From Volterra to San Gimignano - Route

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ASPETTI STORICI E ARCHITETTONICI Chi intende andare da Volterra a San Gimignano attraversa un territorio che è stato oggetto di aspre contese fra le due città. Fra l’XI ed il XIII secolo dall’una e dall’altra fazione furono costruiti numerosi castelli e fortezze destinati a proteggere le vie di comunicazione e i villaggi. Le prime lotte per il controllo di quest’area si ebbero con la nascita del comune di Volterra quando i governanti di quest’ultimo vollero controllare la strada che collegava la loro città con la Via Francigena, che passava per San Gimignano. Le scorrerie e le rappresaglie divennero ancora più aspre quando si affacciò sulla scena un terzo contendente: il comune di Monte Voltraio, castello a pochi chilometri da Volterra, che fu a lungo conteso fino a quando i Volterrani lo conquistarono definitivamente. Con la fine del Medioevo e di queste lotte, ai castelli si sostituirono prima i borghi agricoli e poi le ville, di proprietà dei nobili locali, che controllavano vasti appezzamenti agricoli. Percorrendo la strada che è qui indicata possiamo vedere tutti i tipi di insediamenti che si sono alternati nelle varie epoche. Itinerario 1 La strada, come tutte le vie principali (vie maestre) del territorio volterrano, era in buona parte lastricata, il selciato stradale è sopravvissuto ed è visibile solo in alcuni punti: presso la località San Lorenzo e nei pressi della rocca di Monte Voltraio . Monte Voltraio è posto proprio a fianco della via, sulla sommità di una collina da cui era possibile controllare chi la percorreva. Il primo documento che nomina questa località è del 967 quando, alla presenza dell’imperatore Ottone I di Sassonia, vi si riunirono numerosi potenti nobili ed ecclesiastici toscani. Del castello, dove abitavano numerose famiglie nobili, sono rimasti solamente i ruderi, che è possibile ammirare con una piccola deviazione. Sulle pendici della collina, intorno alla Pieve di San Giovanni, esisteva un ampio borgo circondato da mura in pietra. Ai piedi del monte, lungo la strada, troviamo la villa del Palagione , oggi restaurata e sede di un Centro Interculturale. Si tratta di una tipica villa seicentesca, composta dall’edificio principale, provvisto di cappella e di ampie stanze ricche di affreschi decorativi, dove abitava il proprietario, che aveva intorno altri edifici destinati alle attività produttive ed un bel giardino all’italiana. Subito dopo, poco distante dalla strada, la Chiesa HISTORY AND ARCHITECTURE As the territory between Volterra and San Gimignano was bitterly contested in antiquity, from the 11th to the 13th century many castles and fortresses were erected by both fractions to protect the roads and villages. The first conflicts began when the newly formed Commune of Volterra decided to guard the roads that connected the city with the Via Francigena (the pilgrims way) that passed through San Gimignano.The invasions and counter- attacks intensified when a third rival arrived on the scene: the Commune of Monte Voltraio; a castle just a few kilometres from Volterra contested for many years until it was finally conquered by the Volterrans. At the end of the Middle Ages the castles were transformed into farm villages and then villas owned by local noble families who reigned over large areas of farm land. Along the road indicated below you can still admire many of these historical buildings. della Nunziata , del XII secolo, oggi abbandonata. Insieme alla poco lontana Chiesa di S. Lorenzo (XIII sec.) , dipendeva dalla Pieve di Monte Voltraio. La via poi attraversa il borgo di Pignano . Toponimo di origine romana, dal XII secolo, è noto come sede di un castello, che venne ripetutamente distrutto durante le guerre fra Volterra e San Gimignano, e di una chiesa dedicata a San Bartolomeo, divenuta pieve quando fu distrutta quella di Monte Voltraio. Nei pressi dell’abitato erano le cave da cui si estraeva il “tufo di Pignano”. Sulla fine del Settecento il castello fu sostituito da una villa costruita dagli Incontri di Volterra, adesso è sede di una fattoria. Una storia simile è quella del borgo di Sensano, posto sul crinale dei Monti Cornocchi. conservazione delle strutture. Sono particolarmente ben riconoscibili la chiesa di San Frediano e la torre del Mastio. Continuando verso San Gimignano, dopo aver attraversato un ampio tratto boscato, la strada passa accanto alla chiesa di San Donato , del XIII secolo. Infine, prima di entrare a San Gimignano, è degno di nota il castello di Montauto , che nel 1186 era di proprietà dei vescovi di Volterra, posto a protezione della Via Francigena. Itinerario 2 Il percorso scende verso la valle dell’Era seguendo il tracciato dell’antica Via Salaiola: si tratta di una delle più belle strade medievali di Volterra che ancora conservano il selciato originale. Dapprima attraversa la necropoli etrusca dei Marmini e poi passa vicino alla bella chiesa di Santa Margherita , del XII secolo. Sul fondovalle attraversa l’abitato di Prato d’Era, per poi risalire l’altro versante della valle in direzione del Monte Nero. Di rilievo è la Villa di Scopicci , da cui si gode un ampio panorama di Volterra e della Valdera, tipico esempio di villa gentilizia di campagna del XVIII secolo. La poco lontana Villa di Ulignano , del XVII secolo, fu costruita dall’ammiraglio Iacopo Inghirami sulle rovine di un antico castello noto già nel 991. La villa, centro nel XIX secolo di una delle più vaste tenute del Volterrano, si presenta con diversi corpi di fabbrica che furono costruiti sfruttando i resti delle abitazioni del borgo sorto intorno al castello. Il borgo di Sensano , da cui si gode di un’ampia visuale sul territorio, spaziando fino agli Appennini e al monte Amiata, era sede di un importante castello volterrano, di cui rimangono i resti della torre e la Pieve dei SS. Ippolito e Cassiano. (A.F.) Al di là dei Cornocchi inizia il territorio di San Gimignano. Nel medioevo il confine era controllato dal castello di Castelvecchio , costruito su una rupe isolata dalle due profonde valli create dai torrenti che la circondano. La fortezza, nella quale vivevano circa 40-50 famiglie, non presenta elementi artistici di pregio, ma spicca, fra tutti i castelli abbandonati della zona, per l’eccezionale stato di a Cultural Centre. A typical 17th century villa with the main building richly adorned with frescoes where the owner resided surrounded by out houses, a chapel and a fine Italian garden. Proceeding a little further stands the abbandoned 12th century Church of La Nunziata . The 13th century Church of S. Lorenzo was under the parish church of Monte Voltraio. The road then leads to the 12th century village of Pignano whose name originates during the Roman Period. The village was once a castle that was repeatedly destroyed during the conflicts between Volterra and San Gimignano. The church dedicated to Saint Bartholomew later became a parish church when the one in Monte Voltraio was destroyed. Near the village there are also the tufa quarries where the tufa of Pignano was once extracted. At the end of the 18th century a villa was built on the site where the castle was stood, by the Incontri family from Volterra . The village of Sensano, situated on the crest of Monti Cornocchi, has a similar history to Pignano. Beyond the Cornocchi, the territory of San Gimignano begins. During the Middle Ages the border line was guarded by the Castle of Castelvecchio erected on an isolated cliff between two deep valleys created by torrential rivers. 40-50 families once lived in the fortress and it is in particularly good condition as compared to many other abandoned castles especially the church of San Frediano and the Mastio tower. Proceeding towards San Gimignano through woodland, the road passes by the 13th century church of San Donato . Just before San Gimignano stands the noteworthy castle of Montauto which belonged to the Volterran Bishops in 1186 and was erected to protect the Via Francigena. Itinerary 2 This itinerary descends the Era Valley along the remains of the ancient Via Salaiola road, one of the most beautiful Medieval roads of Volterra which still preserves its original paving stones. The walk begins at the Etruscan burial site, the Marmini past the beautiful 12th century church of Santa Margherita down the hill to Prato d’Era and up the other side of the valley towards Monte Nero. The Villa di Scopicci which offers a panoramic view of Volterra and the Era Valley, is a typical 18th century country estate. The nearby 17th century Villa di Ulignano was built by Admiral Jacopo Inghirami on the ruins of an ancient castle documented as far back as 991. The castle and village was one of the largest estates in the Volterran territory in the 11th century. The villa is made up of several buildings which were built with the remains of the preexisting village. The village of Sensano which offers a breath taking view of the Apennines and Mount Amiata was once a castle although only the tower and the parish church of Saints Ippolito and Cassiano remain. (A.F.) Itinerary 1 As many of the main roads in the Volterran territory, this was originally paved , traces of which can still be seen especially in the area of San Lorenzo and at Monte Voltraio . The road runs by Monte Voltraio which dominated, overlooked and guarded its safety. The earliest document that mentions Monte Voltraio dates back to 967 and records a meeting that took place there between Emperor Otto 1 of Saxony, a number of powerful nobles and Tuscan clergymen. The castle which originally housed numerous noble families is now a ruin.On the top of the hill encircling the parish church of San Giovanni there was a large village encircled by a stone wall. At the foot of Monte Voltraio there is the Villa Palagione which has recently been renovated as Consorzio Turistico Volterra Val di Cecina Valdera Informazioni Turistiche Centro prenotazioni turistiche (servizio gratuito) Tourist Information Booking and Reservations (free of charge) Informationen für den Reisenden Reservierung von touristischen Dienstleistungen (konstenlos) Renseignements touristiques Réservation touristiques gratuites Piazza dei Priori 19-20 56048 VOLTERRA (Pisa) Italia Tel. +39 0588 87257 fax +39 0588 86099 email [email protected] www.volterratur.it Castelvecchio San Gimignano Castelvecchio Pieve della Nera Volterra Storia, geologia, fauna e vegetazione fra Volterra e San Gimignano, con carta degli itinerari History, geology, vegetation, flora and fauna between Volterra and San Gimignano, with an itineraries map

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ASPETTI STORICI E ARCHITETTONICI

Chi intende andare da Volterra a San Gimignanoattraversa un territorio che è stato oggetto di asprecontese fra le due città. Fra l’XI ed il XIII secolodall’una e dall’altra fazione furono costruitinumerosi castelli e fortezze destinati a proteggerele vie di comunicazione e i villaggi. Le prime lotteper il controllo di quest’area si ebbero con la nascitadel comune di Volterra quando i governanti diquest’ultimo vollero controllare la strada checollegava la loro città con la Via Francigena, chepassava per San Gimignano. Le scorrerie e lerappresaglie divennero ancora più aspre quando siaffacciò sulla scena un terzo contendente: il comunedi Monte Voltraio, castello a pochi chilometri daVolterra, che fu a lungo conteso fino a quando iVolterrani lo conquistarono definitivamente.Con la fine del Medioevo e di queste lotte, ai castellisi sostituirono prima i borghi agricoli e poi le ville,di proprietà dei nobili locali, che controllavanovasti appezzamenti agricoli. Percorrendo la stradache è qui indicata possiamo vedere tutti i tipi diinsediamenti che si sono alternati nelle varieepoche.

Itinerario 1La strada, come tutte le vie principali (vie maestre)del territorio volterrano, era in buona partelastricata, il selciato stradale è sopravvissuto ed èvisibile solo in alcuni punti: presso la località SanLorenzo e nei pressi della rocca di Monte Voltraio

. Monte Voltraio è posto proprio a fianco dellavia, sulla sommità di una collina da cui era possibilecontrollare chi la percorreva. Il primo documentoche nomina questa località è del 967 quando, allapresenza dell’imperatore Ottone I di Sassonia, vi siriunirono numerosi potenti nobili ed ecclesiasticitoscani. Del castello, dove abitavano numerosefamiglie nobili, sono rimasti solamente i ruderi, cheè possibile ammirare con una piccola deviazione.Sulle pendici della collina, intorno alla Pieve diSan Giovanni, esisteva un ampio borgo circondatoda mura in pietra.Ai piedi del monte, lungo la strada, troviamo la villadel Palagione , oggi restaurata e sede di un CentroInterculturale. Si tratta di una tipica villaseicentesca, composta dall’edificio principale,provvisto di cappella e di ampie stanze ricche diaffreschi decorativi, dove abitava il proprietario,che aveva intorno altri edifici destinati alle attivitàproduttive ed un bel giardino all’italiana.Subito dopo, poco distante dalla strada, la Chiesa

HISTORY AND ARCHITECTURE

As the territory between Volterra and San Gimignanowas bitterly contested in antiquity, from the 11thto the 13th century many castles and fortresseswere erected by both fractions to protect the roadsand villages. The first conflicts began when thenewly formed Commune of Volterra decided toguard the roads that connected the city with theVia Francigena (the pilgrims way) that passedthrough San Gimignano.The invasions and counter-attacks intensified when a third rival arrived onthe scene: the Commune of Monte Voltraio; a castlejust a few kilometres from Volterra contested formany years until it was finally conquered by theVolterrans.At the end of the Middle Ages the castles weretransformed into farm villages and then villas ownedby local noble families who reigned over large areasof farm land. Along the road indicated below youcan still admire many of these historical buildings.

della Nunziata , del XII secolo, oggi abbandonata.Insieme alla poco lontana Chiesa di S. Lorenzo(XIII sec.) , dipendeva dalla Pieve di MonteVoltraio.La via poi attraversa il borgo di Pignano .Toponimo di origine romana, dal XII secolo, è notocome sede di un castello, che venne ripetutamentedistrutto durante le guerre fra Volterra e SanGimignano, e di una chiesa dedicata a SanBartolomeo, divenuta pieve quando fu distruttaquella di Monte Voltraio. Nei pressi dell’abitatoerano le cave da cui si estraeva il “tufo di Pignano”.Sulla fine del Settecento il castello fu sostituito dauna villa costruita dagli Incontri di Volterra, adessoè sede di una fattoria. Una storia simile è quelladel borgo di Sensano, posto sul crinale dei MontiCornocchi.

conservazione delle strutture. Sono particolarmenteben riconoscibili la chiesa di San Frediano e la torredel Mastio.Continuando verso San Gimignano, dopo averattraversato un ampio tratto boscato, la stradapassa accanto alla chiesa di San Donato , del XIIIsecolo. Infine, prima di entrare a San Gimignano,è degno di nota il castello di Montauto , che nel1186 era di proprietà dei vescovi di Volterra, postoa protezione della Via Francigena.

Itinerario 2Il percorso scende verso la valle dell’Era seguendoil tracciato dell’antica Via Salaiola: si tratta di unadelle più belle strade medievali di Volterra cheancora conservano il selciato originale. Dapprimaattraversa la necropoli etrusca dei Marmini epoi passa vicino alla bella chiesa di Santa Margherita

, del XII secolo. Sul fondovalle attraversa l’abitatodi Prato d’Era, per poi risalire l’altro versante dellavalle in direzione del Monte Nero.Di rilievo è la Villa di Scopicci , da cui si gode unampio panorama di Volterra e della Valdera, tipicoesempio di villa gentilizia di campagna del XVIIIsecolo. La poco lontana Villa di Ulignano , delXVII secolo, fu costruita dall’ammiraglio IacopoInghirami sulle rovine di un antico castello notogià nel 991. La villa, centro nel XIX secolo di unadelle più vaste tenute del Volterrano, si presentacon diversi corpi di fabbrica che furono costruitisfruttando i resti delle abitazioni del borgo sortointorno al castello.Il borgo di Sensano , da cui si gode di un’ampiavisuale sul territorio, spaziando fino agli Appenninie al monte Amiata, era sede di un importantecastello volterrano, di cui rimangono i resti dellatorre e la Pieve dei SS. Ippolito e Cassiano. (A.F.)

Al di là dei Cornocchi inizia il territorio di SanGimignano. Nel medioevo il confine era controllatodal castello di Castelvecchio , costruito su unarupe isolata dalle due profonde valli create daitorrenti che la circondano. La fortezza, nella qualevivevano circa 40-50 famiglie, non presenta elementiartistici di pregio, ma spicca, fra tutti i castelliabbandonati della zona, per l’eccezionale stato di

a Cultural Centre. A typical 17th century villa withthe main building richly adorned with frescoeswhere the owner resided surrounded by out houses,a chapel and a fine Italian garden.Proceeding a little further stands the abbandoned12th century Church of La Nunziata . The 13thcentury Church of S. Lorenzo was under theparish church of Monte Voltraio.The road then leads to the 12th century village ofPignano whose name originates during theRoman Period. The village was once a castle thatwas repeatedly destroyed during the conflictsbetween Volterra and San Gimignano. The churchdedicated to Saint Bartholomew later became aparish church when the one in Monte Voltraio wasdestroyed. Near the village there are also the tufaquarries where the tufa of Pignano was onceextracted. At the end of the 18th century a villawas built on the site where the castle was stood,by the Incontri family from Volterra . The villageof Sensano, situated on the crest of MontiCornocchi, has a similar history to Pignano.Beyond the Cornocchi, the territory of SanGimignano begins. During the Middle Ages theborder line was guarded by the Castle ofCastelvecchio erected on an isolated cliffbetween two deep valleys created by torrentialrivers.40-50 families once lived in the fortress and it isin particularly good condition as compared to manyother abandoned castles especially the church ofSan Frediano and the Mastio tower. Proceedingtowards San Gimignano through woodland, theroad passes by the 13th century church of SanDonato . Just before San Gimignano stands thenoteworthy castle of Montauto which belongedto the Volterran Bishops in 1186 and was erectedto protect the Via Francigena.

Itinerary 2This itinerary descends the Era Valley along theremains of the ancient Via Salaiola road, one ofthe most beautiful Medieval roads of Volterra whichstill preserves its original paving stones. The walkbegins at the Etruscan burial site, the Marmini

past the beautiful 12th century church of SantaMargherita down the hill to Prato d’Era and upthe other side of the valley towards Monte Nero.The Villa di Scopicci which offers a panoramicview of Volterra and the Era Valley, is a typical 18thcentury country estate. The nearby 17th centuryVilla di Ulignano was built by Admiral JacopoInghirami on the ruins of an ancient castle

documented as far back as 991. The castle andvillage was one of the largest estates in the Volterranterritory in the 11th century. The villa is made upof several buildings which were built with theremains of the preexisting village.The village of Sensano which offers a breathtaking view of the Apennines and Mount Amiatawas once a castle although only the tower and theparish church of Saints Ippolito and Cassianoremain. (A.F.)

Itinerary 1As many of the main roads in the Volterran territory,this was originally paved , traces of which can stillbe seen especially in the area of San Lorenzo andat Monte Voltraio . The road runs by Monte Voltraiowhich dominated, overlooked and guarded its safety.The earliest document that mentions Monte Voltraiodates back to 967 and records a meeting that tookplace there between Emperor Otto 1 of Saxony, anumber of powerful nobles and Tuscan clergymen.The castle which originally housed numerous noblefamilies is now a ruin.On the top of the hill encirclingthe parish church of San Giovanni there was a largevillage encircled by a stone wall.At the foot of Monte Voltraio there is the VillaPalagione which has recently been renovated as

Consorzio TuristicoVolterra Val di CecinaValdera

Informazioni TuristicheCentro prenotazioni turistiche(servizio gratuito)

Tourist InformationBooking and Reservations(free of charge)

Informationen für den ReisendenReservierung von touristischenDienstleistungen (konstenlos)

Renseignements touristiquesRéservation touristiques gratuites

Piazza dei Priori 19-2056048 VOLTERRA (Pisa) ItaliaTel. +39 0588 87257fax +39 0588 86099

email [email protected]

Castelvecchio

San Gimignano

Castelvecchio

Pieve della Nera

Volterra Storia, geologia, fauna e vegetazionefra Volterra e San Gimignano,con carta degli itinerari

History, geology, vegetation, flora and fauna between Volterra and San Gimignano, with an itineraries map

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ASPETTI GEOLOGICI E MORFOLOGICI

Dopo la fase culminante della prolungata tettonicacompressiva che condusse all’innalzamento dellacatena appenninica, la Toscana meridionale fuinteressata, a partire dal Miocene medio-superiore(circa 12-10 milioni d’anni fa), da una tettonicadi stile distensivo. Nella zona compresa tra Volterrae S.Gimignano essa determinò la formazione didue grandi bacini di sprofondamento subparalleli:il Bacino di Volterra-Val d’Era e il Bacino della Vald’Elsa, due estese fosse tettoniche allungate indirezione NW-SE e separate tra loro da una seriecontinua di rilievi di età più antica (la catenaIano-Montagnola Senese-Monticiano-Roccastrada-M.Leoni,) nota in geologia come Dorsale Medio-Toscana. La prolungata subsidenza che questearee subirono dal Miocene superiore a tutto ilPliocene inferiore (ovvero tra 10 e 3 milioni d’annifa) le rese inizialmente sede di ampi bacini lacustri(in cui si depositarono sedimenti per lo piùgrossolani come conglomerati, marne e argillecon strati di lignite) che successivamente furonoinvasi dal mare. Nonostante la comune origine, lastoria geologica delle due aree si sviluppò concaratteri eterogenei. La Dorsale Medio-Toscanarappresentò una vera e propria barriera orograficache impedì quasi sempre la comunicazione tra idue bacini determinando in ciascuno di essiun’evoluzione sedimentaria di tipo diverso. Così,quando durante il Messiniano (circa 6 milioni dianni fa) il mare fece per la prima volta il suoingresso nella zona, non riuscì a penetrare adoriente della Dorsale (ovvero nel Bacino della Vald’Elsa) salvo che in episodi limitati e circoscritti.Di conseguenza, mentre in Val d’Elsa si conservavaper lo più un ambiente di tipo lacustre, nel bacinodi Volterra si succedevano episodi marini e lagunaricon deposizione di argille e precipitazioneevaporitica di gesso (dal quale ebbe talora originel’alabastro) e, in condizioni particolari, disalgemma. Nel Pliocene inferiore (5-3 milioni dianni fa), mentre il Bacino della Val d’Elsa si trovavain fase di emersione, il mare invase profondamenteil Bacino di Volterra dando luogo (soprattutto inVal d’Era) alla deposizione di potenti spessoriargillosi. Nel Pliocene medio (3-1,8 milioni di annifa), infine, il Bacino di Volterra fu interessato dalcompleto e definitivo ritiro del mare. Col progrediredi tale fenomeno la sedimentazione in questa zonasi sviluppò in acque sempre meno profonde e fupertanto caratterizzata dalla deposizioneprogressiva di sabbie e di calcari arenacei (lastratigrafia del colle di Volterra testimoniaesemplarmente il succedersi di tutte le fasisedimentarie del Pliocene). Nello stesso tempo ilmare occupava l’area della Val d’Elsa deter-minandovi la deposizione di estesi spessori disabbie gialle riccamente fossilifere.

ASPETTI FLORISTICIE VEGETAZIONALI

Itinerario 1In funzione della distribuzione della vegetazione,l'Italia fa parte di due grandi regioni fitoclimatiche:quella mediterranea e quella centroeuropea, l'unacon accentuata secchezza estiva (vegetazionepotenziale di latifoglie sempreverdi), l'altra contemperature medie più basse e senza aridità estiva(vegetazione potenziale di latifoglie decidue: quercee faggio).

GEOLOGY AND MORPHOLOGY

During the Upper Miocene phase (about 12 millionyears ago) when the Apennine range emerged, twolarge basins in the area between Volterra andS.Gimignano were formed: the Volterra Era ValleyBasin and the Elsa Valley Basin ; two extensivetectonic valleys stretching from NW-SE andseperated by an earlier range of hills,(the Iano-Montagnola Siena-Monticiano-Roccastrada-M.Leonirange) geologically known as the Mid-Tuscan -Ridge.Between the Upper Miocene and the Mid-Pliocene(between 10 and 1,8 million years ago), prolongedsubsidence in these areas formed large lake basins(in which sediments such as conglomerates, marneand clay containing lignite were deposited) whichwere successively invaded by the sea.Despite a common origin, the geology of the twoareas developed heterogeneous features. The Mid-Tuscan Dorsal formed an orographic bar thatimpeded a link between the two basins bringingabout a diverse sedimentary evolution in eachbasin.About 6 million years ago when the sea inundatedthe area, the Elsa Valley basin was minimallyinvaded and largely preserved its lake depositswhile the sea deposited clay,chalk and rock salt inthe Volterra basin.During the lower Pliocene (5-3 million years ago)the Elsa Valley was in the phase of emersion whenthe Volterra basin was totally inundated by the sea(particularly the Era Valley) forming thick, heavyclay deposits.During the mid-Pliocene ( 3-1,8 million years ago)the sea finally ebbed away from the Volterra basinleaving continually shallower sediments such assand and arenaceous limestone (Volterra stillretains the successive sedimentary phases of thePliocene era). In the Elsa valley the sea leftextensive and thick deposits of yellow sandstonerich in fossils.

FLORA AND VEGETATION

Itinerary 1There are two types of climates in Italy:mediterranean and central European. The formeris very dry in the summer and the latter has alower summer temperature .The area between Volterra and S.Gimignano liesin a transitional zone where factors such as thetopography, morphology, cultivation, geology andvariety of soil play an important role indetermining the physiognomy and the specificcomposition of the vegetation.

cronologicamente riferibile al Cretacico inf. (140-100 m.a.). Giacimento fossilifero presso laFattoria di Castelvecchio: in un grande vignetoadiacente alla Fattoria affiorano sabbie giallericche di fossili di Lamellibranchi (soprattuttodel genere Ostrea) ben conservati e di grandidimensioni. Poggio del Comune e area diCastelvecchio: vastissimo affioramento di CalcareCavernoso, roccia grigio scura di origineevaporitica datata al Trias sup. (Norico-Retico:circa 200 m.a.) depositatasi in un ambiente dimare sottile sotto forma di una potente successionecarbonatico-solfatica (banchi di anidriteintercalati da dolomia grigio scura) che, in seguitoalla successiva esposizione in superficie, ha subìtola dissoluzione e l’asporto della componentesolfatica ad opera delle acque meteoricheriducendosi ad un calcare grigio scuro noto comecalcare “cavernoso”.

Fenomeni morfologici nel calcare cavernoso:profilo profondamente incassato dei due corsid’acqua che si uniscono sotto le rovine diCastelvecchio. Fenomeni morfologici nelcalcare cavernoso: la “Grotta della Tana” pressoil Podere Castagneto. Fenomeni morfologicinel calcare cavernoso: il piccolo ma bellissimocañon lungo il Botro ai Buchi nei pressi del PoderePugiano. Affioramento di travertini compatti,biancastri e ben stratificati datati al Pleistoceneinf. (1,7-0,8 m.a.) e ritenuti di probabile originelacustre per la loro posizione stratigrafica sot-tostante ad un livello argilloso-sabbioso contenentelignite. Predominio della “facies”sabbiosa delPliocene medio che conferisce alla morfologia diquesta zona un dolce aspetto collinare reso ancorapiù suggestivo dalla presenza di intense ed estesecoltivazioni di viti ed olivi.

Itinerario 2Volterra - P.d’Era - Ulignano - Sensano - Campore- Castelvecchio - S.Gimignano

Ripide balze sabbiose e caratteristici mulininella valle situata a destra dell’antica “via salaiola”.

Diffusa presenza di frammenti gessosi ealabastrini e resti di piccole cave di alabastronella pineta a destra della strada nei pressi diUlignano. Il rilievo cupoliforme di Monte Nero,imponente ammasso di rocce ofiolitiche (quirappresentate prevalentemente da basalto, rocciadi origine magmatica resto di un’antica crostaoceanica) profondamente inciso nel suo versanteN dal corso del Torrente Strolla che vi ha prodottouna stretta valle caratterizzata da aspri dirupi eda pittoreschi salti d’acqua. La tradizione localevuole che anticamente dal Monte Nero si estraessel’oro. “Cascatelle della Nera”: luogo di grandesuggestione paesaggistica dal quale si può risalireil corso del Torrente Strolla osservando con facilitàinteressanti affioramenti di lave basaltiche acuscini (“pillow lavas”).

Resti di piccole escavazioni di magnesite pressoSensano. Ricerche di minerali di rame nelleofioliti del Botro dei Molini. Dorsale Medio-Toscana: volgendosi verso Volterra vasto panoramache dal Monte Amiata (a sinistra sullo sfondo),passando per le Colline Metallifere e la regioneboracifera di Larderello, si spalanca (a destra)sul settore N del Bacino di Volterra-Val d’Eraspaziando infine sulla piana di Pisa, sui MontiPisani e sulle retrostanti Alpi Apuane. Si puònotare agevolmente l’effettiva estensionelongitudinale del grande bacino (si osservil’immenso mare di argille plioceniche dellaValdera) che appare limitato nella sua spondaoccidentale dalla serie di rilievi (qui ben visibili)di Montecatini Val di Cecina-Casciana Terme,parte settentrionale della cosiddetta “Dorsale peri-tirrenica”. (A.M.)

Itinerary 2Volterra - Prato d’Era - Ulignano - Sensano -Campore - Castelvecchio - S.Gimignano

Steep sandy cliffs and characteristic mills inthe valley on the right of the ancient “via Salaiola”road. An extensive area of chalk and alabasterdeposits and the remains of alabaster quarries inthe Pine wood and to the right of the road atUlignano. The dome-shaped hill of M.Nero(mostly made up of basalt, a magmatic rock, theremains of an ancient ocean crust) deeply carvedby the Strolla river whose flow has produced a deepvalley of steep cliffs and charming water falls. Ithas been said that gold was extracted from MonteNero in antiquity. “Cascatelle della Nera”: abeautiful landscape which can be admired followingthe Strolla river banked by pillow lavas. Remainsof a small magnesite quarry at Sensano. Searchfor copper minerals at the Botro dei Molini. Mid-Tuscan Ridge: looking towards Volterra youcan admire a splendid view of the gently rollinghills, the boraciferous area of Larderello, the stretchof level ground of Pisa, the Pisan hills and theApuan Alps. (A.M.)

può provocare la morte del suo ospite.Caratterizzano inoltre il percorso monumentalipiante di querce (Roverella, Leccio, Cerro) esuggestivi viali di Cipressi toscani (Cupressussempervirens). Di notevole interesse i boschi misti di latifogliedecidue a dominanza di Cerro, Carpino nero (Ostryacarpinifolia) Carpino bianco (Carpinus betulus),Aceri (Acer opalus e Acer campestre), nei profondied umidi impluvi di Castelvecchio, dove nucleirelitti di Faggio (Fagus sylvatica),disceso fino inbasso nei periodi freddi del quaternario, e frequentipiante di Tasso (Taxus baccata), importanteelemento relitto della vegetazione sub-tropicaledi tipo montano del periodo precedente alleglaciazioni, sono da considerare vere e proprieemergenze floristico-vegetazionali.E’ soprattutto in queste associazioni forestali che,da febbraio ad aprile, prima della completavegetazione del piano arboreo, si assiste alla fioritura(purtroppo piuttosto effimera) di bellissime specieerbacee, caratteristiche di boschi ad elevatanaturalità e complessità biologica. Crochi (Crocusetruscus), Ellebori (Helleborus odorus), Viole(Viola reichembachiana), Anemoni (Anemonenemorosa e Anemone apennina), Hepatiche(Hepatica nobilis), Primule (Primula vulgaris),Gigli (Lilium martogon), Bucanevi (Galanthusnivalis), Orchidee (Orchis mascula e altre), formanoun mosaico di colori di rara bellezza.Le superfici forestali hanno subito, nel corso deisecoli, mutamenti in relazione alle attivitàantropiche; è chiaramente visibile la differenzastrutturale tra un porzione di bosco (cerreta)recentemente trattata a ceduo per la produzionedi legna da ardere, e un ceduo invecchiato, da moltianni non utilizzato. Proseguendo verso S.Gimignanosi incontrano splendidi esempi di leccete, untipo di vegetazione prima molto più diffuso nellaregione mediterranea, oggi spesso trasformato inmacchie a causa di tagli ripetuti. Interessante anchela flora sempreverde degli affioramenti calcarei che, pur in un’area ormai interna della Toscana,contengono elementi floristici costieri come il Cisto(Cistus incanus), Fillirea (Phyllirea latifolia), edaltre; bellissima nel periodo autunnale la fiorituradi Erica multiflora.Nel tratto tra S.Donato e S.Gimignano è parti-colarmente evidente una vegetazione intorno aipoderi legata a pratiche colturali parzialmenteancora in uso: piante sparse e piccoli nuclei dimaestose querce allevate per la produzione dighiande, salici (Salix alba sp.vitellina) per legareed intrecciare, Gelsi (Morus nigra) ed altre speciecapitozzate per foraggio o anticamente per laproduzione del baco da seta.

Itinerario 2Oltre ai tipi vegetazionali ed agli ambienti giàdescritti nel primo itinerario, si evidenzial’affioramento ofiolitico di Montenero , RiservaNaturale dal 1997, con emergenze floristiche checontraddistinguono i suggestivi ambienti rupestridei versanti settentrionali e la profonda incisionedel torrente Strolla, quali ad esempio la Campanula(Campanula medium), il Maggiociondolo(Laburnum anagyroides), Gigli (Lilium bulbiferum)e Felci.

From February to April even before the trees beartheir leaves the forests are luxuriously carpetedwith herbaceous flowering plants such as crocus(Crocus etruscus), Hellebore (Helleborus odorus),violet (Viola rechembachiana), Anemone(Anemone nemorosa and Anemone apennina),Hepatica nobilis, primrose (Primula vulgaris),Lilly(Lilium martogon), Snowdrop (Galanthus nivalis),Orchid (Orchis mascula and others).Cultivation has changed the nature of the foreststhroughout the centuries; the structural differencebetween a portion of forest (Turkey oak trees) recently coppiced for fire wood and another leftto mature is clearly visible.The area towards S.Gimignano has extensivestretches of Holm oak woods , once wide spreadin the mediterranian, have now been transformedinto scrub land due to repeated felling. Theevergreen flora which flourish on the limestoneoutcrops are particularly interesting, for althoughthe area is inland, the flora is predominantly coastali.e. Cistus incanus, Phyllirea latifolia etc. and Ericamultiflora which blooms during the autumn.Between S.Donato and S.Gimignano the vegetationis typical farm cultivation: scattered plants andsmall clumps of large oak trees planted for theiracorns, willow trees (Salix alba sp. vitellina) forbasket work and binding, mulberry trees (Morusnigra) planted for fodder or originally for breedingsilk worm.

Itinerary 2As well as the vegetation previously described inItinerary 1, in the area of Montenero whichbecame a Nature Reserve in 1997 among the rockylandscape in the deep valley of the Strolla torrentflora such as the Campanula (Campanula medium),Laburnum (Laburnum anagyroides), Lilly (Liliumbulbiferum) and ferns thrive.

Itinerario 1Volterra - Monte Voltraio - Pignano - Fattoria diCastelvecchio - S.Gimignano

Panorama del paesaggio e della morfologiatipici delle argille plioceniche. Area di distaccodella grande frana argillosa che nel 1887 provocòlo sbarramento del Torrente Era Morta deter-minando la formazione del cosiddetto “lago delPalagione”, tuttora esistente. Esame dellastruttura geologica del Monte Voltraio: potentistratificazioni di sabbie e calcari arenacei delPliocene medio. Panorama sul vastoaffioramento delle Argille del Fiume Era Morta,successione sedimentaria del Miocene sup.costituita da argille e argille sabbiose contenentigessi, conglomerati, sabbie e travertini e originatain ambienti deposizionali compresi tra la faseevaporitica e quella di “lago-mare”. Tracce deidepositi gessosi e delle trascorse ricerche dialabastro nell’area sottostante Casa al Fumo,presso S.Anastasio. Estesi affioramenti ditravertino (“tufo di Pignano”), roccia grigio chiara o bianco giallastra, talora cariata e cavernosa,talvolta friabile e farinosa, largamente impiegatanell’antichità per la realizzazione di gran partedelle celebri urnette cinerarie etrusche o pernotevoli interventi architettonici nell’ediliziamonumentale di età romana o nell’architetturasacra medievale della zona di Volterra. Borgodi Pignano, interamente edificato utilizzando iltufo locale che qui raggiunge il massimo spessoredi circa 60 m. Dorsale Medio-Toscana:affioramento di argille con calcari silicei“palombini”, formazione di origine alloctona

L’area tra Volterra e S.Gimignano si colloca in unazona di transizione dove fattori quali la topografia,la morfologia, l’impatto antropico, la naturageologica, il tipo di suolo, giocano un ruolofondamentale nel determinare la fisionomia e spessola composizione specifica della vegetazione.Tali fattori, insieme al clima, permettono l'insediarsiin questo territorio, sia di formazioni tipiche dellearee calde della regione mediterranea con elementifloristici delle zone costiere (versanti collinari piùvicini al mare, versanti esposti a Sud e con suolisuperficiali), sia di formazioni di caducifoglietipiche delle zone centroeuropee (versanti Nordcon suolo profondo e forte umidità edafica e vallicon inversione termica). Anche per questo ilpaesaggio del Volterrano risulta estremamente varioe articolato con ecosistemi distinti che si susseguonoa breve distanza.Durante il percorso si alternano vegetazioneripariale lungo i corsi d’acqua a Salice Biancoe Pioppo nero, relitti di castagnete da frutto (coltivazione arborea diffusa fino ai primi delNovecento, successivamente quasi abbandonataper la diffusione di un cancro sulle piante diCastagno), boschi misti sempreverdi - caducifoglie

dove spiccano la presenza dell’Orniello (Fraxinusornus) e della Roverella (Quercus pubescens),boschi e macchie sempreverdi a dominanza diLeccio (Quercus ilex), Corbezzolo (Arbutus unedo),Lentisco (Pistacea lentiscus) e altre specie dellaflora mediterranea resistenti all’aridità estiva,querceti caducifogli a dominanza di Cerro(Quercus cerris) e Roverella. Da segnalare lapresenza diffusa di fruttiferi selvatici quali Sorbi(Sorbus domestica), Meli (Malus sylvestris), Peri(Pyrus pyraster), Ciliegi (Prunus avium), nonchèinteressanti aspetti delle complesse relazioni tragli organismi vegetali; come la diffusione del Vischioquercino (Loranthus europeus) su esemplari diRoverella e Cerro. Tale pianta semiparassitadifferisce dal vischio comune per i rami legnosi ebruni e la caducità delle foglie. Effettua la fotosintesied assorbe dalla pianta ospite acqua e sali minerali;particolarmente bello in inverno ricoperto da fruttigiallo-dorati. Solo in piante vecchie ed indebolite

ASPETTI FAUNISTICI

Il territorio tra Volterra e S.Gimignano presentauna altissima biodiversità; complessi forestali perla nidificazione, siepi e vegetazione fluviale comeveri e propri corridoi di collegamento, prati,affioramenti rocciosi, fruttiferi sparsi, determinanoun ambiente particolarmente ricco per la fauna.Accanto a presenze comuni anche in altre parti delterritorio, quali Cinghiale, Daino, Capriolo, Istrice,Tasso, Volpe ecc., si segnalano importantipopolazioni di Rapaci con specie piuttosto rare(Biancone, Falco pellegrino, Sparviere ecc.), piùfacilmente visibili nei tratti intermedi dei dueItinerari.

The rivers and streams are lined with whitewillow , black poplar, chestnut groves planteduntil the beginning of the 20th century when thechestnut trees were afflicted by a cancer andevergreen woodland of flowering ash (fraxinusornus), Oak (Quercus pubescens), evergreenwoods and scrubs dominated by the presence ofHolm oak(quercus ilex), arbustus(arbustusunedo), Mastic (Pistacea lentiscus) and othermediterranean flora resistant to a long drysummer, deciduous oaks mostly Quercus cerrisand Quercus pubescens. A widespread presenceof wild fruit trees such as Sorb apple trees(Sorbus domestica), Apple trees(Malussylvestris), Pear trees (Pyrus pyraster),Cherrytrees (Prunus avium) and an interesting andcomplex relationship between the plants; suchas the spreading of the Oak mistletoe (Loranthuseuropeus) mostly on Quercus pubescens andQuercus cerris. This semiparasitic plant differsfrom the common mistletoe; its branches aremore woody and darker and it looses its leavesin winter, it photosynthesises and absorbs waterand mineral salts from the host tree and isparticularly beautiful during the winter when itblooms with golden yellow fruit. The plant onlystifles the host if old or weak. The itinerary alsofeatures monumental oak trees (Quercuspubescens, Quercus ilex and Quercus cerris) andavenues of Tuscan Cypress trees (Cupressussempervirens).

The deciduous woodlands are particularlynoteworthy and contain Quercus cerris, blackHornbeam (Ostrya carpinifolia), white Hornbeam( Carpinus betulus), Maple (Acer opalus andAcer campestre), in the deep damp valleys ofCastelvecchio Beech (Fagus sylvatica) andfrequent Yew (Taxus baccata), an importantelement of a sub-tropical vegetation.

FAUNA

As the area between Volterra and S.Gimignano isvery varied; forests abounding in nesting birds,hedges and river vegetation, meadows, rockyoutcrops, scattered orchards etc. wild life happilythrives in this area.As well as wild boar, fallow deer, doe, porcupine,badger, fox etc. there are also many predators someof which are rather rare (Harrier buzzard, Falcon,Sparrow hawk etc.).

Itinerary 1Volterra - Monte Voltraio -Pignano - Fattoria diCastelvecchio - S.Gimignano

Panoramic view and the typical morphology ofthe Pliocene clay hills. The great clay slipdammed the Era Morta river and created the lakeknown as “Lago del Palagione”. The geologicalstructure of M. Voltraio: layers of sand and sandylimestone dating to the mid-Pliocene phase. Panoramic view of the clay hills surrounding theEra Morta river; sedimentary layers of the upperMiocene: clay and sandy clay deposits containingchalk, conglomerates, sand and travertine. Traces of chalk deposits and alabaster below theCasa al Fumo at S.Anastasio. Extensivetravertine outcrops ( “tufa of pignano”), light greyor yellowy-white in colour used in antiquity by theEtruscans to create the well-known cinerary urns,by the Romans in architecture for monumentalconstructions and during the Middle Ages in theconstruction of churches in Volterra. The villageof Pignano is entirely built in local travertine whichhas a maximum thickness of 60 m. Mid-TuscanRidge: clay and silicious limestone outcrops,formations of allochthonous origin of the lowerCretaceous phase (140-100 million years ago). Fossilferous deposits at the Fattoria di Castel-vecchio: in a large vineyard near the farm thereare outcrops of yellow sand rich in well-preservedLamellibranchiata fossils some of which are verylarge. The area of Castelvecchio: large outcropsof cavernous limestone, a dark grey,spongy -lookingstone of evaporitic origin of the Upper Trias(Noricum- Reticum: about 200 million years ago).

Morphological phenomena of cavernouslimestone: two deeply embanked rivers which unitebelow the ruins of Castelvecchio. Morphologicalphenomena of cavernous limestone: the “Grottadella Tana” at Pod.Casagneto. Morphologicalphenomena of cavernous limestone: the small butbeautiful canyon along the Botro ai Buchi at thePod. Pugiano. Compact white Travertineoutcrops dating back to the lower Pleistocene phase(1,7-0,8 m.a) probably of lake origin due to theirstratigraphic position at a clay-sandy levelcontaining lignite. Prevalence of sandy “facies”of the mid-Pliocene phase which form a landscapeof gently rolling hills adorned with extensivestretches of vines and olive groves.

Ideazione e realizzazioneDavide Bettini, Alessandro Furiesi, Angelo Marrucci

FotografieMauro Barsacchi, Davide Bettini, Damiano Dainelli,Angelo Marrucci

Progetto graficoMassimo Gentili

Pubblicazione realizzata dal Consorzio Turistico di Volterra ValdicecinaValdera, con il contributo di cui al regolamento CEE 2081/93 obiettivo 2.

© 1999 Consorzio Turistico Volterra Valdicecina Valdera

Monte Voltraio

Cascatelle della Nera

Lago del Palagione

Pignano

Orchis provincialis

Ophrys bertolonii

Cistus incanus

Lilium bulbiferum

Caprioli / roe-buck (Capreoulus capreolus)Cinghiali / Wild boar (Sus scropha)

Riserva naturale di MonteneroNature Reserve of Montenero