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Frontale all’alba: morti 2 ventenni

“P erché una bambina vuol diventare un maschio?Perché non è contenta di essere una bimba?” mi

chiede una lettrice. Che cosa fa di un embrione una bimbafelice di diventare poi una donna? Punto fermo: il program-ma biologico di base è di “default” femminile: ecco perché idisturbi dell’identità (“disforie di genere”) sono molto piùdiffusi nei maschi (ne parleremo la prossima settimana).Perché allora una bambina può desiderare di essere unmaschietto e diventare un uomo? Le motivazioni possonoessere suddivise in due aspetti principali: quelle difensive,di fuga dalla femminilità, e quelle espressive di una veraidentità di tipo maschile. Causano la fuga il percepire lafemminilità come perdente, umiliante, repressiva, in conte-sti e culture che ancora considerano l’essere donna unminor valore. Perché dal vissuto negativo scatti il viraggiosono necessari altri fattori biologici che possono aver inparte mascolinizzato il cervello della bimba: per esempio uneccesso di ormoni maschili da stress della madre, unadisfunzione surrenalica materna o farmaci somministrati ingravidanza. Dal punto di visita psicologico vengono ricono-sciuti come critici una inadeguata identificazione con lamadre, perché viene sentita come distante, negativa,aggressiva, rifiutante, o un suo sostituto stabile, e una forteidentificazione con il padre, o un suo sostituto. “Troppopoca mamma, troppo papà” (“too much father, too littlemother”) è la lettura che molti esperti fanno di questeperturbazioni precoci dei riferimenti familiari. A questopossono aggiungersi le delusioni sulla femminilità, soprat-tutto per due tipi di messaggi: “una bambina non devecomportarsi così”, quando vengono repressi talenti vitaliper attività normalmente libere e acquisite per i maschi; e“le bambine devono aiutare la mamma a casa” (mentre imaschi giocano), messaggio ancora attivo in molte culture ein contesti socioeconomici più svantaggiati. Non ultimo, ilpercepirsi come preda sessuale.Tra i fattori precipitanti, va sottolineato oggi il ruolo deimedia, per cui ho coniato il termine di transessualismo“mediagenico”. Nel senso che la visibilità crescente suimedia di persone che hanno cambiato sesso con successopuò indurre una piccola confusa a credere che il percorsosia facile e di sicuro risultato.Come comportarsi? I consigli pratici, condivisi in appositelinee guida dai maggiori esperti mondiali che si occupano didisturbi dell’identità, sono questi: 1. nei bambini evitare leetichette con diagnosi definitive di disturbo dell’identità,data la grande plasticità psichica e del comportamento deipiccoli; 2. non banalizzare il problema, ma offrire unsostegno psicologico qualificato, alla piccola e alla famiglia;3. se invece emerge con chiarezza un orientamentotransessuale, è fondamentale ritardare la pubertà, conopportuni farmaci, che già usiamo in sicurezza nellepubertà precoci, per dar modo alla ragazzina prepubere diavere ancora tempo per maturare una propria decisioneprima che i cambiamenti creati dagli ormoni rendano tuttoil percorso molto più complicato. Fondamentali l’incoraggia-re a fare uno sport amato quotidiano, per maturare un “Iocorporeo” più vivace e sano, per scaricare le emozioninegative, riducendo la vulnerabilità ad ansia e depressione,e fughe nei disturbi del comportamento alimentare o inaltre dipendenze. L’effetto positivo dell’attività fisica è cosìimportante da far parlare di “farmacoterapia endogena”.Importanti poi le vitamine, in particolare la vitamina D, eoligoelementi come il calcio e il magnesio, per sostenere lacrescita dell’osso. In sostanza: un disturbo dell’identità è unproblema serio, da affrontare con cura, gentilezza, rispettoe molta competenza, in modo interdisciplinare, per il benedella bambina e la serenità dei suoi familiari.

www.alessandragraziottin.it© riproduzione riservata

PASSIONI E SOLITUDINI

Se una bambinasi sente un maschio,i disturbi d’identità

Tragedia all'alba sulla Feltrina: 2 ventenni hanno perso la vitanello scontro frontale tra una Seat Ibiza e un'Audi Q3; altre 5persone sono ricoverate in gravi condizioni. A bordo dellevetture una famiglia di Feltre diretta al mare, genitori e 2 figlipiccoli, e dall'altra i 3 amici al rientro da Jesolo. Poche ore doponon distante altro schianto con coinvolto mr Geox: tre i feriti.

IL COMMENTOSgarbi show allo stand leghista:offese e parolacce ai triestini

DI ALESSANDRA GRAZIOTTIN

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Certificato n. 7373 del 10/12/2012

La tiratura de «IL GAZZETTINO» dell’edizione del 12 giugno è stata di 76.264 copie.

LA DOMANDA

LA CHIESARISORSEE INVESTIMENTIUn lettore lamentava il catti-vo utilizzo del 5 per mille daparte della Chiesa Cattolicache imprudentemente, a suoavviso, ha investito a rischiodelle risorse che potevanoessere meglio indirizzate. Inlinea di principio l’obiezionenon fa una piega ma, a mioavviso, la sua denuncia deveessere meglio inquadrata. Adessere destinato allo Stato oalle Chiese, l’elenco ne preve-de ben undici, è l’otto permille e non il cinque permille che invece può esseredestinato al sostegno del vo-lontariato, al finanziamentodella ricerca scientifica edell’università, al finanzia-mento della ricerca sanita-ria, al finanziamento delleattività di tutela e promozio-

ne dei beni culturali, a soste-gno delle attività sociali svol-te dal comune di residenza e,infine, a sostegno alle associa-zioni sportive dilettantistichericonosciute dal Coni. Unatale elencazione permette alcittadino contribuente di di-rottare il 5 per mille dell’Ir-pef della propria dichiarazio-ne dei redditi alla iniziativache meglio ritenga degna del-la sua attenzione.Quanto all’otto per mille ilragionamento è diverso e me-rita un breve passaggio stori-co: con i Patti Lateranensidel 1929 vengono codificati irapporti tra lo Stato italiano ela Chiesa cattolica e lo Statosi impegna a pagare lo stipen-dio al clero cattolico median-te il meccanismo della Con-grua quale riconoscimentoeconomico delle varie confi-sche dei beni ecclesiasticiavvenute nel corso del XIX

secolo. Nel 1984 con la firmadel nuovo concordato lo Statonon eroga più lo stipendio alclero ma stabilisce che ilsostegno dello Stato alla Chie-sa avvenga nel quadro delladevoluzione di una frazionedel gettito totale dell’Irpef,appunto l’otto per mille. Daquella data per Chiesa non siintende solo quella Cattolica,infatti tra il 1985 e il 2014 leChiese beneficiarie sono di-ventate undici.Alla luce di questa esposizio-ne i citati investimenti delleCurie pare possano esserestati fatti con risorse diversedall’otto per mille senza di-menticare che le perdite ven-gono indicate al valore dellequote degli scorsi mesi men-tre gli investimenti, se datati,hanno chiesto impieghi bendiversi.

Daniele MililloGalliera Veneta

Vaporetti a Veneziaimbarchi separati

turisti-residenti:basterà per

ridurre il caos?Sgarbi non doveva farlo, ma poteva farlo. LaCassazione si è appena espressa favorevolmente intal senso su Toscani e i veneti presunti ubriaconi.Come una fiammella incontrollata diventa un incen-dio, così la barbarie civile inizia da queste cose.

Taddeo, Roberto e Michele

vera parata ma che, in azzurro, non potràcontare sulla stessa, fondamentale, protezio-ne preventiva.

Da qui l’idea, molto contiana, di fare dinecessità virtù, di rovesciare i valori conaltre armi, una squadra tutta corsa e fisicità,equilibrio e sentimento, anima e cuore,tattica e disciplina e, perché no?, anchespregiudicata, senza paura: “Continuano adirci che siamo scarsi ma possiamo batterechiunque. Credeteci e siate coraggiosi” haripetuto fino alla noia ai suoi giocatori il citìche non avrà una seconda occasione azzur-ra, l’uomo ossessionato dagli schemi e dallavoglia di dimostrare, sempre, di essere ilmigliore, qui e adesso, come, il mese prossi-mo, a Londra. Anche approfittando di unEuropeo al momento molto più equilibratoed incerto del previsto.

Senonchè, l’idea diffusa è che l’Italia abbiauno dei migliori allenatori del torneo equesto – più che il prestigio e la tradizione dichi ha vinto quattro volte il Mondiale e,quanto a palmares, è secondo solo alla

Germania - può essere un fattore in grado diriequilibrare sfide apparentemente sbilan-ciate come quella di stasera, dove il ranking(il Belgio è n.2 del mondo dietro l’Argentina,noi 12. appena davanti all’Ecuador) e iltalento complessivo non sembrano lasciarcigrandi speranze.

Che poi, a dirla tutta, questo Belgiopotrebbe anche assomigliare alla Francia:tanta qualità, d’accordo, ma idee di giocopoco delineate, e un gruppo di difensoritutt’altro che straordinari, soprattutto dopola rinuncia obbligata agli infortunati Kom-pany e Lombaerts. E, quanto a strategia,onestamente, fra Conte e Wilmots non c’èpartita.

Insomma, perché non credere che l’Italiapossa fare con il Belgio quello che laRomania ha fatto con la Francia, magari conun po’ di furbizia e buona sorte in più e,dunque, con un finale diverso?

Claudio De Min© riproduzione riservata

LA VIGNETTA

Sì 27%

No 65%

Non so 8%

AVVERTENZA - Le rilevazioni online del Gazzettino.it non hanno un valorestatistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su uncampione elaborato scientificamente. Hanno quindi l’unico scopo dipermettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

PTV 15Lunedì 13 giugno 2016

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alessandra
Sottolineato
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Adolescenzae adozioni:l’Usl 7 convince

«Caro sindaco ti auguri che icittadini rispondano megliodei segretari del Carroccio?Magari non te ne sei accortama i cittadini hanno già rispo-sto: col voto di domenicascorsa». Dimitri Coin, segre-tario provinciale della Lega,replica senza troppi giri diparole al primo cittadino diCasier Miriam Giuriati inter-venuta in modo molto polemi-co sul caso dei 6 migrantiarrivati a Morgano tra leproteste del sindaco e deivertici locali del Carroccio.La Giuriati, che nel suo terri-torio deve fare i conti con irichiedenti asilo ospitatiall'ex Caserma Serena, haquasi provocato la Lega chie-dendo cosa, oltre alle prote-ste, intende fare per risolve-re il problema dell'accoglien-za. E Coin prima le rispondecon una punta di sarcasmofacendo notare che il respon-so delle ultime elezioni, dovela Lega ha vinto in sei comu-ni su sette e nel settimo èandata al ballottaggio, ha giàfatto ben capire come lapensano i cittadini. Ma poientra anche nello specifico:«Non è mia abitudine interve-nire su affermazioni di sinda-ci ma questo è uno di queicasi in cui non ci si può tirareindietro -premette Coin- in

merito a cosa la Lega intendefare delle persone che arriva-no, noi sosteniamo che leidentificazioni, o per esserepiù precisi le classificazioniper capire se sono chi diconodi essere, vanno fatte primadella loro partenza con deicentri in mare sull'altra co-sta del Mediterraneo: con isoldi qualsiasi accordo si puòfare. Così facendo non sifanno morire le persone inmezzo al mare». E quando laGiuriati chiede cosa mai ab-bia fatto la Regione per avvia-re cooperazioni internaziona-li, Coin ribatte seccamente:«Lo Stato e non la Regione hacompetenza in materia dipolitica estera». Poi la stilet-tata: «Nessuna delle sei per-sone arrivate a Morgano fug-ge da fronti di guerra e laPrefettura non si è nemmenopreoccupata di informare ilsindaco. Le istituzioni statalicontinuano a perpetrate que-sto atto di spregio nei con-fronti dei cittadini e delle

istituzioni democraticamen-te elette».

Su questo punto però dallaPrefettura ribattono che ilprimo cittadino è invece sta-to avvisato per tempo conuna lettera ufficiale. Coin poipassa dalla difesa all'attacco:«Piuttosto a Casier quantirichiedenti asilo sono presen-ti nella caserma Serena?Quanti ne sono transitati?Quanti hanno ottenuto lo sta-tus di rifugiato/profugo?Quelli ai quali è stato rifiuta-to, sono stati rimpatriati? Oforse più tempo passano sot-to gestione coop/onlus variee più soldi ci sono daspartire?».

Vittorio VenetoCosta si ribella:«La nuova viabilitàha isolato i negozi»

LA POLEMICA

L’arrivocontestato

dai verticidella Lega

Paolo CaliaMORGANO

Veleniper 6 profughi«Conta il principio»

MORGANO Dimitri Coin, segretario del Carroccio, risponde alle accuse del sindaco di Casier

VITTORIO VENETO -(cb) «Tagliati fuori»: èquesto lo stato d'animo deicommercianti e pubbliciesercenti del quartiere diCosta. Le poche attivitàche ancora si trovano oggilungo via Pontavai sosten-gono che da quando èentrata in funzione la nuo-va viabilità della Celante-Forlanini e di via De Na-dai per loro è iniziata lafine. Non più strada dipassaggio, ma per arriva-re a questi negozi bisognaora andarci apposta. «Laviabilità non è il massimo-conferma la titolaredell'osteria Pontavai- mo-dificarla sarebbe senz'al-tro un incentivo per i nego-zi e i locali». Confermanoquesto disagio altri titola-ri di negozi della via. «Dalgiorno dopo che hannoaperto via Cansiglio -dico-no dal negozio Pizzol- noici siamo sentiti trascurati:le macchine non passanopiù. Non ci hanno nemme-no lasciato mettere unaforma di pubblicità perdire che anche qui, a Co-sta, c'è un piccolo centrocommerciale». Gli anninel frattempo sono passatie la situazione, testimoniachi ha un'attività qui, nonè cambiata. Qualcuno -co-me il negozio di scarpe-ha preferito andarsene,spostandosi a Serravalle,altri hanno invece chiusoandando così ad incremen-tare le vetrine buie. «Daun lato qui si sta beneperché non c'è la pressadel parcheggio a pagamen-to -rileva una commer-ciante- ma dall'altro trovoche il quartiere sia un po’trascurato rispetto al cen-tro. Mancano cestini, lasegnaletica orizzontale inalcuni punti non esistepiù, basta osservare l'at-traversamento pedonaledavanti al panificio». Lun-go via Forlanini il proble-ma è invece la mancanzadi un marciapiede che co-steggi la strada che condu-ce all'ospedale e le zebredell'attraversamento neipressi dell'incrocio convia Carbonera.

Provincia

LA CASAdi via Fermia Morgano

dove hannotrovato alloggio

i sei profughiarrivati

nei giorniscorsi

dalla casermaSerena

IL PROBLEMALa viabilitàdavantiall’ospedaledi Costaattendeda anni unasistemazione

CONEGLIANO - (eg)Sono state 25 le fami-glie coneglianesi chehanno aderito al pro-getto "Adozione e ado-lescenza: rinforzare ilpatto adottivo, costrui-re l'identità" dell'Usl 7.L'iniziativa si è artico-lata in due percorsiparalleli: il primo, co-stituito da sette serate,dedicato alla riflessio-ne di gruppo e l'altro diascolto e supporto indi-viduale e familiare, tra-mite attività di consu-lenza ambulatoriale.Durante l'iter formati-vo si è costituito ungruppo di 12 ragazziche, al termine del per-corso, ha continuatoad incontrarsi una vol-ta al mese in un'attivi-tà di auto mutuo aiuto.

VI TV Lunedì 13 giugno 2016