Gestor News Aprile 2011

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NE/TN0027/2008 Registrazione n. 1358 - 7 maggio 2008 del registro stampa del Tribunale di Trento quadrimestrale di informazione della cooperativa trentina di acquisti alberghi e ristoranti UN PUNTO DI RIFERIMENTO NELL'UNIVERSO DEGLI ACQUISTI

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Gestor News Aprile 2012

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Gestor opera per i suoi soci come consulente garantendo le migliori collaborazioni commerciali con oltre 150 fornitori.Compie un'accurata selezione dei fornitori in funzione della qualità e del servizio offerto, per la definizione di un assortimento completo nei settori merceologici del comparto alberghiero e ristorativo.

ottiene migliori condizioni di fornitura, quindi

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beneficia di una maggiore disponibilità di tempo

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IL SOCIO GESTOR

UN PUNTO DI RIFERIMENTO NELL’UNIVERSO DEGLI ACQUISTI

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Nuove sfideatteNdoNo Gestor Nei prossimi aNNiIl mio grazie al Presidente Danilo Moresco

Gestor si prepara a vivere un nuovo perio-do di sfide e obiettivi da condividere, come finora è avvenuto, con tutti i soci. Nell’as-

semblea generale del prossimo 19 maggio, il Consiglio di Amministrazione è chiamato ad eleg-gere il suo Presidente dal momento che il man-dato di Danilo Moresco è in scadenza. Indipen-dentemente da quale sarà l’esito della votazione, come persona e come Direttore, mi sento di voler esprimere un personale ringraziamento a Danilo. Quando mi è stata offerta la possibilità di lavorare in Gestor, Danilo mi ha presentato la Cooperativa descrivendola come un bel gioiello che, se indos-sato bene, avrebbe dato luce e importanza al no-stro lavoro. Un concetto che corrispondeva esat-tamente al suo stato d’animo, alla sua passione per questa azienda che ha visto nascere e cre-scere nel tempo. Ebbene, a distanza di sei anni, mi sento di condividere ancora questo principio, che è diventato anche mio, e che continua ad essere fonte di rinnovamento. Lo considero an-cora un punto di partenza per un periodo nuovo, per affrontare con chi verrà il lavoro che ci aspetta per i prossimi anni.Voglio ringraziare Danilo per il rapporto, non solo professionale ma anche umano, che ha saputo coltivare. Lo considero amico, prima che Presi-dente. La sua disponibilità in ogni momento, la sua cordialità e la sua professionalità sono state per noi una certezza. Sono tanti i ricordi dei mo-menti vissuti insieme che mi vengono in mente. Uno su tutti, l’organizzazione per il decennale della cooperativa, un’occasione che ha siglato un mo-mento di consolidamento di quella che era stata l’idea di un gruppo di quattordici amici che aveva-no voluto la Gestor. Posso dire con certezza che l’azienda ha lavorato bene ed è stata accompa-gnata da un Presidente che nel cammino mi ha insegnato molto e che mi auguro resti vicino a Gestor. Dopo l'interesse che tante realtà da fuo-ri provincia hanno espresso nei nostri confron-ti, il nostro impegno sarà sicuramente quello di dare delle risposte alle loro richieste. Siamo pronti ad affacciarci all’esterno del territorio provinciale, consapevoli che non sarà un percorso semplice con risultati immediati, ma sarà una semina che a tempo debito darà i suoi frutti, ne siamo certi. La mission della Gestor - che è quella di essere di supporto ai soci nella gestione dei costi degli acquisti - viene sposata sempre più da albergatori che, in un momento di crisi come quello attua-le, preferiscono unirsi ad una realtà come la no-stra per essere più forti. La scelta di organizzare la nostra assemblea 2011 in Val di Sole ha per noi anche un significato simbolico: abbiamo infatti bi-sogno di sole e luminosità per affrontare un pe-riodo economicamente difficile per tutti. Inoltre in questo modo vogliamo anche ringraziare questo territorio, che insieme alla Val di Non ha deciso di avvicinarsi alla nostra cooperativa.

  2ilpuntoTurismo e ripresa economica

  6 l'intervistaI miei 12 anni da Presidente

  8 appuntamento19 maggio assemblea annuale

12 ilpersonaggioFabio Decarli:la tradizione della cucina trentina

14 ireportDopo Expo Riva Hotel

20 lanovitàGoller Presidentedei Cuochi trentini

29 TendenzeEvoluzione dei rifugi

32 FocusArchitettura eco-sostenibile

◗ Bar Oriola nuovo socio

◗ La colazione al bar

sommario

Quadrimestrale della Cooperativa GESTORvia Maccani 181/A - Trento Tel. 0461 826506 - Fax 0461 429378 www.gestor.it - [email protected]

Direttore Responsabile: Franco Delliguanti

Registrazione n. 1358 - 7 maggio 2008 del registro stampa del Tribunale di Trento

Stampa: Litografica Editrice Saturnia (tn)

Anno III - n. 1 APrIle 2011

editoriale

nives Tisi

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L’Italia «sta uscendo dalla recessione lentamente»: lo ha detto recentemente il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi. Dunque la crescita dell’economia italiana prosegue ma a ritmi

contenuti. L’ istituto di credito nazionale rileva che la preoccupazio-ne maggiore oggi è la situazione dell’occupazione che non riparte. Livelli produttivi distanti da quelli precedenti l’avvio della recessione

e un’incidenza ancora elevata degli occupati in cassa integrazione ostacolano - fa notare Bankitalia - il ritorno alla crescita dell’oc-

cupazione. In un contesto di questo tipo, abbiamo voluto in-dagare qual è il ruolo del settore turistico in una strategia di rilancio dell’economia a livello locale, in un territorio peculiare come il Trentino, dove agiscono particolari realtà produttive come le cooperative. Ne abbiamo parlato con la professo-ressa Mariangela Franch, docente di Marketing alla facoltà di Economia dell’Università di Trento, che nel 1997 ha fon-dato il gruppo di ricerca eTourism, del quale è coordinatrice scientifica.

Professoressa Franch, qual è lo stato attuale del sistema economico trentino in base agli indicatori di cui è in possesso?

La cosa importante da sottolineare è che in una fase di diffi-coltà e di recessione post 2008, si sono rilevati anche in Tren-

tino dei segnali di diminuzione di capacità di produrre reddito da parte dei settori industriali tradizionali, le costruzioni in particolare.

Quindi c’è un rallentamento che è anche rilevabile guardando l’anda-mento del PIL pro capite. In Trentino, meno comunque che nelle altre

regioni, è diminuito del 2,1 % tra il 2009 e il 2010. Detto questo, i settori tradizionali sono o fermi o stanno diminuendo. Parallelamente, se prendiamo altri dati, in particolare quelli sui flussi turistici, vediamo che negli stessi anni continuano a crescere sia gli arrivi che le presenze. Quindi mi pare che si possa dire senza ombra di smentita il settore turistico è quello che tiene maggiormente e che probabilmente è riuscito an-che a compensare le perdite degli altri settori, e quindi a far registrare una diminuzione solamente del 2% mentre in altre parti d’Italia il calo è molto più sensibile.

il turismo come chiave di volta della ripresa ecoNomica del territorioL’analisi delle politiche e delle strategie di un esperto del settore

ilpuntoMARIANGELA FRANCHProfessore Ordinario di Marketing Università degli Studi di Trento Facoltà di Economia, Dipartimento di Informatica e Studi Aziendali

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Per cui possiamo dire che il settore del turismo può fare da traino per la ripresa del sistema...

Certo, più in generale è il settore dei servizi, all’interno del quale il turismo occupa una fetta molto importante, perché se poi an-diamo a valutare la capacità di generare Prodotto Interno Lordo di questo settore, dati Bankitalia alla mano, solamente nel settore degli alberghi è intorno al 6%. Se poi considerassimo tutta la filiera, si raggiun-gerebbero valori a due cifre. Per quanto ri-guarda il turismo, un comparto importante e innovativo che lo riguarda è quello della ricerca. Pochi giorni fa è stato presentato uno studio da parte di Opes (Osservatorio Permanente per l’economia, il lavoro e per la valutazione della domanda sociale, ndr) dove si dice che anche questo settore è capace di generare un PIL che si aggira intorno al 2-3%. Quindi, questi settori sem-brano essere quelli sui quali vale la pena puntare e fare investimenti di qualità.

Quali possono essere secondo lei le politiche più adatte da mettere in atto in un territorio come il Trentino?Il turismo in Trentino è stato comunque un

settore che ha ricevuto attenzioni da parte del decisore pubblico, molti sono stati gli interventi sia per le strutture ricettive che quelle impiantistiche sotto forma di contri-buti. Siamo arrivati ad un punto in cui al-cuni territori e alcune valli hanno raggiunto probabilmente il loro punto di massima di utilizzo delle capacità ricettive. Stiamo par-lando di valli dove c’è un turismo di massa. In queste zone io credo che occorrerebbe intelligentemente pensare a degli interventi che rendano più sostenibile il turismo. Vi-ceversa, nelle aree del Trentino dove non si è sviluppato un turismo di massa, le prospettive sono quelle - a mio modo di vedere - di un turismo sostenibile fatto di valorizzazione del territorio, di contatti con le comunità locali, di scoperta e di offer-ta turistica legata a tutto ciò che il territorio esprime.

Secondo lei la tassa sul turismo può essere una strategia valida?

Secondo me questo tipo di intervento, po-trebbe avere un esito se arriva a valle di un processo di consapevolezza dei territori e di quanto sia importante il turismo in ter-mini di generazione di ricadute ma anche

Nuovo formato, VECCHIA ELEGANZAIl giornale si presenta con un nuovo formato, più maneggevole. Il vecchio formato, seppure immediatamente identificabile risultava a molti poco pratico. E siccome ci sono sempre cose da migliorare, abbiamo pensato a questo for-mato che comunque si differenzia dalle molte riviste dalle classiche dimensioni A4.Ma non volevamo fare un restyling completo, perché il nostro giornale è sempre piaciuto an-che per la chiarezza grafica, per il dosaggio te-nue del colore. Restano immutate le strutture degli articoli, i contenuti, le rubriche, le intervi-ste che cercano di informare in modo super partes sul mondo degli acquisti. Come dire....la tradizione non si perde, semplicemente si rinnova!

fLash

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di opportunità di occupazione ad alto livello, quindi di qualificazione. Ciò avviene in Au-stria ad esempio da diverso tempo. Se in-vece l'inserimento della tassa sul turismo è un processo che viene calato dall’alto sulla testa dei territori senza che questi ne abbia-no piena consapevolezza, provoca sicura-mente delle reazioni di rigetto.

Per la sua esperienza il 2011 sarà l’anno della ripresa economica del sistema generale?

Per rispondere a questa domanda ci vor-rebbe una sfera di cristallo. Quello che posso dire è che negli anni della crisi il set-tore turistico in Trentino ha continuato a crescere, pur se lentamente, ma ha sem-pre dato dei segnali positivi. Ritengo quindi che, a fronte di un attenuarsi della crisi in generale, non può essere che un effetto di ricaduta positiva. Quanto sarà da attribuire al turismo, insieme ad altri settori, questo è difficile dirlo. Sicuramente però il turismo è stato un settore che è continuato a cre-scere.

Quanto è importante, a suo avviso, il ruolo delle cooperative per un tessuto economico e sociale come quello trentino?

La cooperazione fa quasi un binomio con il Trentino. Il ruolo delle cooperative potreb-be essere importante. Naturalmente c’è la necessità che le cooperative assumano come concezione di gestione dell’impre-sa un approccio manageriale, professio-nale, attento alla giusta allocazione delle risorse, senza porsi problemi di essere o meno un’impresa. L’importante è allinearsi agli standard di managerialità e contem-poraneamente tenere presente che i ri-sultati di questo approccio non vanno ad aumentare i profitti ma vengono ridistribuiti all’interno della cooperativa. Per cui sì, io penso che la cooperazione potrebbe ave-re un ruolo più importante di quanto non abbia avuto fino ad adesso nel settore del turismo.

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Allora Moresco, eccoci qui a conclusione del suo mandato. Come sono stati questi anni da Presidente?

Riuscire a spiegare quello che si prova in poche parole è sicuramente difficile. Pos-so dire che è stato un impegno importan-te, a volte molto faticoso, ma sicuramen-te bellissimo e stimolante. Coordinare “la macchina” Gestor richiede tempo e de-dizione ma dà un'enorme soddisfazione quando arrivano i risultati, ed i risultati mi sembra siano arrivati.

Quali sono state a suo avviso le tappe più importanti che hanno contrassegnato una presidenza di tanti anni?

Ricordo molto importante e problemati-ca la fase di partenza di Gestor. È stata dura partire almeno in 14 imprenditori. Non dimenticherò mai che alla prima ri-unione che facemmo nel '98 eravamo in 30-35 aziende presenti. Pochi minu-ti dopo siamo rimasti appunto in 14. Il motivo del fuggi fuggi? La richiesta alle aziende aderenti di rendere disponibile la lista dei propri fornitori e la denuncia IVA. Allora, ma succede ancora oggi ci sono aziende che rifiutano di mettere a dispo-sizione della cooperativa la lista dei propri fornitori pensando di mettere in piazza i propri interessi. In realtà l'unico interesse mancato è quello dell'azienda che priva la cooperativa di definire migliori condizioni di acquisto con i fornitori. Questo fatto è un indicatore che segnala che c'è ancora molto da fare. Altra tappa fondamentale

sono state le scelte fatte dopo 4-5 anni dei collaboratori esterni che hanno dato forza al progetto. Determinante, poi, è stato l'arrivo del direttore Nives Tisi. La di-sponibilità di Nives per noi è stata il punto di svolta, sia per la sua conoscenza del nostro mondo grazie alla sua esperienza in Associazione Albergatori, sia per il suo temperamento e la sua tenacia. Senza peccare di maschilismo, posso dire che Nives, a differenza di molte donne prese da questioni tutte femminili, si è sempre buttata a capofitto nel lavoro e nei proget-ti, probabilmente anche come dimostra-zione delle proprie competenze rispetto alla precedente esperienza. Con Nives abbiamo sempre lavorato bene insieme, è una persona affidabile e che lavora con l cuore oltre che con la testa.

Ha dei rimpianti? Cosa non è riuscito a portare a termine?

Non ho grossi rimpianti, credo che tutto quello che si poteva fare è stato fatto. Ma ci sono ancora tante cose che si posso-no ancora fare. Bisogna avere la volontà di portarle avanti sapendo che gli obiettivi non sono sempre facili da raggiungere. Più che un rimpianto, la definirei un'emozione, quel sentimento di appartenenza che non siamo ancora riusciti a trasmettere ad al-cuni soci. Aderire a Gestor è importante sì, condividerne gli intenti e le finalità pure, ma è altrettanto importante metterci il cuo-re per la propria cooperativa, quell'attacca-mento che delinea veramente la forza del gruppo. Avere raggiunto oltre 320 soci è un traguardo rilevante, lo sarebbe ancora

i miei dodici aNNi da presideNte GestorDanilo Moresco risponde a tutto campo

INTERVISTA

Dal 1998, anno della costituzione di Gestor, il presidente Danilo Moresco passa le consegne. La decisione verrà ufficializzata in occasione dell'assemblea annuale del 19 maggio prossimo. Con Moresco, Presidente e protagonista di tante iniziative e di tanti traguardi raggiunti, facciamo un bilancio di questi anni.

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di più se la totalità dei soci fosse più vicino alla loro cooperativa. Questo permettereb-be sicuramente di consolidarci e di cre-scere ancora e, soprattutto, di confermare la forza di 320 aziende nei confronti dei fornitori. Più di qualche socio mira ahimè al proprio interesse personale credendo di essere migliore dei colleghi, senza valutare che un comportamento scorretto nuoce non solo all'intero gruppo ma anche al so-cio stesso che del gruppo ne fa parte. Per fare di più ci vorrebbe anche un Presiden-te a tempo pieno, non come il sottoscritto che ha dedicato a Gestor parte del proprio tempo tra altri incarichi e la gestione delle proprie aziende.

Cosa lascia in eredità al nuovo Presidente?

Lascio una bella azienda, una cooperati-va forte, sana, con i bilanci a posto e con dei dipendenti soddisfatti. Una realtà ap-prezzata nel nostro tessuto economico imprenditoriale provinciale. Ritengo giusto che il nuovo Presidente porti dei cambia-menti utili e migliorativi.

Come vede le prospettive di Gestor rispetto al momento di crisi contingente?

Sono proprio i momenti più difficili nei qua-li gli associati dovrebbero apprezzare il va-lore di Gestor, il loro partner negli acquisti, cercando di risolvere i problemi insieme, creando gli stimoli affinchè la cooperativa possa sempre trovare nuove soluzioni a loro favore.

Ovviamente il lavoro del Presidente deve essere supportato da un buon gruppo di lavoro. Qanto contano i collaboratori secondo lei?

Se è vero il detto che dietro ad un grande uomo c'è sempre una grande donna, è al-trettanto vero che vicino ad un buon Presi-dente ci deve essere un buon Direttore e dei dipendenti volenterosi e motivati. In questo sono stato molto fortunato e posso dirlo ad alta voce. Ho avuto a fianco un ottimo Diret-tore e dei collaboratori molto bravi che han-no contribuito a creare Gestor. Come dico ai dipendenti delle mie aziende, l'azienda non è solo del titolare; appartiene al gruppo di persone che ci lavora, che lavora giornal-mente gomito a gomito, affrontando anche i momenti di difficoltà.

Finisce la sua carica di Presidente. Rimarrà il suo impegno da consigliere?

Staccarsi definitivamente da una cosa in cui si crede così tanto è molto difficile. Devo però verificare in questi giorni se le cariche che ricopro già presso altre strut-ture mi consentono di mantenere anche quella di consigliere Gestor. A dire il vero mi piacerebbe fare anche un mandato come vice-presidente, poter mettere a di-sposizione del nuovo Presidente la mia esperienza poiché credo che questa coo-perativa, quello che oggi rappresenta, me-rita continuità agli intenti iniziati molto tem-po fa.

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appuntamento

Save the date.

Cari soci Gestor questa è una data da non dimenticare.Giovedì 19 maggio 2011, alle ore

16.00, si riunisce a Dimaro, presso l’hotel Alpholiday Dolomiti, l’assemblea di Gestor. Tra i punti all’ordine del giorno l’elezione del nuovo Presidente. Insieme a lui, altri tre Consiglieri sono in scadenza e dovranno essere rieletti dall’assemblea.L’approvazione del bilancio di esercizio 2010 e relative relazioni del Consiglio di Amministrazione, e del collegio sindacale riceveranno quest’anno un’attenzione se-condaria da parte dei soci. I riflettori saran-no puntati sul passaggio dei poteri da un Presidente “storico” come Moresco al suo successore che assumerà l’incarico per i prossimi tre anni. Con il nuovo Presidente la cooperativa non cambierà pelle, piuttosto proseguirà quel cammino di sviluppo e crescita che

il Presidente uscente Moresco e l'intero Consiglio di Amministrazione hanno inte-so dare in questi anni ad una struttura che ha saputo radicarsi sul proprio territorio. L’occasione dell’Assemblea dei Soci rap-presenta sempre un momento importan-te di discussione e di confronto all’interno della cooperativa, la giusta opportunità per affrontare concretamente il futuro e pensare a nuove strategie da condividere insieme. Per questo dopo la discussione dei punti all’ordine del giorno, il pomeriggio proseguirà con uno spazio aperto anche alle aziende non socie per confrontarsi e riflettere assieme sul sistema degli acqui-sti per le imprese dell'ospitalità. L'incontro sarà anticipato da un piacevole momento conviviale con un buffet organizzato con i prodotti delle aziende associate alla Strada della Mela e dei Sapori delle valli di Non e Sole. La serata si concluderà con una cena sociale proposta dall'hotel Alpholiday Dolomiti di Dimaro che ospita l’assemblea.

Il 19 maggIo a DImaro

dal coNsiGlio diammiNistrazioNeuscirà il nuovopresidente

PROGRAMMA DEI LAVORI:

≠ore 16.00-17.30: Assemblea generale ordinaria

ordinedelgiorno

1. Relazione del Presidente; 2. Approvazione del Bilancio di

esercizio 2010: relazioni del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e delibere conseguenti

3. Elezione delle Cariche Sociali. 4. Lettura e approvazione del

Regolamento della Cooperativa.

≠Ore 17.30-18.30: Degustazione prodotti tipici della Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e Sole

≠Ore 18.30-19.30: GESTOR - HOGAST: i Presidenti si confrontano con Soci e Fornitori

≠Ore 19.30: Cena Sociale con animazione

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BENVENUTO al nuovoRESPONSABILE COMMERCIALEAlessandro Adami, classe 1960, già direttore generale di Fassa Coop, già direttore di filiale Marr Arco, è il nuovo responsabile commerciale Gestor. È a disposizione dei sociper ogni esigenza di acquisti ed è a contatto con i fornitori per definire le migliori condizioni di acquisto di prodotti e serviziAdami subentra a Nicola Grazioli che dopo 3 anni ha deciso di lasciare la cooperativa per impegnarsi in una nuova avventura di tutt’altro genere. Da parte di tutta Gestor un grazie per la collaborazione e per l’impegno di tutti questi anni ed i migliori auguri di tanti successi per il nuovo progetto.

BENVENUTI Nuovi soci!

GESTOR da un caloroso benvenuto ai suoi nuovi soci. Dallo scorso dicembre 2010 al 30 aprile 2011 la cooperativa ha accolto l’ingres-so nr. 15 prestigiose aziende di diverse zone. Ecco di seguito l’elenco dei nuovi soci a cui, a nome dell’intera Cooperativa, diamo il nostro benvenuto!

ristorante AllA DigA TASSULLO (TN)

ristorante/pizzeriaAnticA cAntinA DIMARO (TN)

albergo AurorA PEIO FONTI (TN)

ristorante BelveDere MADONNA DI CAMPIGLIO (TN)

hotel BenAco NAGO-TORBOLE (TN)

bar centrAle CLES (TN)

residence DAlle cAse DIMARO (TN)

hotel iDeAl NAGO DI TORBOLE (TN)

garnì il MAniero OSSANA (TN)

ristorante/pizzeria il MAniero OSSANA (TN)

hotel lAgo Di gArDA NAGO DI TORBOLE (TN)

ristorante leon D’oro RIVA DEL GARDA (TN)

albergo locAnDA AlpinA BREz (TN)

bar oriolA TRENTO (TN)

hotel villA Dei tigli MANTOVA (MN)fLash

fLash

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La metà delle piccole e medie imprese del comparto turistico provinciale sono ancora legate all’imprenditore-fondatore dell’azienda e investono pochissimo nel-

la formazione. E la formazione riguarda non solo i dipendenti, ma anche l’imprenditore che deve migliorare l’approccio relazionale esterno ed in-terno, perché è risaputo che dove si sta bene, si produce di più. La principale risorsa di un’impresa sono infatti le risorse umane che devono essere messe in grado di rispondere ai processi di cam-biamento in atto nel comparto con competenza e professionalità. E’ l’uomo – con il suo bagaglio di idee e conoscenze - a fare la differenza, risultando il vero e intangibile capitale di un’azienda.Nonostante anche la realtà turistica trentina già da anni sia stata coinvolta dalle trasformazioni del settore che hanno imposto diversi adeguamenti da parte delle nostre imprese, oggi di formazione se ne fa ancora poca. Eppure è questa la stra-da maestra per gestire i continui cambiamenti del mercato e dei clienti che sono più consapevoli ed esigenti e non sono disposti a perdonare un ser-vizio scadente.Nonostante questa consapevolezza sia oramai diffusa, ancora oggi la formazione è guardata con sospetto in molte aziende perché è molto diffici-le, se non addirittura impossibile, valutare la stima dei benefici che porta: prova ne sia che, di fronte a una crisi, questa voce di costo è tra le prime a venire tagliata proprio nei momenti in cui ce ne sarebbe più bisogno.La ragione di fondo è culturale poiché l’imprendi-tore valuta il beneficio della formazione solo nella misura in cui introduce comportamenti, atteggia-menti, prassi , metodi che in precedenza non era-no osservati con regolarità.ASTOR, l’Alta Scuola Trentina dell’Ospitalità e della Ristorazione, è stata fondata negli ultimi mesi del 2009, da un gruppo di imprenditori dell’ospitalità

l’assembleaastor chiama i soci a sfruttate la propria scuolaGiovedì 19 maggio 2011, alle ore 15,00, a Dimaro presso l’hotel Alpholiday Dolomiti,i soci di ASTOR sono chiamati a riunirsi in assemblea generale ordinaria e straordinaria.

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Astor è dei soci e questi sono liberi di con-siderarla al loro servizio.In occasione dell’assemblea generale, programmata giovedì 19 maggio 2011, alle ore 15.00 presso l’hotel Alpholiday Dolomiti di Dimaro, la Scuola lancia un appello ai propri soci: partecipate ai corsi! All’ordine del giorno: la Relazione del Pre-sidente e l’approvazione Bilancio di eserci-zio 2010. L’assemblea Astor che anticipa di un’ora l’assemblea annuale di Gestor invita i propri soci alla cena sociale prevista per le ore 19.30 presso l’albergo.

con l’obiettivo di essere uno strumento per la formazione al servizio delle aziende socie della Scuola. L’esigenza rilevata allo-ra dagli stessi imprenditori era ed è tuttora concreta: avere a propria disposizione un “soggetto” che fornisca alle loro aziende percorsi formativi utili alla professionalizza-zione del proprio personale e alla qualifica-zione della propria offerta.Con questi intendimenti sono stati indivi-duati nell’ultimo anno e mezzo alcuni corsi che, per favorire economicamente i soci, sono stati proposti con il sostegno del Fondo Sociale Europeo.I corsi si sa sono impegnativi e richiedono sacrificio sia da parte di chi li frequenta, sia da parte dell’azienda che deve privarsi del proprio collaboratore per le ore in cui que-sto partecipa al corso.Una formazione che per essere definita tale è articolata in diverse ore. L’azienda socia ha la garanzia di ricevere una for-mazione completa e adeguata alle proprie esigenze, grazie alla disponibilità e alla pro-fessionalità dei docenti formatori. La Scuola è composta da una sessantina di soci tra alberghi e ristoranti per i qua-li vengono organizzati i corsi. ASTOR è a disposizione del socio non solo per sod-disfarne le esigenze legate alla formazio-ne e al miglioramento della propria offerta ma anche per ricevere una consulenza, un consiglio, un suggerimento per ogni aspetto inerente l’ospitalità e la gestione della propria azienda.

Ad oggi sono stati autorizzati dal Fondo So-ciale Europeo i seguenti corsi aziendali che Astor ha in animo di realizzare entro l’anno:−l’uso dei prodotti trentini nella ristorazione−la gestione del ristorante−l’informatica a supporto dell’attività alber-

ghiera−la professionalità del settore beverage−il controllo di gestione−vendere l’ospitalità−la gestione economica dell’albergo−web 2.0 e social network−qualità offerta ristorativa trentina−pane, pasticcheria, gelato−lingua inglese 1° livello−lingua tedesca 1° livello

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Dedicato a chi ama la tradizione, a chi desidera fermarsi per qualche ora per assaporare il gusto di mangia-

re in un ambiente familiare, dove forno a microonde e prodotti non di giornata sono banditi. L’Orso Grigio è uno dei ristoranti storici di Trento, amato dai trentini ma non solo. Voltato l’angolo di via Mazzini, prima di arrivare in piazza Fiera, si viene accol-ti in questo piccolo angolo di quiete della città, in un giardino che d’estate regala un po’di frescura nelle calde serate. A gestire il ristorante dal 1995 è Fabio Decarli, una persona che questo mestiere lo fa da una

vita e che lo conosce perfettamente. E’ lui stesso a raccontarci la storia del locale, una storia che parte da lontano. “L’Orso Grigio è considerata una delle più antiche trattorie di Trento; ancora prima, ai tempi dell’Austria, è stato un teatro di varietà. Era un teatro all’aperto e lo è stato fino al 1890 quando divenne luogo di comizi dei primi sindacati di categoria. Infine è diventato un ristorante. Fino agli anni Ottanta rimase trattoria, poi i proprietari dello stabile – la signora Tina e il fratello - hanno deciso di fare un ristorante, con i mobili, i tavoli e le sedie di allora. Dopo sei mesi, però, ca-pirono che fare i ristoratori non era così semplice, che bisognava conoscere bene il lavoro. A quel tempo avevano impostato il ristorante sulla Nouvelle Cousine, ma il locale non si rivelò giusto perché troppo grande. Hanno tenuto aperto fino al ’92, poi lo hanno chiuso. Io l’ho rilevato nel ‘95, dopo essere stato all’hotel ristorante Al Ponte di Pergine sin dal ’64”.

Quindi come ha cambiato la situazione? Come l’ha risollevata?

Ho portato in questo ristorante la cucina che facevamo Al Ponte, quella italiana e quella trentina, applicando prezzi giusti e contenuti. In cucina c’è mia moglie ed è lei che prepara i piatti seguendo molto i suoi gusti. C’è poi una cuoca che lavora con noi da 35 anni, Renata. Ci sono poi i miei due figli. La nostra proposta offre piat-ti caserecci, realizzati con prodotti freschi e di stagione e serviti nelle giuste quantità. Il nostro menù viene cambiato quattro volte l’anno e tutti i giorni proponiamo i piatti del giorno per i nostri clienti più affezionati”.

FABIO DECARLI

ristorante orso GriGioin pieno centro storico di Trento,la tradizione dei migliori piatti trentini

ilpersonaggio

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GestorNews | 1/2011 13 GestorNews | 1/2011 13

Com’è cambiata la ristorazione in città in questi anni?

“Indubbiamente è diversa da quando sono arrivato io. Allora eravamo tre o quattro per-sone del settore a gestire questo tipo di atti-vità, ognuno con le proprie tradizioni. Ades-so ci sono molte più realtà, con differenti proposte, come è giusto che ci siano. La gente ha bisogno di lavorare, ma anche in questo lavoro ci vuole preparazione, non ci si può improvvisare, soprattutto oggi che c’è tanta concorrenza. Con i miei colleghi ho un ottimo rapporto, corretto, ci vogliamo bene e c’è la massima trasparenza”.

Qual è il punto di forza del suo locale?

“Credo che sia premiata la freschezza del-le cose che proponiamo. Il cliente apprez-za queste cose. Credo di essere l’unico ristorante in Trento che non ha un forno a microonde! Anche perché non ne abbia-mo bisogno per il nostro menu che pre-pariamo tutto al momento. Abbiamo una clientela che ha pazienza nell’aspettare. Non sono contrario al microonde, ma ad esempio oggi a pranzo (24 marzo, ndr ) abbiamo preparato le pappardelle con sugo di arrosto che abbiamo preparato questa mattina, non nei giorni scorsi. I no-stri clienti questo lo apprezzano, tanto che alcuni di loro vengono da Pergine, dove

lavoravo prima. Altro nostro punto di forza è la nostra squadra consolidata da anni. Non è un buon segno se periodicamente i clienti vedono facce nuove tra i dipendenti. Noi siamo come una grande famiglia, cui la gente si affeziona”.

Quali sono secondo lei i vantaggi di appartenere ad una cooperativa come Gestor?

“Io sono stato tra i soci fondatori della Ge-stor. Quando Danilo Moresco ha avuto quest’intuizione io ho subito aderito per-ché mi sembrava una proposta giusta. Questa cooperativa ti consente innanzitut-to di avere fiducia nei fornitori, nel controllo e nel risparmio sugli acquisti. Ho aderito all’iniziativa anche per una questione di as-sociazionismo. E’ importante stare insie-me. Al fornitore la Gestor da la tranquillità del pagamento e oggi come oggi questo è fondamentale”.

Cosa si augura per il futuro? “Sicuramente ci sarà un futuro per la no-stra categoria. Ma dovrebbe esserci meno burocrazia, che rischia di scoraggiare i gio-vani ad intraprendere questa professione. Devono anche metterci più impegno e passione per avviare un’attività, maggiore concentrazione, senza disperdere le ener-gie in altre cose o altri lavori”.

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la partecipazioNe di Gestor a expo riva hotel: una vetrina importante ma la posizione fa la differenza

Anche per la 35esima edizione di Expo Riva Hotel, GESTOR ha inte-so essere presente alla manifesta-

zione con uno spazio significativo seppur ubicato in un diverso Padiglione rispetto agli anni precedenti.

La fiera di Riva del Garda, confermando 19.826 visitatori ha ribadito il proprio ruolo di riferimento per il comparto dell'ospitalità provinciale, pur rilevando la scarsa parte-cipazione dei tanti operatori delle nostre montagne già impegnati nella stagione tu-ristica.

GESTOR, come negli altri ultimi anni, ha inteso porsi principalmente a fianco dei propri fornitori come partner attivo utile ad accrescere la diffusione della loro immagi-ne e del loro business nei confronti di nuo-vi potenziali soci-clienti.

PIAzzA GESTOR, la formula espositiva che contraddistingue da qualche anno la presenza in fiera della cooperativa, è stata giornalmente affollata di soci, operatori e amici a testimonianza di come la fiera sia luogo di relazione e di incontro tra la do-manda e l’offerta.

PIAzzA GESTOR ha accolto ventisette aziende fornitrici, alcune presenti in fiera per la prima volta, altre che hanno preferito essere presenti solo all'interno dello spazio GESTOR, altre ancora presenti in fiera con una doppia esposizione, a conferma di quanto la nostra cooperativa rappresenti per tanti operatori trentini dell'ospitalità uno stand da visitare assolutamente.

Discordanti sono i pareri rilevati a fine ma-nifestazione tra alcuni fornitori espositori: quello di Rossella Sommariva titolare di

ristorazionepiazza Gestor

report

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SO.SI.: “Il Padiglione che accoglieva Gestor era diverso rispetto a quello degli anni scor-si, era poco centrale e per questo non c'è stato un grande flusso di persone ai nostri stand. E' difficile poi - aggiunge - proporre delle novità ogni anno. Io credo che ma-nifestazioni del genere dovrebbero avere una cadenza biennale”. Sulla stessa linea anche Lidia Bertagnolli, titolare della Berta-gnolli Grappe, la quale, oltre a sottolineare come la location che ospitava i soci Gestor fosse decentrata rispetto alla posizione de-gli anni precedenti, ha anche rilevato come la manifestazione quest'anno si sia svolta in tono minore “probabilmente come con-seguenza del periodo di difficoltà economi-ca che stanno vivendo in tanti”. A queste considerazioni, si aggiunge quella di Ste-fano Antoniazzi, della Lavanderia Aquatec: “La flessione economica si sente - ha detto - i contatti ci sono stati ma sono stati pochi

Visitatori agli stand

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lo chef G. Battista Slaifer Ziller e lo chef Michele Bavuso

lo chef Stefano Goller a radio Dolomiti

PADIGLIONE C1 - STAND F04/F20/G03 - B18

quelli che poi si sono conclusi in contratti. In un periodo duro come questo bisogna stringere i denti e non mollare. Per questo è importante partecipare ad eventi come Expo Riva Hotel, che si pone come una vetrina per essere presenti sul mercato”. Soddisfatto dell’esperienza e presente per la prima volta alla fiera è Pier Luigi Rigotti, titolare della RPL Resine: “E' stata una bel-la occasione, abbiamo conosciuto diverse persone e abbiamo avuto la possibilità di trovare anche alcuni clienti. E' importan-te essere presenti ad iniziative di questo tipo perché il proprio marchio ottiene una maggiore visibilità. Si ha inoltre la possibilità di delineare un programma per il futuro. Entro un paio di mesi infatti i clienti incon-

trati allo stand ci ricontattano”. Commento positivo anche quello di Giovanni Ballardi-ni, dell’azienda Ballardini Carni: “Quest'an-no abbiamo registrato molti contatti. Certo da queste manifestazioni non ci aspettia-mo di trovare clienti o di vendere i nostri prodotti, ma sicuramente è importante es-serci per farci pubblicità. Quest'anno poi il nostro stand era più grande e quindi ab-biamo avuto una maggiore visibilità”.

Nei 4 giorni di fiera, poi, è stata particolar-mente apprezzata la ristorazione proposta allo stand da quattro diverse strutture so-cie di GESTOR: il ristorante hotel Everest di Trento, il ristorante hotel Casez di San zeno in Valle di Non; il ristorante La Cacciatora di

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Mezzocorona; La Locanda delle Tre Chiavi di Isera. Gli chef hanno proposto un piat-to unico in rappresentanza della propria linea di cucina con particolare attenzione all'uso dei prodotti tipici che rientrano nel progetto “Senti la Differenza”, realizzato in collaborazione tra la Provincia Autonoma di Trento e la Federazione Trentina della Cooperazione con la finalità di valorizzare le produzioni trentine nei punti vendita del-la distribuzione commerciale alimentare e nelle strutture ricettive turistiche.

La cooperativa ringrazia i propri soci del-la collaborazione e, in particolare, ringrazia l’executive chef Stefano Goller che tutti gli anni dirige e coordina abilmente il servizio. Grazie della collaborazione anche ai forni-tori: Proposta Vini,Concilio Vini, LaVis, Vival-lis, Panificio Tecchiolli.Nel ringraziare particolarmente le aziende che, con la loro presenza hanno dato vita a Piazza Gestor, è doveroso sottolineare che la cooperativa ripenserà alla propria presenza in fiera per gli anni a venire. Le voci dei propri fornitori e la volontà di avvi-cinare i soci della montagna sono priorità che non vanno trascurate.

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Ilcuni mesi fa una delegazione della Co-operativa Adriatica Marche e Abruzzo e una dell’Associazione Albergatori di

Varese aderente a Federalberghi hanno chiesto a Gestor la disponibilità di un in-contro per conoscere più da vicino la real-tà della cooperativa.Sembra infatti che il lavoro svolto da Ge-stor, già consolidato e apprezzato dai soci sul territorio trentino, abbia varcato i confi-ni regionali.I rappresentanti delle due realtà associa-tive, interessati dal modello economico adottato dalla cooperativa – anello di una catena formata da albergatori, ristoratori e altri pubblici esercizi con i fornitori –han-no voluto toccare con mano l’esperienza

della Gestor al fine di individuare possibi-li soluzioni da esportare ed applicare sul proprio territorio. Daniele Margherita, direttore della Federal-berghi Varese, racconta con entusiasmo il resoconto della visita, sottolineando la vo-lontà di impiegare questo esempio di coo-perazione alle imprese della sua provincia.“Da Gestor abbiamo avuto l’opportunità di capire come avvalersi del funzionamento della cooperativa e attivarlo, con le dovute differenze, sul nostro territorio. Se n’è par-lato nell’ultimo consiglio direttivo della no-stra associazione e l’idea è piaciuta molto. Adesso dobbiamo raccogliere i dati per uno studio più approfondito per capire come avviare questa esperienza qui”.

la Gestor, uN sistema di cooperazioNe esempio da esportare Delegazioni di altre regioni invisita alla sede di via Maccani

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Quali sono le potenzialità che ha intravisto in una realtà come Gestor?

“Sono numerose e vaste – prosegue Margherita – tra queste la più importante è la possibilità di applicare una logica di economia di scala che coinvolga le azien-de. E’ conveniente per le imprese avere un unico interlocutore che le metta in con-tatto con i fornitori, che fornisca le con-dizioni migliori di acquisto, con sconti e contratti trasparenti. L’obiettivo è quello di aiutare soprattutto le piccole aziende nella gestione degli acquisti. Se Gestor in dieci anni è riuscita a sviluppare una struttura solida con oltre trecento soci, significa che l’idea di fondo è valida e noi ci crediamo. Speriamo che ci siano le condizioni per intraprendere questa strada. E’ chiaro che Varese non è Trento, qui c’è un numero diverso di alberghi. Inizialmente vogliamo partire in un modo semplice, cercando di lanciare il messaggio giusto e coinvolgen-do un numero limitato di piccole aziende. Per fare tutto questo avremo bisogno di avvalerci della consulenza e dell’esperien-za di Gestor, dalla quale abbiamo tutto da imparare”.

Anche Stefano Filippone, responsabile commerciale della Cooperativa Adriatica di San Benedetto del Tronto, commenta entusiasticamente la visita a Gestor. “Dal punto di vista gestionale Gestor è l’obiettivo cui dobbiamo tendere. È stato importante aver fatto conoscere ai nostri soci una realtà matura come quella del-la cooperativa trentina. Tra i vantaggi che essa offre c’è sicuramente quello della fatturazione effettuata con una maggiore chiarezza nelle condizioni di acquisto. Noi quest’anno faremo dei test per individuare la strada più percorribile. Siamo felici inol-tre della proposta della direttrice di Gestor che si è offerta di mettere a nostra dispo-sizione l’esperienza maturata, sia sotto gli aspetti pratici che quelli di gestione. Cer-cheremo di far combaciare le caratteristi-che della cooperativa con la nostra realtà economica”. Tra Gestor e soggetti associativi e di cate-goria che operano in altri territori, possono nascere delle collaborazioni, che porte-ranno sicuramente un arricchimento reci-proco in termini di esperienze ed obiettivi, per rafforzare sempre di più una rete di sinergie già avviata.

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STEFANO GOLLER ELETTO NuOvO PrESIDENTE DELL’ASSOCIAzIONE CuOChI TrENTINIStefano Goller è il nuovo presidente dell’Associazione Cuochi Trentini

lanovità

È stato eletto l’11 gennaio scorso, durante l’Assemblea generale che ha provveduto alla rinomina

delle cariche cui hanno fatto seguito la composizione di un nuovo consiglio e di una nuova giunta esecutiva.Goller è da anni affermato consulente nel settore della ristorazione, con gran-de esperienza sul Food Cost e logiche gestionali, moderne tecnologie applicate anche alla cucina tradizionale. Autore e co-autore di importanti testi, ha parteci-pato a numerosi corsi internazionali di cucina a squadre, collezionando presti-giosi piazzamenti.

Come mai ha scelto di accettare questo incarico?

Il tutto è nato per delle circostanze molto curiose, ma la cosa che mi ha maggior-mente convinto sono state le persone che hanno sostenuto la mia candidatura e che mi hanno fatto capire che era un passo da fare per poter apportare un contributo importante alla nostra categoria.

Da nuovo Presidente, quali obiettivi si è prefissato?

Gli obiettivi e le cose da fare sono mol-te, tant’è che è stato necessario ordinarli

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GestorNews | 1/2011 I

Quadrimestrale di E-Lunch s.r.l.via Maccani 181 - 38100 Trento

Tel. 0461 421418 Fax 0461 422308

www.e-lunch.it - [email protected]

ne/Tn0027/2008

I NUOVI SERVIZI DI FATTURAZIONE E-LUNCH

A seguito del nuovo software di buono pasto e-Lunch dagli inizi di Maggio verrà attivato un nuovo servizio che le consentirà di ricevere ancora più velocemente tutte le informazioni relative alla pre- fattura elettronica, sia trami-te il suo terminale POS che tramite WEB. Tramite POS, grazie al collegamento diretto tra il terminale ed il nostro centro operativo, sarà possibile:

» Consultare le pre-fatture direttamente sul terminale

» Stampare la pre-fattura» Inviare i dati di fatturazione tramite Pos

Grazie a questo servizio verranno eliminati i tempi ed i costi di spedizione e invio del do-cumento.Tramite WEB, accedendo al sitowww.ticketXte.it e, dopo una semplice re-gistrazione, potrà facilmente gestire tutte le attività legate alla pre-fattura elettronica:

■ inserire i dati di fatturazione■ consultare le pre- fatture ■ stampare la pre-fattura

Tramite il portale www.ticketxte.it avrà, inol-tre, la possibilità di accedere a molte altre funzionalità che consentiranno di semplifica-re la gestione delle attività legate ai prodotti e di accedere a tutti i vantaggi e-lunch.Questo servizio integra la precedente funzio-ne di RIEPILOGO TOTALI. In ogni caso, se desiderasse avere maggio-ri informazioni o consultare il dettaglio della pre- fattura, potrà in qualsiasi momento col-legarsi al sito www.ticketxte.it, nella sezio-ne dedicata alla fatturazione.

e-Lunch Srlil Direttore

Federico Hornbostel

DIE NEUEN SERVICELEISTUNGEN ZUR RECHNUNGSAUSSTELLUNG E-LUNCHNach der Einführung der neuen Software für die e-Lunch-Restaurantschecks, wird zu Beginn vom Mai eine neue Serviceleistung aktiviert, die noch rascher alle Informationen bezüglich der elektronischen Vorverrech-nung sowohl über Ihr POS-Terminal als auch über Web erteilt. Über POS wird es, dank der Direktverbin-dung zwischen dem Terminal und unserem Operationszentrum, möglich sein:» Die Vorverrechnung direkt auf dem Termi-

nal einzusehen» Die Vorverrechnung auszudrucken» Die Rechnungsdaten über POS weiter zu

gebenDank dieser Serviceleistung wird der zeit- und Kostenaufwand für die zusendung des Dokumentes eingespart.Über WEB, zugriff unter der Internetadresse www.ticketXte.it und nach einer simplen Registrierung besteht die Möglichkeit, alle Aktivitäten bezüglich der elektronischen Vor-verrechnung problemlos zu verwalten: ■ Rechnungsdaten einsetzen■ Vorverrechnungen konsultieren■ Vorrechnung ausdruckenÜber das Portal www.ticketxte.it haben Sie außerdem die Möglichkeit zum zugriff auf viele andere Funktionsfähigkeiten, die die Verwaltung der mit den Produkten ver-bundenen Tätigkeiten erleichtern und den zugang zu allen e-Lunch-Vorteilen ermögli-chen.Diese Serviceleistung integriert die vorher bestandene Funktion von RIEPILOGO TO-TALI – GESAMTE zUSAMMENFASSUNG. Sollten Sie dennoch mehr Informationen wünschen oder im Detail die Vorverrech-nung einsehen wollen, dann können Sie sich jederzeit an die Internetadresse www.ticketxte.it wenden, und zwar unter der Sektion „Rechnungsausstellung“.

e-Lunch Srlder Direktor

Federico Hornbostel

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Banca PoPolare - VolksBankCollaborazione tecnica di successo

L’Istituto di Credito regionale è stato fra i primi a credere nelle potenzialità di e-lunch, mettendo a disposizione il proprio importante know how.Banca Popolare · Volksbank, istituto di credito regionale in grande espansione, presente nelle province di Bolzano, Trento, Belluno, Treviso, Venezia e Pordenone, collabora dal 2007 con e-Lunch nell’ambito della gestione dei ter-

minali POS utilizzati sia per i sistemi bancari (carte di cre-dito e bancomat) che per il servizio di buono pasto elettronico.

Con lo sviluppo di questa collaborazione, si è resa necessaria la scelta di un centro servizi comune che potesse garantire la manutenzione dei ter-

minali POS per entrambe le aziende. La scelta è ricaduta su Consorzio Triveneto, fornitore dei servizi quindi anche di e-Lunch a partire dal 1° gennaio 2009.

I vantaggi per l’esercente sono evidenti:1) unico terminale POS per gestire tre servizi (servizio monetica, servizio e-Lunch e servizio

Ticket Restaurant) che, senza e-Lunch e Banca Popolare · Volksbank, avrebbero richie-sto tre apparecchi diversi, con i conseguenti problemi di spazio,

2) assistenza tecnica unificata,3) minori spese, poiché grazie all’accordo con Banca Popolare · Volksbank, e-Lunch non

applica il canone POS. Gli apparecchi POS che, ad oggi, possono essere richiesti sono tutta la gamma Ingenico ed in particolare il modello mobile che prevede l’utilizzo di una SIM. La SIM viene messa a disposizione da Banca Popolare · Volksbank, che in questo caso si assume anche le rela-tive spese. Ricordiamo che il numero verde del Centro Servizi di Consorzio Triveneto 800 848022 è a disposizione per risolvere ogni problema di tipo tecnico.Per maggiori informazioni, rimangono a disposizione tutte le filiali di Banca Popolare · Volk-sbank, il sito internet www.bancapopolare.it oppure direttamente e-Lunch!

VolksBank und e-lunch:eine erfolgreiche Zusammenarbeitauf höchstem technischen NiveauDie Volksbank ist eine expandierende Regionalbank, die erfolgreich in den Provinzen Bozen, Trient, Belluno, Treviso, Venedig und Pordenone vertreten ist. Seit 2007 gibt es eine enge zusammenarbeit mit e-Lunch im Bereich der POS-Geräte, welche sowohl für Banksyste-me – wie Bankomat- und Kreditkarten - verwendet werden, als auch für die elektronischen Essensgutscheine von e-Lunch. Im Laufe der zusammenarbeit kristallisierte sich die Notwenigkeit eines gemeinsamen Part-ners für technische Dienstleistungen heraus, welcher die Wartung und Betreuung der POS-Geräte für beide Partner garantieren konnte. Die Wahl fiel auf das „Consorzio Triveneto“, welches seit 1. Jänner 2009 auch für e-Lunch tätig ist. Die Vorteile für den Betreiber sind offensichtlich:1) nur ein einziges POS-Gerät zur Verwaltung von drei Serviceleistungen (elektronischer

zahlungsverkehr, e-Lunch Services und Ticket Restaurant Services): ohne die zusam-menarbeit von e-Lunch und Volksbank, wären drei verschiedene Geräte mit den dazuge-hörigen Platz- und Nutzungsproblemen nötig.

2) eine einheitliche technische Assistenz3) weniger Kosten durch die Ersparnis der POS-Gebühren, die e-Lunch im Rahmen der

zusammenarbeit mit Volksbank nicht verrechnet.

Die aktuell für den Dienst von e-Lunch verfügbaren POS-Geräte sind die Modelle der Firma Ingenico, speziell das mobile Gerät, das die Nutzung einer SIM-Karte voraussetzt. Diese SIM-Karte wird von der Volksbank zur Verfügung gestellt, welche auch die laufenden Gebühren übernimmt. Für alle technischen Probleme können Sie sich jederzeit an das Service Center des „Con-sorzio Triveneto“ unter der Rufnummer 800 848022 wenden. Weitere Informationen erhalten Sie in allen Filialen der Volksbank, auf www.volksbank.it oder direkt bei e-Lunch.

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APRile MESE DELLA pREvENZIONE ALCOLOGICACome ogni anno i Distretti Sanitari della Pro-vincia di Trento aderiscono alla campagna di promozione della salute che individua aprile come il mese della prevenzione alcologica.Le iniziative, attraverso i diversi canali di co-municazione, mirano ad informare i cittadini sulle indicazioni che l’Organizzazione Mon-diale della Sanità suggerisce rispetto al con-sumo di bevande alcoliche. Per molti bere un bicchiere con gli amici o in famiglia è con-siderato uno dei piaceri della vita. Per alcuni, tuttavia, bere può essere causa di problemi. In molte circostanze anche quantità di alcol comunemente considerate normali espon-gono a rischi: gli incidenti stradali, lavorativi e domestici.Queste conseguenze possono estendersi anche a quanti per abitudine o per scelta non bevono: è il caso degli incidenti stradali causati dallo stato di ebbrezza, dagli episodi di violenza e di criminalità commessi sotto gli effetti dell’alcol. L’alcol è una sostanza tos-sica, potenzialmente cancerogena, definita droga dall’Organizzazione Mondiale della Sa-nità (OMS) per la capacità di indurre dipen-denza, assuefazione, modificazione del fun-zionamento del cervello e per la pericolosità individuale e sociale.È contenuto in concentrazione diversa in tut-te le bevande alcoliche (vino, birra, aperitivi, alcolpops, superalcolici).Un bicchiere di vino (120 ml), una lattina di birra (330 ml) ed un bicchierino di superal-colico (40 ml) contengono circa 12 grammi di alcol.

APRilMONAT DER KAMpAGNE GEGEN ALKOHOLMISSBRAUCHWie jedes Jahr nehmen die Gesundheits-ämter der Provinz Trient an der Gesund-heitskampagne teil, die im April gegen den Alkoholmissbrauch stattfindet. Die Initiativen zielen, über verschiedene Kommunikations-kanäle, darauf ab, die Bevölkerung bezüglich der Hinweise der Weltgesundheitsorganisa-tion zu informieren, die Vorsicht beim Kon-sum von alkoholischen Getränken emp-fiehlt. Für viele zählt das Trinken eines Glases mit Freunden oder im Familienkreis zu den Freuden des Lebens. Dennoch gibt es Men-schen, für die Trinken Probleme verursachen kann. In vielen Fällen stellt auch eine als nor-mal empfundene Menge Alkohol ein Risiko dar: Unfälle im Straßenverkehr, am Arbeits-platz und im Haushalt. Die Folgen können sich auch auf diejenigen ausweiten, die aus Gewohnheit oder einfach nach getroffener Wahl nicht trinken: Das ist bei den Verkehrs-unfällen der Fall, die durch Trunkenheit verur-sacht werden. Dasselbe trifft auf gewalttätige Vorfälle und Kriminalität unter Einwirkung von Alkohol zu. Alkohol ist ein Giftstoff und ein po-tentieller Krebserreger. Er wird von der Welt-gesundheitsorganisation (OMS) als Droge bezeichnet, und zwar wegen seiner Fähigkeit, Abhängigkeit, Gewöhnung, Veränderung der Gehirnfunktionen zu schaffen und wegen seiner Gefahr für das einzelne Individuum und die Gesellschaft. Er ist in allen alkoholi-schen Getränken mehr oder weniger kon-zentriert enthalten (Wein, Bier, Aperitifs, Alko-holpops, Spirituosen). Ein Glas Wein (120 ml), eine Büchse Bier (330 ml) und ein Gläschen Spirituose (40 ml) enthalten etwa 12 Gramm Alkohol.

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IMPORTANTE!No alcol se:... hai meno di 18 anni... sei in gravidanza o stai allattando... stai assumendo farmaci... soffri di una patologia acuta o cronica... hai o hai avuto problemi dovuti al consumo di alcol... hai o hai avuto altri tipi di dipendenza... sei a digiuno o lontano dai pasti... stai svolgendo un’attività lavorativa a rischio... devi guidare un veicolo o usare un macchianarioIn ogni caso è utile ricordare che non esistono quantità sicure per la salute; esistono dei rischi anche a bassi livelli di consumo.

ALTO CONSUMO = ALTO RISCHIOBASSO CONSUMO = BASSO RISCHIONESSUN CONSUMO = NESSUN RISCHIO

Per maggIorI INformazIoNIPotete coNtattare glI oPeratorIdeI ServIzI dI alcologIa:

Servizio alcologia trento ✆ 0461 235825Servizio alcologia rovereto ✆ 0464 403611 Servizio alcologia Pergine valsugana ✆ 0461 515263Servizio alcologia Borgo valsugana ✆ 0461 755614Servizio alcologia riva del garda ✆ 0464 582670Servizio alcologia cles ✆ 0463 660282Servizio alcologia malè ✆ 0463 909446Servizio alcologia tione ✆ 0465 339729Servizio alcologia Predazzo ✆ 0462 508809Servizio alcologia Primiero ✆ 0439 764444

WICHTIG! Kein alkohol, wenn... du unter 18 bist... schwanger bist oder stillst... medikamente einnimmst... an einer akuten oder chronischen Krankheit leidest... Probleme durch alkoholkonsum hast oder hattest... an anderen formen von abhängigkeit leidest oder

gelitten hast... dein magen leer ist oder außerhalb der mahlzeiten... du einer risikoreichen arbeit nachgehst... du ein fahrzeug lenken oder eine maschine benutzen

sollstIn jedem fall lohnt es sich, daran zu denken, dass es keine sichere menge für die gesundheit gibt. auch der Konsum von kleinen mengen birgt gefahren!

HOHER KONSUM = HOHES RISIKONIEDERER KONSUM = NIEDERES RISIKOKEIN KONSUM = KEIN RISIKO

für auSführlIchere INformatIoNeN KoNtaKtIereN SIe dIe mItarBeIter der dIeNStStelleN gegeN deN alKoholmISSBrauch:

Servizio alcologia trento ✆ 0461 235825Servizio alcologia rovereto ✆ 0464 403611 Servizio alcologia Pergine valsugana ✆ 0461 515263Servizio alcologia Borgo valsugana ✆ 0461 755614Servizio alcologia riva del garda ✆ 0464 582670Servizio alcologia cles ✆ 0463 660282Servizio alcologia malè ✆ 0463 909446Servizio alcologia tione ✆ 0465 339729Servizio alcologia Predazzo ✆ 0462 508809Servizio alcologia Primiero ✆ 0439 764444

UNA FIRMA pER I DISABILI TRENTINIDONA IL 5 x MILLE AD ANFFAS TRENTINO ONLUSPer Anffas Trentino Onlus il sostegno di tan-te persone è fondamentale per continuare ad offrire alle persone con disabilità una vita all’insegna della serenità. Destinare il 5x1000 dell’IRPEF è un semplice gesto che non costa nulla, ma che può dare molto. Nella prossima dichiarazione dei redditi metti la tua firma e indica il numero del codice fisca-le di Anffas Trentino Onlus nell’apposito spa-zio della dichiarazione dei redditi riservato al sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (O.N.L.U.S)C. F. 01785780220Le somme raccolte verranno utilizzate per acquistare attrezzature per la riabilitazione dei ragazzi e per gli arredi delle comunità e dei centri di ANFFAS Trentino OnlusUN GESTO SEMPLICE PER UN FUTURO MIGLIOREe-Lunch e ANFFAS insieme per il sociale

EINE UNTERSCHRIFT FÜR BEHINDERTE TRENTINERSpENDEN SIE 5 pROMILLE DEM ANFFAS TRENTINO ONLUSFür Anffas Trentino Onlus ist die Unterstüt-zung durch viele Menschen wesentlich, um auch weiterhin behinderten Mitmenschen ein möglichst unbeschwertes Leben garan-tieren zu können.Die Spende 5 Promille von der Einkom-menssteuer für natürliche Personen, ist eine einfache Geste, die nichts kostet, aber viel geben kann. Unterzeichnen Sie in der nächsten Steu-ererklärung im für die Unterstützung von Organisationen ohne gewinnbringenden Nutzen – ONLUS vorgesehenen Feld und geben Sie die Steuernummer von Anffas Trentino Onlus an. Steuernummer 01785780220Die gesammelten Beträge werden zum Kauf von Reha-Geräten, für Kinder und Kids, und von Ausstattung für die gemeinschaft-lichen zentren von ANFFAS Trentino Onlus verwendet.EINE EINFACHE GESTE FÜR EINE BES-SERE zUKUNFT!e-Lunch und ANFFAS zusammen als So-zialpartner

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per priorità in una lista. A qualche mese dall’avvio delle attività, alcuni di questi sono già stati raggiunti e per questo cre-diamo di essere sulla strada giusta.

Ad esempio?Abbiamo creato un bel gruppo di lavoro omogeneo e coeso, distribuito su tutto il territorio. Fino ad oggi sono state visitate 4 valli e per ognuna di esse abbiamo in-dividuato un responsabile di zona. Sono inoltre molto orgoglioso di aver creato assieme ad un gruppo di colleghi ed AMICI un club all’interno della nostra as-sociazione costituito da alcuni Pasticceri e Panificatori. Voglio poi ricordare l’uscita agli Internazionali d’Italia, il più importan-te concorso gastronomico che si svolge sul territorio nazionale, dove con il nostro Team Culinary Trentino abbiamo ottenu-to 3 medaglie d’oro, 2 di argento e 5 di bronzo, più una menzione speciale e la coppa di specialità del concorso singolo.

Può indicarci una delle priorità del suo programma?

Uno dei progetti che come Associazio-ne ci sta più a cuore e in cui vogliamo concentrare la maggior parte delle no-stre forze è quella di dare spazio e aiuta-re le giovani leve a crescere ed inserirsi correttamente nel mondo lavorativo. E’ importante che i ragazzi che intendono svolgere la nostra professione si senta-no partecipi e orgogliosi di una catego-ria importante e da valorizzare. Abbiamo già organizzato una giornata a loro de-dicata, ma in futuro pensiamo di creare nuove sinergie con i vari Istituti di forma-zione del territorio.

Mi preme ricordare che l’elemento più evidente che sottolinea la svolta che sta prendendo l’associazione è stata la cre-azione di un nuovo sito web www.asso-cuochitrentini.it, fruibile da tutti coloro che desiderano essere sempre aggiornati sulle attività e sugli eventi organizzati. Inol-tre, nell’intento di rafforzare il dialogo e la condivisione delle tematiche care alla nostra categoria, abbiamo creato due spazi online: un forum di discussione che servirà per condividere e confron-tarsi, oltre che un gruppo Facebook per cuochi. Anche la nostra categoria segue l’evoluzione della tecnologia e uno degli strumenti che ormai possiede ogni ope-ratore è il pc. L gruppo sul social network è stato creato per sfruttare la velocità di comunicazione e stimolare l’interazione tra colleghi, per confrontarsi o semplice-mente salutarsi tenendo vivo un rappor-to umano, prima che professionale. Un’altra cosa interessante sul nostro sito

web è la sezione “cerco e offro lavoro” dove operatori e aziende potranno in-contrarsi per poter collaborare assieme.

Chi può accedere a questa possibilità di cerco e offro lavoro?

Attualmente il sistema è aperto a tutti ma in un secondo momento tale ser-vizio verrà riservato, attraverso un’area riservata, ai soli possessori della tessera associativa.

Tutti possono associarsi a voi?La nostra associazione è formata da professionisti e da giovani leve del setto-re. Abbiamo poi la possibilità di tesserare i sostenitori, quali albergatori e ristoratori, che anzi, sono i benvenuti. La quota as-sociativa è di 43 euro per l’anno in cor-so, ridotta a 23 euro per le giovani leve.

E quali sono le procedure per associarsi?

È sufficiente inviare una e-mail all’indiriz-zo di posta elettronica [email protected] e poi sarà nostra cura contat-tare l’interessato.

Quanti iscritti conta oggi la vostra associazione?

L’associazione conta più di 400 soci e devo dire che questo è un ottimo risul-tato di partenza considerando che fino all’anno scorso gli iscritti erano 234. Sia-mo contenti e orgogliosi della fiducia che i colleghi hanno risposto nell’associazio-ne, e ci sentiamo in dovere di ripagare con i fatti questo gesto di disponibilità.

All’interno dell’Associazione ci sono delle donne?

Altroché! L’associazione vanta il gruppo delle Lady Chef, rappresentato da ben 90 iscritte, molto operative e propositive su molti fronti con molte idee concrete.

Quali sono i punti di forza e i punti di debolezza della ristorazione trentina?

Non è facile rispondere, ma secondo il mio modesto parere i punti di forza sono i prodotti del nostro territorio che negli ul-timi anni sono cresciuti di qualità e che molti consumatori riconoscono, dando un valore aggiunto alle nostre pietan-ze. Se devo trovare anche un punto di debolezza, direi il fatto di non aver te-nuto una linea comune di valorizzazio-ne dei pochi piatti che rappresentano il nostro splendido territorio. In certi nostri

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locali non si riscontrano offerte gastro-nomiche tipiche, seppur non manchi la richiesta specialmente da parte di quei clienti che provengono da fuori regione.

Pensando alle vostre giovani leve, cosa significa essere cuochi oggi?

Significa grande opportunità di lavoro, cosa che ai tempi odierni non è così scontata. Io ripeto sempre alle giovani leve che con qualche sacrificio iniziale si riesce a crearsi un futuro molto im-portante, soprattutto oggi che a differen-za di una volta, si riesce a fare carrie-ra fin da giovani. Fino a pochi decenni fa si diventava un bravo capo partita a 35 anni, mentre oggi se si investe su sé stessi, raccogliendo molte esperienze in strutture differenti, a 35 anni si diventa responsabili di cucina di importanti strut-ture ricettive.

Come e perché è iniziata la carriera di chef?

Dopo aver frequentato la scuola alber-ghiera ho iniziato a viaggiare e ho conti-nuato per 15 anni così da crearmi un bel bagaglio di esperienza. A 17 anni lavora-

vo in una grande brigata al Grand Hotel Villa D’Este a Cernobbio dove in cucina eravamo in 40 operatori. Ho lavorato an-che in strutture ricettive del territorio, ma il mio bagaglio d’esperienza l’ho costruito soprattutto fuori provincia. Ricordo con piacere un evento fondamentale per la mia carriera: l’essere Chef per una delle più grandi compagnie navali al mondo.

Cosa avrebbe fatto se non fosse diventato chef?

A questa domanda non so proprio ri-spondere! Anch’io me lo sono chiesto più volte ma senza essere in grado di dare una risposta. Sicuramente avrei fatto un lavoro creativo, che mi possa dare emozioni, in tutti i casi mi sento for-tunato per svolgere un lavoro che io de-finisco la MIA PASSIONE!

Il piatto preferito?Devo dire che non ho un piatto preferi-to, mi piace cucinare di tutto anche se la cosa che adoro creare sono i dolci, anche perché necessitano di bilancia e grammature corrette per una riuscita ot-timale. L’essere precisi è fondamentale ed è una caratteristica che mi è propria.

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GestorNews | 1/2011 23

Paolo Pederzolli gestisce da quasi quattro anni uno dei locali storici del centro di Trento

Da tre anni e mezzo ha acquistato la licenza e gestisce uno dei bar più rinomati e frequentati del cen-

tro storico di Trento. Un locale che, come lui stesso ci racconta, sta incrementan-do il suo fatturato anno dopo anno. Il bar esiste da oltre 40 anni e adesso è gestito da Paolo Pederzolli e la moglie, insieme ad altre due ragazze.

“Come sono arrivato al Bar Oriola?

Volevo spostarmi dalla periferia, cerca-vo un bar in città e questo lo conosce-vo già. Io sono nato praticamente in un bar: a 14 anni quando ho terminato la scuola media ho iniziato a lavorare con i miei che avevano un bar ristorante e da allora non ho più smesso”.

La Gestor come è arrivata?“Tramite amicizie e i colleghi del Bar Pasi e dell’Olimpia che hanno già ade-rito all’iniziativa. Vediamo come andrà questa esperienza di far parte di una co-operativa. Sono in generale abbastanza diffidente nei confronti delle cooperative perché fanno concorrenza sleale, per così dire. Ma su Gestor spero di ricreder-mi, anzitutto perché sono i soci che do-vrebbero lavorare nell’interesse comune del gruppo, senza personali interessi o altri fini.

Quali sono le motivazioni che l’hanno incentivata ad aderire a GestorBar?

“La prima motivazione è stata sicura-mente la possibilità di avere una conta-bilità molto più leggera. Se avrò anche vantaggi lo vedrò con il tempo, quando farò i primi acquisti. Sono socio da po-chissimo e ancora non posso valutare se Gestor mi garantirà ulteriori sconti ne-gli acquisti”. Ma rimango fiducioso.

Qual’ è la tendenza del momento per l’aperitivo al Bar Oriola?

“Sto lavorando molto bene con vini e spumanti. Con l’arrivo del caldo il vino rosso non viene quasi più richiesto, mentre vanno forte sia i vini bianchi, sia gli spumanti. Tra pochi giorni sperimen-terò un nuovo cocktail che arriva dalla Francia. Sarà a base di spumante e di un liquore al sambuco completamente biologico. Una vera prelibatezza, servito con la buccia di limone e ghiaccio. Stia-mo ancora pensando al nome da dargli, ma per Trento sarà una novità assoluta”.

Anche il bar oriola aderisce a Gestor-bar

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i miei dodici aNNi da presideNte GestorDanilo Moresco risponde a tutto campo

INTERVISTA

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Cornetto, cappuccino, caffè, brio-che, macchiatone o decaffeinato: la colazione al bar è un piccolo mo-

mento di piacere che gli italiani, nonostan-te la crisi, vogliono continuare a conce-dersi. Le cifre parlano chiaro: il 15% degli italiani ha ridotto i consumi al bar, il 26% ha risparmiato sulle spese di ristorazione, ma al rito della colazione non si rinuncia. Un giro d’affari che porta nei pubblici esercizi 8,7 milioni di consumatori ogni anno per un giro d’affari di circa 18,5 milioni di euro.A rilevarlo, un’analisi realizzata dal Centro Studi Turistici per conto della Fiepet-Con-fesercenti. Altri dati, quelli di una recente indagine condotta dall’associazione dei consumatori Adoc, fotografano la situazio-ne, sottolineando però come i prezzi siano in salita con aumenti ben oltre l’inflazione per la prima colazione al bar. Oggi per un caffè e un cornetto si arrivano a spende-re quasi 2 euro, il 13,5% in più rispetto al 2010 e, non va meglio a casa dove si ri-sparmia qualcosa ma si spende sempre molto per il lievitare dei costi dei prodot-ti, con rincari dell’oltre 3%. Il cappuccino al bar – sempre secondo l’Adoc - è au-mentato del 9%, un panino del 6,4%, un tramezzino del 2,3%. Rincarano anche i prodotti a base di orzo e i decaffeinati. Stabili il tè e il caffè al ginseng. Ma questi rincari sono la conseguenza dell’aumento del costo delle materie prime, dettato dal mercato ma anche da situazioni politiche internazionali incandescenti (vedi il caso della Costa d’Avorio). A confermare questa situazione sono di-versi fornitori della Gestor che commer-cializzano prodotti per la prima colazione. Dario Finardi, è titolare dell’omonima azienda produttore e rivenditore di prodotti di pasticceria con sede a Mantova: “No-nostante un buon duemiladieci – dice – in cui abbiamo fatturato bene, abbiamo al

tempo stesso sopportato dei rialzi rilevanti delle materie prime. Ad esempio il costo della farina è aumentato del 25% passan-do da 0,85 centesimi ad un euro. Il burro ha visto un più 30%, lo zucchero è passa-to da 0,656 centesimi a 0,95. Sono prezzi difficili da accettare, che costringono poi noi fornitori ad adeguare il costo dei no-stri prodotti. Tutto questo si riflette poi sul modo di lavorare – chiarisce Finardi – fino allo scorso anno avevamo individuato una tempistica per cui, con un anticipo di due mesi sugli aumenti, riuscivamo a garanti-re determinati sconti alla nostra clientela. Oggi non possiamo più farlo perché l’or-dine all’azienda da parte del cliente arriva con scadenze ravvicinate; occorre stipula-re contratti a beve scadenza, di due o tre mesi, perché il mercato subisce dei movi-menti repentini e non prevedibili”. Rincari che hanno messo in difficoltà il rap-porto tra acquirente e fornitore, e quest’ul-timo ha dovuto in alcuni casi attivare nuovi servizi offerti alla propria clientela per non perderla. Una strategia che ha premiato l’azienda Forno D’Asolo srl, di Maser nel trevigiano, con oltre 500 prodotti tra dolci e salati, cotti e in pronta cottura per la prima colazione. “Nonostante gli aumenti delle materie prime e la flessione del mercato - spiega il titolare Fabio Gallina - siamo riusciti a chiudere un duemiladieci con un più 10%. Abbiamo cercato di calmierare il più possibile quello che abbiamo po-tuto nel listino duemilaundici stipulando contratti medio-lunghi, ad esempio fino a maggio o giugno. Alla scadenza di que-sti, si valuterà se vi sarà un’inversione di tendenza e si reagirà di conseguenza. Di sicuro la prospettiva futura non è tra le più rosee; bisognerà soffrire ancora un po’, anche se chi è riuscito a fare economia oggi, domani supererà la crisi”. Ad incidere sui rincari e di conseguenza sulle vendite,

la primacolazioNe al bar:un piacere al quale non si vuole rinunciare

Ma i prezzi sono in aumento emolti preferiscono il caffè a casa

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come accennato in precedenza, anche le difficili situazioni politiche nei paesi fornitori di materie prime. “L’attuale crisi governativa in Costa d’Avorio – racconta Silvio Agosto-ni, fondatore della Icam di Lecco, industria di cioccolato – ha fatto schizzare il prezzo del cacao, che è aumentato del 40%. Anche il costo dello zucchero, che era fermo da anni, ha registra-to un aumento. Le vendite si sono bloccate perché questi aumenti non vengono accettati volentieri so-prattutto nella grande distribuzione. Quello che ha salvato la nostra azienda – conclude – è stata l’esportazione. I nostri prodotti sono stati venduti più sul mercato estero che non quello italiano”. I rincari incidono non solo sul portafogli, ma anche sugli stili di vita degli italiani: secondo il sondaggio dell’Adoc è in aumento il numero degli italiani che la mattina non fa colazione, una scelta condivisa dal 15% dei consuma-tori, il 7% in più dal 2007, quando iniziò la cri-si. I prezzi elevati dei bar spingono poi l’86% dei consumatori a fare abitualmente colazione a casa, almeno 5 giorni a settimana. Percentuale che però scende al 77% nel weekend e durante le feste. Se-gno, questo, che proprio non si vuole rinunciare al gusto di bere un buon cappuccino al bar, quando si può.

Dolce

Salato

Da lievita� Pronta cottura

Già CottiPronta Cottura Da banco

Già Cotti da bancoDe� ert

A� ritiviSalati � onta cottura

SnackScalda e Servi

Piatti � ontiFocacce

Pane� eria

®

Pronta Cottura Da bancoPronta Cottura Da bancoGià Cotti da banco

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A� ritiviSalati � onta cotturaSalati � onta cotturaSalati � onta cotturaSalati � onta cottura

Scalda e ServiScalda e ServiPiatti � ontiPiatti � onti

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L ’arte dei Sapori

Oltre 500 specialità pronte dalla colazione allo spuntino, dall’appetizer al pranzo. Scegliere la genuinità e un servizio impeccabile non è mai stato così facile.

Forno d’Asolo S.p.A. via Nome di Maria,1 • 31010 Maser (Treviso) • tel. 0423 9181 • www.fornodasolo.it - [email protected]

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i miei dodici aNNi da presideNte GestorDanilo Moresco risponde a tutto campo

INTERVISTA

26 | 1/2011

I nostri fornitoribirre e bibiteBaldi sas di Baldi andreaBorgo valSugaNa (tN) - tel. 0461.753269

lorenz emilio BiBite sncPozza dI faSSa (tN) - tel. 0462.763195

malanotti srlcleS (tN) - tel. 0463.901216

Partesa trentino srllavIS (tN) - tel. 0461.240040

Partesa VenetomorgaNa (tv) - tel. 0422.834311

Planet BeVande srlarco (tN) - tel. 0464.517791

rech dalPra’ nicolafolgarIa (tN) - tel. 348.7454992

zadra rag. eugenio & c snccleS (tN) - tel. 0463.421122

caffédersut caffècoNeglIaNo (tv) - tel. 0438.411200

caffè gestorordini a gestor - tel. 0461.826506

condimentiaz. agr. coPPini arte olearia srlloreto aPrutINo (Pe) - tel. 0521.874370

az. agr. lomBardi Vincenzo “torrente locone”aNdrIa - tel. 0883.291440

agraria riVa del gardarIva del garda (tN) - tel. 0464.552133

gelatinestle’ (diVisione gelati)mIlaNo (mI) - tel. 02.81811

dalmonego Bruno e figli srltel. 0461.601084

erika eis srlfIave’ (tN) - tel. 0465.735454

unileVer italia srl - algidagardolo (tN) - tel. 0461.990585

grossistiBattocchi sPatIoNe dI treNto (tN) - tel. 0465.321280

fam. cooP. Val di fassa scarlPozza dI faSSa (tN) - tel. 0462.761271

gastrofresh srlreNoN PoSta Prato ISarco (Bz) – tel. 0471.353800

gramm sPaBolzaNo (Bz) - tel. 0471.976344

imes alimentari sasBolzaNo (Bz) - tel. 0471.300656

italmarket c+c srltreNto (tN) - tel. 0461.431200

m. guarnier sPaleNtIaI (Bl) - tel. 0437.750718

marr sPa - arcorImINI (rm) - tel. 0464.516756

marrsurgelati sasPoNte Nelle alPI (Bl) - tel. 0437.999215

metro dolomiti sPaBolzaNo (Bz) - tel. 0471.542001

minus srlBroNzolo (Bz) - tel. 0471.808808

morelli giusePPe srlPergINe valSugaNa (tN) - tel. 0461.721370

Pregis sParIva del garda (tN) - tel. 0464.551487

segata sPacadINe (tN) - tel. 0461.866174

tessaro riccardo srlSereN del graPPa (Bl) - tel. 0439.56347

Worndle interserVice srlBolzaNo (Bz) - tel. 0471.553500

latticini e prodotti freschiaBBasciano giusePPe & c sncgardolo (tN) - tel. 0461.990183

formaggi trentini di giuliani treNto (tN) - tel. 0461.824526

lactalis - galBani mIlaNo (mI) - tel. 02.43356111referente di zona: tel. 347.4845343

ortofruttaBonora ortofrutta srlrIva del garda (tN) - tel. 0464.531332

castellan e Bertamini & c snctreNto (tN) - tel. 0461.925698

f.lli dallago & c. snccleS (tN) - tel. 0463.421681

lucin t.a. sasaNdalo (tN) - tel. 0461.585292

l’ortofrutticola di marcantoni iVan & c. s.n.c.castello di molina di fiemme (tN) –tel. 0462.121313

magie dal Bosco di ciardi ezioterreS (tN) - tel. 348.4140998

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GestorNews | 1/2011 27 | 1/2011 27

melchiori sergiofIera dI PrImIero (tN) - tel. 0439.62398

mimiola remocaSteldarNe (Bz) - tel. 0474.531232

ortofrutta michelottimonclassico (tN) - tel. 0463.900270

suPerortofrutta srlrovereto (tN) - tel. 0464.480640

trento ortofrutta di cagoltreNto (tN) - tel. 0461.810088

panificiPanificio c6 clescleS (tN) - tel. 0463.422500

tecchiolli sncvezzaNo (tN) - tel. 0461.864019

pastificile delizie sncmezzolomBardo (tN) - tel. 0461.230557

prodotti per la prima colazione e pasticceriaBenatti snc (arte Bianca)faedo (tN) - tel. 0461.669018

dalmonego Bruno & figli srlmezzolomBardo (tN) - tel. 0461.601084

finardi dariogardolo (tN) - tel. 0461.951021

forno d’asolo srlmaSer (tv) - tel. 0423.918181

icamlecco (lc) - tel. 0341.2901

so.si di sommariVa & c.gardolo (tN) - tel. 0461.950127

prodotti da barsan carlo sPa (Patatine)mIlaNo (mI) - tel. 02.982911referente di zona: tel. 0461.822450

Perfetti Van melle srllaINate (mI) - tel. 02.935351referente di zona: tel. 0461.826263

salumificiroBat salumirovereto (tN) - tel. 0464.413414

salumificio f.lli felicetti srlmoeNa (tN) - tel. 0462.573347

salumificio PaVoncelliS.lucia di Pescantina (vr) – tel. 045.7150191

salumificio trentino srlNago dI torBole (tN) - tel. 0464.540111

specialità alimentariginos srlrovereto (tN) - tel. 0464.682012

greci industria alimentare sParavadeSe (Pr) - tel. 0521.606411

hds sPa diVisione roBorovereto (tN) - tel. 0385.251311

menu’ srlmedolla (mo) - tel. 0535.53911

nestle’ sPa (diVisione Professional food)

mIlaNo (mI) - filiale vicenza – tel. 0444.400740

selecta sPaocchIoBello (ro) - tel. 0425.766333

vini e liquoriaz. agricola de tarzcalmaraNo d’ISera (tN) - tel. 0464.409134

az. agricola letrarirovereto (tN) - tel. 0464.480200

cantina d’isera scarlISera (tN) - tel. 0464.433795

cantina di soaVeSoave (vr) - tel. 045.6139811

cantina toBlino scSarche dI calavINo (tN) - tel. 0461.564168

cantina endrizzi srlS.mIchele all’adIge (tN) - tel. 0461.650129

cantina rotalianamezzolomBardo (tN) - tel. 0461.601010

caVit scarltreNto (tN) - tel. 0461.381711

concilio sPavolaNo (tN) - tel. 0464.411000

distilleria g. Bertagnolli srlmezzocoroNa (tN) - tel. 0461.603800

distilleria marzadro sPaNogaredo (tN) - tel. 0464.304554

ethica sPa -la.Vis e Valle di cemBralavIS (tN) - tel. 0461.246325

ferrari f.lli lunelli sPatreNto (tN) - tel. 0461.972311

fondazione edmund mach SaN mIchele all’adIge (tN) – tel. 0461.615424

gaierhof srlrovere’ della luNa (tN) – tel. 0461.658514

maso martis az. agricolamartIgNaNo (tN) - tel. 0461.821057

maxentia di enzo PoliSaNta maSSeNza (tN) - tel. 0461.864116

ProPosta VinicIvezzaNo (tN) - tel. 0461.534795

ViVallis Viticoltori scacallIaNo (tN) - tel. 0464.834113

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i miei dodici aNNi da presideNte GestorDanilo Moresco risponde a tutto campo

INTERVISTA

28 | 1/2011

arredo esterniazzolini s.r.l. - casa del BamBu’affI (vr) - tel. 045.6200150

giPielle due srltreNto (tN) - tel. 0461.823143

haas christian & marcus sncora (Bz) - tel. 0471.802012

moBil garden design s.r.l.meraNo (tN) - tel. 0473.221300

arredo interniVisma arredo 2 sPamaraNo vIceNtINo (vI) - tel. 0445.560343

attrezzature igienediVersey sPamIlaNo (mI) - tel. 02.25801referente di zona: tel. 335.8073223

ferruzzi serVizi srlPergINe valSugaNa (tN) - tel. 0461.510325

hygan chimica srllaIveS (Bz) - tel. 0471.954558

iandolo srltreNto (tN) - tel. 0461.22653

ofa srlScorze’ (ve) - tel. 041.445165

Paredes italia sPageNova (ge) - tel. 010.6458799referente di zona: tel. 336.459847

Pulitalia sPavIceNza (vI) - tel. 0444.348600

WBl sas di leoni carlo & c.lavIS (tN) - tel. 0461.241588

cancelleriafrancesco amBrosi & c. srltreNto (tN) - tel. 0461.823610

elettrodomestici, casalinghi e arredo tavolacereria ermini srlroNcade (tv) - tel. 0422.840806

forhotel sastreNto (tN) - tel. 0461.828292

logotec srlPiacenza - tel. 0523.499465

miko srlaPPIaNo (Bz) - tel. 0471.633633

noValux sncBolzaNo (Bz) - tel. 0471.351012

Pengo sPaBaSSaNo del graPPa (vI) - tel. 0424.887900

sait liBertytreNto (tN) - tel. 0461.808164

energiacaPetreNto (tN) - tel. 0461.923666

sistemi operativi e attrezzatura hardwareniPe systemmattarello (tN) - tel. 0461.822488

telerixlevico terme (tN) - tel. 0461.710712

tessiligaltex srl - hotelier galliziolitreNto (tN) - tel. 0461.827132

eccel By laVarent srlSareNtINo (Bz) - tel. 0471.620900

bancheBanca di trento e BolzanotreNto (tN) - tel. 0461.892500

hoBex zahlungssystemeSalISBurgo (auStrIa) - tel. +43 (0) 662.22550

servizi consulenzaserVimPresa trentinotreNto (tN) - tel. 0461.277777

dima consulenzetreNto (tN) - tel. 0461.230115

spedizioniPosta targettreNto (tN) - tel. 0461.423237

sicurezzasecurelife di m. tauferlavIS (tN) - tel. 0461.245678

soPran ciodue sPatreNto - tel. 0461.828041

comedical s.a.s.mattarello (tN) - tel. 0461.945876

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GestorNews | 1/2011 29

i rifuGi di moNtaGNa:Un PATRiMonio Del TeRRiToRio TRenTino

cioè che offrono ospitalità ad alpinisti ed escursionisti, situati in luoghi favorevo-li alle escursioni, anche in prossimità di centri abitati, e facilmente raggiungibili, anche con la macchina. Ci sono poi i rifugi alpini, che si trovano invece in zone di montagna isolate, in quota, raggiungi-bili soltanto attraverso sentieri o mulattie-re, o con determinati impianti di risalita. Questi ultimi mettono a disposizione ser-vizi più essenziali, limitati a chi decide di fermarsi per un breve periodo di tempo, mentre i primi possono proporre una se-rie di offerte più ampie per consentire un soggiorno completo agli ospiti ed escur-sionisti. Aperti soltanto in determinati pe-riodi dell’anno, recentemente si è fatta largo la proposta di tenerli aperti fino alla prima settimana di ottobre. L’obiettivo è quello di attirare i turisti soprattutto dalla Germania e dall’Est Europa, polacchi e cechi. Il promotore di questa idea è sta-to Ezio Alimonta, presidente dell’As-sociazione dei Gestori di Rifugio del Trentino.

■ “Si tratta di una proposta che lo scor-so anno era stata fatta dalla provincia di Trento per i rifugi del Brenta e che quest’anno viene allargata al resto del

tendenze

Come sono cambiati negli ultimi anni?

Per gli amanti della natura e dell’alta quo-ta, i rifugi sono una preziosa risorsa che consente di vivere momenti di relax im-mersi nel verde, lontano dai rumori della città e dalla frenesia quotidiana. La Pro-vincia di Trento distingue i rifugi in due categorie: ci sono quelli escursionistici,

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Trentino. Si prevede l’apertura non più fino al venti settembre ma fino alla pri-ma domenica di ottobre, con un pro-lungamento quindi di quindici giorni” spiega Alimonta. Anche il mese di otto-bre dunque, diventa un periodo ideale per frequentare la montagna e godere dello spettacolo delle vette circonda-ti dal silenzio e dalla natura alpina. Sul sito dell’Associazione Gestori Rifugi del Trentino (www.trentinorifugi.com) sono riportati i periodi di apertura dei diversi rifugi. Ma com’è cambiata negli anni la gestione dei rifugi? A quali richieste han-no dovuto adeguarsi coloro che lavo-rano in queste strutture? “Non ci sono state molte trasformazioni negli ultimi anni – racconta Alimonta - il settore che però ha sicuramente risentito di più di un certo tipo di esigenze da parte degli escursionisti è stato quello della ristora-zione. La maggior parte dei nostri ospiti preferisce adesso fare colazione con i prodotti della struttura e non con quelli propri ad esempio. Si è arricchita anche la varietà dell’offerta del pranzo: il classi-co minestrone è stato sostituito con un menù completo, con primi e secondi”. Sono cambiate dunque le richieste della clientela, o gli ospiti stessi? “Quello sicu-ramente. Adesso i nostri clienti hanno più esigenze, anche quelli che vengono dall’estero. Certo dipende anche dal ri-fugio, perché c’è differenza se si trova in bassa o in alta quota. Chi frequenta quest’ultimo tipo, non pretende molto perché sa quali sono i servizi che pos-sono essere offerti ”. A questo proposi-

to, recentemente sono state sollevate alcune polemiche contro chi vorrebbe trasformare i rifugi, luoghi di accoglien-za, silenzio, riflessione, incontro, in centri wellness con saune e massaggi.

■ “CAI e Sat promuovono la propria fi-losofia – spiega Marco Bassetti, ge-store del rifugio Sass Becè, nel cuore delle Dolomiti, a Canazei – che diverge per alcuni aspetti dalle esigenze di chi, come noi privati in possesso di una li-cenza di attività commerciale cerca rica-vi per sostenere i costi. Gli investimenti oggi si fanno soprattutto sull’architettura eco-ambientale, anche perchè i clienti sono più attenti a queste cose. La no-stra struttura ad esempio è stata rimo-dernata secondo i canoni della Casa Cli-ma, con pannelli fotovoltaici per l’energia elettrica. Il rifugio non è più inteso come il bivacco degli anni Settanta, ma oggi è diventato un ristorante a tutti gli effet-ti, con menù che soddisfino la clientela sempre più internazionale, proveniente soprattutto dall’Est Europa”. Gli fa eco Silvano Valeruz del rifugio Ciampiac, in Val di Fassa: “La clientela oggi non si accontenta,vuole quelle comodità che in alta quota non dovrebbero esserci ma che devi fornire per non perdere il clien-te. Le stanze oggi hanno tutte la tv, c’è il centro salute, il ristorante. La crisi certo si è fatta sentire, soprattutto a livello di presenze. Però sono più gli italiani ad es-sere attenti nelle spese e a cercare l’of-ferta. Gli stranieri – russi, polacchi, cechi – invece sono in aumento”. E sull’aper-

Mare profumo di mare, chi non ricorda il motivetto che celebrava le crociere all’americana? Oggi le crociere sono cambiate, ma non lo spirito dei viaggiatori Gestor.Da anni soci, fornitori e simpatizzanti della cooperativa si ritrovano a bordo di una nave della flotta Costa crociere nel periodo dell’anno più tranquillo per le loro attività.Sarà forse il periodo ideale, l’atmosfera, o il clima festoso e di amicizia, sta di fatto che il gruppo Gestor che ogni anno parte in crociera è sempre più numeroso.Si parte il 23 ottobre con destinazione isole greche ed Istanbul.8 giorni 7 notti per godersi il Mediterraneo, per divertirsi insieme, per conoscersi e per rilassarsi prima dell’inizio della lunga stagione invernale.

PRENDETENOTA!!!!

Questo autuNNo vieNi iN crociera

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tura prolungata anche ad ottobre, Vale-ruz dice che “non è un’idea sbagliata” sebbene il rifugio che ha in gestione è vincolato dall’apertura della funivia che ad ottobre è chiusa. Racconta con en-tusiasmo il lavoro di gestire un rifugio Ivo Nemela, di Villa Kofler, a Campitello di Fassa: ”Gestire un rifugio escursionisti-co è bello perchè abbiamo la possibilità di stare a contatto con la natura e con le persone che amano la montagna. E’ un luogo intermedio tra un albergo in fon-dovalle e quello in quota. Si instaura un bel rapporto con i nostri ospiti, possiamo indirizzarli sulle escursioni da fare, puoi essere te stesso fuori dalla routine quoti-diana, lasciando a casa giacca e cravat-ta e indossando scarpe da arrampicata o da trekking. La sera apprezzi il silenzio della montagna e resti ad ascoltare il tra-monto. Offriamo ai nostri visitatori tutti i comfort e le accortezze di cui hanno bi-sogno. Tenere aperti ad ottobre? – con-clude Nemela – Mancano gli eventi di richiamo in quel periodo, bisognerebbe fare un lavoro di marketing prima”. Una riflessione sul futuro dei rifugi la offre il presidente Alimonta, che esprime otti-mismo per i prossimi anni. “Non servo-

no grandi numeri per mantenere in vita queste strutture. Abbiamo un limite di posti per gli ospiti che consente in ogni caso ad un rifugio di poter continuare nella sua attività”. E poi, il popolo della montagna continua a crescere. Quan-do la vita quotidiana impone ritmi veloci e distrazioni, cosa c’è di meglio di una piccola fuga nella natura?

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Più consapevole, attento al territorio dove decide di trascorrere le proprie vacanze, sensibile al mantenimento

naturale dell’ambiente circostante: questo l’identikit del turista di oggi. Un turista che preferisce, per le proprie vacanze, una so-luzione che sia in equilibrio con il proprio benessere e con quello dell’ambiente che lo circonda. La vacanza diventa quindi un’esperienza, un’occasione per vivere a contatto con un sistema sostenibile. E di conseguenza il comparto turistico – che ha un’incidenza pari al 7,5% sul Pil nazio-nale - non può non adeguarsi a questa nuova tendenza che va consolidandosi sempre più. Consapevolezza, informazio-ne e formazione sono le parole chiave per un albergatore che oggi vuole soddisfare le esigenze del cliente, offrendogli comfort e qualità, con un impatto ambientale limi-tato. Una nuova filosofia che influenza gli attori coinvolti nel settore ricettivo. In Italia non esiste uno studio di riferimento com-pleto sul rilevamento dei consumi energe-tici delle strutture alberghiere. Sono però state condotte delle ricerche da parte di ENEA (Agenzia Nazionale per l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile), ADA (Associazione Direttori d’Alberghi) e Fede-ralberghi, dalle quali è emersa in partico-lare la mancata corrispondenza tra per-cezione e realtà rispetto ai consumi delle strutture alberghiere. Di questo, e molto altro, abbiamo parlato con gli architetti Gio-ia D’Argenio e Ilaria Granello, dello studio

L’ARCHITETTURA ECO-SOSTENIbILE SI SPOSA CON IL SETTOrE ALBErGhIErOCome? Ne abbiamo parlato con due esperte

focus

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Civico3 - laboratorio di architettura di Riva del Garda, che si occupa di progettazione architettonica ed urbanistica, consulenza e certificazione energetica, promuovendo una progettazione basata sui principi di sostenibilità, bioarchitettura e bioclimatica.

Anche l’architettura si fa promotrice di un’edilizia sostenibile. In che modo?

■ Gioia: Diciamo che bisogna cambiare il sistema di costruire e cercare di porre at-tenzione a problematiche che prima pas-savano in secondo piano, e cioè tutta la questione legata all’efficienza dell’involucro edilizio e dell’impiantistica dell’edificio. Oc-corre cercare di compensare questi due elementi in modo da ridurre i consumi e produrre energia con delle fonti rinnovabili, senza intaccare il nostro patrimonio natu-rale.■ Ilaria: L’obiettivo è quello di realizzare edifici confortevoli, con ottime prestazioni energetiche e che rispettino l’ambiente. Questi edifici prestazionali, meno energi-vori, hanno ricadute positive sia per chi vi abita, in termini di benessere fisico e com-fort ambientale perché ad esempio un in-volucro ben isolato protegge dal freddo in inverno e dal caldo in estate garantendo una temperatura ambiente omogenea e costante nell’arco della giornata; sia in ter-mini di risparmi sui costi di riscaldamento e raffrescamento poiché avendo un fab-bisogno energetico molto basso consen-tono di non sprecare energia; infine questi edifici meno energivori hanno un effetto positivo anche sull’ambiente perché si ri-ducono i consumi di fonti energetiche non rinnovabili, le emissioni di CO2 e di sostanze inquinanti contribuendo così alla tutela del clima. Se poi vogliamo guardare anche l’aspetto economico, un immobile realizzato con determinate caratteristiche eco-sostenibili sicuramente è un ottimo investimento in benessere ed in denaro, ha un valore economico aggiunto e si po-siziona meglio sul mercato.

Voi fate una differenza tra “costo globale” e quello di “costruzione dell’edificio”. Che cosa vuol dire?

■ Ilaria: Ad oggi la maggior parte dei com-mittenti/utenti non è abituata a fare un ra-gionamento ad ampia scala, pensa quasi esclusivamente alle spese a cui deve an-dare incontro nel costruire una casa. La prima spesa è quella della progettazione, la seconda è quella della realizzazione. Bi-sogna secondo noi guardare a 360 gradi e capire che oltre questi due step ce n’è un terzo, e cioè occorre valutare i costi di manutenzione e mantenimento che l’edi-ficio comporta. Dopo 5-6 anni ad esem-pio, a seconda della qualità dei materiale e anche in base a come è stato realizzato

l’edificio, sappiamo che bisogna affron-tare delle spese aggiuntive. Quindi a valle dobbiamo fare una progettazione che già in fase di screening iniziale individui la so-luzione migliore del problema che si pre-senterà tra 5 anni in fase di manutenzione. Bisogna spendere di più, non dal punto di vista meramente economico, ma in termini di ragionamenti lungimiranti, con-siderando la spesa globale che si dovrà sostenere anche in futuro, tenendo pre-sente il risparmio che si potrà ottenere rea-lizzando in un determinato modo l’edificio. E’ sbagliato pensare che costruire secon-do i principi del basso consumo e/o della bio-edilizia comporti delle spese aggiunti-ve; soprattutto in questi ultimi tempi non è più così. Esiste una normativa naziona-le e provinciale che prevede il rispetto dei requisiti minimi di rendimento energetico.

Come si coniuga la filosofia della bio-edilizia con il settore alberghiero?

■ Gioia: In questo caso è necessario fare un ragionamento di analisi preliminare e cercare di rendersi conto di quali sono le criticità e i consumi maggiori che può ave-re una struttura alberghiera e individuare il modo più adeguato per intervenire. Da studi fatti nel settore emerge ad esempio che il consumo di energia elettrica pro ca-pite è dieci volte superiore a quello di una residenza. Utilizzando però fonti alternative è possibile ottenere un notevole risparmio e quindi è giusto che un albergatore faccia questo tipo di ragionamento. ■ Ilaria: Una cosa interessante di que-sta indagine è che emerge una man-canza di controllo e consapevolezza da parte dell’albergatore. Dalle interviste ef-fettuate emerge, nella maggior parte dei

Gli architetti Gioia D'Argenio e Ilaria Granello

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casi, un rapporto tra percezione e realtà di 1:2 ovvero alcuni intervistati credevano di consumare cento mentre dalla lettura del contatore e quindi su una base reale di consumo, emergeva un consumo di duecento, raddoppiato. L’albergatore non si rende conto che in questo modo una parte del suo guadagno va sprecata in un consumo sproporzionato di energia elettri-ca. Con una strategia mirata e più attenta invece, riuscirebbe a risparmiare in termi-ni di consumi e di conseguenza di bilan-ci. Non bisogna dimenticare che le voci di spesa principali per un albergo sono pro-prio l’elettricità, seguita dalle fonti di calore per la produzione di acqua calda sanitaria e per il riscaldamento.

Possiamo dare qualche consiglio agli albergatori in questo senso?

■ Gioia: Si potrebbe suggerire loro di es-sere più lungimiranti, nel senso che la po-litica di considerare la propria struttura turi-stica unicamente come fonte da sfruttare, senza attuare investimenti in direzione di una maggiore sostenibilità economica ed ecologica, oggi non paga. È fondamenta-le prevedere gli andamenti del turismo ed investire in modo consapevole nelle inno-vazioni tecniche ad alta efficienza energe-tica, un atteggiamento di questo tipo con-sentirà agli albergatori di affrontare i nuovi sviluppi del mercato.

Quindi su cosa si può intervenire nel concreto?

■ Gioia: Bisogna fare due discorsi sepa-rati: uno per chi intraprende un’attività ex novo e quindi costruisce da zero l’edificio, l’altro per chi invece deve ristrutturare un albergo già esistente. Nel primo caso il ra-gionamento forse è un po’ più semplice: occorre informarsi bene, rivolgersi a per-sone preparate e competenti, mirare ad un risparmio energetico con un involucro esterno progettato secondo certi para-metri, con impianti efficienti che cerchino di usare fonti di energia rinnovabile. Tutto questo andrebbe a vantaggio non solo dell’albergatore ma anche dell’ospite che si troverebbe in un ambiente più conforte-vole e magari torna più volentieri in quella struttura ricettiva rispettosa dell’ecosiste-ma. ■ Ilaria: Oggi effettivamente i clienti pre-stano molta attenzione anche a com’è re-alizzato un edificio, ai materiali che sono stati impiegati per costruirlo, ai servizi che offrono, come ad esempio una cucina a km zero. Il discorso dell’eco-hotel, oltre ad essere un tema di grande attualità, è quanto mai concretizzabile soprattutto in una realtà come la nostra, fortunata dal punto di vista ambientale e paesaggisti-co. Tutto questo però va tutelato, non si può pensare di costruire a dismisura usur-

pando il territorio e le sue risorse, bisogna avere un atteggiamento di rispetto del luo-go dove s’interviene. Diventa fondamen-tale una progettazione attenta all’efficien-za complessiva della struttura, al bilancio d’impatto ambientale dei materiali impie-gati, volta a tutelare le risorse acqua e terra riducendone al minimo il consumo, ricer-cando l’uso migliore delle materie prime a disposizioni in loco in modo da valorizzare le tradizioni e l’autenticità del luogo.

E’ quindi possibile coniugare la tradizione del territorio con le innovazioni, anche tecnologiche, che richiede un sistema di eco-edilizia...

■ Ilaria: Assolutamente. Oltre all’involucro dell’edificio che, come dicevamo prima, deve essere necessariamente prestazio-nale, diventano determinanti – soprattutto in una struttura come quella alberghiera – gli impianti: quindi bisogna utilizzare de-terminati sistemi piuttosto che altri, predi-sporre un possibile ampliamento dell’im-pianto stesso, avere una visione più ampia facendo una pianificazione prolungata nel tempo - non pensare all’oggi o al domani, ma al dopodomani. Sappiamo che deter-minate attività sono in continua evoluzione e sviluppo, sia perché il cliente diventa più esigente e ha precise richieste – basti pen-sare che fino a dieci, forse vent’anni fa un centro wellness era una cosa quasi sco-nosciuta, oggi se un albergo non è dotato di spa, è fuori dal mercato.

Per le strutture già avviate invece, quali sono gli interventi che possono essere realizzati?

■ Gioia: Sicuramente bisogna fare un check up iniziale, individuare quali sono le problematiche e le esigenze della commit-tenza e degli utenti, e poi cercare di ela-borare un programma per stabilire priorità e interventi più immediati. Anche in que-sto caso bisogna comunque porsi degli obiettivi da raggiungere nel tempo, facen-do una pianificazione dettagliata di costi e benefici e procedere per gradi.■ Ilaria: La sfida è quella di intervenire sull’esistente. E’ vero che lavorare su un edificio nuovo risulta più facile, ma è an-che vero che noi abbiamo un patrimonio esistente tale per cui non lo si può rade-re al suolo e ripartire da zero, anzi va tu-telato. Soprattutto la struttura alberghiera ha poi al suo interno una serie di zone in cui si investe molto denaro, pensiamo ad esempio all’attrezzatura per la cuci-na, la lavanderia/stireria, il wellness, ecc , e quindi non si può dall’oggi al domani smantellare tutto perché nasce una nuo-va esigenza. Si può invece lavorare per migliorare le prestazioni dell’edificio, ad esempio dal punto di vista energetico,

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isolando, cambiando i serramenti, so-stituendo e implementando gli impianti, ecc.. Una volta individuate le priorità degli interventi da eseguire è necessario pro-grammarli nel tempo. Ricordiamoci che con misure adatte, ad esempio la card di attivazione e spegnimento automatico dei sistemi di climatizzazione e illuminazione in camera, il tasto di bloccaggio del wc, il recupero della acque piovane ecc., nel-le strutture alberghiere è possibile limitare il consumo, risparmiare molta energia e denaro.

Il Trentino come si sta muovendo da questo punto di vista?

■ Gioia: Tutto sommato siamo una regio-ne abbastanza felice, un po’ per le risorse

intrinseche del territorio, un po’ perché se-guiamo con attenzione l’esempio del vici-no Alto Adige. Però secondo me questo ragionamento è ancora legato alla volontà di pochi. Bisognerebbe diffondere mag-giormente forme di sensibilizzazione nei confronti di una filosofia eco-sostenibile nell’edilizia, che ha ricadute positive per l’albergatore, ma anche per il turista e per l’ambiente.

Come abbiamo visto quindi, la filosofia dell’efficienza energetica sta diventando fondamentale per il settore alberghiero. Gestor può in questo senso, attraverso una collaborazione con professionisti come voi, offrire anche questo tipo di consulenza e aiuto. In che modo può tradursi questo impegno secondo voi?

La collaborazione con Gestor potrebbe av-venire approfondendo sulla rivista Gestor news argomenti inerenti una progettazio-ne basata sui principi di sostenibilità, bio-architettura e bioclimatica, promuovendo incontri di informazione/sensibilizzazione e offrendo consulenza tecnica ponendo particolare attenzione ai principi di soste-nibilità.

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AngoloFiscale

Il D.Lgs 28/2010 ha istituito la mediazio-ne che è un procedimento finalizzato alla conciliazione delle controversie civili

e commerciali. Lo scopo della mediazio-ne è giungere ad un accordo fra le parti al di fuori delle aule dei tribunali riducendo i tempi e i costi della controversia. La me-diazione può essere:■ facoltativa: cioè scelta dalle parti;■ demandata: quando il giudice, cui le parti

si sono rivolte, invita le stesse a tentare la mediazione;

■ obbligatoria: quando, per richiedere l’in-tervento del giudice, le parti debbono ne-cessariamente aver percorso la strada della mediazione.

Nella I parte dell’articolo affronteremo la mediazione obbligatoria e le fasi della

mediazione, senza entrare nel dettaglio; nella II parte dell’ar-ticolo, previsto sul prossimo

numero di agosto del giornale, ci adden-treremo nel detta-glio delle varie fasi della mediazione.

L’art. 5, comma 1 del D.Lgs.28/2010 elen-ca le materie soggette a mediazione obbli-gatoria prima di adire le vie legali; in sintesi condizione necessaria ed essenziale per rivolgersi al giudice è avere esperito tutte le fasi della mediazione. Le materie che vengono indicate dal legislatore ai fini della mediazione obbligatoria sono le seguenti:

dal 21 marzo 2011

» DIRITTI REALI- proprietà- enfiteusi (diritto reale di godimento su una proprietà altrui)- diritto di superficie- usufrutto- diritto reale d’uso- diritto reale di abitazione- servitù prediali- distanze nelle costruzioni- pegno- ipoteca» DIVISIONI (ereditarie o meno)» SUCCESSIONI EREDITARIE» PATTI DI FAMIGLIA» LOCAzIONE» COMODATO» AFFITTO DI AzIENDE» RISARCIMENTO DANNI DA

RESPONSABILITà MEDICA» RISARCIMENTO DANNI DA

DIFFAMAzIONE CON IL MEzzO DELLA STAMPA O CON ALTRO MEzzO DI PUBBLICITà

» CONTRATTI ASSICURATIVI, BANCARI E FINANzIARI

dal 21 marzo 2012

» RISARCIMENTO DEL DANNO DERIVANTE DALLA CIRCOLAzIONE DI VEICOLI E NATANTI

» CONDOMINIO

La mediazione nelle coNtroversie civili e commercialiI pARTE

di Claudio Della Pietra

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LE FASI DELLA MEDIAzIONE SONO LE SEGuENTI:1) DOMANDA: la mediazione si attiva

con una semplice domanda inoltrata all’Organismo investito (organismi iscritti nel registro tenuto presso il Ministero della Giustizia). In caso che entrambe le parti abbiano inoltrato la domanda, viene scelto l’Organismo della parte che per prima ha effettuato la comunicazione alla controparte;

2) NOMINA DEL MEDIATORE: l’Organismo nomina il mediatore e fissa la data del primo incontro entro i 15 gg successivi alla ricezione della domanda;

3) INCONTRI: il mediatore organizza uno o più incontri sapendo che il procedimento deve concludersi obbligatoriamente entro 4 mesi;

4) ACCORDO SPONTANEO: l’eventuale accordo spontaneo viene depositato presso l’Organismo e ha efficacia vincolante fra le parti;

5) MANCATO ACCORDO SPONTANEO: il mediatore può, comunque, avanzare una proposta di risoluzione della lite;

6) PROPOSTA ACCETTATA: la mediazione è andata a buon fine;

7) PROPOSTA RIFIUTATA: la mediazione è fallita e si procede in giudizio;

8) PROCESSO VERBALE: il mediatore deve obbligatoriamente stilare un processo verbale da depositare presso l’Organismo di mediazione.

RIFERIMENTI NORMATIVI» D.Lgs. 4/3/2010, n. 28 (istituzione della mediazione)» D.M. 18/10/2010, n. 180 (criteri e le mo-

dalità di iscrizione e tenuta del registro degli organismi di mediazione e dell’elen-co dei formatori per la mediazione, non-ché le indennità spettanti agli organismi)

» D.L. 225/2010 (differimento dei termini per alcune controversie)

» Circolare del 4 aprile 2011 (regolamen-to di procedura e requisiti dei mediatori, chiarimenti)

SITI INTERNET DI INTERESSE» ht tp:/ /www.g iust iz ia . i t /g iust iz ia/ i t /

mg°1°10.wp;jsessionid=35DABB003F4D6FC06F16DD1D55D69324.ajpAL05 (elenco degli Organismi abilitati)

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I piccoli frutti sono alcuni dei prodotti più caratteristici del territorio trentino. Ribes, lamponi, fragole, fragole di bosco, mirtilli: gioia per il palato, ma anche alleato per la salute. Contengono infatti importanti vitamine e minerali che aiutano a mantenere il

benessere del nostro organismo. In particolare forniscono dosi di vitamina A e C, sono un concentrato di polifenoli, sostanze capaci di proteggere dai radicali liberi, ritenute le principali responsabili dell’invecchiamento precoce delle cellule. Piccoli sì, dunque, ma grandi dal punto di vista nutrizionale. Ma i piccoli frutti non sono però tutti uguali. Andiamo allora con ordine.

I lamponi possiedono proprietà depurative e sono ricchi di ferro e vitamina C.I mirtilli invece contengono antiossidanti e sono antibatterici naturali. Grazie ai sali minerali, proteggono la vista e possiedono virtù astringenti; sono inoltre preziosi contro i disturbi circolatori. Ci sono poi le more, un concentrato di fibre, potassio, manganese, vitamine C ed E, utili per cuore e arterie.Il ribes è l’ideale per gli sportivi per i suoi effetti tonici: grazie agli zuccheri e ai suoi acidi organici contribuisce a fare sforzi muscolari limitando dolori e crampi. I lamponi sono ricchi di sali minerali e vitamine: sono per questo considerati integratori naturali.Le fragole sono invece note per la loro natura rimineralizzante e depurativa del sangue.I piccoli frutti, oltre ad essere nutrienti, sono apprezzati molto in cucina anche perché estremamente versatili, dal punto di vista degli abbinamenti. Non solo gelati, semifreddi, marmellate o distillati, ma anche carni e insalate: questo tipo di prodotto consente di poter giocare con la fantasia ai fornelli, accompagnandosi a piatti saporiti e raffinati.

Nella tradizione gastronomica trentina, i piccoli frutti rossi arricchiscono i piatti a base di carne, in particolare di cacciagione, un connubio all’apparenza insolito ma che regala un sapore unico. Non sono da meno gli abbinamenti con i formaggi, che ben si sposano con il gusto dolce e, allo stesso tempo, acido dei frutti rossi.

piccoli frutti:Gustosa foNte di beNessere

Nella cucina trentina vanno a nozze non solocon i dolci, ma anche con le carni e i formaggi

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ristorantela Cacciatora Mezzocorona (Tn)

Laricetta

Carpaccio di prosciutto di cervo

con misticanza e piccoli frutti

procedimento:Prendete una carnosa coscia di cervo, mettetela a marinare con sale, pepe, ginepro, coriandolo, rosmarino, aglio e alloro per circa 20 giorni e fate affumicare leggermente.Dopo, mettete la carne a stagionare per circa 40 giorni, per ottenere un prosciutto non molto stagionato (fresco). Preparate una misticanza di stagione aggiungendo i piccoli frutti. Condite il tutto con olio extra vergine d’oliva, e un agretto preparato con aceto, zucchero, sale, e lamponi. Tagliate il prosciutto sottile, e adagiatelo sopra la misticanza e i piccoli frutti.

FornItorI 2011 rInnoVatI tUttI I contrattIe sIglatI nUoVI accorDIIl valore della nostra cooperativa risiede anche nella scelta di avvalersi di partner eccellenti. Gestor basa il rapporto con i propri fornitori su una partnership il cui obiettivo va oltre l’avere il prodotto al più basso costo e alle condizioni di pagamento più vantaggiose. Con i fornitori la cooperativa intende realizzare il “prodotto” migliore, quello che riesce a soddisfare il socio sotto ogni profilo.Ciò è possibile unicamente se il rapporto tra le parti è trasparente e corretto considerato, poi, che GESTOR risulta al fornitore un partner assai affidabile sul piano dei pagamenti, che non è poca cosa in questo periodo di crisi.Sono stati così rinnovati per l’anno 2011 quasi tutti gli accordi con i “vecchi” fornitori e sono stati siglati 7 nuovi accordi con i seguenti fornitori:- PAVONCELLI - salumificio - S. Lucia di Pescantina (VR)- GIULIANI SERRAMENTI srl - Avio (TN)- ALISEA - condizionamento, risaldamento, ventilazione, aspirazione - Cura

Carpignano (PV)- DALDOSS - montacarichi e ascensori - Pergine Valsugana (TN)- CENTERLIFT - miniascensori, servo scale, piattaforme a pantografo - Cles (TN)- COMUNICARE OLTRE - Spot radiofonici o televisivi, RTTR - Trento- WIN SPORT - Grafica, serigrafia e materiale pubblicitario - Ravina (TN)Attualmente il parco fornitori Gestor è composto da 170 aziende tra prodotti e servizi, con l’obiettivo di adattare continuamente il parco fornitori ai mutamenti del mercato ed alle strategie dell’azienda.L’elenco aggiornato dei fornitori è consultabile sul sito www.gestor.it

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STAGIONE INVERNALE 2010/2011:

I DATI DELLA COOpERATIvA

TROvANO RISCONTRO NELLA REALTÁ GENERALE

DEL COMpARTO TURISTICO

Il Rapporto Previsionale per la stagione inverna-le 2010/2011 pubblicato, all’inizio di quest’an-no, dall’Osservatorio Turistico della Montagna evidenziava che oltre il 60% degli intervistati at-tendeva una stagione all'insegna della stabilità. L’aspettativa pare effettivamente essersi realiz-zata, considerato che gli ultimi dati confermano una diminuzione dei numeri del turismo nel pe-riodo natalizio, una sostanziale stabilità a Capo-danno ed indici mediamente positivi fino all'Epi-fania.Il quotidiano Il Trentino del 20 aprile scorso par-lava di un leggero calo delle presenze (circa il -2%) dei turisti italiani, bilanciato da una crescita delle presenze di turisti stranieri.Ma se a buona ragione, Gestor può essere considerata come una piccola società all'inter-no della quale è possibile osservare nuovi trend, crescite, decrementi e stili di consumo, i dati di acquisto delle strutture associate rispecchiano, oppure no, quelli generali?I dati statistici relativi al periodo dicembre 2010-marzo 2011 rispetto allo stesso periodo 2009-2010 evidenziano come gli acquisti dei soci consolidati * si siano mantenuti su livel-li pressoché equivalenti con uno scarto di un centinaio di euro su un totale di oltre 10 milioni di fatturato. Le voci che hanno riportato il mag-gior decremento sono state: liquori (-22.79%), aperitivi (-19.95%), grappe e distillati (-11.59%), dolci (-8.97%), vini e spumanti (-7.30) e be-vande (-6.8%). Si sono registrati considerevoli aumenti negli acquisti di combustibili e carbu-ranti (+58.45%), di frutta (+19.84) e di verdura (+30.48%) riconducibili però all'inserimento di nuovi fornitori convenzionati con la Cooperativa più che all'effettivo incremento dei consumi.A conti fatti dunque anche la realtà di Gestor si è mantenuta in linea con i dati previsionali espres-si nel rapporto dell’Osservatorio Turistico della Montagna mostrando un sostanziale equivalen-za tra i volumi della stagione 2010/2011 e di quella precedente.

* esclusi i soci entrati nel corso dell’anno

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