ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

32
04/11 IL MAGAZINE DEL NUOVO ARTIGIANO Impresa Artigiana & P.M.I.- ANNO VIII N° n.125 del 2011 - Poste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Contiene I.P. ALL’INTERNO: AVANGUARDIA NORDEST AVANZA UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO PER ANDARE OLTRE LA CRISI. UN INCASTRO FATTO DI CULTURA, FABBRICA, INNOVAZIONE CHE VA DALLE AMBIZIONI DELLA BASILICA PALLADIANA A DIVENTARE INCUBATORE CREATIVO FINO A NORDEST CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019. Economia e Imprese l’anno che verrà l’analisi di Daniele Marini (Fondazione Nordest) La cultura come attivatore sociale Intervento di Francesca Lazzari (Assessore alla cultura Comune di Vicenza) Nordest Capitale 2019 Intervista a Innocenzo Cipolletta

description

CNA Vicenza Avanguardia Nordest

Transcript of ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

Page 1: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

04/11IL MAGAZINE DEL NUOVO ARTIGIANO

Impr

esa

Artig

iana

& P

.M.I.

- AN

NO V

III N

° n.

125

del 2

011

- Po

ste

Italia

ne s

.p.a

. - S

ped.

abb.

post

. D.L

. 353

/200

3 (c

onv.

in L

. 27/

02/2

004

n°46

), ar

t. 1

com

ma

1, D

CB P

o -

Cont

iene

I.P.

ALL’INTERNO:

AVANGUARDIANORDESTAVANZA UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO PER ANDARE OLTRE LA CRISI. UN INCASTRO FATTO DI CULTURA, FABBRICA, INNOVAZIONE CHE VA DALLE AMBIZIONI DELLA BASILICA PALLADIANA A DIVENTARE INCUBATORE CREATIVO FINO A NORDEST CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019.

Economia e Imprese l’anno che verrà l’analisi di Daniele Marini(Fondazione Nordest)

La cultura come attivatore socialeIntervento di Francesca Lazzari(Assessore alla cultura Comune di Vicenza)

Nordest Capitale 2019 Intervista a Innocenzo Cipolletta

Page 2: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011
Page 3: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

03EDITORIALE SILVANO SCANDIAN

IL NOSTRO 2012, L’ITALIA CHE

AIUTA L’ITALIAIl 2011 è stato un anno diffi cile per l’arti-gianato e le PMI, strette ormai dalla morsa di una crisi sempre più dura e che pare es-sere lontana dal concludere i propri effet-ti. In questo contesto complicato e a volte angosciante, si distingue l’autorevole fi gura del Presidente Giorgio Napolitano, che ha svolto un ruolo coraggioso e decisivo nel dare al nostro Paese un nuovo governo,frutto di una tregua della politica e di un’emergenza senza precedenti per l’Italia e per l’Europa stessa. Emergenza nella ge-stione del debito sovrano degli Stati mem-bri, che sta mettendo a rischio la stessa sopravvivenza dell’euro e delle politiche di

bilancio. In questo drammatico contesto, la nostra Associazione si sta dimostrando collaborativa nel supportare l’azione non facile del Governo Monti, con in prima fi la il Presidente Ivan Malavasi, che sino a fi ne anno reggerà anche la Presidenza di Rete Imprese Italia.Nel nostro ambito provinciale, l’azione della CNA è stata improntata, per l’intero 2011, ad un costante monitoraggio degli indicatori economici e ad un continuo con-tatto con le Istituzioni locali e con gli Enti ai quali partecipiamo attivamente, al fi ne di fronteggiare insieme le diffi coltà crescenti. Nonostante questi scenari, però, importan-ti azioni sono state attivate proprio nel cor-so del 2011 da CNA Vicenza e porteranno gli esiti attesi probabilmente solo nel corso dei prossimi esercizi. Mi riferisco innanzi tutto alla delicata deci-sione da parte del nostro Confi di di confl u-ire nel più solido e capitalizzato “Sviluppo Artigiano”, dove già sono rappresentate quasi tutte le CNA del Veneto e della Lom-bardia. Si trattava di una scelta ormai non più differibile, stante la necessità di una solida patrimonializzazione delle Coope-rative di Garanzia, richiesta in primis dal mercato e dalla stessa Banca d’Italia. Ed i Soci del Confi di CNA Vicenza evidente-mente hanno ben capito queste necessità, partecipando in massa all’Assemblea Stra-ordinaria dello scorso ottobre. Se il credito è certamente la prima emer-genza per le imprese vicentine, non è l’uni-ca leva in grado di sbloccare lo sviluppo e la competitività del nostro sistema impren-ditoriale. La formazione, in particolare, sta diventando sempre più uno strumento strategico per la crescita e la professionaliz-zazione sia degli imprenditori che dei loro dipendenti. In tal senso, il 2011 ha sancito un rafforzamento della struttura di Ecipa, ente regionale del sistema CNA dedito a questi scopi, con la Presidenza di questo prestigioso organismo che per la prima vol-ta è andata ad un vicentino, Giacomo Pila-stro. Ecipa tra l’altro, nel sistema regionale, si avvia a diventare un contenitore sempre

più ricco e completo, inglobando attivi-tà collaterali ma non meno signifi cative come quelle legate ai temi della sicurezza e dell’ambiente, della internazionalizzazione e della gestione dei progetti di “rete”.Anche in questo senso, il 2011 ha portato la Regione Veneto a fare la scelta di sosti-tuire la logica dei “distretti”, sempre meno effi cace nel contesto economico in profon-da trasformazione, con quella delle “reti”, unioni di imprese snelle e capaci di rap-presentare al meglio la poliedricità e la ric-chezza di esperienze del nostro territorio, cogliendo l’essenza di un lavoro di squa-dra, che non deve però essere appesantito da capestri burocratici o peggio da sistemi di tassazione ulteriori o poco incentivanti. CNA Vicenza, con le sue Unioni di mestie-re, sta già cavalcando questa novità, con alcune importanti esperienze che già sono consolidate sul territorio, come ad esempio l’esperienza del “CNA Bioedilizia Team”, che sta creando un network tra i numerosi impiantisti ed edili del nostro sistema.Crescono anche con ricchezza di idee e di contenuti i progetti portati avanti dai no-stri “gruppi di interesse” come le donne e i giovani imprenditori, che hanno saputo proporre insieme percorsi di esplorazione e di innovazione, ospitando importanti testimoni del nostro tempo nella serie di incontri denominati “Le vie della seta” e “Idee per il nuovo artigiano”. Anche questi sono strumenti che cerchia-mo di fornire giornalmente ai nostri asso-ciati, per lavorare insieme al tentativo di far fronte alla crisi con spirito propositivo e con la voglia di non arrendersi. Il nostro progetto per il 2012 in coerenza con questi anni continua ad essere “l’Italia che sostie-ne l’Italia” come recita l’attuale campagna associativa di CNA nazionale, che non è solo uno slogan ma un impegno serio e concreto che vogliamo continuare ad as-solvere. Per voi e con voi.

SILVANO SCANDIANPRESIDENTE CNA VICENZA

Page 4: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

www.cnavicenza.it

www.nuovoartigiano.it

ASSOCIAZIONE

DI

IDEE

Page 5: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

04 /

11

ENN

EAED

ITO

RIAL

IAT

TUAL

ITÀ

3_ Il nostro 2012, l’Italia che aiuta l’Italia - Silvano Scandian

7_ Nordest ecco la scommessa - Paolo Monaco

9_ La cultura come attivatore sociale - Francesca Lazzari

COPE

RTIN

A

ENNEAIl magazine del Nuovo Artigiano

PERIODICO DI CNA VICENZA SRL

via G. Zampieri, 19 - 36100 Vicenzatel. 0444.569900 - fax [email protected]

Distribuzione gratuita

PROGETTO GRAFICO / COORDINAMENTO EDITORIALE / REDAZIONE

www.agenziamedialab.com

CAPO REDATTORE:

Roberta Paolini

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO:

J. CaneverElena FrigoFrancesca LazzariPaolo MonacoSilvano ScandianGiannina ScreminCristiano SeganfreddoMarco TronconFrancesca ValenteJacopo VencatoGiuseppe Vivace

IMMAGINI: FOTOGRAFI CNA VICENZA

UFFICIO STAMPA CNA VICENZA

www.agenziamedialab.com

Impresa Artigiana & P.M.I.

Periodico della CNAAut. Tribunale di Praton° 6 del 25/6/04Dir. Resp.: B.LiseiRed. e Amm.: Media srl,Via Lombarda 72, ComeanaTel. 055 8716801Stampa: Rindi

Contiene I.P.

SOMMARIO

INFORMATIVA AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 196 DEL 30/06/2003. Spettabile Impresa, il D. Lgs. n. 196 del 30/06/2003, “CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI”, all’art. 13 impone l’obbligo di informare l’interessato sugli elementi fondamentali del trattamento. Per quanto attiene alla scrivente vi si adempie compiutamente informandoLa che: 1) i dati sono stati raccolti per inviarle del materiale che pubblicizza la nostra associazione e per promuovere l’attività; 2) in relazione alle summenzionate fi nalità, il trat-tamento dei dati personali avviene mediante strumenti cartacei ed informatici in modo da garantirLe la sicurezza e la riservatezza dei dati, nonché la piena osservanza della Legge; 3) la presente informativa è resa per i dati raccolti da pubblici registri, elenchi; 4) contro le sopra indicate fi nalità di utilizzo dei dati può esercitare i diritti di cui all’art. 7 della Legge; 5) i diritti che Le competono sono quelli previsti dall’art. 7 della Legge ed in particolare: di conoscere, in ogni momento, quali sono i Suoi dati presso noi e come essi vengono utilizzati; di farli aggiornare, integrare, rettifi care o cancellare, chiederne il blocco ed opporsi al loro trattamento; 6) titolare del trattamento è CNA Vicenza srl, corrente in Vicenza, via Zampieri, n. 19, Vicenza, Agosto 2010

SPEC

IALE

10_ Marini: mala tempora currunt. Ancora - J. Canever

12_ Pensioni si cambia davvero - J. Canever

13_ Riaprono i grandi cantieri Vicenza c’è…a metà - J. Canever

14_ Oltre il muro della crisi, con creatività - Roberta Paolini

16_ Nordest capitale, il sogno possibile - Roberta Paolini

18_ Basilica Palladiana, si parte? - Cristiano Seganfreddo

20_ Milano Expo 2015, inizia il countdown - Giuseppe Vivace

22_ Genio e produttività, in scena a Schio design festival - Jacopo Vencato

NUO

VI T

REN

DRU

BRIC

HE

24_ Net economy, nessuna favola - Francesca Valente

26_ Letture - Rotta sui nuovi mondi - Elena Frigo

27_ Destinazioni - Elena Frigo

27_ Eco di città - Bassano città intelligente d’Europa

Page 6: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

06EDITORIALE ANNA DALL’ALBA

ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE

Page 7: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

PAOLO MONACODIRETTORE PROVINCIALECNA VICENZA

07EDITORIALE PAOLO MONACO

NORDEST ECCO LA SCOMMESSA

Aristotele diceva che la cultura è un or-namento nella buona sorte, un rifugio nell’avversa. Credo sia ancora così. Tra i diversi strumenti con i quali è possibi-le contrastare la crisi epocale che stia-mo affrontando dal 2008, quello forse meno evidente, ma non per questo meno effi cace, è proprio il ricorso alla cultura come motore del rilancio del Nordest.Non vanno certamente trascurati l’immen-so potere e gli effetti benefi ci che potreb-bero derivare da operazioni di forte ca-ratterizzazione e promozione per il nostro territorio. Sfumata purtroppo la possibilità di ospitare a Venezia (ma con ampio ricor-so a tutto il territorio del Nordest) le Olim-piadi del 2020, per il fatto che il precedente

Governo ha favorito l’opzione romana, altri suggestivi progetti stanno consolidan-dosi a Vicenza e in tutto il Veneto.Nel 2012, il nostro capoluogo vedrà la riapertura della Basilica Palladiana, sim-bolo dell’architettura del Palladio, che da Vicenza ha trasferito fama e successo in tutto il mondo. Tra le destinazioni in fase di studio, quella che appare più attrattiva e funzionale per chi opera e produce sul ter-ritorio, è senz’altro l’idea di farne un con-tenitore per l’imprenditoria, l’innovazione tecnologica e non solo. Una sorta di “in-cubatore” di progetti e di esperienze che trasformi Vicenza in un punto di attrazio-ne permanente per chiunque volesse spe-rimentare e lavorare per una nuova idea di artigianalità. È infatti sempre più urgente un radicale ripensamento del nostro arti-giano, ormai destinato a proiettarsi verso un futuro diverso, piuttosto che ripiegarsi su un passato nostalgico e folkloristico, fat-to di troppe rappresentazioni di paese che si ripetono identiche. E certo non aiutano a creare appeal per le nuove generazioni verso un mondo che è invece ricco di po-tenzialità, con spazi incredibili da esplora-re per crescere.Guardando più ad ampio spettro, va va-lorizzato l’intero Nord Est, macroregione che ha trainato l’economia italiana nel corso degli ultimi cinquant’anni, con un modello imprenditoriale unico, diffuso

e variegato ma sempre caratterizzato dall’innovazione e dalle idee di qual-

che imprenditore visionario. Molto spesso, si trattava proprio di arti-

giani, partiti da piccole botteghe, che hanno fatto conoscere il

loro nome in tutto il mon-do, creando forti realtà

multinazionali, leader su

importanti fette di mercato e portatori del valore e del fascino del “Made In Italy”, che tuttora peraltro rappresenta il secondo marchio più potente nell’immaginario col-lettivo mondiale. È da queste considerazioni che è partito e sta crescendo il progetto di Nordest Capi-tale Europea della Cultura 2019, anno in cui questo evento sarà di nuovo assegnato al nostro Paese. L’intuizione degli ideatori è stata quella di valorizzare un territorio intero, partendo dal richiamo universale di Venezia, che però è solo la base intorno alla quale sono col tempo cresciute e pro-sperate altre forme di “cultura” che hanno creato ricchezza, anche in senso letterale, per tutto il Nordest. Allargando ancora di più la visuale, non possiamo dimenticare che il nostro Paese sarà chiamato ad ospitare nel 2015, nella vicina Milano, l’Expo Mondiale, basata sui temi ancora legati al territorio e alla soste-nibilità, con un importante focus sul tema dell’alimentare e della nutrizione in gene-rale. Tante e diversifi cate, anche in questo caso, potrebbero essere le occasioni per la nostra imprenditoria di partecipare a que-sto appuntamento, che tra l’altro offrirà una vetrina a livello internazionale unica ed irripetibile. Del resto, una recente indagine di Symbo-la per Unioncamere, svolta a livello nazio-nale, ha sancito che Vicenza si colloca al terzo posto in Italia per il valore aggiunto prodotto dagli eventi culturali sul tota-le dell’economia locale, mentre il Veneto vede la maggior parte delle sue province tra i primissimi posti di questa classifi ca. Non possiamo far fi nta di nulla e soprattutto non possiamo ignorare le enormi possibilità che un approccio nuovo e attento a questi fe-nomeni potrà portare a molte delle nostre imprese. È certamente una scommessa, ma con un alto tasso di successo.

di Paolo Monaco

Page 8: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

08EDITORIALE ANNA DALL’ALBA

Page 9: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

09EDITORIALE FRANCESCA LAZZARI

LA CULTURA COMEATTIVATORE SOCIALE

FRANCESCA LAZZARIASSESSORE ALLA CULTURA E ALLA PROGETTAZIONEE INNOVAZIONE DEL TERRITORIO COMUNE DI VICENZA

Il rapporto tra sviluppo locale e cultura va ripensato. Bisogna abbandonare la visione passiva della cultura, intesa come offerta di intrattenimento, e aprirsi a una dimen-sione pro-attiva, in cui la cultura assuma la funzione di attivatore sociale e favorisca processi di partecipazione consapevole. Per sviluppare queste politiche, a partire dalla città, abbiamo esplorato prima, e presidiato poi, tre diverse dimensioni e tre differenti direttrici. Le prime riguardano il radicamento, lo spessore, la democrati-cità. Le seconde si rifanno a tre obiettivi: attivare, associare, intraprendere.Il radicamento coinvolge la città come patrimonio di risorse materiali (beni ar-cheologici, monumenti, spazi e tessuto

urbano, patrimonio museale e librario, ecc.) e immateriali (tradizioni, associazio-nismo, vocazioni del territorio, impren-ditorialità, reti di relazioni). Specifi cità, eccellenze, internazionalità, identità cul-turali di una città si determinano e si svi-luppano a partire da questa dimensione. Lo spessore considera i servizi culturali in base alla continuità, alla progettualità e alla sedimentazione. Su questi assi si co-struiscono percorsi che non bruciano ri-sorse in eventi occasionali, senza lasciare traccia, ma al contrario si sedimentano, creano innovazione, signifi cato e identità culturale. La democraticità fa riferimen-to al pluralismo, alla partecipazione, alla capacità di coinvolgimento, ai diritti d’ac-cesso, all’informazione/comunicazione, alle reti di relazioni istituzionali, formali e informali. Le direttrici, come idee regolative del “fare” cultura, svolgono specifi che fun-zioni. Attivare signifi ca mobilitare i citta-dini e gli stakeholders a riappropriarsi del patrimonio culturale attraverso un’azio-ne di attivazione di conoscenze che di-venta senso di appartenenza, riconosci-mento, identifi cazione. Associare vuol dire coinvolgere e valorizzare la realtà ramifi cata delle reti associative e delle diverse pluralità di soggetti. Il privato sociale e economico svolge un ruolo di dialogo fondamentale tra cittadi-ni, stakeholder e isituzioni. Inoltre rappresenta un’importante risorsa per la realizzazione delle iniziati-ve attraverso forme di collabora-zione, ormai ineludibili, con il settore pubblico. Queste azioni possono portare a intrapren-dere una capacità progettuale

che non si disperda in “grandi” piani com-plessivi, ma sia opera di razionalizzazione che serve a “professionalizzare” percorsi operativi e a trasformare “circoli virtuo-si” in situazioni permanenti, orientate allo sviluppo locale ed internazionale. Dimensioni e direttrici delle politiche cul-turali da sole, però, non bastano. Servono anche strutture, spazi, architetture multi-mediali e multifunzionali come luoghi di produzione e promozione, in grado di aumentare la visibilità del sistema locale a cui appartengono, di contribuire all’orien-tamento di fl ussi turistici, di decisioni di investimento, di copertura mediatica ecc. I contenitori culturali (musei, spazi espo-sitivi, centri culturali, spazi polivalenti e così via) sono senz’altro la realtà su cui concentrarsi quando si pensa ad un nuovo modello di distretto culturale. Di conseguenza, l’Assessorato alla cultura e il Comune di Vicenza hanno individua-to una strategia culturale ad ampio respi-ro avviata nel 2010, in vista della restitu-zione della Basilica Palladiana alla città. Il futuro centro culturale, che sorgerà sul sito del complesso basilicale, costituirà il vero masterplan di un sistema cittadino disegnato dal Piano di Assetto del Terri-torio, dialogante con la realtà provinciale, regionale, nazionale ed internazionale e che connetterà, in un sistema culturale evoluto ed integrato, nuovi e vecchi spa-zi rifunzionalizzati e valorizzati: la nuova Biblioteca, il nuovo centro giovanile cul-turale in area ex-Domenichelli, il nuovo Chiericati, l’ ex-macello, Palazzo del Ter-ritorio, i chiostri di San Biagio, l’area del Teatro comunale, il Parco della Pace, l’ex-cinema Arlecchino, il Teatro Olimpico, per citare i più signifi cativi.

di Francesca Lazzari

Page 10: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

10ATTUALITÀ

MARINI: MALA TEMPORA CURRUNT. ANCORA di J. Canever

IL 2012 SARÀ UN ANNO DI SACRIFICI, LA MANOVRA MONTI IMPONE PER IL BENE DEL PAESE CHE OGNIUNO FACCIA LA PROPRIA PARTE, STRINGENDO LA CINGHIA. LE IMPRESE PROVANO A STARE A GALLA, MA IL RISCHIO DERIVA C’E’ PER TUTTI. ANCHE CHI HA COMPIUTO PROCESSI DI TRASFORMAZIONE E STA SOPRAVVIVENDO AL DOUBLE DEEP DELLA CRISI DEVE, INFATTI, FARE I CONTI CON UN EXPORT CHE CRESCE A VELOCITÀ DIMEZZATA.

DANIELE MARINIDIRETTORE FONDAZIONE NORDEST

Page 11: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

11ATTUALITÀ

Nei prossimi due anni sarà necessario fare altri buchi alla cintura. Potremmo sinte-tizzare così il pensiero di Daniele Marini,direttore scientifi co della Fondazione Nordest. Segnali positivi nella manovra, liberalizzazioni e defi scalizzazione utili reinvestiti in primis, ma dati congiunturali su export e consumi interni che prean-nunciano tempi ancora diffi cili.

Quale potrebbe essere l’impatto della manovra economica sulle imprese e sulle pmi in particolare? Quali le misure che mancano?Non voglio partecipare alla corsa ad individuare le lacune nei provvedimenti. Come si suol dire, “la ricerca del meglio è il danno del bene”. Mettiamo invece l’accento sulle questioni positive, ne vedo diverse. Sul tema della crescita e del rilancio economico ci sono elementi molto interessanti. Viene ripreso il percorso avviato da Pierluigi Bersani, da ministro dello Sviluppo Economico: liberalizzazioni, defi scalizzazione degli utili reinvestiti nell’impresa: sono aspetti, in particolare il primo, che apriranno contenziosi incredibili, ma che sono necessari. Altro aspetto “curioso”della manovra: il ministro Piero Giarda ha affermato che il governo vuole muoversi nello spirito dei primi anni dell’Unità d’Italia, lasciando grande libertà impositiva ai comuni. Vuoi vedere che il vero percorso del federalismo fi scale verrà fatto con la Lega all’opposizione?

Le imprese sono in grado di sopportare due anni di diffi coltà dopo un biennio di lieve ripresa?La crisi sta generando sempre di più processo di polarizzazione fra due tipi di imprese. Da un lato, quelle che prima della crisi hanno compiuto processi di trasformazione e che oggi riescono a sopravvivere. Dall’altro, quelle che non hanno portato a termine questi processi e che oggi stentano. Altro elemento di preoccupazione ci viene dagli ultimi dati congiunturali sulla proiezione sui mercati esteri delle imprese. Con la Fondazione Nordest abbiamo rilevato che, pur rimanendo positivi gli ordinativi dall’estero, il saldo da maggio (+14%) ad oggi (+7%), si dimezza. C’è poi il grande problema della stretta al credito bancario: in una fase come questa la mancanza di liquidità è una diffi coltà aggiuntiva per chi fa impresa.

Come migliorare il rapporto tra im-prese e pubblica amministrazione? Va nella direzione giusta la creazio-ne di bond per fi nanziare i debitidel pubblico verso le imprese?È un altro dei temi di cui si parla da trop-po tempo nel nostro Paese. I bond posso-no essere una buona soluzione ma, in un momento come questo, se le banche non hanno liquidità, servono a poco. Il vero elemento su cui agire è la sburocratizza-zione: serve una ragionata e razionale di-minuzione dei controlli e un minor impie-

go di autorizzazioni e scartoffi e.

Non si può parlare di sviluppo senza le infrastrutture e non a caso nel Governo Monti, l’ex ceo di Intesa Sanpaolo Corrado Passera assomma entrambi i ministeri. Quali sono le infrastrutture prioritarie per il Nordest, in questa fase? Anche qui, nulla di nuovo: TAV, SFMR, allargamento a tre corsie della Venezia Trieste, Pedemontana. Ma oltre a queste, ci sono altri due tipi di opere necessarie. Da un lato un piano della logistica del Nordest, che comprenda intermodalità, portualità e aeroportualità. Dall’altro le infrastrutture immateriali: ci sono ampi territori del Nordest in cui le informazioni viaggiano ancora con i kilobyte, altro che banda larga.

Altro tema degli ultimi mesi sono gli interventi in materia di rischio idrogeologico. Può essere utile una tassa di scopo?Sono interventi ineludibili, tenuto conto dell’utilizzo smodato e non programmato del territorio, in particolare nella fascia pedemontana. La tassa di scopo potrebbe essere una buona idea, ma di imposte ce ne sono già troppe. Il tema vero è rendere il nostro territorio attrattivo per risorse e investitori esterni: da soli, opere così costose, non siamo in grado di fi nanziarle.

Page 12: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

12ATTUALITÀ

Lacrime e sangue, sono senza dubbio, i due termini più gettonati degli ultimi mesi. Spesso usati in riferimento alla ma-novra “salva Italia” del governo Monti. Le lacrime, a dire il vero, le abbiamo già viste. Ancor prima che la manovra ot-tenesse l’approvazione dei due rami del Parlamento. Erano quelle di Elsa For-nero, ministro del Lavoro e del Welfare, tra i massimi esperti italiani in materia di previdenza (è professoressa di Economia politica all’Università di Torino). Stava spiegando la riforma delle pensioni in conferenza stampa, quando si è dovuta interrompere tra i singhiozzi. La parola che non riusciva a dire era “sacrifi ci”.Ma è davvero così terribile la riforma Fornero? Cosa cambia concretamen-te per i cittadini italiani? Va precisato, innanzi tutto, che dal giorno della con-

ferenza stampa sono stati portati dei correttivi alle misure più indigeste. È

cambiata, ad esempio, la norma sul-la indicizzazione delle pensioni.

Nella prima bozza era previsto il blocco della rivalutazione,

escluse le pensioni minime (467 euro). Nella stesura

defi nitiva, a seguito dalle barricate

innalzate in

PENSIONI,

Commissione, la soglia è stata portata a 1400 euro (tre volte la minima). È stata poi attenuata la penalizzazione per la pensione anticipata (che ha sostituito la pensione d’anzianità): è passato dal 2% all’1% il taglio dell’assegno per chi smet-terà di lavorare prima dei 62 anni di età. La riduzione della pensione dell’1% ri-guarderà soltanto coloro che andranno in pensione tra i 60 e i 61 anni, chi intende anticipare ulteriormente subirà una de-curtazione del 2% per ogni ulteriore anno. Dopo il grande clamore mediatico, cam-bia anche l’impatto sulla classe dei nati nel 1952, i più penalizzati dalla riforma. Convinti di andare in pensione l’anno prossimo, erano destinati invece a lavorare altri 5 o 6 anni. Per questi lavoratori sarà necessaria un’anzianità contributiva di almeno 35 anni al 31 dicembre 2012 per andare in pensione anticipata a non meno di 64 anni (invece dei 66 previsti per tutti gli altri). È una sorta di “scalino” ad hoc, per evitare un’eccessiva disparità tra chi è caduto sotto la scure della riforma e chi, invece, per qualche mese l’ha scampata.Ma se queste sono le modifi che, resta in-vece l’impianto complessivo. La prima grande novità: dal mix retributivo con-tributivo (derivante dalla Dini del 1995), si passa al contributivo pro rata per tutti (ovviamente a partire dai contributi ver-santi nel 2012). È una scelta coraggio-

sa, anche se impopolare: il governo tecnico-polit ico

guidato da Dini, pur iniziando a perse-guire questa strada, aveva mantenuto il retributivo per tutti coloro che nel 1995 avevano già maturato 18 anni di contribu-ti. Troppo pesante era stato il veto di par-titi e sindacati. Scelta rivelatasi in seguito foriera di grande iniquità: in una società che conta un numero sempre maggiore di pensionati, con un numero di lavora-tori sostanzialmente invariato, il retribu-tivo non mantiene il sistema in equilibrio.Altra innovazione è l’aumento dell’età pensionabile (portata a 66 anni, salvo gli “scalini”) e, soprattutto, la scomparsa della pensione di anzianità (trasformata, come si diceva prima, in pensione antici-pata). Il pensionamento anticipato con 40 anni di contributi, indipendemente dall’età anagrafi ca, non esiste più. Dal prossimo anno la quota sarà 42 anni e un mese per gli uomini e 41 e un mese per le donne. Da non dimenticare che già Tremonti aveva agganciato l’età pensio-nabile all’aumento dell’aspettativa di vita, per cui le soglie sono destinate a crescere.In ultima, una notizia importante per le giovani generazioni. Arriva la totalizzazio-ne dei contributi, utile soprattutto per i la-voratori più giovani, con una carriera ricca di lavori saltuari e a tempo determinato. Una decisione che garantirà una pensione anche a chi avrà una storia lavorativa co-stitutita in prevalenza da lavoro precario.

SI CAMBIA DAVVEROdi J. Canever

PALAZZO DELL’EURSEDE STORICA DELLA DIREZIONE GENERALE DELL’INPS

Page 13: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

13ATTUALITÀ

Il Premier Mario Monti l’aveva fatto intuire sin dall’inizio. Non solo chiamando un nome di peso come Corrado Passera a seguire le Infrastrutture nel suo governo, ma affi dandogli anche la delega allo Sviluppo Economico. Segno che è proprio da qui che il presidente del Consiglio intende far passare il rilancio del Paese. E non ha perso tempo l’ex CEO di Banca Intesa Sanpaolo: in pochi giorni, convocando il Cipe, ha sbloccato 4,8 miliardi per le grandi opere. Tra gli altri, 919 milioni per il tratto TAV Treviglio-Brescia, che avvicina sempre di più al Veneto l’Alta Velocità.Ma a che punto è la realizzazione delle infrastrutture nella nostra regione? E Vicenza c’è all’interno di questi progetti?

PEDEMONTANA VENETA.La Pedemontana Veneta, il cui primo cantiere è stato inaugurato a Romano d’Ezzelino il 10 novembre di quest’anno, collegherà Montecchio Maggiore (Vicenza) a Spresiano (Treviso), attraversando 22 comuni vicentini e 14 comuni trevigiani. Quello tra Bassano e Thiene, iniziato con il cantiere di Romano, è solo uno dei tre lotti previsti, con un investimento pari a 2 miliardi e 130 milioni di euro (173 i milio-ni spesi dalla Regione Veneto). La fi ne dei lavori è prevista nel 2017: sarà un’arteria a pedaggio, ma saranno esentati i cittadini di 70 comuni (23 trevigiani e 47 vicentini). L’opera si inserisce nel sistema viario Ten-T(Trans European Network Transports) dell’Unione Europea, come articolazione del corridoio V. Offrirà una valida alter-nativa all’A4, nei collegamenti ovest-est,

RIAPRONO I GRANDI CANTIERI VICENZA C’È…A METÀ

avvicinando il Veneto occidentale all’A27 che da Venezia porta a Belluno, andando a costituire una direttrice strategica a ser-vizio di aree ad alta densità produttiva.

TAV.Il progetto della TAV (e della TAC, l’Alta Capacità) nasce nell’ormai lontano 1991. Il primo tratto, completato nel 2005, collega Napoli e Roma. Ad oggi l’unico tratto completato in Veneto è quello tra Padova e Venezia. Ma per l’ad di Trenitalia Moretti prima del 2019 (la previsione è ottimistica) in Veneto la TAV non sarà completata con il segmento occidentale. Troppo complessi da sciogliere i nodi di Verona e Vicenza: le due città pretendono una fermata nel loro territorio, opzione incompatibile con l’idea stessa di Alta Velocità. Sul passaggio a Vicenza dal tunnel sotto ai Berici fi no alla fermata prevista in Fiera a Vicenza Ovest (togliendola, per forza di cose, a Verona), le idee si sono susseguite. I fatti, ad oggi, sono che il tratto tra Padova e Venezia è stato inaugurato nel 2007, mentre per quello tra Verona e Padova non esiste nemmeno il progetto defi nitivo.

SFMR.Del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale si parla dai primi anni ’80. E’ un’opera che è sempre stata identifi cata come il simbolo della grande città metropolitana veneta. Ma alla suggestione non è seguita un’adeguata volontà politica (il Veneto è la regione del Nord che spende meno per il trasporto su rotaia). E sì che il progetto sarebbe affascinante:

di J. Canever

adeguamento e potenziamento delle linee ferroviarie regionali, treni cadenzati ogni quarto d’ora, nuove stazioni, eliminazione dei passaggi a livello. La realizzazione della prima fase compresa nel triangolo PA-TRE-VE non dovrebbe concludersi prima della fi ne del 2012. E, per inciso, prima della metà del 2013 non arriveranno i treni acquistati dalla Regione. Di questo passo, Vicenza, inserita nella terza fase del progetto (ancora da fi nanziare), diffi cilmente potrà essere collegata al SFMR prima del 2020.

VALDASTICO NORD.Al convegno organizzato in terra trentina dalla Camera di Commercio di Vicenza lo scorso ottobre, non sono seguiti passi avanti signifi cativi. Permane l’ostilità delle istituzioni pubbliche trentine nei confronti dell’opera. Le perplessità del presidente Dellai fanno leva su due fattori: l’impatto della nuova autostrada sul territorio e le scelte in materia di mobilità delle merci. Ed è quest’ultima, in particolare, a fare la differenza. Il Trentino sta spostando sempre di più il traffi co pesante e il trasporto merci su ferrovia: prova ne sia l’appoggio al progetto di raddoppio della Ferrovia del Brennero. In altre parole, sembra diffi cile che la posizione dei trentini possa cambiare, a meno che la Valdastico Nord non sia inserita in un complessivo riassetto del sistema di trasporto e dello snodo tra Corridoio 1 (Nord-Sud) e Corridoio 5 (Est-Ovest). Ma, ad oggi, questa non sembra una possibilità concreta.

Page 14: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

14COPERTINA AVANGUARDIA NORDEST

Page 15: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

OLTRE IL MURO DELLA CRISI, CON CREATIVITÀ

di Roberta Paolini

Il Veneto è la terza regione italiana per inci-denza del valore aggiunto del sistema pro-duttivo culturale sul totale dell’economia, il 6% del totale, dietro a Marche e Lazio. Ma la cosa che caratterizza maggiormente la regione è il fatto che non sia l’industria culturale tout court a generare valore, ma siano invece le attività più tipiche del made in Italy (che costituiscono quasi la totalità delle industrie creative) a fornire un con-tributo fondamentale alla produzione di valore aggiunto del sistema. In altre parole il risultato economico di matrice culturale non è da associare alla presenza di produ-zioni eminentemente culturali, quanto alla presenza trasversale di contenuti creativi in tutte le produzioni. Dalla meccanica alla moda, dall’orafo al legno arredo.Se si scende nel dettaglio dei numeri si scopre (le elaborazioni sono state fatte da Symbola, Unioncamere e Istituto Taglia-carne) che il valore aggiunto della cultura nel Veneto è prodotto per il 64,5% dalle industrie creative, con picchi nel comparto del design e della produzione di stile che incide del 30% e dell’artigianato che pesa il 20%. Le cifre servono solo a sintetizzare più ef-fi cacemente il concetto: il centro su cui fare leva per cercare il rilancio del Nordest è l’industria culturale e creativa. Su quella punta Nordest 2019 Capitale Europea del-la cultura, sull’incastro formidabile che nel Triveneto c’è tra economia e cultura ed è lì che si incunea anche l’ambizioso progetto della Basilica Palladiana, come incubatore

intelligente di imprese innovative.Esercitando l’attenzione nella ricerca del-la formula che curi la crisi, Unioncamere e Symbola hanno elaborato il loro PIQ, il Prodotto Interno Qualità, per provare a dare una misura economica a un valore ap-parentemente intangibile come la qualità. Ma anche per dare consistenza economica a quel grumo di esperienze imprenditoriali fatte di abilità, genio e know how che stan-no alla base di una nuova rinascenza.Il Rapporto PIQ realizzato in partner-ship con ENI e la collaborazione tecnica dell’Istituto Tagliacarne è stato presentato a dicembre a Roma ed ha dato corpo a quell’economia invisibile, che però è il cuo-re vero del manifatturiero.L’indice è calcolato come un mix tra inno-vazione, ricerca, creatività e saperi territo-riali, tutti tratti distintivi della soft economy, e riferito all’anno 2010, risulta elevato e pari al 46,9% del valore aggiunto prodotto a livello complessivo in Italia. In termini assoluti si tratta di un valore pari a 441 mi-liardi di euro, che conferma come il sistema manifatturiero nazionale abbia orientato le sue strategie di contrasto alla crisi econo-mica intraprendendo profondi percorsi di ristrutturazione dei processi, attraverso un rilancio competitivo del Sistema Paese che interessa tutta la linea di attività, dall’acqui-sizione e l’utilizzo delle materie prime fi no alle tecniche dei processi di produzione.Dall’analisi della ricerca emerge una “con-vergenza di sistema” verso livelli di qualità sempre più elevati: attività industriali di ri-

RECESSIONE. LA PAROLA FA RABBRIVIDIRE ED INDICA DUE TRIMESTRI CONSECUTIVI DI ANDAMENTO NEGATIVO DEL PRODOTTO INTERNO LORDO. EPPURE SEGUENDO IL MOTTO LATINO PER “ASPERA AD ASTRA” NELLE CREPE DELLA CRISI SI APRONO SPIRAGLI DI LUCE. BASTA SAPER GUARDARE CON ATTENZIONE.

lievo come la chimica, la meccanica, l’elet-tronica e i mezzi di trasporto si distinguono per la presenza di prodotti di eccellenza, ma comunque non distanti da quanto ri-levato per quelle attività del Made in Italy (dall’alimentare alla moda e all’arredamen-to) a più forte presenza di piccole imprese e più aperte ai mercati internazionali. “Oggi più che mai - spiega Ermete Re-alacci Presidente Symbola - sia il mondo della politica, che quello dell’economia sono chiamati a ripensare la questione del rapporto tra quantità e qualità dello svi-luppo. A rafforzare il dibattito per trovare nuovi indicatori da affi ancare al PIL, per leggere meglio la situazione attuale e le ten-denze in atto. La nostra proposta, dunque, è quella di trovare un nuovo strumento per misurare l’economia e provare, nella crisi, a cambiarla. Quella che emerge dal PIQ, del resto, è un’Italia che ha un grande bi-sogno di essere messa in rete, raccontata, rappresentata per quello che è, di ricono-scersi in un progetto comune, quello della qualità, per essere più forte”. “Per superare la crisi in Italia come in Eu-ropa occorre dare vigore a quella vitalità culturale che l’ingresso di nuove energie può garantire - marca il Segretario genera-le di Unioncamere, Claudio Gagliardi - e occorre sostenere un nuovo modello di svi-luppo centrato sulla ‘economia della qua-lità’, che ha i suoi punti di forza nei valori dell’ambiente, della sostenibilità sociale e della cultura produttiva del territorio”.

15COPERTINA AVANGUARDIA NORDEST

Page 16: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

NORDEST CAPITALE, IL SOGNO POSSIBILE

di Roberta Paolini

16COPERTINA AVANGUARDIA NORDEST

Chi si è esercitato a fare le previsioni parla di oltre 11 milioni di presenze turistiche in più veicolate solo dal grande evento. Il Nordest capitale europea della Cultura potrebbe essere già solo questo. Fondazione Nordest ha messo sul pallottoliere le aspettative dei benefi ci che questa candidatura porta con sé, i sondaggi dicono che ci si attende una capacità di attrazione dei talenti dell’83,4%, un’accelerazione sulle infrastrutture del 78,5% e una valorizzazione dei settori creativi e dell’industria, (77,3%). Mancano 12 mesi alla pubblicazione del bando per la Capitale Europea della Cultura 2019 e il Nordest sta stringendo sul disegno che vuole proporre, la sua sarà una candidatura che parte dall’ascolto del territorio. A presiedere il comitato scientifi co è stato chiamato Innocenzo Cipolletta, economista, professore, manager di lunghissimo corso, oggi presidente dell’Università di Trento e di Ubs Italia Sim. Cipolletta è stato Presidente di Ferrovie dello Stato, del Sole 24 ORE, della Marzotto e Direttore Generale di Confi ndustria, ha ricoperto inoltre ruoli di funzionario e di dirigente all’OCSE. Il suo ruolo sarà guidare la cabina di regia di un percorso ambizioso, nato destrutturato e

dall’intuizione di Filiberto Zovico, editore di Nordesteuropa.it, e diventato ora un programma di sviluppo per il Nordest.In palio, infatti, c’è qualcosa di più dell’ottenimento di un evento, il Nordest in questa corsa si gioca la carta del cambiamento. A concorrere, come avviene per le altre pretendenti, non è un pezzo di identità di un luogo, non sono i sassi di Matera, i mosaici di Ravenna, la storia e la natura potente dell’Appennino dell’Aquila. A gareggiare è la struttura stessa del Nordest, il suo essere incastrato, profondamente, tra cultura e impresa.Sintetizza Cipolletta “le fabbriche dei primi del Novecento qui sono diventati Musei e contenitori di cultura, nel Nordest c’è un’identità urbana costruita attorno alla fabbrica, e quindi non si poteva che partire dall’impresa per costruire questa idea di capitale. E, infondo, tutto il sistema imprenditoriale nordestino nasce da un percorso culturale e in questo ha il suo elemento distintivo”.

Presidente Cipolletta a che punto siamo?

Abbiamo elaborato un primo documento e stiamo procedendo ad una fase di

ascolto de territorio. Stiamo presentando il nostro documento a tutti i comuni e le province coinvolte. È in corso un tour che sta toccando tutti i capoluoghi veneti, poi Trento e Bolzano e i capoluoghi friul-giuliani. La fase di ascolto sarà complessa e durerà fi no alla primavera del prossimo anno. Poi il comitato scientifi co si riunirà e faremo un check delle iniziative che entreranno a far parte del programma.

Quali saranno i passi successivi?

È un cammino complesso, che non nasce dentro ad un comitato scientifi co, a tavolino, ma si sviluppa a partire dalla partecipazioni di un intenso e poliedrico territorio. In autunno contiamo di aver defi nito la struttura del progetto. Poi a gennaio 2013 sarà pubblicato il bando e a quel punto potremmo entrare nel vivo della defi nizione del palinsesto.È un progetto molto audace, pensate di farcela?Il tema al centro del disegno della candidatura sarà economia e cultura, è un tema molto coraggioso sì, ma che rappresenta bene il Nordest e Venezia. In questo siamo più avanti rispetto ad altri territori che hanno manifestato l’intenzione di competere. Il Nordest

È IL VERO DREAM DEL NORDEST CHE CERCA L’ALLUNGO SULLA CRISI: CANDIDARSI PER L’ASSEGNAZIONE DELLA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019, PRESENTANDOSI COME IL TERRITORIO CHE UNISCE IL NORD EUROPA CON L’ORIENTE. UN SOGNO POSSIBILE CON AL CENTRO IL TEMA DELLA CULTURA E DELL’ECONOMIA E UNA DIVERSIFICATA MOLTITUDINE DI ATTIVITA’, TRA CUI LABORATORI DI RICERCA E DI CREAZIONE, CHE DIVENTINO INIZIATIVE STABILI PER IL TERRITORIO.

INNOCENZO CIPOLLETTAPRESIDENTE DELL’UNIVERSITÀ DI TRENTO

Page 17: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

17COPERTINA AVANGUARDIA NORDEST

ha conosciuto uno sviluppo a tratti miracoloso negli ultimi trent’anni, ma investire in cultura rappresenta la nuova crescita del domani.

Come avete immaginato la Capitale Europea della Cultura?

Al momento siamo appunto in una fase di interrogazione e di apertura alla moltitudine dei territori coinvolti, che presentano una ricchezza incredibile e che non ha eguali. Il programma di eventi e iniziative che abbiamo immaginato deve avere come caratteristica quella di essere volano del territorio. Iniziative cioè che anche dopo la capitale Europea della cultura sappiamo restare sul territorio e determinare il suo progresso di domani.

Per arrivare all’appuntamento del 2019 il Nordest, con tutti i suoi campanili, dovrà fare un grande lavoro su stesso.

La governance è fatta di partecipazione. Bisogna prendere in considerazione tutti i suggerimenti e ascoltare il territorio, questo può essere un elemento di criticità, ma credo anche di grande ricchezza. La vera sfi da è che ogni soggetto si ritrovi in un progetto più alto, quello appunto di un territorio che diventa capitale.

Page 18: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

18COPERTINA AVANGUARDIA NORDEST

BASILICA PALLADIANA, SI PARTE?IL RESTAURO È COMPLETATO. UNO DEGLI SPAZI ARCHITETTONICI PIÙ CELEBRATI E INVIDIATI AL MONDO È PRONTO AD ACCOGLIERE LE IDEE. MA LE MIRE INIZIALI SEMBRANO ESSERSI RAFFREDDATE. L’ASSESSORE LAZZARI AVEVA CHIAMATO SACCO, IL PIÙ INSIGNE STUDIOSO ITALIANO DI ECONOMIA DELLA CULTURA, AD AFFRESCARE UNA PROGETTUALITÀ AMBIZIOSA, FARE DELLA BASILICA UN INCUBATORE DI IMPRENDITORIALITÀ CREATIVA. FINORA LO SPAZIO PALLADIANO È STATO DEPUTATO AD ACCOGLIERE DUE MOSTRE FIRMATE DA GOLDIN. MA UNA MOSTRA, SI SA, NON FA PRIMAVERA.

di Cristiano Seganfreddo

Page 19: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

19COPERTINA AVANGUARDIA NORDEST

spazi che defi niranno il “sistema nervoso culturale” della città e della provincia, di cui il monumento palladiano costituirà il cervello. Tutto questo funziona se il respiro presuppone il confronto con realtà europee. E se dunque gli attori locali decidono di parlare quel linguaggio, e non quello costante della politichina di paese. Vicenza, con il progetto Basilica è tra i fondatori dell’ EBCN, l’European Creative Business Network, la più importante rete europea per l’innovazione e l’incubazione di imprenditorialità per le industrie culturali e creative. Per questo ci sono stati quattro incontri con i rappresentanti europei da Rotterdam a Edimburgo, da Graz a Upsala. L’industria creativa europea è venuta a farci visita durante i laboratori di Provincia Italiana. Un monito chiaro: “uscite dal provincialismo, avete uno dei più begli spazi al mondo, in un dei territori più attivi! Non disperdete questo enorme patrimonio. Rendetelo Vivo. Ma subito”. Il tempo è pochissimo. Le linee da seguire sono chiare. I progetti pilota come AAA Cercasi Nuovo Artigiano dimostrano che le cose si possono fare. Chi comincia?

Basilica, Basilica, Basilica mia. Sembra una lunga litania. Anni di restauro. Milioni di euro investiti dalla benemerita Cariverona. Circa 25. E adesso? Che succede? Questa è la domanda che ci porteremo avanti ancora per qualche mese, se non, forse, fi no all’apertura prevista per l’ottobre del 2012, con una mostra, questa certa, di Marco Goldin sulla storia del Ritratto dal quattrocento ad oggi. La mostra dovrebbe poi spostarsi a Verona. Così dovrebbe essere anche per la seconda grande mostra in programma, che stavolta da Verona arriverebbe in Piazza dei Signori. Un tandem tra le due città. Ovviamente il tema Basilica non si esaurisce con la “copertura” del palinsesto del piano superiore della Basilica, ovvero del gran salone. Una mostra non fa primavera. La Basilica è una fabbrica complessa e articolata che nel progetto di PierLuigi Sacco dovrebbe diventare il nuovo motore, fi sico e simbolico, di un progetto territoriale, più ambizioso di una mostra. Sacco, considerato a ragione il più importante studioso italiano di economia della cultura, fu incaricato quasi due anni fa

da Francesca Lazzari, assessore alla cultura del Comune di Vicenza, di predisporre uno studio di fattibilità per un nuovo modello culturale da sperimentare sul manufatto palladiano. Il progetto fu presentato prima del Natale del 2010 con una forte aderenza del tessuto imprenditoriale e culturale cittadino. Lo studio individua nella Basilica diverse funzioni attive. Ovvero pensa allo storico edifi cio come ad attivatore territoriale capace di sviluppare progettualità avanzate e trasversali. La funzione espositiva è solo una delle azioni. La Basilica viene infatti contemporaneamente immaginata come “incubatore di imprenditorialità creativa, spazio di relazione, acceleratore di sviluppo desing-oriented, spazio residenziale per artisti e professionisti creativi, spazio performativo, spazio di produzione di conoscenza, spazio commerciale”. Che signifi ca? Rendere viva la Basilica, se non 24 ore al giorno, almeno per 16 ore. E’ evidente che l’intero spettro delle funzioni previste non potrà essere ospitato integralmente dalla Basilica. Per questo i confi ni delle sue relazioni saranno allargati, trasformandosi in una rete di

CRISTIANO SEGANFREDDODIRETTORE FUORIBIENNALE E

PROGETTO MARZOTTO

Page 20: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

MILANO EXPO 2015, INIZIA IL COUNTDOWNMancano poco più di 1200 giorni all’Ex-po 2015. Nutrire il pianeta. Energia per la vita, e’ il tema dell’evento. Si tratta di un avvenimento di portata storica non solo per Milano, ma per l’Italia intera, che si carica di aspettative per il momento di recessione in cui entrerà il Paese nel 2012.A dicembre il cda di Expo 2015 ha dato il via libera al bando di gara per la selezione dei soggetti che realizzeranno la cosiddetta “piastra”, ovvero le opere di urbanizzazio-ne e le infrastrutture di base del sito dove si svolgerà l’esposizione mondiale. I lavori, secondo la tabella di marcia, inizieranno a fi ne giugno e dureranno 950 giorni.Il bando, pubblicato a metà dicembre, consentirà alle imprese interessate di pre-sentare in progetti entro il 20 gennaio. A fi ne febbraio, invece, verrà individuata la short-list dei fi nalisti. La base di partenza per la gara è stata fi ssata a 270 milioni di euro. Per individuare il vincitore si farà ri-ferimento a tre aspetti della proposta, così ripartiti: 60% l’offerta tecnica, 30% l’offer-ta economica e 10% i tempi per la realiz-zazione.Sebbene non sia ancora entrato pienamente nelle corde della pubblica opinione, la mac-china dell’Expo è dunque oramai partita.Le cifre sulla ricaduta sono secondo gli

organizzatori stimabili nell’ordine di gran-dezza di circa 7000 eventi in 6 mesi per 21 milioni di visitatori attesi e 181 paesi espo-sitori di cui già 67 confermati.Secondo uno studio dell’Università Boc-coni si stima che la produzione aggiuntiva determinata da Expo dal 2011 al 2020 am-monterà a circa 70 miliardi di euro. Gli in-vestimenti in infrastrutture saranno di oltre 19 miliardi, mentre solo per la manuten-zione serviranno quasi 300 milioni l’anno.E anche se queste stime sono state fatte in periodi pre-crisi e verosimilmente saranno quindi ridimensionate, rimangono in ogni caso di impatto notevole sull’economia ita-liana.Se questo e’ il quadro, risulta evidente l’opportunità anche per le imprese a est di Mialno e in generale per tutto il nordest italiano.In questo scenario CNA ha individuato molteplici ambiti in cui intervenire, sia per facilitare la partecipazione agli appalti da parte delle imprese, realizzando un’offerta di servizi agli espositori nell’insediamento dei loro spazi espositivi e alla creazione di opportunità “fuoriexpo” per portare visi-tatori-espositori a conoscere l’artigianato italiano dentro fi liere territoriali artistico-turistico (expo dei territori)

In particolare CNA potrà, soprattutto per quanto riguarda gli appalti, supportare la realizzazione di aggregazioni e di “reti” ad hoc. C’è già stato in questo senso un nostro primo convegno con un lavoro di ricerca del Cresme, che ha dato alle imprese un primo quadro e fornito elementi per valu-tare la loro progettualità in questo campo.In ogni caso quello delle reti sarà, per le piccole imprese, la vera scommessa per poter partecipare a questo evento in tutte le aree di interesse. Cosi come i visitatori che in 6 mesi e oltre avranno bisogno di muoversi nelle città, di fare shopping, di vedere le eccellenze dell’artigianato nei territori, di godersi in-somma le bellezze italiche in tutti i settori: pensiamo alle nostre eccellenze dall’artisti-co tradizionale, alla moda, all’alimentare.I lavori sono in corso, i cantieri sono qua-si aperti. Anche quelli di Cna e l’impegno sarà quello di tenere aggiornati e coinvol-gere, da Milano e dalla Lombardia anche le imprese del vicentino affi nché possano partecipare attivamente e trarre benefi cio da questo evento straordinariamente ricco di prospettive.

di Giuseppe Vivace*

*Segretario Cna Lombardia

20COPERTINA AVANGUARDIA NORDEST

Page 21: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

2 anni

di iscrizione personale

gratuita a CNA Vicenza (*) (per chi passa da altro Operatore)

+SCONTO 50%

Convenzione 2011/12Cna VicenzaVodafone Agenzia Toso

(*) sconto riconosciuto in bolletta max 150 euro Iva esclusa per due anni da scontare a fi ne di ogni anno

Per info contattare: Agenzia Vodafone Toso Tel. 0444 356160 e-mail: [email protected] o le sedi di CNA Vicenza

e molte altre offerte RISERVATE agli Associati CNA

Page 22: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

SP

EC

IALE

Un Festival di Design nel vicentino, che unisce creatività, intelligenza produttiva, nuove tecnologie e capacità di problem solving. E si propone di farlo attraverso personalità distanti le une dalle altre: gio-vani e meno giovani, professionisti e im-prese del territorio, tutor ed imprenditori.Schio Design Festival, ideato da Carlo Cappellotto e organizzato dal complesso Fabbrica Saccardo in accordo con il co-mune di Schio, è stato progettato per met-tere in contatto senior e junior designer, con l’obbiettivo di favorire la trasmissione delle conoscenze e l’incontro tra espe-rienza e innovazione. Attorno a questo fi l rouge si è sviluppata la manifestazione che, dal 4 al 13 novembre, ha visto con-frontarsi creativi e imprese del territorio, all’interno del complesso industriale della Fabbrica Saccardo. Le protagoniste del Festival sono state die-ci aziende del territorio vicentino, prove-nienti da settori diversi. Ad ogni azienda

è stata assegnata una coppia di designer, che ha studiato un oggetto a tema libero da sviluppare. Ciascuna azienda ha avuto poi il compito di realizzare il prototipo.L’idea, nata lo scorso anno, ha sancito dunque l’incontro tra estro e produttività, unendo creativi e aziende legate al terri-torio, che mai prima d’ora si erano con-frontate con il mondo artistico. Una cre-scita comune attraverso la condivisione di esperienze e di capacità professionali, di intuizioni e confronti.Uno sguardo alla promozione delle idee e della qualità d’impresa attraverso un approccio contemporaneo di porsi sul mercato e sui mercati di tutto il mondo, e allo stesso tempo un’opportunità unica per i protagonisti economici del presente. L’opportunità di presentare un prodotto innovativo, che porta con sé ogni singolo momento di incontro creativo tra attori protagonisti.L’attenzione alle esigenze estetiche e di

A c

ura

di

Ja

cop

o V

en

ca

to

GENIO E PRODUTTIVITÀ, IN SCENA A SCHIO DESIGN FESTIVALLE PROTAGONISTE DEL FESTIVAL SONO STATE DIECI AZIENDE DEL TERRITORIO VICENTINO, PROVENIENTI DA SETTORI DIVERSI. AD OGNI AZIENDA È STATA ASSEGNATA UNA COPPIA DI DESIGNER, CHE HANNO STUDIATO UN OGGETTO A TEMA LIBERO DA SVILUPPARE. CIASCUNA AZIENDA HA AVUTO POI IL COMPITO DI REALIZZARE IL PROTOTIPO. L’IDEA, NATA LO SCORSO ANNO, HA SANCITO DUNQUE L’INCONTRO TRA ESTRO E PRODUTTIVITÀ, UNENDO CREATIVI E AZIENDE LEGATE AL TERRITORIO, CHE MAI PRIMA D’ORA SI ERANO CONFRONTATE CON IL MONDO ARTISTICO.

22SPECIALE SCHIO DESIGN FESTIVAL

Page 23: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

23SPECIALE SCHIO DESIGN FESTIVAL

mercato che pone sull’oggetto l’occhio del designer si fonde alla capacità tecnica e ideativa dell’imprenditore: è ancora vivo nella mente il ricordo del progetto AAA Cercasi Nuovo Artigiano, capofi la delle esperienze di contaminazione osservate nel territorio vicentino. L’approccio innovativo con il quale CNA Vicenza, solo un anno fa, sterzava dal per-corso tradizionale e cercava il futuro nel presente, possiamo certamente osservarlo anche in un’esperienza di successo come questo Festival scledense del Design. Allora come oggi, CNA si propone come associazione che investe molto nelle idee che tendono al futuro e al futuro delle proprie imprese: l’idea di allestire una gal-leria di oggetti artigianali a cielo aperto ha portato ad un’iniziativa collaterale di grande successo. ‘Design in Vetrina’ infat-ti ha permesso di portare più di 30 proto-tipi di design, realizzati in collaborazione con laboratori locali, lungo le vie e i vicoli della città di Schio, all’interno degli spazi espositivi dei negozi. Dai colori intensi degli arazzi di Renata Bonfanti, agli intrecci eleganti delle to-vaglie di Cristina Busnelli. Dalle opere in ferro battuto della famiglia Vanzo per arrivare ai marmi lavorati dalle mani di Gildo Sartori. E ancora le lampade di car-ta della bassanese Arbos, le ceramiche di Vania Sartori e Bassa Rafaella, le sculture in vetro di Pietro Viero e i gioielli del pro-getto Creativity in Action.Offerti agli occhi dei passanti della cittadi-na laniera, i progetti dei maestri artigiani hanno attirato l’attenzione di curiosi e col-lezionisti e regalato alle vetrine del centro storico uno sguardo elegante.Un’attitudine alla collaborazione e allo scambio di forme e di spazi che rifl ette perfettamente l’anima innovativa di CNA: il Futuro, comincia anche da qui.

Page 24: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

NET ECONOMY,NESSUNA FAVOLA

di Francesca Valente

LA RETE NON E’ IL MIGLIORE DEI MONDI POSSIBILI. IL CROWDSOURCING PUO’ DIVENTARE IN ALCUNI CASI UNA GABBIA IN CUI IL LAVORO INTELLETTUALE, DIVENTANDO COMMODITY, SI SVILISCE. MA E’ ANCHE VERO CHE NON ESISTE DOGMA CHE REGGA NELL’UNIVERSO MUTANTE DEL WEB, INTERNET E LE SUO POTENTISSIME DECLINAZIONI SOCIAL SONO UN POZZO DI OPPORTUNITA’ DI SUCCESSO E AFFERMAZIONE PROFESSIONALE. CON UN’AVVERTEZZA NECESSARIA, NESSUNA CORSA ALL’ORO E’ PRIVA DI RISCHI.

Page 25: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

25NUOVI TREND

“Felici e sfruttati”, così Carlo Formenti - autore dell’omonimo libro – defi nisce i lavoratori della conoscenza, plagiati dalla favola del 2.0: fl essibili, disciplinati e convinti di vivere nel migliore dei mondi possibili.Una tesi radicale quella di Formenti, giornalista e docente universitario, che ha presentato il suo libro in un incontro promosso da CNA Vicenza. Internet non avrebbe ammorbidito il capitalismo, ne avrebbe al contrario esaltato la capacità di cavalcare l’innovazione per sfruttare la creatività e il lavoro umani. Chiamata ad intervenire al dibattito, ho esposto le innumerevoli opportunità che la Rete interattiva mette a disposizione degli utenti e alle aziende, che dialogano in maniera paritaria, autentica e

collaborativa. Mi soffermo su alcuni punti in particolare:Wikinomics: le aziende chiedono ai prosumers di partecipare all’innovazione di prodotto con le loro idee: sfruttamento o opportunità? Sfruttamento secondo Formenti, perché gli utenti prestano la loro creatività gratuitamente e il profi tto lo intasca l’azienda. Certo il confi ne è sottile, ma ricordiamo che chi partecipa a questi contest sono i fan della marca, che non vedono l’ora di prendere parte ad un’esperienza che li coinvolga. Lo scambio quindi, a mio avviso, è reciproco. Solo che l’azienda ottiene un ritorno monetario, l’utente gratifi ca un desiderio. Qualora si avverta il dubbio di essere sfruttati, si può sempre dire: no grazie.Overload informativo: la Rete democratica

ci sommerge di contenuti amatoriali, superfi ciali, fra i quali l’informazione di qualità si smarrisce. Abbiamo perso la capacità di fi ltrare? Probabilmente 50 anni di televisione hanno congelato determinate capacità cognitive, tuttavia ci appartengono ancora. Porrei invece l’attenzione sul fatto che, nonostante questo rumore di fondo, alcune voci di qualità hanno avuto la possibilità di emergere. E senza la Rete sarebbero probabilmente rimaste inascoltate. Relazioni mediate: ci stiamo abituando a dialogare con le macchine invece che con le persone? Potrebbe trattarsi invece di un dialogo TRA persone PER MEZZO DI una macchina. Con un punto fermo: le relazioni online debbano trovare riscontro nella vita reale, parlo ad esempio di quelle

comunità di aggregazione che nascono grazie alla Rete consolidandosi poi in una comunità di fatto, reale. Allo stesso modo il marketing tradizionale non viene sostituito dal 2.0 ma lo completa. Evitare gli estremismi è una politica corretta, in generale. E’ bene che i discepoli della politica social mantengano un occhio critico nei confronti di questo fenomeno che sì, è un pozzo di possibilità, ma nasconde anche molte insidie. Chi adotta gli strumenti 2.0 dovrebbe dapprima condividerne i valori, è uno stato mentale prima di tutto. Altrimenti sì, andremo incontro al disastro.La Rete è progettata per essere democratica, ma dipende dall’uso che ne viene fatto. Nel caso delle proteste Tunisine, ad esempio, è stato un canale

prezioso contro la censura, a favore dei rivoluzionari che hanno trovato il modo di esprimersi liberamente e denunciare le oppressioni. Nel caso delle rivolte iraniane invece, è stato il Regime ad avere la meglio, usando Internet per scovare gli oppositori ed inasprire la dittatura. Cosa se ne può dedurre? Probabilmente che Internet aiuta chi la sa usare meglio. Il giornalista Luca De Biase sostiene che il rischio è quello di aumentare le distanze sociali tra gli analfabeti digitali e chi, partendo da uno stato economico e culturale più avanzato, è portato ad usare le nuove tecnologie. Anche il noto esperto di nuovi media Morozov afferma “Internet dà potere ai forti e disarma i deboli”.*Social Media manager

Mes

sag

gio

pu

bb

licit

ario

. Pri

ma

del

l'ad

esio

ne

leg

ger

e at

ten

tam

ente

le c

on

diz

ion

i co

ntr

attu

ali e

il m

ater

iale

info

rmat

ivo

dis

po

ni

bili

pre

sso

gli

uffi

ci d

ei P

rom

oto

ri F

inan

ziar

i di

Fin

anza

& F

utu

ro B

anca

e s

ul s

ito

ww

w.fi

nan

zaef

utu

ro.it

Finanza & Futuro Banca.Il massimo delle attenzionifi n nei minimi particolari.

Gabriella Padovan Promotore Finanziario di Finanza & Futuro BancaUfficio dei Promotori Finanziari Viale Verona, 41 - 36100 VICENZA - Tel. 0444 305343 - www.finanzaefuturo.it

Page 26: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

ROTTA SUI NUOVI MONDI

Titolo: BRIC. BRASILE, RUSSIA, INDIA, CINA ALLA GUIDA DELL’ECONOMIA GLOBALE. Il Mulino ContemporaneaA cura di Andrea Goldsteinpp. 176, euro 15

È la prima “guida” in italiano dedicata ad un’analisi complessiva del fenomeno BRIC, l’acronimo che indica l’ascesa economica di Brasile, Russia, India e Cina. Dopo l’impressionante crescita registrata negli ultimi anni, questi Paesi hanno infatti minimizzato la povertà aumentando, invece, il numero di persone che rientrano nella classe media. Un obiettivo centrato grazie allo sviluppo delle reti commerciali, alla globalizzazione e agli investimenti. Un risultato raggiunto anche attraverso il sostegno delle politiche pubbliche che hanno favorito la trasformazione dell’economia. Andrea Goldstein descrive con attenzione questo processo, aiutandoci a coglierne tutta la complessità e mettendone a fuoco anche le conseguenze negative in termini di diseguaglianze e utilizzo di risorse esauribili. Nel libro emergono sia le differenze tra i vari Paesi BRIC che la relazione dell’Italia con questa grande trasformazione.

Titolo: DISCOVER PALLADIO APP.Gratuita La prima applicazione per iPad e iPhone che racconta Palladio, l’architetto più infl uente degli ultimi 500 anni, e il suo territorio in modo contemporaneo e attuale. Un’app ricca di contenuti e riferimenti storici e architettonici, integrati con spunti turistici, enogastronomici e legati all’industria creativa. Lanciata dal consorzio di promozione turistica Vicenzaè, l’applicazione, sviluppata in italiano e inglese, sarà disponibile per il download gratuito su apple store a partire dal 15 gennaio 2012, è ideata e sviluppata da Agenzia del Contemporaneo e realizzata da LOG607. L’applicazione è suddivisa in due sezioni principali: “Conosci” e “Visita”. La prima raccoglie informazioni storico-architettoniche sui monumenti palladiani a Vicenza e nel mondo, con una particolare attenzione verso lo sviluppo del palladianesimo in America e l’enorme infl uenza esercitata sull’architettura degli Stati Uniti. La seconda fornisce informazioni turistiche e riferimenti pratici per esplorare il territorio, dagli itinerari tematici, agli hotel ai ristoranti, dagli outlet agli showroom delle maggiori aziende di fashion e design del territorio. Una parte della sezione “Visita” è inoltre dedicata all’industria creativa ed è pensata come un approfondimento sulle eccellenze nordestine e sulle aziende che hanno sede sul territorio, da Valentino a Diesel a Bottega Veneta, da Bisazza a Coin, da Dainese a Pal Zileri, a Zonin.

Titolo: ITALIA RELOADED. RIPARTIRE CON LA CULTURA. Il Mulino ContemporaneaA cura di Christian Caliandro e Pier Luigi Saccopp 168, euro 13.50

L’Italia è un Paese “che ha la cultura nel suo DNA”, ma incredibilmente è anche un Paese che in quest’ambito resta legato a modelli e idee appartenenti al passato, come quella relativa alla netta distinzione tra salvaguardia del patrimonio artistico e produzione culturale contemporanea. Una concezione che da almeno trent’anni paralizza gli italiani, immobilizzandoli sia a livello creativo che imprenditoriale e organizzativo. Una trappola dalla quale è necessario uscire in fretta. Con quest’intento gli autori di “Italia Reloaded” puntano alla defi nizione di alcuni degli elementi che aiuterebbero il Paese a risollevarsi, a rompere questa chiusura psicologica che lo penalizza. Innovazione, creatività e produzione culturale sono le tre parole d’ordine per la ricostruzione, anche sul versante economico, dell’identità italiana.

DALL’ASCESA DIROMPENTE DEI BRIC, ALLA NUOVA APP CHE RACCONTA PALLADIO E VICENZA, FINO ALL’ ACUTA DISAMINA SULL’ITALIA DELLA CULTURA. NUOVI MONDI SI APRONO E RACCONTANO COME POTREBBE CAMBIARE IL NOSTRO PAESE, RIDEFINENDOSI DENTRO LA CRISI, OLTRE LA CRISI.

26LETTURE

di Elena Frigo

Page 27: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

MISSIONE A SHANGHAIShanghai è oggi il più importante centro fi nanziario e commerciale della Cina, baricentro di un territorio ampio che sta crescendo a ritmi molto importanti e che sta defi nendo i target anche tecnologici per molte produzioni. Ad oggi è presente una forte comunità di imprese italiane, una delle più numerose all’estero, che sta facendo da apripista a possibili cooperazioni e collaborazioni con quel territorio. La vivacità economica della città è ben rappresentata dai numerosi e moderni grattacieli del distretto fi nanziario di Pudong. Shanghai, oltre ad essere dotata di un ottimo comparto manifatturiero e tecnologico gode di forti legami con le regioni continentali cinesi e pertanto è nei fatti una importante porta di accesso al grande mercato cinese. Perché la CINA e Shangai come meta? Crediamo necessario impostare una azione di studio e conoscenza di quel Paese che può essere contemporaneamente mercato di sbocco e partner nello sviluppo di progetti. Stiamo operando per costruire relazioni che ci permettano di promuovere, tra le imprese del nostro territorio, delle missioni commerciali per conoscere da vicino una realtà produttiva che non può più essere trascurata. Abbiamo attivato alcuni contatti con agenti e distributori cinesi attivi nei vari settori per innescare una prima valutazione della possibilità di avviare forme di collaborazione in ambito commerciale, in grado di trasformare il “grande concorrente cinese” in una fonte di opportunità di crescita e sviluppo.

DESTINAZIONI

SPAZIO CASA VICENZA DAL 5 AL 12 FEBBRAIO 2012Fiera di Vicenza – Spazio Casa: Mostra del mobile, arredamento ed accessori per la casa, articoli per gli sposi.

La manifestazione da più di cinquant’anni costituisce una prestigiosa vetrina per gli operatori di tutti i settori del comparto della casa. I visitatori potranno apprezzare le soluzioni per vivere al meglio il giardino, la terrazza ed il balcone.All’interno della rassegna, SPOSIAMOCI - Il Salone degli Sposi accoglierà gli espositori al Padiglione I, con ingresso indipendente, in un contesto intimo e raffi nato. Il Salone degli Sposi avrà una durata di cinque giorni e affi ancherà Spaziocasa da mercoledì 8 a domenica 12 febbraio 2012.CNA Vicenza sarà presente all’evento fi eristico con la “Galleria fotografi ca Sposiamoci’ che riporterà alcuni tra i migliori scatti di matrimonio dei fotografi vicentini. Sarà presente inoltre un Set fotografi co allestito dai Fotografi CNA Vicenza, nel quale le coppie potranno farsi immortalare e giocare con l’obbiettivo del professionista.

BRUXELLES Due delle tre principali istituzioni dell’Unione europea, la Commissione europea e il Consiglio dell’Unione europea, hanno la loro sede a Bruxelles. La terza istituzione principale, il Parlamento europeo, ha anch’essa una camera parlamentare a Bruxelles. La città ospita anche gli uffi ci della Presidenza europea, le commissioni del Parlamento europeo e il Comitato delle Regioni, ed è anche la sede politica della NATO, e dell’Unione Europea Occidentale.Nonostante le recenti diffi coltà che stanno incontrando i paesi membri dal punto di vista politico e monetario, il nostro futuro non può e non potrà che passare per questa città. Centro nevralgico del nuovo mondo, a cui guardiamo per comprendere il destino economico delle imprese e dei governi.Bruxelles è un’opportunità, una meta fondamentale per ogni singolo artigiano. Un luogo che ci appartiene e che ci rappresenta, ma anche un luogo unico, internazionale. Per questo che CNA sta avviando contatti per verifi care la possibilità di inviare una delegazione di imprenditori locali per visitare le istituzioni comunitarie e fare incontri istituzionali in loco e portare con sè la propria esperienza.

A cura di Elena Frigo

27DESTINAZIONI

Page 28: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

28ECO DI CITTÀ

BASSANOCITTÀ INTELLIGENTE D’EUROPA

scorso ad Atene. Tra le città partecipanti capitali europee come Lisbona, Budapest, Milano, Atene e anche città non europee come Rio de Janeiro. Si tratta di un rico-noscimento importante per una città che, da sempre, sa unire tradizione e innova-zione, nella manifattura come nei servizi.Bassano vive infatti, nonostante la crisi globale, un periodo di grande attivismo, che apre importanti prospettive future. Va verso la soluzione uno degli storici nodi per la realtà bassanese. Le note problema-tiche legate alle infrastrutture ed alla viabi-lità locale dovrebbero fi nalmente risolversi con il completamento della Pedemontana Veneta, i cui cantieri sono stati avviati a Romano d’Ezzelino. A questo proposito particolarmente importante sarebbe la rea- lizzazione della bretella di collegamento alla futura Pedemontana Veneta, che dal previsto casello di Bassano Ovest scenda fi no al Cittadellese e da qui connetta i co-muni lungo la Valsugana fi no allo snodo di Limena. Sarebbe il coronamento dell’espe-rienza dell’ “Area Vasta” che comprende comprensori di frontiera tra importanti comuni del Padovano (come Cittadella) e del Trevigiano, oltre a Bassano stessa. Una zona che conta 30000 imprese e che, da sola, produce il 14% dell’export veneto.In questo contesto fortemente dina-mico CNA si sta muovendo per va-lorizzare e incrementare la propria presenza. Nelle ultime settimane è stata infatti inaugurata la nuova sede mandamentale di Via Cristo-foro Colombo 102, alla presenza

del Sindaco Cimatti e dell’onorevole Ma-nuela Lanzarin, più adatta alle esigenze dei soci e ad offrire i servizi che richiedono.L’organizzazione produttiva e indu-striale di quest’area ha il pregio di es-sere multi-distrettuale: nella zona cir-costante si trovano tipologie produttive e di lavorazioni molto differenti tra di loro, dalla ceramica di Nove alla grappa.Ed è proprio qui la peculiarità della real-tà bassanese. In un mercato sempre più interconnesso, come quello in cui oggi le aziende si trovano a competere, la chia-ve del successo è data dal saper innovare di continuo, per mezzo di progetti che stimolano le mani degli artigiani con la contaminazione, l’incontro, la relazione. Bassano, attraverso la leva culturale, può diventare un incubatore di idee ed oppor-tunità per la crescita e lo sviluppo delle sue realtà produttive. Fondamentale in questo campo è l’attenzione che l’ammi-nistrazione comunale dedica all’offerta culturale della città: un esempio recente sono i quasi 4 mesi di incontri e confronti sul tema dell’immagine, fi gli del proget-to ‘Bassano Fotografi a 2011’. Senza di-menticare le mostre, i workshop, i dibatti-ti culturali e i seminari degli ultimi mesi.L’esperienza di AAA Cercasi Nuovo Ar-tigiano, in questo senso, ci ha insegna-to che un percorso di collaborazione tra mondi così distanti può essere una delle porte per sfondare i nuovi mercati ed af-facciarsi al mondo con prospettive diverse: alcuni artigiani del territorio bassanese ne sono l’esempio, pronti oggi ad affrontare le problematiche dell’offerta di mercato con occhio diverso e strumenti più adeguati.

Bassano è la prima città veneta ad entrare in Periphèria, progetto co-fi nanziato dal Programma di Supporto per lo Sviluppo ICT (Tecnologie di Informazione e Comu-nicazione) della Commissione Europea, per facilitare la diffusione delle nuove tecnolo-gie a benefi cio dei cittadini. La richiesta di adesione alla rete, presentata ai vertici del Progetto europeo, è stata accolta nel corso dell’assemblea generale del 18 novembre

SERGIO PAOLINPRESIDENTE MANDAMENTO CNA VICENZA DI BASSANO

di J. Canever e Giannina Scremin

Page 29: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

NEWS, EVENTI, APPUNTAMENTI

RACCOLTA FONDI PRO ALLUVIONATILa CNA di Vicenza è vicina ai colleghi ed amici delle CNA della Liguria e della Toscana, duramente colpite dall’alluvione dello scorso novembre, che purtroppo fa riaffi orare in tutti noi i tragici ricordi delle giornate che poco più di un anno fa hanno segnato anche il nostro territorio. Memori di quel disastro e delle diffi coltà che a tutt’oggi stanno ancora vivendo i nostri imprenditori, nel tentativo di ripartire con le attività normali, vi invitiamo tutti a contribuire con un aiuto concreto alla ricostruzione delle imprese del Nord Ovest, sottoscrivendo la raccolta fondi promossa dagli artigiani di Liguria e Toscana, versando la vostra offerta su

Conto Corrente n. 13240.80Intestato a CNA LIGURIAPresso BANCA CARIGE ag. 13 – GenovaIBAN IT04X0617501413000001324080

Con l’occasione, invitiamo gli imprenditori vicentini colpiti dall’alluvione dello scorso anno a prendere contatto con la nostra sede CNA di Vicenza (tel. 0444/569900) per gli aggiornamenti sulla situazione riguardante i contributi e le modalità di ottenimento dei risarcimenti richiesti, alla luce delle ultime comunicazioni emesse dai Comuni interessati.

“FINANZA & FUTURO” – APPUNTAMENTI 2012

Continua anche per il 2012 la fortunata convenzione con gli esperti di Finanza & Futuro, a favore degli associati a CNA Vicenza interessati a valutazioni circa investimenti e le opportunità di salvaguardia del proprio patrimonio, anche personale.Finanza & Futuro, appartenente al Gruppo “Deutsche Bank”, ha di fatto la possibilità di collocare ogni prodotto fi nanziario facente capo a tutte le principali case di investimento mondiali, con commissioni di particolare favore e con la possibilità di gestire in esclusiva fondi a condizioni estremamente interessanti.Ricordiamo al proposito che la dr.ssa Maria Gabriella Padovan, di Finanza & Futuro, sarà presente ogni ultimo mercoledì del mese in orario 15,30-17,30 presso gli uffi ci della CNA Provinciale (Via Zampieri 19, Vicenza) su appuntamento da concordarsi direttamente con la segreteria di CNA (tel. 0444/569900).

CNA SEGNALAFONDAZIONE CUOA PRESENTAZIONE LA MIA IMPRESA

Alla Fondazione CUOA (Villa Valmarana Morosini) presentazione del corso La Mia Impresa, mercoledì 11 gennaio, lunedì 16 gennaio, martedì 24 gennaio e lunedì 30 gennaio, in tutte e quattro le date a partire dalle 18. Si tratta di un corso di sviluppo imprenditoriale progettato per persone con esperienza di almeno 4 anni, dedicato ai titolari di imprese piccole e di imprese individuali e ai lavoratori autonomi che ha lo scopo di fornire strumenti operativi per organizzare la gestione, aumentare l’effi cienza e migliorare i risultati. La Mia Impresa è strutturata in forma agile e diviso in tre percorsi: Operations; Commerciale e Vendite; Bilancio e Controllo.

WORK-SHOP: GESTIRE I CREDITI NELLA PICCOLA IMPRESA ARTIGIANACOSA E COME FARE

Costruiamo un Kit Anticrisi per il Nuovo ArtigianoGiovedì 24 gennaio 2012 alle ore 20,30 presso la sede di CNA in Via G. Zampieri 19 si svolgerà un incontro di approfondimen-to e confronto sul tema: Gestire i Crediti nella Piccola Impresa Artigiana - COSA E COME FARE. L’appuntamento sarà il pri-mo di una serie che va sotto il nome di Kit Anticrisi per il Nuovo Artigiano che affronterà con cadenza mensile temi operativi che gravano sulla piccola impresa. Questo primo incontro proporrà un approfondimento sulla gestione dei crediti, il loro recupero e le azioni preventive. L’iniziativa è gestita in collaborazione con lo studio legale PERON e CERA Stp e lo Studio Iposi.

CARD ASSOCIATIVA CNA VICENZA 2012

É pronta la tessera 2012 di CNA Vicenza. La card sarà recapitata a casa di ogni socio nei primi giorni di gennaio. La presentazione della card ai partner del sistema CNA SERVIZI PIU’ (ww.servizi-piu.cna.it) garantisce l’accesso a molteplici opportunità per abbat-tere i costi aziendali. Tra i partner nazionali e provinciali per l’an-no 2012 sono presenti i marchi OPEL, VODAFONE, UNIPOL, SIXTEMA, AVIS, ALITALIA, AGOS DUCATO, EuroSHELL Card Carburanti, Buoni Pasto TORNAQUI ed altri importanti marchi nazionali.

ACCORDO TRA VODAFONE AGENZIA TOSO E LA CNA DI VICENZA

CNA Vicenza ha sottoscritto un’intesa con una importante Agen-zia VODAFONE del territorio. Per tutti i soci CNA che sottoscri-veranno un nuovo contratto con l’agenzia di Marco Toso o che migreranno sulla proposta in convenzione sono previsti signifi cati-vi sconti sulla tessera associativa. Per informazioni contattare una sede di CNA o contattaredirettamente la agenzia TOSO MARCO [email protected] tel. 0444 456160 cell. 346 8043230

RINNOVATO L’ACCORDO TRA CNA VICENZA E AGOS DUCATO

CNA Vicenza e Agos Ducato hanno confermato l’accordo di collaborazione che permette di soddisfare le esigenze di chi opera nelle piccole imprese.In tutti i settori merceologici sempre più clienti richiedono la possibilità di dilazionare i pagamenti per gestire con maggior comodità e pianifi cazione il proprio budget familiare.Agos Ducato mette a disposizione il prestito personale semplice e fl essibile: DUTTILIO Per saperne di più basta contattare la sede CNA di Vicenza. Per presentare direttamente la richiesta, invece, basta rivolgersi presso la fi liale: AGOS Ducato di Vicenza in Viale Milano 48/54tel. 0444/540141

VEDIAMOCI CHIARO Messaggio pubblicitario con fi nalità promozionale. Per le informazioni precontrattuali e per conoscere le condizioni economiche dell’offerta si rinvia al documento “Informazioni europee di base sul credito ai consumatori” (SECCI) che potrà essere richiesto in fi liale unitamente a copia del testo contrattuale. Salvo approvazione Agos Ducato. Per Richiedere DUTTILIO o per ricevere informazioni puoi: - Contattare la fi liale Agos Ducato di Vicenza in: Viale Milano 54 - tel 0444.540141 - Contattare il referente commerciale Alessia Arsie cell 348.5600250

Page 30: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

CNA VICENZA INCONTRA EQUITALIA

Un importante ed utile accordo è stato sottoscritto dalla CNA Veneto, a benefi cio di tutte le CNA provinciali, insieme ad Equitalia, Società incaricata della riscossione dei tributi da partedella Agenzia delle Entrate.In base alle intese, verrà istituito un canale preferenziale di informativa e confronto con gli esperti di CNA, che potranno periodicamente avere accesso ad uno sportello loro riservato per confrontarsi sul contenzioso fi scale che riguarda gli associati CNA.In pratica, per i Soci interessati, sarà possibile fare rifermento alla CNA per velocizzare i contatti con Equitalia, contando sulla professionalità e sulla disponibilità degli esperti fi scali della nostra Associazione.

ACCORDO CNA VICENZA-APAVE ITALIA

Un ampio ed articolato accordo è stato recentemente sottoscritto dalla CNA di Vicenza con la Società APAVE ITALIA CPM, leader mondiale nei servizi di supporto alle imprese, in particolare dei settori della meccanica e della produzione (ma non solo) per le attività di formazione e consulenza obbligatorie a seguito di autorizzazioni ministeriali o di certifi cazioni CE.L’intesa prevede che sia possibile realizzare in esclusiva per le aziende di CNA Vicenza e a condizioni di favore una serie di attività, tra cui: verifi che periodiche regolamentari per ascensori ed impianti di sollevamento; formazione per sistemi gestione saldatura ISO 3834; qualifi che del personale addetto alla saldatura e dei relativi procedimenti; partecipazione a seminari, incontri informativi in qualità di organismo tecnico; servizio di audit per il settore agroalimentare. Per i dettagli operativi e i singoli interventi (l’accordo entrerà in vigore con l’anno 2012), vi rimandiamo a successivi aggiornamenti ed informazioni di dettaglio, che saranno rese disponibili attraverso i canali informativi più rapidi.

Fondazione CUOAAltavilla Vicentina (VI)Area Imprenditorialitàtel. 0444 [email protected]

LaMiaImpresaCorso base di formazione imprenditoriale

Voglia di respirare aria nuova.

Per titolari di imprese piccole e di imprese individuali interessati a migliorare efficienza e qualità della gestione.Per lavoratori autonomi interessati ad acquisire le conoscenze necessarie a sviluppare le loro attività.

• Percorso Bilancio e Controllo (40 ore)• Percorso Operations (40 ore)• Percorso Commerciale e Vendite (40 ore).

6 FEBBRAIO - 18 APRILE 20123a EDIZIONE

APPROFITTA DELLE OPPORTUNITA’

CHE LA BIOEDILIZIA TI OFFRE!

DETRAZIONI FISCALI

delle spese per opere di risparmio energetico

PROROGA DEL PIANO CASA

per altri tre anni

CONTO ENERGIA:

incentivo per chi installa

impianti fotovoltaici

uomo

ambiente

casa

ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE

CNA Bioedilizia team è un gruppo di

imprese edili, impiantistiche ed affini che

hanno svolto un percorso di formazione

per acquisire le competenze necessarie

per costruire secondo i criteri della

bioedilizia.

Alla fine del percorso sono state

accreditate dal Metadistretto Veneto

della Bioedilizia come “imprese esperte

in bioedilizia”.

[email protected]

Page 31: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011
Page 32: ENNEA | Il magazine del Nuovo Artigiano 04/2011

GALVAUTOSCHIO Via Lago TrasimenoZona Campo Romano - Tel. 0445 502311

A.A.V.VICENZA Viale San Lazzaro, 15 - Tel. 0444 563101 r.a.ARZIGNANO Viale Olimpica, 12 - Tel. 0444 452769

AUTOBASSANOROSÀ Via Borgo Tocchi, 9Tel. 0424 585848

CONDIZIONI SPECIALIPER GLI ASSOCIATI

CNA/CARTA SERVIZIPIÙAPPLICABILI ANCHE

AI NEO ISCRITTI

Confederazione Nazionaledell’Artigianato

e della Piccola e Media ImpresaProvincia di Vicenza