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Pasqua 2014 Via Crucis volto di Cristo volto dell'Uomo Dio non si stanca mai di perdonare! Quindicesima stazione GESU' E' RISORTO! la luce vince le tenebre dal Vangelo di Matteo. Dopo il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria Maddalena e l'altra Maria andarono a visitare la tomba di Gesù. Improvvisamente vi fu un terremoto. Uun angelo del Signore, sceso dal cielo, si avvicinò, roto- lò la grossa pietra e si sedette sopra. L'angelo disse alle donne: “Non abbiate paura! So che cercate Gesù, quello che hanno crocifisso. Non è qui. E' risorto dai morti, ed ecco vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve l'ho detto". Parola del Signore! Un portone di ferro che si chiude alle spalle, un muro che ti avvolge provando a spegnerti dentro la speranza di giorni migliori. Uno smarrimento cui non ci vogliamo abbandonare, tenendo sempre ben presente nel nostro cuore il dono che rappresenta la nostra vita! Questa vita è preziosa e va gustata pienamente in ogni singolo istante, perché non è solamente un tempo da vivere isolati in questo universo sicuramente triste, ma è soprattutto quella dei nostri affetti, dei nostri sogni, della nostrra fede. Per questa vita Gesù ha donato tutto se stesso, vincendo anche la morte. Dopo la sua risurrezione ognuno di noi può rifiorire anche nelle situazioni più dure. Con la fede e con il suo Spirito d'Amore al nostro fianco non esistono strade che non si possono affrontare!

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Pasqua 2014

Via Crucis

volto di Cristo

volto dell'Uomo

Dio non si stanca mai di perdonare!

Quindicesima stazione

GESU' E' RISORTO!la luce vince le tenebre

dal Vangelo di Matteo.

Dopo il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria Maddalena

e l'altra Maria andarono a visitare la tomba di Gesù. Improvvisamente vi

fu un terremoto. Uun angelo del Signore, sceso dal cielo, si avvicinò, roto-

lò la grossa pietra e si sedette sopra. L'angelo disse alle donne: “Non

abbiate paura! So che cercate Gesù, quello che hanno crocifisso. Non è

qui. E' risorto dai morti, ed ecco vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco,

io ve l'ho detto". Parola del Signore!

Un portone di ferro che si chiude alle spalle,

un muro che ti avvolge provando a spegnerti dentro

la speranza di giorni migliori.

Uno smarrimento cui non ci vogliamo abbandonare,

tenendo sempre ben presente nel nostro cuore

il dono che rappresenta la nostra vita!

Questa vita è preziosa e va gustata pienamente

in ogni singolo istante,

perché non è solamente un tempo da vivere isolati

in questo universo sicuramente triste,

ma è soprattutto quella dei nostri affetti, dei nostri sogni,

della nostrra fede.

Per questa vita Gesù ha donato tutto se stesso, vincendo anche la

morte. Dopo la sua risurrezione ognuno di noi può rifiorire

anche nelle situazioni più dure.

Con la fede e con il suo Spirito d'Amore al nostro fianco

non esistono strade che non si possono affrontare!

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Parola di Dio

Accanto alla croce stavano alcune donne: la madre di Gesù, sua sorella,

Maria di Cléofa e Maria di Màgdala. Gesù vide sua madre e accanto a

lei il discepolo preferito. Allora disse a sua madre: “Donna, ecco tuo

figlio”. Poi disse al discepolo: “Ecco tua madre”. Da quel momento il

discepolo la prese in casa sua.

meditazione

Maria aveva pregato, insieme al Figlio, all'inizio della Passione: Sia fatta

la volontà degli uomini. Anche lei come Pilato, seppur con una motiva-

zione interiore tanto diversa, consegnò Gesù alla loro volontà. Adesso che

è morto, glielo restituiscono. Com'è stato ridotto dagli uomini, suo Figlio!

E quante madri si vedono riportare tra le loro braccia i propri figli: uccisi

dalla droga, dall'alcool, dall'alta velocità sulle strade… Com'è difficile il

ruolo di madre.

Coraggio, fratello che soffri. C'è anche per te una deposizione dala croce.

Ecco già una mano forata che schioda dal legno la tua. Ecco un volto ami-

co, intriso di sangue e coronato di spine, che sfiora con un braccio la tua

fronte. Ecco un grembo di donna che ti avvolge con tenerezza. Coraggio!

Mancano pochi istanti alle tre del tuo pomeriggio. Tra poco, il buio cederà

il posto alla luce, la terra riacquisterà i suoi colori e il dsole della Pasqua

irromperà tra le nuvole in fuga.

A te, Maria, che hai dovuto patire la sofferenza più grande, chiediamo di

guardare a noi, spesso distratti dai tanti idoli che ci sono proposti, perché

tra genitori e figli ci sia un dialogo sempre più vivo ed aperto e perché

nasca un amore come lo era il tuo con tuo figlio Gesù.

C. Signore Gesù, i chiodi che ti hanno trafitto sono i nostri peccarti, la

paura di credere, di sperare, di amare. Fa' che ognuno di essi, abbando-

nando la tua carne, porti via con sé la colpa da cui nasce e lasci posto

alla fede, alla speranza e all'amore, che con la tua morte ci hai ottenuto

in dono.

Tutti: Amen.

Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno!

In verità ti dico: oggi con me sarai nel paradiso!

Prima stazione

Gesù è condannato a morte

Pilato ha più paura di una rivolta che di una ingiustizia...

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

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Parola di Dio

Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del

pomeriggio. Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì , Eloì , lema

sabactà ni?, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai

abbandonato?... Ed egli, dando un forte grido, spirò ...

Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo,

disse: Veramente quest'uomo era Figlio di Dio!

pausa di silenzio

meditazione

Siamo giunti alla stazione più dolorosa; quella della morte! Gesù ha

patito molte sofferenze lungo questo “cammino della croce”, ma

sicuramente questa è la più umiliante. Lui, figlio di Dio, costretto a

morire in croce.

Ma proviamo per un attimo a pensare quante persone sono morte da que-

sta mattina ad oggi. E a quante sono morte sul lavoro, in carcere, in

guerra, di fame, oppure nel grembo della propria madre nell'omicidio

dell'aborto.

Non si possono dimenticare le tante vittime innocenti della guerra, una

fra tutte l'inutile guerra in Afghanistan, servita solo a togliere qualche sfi-

zio ai potenti della terra. Come sono inutili i ripetuti attentati che si susse-

guono nei territori occupati, in cui ad andarci di mezzo sono sempre i ci-

vili.

Anche tu Gesù hai subito una morte ingiusta, anche tu hai subito tante

sofferenze per colpe non tue, ma ci hai salvato insegnando a tutti, su

quella croce e con in testa una corona di spine, un valore importantis-

simo: il perdono! Questo deve essere il nostro esempio nel vivere quoti-

diano: perché con il perdono si sconfigge anche la morte!

C. Signore Gesù, che muori abbandonato per amore nostro e ci dai con-

forto col tuo dolore, aiutaci a starti accanto nell'ora dell'abbandono, per

vivere con te l'offerta che salva il mondo e dà vita alla vita. Dio grande,

Dio forte, Dio immortale, abbi pietà di noi.

Tutti: Amen.

Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno!

In verità ti dico: oggi con me sarai nel paradiso!

Seconda stazione

Gesù è caricato della croce

il Signore invita ognuno di noi a prendere la propria croce.

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

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Parola di DioQuando furono arrivati sul posto detto “luogo del Cranio”, primacrocifissero Gesù e poi i due malfattori: uno alla sua destra e l'altro allasua sinistra. Invece gli amici di Gesù e le donne che lo avevano seguitofin dalla Galilea se ne stavano ad una certa distanza e osservavano tuttoquel che accadeva. E quelli che passavano di là lo insultavano scuoten-do il capo e dicendo: “Se tu sei il Figlio di Dio, scendi dalla croce”. An-che i sommi sacerdoti, con gli scribi e gli anziani lo schernivano: “Hasalvato gli altri, non può salvare se stesso. E' il re d'Israele, scenda oradalla croce e gli crederemo”.

meditazioneSi sale sulla Croce ogni volta che si vuol dare una mano agli ultimi, aipoveri, ai diseredati. Si sale sulla Croce ogni volta che si è chiamati aquella forma di martirio, straziante e dolcissimo, che si chiama perdono,nel cui oceano, in questo momento, vorremmo chiedere al Signore dipoter tutti naufragare.Padre, perdonali! Quel perdono che avevi insegnato come una delle leggifondamentali della tua morale, ora lo rendi visibile nella tua vita. È quelperdono senza limiti, concesso fino a settanta volte sette, che avevirichiesto a Pietro. È quel porgere l'altra guancia... Perché dal tuo coraggiodi rinunciare alla violenza ognuno di noi comprenda quanto la suaviolenza è cieca e bestiale, e ne sia liberato.

INVOCAZIONI

Quando dimentichiamo di essere tue creature Perdona, o Padre, il nostro tradimento.Quando offendiamo i nostri fratelli più deboli Perdona, o Padre, il nostro tradimento.Quando per egoismo approfittiamo di chi ci ama Perdona, o Padre, il nostro tradimento.Quando non accogliamo il grido di chi chiede aiuto Perdona, o Padre, il nostro tradimento.Quando offendiamo il vincolo damore che abbiamo scelto Perdona, o Padre, il nostro tradimento.Quando causiamo il male a chi si fida di noi Perdona, o Padre, il nostro tradimento.

Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno!

In verità ti dico: oggi con me sarai nel paradiso!

Terza stazione

Gesù cade la prima volta

non mi meraviglio che Gesù cada. ..

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

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Parola di DioI soldati che avevano crocifisso Gesù presero i suoi vestiti e ne feceroquattro parti, una per ciascuno. Poi presero la sua tunica, che era tessu-ta d'un pezzo solo da cima a fondo, e dissero: - Non dividiamola! Tiria-mo a sorte a chi tocca. Così si realizzò la parola della Bibbia che dice:Si divisero i miei vestiti e tirarono a sorte la mia tunica.

meditazioneNon ti restava altro che quella tunica sul Calvario, e tu, te la sei fattaprendere con arroganza dai soldati senza reagire. Essere spogliato in pub-blico significa che Gesù non è più nessuno, non è che un emarginato,disprezzato da tutti. Quello dei soldati ci sembra un gesto a noi lontano:ma siamo sicuri di non averlo mai fatto?Ci è sicuramente capitato di spogliare un uomo della sua dignità, dellasua libertà, della fiducia e del rispetto! Non ce ne accorgiamo, ma lo fac-ciamo tutti i giorni: quando non proviamo alcun riserbo a giudicare unapersona, quando etichettiamo uomini e donne in base al reato, quandotrattiamo le persone come oggetti...L'arrestato che arriva in carcere viene denudato e spogliato di tutto... tan-ta vergogna per chi subisce e per chi è costretto ad imporre questa umilia-zione! Ti chiediamo, Signore, di renderci consapevoli delle azioni checompiamo, di darci il senso del limite oltre il quale offendiamo le perso-ne e Te.

L. Preghiamo insieme e diciamo... Tutti: Signore, ridonaci la veste bianca del Battesimo.*Signore Gesù, sei stato spogliato delle tue vesti, esposto al disonore,espulso dalla società. Ti sei caricato del disonore di tutti noi. Pre-ghiamo...*Ti sei caricato delle sofferenze e dei bisogni dei poveri, di coloro chesono espulsi dal mondo. Preghiamo...

C. Signore Gesù, sei stato spogliato di tutto. Liberaci dall'ingiustizia cheche concentra la ricchezza del mondo nelle mani di pochi. Aiutaci a met-tere a disposizione degli altri ciò che possediamo. Tu sei Dio e vivi eregni nei secoli dei secoli. Tutti: Amen.

Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno!

In verità ti dico: oggi con me sarai nel paradiso!

Quarta stazione

Gesù incontra sua madre

la fine del dramma sarà consumato ai piedi della croce.

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

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Parola di DioEgli si è lasciato maltrattare, senza opporsi e senza aprir bocca, docilecome un agnello condotto al macello, muto come una pecora davanti aitosatori. Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi, per l'iniquità del miopopolo fu percosso a morte.

meditazioneGesù è arrestato, torturato e condannato a morte perché ha denunciato ilsopruso, la cattiveria e il peccato, e ha annunciato il Regno di Dio. Dueproblemi che non sono stati superati dalla nostra società sono il razzismoe l'indifferenza. Le loro radici sono ben piantate. Le difficoltà diconvivenza con il diverso, il detenuto, lo straniero, sfociano spesso inviolenza reciproca.L'esclusione che produce il carcere è un'esperienza che fa anche Gesù.Tutta la società è 'contro'. Non si trova più accoglienza, lavoro, fiducia estima.

Papa Benedetto ci ha detto, rispondendo a Federico il 18/12/2011

"Si, mi hai detto parole veramente memorabili: siamo caduti, ma

siamo qui per rialzarci. Questo è importante, questo coraggio di

rialzarsi, di andare avanti con l’aiuto del Signore e con l’aiuto di tutti

gli amici. Lei ha anche detto che si parla in modo “feroce” di voi.

Purtroppo è vero, ma vorrei dire che non c’è solo questo, ci sono

anche altri che parlano bene di voi e pensano bene di voi. Io penso

alla mia piccola famiglia papale; sono circondato da quattro “suore

laiche” e parliamo spesso di voi. Dobbiamo sopportare che alcuni

parlino in modo “feroce”, parlano in modo “feroce” anche contro il

Papa, e, tuttavia, andiamo avanti. Io farò la mia parte per invitare

tutti a pensare in modo giusto, non in modo dispregiativo, pensando

che ognuno può cadere, ma Dio vuole che tutti arrivino da Lui. La

vita ci è donata dal Signore. E se lo riconosciamo, Dio è con noi, e an-

che i passi oscuri hanno il loro senso per aiutarci a diventare più fi-

gli di Dio e così essere realmente felici di essere uomini, perché creati

da Dio, anche in diverse condizioni difficili. Il Signore vi aiuterà e noi

siamo vicini a voi".

pausa di silenzio

Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno!

In verità ti dico: oggi con me sarai nel paradiso!

Quinta stazione

Gesù aiutato dal cireneo

per portare la croce di Gesù, obbligano un povero cristo...

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

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Parola di DioErano in molti a seguire Gesù: una gran folla di popolo e un gruppo didonne che si battevano il petto e manifestavano il loro dolore per lui.Gesù si voltò verso di loro e disse: "Donne di Gerusalemme, nonpiangete per me. Piangete piuttosto per voi e per i vostri figli.

meditazioneLa compagnia della buona morte: un gruppo pietoso che accompagnava icondannati a morte e versava lacrime che famigliari e amici nonversavano, sui malfattori finalmente giustiziati. Gesù si ferma, trova ilcoraggio di parlare: "Non piangete su di me". Una parola dura, unservizio alla verità. Gesù non accetta le false lacrime, vuole quelle vere;non ammette una compassione esteriore, chiede la sequela totale; nongradisce il lamento, brama la nostra conversione. Piangiamo su noi e suinostri figli se la nostra fede diventa apparenza, abitudine, dovere. Davantiallo spettacolo della Croce, le "claques" non servono, le mascherecadono: Dio ha bisogno di uomini veri, non di comparse.

L. Preghiamo insieme e diciamo... Tutti: Signore, donaci la forza di cambiare vita.*Tu ci mostri le nostre responsabilità. Fa' che non ci limitiamo ad offriresoltanto parole di compassione. Preghiamo...Tutti: Signore, donaci la forza di cambiare vita.*Tu ci chiami ad eliminare il male dentro di noi e quello che produconole nostre azioni. Preghiamo...Tutti: Signore, donaci la forza di cambiare vita.*Ricordiamo al Signore le nostre famiglie e tutte le donne maltrattate delmondo. Preghiamo...Tutti: Signore, donaci la forza di cambiare vita.

C. Come alle donne di Gerusalemme, dona anche a noi, Signore, il donodelle lacrime, che esprimano la profondità dell'amore, la verità dellacompassione, le tenerezza del cuore, e sappiano comunicare agli altri lavicinanza dell'anima, quando più forte e insostenibile appare il pesodella Croce.Tutti: Amen.

Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno!

In verità ti dico: oggi con me sarai nel paradiso!

Sesta stazione

Veronica asciuga il volto di Gesù

le vite più belle sono, a volte, raccolte in un gesto...

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

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Parola di DioInsultato, non rispondeva con insulti, maltrattato, non minacciava ven-detta, ma si affidava a colui che giudica con giustizia. Egli portò i nostripeccati nel suo corpo sul legno dela croce, perché, non vivendo più peril peccato, vivessmo per la giustizia; dalle sue piaghe siete stati guariti.

meditazioneÈ così dura la strada che sale al Calvario ed è così pesante la croce chesei costretto a portare da farti cadere per la seconda volta., Sifnore.Cadi a terra; come cade a terra la società d'oggi schiacciata dal consumi-smo, dall'egoismo, dal protagonismo.Capita ormai quotidianamente di sentire persone che si dicono fallite,deluse, sconfitte… E non capita solo ai ricchi finiti in galera o aglisportivi che si lasciano morire nella solitudine in una stanza d'albergo.Capita anche alle gente comune: a quelli che pagherebbero per avereanche un solo istante di popolarità perché chissà magari ti può cambiarela vita, a quelli che pagano per togliersi i difetti estetici ed essere piùattraenti, a chi ancora stanco di una vita sfortunata decide di farla finita.È difficile rialzarsi quando ci si ritrova a terra sconfitti e falliti,specialmente se si è soli. Ma anche tu sulla via del Calvario eri solo,aiutato solo da poche persone.Forse anche tu, se avessi voluto, avresti potuto gettare la spugna eattendere il tuo destino; ma sulla via della croce ci insegni a non rasse-gnarci, trovando la forza di ricominciare sempre il cammino.

L. Preghiamo insieme e diciamo... Tutti: Signore, rialzaci dalle nostre cadute.*Ricordiamo al Signore tutti i detenuti e i poliziotti penitenziari che sisono tolti la vita. Preghiamo...Tutti: Signore, rialzaci dalle nostre cadute.

C. Umanissimo Signore, Dio e fratello della nostra vita, tu che cadiancora sotto il peso dela croce, aiutaci a soccorerre la debolezza altruie ad accettare la nostra, per offrirla insieme con te al Padre e trasfor-mare il dolore in amore, facendo della fatica dei giorni aurora di vita.Tutti: Amen.

Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno!

In verità ti dico: oggi con me sarai nel paradiso!

Settima stazione

Gesù cade la seconda volta

Chi cade non è un disertore... e Gesù ci attende chino sotto la croce.

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

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Parola di DioIl Servo del Signore non aveva né dignità né bellezza, per attirare glisguardi. Non aveva prestanza, per richiamare l'attenzione. Noi l'ab-biamo rifiutato e disprezzato; come un uomo pieno di sofferenze e didolore. Come uno che fa ribrezzo a guardarlo. Di te ha detto il mio cuore: cercate il suo volto; il tuo volto, Signore, iocerco. Non nascondermi il tuo volto!

meditazioneChi si avvicina ad asciugare il volto di Gesù è una donna, Uno squarciodi attenzione, di prossimità; un inchinarsi verso il dolore.Quanto c'è bisogno di Veroniche sulle tante vie della Croce delle nostresocietà, per i tanti poveri cristi carichi delle loro croci, che aspettanoqualcuno disposto ad asciugare lacrime e sudore.Fortunatamente sono tante le persone che si dedicano al compito diasciugare il volto sofferente dell'uomo di questo terzo millennio: conl'impegno personale, nel volontariato, partecipando ad iniziative di caritàe assistenza, negli ospedali assistendo i sofferenti e i morenti, nelle carce-ri ascoltando e consolando.Se il Samaritano fosse arrivato un'ora prima sulla strada, forse l'aggres-sione non sarebbe stata consumata. Di qui l'assoluto bisogno di saper pre-venire e guardare lontano per saper additare i focolai da cui partono le in-giustizie, le guerre, le oppressioni, le violazioni dei diritti umani.Questo può essere il lavoro entusiasmante ed efficace per chi vuole essereVeronica oggi. Non ci resterà solo la Tua immagine sul nostro sudario;saremo noi stessi la tua immagine presente e viva fra gli uomini che cicamminano a fianco.

L. Preghiamo insieme e diciamo... Tutti: Gesù, imprimi il tuo volto nei nostri cuori.*Ricordiamo al Signore tutti i Volontari, in particolare Volontari dellaCaritas di Roma che vivono la solidarietà con i più deboli. Preghiamo...Tutti: Gesù, imprimi il tuo volto nei nostri cuori.

C. Aiutaci, Padre, a credere nella forza dei piccoli gesti, capaci di rico-noscere nei volti sfigurati dalla sofferenza il volto dell'Uomo dei dolori,che redime il nostro dolore e non cessa di chiederci il semplice gesto diun atto d'amore.Tutti: Amen.

Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno!

In verità ti dico: oggi con me sarai nel paradiso!

Ottava stazione

Le donne piangono per Gesù

Figlie di Gerusalemme... piangete per voi stesse e per i vostri figli.

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

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Parola di Dio.Presero Gesù e lo portarono via. Lungo la strada costrinsero un taleche passava, un certo Simone originario di Cirène che tornava dai cam-pi, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce. Condussero dunqueGesù sal luogo del Gòlgota, che significa luogo del cranio.“Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la suacroce e mi segua".

meditazioneIl cireneo sembra passare di lì casualmente e, senza tante cerimonie,viene chiamato ad alleggerire il peso di Gesù sofferente. Non si facommento della sua reazione, ma sembra che all'imposizione segua un“'sì' silenzioso da parte di chi, seppure non conoscendo chi staaiutando, si mette al suo servizio.Spesso chi fa volontariato ha ricevuto una chiamata casuale, a cui non siè detto di no. Vorremmo continuare tutti ad essere chiamati acondividere il peso della croce, che ogni nostro fratello in carcere, inospedale, sulle povere strade del mondo sta portando, senza per questointimidirci o inorgoglirci, ma tenendo sempre presente che si tratta di un"sì" al servizio di Gesù sofferente.

INVOCAZIONI

Signore, nella semplicità della mia fede Rendimi testimone della VeritàSignore, nell'impegno nel mio lavoro Rendimi testimone della VeritàSignore, nel vissuto quotidiano con la mia famiglia Rendimi testimone della VeritàSignore, quando vorrei nascondere la mia appartenenza a te Rendimi testimone della VeritàSignore, quando vorrei pensare solo al mio quieto vivere Rendimi testimone della Verità

C. Donaci, Padre, di riconoscere, sui passi del nostro cammino, nell'umi-le fatica dei giorni, il volto di Colui che ci chiede aiuto, e ci aiuta a por-tare il dolore di tutti, accompagnandoci col suo amore vittorioso sullavia del nostro dolore, per fare di essa la via della vita.Tutti: Amen.

Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno!In verità ti dico: oggi con me sarai nel paradiso!

Nona stazione

Gesù cade la terza volta

cadere una, due, tre volte e arrivare lo stesso al Calvario...

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

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Parola di DioSimeone li benedisse e parlò a Maria, la madre di Gesù: “Dio ha decisoche questo bambino sarà occasione di rovina o di risurrezione per moltiin Israele. Sarà un segno di Dio che molti rifiuteranno: così egli metteràin chiaro le intenzioni nascoste nel cuore di molti. Quanto a te, Maria, ildolore ti colpirà come fa una spada”.Dice il Signore: “Trattieni la voce del pianto, i tuoi occhi dal versarelacrime, perché c'è un compenso per le tue pene”.

meditazioneGesù, ecco ora scorgi tua Madre, quello sguardo che faceva sorridere ituoi occhi di bimbo, quel viso che per trent'anni ti aveva accompagnatonel Tuo cammino. E Maria ti accompagna ancora!Nessun dubbio sulla sua fedeltà, sulla sua adesione al tuo progetto, lei tidà forza di poter leggere nei suoi occhi che essa è d'accordo con te, comesempre, fino in fondo, fino alla morte sulla croce. Così il suo amore,lungi dal trattenerti, ti spinge verso il sacrificio supremo.Maria, insegnaci che "amare" non è commuoversi, non è possedere, mavuol dire rispettarsi e aiutarsi a vicenda fino al completo dono di sé. Feli-ci le famiglie dove i coniugi si incoraggiano l'un l'altro a crescerenell'amore, a portare la croce di ogni giorno, ad avvicinarsi a Dio sempredi più. Beati i figli che hanno genitori preoccupati di insegnar loro asacrificarsi per amore.

L. Preghiamo insieme e diciamo... Tutti: Maria, donaci un raggio della tua fede.*Santa Maria, Madre di tutti gli oppressi e di tutti i condannati, donaciconsolazione e misericordia. Preghiamo...Tutti: Maria, donaci un raggio della tua fede.*Ricordiamo al Signore le nostre mamme e tutte le madri del mondo.Preghiamo...Tutti: Maria, donaci un raggio della tua fede.

C. Maria, tu stai acanto a tuo figlio lungo le strade della Croce. Il suoamore è il tuo, il tuo dolore è il suo. Aiutaci ad accompagnare chi portala croce come tu hai accompagnato lui, e accompagna anche noi, Madredel Redentore e madre nostra amata.Tutti: Amen.

Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno!

In verità ti dico: oggi con me sarai nel paradiso!

Decima stazione

Gesù è spogliato delle vesti

l'uomo ha imparato presto a ‘spogliare’ l'uomo...

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

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Parola di Dio…Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolorie noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è statotrafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigoche ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamostati guariti. Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noiseguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l'iniquità di noitutti. Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era comeagnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoitosatori, e non aprì la sua bocca. Con oppressione e ingiusta sentenza futolto di mezzo.

meditazioneUna società fondata solo sui soldi e sul mercato finisce per diventare unasocietà di privilegiati. Tutti hanno diritto alla salute, però solo alcuni pos-sono accedere alle cliniche specializzate e agli ospedali dell'eccellenza.Tutti siamo uguali davanti alla Legge, ma solo alcuni godono del privile-gio di un 'giusto' processo... Un trattamento differenziato che, seppur inmolti casi necessario e legittimo, diventa spesso un mezzo per frodare lagiustizia e garantirsi l'impunità. La prima caduta di Gesù significa chedobbiamo risollevarci di ogni superbia e strapotere.INVOCAZIONI

Quando ci è chiesto di amare di più Signore, aiutaci a fare la tua volontà.Quando ci è chiesto di amare per primi Signore, aiutaci a fare la tua volontà.Quando ci è chiesto di amare chi non può ricambiare Signore, aiutaci a fare la tua volontà.Quando ci è chiesto di amare chi ci odia Signore, aiutaci a fare la tua volontà.Quando ci è chiesto di amare chi è •invisibile• Signore, aiutaci a fare la tua volontà.Quando ci è chiesto di amare chi soffre Signore, aiutaci a fare la tua volontà.Quando ci è chiesto di amare ma non ne siamo capaci Signore, aiutaci a fare la tua volontà.

Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno!

In verità ti dico: oggi con me sarai nel paradiso!

Undicesima stazione

Gesù crocifisso e abbandonato

la storia di Gesù è farsi carne, farsi pane, farsi legno...

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Page 13: GESU' E' RISORTO! - ispcapp.org · A te, Maria, che hai dovuto patire la sofferenza più grande, chiediamo di ... si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Alle

Parola di DioPilato cercava di liberare Gesù; ma i Giudei gridarono: Se liberi costui,non sei amico di Cesare! Chiunque infatti si fa re, si mette controCesare. Udite queste parole, Pilato fece condurre fuori Gesù e sedettenel tribunale, nel luogo chiamato Litòstroto, in ebraico Gabbatà. Era laPreparazione della Pasqua, verso mezzogiorno. Pilato disse ai Giudei:Ecco il vostro re!. Ma quelli gridarono: Via, via, crocifiggilo! Disse loroPilato: Metterò in croce il vostro re? Risposero i sommi sacerdoti: Nonabbiamo altro re all'infuori di Cesare. Allora lo consegnò loro perchéfosse crocifisso.

meditazione'Prendere ogni giorno la croce' ci deve interpellare a farla nostra, adassumerla come stile di vita…La Croce non è estranea alla vita di ogniuomo e donna di qualsiasi età, popolo e condizione sociale. Sì, la Croce èiscritta nella vita dell'uomo. Siamo fatti per la vita, eppure non possiamoeliminare dalla nostra storia personale la sofferenza e la prova. Ed anchenoi, cari amici, non sperimentiamo quotidianamente la realtà della Croce?Quando in famiglia non esiste armonia, quando il ritorno nel mondo dellavoro diventa impossibile, quando si deve lottare con la malattia, con lanon-vita del carcere..., non è forse la Croce che allora ci interpella?Il mondo vorrebbe farci credere che la Croce va rimossa. Ci invita ad unaesistenza vissuta senza responsabilità e ad una vita priva di progetti e dirispetto per gli altri. Apriamo bene gli occhi: questa non è la strada checonduce alla gioia ed alla vita, ma il sentiero che sprofonda nel peccato enella morte.Gesù non ci lascia soli sulla Croce. Se la Croce viene accolta, essa generasalvezza e procura serenità. Senza Dio, la Croce ci schiaccia; con Dio,essa ci redime e ci salva.

C. Signore Gesù, nessuno ti ha costretto a portare la croce. Ti sei cnse-gnato liberamente alla morte per amore degli uomini. Aiutaci a direanche noi il nostro sì davanti alla prova e al dolore, sapendo che nonsaremo noi a portare la tua Croce, ma sarà la tua Croce a portare noi. Tutti: Amen.

Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno!

In verità ti dico: oggi con me sarai nel paradiso!

Dodicesima stazione

Gesù muore in croce

... con la tua croce hai salvato il mondo!

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

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Parola di DioPilato sapeva che i sommi sacerdoti gli avevano consegnato Gesù perinvidia. Ma i sommi sacerdoti sobillarono la folla perché egli rilasciasseloro piuttosto Barabba. Pilato replicò: Che farò dunque di quello chevoi chiamate il re dei Giudei?. Ed essi di nuovo gridarono: Crocifiggilo!Ma Pilato diceva loro: Che male ha fatto? Allora essi gridarono piùforte: Crocifiggilo! E Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine,rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnòperché fosse crocifisso.Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio. Lorivestirono di porpora e, dopo aver intrecciato una corona di spine,gliela misero sul capo. Cominciarono poi a salutarlo: Salve, re deiGiudei! E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavanoaddosso e, piegando le ginocchia, si prostravano a lui. Dopo averloschernito, lo spogliarono della porpora e gli rimisero le sue vesti, poi locondussero fuori per crocifiggerlo.

meditazioneComincia l'ultima missione terrena di Gesù: quella della vittoria sul dolo-re e sulla morte attraverso l'accettazione di una condanna ingiusta e ilperdono dei suoi assassini.Viviamo in un'epoca in cui tutti ci siamo attribuiti il ruolo di giudici peremettere sentenze e condannare coloro che riteniamo i "cattivi", i disgra-ziati della storia: chi disturba la nostra normalità e il nostro tranquillobenessere.Però Gesù ci insegna, proprio nel subire un processo farsa e un'ingiustacondanna, che non dobbiamo mai giudicare e condannare.Condannare l'errore sì, le persone mai. Combattere l'ingiustizia sì, maoperare per il riscatto di chi sbaglia: "non giudicate e non sarete giudica-ti. Gli antichi vi hanno detto dente per dente, ma io vi dico amate i vostrinemici, pregate per chi vi perseguita".Gesù, fà che impariamo ad applicare i tuoi insegnamenti: "perdona noicome noi perdoniamo i nostri debitori.

C. Signore Gesù, come un malfattore vieni condannato al nostro posto eper noi. Aiutaci a pentirci delle nostre colpe, di cui tu, innocente, haivoluto caricarti. Fà che sappiamo riconoscerti in ogni condannato dellaterra. E se talvolta un ingiusto giudizio dovesse pesare sulle nostrespalle, aiutaci a portarlo insieme con te. Tutti: Amen.

Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno!

In verità ti dico: oggi con me sarai nel paradiso!

Tredicesima stazione

Gesù è deposto dalla croce

Gesù viene deposto, secondo la tradizione, nelle braccia della madre.

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

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C. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Tutti: Amen

C. Il Signore Gesù Cristo per noi ha accettato la sorte del

‘chicco di grano che cade in terra e muore per produrre

molto frutto’. Tu ci inviti a seguirti su questa via quando

dici: «Chi ama la sua vita la perde, e chi odia la sua vita in

questo mondo la conserverà per la vita eterna». Donaci di

accogliere, con cuore docile, il tuo invito.

Tutti: Gesù, aiutaci a vivere come il chicco di grano.

C. Illùminaci, perché questa ViaCrucis non susciti soltanto

dei sentimenti e delle emozioni. Donaci di accompagnarti nel

percorso della tua ‘Via Crucis’ con il cuore, anzi, con i passi

concreti della nostra vita quotidiana.

Tutti: Gesù, aiutaci a vivere come il chicco di grano.

C. Amici e fratelli, siamo nel finale del tempo santo della

Quaresima, tempo per rivedere la nostra vita e cambiarla in

meglio. Vogliamo vivere quest'ora in fraternità, meditando

sul Paradiso! Preghiamo con fede, chiedendo a Dio la grazia

di accogliere la vita nuova che Gesù ci ha donato con la sua

morte e la sua risurrezione, e ci dona anche quest'anno nella

sua Pasqua di Risurrezione.

Tutti: Così sia!

Quattordicesima stazione

Gesù è posto nel sepolcro

Chi dona al povero semina la propria immortalità.

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo.

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.