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POR SARDEGNA 2000-2006 AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO Novembre 2006 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA FORMULARIO PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO

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POR SARDEGNA 2000-2006

AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO

Novembre 2006

UNIONE EUROPEA

REPUBBLICA ITALIANA

FORMULARIO PER LA PREDISPOSIZIONE DEI

PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO

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INDICE

1. DATI GENERALI DEL PROGETTO INTEGRATO ................................................................................3

2. SINTESI DELLA PROPOSTA DI PROGETTO INTEGRATO..................................................................6

3. PARTENARIATO DI PROGETTO.......................................................................................................8

3.1. Composizione e costituzione del Partenariato di Progetto..............................8

3.2. Articolazione del Partenariato di Progetto ..........................................................9

4. QUADRO DI RIFERIMENTO DEL PROGETTO INTEGRATO ............................................................14

4.1. Analisi di contesto................................................................................................... 14

4.2. Analisi SWOT............................................................................................................. 44

5. OBIETTIVI E PRIORITA’ DEL PROGETTO INTEGRATO....................................................................47

5.1. Costruzione dell’albero dei problemi................................................................. 47

5.2. Costruzione dell’albero degli obiettivi e selezione degli obiettivi prioritari 50

5.3. Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati”................................................................ 54

6. STRATEGIA E OPERAZIONI DEL PROGETTO INTEGRATO ............................................................56

6.1. Definizione della strategia .................................................................................... 56

6.2. Definizione delle operazioni ................................................................................. 64

6.3. Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità....................................... 65

6.4. Analisi della sostenibilità ambientale ................................................................. 67

6.5. Definizione degli indicatori ................................................................................... 69

7. MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO...........................................................71

7.1. Iter procedurale e cronoprogrammi di attuazione delle operazioni .......... 71

7.2. Efficienza amministrativa del contesto territoriale di riferimento per l’attuazione dell’operazione................................................................................ 73

7.3. Accordi di cooperazione per l’attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo.................................................................................................................................... 75

8. QUADRO FINANZIARIO DEL PROGETTO INTEGRATO.................................................................76

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1. DATI GENERALI DEL PROGETTO INTEGRATO

A. Titolo del Progetto Integrato

LE VETRINE DELL’ARTIGIANATO - ITINERARI DI SARDEGNA

B. Classificazione del Progetto Integrato

Tipologia del Progetto Integrato

x Progetto Integrato di Sviluppo Regionale

Progetto Integrato di Sviluppo Territoriale

Tema / Settore di Riferimento del Progetto Integrato

(Fare riferimento agli Allegati dell’Avviso Pubblico)

Tipologia di Partenariato di Progetto

Barrare la Casella di Interesse

Industria, Artigianato e Servizi Regionale �

Filiere e Produzioni Agroalimentari. Regionale �

Pesca, Acquacoltura e Aree Umide. Regionale �

Rete Ecologica Regionale. Regionale �

Parchi e Compendi Forestali Regionali. Regionale �

Itinerari di Sardegna (Itinerari Turistici) Regionale X

Inclusione, Sociale Regionale �

Sicurezza e Legalità. Regionale �

Industria, Artigianato e Servizi Territoriale �

Filiere e Produzioni Agroalimentari. Territoriale �

Sviluppo delle Aree Rurali e Montane. Territoriale �

Turismo Sostenibile e Valorizzazione del Patrimonio Ambientale e Culturale.

Territoriale �

Aree Urbane e Reti di Comuni. Territoriale �

Provincia/e di Riferimento del Progetto Integrato

(Barrare la/e Provincia/e solo per i Partenariati di Progetto Territoriali)

Cagliari � Carbonia Iglesias � Medio Campidano � Oristano �

Nuoro � Ogliastra � Olbia Tempio � Sassari �

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C. Partenariato di Progetto

Tipologia e Numero di Soggetti del Partenariato di Progetto

(Articolo 10, Comma 2 dell’Avviso Pubblico) Numero

Ente Locale (Comune, Comunità Montana, Provincia) 14 Enti Locali in Forma Associata (Associazioni, Unioni e Consorzi di Enti Locali) Impresa Imprese in Forma Associata (Consorzi, Società Consortili, Associazioni Temporanee di Impresa, etc.)

Università, Centro di Ricerca Pubblico, Centro di Ricerca Privato, Parco Scientifico Associazione di Categoria e/o Datoriali 1 Organizzazione Sindacale Associazione Ambientalista Associazione Culturale Organizzazione del Terzo Settore (No – Profit) Costituendi Partenariati di Progetto (ai sensi dell’articolo 10, comma 2 dell’Avviso Pubblico)

Altro (Camera di Commercio)

1

Composizione del Comitato di Coordinamento (il primo nominativo è il Coordinatore)

Cognome Nome Organismo Posta Elettronica ERRIU LEONARDO CONFARTIGIANATO [email protected] ENRICA OLLA COMUNE DI

GUSPINI [email protected]

SALVATORE PALA COMUNE DI ISILI [email protected] MARCO PISANU COMUNE DI SIDDI [email protected] ANTONELLO ROSSI COMUNE DI ALES [email protected]

Data di Sottoscrizione del Protocollo d’Intesa (Allegato al Progetto Integrato)

Data Lunedì 18 dicembre 2006

Luogo Tramatza

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D. Approvazione del Progetto Integrato

Data di Approvazione del Progetto Integrato da parte del Partenariato di Progetto

Data

Luogo

Data di Approvazione del Progetto Integrato da parte del Tavolo di Partenariato Regionale/Provinciale

Data

Luogo

E. Presentazione del Progetto Integrato

Firma dei Componenti del Comitato di Coordinamento (il primo nominativo è il Coordinatore)

Cognome Nome Firma ERRIU LEONARDO

ENRICA OLLA

SALVATORE PALA

MARCO PISANU

ANTONELLO ROSSI

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2. SINTESI DELLA PROPOSTA DI PROGETTO INTEGRATO

Sintesi della Proposta Progettuale

(max 2 pagine) Il progetto si propone di creare, all’interno del territorio regionale, un circuito turistico culturale di strutture espositive che raccolgono testimonianze dell’imprenditorialità artigiana e di oggetti legati agli usi e costumi di un tempo. Tali strutture sono prevalentemente dislocate nei piccoli centri agricoli e rurali, che raccontano “piccole/grandi storie” locali, e ricordano le radici storiche e culturali delle comunità rurali dell’Isola. Il progetto “Vetrine dell’Artigianato” vuole essere un esempio di interconnessione tra turismo, cultura e attività imprenditoriali che hanno particolari valenza culturale, puntando alla valorizzazione delle strutture che ancora oggi raccolgono testimonianze dell’imprenditorialità artigiana. La Sardegna possiede un vasto patrimonio, legato al tessuto imprenditoriale artigiano, che spesso i sardi stessi ignorano. Una ricchezza di artigianato e di antichi mestieri che, al pari di famose opere d’arte o di importanti beni archeologici, può offrire numerose occasioni di sviluppo territoriale e di occupazione. Tale risorsa culturale, in particolare nei piccoli Centri, è insufficientemente tutelata e poco, o per nulla, sfruttata. Infatti, le poche iniziative di studio, raccolta, custodia e promozione del “segno della civiltà imprenditoriale” sono lasciate, nella quasi totalità dei casi, all’attività di privati o di associazioni che non hanno i mezzi per far totalmente fronte ai molteplici problemi economici e gestionali. Da tale situazione deriva una duplice conseguenza: 1) i “contenitori di cultura del saper fare” non hanno la forza per diventare realmente “strutture vive e catalizzatrici”, per fungere da baricentro e da traino per una politica di sviluppo e d’integrazione con i centri più forti e progrediti; 2) il patrimonio artigianale, con il tessuto produttivo isolano, non riesce a imporsi sul mercato del turismo e del tempo libero, anche se avrebbe tutte le caratteristiche per attrarre investimenti e restituirli all’economia locale sottoforma di occasioni di lavoro, tutela, valorizzazione e promozione, della storia e del patrimonio artistico/antropologico. Il progetto vuole avere una forte impronta di sviluppo turistico. Un monitoraggio accurato ex ante, già condotto dalla Confartigianato per la creazione della “Guida dei Musei dell’Artigianato”, in collaborazione con il Touring Club, ha fatto emergere il fatto che la Sardegna risulta una meta sempre più ambita dal turismo che “va oltre la spiaggia”; ovvero da quella tipologia di viaggiatore che oltre al mare vuole conoscere la “cultura”, ossia quel ricco bagaglio di informazioni non più limitato alla conoscenza del sito archeologico-museale o del prodotto eno gastronomico, bensì approfondire ciò che nasce dal virtuosismo dal “saper fare” e dal “saper offrire/proporre”. Oltre ai luoghi canonici del sapere “alto”, oltre al tour eno gastronomico, il viaggiatore contemporaneo ricerca un contatto autentico con l’artigianato e gli antichi mestieri, nonché gli spazi legati alla conoscenza di queste due forme di civiltà, accreditate quali elementi turistici portanti, caratterizzanti il tessuto socio-economico dell’Isola. Il turismo legato all’artigianato rappresenta, alle luce di queste considerazioni, l’elemento equilibratore, fino ad oggi carente per la mancanza di una strutturata organizzazione in rete, nel panorama turistico; investire in questo settore significherebbe sviluppare un segmento che crea “impresa”, cresce “cultura”, matura “attrattore di business” e diventa “catalizzatore di eventi e flussi turistici”. L’attrazione di nuovi “flussi turistici” ha successo quando propone eventi ripetibili nel tempo e ben individuabili nella zona (come, per esempio, le “Vetrine dell’Artigianato”) che inducono il turista a tornare sul territorio, poiché, oltre che far “sedimentare” una “notorietà” legata ad eventi omogenei, rende attraente il ritorno in tempi successivi in funzione della qualità e della genuinità che gli è stata offerta. Per raggiungere l’obiettivo d’integrazione tra artigianato, turismo e cultura occorre valorizzare e sviluppare questi importanti “giacimenti”, attraverso la creazione di una rete strutturata di itinerari individuati nel percorso delle “Vetrine dell’Artigianato: quelli di indubbio valore artistico (Musei delle Arti Applicate) e quelli che contengono oggetti legati alla vita quotidiana (utensili, arredi e manufatti legati alla cultura materiale), per arrivare a quelli che servivano per la produzione di determinati oggetti (come ad esempio i telai per la tessitura).

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Tutti i centri che fanno parte dell’itinerario hanno in comune un aspetto: sono definibili come “luoghi d’identità”, la cui funzione è la testimonianza, la conservazione di un “sapere”, la salvaguardia delle ragioni della vita come esperienza. Sono strutture nate per volontà delle comunità locali; prendono origine dalla necessità che ogni società ha di ricercare le proprie radici e stabilire la propria identità. E proprio perché si tratta di una identità che ha saputo rigenerarsi, è limitativo considerare queste strutture come “contenitori di ricordi”. Infatti, gran parte di essi è protagonista attuale dello sviluppo della cultura artigiana sul territorio, tramite l’organizzazione di giornate di studio, seminari, convegni, mostre temporanee. Il presente progetto si pone come obiettivo generale la salvaguardia delle tradizioni dell’artigianato artistico tipico isolano. Tale obiettivo potrà essere raggiunto attraverso la messa in rete e lo sviluppo di strutture espositive già esistenti (Vetrine dell’Artigianato) che su tutto il territorio regionale, già svolgono una funzione di trasmissione e tutela dei saperi artigiani. Il Partenariato di progetto è costituito da Confartigianato Imprese Sardegna e dalle seguenti Amministrazioni Comunali: Ales, Arbus, Armungia, Berchidda, Bidonì, Busachi, Castelsardo, Guspini, Isili, Mamoiada, Morgongiori, Orroli, Pau, Samugheo, Siddi. Vi partecipa inoltre la Camera di Commercio di Nuoro. Tale circuito sarà reso fruibile attraverso la realizzazione di interventi volti al recupero strutturale, alla qualificazione turistica dei siti in esso individuati e alla promozione delle attività artigiane e turistiche ad esso collegate. In particolare, si intende attuare un progetto volto alla creazione di un itinerario espositivo e di botteghe artigiane a scopo turistico-culturale e di promozione economica, che sia concentrato sui seguenti punti obiettivo: - sulla portata innovativa e capacità di attrazione turistica – culturale, di promozione e sviluppo del tessuto imprenditoriale - sull’esigenza di omogeneità e riconoscibilità dell’itinerario “vetrine dell’artigianato” nel suo complesso e del conseguente ampio coinvolgimento degli Enti interessati dallo stesso - sulla imprescindibile e fondamentale esigenza di mantenere una forte integrazione fra gli interventi nei diversi contesti territoriali delle Amministrazioni Comunali di riferimento, che dovrà esser assicurata tramite la fattiva partecipazione al progetto di tutti gli Enti firmatari. Il progetto si propone di effettuare i seguenti interventi: 1) realizzazione di un sito internet di informazione sul “circuito” delle Vetrine dell’Artigianato della Sardegna; 2) realizzazione di cartellonistica che dovrà possedere le seguenti caratteristiche: - posizione sulle principali arterie viarie dell’Isola, con lo scopo di segnalare i centri in cui è presente una Vetrina dell’Artigianato; - posizione in prossimità dei centri museali, con lo scopo di segnalare collegamenti con le attività turistico-culturali-ricreative (altri siti museali, punti ristoro, monumenti, siti di particolare interesse naturalistico) 3) Attività di formazione ed aggiornamento rivolta agli operatori che siano in grado di condurre il turista alla scoperta dell’arte del museo e dell’attività artigianale della zona 4) realizzazione di interventi infrastrutturali finalizzati al miglioramento ed adeguamento delle strutture ricettive e delle vetrine dell’Artigianato; 5) studio e realizzazione di un apposito marchio per la promozione e tutela del circuito, che dovrà caratterizzare la rete delle vetrine, nonché tutte le produzioni e le strutture ricettive ad esso collegate; 6) produzione di materiale informativo (depliant e brochure); 7) realizzazione di carte turistiche relative al circuito delle Vetrine dell’Artigianato; 8) pubblicità su quotidiani, periodici specializzati e emittenti radiotelevisive regionali, nazionale ed internazionali; 9) pubblicità (cartellonistica) da sistemare nei vari centri di arrivo (porti, aeroporti e stazioni ferroviarie) 10) creazione di un centro servizi regionale con compiti di coordinamento ed assistenza a favore di tutti i soggetti partenariali. Tale centro sarà gestito da un Comitato di Coordinamento appositamente costituito e al cui interno saranno rappresentati 4 soggetti di parte pubblica ed un rappresentante del soggetto proponente.

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3. PARTENARIATO DI PROGETTO

3.1. Composizione e costituzione del Partenariato di Progetto

Tabella 1 - Elenco degli Enti Pubblici che partecipano al Partenariato di Progetto

Ente Pubblico Titolo Operazione Proposta Codice Operazione

COMUNE DI ALES LE VETRINE DELL’ARTIGIANATO F62; F62/2 COMUNE DI ARMUNGIA LE VETRINE DELL’ARTIGIANATO F62 COMUNE DI BERCHIDDA LE VETRINE DELL’ARTIGIANATO F62 COMUNE DI BUSACHI LE VETRINE DELL’ARTIGIANATO F62 COMUNE DI CASTELSARDO LE VETRINE DELL’ARTIGIANATO F62 COMUNE DI GUSPINI LE VETRINE DELL’ARTIGIANATO F62; F62/1 COMUNE DI ISILI LE VETRINE DELL’ARTIGIANATO F62 COMUNE DI MAMOIADA LE VETRINE DELL’ARTIGIANATO F62 COMUNE DI MORGONGIORI LE VETRINE DELL’ARTIGIANATO F62; F62/3 COMUNE DI ORROLI LE VETRINE DELL’ARTIGIANATO F62 COMUNE DI PAU LE VETRINE DELL’ARTIGIANATO F62; F62/4 COMUNE DI SAMUGHEO LE VETRINE DELL’ARTIGIANATO F62 COMUNE DI SIDDI LE VETRINE DELL’ARTIGIANATO F62 COMUNE DI ARBUS LE VETRINE DELL’ARTIGIANATO NESSUNO CAMERA DI COMMERCIO NUORO LE VETRINE DELL’ARTIGIANATO NESSUNO

Tabella 2 - Elenco delle Imprese che partecipano al Partenariato di Progetto.

Imprese Titolo Operazione Proposta Codice Operazione

Tabella 3 - Elenco degli Altri Soggetti che partecipano al Partenariato di Progetto.

Altri Soggetti Titolo Operazione Proposta Codice Operazione

CONFARTIGIANATO IMPRESE SARDEGNA

LE VETRINE DELL’ARTIGIANATO F62

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3.2. Articolazione del Partenariato di Progetto

Il Partenariato di progetto è un partenariato di tipo regionale costituito da Confartigianato Imprese Sardegna in qualità di capogruppo e dalle seguenti Amministrazioni Comunali: Ales, Arbus, Armungia, Berchidda, Busachi, Castelsardo, Guspini, Isili, Mamoiada, Morgongiori, Orroli, Pau, Samugheo, Siddi e Camera di Commercio di Nuoro. FUNZIONI SOCI COMPITI E AMBITI DI INTERVENTO DI CIASCUN SOCIO. CONFARTIGIANATO IMPRESE SARDEGNA FUNZIONI: Soggetto proponente capofila del partenariato COMPITI: Coordinamento del partenariato e compiti di attuazione delle decisioni assunte dagli organismi partenariali AMBITI DI INTERVENTO: tutti gli ambiti previsti dal progetto COMUNE DI ALES (MUSEO DEL GIOCATTOLO TRADIZIONALE DELLA SARDEGNA) FUNZIONI: soggetto componente il partenariato di progetto e componente il Comitato di Coordinamento COMPITI: realizzazione delle opere relative al museo del giocattolo tradizionale della frazione di Zeppara e partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto AMBITI DI INTERVENTO: tutti gli ambiti previsti dal progetto e realizzazione opere pubbliche COMUNE DI ARBUS (MUSEO DEL COLTELLO SARDO) FUNZIONI: soggetto componente il partenariato di progetto COMPITI partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto AMBITI DI INTERVENTO tutti gli ambiti previsti dal progetto COMUNE DI ARMUNGIA (MUSEO ETNOGRAFICO “ SA DOMU DE IS AINAS” ) FUNZIONI soggetto componente il partenariato di progetto COMPITI partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto AMBITI DI INTERVENTO tutti gli ambiti previsti dal progetto COMUNE DI BERCHIDDA ( MUSEO DEL VINO) FUNZIONI soggetto componente il partenariato di progetto COMPITI partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto AMBITI DI INTERVENTO tutti gli ambiti previsti dal progetto COMUNE DI BUSACHI ( MUSEO DEL COSTUME TRADIZIONALE E DELLA LAVORAZIONE DEL LINO) FUNZIONI soggetto componente il partenariato di progetto COMPITI partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto AMBITI DI INTERVENTO tutti gli ambiti previsti dal progetto COMUNE DI CASTELSARDO ( MUSEO DELL’INTRECCIO MEDITERRANEO) FUNZIONI soggetto componente il partenariato di progetto COMPITI partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto AMBITI DI INTERVENTO tutti gli ambiti previsti dal progetto COMUNE DI GUSPINI ( MUSEO DELL’ARTE FEBBRILE E DEL COLTELLO NELLE CASE AGUS E ATZENI) FUNZIONI: soggetto componente il partenariato di progetto e componente il Comitato di Coordinamento COMPITI: completamento del museo dell’arte febbrile e del coltello nelle case Agus e Atzeni; completamento e ottimizzazione del sistema dei punti di esposizione e vendita per la promozione dell’artigianato locale nei poli culturali della rete comunale; partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto AMBITI DI INTERVENTO: tutti gli ambiti previsti dal progetto e realizzazione opere pubbliche COMUNE DI ISILI ( MUSEO DELL’ARTE DEL RAME E DEL TESSUTO) FUNZIONI soggetto componente il partenariato di progetto COMPITI partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto AMBITI DI INTERVENTO tutti gli ambiti previsti dal progetto COMUNE DI MAMOIADA (MUSEO DELLE MASCHERE MEDITERRANEE) FUNZIONI soggetto componente il partenariato di progetto

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COMPITI partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto AMBITI DI INTERVENTO tutti gli ambiti previsti dal progetto COMUNE DI MORGONGIORI ( MUSEO VIVENTE DELL’ARTE TESSILE) FUNZIONI: soggetto componente il partenariato di progetto e componente il Comitato di Coordinamento COMPITI: eliminazione delle barriere architettoniche, impianti tecnologici e adeguamento interno ed esterno del museo dell’arte tessile; partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto AMBITI DI INTERVENTO: tutti gli ambiti previsti dal progetto e realizzazione opere pubbliche COMUNE DI ORROLI (CASA MUSEO OMU AXIU) FUNZIONI soggetto componente il partenariato di progetto COMPITI partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto AMBITI DI INTERVENTO tutti gli ambiti previsti dal progetto COMUNE DI PAU ( MUSEO DELL’OSSIDIANA) FUNZIONI: soggetto componente il partenariato di progetto e componente il Comitato di Coordinamento COMPITI: realizzazione di opere accessorie al completamento della struttura museale del Museo dell’Ossidiana; partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto AMBITI DI INTERVENTO: tutti gli ambiti previsti dal progetto e realizzazione opere pubbliche COMUNE DI SAMUGHEO (CENTRO MUSEALE DELL’ARTE TESSILE SARDA) FUNZIONI soggetto componente il partenariato di progetto COMPITI partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto AMBITI DI INTERVENTO tutti gli ambiti previsti dal progetto COMUNE DI SIDDI ( MUSEO DELLE TRADIZIONI AGRO ALIMENTARI DELLA SARDEGNA) FUNZIONI soggetto componente il partenariato di progetto COMPITI partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto AMBITI DI INTERVENTO tutti gli ambiti previsti dal progetto CAMERA DI COMMERCIO DI NUORO FUNZIONI soggetto componente il partenariato di progetto COMPITI partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto AMBITI DI INTERVENTO tutti gli ambiti previsti dal progetto

Il Comune di Arbus (Museo del coltello sardo) e la Camera di Commercio di Nuoro, pur non avendo presentato la domanda di partecipazione alla “Manifestazione di Interesse”, entrano comunque a far parte della Costituenda Rete su le Vetrine dell’Artigianato, potendo contribuire positivamente e significativamente al conseguimento degli obiettivi del Progetto.

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Tabella 4 - Impegni specifici assunti dai singoli Soggetti del Partenariato di Progetto

Soggetto del Partenariato Impegno Specifico Priorità Attribuita all’Impegno

Specifico

CONFARTIGIANATO IMPRESE

SARDEGNA

COORDINAMENTO E GESTIONE

ATTIVITA’ LEGATE AL PROGETTO

ATTRAVERSO LA CREAZIONE DI UN

CENTRO SERVIZI REGIONALE DI

PROMOZIONE

INDISPENSABILE

COMUNE DI ALES

REALIZZAZIONE DI UN

LABORATORIO DIFFUSO DEL

GIOCATTOLO TRADIZIONALE NELLA

FRAZIONE DI ZAPPARA

PARTECIPAZIONE A TUTTE LE

ATTIVITÀ COMUNI PREVISTE

DALL’INTERVENTO PROPOSTO

INDISPENSABILE

COMUNE DI ARMUNGIA

PARTECIPAZIONE A TUTTE LE

ATTIVITÀ COMUNI PREVISTE

DALL’INTERVENTO PROPOSTO

INDISPENSABILE

COMUNE DI BERCHIDDA

PARTECIPAZIONE A TUTTE LE

ATTIVITÀ COMUNI PREVISTE

DALL’INTERVENTO PROPOSTO

INDISPENSABILE

COMUNE DI BUSACHI

PARTECIPAZIONE A TUTTE LE

ATTIVITÀ COMUNI PREVISTE

DALL’INTERVENTO PROPOSTO

INDISPENSABILE

COMUNE DI CASTELSARDO

PARTECIPAZIONE A TUTTE LE

ATTIVITÀ COMUNI PREVISTE

DALL’INTERVENTO PROPOSTO

INDISPENSABILE

COMUNE DI GUSPINI

COMPLETAMENTO DEL MUSEO

DELL’ARTE FEBBRILE E DEL

COLTELLO NELLE CASE AGUS E

ATZENI; COMPLETAMENTO E

OTTIMIZZAZIONE DEL SISTEMA DEI

PUNTI DI ESPOSIZIONE E VENDITA

PER LA PROMOZIONE

DELL’ARTIGIANATO LOCALE NEI POLI

CULTURALI DELLA RETE COMUNALE

PARTECIPAZIONE A TUTTE LE

ATTIVITÀ COMUNI PREVISTE

DALL’INTERVENTO PROPOSTO

INDISPENSABILE

COMUNE DI ISILI

PARTECIPAZIONE A TUTTE LE

ATTIVITÀ COMUNI PREVISTE

DALL’INTERVENTO PROPOSTO

INDISPENSABILE

COMUNE DI MAMOIADA PARTECIPAZIONE A TUTTE LE INDISPENSABILE

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ATTIVITÀ COMUNI PREVISTE

DALL’INTERVENTO PROPOSTO

COMUNE DI MORGONGIORI

ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE

ARCHITETTONICHE, IMPIANTI

TECNOLOGICI E ADEGUAMENTO

INTERNO ED ESTERNO DEL MUSEO

DELL’ARTE TESSILE

PARTECIPAZIONE A TUTTE LE

ATTIVITÀ COMUNI PREVISTE

DALL’INTERVENTO PROPOSTO

INDISPENSABILE

COMUNE DI ORROLI

PARTECIPAZIONE A TUTTE LE

ATTIVITÀ COMUNI PREVISTE

DALL’INTERVENTO PROPOSTO

INDISPENSABILE

COMUNE DI PAU

REALIZZAZIONE DI OPERE

ACCESSORIE AL COMPLETAMENTO

DELLA STRUTTURA MUSEALE DEL

MUSEO DELL’OSSIDIANA;

PARTECIPAZIONE A TUTTE LE

ATTIVITÀ COMUNI PREVISTE

DALL’INTERVENTO PROPOSTO

INDISPENSABILE

COMUNE DI SAMUGHEO

PARTECIPAZIONE A TUTTE LE

ATTIVITÀ COMUNI PREVISTE

DALL’INTERVENTO PROPOSTO

INDISPENSABILE

COMUNE DI SIDDI

PARTECIPAZIONE A TUTTE LE

ATTIVITÀ COMUNI PREVISTE

DALL’INTERVENTO PROPOSTO

INDISPENSABILE

COMUNE DI ARBUS

PARTECIPAZIONE A TUTTE LE

ATTIVITÀ COMUNI PREVISTE

DALL’INTERVENTO PROPOSTO

INDISPENSABILE

CAMERA DI COMMERCIO NUORO

PARTECIPAZIONE A TUTTE LE

ATTIVITÀ COMUNI PREVISTE

DALL’INTERVENTO PROPOSTO

INDISPENSABILE

Tabella 5 - Impegni collettivi assunti dai singoli Soggetti del Partenariato di Progetto

Impegno Specifico Priorità Attribuita all’Impegno Specifico

CREAZIONE DI UNA RETE DI STRUTTURE ESPOSITIVE

INDISPENSABILE

MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ E DELL’ACCESSIBILITA’ DELLE VETRINE ESPOSITIVE

INDISPENSABILE

ATTUAZIONE DI PIANI DI COMUNICAZIONE E PROMOZIONE COMUNE

INDISPENSABILE

CREAZIONE E DIFFUSIONE DI UN MARCHIO COMUNE PER FAVORIRE LA

INDISPENSABILE

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RICONOSCIBILITA’ DELL’OFFERTA

ADEGUAMENTO DELLE COMPETENZE DEGLI OPERATORI

INDISPENSABILE

AZIONI DI SUPPORTO ALLA CREAZIONE DI SCUOLE BOTTEGHE

IMPORTANTE

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4. QUADRO DI RIFERIMENTO DEL PROGETTO INTEGRATO

4.1. Analisi di contesto

A. Situazione attuale del contesto territoriale / tematico / settoriale del Progetto Integrato di Sviluppo

Le Vetrine dell’Artigianato rappresentano un tipico esempio di risorse storico culturali presenti nel territorio, e considerate pertanto dall’Amministrazione Regionale centrali per lo sviluppo dell’isola. Nella concentrazione e nella integrazione tra i vari interventi sono individuati i principi da seguire per sostenere con efficacia i processi di coesione interna e la competitività dei sistemi locali. Questo progetto costituisce un esempio tipico di cooperazione strategica e operativa tra le istituzioni che a diverso titolo devono svolgere funzioni di programmazione e pianificazione territoriale. Tale iniziativa risponde infatti al principio di integrazione e concentrazione sia funzionale che territoriale, basato quindi su un’idea di sviluppo del territorio esplicitata e condivisa. Tale progetto verrà coordinato con modalità di gestione e attuazione organiche e integrate capaci di consentire il conseguimento degli obiettivi. Tale iniziativa rappresenta, inoltre, un marcatore di identità dei prodotti locali rappresentanti di valori identitari comuni condivisi dalle comunità locali. Il 14esimo Censimento della popolazione, rilevato il 21 ottobre 2001, fotografa una situazione demografica nei comuni del partenariato di progetto, in costante decremento; ovvero una continua “emorragia” demografica che porta il complesso dei paesi a raggiungere quota di 46 mila abitanti, con una media di circa 3200 abitanti per comune. Guspini, con 12mila, è il più vasto, seguito da Castelsardo e Samugheo. Pau è, viceversa, con 330 risulta, il più piccolo. Lo seguono Armungia e Siddi. Fonte dati: Annuario Statistico Regionale anno 2005

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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MOVIMENTO ANAGRAFICO E POPOLAZIONE RESIDENTE PER SESSO E COMUNE ANNO 2004

ISCRIZIONI E CANCELLAZIONI ANAGRAFICHE

PER MOVIMENTO NATURALE PER TRASFERIMENTO DI RESIDENZA

COMUNI NATI MORTI SALDO ISCRITTI CANCELLATI SALDO

POPOLAZIONE RESIDENTE ALLA FINE DELL'ANNO

ALES 10 12 -2 37 31 6 1.598

ARMUNGIA 1 7 -6 9 4 5 564

BERCHIDDA 12 48 -36 18 32 -14 3.037

BUSACHI 8 21 -13 7 18 -11 1.574

CASTELSARDO 39 36 3 118 97 21 5.570

GUSPINI 80 104 -24 111 197 -86 12.560

ISILI 24 28 -4 32 69 -37 2.973

MAMOIADA 20 21 -1 16 38 -22 2.582

MORGONGIORI 4 12 -8 15 13 2 877

ORROLI 19 26 -7 23 52 -29 2.647

PAU 1 3 -2 3 10 -7 330

SAMUGHEO 28 40 -12 41 35 6 3.429

SIDDI 6 7 -1 12 12 0 784

ARBUS 49 68 -19 108 91 17 6.895

TOTALI GENERALI 301 433 -132 550 699 -149 45.420

Dal movimento anagrafico della nati-mortalità, secondo i dati emersi dall’ultima analisi riferita al 2004 e divulgati dall’annuario Statistico della Sardegna, nei comuni presi in esame emerge un contesto in cui i decessi (433) superano le nascite (301) e dove all’anagrafe i residenti cancellati (699) sono in maggioranza rispetto agli iscritti (550).

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POPOLAZIONE RESIDENTE PER SESSO, STATO CIVILE E COMUNI

ANNO 2004

MASCHI FEMMINE

COMUNI CELIBI CONIUG. DIVORZ VEDOVI TOTALI NUBILI CONIUG. DIVORZ VEDOVE TOT

ALES 429 359 4 21 813 343 354 84 781

ARMUNGIA 143 134 1 7 285 93 127 60 280

BERCHIDDA 737 735 2 41 1.515 639 729 5 199 1.572

BUSACHI 407 317 2 26 752 410 313 1 122 846

CASTELSARDO 1.312 1.316 18 57 2.703 1.231 1.331 25 256 2.843

GUSPINI 3.102 3.026 31 104 6.263 2.543 3.041 27 796 6.407

ISILI 750 697 1 16 1.464 683 706 161 1.550

MAMOIADA 684 548 6 27 1.265 619 559 6 156 1.340

MORGONGIORI 246 202 2 13 463 172 196 52 420

ORROLI 728 594 3 38 1.363 576 575 1 168 1.320

PAU 91 70 1 4 166 77 72 2 22 173

SAMUGHEO 893 737 2 55 1.687 782 749 4 213 1.748

SIDDI 205 180 1 12 398 155 177 55 387

ARBUS 1.767 1.555 19 77 3.418 1.468 1.576 17 418 3.479

TOTALI 11.494 10.470 93 498 22.555 9.791 10.505 88 2.762 23.146

Un equilibrio sostanziale lo troviamo dal punto di vista della suddivisione tra i sessi, anche se le donne (23.146) prevalgono leggermente sugli uomini (22.555).

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Nel computo delle abitazioni, sempre secondo i dati del censimento 2001, si evidenzia come nei 14 comuni esistano oltre 16 mila abitazioni per una popolazione che sfiora i 44 mila ABITANTI. La media per unità abitativa risulta essere di 3 persone.

POPOLAZIONE RESIDENTE PER SESSO, POPOLAZIONE PRESENTE E ABITAZIONI PER COMUNE

14° CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI AL 21 OTTOBRE 2001

POPOLAZIONE RESIDENTE ABITAZIONI

COMUNI MF M F

POP.PRESENTE

OCCUPATE DA PERSONE RESIDENTI

ALTRI TIPI DI ALLOGGIO

OCCUPATI DA RESIDENTI

ALES 1.628 818 810 1.578 560

ARMUNGIA 584 290 294 559 253

BERCHIDDA 3.177 1.555 1.622 3.031 1.169

BUSACHI 1.629 764 865 1.537 587

CASTELSARDO 5.410 2.648 2.762 5.265 1.904 40

GUSPINI 12.695 6.269 6.426 12.217 4.414

ISILI 3.080 1.488 1.592 3.056 1.037 4

MAMOIADA 2.580 1.248 1.332 2.458 848 2

MORGONGIORI 892 465 427 861 323

ORROLI 2.752 1.396 1.356 2.541 945

PAU 353 172 181 337 136

SAMUGHEO 3.509 1.741 1.768 3.245 1.188

SIDDI 799 406 393 759 294

ARBUS 7.021 3.483 3.538 6.884 2.556 11

TOTALIE GENERALI 46.109 22.743 23.366 44.328 16.214 57

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OCCUPATI PER ATTIVITA' ECONOMICA E COMUNE

14° CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI AL 21 OTTOBRE 2001

ATTIVITA' ECONOMICA COMUNI AGRICOLTURA INDUSTRIA ALTRE ATTIVITA' TOTALE

ALES 33 111 343 487

ARMUNGIA 19 40 87 146

BERCHIDDA 201 313 562 1.076

BUSACHI 74 108 241 423

CASTELSARDO 85 523 951 1.559

GUSPINI 306 1.017 2.480 3.803

ISILI 71 147 845 1.063

MAMOIADA 80 200 380 660

MORGONGIORI 48 44 179 271

ORROLI 119 204 506 829

PAU 30 21 43 94

SAMUGHEO 169 309 490 968

SIDDI 29 47 139 215

ARBUS 142 488 1.177 1.807

TOTALI GENERALI 1.406 3.572 8.423 13.401

Nel 2001, gli occupati per attività economica, risultano essere oltre 13.000; il comparto agricolo risulta surclassato in termini numerici, dall’industria e dal terziario; gli addetti delle imprese della lavorazione della terra risultano essere 1.406, più del doppio (3.572) risultavano essere quelle industriali; vengono registrati ben 8423 dipendenti nelle attività del terziario (artigianato, commercio e servizi).

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Analizzando i dati relativi al numero di addetti per unità locale, Guspini risulta essere per quanto riguarda l’industria, il comune con un numero di addetti maggiore rispetto al numero delle unità locali presenti. Castelsardo è invece il comune che vanta una maggiore concentrazione di attività industriali. Anche per quanto riguarda il settore del commercio e dei servizi Guspini rappresenta la realtà nella quale sono maggiormente concentrate le unità locali con il maggior numero di attività commerciali e di servizi (376 e 273) e di relativi addetti (780 e 1000).

UNITA' LOCALI E ADDETTI PER SETTORE DI ATTIVITA' ECONOMICA

14° CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI AL 21 OTTOBRE 2001

UNITA' LOCALI

DELLE IMPRESE DELLE ISTITUZIONI TOTALE

INDUSTRIA COMMERCIO ALTRI SERVIZI COMUNI

NUM. ADDETTI NUM. ADDETTI NUM. ADDETTI NUM. ADDETTI NUM. ADDETTI

ALES 35 118 42 81 51 187 45 310 173 696

ARMUNGIA 8 28 15 34 11 29 4 26 38 117

BERCHIDDA 81 220 66 110 66 178 23 85 236 593

BUSACHI 14 31 26 46 19 64 14 137 73 278

CASTELSARDO 104 370 138 210 109 297 18 223 369 1.100

GUSPINI 48 349 376 780 273 1.000 116 810 813 2.939

ISILI 76 307 75 154 107 485 38 586 296 1.532

MAMOIADA 36 88 50 70 42 98 17 96 145 352

MORGONGIORI 6 31 16 34 15 36 3 21 40 122

ORROLI 26 55 65 102 47 133 15 190 153 480

PAU 5 18 3 6 6 16 4 21 18 61

SAMUGHEO 48 142 127 171 67 183 31 106 273 602

SIDDI 5 19 19 35 13 40 8 28 45 122

ARBUS 84 235 149 305 124 357 35 358 392 1.255

TOTALI GENERALI 576 2.011 1.167 2.138 950 3.103 371 2.997 3.064 10.249

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INDICATORI RELATIVI AL LAVORO PER COMUNE

14° CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI AL 21 OTTOBRE 2001

COMUNI TASSO DI ATTIVITA'

TASSO DI DISOCCUPAZIONE

TASSO DI DISOCCUPAZIONE

GIOVANILE TASSO DI

OCCUPAZIONE

ALES 43,22 19,64 66,67 34,74

ARMUNGIA 35,47 22,34 61,54 27,55

BERCHIDDA 45,86 14,87 30,19 39,04

BUSACHI 33,99 15,06 29,31 28,87

CASTELSARDO 41,88 20,66 44,14 33,23

GUSPINI 45,60 23,39 54,37 34,93

ISILI 48,82 18,48 60,00 39,80

MAMOIADA 41,39 27,15 52,29 30,15

MORGONGIORI 40,61 15,84 40,00 34,17

ORROLI 42,88 19,98 43,20 34,31

PAU 40,06 28,24 42,86 28,75

SAMUGHEO 44,46 27,76 56,86 32,12

SIDDI 38,21 17,62 38,46 31,48

ARBUS 40,66 27,89 60,44 29,32

Per quanto riguarda l’analisi degli indicatori relativi al lavoro, emerge che la percentuale di occupati si attesta intorno al 42%, tra questi si evidenzia la realtà di Isili con il 48.82 e quella di Busachi con il 33.99%. Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione si evidenzia che il minor tasso di disoccupazione risulta essere presente a Berchidda ( 14.87%) mentre la realtà con il tasso di disoccupazione più elevato è rappresentata da Pau. Analizzando specificamente il dato relativo alla disoccupazione giovanile, si evidenzia che Ales, possiede il maggior numero di giovani senza occupazione.

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Analizzando i dati sulla ricettività viene evidenziata sul territorio, una modesta presenza di esercizi alberghieri e complementari; 5 Comuni su 14 dispongono di alberghi e 3 su 14 di esercizi complementari (campeggi, alloggi in affitto, agriturismo e altri esercizi) . I dati forniti dall’Assessorato dell’Agricoltura evidenziano la presenza di 24 aziende agrituristiche, concentrate soprattutto nella provincia del medio Campidano, tra cui spiccano Arbus (10 aziende) e Guspini (5 aziende) La maggior parte delle strutture ricettive è presente nei comuni localizzati nelle zone costiere, tuttavia un numero interessante di esercizi si trovano anche nelle zone interne.

ESERCIZI RICETTIVI PER ALCUNE CARATTERISTICHE

ANNO 2003

ESERCIZI COMPLEMENTARI ESERCIZI ALBERGHIERI

CAMPEGGI ALLOGGI IN

AFFITTO ALLOGGI

AGROTURISTICI ALTRI

ESERCIZI

TOTALE COMUNI

N. LETTI CAM. BAGNI N. LETTI N. P.LETTO N. LETTI N. LETTI N. LETTI

ALES

ARMUNGIA 0 0

BERCHIDDA 2 50 32 32 0 0

BUSACHI 0 0

CASTELSARDO 12 1.096 503 497 1 351 1 114 2 189 4 654

GUSPINI 1 14 1 14

ISILI 4 91 54 48 0 0

MAMOIADA 0 0

MORGONG. 0 0

ORROLI 1 20 10 7 0 0

PAU 1 196 1 196

SAMUGHEO 0 0

SIDDI 0 0

ARBUS 6 639 215 214 2 307 2 30 1 16 1 92 6 445

TOTALI GENERALI 25 1.896 814 798 4 854 3 144 2 30 3 281 12 1.309

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Alcune considerazioni sulla situazione delle infrastrutture: La maggior parte dei Comuni interessati al Circuito delle Vetrine dell’Artigianato, insiste nella zona del centro-sud della Sardegna, occupando per la maggior parte la provincia di Oristano, del Medio Campidano e di Cagliari. Nonostante la dislocazione centrale dei comuni, nel contesto regionale, questi risultano essere insufficientemente serviti dal sistema viario e infrastrutturale; porti, aeroporti, ferrovie e strade di grande comunicazione infatti si trovano a distanze che non possono ritenersi soddisfacenti. Nonostante le carenza infrastrutturale, nel corso degli ultimi anni si è evidenziato un costante aumento dei turisti. In contro tendenza rispetto alla vecchia concezione di sviluppo turistico, la nuova scommessa dell’economia isolana è portare nuovi visitatori da bacini geografici di grande potenziale, soprattutto fuori dalla stagione estiva. Favorire l’incremento delle presenze in primavera e autunno significa consentire un allungamento della stagione turistica e un utilizzo più efficiente delle strutture.

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B. Risorse materiali e immateriali di riferimento per il Progetto Integrato di Sviluppo Le Vetrine dell’Artigianato costituiscono un esempio di “interconnessione” tra strutture che raccolgono testimonianze dell’imprenditorialità artigiana e di oggetti, un tempo di uso comune, il cui significato e la cui utilità si va perdendo. La Sardegna possiede un vasto patrimonio, legato al tessuto imprenditoriale, una risorsa culturale che, in particolare nei piccoli Centri, è insufficientemente tutelata e poco, o per nulla, sfruttata. Infatti, ci si trova davanti a iniziative di studio, raccolta, custodia e promozione del “segno della civiltà imprenditoriale” lasciate, nella quasi totalità dei casi, all’attività di privati o di associazioni che non hanno i mezzi per far totalmente fronte ai molteplici problemi economici e gestionali.

Da tale situazione si possono evincere i seguenti elementi di criticità: 1) i “contenitori di cultura del saper fare”, non hanno la forza per diventare realmente “strutture vive e catalizzatrici”, per fungere da baricentro e da traino per una politica di sviluppo e d’integrazione con i centri più forti e progrediti; 2) il patrimonio artigianale, con il tessuto produttivo isolano, non riesce a imporsi sul mercato del turismo e del tempo libero, anche se avrebbe tutte le caratteristiche per attrarre investimenti e restituirli all’economia locale sottoforma di occasioni di lavoro, tutela, valorizzazione e promozione, della storia e del patrimonio artistico/antropologico. Il monitoraggio accurato condotto da Confartigianato e Touring Club per la creazione della “Guida dei Musei dell’Artigianato”, ha fatto emergere che la Sardegna risulta una meta sempre più ambita dal turismo che “va oltre la spiaggia”, ovvero da quella tipologia di viaggiatore che oltre al mare vuole conoscere la “cultura”, ossia quel ricco bagaglio di informazioni non più limitato alla conoscenza del sito archeologico-museale o del prodotto enogastronomico, bensì approfondire ciò che nasce dal virtuosismo del “saper fare” e deal “saper offrire/proporre”. Quindi, oltre ai luoghi canonici del sapere “alto”, oltre al tour enogastronomico, il viaggiatore contemporaneo ricerca un contatto autentico con l’artigianato e gli antichi mestieri, nonché gli spazi legati alla conoscenza di queste due forme di cultura, accreditati quali elementi turistici portanti, caratterizzanti il tessuto socio-economico dell’Isola. Il turismo legato all’artigianato rappresenta, alle luce di queste considerazioni, l’elemento equilibratore, fino ad oggi carente per la mancanza di organizzazione in rete, nel panorama turistico e investire in questo settore significherebbe sviluppare un segmento che nasce “impresa”, cresce “cultura”, matura “attrattore di business” e diventa “catalizzatore di eventi e flussi turistici”. L’attrazione di nuovi “flussi turistici ha successo quando propone eventi ripetibili nel tempo e ben individuabili nella zona (come, per esempio, le “Vetrine dell’Artigianato”) che inducono il turista a tornare sul territorio, poiché, oltre che far “sedimentare” una “notorietà” legata ad eventi omogenei alla zona con costanza, rende attraente il ritorno in tempi successivi in funzione della qualità offerta. Tutti i Comuni che fanno parte del partenariato sono caratterizzati dalla presenza nei loro territori di importanti strutture che possono fungere da Polo Attrattore di un nuovo flusso turistico, e la cui opportuna messa in rete potrebbe rappresentare un fattore moltiplicatore del numero di presenze turistiche non solo all’interno delle singole strutture bensì portare benefici a tutto il sistema messo in rete e a tutto il tessuto imprenditoriale e produttivo di contorno. In particolare le Amministrazioni Comunali interessate sono caratterizzate dal fatto di avere nel proprio territorio le seguenti strutture:

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Ales (OR) Museo del Giocattolo Tradizionale della Sardegna Ad Ales, seppur ospitato nella vicina frazione di Zéppara, è degno di attenzione il “Museo del Giocattolo Tradizionale della Sardegna”. Allestita nei locali delle ex scuole materna ed elementare, la bella e grande esposizione permanente mostra ai visitatori tanti esempi di giocattoli del passato remoto e prossimo, costruiti in casa con l’aiuto degli adulti. Inaugurato nel dicembre 2002, il Museo contiene centinaia di giocattoli realizzati con materiale “povero” (legno, canna, sughero, pietra, ferro): carretti, bambole, cavalli, aeroplani, ruote, armi, riproduttori di suoni e tantissimi altri strumenti ludici, che spesso stimolavano il confronto nelle gare di corsa e abilità. In mostra un centinaio di oggetti, suddivisi per sezioni tematiche: armi, mezzi di trasporto, oggetti per la produzione di suoni e rumori, per affinare le abilità nel lancio e nella corsa, quindi le bambole di pezza, i passatempi e i giocattoli che venivano usati in particolari periodi dell'anno e delle feste. Svago ma anche occasione di socializzazione, che fanno parte delle tradizioni di tutta la Sardegna L'iniziativa museale è nata da un lavoro di ricerca delle scuole medie locali sui giocattoli della tradizione; giocattoli che i genitori costruivano per i propri figli o che gli stessi ragazzi realizzavano utilizzando i materiali offerti dall’ambiente circostante. Il laboratorio ha prodotto, riproponendo fedelmente gli originali, una raccolta di giocattoli ampiamente rappresentativa a livello regionale. Il percorso espositivo è supportato da brevi testi esplicativi, mentre un'area-laboratorio consente la prova diretta dei giocattoli. L’allestimento è semplice ed essenziale in modo da valorizzare il giocattolo attraverso l’uso della canna.

MUSEO ETNOGRAFICO “SA DOMU DE IS AINAS – LA CASA DEGLI STRUMENTI DA LAVORO” E BOTTEGA DEL FABBRO DI ARMUNGIA Tipologia museo Museo Comunale Numero annuo visitatori 1.500 Materiale conservato Materiale etnografico sui lavori di una volta. Una sala dedicata alla figura di Emilio Lussu.Bottega del fabbro con attrezzi da lavoro. Servizi aggiuntivi Biblioteca, bookshop, vendita merchandising, spazio espositivo per mostre temporanee, sala convegni. Materiale informativo Dépliant, catalogo Indirizzo Piazza Municipio – 09040 Armungia Il museo si articola in quattro sezioni. La parte storica è dedicata alla figura di Emilio Lussu scrittore e uomo politico, fondatore del Partito Sardo d'Azione. Le altre sale: la Sala del Lavoro delle Donne, la Sala della Civiltà Contadina e la Sala delle Risorse del Bosco documentano attraverso numerosi attrezzi e oggetti il lavoro contadino e l'artigianato locale oltre agli aspetti della vita domestica e sociale del paese. Effettuando la visita guidata è possibile accedere alle Nuraghe situate vicino al museo, si tratta di antiche costruzioni delle popolazioni sarde del 1500 a.C Il Sistema Museale “Sa Domu de is Ainas”

Lungo le stradine di Armungia, oltre ai monumenti di indubbio interesse storico-archeologico, si susseguono tracce della cultura del quotidiano che consentono l’attribuzione dell’appellativo di museo diffuso. Il Museo Storico Etnografico, la Bottega del Fabbro, il Nuraghe e le piccole case intorno ad esso, sono parte e patrimonio della collettività, testimonianze di una cultura complessa ed ampia, che hanno un valore simbolico ed una pregnanza tale che in essa si rispecchia l’identità della comunità

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Il Museo Storico Etnografico “Sa Domu de is Ainas” (la casa degli attrezzi da lavoro) Riaperto dopo recenti lavori di restauro, il museo possiede un patrimonio di circa 600 pezzi, raccolti pazientemente nei primi anni ’80 da un gruppo di donne armungesi. E’ costituito da oggetti e strumenti del lavoro agricolo-pastorale, domestico, da arredi e capi di abbigliamento. Dei 600 pezzi, circa 300 sono esposti, mentre la parte restante verrà utilizzata per l’allestimento di mostre tematiche temporanee. Oltre a questi, il museo raccoglie, esposte nei pannelli delle varie sale, una serie di immagini d’epoca che ritraggono momenti della vita della comunità dai primi del ‘900 agli anni ’50. Di recente acquisizione da parte del Comune, 800 foto del fotografo Marcello Stefanini, che ritraggono importanti aspetti socio-antropologici di Armungia. La raccolta è inserita nel contesto del museo e, insieme alle foto d’epoca, ricostruisce un continuum cronologico relativo alla storia e alla cultura del paese. Sono distinte in sette temi: il paesaggio, il paese, il vecchio e il nuovo (l’architettura), i portali, i gruppi familiari, la caccia, le diverse età della vita (bambini ed anziani).

Il museo è strutturato in sei ambienti tematici: - La sala dei lavori delle donne La sala dei lavori delle donne, articolata in due sotto unità, è dedicata ad alcuni lavori tradizionalmente femminili: la lavorazione del lino e della lana, il lavoro al telaio, la panificazione. Nella prima sotto unità è illustrato il lavoro di trasformazione delle fibre animali e vegetali in fili e tessuti; nella seconda la panificazione con particolare riferimento al pistoccu, pane estivo tipico della regione del Gerrei.

- La sala dell’agricoltura In questa sala è illustrato l’utilizzo agrario del territorio, il lavoro agricolo, con la descrizione delle diverse colture e le modalità della semina, la variante locale del sistema della vidazzone, tutto supportato da fotografie d’epoca e disegni che raccontano, fra i tanti, i lavori sull’aia, la vendemmia ed il curioso lavoro della spigadrixi, la spigolatrice, che rappresentava per le giovani donne un importante occasione di guadagno da spendere per sa doda, il corredo e l’arredo della futura casa. Elemento centrale che emerge nella sala, posizionato su una grande pedana, è il calendario solare dei lavori agricoli in lingua sarda, con la descrizione delle diverse fasi di lavoro relative alle principali tipologie di colture come il grano, l’orzo, le fave e la vite, con l’esposizione degli strumenti di lavoro in corrispondenza della fase a cui si riferiscono. Un pannello descrive la storia e le condizioni sociali della popolazione di Armungia al tempo del feudo, a partire dal 1680 fino alla sua abolizione avvenuta nel 1839. La sala dell’artigianato del ferro Questo spazio è dedicato al lavoro del fabbro nei suoi due aspetti più importanti per la comunità armungese: la ferratura degli animali da lavoro e la produzione di oggetti e strumenti in ferro per il lavoro agricolo e pastorale. La sezione rimanda alla Bottega del Fabbro, edificio ristrutturato nel rispetto della sua iniziale funzionalità, che è parte del Sistema Museale del paese

La sala del territorio, dell’abitato, delle risorse del bosco e della pastorizia In questa sala sono illustrati temi i centrali della vita della comunità: Il complesso rapporto tra Armungia e il suo territorio, caratterizzato dalla presenza del fiume Flumendosa, da una vasta area boschiva e pochi e difficili terreni arativi. Il territorio viene analizzato sia nei suoi aspetti oggettivi sia come risorsa materiale e simbolica per la comunità.

L’articolazione dello spazio interno al paese con i suoi vicinati, la tipologia delle case a corte chiusa, differenziate a seconda delle classi sociali. L’allevamento caprino con la mungitura e le fasi della lavorazione del formaggio. Le risorse della caccia e della pesca. La sala Lussu La “Sala Lussu” racconta sinteticamente la vicenda umana e politica di Emilio Lussu, nato nel 1890 ad Armungia, legato profondamente al paese, punto di riferimento letterario e politico per la comprensione della comunità. L’esposizione è costituita da riproduzioni di foto e documenti, parte dei quali posseduti in originale dall’Istituto Sardo della Resistenza e dell’Autonomia. Tra i documenti si segnala il “Foglio di via” redatto dalla polizia per l’invio di Lussu al confino di Lipari

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La sala delle immagini e dei suoni Si tratta di un ambiente distinto, ma non separato, dello spazio museale, dedicato all’osservazione e all’evocazione di momenti vivi della cultura materiale armungese (video su tessitura, panificazione, lavoro fabbrile, allevamento caprino, ecc.). Dotata di schermo televisivo, videoproiettore e diaproiettore, la sala permette la visione dei documentari e della raccolta di diapositive che formano l’archivio audiovisivo del museo.

La Bottega del Fabbro Collocata in posizione centrale all’interno del sistema viario del paese, la Bottega del Fabbro, inizialmente è stata utilizzata come abitazione della famiglia Vellini, e solo nel 1928 è diventata bottega artigianale. La struttura in pietra è stata completamente restaurata nel rispetto dei materiali e delle tecnologie costruttive. Attualmente al piano terra si trovano le stanze di lavoro, dove sono esposti oggetti e attrezzi originali, corredati di pannelli informativi, mentre nel primo piano, attraverso testimonianze, foto e strumenti, viene raccontata la storia della famiglia Vellini e rievocato il lavoro fabbrile, nei suoi valori materiali e simbolici. Il Nuraghe Secondo gli studi del professor Giovanni Lilliu, il nuraghe di Armungia risale all’età del bronzo medio sardo ed è databile al 1500/1400 a.C. circa. E’ costituito da un’unica torre a forma tronco conica; le pietre utilizzate sono di origine scistosa e le loro dimensioni tendono a ridursi man mano che si procede verso l’alto. I blocchi di pietra lavorati a forma di parallelepipedo sono disposti in file successive che originariamente dovevano essere perfettamente ordinate. Le file di pietra creano degli anelli concentrici sfocianti in una falsa volta cupoliforme la cui apertura superiore è ampia circa due metri. Originariamente l’estremità superiore doveva essere coperta da un lastrone che fungeva da chiave di volta. L’ingresso dell’edificio è orientato a sud-est. Dal corridoio, munito di garitte entrambe a pianta triangolare, si accede al vano principale, di forma circolare, con un diametro variabile dai 5,20 ai 5,40 metri. Queste dimensioni sono notevoli se rapportate a quelle normalmente riscontrate in queste strutture, che generalmente si aggirano intorno ai 4 metri. Nella parete della camera a pianta circolare si aprono due grandi nicchie, una delle quali ospita una cisterna, utile presumibilmente alla raccolta delle acque, anch’essa presumibilmente di epoca bizantina (VI-VII sec. d.C.) che presenta uno svolto angolare, per una profondità complessiva di 3,30 metri. All’interno della nicchia sono stati rinvenuti vari cocci e materiali di epoca bizantina, tra cui una fibula barbarica. Sempre nel vano centrale, a tre metri di altezza dall’attuale piano di calpestio, è ricavato il vano scala che conduce alla sommità.

All’esterno il nuraghe presenta un contrafforte, mentre alla base vi è un piano di forma circolare, costruito in epoca medioevale come supporto al terreno franante. La parte in pietrame di pezzatura minuta sovrastante l’ingresso, è un rifacimento che, secondo gli esperti, risale anch’esso al periodo bizantino.

Sono stati effettuati degli interventi di ristrutturazione consistenti in opere di risanamento strutturale ed in lavori di ripulitura. Il nuraghe è accessibile al suo interno e offre una singolare suggestione a chi volesse trattenersi nelle ore serali a godere dello spettacolo del nuraghe illuminato, all’esterno e all’interno. Recentemente infatti è stato posizionato un sistema di illuminazione che, sottolineando la forma e la struttura dell’edificio, ne facilita all’esterno la visione suggestiva, in perfetta armonia con l’ambiente circostante, e crea all’interno un’atmosfera coinvolgente e soffusa

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MUSEO DEL COLTELLO SARDO Arbus Tipologia museo Museo Privato Numero annuo visitatori 7.000 Materiale conservato Raccolta di coltelli sardi Servizi aggiuntivi Vendita di merchandising, spazio espositivo per mostre temporanee. Materiale informativo Dépliant, videocassetta Indirizzo Via Roma, 15 – Arbus (Cagliari) L'artigiano Paolo Pusceddu, attraverso un'attenta opera di restauro, ha recuperato i locali di una vecchia casa adiacente al suo laboratorio "Coltelleria Arburesa", allestendovi il museo che, diviso in quattro sale, presenta gli oggetti da lui raccolti in anni di ricerca e di scambi. Nella prima sala troviamo i coltelli antichi, compresi alcuni del XVI secolo, mentre nella seconda sono esposti i prodotti dei piu' rappresentativi dei Coltellinai Sardi contemporanei. L'ultima sala e' la ricostruzione di un antico laboratorio del fabbro, dove arnesi del secolo scorso, in armonia con l'ambiente che li ospita, si impongono all'attenzione: un mantice, un trapano a volano, una mola a pedale. Tra le curiosità del Museo, e' possibile ammirare, il "Coltello piu' Grande del Mondo" (peso Kg. 80, lunghezza m. 3,35), registrato dal Guinness Dei Primati del 1986. La Coltelleria Arburesa Sotto la guida del padre Mario, di professione fabbro-maniscalco e coltellinaio, Paolo Pusceddu impara l'arte di costruire i coltelli a serramanico. Nasce cosi' ad Arbus, alla fine degli anni '70, la "Coltelleria Arburesa. Primo fra tutti e piu' richiesto fu il coltello tipico della zona detto "coltello a pancia", dalla foggia antica col manico in corno e la lama a forma di "foglia di lauro", al quale fu portata come innovazione la lama di acciaio (inox martinsetico) che ottenne grande successo in tante fiere e mostre. Oggi la gamma dei coltelli prodotti dalla Coltelleria Arburesa e' molto vasta: dal coltello semplice e pratico usato in cucina, al coltello artistico indirizzato ai collezionisti. Alcuni di questi coltelli si possono considerare vere e proprie opere artistiche, quasi degli oggetti preziosi: coltelli con manici in corno di ogni forma e colore, intarsiati e scolpiti a forma di cervo, cinghiale, muflone, aquila, a rappresentare la fauna Sarda, impreziositi dall'accostamento acciaio-ottone nelle lame e negli anelli.

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CASA MUSEO “OMU AXIU” Tipologia museo Museo Privato Categoria Cultura materiale Numero annuo visitatori 4.000 Materiale conservato Casa sarda dell’800. Collezione di ceramiche, ricami, utensili, oreficeria, coltelleria, abiti originali antichi, attrezzi contadini. Laboratorio Laboratorio artigiano annesso al Museo Materiale informativo Catalogo Indirizzo Via Roma, 46 08030 Orroli

Il museo è ricavato da un’antica casa orrolese degli inizi del 1800. All’interno regna l’atmosfera di due secoli fa. Assai ricca la collezione, originale, di ricami, ceramiche, utensili domestici, oreficeria, coltelleria, utensili della civiltà contadina, attrezzi agricoli manuali e meccanici, carri. Molto interessante è la raccolta di abiti originali antichi.

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MUSEO PER L’ARTE DEL RAME E DEL TESSUTO Tipologia museo Museo Comunale Categoria Ferro, ghisa e metalli , Tessile Materiale conservato Minerali di rame, attrezzi per la lavorazione del rame e per la tessitura, manufatti in rame, arazzi, progetti su carta, fotografie. Servizi aggiuntivi Bookshop, spazio espositivo per mostre temporanee. Materiale informativo Dépliant, catalogo. Indirizzo

Antico Convento degli Scolopi, Piazza S. Giuseppe, 8 – 08033 Isili

Il Museo per l’arte del rame e del tessuto di Isili (Nuoro) documenta l’arte del rame e della tessitura, che hanno profondamente segnato la fisionomia stessa della comunità isilese, e per secoli sono stati essenziali all'economia e alla vita sociale e che tuttora sono vitali. Il rame, la lana, le tinte per colorare il filati, provengono dalla terra, dagli animali, dalle piante, dalle radici: sono prodotti "naturali", estratti, ricavati, trasformati per creare oggetti che fino a qualche decennio fa erano pentole, craddaxus, casseruole, braceri che venivano utilizzati nella vita quotidiana e insieme ad arazzi, tappeti, coperte, bisacce, erano la dote di ogni sposa. La varietà del loro assortimento denotava lo "stato sociale" delle famiglie: ricche o povere a seconda dell'abbondanza e ricercatezza della "dote". Il Museo è diviso in due sezioni, una dedicata al rame, l'altra alla tessitura, affidate per la progettazione ad esperti di alta professionalità e realizzate grazie alla collaborazione degli artigiani locali. Ospitato nell'ex convento dei Padri Scolopi, il Museo documenta la lavorazione del rame da parte di una comunità di zingari che si è stanziata in quella zona. Si possono osservare le cartine che illustrano l’ubicazione delle miniere del rame, gli itinerari che gli zingari fanno per vendere i loro prodotti, e i prodotti stessi: caldai, padelle, pentole, mestoli, bracieri, alambicchi per l’acquavite e strumenti per la lavorazione del rame.

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MUSEO DELLE MASCHERE MEDITERRANEE Tipologia museo Museo Comunale Categoria Cultura materiale , Varie Numero annuo visitatori 7.000 dal giorno dell’inaugurazione (gennaio 2002) Materiale conservato Maschere carnevalesche facciali e complete provenienti dalla Barbagia e dai paesi mediterranei. Laboratorio Laboratorio artigianale dove vengono realizzate le maschere in legno dei Mamuthones. Materiale informativo Biblioteca, bookshop, vendita merchandising, spazio espositivo per mostre temporanee, sala convegni. Indirizzo Piazza Europa, 15 – 08024 Mamoiada Il museo è unico nel suo genere, infatti le sue dotazioni strutturali sono basate in parte sull'offerta classica (le maschere dei paesi mediterranei), in parte su un elemento innovativo, basato sugli strumenti della Information & Communication Technology. L'unicità del museo consiste nella sala multivisione dove, grazie alla presenza di dodici diaproiettori, i visitatori potranno rivivere momenti topici delle sfilate dei Mamuthones, partendo dalla festa di Sant'Antonio Abate sino al caratteristico carnevale mamoiadino. Nella sala espositiva sono esposte in modo più tradizionale e istruttivo le maschere; in un angolo, su un piano in roccia locale, sono esposte due maschere complete di Mamuthones ed una di Issohadore; da qui si sviluppano a raggiera due assi espositivi: a destra vi sono altre maschere del carnevale barbaricino (di Ottana e Orotelli); a sinistra si possono visitare le maschere che provengono dal bacino del Mediterraneo (Grecia, Slovenia, Croazia ed arco alpino). Sagre, Feste e maschere a Mamoiada Nel corso dell'anno a Mamoiada si svolgono diverse sagre e feste paesane. L'anno solare offre subito una ricorrenza particolarmente sentita dai locali, quella di Sant'Antonio Abate (Sant'Antoni de su O'u), che si svolge il 17 gennaio e che inaugura il Carnevale. Già dalla vigilia, nei vari rioni del paese, si accendono dei grandi fuochi attorno ai quali si stringe l'intera cittadinanza e trovano ospitalità numerosi turisti. In ogni fuoco vengono offerti dolci tipici (papassinu biancu e nigheddu, caschettas) e il tradizionale vino di produzione locale. In concomitanza di questa festa si svolge anche una manifestazione di grande interesse socio-culturale: il concorso di poesia in lingua sarda, denominato appunto Sant'Antoni 'e su Ohu Ma probabilmente la maggiore risonanza internazionale è ad appannaggio del Carnevale, che a Mamoiada assume connotati tradizionali unici al mondo. I Mamuthones e gli Issohadores, tipiche maschere mamoiadine, da un lato rappresentano un elemento folkloristico di rilievo, dall'altro rappresentano eventi storici che interessarono l'intero territorio barbaricino. I Mamuthones eseguono una tradizionale e antichissima danza-processione, sfilando nelle vie del paese, mentre gli Issohadores, che li accompagnano durante la sfilata, lanciano i propri lacci (sohas) verso i numerosi spettatori. Il Carnevale inizia il 17 gennaio di ogni anno, in concomitanza con i festeggiamenti religiosi di Sant'Antonio Abate, quando i gruppi dei Mamuthones ed Issohadores appaiono attorno ai fuochi ardenti e sfilano ripetutamente nelle vie del paese, facendo visita ai vari rioni a suon di campanacci i primi e prendendo al laccio i passanti e gli ospiti presenti i secondi. Questa festa culmina il Martedi Grasso con una sfilata di gruppi spontanei (carri allegorici) e dei gruppi dei Mamuthones ed Issohadores. Un'altra festa che ha un notevole richiamo è quella in onore dei SS. Cosma e Damiano, che si svolge dal mese di luglio fino al 27 settembre (ultimo giorno della festa) nell'omonimo santuario campestre a circa 7 km. dal paese. Il programma di questa festa è composto da manifestazioni religiose e spettacoli folkloristici, teatrali e musicali di vario genere. Sempre in questo santuario si svolge, la domenica successiva al Ferragosto, una rassegna di prodotti agro-alimentari e dell'artigianato locale con lo scopo di dare il giusto risalto a Mamoiada e ai suoi prodotti e far conoscere una Sardegna "diversa" ai numerosi turisti che in questo periodo affollano le località balneari nostrane.

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MUSEO ARTISTICO DELL’OSSIDIANA Tipologia museo Museo Comunale Categoria Marmo e pietra , Arti applicate Numero annuo visitatori 5.000 Materiale conservato Sculture e reperti archeologici in ossidiana Servizi aggiuntivi Il Museo organizza visite ai laboratori artigiani che lavorano l’ossidiana del paese. Materiale informativo Dépliant Indirizzo Comune di Pau, Via San Giorgio, 17 – 09090 Pau (Oristano) Il Museo Artistico dell’Ossidiana raccoglie numerosi esemplari di ossidiana Scolpita. La maggior parte dei pezzi appartiene ad una collezione ceduta dall'Amministrazione Provinciale di Oristano ed il resto dei pezzisono stati acquistati dallo scultore Carmine Piras e sono tutti visibili nell'apposita sala attrezzata, presente temporaneamente, presso la sede del Municipio. Nella piazza San Giorgio, prospiciente la Sede del Municipio vi sono due Monoliti, in ossidiana scolpita, di oltre 1,50 ml di altezza e del peso di diverse tonnellate. L’ossidiana L’ossidiana è un vetro vulcanico che si taglia, lavora e rifinisce per bigiotteria o per uso artistico. Spesso viene lavorato al buratto. L'ossidiana si presenta in una varietà notevole di colorazioni: dal bruno - fumo trasparente al rosso. L'ossidiana nera è, nel Monte Arci, la più diffusa (con o senza inclusioni di quarzo, simili a fiocchi di neve, dai quali prende anche il nome). L'ossidiana è termosensibile, è fragile, anche se molto dura, ed ha bisogno di molta attenzione durante la lavorazione. Infatti gli angoli di sfaccettatura sono uguali a quelli del vetro: corona 40-50°, padiglione 43°. L'ossidiana del Monte Arci è stata per tutto il Neolitico un punto di riferimento per le popolazioni della Sardegna e per gran parte del bacino del Mediterraneo, infatti veniva utilizzata sia per punte di freccia che per punte di lancia, raschiatoi e coltelli

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MUSEO DEL COSTUME TRADIZIONALE E DELLA LAVORAZIONE DEL LINO Tipologia museo Museo Comunale Categoria Tessile Numero annuo visitatori 1.500 Materiale conservato Collezione di costumi tradizionali di Busachi. Lino e strumenti per la sua lavorazione. Telaio e prodotti finiti. Materiale informativo Dépliant Indirizzo Piazza Italia,c/o Su Cunventu 09082 - Busachi

La mostra è allestita nella chiesa di S. Domenico nota con il nome di "Cunventu", esempio di arte tardo-spagnola, edificata nel 1571 per volontà del marchese Torresani. La chiesa di S. Domenico, che in passato aveva annesso il convento dei frati domenicani, costituisce una cornice esemplare per la "Mostra permanente del Costume tradizionale e della lavorazione del lino". Pezzi pregiati della mostra sono gli antichi costumi di Busachi, nella varietà di forme e realizzazione che li caratterizzano e che sono funzionali ai diversi momenti della vita delle donne busachesi: la quotidianità, la festa, il matrimonio, il lutto. Sono inoltre presenti gli arnesi e gli strumenti utili per la lavorazione del lino, materia prima un tempo coltivata in quest'area dell'oristanese, lavorata con sapiente e costante laboriosità dalle abili mani delle donne busachesi. Per far risaltare la preziosità dei manufatti custoditi nella mostra sono state realizzate delle vetrine con cornici di legno intarsiato che riproducono disegni tipici della tradizione sarda

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MUSEO DELLE TRADIZIONI AGROALIMENTARI DELLA SARDEGNA Tipologia museo Museo Privato Categoria Alimentare , Cultura materiale Numero annuo visitatori 1.500 Materiale conservato Il museo ricostruisce le tradizioni agroalimentari della Sardegna attraverso l'illustrazione dell'organizzazione dei cicli produttivi agrari Servizi aggiuntivi Bookshop, sala convegni, spazio espositivo per mostre temporanee Laboratorio Il Museo organizza attività didattiche per bambini attraverso la preparazione di cibi tipici della zona. Materiale informativo Dépliant Indirizzo Associazione Culturale 'Museo Casa Steri' - Via Roma, 2 - Siddi (OR) – 09128

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Il "Museo delle tradizioni agroalimentari della Sardegna" di Siddi pone la ricostruzione etnografica di saperi, tecniche di produzione, modi di consumo del cibo al centro di un intreccio complesso di conoscenze empiriche, comportamenti tecnici e rapporti sociali, documentando molteplici aspetti della vita materiale e simbolica tradizionale

Il museo ha sede nella casa Steri, che appartiene da tre secoli almeno ad una famiglia di notabili del paese.

Nella complessa articolazione e specializzazione degli spazi costruiti e degli spazi aperti recintati: locali abitativi, locali per la trasformazione dei prodotti agropastorali, ricoveri per animali da lavoro e da cortile, si riflette la complessità della proprietà e della organizzazione dell'azienda familiare, delle sue trasformazioni nel tempo e del ruolo sociale svolto nella comunità. Il museo presenta alcuni elementi di peculiarità: vuole descrivere le consuetudini alimentari della comunità di Siddi, e lo stretto legame di esse con le risorse e con l'organizzazione dei cicli produttivi agrari locali; vuole anche più ampiamente documentare i modi "sardi" di produrre e consumare il cibo.

Gli oggetti esposti provengono esclusivamente dalla casa Steri; il rapporto fra spazi espositivi e oggetti esposti è pertanto per certi versi un rapporto "simbiotico", intimamente connesso alla storia della famiglia e della proprietà familiare. Frantoio e caseificio Nel passato un unico locale era adibito a frantoio per olive e a caseificio. Le due attività, delle quali la seconda più marginale rispetto alla prima, potevano spazialmente coesistere in quanto generalmente svolte in periodi differenti dell'anno. Spazi espositivi specializzati sono riservati alla documentazione del "ciclo dell'olio" e del "ciclo del latte" e delle relative attività di trasformazione. Mulino per cereali Il mulino per i cereali, così come il frantoio per le olive, era azionato da un cavallo. La descrizione di questa macchina riveste particolare interesse in quanto in Sardegna costituisce un livello tecnologico scarsamente documentato rispetto, ad esempio, alla mola domestica asinaria,o ai mulini idraulici. Cucina La cucina costituisce forse uno degli ambienti più suggestivi di casa Steri, con le sue talvolta originali soluzioni funzionali, come lo sfiatatoio basculante sul tetto, sa forredda per arrostire la carne, i monumentali fornelli a carbone per la cottura degli altri cibi, il bancone in muratura, la nicchia per le brocche, l'impianto d'illuminazione ad acetilene, il vecchio impianto ad illuminazione elettrica con fili a vista.

Nella cucina sono documentate, anche attraverso le "ricette" raccontate da persone del paese, le tradizioni alimentari di Siddi in relazione a contesti diversi del consumo: quotidiano, festivo o eccezionale, e alla condizione sociale delle famiglie.

Stanza del pane La stanza, destinata nel passato alla panificazione domestica, contiene l'esposizione de su strexu 'e venu:: setacci, canestri, ceste, civeddas di argilla, pale da forno, ecc., di varia misura, e la descrizione del "ciclo del pane". La stanza dei conti La stanza dei conti ospita leggii con testi di studiosi diversi relativi alla storia dell'alimentazione in Sardegna.

Sala La sala di rappresentanza con pareti dipinte negli anni venti con motivi liberty, è destinata ad ospitare "eventi" e mostre temporanee. Granaio piccolo e granaio grande Al primo piano il granaio piccolo contiene pannelli con la documentazione della storia della casa e del suo recente restauro. Ospiterà l'archivio multimediale.

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Nel granaio grande sono esposti strumenti del lavoro agricolo: attrezzi per la lavorazione del suolo e da presa (gioghi, zappe, pale, vanghe, forconi, ecc.); attrezzi da taglio e da percussione (falci e falcetti, seghe, cesoie, ecc.); marchi per animali e per attrezzi di legno; utensileria varia per lavori di ripristino di vario tipo. L'esposizione è corredata di testi sul "ciclo del grano" e sul "ciclo dell'uva”.

Loggia rustica e stalle. La loggia rustica e le stallette. Negli annessi rustici, dove sono visibili le mangiatoie per i buoi, trova sede parte dell'attrezzatura per la vinificazione e il deposito degli oggetti non esposti.

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CENTRO MUSEALE DELL'ARTE TESSILE SARDA Tipologia museo Museo Comunale Categoria Tessile Materiale conservato Il Museo documenta con manufatti e reperti la storia della tessitura in Sardegna. Laboratorio Bookshop, spazio espositivo per mostre temporanee, sala convegni. Materiale informativo Dépliant Indirizzo via Bologna, 9 - 09086 Samugheo L’edificio che sorge all’uscita del paese, colpisce per la sua struttura. Un misto di tradizionale e moderno, armonioso nella distribuzione dei materiali utilizzati per la sua realizzazione. Il visitatore può apprezzare, tra il legno che compone le ampie volte e la pietra, che domina nella realizzazione degli ambienti, uno spaccato di storia sarda, che utilizza come filo conduttore la realizzazione dei tessuti. Si parte con l’orbace, pantaloni e pastrani, la “divisa” di coloro che ogni giorno si affaccendavano tra la coltivazione della terra e la cura del bestiame, soprattutto pecore, per proseguire poi con il corredo: lenzuola, federe, coperte e arazzi di festa. Al primo piano sono esposti nello specifico lavori in lino. Si parte dal corredo per la culla del neonato, si passa poi attraverso tovaglie e coperte, per concludere l’itinerario tradizionale con alcuni pezzi che provengono da importanti collezioni private, pezzi rari, datati anche 1700. Il museo del lino di Samugheo si propone comunque come unico centro di raccolta di testimonianze del passato in fatto di tessitura del lino. Uno spazio destinato a crescere e a richiamare sempre più curiosi e appassionati. Da qui anche l’importante scommessa di business. Nei due saloni, uno al pianterreno e l’altro al piano superiore, si possono contemplare vere e proprie opere d’arte tessile, provenienti da tutta l’Isola. Particolari e di immediato impatto le “fressadas” di Oliena, coperte multicolore, di cui si dice che qualcuna fosse appartenuta allo scrittore nuorese Sebastiano Satta. Uno splendido arazzo, una coperta dai colori particolari, fa bella mostra di sé al piano superiore della struttura museale. Un’ala del museo è dedicata ai lavori contemporanei degli artigiani tessili di Samugheo. L’edificio ospita anche una modernissima sala congressi, con 130 posti a sedere, che ha già ospitato una serie di incontri a livello regionale.

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MUSEO VIVENTE DELL’ARTE TESSILE Tipologia museo Museo Comunale Categoria Tessile Numero annuo visitatori 3.000 Materiale conservato Tappeti, arazzi ed altri oggetti della tradizione sarda Laboratorio Laboratorio artigiano annesso al Museo Materiale informativo Dépliant Indirizzo Morgongiori (Oristano) - Via Chiesa, 16, 09090 Il museo, unico nel suo genere in Sardegna, raccoglie circa 200 pezzi, tra arazzi e tappeti. La struttura dispone anche di un laboratorio artigiano dove si lavora quotidianamente e dove avvengono le dimostrazioni con i telai. MUSEO DELL’INTRECCIO MEDITERRANEO Tipologia museo Museo Comunale Categoria Intreccio Materiale conservato Il Museo illustra le produzioni artigianali ad intreccio di fibre vegetali diffuse nell'area mediterranea Servizi aggiuntivi Bookshop Indirizzo Castelsardo (Sassari) - c/o Castello dei Doria Via Marconi 07031 Il museo ha sede nel suggestivo castello fondato dalla famiglia Doria, nei primi anni del XII sec. , quale caposaldo strategico del sistema difensivo genovese nell’isola. Esso vuole essere un centro di ricerca e di documentazione delle produzioni artigianali ad intreccio di fibre vegetali diffuse negli areali mediterranei, con riferimento alle tecniche di lavorazione ed agli ambiti d’uso. In particolare si spongono manufatti sardi. Sale I-IV, in allestimento. Sala V: panificazione domestica, sono esposte corbule, canestri, crivelli, setacci. Sala VI: manufatti realizzati per gli usi della vita quotidiana, conservazione dei prodotti agricoli, piccolo allevamento, realizzati con le tecniche ad incrocio e a spirale. Sala VII: su fassoi stagni di Cabras e S. Giusta. Di durata , imbarcazione tipica degli stagionale, veniva realizzato tramite complesse operazioni con fieno palustre, corde di giunco e chiodi di canne. Sala VIII: nasse, dalla caratteristica forma a campana ideata per intrappolare i pesci, utilizzate nelle pesca marina e fluviale e realizzate con giunco, canne e verghe di mirto ed olivastro. Sala IX: cesti e sporte impiegati nell’agricoltura e pastorizia, silos per la conservazione domestica dei cereali.

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MUSEO DEL VINO – ENOTECA REGIONALE DELLA SARDEGNA Tipologia museo Struttura realizzata dalla VI Comunità Montana “Monte Acuto” Categoria Alimentare Numero annuo visitatori 2.000 Materiale conservato Dedicato alla diffusione della cultura enologica, espone attrezzi che raccontano le diverse fasi della produzione del vino: zappe, torchi, tini, tappatrici utilizzati nel passato. Un sistema multimediale, attraverso immagini, suoni e racconti, aiuta a contestualizzare gli oggetti esposti e ad una loro corretta interpretazione, dando anche informazioni sul territorio e sul mondo del vino in genere Servizi aggiuntivi Enoteca, biblioteca, bookshop, vendita merchandising, spazio espositivo per mostre temporanee, sala convegni Materiale informativo Dépliant, catalogo Indirizzo Berchidda (Sassari) 07022 - via Deledda, 151 Il Museo del Vino di Berchidda è il primo museo multimediale enoico d’Italia. I suoi servizi differenziati e le zone di esplicazione non convenzionali permettono ai visitatori di riscoprire l’universo del vino per la sua importanza culturale e per la sua funzione di elemento di aggregazione umana. Le modalità di comunicazione interattiva e l’utilizzo di software e strumenti di apprendimento appositamente ideati consentono un coinvolgimento profondo del visitatore proiettandolo dentro l’universo del vino fino alle più lontane radici della cultura enoica. Sulla base dell’esistenza, su tutto il territorio isolano, di una rete di strutture espositive che testimoniano l’evoluzione delle attività artigiane nelle diverse comunità, attraverso gli oggetti legati ai mestieri artigiani (oltre al permanere di botteghe artigiane ancora in attività), ci si propone di creare un itinerario espositivo che, come previsto nelle misure 2.1, 4.5, 4.14 del CdP per i circuiti culturali, realizzi un circuito tematico a scopo turistico-culturale. Per rendere fruibile tale circuito sarà necessaria la realizzazione di interventi volti al recupero strutturale, alla qualificazione turistica dei siti in esso individuati e alla promozione delle attività artigiane e turistiche ad esso collegate.

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C. Analisi in ottica di genere del Progetto Integrato di Sviluppo In un’ottica di mainstreaming l’intervento intende stabilire un approccio corretto al problema della promozione delle pari opportunità. Tale strategia scaturisce dalla convinzione che le disuguaglianze di genere rappresentano un ostacolo per la buona riuscita dell’iniziativa. Nel contesto territoriale inerente all’intervento, rappresentato da una realtà prevalentemente rurale, la bassa partecipazione delle donne al mercato del lavoro e una discontinua presenza delle stesse nei processi legati al mondo del lavoro costituisce un ostacolo da superare. Coerentemente con le indicazioni comunitarie l’intervento si muoverà in una direzione capace di fornire supporto concreto e non avere una valenza puramente accessoria e teorica. L’applicazione del principio delle pari opportunità non sarà quindi avulso dal contesto, ma sarà strettamente collegato con le esigenze di locali. Sarà pertanto importante conoscere e verificare quali sono i punti critici e i punti di forza sui quali agire per intervenire con azioni reali e concrete di supporto alla politica di genere, promuovendo la partecipazione delle donne all’iniziativa. E’ importante finalizzare gli sforzi verso la promozione dell’uguaglianza, misure specifiche di aiuto alle donne e favorire una impostazione della programmazione delle politiche generali basata sulla verifica dei riflessi nell’ambito della situazione rispettivamente delle donne e degli uomini. La questione delle pari opportunità scaturisce dal divario esistente nelle condizioni di lavoro di uomini e donne rispetto a molteplici profili quali occupazione/disoccupazione, carriere, posizioni decisionali, trattamenti salariali. La donne, infatti, si caratterizzano rispetto agli uomini, oltre che per il minor tasso di partecipazione, per la maggiore difficoltà nel trovare occupazione, spesso a fronte di un più elevato livello di istruzione e di una più spiccata vocazione per attività autonome ed imprenditoriali. Se le suddette considerazioni possono valere in termini “generali”, senza connotazione spaziale e settoriale, valgono ancora di più in un contesto quale quello del territorio rurale della Sardegna, nel quale i dati statistici, mostrano un quadro monocromatico dove il ruolo maschile in termini di partecipazione al lavoro è di gran lunga predominante. Lo scenario del mercato del lavoro nell’area interessata dal progetto è attualmente caratterizzato da un basso tasso di occupazione, da un differenziale marcato e persistente nei tassi di disoccupazione per sesso, anche in relazione all’aspetto salariale; bassa presenza femminile nei livelli più elevati, elevata presenza delle donne nei lavori atipici e nel lavoro sommerso, esclusione dal mercato delle giovani donne, anche con elevato livello di scolarizzazione. Le conseguenze si registrano in termini di dequalificazione di una vasta parte delle risorse umane disponibili e connesso abbassamento del potenziale di crescita del territorio. Nel tentativo di realizzare nell’area interessata dagli interventi, uno sviluppo ad alta valenza sociale, si modulerà l’insieme delle azioni generali al principio della pari opportunità. In conformità con le linee di sviluppo del territorio, verrà privilegiato l’approccio verso i settori che possono definirsi strategici con riguardo alle pari opportunità: servizi turistici e culturali rivolti alla comunità, al territorio, al turista fruitore delle risorse locali, e le attività produttive in cui la donna svolge tuttora un ruolo fondamentale, a cominciare dal comparto del tessile, e terminare con il settore legato agli agriturismo e all’albergo diffuso, che vedono le donne sempre più protagoniste di nuove iniziative su tutto il territorio.

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D. Analisi della sostenibilità ambientale del Progetto Integrato di Sviluppo Difendere l’ambiente rappresenta insieme una necessità ed una opportunità. Si tratta senz’altro di una necessità perché è ormai evidente in tutte le aree geografiche e a tutte le latitudini che uno sviluppo senza rigore non è più sostenibile, in quanto aumenterebbe lo squilibrio nei confronti delle risorse ambientali ed energetiche con cui le prossime generazioni dovranno misurarsi. Già da oggi, infatti, sono evidente gli effetti negativi, legati ad una gestione del patrimonio ambientale dissennata. Il partenariato di progetto ha la consapevolezza di una sempre più frequente domanda verso una migliore qualità ambientale e tale crescita può senz’altro offrire alla Sardegna nuove opportunità di lavoro e di sviluppo, valorizzando, anche da un punto di vista economico e imprenditoriale, i prodotti, le imprese e i territori che sono concepiti e gestiti con criteri rigorosi di sostenibilità ambientale. Da quì discende la necessità di considerare l’ambiente come una opportunità che permetta di poter progredire, coinvolgendo nel processo l’ambiente, la comunità e tutta l’economia. Il Gruppo di Coordinamento del Partenariato ha individuato le seguenti principali criticità sulle quali ritiene si debba intervenire prioritariamente: 1) Circolazione veicolare, servizi per la mobilità, aree riservate a ciclisti e pedoni e disponibilità di aree di sosta e parcheggio; 2) Inquinamento atmosferico e acustico, con particolare riferimento alle emissioni da traffico e al monitoraggio degli inquinanti; 3) Assetto urbanistico, qualità e fruibilità della città e gestione del verde, 4) Gestione del ciclo dei Rifiuti Solidi Urbani e del servizio idrico, 5) educazione ambientale e informazione/partecipazione dei cittadini ed iniziative culturali correlate all'ambiente e al territorio, uso dell’energia (produzione, distribuzione e consumo). Nella definizione di proposte e progetti i soggetti si impegnano a ricercare soluzioni in grado di rispettare la normativa ambientale vigente, promuovere l'uso sostenibile delle risorse fisiche e biologiche, favorire il risparmio energetico, perseguire il recupero e il riciclaggio dei rifiuti, promuovere il miglioramento della qualità della vita, informare e coinvolgere la comunità nelle strategie e nelle iniziative per la tutela dell'ambiente. Per corrispondere allo spirito dell'Agenda 21 e per poter dare operatività e concretezza al processo di Agenda 21 i soggetti si impegnano: a) a ricercare, con spirito paritetico, soluzioni condivise che, nel rispetto degli obiettivi generali sopra espressi, rappresentino gli interessi diffusi e le attese di tutti, b) a mettere a disposizione del Forum le informazioni utili per permettere la conoscenza dei problemi, per favorire il dibattito e la ricerca delle soluzioni, c) a coinvolgere le Organizzazioni e le Comunità di appartenenza nel processo di Agenda 21 e nella definizione delle proposte alla città, d) a concorrere nelle iniziative di educazione ambientale e di informazione e coinvolgimento della cittadinanza. Va in ogni caso considerato che il presente Progetto Integrato e tutte le attività ad esso collegate non avranno alcun impatto ambientale di tipo diretto, in quanto le amministrazione che prevedono operazioni di tipo strutturale opereranno in un’ottica di risanamento e ristrutturazione di strutture ed edifici già esistenti. Nel complesso, inoltre, il Progetto Integrato prevede interventi soprattutto di tipo immateriale.

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E. Progetti in atto correlati con il Progetto Integrato di Sviluppo Il Presente Progetto Integrato è strettamente collegato con tutti i progetti integrati di sviluppo, in particolare è correlato con gli altri “Itinerari di Sardegna” individuati dall’Amministrazione Regionale nel quadro della Progettazione Integrata e con i diversi Programmi di Iniziativa Comunitaria (Leader +, Interreg III). La sinergia con tali strumenti già avviati è ritenuta strategica per l’ottimizzazione delle risorse da spendere e per il conseguimento dell’efficacia ed efficienza dell’intero progetto.

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F. Soggetti coinvolti nella definizione e attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo I soggetti coinvolti nella definizione a attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo si caratterizzano ciascuno per le seguenti attività: Confartigianato Imprese Sardegna Componente del Comitato di Coordinamento: soggetto coordinatore. Coordinamento e gestione attivita’ legate al progetto attraverso la creazione di un centro servizi regionale di promozione Comune Di Ales Componente del Comitato di Coordinamento realizzazione di un laboratorio diffuso del giocattolo tradizionale nella frazione di Zeppara partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto Comune di Arbus partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto Comune Di Armungia partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto Comune Di Berchidda partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto Comune Di Busachi partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto Comune Di Castelsardo partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto Comune Di Guspini Componente del Comitato di Coordinamento completamento del museo dell’arte febbrile e del coltello nelle case Agus e Atzeni; completamento e ottimizzazione del sistema dei punti di esposizione e vendita per la promozione dell’artigianato locale nei poli culturali della rete comunale partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto Comune Di Isili Componente del Comitato di Coordinamento partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto Comune Di Mamoiada partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto Comune Di Morgongiori eliminazione delle barriere architettoniche, impianti tecnologici e adeguamento interno ed esterno del museo dell’arte tessile partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto Comune Di Orroli partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto Comune Di Pau realizzazione di opere accessorie al completamento della struttura museale del museo dell’ossidiana; partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto Comune Di Samugheo partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto Comune Di Siddi Componente del Comitato di Coordinamento

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partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto Camera di Commercio di Nuoro partecipazione a tutte le attività comuni previste dall’intervento proposto Nelle fasi operative di attuazione il Progetto vedrà il coinvolgimento diretto di tutte le strutture ricettive ( alberghi, ristoranti, B & B, affittacamere) rispondenti a buoni standard di qualità, i centri di produzione e vendita di prodotti tipici, sia legati all’agro alimentare che all’artigianato artistico, alcune agenzie di Incaming presenti nel territorio, e il collegamento a tutti gli operatori del turismo, (pubblici e privati) che potranno dare il loro contributo fattivo alla buona riuscita di tutte le iniziative legate al progetto.

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4.2. Analisi SWOT

Tabella 6 - Rappresentazione sintetica della SWOT

Punti di Forza Punti di Debolezza

Ambito A

− Dimensione Regionale del Progetto

− Alto tasso di artigianalità nel territorio;

− Presenza di flusso turistico consolidato e in

tendenziale crescita verso le Vetrine

dell’Artigianato;

− Presenza di produzioni agricole e alimentari tipiche

e tradizionali di qualità;

− Inserimento di produzione tipiche e tradizionali

alimentari in strumenti di tutela e valorizzazione

riconosciute ( DOC, DOP, IGP);

− Presenza di aree di specializzazione produttiva

( poli produttivi);

− Consolidata esperienza di Confartigianato nel

campo della valorizzazione dei saperi locali e della

spinta all’innovazione di processo e di prodotto

delle imprese.;

− Presenza di un clima mite che consente la

destagionalizzazione del turismo;

− Partecipazione dei Comuni nell’ambito dei Sistemi

Turistici Locali;

− Esperienza consolidata di Confartigianato nel

campo dell’animazione economica e nello start up

di nuove iniziative imprenditoriali

Ambito B

− Presenza di numerose Vetrine dell’artigianato nel

territorio regionale e di alcuni “Poli di eccellenza”;

− Presenza di numerose strutture ricettive collegate ai

luoghi di interesse;

− Convenzione stipulata Ministero Beni Culturali. e

Confartigianato per tutela e conservazione beni e

attività culturali e sviluppo e valorizzazione

patrimonio dell’artigianato;

− Pubblicazione volume Musei dell’Artigianato da

parte di Confartigianato e Touring Club;

− Presenza di un Partenariato consolidato e

formalizzato con un accordo di programma siglato

nel 2004 ;

− Esperienza consolidata degli Enti strumentali di

Confartigianato nel campo della formazione

professionale specifica alle imprese;

Ambito C

− Forte presenza della componente femminile su

Ambito A

− Scarsa conoscenza delle risorse e potenzialità del

territorio da parte della popolazione locale;

− Progressivo spopolamento delle aree rurali;

− Elevato tasso di disoccupazione;

− Polverizzazione del tessuto produttivo,

caratterizzato da una prevalenza di piccole aziende

con problemi strutturali e di commercializzazione

dei prodotti;

− Presenza di un flusso turistico sporadico e di tipo

giornaliero;

− Presenza di personale ricettivo scarsamente

qualificato;

− Elevato indice di invecchiamento della

popolazione;

− Scarsa propensione alla cooperazione in tutti i

settori;

− Scarsa propensione delle imprese all’innovazione

tecnologica;

− Mancanza di una cultura imprenditoriale e scarsa

propensione all’assunzione del rischio;

Ambito B

− Assenza di una rete strutturata tra le varie strutture

espositive esistenti;

− Inadeguatezza delle strutture espositive esistenti;

− Carenza di segnaletica e difficoltà nel rendere

facilmente fruibile l’offerta attraverso la messa a

sistema delle numerose attrattive presenti nel

territorio ;

− Basso standard dei servizi turistici offerti;

− Scarsa integrazione dell’offerta culturale e delle

produzioni artigianali con quella turistica;

− Scarsa offerta ricettiva;

Ambito C

− Elevato tasso di disoccupazione femminile;

− Scarsa informazione sugli strumenti di

incentivazione all’auto impiego;

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importanti settori produttivi;

− Aumento dell’impulso a nuove iniziative

imprenditoriali;

− Esperienza consolidata di Confartigianato nel

campo dell’animazione economica nello start up

delle nuove iniziative imprenditoriali femminili;

Ambito D

− Vicinanza ad importanti aree naturalistiche protette;

− Presenza di un ambiente naturale ancora integro;

− Presenza di siti considerati dall’UNESCO

Patrimonio dell’Umanità (Montevecchio)

Ambito E

− Iniziative di valorizzazione dei centri storici nei vari

comuni e integrazione con il ricco patrimonio

etnografico esistente;

Ambito F

− Esperienza consolidata di Confartigianato

nell’attività di rappresentanza delle imprese

− Forte spinta da parte degli Enti Locali ad attività

legate alla promozione del territorio.

− Consolidata esperienza dei comuni nella

valorizzazione di tutte le risorse (culturali,

ambientali;

Ambito D

− Scarsa consapevolezza da parte della popolazione

locale delle opportunità che un patrimonio

naturalistico incontaminato può offrire;

Ambito E

- Difficoltà di integrazione tra le varie iniziative

presenti;

Ambito F

- Presenza di un partenariato di tipo misto con soggetti

anche distanti dal punto di vista geografico e quindi

difficile da gestire;

Opportunità Rischi

Ambito A

− Incentivi pubblici che favoriscono gli investimenti

delle imprese che insistono sul territorio del

partenariato di progetto;

Ambito B

− Esistenza di strumenti normativi che stimolano la

nascita e il funzionamento delle reti tra i Comuni;

− Aumento della domanda del turismo, culturale,

ambientale ed alternativo ( es. fattorie didattiche);

− Evoluzione degli stili di vita e dei modelli di

consumo e di spesa verso una maggiore domanda di

servizi ad elevato contenuto culturale,

− Crescente attenzione da parte degli operatori

turistici verso lo sviluppo di un modello turistico e

ricettivo integrato;

− Aumento dei flussi turistici legato ai voli low cost;

− Aumento delle transazioni commerciali legate al

turismo attraverso l’utilizzo di internet

Ambito A

- Assenza di incentivi pubblici che favoriscono gli

investimenti delle imprese che insistono sul territorio

del partenariato di progetto;

− Scarsa attenzione da parte dei turisti verso le zone

dell’interno;

Ambito B

− Mancanza di strumenti normativi che stimolano la

nascita e il funzionamento delle reti tra i Comuni;

− Involuzione degli stili di vita e dei modelli di

consumo e di spesa verso una minore domanda di

servizi ad elevato contenuto culturale,

- Scarsa attenzione da parte degli operatori

turistici verso lo sviluppo di un modello

turistico e ricettivo integrato;

− Scarso interesse degli operatori low cost verso la

Sardegna;

− Diminuzione della domanda del turismo, culturale,

ambientale ed alternativo ( es. fattorie didattiche);

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Ambito C

− Politiche pubbliche a favore delle Pari Opportunità;

Ambito D

− Progressivo aumento degli investimenti da parte dei

Comuni per la salvaguardia e valorizzazione delle

aree protette;

− Maggiore sensibilità diffusa nei confronti

dell’ambiente e della natura;

Ambito E

− Attenzione crescente da parte delle Istituzioni verso

lo sviluppo di un turismo integrato e sostenibile;

Ambito F

Percezione positiva da parte di soggetti del partenariato

sui reali benefici prodotti dalle attività del progetto e sul

ruolo di ciascuno all’interno del partenariato;

Ambito C

− Radicata propensione della popolazione femminile

alla cultura del lavoro fisso e scarsa propensione

all’intrapresa e alle nuove richieste del mercato del

lavoro;

Ambito D

− Scarsa considerazione da parte della popolazione

delle opportunità che un ambiente incontaminato

può offrire a favore dello sviluppo;

Ambito E

− Scarso collegamento con le iniziative di

valorizzazione del patrimonio dei comuni e

mancanza di integrazione con il ricco patrimonio

etnografico esistente;

Ambito F

Percezione negativa da parte dei Soggetti partenariali

sui reali benefici prodotti dalle attività del progetto e sul

ruolo di ciascuno all’interno del partenariato

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5. OBIETTIVI E PRIORITA’ DEL PROGETTO INTEGRATO

5.1. Costruzione dell’albero dei problemi

Tabella 7 - Descrizione dell’albero dei problemi

Problema Generale

Problemi di Livello 1 Problemi di Livello 2

Assente collegamento in rete tra le varie strutture espositive

Assenza di collegamento tra i soggetti partenariali, le strutture espositive, l’offerta turistica e le attività produttive

FRAMMENTAZIONE DELLE STRUTTURE DI OFFERTA

TURISTICA

Insufficiente comunicazione tra gli attori Mancanza di una immagine unica e “appetibile” del territorio Siti e strutture turistiche difficilmente raggiungibili Scarso collegamento con i pacchetti di promozione turistica Promozione pubblicitaria inadeguata Offerta non disponibile on-line

OFFERTA TURISTICA POCO CONOSCIUTA E

COMMERCIALIZZATA

Materiale informativo assente e inadeguato Presenza di barriere architettoniche nelle strutture espositive DIFFICOLTA’ DI

RAGGIUNGIMENTO E DI ACCESSO DELLE STRUTTURE

Inadeguatezza dei collegamenti con le strutture ricettive e di servizio di prossimità

MANCATA VALORIZZAZIONE E

INTEGRAZIONE DELL’OFFERTA

TURISTICA LEGATA ALLE TRADIZIONI

ARTIGIANE DELL’ISOLA

COMPETENZE INADEGUATE DEGLI OPERATORI

Scarsa dimestichezza con le strumentazioni informatiche, l’utilizzo delle lingue straniere, e scarsa attenzione al cliente da parte degli operatori

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A. Descrizione dei singoli problemi ( max 5 righe per problema) Problema Generale

MANCATA VALORIZZAZIONE E INTEGRAZIONE DELL’OFFERTA TURISTICA

LEGATA ALLE TRADIZIONI ARTIGIANE DELL’ISOLA

Nella nostra Isola è presente un insieme di strutture espositive che testimoniano l’evoluzione dell’attività legata

all’artigianato nelle diverse comunità. Tale realtà tuttavia risulta essere frammentata e scarsamente valorizzata

rendendone difficile la fruibilità turistica.

Problema 1

FRAMMENTAZIONE DELLE STRUTTURE DI OFFERTA TURISTICA

La frammentazione dell’offerta turistica legata all’artigianato deriva in parte dalla mancanza di una struttura

capace di essere luogo di sintesi tra le varie realtà esistenti e che possa in un’ottica di ottimizzazione di tutte le

risorse, comprese quelle finanziarie, determinare un effetto moltiplicatore dell’offerta in un contesto di sviluppo

integrato.

Problema 1.1

Assente collegamento in rete tra le varie strutture espositive

La frammentazione dell’offerta risente dello scarso collegamento tra i diversi soggetti che a vario titolo

intervengono nella gestione e valorizzazione del patrimonio socio culturale legato alle Vetrine dell’Artigianato.

Tale mancanza non consente un adeguato flusso di informazioni.

Problema 1.2

Assenza di collegamento tra i soggetti partenariali, le strutture espositive, l’offerta turistica e le attività

produttive

I numerosi soggetti, pubblici e privati, che intervengono nei territori in cui sono presenti le Vetrine

dell’Artigianato non riescono a operare sinergicamente per lo sviluppo complessivo del territorio, sfruttando in

maniera ottimale le enormi potenzialità offerte dal patrimonio esistente.

Problema 1.3

Insufficiente comunicazione tra gli attori

Lo scarso flusso di informazioni tra gli attori non consente uno scambio di buone pratiche fondamentale per un

processo che conduca al continuo miglioramento dell’offerta in un’ottica di sviluppo.

Problema 2

OFFERTA TURISTICA POCO CONOSCIUTA E COMMERCIALIZZATA

La mancanza di una promozione comune del sistema delle Vetrine dell’artigianato, non consente una

ottimizzazione delle risorse anche economiche in cui la promozione di una struttura può portare dei benefici

all’intero sistema delle vetrine.

Problema 2.1

Mancanza di una immagine unica e “appetibile” del territorio

La creazione di un marchio di promozione comune costituisce la sintesi dell’offerta culturale integrata con la

promozione turistica del territorio a cui afferiscono le Vetrine dell’artigianato.

Problema 2.2

Siti e strutture turistiche difficilmente raggiungibili

La carenza di segnaletica e cartellonistica dedicata specificamente alla presenza di un offerta turistico- culturale

legata all’artigianato determina una inadeguata promozione e una scarsa visibilità con scarse su tutto il tessuto

produttivo.

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Problema 2.3

Scarso collegamento con i pacchetti di promozione turistica

La mancanza di collegamento tra le opportunità che le vetrine possono offrire al visitatore con i classici pacchetti

di promozione turistica determinano la scarsa possibilità che queste strutture possano essere conosciute e

apprezzate da quella parte del turismo vacanziero che è sempre più interessato anche alle tradizioni dell’isola.

Questo a discapito di tutto il sistema produttivo di prossimità.

Problema 2.4

Promozione pubblicitaria adeguata

La mancanza di una adeguata opera di promozione pubblicitaria delle Vetrine dell’artigianato e di tutte le strutture

ricettive presenti determina una scarsa visibilità delle opportunità turistiche offerte dal territorio con gravi

conseguenze di tipo economico su tutto il tessuto produttivo locale.

Problema 2.5

Offerta non disponibile on-line

In un’epoca in cui tutto passa attraverso internet la creazione di un sito interamente dedicato alle Vetrine

dell’Artigianato, collegato anche ad alcune agenzie di incomig presenti sull’Isola rappresenta uno strumento

indispensabile per raggiungere una fetta di persone più ampia e diversificata.

Problema 2.6

Materiale informativo assente e inadeguato

L’Assenza di guide turistiche e di materiale informativo in lingua straniera, presso le strutture ricettive e dei centri

di informazione turistica dedicate alle vetrine non consente una adeguata visibilità e il raggiungimento

dell’obiettivo promozione.

Problema 3 DIFFICOLTA’ DI RAGGIUNGIMENTO E DI ACCESSO DELLE STRUTTURE

Molte delle strutture risultano carenti in termini di fruibilità e accesso anche di tipo infrastrutturale.

Problema 3.1

Presenza di barriere architettoniche nelle strutture espositive

Alcune Vetrine sono locate in edifici d’epoca in cui la presenza di barriere architettoniche determina una difficoltà

alla completa fruizione delle opere presenti.

Problema 3.2

Inadeguatezza dei collegamenti con le strutture ricettive e di servizio di prossimità

Le Vetrine dell’artigianato non riescono ad intercettare in maniera efficace e costante i flussi turistici sia stagionali

che extra stagionali a causa di uno scarso collegamento con le varie strutture ricettive e di servizio presenti, sia

nelle località costiere che in alcune più rinomate strutture dell’interno.

Problema 4

COMPETENZE INADEGUATE DEGLI OPERATORI Gli operatori turistici che collaborano a vario titolo con le Vetrine dell’artigianato, spesso non posseggono

adeguate competenze di base per la corretta gestione e accoglienza del turista.

Problema 4.1

Scarsa dimestichezza con le strumentazioni informatiche, l’utilizzo delle lingue straniere e scarsa attenzione al

cliente da parte degli operatori

La scarsa capacità di interloquire nelle principali lingue straniere, nell’utilizzo delle strumentazioni informatiche, e

la difficoltà nel gestire la comunicazione interpersonale, in alcuni casi sono conseguenza di un approccio poco

“amichevole” e cordiale con il visitatore.

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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5.2. Costruzione dell’albero degli obiettivi e selezione degli obiettivi prioritari

Tabella 8 - Descrizione della matrice progettuale

Obiettivo Generale Obiettivo Specifico Obiettivo Operativo Operazioni

01 .1

Ideazione creazione e

gestione di un sistema di

collegamento in rete tra le

varie strutture.

01.2

Integrazione tra i soggetti

partenariali, le strutture

espositive, l’offerta

turistica e le attività

produttive

01

CREAZIONE DI UNA

STRUTTURA DI

COORDINAMENTO E

ASSISTENZA

01.3

Facilitato scambio di

buone pratiche

02.1

Ideazione e creazione di

un marchio comune di

riconoscibilità del sistema

02.2

Posizionamento di

cartellonistica e

segnaletica nei punti

strategici

02.3

Collegamento con i

pacchetti di promozione

turistica

02.4

Acquisto di spazi

pubblicitari

02.5

Ideazione, creazione e

gestione di un portale

internet di promozione

02

GESTIONE E

REALIZZAZIONE DI

UN PIANO DI

PROMOZIONE

COMUNE

02.6

Creazione di una guida

turistica e produzione di

materiale informativo

comune

CREAZIONE DI UN’

OFFERTA TURISTICA

INTEGRATA LEGATA

ALLE TRADIZIONI

ARTIGIANE

DELL’ISOLA

03

FACILITATO

RAGGIUNGIMENTO E

ACCESSO ALLE

STRUTTURE

ESPOSITIVE

03.1

Superamento barriere

architettoniche e

miglioramento

infrastrutturale

Opere pubbliche

specifiche previste dai

comuni di Ales,

Morgongiori, Pau e

Guspini

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REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

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03.2

Implementazione dei

sistemi di collegamento

con le strutture ricettive e

di servizio

04

MIGLIORATE

COMPETENZA DEGLI

OPERATORI

04.1

Organizzazione e gestione

di corsi di formazione

professionale per

l’adeguamento delle

competenze

A. Descrizione dei singoli obiettivi (max 5 righe per problema).

Obiettivo Generale

Creazione di un’offerta turistica integrata legata alle tradizioni artigiane dell’Isola

Nella nostra Isola è presente un insieme di strutture espositive che testimoniano l’evoluzione dell’attività legata all’artigianato nelle diverse comunità. Tale realtà tuttavia risulta essere frammentata e scarsamente valorizzata rendendone difficile la fruibilità turistica. Obiettivo del progetto è superare tale frammentazione creando un sistema integrato di offerta turistica.

Obiettivo Specifico 1

Creazione di una struttura di coordinamento ed assistenza

La frammentazione dell’offerta turistica legata all’artigianato deriva in parte dalla mancanza di una struttura capace di essere luogo di sintesi tra le varie realtà esistenti e che possa in un’ottica di ottimizzazione di tutte le risorse, comprese quelle finanziarie, determinare un effetto moltiplicatore dell’offerta in un contesto di sviluppo integrato. Verrà pertanto creata una struttura di coordinamento tra tutti i soggetti partenariali.

Obiettivo Operativo 1.1

Ideazione, creazione e gestione di un sistema di collegamento in rete tra le varie strutture

La frammentazione dell’offerta risente dello scarso collegamento tra i diversi soggetti che a vario titolo intervengono nella gestione e valorizzazione del patrimonio socio culturale legato alle Vetrine dell’Artigianato. Tale mancanza non consente un adeguato flusso di informazioni. Verrò pertanto creato ideato e gestito dal Centro Servizi un sistema di collegamento in rete tra le varie strutture.

Obiettivo Operativo 1.2

Integrazione tra i soggetti partenariali, le strutture espositive, l’offerta turistica e le attività produttive

I numerosi soggetti, pubblici e privati, che intervengono nei territori in cui sono presenti le Vetrine dell’Artigianato non riescono a operare sinergicamente per lo sviluppo complessivo del territorio, sfruttando in maniera ottimale le enormi potenzialità offerte dal patrimonio esistente. Il progetto si pone come obiettivo strategico l’accompagnamento a un processo di integrazione cotante e proficuo per tutti i soggetti del partenariato.

Obiettivo Operativo 1.3

Facilitato scambio di “Buone Pratiche”

Lo scarso flusso di informazioni tra gli attori non consente uno scambio di buone pratiche fondamentale per un processo che conduca al continuo miglioramento dell’offerta in un’ottica di sviluppo. Obiettivo del progetto sarà costruire una banca dati delle buone prassi, fruibile attraverso una zona riservata sul sito del progetto da tutti i componenti del partenariato.

Obiettivo Specifico 2

Gestione e realizzazione di un piano di promozione comune

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Obiettivo del progetto è quello di realizzare un piano di promozione comune che consenta una ottimizzazione di tutte le risorse e che determini un effetto moltiplicatore derivante dall’appartenenza alla rete.

Obiettivo Operativo 2.1

Ideazione e creazione di un marchio comune di riconoscibilità del sistema

La creazione di un marchio di promozione comune garantirà una sintesi dell’offerta culturale integrata con la promozione turistica del territorio a cui afferiscono le Vetrine dell’artigianato.

Obiettivo Operativo 2.2

Posizionamento di cartellonistica e segnaletica nei punti strategici

La messa in opera di segnaletica e cartellonistica dedicata specificamente alla presenza di un offerta turistico- culturale legata all’artigianato determinerà una più adeguata promozione e una maggiore visibilità con ampie ricadute su tutto il tessuto produttivo.

Obiettivo Operativo 2.3

Collegamento con pacchetti di promozione turistica

L’implementazione di un sistema di collegamento tra le opportunità che le vetrine possono offrire al visitatore con i classici pacchetti di promozione turistica determinerà una maggiore visibilità e farà si che queste strutture possano essere conosciute e apprezzate da quella parte del turismo vacanziero che è sempre più interessato anche alle tradizioni dell’isola. Questo a vantaggio di tutto il sistema produttivo di prossimità.

Obiettivo Operativo 2.4

Acquisto di spazi pubblicitari

La realizzazione di una adeguata campagna di promozione pubblicitaria sulle Vetrine dell’artigianato e su tutte le strutture ricettive presenti migliorerà la visibilità delle opportunità turistiche offerte dal territorio con impatti positivi su tutto il tessuto produttivo locale.

Obiettivo Operativo 2.5

Ideazione, creazione e gestione di un portale internet di promozione

La creazione di un sito interamente dedicato alle Vetrine dell’Artigianato, collegato anche ad alcune agenzie di incomig presenti sull’Isola aumenterà in maniera significativa il mercato potenziale di riferimento e consentirà di raggiungere gli obiettivi prefissi.

Obiettivo Operativo 2.6

Creazione di una Guida turistica e produzione di materiale informativo comune

La pubblicazione di guide turistiche e di materiale informativo in lingua straniera, presso le strutture ricettive e dei centri di informazione turistica dedicate alle vetrine consentiranno una migliore visibilità e una migliore promozione delle Vetrine e del territorio.

Obiettivo specifico 3

Facilitato raggiungimento e accesso alle strutture espositive

Molte delle strutture risultano carenti in termini di fruibilità e accesso anche di tipo infrastrutturale. Con tale intervento si intendono superare le carenze infrastrutturali ancora presenti in varie strutture.

Obiettivo operativo 3.1

Superamento barriere architettoniche e miglioramento infrastrutturale

Alcune Vetrine sono locate in edifici d’epoca in cui la presenza di barriere architettoniche determina una difficoltà alla completa fruizione delle opere presenti. Alcuni comuni hanno previsto all’interno del progetto la realizzazione di Opere pubbliche specifiche (comuni di Ales, Morgongiori, Pau e Guspini)

Obiettivo operativo 3.2

Implementazione dei sistemi di collegamento con le strutture ricettive e di servizio

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L’implementazione dei sistemi di collegamento tra le varie strutture sarà capace di intercettare in maniera efficace e costante i flussi turistici sia stagionali che extra stagionali.

Obiettivo specifico 4

Migliorate competenze degli operatori

Gli operatori turistici anello di congiunzione tra il turista e il territorio potranno beneficiare di interventi diretti al miglioramento delle competenze di base per una più corretta gestione e accoglienza del turista

Obiettivo operativo 4.1

Organizzazione e gestioni di corsi di formazione professionale per l’adeguamento delle competenze

Al fine di migliorare la capacità di interloquire nelle principali lingue straniere, nell’utilizzo delle strumentazioni informatiche, e la difficoltà nel gestire la comunicazione interpersonale, saranno organizzati attraverso gli Enti Strumentali della Confartigianato specifici interventi formativi di riqualificazione e aggiornamento degli operatori.

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5.3. Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati”

Tabella 9 - Coerenza con gli obiettivi specifici definiti nei pertinenti “Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati”

Obiettivi Specifici

(Elementi per la Predisposizione dei Progetti Integrati)

Obiettivi Specifici

(Albero degli Obiettivi) Note

VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO AMBIENTALE E CULTURALE SARDO

02

GESTIONE E REALIZZAZIONE DI

UN PIANO DI PROMOZIONE

COMUNE

04

MIGLIORATE COMPETENZA

DEGLI OPERATORI

Vedi nota

CREAZIONE DI UN SISTEMA TURISTICO INTEGRATO LEGATO ALLE

TRADIZIONI LOCALI E ALL’ARTIGIANATO

01

CREAZIONE DI UNA STRUTTURA

DI COORDINAMENTO E

ASSITENZA

02

GESTIONE E REALIZZAZIONE DI

UN PIANO DI PROMOZIONE

COMUNE

Vedi nota

CREAZIONE DI UN ITINERARIO REGIONALE TEMATICO PER LA

VALORIZZAZIONE DELLE VETRINE DELL’ARTIGIANATO CREAZIONE DI

CIRCUITI TEMATICI LEGATI ANCHE AD EVENTI DEL PATRIMONIO

CULTURALE

02

GESTIONE E REALIZZAZIONE DI

UN PIANO DI PROMOZIONE

COMUNE

Vedi nota

INDIVIDUAZIONE DI UN SOGGETTO GESTORE DELL’ITINERARIO CON

FUNZIONI DI COORDINAMENTO E ANIMAZIONE, CAPACE DI COLLOCARE

SUL MERCATO IL PRODOTTO TURISTICO E I PACCHETTI INTEGRATI

DELL’OFFERTA

01

CREAZIONE DI UNA STRUTTURA

DI COORDINAMENTO E

ASSITENZA

Vedi nota

AZIONI DI DIFFUSIONE DELL’IMMAGINE DEL CIRCUITO E DI

PROMOZIONE

02

GESTIONE E REALIZZAZIONE DI

UN PIANO DI PROMOZIONE

COMUNE

04

MIGLIORATE COMPETENZA

DEGLI OPERATORI

Vedi nota

MESSA A REDDITO DEL PATRIMONIO CULTURALE, PAESAGGISTICO E

AMBIENTALE

03

FACILITATO RAGGIUNGIMENTO E

ACCESSO ALLE STRUTTURE

ESPOSITIVE

Vedi nota

SVILUPPO DI UN TURISMO SOSTENIBILE CHE VALORIZZI IL PATRIMONIO

ESISTENTE INTEGRANDOLO CON L’OFFERTA TURISTICA ESISTENTE

01

CREAZIONE DI UNA STRUTTURA

DI COORDINAMENTO E

Vedi nota

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ASSITENZA

02

GESTIONE E REALIZZAZIONE DI

UN PIANO DI PROMOZIONE

COMUNE

VALORIZZAZIONE DEL TURISMO INTERNO E AMPLIAMENTO DELLA

STAGIONE

02

GESTIONE E REALIZZAZIONE DI

UN PIANO DI PROMOZIONE

COMUNE

Vedi nota

ITINERARIO “VETRINE DELL’ARTIGIANATO”

01

CREAZIONE DI UNA STRUTTURA

DI COORDINAMENTO E

ASSITENZA

Vedi nota

NOTA:

Si ricorda che l’inserimento dell’’itinerario “Vetrine dell’artigianato” nel “Documento Itinerari di

Sardegna - Partenariati di Progetto” dell’ottobre 2006 è stato proposto dal Gruppo Tecnico ed accolto dal Tavolo di Partenariato Regionale. Pertanto tale Itinerario, nel succitato Documento, è stato ritenuto “di particolare qualità e interesse” anche in funzione delle “caratteristiche di interprovincialità” dello stesso”.

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6. STRATEGIA E OPERAZIONI DEL PROGETTO INTEGRATO

6.1. Definizione della strategia

Obiettivo Specifico N° 1 – Creazione di una struttura di coordinamento ed assistenza

Punto di Forza N° 1 – Consolidata esperienza di Confartigianato nel campo della valorizzazione dei saperi locali e della spinta all’innovazione di processo e di prodotto delle imprese.

Descrizione (max 5 righe) Sul fronte della cultura d’impresa, dello sviluppo dei mercati, della ricerca e dell’innovazione, Confartigianato è parte attiva di una vasta rete di istituzioni pubbliche e private. Confartigianato promuove e accompagna inoltre i processi organizzativi e aggregativi che, facendo sistema, proiettano il tessuto produttivo diffuso verso le nuove opportunità di sviluppo dettate dall’evoluzione dei mercati.

Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Confartigianato metterà a disposizione del Partenariato e del mondo produttivo presente sul territorio di riferimento il proprio patrimonio di competenze e relazioni, allo scopo principale di aggregare la forza negoziale di un numero enorme di soggetti che altrimenti non avrebbero voce. È in questo modo che la Confederazione potrà contribuire in maniera sostanziale alla tutela e valorizzazione del patrimonio storico e culturale. Raccogliendo in una casa comune tutte le esperienze territoriali, ricche di tradizione e di conoscenze, farà di esse un interlocutore univoco e credibile per tutte le relazioni essenziali alla vita del territorio e delle sue produzioni.

Operazioni (titolo)

Punto di Forza N 2 – Presenza di numerose “Vetrine dell’Artigianato” nel territorio regionale e di alcuni

“Poli di eccellenza”;

Descrizione (max 5 righe) La Sardegna possiede un vasto patrimonio, legato al tessuto imprenditoriale, che spesso i sardi stessi ignorano. Una ricchezza di artigianato e di antichi mestieri che, al pari di famose opere d’arte o di importanti beni archeologici, può offrire numerose occasioni di sviluppo territoriale e di occupazione. Una risorsa culturale che, in particolare nei piccoli Centri, è insufficientemente tutelata e poco, o per nulla, sfruttata. Infatti, ci si trova davanti a iniziative di studio, raccolta, custodia e promozione del “segno della civiltà imprenditoriale” lasciate, nella quasi totalità dei casi, all’attività di privati o di associazioni che non hanno i mezzi per far totalmente fronte ai molteplici problemi economici e gestionali.

Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Si intende attuare un progetto volto alla creazione di un itinerario espositivo e di botteghe artigiane a scopo turistico-culturale e di promozione economica, che sia concentrato sui seguenti punti obiettivo: - portata innovativa e capacità di attrazione turistica – culturale, di promozione e sviluppo del tessuto imprenditoriale - esigenza di omogeneità e riconoscibilità dell’itinerario “Vetrine dell’Artigianato” nel suo complesso e del conseguente ampio coinvolgimento degli Enti interessati dallo stesso; - imprescindibile e fondamentale esigenza di mantenere una forte integrazione fra gli interventi nei diversi contesti territoriali delle Amministrazioni Comunali di riferimento, che dovrà esser assicurata tramite la fattiva partecipazione al progetto di tutti i soggetti del Partenariato.

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Operazioni (titolo)

Punto di Forza N 2 – Esperienza consolidata di Confartigianato nel campo dell’animazione economica e nello start up di nuove iniziative imprenditoriali;

Descrizione (max 5 righe) Confartigianato Imprese Sardegna svolge il proprio compito istituzionale di assistenza alle imprese con riferimento a tutti gli aspetti che riguardano la gestione aziendale. Confartigianato assolve a questo compito attraverso le proprie strutture territoriali, diffuse in maniera capillare sull’intero territorio regionale, e attraverso i propri enti di sistema.

Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Si intende compiere un’opera di animazione economica sul territorio oggetto di riferimento a favore dello sviluppo del tessuto produttivo.

Operazioni (titolo) Punto di Forza N 3 – Forte spinta da parte degli Enti Locali ad attività legate alla promozione del

territorio.

Descrizione (max 5 righe) Le Amministrazioni Comunali del Partenariato di Progetto si sono caratterizzate nel corso degli anni per una forte spinta in termini di promozione e valorizzazione del proprio territorio verso un offerta turistico-culturale integrata.

Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Si intende fare una ricognizione di tutti gli strumenti utilizzati dagli EE.LL al fine di conseguire una ottimizzazione degli strumenti da utilizzare ed evitare inutili sovrapposizioni.

Operazioni (titolo) Opportunità N° 1 – Incentivi pubblici che favoriscono gli investimenti delle imprese che insistono sul

territorio del Partenariato di Progetto

Descrizione (max 5 righe) La presenza di incentivi – comunitari, nazionali, regionali – possono costituire un importante strumento aggiuntivo ed integrativo da sfruttare per un migliore raggiungimento degli obiettivi del Progetto

Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Il Partenariato di progetto presterà particolare attenzione ad individuare e sfruttare al meglio tutte le opportunità di finanziamento pubblico e privato per valorizzare ed implementare tutte le azioni collegate al conseguimento degli obiettivi.

Operazioni (titolo)

Opportunità N 2 – Esistenza di strumenti normativi che stimolano la nascita ed il funzionamento delle

reti tra comuni

Descrizione (max 5 righe) La presenza di strumenti normativi che stimolano la nascita ed il funzionamento delle reti tra comuni può contribuire in maniera rilevante al processo di integrazione previsto dal Progetto.

Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Il Partenariato di progetto presterà particolare attenzione ad individuare e sfruttare al meglio tutte le opportunità di finanziamento pubblico e privato per valorizzare il processo di integrazione e costruzione della rete.

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Operazioni (titolo)

Opportunità N 3 – Attenzione crescente da parte delle Istituzioni verso lo sviluppo di un turismo integrato e sostenibile

Descrizione (max 5 righe) Le Istituzioni si sono caratterizzate nel corso degli anni per una forte spinta a favore di un offerta turistico-culturale integrata e di un suo sviluppo sostenibile.

Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Si intende proseguire in un’attenta ricerca di opportunità finanziarie collaterali allo scopo di integrare le azioni già in essere e aventi l’obiettivo di consolidare e mettere a sistema l’offerta turistica. Operazioni (titolo)

Opportunità N 4 – Percezione positiva da parte dei soggetti del Partenariato sui reali benefici prodotti

dalle attività del progetto e sul ruolo di ciascuno all’interno del partenariato

Descrizione (max 5 righe) La percezione positiva da parte dei soggetti del Partenariato sui reali benefici prodotti dalle attività del progetto e sul ruolo di ciascuno all’interno del partenariato rappresenta un aspetto sostanziale per la migliore riuscita del Progetto

Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Si è provveduto ad elaborare e sottoscrivere un regolamento interno allo scopo di attribuire compiti e funzioni di ciascuno in maniera precisa e organica, al fine di assicurare la migliore gestione delle attività di progetto e dei rapporti tra i soggetti.

Operazioni (titolo)

Obiettivo Specifico N° 2 – Gestione e Realizzazione di un Piano di Promozione Comune

Punto di Forza N° 1 – Presenza di un flusso turistico consolidato e in tendenziale crescita verso le “Vetrine dell’Artigianato”

Descrizione (max 5 righe) Il monitoraggio condotto per la creazione della “guida dei Musei dell’Artigianato, ha fatto emergere che la Sardegna risulta una meta sempre più ambita dal turismo che “va oltre la spiaggia”; il moderno viaggiatore vuole conoscere la “cultura”, ossia quel ricco bagaglio di informazioni non più limitato alla conoscenza del sito archeologico-museale o del prodotto enogastronomico, e approfondire ciò che nasce dal virtuosismo dal “saper fare” e dal “saper offrire/proporre”. Quindi, il viaggiatore contemporaneo ricerca un contatto autentico con l’artigianato e gli antichi mestieri, nonché gli spazi legati alla conoscenza di queste due forme di civiltà, accreditati quali elementi turistici portanti, caratterizzanti il tessuto socio-economico dell’Isola.

Strategia di Valorizzazione (max 10 righe). Il turismo legato all’artigianato rappresenta, l’elemento equilibratore, fino ad oggi carente per la mancanza di organizzazione in rete, nel panorama turistico e investire in questo settore significa sviluppare un segmento che nasce “impresa”, cresce “cultura”, matura “attrattore di business” e diventa “catalizzatore di eventi e flussi turistici”. L’attrazione di nuovi “flussi turistici ha tuttavia successo quando propone eventi ripetibili nel tempo e ben individuabili nella zona (come, per esempio, le “Vetrine dell’Artigianato”) che inducono il turista a

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tornare sul territorio, poiché, oltre che far “sedimentare” una “notorietà” legata ad eventi omogenei alla zona con costanza, rende attraente il ritorno in tempi successivi in funzione della qualità e della genuinità offerta. Operazioni (titolo) Punto di Forza N 2 – Inserimento di produzioni tipiche e tradizionali alimentari in strumenti di tutela e valorizzazione riconosciuti Descrizione (max 5 righe) Occorre evidenziare la presenza di produzioni agroalimentare tipiche e tradizionali la cui qualità in parte è stata riconosciuta in diverse sedi. Le produzioni DOP del Pecorino Sardo e Fiore Sardo sono comunque presenti nel territorio interessato e nei comuni delle immediate vicinanze, mentre consistente è il patrimonio di capi ovini che adotta il disciplinare di produzione dell’IGP Agnello di Sardegna. È presente inoltre la produzione del Vermentino di Gallura (DOC) nella zona di Berchidda. Oltre alle produzioni riconosciute e tutelate a livello comunitario sono presenti numerose produzioni che hanno iniziato un percorso di valorizzazione: si segnala infatti la realtà di Turri polo dello zafferano, produzione per la quale è in corso la richiesta di DOP. Il patrimonio enogastronomico locale vanta infine alcune produzioni inserite nell’Albo Nazionale dei Prodotti Tradizionali (Lorighittas di Morgongiori). Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Nella strategia generale di promozione delle “Vetrine dell’Artigianato” e del territorio – Guida turistica, sito internet, depliants, etc – sarà inserito, in un’ottica di integrazione, una importante valorizzazione e promozione delle produzioni tipiche locali in relazione alle produzioni agroalimentari. Operazioni (titolo) Punto di Forza N 3 – Presenza di numerose strutture ricettive collegate ai luoghi di interesse. Descrizione (max 5 righe) Seppure non tutti i comuni del partenariato possono vantare la presenza di strutture ricettive che consentono l’accoglienza dei turisti, nel territorio circostante è comunque presente una rete di strutture ricettive ufficiali (alberghi, bed & breakfast, albergo diffuso, affittacamere, agriturismo) che garantiscono, lungo tutto l’arco dell’anno, una adeguata ricettività. Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Nella strategia generale di promozione delle “Vetrine dell’Artigianato” e del territorio – Guida turistica, sito internet, depliants, etc – sarà inserito, in un’ottica di integrazione, una importante valorizzazione e promozione delle strutture ricettive presenti e delle modalità per raggiungerle e contattarle. Operazioni (titolo) Punto di Forza N 4 – Presenza di un ambiente naturale incontaminato Descrizione (max 5 righe) L'area si caratterizza per una bassa densità insediativa, basso livello di antropizzazione del territorio, elevato numero di presidi costituiti dai centri urbani, modesta accessibilità del territorio, varietà e ricchezza del paesaggio naturale. Tali elementi configurano un quadro di insieme di particolare pregio dal punto di vista naturalistico - ambientale. Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Il potenziale turistico dell’area deriva in particolare dal patrimonio ambientale e culturale, rispetto al quale è necessario implementare interventi di miglioramento della fruibilità complessiva dell’area e dei singoli siti. Capitalizzando gli interventi di valorizzazione delle risorse locali in parte attuati con altri strumenti (programmi leader) e attraverso le altre iniziative di sviluppo locale, si intende mettere in rete le risorse locali, aumentando le sinergie tra tutti gli operatori.

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Punto di Forza N 5 – Convenzione stipulata tra Confartigianato e Ministero dei Beni culturali per la tutela e la conservazione dei beni e delle attività culturali e sviluppo e valorizzazione del patrimonio dell’Artigianato. Descrizione (max 5 righe) Nell’anno 2004 è stata stipulata tra la Confartigianato e il Ministero per i beni e le attività culturali una convenzione per la tutela e la conservazione dei beni e delle attività culturali e per lo sviluppo e la valorizzazione del patrimonio artistico, storico e tecnico dell’Artigianato Italiano. Tale convenzione considerava come esempio di buone prassi, l’accordo avviato da Confartigianato Sardegna relativamente all’offerta di circuiti turistici individuati d’intesa con comuni e, musei ed istituzioni culturali. Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Si cercherà di proseguire la valorizzazione della iniziativa in un contesto di tipo nazionale. Operazioni (titolo) Punto di Forza N 7 – Pubblicazione Volume “Musei dell’Artigianato” da parte di Confartigianato e Touring Club Descrizione (max 5 righe) Dalla Collaborazione tra Confartigianato e Touring Club è stata pubblicata nel giugno del 2003, con il patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali, la guida “Musei dell’Artigianato”, che presenta al suo interno oltre 300 collezioni presenti su tutto il territorio nazionale. Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Nella strategia generale di promozione delle “Vetrine dell’Artigianato” e del territorio – Guida turistica, sito internet, depliants, etc – si intende rafforzare la collaborazione con il Touring Club, in un’ottica di integrazione, una importante valorizzazione e promozione delle strutture ricettive presenti e delle modalità per raggiungerle e contattarle. Operazioni (titolo) Punto di Forza N 8 – Presenza di un Partenariato consolidato e formalizzato con un Accordo di Programma siglato nel 2004. Descrizione (max 5 righe) Nell’anno 2004, è stato stipulato un Accordo di Programma stipulato tra la Confartigianato, le Amministrazioni Comunali facenti parte del Partenariato di Progetto, le Camere di Commercio Sarde e l’ISOLA, finalizzato alla creazione di un circuito “Musei dell’Artigianato Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Si intende rafforzare il partenariato preesistente attraverso lo strumento del Centro Servizi Regionale, che sarà la sede istituzionale di discussione e condivisione di tutti gli aspetti comuni relativi al progetto. Operazioni (titolo) Opportunità N° 1 – Aumento della domanda del turismo culturale, ambientale ed alternativo Descrizione (max 5 righe) Le recenti indagini effettuate anche dal Touring Club mostrano un aumento significativo del cosiddetto “Turismo Culturale”. Secondo le ultime stime, il turismo culturale muove un giro d’affari che supera i 15 miliardi di euro, pari al 21,3% del fatturato complessivo del turismo in Italia. Il TC in termini di presenze ha un peso pari a: 14,2% di tutte le presenze di turisti italiani; 26,3% di quelli stranieri; 19,2% di tutti i turisti. Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Si intende intercettare, attraverso tutte le azioni previste dal progetto, tale importante mercato di riferimento.

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Operazioni (titolo) Opportunità N 2 – Evoluzione degli stili di vita e dei modelli di consumo e di spesa verso una maggiore domanda di servizi ad elevato contenuto culturale; Descrizione (max 5 righe) Sempre sulla base dei dati del Touring Club, si osserva che il Turismo Culturale vale in termini di fatturato: 15,1% del fatturato complessivo, generato dai turisti italiani; 31,4% di quelli stranieri; 25,5% di tutti i turisti. Tale dato evidenzia che il turista culturale spende tendenzialmente di più rispetto alla tipologia di turista più diffusa (balneare). Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Si intende sfruttare, attraverso tutte le azioni previste dal progetto, questa importante opportunità di sviluppo delle zone interne. Operazioni (titolo) Opportunità N 3 – Crescente attenzione da parte degli operatori turistici verso lo sviluppo di un modello turistico e ricettivo integrato; Descrizione (max 5 righe) Sempre in riferimento ai dati forniti dal Touring Club, vi è la tendenza da parte di sempre più numerose strutture alberghiere sopratutto quelle di fascia alta che regalano al proprio cliente biglietti di ingresso alle mostre del momento, grandi o piccole che siano. Questo è particolarmente valido nelle stagioni in cui il flusso turistico risente di un fisiologico decremento. Tali iniziative è stato dimostrato sono capaci di richiamare un sempre maggiore numero di turisti. Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Si intende sfruttare, attraverso tutte le azioni previste dal progetto, questa importante opportunità potenziando il collegamento con gli operatori turistici. Operazioni (titolo) Opportunità N 4 – Aumento dei flussi turistici legato ai voli low cost; Descrizione (max 5 righe) Gli aeroporti della Sardegna nel corso di questi ultimi anni hanno visto aumentare in maniera significativa il numero delle presenze turistiche, soprattutto straniere (Inghilterra, Germania, Francia, Spagna, Svizzera), a testimonianza che i maggiori vettori low coast hanno investito sull’Isola facendone una meta ambita e considerandola, pertanto, un bacino di riferimento, anche grazia al clima mite, per il turismo. Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Si prevede di trovare delle forme di accordo con le compagnie aeree e di promozione negli aeroporti per intercettare i flussi turistici ed indirizzarli verso le opportunità che le zone interne possono offrire. Operazioni (titolo) Opportunità N 5 – Attenzione crescente da parte delle istituzioni verso lo sviluppo di un turismo integrato e sostenibile;

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Descrizione (max 5 righe) È ormai consolidata la tendenza delle istituzioni a favorire un turismo integrato, capace di valorizzare, oltre che le risorse ambientali, tutto il patrimonio culturale e produttivo di cui tutta l’Italia è particolarmente ricca.

Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) Il Progetto intende sfruttare tutte le opportunità, vecchie e nuove, che sono messe a disposizione per lo sviluppo di un turismo integrato.

Operazioni (titolo)

Obiettivo Specifico N° 3 – Migliorato raggiungimento e Accesso alle strutture espositive

Punto di Forza N 1 – Iniziative di valorizzazione dei centri storici e delle strutture delle vetrine nei vari comuni e integrazione con il ricco patrimonio etnografico esistente

Descrizione (max 5 righe) I comuni facenti parte del partenariato hanno avviato, ormai da diversi anni, un percorso di valorizzazione dei centri storici e di integrazione con il ricco patrimonio etnografico esistente.

Strategia di Valorizzazione (max 10 righe) L’attività di promozione prevista dal progetto intergrato presterà debita attenzione a tutte le iniziative ricorrenti che ormai da diversi anni caratterizzano le stagioni autunnale e invernale della Sardegna.

Operazioni (titolo)

Opere pubbliche specifiche previste dai comuni di Ales, Morgongiori, Pau e Guspini.

Opportunità N° 1 – Attenzione crescente da parte delle Istituzioni verso la valorizzazione dei luoghi

culturali.

Descrizione (max 5 righe) È ormai consolidata la tendenza delle istituzioni a favore della valorizzazione dei luoghi culturali.

Strategia di Valorizzazione (max 10 righe)

Si intende ottimizzare tutte le opportunità offerte dalle istituzioni per la valorizzazione dei luoghi culturali.

Operazioni (titolo)

Obiettivo Specifico N° 4 – Migliorate Competenze degli Operatori

Punto di Forza N° 1 – Esperienza consolidata degli Enti strumentali di Confartigianato nel campo della formazione professionale specifica alle imprese;

Descrizione (max 5 righe) Gli Enti Strumentali di Confartigianato hanno maturato nel corso degli anni esperienza specifica di formazione e aggiornamento a favore delle imprese. In maniera particolare, nello specifico campo di interesse, possono vantare esperienza in quanto hanno gestito corsi di qualificazione professionale nel settore del turismo culturale.

Strategia di Valorizzazione (max 10 righe)

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Si intende metter a frutto l’esperienza maturata a favore di quanti, tra gli operatori che fanno capo al sistema delle vetrine, mostreranno la necessità di aggiornare o riconvertire le proprie competenze, a mezzo di un monitoraggio ex ante che avrà il compito di indirizzare le azioni formative.

Operazioni (titolo)

Opportunità N° 1 – Politiche pubbliche a favore del miglioramento delle competenze degli operatori;

Descrizione (max 5 righe)

Politiche formative a favore del miglioramento delle competenze degli operatori.

Strategia di Valorizzazione (max 10 righe)

Sfruttamento di specifiche fonti di finanziamento.

Operazioni (titolo)

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6.2. Definizione delle operazioni

Tabella 10 - Analisi, verifica e classificazione delle operazioni interne ed esterne al Progetto Integrato di Sviluppo.

Obiettivo

Operativo Anagrafica Operazione

Classificazione

Operazione

Numero Titolo Soggetto

Proponente Titolo

Codice

Operazione

Proposta

Puntuale

/ Sistema Tipologia

Rilevanza

Operazione

01.1 01.2 01.3 02.1 02.2 02.3 02.4 02.5 02.6 03.2 04.1

Vetrine dell’Artigianato

CONFARTIGIANATO SARDEGNA

Creazione di un’offerta turistica integrata legata alle tradizioni artigiane

F62 Sistema

Coordinamento, gestione e attuazione di tutte le attività legate al progetto

Indispensabile

03.1

Superamento barriere architettoniche e miglioramento infrastrutturale

COMUNE DI ALES

realizzazione di un laboratorio diffuso del giocattolo tradizionale nella frazione di Zeppara

F62|2 Sistema Realizzazione di Opere Pubbliche

Indispensabile

03.1

Superamento barriere architettoniche e miglioramento infrastrutturale

COMUNE DI PAU

realizzazione di opere accessorie al completamento della struttura museale del museo dell’ossidiana

F62|4 Sistema Realizzazione di Opere Pubbliche

Indispensabile

03.1 Supe eliminazione F62|3 Sistema Realizzazio Indispensabil

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ramento barriere architettoniche e miglioramento infrastrutturale

COMUNE DI MORGONGIORI

delle barriere architettoniche, impianti tecnologici e adeguamento interno ed esterno del museo dell’arte tessile

ne di Opere Pubbliche

e

03.1

Superamento barriere architettoniche e miglioramento infrastrutturale

COMUNE DI GUSPINI

completamento del museo dell’arte febbrile e del coltello nelle case Agus e Atzeni; completamento e ottimizzazione del sistema dei punti di esposizione e vendita per la promozione dell’artigianato locale

F62|1 Sistema Realizzazione di Opere Pubbliche

Indispensabile

6.3. Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità

Tabella 11 - Analisi del rispetto del principio di Pari Opportunità

F62 – F62/1 1 1 1 1 F62 – F62/2 1 1 1 1 F62 – F62/3 1 1 1 1 F62 – F62/4 1 1 1 1 F62 2 2 2 2

Codice Operazione Contesto di Vita Accesso al Mercato

del Lavoro

Situazione

Occupazionale

Partecipazione

alla Creazione di

Attività Socio-

Economiche

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Note (max 2 pagine)

Il principio dell’uguaglianza tra uomini e donne è un principio base della democrazia. L’iniziativa, nel rispetto di tale principio intende pertanto sostenere tutte le azioni capaci di favorire lo sviluppo di risorse umane per aumentare l’occupabilità delle donne garantendo uno a lungo termine e migliorando la coesione economica e sociale. Nel contesto socio economico in cui opera la presente iniziativa caratterizzato da una economia di tipo prevalentemente rurale, il sostegno ad iniziative collegate concepite e realizzate dalle donne può facilitare un processo di sviluppo che diminuisca il divario e le disuguaglianze tra gli uomini e le donne che soprattutto in queste aree assume un peso rilevante. Il principio della garanzia dell’equità di genere è quindi fondamentale per l’equità di sviluppo. Le donne si caratterizzano rispetto agli uomini per una minore partecipazione al lavoro e per le difficoltà a trovare una occupazione e conservarla, nonostante i vantaggi di un sempre maggiore livello di istruzione e una sempre più spiccata attitudine per le attività imprenditoriali. I problemi legati al mondo del lavoro delle donne sono spesso rappresentati da un basso tasso di occupazione, dai divari salariali tra i sessi, dalla bassa presenza delle donne nei ruoli di vertice, dal numero elevato di donne lavoratrici nel sommerso, e dall’esclusione delle donne dl mondo del lavoro anche se con alta scolarizzazione. Obiettivo dell’iniziativa sarà quello di non limitare gli interventi legati alla tutela delle pari opportunità alla realizzazione di misure specifiche a favore delle donne, avulsa dal contesto, ma favorire una mobilitazione generale che sviluppi azioni concrete, avendo particolare cura nell’individuare specifiche situazioni di debolezza attraverso interventi appropriati. Il settore della valorizzazione dei beni culturali ( attraverso l’aumento del flusso turistico) porta con sé lo sviluppo di altri settori che possono essere ad esso collegati, quali, agriturismo, artigianato tipico, settore agro alimentare etc. Promuovere, consolidare e sostenere l’imprenditorialità femminile all’auto impiego alla creazione di nuove imprese, significa sostenere il ruolo imprenditoriale delle donne e sviluppare di conseguenza reti di imprese femminili un quadro più ampio e generale di sviluppo locale. La capacità di predisporre interventi mirati e percorsi individualizzati di sostegno allo sviluppo e alla creazione di nuove imprese è catalizzatore indispensabile per il successo dell’iniziativa nell’ottica di genere. Analizzare nel dettaglio il rispetto del principio delle pari opportunità significa da una parte compiere una valutazione globale e trasversale degli effetti a lungo termine dati dallo sviluppo di tali politiche e dalla coesione sociale, dall’altra misurare gli effetti di tali politiche sui beneficiari. Nell’ottica generale dell’iniziativa il sostegno e la promozione delle pari opportunità che produca effetti tangibili sul miglioramento delle condizioni di vita e indipendenza delle donne il progetto tenderà a promuovere tutte quelle iniziative che produrranno: a) valorizzazione del potenziale occupazionale e imprenditoriale femminile; b) sviluppo delle attività di formazione mirate c) reinserimento professionale d) miglioramento dell’informazione dell’orientamento e della formazione per l’occupabilità delle risorse umane e) Sviluppo del sistema di imprese f) Consolidamento e rafforzamento di nuove imprese e di lavoro autonomo al femminile g) Servizi di sostegno alle imprese femminili da parte dell’associazione datoriale attraverso il miglioramento delle conoscenze delle opportunità di finanziamento e accesso al credito agevolato La programmazione operativa degli interventi sarà fatta ex ante sarà fatta tenendo conto dell’analisi di contesto per programmare al meglio gli interventi, dalle indicazioni che questa analisi fornirà, in termini di analisi demografica, attività economica, infrastrutture e servizi di base ad alta valenza sociale, sistema formativo, mercato del lavoro. Da questa analisi si potrà compiere una valutazione in termini di individuazione dei punti di forza e di debolezza sull’accesso delle donne al mercato del lavoro, e sulla loro permanenza. La valutazione di impatto ex post sarà fatta tenendo conto dei seguenti indicatori ( riferiti alle donne): miglioramento delle condizioni di vita, miglioramento dell’accesso alle donne al mercato del lavoro e alla formazione, miglioramento della situazione lavorativa delle occupate e redistribuzione del lavoro di cura, promozione e aumento della partecipazione delle donne alla creazione di attività socio economiche. Tutte le azioni sopra elencate dovranno essere valutate in relazione a criteri di:

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COERENZA, nel senso di connessione dell’azione con gli altri elementi che caratterizzano l’ambito su cui ricadono gli effetti dell’azione stessa PERTINENZA, intesa come attendibilità delle decisioni prese in relazione all’azione messa in campo EFFICACIA, intesa come valutazione dei risultati raggiunti in relazione agli obiettivi prefissati EFFICIENZA, intesa come relazione tra risultati ottenuti e risorse OPPORTUNITA’ intesa come il rapporto tra il tempo e le decisioni prese rispetto alla necessità di avviare un’azione TRASFERIBILITA’, intesa come capacità e possibilità di replicare in contesti diversi gli effetti positivi prodotti dall’azione.

6.4. Analisi della sostenibilità ambientale

Tabella 12 - Valutazione dell’impatto delle operazioni a diretta finalità ambientale.

Obiettivi ambientali

Codice

Operazione A B C D E

F62/1 X

F62/2 X F62/3 X F62/4 X

NOTE Le uniche operazioni a diretta finalità ambientale riguardano la realizzazione di opere pubbliche nei comuni di Ales, Guspini, Pau e Morgongiori.

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Tabella 13 - Valutazione dell’impatto delle operazioni ad esclusiva finalità di sviluppo economico o sociale

Obiettivi ambientali

Codice

Operazione A B C D E

F62 X X X

NOTE

Le azioni del Progetto prevedono anche la crescita dell’informazione della sensibilizzazione, dell’educazione e della partecipazione sui temi dell’ambiente e dello sviluppo compatibile. Va in ogni caso considerato che il presente Progetto Integrato e tutte le attività ad esso collegate non avranno alcun impatto ambientale di tipo diretto, in quanto le amministrazione che prevedono operazioni di tipo strutturale opereranno in un’ottica di risanamento e ristrutturazione di strutture ed edifici già esistenti. Nel complesso, inoltre, il Progetto Integrato prevede interventi soprattutto di tipo immateriale.

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6.5. Definizione degli indicatori

Tabella 14 - Indicatori oggettivamente verificabili

Obiettivo Generale

Obiettivi Specifici

Obiettivi Operativi Indicatori di

Realizzazione Target Note

01 .1

Ideazione creazione e gestione di un

sistema di collegamento in rete tra le varie

strutture.

Realizzazione

entro 1 anno di

una rete

informatica di

collegamento

Disponibilità

di una rete

efficiente

01.2

Integrazione tra i soggetti partenariali, le

strutture espositive, l’offerta turistica e le

attività produttive

Sottoscrizione di

accordi per la

promozione delle

Vetrine

dell’artigianato

entro 1 anno

Creazione di

un’offerta

turistica

integrata

01

CREAZIONE DI UNA

STRUTTURA DI

COORDINAMENTO

E ASSISTENZA

01.3

Facilitato scambio di buone pratiche

Avvio e

implementazione

entro 1 anno di

una banca dati on

line per lo scambio

di buone pratiche

Disponibilità

di una banca

dati on line

aggiornata

02.1

Ideazione e creazione di un marchio

comune di riconoscibilità del sistema

Pubblicazione di

un bando per un

Concorso di idee

Possesso di

un marchio

promozionale

comune

02.2

Posizionamento di cartellonistica e

segnaletica nei punti strategici

Realizzazione di

un piano di

posizionamento

Presenza di

cartellonistica

nei punti

indicati dal

piano

02.3

Collegamento con i pacchetti di promozione

turistica

Sottoscrizione di

accordi con

importanti vettori

turistici e aumento

delle presenza del

10% entro 2 anni

Aumento

delle

presenze del

20%

CREAZIONE DI

UN’OFFERTA

TURISTICA

INTEGRATA

LEGATA ALLE

TRADIZIONI

ARTIGIANE

DELL’ISOLA

02

GESTIONE E

REALIZZAZIONE DI

UN PIANO DI

PROMOZIONE

COMUNE

02.4

Acquisto di spazi pubblicitari

Sottoscrizione di

accordi con riviste

specializzate e reti

televisive per

promozione

sistema

Aumento

della

popolarità

delle Vetrine

dell’Artigianat

o del 50 %

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02.5

Ideazione, creazione e gestione di un

portale internet di promozione

Studio,

realizzazione e

messa in rete di

un sito internet

dedicato al

progetto entro 1

anno

Aumento dei

visitatori del

50%

02.6

Creazione di una guida turistica e

produzione di materiale informativo comune

Studio e

pubblicazione di

una guida turistica

entro 1 anno

Distribuzione

della guida

nei principali

punti

03.1

Superamento barriere architettoniche e

miglioramento infrastrutturale

Completamento

degli interventi

infrastutturali entro

due anni

Piena

fruibilità e

pieno

accesso alle

strutture

03

FACILITATO

RAGGIUNGIMENTO

E ACCESSO ALLE

STRUTTURE

ESPOSITIVE

03.2

Implementazione dei sistemi di

collegamento con le strutture ricettive e di

servizio

Realizzazione di

sistemi materiali e

immateriali di

collegamento

Aumento dei

visitatori del

50%

04

MIGLIORATE

COMPETENZA

DEGLI OPERATORI

04.1

Organizzazione e gestione di corsi di

formazione professionale per

l’adeguamento delle competenze

Realizzazione di

corsi di

aggiornamento

professionale

Migliorata

professionalit

à degli

operatori

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25/71

7. MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO

7.1. Iter procedurale e cronoprogrammi di attuazione delle operazioni

Tabella 15 - Stato della progettazione delle operazioni.

Codice Operazione Tipologia di Operazione Stato della

Progettazione Note

F62 Realizzazione Itinerario “Vetrine dell’Artigianato”

Progetto Definitivo

Si considera il presente progetto definitivo, in quanto completo e definito rispetto agli obiettivi

F62/1

completamento del museo dell’arte febbrile e del coltello nelle case Agus e Atzeni; completamento e ottimizzazione del sistema dei punti di esposizione e vendita per la promozione dell’artigianato locale

Progetto preliminare

F62/2

realizzazione di un laboratorio diffuso del giocattolo tradizionale nella frazione di Zeppara

Progetto preliminare

F62/3

eliminazione delle barriere architettoniche, impianti tecnologici e adeguamento interno ed esterno del museo dell’arte tessile

Progetto preliminare

F62/4

realizzazione di opere accessorie al completamento della struttura museale del museo dell’ossidiana

Progetto preliminare

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Tabella 16 - Stato dell’iter procedurale degli adempimenti preliminari per la realizzazione delle operazioni.

Tabella 17 - Cronoprogramma procedurale delle fasi per la realizzazione delle operazioni.

Codice Operazione Adempimento Soggetto

Responsabile

Stato

Adempimento

Data di

Conclusione

Prevista

F62

Autorizzazioni,

concessioni e

accordi

Tutti i soggetti del

Partenariato di

Progetto

Da espletare Giugno 2010

F62/1

Autorizzazioni,

concessioni e

accordi

Comune di Guspini Stima dei costi Dicembre 2007

F62/2

Autorizzazioni,

concessioni e

accordi

Comune di Ales

Studio di fattibilità e

progettazione

preliminare

Febbraio 2009

F62/3

Autorizzazioni,

concessioni e

accordi

Comune di

Morgongiori

Studio di fattibilità e

progettazione

preliminare

Giugno 2008

F62/4

Autorizzazioni,

concessioni e

accordi

Comune di Pau

Studio di fattibilità e

progettazione

preliminare

Ottobre 2008

Codice Operazione Progettazione Selezione

Soggetto Attuatore Realizzazione Collaudo

F62 conclusa individuato Giugno 2010 nessuno F62/1 Maggio 2007 Luglio 2007 Marzo 2008 Marzo 2008 F62/2 Agosto 2007 Gennaio 2008 Maggio 2009 Maggio 2009 F62/3 Luglio 2007 Novembre 2007 Settembre 2008 Settembre 2008 F62/4 Settembre 2007 Marzo 2008 Dicembre 2008 Dicembre 2008

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7.2. Efficienza amministrativa del contesto territoriale di riferimento per l’attuazione dell’operazione.

Descrizione delle funzioni e dei servizi degli Enti Locali a scala intercomunale attivati e funzionanti e/o in corso di attivazione (unici es. sportelli per le imprese, uffici comuni, etc).

Gli Enti Locali che compongono il Partenariato di Progetto hanno attivato una serie di funzioni e di servizi a scala intercomunale, di cui si fornisce di seguite un elenco da considerarsi comunque non esaustivo, considerata la molteplicità delle iniziative in essere: - Sportelli per le Imprese (Tutti i comuni) - Realizzazione Rete Gas Metano (Isili, Orroli) - Catasto (Orroli, Isili, Siddi) - Raccolta differenziata dei rifiuti (Orroli, Ales, Isili, Siddi) - Agenzia di sviluppo (Ales) - Unione intercomunale (Siddi)

Descrizione delle esperienze di servizi alle comunità locali a scala intercomunale attivati e funzionanti e/o in corso di attivazione. Gli Enti Locali che compongono il Partenariato di Progetto hanno attivato una serie di servizi alle comunità locali a scala intercomunale, di cui si fornisce di seguite un elenco da considerarsi comunque non esaustivo, considerata la molteplicità delle iniziative in essere: - Centro Servizi Turismo Culturale (Mamoiada, Orroli, Morgongiori, Siddi) - Sportelli per le Imprese (Tutti i comuni) - Sportello psicopedagico (Ales, Isili) - Sistema Bibliotecario (Isili, Ales, Siddi) - Asili nido (Ales) - Raccolta differenziata dei rifiuti (Orroli, Ales, Isili) - Servizio di Assistenza domiciliare integrata (Ales) - Agenzia di sviluppo (Ales) - Rete ecologica regionale (Busachi) - Il Portale di accesso ai luoghi e ai servizi (Castelsardo) - Centro SIOL (Berchidda) - Sevizio socio-educativo e di inserimento lavorativo (Siddi) - Sistema integrato Servizi alla Persona (Siddi) - Servizi attività integrata anziani e reinserimento sociale disabili (Siddi)

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Descrizione delle esperienze di programmazione territoriale innovative attivate e funzionanti e/o in corso di attivazione (es. Agenda 21).

Gli Enti Locali che compongono il Partenariato di Progetto possono vantare un curriculum di esperienze innovative nel campo della programmazione territoriale di cui si fornisce di seguito un elenco da considerarsi comunque non esaustivo, considerata la molteplicità delle iniziative in essere: - Agenda 21 (Berchidda, Guspini, Orroli, Busachi, Mamoiada, Isili, Siddi) - Consorzio rete porti Sardegna (Castelsardo) - Itinerario delle città regie (Castelsardo) - Circuito Cattedrali di Sardegna (Castelsardo) - Club Borghi più belli d’Italia (Castelsardo) - Village Terraneo (Castelsardo) - Conferenza permanente delle città storiche del Mediterraneo (Castelsardo) - Sistemi turistici locali (Castelsardo) - Rete ecologica regionale (Busachi) - “Energia e Ambiente” (Samugheo) - “Castra Sardiniae – Casel Medusa Samugheo” (Samugheo) - Centro Servizi a supporto del Museo dell’Arte Tessile (Samugheo)

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7.3. Accordi di cooperazione per l’attuazione del Progetto Integrato di Sviluppo

Accordo di Cooperazione N° 1 – Titolo: “REGOLAMENTO PROGETTO VETRINE DELL’ARTIGIANATO – ITINERARI DI SARDEGNA”

Oggetto dell’accordo sottoscritto

Governare la realizzazione congiunta di tutte le operazioni del Progetto.

Soggetti sottoscrittori dell’accordo.

Confartigianato Imprese Sardegna

Comune di Ales

Comune di Armungia

Comune di Berchidda

Comune di Buschi

Comune di Castelsardo

Comune di Guspini

Comune di Isili

Comune di Mamoiada

Comune di Morgongiori

Comune di Orroli

Comune di Pau

Comune di Samugheo

Comune di Siddi

Comune di Arbus

Camera di Commercio di Nuoro

Soggetti non sottoscrittori dall’accordo.

Nessuno

Motivazioni della non sottoscrizione dell’Accodo.

Data di sottoscrizione dell’accordo.

Lunedì 18 dicembre 2006.

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8. QUADRO FINANZIARIO DEL PROGETTO INTEGRATO

Tabella 18 - Quadro Finanziario.

Codice Operazione Tipologia Titolo Operazione Costo Totale Contributo richiesto

F62

Coordinamento,

gestione e attuazione di tutte le attività legate al progetto

Realizzazione

Itinerario “Vetrine dell’Artigianato”

2.145.000,00 2.145.000,00

F62/1 Realizzazione di

opere pubbliche

completamento del museo dell’arte

febbrile e del coltello nelle case Agus e Atzeni;

completamento e ottimizzazione del sistema dei punti di esposizione e vendita per la promozione

dell’artigianato locale

768.000,00 768.000,00

F62/2 Realizzazione di

opere pubbliche

realizzazione di un laboratorio diffuso del giocattolo

tradizionale nella frazione di Zeppara

3.427.000,00 3.427.000,00

F62/3 Realizzazione di

opere pubbliche

eliminazione delle barriere

architettoniche,

impianti tecnologici e adeguamento

interno ed esterno del museo dell’arte

tessile

454.482,07 409.033,86

F62/4 Realizzazione di

opere pubbliche

realizzazione di opere accessorie al completamento della struttura

museale del museo dell’ossidiana

142.500,00 142.500,00

Totali 6.936.982,07 6.891.533,86