gallettino gennaio 2012 - IC Gallicano Nel Lazio · conta il compleanno di Peverino che viene...

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N 3– Gennaio 2012 Il Gallettino Il 27 gennaio 1945 l’apertura dei cancelli di Auschwitz mostrò al mondo le orribili torture alle quali gli ebrei venivano condan- nati. Pertanto questa data è stata scelta a livello internazionale come giornata del ricordo, in cui tutti dobbiamo fermarci a pensare a come un uomo ha potuto uccidere in questo modo un suo fratello… E’ questo il messaggio che ci ha voluto tra- smettere la nostra professoressa di Italiano Antonella Sordi, dedicando 4 giornate alla visione di video e film per farci render conto e sensibilizzarci meglio su questa triste pagina della nostra storia. Abbiamo iniziato circa un mese fa con il primo film “Il bambino dal pigiama a righe”, poi “Schindler's List” e infine “Il pianista”. Alcuni ragazzi della nostra classe si sono proposti di preparare dei video su questo argomento, e durante la giornata della Shoah (che abbiamo dovuto anticipare di due giorni per via dell’assenza della prof.) ce li hanno mostrati. Poi abbiamo analizzato la poesia “Se questo è un uomo” di Primo Levi e le canzoni “Auschwitz” dei Nomadi e la versione italiana di “Blowin’in the wind”, soffia nel vento, di Bob Dylan. Infine abbia- mo visto un altro video che ci ha portato la prof., dove c’erano le tristissime immagini dei campi di concentramento, dei forni crematori e molte bellissime frasi da prendere come spunti di riflessione. Penso che tutto il tempo e le lezioni che la prof. ha perso per permetterci le visioni di questi film non sia andato perduto perché sono sicura abbia lasciato qualcosa su cui riflette- re dentro ognuno di noi. Sarah Grilli 3h

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N 3– Gennaio 2012

Il Gallettino

Il 27 gennaio 1945 l’apertura dei cancelli di Auschwitz mostrò al mondo le orribili torture alle quali gli ebrei venivano condan-nati. Pertanto questa data è stata scelta a livello internazionale come giornata del ricordo, in cui tutti dobbiamo fermarci a pensare a come un uomo ha potuto uccidere in questo modo un suo fratello… E’ questo il messaggio che ci ha voluto tra-smettere la nostra professoressa di Italiano Antonella Sordi, dedicando 4 giornate alla visione di video e film per farci render conto e sensibilizzarci meglio su questa triste pagina della nostra storia. Abbiamo iniziato circa un mese fa con il primo film “Il bambino dal pigiama a righe”, poi “Schindler's List” e infine “Il pianista”. Alcuni ragazzi della nostra classe si sono proposti di preparare dei video su questo argomento, e durante la giornata della Shoah (che abbiamo dovuto anticipare di due giorni per via dell’assenza della prof.) ce li hanno mostrati. Poi abbiamo analizzato la poesia “Se questo è un uomo” di Primo Levi e le canzoni “Auschwitz” dei Nomadi e la versione italiana di “Blowin’in the wind”, soffia nel vento, di Bob Dylan. Infine abbia-mo visto un altro video che ci ha portato la prof., dove c’erano le tristissime immagini dei campi di concentramento, dei forni crematori e molte bellissime frasi da prendere come spunti di riflessione. Penso che tutto il tempo e le lezioni che la prof. ha perso per permetterci le visioni di questi film non sia andato perduto perché sono sicura abbia lasciato qualcosa su cui riflette-re dentro ognuno di noi. Sarah Grilli 3h

“SCARABOCCHIANDO COME MIRO’ “ Murales realizzato dai bambini delle sezioni D (tre anni) e G (quattro anni)

“IL BIANCO E IL NERO “ Sezione E (bambini di 4 e 5 anni) - Collage con carta da parati

N 3– Gennaio 2012

Il Gallettino

Sezione F (bambini di 4 anni) Osservazione e riproduzione di opere d’arte.

“COLORO COME P. MONDRIAN”

“COMPONGO COME P. MONDRIAN”

Fiocchi di neve e pupazzi di neve realizzati con pittura e collage polimaterico

Sezione D Sezione F

SEZIONE B (bambini di 5 anni) “Impariamo a disegnare con il mouse attraverso il programma PAINT”

PRIMI APPROCCI CON IL COMPUTER IN CLASSE

“ Boscodirovo” Il libro che ho letto, Boscodirovo, narra le storie di allegri topolini che vivono negli alberi di un bosco. I topolini si chiamano: Polverino, Papaverina, Peverino e la signora e il signore De Topis. Nel libro si rac-conta il compleanno di Peverino che viene festeggiato da tutti i topolini di Boscodirovo, i quali gli fecero molti regali: Un flauto, le maracas,lo xilofono, ecc… Durante la stagione invernale i topolini trascorreva-no il tempo scavando tunnel sotto la neve, dove si divertivano a correre e scorazzare. Papaverina, inve-ce, trascorreva il tempo a preparare prelibatezze invernali per la gioia di tutti i topolini. Questo libro mi è piaciuto molto perché contiene avventure fantastiche: mi piacerebbe molto se il Paese di Boscodirovo esistesse davvero. Consiglio ai miei compagni di leggerlo. ( Beatrice Grilli)

Fiabe italiane: “Un principe che sposò una rana”

C’era una volta un re che aveva tre figli, ormai in età di prendere moglie, ma loro non sapevano sce-glierla. Un giorno il re decise di far tirare una pietra e dove cadrà, lì si troverà la sposa dei figli. Il più grande sposò una fornaia, quello medio sposò una tessitrice e il più piccolo sposò una rana. Il re doveva decidere chi doveva diventare regina e fece cucire una coperta. Il re aveva tre cuccioli e li regalò alle tre mogli dei suoi figli… ecc. Vi invito tutti a leggerlo per vedere come va a finire. ( Sara III C )

A novembre abbiamo iniziato un laboratorio chiamato “Il sole a scuola”, ci siamo divisi in quattro grup-pi ed ogni gruppo si è dato un nome: i volatili, le tigri, le pantere e flor. Il mio gruppo è quello dei volati-li. I volatili sono formati da cinque persone: io, Alessia P., Alessio, Beatrice A. e Beatrice G. Ci siamo tutti riuniti per costruire i forni solari. I nostri insegnanti per quest’esperienza sono: Valeria e Roland. Si co-mincia: abbiamo disegnato le Dime con un pennarello, su un cartone. Quattro di queste dime erano pic-cole, le abbiamo piegate in quattro parti. Il secondo giorno, abbiamo continuato a ritagliare le altre parti del forno. Abbiamo fatto, anche, dei disegni da incollare sul forno quando sarà finito. Il penultimo giorno abbiamo preso le dime più piccole e le abbiamo pitturate con un miscuglio di colla e carbone. Finito questo lavoro, abbiamo incollato la carta argentata sulle dime più grandi. Il quarto e ultimo gior-no abbiamo preso lo scotch e abbiamo incollato tutte le dime rimaste per formare il forno. Abbiamo attaccato tutti i nostri disegni sui nostri forni e …………..ci siamo salutati. Beh! A me questa esperienza è piaciuta molto, ma non è ancora finita, ci dobbiamo incontrare un’altra volta per una grande festa fi-nale.

Samuele

OBIETTIVI:OBIETTIVI:OBIETTIVI:OBIETTIVI: Identificazione delle sostanze solubili e non solubili in acqua.

MATERIALIMATERIALIMATERIALIMATERIALI:::: bicchieri trasparenti, acqua, zucchero, farina, olio e vino ( Foto 1 )bicchieri trasparenti, acqua, zucchero, farina, olio e vino ( Foto 1 )bicchieri trasparenti, acqua, zucchero, farina, olio e vino ( Foto 1 )bicchieri trasparenti, acqua, zucchero, farina, olio e vino ( Foto 1 ) PROCEDIMENTO:PROCEDIMENTO:PROCEDIMENTO:PROCEDIMENTO: versare la stessa quantità di acqua in ogni bicchiere e aggiungere in ogni bicchiere una sostanza diversa (unità di misura un cucchiaino). Agitare,osservare (Foto2)

FOTO 1 FOTO 2 CONCLUSIONI:CONCLUSIONI:CONCLUSIONI:CONCLUSIONI: le soluzioni sono miscugli omogenei, cioè particolari miscugli in cui non è possibile distinguere le sostanze che lo compongono ( soluto e solvente ). Nel caso delle esperienze proposte, formano una soluzione: acqua - zucchero, acqua – vino.

N.B. Il video relativo a questo articolo è visibile nel canale You Tube della scuola www.icgallicano.it Classe IIF

Insieme a Mauro, responsabile dell’associazione M.I.D.A., abbiamo partecipato ad un pro-getto “Il Sole a Scuola” in cui la nostra classe III F, ha avuto modo di realizzare dei lavori sui consumi energetici della nostra scuola, per poi riflettere sui relativi risparmi. La classe è stata divisa in cinque gruppi e a ciascuno è stato affidato un monitoraggio.

MONITORAGGIO EDIFICIO SCOLASTICO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

GRUPPO ARGOMENTO

1° Censimento e consumo linea prese

2° Intervento risparmio sulle macchine elettriche

3° Censimento utenze elettriche zone uffici

4° Studio prestazioni nuovo impianto fotovoltaico

5° Schema a blocchi dell’impianto elettrico

Il lavoro con Mauro è stato molto positivo soprattutto perché abbiamo imparato cose nuove divertendoci e lavo-rando in gruppo ci siamo aiutati a vicenda. Alcuni gruppi hanno avuto modo di presentare il proprio lavoro nella giornata conclusiva che si è tenuta nella mensa della Scuola Primaria il 17/12/2011; per loro è stato molto emozionante e hanno rappresentato la nostra classe. n un primo momento, i ragazzi appartenenti ai gruppi che non sono stati estratti per presentare il lavoro, hanno tirato un sospiro di sollievo, perché al solo pensiero di parlare davanti , tante persone si sentivano molto agitati e spaventati, ma poi ci sono rimasti un po’ male, perché avevano lavorato anche loro con molto impegno. È stato uno dei gruppi della nostra classe, tra le tre terze partecipanti, a vincere, e hanno provato un’emozione incredibile e sono stati fieri del risultato. I gruppi che non hanno vinto erano comunque consapevoli di aver fatto un buon lavoro e ognuno di loro in real-tà si sente di aver vinto semplicemente perché ha lavorato con impegno producendo dei bellissimi cartelloni e Power Point. Quando abbiamo saputo che era stato uno dei gruppi della nostra classe a vincere siamo stati tutti felici e orgo-gliosi perché ci hanno rappresentati in modo lodevole.

CLASSE IIIF.

Sofia Dell’Orco,

Gaia Di Roma,

Giulia Bonamore,

David Alessandri

Per la giornata della memoria, il 27 Gennaio, la terza G della scuola media ha assistito alla proiezione di un

film da poco nelle sale cinematografiche. Racconta di una bambina di circa 9 anni deportata poiché ebrea.

Questa bambina in ogni modo cercava di proteggere suo fratello da quello che accadeva in quel periodo. Pro-

prio per questo, chiuse suo fratello a chiave in un armadio, con la promessa di non uscire fino a quando non

sarebbe tornata a casa . Purtroppo i due fratelli saranno separati poiché la bambina finirà nei campi di con-

centramento. Sarah fa conoscenza con un’altra bambina con la quale vivrà un po’ di avventure per uscire da

quell’ “inferno”. Uscita finalmente da un luogo cosi orribile decide di tornare nella sua vecchia casa in cui vive-

va prima della deportazione. Purtroppo, avrà una brutta sorpresa che la farà star male per tutta la sua vita …

Questo film si basa però sul ricordo di Sarah da parte di una giornalista; rimarrà molto colpita dalla sua sto-

ria e verrà a sapere alcune cose fino ad allora ancora sconosciute. Ma non sveliamo tutto per non rovinare la

visione … Questo film è molto rappresentativo e adatto per la giornata della memoria. Personalmente la parte

iniziale l’ho trovata più interessante e coinvolgente. Se volete sapere il finale, vedete il film!

Giorgia Vittucci III G

Domenica 29\01\12 è stata la 59^ giornata della lebbra,noi ragazzi delle terze abbiamo partecipato all’evento vendendo dei vasetti di miele al mirtillo,millefiori e acacia. Gli stand erano due:uno situato all’interno del centro storico di Gallicano e uno davanti alla chiesa di Sant’ Andrea. Noi ci siamo impe-gnati e divertiti molto perché molti ragazzi distribuivano volantini ai passanti, altri raccoglievano offer-te sia dalla gente, sia suonando alle case e addirittura al semaforo quando era rosso e altri che spiega-vano il nostro obiettivo e cosa fosse la lebbra. In poche parole abbiamo rianimato questo paesino. Alla fine della giornata sono stati venduti tutti i vasetti di miele e sono stati raccolti molti soldi per le offerte; ciò ha dimostrato che la solidarietà è un gesto che a noi ragazzi appartiene e che con lo spirito giusto ogni cosa ci può raggiungere; è stata una giornata bellissima e spero di passarne altre così.

Aurora Ippoliti 3h

Qui a Gallicano il 21 e 22 Gennaio abbiamo ricordato la festa di Sant’ Antonio Abate. La manifestazione ha avuto inizio il 21 Gennaio con la prima festa del pane organizzata dall’associazione “Antico Carretto” per far conoscere alle persone come avviene la lavorazione del pane e la tradizionale sagra del ciambellone per le vie del paese, sono state animate dai vari stand e da un mu-seo con gli attrezzi agricoli che si utilizzavano. Verso sera in Piazza della Rocca si sono esibite le ragazze della scuola di danza, mentre i membri dell’Antico Carretto hanno preparato per tutti a Gallicano un menu a base di piatti nostrani e della cucina lazia-le. La domenica c’è stata la festa del Santo, con la processione e la tradizionale benedizione dei carretti utili locali e degli auto-mezzi. Nel pomeriggio invece in Piazza della Rocca c’erano stand e trattori e proprio al centro c’era il piano bar dove tutti quanti potevano cantare o ascoltare della buona musica. Alle 18:00 c’è stata la consueta asta delle bandiere, la cui offerta viene devolu-ta a Sant’ Antonio; Questo è un momento tradizionale che tutti i gallicanesi attendono poiché la contrattazione avviene degustan-do il classico ciambellone con un buon bicchiere di vino locale. La serata si è conclusa con l’assaggio dei ciambelloni, la cena ed uno spettacolo pirotecnico offerto dall’ Antico Carretto.

Gaetano Sansaro 3H

Cultura e divertimento: una miscela perfetta per conoscere, crescere, capire e stare insieme. La mattina del 27 gennaio, alle ore 9.10, le classi prima F, G e H, accompagnate dalla nostra professoressa di storia e geografia, Antonella Sordi e dalla professores-sa di matematica, Massimina Fazi, si sono recate alla mostra dell’Homo Sapiens al Palazzo delle Esposizioni a Roma. Un viag-gio allegro e spensierato, in attesa di varcare la soglia della storia, di andare indietro nel tempo, fino alle epoche più lontane: un’avventura speciale, vissuta con la curiosità e l’entusiasmo di chi vuole avvicinarsi alle proprie origini. Alle 11.00 le nostre due professoresse, prima di dare il via alla gita turistica ci hanno fatto sedere sui gradini che portano all’ingresso del museo: è stata l’occasione per avvicinarci all’appuntamento, per condividere un momento emozionante e per fare anche uno spuntino. Le classi sono state divise in due gruppi. All’entrata, ad accoglierci, ecco una ragazza, pronta a timbrare i biglietti che la professo-ressa di matematica ci ha distribuito un minuto prima. La nostra guida Gabriele ci ha spiegato innanzitutto che la linea evolutiva ha avuto inizio 6.000 anni fa e ci ha invitato a entrare in una grande stanza dove attraverso alcuni maxi-schermi- vengono ripro-dotte le immagini del cambio climatico. Poi ci ha raccontato che l’australopiteco è stato il primo essere bipede. Il più famoso è Lucy, un’australopiteca di venti anni circa e che nel 1974 è stato ritrovato il 40% del suo corpo: un evento speciale. In seguito Gabriele ci ha mostrato degli scheletri in ordine di vecchiaia facendoci notare che ci sono molte differenze: quella più evidente è legata alla forma degli arti. Più lo scheletro è antico e più ha gli arti grandi; più è moderno e più gli arti sono piccoli. La nostra guida ha arricchito le sue spiegazioni con una serie di informazioni: veniamo così a sapere che lo scheletro di un ragaz-zo di 12 anni è stato rinvenuto nel lago del Turkana e che le sue ossa risalgono a 2.000.000 e mezzo di anni fa. Gabriele, dopo qualche domanda da parte dei miei compagni, ci ha spiegato che in Georgia è stato trovato in passato un cranio non completo e dei denti ben conservati dell’Homo Georgicus. Vicino a Caserta, invece, sono state rinvenute delle impronte su della cenere pie-trificata, lasciate dagli uomini Heidelbergensis. L’Homo Heidelbergensis nacque in Africa e si spostò in Europa 1.000.000 di anni fa. Gabriele ci ha spiegato che non dobbiamo considerare gli uomini di Neanderthal come delle scimmie, perché in realtà loro erano abilissimi a fare manufatti, a organizzare la loro vita e avevano un rispetto enorme per i morti, che già all’epoca veni-vano seppelliti. In base a una serie di studi approfonditi, si è saputo che gli uomini di Neanderthal non riuscivano a pronunciare le vocali. La nostra guida ci ha descritto l’Homo Floresiensis che venne ritrovato per la prima volta nell’isola di Flores. Poi ci racconta che l’isola di Pasqua ha una grande storia: gli abitanti si sfidavano a fare i monoliti: furono sempre loro a disboscare tutta l’isola. Ascoltando le parole di Gabriele, abbiamo appreso che l’Italiano è una lingua Indo-Europea, nata durante la rivolu-zione dell’agricoltura. In questo affascinante percorso nel tempo, abbiamo anche la fortuna di vedere una teca di vetro in cui è esposta una zappa usata dalla popolazione dei Myoro: l’attrezzo ha una lama a forma di cuore. Poi, in questa corsa da un’epoca all’altra, Gabriele ci ha mostrato una riproduzione della Divina Commedia del 1472 e un vocabolario dell’accademia della Cru-sca autentico del 1612. La parte finale è dedicata all’origine delle etnie e Gabriele ci invita a non pensare che gli uomini siano divisi in razze. Tutti noi siamo nati in Africa e poi ci siamo sviluppati in altre parti del mondo. Siamo nati tutti nello stesso luo-go. L’unica differenza è che con il tempo siamo cambiati e ci siamo evoluti.. .Camilla Aversa, I H

Son morto con altri cento, son morto ch'ero un bambi-

no, passato per il camino

e adesso io sono nel vento. E adesso sono nel vento.

Ad Auschwitz c'era la neve,

il fumo saliva lento, nel freddo giorno d'inverno e adesso io sono nel vento. E adesso sono nel vento.

Ad Auschwitz tante persone, ma, ma un solo grande si-

lenzio è strano non riesco ancora a sorridere qui nel vento. A sorridere qui nel vento.

Io chiedo come può l'uomo

uccidere un suo fratello eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento. In polvere qui nel vento.

E ancora tuona un cannone e ancora non è contenta

di sangue la bestia umana e ancora ci porta il vento. E ancora ci porta il vento.

Io chiedo quando sarà

che l'uomo potrà imparare a vivere senz'ammazzare

e il vento si poserà. E il vento si poserà.

Io chiedo quando sarà

che l'uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare

e il vento si poserà. E il vento si poserà. E il vento si poserà

Levi, Primo - Se questo è un uomo, poesia

Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case,

voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo che lavora nel fango

che non conosce pace che lotta per mezzo pane

che muore per un si o per un no. Considerate se questa è una donna,

senza capelli e senza nome senza più forza di ricordare

vuoti gli occhi e freddo il grembo come una rana d'inverno.

Meditate che questo è stato: vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore

stando in casa andando per via, coricandovi, alzandovi. Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa,

la malattia vi impedisca, i vostri nati torcano il viso da voi.