Freelanciamoci?
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Freelanciamoci?Perché sembra tanto un salto nel buio.
Biljana Prijic
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Minisondaggio esistenziale
Sei:1. un freelance2. un lavoratore in una piccola impresa3. un lavoratore in una grande impresa
Una cosa (una! secca!) che ti piace molto del tuo lavoro legata alle sue dimensioni o all'essere freelance(es. è una piccola impresa e ci conosciamo tutti).
:)
Minisondaggio esistenziale
Una cosa (una! secca!) che NON ti piace per niente del tuo lavoro legata alle sue dimensioni o all'essere freelance(es. è una piccola impresa e tutti si fanno i fatti miei).
Ti piacerebbe cambiare modo di lavorare?(Da dipendente a freelance / da piccola impresa a grande impresa o viceversa?)?
:(
≠
Tiziano lavora in una grande impresa.
Bello lavorare con gente da tutto il mondo, parlare lingue diverse, conoscere modi di lavorare differenti.
I vari reparti (supply chain, R&D, Finance…) sono tanto grandi che i rapporti tra i gruppi sembrano quelli tra aziende differenti. Si comincia a lavorare per il bene del gruppo e si perde la volontà di fare il bene aziendale.
NO! I tipici lati negativi della grande azienda sono abbastanza contenuti nel mio caso:ho libertà di pensiero e d'azione; ho orari abbastanza flessibili; ho poca routine.
:):(
≠
Lidia è freelance (e ha il dono della sintesi).
Libertà!
Soldi.
No!
:):(
≠
Stefania è freelance.
Se vedo i dipendenti mi intristisco e penso che l'essere freelance permette più libertà e potenzialità di migliorarsi nel proprio lavoro.
C'è molta competizione proprio perché siamo freelance.
No.
:):(
≠
Pippo è freelance (e forse un po' confuso).
Essere freelance in una piccola impresa mi piace perché lascia una forte libertà creativa e un maggiore dinamismo senza dover aspettare nulla osta dall'alto.
Essere freelance in una piccola impresa non mi piace perché l'elenco delle cose da fare non finisce mai, e le spalle son spesso coperte.
Sì che mi piacerebbe, sperimentare porta sempre energia, la routine fa venire la muffa al cervello.
:):(
≠
Lino è freelance.
Decido io: quando, come e cosa fare.
Tutti i clienti si comportano come se fossero gli unici: credono che tutto il mio tempo debba essere dedicato solo a loro e come se non bastasse a questo tempo non danno neanche il valore che merita.
No, a oggi mi si sembra il lavoro subordinato tende a rendere inerti, mente la libera professione costringe al dinamismo, e questo è il bello.Il dipendente quando è a lavoro pensa al tempo libero, mentre il freelance pensa al lavoro anche durante il tempo libero, e questo è il brutto.
:):(
≠
Giada lavora in una piccola impresa
In una piccola realtà mi riesce più facile emergere.
Capita spesso che essendo in pochi ci si debba fare carico di mansioni non aderenti al proprio profilo.
Non cambierei dimensioni, non sono fatta per essere freelance e in una grande impresa sparirei.
:):(
≠
Alina lavora in una piccola impresa (ed è una sovversiva).
Lo sai perché mi piace lavorare in enoteca… (l'enoteca ci dà a magnà!!!)
Non mi piace perché mi tiene lontana da voi.
Certo. Perché no? Perché si! Freelance perché vorrei essere in grado di farlo... in una grande impresa, anzi grandissima, perché il nemico va combattuto dall'interno...
:):(
≠
Jacopo è freelance (o "qualcosa di simile").
Posso gestirmi il lavoro come meglio credo, nei tempi e negli spazi che mi sono consoni.
Pago a caro prezzo questa libertà non avendo alcun tipo di certezza o di "paracadute" in caso di malattia, impossibilità a lavorare, paternità ecc.
Mi piacerebbe cambiare modo di lavorare: la libertà vale meno dell'esaurimento nervoso! O no? ...
:):(
≠
Molte domande, poche certezze.
È una questione di libertà?
È un fatto di soldi?
Bisogna esserci portati?
Bisogna essere competitivi?