Gennaio 2012

IL NUOVOPeriodico d’informazione

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SAN SALVO, AMMINISTRATIVE 2012

La “Città Nuova” secondo il candidato sindaco

Tiziana Magnacca

Resoconto delle attività svolte nel 2011 dalla GuaRdia costieRa

PoRto di vasto 164 le navi approdate

semPRe aPeRta comPRese le festività

Vasto, 50 pasti al giorno alla mensa Caritas

futuRo Roseo PeR il fischietto vastese

Angelo Giancola chiude il 2011 con la Serie A

doPo dieci lunGhi anni di attesa

Nuova sede per il Liceo

Artistico

Tiziana Magnaccapagg. 2-3

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www.ilnuovoeditore.it Intervista

Direttore ResponsabileAlfonso Di Virgilio

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Dopo la crisi amministrativa e il successivo commissariamento del Co-mune, si avvicina anche per San Sal-vo il momento della competizione elet-torale che vede tra i suoi protagoni-sti l’avvocato Tiziana Magnacca, che guida la lista civica “San Salvo Città Nuova” per il centrodestra.

Amministrare un centro come San Salvo non è mai stato semplice, ma in un momento di profonda cri-si economica dai gravi risvolti socia-li diventa ancora più complesso; con quale spirito e con quali prospettive vive questa ‘sfi da nella sfi da’?

“Questa crisi - afferma Tiziana Ma-gnacca - sicuramente va a intaccare la possibilità di manovra di un’am-ministrazione comunale, ma con spi-rito di rigore, responsabilità e gran-de sobrietà c’è sicuramente la possi-bilità di incidere positivamente a tut-ti i livelli; ma è necessaria una politi-ca innovativa. La nostra prima preoc-cupazione riguarda il lavoro e le dif-fi coltà che le famiglie di San Salvo hanno nell’affrontare la quotidiani-tà. L’obiettivo prioritario della pros-sima amministrazione dovrà essere quello, per quanto possibile, di evita-re la diminuzione del livello occupa-zionale a causa della chiusura di fab-briche e aziende; anzi si dovrà sforza-re di rendere attrattivo il proprio ter-ritorio per invogliare nuovi investi-menti. Atteggiamenti di tipo arren-dista non mi appartengono, non sono tra quelli che pensano che siccome c’è

crisi non si possa far nulla; al contra-rio, proprio perché la crisi c’è bisogna infondere il massimo impegno perché non pesi ancora di più, con nuove tas-se comunali, sui cittadini che la stan-no già pagando.”

A grandi linee, come intendereb-be caratterizzare la sua azione am-ministrativa, anche rispetto al pas-sato, in caso di risultato elettorale favorevole?

“L’attività amministrativa dovrà registrare un forte segnale di discon-tinuità rispetto al passato; il nostro è un progetto politico alternativo e inno-vativo, non solo per la presenza di fac-ce nuove e persone che hanno una ‘età

amministrativa’ relativamente giova-ne, ma soprattutto per il modo di am-ministrare e nelle scelte delle priori-tà, tra le quali non si può trascura-re un’attenta manutenzione che ren-da la città più vivibile. Altre priorità riguardano l’avvio di politiche stra-tegiche che valorizzino le specifi cità di San Salvo, in rete con tutto il ter-ritorio; il che signifi ca apertura, dia-logo e collaborazione con il resto del vastese, evitando sterile competizio-ne. Di fondamentale importanza so-no anche le politiche sociali, in primo luogo per le famiglie: per noi i biso-gni dei cittadini costituiscono il fi ne dell’azione amministrativa, non uno

strumento per creare consenso, com’è stato fi nora. Inoltre San Salvo deve diventare ‘la città dei giovani’, anche attraverso incentivi allo sport e alle strutture sportive che ormai in città sono poco curate e fatiscenti. Purtrop-po la passata amministrazione anche su questo tema ha dimostrato scarsa sensibilità.”

A suo avviso, quali sono i punti forti su cui San Salvo può contare per affrontare questo momento di crisi e anche tentare un rilancio e quali in-vece i punti deboli che corrono mag-giori rischi, senza adeguate politiche di sostegno?

“Il turismo è senz’altro uno dei


La “Città Nuova” secondo il candidato sindaco TIZIANA MAGNACCA

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www.ilnuovoeditore.itIntervista

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La “Città Nuova” secondo il candidato sindaco TIZIANA MAGNACCA

punti forti di San Salvo; ritengo che in passato siano state attuate politi-che di pianifi cazione e programma-zione sbagliate che hanno pregiudi-cato lo sviluppo del settore. È neces-saria una nuova pianifi cazione per le aree di San Salvo Marina, per-ché possano essere davvero aperte a strutture recettive che possano a loro volta implementare seriamen-te il turismo, con quel ritorno anche di natura economica che sostenga il benessere dei cittadini. Anche in questo caso a mio avviso la pianifi -cazione va rivista in funzione colla-borativa con le altre realtà turistiche del territorio, come quella di Vasto, e non a livello competitivo: un vero e sostanziale sviluppo turistico del territorio non può che nascere dal

dialogo tra i suoi protagonisti, con la creazione di un distretto turisti-co che abbatta una concorrenza no-civa e premi le sinergie. Per quanto riguarda, invece, i settori maggior-mente a rischio, la mia prima pre-occupazione va all’industria. Dob-biamo tenerci davvero strette quelle grandi aziende che hanno portato il nome della città in tutto il mondo e nei settori in profonda crisi bisogna cominciare a prevedere riconversio-ni anche nella direzione della green economy. Ma che siano punti forti o deboli, ogni settore in cui l’ammini-strazione può incidere dovrà essere seguito con la massima attenzione attraverso una sobria e rigorosa po-litica fi nalmente di servizio.”

Natalfrancesco Litterio

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Politica 5IL NUOVO - Gennaio 2012



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Il 2011, nonostante l’attuale situazione econo-mica non particolarmente favorevole, si è conclu-so con un bilancio tutto sommato più che positivo per il porto di Vasto.

Nell’anno appena passato hanno fatto scalo 164 navi, a fronte delle 160 giunte l’anno precedente. Una leggera fl essione è stata riscontrata nel quan-titativo complessivo delle merci movimentate pa-ri a 497.143 tonnellate, a fronte delle 550.862 ton-nellate del 2010. La fl essione è imputabile essen-zialmente alla forte riduzione di importazione di olio di colza, passata dalle 100.816 tonnellate del 2010 alle 8.500 del 2011. La diminuzione è preva-lentemente riconducibile all’andamento dei prezzi del biodisel sul mercato internazionale, fortemen-te condizionato da fattori contingenti.

La maggior parte delle altre merci movimenta-te, viceversa, ha mostrato segno positivo compen-sando in buona parte il segno negativo delle im-portazioni di olio di colza.

Valori assolutamente straordinari sono riscon-trabili in termini di tonnellate di stazza lorda delle navi scalate nel porto, che sono quasi raddoppiate passando dalle 800.802 t.s.l. del 2010 al 1.502.735 t.s.l. del 2011, a dimostrazione del fatto che gli ar-matori tendono ad utilizzare navi di dimensioni sempre maggiori per sfruttare i vantaggi offerti dalle economie di scala.

In questo senso sono state da tempo avvia-te una serie di iniziative per ottimizzare lo sfrut-

tamento degli spazi portuali, anche in previsione della dimensione crescente delle navi destinate a fare scalo nel porto. In questa direzione si muove l’iter di approvazione del piano regolatore portua-le nonché lo stanziamento di fondi da parte della Regione ai fi ni del dragaggio.

Sotto il profi lo operativo la Guardia Costiera di Vasto ha effettuato un’intensa attività di control-

lo dei traffi ci portuali ai fi ni della sicurezza della navigazione nonché in materia di sicurezza della balneazione e del diporto nautico. Solo in ambi-to portuale sono stati effettuati oltre 400 control-li specifi ci a bordo delle navi e dei pescherecci pre-senti in porto.

Nel corso del 2011 sono state effettuate e coor-dinate 5 operazioni di soccorso in mare, che hanno consentito di trarre in salvo 5 persone e dare assi-stenza a tre imbarcazioni.

Particolare attenzione è stata dedicata alle ve-rifi che sulla commercializzazione dei prodotti itti-ci, con controlli sistematici nei punti di sbarco, nei ristoranti e nei centri di stoccaggio. Tutti i pesche-recci presenti in porto sono stati sottoposti a spe-cifi ci controlli, anche con l’ausilio di tecnici appo-sitamente nominati, per verifi care il rispetto della potenza dei motori istallati a bordo nonché la con-formità delle attrezzature di pesca impiegate. So-lo in materia di pesca sono stati elevati nel corso del 2011 oltre 22.500 euro di verbali amministra-tivi per violazione delle norme vigenti, tra cui so-prattutto quelle in materia di rintracciabilità ed etichettatura.

Molto intensa è stata, altresì, l’attività di vi-gilanza posta in essere a tutela dell’ambiente ma-rino e del demanio costiero che, al termine attivi-tà di indagine piuttosto articolate, hanno porta-to alla trasmissione di 5 notizie di reato all’auto-rità giudiziaria.

Resoconto delle attività svolte nel 2011 dalla GuaRdia costieRa

164 le navi approdatenel Porto di Vasto

Il comandante Daniele Di Fonzo




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In tempi di crisi, la sede vaste-se della Caritas diocesana non cono-sce... crisi. Essa, essendo la più gran-de nella zona, è il punto di rifermen-to per la città e i paesini limitrofi of-frendo un centro d’ascolto per immi-grati e bisognosi, un dormitorio, nel quale sono ospitati alcuni senzatet-to e detenuti in permesso, e la men-sa che garantisce sempre un pasto caldo nella fascia oraria che va dalle 12.00 alle 13.00. La mensa, il princi-pale servizio, è sempre molto frequen-tata. “Ogni giorno, si fanno 45-50 pa-sti, di cui una quindicina sono esterni, vengono cioè ritirati da persone che, avendo famiglia, non hanno possibili-tà di recarsi tutti fi sicamente in men-sa o non vogliono, per vergogna, pran-zare qui. A differenza di altre nostre sedi che offrono una pietanza unica,

il nostro è un menù completo compo-sto di primo, secondo, contorno e frut-ta: sappiamo, infatti, che per la mag-gior parte, questo sarà l’unico pasto quotidiano”- afferma Suor Gianna Ca-poni, responsabile mensa Caritas. La caratteristica di questo servizio, come si nota anche dalla possibilità dei pa-sti esterni, è la discrezione; “qui non si chiede nome e cognome, né docu-mento d’identità , né si compiono in-dagini sul motivo dell’indigenza” sot-tolinea Suor Gianna. Altro dato fon-damentale, la mensa è aperta tutti i 365 giorni dell’anno, comprese le fe-stività. A Natale, per esempio, la cu-cina ha funzionato a pieno ritmo gra-zie ai suoi volontari, 15 in tutto che si dividono in turni giornalieri di 5, che, padri e mamme di famiglia, an-che in questo giorno speciale, hanno

rinunciato al tradizionale pranzo con i parenti, per aiutare in sede e servire un menù di festa a quanti non hanno avuto la possibilità di una conviviali-tà familiare. Quest’ultimo aspetto stu-pisce e fa sorgere spontanea una ri-fl essione conseguente: se da qualche parte è presente un’altra persona che ha legami di sangue con uno di que-sti indigenti, come mai non si preoc-cupa della sua sopravvivenza?La lon-tananza, può essere un ostacolo, ma non una giustifi cazione. È una do-manda che si fa più impellente se si guarda al profi lo tipo del frequenta-tore della mensa Caritas Vasto: ita-liano, di sesso maschile, over 45 an-ni, solo. La sua solitudine potrebbe es-sere determinata dalla condizione di celibe, da una vedovanza, da una se-parazione o da un fallimento. Ed es-

sendo un target alto, è probabile che questo “status” di povertà sia sempre più invisibile agli occhi dei più cari e sempre meno evidente ai conoscenti perché chi ne è affetto è una perso-na comune che fi no a poco tempo fa aveva il necessario per la sopravvi-venza. Questa costatazione è indica-tiva della società odierna, della sua tendenza ad emarginare sempre più persone che non essendo più produt-tive o di successo, sono ritenute inu-tili. La mensa Caritas, però, vince quest’indifferenza, creando un clima accogliente per persone che spesso cercano anche un po’ di compagnia. Questa istituzione continua “a vive-re” grazie alla disponibilità dei vo-lontari e alla generosità delle dona-zioni, sempre ben accette, che sono fatte dai commercianti e dalla popo-lazione del vastese.

Nausica Strever

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Con l’enfasi, l’emozione e la soddi-sfazione delle opere importanti e at-tese da tempo, venerdì 23 dicembre è stata inaugurata la nuova sede del Liceo Artistico, in via dei Conti Ric-ci. Presenti all’evento nell’ampio au-ditorium del nuovo edifi cio, oltre agli alunni che possono fi nalmente abban-donare i locali fatiscenti di via Ro-ma, dirigenti scolastici del compren-sorio, docenti, amministratori di Re-gione, Provincia e Comune e il vesco-vo della diocesi Chieti-Vasto, monsi-gnor Bruno Forte, il quale ha impre-ziosito la manifestazione con una il-luminante e pertinente lectio magi-stralis sul concetto di bellezza.

A fare gli onori di casa, il dirigen-te scolastico Letizia Daniele, il qua-le - senza nascondere l’emozione - ha espresso la propria soddisfazione per

l’obiettivo raggiunto e presentato gli ospiti, tra cui il Prefetto di Chieti, Fulvio Rocco de Marinis, il presiden-te della Provincia, Enrico Di Giusep-pantonio, il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, l’architetto Maurizio Smar-giassi e l’assessore provinciale Dona-tello Di Prinzio.

“L’opera - ha spiegato il presiden-te Di Giuseppantonio - è costata quasi 6 milioni di euro e ha seguito un iter iniziato nel marzo del 2002 con l’ap-provazione del progetto preliminare, per arrivare all’approvazione del pro-getto defi nitivo nel 2006, con il sena-tore Tommaso Coletti che allora era presidente della Provincia; nei mesi scorsi questo percorso è stato porta-to a compimento e da gennaio il nuo-vo edifi cio potrà ospitare i 172 alun-ni che la scuola conta attualmente, i

quali avranno a disposizione 15 au-le, 8 laboratori e una bellissima aula magna da 260 posti.”

A seguire, il saluto del sindaco: “Si apre a Vasto, al servizio della città e del suo comprensorio, una scuola mo-derna di livello europeo; questo nuo-vo edifi cio scolastico impreziosisce il già ricco patrimonio scolastico di Va-sto. Auguro ai ragazzi che il tempo trascorso in questo edifi cio sia profi -cuo, nella consapevolezza che la cul-tura è l’unico investimento che nes-suna crisi potrà deprezzare”.

L’ultimo intervento è stato quel-lo del vescovo, monsignor Bruno For-te, che ha calamitato l’attenzione di ragazzi e docenti con una breve lec-tio magistralis sulla bellezza e la sua percezione nella storia: “Nella bellez-za classica l’infi nito si rende presente

nel frammento, perché l’armonia del-le parti viene come ritessuta propor-zionalmente nella forma dell’ogget-to; ma questa bellezza non giustifi ca il dolore. E allora ecco un’altra idea di bellezza: non solo quella delle pro-porzioni della forme, ma l’idea moder-na di bellezza come estremo fulgore, rottura, una sorta di trasgressione, così che l’infi nito ne viene quasi feri-to, per cui - per esempio - il crocefi sso d’amore è il più bello dei fi gli dell’Uo-mo e rappresenta la più alta manife-stazione di bellezza”.

A conclusione della cerimonia, monsignor Forte ha benedetto i pre-senti e l’edifi cio, prima dell’ultimo de-gli intermezzi musicali che hanno fat-to da elegante ‘colonna sonora’ a tut-ta la manifestazione.


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Il progetto “Sagittarius” fa parte del nuovo Obiettivo 3 del program-ma Sud-Est Europa per la coopera-zione territoriale ed è volto a favori-re e stimolare la formazione di im-prenditori nel settore dei beni cultu-rali, in senso lato.

A presentarne ‘mission’ e ‘vision’, l’avvocato Michela Roi, con il contri-buto del senatore Fabrizio Di Stefa-no, del sindaco di Guilmi Carlo Rac-ciatti, del presidente dell’Unione dei comuni del Vinello e sindaco di Carpi-neto Sinello Antonio Colonna, del di-rettore dell’Unione dei Comuni, Emi-lio Racciatti, del vicepresidente vica-rio della Provincia di ChietiTonino Marcello e dell’assessore provincia-le Daniele D’Amario.

“Credo che un progetto comunita-rio come Sagittarius, - ha dichiarato in apertura il senatore Di Stefano - su cui gioca una piccola realtà come quella dell’Unione dei comuni del Si-nello, rappresenti una sfi da di estre-ma importanza che si vince se affron-tata con i mezzi, le peculiarità e le ri-sorse del nostro territorio.”

Il sindaco di Guilmi, Carlo Rac-ciatti, ha poi introdotto la relazione di Michela Roi, dopo l’intervento del presidente dell’Unione dei comuni del Sinello, il quale - approfi ttando del-la presenza dei politici del territorio - ha anche sottolineato alcune proble-matiche ‘storiche’ delle zone interne, a cominciare dai problemi della via-bilità, chiedendo agli amministrato-ri presenti di fare il possibile almeno per gli interventi più urgenti.

La relazione dell’avvocato Roi, in-vece, ha evidenziato la struttura e le

potenzialità del progetto che riguar-da 8 paesi dell’Unione Europea: Ita-lia, Grecia, Bulgaria, Slovenia, Ro-mania, Ungheria, Moldavia e Croa-zia. Per l’Italia, l’Unione dei comuni del Sinello e la Comunità Montana dell’Alto Basento, in Basilicata.

“Gli obiettivi del progetto - ha spie-gato Michela Roi - sono quelli di valo-rizzare le risorse locali, dimostrando-ne l’utilizzabilità a livello globale, di investire in capitale umano per favo-rire l’auto-imprenditorialità, di favo-rire reti di collaborazione internazio-nale e di curare un serbatoio di ‘mi-gliori pratiche’ da estendere a tutti gli associati.”

“Il concetto glocal - ha proseguito la Roi - deriva dall’unione dei termi-ni global e local; si riferisce appunto alla valorizzazione del ‘local’ in am-

bito ‘global’ ed è forse ormai l’unica risposta possibile ai problemi legati alla globalizzazione, così come l’ab-biamo conosciuta fi nora.

Sagittarius propone un innovativo modello di sviluppo locale per l’area del Sud-Est Europa, coerente con i dettami delle politiche europee che incentivano laboratori di esperienze glocali, coinvolgendo gli attori che vi-vono il territorio per far sì che diven-tino partner del progetto e contribu-

iscano a costruire un posto migliore dove vivere, lavorare e creare.”

A conclusione della relazione, il saluto del vicepresidente vicario della Provincia, Tonino Marcello, e dell’as-sessore provinciale alle Attività pro-duttive, Daniele D’Amario, e infi ne l’invito da parte degli organizzato-ri a sottoscrivere l’iniziativa per far parte integrante di un progetto dal-le ottime potenzialità.


GUILMI. Presentato il progetto europeo “Sagittarius”

La sfida ‘glocal’ per l’Unione dei comuni del Sinello


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Il Centro Donna Attiva dopo un periodo di stasi, ha ricominciato a prestare il suo servizio nel settem-bre 2010. “In poco più di un anno ab-biamo assistito 16 donne fra i 20 e i 50 anni, di cui il 60% italiano e il 40% straniero, appartenenti a tutte le fa-sce sociali, che sono state vittime di vari episodi di violenza (fi sica, psicolo-gica, economica, stalking…)”- afferma la responsabile del centro Felicia Zul-li, “Attualmente stiamo seguendo una decina di donne in diffi coltà, la mag-gior parte delle quali soffre situazioni di questo genere, quella restante in-vece è affl itta da problemi di genito-rialità. Ci si sono presentati, inoltre, casi di minori disagiate”. Al di là dei recenti fatti di cronaca locale esiste una vera e propria problematica del-la violenza femminile che sta emer-gendo con sempre più preponderan-za nella “tranquilla Vasto”. Ferita bru-ciante nel tessuto sociale, dal momen-to che gli “aguzzini” sono quasi sem-pre padri, conviventi o mariti, perso-ne con le quali noi donne intessiamo i legami più intimi della nostra vita, come quello che può esserci fra un pa-dre e una fi glia o con una persona con la quale abbiamo scelto di condivide-re la nostra vita. Un fattore comune a tutte queste situazioni di violenza o sofferenza è proprio la solitudine, che purtroppo è un sentimento che accompagna costantemente queste donne, che vivono in una casa nella quale non sono più al sicuro, spesso non hanno la possibilità o il coraggio di aprirsi con un confi dente.

“Le donne vittime di violenza o con problematiche di altro genere si

sentono spaesate; hanno paura di fa-re qualcosa, spesso non sono a cono-scenza di strutture che possano aiu-tarle. Il nostro obiettivo è quello di rassicurarle, dare loro sostegno. Fon-damentale, per il buon funzionamen-to del centro è quindi la sensibilizza-zione di tutta la cittadinanza riguar-do i problemi femminili e l’informa-zione sulla nostra attività che non si limita solo all’assistenza di questi de-licati casi, ma anche all’organizzazio-ne di convegni su temi importanti per la donna, l’essere genitori, l’autosti-ma, lo scambio interculturale” - spie-ga Maria Grazia Spadaccini, psicote-rapeuta del Centro addetta al servi-zio di front-offi ce. Quest’anno Donna-Attiva ha appena iniziato la seconda edizione del “Laboratorio intercultu-rale di cucina e di lettura”, un’origi-nale formula di lavoro che unisce la condivisione di ricette anche di altri paesi, proposte a turno dalle parteci-panti alla rifl essione sull’essere don-ne, derivante dalla lettura del volume

“Donne che corrono con i lupi” di Cla-rissa Pinkola Estés. Grazie a questa e ad altre attività svolte dal Centro lo scorso anno, si è formato un grup-po di donne sia italiane che stranie-re aperte al confronto, molto affi atato che ha raggiunto anche un certo grado d’intimità. Attualmente Donna Attiva deve essere la capofi la di un progetto mirato a prevenire episodi di violenza come quelli verifi catesi, come spiega l’assessore alle Politiche Sociali An-tonio Spadaccini: “Il nostro impegno iniziale sarà quello di mettere il Cen-tro in una rete di servizi che intercet-tano sul nostro territorio il fenomeno della violenza per cercare di garanti-re alle vittime risposte effi caci ed im-mediate ai loro bisogni. A seguire sa-ranno istituiti dei corsi di formazione sul tema della violenza di genere di-retti agli operatori dei servizi territo-riali che si occupano di ciò. Si cerche-rà di formalizzare dei protocolli d’in-tesa per la promozione di procedure condivise di prevenzione, di rilevazio-

ne e di contrasto sul fenomeno. Dal-la sinergia di tutti questi servizi na-scerà un’Osservatorio territoriale del-la violenza che permetterà di confron-tarsi con la realtà di questo problema a livello nazionale e locale, rendendo-si conto maggiormente dell’entità del fenomeno nella città e poter con più razionalità prendere decisioni ine-renti ed investire risorse”. Poi conti-nua: “Assieme a Felicia Zulli, abbia-mo pensato di organizzare un conve-gno sul tema della violenza per l’inte-ra cittadinanza con l’obiettivo di sen-sibilizzare i residenti italiani e stra-nieri riguardo questo tema. È oppor-tuno, infatti, un momento di rifl essio-ne”. Avendogli chiesto un’opinione sul perché negli ultimi anni si è verifi ca-to un implemento della violenza sul-le donne, l’assessore, dichiara: “Non si tratta solo di un problema psichiatri-co, altrimenti non avrebbe senso parla-re di prevenzione. E’ anche di natura sociologica derivando dalla mentali-tà del “tutto è dovuto” portata all’esa-sperazione. Questo modo di ragiona-re, totalmente privo di valori, porta a non tenere in nessun conto i diritti al-trui e ad aggredire verbalmente e fi si-camente soprattutto le persone che so-no più vicine nel momento in cui so-praggiunge una situazione diffi cile o di litigio. Per quanto riguarda la con-dizione femminile, poi, certo non aiu-ta che la donna sia considerata co-me una merce ed è un’immagine che proviene dal mondo dei media e del-la politica. Di conseguenza, si fa fa-tica a rispettarla se viene vista come un giocattolo”.

Nausica Strever


La denuncia di Felicia Zulli responsabile del centro DonnAttiva

La violenza femminile nella “tranquilla” Vasto

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Nella suggestiva cornice del Teatro Rossetti

Si alza il sipario sulla stagione teatraleNella suggestiva cornice del tea-

tro Rossetti, si apre il sipario su una nuova rassegna di prosa teatrale, do-po due anni di triste silenzio, dovuti alla impraticabilità del Cinema Tea-tro Globo, tradizionale sede di questo appuntamento. Grazie alla coopera-zione fra comune e Associazione te-atrale abruzzese e molisana, si sono riallacciati i fi li con questa storica consuetudine, tornando ad offrire ai cittadini la possibilità di gustare del buon teatro, cosa da sempre apprez-zata a Vasto. “Sono molto soddisfatta, dopo l’interruzione, di aver garanti-to continuità a questa rassegna tra-dizionale. L’Atam ci ha proposto un cartellone di prosa ricco e sfaccettato che seppur ridotto rispetto agli anni passati, annovera proposte diversifi -cate e di qualità” commenta l’assesso-re alla Cultura Anna Suriani e conti-nua: “Il numero di posti che garanti-sce il Rossetti è inferiore rispetto al Globo, ma riesce a soddisfare gli af-fezionati. Questa sede, inoltre, è pre-stigiosa per eleganza e storicità e in-canta tutti coloro che vi si esibisco-no. Abbiamo inserito fra le proposte, anche un indiscutibile classico “Uno, nessuno e centomila” di Luigi Piran-dello che sarà replicato in matinée per le scuole superiori”.

Il capolavoro dello scrittore e dram-maturgo siciliano andrà in scena il 1 marzo. L’idea registica di Giancarlo Cauteruccio evidenzia la tematica del fallimento esistenziale e realizza una messinscena dal sapore beckettiano molto pertinente al tema e che rifl ette l’interesse preponderante del regista per Samuel Beckett che è stato il suo

autore-guida negli ultimi venti anni. Il 12 gennaio, invece, la stagione te-atrale si aprirà con “Due vecchiette vanno al Nord” di Pierre Notte che racconta un viaggio rocambolesco che è una spedizione nel passato, di due sorelle tanto diverse ma così compli-ci, fra loro tenere e capaci di battu-te pungenti. Il tutto condotto ad un ritmo implacabile e pieno di poesia. Il 31 gennaio sarà la volta del “Se ci amiamo non ci estinguiamo” di Cetty Sommella per la regia di Nando Pa-one, che farà anche da mattatore sul palco in uno spettacolo che affronta con una buona dose d’ironia graffi an-te e ilarità l’argomento non semplice della famiglia moderna. Il 17 febbraio in “Questa tosse” il bravissimo Paolo Graziosi reciterà la parte di un vec-chio che, il giorno del suo complean-no, si trova da solo in strada; fuori fa freddo e non c’è nessuno con cui par-lare, e quindi bussa alla porta di An-tonio, anch’egli impegnato nei festeg-giamenti del suo compleanno, chieden-do di poter restare. Nessuno sembra propenso ad accoglierlo né gli invitati, il fratello di Antonio e la moglie, né lo stesso festeggiato, tranne Emanuela, la coniuge di Antonio, che convince gli altri a lasciare il vecchio lì sul diva-no dove si è precipitato; del resto do-po un po’ che sta lì potrebbe sembra-re anche uno di famiglia, perché no, un vecchio zio... Questa storia “vuo-le analizzare il tempo che si sfascia giorno per giorno, ci instupidisce e ci trascina impreparati verso la morte” secondo le intenzioni del giovanissi-mo autore e regista Antonio Ianniel-lo. L’8 febbraio “Volare”, concerto dedi-

cato a Domenico Modugno, con la re-gia di Marco Mete, farà da intramez-zo a questi due spettacoli che spingo-no alla rifl essione sull’importante te-ma della vecchiaia, della solitudine e del tempo che passa. Sul palco prota-gonista sarà Gennaro Cannavacciuo-lo accompagnato da una ben assorti-ta squadra di musicisti: Marco Buc-ci al pianoforte, Claudia Della Gatta al violoncello e Andrea Tardioli al-la chitarra e al sax contralto i quali eseguiranno musiche dal vivo. Il ri-sultato è uno spettacolo coinvolgente ed interattivo,un mix di musica e pa-role in perfetta armonia, che alterna momenti comici e alcuni più melan-conici, aspetti gioiosi ed evocazioni poetiche. La critica ha molto apprez-zato quest’omaggio a uno dei perso-naggi simbolo della canzone italiana, sottolineando l’oculata scelta nient’af-fatto scontata dei brani proposti, ol-

tre che i numerosi spunti teatrali of-ferti e la bravura di Cannavacciuolo. La stagione si chiude il 9 marzo con “Li romani in Russia” di Elia Martel-li, un interessante lavoro che s’ispi-ra all’omonimo poema in versi scrit-to da Elia Marcelli, scrittore reduce della spedizione in Russia del 1941. A raccontare la ventura/sventura di quattro romani, uomini prima che soldati partecipanti alla spedizione, sarà Simone Cristicchi che misurerà la sua bravura sul palco presentan-dosi come unico attore in un mono-logo nel quale interpreterà le diver-se voci dei sei personaggi Gigi, Nino, Mimmo, Nicola, Peppe e Remo. De-scriverà gli orrori di quella spedizio-ne, che nella storia è ricordata come un massacro del corpo italiano dovu-to prima di tutto al “generale inver-no” e poi alla guerra. In patria, infat-ti, ritornarono pochi sopravvissuti. Lo racconterà in un metro, l’ottava, che è utilizzato in modo provocatorio, dal momento che nella tradizione lette-raria italiana è quello tipico dell’epi-ca cavalleresca, la cui altisonanza è ancor più abbassata dalla lingua di recitazione che è il vernacolo roma-nesco usato dall’autore perché senti-to come più vicino alla sua sensibilità essendo stato Marcelli originario di un paesino vicino Roma. Come dimo-strato dall’illustrazione del program-ma, tutte le proposte sono degne d’at-tenzione e sono premesse ad un’arric-chente stagione, la quale già mostra di essere apprezzata dai vastesi, co-me testimoniato dal buon numero di abbonamenti raggiunto.

Nausica Strever

Simone Cristicchi a Vasto il 9 marzo prossimo


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Presentato il libro “I Frati Mino-ri Cappuccini all’Incoronata di Vasto” di Padre Paolo Petrucci, Superiore del Convento dell’Incoronata.

Oltre all’autore del libro, sono in-tervenuti Padre Luigi Pellegrino, sto-rico e docente universitario, e il Di-rigente scolastico del “Palizzi”, Gae-tano Fuiano, il quale, dopo un breve momento di preghiera, ha sottoline-ato l’importanza del testo presenta-to: “Questo libro dovrebbe essere nelle case di ogni famiglia vastese, poiché può essere considerato come un mez-zo per stabilire un legame buono tra padri e fi gli, tra le generazioni che in questi 150 si sono succedute”.

“Padre Paolo – ha aggiunto Fuia-ni – ci ha consegnato uno strumento, una carta di navigazione per raggiun-gere quella meta che i Padri testimo-niano con la vita di ogni giorno, cioè la vita e l’amore di Cristo.”

A seguire, l’intervento di Padre Luigi Pellegrino, il quale si è soffer-mato sull’aspetto storico del libro, pre-cisando alcuni passaggi signifi cativi sulla presenza dei Frati Minori Cap-puccini a Vasto e in Abruzzo.

“I Cappuccini – ha spiegato Pa-dre Luigi – sono arrivati oltre 150 anni fa, ma in realtà erano presen-ti anche prima. Infatti, nel 1860 so-no tornati dopo un lungo intervallo dovuto alla soppressione napoleoni-

ca, ma già nel 1582 risultano essere presenti a Vasto. Non se n’è mai sapu-to molto, perché in effetti non erano abruzzesi, essendo eredi di una tra-dizione che faceva capo alla Provin-cia Sant’Angelo di Foggia, e in que-

ste faccende c’è sempre un po’ di ten-denza al localismo.”

L’autore del libro, Padre Paolo Pe-trucci, si è invece soffermato sui pro-blemi derivanti dalla mancanza di vo-cazioni: “Probabilmente dovremmo imparare ad essere più mariani, più ‘mamme’, vale a dire più pronti ad ac-cogliere quei pochi giovani che si ac-costano a noi, con una maggiore in-cisività della nostra testimonianza”. Infi ne il saluto e il ringraziamento del sindaco, Luciano Lapenna: “Que-sti non sono semplici volumi che van-no tenuti in un cassetto, ma ci devono aiutare a capire la nostra storia; è be-ne non dimenticare che ciò che siamo oggi è dovuto in larga parte a chi ci ha preceduto e conoscere la loro sto-ria signifi ca capire la nostra. Vasto e i suoi abitanti sono grati per l’inten-so e quotidiano lavoro di assistenza e anche di formazione con cui i Frati dell’Incoronata hanno accompagna-to generazioni di vastesi e per l’amo-re con cui continuano a farlo. Non è pensabile una Vasto senza questa pre-ziosa presenza”.


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“Considero un privilegio aver co-nosciuto questo umile ma grande Ma-estro d’Arte, un Artista che è e sarà sempre fra noi”. Sono le parole del critico d’arte Giovanna Berretta di San Benedetto del Tronto nel ricor-dare il pittore e scultore vastese Lu-ciano Del Piano, a poco più di tre an-ni dalla sua scomparsa e le cui opere si trovano anche in pinacoteche, fon-dazioni, gallerie e collezioni private d’Italia ed estere. Una completa docu-mentazione sull’attività dell’indimen-ticabile Maestro è depositata presso la Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma e la Biennale di Venezia. Conti-nua il ricordo del critico Berretta che non ha problemi ad esprimersi al pre-sente: “Non potrebbe essere diversa-mente perché Luciano Del Piano, an-che se non fi sicamente, è tra noi, fra chi lo ha amato e gli ha voluto bene. Lo ricordo ogni giorno, specialmente quando osservo alcune sue opere da cui scaturisce quella creatività da pu-ro sentimento artistico che va verso una poetica visionaria Genesis-Vitae. Lo spazio artistico di Del Piano è per-vaso da elementi primordiali in un’at-mosfera di sognata Arcadia e, nel suo ‘Concettuale’, sfi ora vertici kantiani e scomposizioni cromatiche di New-

ton. I suoi lavori come luoghi di sta-tica energia emergono da visione co-smica interiore e, all’attento fruitore, il suo stile rivela inediti codici estetici. La sua produzione artistica, dal forte impatto visivo, è come un universo in divenire. In alcuni lavori, linea-colore sottendono a metamorfosi dove, sug-gestive strutture compositive dai to-ni puri o misti, trasparenti o materi-ci, danno luogo a spazi neoplastici o astratti, altri, nella serialità di Mini-mal-art, raggiungono ritmo ed equili-brio. In altre opere, il linguaggio me-tasurreale avvolge il motivo ispirato-re dominante, rappresentato dal corpo femminile reso senza volto e braccia, evocante la poesia della natura come in un happening nella nostra era di-gitale”. Così, dunque, il critico Giovan-na Berretta, dalla personalità ecletti-ca che, sin da giovane, affi anca studi umanistici a quelli artistici, frequen-tando maestri di Pittura (A. Ferrara), Scultura (G. Atkinsons) e Poesia (Scia-scia) con il fratello Raimondo, affer-mato poeta, pittore e critico d’Arte in Sicilia. Tanti i riconoscimenti e, pur scrivendo da sempre sull’Arte, dal ’94 Giovanna Berretta si dedica esclusiva-mente alla critica su pittori e scultori contemporanei e, in occasione di even-

ti artistici, collabora con diverse Am-ministrazioni comunali; oltre ad esse-re studiosa di storia dell’arte, è lega-ta ad associazioni di pittori e scultori come direttore artistico. “L’Arte - ag-giunge Berretta - è quasi tutta la vi-ta per me, quindi, avendolo conosciu-to, posso affermare che l’Arte, in Lu-ciano Del Piano, ha avuto un grande rappresentante e profondo conoscito-re che ricordiamo anche come perso-na sincera e altruista, amico leale e di grande bontà d’animo”. Luciano Del Piano è nato nel 1966 a Vasto, dove consegue la maturità presso l’Istitu-to Statale d’Arte, mentre a Pescara si diploma al Liceo Artistico Statale. Si laurea all’Accademia di Belle Arti di Foggia e, in seguito, si specializza in Arti Visive e Discipline dello Spetta-colo. Nel 2001 è assistente della Cat-tedra di Pittura all’Accademia di Bel-le Arti di Catanzaro. All’età di sedici anni, era il 1982, espone per la prima volta e, dopo sette anni, è la mostra personale di Potenza che gli apre le porte del variegato mondo della pit-tura, ottenendo il consenso da parte degli addetti ai lavori, grazie anche a quella che diventerà una pittura ori-ginale. Seguiranno altre personali, premi e collettive ad Avellino, Bari,

Bologna, Buenos Aires, Cannes, Ca-tania, Chieti, Corfù, Ferrara, Foggia, Hong Kong, La Valletta, Lecce, Lica-ta, Londra, Malaga, Mantova, Marsa-la, Matera, Melburne, Milano, Mono-poli, New York, Novara, Parigi, Par-ma, Pescara, Pistoia, Roma, Salsomag-giore Terme, Sassari, Termoli, Torino, Vasto, Venezia e Verbania. Ha espo-sto anche con i maestri Alinari, Bari-sani, Calabria, Cascella, Donzelli, De Filippi, D’Orazio, Fioroni, Longaretti, Licata, Nespolo, Ossola, Pace, Peril-li, Piacesi, Pozzati, Provino, Terruso, Treccani e Vedova. Luciano Del Pia-no ha partecipato alla vita artistica italiana e internazionale ottenendo premi e riconoscimenti. Del suo lavo-ro hanno scritto noti critici e artisti, fra i quali Luca Alinari, Renato Ba-risani, Carmina Benincasa, Rossana Bossagglia, Remo Brindisi, Massimo Carrà, Tommaso Cascella, Raffaele De Grada, Luigi Guerricchio, Paolo Levi, Trento Longaretti, Luciano Minguzzi, Guido Montana, Franco Mulas, Gio-vanna Mulas, Raffaele Nigro, Achille Pace, Walter Piacesi, Vittorio Sgarbi, Mario Trufelli e Giancarlo Valzecchi. L’hanno recensito II Tempo, II Mes-saggero, Arte Mondadori, La Gazzet-ta del Mezzogiorno, Famiglia Cristia-na, Telenorba, Flash Art, II Resto del Carlino e Rai 3, giusto per citarne al-cuni. Il Maestro Luciano Del Piano, il 1° ottobre 2008, è tornato alla casa del Padre, dove continua a dipingere per gli angeli come lui.

A tre anni dalla scomparsa

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Presso il Centro Culturale ‘Aldo Moro’ di San Salvo, il 2011 è andato in archivio con la cerimonia di pre-miazione degli studenti particolar-mente meritevoli, organizzata dal lo-cale Lions Club presieduto da Agosti-no Venanzio Bolognese. Al cospetto di un pubblico numeroso ed entusiasta, i riconoscimenti sono stati consegnati a 22 giovani che, nell’anno scolastico 2010-2011, hanno conseguito la pro-mozione o la maturità con il massimo dei voti. La manifestazione è iniziata con l’intonazione dell’Inno di Mame-li ed è stata ottimamente presenta-ta da Antonio Cocozzella, cerimonie-re del Lions Club di San Salvo. Tra gli altri, hanno partecipato il consi-gliere provinciale Tonino Marcello, il commissario prefettizio del Comune di San Salvo, Luciano Conti, e il co-mandante della locale Stazione dei Carabinieri, Giuseppe La Vecchia. Di seguito riportiamo i nomi dei ra-gazzi premiati, suddivisi per istituto scolastico cittadino. Liceo Scientifi -co: Valentino Bravo Di Santo, Marti-na Grosso e Davide Naccarella. Isti-tuto Tecnico Commerciale: Vanessa Natale, Claudia Talucci e Merinziana Marcianelli. IPSIA: Pietro Mastroia-covo, Andrea D’Aletto e Rocco Di Cri-

stino. “La manifestazione - ha detto l’addetto stampa Michele Molino - è stata anche l’occasione per premiare i ragazzi delle medie che hanno par-tecipato al concorso ‘Poster per la Pa-ce’; sono stati ben 13 i disegni presi in considerazione, con l’alunna Ludo-vica Morricone ammessa al concorso distrettuale”. Questi i premiati della Scuola Media di San Salvo: Ludovica Morricone, Angelo Carosella, Antonio Mariotti e Simona Di Zillo (classe 3ª D), Asia Saraceni, Christian Candi-gliotta, Anna Falcone e Anna Spen-za (classe 3ª E), Anastasya Liginchuk, Ilaria Sciartilli, Miriana Cieri, Ales-sandro Capuano e Chiara Carosella (classe 3ª F). Il viaggio premio, inve-ce, è stato vinto dallo studente dello scientifi co Valentino Bravo Di Santo. Più che soddisfatto il presidente Bo-lognese: “Uno degli scopi del Lions è di promuovere lo sviluppo culturale e sociale dei giovani della nostra cit-tà. Questa cerimonia, per la prima volta nella storia del nostro club cit-tadino, rappresenta per i giovani de-stinatari una sorta di consacrazione uffi ciale delle loro capacità ed esor-tazione a dare sempre il meglio di sé nell’ambito dell’operatività”.

Michele Del Piano

LIONS CLUB

San Salvo, premiati 22 studenti

Ha destato notevole commozione la scomparsa, a 88 anni, del comm. Giu-seppe Baiocco un uomo che ha dedi-cato la sua esistenza ai doveri della famiglia e della società, oltre che al lavoro sua preminente attività di im-prenditore. Insieme al fratello scom-parso Alberto, sin dagli anni ‘70, ha operato nel settore dell’edilizia civile con la costruzione di numerosi com-plessi e, nel 1971 alla realizzazione dell’Hotel Baiocco in località San Tom-maso, nonché degli alberghi Sabrina e Hotel Rio. Famosi i night Il Piccolo Mondo e Wast D’Aimone Club, pione-re dei dancing sorti ovunque. Abbrac-ciò la politica sotto la DC sostenendo l’ex ministro Remo Gaspari, entrando a far parte del Consiglio Comunale di Vasto. Sportivo per vocazione, fu pre-sidente dell’A.C. Pro Vasto militante

nella serie C ai tempi d’oro del cal-cio biancorosso, in antagonismo con le compagini di Pescara, Giulianova, Chieti, quando allo stadio comunale Aragona convenivano le folle di tut-ta la regione e oltre.

Con la morte del comm. Giusep-pe Baiocco scompare un galantuomo che ha onorato la sua città natale, Vasto, con il suo impegno civico, con l’amore per la valorizzazione del pa-trimonio pubblico, di cui lascia inde-lebile traccia.

Porgiamo le nostre sentite con-soglianze alla vedova signora Anna Petrucci, ai fi gli Antonietta, Adriana, Emilia, Luigi, Mario, Roberto, Mas-simo, Simonetta, Sabrina, al gene-ro Pino D’Aurizio, ai nipoti ed a tut-ti i congiunti.

G.C.

LUTTO A VASTO

È morto il Comm. Giuseppe Baiocco




Anche il territorio vastese ha avuto i suoi pre-miati in occasione dell’annuale Festa dello Sport, organizzata dal Comitato Provinciale del Coni, che si è tenuta presso l’Auditorium del Supercinema di Chieti. Soddisfatto Ottavio Di Tullio, fi duciario Coni dal 1983 e membro della Giunta Provincia-le dal 1992: “Per decisione della Giunta del Coni, a ricevere i premi speciali rivolti a società, diri-genti, atleti e tecnici, riguardo al comprensorio di mia competenza, quello del Vastese appunto, sono stati le giovanissime Gaia Smargiassi per il ten-nistavolo e Sara Fabrizio per il judo, entrambe in forza alla San Gabriele Vasto, Leyla Belarbi del Circolo Tennis Vasto, l’Asd Podistica San Salvo e la società San Gabriele Vasto Volley. Gaia e Sa-ra, nonostante la giovane età, hanno già vinto al-cune manifestazioni e si sono fatte apprezzare in altre pur non salendo sul podio.

Leyla ha dimostrato impegno e crescita sporti-va, partecipando a tornei di tennis provinciali con grande correttezza in tutte le competizioni. Sulla Podistica San Salvo, evidentemente, ci vorrebbe più tempo per elencare tutti i meriti, comincian-do dai risultati singoli e collettivi dei propri at-

leti, oltre cento in pochi anni, fi no alla conquista, alcune settimane fa, dell’ambito Corri Adriatico 2011 della Fidal. Stesso discorso vale per il soda-lizio vastese presieduto da fratel Michele Ciaffi . Potevamo certamente pretendere di più, comun-que stiamo lavorando per il prossimo anno”. Alla presenza, tra gli altri, del presidente provinciale del Coni, Gianfranco Milozzi, e dopo gli indirizzi di saluto, la cerimonia di premiazione è stata l’oc-casione per consegnare anche le Stelle al Merito Sportivo, le Medaglie al Valore Atletico, la Palma al Merito Tecnico, i premi per l’attività scolastica e quelli speciali. Tornando alla San Gabriele Va-sto Volley, sono stati premiati la società per aver conquistato, lo scorso campionato, la promozione in B2, e il suo presidente, l’infaticabile fratel Mi-chele Ciaffi , per la più che decennale attività nel mondo dello sport.

Questi riconoscimenti si aggiungono a quel-li già assegnati dalla Federazione Italiana Palla-volo per la straordinaria stagione 2010/2011, cul-minata con la promozione, come detto, della pri-ma squadra, e la conquista di diversi titoli in am-bito giovanile.

Festa della Sport organizzata dal Coni di Chieti

Conquistano medaglie atleti del vastese

Gaia Smargiassi

Sara Fabrizio sul podio




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Il moderno Centro Sportivo San Gabriele di Vasto, situato in via Silvio Pellico, con annesso parcheggio sotter-raneo, aumenta la propria offerta in termini d’impiantistica sportiva.

Sempre più attenti alle crescen-ti esigenze dei cittadini vastesi e del circondario, i responsabili della struttura hanno predisposto anche

un nuovo campo di calcetto in erba sintetica dove, da qualche giorno, in attesa dell’imminente inaugurazio-ne, c’è già chi ha avuto la fortuna di ‘provarlo’.

Quanti volessero utilizzare il nuo-vo campo in erba sintetica, comunque, possono rivolgersi alla segreteria del Centro per avere informazioni.

Centro San Gabriele

Nuovo campo di calcetto in erba sintetica

Le Vastesi chiudono l’anno con un pareggio

La San Paolo Calcio per un 2012 di successiLa San Paolo Calcio Vasto non è

riuscita a riscattare del tutto la scon-fi tta, la prima stagionale, subìta in trasferta contro la capolista Womens Soccer Hatria: per l’ultima gara del 2011, valida per l’ottavo turno di an-data del campionato di Serie C re-gionale, infatti, le ragazze di mister Gizzarelli non sono riuscite ad anda-re oltre il 2-2 con il Teramo, al cospet-to del pubblico amico che, nonostante freddo e vento, non ha fatto mancare il proprio calore al campo del quartie-

re San Paolo. Per la compagine bian-corossa è il primo pareggio.

Di fronte due squadre che con-tinuano ad andare a braccetto e che hanno risolto il match nella prima frazione di gioco, pur regalando mol-te emozioni nell’arco dei novanta mi-nuti. Inizia forte la squadra ospite che pesca subito il gol del vantaggio, ma risponde immediatamente la San Paolo che pareggia con Mazzatenta, brava a sfruttare un rinvio maldestro della difesa teramana. Dopo l’1-1 con-

tinuano ad attaccare le due squadre ed è nuovamente il Teramo a trova-re il gol sfruttando un calcio di puni-zione. Pochi minuti dopo, però, il pal-lone arriva a Tarquinio che, scatena-ta, supera alcune avversarie e infi la alle spalle dell’incolpevole portiere ospite. Nel secondo tempo la musica non cambia: le due formazioni attac-cano e la San Paolo si rende più vol-te pericolosa con il palo di Tarquinio, con Di Viesti e Di Foglio, ma il risul-tato non cambia fi no al termine del-

la sfi da. Due punti certamente persi dalle vastesi che si sommano ai tre della scorsa volta: davvero un pec-cato considerando la sconfi tta della capolista, che deve ancora osserva-re il turno di riposo, proprio a chiu-sura di anno.

Le occasioni per recuperare terre-no non mancheranno. Il campionato riprenderà il 15 gennaio e le vastesi saranno impegnate sul campo della Femminile Chieti.

Michele Del Piano



L’arbitro di calcio vastese Angelo Martino Giancola, con la ripresa de-gli allenamenti a Coverciano, si ap-presta ad affrontare un 2012 che po-trebbe consacrarlo defi nitivamente nella massima serie, dopo aver chiu-so l’anno vecchio dirigendo una gara di Serie A, purtroppo soltanto la ter-za in carriera per i vari infortuni che l’hanno tenuto spesso fermo, ma nella consapevolezza che la nuova stagione è iniziata con il piede giusto come te-stimoniano le 10 gare dirette (nove di Serie B e una di A), cui si aggiungono le quattro uscite in veste di ‘quarto uo-mo’ nel massimo campionato. Un buon inizio, insomma, per cancellare i pri-mi mesi del 2011, quelli che, di fatto, avevano impedito a Giancola di spic-care il volo. “Dal ritiro estivo - ci dice in esclusiva il fi schietto vastese - mi sono posto l’obiettivo di dare il mas-simo per tornare ai miei livelli, cer-cando, soprattutto, di non farmi ma-

le, come accaduto anche nella prece-dente stagione, al punto da restare fermo per quattro mesi (da febbraio a maggio). E’ stata grande la gioia di tornare ad arbitrare dopo tanti mesi di stop per infortunio. Dalle prime ga-re ho percepito subito la fi ducia della Commissione e le partite in sequenza di prima fascia mi hanno, poi, portato nuovamente ad arbitrare in Serie A, quindi di nuovo grande gioia ed emo-zione vista l’assenza dalla massima categoria per molto, anzi troppo tem-po”. Una gioia, forse, da condividere o dedicare a qualcuno? “Più che condi-videre o dedicare - riprende Gianco-la -, forse, ho la conferma che il mio primo tifoso, custode e consigliere di tutte le mie gioie e diffi coltà, è sem-pre dentro di me, anche se, purtrop-po, non è più tra noi, e mi riferisco a mio padre. Un ringraziamento parti-colare, comunque, lo voglio fare alla mia famiglia e alla mia ragazza per-

ché, sia nei mesi d’infortunio e riabi-litazione, davvero duri per le giornate passate tra fi sioterapia la mattina, al-lenamento il pomeriggio, nuova fi sio-terapia la sera e rispetto rigoroso del-la dieta, sia ultimamente, mi sono sta-ti sempre vicini, ‘sopportandomi’ sen-za farmi mancare il loro prezioso so-stegno”. La strada per far parte degli arbitri di ‘prima fascia’, di quelli del-la Can di Serie A per intenderci, in-somma, è stata nuovamente spianata. “Tornare subito a questi livelli - ag-giunge Angelo Martino Giancola - è stato diffi cile, ma l’impegno, la costan-za e la mia forza interiore me l’hanno permesso e tutto ciò è stato possibile anche grazie all’aiuto del prof. Cerul-li che, prima, durante e dopo l’opera-zione, mi è sempre stato vicino, fi no all’ultima visita. Un grazie va pure al mio fi sioterapista e amico Peppe Cu-pa, al mio allenatore Franco e ai col-leghi del Centro Benessere che si so-

no sobbarcati per mesi il mio lavoro, agli amici che, anche con un semplice sms, mi hanno fatto sentire la loro vi-cinanza. Grazie davvero e con il cuo-re a tutti”. Trascorse le festività di fi -ne anno serenamente con i propri ca-ri, Giancola sembra aver cancellato il periodo nero, quello che, spesso, gli ha tarpato le ali per la defi nitiva ‘consa-crazione’ che, a quei livelli, permette ai direttori di gara di uscire anche dai confi ni nazionali. “Un arbitro, così co-me nella vita quotidiana, - conclude il fi schietto vastese e punta di diamante d’Abruzzo - deve essere bravo a saper ripartire sempre, sia quando le cose vanno male sia, soprattutto, quando vanno bene e guai a specchiarsi e/o se-dersi. Quello che è stato fatto fi nora è andato bene, ora si resetta e si ripar-te per dare il massimo. Mi preme au-gurare a tutti un buon 2012, con tan-ta gioia nel cuore”.

Michele Del Piano

Per il fischietto vastese il nuovo anno sarà all’insegna della sua definitiva “consacrazione”

ANGELO GIANCOLAchiude il 2011 con la Serie A



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È nel segno della continuità l’ini-zio della nuova stagione natatoria a Vasto: dopo quella andata in archi-vio l’estate scorsa, tutta da incorni-ciare, un nuovo anno ha preso il via sotto i migliori auspici grazie alle gio-vani e brave vastesi Giulia De Ascen-tis e Marussia Pietrocola che, seppu-re non più in forza, rispettivamente, alla San Francesco Vasto e alla Mil-le Sport San Salvo, dove sono sporti-vamente cresciute, continuano a fare tesoro dei consigli degli ex dirigenti e dei tecnici che sono tuttora legati alle due atlete che portano alto, in primis, il nome della città di Vasto. A dare il via alla stagione 2011-2012 è stata Giulia De Ascentis, in forza al Circo-lo Canottieri Aniene di Roma, conqui-stando una medaglia d’argento al Tro-feo Internazionale di Genova, meeting giunto alla 38esima edizione e intito-lato al giornalista genovese Nico Sa-pio, scomparso nella tragedia aerea di Brema (28 gennaio 1966), in cui per-sero la vita anche sette atleti dell’allo-ra Nazionale Italiana di nuoto. Presso il Centro Polisportivo Sciorba, anche quest’anno c’erano atleti internazio-nali di grande spessore, come l’ame-ricana Natalie Coughlin, campiones-sa olimpica dei 100 dorso, il francese Camille Lacourt, campione del mon-do dei 100 dorso, e l’olandese Femke Heemskerk, campionessa olimpica che è la rivale più temibile di Federi-ca Pellegrini. Tornando a Giulia, il se-condo posto è arrivato nei 200 misti ed è considerato un risultato impor-tante perché aveva terminato da po-co un raduno collegiale in Val Sena-les, quindi era a dir poco stanca. Il ri-

scontro cronometrico è stato di 2’15”39. La giovane nuotatrice vastese è stata protagonista pure a Ravenna, presso il Centro Nuoto ‘Gianni Gambi’, in oc-casione della sesta edizione del ‘Me-eting del Mosaico’, manifestazione in vasca olimpionica (50 metri). Fra i tanti atleti di rilievo internazionale, dunque, era presente anche Giulia De Ascentis che ha conquistato la meda-glia d’oro nei 200 rana, l’argento nei 200 misti e il bronzo nei 50 e 100 ra-na. Importanti sono stati i tempi fat-ti registrare soprattutto nei 200 ra-na, la ‘sua’ gara, e nei 200 misti, do-ve è arrivata seconda a pochi cente-simi dalla collega Dal Rio, la cui spe-cialità è proprio questa gara. Ora le attenzioni di Giulia sono rivolte agli Europei che si terranno dall’8 all’11 dicembre a Stettino, in Polonia, dove si troverà a difendere i colori italia-ni nei 50, 100 e 200 rana, con Chiara Boggiatto e Lisa Fissneider. L’altra vastese, Marussia Pietrocola, invece,

facendo parte della Nazionale azzur-ra, si è imposta in Francia, alla 20esi-ma edizione del Trofeo Internazionale di Saint Dizier, collezionando altre e importanti medaglie che hanno dato il via a una nuova stagione che sarà certamente ricca di soddisfazioni. In forza al Team Lombardia Mgm, Ma-russia ha conquistato due primi po-sti e altrettanti secondi piazzamen-ti: due medaglie d’oro, dunque, nelle prove dei 100 (lasciandosi alle spalle la 14enne ungherese Sebestyen Dal-ma) e 200 misti, la ‘sua’ specialità, con i tempi di 1’03”89 e 2’13”80, mentre gli argenti sono arrivati nei 400 mi-sti (con un podio tutto italiano e do-minato da Susanna Negri), con il ri-scontro cronometrico di 4’47”68, do-po una bella lotta con Francesca Ace-to, e nei 100 rana con 1’11”66. Sono risultati che danno conto, qualora ce ne fosse ancora bisogno, dell’enorme potenziale della 19enne atleta di Va-sto, cresciuta, come detto, nella Mille

Sport San Salvo e per gli allenamen-ti si divide tra la piscina sansalve-se e quella di Como, sempre seguita dall’ormai ‘storico’ allenatore Loren-zo Galante che, presa per mano qual-che anno fa, l’ha accompagnata fi no a diventare la stella qual è del nuoto italiano e internazionale. Tra sport e studi universitari, gli impegni non so-no pochi, anche perché Marussia non nasconde un grande sogno, quello di partecipare ai Giochi Olimpici di Lon-dra che si disputeranno dal 27 luglio al 12 agosto prossimi.

M.D.P.

Nel segno della continuità l’inizio del nuovo anno sportivo

Parte alla grande la stagione natatoria

Giulia De AscentisMarussia Pietrocola




A chiudere un anno ricco di soddi-sfazioni e certamente da incorniciare, in casa della BTS San Salvo è arrivato un altro riconoscimento da parte del-la Fipav nazionale: la Scuola di Pal-lavolo, infatti, ha ottenuto il ‘Marchio di Qualità’ per il biennio 2012-2013. Dopo aver ricevuto dalla Federazio-ne di Chieti il premio quale ‘Società più attiva della Provincia’, insomma, il 2011 è stato archiviato con la clas-sica ciliegina sulla torta che ripaga i tanti sacrifi ci di una società che, al di là dei risultati sportivi, ha per bi-glietto da visita professionalità, al-lenatori qualifi cati e l’elevato nume-ro di atleti convocati nelle varie rap-presentative e non solo.

In Abruzzo, su oltre duecento so-cietà, solo 17 si sono aggiudicate il ‘Marchio di Qualità’ e la BTS San Salvo è tra le poche ad averlo ottenu-to sia nel maschile sia nel femminile. All’interno del sodalizio biancazzur-ro operano solamente tecnici qualifi -cati per l’attività giovanile, allenato-ri tesserati Fipav laureati o laurean-

di in Scienze Motorie e coadiuvati da Angelo De Risio, direttore della Scuo-la di Pallavolo. Il presidente Micheli-no Natale è più che soddisfatto: “Non posso che essere orgoglioso di questi riconoscimenti, considerando anche che la stagione 2011-2012 è iniziata da poco. La qualità dei nostri servizi è il punto di forza della società che, non a caso, ha ricevuto il premio di qualità e collezionato tante convoca-zioni dei ragazzi alle selezioni pro-vinciali e regionali.

Fino a qualche anno fa, se aveva-mo un ragazzo di talento, per offrir-gli le migliori opportunità di cresci-ta dovevamo darlo in prestito a real-tà di Ortona o Chieti, mentre ora sia-mo anche noi tra le società che i gio-vani di realtà pallavolistiche più pic-cole guardano con riferimento, maga-ri per vestire con orgoglio la nostra maglia. Ad ogni modo continuiamo a lavorare per migliorarci e per offrire sempre il massimo ai nostri ragazzi e a chi crede in noi”.

Michele Del Piano

BTS SAN SALVO

“Marchio di Qualità”per la scuola di pallavolo

Agli Assoluti di Riccione con Federica Pellegrini

Medaglia d’oroper Giulia De Ascentis

Ultimo mese del 2011 ricco di sod-disfazioni per la giovane nuotatrice va-stese Giulia De Ascentis che, in occa-sione dei Campio-nati Nazionali As-soluti open di Ric-cione, ha conqui-stato con Federica Pellegrini la me-daglia d’oro nel-la staffetta mista 4x100. Dai Cam-pionati Europei in vasca corta di Stet-tini, in Polonia, do-ve ha fatto parte per la prima vol-ta della Naziona-le italiana, quindi più che emoziona-ta, alla fase regio-nale della Coppa Caduti di Brema, a Roma, per il Cam-pionato Italiano a squadre di Serie A, la brava Giulia archivia un anno che l’ha vista spesso in evidenza e tra le portacolori del team di appartenen-za, il Circolo Canottieri Aniene Roma.

Continua a brillare, dunque, la stel-la di Giulia che, a Riccione, in vista delle Olimpiadi della prossima esta-

te, si è dovuta ci-mentare in vasca lunga (50 metri), anziché in quella da 25. I risultati della giovane at-leta vastese, co-munque, sono sta-ti più che soddi-sfacenti: quarta nei 100 rana, ot-tenendo il suo mi-glior personale in vasca lunga, quar-ta nei 200 misti e terza nei 200 ra-na dove, nonostan-te la medaglia di bronzo, il tempo

ottenuto non l’ha fatta sorridere del tutto, sorriso arrivato, però, grazie al primo posto e relativa medaglia d’oro nella staffetta 4x100, conquistati con Elena Gemo, Elena Di Liddo e Fede-rica Pellegrini.


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Con l’ultima gara dell’anno, il Va-sto Rugby ha chiuso il 2011 senza vit-torie ma con la soddisfazione di aver conquistato due mete e, per una squa-dra alla sua prima esperienza in tale disciplina, si tratta pur sempre di un traguardo positivo. Per la nona gior-nata di andata del campionato regio-nale di Serie C, gli arciglioni di mi-ster Massimiliano D’Onofrio, ancora presso il campo sportivo del Circolo Tennis di San Salvo Marina, sono sta-ti battuti per 37-3 dall’Amatori Tera-mo, sconfi tta tutto sommato contenu-ta, come ha rimarcato lo stesso tec-nico. Per i vastesi, ancora una volta, l’inizio non è dei migliori perché co-stretti a subire una meta nel volgere di pochissimi minuti. Dopo un primo quarto d’ora di assestamento, però, gli arciglioni hanno saputo rendersi pericolosi in attacco, pur non segnan-do punti. L’Amatori Teramo ha chiu-so la prima frazione di gioco in van-taggio per 20-3. Per i padroni di ca-sa merito all’estremo Barattucci, ca-pace di infi lare tra i pali l’unica oc-casione avuta dalla piazzola. Nella ripresa il copione è lo stesso: vaste-si costretti a difendersi e teramani a caccia di mete che, alla fi ne, saran-no sei. Punteggio fi nale 3-37 per i te-

ramani, dunque, ma, cosa molto im-portante, non poteva mancare il ter-zo tempo, grazie alla disponibilità del locale ‘La Prora’ di Romagnoli, a Va-sto Marina, tra maccheroni con il su-go, pasta e fagioli, salsicce e panetto-ni. Gli arciglioni hanno salutato così il 2011, dando appuntamento a tifo-si e appassionati al 29 gennaio 2012 per la gara casalinga con il Tortoreto.Gli atleti in distinta scesi in campo contro l’Amatori Teramo: Barattuc-ci, Lonzi (Romero), Olivieri, Pezzoli, Ronzitti (Santulli), Vitelli, Di Leonar-do (Chirico), Casarotto, Di Fabio, Sal-vador (Del Viscio), Novelli, Bevilac-qua (Garofano), Di Nella, De Libera-to (Adriano), Stampone (Bibbò).

Michele Del Piano

VASTO RUGBY

Un 2011 da dimenticareAMICI DEL BASKET

Una nuova realtà cestistica unisce Vasto e San Salvo

Quando lo sport non ha età: è quanto si saranno detti alcuni ap-passionati della palla a spicchi di Vasto e San Salvo; così, per conti-nuare a praticare lo sport che tan-to amano, è nata una nuova realtà sportiva che è stata battezzata Asd Amici del Basket Vasto-San Salvo e già prende parte al campionato regionale di Promozione.

L’iniziativa è di un gruppo ‘sto-rico’ di giocatori della zona che, ol-tre a seguire le sfi de della squadra del cuore, intende ancora pratica-re la pallacanestro e poco importa l’età anagrafi ca. L’obiettivo prin-cipale della nuova società, spon-sorizzata dal Gruppo D’Angelo & Antenucci, da sempre vicino al mondo dello sport, che ha come dirigenti Alberto Antenucci (pre-sidente), Teodoro Spadaccini (vi-ce presidente) ed Enzo Giattini, è - si legge in una nota - la promo-zione e la pratica della pallaca-nestro, dando un ulteriore punto di riferimento ai tanti appassio-nati del vasto territorio di compe-tenza ed è già in cantiere, inoltre,

un progetto per coinvolgere i ra-gazzi delle scuole, quindi anche i più giovani.

La squadra, il cui campiona-to è iniziato domenica 11 dicem-bre contro lo Spoltore, giocherà le partite casalinghe presso il palaz-zetto dello sport di via Magellano a San Salvo Marina.

L’organico è di tutto rispetto perché formato da atleti che so-no rimasti nel cuore degli sporti-vi per aver dato tanto alla palla-canestro vastese come Fabrizio Di Ninni, Saverio Celenza, Ser-gio Desiati, Sandro Tagliagambe, Michele Di Rosso, Enrico Di Pol, Gianluca Tana, Fausto De Felice, Dario Gileno, Luigi Baiocco, Gian-luca Fiore, Aleandro Giacomucci, Emiliano Giattini, Christian Spa-daccini, Antonio Monteferrante e Marco Nanni.

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