Forza Cosenza n. 5 2013

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V E N T O T T O A N N I D I A T T I V I T À www.forzacosenza.it schiera. Perché fosse stato il con- trario avrebbe cercato di rendere un anno e mezzo di presidenza molto più produttivo. Come del resto ha fatto con la sua azienda “Ecologia Oggi” di cui si dice un gran bene. Guarascio in questa breve avventura verrà ricordato per le poche e fragili parole. Al- meno da parte nostra. Perché se andate a chiedere ad un qualsi- asi calciatore del Cosenza vi dirà che non ha mai visto Guarascio se non in tribuna e rivolto ver- so le telecamere. Il nostro titolo più che una provocazione vuole essere un consiglio a chi ha mo- strato palesemente di non voler investire nel Cosenza calcio. Per- ché tanta ostinazione? E’ chiaro a tutti che con questa dirigenza non potrà esserci crescita, di nessun tipo. La nuova avventura che sognavamo e sognavano i ti- fosi era ben altra. E non si faccia l’errore di pensare che tutto sia riconducibile alla categoria di appartenenza. Quando un pro- getto è serio, quando c’è un pro- getto soprattutto, la macchina cammina sola. Non si può pen- sare di fare calcio a Cosenza con qualche apparizione in tribuna o con due conferenze stampa all’anno. Senza dimenticare poi i comunicati (tre) di difficile in- terpretazione e una gestione ap- prossimativa fatta di poche cer- tezze e tanti enigmi. E’ arrivata l’ora di dire basta e lasciare il te- stimone a chi, si spera, riesca con un progetto serio a garantire una continuità. Oggi come oggi fare calcio è difficile. Eppure, parten- do dai giovani, anche Cosenza si è resa conto che si può e si deve investire in una terra ricca di ri- sorse. Ma per farlo c’è bisogno innanzitutto di coraggio, passio- ne e lungimiranza. Il coraggio di investire, la passione per il calcio e quella lungimiranza tipica di un imprenditore che vuole otte- nere dalla sua azienda (perché ormai le società di calcio sono aziende) quei profitti che gene- rano utili. Ecco, qui sta il punto. Possibile che a Cosenza siamo arrivati a dover elemosinare cal- cio? Assurdo. Anche perché, e gli anni della serie B ce lo inse- gnano, il calcio muove tutto. Dal turismo alla crescita passando a quella visibilità che, se sfruttata a dovere, può essere usata al di fuori dei nostri confini. Una domanda viene da rivolgere al presidente Guarascio. Come si sentirebbe nel donare la cosa più preziosa che ha in mano a qual- cuno che non mostra interesse alcuno nel custodirla? Come si sentirebbe a dare la cosa più preziosa che ha in mano a chi, a distanza di un anno e mezzo, non è riuscito a creare neppure una struttura idonea a garantire un futuro? Come si sentirebbe Guarascio nel sapere che la cosa più preziosa che ha sia un’op- portunità e non un amore? Si dimetta presidente e con lei chi, fino ad oggi, ha contributo a fare del Cosenza una squadra da cui allontanarsi e non un amore da custodire gelosamente, anche se in pochi. Noi sogniamo un Co- senza diverso. Un Cosenza che sia espressione di un territorio che ha voglia di riemergere, tra mille difficoltà, per cercare di ritrovare quel senso di apparte- nenza che, causa gestioni scelle- rate, è venuto meno, sempre più. E non sono i risultati a determi- nare un amore eterno. C’è biso- gno di rendere partecipe la gente che ha il Cosenza nel cuore. CONTINUA A PAGINA 3 È ORA DI CAMBIARE SETTIMANALE SPORTIVO Anno XXVIII n. 5 SABATO 16 MARZO 2013 Via Rossini, 241/245 - RENDE (CS) Copia omaggio Con questa società non si può costruire. Per il presidente Guarascio il tempo a disposizione è finito Via Rossini, 241/245 - RENDE (CS)

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Forza Cosenza settimanale sportivo Rosso Blu

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VENTOTT

O AN

NI DI ATTIVITÀ

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schiera. Perché fosse stato il con-trario avrebbe cercato di rendere un anno e mezzo di presidenza molto più produttivo. Come del resto ha fatto con la sua azienda “Ecologia Oggi” di cui si dice un gran bene. Guarascio in questa breve avventura verrà ricordato per le poche e fragili parole. Al-meno da parte nostra. Perché se andate a chiedere ad un qualsi-asi calciatore del Cosenza vi dirà che non ha mai visto Guarascio se non in tribuna e rivolto ver-so le telecamere. Il nostro titolo più che una provocazione vuole essere un consiglio a chi ha mo-strato palesemente di non voler investire nel Cosenza calcio. Per-ché tanta ostinazione? E’ chiaro a tutti che con questa dirigenza non potrà esserci crescita, di nessun tipo. La nuova avventura che sognavamo e sognavano i ti-fosi era ben altra. E non si faccia l’errore di pensare che tutto sia riconducibile alla categoria di appartenenza. Quando un pro-getto è serio, quando c’è un pro-getto soprattutto, la macchina cammina sola. Non si può pen-sare di fare calcio a Cosenza con qualche apparizione in tribuna

o con due conferenze stampa all’anno. Senza dimenticare poi i comunicati (tre) di difficile in-terpretazione e una gestione ap-prossimativa fatta di poche cer-tezze e tanti enigmi. E’ arrivata l’ora di dire basta e lasciare il te-stimone a chi, si spera, riesca con un progetto serio a garantire una continuità. Oggi come oggi fare calcio è difficile. Eppure, parten-do dai giovani, anche Cosenza si è resa conto che si può e si deve investire in una terra ricca di ri-sorse. Ma per farlo c’è bisogno innanzitutto di coraggio, passio-ne e lungimiranza. Il coraggio di investire, la passione per il calcio e quella lungimiranza tipica di un imprenditore che vuole otte-nere dalla sua azienda (perché ormai le società di calcio sono aziende) quei profitti che gene-rano utili. Ecco, qui sta il punto. Possibile che a Cosenza siamo arrivati a dover elemosinare cal-cio? Assurdo. Anche perché, e gli anni della serie B ce lo inse-gnano, il calcio muove tutto. Dal turismo alla crescita passando a quella visibilità che, se sfruttata a dovere, può essere usata al di fuori dei nostri confini.

Una domanda viene da rivolgere al presidente Guarascio. Come si sentirebbe nel donare la cosa più preziosa che ha in mano a qual-cuno che non mostra interesse alcuno nel custodirla? Come si sentirebbe a dare la cosa più preziosa che ha in mano a chi, a distanza di un anno e mezzo, non è riuscito a creare neppure una struttura idonea a garantire un futuro? Come si sentirebbe Guarascio nel sapere che la cosa più preziosa che ha sia un’op-portunità e non un amore? Si dimetta presidente e con lei chi, fino ad oggi, ha contributo a fare del Cosenza una squadra da cui allontanarsi e non un amore da custodire gelosamente, anche se in pochi. Noi sogniamo un Co-senza diverso. Un Cosenza che sia espressione di un territorio che ha voglia di riemergere, tra mille difficoltà, per cercare di ritrovare quel senso di apparte-nenza che, causa gestioni scelle-rate, è venuto meno, sempre più. E non sono i risultati a determi-nare un amore eterno. C’è biso-gno di rendere partecipe la gente che ha il Cosenza nel cuore. CONTINUA A PAGINA 3

È ORA DI CAMBIARE

SETTIMANALE SPORTIVOAnno XXVIII n. 5SABATO 16 MARzO 2013

Via Rossini, 241/245 - RENDE (CS)

Copia omaggio

Con questa società non si può costruire.Per il presidente Guarascio il tempo a disposizione è finito

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concorso n. 19 del 17 marzo 2013

1 FioreNTiNa GeNoa2 milaN Palermo3 NaPoli aTalaNTa4 PeScara chieVo5 SamPdoria iNTer6 ToriNo laZio7 FeralPiSalo alBiNoleFFe8 PorToGruaro lecce9 FroSiNoNe caTaNZaro10 lumeZZaNe VirTuS eNTella11 PeruGia laTiNa12 PraTo BeNeVeNTo13 ViareGGio GuBBio14 roma Parma

RISULTATIPARZIALI

RISULTATIFINALI

COLONNAVINCENTE

PARTITE RETI PARTITE RETI PARTITE RETI IN GENERALE IN CASA FUORI CASA

SQUADRA PT G V N P F S MI V N P F S V N P F S

MESSINA (-1) 60 26 19 4 3 42 18 +3 12 1 0 26 8 7 3 3 16 10NUOVA COSENZA 56 26 18 2 6 49 34 -1 10 1 2 29 17 8 1 4 20 17GELBISON 46 26 13 7 6 31 23 -6 10 3 0 22 7 3 4 6 9 16CITTA’ DI MESSINA 44 26 13 5 8 43 33 -8 10 2 1 27 11 3 3 7 16 22SAVOIA 43 26 12 7 7 43 31 -8 9 4 0 26 10 3 3 7 17 21RIBERA 39 26 10 9 7 32 25 -10 7 5 1 21 12 3 4 6 11 13COMP. MONTALTO 37 26 9 10 7 33 27 -11 5 5 3 17 11 4 5 4 16 16AGROPOLI 36 26 10 6 10 28 27 -13 8 2 3 21 13 2 4 7 7 14LICATA 35 26 9 8 9 33 35 -13 5 6 2 15 10 4 2 7 18 25VIBONESE 34 26 9 7 10 27 25 -14 7 3 3 17 8 2 4 7 10 17PRO CAVESE 34 26 8 10 8 32 33 -13 5 5 3 16 12 3 5 5 16 21RAGUSA 34 26 9 7 10 33 34 -14 6 3 4 18 13 3 4 6 15 21COMP. NORMANNO 32 26 8 8 10 26 28 -15 5 4 4 15 10 3 4 6 11 18PALAZZOLO 30 26 8 6 12 32 39 -17 5 5 3 16 13 3 1 9 16 26SAMBIASE 29 26 8 5 13 27 33 -18 7 1 5 22 18 1 4 8 5 15NOTO (-3) 26 26 8 5 13 30 31 -18 5 2 6 17 11 3 3 7 13 20ACIREALE 15 26 3 6 17 19 39 -27 1 4 8 9 18 2 2 9 10 21NISSA (-1) 8 26 1 6 19 10 55 -31 1 3 9 5 29 0 3 10 5 26

26ª GIORNATA - PARTITE DEL 10/03/13

AGROPOLI - SAVOIA 3-1CITTA’ DI MESSINA - ACIREALE 2-0COMP. MONTALTO - NISSA 3-0COMP. NORMANNO - RAGUSA 0-0GELBISON - LICATA 2-0PALAZZOLO - NUOVA COSENZA 2-1RIBERA - NOTO 2-1SAMBIASE - PRO CAVESE 1-2VIBONESE - MESSINA 0-1

27ª GIORNATA - PARTITE DEL 17/03/13

ACIREALE - COMP. MONTALTO AGROPOLI - RIBERA LICATA - SAMBIASE MESSINA - GELBISON NISSA - COMP. NORMANNO NOTO - CITTA’ DI MESSINA NUOVA COSENZA - VIBONESE RAGUSA - PALAZZOLO SAVOIA - PRO CAVESE

28ª GIORNATA - PARTITE DEL 24/03/13

CITTA’ DI MESSINA - AGROPOLI COMP. MONTALTO - NOTO COMP. NORMANNO - ACIREALE GELBISON - NUOVA COSENZA PALAZZOLO - NISSA PRO CAVESE - LICATA RIBERA - SAVOIA SAMBIASE - MESSINA VIBONESE - RAGUSA

CLASSIFICASERIE D - GIRONE I

TURNOPRECEDENTE

LE PARTITEDI DOMANI

PROSSIMOTURNO

l’acr messina ha ipotecato la promozione andando a vincere sul difficile campo della Vibonese. i giallorossi in maniera cinica e spietata hanno colpito ad inizio secondo tempo con ignoffo. il suo gol vale l’allungo sul cosenza, scivolato a -5 in classifica dopo il ko di Palazzolo. la Gelbison supera agevolmente il licata col più classico dei risultati e mantiene il terzo posto in classifica. Bene anche il città di messina che si è sbarazzato

dell’acireale con lo stesso risultato. Sconfitta pesante invece quella del Savoia ad agropoli (3-1), ma che non compromette nulla in chiave playoff. a quattro lunghezze dagli oplontini c’è il ribera, tornato al successo col Noto che era passato in vantaggio (2-1). Facile il compito del montalto con la Nissa (3-0), mentre lo 0-0 tra Paternò e ragusa forse serve più agli ospiti. chiude il quadro il blitz della cavese a Sambiase: i giallorossi ora sono inguaiati. infine

ecco i numeri di giornata: 21 le reti segnate (15 da squadre locali, 6 da quelle ospiti), 1 la doppietta realizzata (da mallardo dell’agropoli), 4 le espulsioni comminate (Fricano dell’acireale, Sosero dell’agropoli, calidonna del Sambiase, astarita del Noto), 2 i rigori concessi (trasformati da Guarro del Savoia e Senè della Gelbison), 2 infine i calciatori che domenica hanno realizzato il primo gol in campionato (mattioli della cavese e conti del Noto).

IL PUNTOSULLA D

È ORA DI CAMBIARE

SABATO 16 MARzO 2013news

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PROBABILI FORMAZIONI

PRESENTAZIONE PARTITA

cosenza - compr. Normanno 2-0domenica 03 marzo 2013 - cosenza, Stadio comunale “San Vito”

TABELLINO VENTICINQUESIMA GIORNATA

COSENZA: cutrupi, cavallaro, Sicignano, Benincasa, Parisi, Filidoro, Piromallo (54’ Salvino), Fiore, mosciaro (87’ marano), Guadalupi (76’ Paonessa), Fode-raro. a disposizione: Perri, Parenti, liotti, Pesce. all.: G. Gagliardi.COMPR. NORMANNO: Farò (46’ Vecchio), maimone (70’ Scapellato), calda-rella, Scalia, orefice, marletta, malvuccio (46’ Garufi), Truglio, mandarano, Vianello, Barberi. a disposizione: cristaldi, mondello, rutella, ruggeri. all.: G. Strano.ARBITRO: minotti marco di roma 2.ASSISTENTI: cantiani claudio di Venosa (PZ) e colangelo Francesco di Po-tenza.MARCATORE: 41’ (rig.) e 47’ mosciaro.NOTE: giornata di sole. Terreno di gioco in buone condizioni. osservato 1’ di raccoglimento per la morte dei tre senza tetto deceduti a cosenza ve-nerdì notte in una baracca. Spettatori paganti 1.571 per un incasso di euro 7.013,00; abbonati 261 per una quota partita di euro 1.434,07. assente la tifoseria del comprensorio Normanno su disposizione della Prefettura di co-senza, ordinanza n. 9286 del 27 febbraio, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di catania. cosenza in completo bianco; compren-sorio Normanno con maglia a strisce piccole verticali rossazzurre. ammoniti: 40’ maimone, 49’ orefice, 59’ Fiore, 87’ Foderaro. cosenza privo degli squali-ficati Pietro e Salvatore arcidiacono; Franzese, reda F. e Scigliano infortunati; Gassama, Bruno, le Piane, de cicco, Straface e marchio per scelta tecnica; lamattina ha giocato sabato con la formazione Juniores. assenti nel com-prensorio Normanno gli squalificati la marca e Zumbo. calci d’angolo 9-4 (p.t. 7-1) per il cosenza. Tempo recuperato: p.t. 1’; s.t. 4’.

Palazzolo - cosenza 2-1domenica 10 marzo 2013 - Palazzolo acreide (Sr), Stadio “Scrofani-Salustro”

TABELLINO VENTISEIESIMA GIORNATA

PALAZZOLO: Scordino, cunsolo, miraglia, martines, chiariello, liga, caputa, lo Pizzo, mazzeo, aperi (71’ alderuccio), ike (73’ Sarli). a disposizione: oli-va, Peluso, mastria, Gennarini, Bordonaro. all.: o. Pidatella.COSENZA: cutrupi, cavallaro (49’ liotti), Sicignano, Benincasa, Parisi, Fili-doro, Piromallo (53’ marano), Salvino, mosciaro (80’ Gassama), Guadalupi, Foderaro. a disposizione: Perri, Parenti, Paonessa, Pesce. all.: G. Gagliardi.ARBITRO: Fourneau Francesco di roma 1.ASSISTENTI: migliaccio Fabio di roma 2 e Vitiello raffaele di Torre del Gre-co (Na).MARCATORI: 14’ mazzeo, 28’ Guadalupi, 46’ aperi.NOTE: giornata di sole, temperatura sui 22°. Terreno di gioco in erba sin-tetica. Spettatori 1.000 circa, di cui una ventina di tifosi del cosenza. Pa-lazzolo con maglia gialla e pantaloncino verde; cosenza in divisa rossoblu. ammoniti: 37’ Parisi, 41’ ike, 52’ chiariello, 65’ liga, 79’ Salvino. assente nel Palazzolo Perricone squalificato. cosenza privo di Fiore, Pietro e Salva-tore arcidiacono squalificati; le Piane, Franzese, Bruno, Scigliano, Straface, lamattina, de cicco e marchio per scelta tecnica; de Vico ha abbandonato già da tempo la squadra. ex della partita cosimo Sarli e marco mazzeo. calci d’angolo 7-2 (p.t. 3-1) per il cosenza. Tempo recuperato: p.t. 1’; s.t. 6’.

Non sono più ammessi passi falsi. il cosenza deve rincorrere da tempo. ora, però, con otto gare a disposizione e quattro punti da recuperare il compito è ancora più arduo. Gagliardi cercherà di schierare la migliore squadra possibile per avere la meglio di una Vibonese che in casa subisce poco ma che fuori ha grossi problemi. i silani, dopo la penalizzazione di un punto al messina, hanno l’obbligo di cercare punti importanti per arrivare allo scontro del San Filippo in posizione idonea per il sorpasso.

DERBY DA VINCEREPER SPERARE ANCORA

COSENZACUTRUPIFILIDORO

CAVALLAROBENINCASA

© PARISISICIGNANO

FIOREPIROMALLOMOSCIAROGUADALUPIFODERARO

ALLENATORE GAGLIARDI

VIBONESE PESChEChERABARRECACALZOLAIOKALAMBAyCATERISANODE CRISTOFARODA DALTCOSENZABRESCIASPANòMARASCO © ALLENATORE SODA

SEGUE DALLA PRIMA

Per farlo c’è bisogno di vivere ogni giorno ed ogni momento cercando di pensare a quello che è un bene comune. Probabil-mente al suo posto, presidente Guarascio, arriverà un’altra per-sona incapace di rendere i nostri sogni realtà. Ma è giusto cam-biare ed evitare, per l’ennesima volta, di guardarsi indietro e re-criminare per quello che poteva essere e non è stato. Sogniamo una presentazione a Lorica del-le maglie ufficiali indossate dai nuovi acquisti. Sogniamo una sala, nel cuore del San Vito, dove osservare i nostri - pochi - trofei (ah proposito, che fine ha fatto la coppa vinta nel 1983 del torneo anglo-italiano?), dove osserva-re le maglie che hanno fatto la storia del nostro club, dove po-ter ritornare indietro nel tempo osservando le coreografie o i campioni che sono gravitati da queste parti. Sogniamo un tor-neo giovanile, stile Viareggio, che possa attirare numerosi sponsor e dove ospitare squadre di tutto il mondo e che porti, per una volta, l’occhio del pianeta a focalizzare la sua attenzione su questa città che da troppi anni è stata dimen-ticata o, sarebbe meglio dire, pre-sa di mira. Sogniamo un torneo tra le scuole di tutta la provincia, organizzato dal Cosenza calcio, dove poter “scrutare” i nostri gio-vani campioni e “fidelizzarli”. So-gniamo una società capace di ri-conquistare ogni angolo di terra

della sua provincia che, per anni, ha dato anima e cuore senza vo-ler ricevere nulla in cambio. So-gniamo un Cosenza che, ad oggi, è lontano anni luce. Se non si in-veste (e non per forza soldi) non si può di certo ottenere nulla se non briciole. Sogniamo una so-cietà capace di scegliere cinque-mila spettatori ad un euro invece che mille ad otto euro. Sogniamo una dirigenza che, per una vol-ta una, invece di spendere soldi inutili (esempio: il giornale uffi-ciale del Cosenza Calcio) cerchi di rivendicare l’orgoglio di ap-partenere a questa città donando una sciarpa, un braccialetto, un indumento di colore rosso e blu. Perché Cosenza è del Cosenza. Perché questi sono i nostri colo-ri ed è giusto che lo stadio ne sia pieno. Sempre, ogni maledetta domenica. Sogniamo quello che, fino ad oggi, nessuno è riuscito a darci: dignità!Elemosinare calcio a pochi mesi dal centenario è davvero ango-sciante. Un secolo di storia anda-to perduto e che nessuno sembra aver voglia di riportare a galla. Nietzsche scriveva: “Osserva il gregge che pascola davanti a te: non sa che cosa sia ieri, che cosa sia oggi: salta intorno, mangia, digerisce, salta di nuovo. E’ così dal mattino alla sera e giorno dopo giorno, legato brevemente con il suo piacere ed il suo di-spiacere, attaccato cioè al piolo dell’attimo e perciò né triste né

annoiato... L’uomo chiese una volta all’animale: Perché mi guardi soltanto senza parlarmi della felicità? L’animale voleva rispondere dicendo: Ciò avviene perché dimentico subito quello che volevo dire - ma dimenticò subito anche questa risposta e tacque: così l’uomo se ne meravi-gliò. Ma egli si meravigliò anche di se stesso, di non poter impara-re a dimenticare e di essere sem-pre accanto al passato: per quan-to lontano egli vada e per quanto velocemente, la catena lo accom-

pagna. E’ un prodigio: l’attimo, in un lampo è presente, in un lam-po è passato, prima un niente, dopo un niente, ma tuttavia tor-na come fantasma e turba la pace di un istante successivo. Conti-nuamente si stacca un foglio dal rotolo del tempo, cade, vola via - e improvvisamente rivola indie-tro, in grembo all’uomo. Allora l’uomo dice - mi ricordo -”. Que-sto per fare capire che esiste una differenza tra animale e uomo rispetto allo scorrere del tempo: l’animale vive nell’attimo, solo

nel presente e subito dimentica. L’uomo no - non sa dimenticare - è “incatenato” al passato, che “torna come fantasma” o “come un piacevole ricordo”. Purtroppo il presidente Guara-scio ha dimostrato di non esse-re in grado di poter custodire la cosa più preziosa per tutti noi cosentini. Vada via per il bene del Cosenza calcio. A beneficiarne saranno tutti, compreso l’attuale presidente.

Piero Bria

CLASSIFICAMARCATORI

22 reti mosciaro (8) (cosenza);12 reti corona (1) (messina),

Savanarola (c. Normanno 9 (5)/messina 3);

10 reti Saraniti (2) (città di messina), de rosa (3) (Pro cavese), Bonarrigo (3) (ragusa), Guarro (5) (Savoia);

9 reti mallardo (agropoli), Tiscione (città di messina), marasco (Vibonese);

8 reti citro (città di messina), Galantucci (1), Senè (1) (Gelbison);

7 reti cortese (acireale 2/ribera 5 (2)), Pasca (1), riccobono (3) (licata), Zangaro (montalto), arena d. (ragusa), erbini (ribera);

6 reti rabbeni (acireale), carotenuto (3) (agropoli), mastrolilli (1) (c. Normanno), iannelli (2) (montalto), aperi (Palazzolo), Panatteri (ragusa), omolade (ribera), lio (3) (Sambiase), incoronato (Savoia);

5 reti arcidiacono P., Fiore, Guadalupi (cosenza), cocuzza (messina), Piemontese (1) (montalto), Savasta (Nissa 1/ Sambiase 4), manzi (Pro cavese), Foderaro m. (ragusa);

4 reti romano (2) (acireale), assenzio, avola (Nissa 3 (1)/città di messina 1)), Giardina (città di messina), mandarano (c. Normanno), Grimaudo (Gelbison), armenio (licata), manfrè (licata 2/Sambiase 2), chiaria, costa Ferreira (1), Parachì (messina), occhiuzzi, Sifonetti (2) (montalto), caputa, mazzeo, Sarli (1) (Palazzolo), Palazzo (ribera), curcio (Sambiase), manfrellotti, Savarese, Vicentin (Savoia), Saturno (Vibonese);

3 reti d’attilio, montano (agropoli), Foderaro G., Parenti (cosenza), de cesare (Gelbison), Scopelliti, Vella (licata), Salandria (montalto), Bica Badan (1) (Nissa), auricchio (1), Fontanella (1), mautone, merito, Pignatta, Torcivia (Noto), impallari (Palazzolo 2/ragusa 1), ercolano (Pro cavese), ragosta (Pro cavese 2/agropoli 1), Pollina (ribera), casciaro, Porpora, russo (Sambiase), cosenza, Spanò (Vibonese);

SABATO 16 MARzO 2013FOTOsTORIA

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COSENZA VS COMPR NORMANNOLE IMMAGINI DELL’ULTIMA VITTORIA AL SAN VITO

Quindici scatti firmati ernesto Pescatore

dedicato al mister

un tiro di Guadalupi spizzica la traversa esterna

manolo dal dischetto non perdona ed è 1-0

il pallone supera il giovane portiere Vecchio e siamo sul 2-0

l’ingiusta ammonizione a Foderaro

ci prova mosciaro...

Fiore gioca senza il numero alle spalle

la dedica al suo amico alfredo

Sotto la sud riceve gli applausi per una rete eccezionale

le proteste di mosciaro verso l’assistente cantiani

...ma il portiere Farò è attendo e devia in calcio d’angolo

mosciaro è atterrato in area di rigore da maimone

mosciaro riceve un cross perfetto

ancora maimone stende in area mosciaro ma l’arbitro non fischia

l’esultanza sotto la sud a fine partita

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SABATO 16 MARzO 2013news

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“Non sparate sul pianista”, così recita in tante pellicole western il cartello che campeggia sul piani-sta del saloon costretto a recitare la sua parte anche se e quando nel locale i pistoleri di turno si sfidano a suon di pallottole e bottiglie infrante. Mai come oggi sembra adeguato affiggere questo avviso anche sulla porta di uno spogliatoio come quello del Cosenza che, a fronte di una stagione calcistica condotta su grandissimi livelli, vede intorno a sé volare dardi infuocati e soprat-tutto infrangersi vetri e specchi, luccicanti addobbi di un salo-on che in realtà nasconde solo confusione e approssimazione. Se esistesse un manuale per la conduzione di una stagione vin-cente, nel capitolo “cose assolu-tamente da evitare” andrebbe riportato a chiare lettere, come esempio vivente, tutto quello che sta succedendo negli ultimi mesi sulle sponde del Crati. Squadra chiaramente abbandonata a se stessa, struttura organizzativa inesistente e soprattutto alcun segnale di stimolo proveniente da chi dovrebbe, e non fa, pungo-lare i suoi dipendenti al raggiun-gimento del massimo traguardo possibile. La domenica appena vissuta sui campi della serie D ci ha raccontato una storia molto diversa da quella che si sarebbe dovuta raccontare, si è parlato di una squadra scarica, di una scon-fitta figlia della poca benzina nel serbatoio rossoblù, bisognerebbe a questo punto chiedersi il perché di tale evenienza e dei possibili rimedi che, a questo punto della stagione, bisognerebbe adottare. Una precisazione è d’obbligo: come qualcuno ha giustamen-te sottolineato in fondo nulla è perduto, nei confronti dell’ACR Messina bisogna recuperare “solo” due punti in classifica e comunque vincere il confronto diretto. Ma per poter fa si che tutto ciò avvenga appare oggi più che mai necessario che la società inizi ad operare come tale e che non si affidi più all’ormai noto refrain dell’improvvisazione. I calciatori sono certamente pro-fessionisti di livello immenso che hanno dimostrato, e siamo certi continueranno a dimostrare, tut-ta quella abnegazione e passione che fino ad ora hanno consentito di andare oltre le loro reali pos-sibilità: 18 vittorie 2 pareggi e 6 sconfitte, questo lo score sino ad ora raggiunto da una rosa incom-pleta (Mosciaro febbricitante non dispone di alcun adeguato sostituto, totale assenza di un

centrocampista in grado di va-riare il modulo tattico, ndr) e per giunta mai stimolata o realmen-te apprezzata da vertici societari che si affacciano negli spogliatoi solo ed esclusivamente per dif-fondere vane promesse. Eppure non lontano da Cosenza il Presi-dente della Vibonese, formazio-ne ormai senza nulla realmente da chiedere al campionato, arri-va a stimolare i suoi giocatori in vista del match contro il Cosenza addirittura stabilendo un premio partita in caso di vittoria al San Vito (!). Da noi? Tutto tace, non esistono premi per la vittoria del campionato, non si conosce di discorsi “stimolanti” rivolti alla squadra abbandonata alle “cure” del solo Gagliardi che, per quanto bravo, ancora per i miracoli pare non si sia attrezzato, nessuna dichiarazione d’intenti rilascia-ta anche e soprattutto a seguito di una sconfitta quale quella di ieri. Si preferisce disfare tutto quanto faticosamente costruito dalle altrui competenze senza immettere alcunché di stimolan-te o positivo ed assistere passi-vamente allo scorrere del fiume, forse nella sordida speranza che finisca prima possibile e con il minor danno possibile. A farne le spese, come sempre, sono la squadra che insiste a combat-tere nonostante e contro tutti e, soprattutto, i tifosi che vedono sfiorire e appassire lentamente ma inesorabilmente anche quel-la impercettibile fiammella di passione gelosamente custodita: “per favore, non sparate sul pia-nista”! ASPETTANDOIL CENTENARIO.La matematica tiene ancora ac-cesa una piccolo fiammella di speranza nell’ambiente rosso-blu. I numeri saranno anche più certi della storia ma a giudicare da come è stata gestita l’ennesi-ma stagione in casa silana, l’im-pressione è che una squadra, da sola, non possa lottare contro gli avversari e contro ciò che accade in casa propria. Il giorno dopo la sconfitta di Palazzolo, manda in archivio i commenti positivi e le prestazioni che avevano man-dato in sollucchero i tifosi nelle ultime giornate. Condannare gli uomini però, appare azzardato. I numeri, lo dicevamo, dicono che rispetto all’anno scorso la cre-scita del gruppo è esponenziale. Più punti e prestazioni impor-tanti per una squadra che, non ce ne vogliano Parisi e soci, non sembra quella che ha vinto i pla-yoff nella stagione precedente.

La qualità non manca e la voglia nemmeno. Proprio per questo è lampante che non è una battuta d’arresto la chiave di lettura del campionato. Domenica scorsa il Cosenza ha pagato dazio, trovan-do una sconfitta che è il giusto prezzo per una rincorsa ardua. Il Messina sta provando a fare i miracoli ma la differenza di tasso tecnico, fra i peloritani e i silani, è davvero sottile. Sono altre le mo-tivazioni che portano i giallorossi a più cinque dal Cosenza. Chiac-chiere, conferenze, comunicati, addii e ritorni, non fanno il bene della squadra che ha accarezzato il sogno di portare i tifosi in mas-sa a Messina per vincere in casa Lo Monaco il torneo ed ora deve iniziare daccapo. Purtroppo per il Cosenza, però, il tempo è galan-tuomo e i problemi che hanno condizionato il lavoro del gruppo negli scorsi mesi, si riflettono in modo limpido nelle prestazioni in campo. Un errore può starci in una partita ma per chi deve rincorrere e non può sbagliare un colpo, risulta maledettamente pesante. Fare i conti in tasca al Cosenza fa male ma è sempre un bene ricordare quanto accaduto. Questa squadra non ha mai po-tuto schierare il tridente Moscia-ro-Arcidiacono-Guadalupi. Non ha potuto neanche contare su Keba Gassama, che ha pagato ol-tremodo i problemi della passata stagione. Il tutto diventa ancora più pesante se si considera che il Messina ha speso più del doppio dei Lupi, pronti a ridursi l’ingag-gio e guidati in avanti dal capo-cannoniere del torneo. Anche il discorso mercato ha lasciato con l’amaro in bocca. A Messina sono arrivati Savanarola e Chiaria che stanno dando una grossa mano alla capolista. A Cosenza sono in-vece giunti uomini importantis-simi, che hanno spostato la causa rossoblu solo per il fascino della piazza e di Stefano Fiore. Pensate cosa sarebbe accaduto se il club avesse profuso uno sforzo econo-mico maggiore. Vivere pensando al passato fa male, ma giudicare un torneo in novanta minuti è peggio. Purtroppo però, il futuro in casa silana non è luminoso e, cosa ancora più triste, gli errori non hanno mai insegnato che basta poco a volte per cambiare la storia di un club. Guarascio, in tante conferenze, disse che lui vo-leva festeggiare il centenario del club fra i professionisti. Di questo passo, il tentativo del presidente resterà un sogno o forse un obiet-tivo fallito.

a.p./f.p.

Il dg del Messina ha assistito domenica al successo del Pa-lazzolo ai danni del Cosenza che ha consentito alla squa-dra di Catalano di volare a +5 sui rivali grazie all’1-0 di Vibo targato Ignoffo: “Giovanni ha realizzato due gol pesantis-simi all’andata e al ritorno. Domenica ha sfruttato l’assist di Quintoni, chissà che non possa essere proprio Peppe a siglare la rete della promozio-ne. Intanto dobbiamo sfrut-tare il vantaggio per arrivare con serenità allo scontro di-retto del 21 aprile”. All’anda-ta aveva pronosticato il gol partita di Ignoffo contro la Vibonese, un girone dopo era certo del successo del Palaz-zolo ai danni del Cosenza. Il Messina vola verso la promo-zione, forte dei cinque punti di vantaggio sulla più imme-diata inseguitrice a otto turni dal termine del campionato. “Domenica è stata per noi una doppia soddisfazione” ha detto il dg Paolo Giuliano in-tervenendo nel corso di “Rms Sport” su Radio Messina Sud. “Sentivo che da questa gior-nata poteva scaturire qual-cosa di positivo. Ho visto dal vivo il match dello “Scrofani Salustro”. I gialloverdi hanno giocato con maggiore deter-minazione rispetto ai calabre-si che hanno evidentemente vissuto una giornata no anche per le non perfette condizioni di Mosciaro. E’ la dimostra-zione che un solo giocatore non fa una squadra. Sono fi-ducioso, anche per via dello scontro diretto da disputare in casa”. Presente sugli spalti di Palazzolo veniva aggiorna-to costantemente sul confron-to del “Razza” che ha visto il Messina prevalere per 1-0. Un passo forse decisivo verso il salto di categoria. “La Vibone-se era un ostacolo difficile da superare e siamo stati bravi a vincere la partita. Il “vecchiet-to” Ignoffo ha realizzato due gol pesantissimi, risultando il match-winner sia all’anda-ta che al ritorno. Domenica è stato bravo a colpire di testa

su un preciso schema, sor-prendendo i difensori avver-sari, anche grazie all’assist di Quintoni. Peppe si è sempre sacrificato molto per la squa-dra e rappresenta un elemen-to cardine del gruppo. Il gol gli manca, chissà che non pos-sa essere proprio a lui siglare quello della promozione”. Nel prossimo turno i giallorossi riceveranno al “San Filippo” la Gelbison, terza forza del torneo. All’andata la forma-zione di Erra giocò un brutto scherzo al Messina, sottraen-dogli il primato conquistato la settimana precedente dopo il successo interno sulla Vibo-nese. “La Gelbison giocherà a Messina con lo stimolo di vo-ler fare bene contro la capoli-sta. A questo punto, però, vo-gliamo vincere sempre, senza pensare all’avversario di tur-no. E la sconfitta dell’andata è per noi un motivo in più per centrare l’intera posta. Chissà che non possa essere ancora un difensore a finire sul tabellino dei marcatori. Il traguardo non lo abbiamo an-cora centrato, ma dobbiamo sfruttare il vantaggio sul Co-senza per arrivare con sere-nità allo scontro diretto. Il 21 aprile bisognerà offrire a tutta Italia uno spettacolo degno di altre categorie”. E’ soprattut-to relativamente al pacchetto arretrato (appena 18 gol al passivo) che il Messina ha co-struito il suo primato. Il tutto in barba all’emergenza difesa che proseguirà anche dome-nica quando oltre a Cucinotta resterà ai box per squalifi-ca anche Caldore. “Catalano non si è mai lamentato delle assenze perché questo è un gruppo importante e si può sopperire a qualunque de-fezione. I campionati vanno affrontati in questa maniera. Chiavaro ? Tifiamo tutti per il suo ritorno, è un ragazzo serio ed un grande professionista che non vede l’ora di scende-re nuovamente in campo, ma spetta allo staff medico valu-tare quando potrà avvenire”.

for.cos.

NON SPARATESUL PIANISTADOPO IL kO DI PALAZZOLO, L’ENNESIMO IN SICILIA,

È NECESSARIO INTERROGARSI

MESSINA, GIULIANO:“VANTAGGIO IMPORTANTE”

IL DIRETTORE GENERALE NON FESTEGGIA ANCORAMA AMMETTE LA SUPERIORITà DEI SICILIANI.

SABATO 16 MARzO 2013news

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MESSINAPENALIZZATO DI UN PUNTO

GAGLIARDI: “NULLA È PERDUTO”la sconfitta di Palazzolo ha un po’ ridimensionato le ambizioni di cosenza che rischia dopo una grandissima stagione, di restare con l’amaro in bocca. Gagliardi, per indole, è un combattente. un allenatore bravo in campo e schietto fuori dal rettangolo verde. dalle sue parole si capisca l’amarezza ma anche la grinta di chi non vuole perdere. “dobbiamo ripartire non come se non fosse successo nulla ma con il solito impegno che abbiamo sempre messo in campo. ci sono delle attenuanti a ciò che è accaduto ma io non ho mai parlato di assenze e di problemi, nonostante ce ne siano stati tanti. Nel post partita ho discusso su alcuni disguidi per-ché non si può stare più di un’ora fermi su una strada orribile con conseguenze poi tangibili. Qualcuno è stato male e il primo ero io.

Tutto ciò non deve rappresentare un attenuante ma per i più deboli può esserlo”. Poi il tecnico entra nel vivo del match. “Nei gol ci sono stati errori in serie. al primo abbiamo perso banalmente palla e poi c’è stata poi un’uscita indecisa. Sul secondo non siamo stati né bravi né fortunati ma in campo ci sono stati anche gli avversa-ri che in alcuni episodi sono stati davvero perfetti. credo che noi abbiamo giocato male in fase di possesso perché potevamo fare meglio. Poi se aggiungiamo che qualcuno è in giornata negativa ed altri come mosciaro sono in difficoltà e provano a dare il massi-mo finche possono, si mette dura. Nonostante tutto siamo arrivati otto volte davanti alla porta e se mosciaro stava bene almeno in due occasioni avrebbe fatto gol. Nel primo tempo abbiamo sfiora-

to il vantaggio e nella ripresa ci siamo fatti vivi altre volte davanti al loro portiere, senza dimenticare un mani evidente in area loro”. e’ andata male al cosenza che però non molla. anche il pubblico rossoblu non ha perso le speranze. “Se la gente dice che non è finita è perché i tifosi e la città si stavano convincendo che questa squadra merita stima e attenzione per ciò che ha fatto. la meritia-mo e i nostri tifosi ci inorgogliscono”. Prima di chiudere, Gaglairdi parla dei prossimi avversari. “la Vibonese è una squadra impor-tante. Si nasconde ma ha calciatori che giocano bendati in Serie d. anche domenica avevano fatto due gol ma maiorano e ignoffo, in maniera esemplare, hanno fatto due miracoli salvando sulla linea. e’ questione di episodi, che a volte ci condannano. for.cos.

IL TECNICO DEI SILANI NON DEMORDE E ChIEDE AI SUOI ANCORA PIù IMPEGNO.

COSENZA, VINCELA SOLIDARIETA’

Al San Vito vince la soli-darietà. Nel pomeriggio di mercoledì scorso, il match fra Cosenza e Clandestino FC si è trasformato in un’oc-casione per dimostrare nuo-vamente quanto la città sia impegnata nell’accoglienza e nella lotta all’antirazzi-smo. I due temi sono pur-troppo molto attuali e la manifestazione sportiva, che rientra nell’ambito di “Fie-rarammersa”, è servita an-che a sensibilizzare la città. Lo dice Gaetano Azzinnaro, uno degli organizzatori del match. “Voglio ringraziare tutte le associazioni che si sono prodigate per far si che questa gara abbia portato il sorriso fra i presenti in cam-

po e fuori. C’è una bella parte della nostra città che è pron-ta all’accoglienza e più che altro alla fratellanza. Penso al Cpoa Rialzo, a Radio Ci-roma, agli ultrà, a Coessen-za e tante altre associazioni che sono da sempre attive sui temi dell’aggregazione. Dobbiamo dire un grazie anche alla società Cosenza che negli anni ha sempre sposato le nostre cause. Cre-do che dopo le morti recenti di tre fratelli, ci sia ancora bisogno di sensibilizzare l’ambiente. Tante persone si spendono quotidianamente con amore ma bisogna fare di più. Voglio lanciare anche un messaggio chiaro. Non dobbiamo essere pronti solo

ad accogliere e a prestare servizio. Il tema principale deve essere l’integrazione, il vivere insieme e il condi-videre tutto. Cosenza non è solo antirazzista ma vive in fratellanza”. Dalle paro-le si è poi passati al campo. La squadra di Gagliardi ha affrontato il Clandestino F.C. fra i cori dei tifosi che a queste manifestazioni sono sempre presenti. Sorpren-dente l’organizzazione degli ospiti del Cosenza che ha dovuto sudare in avvio di gara per avere la meglio su un team che fra sorrisi bel-le giocate, ha dato vita ad una bella giornata di sport. Justice, Kennet, Ibrahim, Eddie, Nagy, Mohamed,

Lukman, Kebi, Gustavo, Sonny, Amadou, Absul, Ka-lidu, Amady, Ahmed, Ibra e Monediko. Questi i nomi dei ragazzi che hanno affrontato il Cosenza di Gianluca Ga-gliardi. Anche Stefano Fiore e Aristide Leonetti hanno assistito alla gara da bordo campo. Un pomeriggio colo-rato quindi al San Vito, che diventa come spesso accade, il luogo per lanciare mes-saggi anti-razzisti e vicini al sociale. Sport e associazioni si fondono quindi per riba-dire un concetto. Cosenza è da sempre al fianco di chi da lontano sceglie la città per cercare un riscatto sociale e migliori condizioni di vita.

for.cos.

il messina viene stordito dalla commissione disciplinare nazionale che infligge un punto di penalizzazione al club. ciò significa che la squadra giallorossa passa da 61 a 60 punti in classifica. corona e compagni rimangono sempre in testa al girone i di serie d ma con quattro punti di vantaggio sul cosenza di Gagliardi. la sentenza non potrà piu essere rivista in quanto il club di lo monaco ha patteggiato la richiesta iniziale di un -2 avvelendosi della competenza degli avv. chiacchio e cozzone. Questo aumenta il rammarico del cosenza per non aver conquistato almeno un punto nella trasferta di Palazzolo.

SABATO 16 MARzO 2013JUnIORes - AlTRI spORT

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“Tutto è bene quel che finisce bene” diceva una famosa commedia shakespaeriana, ma (aggiun-giamo noi) nel caso della Cosenza Pallavolo, ieri, poteva andare indubbiamente meglio. Chi crede nella “numerologia” potrebbe asserire che i Lupi ieri fossero ipnotizzati dalla “maledizione del nu-mero 2” nel bene e nel male. Si perché la DeSe-tacasa Cosenza brinda al suo secondo successo consecutivo conquistando al tie-break (2-3) il derby calabrese a scapito dei “ragazzi terribili” della Mymamy Reggio Calabria. Ancora, secon-da vittoria su due sulla panchina rossoblù per la nuova coppia Marano-LoBianco e due punti con-quistati in totale. Ma a prescindere da qualsiasi acrobazia superstiziosa ed esulando dalla coin-cidenza numerologica c’è un po’ di rammarico per il punto concesso ai cugini reggini; è inutile nascondere che tutti si aspettavano la conquista dell’intera posta in palio. La squadra rossoblù conduceva la gara per 2 set a 0 e bastava solo un po’ di impegno ed attenzione in più per portare a casa l’intero bottino. Lo avevamo anticipato all’uopo della presentazione del match, qualche giorno fa, che nonostante la classifica gli uomini di Centonze avrebbero dato il massimo per darce filo da torcere.Ed un derby è sempre un derby. Così è stato. Ad ogni modo tale vittoria dà co-munque ancora concrete speranze ai silani per la corsa salvezza: Giarratana e Gaeta, entrambe a quota 22 punti in classifica (sempre il numero due che ritorna, ndr), in quartultima posizione sono distanti appena due lunghezze ed ora sarà fondamentale andare a punti nel prossimo, e ostico, impegno contro il Casandrino, primo in classifica. CRONACA. La gara, inizialmente pre-vista al “Pala Botteghelle” è stata giocata nella piccola palestra “Umberto Boccioni” a causa di una gara di pallacanestro iniziata nel secondo pomeriggio che avrebbe, prevedibilmente, fatto slittare dopo le 20,30 l’inizio del match tra De-SetaCasa Cosenza e MyMamy Reggio Calabria. Coach Marano ha dovuto fare a meno del forte opposto Di Fino, appiedato dal Giudice Unico Federale dopo il giallo rimediato durante l’in-contro con il Giarratana, così ha schierato al suo posto Perri. Il resto della formazione di parten-za è rimasto invariato. Dall’altra parte della rete Reggio Calabria ha risposto con Piedipalumbo e Falcone in diagonale; Riolo e Pugliatti di ban-da; Filoramo e Barillà al centro con l’allenatore-giocatore Centonze nel ruolo di libero. Pronti via e la DeSetaCasa Cosenza ha subito pigiato forte

sull’acceleratore: in vantaggio prima per 8-3, poi per 16-9, i Lupi hanno lasciato pochissimo spazio ai giovanotti reggini. Malluzzo, Galabinov, Muc-cio e Smiriglia sono stati cercati spesso nel primo set dal metronomo rossoblù Andropoli che ha variato la distribuzione, mentre Reggio Calabria ha sbagliato molto in fase di ricostruzione. Muc-cio e compagni hanno preso poi il largo chiuden-do abilmente il primo set sul 25-12. Nel secondo parziale la DeSetaCasa Cosenza sbaglia qualche pallone di troppo, riuscendo a galvanizzare i gio-vani avversari. Nonostante ciò i Lupi hanno sem-pre condotto agilmente le sorti del game (8-5 al primo tecnico e 16-10 al secondo), prima di farsi recuperare un vantaggio di tre lunghezze (21-18) che ha portato le squadre ai vantaggi, dove a spuntarla sono stati gli uomini di coach Marano. Nel terzo set Cosenza ha subito troppo il gioco dei giovani avversari guidati dalla coppia di laterali formata da Riolo e Pugliatti. I Lupi sono andati in affanno, anche se sono riusciti ad andare in van-taggio sia al primo tempo tecnico che al secondo (8-5 e 16-15). Reggio Calabria ha cominciato a sbagliare di meno e, sfruttando le disattenzioni dei cosentini ai quali non è bastato il contributo sostanzioso a muro del salentino Muccio ed un gioco che ha visto cercare molto i due laterali Ga-labinov e Malluzzo, ha chiuso vincendo 23-25. Nel quarto parziale la reazione della DeSetaCasa Cosenza non c’è stata. I rossoblù avrebbero potu-to e dovuto reindirizzare la gara sui giusti binari ed ottenere la vittoria da tre punti, invece hanno ancora subito gli avversari. La MyMamy è andata in vantaggio al primo tecnico (6-8) salvo poi inse-guire di una sola lunghezza i cosentini al secondo (16-15). Galabinov è andato in apnea, mettendo a terra appena un pallone sui tredici giocati, ma co-munque, soffrendo e lottando, la DeSetaCasa si è portata nella condizione migliore per chiudere il set (vantaggio per 22-20) salvo poi subire anco-ra il ritorno della MyMamy, brava a recuperare e chiudere per 23-25. Al tie break la MyMamy ha puntato tutto su Riolo, mentre la DeSetaCa-sa Cosenza ha ricominciato a giocare meglio: Galabinov ha ripreso maggiore vigore in attac-co, mentre Smiriglia, cercato spesso nell’ultimo set, è riuscito a reindirizzare le sorti del match in favore dei suoi. Un fallo fischiato ai reggini ha dato il 14-11 alla DeSetaCasa che, poi, ha saputo tamponare gli ultimi tentativi di Reggio Calabria chiudendo set e match sul 15-13.

p.m.

Dinanzi alle migliori, almeno stando a quanto dice la classifica, il setterosa bruzio gioca alla pari e dimostra di avere grandi margini di mi-glioramento. Alla Tubisider Cosenza Pallanuo-to non è riuscita l’impresa di fare punti in casa della forte capolista Racing Roma, ma la squa-dra allenata da Andrea Posterivo è uscita a te-sta alta dalla contesa. La squadra capitolina si è aggiudicata l’incontro per 12-7 ma ha dovuto sudare e non poco per centrare l’intera posta. La Tubisider Cosenza Pallanuoto ha fatto tutto quello che poteva fare, giocando con determi-nazione, senza mai mollare e tenendo sempre in scacco la squadra di casa. Basti pensare che alla fine dei primi due parziali il risultato era

in perfetta parità. Una formazione quella co-sentina che può essere soddisfatta di come si è espressa in vasca per tutto l’arco della gara, al cospetto di una compagine tecnicamente superiore e certi errori fanno parte del gioco, considerando che si tratta pur sempre di una matricola. “Le ragazze hanno fatto tutto quello che era stato chiesto loro – ha sottolineato il tecnico cosentino Andrea Posterivo – e di que-sto sono soddisfatto, poi è chiaro scendiamo in vasca sempre per fare punti contro qualsia-si avversaria. La nostra è una squadra giovane che ha ancora margini di miglioramento e che può crescere molto”.

c.b.

DERBY ALLA DE SETA

TUBISIDER, SCONFITTACON ONORE

I SILANI hANNO LA MEGLIO SUI CUGINI DELLA MYMAMY SOLO AL TIE-BREAk

LA SQUADRA DI POSTERIVO GIOCA UNA GRANDE GARA MA ALLA FINE VINCE LA CAPOLISTA RACING ROMA

COSENZA BELLOE VINCENTE

JUNIORES PallaVolo

PallaNuoTo FemmiNile

CON UNA RETE PER TEMPO I LUPACChIOTTIRESTANO IN VETTA ALLA CLASSIFICA.

arriva un altro successo per la Juniores rossoblu che ha supe-rato il Nardò. Non era una gara facile, contro una formazione ben messa fisicamente e coriacea. il cosenza però ha giocato con grinta, si è battuto con coraggio ed al termine di una gara non bella ha trovato un vittoria pesantissima. Florio non poteva contare sui giocatori in arrivo dalla prima squadra ed ha schierato un undici forte fisicamente a centrocampo guidato in avanti da magarò e Perna. dall’altra parte, il tecnico del Nardò ha provato fin da subito ad affidarsi ai lanci lunghi, puntual-mente respinti da rocca e Pansera. l’avvio è equilibrato con i lupacchiotti che prendono le misure su un terreno di gioco in pessime condizioni. ci prova Perna con un bel colpo di testa che termina alto ma il cosenza fa difficoltà a far breccia nelle maglie di una difesa rocciosa, guidata da Gigante. il centrale del Nardò, prestante e puntuale nelle chiusure, nulla può sul primo affondo di Pellegrino. l’esterno sfonda sulla sinistra e mette in mezzo un pallone respinto male dalla difesa ospite. Sulla sfera di fionda morelli che con un destro chirurgico fa centro. e’ la mezzora del primo tempo e i rossoblu con ordine vanno negli spogliatoi in vantaggio. il cosenza è superiore, trascinato da rino che impressiona per corsa e grinta in campo. Nella ripresa Florio da spazio ai giovani. dentro Fab-bricatore e montagnese, un giovane del 1997 che si fa valere e dà corsa alla squadra. a centrocampo invece subentra de luca che garantisce forza al reparto. il cosenza corre e suda e rino con una perla chiude i conti a venti minuti dal termine. il centrocampista riceve una splendida palla da montagnese fra le linee e calcia al volo di destro da posizione defilata. Palla all’incrocio e partita in ghiaccio per il cosenza. arriva quindi un altro successo che consolida il primato dei silani. la vittoria è accolta con soddisfazione da Kevin marulla. “ringrazio i ragaz-zi che mi hanno dato una grandissima mano in questa prima fase della mia esperienza. Questo primo posto va mantenuto perché lo meritano i ragazzi, i professionisti validi che li hanno guidati fino a qui e tutto lo staff che si è immerso anima e corpo in questa avventura solo per raggiungere l’obiettivo fina-le”. Poi marulla lancia un messaggio ad umberto Buffon. “Sia noi che i compagni lo aspettiamo. Sarebbe un peccato per lui lasciare a metà quanto di buono fatto fino ad ora”. f.c.

COSENZA: Fabiano, rossi, Pellegrino, rino, Pansera, rocca, morelli e., No-vello (64’ de luca), magarò, Volpe (74’ Fabbricatore), Perna (60’ montagnese). in panchina: reda, morelli a., morelli m., Fiorita. allenatore: FlorioNARDO’: de Pirro, erroi, calò, alfasano (69’ Favarelli), Gigante, rappo, de marianis (78’ maccagnano), cennamo (50’ caputo), calcagnise, ciccarese, recchia. in panchina: Pano, romano. allenatore: menechelli.ARBITRO: Fabiano di catanzaroMARCATORI: 37’ morelli e., 69’ rino.NOTE: Terreno in pessime condizioni di gioco. ammoniti: Fabiano, Perna. angoli: 7-1. rec: 1’ pt, 4’st

CLASSIFICA

25. GIORNATA TABELLINO

26. GIORNATA

COSENZA 63Brindisi 59Bisceglie 44Taranto 40matera 38Fortis Trani 34Francavilla 34Foggia 33

Grottaglie 33Vibonese 30monopoli 27Nardò 22Sambiase 17Potenza 13montalto 12

Fortis Trani - Grottaglie 6-1matera - Bisceglie 1-1Foggia - Brindisi 1-0Potenza - montalto 3-2COSENZA - NARDò 2-0Francavilla - Sambiase 2-0Taranto - Vibonese 2-1

Bisceglie - PotenzaVibonese - FoggiaSambiase - Fortis TraniNardò - FrancavillaBrindisi - materaMONOPOLI - COSENZAGrottaglie - Taranto