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alla scoperta del pianeta carta

schede monograficheper i docenti di educazione tecnicanelle scuole medie inferiori

progettoscuola SSIS 2007/08

prof. Falcidieno, Torti stud. Calabrese G.

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In questa premessa, più che soffermarci sulle definizioni tecni- che, vorremmo sotto- lineare la grande im- portanza della carta e del cartone: i moltissimi usi, necessari e, nello stesso tempo, molto familiari, che rendono questi prodotti parte integrante del nostro vivere quotidiano.

cenni storici e materia prima

creazioni di carta

architetture di carta

tipi e proprietà

ricarta

processo di fabbricazione

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La carta è nata in Cina, agli inizi della nostra era, e ha impiegato quindici secoli a diffondersi in tutto il mondo civilizzato.Il disegno delle varie filigrane ci permette di conoscere le peregrinazioni e le origini di un dato tipo di carta.Carta e cartone sono formati da milioni di fibre di cellulosa intrecciate fra loro e da sostanze aggiuntive quali collanti, coloranti e sostanze minerali.

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Per ritrovare le origini della carta è necessario risalire nella storia di almeno cinque millenni: 1.Egitto - intorno al 3000-3500 a.C., esisteva già il papiro, molto simile alla nostra carta, veniva fabbricato utilizzando una pianta acquatica, il cyperus papyrus, allora molto diffusa lungo il Nilo. 2.Pergamena - ottimo materiale su cui scrivere, molto apprezzato per la sua resistenza al tempo. 3.Cina - origini della fabbrica-zione della carta, fabbrica-zione dei feltri, in cui i mongoli erano maestri.

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1. Giappone e Corea. - L'arte cartaria si diffuse all'inizio solo in quei paesi con cui la Cina aveva rapporti commerciali

2. Arabi - La produzione cartaria poté avere un forte sviluppo grazie alla disponibilità di una materia prima di buona qualità e basso costo, vale a dire la canapa ed il lino.

3. Dal Medio Oriente - Le materie prime più largamente utilizzate erano il lino e gli stracci di lino.

4. Spagna - sorse la prima cartiera europea

5. Italia – per la produzione venivano utilizzatele fibre derivanti dai cenci e dagli stracci.

6. Fabriano - già nel 1283, documenti di sicura attendibilità storica attestano si fabbricava carta di alta qualità.

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Carta a mano, una testimo-nianza della volontà di non recidere i legami con una tradizione pluricentenaria.I preziosi fogli che escono dal reparto “tini” vengono utilizzati per edizioni di pregio, disegno artistico e stampe d’arte, corrispondenza e partecipazioni, diplomi di laurea, buoni del tesoro, ecc. Le materie prime di cui ci si serve per la loro produzione sono sceltissime: cotone, canapa, lino,coloranti speciali; e molto accurata è la preparazione dell'’impasto che viene effettuata per mezzo delle vecchie raffinatrici olandesi

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Materie prime per la produzione della carta   Nella produzione della carta le materie prime si distinguono in:

• MATERIE PRIME FIBROSE• MATERIE PRIME NON FIBROSE

Le prime concorrono in misura prevalente alla produzione, rappresentano circa l'80% delle materie prime impiegate e costituiscono "il corpo" del prodotto stesso. Le seconde servono a conferire quelle caratteristiche tecnologiche e di stampabilità richieste dal prodotto (grammatura, spessore, liscio, permeabilità, colore, lucido, stampabilità, velocità di stabilizzazione dell'inchiostro, ecc).

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Le materie prime fibrose per carta sono essenzialmente vegetali. Le fibre vegetali sono costituite principalmente da cellulosa.

• PURA CELLULOSA: portare in soluzione, con opportuni solventi (a caldo e sotto pressione) le sostanze incrostanti (LIGNINA),

• CARTA DA MACERO: si intende quella carta che viene riutilizzata nel ciclo produttivo.

I prodotti ausiliari si distinguono in sostanze di carica e sostanze collanti. Le sostanze di carica riempiendo gli spazi compresi tra le fibre consentono di ottenere una superficie chiusa e piana, e conferiscono all'impasto fibroso determinate caratteristiche positive.Le sostanze collanti conferiscono alla carta una impermeabilità ai liquidi ed agli inchiostri (rendendola così scrivibile).

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I tipi di carta che vengono fabbricati sono tanti e ciò dipende dal fatto che questo prodotto ha molteplici usi.Da un punto di vista tecnico la carta viene classificata in base alla sua composizione:

1. carte fini di pasta di cenci, a cui può essere aggiunta cellulosa;2. carte mezzefini di pasta di cellulosa;3. carte ordinarie di pasta di legno.

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a. La carta da stampa è fabbricata generalmente con materiale scadente a base di pasta di legno, mentre la carta da stampa (carta patinata) viene ottenuta da pasta chimica con aggiunta di opacizzanti

b. Articoli igienici sanitariè poco compressa e non è collata, per avere proprietà assorbenti

c. La carta da scrivere deve essere molto resistente, liscia, ben collata ed opacizzata.

d. La carta valori è fabbricata con pasta stracci o fibre di lino, che conferiscono alle banconote resistenza all’usura.  

e. Carta da imbalaggio ven-gono fabbricati con gli stessi procedimenti usati per la carta, ma depositando una maggiore quantità di pasta sulla rete.

f. I cartoni sono invece ottenuti sovrapponendo diversi strati di carta, resi compatti con una forte pressione.

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Ogni tipologia di carta presenta delle caratteristiche fisiche, meccaniche, chimiche, este-tiche specifiche che le vengono attribuite con il dosaggio degli ingredienti e con la diversifi-cazione dei processi produttivi.

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La carta si ottiene da una sospensione di materiale fibroso in concentrazione intorno all’1%. Tale impasto viene steso su una tela tessuta ad anello chiuso. L’acqua, eliminata per dre-naggio, pressatura ed essicca-mento finale, lascia le fibre irregolarmente disposte e reciprocamente legate.

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Le figure professionali

• Tecnico cartario: è il vero conoscitore del processo produttivo e del prodotto carta.

• Ingegnere impiantista: è il tecnico che meglio conosce tutti gli impianti utilizzati nella produzione della carta.

• Conduttore di macchina: è il tecnico che controlla la produzione di carta che esce dalla macchina continua.

• Tecnico di laboratorio: è l’analista della cartiera. Nel suo laboratorio analizza ogni campione di carta prodotta.

• Tecnico di allestimento: è la figura che provvede, con opportuni macchinari, a trasformare i rotoli di carta provenienti dalla macchina continua in rotoli più piccoli.

• L’ecologo: ha il compito fondamentale di ridurre l’inquinamento e di studiare prodotti e processi a ridotto impatto ambientale.

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Il passaggio dalla produzione artigianale a quella industriale avvenne nella prima metà del 1800, le innovazioni sono tutte di tipo incrementale e di processo. 1.La materia prima costituita dai cenci e stracci usati, fu sostituita dalla pasta meccanica di legno2.Miglioramenti della produttività delle macchine continue3.Miglioramenti legati alla velocità e alla larghezza delle macchine continue per carta: le prime macchine producevano un nastro continuo largo meno di un metro alla velocità di pochi metri al minuto, 4.Macchine continue moderne: hanno larghezze utili anche superiori ai 10 metri e velocità che si aggirano intorno ai 1500-2000 metri al minuto.

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L'industria cartaria italiana, priva di risorse forestali, é tra i principali utilizzatori europei di carta recuperata (ed ha sviluppato tecnologie di punta per l'utilizzazione di raccolte differenziate in ambito urbano, per definizione con maggiori impurità) attraverso la raccolta industriale e commerciale svolta da un'efficiente rete di recupe-ratorie, più di recente, mediante la raccolta differenziata organizzata dai Comuni ai sensi della legge 745/88 e delle diverse legge regionali in materia.Come accennato, circa il 50% delle fibre utilizzate dall'industria cartaria è rappresentato da fibre secondarie, per l’85% raccolte in Italia e per il restante 15% importate (alcune qualità più elevate vengono importate anche dagli Stati Uniti)..

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La carta può essere riciclata dando origine appunto alla carta riciclata che non viene prodotta dal legno, ma viene prodotto utilizzando la cellulosa della carta che viene fornita dalla raccolta differenziata. Nel riciclaggio della carta vi sono procedure per l'eliminazione dell'inchiostro che devono essere applicate.Ai fini del riconoscimento esiste la marchiatura volontaria di riconoscimento del materiale prevalente da parte dei produttori. Nel caso della carta il simbolo che rappresenta tutti i contenitori a base carta (a partire dal 25%) è CA.Tipi di carta riciclabili:• giornali• riviste• fumetti• stampa commerciale • sacchetti per gli alimenti • sacchetti di carta con i manici• fogli di carta di ogni tipo e dimensione R

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L’opera di Shigeru Ban richiama non solo la sperimentazione architettonica, ma anche il valore concreto dei programmi di riciclo di carta e cartone e di tutela dell’ambiente. Per la realizzazione delle sue opere egli avvolge, con dei collanti naturali, della carta riciclata attorno un tubo di alluminio. Una volta seccata la carta, il tubo di alluminio si sfila e le colonne di carta vengono trattate con cera per renderle impermeabili. Con quegli stessi materiali di base, interamente riciclabili, Shigeru Ban realizza anche pezzi di design.

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Minimalismo, sperimentazione e sostenibilità sono le costanti entro le quali si muove la ricerca di Shigeru Ban,.

L'architettura ecosostenibile

a)Risparmio di risorse (forze, energie del nostro pianeta)b)Minima produzione di inquinamentoc)Miglioramento della salute psicofisica degli abitantid)Impiego di materiali bio-compatibili e)Idonei livelli di comfort termico acustico e visivo sistema interattivo dinamico tra edificio ed ambientef)Acqua, vento, sole, vege-tazione, come materiali primi dell’architettura

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La carta è da sempre la materia con cui crea particolari ed incredibili lavori e le sue fonti di ispirazione sono i mondi immaginari e fantastici descritti nelle fiabe. La sperimentazione dell’artista danese Peter Callesen, sembrano prendere spunto dall’antica arte dell’origami ma si spingono oltre, fino a creare delle vere e proprie sculture.

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Con grande cura e grande pazienza, Callesen crea un bianco universo di carta, spesso facendo uso di un umorismo malinconico. La creazione di ritagli di carta è magia.Invece di disegnare, Callesen taglia, piega e improvvisamente un mondo appare. Trasforma superfici bidimensionali in tre dimensioni, realizza sculture con l’utilizzo di un cutter. Le sue sculture non sono né pesanti, né monumentali, piuttosto, attraverso la loro delicata materialità, la loro flagrante fragilità evoca l’estetica di un eventuale insuccesso, come se fossero sempre sul punto di crollare, ad eccezione di cadere o di essere schiacciate da una goffa mano.

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Jen Stark, artista americano, crea "sculpture" con la carta dai colori sgargianti , giochi tridimen-sionali ,il punto di partenza sembrerebbe l' astrattismo geo-metrico (per non parlare addirittura delle ricerche di Seurat ) di cui forse ha assorbito le suggestioni di Mondrian di ordine psichico- fisico in più con il potenziamento ottenuto non solo dall'accostamento di colori  vivi , ma anche  dei motivi geometrici e l'intervento della luce

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Jen Stark le chiama “sculpture” e in effetti, ad essere precisi, sono operazioni giocate sulla terza dimensione, nonostante siano appese al muro, come tele. Squarci allegri, spensierati, deproblematicizzati che però sanno far sognare e squadernare un mondo se non infantile, quantomeno ludico, nella cui profondità (fisica e non) si annida il bambino sempre meravigliato che è in ognuno di noi.

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Con il termine origàmi si intende l'arte di piegare la carta ( 折り紙 , termine relativamente recente derivato dal giapponese, ori piegare e gami carta. L'arte della piegatura della carta nacque in Cina (Zhe Zhi" 折 纸 ), ma fu conosciuta anche dagli Arabi prima di giungere in occidente in epoca relativa-mente recente.

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La tecnica moderna dell'origami usa pochi tipi di piegature combinate in una infinita varietà di modi per creare modelli anche complicati. In genere, questi modelli cominciano da un foglio quadrato, i cui lati possono essere di colore differente e continua senza fare tagli alla carta.

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