Funzioni goniometriche o circolari
-
Upload
orizzontescuola -
Category
Documents
-
view
236 -
download
0
description
Transcript of Funzioni goniometriche o circolari
E. Modica
FUNZIONI GONIOMETRICHE
http://dida.orizzontescuola.it
DEFINIZIONE DELLE FUNZIONI GONIOMETRICHE
Consideriamo un triangolo ABC rettangolo in B e sia 𝛼 l’angolo acuto di vertice A. Successivamente, consideriamo una retta parallela al cateto BC e siano D ed E, rispettivamente, i punti in cui tale retta interseca il prolungamento del cateto AB oltre B e il prolungamento dell’ipotenusa AC oltre C. Il triangolo ADE che si viene a formare è anch’esso rettangolo e l’angolo acuto in A misura, ovviamente, anch’esso 𝛼. Di conseguenza, poiché la somma degli angoli interni di un triangolo è pari a 180°, i due angoli 𝐶 e 𝐸 sono anch’essi congruenti, perché differenza di angoli congruenti. I due triangoli ABC e ADE sono quindi simili tra loro e di conseguenza hanno i lati opposti agli angoli congruenti, detti lati omologhi, in proporzione, cioè:
𝐵𝐶𝐴𝐶 =
𝐷𝐸𝐴𝐸
Da ciò è possibile dedurre che: in un triangolo rettangolo, il rapporto tra il cateto opposto all’angolo 𝜶 e l’ipotenusa e il rapporto tra il cateto adiacente all’angolo 𝜶 e l’ipotenusa, non dipendono dalla misura dei lati del triangolo, ma dipendono esclusivamente dal valore di 𝜶, ovvero i due rapporti !"
!" e !"
!"
dipendono solo dalla misura dell’angolo 𝛼. Definizione. Si dice seno dell’angolo 𝜶, indicato con la scrittura 𝒔𝒊𝒏𝜶, il rapporto tra il cateto opposto all’angolo 𝛼 e l’ipotenusa. In formule:
𝐬𝐢𝐧𝜶 =𝒄𝒂𝒕𝒆𝒕𝒐 𝒐𝒑𝒑𝒐𝒔𝒕𝒐 𝒂𝒍𝒍!𝒂𝒏𝒈𝒐𝒍𝒐 𝜶
𝒊𝒑𝒐𝒕𝒆𝒏𝒖𝒔𝒂 =𝑩𝑪𝑨𝑪
Definizione. Si dice coseno dell’angolo 𝜶, indicato con la scrittura 𝒄𝒐𝒔𝜶, il rapporto tra il cateto adiacente all’angolo 𝛼 e l’ipotenusa. In formule:
𝐜𝐨𝐬𝜶 =𝒄𝒂𝒕𝒆𝒕𝒐 𝒂𝒅𝒊𝒂𝒄𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒂𝒍𝒍!𝒂𝒏𝒈𝒐𝒍𝒐 𝜶
𝒊𝒑𝒐𝒕𝒆𝒏𝒖𝒔𝒂 =𝑨𝑩𝑨𝑪
Definizione. Si dice tangente dell’angolo 𝜶, indicato con la scrittura 𝒕𝒂𝒏𝜶, il rapporto tra il cateto opposto all’angolo 𝛼 e il cateto adiacente. In formule:
𝐭𝐚𝐧𝜶 =𝒄𝒂𝒕𝒆𝒕𝒐 𝒐𝒑𝒑𝒐𝒔𝒕𝒐 𝒂𝒍𝒍!𝒂𝒏𝒈𝒐𝒍𝒐 𝜶𝒄𝒂𝒕𝒆𝒕𝒐 𝒂𝒅𝒊𝒂𝒄𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒂𝒍𝒍!𝒂𝒏𝒈𝒐𝒍𝒐 𝜶 =
𝑩𝑪𝑨𝑩
E. Modica 2
Definizione. Si dice cotangente dell’angolo 𝜶, indicata con la scrittura 𝒄𝒐𝒕𝜶, il rapporto tra il cateto adiacente all’angolo 𝛼 e il cateto opposto. In formule:
𝐜𝐨𝐭𝜶 =𝒄𝒂𝒕𝒆𝒕𝒐 𝒂𝒅𝒊𝒂𝒄𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒂𝒍𝒍!𝒂𝒏𝒈𝒐𝒍𝒐 𝜶𝒄𝒂𝒕𝒆𝒕𝒐 𝒐𝒑𝒑𝒐𝒔𝒕𝒐 𝒂𝒍𝒍!𝒂𝒏𝒈𝒐𝒍𝒐 𝜶 =
𝑨𝑩𝑩𝑪
Proposizione. La tangente dell’angolo 𝛼 è uguale al rapporto fra il seno e il coseno dell’angolo 𝛼, in formule:
𝐭𝐚𝐧𝜶 =𝐬𝐢𝐧𝜶𝐜𝐨𝐬𝜶
Dimostrazione. Utilizzando le precedenti definizioni si ha:
sin𝛼cos𝛼 =
𝐵𝐶𝐴𝐶𝐴𝐵𝐴𝐶
=𝐵𝐶𝐴𝐵 = tan𝛼
Osservazione. Dalle precedenti definizioni di tangente e cotangente emerge subito che vale la seguente relazione:
𝐜𝐨𝐭𝜶 =𝟏
𝐭𝐚𝐧𝜶 Esempio. Determinare le funzioni goniometriche dell’angolo 𝐴 del triangolo ABC, sapendo che 𝐴𝐵 = 5, 𝐵𝐶 = 12 e 𝐴𝐶 = 13.
Dalle definizioni precedenti segue che:
sin𝐴 =𝐵𝐶𝐴𝐶 =
1213
tan𝐴 =
𝐵𝐶𝐴𝐵 =
1213
cos𝐴 =𝐴𝐵𝐴𝐶 =
513
cot𝐴 =
𝐴𝐵𝐵𝐶 =
1312
FUNZIONI GONIOMETRICHE DELL’ANGOLO DI 45° Consideriamo un triangolo ABC, rettangolo in B, avente l’angolo 𝛼 = 45°. Di conseguenza anche l’angolo 𝐶 sarà di 45°. Il triangolo è quindi isoscele, pertanto si ha:
𝐴𝐵 = 𝐵𝐶 = 𝑙 Applicando il teorema di Pitagora, ricaviamo che l’ipotenusa misura: 𝐴𝐶 = 𝐴𝐵! + 𝐵𝐶! = 𝑙! + 𝑙! = 2𝑙! = 𝑙 2
E. Modica 3
Dalle definizioni delle funzioni goniometriche discende che:
sin 45° =𝐵𝐶𝐴𝐶 =
𝑙𝑙 2
=12=
22 ≅ 0,7
cos 45° =𝐴𝐵𝐴𝐶 =
𝑙𝑙 2
=12=
22 ≅ 0,7
tan 45° =𝐵𝐶𝐴𝐵 =
𝑙𝑙 = 1
cot 45° =1
tan 45° = 1
FUNZIONI GONIOMETRICHE DEGLI ANGOLI DI 30° E DI 60° Consideriamo un triangolo rettangolo ABC, rettangolo in B, avente l’angolo 𝐴𝐶𝐵 = 30°. Di conseguenza l’angolo 𝐵𝐴𝐶 sarà di 60°. Questo triangolo è la metà del triangolo equilatero ACA’ e, di conseguenza, se il suo lato 𝐴𝐶 = 𝑙, il lato 𝐴𝐵 = !
!𝑙.
Applicando il teorema di Pitagora, ricaviamo che il cateto 𝐶𝐵 misura:
𝐶𝐵 = 𝐴𝐶! − 𝐴𝐵! = 𝑙! −𝑙2
!
= 𝑙! −𝑙!
4 =34 𝑙
! =12 𝑙 3
Dalle definizioni delle funzioni goniometriche discende che:
sin 30° =𝐴𝐵𝐴𝐶 =
12 𝑙𝑙 =
12 = 0,5
cos 30° =𝐶𝐵𝐴𝐶 =
32 𝑙𝑙 =
32 ≅ 0,86
tan 30° =𝐴𝐵𝐵𝐶 =
12 𝑙
32 𝑙
=13≅ 0,58
cot 30° =1
tan 30° = 3 ≅ 1,7
sin 60° =𝐶𝐵𝐴𝐶 =
32 𝑙𝑙 =
32 ≅ 0,86
cos 60° =𝐴𝐵𝐴𝐶 =
12 𝑙𝑙 =
12 = 0,5
E. Modica 4
tan 60° =𝐶𝐵𝐴𝐵 =
32 𝑙12 𝑙
= 3 ≅ 1,7
cot 60° =1
tan 60° =13≅ 0,58
TAVOLA RIASSUNTIVA
Angolo 𝜶 𝒔𝒊𝒏 𝜶 𝒄𝒐𝒔 𝜶 𝒕𝒂𝒏 𝜶 𝒄𝒐𝒕 𝜶
0° 0 1 0 non definita
30° 12
32≅ 0,86
13≅ 0,58 3 ≅ 1,7
45° 22≅ 0,7
22≅ 0,7 1 1
60° 32≅ 0,86
12
3 ≅ 1,7 13≅ 0,58
90° 1 0 non definita 0
180° 0 -1 o non definita
PRIMO E SECONDO TEOREMA DEI TRIANGOLI RETTANGOLI Utilizzando le definizioni date nel primo paragrafo, è possibile pervenire ai due seguenti importanti teoremi dei triangoli rettangoli.
Primo teorema dei triangoli rettangoli. In un triangolo rettangolo un cateto è uguale al prodotto dell’ipotenusa per il coseno dell’angolo a esso adiacente; ovvero un cateto è uguale al prodotto dell’ipotenusa per il seno dell’angolo a esso opposto.
𝑎 = 𝑐 sin𝛼 𝑎 = 𝑐 cos𝛽 𝑏 = 𝑐 cos𝛼 𝑏 = 𝑐 sin𝛽
E. Modica 5
Secondo teorema dei triangoli rettangoli. In un triangolo rettangolo un cateto è uguale al prodotto dell’altro cateto per la tangente dell’angolo a esso opposto; ovvero un cateto è uguale al prodotto dell’altro cateto per la cotangente dell’angolo ad esso adiacente.
𝑎 = 𝑏 tan𝛼 𝑎 = 𝑏 cot𝛽 𝑏 = 𝑎 tan𝛽 𝑏 = 𝑎 cot𝛼
PROBLEMI PROPOSTI P1. La scala mobile che porta dal piano terra al primo piano di un centro commerciale è lunga 6.5 m e inclinata di 30° rispetto al pavimento. Calcolare l’altezza del primo piano. [R. 3,25 m] P2. Un ruscello scende in linea retta lungo il pendio di una montagna per 205 m formando con il terreno un angolo di 50°. Calcolare l’altezza della montagna. [R. 157,04 m] P3. Un’antenna emittente ha un profilo lungo 20 m che risulta inclinato rispetto al piano di 70°. Determinare l’altezza dell’antenna. [R. 18,8 m] P4. La discesa dalla chiesa di un paese alla piazza è lunga 115 m e inclinata, rispetto all’orizzonte della chiesa, di 20°. Determinare di quanto la chiesa è più alta rispetto alla piazza. [R. 39,3 m] P5. L’ingresso in un castello medievale avviene mediante un ponte levatoio lungo 6 m. Sapendo che il ponte viene sollevato e abbassato mediante dei tiranti azionati da argani a ruota che formano, quando sono totalmente spiegati, un angolo di 32° con il ponte, determinare l’altezza della porta d’ingresso. [R. 3,75 m] P6. Una scala a pioli lunga 4.5 m permette di accedere al primo piano di uno stabile. Determinare l’altezza di tale piano rispetto al piano terra, sapendo che la scala forma con il muro un angolo di 48°. [R. 3,01 m] P7. Un bambino scende da uno scivolo di un parco giochi lungo 3 m. Determinare l’altezza del punto più alto dello scivolo sapendo che la sua inclinazione rispetto al terreno è pari a 54°. [R. 2,42 m]