglianza (30) istituite il 16 otto-bre scorso, giorno in cui l’Istitu-to zooprofilattico di Sondrio ha individuato un caso di influenzaaviaria, una malattia altamente virale e molto violenta, temutis-sima dagli allevamenti intensi-vi, che a quanto pare ha causato la morte di una gallina a Piateda,morte che per ora sembra essererimasto un caso isolato.

Il volatile era stato acquistatoalla fiera di Tirano (quindi il 25 settem-bre) da un venditorebergamasco che è ri-sultato essere in re-gola con tutti i per-messi sanitari e sot-toposto più volte ad accertamenti vete-rinari.

La modalità

Proprio all’inizio delmese di ottobre - quindi pochi giorni dopo la Fiera di San Mi-chele -, sull’altro versante delle Orobie era stato individuato un altro focolaio del virus killer - a Grone, per la precisione - che hacolpito un allevamento amato-riale di galline ovaiole. I titolari -tra l’altro - avevano acquistato legalline da un ambulante il 30 settembre e non è da escludere quindi che si tratti dello stesso fornitore.

La prima regola in questi casiè quella di evitare il contatto dei polli con gli uccelli - passeri in particolare - che potrebbero “contaminare” i pollai attraver-so le mangiatoie. A chi invece

commercializza le galline è fattodivieto assoluto movimentarle: non si possono trasportare polli,nè addirittura uova destinate al-la cova, nè tantomeno pulcini di un giorno.

Questo significa che sino allafine della “quarantena” non sarànemmeno possibile acquistare galline ovaiole, ragione per cui nei Consorzi agrari e negli alle-vamenti commerciali, in questi giorni si possono solo fare pre-notazioni, ma niente acquisti.

La riflessione

«Senza la denunciadell’agricoltore oggisaremmo in presen-za di un focolaio sen-za però esserne a co-noscenza - tiene adire Irene Berto-letti, dirigente re-sponsabile della se-zione sondriese del-l’Istituto zooprofi-lattico sperimentaledella Lombardia e

dell’Emilia Romagna - e quindi aquell’uomo va un plauso perché grazie alla sua scrupolosità ab-biamo evitato che venissero messi a rischio gli allevamenti intensivi che ci sono in Valle».

La zona di protezione in Val-tellina riguarda i Comuni di Ca-stello dell’Acqua, Chiuro, Faedo Valtellino, Piateda, Poggiriden-ti, Ponte in Valtellina e Tresivio. Quella di sorveglianza, invece, Albosaggia, Montagna in Valtel-lina, Sondrio, Spriana e, limita-tamente ai territori ricadenti nel raggio di 10 chilometri dal fo-colaio dei Comuni di Caiolo, Ca-stione Andevenno, Teglio, Torredi Santa Maria.

La responsabile

Irene Bertoletti

Per colpa dell’aviaria la Cina ha smesso di acquistare pollame dalla provincia di Milano

Fava: «Il problema c’èe pure da parecchi mesi»

«In Lombardia la si-tuazione dell’aviaria «pur sot-to controllo grazie anche al-l’attività svolta dai servizi vete-rinari, è ancora critica»: cosìha spiegato l’assessore al-l’Agricoltura Giovanni Favadopo che l’Autorità sulla sicu-rezza alimentare di HongKong (Cfs) ha annunciato ilblocco immediato delle im-portazioni di pollame, tra car-ne e derivati, dalla provincia di

Milano. In Lombardia un problema

di aviaria «c’è da parecchi mesi- ha aggiunto l’assessore - e ciha costretto a intervenire, cosìcome c’è in Veneto e in Emilia-Romagna». Secondo Fava, co-munque «il vero allarme inquesto momento riguarda iltema delle risorse finanziarieper gli indennizzi, perché in al-tre regioni risultano già esau-rite. Da noi ancora al momento

no, ma sono comunque in fasedi esaurimento. Servirà un in-tervento del ministero dellePolitiche agricole, per rifinan-ziare tali attività ed evitare uncorto circuito del sistema».

In Lombardia «ad oggi - hasottolineato Fava - il problemaha riguardato 29 focolai cosid-detti ad alta patogenicità e al-tri 20 allevamenti sui quali sia-mo intervenuti per i cosiddettide-popolamenti preventivi.Complessivamente, allo statoattuale sono stati abbattuti ol-tre 1,5 milioni di capi e corri-sponderemo complessiva-mente indennizzi per circa 15milioni di euro».

Senza privacydifficile chiederecollaborazione

«L’attuale situazio-ne epidemiologica, pur sottocontrollo grazie anche all’at-tività svolta dai servizi vete-rinari, è ancora critica, è unadelle emergenze più difficilida gestire». Non lo diciamonoi, ma l’assessore regionaleFava, intervenuto ieri sull’in-fluenza aviaria dopo cheHong Kong ha bloccato gli ac-quisti di pollame dalla pro-vincia di Milano. L’emergen-za colpì l’anno scorso soprat-tutto Francia e Olanda, ora èil turno dell’Italia.

Fava si è anche raccoman-dato di segnalare tempesti-vamente morti sospette dipolli e lo ha fatto appellando-si a quegli allevatori che ten-gono le galline a scopo fami-liare. Proprio come l’agricol-tore di Piateda, che ha fattoanalizzare la sua gallina mor-ta acquistata alla fiera di Ti-rano.

Certo, se si fosse evitato direndere pubbliche le genera-lità di quell’uomo, forse si sa-rebbe fatto un favore alla pre-venzione. C’è infatti da chie-dersi chi busserà nuovamen-te alla porta dell’Istituto dizooprofilassi. Solo a un “pol-lo”, verrebbe da dire, se nonfosse una battutaccia.

Altra considerazione: vada sé che quell’ambulantenon avrà venduto solo la gal-lina finita a Piateda, ma altresaranno state uccise dal viruskiller. Nessun proprietario,però, si è ben guardato dal fa-re analizzare le carcasse:ognuno di loro avrà preferitomaledire quell’acquisto e sot-terrarlo in una buca, chiu-dendo così il problema.

La prossima volta - se maici sarà - forse sarà il caso diadottare quelle minime mi-sure di privacy che salvaguar-dano l’individuo e premianola sua collaborazione. A. Mars.

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16 SondrioLA PROVINCIA

SABATO 4 NOVEMBRE 2017

CLARA CASTOLDI

Una settimana istruttivae stimolante, ma soprattutto for-mativa a livello personale, a con-tatto con persone di lingua stra-niera e cultura diversa. È l’espe-rienza che ventotto studenti di classe terza della scuola seconda-ria di primo grado di Ponte in Val-tellina hanno fatto, nei giorni scorsi, al St Ursula Gymnasium diLenggries che ha sede nel castellodi Hohenburg in Germania.

«Negli anni passati abbiamoaderito al progetto Comenius checoinvolgeva altri Stati europei fracui la Germania - spiega la profes-soressa Nadia Bocconi - Con lecolleghe e la dirigenza tedesca c’èstato subito feeling e, così a con-clusione del programma europeo,abbiamo proseguito il soggiorno-studio all’estero, contando anchesulla vicinanza della Baviera (in pullman ci vogliono cinque ore).Siamo arrivati oggi al quarto annoe possiamo dire che la formula siaazzeccata».

Il primo anno da Ponte sonopartiti per la Germania 12 studen-ti scelti in base ad un criterio meri-tocratico. Il secondo erano 21, mala scuola ha fatto fatica a rimanereancora alla meritocrazia, perchénon tutti i ragazzi se la sentono distare lontani dalla famiglia per una settimana. Dal terzo anno ilnumero è aumentato a 31 studentimisti fra le classi, comprese le classi di francese che hanno utiliz-

Foto di gruppo con i “colleghi” del St. Ursula Gymnasium di Lenggries per i 28 ragazzi della media di Ponte che hanno partecipato all’iniziativa

L’esperienza. Ventotto i ragazzi di terza media al St. Ursula Gymnasium di Lenggries

Musica e fotografia con gli studenti tedeschi che dal 22 al 28 aprile ricambieranno la visita

zato l’inglese come lingua di co-municazione e che hanno seguitoin precedenza a scuola alcune le-zioni base di tedesco. Quest’annosono stati 28 (con una spesa di 140euro per l’intera settimana). «Fi-nora abbiamo concentrato pro-getto su due tematiche: la musicae la fotografia – prosegue la pro-fessoressa -. Visto che la scuola diPonte, dove è attiva la sezione mu-sicale, ha un’orchestra, si è cercatodi organizzare a Lenggries un’or-chestra mista. Gli studenti hannofatto le prove durante la settimana

e, nella serata finale del venerdì,hanno tenuto un piccolo concer-to. Il secondo filone è la fotografia.I ragazzi hanno avuto occasionedi scattare durante le uscite le fotoche poi sono state esposte. Abbia-mo partecipato ad alcune lezioniin tedesco, soprattutto si fanno tante gite e passeggiate a piedi. Lamotivazione è importante. Ho vi-sto ragazzi non bravissimi nelle lingue straniere, ma talmente en-tusiasti che con linguaggio mac-cheronico e il sorriso si sono fatticapire e hanno trascorso una bel-

lissima esperienza che si porte-ranno tutta la vita nel cuore. Mi fapiacere che alcuni ex studenti ab-biano ancora contatti con le fami-glie dove sono stati».

I pontaschi ricambierannol’ospitalità dal 22 al 28 aprile pros-simi. In programma passeggiatecon la guida del Cai. Se l’anno scor-so si era percorsa la Via dei terraz-zamenti, nel 2018 toccherà al girodei mulini. Inoltre le insegnantihanno concordato che obiettivodello scambio sarà anche quellodell’apprendimento linguistico

delle lingue dei due Paesi. I ragazziitaliani, in due gruppi, faranno alcune lezioni di tedesco con i do-centi tedeschi mentre le ragazzetedesche, sempre in due gruppi,faranno italiano con i professoriitaliani.

Ultima chicca: si sta lavorandoalla creazione di un gemellaggiofra Ponte e Lenggries che hannomolto affinità: a parte il paesaggio,i due cori (a Ponte il Vetta) all’in-terno dei quali cantano entrambii sindaci del borgo valtellinese e della cittadina tedesca.

La pubblicazione è concepita come un comodo pieghevole tascabile

totale 12 prodotti, tutti contras-segnati da importanti riconosci-menti che ne comprovano la qualità: violino di capra, biscio-la, vini Doc e Docg, prosciutto fiocco, Bitto e Valtellina Casera Dop, pizzoccheri, bresaola della Valtellina Igp, miele, mela di Valtellina Igp, Scimudìn, porci-no della tradizione valtellinese elatte della Valtellina, cui si ag-giunge la pietra ollare - e 22 siti culturali del nostro territorio danon perdere quali: il Museo del-la Via Spluga e della Val San Gia-como a Campodolcino; il San-tuario della Madonna di Galli-vaggio a San Giacomo Filippo; il Mulino Moro di Bottonera e il Museo del Tesoro a Chiavenna; Palazzo Vertemate Franchi a Piuro; Palazzo Malacrida a Mor-begno; Ecomuseo in Valgerola; Castel Grumello a Montagna; Castel Masegra e il Museo val-tellinese di storia e arte a Son-drio; il Museo minerario della Bagnada a Lanzada; il Santuariodella Santa Casa a Tresivio; Pa-lazzo Besta decorato con scene dell’Orlando Furioso e la Torre de li beli miri a Teglio; il Santua-rio di Madonna di Tirano; il Tre-nino Rosso del Bernina e Palaz-zo Salis a Tirano; Villa Visconti Venosta e il Parco delle incisionirupestri a Grosio; il Forte di Oga;il centro storico di Bormio e il Museo di Livigno e Trepalle.

La pubblicazione non ha al-cuna pretesa di esaustività e completezza. Si tratta, infatti, di una prima proposta che potreb-be anche essere implementata eresa ancora più efficace in even-tuali successive edizioni.

barde appaia coerente ed effica-ce. L’obiettivo, infatti, è quello dicomunicare un’immagine uni-taria e condivisa della Lombar-dia, valorizzando nel contempo le peculiarità di ogni singolo ter-ritorio. L’iniziativa rientra, ap-punto, nell’ambito del più ampioprogetto di valorizzazione del turismo lombardo condiviso con Regione Lombardia/Explo-ra, Provincia, Camera di com-mercio (che si è occupata della stampa di questo materiale in-formativo come dei precedenti),Bim e Unione commercio, turi-smo e servizi.

La pubblicazione, concepitacome un comodo pieghevole ta-scabile, riporta ben visibili i lo-ghi di destinazione Valtellina e inLombardia con i rimandi ai ri-spettivi siti internet, dove ospiti e residenti possono trovare tut-te le informazioni di interesse sull’offerta turistica valtelline-se. Accanto all’intestazione, compare lo slogan “Valtellina, emozioni da collezionare”, leit-motiv della campagna promo-zionale. Sul materiale spiccano anche i loghi degli altri soggetti che sostengono il progetto e vie-ne riportata altresì l’indicazionedei siti internet dove è possibile reperire tutte le informazioni sull’offerta enogastronomica e culturale: www.valtellinache-gusto.eu, http://sapore.in-lom-bardia.it/, www.valtellinainta-vola.com e www.distrettocultu-ralevaltellina.it.

La cartina propone una map-pa della provincia con le icone delle principali eccellenze eno-gastronomiche del territorio - in

Valtellina TurismoOfferto anche un “colpo

d’occhio” su alcune

testimonianze del patrimonio

culturale del nostro territorio

È in distribuzione, gratuita, la cartina “Cultura & Enogastronomia”, messa a di-sposizione da Valtellina Turi-smo negli uffici dei Consorzi delnostro territorio. Un primo “as-saggio” delle principali preliba-tezze valtellinesi e un “colpo d’occhio” su alcune delle testi-monianze simboliche del patri-monio culturale del nostro ter-ritorio. Giunge così a compi-mento il progetto di rinnovo e implementazione dei materiali informativi realizzati nell’arco di quest’anno, per rendere più efficace e incisiva la promozionedell’offerta turistica della pro-vincia di Sondrio in tutte le sue numerose declinazioni. La nuo-va cartina si caratterizza per la sua grafica pulita ed elegante, in sintonia con l’immagine coordi-nata definita da Explora (la dmoregionale) per far sì che la pro-mozione di tutte le realtà lom-

Cultura e buona tavolaLa nuova cartinaper assaggiare la Valle

La nuova cartina in distribuzione in questi giorni

Le previsioni

È novembre e stavol-ta non si scappa: confermatol’arrivo della prima vera per-turbazione di stampo autun-nale dopo un lungo periodo diassenza indotto dallo strapote-re degli anticicloni. In altre pa-role, arrivano dunque le tantoattese piogge.

«Già oggi si avranno le pri-me piogge al Nord, in partico-lare sul Nordovest – dicono da3bmeteo.com – ma sarà doma-ni. domenica, che la perturba-zione farà il suo ingresso scen-dendo da Isole Britanniche eFrancia e isolando un minimodi bassa pressione proprio sulNord Italia.

«La perturbazione si isoleràin un vortice ciclonico che insi-sterà sull’Italia anche nei gior-ni successivi – continuano da3bmeteo.com – rinnovandopiogge, rovesci e temporali perbuona parte della prossimasettimana». Oltre all’ombrellobisognerà togliere dall’arma-dio anche cappotti pesanti epiumini perché da domani se-ra l’ingresso di aria più freddafarà calare le temperature apartire dal Nord Italia, poi gra-dualmente anche al Centrosuddai versanti tirrenici. Termo-metro giù e fiocchi in arrivo: inarrivano nevicate anche im-portanti sulle Alpi, inizialmen-te a quote elevate, ma poi in ca-lo sin verso i 1000-1500 metri.Buone notizie per le nostre lo-calità turistiche: sono attesiaccumuli di oltre mezzo metrodi neve fresca alle alte quote.

Una settimana di scuola molto speciale Dalle aule di Ponte al castello bavarese

Stop bel tempo «In arrivo pioggia, freddo e (tanta) neve»

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Page 7: GHILOTTI A PAGINA 21 Rigamonti, crescita a doppia cifra · 9 771590 588032 Matteo Rivadossi 7 1 1 0 4 di FRANCO CATTANEO Il treno di Renzi in giro per l'Italia rischia di finire sul

LA PROVINCIA

Sondrio 17SABATO 4 NOVEMBRE 2017

BEPPE VIOLA

Matteo Rivadossi s’è sfidato: “perché non concate-niamo i quattro percorsi di tor-rentismo più impegnativi della zona Alto Lario, Valchiavenna e Valtellina”?

E mercoledì 18 ottobre l’hafatto, affrontando una marato-na di canyoning - il torrentismo,per i molti profani, è l’andar per gole scavate dall’acqua o dai ghiacciai - in solitaria, interes-sando val di Bares, Gordona - valBodengo, Val Cervia e poi il Cor-mor, nell’alta Valmalenco, preci-samente dal Lago di Campo Mo-ro fino a Franscia, un percorso ingran parte sotterraneo.

Bresciano 47enne di Nave,Matteo Rivadossi. è un afferma-to esploratore con una quaran-tina di spedizioni in tutto il mondo: speleologo, alpinista e torrentista. È vice-presidente dell’Associazione Italiana Canyoning, presidente di Odis-sea Naturavventura e trascina-tore del Gruppo Grotte Brescia da quasi un trentennio.

Giornata intensa

Ci “coinvolge” nella sua marato-na di canyoning solitaria. «Par-tito nottetempo dal Crotto d’An-gri sopra Livo, in provincia di Como, ho iniziato la mia “folle” corsa ancora nella penombra delle 7:15, scendendo la lunga e impegnativa Val di Bares: 700 mdi dislivello, per ben 80 pozze, percorsi fino alla “presa” in sole 2 ore e 4 minuti. Di corsa poi il rientro sul sentiero fino alla vet-tura per il successivo viaggio in direzione di Gordona, dove mi aspettava il secondo canyon, quello della frequentatissima Val Bodengo».

Alle 11.35 Matteo è entratonella prima parte del percorso sfidandone le gelide acque e sce-

Matteo Rivadossi durante un passaggio della sua impresa portata a buon fine lo scorso 18 ottobre

L’impresa. Rivadossi, speleologo, alpinista e torrentista bresciano ha vinto la sua sfida

In 6 ore e 22 “coperti” i quattro percorsi più impegnativi di Alto Lario, Valchiavenna e Valtellina

gliendo una muta di soli 2 mm per essere maggiormente libero nei movimenti: con qualche bri-vido di freddo ha concluso al la-go finale alle 13.50!

Impiegando solamente 2 oree un quarto per il percorso inte-grale tra i più famosi d’Europa (4,5 km per 700 m di dislivello). Per la cronaca: sono tre i percor-si della Val Bodengo, 1 blu per principianti, 2 rosso di livello medio, 3 rosso/nero livello avanzato, oppure il 3+ integrale per esperti.

Da Gordona via a Cedrascocon il riscaldamento della mac-china “a palla” e un paio di tè bol-lenti ed ecco il terzo difficile tar-get, la Val Cervia, percorso d’ac-qua impetuoso, canyon severo, 300 m di dislivello: partito alle 16. 25 e, un’ora e tre minuti dopo(17:28), fuori a tutta birra, con di-rezione Lanzada, per l’ultima fa-tica: il sotterraneo torrente Cor-mor che scorre nell’alta Valma-lenco. Matteo ha iniziato questa discesa claustrofobica (percor-so unico nel suo genere in Euro-pa, scavato nel serpentino verdee per gran parte sotterraneo) al-le 19.15, percorrendo le due di-stinte parti in un’ora esatta.

L’amico Vincenzo al seguito

Ad attenderlo all’uscita l’amico ealpinista Vincenzo Valtulini che l’ha pazientemente accom-pagnato lungo tutta questa av-ventura.

«La location non l’ho scelta acaso – ha spiegato Matteo Riva-dossi -: da 15 anni sono un assi-duo frequentatore della Valtelli-na e della Valchiavenna e zone li-mitrofe, certamente tra le più interessanti a livello europeo. L’idea di un concatenamento si-mile è nata da una battuta fra compagni di avventure, si parla-va di farne due, magari tre assie-me. Beh, ho voluto esagerare: Bares, Bodengo, Cervio e Cor-mor . Il dislivello totale delle quattro discese supera i 2 km (2045 m) mentre lo sviluppo è di9750 m; onestamente fa un cer-to effetto anche a me pensare che in sei ore e 22 minuti, ho messo insieme tutti quei pas-saggi»!

n nBares, Bodengo, Cervio e Cormor: ammetto di aver voluto esagerare

Cambio di muta per il torrentista bresciano maratoneta solitario Missione compiuta, sfida vinta

AlbosaggiaÈ il criterio adottato dall’amministrazione comunale nel bando per l’assegnazione dell’alpeggio

Punteggi più alti per leaziende e le cooperative agrico-le che hanno sede sul territorio:cinque punti per quelle che rientrano nel comprensorio delle Comunità montane di Ti-rano, Sondrio e Morbegno, quattro per quelle situate in al-tre aree della provincia.

È il criterio adottato dall’am-ministrazione comunale di Al-bosaggia nel bando di assegna-zione dell’alpeggio Campo Cer-vè, la cui presentazione delle domande scade il 29 novembre.

«Abbiamo predisposto unbando, in cui è prevista una gra-duatoria, che non privilegia tanto l’offerta economica, quanto più quella gestionale, con punteggi che valorizzano l’agricoltura con esperienza le-gata al nostro territorio» pone l’accento dal municipio l’asses-sore all’Agricoltura Emanuele Murada.

Una volontà precisa, quelladella giunta orobica: «Voglia-mo, che l’alpeggio mantenga quelle peculiarità, che lo con-traddistinguono senza consi-derarlo come una mera specu-lazione economica».

La malga in questione è di-stribuita su un’area che inte-ressa Campo Cervè, Calchera, Casera, Cornacce, il lago delle Zocche e località Sasso Mar-morino. Il carico ottimale dellamalga è di 75 unità di bestiame per 90 giorni, di cui almeno 55 devono essere bovini adulti, ol-tre a 37 bovine in lattazione.

Della durata di sei anni ilcontratto di affitto – è di 10.000la base minima dell’offerta ri-chiesta alle aziende -, potrà eventualmente essere rinno-vato per altrettanti prioritaria-mente a giovani imprenditori, previa richiesta scritta da partedell’affittuario (conduttore), da inoltrare alla proprietà sei mesi prima della scadenza, conriserva per l’Ente proprietario di ridefinire i termini contrat-tuali. Per qualsiasi informazio-ne e dettaglio rivolgersi in mu-nicipio, per scaricare il bando ei documenti a corredo della do-manda consultare il sito istitu-zionale all’indirizzo www.co-mune.albosaggia.so.it.

Impavido re delle discese ardite Matteo maratoneta del canyoning

Campo Cervè La precedenzaalle aziende del territorio

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18 SondrioLA PROVINCIA

SABATO 4 NOVEMBRE 2017

con una lotteria con in paliopremi enogastronomici tipici.

La Famiglia Valtellinesecon queste iniziative raccogliefondi da destinare ad inter-venti di sostegno per associa-zioni e onlus della terra di ori-gine. «Dal 1969 siamo punto diriferimento per i convalligianinella Capitale, si organizzanoincontri, gite, attività culturalied enogastronomiche e damolto tempo – precisano i di-rigenti della associazione –collaboriamo con realtà eme-rite della provincia di Sondrio,abbiamo negli anni contribui-to a restaurare chiese valtelli-nesi, aiutato fondazioni, grup-pi. Lo facciamo, come in que-sta occasione in una festa al-l’insegna dell’allegria e conl’orgoglio di condividere radicicomuni». D. Roc.

ce alla manifestazione. Ognianno in autunno la Famigliaospita tra l’altro delegazionidalla Valle. Questa volta la fe-sta si è tenuta in collaborazio-ne con il Gruppo alpini Valma-lenco, sezione di Caspoggio,guidati dal presidente ArifNegrini. Sono stati proprio glialpini a preparare nei paioli,per i circa 400 partecipantiuna rustica polenta taragna. Esi sono mangiati salsiccia allagriglia, spezzato di manzo, for-maggi e bisciola, pranzo ac-compagnato da vino valtelli-nese. Sono state servite cal-darroste, gli immancabili bra-schè, è stata consegnata unatarga ricordo agli alpini di Ca-spoggio. Sono intervenuti neidiscorsi ufficiali il nuovo pre-sidente della Famiglia, EzioGhislanzoni, alcuni consi-glieri e l’evento si è concluso

Famiglia ValtellineseLa 19a festa autunnale al

circolo Atac con le specialità

cucinate dagli alpini

di caspoggio

Famiglia Valtelline-se, gemellaggi con località epro loco provinciali, altre oc-casioni di incontro.

Si è svolta nella scorsa do-menica a Roma la 19ª Festa au-tunnale organizzata dal soda-lizio che raggruppa famiglie ediscendenti di convalligiani,trasferitisi nel corso dei secolinella capitale.

La conviviale ha avuto luogopresso il circolo Atac, l’aziendadei trasporti municipale, ci si èritrovati in un ampio spazioverde e alberato sulla riva sini-stra del Tevere, parchetto chegià da diversi anni fa da corni-

Saporita festa d’autunno con la Valmalenco a Roma

Alcuni dei 400 partecipanti alla festa autunnale organizzata della Famiglia Valtellinese di Roma

DANILO ROCCA

Ricordo e comme-morazione celebrati congrande impegno, in un paeseche ha dato un tributo di viterilevante alla patria, all’eser-cito, nei grandi drammaticiconflitti bellici, sui fronti del-la Prima e Seconda guerramondiale.

Davanti alle scuole

Colorina ieri si è radunata da-vanti alle scuole, poi ha sfila-to insieme agli alpini, agli am-ministratori, con i bambinifino al monumento ai Cadutiper il “suo” 4 Novembre. Unadata cardine. «È la Festa del-l’Unità nazionale e delle For-ze armate – ha ricordato aitanti partecipanti della mani-festazione pubblica il sindacodi Colorina, Doriano Code-ga –. L’anniversario della finedel primo grande conflittobellico e il giorno in cui sionora la memoria dei caduti.Le nostre pagine di storia – hasottolineato – sono scritte dalsacrificio di tanti nostri con-cittadini che si sono immolatidurante la Grande guerra e laSeconda guerra mondiale,inoltre a Colorina sorge ilsantuario del Divin prigio-niero, tempio votivo per imorti in prigionia e in tutte leguerre, un edificio religiosoche non ha eguali in Europa».

Quindi impegno di tuttiper una giornata di tributi. Ibambini delle scuole di Colo-rina hanno realizzato toccan-

Un momento della cerimonia che si è svolta ieri mattina FOTO GIANATTI

Colorina ricordaPer il 4 Novembreun pieno di bambiniCelebrazioni. Sui cartelloni disegnati in classe

le frasi di personaggi famosi nel segno della pace

«Costruiamo troppi muri e non abbastanza ponti»

ti pannelli murali dedicati al-la pace. Poi hanno sfilato die-tro alle autorità e ai volontaridell’Ana, Associazione nazio-nale alpini. Sui cartelloni co-struiti con i disegni nelle clas-si, citazioni, di frasi di JohnLennon, Mahatma Gandhi eIsaac Newton, «Noi costruia-mo troppi muri e non abba-stanza ponti». Davanti al mu-nicipio si è tenuto l’alzaban-diera con la deposizione diuna corona d’alloro al monu-mento ai Caduti. Insieme alsindaco, le autorità militari, ilcomandante della stazionedei carabinieri di Berbenno,maresciallo Mauro Vivan, leautorità religiose rappresen-tante da don Gabriele. E daMorbegno erano arrivati ilpresidente e segretario dellaAssociazione numismatica efilatelica cittadina con unamostra di antichi reperti dalfronte.

Ringraziamenti

«Ringrazio tutti i presenti –ha affermato durante la ceri-monia il sindaco Codega – inquesta ricorrenza ricordiamoi nostri antenati, che hanno

speso la loro vita per conse-gnarci i valori fondanti dellanostra società. Se oggi possia-mo essere parte di una demo-crazia, vivere nella libertà,nel rispetto gli uni degli altri,è perché qualcuno prima dinoi ha dato tutto per difende-re questi principi e donarceli.Questi cittadini, Colorinanon li ha dimenticati. E cele-briamo oggi anche l’impegnodelle forze armate, sono loro -ha rimarcato - che garanti-scono la nostra sicurezza,presidiano il territorio. L’im-pegno per i cittadini è esserecoerenti con tutto questodando valore alla legalità, allenostre tradizioni, dimostran-do responsabilità civile».

I Filatelici

Interessante il contributo deiFilatelici e numismatici mor-begnesi. «Abbiamo portatouna mostra di oggetti in uso aimilitari durante la Grandeguerra – ha detto il presiden-te Lorenzo Del Barba – il no-stro ruolo è trasmettere lamemoria, coltivando interes-si collezionistici. Andiamonelle scuole come qui a Colo-rina, esponiamo testimo-nianze che altrimenti an-drebbero perse, e la memoriae il passato sono esperienzeda custodire».

A Colorina anche la diri-gente del locale istituto com-prensivo. «Ringraziamo di vi-vere in giorni di pace», il suocommento.

n Il sindaco Codega: «Il paese non ha dimenticato chi ha donatola sua vita»

Importante e molto sentito il coinvolgimento delle scuole

Presenti i Filatelici e numismatici morbegnesi Cartelli colorati e frasi famose

Scambi di omaggi tra presidenti: Arif Negrini ed Ezio Ghislanzoni Le taragne degli alpini malenchi

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20 LA PROVINCIA

SABATO 4 NOVEMBRE 2017

te definite ed assegnate le cari-che per il mandato, che dureràun quinquennio. Nuovo presi-dente è stato nominato Tho-mas Anselmi. «La scelta - hacommentato - non è arrivatané per votazione né per impo-sizione, ma da un sereno con-fronto tra tutti noi.È sicura-mente una grande sfida per noi

ValdidentroTra il 27 ottobre

e il 1 novembre scelti

il direttivo e il presidente

Scelto Thomas Anselmi

La Pro Loco di Valdi-dentro è pronta a ripartire: do-po le elezioni del 27 ottobrescorso, il 1 novembre si è svoltoil primo consiglio direttivo.Presenti i cinque nuove eletti(Gabriele Baroni, GiacomoSchena, Claudio Lanfran-chi, Luca Trabucchi e Tho-mas Anselmi) e la riconfer-mata Silvia Pradella, che nelprecedente consiglio svolgevail ruolo di presidente.

Quella di mercoledì è statasicuramente una seduta im-portante, nella quale sono sta-

Il nuovo direttivo della Pro loco

TIRANO

CLARA CASTOLDI

Potrebbero esseresbloccati i fondi pari a un mi-lione e 235mila euro ferminelle casse della Comunitàmontana di Tirano, dopo che iComuni di minoranza - ovve-ro Teglio, Aprica, Lovero, Ver-vio e Grosotto - hanno presen-tato ricorso al Tribunale am-ministrativo regionale per laLombardia di Milano per ot-tenere l’annullamento delladeliberazione della giuntaesecutiva della Comunitàmontana di Tirano del 17 mar-zo 2016, con la quale venivanorevocati contributi per 1 mi-lione e 235mila euro appunto

Tirano e Alta Valle

L’ente montanorimette in giocoi fondi del ricorsoDistensione. Il presidente Pini annuncia lo sblocco

Il milione e 235mila euro saranno a disposizione

Entro l’anno riunione per definire la ripartizione

ai Comuni del mandamento(quelli della maggioranzacompresi). Parliamo dei con-tributi per opere di pubblicointeresse, erogati in base al re-golamento n.7 dal 2008 al2013, ma fermi da anni per lamancata conclusione dellapratica burocratica.

Strategia distensiva

In sostanza, secondo la mag-gioranza della Cm, per il ritar-do dei Comuni nel chiudere larichiesta con tutti gli elabora-ti progettuali necessari. Sullavicenda, come si ricorderà, si èscatenata una bufera nell’entemandamentale, poi nell’ulti-mo anno e mezzo il silenziopiù assoluto in seguito al ri-corso.

Ora la notizia da parte delpresidente della Cm, GianAntonio Pini: «Stiamo ragio-nando con tutti i Comuni chehanno presentato il ricorsoper vedere se riusciamo ad ar-rivare ad un accordo - annun-cia Pini -. Pare assurdo a tuttitenere bloccato un milione e235mila euro che potrebberoessere utili per i Comuni. Énostra volontà risolvere lacontroversia trovando un ac-cordo che vada bene a tutti».

Ma non sarà facile trovareuna linea comune. Il punto è:come verranno ridistribuiti i

fondi? Se la maggioranza del-l’ente comprensoriale seguis-se i criteri adottati con il nuo-vo regolamento di concessio-ne dei contributi per opere dipubblica utilità (l’ex 12, perintendersi) allora i conteggidovrebbero tenere conto delnumero di abitanti, suddivisiin tre fasce, per cui chi ha me-no abitanti, come Lovero eVervio, prende meno, e delcontributo perequativo mo-dulato per Comune in base al-le due entrate principali (Imue fondo di solidarietà comu-nale).

Regole da definire

In pratica se si seguisse que-sto regolamento allora Love-ro, che si è visto bloccare200mila euro per la strada diSpin, o Vervio con i suoi370mila euro per piazza San-t’Ilario perderebbero unabuona quota dei fondi, che an-drebbero ad altri Comuni.

«Entro la fine dell’annovorrei convocare un tavolo diconfronto con i Comuni perquesta problematica - conclu-de Pini -. Se è indubbio che, incaso di ritiro del ricorso, i fon-di verranno nuovamente libe-rati a favore dei Comuni, dastudiare è la modalità di di-stribuzione per fare contentitutti».

n La mossa dell’ente cercadi neutralizzare il ricorso al Tar avviato dai Comuni

n Il vero problema sarà una ridistribuzione equa dei soldifinora congelati

Se con i Comuni che hanno fatto

ricorso contro la Cm il presidente,

Gian Antonio Pini, dice di aver

aperto un confronto, «con Aprica -

rimarca - il dialogo è aperto da

parecchio tempo». Il caso di Aprica

rappresenta, di fatto, un’anomalia.

Nel senso che, all’indomani del-

l’elezione del nuovo sindaco Dario

Corvi avvenuta nel giugno scorso,

Pini aveva aperto le porte della

giunta esecutiva al Comune di

Aprica, offrendo all’amministra-

zione di Corvi un assessorato,

presumibilmente quello al Turi-

smo. Ma sono passati mesi e nulla

si è concretizzato. La giunta esecu-

tiva dell’organo comprensoriale

prosegue “zoppa”, nel senso che ha

un assessore e vicepresidente di

Sernio (Severino Bongiolatti), un

assessore di Bianzone (Alan Delle

Coste), un assessore di Tovo (Cor-

rado Canali) e pure un assessore -

ma senza deleghe mai ufficializza-

te - sempre di Tovo (Ivan Verza-

glia). Pini non ha mai nascosto la

necessità di ricomporre in modo

più idoneo la giunta e l’elezione di

Corvi è parsa l’occasione opportu-

na. Ma come fare entrare nella

giunta esecutiva il rappresentante

di un Comune che ha fatto ricorso

contro la stessa giunta? «Effettiva-

mente il mio predecessore ci ha

lasciato in eredità una grana che va

risolta - spiega il sindaco di Aprica,

Corvi -. Mi sembra inopportuno

che un Comune in causa con la Cm

faccia parte del direttivo. È una

questione di forma, più che di

sostanza, perché le nostre relazio-

ni con la Cm sono buone. Occorre

superare questo scoglio. Nessuno

vieta che Aprica faccia retromarcia

nel ricorso». Quanto agli altri

Comuni, si vedrà. C. CAS.

Tentativo di accordo con i Comuni all’ente montano

Il nodo di Aprica

«Il Comune si è rivolto al TarNon può essere in giunta»

Dario Corvi, sindaco di Aprica

Gian Antonio Pini, presidente Cm

intraprendere questo percor-so: siamo un gruppo giovane eabbiamo tante idee per partirecon slancio. Dopo questa tor-nata elettorale - ha rimarcato ilneo presidente - sono uscitedal consiglio delle persone che,in questi ultimi vent’anni, han-no dato un grande contributoallo sviluppo e alla crescita del-la nostra Pro loco».

Un gruppo nuovo per la qua-si totalità, quindi, che però po-trà «contare - ha sottolineato ilpresidente - sul bagaglio diesperienza di Silvia Pradella,che ha fatto parte del mandatoprecedente e che può garantir-ci un supporto nel dare conti-nuità all’azione della Pro loco:dobbiamo remare tutti nellastessa direzione, ed è un piace-re aver ricevuto anche la sua di-sponibilità, oltre a quella deglialtri colleghi provenienti dalLab Venti27». E, sicuramente,gli impegni saranno molti apartire dalle oramai imminen-ti festività: «Ci aspetta una sta-gione invernale - ha concluso -per la quale dovremo farci tro-vare pronti, nonostante il pocotempo a disposizione». D. Gur.

Direttivo rinnovatoLa Pro loco prontaal nuovo impegno

Grosio. Niente zucche da record quest’anno per il coltivatore della verdura prodigio. Ma Felice Varenna, 57 anni della frazione Vernuga, si consola con un pomodoro da re-cord, quello in foto, dall’eccezionale peso di 2,3kg. «È un costoluto di origine calabrese - spiega Varenna che da oltre trent’anni si è dedicato a questi esperimenti naturali nel suo orto della frazione grosina-. È stata un’annata eccezionale per i pomodori oltre a questo di 2,3kg ne ho raccolti una quindicina superiori al chilo e mezzo».

A Vernuga nascono pomodori da 2 chili e 300 grammi

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LA PROVINCIA

Tirano 21SABATO 4 NOVEMBRE 2017

fatti ai tre eventi tiranesi dedi-cati allo sport di montagna: Nordic Walking Valtellina, Cor-sa del Sole e, appunto, il Valtelli-na Wine Trail. Gli otto appunta-menti della rassegna tiranese hanno voluto dare spazio ad ambiti diversi legati alla monta-gna: letteratura, cinema, foto-grafia, conferenze e informa-zione. Tanti gli ospiti di rilievo tra i quali alpinisti di fama in-

ghello, che ha saputo racconta-re la bellezza delle Alpi che nul-la hanno a che invidiare alle montagne del mondo. La sera-ta, curata dall’organizzazione del Valtellina Wine Trail, ha aperto la serie di eventi legati al-la spettacolare gara tra i terraz-zamenti dei vigneti valtellinesi, che partirà da Tirano oggi. Il Cuore in Montagna, dall’edizio-ne di quest’anno, si è legata in-

TiranoIntanto a dicembre si terrà

la Giornata internazionale

che viene promossa

dalla Convenzione delle Alpi

Sarà riproposta anche il prossimo anno la rassegna ti-ranese dedicata alla montagna “Il cuore in montagna”, che ha voluto presentare la cultura della montagna nei suoi diversi aspetti con il fine di promuove-re la conoscenza e la fruizione della montagna, la sua cura e va-lorizzazione e quindi anche Ti-rano come territorio ad essa in-dissolubilmente legato.

Lo hanno detto gli organizza-tori all’ultimo incontro all’audi-torium Trombini, dove un pub-blico eterogeneo si è lasciato af-fascinare dalle immagini e dai video del fotografo di adozione valtellinese, Giacomo Mene-

ternazionale come Nives Me-roi, Romano Bennet e Mauri-zio Folini, lo scrittore e studio-so Franco Brevini, autore di “Alfabeto Verticale” libro sulle imprese alpinistiche alla porta-ta di tutti, e il poeta Franco Ar-minio. Scialpinismo, arrampi-cata e corsa in montagna sono stati gli sport tema dei docu-mentari proiettati in collabora-zione con il Trento Film Festi-val 365 che hanno appassionatogli spettatori come anche la proiezione del film “Giovanni Segantini, magia della luce“ molto apprezzato e partecipato.

L’attenzione ai temi dellamontagna prosegue il mese prossimo con la Giornata inter-nazionale della montagna pro-mossa dalla Convenzione delle Alpi l’11 dicembre. Il Comune diTirano con la biblioteca aderi-sce all’iniziativa per cui sono in corso i preparativi per una sera-ta che sarà inserita nel Festival “Leggere le Montagne” che vuole celebrare la diversità cul-turale delle Alpi, la loro molte-plicità linguistica e il variegato econdiviso patrimonio culturale alpino. C. Cas.

Il cuore in montagna conquistaProposti arte, letteratura e sport

Franco Brevini, autore di “Alfabeto Verticale” con Sonia Bombardieri

Mentre nella tradizione li-vignasca la manifestazione sisdoppiava con una cerimoniaitinerante fra i monumenti aicaduti di Livigno e Trepallequest’anno Livigno ospiteràsolamente la cerimonia reli-giosa nella chiesa parroc-chiale di Santa Maria con de-posizione di una corona di al-loro.

Al termine della funzionereligiosa ci sarà il trasferi-mento a Trepalle dove, dallachiesa di Sant’Anna, si snode-rà un corteo verso il monu-mento ai caduti con la depo-sizione della corona di alloro.

Oltre alle autorità civili emilitari sarà presente ancheil corpo bandistico di Livigno.La manifestazione è organiz-zata dall’amministrazionecomunale di Livigno in colla-borazione con la sezione diLivigno dell’associazione na-zionale Combattenti e Redu-ci.

Il prossimo anno la festadel IV Novembre tornerà nel-la sua sede naturale, nel pas-saggio della festa che si tienein paese, potendo contare suuna piazza più bella. P. Ghi.

LivignoI lavori termineranno

a fine novembre

e domani la cerimonia

sarà soltanto a Trepalle

Il rifacimento dellapiazza del municipio di Livi-gno, un’opera attesa da tantianni, che riqualificherà com-pletamente l’area centraledel paese, è quasi ultimato,ma la piazza non è ancorapronta e quindi la parte civiledella cerimonia della giorna-ta della festa delle Forze Ar-mate si svolgerà domaniesclusivamente nella frazio-ne di Trepalle.

«La piazza, costo dei lavori500mila euro, sarà terminataentro il 30 novembre - rassi-cura l’assessore ai Lavoripubblici nonché vicesindaco,Remo Galli -. Dispiace nonpoter ospitare la cerimoniaquest’anno, ma non dimenti-chiamo che in estate i lavorisono stati fermi una quaran-tina di giorni per non distur-bare l’attività degli alberga-tori e non disturbare i turistinel periodo di massimo af-flusso estivo».

Il cantiere per la sistemazione della piazza del Comune

LIVIGNO

PAOLO GHILOTTI

È miracolosamentevivo dopo un volo di una decinametri nel vuoto un operaio gro-sino di 36 anni, Giuseppe Ro-bustelli del 1981, precipitatoieri pomeriggio verso le 16 nelcantiere per la realizzazionedel nuovo impianto di risalitadel Carosello di Livigno in viaSaroch.

Impalcatura cedevole

Secondo le prime ricostruzionil’operaio con altri due colleghistava effettuando una gettatadi cemento su un’impalcaturadi metallo a un’altezza di 8-10metri.

Secondo quanto rilevato sulcantiere, la piattaforma im-provvisamente avrebbe cedutoper motivi che dovranno esserechiariti dai tecnici dell’Ats del-la montagna.

Tutti e tre gli operai sonoprecipitati nel vuoto, ma men-tre gli altri due pare siano arri-vati al suolo sostanzialmentein piedi non riportando conse-guenze, Robustelli è atterratoviolentemente sulla schiena.Non ha mai perso conoscenzaed è stato elitrasportato incondizioni critiche all’ospeda-le Morelli di Sondalo per i trau-mi riportati, ma fortunata-mente non sembrerebbe in pe-ricolo di vita.

I lavori a inizio estate

L’operaio lavora per un’impre-sa edile grosina, impegnata conaltre nella realizzazione diun’opera maestosa iniziata inestate, che dovrebbe conclu-dersi per il via della prossimastagione sciistica a Sant’Am-brogio. I tecnici del Psal (Pre-

I lavori al Carosello per il nuovo impianto di risalita dovranno terminare prima di Sant’Ambrogio

Cantiere in piazzaNiente cerimoniadel 4 Novembre

Cade dall’impalcaturaOperaio vola per dieci metriLivigno. Grosino, di 36 anni era al lavoro sul cantiere del Carosello

Non ha mai perso conoscenza, è stato ricoverato per i traumi riportati

venzione e sicurezza sull’am-biente di lavoro) dell’Ats dellamontagna che sono intervenu-ti sul posto lo verificheranno.Sul luogo dell’infortunio sonointervenuti anche i Carabinieridella stazione di Livigno e iVigili del Fuoco volontari deldistaccamento di Livigno.

Le verifiche dell’Ats

Il grave infortunio è giuntoventiquattrore dopo quellomortale di Morbegno che è co-stato la vita a uomo di 55 annidi Regoledo di Cosio, NicolaPontiggia, schiacciato da uncamion che era sollevato inaria per una manutenzione sul

piazzale dell’impresa edile perla quale lavorava. Nella recentefesta provinciale dell’Anmil diinizio ottobre si era tirato unsospiro di sollievo per il calodegli infortuni sul lavoro inProvincia.

La dimostrazione che l’aller-ta sulla sicurezza non deve maiessere abbassata è giunta pun-tuale dal drammatico bilanciodi questi giorni. Solo dopo laverifica compiuta dai tecnicidell’Ats della montagna saràdeciso se l’area dell’incidentesarà posta sotto sequestro e sequesta mattina gli operai po-tranno tornare a lavorare incantiere.

n Secondola ricostruzione dell’incidente l’impalcaturaha ceduto

n Ora i tecnicidel Psal dell’Atsdovranno verificareeventuali responsabilità

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22 LA PROVINCIA

SABATO 4 NOVEMBRE 2017

Morbegno e Bassa Valle

Con il “Ponte del cielo”a passeggio tra le nuvoleI lavori in primavera

TARTANO

ANNALISA ACQUISTAPACE

Partiranno con la prossima primavera i lavori per il “Ponte del cielo”, nome dato alla passerella pedonale tibeta-na ideata e portata avanti dal Consorzio Pustaresc della Val Tartano. È stato definitivamen-te approvato il progetto esecuti-vo dell’opera che ha raccolto l’as-senso di 17 enti e che configura ilpermesso a costruire.

Un team di progettisti

«Grande soddisfazione del con-sorzio – afferma il presidente, Renato Bertolini – con il rin-graziamento al team di proget-tazione composto dagli inge-gneri Mario De Miranda, Marta De Miranda, Mario Er-ba e Carlo Erba oltre al geologoFabrizio Bigiolli, la naturalista Silvia Speziale e l’architetto Dario Benetti. Per raggiungerequesto obiettivo il consorzio ha valutato la complessità dell’in-tervento e le ricadute sulla col-

Tartano. C’è il via libera al progetto della passerella

Congiungerà Campo Tartano col maggengo Frasnìi

Sarà previsto un pedaggio «per sostenere le spese»

lettività che sono state ricono-sciute positive dal Comune di Tartano con una delibera che neha decretato la pubblica utilità epubblico interesse». I visitatori raggiungeranno il centro del pa-ese al confine tra i comuni di Tartano e Forcola: dalle aree a parcheggio già esistenti rag-giungeranno la passerella per-correndo il sentiero che dal ci-mitero scende alla contrada Co-sta e prosegue verso la contrada Spini. «Il pedaggio - prosegue il presidente Bertolini – che servi-rà a sostenere le spese, regola-menterà orari e afflusso dei visi-tatori consentendo inoltre di calmierarne gli accessi ». La pas-serella congiungerà il paese di Campo Tartano con il maggen-go Frasnìi dove sarà realizzata una baita bivacco inserita nel-l’iniziativa del “Birdwhatcing, lamulattiera dell’allocco e il sen-tiero del picchio”, un itinerario naturalistico ornitologico che inestate è stato cofinanziato dalla Fondazione Pro Valtellina nel-

l’ambito del bando 2017 cultura e ambiente.

I quattro sentieri

Da Frasnìi, punto di approdo della passerella, si dirameranno 4 sentieri di importanza escur-sionistica e di recupero di anti-chi tracciati: il sentiero “Pizzo della Pruna” che da Campo sale alla cima, il “Viviorobie” che raggiunge gli alpeggi Sona e Val-leoro, il sentiero “163” e quello “delle capre” che collega i mag-genghi bassi del consorzio e si spinge fino a Tartano. «Il con-sorzio sta sostenendo le spese con una raccolta fondi in parti-colare per l’assegnazione delle “assi del ponte” - spiega Renato Bertolini – ben 700 assi di larice che avranno in evidenza il nomedel benefattore alla partenza delponte. Per maggiori informazio-ni è possibile fare riferimento al sito internet, www.pusta-resc.org e all’albergo Miralago dove una bacheca informativa illustra il tutto».

Il nuovo ponte nell’elaborazione grafica fatta al computer

«Sarà un volano per il turismoUtile contro lo spopolamento»

«Il ponte del cielo co-stituirà un volano per lo svilup-po turistico dell’intero territo-rio di Tartano contribuendo allacostante lotta contro lo spopola-mento e l’abbandono della no-stra piccola ma bella vallata». Neè convinto il presidente del Con-sorzio Pustaresc, nato nel 2000, che include una superficie di 300 ettari ed è composto da 8 maggenghi oltre agli alpeggi Corte e Postareccio e conta un gruppo di soci che sono riusciti

in questi 15 anni ad arrestare l’abbandono delle baite e dei pa-scoli avviando un’inversione di tendenza «per un nuovo ap-proccio che consiste nella tena-ce conservazione delle eredità culturali, agricole ed architetto-niche lasciate dai nostri avi». So-no arrivati all’idea della passe-rella pensando «ancora più in grande per il futuro anche del paese di Campo». Dal centro storico dell’abitato partirà la passerella pedonale che ha una

luce di 222 metri e offrirà la vi-sione di un panorama a 360 gra-di con il paesino a nord, a est la vallata orobica di Tartano, a sud il maggengo Frasnii e a ovest l’intero fondovalle con il lago di Como sullo sfondo. La passerel-la unisce l’abitato con il maggen-go Frasnino collegando i mag-genghi e gli alpeggi del com-prensorio, risolvendo l’accesso molto difficoltoso ai maggenghi di Campo e agli alpeggi A.Acq.

delli precostituiti, l’abilità de-gli artigiani e la loro creativitàrendono le insegne italianecosì straordinarie», si legge diClough che esamina le insegneda una prospettiva storico-estetica e illustra con approc-cio critico i lati migliori e peg-giori di questa singolareespressione d’arte applicata.James Clough è londinese e

studia al LondonCollege of Prin-ting.

Da più di tren-t’anni lavora a Mi-lano per clienti ita-liani e internazio-nali nel campo dellettering e dellacalligrafia.

Ha acquisitoun’ampia espe-rienza nelle formedelle lettere classi-

che e in quelle espressive emoderne.

Clough insegna calligrafianonché storia e teoria della ti-pografia in alcune universitàitaliane e svizzere.

Scrive su questi argomenti eanche sulla storia delle artigrafiche per pubblicazioni ita-liane ed inglesi. È un vero ap-passionato di tutto ciò che ri-guarda l’alfabeto.S. Ghe.

MorbegnoStasera all’Albo

la presentazione del libro

edito dalla Lazy Dog

e realizzato da James Clough

Lo scrittore JamesClough e Riccardo Bello,editore, saranno questa seradalle 21 alla Nuova LibreriaAlbo in piazza SanGiovanni 3 a Mor-begno. L’occasioneè ghiotta poiché of-fre l’occasione discoprire il bel volu-me “L’Italia Inse-gna”, libro edito daLazy Dog e firmatoda James Clough.

«Ironiche e in-tuitive, originali espiritose, improv-visate ed eleganti,le insegne e le iscrizioni italia-ne sono lo specchio della no-stra società».

Clough ha raccolto, com-mentato e classificato più di300 fotografie di insegne escritte di ogni genere scattatein più di 100 località lungo laPenisola. Quindi le ha raccon-tate nel testo che ora disponi-bile nella nuova edizione ita-liana.

«La libertà, avulsa da mo-

La libreria Albo

a Morbegno

avere una qualche ricadutapiacevole, qui non c’è rispet-to. E se gli autori sono co-scritti, si ricordi - ha scandito- che si possono avere 18, 20,25 anni ma l’educazione civi-ca non è un gioco, il bene co-mune si deve rispettare. Il“colore” che accompagna lefeste dei diciottenni? Nessu-no lo vuole svilire, ma deveessere un “colore definito”.Vedremo - ha concluso - dicapire chi sia stato, se mai leazioni potessero essere stateriprese da qualche telecame-ra». D. Roc.

La cultura italianaattraverso le insegne

cui sono state apposte lescritte, la loro persistenza. ASanta Maria non si nascondeil fastidio per l’episodio, sonofrasi villane «scritte davantia una antica chiesa». Si dovràcercare di appurare di chi siastata la sortita che ha destatotanto scalpore.

Dal fronte dell’ammini-strazione comunale sono ar-rivate severe considerazionida parte dell’assessore ai Ser-vizi alla persona e sport Ma-nuela Dalle Grave. «Ho vi-sto questa mattina - ha con-fermato l’amministratrice -,abbiamo trovato, io e tanti al-tri transitando per via Nazio-nale una scritta che non è ci-vile, non mi piace, non mipiace quello che dice. Doma-ni mattina (oggi), mi attiveròper svolgere verifiche, vedre-mo come intervenire. Di cer-to - ha aggiunto Dalle Grave -il fenomeno è da condanna-re».

Una “scrittina”, una picco-la scritta - ha anche detto - cipuò stare, ci può stare un car-tello «ma questo episodio, leparole volgari, le consideroun segno di inciviltà. Non lavedo nemmeno come unabravata - ha chiarito - unaazione scherzosa che possa

Cosio ValtellinoL’assessore Dalle Grave

furente per le parole

volgari sulla carreggiata

«Nessun rispetto»

Scritte sul fondostradale, decoro finito a zero.Hanno destato solo impres-sioni negative a Regoledo,frazione di Cosio Valtellino,le grandi scritte apparse ierialle prime luci dell’alba sul-l’asfalto in zona Santa Mariain prossimità della chiesina.

Lo stile è quello dei mes-saggi dei coscritti, parole se-gnate con il pennello da im-biancare, il contenuto, ilmessaggio lasciato alla co-munità non è di quelli da ri-cordare, una parolaccia cheriempie tutta la sezione stra-dale, dei simboli cancellati,altri caratteri senza senso.

I residenti e anche tuttiquello che durante la giorna-ta sono transitati per la traf-ficata arteria che mette in co-municazione Cosio e Regole-do con Morbegno sono rima-sti infastiditi.

Oggi la polizia locale do-vrebbe disporre sopralluoghiapprofonditi per verificare latipologia dei materiali con

Parolacce e scarabocchi sulla viaL’ira del Comune: «Gesto incivile»

La strada imbrattata con la vernice, forse da coscritti

n nUna scrittapiccola, un cartelloper festeggiareci possono stare, ma quella roba no

n nSe gli autori fossero coscritti ricordiamo loro che il bene comune va rispettato

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LA PROVINCIA

Morbegno e bassa valle 23SABATO 4 NOVEMBRE 2017

MorbegnoComune ed Ersaf hanno inoltrato una domandadi derivazione dell’acquaalla Provincia

Proseguono i passag-gi burocratici finalizzati allaconcessione della derivazionedi acqua al parco della Boscaper la realizzazione di un poz-zo per uso didattico e scientifi-co. Ersaf e quindi il Comune diMorbegno hanno presentatoalla Provincia una domandaper ottenere la concessione diderivare acqua da un pozzo chesi trova nel parco locale di inte-resse sovracomunale della Bo-sca. La derivazione richiestaprevede la captazione di acquadalla falda sotterranea per unvolume complessivo annuo di9.500 metri cubi. L’acqua pre-levata da questo sito verrà uti-lizzata ad uso didattico e scien-tifico nel periodo compreso tramarzo e ottobre.

L’ufficio istruttore di questapratica è il servizio acqua edenergia della Provincia, men-tre l’ufficio competente perl’assunzione del provvedimen-to finale è il settore risorse na-turali e pianificazione territo-riale della stessa Provincia.

È da palazzo Muzio che sisegnala come, a questo puntodell’iter, eventuali domandeche riguardino derivazionitecnicamente incompatibilicon quella alla Bosca, dovran-no essere presentate entro 30giorni dalla data di pubblica-zione sul Burl dell’avviso di de-rivazione al parco (la pubbli-cazione è datata 18 ottobre,quindi c’è tempo sino al 18 no-vembre per avanzare le do-mande). Trascorso questo ter-mine, copia della domanda edella documentazione proget-tuale saranno depositate per lapresa visione in Provincia enegli uffici del Comune diMorbegno. S. Ghe.

poesie sulla pace e lavorando in gruppo anche il resoconto della lezione con gli esperti. Il colle-zionista di “È Valtellina”, Aure-lio Moiola, è intervenuto con tredici reperti da lui trovati dellaPrima Guerra Mondiale (elmet-to, gavetta, borraccia, bomba a mano, filo spinato ecc.), ha par-lato della sua esperienza di col-lezionista e ricercatore di reper-ti sui ghiacciai della Valtellina. Guidati dalle insegnanti, i bam-bini hanno realizzato delle co-pie dal vero dei reperti portati inclasse, prodotto delle poesie sul-la pace e dei testi come l’intervi-sta al collezionista ricercatore. Tutto questo materiale verrà messo in mostra grazie alla col-laborazione con l’amministra-zione comunale, in particolare con l’assessore Anna Tonelli e i

Cosio ValtellinoDa oggi in sala consiliarela mostra realizzatadalle quinte della primariacon È Valtellina

“È Valtellina” e la scuola primaria di Regoledo ri-cordano la fine della Grande Guerra con una mostra degli alunni di quinta. L’iniziativa rientra nell’intenso lavoro che l’associazione sta portando avanti anche in quest’anno sco-lastico nelle scuole del manda-mento. Nelle classi quinte di Re-goledo, dopo l’intervento degli esperti con un lavoro sulla Lim con documenti, cartoline, mo-nete, fotografie dell’epoca, gli alunni hanno svolto lavori di ap-profondimento, realizzando

ANNALISA ACQUISTAPACE

COSIO VALTELLINO

Sarà effettuata alle 14,30 di oggi l’autopsia sul corpodi Nicola Pontiggia, l’operaio di55 anni di Regoledo, frazione diCosio Valtellino trovato senza vi-ta all’interno della sede della dittaCastelli di Morbegno. Soltanto altermine dell’esame autoptico po-trà essere concesso il nullaosta alla sepoltura.

Gli inquirenti vogliono farepiena luce su un incidente che presenta ancora alcuni aspetti oscuri. Non è chiaro, per esempio,perché quella mattina Pontiggiasia andato avanti e indietro dal-l’officina. Procura e carabinieri non rilasciano alcuna dichiara-zione, ma l’attività di indagine chesi sta svolgendo è certamente molto superiore a quella dei nor-mali incidenti sul lavoro.

In questo caso, peraltro, proba-bilmente di incidente sul lavoronon si più neanche parlare, vistoche giovedì la ditta Castelli era chiusa per ferie.

Il sindacato

Quel giorno però Nicola Pontiggiaha raggiunto ugualmente la sededell’azienda per intervenire su uncamion che, sollevato da terra perdelle verifiche tecniche, sarebbecaduto per il cedimento di un an-coraggio schiacciando l’uomo cheera in quel momento sotto.

«Apprendere la notizia dellamorte del lavoratore Nicola Pon-tiggia ci lascia fortemente coster-nati - scrive in una nota il referen-te Cisl Sondrio per la sicurezza sullavoro, Michele Fedele -. Ai fami-liari di Nicola esprimiamo la no-stra vicinanza e il nostro cordo-glio sincero. Ogni volta che si veri-fica un infortunio mortale, o gra-ve, avvertiamo un senso di scon-

Nicola Pontiggia, 55 anni, stata effettuando una riparazione su un mezzo pesante alla Castelli

Tragedia a Morbegno. Nicola Pontiggia ha perso la vita sotto un camion

Oggi l’autopsia sul corpo dell’uomo - La Cisl: «Bisogna ridurre i rischi»

fitta accompagnato da una fru-strazione non indifferente. Qualesindacato dei lavoratori siamo impegnati quotidianamente sulletematiche della sicurezza sul la-voro attraverso l’attività delle no-stre rappresentanze, sia aziendalisia territoriali, verificando nei luoghi di lavoro la puntuale appli-cazione delle norme a tutela del-l’integrità dei lavoratori e, soprat-tutto, cercando di dare ai lavora-tori e ai datori di lavoro informa-zioni utili a espletare procedurelavorative che tengano in debitoconto la tutela della loro salute e

della loro incolumità».

Maggior vigore

La Cisl parla di «un dramma cosìgrande che lascia smarrimento esgomento per non essere riusciti,nonostante le nostre azioni e il nostro impegno, a evitare una tra-gedia pur essendo realisticamen-te consapevoli che il lavoro che svolgiamo può ridurre, anche dimolto, i rischi infortunistici ma non può garantirne la totale eli-minazione. Pertanto, riteniamoche in presenza di un episodio drammatico quale quello di Mor-

begno sia necessario superare quella sensazione di sconforto che ci pervade e trovare la forzaper procedere con maggiore vigo-re nella nostra azione di preven-zione».

Fedele parla di collaborazionecon le istituzioni dicendo di at-tendere «la costituzione, all’Ats della montagna, di gruppi tecnicidi lavoro, con la partecipazione diistituzioni e associazioni sindaca-li e datoriali, che si occuperannodi sicurezza sul lavoro soprattuttoper i settori più esposti ai rischi quali edilizia e agricoltura».

l’abitato e sulle rive sopra la stra-da che conduce alla Larice. Si tratta in molti casi di terreni pri-vati non più sfalciati e quindi po-co manutenuti, sui quali inter-veniamo per garantire un de-flusso regolare delle acque dalle valli con la rimozione di mate-riale che le ostruisce e la pulizia che scongiura, soprattutto in questo periodo di siccità che precede l’inverno, il pericolo di incendi».

L’intento dell’amministra-zione per domani è quello di operare sulla valle del Ronco Vecchio: «Area in cui si convo-gliano tre diverse valli che attra-versano il nostro territorio e cheha bisogno di lavori di manuten-zione e pulizia. La risposta da parte della popolazione è stata sempre positiva. C’è consapevo-lezza sull’importanza di garan-tire un versante curato». A. Acq.

con la partecipazione di una quarantina di volontari. Sabato scorso abbiamo riproposto l’ini-ziativa con una quindicina di persone, per lo più componenti di protezione civile e pro loco, che con l’ausilio di attrezzature emezzi idonei hanno provveduto a intervenire nella parte alta so-pra il paese e in particolare nellavalle dell’Era che taglia in due

RasuraSarà la meta sceltadal Comune per domani,mentre sabato scorsopulizia in Val d’Era

Manutenzione del territorio come priorità a prote-zione dell’abitato e per scongiu-rare gli incendi, tanto che il co-mune di Rasura raddoppia l’im-pegno per la giornata del verde pulito e rinnova l’invito ai volon-tari anche per domani. Sabato scorso il piccolo paese della Val Gerola ha promosso la giornata ecologica «che per Rasura - spie-ga il sindaco Diego Rava - si tra-duce nell’attività di pulizia, sfal-cio, rimozione di piante, arbusti e infestanti, nelle principali vallie vallette che sovrastano l’’abita-to. La prima giornata, quella maggiormente impegnativa, l’abbiamo svolta in primavera

genitori degli alunni delle classi quinte con il papà Gianni Ruf-foni, che ha lavorato all’allesti-mento, coinvolti e coordinati dal rappresentante Gianmaria Moiola, nella sala consiliare in occasione della commemora-zione del IV novembre, previstaper domani con la messa alle 10,30, il corteo al monumento e dopo il consueto intervento dei rappresentanti delle istituzioni,l’intervento degli alunni che de-clameranno alcune poesie d’au-tore, tra cui San Martino del Carso di Giuseppe Ungaretti.

L’inaugurazione della mo-stra è prevista per oggi con alun-ni e famiglie, l’assessore Anna Tonelli, il presidente di “È Val-tellina” Lorenzo Del Barba e i rappresentanti della scuola. La mostra sarà aperta oggi dalle 17 alle 19, domani dalle 9,30 alle 10,30 e dalle 11,30 alle 12,30. Pa-ola Mara De Maestri, respon-sabile del Laboratorio Poetico di “È Valtellina” e insegnante della primaria, sostiene l’im-portanza di «testimoniare tra lenuove generazioni, portando dove possibile vissuti, docu-menti e reperti». A. Acq.

La Grande Guerraraccontata oggicon reperti e ricerche

Prevenzione degli incendiVolontari al Ronco Vecchio

Il lavoro dei volontari in Val d’Era

MorbegnoSarà interessatodalle bancarelle il trattotra via Danieli e via Erbostainaccessibile a tutti i mezzi

Ritorna la “Fiera diMorbegno” domani. Cometradizione vuole la Fiera pre-vede la sistemazione dellebancarelle lungo via V Alpini,nel tratto compreso tra viaMonsignor Danieli e via Erbo-sta. Come sempre il mercatoannuale prevede una serie dicambiamenti in ordine allaviabilità della zona dove si tro-va una delle vie principali del-l’area nord della cittadina. Perquesto motivo la polizia muni-cipale ha diffuso un’ordinanzache spiega i punti in cui verràsospesa la circolazione veico-lare ordinaria. Innanzituttogli accessi carrabili privati sul-la via V Alpini saranno inagibi-li quindi dovrà essere assicu-rata un’adeguata area di sostaper i residenti che hanno biso-gno di uscire di casa con l’auto.Quindi per domani nei par-cheggi all’intersezione con viaBottà e all’altezza del centroresidenziale “Central Park”verranno destinate a sosta deiveicoli dei residenti lungo viaV Alpini. Per assicurare poi ilcollegamento veicolare da viaGregorini a via Merizzi verràriservata un’apposita corsia dimarcia lungo via V Alpini (viaMerizzi si può percorrere so-lamente a senso unico di mar-cia). L’ordinanza vieta per il 5novembre dalle 7,30 alle 18,30,lungo via V Alpini, dall’inter-sezione con via Monsignor Da-nieli all’intersezione con viaErbosta, la circolazione a qual-siasi veicolo, fatta eccezioneper gli operatori commercialidella “Fiera di Morbegno”. Neltratto compreso tra via Grego-rini e via Merizzi la circolazio-ne è consentita nella sola dire-zione verso via Merizzi. S. Ghe.

Operaio morto schiacciatoSi indaga per fare piena luce

Alla Boscasi realizzaun pozzoa uso didattico

Domanila fieraVia V Alpinisenza auto

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Page 13: GHILOTTI A PAGINA 21 Rigamonti, crescita a doppia cifra · 9 771590 588032 Matteo Rivadossi 7 1 1 0 4 di FRANCO CATTANEO Il treno di Renzi in giro per l'Italia rischia di finire sul

24 LA PROVINCIA

SABATO 4 NOVEMBRE 2017

VILLA DI CHIAVENNA

DANIELE PRATI

«Villa non è in gradodi progettare il suo futuro». Èarrivata la lettera aperta aivillesi con la quale la mino-ranza del gruppo “Issa, un pa-ese nel cuore” ufficializzaquello che si era capito daqualche giorno. Dimissioni omancata accettazione dellasurroga per tutti i membri emaggioranza del sindacoMassimiliano Tam che pro-seguirà il mandato da sola.

Toni duri

Duri i toni del documentodiffuso ieri dalla lista uscitasconfitta dalle elezioni di unanno e mezzo fa: «Abbiamotitubato molto per scriverequesta lettera perché ci man-cavano le parole per descri-vere ciò che abbiamo vissutoe che stiamo vivendo. Se pri-ma delle elezioni la maggiorparte della gente criticava inmodo aperto il sindacouscente e il suo quinquennioper il “nulla di fatto”, d’untratto si è scatenata la guerratra fazioni. Ben presto abbia-mo capito che il programmaelettorale era del tutto mar-ginale, a governare erano levoci, le storie inventate perscreditare la lista o addirittu-ra la singola persona, le ripic-che. Insomma, tutto quelloche noi volevamo evitare. Adoggi l’amministrazione Tamnon ha fatto un solo lavoroprogrammato dalla stessa.Tutto ciò che vediamo (stuädi Tonellä, strada Ponteggia,area ecologica) è frutto di

La lettera. “Issa, un paese nel cuore” affida a uno scritto le ragioni delle dimissioni in blocco

«Noi abbiamo provato a lavorare chiudendo occhi e orecchie, ma non ce la facciamo più»

progettazioni dell’ammini-strazione Maraffio. L’ammi-nistrazione attuale non ha lacapacità di ricerca finanzia-menti esterni perché non sabene cosa vuole, non pro-gramma con lungimiranza.Ma si fa voler bene perchénon dice mai di no».

Mancato coinvolgimento

La seconda accusa riguarda ilmancato coinvolgimentodella popolazione e della mi-noranza su alcune scelte. Inparticolare sulla decisione dispostare la biblioteca e gliambulatori medici dall’attua-le sede e di ridurre lo spazio,utilizzato dalle associazioni,sopra i locali della scuole me-die. L’ormai ex minoranzachiede in modo retorico se iconsiglieri di maggioranzache fanno parte delle associa-zioni ne hanno parlato con lestesse prima di arrivare aqueste scelte. L’elenco dei“problemi”, secondo la mino-ranza, è lungo e spazia dallamanutenzione del territorioalla scuola, costretta in questianni alla pluriclasse per il ci-clo delle medie: «Credete chequalche consigliere abbiachiesto ai vari consorzi mon-tani o agli alpini cosa ne pen-sano del disastro lasciato inmezzo al bosco Laghetti-Foppa? Qualcuno in Comuneha preso posizione per il fattoche sono state rovinate lestrade forestali causa i pesidel legname trasportato?Quanto tempo abbiamo do-vuto aspettare affinché si si-stemasse la strada di Bregalo-ne? Siete veramente convintiche la scuola a Villa non vadaperdendo il suo valore forma-tivo così com’è organizza-ta?».

«I soldi non c’entrano»

La mancanza di fondi non sa-rebbe una giustificazione perla minoranza, che evidenzia i,

La minoranza che alle elezioni si era presentata con la lista “Issa, un paese nel cuore”

Il sindaco Tam

«In quella missivac’è un errore madornale»

«Ci prendiamo qualche giorno

per replicare a questa lettera,

perché al suo interno sono citati

singoli consiglieri comunali e

assessori ed è giusto che il grup-

po si riunisca per fare una valu-

tazione precisa del contenuto e

dare una risposta adeguata».

Non intende replicare a botta

calda il sindaco di Villa di Chia-

venna, Massimiliano Tam, alla

dura lettera con la quale la mino-

ranza, tutto il gruppo, ha deciso

di andare sull’Aventino e non

partecipare più alla vita del

consiglio comunale. Per sempre

visto che le dimissioni certo non

si possono revocare: «Ho preso

visione della lettera in queste

ore. Potrei rispondere a caldo -

ha spiegato ieri il primo cittadino

-, ma non sarebbe corretto né nei

confronti dei membri della mia

maggioranza, che ancora non

l’hanno letta, né verso i cittadini,

che meritano una risposta medi-

tata. Per quanto mi riguarda la

lettera della minoranza contiene

un errore che ritengo molto

grave e sul quale farò le mie

valutazioni per capire se proce-

dere o meno in altre sedi».

Il riferimento dovrebbe essere

relativo al passaggio in cui si

sottolinea come il primo cittadi-

no avrebbe pagati dal Comune

«anche i contributi oltre alla

normale indennità». La lettera

cita espressamente, oltre natu-

ralmente al sindaco, i consiglieri

Serena Persenico e Andrea Tam

e gli assessori Francesco Gini e

Barbara Zanelli. D. PRA.

dente triennio aveva visto l’am-ministrazione impegnata nellariqualificazione del centro sportivo, nella realizzazione della via Grande e in quella di due mini-alloggi per utenti in stato di fragilità. L’intervento, per il quale lo stanziamento di bilancio sarà fatto il prossimo anno, si inserisce tra quelli chediverse amministrazioni stan-no portando avanti in valle permigliorare il bilancio energeti-co dei propri immobili. Chia-venna, ad esempio, ha in corso due diversi importanti inter-venti proprio sui plessi scola-stici della città. San Giacomo Filippo, invece, concentrerà le sue attenzioni sul palazzo doveha sede il municipio. D. Pra.

rinascita di Israele con laproiezione di My Australia diAmi Drodz. La storia narradel viaggio del piccolo Tarekdalla Polonia verso il neonatostato d’Israele. Ultima seratavenerdì 24 novembre. La se-rata è dedicata al “fascino delvelo islamico oggi tra religio-ne, seduzione e costrizione”.

Due le proiezioni in pro-gramma.

La prima dedicata a “Slor”di Charlotte Schioler. La se-conda intitolata “Miriam” diFaiza Ambah. Le serate, coninizio alle 21, sono a ingressolibero. Per ulteriori informa-zioni è possibile consultare ilsito www.cineteatrovicto-ria.com. D. Pra.

collaborazione con Mibac,Religion Today, Acec, Ancci eUfficio Nazionale per le co-municazioni sociali dellaChiesa Cattolica.

Si parte mercoledì 8 no-vembre con la serata dedica-ta al Cristianesimo e la proie-zione del film di Nick Hamm“Il Viaggio”, storia dello sto-rico accordo tra unionisti erepubblicani che ha posto fi-ne alla guerra civile in NordIrlanda.

Mercoledì 15 novembre siparlerà di ebraismo, Shoa e

ChiavennaDa mercoledì prossimoverranno proiettati film per promuovere il dialogointerreligioso

“Cinema e dialogointerreligioso”. Questo il te-ma del ciclo di proiezioni“Fedi in Gioco” che l’Associa-zione Nazionale EsercentiCinema porterà a Chiavennadurante il mese di novembre.Tre appuntamenti al cinetea-tro Victoria organizzati in

Cinema e religioneUn ciclo di proiezioni

messi su carta fino al 2020 figu-ra un solo intervento, si parla diopere da oltre 100 mila euro ov-viamente: la riqualificazione energetica dell’edificio della scuola dell’infanzia. Niente impegni per il 2019, quando ci saranno le elezioni, né tanto meno per il 2020. L’intervento avrà un costo di 191 mila euro esarà realizzato durante il pros-simo anno. L’indicazione è quella di un inizio dei lavori previsto per la fine dell’estate el’ultimazione degli stessi entro il mese di dicembre. Il prece-

MeseL’amministrazione comunalesi concentrerà solo sulla riqualificazioneenergetica dell’edificio

Si concentrerà su una sola grande opera l’ammini-strazione comunale di Mese nell’anno e mezzo che manca alla fine del mandato del sinda-co Patrizia Pilatti. Approvatoin questi giorni il piano trien-nale delle opere pubbliche e nell’elenco degli interventi

Nel piano triennalec’è posto solo per l’asilo

peraltro legittimi, rimborsiottenuti dalla ditta per cui la-vora il vicesindaco per le as-senze istituzionali di que-st’ultimo. Ma non solo: «Ora-scrive il gruppo guidato daPaolo Maraffio - il Comunepaga anche i contributi al sin-daco, oltre alla normale in-dennità. Ognuno di voi citta-dini di Villa, si prenda 5 mi-nuti e si metta nei nostri pan-ni: cosa è stato fatto a Villanegli ultimi anni? Noi abbia-mo provato a continuare conil nostro lavoro chiudendoocchi e orecchie, ma adessonon ce la facciamo più. Ci ab-biamo provato, ma quandohai davanti l’ottusità non c èsperanza». La lettera chiudecon una stoccata rivolta an-che ai villesi: «Non c’è cresci-ta, ci si concentra su cose nonprioritarie, spese inutili. E lacosa che fa maggior dispiace-re è che non percepiamo piùla rabbia della gente. Questofa più male».

n nNon percepiamo nemmeno più la rabbia del paese E questo è male

L’addioMartedì scorso è scomparsoil partigiano che fu agli ordini di “Tiberio”in Valchiavenna

La comunità di Nova-te Mezzola ha dato l’ultimo sa-luto a Gualtiero Feci, il parti-giano “Binda”, dopo la suascomparsa, avvenuta martedì.Nato nel 1927, durante la Resi-stenza fu impegnato, comegiovanissimo garibaldino, nel-la Novantesima Brigata Gari-baldi “Elio Zampiero” che sitrovò a combattere, sotto il co-mando del compaesano di No-vate Pietro Porchera “Tibe-rio”, sui monti della Valchia-venna. Per dargli l’ultimo salu-to, giovedì pomeriggio, nellachiesa parrocchiale del Comu-ne del lago c’erano, oltre ai pa-renti e agli amici, moltissimicompaesani e alcuni rappre-sentanti dell’Anpi provincialedi Sondrio. Proprio nell’archi-vio dell’Anpi c’è una foto cheritrae Feci, al fianco di un com-pagno di Novate, sorridente altermine della guerra. L’asso-ciazione guidata dal presiden-te Egidio Melè ha diffuso unmessaggio con parole di cor-doglio dopo la scomparsa di“Binda”. «Siamo vicini ai fami-liari del valoroso partigianoGualtiero, eroico combattenteper la libertà propria e nostracontro la dittatura fascista. Gligiunga l’estremo omaggio daparte di tutti i democratici val-tellinesi e valchiavennaschi».S. Bar.

Valchiavenna

«Villa non progetta il suo futuroEcco perché gettiamo la spugna»

Novate saluta il “Binda”della BrigataGaribaldi

Gualtiero in una foto d’epoca

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Page 14: GHILOTTI A PAGINA 21 Rigamonti, crescita a doppia cifra · 9 771590 588032 Matteo Rivadossi 7 1 1 0 4 di FRANCO CATTANEO Il treno di Renzi in giro per l'Italia rischia di finire sul

LA PROVINCIA 25SABATO 4 NOVEMBRE 2017

Il controllo sul tetto si inse-risce in una serie di verifiche condotte dall’amministrazionedi Prata sugli edifici scolastici negli ultimi mesi. In particola-re sulla scuola della frazione principale, che ormai cominciaad avere qualche annetto sulle spalle: «Abbiamo effettuato una verifica sulle scuole di Pra-ta per capire se ci fossero dei vuoti potenzialmente perico-losi nei soffitti e siamo interve-nuti rifacendo quello di un’au-la. Abbiamo, quindi, effettuato diversi piccoli interventi mi-gliorativi nella palestra». D. Pra.

procrastinabile. Abbiamo dato mandato all’ufficio tecnico di trovare la soluzione migliore. Per questo non abbiamo anco-ra un dato preciso sulla cifra che sarà necessaria per i lavo-ri». Non un intervento risoluti-vo, in ogni caso. Per quello ser-virà un’idea precisa della desti-nazione dell’immobile. E fondiingenti, ovviamente.

La riqualificazione

«All’inizio del 2015 – commen-ta il primo cittadino – avevamoapprovato con una delibera di giunta, nell’ambito del Proget-to Area interna Valchiavenna, una proposta di indirizzo per lariqualificazione dell’ex scuola materna per la realizzazione diuna “scuola potenziata” per di-sabili gravi con contestuale re-cupero del fabbricato. La no-stra idea, tuttavia, non aveva ri-scontrato l’interesse degli estensori del Progetto Area In-terna». Un’occasione persa, se-condo il sindaco. «Abbiamo ereditato questa e altre situa-zioni e ora dobbiamo cercare diintervenire. Per il futuro credo che si debba pensare a un uti-lizzo della ex scuola in funzionedell’area in cui è inserita. Quin-di una destinazione scolastico-sportiva».

Prata CamportaccioIl sindaco preoccupato

per lo stato dell’ex asilo

«Solo una riqualificazione

salverebbe l’edificio

«Non c’è un rischio di crollo immediato, ma se ci do-vessero essere importanti pre-cipitazioni nevose durante l’in-verno la situazione potrebbe farsi critica».

Tetto dell’ex scuola maternadi Prata Camportaccio che fini-sce sotto i riflettori in questi giorni. É lo stesso sindaco Da-vide Tarabini a chiarire i ter-mini dell’atto di indirizzo in-viato all’ufficio tecnico affin-ché metta mano in breve tem-po alla copertura dell’immobi-le ormai inutilizzato da molti anni. Il problema è sempre il solito, con il quale molti enti lo-cali stanno facendo i conti.

La manutenzione

Nel corso degli anni si sono ac-cumulati immobili di proprietàpubblica senza una destinazio-ne. E di soldi per mantenerli inbuono stato nelle casse degli enti non ce ne sono: «La situa-zione è quella che abbiamo ere-ditato a inizio mandato e un in-tervento tampone non è più

Il tetto della ex scuola a rischio«Urge un intervento-tampone»

L’edificio che ospitava l’ex asilo di Prata

MADESIMO

STEFANO BARBUSCA

Ci sono nuove speranzeper l’apertura del Cascata, l’hoteldel centro di Madesimo che da molti anni è quasi pronto, ma ri-mane chiuso. Un fondo americanoè interessato a investire in questoalbergo. Ma intanto sul fronte del-l’ex-Torre non ci sono novità e laquestione ritornerà presto in con-siglio comunale.

Si avvicina la stagione sciistica,che probabilmente - anche se nonci sono date ufficiali - sulle piste della Ski area Valchiavenna pren-derà il via all’inizio di dicembre. Ecome negli anni scorsi la Valle Spluga deve fare i conti, ancora una volta, con la carenza di postiletto.

Una condizione ancora piùspiacevole a causa della nota pre-senza, a Madesimo, di due cantieriper altrettanti alberghi. La que-stione è centrale per la località sci-istica della Valle Spluga e i numerilegati alle possibili presenze nellastagione invernale lo dicono chia-ro. Madesimo e Campodolcino hanno a disposizione rispettiva-mente circa 1000 e 600 posti lettoalberghieri e recentemente si è registrata anche la cessazione del-l’attività della Casa alpina di Mottadelle Acli di Milano, con ben 150posti svaniti in attesa di un even-tuale acquirente. Calcolando cen-to giorni di attività in inverno, conun’occupazione media dell’80%

Madesimo. Si riaccende la speranza per l’hotel nuovo di zecca e chiuso

Masanti: «Sul fronte dell’ex Torre, invece, situazione molto complicata»

credere nel Cascata e a portare avanti il cantiere - spiega il primocittadino -. Questa è la fase della trattativa fra questo fondo e la so-cietà Sereno, che ha costruito la struttura. Se la famiglia Modenasarà disposta ad accettare un ac-cordo con gli americani, l’albergoavrà un futuro grazie a questo in-vestitore statunitense. Un poten-ziale acquirente che in Italia ha messo in campo risorse molto ri-levanti nel settore turistico. Chia-ramente per quest’inverno ormaisarebbe comunque troppo tardi».

L’ex Torre

Sul fronte dell’ex Torre, intanto, lasituazione rimane estremamente

complicata. «Il piano integrato èscaduto nei mesi scorsi - aggiungeMasanti -. Per garantire la volu-metria necessaria alla prosecuzio-ne dei lavori sarebbe necessario approvare una variante in consi-glio comunale e, non sarebbe unpercorso difficoltoso a condizionedi avere certezze sull’ultimazionedell’albergo».

Senza dimenticare le penaliche, complessivamente, ammon-tano a ben sette milioni di euro egravano sulle spalle della societàche ha curato il progetto. «Ma l’aspetto centrale, al di là delle pe-nali, resta la disponibilità di nuoviposti letto alberghieri», concludeMasanti.

energetico. «Questo intervento – conti-

nua Tarabini – dimostra la grande attenzione della nostra amministrazione per la vivibi-lità della frazione, così come la dimostrano altri due impor-tanti lavori conclusi: la giran-dola sui binari della linea Coli-co-Chiavenna sostituita da un nuovo percorso pubblico pro-tetto con cancellata che con-sente ora un camminamento più sicuro a chi si reca in stazio-ne».

Il secondo cantiere è partitoprima della metà di ottobre e riguarda il rifacimento della pavimentazione in via Bella Spada.

«L’intervento arriva dopo lametanizzazione, che aveva pe-santemente compromesso la pavimentazione in porfido – conclude Tarabini - . Siamo sta-ti costretti a sostituirla con un nuovo fondo in mattonelle. Il porfido eliminato non era più riutilizzabile in quel contesto perché i cubetti sono piccoli, inparte danneggiati e non adatti auna strada in pendenza, ma non sarà gettato. Lo terremo indeposito per qualche futuro in-tervento. Il lavoro svolto cre-diamo sia decisamente miglio-rativo rispetto alla situazione preesistente». D. Pra.

Prata CamportaccioLa zona interessata

dall’arrivo del gas

è quella di San Cassiano

e della chiesa

Buone notizie per la comunità di San Cassiano di Prata Camportaccio. Arriva il metano anche per la chiesa delpaese e per gli edifici che gli stanno attorno, come quello delle ex scuole, di proprietà co-munale, che viene utilizzato per molteplici attività. Dalle fe-ste di compleanno al grest esti-vo. «La metanizzazione di quella parte del territorio – ha spiegato il sindaco Davide Ta-rabini – non era prevista dal-l’originale convenzione per la metanizzazione della frazione siglata nel 1995. Il fatto che oraci sia l’accordo per metanizzareanche quella parte è molto im-portante. Possiamo, ad esem-pio, cominciare a pensare alla riqualificazione degli impianti energetici di quegli immobili».

Efficientamento, insomma,che consentirà di risparmiare in prospettiva dal punto di vi-sta economico e contribuire a migliorare l’impatto sull’am-biente per un comune che ha firmato il Patto dei Sindaci 20-20-20 sul tema del bilancio

Si posa il metanoParrocchia in festa

dei circa 500 posti letto in più cheverrebbero garantiti da queste nuove strutture, cascata ed ex-Torre, nelle casse di Ski area Val-chiavenna potrebbe entrare circaun milione e 200mila euro in piùall’anno. «Senza dimenticare i po-sti di lavoro degli alberghi stessi el’indotto sul paese», premette il sindaco Franco Masanti.

Le trattative in corso

Il primo cittadino ha seguito da vicino l’evoluzione delle trattativeper i due hotel, entrambe com-plesse. «Dopo il pignoramento dell’albergo da parte di un istitutodi credito è entrato in gioco un fondo di investimento disposto a

n Negli ultimi mesiPrata è già intervenuta su questo e altri edifici scolastici

ventato negli anni fonte di de-grado urbano, e la realizzazionedi un “belvedere” dal quale saràpossibile avere una panorami-ca dell’interno del complesso con i suoi giardini. Saranno an-che rifatte le pavimentazioni e sistemati i sottoservizi. L’inter-vento non dovrebbe provocare problemi dal punto di vista via-bilistico. Almeno per il mo-mento la strada che costeggia ilmuro di cinta del palazzo rima-ne transitabile in entrambi i sensi di marcia. Il progetto va ad affiancarsi a quello portato avanti dal Comune di Chiaven-na, ente proprietario della di-mora tardo cinquecentesca di Cortinaccio, che intende recu-perare alcune pertinenze e av-viare un progetto tendente allaauto sostenibilità economica della gestione del complesso. D. Pra.

Uno dei cantieri ancora aperti a Madesimo che deturpano il panorama

PiuroI venti posti auto dovrebbero

essere gratuiti,

questa almeno l’intenzione

dell’amministrazione

Sono iniziati nei gior-ni scorsi i lavori per la riqualifi-cazione delle aree esterne al complesso di palazzo Vertema-te Franchi a Prosto di Piuro. Il progetto varato dall’ammini-strazione comunale su finan-ziamento della Fondazione Ca-riplo per un totale di 400 mila euro prevede la realizzazione di un nuovo parcheggio per 20 posti auto, che secondo le in-tenzioni dell’amministrazione del sindaco Omar Iacomella dovrebbero rimanere gratuiti, e un pullman, la tombatura del-l’attuale, e praticamente mai utilizzato, bagno pubblico di-

Cascata, trattative con gli Usa«Quei posti letto servono»

Vertemate, i lavoriOltre al parcheggioanche un belvedere

Il cantiere avviato per realizzare il parcheggio

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