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Funghi spontanei dei boschi calabresi Volume 1 Vittorio Capocasale - Giuseppe Liberti A.M.B. - Gruppo Micologico Calabro “N. Capitò” Roccella Jonica

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Funghi spontaneidei boschi calabresi

Volume 1

Vittorio Capocasale - Giuseppe Liberti

A.M.B. - Gruppo Micologico Calabro “N. Capitò”Roccella Jonica

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Autori: Vittorio Capocasale - Giuseppe Liberti

Collaboratori: Girolamo CapocasaleErcolino De NittisGiuseppina LombardoRaffaela Vollero

Consiglio Direttivo del GruppoPresidente: Virgilio FragomeliPresidente onorario: Vittorio Capocasale - membro del Comitato

Scientifico NazionaleVice Presidente: Raffaela VolleroSegretario: Giuseppe AlvaroTesoriere: Salvatore FrascàConsigliere: Angelo BoscoConsigliere: Antonio FilocamoConsigliere: Giuseppe Liberti - membro del Comitato Scientifico

NazionaleConsigliere: Giuseppina LombardoConsigliere: Giuseppe MazzaferroConsigliere: Rocco PlacanicaConsigliere: Giuseppe Ursino

Funghi spontanei dei boschi calabresi di V. Capocasale e G. Liberti

© Agosto 2006 A.M.B. - Gruppo Micologico Calabro “N. Capitò” -Roccella Jonica

Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo volume può essere riprodotta, memorizzata otrasmessa in alcuna forma e con alcun mezzo, elettronico, meccanico, in fotocopia, in discoo in altro modo, compresi cinema, radio e televisione, senza l’autorizzazione scrittadell’Editore.

Impaginazione e fotoritocco: Francesco Nicita - Salvatore Frascà

Stampa e legatura: Grafiche Femia s.r.l. - via Pontida - Tel. 0964.415.000Marina di Gioiosa Jonica (RC)

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"Ogni sintesi scientifica non può essere che una tappa nel cammino ascendente verso la verità.Serve di riposo e di stazione opportuna per guardare le cose sottostanti.

Tutto, meno i fatti, è provvisorio nella Scienza:Non c'è scienza senza provvisorio.”

(A.Murri-scritti medici)

Augusto Murri, nato a Fermo (1841-1932)Professore ordinario di Clinica a Bologna nel 1876."La sua figura di clinico va messa in rilievo soprattutto per la spiccata tendenza alla attenta, spassionata e scru-polosa interpretazione dei sintomi, e per la stringata logica, usata come mezzo fondamentale per raggiungere ladiagnosi….Le sue lezioni di clinica medica e la raccolta dei suoi scritti contengono alcune fra le pagine più belledella letteratura medica contemporanea".

(A.Castiglioni-Storia della Medicina- Vol.II°)

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Voglio cominciare la presentazione di questo libro raccontando una piccola storia cherisale al 1966, esattamente quarant’anni fa, quasi una vita.

Abitavo allora a Roma, dove dividevo il mio tempo di lavoro tra l’Università e laDirezione nazionale del Partito socialista. Venne a trovarmi un giorno il dott. VittorioCapocasale, a quel tempo Ufficiale Sanitario a Roccella. Mi disse che il Ministero dellaSanità stava organizzando, presso il Gruppo Micologico Bresadola di Trento, un corso desti-nato a medici che volevano approfondire la conoscenza dei funghi. Aggiunse che gli sareb-be piaciuto partecipare: potevo parlarne con qualcuno al Ministero? Risposi immediatamen-te di si (il ministro era il socialista Luigi Mariotti, ricordato ancora come autore della primagrande riforma della Sanità in Italia) e ciò per due buone ragioni. La prima è che in queglianni, in quanto a conoscenza scientifica dei funghi, in Calabria si era all’anno zero o quasi,sia tra il pubblico in generale che nella stessa classe medica. In altre parole si andava pocooltre la convinzione che se il fungo una volta spezzato vira verso il verde è velenoso, altri-menti no. La seconda buona ragione era che, conoscendo Vittorio Capocasale assai da vici-no, ero sicuro che avrebbe messo a frutto con grandissima serietà le cose imparate a Trento.Insomma, ero convinto di segnalare, come si dice, l’uomo giusto al posto giusto.

In quel primo corso, al quale seguirono tantissimi altri negli anni successivi, un interes-se che forse all’inizio era poco più che generico si trasformò in passione ardente. Al suo ritor-no da Trento, e sulle ali del suo entusiasmo, Vittorio Capocasale e io discutemmo dellaopportunità di mettere a Roccella un gruppo micologico, che fu infatti costituito, in quellostesso 1966, da noi due insieme ad un piccolo gruppo di amici. Nacque così un’associazio-ne che non è stata soltanto la prima in Calabria ma che ha svolto un ruolo che con un po’ dienfasi potremmo definire storico per la diffusione della cultura micologica nella nostra regio-ne. Si tratta di una vicenda che meriterebbe di essere raccontata per esteso (e spero che qual-cuno lo faccia in futuro) perché dimostra che anche in una terra difficile come la nostra quan-do si ha passione si possono raggiungere traguardi insospettati. Io ho voluto solo fare qual-che accenno perché è bene che chi legge questo libro sappia che dietro ci sono quattro decen-ni di impegno in questo campo.

È merito di Vittorio Capocasale, che ne fu il primo presidente e restò in carica per tan-tissimi anni, come dei suoi successori alla guida del Gruppo Micologico “Nicola Capitò”(così intitolato in memoria di uno dei suoi fondatori) di aver indirizzato l’attività dell’asso-ciazione ben oltre i limiti dell’ordinaria amministrazione. Non solo dunque escursioni inmontagna alla ricerca di funghi, le sagre, le mostre o le cene sociali (in occasione delle quali,peraltro, si attivano cuochi degni di figurare in una guida Michelin), ma iniziative innume-revoli in ogni direzione: dai corsi per studenti alla fondazione di altri gruppi micologici nellaregione, dalla consulenza alla Regione sulla legge per la raccolta dei funghi alla rivista“Vivere Meglio nella Natura” (diffusa in tutt’Italia), dalla costituzione della FederazioneRegionale ai convegni e ai seminari (in particolare quello internazionale, tenuto nel 1998 conla partecipazione di esperti provenienti da molti paesi d’Europa). E si potrebbe continuare alungo.

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Presentazione

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Ecco dunque il contesto dal quale nasce il libro di Vittorio Capocasale e GiuseppeLiberti.

Il libro (a cui seguirà un secondo, speriamo tra non molto) non solo si inserisce, comeabbiamo visto, in una lunga tradizione di lavoro per promuovere la cultura micologica inCalabria, ma ne rappresenta un ulteriore, e forse il più importante capitolo, mettendo in manoa tutti gli interessati al mondo affascinante e misterioso dei funghi uno strumento pratico digrande valore. Da qui potrebbe partire naturalmente un altro discorso più ampio sul rappor-to difficile che i calabresi hanno con la natura e sul contributo che il volume dà anche in que-sta direzione. Ma si oltrepasserebbero di molto i confini che una semplice presentazione deveporre a se stessa.

Non resta dunque che ringraziare Vittorio Capocasale e Giuseppe Liberti per la loro fati-ca (che non è stata poca, come ho potuto constatare avendola seguita seppure in maniera epi-sodica) e augurare al libro la fortuna che esso merita.

Sisinio Zito *

* Sindaco del Comune di Roccella Jonica - già Senatore della Repubblica

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PrefazioneAltri (forse uno scienziato) e non me, avrebbe meritato il privilegio di presentare il testo

di Vittorio Capocasale e di Giuseppe Liberti. Ma tant'è... In vero, questo libro non prevedeapprofondimenti di tipo scientifico perché - a mio parere e non soltanto - con l'appropriatae onesta citazione del Murri, per quel che riguarda il percorso della scienza, sempre in evo-luzione e quindi con risultati mai definitivi - questo è, di per sé, una guida intelligente perstudiosi della materia come lo è per tutti i curiosi di queste cose, per i " Cercatori" che devo-no imparare a meglio difendere la biodiversità e, quindi, a dare il loro prezioso contributocome presidio della salute e della vita di tutti gli esseri vegetali e animali, uomini compre-si: si dice, infatti, come riportano gli Autori, che "senza funghi non c'è bosco e senza bosconon c'è vita".

Ma questo è anche un libro che tratta dei "Funghi spontanei - dei boschi - calabresi"(non a caso ho staccato le parole del titolo): il significato è implicito nelle parole che con laloro magia bastano a suscitare un'emozione che forse giustifica il coinvolgimento d'una per-sona, che dichiara apertamente d'essere un'emerita ignorante nel campo della micologia. Nonriconosco un fungo edule da un fungo velenoso ( a prescindere dal fatto che anche i funghivelenosi hanno diritto alla vita). Non me ne vorrete: per evitare di intossicarmi, ho la possi-bilità di rivolgermi agli esperti.

La magia delle parole:Funghi spontanei: suscitano un grande interesse, oltre che scientifico e ambientalistico,

anche dal punto di vista antropologico-culturale, medico, tossicologico, commerciale, ecc.ecc. ( a invadere il mercato, oggi ci sono i funghi coltivati, ma sono un'altra cosa: costanoanche meno fatica ...).

Boschi calabresi: dove son nate leggende, storie di briganti, di lupi voraciche sgozzavano le greggi transumanti, fonte di ricchezza ( non per noi) che ha molto a

che fare con la nostra storia antica e moderna.I boschi calabresi presentano una diversità del tutto eccezionale, con alberi unici al

mondo, come il Pino loricato del Pollino, il Pino laricio della Sila ed essenze forestali di pre-gio come i Faggi argentati e l'Abete bianco della Sila e dell'Aspromonte, il Castagno dap-pertutto, dall'alta collina, su su per la montagna, sostenuti dalla mitezza del clima temperatodei suoi mari, che si vedono dappertutto, nonostante l'"insularità" ( Isnardi) della Calabria.

Ma i funghi "passati al setaccio" da Capocasale e Liberti - oltre la preziosa sezionededicata ai funghi, che direi " cosmopoliti"- sono funghi che, nella maggioranza dei casi,vivono nelle montagne della Locride. Questo non è affatto un limite. Non è una cosa da pocose è da questo genere d'interessi, certo unitamente ad altre cose, che può partire anche ilriscatto di questa nobilissima Calabria, la più nobile e la più sfortunata di tutte le Calabrie..

Calabria - o, meglio, le Calabrie, anche per citare il preziosissimo libro di Carlo Carlino(La Calabria, le Calabrie, i Calabresi), simpaticamente recensito su L'Espresso da EnzoSiciliano, anch'egli d'origine calabrese -..

Intendo quei territori i cui s'identificano i calabresi. Sono calabresi quando s'incontranolontano, ma, quando si vedono nella propria terra, sono soltanto "del Catanzarese", "del

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Marchesato di Crotone", "della Locride", appunto....Un giorno, mi trovai a parlare con un carbonaio, uno di quegli uomini detti "uomini

neri", i veri padroni della montagna ( naturalmente dopo i lupi). Occupandomi, allora, dialimentazione umana, spinta dalla volontà di conoscenza, gli domandai:" Che cosa mangi,oggi?", piuttosto che chiedergli: " Di che cosa si nutrono gli uomini della montagna?". Il car-bonaio mi rispose: " Mangio pane secco ammollato con l'acqua della fonte e, per compana-tico, funghi porcini arrostiti al fuoco ardente". Certamente i funghi non nutrivano abbastan-za il mio interlocutore, ma davano al pane un profumo e un sapore prelibato, tanto da esse-re meglio della carne di capra bollita.

Oggi, sulla montagna, non trovi più un carbonaio, neppure a pagarlo a peso d'oro, comesi dice. Ma c'è ancora qualcuno che, non per bisogno, ma per una straordinaria spinta inte-riore, per spirito d'avventura, per sete di conoscenza, per respirare aria ossigenata, o ancheper un piccolo guadagno, si avventurano nella montagna, affrontando rischi e pericoli, ster-pi, rami caduti, spesse coltri di foglie secche, buste di plastica abbandonate... Sono general-mente i "Cercatori" di funghi. Ma ammirevoli sono soprattutto i "Micologi", una razza spe-ciale, presente e viva anche in Calabria. che, per il loro disinteresse economico, fanno onorea tutta la regione. Ma chi sono veramente i " Micologi"? Oltre a Vittorio Capocasale, medi-co e tossicologo, ho avuto la fortuna di conoscerne altri, con altre professioni, avvocati, inse-gnanti, carabinieri in pensione, elettricisti, manovali, studenti, donne di famiglia... Si uni-scono in Gruppi, in Calabria come nel Trentino ( a proposito, lo sapevate che la Calabria èla seconda regione d'Italia per numerosità di specie fungine, subito dopo il Trentino? A noimancano soltanto i monti altissimi...). Dei funghi, i Micologi sanno tutto, come vanno rac-colti, selezionati, trasportati, descriverli, insieme alla flora arborea che li ospita, fannomostre, spiegano, dedicando intere giornate di tempo libero, non di rado coinvolgendo lafamiglia, per ricercare, per esaminare al microscopio, per occuparsi di leggi specifiche esostenerne i principi validi per la difesa dell'ambiente, per la prevenzione dai rischi, per lasalute, come quelli contenuti nella legge regionale n. 30 del 2001 ( peraltro mutati dai lorostessi contributi: "la legge sui funghi più bella d'Italia", ebbe a dire un micologo trentino, pre-sente a Roccella Jonica alla presentazione della proposta), a criticarne quelli assurdi, cosìcome hanno fatto anche in questo libro, considerando benevolmente l'assurdità dell'articolo5, che consente a tutti l'accesso al patentino ( basta pagare alle Province o alle ComunitàMontane), senza minimamente curarsi di accertare che i neo- cercatori, così facilmente abi-litati, sappiano riconoscere un fungo edule da un fungo velenoso. Per essere generosi, si saràtrattato di un errore, d'una distrazione, d'un refuso, piuttosto che di ignoranza. Ciò fa benesperare in una revisione, prima che faccia danni oltre quelli che ha già fatto. Come si vede,può accadere che un solo articolo possa rinnegare la bontà di un'intera legge.

Il libro di Vittorio Capocasale e di Giuseppe Liberti è, dunque, un testo importante esoprattutto utile per gli stessi Micologi, per gl'Insegnanti di Scienze Naturali, per Studenti,e anche per "Cercatori di funghi", intelligenti e responsabili.

Catanzaro, Giugno 2006Angiolina Oliveti*

*Agronomo - Già dirigente del settore di Sviluppo Agricolo dell’Assessorato Regionaledell’Agricoltura - Presidente di ASSOGAL Calabria - Autrice.

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Prima degli incendi verificatisi negli ultimi anni, il patrimonio boschivo della RegioneCalabria era di circa 577.000 ettari.

La produzione di funghi, di varietà pregiate, immesse tra l’altro nei più importanti mer-cati, resta molto alta.

Attorno ai funghi, meraviglioso e spontaneo prodotto dei nostri boschi, ruotano, oltreagli interessi economici legati al commercio, problemi alimentari di prevenzione e problemiecologici di tutela degli ecosistemi forestali.

In questi ultimi anni, con lo sviluppo e la diffusione dei mezzi di trasporto e con la faci-litazione offerta dalle numerose vie di accesso al bosco sono anche aumentati i cercatori difunghi. Molti di questi, sia nella raccolta che nel consumo, ancora oggi, si affidano a criteridi superficialità o ad empirici pregiudizi, per cui sono anche aumentati i pericoli di avvele-namento.

E’ il caso di ricordare che gli avvelenamenti da funghi devono essere soprattutto preve-nuti, perché non sempre, malgrado i notevoli progressi della Medicina, questa è in tempo ein grado d’intervenire in modo risolutivo, specie nei casi più gravi.

Si tratta di materia in continua evoluzione, sia dal punto di vista prettamente micologi-co che da quello diagnostico e terapeutico, poiché i confini conoscitivi sono tutt’altro cheesplorati e non tutto è scontato nella tossicologia dei funghi ! La prevenzione deve necessa-riamente coniugare nel raccoglitore consumatore, l’“attenzione”, la “conoscenza” e la “con-sapevolezza dei propri limiti conoscitivi”.

La conoscenza implica necessariamente l’esatta identificazione botanica della specieraccolta, e, di conseguenza la capacità di distinguere il “buono” dal “cattivo”.

Per quanto attiene alla consapevolezza dei propri limiti conoscitivi è il caso di sottoli-neare la scarsa conoscenza che ancora oggi si ha nel campo dei funghi tossici. Malgrado laristrettezza del loro numero rispetto alla stragrande maggioranza dei funghi considerati com-mestibili, la prudenza dev’essere sempre di rigore come altrettanto indispensabile l’informa-zione continua e l’acculturamento.

Ma l’aspetto più importante sotto il quale bisogna guardare i funghi è certamente l’inti-mo rapporto che li lega all’ecosistema forestale e il ruolo microscopico e macroscopico,che essi svolgono come saprofiti, parassiti o micorrizzici nell’economia della natura.

I detriti del bosco, rami secchi, ceppaie, foglie morte, costituirebbero ingombranti e inu-tili resti di materiale organico, formato soprattutto da cellulosa e lignina, se non fosseroriportati al mondo inorganico attraverso il processo putrefattivo operato dai batteri, ma pre-parato dai funghi saprofiti.

Questi avviano tale processo di degrado, attaccando anche cellulosa e lignina rendendocosì possibile l’azione di trasformazione definitiva operata da parte dei batteri.

In tale modo restituiscono al mondo inorganico le spoglie del mondo organico sottoforma di acqua, anidride carbonica, e sali inorganici che costituiranno nuovo alimento per

Introduzione alla micologia

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altre generazioni di piante, assicurando così il perpetuarsi del ciclo biologico del Regnovegetale.

Non meno importante è il ruolo svolto dai funghi parassiti. Questi, installandosi su piante ancora vive e “apparentemente sane”, si comportano da

autentici parassiti, inseriti però nel rapporto della lotta per l’esistenza, che in natura deter-mina la scomparsa degli individui meno atti e quindi non idonei a contribuire al progresso eall’evoluzione della specie, attaccando e distruggendo le piante più deboli e defedate, lascia-no alle più forti e rigogliose il compito importantissimo di perpetuare la specie.

Molti sanno che il bosco, gli alberi, sono gli instancabili produttori di ossigeno e che taleelemento è indispensabile per la vita dell’uomo, ma non tutti sanno che la vita del bosco ècorrelata a quella dei funghi !

Difatti la micorrizza rappresenta un’associazione di tipo mutualistico, tra pianta e fungo,dalla quale traggono vantaggio sia l’una che l’altro.

Al fungo vengono forniti i carboidrati da parte della pianta e questa, attraverso le ife fun-gine che circondano e penetrano le radichette assorbenti, riceve acqua e elementi minerali dalterreno, azoto, fosforo, potassio, calcio, migliorando la capacità nutritiva.

Le piante micorrizzate crescono, infatti, più rigogliose rispetto a quelle che non lo sono.Inoltre la presenza dei cordoni miceliari del fungo, dà la possibilità alla pianta micorriz-

zata di interessare e di utilizzare un volume di terreno più esteso e di assorbire, di conse-guenza, una maggiore quantità di alimento. (Le ife trofiche delle ectomicorrizze boschivepossono raggiungere la lunghezza di centro metri).

Da quanto detto si può comprendere come la tutela del suolo, del sottobosco e del boscoe con essa quella dei funghi sia essenziale per l’equilibrio ecologico della natura:

“Senza funghi non c’è bosco e senza bosco non c’è vita!” (A. Gennari-Micologo aretino)

Va infine osservato che anche la Calabria ha finalmente la Legge che detta norme per laregolamentazione della raccolta e commercializzazione dei funghi epigei freschi e conserva-ti, la Legge Regionale n.30 del 26-11-2001, pubblicata nel Bollettino della Regione Calabriadel 03-12-2001, Legge che nasce “con finalità non secondaria della tutela ambientale e dellaprevenzione della Salute Pubblica”. Tale legge “più volte sollecitata dalle AssociazioniMicologiche esistenti sul territorio” presenta alcune novità importanti che la distinguonodalla legislazione vigente in altre Regioni d’Italia.

A nostro avviso esse sono:Art. 12 - Istituzione degli Ispettorati micologici per il controllo dei funghi.Art. 10 – Istituzione di un Comitato Tecnico con “autonoma potestà d’indagine e di proposte…(omissis)... financo la modifica della Legge.Art. 6 - Istituzione dell’albo Regionale delle Associazioni Micologiche.L’augurio che ci sentiamo di fare è che, come tutte le leggi che nel tempo hanno avuto

necessità di aggiustamenti per la loro efficacia, anche la Legge n.30, che finalmente anche in

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Calabria affronta il “Problema funghi” possa essere migliorata.Ci riferiamo soprattutto al comma b dell’art. 5 che, a nostro avviso, non concilia l’esi-

genza prioritaria della prevenzione degli avvelenamenti e della tutela degli ecosistemi fore-stali con il rilascio della “Tessera amatoriale” liberamente acquistabile a pagamento pressoi Comuni e le Comunità montane.

I Funghi come alimento

E’ notorio che in particolari situazioni e in particolari ambienti, gruppi di popolazionerimasti per qualche tempo completamente isolati in conseguenza di eventi bellici, o gruppidi popolazione delle foreste dell’Amazzonia o dell’Africa, rimasti completamente isolati inconseguenza di disastri ambientali, non potendo provvedere all’abituale approvvigionamen-to alimentare, si siano nutriti per lungo tempo quasi esclusivamente di funghi, ma è impen-sabile che questi possano costituire per l’uomo l’unica fonte di sostentamento alimentare.Difatti, il valore calorico di 100 gr. di porcino fresco (Boletus edulis) è di 34 calorie, pertan-to necessiterebbero circa 7 Kg. di tale fungo per coprire il numero di calorie necessarieall’uomo per un giorno di vita e di attività, aggiungendo e non sottovalutando, inoltre, che ifunghi, per l’alto contenuto di cellulosa sono alimento di difficile digeribilità.

In conclusione, sotto il profilo alimentare, i funghi vanno considerati per il loro altovalore organolettico, condimento degli abituali alimenti.

Contenuto di sostanze alimentari

N.B.: i valori segnati hanno carattere indicativo poiché variano da specie a specie.

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Acqua 90% (la percentuale varia tra lespecie e a seconda dell’habitat e delclima).

Proteine 5% (tra queste figurano tutti gliaminoacidi essenziali, anche se non tutte lesostanze proteiche dei funghi sono assimi-labili).

Zuccheri 3%

Minerali 1% (tra i quali potassio, zolfo,fosforo, ferro, rame, calcio, sodio).

Grassi 1%

I funghi contengono anche vitamine A, B,C, D, E.

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Acido aspartico 1,00 1,12 1,03 1,31 1,38 1,10 1,05

Acido glutammico 1,07 1,36 1,29 1,19 1,37 1,02 1,55

Serina 0,99 0,85 0,63 0,63 0,69 0,61 0,61

Glicocolla 0,75 0,96 0,48 0,46 0,73 0,93 0,62

Threonina 1,00 1,22 0,70 0,63 1,06 1,05 0,66

Alanina 1,27 1,88 0,95 0,79 1,12 1,74 1,05

Valina 0,42 0,94 0,64 0,63 0,84 0,47 0,49

Tirosina 0,92 1,33 0,57 0,77 1,06 0,63 0,75

Metionina 0,64 0,94 0,18 0,44 0,60 0,45 0,37

Isoleucina 0,35 0,53 0,32 0,17 0,40 0,29 0,18

Leucina 0,79 1,33 0,94 1,18 1,11 0,71 0,73

Fenilalanina 0,51 0,79 0,75 0,55 0,73 0,29 0,64

Lisina 1,11 1,20 1,06 1,12 1,11 0,99 1,18

Arginina 1,78 1,81 1,72 1,61 1,64 1,34 1,59

Prolina 1,09 1,18 0,80 0,83 0,90 1,03 0,92

Istidina 1,01 1,10 0,90 1,02 0,84 0,80 1,39

Cistina 2,05 1,83 1,91 2,00 1,73 1,82 2,01

Triptofano 1,39 1,55 1,49 1,21 1,10 1,28 1,46

14 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Aminoacidi Cappellogiovane

%

Cappellovecchio

%

Tubuligiovani

%

Tubulivecchi

%

Gambogiovane

%

Gambovecchio

%

Fungo interogiovane

%

Contenuto in Aminoacidi del Porcino (Boletus edulis) e delle sue singole parti (calcola-to sul peso secco) (sec. Seelkopf e Schuster 1957)

Tratto da “Funghi e Ambiente- Una guida per l’amatore” di G. Goidànich e G. Govi, Edagricole, Bologna, 1982.

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 15

Porcino fresco 87,0 5,4 0,4 5,2 1,0 1,0 34Psalliota fresca 90,0 4,8 0,2 3,6 0,8 0,8 28Cantarello fresco 91,5 2,6 0,8 3,5 1,0 0,7 23Porcino secco 12,0 35,9 2,7 34,5 6,9 6,4 283Patate 74,9 2,0 0,1 20,9 1,0 1,1 91Carote 86,8 1,2 0,3 9,0 1,7 1,0 34Cavolfiore 92,1 1,5 0,1 4,2 1,2 1,9 24Spinacio 93,4 2,2 0,3 1,7 0,5 1,9 25Asparago 95,4 1,6 0,1 1,7 0,6 0,6 17Cetriolo 95,2 1,2 0,1 2,3 0,8 0,4 8Mela 84,8 0,4 0,2 12,9 1,5 0,5 58Pera 83,0 0,4 0,1 12,0 4,3 0,3 56Uva passa 32,0 2,4 0,6 62,0 1,7 1,2 277Pane di segala 42,3 6,1 0,4 49,3 0,5 1,5 227Pane bianco 35,6 7,1 0,5 56,6 0,3 1,1 255Latte 87,2 3,5 3,7 4,8 -,- 0,7 62Burro 13,6 0,7 84,4 0,6 -,- 0,7 752Uova 73,7 12,5 12,1 0,5 -,- 1,1 152Carne di vitello magra 72,0 21,0 5,5 0,5 -,- 1,0 173Crostacei 81,5 16,9 0,3 -,- -,- 1,2 70Aringa 46,2 18,9 16,9 1,6 -,- 1,4 167

Acqua%

Proteine(N x 6,25)

%Grassi

%Carboidrati

%

Fibragrezza

%

Sostanzeminerali

%

Calorie in 100gr. di sostanza

Composizione dei funghi in confronto di altri alimenti (sec. Botticher 1974)

Tratto da “Funghi e Ambiente- Una guida per l’amatore” di G. Goidànich e G. Govi, Edagricole, Bologna, 1982.

N.B. 5 kg di Porcino fresco hanno circa 1700 calorie;1 kg di carne di vitello magra ha 1730 calorie;1 kg di pane di segala ha 2270 calorie;un uomo adulto in buona salute consuma circa 3000 calorie algiorno.

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Parte edibile % 87,0 92,0 90,0

Acqua g. 92,9 92,0 92,1

Proteine g. 2,0 3,9 2,3

Lipidi g. 0,3 0,7 0,4

Glucidi

Disponibili g. -,- -,- 1,9

Amido g. -,- -,- -,-

Solubili g. -,- -,- -,-

Fibra alimentare g. -,- 2,5 1,7

Energia

Kcal 11,0 22,0 20,0

Kj 46,0 92,0 84,0

Sodio mg. -,- 52,0 -,-

Potassio mg. -,- 235,0 -,-

Ferro mg. 1,1 1,2 1,2

Calcio mg 17,0 22,0 10,0

Fosforo mg 89,0 142,0 102,0

Tiamina mg 0,10 0,38 0,10

Riboflavina mg 0,31 0,26 0,13

Niacina mg 4,0 4,0 4,2

Vitamina A g. 0 0 0

Vitamina C mg. 3,0 3,0 4,0

16 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Composizione chimica e valore energetico dei funghi per 100 gr. di parte edibile.

FUNGHI Amanita caesareaOvulo edule

Boletus edulisPorcino

Agaricus campestrisPrataiolo coltivato

Tratto da “Tabelle di Composizione degli alimenti” Istituto Nazionale della Nutrizione, Roma, 1989(Da “Funghi Boleti” di F. Foiera- C. Lazzarini - M. Snabl - O. Tani, Edagricole, 1993)

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NOZIONI DI MICOLOGIA

Nella sistemazione del Regno vegetale di Linneo i Funghi sono inseriti, accanto adAlghe e Licheni, nell'ordine delle Tallofite, che fanno parte della Classe delle Crittogame e,tra le Tallofite i Funghi vengono caratterizzati come "Organismi vegetali privi di clorofilla".

Alcune considerazioni riguardanti Vegetali e Funghi:

I funghi presentano nel loro contesto sostanze reperibili negli organismi sia vegetali cheanimali: chitina, glicogeno, colesterolo (Regno animale); enzima citocromo C (Regno ani-male e piante superiori).

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 17

• I vegetali essendo dotati di clorofilla, conl'azione catalizzante della luce solare, attra-verso la fotosintesi clorofilliana, possonoutilizzare il carbonio e l'acqua per formaregli idrati di carbonio (6CO2+6H2O =C6H12O6+6O2).• I vegetali si nutrono di sostanze inorgani-che, anidride carbonica, acqua e sali minera-li.

• I vegetali sono organismi autotrofi.• I vegetali più evoluti hanno un sistemavascolare.• La luce solare è indispensabile per la vita ela crescita dei vegetali.

• I funghi, essendo privi di clorofilla, nonpotendo attuare la fotosintesi clorofilliana,devono utilizzare il carbonio già precostitui-to, presente in organismi vegetali o animaliviventi o morti.• I funghi si nutrono di sostanze organichegià elaborate da organismi animali o vegeta-li viventi o morti.

• I funghi sono organismi eterotrofi come glianimali.• I funghi sono privi di sistema vascolare esi nutrono per assorbimento.

• La luce solare non è indispensabile per lavita e la crescita dei funghi.

VEGETALI FUNGHI

Carlo Linneo (Carl Ritter Von Linné) Biologo Svedese- 1707/1778.Alghe: pianta inferiore fornita di clorofilla, con Tallo formato da una o più cellule, che vive nell'acqua o

in ambienti umidi.Lichene: organismo vegetale derivato dall'associazione di un'Alga e di un Fungo.Tallofite: vegetali formati da un'insieme di cellule quasi uguali tra loro e non organizzate in radici, fusto

e foglie.Crittogame: piante che generalmente si riproducono per mezzo di spore.Clorofilla: pigmento verde delle piante, essenziale alla vita dei vegetali, che si trova nelle parti verdi del

fusto, dei rami e delle foglie.Citocromo: pigmento ampiamente diffuso in natura, cui si attribuisce il compito di introdurre l'ossigeno

all'interno della cellula.Chitina: sostanza azotata formante uno strato duro e rigido che riveste il corpo degli Artropodi.Glicogeno: detto anche "amido animale", polisaccaride che rappresenta la forma di immagazzinamento

degli idrati di carbonio nell'organismo animale.Si converte in glucosio, che è la forma più adatta a scopi energetici nel sangue circolante.Colesterolo: è un costituente della bile (il suo accumulo ha effetti dannosi sulle arterie).

Note

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Non tutti i Micologi adottano per i Funghi lo stesso schema di classificazione.Uno degli schemi ancora adottato è il seguente.

18 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

A

B

MIXOMICETI : funghi provvisti di Plasmodio

EU

MIC

ET

I

Fung

hi c

on M

icel

io

Ficomiceti

Ficomiceti

Ascomiceti

Basidiomiceti

Spore prodottesessualmente

Riproduzioneagamica

Mixomiceti:

Eumiceti:

Micelio:

Agamica:

Ficomicete:

Ascomiceti:

Basidiomiceti:

Deuteromiceti:

dal lat. scient. Mixomicetes dal gr. mixa=muco e mykés-étos=fungo (fun-ghi muccosi o mucillaginosi).

dal lat. scient. Eumycetes-dal gr. éu=bene e mykés-étos=fungo (funghi veri-funghi provvisti di micelio).

dal lat. scient. Mycelium dal gr. mykés=fungo (corpo vegetativo dei fun-ghi).

dal greco agamia comp. da a ( privativo) e gàmos=nozze (senza nozze).

dal lat. scient. Phycomycetes dal gr. phycos=alga e mykés-étos=fungo (fun-ghi alga).

dal lat. scient. Ascomycetes dal gr. askòs=otre e mykés-étos=fungo(otre=asco-funghi con asco. Asco: cellula che contiene le spore).

dal lat. scient. Basidiomycetes dal gr. bàsis=base e mykés-étos=fungo (fun-ghi con basidio). Le spore di questi funghi sono fissate a una cellula dettabasidio.

dal lat.scient. Deuteromycetes dal gr. déuteros=secondario e mykés-étos=fungo (funghi secondari-imperfetti).

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MIXOMICETI

Funghi muccosi, ai margini del Regno animale, da microscopici a voluminosi, vivace-mente colorati.

Si trovano su residui legnosi, ceppaie, foglie, muschi, residui alimentari.Il tallo è formato da una massa mucillaginosa di protoplasma priva di membrana

(Plasmodio) con molti nuclei e capace di reptazione.A un certo stadio della vita il plasmodio si coagula trasformandosi in sporangio.

FICOMICETI (Funghi alga)

Il micelio di questi funghi è formato da un insieme di ife filamentose, intrecciate, moltolunghe, oppure da una sola ifa filamentosa ramificata.

I Ficomiceti hanno le ife prive di setti divisori, producono sia spore che oospore, hannola possibilità di riprodursi sia per via agamica che per via sessuale.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 19

Protoplasma:

Plasmodio:

Reptazione:

Pseudopodio:

Sporangio:

la sostanza vivente a struttura colloidale che costituisce le cellule animali evegetali.

massa di protoplasma con molti nuclei.

spostamento con distensione e contrazione del corpo.

protuberanza protoplasmatica emessa a scopo di locomozione e nutrizione.Nel Regno animale la mobilità inizia fin dalle forme più elementari.L'ameba è uno dei più semplici animali unicellulari: ha il corpo formato daun'ammasso di protoplasma provvisto di nucleo, che può essere unico, ma chein certe forme può essere multiplo (forme polinucleate). E' nella possibilità di muoversi lentamente con distensione e contrazione attra-verso l'emissione di pseudopodi che si fissa in un punto, traslatando verso dise tutta la massa protoplasmatica rimanente.La riproduzione nelle amebe si alterna tra semplice divisione e riproduzionesessuata.

massa mucillaginosa, rappresa e fissa, del Tallo dei Mixomiceti (dal lat.scient."sporangium"- dal gr. spora=seme e angéion=recipiente) in cui si tro-vano le spore.

Ficomiceti:

Oospora:

Ifa:

Setti divisori :

classe di funghi che comprende forme meno evolute. (Dal lat.scient.Phycomycetes; dal gr. phycos=alga e mykées-étos=fungo).

cellula femminile delle Tallofite che dopo fecondata diventa spora.

ciascuna delle unità filamentose che compongono il micelio.

costituzione delle ife in segmenti che non rappresentano però elemento di discontinuità nelle stesse

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BASIDIOMICETI

I Basidiomiceti hanno le seguenti principali caratteristiche:

• il micelio è costituito da ife molto lunghe, intrecciate, provviste di setti divisori;• si riproducono per mezzo di spore;• le spore, prima di diffondersi nell'ambiente sono attaccate, per mezzo di uno sterig-

ma a una cellula di sostegno detta basidio, che può essere di forma varia.

20 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Basidio:

L'imenio neiBasidiomiceti:

Imenoforo:

Sterigma :

Germinazionedelle spore:

Omotallo:

Eterotallo:

Varia conforma-zione dei carpo-fori:

• BasidiomicetiEmiangiocarpi:

Il basidio può essere formato da una sola cellula, di solito a forma di clava, mapuò essere di forma diversa e può essere diviso da setti trasversali o longitu-dinali:• nel primo caso: olobasidio;• nel secondo : fragmobasidio.Le caratteristiche del basidio sono elementi importanti ai fini della determina-zione e classificazione del fungo.Vi sono, nei basidiomiceti, basidi con due spore, con quattro e anche con novespore.

l’imenio è la parte del fungo dove si producono e maturano le spore.E' costituito dall’insieme dei basidi, spesso intercalati da basidioli e talvolta dacistidi.

la parte del fungo dove è ubicato l'imenio.

sottile prolungamento del basidio che supporta la spora.

la germinazione delle spore nell'adatto substrato, dà origine alle ife che, sin-golarmente o accoppiate, ma il più delle volte in numero di quattro, danno ori-gine ad un nuovo micelio in grado di produrre carpofori (frutti).

ifa che singolarmente produce un micelio.L’ifa che singolarmente è in grado di produrre un micelio produttifero è un’i-fa portatrice di due nuclei di sesso diverso, germinata a sua volta da spora por-tatrice di due nuclei di polarità diversa + e -.

tallo con presenza di ife con nuclei di polarità diversa, a loro volta germinateda spore ognuna delle quali con nucleo a polarità opposta (micelio primario).La produzione di carpofori è solo possibile se s'incontrano due miceli primariper formare un micelio secondario, il solo capace a produrre carpofori.L'eterotallo può essere bipolare o tetrapolare a seconda che concorrano allasua formazione due o quattro spore.L'eterotallismo tetrapolare è il caso più frequente.

dal micelio secondario si origina il corpo fruttifero (carpoforo) che acquista,unitamente all'imenoforo, diversa conformazione morfologica. Tale diversitàpermette di distinguere i basidiomiceti in tre diverse categorie:basidiomiceti Emiangiocarpi - Angiocarpi - Gimnocarpi.

morfologicamente sono carpofori provvisti di gambo e cappello, con imenioprima racchiuso in un'ivolucro (ovulo) e in tempo successivo esposto all'e-sterno. L'accrescimento dell’imenio è definitivo e l’imenoforo è situato nella parteinferiore del cappello.Tale carpoforo è caratteristico degli Agaricales e puòessere costituito sia da lamelle che da tubuli e pori.

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ASCOMICETI

Gli Ascomiceti hanno le seguenti principali caratteristiche:

• micelio costituito da ife molto lunghe, intrecciate, provviste di setti divisori;• si riproducono per mezzo di spore;• le spore sono contenute in una cellula detta "Asco", che può essere di forma varia,

dalla quale sono espulse a maturazione.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 21

• BasidiomicetiAngiocarpi:

• BasidiomicetiGimnocarpi:

(Basidiomiceti a imenoforo interno al corpo fruttifero).Morfologicamente sono carpofori di forma quasi sempre ± sferica. L'imenio èracchiuso in un'involucro (esoperidio) che si apre quando le spore sono giun-te a maturazione e pronte alla dispersione (passiva). La formazione degli ele-menti dell'imenio è contemporanea. Il basidio angiocarpico è tipico deiGasteromiceti.

tipico degli Aphyllophorales (Basidiomiceti senza lamelle).L'imenio è esposto all'interno sino dalla sua formazione ed ha accrescimentocontinuo e indefinito nel tempo.

Tecio:

Forma degliAschi:

Espulsione dellespore:

Ascocarpo:

l'imenio degli Ascomiceti è detto “Tecio” ed è essenzialmente formato da“aschi” e “parafisi”.Gli aschi presentano grande variabilità di forma.Le parafisi sono filamenti sterili che accompagnano gli aschi; sono general-mente più stretti, raramente superano in lunghezza la sommità degli aschi;sono settate trasversalmente oppure no (carattere importante ai fini delladeterminazione).

la forma dell'asco è molto varia: ha forma globosa, di otre, o molto più fre-quentemente cilindrica.L'apice dell'asco (forma cilindrica) può presentare un piccolo foro oppureun'opercolo, elementi importanti ai fini della determinazione (opercolato onon opercolato) così la parete dell'asco può essere unica (asco unitunicato) epuò essere doppia (asco a parete bitunicata).

nella maggioranza dei casi le spore vengono espulse dall'asco con violenza(asco cilindrico) attraverso l'opercolo che si trova all'apice oppure, sempredall'apice, per rottura della parete che si è assottigliata per la pressione eserci-tata dall'interno dalla moltiplicazione delle ascospore. In alcuni Ascomiceti,che non hanno aschi di forma cilindrica ma rotondeggiante, l'espulsione dellespore all'esterno non avviene con violenza.Nei Tartufi l'espulsione delle spore si verifica o per rottura degli aschi ad operadi roditori o per dissolvimento dello stesso asco.

ricettacolo dei funghi Ascomiceti.

Gli Ascomiceti annoverano, comprese quelle microscopiche, circa 40 mila specie e rap-presentano la classe più numerosa dei funghi.

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DEUTEROMICETI

Nei Deuteromiceti sono compresi funghi microscopici con micelio settato dei quali siconosce solo lo stadio agamico.

Si riproducono per mezzo di conidi.

22 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

ASCOCARPO

Morfologicamente gli ascocarpi degli Ascomiceti sono di forma e struttura diver-sa.

• APOTECIO : se a forma di scodella o di coppa peduncolata o semplice.

• CLEISTOTECIO: se di forma sferica chiusa, che a maturità si apre e si disgrega.

• PERITECIO: se piriforme con ostiolo apicale.

Deuteromiceti:

Agamico (daAgamia):

Conidio:

Processo meioti-co:

dal lat.scient. deuteromycetes dal gr. déuteros=secondario e mykés-étos=fungo-funghi secondari-funghi imperfetti. Comprendono le forme secon-darie, ossia con moltiplicazione vegetativa.

forma di riproduzione asessuata. Dal gr. agamia comp. da a (privativa) egamos=nozze.

i conidi sono parte del corpo vegetativo, costituiti da una o più cellule con unoo più nuclei, mentre le spore sono precedute da un processo meiotico. I coni-di sono riuniti in tipiche fruttificazioni molto diverse tra loro.

processo cariocinetico che determina nelle cellule germinali la riduzione ametà del numero dei cromosomi.Dal gr. méiòsis-éos=diminuzione.

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CARATTERI MORFOLOGICI

Fattori ecologici possono modificare i caratteri morfologici del fungo, così per es. lasua crescita sul nudo terreno tende a favorire la formazione di un gambo tozzo e corto, men-tre la crescita in mezzo all’erba tende a favorire la crescita di un gambo allungato e gracile.

Ai fini della determinazione è indispensabile conoscere i caratteri morfologici tipi-ci di ciascuna specie e tenere presente quei fattori che possono concorrere alla loro modi-ficazione anche sostanziale.

Studio e determinazione dei funghi

Lo studio e la determinazione dei funghi si basa sui seguenti caratteri distintivi chepossono essere così sintetizzati:

Caratteri morfologici aspetto esteriore, fisionomia del fungo.

Caratteri organolettici sapore e odore.

Caratteri anatomici struttura intima delle varie parti (richiede l’im-piego del microscopio).

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 23

TuberalesAgaricales Aphyllophorales

CLASSI

Basidiomiceti

Ordini Ordini

Ascomiceti

Gasterales Pezizales

Famiglie Famiglie Famiglie Famiglie Famiglia

AgaricaceaeBoletaceae

PoliporaceaeCantharellaceae

HydnaceaeClavariaceae

LycoperdaceaeSclerodermataceae

PhallaceaeGeastraceae

MorchellaceaeHelvellaceaePezizaceae

Tuberaceae

SISTEMATICA BASATA SOPRATTUTTO SUI CARATTERIMACROSCOPICI E SUL COLORE DELLE SPORE

Da “401 funghi” di A. Gennari

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Caratteri chimici reazioni con variazione di colore che si verificano tra le varie parti del fungo e determinati reagenti.

Caratteri biologici riguardano il modo di svilupparsi, crescere, nutrirsi e ri- prodursi.

Caratteri ecologici riguardano l’habitat (ubicazione, vegetazione circostan-te, natura del terreno: acido o basico).

I caratteri morfologici e organolettici consentono l’identificazione macroscopicaabbastanza sicura di numerose specie, comprese le più pericolose fra quelle tossiche.

Caratteri da analizzare per una esatta determinazione del fungo

• Caratteri morfologici: l’insieme delle varie particolarità che presenta la forma dei funghie la loro strutturai.

• Caratteri organolettici: odore e sapore.

• Caratteri anatomici: che si identificano nelle spore, imenio, vari tessuti del carpoforo.Questa analisi implica l’uso del microscopio.

• Caratteri chimici: si riscontrano attraverso l’uso di sostanze e reagenti chimici.

• Caratteri ecologici: sono l’ambiente nel quale vive il fungo, la natura del terreno, la micor-riza, le stagioni, l’altimetria, la geografia.

La forma classica del fungo è rappresentata da un cappello posto all’apice di un gambo.

24 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Verruche

Cappello

Gambo

Volva

Imenio

Anello

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 25

Caratteri del cappello

Forma

generale(varia con l’età)

del disco

dell’orlo

pellicola

separabile o non

viscida o secca

liscia o ruvida

lucente o opacaornamentazioni

colore(a volte di relativa

importanza)

regolare

irregolare

parte centrale

Superficie esterna

Dimensioni

Diritto Involuto Arrotondato

Revoluto Debordante Appendicolato

ORLO DEL CAPPELLO

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IMENIO A LAMELLE

ANDAMENTO DELLE LAMELLE

26 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Faccia

SpessoreAnastomosi

Lamelle bifide

DistanzaFilo Dorso

Lamelledistanti

Lamellelibere

Lamellesmarginate

Lamelleadnate

Lamellearcuate

Lamelleuncinate

Lamellearrotondate

Lamelleascendenti

Lamelledecorrenti

Lamellesinuose

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FORMA E ASPETTO DEL CAPPELLO

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 27

Emisferico Piano Concavo

Campanulato UmbonatoOvale

Sessile Lobato Rigato, striato

Infundibuliforme TurbinatoConico

Incavato, lobato OmbelicatoScanalato

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CARATTERI DEL GAMBO

28 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Centrale Eccentrico Laterale Laterale - eccentrico

Posizione

Forma e aspetto

Obeso Cilindrico Radicato Bulboso

Fusiforme Claviforme Smarginato

Cavo Cavernoso Fistoloso Scrobicolato

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AGARICACEAE: FUNGHI A LAMELLE

Nella parte sottostante il cappello, il fungo presenta numerose foglioline, dette lamellese sono intere, lamellule se sono parziali. Sulla faccia delle lamelle si producono le spore.Per le lamelle caratteri da analizzare sono: la forma, la struttura, l’inserzione al gambo ed ilcolore. Il colore delle lamelle in genere, ma non sempre, ci fornisce il colore delle spore amaturazione e questo elemento è molto importante nella classificazione delle Agaricaceae.Importante è osservare anche l’orlo della lamella. Questo può essere intero, dentellato,seghettato; può anche presentare un colore diverso da quello della lamella.

Gli aculei sono la parte fertile delle Hydnaceae, le spore si riproducono sulla super-ficie esterna degli aculei.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 29

BOLETACEAE: FUNGHI A TUBULI

I tubuli sono la parte fertiledelle Boletaceae e Polyporaceae; laparte superiore è a contatto con la carnedel cappello, la parte inferiore terminain un orifizio, chiuso negli esemplarigiovani, aperto in quelli maturi, al finedi poter espellere le spore prodotte.

Caratteri: profilo, inserzioneal gambo, separabilità, colore dei pori edei tubuli, lunghezza, diametro e formadei pori.

Tubuli

Imenio a tubuli e pori

Imenio ad aculei

Pori

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I COLORI

Nei colori dei funghi, è ben noto, la natura si è sbizzarrita: frequenti, ed in certi periodipredominanti, le tinte vivaci, sul rosso, sul giallo, sul viola che hanno fatto attribuire ai fun-ghi la qualifica “fiori dei boschi” la quale bene indica la funzione ornamentale che questivegetali assolvono nel quadro dell’ambiente che li circonda; e che costituisce un altro deimotivi per cui i funghi vanno rispettati e protetti.

Tali colorazioni dovute a pigmenti, localizzati all’interno od incrostanti le pareti dellecellule, non sono sempre ugualmente distribuite nelle varie parti del carpoforo: è abbastanzacomune che nel cappello compaiono come zonature concentriche di diverse tonalità, oppureintense al centro e sbiadite ai bordi o viceversa; altrettanti variazioni di tono si hanno nelgambo. I colori inoltre possono variare nello stesso fungo e nelle medesime posizioni di esso,sotto l’influenza specialmente dell’età del carpoforo, ma anche sotto quella delle condizioniambientali in cui questo si va sviluppando. Nelle Russule, ad esempio, si può verificare lacompleta scomparsa del colore rosso sotto l’effetto del sole. La variazione di tinta che subi-sce la polpa a seguito di qualche lesione (taglio, pressione delle dita, ecc.), conseguenteall’ossidazione dei pigmenti in questione, non ha rapporto con la commestibilità dei carpo-fori. Il fenomeno è noto segnatamente per i Boleti, alcuni tipi dei quali, pur essendo ottimimangerecci, vengono scartati appunto per tali acquisizione di tinta sul blu, sul nero, sul verdecupo.

GLI ODORI

L’odore dei funghi è un carattere di reale valore specifico che, quando è presente, èmolto costante ed in alcuni casi è sufficiente da solo a determinare inequivocabilmente laspecie.

Tuttavia si può verificare che questo carattere laddove è presente, per svariate cause,venga a mancare o si attutisca.

• farina fresca: Calocybe gambosa, Clitopylus prunulus, Entoloma lividum, E. clypea-tum...

• ravanello: Mycena pura, Amanita citrina, Amanita porphyria …• frutta: Cantharellus cibarius …• mandorle amare: Russula laurocerasi …• anice: Clitocybe odora, Agaricus silvicola …• geranio: Russule varie …• aglio: Marasmius scorodonius, M. agliaceus …• pesce: Russula xerampelina, Lactarius volemus …

I SAPORI

Insieme all’odore, anche il sapore è un’importante carattere organolettico dei funghi, chedeve essere attentamente esaminato nella determinazione delle specie.

30 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

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Gran parte dei funghi quando nascono sono rivestiti in tutto o in parte da veli o guaine .Abbiamo così un velo generale che può essere persistente o fugace e questo lo si desume daisuoi residui sul fungo in sviluppo.

Il velo parziale è una membrana che unisce l’orlo del cappello con la parte superiore delgambo; con lo sviluppo del carpoforo si lacera e forma l’anello. Il velo parziale non è altroche una protezione dell’imenio. In alcuni funghi il velo parziale è costituito da una cortina,che può essere a forma di tela di ragno, trasparente o viscosa.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 31

Verruche(residuo del

velo generale)

Velo parziale

Velo generaleLamelle

Gambo

Volva(residuo del

velo generale)

Anello (residuo del velo parziale)

Cortina

Residuo della cortina

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AGARICACEAE: ANELLO E VOLVA

32 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Anello pendulo liscio

Volva membranacea

Volva dissociata in anelli

Volva inguainante

Anello reflesso

Anello pendulo striato

Volva circoncisa

Volva circoncisa smarginata

Anello membranoso

Anello pendulo striato

Anello inconsistente

Volva dissociata in perle

Volva friabile napiforme

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VELO GENERALE E VELO PARZIALE(anello, volva, cortina)

Il carpoforo, al suo stadio iniziale, primordio, é completamente avvolto da una membra-na più o meno resistente chiamata Velo generale.

• Il Velo generale cresce assieme al carpoforo per un certo tempo, ma quando il “pri-mordio” ha raggiunto un adeguato sviluppo il velo generale viene distrutto o dissolto in bran-delli. Si possono avere due tipi di velo generale: velo generale persistente e velo generalefugace

Velo generale persistente (dovuto alla sua consistenza) - i residui sono: volva, ver-ruche, cortina, calza, armilla (anello di origine inferiore, talvolta associato a calza sulgambo), anello doppio (la parte inferiore originata dal velo generale e la parte superiore ori-ginata dal velo parziale).

Velo generale fugace, che si disintegra cioè rapidamente, i suoi residuati si notanosia sul cappello che sul gambo sotto forma di: mucillagini viscose, polvere, carnosità, squa-me, fibrille applicate, fiocchi, granulazioni. Può accadere che il velo generale sparisca com-pletamente senza lasciare traccia o che non sia presente affatto. In tal caso si parla di velogenerale nullo.

• Il Velo parziale é una proliferazione di ife che si stende tra l’orlo del cappello e la partesuperiore del gambo, formando una protezione per l’imenio (lamelle o tubuli) del giovanecarpoforo.

Quando l’imenio si sviluppa (a maturità), il velo parziale si lacera ai bordi del cappelloe, ricadendo sul gambo, forma l’anello lasciando scoperto l’imenio. L’anello può essere for-mato da una proliferazione di ife provenienti • dal gambo, anello vero (Amanita); • prove-nienti dall’orlo del cappello: anello marginale (Boleti anulati, prataioli).

L’ anello doppio risulta dall’associazione di velo generale e velo parziale (Lepiota pro-cera).

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 33

Velo generale e velo parziale Residui del velo generale e del velo parziale

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34 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Velo parziale

Anello vero (Amanita)

Anello marginale (nei Boleti anulati)

Resti di anello falso(marginale)

Resti di Velo generale e Velo parziale

Anello a ragnatela, filiforme (Cortinari)

Resti di anello vero Velo generale e Velo parziale

ANELLO VERO E ANELLO FALSO

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Schede descrittive

I dati macroscopici riportati sulle schede si riferiscono a quelli riscontrati sui carpo-fori all’atto della raccolta.

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 37

Località: Elce della Vecchia, Comune di Guardavalle (CZ).Habitat: radura di bosco di quercia in terreno ricco di piccoli residui legnosi (in piccologruppo).Corpo fruttifero: cm 15 di diametro, stipitato, diviso in più lobi con superficie brunastra-rosata che scurisce allo sfregamento, margine sottile leggermente denticolato.Imenio monostratificato, superficie poroide biancastro-rosata, tubuli concolori, pori irregola-ri, dedaleiformi, decorrenti sul gambo.Stipite: centrale, tozzo, cm 2,5 di spessore concolore alla superficie poroide, inglobante ter-riccio e piccoli vegetali.Carne: coriacea, biancastra soffusa di rosa.Odore e sapore: odore fungino, sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata biancastra in massa, spore subglobose lisce, monoguttulate 5,5x4,5 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure che riguardano il cappello e gambo dello stesso carpoforo

Le caratteristiche principali di A. biennis sono date dall'habitat, dall'aspetto, dal viraggio al bruno-rossastro allo sfregamento, dal diventare sempre più duro invecchiando, dalla variabilità della formache spesso ha determinato un trasferimento in altri generi.

Cappello cm: 5-15; 15.fruttificazione di cm. 8-20 di diametro;15diametro; 3-10; (carpoforo ampio)

Gambo cm: 1-3 di spessore;gambo 4-7x2-3.

Abortiporus biennis (Bull.: Fr.) Sing.[=Daedalea biennis Bull.Fr.=Heteroporus biennis (Bull. : Fr.) Luz,]

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Località: Monte Gremi di Caulonia (RC)Habitat: prato ai margini di bosco misto.Cappello: cm 15. Emisferico, carnoso, bianco, liscio; margine sottile, involuto; cuticolaseparabile.Lamelle: fitte, strette, libere, colore grigio-rosa.Gambo: cm.13x2,5. Cilindrico, incurvato, leggermente ingrossante verso la base, cavo alcentro, concolore al cappello.Anello: alto, ampio, a due strati, con squamosità e cerchiatura gialla sullo strato inferiore.Carne: bianca, gialliccia in piccolo strato sottocuticolare.Sapore e odore: sapore di nocciola, odore di anice.Sporata e spore: sporata brunastra, spore ellissoidali, lisce, 7,5x6 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• Caratteristica: il gambo e la cuticola del cappello se stropicciati acquistano il colore giallo.

Cappello cm: 8-14; 8-15; 8-15-20. Gambo cm: 8-12x1,2-2,5; 5-15x1-2; 6-12-15x2-3; 7-15x1,5-3.

38 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Agaricus arvensis Schaeff. :Fr.

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Località: Reggia di Ferdinandea, Comune di Stilo (RC)Habitat: bosco misto conifere e latifoglie.Cappello: cm 12. Convesso, carnoso, biancastro con superficie coperta da squame concen-triche appressate bruno-ocracee. Disco indissociato, cuticola asportabile, allo sfregamentogiallo/cupo.Lamelle: fitte, strette, color rosa-cenere.Gambo: cm 10x2,5. Cilindrico, biancastro, nerastro verso la base, con squamule concolorial cappello sotto l'anello. Paglierino allo sfregamento.Anello: supero, ampio, membranoso, biancastro con margine sfrangiato.Carne: biancastra.Odore e sapore: sapore mite, odore di mandorle amare.Sporata e spore: sporata nerastra. Spore ellittiche, lisce, 9x7 μm .Commestibilità: commestibile

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

A. augustus può raggiungere grandi dimensioni.Le lamelle all'inizio bianche diventano man manorosa-carne e poi bruno/nerastre.La carne tende a ingiallire. Può scambiarsi con A. perrarus che puòraggiungere taglia maggiore (cappello cm 35), ha le squamette sul cappello più rossicce e viraggiodella carne al bruniccio, carne di sapore dolciastro, leggero odore di anice.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 39

Cappello cm: 10-18; 10-25; 5-25; 12-18;15; 20; 10-15-25; 10-25.

Gambo cm: 10-20x1,5-3; 8-15x2-3; 12-20x2-3,5;10-25x2-4,5;10-15x2-4; 12x3.

Agaricus augustus var. augustus :Fr Sin. Psalliota augusta

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Località: Limina, Comune di Mammola (RC)Habitat: prato incolto. A gruppi di numerosi esemplari.Cappello: cm. 9, bianco, carnoso, liscio, convesso-appianato, margine involuto.Lamelle: carnicine, fitte, libere, strette, filo concolore, lamellule.Gambo: cm. 8x1,8, cilindraceo un po' attenuato alla base, bianco, liscio, farcito al taglio.Carne: bianca, molle, debolmente rosata nella parte alta del gambo.Odore e sapore: gradevoli.Sporata e spore: sporata rosa-bruna. Spore bruno-porpora, lisce, ovate, 7x5 μm.Commestibilità: commestibile. (Non raccogliere esemplari in zone inquinate, lungo auto-strade, vicino impianti di depurazione e discariche).

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Le lamelle carnicine a maturazione completa diventano nerastre.L'anello a volte può presentarsi ampio e persistente oppure può essere incompleto e fugace.Agaricus campestris può confondersi con Agaricus xanthoderma che però ha carne cheingiallisce e odore d'inchiostro di china.

40 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Agaricus campestris L. Fr.

Cappello cm: 6-10; 5-12; 3-8, 6-10; 10; 3-10-12; 5-15; 5-10-12.

Gambo cm: 3-7x1-3; 5-8x1-1,8; 4-8x1-2;7x1,5; 3-7x1-2, 5-8X1-2,5.

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 41

Agaricus praeclaresquamosus Freeman[=A.phacomyces ss Auct.non Pek; A. meleagris(J.Schaeffer) Imbach non Sow ex Berkley]

Località: Reggia di Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco misto conifere e latifoglie (a gruppo).Cappello: cm 12. Emisferico, margine introflesso, fessurato, superficie biancastra con minu-te squame concentriche, grigio-bruno-nerastre, più unite e compatte al centro.Lamelle: fitte, libere al gambo, rosate.Gambo: cm 11x1,2 (cm 2 al bulbo) cilindrico, ingrossato e bulboso alla base, biancastro,liscio, setoso, allo sfregamento si colora giallo-limone. Cavo al taglio.Anello: supero, ampio, concolore al gambo, a margine sfrangiato.Carne: biancastra al taglio e giallo-zafferano alla base del gambo, di consistenza molliccianel cappello e fibrosa nel gambo.Odore e sapore: sapore sgradevole, odore d'inchiostro di china.Sporata e spore: sporata bruno-nerastra. Spore ellissoidali 4x3,2 μm.Commestibilità: tossico (intossicazione gastrointestinale).

A. praeclaresquamosus è un rappresentante del gruppo tossico degli Xanthoderma.Si caratterizza per il colore giallo/zafferano che al taglio assume la carne nella parte inferiore del gambo e per l'o-dore di inchiostro di china.Con l'invecchiamento le lamelle diventano colore nero-cioccolato e la carne imbrunisce.Allo sfregamento il gambo vira al giallo e poi al bruno.

Reazione macrochimica:idrossido di ammonio (NH4OH) + cute = verde

Cappello cm: 15; 20; 6-10-20; 15; 10-15. Gambo cm: 12 (diametro,ingrossato al bulbofino a 2,5); 6-8-10x1-1,5; 6-10-12x 1,5-2,5;

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo.

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42 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Albatrellus cristatus (Schaeffer.:Fr) Kotlaba e Pouzar[= Scutiger pes-caprae (Schaeffer :Fr) Bondartzev e Singer]

Località: Piano dei cacciatori di Ferdinandea, Comune di Stilo (RC)Habitat: bosco misto di abete, pino e faggio.Carpoforo: cm 22x18 formato da cespo con più cappelli a forma di ventaglio, stipitati late-ralmente confluenti in un'unico gambo.Superficie tomentosa colore verde-oliva, margine sottile, ondulato, concolore.Tubuli: in unico strato, debolmente rosati, decorrenti sul gambo, pori irregolari, bianchi.(Conferiscono alla superficie dell'imenio il colore bianco).Gambo: cm 7x2,5, pieno, bruno-olivastro.Carne: biancastra.Odore e sapore: odore e sapore sgradevole.Sporata e spore: spore ovali con guttula centrale, evidente apiculo, lisce, non amiloidi,6,5x5 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure che riguardano cappello e gambo dello stesso carpoforo

Possibile confusione con A. ovinus.I caratteri differenziali sono dati soprattutto da: A. ovinus.Completa assenza di tonalità verde; carne con + forte odore aromatico gradevole.

Reazioni macrochimiche:Carne + H2SO4 = rosso-viola-vivo (per lungo tempo).

Carne + KOH = rossastro.Carne + Melzer = bruno-scuro

Cappello cm: 10-12 di diametro e 0,5-1 dispessore; 5-12; fino a 10 di diametrox0,8-1 dispessore; fruttificazione 3-10-12; 5-20.

Gambo cm: fino a 8x1,5; 2-4x1-1,5.

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Località: Casello Russo, Comune di Roccella Jonica (RC)Habitat: scarpata di bosco misto. Gruppo di esemplari connati.Cappello: cm 11, carnoso, irregolare, bruno-nerastro, squamettato sulla superficie, orlo sot-tile.Imenoforo: tubuli decorrenti, biancastri.Pori poligonali concolori ai tubuli.Gambo: cm. 7x2, eccentrico, ocraceo-chiaro, claviforme e bozzoluto, superficie finementesquamosata.Carne: biancastra, fragile.Odore e sapore: odore gradevole, sapore di nocciola.Sporata e spore: sporata biancastra. Spore ellittiche, lisce 9x6 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti il cappello e gambo dello stesso carpoforo

• Corpi fruttiferi annuali.• Cresce su terreno.• Si presta ad essere conservato sott'olio

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 43

Cappello: cm 4-12; 7-12; 8-10. Gambo : cm. 3-5x1-2; 10x 1,5-2.

Albatrellus pes-caprae (Pers: Fr) Pouzar[ = Scutiger pes-caprae (Per :Fr) Bondartzev & Singer]

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Località: Bosco Catalano, Comune di Roccella Jonica (RC).Habitat: Quercus e Cistus. Cappello: cm 9, emisferico, colore grigio-argento, lucente, con grossi lembi di velo genera-le di colore bianco, margine striato.Lamelle: libere, bianche con lamellule.Gambo: cm 8,5 x 1,5, cilindrico ingrossante verso la base, biancastro, decorato da squamefioccose di colore grigiastro.Anello: assente.Volva: membranosa, inguainante, bianca.Carne: bianca, tenera , di sapore dolciastro senza odore particolare.Sporata e spore: sporata bianca. Spore ellittiche 9 x 11,5 μm, non amiloidi.Commestibilità: commestibile dopo cottura.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

L'Amanita argentea può essere scambiata con le amanite mortali (phalloides, verna e virosa).I caratteri differenziali principali sono:

44 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Amanita argentea (Huijsmann)

Cappello cm: 8-12-18; 10-15-20; 5-10; 15; 6-12; 4-10; 5-8-12; 6-10;

Gambo cm: 7-12-25x1,2-3; 6-12x1,5-2; 20x1,5;8-14x1-2; 6-12x0,6-1; 10-14-20x0,8-1,2; 8-12x1,5-2

Assenza di anello.Volva membranosa inguainante.Gambo senza bulbo fortemente pronunciato.Margine striato.

Presenza di anello, supero, ampio, membranoso.Volva membranosa libera.Bulbo nettamente pronunciato.Margine liscio.

Amanita argentea Amanite mortali

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Località: Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco misto di conifere.Cappello: cm. 7, emisferico, rosso arancione al centro più chiaro al margine. Superficieliscia, lucida.Lamelle: bianche, fitte, libere al gambo, filo concolore, debolmente denticolato.Gambo: cm 13x2,5. Bianco, liscio, pieno, bulboso.Anello: supero, ampio, bianco, margine sfrangiato con piccole fioccosità.Volva: annessa, dissociata al margine superiore in resti a circoli anulari.Carne: bianca al taglio.Odore e sapore: insignificanti.Sporata e spore: sporata bianca in massa. Spore ovoidali, lisce, non amiloidi, 8x6,5 μm.Commestibilità: tossico ( sindrome pantherinica)

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Aureola,, dal lat. ‘aureolus’ = delicatamente dorato.L'A. aureola, dal punto di vista tassonomico è considerata una variante di A. muscaria. Qualche Autore (E. J.Gilbert) la considera "un semplice stato accidentale di A. muscaria”.Altri Autori, per la volva che si presenta a frammenti pressocchè anulari, per l'assenza in genere di verruche, peril colore rosso-arancio del cappello, per il gambo slanciato, l'anello supero, il bulbo meno ‘perlinato’ consideranol'A. aureola una specie a sé stante.

Reazioni macrochimiche:Acido solforico + carne = marrò-chiaro.

Fenolo + carne = rosso-vinoso.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 45

Cappello cm: 3-7. Gambo cm: 6-12x0,8-1,2.

Amanita aureola Kalchbr.

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Località: Mula, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco misto Castanea sativa, Fagus silvatica, Quercus ilex.Cappello: cm 16,5, emisferico-appianato, margine striato, colore arancione, superficie liscia,qualche placca bianca (residuo del velo generale).Lamelle: fitte. Larghe, debolmente denticolate, libere al gambo, frammiste a lamellule, colorgiallo-dorato.Gambo: cm 11 x 2, eterogeneo, ingrossante alla base, pieno, giallo-dorato.Anello: supero, pendulo, membranoso, striato nella superficie superiore, concolore al gambo.Volva: ampia, membranacea, spessa, libera all'orlo, bianca.Carne: bianca, consistente, giallastra nella zona marginale. Odore e sapore non particolari.Sporata e spore: sporata bianca in massa, spore lisce, non amiloidi, ovoidali, 9 x 7,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

L'Amanita caesarea può essere soprattutto scambiata:stadio adulto con: l'A. muscaria, A. muscaria varietà aureola, con l'A. phalloides;alcune note differenziali tra: A.caesarea, A. muscaria, A. muscaria var. aureola, A. phalloides allo sta-dio adulto.

46 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 5-15; 8-20; 8-15-23; 8-12-18; 8-20; 7-15-20; 8-15; 20; 10-20; 8-16

Gambo cm: 8-15x2-3; 8-15x2-3; 8-15x2-3; 8-14-20x1,8-2,5-3,5;8-15x2-3; 8-15x2-3;7-15x2-3; 15x3; 8-15x2-3; 6-12x1,5-3.

Amanita caesarea (Scop.: Fr) Persoon

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 47

Allo stadio di ovulo l'Amanita caesarea può essere scambiata con le tre Amanite mortifere, phal-loides, verna, virosa o con vesce di forma ± sferica.

Una nota differenziale dell'ovulo dell'A. caesarea con quelle delle tre amanite è data dal posizio-namento dell'ovulo nel terreno di crescita e altra nota è data dal taglio longitudinale dell'ovulo o dellavescia.

I) Posizione dell'ovulo dell'A. caesarea nel terreno di crescita: parte più ristretta dell'ovulo infis-sa nel terreno (rivolta in basso)

II) Posizione dell'ovulo delle tre amanite mortifere, phalloides, verna, virosa nel terreno di cresci-ta: parte più ristretta rivolta verso l'alto.

a) Al taglio longitudinale dell'ovulo dell'A. caesarea si mette in evidenza sotto la cuticola del cap-pello il caratteristico colore arancione.

b) Al taglio longitudinale gli ovuli delle tre amanite mortifere non presentano colorazione.c) Al taglio, la carne di una vescia si presenta uniformemente bianca senza traccia di embrione.

N.B. La legge vieta il commercio dell'A. caesarea allo stadio di ovulo (art. 4, comma 2, Legge23.08.1993 n.352).Il fine che si propone la Legge è di consentire al carpoforo di sporulare e moltiplicarsi per preservar-lo dall'estinzione, in considerazione della raccolta massiva e spregiudicata cui è stato oggetto, allo sta-dio ovulare, in molte zone d'Italia.

Amanita caesarea

Cappello: color aran-cionePossibili falde di velogenerale bianche oassenza.

Margine: striato

Lamelle:gialle, fitte,lamellule

Gambo: giallo

Volva:ampia,membra-nacea,tenace,spessa.Persistente,avvolgente,libera all'orlo. Bianca.

Anello: ampio,pendu-lo,persistente, striato.Nella pagina superioregiallo.

Amanita muscaria

Cappello: color rossovivo.Numerose verruchepiccole bianche cheper azione della piog-gia possono scompari-re.

Margine: ± striato

Lamelle:bianche,lamellule

Gambo: bianco confioccosità

Volva: dissociata inplacche concentrichebianche.

Anello: ampio, pendu-lo, membranoso, conmargine leggermentefrangiato e fioccoso.Striato nella paginasuperiore, bianco

Amanita muscariavar.aureola

Cappello: color rossoal centro,arancione inperiferia.Possibile assenza diverruche bianche oqualche verruca cheper azione della piog-gia può scomparire.

Margine: ± striato

Lamelle: bianche,lamellule

Gambo: bianco, slan-ciato

Volva: compattata albulbo e dissociata inframmenti anulari ,bianchi

Anello: molto alto,pendulo, margine leg-germente fioccoso,bianco

Amanita phalloides

Cappello: color verdeoliva.Possibili falde di velogenerale bianche oassenza.Possibile colore bian-co del cappello, minu-te fibrille radiali scureinnate.Margine: liscio

Lamelle: bianche,fitte,sottili,lamellule

Gambo: biancastrocon zigrinature a pelledi serpente di coloregiallo-olivastro,slan-ciato

Volva:ampia a sacco,membranacea, sottile, liberaall'orlo,bianca

Anello:supero, ampio,sottile, pendulo, bian-co

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Località: Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco misto (gregaria).Cappello: cm 9,5; convesso, carnoso, superficie liscia colore giallo-limone, con verrucheirregolari di grandezza varia, di colore bianco-brunastro, orlo liscio.Lamelle: libere, fitte, ventricose, lamellule, colore biancastro.Gambo: cm 11 x 2, cilindrico, attenuato all'apice, ingrossato alla base in ampio bulbo smar-ginato, sodo, superficie fibrillosa, biancastra.Anello: supero, ampio, pendulo, membranoso, biancastro.Volva: aderente al bulbo, biancastra, circoncisa.Carne: bianca, consistente.Odore e sapore: odore di rafano, sapore sgradevole.Sporata e spore: sporata bianca in massa; spore amiloidi, ovoidali, 10 x 8 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Può essere confusa, soprattutto con l'Amanita phalloides. Si caratterizza per:• volva circoncisa;• odore rafanoide;• verruche sul cappello a tonalità giallo-ocracee - bianco-brunastre.

Reazioni macrochimiche:La cuticola con H2SO4 = bruno-oliva,

L'orlo delle lamelle con KOH= marrone.

48 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 7-15-20; 2-13; 4-8; 5-10; 4-10;4-10; 4-10-14; 10; 6-10; 10-12; 5-10.

Gambo cm: 8-15x2-3; 5-15x0,5-1,5; 6-12x0,6-1,2; 6-12x0,8-1,5; 5-12x0,8-1,5; 5,12x1-2; 8-12-15x0,8-1,8-2,2; 15x2-4; 6-8x1; 6-12 alto; 6-12x1-1,5.

Amanita citrina (Schaeffer) Persoon

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Località: Piano dei cacciatori Ferdinandea, Comune di Stilo (RC)Habitat: bosco misto di Abies alba e Fagus silvaticaCappello: cm 8,5, convesso spianato, leggermente umbonato. Colore giallo-uovo chiaro.Superficie liscia con resti di velo generale a piccole placche. Margine, minuto, striato.Cuticola separabile.Lamelle: libere, mediamente fitte, sottili, bianche, lamellule.Gambo: cm 7,5 x 1,6, cilindrico, biancastro, ingrossato al bulbo. Al taglio: farcito al centro.Anello: sopra la metà del gambo, pendulo, fragile, bianco,Volva: membranosa, aderente al bulbo, bianca, dissociata in due braccialetti.Carne: bianca, gialliccia sotto la cuticola del cappello.Odore e sapore: odore debolmente rafanoide; sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata bianca in massa. Spore ellissoidali, ialine, non amiloidi, 10 x 7,5 μm.Commestibilità: sospetto.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Reazione macrochimica: carne + KOH = giallo-arancione.

Sicuramente tossica da cruda, tuttavia sono stati segnalati da diversi Autori casi di intossicazione asindrome gastrointestinale e pantherinosimile conseguenti anche a consumo di carpofori cotti.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 49

Cappello cm: 4-7-10; 6-10; 4-8; 4-10; 4-8; 5-7-10; 5-11; 5-10; 10-15.

Gambo cm: 6-10x0,5-1; 5-10x1-2; 5-10x1-2; 6-10x1-2; 5,5-8,5x1-2; 6-15x1-2,5; 15x3.

Amanita junquillea Quélet

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Località: Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco misto di aghifoglie e latifoglie. (Gregaria).Cappello: cm 12, convesso, emisferico. Superficie leggermente vischiosa. Colore rosso-arancione con numerose verruche biancastre concentriche, margine leggermente striato, cuti-cola separabile.Lamelle: mediamente fitte, ventricose, libere al gambo, biancastre, intercalate da lamellule.Gambo: cm 15 x 2,5, pieno con minute fioccosità, ingrossato dall'alto in basso in un bulbomarginato coperto da residui di volva a forma di squame irregolari.Anello: nella zona medio alta, ampio, leggermente striato nella parte superiore, biancastro.Carne: biancastra, gialla sotto la cuticola. Odore e sapore: leggero odore rafanoide, sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata bianca in massa. Spore ellittiche, non amiloidi 8,5 x 6 μm.Commestibilità: tossica. Causa la sindrome panterinica e interessa anche il sistema nervosocentrale (SNC) dando luogo a manifestazioni di tipo psicotropo.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Può essere scambiata con l'A. caesarea allorquando in occasione di rovesci temporaleschi le verruchedel cappello possono essersi completamente dilavate. Lamelle, gambo e anello, possono colorarsi di giallognolo.

50 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 6-20; 15-20-25; 8-20; 6-20; 10-20; 5-15-20; 20-30; 20; 10-15-25; 4-7-10; 18-20.

Gambo cm: 12-25x1-2,5; 12-25x1,5-2,5; 10-20x1,5-2,5; 10-20x1-2-3; 6-10x 0,6-1; 10-23x1-2,5.

Amanita muscaria (.: FR) Hooker

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Località: Contrada Ferraro-Caramotta, Comune di Roccella Jonica (RC).Habitat: bosco misto di Quercus.Cappello: cm 16, carnoso, emisferico, margine grosso frangiato da lembi cremosi, residui divelo parziale, cuticola biancastra, asciutta, facilmente separabile.Lamelle: libere, fitte, ventricose intercalate da lamellule, colore bianco-crema, filo congrumi farinosi.Gambo: cm 12 x 2,5, cilindrico, ingrossato dall'alto verso il basso, bianco, coperto da fioc-cosità cremose bianche facilmente asportabili.Anello: supero, ampio, di consistenza cremosa.Volva: ampia, membranosa, persistente, biancastra.Carne: biancastra, compatta. Odore e sapore: sapore dolciastro, odore non gradevole.Sporata e spore: sporata bianca, spore amiloidi, lisce, ovoidali 11 x 8 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

È un'amanita ricercata per le sue dimensioni, ma che può essere confusa con altre amanitebianche velenose (verna, virosa e la varietà bianca di A. phalloides) e soprattutto con la vele-nosa Amanita proxima che cresce abitualmente nello stesso ambiente.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 51

Cappello cm: 10-12; 10-20-30; 7,5-15-25; 8-15-25; 7-13-20; 5-10-30-40; 15-20; 10-30; 12-25; 30-40.

Gambo cm: 8-15x2-5; 15-20-25x2-5; 10-15x2-3,5; 10-15x2-4,5; 8-17x1,5-2,5-3,5; 8-15x3-5;8-15x2-5; 15-25x3-7; 15x5.

Amanita ovoidea (Bull. ex Fr.) Quèlet

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Località: Ferdinandea, Comune di Stilo (RC)Habitat: bosco misto di latifoglie e aghifoglie.Cappello: cm 9, emisferico, liscio, bruno-nocciola, coperto da numerose piccole verruchebiancastre, margine arrotondato, lievemente striato. Cuticola facilmente separabile.Lamelle: libere, fitte, bianche, intercalate da lamellule tronche.Gambo: cm 12 x 1,5, cilindrico, consistente, liscio, bianco, attenuato all'apice ingrossante allabase in un bulbo coperto da volva circoncisa e dissociata al disopra del margine in anelli. Anello: relativamente basso, membranoso, bianco.Carne: bianca, immutabile, consistente.Odore e sapore: senza odore e sapore particolari.Sporata e spore: sporata bianca in massa. Spore ellissoidali non amiloidi 11 x 5,5 μm.Commestibilità: tossica.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Può confondersi soprattutto con l'A. rubescens. Principali note differenziali:

La varietà abietum dell'A. pantherina si distingue per la taglia più robusta, il colore del cappello bruno-scuro più marcato,le verruche meno bianche, il margine del cappello liscio, l'anello ampio, spesso, membranoso grigiastro al margine liscio.

52 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 5-10-12; 10-12; 5-10; 5-12;5-15; 8-10-15; 5-12; 6-11; 10; 6-10.

Gambo cm: 6-10-15x1-2-2,5; 6-12x1-2; 6-15x0,5-1,5; 6-12x0,5-2; 5-15x0,5-1,5; 8-15-18x1-2,5-3; 6-15x0,7-1,5; 10x1,5; 6-10x1.

Amanita pantherina (De Candolle: Fr) Krombholz

al taglio carne immutabile; margine pettinato; anello mediamente basso, minuto; bulbo rotondo, marginato; volva circoncisa; spore non amiloidi.

carne virante al vinoso; margine liscio; anello supero, ampio, membranoso segnatamenterigato nella parte superiore; bulbo ovoidale, nonmarginato, volva dissociata; spore amiloidi.

Amanita pantherina Amanita rubescens

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Località: Ziia, Comune di Caulonia (RC).Habitat: bosco di Quercus ilex.Cappello: cm 12, emisferico, colore verde-oliva più marcato al centro, cuticola con inser-zioni sericee più scure disposte in forma radiale.Lamelle: libere al gambo, mediamente fitte, biancastre, intercalate da lamellule tronche.Gambo: cm 12x1,5, cilindrico, attenuato dal basso verso l'alto, bulboso. Superficie bianca-stra con zigrinatura a pelle di serpente. Anello: supero, pendulo, membranoso. Volva: ampia, membranosa lobata, di colore biancastro.Carne: bianca.Odore e sapore: nulli.Sporata e spore: sporata bianca in massa; spore ellissoidali 8,5 x 7 μm, amiloidi.Commestibilità: velenoso mortale.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Amanita: gr. amanitai = fungo in genere. Phallus: lat. phallus = fallo e gr. eidos = sembianza

Habitat preferenziale bosco di latifoglia (nocciolo, castagno), ma cresce anche sotto aghifoglie.Il colore può variare dal verde oliva al biancastro.E' facile scambiare l'Amanita phalloides specialmente allo stadio iniziale dello sviluppo con altre specie dicarpofori (Amanite, Agaricus, Russule, Tricholomi). La carne invecchiando emana un'odore disgustoso,cadaverico. Il gambo allo stadio iniziale, internamente si presenta midolloso, a maturità cavo. Causa avve-lenamenti gravi, spesso mortali, con una media di mortalità che si aggira tra il 35/50 % dei casi.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 53

Cappello cm: 6-14; 5-15; 4-15; 5-15; 15; 6-12;6-12-15.

Gambo cm: 6-12x1-3; 8-15-20x1-2; 8-15x1-2;7-15x0,8.02; 6-12x0,8-2; 7,5-12-15x0,10-022;6-15x1-3; 20x3; 5-8x1-2; 8-15-20x0,10-0,20.

Amanita phalloides (Fries)

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Località: Monte Gremi, Comune di Caulonia (RC)Habitat: bosco misto di aghifoglie e latifoglie.Cappello: cm 8. Conico-campanulato con lieve umbone al centro, colore plumbeo, marginestriato, fragile.Lamelle: fitte, bianche, libere al gambo.Gambo: cm 11x1,5, slanciato, bianco-cenerino, rastremato verso l’alto, pieno. Assenza dianello.Volva: plumbea, inguainante, con lobature terminali, membranacea.Carne: bianca, fragile.Odore e sapore: insignificanti.Sporata e spore: sporata bianca, spore globose, ialine, non amiloidi 8 μmCommestibilità: commestibile (ben cotto).

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

È una delle molteplici varietà di Amanitopsis vaginata; le varietà, plumbea, argentea, alba si diffe-renzierebbero solo per il colore (da Funghi d'Italia), (Da Gennari) “ Il gruppo dell'A. vaginata cheannovera specie prive di anello, almeno a maturità, è certamente il più difficile da differenziare”.L.Lonati: Guida alla determinazione macroscopica dei funghi: "…Esistono diverse varietà basate sulcolore del cappello:…”

• Varietà cinerea De Seyn - color grigio-ardesia;• Varietà alba De Seyn - color bianco puro;• Varietà fulva Sch ex Fr - color rosso- bruno;• Varietà flavescens Gil - color giallo-arancione;• Varietà badia Sch ex Fr - color castano.

54 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 3-10; 4-8; 10-15-20. Gambo cm:6-10x0,5-1,5.

Amanita plumbea Schaeffer (Amanitopsis)

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Località: Contrada Caramotta-Ferraro, Comune di Roccella Jonica (RC).Habitat: bosco misto di Quercus. Cappello: cm 12 di diametro, emisferico con bordo leggermente involuto, superficie liscia,sericea, bianca, cuticola interamente asportabile.Lamelle: fitte, non spesse, libere al gambo, bianche, lamellule.Gambo: cm 14 x 2,5, cilindrico, slanciato, pieno, quasi radicante a fittone.Anello: supero, ampio, pendulo, membranoso, bianco.Volva: avvolgente, membranosa di colore ocra-arancione.Carne: bianca, consistente.Odore e sapore: odore e sapore nulli.Sporata e spore: sporata bianca in massa; spore ovoidali, amiloidi, con guttula , 9 x 6 μm.Commestibilità: tossica.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

L'Amanita proxima è stata per lungo tempo considerata, una varietà di Amanita ovoidea.Gli Autori Carlo Luciano Alessio e Salvatore Correli nel 1984 (Mic.Ital. 1984, 2,15-19), hanno messo inevidenza sia i caratteri differenziali tra Amanita ovoidea e Amanita proxima Dumée, sia la tossicità checaratterizza quest'ultima.

(Paul Dumée, farmacista di professione, nato a Coulommiers nel 1849, morto a Parigi nel 1930).

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 55

Cappello cm: 8-12; 10. Gambo cm: 6-15x1,5-3.

Amanita proxima Dumée

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Località: Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco di Abies alba.Cappello: cm 12, emisferico, carnoso, di colore marrò scuro con numerose verruche picco-le di colore biancastro, margine liscio, cuticola asportabile.Lamelle: fitte, bianche, libere al gambo. Si macchiano di rosso-vino allo sfregamento.Gambo: cm 13,5 x 2,5, cilindrico, pieno, ingrossante al bulbo, colore bianco-vinato.Anello: supero, ampio, pendulo, bianco, striato nella faccia superiore.Volva: dissociata in residui fioccosi.Carne: bianca, al taglio assume colorazione vinosa.Sapore e odore: odore nullo, sapore leggermente amarognolo.Sporata e spore: sporata bianca. Spore ovoidali, amiloidi 8 x 6,5 μm.Commestibilità: commestibile dopo cottura.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardante cappello e gambo dello stesso carpoforo

L'Amanita rubescens può presentarsi di grandezza e colorazioni variabili, può essere più facilmenteconfusa con l'Amanita pantherina varietà abietum.Note differenziali principali sono:

56 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 5-15; 5-18; 8-15-18; 5-15; 5-12-15; 15; 6-14.

Gambo cm: 5-7-15x0,4-1-3; 7-20x1-3; 8-20x1-4; 9-14-20x1,2-2,5-3,5; 6-18-20x1-2-4; 8-15x1,2-2,5; 15x4; 6-15x1-3.

Amanita rubescens (Pers. ex Fries)

margine del cappello liscio

anello supero,ampio,striato volva: farinosa,dissociata.

per lungo tempo liscio, alla fineleggermente striato ampio, irregolare, carnoso, lisciobianca su bulbo vistoso,robusto.

Amanita rubescens Amanita pantherina v. abietum

striato

basso, liscio, minuto bianca, circoncisa.

Amanita pantherina

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Località: Bivio per Mongiana (VV)Habitat: bosco misto. (due esemplari)Cappello: cm 16, convesso-appianato, bianco-grigiastro più scuro al centro; superficiecosparsa da piccole verruche a forma di piramide tronca; margine debordante; cuticola sepa-rabile.Lamelle: biancastre con tenue riflesso verdastro, larghe, libere al gambo, intercalate dalamellule.Gambo: cilindrico, pieno, ingrossante alla base napiforme con resti di volva verrucosa;superficie biancastra con sparse verrucosità cremose.Anello: supero, cremoso.Carne: biancastra, tenera, con tenui riflessi verdastri.Odore e sapore: insignificanti.Sporata e spore: sporata biancastra, spore ellissoidi, amiloidi, 10x8 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Reazioni mactrochimiche:Tutte le parti + TL4 = Negativo

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 57

Cappello cm: 10-20; 7-10-15; 15-25; 15; 9-14; 6-15; 6-20; 5-20.

Gambo cm: 7-10-15x1-2-2,5; 10-18x4-8; 18x3;10-16x1,5-2,5; 9-15x1,5-3; 5-20-25x2-4.

Amanita solitaria (Bull.ex Fr. Kumm: = strobiliformis)

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Località: Contrada Maria, Comune di Roccella Jonica (RC).Habitat: prato incolto di terreno arenario. Cappello: cm 16 di diametro, emisferico, biancastro, privo di umbone, con numerose ver-ruche piramidali nella parte centrale e appiattite in quella periferica, di colore biancastro contonalità più scure al centro.Lamelle: fitte, annesse, lamellule, colore biancastro con sfumatura verdastra.Gambo: cm 16,5 x 3, cilindrico, pieno, sodo, leggermente ingrossato verso la base e subra-dicante, concolore al cappello. Al disotto dell'anello presenta numerosi cercini squamulosi,rialzati, di colore crema-ocraceo; al disopra, liscio.Anello: alto, doppio, membranoso, lacero ai margini con presenza di squamule di colorebiancobrunastro.Volva: dissociata.Carne: bianca al taglio con riflessi verde-giallastri.Sapore e odore: sapore dolciastro, odore nullo.Sporata e spore: sporata bianca, spore amiloidi 11 x 8,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Amanita piuttosto rara che spesso è stata confusa con A. echinocephala e con certe forme di A. solita-ria.

58 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 8-20; 8-15; 7-20; 15-20; 10-20;5-17; 15; 15-25; 6,5-20.

Gambo cm: 8-15x0,20-0,40; 10-20x2-3;7-19x1,7-3,5;8-15x2-5; 6-10x1-2; 15x3; 10-

18x4-8; 8-20x1,3-2.

Amanita vittadini (Moretti)

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Località: Contrada Ferrà, Comune di Grotteria (RC)Habitat: alla base di tronco di Quercus - cespitosa.Cappello: cm 4. Appianato-depresso, bruno-fulvo, con minute squame puntute, orlo incur-vato in basso.Lamelle: biancastre, mediamente fitte, strette, sottili, intramezzate da lamellule, decorrenticon filetto.Gambo: cm 6x0,7. Cilindraceo, ricurvo, fibrilloso in senso longitudinale, biancastro, con-cresciuto ad altri gambi, pieno.Carne: biancastra.Odore e sapore: odore fungino gradevole, sapore dolce (retrogusto amaro)Sporata e spore: sporata bianca; spore ellissoidali, non amiloidi, 9x5,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti il cappello e gambo dello stesso carpoforo

• Caratteristica di A. tabescens: sapore fungino, assenza di anello.• Si può scambiare con A. mellea, che però è dotata di anello.• Può crescere sui ceppi, sulle radici, su legno interrato di latifoglie, soprattutto di quercia.• Cresce, in genere, a grandi masse cespitose.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 59

Cappello cm: 3-7; 3-6; 5; 4-10; 4-8; 6-8; 4-6;6-8.

Gambo cm: 3,5-7x0,8-0,15; 5-10x0,4-0,1;12x1; 5-8x0,5-1; 8-10; 5-8x0,4-1; 8-12x0,5-0,8; 8-10.

Armillaria tabescens (Scopoli) EmelandSinonimo: Clitocybe tabescens

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Località: Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat:bosco di Fagus silvatica.Cappello: cm 14, emisferico-appianato, superficie color nocciola più marcata e uniforme alcentro che presenta numerose smagliature che mettono bene in evidenza il bianco della carne.Bordo leggermente arrotondato.Imenio: facilmente separabile dalla carne.Tubuli: mediamente lunghi, bianco-giallastri; pori piccoli, rotondi, concolori ai tubuli.Gambo: cm 6,5x4,5. Colore nocciola chiaro, pieno, spugnoso, leggermente ingrossato allabase, ornato da reticolo bene evidente, di colore nocciola scuro che ricopre tutta la superfi-cie, in maglie longitudinali dall'alto in basso. Carne: bianca, poco compatta nel gambo, quasi spugnosa nel cappello. Sapore e odore : odore fungino, sapore dolciastro di nocciola.Sporata e spore: sporata bruno oliva in massa; spore ellissoidali, 13,5x4,2 μm.Commestibilità : commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

I caratteri principali che lo distinguono dagli altri “porcini” sono:

• Consistenza meno compatta, quasi spugnosa della carne specialmente del cappello.• Presenza di reticolo di colore più scuro che interessa tutta la superficie del gambo.• Presenza di smagliature sulla cuticola del cappello.

60 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm. 10-20; 20; 6-15; 10-25; 20-25; 5-15-20; 7-15; 8-20; 5-20; 5-25;

Gambo cm: 11,5-16x4,5-5; 10-15x2-4; 20x5; 5-14x2-5; 15x8; 20-25 alto; 4-1013x2-5; 6-15x2-5; 8-20x3-8; 4-18x3-5; 4-18-20x3-5.

Boletus aestivalis (Paul) FrSinonimi: Boletus reticulatus Schaeffer

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Località: Ferdinandea, Comune di Stilo (RC)Habitat: bosco di Abies alba. Cappello: cm 9, emisferico, carnoso, superficie vellutata, bruno-camoscio.Imenio: tubuli mediamente lunghi, giallo-verdognoli, arrotondati al gambo. Pori piccolirotondi, concolori ai tubuli; si colorano debolmente di azzurro alla pressione.Gambo: tozzo, consistente, cm 8 x 3,5 all'inserzione col cappello e cm 8 x 7 al rigonfia-mento prima dell'estremo inferiore, che si presenta quasi radicante. Colore giallo-zolfo, allapressione si macchia debolmente di azzurro. Nella metà superiore presenta un reticolo a pic-cole maglie di colore bianco-giallastro e poco rilevato.Carne: al taglio di colore giallastro; vira debolmente all'azzurro nel cappello e nella partesuperiore del gambo, al rosso-vinoso nella parte inferiore.Odore e sapore: gradevoli.Sporata e spore: sporata bruno-olivastra in massa. Spore ellittico-fusiformi, lisce, 13x4,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

E' reperibile soprattutto sotto Abies alba ma può trovarsi sotto latifoglie, faggio, castagno. Può con-fondersi con Boletus impolitus. Principali differenze:

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 61

Cappello cm: 5-18; 6-15-20-8-13-20; 20; 15-20-25; 8-15; 6-16; 13-18; 18; 5-20; 5-10-20.

Gambo cm: 5-15x2-5; 5-15x2-5; 7-12x2,5-3,5-6;5-15x3-6; 6-12X2-5; 10-15x2-5; 15x5; 5-12x2-5; 5-12x1,5-5.

Boletus appendiculatus Schaeffer

Reticolo a maglie fini sulla metà superiore del gambo.Parte inferiore rossiccia e al taglio vira al rosso-vinoso. Lasuperficie del gambo alla pressione vira all'azzurro (debol-mente). La carne al taglio ha odore e sapore gradevoli.

Assenza di reticolo. Parte inferiore, al taglio non viraal rosso-vinoso. La superficie non vira all'azzurro. Al taglio la carne presenta odore di fenolo.

Boletus appendiculatus Boletus impolitus

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Località: Morzu di Campoli, frazione di Caulonia (RC).Habitat: bosco misto di Abies alba, Fagus silvatica e Castanea sativa (a gruppo).Cappello: cm 12; emisferico, carnoso, margine involuto, sinuoso, cuticola asciutta, opacacolore grigio-camoscio.Imenoforo: tubuli mediamente lunghi, sottili, arrotondati al gambo, giallastri, virano blu altocco. Pori piccoli, rotondi, concolori ai tubuli.Gambo: cm 14x3, cilindrico ingrossante verso la base, pieno, sodo, giallastro nella partesuperiore e all'estremità inferiore, rosso-carminio nella rimanente parte coperto da reticolo amaglie strette e allungate di colore brunastro.Carne: al taglio bianco-giallastra e rossiccia verso la base vira interamente al blu verdastro.Odore e sapore: odore gradevole, sapore amaro.Sporata e spore: sporata bruno oliva. Spore giallastre, lisce, guttulate, amiloidi, 10x4,5 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Sinonimi: Dictyopus calopus (Fr) Quélet; B. amarus Pers ex Secr, B. terreus Schaeffer ex Secr ; B. pachypusAut.plur ; B. vitellinus Pers ex Fr ; B. olivaceus Schaeffer ; C.L. Alessio in note tassonomiche di Boletus FungiEuropaei: “Più di recente si ammise pure che in realtà esistono due diversi boleti, anche se strettamente vicini e chepertanto B. calopus e B. pachypus non sono sinonimi”.

Reazioni macrochimiche:KOH + carne cappello =impallidisce; KOH + carne base gambo =giallo/verdastro; FeSO4+ carne = grigio/verde; fenolo + carne = bruno; acido lattico + carne del gambo = giallo;Reattivo di Melzer + carne = verde carico, poi scuro; guaiaco + carne = blu.

62 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 25-30; 3-15; 8-20; 5-18-20; 7-15; 5-15-20; 5-15-20; 10-15; 15; 5-15; 5-20.

Gambo cm: 15x4; 3-12-15x1-4-5; 7-15x4-6; 4-10x4-6; 7-12x2-4; 5-13x1,5-4; 5-12-18x1-4; 8-12x2-3;12x4.

Boletus calopus Pers: Fr

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Località: Ferdinandea, Comune di Stilo (RC)Habitat: bosco misto di Fagus silvatica e Abies alba Cappello: cm 11, convesso, superficie liscia, colore nocciola più marcato al margine.Margine ondulato.Imenio: facilmente distaccabile dalla carne del cappello, bianco, tubuli lunghi, bianco-gial-lastri, arrotondati al gambo, pori piccoli, rotondi, concolori ai tubuli.Gambo: cm. 6 x 5,5, robusto, compatto biancastro, superficie coperta da fine reticolo di colo-re bianco esteso dall'apice del gambo fino a circa la metà dello stesso, a maglie sottili e pocorilevate.Carne: al taglio bianca, soda, con sottile alone sotto la cuticola di colore debolmente vinoso.Odore e sapore: odore fungino, sapore di nocciola.Sporata e spore: sporata bianco-olivastra. Spore fusiformi 16,5 x 5,5 μm, lisce, guttulate.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Le caratteristiche principali che lo differenziano da altri "porcini" sono:• presenza di sottile alone di colore vinoso sotto la cuticola del cappello;• presenza di fine reticolo biancastro poco rilevato che interessa il gambo dall'apice fino a

circa la metà.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 63

Cappello cm: 10-25; 5-25; 30-35; 10-20; 6-20;20-30; 12-25; 8-25-35; 6-20-30; 6-20-30; 5-7-20-30-40; 5-25.

Gambo cm: 15x10; 5-12x3-6; 5-12x3-6; 20x12;12-18x3-6; 10-20-30x5-10-15; 4-12x3-6; 6-15-20x2-8; 5-15-20x2-5-8; 4-15x3-7.

Boletus edulis Bulliard: Fr

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Località: Ferdinandea, Comune di Stilo (RC)Habitat: bosco di conifere.Cappello: cm 16, convesso, color bruno scuro vellutato.Tubuli: arrotondati al gambo di color verde olivastro e pori piccoli rossi che al tocco viranoal blu; superficie gialla sotto i tubuli.Gambo: cm. 13 x 4, superficie gialla alla sommità, più scuro alla base coperto da fine pun-teggiatura di colore rosso carminio.Carne: compatta, dura, rossastra alla base del gambo, al taglio vira rapidamente al blu.Odore e sapore: odore fruttato, sapore dolce.Sporata e spore: sporata bruno-oliva in massa. Spore ellissoidali 13,5 x 5,2 μm.Commestibilità: commestibile dopo cottura.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Questa specie si caratterizza per il suo cappello color bruno scuro vellutato, per i suoi pori rossi, peril gambo ornato da una punteggiatura ± fitta di color rosso carminio

64 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 10-20; 20; 20; 3-15-20; 15-20;15-20; 6-16; 5-20; 8-20; 5-15-20; 5-20; 5-20-25-30.

Gambo cm: 7-15x3-5; 15x7; 15x5; 4-12x1,5-5;12-18x3-5; 7-12x3-5; 7-15x2-5; 6-15x3-5-8; 5-12-15x2-4; 5-15x2-5; 5-15-20x2,5-6

Boletus erythropus Persoon ss Fries

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Località: zona Reggia di Ferdinandea, Comune di Stilo (RC)Habitat: bosco di Quercus e Fagus.Cappello: cm 16. Bianco-grigiastro vellutato con piccole erosioni di colore rosato, disteso,cuticola eccedente i tubuli, alla pressione vira lento al brunastro.Tubuli: lunghi, attaccati al gambo con dentino, olivacei.Pori: piccoli, rotondi, gialli. Alla pressione virano al bluastro.Gambo: cm 10 x 4, allungato con base ingrossante e radicante, giallastro, con fascia circo-lare rosso-rosa a mezza altezza. Reticolo poco evidente.Carne: al taglio compatta, consistente, gialla. Vira all'azzurro nel cappello e parte alta delgambo, lievemente al rosso-rosa nella zona sottocuticolare del cappello, al rosso rosa nellaparte inferiore e radicante del gambo.Odore e sapore: sapore dolce,odore gradevole.Sporata e spore: sporata olivastra in massa. Spore fusiformi 12 x 4,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Può essere soprattutto scambiato con: 1.Boletus appendiculatus, dal quale si distingue soprattut-to per la presenza sul gambo di fascia (o fasce) colore rosso-rosa.Viraggio azzurro nella parte inferio-re del cappello e parte alta del gambo. Colore rosso-rosa della zona sottocuticolare e parte inferiore eradicante del gambo. 2. Boletus satanas, che si distingue per avere al centro, a maturazione: cappel-lo guancialiforme; tubuli corti; pori rotondato-angolari, colore rosso intenso e rosso-giallastro allaperiferia, blu al tocco. Gambo, corto, tozzo, a fiasco, con reticolo rosso-sangue. Carne al taglio, dicolore giallo tenue, virante debolmente all'azzurro, di odore sgradevole.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 65

Cappello cm: 10-20; 15; 4-20; 5-15; 6-15; 5-12-18.

Gambo cm: 10-15x3-5; 13x6; 5-10-15x2-5; 7-12x2-5; 5-12x2-6; 5-13-15x2-5-7.

Boletus fechtneri Velenovsky[=Boletus appendiculatus var.pallescens Konrad]

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Località: Russo-Cassari, territorio montano Comune di Roccella Jonica (RC)Habitat: bosco di Castanea sativa. Cappello: cm 9; convesso con bordo rivolto in basso; superficie vellutata ocra-chiaro debol-mente granulosa. Tubuli: mediamente lunghi, arrotondati al gambo, colore giallo-citrino; pori piccoli conco-lori ai tubuli.Gambo: cm 10 x 2,5, colore giallastro, pieno, sodo con tenue sfumatura nella parte inferiore.Carne: al taglio bianco-giallognola, immutabile.Odore e sapore: odore di iodoformio più marcato alla parte inferiore del gambo, sapore gra-devole.Sporata e spore: sporata bruno-olivastra in massa. Spore lisce, guttulate, fusiformi 13,5x 5,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Può essere scambiato con Boletus appendiculatus.

Note differenziali

66 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 5-10-20; 8-20; 5-15; 5-16-24; 5-15; 5-20; 5-15-20; 5-20; 5-18; 5-15; 15; 10-15.

Gambo cm: 5-15x2-5; 6-15x2-5; 5-15x2-7; 5-14-18x2-6; 6-15x2,5-5; 4-15x2-6; 5-15x2,5; 5-16x2-6; 15x6;12-15x2-3.

Boletus impolitus Fr:

Mancanza di reticolo sul gambo.Odore di iodoformio della carne specie alla parteinferiore del gambo. Carne immutabile.

Reticolo concolore nella parte alta del gambo.Odore fruttato della carne.La superficie del gambo,alla pressione, vira debolmente all’azzurro.Carne immutabile.

Boletus impolitus Boletus appendiculatus

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Località: Contrada Pietra, Comune di Placanica (RC).Habitat: bosco misto di Quercus, Fagus, conifere.Cappello: cm 15, carnoso, convesso, ondulato al margine, cuticola leggermente eccedente,color rosso mattone con aree a tonalità rosso-brunastra, blu al tocco.Tubuli: arrotondati al gambo, giallo-verdognoli, blu al taglio. Pori: piccoli, rotondi, rosso-scuri, blu al tocco.Gambo: cm 16x2,5, cilindrico, pieno, sodo, ingrossato alla base, radicante, giallo nella partesuperiore, rossastro nella inferiore.Reticolo: a grosse maglie irregolari, allungate, colore rosso-cupo ben marcato nei due terzi superiori.Carne: giallastra al taglio, soda, color rosso mattone sfuocato nella carne del cappello a con-tatto con i tubuli. Vira subito al blu scuro e al rosso brunastro nella parte inferiore del gambo.Odore e sapore: sapore dolciastro, odore gradevole.Sporata e spore: sporata bruno-olivastra in massa. Spore ellissoidali, lisce, guttulate, 10x7μm, amiloidi.Commestibilità: commestibile dopo cottura.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 67

Cappello cm: 6-20; 10-20; 10-13; 20; 5-15; 5-18-22;5-20-25; 6-15; 20-25; 5-20-30; 5-20; 8-20; 6-15-20;6-20.

Gambo cm: 4-20x1-5; 15x5; 4-15x2-5; 8-15x3-5; 6-18x2-4; 5-1520x1,5-5-7; 5-15x2-5-8; 6-8-15x3-5; 8-15-20x2-5; 5-15x2-5.

Boletus luridus Schaeffer

Si distingue dal Boletus erythropus per avere lacarne a contatto con i tubuli concolore ai pori (ros-siccia), dal Boletus caucasicus perché questo hanello stesso posto la carne gialla. Caratteristicheprincipali: 1.reticolo a maglie irregolari moltoallungate. (Le maglie così lunghe non si riscontra-no in altri Boleti reticolati). 2. carne sopra i tubu-li color rosso-mattone (concolore ai pori).

Principali reazioni macrochimiche:• Acido solforico sulla cuticola = ocra-arancione; • solfato fer-roso sulla cuticola =verde-bluastra;• idrato di sodio e idrato dipotassio sulla cuticola= bruno-scuro;• idrato di sodio e idrato di potassio su pori =ocra; • tintura diguaiaco su pori = oliva-scuro; • solfato ferroso sulla carne =color verde; • acido solforico - Acido nitrico sulla carne = aran-cio vivo; • reattivo di Melzer sulla carne = amiloidia positiva.

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Località: “Timpa janca”, Ferdinandea, Comune di Stilo (RC)Habitat: bosco misto di latifoglie. (Unico esemplare).Cappello: cm 12, emisferico, superficie colore rosso-rosa, feltrata, asciutta, con finissimefibrille radiali innate, margine regolare.Imenio: tubuli giallo-verdastri, arrotondati al gambo; pori rotondeggianti, giallastri, blu allapressione.Gambo: cm 10x3, cilindraceo con base attenuata, giallastro, con qualche chiazza sfumata dirosso nella parte inferiore. Reticolo al quarto superiore, poco rilevato, a piccole maglie, con-colore al cappello.Carne: soda, giallastra, al taglio vira al bluastro nella parte alta del gambo e nel cappello,vira al rosa-rossastro nella parte inferiore.Odore e sapore: odore fruttato; sapore dolce.Sporata e spore: sporata bruno-olivastra. Spore fusiformi 9x5,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Caratteristica:preferisce latifoglie e terreno calcareo.

Reazioni macrochimiche:Carne + idrato di potassio = giallo/bruno.

Carne + solfato ferroso = grigio/blu.Carne + acido solforico = giallo/ocra.

Carne + Melzer = blu/scuro.

68 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 8-14; 15-20; 5-15; 8-16; 12-18. Gambo cm: 5-10x2-5; 3-6-8x1-2,5; 10x5.

Boletus pseudoregius Hubert ex Estades

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Località: Campoli, Comune di Caulonia (RC).Habitat: bosco di Castanea sativa. Cappello: cm 12 di diametro, di colore giallo sporco con tonalità ramate e piccole macchiebrunastre; convesso, consistente.Imenio: con pori piccoli di colore rosso cupo, tubuli ± lunghi, liberi, di colore giallo-oliva-stro che al tocco virano al blu scuro.Gambo: cm 6,5 x 4, massiccio, ingrossante alla base, di colore rosso-arancio su fondo gial-lo. Reticolo fine di colore rosso, al tocco vira al blu carico.Carne: soda di colore giallo, virante al taglio al blu scuro, rossastra alla base del gambo consuccessivo viraggio all'ocra-rosato.Odore e sapore: odore fruttato, sapore dolce. Sporata e spore: sporata bruno-olivastra in massa. Spore ellissoidali 12 x 4,5 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Ricercato in alcune località della Calabria e consumato cotto.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 69

Cappello cm: 5-20; 12-20; 15; 8-15-25-30; 4-13;10-25; 15-30; 8-15; 10-15; 6-15-20.

Gambo cm: 8-18x2-5; 12-18x5-10; 12x7; 6-12-18x3-5-8;; 8-16x4-8; 6-9x4,5-6; 8-20x3-8.

Boletus purpureus Persoon, sensu Fries

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Località: contrada Bulici di Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco misto di Fagus silvatica e Castanea sativa.Cappello: cm 12, convesso, cuticola rosso-lampone, giallastra al margine, liscia, asciutta,non separabile.Imenoforo: tubuli mediamente-lunghi, arrotondati al gambo con corto filetto, colore giallo-oro, pori piccoli, concolori ai tubuli, virano leggermente al blu se pressati.Gambo: cm 13x2,5, cilindraceo ingrossante alla base, sodo, giallo-citrino con tonalità bruno-rosa alla base. Presenza di fine reticolo nella parte medio/alta.Carne: soda, compatta, gialla, vira debolmente all'azzurro nella parte alta del gambo e soprai tubuli. Vira al rosso-brunastro alla base del gambo. Odore e sapore: sapore e odore gradevoli.Sporata e spore: sporata bruno olivastra. Spore fusiformi, guttulate, lisce, 16x5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni:in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Boletus regius può facilmente confondersi col Boletus pseudoregius che però presenta proporzioni piùslanciate e viraggio della carne più marcato.

Reazioni macrochimiche:Cappello + H2 SO4 = rosso-giallo-arancio.

Carne + KOH = bruno arancio.

70 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 5-15; 15-20; 6-18-22; 6-20-25;6-15.

Gambo cm: 4-10x1,5-6; 4-5 diametro; 4-10-15x2-6; 4-12-16x2-6; 5-12x3-6.

Boletus regius Krombholz

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Località: Reggia di Ferdinandea, Comune di Stilo (RC)Habitat: terreno neutro, bosco misto di Quercus quercus, Castanea sativa, Fagus silvatica.Cappello: cm. 18, convesso, biancastro con sfumatura rosata al margine, bordo arrotondato,involuto, lobato, cuticola separabile a lembi, rosata allo sfregamento.Tubuli: bluastri, arrotondati al gambo, pori piccoli, rotondi, rosso-carminio viranti blu cupo al tocco.Gambo: cm 10x4, massiccio, cilindrico, consistente, giallo nella parte medio alta, rossicciosulla parte bassa, con reticolo a maglie poligonali, molto evidenti, di colore rosso-intenso.Carne: al taglio giallo-oro, soda, vira all'azzurro nella parte alta del gambo e nel cappello, alrossiccio nella parte bassa del gambo.Odore e sapore: sapore e odore gradevoli.Sporata e spore: sporata bruno-olivastra in massa. Spore ellissoidali, lisce, guttulate, 9x5 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

La reazione macrochimica che facilita la distinzione col Boletus splendidus col quale può più facil-mente confondersi, è l'amiloidia negativa su tutto il carpoforo di Boletus rhodoxanthus.

Elementi caratterizzanti il Boletus rhodoxanthus: superficie del cappello biancastra con tonalità rossastre piùestese.

Reazioni macrochimiche:cuticola + H2SO4 = rosso-brunastra;

cuticola + fenolo = porpora scuro;carne + KOH = rosa pallido;

carne + fenolo = porpora scuro.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 71

Cappello cm: 10-20; 20-25; 5-10-15; 5-20; 6-20-25-30; 8-20; 10-20-30.

Gambo cm: 12x5; 16x8; 5-10x2-5; 8-18x2-5;6-15-20x2,5-8; 6-15x3-6; 8-15x3-5-6.

Boletus rhodoxanthus Kallenbach

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Località: bivio per frazione " Mula, (Pietra bianca) Ferdinadea, Comune di Stilo (RC)Habitat: bosco misto di Quercus e Fagus silvatica.Cappello: cm 17. Convesso, carnoso, cuticola finemente vellutata, bianca con riflessi oliva-cei, non asportabile, margine arrotondato.Imenoforo: tubuli lunghi, liberi, giallo-verdastri, blu alla pressione. Pori piccoli rotondi,color rosa-aranciati, blu alla pressione.Gambo: cm 13x7, alla base ingrossato a fiasco, consistente, giallo nella parte superiore,rosso-violetto al centro, giallo-brunastro nella parte basale con evidente reticolo a maglie lar-ghe, poligonali, di colore rosso-sangue. La superficie a pressione vira al blu.Carne: soda, compatta, bianca, con zone gialline.Al taglio vira debolmente al blu.Odore e sapore: sapore dolciastro. Odore gradevoleSporata e spore: sporata bruno/olivastra. Spore ellissoidali, lisce, guttulate 12x6,5 μm.Commestibilità: tossico (intossicazione gastrointestinale)

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Caratteristica: reperibile in estate-autunno su terreno calcareo in bosco di Quercus più che in quellodi Castanea e Fagus.

72 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 12-30; 5-20-25-30; 10-25-30; 5-20-25-30; 25-30; 8-15-25; 8-30-40; 25-30; 20-30; 30; 10-30; 30-35.

Gambo cm: 6-15x5-10; 5-15x3-10; 10-12x5-10; 4-15x4-10; 4-15x3-10; 5-10x4-10; 5-12x4-8; 5-15-20x3-8-10; 15x12; 10-15x6-10.

Boletus satanas LenzSinonimi: B. marmoreus Roques; B. sanguineus Secretan

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• Il Boletus satanas può raggiungere dimensioni eccezionali e peso superiore a Kg 2.

• Le caratteristiche del carpoforo a maturazione completa sono la forma particolarmentepanciuta del gambo; l'odore cadaverico della carne; il sapore dolce della stessa; la formaa guanciale del cappello; la crescita su suolo calcareo e sotto latifoglie.

• Il gambo, all'inizio dello sviluppo ha forma di palla ed è quasi un tutt'uno col cappello.

• Può essere scambiato con Boletus fechtneri che però ha il gambo con bulbo basale di soli-to a punta; il gambo di colore giallo citrino con presenza, nella zona intermedia, di unafascia anulare di colore rosa-violacea e presenza nella metà superiore di un fine reticolo dicolore giallognolo poco in rilievo; odore e sapore gradevoli.

• Boletus satanas: i pori dell'imenoforo assumono in genere, man mano che il carpoforomatura, le seguenti variazioni di colore: giallastro-rosa aranciato-rosso sangue.

• Il Boletus satanas non presenta in alcun caso una colorazione rossa o rosata della super-ficie del cappello. La superficie abitualmente bianca o biancastra potrebbe, alle volte, pre-sentare una sfumatura verdastra.

Reazioni macrochimiche:

carne + KOH = rossastra o arancio ;carne + acido solforico = giallo scuro-giallo ocra;

carne + solfato ferroso = grigio;pori + NH3= verde/giallo;carne + fenolo = negativo.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 73

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Località: Monte Gremi m.720 s.l.m., Comune di Caulonia (RC).Habitat: prato incolto con qualche ginestra. Carpoforo: piriforme, superficie bianca cosparsa da tassellature irregolari, verrucose, sepa-rabili, cm 9,2 x 8, pseudo gambo appena evidente.Carne: bianca, sapore dolce, odore gradevole.Spore: sporata bruno-olivastra; Spore globose 5 μm, leggermente verrucose.Commestibilità: commestibile a carne bianca e compatta.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Nei vari stadi di maturazione il carpoforo presenta le parti che lo compongono in modo diverso.Carpoforo immaturo: parte esterna, peridio distinto in esoperidio e endoperidio. Esoperidio, bianco, tassel-lato a grosse verruche ± piramidali, non detersili; Endoperidio, biancastro, di consistenza papiracea. Parteinterna, gleba, distinta in parte superiore, fertile, bianca, più molliccia; parte inferiore, sterile, di consistenza papiracea.Carpoforo in maturazione: L'esoperidio si dissocia in areole irregolari che dal bianco passano al grigio,all'ocraceo-chiaro, al nocciola. Tra gli spazi interareolari si nota l'endoperidio che dal biancastro passa gra-dualmente al grigio, al bruno-scuro. La gleba, situata nella parte superiore del carpoforo, passa dal biancoal giallognolo, al verde-olivastro, al bruno-scuro. La consistenza prima più molliccia, poi poltigliosa,infine polverosa. A maturazione, il peridio si lacera in modo esteso e irregolare, la polvere sporale sidisperde nell'ambiente. Sul terreno resta il pseudo gambo, base spugnosa poco marcescibile, a formapiù di coppa, di colore brunastro.

74 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Carpoforo: globoso ± regolare; Può raggiungere 30-50-60 cm di diametro; basidiocarpo fino a 10-15 cm; carpofori lunghi fino a 10-12 cm; fruttificazione ovoidale di 5-15 cm di larghezza e altezza.

Calvatia utriformis (Bull.: Pers) Jaap

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Località: Contrada Bulici-Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco misto di latifoglie (gregario).Cappello: cm 11, carnoso, depresso-imbutiforme, giallo-uovo con aree ± estese biancastre,margine assottigliato ondulato, involuto, sinuosoImenoforo: formato da pliche spesse, strette, ramificate-forcate-anastomizzate abbondante-mente decorrenti sul gambo, concolori al cappello.Gambo: cm 13x1,2, pieno, sodo, cilindraceo, liscio, attenuato in basso, concolore al cappello.Carne: bianca al taglio, odore gradevole particolare, sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata giallastra in massa. Spore ovoidali, lisce, granulose, 10x5,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• Può essere confuso con Hygrophoropsis aurantiaca, Cantharellus lutescens, Omphalotus olearius.

Principali note differenziali

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 75

Cappello cm: 1-10-13; 1-12; 3-7-12; 3-10; 5-12; 15; 3-8;

Gambo cm: 2-8x0,5-3; 3-7x0,7-2; 3-6-9x1,2-2,5; 2-6x1,5-2,5; 2-4x1-1,5;

Cantharellus cibarius (Fr.: Fr.) Fries

Cappello infundibuliforme concuticola separabile.

Lamelle debolmente decorrenticon assenza di lamellule.

Odore di erba

Cappello poco carnoso, imbutifor-me bruno-scuro.

Imenoforo formato da venatureforcate, ramificate colore giallo-chiaro.

Gambo cavo, poco carnoso coloregiallo arancio

Hygrophorus aurantiaca Cantharellus lutescens

Lamelle molto fitte, sottili, fosfore-scenti al buio, numerose lamellu-le.

Generalmente su ceppo di olivo,quercia, latifoglie.

Omphalotus olearius

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Località: Limina, Comune di Mammola (RC)Habitat: bosco misto aghifoglie e latifoglie. Esemplari isolati e a cespo.Cappello: cm 5. Convesso con centro infundibuliforme, sottile, elastico, margine frangiato.Colore grigio-cenere.Imenoforo: formato da plissettature strette, ramificate e anastomizzate, decorrenti, bianco-grigiastre. Gambo: cm 8x1,5. Cilindrico, elastico, tenace con lievi solcature longitudinali, giallo, altaglio. Cavo fino all'infundibulo del cappello.Carne: biancastra, sottile, tenace.Odore e sapore: odore fruttato, sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata biancastra. Spore ovoidali, lisce, guttulate, 8,5x7 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• Tubiformis (dal lat. Tuba=ttromba e formis=forma). A forma di tromba.

• Può scambiarsi con C. lutescens non commestibile (elenco nazionale D.M.476)

76 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 1,5-3,5-4,5; 2-6; 1,5-6; 2-5; 3-6;6; 2-6; 2-6; 4-6; 1,5-6;

Gambo cm: 3-8x0,7-1; 3-7x0-3-0-8; 2-10x0,5-1; 1,5-6x0,5-1,2; 3-7x0,3-0,8; 6-8 alto; 2-10x0,5-1;

Cantharellus tubaeformis Fr.: Fr

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Località: Monte Gremi di Caulonia (RC)Habitat: bosco di Pinus.Cappello: cm 7. Emisferico-umbonato, margine involuto, acuto, superficie vellutata,vischiosa (tempo umido), color rosso-mattone, cuticola separabile.Lamelle: rade, spesse, decorrenti sul gambo, ocraceo-scure, facilmente separabili dallacarne.Gambo: cm 8,5x1,8. Centrale, cilindrico, flessuoso, consistente, concolore al cappello nei2/3 superiori, più chiaro nella rimanente parte inferiore.Carne: giallastra, giallo-ocracea alla base del gambo.Odore e sapore: odore fruttato, sapore acidulo.Sporata e spore: sporata bruno-olivastro scuro. Spore ellissoidali, lisce, guttulate, 15x7μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• I Chroogomphus si distinguono macroscopicamente dai Gomphidius per la cuticola più secca e lacarne più colorata (da Funghi d'Italia);• C. helveticus frequentemente presenta le lamelle invase dal microscopico Penicillum per cui si pre-sentano ingrossate e di colore verde/azzurrino.

Reazione macrochimica:Ammoniaca e idrato di potassio + carne e lamelle = violetto iris

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 77

Cappello cm: 3-7-8; 4-8; 7; 3-5-7; 4-8; 8-10; Gambo cm: 4-8x0,8-1,5-2,5; 1-8x1-2; 8x2; 5-7-9x0,8-2; 6-8x0,7-1,5; 6-8 alto;

Chroogomphus helveticus (Singer) MoserGomphidius helveticus Singer]

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Località: Monte Gremi, Comune di Caulonia (RC).Habitat: bosco di Pinus, (gregario).Cappello: cm 12; convesso-appianato con umbone ottuso centrale, margine involuto, super-ficie liscia, nocciola-chiaro; cuticola separabile.Lamelle: spesse, rade, arcuate, decorrenti al gambo, lamellule di lunghezza varia, concolorial cappello, separabili dalla carne del cappello.Gambo: cm 14x1,6. Centrale, cilindrico, pieno, consistente, incurvato, attenuato alla base,leggermente fibrilloso in senso longitudinale, concolore al cappello, giallo-cromo alla base.Carne: al taglio giallo-ocracea nel cappello e nella parte superiore del gambo, giallo-cromonella parte inferiore.Odore e sapore: odore gradevole, sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata bruno-nerastra. Spore ellissoidali-fusiformi 20x6 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

E' fungo tipico delle pinete (pini a due aghi).

Reazioni macrochimiche usuali:Carne+KOH = marrò-scuro.

Carne+ FeSO4 = marrò. Carne+Tintura di guaiaco =rosso.

Carne+NH3 = violetto-iris.

78 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 3-10-12,5; 3-8; 12; 5-7; 5-10; 4-10; 3-6; 10-13; 4-10-15.

Gambo cm: 5,5-11x0,5-1,5; 4-8x0,8-1,5; 12x2;6-10x0,5-1; 4-9x1-2; 4-9-12x1-1,8.

Chroogomphus rutilus (Fries) Miller[=Gomphidius viscidus Fries; G. rutilus (Fries) Lundell]

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Località: Croceferrata, Comune di Grotteria (RC)Habitat: margine di bosco misto. Isolato.

La fruttificazione si sviluppa sottoterra a forma di globo gelatinoso, "basidiocarpo,, avvoltoda una membrana biancastra, "peridio", che a maturità si lacera e dà luogo in superficie aun grosso reticolo, di consistenza molliccia, di colore rosso-corallo, più giallo verso la basee con la faccia interna ricoperta da gleba gelatinosa verde-nerastra che rappresenta la partefertile con allogate le spore.Il peridio forma alla base una specie di volva a larghe frange da cui si dipartono cordonimiceliari ramificati, biancastri, che la uniscano al substrato.

Sporata e spore: sporata bianco-brunastra. Spore cilindriche, lisce, 5x2 μm.Odore: sgradevole, cadaverico.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura altre misure riguardanti lo stesso carpoforo

L'esemplare in esame ha i seguenti diametri: cm 9x6.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 79

10 cm di diametro; cm10 di altezza; 10 cm di altezza; 7 cm di diametro; 5-10x4-7; 10-12x7-8; alto8-15 cm x6-8 cm; 3-5 cm di diametro; 10-12 cm di altezza;

Clathrus ruber Mich. Ex Pers: PersSinonimo: Clatrhus cancellatus

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Località: Limina, Comune di S. Giorgio Morgeto (RC)Habitat: prato erboso in bosco di cipressi.Carpoforo: cespo formato da elementi allungati cm 12x 0,4, a sezione circolare, cavi, ricur-vi, fragili, biancastri, più scuri all'apice.Carne: biancastra, cassante, sapore dolciastro, odore nullo.Spore: ellittiche, granulose, 6x3,5 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti lo stesso carpoforo

80 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Carpoforo: 8-10 cm di altezza;

Fascicolato e cespitoso 2-8-14x0,8

Clavaria fumosa Fr

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Località: Morzu, frazione Campoli di Caulonia (RC)Habitat: bosco misto di latifoglie e conifere. (A piccoli gruppi).Cappello: cm 8. Bruno-ocraceo, infundibuliforme, orlo costolato-festonato.Lamelle: fitte, color crema, filo intero, concolore, decorrenti. Qualche forcatura al gambo.Gambo: cm 4x1,5. Cilindrico, sodo, concolore al cappello con fibrille biancastre longitudi-nali.Carne: biancastra, sottile.Odore e sapore: sapore mite, odore aromatico, gradevole.Sporata e spore: sporata bianco-crema in massa. Spore ovoidali, ialine, lisce 6x5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• Clitocybe costata presenta caratteristica striatura-costolatura al margine del cappello che spessoassume la forma di "Y".• Presenta reazione macrochimica marrò sulla cuticola a contatto con idrato di potassio: KOH + cuti-cola = colore marrò.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 81

Cappello cm: 2,5-6; 4-8-15; 7; 4-8; 4-6; 2,5-5-8;

Gambo cm: 3,5-5x0,4-0,10; 2,5-4x0,5-1; 4-6x1;4x0,7; 3-6x0,5-1; 3-4,5x0,4-0,8;

Clitocybe costata Kühner e Romagnesi

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Località: Canolo Nuovo (RC)Habitat: falda erbosa al margine di bosco misto. (Gregaria).Cappello: cm 4. Piano, leggermente depresso, poco carnoso, margine sottile, involuto.Superficie bianca con riflesso ocraceo-chiaro.Lamelle: mediamente fitte adnate con qualche forcatura al gambo, lamellule, bianche, filo concolo-re.Gambo: cm 5x0,6, cilindrico, leggermente ingrossato alla base, concolore al cappello, fibro-so, tenace, elastico, farcito al taglio.Carne: biancastra.Odore e sapore: odore debole di farina rancida, sapore mite, dolciastro.Sporata e spore: sporata biancastra. Spore bianche, ellittiche, lisce, non amiloidi 4x2,5 μm.Commestibilità: tossica (Sindrome muscarinica).

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

La sindrome muscarinica è l'unica intossicazione fungina che si avvale del solfato di atropina che rap-presenta pertanto l'antidoto specifico. Può scambiarsi col Clitopilus prunulus che però si distinguedalla C. dealbata per avere:• lamelle decorrenti, rosate, facilmente separabili dalla carne del cappello. • Carne fragile, sapore eodore gradevole di farina fresca. • Gambo ± breve e rigonfio alla base, di solito, con cotonosità bam-bagiosa. • Sporata rosa.

Reazioni macrochimiche:Guaiaco + carne = bleu;

Acido solforico + lamelle = bruno-ruggine;

82 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 2-5; 1,8-4,2; 2-6; 2-5; 3; 4; 1,5-4; 2-3,5-4,5;

Gambo cm: 1,5-3,5x0,3-08; 2-4x0,2-06; 2x0,4;4x0,5; 1,5-4x0,3-06; 2-3,5x0,3-0,6;

Clitocybe dealbata (Low.:Fr) Kummer

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Località: S. Domenica, frazione di Caulonia (RC)Habitat: spazi erbosi di bosco misto di latifoglie e conifere.Cappello: cm 12. Imbutiforme con umbone al centro, colore giallo-ocra, margine involuto;cuticola separabile..Lamelle: fitte, spesse, decorrenti, crema-biancastre.Gambo: cm 14x2. Ingrossante verso il basso, cilindrico, pieno, concolore al cappello.Carne: bianca, consistente.Sapore e odore: sapore e odore fruttati.Sporata e spore: sporata bianca, spore ellissoidali, lisce, 10x7 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Caratteristica: terricola.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 83

Cappello cm: 4-10; 6-20; 10-20. Gambo cm: 8-15x1,5-3; 6-15x1,3-2; 6-10-15x2-3.

Clitocybe geotropa (Bulliard) Quélet

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Località: Contrada Cina, Ferdinandea, Comune di Stilo (RC)Habitat: in gruppi numerosi di bosco misto di aghifoglie e latifoglie. Cappello: cm 6, imbutiforme colore camoscio/chiaro, vellutato. Margine sottile,ondulato.Lamelle: fitte, strette, decorrenti, biancastre, filo intero concolore, qualche forcatura.Gambo: cm 7 x 0,6. Cilindrico, elastico, subconcolore al cappello nella parte superiore, confeltratura bianca nella parte inferiore. Carne: bianca, elastica, fibrosa nel gambo.Odore e sapore: sapore gradevole, odore cianico, (debolmente di mandorla amara).Sporata e spore: sporata bianca in massa. Spore lacrimoidi, lisce, jaline, apicolo ben evi-dente, 7 x 4 μm. Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Clitocybe gibba può confondersi con Clitocybe costata Kühner e Romagnesi.Principali caratteristiche differenziali:Clitocybe costata: cappello, colore ocraceo-rossatro, depresso imbutiforme, senza umbone, marginecon costolatura a Y, lamelle concolori al cappello. Reazione positiva al KOH della cute del cappelloche assume colore marrò-scuro.

Reazioni macrochimiche: Rivestimento pileico + KOH = negativo

84 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 3-8; 3-7; 3-8-10; 4-8; 8-10; 4-6;5-8; 6; 4-6; 4-8;

Gambo cm: 2-5x0,5-0,8; 2-5x0,6-1; 4-8x0,5-1;6-8 alto; 5-7x0,4-1; 3-5x0,5-1; 6x1; 5-8x0,5-1;

Clitocybe gibba (Pers.: Fr.) Kummer[= Clitocybe infundibuliformis (Schaeffer) Quélet]

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Località: Morzu, Campoli Comune di Caulonia (RC)Habitat: ai margini di bosco di Faggio e Castagno ceduo.Cappello: cm 26, imbutiforme allargato, carnoso, più spesso e consistente al centro, super-ficie liscia, colore ocra-pallido al centro, biancastro ai margini.Lamelle: decorrenti, biancastre, mediamente fitte.Gambo: cm 9x2, concolore al cappello, sodo, cilindrico, elastico, leggermente fibrilloso lon-gitudinalmente.Carne: biancastra, sapore dolciastro, odore penetrante di mandorle amare.Spore: sporata bianca in massa; spore ellittiche 7 x 5,6 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Può essere soprattutto scambiata con Clitocybe geotropa. Caratteri differenziali:

Clitocybe geotropa: cappello depresso con presenza di umbone centrale; gambo slanciato e rapportocappello-gambo a favore del gambo; lamelle molto decorrenti.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 85

Cappello cm: 25; fino a 30; fino a 30; Gambo cm: fino a 12; 5-10x3-4;

Clitocybe maxima (Fr) Kumm.

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Località: Bulici, Ferdinandea, Comune di Stilo (RC)Habitat: bosco di Fagus silvatica.Cappello: cm 10, convesso, leggermente umbonato, margine involuto, colore cenere con sot-tili fibrille radiali grigio-nerastre.Lamelle: mediamente fitte, leggermente decorrenti sul gambo, strette, bianche con filo inte-ro concolore.Gambo: cm 10x2, rigonfio verso il basso, bianco-grigiastro, solido, con fibrillatura tenuelongitudinale.Carne: bianca, più morbida nel cappello, stopposa nel gambo, odore penetrante, particolaresapore acidulo.Spore: sporata bianca in massa; spore ellissoidali, lisce, 6,5 x 4 μm.Commestibilità: sospetto.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

La Clitocybe nebularis può essere scambiata, soprattutto, con Entoloma lividum (=Entoloma sinuatumBull: Fr.) Kumm che cresce nello stesso habitat. Principali note differenziali:

Studi recenti hanno messo in evidenza nella Clitocybe nebularis la presenza di una sostanza denominata nebularina checausa avvelenamento da accumulo, nonché di un composto poliacetilenico, diatrina I, per la quale sostanza si è avanza-ta l'ipotesi che possa essere causa d'intolleranza individuale con relativi disturbi gastroenterici nonché di fatti allergici.

86 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 6-20; 8-15; 5-15-20; Gambo cm: 5-12x1,5-4; 6-9x1,5-3; 5-10-13x2-3-4;

Clitocybe nebularis (Batsch: Fr) Kummer(=Lepista nebularis (Batsch: Fr) Hammaja)

• Lamelle smarginate, spaziate, larghe, gialle, poirosa-salmone, filo seghettato, concolore • Odore forte di farina rancida.

• Lamelle ± decorrenti, mediamente fitte, strette, filointero concolore, detersili, bianche.• Odore forte particolare.

Entoloma lividum Clitocybe nebularis

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Località: Russo, Comune di Roccella Jonica (RC)Habitat: bosco di conifere - gregario. Cappello: cm 7, appianato-depresso, poco carnoso, margine involuto, colore azzurro-verda-stro, cuticola non separabile.Lamelle: fitte, larghe, subdecorrenti, filo intero, concolori al cappello.Gambo: cm. 5 x0,8 , cilindrico, leggermente ricurvo e leggermente ingrossato alla base, chesi presenta feltrata, concolore al cappello.Carne: colore bianco-verdastro.Odore e sapore: odore forte di anice, sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata crema-biancastra in massa. Spore ellissoidali, lisce, guttulate, 6,5 x4,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• L'odore di anice della Clitocybe odora si accentua con la cottura. • Le Clitocybe suaveolens e fragrans hanno lo stesso odore della Clitocybe odora.• Si distinguono dalla Clitocybe odora per le seguenti caratteristiche:cappello convesso ombelicato di colore grigio-biancastro; lamelle di colore bianco-crema rosato; spo-rata crema-rosata.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 87

Cappello cm:2,5-7; 4-8; 4-8; 3-7; 3-9-15; 10-12; 2-6; 4-8; 4-8; 8; 5-8.

Gambo cm: 3-6x0,5-1; 4-7x0,5-1; 4-8x0,5-1; 4-8x0,5-1; 3,5-6-10x0,4-1,8; 2,5-4x0,3-0,6; 5x1;3-5x0,5-1.

Clitocybe odora (Bull.:Fr) Kummer

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Località: Mula Ferdinandea Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco misto di latifoglie e conifere. (A gruppo).Cappello: cm 5. Biancastro, ombellicato, submembranoso, traslucido, sottile.Lamelle: biancastre, spaziate, strette, intercalate da lamellule di grandezza varia, decorren-ti, filo intero concolore.Gambo: cm 4 x 0,3; cilindrico, elastico, attenuato alla base, biancastro.Carne: biancastra, esigua, elastica, fibrosa.Odore e sapore: sapore amarognolo, odore disgustoso (di pollaio).Sporata e spore: sporata bianca in massa. Spore ellissoidi, lisce 6 x 3,5 μm.Commestibilità: sospetto.

Osservazioni:in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Clitocybe phaeophthalma à caratterizzata soprattutto da:• odore sgradevole caratteristico che i francesi definiscono "poulailler" (da pollaio);• superficie lardosa del cappello.

88 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 2-5; 2-5-6; 4-6; 4-6; 3-6; 6;4-7.

Gambo cm: 2,5-5x0,3-08; 3-5-6x0,4-0,8; 3-5x0,3-0,4; 3-6x0,3-06; 3-5x0,3-0,5; 5x0,7; 4-7x0,5.

Clitocybe phaeophthalma (Persoon) Kuyper[=Clitocybe hydrogramma (Bull.:Fr) Kummer]

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Località: Gremi di Caulonia (RC)Habitat: bosco misto di latifoglie e conifere (numerosi esemplari)Cappello: cm 11, appianato, orlo assottigliato irregolarmente lobato, involuto, cuticola vel-lutata, bianco-grigiastra, separabile.Lamelle: fitte, strette, decorrenti sul gambo, colore carnicino, facilmente separabili dallacarne del cappello, lamellule di lunghezza varia.Gambo: cm. 5x1,5, eccentrico, irregolare, biancastro, pruinoso, con resti miceliari in basso,omogeneo.Carne: bianca, friabile, immutabile.Odore e sapore: odore di farina fresca, sapore gradevole di farina.Sporata e spore: sporata rosa. Spore ellissoidali, costate in senso longitudinale, 11,5x5,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Le lamelle dal colore bianco iniziale, a maturazione, assumono il colore rosa.• Il C. prunulus può facilmente scambiarsi con le Clitocybe bianche.• Caratteristica del Cl. prunulus: a maturazione spore rosa. Carne con odore forte e gradevole di fari-na fresca. Carne friabile. Lamelle decorrenti sul gambo e facilmente staccabili dalla carne, spore tipi-camente costolate.

Reazioni macrochimiche:Carne + sulfovanilina = viola/scuro.

Carne + idrato di potassio = negativa.Carne + guaiaco = negativa per Cl. prunulus e positiva BLU per le Clitocibi bianche.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 89

Cappello cm: 4-10; 3-5; 10; 12,5; 12; 5-12; 3-9; 8-10; 3-12; 3-8-10; 3-8-12.

Gambo cm: 2-6x1-1,5; 2-5x0,8-1,4; 5x1; 2-5x1;2-5x0,8-1,5; 2-4-6x0,5-1-1,5; 2-5x0,5-1,5.

Clitopilus prunulus (Scoop: Fr.) Kummer

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Località: Elce della Vecchia, Guardavalle (CZ)Habitat: a ridosso di tronco secco di Quercus ilex. (Cespo di tre esemplari).Cappello: cm 10, pianeggiante con umbone ottuso al centro. Margine involuto, ondulato,superficie liscia, bruno-rossiccia, più pallida al margine e più scura all'umbone, piccole mac-chie color ruggine.Lamelle: libere al gambo, larghe, spaziate, ondulate al margine, colore biancastro con mac-chie color ruggine.Gambo: cm.12,5 x 1,5 (al centro); fusiforme, liscio, con base appuntita/radicante, tenace,elastico, solcato longitudinalmente, concolore al cappello, con macchioline color ruggine, neidue terzi superiori, bruno-nerastro nella parte inferiore.Carne: biancastra, elastica.Odore e sapore: sapore dolciastro, odore nullo.Sporata e spore: sporata bianca in massa. Spore ellissoidali, lisce, 6 x 4,5 μm.Commestibilità: sospetto.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• Caratteristiche principali: gambo fusiforme e radicante, solcato longitudinalmente, generalmenteappressato con altri gambi. Lamelle spaziate macchiate di ruggine. Colonizza principalmente le cep-paie di Quercus ilex, ma si può trovare saprofita su altre ceppaie di latifoglia (castagno), parassita allabase dei tronchi, sulle radici di alberi ancora in vita, e anche terricolo. E' fungo reviviscente.

90 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 4-8; 5-10; 12; 3-8-10; 4-10; 5-10; 10; 4-8; 3-6-8.

Gambo cm: 6-12x1-2; 13-20x2-3; 15x3; 8-14x08-2; 4-12x1-1,5; 6-15x0,8-1,5; 6-12z1-2;6-8x0,4-0,8.

Collybia fusipes (Bull.: Fr) Quél.

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Località: Canolo Nuova (RC)Habitat: su strame di bosco misto di aghifoglie e latifoglie. (A gruppo di più esemplari).Cappello: cm 7; piatto-ombelicato, arrotondato, margine ondulato, accidentato, minutamen-te sfrangiato. Superficie vellutata, zonata concentricamente da bande alterne giallo-brunastree rosso-brunastre più larghe. Superficie inferiore (tubuli e pori) brunastra. Pori irregolari,decorrenti sul gambo.Gambo: cm 3x0,4, cilindrico, ingrossato alla base, bruno-rossastro.Carne: consistenza coriacea.Odore e sapore: sapore e odore insignificanti.Spore: ovoidali, lisce, non amiloidi, giallastre 7x5 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: In letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

E' fungo che rinsecchisce rimanendo inalterato nella forma e nel colore.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 91

Cappello cm: 1,5-3-5; 2-6; 2-8; 2-8; 4-7; 10. Gambo cm: 2-4x0,2-0,6; 5-6x0,4-0,6; 4x1.

Coltricia perennis (L.:Fr.) Murril

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Località: Mangiatorella Comune di Stilo (RC).Habitat: gregario ai margini di bosco misto .Cappello: cm 14 x 4,5, cilindrico-ovoidale, poi campanulato, superficie biancastra sericea,fibrilloso, all'apice grigio-brunastro, coperto da squamule bianco-grigiastre. Margine fine-mente lacerato.Lamelle: larghe, libere, prima bianche, poi rosa, infine nere.Gambo: cm 18,5 x 0,8; centrale, cilindrico, leggermente ingrossato alla base, cassante, orna-to da finissime fibrille biancastre, prima pieno, poi vuoto.Carne: bianca, molle.Odore e sapore: sapore dolce, odore debole di nocciola.Sporata e spore: sporata nera. Spore ovoidali, lisce, poro germinativo centrale 10 x 7 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni:in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

92 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 5-8x2-4; 5-6 di lunghezza; 6-15x2-4; 2-5x5-15-18; 20x6; 5-10; Fino a 10 cme oltre; 6-15-22x3-7; 6-10-15x3-6; 4-8-20.

Gambo cm: 10-15x1-1,5; 10-20-30x1-3-4; 7-15x0,5-1; 35x2-3,5; 10,15x1-1,5; alto fino a 30cm; 10-20-30x1-2,5-3,5; 10-15x1,5-2; 10-15-25x1-2.

Coprinus comatus (Mull.: Fries) S:F: Gray

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Località: Lacchi, Comune di Roccella Jonica (RC).Habitat: terreno argilloso coltivato ad ortaggi concimato con stallatico vario.Cappello: cm 5,5 x 4, a forma ovoidale leggermente chiusa al gambo, di colore bianco conleggera tonalità grigio-ocracea nella parte superiore che si presenta profondamente incisa aforma stellare.Lamelle: fitte, ondulate, libere al gambo, di colore bianco al taglio, poi grigio-rosate, quindinere.Gambo: cm. 8,5x 2,5, consistente, cilindrico, attenuato in alto, leggermente bulboso inbasso, bianco, con superficie ricoperta da piccole squame a punta rivolta verso il cappello esituate al disopra dei resti di un anello posto al terzo superiore. Il bulbo ha la superficie rico-perta da resti di velo generale. Al taglio si presenta fistoloso a partire dal margine del bulbofino all'innesto col cappello. (cm 7x0,5)Carne: bianca, debolmente fibrosa.Odore e sapore: senza odore e sapore particolari.Sporata e spore: sporata nera. Spore 16,5 x 11 μm, ellissoidali.Commestibilità: commestibile da giovane.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• Il Coprinus vosoustii può essere facilmente scambiato con il Coprinus comatus dal quale si distinguesoprattutto per la superficie stellata della sommità del cappello.E' fungo raro.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 93

Cappello cm: 2-6: larghezza; 3-6: altezza. Gambo cm: 3-7 altezza; 7-9x0,6-0,9.

Coprinus vosoustii (Pilat)

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Località: Bulici-Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco misto Abies alba, Populus tremula, Fagus silvatica. Cappello: cm 9,3, convesso-appianato, margine liscio ondulato, incurvato in basso, superfi-cie finemente fibrillosa, vischiosa, brillante. Cuticola colore fulvo-ocraceo.Lamelle: adnate, mediamente fitte, margine leggermente denticolato di colore crema ocra-ceo, lamellule.Gambo: cm 12 x 1,5, debolmente clavato, concolore al cappello, biancastro all'apice e inbasso con tenue fibrillosità.Carne: biancastra. Odore e sapore: odore marcato di barba di granoturco. Sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata colore ocra in massa. Spore ellissoidi verrucose 9 x 6 μm.Commestibilità: sospetto.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• E' un Cortinarius facilmente determinabile, per l'odore di pannocchia di granoturco.

94 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 3-8; 4-7-10; 4-10. Gambo cm: 5-9x0,5-3; 4,5-7,5-10x1-1,5; 5-10x1-1,7 in alto, alla base 1,7-2,5.

Cortinarius cephalixus (Secr.) Fries

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Località: Cerasara frazione Campoli, Comune di Caulonia (RC).Habitat: bosco di Pinus halepensis, (gregario).Cappello: cm 5. Convesso-appianato, debolmente mammellonato, superficie liscia con finis-sime fibrille radiali appressate, di colore bruno rossastro un po' più chiaro in periferia, mar-gine acuto.Lamelle: bruno-arancione, debolmente decorrenti, larghe, intramezzate da lamellule.Gambo: cm 7x 0,5, cilindrico, leggermente ispessito alla base, flessibile. Superficiegiallo-olivastro più giallo-brunastro verso la base, con finissime fibrille longitudinali conco-lori.Carne: sottile, gialla nel cappello, giallo-olivastra nel gambo.Odore e sapore: odore di iodoformio, sapore amarognolo.Sporata e spore: sporata ocra in massa. Spore ellissoidali, verrucose 6 x 4 μm. Commestibilità: sospetto.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• Può essere scambiato con Cortinarius semisanguineus.

• Principali note differenziali: Cortinarius semisanguineus, lamelle piuttosto fitte, smarginate-adnatedi colore rosso-cinabro, carne con odore rafanoide.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 95

Cappello cm: 1,5-4-5; 1,3-2,7; 2-5; 3-6. Gambo cm: 2,5-5,5-6,5x0,3-0,8; 3,8-8x0,5-07;3-6,5x0,5-1; 4-6x06-0,8.

Cortinarius cinnamomeus (L.:Fr) Fr.

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Località: Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco di Fagus silvatica e Pinus halepensisCappello: cm 11. Emisferico, carnoso, margine involuto, superficie liscia, lucida, vischiosadi colore blu-viola con ampi resti di velo generale bianchi.Lamelle: mediamente fitte bianco-sporche sfumate di viola, adnate, margine seghettato.Resti di cortina bianco-viola che dal margine del cappello si portano sul gambo.Gambo: cm 8,5x2,5. Robusto, pieno, clavato, biancastro, con resti di velo parziale sfumatidi violetto disposti a braccialetto. Carne: soda, biancastra, sfumata di viola sulla parte alta del gambo, dolce.Odore e sapore: senza odore e sapore particolari.Sporata e spore: sporata giallastra. Spore amigdaliformi 10,5 x 5,5 μm con minute verru-che.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• Cappello interamente colorato blu/viola contrastante col gambo pallido.

96 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 5-8-10; 6-10-12; 6-10; 6-12; 8-12-20; 5-1.

Gambo cm: 4-8-10x1-2; 6-9x2-5; 4-6x1,5-2; 6-10x1-2,5; 6-11x1,8-4,5; 5-10x1-1,5.

Cortinarius cumatilis Fr.

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Località: Mandra di Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco misto di conifere e latifoglie. (Gregario).Cappello: cm 8. Piano-convesso, margine debolmente involuto con fini fibrille appressate.Cuticola bruno-olivastra, separabile, amara.Lamelle: bruno-bistro-oliva, mediamente fitte, uncinato-adnate al gambo, filo leggermentedenticolato.Gambo: cm 9x1,2, cilindraceo, debolmente clavato, bruno-olivastro, cortina brunastra,abbondante.Carne: grigio-biancastra,.Odore e sapore: odore insignificante, sapore molto amaro.Sporata e spore: sporata bruno-ruggine. Spore rotondeggianti, verrucose 7x5 μm.Commestibilità: non commestibile (sindrome psicotropa. Intossicazione allucinogena).

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• Caratteristica: Carne + AgNO3 subito nera; molto amaro; carne + TL4 = giallo oro.

Reazioni macrochimiche:Acidi e sulfoformolo + carne = giallo-cromo; lugol + carne = rosso-vinoso.

Alcali + carne = grigio.FeSO4 + carne = bruno-giallo, poi grigio.

AgNO3 + carne e lamelle = subito da verde nero carico a nero; più debole sulla cuticola pileica.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 97

Cappello cm: 3-7,5; 5-8; 3-8; 3-8-10; 4-8-10;5-12; 10; 8-10.

Gambo cm: 3-8x1-2; 5-8x1-1,5; 5-8x0,6-1,5; 4-7x1-2; 4-8x0,8-1,5; 5-10x1-3; 10x2.

Cortinarius infractus (Pers.: Fr.) Fries

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Località: Elce della Vecchia, Comune di Guardavalle (CZ)Habitat: bosco di Quercus.Cappello: cm 10; emisferico, margine involuto, cuticola eccedente, superficie feltrata, ocra-violacea, più viola al margine, asportabile a metà raggio.Lamelle: bianco-ocracee, adnate al gambo, presenti lamellule di grandezza varia.Gambo: cilindrico, ingrossato alla base cm 7,5x4,5 (cm 4,5 nella parte bulbosa). Biancastronella parte sottostante al cappello, bianco-brunastro nella rimanente parte. Presenza di pic-cola appendice radicante. Pieno, consistente.Carne: bianca al taglio.Odore e sapore: sapore nullo, odore gradevole.Sporata e spore: sporata ocra in massa. Spore amigdaliformi con verruche 11x 5,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• Caratteristiche principali:Fungo di colore chiaro con sfondo lilacino (da giovane); assenza di odore terroso. Crescita soprattutto in foresta di faggio;

Carne + KOH: = immediata giallo-canario.Carne + Guaiaco:= verde scuro (istantaneo).

98 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 4-12; 4-8-10. Gambo cm: 5-9x1,5-3; 7-9-10x1,5-2.

Cortinarius largus Fries

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Località: Ferrà, Comune di Grotteria (RC)Habitat: Quercus ilex (tre esemplari distinti).Cappello: cm 6, piano-convesso con umbone, carnoso al centro umbonato e sottile nella rimanen-te parte. Margine sottile, debolmente ondulato, inciso. Cuticola bruno-rossastra, asciutta, feltrata.Lamelle: spaziate, larghe, spesse, leggermente decorrenti con dentino, colore rosso-ruggine,intercalate da lamellule. Margine intero concolore.Gambo:cm 8x1,2. Cilindrico, flessuoso, pieno, consistente, giallo-ruggine all'apice, giallo citrinonella rimanente parte, liscio, ornato da sottili fibrille longitudinali concolori, cortina fulvo-brunastra.Carne: giallastra sfumata di rossastro, soda.Odore e sapore: odore e sapore vagamente rafanoidi.Sporata e spore: sporata bruno-ruggine. Spore amigdaliformi finemente verrucose 9x5,5 μmCommestibilità: tossico mortale (sindrome orellanica).

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• C. orellanus può crescere isolato e gregario sotto latifoglie: Quercus, Fagus, Castanea, Corylus avel-lana e anche sotto conifere.

Reazioni macrochimiche:Idrato di potassio + carne = bruno-rossastro; guaiaco+carne = debolmente verdastra;

Fenolo + carne = bruno-violaceo; ammoniaca e idrato di sodio + cuticola=rosso-porpora carico; Ammoniaca e idrato di potassio + carne= bruno-rosato;

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 99

Cappello cm: 4-8; 3-8,5; 3-6-8; 3-8; 8; 7-10;3-10; 3-6-8,5 ; 4-8.

Gambo cm: 4-9x1-1,5; 7-10-12x1-1,5; 4-8x0,5-1,2; 3-8x0,5-1,2; 3-8x0,5-1,2; 9x1,5; 8-12x0,8-1,3; 4-10x1-1,5; 4-12x1-1,5.

Cortinarius orellanus Fries

Ferro + carne = viola-rossastro: Orellani

Ferro + carne = nullo oppure differente

C. orellanus; C. orellanoidi; C. speciosissimus ect.

Altri cortinari

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Località: Mula di Ferdinandea, Comune di Stilo (RC)Habitat: bosco misto di Fagus silvatica e Malus silvestris.Cappello: cm 15. Convesso, margine sottile involuto, cuticola bruno-castaneo, violacea, bril-lante con resti di velo generale violaceo-biancastri. Bordo con rugosità radiali.Lamelle: uncinato-adnate, mediamente fitte, lamellule di grandezza varia, biancastre sfuma-te di viola, margine inciso, leggermente più chiaro.Gambo: cm 12x4, biancastro, pieno, consistente, con bulbo radicante.Carne: biancastra.Odore e sapore: odore fruttato, sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata bruno-ruggine, spore amigdaliformi verrucose 15x9 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• Note caratteristiche: taglia gigantesca con abbondanti residui di velo generale. Assenza di bulbomarginato. Fissato al suolo con la parte radicante del bulbo. Presenza di residui di velo generale abraccialetto sul gambo ± distinti.

Reazioni macrochimiche:NaOH, KOH,NH3 sulla carne: reazione brunastra.

Guaiaco: verde blu.Acidi: giallognolo.

100 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 5-20; 8-15-20; 10-15-20; 10-20;20; 15-25; 8-20; 5-30; 5-25; 5-25-30; 8-20.

Gambo cm: 7-15-20x2-4; 10-15-20x2-4; 10-14x2-5 nel bulbo fino a 6,5; 10-15-20x2-5;15x5; 12-25x3-5; 6-20x2-5; 15x5; 12-25x3-5;6-20x2-5; 10-25x4-5-8; 10-18x2-5.

Cortinarius praestans (Cordier) Gillet

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Località: Mandra di Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco di Fagus silvatica.Cappello: cm 6; convesso-spianato, carnoso, margine regolare, superficie liscia giallo-citri-na, cuticola separabile.Lamelle: adnate, mediamente fitte e mediamente larghe, giallo-ruggine.Gambo: cm 6x1,5; cilindrico, bulbo marginato, pieno, sodo, giallastro, cortina giallo-citrina. Carne: giallastra.Odore e sapore: odore e sapore nulli.Sporata e spore: sporata bruno-rossiccia. Spore amigdaliformi, verrucose, 9x6 μm.Commestibilità: tossico (sindrome orellanica).

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• Il Cortinarius splendens Henry può confondersi soprattutto, tra i Cortinari, con Cortinarius vitelli-nus Mos.

Principali note differenziali

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 101

Cappello cm: 3-8; 6-2; 4-8; 3-7; 7; 7-5; 3-7; 8-10.

Gambo cm: 3-5x1-2; 4-7x0,8-1,5; 5-8x1-1,5; 5-7,5x0,7-1,5; 6-8-10x1,2-2; 7x1,5-3.

Cortinarius splendens Henry

• Crescita sotto faggio. • Odore e sapore insignificanti.

• Crescita sotto conifere (picea excelsa)• Odore: sgradevole di gas acetilene o anche di panefresco di forno o di pepe.• Sapore: dolciastro sgradevole.

Cortinarius splendens Henry Cortinarius vitellinus Mos.

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• Può confondersi con il Tricholoma equestre flavovirens.

Principali note differenziali

Reazioni macrochimiche:

Cuticola + NaOH =olivastro olivastro-bruno; Carne e cuticola + Fe2 Cl6 = subito verde-nerastro

102 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

• Gambo con resti di cortina. • Bulbo marginato.• Lamelle che virano dal giallo al color ruggine.Adnate.• Carne con odore e sapore insignificanti.

• Gambo cilindrico con base leggermente clavato.• Lamelle,smarginate o libere, gialle che tendono ascurire con l'età.• Carne con odore farinoso gradevole,• Sapore dolce.

Cortinarius splendens Henry Tricholoma equestre (L.:Fr) Kummer[=Tr.flavovirens ss.Auct.)

Tricholoma equestre (L.:Fr) Kummer

Reazioni Macrochimiche:

Carne + NaOH = rosa pallido, Cuticola + NaOH = bruno-rossastro

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Località: Morzu di Campoli, frazione del Comune di Caulonia (RC)Habitat: bosco di faggio (isolato)Cappello: cm 5.Convesso con umbone largo poco pronunciato. Colore ocraceo chiaro, mar-gine arrotondato, inciso, biancastro.Lamelle: uncinate al gambo, rade, larghe, spesse, ocracee, filo intero più chiaro.Gambo: cm 9x1,2. Cilindrico, assottigliato alla base, arcuato, pieno, consistente, coperto peri due terzi inferiori da guaina biancastra formata dal velo generale che al margine del terzosuperiore dà origine ad anello membranoso ascendente. La parte del gambo al disopra del-l'anello è di colore ocra chiaro.Carne: biancastra nel cappello e nella parte alta del gambo, soffusa di violaceo chiaro nellaparte inferiore.Sapore e odore: odore sgradevole; sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata ocra scuro. Spore ellissoidali finemente verrucose 10x7 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• Caratteristica di C. torvus: presenza del velo generale che ricopre a mò di calza gran parte delgambo; habitat preferenziale faggio.

Reazioni macrochimiche:Cute + KOH = bruno

Cute + guaiaco = verde (4-5 minuti) poi verde-bluastroCute + fenolanilina = un po’ rossastra

Carne + KOH = bruno-nerastra

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 103

Cappello cm: 3-5-10; 4-9; 3-10; 4-10; 3-10; 6-10; 10.

Gambo cm: 4-6-8x0,7-1,8; 5-10x1-1,5; 8-12x1-2; 12x2.

Cortinarius torvus (Fr.:Fr.) Fries

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Località: Vardaru, Comune di Mammola (RC)Habitat: vecchia carbonaia; (gruppo di numerosi esemplari).Cappello: cm 6; convesso-ombelicato, orlo involuto, margine acuto, lobato. Superficie colo-re bruno scuro, radialmente fibrillosa, cuticola non separabile.Lamelle: decorrenti, strette, ramificate, molto spaziate, grigio-biancastre.Gambo: cm 4x0,6. Ricurvo, pieno, cilindrico, leggermente ingrossato alla base, concolore alcappello e con rizoidi bianchi alla base.Carne: biancastra, sottile, elastica.Odore e sapore: odore aromatico, sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata bianca. Spore cilindriche 10x4 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

104 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 5-6; 1,5-6; 2-6; 3-5; 06-2. Gambo cm: 1,5x0,3; 4,5x0,7; 015x0,40.

Faerberia carbonaria (Albertini e Schweinitz) Pouzar[=Geopetalum carbonarium (Albertini e Schweinitz) Patouillard; Lentinus carbonarius (Albertini e Schweinitz) Kühner]

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Località: Campoli, frazione di Caulonia (RC)Habitat: aderente alla base di ceppo di Quercus. (A cespo).Cappello: cm 26; convesso-spianato, colore giallo-pallido con squamule appressate marròscuro. Margine involuto appendicolato da resti fibrillosi.Lamelle: larghe, filo smerlato, giallo-brunastre, decorrenti al gambo con dentino.Gambo: cilindraceo, ricurvo, squamuloso, ingrossato al bulbo, cm 10x5,5, (cm 7 diametroall'ingrossamento bulbare), colore giallastro, pieno, sodo, anello al 3° superiore, ben marcato.Carne: giallo-zolfo, consistente.Odore e sapore: odore sgradevole, sapore amaro.Sporata e spore: sporata bruno-ruggine. Spore ellittiche, verrucose, 8x5 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• G. spectabilis può raggiungere dimensioni eccezionali. La varietà junionius ha di solito dimensionipiù ridotte.

Reazioni macrochimiche:

Idrato di potassio + carne = rosso marrò.Solfato ferroso + carne = giallo-olivastro.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 105

Cappello cm: 8-15; 6-15; 8-15; 12-20; 4-12;10-15; 5-15; 8-15.

Gambo cm: 8-15x1,53; 8-18x2-4; 12-20x2-5;15-25x3-5; 5-12x1-2,5.

Gymnopilus spectabilis (Weinm.:Fr.) A.H. Smith[=Gymnopilus junonius (Fr.:Fr) P.D. Orton]

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Località: Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: a gruppi, in pineta mista.Cappello: (mitra) cm. 7 x 6, globoso-schiacciato con circonvoluzioni cerebriformi di coloregiallo-brunastro sfumato di rossastro, irregolarmente saldato al gambo.Imenio nella parte esterna. Cavo al taglio.Gambo: cm. 5 x 3,2; biancastro, pruinoso, liscio, cavo al taglio.Carne: biancastra.Odore e sapore: odore e sapore nulli.Sporata e spore: spore ellissoidali, lisce, ialine, biguttulate, 22 x 11 μm; aschi cilindrici,ottosporici, non amiloidi, parafisi settate.Commestibilità: tossico e cancerogeno. La tossicità può manifestarsi anche per accumulo.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• Gyromitra esculenta produce giromitrina.• La giromitrina durante la cottura o nell'ambiente acido dello stomaco si trasforma in gran parte inmonometilidrazina, sostanza tossica a livello cellulare, con effetti gravi e talora mortali. E' anche can-cerogena.

106 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Carpoforo alto, nel complesso 6-12; 3,5-5x5-8;6-15. Gambo cm: 4-12x2,5-5; 2-5x2-3; 4x3; 2-5x2-4.

Gyromitra esculenta (Persoon) Fries

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Località: contrada "Morzu" di Campoli, frazione di Caulonia (RC).Habitat: bosco misto di latifoglie.Cappello: cm 9; convesso-appianato, carnoso, margine ondulato; cuticola bruno-castanea,vellutata, non asportabile.Imenoforo: superficie imeniale convessa.Tubuli: mediamente lunghi, liberi al gambo, bianco-crema.Pori: piccoli, rotondi, concolori ai tubuli.Tubuli e pori non virano alla pressione.Gambo: cm 8x2,5; claviforme. Superficie vellutata concolore al cappello.Carne: al taglio biancastra, immutabile, molliccia e compatta nel cappello, cavernosa e cas-sante nel gambo.Odore e sapore: gradevoli.Sporata e spore: sporata gialla. Spore ellissoidali, lisce, guttulate, a parete spessa 6x4 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Gyroporus = Pori rotondi ( dal gr. goròs = rotondo e pòros = poro). Cotto in acqua la cuticola assume colorazio-ne rosso/granata. Con la maturazione il gambo tende a diventare cavernoso e cassante.Castaneus, da Kastano (castagno) per il colore della cuticola. In "Guida alla determinazione macroscopica dei fun-ghi di G. Lonati: “questo fungo, piuttosto comune e conosciuto, è stato causa recentemente di qualche disturbogastroenterico” (1990).

Reazioni macrochimiche:cappello + acido lattico = rosso porpora; tutto il fungo + fenolo = marrò scuro;

carne + tintura di guaiaco = verde-blu.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 107

Cappello cm: 2-10; 12; 3-10; 3-12; 3-8-10; 4-10; 3-7; 4-12-16; 4-15; 6-10; 10.

Gambo cm: 3-8x1-3; fino a 2; 3-8x1-3; 3-8x1-3; 4-7x1-3; 4-6x1-2; 4-8x1-3; 2-4-8x1-3; 6-8x1-2; 7x3.

Gyroporus castaneus (Bull: Fr) Quèlet

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Località: Piano di Croceferrata, Comune di Grotteria (RC).Habitat: bosco di Fagus silvatica. (A gruppo di pochi esemplari).Cappello: cm 14; emisferico, margine involuto, sottile, eccedente. Cuticola con peluria aciuffi colore giallo paglierino, non separabile.Imenoforo: tubuli sottili, paglierini, liberi al gambo. Pori piccoli, rotondi concolori ai tubu-li. L'insieme forma attorno al gambo una depressione a cercine. Alla pressione l'imenoforovira al blu-indaco.Gambo: cm. 12x3,5, cilindraceo, facilmente separabile dal cappello, fragile, concolore alcappello, liscio nella parte superiore, ruvido nella parte inferiore, cavernoso al taglioCarne: cassante, più consistente nel cappello, biancastra, vira immediatamente all'azzurroindaco nel gambo, debolmente nel cappello.Odore e sapore: odore gradevole, sapore grato.Sporata e spore: sporata giallo-paglierino in massa. Spore ellittico-ovali, guttulate, lisce,apiculo ottuso 9x6 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• Principali caratteristiche: gambo cavernoso, corticato; carne virante all'azzuro-indaco; gambo facil-mente separabile dal cappello.N.B: Il viraggio per particolari condizioni ambientali o climatiche può presentarsi assai ridotto o addirittura nullo.

Reazioni macrochimiche:cappello+ KOH-NaOH = giallo intenso rossastro; carne + tintura di guaiaco = blu;

pori + tintura di guaiaco = blu;

108 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 4-10-12; 5-12-16; 5-15; 6-15; 6-8-12; 6-12-18; 5-12-15.

Gambo cm: 4-10x1,5-2,5; 4-12-15x2-4; 10x2-3; 4-10-12x2-4; 6-10x2-3; 10x3; 8-15x-3-5; 5-10x1-2-2,5.

Gyroporus cyanescens (Bull.:Fr.) Quélet

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Località: Litorale antistante gli Scavi Archeologici di Locri (RC).Habitat: dune con vegetazione di Pinus pinaster.Cappello: cm 4,7; convesso, ocraceo chiaro più scuro al centro, cuticola asportabile a metàraggio, margine più chiaro, involuto.Lamelle: smarginate uncinate al gambo, colore ocra chiaro, con piccole macchie color rug-gine.Gambo: cilindraceo, flessuoso, coperto da terriccio nei due terzi inferiori, concolore al cap-pello nel resto.Carne: al taglio bianco giallastra, consistente.Odore e sapore: odore debolmente rafanoide. Sapore a retrogusto amarognolo.Sporata e spore: sporata ocracea in massa. Spore ovoidali, apiculo evidente con granulazio-ni 14 x 8 μm; basidi tetrasporici 43 x 13 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 109

Cappello cm: 6. Gambo cm: 10x1,5.

Hebeloma psammophilum (Bon)

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Località: contrada Bulici, Ferdinandea Comune di Stilo (RC).Habitat: vicino a vecchio tronco di Fagus silvatica. (Cespitoso).Cappello: cm 10; convesso con largo umbone, colore giallo-ocraceo, carnoso, viscoso, mar-gine involuto più chiaro.Lamelle: adnate, mediamente fitte, sinuose, bianco-brunastre.Anello: biancastro, membranaceo.Gambo: cm. 15x2; fusiforme, con lunga radice, pieno, sodo, biancastro con macchie ocra-cee, pruinoso sopra l'anello, grigio-brunastro sotto l'anello con squamette fioccose. Carne: biancastra.Odore e sapore: odore di mandorle amare, sapore amaro.Sporata e spore: sporata ocracea in massa. Spore amigdaliformi finemente verrucose 9x6,5 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Hebeloma radicosum si distingue dalle altre specie di Hebeloma sopratutto per:• odore di mandorle amare della carne e più percettibile sulle lamelle;• presenza anello membranoso;• presenza di appendice radiciforme.

110 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 3-9; 8-15; 5-10; 8-12; 8-10. Gambo cm: 7-10-15x0,6-2; 8-15x1-2; 10-15x-1-2.

Hebeloma radicosum (Bull.: Fr.) Ricken

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Località: Maddalone, Comune di Stilo (RC) Habitat: in terreno sabbioso coltivato a Populus canadiensis. (A gruppi di numerosi esempla-ri).Cappello: (mitra) cm 10,5 x 8,5 con numerosi lobi formati da lamine ricadenti sul gambo alquale è fissato il margine interno. Alcune lamine sono saldate tra loro. Faccia imeniale colo-re bruno-bistro (superficie visibile), faccia interna colore beige.Gambo: irregolarmente cilindrico cm 10 x 2,5 (al centro) 10 x 3,5 (alla base); superficieliscia nella parte superiore di colore marrò, nella inferiore di colore biancastro con costola-ture ± pronunciate; lacunoso al taglio.Carne: sottile, fragile, colore biancastro.Odore e sapore: odore e sapore nulli.Spore: lisce, ellittiche, monoguttulate, 21 x 14 μm; aschi cilindrici ottosporici; non amiloidi135 x 13 μm.Commestibilità: commestibile dopo cottura.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Produce emolisine (composti di natura proteica). Le emolisine vengono distrutte con la cottura.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 111

Cappello cm: (apotecio) 5 di diametro; 2-4; 3-5; 2,5-4. Gambo cm: 5-10x2-4; 3-6x1-2; 3,5x5.

Helvella monachella Scop ex Fries(= Helvella leucopus Pers)

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Località: Litorale antistante gli Scavi Archeologici di Locri (RC).Habitat: dune con vegetazione di Pinus pinaster.Cappello: cm. 3; campanulato-conico, rosso scuro, cuticola asportabile in toto.Lamelle: libere, adnate, sottili, ventricose, rosso salmone.Gambo: cm 6,5 x 0,6; cilindraceo, fistoloso, infossato nella sabbia nella parte inferiore,colore rosso-arancione nella parte superiore.Carne: pallida, concolore alla superficie esterna, nel gambo tende ad annerire lentamente.Odore e sapore: odore e sapore nulli.Spore: ellittiche lisce 11 x 5,5 μm, basidi tetrasporici. Epicute: ife cilindracee, congofile,giunti a fibbia.Commestibilità: sospetto.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

112 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 4; 1,5-5-6; 2-3-5; 1-4; 2-4. Gambo cm: 5-7x0,5-1; 8x1; 3-7-9x0,3-0,8-1; 3-5; 3-7x0,5-0,7.

Hygrocybe conicoides (Orton) Orton e Watling

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Località: Monte Gremi, Comune di Caulonia (RC).Habitat: in mezzo agli aghi di bosco di conifere. Cappello: cm 5,5; infundibuliforme, margine involuto, superficie vellutata color giallo-aran-cione, cuticola separabile.Lamelle: strette, spesse, forcute, leggermente decorrenti, concolori al cappello, separabilidalla carne.Gambo: cm 4 x 0,6; cilindrico, attenuato alla base, pieno, consistente, brunastro-arancione.Carne: giallastra.Odore e sapore: sapore amarostico, odore di erba.Sporata e spore: sporata crema in massa. Spore ellittiche, lisce, guttulate, non amiloidi,6,5x4 μm.Commestibilità: sospetto.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Hygrophoropsis aurantiaca può essere confusa soprattutto con: Cantharellus cibarius e con Clitocybeolearia (=Onphalotus olearius).

Principali note differenziali:Cantharellus cibarius differisce per avere le lamelle uguali a plissettature anastomizzate, ramificate,forcate e molto decorrenti.Carne con odore fruttato gradevole, terricolo.Clitocybe olearia ha le lamelle molto fitte, sottili, intramezzate da numerose lamellule, molto decor-renti, fosforescenti al buio.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 113

Cappello cm: 3-6,5; 3-5-8; 3-5-10; 3,5-7,5; 2-8; 4-6; 4-8; 3-6-8.

Gambo cm: 1.4x0,5-1,5; 3-5x0,3.0,6; 2,5-5x0,7-0,8; 2,5-5x0,6-1,8; 3-6x0,5-1; 3-8x0,6-1; 3-8x0,5-1.

Hygrophoropsis aurantiaca (Wolf.: Fr.) Maire

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Località: Cerasarella di Ferdinandea (VV).Habitat: zona muschiosa di bosco di Abies alba.Cappello: cm 9; piano depresso al centro, colore grigio-nerastro con fibrille radiali innate piùscure; margine incurvato in basso, sottile, eccedente, ondulato.Lamelle: mediamente decorrenti sul gambo, rade, arcuate, spesse, con anastomosi, bianco-grigiastre, intercalate da brevi lamellule.Gambo: cm 8 x 1,8; concolore al cappello, più chiaro nella parte inferiore, cilindrico, pieno,con fibrille longitudinali più scure.Carne: bianca, con sottile strato sottocuticolare grigiastro, soda.Odore e sapore: odore insignificante, sapore dolce.Sporata e spore: sporata bianca. Spore lisce, ellissoidali 8 x 6 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

114 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 10-12; 4-8; 3-10-15; 5-9-12; 7-12; 3,5-6-12.

Gambo cm: 6-9x1-2; 4-8x1-1,5; 3,5-9-14x0,8-1,5-3,5; 4-6-10x1-1,5; 3-6x1-2,2

Hygrophorus caprinus Fr.(Sinonimo: Hygrophorus camarophyllus)

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Località: Ferdinandea, bivio per Bivongi, Comune di Stilo (RC).Habitat: pineta di Pinus halepensis.Cappello: cm 4. Emisferico con umbone ottuso, margine involuto, colore bruno-olivastro,nerastro al centro, superficie liscia, glutinosa, cuticola separabile.Lamelle: decorrenti, spaziate, spesse, arcuate, bianco-giallastre, lamellule di lunghezzavaria.Gambo: cm 6; cilindrico, flessuoso, pieno, vischioso, concolore al cappello.Carne: biancastra con tonalità giallina sotto la cuticola.Odore e sapore: odore lieve fungino, sapore insignificante.Sporata e spore: sporata bianca. Spore ellittiche 7 x 5 μm guttulate, non amiloidi.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 115

Cappello cm: 2-7; 2,5-6; 3-5-10; 3-8; 2,5-6-7,5; 5-12; 3-7; 3-8; 6-8; 2-6-8.

Gambo cm: 3-8x0,5-1,5; 4,5-8x0,5-1; 3-7x0,5-0,7; 4-7-9x1-1,5; 8x1; 8-10x0,5-1; 4-8-12x0,5-1; 4-10x0,5-1; 1,2-1,5.

Hygrophorus hypothejus (Fr.: Fr) Fries

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Località: Ferdinandea, bivio per Bivongi, Comune di Stilo (RC).Habitat: Pinus halepensis in mezzo a muschio, a piccoli gruppi.Cappello: cm 6. Convesso-appianato con umbone ottuso al centro. Superficie di colorebruno-fulvo-olivastra più scuro al centro, vischioso-glutinosa. Cuticola spessa, facilmenteasportabile.Lamelle: bianche, spaziate, spesse, mediamente larghe, decorrenti, lamellule di grandezzavaria. Gambo: cm 7 x1,2; cilindrico, flessuoso, pieno, bianco fioccoso all'apice (quarto superiore),parte inferiore con zebratura irregolare, vischiosa, concolore al cappello.Carne: bianca.Odore e sapore: odore nullo, sapore dolciastro..Sporata e spore: sporata bianca, spore ellittiche, lisce 8 x 6 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Può essere confuso con H. latitabundus e H. personii.

• H. latitabundus si presenta più carnoso e cresce sotto pini.• H. personii cresce sotto latifoglie e ha reazione all'NH3 sulla cuticola positiva, bleu-verdastra (rea-zione negativa per olivaceoalbus).

116 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 4-7; 6; 3-6; 3-8; 2-6; 2-5; 5-8; 1-2-3,5-5; 3-6.

Gambo cm: 8-15x0,5-1; 13x0,8; 5-8x0,4-1,2; 7-12x0,5-1; 10-15x0,8-1; 10-15x0,45-08-1; 5-10-14x0,6-1.

Hygrophorus olivaceoalbus Fr.: Fr.

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Località: Cerasarella, Ferdinandea, Comune di Stilo (RC)Habitat: bosco di Abies alba. (A gruppo).Cappello: cm 8. Emisferico, carnoso, consistente, margine involuto, superficie liscia, seri-cea, bianco-rosata al centro più chiara in periferia.Lamelle: adnato-decorrenti, rade, spesse, mediamente larghe, biancastre con riflessi rosasullo sfondo, intercalate da lamellule.Gambo: cm 11x2,5; cilindraceo, pieno, sodo, debolmente flessuoso, biancastro, giallo nellaparte terminale.Carne: biancastra, soda, rosata sotto la cuticola.Sapore e odore: odore di resina, sapore di trementina.Sporata e spore: sporata biancastra. Spore ellissoidali 8x5 μm.Commestibilità: commestibile (Si presta meglio alla conservazione sotto aceto).

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Principali caratteristiche di H. pudorinus:sapore sgradevole di trementina. Colore bianco-rosato sul cappello;colore giallo della parte terminale del gambo. Habitat preferenziale abete bianco. L'H. poetarum si distinguedall'H.pudorinus principalmente per: l'habitat in faggete; per il caratteristico e preminente odore della carne diBalsamo del Perù, per la mancanza di colore giallo alla base del gambo.

Reazioni macrochimiche:Idrati di K e di Na + carne = rosso-arancio.

Guaiaco + carne = grigio-bluastro.Sulfovanilina + carne = viola.

Idrato di K + cute del gambo = rosso-arancio.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 117

Cappello cm: 6-18; 3-8-12; 5-15; 5-18; 4-15;5-12; 5-16; 5-12-15; 13; 8-12; 1,5-10-18.

Gambo cm: 6-12x1,3-2,5; 6-12x1,2-3; 6-12x1,5-3; 4-13x1-2,5; 3-8-10x1-2; 8-13x1-2-3;10x2,5; 5-10-16x1,2-2,5-4.

Hygrophorus pudorinus (Fr.:Fr) Fries

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Località: Ferrà, Comune di Grotteria (RC)Habitat: Quercus ilex , (a gruppi di numerosi esemplari).Cappello: cm 16; carnoso, consistente, convesso, color vinaccia, viscido (tempo umido), leg-germente squamulosato al centro, margine involuto.Lamelle: biancastre, adnate, mediamente spaziate, larghe, intercalate da lamellule.Gambo: cm 7x2,5, cilindrico, consistente, attenuato all'apice, biancastro alla sommità, con-colore al cappello nella rimanente parte.Carne: al taglio biancastra sfumata di rosa, consistente, fibrosa.Sapore e odore: odore nullo, sapore a retrogusto amarognolo.Sporata e spore: sporata bianca. Spore ellissoidali, lisce, guttulate 8x5,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Hg. russula può scambiarsi con: Hg. erubescens, Hg. purpurascens, Hg. capreolarius, che presentano le seguenticaratteristiche:• Hg. erubescens: più gracile, sapore decisamente amaro,cresce sotto aghifoglie;• Hg. purpurascens: cappello di colore rossiccio, gambo biancastro munito di cortina;• Hg. capreolarius: cappello e gambo di colore porporino/vinoso con fibrille più scure, che nel gambo formanoquasi un reticolo, cresce sotto aghifoglie.

Reazioni macrochimiche:cappello + basi forti = biancastro;

carne + basi forti = giallo-verdastro.

118 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 3,5-10-13,5; 8-18; 4-8; 13-15; 6-12; 15; 12-20; 8-12; 3-20; 5-18-20; 5-10; 4-15; 4-12; 4-10.

Gambo cm: 3,5-7x1-2,5; 4-8x1-3; 4-8z2-3; 4-8x1-2; 4-8x1,5-2-2,5; 12x3; 4-8x1-3; 10-15x3-5; 4-8x1,8-3; 6-10-5x0,8-1,4.

Hygrophorus russula (Schaeff.: Fr) Quélet[ = Tricholoma russula (Schaeff :Fr) Gilet

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Località: Campoli, frazione di Caulonia (RC)Habitat: materiale legnoso in degrado in bosco di conifere (gregario)Cappello: cm 4,5; convesso, giallo-ocraceo più scuro al disco, margine acuto, biancastro,decorato da resti di velo penduli.Lamelle: adnate, fitte, larghe, ocraceo-verdastre.Gambo: cm 11x0,6; cilindrico, pieno, radicante, (infisso nel substrato) biancastro e fibrillo-so nella zona anulare, bruno-rossastro al disotto con screziature biancastre.Carne: biancastra nel cappello, più scura nel gambo.Odore e sapore: odore sgradevole, sapore amaro.Sporata e spore: sporata bruno-porpora. Spore ellissoidi, lisce, 7x4 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• La caratteristica dell'H. radicosum si fonda sui seguenti elementi: gambo fortemente radicante einfisso profondamente nel substrato, screziato/squamuloso; odore sgradevole, sapore amaro, sporatabruno-porpora.• Il gambo con l'età diventa cavo.• Potrebbe essere confuso con H. epixantum, che però cresce su detriti legnosi di latifoglie e ha lamel-le grigio-porpora.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 119

Cappello cm: 2-8; 4-8; 4; 2-4; Gambo cm: 3-8x0,3-0,8; 12-15x1; 10x0,8; 3-8x0,4-0,8;

Hypholoma radicosum J.E. Lange

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Località: Casello Russo, Comune di Roccella Jonica (RC).Habitat: ai margini di bosco di Abies alba, (a gruppo di numerosi esemplari).Cappello: cm 7; campanulato conico con umbone centrale, finemente fibrillato con piccolesquamettature, colore ocra-brunastro, brillante.Lamelle:bianco-brunastre annesse al gambo, lamellule.Gambo: cm7,5 x 1; cilindrico, ingrossante dall'alto in basso; bulboso alla base; color legnoin alto, biancastro al terzo inferiore.Carne: biancastra.Odore e sapore: odore debolmente fruttato, sapore nullo.Sporata e spore:sporata ocracea in massa. Spore 11 x 6 μm.Commestibilità: non commestibile; sospetto.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Del genere Inocybe nessuna specie è commestibile e numerose sono le tossiche.Difficile la determinazione di specie. Le specie tossiche hanno un notevole contenuto di muscarina.

120 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 3-5-6; 2,5-5. Gambo cm 4-6x0,3-0,6-0,8.

Inocybe abietis Kuhn(= Inocybe glabrescens Vel.)

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Località: Litorale antistante gli Scavi Archeologici di Locri (RC).Habitat: dune con vegetazione di Pinus pinaster.Cappello: cm 4; convesso con umbone ottuso centrale, colore giallastro, più ocraceo al cen-tro. Margine acuto finemente inciso, cuticola eccedente, asportabile a metà raggio, fibrillosa.Lamelle: mediamente fitte con lamellule di varia lunghezza, grigiastro-olivacee, libere algambo.Gambo: cm 8 x 0,8; cilindraceo, leggermente flessuoso, biancastro, con terriccio adeso neidue terzi inferiori, fistoloso.Carne: biancastra.Odore e sapore: sapore dolciastro, debole odore di resina.Sporata e spore: sporata ocra-chiaro. Spore ellissoidali 11 x 6 μm, parete sottile, apiculo evi-dente. Basidi clavati tetrasporici, cistidi assenti.Commestibilità: tossico.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 121

Cappello cm: 6; 3-5; 2,5-7. Gambo cm 10x1,5; 4-8x0,5-1,5.

Inocybe arenicola (Heim) Bon

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Località: Mandra di Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco misto di latifoglie (Quercus, Castanea, Fagus).Cappello: cm 7; convesso-spianato con depressione al centro, poco carnoso, orlo ondulato, invo-luto, arancio-pallido con zonatura concentrica arancione-rossastra, cuticola separabile a metà raggio.Lamelle: fitte, strette, adnato-decorrenti, lamellule di grandezza varia, colore crema-bianca-stro. Fragili, con forcature al gambo.Gambo: cm 8x1,5; pieno,cilindrico, biancastro, pruinoso nella parte superiore con qualchesfumatura carnicina.Carne: soda, biancastra al taglio, virante al giallo.Odore e sapore: odore fungino, sapore acre.Latice: abbondante, fluido, bianco, vira al giallo-solforino.Sporata e spore: sporata ocra-chiaro. Spore ellissoidali subreticolate 8x6,5 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Il L. chrysorrheus può confondersi con L. mediterranensis e con L. decipiens. Principali note differenziali:

Reazioni macrochimicheCarne + TL4 = blu-verde. Carne con latice + KOH = arancio. KOH sulla cuticola del cappello = giallognolo-olivastro (lentamente).

122 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 4-6; 4-8; 4-10; 4-8; 4-10; 4-10;5-10; 8; 3-8.

Gambo cm: 3-8x0,7-1; 3,5-6x0,8-1,5; 3-7x0,71-1,5; 2,5-5x1,1-2; 5-7x2; 3-7x0,8-1,5.

Lactarius chrysorrheus Fr.

Il cappello presenta al posto della zonatura delle scrobiculatu-re disposte soprattutto al margine. Presenta il viraggio dellacarne meno rapido e intenso. Carne+KOH =giallo-cromo (spe-cie nelle zone subcorticali o all'attacco delle lamelle). Habitat:specialmente Quercus ilex, suolo calcareo, zona mediterranea.

Il cappello si presenta né zonato né guttulato, di colore camo-scio-rosato, ocra-rosato. Ha odore intenso di pelargonio. Tonirosati sempre presenti. Habitat: latifoglia in zone mediterranee,anche conifere in montagna. Presenti esemplari cespitosi.

Lactarius mediterranensis Lactarius decipiens

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Località: Bulici di Ferdinandea, Comune di Stilo (RC)Habitat: Fagus silvatica, Populus tremula, (a gruppo).Cappello: cm 20; piano-depresso-ombelicato, carnoso, sodo, margine irregolare involuto,colore bianco-avorio con tenue zonature concentriche rosate. Superficie vellutata, cuticolasottile separabile a metà.Lamelle: fitte, sottili, forcate in prossimità del gambo, adnato-decorrenti, numerose lamellu-le, fragili, separabili, color rosa pallido, filo regolare, concolore.Gambo: cm 5 x 3; cilindraceo, colore bianco con qualche macchia rosa, sodo, pieno.Carne: soda, cassante, bianca, leggermente rosata sotto la cuticola.Odore e sapore: odore fruttato, sapore acre-amaro.Latice: abbondante, bianco, immutabile.Sporata e spore: sporata crema-rosata in massa. Spore ellissoidali 6 x 5 μm, con reticola-zione incompleta e grosse verruche, amiloidi.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Unico lattario con lamelle color rosa. Raccolto e consumato in molte zone della Calabria.Reazioni macrochimiche.

Guaiaco su carne = reazione lenta verde-scura.Solfato ferroso su carne = verdastra.

Idrato di potassio su carne e lamelle = giallo chiaro.Idrato di potassio su latice = nullo.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 123

Cappello cm: 7-20-30; 5-18; 5-15-22; 20-30;8-15; 6-30; 8-20; 8-15; 8-10-30.

Gambo cm: 2,5-5-8x2-5; 2,5-5x1,5-2,5; 1,5-2,5x1,2-2,2; 7x4; 2-5x1-2; 2,5-5x2-4; 2-5x2-3;2,5x1,5-3,5.

Lactarius controversus Persoon: Fries

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Località: Mammolenti di Campoli, Comune di Caulonia (RC).Habitat: Pinus pinaster.Cappello: cm 13; depresso-imbutiforme, carnoso, margine involuto, ondulato, color rosso-arancio, zonato a cerchi concentrici bruno-rossastri con macchie verdastre. Cuticola separa-bile a metà raggio.Lamelle: fitte, subdecorrenti, forcute, qualche anastomosi, colore arancione con qualchemacchia verdastra.Gambo: cm. 4 x 2,5. Tozzo, sodo, cavo, colore arancio-chiaro con numerosi scrobicoli colorrosso-arancione ± profondi.Carne: soda, cassante, colore carota più intenso in zona corticale.Odore e sapore: odore e sapore fruttati.Latice: rosso carota immutabile, sapore mite.Sporata e spore: sporata crema in massa. Spore 8,5 x 6 μm, reticolate e crestate.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Si distingue per le seguenti caratteristiche: habitat sotto pino, gambo corto scrobicolato, zonatura delcappello.

124 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 4-12; 5-12-20; 4,5-12; 6-9-23; 5-10; 8-15; 10-15-20; 10-15; 4-12; 15; 5-15; 5-15.

Gambo cm: 1-2,5x2,5-7,5; 2-4x1,4-2; 3,5-7x1-2; 2-7x1,5-2-2,5; 3-5x1-3; 3-6x1-2,5; 3-5x1-2;7x2,5; 3-6x1,5-2,5.

Lactarius deliciosus (l.: Fr) S.F. Gray

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Località: Campoli, frazione di Caulonia (RC)Habitat: bosco di Fagus silvaticaCappello: cm 6; sodo, carnoso, appianato-depresso, colore crema-carnicino, margine invo-luto. Superficie vesciculosa (tempo umido)Lamelle: fitte, adnate, pallide, numerose lamellule.Gambo: cm 7x2, concolore al cappello, sodo, pruinoso all'apice e di colore rugginoso. Cavoal taglio.Carne: biancastra, rugginosa all'apice.Latice: bianco, immutabile.Sapore e odore: odore insignificante; sapore acre-pepato.Sporata e spore: sporata biancastra. Spore ellissoidali, verrucose 8x7 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 125

Cappello cm: 4-10-15; 5-12; 6-12; 6-10; 5-10;12; 5,5-10; 4-11-15.

Gambo cm: 4-8x1,5-2,5; 4-9x1-2; 3-8x0,6-2; 5-8x1-1,5; 10x3; 2,5-4,5x1-9-2,5; 4-9x1,5-3.

Lactarius pallidus (Pers: Fr) Fries

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Località: Bulici di Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco di Fagus silvatica e Abies alba.Cappello: cm 13; convesso-spianato, depresso al centro, bianco, con macchiettatura sparsadi colore nocciola-chiaro. Margine involuto, sottile, regolare. Cuticola non asportabile.Lamelle: fitte, strette, sottili, annesse, un pò decorrenti, con forcature al gambo, filo intero,bianche, lamellule di varia lunghezza, friabili, separabili. Osservate in riflesso, leggermenteazzurrine.Gambo: cm 7 x 2. Pieno, duro, liscio, bianco, con leggera soffusione azzurrina.Carne: bianca, soda, cassante.Odore e sapore: odore fungino, sapore fortemente pepato.Latice: bianco, abbondante, fortemente pepato.Sporata e spore: sporata bianca in massa. Spore ovoidali, verrucose, amiloidi 9 x 7,5 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

E' ricercato e consumato in molte zone della Calabria. E' conosciuto col nome dialettale di "Piperitu".

Reazioni macrochimiche:Latice al KOH = immutabile; carne al KOH= immutabile.

Solfato ferroso su carne = giallo-arancio vivace.Tintura di guaiaco su carne = bruno-bistro.TL4 su carne = marrò vinoso in 7 minuti.

126 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 6-15; 10-20; 5-15; 3,5-14; 5-16;5-15; 5-16; 4-10, 12-18; 12; 5-10; 6-15.

Gambo cm: 2-7x1-3; 2-11x1,5-4; 2-8x1,3-2,7;3-10x1,5-4; 6-10x1,5-2,5; 5-10x1,5-2; 3-7z2-4;12x4; 4-8x1,5-2,5.

Lactarius piperatus (Scop.: Fries) S.F. Gray

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Località: Reggia di Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco di conifere. (A gruppo di numerosi esemplari). Cappello: cm 5; piano-depresso-imbutiforme con piccolo umbone, colore rosso-mattone piùchiaro al margine, sottile e involuto.Lamelle: con numerose lamellule, fitte, biancastre, decorrenti con dentino, con orlo conco-lore, separabili dalla carne. Gambo: cm. 5 x 0,6. Slanciato, un po' flessuoso, cilindrico, pieno, concolore al cappello.Carne: biancastra, sfumata di rossastro ai margini del gambo e particolarmente verso il bassodello stesso, spongiosa.Odore e sapore: odore di scleroderma, sapore acre-pepato.Latice: bianco, immutabile.Sporata e spore: sporata bianca. Spore ellissoidali, reticolate, amiloidi, 8 x 6 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Si può trovare anche sotto betulla. Si può confondere soprattutto con Lactarius badiosanguineus.Caratteristiche differenziali principali

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 127

Cappello cm: 3-10,5; 4-10; 5-10; 10; 8-10; 3-10.

Gambo cm: 3-9x1-1,9; 4,5-8x0,7-1,5; 3-8x1-1,5; 3-8x1-1,5; 10x2.

Lactarius rufus (Scop.:Fr) Fries

Cappello color marrone rossiccio Lamelle biancastre decorrenti con dentino Gambo concolore al cappello Carne con odore di sclerodermaLatice bianco immutabile di sapore acre.

Cappello color marrò scuroLamelle colore ocraceo-pallido carnicinoGambo concolore alle lamelle Carne ocracea più scura nella parte bassa del gambo. Latice bianco, ingiallente, amarognolo (retrogusto).

Lactarius rufus Lactarius badiosanguineus

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Località: Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco misto di Abies alba e Fagus silvatica. Cappello: cm 15. Piano con depressione centrale, margine involuto, sottile, cuticola brillan-te, colore arancio-chiaro.Lamelle: mediamente fitte, subdecorrenti con forcazioni al gambo, larghe, colore arancio,filo regolare, concolore, presenti lamellule.Gambo: cm 10 x 2,5; cilindrico, concolore al cappello e ornato da numerosi scrobicolioblunghi in senso longitudinale, colore arancio-carico. Cavo al taglio.Carne: soda, spessa, colore arancio, vira all'arancio-carico segnatamente nella parte cortica-le del gambo e nella carne del cappello a contatto con le lamelle.Odore e sapore: odore e sapore gradevoli.Latice: colore arancio, vira all'arancio-rosso.Sporata e spore: sporata ocra-pallido. Spore ellittiche con verruche, amiloidi, 9 x 7 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Il Lactarius salmonicolor si distingue per la crescita in presenza di abete bianco, la mancanza di mac-chie verdastre, il viraggio del latice all'arancio-rosso.

128 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 5-12; 5-12; 15; 6-12; 8-12-15; 8-15; 4-10; 4-13; 4-13.

Gambo cm: 3-7x1,5-2,5; 10x3; 3-5x1-2,5; 5-8x2-3; 5-10x1-2; 0,8-3x2,3-8.

Lactarius salmonicolor Heim & Leclair

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Località: Campoli, frazione di Caulonia (RC).Habitat: bosco misto di Pinus halepensis e Abies alba. (A gruppo di numerosi esemplari).Cappello: cm 17; sodo, imbutiforme con margine arrotondato-involuto. Superficie fibrillo-sa, giallastra con deboli macchie gialle-ocracee e zonature concentriche giallo-ocracee.Lamelle: biancastre, fitte, decorrenti al gambo con dentino. Lamellule numerose di lun-ghezza varia.Gambo: cm 4x2. Sodo, cilindraceo, superficie biancastra, pruinosa all'apice, disseminata dascrobicoli di colore giallo-ocraceo. Al taglio, cavo.Carne: biancastra, soda, ingiallente.Latice: abbondante, bianco, subito virante al giallo-solforino.Odore e sapore: odore fruttato; sapore pepato.Sporata e spore: sporata biancastra. Spore ovoidali, verrucoso-crestate 9x7,5 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 129

Cappello cm: 5-15-20; 8-15-20; 5-15; 12-25;6-25; 6-25; 8-20; 5-18; 5-15-25.

Gambo cm: 3,5-7x2-3; 3-6x2-3; 5-7x2-3; 3,5-6x2-3,5; 3-6x2-3; 3-6x2-3,5; 3-5,5x2,5-3.

Lactarius scrobiculatus (Scop.: Fr) Fr.

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Località: Campoli, Comune di Caulonia (RC).Habitat: bosco di Castanea sativa.Cappello: cm 16; spianato a coppa, carnoso, duro, bianco con macchie giallastro-ocracee digrandezza varia, margine sottile, involuto, cuticola adnata, vellutata.Lamelle: bianche, spesse, spaziate, un po' decorrenti, lamellule, filo regolare concolore, for-cazioni al gambo, separabili.Gambo: cm 6 x 3,5, centrale, duro, pieno, gessoso, vellutato, concolore al cappello.Carne: bianca, soda, cassante, odore fruttato, sapore pepato.Latice: bianco non abbondante, con sapore acre.Sporata e spore: sporata bianca in massa. Spore ovali, verrucose, amiloidi, 7,5 x 8,5 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Si può confondere con L. piperatus, dal quale si distingue perché ha lamelle molto spaziate (fittissime nel piperatus),il cappello e gambo vellutati, gambo in confronto col piperatus più corto e tozzo, taglia di solito più massiccia.

Reazioni macrochimicheKOH : negativa.

Solfato ferroso su carne = forte e rapido arancio vivo.Tintura di guaiaco+ carne = Verde intenso.

Fenolo+ carne = vinoso poi cioccolato.Latice al tornasole = blu.

130 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm:8-20; 10-20; 10-20; 8-25; 7-20;8-22; 8-20-30; 12-20-35; 25; 10-25; 8-20; 20-25.

Gambo cm: 3-6x1-2,5; 2-4x1,8-2,5; 2-6x1-2,5;4-7x2-5; 3-6x2-5; 5-8x3-5; 8x5; 3-5x2-5.

Lactarius vellereus (Fr.: Fr) Fries

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Località: Cerasarella, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco misto di Abies alba e Fagus silvatica. Cappello: cm16; convesso, appianato-depresso al centro. Colore fulvo-rossiccio, marginearrotondato e ondulato, carnoso, sodo. Cuticola vellutata non separabile.Lamelle: fitte, di spessore medio, leggermente decorrenti, ventricose, gialline, intramezzate dalamellule, con forcature e qualche anastomosi, piccole macchie bruno-ruggine alla manipolazione.Gambo: cm 4,5 x 1,5; irregolarmente cilindrico, attenuato in basso, pieno, consistente, leggermentepiù chiaro del cappello con sottili nervature longitudinali. Si macchia di bruno alla pressione.Carne: compatta, soda, biancastra. Al taglio imbrunisce debolmente nella zona marginale delgambo e del cappello.Odore e sapore: odore marcato di aringa, sapore mite.Latice: abbondante alla frattura, bianco, appiccicaticcio, dolce, virante al crema-brunastro.Sporata e spore: sporata bianca in massa. Spore globose, reticolate, 8,5 x 7,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Lactarius volemus può essere più facilmente confuso con Lactarius rugatus. Caratteristiche differenziali principali:

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 131

Cappello cm: 10-15; 6-12; 5-12; 5-15; 12; 5-11-20; 4-15; 4-14; 7-15; 10-16.

Gambo cm: 4-9x1-2,5; 3-8-10x1,5-3; 10x3; 5-9-12x1,5-3; 4-8x1-2,5; 3-8x1-3; 6-12x1,5-2,5;3-8x2-3.

Lactarius volemus Fries

Grandi dimensioni.Sapore di aringa.Odore mite. Lamelle fitte. Presenza di zonature nel cappello.Reazione verdastra al solfato ferroso.

Piccole dimensioni.Sapore di nocciola.Odore di carciofo.Lamelle spesse e spaziate.Rugosità sul cappello.Reazione bruno-rosata al solfato ferroso.

Lactarius volemus Lactarius rugatus

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Località: Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco misto di Quercus, Fagus e Pinus. Cappello: cm 20. Piano, marcata depressione centrale, margine ondulato, acuto, involuto.Superficie liscia di colore giallastro con ben evidenti zonature concentriche bruno-arancione.Lamelle: adnate-decorrenti, mediamente fitte con lamellule, strette, colore crema-biancastro.Gambo: cm 5 x 3,5; cilindrico, liscio, duro, qualche scrobicolo di colore crema giallastro.Cavernoso al taglio.Carne: fragile.Latice: bianco.Odore e sapore: odore fruttato, a retrogusto acre.Sporata e spore: sporata biancastra in massa. Spore ellissoidali con verruche di dimensionivariabili 8x6 μm. Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Il Lactarius zonarius può confondersi sopratutto con Lactarius acerrimus e Lactarius mediterranensis.Principali note differenziali

132 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 3,5-10-16; 7-15; 5-12-15; 12;12; 8-12; 5-12; 5-15.

Gambo cm: 1,7-6x1,1-3; 2-5,5x1,5-3; 2-5x1,5-3; 3,5-5,5x1,5-3; 5x3; 5-7x1.

Lactarius zonarius (Buillard) Fries

Cappello: con molte zonature evi-denti e concentriche.Lamelle: crema biancastre.

Latice : bianco a retrogusto acre.

Cappello: con scrobicoli concen-trici in zona marginale.Lamelle: sottili, spaziate, coloralbicocca.Latice: bianco, ingiallente, bru-ciante amaro.

Lactarius zonarius Lactarius meditarranensis

Cappello: debolmente zonato.

Lamelle: crema-rosate increspate.

Latice: bianco subito bruciante.

Lactarius acerrimus

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Località: Bulici di Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco di Populus tremula, (esemplari sparsi).Cappello: cm 9; emisferico, carnoso, sodo, cuticola adnata color rosso-arancia, vellutata,appendicolata e sfrangiata al margine.Imenoforo: tubuli lunghi, sottili, liberi al gambo, biancastri. Pori piccoli, rotondi, concoloriai tubuli. Virano al bruno alla pressione.Gambo: cm 10x 2,5; biancastro rivestito da squamule bianco-grigiastre, slanciato, cilindri-co, pieno, consistente. Base con macchie blu-verdastre. Si colora al bruno allo sfregamento.Carne: biancastra, soda nel cappello, fibrosa nel gambo, al taglio vira al grigio-ardesia eall'azzurro-bluastro alla base.Odore e sapore: gradevoli.Sporata e spore: sporata ocracea. Spore ellittico-fusiformi, lisce, guttulate, 12x5,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Da C.L. Alessio: "Nella bibliografia più autorevole troviamo costantemente rufus dato come uguale ad aurantiacus”.L. aurantiacum può essere scambiato con L rufescens che però presenta il colore del cappello di tonalità più aran-ciato, disseminazione di scagliette nere sul gambo, taglia più massiccia, habitat preferenziale betulla.

Reazioni macrochimiche:• Solfato ferroso + carne = verde-grigiastro.

• Fenolo + carne = viola-ocraceo poi cioccolato-brunastro.• Formolo + carne = rosa-intenso.

• Tintura di guaiaco + pori = blu-verdastro. • Tintura di guaiaco + carne = grigio-bluastro.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 133

Cappello cm:4-15-20-25; 4-12-15: 10-25; 5-20; 4-15; 6-20; 3-16; 3-15-18; 20; 8-15; 8-15-25; 6-15-20.

Gambo cm: 5-16x1-5; 7-20x2-5; 5-16x1-5; 10-20x2-5; 8-20x1-2,5; 6-13-15x1,5-3-4,5; 5-16x2-4; 15x3; 10-15-20x1,5-3,5; 6-12-15x1,5-4.

Leccinum aurantiacum (Buillard) S.F. Gray ss. Pilàt

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Località: Mancino, frazione di Roccella Jonica (RC).Habitat: Cistus (a piccoli gruppi).Cappello: cm 8, emisferico, superficie lievemente corrugata, vellutata, bruno scuro, cutico-la lievemente eccedente, non separabile.Imenoforo: tubuli lunghi, liberi al gambo, gialli. Pori piccoli, rotondi, concolori ai tubuli(ingrigiscono alla pressione).Gambo: cm 12x2,5. Fusiforme, giallognolo all'apice, concolore al cappello nella rimanenteparte. Base radicante.Carne: colore giallastro, soda nel cappello, fibrosa nel gambo. Al taglio vira al grigio-rosa-to nella parte alta del gambo, alla confluenza fra carne del cappello e del gambo, alla baseradicante Odore e sapore: odore fruttato, sapore dolce.Sporata e spore: sporata brunastra. Spore fusiformi 15x6,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Caratteristica: E' legato alle varietà di Cistus.

134 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 10-12; 4-8; 3-5-8-12; 4-8; 4-8. Gambo cm: 4-6x1-2; 4-6-8x1-2-2,5; 5-13,5x1-3.

Leccinum corsicum (Rolland) Singer[ = Leccinum sardus (Belli & Saccardo) Quadraccia & Lunghini]

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Località: contrada Ziia, Comune di Caulonia (RC).Habitat: bosco di Quercus ilex.Cappello: cm 14, emisferico, fulvo-brunastro, orlo regolare con margine involuto, cuticolaliscia-vellutata leggermente eccedente.Tubuli: lunghi sottili, giallognoli, liberi al gambo, pori piccoli, rotondi, concolori ai tubuli.Gambo: cm 11x3; bulboso-radicante, superficie giallastra con squamettature concolori.Carne: soda nel cappello, più tenace e fibrosa nel gambo, colore bianco-giallastro, al tagliovira al rosato nella parte inferiore del cappello e nella parte alta del gambo. Sporata e spore: sporata bruno-olivastra in massa. Spore fusiformi, lisce, 19x6 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Leccinum lepidum può facilmente scambiarsi con Leccinum corsicum e Leccinum crocipodium. Principali note differenziali

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 135

Cappello cm: 6-15; 15-18; 15; 5-14; 5-14; 4-15; 6-15; 5-15-20.

Gambo cm: 8-12x2-5; 5-12x1-3; 10x4; 6-12x1,5-2,5; 5-12x2-4; 7-15x2-4; 6-12-15x2-4.

Leccinum lepidum (Bouchet ex Essette) Quadraccia

Habitat: Quercus ilex- Quercussuber

Reazioni macrochimiche nonsignificative

Habitat : Quercus cerris- Fagussilvatica-Carpinus-betulusCappello con superficie prestofessurata-areolata. La carne viradal rosato al nerastro.Reazioni macrochimiche della carne:+ acido solforico o nitrico=coloregiallo vivo; + Idrato di potassio odi sodio=arancio-bruno; + Solfato ferroso=verde.

Leccinum lepidum Leccinum crocipodium

Habitat: CistusDimensione più piccola del L.lepi-dum e L. crocipodiumcuticola brillante screpolataReazioni macrochimiche nonsignificative

Leccinum corsicum

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Località: Reggia di Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco di Abies alba e Pinus (isolato).Cappello: cm 10. Convesso, cuticola color bruno-ruggine, vellutata, con qualche eccedenzacuticolare appendicolata al margine, si distacca dalla carne del cappello con difficoltà e a pic-coli lembi.Imenoforo: tubuli lunghi, sottili, biancastri, arrotondati al gambo, virano lentamente al vio-laceo. Pori piccoli, rotondi, concolori ai tubuli, virano al brunastro alla pressione.Gambo: cm 10x2,5. Cilindrico, pieno, consistente, biancastro, ricoperto da piccole squamu-le nerastre, alla base macchie azzurrine.Carne: al taglio biancastra, molle nel cappello, fibrosa e dura nel gambo, azzurrina alla base.Odore e sapore: gradevoli.Sporata e spore: sporata bruno-giallastra in massa. Spore ellittiche, lisce, guttulate, 12x4,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Il L. vulpinum è caratterizzato dal colore del cappello rossiccio simile a quello della volpe e dalla crescita sottoAghifoglie. La carne a cottura diventa brunastra.

Reazioni macrochimiche:Solfato ferroso + carne = grigio-verde.

Fenolo + carne = rosa pallido.Formolo + carne = leggermente rosa, poi grigio-nero.

Idrato di potassio + carne = rosa pallido.

136 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 6-20; 4-15-18; 10-12; 3-10-14. Gambo cm: 6-13x2-4; 6-13-18x1,5-3-3,5; 5-12-16x1,5-3.

Leccinum vulpinum WatlingSinonimo: Krombholziella volpina (Watling) Sutara

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Località: monte Gremi, Comune di Caulonia (RC).Habitat: bosco misto di latifoglie e conifere, (gregario).Cappello: cm 4, colore bruno-rossastro, appianato con umbone ottuso al centro, superficiecon piccole squamosità concentriche di colore più scuro. Margine biancastro appendicolato.Lamelle: mediamente fitte, bianche, con qualche macchia bruno-fulvastra, sottili, libere,intramezzate da lamellule.Gambo: cm 6x0,5. Cilindraceo, leggermente ingrossato alla base, cavo, concolore al cap-pello con fini granulazioni..Anello: poco evidente.Carne: biancastra al taglio, bruniccia alla base.Odore e sapore: insignificanti.Sporata e spore: sporata bianca. Spore speronate, ialine 9x4,4 μm, apicolo laterale.Commestibilità: sospetto.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

L. castanea, può facilmente scambiarsi con altre specie di piccole Lepiote velenose.Caratteristica: abbondante inglobamento di residui vegetali frammisto ad ife miceliari bianche alla base del gambo.

Reazione macrochimica:Guaiaco + carne = blu.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 137

Cappello cm: 2-4; 2-4, 1,5-3,5-4; 2-4; 4; 2-4;1,5-3-3,5; 2-4.

Gambo cm: 4-6x0,2-0,4; 3-7x0,3-0,5; 6x0,5;4x0,3; 3-5x0,2-0,5; 4-8x0,4-0,6.

Lepiota castanea Quelét

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Località: Ferrà, Comune di Grotteria (RC).Habitat: radura di bosco misto.Cappello: cm 7,5. Campanulato, mammellonato al centro, colore nocciola chiaro più scuroall'umbone, con finissime squamettature adnate più evidenti nella zona marginale.Lamelle: bianche, fitte, filo concolore e intero, (inserite in un collarium) libere al gambo(collarium).Gambo: cm 14x2, cilindrico, più sottile in alto e ingrossante al bulbo, biancastro, finementescreziato da zigrinature ocraceo chiare, pieno.Anello: ampio, semplice, sottile, bianco, con margini sfrangiati.Carne: bianca, immutabile.Odore e sapore: odore gradevole. Sapore di nocciola.Sporata e spore: sporata bianca. Spore ellissoidali, lisce 9x7 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Il termine mastoidea deriva dal gr. mastòs = mammella e eìdos = sembianza:simile a mammella.

Il gambo, a maturità, si presenta cavo.

138 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 8-12; 8-12; 8-12; 7-12-15; 12;10-12; 8-12.

Gambo cm: 9-15x0,8-1; 12-15x0,8-1; 8-15-20x1-1,5; 8-15x0,8-1,2; 11-16x0,8-1,1; 18x1-1,5.

Lepiota mastoidea (Fr.:Fr) Singer(=Lepiota umbonata Lange)

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Località: Piano della Menta, Comune di S.Giovanni di Gerace (RC).Habitat: bosco misto di latifoglie e aghifoglie, (a gruppi di numerosi esemplari).Cappello: cm 9. Convesso con centro depresso-ombelicato, poco carnoso, tenace, margineinvoluto, ondulato, acuto, color fulvo-ocraceo, superficie liscia, lucente.Lamelle: fitte, strette, decorrenti, color crema, facilmente asportabili.Gambo: cm 8x1. Cilindrico, leggermente ingrossato alla base, fibroso, concolore al cappel-lo, base con feltrosità biancastra e ingombra di substrato.Carne: sottile, tenace, color crema.Odore e sapore: odore fungino, sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata bianco-crema. Spore ellissoidi, finemente verrucose, ialine, nonamiloidi, 5x3,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Si distingue da L. gilva, molto più chiara e con il margine del cappello cosparso da guttule brillanti.

Reazioni macrochimiche:1idrato di potassio + cute del cappello = giallo chiaro.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 139

Cappello cm: 3-10; 3-10; 4-10; 3-10; 4-8; 7-10; 10; 3-8-10; 6-8-10; 3-10.

Gambo cm: 3-6x0,8-1; 3-6x0,8-1,2; 3-7x1-1,5; 3-6x0,5-1; 3-5x0,6; 5x0,8; 2-5x0,5-1,5; 4-7x1-1,6.

Lepista inversa (Scop.: Fr) Patouillard[= Clitocybe inversa (Scop.F:Fr) Kummer]

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Località: Piano del cacciatore, Bosco di Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: ammasso di fogliame secco in bosco misto (Pinus, Abies, Fagus) (a gruppo dinumerosi esemplari).Cappello: cm 12, convesso-appianato, margine arrotondato, intero, colore violaceo pallido,superficie liscia.Lamelle: fitte, sottili, subdecorrenti, con lamellule, colore violaceo.Gambo: cm 6x1,5. Cilindrico, pieno, fibrilloso longitudinalmente, concolore al cappello,base del gambo leggermente ingrossato con presenza di ife miceliari.Carne: al taglio bianco-violacea, fragile, sapore e odore gradevoli.Sporata e spore: sporata rosa-salmone in massa. Spore ellittiche, ialine, debolmente verru-cose 7,5x4,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Tricholoma nudum si presta alla coltivazione.

140 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 5-12,5; 6-15; 6-13-15; 5-15-20;5-15; 8-13-20; 15.

Gambo cm: 5-9x1,5-3; 6-10x1-2,5; 5-10-13x1,5-3; 5-10x1-3; 7-12x1-2,5; 10x3.

Lepista nuda (Bull.:Fr) Cooke[=Tricholoma nudum (Bull.:Fr.) Kumm.; Rhodopaxillus nudus (Bull.:Fr.) Maire]

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Può essere confuso con cortinari ± vicini per la loro colorazione.

Può essere confuso con:

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 141

carne + KOH = rossa; gambobulboso-marginato, molto largo,bianco; FeSO4+ cuticola = gial-lo-citrino-giallo-ocra; rivestimen-to pileico+ basi forti= inchiostrorosso; carne+basi forti=debolerosso;FeSO4+ carne= verde citrino;HNO3+ cuticola = giallo-bruno;H2SO4 +cuticola = viola-fulvo-bruno-pallido; cortina evidente.

odore sgradevole di corno brucia-to; gambo a forma di uovo ancheappuntito alla base; cortina (spes-so percepibile a distanza).

Cortinarius sodagnitus Cortinarius camphoratus

rivestimento pileico+KOH eNAOH = ocraceo;TL4 +cuticola= porporino.Gambo tozzo, bulboso marginato;odore spermatico; cortina

Cortinarius coerulescens

cappello viola-pallido-dilavato;odore e sapore disgustosi.

tinta ± marcata di viola; lamellenon decorrenti (considerata varie-tà di Lepista nuda).

Lepista glaucocana Lepista sordida

cappello grigio-ocraceo; lamellebeige; piede viola-decolorato.

Lepista personata

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Località: bivio per Serra S.Bruno (VV).Habitat: detriti legnosi in disfacimento, (a cespo).Cappello: cm 10. Convesso, colore bruno-ruggine scuro al centro, biancastro verso il mar-gine con squamule concentriche appressate, squamule concolori al disco, margine acuto.Lamelle: biancastre, fitte, libere, filo denticolato. Si macchiano di giallo alla pressione.Gambo: cm 15x2,5 fusiforme, fibrilloso-vellutato, pieno, biancastro con macchie brunastresotto l'anello.Anello: membranoso, ampio.Carne: bianca, al taglio vira al giallo/zafferano e poi al rosso-vinoso.Odore e sapore: odore gradevole, sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata crema-giallastra. Spore ellissoidali lisce, ialine 7,8x 5,3 μm.Commestibilità: tossico (sindrome gastro-intestinale).

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Lepiota badhamii è specie molto vicina a L. bresadolae e alcuni Autori lo considerano sinonimo (Candusso-Lanzoni1990). Le lamelle di L. bresadolae alla pressione si macchiano prima di giallo e poi di bruno rossastro.Il gambo di L. bresadolae a fine sviluppo diventa cavo.L. bresadolae è confondibile con altre macrolepiote che però hanno altro habitat e carne non ingiallente al taglio.

Reazioni macrochimiche:NH4 OH + cute = verde; NH3 + carne o cuticola = verde pisello, poi viola-vinoso.

142 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 7-13-15; 8-13-18; 6-15; 8-12;10; 5-8.

Gambo cm: 7-15x1,5-3; 8-15x1,5.3,5; 7-15;10-15x2,5; 6x1; 6-8-12x0,5-0,8-1.

Leucoagaricus bresadolae (Schulzer) Bon e Boiffard[= Lepiota badhamii (Bk & Br) Quélet ss Konrad & Moublanc] Lépiote fasciculèe (J.B e F.K.)

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Località: Mula Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco di conifere (solitaria). Cappello: cm 28. Infundibuliforme, bianco, striato al margine.Lamelle: decorrenti, fitte, strette, biancastre, intramezzate da lamellule di varia grandezza,facilmente staccabili dalla carne.Gambo: cm 6 x 3, diritto, consistente, bianco.Carne: bianca, soda. Odore e sapore: odore di farina rancida, sapore amarognolo.Sporata e spore: sporata bianca in massa. Spore ellisoidali, lisce 6 x 4 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Alcuni Autori considerano questa specie (specie descritta), sinonimo di Leucopaxillus giganteus (Fr)(Breitenbach).

La delimitazione tra le due specie, Leucopaxillus giganteus e Leucopaxillus candidus può essere con-siderata critica (Funghi d'Italia).

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 143

Cappello cm: 10-25; 8-15-30; 8-24; 15; 20-25. Gambo cm: 5-8x2-3; 5-8x2-3; 5-8x2-3; 10x3.

Leucopaxillus candidus (Bres) Sing.Sinonino: Clitocybe candida

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Località: Vardaru, Comune di Mammola (RC).Habitat: spazio erboso di bosco misto di latifoglie e conifere, (cespitoso).Cappello: cm 5, convesso, flessuoso, margine involuto, acuto, cuticola grigiastra, sericea.Lamelle: mediamente fitte, strette, subdecorrenti, biancastre.Gambo: cm 10x2. Ingrossato a clava dall'alto in basso, bianco.Carne: bianca.Odore e sapore: odore gradevole, sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata bianca. Spore ellissoidali, lisce, ialine, guttulate, 5x4 μm.Commestibilità: commestibile

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Caratteristica di L. connatum : cespitoso con molti individui appressati e connati in un'unico blocco.

Elemento determinante la reazione macrochimica che colora in viola-ciclamino la carne:Solfato ferroso + carne = viola-ciclamino.

Solfato ferroso + lamelle = violetto.

144 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 2,5-6; 2-7; 5-15; 5-10. Gambo cm: 6-8; 4-10x1-2; 8-15x0,6-1; 12x2.

Lyophyllum connatum (Schum: Fr) Singer

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Località: Piano della Menta, Comune di S. Giovanni di Gerace (RC).Habitat: radura di bosco misto di latifoglie e aghifoglie, (gregaria).Cappello: cm 15. Emisferico con umbone ottuso, carnoso, superficie con squame concentri-che di colore ocraceo chiaro su fondo biancastro, margine frangiato, cotonoso.Lamelle: bianche, fitte, larghe, libere al gambo con collarium, con qualche forcatura, sepa-rabili dalla carne del cappello.Gambo: cm 22x1,5. Cilindrico, attenuato in alto, ingrossante e bulboso alla base (bulbo cm 3,5),duro, fibroso, ornato da zigrinature trasversali, irregolari, brunastre su fondo biancastro, cavo al taglio.Anello: alto, ampio, scorrevole sul gambo, bianco nella parte superiore, brunastro in quellainferiore, margine sfrangiato, fioccoso.Carne: bianca, fragile nel cappello, fibrosa nel gambo.Sapore e odore: sapore di nocciola, odore gradevole.Sporata e spore: sporata biancastra. Spore ellissoidali, guttulate, con apiculo ben evidente 15x10 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Si può scambiare con L. rhacodes che però ha carne che arrossa al taglio e allo sfregamento. Evitare di consumare macrolepiote con carne arrossante al taglio nonché lepiote di piccole dimensioni perché dif-ficilmente distinguibili dalle specie tossiche.

Reazione macrochimica:Guaiaco + carne = blu

NB. identica reazione fornisce macrolepiota rhacodes (Vitt.) Sing.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 145

Cappello cm: 10-25; 20; 12-25; 10-20-30; 15;10-20; 25-30; 10-25; 10-30; 10-30-40; 15-30.

Gambo cm: 20-40x1-2; 20x3; 20-40x2-3; 15-30-40x1-2; 20-35-40x1,5-3; 15-40x1-2; 20-35-50x1-2; 10-40x1-4 bulbo 4-7; 30-40.

Macrolepiota procera (Scop.:Fr) Singer

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Località: Campoli, frazione di Caulonia (RC).Habitat: bosco di conifere. (Isolata). Cappello: cm 9, campanulato con umbone centrale. Superficie ornata da numerose squamegrossolane, concentriche ± rialzate, bianche, a margine grigiastro concolore all'umbone.Margine sottile, fessurato.Lamelle: colore crema-rosato, libere, filo intero concolore; alla pressione si macchiano dibrunastro.Gambo: cm 11x1,8 al bulbo, cilindrico, flessuoso, brunastro, liscio, progressivamenteingrossante alla base bulbosa.Anello: alto, largo, bianco, membranoso, sfrangiato al margine.Carne: bianca, arrossa leggermente nella parte bulbosa del gambo.Odore e sapore: odore di rapa (leggero), sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata crema-pallida. Spore ellittiche 8x6 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

146 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 5-7-9; 4-9-10; 5-8; 5-8-10; 5-8. Gambo cm: 8-14x0,7-1; 7-15x0,8-1; 7-15x0,8-1; 7-12x0,7-1,2.

Macrolepiota puellaris (Fries) Moser

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Località: Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco misto di conifere.Cappello: (mitra) ± conico cm 9 x 5 con costolature longitudinali e trasversali che dannoluogo ad alveoli irregolari che costituiscono l'imenio. Costolature di colore bistro e fondoalveolare colore cioccolato.Gambo: cm 12 x 3,5 ± cilindrico, leggermente ingrossato alla base, color rosa pallido, cavo.Carne: biancastra, poco consistente.Odore e sapore: odore spermatico.Spore: spore ellittiche 16,5 x 13 μm lisce; aschi cilindrici ottosporici, non amiloidi.Commestibilità: commestibile dopo cottura.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Le morchelle contengono emolisine termolabili. Le emolisine vengono distrutte in mezz'ora alla tem-peratura di 65°C. e in pochi minuti alla temperatura di 100°C.

Ingerite crude o poco cotte, le morchelle possono causare disturbi gastroenterici acuti, e talora, fattiemolitici gravi, persino mortali.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 147

Carpoforo cm: alto 20 e diametro medio 5. Mitra cm: 3-8x2-3; 1-2; carpoforo alto 18;mitra: 4-6x3-6; mitra 5-7-10x3-5.

Gambo cm: 2-4x1-1,5; 6-10x1; 3-6x2-2,5; 4-7x1,5-3.

Morchella conica Persoon

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Località: Caramotta, Comune di Roccella Jonica (RC).Habitat: su ceppo di Quercus. Cappello: cm 11, carnoso, imbutiforme, colore rosso-scuro, più chiaro al margine. Marginesottile, ondulato, involuto; superficie brillante.Lamelle: fitte, sottili, colore giallo dorato, decorrenti sul gambo, con numerose lamellule equalche biforcazione.Gambo: cm 5,5 x 1, eccentrico, attenuato alla base, pieno, fibroso, colore bruno-arancio.Carne: color giallo-arancio, più chiara nella parte alta del gambo e nel cappello.Odore e sapore: odore gradevole; sapore dolce.Sporata e spore: sporata crema in massa. Spore 8,3 x 6,2 μm, ovoidali, non amiloidi.Commestibilità: tossico.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

L'ingestione di Omphalotus olearius causa intossicazione gastrointestinale con effetti anche violenti che in generesi limitano all'apparato gastroenterico, ma che, alle volte, sconfinano nella più preoccupante sindrome muscarini-ca. L'Omphalotus olearius può scambiarsi soprattutto con Hygrophoropsis aurantiaca, terricola, ma che può cre-scere anche su residui vegetali in decomposizione, (soprattutto di aghifoglie).

Note differenziali principali

148 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 6-12; 4-14-18; 6-12; 6-12-15. Gambo cm: 5-15x0,9-1,5; 4-13x1-1,5-2; 6-12x1-2; 7-15-22x0,5-2-3.

Omphalotus olearius ( De Cand: Fr) Fayod(= Pleurotus olearius (De Cand.:Fr) Gillet)

Crescita non cespitosaassenza di lamellule; lamelle forcate; lamelle spesse; aghifoglie

Crescita cespitosa;numerose lamellule;lamelle con qualche rara biforcazione;lamelle sottili;olivo, querce, latifoglie.

Hygrophoropsis aurantiaca Omphalotus olearius

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Località: Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: su tronco di Fagus silvatica, (vari esemplari).Cappello: cm 5, bianco, viscoso-traslucido, liscio, convesso, sottile, striato-ruguloso al mar-gine.Lamelle: bianche, spaziate, decorrenti con dentino, filo finemente denticulato, lamellule.Gambo: cm 8x 0,5; bianco, pieno, cilindrico, rigido.Anello: supero, sottile, largo, biancastro striato.Carne: bianca, sottile.Odore e sapore: insignificanti.Sporata e spore: sporata biancastra. Spore ovoidali, ialine, guttulate, 17x12 μm.Commestibilità: senza valore.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 149

Cappello cm: 2-5-8; 10: 8-10; 2-8; 3-8; 3-10. Gambo cm: 3-6-10x0,2-0,5-0,8; 10x1; 4-8x0,6;5-10x0,5-1; 4-7x0,4-0,8.

Oudemansiella mucida (Schrad.:Fr) Von Hoehnel(= Mucidula mucida (Schrad.:Fr) Pat)

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Località: Limina, Comune di Mammola (RC).Habitat: ceppo di Fagus (cespitoso)Cappello: cm 10,5. Poco carnoso, tenace, a forma di ventaglio con margine ondulato, invo-luto, superficie liscia color rosso-vinoso.Lamelle: colore ocraceo-chiaro, decorrenti, fitte, con anastomosi, intramezzate da lamelluledi lunghezza varia, filo intero concolore.Gambo: cm 2,5x1,5; cilindraceo ingrossato in alto, laterale, ocraceo, pieno.Carne: biancastra, coriacea.Odore e sapore: odore e sapore gradevoli.Sporata e spore: sporata biancastra. Spore ellissoidali 6x5 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Il fungo essiccato non marcisce e acquista consistenza legnosa.

Oltre che su ceppo di latifoglie si può trovare su ceppo di conifere.

150 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 5-10; 4-10; 8-12; 12; oltre 10; 4-10. Gambo cm: 2-5x1-2; 2-4x0,8-1,5.

Panus conchatus (Bull.:Fr) Fries[= Lentinus conchatus (Bull::Fr) Schroeter; (L. torulosus) Lloyd]

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Località: Reggia di Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: detriti marcescenti di bosco di Conifere.Cappello: cm 7, convesso, carnoso, margine involuto, acuto. Superficie vellutata colore ocra,cuticola separabile.Lamelle: colore giallo-pallido, arcuato-decorrenti, fitte, anastomosate al gambo, lamellule,facilmente separabili dalla carne del cappello.Gambo: cm 10x4,5. Ventricoso, consistente, concolore al cappello e più ocraceo-scuro allabase, leggermente radicante.Carne: biancastra, compatta nel cappello, fibrosa nel gambo. Al taglio vira debolmente allilla.Odore e sapore: odore gradevole. Sapore amarognolo.Sporata e spore: sporata bruno-giallastra. Spore ellittiche, lisce, 6x4 μm.Commestibilità: non commestibile

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Caratteristica di P. atrotomentosus: gambo vellutato nero; spesso cespitoso.

Può raggiungere grandi dimensioni. Poco frequente.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 151

Cappello cm: 10-20-25; 6-20-30; 10-25; 8-20;5-10; 12-20; 20; 20-25; 6-20.

Gambo cm: 2,5-10x2,5-4,5; 4-8x2-5; 4-6x3-4;3-8x2-3; 3-8x2-3; 10x4.

Paxillus atrotomentosus (Batsch: Fr.) Fries

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Località: Ferdinandea, ponte Ruggiero (RC). Habitat: bosco di Alnus (vari esemplari).Cappello: cm 13. Appianato, depresso al centro, colore ocra-rossastro, con squamule; mar-gine acuto, incurvato in basso.Lamelle: decorrenti sul gambo, fitte, strette, giallo-brunastre con forcatura alla inserzione sulgambo.Gambo: cm 6x1, pieno, cilindrico, incurvato, attenuato in basso, concolore al cappello mapiù chiaro in alto.Carne: giallastra, più scura nella parte inferiore del gambo.Odore e sapore: odore insignificante, sapore amarognolo.Sporata e spore: sporata bruno-rossastra, spore ellissoidali 6 x 4 μm.Commestibilità: tossico.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Caratteristica: le lamelle si distaccano facilmente dalla carne e se pressate si macchiano di bruno-nerastro.

152 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 3-15; 4-9-15; 10; 4-6. Gambo cm: 1,5-5x1-1,8; 5-6x0,6-1; 2,5-7x0,8-1,5; 1-5x1-2; 4-6x0,5-1.

Paxillus rubicundulus P. D. Orton[= Paxillus filamentosus (Fries) Fries ss Auct non Fries]

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Località: Contrada Ziia, Comune di Caulonia (RC).Habitat: bosco misto di conifere, (gregario).Cappello: carpoforo a forma di coppa irregolarmente ondulata con piede appena evidente.Orlo irregolare, intero. Diametri: cm 7 x 4 (circonferenza); altezza cm 4,3, colore esternomarrò-scuro con superficie vellutata, colore interno bruno-rossiccio, liscio (imenio)Carne: sottile, fragile, colore bruno grigiastro.Odore e sapore: odore e sapore nulli.Spore: ellittiche, ialine, biguttulate 17 x 8,5 μm; aschi cilindrici, amiloidi, ottosporici, 198x 15 μm, parafisi settate.Commestibilità: senza valore.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 153

Altezza del ricettacolo cm 3-7-10; 8 cm di diametro; 8-10 cm di diametro; 3-5 cm di diametro; 8-10 cm di diametro.

Peziza badia Pers: Fr.

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Località: Ferrà, Comune di Grotteria (RC).Habitat: bosco di conifere e latifoglie, (due esemplari infissi nel substrato).Cappello: cm 4. Conico, carnoso, giallo/brunastro, opaco, margine ondulato.Lamelle: con lamellule, fitte, larghe, libere al gambo, ocra-chiaro, con piccole macchie colorruggine.Gambo: cm 20x1, flessuoso, tenace, cilindrico, radicante, color crema nella parte alta ebruno-scura nella parte radicante.Carne: bianco-brunastra.Odore e sapore: odore di radice, sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata bruno-ruggine. Spore ellissoidali, verrucose 9 x 6 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

154 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 3,5-7,5; 6; 5-8; 3-8. Gambo cm: 6,5-15x0,5-1; 12x1; 10-15x1; finoa 15.

Phaeocollybia lugubris (Fr.:Fr) Hein

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Località: Cassari, Comune di Nardodipace (VV).Habitat: bosco di Fagus silvatica.Cappello: cm 4x3, campanulato, libero dal gambo, con superficie reticolata da costolaturepoligonali, irregolari, di grandezza varia, oblunghe in senso longitudinale, sommità tronca,perforata, coperta da gleba mucillaginosa verde-olivastra.Gambo: cm 20x3,5; cilindrico, attenuato in alto, spugnoso, cavo, bianco, inguainato nellaparte basale da una volva slabbrata, bianco/giallastra (peridio) con attaccati cordoni micelia-ri ramificati.Carne: bianca, fragile, spugnosa.Odore e sapore: sgradevole, cadaverico, percepibile a distanza di più metri. Allo stadio di"ovulo" ha odore e sapore di rafano.Spore: ellissoidali 5x2 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

In alcuni luoghi Phallus impudicus viene consumato quando è ancora nella fase di "ovulo”.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 155

Allo stadio di "ovulo" cm: 3-5; Cappuccio alto3-4; 3,5-4,5x2,5-3; 2-4x2x3; 3-4.

Gambo cm: 10-20x2-3; 10-20x2-3,5; 20x3; 8-20x2-3; 10-20x2-4; 22x5.

Phallus impudicus L.:Pers

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Località: Contrada Vardaru, Comune di Mammola (RC).Habitat: residui legnosi carbonizzati, (gregaria).Cappello: cm 6,5; convesso, rosso-fulvastro, margine involuto più chiaro, acuto, con residuidi velo. Superficie liscia, cuticola asportabile.Lamelle: adnate, fitte, mediamente larghe, intramezzate da lamellule, colore giallo-oliva-stro.Gambo: cm 4x0,5. Pieno, cilindrico, incurvato, bianco-giallastro con fine squamettaturaconcolore al cappello.Carne: sottile, biancastra.Odore e sapore: odore di radice, sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata bruno-ruggine. Spore ellissoidali, lisce, 7x4,5 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• P. carbonaria cresce tutto l'anno, di solito in fitte colonie.• E' uno dei funghi più frequenti su terreno bruciato.• Il gambo, a maturazione completa del fungo, diviene cavo.• Negli esemplari giovani si nota ancora la presenza di anello supero, bianco-cotonoso.• P. highlandensis è consumata in diverse località della Calabria.

156 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm. 2-4; 2,5-5; 3-5; 7; 5; 3-6; 1,5;1,5-4-6; 2-5-7.

Gambo cm. 3-5x0,3-0,4; 4-7x0,5-0,8; 5-7x0,8;2,5-5x0,15-0,4; 3-6x0,3-0,7.

Pholiota highlandensis (Pek) Smith e Hesler[P. carbonaria (Fr.:Fr.) Singer; Flammulina carbonaria (Fr.) Quélet]

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Località: Contrada Amusa, Comune di Caulonia (RC).Habitat: terreno sabbioso sotto Pinus, (gregario).Carpoforo: piriforme cm 9 x 7, giallo-ocraceo, liscio.Pseudostipite: cm 2,5 color bruno-scuro.Al taglio: peridio duro, spesso circa 1 mm giallo-ocraceo. Gleba bruno-nerastra, molliccia,disseminata di piccoli alveoli giallo-zolfo. Pseudostipite: ammasso di ife brunastre.Sapore e odore: odore gradevole, sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata bruno-rossastra. Spore sferiche, aculeate, con guttula, 8 x 5,5 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti lo stesso carpoforo

P. arhjzus può essere facilmente confuso con Scleroderma geoaster Fr.(=poljrhizum Gmel. Ex Fr) nonancora espanso nella forma stellare, poiché abitualmente crescono nello stesso habitat.Note differenziali principali di Scleroderma geoaster non espanso in forma stellare.Peridio: molto spesso e duro.Gleba : dura, nerastra.Pseudostipite ben sviluppato e brunastro.Solo a maturità si apre in superficie in 6-8 grosse lacinie ± triangolari.

N.B. Pisolithus arhizus è largamente ricercato e consumato in Calabria.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 157

Carpoforo cm: 6-15-25x5-7; Largo 5-10; 8-15; 4-15 di diametro e pseudostipite; 2-30; carpoforo8-20x5-10; Carpoforo 3-7-9-11 di diametro- pseudostipite; 1,5-2,5x2-3.

Pisolithus arhizus (Scop.: Pers) RauschertSinonimo: Pisolithus tinctorius (Pers) Coker & Couch

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Località: Falde di Monte Consolino, Comune di Stilo (RC).Habitat: su resti di Ferula communis.Cappello: cm 16; appianato depresso, carnoso, margine assottigliato, involuto, ondulato,colore nocciola chiaro.Lamelle: color bianco-crema, decorrenti sul gambo, mediamente fitte, anastomosate versol'inserzione al gambo, lamellule di grandezza varia.Gambo: cm 8 x 3; eccentrico ingrossato verso la base, biancastro, sodo.Carne: biancastra. Odore e sapore: sapore dolce, odore fungino.Sporata e spore: sporata bianca in massa. Spore ellittiche 10 x 5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Alcuni autori considerano i tre funghi che colonizzano le ombrellifere Eryngium, Ferula communis,Laserpitium delle varietà:

• Pleurotus eryngium su Eryngium;• Pleurotus ferulae su Ferula communis;• Pleurotus nebrodensis su Laserpitium.

158 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 5-10; 5-12; 3-10; 4-10; 5-18. Gambo cm: 2-4x1,5-2,5; 4-8x1-2; 3,5-7x1-1,8;1-3x0,8-1; 1-3x0,8-1,5.

Pleurotus eryngii DC. Ex Fr. var. ferulae Lanzi

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Località: Contrada Canne, Comune di Roccella Jonica (RC).Habitat: su Populus canadiensis.Cappello: cm 9, convesso appianato a forma di ventaglio, orlo involuto, zona marginaleassottigliata e ± frangiata, colore nero-violaceo, liscio, brillante, cuticola asportabile.Lamelle: decorrenti sul gambo, colore bianco-crema, filo intero concolore, mediamente fitte,numerose lamellule di grandezza varia, presenti forcature.Gambo: cm 3,5 x 2; laterale, tozzo, sodo, obliquo, biancastro, base confluente con quella dialtri esemplari imbricati.Carne: bianca, più spessa in corrispondenza del gambo, più assottigliata ai margini, elasti-co-tenace più marcatamente nel gambo.Odore e sapore: sapore dolce, odore fungino.Sporata e spore: sporata bianca in massa. Spore ellissoidali, lisce, non amiloidi, 10 x 4 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Specie largamente coltivata e commercializzata. Cresce su latifoglie.

La varietà Pleurotus columbinus cresce su legno di conifere.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 159

Cappello cm: 15; 5-20; 5-15; 4-8-15; 12-15; 6-16; 7-14; 5-10-15; 15; 4-20-25.

Gambo cm: 1-2x1; 3-10x1,3-4; 1-4x1-3; 1-3x1-2; 1-3,5x1-2; 10-30x8-15; 1-2-4x1-2,5.

Pleurotus ostreatus (Jacq. : Fr.) Kummer

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Località: Croceferrata, Comune di Grotteria (RC).Habitat: su sclerozio al margine di ceppo di Fagus. (Esemplare isolato).Cappello: cm 13, carnoso, infundibuliforme, superficie di colore ocraceo-chiara coperta dapiccole e sottili squame brunastre disposte in senso radiale, margine sottile, lacerato.Tubuli: corti, biancastri, decorrenti sul gambo.Pori: biancastri, grandi, poligonali allungati in senso radiale.Gambo: cm 7x1,5, bianco, centrale, cilindrico.Carne: bianca, coriacea.Odore e sapore: odore fungino, sapore gradevole.Sporata e spore: sporata biancastra. Spore 12x6,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• P. tuberaster cresce singolo su legno. Cresce a gruppo su terreno e Pietra fungaia.

• Può essere scambiato con P. squamosus che però ha: gambo di colore nero di solito laterale, carnecon odore di farina rancida, cappello generalmente molto più grande (può raggiungere 60 cm di dia-metro).

• "Sclerozio,, detto anche " Pietra fungaia, è una fitta massa miceliare di colore nerastro ± rotondeg-giante che può raggiungere il peso di più chilogrammi, che ingloba nella sua crescita resti vegetali,radichette, materiale estraneo diverso, terra, sassi ecc...

160 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 2-10-15; 3-6; 5-15 Gambo cm: 5-6x1,5; 0,5-8x1,5; 6,5-7.

Polyporus tuberaster (Jacq.) Fr.Sinonimi : Boletus tuberaster Jacq. ; Polyporus lentus Berk ; Polyporus flaccipes Rostk

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Località: Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco misto di conifere e latifoglie.Cappello: cm 10; convesso-spianato, bruno-nerastro-vellutato, più scuro al tocco.Tubuli: adnati al gambo con filetto, grigio-rosati, azzurro-scuri alla pressione. Pori angolo-si, concolori ai tubuli.Gambo: cm 13; cilindrico, pieno, consistente, pruinoso, senza reticolo, concolore al cappel-lo, base con traccia biancastra di micelio.Carne: bianca al taglio, vira al rosa-carnicino e poi al brunastro.Odore e sapore: odore sgradevole, sapore a retrogusto amaro.Sporata e spore: sporata bruno-rossastra. Spore ellittico-fusiformi, lisce, guttulate 11x7 μm.Commestibilità: commestibile scadente.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Le caratteristiche principali sono: colorazione bruno-nerastra all'esterno; pori bruno-rossastri, carne bianca al taglio.

Reazioni macrochimiche di uso comune:

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 161

Cappello cm: 6-15; 6-15; 5-15; 4-10; 5-10-15;5-12-15; 5-15; 10-15.

Gambo cm: 7-12x1,5-3; 6-14x1,5-3,5; 5-10x2-3; 4-10-15x1-3; 5-12x1,2-2,5.

Porphyrellus porphyrosporus (Fries) GilbertSinonimi: Boletus pseudoscaber Secr; Boletus fuliginosus Fr.

carne + KOH =rosa…poi bruno.carne + NaOH = verde-scuro.

carne + NH4OH = giallo-chiaro.carne + FeSO4 = grigio-verde.

carne +Tintura di guaiaco = azzurro-chiaro.gambo + H2SO4 = bruno-rosso - bruno-cioccolato.gambo + HNO3 = rosso-ruggine-rosso-scuro.cuticola + KOH = bruno nerastra.

carne + NH3 = giallo-canario.

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Località: Litorale prospiciente gli Scavi Archeologici di Locri (RC).Habitat: spazi sabbiosi-erbosi con Echinophoro spinosae-Ammophiletum arenarie.Cappello: cm 4, spianato, depresso al centro, superficie grigiastra sfumata di rosa, asciutta,margine involuto, eccedente.Lamelle: mediamente fitte, strette, decorrenti, intramezzate da lamellule, di colore grigio-chiaro con sfumatura ocracea, filo lamellare intero, concolore.Gambo: cm 8x2,2; cilindraceo, flessuoso, pieno, sodo, biancastro, liscio, eccentrico, quasitotalmente intriso di fine sabbia. Parte radicante coperta da residui miceliari frammisti a sabbia.Carne: biancastra, soda. Odore e sapore: odore fungino, sapore a retrogusto amaro.Sporata e spore: sporata bianco-rosata in massa. Spore amigdaliformi con parete sfaccetta-ta, apiculo ben pronunciato, 8x6 μm.Commestibilità: non accertata.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Rodocybe: testa rosea (gr. rhòdon=rosa e kùbe=testa)

162 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 3,5-11; 3-9; 3,5-11. Gambo cm: 5x2,5; 5-8x1-2.

Rhodocybe malenconii Pacioni e Lalli(= Clitopilus ammophilus in Malencon e Bertault)

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Località: Bulici di Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco misto di latifoglie. Cappello: cm 8; appianato-ondulato, color giallo-arancione-rosso, margine sottile.Lamelle: color crema-giallastro con orlo giallo, larghe, fragili, mediamente fitte, adnate.Gambo: cm 8 x 2, cilindrico, carnoso, consistente, bianco sfumato leggermente di lilacinonella parte alta.Carne: bianca, soda, giallina sotto la cuticola.Odore e sapore: sapore dolce, odore nullo. Sporata e spore: sporata giallastra in massa. Spore ovoidali, reticolate, verrucose, 8,5x6,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Caratteristiche: filo giallo delle lamelle. Fragilità della carne. Colore giallo-arancione-rosso del cap-pello. Lamelle crema-giallastre.

Reazioni macrochimiche:solfato ferroso+carne = arancio-chiaro.

fenolo+carne = bruno-rossiccio.tintura di guaiaco+carne = ± verde scuro.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 163

Cappello cm: 4-10; 8; 6-10; 10-12; 4-10; 5-9-14; 5-10; 4-8; 5-10; 5-8-10; 4-8; 3,8-9;

Gambo cm: 4-9x1,7-2,5; 8x2; 4-8x1-1,5; 3-8x1,5-2,5; 6-9x1,8-2,4; 4-8x1,5-2,5; 3,5-8x1,2-2,5; 3-9x1-2; 3-8x1-2,5;

Russula aurata (With.) Fr

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Località: Bulici di Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco di Fagus silvatica e Abies alba.Cappello: cm 10; spianato con depressione centrale infundibuliforme, margine assottigliato,involuto, colore biancastro. Cuticola secca, poco asportabile con macchiettatura giallina.Lamelle: biancastre, sfumate di azzurrino, fitte, sottili, strette, fragili, leggermente decorren-ti, biforcate al gambo con lamellule di grandezza varia.Gambo: cm:4,5x 3; biancastro, cilindrico, duro, con segnatura circolare azzurra alla giuntu-ra delle lamelle sul gambo.Carne: biancastra, dura, fragile.Odore e sapore: odore fruttato, sapore pepato.Sporata e spore: sporata biancastra in massa. Spore 8 x 6,5 μm, reticolate echinolate.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Si distingue dalla R. delica, principalmente per il cappello profondamente depresso o imbutiforme;lamelle molto fitte e basse; reazione al FeSO4 rosa pallido.

Reazioni macrochimiche:al solfato ferroso (FeSO4): lentamente rossastro.

al guaiaco: verde (non rapido).al fenolo : viola-pallido dopo 1-2 h.

164 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 6,5-15; 6-12; 5-14; 6-15; 5-13;4,5-13;

Gambo cm: 2,5-4,5x2-3; 2-4x1-1,5; 2-3; 3-7x1-3;

Russula chloroides (Krombholz) Bresadola -Var. chloroides

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Località: Bulici di Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco misto di Abies alba e Fagus silvatica. Cappello: cm 8; appianato depresso, colore violetto lilacino, carnoso, compatto; la cuticolaasportabile a metà raggio, mette in evidenza un tipico pigmento color ciclamino.Lamelle: subdecorrenti, intramezzate da lamellule di varia grandezza, spesse, lardose, bianche.Gambo: cm 4,5 x 1,8, cilindraceo, bianco, liscio.Carne: compatta, bianca, lilacina sotto la cuticola.Odore e sapore: odore e sapore insignificanti.Sporata e spore: sporata bianca in massa. Spore ovoidali, verrucose 8 x 6 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Caratteristica: lamelle di consistenza lardacea; pigmento color ciclamino sotto la cuticola.

Reazioni macrochimiche:solfato ferroso+carne = negativa.

tintura di guaiaco+carne = positiva.anilina+lamelle = tardivamente arancio.

fenolo + carne = bruno-rossiccio.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 165

Cappello cm: 4-15; 10-15; 4-8; 5-15; 6-15; 4-8; 5-15; 5-12-15; 5-14; 15; 5-14; 5-14; 4,5-15;

Gambo cm: 4-10x1,5-5; 4-7-10z1-2-2,5; 5-10x1,5-3-4; 4-7-10x1,2-2,5; 5-10x1,5-3; 6-10x1-2; 3-9x1,5-3,5; 10x3,5; 4-10x1,5-5;

Russula cyanoxantha (Schaeffer) Fries

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Località: Cerasarella di Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco misto di Fagus silvatica e Abies alba.Cappello: cm 15; carnoso, duro, depresso al centro, bordo arrotondato, involuto. Cuticolaasciutta, non asportabile, biancastra macchiettata di ocraceo con fini fibrillosità in rilievo,diventa brunastra allo sfregamento.Lamelle: biancastre con riflesso verdastro, arcuate, larghe, frangiate, adnate, leggermentedecorrenti, intercalate da lamellule di grandezza varia, presenza di qualche forcatura, filointero concolore, fragili.Gambo: cm 5 x 3, tozzo, sodo, biancastro macchiettato di ocraceo.Carne: biancastra, dura, fragile.Odore e sapore: odore di pesce, sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata crema in massa. Spore ovoidali con verruche 8 x 6,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Può confondersi facilmente con la Russula chloroides.Note differenziali principali: in Russula chloroides : FeSO4 : reazione rossa della carne.Cappello imbutiforme con margine sottile, colore biancastro tendente al giallastro. Lamelle fitte con sfumaturaazzurrina; odore fruttato, mai di pesce; sapore pepato. Anello azzurrino all'attacco delle lamelle. Latifoglie.

Reazioni macrochimiche:carne + guaiaco = forte e rapido (blu)

carne +FeSO4 = rosa pallido (mediocre intensità)

166 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 5-17; 6-14-18,5; 8-15; 8-20; 15;6-12; 6-15; 6-18; 10-15; 6-14; 18,5; 5-17; 5-18.

Gambo cm: 2-6x1-4,5; 2,5-4,8x1,5-3,5; 3-6x2-4; 6x4; 2-4x1-1,5; 3-5x2-3; 2,5-4,8x1,5-3,5; 2-6x1-4,5; 3-5x1,5-3.

Russula delica Fries

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Località: Monte Gremi, Comune di Caulonia (RC).Habitat: bosco misto di Fagus silvatica e Abies alba.Cappello: cm 12; convesso, duro, margine regolare, liscio, involuto, colore rosso -carnicinocon macchie bianche ± estese ed irregolari. Cuticola vellutata, non separabile.Lamelle: fitte, fragili, bianche, filo intero, arrotondate al gambo con qualche forcatura, qual-che lamellula.Gambo: cm 7x 2,5; leggermente clavato, pieno, duro, bianco, liscio, soffuso di rosso al terzoinferiore.Carne: bianca, dura, odore gradevole, sapore amarognolo.Sporata e spore: sporata color crema pallido. Spore ovoidali 8 x 7 μm, reticolate.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Caratteristica: durezza della carne

Reazioni macrochimiche:Carne + Guaiaco = incostante;

Carne + Solfato ferroso = arancio sporco;Carne + sulfovanilina = viola sporco.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 167

Cappello cm: 4-13; 4-14; 5-10-13; 5-12; 3-8-10; 12; 5-10; 4-11; 5-8;

Gambo cm: 3,5-7x1,2-3,7; 3-8x1-2; 3,5-8x1,2-2,5; 3-9x1-2; 5-10x1-2; 8x3,5; 3-8x1-3,5;

Russula lepida (Fr.: Fr) Fries

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Località: Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco di Abies alba.Cappello: cm 12. Globoso, carnoso, duro, margine involuto, liscio, colore ocra-brunastro.Cuticola non separabile.Lamelle: fitte, lardacee, filo intero, colore biancastro-crema, arrotondate-sinuate all'inser-zione sul gambo. Qualche lamellula.Gambo: cm 7x2. Pieno, duro, cilindrico, biancastro con qualche macchia biancastra ± estesa.Carne: biancastra, soda.Odore e sapore: odore nullo. Sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata crema in massa. Spore ovoidali allungate, verrucose cristulate 7x5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

R. mustelina può essere confusa con:• R. foetens: si distingue per l'odore di varechina e per il margine pettinato;• R. consobrina: si distingue perché molto pepata e per il margine pettinato.

Reazioni macrochimiche:Solfato ferroso + lamelle = giallo-arancio-vivo, poi imbrunente;

Tintura di guaiaco + lamelle = rapida positiva;Acqua d'anilina + lamelle = giallo (lentamente).

168 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 7-15; 6-10-13; 5-14; 5-14; 6-10-13; 12-15; 15; 10-15; 4-10.

Gambo cm: 4-10x1,5-3,5; 3-11x1,3-4; 3-10x2-4; 3,5-8-11x 1,3-4; 4-10x1,5-3,5; 10x3.

Russula mustelina Fries

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Località: Cina di Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco misto di Abies alba-Pinus halepensis.Cappello: cm 7; disteso, depresso-ombelicato al centro, margine ottuso. Colore lilla nerastroal centro, lilla-rosato al margine. Cuticola vellutata-viscosa al centro, asportabile a un terzodel raggio.Lamelle: colore crema, fitte, sublibere con qualche forcatura all'inserzione sul gambo. Rarelamellule.Gambo: cm 6x2. Cilindrico, leggermente ingrossato alla base con qualche sfumatura rosa,sodo, bianco.Carne: bianca, fragile.Odore e sapore: odore di iodoformio pronunciato alla base del gambo, sapore dolce.Sporata e spore: sporata giallo-chiara in massa. Spore ellissoidali echinolate-reticolate 8x7 μm. Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

La R. turci ha le seguenti principali caratteristiche.• Cappello a colori coccardati.• Viscosità persistente nella parte ombelicata del cappello.• Odore caratteristico di iodoformio alla base del gambo.

Reazioni macrochimiche:Guaiaco + carne = reazione lenta blu-chiaro.

Solfato ferroso + carne = reazione debole; rosa-arancio

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 169

Cappello cm: 4-10; 4,5-10; 4; 3-8-10; 6-10;10;

Gambo cm: 3-7x1-2,5; 3-7x 1-2; 1,2-1,6x4,7-5,5; 3-7-9x1-2; 3-8x1-2; 7x2;

Russula turci Bresadola

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Località: Mula di Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco di Fagus silvatica. Cappello: cm 18; piano, depresso al centro, superficie di colore verdastro con areole poligo-nali, più rarefatte verso il margine, tra le quali si nota la carne del cappello di colore bianca-stro; cuticola separabile a metà raggio.Lamelle: annesse al gambo, mediamente fitte, frammiste a lamellule, larghe, forcate, fragili,biancastre.Gambo: cm 8 x 4; cilindrico, robusto, duro, attenuato alla base, bianco.Carne: soda, dura, spessa, biancastra.Odore e sapore: odore gradevole, sapore di nocciola.Sporata e spore: sporata crema-biancastra. Spore ovoidali decorate da verruche, 7 x 5,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

E' la russula a più elevato peso specifico ed è considerata la migliore. Per il colore può essere scambiata conl'Amanita phalloides.E' riconoscibile e differenziata: • per le areole poligonali del cappello che fanno intravedere la carne sottostante;• per il suo peso specifico alto; • per la fragilità cassante della carne.

Reazioni macrohimiche:Solfato ferroso + carne = rossastro bruno-rossastro. Formolo + carne = rosa-lento

Anilina: negativa sulle lamelle. Tintura di guaiaco + carne = lentamente positiva.Idrato di potassio + midollo del gambo = giallino.

170 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 4-9-12,5; 10; 8-15; 10-15; 5-12;6-11-15; 4-10-15; 5-15; 5-15; 5-14; 4-9-12,5;5-9,5-15.

Gambo cm: 4-9x2-3,5-4,5; 8x3; 3-8x1-3; 4-8,5x1,8-3; 3-8x1,5-4; 2-9x1,5-5,5; 3-6x2-3;

5-9x1,5-3; 4-9x2-3,5-4,5; 2-9x1,5-4,5.

Russula virescens (Schaeffer) Fries

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Località: Ferdinandea, Bivio per Bivongi Comune di Bivongi (RC).Habitat: bosco di conifere, (gruppo di numerosi esemplari).Cappello: cm 22. Convesso-appianato, depresso al centro. Superficie brunastra con sovrap-poste squame ± concentriche, bruno-scure, a margine sottile, più piccole e rade al margine,cuticola separabile.Imenoforo: formato da aculei, fitti, decorrenti sul gambo, grigiastri, lunghi mm 5, facilmen-te asportabili.Gambo: cm. 6x2,5, centrale, tozzo, consistente, grigio-brunastro.Carne: biancastra, soda, compatta, fibrosa nel gambo.Odore e sapore: odore resinoso. Sapore amarognolo.Sporata e spore: sporata bruno-chiara. Spore globose-angolose 7x6 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

S. imbricatus può essere facilmente scambiato con S. scabrosum, che può crescere nello stesso habi-tat ma preferisce le latifoglie (quercus-fagus-castanea), ha carne che odora di farina, amarissima,bianca ovunque meno che alla base del gambo dove è verdastra.S. imbricatus si presta bene alla conservazione sotto aceto, ad essere essiccato, ad essere ridotto in pol-vere ed usata come condimento.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 171

Cappello cm: 10-25; fino a 25; 2-12-18; 8-20;25-30; 25; 6-30; 10-30; 20; 25; 10-20-30;Alcune misure di aculei mm. 10-15-17;

Gambo cm: 4-10x2-3,5; 5-10x2,4; 3-6x2-4; 3-6-8x2-4; 5-8x1,5-2,5; 5-10x2-3; 8x5; 4-7x2-4;

Sarcodon imbricatus (L.:Fr) P.Karstes

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Località: Canolo Nuova (RC).Habitat: margine erboso di bosco misto. (Piccolo gruppo).Cappello: cm 4. Emisferico-convesso, liscio, vischioso (tempo umido), giallo-ocra, bordoarrotondato, margine con resti biancastri di velo.Lamelle: adnate fitte, mediamente larghe, intercalate da lamellule, colore lilla-pallido, filobiancastro finemente seghettato.Gambo: cm 6x1. Cilindrico, incurvato, pieno, biancastro fibrilloso al disotto dell'anello.Anello: biancastro, stretto, membranoso, nella parte alta del gambo.Carne: biancastra.Odore e sapore: odore di ravanello. Sapore gradevole.Sporata e spore: sporata bruno-violacea. Spore ellissoidali, lisce 9x4,5 μm.Commestibilità: senza interesse.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• Il gambo a maturazione completa si presenta cavo.• L'anello è caduco. Spesso si presenta di colore violaceo per la caduta delle spore.• L'odore di ravanello è più spiccato al taglio della carne.

Reazione macrochimica:carne + guaiaco = blu-chiaro.

172 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm:3-5; 2,5-6; 3-5; 2-5; 4-5; 5. Gambo cm: 3-5x0,6-1; 3-6x0,4-0,8; 4-5x0,4-07; 3-5x0,5-1; 0,35-0,60x0,5-0,8; 5x3

Stropharia coronilla (Bull.: Fr) Quélet

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Località: Canolo Nuova (RC).Habitat: margine erboso di bosco di latifoglie.Cappello: cm 4; convesso-appianato, blu-verdastro al centro, biancastro al margine.Lamelle: annesse-marginate, brunastre, filo concolore.Gambo: cm. 7x0,5. Concolore al cappello, anello assente.Carne: biancastra.Odore e sapore: odore tenue, sapore di rapa.Sporata e spore: sporata bruno-porpora. Spore ellittiche 6x4,5 μm.Commestibilità: senza valore.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Alcuni autori considerano S. cyanea, S. coerulea, S. albocyanea varietà o sinonimi di S. aeruginosa:• S. coerulea Kreis (= S.cyanea s.s.); S. aeruginosa ( Curt.:Fr.) Quél (= S. cyanea) M. Bon,Champignons de France et d'Europe occidentale.• S. coerulea Kreisel = S.cyanea (Bolt) Tuomikoski J.Breitenbach-F.Kranzlin, Champignons de SuisseTom 4• Stropharia aeruginosa (Cut ex Fr.) Quél, nota: "in letteratura esistono due specie S. cyanea e S. alboc-yanea che si differenziano da aeruginosa per particolari molto vaghi…..forse non sono altro che formeestreme, visto che i caratteri microscopici non sono ben differenziati" G. Lonati, Guida alla determi-nazione macroscopica dei funghi.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 173

Cappello cm:8; 2,5-5-7; 3-6; 3-8. Gambo cm: 10x1,5; 4-7-10x0,4-1; 5-8x0,5-1,5.

Stropharia cyanea (Bolt. ex Secr.) Tuomikoski[=S. coerulea Kreisel R.Courtecuisse-B.Duhem-Champignons de France et d'Europe ]

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Principali differenze macroscopiche tra S. aeruginosa e S. coerulea:

Principali differenze microscopiche:

• presenza di numerosi cheilocistidi vesciculari, clavati, non frammisti, o raramente a chryso-cistidi• assenza di cheilocistidi vesciculari, clavati, presenza di numerosi chrysocistidi terminantia becco sul filo delle lamelle.

Reazione macrochimica di S. cyanea:

Guaiaco + carne = blu.

174 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello viscosoLamelle e margine con fioccosità biancheAnello fibrilloso-membranoso da giovaneSporata bianco-viola

Cappello con viscosità e tendenza ad ingiallireLamelle più brunastre con filo concoloreAnello frammentario ed evanescente.Sporata bruno/porpora senza traccia di viola

Stropharia aeruginosa Stropharia coerulea

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Località: zona porto delle Grazie, Comune di Roccella Jonica (RC).Habitat: bosco di Pinus halepensis in litorale marino (esemplari sparsi)Cappello: cm 10. Guancialiforme, sinuoso, margine sottile, involuto, bruno-violaceo al cen-tro, biancastro in periferia. Cuticola liscia, vischiosa, interamente asportabile.Imenoforo: tubuli corti, adnati, giallastri. Pori piccoli, irregolari, concolori ai tubuli.Gambo: cm 5x3; sodo, pieno, attenuato alla base, giallastro, ricoperto da vistose granulazio-ni irregolari rosso-vinose. Assenza di anello.Carne: al taglio bianco-giallina.Odore e sapore: odore gradevole, sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata giallo-ocracea. Spore ellissoidali, lisce, guttulate 10x5 μm.Commestibilità: commestibile (asportare la cuticola).

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Nello stesso habitat cresce S. mediterranensis (tossico) che si distingue per la carne decisamente gialla, per il gambo piùlungo (rapporto tra lunghezza del diametro del cappello e la lunghezza del gambo a favore del gambo); per le granula-zioni sul gambo puntiformi e brunastre. Reazioni macrochimiche di S. mediterranensis: KOH+carne = grigio-viola.

Reazioni macrochimiche:solfato ferroso + carne = viola.

Ammoniaca + carne = rosa, poi bluastro.Idrossido di ammonio + carne = rosa, poi violacea infine lilla.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 175

Cappello cm: 4-12; 4-12; 10; 4-10-14; 5-15; Gambo cm: 2-5x1-3; 2-6x1-2; 3-6x1-2; 2-6-8x1-2; 2-6x1-3;

Suillus bellini (Inzenga) Kuntze

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Località: zona porto delle Grazie, Comune di Roccella Jonica (RC).Habitat: pineta (diversi esemplari sparsi).Cappello: cm 5. Emisferico, orlo disteso; cuticola colore nocciola più chiara al margine confibrille radiali più scure, eccedente, interamente asportabile.Imenoforo: tubuli lunghi, adnati, colore giallo-oro. Pori concolori ai tubuli, angolosi.Gambo: cm 8x2,5; cilindrico, attenuato in alto, pieno, sodo; superficie giallognola con finigranulazioni brunastre.Carne: biancastra, giallognola in prossimità dei tubuli e della corteccia del gambo.Odore e sapore: odore fruttato, sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata brunastra. Spore ellissoidali, lisce 8x5 μm.Commestibilità: commestibile (asportare la cuticola).

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Caratteristiche: cuticola facilmente asportabile in toto; cuticola vischiosa e lucida a tempo umido; pre-ferisce ambiente marino in pinete.

Reazioni macrochimiche:Carne + ammoniaca = rosso-arancioPori +ammoniaca = rosso-arancio

Carne + idrossido di potassio oppure idrossido di sodio = grigio-lillaCarne + solfato ferroso in soluzione acquosa al 10% = grigio.

176 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 8-11; 4-12; 5-7; 10-15; 5-8; 5-12-16;

Gambo cm: 4-7x1-2; 6-8x1-2; 3-7-9x1-2; 4-7,5x1-3; 5-9x1-1,5;

Suillus collinitus (Fr.) Kuntze(=Suillus fluryi Huijsmann)

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Località: Reggia di Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: conifere, (a gruppo).Cappello: cm 10; fulvo-brunastro, convesso carnoso, margine involuto; cuticola asciutta,lucida, asportabile.Imenoforo: tubuli mediamente lunghi, adnato-subdecorrenti, giallastri, sottili. Pori piccolipoligonali, concolori ai tubuli con goccioline biancastre.Gambo: cm 7 x 2,5; cilindraceo, pieno, crema-biancastro con fini granulazioni concolori,alla base trame di micelio biancastro.Carne: biancastra, tenera, acquosa.Odore e sapore: odore fruttato, sapore acidulo.Sporata e spore: sporata bruno-ocracea, spore fusiformi, lisce, guttulate 9 x 4,5 μm.Commestibilità: commestibile (eliminare la cuticola).

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Può essere confuso con Suillus collinitus. Note differenziali principali: • S. granulatus: alla basetrame di micelio bianco; • S. collinitus : alla base trame di micelio rosa.

Reazioni macrochimiche:

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 177

Cappello cm: 5-12; 5-12-15; fino a 15; 4-12;5-10-15; 3-10; 5-8-10; 12; 5-15; 5-12-16; 4-10; 4-10;

Gambo cm: 4-10x1-2; 3-10x1-3; 4-9x1-2,5; 5-10x1-2; 8-12x1-1,5; 10x2; 4-812x1-2-3; 5-7x1-1,5; 4-10x0,8-2;

Suillus granulatus (L.: Fr) Kuntze

Ammoniaca + carne = rosso-violaceo.Idrossido di potassio + carne = da rosso a lilla.

Acido solforico + carne = ocra-arancio.

Tintura di guaiaco + carne = grigio.Idrossido di ammonio + pori = subito arancio-rosso.

Idrossido di ammonio + carne = rosa-lilla-chiaro.Solfato ferroso + carne = grigio-blu.

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Località: Morzu di Campoli, frazione di Caulonia (RC).Habitat: a gruppo di numerosi esemplari alcuni dei quali cespitosi sotto Pseudotsuga dou-glasii.Cappello: cm 9. Convesso-campanulato con umbone ottuso, carnoso al centro, sottile almargine involuto con resti di velo appendicolati. Superficie opaca, asciutta, giallo-brunastra,ricoperta da squamule disposte radicalmente. Cuticola spessa, asportabile con difficoltà.Imenoforo: tubuli corti, adnato-decorrenti, giallastri, disposti in file radiali. Pori minuti, irre-golari, concolori ai tubuli.Gambo: cm 4,5x2. Cilindrico, pieno, giallastro al di sopra dell'anello, brunastro inferior-mente. Anello biancastro posto ai 2/3 superiori del gambo, fioccoso-bambagioso; alla basemicelio bianco. Carne: al taglio giallognola, soda, ± fibrosa nel gambo. Vira debolmente al rosa.Sapore e odore: sapore acidulo, odore fruttato.Sporata e spore: sporata giallastra. Spore ellittico-fusiformi 9x5 μm.Commestibilità: consumato in alcune zone della Calabria.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

178 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 6-16; 4-9; 3-10. Gambo cm: 2-8x1,5-2,5; 3-5,5x1,5-3; 3-5x1,5-3.

Suillus lakei (Murril) Smith e ThiersSinonimo: Ixocomus lakei Singer

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Località: Reggia di Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: Conifere, (a gruppo).Cappello: cm 9; convesso, margine involuto, colore bruno-cioccolato con riflessi violacei,cuticola liscia, molto viscida, separabile. Imenoforo: tubuli mediamente lunghi, decorrenti, giallastri; pori piccoli rotondi, concoloriai tubuli.Gambo: cm 8 x 3; tozzo, sodo, cilindraceo, giallastro, punteggiato all'apice da fini granula-zioni. Anello ampio, membranaceo, vischioso, bianco con tonalità violacea.Carne: bianco-giallognola, acquosa.Odore e sapore: odore fruttato, sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata bruno-oliva in massa. Spore ellittiche, lisce, guttulate, 7 x 3,5 μm.Commestibilità: commestibile (asportare la cuticola).

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

E' ben caratterizzato dall'anello bianco-violaceo e dalla crescita sotto Pinus.

Reazioni chimiche:

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 179

Cappello cm: 5-10; 4-12; 10-12; 4-12-16; 2-15; 6-8-10; 5-15; 5-15; 2-12; fino a 12-15; 12;5-12-15;

Gambo cm: 4-10x2-3; 5-8x1-2; 4-11x1-3; 4-8x1-3; 4-7-10x1-2; 3-10x1-3; 4-7x1,2-3;10x2,5; 5-11x1,5-2,6;

Suillus luteus (L.:Fr) S.F. Gray

Ammoniaca + carne = colore grigio-lilla;Ammoniaca + pori = rosa-arancio->bleu-chiaroIdrato di potassio [su cappello e carne = grigio sporco,

[su carne= spesso arrossa grigio;

Solfato ferroso + carne = giallo-blu, verde-giallo;Acido solforico + carne = giallo;Acido solforico + pori = ocra-arancio;

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Località: Purgatorio del Comune di Roccella Jonica (RC).Habitat: boschetto misto di Pinus pinaster e Pinus halepensis, (presenza di numerosi esem-plari disposti in fila e a cerchi).Cappello: cm 8; carnoso, emisferico, di colore castano-rossiccio, orlo involuto, margine sot-tile, cuticola vischioso-brillante, poco separabile.Lamelle: mediamente fitte, libere, bianche, uncinate al gambo, lamellule di diversa lunghezza.Gambo: cm 7x1,5; pieno, duro, leggermente incurvato e leggermente ingrossato alla base.Colore bianco sopra l'anello, concolore al cappello sotto l'anello.Anello: cortiniforme concolore alla parte inferiore del gambo.Carne: bianca.Odore e sapore: odore tenue di farina, sapore amaro.Sporata e spore: sporata bianca. Spore ellissoidali, 7,5 x 6 μm, con apiculo ben marcato.Commestibilità: non commestibile, amaro.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Abitualmente consumato in alcune località delle Serre Calabresi dopo trattamento in salamoia.

180 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 5-12; Fino a 12; 5-12-15; 6-12;10-15; 15; 6-9; 7-12-15.

Gambo cm: 3-8x1,5-2,5; fino a 2 cm di diame-tro; 5-10x1-2,5; 4-8x1-2; 7-9x2-3; 10x3; 5-8x1-2.

Tricholoma batschii Gro GuldenSinonimi: Tricholoma subannulatum Batsch: sensu Bres - Tricholoma fracticum (Britz) Kreisel

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Località: Bivio per Bivongi, Ferdinandea Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco misto di Pinus e Quercus.Cappello: cm 16,5; carnoso, convesso, colore ocra-brunastro con placche più chiare, orloinvoluto. Cuticola poco separabile, in parte ricoperta da residui terrosi.Lamelle: decorrenti sul gambo con filetto, colore bianco-crema, intramezzate da lamellule.Gambo: cm 10 x 4,5; tozzo, sodo, ingrossato al centro, concolore al cappello nei due terziinferiori, la rimanente parte superiore, di colore bianco-crema è nettamente delimitata dallaparte inferiore (zona pseudo-anulare).Carne: bianca, soda, al taglio, dopo qualche tempo, la carne tende al rosato.Odore e sapore: sapore con leggero retrogusto amarognolo, odore insignificante. Sporata e spore: sporata bianca in massa. Spore ellissoidali, 9 x 6 μm, non amiloidi.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Il Tricholoma colossus può essere confuso soprattutto con Catathelasma imperiale (Biannularia impe-rialis). Catathelasma imperiale si differenzia da Tricholoma colossus principalmente per avere: pre-senza sul gambo di anello doppio (armilla), carne bianca immutabile con odore di farina.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 181

Cappello cm: 10-15-20; 10-20-30; 6-20; 18-20. Gambo cm: 6-15x5-8; 6-20-25x5-8; 5-7x3-4.

Tricholoma colossus (Fr) Quélet

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Località: Morzu di Campoli, frazione di Caulonia (RC).Habitat: latifoglie, (a piccolo gruppo).Cappello: cm 10; convesso con umbone centrale, margine sottile lobato, cuticola bianco-sericeo-brillante, crema pallido al centro, separabile.Lamelle: bianche, fitte, larghe, smarginate, filo finemente seghettato, lamellule di varia lun-ghezza.Gambo: cm 8x2; bianco, con tenue tinta blu-verde in basso, pieno, cilindrico, fibroso.Carne: al taglio, biancastra, fibrosa, soda.Odore e sapore: odore gradevole di farina fresca, sapore dolciastro di nocciola.Sporata e spore: sporata bianca. Spore ovoidali, lisce, monoguttulate, non amiloidi, 6x5,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Si presenta a gruppi ± numerosi. Si possono incontrare esemplari robusti con sfumatura azzurrina alla base.Si può confonderlo con: Tricholoma inamomeum, T. album, T. pseudoalbum e con le Amanite velenose.Considerazioni: le Amanite si distinguono per la presenza della volva e dell'anello.I Tricolomi segnati presentano odore sgradevole e non presentano riflessi blu-verdastri alla base del gambo.• (T. album: sapore acro-amaro, T. inamomeum forte odore di gas, T. psedoalbum sapore acre-amaro).

Reazioni macrochimiche:T. album varietà thallophilum : TL4 + carne = verdastro-pallido,

T. inamomeum : TL4 + carne = grigio-verdastro.T. inamomeum : SF. + carne = verdastro.

182 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 5-10-12; 5-10; 6-10-12; 6-10-12;7-12; 10; 6-10; 10-12; 5-10; 6-10; 5-10; 6-10-12; 6-10-12;

Gambo cm: 6-10x1-2; 4-7x0,8-1,2; 5-12-15x1-2; 10x1,5; 6-8-10x1-2; 4-10x1-2; 8-12x1-2,5;6-8-10x1-2; 6-8x2-2,5; 6-10-12x1,5-3

Tricholoma columbetta (Fr.:Fr) Kummer

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Località: Bulici di Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: bosco misto di aghifoglie e latifoglie. Cappello: cm 9 emisferico-appianato, leggero umbone ottuso, bordo ondulato, margine invo-luto debordante sulle lamelle, superficie giallo-dorata, più scuro al centro.Lamelle: fitte, smarginate, larghe, sinuose, intercalate da numerose lamellule, colore giallo-zolfo.Gambo: cm 8; sodo, colore giallo, più chiaro all'apice, liscio.Carne: compatta, bianca, sfumata di giallo verso la parte marginale.Odore e sapore: odore e sapore gradevoli.Sporata e spore: sporata bianca. Spore lisce, ellissoidali, 8 x 4,5 μm, non amiloidi.Commestibilità: vedi osservazioni.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Il Tricholoma equestre può essere scambiato con altri Tricholomi gialli tossici e con Cortinari giallivelenosi mortali. Principali note caratteristiche differenziali:• Tricolomi tossici: Tricholoma sulphureum e Tricholoma bufonium.

• Tricholoma sulphureum: emana odore forte e sgradevole di gasacetilene. Ha lamelle spa-ziate, carne gialla.

• Tricholoma bufonium: cappello color bruno-rossastro, bruno-porpora, gambo ± concoloreal cappello, lamelle spaziate, odore sgradevole di acetilene.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 183

Cappello cm: 5-8-12; 5-8-12; 5-10-12; 5-8; 5-10; 6-12; 5-10; 10-15;

Gambo cm: 5-8-10x1-2-3; 5-8-10x1-2-3; 4-8-10x1-2; 5-8x1-1,5; 6-9x0,8-1,5; 5-7-10x1-2; 4-8x1-1,8; 6-8x1-2

Tricholoma equestre (L.:Fr.) Kummer(=Tricholoma flavovirens ss. Auct)

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• Cortinari velenosi mortali:• Cortinarius splendens: gambo con bulbo marginato (possibile presenza di cortina);• Cortinarius vitellino- Moser: forte odore di gas acetilene o di formaggio stagionato; bulbo

marginato (possibile presenza di cortina).

Il 17 gennaio 2002, una comunicazione fatta ai Gruppi micologici dell'A.M.B. dal Gruppo Avis di Bologna, hariportato la segnalazione di tossicità del Tricholoma equestre fatta da Tempo Medico il 22 novembre 2001, metten-do in evidenza che Tricholoma auratum (Paul ex Fries) Gillet, conosciuto in Francia col nome di "Bidaou", e larga-mente consumato specialmente nei paesi della Costa Atlantica, ha dato luogo ad intossicazioni legate al suo consu-mo abbondante e ripetuto. Detta segnalazione, nel mentre si attendono ulteriori informazioni dal Centro Antivelenidi Bordeau, invita a considerare Tricholoma auratum e Tricholoma equestre come sospetti e il loro consumo cospi-cuo e ripetuto come fattore di rischio. (NB: Tricholoma Vuideau per A.Marchand).Poichè il Gruppo Avis chiedeva informazioni o osservazioni circa l'eventuale consumo di Tricholoma equestre daparte dei soci del Gruppo Micologico "N. Capitò" di Roccella Jonica, si è risposto come di seguito:

“noi del Gruppo Micologico Calabro "N. Capitò" di Roccella Jonica, abbiamo sempre considerato Tricholoma fla-vovirens (Pers:Fr) Lund e Tricholoma auratum (Paul ex Fr) Gill. due varietà di Tricholoma equestre, basandocisemplicemente sui seguenti elementi:• Tricholoma auratum:

Habitat: Pinete; esemplari particolarmente robusti; Cappello con zona centrale rosso-fulvastra, disseminata di squamule appressate. Gambo tozzo, sodo. Esemplari in genere intrisi di terriccio.

• Tricholoma flavovirens:Habitat: bosco misto di faggio e pioppo. Esemplari slanciati, gracili. Cappello con zona centrale generalmente più scura, con assenza di squamule. Esemplari in genere puli-ti.Abbiamo raccolto e consumato soprattutto la varietà flavovirens senza registrare alcun inconveniente”.

184 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Vista la legge 30 aprile 1962, n. 283, recantedisciplina igienica della produzione e della venditadelle sostanze alimentari e delle bevande;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica26 marzo 1980, n.327, recante regolamento di esecu-zione della legge 30 aprile 1962, n.283, e successivemodificazioni in materia di disciplina igienica dellaproduzione e della vendita delle sostanze alimentari edelle bevande;

Visto il decreto legislativo 26 maggio 1997, n.155; Vista la legge 23 agosto 1993, n. 352, recantenorme quadro in materia di raccolta e commercializza-zione dei funghi epigei freschi e conservati;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica14 luglio 1995, n.376 concernente la disciplina dellaraccolta e della commercializzazione dei funghi epigeifreschi e conservati;

Visto in particolare l’art. 4, comma 1, che con-sente la commercializzazione delle specie di funghifreschi spontanei e coltivati elencate nell’allegato I;

Visto l’art. 9, comma 1, che consente la conser-vazione dei funghi sott’olio, sott’aceto, in salamoia,congelati, surgelati o altrimenti preparati elencati nel-l’allegato II;

Visto che nei citati allegati I e II e’ presente ilfungo epigeo denominato Tricholoma equestre;Considerato che sono stati segnalati nella letteraturascientifica 12 casi di avvelenamento in Francia, con tredecessi, per rabdomiolisi, collegati al consumo delTricholoma equestre; Considerato che alcune regioni eprovince autonome hanno richiesto l’eliminazione del

fungo epigeo Tricholoma equestre dalle liste positivedi cui agli allegati I e II del decreto del Presidente dellaRepubblica n. 376/1995;

Visto il parere dell’Istituto superiore di sanita’del 3 luglio 2002 che ha proposto di eliminare, in viacautelativa, dagli allegatiI e Il del decreto delPresidente della Repubblica n. 376/1995 il Tricholomaequestre, dopo aver consultato le piu’ accreditate fontiscientifiche nel settore biomedico;

Considerato che occorre adottare, ai fini dellatutela della salute pubblica, misure sanitarie cautelati-ve urgenti; Considerato che la modifica per via ordina-ria del decreto del Presidente della Repubblica n.376/1995 non consentirebbe un intervento tempestivoai fini della tutela della salute pubblica; Visto l’art. 32della legge 23 dicembre 1978, n. 833; Visto l’art. 117del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;

Ordina:

Art. 1.

1. La raccolta, la commercializzazione e la con-servazione del fungo epigeo denominato Tricholomaequestre e’ vietata su tutto il territorio nazionale. Lapresente ordinanza sara’ pubblicata nella GazzettaUfficiale della Repubblica italiana ed entra in vigore ilgiorno stesso della sua pubblicazione.

Roma, 20 agosto 2002Il Ministro: Sirchia

IL MINISTRO DELLA SALUTEORDINANZA 20 agosto 2002

Divieto di raccolta, commercializzazione e conservazione del fungo epigeo denominato Tricholoma equestre. (GU n. 201 del 28-8-2002)

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Località: Limina, Comune di Mammola (RC).Habitat: bosco di Pinus halepensis, (a gruppi di pochi esemplari).Cappello: cm 5. Poco carnoso, conico-espanso con umbone centrale, margine irregolare,incurvato, eccedente. Cuticola fibrillosa in senso radiale, colore grigio-topo più scuro al cen-tro e grigio-chiaro al margine.Lamelle: mediamente spaziate, fragili, uncinate al gambo, bianche, qualche lamellula.Gambo: cm 6x1; cilindraceo, ingrossante alla base, bianco, con resti sericei nella parte alta,grigiastro alla base, fistoloso al taglio.Carne: bianca, fragile, immutabile.Odore e sapore: odore fungino, sapore gradevole.Sporata e spore: sporata bianca. Spore ellissoidali, lisce, 6x5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Si distingue dal T. argentatum per il colore della cuticola del cappello che si presenta in tale carpoforo bianco-gri-gio-chiara.Si distingue dal Tricholoma terreum:• per la struttura più ridotta;• per il cappello quasi sempre umbonato;• per il colore bianco-puro delle lamelle;• per i resti sericei di velo riscontrabili nella parte alta del gambo.

Cresce anche sotto latifoglie. Noccioli, carpini, salici.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 185

Cappello cm: 4-6; 4-6-8; 8; 2,5-5-6; 2,5-5-6;3-6;

Gambo cm: 4-7x0,7-1,2; 6x1: 4-6x0,5-0,8; 4-6x0,5-0,8; 3-7x04-1;

Tricholoma myomyces (Pers.:Fr.) J.E.Lange

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Località: Gremi di Caulonia (RC).Habitat: bosco misto pino-leccio, (vari esemplari). Cappello: cm 10,5; convesso-appianato, colore bruno-castano più scuro al centro; margineondulato-lobato; cuticola lucida, attaccaticcia, eccedente, separabile.Lamelle: mediamente fitte, uncinato-annesse, biancastre, con biforcazioni, intercalate dalamellule di lunghezza varia; se pressate si macchiano di bruno.Gambo: cm 9 x 1,5; cilindrico, pieno, biancastro, coperto da minutissime squame brunastrenella parte inferiore, furfuraceo nella parte alta.Carne: bianca, soda.Odore e sapore: sapore a retrogusto amaro, odore di farina rancida.Sporata e spore: sporata bianca, spore ellissoidali con apiculo ben distinto, 6 x 5 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Caratteristica: tardivo, sotto conifere, preferisce il Pino. Di solito ha la cuticola con appiccicati ter-riccio e aghi di Pino. Lamelle che si macchiano di scuro alla pressione. Sapore a retrogusto amaro.

186 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 5-12; 8; 5-10-12; 5-8 Gambo cm: 4-10x1,2-3; 9x1,5; 5-8x1,5-3-4; 4-6x1,2-2; 4-10x1,5-3; 5-8x1,5-3-4

Tricholoma pessundatum (Fr.) Quélet

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Località: Comune di S.Giorgio Morgeto (RC).Habitat: bosco di Pinus.Cappello: cm 7; carnoso, appianato con umbone ottuso, giallo-verdastro, nerastro al disco,più chiaro all'orlo, pellicola liscia, orlo ondulato, cuticola separabile.Lamelle: mediamente fitte, bianche, uncinate al gambo, lamellule.Gambo: cm 8x2, biancastro con sfumatura rosa in basso, cilindrico, pieno, sodo.Carne: al taglio biancastra, compatta.Odore e sapore: odore farinoso, sapore amarognolo.Sporata e spore: sporata bianca. Spore ellissoidali, guttulate con apiculo ben evidenziato,6,5x5,5 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Possibile confusione con Amanita phalloides (verdastro con fibrille scure), Tricholoma portentosum,Tricholoma equestre.

Reazione macrochimica:Lamelle+ H2SO4= giallo-ocraceo.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 187

Cappello cm: 5-12; 4-8-12; 4-10-15; 4-8-10;10; 6-9; 5-15; 10-12; 6-12; 4-8-12; 5-15.

Gambo cm: 6-10x0,5-2; 6-8-10x1-2; 5-10x0,5-1,5-2; 5-8-10x1-2; 8x1,5; 7-10x1;6-12x1,5-2,5; 7-8-12x1-2; 3-8x1-2,5.

Tricholoma sejunctum (Sow.: Fr.) Quélet(Var. Coniferarum:sotto conifere)

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Località: Gestarì, Comune di Roccella Jonica (RC).Habitat: in forma connata su ceppo marcescente di Pinus halepensisCappello: cm 13 di diametro, convesso spianato, massiccio, carnoso, leggermente ondulato,margine involuto, superficie tomentosa color rosso-vinoso con macchie giallastre.Lamelle: fitte, gialle, smarginate, lamellule.Gambo: cm 8x 2,5; ricurvo, pieno, fibroso, color rosso-vinoso nella parte prossimale al cap-pello, giallastro nella parte inferiore.Carne: gialla al taglio.Odore e sapore: odore acidulo, sapore amarognolo.Sporata e spore: sporata bianco-crema. Spore ellissoidali, ialine, guttulate 7 x 5,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Tricholomi con i quali potrebbe essere scambiato sono soprattutto il Tricholoma sulfureum (Bull.:Fr.)Kummer e il Tricholoma bufonium (Pers.: Fr.) Gillet.Tricholoma sulfureum; principali note differenziali: terricolo, cappello di solito color giallo zolfo, pococarnoso. Lamelle spaziate che diventano ocracee a maturità; gambo fistoloso a maturità; carne, odoredi gas acetilene; sapore sgradevole.Tricholoma bufonium: principali note differenziali: terricolo, lamelle distanziate, spesse; gambo disolito claviforme, fistoloso a maturità; carne di odore sgradevole e sapore subfarinoso.

188 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 6-18; 5-15; 5-18; 15; 8-15; 3-14;10-15; 6-20; 4-8-15; 6-8;

Gambo cm: 6-12x1,2; 10x1,5; 6-12x1-2; 5-12x0,10-025; 5-12x1-3; 3-10-12x1-2-3; 6-12x1-2;

Tricholomopsis rutilans (Schaeffer.:Fr.) Singer

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Località: bivio Croce Ferrata, Casello Russo, Comune di Grotteria (RC).Habitat: bosco di latifoglie, (isolato).Cappello: cm 14; convesso-appianato, carnoso, margine sinuoso, cuticola bruno-chiaro,eccedente, si distacca dalla carne del cappello a piccoli lembi.Imenoforo: tubuli mediamente lunghi, liberi, rosati. Pori angolosi concolori ai tubuli; imbru-niscono alla pressione.Gambo: cm 12x3; claviforme incurvato, pieno, concolore al cappello; vistoso reticolo bruna-stro, a larghe maglie oblunghe in senso longitudinale, per i 4/5 inferiori di tutta la lunghezza.Carne: biancastra, soda nel cappello, fibrosa nel gambo, al taglio vira leggermente al rosatoassieme a un sottile strato sottocuticolare.Odore e sapore: odore gradevole, sapore amarissimo.Sporata e spore: sporata rosa. Spore ellissoidali, lisce, guttulate,12x5,5 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• T. felleus cresce sia sotto latifoglie che aghifoglie; • può essere più facilmente scambiato col B. aestivalis quando, allostadio giovanile, l'imenoforo è di colore biancastro. A tale stadio elemento differenziale macroscopico è costituito dalreticolo del gambo che in T. felleus si presenta a grosse maglie ben rilevate, di colore scuro, su gran parte del gambo.

Reazioni macrochimiche:Tintura di guaiaco + carne = blu-chiaro.

Solfato ferroso + carne = grigio-rosa-scuro.Acido solforico + cuticola = bruno-scuroAcido nitrico + cuticola = bruno-scuro

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 189

Cappello cm: 5-12; 3-8-12; 10-16; 5-12-20; 5-15-18; 4-15-20; 5-15; 3-12-18; 4-12; 10-15;5-15; 15; 5-15.

Gambo cm: 8-15x2-5; 4-10-12x1,5-3; 10-16x3,5-5; 6-15x1-5; 8-15x2-6; 3-15x1,5-5; 8-12-15x2-6;10-15x2,5; 15x5; 4-10-12x1-4; 6-12x2-4.

Tylopilus felleus (Bull.:Fr.) P.Karsten

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Località: Piani della Menta, Comune di Grotteria (RC).Habitat: su carpoforo marcescente di Clitocybe nebularis.Cappello: cm 6. Emisferico, feltrato, bianco, cuticola leggermente eccedente, asportabile.Lamelle: bianco-carnicine, filo intero, biancastro, fitte, libere, lamellule.Gambo: cm 7x1,5; biancastro, cilindraceo, fibrilloso-pruinoso.Volva: bianca, membranacea, sottile, margine sfrangiato in lobi.Carne: biancastra, fragile.Odore e sapore: odore gradevole, sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata bruno-ruggine. Spore ellissoidali, lisce 6x5 μm.Commestibilità: senza interesse.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• V. surrecta cresce anche su taluni Tricholoma.• Il carpoforo di Cl. nebularis invaso dal parassita si sviluppa in modo abnorme.• E' carpoforo raro.• A carpoforo maturo le lamelle sono di colore rosa marcato.

190 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 3-6-8; 3-5; 7; 3-5-8Gambo cm: 4-6-8x 0,10-0,8; 3-4x0,6-0,8;7x1;3-6-9x0,5-0,10.

Volvariella surrecta (Knapp) Singer[ = Volvariella loveiana (Berkley) Gilet]

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Località: Reggia di Ferdinandea, Comune di Stilo (RC).Habitat: margini di querceto.Cappello: cm 10; convesso-appianato, margine lobato, cuticola bruno-giallo-verdastra, vellutata.Tubuli: adnato-decorrenti, giallo-olivastri, viranti al blu alla pressione.Pori: lunghi, irregolari, angolosi, viranti al blu alla pressione.Gambo: cm 10x2,5; cilindrico, radicante, pieno, consistente, giallastro in alto, brunastro in basso.Coperto nei due terzi superiori da costolature reticolate a maglie ± larghe, irregolari, bene evidenti.Carne: giallastra, soda, vira al blu nel cappello e parte alta del gambo, al rossiccio nella partebassa e radicante.Odore e sapore: odore fruttato, sapore acidulo.Sporata e spore: sporata ocra-olivastra in massa. Spore fusiformi, lisce, 11 x 5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Xerocomus lanatus può più facilmente confondersi con Xerocomus subtomentosus.Principali note differenziali:

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 191

Cappello cm: 4-8-10; 4-8-10. Gambo cm: 5-8-10x1,5-2,5-3.

Xerocomus lanatus (Rostk) Sing

• Reazione chimica della cuticola:ammoniaca: bruno-rossastra

• Reazione chimica della carne:solfato ferroso: grigio-violaceo

• Reazione chimica della cuticolaammoniaca: blu-verde (fugace)

• Reazione chimica della carnesolfato ferroso: verde

Xesorocomus subtomentosus Xerocomus lanatus

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Località: Elce della Vecchia, Guardavalle (CZ).Habitat: Quercus e Pinus, (piccolo gruppo con esemplari concresciuti).Cappello: cm 10. Emisferico, orlo arrotondato, ondulato, superficie asciutta color rosa-pesca.Imenoforo: tubuli adnato-annessi, gialli, mediamente corti, virano al blu intenso al tocco.Pori: piccoli, irregolari, concolori ai tubuli, virano al blu intenso al tocco.Gambo: cm 6x3. Tozzo, consistente, fibrilloso, radicante, giallo nella parte alta, rosa-bruna-stro nella parte radicante. Allo sfregamento vira al blu intenso.Carne: al taglio diventa gialla, giallo-rosa nella parte inferiore del gambo; vira interamenteal blu nella parte alta del gambo e nel cappello sopra i tubuli.Odore e sapore: gradevoli.Sporata e spore: sporata bruno-olivastra in massa. Spore ellissoidi 10x5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

192 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 5-10-13; Gambo cm: 4-8x1-2,5-3,5;

Xerocomus persicolor Engel, Klofac, H. & R. Grunert

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Località: territorio del Comune di Fabrizia (VV).Habitat: bosco misto ( a piccolo gruppo).Cappello: cm 9; convesso-appianato, giallo-olivastro-vellutato, margine spesso, eccedente,cuticola non separabile.Imenio: tubuli fini, lunghi, adnati al gambo, separabili. Pori grandi, irregolari, angolosi, con-colori ai tubuli, virano alla pressione ± intensamente all'azzurro. Gambo: cm 9x2; cilindraceo, pieno, sodo, rastremato in basso, con sottili costolature longi-tudinali, giallo-pallido. Micelio basale biancastro.Carne: giallastra nel cappello e parte superiore del gambo, ocra-rossastra nella parte infe-riore, molliccia nel cappello, fibrosa nel gambo, vira ± all'azzurro.Odore e sapore: odore fruttato, sapore acidulo.Sporata e spore: sporata olivastra. Spore fusiformi, 12x5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Caratteristiche: • assenza di colore rossiccio sottocuticolare; • mancanza di tonalità rossastra su tutto il carpoforo; • cre-sce singolo, a colonie ± numerose e anche cespitoso: • reazione all'NH3 sulla cuticola nulla oppure debolmente rosata.

Reazioni macrochimiche:tubuli e pori + basi forti = bruno-rossastro;carne + solfato ferroso = grigio-verdastro;

carne + acido solforico = giallastro.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 193

Cappello cm: 2-15; 3-1215; 10; 6-12; 5-12-15; 3-12; 3-10; 4-12; 2,5-4-8-12; 3-10.

Gambo cm: 5-8-10x1-2-2,5; 5-10x1-2; 10x2,5; 6-10x1-1,5; 5-11x0,5-2; 5-12-14x1-2,5; 4-10x0,8-1,3;4-10x0,8-2,5; 3-9x1-2,5; 3-10x0,3-3; 5-12x1-2,5.

Xerocomus subtomentosus (L.:Fr) Quélet

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Funghi aconfronto

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196 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Habitat: bosco misto conifere e latifoglie.Cappello: cm 12. Emisferico, margine introflesso, fessurato, superficie biancastra con minu-te squame concentriche, grigio-bruno-nerastre, più unite e compatte al centro.Lamelle: fitte, libere al gambo, rosate.Gambo: cm 11x1,2 (cm 2 al bulbo) cilindrico, ingrossato e bulboso alla base, biancastro,liscio, setoso, allo sfregamento si colora giallo-limone. Cavo al taglio.Anello: supero, ampio, concolore al gambo, a margine sfrangiato.Carne: biancastra al taglio e giallo-zafferano alla base del gambo, di consistenza molliccianel cappello e fibrosa nel gambo.Odore e sapore: sapore sgradevole, odore d'inchiostro di china.Sporata e spore: sporata bruno-nerastra. Spore ellissoidali 4x3,2 μm.Commestibilità: tossico (Intossicazione gastrointestinale)

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

A. praeclaresquamosus è un rappresentante del gruppo tossico degli Xanthoderma.Si caratterizza per il colore giallo-zafferano che al taglio assume la carne, nella parte inferiore delgambo e per l'odore di inchiostro di china.Con l'invecchiamento le lamelle diventano colore nero-cioccolato e la carne imbrunisce.Allo sfregamento il gambo vira al giallo e poi al bruno.

Reazione macrochimica:Idrossido di ammonio (NH4OH) + cute = verde.

Cappello cm: 15; 20; 6-10-20; 15; 10-15; Gambo cm: 12 (diametro ingrossato al bulbofino a 2,5); 6-8-10x1-1,5; 6-10-12x1,5;

Agaricus praeclaresquamosus FreemanFunghi a confronto

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Habitat: bosco misto conifere e latifoglie.Cappello: cm 12. Convesso, carnoso, biancastro con superficie coperta da squame concen-triche appressate, bruno-ocracee. Disco indissociato, cuticola asportabile, allo sfregamentogiallo-cupo.Lamelle: fitte, strette, color rosa-cenere.Gambo: cm 10x2,5. Cilindrico, biancastro, nerastro verso la base, con squamule concolorial cappello sotto l’anello. Paglierino allo sfregamento.Anello: supero, ampio, membranoso, biancastro con margine sfrangiato.Carne : biancastra.Odore e sapore: sapore mite, odore di mandorle amare.Sporata e spore: sporata nerastra. Spore ellittiche, lisce, 9x7 μm.Commestibilità: commestibile

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

A. augustus può raggiungere grandi dimensioni.Le lamelle all'inizio bianche diventano man mano rosa/carne e poi bruno-nerastre.La carne tende a ingiallire.

Può scambiarsi con A. perrarus che può raggiungere taglia maggiore (cappello cm 35), ha le squa-mette sul cappello più rossicce e viraggio della carne al bruniccio; carne di sapore dolciastro, legge-ro odore di anice.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 197

Funghi a confronto

Cappello cm: 10-18; 10-25; 5-25; 12-18; 15;20; 10-15-25; 10-25;

Gambo cm: 10-20x1,5-3; 8-15x2-3; 12-20x2-3,5; 10-25x2-4,5; 10-15x2-4; 12x3;

Agaricus augustus var.augustus (A. augustus Fries)

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Habitat: Quercus e CistusCappello: cm 9. Emisferico, colore grigio-argento, lucente, con grossi lembi di velo gene-rale di colore bianco, margine striato.Lamelle: libere, bianche; lamellule.Gambo: cm 8,5x1,5. Cilindrico ingrossante verso la base, biancastro, decorato da squamefioccose di colore grigiastro.Anello: assente.Volva: membranosa, inguainante, bianca.Carne: bianca, tenera.Odore e sapore: sapore dolciastro senza odore particolare.Sporata e spore: sporata bianca. Spore ellittiche 9x11,5 μm, non amiloidi.Commestibilità: commestibile dopo cottura.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

L'amanita argentea può essere scambiata con le amanite mortali (Phalloides, Verna e Virosa)I caratteri differenziali principali sono:

198 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm. 8-12-18; 10-15-20; 5-10; 15; 6-12; 4-10; 5-8-12; 6-10.

Gambo cm: 7-12-25x1,2-3; 6-12x1,5-2; 20x1,5;8-14x1-2; 6-12x0,6-1; 10-14-20x0,8-1,2; 8-12x1,5-2.

Amanita argentea HuijsmannFunghi a confronto

Assenza di anello.Volva membranosa inguainante.Gambo senza bulbo fortemente pronunciato.Margine del cappello striato.

Presenza di anello, supero, ampio, membranoso.Volva membranosa libera.Bulbo nettamente pronunciato.Margine del cappello liscio.

Amanita argentea Amanite mortali

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Habitat: bosco di Quercus ilex.Cappello: cm 12. Emisferico, colore verde-oliva più marcato al centro, cuticola con inser-zioni sericee più scure disposte in forma radiale.Lamelle: libere al gambo, mediamente fitte, biancastre, intercalate da lamellule tronche.Gambo: cm 12x1,5. Cilindrico, attenuato dal basso verso l'alto, bulboso. Superficie bianca-stra con zigrinatura a pelle di serpente.Anello: supero, pendulo, membranoso.Volva: ampia, membranosa lobata, di colore biancastro.Carne: bianca.Odore e sapore: nulli.Sporata e spore: sporata bianca in massa. Spore ellissoidali 8,5x7 μm, amiloidi.Commestibilità: velenoso mortale.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Habitat preferenziale bosco di latifoglia (nocciolo, castagno), ma cresce anche sotto aghifoglie.Il colore può variare dal verde oliva al biancastro.E' facile scambiare l'Amanita phalloides, specialmente allo stadio iniziale dello sviluppo, con altre spe-cie di carpofori (Amanite, Agaricus, Russule, Tricholomi). La carne invecchiando emana un'odore dis-gustoso, cadaverico. Il gambo allo stadio iniziale, internamente si presenta midolloso, a maturità cavo.

Causa avvelenamenti gravi, spesso mortali, con una media di mortalità che si aggira tra il 35-50%dei casi.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 199

Funghi a confronto

Cappello cm: 6-14; 5-15; 4-15; 5-15; 15; 6-12; 6-12-15.

Gambo cm: 6-12x1-3; 8-15-20x1-2; 8-15x1-2;7-15x0,8-02; 6-12x0,8-2; 7,5-12-15x0,10-022;6-15x1-3; 20x3; 5-8x1-2; 8-15-20x0,10-0,20.

Amanita phalloides (Fries)

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Habitat: bosco misto di conifere.Cappello: cm 7. Emisferico, rosso arancione al centro più chiaro al margine. Superficieliscia, lucida.Lamelle:bianche, fitte, libere al gambo, filo concolore, debolmente denticolato.Gambo: cm. 13x2,5. Bianco, liscio, pieno, bulboso.Anello: supero, ampio, bianco, margine sfrangiato con piccole fioccosità.Volva: annessa, dissociata al margine superiore in resti a circoli anulari.Carne: bianca al taglio.Odore e sapore: insignificanti.Sporata e spore: sporata bianca in massa. Spore ovoidali, lisce, non amiloidi, 8x6,5 μm.Commestibilità: tossico (sindrome pantherinica)

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

"Aureola,, dal lat. "aureolus,,= delicatamente dorato.L'A. aureola, dal punto di vista tassonomico, è considerata una variante di A. muscaria.Qualche autore (E.J.Gilbert) la considera "un semplice stato accidentale di A. muscaria".Altri autori, per la volva che si presenta a frammenti pressocchè anulari, per l'assenza in genere di ver-ruche, per il colore rosso-arancio del cappello, per il gambo slanciato, l'anello supero, il bulbo meno"perlinato,, considerano l'A. aureola una specie a sé stante.

Reazioni macrochimiche:Acido solforico+carne=marrò-chiaro.

Fenolo+carne=rosso-vinoso.

200 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 3-7. Gambo cm: 6-12x0,8-1,2.

Amanita aureola Kalchbr.Funghi a confronto

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Habitat: bosco misto di aghifoglie e latifoglie (gregaria).Cappello: cm 12. Convesso, emisferico. Superficie leggermente vischiosa. Colore rosso-arancione con numerose verruche biancastre concentriche, margine leggermente striato, cuti-cola separabile.Lamelle: mediamente fitte, ventricose, libere al gambo, biancastre, intercalate da lamellule.Gambo: cm. 15x2,5, pieno con minute fioccosità, ingrossato dall'alto in basso in un bulbomarginato coperto da residui di volva a forma di squame irregolari.Anello: nella zona medio alta, ampio, leggermente striato nella parte superiore, biancastro.Carne: biancastra, gialla sotto la cuticola.Odore e sapore : leggero odore rafanoide, sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata bianca in massa. Spore ellittiche, non amiloidi 8,5x6 μm.Commestibilità: tossica; causa la sindrome panterinica che interessa anche il sistema nervo-so centrale (SNC) dando luogo a manifestazioni di tipo psicotropo.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Può essere scambiata con l'A. caesarea allorquando in occasione di rovesci temporaleschi le verruchedel cappello possono essersi completamente dilavate. Lamelle, gambo e anello, possono colorarsi digiallognolo.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 201

Funghi a confronto

Cappello cm: 6-20; 15-20-25; 8-20; 6-20; 10-20; 5-15-20; 20-30; 20; 10-15-25; 4-7-10; 18-20.

Gambo cm: 12-25x1-2,5; 12-25x1,5-2,5; 10-20x1,5-2,5; 10-20x1-2-3; 6-10x0,6-1; 10-23x1-2,5.

Amanita muscaria (.:FR) Hooker

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202 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Funghi a confronto

Habitat: bosco misto di aghifoglie e latifoglie (gregaria).Cappello: cm 12. Convesso, emisferico. Superficie leggermente vischiosa. Colore rosso-arancione con numerose verruche biancastre concentriche, margine leggermente striato, cuti-cola separabile.Lamelle: mediamente fitte, ventricose, libere al gambo, biancastre, intercalate da lamellule.Gambo: cm. 15x2,5, pieno con minute fioccosità, ingrossato dall'alto in basso in un bulbomarginato coperto da residui di volva a forma di squame irregolari.Anello: nella zona medio alta, ampio, leggermente striato nella parte superiore, biancastro.Carne: biancastra, gialla sotto la cuticola.Odore e sapore : leggero odore rafanoide, sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata bianca in massa. Spore ellittiche, non amiloidi 8,5x6 μm.Commestibilità: tossica; causa la sindrome panterinica che interessa anche il sistema nervo-so centrale (SNC) dando luogo a manifestazioni di tipo psicotropo.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Può essere scambiata con l'A. caesarea allorquando in occasione di rovesci temporaleschi le verruchedel cappello possono essersi completamente dilavate. Lamelle, gambo e anello, possono colorarsi digiallognolo.

Cappello cm: 6-20; 15-20-25; 8-20; 6-20; 10-20; 5-15-20; 20-30; 20; 10-15-25; 4-7-10; 18-20.

Gambo cm: 12-25x1-2,5; 12-25x1,5-2,5; 10-20x1,5-2,5; 10-20x1-2-3; 6-10x0,6-1; 10-23x1-2,5.

Amanita muscaria (.:FR) Hooker

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Habitat: bosco misto di Abies alba e Fagus silvatica.Cappello: cm. 8,5; convesso spianato, leggermente umbonato; colore giallo-uovo-chiaro.Superficie liscia con resti di velo generale a piccole placche. Margine, minuto, striato.Cuticola separabile.Lamelle: libere, mediamente fitte, sottili, bianche, lamellule.Gambo: cm. 7,5x1,6; cilindrico, biancastro, ingrossato al bulbo. Al taglio, farcito al centro.Anello: sopra la metà del gambo, pendulo, fragile,bianco.Volva: membranosa, aderente al bulbo, bianca, dissociata in due braccialetti.Carne: bianca, gialliccia sotto la cuticola del cappello.Odore e sapore: odore debolmente rafanoide; sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata bianca in massa. Spore ellissoidali, ialine, non amiloidi, 10x7,5 μm.Commestibilità: sospetto.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Reazione macrochimica: KOH = giallo-arancione.

Sicuramente tossica da cruda, tuttavia sono stati segnalati da diversi Autori casi di intossicazione asindrome gastrointestinale e pantherinosimile conseguenti anche a consumo di carpofori cotti.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 203

Funghi a confronto

Cappello cm: 4-7-10; 6-10; 4-8; 4-10; 4-8; 5-7-10; 5-11; 5-10; 10-15.

Gambo cm: 6-10x0,5-1; 5-10x1-2; 5-10x1-2; 6-10x1-2; 5,5-8-5x1-2; 6-15x1-2,5; 15x3.

Amanita junquillea Quélet

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204 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Funghi a confronto

Habitat: bosco misto di aghifoglie e latifoglie (gregaria).Cappello: cm 12. Convesso, emisferico. Superficie leggermente vischiosa. Colore rosso-arancione con numerose verruche biancastre concentriche, margine leggermente striato, cuti-cola separabile.Lamelle: mediamente fitte, ventricose, libere al gambo, biancastre, intercalate da lamellule.Gambo: cm. 15x2,5, pieno con minute fioccosità, ingrossato dall'alto in basso in un bulbomarginato coperto da residui di volva a forma di squame irregolari.Anello: nella zona medio alta, ampio, leggermente striato nella parte superiore, biancastro.Carne: biancastra, gialla sotto la cuticola.Odore e sapore : leggero odore rafanoide, sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata bianca in massa. Spore ellittiche, non amiloidi 8,5x6 μm.Commestibilità: tossica; causa la sindrome panterinica che interessa anche il sistema nervo-so centrale (SNC) dando luogo a manifestazioni di tipo psicotropo.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Può essere scambiata con l'A. caesarea allorquando in occasione di rovesci temporaleschi le verruchedel cappello possono essersi completamente dilavate. Lamelle, gambo e anello, possono colorarsi digiallognolo.

Cappello cm: 6-20; 15-20-25; 8-20; 6-20; 10-20; 5-15-20; 20-30; 20; 10-15-25; 4-7-10; 18-20.

Gambo cm: 12-25x1-2,5; 12-25x1,5-2,5; 10-20x1,5-2,5; 10-20x1-2-3; 6-10x0,6-1; 10-23x1-2,5.

Amanita muscaria (.:FR) Hooker

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Habitat: bosco misto Castanea sativa, Fagus silvatica, Quercus ilex.Cappello: cm 16,5; emisferico-appianato, margine striato, colore arancione, superficie liscia,qualche placca bianca (residuo del velo generale).Lamelle: fitte, larghe, debolmente denticolate, libere al gambo, frammiste a lamellule, colorgiallo-dorato.Gambo: cm 11x2; eterogeneo, ingrossante alla base, pieno, giallo-dorato.Anello: supero, pendulo, membranoso, striato nella superficie superiore, concolore al gambo.Volva: ampia, membranacea, spessa, libera all'orlo, bianca.Carne: bianca, consistente, giallastra nella zona marginale.Odore e sapore: odore e sapore non particolari.Sporata e spore: sporata bianca in massa. Spore lisce, non amiloidi, ovoidali,9x7,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

L'Amanita caesarea può essere soprattutto scambiata allo stadio adulto con L'A. muscaria varietàaureola, con l'A. phalloides.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 205

Funghi a confronto

Cappello cm: 5-15; 8-20; 8-15-23; 8-12-18; 8-20; 7-15-20; 8-15; 10-20; 8-16.

Gambo cm: 8-15x2-3; 8-15x2-3; 8-15x2-3; 8-14-20x1,8-2,5-3,5; 8-15x2-3; 8-15x2-3; 7-15x2-3; 15x3; 8-15x2-3; 6-12x1,5-3.

Amanita caesarea (Scop.:Fr)Persoon

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206 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Funghi a confronto

Allo stadio di ovulo l'Amanita caesarea può essere scambiata con le tre Amanite mortifere, phal-loides, verna, virosa o con vesce di forma ± sferica.

Una nota differenziale dell'ovulo dell'A. caesarea con quelle delle tre amanite è data dal posizio-namento dell'ovulo nel terreno di crescita e altra nota è data dal taglio longitudinale dell'ovulo o dellavescia.

I) Posizione dell'ovulo dell'A. caesarea nel terreno di crescita: parte più ristretta dell'ovulo infis-sa nel terreno (rivolta in basso)

II) Posizione dell'ovulo delle tre amanite mortifere, phalloides, verna, virosa nel terreno di cresci-ta: parte più ristretta rivolta verso l'alto.

a) Al taglio longitudinale dell'ovulo dell'A. caesarea si mette in evidenza sotto la cuticola del cap-pello il caratteristico colore arancione.

b) Al taglio longitudinale gli ovuli delle tre amanite mortifere non presentano colorazione.c) Al taglio, la carne di una vescia si presenta uniformemente bianca senza traccia di embrione.

N.B. La legge vieta il commercio dell'A. caesarea allo stadio di ovulo (art. 4, comma 2, Legge23.08.1993 n.352).Il fine che si propone la Legge è di consentire al carpoforo di sporulare e moltiplicarsi per preservar-lo dall'estinzione, in considerazione della raccolta massiva e spregiudicata cui è stato oggetto, allo sta-dio ovulare, in molte zone d'Italia.

Amanita caesarea

Cappello: color aran-cionePossibili falde di velogenerale bianche oassenza.

Margine: striato

Lamelle:gialle, fitte,lamellule

Gambo: giallo

Volva:ampia,membra-nacea,tenace,spessa.Persistente,avvolgente,libera all'orlo. Bianca

Anello: ampio,pendu-lo,persistente, striato.Nella pagina superio-re. giallo

Amanita muscaria

Cappello: color rossovivo.Numerose verruchepiccole bianche cheper azione della piog-gia possono scompari-re.

Margine: ± striato

Lamelle:bianche,lamellule

Gambo: bianco confioccosità

Volva: dissociata inplacche concentrichebianche

Anello: ampio, pendu-lo, membranoso, conmargine leggermentefrangiato e fioccoso.Striato nella paginasuperiore, bianco

Amanita muscariavar.aureola

Cappello: color rossoal centro, arancione inperiferia.Possibile assenza diverruche bianche oqualche verruca cheper azione della piog-gia può scomparire.

Margine: ± striato

Lamelle: bianche,lamellule

Gambo: bianco, slan-ciato

Volva: compattata albulbo e dissociata inframmenti anulari ,bianchi

Anello: molto alto,pendulo, margine leg-germente fioccoso,bianco

Amanita phalloides

Cappello: color verdeoliva.Possibili falde di velogenerale bianche oassenza.Possibile colore bian-co del cappello, minu-te fibrille radiali scureinnate.Margine: liscio

Lamelle: bianche,fitte,sottili,lamellule

Gambo: biancastrocon zigrinature a pelledi serpente di coloregiallo-olivastro,slan-ciato

Volva:ampia a sacco,membranacea, sottile, liberaall'orlo,bianca

Anello:supero, ampio,sottile, pendulo, bian-co

Alcune note differenziali tra A. caesarea, A. muscaria, A. muscaria var. aureola, A. phalloides allostadio adulto:

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 207

Funghi a confronto

Amanita caesarea (Scop.:Fr)Persoon

Amanita muscaria (.:FR) Hooker

Amanita aureola Kalchbr.

Amanita phalloides (Fries)

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Habitat: bosco misto di Quercus.Cappello: cm 16; carnoso, emisferico, margine grosso frangiato da lembi cremosi residui divelo parziale, cuticola biancastra, asciutta, facilmente separabile.Lamelle: libere, fitte, ventricose intercalate da lamellule, colore bianco-crema, filo congrumi farinosi.Gambo: cm 12x2,5; cilindrico, ingrossato dall'alto verso il basso, bianco, coperto da fiocco-sità cremose bianche facilmente asportabili.Anello: supero, ampio, di consistenza cremosa.Volva: ampia, membranosa, persistente, biancastra.Carne: biancastra, compatta.Odore e sapore: sapore dolciastro, odore non gradevole.Sporata e spore: sporata bianca. Spore amiloidi, lisce, ovoidali 11x8 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

È un'amanita ricercata per le sue dimensioni, ma che può essere confusa con altre amanite bianchevelenose (verna,virosa e la varietà bianca di A. phalloides) e soprattutto con la velenosa Amanita pro-xima che cresce abitualmente nello stesso ambiente.

208 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 10-12; 10-20-30; 7,5-15-25; 8-15-25; 7-13-20; 5-10-30-40; 15-20; 10-30; 12-25; 30-40.

Gambo cm: 8-15x2-5; 15-20-25x2-5; 10-15x2-3,5; 10-15x2-4,5; 8-17x1,5-2,5-3,5; 8-15x3-5;8-15x2-5; 15-25x3-7; 15x5.

Amanita ovoidea (Bull. ex Fr) QuéletFunghi a confronto

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Habitat: bosco misto di Quercus.Cappello: cm 12 di diametro, emisferico con bordo leggermente involuto, superficie liscia,sericea, bianca, cuticola interamente asportabile.Lamelle: fitte, non spesse, libere al gambo, bianche, lamellule.Gambo: cm 14x2,5; cilindrico, slanciato, pieno, quasi radicante a fittone.Anello: supero, ampio, pendulo, membranoso, bianco.Volva: avvolgente, membranosa di colore ocra-arancione.Carne: bianca, consistente.Odore e sapore: odore e sapore nulli.Sporata e spore: sporata bianca in massa. Spore ovoidali, amiloidi, con guttula, 9x6 μm.Commestibilità: tossica

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

L'Amanita proxima è stata per lungo tempo considerata una varietà di Amanita ovoidea.Gli Autori Carlo Luciano Alessio e Salvatore Correli nel 1984 (Mic.Ital. 1984,2,15-19), hanno messoin evidenza sia caratteri differenziali tra Amanita ovoidea e Amanita proxima Dumée, sia la tossicitàche caratterizza quest'ultima.(Paul Dumée, farmacista di professione, nato a Coulommiers nel 1849, morto a Parigi nel 1930)

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 209

Funghi a confronto

Cappello cm: 8-12-10. Gambo cm: 6-15x1,5-3.

Amanita proxima Dumée

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Habitat: bosco misto di latifoglie e aghifoglie.Cappello: cm 9; emisferico, liscio, bruno-nocciola, coperto da numerose piccole verruchebiancastre, margine arrotondato, lievemente striato. Cuticola facilmente separabile.Lamelle: libere, fitte, bianche, intercalate da lamellule tronche.Gambo: cm 12x1,5; cilindrico, consistente, liscio, bianco, attenuato all'apice ingrossante allabase in un bulbo coperto da volva circoncisa e dissociata al disopra del margine in anelli.Anello: relativamente basso, membranoso, bianco.Carne: bianca, immutabile, consistente.Odore e sapore: senza odore e sapore particolari.Sporata e spore: sporata bianca in massa. Spore ellissoidali non amiloidi 11x5,5 μm.Commestibilità: tossica.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Può confondersi soprattutto con l'A. rubescens. Principali note differenziali:

La varietà abietum dell'A. pantherina si distingue per la taglia più robusta, il colore del cappellobruno-scuro più marcato, le verruche meno bianche, il margine del cappello liscio, l'anello ampio,spesso, membranoso grigiastro, superficie liscia.

210 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 5-10-12; 10-12; 5-10; 5-12; 5-15; 8-10-15; 5-12; 6-11; 10; 6-10.

Gambo cm: 6-10-15x1-2-2,5; 6-12x1-2; 6-15x0,5-1,5; 6-12x0,5-2; 5-15x0,5-1,5; 8-15-18x1-2,5-3; 6-15x0,7-1,5; 10x1,5; 6-10x1.

Amanita pantherina (De Candolle: Fr) Krombholz

Funghi a confronto

al taglio carne immutabile; margine del cappello pet-tinato;anello mediamente basso minuto; bulbo rotondo, marginato; volva circoncisa; spore non amiloidi.

carne virante al vinoso; margine del cappello liscio; anello supero, ampio, membranoso segnatamenterigato nella parte superiore; bulbo ovoidale, nonmarginato, volva dissociata; spore amiloidi.

Amanita pantherina Amanita rubescens

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Habitat: bosco di Abies alba.Cappello: cm 12; emisferico, carnoso, di colore marrò scuro con numerose verruche picco-le di colore biancastro, margine liscio, cuticola asportabile.Lamelle: fitte, bianche, libere al gambo. Si macchiano di rosso-vinoso allo sfregamento.Gambo: cm 13,5x2,5, cilindrico, pieno, ingrossante al bulbo, colore bianco-vinato.Anello: supero, ampio, pendulo, bianco, striato nella faccia superiore.Volva: dissociata in residui fioccosi.Carne: bianca, al taglio assume colorazione vinosa.Odore e sapore: odore nullo, sapore leggermente amarognolo.Sporata e spore: sporata bianca. Spore ovoidali, amiloidi 8x6,5 μm.Commestibilità: commestibile dopo cottura.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

L'Amanita rubescens può presentarsi di grandezza e colorazioni variabili; può essere più facilmenteconfusa con L'Amanita pantherina varietà abietum.Note differenziali principali sono:

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 211

Funghi a confronto

Cappello cm: 5-15; 5-18: 8-15-18; 5-15; 5-12-15; 15; 6-14.

Gambo cm: 5-7-15x0,4-1-3;7-20x1-3; 8-20x1-4; 9-14-20x1,2-2,5-3,5; 6-18-20x1-2-4; 8-15x1,2-2,5; 15x4; 6-15x1-3.

Amanita rubescens (Pers. ex Fries)

margine del cappello liscio

anello supero,ampio,striato volva: farinosa,dissociata.

per lungo tempo liscio, alla fineleggermente striato ampio, irregolare, carnoso, lisciobianca su bulbo vistoso,robusto.

Amanita rubescens Amanita pantherina v. abietum

striato

basso, liscio, minuto bianca, circoncisa.

Amanita pantherina

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212 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Funghi a confronto

Habitat: bosco di Quercus ilex.Cappello: cm 12. Emisferico, colore verde-oliva più marcato al centro, cuticola con inser-zioni sericee più scure disposte in forma radiale.Lamelle: libere al gambo, mediamente fitte, biancastre, intercalate da lamellule tronche.Gambo: cm 12x1,5. Cilindrico, attenuato dal basso verso l'alto, bulboso. Superficie bianca-stra con zigrinatura a pelle di serpente.Anello: supero, pendulo, membranoso.Volva: ampia, membranosa lobata, di colore biancastro.Carne: bianca.Odore e sapore: nulli.Sporata e spore: sporata bianca in massa. Spore ellissoidali 8,5x7 μm, amiloidi.Commestibilità: velenoso mortale.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Habitat preferenziale bosco di latifoglia (nocciolo, castagno), ma cresce anche sotto aghifoglie.Il colore può variare dal verde oliva al biancastro.E' facile scambiare l'Amanita phalloides, specialmente allo stadio iniziale dello sviluppo, con altre spe-cie di carpofori (Amanite, Agaricus, Russule, Tricholomi). La carne invecchiando emana un'odore dis-gustoso, cadaverico. Il gambo allo stadio iniziale, internamente si presenta midolloso, a maturità cavo.

Causa avvelenamenti gravi, spesso mortali, con una media di mortalità che si aggira tra il 35-50%dei casi.

Cappello cm: 6-14; 5-15; 4-15; 5-15; 15; 6-12; 6-12-15.

Gambo cm: 6-12x1-3; 8-15-20x1-2; 8-15x1-2;7-15x0,8-02; 6-12x0,8-2; 7,5-12-15x0,10-022;6-15x1-3; 20x3; 5-8x1-2; 8-15-20x0,10-0,20.

Amanita phalloides (Fries)

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Habitat: bosco misto (gregaria)Cappello: cm 9,5; convesso, carnoso, superficie liscia colore giallo-limone, con verrucheirregolari di grandezza varia, di colore bianco-brunastro, orlo liscio.Lamelle: libere, fitte, ventricose, lamellule, colore biancastro.Gambo: cm 11x2; cilindrico, attenuato all'apice, ingrossato alla base in ampio bulbo smar-ginato,sodo, superficie fibrillosa, biancastra.Anello: supero, ampio, pendulo, membranoso, biancastro.Volva: aderente al bulbo, biancastra, circoncisa.Carne: bianca, consistente.Odore e sapore: odore di rafano, sapore sgradevole.Sporata e spore: sporata bianca in massa. Spore amiloidi, ovoidali, 10x8 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Può essere confusa, soprattutto con l'Amanita phalloides.Si caratterizza per: volva circoncisa; odore rafanoide;Verruche sul cappello a tonalità giallo-ocracee - bianco-brunastre.

Reazioni macrochimiche:La cuticola con H2SO4 = bruno-oliva.

L'orlo delle lamelle con KOH = marrone.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 213

Funghi a confronto

Cappello cm: 7-15-20; 2-13; 4-8; 5-10; 4-10;4-10; 4-10-14; 10; 6-10; 10-12; 5-10

Gambo cm: 8-15x2-3; 5-15x0,5-1,5; 6-12x0,6-1,2; 6-12x0,8-1,5; 5-12x0,8-1,5; 5-12x1-2; 8-12-15x0,8-1,8-2,2; 15x2-4; 6-8x1; 6-12x1-1,5.

Amanita citrina (Schaeffer) Persoon

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214 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Funghi a confronto

Habitat: bosco di Quercus ilex.Cappello: cm 12. Emisferico, colore verde-oliva più marcato al centro, cuticola con inser-zioni sericee più scure disposte in forma radiale.Lamelle: libere al gambo, mediamente fitte, biancastre, intercalate da lamellule tronche.Gambo: cm 12x1,5. Cilindrico, attenuato dal basso verso l'alto, bulboso. Superficie bianca-stra con zigrinatura a pelle di serpente.Anello: supero, pendulo, membranoso.Volva: ampia, membranosa lobata, di colore biancastro.Carne: bianca.Odore e sapore: nulli.Sporata e spore: sporata bianca in massa. Spore ellissoidali 8,5x7 μm, amiloidi.Commestibilità: velenoso mortale.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Habitat preferenziale bosco di latifoglia (nocciolo, castagno), ma cresce anche sotto aghifoglie.Il colore può variare dal verde oliva al biancastro.E' facile scambiare l'Amanita phalloides, specialmente allo stadio iniziale dello sviluppo, con altre spe-cie di carpofori (Amanite, Agaricus, Russule, Tricholomi). La carne invecchiando emana un'odore dis-gustoso, cadaverico. Il gambo allo stadio iniziale, internamente si presenta midolloso, a maturità cavo.

Causa avvelenamenti gravi, spesso mortali, con una media di mortalità che si aggira tra il 35-50%dei casi.

Cappello cm: 6-14; 5-15; 4-15; 5-15; 15; 6-12; 6-12-15.

Gambo cm: 6-12x1-3; 8-15-20x1-2; 8-15x1-2;7-15x0,8-02; 6-12x0,8-2; 7,5-12-15x0,10-022;6-15x1-3; 20x3; 5-8x1-2; 8-15-20x0,10-0,20.

Amanita phalloides (Fries)

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Habitat: bosco di faggio. Cappello: cm 18; piano, depresso al centro, superficie di colore verdastro con areole poligo-nali, più rarefatte verso il margine, tra le quali si nota la carne del cappello di colore bian-castro; cuticola separabile a metà raggio.Lamelle: annesse al gambo, mediamente fitte, frammiste a lamellule, larghe, forcate, fragili,biancastre.Gambo: cm 8 x 4; cilindrico, robusto, duro, attenuato alla base, bianco.Carne: soda, dura, spessa, biancastraOdore e sapore: odore gradevole, sapore di nocciola.Sporata e spore: sporata crema-biancastra. Spore ovoidali decorate da verruche, 7x5,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

E' la russula a più elevato peso specifico ed è considerata la migliore. Per il colore può essere scambiata con l'Amanitaphalloides. E' riconoscibile e differenziata: 1) per le areole poligonali del cappello che fanno intravedere la carne sotto-stante; 2) per il suo peso specifico alto;3) per la fragilità cassante della carne.

Reazioni macrohimiche:Solfato ferroso + carne = rossastro/bruno/rossastro.Tintura di guaiaco + carne = lentamente positiva.

Anilina: negativa sulle lamelle.Idrato di potassio + midollo del gambo = giallino.

Formolo + carne = rosa/lento.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 215

Funghi a confronto

Cappello cm: 4-9-12,5; 10; 8-15; 10-15; 5-12;6-11-15; 4-10-15; 5-15; 5-15; 5-14; 4-9-12,5;5-9,5-15;

Gambo cm: 4-9x3,5-4,5; 8x3; 3-8x1-3; alto 6-8; 4-8,5x1,8-3; 3-8x1,5-4; 2-9x1,5-5,5; 3-6x2-3; 5-9x1,5-3; 4-9x2-3,5-4,5; 2-9x1,5-4,5;

Russula virescens (Schaeffer) Fries

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Habitat: bosco di Fagus silvatica.Cappello: cm 14; emisferico-appianato, superficie color nocciola più marcata e uniforme alcentro che presenta numerose smagliature che mettono bene in evidenza il bianco della carne.Bordo leggermente arrotondato.Imenio: facilmente separabile dalla carne.Tubuli: mediamente lunghi, bianco-giallastri; pori piccoli, rotondi, concolori ai tubuli.Gambo: cm 6,5x4,5. Colore nocciola chiaro, pieno, spugnoso, leggermente ingrossato versola base, ornato da reticolo bene evidente, di colore nocciola-scuro che ricopre tutta la super-ficie.Carne: bianca, poco compatta nel gambo, quasi spugnosa nel cappello.Odore e sapore: odore fungino, sapore di nocciola dolciastro.Sporata e spore: sporata bruno-oliva in massa. Spore ellissoidali, 13,5x4,2 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

I caratteri principali che lo distinguono dagli altri "porcini,, sono:• consistenza meno compatta, quasi spugnosa della carne specialmente del cappello.• Presenza di reticolo di colore più scuro che interessa tutta la superficie del gambo.• Presenza di smagliature sulla cuticola del cappello.

216 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm. 10-20; 20; 6-15; 10-25; 20-25; 5-15-20; 7-15; 8-20; 5-20; 5-25.

Gambo cm: 11,5-16x4,5-5; 10-15x2-4; 20x5; 5-14x2-5; 15x8; 4-10-13x2-5; 6-15x2-5; 8-20x3-8; 4-18x3-5; 4-18-20x3-5.

Boletus aestivalis (Paul) FrFunghi a confronto

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Habitat: bosco misto di Fagus silvatica e Abies alba Cappello: cm. 11, convesso, superficie liscia, colore nocciola più marcato al margine; mar-gine ondulato.Imenio: facilmente distaccabile dalla carne del cappello, bianco.Tubuli lunghi, bianco-giallastri, arrotondati al gambo, pori piccoli, rotondi, concolori aitubuli.Gambo: cm 6 x 5,5; robusto, compatto biancastro, superficie coperta da fine reticolo di colo-re bianco esteso dall'apice del gambo fino a circa la metà dello stesso, a maglie sottili e pocorilevate.Carne: al taglio bianca, soda, con sottile alone sotto la cuticola di colore debolmente vino-so.Odore e sapore: odore fungino, sapore di nocciola.Sporate e spore: sporata bianco-olivastra. Spore fusiformi 16,8x5,5 μm, lisce, guttulate.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Le caratteristiche principali che lo differenziano da altri "porcini" sono:• presenza di sottile alone di colore vinoso sotto la cuticola del cappello;• presenza di fine reticolo biancastro poco rilevato che interessa il gambo dall'apice fino a circa lametà.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 217

Funghi a confronto

Cappello cm: 10-25; 5-25; 30-35; 10-20; 6-20;20-30; 12-25; 8-25-35; 6-20-30; 6-20-30; 5-7-2030-40; 5-25.

Gambo cm: 15x10; 5-12x3-6; 5-12x3-6; 20x12;12-18x3-6; 10-20-30x5-10-15; 4-12x3-6; 6-15-20x2-8; 5-15-20x2-5-8; 4-15x3-7.

Boletus edulis Buillard: Fr

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Habitat: bosco misto di Abies e Fagus (a gruppo).Cappello: cm 12. Emisferico, carnoso, margine involuto, sinuoso, cuticola asciutta, opacacolore grigio-camoscio.Imenoforo: tubuli mediamente lunghi, sottili, arrotondati al gambo, giallastri, virano blu altocco. Pori piccoli, rotondi, concolori ai tubuli.Gambo: cm 14x3; cilindrico ingrossante verso la base, pieno, sodo, giallastro nella partesuperiore e all'estremità inferiore, rosso-carminio nella rimanente parte coperto da reticolo amaglie strette e allungate di colore brunastro.Carne: al taglio bianco-giallastra e rossiccia verso la base vira interamente al blu-verdastro. Odore e sapore: odore gradevole, sapore amaro.Sporata e spore: sporata bruno-oliva. Spore giallastre, lisce, guttulate, amiloidi, 10x4, μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Sinonimi: Dictyopus calopus (Fr) Quélet; B. amarus Pers ex Secr, B. terreus Schaeffer ex Secr ; B. pachypusAut.plur ; B. vitellinus Pers ex Fr ; B. olivaceus Schaeffer ; C.L. Alessio in note tassonomiche di Boletus FungiEuropaei: “Più di recente si ammise pure che in realtà esistono due diversi boleti, anche se strettamente vicini e chepertanto B. calopus e B. pachypus non sono sinonimi”.

Reazioni macrochimiche:KOH + carne cappello =impallidisce; KOH + carne base gambo =giallo/verdastro; FeSO4+ carne = grigio/verde; fenolo + carne = bruno; acido lattico + carne del gambo = giallo;Reattivo di Melzer + carne = verde carico, poi scuro; guaiaco + carne = blu.

218 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 25-30; 3-15; 8-20; 5-18-20; 7-15; 5-15-20; 5-15-20; 10-15; 15; 5-15; 5-20.

Gambo cm: 15x4; 3-12-15x1-4-5; 7-15x4-6; 4-10x4-6; 7-12x2-4; 5-13x1,5-4; 5-12-18x1-4; 8-12x2-3; 12x4.

Boletus calopus Pers: FrFunghi a confronto

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Habitat: terreno calcareo; Quercus più raro in Castanea e Fagus.Cappello: cm 17. Convesso, carnoso, cuticola finemente vellutata, bianca con riflessi oliva-cei, non asportabile, margine arrotondato. Imenoforo: tubuli lunghi, liberi, giallo-verdastri, bleu alla pressione.Pori piccoli rotondi, color rosa-aranciato, bleu alla pressione.Gambo: cm 13x7; alla base ingrossato a fiasco, consistente, giallo nella parte superiore,rosso-violetto al centro, giallo-brunastro nella parte basale con evidente reticolo a maglie lar-ghe, poligonali, di colore rosso-sangue. La superficie, a pressione, vira al blu.Carne: soda, compatta, bianca, con zone gialline. Al taglio vira debolmente al blu.Odore e sapore: sapore dolciastro, odore gradevoleSporata e spore: sporata bruno-olivastra. Spore ellissoidali, lisce, guttulate 12x6,5 μm.Commestibilità : tossico (intossicazione gastro-intestinale).

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Il B. satanas può raggiungere dimensioni eccezionali e peso superiore a Kg 2. Caratteristica del carpoforo a maturazione completa è:forma particolarmente panciuta del gambo; odore cadaverico della carne e sapore dolce; forma a guanciale del cappello; crescita susuolo calcareo e sotto latifoglie. Il gambo, all'inizio dello sviluppo ha forma di palla ed è quasi un tutt'uno col cappello.Può essere scam-biato con B. fechtneri che però, ha il gambo con bulbo basale di solito a punta. Gambo di colore giallo-citrino con presenza nella zonaintermedia di una fascia anulare di colore rosa/violacea e presenza nella metà superiore del gambo di un fine reticolo di colore giallognolopoco in rilievo, odore e sapore gradevoli.B. satanas: i pori dell'imenoforo assumono in genere, man mano che il carpoforo matura leseguenti variazioni di colore: giallastro'rosa-aranciato'rosso sangue. Il B. satanas non presenta in alcun caso una colorazione rossa orosata sul cappello, che potrebbe, sulla colorazione bianca o biancastra abituale presentare una sfumatura verdastra.

Reazioni macrochimiche:carne + KOH = rossastra o arancio; carne + acido solforico = giallo scuro-giallo ocra;

carne + solfato ferroso = grigio; pori + NH3 = verde giallo; carne + fenolo = negativo.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 219

Funghi a confronto

Cappello cm: 12-30; 5-20-25-30; 10-25-30; 5-20-25-30; 25-30; 8-15-25; 8-30-40; 25-30; 20-30; 30; 10-30; 30-35.

Gambo cm: 6-15x5-10; 5-15x3-10; 10-12x5-10; 4-15x4-10; 4-15x3-10; 5-10x4-10; 5-12x4-8; 5-15-20x3-8-10; 15x12; 10-15x6-10.

Boletus satanas Lenz

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Habitat: bosco di conifere Cappello: cm 16; convesso, color bruno-scuro vellutato.Tubuli: arrotondati al gambo di color verde olivastro e pori piccoli rossi che al tocco viranoal blu; superficie gialla sotto i tubuli.Gambo: cm 13 x 4; superficie gialla alla sommità, più scuro alla base; coperto da fine pun-teggiatura di colore rosso-carminio.Carne: compatta, dura, rossastra alla base del gambo, al taglio vira rapidamente al blu. Odore e sapore: odore fruttato, sapore dolce.Sporata e spore: sporata bruno-oliva in massa. Spore ellissoidali 13,5 x 5,2 μm.Commestibilità: commestibile dopo cottura.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Questa specie si caratterizza per il suo cappello color bruno-scuro vellutato, per i suoi pori rossi, peril gambo ornato da una punteggiatura ± fitta di color rosso carminio.

220 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 10-20; 20; 20; 3-15-20; 15-20;15-20; 6-16; 5-20; 8-20; 5-15-20; 5-20; 5-20-25-30.

Gambo cm: 7-15x3-5; 15x7; 15x5; 4-12x1,5-5;12-18x3-5; 7-12x3-5; 7-15x2-5; 6-15x3-5-8; 5-12-15x2-4; 5-15x2-5; 5-15-20x2,5-6.

Boletus erythropus (Paul) Fr.Funghi a confronto

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Habitat: bosco misto di Quercus, Fagus, conifere.Cappello: cm 15, carnoso, convesso, ondulato al margine, cuticola leggermente eccedente,color rosso-mattone con aree a tonalità rosso-brunastra, blu al tocco.Tubuli: arrotondati al gambo, giallo-verdognoli, blu al taglio.Pori: piccoli, rotondi, rosso-scuri, bleu al tocco.Gambo: cm 16x2,5; cilindrico, pieno, sodo,ingrossato alla base, radicante, giallo nella partesuperiore, rossastro nella inferiore. Reticolo a grosse maglie irregolari, allungate, colorerosso-cupo ben marcato nei due terzi superiori.Carne: giallastra al taglio, soda, color rosso-mattone sfuocato nella carne del cappello a con-tatto con i tubuli. Vira subito al bleu-scuro e al rosso brunastro nella parte inferiore delgambo.Odore e sapore: sapore dolciastro, odore gradevole.Sporata e spore: sporata bruno-olivastra in massa. Spore ellissoidali, lisce, guttulate, 10x7μm, amiloidi.Commestibilità: commestibile dopo cottura.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 221

Funghi a confronto

Cappello cm: 6-20; 10-20; 10-13; 20; 5-15; 5-18-22; 5-20-25; 6-15; 20-25; 5-20-30; 5-20; 8-20; 6-15-20; 6-20.

Gambo cm: 4-20x1-5; 15x5; 4-15x2-5; 8-15x3-5; 6-18x2-4; 5-1520x1,5-5-7; 5-15x2-5-8; 6-8-15x3-5; 8-15-20x2-5; 5-15x2-5.

Boletus luridus Schaeffer

Si distingue dal Boletus erythropus per avere lacarne a contatto con i tubuli concolore ai pori (ros-siccia), dal Boletus caucasicus perché questo hanello stesso posto la carne gialla. Caratteristicheprincipali: 1.reticolo a maglie irregolari moltoallungate. (Le maglie così lunghe non si riscontra-no in altri Boleti reticolati). 2. carne sopra i tubu-li color rosso-mattone (concolore ai pori).

Principali reazioni macrochimiche:• Acido solforico sulla cuticola = ocra-arancione; • solfato fer-roso sulla cuticola =verde-bluastra;• idrato di sodio e idrato dipotassio sulla cuticola= bruno-scuro;• idrato di sodio e idrato di potassio su pori =ocra; • tintura diguaiaco su pori = oliva-scuro; • solfato ferroso sulla carne =color verde; • acido solforico - Acido nitrico sulla carne = aran-cio vivo; • reattivo di Melzer sulla carne = amiloidia positiva.

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222 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Boletus satanas LenzFunghi a confronto

Habitat: terreno calcareo, Quercus, più raro in Castanea e Fagus (isolato).Cappello: cm 17. Convesso, carnoso, cuticola finemente vellutata, bianca con riflessi oliva-cei, non asportabile, margine arrotondato. Imenoforo: tubuli lunghi, liberi, giallo-verdastri, bleu alla pressione.Pori piccoli rotondi, color rosa-aranciato, bleu alla pressione.Gambo: cm 13x7; alla base ingrossato a fiasco, consistente, giallo nella parte superiore,rosso-violetto al centro, giallo-brunastro nella parte basale con evidente reticolo a maglie lar-ghe, poligonali, di colore rosso-sangue. La superficie, a pressione, vira al blu.Carne: soda, compatta, bianca, con zone gialline. Al taglio vira debolmente al blu.Odore e sapore: sapore dolciastro, odore gradevoleSporata e spore: sporata bruno-olivastra. Spore ellissoidali, lisce, guttulate 12x6,5 μm.Commestibilità : tossico (intossicazione gastro-intestinale)

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Il B. satanas può raggiungere dimensioni eccezionali e peso superiore a Kg 2. Caratteristica del carpoforo a maturazione completa è:forma particolarmente panciuta del gambo; odore cadaverico della carne e sapore dolce; forma a guanciale del cappello; crescita susuolo calcareo e sotto latifoglie. Il gambo, all'inizio dello sviluppo ha forma di palla ed è quasi un tutt'uno col cappello.Può essere scam-biato con B. fechtneri che però, ha il gambo con bulbo basale di solito a punta. Gambo di colore giallo-citrino con presenza nella zonaintermedia di una fascia anulare di colore rosa/violacea e presenza nella metà superiore del gambo di un fine reticolo di colore giallognolopoco in rilievo, odore e sapore gradevoli.B. satanas: i pori dell'imenoforo assumono in genere, man mano che il carpoforo matura leseguenti variazioni di colore: giallastro'rosa-aranciato'rosso sangue. Il B. satanas non presenta in alcun caso una colorazione rossa orosata sul cappello, che potrebbe, sulla colorazione bianca o biancastra abituale presentare una sfumatura verdastra.

Reazioni macrochimiche:carne + KOH = rossastra o arancio; carne + acido solforico = giallo scuro-giallo ocra;

carne + solfato ferroso = grigio; pori + NH3 = verde giallo; carne + fenolo = negativo.

Cappello cm: 12-30; 5-20-25-30; 10-25-30; 5-20-25-30; 25-30; 8-15-25; 8-30-40; 25-30; 20-30; 30; 10-30; 30-35.

Gambo cm: 6-15x5-10; 5-15x3-10; 10-12x5-10; 4-15x4-10; 4-15x3-10; 5-10x4-10; 5-12x4-8; 5-15-20x3-8-10; 15x12; 10-15x6-10.

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Habitat : bosco di Quercus e Fagus. Cappello: cm. 16. Bianco-grigiastro-vellutato con piccole erosioni di colore rosato, disteso,cuticola eccedente i tubuli, alla pressione viraggio lento al brunastro.Imenio: tubuli lunghi, attaccati al gambo con dentino, olivacei.Pori piccoli, rotondi, gialli. Alla pressione virano al bluastro.Gambo: cm 10 x 4, allungato con base ingrossante e radicante, giallastro, con fascia circo-lare rosso-rosa a mezza altezza. Reticolo poco evidente.Carne: al taglio compatta, consistente, gialla. Vira all'azzurro nel cappello e parte alta delgambo, lievemente al rosso-rosa nella zona sottocuticolare del cappello, al rosso rosa nellaparte inferiore e radicante del gambo. Odore e sapore: sapore dolce,odore gradevole.Sporata e spore : sporata olivastra in massa. Spore fusiformi 12 x 4,5 μm.Commestibilità : commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Può essere soprattutto scambiato con: 1.Boletus appendiculatus, dal quale si distingue soprattut-to per la presenza sul gambo di fascia (o fasce) colore rosso-rosa.Viraggio azzurro nella parte inferio-re del cappello e parte alta del gambo. Colore rosso-rosa della zona sottocuticolare e parte inferiore eradicante del gambo. 2. Boletus satanas, che si distingue per avere, a maturazione: cappello guancia-liforme; tubuli corti; pori rotondato-angolari, colore rosso intenso al centro, rosso-giallastro alla peri-feria, blu al tocco. Gambo, corto, tozzo, a fiasco, con reticolo rosso-sangue. Carne, al taglio, di colo-re giallo tenue, virante debolmente all'azzurro, di odore sgradevole.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 223

Funghi a confronto

Cappello cm: 10-20; 15; 4-20; 5-15; 6-15; 5-12-18.

Gambo cm: 10-15x3-5; 13x6; 5-10-15x2-5; 7-12x2-5; 5-12x2-6; 5-13-15x2-5-7.

Boletus fechtneri Velenovsky

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Habitat: bosco di Castanea sativa.Cappello: cm 9; convesso con bordo rivolto in basso, superficie vellutata ocra-chiaro debol-mente granulosa.Imenio: tubuli mediamente lunghi, arrotondati al gambo, colore giallo-citrino; pori piccoliconcolori ai tubuli.Gambo: cm 10 x 2,5; colore giallastro, pieno, sodo con tenue sfumatura più scura nella parteinferiore.Carne: al taglio bianco-giallognola, immutabile.Odore e sapore: odore di iodoformio più marcato alla parte inferiore del gambo, sapore gra-devole.Sporata e spore: sporata bruno-olivastra in massa. Spore lisce, guttulate, fusiformi 13,5 x5,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Può essere scambiato con Boletus appendiculatus.Note differenziali

224 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 5-10-20; 8-20; 5-15; 5-16-24; 5-15; 5-20; 5-15-20; 5-20; 5-18; 5-15; 15; 10-15.

Gambo cm: 5-15x2-5; 6-15x2-5; 5-15x2-7; 5-14-18x2-6; 6-15x2,5-5; 4-15x2-6; 5-15x2,5; 5-16x2-6; 15x6;12-15x2-3

Boletus impolitus Fr.Funghi a confronto

Mancanza di reticolo sul gambo.Odore di iodoformio della carne specie alla parteinferiore del gambo. Carne immutabile.

Reticolo concolore nella parte alta del gambo.Odore fruttato della carne.La superficie del gambo,alla pressione, vira debolmente all’azzurro.Carne immutabile.

Boletus impolitus Boletus appendiculatus

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Habitat: bosco di Abies alba Cappello: cm 9; emisferico, carnoso, superficie vellutata, bruno-camoscio.Imenio: tubuli mediamente lunghi, giallo-verdognoli, arrotondati al gambo. Pori piccolirotondi, concolori ai tubuli; si colorano debolmente di azzurro alla pressione.Gambo: tozzo, consistente, cm 8 x 3,5 all’inserzione col cappello e cm 8 x 7 al rigonfia-mento prima dell'estremo inferiore, che si presenta quasi radicante. Colore giallo-zolfo, allapressione si macchia debolmente di azzurro. Nella metà superiore presenta un reticolo a pic-cole maglie di colore bianco-giallastro e poco rilevato.Carne: al taglio di colore giallastro. Vira debolmente all'azzurro nel cappello e nella partesuperiore del gambo, vira al rosso-vinoso nella parte inferiore.Odore e sapore: gradevoli.Sporata e spore: sporata bruno-olivastra in massa. Spore ellittico-fusiforme, lisce, 13 x 4,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

E' reperibile soprattutto sotto Abies alba ma può trovarsi sotto latifoglie (faggio, castagno).Può confondersi con Boletus impolitus.

Principali differenze

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 225

Funghi a confronto

Cappello cm: 5-18; 6-15-20-8-13-20; 20; 15-20-25; 8-15; 6-16; 13-18; 18; 5-20; 5-10-20.

Gambo cm: 5-15x2-5; 5-15x2-5; 7-12x2,5-3,5-6; 5-15x3-6; 6-12X2-5; 10-15x2-5; 15x5; 5-12x2-5; 5-12x1,5-5.

Boletus appendiculatus Schaeffer

Reticolo a maglie fini sulla metà superiore del gambo.Parte inferiore rossiccia e al taglio vira al rosso-vinoso. Lasuperficie del gambo alla pressione vira all'azzurro (debol-mente). La carne al taglio ha odore e sapore gradevoli.

Assenza di reticolo. Parte inferiore, al taglio non viraal rosso-vinoso. La superficie non vira all'azzurro. Al taglio la carne presenta odore di fenolo.

Boletus appendiculatus Boletus impolitus

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Habitat: bosco ceduo di Castanea sativa.Cappello: cm 12 di diametro, di colore giallo sporco con tonalità ramate e piccole macchiebrunastre. Convesso, consistente.Imenio: pori piccoli di colore rosso cupo, tubuli ± lunghi, liberi, di colore giallo-olivastroche al tocco virano al blu-scuro.Gambo: cm 6,5 x 4; massiccio, ingrossante alla base, di colore rosso-arancio su fondo gial-lo. Reticolo fine di colore rosso, al tocco vira al blu-carico.Carne: soda di colore giallo, virante al taglio, blu-scuro, rossastra alla base del gambo consuccessivo viraggio all'ocra-rosato.Odore e sapore: odore fruttato, sapore dolce.Sporata e spore: sporata bruno-olivastra in massa. Spore ellissoidali 12 x 4,5 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Ricercato in alcune località della Calabria e consumato cotto.

226 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 5-20; 12-20; 15; 8-15-25-30; 4-13; 10-25; 15-30; 8-15; 10-15; 6-15-20.

Gambo cm: 8-18x2-5; 12-18x5-10; 12x7; 6-12-18x3-5-8;; 8-16x4-8; 6-9x4,5-6; 8-20x3-8.

Boletus purpureus Persoon ss FriesFunghi a confronto

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 227

Funghi a confronto

Habitat: bosco misto di Quercus, Fagus, conifere.Cappello: cm 15, carnoso, convesso, ondulato al margine, cuticola leggermente eccedente,color rosso-mattone con aree a tonalità rosso-brunastra, blu al tocco.Tubuli: arrotondati al gambo, giallo-verdognoli, blu al taglio.Pori: piccoli, rotondi, rosso-scuri, bleu al tocco.Gambo: cm 16x2,5; cilindrico, pieno, sodo,ingrossato alla base, radicante, giallo nella partesuperiore, rossastro nella inferiore. Reticolo a grosse maglie irregolari, allungate, colorerosso-cupo ben marcato nei due terzi superiori.Carne: giallastra al taglio, soda, color rosso-mattone sfuocato nella carne del cappello a con-tatto con i tubuli. Vira subito al bleu-scuro e al rosso brunastro nella parte inferiore delgambo.Odore e sapore: sapore dolciastro, odore gradevole.Sporata e spore: sporata bruno-olivastra in massa. Spore ellissoidali, lisce, guttulate, 10x7μm, amiloidi.Commestibilità: commestibile dopo cottura.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Cappello cm: 6-20; 10-20; 10-13; 20; 5-15; 5-18-22; 5-20-25; 6-15; 20-25; 5-20-30; 5-20; 8-20; 6-15-20; 6-20.

Gambo cm: 4-20x1-5; 15x5; 4-15x2-5; 8-15x3-5; 6-18x2-4; 5-1520x1,5-5-7; 5-15x2-5-8; 6-8-15x3-5; 8-15-20x2-5; 5-15x2-5.

Boletus luridus Schaeffer

Si distingue dal Boletus erythropus per avere lacarne a contatto con i tubuli concolore ai pori (ros-siccia), dal Boletus caucasicus perché questo hanello stesso posto la carne gialla. Caratteristicheprincipali: 1.reticolo a maglie irregolari moltoallungate. (Le maglie così lunghe non si riscontra-no in altri Boleti reticolati). 2. carne sopra i tubu-li color rosso-mattone (concolore ai pori).

Principali reazioni macrochimiche:• Acido solforico sulla cuticola = ocra-arancione; • solfato fer-roso sulla cuticola =verde-bluastra;• idrato di sodio e idrato dipotassio sulla cuticola= bruno-scuro;• idrato di sodio e idrato di potassio su pori =ocra; • tintura diguaiaco su pori = oliva-scuro; • solfato ferroso sulla carne =color verde; • acido solforico - Acido nitrico sulla carne = aran-cio vivo; • reattivo di Melzer sulla carne = amiloidia positiva.

Page 228: Funghi spontanei dei boschi calabresi · 2013-02-27 · Funghi spontanei dei boschi calabresin "Ogni sintesi scientifica non può essere che una tappa nel cammino ascendente verso

Habitat: bosco misto di faggio e castagno.Cappello: cm 12; convesso, cuticola rosso-lampone, giallastra al margine, liscia, asciut-ta, non separabile.Imenio: tubuli mediamente lunghi, arrotondati al gambo con corto filetto, colore giallo-oro,pori piccoli, concolori ai tubuli, virano leggermente al blu se pressati.Gambo: cm 13x2,5; cilindraceo ingrossante alla base, sodo, giallo-citrino con tonalità bruno-rosa alla base. Presenza di fine reticolo nella parte medio-alta.Carne: soda, compatta, gialla, vira debolmente all'azzurro nella parte alta del gambo e soprai tubuli. Vira al rosso-brunastro alla base del gambo. Odore e sapore: sapore e odore gradevoli.Sporata e spore: sporata bruno olivastra. Spore fusiformi, guttulate, lisce, 16x5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Boletus regius può facilmente confondersi col Boletus pseudoregius che però presenta viraggio dellacarne + marcato.

Reazioni macrochimiche:Cappello + H2 SO4 = rosso-giallo-arancio.

Carne + KOH = bruno arancio.

228 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 5-15; 15-20; 6-18-22; 6-20-25;6-15.

Gambo cm: 4-10x1,5-6; 4-5 diametro; 4-10-15x2-6; 4-12-16x2-6; 5-12x3-6

Boletus regius KrombholzFunghi a confronto

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Habitat: bosco misto faggio-castagno con qualche quercia. (Unico esemplare).Cappello: cm 12; emisferico, cuticola adnata, superficie colore rosso-rosa, margine regola-re.Imenio: tubuli giallo-verdastri, arrotondati al gambo; pori rotondeggianti, giallastri, blu allapressione.Gambo: cm 10x3; cilindraceo con base attenuata, giallastro con qualche chiazza nella parte inferiore sfumata di rosso. Vira al bluastro alla pressione.Carne: soda, più consistente nella parte inferiore, giallastra, al taglio vira al bluastro nellaparte alta del gambo e nel cappello, al rosa-rossastro nella parte inferiore.Odore e sapore: odore fruttato. Sapore dolce.Sporata e spore: sporata bruno-olivastra. Spore fusiformi 9x5,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Caratteristica principale del B. pseudoregius:i tubuli relativamente corti e i pori rotondi e piccoli, al tocco, virano intensamente al bleù-scuro;Habitat: latifoglie. Preferisce terreno calcicolo.

Reazioni macrochimiche:Carne + idrato di potassio = giallo-bruno.

Carne + solfato ferroso = grigio-blu.Carne + acido solforico = giallo-ocra.

Carne + melzer = blu-scuro.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 229

Funghi a confronto

Cappello cm: 8-14; 15-20; 5-15; 8-16; 12-18; Gambo cm: 5-10x2-5; diametro 3-4; 3-6-8x1-2,5; 10x5;

Boletus pseudoregius Hubert ex Estades

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230 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Funghi a confronto

Boletus satanas Lenz

Habitat: terreno calcareo; Quercus, più raro in Castanea e Fagus (isolato).Cappello: cm 17. Convesso, carnoso, cuticola finemente vellutata, bianca con riflessi oliva-cei, non asportabile, margine arrotondato. Imenoforo: tubuli lunghi, liberi, giallo-verdastri, bleu alla pressione.Pori piccoli rotondi, color rosa-aranciato, bleu alla pressione.Gambo: cm 13x7; alla base ingrossato a fiasco, consistente, giallo nella parte superiore,rosso-violetto al centro, giallo-brunastro nella parte basale con evidente reticolo a maglie lar-ghe, poligonali, di colore rosso-sangue. La superficie, a pressione, vira al blu.Carne: soda, compatta, bianca, con zone gialline. Al taglio vira debolmente al blu.Odore e sapore: sapore dolciastro, odore gradevoleSporata e spore: sporata bruno-olivastra. Spore ellissoidali, lisce, guttulate 12x6,5 μm.Commestibilità : tossico (intossicazione gastro-intestinale)

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Il B. satanas può raggiungere dimensioni eccezionali e peso superiore a Kg 2. Caratteristica del carpoforo a maturazione completa è:forma particolarmente panciuta del gambo; odore cadaverico della carne e sapore dolce; forma a guanciale del cappello; crescita susuolo calcareo e sotto latifoglie. Il gambo, all'inizio dello sviluppo ha forma di palla ed è quasi un tutt'uno col cappello.Può essere scam-biato con B. fechtneri che però, ha il gambo con bulbo basale di solito a punta. Gambo di colore giallo-citrino con presenza nella zonaintermedia di una fascia anulare di colore rosa/violacea e presenza nella metà superiore del gambo di un fine reticolo di colore giallognolopoco in rilievo, odore e sapore gradevoli.B. satanas: i pori dell'imenoforo assumono in genere, man mano che il carpoforo matura leseguenti variazioni di colore: giallastro'rosa-aranciato'rosso sangue. Il B. satanas non presenta in alcun caso una colorazione rossa orosata sul cappello, che potrebbe, sulla colorazione bianca o biancastra abituale presentare una sfumatura verdastra.

Reazioni macrochimiche:carne + KOH = rossastra o arancio; carne + acido solforico = giallo scuro-giallo ocra;

carne + solfato ferroso = grigio; pori + NH3 = verde giallo; carne + fenolo = negativo.

Cappello cm: 12-30; 5-20-25-30; 10-25-30; 5-20-25-30; 25-30; 8-15-25; 8-30-40; 25-30; 20-30; 30; 10-30; 30-35.

Gambo cm: 6-15x5-10; 5-15x3-10; 10-12x5-10; 4-15x4-10; 4-15x3-10; 5-10x4-10; 5-12x4-8; 5-15-20x3-8-10; 15x12; 10-15x6-10.

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Habitat: terreno neutro o acido, bosco di Quercus, Castanea, Fagus .Cappello: cm 18; convesso, biancastro con sfumatura rosata al margine, bordo arrotondato,involuto, lobato, cuticola separabile a lembi, rosata allo sfregamento.Imenio: tubuli bluastri, arrotondati al gambo, pori piccoli, rotondi, rosso-carminio virantiblu-cupo al tocco.Gambo: cm 10x4; massiccio, cilindrico, consistente, giallo nella parte medio alta, rossicciosulla parte bassa, con reticolo a maglie poligonali, molto evidente,di colore rosso-intenso.Carne: al taglio giallo-oro, soda, vira all'azzurro nella parte alta del gambo e nel cappello, alrossiccio nella parte bassa del gambo. sapore e odore gradevoli.Sporata e spore: sporata bruno-olivastra in massa. Spore ellissoidali, lisce, guttulate, 9x5 μm.Commestibilità: non commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

La reazione chimica che facilita la distinzione col Boletus splendidus, col quale può più facilmente con-fondersi è l'amiloidia negativa su tutto il carpoforo di Boletus rhodoxanthus. Elementi caratterizzanti il Boletus rhodoxanthus:• superficie del cappello biancastra con tonalità rossastre ± estese.

Reazioni macrochimiche:carne + KOH = rosa pallido;

cuticola +fenolo = porpora scuro;cuticola + H2SO4 = rosso brunastro

carne + fenolo = porpora scuro.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 231

Funghi a confronto

Cappello cm: 10-20; 20-25; 5-10-15; 5-20; 6-20-25-30; 8-20; 10-20-30.

Gambo cm: 12x5; 16x8; 5-10x2-5; 8-18x2-5;6-15-20x2,5-8; 6-15x3-6; 8-15x3-5-6.

Boletus rhodoxanthus Kallenbach

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Habitat: bosco misto di latifoglie (gregario).Cappello: cm 11; carnoso, depresso-imbutiforme, giallo-uovo con aree± estese biancastre,margine assottigliato ondulato, involuto, sinuoso.Imenoforo: formato da pliche spesse, strette, ramificate-forcate-anastomizzate abbondante-mente decorrenti sul gambo, concolori al cappello.Gambo: cm 13x1,2; pieno, sodo, cilindraceo, liscio, attenuato in basso, concolore al cappello.Carne: bianca al taglio.Odore e sapore: odore gradevole particolare, sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata giallastra in massa. Spore ovoidali, lisce, granulose, 10x5,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Può essere confuso con Hygrophoropsis aurantiaca, Cantharellus lutescens, Omphalotus olearius.Principali note differenziali

232 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 1-10-13; 1-12; 3-7-12; 3-10; 5-12; 15; 3-8.

Gambo cm: 2-8x0,5-3; 3-7x0,7-2; 3-6-9x1,2-2,5; 2-6x1,5-2,5; 2-4x1-1,5.

Cantharellus cibarius (Fr: Fr) FriesFunghi a confronto

Cappello infundibuliforme concuticola separabile.

Lamelle debolmente decorrenticon assenza di lamellule.

Odore di erba

Cappello poco carnoso, imbutifor-me bruno-scuro.

Imenoforo formato da venatureforcate, ramificate colore giallo-chiaro.

Gambo cavo, poco carnoso coloregiallo arancio

Hygrophorus aurantiaca Cantharellus lutescens

Lamelle molto fitte, sottili, fosfore-scenti al buio, numerose lamellu-le.

Generalmente su ceppo di olivo,quercia, latifoglie.

Omphalotus olearius

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Habitat: bosco misto aghifoglie e latifoglie (esemplari isolati e a cespo).Cappello: cm 5. Convesso con centro infundibuliforme, sottile, elastico, margine frangiato.Colore grigio-cenere.Imenoforo: formato da plissettature strette, ramificate e anastomizzate, decorrenti, bianco-grigiastre. Gambo: cm 8x1,5. Cilindrico, elastico, tenace con lievi solcature longitudinali, giallo altaglio: cavo fino all'infundibulo del cappello.Carne: biancastra, sottile, tenace.Odore e sapore: odore fruttato, sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata biancastra. Spore ovoidali, lisce, guttulate, 8,5x7 μm.Commestibilità : commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Tubiformis (Dal lat. Tuba=tromba e forma=forma). A forma di tromba.Può scambiarsi con C. lutescens non commestibile (elenco nazionale D.M.476)

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 233

Funghi a confronto

Cappello cm: 1,5-3,5-4,5; 2-6; 1,5-6; 2-5; 3-6;6; 2-6; 2-6; 4-6; 1,5-6.

Gambo cm: 3-8x0,7-1; 3-7x0,3-0,8; 2-10x0,5-1; 1,5-6x0,5-1,2; 3-7x0,3-0,8; 2-10x0,5-1.

Cantharellus tubaeformis Fr:Fr

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Habitat: bosco di Pinus.Cappello: cm 7. Emisferico-umbonato, margine involuto, acuto, superficie vellutata, vischiosa (tempo umido), color rosso/mattone, cuticola separabile.Lamelle: rade, spesse, decorrenti sul gambo, ocraceo-scure, facilmente separabili dallacarne.Gambo: cm 8,5x1,8; centrale, cilindrico, flessuoso, consistente, concolore al cappellonei 2/3 superiori, più chiaro nella rimanente parte inferiore.Carne: giallastra, giallo-ocracea alla base del gambo.Odore e sapore: odore fruttato, sapore acidulo.Sporata e spore: sporata bruno-olivastra-scuro. Spore ellissoidali, lisce, guttulate, 15x7 μm. Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• I Chroogomphus si distinguono macroscopicamente dai Gomphidius per la cuticola più secca e lacarne più colorata (da Funghi d'Italia).• C. helveticus frequentemente presenta le lamelle invase dal microscopico Penicillum per cui si pre-sentano ingrossate e di colore verde-azzurrino.

Reazioni macrochimica:ammoniaca e idrato di potassio + carne e lamelle = violetto iris

234 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 3-7-8; 4-8; 7; 3-5-7; 4-8; 8-10. Gambo cm: 4-8x0,8-1,5-2,5; 1-8x1-2; 8x2; 5-7-9x0,8-2; 6-8x0,7-1,5.

Chroogomphus helveticus (Fr: Fr) FriesFunghi a confronto

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Habitat: bosco di Pinus (gregario).Cappello: cm 12. Convesso-appianato con umbone ottuso centrale, margine involuto,superficie liscia, nocciola-chiaro. Cuticola separabile.Lamelle: spesse, rade, arcuate, decorrenti al gambo, lamellule di lunghezza varia, concolorial cappello, separabili dalla carne del cappello.Gambo: cm 14x1,6; centrale, cilindrico, pieno, consistente, incurvato, attenuato alla base,leggermente fibrilloso in senso longitudinale, concolore al cappello, giallo cromo alla base.Carne: al taglio giallo-ocracea nel cappello e nella parte superiore del gambo, giallo-cromonella parte inferiore.Sporata e spore: sporata bruno-nerastra. Spore ellissoidali-fusiformi 20x6 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

E' fungo tipico delle pinete con pini a due aghi.

Reazioni macrochimiche:Carne+KOH = marrò-scuro.

Carne+ FeSO4 = marrò.Carne+Tintura di guaiaco =rosso.

Carne+NH3 = violetto-iris.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 235

Funghi a confronto

Cappello cm: 3-10-12,5; 3-8; 12; 5-7; 5-10; 4-10; 3-6; 10-13; 4-10-15.

Gambo cm: 5,5-11x0,5-1,5; 4-8x0,8-1,5; 12x2;6-10x0,5-1; 4-9x1-2; 4-9-12x1-1,8.

Chroogomphus rutilus (Fries) Miller

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Habitat: bosco di latifoglie misto a conifere.Cappello: cm 5; appianato depresso con piccolo umbone centrale. Colore giallo-brunastro,orlo involuto, più chiaro.Lamelle: fitte, larghe, decorrenti, biancastre, alcune biforcazioni, lamellule.Gambo: cm 6x1 pieno, spongioso, leggermente claviforme, concolore al cappello, base rico-perta da tomento bianco.Carne: biancastra, molliccia.Odore e sapore: odore leggero di mandorle amare, sapore insignificante.Sporata e spore: sporata bianca. Spore lisce, ellittiche, non amiloidi 7x3,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

236 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 3-9; 4-6; 8; 5-10; 4-8; 4-8; 3-6-8.

Gambo cm: 4-8x0,5-2; 4-7x0,5-0,7; 7x1,5; 5-7x0,5-2,5; 4-8x1-2; 3-7-10x0,5-1,2-2.

Clitocybe clavipes (Pers: Fr) KummerFunghi a confronto

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Habitat : bosco misto di latifoglie e conifere (a piccoli gruppi).Cappello: cm 8. Bruno-ocraceo, infundibuliforme, orlo costolato-festonato.Lamelle: fitte, decorrenti color crema, filo intero, concolore. Qualche forcatura al gambo.Gambo: cm 4x1,5. Cilindrico, sodo, concolore al cappello con fibrille biancastre longitudi-nali.Carne: biancastra, sottile.Odore e sapore: sapore mite, odore aromatico, gradevole.Sporata e spore: sporata bianco-crema in massa. Spore ovoidali, ialine, lisce 6,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• Clitocybe costata presenta caratteristica striatura-costolatura al margine del cappello che spessoassume la forma di "Y".

KOH + cuticola = colore marrò.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 237

Funghi a confronto

Cappello cm: 2,5-6; 4-8-15; 7; 4-8; 4-6; 2,5-5-8.

Gambo cm: 3,5-5x0,4-0,10; 2,5-4x0,5-1; 4-6x1;4x0,7; 3-6x0,5-1; 3-4,5x0,4-0,8.

Clitocybe costata Kühner e Romagnesi

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238 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Funghi a confronto

Habitat : bosco misto di latifoglie e conifere (a piccoli gruppi).Cappello: cm 8. Bruno-ocraceo, infundibuliforme, orlo costolato-festonato.Lamelle: fitte, decorrenti color crema, filo intero, concolore. Qualche forcatura al gambo.Gambo: cm 4x1,5. Cilindrico, sodo, concolore al cappello con fibrille biancastre longitudi-nali.Carne: biancastra, sottile.Odore e sapore: sapore mite, odore aromatico, gradevole.Sporata e spore: sporata bianco-crema in massa. Spore ovoidali, ialine, lisce 6,5 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• Clitocybe costata presenta caratteristica striatura-costolatura al margine del cappello che spessoassume la forma di "Y".

KOH + cuticola = colore marrò.

Cappello cm: 2,5-6; 4-8-15; 7; 4-8; 4-6; 2,5-5-8.

Gambo cm: 3,5-5x0,4-0,10; 2,5-4x0,5-1; 4-6x1;4x0,7; 3-6x0,5-1; 3-4,5x0,4-0,8.

Clitocybe costata Kühner e Romagnesi

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Habitat: bosco misto di aghifoglie e latifoglie (in gruppi numerosi). Cappello: cm 6; imbutiforme colore camoscio-chiaro, vellutato. Margine sottile, ondulato.Lamelle: fitte, strette, decorrenti, biancastre, filo intero concolore, qualche forcatura.Gambo: cm 7 x 0,6; cilindrico, elastico, subconcolore al cappello nella parte superiore, confeltratura bianca nella parte inferiore. Carne: bianca, elastica, fibrosa nel gambo.Odore e sapore: sapore gradevole, odore cianico, (debolmente di mandorla amara).Sporata e spore: sporata bianca in massa. Spore lacrimoidi, lisce, ialine, apiculo ben evi-dente, 7 x 4 μm. Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Principali caratteristiche differenziali

Clitocybe costata: cappello, colore ocraceo-rossatro, depresso imbutiforme, senza umbone, marginecon costolatura a Y, lamelle concolori al cappello. Reazione positiva al KOH, della cute del cappelloche assume colore marrò-scuro.

Reazioni macrochimiche: rivestimento pileico + KOH = negativo

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 239

Funghi a confronto

Cappello cm: 3-8; 3-7; 3-8-10; 4-8; 8-10; 4-6;5-8; 6; 4-6; 4-8.

Gambo cm: 2-5x0,5-0,8; 2-5x0,6-1; 4-8x0,5-1;5-7x0,4-1; 3-5x0,5-1; 6x1; 5-8x0,5-1.

Clitocybe gibba (Pers.: Fr) Kummer

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Habitat: falda erbosa al margine di bosco misto (gregaria).Cappello: cm 4. Piano, leggermente depresso, poco carnoso, margine sottile, involuto.Superficie bianca con riflesso ocraceo-chiaro.Lamelle: mediamente fitte, adnate con qualche forcatura al gambo, bianche, filo concolore,lamellule.Gambo: cm 5x0,6; cilindrico, leggermente ingrossato alla base, concolore al cappello, fibro-so, tenace, elastico, farcito al taglio.Carne: biancastra.Odore e sapore: odore debole di farina rancida, sapore mite, dolciastro.Sporata e spore: sporata biancastra. Spore bianche, ellittiche, lisce, non amiloidi 4x2,5 μm.Commestibilità: tossica (Sindrome muscarinica)

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

La sindrome muscarinica è l'unica intossicazione fungina che si avvale del solfato di atropina. Puòscambiarsi col Clitopilus prunulus che però si distingue dalla C. dealbata per avere, a maturazionee:• Lamelle decorrenti, rosate, facilmente separabili dalla carne del cappello. • Carne fragile, sapore eodore gradevole di farina fresca. • Gambo ± breve e rigonfio alla base, di solito, con cotonosità bam-bagiosa. • Sporata rosa.

Reazioni macrochimiche:Guaiaco + carne = bleu;

Acido solforico + lamelle = bruno-ruggine;Idrato di potassio + carne = grigio-(beige-chiaro)

240 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 2-5; 1,8-4,2; 2-6; 2-5; 3; 4; 1,5-4; 2-3,5-4,5.

Gambo cm: 1,5-3,5x0,3-08; 2-4x0,2-06; 2x0,4;4x0,5; 1,5-4x0,3-06; 2-3,5x0,3-0,6.

Clitocybe dealbata (Low.:Fr.) KummerFunghi a confronto

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Habitat: bosco misto di latifoglie e conifere (a gruppo).Cappello: cm 5. Biancastro, ombelicato, submembranoso, traslucido, sottile.Lamelle: biancastre, spaziate, strette, decorrenti, filo intero concolore, intercalate da lamel-lule di grandezza varia.Gambo: cm 4 x 0,3. Cilindrico, elastico, attenuato alla base, biancastro.Carne: biancastra, esigua, elastica, fibrosa.Odore e sapore: sapore amarognolo, odore disgustoso (odore di pollaio).Sporata e spore: sporata bianca in massa. Spore ellissoidi, lisce 6 x 3,5 μm.Commestibilità: sospetto.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Clitocybe phaeophthalma è caratterizzata soprattutto da:

• odore sgradevole caratteristico che i francesi definiscono "poulailler" (da pollaio);

• superficie lardosa del cappello.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 241

Funghi a confronto

Cappello cm: 2-5; 2-5-6; 4-6; 4-6; 3-6; 6; 4-7.Gambo cm: 2,5-5x0,3-08; 3-5-6x0,4-0,8; 3-5x0,3-0,4; 3-6x0,3-06; 3-5x0,3-0,5; 5x0,7; 4-7x0,5.

Clitocybe phaeophtalma (Persoon) Kuiper

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Habitat: bosco misto di Fagus silvatica e Malus silvestris.Cappello: cm 15. Convesso, margine sottile involuto, cuticola bruno-castaneo, violacea, bril-lante con resti di velo generale violaceo-biancastri. Bordo con rugosità radiali.Lamelle: uncinato-adnate, mediamente fitte, biancastre sfumate di viola, margine inciso, leg-germente più chiaro, lamellule di grandezza varia.Gambo: cm 12x4; biancastro, pieno, consistente, con bulbo radicante.Carne: biancastra.Odore e sapore: odore fruttato, sapore dolciastro.Sporata e spore: sporata bruno-ruggine. Spore amigdaliformi verrucose 15x9 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• Note caratteristiche: taglia gigantesca con abbondanti residui di velo generale. Assenza di bulbomarginato. Fissato al suolo con la parte radicante del bulbo. Presenza di residui di velo generale abraccialetto sul gambo ± distinti.

Reazioni macrochimiche:NaOH, KOH,NH3 sulla carne: reazione brunastra.

Guaiaco: verde blu.Acidi: giallognolo.

242 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 5-20; 8-15-20; 10-15-20; 10-20;20; 15-25; 8-20; 5-30; 5-25; 5-25-30; 8-20

Gambo cm: 7-15-20x2-4; 10-15-20x2-4; 10-14x2-5 nel bulbo fino a 6,5; 10-15-20x2-5;15x5; 12-25x3-5; 6-20x2-5; 15x5; 12-25x3-5;6-20x2-5; 10-25x4-5-8; 10-18x2-5;

Cortinarius praestans (Cordier) GilletFunghi a confronto

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Habitat: bosco di Fagus silvatica e Pinus halepensisCappello: cm 11. Emisferico, carnoso, margine involuto, superficie liscia, lucida, vischiosadi colore blu-viola con ampi resti di velo generale bianchi.Lamelle: mediamente fitte bianco-sporche sfumate di viola, adnate, margine seghettato.Gambo: cm 8,5x2,5. Robusto, pieno, clavato, biancastro, con resti di velo parziale sfuma-te di violetto disposti a braccialetto. Carne: soda, biancastra, sfumata di viola sulla parte alta del gambo.Odore e sapore: sapore dolce, senza odore particolare.Sporata e spore: sporata giallastra. Spore amigdaliformi 10,5 x 5,5 μm con minute verru-che.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Cappello interamente colorato blu-viola contrastante col gambo pallido.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 243

Funghi a confronto

Cappello cm: 5-8-10; 6-10-12; 6-10; 6-12; 8-12-20; 5-10;

Gambo cm: 4-8-10x1-2; 6-9x2-5; 4-6x1,5-2; 6-10x1-2,5; 6-11x1,8-4,5; 5-10x1-1,5;

Cortinarius cumatilis Fr

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Habitat : bosco misto di latifoglie.Cappello : cm 9, convesso-appianato, carnoso, margine ondulato. cuticola bruno-castanea,vellutata, non asportabile.Imenoforo: superficie imeniale convessa. Tubuli mediamente lunghi, liberi al gambo, bian-co-crema. Pori piccoli, rotondi, concolori ai tubuli. Tubuli e pori non virano alla pressione.Gambo: cm 8x2,5; claviforme. Superficie vellutata concolore al cappello.Carne: al taglio biancastra, immutabile, molliccia e compatta nel cappello, cavernosa e cas-sante nel gambo.Odore e sapore: gradevoli.Sporata e spore: sporata gialla. Spore ellissoidali, lisce, guttulate, a parete spessa 6x4 μmCommestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

Gyroporus = Pori rotondi ( dal gr. goròs = rotondo e pòros = poro). Cotto in acqua la cuticola assume colorazio-ne rosso/granata. Con la maturazione il gambo tende a diventare cavernoso e cassante.Castaneus, da Kastano (castagno) per il colore della cuticola. In "Guida alla determinazione macroscopica dei fun-ghi di G. Lonati: “questo fungo, piuttosto comune e conosciuto, è stato causa recentemente di qualche disturbogastroenterico” (1990).

Reazioni macrochimiche:cappello + acido lattico = rosso porpora; tutto il fungo + fenolo = marrò scuro;

carne + tintura di guaiaco = verde-blu.

244 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cappello cm: 2-10; 12; 3-10; 3-12; 3-8-10; 4-10; 3-7; 4-12-16; 4-15; 6-10; 10.

Gambo cm: 3-8x1-3; fino a 2; 3-8x1-3; 3-8x1-3; 4-7x1-3; 4-6x1-2; 4-8x1-3; 2-4-8x1-3; 6-8x1-2; 7x3.

Gyroporus castaneus (Bull: Fr) QuéletFunghi a confronto

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Habitat: bosco di Fagus silvatica. (A gruppo di pochi esemplari).Cappello: cm 14, emisferico, margine involuto, sottile, eccedente. Cuticola con peluria aciuffi colore giallo paglierino, non separabile.Imenoforo: tubuli sottili, paglierini, liberi al gambo. Pori piccoli, rotondi concolori ai tubu-li. L'insieme forma attorno al gambo una depressione a cercine. Alla pressione l'imenoforovira al blu-indaco.Gambo: cm. 12x3,5, cilindraceo, facilmente separabile dal cappello, fragile, concolore al cappello, liscio nella parte superiore, ruvido nella parte inferiore.Carne: al taglio, cavernosa nel gambo, cassante, più consistente nel cappello, biancastra, viraimmediatamente all'azzurro-indaco nel gambo, debolmente nel cappello.Odore e sapore: odore gradevole, sapore grato.Sporata e spore: sporata giallo-paglierino in massa. Spore ellittico-ovali, guttulate, lisce,apiculo ottuso 9x6 μm.Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: in letteratura alcune misure riguardanti cappello e gambo dello stesso carpoforo

• Principali caratteristiche: gambo cavernoso, corticato; carne virante all'azzuro-indaco; gambo facil-mente separabile dal cappello.N.B: Il viraggio per particolari condizioni ambientali o climatiche può presentarsi assai ridotto o addirittura nullo.

Reazioni macrochimiche:cappello+ KOH-NaOH = giallo intenso rossastro; carne + tintura di guaiaco = blu;

pori + tintura di guaiaco = blu;

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 245

Funghi a confronto

Cappello cm: 4-10-12; 5-12-16; 5-15; 6-15; 6-8-12; 6-12-18; 5-12-15.

Gambo cm: 4-10x1,5-2,5; 4-12-15x2-4; 10x2-3; 4-10-12x2-4; 6-10x2-3; 10x3; 8-15x-3-5; 5-10x12-2-2,5.

Gyroporus cyanescens (Bull.:Fr.) Quélet

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246 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

ALCUNI ALBERI SIMBIONTI

Abete biancoAbies alba Mill.

Albero possente, alto fino a 60 m., dal tronco diritto e dalla corona piramidale o cilin-drica meno simmetrica di quella dell’abete rosso. Questa conifera è la sola che cresce spon-tanea in Europa e va dai Pirenei attraverso le Alpi ai Balcani. In Calabria è l’abete più diffu-so (a.s.m 800-1800 m.). Fiorisce da maggio a giugno e forma dense foreste dette abetine, siapure sia miste con faggio, abete rosso e pino silvestre.

Chioma: stretta e conica, di color verde scuro un po’ glauco, con rami orizzontali aven-ti cime rivolte all’insù. Tende a perdere i rami inferiori.Gemme: rosso-brune e ovali.Fiori maschili: solitari, cilindrici e di colore giallo intenso, con antere dapprima di colo-re arancione e poi gialle.Fiori femminili: poco appariscenti, eretti e di colore verde chiaro.Corteccia: liscia, grigio argentea, vescicolosa negli esemplari giovani che si fende inpiccole placche quadrate col tempo.Foglie: grossi aghi verde scuro sopra, con due strisce bianco-azzurrine inferiormente,disposte in due file lungo i rametti, come i denti di un doppio pettine, lunghi fino a 3 cm.Coni femminili: appaiono sulla parte superiore dei rami già significati, eretti e cilindri-ci, raggiungono anche 18 cm di lunghezza, dal colore verde all’arancio scuro secondo ilgrado di maturazione. A maturità si disfano lasciando sul ramo l’asse centrale nudo.Coni maschili: laterali, fitti, cilindrici, giallo-verdastri con le squame purpuree.Alcuni funghi simbionti: Hygrophorus pudorinus, H. marzuolus. In bosco di conifere,in presenza di abete bianco, si trova il Lactarius salmonicolor.

CastagnoCastanea sativa Mill.

Pianta a portamento maestoso ed a foglie caduche, conosciuta per i suoi acheni (casta-gne) commestibili, per i quali è stata largamente coltivata e diffusa ampiamente fin da tempiantichissimi, dal livello del mare fino a circa 1400 m di altitudine.

Chioma: conica ed aperta negli esemplari giovani, diventa colonnare ed infine roton-deggiante ed espansa.Gemme: arrotondate, dal verde-giallo al rosso-brunoFiori maschili: raccolti in infiorescenze ad amento, con lunghi stami all’estremità del-l’amento, di colore bianco crema, sono molto odorosi e melliferi. Fiori femminili: solitari oppure in gruppetti di 2-3 alla base degli amenti maschili; cia-scuno è circondato da un involucro verde spinoso da cui emergono stili bianchi.Corteccia: bruno-rossatra, liscia e quasi lucente nei giovani tronchi, poi diviene spessa,rugosa, di colore bruno scuro, fittamente solcata in verticale.Foglie: oblunghe e appuntite, con nervature parallele prominenti. Portate da picciolicorti rossi o giallastri, variano dal color bronzo al verde scuro brillante, infine al giallochiaro ed al bruno in autunno. I fiori maschili e femminili, che si sviluppano assieme inamenti a forma di spiga, lunghi anche 20 cm., compaiono molto dopo le foglie.Frutti: acheni rosso bruni racchiusi in gruppi di 2-3 in capsula giallo-verde ricoperta dispine acute e molto pungenti. Gli acheni (castagne) sono liberate quando la capsula (ric-cio) si apre.Alcuni funghi simbionti: Tylopilus felleus (anche in boschi di conifere), Boletus regius,B. calopus.

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 247

FaggioFagus silvatica L.

E’ un grande albero a foglia caduca, che può raggiungere i 30-40 m. di altezza. La chio-ma può superare i 10-15 m. di diametro.E’ sensibile alle gelate primaverili e soffre gli inver-ni rigidi, in compenso si adatta a tutti i terreni. I boschi di faggio o faggete sono spesso moltofitti e l’ombra scura che producono impedisce la vegetazione di un vero sottobosco: solopoche specie erbacee si sviluppano in primavera, attraverso lo spesso strato di foglie cadu-che.

Chioma: larga e cupolare, rami lunghi, a foglie isolate, oppure brevi, laterali, con fogliedisposte a ciuffi. Assume stupende colorazioni sia in primavera che in autunno.Gemme: allungate e appuntite, lunghe 2 cm., coperte da squame brune.Fiori maschili: appaiono in aprile-maggio, contemporaneamente alle foglie, sono adamenti globosi, lungamente peduncolati. Raggruppati in grappoli giallo-verdastri, arro-tondati, formati ciascuno da circa 15 piccoli fiori.Fiori femminili: appaiono all’ascella delle foglie, riunite a coppie in un involucro a 4lobi ricoperto all’esterno da squame pelose.Corteccia: liscia, opaca, sottile, di colore grigio chiaro, è spesso ricoperta da licheni chemodificano il colore.Foglie: alterne, ovali, leggermente ondulate e cigliate al margine. Lunghe 10-15 cm.,hanno 5-7 venature parallele su ciascuna pagina. Sono di un bel color verde pallido inprimavera, mentre si scuriscono in estate ed assumono belle colorazioni a toni caldi inautunno prima della caduta.Frutti: 1-2 in ogni capsula, sono piramidali, bruni, lucenti, mentre la capsula stessa hale squame dure, munite di punte acuminate. I frutti anche detti acheni o faggiole sonimpiegati come mangime per gli animali.Alcuni funghi simbionti: Lactarius pallidus, L. chrysorrheus, Gyroporos cyanescens, G.castaneus, Cortinarius cephalixius.

Pino marittimoPinus pinaster Alton

Originario delle coste del Mediterraneo occidentale, cresce bene in terreni leggeri e bendrenati. E’ spesso piantato come riparo per imbrigliare le dune sabbiose. Altezza massima 35m.

Chioma: inizialmente conica e regolare, poi gradualmente espansa, con rami allargatidisposti sulla parte superiore del tronco.Gemme: rosso brunastre e non resinose, con squame sfrangiate.Coni maschili: piccoli e numerosi alla base dei giovani germogli, gialli a maturità.. Coni femminili: ovoidali, prima verde poi rosso-brunastri, lunghi fino a 22 cm, ognisquama è dotata di una spina ricurva. Rimangono sull’albero più anni prima di aprirsi,assumendo consistenza molto legnosa e una forma conica appuntita.Corteccia: grigio pallido o bruno-rossastra, finemente rugosa da giovane, quindi conprofondi solchi e più scura con l’età.Foglie: aghi lunghi 15-25 cm, coriacei e molto appuntiti, a gruppi di due, avvolti allabase da una lunga guaina translucida.Alcuni funghi simbionti: Suillus luteus, S. granulatus, S. bellini, Tricholoma equestre aura-tum, T. terreum, T. imbricatum, T. aurantiacum, T. rutilans, Lactarius deliciosus, L. sangui-flus, Hygrophorus hypotheius, H. calophyllus, Russula queletii, R. turci, Clitocybe clavipes.

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248 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Pino domesticoPinus pinea L.

Questo Pino. resistente ai venti, venne piantato sin dai tempi degli antichi romani lungotutte le coste mediterranee. E’ conosciuto soprattutto come pino da pinoli. Altezza massima30 m.

Chioma: a forma d’ombrello con lunghi rami che si allargano partendo dalla parte altadel tronco.Gemme: marrone-rossastre terminanti con scudo piramidale, parte centrale grigia.Coni maschili: piccoli e numerosi, gialli, alla base dei rametti dell’annata. Coni femminili: sessili, inizialmente piccoli e tondeggianti, diventano globosi, appiatti-ti alla base, dalle scaglie arrotondate, lucidi, prima verde poi rosso-brunastri.Corteccia: dapprima grigia e finemente rugosa, diviene con l’età screpolata e divisa inlarghe squame di color rosso-brunastre.Foglie: aghi lunghi 12-20 cm, rigidi, un po’ ritorti e molto appuntiti, a gruppi di due,avvolti alla base da una guaina translucida, persistente.Alcuni funghi simbionti: Amanita ovoidea, A. proxima, Suillus luteus, S. granulatus, S.bellini, Tricholoma equestre auratum, T. terreum, T. imbricatum, T. aurantiacum, T. ruti-lans, Lactarius deliciosus, L. sanguiflus, Hygrophorus hypotheius, H. calophyllus,Russula queletii, R. turci, Clitocybe clavipes.

Pino d’AleppoPinus halepensis Mill.

Specie mediterranea, è frequente nelle regioni costiere calde e aride. Prospera sui terre-ni calcarei e rocciosi, ostacolando l’erosione del terreno e l’azione del vento. Altezza massi-ma 40 m.

Chioma: verde chiaro, stretta nelle piante giovani, diventa globosa con l’età, rami con-torti su un tronco massiccio.Gemme: brunastre, cilindriche, lunghe 1 cm.Coni maschili: oblunghi, piccoli e numerosi alla base dei giovani germogli, gialli amaturità.. Coni femminili: bruno-rosso lucido, lunghi fino a 12 cm, appuntiti o ovoidali.Rimangono sull’albero per parecchi anni.Corteccia: rossastra, rugosa e profondamente fessurata negli esemplari di una certa età.Foglie: aghi lunghi 9-15 cm, flessibili, a gruppi di due, avvolti alla base da una lungaguaina translucida sottile.Alcuni funghi simbionti: Suillus luteus, S. granulatus, S. bellini, Tricholoma equestreauratum, T. terreum, T. imbricatum, T. aurantiacum, T. rutilans, Lactarius deliciosus, L.sanguiflus, Hygrophorus hypotheius, H. calophyllus, Russula queletii, R. turci,Clitocybe clavipes.

LeccioQuercus ilex L.

Quercia sempreverde, originaria dell’Europa meridionale, è largamente piantata comeriparo e ornamento, specialmente sulle coste, essendo resistente ai venti salati e all’inquina-mento cittadino. Altezza massima 30 m.

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 249

Chioma: densa, globosa, di color verde scuro, con tronco corto e rami diritti, ascenden-ti.Gemme: di color fulvo chiaro e pelose, lunghe 1-2 cm.Fiori maschili: in amenti filiformi color oro, di 4-7 cm. Fiori femminili: grigio-verdi, pelosi, con cime rosa, lunghi 2 mm su piccioli pelosi soli-tari o in gruppi di 2-3.Corteccia: dal bruno al nero, quasi liscia, poi divisa in piccole placche quadrate.Foglie: da lunghe e strette a ovali, con margini dentati o addirittura spinescenti, ondula-ti o lisci. La pagina superiore è verde-nerastra, quella inferiore verde-grigiastra e densa-mente pelosa.Frutto: ghianda di 2-3 cm ovoidale, protetta da cupola a squame brevi e chiare.Alcuni funghi simbionti: Leccinum lepidum.

NoccioloCorylus avellana L.

Arbusto cespitoso caducifoglio, raramente alberello, alto fino a 7 m.Chioma: espansa a ramificazioni orizzontali, generalmente a largo cespuglio.Gemme: lisce, smussate e ovali, cambiano dal bruno al verde.Fiori maschili: riuniti in tipiche infiorescenze giallo brunastre, compaiono in autunnodiventando gialli e più lunghi in primavera.Fiori femminili: molto piccoli e meno numerosi, sono immersi nella gemma dalla qualespuntano gli stili rossi.Corteccia: liscia, sottile, bruno-grigio, con file orizzontali di pori.Foglie: alterne, decidue, brevemente picciolate. Lunghe fino a 10 cm, con estremitàappuntite e margini a doppia dentatura. Variano dal verde-cupo al bruno e infine al gial-lo secondo la stagione.Frutti: acheni (nocciole), duri, secchi, parzialmente racchiusi in un involucro fogliaceosfrangiato.Alcuni funghi simbionti: Amanita phalloides.

Pioppo tremoloPopulus tremula L.

Largamente diffuso in Europa, caratterizza le boscaglie sui pendii collinosi e sui suoliumidi. Altezza massima 25 m.

Chioma: conica, color verde chiaro, con pochi rami, tende ad allargarsi con l’età.Gemme: rosso-brune, viscose e appuntite.Amenti maschili: fiori maschili e fiori femminili (amenti) crescono su alberi separati.Grigio-viola e lanuginosi, diventano gialli col polline.Amenti femminili: verdi, lunghi 4 cm, diventano lanosi e bianchi quando liberano isemi.Corteccia: liscia, grigio-verde, diventa bruna e fessurata alla base.Foglie: alterne, decidue, arrotondate, con denti irregolari ricurvi, fissate a un sottile pic-ciolo appiattito, verde-chiaro superiormente, grigio-verde inferiormente. Frutti: acheni (nocciole), duri, secchi, parzialmente racchiusi in un involucro fogliaceo

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250 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

sfrangiato.Alcuni funghi simbionti: Tricholoma equestre flavovirens, T. populinus, Lactarius con-troversus.

CistoCistus L.

Genere di circa 20 specie di arbusti sempreverdi, originari delle regioni mediterranee,dove crescono allo stato spontaneo. Sono piante molto ornamentali, che non richiedono cureparticolari e offrono una fioritura abbondante e duratura, talvolta anche gradevolmente pro-fumata.

Foglie: persistenti, da verde a glauchescenti; semplici, ellittiche o ovali o lineari; quasisempre pelose.Fiori: I fiori sono semplici e delicati, in gruppi di 2-3 o più, simili a quelli della rosa sel-vatica, con 3 o 5 petali appiattiti e stami numerosi e spesso molto appariscenti, sboc-ciano da aprile fino all’inizio dell’estate e durano una sola giornata.Le piante sono di altezza variabile tra 30 cm e 2-2,5 m.Alcuni funghi simbionti: Leccinum corsicum = L. sardous.

Alcune specie e varietàCistus albidus L.: è una specie originaria delle zone mediterranee, che crescefino a 0,3-1 m d’altezza e 50-60 cm di diametro. Fiorisce in maggio-giugno.

• Foglie: ha fitto fogliame di colore bianco-grigio, con foglie sessili (senzapicciolo), oblunghe od ovalo-lanceolate.

• Fiori: i fiori sono rosa, larghi 4-6 cm e si formano all’estremità dei rami, ingruppetti di 2-4.

Cistus crispus L.: fiori rosa scuro, altezza 50-70 cm, fiorisce da aprile a giu-gno.

Cistus incanus L.: fiori rossi, foglie inferiori medie peduncolate e con nervatu-re pennate, petali e sepali 5.

Cistus salviaefolius L.: fiori bianchi, foglie ellittiche o ovali, simile a quelledella Salvia, petali e sepali 5

Bibliografia

• L. Fenaroli, Gli alberi d’Italia, Giunti Aldo Martello Editore, 1974;• E. Banfi - F. Consolino, Alberi, Istituto Geografico De Agostini, Novara, 2000;• S. Pignatti, Flora d’Italia vol. 2°, Edagricole, Il Sole 24 Ore, 2003;• M. V. Divincenzo - F. Bianchini, Grande atlante degli alberi, ArnoldoMondadori Editore, Milano, 1985.

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 251

A

Abortiporus: pori formati prematuramente (lat.abortus=prematuro e gr. póros=poro).

Acanthocystis: cistidio spinoso (lat. acanthus egr. ákanthos=fiore spinoso e kústis=cistidio).

Acerbum: acerbo (lat. acerbus, riferito al saporeamarostico della carne, acerba, smatura).

Aestivalis: estivo (lat. aestivus).

Agaricus: nome generico di fungo a lamelle ( lat.agaricum deriv. dal gr agarikón).

Aggregatum: aggregato (lat. adgrego=uniscooppure lat. adgregatio=unione).

Amanita phalloides: lat.scient. Amanita dal gr.amanites, fungo del monte Amano nella Turchiaasiatica; phalloides (lat. phallus dal gr.phallós=fallo, pene e eîdos=sembianza) fungoche nel suo primo sviluppo somiglia al fallo,pene).

Appendiculatus: con piccola appendice (algambo) (lat. appendicula).

Arenicola: che si trova nella sabbia (lat. hare-na=arena, sabbia).

Argentea: colore argento (lat. argenteus).

Augustus: maestoso (lat. augustus).

Aurata: dorata (lat. auratus).

Aureola: delicatamente dorata (lat. aureolus).

Aurantiaca: colore arancia (lat. aurantiacus).

Armillaria: con braccialetto (lat. scient. armilla-ria deriv. di armilla, braccialetto, dall'anello checirconda il piede).

Atrotomentosus: nero vellutato (lat. ater=nero etomentum=tomento, insieme di peli fitti, corti emorbidi, (velluto).

B

Badia: colore baio, bruno/castano, scuro (lat.badius).

Badhamii: dell'inglese C. Badham.

Bellini: del musicista catanese V. Bellini.

Biennis: di due anni.

Boletus: fungo in genere (lat. boletus, e gr. bolé-tes=fungo in genere).

C

Caesarea: di Cesare (lat. caesareus-G.Cesare,imperatore romano).

Calopus : piede bello (gr. kalós=bello epoús=piede).

Calvatia: senza capelli (lat. calvus).

Camarophyllus: con le lamelle arcuate (gr.kámára=arco architettonico e fúllon=fogliolamella).

Cancellatus : come cancello (lat. cancellus).

Candida: candida (lat. candidus).

Cantharellus: piccola coppa (dim.lat. del gr.kántharos=coppa).

Caprinus: caprino (lat. caprinus).

Castaneus: color castagna (lat. castaneus).

Chrysorrheus: sgorgo oro (gr. khrusós=oro erhéo=io sgorgo).

Cephalixus : con testa vischiosa (gr. kefalé=testae ixía=vischio).

Cibarius: mangereccio (lat. cibus=cibo).

Glossario

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252 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Cinnamomeus: colore cannella (gr. kinnámo-mon=cannella-corteccia aromatica arrotolata inbastoncini di colore giallo/bruno usata in cucinacome droga: lat. cinnamomum=cinnamomo=can-nella).

Citrina: color limone (lat. citrum=limone-cedro).

Clatrhus: inferriata (lat. clathrus=cancello).

Clavaria: a forma di clava (lat. clava=clava, perla forma).

Clavipes: fungo a forma di chiodo (lat.clavus=chiodo e pes=piede).

Clitocybe: testa inclinata (gr. klitús=pendio ekúbe=testa).

Clitopilus: berretto inclinato (gr klitús=pendio epileos=berretto).

Collibia: gr. kóllubos=moneta spicciola.

Colossus: lat. colossus=gigantesco,colossale.

Coltricia: con le trecce tagliate (gr. kólos=recisoe thrix, thrikhós=treccia,capelli).

Columbetta: piccola colomba (dim.del lat.columba=colomba).

Comatus: con la chioma ( lat. comatus).

Conchatus: incavato a mò di conchiglia (lat. con-chatus).

Conica: a forma di cono (lat. conus).

Coniferarum: delle conifere (lat. conifer-a-umcomp. di conus=cono e fero=porto).

Connata: nata con altri (lat. connatus=nascereinsieme).

Controversus: in senso contrario ( lat. controver-sus).

Coprinus: dello sterco (gr. kópros=sterco).

Coronilla: piccola corona (dim.lat. corona).

Corsicum: della Corsica (lat corsicus).

Cortinarius: con cortina (lat. cortina).

Costata: con costolatura (lat. costatus).

Cumatilis: colore verde-mare (lat.cumatilis=colore verde-mare).

Cyanea: colore blu scuro (lat.cyaneus=bluscuro).

Cyanescens: che diventa blu scuro (lat. cyaneus).

Cyanoxantha: blu scuro e giallo (lat.cyaneus=blu scuro e xanthós=giallo).

D

Daedalea: artisticamente lavorata (lat. daeda-leus=artistico-gr.daidaleos=di Dedalo costruttoredel labirinto di Creta. Pori labirintici).

Dealbata: sbiancata (lat. dealbare-sbiancare).

Decastes: a diecine (lat. decas=in numero didieci).

Delica: slattata (lat. delicus=slattato).

Deliciosus: lat. deliciosus=delizioso.

E

Edulis: commestibile (lat. edulis=commestibile).

Equestre: equestre, dei cavalieri (lat.equester=equestre).

Esculenta: lat. esculentus=commestibile.

Eryngii: dell'Eryngium-ombrellifera.

Erythropus: piede rosso (gr. eruthrós=rosso epoús, podós=piede).

F

Felleus: amarissimo (lat. felleus=di fiele, amaris-simo).

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 253

Ferulae: della ferula (ombrellifera).

Flavovirens: giallo-verde (lat. flavus=giallo evireo=divengo verde).

Fuliginosus: fuligginoso (lat.fuligo=fuliggine).

Fumosa: affumicata (lat. fumosus).

Fusipes: col piede a fuso (lat.fusus=fuso epes=piede).

G

Geogenia: terricolo, che nasce dalla terra(gr.gê=terra e génos=nascita).

Geopetalum: petalo di terra (gr.gê=terra e péta-lon=petalo).

Gibba: lat. gibba=gobba.

Glabrescens: senza peli (lat.glaber=glabro,senza peli).

Gomphidius: simile a chiodo (gr. gómfos=chio-do e eîdos=sembianza).

Granulatus: con granuli (lat. granulum=granel-lo).

Gymnophilus: berretto glabro (gr. gymnós=nudoe pileos=berretto).

Gyromitra: mitra rotonda (gr.gúros=rotondo emîtra=mitra).

Gyroporus: con pori rotondi (gr.gúros=rotondo epóros=poro).

H

Haematochelis: reticolo sanguigno (gr.haîma,haîmatos=sangue e khelé=sporgenza).

Hebeloma: con peluria sull'orlo (gr. hébe=segnodella pubertà e lôma=orlo).

Helvella: erba aromatica.

Helveticus: della Svizzera (lat. Helvetia).

Heteroporus: con pori irregolari (gr.héteros=irregolare e póros=poro).Hydrogramma: segnato dall'acqua (gr.húdor=acqua e grammá=segno).

Hygrocybe: testa umida (gr. hugrós=umido ekúbe=testa).

Hygrophorus: porto umidità (gr. hugrós=umidoe lat. fero=porto).

Hygrophoropsis: simile a hygrophoro(gr.ópsis=somiglianza).

Hypholoma: con l'orlo ornato di frange (gr.húfos=tessuto e lôma=orlo).

Hypothéius: colore giallo solferino delle lamellee del gambo (gr. hupó=sotto e theîon=zolfo).

I - J

Imbricatus: ricoperto di embrici (lat. imbrica-tus=disposto a embrici sovrapposti).

Impolitus: non liscio (lat.impolitus=non leviga-to-cappello granuloso).

Impudicus: impudico (lat.impudicus: che offen-de il pudore, composto da: in=negativo e pudi-cus=pudico).

Infractus: inciso (lat. infractus=rotto, inciso).

Infundibuliformis: a forma d'imbuto (lat. infun-dibulum=imbuto e forma=forma).

Involutus: rivolto in basso (lat. involutus=rivol-to in basso).

Inversa: rovesciata (lat. inversus=capovolto,rovesciato-riferito all'orlo del cappello).

Inzenga: micologo Italiano (1815 - 1887).

Inocybe: testa fibrosa (gr. is, inós=fibra dellepiante e kúbe=testa).

Junquillea: lat. junquilleus=colore giallo.

Ixocomus: con la testa vischiosa (gr. ixía=vischioe kóme=chioma).

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254 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

L

Lactarius: che produce latte (lat. lactarius).

Lanatus: lanoso (lat. lanatus).

Largus: lat. largus=largo, grande.

Leccinum: del leccio (Quercus ilex).

Lentinus: alquanto tenace (lat. lentus=tenace,flessibile).

Lepidum: lat. lepidus=gradevole.

Lepista: lat. lepista=coppa, brocca.

Lepiota: orecchio squamoso (gr. lepís=squama eoûs,otós=orecchio).

Leucoagaricus: agarico bianco (gr. leukós=bian-co e lat. agaricus).

Leucopaxillus: bastoncino bianco (gr.leukós=bianco e paxillus=bastoncino).

Leucopus: dal piede bianco (gr. leukós=bianco epoús,podós=piede).

Lugubris: lugubre, piangente (lat. lugubris=tri-ste, piangente).

Luridus: livido, lurido (lat. luridus=livido).

Luteus: lat. luteus=giallo.

Lyophyllum: con le lamelle libere (gr. lúo=iosciolgo e fúllon=foglia, lamella).

M

Mastoidea: simile a mammella (gr.mastós=mammella e eîdos=simile).

Maxima: la più grande (lat. maximus=il piùgrande).Meleagris: gr. meleagrís=gallina faraona.

Metachroa: con colore variabile (gr.metá=cam-biamento e khróa=colore).

Morchella: Tedesco morchel=spugnola.

Mucida: mocciosa (lat. mucidus=moccioso).

Muscaria: delle mosche (lat. muscia=mosca).

Mustelina: colore della faina (lat.mustela=faina).

Myomyces: fungo topo (gr. mûs, muós=topo emúkes=fungo).

N

Nebularis: come nebbia (lat. nebula=nebbia).

Nuda: lat. nudus=nudo.

O

Odora: olezzante (lat.odorus=odoroso, profuma-to).

Olearius: dell'ulivo (lat. olearius=oleario, checoncerne l'olio o l'ulivo, deriv. di oleum).

Olivaceoalbus: olivaceo e bianco (lat. oliva-ceus=colore delle olive e albus=bianco).

Omphalotus: ombelicato (gr. omfalós=ombeli-co).

Orellanus: delle montagne (gr. óros=monte).

Ostreatus: come l'ostrica (lat. ostrea=ostrica).

Ovoidea: simile a uovo (lat. ovum=uovo e greîdós=somiglianza).

P

Pallescens: che impallidisce (dal lat. pallesco=impallidisco).

Pallidus: lat. pallidus=pallido.

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 255

Pantherina: lat. pantherinus=come pantera.

Panus: tumore

Phaeocollybia: collibia oscura (gr. faiós=oscu-ro).

Phalloides: a forma di fallo, pene, riferita alprimo sviluppo (lat.phallus=fallo e gr.eîdós=sembianza).

Perennis: che dura più anni (lat. perennis=peren-ne, più anni).

Persicolor: colore del vino di un anno(gr.pérsu=vino di un'anno e lat.color=colore).

Pes-caprae: piede di capra (lat. pes=piede ecaprae=di capra)

Peziza: fungo con gambo minuscolo o nullo (gr.pézis=minuscolo). Ricettacolo a forma di coppa egambo cortissimo.

Piperatus: lat. piperatus=pepato.

Pisolithus: pisello pietra (gr. pisos=pisello elithos=pietra).

Plumbea: lat. plumbeus=color piombo.

Pleurotus: con cappello di fianco (gr. pleurón=difianco e oûs,otós=orecchio).

Polyporus: con molti pori (gr. polús=molto epóros=poro).

Porphyrellus: piccolo purpureo (dim. latinizza-to del gr. porfùreos=purpureo)

Porphyrósporus: con le spore purpuree (gr. por-fúreos=purpureo e gr. sporá=spora)

Praestans: imponente (lat. praestans=prestante)

Procera: alta, slanciata (lat. procerus=alto,slan-ciato)

Proxima: vicinissima (lat. proximus=vicinissi-mo)

Prunulus: attinente alla pianta che produce pru-gne (lat. prunus=prugno-susino).

Psalliota: con frange al cappello (gr.

psállion=barbazzale e oús, otós=orecchio)

Psammophilum: della sabbia.

Pseudoscaber: confondibile con lo scaber (gr.pseûdos=falso).

Pudorinus: pudico, roseo (lat. pudor=pudore).

Puellaris: di fanciulla (lat. puella=fanciulla).

R

Radicosum: lat. radicosum=con radici.

Regius: lat. regius=del Re.

Resupinatus: incurvato (lat. resupinatus=ripie-gato, incurvato).

Rhodopaxillus: paxillus roseo (gr. rhódon=rosa elat. paxillus=bastoncino).

Rhodoxanthus: roseogiallo (gr.rhódon=roseo exanthós=giallo).

Ruber: lat. ruber=rosso.

Rubescens: lat. rubesco=divento rosso.

Rufus: rossiccio (lat. rufus=rosso, rossiccio).

Russula: rossiccia (lat. russulus=rossiccio, rossa-stro).

Rutilans: rutilante (lat. rutilans=splendente, ruti-lante).

Rutilus: rutilante (lat. rutilus=rosso vivo, splen-dente, brillante).

S

Salmonicolor: colore della carne di salmone (lat.salmo=salmone e color=colore).

Sarcodon: con i denti da carne (gr. sarx, sar-kós=carne e odón=dente).

Sejunctum: disgiunto (lat. sejunctus=distinto,

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256 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

separato, disgiunto).

Scrobiculatus: con piccole infossature, erosioni(lat. scrobiculus=piccola erosione, infossatura).

Spectabilis: mirabile (lat. spectabilis=mirabile,bello a vedersi).

Scutiger: che porta lo scudo (lat. scutum=scudoe gero=io porto).

Splendens: che splende (lat. splendens=splen-dente).

Stropharius: attinente le fasce pettorali (lat. stro-phium=fascia pettorale).

Subtomentosus: leggermente vellutato (lat.sub=vicino, quasi e tomentum= organo vegetalericoperto di fine peluria).

Suillus: lat. suillus=suino, di maiale.

Surrecta: sorretta (lat. supra=sopra e regere=sostenere,reggere).

T

Tabescens: che si dissolve (lat. tabesco=io midissolvo).

Tinctorius: che tinge (lat. tingere=dare colore).

Tomentosus: lanuginoso (tomentosus dal lat.tomentum=si dice di organo vegetale ricopertoda fine peluria).

Torulosus: robusto (lat. torosus da torus, musco-lo che sporge).

Torvus: torvo (lat. torvus=bieco, torvo, minac-cioso).

Tricholomopsis: simile a tricholoma (gr. thrix,trikhós=pelo e lôma=orlo e ópsis=sembianza).

Tuberaster: tubero-astro (lat. tuber=tubero e dalgr. àster=stella, astro).

U

Utriformis: a forma di otre (lat. uter=otre eforma=forma).

V

Vellereus: lanuto (lat. vellus=lana).

Virescens: che tende a diventare verde (lat. vire-sco=divento verde).

Viscidus: lat. viscidus=viscido, vischioso.

Volemus: grosso come una pera (lat.volemumpirum=grossa pera che riempie il cavo di unamano-vola-)

Volvariella: diminutivo di volvaria (volvaria dallat. volva=volva, membrana che avvolge il bulbodi un fungo)

Vulpinus: della volpe (lat. vulpinus=colore dellavolpe)

X

Xerocomus: con cappello asciutto (gr. xerós=arido, asciutto e kóme=chioma).

Z

Zonarius: zonato (lat. zona=fascia e grzone=striscia, fascia).

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 257

1 A. Bernicchia: Poliporaceae in Italia- A cura dell'Istituto di Patologia vegetaledell'Università di BO-1990.

2 B. Cetto: I funghi dal vero -Arti grafiche Saturnia Trento:Vol. 1° 10ª ed. 1983;Vol. 2° 6ª ed. 1984;Vol. 3° 3ª ed. 1982;Vol. 4° 1ª ed. 1983;Vol. 5° 1ª ed. 1987;Vol. 6° 1ª ed. 1989.

3 J. Breitenbach -F. Kranzlin: Champignons de Suisse - ed. Mykologia- Case Postale 165 CH 6000- Lucerne, 9:

Tome 1°, 1984;Tome 2°, 1986;Tome 3°, 1991;Tome 4°, 1995;Tome 5°, 2000.

4 M. Bon : Champignons de France et d'Europe occidentale - Arthaud 1988.

5 R. Courtecuisse - B. Duhem : Guide des champignons de France et d'Europe-Delachauxet Niestlé 1994.

6 G. Goidanich - G. Govi : Funghi e ambiente- Una guida per l'amatore -Edagricole BO1982.

7 A. Gennari: 401 funghi -Tipografia artigiana-EzechielliArezzo-ottobre 2000.

8 A. Cappelli: Agaricus L.Fr.(Psalliota Fr.) - Fungi europaei -Libreria editrice GiovannaBiella- Saronno-1984.

9 A. Marchand : Champignons du nord et du midi-Les meilleurs comestibles et les princi-paux veneneux-Société Micologique des Pyrénées Méditerranéennes :

Tome 1°, 1971;Tome 2°, 1973;Tome 4°, 1976.

10 Atlante fotografico dei funghi d'Italia:Vol. 1°: C.Papetti-G.Consiglio-Giampaolo Simonini-AMB-CSM-1999;Vol. 2°: G.Consiglio- C.Papetti- AMB-CSM-2001,

11 G .Lonati: Guida alla determinazione macroscopica dei funghi -Ed. Periferia CS-1990.

12 G .D'Antuono - R. Tomasi: I funghi velenosi -Edagricole BO 1988.

13 G. Azzaretti -R.Galli - A.Bernini - F.Polani: Funghi velenosi - Ed. la Tipotecnica-20028-S. Vittore Olona MI 1983.

14 F. Foiera - E. Lazzarini - M. Snabl - O. Tani - Edagricole BO:1° Funghi Amanite, 1993;

Bibliografia generale

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258 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

2° Funghi Boleti, 1993;3° Funghi Igrofori, 1998;4° Funghi Lattari, 1998;5° Funghi Russula, 1993.

15 C. Lavorato - M. Rotella: Funghi - Pubblisfera-S.Giovanni in Fiore CS 1999.

16 A. Bettin: Le Amanite - Libreria salesiana editrice Verona 1971.

17 R. Mazza: I Funghi -1ª Ristampa Successi Sanzogno 1997.

18 J. Bresadola: Iconographia micologica - E.J. Gilbert : Amanitaceae-vol: VI - Comitatoonoranze bresadoliane-TN 1982.

19 R. Galli - Ed. La Tipotecnica snc S. Vittore Olona MI:1° Le Amanite delle nostre regioni, 1983;2° I Boleti delle nostre regioni, 1987;3° Gli Igrofori delle nostre regioni, 1985.

20 Dr. Lucius von Frieden: I funghi di tutti i paesi- ed. Rizzoli- 1964.

21 A. Zuccherelli: I funghi delle pinete delle zone mediterranee- Longo editore- Ravenna1993.

22 C. L. Alessio: Boletus- Dill. Ex L. - Fungi europaei - Libreria editrice G. Biella Saronno1985.

23 G .Cacialli - V Caroti - F. Doveri: AMB Contributo ad cognitionem coprinorum-tomo 1°:-CSM 1999.

24 A. Tartarat: Les cortinaires 1988.

25 A. Ceruti - M. Ceruti: Funghi cancerogeni e anticancerogeni dell'ambiente - degli ali-menti-dei mangimi -Musumeci editore .Quart-Aosta 1986.

26 M. Candusso: Hygrophorus s.l.- Fungi europaei -Libreria Basso-Alassio 1997.

27 M. Moser: Guida alla determinazione dei funghi - 1980.

28 G. Monti - M. Marchetti -L. Gorreri - P.Franchi: Funghi di ambienti dunali -Universitàdi Pisa-Dip.to Scienze botaniche- maggio 2001.

29 M. T. Basso: Lactarius - Fungi europei -Mykoflora - Alassio 1999.

30 M.Candusso - G. Lanzoni: Lepiota s.l.- Fungi europei -Libreria editrice - GiovannaBiella - Saronno 1990.

31 M. Sarnari: Genere Russula in Europa - AMB - CSM - 1998.

32 R. Galli: I Tricolomi - Edinatura srl MI 1999.

33 A. Riva: Tricholoma (Fr) Staude - Fungi europei -Libreria editrice - G. Biella -Saronno1988.

34 A. Bidaud - R. Henry - P. Moënne - Loccoz - P. Remaux: Atlas des cortinaires Pars III

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 259

(il numero a destra tra parentesi, si riferisce al numero d'ordine della bibliografia generale)

Genere abortiporus

Abortiporus biennis (Bull.: Fr.) Sing.

1- Polyporaceae in Italia (1)2 - I funghi dal vero - Vol. 2 (2)3 - Champignons de Suisse-Tome 2 (3)4 - Guide de Champignons de France et d'Europe (5)5 - Champignons de France et d'Europe Occidentale (4)6 - Funghi e Ambiente-Una guida per l'amatore (6)

Genere Agaricus

Agaricus arvensis Schaeff. :Fr.

1 - 401 Funghi (7)2 - I funghi dal vero- Vol. 2° (2)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 1° (10)4 - Champignons de Suisse-Tome 4 (3)5 - Champignons de France et d'Europe Occidentale (4)6 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)7 - Agaricus Fungi europei (8)8 - Champignons du nord et du midi- Les meilleurs comestibles-Tome 2 (9)9 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)10 - Funghi (15)

Agaricus augustus var. augustus (Agaricus augustus Fries)

1 - 401 Funghi (7)2 - I funghi dal vero- Vol. 2° (2)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 2 (10)4 - Champignons de Suisse-Tome 4 (3)5 - Champignons de France et d'Europe Occidentale (4)6 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)7 - Agaricus L. :Fr. (Psalliota Fr.)-Fungi europei (8)8 - Champignons du nord et du midi- Les meilleurs comestibles-Tome 2 (9)9 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)

Agaricus campestris L. Fr.

1 - Agaricus L.Fr. (Psalliota.Fr.) Fungi Europei (8)2 - I funghi dal vero- Vol. I° (2)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia-Vol. I° (10)4 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)5 - Champignons de France et d'Europe Occidentale (4)6 - Guide de Champignons de France et d'Europe (5)7 - 401 Funghi (7)8 - Funghi e Ambiente- Una guida per l'amatore (6)9 - Champignons de Suisse (3)

Bibliografia per specie

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260 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Agaricus praeclaresquamosus Freeman

1 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I° (10)2 - I funghi dal vero- Vol. I° (2)3 - Agaricus L.Fr. (Psalliota Fr.) Fungi europei (8)4 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)5 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)6 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)7 - Champignons de France e d'Europe Occidentale (4)8 - I funghi velenosi (12)9 - Funghi velenosi (13)10 - Champignons de Suisse (3)

Genere Albatrellus

Albatrellus cristatus (Schaeffer : Fr.) Kotlaba e Pouzar

1 - Poliporaceae s.l. in Italia (1)2 - I funghi dal vero - Vol. I° (2)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia - Vol. I° (10)4 - Champignons de Suisse (3)5 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)

Albatrellus pes-caprae (Pers: Fr) Pouzar

1 - I funghi dal vero- Vol. I° (2)2 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I° (10)3 - Polipèoraceae s.l. in Italia (1)4 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)5 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)

Genere Amanita

Amanita argentea (Huijsman)

1 - Champignons de Suisse Tome 4 (3)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia - Vol. 2° (10)5 - Funghi Amanite (14)6 - Funghi (15)7 - Champignons du nord et du midi- Les meilleurs comestibles et principaux veneneux (9)

Amanita aureola Kalchbr.

1 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)2 - I funghi velenosi (12)3 - Champignons du nord et du midi- Les meilleurs comestibles et principaux veneneux (9)4 - Funghi velenosi (13)5 - 401 Funghi (7)6 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I° (10)7 - I funghi dal vero- Vol. I° (2)8 - Le Amanite (16)9 - I funghi (17)

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 261

10 - Funghi Amanite (14)11 - Funghi (15)12 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)13 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)14 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)15 - Amanitaceae-Vol. VI (18)16 - Champignons de Suisse (9)

Amanita caesarea (Scop : Fr.) Persoon

1 - Le Amanite delle nostre Regioni (19) 2 - Champignons du nord et du midi- Les meilleurs comestibles et le principaux veneneux (9)3 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)5 - 401 Funghi (7)6 - I funghi dal vero- Vol. I (2)7 - Funghi (15)8 - I funghi (17)9 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)10 - Le Amanite (16)11 - Champignons de Suisse (3)12 - I Funghi di tutti i paesi (20)13 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)14 - Funghi Amanite (14)15 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)

Amanita citrina (Schaeffer) Persoon

1 - Champignons de Suisse Tome 4 (3)2 - Le Amanite (16)3 - Amanitaceae-Vol.VI (18)4 - Champignons du nord et du midi- Les meilleurs comestibles et principaux veneneux (9)5 - Le Amanite delle nostre regioni (19)6 - Funghi Amanite (14)7 - I funghi dal vero- Vol. I (2)8 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)9 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)10 - 401 Funghi (7)11 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)12 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)13 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)14 - I funghi (17)15 - Funghi (15)

Amanita junquillea Quélet

1- Champignons de Suisse Tome 4 (3)2- Le Amanite (16)3- Funghi (15)4- Champignons du nord et du midi- Les meilleurs comestibles et principaux veneneux Tome 2° (9)5 - Le Amanite delle nostre regioni (19)6 - Funghi Amanite (14)7 - I funghi dal vero- Vol. I (2)8 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)9 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)10 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)11 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)12 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)13 - I funghi velenosi (12)

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262 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Amanita muscaria (Fr.) Hooker

1 - Champignons du nord et du midi- Les meilleurs comestibles et les principaux veneneux-Tome 2° (9)2 - Funghi Amanite (14)3 - Le Amanite (16)4 - Le Amanite delle nostre regioni (19)5 - Amanitaceae-Vol. VI (18)6 - Champignons de Suisse- Tome 4 (3)7 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)8 - 401 Funghi (7)9 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)10 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)11 - I funghi (17)12 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)13 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)14 - Funghi (15)15 - I funghi dal vero- Vol. I (2)

Amanita ovoidea (Bull ex Fr.) Quélet

1 - Champignons du nord et du midi- Les meilleurs comestibles et les principaux veneneux- Tome 2° (9)2 - Funghi Amanite (14)3 - Le Amanite (16)4 - Le Amanite delle nostre regioni (19)5 - Amanitaceae - Vol.VI (18)6 - I Funghi di tutti i paesi (20)7 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)8 - 401 Funghi (7)9 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)10 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)11 - I funghi: R.Mazza (17)12 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)13 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)14 - Funghi (15)15 - I funghi dal vero- Vol. I (2)

Amanita pantherina (Decondolle: Fr) Krombholz

1 - Champignons de Suisse- Tome 4 (3)2 - I funghi (17)3 - Funghi (15)4 - Amanitaceae-Vol.VI (18)5 - Le Amanite (16)6 - I funghi dal vero- Vol. I (2)7 - Champignons du nord et du midi-Tome I°- Les meilleurs comestibles et le pricipaux veneneux (9)8 - Le Amanite delle nostre regioni (19)9 - Funghi Amanite (14)10 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)11- 401 Funghi (7)12 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)13 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)14 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)15 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)

Amanita phalloides (Fries)

1 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)2 - Champignons de Suisse- Tome 4 (3)

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 263

3 - 401 Funghi (7)4 - Funghi Amanite (14)5 - Champignons du nord et du midi-Tome I°- Les meilleurs comestibles et les principaux veneneux (9)6 - Le Amanite (16)7 - I Funghi di tutti i paesi (20)8 - Le Amanite delle nostre regioni (19)9 - Amanitaceae-Vol.VI (18)10 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)11 - I funghi dal vero- Vol. I (2)12 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)13 - Funghi (15)14 - I funghi (17)15 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)16 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)

Amanita plumbea Schaeffer (Amanitopsis)

1 - I funghi dal vero- Vol. 2° (2)2 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)3 - 401 Funghi (7)4 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)5 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)6 - Funghi Amanite (14)7 - Champignons de Suisse- Tome 4 (3)

Amanita proxima Dumée

1 - Champignons du nord et du midi-Tome I°- Les meilleurs comestibles et le principaux veneneux (9)2 - Le Amanite delle nostre regioni (19)3 - Amanitaceae-Vol.VI (18)4 - Funghi Amanite (14)5 - 401 Funghi (7)6 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)7 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)8 - Funghi (15)

Amanita rubescens (Pers. ex Fries)

1 - Champignons du nord et du midi-Tome I°- Les meilleurs comestibles et les principaux veneneux (9)2 - Le Amanite delle nostre regioni (19)3 - Amanitaceae-Vol.VI (18)4 - Funghi Amanite (14)5 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)6 - 401 Funghi (7)7 - Champignons de Suisse- Tome 4 (3)8 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)9 - I funghi (17)10 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)11 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)12 - Funghi (15)

Amanita solitaria (Bull, ex Fr. Kumm: (= strobiliformis)

1 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)2 - Champignons de Suisse-Tome 4 (3)3 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)4 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)5 - Amanitaceae-Vol.VI (18)

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264 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

6 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 2° (10)7 - Funghi Amanite (14)8 - Le Amanite (16)9 - Le Amanite delle nostre regioni (19)10 - I funghi dal vero- Vol. I (2)

Amanita vittadini (Moretti)

1 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 2° (10)2 - Amanitaceae-Vol.VI (18)3 - Le Amanite delle nostre regioni (19)4 - Funghi Amanite (14)5 - Champignons du nord et du midi-Tome I°- Les meilleurs comestibles et le principaux veneneux (9)6 - I funghi (17)7 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)8 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)9 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)10 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)11 - Funghi (15)12 - I funghi dal vero- Vol. I (2)

Genere Armillaria

Armillaria tabescens (Scopoli) Emeland

1 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)2- 401 Funghi (7)3- Guide des Champignons de France et d'Europe (5)4- Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)5- Funghi (15)6- I funghi dal vero- Vol. I (2)7- Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)8- Champignons de France et d'Europe occidentale (4)

Genere Boletus

Boletus aestivalis Paul. Fr.)

1 - Funghi Boleti (14)2 - I Boleti delle nostre regioni (19)3 - I funghi dal vero- Vol. I (2)4 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)5 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)6 - Funghi (15)7 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)8 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)9 - I Funghi (17)10 - 401 Funghi (7)11 - Champignons du nord et du midi-Tome 1°- Les meilleurs comestibles et le principaux veneneux (9)12 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)13 - Champignons de Suisse: Tome 3 (3)

Boletus appendiculatus Schaeffer

1 - 401 Funghi (7)

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 265

2 - Champignons de Suisse: Tome 3 (3)3 - Champignons du nord et du midi-Tome 2°- Les meilleurs comestibles et les prin-cipaux veneneux (9)4 - I Funghi (17)5 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)6 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)7 - Funghi (15)8 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)9 - I funghi dal vero- Vol. I ( 2)10 - I Boleti delle nostre regioni - Vol. 2° (19)11 - Funghi Boleti (14)12 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)13 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)

Boletus calopus Pers : Fr.

1 - Champignons de Suisse: Tome 3 (3)2 - I Funghi (17)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)4 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)5 - Funghi (15)6 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)7 - I funghi dal vero- Vol. I (2)8 - I Boleti delle nostre regioni - Vol. 2° (19)9 - Funghi Boleti (14)10 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)11 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)12 - Boletus- Dill. Ex L. - Fungi europei (22)

Boletus edulis Bulliard: Fr,

1 - Champignons de Suisse: Tome 3 (3)2 - I Funghi (17)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)4 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)5 - Funghi (15)6 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)7 - I funghi dal vero- Vol. I (2)8 - I Boleti delle nostre regioni - Vol. 2° (19)9 - Funghi Boleti (14)10 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)11 - 401 Funghi (7)12 - Champignons du nord et du midi-Tome I°- les meilleurs comestibles et le principaux veneneux (9)

Boletus erytrhopus Pers : Fr.

1 - Champignons de Suisse: Tome 3 (3)2 - I Funghi (17)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)4 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)5 - Funghi (15)6 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)7 - I funghi dal vero- Vol. I (2)8 - I Boleti delle nostre regioni - Vol. 2° (19)9 - Funghi Boleti (14)10 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)11 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)12 - Boletus- Dill. Ex L. - Fungi europaei (22)13 - 401 Funghi (7)

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266 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Boletus fechtneri Velenovscki

1 - Champignons de Suisse: Tome 3 (3)2 - I funghi (17)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)4 Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)5 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)6 - I funghi dal vero- Vol. 2° (2)7 - I Boleti delle nostre regioni - Vol. 2° (19)8 - Funghi Boleti (14)9 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)10 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)11 - Boletus- Dill. Ex L. - Fungi europaei (22)12 - 401 Funghi (7)

Boletus impolitus Fr.

1 - Champignons de Suisse: Tome 3 (3)2 - I Funghi (17)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 2° (10)4 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)5 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)6 - I funghi dal vero- Vol. 1° (2)7 - I Boleti delle nostre regioni - Vol. 2° (19)8 - Funghi Boleti (14)9 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)10 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)11 - Boletus- Dill. Ex L. - Fungi europaei (22)12 - 401 Funghi (7)

Boletus luridus Schaeffer

1 - Champignons de Suisse: Tome 3 (3)2 - I Funghi (17)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 2° (10)4 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)5 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)6 - I funghi dal vero- Vol. 1° (2)7 - I Boleti delle nostre regioni - Vol. 2° (19)8 - Funghi Boleti (14)9 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)10 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)11 - Boletus- Dill. Ex L. - Fungi europaei (22)12 - 401 Funghi (7)13 - Champignons du nord et du midi- Tome 2 -les meilleurs comestibles et les principaux veneneux (9)14 - Funghi (15)

Boletus pseudoregius Hubert ex Estades

1 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 2° (10)2 - Champignons de Suisse: Tome 3 (3)3 - Champignons du nord et du midi- Tome 1 (9)4 - I funghi dal vero- Vol. 2° (2)5 - I Boleti delle nostre regioni - Vol. 2° (19)6 - Funghi Boleti (14)7 - Boletus- Dill. Ex L. - Fungi europaei (22)

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 267

Boletus purpureus sensu Fries

1 - Champignons de Suisse: Tome 3 (3)2 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)3 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)4 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)5 - I funghi dal vero- Vol. 1° (2)6 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)7 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)8 - Boletus- Dill. Ex L. - Fungi europaei (22)9 - Champignons du nord et du midi- Tome 2 -Les meilleurs comestibles et les principaux veneneux. (9)

Boletus regius Krombholz

1 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)2 - I funghi dal vero- Vol. 2° (2)3 - I Boleti delle nostre regioni - Vol. 2° (19)4 - Funghi Boleti (14)5 - Boletus- Dill. Ex L. - Fungi europaei (22)6 - 401 Funghi (7)

Boletus rhodoxanthus Kallenbach

1 - Champignons de Suisse: Tome 3 (3)2 - I funghi (17)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)4 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)5 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)6 - I funghi dal vero- Vol. 1° (2)7 - I Boleti delle nostre regioni - Vol. 2° (19)8 - Funghi Boleti (14)9 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)10 - Boletus- Dill. Ex L. - Fungi europaei (22)11 - Funghi (15)

Boletus satanas Lenz

1 - I funghi (17)2 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)3 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)4 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)5 - I funghi dal vero- Vol. 1° (2)6 - I Boleti delle nostre regioni - Vol. 2° (19)7 - Funghi Boleti (14)8 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)9 - Boletus- Dill. Ex L. - Fungi europaei (22)10 - Funghi (15)11 - I funghi velenosi (12)12 - Funghi velenosi (13)13 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)14 - Champignons du nord et du midi-Tome I°- Les meilleurs comestibles et les principaux veneneux (9)15 - Champignons de Suisse: Tome 3 (3)

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268 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Genere Calvatia

Calvatia utriformis (Bull: Pers.) Jaap.

1 - 401 Funghi (7)2 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)3 - Champignons de Suisse: Tome 3 (3)4 - I funghi (17)

Genere Cantharellus

Cantharellus cibarius Fr.: Fr.)Fries

1 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)2 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)3 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)4 - I funghi dal vero- Vol. I (2)5 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)6 - Boletus- Dill. Ex L. - Fungi europaei (22)7 - 401 Funghi (7)

Cantharellus tubaeformis Fr. : Fr.

1 - Champignons de Suisse: Tome 2 (3)2 - I funghi (17)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)4 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)5 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)6 - I funghi dal vero- Vol. 1° (2)7 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)8 - Funghi (15)9 - 401 Funghi (7)10 - Champignons du nord et du midi -Tome 2 Les meilleurs comestibles (9)11 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)

Genere Chroogonphus

Chroogonphus helveticus (Singer) Moser

1 - Champignons de Suisse: Tome 3 (3)2 - I funghi (17)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)4 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)5 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)6 - I funghi dal vero- Vol. 1° (2)7 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)8 - Funghi (15)9 - Champignons du nord et du midi- Tome 2-Les meilleurs comestibles (9)10 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)

Chroogonphus rutilus (Fries) Miller

1 - Champignons de Suisse: Tome 3 (3)2 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)3 - I funghi (17)

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 269

4 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)5 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)6 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)7 - 401 Funghi (7)8 - I funghi dal vero- Vol. 1° (2)9 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)10 - Champignons du nord et du midi- Tome 2-Les meilleurs comestibles (9)

Genere Clathrus

Clathrus ruber Mich ex Pers : Pers

1 - Champignons de Suisse: Tome 2 (3)2 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)3 - I funghi (17)4 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)5 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)6 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)7 - 401 Funghi (7)8 - I funghi dal vero- Vol. 1° (2)9 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)10 - Champignons du nord et du midi- Tome 2-Les meilleurs comestibles (9)

Genere Clavaria

Clavaria fumosa Fr.

1 - I funghi dal vero- Vol. 4° (2)2 - Champignons de Suisse: Tome 2 (3)

.

Genere Clitocybe

Clitocybe costata Kühener e Romagnesi

1 - Champignons de Suisse: Tome 3 (3)2 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)3 - I Funghi (17)4 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)5 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)6 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)7 - I funghi dal vero- Vol. 3° (2)8 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)9 - Champignons du nord et du midi- Tome 2-Les meilleurs comestibles (9)

Clitocybe dealbata (Low :Fr) Kummer

1 - Champignons de Suisse: Tome 2 (3)2 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)3 - Funghi velenosi (13)4 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)5 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)6 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)7 - I funghi velenosi (12)8 - I funghi dal vero- Vol. 1° (2)9 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)10 - Campignons du nord et du midi- Tome I°-Les meilleurs comestibles et les

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270 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

principaux veneneux (9)

Clitocybe geotropa (Bulliard) Quélet

1 - Champignons de Suisse- Tome 3 (3)2 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 1° (10)3 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)4 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)5 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)6 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)7 - Funghi (15)8 - I funghi (17)9 - Champignons du nord et du midi-Tome I (9)10 - I funghi dal vero- Vol. 1° (2)11 - 401 Funghi ( 7)12 - Les reactifs mycologiques - Tome 1° ( 34)

Clitocybe gibba (Pers: Fr.) Kummer

1 - Champignons de Suisse: Tome 2 (3)2 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)3 - I funghi (17)4 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)5 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)6 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)7 - 401 Funghi (7)8 - I funghi dal vero- Vol. 1° (2)9 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)10 - Champignons du nord et du midi- Tome 2-Les meilleurs comestibles (9)11 - Funghi (15)

Clitocybe maxima (Fr.) Kummer

1 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - I funghi dal vero- Vol. 2° (2)4 - Funghi (15)5 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)6 - Campignons du nord et du midi- Tome I°-Les meilleurs comestibles et les principaux veneneux (9)7 - Champignons de Suisse: Tome 3 (3)

Clitocybe nebularis (Batsch:Fr.) Kummer

1 - I funghi velenosi (12)2 - Funghi (15)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)4 - 401 Funghi (7)5 - I funghi (17)6 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)

Clitocybe odora (Bull.:Fr.) Kummer

1 - Champignons de Suisse: Tome 2 (3)2 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)3 - I funghi (17)

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 271

4 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)5 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)6 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)7 - 401 Funghi (7)8 - I funghi dal vero- Vol. 1° (2)9 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)10 - Champignons du nord et du midi- Tome 2-Les meilleurs comestibles (9)11 - Funghi (15)

Clitocybe pheophthalma (Person) Kuyper

1 - Champignons de Suisse: Tome 3 (3)2 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)3 401 Funghi (7)4 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)5 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)6 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)7 - I funghi dal vero- Vol. 2° (2)8 - Funghi (15)

Genere Clitopilus

Clitopilus prunulus (Scop:Fr.) Kummer

1 - Champignons de Suisse: Tome 2 (3)2 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)3 - I Funghi (17)4 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)5 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)6 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)7 - 401 Funghi (7)8 - I funghi dal vero- Vol. 1° (2)9 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)10 - Champignons du nord et du midi- Tome I°-Les meilleurs comestibles et les principaux veneneux (9)

Genere Collybia

Collybia fusipes (Bull. :Fr.) Quél.

1 - Champignons de Suisse: Tome 2 (3)2 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)3 - I funghi (17)4 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)5 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)6 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)7 - 401 Funghi (7)8 - I funghi dal vero- Vol. 1° (2)9 - Funghi (15)10 - Champignons du nord et du midi- Tome 2-Les meilleurs comestibles (9)

Genere Coltricia

Coltricia perennis (L. :Fr.) Murril

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272 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

1 - Champignons de Suisse: Tome 2 (3)2 - Poliporaceae in Italia (1)3 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia - Vol. 2° (10)

Genere Coprinus

Coprinus comatus (Mull.: Fr.) S.F. Gray

1 - Champignons de Suisse: Tome 4 (3)2 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)3 - I Funghi (17)4 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)5 - Contributo ad cognitionem coprinorum-Tomo I (23)6 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)7 - 401 Funghi (7)8 - I funghi dal vero- Vol. 1° (2)9 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)10 - Champignons du nord et du midi- Tome I°-Les meilleurs comestibles et les principaux veneneux (9)11 - Funghi (15)

Coprinus vosousti (Pilat)

1 - I funghi dal vero- Vol. 6° (2)2 - Contributo ad cognitionem coprinorum-Tomo I (23)

Genere Cortinarius

Cortinarius cephalixus (Secr.) Fries

1 - Champignons de Suisse: Tome 5° (3)2 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)3 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 2° (10)5 - I funghi dal vero- Vol. 2° (2)

Cortinarius cinnamomeus (L.:Fr.) Fr

1 - Champignons de Suisse: Tome 5° (3)2 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)3 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)5 - I funghi dal vero- Vol. 1° (2)6 - Les cortinaires (24)7 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)

Cortinarius cumatilis Fr.

1 - Champignons de Suisse: Tome 5° (3)2 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)3 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 273

5 - I funghi dal vero- Vol. 1° (2)6 - Les cortinaires (24)7 - Champignons du nord et du midi- Tome 2°-Les meilleurs comestibles (9)

Cortinarius infractus (Pers, :Fr.) Fries

1 - Champignons de Suisse: Tome 5° (3)2 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)3 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)5 - I funghi dal vero- Vol. 2° (2)6 - I Funghi (17)7 - 401 Funghi (7)8 - I funghi velenosi (12)9 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)

Cortinarius largus Fries

1 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)2 - Champignons de Suisse: Tome 5° (3)

Cortinarius orellanus Fries

1 - Champignons de Suisse: Tome 5° (3)2 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)3 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)5 - I funghi dal vero- Vol. I (2)6 - I funghi (17)7 - 401 Funghi (7)8 - I funghi velenosi (12)9 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)10 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)11 - Champignons du nord et du midi- Tome I°-Les meilleurs comestibles et les principaux veneneux (9)12 - Funghi (15)13 - Funghi velenosi (13)14 - Atlas des cortinaire-Tome 3° (34)

Cortinarius praestans (Cordier) Gilet

1 - Champignons de Suisse: Tome 5° (3)2 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)3 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)5 - I funghi dal vero- Vol. I (2)6 - Les Cortinaires (24)7 - 401 Funghi (7)8 - Funghi (15)9 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)10 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)11 - Champignons du nord et du midi- Tome I-Les meilleurs comestibles et les principaux veneneux (9)

Cortinarius splendens Henry

1 - Champignons de Suisse: Tome 5° (3)

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274 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

2 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)3 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)5 - I funghi dal vero- Vol. I (2)6 - Les Cortinaires (24)7 - I Funghi (17)8 - Funghi (15)9 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)

Cortinarius torvus (Fr.: Fr.) Fries

1 - Champignons de Suisse: Tome 5° (3)2 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)3 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)5 - I funghi dal vero- Vol. I (2)6 - Les Cortinaires (24)7 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)

Genere Faerberia

Faerberia carbonaria (Alberini e Schweinitz) Ponzar

1 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)2 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 2° (10)4 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)5 - Champignons de Suisse: Tome 3° (3)6 - I funghi dal vero- Vol. 4° (2)

Genere Gymnopilus

Gymnopilus spectabilis (Weinm: Fr.) A.H. Smith

1 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 2° (10)4 - I funghi dal vero- Vol. IV (2)5 - Les Cortinaires (24)6 - I Funghi (17)7 - Funghi (15)8 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)

Genere Gyromitra

Gyromitra esculenta (Persoon) Fries

1 - Champignons de Suisse: Tome I (3)2 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)3 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)5 - I funghi dal vero- Vol. I (2)6 - Les Cortinaires (24)7 - 401 Funghi (7)

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 275

8 - Funghi (15)9 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)10 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)11 - Funghi cancerogeni e a. cancerogeni dell'ambiente- degli alimenti dei mangimi (25)

Genere Gyroporus

Gyroporus castaneus (Bull.:Fr) Quélet

1 - Boletus- Dill . Ex L.-Funghi europei (22)2 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)3 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)5 - I funghi dal vero- Vol. I (2)6 - Les Cortinaires (24)7 - 401 Funghi (7)8 - I boleti delle nostre regioni (19)9 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)10 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)11 - Champignons du nord et du midi- Tome 2°-Les meilleurs comestibles (9)12 - Funghi Boleti (14)

Gyroporus cyanescens (Bull.:Fr.) Quélet

1 - Boletus- Dill. Ex L.-Funghi europei (22)2 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)3 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)5 - I funghi dal vero- Vol. I (2)6 - I boleti delle nostre regioni (19)7 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)8 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)9 - Champignons du nord et du midi- Tome 1°-Les meilleurs comestibles

et les principaux veneneux (9)10 - Funghi Boleti (14)

Genere Hebeloma

Hebeloma psammophilus (Bon)

1- Guide des Champignons de France et d'Europe (5)

Hebeloma radicosum (Bull. :Fr.) Riken

1 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)4 - I funghi dal vero- Vol. I (2)5 - Funghi (15)6 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)7 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)

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276 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Genere Helvella

Helvella monachella Scop.ex Fries

1 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 2° (10)2 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)3 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)4 - I funghi dal vero- Vol. 2° (2)

Genere Hygrocybe

Hygrocybe conicoides (Orton) Orton e Watling

1 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 2° (10)4 - I funghi dal vero- Vol. 6° (2)5 - Guida alla determinazione dei funghi (27)6 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)

Genere Hygrophoropsis

Hygrophoropsis aurantiaca (Wolf: Fr.) Maire

1 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)4 - I funghi dal vero- Vol. I (2)5 - Champignons de Suisse: Tome 3° (3)6 - Funghi (15)7 - Champignons du nord et du midi- Tome 1°-Les meilleurs comestibles

et le principaux veneneux (9)8 - I Funghi (17)9 - 401 Funghi (7)

Genere Hygrophorus

Hygrophorus caprinus (Alb e Schw: Fr) Dum.Grj e Maire

1 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)4 - I funghi dal vero- Vol. I (2)5 - Champignons de Suisse: Tome 3° (3)6 - Funghi Hygrophori (14)7 - Champignons du nord et du midi- Tome 1°-Les meilleurs comestibles (9)8 - Gli Hygrophori delle nostre regioni (19)9 - Hygrophorus s.l.-Fungi europei (26)

Hygrophorus hypotejus (Fr.:Fr.) Fries

1 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 2° (10)

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 277

4 - I funghi dal vero- Vol. I (2)5 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)6 - Funghi Hygrophori (14)7 - Champignons du nord et du midi- Tome 1°-Les meilleurs commestibles (9)8 - Gli Hygrophori delle nostre regioni (19)9 - Hygrophorus s.l.-Fungi europaei (26)10 - I Funghi (17)11 - 401 Funghi (7)12 - Funghi (15)

Hygrophorus olivaceoalbus Fr.:Fr

1 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)4 - I funghi dal vero- Vol. I (2)5 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)6 - Funghi Hygrophori (14)7 - Champignons du nord et du midi- Tome 2°-Les meilleurs comestibles (9)8 - Gli Hygrophori delle nostre regioni (19)9 - Hygrophorus s.l.-Fungi europaei (26)10 - I Funghi (17)11 - 401 Funghi (7)

Hygrophorus pudorinus (Fr.:Fr.) Fries

1 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)4 - I funghi dal vero- Vol. I (2)5 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)6 - Funghi Hygrophori (14)7 - Champignons du nord et du midi- Tome 2°-Les meilleurs comestibles (9)8 - Gli Hygrophori delle nostre regioni (19)9 - Hygrophorus s.l.-Fungi europaei (26)10 - I Funghi (17)11 - Champignons de Suisse: Tome 3° (3)12 - Funghi (15)

Hygrophorus russula (Schaeffer:Fr.) Quélet

1 - Funghi (15)2 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)3 - I funghi dal vero- Vol. I (2)4 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)5 - Funghi Hygrophori (14)6 - Gli Hygrophori delle nostre regioni (19)7 - Hygrophorus s.l.-Fungi europaei (26)8 - I Funghi (17)9 - 401 Funghi (7)

Genere Hypholoma

Hypholoma radicosum J.F. Lange

1 - I funghi dal vero- Vol. I (2)

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278 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

2 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 2° (10)3 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)4 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)5 - Champignons de Suisse: Tome 4° (3)

Genere Inocybe

Inocybe abietis Kuhn

1 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)2 - I funghi dal vero- Vol. 4° (2)

Inocybe arenicola (Heim) Bon

1 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)2 - I funghi dal vero- Vol. 5° (2)3 - Funghi di ambienti dunali (28)

Genere Lactarius

Lactarius chrysorreus Fr

1 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)4 - I funghi dal vero- Vol. 2° (2)5 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)6 - Funghi Lattari (14)7 - 401 Funghi (7)8 - Lactarius Pers.- Fungi europei (29)9 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)

Lactarius controversus Pers. Fries

1 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (6)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 2° (10)4 - I funghi dal vero- Vol. 2° (2)5 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)6 - Funghi Lattari (14)7 - 401 Funghi (7)8 - Lactarius Pers.- Fungi europei (29)9 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)10 - Champignons du nord et du midi- Lactaries et Pholiotes -Tome 6°-

les meilleurs comestibles (9)

Lactarius deliciosus (L. :Fr) S.F. Gray

1 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 2° (10)4 - I funghi dal vero- Vol. 2° (2)5 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)6 - Funghi Lattari (14)7 - 401 Funghi (7)8 - Lactarius Pers.- Fungi europaei (29)9 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 279

10 - Champignons du nord et du midi- Lactaries et Pholiotes -Tome I°-Les meilleurs comestibles (9)

11 - Funghi (15)12 - I Funghi (17)

Lactarius pallidus (Pers: Fr) Fries

1 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10) 2 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)3 - I funghi dal vero- Vol. 2° (2)4 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)5 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)6 - Lactarius Pers.- Fungi europei (29)

Lactarius piperatus (Scop: Fr) S.F.Gray

1 - I funghi dal vero- Vol. I (2)2 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)3 - Lactarius Pers.- Fungi europaei (29)4 - Funghi Lattari (14)5 - 401 Funghi (7)6 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)7 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)8 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)9 - Funghi (15)10 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)

Lactarius rufus (Scop. Ex Fr) Fries

1 - Funghi Lattari (14)2 - Lactarius Pers.- Fungi europaei (29)3 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)4 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)5 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)6 - I funghi dal vero- Vol. I (2)7 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)8 - Champignons du nord et du midi- Lactaries et Pholiotes -Tome I -

Les meilleurs comestibles (9)9 - I Funghi (17)

Lactarius salmonicolor Haim e Leclair

1 - I funghi dal vero- Vol. I (2)2 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)3 - Lactarius Pers.- Fungi europaei (29)4 - Funghi Lattari (14)5 - 401 Funghi (7)6 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 2° (10)7 - I Funghi (17)8 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)9 - Funghi (15)10 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)12 - Champignons du nord et du midi- Lactaries et Pholiotes -Tome I -

Les meilleurs comestibles (9)

Lactarius scrobiculatus (Scop.:Fr.) Fries

1 - I funghi dal vero- Vol. I (2)

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280 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

2 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)3 - Lactarius Pers.- Fungi europaei (29)4 - Funghi (15)5 - 401 Funghi (7)6 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)7 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)8 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)

Lactarius vellereus (Fr. :Fr.)Fries

1 - I funghi dal vero- Vol. I (2)2 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)3 - Lactarius Pers.- Fungi europaei (29)4 - Funghi Lattari (14)5 - 401 Funghi (7)6 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)7 - I Funghi (17)8 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)9 - Funghi (15)10 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)

Lactarius volemus Fries

1 - I funghi dal vero- Vol. I (2)2 - Lactarius Pers.- Fungi europaei (29)3 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)4 - Funghi Lattari (14)5 - Funghi (15)6 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)7 - I Funghi (17)8 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)9 - Champignons du nord et du midi- Lactaries et Pholiotes -Tome I -

Les meilleurs comestibles (9)

Lactarius zonarius (Bulliard) Fries

1 - I funghi dal vero- Vol. I (2)2 - Lactarius Pers.- Fungi europaei (29)3 - 401 Funghi (7)4 - Funghi Lattari (14)5 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)6 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)7 - I Funghi (17)8 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)

Genere Leccinum

Leccinum auratiacum (Bulliard) S.F. Gray

1 - I funghi dal vero- Vol. I (2)2 - I Boleti delle nostre regioni (19)3 - 401 Funghi (7)4 - Funghi Boleti (14)5 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)6 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)7 - I Funghi (17)8 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)9 - Boletus-Dill. Ex L.-Fungi europaei (22)10 - Champigmons de Suisse Tome 3 (3)11 - Funghi (15)

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 281

Leccinum corsicum (Bulliard) Singer

1 - I funghi dal vero- Vol. 4° (2)2 - I Boleti delle nostre regioni (19)3 - Funghi Boleti (14)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 2° (10)5 - I Funghi (17)6 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)7 - Boletus-Dill. Ex L.-Fungi europaei (22)8 - Champigmons de Suisse Tome 3 (3)9 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)

Leccinum lepidum (Bouchet ex Essette) Quadraccia

1 - I funghi dal vero- Vol. 2° (2)2 - I Boleti delle nostre regione (19)3 - 401 Funghi (7)4 - Funghi Boleti (14)5 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)6 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia - Vol. I (10)7 - I Funghi (17)8 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)9 - Boletus-Dill. Ex L.-Fungi europaei (22)

Leccinum vulpinum Watling

1 - I funghi dal vero - Vol. I (2)2 - I Boleti delle nostre regioni (19)3 - 401 Funghi (7)4 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)5 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)6 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)7 - Boletus-Dill. Ex L.-Fungi europaei (22)8 - Champigmons de Suisse Tome 3 (3)

Genere Lepiota

Lepiota castanea Quélet

1 - I funghi dal vero- Vol. 3° (2)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)4 - Champigmons de Suisse Tome 4 (3)5 - Funghi (15)6 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 2° (10)7 - I Funghi (17)8 - Lepiota s.l. Fungi europaei (30)

Lepiota mastoidea (Fr.: Fr) Singer

1 - I funghi dal vero- Vol. 3° (2)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)4 - Champigmons de Suisse Tome 4 (3)5 - 401 Funghi (7)6 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)

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282 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

7 - I Funghi (17)8 - Lepiota s.l. Fungi europaei (30)

Genere Lepista

Lepista inversa (Scop.:Fr.) Patoillard

1 - I funghi dal vero- Vol. I (2)2 - Champignons du nord et du midi- Lactaries et Pholiotes -Tome I°-

Les meilleurs comestibles (9)3 - 401 Funghi (7)4 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)5 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)6 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)7 - I Funghi delle pinete delle zone mediterranee (21)8 - Champignons de Suisse Tome 3 (3)9 - Funghi (15)10 - Guida alla determinazione dei Funghi (27)11 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)

Lepista nuda (Bull.: Fr.) Cooke

1 - I funghi dal vero- Vol. 2 (2)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - 401 Funghi (7)4 - Guida alla determinazione dei Funghi (27)5 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)6 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)7 - Champignons de Suisse Tome 3 (3)

Genere Leucoagaricus

Leucoagaricus bresadolae (Schulzer) Bon & Boiffard

1 - I funghi dal vero- Vol. I (2)2 - Champignons du nord et du midi- Tome I°-Les meilleurs comestibles

et les principaux veneneux (9)3 - Lepiota s.l. Fungi europaei (30)4 - Funghi velenosi (13)5 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)6 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)7 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)8 - Champignons de Suisse Tome 4 (3)9 - I Funghi velenosi (12)

Genere Leucopaxillus

Leucopaxillus candidus (Bres.) Singer

1 - I funghi dal vero- Vol. I (2)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - 401 Funghi (7)4 - Champigmons de Suisse Tome 3 (3)5 - Funghi (15)6 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)7 - I Funghi (17)

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 283

Genere Lyophyllum

Lyophyllum connatum (Schum.: Fr.) Singer

1 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)2 - I funghi dal vero- Vol. I (2)3 - Champignons de Suisse Tome 3 (3)4 - Funghi (15)5 - I Funghi (17)6 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)7 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)8 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)

Genere Macrolepiota

Macrolepiota procera (Scop.:Fr.) Sing.

1 - I funghi dal vero- Vol. I (2)2 - Champignons du nord et du midi- Tome I -Les meilleurs comestibles

et les principaux veneneux (9)3 - 401 Funghi (7)4 - Lepiota s.l. Fungi europaei (30)5 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6) 6 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)7 - I Funghi (17)8 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)9 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)10 - Champignons de Suisse tome 4° (3)

Macrolepiota puellaris (Fries) Moser

1 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)2 - Lepiota s.l. Fungi europei (30)3 - Champignons de Suisse tome 4° (3)4 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)5 - I funghi dal vero -Vol. I (2)

Genere Morchella

Morchella conica Persoon

1 - I funghi dal vero- Vol. I (2)2 - Champignons du nord et du midi- Tome I-Les meilleurs comestibles

et les principaux veneneux (9)3 - Funghi (15)4 - Champignons de Suisse tome I (3)5 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)6 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)7 - I Funghi (17)8 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)9 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)

Genere Omphalotus

Omphalotus olearius (De Cand: Fr,) Fayod

1 - I funghi dal vero- Vol. I (2)2 - I Funghi (17)

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284 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)4 - 401 Funghi (7)5 - I Funghi velenosi (12)

Genere Oudemansiella

Oudemansiella mucida (Schrad: Fr.) Hoehnel

1 - Champignons de Suisse tome 3° (3)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 2° (10)5 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)6 - I funghi dal vero- Vol. I (2)

Genere Panus

Panus conchatus (Bull:Fr.) Fries

1 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6) 2 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)3 - I funghi dal vero- Vol. I (2) 4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 2° (10)5 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)

Genere Paxillus

Paxillus atrotomentosus (Batsch : Fr.) Fries

1 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia - Vol. I (10)2 - Champignons de Suisse tome 3° (3)3 - I funghi dal vero- Vol. I (2)4 - 401 Funghi (7)5 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)6 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)7 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)8 - I Funghi (17)9 - Champignons du nord et du midi - Tome 2°- Les meilleurs comestibles (9)10 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)

Paxillus rubicundulus

1 - Champignons de Suisse: Tome 3 (3)2 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)3 - I funghi dal vero- Vol. 1° (2)

Genere Peziza

Peziza badia Pers: Fries

1 - Champigmons de Suisse tome 3° (3)

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 285

2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia - Vol. I (10)5 - I Funghi (17)6 - I funghi dal vero- Vol. 2° (2)

Genere Phaeocollybia

Phaeocollybia lugubris (Fr: Fr.) Heim

1 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)2 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)4 - I funghi dal vero- Vol. 2° (2)

Genere Phallus

Phallus impudicus L.: Pers.

1 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)2 - I funghi dal vero- Vol. 2° (2)3 - Champignons du nord et du midi- Tome 4°- Les meilleurs comestibles (9)4 - Funghi (15)5 - I Funghi (17)6 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)7 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)8 - 401 Funghi (7)

Genere Pholiota

Pholiota highlandensis (Pek) Smith e Hesler

1 - I funghi dal vero- Vol. I (2)2 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)3 - 401 Funghi (7)4 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)5 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)6 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)7 - I Funghi (17)8 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)9 - Champignons de Suisse Tome 4° (3)

Genere Pisolithus

Pisolithus arhizus (Scop:Pers.) Rauschert

1 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)5 - I funghi dal vero- Vol. I (2)6 - Funghi (15)7 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)8 - Champignons du nord et du midi- Tome 2°-Les meilleurs comestibles (9)

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286 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Genere Pleurotus

Pleurotus eryngii DC ex Fr. var. ferulae Lanzi

1 - Champignons de Suisse tome 3° (3)2 - 401 Funghi (7)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)4 - I funghi dal vero- Vol. I (2)5 - Funghi (15)

Pleurotus ostreatus (Jacq) Fries

1 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)4 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)5 - I funghi dal vero- Vol. I (2)6 - I Funghi (17)7 - Champignons du nord et du midi- Tome I°-Les meilleurs comestibles

et le principaux veneneux (9)8 - Funghi (15)9 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)10 - 401 Funghi (7)11 - Champignons de Suisse tome 3° (3)

Genere Poliporus

Poliporus tuberaster (Jacq) Fries

1 - Polyporaceae in Italia (1)2 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)3 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)4 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)5 - I funghi dal vero- Vol. I (2)

Genere Porphyrellus

Porphyrellus porphyrosporus (Fries) Gilbert

1 - I funghi dal vero- Vol. I (2)2 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 2° (10)3 - I Boleti delle nostre regioni (19)4 - Funghi Boleti (14)5 - Boletus Dill. ex L.-Fungi europaei (22)6 - Champignons de Suisse tome 3° (3)7 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)8 - I Funghi (17)

Genere Rhodocybe

Rhodocybe malenconii Pacioni e Lelli

1 - Funghi di ambienti dunali (28)2 - I funghi dal vero- Vol. 7° (2)

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 287

Genere Russula

Russula aurata ( With) Fries

1 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)5 - I funghi dal vero- Vol. I (2)6 - Funghi (15)7 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)8 - Champignons du nord et du midi- Tome 2°- Les meilleurs comestibles (9)9 - 401 Funghi (7)10 - I Funghi (17)11 - Funghi Russule (14)

Russula chloroides (Krombholz) Bresadola var. chloroides

1 - Genere Russula in Europa (31)2 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)3 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)4 - I funghi dal vero - Vol. 5° (2)5 - Funghi (15)6 - Funghi Russule (14)

Russula cyanoxantha (Schaeffer) Fries

1 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)5 - I funghi dal vero- Vol. I (2)6 - Funghi (15)7 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)8 - Champignons du nord et du midi- Tome I°-Les meilleurs comestibles

et les principaux veneneux (9)9 - 401 Funghi (7)10 - I Funghi (17)11 - Funghi Russule (14)12 - Genere Russula in Europa (31)

Russula delica Fries

1 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)5 - I funghi dal vero- Vol. I (2)6 - Funghi (15)7 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)8 - Genere Russula in Europa (31)9 - 401 Funghi (7)10 - I Funghi (17)11 - Funghi Russule (14)

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288 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Russula lepida (Fr.: Fr.) Fries

1 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)5 - I funghi dal vero- Vol. I (2)6 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)7 - Genere Russula in Europa (31)8 - 401 Funghi (7)9 - Funghi Russule (14)

Russula mustelina Fries

1 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)5 - I funghi dal vero- Vol. I (2)6 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)7 - Genere Russula in Europa (31)8 - 401 Funghi (7)9 - Funghi Russule (14)

Russula turci Bresadola

1 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 2° (10)2 - I funghi dal vero- Vol. I (2)3 - Funghi Russule (14)4 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)5 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)

Russula virescens (Schaeffer) Fries

1 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)5 - I funghi dal vero- Vol. I (2)6 - Funghi (15)7 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)8 - Champignons du nord et du midi- Tome 2°- Les meilleurs comestibles (9)9 - 401 Funghi (7)10 - I Funghi (17)

Genere Sarcodon

Sarcodon imbricatum (L.: Fr.) P. Karsten

1 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)5 - I funghi dal vero- Vol. I (2)6 - Funghi (15)7 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)8 - Champignons du nord et du midi- Tome 4°- Les meilleurs comestibles (9)

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 289

9 - 401 Funghi (7)10 - I Funghi (17)11 - Champignons de Suisse tome 2° (3)

Genere Stropharia

Stropharia coronilla (Bull.: Fr.) Quélet

1 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)5 - I funghi dal vero- Vol. I (2)6 - Funghi (15)7 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)8 - Champignons de Suisse tome 4° (3)9 401 Funghi (7)

Stropharia cyanea (Curt.:Fr.) Quélet

1 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4) 2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)5 - I funghi dal vero- Vol. I (2)6 - Funghi (15)7 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)8 - Champignons de Suisse tome 4° (3)

Genere Suillus

Suillus bellini Inzenga Kuntze

1 - Boletus Dill ex L.-Fungi europaei (22)2 - Funghi Boleti (14)3 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 2° (10)5 - I funghi dal vero- Vol. 2° (2)6 - Funghi (15)7 - 401 Funghi (7)8 - I Boleti delle nostre regioni (19)

Suillus collinitus (Fr) Kuntze (= Suillus fluryi Huijsmann)

1 - Champignons de Suisse: Tome 3 (3)2 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)3 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)4 - I funghi dal vero- Vol. 2° (2)5 - I Boleti delle nostre regioni (19)6 - Funghi Boleti (14)7 - Boletus- Dill. Ex L. - Fungi europei (22)8 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)

Suillus granulatus L. Fr. Kuntze

1 - Boletus Dill ex L.-Fungi europei (22)2 - Funghi Boleti (14)

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290 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

3 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 2° (10)5 - I funghi dal vero- Vol. 2° (2)6 - Funghi (15)7 - 401 Funghi (7)8 - I Boleti delle nostre regioni (19)9 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)10 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)11 - Champignons de Suisse tome 3° (3)12 - Champignons du nord et du midi- Tome I°-Les meilleurs comestibles

et les principaux veneneux (9)

Suillus lakei (Murril) Smith e Thiers

1 - Funghi (15)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)3 - Supplemento a Boletus -Fungi europaei (22) 4 - Funghi Boleti (14)

Suillus luteus (L.Fr.:) S:F:Gray

1 - Boletus Dill ex L.-Fungi europaei (22)2 - Funghi Boleti (14)3 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)5 - I funghi dal vero- Vol. I (2)6 - I Funghi (17)7 - 401 Funghi (7)8 - I Boleti delle nostre regioni (19)9 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)10 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)11 - Champignons de Suisse tome 3° (3)12 - Champignons du nord et du midi- Tome 2°-Les meilleurs comestibles (9)

Genere Tricholoma

Tricholoma batschii Gro Golden

1 - 401 Funghi (7)2 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia - Vol. I (10)3 - Champignons de Suisse Tome 3° (3)4 - Funghi (15)5 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)6 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)7 - I funghi dal vero- Vol. I (2)8 - I Tricholomi (32)

Tricholoma colossus (Fr) Quélet

1 - Champignons de Suisse tome 3° (3)2 - I funghi dal vero- Vol. I (2)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 2° (10)4 - I Tricholomi (32)5 - Tricholoma (Fr) Staude- Fungi europei (33)

Tricholoma columbetta Fr.: Fr. Kummer

1 - 401 Funghi (7)

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 291

2 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 2° (10)3 - Champignons de Suisse tome 3° (3)4 - Funghi (15)5 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)6 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)7 - I funghi dal vero- Vol. I (2)8 - I Tricholomi (32)9 - I Funghi (17)10 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)11 - Champignons du nord et du midi- Tome I°- Les meilleurs comestibles

et les principaux veneneux (9)12 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)13 - Tricholoma (Fr) Staude- Fungi europaei (33)

Tricholoma equestre (Ll: Fr.) Kummer

1 - Tricholoma (Fr) Staude- Fungi europaei (33)2 - I Tricholomi (32)3 - 401 Funghi (7)4 - Funghi (15)5 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)6 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)7 - I Funghi (17)8 - Champigmons de Suisse tome 3° (3)9 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)10 - Champignons du nord et du midi- Tome I° - Les meilleurs comestibles

et les principaux veneneux (9)

Tricholoma myomices Pers: Fr. J.E. Lange

1 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 2° (10)2 - Champigmons de Suisse tome 3° (3)3 - Funghi (15)4 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)5 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)6 - Tricholoma (Fr) Staude- Fungi europaei (33)7 - I funghi dal vero- Vol. 4° (2)8 - I Tricholomi (32)

Tricholoma pessundatum

1 - I funghi dal vero- Vol. 2° (2)2 - Champignons du nord et du midi- Les meilleurs comestibles-Tome 2 (9)3 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)5 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)6 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)7 - 401 Funghi (7)8 - I Tricholomi (32)9 - Tricholoma (Fr) Staude- Fungi europaei (33)

Tricholoma sejunctum (Sow: Fr. ) Quélet

1 - 401 Funghi (7) 2 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia - Vol. I (10)3 - Champigmons de Suisse tome 3° (3)4 - Funghi (15)5 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)

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292 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

6 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)7 - I funghi dal vero- Vol. I (2)8 - I Tricholomi (32)9 - I Funghi (17)10 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)11 - Champignons du nord et du midi- Tome I° - Les meilleurs comestibles

et les principaux veneneux (9)12 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)13 - Tricholoma (Fr) Staude- Fungi europaei (33)

Genere Tricholomopsis

Tricholomopsis rutilans Schaeffer: Fr. Singer

1 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)2 - 401 Funghi (7)3 - Champignons de Suisse tome 3° (3)4 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)5 - I Funghi (17)6 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)7 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)8 - Funghi (15)9 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)10 - I funghi dal vero- Vol. I (2)

Genere Tylopilus

Tylopilus felleus (Bull. :Fr.) P.Karsten

1 - Boletus Dill ex L.-Fungi europaei (22)2 - Funghi Boleti (14)3 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)4 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. I (10)5 - I funghi dal vero- Vol. I (2)6 - I Funghi (17)7 - 401 Funghi (7)8 - I Boleti delle nostre regioni (19)9 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)10 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)11 - Champignons de Suisse tome 3° (3)12 - Champignons du nord et du midi- Tome I° - Les meilleurs comestibles

et les principaux veneneux (9)13- Funghi (15)

Genere Volvariella

Volvariella surrecta (Knapp) Singer

1 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11)2 - I funghi dal vero- Vol. 2° (2)3 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia- Vol. 2° (10)4 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)5 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)6 - Funghi e Ambiente - Una guida per l'amatore (6)7 - Champignons de Suisse tome 4° (3)

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 293

Genere Xerocomus

Xerocomus lanatus (Rostk) Sing.

1 - Boletus Dill ex L.-Fungi europei (22)2 - Funghi Boleti (14)3 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)4 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5)5 - Champignons de Suisse tome 3° (3)6 - I Boleti delle nostre regioni (19)

Xerocomus persicolor Engel, Klofac.H.e R. Gunert

1 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia - Vol. 2° (10)

Xerocomus subtomentosus (L.: Fr.) Quélet

1 - Atlante fotografico dei funghi d'Italia - Vol. I (10)2 - Guide des Champignons de France et d'Europe (5) 3 - Funghi Boleti (14)4 - Champignons de France et d'Europe occidentale (4)5 - Boletus Dill ex L.-Fungi europaei (22)6 - Guida alla determinazione macroscopica dei funghi (11) 7 - I funghi dal vero- Vol. I (2)8 - I Boleti delle nostre regioni (19)9 - Champignons de Suisse tome 3° (3)

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294 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Agaricus praeclaresquamosus

Amanita argentea

Amanita aureola

Amanita muscaria

Amanita muscaria

Amanita ovoidea

Amanita pantherina

Amanita phalloides

Amanita phalloides

Boletus aestivalis

Boletus calopus

Boletus erythropus

Boletus satanas

Boletus impolitus

Boletus purpureus

Boletus regius

Boletus satanas

Cantharellus cibarius

Chroogomphus helveticus

Clitocybe clavipes

Clitocybe costata

Clitocybe dealbata

Cortinarius praestans

Gyroporus castaneus

Agaricus augustus

Amanita phalloides

Amanita muscaria

Amanita junquillea

Amanita caesaria

Amanita proxima

Amanita rubescens

Amanita citrina

Russula virescens

Boletus edulis

Boletus satanas

Boletus luridus

Boletus fechtneri

Boletus appendiculatus

Boletus luridus

Boletus pseudoregius

Boletus rhodoxanthus

Cantharellus tubaeformis

Chroogomphus rutilus

Clitocybe costata

Clitocybe gibba

Clitocybe phaeophtalma

Cortinarius cumatilis

Gyroporus cyanescens

196

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200

202

204

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Indice dei funghi a confronto

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 295

Abortiporus biennis

Agaricus arvensisaugustuscampestrispraeclaresquamosus

Albatrellus cristatuspes-caprae

Amanita argenteaaureolacaesareacitrinajunquilleamuscariaovoideapantherinaphalloidesplumbeaproximarubescenssolitariavittadini

Armillaria tabescens

Boletus aestivalisappendiculatuscalopuseduliserytropusfectneriimpolitusluriduspseudoregiuspurpureusregiusrhodoxanthussatanas

Calvatia utriformis

Cantharellus cibariustubaeformis

Chroogomphus helveticusrutilus

Clathrus ruber

Clavaria fumosa

Clitocybe costatadealbatageotropagibbamaximanebularisodoraphaeophthalma

Clitopilus prunulus

Collybia fusipes

Coltricia perennis

Coprinus comatusvosoustii

Cortinarius cephalixuscinnamomeuscumatilisinfractuslargusorellanuspraestanssplendenstorvus

Faerberia carbonaria

Gymnopilus spectabilis

Gyromitra esculenta

Gyroporus castaneuscyanescens

Hebeloma psammophilumradicosum

Helvella monachella

Hygrocybe conicoides

Hygrophoropsis aurantiaca

Hygrophorus caprinushypothejus

Indice delle specie trattate37

38394041

4243

4445464849505152535455565758

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60616263646566676869707172

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296 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Hygrophorus olivaceoalbuspudorinusrussula

Hypholoma radicosum

Inocybe abietisarenicola

Lactarius chrysorrheuscontroversusdeliciosuspalliduspiperatusrufussalmonicolorscrobiculatusvellereusvolemuszonarius

Leccinum aurantiacumcorsicumlepidumvulpinum

Lepiota castaneamastoidea

Lepista inversanuda

Leucoagaricus bresadolae

Leucopaxillus candidus

Lyophyllum connatum

Macrolepiota procerapuellaris

Morchella conica

Omphalotus olearius

Oudemansiella mucida

Panus conchatus

Paxillus atrotomentosusrubicundulus

Peziza badia

Phaeocollybia lugubris

Phallus impudicus

Pholiota highlandensis

Pisolithus arhizus

Pleurotus eryngii var. ferulaeostreatus

Polyporus tuberaster

Porphyrellus porphyrosporus

Rhodocybe malenconii

Russula auratachloroidescyanoxanthadelicalepidamustelinaturcivirescens

Sarcodon imbricatus

Stropharia coronillacyanea

Suillus bellinicollinitusgranulatuslakeiluteus

Tricholoma batschiicolossuscolumbettaequestremyomycespessundatumsejunctum

Tricholomopsis rutilans

Tylopilus felleus

Volvariella surrecta

Xerocomus lanatuspersicolorsubtomentosus

116117118

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La Camera dei deputati ed il Senatodella Repubblica hanno approvato; ilPresidente della Repubblica promulga laseguente legge:

Capo I - Raccolta dei funghi

Art.1Le regioni, ai sensi dell’articolo 1 della

legge 22 luglio 1975, n. 382, e degli articoli66 e 69 del decreto del Presidente dellaRepubblica 24 luglio 1977, n. 616, provve-dono a disciplinare con proprie leggi la rac-colta e la commercializzazione dei funghiepigei spontanei, nel rispetto dei principifondamentali stabiliti dalla presente legge.Le regioni a statuto speciale e le provinceautonome di Trento e di Bolzano provvedo-no in base alle competenze esclusive neilimiti stabiliti dai rispettivi statuti.

È fatta salva la vigente normativa dicarattere generale concernente la disciplinaigienica della produzione e della venditadelle sostanze alimentari e delle bevande.

Art. 2Le regioni esercitano le funzioni ammi-

nistrative per gli adempimenti di cui alla pre-sente legge avvalendosi dei comuni, delleprovince e delle comunità montane, ancheattraverso la collaborazione delle associazio-ni micologiche di rilevanza nazionale oregionale.

Le regioni disciplinano con proprienorme le modalità di autorizzazione alla rac-colta dei funghi epigei determinando anchele agevolazioni in favore dei cittadini cheeffettuino la raccolta al fine di integrare ilreddito normalmente percepito.

Le agevolazioni di cui al comma 2 si

applicano ai coltivatori diretti, a qualunquetitolo, e a tutti coloro che hanno in gestionepropria l’uso del bosco, compresi gli utentidei beni di uso civico e di proprietà colletti-ve, nonché i soci di cooperative agricolo-forestali.

Art. 3Al fine di tutelare l’attività di raccolta

dei funghi nei territori classificati montani,le regioni possono determinare, su parere deicomuni e delle comunità montane interessa-ti, le zone, ricomprese in detti territori, ove laraccolta è consentita ai residenti anche inderoga ai limiti previsti dall’articolo 4,commi 1 e 2.

Le regioni, su richiesta dei soggetti dicui all’articolo 2, comma 3, possono autoriz-zare la costituzione di aree, delimitate daapposite tabelle, ove la raccolta dei funghi èconsentita a fini economici.

Art. 4Le regioni, sentiti le province, i comuni

e le comunità montane, determinano la quan-tità massima per persona, complessiva ovve-ro relativa a singole specie o varietà, dellaraccolta giornaliera di funghi epigei, in rela-zione alle tradizioni, alle consuetudini e alleesigenze locali e comunque entro il limitemassimo di tre chilogrammi complessivi.

Le regioni vietano la raccoltadell’Amanita caesarea allo stato di ovolochiuso e stabiliscono limiti di misura per laraccolta di tutte le altre specie, sentito ilparere delle province, dei comuni e dellecomunità montane competenti per territorio.

Art. 5Nella raccolta dei funghi epigei è vieta-

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 297

LegislazioneLegge 23 agosto 1993, n. 352

[modificata dal DPR 14 luglio 1995, n. 376]Norme quadro in materia di raccolta e commercializzazione

dei funghi epigei freschi e conservati

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to l’uso di rastrelli, uncini o altri mezzi chepossono danneggiare lo strato umifero delterreno, il micelio fungino o l’apparato radi-cale della vegetazione.

Il carpoforo raccolto deve conservaretutte le caratteristiche morfologiche che con-sentono la sicura determinazione della spe-cie.

È vietata la distruzione volontaria deicarpofori fungini di qualsiasi specie.

I funghi raccolti devono essere riposti incontenitori idonei a consentire la diffusionedelle spore. È vietato in ogni caso l’uso dicontenitori in plastica.

È vietata la raccolta e l’asportazione,anche a fini di commercio, della coticasuperficiale del terreno, salvo che per leopere di regolamentazione delle acque, perla manutenzione ordinaria e straordinariadelle strade e dei passaggi e per le pratichecolturali, e fermo restando comunque l’ob-bligo dell’integrale ripristino anche naturali-stico dello stato dei luoghi.

Art. 6La raccolta dei funghi epigei è vietata,

salva diversa disposizione dei competentiorganismi di estione:

nelle riserve naturali integrali; nelle aree ricadenti in parchi nazionali,

in riserve naturali e in parchi naturali regio-nali, individuate dai relativi organismi digestione;

nelle aree specificamente interdette dal-l’autorità forestale competente per motivisilvo-colturali;

in altre aree di particolare valore natura-listico e scientifico, individuate dagli organiregionali e locali competenti.

La raccolta è altresì vietata nei giardini enei terreni di pertinenza degli immobili aduso abitativo adiacenti agli immobili mede-simi, salvo che ai proprietari.

Art. 7Le regioni possono, per motivi di salva-

guardia dell’ecosistema, disporre limitazionitemporali alla raccolta dei funghi epigei soloper periodi definiti e consecutivi.

Le regioni possono inoltre vietare, per

periodi limitati, la raccolta di una o più spe-cie di funghi epigei in pericolo di estinzione,sentito il parere o su richiesta delle province,dei comuni e delle comunità montane com-petenti per territorio.

Art. 8In occasione di mostre, di seminari e di

altre manifestazioni di particolare interessemicologico e naturalistico, il presidente dellagiunta regionale, sentito l’assessore compe-tente, può rilasciare autorizzazioni specialidi raccolta per comprovati motivi di interes-se scientifico. Tali autorizzazioni hanno vali-dità per un periodo non superiore ad un annoe sono rinnovabili.

Art. 9[comma abrogato - sostituito dall’art.1

del DPR 14 luglio 1995, n. 376]Al fine della tutela della salute pubblica,

le regioni, entro un anno dalla data di entra-ta in vigore della presente legge, organizza-no, nell’ambito delle unità sanitarie locali,uno o più centri di controllo micologico pub-blico (ispettorati micologici), avvalendosianche, in via transitoria e comunque esclu-dendo l’instaurazione di rapporti di lavorodipendente, delle associazioni micologiche enaturalistiche di rilevanza nazionale oregionale.

I centri di cui al comma 1 sono costitui-ti utilizzando strutture già operanti e perso-nale già dipendente.

Ai fini dell’attuazione delle disposizionidi cui ai commi 1 e 2, le regioni si avvalgo-no delle disponibilità finanziarie ad esse giàattribuite, senza oneri aggiuntivi a carico delbilancio dello Stato.

Art. 10Le regioni, le province, i comuni e le

comunità montane, anche attraverso le asso-ciazioni micologiche e naturalistiche di rile-vanza nazionale o regionale, nonché il Corpoforestale dello Stato, possono promuoverel’organizzazione e lo svolgimento di corsididattici, di convegni di studio e di iniziativeculturali e scientifiche che riguardino gliaspetti di conservazione e di tutela ambienta-

298 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

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le collegati alla raccolta di funghi epigei,nonché la tutela della flora fungina.

Le attività di cui al comma 1 sono orga-nizzate e svolte nei limiti delle risorse giàdisponibili, senza oneri aggiuntivi a caricodel bilancio dello Stato.

Art. 11 [abrogato dal DPR 14 luglio1995, n. 376]

La vigilanza sull’applicazione della pre-sente legge è affidata agli agenti del Corpoforestale dello Stato. Sono inoltre incaricatidella vigilanza sull’applicazione della pre-sente legge, oltre ai nuclei antisofisticazionedell’Arma dei carabinieri, le guardie vena-torie provinciali, gli organi di polizia localeurbana e rurale, gli operatori professionalidi vigilanza e ispezione delle unità sanitarielocali aventi qualifica di vigile sanitario oequivalente, le guardie giurate campestri, gliagenti di custodia dei consorzi forestali edelle aziende speciali e le guardie giuratevolontarie.

Le guardie giurate devono possedere irequisiti di cui all’articolo 138 del testounico delle leggi di pubblica sicurezza,approvato con regio decreto 18 giugno 1931,n. 773, e prestare giuramento davanti al pre-fetto.

Nelle aree protette nazionali e regionalila vigilanza viene svolta con il coordinamen-to degli enti di gestione.

Art. 12Le regioni adeguano la propria legisla-

zione alle norme della presente legge entroun anno dalla data della sua entrata in vigo-re.

Art. 13Ogni violazione delle norme adottate

dalle regioni ai sensi del presente capo com-porta la confisca dei funghi raccolti, fattasalva la facoltà di dimostrarne la legittimaprovenienza, e l’applicazione, da parte dellecompetenti autorità, della sanzione ammini-strativa del pagamento di una somma da lirecinquantamila a lire centomila, nonché, neicasi determinati dalle regioni, la revoca del-l’autorizzazione di cui all’articolo 2.

È fatta salva l’applicazione delle vigentinorme penali qualora le violazioni alle dis-posizioni contenute nel presente capo costi-tuiscano reato.

Capo II - Commercializzazione dei fun-ghi

Art. 14 [abrogato - sostituito dall’art.2del DPR 14 luglio 1995, n. 376]

La vendita dei funghi freschi spontanei èsoggetta ad autorizzazione comunale.

La rivendita dei funghi coltivati rimaneassoggettata alla normativa vigente per iprodotti ortofrutticoli.

Art. 15 [abrogato - sostituito dall’art.3del DPR 14 luglio 1995, n. 376]

La vendita al dettaglio dei funghi freschispontanei è consentita, previa certificazionedi avvenuto controllo da parte dell’unitàsanitaria locale, secondo le modalità previ-ste dal regolamento locale d’igiene.

Art. 16 [abrogato - sostituito dall’art.4del DPR 14 luglio 1995, n. 376]

È consentita la commercializzazionedelle seguenti specie e varietà di funghi fre-schi spontanei:

Boletus edulis e relativo gruppo(Boletus edulis, Boletus pinicola, Boletusaereus, Boletus reticulatus);

Cantharellus cibarius; Cantharellus lutescens; Amanita caesarea; Morchella (tutte le specie); Clitocybe gigantea, nebularis, geotropa; Tricholoma georgii; Pleurotus eryngii; Armillaria mellea.

L’elenco di cui al comma 1 è integratocon altre specie riconosciute idonee allacommercializzazione con decreto delMinistro dell’industria, del commercio e del-l’artigianato, di concerto con il Ministrodella sanità, sentita la Conferenza perma-nente per i rapporti tra lo Stato, le regioni ele province autonome di Trento e di Bolzano,da emanare entro dodici mesi dalla data di

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 299

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entrata in vigore della presente legge.

Art. 17 [abrogato - sostituito dall’art.5del DPR 14 luglio 1995, n. 376]

Con la denominazione di “funghi sec-chi” possono essere posti in commercio fun-ghi appartenenti alle seguenti specie e varie-tà:

Boletus edulis e relativo gruppo(Boletus edulis, Boletus pinicola, Boletusaereus, Boletus reticulatus);

Cantharellus cibarius (tutte le specie);

Agaricus bisporus;

Marasmius oreades;

Auricularia auricula-judae.

Possono essere altresì poste in commer-cio altre specie riconosciute eduli con decre-to del Ministro dell’industria, del commercioe dell’artigianato, di concerto con ilMinistro della sanità, sentita la Conferenzapermanente per i rapporti tra lo Stato, leregioni e le province autonome di Trento e diBolzano, da emanare entro dodici mesi dalladata di entrata in vigore della presentelegge.

Con la denominazione di “funghi porci-ni” possono essere posti in commercio solofunghi appartenenti alla specie Boletus edu-lis e relativo gruppo.

È obbligatoria nell’etichettatura deifunghi secchi la dizione: “Contenuto confor-me alla legge”.

La denominazione di vendita deve esse-re accompagnata da menzioni qualificativerispondenti alle caratteristiche che sono fis-sate, entro dodici mesi dalla data di entratain vigore della presente legge, con decretodel Ministro dell’industria, del commercio edell’artigianato.

Art. 18 [abrogato - sostituito dall’art.6del DPR 14 luglio 1995, n. 376]

I funghi secchi sono venduti, con l’indi-cazione facilmente visibile del nome scienti-fico del fungo contenuto, in confezioni chiu-

se, con almeno la metà di una facciata tra-sparente, in modo da consentire il controllodel contenuto, ai sensi della legge 30 aprile1962, n. 283, e successive modificazioni, edel decreto legislativo 27 gennaio 1992, n.109.

Ogni confezione deve contenere funghidella stessa specie.

Le imprese e i soggetti singoli o associa-ti che svolgono attività di preparazione o diconfezionamento di funghi secchi o conser-vati indicano nella richiesta di autorizzazio-ne, di cui all’articolo 2 della legge 30 aprile1962, n. 283, e successive modificazioni,anche le generalità del perito od esperonella materia, regolarmente iscritto al ruolodella camera di commercio, industria, arti-gianato e agricoltura della provincia, sottoil cui controllo avvengono la lavorazione edil confezionamento. Le imprese già operantialla data di entrata in vigore della presentelegge si adeguano alle disposizioni di cui alpresente comma entro il termine di dodicimesi dalla data suddetta.

I contravventori alle disposizioni di cuial comma 3 sono puniti con la sanzioneamministrativa del pagamento di unasomma da lire cinquecentomila a lire unmilione.

Art. 19 [abrogato - sostituito dall’art.7del DPR 14 luglio 1995, n. 376]

È vietata la vendita al minuto di funghisecchi allo stato sfuso, ad eccezione dei fun-ghi appartenenti alla specie Boletus edulis erelativo gruppo (porcini) che abbiano carat-teristiche merceologiche classificabili comeextra (sezioni intere e carne perfettamentebianca). Tali funghi sono posti in venditaprevia autorizzazione rilasciata dal comune,sentita la commissione di cui all’articolo 11della legge 11 giugno 1971, n. 426.

È consentita la vendita dei funghi secchisminuzzati purché rispondenti alle caratteri-stiche di cui all’articolo 17, comma 5.

Art. 20 [abrogato - sostituito dall’art.8del DPR 14 luglio 1995, n. 376]

Con decreto del Ministro dell’industria,del commercio e dell’artigianato, da emana-

300 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

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re entro dodici mesi dalla data di entrata invigore della presente legge, sono stabilite legamme di quantità e di capacità nominalidei contenitori per i preimballaggi di funghisecchi.

Il valore di umidità del prodotto preim-ballato non può essere superiore al 12 percento +/- 2 m/m.

Art. 21 [abrogato - sostituito dall’art.9del DPR 14 luglio 1995, n. 376]

I funghi conservati sott’olio, sott’aceto,in salamoia, sottovuoto, al naturale, conge-lati, surgelati, o altrimenti preparati debbo-no appartenere a specie facilmente ricono-scibili e ben conservabili. Ogni confezionepuò contenere funghi di una o più specie.

Su ogni confezione sono riportati inmodo facilmente visibile i nomi scientificidelle specie di funghi contenute e le rispetti-ve quantità, espresse percentualmente inordine decrescente, ai sensi dell’articolo 8della legge 30 aprile 1962, n.283, comesostituito dall’articolo 5 della legge 26 feb-braio 1963, n. 441, e dell’articolo 5 deldecreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 109.

Art. 22 [abrogato dal DPR 14 luglio1995, n. 376]

Per ogni specie fungina destinata allaconservazione, secondo le modalità di cuiall’articolo 21, l’unità sanitaria locale com-petente rilascia, previo accertamento deirequisiti previsti dalla presente legge, appo-sita autorizzazione, i cui estremi sono indi-cati sull’etichetta del prodotto conservato.

L’autorizzazione di cui al comma 1 havalidità su tutto il territorio nazionale.

Art. 23La violazione delle norme di cui la pre-

sente capo, fatto salvo quanto previsto dal-l’articolo 18, comma 4, comporta l’applica-zione, da parte delle competenti autorità,della sanzione amministrativa del pagamen-to di una somma da lire cinquecentomila alire due milioni. È fatta salva l’applicazionedelle vigenti norme penali qualora le viola-zioni alle disposizioni contenute nel presen-te capo costituiscano reato.

La presente legge, munita del sigillo

dello Stato, sarà inserita nella Raccolta uffi-ciale degli atti normativi della Repubblicaitaliana. È fatto obbligo a chiunque spetti diosservarla e di farla osservare come leggedello Stato.

Data a Roma, addì 23 agosto 1993

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 301

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Il Presidente della Repubblica

Visto l’art. 87, comma 5, dellaCostituzione;

Vista la legge 22 febbraio 1994, n. 146,e, in particolare, l’art. 50, il quale stabilisceche, con la procedura prevista dall’art. 4,comma 5, della legge 9 marzo 1989, n. 86,possono essere emanate norme regolamenta-ri per rivedere la produzione e la commer-cializzazione dei prodotti alimentari conser-vati e non, anche se disciplinati con legge;

Vista la legge 9 marzo 1989, n. 86,recante norme generali sulla partecipazionedell’Italia al processo normativo comunita-rio e sulle procedure di esecuzione degliobblighi comunitari;

Visto l’art. 17, comma 2, della legge 23agosto 1988, n. 400, recante disciplina del-l’attività di Governo e ordinamento dellaPresidenza del Consiglio dei Ministri;

Vista la legge 30 aprile 1963, n. 283,concernente la disciplina igienica della pro-duzione e della vendita delle sostanze ali-mentari e delle bevande, e successive inte-grazioni e modificazioni;

Visto il decreto legislativo 27 gennaio1992, n. 109, recante attuazione delle diretti-ve 85/395/CE e 89/396/CE concernenti l’eti-chettatura, la presentazione e la pubblicitàdei prodotti alimentari;

Vista la legge 23 agosto 1993, n. 352,recante le norme quadro di materia di raccol-ta e commercializzazione dei funghi epigeifreschi e conservati;

Ritenuta la necessità di modificare alcu-ne norme della legge 23 agosto 1993, n. 352,allo scopo di conformare la disciplina deifunghi epigei ai principi e alle norme di dirit-to comunitario e assicurare la tutela dellasalute umana;

Udito il parere del Consiglio di Stato,espresso nell’adunanza generale del 15dicembre 1994;

Vista la deliberazione dei Consiglio deiMinistri, adottata nella riunione del 2 giugno1995;

Sulla proposta del Presidente delConsiglio dei Ministri dell’industria, delcommercio e dell’artigianato, della sanità edel bilancio e della programmazione econo-mica e per il coordinamento delle politichedell’Unione europea;

Emana il seguente regolamento:

Art. 1 (Ispettorati micologici)Art. 9, comma 1, legge 23 agosto 1993,

n. 352Il Ministero della sanità stabilisce, con

proprio decreto, entro il 31 dicembre 1996, icriteri per il rilascio dell’attestato di micolo-go e le relative modalità.

Le regioni e le province autonome diTrento e Bolzano istituiscono ed organizza-no, nell’ambito delle aziende USL, uno o piùcentri di controllo micologico pubblico(ispettorati micologici).

Art. 2 (Vendita di funghi freschi spon-tanei)

Art. 14, legge 23 agosto 1993, n. 352La vendita dei funghi freschi spontanei è

soggetta ad autorizzazione comunale. L’autorizzazione comunale viene rila-

sciata esclusivamente agli esercenti chesiano stati riconosciuti idonei alla identifica-zione delle specie fungine commercializzatedai competenti servizi territoriali della regio-ne o delle provincie autonome di Trento eBolzano.

La vendita dei funghi coltivati freschirimane assoggettata alla normativa vigenteper i prodotti ortofrutticoli.

Per l’esercizio dell’attività di vendita,lavorazione, conservazione e confeziona-mento delle diverse specie di funghi, èrichiesta l’autorizzazione sanitaria prevista

302 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

Decreto del Presidente della Repubblica 14 luglio 1995, n. 376 Regolamento concernente la disciplina della raccolta e della

commercializzazione dei funghi epigei freschi e conservati

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dalle norme vigenti.

Art. 3 (Certificazione sanitaria)Art 15, legge 23 agosto 1993, n. 352La vendita dei funghi freschi spontanei

destinati al dettaglio è consentita, previa cer-tificazione di avvenuto controllo da partedell’azienda USL, secondo le modalità pre-viste dalle autorità regionali e delle provinceautonome di Trento e Bolzano.

Art. 4 (Commercializzazione dellespecie di funghi)

Art 16, legge 23 agosto 1993, n. 352È consentita la commercializzazione

delle specie di funghi freschi spontanei ecoltivati, elencate all’allegato I.

Le regioni e le province autonome diTrento e Bolzano integrano, con propri prov-vedimenti, l’elenco delle specie di cui all’al-legato I con altre specie commestibili rico-nosciute idonee alla commercializzazione inambito locale, e ne danno comunicazione alMinistero della sanità che provvede alla pub-blicazione nella Gazzetta Ufficiale dellaRepubblica.

È consentita la commercializzazione dialtre specie di funghi freschi spontanei e col-tivati provenienti da altri Paesi purché rico-nosciute commestibili dalla competenteautorità del Paese di origine. A tal fine l’i-spettorato micologico competente per terri-torio effettua verifiche a sondaggio sulle par-tite poste in commercio.

Art. 5 (Denominazione “funghi sec-chi”)

Art 17, legge 23 agosto 1993, n. 352Con la denominazione di”funghi secchi”

si intende il prodotto che, dopo essicamentonaturale o meccanico, presenta un tasso diumidità non superiore a 12% +/- 2% m/m econ tale denominazione possono essere postiin commercio funghi appartenenti alleseguenti specie:

Boletus edulis e relativo gruppo (Boletuspinicola, Boletus aereus, Boletus reticula-tus);

Cantharellus (tutte le specie esclusesubcibarius, tubaeformis varietà lutescens e

muscigenus); Agaricus bisporus; Marasmius oreades; Auricularia auricula-judae; Morchella (tutte le specie); Boletus granulatus; Boletus badius; Craterellus cornucopioides; Psalliota hortensis; Lentinus edodes; Pleurotus ostreatus; Lactarius deliciosus; Amanita caesarea. Possono altresì essere poste in commer-

cio altre specie riconosciute idonee con suc-cessivi decreti del Ministro della sanità, diconcerto con il Ministro dell’industria, delcommercio e dell’artigianato, nonché prove-nienti dagli altri paesi dell’Unione europea edai Paesi aderenti all’accordo sullo spazioeconomico europeo, purché legalmentecommercializzate in detti Paesi.

I funghi secchi, provenienti da altri paesidell’Unione europea e dai Paesi aderentiall’accordo sullo spazio economico europeo,possono essere commercializzati anche conaltre denominazioni che facciano riferimen-to al trattamento di disidratazione subito, sequeste sono consentite nei Paesi suddetti.

La durabilità dei funghi secchi non puòessere superiore ai 12 mesi dal confeziona-mento.

L’incidenza percentuale delle unitàdifettose o alterate, per ogni singola confe-zione, non deve superare a seconda dellacategoria qualitativa di cui al comma 5, ilrange di 25-40% m/m, suddiviso comesegue:

impurezze minerali, non più del 2%m/m;

impurezze organiche di origine vegetale,non più dello 0,02% m/m;

tramiti di larve di ditteri micetofilidi,non più del 25% m/m;

funghi anneriti, non più del 20% m/m. La denominazione di vendita dei funghi

secchi di cui al comma 1, lettera a), deveessere accompagnata da menzionni qualitati-ve rispondenti alle caratteristiche dei funghi,stabilite con decreto del Ministro dell’indu-

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stria, del commercio e dell’artigianato entroil 30 giugno 1996.

Art. 6 (Confezionamento dei funghi)Art. 18, legge 23 agosto 1993, n. 352I funghi secchi sono venduti interi o

sminuzzati, in confezioni chiuse, con l’indi-cazione facilmente visibile del nome scienti-fico accompagnato dalla menzione di cuiall’art. 5, comma 6.

Le imprese ed i soggetti singoli o asso-ciati che svolgono attività di preparazione odi confezionamento di funghi spontanei sec-chi o conservati indicano nella richiesta diautorizzazione, di cui all’art. 2 della legge 30aprile 1962, n. 283, e successive modificheed integrazioni, anche le generalità del mico-logo sotto il cui controllo avviene l’identifi-cazione delle specie di cui all’art. 5. Leimprese già operanti alla data di entrata invigore della legge 23 agosto 1993, n. 352, siadeguano alle disposizioni di cui al presentecomma entro il 30 giugno 1998.

I contravventori delle disposizioni di cuial comma 2 sono puniti con la sanzioneamministrativa del pagamento di una sommada lire cinquecentomila a lire un milione.

Art 7 (Funghi porcini)Art. 19, legge 23 agosto 1993, n. 352È vietata la vendita al minuto di funghi

secchi allo stato sfuso, ad eccezione dei fun-ghi appartenenti alla specie Boletus edulis erelativo gruppo (porcini), di cui all’art. 5,comma 1.

Con la denominazione “funghi porcini”possono essere posti in commercio solo fun-ghi appartenenti alla specie Boletus edulis erelativo gruppo.

La vendita dei funghi secchi sfusi è sog-getta all’autorizzazione comunale, ai sensidell’art. 2.

Art. 8 (Gamme di quantità nominale)Art. 20, legge 23 agosto 1993, n. 352

Con decreto del Ministro dell’industria,del commercio e dell’artigianato possonoessere stabilite gamme di quantità nominaledei preimballaggi di funghi secchi destinatial consumatore.

Le gamme di cui al comma 1 possonoessere modificate o integrate con decreto delMinistro dell’industria, del commercio e del-l’artigianato.

Art. 9 (Trattamento dei funghi)Art. 21, legge 23 agosto 1993, n. 352I funghi delle specie elencate nell’alle-

gato II possono essere conservati sott’olio,sott’aceto, in salamoia, congelati, surgelati oaltrimenti preparati.

L’elenco di cui all’allegato II può esseremodificato con decreto del Ministro dellasanità, di concerto con il Ministro dell’indu-stria, del commercio e dell’artigianato.

È consentita la commercializzazione dialtre specie di funghi conservati o secchi ocomunque preparati, provenienti da altriPaesi, purché riconosciuti commestibili dallacompetente autorità del Paese d’origine.

I funghi di cui ai commi 1 e 3 debbonoessere sottoposti a trattamenti termici pertempi e temperature atti ad inattivare lespore del Clostridium botulinum e/o acidifi-cati a valori di pH inferiori a 4,6 e/o addizio-nati di inibenti atti a impedire la germinazio-ne delle spore.

La distribuzione di cui al comma 4 nonsi applica ai funghi congelati, surgelati o sec-chi.

Ogni confezione può contenere funghidi una o più specie.

Art. 10 (Etichettatura dei funghi)L’etichettatura, la presentazione e la

pubblicità dei funghi devono essere confor-mi alle disposizioni di cui al decreto legisla-tivo 27 gennaio 1992, n. 109, recante:“Attuazione delle direttive 89/395 e 89/396CEE concernenti l’etichettatura, la presenta-zione e la pubblicità dei prodotti alimentari”.

Per la designazione dei funghi devonoessere utilizzati i nomi scientifici delle rela-tive specie.

L’etichettatura dei funghi freschi sfusi opreconfezionati, che non possono essereconsumati crudi, deve riportare l’indicazionedell’obbligo della cottura.

La dicitura “ai funghi” o simili, utilizza-ta nell’etichettatura di prodotti alimentari a

304 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

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base di funghi, non comporta l’obbligo diulteriori specificazioni.

Art. 11 (Vigilanza)La vigilanza sull’applicazione della

legge 23 agosto 1993, n. 352, ferme restandole competenze delle regioni e delle provinceautonome di Trento e Bolzano, è affidata,secondo le norme vigenti e le rispettive com-petenze, agli agenti del Corpo forestale delloStato, ai nuclei antisofisticazioni e sanitàdell’Arma dei carabinieri, alle guardie vena-torie provinciali, agli organi di polizia urba-na e rurale, alle aziende USL, alle guardiegiurate campestri, agli agenti di custodia deiconsorzi forestali e delle aziende speciali,alle guardie giurate volontarie ed agli ufficidi sanità marittima, aerea e di confine terre-stre del Ministero della sanità.

Le guardie giurate, addette ai compiti divigilanza, devono possedere i requisiti di cuiall’art. 138 del regio decreto 18 giugno1931, n. 773, ed essere riconosciute dal pre-fetto competente per territorio.

Art. 12 (Norme transitorie)Il presente regolamento entra in vigore il

giorno della sua pubblicazione nellaGazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.Tuttavia è consentita l’utilizzazione di eti-chette e imballaggi non conformi alle normepreviste dal presente regolamento, purchéconformi alle norme precedentemente invigore, per sei mesi dalla data di entrata invigore del presente regolamento. I funghicosì confezionati possono essere commer-cializzati fino alla scadenza del termineminimo di conservazione riportato sui relati-vi preimballaggi.

Art. 13 (Norme finali)Dalla data di entrata in vigore del pre-

sente regolamento cessano di avere effica-cia: l’art. 9, comma 1, l’art. 11, l’art. 14,l’art. 15, l’art. 16, l’art. 17, l’art. 18, l’art. 19,l’art. 20, l’art. 21 e l’art. 22 della legge 23agosto 1993, n. 352.

Il presente decreto, munito del sigillodello Stato, sarà inserito nella Raccolta uffi-ciale degli atti normativi della Repubblica

italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti diosservarlo e farlo osservare.

Dato a Roma, addì 14 luglio 1995

Allegato I(previsto dall’art. 4, comma 1, primo

capoverso) Agaricus arvensis; Agaricus bisporus; Agaricus bitorquis; Agaricus campestris; Agaricus hortensis; Amanita caesarea; Armillaria mellea; Auricularia auricula-judae; Boletus aereus; Boletus appendiculatus; Boletus badius; Boletus edulis; Boletus granulatus; Boletus impolitus; Boletus luteus; Boletus pinicola; Boletus regius; Boletus reticulatus; Boletus rufus; Boletus scaber; Cantharellus (tutte le specie escluse

subcibarius, tubaeformis varietà lutescens emuscigenus);

Clitocybe geotropa; Clitocybe gigantea; Craterellus cornucopioides; Hydnum repandum; Lactarius deliciosus; Leccinum (tutte le specie); Lentinus edodes; Macrolepiota procera; Marasmius oreades; Morchella (tutte le specie); Pleurotus cornucopiae; Pleurotus eryngii; Pleurotus ostreatus; Pholiota mutabilis; Pholiota nameko mutabilis; Psalliota bispora; Psalliota hortensis; Tricholoma columbetta; Tricholoma equestre; Tricholoma georgii;

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Tricholoma imbricatum; Tricholoma portentosum; Tricholoma terreum; Volvariella esculenta; Volvariella volvacea; Agrocybe aegerita (Pholiota aegerita); Pleurotus eryngii; Stropharia rugosoannulata.

Allegato II(previsto dall’art. 9, comma 1, primo

capoverso) Agaricus arvensis; Agaricus bisporus; Agaricus campestris; Amanita caesarea; Armillaria mellea; Auricularia auricula-judae; Boletus aereus; Boletus badius; Boletus edulis; Boletus granulatus; Boletus impolitus; Boletus luteus; Boletus pinicola; Boletus regius; Boletus reticulatus; Cantharellus (tutte le specie escluse

subcibarius, tubaeformis varietà lutescens emuscigenus);

Clitocybe gigantea; Clitocybe geotropa; Craterellus cornucopioides; Hydnum repandum; Lactarius deliciosus; Lentinus edodes; Macrolepiota procera; Marasmius oreades; Morchella (tutte le specie); Pholiota mutabilis; Pholiota nameko mutabilis; Pleurotus ostreatus; Psalliota hortensis; Psalliota bispora; Tricholoma columbetta; Tricholoma equestre; Tricholoma georgii; Tricholoma imbricatum; Tricholoma portentosum; Tricholoma terreum;

Volvariella volvacea; Volvariella esculenta; Agrocybe aegerita (Pholiota aegerita); Pleurotus eryngii; Stropharia rugosoannulata.

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IL MINISTRO DELL’INDUSTRIA DELCOMMERCIO E DELL’ARTIGIANATO

Vista la legge 23 agosto 1993, n. 352, recan-te le norme quadro in materia di raccolta e dicommercializzazione dei funghi epigei fre-schi e conservati;

Visto il decreto del Presidente dellaRepubblica 14 luglio 1995, n. 376, con ilquale e’ stato adottato il regolamento concer-nente la disciplina della raccolta e della com-mercializzazione dei funghi epigei freschi econservati ed in particolare l’art. 5, comma6, ai sensi del quale il Ministro dell’indu-stria, del commercio e dell’artigianato devestabilire le menzioni qualificative che devo-no accompagnare la denominazione di ven-dita dei funghi secchi;

Ritenuta la necessita’ di ottemperare atale obbligo;

Vista la notifica effettuata ai servizidella Commissione europea ai sensi delladirettiva n. 83/189/CE e successive modifi-cazioni;

Decreta:

Art.1.1. La denominazione di vendita dei fun-

ghi porcini secchi deve essere accompagnatadalle menzioni qualificative qui di seguitoriportate:

a) “extra”, se rispondono alle seguenticaratteristiche:

1) presentazione: solo fette e/o sezioni dicappello e/o di gambo, complete all’atto delconfezionamento, in quantità non inferiore al60% della quantità del prodotto finito;

colore della carne all’atto del confezio-namento: da bianco a crema; eventuale pre-senza di briciole provenienti solo da fram-menti di manipolazione;

2) requisiti: tramiti di larve: non più del10% m/m; imenio annerito: non più del5%m/m;

b) “speciali”, se rispondono alle seguen-ti caratteristiche:

1) presentazione: sezioni di cappello e/odi gambo; colore della carne all’atto del con-fezionamento: da crema a nocciola; presenzadi briciole provenienti solo da frammenti dimanipolazione;

2) requisiti: tramiti di larve: non piu’ del15% m/m; imenio annerito: non più del 10% m/m;

c) “commerciali”, se rispondono alleseguenti caratteristiche:

1) presentazione: sezioni di fungo anchea pezzi con briciole: non più del 15% m/m;colore della carne all’atto del confeziona-mento: da marrone chiaro a marrone scuro(presenza di briciole provenienti da fram-menti di manipolazione);

2) requisiti: tramiti di larve: non più del25% m/m; imenio annerito: non più del 20%m/m;

d) “briciole”, se rispondono alle seguen-ti caratteristiche:

1) presentazione: frammenti di sezionidi fungo tali da consentire l’identificazionedella specie di appartenenza;

2) requisiti: tramiti di larve: non più del25% m/m; imenio annerito: non più del 20%m/m.

e) “in polvere”, se ottenuti dalla maci-nazione di funghi porcini secchi: devonopresentare un contenuto di umidità non supe-riore a 9% m/m.

2. I funghi porcini secchi, provenienti daaltri Paesi dell’Unione europea o originaridi Paesi aderenti all’Accordo sullo spazioeconomico europeo, possono essere com-mercializzati anche con altre menzioni quali-ficative purché stabilite dalle legislazionivigenti nei Paesi di provenienza.

3. Le disposizioni del presente decretoentrano in vigore centottanta giorni dopo lapubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dellaRepubblica italiana.

Roma, 9 ottobre 1998Il Ministro: Bersani

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 307

MINISTERO DELL’INDUSTRIA DEL COMMERCIO E DELL’ARTIGIANATOin Gazzetta Ufficiale n. 249 del 24-10-1998

DECRETO 9 ottobre 1998Menzioni qualificative che accompagnano la denominazione di vendita dei funghi secchi

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IL CONSIGLIO REGIONALE

HA APPROVATO

ILPRESIDENTE DELLAGIUNTAREGIONALE

PROMULGA

la seguente legge:

Art. 1 Finalità

1. Per il raggiungimento delle finalitàgenerali di tutela ambientale e di prevenzio-ne della salute pubblica la presente leggedet-ta norme per la difesa della flora spontanea eregolamenta la raccolta, la commercializza-zione dei funghi spontanei epigei freschi econservati nel rispetto dei principi fonda-mentali stabiliti dalla legge 23 agosto 1993,n. 352, “Norme quadro in materia di raccol-ta e commercializzazione dei funghi epigeifreschi e conservati” e dal DPR 14 luglio1995, n. 376, “Regolamento concernente ladisciplina della raccolta e della commercia-lizzazione dei funghi epigei freschi e conser-vati”.

Art. 2 Disposizioni e divieti

1. Ai fini della salvaguardia dell’am-biente vigono le seguenti disposizioni:

a) è vietato danneggiare e distruggere laflora fungina, indipendentemente dallecaratteristiche di commestibilità e velenositàdella stessa e la flora spontanea di rilevanteinteresse fioristico, ecologico e monumenta-le;

b) nella raccolta dei funghi commestibi-li vanno osservate le norme di cui ai succes-

sivi articoli 3, 4 e 5;c) è vietato raccogliere, asportare, dan-

neggiare, detenere anche in parte, nonchécommerciare sia allo stato fresco che seccola flora spontanea a protezione assoluta dicui all’Allegato A;

d) è altresì vietato ogni intervento chenon abbia carattere di urgenza e non sia fina-lizzato alla tutela e alla conservazione deibiotopi, di cui all’allegato B);e) per ragioni di carattere ecologico e sanita-rio è vietata la raccolta dell’Amanita caesa-rea allo stato di ovulo chiuso.

Art. 3 Raccolta dei funghi

1. E ` consentita la raccolta di funghi(corpi fruttiferi) maturi, individuati conprovvedimento della Giunta regionale suproposta, per ciascuna specie, del Comitatodi cui al successivo articolo 10.

2. E’ consentita la raccolta di funghi noncommestibili solo per scopi didattici e scien-tifici.

3. La raccolta dei funghi è consentitaentro il limite massimo previsto dall’articolo4, comma 1 della legge 23 agosto1993, n.352. Tuttavia, la Regione, sentito il comitatodi cui all’articolo 10 della presente legge,può prevedere una deroga finoa dieci chilo-grammi, ai sensi di quanto previsto dall’arti-colo 3, comma 1° della citata legge n. 352.Per coloro che effettuano la raccolta al finedi integrare il loro reddito, non vi sono vin-coli quantitativi. Tale agevolazione si appli-ca alle seguenti categorie:a) coltivatori diretti e conduttori a qualsiasititolo

b) utenti di beni di uso civico e di pro-prietà collettive; c) soci di cooperative agri-colo-forestali.

308 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

REGIONE CALABRIALEGGE REGIONALE n. 30 del 26/11/01

“Normativa per la regolamentazione della raccolta e commercializzazione dei funghi spontanei epigei freschi e conservati”

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4. La raccolta dei funghi è consentitasolo nelle ore diurne. All’interno delle azien-de faunistico-venatorie e delle aziende agro-turistiche venatorie la raccolta dei funghi èconsentita nei soli giorni di silenzio venato-rio.

5. La raccolta è riservata ai possessori diapposita tessera nominativa regionale di cuial successivo articolo 5, comma 1.

6. Su segnalazione del Comitato tecnicodi cui al seguente articolo 10, la Giuntaregionale, su proposta dell’Assessore regio-nale all’agricoltura dispone la sospensionedella raccolta dei funghi nelle aree in cui simanifestino situazioni di rischio ambientale.In tal caso il divieto di raccolta è reso pub-blico ed esecutivo dalla Regione con oppor-tuna cartellonistica posta in modo visibilenelle aree a rischio.

Art. 4 Modalità di raccolta

1. Nella raccolta dei funghi è fatto divie-to di usare uncini, rastrelli o qualsiasi altrostrumento che possa danneggiare il miceliofungino o l’apparato radicale della vegeta-zione.

2. E’ fatto obbligo ai cercatori di pulire ifunghi sommariamente sul posto e di usare,per il trasporto, contenitori forati rigidi chepermettano la diffusione delle spore e la giu-sta conservazione del corpo fruttifero.

3. E’ vietato l’uso di buste e contenitoridi plastica o di altri contenitori non fessuratio non rigidi, al fine di consentire la conser-vazione di tutte le caratteristiche morfologi-che per la sicura determinazione della speciedel fungo (carpoforo).

4. E’ vietata la distruzione volontaria deicarpofori fungini di qualsiasi specie.

Art. 5 Tessera regionale di autorizzazio-ne

1. La raccolta dei funghi epigei sponta-nei, ad esclusione dei soggetti titolari didiritti personali o reali di godimento sui ter-reni è subordinata al possesso della relativatessera nominativa regionale prevista nelleseguenti tipologie e caratteristiche:

a) tessera professionale: rilasciata a coloroche hanno conseguito attestato di supera-mento di apposito corso, di cui al successivocomma 5; il costo della tessera è fissato inlire 50.000 annuali (euro 25,82). Ai posses-sori di tessera professionale è consentita laraccolta dei funghi a fini economici nei ter-mini previsti dall’articolo 3, comma 2° dellalegge 23 agosto 1993, n. 352;

b) tessera amatoriale: liberamente acqui-stabile presso i Comuni e le Comunità mon-tane; il costo della tessera con validitàannua-le è fissato in lire 20.000 (euro 10,329),ridotte del 50 per cento se rilasciata a giova-ni di età inferiore ai 18 anni;c) tessera per raccolta a fini scientifici: rila-sciata dalla Regione, a seguito di formalerichiesta, a soggetti pubblici e privati per laraccolta di qualsiasi specie fungina per com-provati motivi di studi e ricerche o in occa-sione di mostre, seminari ed altre manifesta-zioni aventi carattere scientifico.

2. Il possesso della tessera di cui al pre-cedente comma 1 consente la raccolta nel-l’ambito del territorio regionale.

3. Gli introiti derivanti dal rilascio delleautorizzazioni all’esercizio della raccoltacon tessera professionale ed amatoriale, sonoripartiti secondo i seguenti parametri:

a) il 25 per cento dell’intero montantealla Regione per le spese di istituto e per lapredisposizione dei modelli delle tesseremicologiche;

b) il 25 per cento dell’intero montantealle associazioni micologiche iscritte all’al-bo regionale da ripartire tra le stesse in misu-ra proporzionale al numero dei loro iscritti;

c) il rimanente 50 per cento del montan-te alle Province che li destinano ai Comunied alle Comunità montane per l’organizza-zione dei corsi didattici ed il potenziamentodei servizi che sono tenute a fornire, secon-do il numero di tessere micologiche valideed attive sul territorio di competenza.

4. La tessera professionale viene rila-sciata, su apposito modello predisposto dalComitato di cui all’articolo 10, su istanzaprodotta al Presidente della Provincia per iltramite del Comune di residenza a seguitodella frequenza di un corso il cui esame fina-

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 309

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le è teso ad accertare la conoscenza dell’am-biente, delle specie e della flora fungina,nonché della normativa vigente in materia.

5. Le Province, i Comuni, le ComunitàMontane, le Associazioni micologiche iscrit-te all’albo regionale di cui al successivo art.6, avvalendosi dell’Ispettorato Micologicodell’ASL competente per territorio, di cui alsuccessivo art. 12, promuovono l’organizza-zione e lo svolgimento di corsi didattici il cuisuperamento è condizione necessaria per l’a-bilitazione alla titolarità della tessera profes-sionale.

Art. 6 Associazioni micologiche - Alboregionale

1. E ` istituito l’Albo delle associazionimicologiche aventi sede nella RegioneCalabria.

2. La tenuta dell’Albo è affidataall’Assessorato regionale all’Agricolturasecondo le norme e modalità contenute inapposito provvedimento adottato dalPresidente della Giunta regionale, sentito ilparere del Comitato regionale di cui all’arti-colo 10.

3. Sono iscritte, su istanza al Presidentedella Giunta regionale le Associazioni mico-logiche, senza fini di lucro, costituite conatto pubblico, in possesso dei seguenti requi-siti:

a) finalità formative, tecniche e ricreati-ve e qualificate referenze scientifiche;

b) ordinamento stabile e democraticonel territorio della Regione Calabria;

c) impegno a tutela degli ecosisteminaturalistici.

4. All’Albo regionale delle Associazionimicologiche è iscritta d’ufficio laConfederazione micologica calabrese, pur-ché in possesso dei requisiti di cui al prece-dente comma.

5. Le Associazioni iscritte all’Alboregionale ai fini della presente legge, coope-rano con le Province nelle operazioni di sor-veglianza e controllo mediante Guardie giu-rate volontarie.

6. Le associazioni cooperano con leProvince anche nella formazione professio-

nale dei soggetti richiedenti la tessera proes-sionale.

Art. 7 Commercializzazione dei funghi

1. I funghi epigei spontanei freschi postiin commercio, devono essere:

a) suddivisi per specie e con l’indicazio-ne della provenienza;

b) contenuti in cassette od in altri imbal-laggi tali da consentire una sufficiente aera-zione;

c) disposti in singolo strato e non pres-sati;

d) integri al fine di conservare tutte lecaratteristiche morfologiche che ne consen-tono la sicura determinazione della specie;

e) freschi, sani, in buono stato di conser-vazione e non invasi da muffe e parassiti.

2. E ` ammessa esclusivamente la vendi-ta di funghi epigei spontanei freschi inclusinell’elenco delle specie di cui allegato 1 delDPR 14/7/95, n. 376 e successive modifica-zioni ed integrazioni, o appartenenti ad altrespecie commestibili riconosciute idonee allacommercializzazione in ambito locale dallaGiunta regionale con apposito atto delibera-tivo, ai sensi dell’art. 4, comma 2, del sopracitato DPR n. 376.

3. La vendita dei funghi freschi sponta-nei raccolti dai possessori di tessera profes-sionale è soggetta alla normativa di cuiall’articolo 2 del DPR 14 luglio 1995, n. 376.Ai possessori di tessera amatoriale non èconsentita la commercializzazione dei fun-ghi raccolti.

4. I funghi spontanei freschi e conserva-ti che vengono posti in vendita, sono sotto-posti al controllo da parte dell’Ispettoratomicologico, di cui al successivo art. 12, ter-ritorialmente competente, che rilascia appo-sito certificato di commestibilità, dal qualerisulti:

a) la generalità e la residenza del vendi-tore;

b) la specie e la quantità posta in vendi-ta;

c) la data di scadenza del prodotto cor-rettamente conservato.

310 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

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Art. 8 Divieti di raccolta

1. La raccolta dei funghi epigei è vieta-ta, salva diversa disposizione dei competentiorganismi di gestione:

a) nelle riserve naturali integrali;b) nelle aree individuate dalla Giunta

regionale con specifico provvedimento perparticolari motivi selvicolturali;

c) in aree di particolare valore naturali-stico e scientifico, individuate dalla Giuntaregionale su proposta del Comitato di cuiall’articolo 10.

2. Nei territori ricadenti nelle aree pro-tette regionali, la raccolta dei funghi, nellezone individuate dallo strumento di pianifi-cazione ambientale, è autorizzata dai relativienti gestori.

3. E ` vietato raccogliere funghi nellearee urbane e periurbane destinate a verdepubblico.

Art. 9 Limitazioni

1. La Giunta regionale dispone limita-zioni temporali alla raccolta dei funghi nellezone in cui possono manifestarsi nell’ecosi-stema sfavorevoli modificazioni dei fattoribiotici ed abiotici che regolano la reciprocitàdei rapporti fra micelio fungino e radici dellavegetazione.

2. Il Comitato tecnico di cui all’articolo10 può chiedere alla Giunta regionale di vie-tare, per limitati periodi di tempo, la raccol-ta di una o più specie fungine dichiarate inpericolo di estinzione.

3. La raccolta dello strame o del terric-cio (lettiera) nei boschi è consentita previaautorizzazione rilasciata dall’Assessoratoall’Agricoltura e non può essere ripetutasullo steso terreno prima di un quinquennio.

Art. 10 Comitato tecnico

1. È istituito il Comitato tecnico per ladifesa del patrimonio naturalistico e funginodella Calabria.

2. Il Comitato ha autonoma potestà diindagine e di proposta nella materia oggettodella presente legge e in riferimento alle

norme stabilite dalla legge 23 agosto 1993 n.352 e del DPR 14 luglio 1995 n. 376.

3. Il Comitato tecnico è composto da:

a) un Dirigente regionale delegato dall’Assessorato regionale all’Agricoltura

b) un Dirigente regionale delegato dall’Assessorato regionale alle Foreste;

c) un Dirigente regionale delegato dall’Assessorato regionale all’Ambiente;

d) un Dirigente regionale delegato dall’Assessorato regionale alla Sanità;

e) un rappresentante designato dalleAssociazioni micologiche iscritte all’Alboregionale;

f) un rappresentante dell’Orto botanicodell’Università;

g) un rappresentante del Corpo forestaledello Stato;

h) il Presidente della confederazionemicologica calabrese o suo delegato;

i) il Presidente dell’UNCEM o suo dele-gato;

j) un rappresentante della facoltà diScienze agrarie e forestali; funge da segreta-rio un funzionario dell’Assessoratoall’Agricoltura.

4. Il Comitato è nominato con decretodel Presidente della Giunta regionale, su pro-posta dell’Assessore all’Agricoltura.

5. Ai componenti il Comitato è ricono-sciuto il rimborso spese e un gettone di pre-senza fissato in lire 100.000 (euro 51,64) perogni seduta.

Art. 11 Ricerca Scientifica e Corsi diformazione

1. La Regione promuove iniziative fina-lizzate a favorire l’acquisizione di dati ascopi didattici e scientifici finanziando appo-siti progetti di ricerca.

2. La Regione promuove, altresì, corsi diformazione professionale in materia micolo-gica, convegni di studio e iniziative tendentiad approfondire la conservazione e la tutelaambientale in relazione alla raccolta dei fun-ghi epigei, nonché alla tutela della flora fun-gina.

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 311

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Art. 12 Ispettorati Micologici

1. Ciascuna ASL, entro sei mesi dall’en-trata in vigore della presente legge, istituisceun unico Ispettorato Micologico, strutturatoin uno o più centri di controllo micologico,avvalendosi di proprio personale con ade-guata formazione in micotossicologia.

2. Il personale di cui al comma prece-dente deve preferibilmente essere in posses-so dell’attestato di micologo rilasciato aisensi del decreto Ministro della Sanità29/1/96, n. 686, ovvero aver superato appo-sito corso di formazione.

3. I compiti dell’Ispettorato Micologicotramite i centri di controllo sono prevalente-mente i seguenti:

1) servizio di controllo micologico deifunghi raccolti;

2) servizio di supervisione organizzativadei corsi e degli esami per il rilascio dell’at-testato per il conseguimento della tesseraprofessionale;

3) servizio di controllo dei funghi spon-tanei conservati che vengono commercializ-zati.

Art. 13 Vigilanza

1. La vigilanza sull’applicazione dellapresente legge è affidata agli Agenti delCorpo forestale dello Stato, ai Nuclei antiso-fisticazione e Sanità dell’Arma deiCarabinieri, alle Guardie giurate micologi-che volontarie nominate dal Prefetto su indi-cazione delle Associazioni micologicheiscritte all’Albo regionale, alle Guardie eco-logiche, alle Guardie venatorie provinciali,agli Organi di polizia urbana e rurale, aiVigili sanitari delle ASL, alle Guardie giura-te campestri, agli Agenti di custodia dei con-sorzi forestali e delle Aziende speciali.

2. Le Guardie giurate dovranno rispon-dere ai requisiti determinati dall’articolo 138del Testo Unico della Legge diPubblicaSicurezza, approvato con RegioDecreto 19/6/1931 n. 773, e prestare giura-mento davanti al Prefetto.

3. Nelle aree protette nazionali e regio-nali la vigilanza è svolta con il coordinamen-

to degli Enti di gestione.

Art. 14 Sanzioni

1. La violazione delle norme recate dallapresente legge comporta la sanzione ammi-nistrativa del pagamento di una sanzionepecuniaria da un minimo di lire 100.000(pari ad Euro 51,64) ad un massimo di lire1.000.000 (pari ad Euro 516,46) e la confiscadei funghi raccolti, fatta salva la facoltà didimostrarne la legittima provenienza, non-ché il ritiro immediato dell’autorizzazionealla raccolta per la durata dell’anno in corso,salvo maggiore durata in caso di recidiva.

2. La sanzione è determinata con decre-to del Presidente della Giunta regionale suproposta del Comitato tecnico di cui al pre-cedente articolo 10.

3. Gli introiti derivanti dalle sanzioniamministrative, e da ogni altra somma introi-tata in dipendenza delle violazioni alla pre-sente legge ed alle norme ad essa correlatespettano alla Regione, la quale li fa conflui-re nell’istituendo capitolo di bilancio dellaRegione Calabria finalizzato all’applicazio-ne della presente legge e di cui al successivoarticolo 15.

4. E ` fatta salva l’applicazione dellevigenti norme penali qualora le violazionidelle disposizioni contenute nella presentelegge costituiscano reato.

Art. 15 Norma finanziaria

1. Agli oneri derivanti dalla presentelegge, si provvede per lire 100.000.000 (euro51,646) per l’anno 2001 con la disponibilitàesistente sul capitolo 7001101 “Fondo cor-rente per far fronte agli oneri derivanti daprovvedimenti legislativi che si perfezione-ranno dopo l’approvazione del bilanciorecanti spese di parte corrente attinenti allefunzioni normali (elenco n. 1)” dello stato diprevisione della spesa del bilancio 2001, cheviene ridotto del medesimo importo.

2. La disponibilità di Bilancio per L.100.000.000 (euro 51.646) è utilizzata nel-l’esercizio in corso, ponendone la competen-za della spesa a carico del capitolo 5112114

312 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

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che si istituisce nello stato di previsionedella spesa per l’esercizio 2001 con la deno-minazione “Spesa per la difesa del patrimo-nio floristico e regolamentazione della rac-colta e commercializzazione dei funghispontanei epigei freschi e conservati” e lostanziamento, in termini di competenza e dicassa, di L. 100.000.000 (euro 51.646).

Art. 16 Norma finale

1. Per quanto non espressamente previ-sto dalla presente legge valgono le disposi-zioni di cui alla legge 23 agosto 1993, n. 352e al DPR 14 luglio 1995, n. 376.

La presente legge sarà pubblicata nelBollettino Ufficiale della RegioneCalabria.E ` fatto obbligo a chiunque diosservarla e farla osservare come legge dellaRegione Calabria.

ALLEGATO A)

Specie protette ai sensi dell’art. 2:

— Pteridofite: tutte le specie eccettoPteridum Aquilinum ed Equisetum sp;

— Gimnosperme: Taxus baccata, PinusLeucodermis;

— Famiglia Cariofillacee: Dianthus,tutte le specie;

— Famiglia Ranunculacee: Aquilegia,tutte le specie; Paeonia, tutte le specie;Thalictrum calabricum;

— Famiglia Grassulacee: Sempervivumtectorum;

— Famiglia Saxifiragacee: Saxifraga,tutte le specie crassulente;

— Famiglia Rutaceae: Dictamnusalbus;

—Famiglia Primulacee: Primula pali-nuri; Soldanella, tutte le specie;

— Famiglia Gentinacee: Gentiana, tuttele specie; Gentianella crispata;

— Famiglia Campanulacee:Campanula, tutte le specie;

— Famiglia Asteracee: Achillea erba-rotta; Achillea rupestris;

— Famiglia Liliaceae: Lilium, tutte le

specie; Fritillaria, tutte le specie;— Famiglia Amarillidacee:

Panctratium maritinum; Sternbergia, tutte lespecie; Galanthus nivalis; narcissus, tutte lespecie;

— Famiglia Orchideacee: tutte le speciedella famiglia.

ALLEGATO B)

Biotopi protetti ai sensi dell’art. 2:1) Valle del fiume Argentino;2) Litorale tra la foce del fiume

Raganello/Foce del Sinni e la strada SS. 106e il mare: tutte le aree non identificate e nonattualmente in coltura sia demaniali, sia pri-vate;

3) Valle fiume Rosa (comuni S. Donatodi Ninea e San Sosti);

4) Laghi e torbiere della catena costieracon zona di rispetto circostante di 100 mt.(Lago dei due uomini, lago Trifoglietti, lagodi Astone, Laghicello, Pantano dellaCriumenta);

5) Laghi costieri di Lamezia Terme (laVolta);

6) Stazioni di Woodwardia;7) Biotopi 1/14 segnalati dalla Società

Botanica Italiana come da elenco seguente:1) Bosco Gariglione;2) Foresta di Basilicò-Gambarie;3) Foresta del Timpone della Carcara;4) Bosco al Corvo;5) Bosco di Arnocampo;6) Pineta di Cupone;7) Bosco di Santa Maria;8) Monte Pollino;9) Bosco Fallistro;10) Alto Aspromonte;11) Isola di Cirella;12) Isola di Dino;13) Monti di Orsomarso e Verbicaro;14) Foce del Neto.La presente legge regionale sarà pubbli-

cata nel Bollettino Ufficiale della Regione. Èfatto obbligo a chiunque spetti, di osservarlae farla osservare come legge della RegioneCalabria.

Catanzaro, lì 26 novembre 2001Il Presidente: Chiaravalloti

Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 313

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Vista la legge 30 aprile 1962, n. 283,recante disciplina igienica della produzionee della vendita delle sostanze alimentari edelle bevande;

Visto il decreto del Presidente dellaRepubblica 26 marzo 1980, n.327, recanteregolamento di esecuzione della legge 30aprile 1962, n.283, e successive modificazio-ni in materia di disciplina igienica della pro-duzione e della vendita delle sostanze ali-mentari e delle bevande;

Visto il decreto legislativo 26 maggio 1997,n. 155; Vista la legge 23 agosto 1993, n. 352,recante norme quadro in materia di raccoltae commercializzazione dei funghi epigei fre-schi e conservati;

Visto il decreto del Presidente dellaRepubblica 14 luglio 1995, n.376 concer-nente la disciplina della raccolta e dellacommercializzazione dei funghi epigei fre-schi e conservati;

Visto in particolare l’art. 4, comma 1, checonsente la commercializzazione delle spe-cie di funghi freschi spontanei e coltivatielencate nell’allegato I;

Visto l’art. 9, comma 1, che consente la con-servazione dei funghi sott’olio, sott’aceto, insalamoia, congelati, surgelati o altrimentipreparati elencati nell’allegato II;

Visto che nei citati allegati I e II e’ presenteil fungo epigeo denominato Tricholomaequestre; Considerato che sono stati segnala-ti nella letteratura scientifica 12 casi di avve-lenamento in Francia, con tre decessi, perrabdomiolisi, collegati al consumo delTricholoma equestre; Considerato che alcu-ne regioni e province autonome hannorichiesto l’eliminazione del fungo epigeo

Tricholoma equestre dalle liste positive dicui agli allegati I e II del decreto delPresidente della Repubblica n. 376/1995;

Visto il parere dell’Istituto superiore di sani-ta’ del 3 luglio 2002 che ha proposto di eli-minare, in via cautelativa, dagli allegatiI e Ildel decreto del Presidente della Repubblican. 376/1995 il Tricholoma equestre, dopoaver consultato le piu’ accreditate fontiscientifiche nel settore biomedico;

Considerato che occorre adottare, ai finidella tutela della salute pubblica, misuresanitarie cautelative urgenti; Consideratoche la modifica per via ordinaria del decretodel Presidente della Repubblica n. 376/1995non consentirebbe un intervento tempestivoai fini della tutela della salute pubblica; Vistol’art. 32 della legge 23 dicembre 1978, n.833; Visto l’art. 117 del decreto legislativo31 marzo 1998, n. 112;

Ordina:

Art. 1.

1. La raccolta, la commercializzazione ela conservazione del fungo epigeo denomi-nato Tricholoma equestre e’ vietata su tutto ilterritorio nazionale. La presente ordinanzasara’ pubblicata nella Gazzetta Ufficialedella Repubblica italiana ed entra in vigore ilgiorno stesso della sua pubblicazione.

Roma, 20 agosto 2002

Il Ministro: Sirchia

314 nn Funghi spontanei dei boschi calabresi

IL MINISTRO DELLA SALUTE

ORDINANZA 20 agosto 2002Divieto di raccolta, commercializzazione e conservazione

del fungo epigeo denominato Tricholoma equestre.(GU n. 201 del 28-8-2002)

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Funghi spontanei dei boschi calabresi nn 315

Indice Generale

Prefazione

Introduzione alla Micologia

Schede descrittive

Funghi a confronto

Alcuni alberi simbionti

Glossario

Bibliografia generale

Bibliografia per specie

Indice dei funghi a confronto

Indice delle specie trattate

Legislazione

7

11

35

195

246

251

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259

294

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297