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Seguici su: w w w . c n a - t o . i t Periodico dell’Artigianato, del Commercio e della Piccola Industria ANNO 72 - N. 4 - LUGLIO-AGOSTO 2018 Fondato nel 1946 Spedizione in a.p. - d.l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004, n°46 - art.1, comma 1) - Torino - Euro 0.30 Attualità L’Italia è la superpotenza del gelato Fatturato a 2 miliardi, 40 mila addetti Attualità Torino Fashion Week: un grande successo e CNA Federmoda ha aperto le sfilate www.corriereartigiano.it Attualità Credito d’imposta sulla pubblicità Risparmi fiscali per le aziende Scheda carburanti, marcia indietro Il Governo rinvia lo stop a gennaio 2019, ma dal 1° luglio solo pagamenti tracciabili Turismo e Commercio News All’interno della rivista Fiere A Castellamonte la ceramica in festa dal 18 agosto al 2 settembre Fiere Pinerolo, il 7 settembre apre la Rassegna dell’Artigianato Fiere Salone del Gusto, dal 20 settembre Bonus regionale alle imprese: 1200 euro Mestieri La storia del cacao al Bocuse d’Or CNA Agroalimentare protagonista Storie Antiche Insegne di Carignano: l’arte al servizio della pubblicità Elisa Donetti, «Navigo nel mio cielo», tecnica mista su tela, cm. 40x40, 2014, www.elisadonetti.it Voucher digitali Bando stanzia 700 mila euro Scadenza 21 settembre ore 16 Attualità Eat to Meet, il business è servito Quasi cento imprese al meeting

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Periodico dell’Artigianato, del Commercio e della Piccola Industria ANNO 72 - N. 4 - LUGLIO-AGOSTO 2018

Fondato nel 1946

Spedizione in a.p. - d.l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004, n°46 - art.1, comma 1) - Torino - Euro 0.30

AttualitàL’Italia è la superpotenza del gelatoFatturato a 2 miliardi, 40 mila addetti

AttualitàTorino Fashion Week: un grande successoe CNA Federmoda ha aperto le sfilate

www.corriereartigiano.it

AttualitàCredito d’imposta sulla pubblicitàRisparmi fiscali per le aziende

Scheda carburanti, marcia indietroIl Governo rinvia lo stop a gennaio 2019,ma dal 1° luglio solo pagamenti tracciabili

Turismo e Commercio NewsAll’interno della rivista

FiereA Castellamonte la ceramica in festadal 18 agosto al 2 settembre

FierePinerolo, il 7 settembre aprela Rassegna dell’Artigianato

FiereSalone del Gusto, dal 20 settembreBonus regionale alle imprese: 1200 euro

MestieriLa storia del cacao al Bocuse d’OrCNA Agroalimentare protagonista

StorieAntiche Insegne di Carignano:l’arte al servizio della pubblicità

Elisa Donetti, «Navigo nel mio cielo», tecnica mista su tela, cm. 40x40, 2014, www.elisadonetti.it

Voucher digitaliBando stanzia 700 mila euroScadenza 21 settembre ore 16

AttualitàEat to Meet, il business è servitoQuasi cento imprese al meeting

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n°4 - luglio-agosto 2018

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Sommario3

Attualità• Scheda carburanti valida fino al 31 dicembre• Voucher digitalizzazione entro 21 settembre

AttualitàL’Italia è la «superpotenza» del gelato

AttualitàEat to Meet #3: fare business a tavola

AttualitàCNA Federmoda apre la Fashion Week

AttualitàAl via il credito d’imposta sulla pubblicità

Aggregazioni dei mestieri• Pinerolo, 42ª Rassegna dell’Artigianato• Il Salone del Gusto dal 20 settembre• A Castellamonte la ceramica in vetrina• Torino, bene il meeting CNA Impresa Donna• Usseglio, CNA alla fiera formaggi d’alpeggio• CNA Fita vince il premio dell’Agcom• La storia del cacao al Bocuse d’Or Off• La contraffazione danneggia il made in Italy

InformazioneIndustria 4.0, a Torino il Competence center

StorieAntiche Insegne fa bella l’Italia che vende

Cultura e arteGenesi, Salgado alla Reggia di Venaria

TurismoeCommercioNewsInserto al centro della rivista

Reg. Trib. di Torino n°78 del 21 giugno 1948

Direttore responsabile Vitaliano Alessio Stefanoni

Collaboratori:Manuela PicaSergio Enrietto

EditoreCNA Editrice Srl

ImpaginazioneDue di 2 di Francesco Pavia

StampaGraf Art - Officine Grafiche Artistiche Srl

Venaria Reale (To)

Redazionevia Millio, 26 - 10141 - Torino

tel. 011.1967.2152-2121 - fax [email protected] - [email protected]

Tiratura10.500 copie

Chiuso in tipografia il 5 luglio 2018

Tutti i diritti sono riservati. I testi, le fotografie e l’impaginazione di questo numero non possono essere riprodotti, neppure

parzialmente, in nessuna forma senza l’autorizzazione dell’Editore.

Editoriale

Buone vacanze cari letto-ri, imprenditori e fami-gliari, ma anche politici eamministratori, locali enazionali. E che questa

estate porti buon consiglio a tutti oltre cheun meritato riposo e un po’ di svago dallaroutine e dai problemi quotidiani. Di cer-to, le aspettative degli italiani in questo pe-riodo son grandi. Per dirla con le parole,divertenti, di Luca Carboni: “Tutti voglio-no una grande festa. Un’estate tridimensio-nale. Ma cosa te lo dico a fare. Ma vienipiù su, vieni quassù. Il mondo aspetta unagrande festa. Una bom-ba nucleare. E noi chece ne andiamo al mare.Ce ne andiamo al ma-re”. Già, ce ne andiamoal mare. Forse proprionon tutti, però, in un’I-talia che si scopre ognianno più povera e chenel 2017 conta più di 5milioni di residenti chenon riescono a soddi-sfare i bisogni primaripersonali e della lorofamiglia. E poi questafesta non era già inizia-ta? Molti l’hanno fattacoincidere con l’avven-to, pur sofferto, del “governo del cambia-mento”. Un governo nato non dalle elezio-ni del 4 marzo scorso che hanno invece la-sciato il paese lacerato dalle divisioni, madal programma concertato tra le due forzedi maggioranza relativa che dal 1° giugnosostengono il premier Giuseppe Conte: ilMovimento 5 Stelle e la Lega Nord. Quin-di, la vecchia politica è andata in pensione?E la nuova politica salverà il paese? Sonograndi gli interrogativi che sorgono quan-do ci si ferma a riflettere sul contesto poli-tico nazionale e che dovremmo forse la-sciar sedimentare in spiaggia, con la testaben protetta per scongiurare ulteriori colpidi sole. Di certo, occorre mettere dei puntifermi. Ed uno prima di tutti. La campagnaelettorale è finita. Occorre abbassare i toni,da tutte le parti, e iniziare a lavorare seria-mente per il governo del paese, sia a livellolocale che nazionale. Occorre evitare atteg-giamenti «partigiani» di ogni sorta, occorre

ascoltare le parti sociali (tutte) e saper faresintesi. Non si governa un paese o una cittàcontro qualcuno (chiunque esso sia). Si go-verna per i cittadini. Per migliorare le cose.E per farlo serve coraggio. Certo. Come aTorino, dove le divisioni interne alla mag-gioranza che sostiene il Sindaco ChiaraAppendino rischiano - se non superate - difar perdere alla città una battaglia impor-tante per il proprio futuro. Quella per ot-tenere l’assegnazione delle Olimpiadi in-vernali del 2026. Certo. Tanti errori sonostati commessi nell’organizzazione deiGiochi olimpici del 2006 a Torino. E sia-

mo stati proprio noi diCNA che rappresentia-mo le forze economichemaggioritarie, ma an-che più deboli di que-sto territorio a denun-ciarlo in svariate occa-sioni. Però, è solo fa-cendo che si può mi-gliorare, non abdican-do dal fare. Le Olim-piadi sono state moltoprobabilmente la piùgrande opportunità dirilancio dell’immaginedi Torino nel mondo,dopo l’Unità d’Italia.Torino non può rinun-

ciare al bis nel 2026 e soprattutto non puòperdere a favore della concorrente Milanoche con la neve ha ben poco a che spartire.Detto questo, non bisogna neppure scivo-lare nell’errore di strafare. E veniamo, a talproposito, al Jobs Act e alle azioni messe inatto dal Governo su suggerimento del vicepremier Luigi Di Maio che nel dichiarareuna pur condivisibile battaglia alla preca-rietà sta definendo, proprio mentre stiamomandando in stampa Corriere Artigiano,un pacchetto di misure che passerebberosotto il nome di “decreto dignità” e che po-trebbero avere ripercussioni negative sultessuto imprenditoriale italiano. Il Jobs Actavrà pure dei limiti e può essere migliorato,ma occorre uscire dalla spirale perversa divoler sempre demolire tutto ciò che è statocostruito dagli avversari politici. Occorrelavorare pro e non contro, torniamo a ripe-terlo. Le imprese hanno bisogno di flessibi-

«Tanto buon senso e buone vacanzeper un rientro a settembre operosoNo alla demolizione frettolosa del Jobs Act, sì alle Olimpiadi

Paolo Alberti, Segretario CNA Torino

SEGUE (EDITORIALE) A PAG. 48

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I l Governo sposta, dal 1° lu-glio 2018 al 1° gennaio

2019, l’obbligo della fatturaelettronica per la vendita di car-buranti dagli impianti stradalidi distribuzione, ma scatta dal-lo stesso 1° luglio l’obbligo del-la tracciabilità dei pagamentiper consentire ai titolari di par-tita Iva la deduzione del costo edell’Iva. La decisione, in pre-senza di ritardi da parte dellapubblica amministrazione perla concreta attuazione dell’ob-bligo, è stata assunta dal Consi-glio dei ministri lo scorso 27giugno, a pochi giorni dal 1°luglio quando avrebbe dovutoentrare in vigore il nuovo obbli-go contestuale di emissione difattura elettronica da parte deigestori degli impianti di distri-buzione e di pagamento con si-stemi tracciabili da parte deiclienti titolari di partita Iva. Pe-na, la perdita dei benefici fiscalisin qui riconosciuti a frontedella compilazione della «sche-da carburanti». Scheda chemantiene, quindi, la sua pienavalidità fino al 31 dicembre2018, ma solo se i rifornimentiverranno effettuati con sistemi

tracciabili come assegni bancarie postali, vaglia cambiari e po-stali, pagamenti elettronici qua-li l’addebito Rid, carte prepaga-te, bonifici bancari, carte di de-bito e di credito ma non denarocontante. L’obbligo della fattu-razione elettronica per la vendi-ta di carburanti era stato intro-dotto dalla legge di bilancio2018 (legge 27 dicembre 2017,n°205) e doveva anticiparel’obbligo generalizzato di ado-zione della nuova fattura elet-tronica che è destinato a sop-primere la tradizionale fattura-zione cartacea. Per motivi diuniformità e per i ritardi dell’A-genzia delle entrate il Governo,tuttavia, ha deciso di far slittaretutto al 1° gennaio 2019, man-tenendo però salvo il principiodel giro di vite contro gli abusisulle detrazioni fiscali perpetra-ti da tanti titolari di partita Ivaed andando quindi a rendereoperativa dal 1° luglio almenola tracciabilità dei pagamenti afronte degli acquisti di diesel,benzine e gas indicati sullascheda carburanti. Il Presidentenazionale di CNA Daniele Vac-carino ha dichiarato in una no-

ta stampa che è «apprezzabilel’impegno allo slittamento per icarburanti», chiedendo però agran voce «altri sei mesi di spe-rimentazione». CNA aveva in-fatti già chiesto da tempo loslittamento di questo obbligo ealmeno sei mesi di tempo perconsentire alle imprese di pre-pararsi all’utilizzo della fattura-zione elettronica e all’ammini-strazione finanziaria di scioglie-re i nodi operativi ancora adoggi irrisolti e che stanno - difatto, al di là delle enunciazionidi principio - alla base di que-sto provvedimento di sposta-mento. Da gennaio 2019, se-condo Vaccarino, con riferi-mento alla fatturazione elettro-nica tout court, dovrebbe parti-re «un successivo semestre disperimentazione per un avviograduale dei nuovi adempi-menti, periodo nel quale dovràessere consentito il doppio regi-me di fatturazione, su carta edigitale, per scongiurare ancheil rischio di blocchi del sistemadi interscambio dell’Agenziadelle entrate che renderebberoimpossibile l’arrivo delle fatturea destinazione e il relativo in-casso». Si evidenzia, infine, cheil provvedimento di prorogasulla fatturazione elettronicadei carburanti non entra in vi-gore per i distributori di carbu-rante, ma entra invece in vigoreper i subfornitori e subappalta-tori della pubblica amministra-zione, e quindi anche per i con-sorzi che vendono carburantedalle cisterne e per i livelli divendita di carburante prece-denti alla vendita al pubblico. Idistributori di carburante nonsaranno quindi obbligati ademettere la fattura elettronicaai loro clienti titolari di partitaIva, ma riceveranno fattureelettroniche dai loro fornitori equindi qualche problema loavranno comunque (al.st).

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2018

4 Attualità

Dietrofront del Governo su fattura elettronicaScheda carburanti valida fino al 31 dicembreDal 1° luglio vi è però l’obbligo della tracciabilità dei pagamenti: stop all’uso del contante

lità e non di nuove rigidità: hanno bisogno, per esempio, di un nuovoregime che regoli meglio il lavoro occasionale, rimasto orfano dei vou-cher. Perché il mercato è sempre più instabile, ma la ricchezza può es-sere distribuita solo se viene concretamente prodotta. E sono le aziendea produrre questa ricchezza, quindi le aziende vanno aiutate a creareposti di lavoro. Insomma, reintrodurre le causali nei contratti a tempodeterminato e rendere i licenziamenti più costosi per gli imprenditori,pensando che vi siano aziende che si “divertano” a licenziare un lorodipendente, equivale a non aver ascoltato o perlomeno compreso la vo-ce degli imprenditori che chiedono invece a gran voce di poter lavorarein condizioni migliori, di poter stabilizzare e anche incrementare i lo-ro dipendenti, di essere aiutati dal sistema paese a raggiungere i mer-cati esteri come avviene per i loro colleghi d’oltralpe. Che questa estatesia una piacevole tregua per tutti. E non sarà necessario che sia colbotto, come dicono a Roma; gli effetti speciali nonserviranno (forse non ce li possiamo nemmeno piùpermettere). Basterà lasciarla scorrere serenamen-te per recuperare, tutti, un po’ di serenità. Buonevacanze, dunque, e arrivederci a settembre

8SEGUE (EDITORIALE) DA PAG. 3

«.

BANDOVOUCHERDIGITALI I4.0ANNO 2018 PER LE PMI. LaCamera di commercio ha pub-blicato il bando Voucher DigitaliI4.0 anno 2018, con una dota-zione di 700 mila euro, dedicatoa micro, piccole e medie impresedi Torino e provincia. Le do-mande, comprese nel progettoaggregato e firmate digitalmen-te, vanno inviate in modalitàtelematica con la piattaformaweb Telemaco (http://webtele-maco.infocamere.it) entro il 21settembre, ore 16. Il voucher èun contributo a fondo perdutoper finanziare servizi di consu-lenza e formazione specialisticasulle nuove competenze e tec-nologie digitali. I voucher pos-sono essere chiesti solo se rien-trano in progetti aggregati coor-dinati da un soggetto proponenteche definisce gli obiettivi e gliambiti, organizza la partecipa-zione delle imprese e propone ifornitori dei servizi. Ogni im-presa può presentare una solarichiesta di voucher inserita inun progetto aggregato che puòraggruppare da 4 a 20 imprese.Ambiti tecnologici: manifatturaavanzata, realtà aumenta, realtàvirtuale e ricostruzione 3D, ge-stione supply chain e magazzino,sistemi e-commerce, sistemi dipagamento mobile e/o via In-ternet e di fatturazione elettro-nica. Sono ammissibili a con-tributo solo le spese per servizidi consulenza relativi a uno opiù ambiti tecnologici tra quellielencati nel bando e servizi diformazione specialistica. Ogniazienda parte del progetto ag-gregato dovrà sostenere un in-vestimento da 5 mila a 10 milaeuro (al netto Iva). Info:www.to.camcom.it/voucher-di-gitalizzazione

Voucher Pmi

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n°4 - luglio-agosto 2018

Attualità 5

Èuna superpotenza l’Italia delgelato: con un mercato di 2

miliardi di euro e 40 mila addet-ti, destinato a crescere ancoracon consumi stimati in aumentodel 10-12% rispetto allo scorsoanno. Il 2017 dovrebbe archivia-re una produzione italiana supe-riore ai 660 milioni di litri con-tro il precedente record di 595milioni del 2016, quando abbia-mo strappato, con il 19% del to-tale europeo, il primato alla Ger-mania. A fotografare numeri etrend del settore è un’indaginedel Centro studi nazionale diCNA in collaborazione conCNA Agroalimentare. La produ-zione, secondo dati di fonteUnioncamere, è per un terzo in-dustriale, per due terzi artigiana-le. Per quanto riguarda il numerodi imprese (gli ultimi dati dispo-nibili sono della Camera di com-mercio di Milano e riferiti al2016), Roma è la regina del gela-to con 1400 attività e 4200 ad-detti, seguono Napoli (933), Mi-lano (783) e Torino (732). Nellagraduatoria per addetti vengonoMilano (2960), Napoli (2494),Firenze (2450) e Torino (2443).Sul fronte dell’export, invece, l’I-talia perde colpi. Secondo l’Eu-

rostat, nel 2016 le esportazioniitaliane del settore si sono ferma-te a 223 milioni, praticamente lastessa cifra del 2010, segnandoun calo di valore superiore al16%. Viceversa, la Germania haesportato gelati per 401 milioni.Numeri che a qualche osservato-re hanno fatto paventare per ilgelato lo stesso percorso di unastrada purtroppo già battuta dapizza ed espresso. Prodotti italia-ni di eccellenza riconosciuta, tal-mente globalizzati da perdere laconnotazione originaria sui mer-cati mondiali. Quanto ai consu-

mi, secondo l’app Glovo, è boomper le consegne a domicilio inaumento del 46%, dove a vincereè la vaschetta formato famiglia. Ipiù golosi, stando alle richiestedella piattaforma, sono i torinesi,seguiti dai padovani e dai verone-si. Gelato che per il 35% degliitaliani si mangia tutto l’anno, aconferma di una destagionalizza-zione del prodotto riscontratodalle stesse aziende produttricigià da alcuni anni. Il gelato è unprodotto che piace al 93% degliitaliani con una maggiore prefe-renza per il cono (41%), senzadifferenza tra uomini e donne. Eancora il 56% preferisce consu-marlo a casa piuttosto che al bar(26%) o al ristorante. L’estate2018 sarà quella del gelato 4.0che coniuga alta qualità, tecnolo-gia e un bel pizzico d’ingegno. Ilgelato sarà quindi sostenibile esalutista, dagli ingredienti natu-rali e bio al packaging biodegra-dabile (gettonato lo stecco che sipuò mangiare anziché in legno oin plastica), ai fiori come gelso-mino e begonia, ma anche tradi-zionale purché abbia materie pri-me a denominazione garantita,dalla nocciola piemontese al pi-stacchio di Bronte. Molto benefanno anche alle gelaterie ‘km ze-ro’ con prodotti del territorio,con un’offerta vegana in crescitadel 28%, ma anche di gusti prividi latte e derivati, gluten-free eipocalorici (m.p).

Un business da 2 miliardi di euro e 40 mila addetti che vale il record a livello europeo

L’Italia si conferma superpotenza del gelatoTorino, con 732 aziende, si colloca al quarto posto; produzione per due terzi artigianale

MADE IN ITALY E DIGITALE

è il titolo del seminariogratuito organizzato dall’I-ce-Agenzia per la promo-zione all’estero e l’interna-zionalizzazione delle im-prese italiane, in collabora-zione con CNA Torino,martedì 10 luglio, in viaMillio 26 a Torino. Desti-nato a 30 Pmi, Consorzi,Reti d’impresa e Ati for-malmente costituite delsettore manifatturiero, ilseminario itinerante ha l’o-biettivo di migliorare lecompetenze per l’exportdelle imprese valorizzando-le e sfruttando al meglio leopportunità offerte dalmondo digitale. Il Digitaleè un’eccezionale opportu-nità per le piccole e medieimprese italiane per diven-tare più competitive, cre-scere sui mercati internazio-nali e promuovere ulterior-mente la cultura del Madein Italy nel mondo. Lacompetenza digitale è fon-damentale per imprese edexport: più cresce la matu-rità digitale, più cresce lapercentuale di aziende cheesportano. CNA Torino of-fre servizi per l’internazio-nalizzazione che spazianodall’analisi delle potenzialitàdell’azienda per un correttoorientamento all’estero allaricerca di partner, dalla con-sulenza sul trasferimento ditecnologie alla stesura deicontratti, dalla fiscalità agliaspetti doganali. Per il pros-simo autunno sono previstiseminari specifici su paesieuropei ed extra europei.Info: Ufficio export, [email protected]

Export

Prime dieci province italiane pernumero di gelaterie, 2016 (fonte:Camera di commercio di Milano)

0 1000 2000 3000 4000 5000

Roma

Imprese 449 Addetti 1584

13994195

9332494

7832690

7322443

5291479

4491584

3831433

3701361

3631459

1202326

Napoli

Milano

Torino

Salerno

Bari

Brescia

Palermo

Venezia

Catania

“IL MODO MIGLIOREDI PENSARE ALLA MORTE

È PENSARE AI VIVI”La Cooperativa ASTRA propone agli associati CNA:

Servizi a prezzi convenzionati per gli artigiani e loro familiari

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ASTRA COOPERATIVA A TORINODAL 1949 CON OLTRE 7000 SOCIUn punto di riferimento sui temi etici del fine vitaCorso Giulio Cesare, 99 - Torino - 011 28.09.01Via Monginevro, 161 - Torino - 011 38.28.558

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n°4 - luglio-agosto 2018

6 Attualità

Torna, per la terzavolta, «Eat to Meet»,

il format di CNA Giovaniimprenditori di Torinoche fa incontrare doman-da e offerta nel modo piùpiacevole: a tavola. Il 27giugno, nella splendidacornice di Superga, pressoil «Ristoro del Priore», si è svol-to il nuovo appuntamento di«Eat to Meet», in collaborazio-ne e con il sostegno di Car2go,azienda convenzionata conCNA Torino specializzata neiservizi di car sharing. Ogniospite - erano ben 97, in largaparte non associati alla CNA,con un buon ritorno di visibi-lità per l’Associazione - ha avu-to modo di presentare la pro-pria impresa ad altri imprendi-tori, all’interno di un’occasionepiacevole e rilassata, come èuna cena. Ad ogni portata sicambia tavolo, così da conosce-re più realtà imprenditoriali,cercando di individuare chipuò diventare un potenzialecliente, fornitore o partner peril proprio business. Un eventomutuato dall’esperienza dellaCNA Ferrara e fortemente vo-luto dall’attuale Presidente na-zionale dei Giovani imprendi-tori Marco Vicentini quandoera il Presidente torinese, caricaoggi ricoperta da Giacomo Gal-lino che è stato il grande prota-gonista di questa edizione allaBasilica di Superga, insieme alCoordinatore Delio Zanzotte-ra. L’evento è gratuito e l’unicocosto sostenuto dai partecipantiè quello della cena. La formulaè molto simile al format «Treminuti per... Speed date for bu-siness» ideata da CNA Torinoin occasione di Torino 2008Design Capital, e periodica-mente riproposta, che consentea tutti i partecipanti di presen-tarsi pubblicamente per tre mi-nuti e di consumare insieme un

aperitivo. All’evento erano pre-senti, tra gli altri, il Responsabi-le dell’organizzazione di CNAnazionale Armando Prunecchi,la Coordinatrice nazionale dei

Giovani imprenditori LauraCipollone, il Presidente diCNA Torino Nicola Scarlatelli,il Presidente di CNA PiemonteFabrizio Actis, il Segretario di

CNA Piemonte Filippo Pro-venzano, il Segretario torinesePaolo Alberti e la location ma-nager di Torino di Car2go Giu-lia Ripa (al.st).

Terza edizione per la fortunata formula di B2b ideata da CNA Giovani imprenditori: 97 ospiti

Eat to Meet, fare business cenando insiemeL’evento è stato voluto dal Presidente Giacomo Gallino e si è svolto nella Basilica di Superga

BarrieraFiera, la Circoscrizione 6 in festaDomenica 30 settembre; spazi espositivi per l’artigianato di qualità

La Città di Torino e la Circo-scrizione 6, con il patroci-

nio della CNA Torino, organiz-zano domenica 30 settembre l’e-vento «Barrierafiera», finalizzatoalla valorizzazione delle attivitàcommerciali e artigiane presentisul territorio. L’evento «Barriera-Fiera» è la giusta occasione periniziare un percorso di innova-zione collaborativa e partecipati-va con istituzioni, politica, Asso-ciazioni di categoria, mondodella formazione professionale edell’università, mondo dell’arti-gianato, del commercio e dellapiccola imprenditoria locale, inun responsabile cammino dellaconsapevolezza. Tutto questoparte da una profonda riflessio-ne sulle trasformazioni socioe-conomiche che la Circoscrizione6 e Torino in generale hanno su-bito negli ultimi decenni a par-tire dalle mutazioni «genetiche»della grande industria che in va-rie forme e per differenti motiviha gradualmente abbandonato ilterritorio facendo spazio a forme

di depauperamento e intrapren-dendo percorsi di delocalizzazio-ne produttiva. Con riferimentoal solo territorio circoscriziona-le, ad esempio, sono spariterealtà come Fiat Grandi Motori,Officine Metallurgiche, l’indu-stria delle carte da parati Baro-ne, Filatura Tollegno, Manifat-tura Tabacchi ed altre medio-grandi industrie, per lo più con-centrate nei territori di Barrieradi Milano e Regio Parco. Diconseguenza, anche l’indottoche lavorava per queste grandiindustrie ha registrato gravi re-gressioni o delocalizzazioni. Oc-corre ora riprendere in mano ilfuturo della Circoscrizione e da-re nuove opportunità ai residen-ti ed in particolare ai giovani allaricerca di un’occupazione, perfermare e col tempo invertire fe-nomeni di abbandono del terri-torio. In particolare, l’eventosarà finalizzato alla promozionedell’artigianato locale, alla for-mazione degli operatori del set-tore e alla valorizzazione delle at-

tività presenti sul territorio, pri-vilegiando il rapporto e la colla-borazione con le Associazioni dicategoria e le Scuole di forma-zione professionale; consentiràal contempo di sperimentare oc-casioni di innovazione e di svi-luppo in tema di promozione,comunicazione, reti, sinergie,eventi, interazioni e possibilicollaborazioni con la grande di-stribuzione, con l’economia «ondemand» e con i grandi centri dibricolage; di sviluppare una par-te di confronto e di riflessioneculturale, avendo come protago-nisti gli artigiani e le loro Asso-ciazioni di categoria, la Regione,il Comune e la Circoscrizione 6nelle loro rappresentanze politi-che, le Scuole di formazioneprofessionale, ed esperti di rino-mata fama. È prevista un’areaespositiva commerciale dedicataagli artigiani a tariffe convenzio-nate. Per informazioni contat-tare l’ufficio CNA Torino nordin via Paisiello 13, MaurizioGhirardo, tel. 011.1967.0111.

In alto, foto di gruppo dei dirigenti CNA con al centro Nicola Scarlatelli e Armando Prunecchi; ac-canto, i tavoli di lavoro con Scarlatelli in primo piano subito dopo il suo intervento; a destra, la Ba-silica di Superga vista dal chiostro

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n°4 - luglio-agosto 2018

I l trend positivo delleesportazioni piemontesi

si imbatte in una primabrusca frenata nel primotrimestre di quest’anno.Dopo aver chiuso il 2017a + 7.7% rispetto al 2016,con 47.9 miliardi di eurodi fatturato, nei primi tremesi del 2018 l’export su-balpino si è attestato aquota 11.9 miliardi di eu-ro, registrando una benpiù modesta crescita del1.2% rispetto al I trime-stre 2017. Nello stesso pe-riodo, il valore delle importazio-ni di merci è aumentato dello0.5%, raggiungendo quota 8.5miliardi di euro. Il saldo della bi-lancia commerciale si è confer-mato positivo, risultando pari a3.4 miliardi di euro, in lieve cre-scita rispetto ai 3.3 miliardi dieuro del I trimestre 2017. Laperformance manifestata dalleesportazioni regionali è apparsameno brillante rispetto a quellariscontrata a livello complessivonazionale, realtà per la quale ilvalore delle esportazioni ha se-gnato una crescita del 3.3% ri-spetto al periodo gennaio-marzo2017. La dinamica tendenziale

dell’export nazionale nei primitre mesi dell’anno si mostra am-pia per Nord-ovest (+5.3%),Nord-est (+4%), Mezzogiorno(+3.9%) e Isole (+3.3%) e sololievemente positiva per il Centro(+0.5%). Il Piemonte si confer-ma, la quarta regione esportatri-ce, con una quota del 10.6% del-le esportazioni complessive na-zionali (incidenza in calo rispettoal 10.8% dello stesso periodo2017). A differenza di quanto av-venuto negli scorsi trimestri, neiprimi tre mesi del 2018, tra leprincipali regioni esportatrici, ilPiemonte è stata quella che hamanifestato la dinamica più de-

bole. L’export della Lombardia èaumentato del 7.9%, quellodell’Emilia-Romagna ha segnatoun +4.6% e le vendite oltre con-fine del Veneto hanno vissutouna espansione del 4.1%. «Aprir-si al mondo è l’unica strada chepossiedono le nostre imprese, ilcui alto valore in termini di qua-lità produttiva ci viene da semprericonosciuto a livello internazio-nale», ha commentato FerruccioDardanello, Presidente diUnioncamere Piemonte, eviden-ziando come la linea ad alta velo-cità Torino-Lione sia «fonda-mentale», in quanto «permetteràalle nostre merci di essere prota-goniste prima di tutto in Francia,nostro primo mercato di riferi-mento, e poi in tutta Europa». IlI trimestre del 2018 ha visto an-damenti differenziati a secondadei settori di specializzazione del-le esportazioni piemontesi. Ilcomparto dei mezzi di trasporto,che genera oltre un quarto dellevendite all’estero della regione eche era stato protagonista dellacrescita del I trimestre 2017, haevidenziato una battuta d’arrestodi particolare intensità (-10.4%),dovuta principalmente ad unaflessione delle esportazioni di au-toveicoli (-19.4%). Il trend evi-denziato dalla componentisticaautoveicolare è stato positivo(+2.4%), mentre sono risultatein calo le esportazioni di aeromo-bili (-13.2%) e prodotti del fer-ro-tranviario e della nautica. Glialtri comparti di specializzazione

delle esportazioni pie-montesi hanno mostratovariazioni tendenzialipositive. In particolare,la meccanica, secondocomparto dell’exportpiemontese, è cresciuta aun ritmo del +4%. L’ali-mentare, terzo settorecon un peso di poco in-feriore al 10%, ha realiz-zato una crescita

dell’7.1% rispetto allo stesso pe-riodo del 2017. In positivo anchel’export della gomma plastica(+7.2%), dei metalli (+1.8%),del tessile (+4.7%) e della chimi-ca (+8.1%). Per quanto riguardai mercati di sbocco, nel I trime-stre il bacino dell’Ue a 28 ha at-tratto il 58.9% dell’export regio-nale mentre il 41.1% si è direttoverso altri mercati. Complessiva-mente, le esportazioni verso imercati comunitari sono cresciu-te del 2.5% rispetto al I trimestre2017. Nei primi tre mesi del2018 i più importanti mercatiUe per le merci piemontesi siconfermano quello tedesco equello francese, entrambi conuna quota dell’export regionaledel 13.7%. La Germania ha evi-denziato un andamento sostan-zialmente piatto (+0.6%), men-tre più rilevante è apparso l’incre-mento dell’export verso la Fran-cia (+5.1%). Variazioni positivesono state registrate anche perRegno Unito (+59%), Belgio(+13%), Paesi Bassi (+7%), Au-stria (+6.8%) e Repubblica Ceca(+5.7%); in calo le esportazioniverso Spagna (-1.3%), Polonia(-3.7%) e Romania (-1.5%).L’export verso i Paesi extra-Ue a28 ha registrato una lieve flessio-ne (-0.6%) per il calo delle ven-dite dirette in Cina (-14.6%) eTurchia (-8.3%). Buone perfor-mance sono state registrate suimercati statunitense (+8.1%),brasiliano (+24.5%), messicano(4.5%) e russo (8.7%).

Piemonte export, il 2018 parte in frenataNel primo trimestre un modesto +1.2%Crollo delle vendite dei veicoli: -19.4%. Francia prima, + 5%; Brasile +24%; Cina -15%

7Attualità

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Esportazioni piemontesi per principali pro-dotti, dati in miliardi di euro (fonte: elabora-zione Unioncamere Piemonte su dati Istat)

Settori I trimestre2017

I trimestre 2018

Quota % I trimestre 2018

Variazione%

Mezzi di trasporto 3.12 2.79 23.5% -10.4%Macchinari ed apparecchi 2.22 2.31 19.4% 4.0%Prodotti alimentari, bevande e tabacco 1.08 1.16 9.7% 7.1% Articoli in gomma e materie plastiche 0.84 0.90 7.5% 7.2%Metalli di base e prodotti in metallo,esclusi macchine e impianti 0.85 0.86 7.3% 1.8%Prodotti tessili, abbigliamento,pelli ed accessori 0.82 0.86 7.3% 4.7%Sostanze e prodotti chimici 0.77 0.84 7.0% 8.1%Altri prodotti 2.06 2.18 5.8% 18.3%Totale 11.76 11.90 100% 1.2%

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8 Attualità

Dopo il successo delle dueprecedenti edizioni, dal 27

giugno al 3 luglio è tornata la To-rino Fashion Week che quest’annosi è svolta presso l’ex Borsa Valoriin via San Francesco da Paola 28.L’evento è organizzato dall’asso-ciazione TModa ed ha il patrociniodella Città di Torino; i partneristituzionali sono UnioncamerePiemonte, Camera di commerciodi Torino, Entreprise EuropeNetwork (rete europea a sostegnodelle Pmi cofinanziata dalla Com-missione europea), CNA Torinoe CNA Federmoda attraverso ilmarchio proprietario Slow Fashionche certifica la moda 100% ita-liana, l’Associazione PiemonteseAgenti e Rappresentanti di Com-mercio aderente ad Usarci, l’Uni-versità degli Studi di Torino conil Dipartimento di Management.Inserita tra le fashion week mon-diali dagli operatori del settore,la settimana della moda ha perprotagonisti gli stilisti emergentitorinesi, italiani e stranieri, alcunidei quali famosi nel proprio paesed’origine, ma non all’estero. Lavocazione internazionale della Tfw- che tuttavia non sottovalutal’importanza dei talenti del terri-torio e nazionali presenti dal 27giugno al 3 luglio - è confermatadalla capacità di richiamare azien-de, marchi, buyers e stilisti datutto il mondo grazie alla colla-borazione con enti locali e stranieriper offrire ai fashion designer unavetrina mondiale. In questo modoanche il made in Italy meno co-nosciuto ha la possibilità di esserescoperto nel mondo e Torino tornaad essere epicentro della modacome nel secolo scorso. Gli oltre80 stilisti protagonisti hanno fir-mato un capsule collection rea-lizzata appositamente per la TorinoFashion Week puntando sulla ri-cerca estetica e stilistica, sull’im-piego di materiali inediti o animalfree e sull’arte come espressionedi moda. Con sessioni di sfilate

pomeridiane e serali (ore 17-19 e21-23), la Tfw ha debuttato il 27giugno con nove fashion designerselezionati da CNA Federmoda(Al.Tip Srl di Patrizia Guccione;AmritaKids di Olesea Ionita;Cindy.S.Gladys di Gladys SemenyeZikalele; Enne di Nicole Baratta;Jukocute leather accessories diJulia Korovina; Manifactura Bijouxdi Elena Imberti; Miss Little C diZaira Sessa; Regina Guasco Atelierdi Regina Guasco De Oliveira;Soho di Daniela Bosco) e conquelli torinesi o stranieri residenti

a Torino e in Italia. «La modarappresenta un importante assetdell’economia torinese e piemon-tese - commenta il Presidente diCNA Torino Nicola Scarlatelli -con 1500 imprese attive nellaCittà metropolitana che diventano4 mila in tutta la regione». Ma «Ilcomparto moda nel suo insieme- tessitura, abbigliamento, pelli eaccessori - rappresenta una delleprincipali voci dell’export del Pie-monte, con una quota di 5 miliardidi euro a cui concorrono non solole grandi e le medie imprese, ma

anche le piccole e piccolissi-me» spiega Scarlatelli. «Lamoda, con l’alimentare, èuno dei due volti più amatie ricercati nel mondo delmade in Italy. Un mondoche dà lavoro a 35 mila ad-detti in Piemonte. «Di par-ticolare interesse è la modestfashion, ovvero la moda halalche rispetta i principi dellafede islamica», dichiara Scar-latelli, che precisa: «Interessaun mercato potenziale di 1.5miliardi di consumatori chein larghissima parte voglionocapi conformi ai precetti isla-mici, ma fatti in Italia: unagrande occasione per la ri-conversione e il rilancio dellamoda piemontese ed italiana.Bene dunque che la Tfw con-tinui a tenere alta l’attenzionesu questo particolare settore».A Claudio Azzolini e al teamdi Tfw va il grande merito,secondo CNA Federmoda,di aver riportato l’attenzionedei media e dell’opinionepubblica su un tessuto eco-nomico diffuso e di grandevalore, composto soprattuttoda giovani e donne. Un mon-do fatto di artigiani e piccoleimprese, in prevalenza, benrappresentato dalla CNA.«La Tfw è un evento di gran-de importanza per il nostroterritorio - prosegue Scarlatelli

- che mantiene solide radici a To-rino, ma che si sta progressiva-mente aprendo al mondo. CNATorino è grata al lavoro di TModaper aver ideato e coltivato questamanifestazione che al suo terzoanno appare sempre più solida estrutturata». E ancora: «Un grazieva anche alla Camera di commer-cio di Torino ed in particolare alSegretario generale Guido Bolattoper la grande attenzione che hariservato all’evento e per il fattivosostegno economico che è statoassicurato dall’Ente» (al.st).

Dal 27 giugno al 3 luglio l’ex Borsa valori di Torino è stata il tempio della moda internazionale

Nove stiliste torinesi aprono la terza TfwOccasione di rilancio per il fashion piemontese che conta ben 4 mila imprese e 35 mila addetti

Dall’alto in basso, colonna di sinistra: AmritaKids by Olesea Ionita (abbigliamento)con Jukocute leather accessories (pelletteria) by Julia Korovina; Soho by DanielaBosco (abbigliamento); Gladys Semenye Zikalele (abbigliamento); Enne by NicoleBaratta (abbigliamento). Colonna di destra: Miss Little C by Zaira Sessa (abbiglia-mento) con Manifactura Bijoux by Elena Imberti; Regina Guasco De Oliveira (abbi-gliamento) con Trixia by Al.tip di Patrizia Guccione (foto, TModa courtesy)

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9Attualità

La disciplina attuativa delcredito di imposta relativo

agli investimenti pubblicitariincrementali è in dirittura di ar-rivo. Il Dipartimento perl’informazione e l’editoria, in-fatti, fa sapere che il regolamen-to di attuazione è stato firmatolo scorso 16 maggio ed è attual-mente in corso di registrazionepresso la Corte dei conti. Il bo-nus pubblicità è un importanteincentivo per le imprese ed iprofessionisti che hanno inve-stito e vogliono investire in co-municazione per far conoscerela propria attività anche attra-verso le pagine del Corriere Ar-tigiano. Il Regolamento saràlegge sessanta giorni dopo lapubblicazione sulla GazzettaUfficiale. Per il 2018, i soggettiinteressati potranno presentarela domanda di ammissione albeneficio tra il sessantesimo e ilnovantesimo giorno successivialla pubblicazione del decreto,mediante una comunicazionetelematica su apposita piat-taforma dell’Agenzia delle en-trate. Ecco i punti salienti delladisciplina: a) oggetto dell’in-centivo fiscale, nella forma delcredito d’imposta, sono gli in-

vestimenti pubblicitari incre-mentali programmati ed effet-tuati sulla stampa (giornaliquotidiani e periodici, locali enazionali, anche on line) e sulleemittenti radio-televisive a dif-fusione locale (articolo 57-bis,Dl 50/2017); b) beneficiari. Ilcredito d’imposta è rivolto aiseguenti soggetti: titolari direddito d’impresa o di lavoro

autonomo; enti noncommerciali che effet-tuano investimenti incampagne pubblicita-rie, il cui valore com-plessivo superi di alme-no l’1% quelli realizza-ti nell’anno precedentesugli stessi mezzi diinformazione (investi-menti incrementali). Atal proposito, il Dipar-timento precisa che per«stessi mezzi di infor-mazione» si devono in-tendere non le singoletestate giornalistiche oradiotelevisive, ma il ti-po di canale informati-vo, e cioè stampa edemittenti radiofonichee televisive e nell’ipote-si in cui gli investimen-

ti siano effettuati sia sulla stam-pa sia sulle emittenti radiofoni-che e televisive, l’incrementodeve essere verificato e calcolatodistintamente in relazione aidue mezzi di informazione; c)misura del beneficio, il Dipar-timento ricorda che il tax creditè pari: al 75% del valore incre-mentale degli investimenti ef-fettuati; d) ripartizione per-centuale, se l’ammontare com-plessivo dei crediti richiesti do-vesse superare l’ammontare deifondi stanziati, si provvederà auna ripartizione percentualedelle risorse tra tutti i richie-denti aventi diritto, con la pos-sibilità, quindi, di liquidare uncredito d’imposta inferiore aquello richiesto. Per il 2018, idue tetti ammontano, rispetti-vamente, a 1.500.000 euro pergli investimenti sulla stampa e250mila euro per quelli sulleemittenti radiofoniche e televi-sive; e) investimenti ammissi-bili, sono agevolabili gli inve-stimenti che consistono nell’ac-quisto di spazi pubblicitari e in-serzioni commerciali su giorna-

li quotidiani e periodici, nazio-nali e locali, anche on line, ov-vero nell’ambito della program-mazione di emittenti televisivee radiofoniche locali, analogi-che o digitali. In sede di primaattuazione, l’agevolazione siestende anche agli investimentieffettuati nel periodo 24 giu-gno-31 dicembre 2017, nel ri-spetto della soglia incrementaledell’1% riferita all’anno prece-dente. Tuttavia, l’estensione alsecondo semestre 2017 riguar-da esclusivamente gli investi-menti effettuati sulla stampa,anche on line. In ogni caso, gliinvestimenti pubblicitari devo-no essere effettuati su giornalied emittenti editi da imprese ti-tolari di testata giornalisticaiscritta presso il competenteTribunale ovvero presso il Regi-stro degli operatori di comuni-cazione e dotate di un direttoreresponsabile; f) limiti e condi-zioni, il sostenimento dellespese deve risultare da un’appo-sita attestazione rilasciata daisoggetti legittimati a rilasciareil visto di conformità ovverodai revisori legali. Il tax creditpubblicità è alternativo e noncumulabile con ogni altra age-volazione prevista dalla norma-tiva nazionale, regionale o co-munitaria; g) utilizzo, il credi-to d’imposta è utilizzabileesclusivamente in compensa-zione, tramite il modello F24;h) istanza telematica, per ac-cedere al beneficio, gli interes-sati devono presentare una spe-cifica istanza telematica («pre-notazione»), nel corso di una«finestra temporale» di trentagiorni a partire dal sessantesi-mo giorno successivo alla datadi pubblicazione del decretonella Gazzetta Ufficiale, utiliz-zando un’apposita piattaformadell’Agenzia delle entrate. Perulteriori informazioni: [email protected]

Credito d’imposta su investimenti in pubblicità:risparmi fiscali per le imprese che comunicanoDal Dipartimento per l’editoria la sintesi dei contenuti dell’agevolazione, in attesa di pubblicazione

L’agevolazione fiscale riguarda l’acquisto dispazi pubblicitari su testate locali e nazionali,sia di carattere periodico che quotidiano; sen-za dimenticare l’informazione on-line e leemittenti radio-televisive

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11Aggregazioni dei mestieri

Una serratura oltre la qualesbirciare per scoprire cosa

c’è al di là: questa è l’immaginedel manifesto dalla 42esima edi-zione della Rassegna dell’Artigia-nato del Pinerolese che si terràdal 7 al 9 settembre in una vesterinnovata in occasione della qua-le Pinerolo verrà trasformata inuna città composta da tanti quar-tieri dove tipologie diverse di ar-tigiani si installeranno per farscoprire il loro mondo ai visitato-ri. Sì perché all’interno dell’arti-gianato esistono tante tipologiedi lavori e sfaccettature professio-nali che la Rassegna cercherà disvelare. L’incidenza dell’artigiana-to sull’economia italiana è del re-sto rilevante: al 31 dicembre2017 le imprese artigiane regi-strate in Italia erano 1.327.180.Andando oltre i numeri, va dettoche quello dell’artigianato è unlavoro in cui il capitale umano èfondamentale. E la 42esima Ras-segna dell’Artigianato desideradare più spazio possibile a questocapitale umano, per valorizzarlo epromuovere Pinerolo come ful-cro della qualità artigiana. Andia-mo ora a sbirciare tra le principalinovità del 2018: a) Tanti quar-tieri per tante tipologie di arti-giani; Pinerolo diventerà una ve-ra e propria città dell’artigianato,con quartieri-piazze dove verran-no ospitati artigiani e operatoriqualificati del territorio; b) «Ec-cellenza Artigiana» e artigianiartisti: un viaggio nell’artigia-nato di qualità; verrà ospitatauna selezione di artigiani chehanno preso parte a importantiesposizioni e che lavorano contecniche particolari; c) BottegheAperte: un tour tra le eccellenzedel territorio; nasce il progetto«Botteghe aperte», viaggio allascoperta delle botteghe e degli ar-tigiani realizzato sabato 8 e do-menica 9 settembre in collabora-zione con le guide di Visita Pine-rolo; d) Una rassegna «a caval-

lo» delle celebrazioni Caprillia-ne, con iniziative legate al mon-do equestre, in occasione dellecelebrazioni del 150° dalla nasci-ta del Capitano Federigo Capril-li, il cavaliere che ha innovato l’e-quitazione moderna con il Siste-ma Naturale di Equitazione; e)

Piazza San Donato sarà il«Quartier generale» di eccel-lenza e qualità e qui sarà presen-te CNA Torino con tre stand in-sieme a CNA Commercio eCNA Pensionati; f) Piazza Mar-coni: il Porto dello street food;cibo di strada e birrifici artigiana-li; g) Le vie del Centro: il Rionedei creativi: via del Pino, delDuomo, Savoia e Trento e piazzaSanta Croce accoglieranno picco-li artigiani, creativi e artisti distrada; h) Niccolò Fabi in con-

certo, mercoledì 5 settembre, inpiazza Vittorio Veneto, ore 21.30.Al Museo Civico Etnografico delPinerolese di piazza Vittorio Vene-to 8, con l’apporto di CNA Pen-sionati Pinerolo, si terranno le se-guenti mostre (ingresso libero ve-nerdì 16-22, sabato 10-22, dome-nica 10-19): i) «Mani... da lavo-ro», dedicata al lavoro artigiano,in presenza di botteghe e artigianial lavoro; ii) «La camera oscura»dell’artigiano fotografo con labo-ratorio di sviluppo e stampa di fo-to in bianco e nero; iii) «La carbo-naia e i carbonai», l’antico mestie-re della produzione del carbone dilegna; iv) «Il ciabattino e i suoi at-trezzi» (si ringrazia la FamigliaFornero); v) «L’alpeggio protosto-rico», modello dell’alpeggio di Coldel Roc. Info: http://artigianato-pinerolo.it - www.museoetno-graficodelpinerolese.it

A Pinerolo l’Artigianato compie 42 anni:la città in festa per promuovere il lavoroOgni quartiere e piazza dedicato ad un mestiere, spazio per l’Eccellenza, il cibo e la storia

Il Salone del Gusto è Food for ChangeIl mercato? Cambiamolo. Torino si mobilita dal 20 al 24 settembre

Terra Madre Salone del Gu-sto 2018 mobiliterà ancora

una volta tutta Torino, dal 20 al24 settembre. Secondo le primeanticipazioni, infatti, il tradizio-nale Mercato sarà allestito al Lin-gotto Fiere, le attività didattichesaranno ospitate nel Palazzo dellaGiunta Regionale in piazza Ca-stello, l’Enoteca sarà realizzatanuovamente nella splendida sce-nografia di Palazzo Reale, leConferenze, organizzate in colla-borazione con il Circolo dei Let-tori di Torino, si terranno nelcuore della città. «Food forChange» sarà il fil rouge della do-dicesima edizione della più im-portante manifestazione interna-zionale dedicata al cibo buono,pulito e giusto: Cibo per il cam-biamento è dunque la rivoluzio-ne che si vuole lanciare con l’o-

biettivo di rendere sempre piùprotagonisti del processo produt-tivo anche i co-produttori. Co-me? Invitando tutti a parteciparee riflettere. Abituati a sentircil’ultimo anello della catena, sia-mo sempre più inclini ad accetta-re quel che propina il mercato.La vera notizia è che il mercatosiamo noi e noi possiamo (e dob-biamo) condizionarlo. Attraversole nostre scelte. Questo è l’invitodi Terra Madre Salone del Gusto2018: soffermarci sulle nostre de-cisioni di acquisto, usare il ciboper indurre quel cambiamentonecessario a garantire al nostropianeta un futuro, contribuendoa costruire un sistema alimentarepiù buono, pulito e giusto. Oggiabbiamo la possibilità di infor-marci e scegliere: questo è lostrumento più semplice a dispo-

sizione di tutti ed è anche quellopiù potente. Perché quando deci-diamo cosa portare in tavola ecome, decidiamo anche quale ti-po di economia sostenere, se e inche modo vogliamo tutelare le ri-sorse e l’ambiente, se e come vo-gliamo difendere i diritti dei la-voratori e la nostra stessa salute.CNA Agroalimentare, tradizio-nalmente presente alla manife-stazione a supporto della Cameradi commercio di Torino nelle at-tività di degustazione e presenta-zione delle imprese, avrà, que-st’anno, uno spazio istituzionaleproprio, in cui promuoverà iprogetti di valorizzazione delcomparto agroalimentare realiz-zati dalla Confederazione nei di-versi territori. Informazioni:CNA Agroalimentare: ElenaSchina, [email protected]

Il Sindaco di Pinerolo Luca Salvai eil Presidente di CNA Torino NicolaScarlatelli alla cerimonia del tagliodel nastro in piazza Facta all’edi-zione 2017 della Rassegna dell’ar-tigianato

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Ha il volto di «Amore e Psi-che», reintrerpretati dall’ar-

tista locale Guglielmo Martyn, la58esima Mostra della Ceramicadi Castellamonte che si svolgeràdal 18 agosto al 2 settembre pros-

simi. Il manifesto è stato creatoda Guglielmo Marthyn, valenteartista, ceramista, grafico ed exinsegnante del Liceo Artistico Sta-tale «Felice Faccio» di Castella-monte che generosamente continuaa prestare la sua preziosa opera diconsulenza didattico-creativa e asuscitare la passione per la ceramica

nei giovani studenti. L’immagineè tratta da una delle opere piùviste e celebri del Museo del Louvredi Parigi, «Amore e Psiche» delloscultore neoclassico Antonio Ca-nova e riempie di nuovi contenutied emozioni il titolo scelto da Ber-tero per questa edizione della mo-stra - «Ceramics in Love» - a sot-tolineare come talento e passione,creatività e competenza rappre-sentino un unicum inscindibile.«Guglielmo Marthyn -spiega Ber-tero in una nota stampa - ha feli-cemente interpretato il raffinatoerotismo della scultura: le formeanatomiche reali sono sublimatein un tenero abbraccio e ispiranouna visione più spirituale che èmagnificamente racchiusa nelle alispiegate di Amore e nella faretraai suoi piedi». E ancora: «Per ana-logia l’opera ci sembra suggerireche la fantasia delle forme e deicolori della ceramica procedonosempre dal progetto mentale allasua realizzazione grazie all’ingegnodell’artista, al virtuosismo del fuocounito alla plasticità della terra, masoprattutto grazie all’amore deiceramisti per la ricerca di semprenuove forme espressive». La mostraavrà quest’anno come appunta-mento forte il concorso «Ceramics

in Love...» che ha dato il titolo aquesta edizione, a cui hanno aderitoben 135 artisti italiani e stranieri,con più di 150 opere che verrannoesposte. Attratti dallo stimolo chele più recenti tendenze artistichesanno suscitare, gli artisti hannoproposto sorprendenti manufattiche rivelano quanto sappiano guar-dare lontano e siano capaci di in-dividuare le sfide culturali che ver-ranno. Un grande successo, tenutoconto che è la prima volta cheviene organizzato un concorso ab-binato alla mostra annuale dellaceramica. Alla mostra saranno peròpresenti tutte le realtà della pro-duzione ceramica di Castellamonte,nota per le sue stufe, di antica tra-dizione ed elegante valore estetico,via via attualizzate da un modernodesign di sapore contemporaneo,insieme con le numerose botteghed’arte che portano avanti con tantapassione il fascino arcano dell’argillaquando incontra l’ardore dei fornie il fuoco della creatività, fino allestranianti e suggestive «ceramicheda indossare» proposte da CNATorino sotto il titolo «Terre Nuove».Si tratta dell’ottava edizione dellaMostra del gioiello ceramico, al-lestita al Centro congressi Marti-netti, a cui anche quest’anno par-tecipano su invito della CNA gliartigiani Elisa Giampietro, StefaniaMairano, Nadia Allario ed ElenaImberti. CNA Torino sarà peròsoprattutto presente alla Mostradella Ceramica attraverso i pro-duttori di stufe, vera risorsa dellacittà: La Castellamonte, CeramicheCielle, Ceramiche Castellamontee Ceramiche Savio. Sono confer-mati i punti espositivi pubbliciche da sempre accompagnano ilpercorso ufficiale della mostra, Pa-lazzo Botton, Centro CongressiMartinetti, Liceo Artistico Statale«Felice Faccio», e quelli privaticome il «Cantiere delle Arti-CasaGallo», la ditta «La Castellamonte»,la «Casa Museo Allaria», le «FornaciMuseo Pagliero».

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Castellamonte si prepara ad accogliere i 135 artisti e le 150 opere del concorso Ceramics in Love

La Mostra della Ceramica dal 18 agostoI produttori di stufe accoglieranno i visitatori; si terrà anche l’ottava Mostra del gioiello ceramico

Aggregazioni dei mestieri12

Il manifesto della Mostra della Ce-ramica è stato realizzato da Gu-glielmo Marthyn che ha interpreta-to «Amore e Psiche», la scultura diAntonio Canova esposta al Louvre

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FUMIGAZIONE CON GAS TECNICI

DISSUASIONE E ALLONTANAMENTO VOLATILI

DISINFEZIONI ANTIBATTERICHE

DNV - GL

DANIELE VACCARINO NUOVO

PRESIDENTE DI RETE IMPRE-SE ITALIA DAL 1° LUGLIO.Daniele Vaccarino (foto), Pre-sidente nazionale della CNA(Confederazione nazionaledell’artigianato e della picco-la e media impresa) ricopre apartire dallo scorso1° luglio la caricadi Presidente diRete Imprese Italia.Vaccarino, espri-mendo soddisfa-zione per l’incari-co, si è dichiarato«consapevole delle impegna-tive sfide, nazionali e interna-zionali, che attendono le im-prese in questo delicato mo-mento politico ed economi-co-sociale». Imprenditoremetalmeccanico, titolare del-la Carmec di Castiglione To-rinese, sposato, padre di duefigli, Vaccarino è Presidentedella CNA dal 12 dicembre2013 ed è stato confermatoper un secondo mandatoquadriennale alla guida dellaConfederazione nell’ottobre2017. L’Associazione ReteImprese Italia nasce a Romail 10 maggio 2010 come evo-luzione del «Patto del Capra-nica», stretto il 30 ottobre2006 tra CNA, Casartigiani,Confartigianato, Confcom-mercio e Confesercenti e rap-presenta 2 milioni di partiteIva. L’acronimo Rete (Rap-presentanza e Territorio)contiene in sé l’essenza stessadel ruolo cruciale svolto dalleAssociazioni fondatrici, ca-ratterizzato dalla attenzionealle istanze provenienti dalterritorio e dalla funzione dirappresentanza esercitatapresso le sedi istituzionali.

Imprese Italia

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n°4

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2018

Aggregazioni dei mestieri 13

«Nonostante tutto pensoche il nostro futuro

sarà sempre più roseo». Terminacol riferimento a un colore, quel-lo tipicamente associato alle don-ne, il Meeting nazionale di CNA

Impresa Donna che si è svolto aTorino dal 15 al 17 giugno, unimportante momento formativoper le imprenditrici associate cheperiodicamente si svolge in una

diversa città italiana. Le parolesono del Presidente nazionale diCNA, Daniele Vaccarino, che hachiuso con il suo intervento unatre giorni intensa e proficua.«CNA è femmina: in Presidenzale donne sono molte di più chein passato e questo si vede so-prattutto nella velocità delle de-cisioni. Ma non è ancora suffi-

ciente» ha aggiunto Vaccarino.Nella giornata conclusiva, dome-nica 17 giugno, è arrivata anchela notizia di un importante ac-cordo tra la Giunta regionale egli operatori del benessere. La

Regione Piemonte e il Comitatodi coordinamento delle Confe-derazioni artigiane Piemonte(CNA Piemonte, CasartigianiPiemonte, Confartigianato Im-prese Piemonte) hanno firmatoun protocollo per trasformare iparrucchieri ed estetisti piemon-tesi in ‘sentinelle’ a tutela delledonne vittime di violenza. Ogni

salone diventerà una sorta dipunto d’ascolto. La Regione Pie-monte è la prima in Italia a sot-toscrivere questo tipo di accordo.«Proprio CNA punta a estenderel’iniziativa in tutte le altre regio-ni», ha confermato il responsabi-le nazionale di CNA Benessere eSanità Filippo D’Andrea. E l’in-tenzione è stata poi ribadita dalpalco da Cristiana Alderighi,coordinatrice nazionale di CNAImpresa Donna e da Maria Fer-manelli, Presidente di CNA Im-presa Donna. «Vogliamo fornireai professionisti che vorrannopartecipare - ha aggiunto l’asses-sora regionale ai Diritti civili,

Monica Cerutti - nozioni utili aindividuare eventuali segnali didifficoltà o per capire come com-portarsi davanti a richieste diaiuto da parte delle vittime diviolenza». Questa la cronaca del-

la giornata conclusiva,ma il meeting ha vissutoaltri momenti importan-ti. «Bisogna recuperare ilrispetto, l’etica del lavo-ro, il senso di responsabi-lità: valori che hanno fat-to grande il nostro Paese.Le identità vivono diquesto: di rispetto, di

amore, di lavoro e di creatività»:così Sergio Silvestrini, Segretariogenerale CNA, venerdì 15 giu-gno, ha aperto il meeting diCNA Impresa Donna dedicato altema «Le donne che fecero l’Im-presa! E se fossimo noi quelledonne?». Insieme al SegretarioSilvestrini ha dato il benvenutoalle oltre cento imprenditrici pre-

senti anche il direttoredella Divisione organiz-zazione e Sviluppo del si-stema di CNA nazionale,Armando Prunecchi.Una giornata, la prima,che si è conclusa al tra-monto con l’incontro alCircolo «Gli Amici delPo» di Torino con le Dra-

gonette. Le ex pazienti oncologi-che hanno portato in acqua ledelegate CNA e hanno illustratogli obiettivi del gruppo nella lot-ta contro i tumori femminili. Alcentro di queste due giornate, in-fine, sabato 16 giugno, c’è statala formazione. Una giornata diapprofondimento e studio, sottola guida di Lalla Golfarelli, hafatto emergere alcune piattafor-me per rendere più «rosa» laCNA sia in termini qualitativi siain termini quantitativi. Alla finedel dibattito è arrivato il salutoconclusivo della Presidente pie-montese di CNA Impresa Don-na, Rosanna Ventrella.

«Il futuro dell’economia italiana è in rosa»:donne imprenditrici sono più rappresentateE in Piemonte i saloni di acconciatura e i centri estetici diventano «sentinelle antiviolenza»

LA 22ESIMA EDIZIONE DEL-LA MOSTRA REGIONALE DEL-LA TOMA DI LANZO E DEI

FORMAGGI D’ALPEGGIO haaperto i battenti lo scorso 13

luglio a Usseglio e per dueweekend successivi animeràle Valli di Lanzo «per tutti eper tutti i gusti» (nella foto,particolare della locandina).Un evento, quello della mo-stra regionale della Toma diLanzo, in continua crescita,che lo scorso anno ha tota-lizzato un incremento del23% del pubblico rispetto al2016. Anche quest’anno, ivisitatori potranno trovareprodotti tipici e ricercateleccornie, inusuali ricette esapori dimenticati dalle tradi-zioni valligiane con ben 100espositori selezionati di for-maggi e non solo, provenientida tutta Italia. E domenica 22luglio, in contemporanea, siterrà anche la 15esima Mo-stra bovina, ovina e caprina dirazze alpine. Artigiani dell’ec-cellenza saranno presenti du-rante tutta la manifestazionee faranno dimostrazioni dalvivo con il concorso «Vota ilMestiere». Arte e gastrono-mia si incontreranno di nuo-vo anche nel tradizionale«Concorso nazionale di scul-tura su Toma di Lanzo» a cu-ra di CNA Torino. Info:www.eventiusseglio.it [email protected]

Usseglio

In alto, la foto di gruppo davanti aPalazzo Madama; accanto, la Sin-daca di Torino Chiara Appendinodurante il suo intervento

A sinistra, la Presidente di CNA Im-presa Donna Piemonte RosannaVentrella con la direttrice di DonnaModerna e Starbene Annalisa Mon-freda e la Presidente nazionale diCNA Impresa Donna Maria Ferma-nelli; a destra, il Presidente CNA Da-niele Vaccarino durante il suo saluto

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n°4 - luglio-agosto 2018

Buone notizie da Bankita-lia: la ripresa si è stabiliz-zata in Piemonte nel cor-

so del 2017 e in questa primaparte di 2018. E se il termometropiù efficace è il Pil, anche i para-metri su industrie e servizi con-tribuiscono alla risalita, rafforza-ti da un aumento degli investi-menti e dai consumi delle fami-glie. Allo stesso tempo, però duefattori ostacolano la crescita del-l’economia regionale: il dato de-mografico, la popolazione è in-vecchiata e questo incide sulreddito pro capite che crescemeno della media nazionale; lascarsa produttività ed efficienzadel nostro sistema economico,dovuta sia all’invecchiamentodella popolazione lavorativa siaalla scarsa resa da parte delleimprese in termini di organizza-zione del lavoro, passando daidipendenti alla parte manageria-le. Il tutto, immerso in una capa-cità ancora scarsa di innovazio-ne. Ci sono pochi laureati nelleimprese e in generale il capitaleumano non è sufficientementespecializzato. Questo ha portatoad un calo della produttività dioltre il 50% rispetto ai primi anniduemila. Nel 2017 la produzioneindustriale piemontese ha fattoregistrare un aumento del 3.5%e il fatturato è cresciuto di oltre il4%. Un dato legato all’andamen-to positivo di quasi tutti i settori,a partire dalla metalmeccanica,con l’unica eccezione delle co-struzioni e dei mezzi di traspor-to, e soprattutto all’aumentodelle esportazioni, con una cre-scita superiore alla domandamondiale. Una forbice positivache si amplia ormai da quasi die-ci anni, grazie soprattutto ad al-cuni beni in cui il Piemonte èspecializzato. Siamo riusciti a di-ventare anche più competitivi ri-spetto alla concorrenza. I nostrimigliori clienti sono stati gli Statieuropei. E anche il terziario ha

mostrato buone performance in-sieme al turismo, con pernotta-menti col segno più grazie sia al-la componente straniera, sia ainostri connazionali. Un altrobuon termometro è legato agliinvestimenti, in rialzo anche sesiamo ancora sotto i livelli pre-crisi e legati in gran parte agli in-centivi fiscali del piano 4.0 vara-to dal ministero dello Sviluppoeconomico per l’acquisto di mac-chinari a tecnologia avanzata. Eallo stesso modo risale anchel’utilizzo degli impianti. Terzo se-gnale che chiude la triangolazio-ne è quello dell’occupazione: an-che qui il dato cresce (+2.4%, pa-

ri a 43 mila unità). Contestual-mente, recuperano sia i redditiche, di conseguenza, i consumidelle famiglie. L’altra faccia diquesta medaglia è l’accesso alcredito, che vede migliorare lapropria qualità, ma che al tempostesso vede ancora nelle retroviele aziende maggiormente in sof-ferenza, come le piccole e le co-struzioni. Infine, un’ultima osser-vazione riguarda i lavoratori au-tonomi che tra il 2007 e il 2017sono diminuiti significativamen-te sia in Piemonte sia nella me-dia nazionale (-14.8% e -10.7%rispettivamente) ed in particola-re nel settore dell’edilizia. Il rela-

tivo peso sull’occupazione totaleè così sceso, in entrambe le aree,al 23.2 %, un valore ancora ele-vato nel confronto con il datomedio dell’Unione europea (14%circa). Nei servizi diversi dalcommercio, d’altro lato, l’occu-pazione autonoma è ancora cre-sciuta, sostenuta in particolaredallo sviluppo della figura dei li-beri professionisti. E il futuro?Si stima un ulteriore crescita intermini di risultati e di consumi.Resta però la distanza, ancoranon colmata, tra l’andamento diPil e occupazione rispetto alNord Italia, ma anche al restodel Paese (m.p).

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Dati Bankitalia: il 2017 è stato l’anno della ripresaMa con produttività e innovazione ancora basseIn miglioramento produzione, investimenti, occupazione e consumi; bene terziario e turismo

La Direttiva Gabrielli e gli al-tri provvedimenti ministe-riali e prefettizi relativi alla

sicurezza delle manifestazionipubbliche continuano a preoc-cupare non poco amministratorilocali, Pro Loco, organizzatori dieventi e associazioni di ogni tipopresenti nei comuni, piccoli egrandi. L’Uncem Piemonte ha or-ganizzato, quindi, un seminarioformativo sulla sicurezza deglieventi ai tempi della Gabrielli,che si è tenuto a Torino lo scorso31 maggio. Nella relazione intro-duttiva a cura della società Que-SiTe, il relatore Luca Veltri, hadescritto i quattro capisaldi del-la norma: sicurezza integrata,individuazione delle vulnerabi-lità, prevenzione collaborativa enuovo modello organizzativo.Ma vediamo come si traduconoquesti concetti in termini opera-tivi: a) analisi di contesto, so-pralluoghi congiunti delle diver-si componenti coinvolte in sa-fety e security; analisi dell’areadi svolgimento e individuazione

delle vulnerabilità; b) valutazio-ne, valutazione a tavolino dellatipologia e delle caratteristichedell’evento; valutazione dellevulnerabilità dell’area di svolgi-mento; valutazione di numero etipologia degli abitanti presentinell’area di svolgimento dell’e-vento o nelle aree limitrofe; va-lutazione di aree che possanocelare insidie di tipo non con-venzionale; c) pianificazione,piano di emergenza ed evacua-zione; piano di impiego e collo-cazione degli operatori dell’e-vento; piano di soccorso sanita-rio; suddivisione in settori del-l’area di affollamento; predispo-sizione di spazi di soccorso e dispazi e servizi di supporto; ap-prontamento dei mezzi di soc-corso e di quelli antincendio; va-lutazione di provvedimenti fina-lizzati al divieto di somministra-zione e vendita di alcolici ed al-tre bevande in bottiglie di vetroo lattine; installazione di idoneoimpianto di diffusione sonora evisiva; piano informativo rivolto

alla popolazione interessatadall’evento; d) gestione, moni-toraggio e regolazione degli ac-cessi anche tramite sistemi di ri-levazione numerica; adeguataassistenza sanitaria; comunica-zione visiva e sonora ai parteci-panti all’evento; adeguata assi-stenza ai partecipanti all’eventomediante la presenza di stewardqualificati; gestione della fasedi afflusso e deflusso attraversoservizi di vigilanza dei percorsicon l’individuazione delle possi-bili criticità e pericoli e predi-sposizione delle apposite misu-re di contrasto. Dal momentoche tali misure valgono per tuttele tipologie e dimensioni di ini-ziative, si comprende perché inquesti mesi molti eventi sianostati annullati. Oltre alle com-plessità nella gestione per gliobblighi introdotti ed all’impen-nata dei relativi costi, vi sonoproblemi enormi legati al profilodi rischio personale degli orga-nizzatori, sia penalmente che ci-vilmente (s.e).

Sulle manifestazioni la scure della GabrielliUn seminario dell’Uncem chiarisce gli obblighi introdotti e i relativi costi

TurismoeCommercioNews

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n°4 - luglio-agosto 2018

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Nel 2017 le famiglie torinesihanno speso in media2.535 euro al mese, +3.2%

rispetto al 2016. In crescita sial’alimentare (+3%, il 15.4% del to-tale) sia il non alimentare (+3.3%,l’84.6% del totale), con l’abitazioneche si conferma la prima voce dispesa. Sono i dati dell’indaginedella Camera di commercio di To-rino sulle spese delle famiglie to-rinesi, presentata lo scorso 2 luglio.Quinto anno di crescita consecutivaquindi che ci sta riportando aicalori pre-crisi. Nel 2017 sono statispesi mensilmente 391 euro ingeneri alimentari e bevande. È lacarne a rappresentare la quotapiù ampia del carrello alimentare,con il 21.8% della spesa; seguonolatte, formaggi e uova (14.2%),pane e cereali (13.6%), e verdura(il 12.2%). Tra le tipologie di fami-glie, la spesa per generi alimentarivaria dai 286 euro della famigliaunipersonale ai 516 euro della fa-miglia con 4 o più componenti. Inuclei degli ultra 64enni si con-fermano quelli più moderati e par-simoniosi (334 euro in spesa ali-mentare). Per quanto riguarda ibeni alimentari oltre all’abitazioneche comprende anche le utenze ele spese per l’arredo (1.119 euro,52.1% della spesa non alimentare),si spende per trasporti e comuni-cazioni (300 euro, 14%), welfare(292 euro, 13.7%) e altri beni eservizi tra cui principalmente levacanze e i pasti fuori casa (307euro, 14.3%). Abitazione (1.119euro, 52,1% della spesa non ali-mentare). Si nota, in particolare,l’aumento rispettivamente di +7euro e di +4 euro medi mensilidelle bollette di energia elettricae acqua; della voce «benzina egasolio» e della biglietteria aereae ferroviaria. Diminuiscono, invece,le spese sanitarie e destinate allasalute: a diminuire, soprattuttogli acquisti di occhiali e altre protesimediche e ortopediche mentre ri-mangono stabili i costi di onorari

medici, analisi, medicinali e ticket.Boccata di ossigeno, infine, perabbigliamento e spese sartoriali(65 euro; +7 euro), sia per le cal-zature (36 euro; +6 euro). In ge-nerale, più della metà delle famigliedel 2017 predilige supermercati ehard discount (erano il 46.4% nel2008), mentre si mostra in calo la

scelta del negozio tradizionale,passato nello stesso periodo dal36.1% al 28.7% delle preferenze.Nella categoria «altro» è in crescital’e-commerce: il 39.3% delle fa-miglie torinesi utilizza il web al-meno una volta al mese (erano il35.8% l’anno scorso). Pressochéstabili gli acquisti diretti dai pro-

duttori e gli outlet; gli acquisti diprodotti biologici ed equosolidali;in crescita l’acquisto di beni diseconda mano (che riguarda il49.4% delle famiglie contro il 38%del 2016). Nel 2017 il 44.6% dellefamiglie è riuscito a risparmiarealmeno una parte del reddito men-sile: il dato è in leggero calo ri-spetto al 2016 (47.4%) ed in mediail risparmio si è attestato al 7.2%del reddito mensile. Infine, il rap-porto tra tipologia famigliare equota di risparmio mensile è strin-gente: chi ha maggiori difficoltàeconomiche è il monogenitore configli che riesce a risparmiare almese solo il 4.1% del reddito. Mi-gliori le condizioni, invece, per lecoppie senza figli dove il risparmiotocca il 10.7% del reddito mediomensile (m.p).

Cresce la quota di spesa nella Gdo (Grande distribuzione organizza-ta), scende ancora il commercio tradizionale e sale l’on-line

Un etto a testa, al giorno.È il cibo che in media fi-nisce nella spazzatura nel-

le case degli italiani, secondo gliultimi dati raccolti dal progettoReduce, coordinato da Luca Fa-lasconi dell’Università di Bolognae promosso dal ministero del-l’Ambiente in collaborazione conl’università di Bologna e la cam-pagna Spreco Zero. Ogni anno lafamiglia media butta 84.9 chilo-grammi, dato che a livello nazio-nale fa salire il conto a 2.2 milionidi tonnellate di cibo. Spreco checi costa 8.5 miliardi di euro, circalo 0.6% del Pil. Lo spreco alimen-tare della filiera, dai campi, allaproduzione industriale, alla di-stribuzione, vale 3.5 miliardi dieuro, un quinto del totale. La di-stribuzione commerciale pesa peril 15%, la ristorazione il 21%, l’a-gricoltura l’8% e la trasformazionesolo il 2%. Ma c’è un dato in con-

trotendenza: sprecano di più isupermercati più piccoli, che igrandi ipermercati (18.8 kg/annodei primi contro i 9.5 kg/annodei secondi). Di tutto il cibo spre-cato, il 63% sono prodotti freschie solo il 2.5% prodotti surgelati.Dati confortanti sono l’aumentodel numero di italiani che hannoridotto lo spreco (63%) e delledonazioni delle scorte alimentaria rischio scadenza ai più bisognosi(20%). Con l’entrata in vigoredella legge Gadda, le donazionie il recupero sono quindi aumen-tati. La legge Gadda, lo ricordiamo,prevede semplificazioni burocra-tiche e sgravi fiscali a favore dichi dona cibo per fini di solidarietà.Oltre a riconoscere il valore prio-ritario della donazione rispettoalla distruzione e ad ampliare laplatea dei soggetti a finalità so-ciale, la legge ha introdotto alcunefacilitazioni per le imprese: nes-

suna comunicazione preventiva(5 giorni prima) alle Entrate, masolo consuntiva a fine mese perle donazioni e nessuna comuni-cazione per quelle di valore infe-riore ai 15mila euro (prima il limiteera di 5mila euro) o deperibili;distinzione netta tra «Termine mi-nimo di conservazione» (Tmc, cioèprodotti che oltre una certa datasono ancora commestibili senzarischi per la salute) e data di sca-denza, rendendo ora possibile lacessione gratuita di Tmc in tuttasicurezza; facoltà ai Comuni diridurre la Tari alle imprese chedocumentano le donazioni. Ri-cordiamo, infine, che CNA nazio-nale partecipa periodicamente ailavori della Commissione europeasullo spreco alimentare che hainvitato gli Stati membri a prepa-rarsi a ridurre i rifiuti alimentaridel 30% entro il 2025 e del 50%entro il 2030 (m.p).

Spreco alimentare: vale lo 0.6% del Pil annuoLa legge Gadda incentiva le donazioni; i piccoli supermercati sprecano di più

TurismoeCommercioNews

Crescono tutte le voci, anche l’abbigliamento, le vacanze e i pasti fuori casa; in calo le spese sanitarie

Famiglie torinesi: più spesa e qualche risparmioI negozi tradizionali vengono scelti sempre meno: giù dal 36.1% al 28.7% nelle preferenze d’acquisto

GDO

2008

Preferenze dei luoghi di acquisto

Negoziotradizionale

Centrocommerciale

Mercato Altro

46.4%50.1%

36.1%

28.7%

6.3%8.8%

11.2% 9.8%

2.6%0

0

10

20

30

40

50

60

2017

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n°4 - luglio-agosto 2018

16 Aggregazioni dei mestieri

Èstato approvato il bando peril sostegno alle imprese arti-

giane piemontesi per la partecipa-zione a Terra Madre-Salone delGusto 2018 che si terrà dal 20 al24 settembre 2018 a Torino. Lascadenza per la presentazione del-le domande è fissata al 16 luglio2018. Il contributo è finalizzatoad un abbattimento dei costi dipartecipazione: le imprese artigia-ne piemontesi, in possesso dei re-quisiti previsti dal bando, usu-fruiscono di uno sconto sul prez-zo di listino dello stand minimodi 9 mq (denominato Bancarella)per un importo di 1200 (Ivaesclusa, a fronte di un costo com-merciale di 2500 euro + Iva).

Quali aziende possono presen-tare domanda. Imprese artigianepiemontesi che al momento dellapresentazione della domanda sia-no in possesso dei seguenti requi-siti: a) annotazione della qualificadi impresa artigiana nel registroimprese delle Camere di commer-cio del Piemonte con sede opera-

tiva attiva in Piemonte; b) svolga-no attività prevalente (codice Ate-co 2007) in tutti i settori ammessidal regolamento «De minimis» enon rientranti pertanto nelle atti-vità economiche escluse o ammes-se con le limitazioni in base al Re-golamento (Ce) n°1407/2013«De minimis»; c) non siano sog-gette a procedure concorsuali enon siano in stato di insolvenzadichiarato secondo la normativain vigore; d) siano in regola con iversamenti contributivi e previ-denziali (Durc). La domanda diadesione presentata da aziendenon in possesso dei requisiti sopraindicati non avrà alcun valore aifini dell’attribuzione dell’abbatti-mento del costo.

A chi va presentata la domanda.La modulistica per la richiesta distand «Bancarella» è scaricabile dalsito web http://www.regione.pie-monte.it/artigianato/index.htm eva inoltrata via mail direttamentea [email protected] specifi-cando nell’oggetto: «Rif. Bando

Regione Piemonte Aziende arti-giane». Al fine di usufruire degliabbattimenti economici assicuratidalla Regione Piemonte fa fedel’ordine cronologico di arrivo delledomande, come precisato nel ban-do, fino ad esaurimento delle ri-sorse. Potranno essere ammessedomande pervenute oltre il termi-ne previsto solo ed esclusivamentein caso di disponibilità residua dispazi secondo l’ordine cronologicodi arrivo e fino ad esaurimentodelle risorse economiche.

Informazioni. Per informazionicommerciali e tecniche rivolgersiall’organizzazione scrivendo [email protected] specifi-cando nell’oggetto: «Rif. BandoRegione Piemonte Aziende arti-giane, Regione Piemonte, Dire-zione Competitività del sistemaregionale, Settore Artigianato»,[email protected], tel. 011.43.22.514. Infor-mazioni su Tetrra Madre-Salo-ne del Gusto in continua evolu-zione su: www.salonedelgusto.it

Salone del Gusto, vendita degli spazi al viaLa Regione Piemonte sostiene gli artigianiEntro il 16 luglio assegnati, fino ad esaurimento, contributi per 1200 euro ad azienda

«Arte e Moda» premia Regina GuascoE concede la sua passerella al Teatro dei ragazzi per una sfilata

Premio alla carriera, benchéancora agli esordi, per la stili-

sta italo-brasiliana Regina Guascode Oliveira. Il premio è stato con-segnato dal responsabile di CNAFedermoda Piemonte VitalianoAlessio Stefanoni lo scorso 16 giu-gno, sul palco della Casa del Tea-tro Ragazzi e Giovani di Torino,in occasione della sfilata di modache ha chiuso l’anno scolastico2017-2018 della scuola di taglio estile «Arte e Moda» di Torino, di-retta da Clara Faccioli. A 31 annidalla sua fondazione, Arte e Modasi conferma un polo formativo dieccellenza a livello regionale ingrado di accompagnare i suoi al-

lievi dall’Abc del taglio e cucito al-la progettazione di alto livello dicapi sartoriali e prêt-à-porter. Exallieva, Regina Guasco ha mante-nuto negli anni un rapporto affet-tivo e di collaborazione con lascuola, per la quale realizza alcunicapi in collaborazione con docen-ti e studenti. Alla stilista italo-bra-siliana, Arte e Moda ha riservato,oltre al premio, l’onoredi chiudere la sfilata pre-sentando in anteprimaalcuni abiti tratti dalledue collezioni che han-no fatto il loro debuttoalla terza edizione dellaTorino Fashion Week il

27 giugno. La serata è stata realiz-zata grazie alla collaborazione conFiera del Tessuto ed è stata con-dotta da Elia Tarantino e Wlady(nella foto con Regina e CarloGuasco e Stefanoni, courtesy Raf-faele Sordillo), presentatore di Pri-mantenna, emittente locale moltoseguita, presente nel teatro con lesue telecamere.

ACCADEMIA ITALIANA DI MO-DA E COUTURE, FORMAZIONEDI ALTO LIVELLO. L’Accademiadella moda, marchio di pro-prietà dell’Accademia italianadel Make Up (Aiem), Ente ac-creditato dalla Regione Pie-monte per l’erogazione di cor-si riconosciuti, offre corsi diaggiornamento professionalerivolti ai Soci CNA in moda-lità oraria e tempi da definirein base a necessità. È previstol’inserimento dei Soci CNAnel team docenti con un com-penso orario di 30 euro piùIva. In convenzione, i corsi diformazione vengono propostiad una tariffa scontata del20%. Si indicano di seguito iprezzi già scontati: Modelli-smo (Donna, 100 ore, 4100euro + Iva; Uomo, 100 ore,4100 euro + Iva; Bambino, 60ore, 3000 euro + Iva; Cad, 60ore, 3000 euro + Iva; Costumida bagno e lingerie, 60 ore,3000 euro + Iva); Moulage,40 ore, 2000 euro + Iva; Ta-glio e confezione, totale 80ore, 3300 euro + Iva; Modi-steria, 3 moduli da 30 ore,1500 euro + Iva cadauno; Pel-licceria, 60 ore, 3000 euro +Iva; Pelletteria, 50 ore, 2500euro + Iva; Calzatura, 80 ore,4000 euro + Iva; Ricamo d’al-ta moda, 60 ore, 3000 euro +Iva; Fiori di seta, 40 ore,2000 euro + Iva; Fashion sty-ling, 60 ore, 3000 euro + Iva;Gestione punto vendita, 60ore, 3000 euro + Iva. Il mate-riale didattico è proprietàAiem e viene concesso solo aduso personale. Info: AiemSas, tel. 011.440.76.75,e.mail [email protected] - www.accademiaita-lianadiestetica.it

Convenzioni

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n°4 - luglio-agosto 2018

CNA Fita ha ricevuto il 30maggio scorso da Agcom

(Autorità Garante della concor-renza e del mercato) il primopremio «Antitrust 2017», nellacategoria «Associazioni di im-prese», per la campagna in favo-re degli autotrasportatori italianidanneggiati dal «cartello dei ca-mion». Con l’obiettivo di recu-perare i capitali illecitamentesottratti alle imprese tra il 1997e il 2011, durante i quali è statoattivo il «cartello», CNA Fita hainfatti promosso, prima in Eu-ropa, un’azione collettiva allaquale le imprese hanno potuto epossono aderire: senz’anticiparespese; senza rischiare nulla in ca-so di sconfitta; avvalendosi diprofessionisti esperti nel campodella tutela della concorrenza edel contenzioso civile.Il «cartello» dei costruttori. Èil 19 luglio 2016 quando daBruxelles la Commissione Uediffonde un comunicato stam-pa scottante nel quale si rivelal’esistenza, accertata, di un«cartello» costituito dalle im-

prese che costruiscono autocar-ri medi (6-16 tonnellate di pe-so) e grandi (oltre 16 tonnella-te) nel Vecchio continente. Im-prese, in sostanza l’intero gothadel settore, che «per quattordicianni - spiega la CommissioneUe - hanno stretto accordi col-lusivi in materia di prezzi degliautocarri e sul trasferimento aiclienti dei costi per conformarsia norme più rigorose in materiadi emissioni». La conseguenza èuna sanzione record di quasi tremiliardi di euro.Tra caro prezzi e prezzi gon-fiati. Secondo un calcolo diCNA Fita, il «cartello» ha deter-minato un aggravio dei costi diacquisto ciascun veicolo tra il10% e il 20% del prezzo finale:tra i 10 e i 20 mila euro. Un ap-pesantimento non da poco, an-che perché si è prodotto in unmercato, quello italiano, che giàsconta i costi più elevati dellamedia dei concorrenti europei.Fino al 2008 il Comitato cen-trale dell’Albo degli autotraspor-tatori ha pubblicato annual-

mente i costi di esercizio delleimprese attive nell’autotrasportoper conto di terzi. Dieci anni fail costo medio del trattore (alnetto degli pneumatici) era dipoco inferiore ai 130 mila euro escontava una differenza tra i 20e i 30 mila euro rispetto al prez-zo medio di un panel di Paesiconcorrenti monitorati: Austria,Francia, Germania, Polonia, Ro-mania, Slovenia, Spagna e Un-gheria. Valutata la vita lavorativadi un camion in 600 mila chilo-metri, il costo più elevato si tra-duce in un aggravio di 15 euroal giorno rispetto alla media deiconcorrenti europei e in un con-seguente aumento dell’importoassicurativo. E queste differenze,durante gli anni della crisi, sonorimaste quasi immutate.L’azione collettiva. All’indo-mani della decisione di Bruxel-les, CNA Fita (in collaborazionecon lo Studio legale Scoccini &Associati, specializzato nella tu-tela della concorrenza) è scesa incampo per tutelare gli autotra-sportatori.

Primo premio «Antitrust 2017» per l’impegno dell’Associazione in difesa degli autotrasportatori

Fita vince nella lotta al cartello dei truckAgcom ha riconosciuto due anni di battaglie: dai costruttori aggravi del 10-20% sul costo veicoli

17Aggregazioni dei mestieri

Il gasolio per autotrasporto frena l’ItaliaA maggio il nostro Paese dietro alla Svezia tra i più cari d’Europa

«L ’Italia porti le imposte sulgasolio commerciale da

autotrazione sotto il 50% del co-sto complessivo alla pompa, co-me già hanno fatto tredici Paesieuropei. Solo così potrà essererestituita la necessaria competiti-vità alle imprese del trasporto eall’intero sistema Paese». La ri-chiesta è del Presidente naziona-le CNA Fita, Patrizio Ricci. Unostudio della CNA rileva che, amaggio, l’Italia ha raggiunto ilpoco invidiabile secondo postonella classifica dei prezzi del ga-solio commerciale da autotrazio-ne alla pompa più alti d’Europa,

alle spalle della Svezia. In fondoalla graduatoria i Paesi, dalla Po-lonia alla Bulgaria e alla Roma-nia, i cui vettori hanno visto im-pennare i chilometri percorsisulle strade europee, con il piccodel +55% della Romania. Il car-burante incide tra il 30% e il40% sui costi di gestione delleimprese italiane di autotrasportoe il suo andamento al rialzo hacontribuito in modo determi-nante al decremento del traspor-to merci nazionale, pari al 9.4%negli anni 2013-2016, e allachiusura di quasi 27 mila impre-se nel periodo 2008-2017. Im-

prese sostituite dai vettori esteriche hanno penalizzato il nostroPaese in termini di occupazione,tasse, imposte e contributi. Alcosto industriale del gasoliocommerciale da autotrazione inlinea con la gran parte dei Paesieuropei (l’Italia è 11esima nellarelativa graduatoria) corrispon-dono purtroppo una tassazione eaccise pari al 59.19% del prezzoalla pompa. Il Lussemburgo(con il 44.12%) è lo Stato dovesul gasolio commerciale da auto-trazione il fisco incide in misuraminore, seguito da Polonia, Ro-mania, Bulgaria, Spagna.

CONVENZIONE CNA PIEMON-TE-SIX COMM GROUP SRL. SixComm Group (www.six-commgroup.it) si avvale dell’e-sperienza da System Integratore della licenza nazionale daoperatore telefonico operandonel mercato delle telecomuni-cazioni da più di 30 anni con ilprincipale obiettivo di essere ilpunto di riferimento e di fidu-cia per i propri clienti e part-ner. L’approccio di Six CommGroup è sempre volto a realiz-zare tre obiettivi: risparmio, ot-timizzazione e qualità tecnolo-gica. Six Comm Group dispo-ne di una infrastruttura di reteproprietaria e di una centralepubblica di nuova generazione.L’offerta prevede una gammaampia e completa di servizi cheparte dalla fibra ottica dedicataa soluzioni integrate voce e da-ti, centralini fisici e virtuali, re-te mobile, reti Mpls, servizicloud. Da circa un anno la so-cietà offre servizi integrati atti arealizzare progetti di Impresa4.0 e compliance Gdpr: perchéc’è una forte correlazione trainfrastrutture tecnologiche edImpresa 4.0; perché connetterepersone, aziende, dati ed ogget-ti è fondamentale per le impre-se che vogliono pensare al futu-ro; perché le nuove tecnologiepermettono di produrre in mo-do diverso, ottimizzando laproduzione; perché il dato è ilcuore del sistema industria 4.0e le reti devono supportare ladigitalizzazione al fine di rea-lizzare una solida base, sicurae semplice che permetta aidati di essere allocati in cloudrisparmiando tempo ed inve-stimenti. Info: Elena Falchi,tel. 011.22.53.223 [email protected]

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Aggregazioni dei mestieri18

La storia della lavorazionedel cacao nel Torinese e del

Distretto piemontese del ciocco-lato sono stati al centro della ta-vola rotonda organizzata daCNA Torino domenica 10 giu-gno a Palazzo Birago, sede dellaCamera di commercio di Tori-no, nell’ambito delle iniziativedel Bocuse d’or Europe Off2018, dove cibo e cultura si so-no incontrati per celebrare latradizione gastronomica italia-na. Quando e come ha origine illegame tra la Città di Torino edil cioccolato? In quali anni il ca-cao fece la sua prima comparsain Piemonte e a chi si deve il suoingresso in città? Quando è natala prima fabbrica di produzionedel «cibo degli dei»? Chi sono iproduttori e gli artigiani oggipresenti in città e che legamehanno con la tradizione di que-sta produzione? Sono iniziati daqueste domande i lavori dell’in-contro promosso da CNAAgroalimentare per svelare ilforte legame che unisce Torino,e l’intero territorio regionale, alcioccolato. Torino, capitale sa-bauda, è stata ed è tuttora unadelle maggiori depositarie dellatradizione cioccolatiera italianaed europea. Il professor Giusep-pe Bracco, docente ordinario diStoria economica della Facoltàdi Economia presso l’Universitàdegli Studi di Torino, ha riper-corso la storia del Distretto delcioccolato in Piemonte e il ruolodi Casa Savoia. La stretta con-nessione tra le prime fabbrichedi cioccolato e le vie d’acqua chenell’Ottocento attraversavano lacittà sono all’origine della suc-cessiva crescita ed espansionedella produzione anche al difuori della cinta daziaria. Si ècosì arrivati ai giorni nostri, conun video descrittivo delle fasi direalizzazione del cioccolato apartire dalla fava di cacao (BeanTo Bar), messo a disposizione da

Guido Castagna Cioccolato(Maestro del Gusto), per rac-contare a cura di AlessandroFioraso di Piemont Cioccolato(anch’egli Maestro del Gusto),la storia di una piccola aziendatorinese e dei prodotti tradizio-

nali giunti sino ai nostri giorni:tra i tanti, merita una menzioneparticolare il Cri Cri. L’evento,moderato da Monica Pisciella,giornalista di settore, si è con-cluso con una degustazione diprodotti delle aziende GuidoCastagna Cioccolato e PiemontCioccolato. «Questo interventorappresenta un momento di ap-profondimento del rapporto tracibo e cultura, ma si inserisce inun progetto più ampio per la va-lorizzazione del saper fare arti-giano a cui CNA si dedica conpassione e impegno», afferma

Elena Schina, ResponsabileCNA Agroalimentare. Per que-sto il Bocuse d’Or Europe Off2018, nato dall’esigenza di valo-rizzare la cultura della tradizioneenogastronomica, è il luogo piùadatto per sviluppare questopercorso che si intende prose-guire con altre iniziative parten-do da questo «Anno del CiboItaliano» per proseguire con unprogetto di più ampio respiro.Per ulteriori informazioni:Elena Schina, CNA Agroali-mentare, tel. 011.19672185,[email protected]

Dalle origini della lavorazione del Cibo degli Dei alle imprese artigiane di eccellenza torinesi

La storia del cacao al «Bocuse d’Or Off»Una tavola rotonda spiega perché il Piemonte è una delle capitali italiane del cioccolato

Il pubblico in sala con a sinistra, inprima fila, il Presidente di CNA TorinoNicola Scarlatelli e il Segretario Pao-lo Alberti. Nella fotografia a destra, ilbrindisi nel cortile di Palazzo Biragotra il professor Giuseppe Bracco, ilmaestro cioccolatiere AlessandroFioraso e Claudio Fantolino, Presi-dente CNA Agroalimentare Torino

Canne fumarie, nuova norma dall’UeIn autunno al via il calendario dei corsi Fer, aperte le prenotazioni

Per fare chiarezza sulla nuovanorma Uni 10845/2018 sul-

le canne fumarie, entrata in vi-gore lo scorso 22 febbraio, e chesi basa sui criteri di verifica e ri-sanamento dei sistemi per l’eva-cuazione dei prodotti della com-bustione asserviti ad apparecchialimentati a gas, di tipo B e di ti-po C, collegati a caldaie, scalda-bagni istantanei e ad accumulo,stufe, radiatori a gas e generatoridi aria calda, si è svolto, lo scorso13 giugno presso la sede direzio-nale della CNA a Torino, un se-minario di formazione tecnica acura di CNA Installazione, conla collaborazione di Wöhler Ita-lia, che ha visto la partecipazionedi circa 70 imprese associate. Il

relatore German Puntscher, am-ministratore delegato di WöhlerItalia, ha trattato, nel corso dellaserata, questi argomenti: verificafunzionalità di sistemi in eserci-zio connessi ad apparecchi ali-mentati a gas; verifica idoneità disistemi esistenti per i quali è pre-visto il collegamento di apparec-chi alimentati a gas; adeguamen-to di sistemi; risanamento e ri-strutturazione di camini e cannefumarie esistenti che non soddi-sfano i requisiti della norma; in-tubamento di camini e canne fu-marie esistenti. La norma rap-presenta un punto fondamentaleper tutti gli installatori e special-mente per i manutentori che de-vono garantire la massima sicu-

rezza ai clienti. Si ricorda a tuttigli installatori che sono in corsole iscrizioni ai nuovi corsi Fer(Fonti ed energie rinnovabili) inpartenza in autunno. Info: Re-sponsabile CNA Installazione eImpianti, Luigi Pizzimenti,tel. 011.1967.2201, [email protected]

Artigiani nel salone Carbotta duran-te il corso di formazione

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19Aggregazioni dei mestieri

I l Presidente nazionale CNA,Daniele Vaccarino, ha aperto

il 24 maggio scorso a Roma lariunione dei Portavoce nazionalidei mestieri, indicando il pianostrategico nazionale e l’orienta-mento fondamentale da perse-guire nei prossimi mesi: «Cre-scere». Fondamentale, per averemaggior potere di negoziazionecon le Istituzioni e con le altreAssociazioni d’impresa, è far au-mentare anche il numero degliassociati abbinati all’Inps. «Sia-mo in tanti e siamo una forzaimpetuosa, ognuno di noi puòcontribuire per far crescere an-cora l’Associazione e a raggiun-gere un livello di massima rap-presentanza all’interno del mon-do dell’artigianato. Occorreperò mettere insieme le capacitàe le intelligenze di tutti per au-mentare considerevolmente ilnumero dei Soci». Con l’inse-diamento del nuovo Governo èdi nuovo possibile presentare in-terpellanze a sostegno delle varieproblematiche dei mestieri ainuovi parlamentari che, si au-spica, siano più attenti rispettoal passato alle esigenze degli arti-giani. «E’ il momento di dimo-strare che CNA è una grandeAssociazione, moderna, in gradodi affrontare le nuove sfide, in-tercettare nuove aziende, offren-do oltre ai soliti servizi, nuovesoluzioni adeguate ai nuovi tem-pi e modi del lavoro delle impre-se» ha detto Vaccarino, sottoli-neando: «Sappiamo che la sceltadei Mestieri, accanto al lavoroche fanno le Unioni, è fonda-mentale per favorire lo sviluppoassociativo». Il compito dellaCNA è dunque quello di saperanalizzare le problematicheprincipali e di proporre soluzio-ni concrete per ogni specificoMestiere, andando ad inciderecon ancora maggiore intensitàsul tessuto imprenditoriale ita-liano. I Portavoce nazionali han-

no suggerito a Vaccarino di la-vorare, per una maggiore pene-trazione della CNA, nei mondidell’imprenditoria femminile egiovanile e di estendere i serviziall’internazionalizzazione. Oc-corre anche implementare lacompenetrazione tra i vari Me-stieri per incentivare la collabo-razione e l’interconnessione tragli associati, favorendo la nascitadi reti di collaborazione profes-sionale. In questo modo si at-tuerebbe quella «contaminazio-ne» tra i mestieri proposta da Fi-lippo Dalla Villa, Presidente diCNA Comunicazione e Terzia-rio avanzato. CNA dev’esseresempre di più una lobby impor-tante, per risolvere almeno unaparte dei problemi degli associa-ti, grazie ai suoi contatti con leistituzioni, aumentando la velo-cità di risposta alle problemati-che sollevate dalle imprese. Nonci si associa per un semplice de-siderio di appartenenza, ma sul-

la spinta dei problemi aziendalie con la speranza di far aumen-tare il proprio giro d’affari. Lamaggior parte degli associatinon conosce bene tutti i serviziche vengono messi a disposizio-ne dalla CNA e quindi, spesso,ricerca all’esterno servizi e pro-fessionalità che non pensa di po-ter provare all’interno della pro-pria Associazione. Tra i temi piùcaldi dibattuti vi è stato, natu-ralmente, anche quello del cre-dito bancario, un tema sul qualeCNA deve poter accrescere lapropria influenza rappresentan-do a livello nazionale centinaiadi migliaia di aziende di cuispesso conosce bene caratteristi-che e solidità. Durante l’incon-tro, è stato ricordato che occorrelavorare sui territori per far capi-re alle aziende che è convenienteper loro aderire a CNA. In que-sto senso, l’articolazione Unio-ni-Mestieri è imprescindibile:rappresenta le tante antenne che

permettono a CNA di intercet-tare le richieste delle imprese sulterritorio. Esiste anche un pro-blema di ricambio generazionalenel sistema imprenditoriale ita-liano e dei Soci CNA: i giovaninon fanno impresa o lo fannocon grandi difficoltà e moltevolte le nuove Partite Iva hannovita breve. Chi fa impresa vive,ormai da anni, un profondo di-sagio e scoraggia non di rado ifigli ad inserirsi nell’azienda difamiglia. Tra i nuovi servizichiesti a livello nazionale daiPortavoce dei mestieri si segna-lano quelli a supporto della pro-gettazione e informatizzazione,per la consulenza sulle gared’appalto e all’iscrizione al Me-pa. Tutti i Portavoce si sono det-ti pronti a impegnarsi in questoprogetto di crescita e di riaffer-mazione del ruolo della CNA(si ringrazia per la collaborazioneil Portavoce di CNA Editoria, Si-mone Merlino).

Il rilancio di CNA deve partire dai MestieriL’invito del Presidente Daniele VaccarinoOggi sono 45 e sono l’ossatura della Confederazione; obiettivo crescita, per essere «più forti»

Noleggio a lungo termine, nuove formuleUnipolSai garantisce la salvaguardia della classe di merito Rcauto

Da UnipolSai arriva una in-teressante e innovativa

proposta di noleggio a lungotermine per privati e imprese.Prima tra tutte le novità a bene-ficio del cliente, vi è la possibi-lità di mantenere la propria sto-ria assicurativa, e quindi la pro-pria classe di merito, anche assi-curando un veicolo a noleggio.In sintesi, la proposta assicurati-va di UnipolSai comprende nelcosto: Rc auto ed Rca Extra; in-cendio; furto; eventi sociopoliti-ci e naturali; Kasko; cristalli; tu-tela legale; assistenza stradale; si-stema Unibox e spese di recupe-ro Unibox. Unibox è un disposi-tivo satellitare che consente ilmonitoraggio H24 della vettura

tramite un’apposita centraleoperativa: il dispositivo rivelatutta la sua utilità in caso di fur-to, incidente o guasto. E se ilcliente sceglie la riparazione di-retta, in caso di sinistro, sonostati elimitati del tutto scoperti efranchigie, con la sola esclusionedella garanzia Kasko per la qualeè stata introdotta una franchigiafissa di 500 euro. Inoltre, ilcliente potrà godere dei servizi edei vantaggi garantiti dai dispo-sitivi Unibox e approfittare delfinanziamento di Finitalia a tas-so zero per il pagamento del pre-mio di polizza in comode ratemensili. L’offerta assicurativa èabbinata a contratti di noleggio,della durata dai 24, 36, 48 o 60

mesi, prestati grazie al partnerCar Server, che offrono: ampiascelta di veicoli in pronta conse-gna o personalizzabili; ritiro epermuta dell’usato; anticipo da0 al 30% del valore del veicoloselezionato; nessun onere ammi-nistrativo; manutenzione ordi-naria e straordinaria sempre in-clusa; cambio gomme incluso;gomme termiche incluse; con-guaglio kilometraggio annuo.Informazioni e preventivi: Ro-berto Giacone, CNA Assicura-zioni Srl, via Spalato 62/a, Tori-no, tel. 011.38.28.702. Orarioapertura al pubblico: 9-13 e14.30-17.30; venerdì orariocontinuato, 9-16.30; mercoledìmattina chiuso al pubblico.

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Aggregazioni dei mestieri20

Attraverso il format «Made inItaly: Valore Economico,

Sociale, Etico - Cucire, Tramare,Ordire, Tessere, Formare... Eti-ca!» CNA Federmoda continua ilsuo lavoro di analisi e approfon-dimento delle dinamiche insitenella filiera moda per tenere altal’attenzione sui temi della soste-nibilità sociale, ambientale edeconomica della filiera della mo-da e contribuire a definire nuovepolitiche e azioni a favore del si-stema, da sottoporre all’attenzio-ne del Governo nazionale e alleAmministrazioni locali. E dopoRoma, Prato, Carpi e Torino,l’appuntamento di quest’anno, il24 e 25 maggio scorsi, si è tenutoin Romagna con una due giornidi studio e discussione a Cesena-tico e a San Mauro Pascoli, la pa-tria del grande poeta italiano cheè anche una delle capitali dellacalzatura di qualità italiana.Molti gli ospiti presenti ad ini-ziare dal ministro uscente allapubblica istruzione Valeria Fede-li che ha sempre seguito congrande attenzione i lavori di que-sto importante appuntamentoper finire con il Presidente nazio-nale della CNA Daniele Vaccari-no. L’iniziativa ha preso le mosseanche da alcune tragedie che col-pirono il mondo del tessile, lapiù nota quella del crollo del Ra-na Plaza in Bangladesh, senza di-menticare quelle di Barletta del2011 e di Prato del 2013, ma so-prattutto dalla consapevolezzadel gruppo dirigente CNA Fe-dermoda di rimettere al centrodella discussione politica, econo-mica e sociale il valore della filie-ra quale elemento fondante ilsuccesso del made in Italy. Nellagiornata di giovedì 24 maggio, aCesenatico, si sono riuniti quat-tro tavoli di confronto su temi digrande attualità per la moda ita-liana moderati dai responsabiliregionali di CNA Federmoda(Stefania Gamberini, Francesca

Mazzocchi, Matteo Ribon, Vita-liano Alessio Stefanoni). L’inter-nazionalizzazione nella moda e ilruolo delle micro e piccole e me-die imprese, con la collaborazio-ne di Alberto Scaccioni, ammi-

nistratore delegato di Ente modaItalia Srl; Competenze e mae-stranze nella moda, con la colla-borazione di Massimiliano Fran-ceschetti, ricercatore dell’Inapp;La filiera della moda e il concetto

di sostenibilità, con la collabora-zione di Romano Benini, diret-tore del master in politiche dellavoro della Link University diRoma; L’innovazione nel e per ilsettore moda, con la collabora-zione di Flaviano Celaschi, coor-dinatore del corso di laurea indesign del prodotto industrialeall’Università di Bologna. E ve-nerdì 25 maggio, a San MauroPascoli, presso Villa Torlonia, èstata restituita ad una platea diimprenditori e di studenti dell’I-stituto professionale Marie Cu-rie di Savignano sul Rubiconeuna sintesi delle principali posi-zioni emerse nei singoli tavoli.In particolare, sul tema della for-mazione, molto sentito dagliimprenditori, sono emersi dueforti appelli: uno alle Istituzioni,con una richiesta di riforma deisistemi formativi nella direzionedelle esigenze delle imprese, euno verso CNA nazionale, affin-ché vigili e stimoli la politica perarrivare presto a questa riforma.Dalla formazione, infatti, «di-pende il futuro dell’artigianatoitaliano» (al.st).

Moda etica e sostenibile, meeting in RomagnaÈ il quinto appuntamento nazionale sul temaDopo il crollo del Rana Plaza. Le imprese: «Dalla formazione dipende il futuro del made in Italy»

In alto, la foto di gruppo a fine lavori del team di CNA Federmoda con alcentro il Presidente nazionale CNA Daniele Vaccarino e alla sua destranell’ordine: Antonio Franceschini, Responsabile nazionale CNA Federmoda;Luisa Del vecchio e Roberta Alessandri, membri Presidenza nazionale CNAFedermoda. Sotto, Marco Landi, Presidente nazionale CNA Federmoda; An-tonio Franceschini; Valeria Fedeli, al momento della foto ministro dell’Istru-zione, Università e Ricerca. Accanto, l’intervento di Daniele Vaccarino

L’arte di Ivana Guarini premiata in SiciliaPrima ex aequo alla mostra collettiva internazionale a Mezzojuso

Un’artista piemontese havinto ex aequo il primo

premio nella categoria «Arte fer-ro» alla collettiva internazionaled’arte «I colori degli artisti aMezzojuso per un mondo mi-gliore» che si è svolta nel Castel-lo di Mezzojuso, comune in pro-vincia di Palermo, dal 2 al 30giugno scorsi. Si tratta di IvanaGuarini, titolare della Mec Artedi Carmagnola, insieme al mari-to Valter Rossero, che ha ottenu-to il prestigioso riconoscimentoper la sua creatività a pari meritocon il giovane siciliano Salvo

Vella. La Città metropolitana diPalermo che quest’anno è la ca-pitale italiana della cultura èpunto di riferimento di impor-tanti eventi culturali di richiamonazionale tra i quali va certa-mente annoverato quello che si èappena concluso a Mezzojuso,alla sua primissima edizione, sot-to la direzione artistica di Rober-to Guccione. Un evento forte-mente caratterizzato dalla parola«solidarietà». Accomunati daquesto slancio vitale, gli artistipartecipanti al concorso hannorecepito con entusiasmo il di-

sposto delbando di con-corso che sta-biliva che leopere realizza-te in occasionedella mostravenissero alCentro riferi-mento onco-logico di Avia-no e al Comune di Mezzojuso.Guarini ha partecipato alla col-lettiva con due opere realizzatein ferro battuto: Iris di ferro ve-stita e Leone (al.st).

Ivana Guarini

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Nessuno, fino ad ora, hamesso nero su bianco nu-

meri statisticamente attendibili,ma il fenomeno, ormai moltooltre i livelli di guardia, investe,coinvolge e danneggia pratica-mente tutti i settori del lavoroautonomo, delle professioni edell’artigianato. CNA ogni gior-no riceve decine di segnalazioni

che ha deciso di non chiuderenel cassetto, ma di trasformarein una grande campagna di sen-sibilizzazione sui media: #im-preseimpossibili denuncia que-sta situazione, lanciando l’hash-tag #conchinonsiarrendemai.Una campagna che CNA inten-de usare per contrastare con tut-ti i mezzi l’abusivismo che col-pisce in particolar modo i setto-ri dell’estetica e dell’acconciatu-ra. Qualche cifra. Gli acconcia-tori regolari sono circa 105 milain Italia. Ogni due di loro c’è unabusivo, ed è una stima per di-fetto. Stessa situazione per le 46mila estetiste. Ogni due impresenormali c’è un abusivo. Nécambia la musica anche per i 7mila tatuatori autorizzati. Primadi qualsiasi ragionamento sul-l’illegalità e sull’evasione fiscalee contributiva, bisogna avvisarei cittadini che corrono grandi ri-schi nell’affidarsi a operatorinon qualificati ma improvvisati,che non rispettano le norme diigiene e sicurezza, usando appa-recchiature non a norma e pro-dotti pericolosi. E’ sempre vali-

do, oggi più che mai, lo slogandell’ultima campagna di CNA«Gli abusivi giocano sulla tuapelle, scegli mani sicure». L’abu-sivismo colpisce altrettantoenergicamente il settore ricetti-vo, che porta con sé anche rischiper la sicurezza pubblica, inquanto le strutture irregolarinon comunicano i dati dei

clienti alle autoritàdi polizia. Nel con-tempo operanosenza rispettarenessuna regola, diigiene o di tuteladei lavoratori, fi-scale o amministra-tiva che sia. Un set-tore dove il rischioè a 360 gradi èquello del traspor-to, nel quale davve-

ro gli abusivi prosperano ingrande quantità. E colpisconoin particolare il trasporto dimerci per conto terzi sprovvistidell’iscrizione all’Albo degli au-totrasportatori. Non è finita. Cisono gli autobus a noleggio conconducente che operano senzaautorizzazione; i finti noleggia-tori; i «tassisti» che tali non sonoe pullulano nelle zone turistichecercando di accalappiare gliignari stranieri. E lo stesso valenel settore delle autoriparazionie dei gommisti: impianti di fre-ni o pneumatici non sostituiti aregola d’arte possono avere con-seguenze letali. L’abusivismoprocede a braccetto con la con-traffazione, un altro male deva-stante del «Sistema Italia» chearreca danni alla concorrenza,all’occupazione regolare, aquanti operano nella legalità emirano alla qualità. E’ stato cal-colato che in Italia il mercatodel «falso» vale circa sette miliar-di di euro con una perdita fisca-le che, tra effetti diretti e indi-retti, vale 5.7 miliardi di euro eoltre 100 mila posti di lavoro

sottratti all’occupazione legale.Senza contare l’Italian Soun-ding, l’utilizzo fuorviante di no-mi, denominazioni, simboli ealtri elementi del made in Italyche colpisce principalmente ilsettore agro-alimentare e lo dan-neggia per una cifra calcolata in-torno ai 90 miliardi. Nelle clas-sifiche dei prodotti più contraf-fatti, al primo posto, per valoredel fatturato, ci sono l’abbiglia-mento e gli accessori moda, se-gue il settore degli audiovisivi edi prodotti alimentari; un settorein crescita è quello dei dispositi-vi elettronici, soprattutto cellu-lari e componenti. A Torino,che per nostra fortuna non è trale prime dieci province per nu-merosità di pezzi sequestrati, lepeculiarità sono due: la rilevantecommercializzazione dei ricam-bi auto e il falso merchandisingsportivo della Juventus. Lo scor-so 11 giugno, CNA ha anchefirmato, a Firenze, un protocol-lo di intesa - per sensibilizzare lefuture generazioni sul tema - traministero dello Sviluppo econo-mico (Mise), ministero dei Benie delle Attività culturali (Mi-bac), Guardia di Finanza ed al-tre associazioni di rappresentan-za, alla presenza del ministerodell’Istruzione dell’Università edella Ricerca (Miur) e del mini-stero degli Affari Esteri e dellaCooperazione Internazionale(Maeci). «Manca una pienaconsapevolezza di quanto di ne-gativo comporti questo fenome-no dal punto di vista economicoe sociale, un fenomeno che co-sta in termini di mancati introitiper le aziende e per l’erario e intermini di occupazione oltre airischi per la salute e la sicurezza»- ha dichiarato Antonio France-schini, Responsabile Ufficiopromozione e Mercato interna-zionale CNA che ha sottoscrittoil protocollo per la Confedera-zione (m.p).

Parte la campagna social nazionale #conchinonsiarrendemai della Confederazione dell’artigianato

Abusivismo, contraffazione: danno per le PmiAcconciatura, estetica, trasporto persone, autoriparazioni: il «mercato del falso» vale 5.7 miliardi

21Aggregazioni dei mestieri

Sono oltre 100 mila i posti di lavoro sottratti all’oc-cupazione legale

TORINO È STATA LA PRIMA SE-DE, NEL 1884, DELL’UFFICIO

SPECIALE DELLA PROPRIETÀ

INDUSTRIALE e in Torino so-no nate anche le prime so-cietà di consulenza brevettua-le. La Camera di commercio,inoltre, in collaborazione conistituzioni e Associazioni dicategoria locali, nel 2008 hacontribuito alla nascita di unComitato dedicato alla lottaalla Contraffazione. Il Comi-tato provinciale per la lottaalla Contraffazione nasce perdefinire nuove e più incisiveiniziative per il contrasto delfenomeno del commerciodelle merci contraffatte ten-denti ad informare i cittadinied a scoraggiarne l’acquisto.Il Comitato presta particolareattenzione al ruolo e alla tute-la del consumatore, svolgen-do un’attività che analizza ilfenomeno della contraffazio-ne, con l’intenzione di faremergere le problematicheconnesse a settori di partico-lare rilievo economico e so-ciale a livello locale. La Ca-mera di commercio è attivadal 2012 con l’Osservatorioprovinciale sulla contraffazio-ne, del quale fa parte ancheCNA Torino, che ha ispezio-nato ad oggi ben 2700 realtàlavorando soprattutto sui set-tori alimentare, tessile, gio-cattoli, farmaci e cosmetici.Chiunque abbia domande esegnalazioni in tema di con-traffazione può rivolgersi alloSportello Telematico Osser-vatorio di Torino sulla Con-traffazione, servizio informa-tivo on-line gratuito e riserva-to sul tema della lotta allacontraffazione e della tuteladella proprietà industriale.

La storia

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Informazione22

Dall’applicazione che misurail tasso alcolemico allo

scooter sharing per promuoverela mobilità sostenibile, dalle so-luzioni per la Cyber Security aldispositivo che permette di teneresempre sotto controllo i consumidegli elettrodomestici di casa:queste alcune delle idee che sonostate presentate durante la nuovaedizione di Startuppato. L’eventodedicato alle start-up innovativeè stato organizzato da Treatabit,il percorso di incubazione di I3pdedicato ai progetti digitali, e siè svolto il 14 giugno presso ilToolbox Coworking di Torino(http://www.toolboxcoworking.com) come anticipato sul numeroscorso di Corriere Artigiano: oltre100 startup innovative hannoavuto l’opportunità di mostrarele loro idee in anteprima e farsiconoscere da potenziali utenti eclienti. Di seguito, si elencanoalcune delle start-up che i visita-tori hanno potuto conoscere du-rante Startuppato.

Floome, il tasso alcolemico simisura con lo smartphone. Si-curezza è la parola chiave diFloome, la start-up padovanache ha realizzato un dispositivoche, collegato allo smartphonee tramite un’applicazione, per-mette di verificare il propriotasso alcolemico in pochi secondi.Il device utilizza gli stessi sensoridegli etilometri delle forze del-l’ordine e trasforma lo smartpho-ne in un rilevatore di tasso alco-lico. Tramite l’applicazione ven-gono fornite informazioni utiliper evitare danni, incidenti emulte, dal tempo necessario alproprio fisico per smaltire l’ec-cesso di alcol al limite legale diebbrezza. Inoltre, l’app consentedi chiamare un taxi o un amicoper farsi dare un passaggio a casao di trovare un locale dove man-giare qualcosa, con lo scopo discoraggiare le persone a mettersi

alla guida in stato di ebbrezza(https://www.floome.com/it).

Cyber Security: con Ermes Cy-ber Security i dati sensibilisono al sicuro dai furti. Glo-balmente esistono 20 mila WebTracker, aziende come Facebook,Linkedin e Google che raccol-gono ogni singola informazioneche lasciamo sul web, utilizzandoquesti dati in maniera innocuaper profilare ogni utente e pro-porre contenuti mirati. Tuttavia,è stato documentato come questistrumenti possano essere utilizzatiper spiare costantemente le attivitàdei dipendenti delle aziende eraccogliere informazioni sensibilie private su utenti mirati comepersonaggi politici o per lo spio-naggio industriale. Per permettereagli utenti di navigare in sicurezzae difendersi dai rischi generatidai Web Tracker Ermes CyberSecurity, start-up innovativa eSpin-Off del Politecnico di To-rino, ha sviluppato e brevettatoErmes Internet Shield, una so-luzione che non richiede alcunintervento umano e che assicurauna protezione totale aggiornatain tempo reale (https://www.er-messecurity.com).

Mobilità sostenibile con Mi-Moto Smart Mobility, lo scootersharing elettrico. Viabilità piùsnella per città sempre più smarte green, abbattimento dei costifissi per l’utente, flessibilità dispostamento, mai più problemidi parcheggio: questi alcuni deivantaggi del servizio di scootersharing elettrico offerto da Mi-Moto Smart Mobility, oggi attivosolo a Milano, ma presto anchea Torino. La start-up che si pro-pone anche come alleato delleamministrazioni comunali nellabattaglia per la riduzione dell’in-quinamento e del traffico urbano,mette a disposizione di studenti,cittadini e pendolari scooter elet-

trici che possono essere noleggiatiin totale autonomia per sposta-menti urbani tramite app susmartphone. A fine noleggio, rag-giunto il punto d’interesse, gliutenti possono rilasciare gli scooterovunque consentito all’internodell’area operativa. I veicoli Mi-Moto sono disponibili 24 ore su24, elettrici e a zero emissioni(http://www.mimoto.it).

Else Corp: moda e retail al-l’insegna della sostenibilità.Moda, Virtual Retail e CloudManufacturing sono le parolechiave di Else Corp, la start-upche ha sviluppato Else (ExclusiveLuxury Shopping Experience).Si tratta di una piattaforma CloudSaaS e Api tecnologicamenteavanzata basata sul modello dibusiness Virtual Retail, un con-cetto innovativo che sfrutta letecnologie 3D, l’Industria 4.0 el’intelligenza artificiale per con-sentire alle aziende di offrireesperienze d’acquisto futuristichee lussuose, prodotti dalla perfettavestibilità e processi di produzionepiù sostenibili. Scopo di Else èridefinire la catena del valorenell’industria della moda attra-verso la ricerca applicata, l’inno-vazione e la collaborazione con ileader del settore e sviluppandotecnologie e processi aziendalisostenibili, trasparenti e tracciabili(http://www.else-corp.com).

Midori, con Ned l’energia di casaè sotto controllo.Midori, la start-up nata alla fine del 2011 ed ospitatapresso l’Incubatore I3p, ha presen-tato strumenti di smart metering edi analisi energetica rivolti ad aziendee cittadini. In particolare, Midoriha mostrato al pubblico Ned, ilprimo smart meter made in Italyche permette di tenere sotto con-trollo quanta energia consumanogli elettrodomestici di casa, attraversoun solo strumento di misura (htt-ps://ned.midorisrl.eu).

Startuppato di Treatabit-I3p è la vetrina del futuro: dalla mobilità sostenibile alla Cyber Security

In mostra c’è l’innovazione «made in Italy»Progetti che si affacciano sul mercato grazie al sostegno dell’Incubatore del Politecnico di Torino

MANUALMENTE APRE AL

MONDO DELLA BELLEZZA.Manualmente Settore Be-nessere sarà la grande no-vità di Manualmente, il sa-lone della creatività al fem-minile, che torna anchequest’anno al Lingotto Fie-re di Torino dal 27 al 30settembre prossimi con ora-rio continuato 9.30-18.30.Manualmente Settore Be-nessere si svolgerà solamen-te nelle giornate di sabato29 e domenica 30, all’inter-no del padiglione 1, in con-comitanza con l’affermatamanifestazione. Gli standsaranno 70 e saranno divisiper area: yoga, relax (mas-saggi gratuiti) e bodypain-ting. Inoltre, sarà disponi-bile anche la Sala Rossa,all’interno della quale si po-tranno programmare delleconferenze indirizzate aiprofessionisti di settore. Icentri estetici e i centri be-nessere, associati alla CNA,potranno usufruire di tarif-fe vantaggiose per organiz-zare un’esposizione colletti-va come ad esempio: standdi dimensioni 4 metri per2 metri (anche ad angolo)a 490 euro per due giornidi fiera. Manualmente to-talizza, in media ogni an-no dai 13 mila ai 15 milavisitatori. Per ulterioriinformazioni è possibileconsultare il sito Internet:www.manualmente.it/to-rino/presentazione. Infor-mazioni e adesioni: Davi-de Padroni, ResponsabileCNA Benessere e Sanità,tel. 011.1967.2108-2228,[email protected] - [email protected]

Fiere

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23Informazione

I l 24 maggio scorso, il mini-stero dello Sviluppo econo-

mico (Mise) ha reso nota la clas-sifica dei Competence centerammessi al finanziamento pre-visto dall’apposito bando chiusoormai un mese fa: la propostadella cordata piemontese centratasull’Advanced manifacturing neisettori automotive e aerospazio,composta da Politecnico di To-rino e Università di Torino uni-tamente a 24 aziende privateche hanno aderito con una ma-nifestazione di interesse, ha ot-tenuto il primo posto, seguitada Politecnico di Milano, Uni-versità di Bologna, Scuola Su-periore Sant’Anna di Pisa, Uni-versità di Padova, Federico II diNapoli, Cnr e La Sapienza diRoma. Ma questa non è l’unicabuona notizia. Il Mise ha, infatti,comunicato che allo stanziamen-to iniziale di 40 milioni di europrevisti per questo bando, haaggiunto altri 33 milioni - dicui 13 destinati ai progetti delSud Italia. Nelle prossime setti-mane ogni singolo parternariatodovrà affrontare la negoziazionecon il ministero per la stesuradefinitiva dei progetti dettaglian-do impegni economici, obiettivie tempi di realizzazione per con-sentire l’emanazione del decretodi concessione. Hanno aderitoal progetto piemontese: 4D En-gineering Srl, Agilent Techno-logies Spa, aizoOn ConsultingSrl, Altran Italia Spa, CemasElettra Srl, Consoft Sistemi Spa,Eni Spa, Fca Italy Spa, Fev ItaliaSrl, Ge Avio Srl, Gm GlobalPropulsion Systems-Torino Srl,Illogic Srl, Iren Spa, ItaldesignGiugiaro Spa, Leonardo Spa,Merlo Spa, Prima Industria Spa,Reply Spa, Siemens Spa, Skf In-dustrie Spa, Spa Michelin Ita-liana, Stmicroelectronics, ThalesAlenia Space Italia Spa, TimSpa. Il Centro di Competenzarappresenta una importante realtà

anche per tutte le Pmi dell’in-dotto e per lo sviluppo econo-mico complessivo della Cittàmetropolitana: metterà a dispo-sizione delle aziende «linee pilota»innovative per diverse tecnologiemanifatturiere e costituirà unpunto di riferimento in tutti gliambiti ad esse collegati (BigData, Internet of Things, robo-tica, fotonica, cybersecurity, nuovimateriali, efficientamento ener-getico dei processi), inclusa l’or-ganizzazione del lavoro e dellaproduzione. Una delle novità sucui questa nuova infrastruttura,votata all’innovazione di prodottoverrà misurata, è legata alla vo-cazione a svolgere attività di svi-luppo che, partendo dai risultatidella ricerca di base svolta nelleUniversità, siano rivolte alla pro-duzione ed alla certificazionedella stessa. In maniera sinergicarispetto alla più ampia iniziativaeuropea della Knowledge andInnovation Community sull’Ad-vanced Manufacturing, il Centrodi competenza si prefigge find’ora lo scopo di portare lo svi-luppo di nuovi prodotti ad unlivello di maturazione tecnologicaprossimo al mercato, rendendopiù rapida per le imprese la tran-sizione verso i nuovi paradigmiproduttivi. Il Rettore del Poli-tecnico di Torino, Guido Saracco,ha dichiarato: «Si tratta di unottimo risultato per il sistemauniversitario e socioeconomico

del nostro territorio. Da qui ilnostro sistema manifatturieropuò ripartire mirando ad esseresempre più competitivo graziealla sinergia tra università, centridi ricerca, sistema delle aziendee piccole medie imprese. Torinosi fonda sul manifatturiero edalla manifattura avanzata potràripartire». «Siamo molto soddi-sfatti di questo risultato» dichiarail Rettore dell’Università di Torno,professor Gianmaria Ajani, «chepone gli Atenei torinesi comemotore dell’innovazione del tes-suto industriale italiano. L’azionecongiunta di Università e Poli-tecnico offre un panorama dicompetenze che ci colloca ai ver-tici nazionali. Il progetto spaziainfatti in tutti gli aspetti utiliper le imprese del futuro, scienzae tecnologia dei materiali, l’in-gegneria, l’informatica e l’energia,ma anche la sociologia, l’econo-mia e le scienze umane. Per l’In-dustria 4.0 non sono necessarisolo macchine e robot, ma occorresoprattutto far crescere una nuovacultura del lavoro, individuarenuovi modelli organizzativi enuove opportunità di businessper le aziende. Su questi temi,l’Università di Torino è pronta».«E su questi temi - evidenzia ilPresidente di CNA Torino, NicolaScarlatelli - l’artigianato e le Pmisono pronti al confronto opera-tivo, in una logica di sinergia edi crescita del territorio».

Il Piemonte può ripartire da Industria 4.0:il Competence center di Torino è vincentePrimo nella graduatoria del bando Mise; sinergie con le Pmi nell’automotive e aerospazio

CONTRIBUTI ALLE NUOVE

IMPRESE CHE SI INSEDIANO

NELL’AREA DEL PINEROLESE,IL BANDO SCADE IL 17 SET-TEMBRE. Il Gruppo di azio-ne locale (Gal) Escartons eValli Valdesi ha pubblicato ilbando «Aiuti all’avviamentodi attività imprenditorialiper attività non agricole nel-le zone rurali», operazione6.2.1, rivolto a chi intendeaprire un’attività imprendi-toriale in valle. La scadenzadel bando è fissata per lu-nedì 17 settembre alle ore12. I primi requisiti da sod-disfare sono: essere senzapartita Iva oppure aver av-viato l’attività da meno di180 giorni dalla presentazio-ne della domanda di soste-gno al Gal; avere la sedeaziendale in area Gal; avereun business plan validatodal Programma Mettersi inProprio (Mip). La doman-da deve essere trasmessa pervia telematica ed è necessa-rio essersi già registrati sulportale www.sistemapie-monte.it. Per ulterioriinformazioni: cliccare suhttps://www.evv.it/sistema-piemonte-fascicolo-azienda-le-e-domanda-di-sostegno/.Il bando è, invece, consulta-bile cliccando suhttps://www.evv.it/bando-6-2-1-aiuti-allavviamento-di-attivita-imprenditoriali-per-attivita-non-agricole-nelle-zone-rurali. Per ulterioriinformazioni contattaredirettamente il Gal Escar-tons e Valli Valdesi Srl, tel.0121.93.37.08, oppure tel.0121.95.06.44, email [email protected], sito webwww.evv.it

Bandi Gal

L’ingresso del Politecnico di Torino da corso Duca degli Abruzzi

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Sul ruolo strategico della pic-cola impresa in Italia, Dario

Novajra ha le idee molto chiare,così come sul modo in cui si do-vrebbe operare tutti quanti perfare davvero grande questo no-stro Paese: «Tratta sempre gli al-tri come vorresti essere trattatotu», dice sorridendo e precisan-do che non si tratta certo di «undogma religioso», ma di unabuona prassi che fa bene all’a-zienda, alle persone che ci lavo-rano dentro e ai clienti. Dario èil titolare, insieme al fratello Val-ter, della Antiche Insegne Srl,una piccola azienda con sede aCarignano nata nel 2000 conl’obiettivo iniziale di produrreuna ventina di insegne artisticheal mese, dal fascino retrò, e diavere un bacino d’utenza pro-vinciale. Un’attività quasi speri-mentale da affiancare a quellaportata avanti da tempo da Val-ter nel settore pubblicitario edella comunicazione visiva alservizio delle aziende che però,passo dopo passo, è diventata to-talizzante e vincente. Nel giro dipochi anni dalla nascita del pro-getto, infatti, l’azienda è arrivataa produrre oltre 200 insegne almese e a venderle in tutta Italia,ma anche fuori grazie ad una re-te di 500 rivenditori. «Le nostreinsegne - racconta Dario - si tro-vano oggi in Norvegia, Francia,Australia, Stati Uniti, Germania,Repubblica Ceca, Russia, Gre-cia, Spagna, Lussemburgo» e inmolti altri paesi ancora. «Unanostra insegna a maggio è statainstallata in Florida». Qui, unnoto comico italiano, insieme adun socio, ha aperto da tempo unristorante. «Il cliente ci ha rag-giunti tramite Internet. Volevaun’insegna rigorosamente italia-na, fatta ad arte, e pochi giornifa (alla data dell’intervista, 7 giu-gno 2018, ndd) ci ha inviato peremail alcune immagini per testi-moniarne l’installazione e il gra-

dimento». «Lavoriamo poco suisocial network, certamente me-no di quanto dovremmo», diceDario, parlando anche a nomedel fratello, ma poi precisa diaver sempre creduto einvestito sulla retedelle reti, dotandosidi un sito web effica-ce. Del resto, la reteporta oggi molto la-voro in azienda. «Ècambiato l’approccio.Prima andavamo acercare i negozi unoper uno e ci propone-vamo ai clienti. Oggianche grazie a Inter-net, e alle fiere all’e-stero, sono soprattut-to i clienti a cercarenoi». Racconta Da-rio: «Ogni giorno arrivano inazienda un tot di email che di-ventano tanti preventivi e maga-ri 5 clienti accontentati. Ognianno aumentiamo di poco il fat-turato dopo averlo però dimez-zato negli anni più bui della cri-si. Oggi il 20% dei nostri clientiè in Piemonte, il 75% nel restod’Italia e il 5% nel resto delmondo, dove però le marginalitàsono più alte che qui». Con ilpassare degli anni e soprattutto aseguito della crisi economica imargini si sono ridotti. «Il mer-cato, del resto, è sovrano. Oggisi lavora molto di più per porta-

re a casa poco di più». Per que-sto, bisogna muoversi su tutti icanali: «Internet, social network,telefonate, email e bisogna saperaccogliere i clienti che vengono a

trovarci in azienda». E per que-sto c’è anche Ugo. «Ugo accogliele persone e lavora con noi e pernoi» dice Dario sorridendo.«Ugo è stato fatto da uno sceno-grafo di Torino che lavora per ilcinema. È così perfetto che alcu-ni clienti credono di vederlomuoversi. Ugo però è un mani-chino con il volto e le mani in si-licone. Quando arriva il cliente,Ugo fa in qualche modo l’acco-glienza. I primi due minuti lipassiamo sempre a parlare di luie questo fa abbassare le difese delcliente. Ci aiuta a predisporlo al-la vendita. Non parliamo né di

soldi né di sconti e nemmenodell’insegna. Poi, il cliente di so-lito tira fuori un pezzo di cartacon una sua idea e mentre glifacciamo visitare l’azienda -spesso è anche in compagniadella famiglia - il nostro graficoha il tempo di sviluppare intranquillità un primo bozzettoche sarà poi oggetto della tratta-tiva, davanti ad una buona tazzadi caffé. Il cliente che viene atrovarci è molto importante pernoi e va trattato con i guanti: nel90% dei casi compera». Per que-sto la visita dell’azienda è fonda-mentale: «Il cliente vede comelavoriamo e ne rimane sempreaffascinato». «Il valore aggiuntodel prodotto è fatto di tecnolo-

gie, di persone e di saper fare etutto questo è sotto i suoi oc-chi». Poi ci sono le telefonateche normalmente si traduconoin lavoro nel 50% dei casi e, in-fine, le email che sfociano nel25% circa dei casi in una com-messa. Comunque, precisa Da-rio, ogni contatto è prezioso etutti vanno sempre trattati bene,con rispetto e con attenzione. «Avolte si sta seminando per il fu-turo, come quando si va in fie-ra». La cura del cliente per Anti-che Insegne è quasi maniacale,nel senso più nobile della parola.

Dalla piccola Carignano, Dario e Valter Novajra hanno conquistato il mercato nazionale di settore

La bellezza dell’Italia passa dalle insegneL’attenzione al cliente e prodotti di comunicazione visiva «sartoriali» sono la ricetta del successo

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Dario e Valter Novajra mostrano una delle loro insegna davanti alla sededell’azienda a Carignano

Sopra, «Ugo», il manichino che «accoglie» iclienti in azienda; accanto, due fasi delle la-vorazioni eseguite anche a mano per la sa-gomatura delle insegne pubblicitarie

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«Al di là della garanzia europeadi due anni, noi rispondiamosempre su un eventuale errore dilavorazione. Perché su ogni no-stra insegna c’è il nostro nome equel nome è un biglietto da visi-ta per altri clienti». Antiche In-segne, azienda associata e con-venzionata con CNA Torino, in-signita del marchio EccellenzaArtigiana dalla Regione Piemon-te nel 2006, è la classica aziendaartigiana famigliare evoluta: cin-que dipendenti, più i due socidirettamente impegnati inazienda, circa 1250 metri quadridi superficie su due piani im-mersi nel verde della campagnatorinese, più l’officina per i lavo-ri di carpenteria e il reparto ver-niciatura. La nuova sede è statainaugurata tra il Natale 2009 e iprimi di gennaio 2010. «Conmio fratello siamo soci fin dallanascita», dice sorridendo Dario.«Tutte le difficoltà di una societàsi risolvono grazie al rapportosolido tra due fratelli. Ognunoha il suo spazio, tutto però vienesempre condiviso e se una sceltanon piace ad entrambi non vie-ne fatta». Ogni fase della lavora-zione dell’insegna viene realizza-ta in azienda a partire da fogli dialluminio trattato in superficie:dalla seppiatura, alla stampa di-gitale, dal taglio a fresa alle varielavorazioni manuali (bordatura,bombatura e altre svariate lavo-razioni di carpenteria ad hoc surichiesta del cliente), dalla verni-ciatura a forno alla consegna alcliente in kit di montaggio op-pure, se richiesto, al posiziona-mento sul posto. «Mettiamosempre il cliente nelle condizio-ni di poter risparmiare, specifi-cando ogni voce di costo ag-giuntiva». Di suo fratello, Darioha grande rispetto e ammirazio-ne: «Entrambi abbiamo fatto illiceo artistico. Quello bravoperò era lui. Io vivevo di renditagrazie ai suoi appunti. Lui è ilgenio di famiglia, io sono il ma-stino. Lui è quello che ha le idee,io quello che le realizza con de-terminazione e sempre e solograzie al suo aiuto». La grafica èil cuore dell’azienda che si di-stingue da sempre per la ricerca-tezza dei suoi prodotti e per la

loro unicità. «Ogni nostra inse-gna è un abito su misura. Realiz-ziamo anche insegne in vetrocon foglia d’oro zecchino a 24carati. Forse siamo rimasti indue in Italia a saper fare questotipo di lavorazione e l’altro è aVenezia». Antiche Insegne è unmix vincente di artigianalità etecnologia, di sapere manuale ecompetenza digitale. «L’insegnadipinta a mano viene ormai rea-lizzata molto di rado perché inazienda siamo in grado di farlasolo io e mio fratello. La data diconsegna verrebbe spostata mol-to in avanti nel tempo. Più fre-quentemente, invece, realizzia-mo il restauro di vecchie inse-gne». L’azienda è inoltre un pun-to di riferimento per molte pro-duzioni cinematografiche eagenzie di comunicazione: «Ab-biamo realizzato insegne per ilcinema e la pubblicità», raccontaDario. Così, mentre le loro inse-gne viaggiano per l’Italia e per ilmondo attraverso il grande e ilpiccolo schermo e soprattutto itanti negozi che le hanno adot-tate, loro si dichiarano tipica-mente «endemici», saldamenteancorati al territorio. «Siamocertamente all’ottava generazio-ne in Carignano, ma non siamomai stati una famiglia ricca. Tut-to quello che nostro papà ci hapotuto lasciare è stato il buonsenso, il buon senso unito all’o-nestà». Un’onestà così radicatache pervade ogni attimo della vi-ta di questa piccola azienda: «Secommettiamo un errore nonsbagliamo solo come impresa,mettiamo in crisi i nostri dipen-denti e le loro famiglie». Perquest’ l’azienda è cresciuta passodo passo, senza fretta, consoli-dando attentamente ogni risul-tato, prendendo a riferimentoogni consiglio, utilizzando l’e-sperienza professionale dei vec-chi battilastra, di artigiani e re-stauratori. Poi, però, c’è la tec-nologia, all’avanguardia, e unacerta idea di fare impresa che èdiventata l’elemento distintivodi Antiche Insegne: la volontà dicontribuire a rendere più belli icentri storici e le vie delle cittàd’Italia e del mondo. Il loro la-voro ha solide referenze biblio-grafiche. In ufficio hanno prati-

camente tutti i libri che sonousciti in Italia sulle antiche inse-gne. A questi modelli che vannodalla fine Ottocento agli anni‘40 e ‘50 del Novecento si ispiragran parte della loro produzionee ne hanno decretato nel tempoil successo. Sono lo specchio diun’Italia forse un po’ nostalgica,ma che è immortalata nella te-sta, negli occhi e nel cuore ditutti. «Siamo molto fieri del no-stro lavoro e della nostra capa-cità di soddisfare le esigenze diclienti che si trovano anche amigliaia di chilometri da Cari-gnano» spiega Dario che precisa:«Nel nostro piccolo ab-biamo sempre cercato diandare un po’ più in làdegli altri». «Certi lavoriper noi sono una sfida.Dobbiamo sempre met-terci alla prova per capirese riusciamo a fare qual-cosa di nuovo. Alcuni la-vori li prendiamo così,perché un italiano nondeve mai dire di no. La-vorando abbastanza fre-quentemente con l’este-ro ci rendiamo contodella non sempre buona impres-sione che altri connazionali han-no lasciato in giro del nostroPaese: questo ci fa soffrire e ci fasentire responsabili di dover daresempre il meglio di noi stessi». Eil rapporto con i dipendenti? «Èottimo. Siamo un’azienda fattadi persone non di ruoli. Lavo-rando in questo modo siamocresciuti. Solo chi lavora ed è sulcampo può dare il consiglio mi-gliore e solo quando c’è un buonrapporto personale i buoni con-sigli emergono e questo favorisceuna crescita continua delle per-sone e dell’azienda». La crisi? «Èarrivata per tutti ed è arrivataanche per noi. Avevamo però,per fortuna, già consolidato lanostra azienda sul mercato. Ave-vamo già fatto l’investimentosulla nuova sede e internalizzatotutte le lavorazioni. Abbiamocosì potuto ridurre i costi di la-vorazione, migliorare laqualità e ridurre i tempidi consegna diventandoleader sul mercato». Il2012 è stato, in assoluto,l’anno più duro. «Tra

febbraio e marzo, mio fratello edio ci siamo autoridotti lo stipen-dio al livello del compenso piùbasso dei nostri dipendenti. Eabbiamo usato per la prima vol-ta la cassa integrazione a rotazio-ne. Quando chiedi un sacrificiodevi essere disposto a farlo. Nonvolevamo attingere al creditobancario per non finire inghiot-titi in quella spirale negativa cheha portato alla cessazione tantealtre imprese». Sul ruolo dell’a-zienda e sul rapporto che si deveinstaurare con il cliente, Darioha un’idea ben precisa che, forse,è proprio alla base della sua te-

nuta sul mercato anche negli an-ni più bui: «L’azienda non è soloun collettore di denaro. Deve es-sere un partner del cliente. Dar-gli tutte le informazioni possibilie tutto il supporto necessario.Detto questo noi le insegne nonle regaliamo e forse sono anchepiù costose di altre, ma sottouna certa soglia di qualità abbia-mo deciso di non andare perchévogliamo dare solo il meglio.L’insegna è un biglietto da visitaper il cliente: comunica la qua-lità del servizio e del prodottoche si troverà dentro il negozio.Per questo le nostre insegne han-no un’anima, perché raccontanodelle storie. Non sono solo deipezzi di metallo» (al.st). Si invi-tano i Soci della CNA Torino araccontare la propria esperien-za imprenditoriale a CorriereArtigiano: tel. 011.1967.2152-2121, [email protected]

Storie 25

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Particolare di lavorazione di insegna a fogliad’oro zecchino; a fondo pagina, la sededell’azienda

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Cultura e arte26

La Reggia di Venaria accogliefino al prossimo 16 settem-

bre una nuova grande mostrafotografica, «Genesi» di Seba-stião Salgado, presso le Sale dei

Paggi. Ultimo grande lavorodel più importante fotografodocumentario del nostro tem-po, la mostra è sguardo appas-sionato, teso a sottolineare lanecessità di salvaguardare ilnostro pianeta, di cambiare ilnostro stile di vita, di assumerenuovi comportamenti più ri-spettosi di quanto ci circonda.

Un viaggio alle origini del mon-do per preservarne il futuro.Curata da Lélia Wanick Salgadosu progetto di Amazonas Ima-ges e Contrasto, la mostra èfrutto della collaborazione diCivita Mostre con il Consorziodelle Residenze Reali Sabaude.Genesi trasmette un messag-gio potente nella sua essenzia-le purezza e straordinariamen-te attuale. Genesi è un proget-to iniziato nel 2003 e durato 10anni, un canto d’amore per laterra e un monito per gli uomi-ni. Con 245 eccezionali immagi-ni che compongono un itinera-rio fotografico in un bianco enero di grande incanto, la mo-stra racconta la rara bellezza delpatrimonio unico e prezioso dicui disponiamo: il nostro piane-ta. La mostra è suddivisa in cin-que sezioni che ripercorrono leterre in cui Salgado ha realizza-to le fotografie: Il Pianeta Sud, ISantuari della Natura, l’Africa, Ilgrande Nord, l’Amazzonia e ilPantanàl. Il percorso espositivopresenta una serie di fotografie,

molte delle quali di straordinaripaesaggi, realizzate con lo sco-po di immortalare un mondo incui natura ed esseri viventi vivo-no ancora in equilibrio conl’ambiente. Una parte del suolavoro è rivolto agli animali cheche Salgado ha conosciuto nelloro habitat, avendo vissutonelle Galapagos tra tartarughegiganti, iguane e leoni marini;viaggiato tra le zebre e gli ani-mali selvatici che attraversano ilKenya e la Tanzania. Un’atten-zione particolare è riservata allepopolazioni indigene ancoravergini: gli Yanomami e iCayapó dell’Amazzonia brasilia-na; i Pigmei delle foreste equa-toriali nel Congo settentrionale;i Boscimani del deserto del Ka-lahari in Sudafrica; le tribù Him-ba del deserto della Namibia equelle più remote delle forestedella Nuova Guinea. Salgadodocumenta, infine, l’umanità inmovimento, non solo profughie rifugiati, ma anche i migrantiverso le megalopoli del Terzomondo. Info: www.lavenaria.it

Una grande mostra fotografica dedicata al nostro pianeta e alle insidie che lo minacciano

Genesi, il canto d’amore per la Terra di SalgadoAlla Venaria Reale fino al 16 settembre: storie di paesaggi, animali e uomini da salvare

Penisola Antartica, 2005 (c) SebastiãoSalgado/Amazonas Images/Contrasto

Rivoli, Giorgio de Chirico secondo CerrutiProrogata al 29 luglio la mostra al Museo d’arte contemporanea

I l grande successo di pubblicoe il costante interesse dellacritica hanno determinato laproroga della mostra «Giorgiode Chirico. Capolavori dallaCollezione di Francesco Federi-co Cerruti» allestita al Castellodi Rivoli fino al prossimo 29 lu-glio. La mostra presenta per laprima volta al Museo di artecontemporanea un selezionatonucleo di capolavori di Giorgiode Chirico provenienti dallacollezione di Francesco Federi-co Cerruti, offrendo alla fruizio-ne pubblica opere sino ad oracelate nella Villa Cerruti di Rivo-

li, dimora voluta dall’imprendi-tore torinese negli anni sessan-ta ad uso esclusivo della pro-pria collezione privata. Inclu-dendo opere che spaziano dal1916 al 1927, la rassegna al Ca-stello di Rivoli propone otto im-portanti dipinti del maestrodella Metafisica che offronouno spaccato sull’inesauribilecapacità metamorfica del ge-nio di de Chirico, inda-gandone la ricca ereditàintellettuale e presen-tando i suoi quadri in re-lazione con alcune tra lemaggiori opere d’arte

contemporanea della collezio-ne permanente del Museo, tracui installazioni di AlighieroBoetti, Fabio Mauri, Giulio Pao-lini, Michelangelo Pistoletto eMaurizio Cattelan (foto, RenatoGhiazza courtesy Castello di Ri-voli Museo d’Arte Contempora-nea, Rivoli-Torino). Informazio-ni: www.castellodirivoli.org - In-gresso scontato per i Soci CNA.

DUANE MICHALS E PAOLOMONTI ALMUSEO ETTORE FICODI TORINO FINO AL 29 LUGLIO.Una mostra dedicata a Dua-ne Michals (1932) e una aPaolo Monti (1908-1982):è l’omaggio alla grande fo-tografia d’autore del Museo

Ettore Fico in programmafino al prossimo 29 luglio.Duane Michals è uno deifotografi contemporaneiche ha rinnovato il linguag-gio fotografico con mag-giore intensità. Artista inbilico tra fotografia e poe-sia, Michals è uno dei nomipiù prestigiosi dell’avan-guardia americana. Ad in-fluenzare la visione artistica

di Michals sono stati artistidel calibro di Balthus, RenéMagritte e Giorgio de Chi-rico che egli incontrò e ri-trasse. Paolo Monti è statouno dei più importanti fo-tografi italiani del ‘900. Di-rigente d’industria, si ap-passionò alla fotografia alpunto da sceglierla comeprofessione, affiancandolaa un’intensa attività criticae di curatela. Ingresso scon-tato per i Soci CNA.

Fotografia

Boy in Leningrad, 1958,

courtesy Dc Moore Gallery, N

ew York

(c) D

uane M

ichals

Gianni Berengo Gardin,

Paolo Monti a Venezia

,anno 1959

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Page 28: Fondato nel 1946 - CNA Torino Artigiano... · ma dal 1° luglio solo pagamenti tracciabili Turismo e Commercio News All’interno della rivista Fiere A Castellamonte la ceramica in

PANDA VAN 21% TALENTO 95 CV 25%

PUNTO VAN 31% DUCATO 37,5%

500L Pro 15,5% FULLBACK EASY Pro 18%

FIORINO 32% FULLBACK (ESCLUSO CROSS) 24%

DOBLÒ 33,5% FULLBACK CROSS 22%

TALENTO (ESCLUSO 95 CV) 30% TIPO VAN 17%

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