Gestione e fabbisogno finanziario -...
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Giuseppe Albezzano IISS Boselli Alberti Pertini 2
In questo modulo:
Il fabbisogno finanziario
La situazione finanziaria ottimale
L’interdipendenza tra fonti di finanziamento e impieghi
Gli indicatori dell’equilibrio patrimoniale finanziario
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La funzione finanza nelle imprese
Ricerca, acquisizione, utilizzo e impiego delle fonti di finanziamento indispensabili
per l’attività aziendale.
Le fonti di finanziamento indicano la provenienza delle risorse finanziarie
necessarie allo svolgimento dell’attività aziendale.
Gli impieghi (investimenti) indicano le attività in cui sono state impiegate
(investite) le risorse finanziarie reperite dall’azienda.
Strategie finanziarie = decisioni di lungo periodo e azioni da attuare nella scelta delle
forme di finanziamento, tenendo presente le risorse disponibili all’interno dell’impresa
e le opportunità offerte dal mercato finanziario, in conformità con la “mission”
aziendale.
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Per ogni strategia è possibile individuare:
Oggetto = scelte in tema di indebitamento, sostegno dei processi di investimento,
remunerazione del capitale investito, gestione delle disponibilità liquide;
Obiettivo = a seconda della situazione patrimoniale ed economica dell’impresa può
essere:
1. Il conseguimento dell’equilibrio finanziario, vale a dire la capacità di far fronte, con le
proprie entrate, agli obblighi di pagamento assunti e alle esigenze di investimento che
si presentano nel tempo;
2. Il recupero dell’equilibrio finanziario;
3. Il mantenimento in via duratura dell’equilibrio finanziario;
4. L’ottimizzazione della gestione finanziaria-patrimoniale, nel caso in cui l’impresa generi
eccedenze di liquidità che devono essere temporaneamente investite.
N.B. Le strategie finanziarie, pur avendo come finalità principale la gestione ottimale delle
risorse finanziarie, riguardano sempre più l’assunzioni di decisioni che coinvolgono l’intero
sistema aziendale.
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Obiettivo
Gestione finanziaria
Equilibrio finanziario
Gestione flussi finanziari
(coordinamento
entrate – uscite)
Mix ideale delle fonti
(composizione tra le
diverse tipologie di
finanziamenti)
Struttura del patrimonio
(coordinamento
impieghi – finanziamenti)
Attraverso la gestione finanziaria l’impresa deve essere in grado di:
1. determinare il proprio fabbisogno finanziario lordo
2. determinare il proprio fabbisogno finanziario netto
3. ottimizzare la propria struttura finanziaria
Fabbisogno finanziario = insieme delle risorse finanziarie
necessarie per l’organizzazione e la gestione dell’impresa
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Attivo Passivo
A) Crediti verso i soci
B) Immobilizzazioni
C) Attivo circolante
D) Ratei e risconti
A) Patrimonio netto
B) Fondi per rischi e
oneri
C) TFRL
D) Debiti
E) Ratei e risconti
La struttura finanziaria ottimale
Praticamente lo stato patrimoniale cosa dice?
Come viene investito il denaro?
Da dove viene il denaro?
Impieghi
(investimenti)
Fonti di
finanziamento
Impieghi
(investimenti)
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ATTIVO PASSIVO
A) Crediti verso soci per versamenti
ancora dovuti
B) Immobilizzazioni
I Immobilizzazioni immateriali
Costi storici
- Fondi ammortamento e
svalutazioni
II Immobilizzazioni materiali
Costi storici
- Fondi ammortamento e
svalutazioni
III Immobilizzazioni finanziarie
C) Attivo circolante
I Rimanenze
II Crediti
di cui esigibili oltre l’esercizio …….
Euro
III Attività finanziarie che non
costituiscono
immobilizzazioni
IV Disponibilità liquide
D) Ratei e risconti
A) Patrimonio netto
I Capitale sociale
II Riserve da sopraprezzo azioni
III Riserve di rivalutazione
IV Riserva legale
V Riserve statutarie
VI Riserva per azioni proprie in
portafoglio
VII Altre riserve
VII Utili (perdite) portati a nuovo
IX Utile (perdita) dell’esercizio
B) Fondi per rischi e oneri
C) TFRL
D) Debiti
di cui esigibili oltre l’esercizio
successivo
………………………….. Euro
E) Ratei e risconti
Da dove viene il denaro?
Fonti di
finanziamento
Come viene investito il
denaro?
Impieghi
(investimenti)
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La struttura finanziaria ottimale
Per struttura finanziaria si intende la composizione, ossia “il peso”, delle singole
fonti di finanziamento che costituiscono le passività e il patrimonio netto.
Al fine di ottenere la struttura finanziaria ottimale,vale a dire la migliore combinazione
delle fonti di finanziamento, è necessario raccordare le opportunità offerte dal mercato
finanziario con le caratteristiche strutturali e funzionali dell’impresa.
La determinazione della struttura finanziaria ottimale richiede l’esame di diverse
variabili:
la forma giuridica dell’impresa,il settore di attività, le dimensioni;
le caratteristiche del ciclo produttivo, le opportunità offerte dal mercato finanziario;
il costo e il trattamento fiscale delle diverse forme di finanziamento;
il tipo di fabbisogno da finanziare.
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La struttura finanziaria ottimale
Una variabile molto importante nella scelta delle fonti di finanziamento è l’analisi del
tipo di fabbisogno da finanziare e, in particolare, delle relazioni esistenti tra
impieghi e fonti di finanziamento.
Al fine di garantire l’equilibrio della gestione, le risorse finanziarie impiegate devono
infatti sempre essere “omogenee” rispetto al tipi di fabbisogno da coprire.
Se il fabbisogno è destinato a investimenti a breve termine le fonti a cui ricorrere
devono essere corrispondentemente a breve; se invece è destinato all’acquisto di beni
strumentali le fonti a cui ricorrere devono essere a lungo termine.
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La struttura finanziaria ottimale
In una gestione finanziaria ottimale, il patrimonio netto (che non ha vincoli di scadenza)
può essere utilizzato per finanziare sia le immobilizzazioni sia l’attivo circolante.
Le passività consolidate devono essere destinate a finanziare investimenti in fattori
produttivi pluriennali.
Le passività correnti devono essere impiegate esclusivamente nell’attivo circolante.
Pertanto, gli impieghi durevoli (immobilizzazioni) devono essere finanziati con capitale
permanente (patrimonio netto e passività consolidate).
Gli investimenti in attivo circolante devono essere finanziati con patrimonio netto e
passività a breve.
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Interdipendenza tra impieghi e fonti
IMPIEGHI
IMMOBILIZZAZIONI
Immateriali
Materiali
Finanziarie
ATTIVO CIRCOLANTE
Rimanenze
Crediti a breve termine
Attività finanziarie non
immobilizzate
Disponibilità liquide
Ratei e risconti
FONTI
PATRIMONIO NETTO
DEBITI A MEDIO E
LUNGO TERMINE
DEBITI A BREVE TERMINE
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Indicatori dell’equilibrio patrimoniale-finanziario
1. Margine di struttura = Patrimonio Netto – Attivo immobilizzato
Attivo immobilizzato
Patrimonio netto
Se l’indice è positivo che l’impresa finanzia interamente l’attivo immobilizzato e una parte dell’attivo
circolante con il capitale proprio.
Se è negativo significa che una parte delle immobilizzazioni e l’attivo circolante sono finanziati con
capitale di debito. In linea di massima, il margine di struttura negativo indica che l’impresa è
sottocapitalizzata.
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2. Margine di copertura globale = Capitale permanente – Attivo immobilizzato
Attivo immobilizzato
Patrimonio netto
Passività consolidate
(debiti a medio/
lungo termine)
Se l’indice è positivo l’impresa riesce a finanziare i propri investimenti durevoli con fonti a medio/lungo termine.
Se è negativo segnala che il capitale permanente è inadeguato a finanziare gli investimenti durevoli, che sono
perciò “coperti” con passività a breve termine. In tal caso manca la correlazione temporale tra impieghi e fonti e
l’impresa non è solida.
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3. Patrimonio circolante netto = Attivo circolante – Passività correnti
Passività
correnti
Rimanenze
Disponibilità
finanziarie
Disponibilità
liquide
Indice positivo indica che esiste un equilibrio
tra impieghi a breve e fonti a breve.
Indice negativo: le passività correnti finanziano
una parte dell’attivo immobilizzato e di
conseguenza l’impresa si trova in difficoltà
nel far fronte agli impegni assunti a breve.
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4. Margine di tesoreria = [(Crediti+Attività finanziarie non
immobilizzate+Disponibilità liquide(denaro, c/c bancari attivi, valori bollati,
ecc.) – Passività correnti]
Passività
correnti
Disponibilità
finanziarie
Disponibilità
liquide
Indice positivo: l’impresa è in equilibrio
finanziario nel breve periodo.
Indice negativo: l’impresa incontra
difficoltà a fronteggiare i propri impegni
nel breve periodo.
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Le fonti di finanziamento
Forme di
finanziamento
A seconda del
soggetto
A seconda della
durata
A titolo di capitale
proprio
A titolo di capitale
di debito
A breve scadenza
(entro 12 mesi)
A media scadenza
(entro 5 anni)
A lunga scadenza
(oltre 5 anni)
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Il capitale proprio (equity):
finanziamenti destinati a
rimanere durevolmente
nell’azienda, soggetti
al rischio d’impresa,
non comportano obbligo
predeterminato di
remunerazione.
Capitale sociale = insieme dei mezzi apportati dai soci al
momento della costituzione della società e, successivamente,
attraverso gli aumenti deliberati dall’assemblea dei soci.
Versamenti in conto capitale = finanziamenti a fondo perso.
Hanno le stesse caratteristiche del capitale sociale.
Versamenti in conto finanziamento = costituiscono veri e
propri finanziamenti da parte degli azionisti con obbligo di
rimborso (a scadenza determinata) e di remunerazione.
Autofinanziamento = reinvestimento nell’attività aziendale
degli utili prodotti dalla gestione e non distribuiti ai soci.
Contabilmente è evidenziato dai fondi di riserva.
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Il capitale di debito: finanziamenti
concessi all’impresa da finanziatori
diversi dai soci (banche, società
finanziarie, enti pubblici, imprese,
ecc.),che rimangono nell’azienda per
un periodo di tempo determinato e
per i quali esiste l’obbligo di
remunerazione.
Credito bancario = può assumere differenti forme
tecniche e rispondere a esigenze di breve,medio
e lungo periodo.
Forme speciali di credito = accanto alle tradizionali
forme di finanziamento esistono quelle fornite da
banche o società specializzate, facenti parte di
gruppi bancari.
Securitization = cartolarizzazione. E’un’operazione
di finanziamento che si realizza attraverso la
cessione a titolo oneroso di crediti (esistenti o futuri)
da parte di un’impresa a un soggetto cessionario.
Quest’ultimo, per poter corrispondere all’impresa le
somme dovute per la cessione dei crediti, emette
titoli garantiti dagli stessi crediti che vengono
collocati tra gli investitori.
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Investimenti
aziendali
di capacità modificano le potenzialità produttive dell’impresa.
Consistono in impieghi in beni durevoli la cui utilità va oltre
Il ciclo di produzione caratteristico.
di esercizio consistono in acquisti di beni e servizi che esauriscono la loro
utilità in un singolo ciclo produttivo.
finanziari consistono nell’acquisto di
attività finanziarie per obiettivi strategici o per
impieghi temporanei di surplus di liquidità.
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ATTIVO
A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti
B) Immobilizzazioni
I Immobilizzazioni immateriali
Costi storici
- Fondi ammortamento e svalutazioni
II Immobilizzazioni materiali
Costi storici
- Fondi ammortamento e svalutazioni
III Immobilizzazioni finanziarie
C) Attivo circolante
I Rimanenze
II Crediti
di cui esigibili oltre l’esercizio ……. Euro
III Attività finanziarie che non costituiscono
immobilizzazioni
IV Disponibilità liquide
D) Ratei e risconti
Investimenti di
capacità
Investimenti di
esercizio
Investimenti
finanziari