Vaccini, scattano le espulsioni - diocesitv.it · 3 Venerdì4Maggio2018 ` Nuove consultazioni-lampo...

15
DAL 1887 il Quotidiano del NordEst € 1,20 ANNO 132- N° 104 y(7HB1C0*QKOONK( +{!”!\!”!& Venerdì 4 Maggio 2018 TREVISO www.gazzettino.it «A distanza di due mesi - si legge nella nota del Quirinale - non è emersa alcuna prospettiva di maggioranza di governo». Si avvicina dunque l’ipotesi di un esecutivo del Presidente. La politica Il Colle: partiti senza proposte verso un governo del Presidente ` I no-vax: «Sono già centinaia i piccoli ritirati spontaneamente dai genitori» ` Decine di lettere alle famiglie, da lunedì porte chiuse negli asili a chi non è in regola Conti a pagina 5 Mario Ajello P alazzo San Macuto, sede di due commissioni cru- ciali del Parlamento che c’è ma è come se non ci fosse. Gli uscieri: «Aspettia- mo che arrivino i membri del- la Vigilanza Rai e i compo- nenti del Copasir. Ma quando arrivano? Arriveranno mai? Esistono?». Boh. Finché non esisterà un governo, e due me- si sono passati invano e un al- tro mese forse passerà ma chi lo sa, gli onorevoli si godono il letargo, si crogiolano nel gu- sto dell’assenza, incassano l’assegno - 12mila euro - e il bonifico sembra l’unica cosa vitale nel vuoto di tutto tra Ca- mera e Senato. Dove senza un esecutivo non può esistere L’evento Belmond Cipriani i primi 60 anni dell’hotel che ha visto il mondo Vanzan a pagina 13 P. Calia a pagina 4 Gli onorevoli stipendi del Parlamento in letargo Giancarlo Gentilini non finisce mai di stupire. A 89 anni ha deciso di convolare a nuove nozze con Maria Assunta Pace, 72 anni. «Ho avuto la fortuna di trovare ancora un’anima gemella», confessa lo Sceriffo. Il personaggio Gentilini sposo: «Ho trovato ancora un’anima gemella» Le idee Sono decine le lettere giunte alle famiglie al rientro dal ponte del Primo Maggio in cui si chiede di regolarizzare la posizione del fi- glio per evitarne la sospensione. Sono state consegnate a mano o inviate con raccomandata tra mercoledì e giovedì soprattutto nelle province di Padova e Vi- cenza. Lunedì si inizierà con le esclusioni, se le famiglie non provvederanno a fornire la do- cumentazione. A questi si ag- giungono poi i bambini dei no-vax, quelli più convinti, che non hanno alcuna intenzione di vaccinare i figli e nemmeno di prendere un appuntamento da usare come escamotage per evi- tare le esclusioni. Gli “obiettori” che non vogliono sottostare agli obblighi dei dieci vaccini impo- sti per legge dal ministro Beatri- ce Lorenzin, al rientro dalle va- canze hanno ritirato i propri fi- gli dagli asili. «Sono alcune cen- tinaia le famiglie che hanno riti- rato spontaneamente i bambini dalle scuole dell’infanzia per- ché non intendono intraprende- re percorsi vaccinali», spiega Mattia Marchi referente del Cor- velva (Coordinamento regiona- le veneto per la libertà delle vac- cinazioni). Ianuale a pagina 7 Vaccini, scattano le espulsioni Calcio La Champions degli errori l’Italia in rivolta: serve il Var Zagnoli a pagina 19 Treviso Da barbone a imprenditore la storia di Ugo incanta l’Italia Calia a pagina VII (C) Ced Digital e Servizi | ID: 00890372 | IP: 87.15.53.182 sfoglia.ilgazzettino.it

Transcript of Vaccini, scattano le espulsioni - diocesitv.it · 3 Venerdì4Maggio2018 ` Nuove consultazioni-lampo...

Page 1: Vaccini, scattano le espulsioni - diocesitv.it · 3 Venerdì4Maggio2018 ` Nuove consultazioni-lampo lunedì Verso un appello alle forze politiche ILRETROSCENA ROMA Più di sessanta

DAL 1887

il Quotidiano del NordEst€ 1,20ANNO132-N°104

y(7HB1C0*QKOONK( +{!”!\!”!&Venerdì 4 Maggio 2018 TREVISO www.gazzettino.it

REDAZIONE: via Torino 110 - 30172 VeneziaMestre - Tel. 041.665.111

∆ “Dizionario bilingueGatto Italiano” 6,90* * Il prezzo degli abbinamenti è aggiuntivo al prezzo de “Il Gazzettino” e fino ad esaurimento. La promozione è valida solo per l’area della provincia di edizione. Spedizione in abbonamento postale: DL 353/’03 (conv. in L. n. 46 del 27/02/04) art. 1 comma 1, VE

«A distanza di due mesi - silegge nella nota delQuirinale - non è emersaalcuna prospettiva dimaggioranza di governo».Si avvicina dunque l’ipotesidi un esecutivo delPresidente.

La politica

Il Colle: partiti senza proposteverso un governo del Presidente

`I no-vax: «Sono già centinaia i piccoliritirati spontaneamente dai genitori»

`Decine di lettere alle famiglie, da lunedìporte chiuse negli asili a chi non è in regola

Conti a pagina 5

Fullin a pagina 5

Il Comune di Venezia hapubblicato il bando perfrequentare i corsi dasostituto gondoliere. Chiaspira a questa professionedovrà però risultarecompletamente pulito neitest antidroga e alcol.

La strettaTest antidrogaper i futurigondolieri

«I tornelli? Possono essere utili.Ma se a monte c’è un progettopiù ampio, che si basa sulla pre-notazione. Perché Venezia nonpuò ospitare tutti i turisti: oltreun certo numero non si può an-dare». Il governatore veneto Lu-ca Zaia interviene sul tema delsovraffollamento della città la-gunare e dei controversi tornelliintrodotti nel week end del Pri-mo maggio dal sindaco LuigiBrugnaro. «L’accesso di Vene-zia deve essere garantito a tutti,ricchi e non.Ma il Comune devestabilire delle quote e chi vuolveniredeveprenotare».

Vanzanapagina5

Zaia: «A Venezia solocon la prenotazione»`Il governatore: bene i tornelli, ma se c’èun progetto. La città non può ospitare tutti

Mario Ajello

Palazzo San Macuto, sededi due commissioni cru-ciali del Parlamento chec’è ma è come se non ci

fosse. Gli uscieri: «Aspettia-mo che arrivino imembri del-la Vigilanza Rai e i compo-nenti del Copasir. Ma quandoarrivano? Arriveranno mai?Esistono?». Boh. Finché nonesisterà un governo, e dueme-si sono passati invano e un al-tromese forsepasseràmachilo sa, gli onorevoli si godonoil letargo, si crogiolano nel gu-sto dell’assenza, incassanol’assegno - 12mila euro - e ilbonifico sembra l’unica cosavitale nel vuoto di tutto tra Ca-meraeSenato.Dove senzaunesecutivo non può esisterenemmeno una commissioneparlamentare, ossia non bat-te il cuore politico-legislativod’Italia.Nel «Deserto dei Tartari»,

almeno c’è l’attesa. Qui inve-ce, nel silenzio della sala fu-matori dovemanca l’onorevo-le che intossica se stesso e glialtri, nel Transatlantico di Pa-lazzo Madama dove non sitrascinano neppure gli ex se-natori (con vitalizio a rischio)capaci solo di lamentarsi, neiguardaroba degli eletti che so-no vuoti e la guardarobieras’accascia sul bancone nellasua pennica indisturbata,sembra che non esista la spe-ranza che qualcosa possa co-minciare. A parte i «lavori incorso». Così si legge in un car-tello vicino ai wc del Senato,nella zona in cui si stanno co-struendo spazi per i parla-mentari appena eletti.Mama-gari non arriverannomai: so-no a casa perché le Camere inattesa di un governo non fun-zionano (...)

Segue a pagina 23

L’eventoBelmond Ciprianii primi 60 annidell’hotel cheha visto il mondo

Vanzan a pagina 13

P. Calia a pagina 4

Gli onorevolistipendidel Parlamentoin letargo

Giancarlo Gentilini nonfinisce mai di stupire. A 89anni ha deciso di convolarea nuove nozze con MariaAssunta Pace, 72 anni. «Hoavuto la fortuna di trovareancora un’anima gemella»,confessa lo Sceriffo.

Il personaggioGentilini sposo:«Ho trovato ancoraun’anima gemella»

Le idee

Sonodecine le lettere giunte allefamiglie al rientro dal ponte delPrimoMaggio in cui si chiede diregolarizzare la posizione del fi-glioper evitarne la sospensione.Sono state consegnate amano oinviate con raccomandata tramercoledì e giovedì soprattuttonelle province di Padova e Vi-cenza. Lunedì si inizierà con leesclusioni, se le famiglie nonprovvederanno a fornire la do-cumentazione. A questi si ag-giungono poi i bambini deino-vax, quelli più convinti, chenon hanno alcuna intenzione divaccinare i figli e nemmeno diprendere un appuntamento da

usare come escamotage per evi-tare le esclusioni. Gli “obiettori”che non vogliono sottostare agliobblighi dei dieci vaccini impo-sti per legge dalministro Beatri-ce Lorenzin, al rientro dalle va-canze hanno ritirato i propri fi-gli dagli asili. «Sono alcune cen-tinaia le famiglie che hanno riti-rato spontaneamente i bambinidalle scuole dell’infanzia per-ché non intendono intraprende-re percorsi vaccinali», spiegaMattiaMarchi referente del Cor-velva (Coordinamento regiona-le veneto per la libertà delle vac-cinazioni).

Ianualeapagina7

Vaccini, scattano le espulsioni

IL BLITZ Pesticidi neonicotinoidi sotto accusa per la moria delle api. Pietrobelli a pagina 9

Il caso. Inchiesta partita in Friuli, a rischio anche il Veneto

Alajmo-Leeu Collection, firma-to l’accordo. Il gruppo di hoteldi lusso è entrato con una quotadel 10% in Alajmo Spa, l’aziendafamiliare dei fratelli padovani:Massimiliano, il più giovanechef al mondo ad aver ricevutole tre stelleMichelin, e Raffaele,amministratore delegato. LeeuCollection si occupa di hotelle-rie e ristorazione in Sudafrica.

De Min apagina 12

CalcioLa Championsdegli erroril’Italia in rivolta:serve il VarZagnoli a pagina 19

Cucina e finanza

Zoncolan e veleni: via (da Israele) al Giro

Api sterminate dai pesticidi, 38 indagati

Giro d’Italia al via tra i velenicon partenza da Geursalemme.Tre le tappe che vedranno prota-gonisti Veneto e Friuli: venerdì18 la tredicesima frazione porte-rà il gruppo da Ferrara a Nerve-sa della Battaglia, corsa che pre-sumibilmente si chiuderà allosprint, a meno che il Montellonon regali sorprese. Il giorno se-guente ci sarà uno degli appun-tamenti più attesi, con l’arrivosulloZoncolandopo lapartenzada San Vito al Tagliamento; pri-ma del “Mostro” non manche-ranno però altre difficoltà. Do-menica 20 ancora salite,mame-no impegnative, nella Tolmez-zo-Sappada.

Tavosanisapagina 18GERUSALEMME Fabio Aru allapresentazione del Giro d’Italia

Intesa stellata: il 10%di Alajmo agli hoteldi lusso sudafricani

TrevisoDa barbonea imprenditorela storia di Ugoincanta l’Italia Calia a pagina VII

(C) Ced Digital e Servizi | ID: 00890372 | IP: 87.15.53.182 sfoglia.ilgazzettino.it

Page 2: Vaccini, scattano le espulsioni - diocesitv.it · 3 Venerdì4Maggio2018 ` Nuove consultazioni-lampo lunedì Verso un appello alle forze politiche ILRETROSCENA ROMA Più di sessanta

3

www.gazzettino.itVenerdì 4Maggio 2018

`Nuove consultazioni-lampo lunedìVerso un appello alle forze politiche

IL RETROSCENA

ROMA Più di sessanta giorni a di-sposizione. Sei incontri al Quiri-nale, quattro con i presidentidelle Camere e una valanga di in-contri, riunioni di partito, inter-viste e dichiarazioni. La misuraècolmaancheperunpresidentepaziente e notarile come SergioMattarella che lunedì incontre-rà per l’ultima volta le delegazio-ni dei partiti. «A distanza di duemesi- si legge nella nota diffusaieri dalQuirinale - leposizioni dipartenza dei partiti sono rima-ste immutate. Non è emersa al-cuna prospettiva di maggioran-za di governo». Parole pesantinei confronti di partiti e leadersenza idee, senza una visione eincapaci di superare il propriorecinto. A questi ultimi il Quiri-nale lancia un ultimo appelloquando annuncia un terzo e ulti-mo giro di consultazioni per lu-nedì con lo scopo di «verificarese i partiti propongano altre pro-spettive di maggioranza di go-verno».

LA FIDUCIAObiettivo degli incontri di lune-dì nello studio alla Vetrata èquello di sgomberare il campodalle ultimissime ipotesi. Ulti-ma quella che il centrodestra, inversione compatta, andrà a so-stenere in zona Cesarini. Ovveroun preincarico, se non un incari-co pieno, per Matteo Salvini perun governo di minoranza. In as-senza di numeri certi, l’idea so-stenuta con forza dalla Melonidi mandar in aula un gover-no-Salvini a cercare voti, nonsembra reggere.A sentire alcuniparlamentari azzurri la caccia ai“responsabili” è in corso,maperMattarella servono numeri certiper avere l’incarico. E, salvo sor-prese, non si avvertono movi-menti perché, come sostienel’azzurro di lungo corso Gian-franco Rotondi, «in questo inParlamento bisogna fare il mo-numento al responsabile igno-to». Le speranze che nel wee-kend possa cambiare qualcosasono ridottissime. Le avances le-ghiste al M5S sono state rispedi-te al mittente. Così come il Pd,dopo una lunga e tormentatariunione, ha chiuso ad ipotesi digoverno-politico con Di Maio oSalvini.E’ quindi più che probabile

che il giro di consultazioni - chestavolta inizierà con il partitopiù grande, il M5S, e finirà sem-pre lunedì con i presidenti delle

Camere - si concluderà con unnulla di fatto,ma servirà al Presi-dente per prendere nota dei nu-meri parlamentari e dei “deside-ri” programmatici più urgenti diogni singolo partito. Un lavorodi “supplenza” che Mattarellasperava di non dover fare, ma lostallo è tale e i rischi del Paesesono talmente alti da richiedereun supplemento di iniziativa.Raccolti numeri, disponibilità edesideri, è molto probabile cheMattarella si riservi di tirare leconclusioni per l’indomani.Martedì, quindi, potrebbe rivol-gere un invito fermo e chiaro apartiti e schieramenti affinchèpermettano al Paese di avere ungoverno all’altezza degli appun-tamenti che ci attendono. dallalegge di Bilancio, al G7 in Cana-da sino al Consiglio europeo difine giugno. Un esecutivo di tre-gua o di emergenza per arrivarealmeno a fine anno e che al Qui-rinale si proverà a comporre seci sarà la disponibilità dei partitia sostenerlo in modo da evitareche la crisi politica non diventicrisi istituzionale qualora il go-verno venisse bocciato dal Parla-mento. E’ presto per i nomi, mala caccia si muove su candidatidall’alto profilo istituzionale edeconomico. I presidenti Alessan-dro Pajno e Giuseppe Lattanzicome l’economista Lucrezia Rei-chlin, tra i pappabili.

IL TIMOREUn tentativo non facile da partedel Quirinale che però si aspettaunsussulto di dignità dapartediunParlamento chedamarzo si èriunito una decina di volte. Mos-sa ad alto rischio. Almeno a sta-re alle dichiarazioni diM5S e Le-ga che escludono un sostegnoanche nel timore che l’altro deci-dadi restare fuori. E’ soprattuttoSalvini ad avere una voglia mat-ta di urne. Il leader della Lega èconvinto di poter svuotare con ilvoto ancor più Forza Italia e con-solidare la sua posizione di lea-der del centrodestra. Una vogliache non ha però Berlusconi chenel fine settimana incontreràl’alleato nel tentativo di convin-cerlo a sostenere l’iniziativa delQuirinale.Gli argomenti nonmancano perevitare un ritorno alle urne conl’attuale legge elettorale che con-tinuerebbe a non garantire la na-scita di un governo. Votare a set-tembre significa infatti nientelegge di Bilancio, andare all’eser-cizio provvisorio e far scattarel’aumentodell’Iva.

MarcoConti

©RIPRODUZIONERISERVATA

Mattarella: partiti fermiOra c’è il governo di tregua

La road map istituzionale

LA STRATEGIA

ROMA Una telefonata tra i due c’èstata, nel fine settimana appunta-mento a Milano. Perché Berlu-sconi e Salvini prima di andareinsieme da Mattarella lunedì do-vranno concordare una linea co-mune. Pubblicamente Berlusco-ni insiste sul governo diminoran-za, il segretario del Carroccio sispinge a dire di essere pronto alpreincarico.Ma entrambi non credono af-

fatto che il CapodelloStato possadare il via libera ad un mandatoal buio. Servirebbe una operazio-ne stile Verdini, un gruppo di re-sponsabili (almeno una cinquan-tina) che si palesasse subito, co-me ha chiaramente auspicato ie-ri la presidente dei senatori az-zurri Bernini. Formalmente nonbastano semplici ammissioni divolontà però a sostenere un ese-cutivo di centrodestra. Il Cavalie-re è convinto che M5S sia divisosulla prospettiva delle elezioni,vorrebbe che si pescassero votigrillini subito.Ma gli hanno spie-

gato che non è possibile. E alloraè partito in pressing sul giovaneMatteo: «Dai la disponibilità alpresidente della Repubblica perun governo del presidente. Neusciresti come il salvatore dellaPatria».In Forza Italia sono convinti

che il segretario del Carroccio cistia pensando. «Se si va alle ele-zioni perderai voti anche tu», ilrefrain del leader azzurro chevorrebbe mettere una volta pertutte M5S all’angolo. Certificarel’inconsistenza e l’inaffidabilitàdei pentastellati, anche agli occhidella prima carica dello Stato. Inrealtà il muro di Salvini ancoraregge: «Ma come riusciremmoadavere il via libera allaFlat tax e

la cancellazione della Fornero?».In sostanza il giovane Matteonon vuole concedere le piazze an-ti-sistema a Di Maio, non ritienepossibile che si possa lasciarel’opposizione a M5S. Il ragiona-mento che Silvio ha fatto al segre-tario del Carroccio però non fauna piega: «Convinci DiMaio, as-sicurate entrambi un appoggioesterno ad un governo del Presi-dente e concordiamo le cose dafare».

DEF AI GRILLINIOvvero cancellazione della leggeFornero e flat tax no, sì alla steri-lizzazione dell’aumento dell’Iva,ad una legge di bilancio impron-tata sulla riduzione delle tasse esulla salvaguardia del credito. Insostanza evoca un pattoM5S-Le-ga: un accordo che dovrebbe pre-vedere un freno all’immigrazio-ne clandestina e soprattuttoun’intesa sulla legge elettorale,con un premio alla lista, non perforza alla coalizione. Per Salvinipero’ si tratta di «vecchia politi-ca». «O - ripete - c’è un governocon M5S oppure si vota». Il lea-

der della Lega – sospinto daGior-getti – è pronto ad una nuova of-ferta a Di Maio: un esecutivo“economico”. Per fargli capireche fa sul serio il partito di viaBellerio è pronto a far sì che sia-no i grillini ad intestarsi il Def.Che sia un esponente M5S – sipensa alla Castelli – ad essere ilrelatoredel provvedimento. «Noi– dicono da FI – non potremmoaccettarlo e neanche FdI. Nasce-rebbe di fatto una maggioranzavera epropria». Lapartita sulDefsi giocherà dalla settimana pros-simamanonèuncasoche il demBoccia abbia bacchettato duran-te la riunione della Commissionespeciale M5S e Lega: «Voi voletefaredel documentounmanifesto

elettorale, non è possibile», haspiegato con gli azzurri che accu-sano i pentastellati di volere unamanovrina per evitare fin da su-bito l’aumento dell’Iva. Il Cavalie-re ai suoi dice di non aver pauradelle urne. «Ma noi – ha spiegatoai fedelissimi – dobbiamo riven-dicare con il Capo dello Stato chesiamo stati gli unici a fare appellialla responsabilità». In realtà l’expremier, al pari di Salvini, si ac-cinge ad ascoltare il presidentedella Repubblica senza indicaredi suo pugno una exit strategy.

Chiaro che auspica che si arriviad un governo presieduto dal pre-sidente del Senato Casellati. «Po-trebbe prendere la fiducia al Se-nato, sarebbe più facile poi otte-nerla alla Camera», il ragiona-mento. Anche perché qualora laseconda carica dello Stato fossepromossa, si libererebbe loscranno più alto di palazzo Ma-dama. Da destinare, l’idea del Ca-valiere, ad un esponente dem.MaSalvini non ci sta.

EmilioPucci

©RIPRODUZIONERISERVATA

IL TENTATIVO

DEL CAVALIERE

DI CONVINCERE

LA LEGA A SOSTENERE

CON M5S

UN GABINETTO DI TUTTI

«Speriamoeauguriamocheprestosi troviunsoluzione.Avevogiàdetto cheassicuravamopreghierealpresidenteMattarella,mipareche ledobbiamoaumentareancoradipiù».Così il sostitutodellaSegreteriadiStatovaticana,mons.AngeloBecciu,sull’attuale fasedi stallopolitico. «Noi -haprecisato -siamospettatori, auguriamoepreghiamochealpiùprestositrovi la soluzionemiglioreperilPaese».

«In Vaticano preghiamodi più per il Presidente»

Monsignor Becciu

I profili in campo

TELEFONATA

CON BERLUSCONI

E VERTICE A MILANO

NEL FINE SETTIMANA

DELEGAZIONE UNITARIA

DAL CAPO DELLO STATO

LucreziaReichlin,economista

Primo Piano

Così in Parlamento

Misto12

Per leAutonomie

8

Lega58

Fratelli d’Italia

18

Forza Italia61

M5S109

Pd52

MISTOAUT

SENATO

CAMERA

LeU

14

M5S222

Misto21

MISTO

Lega125

Forza Italia105

Fratelli d’Italia

32

Pd

111

Maggioranza

316

Maggioranza

161

CALENDARIO CONSULTAZIONI

Lunedì pomeriggio

Lunedì mattina

PartitoDemocratico

ore 12

Pres. SenatoOn. Alberti Casellati

ore 18

Pres. Camera,On. Fico

ore 17.30

MistoCamera

ore 17

MistoSenato

ore 16.40

AutonomieSenato

ore 16.20

Fratelli d’ItaliaForza ItaliaLega

ore 11

Liberie Uguali

ore 16

Movimento5 Stelle

ore 10

AlessandroPajno,presidentedel Consigliodi Stato

`Sul tappeto un profilo di premiertecnico-istituzionale o più economico

Salvini: pronto al preincarico, mai col PdFI punta sui “responsabili” ma non bastano

Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini al Quirinale

(C) Ced Digital e Servizi | ID: 00890372 | IP: 87.15.53.182 sfoglia.ilgazzettino.it

Page 3: Vaccini, scattano le espulsioni - diocesitv.it · 3 Venerdì4Maggio2018 ` Nuove consultazioni-lampo lunedì Verso un appello alle forze politiche ILRETROSCENA ROMA Più di sessanta

4

www.gazzettino.itVenerdì 4Maggio 2018

IL MOVIMENTO

ROMA Cinquantacinque giorni«bugiardi» per capire che si tor-na all’opposizione. Bugiardi, co-sì li ha definiti LuigiDiMaio chein questo lasso di tempo è passa-to dall’anticamera di PalazzoChigi, al ritorno alle urne dacandidato premier, fino all’op-posizione dove si sta già acco-modando. Cerca di mantenerela testa alta, pronto a risponde-re colpo su colpo a chi proverà,alla Camera sono già una venti-na, adirgli che la strategia segui-

ta fin qui è stata un fallimentototale. É già spuntato l’hashtagda 48 ore: “Io sto con Luigi”, an-che senon èdecollato.

DELUSIONEPerché c’è una parte di parla-mentari che nutre forte delusio-ne per ilmancato approdo a Chi-gi e che quando sente l’ipotesiincarico a Giancarlo Giorgettiprendere quota sbiancano: «Lagente ci avevavotatoperun solomotivo: andare al governo, sta-va a noi trovare il modo. Comelo spieghiamoorache torniamoall’opposizione?», racconta unparlamentare. Un altro dice dipiù: «L’accordo con Berlusconiche per noi è e rima e il passatosi poteva comunque trovare egli elettori lo avrebbero capito.MaLuigi non si arrende e prepa-ra i popcorn. «Presentassero iloro provvedimenti glieli faccia-mo stare due settimane fermi indiscussione. Voglio proprio ve-dere con i nostri 338 parlamen-

tari a fare l’ammucchiata con-tro di noi e a mettersi d’accor-do». Questa la sintesi della lun-ga lettera che DiMaio ha scrittoai parlamentariM5S per spiega-re loro che si torna, per molti inrealtà è la prima volta, all’oppo-sizione. Ieri in Senato, c’è statauna riunione tecnica ad hoc perraffreddare definitivamente tut-ti i bollenti spiriti governisti. Sì,si torna all’opposizione. I toni eil mood sono quelli. E i Cinque-stelle promettono battaglia.«Abbiamogià l’elencodei nostrimembri delle commissioni ordi-narie al completo, in alcune sia-mo in sedici su ventiquattro, sa-ràdurissimaper loro», raccontauna fonte parlamentare che haeseguito switchgoverno-opposi-zione nel giro di due giorni. E inquel loro si deve leggere il pattotra partiti denunciato da Di Ma-io: «In questi giorni - rimarca DiMaio - è emerso chiaramenteche sia Berlusconi e Renzi, siaRenzi e Salvini si sono sentiti in

tutto questo periodo per sabota-re qualsiasi possibilità di far an-dare al governo il Movimento 5Stelle». «Noi siamo stati già re-sponsabili, ora tocca agli altri.Se vogliono faranno un governodi tutti contro di noi», dice DiMaio. Tradotto: ci vediamo inaula e in commissione. E lo dicelui stesso dopo un caffé velocecon il deputato di Avellino Mi-chele Gubitosa in un bar, fuoriMontecitorio.

AL VERTICEUno dei primi gesti di relax

dopo giornate convulse in cui«ce l’ho messa tutta», come varipetendo il capo politico delMovimento. Continuerà a esser-lo almeno fino al 2028. Sulla car-ta, ovvero nel nuovo statutoM5S, infatti, questo ruolo duraun quinquennio ed è rinnovabi-le solo una volta. Al momentonon ci sono numeri due di DiMaio che possano disarcionar-lo. Il Movimento, i garanti, lo

staff, non li hanno volutamentecoltivati, abbagliati com’eranodalla vocazione politica dimo-strata dal loro enfant prodigeche ora però è all’angolo dopoche, trascorsi duemesi interi, lostallo allamessicana è finito.«È chiaro che Salvini non ha

nessuna intenzione di staccarsida Berlusconi; Renzi ha fattocredere con l’inganno a mezzomondo (inclusi i suoi) cheavrebbe fatto il senatore sempli-ce e che il Pd fosse disponibileadundialogo connoi inotticadifare finalmente qualcosa di buo-no per il Paese in un governo,per poi far saltare tutto», scriveancoraDiMaio nella lettera cer-cando di schivare tutti gli attac-chi che sta subendo e che subi-rà. Il timore principale ora siconcentra sulle prossime elezio-ni amministrative in cui il ri-schio Friuli, e quindi il crollo diconsenso, è tangibile.Ed ecco servito il paradosso:

il re dei duri e puri Roberto Fico

è stato eletto con i voti di ForzaItalia senza colpo ferire. E ad og-gi, in questa fase di sole calante,di rivoluzione e governomanca-ti, i panni del vero ortodosso liveste lui:DiMaio cheha cercatoin tutti i modi i trovare la qua-dra con il centrodestra. Dallastrategica no fly zone promessaaMediaset, la scelta di uno sher-pa di serie A come Emilio Carel-li fa capire tutto, fino ai temi del-la famosa rivoluzione liberaleche voleva ereditare dal Cav: letasse «illiberali», fisco, imprese.Ma è stato riportato dentro i bi-nari stellati Da Beppe Grillo edal segretario occulto del Movi-mento, Alessandro Di Battistache con la sua definizione diBerlusconi , «male assoluto», hadato un segnale preciso all’ami-co-nemico Di Maio. «Di Batti-sta? Non è ancora partito?», sichiedevano ieri in Senato.

StefaniaPiras

©RIPRODUZIONERISERVATA

Di Maio: all’opposizioneMa gli eletti insorgono:l’obiettivo era governare`M5S boccia l’ipotesi di un esecutivo del Presidente: «Ci provino a fareammucchiate contro di noi». E vuole il voto subito. Cresce la fronda interna

IL CAPO POLITICOMINACCIA GUERRIGLIAPARLAMENTARECONTRO LA NASCITADI QUALUNQUEMAGGIORANZA

LA STORIA

TREVISO Giancarlo Gentilini nonfiniscemai di stupire. All’alba de-gli 89 anni ha deciso di convolarea nuove nozze. Una notizia chedoveva rimanere riservata: lo Sce-riffo ha sempre difeso con le un-ghie e con i denti la sua vita priva-ta. Ma la pubblicazione dell’an-nuncio di matrimonio all’albopretorio ha vanificato tutto. Perl’ex sindaco si tratta di secondenozze. A ottobre scorso è rimastovedovo dopo la scomparsa di Te-resa, compagna di vita per oltrequarant’anni. E adessoha trovatosulla sua strada Maria AssuntaPace, 72 anni, contabile in pensio-ne, amica da sempre e punto di ri-ferimento in questi mesi cosìcomplicati. Maria Assunta è unadonna riservata, travolta daun’improvvisanotorietà.

LO STUPORE«E cosa vuole che le dica? Per

me è un matrimonio come un al-tro», questa la prima rispostaquando viene contattata al telefo-no. «È vero - continua - sposo unapersona importante. Ma cosa c’èdi così particolare? Sono una per-sona discreta per natura e riserva-ta - ammette - a un giornalistanon so nemmeno cosa dire. Io eGiancarlo siamo stati vicini inquesto periodo per lui così diffici-le. Ma avrei preferito manteneretutto riservato. Sarei stata felicis-sima se tutto fosse rimasto tranoi, ma so che quando sono coin-volte persone così importanti èquasi impossibile: è come chiede-re la luna nel pozzo. Ma allorapreferisco che parli Giancarlo. Seha pazienza unminuto glielo pas-

so». Qualche secondo dopo l’in-confondibile voce da baritonodello Sceriffo sgorga cristallinacome sempre: «Ma insomma,quanto clamore. È un matrimo-nio che non ha nulla di particola-re, tra due persone che si voglio-no bene». Poi si lascia andare:«Sono sempre stato un uomod’azione e da poco sono rimastovedovo. Ma continuo a vivere im-merso nella politica e nell’ammi-nistrazione, continuo a essere ilpunto di riferimento di tantissi-me persone che vogliono parlareconme a tutte le ore; continuo adandare a inaugurazioni e eventipubblici. Ho sempre vissuto così

e non posso ridurmi alla vita dapensionato triste, che torna a ca-sa da solo a prepararsi unamine-strina.Ho bisogno di avere accan-to una persona vera con cui parla-re e confrontarmi».

LA CERIMONIAE nel momento più triste, Ma-

ria è stata come un raggio di luce:«Ci conosciamo da tanti anni. Èstata un’amicizia sempre discre-ta, direi superficiale. E mi è statavicina nei periodi bui dellamia vi-ta, come l’ultimo». E l’amicizia èdiventata amore: «Ho avuto la for-tuna di trovare ancora un’animagemella». La riservatezza però èmassima per tutto quello che ri-guarda la cerimonia: « Il giornoesatto non l’abbiamo ancora deci-so,masi va tra il 26 e il 28maggio.Dove? Non lo dico, sarà una ceri-monia riservata. Andremo fuoridalla provincia, di sicuro da unsindaco leghista».

PaoloCalia

©RIPRODUZIONERISERVATA

Le spine del Movimento

VEDOVO DA OTTOBRE,L’EX SINDACO DI TREVISOANNUNCIA NOZZETRA IL 26 E IL 28 MAGGIO,FUORI PROVINCIA,IN UN COMUNE LEGHISTA

Primo Piano

IL CAPO POLITICO Luigi Di Maio a Montecitorio (foto ANSA)

Gentilini si risposa a 89 anni«Maria? Un’anima gemella»

INNAMORATI Giancarlo Gentilini e la 72enne Maria Assunta Pace

(C) Ced Digital e Servizi | ID: 00890372 | IP: 87.15.53.182 sfoglia.ilgazzettino.it

Page 4: Vaccini, scattano le espulsioni - diocesitv.it · 3 Venerdì4Maggio2018 ` Nuove consultazioni-lampo lunedì Verso un appello alle forze politiche ILRETROSCENA ROMA Più di sessanta

6

www.gazzettino.itVenerdì 4Maggio 2018

PaoloVIeRomerosarannosanti.Sabato 19maggio,alleore 10.00,nellaSaladelConcistorodel

Palazzoapostolicovaticano,papaFrancesco

presiederà la celebrazionedell’OraTerzae ilConcistoroordinariopubblicoper lacanonizzazionedei seibeati.TraquestiPaoloVI (GiovanniBattistaMontini, sommoPontefice)eOscarArnulfoRomeroGaldámez,arcivescovodiSanSalvador,martire.

IL CASO

ROMA «Unapartita così non capitatutti i giorni. A Roma la aspetta-vano dall’84. C’era lo spiritodell’impresa. Non potevomanca-re». Ha infranto le legge per vede-re allo stadio Roma Liverpool,nonostante fosse sottoposto alDaspo.Ma, dopo una notte in cel-la di sicurezza, il giudice Valenti-na Valentini lo ha assolto per te-nuità del fatto. Una decisione gra-ve, commenta il procuratore fe-derale della Figc ed ex prefetto diRoma, Giuseppe Pecoraro: «Nonconosco i fatti, ma credo ci do-vrebbe essere uno sforzo univo-co per far rispettare le leggi cheabbiamo e le decisioni prese inmateriadi sicurezza».

LA VICENDAHa quasi dell’incredibile l’avven-tura capitata mercoledì notte,nel corso della semifinale diChampions League, a Diego Per-rone, avvocato di CivitanovaMar-che e tifoso giallorosso, fermatoall’ingresso della tribuna MonteMario prima della partita. L’uo-mo, sottoposto al Daspo in segui-to ad un contenzioso verbalepiuttosto acceso con il presiden-te del Civitanovese, aveva il divie-to assoluto di partecipare allemanifestazioni sportive per dueanni. Avvocato e appassionato dicalcio, difende da anni gli ultrasdella squadra marchigiana. Dicedi essersi trovato a Roma per im-pegni personali e di non aver resi-stito alla tentazione di andare asostenere i giallorossi: «C’era unclima di festa in tutta Roma e misono fatto prendere dall’eufo-ria». E così, dopoaverpagato 200euro per un biglietto compratosul Lungotevere, si è avvicinatoall’Olimpico, ha superato il pri-mo prefiltraggio, poi i tornellielettronici, prima di essere fer-mato ad un passo dal sogno. «Fa-vorisca il documento prego». Nelmomento in cui lo steward hachiesto a Perrone di confrontarele sue generalità con quelle ripor-tate sul ticket del match, ha capi-to che la situazione era complica-

ta. È bastato poco agli agenti del-la questura per fare un accerta-mento sul suo conto e arrestarloper aver violato la legge 13 dicem-bre 1989 in cui rientra anche lamisura del Daspo (Divieto di ac-cedere allemanifestazioni sporti-ve). «Lo so che non potevo entra-re all’Olimpico, ma ho ceduto aduna tentazione.Ho iniziato a par-lare con le persone, ho mangiatoun panino con la porchetta. Tra-scinato dall’entusiasmo di unacittà non ho pensato alle conse-guenze. So di aver sbagliato echiedo scusa». Quando ierimatti-na si è ritrovato di fronte al giudi-ce monocratico per la convalidadell’arresto, Perrone non ha po-tuto cheammettere le sue colpe eha chiesto il rito abbreviato. D’al-tronde l’articolo 6 della legge par-la chiaro: «Il contravventore è pu-nito con la reclusionedauno finoa tre anni e con lamulta da 10mi-la a 40mila euro». Per questo, do-po che il pm Daniela Miscio hachiesto una condanna a 10 mesi,Perrone ha atteso serenamente ilproprio destino. Il suo legale,Alessandro Ciarrocchi, più fidu-cioso, ha chiesto e ottenuto per ilsuo assistito l’assoluzione per latenuità del fatto: «Stiamo parlan-do di un soggetto non pericoloso,il divieto riguarda fatti accadutinelleMarche», ha commentato.

LA PREOCCUPAZIONEAl di là del caso specifico, l’asso-luzione di ieri pone il problemadel rispetto del Daspo da parte ditifosi anche più violenti dell’avvo-cato Perrone. E infatti a dirsi pre-occupati sono sia i sindacati dipolizia, come il segretariodell’Anfp Enzo Letizia, che parladi «messaggio negativo», sia, e so-prattutto il procuratore federaleGiuseppe Pecoraro, a lungo pre-fetto di Roma: «Quando accado-no fatti gravi invochiamo la du-rezza delle leggi inglesi. Poi, pe-rò, non applichiamo con coeren-za neppure le leggi italiane». InGran Bretagna, il provvedimentoanalogo al Daspo impedisce per-sino di comprare biglietti aerei oferroviari: «Come procuratore fe-derale e anche alla luce dellamiaesperienza passata ritengo, al dilà dei casi specifici, che un puntofondamentale sarebbe rispettarele decisioni prese dai questori inmaterie delicate come i Daspo. Ilrischio, altrimenti, è di trovarciimpreparati e disarmati davantiadepisodi piùgravi».

MarcoCartaSaraMenafra©RIPRODUZIONERISERVATA

Caserta, scoperti i furbetti della Reggia«In pizzeria invece di fare la guardia»

IMMIGRAZIONE

SENIGALLIA Una storia di ordina-rio razzismo. Derisa da alcunianziani per il colore della pelle,Fatima Sy, 40 anni e da 15 in Ita-lia dopoun’infanzianel Senegal,non ha ottenuto il lavoro nellacasa di riposo di Senigallia doveera stata presa per alcuni giorni.La casa di riposo è presso l’Ope-ra Pia Mastai Ferretti, in pienocentro storico. L’azionista dimaggioranza della struttura(non della cooperativa) è la dio-cesi. «Ho fatto la prova e pensa-vo fosse andata bene - raccontain lacrime - però dalla cooperati-vami hanno detto che non pote-vano farmi il contratto perché al-cuni ospiti si erano lamentatiper il colore dellamia pelle. È as-surdo. Sono nera e quindi nonposso lavorare». È il terzo lavoroperso dalla donna negli ultimimesi. Non ha superato la provanemmeno in un albergo, dove

hanno preferito un’italiana a lei,e neanche in un’impresa di puli-zie perché pare che nel condomi-nionongradissero straniere.«Ho due figli in Senegal che

non vedo da otto anni: sono arri-vata a Senigallia tramite il ricon-giungimento familiare perchémio marito lavorava qui. Poi cisiamo lasciati e siccome io nonpotevomantenerli li hamandatiin Senegal da sua madre. Io lìnon ho più nessuno. Mi era ri-masta mia madre che è mortanei mesi scorsi e non sono nem-meno potuta andare al suo fune-rale perché non potevo permet-termi il viaggio».

DIPLOMATA E UNIVERSITARIAFatima spera di trovare un la-

voro stabile che possa consentir-le un giorno di riportare in Italiai suoi bambini di 10 e 11 anni. Lasua vita ormai è qui. Diplomatain ragioneria ed iscritta alla fa-coltà di Scienze politiche, ha la-vorato anche con i disabili, ed èstata per tanti anni legale rap-presentante dell’Associazionemultietnica. La Cooperativa inquestione e gli arzilli nonniniconfermano tutto. «Comprendoche sia rimasta male per quantoaccaduto – interviene Paola Fa-bri, la presidente della coop Pro-getto Solidarietà – abbiamo valu-tato che non fosse la situazioneideale per lei all’interno della ca-sadi riposo».Per Fatima ora si è mosso an-

che il console del Senegal. L’Ope-ra Pia Mastai Ferretti ha espres-so la sua posizione attraverso ilpresidente Mario Vichi: «Alcunianziani hanno detto che non vo-levano farsi toccare da una per-sona di colore. Noi non possia-mo certo chiudere la bocca ad85enni dementi che pagano ret-tedi 1700euro almese».

SabrinaMarinelli©RIPRODUZIONERISERVATA

LO SCANDALO

NAPOLI Erailmarzodel2016quan-doidipendentidellaReggiadiCa-serta finivano in prima pagina,per aver attaccato l’allora neo di-rettoreMauroFelicori «colpevoledilavoraretroppo»e«ditrattener-si oltre l’orario d’ufficio». A dueannidi distanza, i custodi delmo-numento finiscono di nuovo allaribaltadellecronacheperaverfat-to l’esatto contrario. Seidei 140vi-gilanti della Reggia di Caserta so-no accusati di «non lavorare». O,perlomeno,neiperiodimonitora-tidallapolizia,diessersisistemati-camente allontanati dalla Reggiadopo aver timbrato il cartellino,per alcuneore e in alcuni casi perl’interagiornata.Perduedi loro,GiovanniMaia-

le e Raffaele Narciso, il gip SergioEnea ha spiccato l’obbligo di pre-sentazione alla pg: firmeranno ainizio e fine turno, tutti i giorni, inquestura. Per un terzo, BenedettoPetriccione, la richiesta della Pro-curaèstatarespinta.Insieme,itrevigilanti, hanno prodotto un dan-no di poco meno di 900 euro inuna trentina di giorni in cui lasquadramobilediCasertahamo-nitoratoi lorospostamenti.Badge

alla mano, timbravano il cartelli-nodellepresenzeepoivia,apren-dereuncaffèoapranzarealristo-ranteo, ancora, apasseggioper lestradecircostanti imagnifici giar-dini della Reggia. In alcuni casi sisonoallontanatiinmacchina.

IL FURTO RIVELATOREPer i due vigilanti raggiunti dal-la misura cautelare, le accusevanno dalla truffa aggravata econtinuataalfalsonelleattestazio-nidipresenza in servizio. Ieri era-noentrambial lavoroeneiprossi-mi giorni saranno interrogati dalgiudice.Eiltuttoèvenutofuorido-pounclamoroso furto alla buvet-tedellaReggia.Nonostantegliam-bienti fossero monitorati da tele-camere, i vigilanti dissero di nonaver notato nulla. Dai filmati siscoprì invece gli occhi elettroniciavevano catturato i ladri in azio-ne.

MaryLiguori©RIPRODUZIONERISERVATA

L’annuncio Concistoro il 19 maggio

`Avvocato e tifoso, fermato ai tornelliAveva comprato il biglietto in strada

`Senigallia, rivoltadegli anziani dell’ospizioLa coop la lascia a casa

«Pamela violentatamentre era drogata»

Allo stadio col Daspo, assoltoLa Figc: «Un grave errore»

`Il no del procuratore federale Pecoraro:«Rispettare le leggi o si rischiano casi gravi»

SENEGALESE Fatima Sy

ALCUNI CUSTODITIMBRAVANOE ANDAVANO VIAINCHIODATIDA PEDINAMENTIE TELECAMERE

Delitto di Macerata

CanonizzatiPaolo VIe Romero

«È nera», i nonni cacciano l’infermiera

Unanuovastagionediviolenzecontrolastampa, inItalia, inEuropa,nelmondo,sembrariaffacciarsi:ancoraoggiaggressionieintimidazioniminaccianoil lavorodiqueicronistichenonsipieganoallalogicadi interessiepoteriillegali. IlpresidentedellaRepubblica,Mattarella, inunmessaggioinviatoalPresidentedell’UnioneNazionaleCronisti,Galimberti,haapertocosì laXIGiornatadellamemoriadedicataaigiornalistiuccisi .

La giornata mondialesulla libertà di stampa

Giornalisti uccisi

Omicidio.Èquesto ilnuovocapod’imputazioneche laprocuradiMaceratacontestaaInnocentOseghale, il nigerianoaccusatodiaveruccisoe fattoapezziPamelaMastropietro. Lanuovamisuracautelare,accoltadalgipGiovanniMariaManzoni, gli è statanotificatanel carcerediAscoli, dove sitrovagiàperoccultamentoevilipendiodi cadavere.Nuovidettagli suldelittodella 18enneromanaarrivanodalprocuratoreGiovanniGiorgio:OseghaleavrebbeviolentatoPamelamentre lagiovaneerainbaliadell’eroina.

Attualità

AL GIUDICE HA DETTO:«CONTAGIATODAL CLIMA DI FESTAMI SONO FATTOTRASCINARE,MA HO SBAGLIATO»

CITTA’ METROPOLITANA DI VENEZIAStazione unica appaltanteSede: via Forte Marghera n. 191-30174 Mestre (Ve)

L’appalto relativo all’afidamento

triennale del servizio di conservazione e manutenzione triennale del verde pubblico della città di Chioggia è stato aggiudicato al costituendo R.T.I. tra GIOTTO COOPERATIVA SOCIALE (mandataria) con sede legale in via Vigonese 111, 35127 Padova (c.f. 00246620280) e C.S.U. G. Zorzetto Soc. Coop. Sociale (mandante) con sede legale in via Asseggiano 41/N, 30174 Venezia (c.f. 02894130273), che ha offerto il prezzo di euro 1.312.444,00, oltre I.V.A.

Il Dirigente dr. Angelo Brugnerotto

TRIBUNALE DI PORDENONEFALLIMENTO MAIOR CUCINE SPA 18/2018

Curatore Dott. Paolo Fabris con Studio in Spilimbergo (PN), Via Vittorio Emanuele II n. 1 tel. 0427 41171 e fax 0427 51185 e-mail [email protected]. Avviso per invito a presentare offerte migliorative - Il Curatore rende noto di aver ricevuto proposta di afitto d’azienda per la durata di diciotto mesi con canone di afitto mensile di Euro 3.000,00+iva; impegno all’acquisto del magazzino per Euro 85.000,00+iva e del complesso aziendale mobiliare al termine dell’afitto per Euro 100.000,00 oltre imposte. L’accettazione della proposta rimane subordinata all’espletamento di procedura competitiva e al perfezionamento degli accordi riguardanti rapporti di lavoro dipendente. Termine di presentazione di proposte migliorative cauzionate: 09.05.2018 ore 12.00, via pec all’indirizzo [email protected]. Aggiudicazione previa eventuale gara 09.05.2018 ore 15.30 presso lo Studio del Curatore, in Spilimbergo (PN). Per un’informativa più completa può accedersi ai siti internet www.fallimentipordenone.com (sezione ultimi beni in vendita) oppure www.asteannunci.it o www.asteonline.it

(C) Ced Digital e Servizi | ID: 00890372 | IP: 87.15.53.182 sfoglia.ilgazzettino.it

Page 5: Vaccini, scattano le espulsioni - diocesitv.it · 3 Venerdì4Maggio2018 ` Nuove consultazioni-lampo lunedì Verso un appello alle forze politiche ILRETROSCENA ROMA Più di sessanta

7

www.gazzettino.itVenerdì 4Maggio 2018

Portaalladistruzionedelsistemanervosocentrale lapatologiaconosciutacomeCln2cheorapuòesserebloccatadaunnuovo farmacoutileper lemalattieneurodegenerative.Forsenonavrebbepotutofermare ilmaledelpiccoloAlfieEvans,ma ilnuovorimediorappresenteràunasvoltaperdecinedibambiniaffetti, anchein Italia, daunamalattiamoltosimileaquelladelbimboinglese.Lasperimentazione -durata3anni - è statacondottasu23bimbi in4centriinternazionali, tracui ilBambinoGesùdiRoma.

Alfie, ok un farmacoper una malattia simile

La sperimentazione

LA PROTESTA

VENEZIA Prosegue lo sciopero del-la fame dellemaestre con diplo-ma magistrale che perdono ilposto dopo la sentenza dell’Adu-nanza plenaria del Consiglio diStato. Una decisione che ha ne-gato l’inserimento nelle gradua-torie ad esaurimento ai diplo-mati con titolo anteriore al2001/02. Dal 2003 è infatti diven-tata obbligatoria la laurea. Peròloro avevano fatto ricorsi legalie i giudici nel primo grado digiudizio gli avevano dato ragio-ne. Ieri c’è stata lamanifestazio-ne a Roma davanti al Miur e chinonha potuto raggiungere la ca-pitale, inVeneto si è dato appun-tamento a Padova, per un sit-in,già dalle 9.30 del mattino, inpiazza Antenore dinnanzi allaPrefettura.

I NUMERIUna vicenda che coinvolge

50.000 insegnanti a livello na-zionale, dei quali 6.669 hannoottenuto il contratto a tempo in-determinato “con riserva”. Vuoldire che dopo aver intrapresol’azione legale hanno ottenutola cattedra in attesa di un giudi-zio di merito. Di questi posti inruolo 880 sono stati assegnatinelle scuole venete (32 all’infan-zia e 848 alla primaria) e 285 inFriuli Venezia Giulia (47 all’in-fanzia e 133 alla primaria). Tuttiposti che ora gli insegnanti do-vranno lasciare. «Sono tanti idocenti della scuola pubblicache hanno partecipato alla ma-nifestazione - commenta Mar-cello Pacifico dell’Anief che as-sieme al Saese ha organizzato idue giorni di sciopero dimerco-ledì e giovedì - per sensibilizza-re Governo e Parlamento ad ap-provare un decreto d’urgenzaper salvare migliaia di maestricon diploma magistrale». Soli-darietà alle maestre anchedall’assessore regionaleall’Istruzione, Elena Donazzanche ha incontrato il presidio del-lemanifestanti a Padova confer-mando il pressingdellaRegioneVeneto per una soluzione “poli-tica” della vicenda delle inse-

gnanti diplomate escluse dallegraduatorie ad esaurimento.«Purtroppo la giustizia ammini-strativa ha fatto il suo corso e siè espressa definitivamente -spiegaDonazzan - solo una solu-zione “politica” potrà evitare lavia del licenziamento, impostadalla “Buona scuola”. Senza di

loro l’anno scolastico in Venetononpotrà ripartire».

LA REAZIONEOpposta la posizione del

Coordinamento dei docenti vin-citori di concorso. «Nessun an-no scolastico a rischio - dice laportavoce Alessandra Michie-letto - nelle Graduatorie ad esau-rimento ci sono i numeri per po-ter coprire i posti lasciati liberidalle diplomate magistrali chedovranno liberare i posti». IlCoordinamento è convinto cheanche le diplomate debbano la-vorare, ma solo dopo aver supe-rato un concorso. «Non si puòpensare di avere il ruolo senzaavermai affrontato una selezio-ne - prosegue Michieletto - cosìsi ruba il futuro ai laureati inScienze della formazione. Lasentenza del Consiglio di Statova rispettata e la soluzione po-trebbe consistere nel fare unconcorso riservato per i diplo-mati magistrali». Sulla questio-ne il Coordinamento ha già pre-sentato al Parlamento un’inter-rogazione e una proposta di leg-ge.

r.ian.

©RIPRODUZIONERISERVATA

Caos maestre tra sciopero della fame e rivolta delle laureate

Vaccini, da lunedì a casa decine di bimbi

SANITÀ E SCUOLA

VENEZIA Sono decine le letteregiunte alle famiglie al rientrodal ponte del Primo Maggio incui si chiede di regolarizzare laposizione del figlio, altrimentiscatta la sospensione. Sono sta-te consegnate a mano o inviatecon raccomandata tramercole-dì e giovedì soprattutto nelleprovince di Padova e Vicenza.Per ora la “chiusura dei cancel-li” è stata rinviata e anche i trebambini non vaccinati dell’isti-tuto comprensivo “Donatello”di Padova, esclusimercoledì, ie-ri sono stati riammessi dopoche i genitori hanno consegna-to alla scuola la richiesta di ap-puntamento all’Ulss. Perché ba-sta presentare il certificato cheattesti una data di incontro aun centro vaccinale per consen-tire ai piccoli della fascia 0-6anni di proseguire la frequenzadell’asilo. Quindi le ripercussio-ni degli avvisi inviati in questigiorni si avrannoapartire dallaprossima settimana e lunedì siinizierà con le esclusioni, se lefamiglie non provvederanno afornire la documentazione. Aquesti si aggiungono poi i bam-bini dei no-vax, quelli più con-vinti, che non hanno alcuna in-tenzione di vaccinare i figli enemmeno di prendere un ap-puntamento da usare comeescamotage per evitare le esclu-sioni. Gli “obiettori” che non vo-gliono sottostare agli obblighidei dieci vaccini imposti perlegge dal ministro Beatrice Lo-renzin, al rientro dalle vacanzehanno ritirato i propri figli da-gli asili.

I NO-VAX«Sono alcune centinaia le fa-

miglie che hanno ritirato spon-taneamente i bambini dallescuole dell’infanzia perché nonintendono intraprendere per-corsi vaccinali, alcune decineinvece quelle che hanno ricevu-to comunicazione di regolariz-zare la posizione dei loro figli -spiegaMattia Marchi referentedel Corvelva (Coordinamentoregionale veneto per la libertàdelle vaccinazioni) - abbiamo

attivato un team di psicologi disupporto alle famiglie e ai bam-bini che hanno interrotto la fre-quenza dell’asilo prima della fi-ne dell’anno scolastico. Così co-me abbiamo messo in azionedegli avvocati per controllareche le scuole non facciano for-zature sulle famiglie. Stiamogià intervenendo con alcuni di-rigenti nel Padovano, in parti-colare a Campodarsego, e nelVeronese».Attualmente, secondo i dati

forniti dalla Regione Veneto,dotata di anagrafe vaccinale,sono 21.424 i giovani tra 0 e 16anni completamente privi divaccinazioni, dei quali 8.900nella fascia 0-6 anni che sonoquelli che in questi giorni pos-sono essere coinvolti dalleesclusioni. «In Veneto c’è una

situazione amacchia di leopar-do, in alcune province la situa-zione è più tranquilla, mentrein altre, come Padova e Vicen-za, sono già state consegnate al-le famiglie decine di lettere,specie nelle strutture a gestio-ne cattolica - spiega NassimLangrudi di Corvelva - a genera-re confusione e forzature è sta-ta anche la circolare delle Fismprovinciali inviata tra l’1 e il 2maggio alle scuole aderenti».Sono il 65 per cento del totale inidi e le scuole dell’infanzia ve-nete che fannoparte della Fism(Federazione scuole materne)e la sezione di Padova ha invia-to ai gestore una circolare incui segnala ai «legali rappre-sentanti le responsabilità giuri-diche che deriverebberodall’inosservanza delle normead esempio le conseguenze pereventuali infortuni di bambiniirregolarmente accolti nellascuola o altri eventi che li coin-volgano per mancanza di co-perture assicurative».

LE ESCLUSIONIOra si trattadi capire daqui a

lunedì quante famiglie riusci-ranno a reperire il certificato

che attesti l’appuntamento conil centro vaccinale.«Molti genitori hanno fatto

richiesta di appuntamento tra-mite raccomandata o Pec - pro-segue Langrudi - ma alcunescuole hanno chiesto l’attesta-zione cartacea e quindi ora sistanno recando alle Ulss perfarsi dare il certificato dell’ap-puntamento. Sono tutte forza-ture per una vicenda che pote-va essere gestita con maggioretranquillità». Corvelva ha giàintrapreso una raccolta firmeper presentare in parlamentouna proposta di legge che chie-da di tornare ad avere in Vene-to la libertà vaccinale. Convintiche questi obblighi aumente-ranno in futuri gli inadempien-ti. «Molte famiglie fanno i pri-mi vaccini per non averel’esclusione dagli asili - conclu-deMarchi -manonhanno alcu-na intenzione di fare i richia-mi». Non sono infatti previsteesclusioni per le scuole dell’ob-bligo,mamulte da 100 a 500 eu-ro, per le quali la Regione Vene-to sta ancora perfezionando laprocedura.

Raffaella Ianuale

©RIPRODUZIONERISERVATA

LA SOLIDARIETÀDELL’ASSESSOREELENA DONAZZAN:«SERVE UNA SOLUZIONEPOLITICA, SENZA DI LOROL’ANNO È A RISCHIO»

ESAMI

ROMA L’organizzazione dellamaturità 2018 entranel vivo: laministra dell’Istruzione Vale-ria Fedeli ha firmato ieri l’ordi-nanza che contiene le indica-zioni operative per consigli diclasse, commissioni, candidatie la sintesi del calendario degliesami. La ministra, insieme alresponsabile della strutturatecnica degli esami di Stato, Et-tore Acerra, ha anche scelto letracce per la prima e le secon-de prove che saranno rivelateil giorno degli scritti. Ad oggisono 509.307 gli studenti iscrit-ti all’esame, fatti salvi gli esitidegli scrutini finali. Di questi,492.698 sono candidati inter-ni; 25.606 sono le classi coin-volte, 12.865 sono le commis-sioni. «Come ogni anno alMiur abbiamo lavorato per ga-rantire uno svolgimento ordi-nato dell’esame di Stato e perpredisporre delle prove in li-nea con il percorso formativodei nostri studenti» ha dettoFedeli. L’ordinanza prevedeche entro il prossimo 15 mag-gio, i consigli di classe dovran-no predisporre il documentoda consegnare alle commissio-ni. Ecco le date: la prima riu-nione plenaria delle commis-sioni è fissata per lunedì 18 giu-gno, alle 8.30; la prima provascritta, italiano, mercoledì 20giugno alle 8.30, per una dura-tamassimadi 6ore; la secondaprova giovedì 21 giugno alle8.30 e la durata varia da 4 a 8ore, tranne che per alcuni indi-rizzi, come i licei musicali, co-reutici e artistici, dove la provapuò svolgersi in due o più gior-ni. La terza prova, assegnatada ciascuna commissioned’esame, è in calendario lunedì25giugno, apartire dalle 8.30.

©RIPRODUZIONERISERVATA

50.000Sonole insegnanti con ildiplomamagistrale conseguitoprimadel2001-2002chedopo lasentenzadelConsigliodiStatoperdonoil posto.

880Lediplomatemagistrali entrateinruolonelle scuolevenete (32nellascuoladell’infanziae848nellaprimaria)

285Lemaestrediplomateentrateinruolo inFriuliVeneziaGiulia(47nell’infanziae238nellaprimaria)

6.669Iposti inruolooccupatidallemaestre inpossessodel solodiplomaa livellonazionale

I numeri

Maturità,tutto prontoper l’esamedi Stato

PADOVA Il presidio delle insegnanti venete con diplomamagistrale ieri davanti al palazzo della Prefettura

RIENTRATI IN CLASSEI TRE PICCOLIBLOCCATI MERCOLEDÌ,I GENITORI HANNOPRESO APPUNTAMENTOALL’AZIENDA SANITARIA

`Presidio ieri a Padovacontro la sentenzadel Consiglio di Stato

Attualità

` I no-vax: «Sono centinaia gli alunni ritirati spontaneamente,forzature dalle scuole e azioni legali a Verona e Campodarsego»

`Numerose le lettere consegnate alle famiglie, soprattuttonelle province di Padova e Vicenza, per regolarizzare il figlio

SCUOLE Sono 8.900 i bambini nella fascia 0-6 anni completamente privi di vaccinazioni in Veneto

(C) Ced Digital e Servizi | ID: 00890372 | IP: 87.15.53.182 sfoglia.ilgazzettino.it

Page 6: Vaccini, scattano le espulsioni - diocesitv.it · 3 Venerdì4Maggio2018 ` Nuove consultazioni-lampo lunedì Verso un appello alle forze politiche ILRETROSCENA ROMA Più di sessanta

II

www.gazzettino.itVenerdì 4Maggio 2018

IL DUELLO

TREVISO L’ultima sorpresa è la set-tima candidata: Elisabetta Uccel-lo, 39 anni correrà infatti comecapolista di Casa Pound. «Abbia-modeciso nel pomeriggio e corre-remoda soli». Per il resto il primoconfronto pubblico tra i candida-ti è anzitutto unmodo per rompe-re il ghiaccio.RiviereTreviso li haportati tutti nella sala grande delcinemaCorso.

GLI SFIDANTIGiacca d’ordinanza e un po’ di

tensione: da sinistra a destra so-no accomodati Maristella Calda-todiTrevisoUnica, SaidChaibi diCoalizione Civica, Carla Condur-so del Popolo della famiglia, Ma-rio Conte per il centrodestra, Do-menico Losappio del Movimento5 stelle, Giovanni Manildo e, achiudere, Elisabetta Uccello di Ca-sapound. La sala principale è pie-na. Ma non c’erano dubbi. Adaprire la serata è Enrico De Wra-chien, che ribadisce il ruolo criti-co e di servizio giocato principal-mente in questa occasione di Ri-viere Treviso, l’associazione deicommercianti della Pescheria. Imercatini sono i grandi protago-nisti dell’esordio: «Io non vogliovedere supermercati in piazzaBorsa a Natale - è fermo Conte -nonmi piacciono le bancarelle dimerce dozzinale. Mercatini etroppi eventi che chiudono la cit-tà di domenica diventano una pe-nitenza per il centro». E scattal’applauso fragoroso. Ma la pro-posta più eccentrica è quella diSaid Chaibi: «Chiedo un assesso-rato in più, anche senza portafo-glio, l’assessorato alla notte persviluppare l’economia che si ac-cendedopo le 21».

PEDONALIZZAZIONEManildo cala le sue fiches: le

mostre, da Escher a Rodin, la retedi 16 festival, la cultura come con-sumo quotidiano. Difende il pia-no parcheggi di fronte ad una pla-tea perplessa: «L’Ex Inail era unbuco nero, ora c’è un albergo. Epresto partirà la nuova edilizia alall’ex Provincia e all’ex Zanotti».Sulla pedonalizzazione MarioConte risponde con tono perento-rio: «In questo momento storicono, ma in generale sì. Per questonoi, se e quando saremo a Ca’ Su-gana, riapriremo immediatamen-te i varchi elettronici da lunedì avenerdì. Mentre il centro saràchiuso e pedonalizzato nelweek-end».Applauso. Losappio èovviamente pro-mobilità ma«Serve utilizzare giustamente iparcheggi già esistenti. Ad esem-pioMiani park deve diventare unluogo dove lasciare l’auto. Cosìcome il Dal Negro. Rendiamol’area di Ponte Dante appetibile,dedicandolamagari all’artigiana-to con chioschetti fissi». Manildo

poi parla dei prossimi accordicon Mom. «Prestissimo, già al2018 avremo mezzi elettrici cheverranno comprati per creare unanello longitudinale. Il sistemaverrà implementato». E qui la pla-tea si scalda. Ma sulla zona rossac’è chi punta l’indice. «La Ztl haacuito la guerra tra commercian-ti - accusa Elisabetta Uccello - Econ le multe si batte cassa. Nonnascondiamoci dietro il motivoecologico».

LE PERIFERIELa discussione passa poi ai

quartieri.MarioConteneha fattoun vessillo. Ma ognuno ha la suaricetta. Chaibi vorrebbe decentra-re alcunemansioni amministrati-ve: «Non bisogna solo pensare dimandare il disagio aBorgoFurooa Santa Bona- chiede Chaibi- sicreano così quartieri bomba».Ma questa amministrazione li hadavvero dimenticati? «La primaesigenza era di natura idraulica -ribatteManildo pensando al 2013- ci abbiamo messo mano, dopodecenni. Poi c’è l’annosa questio-ne della manutenzione. I primitre anni ci sono serviti per reperi-re risorse: ora abbiamo un fondoimportante per realizzare operedurature». «Sima i soldi per la cit-tadinanza non si ottengono ven-dendo le partecipazioni», ribattesecca Uccello. La sicurezza è ilcuore del dibattito. «Abbiamo og-gi 5 vigili in più. Abbiamo chiestoi militari che presidiassero il ter-ritorio. Abbiamo fatto molto mafaremo di più», Manildo difende

IL CASO

TREVISO Il problema della man-canza di bambini irrompe nellacampagna elettorale di Treviso.Sulla necessità di aiutare le fami-glie sono tutti d’accordo. Ma co-me? Il sindacouscenteGiovanniManildo annuncia di voler strin-gere un accordo con i commer-cianti per introdurre la Carta Fa-miglia. Mentre Mario Conte,candidato sindaco della Lega edel centrodestra, intende mette-re in piedi un Piano per la fami-glia per studiare interventi so-ciali mirati per chi ha figli. Sonoqueste le prime risposte all’acco-ratoappello lanciatodaAdrianoBordignon, coordinatore delCentro della Famiglia, a frontedel crollo degli iscritti nellescuole.

I NUMERI DELLA CRISII dati dell’ex provveditorato

sono eclatanti. A settembre nel-le classi prime delle scuole stata-li dellaMarca ci saranno 805 ra-gazzi in meno rispetto al nume-ro di iscritti rilevato alla fine del-lo scorso anno scolastico: meno161 alle elementari, meno 356 al-le medie e meno 288 alle supe-riori. Come se di colpo sparisseun intero istituto comprensivocomposto da asilo, elementari emedie. Bordignonè stato chiaro:È un’emergenza. I baby-bonus ogli 80 euro non sono sufficienti.Serve un piano specifico che pre-veda strumenti di accompagna-mento per le famiglie che voglio-no mettere al mondo un figlio».Non c’è tempo da perdere. An-che i Comuni possono fare la lo-ro parte. Lo dimostrano i buonirisultati di Castelnuovo del Gar-

da (Verona), che grazie a un pia-no integrato di politiche familia-ri ha trend demografici oppostirispetto al resto d’Italia.

LE PROPOSTEE a stretto giro di posta sono

arrivate le ricette di Manildo eConte. «La crisi demografica èun tema nazionale serissimo, suquesto servono politiche struttu-rali nazionali, ma anche i Comu-ni possono fare qualcosa per aiu-

tare le famiglie – spiega il sinda-co uscente – noi vogliamo intro-durre la Carta Famiglia, in accor-do con i commercianti, e il Fatto-re famiglia come integrativo de-gli indici Isee per aiutare concre-tamentequellenumerose».

«BONUS INUTILI»Anche per Conte quello della

denatalità è un problema da af-frontare con la massima urgen-za. «Questo è il risultato di diecianni di crisi – scandisce – ha ra-gione Bordignon: i bonus nonservono, non hanno funzionato,è necessario un Piano per la fa-miglia che analizzi il perché diquesta denatalità, le esigenzedelle coppie e gli interventi so-ciali per agevolare chi lavora eha figli. Dialogherò costante-mente con il Centro della Fami-glia per capire come intervenire

e che direzione possano prende-re le nostre politiche familiari.Non possiamo ignorare i nume-ri né lasciare che le cose prose-guano come oggi». Dal cantosuo, il gruppo diocesano è pron-to a collaborare con tutti: «Met-tiamo a disposizione le nostrecompetenze, relazioni ed ener-gie più che volentieri – assicura-no dal Centro della Famiglia – sitratta di un tema strutturale estrategicoper lepolitiche socialied economichedel nostroPaese.Con il Forum delle associazionifamiliari siamo disponibili a sot-toporre a tutte le forze impegna-te nel governo dei territori piat-taforme di politiche sociali che,partendo dal piano nazionaleper la famiglia e dal patto per lanatalità, diano nuova linfa alPaese».

M.F.

SUL PALCO I sette candidati sindaci seduti sul palco del cinema Corso. Spronati dal giornalista Domenico Basso hanno illustrato i loro progetti per la Treviso di domani

Comunali 2018

LOSAPPIO:«RENDIAMO APPETIBILETUTTA LA ZONADI PONTE DANTEPER SFRUTTARE MEGLIOIL PARK DAL NEGRO»

IL PRIMO CITTADINOPROPONE UNA “CARTA”DI PRINCIPIIL CENTRODESTRAUN PIANO «PER TROVAREINTERVENTI PIÙ UTILI»

Primo Piano

Sicurezza e quartieri:le ricette dei sindaciAl Corso il dibattito tra i candidati; c’è anche Elisabetta Uccello di CasaPoundManildo difende i parcheggi; Chaibi a sorpresa propone l’assessorato alla “Notte”

Da destra a sinistra: le soluzioni per aiutare la famiglia

LA PROPOSTA Adriano Bordignondel Centro della Famiglia

(C) Ced Digital e Servizi | ID: 00890372 | IP: 87.15.53.182 sfoglia.ilgazzettino.it

Page 7: Vaccini, scattano le espulsioni - diocesitv.it · 3 Venerdì4Maggio2018 ` Nuove consultazioni-lampo lunedì Verso un appello alle forze politiche ILRETROSCENA ROMA Più di sessanta

III

www.gazzettino.itVenerdì 4Maggio 2018

L’INTERVISTA

PONZANO Giorgio Granello cor-rerà per palazzo dei Trecento.L’ex segretario provinciale del-la Lega, geometra, 60 anni, sa-rà candidato nella lista di For-za Italia, a sostegno di MarioConte. Lunedì seraGranellohalasciato il consiglio comunaledi Ponzano dopo nove anni(cinque da sindaco e gli ultimiquattro all’opposizione). È sta-to il passo che ha segnato l’ini-ziodell’avventura aTreviso.Granello, adesso è certa la

sua corsa verso palazzo deiTrecentoconForza Italia?«Si, ci sarà. Per accettare la

candidatura a Treviso dovevolasciare il consiglio di Ponza-no. E così ho fatto. Dopotuttocon la mia attività e il mio stu-dio sono sempre stato nel capo-luogo. Ero più che altro presta-to a Ponzanoper la residenza».Lei è stato segretario della

Lega dall’aprile del 2012all’aprile del 2013.Molti dico-no che nel Carroccio ora nontutti apprezzino la sua candi-datura con Forza Italia all’in-ternodella coalizione.«Ho letto anch’io, come tutti,

certe uscite sui giornali. Macorro con Forza Italia, non conuna lista della Lega. Sono en-trato nel direttivo provincialedi Forza Italia già l’hanno scor-so. Ho contributo alla campa-

gna per l’elezione in Parlamen-to di Raffaele Baratto. Ilmio po-sizionamento non è una novi-tà».Ha parlato con qualcuno

dei vecchi compagni di parti-to?«No.Adessononho rapporti

diretti. Anche se all’interno del-la Lega ho ancora una monta-gnadi amici. Le cose sono statemolto semplici. Per divergenzesulla politica nazionale ho deci-so di non fare più la tessera. Esono uscito. Non mi hannosbattuto fuori».E comemai ha scelto Forza

Italia?«Mi vedo molto più dentro

qua. Forse ero troppo tiratonella Lega. Perme ci sono teminon negoziabili. A partiredall’unitàd’Italia.Hoprovato adirlo sempre, con coerenza, an-

che nel Carroccio.Mi hanno ri-sposto che l’articolo uno dellaLega era vivo e vegeto. Ma ionon potevo certo aderireall’ideologia della Padania. Perquesto quando Forza Italia miha chiesto di aderire a una li-nea più vicina alle mie posizio-ni ho detto di sì. Ho trovato unbel clima. Siamo una grandesquadra. Conmoltissimi giova-ni. Detto questo, sono comun-que contento che ora il Carroc-cio abbia rivisto alcunecose».Quindi non è un problema

sostenere un leghista comeMarioConte?«No. Posso aver avuto idee

diverse su alcune politiche checi sono state nella Lega. Manulla vieta di correre assiemeinuna logica di condivisionediun obiettivo. Qui, poi, l’allean-za non èmai stata in discussio-

ne. È vicina alla gente e non ca-lata dall’alto. E’ stato uno deimotivi che mi ha fatto accetta-re la candidatura».Quali le sue priorità per

Treviso?«La partecipazione dei citta-

dini. E poi l’ambiente. La quali-tàdell’aria. Treviso è spesso trale città più inquinate d’Italia.Bisogna lavorare sugli impian-ti di riscaldamento centralizza-ti. Allo stesso tempo porteròavanti la battaglia contro l’ab-bandono degli animali e con-tro l’ingresso in città di circhicheutilizzanoanimali».E l’aeroporto?«Personalmente escluderei

una sua crescita per motivi disicurezza e di inquinamento.Bisogna capire se quello è dav-vero il sito giusto».

MauroFavaro

Settecandidati chesiraccontanoattraversounoggetto.Edeccocheognunoestraeunsimbolochepuòdelineare ilmandatoprossimo.SaleperprimaMaristellaCaldato.Portaconseunaclessidra: «Lasabbiarappresenta ilprogramma, loscorrere la concretezzae lasostenibilitàeconomica».DallaconsiglieraanzianaalgomitolodiSaidChaibi: «Il gomitoloèl’intrecciocheci rappresenta:sentiamolanecessitàdiusarelapartecipazionesucomecambiarenellapratica la città.Noi siamofatti di fili diversi».Lacandidata lastminuteCarlaCondursoportaunbiberon:«Simboleggiaciòchenoidifendiamo: la vita, lamaternità».MarioConteèdasubitosalutatoconapplausi. «Èunaconcia - esordisce

estraendodal taschinounaconchigliabianca -Lamiametaforaamministrativaè ilcamminodi Santiago,un’esperienzachemihacambiato lavita.Hounozainosulle spallecheè lacoalizione,ho lemiegambeequestaconchiglia.LamiaSantiagooggiè lavisionedellacittà».DomenicoLosappiohaportatounpullmangiocattolo, chebenrappresentaunodeiproblemidellacittà: lamobilità.Manildoporta inveceuna lampada: «Lalucehaunsignificatoimportante:vogliamounacittàilluminatasia fisicamente siasotto ilprofiloetico».ElisabettaUccelloalza l’immaginediunatrincea: «Quidevepartireunarivoluzionecontro ivincolidibilancio,pergarantireoccupazione, eperrisolvere ilproblemadell’emigrazione».

E.F.

DALLA PLATEA

TREVISO L’applausometro premiaMarioConte. SecondoManildo equalche consenso sporadico lostrappa pure Losappio. Caldatoha il suo zoccolo di estimatori. Arompere invece il fair play è inve-ce Chaibi togliendo alla serata ilvelo buonista e accendendo unpo’ la campagna: «C’era uno Sce-riffo e non è cambiata la situazio-ne. C’è stato uno sceriffetto e tan-to meno». Si parla di sicurezzama la frase da sola, riesce a indi-spettire Lega e manildiani. Allafaccia del politically correct. Laplatea segue con interesse,ma lasensazione èchenonsi entrimaidavvero inpartita.

MISURE

I candidati si annusano, si stu-diano, cercano di prendere lemi-sure. Poi, alla fine dell’incontro,arriva puntuale la domanda diDomenico Basso, il moderatore:«Chi l’ha sparata più grossa?».Per Caldato ovviamente il sinda-co in carica Manildo, fin troppofacile bersaglio. «Basta stupidag-gini sulle baby gang», si sfoga in-vece Chaibi contro Conte. E cosìLosappio, che aggiunge il carico

sull’Appiani. Manildo la vira inpositivo: «Chaibi che fa i compli-menti a Camolei: da non crede-re». Ma poi a stemperare gli en-tusiasmi pena Uccello «Ci siamosolo occupati di problemi cosme-tici», stronca tutti la candidatadiCasaPound. Serata inutile? No.Come in amore, siamo al primoappuntamento. In sala, oltre agliamministratori in carica e alconsiglio comunale, nessun bigtantissimi volti comuni. A sede-re in platea è soprattutto la città:«Mi sono piaciuti molto Mari-stella Caldato e Said Chaibi per ilpiglio negli interventi - commen-ta a caldoEnricoDeWrachien- eho trovatomolto preparato e do-cumentato Mario Conte». Il bi-lancio di Rivivere è quindi piùche positivo: la sala di fatto èsold out. Una voce fuori dal coroè quella del giudice Francesco

Pedoja: «Voglio chiedere ai can-didati cosa pensano della cultu-ra musicale e quali sono le pro-spettive per il Manzato». Ma larichiesta del Presidente dell’isti-tuto musicale cade abbastanzanel vuoto.

CULTURAIl tema della cultura raccoglie

molti consensi, ma le rispostesullo storico istitutomusicale so-no davvero vaghe. Il finale di se-rata si annacqua un po’: dai que-siti amletici di Condurso che ri-sponde alle domande con le do-mande, allaprecisione certosinama un po’ prolissa di MaristellaCaldato, subito stoppata sul ti-ming da Basso. «Conte è stato si-curamente il più preciso - com-menta all’uscita la signora Lucia-na Brolli sintetizzando un po’ ilsentiment del pubblico - era pre-parato e ha risposto in manieraconcreta e pertinente. Gli altri sisono limitati a spunti generici.Ci vuolemaggiore puntualità pe-rò. E soprattutto non bisogna fi-losofeggiare. Ci vuole concretez-za». Il candidato della Lega ha di-mostratomolta padronanza, sin-tesi ed efficacia. Il premio delpubblico, stasera, è per lui. Masiamosolo al primissimo round.

E.F.

le sue azioni e il livello generale dibenessere della città. Ma Contescuote la testa: «Più telecamere,più controllo e il reintegro dei vi-gili di quartiere». Anche sull’Uni-versità il centrodestra ha il desi-derio di assumere un impegno:«Treviso deve diventare una cittàErasmus. E l’aeroporto è fonda-mentale per la città. Un servizioinsostituibile». Losappio è pesan-temente critico nei confronti delCanova: «Il vero paradosso del Ca-nova è che noi ci teniamo i dannie a Venezia vanno tutti i benefi-ci». QuiManildo rivendica con or-goglio i dati: la crescita turistica èa doppia cifra. E non solo per gliendorsementdel FinancialTime.

ElenaFilini

Un pubblico attento:«Vogliamo concretezzae non chi fa filosofia»

Granello: «Corro con FI, ma la Lega non mi ha cacciato»

IN CAMPO Giorgio Granello,candidato con Forza Italia

Dalla conchiglia di Santiago alla trincea

Gli oggetti

CONTE:

«CI SONO MERCATINI

DOZZINALI

E TROPPI EVENTI

PENALIZZANO

IL CENTRO STORICO»

IL TEMA DELLA CULTURA

RACCOGLIE CONSENSI

MA CADE NEL VUOTO

LA DOMANDA

SUL FUTURO

DEL “MANZATO”

IL SELFIE Il direttore Domenico Basso si scatta una fotografia assieme a tutti i candidati sindaci

Primo Piano

` Il rappresentante del Carroccio e il sindaco i più applauditiDe Wrachien: «Mi è piaciuto molto il tono degli interventi»

quartieri:LA PLATEA Il cinema Corso si è riempito per questo primo dibattito tra gli aspiranti primicittadini. Tra il pubblico tanti commercianti che hanno ascoltato con interesse le propostedi rilancio dell’economia. Nelle prime file anche assessori e consiglieri comunali

`L’ex segretario

provincialein lista con azzurri

(C) Ced Digital e Servizi | ID: 00890372 | IP: 87.15.53.182 sfoglia.ilgazzettino.it

Page 8: Vaccini, scattano le espulsioni - diocesitv.it · 3 Venerdì4Maggio2018 ` Nuove consultazioni-lampo lunedì Verso un appello alle forze politiche ILRETROSCENA ROMA Più di sessanta

VI

www.gazzettino.itVenerdì 4Maggio 2018

LA CAMPAGNA

TREVISO Alla fine èpassata la lineadell’ultimo appello. I conti suglieffetti dell’obbligo vaccinale ver-ranno tirati solo in estate, in vistadell’inizio del nuovo anno scola-stico. Ieri i 250 bambini con me-no di sei anni delle famiglie no-vax che non hanno consegnatoalle scuole nemmeno una cartasulla situazione vaccinale dei lo-ro figli non sono stati lasciati fuo-ri dagli asili. Dopo la scadenzadel 30 aprile, i presidi avrebberopotuto firmare un provvedimen-to di sospensione. È accaduto ap-pena fuori provincia, ad esempioa Trebaseleghe (Padova).Ma nel-laMarca ha prevalso la linea del-la prudenza. «Almomentononcisono state sospensioni – confer-ma Stefano Cecchin, presidentedella Fism del Veneto, la federa-zione delle scuole materne par-rocchiali – vedremo come an-dranno le cose con l’inizio dellaprossima settimana». Stesso di-scorso nelle materne degli istitu-ti comprensivi. «Non sono stateregistrate sospensioni – rivelaBarbara Sardella, dirigentedell’ufficio scolasticodiTreviso –le scuole hanno raccolto la docu-mentazione presentata dalle fa-

miglie. E poi hanno girato tuttoall’Usl della Marca, che sta anco-ra facendo le proprie valutazio-ni».

L’ULTIMO APPELLOSi attendono quindi le rispo-

ste. Verranno passati nuovamen-te in rassegna anche i semplicidati anagrafici di chi non ha pre-sentato nulla. Proprio ieri i verti-ci della Fism provinciale si sonoconfrontati nuovamente conl’azienda sanitaria per deciderecome procedere. «Ci sarà un ulti-mo appello : i genitori che nonhanno presentato niente verran-no ricontattati dai nostri servizi –fa chiarezza Francesco Benazzi,direttore generale dell’Usl – allostesso tempo andremo avanticon la valutazionedei documentipresentati dagli altri genitori. Or-mai si arriverà alla fine dell’annoscolastico. L’obiettivo è esserepronti a partire con il prossimo, asettembre, ammettendo solo gliiscritti in regola con l’obbligovaccinale». «Capiamo l’appren-sione degli istituti scolastici, mastiamo ancora vagliando tutti idati – aggiunge Mauro Ramigni,responsabile del servizio igiene esanità pubblica dell’ex Usl di Tre-viso – è doveroso un ultimo con-trollo prima di prendere decisio-ni così dure come l’allontana-mento degli alunni dalle scuole.L’importante è vaccinare i bam-bini, non sospenderli dalla fre-quenza». Una linea che piacemolto al Corvelva, il coordina-mento veneto per la libertà dellevaccinazioni. «A settembre l’Usldella Marca si era comportata inmodo diverso: aveva la maglianera nella gestione dei controlli

relativi ai vaccini – sottolinea ilportavoce Mattia Marchi – ades-so invece è stata assunta una po-sizionepiù ragionevole».

LE SANZIONII numeri dicono che oggi nella

Marca ci sono 3mila bambini su38mila con meno di 6 anni nonancora completamente vaccinati(compresi i 250 che non hannopresentato nessuna carta). Allar-gando l’orizzonte, sono 7mila su138mila gli under 16 non ancoracoperti contro il vaccino. Questaestate, di conseguenza, l’Usl do-vrebbe procedere all’emissionedi altrettante multe da 100 a 500euro. Per un totale di oltre 2 mi-lioni di euro.

MauroFavaro

©RIPRODUZIONERISERVATA

L’USL: «CAPIAMOL’APPRENSIONEDELLE SCUOLEMA L’OBIETTIVOÈ PROTEGGERE,NON ALLONTANARE»

TRASPORTO PUBBLICO

TREVISO Il deposito degli autobuse delle corriere dellaMomdi viaPolveriera si prepara a lasciarposto a un nuovo parcheggio co-munale a servizio della futuracittadella sanitaria del Ca’ Fon-cello. La società del trasportopubblico punta a trasferirsi al-trovepernonpagarepiù l’affittoda 180mila euro all’anno ad ActtServizi. Per questo aveva apertoun bando specifico. E alla fine èarrivata un’offerta per attrezza-re una nuova area. La località re-sta top secret. La busta verràaperta oggi. «Di seguito verran-no effettuate tutte le verifichedel caso», spiega GiacomoColla-don, presidente di Mom. Primadi lasciare la vecchia casa, biso-gna essere sicuri. E dopo le ele-zioni a Treviso si tornerà a parla-re anche del trasferimentodell’autostazione da via LungoSile Mattei, dove la società pagaun affitto di 160mila euro all’an-no, alla zona a ridosso della sta-zionedei treni.

SANTI QUARANTANel frattempo si continua a la-

vorare alla trasformazione dellavecchia stazioncina dei treni diSantaQuaranta inunnuovohubper il trasporto scolastico. C’ègià il via libera di Trenitalia.Manca invece quello di Rfi, laRete ferroviaria italiana. Si spe-ra arrivi per settembre, primadell’inizio del nuovo anno scola-stico. «Vogliamo creare un siste-ma di metropolitana leggera aservizio degli studenti – fa il pun-toGiampaoloRossi, direttore ge-nerale di Mom – inmodo da col-legare Santi Quaranta, la stazio-ne centrale di Treviso e quella di

Lancenigo, verso il campus diVillorba». La società ha inoltrechiesto al Comune di realizzarealcune corsie dedicate solo aibus: una a San Lazzaro, tra la ro-tatoria della tangenziale e il ca-valcavia, e l’altra in stradaOvest,tra le Stiore e l’incrocio della piz-zeria da Pino. Insomma, il lavo-ro non manca. E Mom va avanticon la certezza di essere sullastrada giusta. L’ultima indagineeffettuata tra 1.200 utenti ha in-fatti dato risultati più che positi-

vi.

L’INDAGINEL’indice generale di soddisfa-

zione è arrivato a 91,1 su cento.Praticamente un 9 più. I passeg-geri apprezzano soprattutto lasicurezza dei mezzi, intesa co-me condotta di guida da partedegli autisti e comemancanzadiincidenti; il basso rischio di fur-ti; la chiarezza delle informazio-ni sugli orari; il servizio delle bi-glietterie. Tra le cose da miglio-rare, invece, c’è il sovraffolla-mento dei bus, la puntualità e lapulizia dei mezzi e i tempi di ri-sposta ai reclami. Discorso aparte per le tariffe. «La definizio-ne del sistema tariffario spettaall’ente di governo – specifica lasocietà – nonostante i buoni ri-sultati, si possono compiere ulte-riori passi in avanti in diversicampi». Ad esempio nel saltodei prezzi tra il sistemaurbanoequello extraurbano. Agli utentipiace anche l’idea della riapertu-ra della stazione di Santi Qua-ranta. Per il 67,2% è importanteriattivarla trasformandola in unpolo di interscambio dedicato aiservizi scolastici.

LE TRATTATIVEInfine, i nodi sindacali. Negli

ultimi tempi non sono mancatigli attriti tra la sigla Sgb e il diret-tore generale. L’ultimo incon-tro, però, pare aver smussato gliangoli. Un passo in avanti enor-me se si pensa che Sgb era arri-vata a esporre striscioni invitan-do Rossi ad andarsene da Trevi-so. «Vuol dire che sto lasciandoil segno – chiosa quest’ultimo –cercherò di recuperare quel fe-ticcio: potrebbe essere un puntod’onore».

MauroFavaro

©RIPRODUZIONERISERVATA

INTANTO LA MOMSVELA I DATISULL’INDAGINETRA GLI UTENTI:L’INDICE DI GRADIMENTOSUPERA IL 90 PER CENTO

(m.z)«Lecosesi fannoononsifanno.Nonsipuòpensarediesseresolo leggermenteincinta».Conquestabattuta ilsindacoGiovanniManildoliquida lapropostadel suoprincipalesfidanteperCa’Sugana.MarioConte,candidatodel centrodestra,infattihaannunciatoche, incasodielezione,manterràaccesi i varchi elettroniciall’ingressodelle ztldel centrosolonei fine settimana. Ilprimocittadino incaricarivendica la sceltadi contenerei transiti dei veicoli amotorenel cuoredella città. «Lazonaatraffico limitatoèapplicataadun’areagiusta,nontroppoampia,proporzionataeservitainmisuraadeguatadiparcheggi. Il vero temaèimplementare il trasportopubblicoe suquestostiamogiàlavorandoconMom».Troppesanzioni, comeaccusaConte?«Nonavevamounaprevisionedinumeri,perchénessunopotevaprevederequanto lepersoneavrebberorispettatoomeno lerestrizioni –rispondeManildo -.Gli occhielettronicihannoaumentato la sicurezzadellacittà edèmoltoimportanteaverli attivi».

«Varchi e Ztlaumentanola sicurezzain centro città»

La polemica

(mcp) Inaumento i casidiludopatianellaMarca inbaseall’ultimarelazionedell’UlssMarcaTrevigiana (2016)cheregistrauncrescente flussodiutentidellaprovinciachecomprende i treambulatoridiCastelfranco,Pievedi SoligoeTreviso. 315giocatoridi cui 139nelDistrettodiTreviso, 86nelDistrettodiAsoloe90delDistrettodiPievedi Soligo.Alivellonazionalenel 2014erano10milioni i giocatori tra i 15e64anni, saliti a 17milioninel2017.Oggialle 8.30nella sala

conferenzedel SanGiacomositerrà il convegnosulle“Buoneprassidi Interventoper il giocod’azzardopatologico”. Saràpresenteanche l’assessoreregionaleai servizi socialiManuelaLanzarin. «L’eventoèun’occasionescientificaper lostudiodelgiocod’azzardoe icomportamentiarischio-dichiara ilDgUslFrancescoBenazzi-masaràancheun’occasioneperribadire l’eccellenzaespressainquesto territoriodainostriservizi».

Il dato: “malati di gioco” in aumento

Il convegno

IL DIRETTORE Giampaolo Rossi

A scuola senza vaccino: nessuna espulsione

Treviso

LA SCADENZA Il 30 aprile tutte le famiglie dovevano essere in regola con i vaccini dei propri figli

`La linea della prudenza della Fism: «È l’ultimo appello,l’anno prossimo verrà ammesso solo chi sarà in regola

` I 250 bambini “no vax” sono stati accolti nei rispettivi asilinonostante i termini siano ormai scaduti da quattro giorni

Il deposito degli autobus cerca casaOggi l’apertura delle buste d’offerta

(C) Ced Digital e Servizi | ID: 00890372 | IP: 87.15.53.182 sfoglia.ilgazzettino.it

Page 9: Vaccini, scattano le espulsioni - diocesitv.it · 3 Venerdì4Maggio2018 ` Nuove consultazioni-lampo lunedì Verso un appello alle forze politiche ILRETROSCENA ROMA Più di sessanta
Page 10: Vaccini, scattano le espulsioni - diocesitv.it · 3 Venerdì4Maggio2018 ` Nuove consultazioni-lampo lunedì Verso un appello alle forze politiche ILRETROSCENA ROMA Più di sessanta
Page 11: Vaccini, scattano le espulsioni - diocesitv.it · 3 Venerdì4Maggio2018 ` Nuove consultazioni-lampo lunedì Verso un appello alle forze politiche ILRETROSCENA ROMA Più di sessanta
Page 12: Vaccini, scattano le espulsioni - diocesitv.it · 3 Venerdì4Maggio2018 ` Nuove consultazioni-lampo lunedì Verso un appello alle forze politiche ILRETROSCENA ROMA Più di sessanta
Page 13: Vaccini, scattano le espulsioni - diocesitv.it · 3 Venerdì4Maggio2018 ` Nuove consultazioni-lampo lunedì Verso un appello alle forze politiche ILRETROSCENA ROMA Più di sessanta
Page 14: Vaccini, scattano le espulsioni - diocesitv.it · 3 Venerdì4Maggio2018 ` Nuove consultazioni-lampo lunedì Verso un appello alle forze politiche ILRETROSCENA ROMA Più di sessanta
Page 15: Vaccini, scattano le espulsioni - diocesitv.it · 3 Venerdì4Maggio2018 ` Nuove consultazioni-lampo lunedì Verso un appello alle forze politiche ILRETROSCENA ROMA Più di sessanta

In diocesi l’esperienza di duecento under 30Dopo il lavoro o lo studio gli incontri di OraX

«I nostri giovani a scuola di preghiera»

Il «rifugio» è in cittàn rifugio «urbano» per viverelo stacco dalla quotidianità

anche a bassa quota: quindiciposti letto, due sale per incontri,ampio spazio esterno, apertotutto l’anno, dal venerdì sera alladomenica pomeriggio: èl’Accoglienza del Seminario diTreviso per gruppi di giovani che,durante il loro itinerario, voglionofare una sosta e riprendere fiato,oppure vivere un’uscita diriflessione e condivisione assiemeai seminaristi e ai sacerdoti e poiriprendere il cammino personalee di gruppo. Il rifugio è unapiccola casetta vicino al fiumeSile. Già diversi gruppi hannovissuto l’esperienza,sperimentando la gioia di unpomeriggio e di una serata dicondivisione, chiacchierandosulla vita, la fede e le sfide che ilfuturo riserva ai giovani. E ilgiorno dopo si riparte, con ilcuore rinfrancato e il fisicoriposato, come nei migliori rifugidi alta quota. Info:[email protected].

U

Un servizio lungo 150 annitupenda è la nostra eredità»: ri-prende le parole del Salmo il ti-

tolo del convegno unitario promossodall’Azione cattolica diocesana di Tre-viso, che si terrà domenica 27 maggiolungo le mura rinascimentali della cittàveneta. Nel programma, la celebrazio-ne della Messa presieduta dal vescovoGianfranco Agostino Gardin. Così la pre-sidente Ornella Vanzella: «Ricordiamocon gratitudine le origini della nostraassociazione, le persone e le vicende,continuando a proporre il carisma del-l’Azione cattolica nella Chiesa». Nel sol-co dei festeggiamenti per il 150° anni-versario dalla fondazione dell’associa-zione laicale, un grande evento per ri-leggere in un’ottica intergeneraziona-le una storia di servizio all’insegna del-la corresponsabilità nella comunità,della valorizzazione della dimensioneparrocchiale e della formazione cri-stiana e guardare alle sfide del tempopresente e di quello futuro là dove, co-me laici, tutti, dai ragazzi agli anziani,sono chiamati a rendere testimonian-za della gioia del Vangelo.

Davide Bellacicco

DI ALESSANDRA CECCHIN

pregare si può imparare. Lo hanno ca-pito i quasi duecento giovani della dio-cesi di Treviso che da novembre ad apri-

le hanno partecipato ad una vera e propria«scuola di preghiera» promossa dal Centro dio-cesano vocazioni in collaborazione con il Se-minario vescovile e con l’Azione cattolica. «O-ra X» è il nome dell’itinerario. «Si può leggereOra decima, riprendendo il momento in cuiGesù incontrò e chiamò i primi due discepo-li, secondo il racconto dell’evangelista Gio-vanni – spiega don Cristiano Carraro, padre spi-rituale del Seminario e componente dell’é-quipe della scuola di preghiera –, oppure sipuò leggere la «X» come la lettera dell’alfabe-to, intendendo un momento cruciale, decisi-vo, come è sempre il momento in cui il Si-gnore ci raggiunge. L’obiettivo del percorso,dedicato ai giovani dai 18 ai 30 anni, era quel-lo di accompagnare ed educare alla preghieracristiana, introducendo agli atteggiamenti fon-damentali della preghiera in modo graduale,cercando di ravvivare e risvegliare il desideriodella relazione e dell’amicizia con il Signore,favorendo tempi di silenzio, ascolto della Pa-rola, dialogo con il Signore e apertura a Lui delproprio cuore e di quanto vi abita».Particolare la modalità degli incontri, che sisono aperti con un buffet e un momento co-

A

munitario di accoglienza negli ambienti delSeminario. I giovani, a conclusione della lorogiornata lavorativa o di studio, hanno così po-tuto «staccare» e cenare insieme, in modo so-brio, ma inseriti in un contesto di relazioni fra-terne. Dopo il buffet, la catechesi, e poi in chie-sa un tempo personale guidato di preghiera,per fare esperienza viva di Gesù, presente nel-la sua Parola, nella sua Chiesa. Alla conclu-

sione la consegna di un piccolo sussidio, peraccompagnare la preghiera personale a casa.La relazione con Gesù, l’ascolto e il silenzio,lo Spirito Santo, la fatica di pregare, la pre-ghiera di lode, quella di supplica e di interces-sione sono stati i vari aspetti approfonditi dimese in mese. E già dai primi incontri l’eco èstata positiva, come sottolineano le riflessionidei giovani: «Aspetto gli incontri come un ap-puntamento», «I momenti di silenzio mi aiu-tano a sintonizzarmi con Gesù», «La cateche-si focalizza temi che di solito sorvolo».«È stato importante per i giovani vivere questocammino insieme. È un’esperienza soprattut-to personale e interiore, ma anche la dimen-sione comunitaria ed ecclesiale risulta deter-minante: più si fa esperienza del Signore e piùsi è parte vitale del suo popolo, della sua fa-miglia; riscoprendo la propria fede, il propriolegame con il Signore attraverso la preghiera,viene rafforzato anche il legame di amicizia,fraternità con gli altri, viene tessuta la Chiesa.Sappiamo poi quanto i giovani cerchino rela-zioni significative e abbiano bisogno del rife-rimento al gruppo. Anche in questa circostan-za, la dimensione comunitaria risulta di aiu-to» conclude don Cristiano. Il progetto è direndere il percorso biennale. Coronamento delcammino di quest’anno sarà la Veglia dioce-sana per le vocazioni, presieduta dal vescovo,sabato 12 maggio.

Il Vangelo? Si legge in salotto

A scuola per la festa del lavoro

he cosa fai venerdìsera? Vieni a leggereil Vangelo a casa no-

stra?». In qualche caso hannoproprio questo tenore gli invi-ti che arrivano dagli animato-ri dell’iniziativa della diocesi diTreviso «Vangelo nelle case».Un progetto che ha già vistoquasi 200 animatori preparatiattraverso due percorsi forma-tivi, e che si colloca dentro alcammino della Chiesa dioce-sana, impegnata a prestare par-ticolare attenzione alla fede de-gli adulti e ad orientare ogni a-gire pastorale alla conoscenzadi Gesù. A questi animatori,provenienti da tutta la diocesi,è affidato, secondo modi e tem-pi valutati in sede di Collabo-razione pastorale o di parroc-chia, il compito di dar vita al-la proposta, nei modi sempli-ci e «popolari» che la caratte-rizzano, e cioè «un incontro fra-

terno sul Vangelo, nei luoghiquotidiani della casa e offren-do accoglienza a chiunque vo-glia partecipare, per conoscereGesù», come lo ha definito ilvescovo. I nuovi gruppi comincerannoa leggere il Vangelo di Marco,seguendo un metodo già spe-rimentato durante la propostache l’esperienza sta confer-mando particolarmente effica-ce per favorire l’ascolto dellaParola, sostare su di essa conmaggior cura e quindi farla ri-suonare nella vita. Ma come si comincia? Chi in-vitare a condividere la letturadel Vangelo nella propria cuci-na o nel salotto di casa? I grup-pi avviati lo scorso anno han-no segnalato diverse possibi-lità: l’avviso in parrocchia, mapure il chiamarsi tra collabo-ratori pastorali, o un invito ri-volto ai genitori dei ragazzi del

catechismo, ai vicini di casa, a-gli amici, un accenno al colle-ga di lavoro. Tutto può diven-tare occasione di invito e op-portunità offerta a chi non l’a-vrebbe immaginata. Intanto igruppi già esistenti e che han-no iniziato l’anno scorso stan-no proseguendo la lettura del-la seconda parte del vangelo diMarco, aiutati anche da un te-sto-guida preparato con le trac-ce degli incontri. D’intesa poicon la Scuola di formazioneteologica diocesana è stato at-tivato un corso di formazionepermanente per animatori delVangelo nelle case. Consiste inalcune ore di approfondimen-to sostando di anno in annosu uno dei quattro Vangeli e,per chi lo desidera, sugli altri Li-bri dell’Antico e del Nuovo Te-stamento. Il corso di quest’an-no è stato dedicato proprio alVangelo di Marco.

l primo maggio a Trevisosarà celebrato sì nelle piaz-ze, ma anche negli spazi,

e con il fattivo contributo, diuna scuola: il Centro di for-mazione professionale "Fon-

I dazione Opera Montegrap-pa" di Fonte. I giovani lavo-ratori di domani, infatti, so-no coinvolti in prima perso-na in un evento dal titolo «C’èda fare - testimonianze e mu-sica sul mondo del lavoro»organizzato per il 5 maggiodall’ufficio diocesano di Pa-storale sociale e del lavoro in-sieme al gruppo Musical-mente orchestra nella sededell’azienda dolciaria AsoloDolce La musica si fonderàcon 12 testimonianze prove-nienti dal mondo del lavoro,ambiti diversi che a volte fa-ticano a dialogare: impren-ditori, lavoratori dipendenti,ricercatori, politici, inse-gnanti, per un’occasione diincontro che metta in luce lapartecipazione di tutti al be-

ne comune e che ricordi la di-gnità del lavoro, fatto di fati-ca, di impegno, di responsa-bilità e di realizzazione per-sonale, ambito particolare nelquale è possibile esprimeretalenti e creatività, condivi-dere tempo, progetti, falli-menti e successi. Su questotema saranno proiettati an-che alcuni spezzoni del vi-deo-discorso del Papa ai di-soccupati di Cagliari, con ilsuo appello a rimettere alcentro l’uomo e la donna, perun lavoro che non strumen-talizzi le persone, ma che siaal servizio della loro dignità.Tra gli ospiti anche il vesco-vo Gardin e l’assessore regio-nale all’Istruzione e alla for-mazione professionale ElenaDonazzan.

Come a un concertoi ispira ai concerti del 1° mag-gio l’evento del Cfp di Fonte nel

quale si fondono musica, testimo-nianze dal mondo del lavoro e scuo-la. Le testimonianze saranno colle-gate a canzoni famose, e alcune sa-ranno arricchite da coreografie. Es-sere umani di Marco Mengoni, ad e-sempio, sarà abbinata alla storia diNicoletta, disabile, che dopo 12 an-ni di lavoro, è stata licenziata e hadovuto rimettersi in gioco.

S

Dialoghi d’autorei chiama «Dialoghi d’auto-re» la nuova iniziativa ac-

cademica dell’Istituto supe-riore di Scienze religiose Gio-vanni Paolo I - Veneto Orien-tale per far conoscere le pub-blicazioni dei docenti e per sti-molare il dibattito e la ricerca.Dopo la presentazione del vo-lume La libertà necessaria -Conversazioni su Filosofia eTeologia curato da don Stefa-no Didonè, docente di Teolo-gia fondamentale e direttoredello Studio teologico inter-diocesano Treviso-Vittorio Ve-neto, venerdì 18 maggio, alle20.30, nell’aula Cardinal Pa-van del Seminario di Trevisosarà presentato il volume didon Francesco Pesce Due, nes-suno, centomila - Uomo, don-na e amore. L’incontro è aper-to al pubblico.

S

Leggere il mondo(e i fatti) alla lucedel Vangelo

DI GIANFRANCO AGOSTINO GARDIN *

na pregevole recente biografia delbeato Andrea Giacinto Longhin, pa-store della Chiesa trevigiana dal 1904

al 1936, tracciando le direttrici del ministe-ro del grande vescovo cappuccino, sottoli-nea l’attenzione rivolta agli strumenti dellacomunicazione, necessari per la difesa del-la visione cristiana, per il dialogo con il mon-do che cambiava e per la formazione e la cor-retta informazione del popolo. Su suo im-pulso nel 1929 la giunta diocesana di A-zione cattolica assunse la redazione trevi-giana del quotidiano L’Avvenire d’Italia, unimpegno e un investimento che l’Ac onoròe che mise la diocesi in contatto con le al-tre Chiese d’Italia. Il vescovo accompagnòda vicino questa esperienza. Nel 1933, nelmessaggio annuale alle parrocchie, scrivevache compito del giornale dei cattolici eraquello di «illuminare ai riflessi del Vangeloi grandi e i piccoli avvenimenti di ogni gior-no», intuendo nella diffusione del quoti-diano dei cattolici «uno strumento di apo-stolato intelligente, efficace, moderno…».Non possiamo leggere senza ammirazionequeste lontane parole, nel pur mutato uni-

verso della comuni-cazione globale checi raggiunge da ogniluogo e in ogni mo-mento. A uno sguar-do superficiale puòsembrare che sia fi-nalmente caduta o-gni censura e larealtà dei fatti sia adisposizione di tuttiper essere strumentodi orientamento e ar-ricchimento umano,

culturale e sociale. In realtà, mai come og-gi la comunicazione soffre non di censuradei fatti ma di una più astuta censura: quel-la dei significati, l’eclissi dei quali toglie aifatti ogni riferimento a criteri di giudizio og-gettivi e ad un intento pedagogico. Ne vie-ne che tutto è uguale e ogni evento si auto-legittima per il solo fatto che è accaduto. Ilcorpo dei lettori o utenti viene avvicinato,anzi aggredito, senza nessun rispetto del-l’età, della situazione psicologica, delle le-gittime attese.Papa Francesco, il 16 dicembre 2017, rice-vendo in udienza i delegati dell’Uspi e del-la Fisc, parlava loro dei «peccati della co-municazione», segnalando le responsabilitàdi coloro che privilegiano unicamente cri-teri di audience e di mercato.Bisognerebbe aggiungere, a completamen-to dell’analisi del Papa, «i peccati della frui-zione», cioè la responsabilità di utenti, spet-tatori e lettori… soprattutto genitori ed e-ducatori. È peccato di fruizione anche la pas-sività e la crescente insensibilità, presentein troppi cristiani, per quegli strumenti del-la stampa cattolica che, pur con tante diffi-coltà, occupano posizioni coraggiose di te-stimonianza e di proposta.La stampa cattolica, soprattutto il quotidia-no Avvenire, del quale celebriamo oggi laGiornata nella nostra diocesi, non è apolo-gia della comunità cattolica, non esiste con-tro qualcuno, ma rivendica il diritto di pre-sentare i fatti e i significati nella luce delVangelo e dell’esperienza bimillenaria del-la comunità cristiana italiana. Se abbiamocome Chiesa qualcosa da dire anche oggi almondo, e questa è la missione che il Signoreci ha affidato, non possiamo realizzarla sen-za l’attenzione e la promozione di strumentiadeguati, senza il coinvolgimento dal bas-so, senza una più viva coscienza del tempoin cui viviamo.

* vescovo

U

il progetto.Catechismo, percorso creativoper 50mila bambini e le loro famiglie

opo 15 anni di sperimentazione,l’Ufficio per l’annuncio e la catechesi

della diocesi di Treviso ha fatto il puntosugli «Itinerari di iniziazione cristiana» eha restituito alla diocesi una ricca epreziosa esperienza pastorale per unrinnovamento della catechesi. Il testo«Conoscere il progetto Sicar» è stato messoa disposizione dei catechistinell’assemblea diocesana di marzo con laconsegna da parte del vescovo. Il volumecontiene contributi di teologi e catechetisu alcune questioni nodali della catechesi.Il progetto prende il nome dalla città dellaSamaria Sicar, luogo dell’incontro di Gesùcon la donna samaritana presso lasorgente di Giacobbe: un incontro che sirivela generativo, capace di aprire nuovipercorsi di fede nel cuore della donna, maanche della folla che ascolta il suoracconto. «Dal coinvolgimento sinergico ditante persone è maturato uno strumentopastorale che già in fase sperimentale haricevuto apprezzamento – spiega ildirettore dell’ufficio, don Alberto Zanetti –. Il progetto viene proposto come una

“piattaforma condivisa” dove tutti, laici epresbiteri, sono impegnati a leggere gliappelli delle famiglie e dei ragazzi perdiscernere ciò che può favorire unrinnovato e gioioso primo annuncio dellafede. Si tratta di orientare a un cambio dimentalità per spostare l’asse diriferimento dalle conoscenze ordinate deicontenuti della fedeall’accompagnamento all’incontro vivo colRisorto. Cinquantamila bambini e ragazzicon le loro famiglie nella diocesi sonocoinvolti nell’avventura della fede. Lastoria educativa della nostra diocesiannovera santi pastori e catechisti che nelloro ruolo chiave per la vita della Chiesa(pensiamo solo a Pio X) o nel servizio piùnascosto nelle parrocchie hannoconsegnato a tutti noi l’impegno a farvivere il Vangelo nella verità di parole edesperienze che hanno da sempre legatoinsieme adulti e piccoli. Sotto il loropatrocinio vogliamo rischiare ilcambiamento, incoraggiati dall’invito dipapa Francesco ad essere audaci ecreativi».

D

Il vescovo

Un’esercitazione al Cfp

La scuola di preghiera

Domenica, 29 aprile 2018

NOTIZIE DALLA CHIESAPagina a cura dell’Ufficio diocesanoper le Comunicazioni socialiVia Longhin 7 – 31100 TrevisoTel. 0422576843 – Fax 0422576992mail: [email protected]

Redazione AvvenirePiazza Carbonari, 3 - 20125 Milanoe-mail: [email protected]

?

Trevisogiornata del quotidiano

Azione cattolica

Seminario

la parola del vescovo

Scienze religiose