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Finanziare la digitalizzazione del patrimonio della Biblioteca musicale del Conservatorio di Napoli
L’appello di Marco Salvatore raccolto dal deputato Michele Nitti
che ha illustrato in anteprima al Sabato delle Idee le due proposte di legge per l’introduzione dell’Educazione musicale
già nella scuola d’infanzia e della Storia della musica nei licei
RASSEGNA STAMPA
Il Sabato delle Idee - Ufficio Stampa
Dott. Roberto Conte Tel. 081-2522347 Cell. 380-7123104
NITTI E SALVATORE AL "SABATO DELLE IDEE"
Due proposte di legge per la musica nelle scuole diogni ordine e grado
uarantamila manoscritti, quattrocentomilaedizioni a stampa, diecimila libretti d' opera.Sono alcuni dei numeri mastodontici dellaBiblioteca del Conservatorio San Pietro aMajella di Napoli che conserva in oltre 1500mq di spazio un patrimonio assolutamenteunico al mondo accumulato in oltre trecentoanni di storia. «Un patrimonio simile deveessere preservato e reso fruibi le a tutt ia t t r a v e r s o u n g r a n d e p r o g e t t o d idigitalizzazione». Si è aperto ieri con questaproposta dello scienziato Marco Salvatore l'incontro de "Il Sabato delle Idee" dedicato a "L'educazione musicale in Italia oggi". Unaproposta subito raccolta da Michele Nitti,d i re t tore d ' Orchest ra e membro de l laCommissione parlamentare Cultura dellaCamera, che al termine dell' incontro, visitandola Biblioteca, accompagnato dal direttore delConservatorio, Carmine Santaniello, si èimpegnato a mettere quest' idea all' ordine delgiorno dei lavori della Commissione .Ma c' è dipiù, perché Nitt i ha i l lustrato in manierasistemica l' impegno politico e legislativo dellamaggioranza di governo sul tema del l 'educazione musicale nel sistema scolasticoitaliano.
«L' educazione musicale offre un contributopedagogico indispensabile alla formazionedell' individuo - ha spiegato Nitti - e deve essere strutturata, perciò, come una filiera formativacomplessiva che parta dalla scuola dell' infanzia e arrivi fino alla scuola secondaria superiore». Conquesto obiettivo il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle sta lavorando ad una proposta di leggeper l' introduzione dell' educazione musicale nella scuola primaria e nella scuola dell' infanzia e lostesso Nitti è il promotore di una proposta di legge per l' introduzione della Storia della musica nellescuole secondarie superiori. Due grandi novità salutate con grande favore dal Rettore dell' UniversitàSuor Orsola Benincasa, Lucio d' Alessandro, che ha evidenziato come proprio il Suor Orsolarappresenti l' unico esempio italiano di questa filiera completa dell' educazione musicale con il lavorosperimentale del suo Istituto Scolastico, che parte dalla scuola dell' infanzia e quello dei percorsiaccademici nel settore delle Scienze della formazione e delle Scienze pedagogiche all' interno dei quali
14 aprile 2019Pagina 46 Il Roma
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i futuri insegnanti si formano anche attraverso numerosi laboratori dedicati alla musicologia e alla storiadella musica.
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Sabato delle idee
Musica in tutte le scuole, illustrata la proposta dilegge del M5S
Due proposte di legge per la musica nellescuole di ogni ordine e grado. Le ha illustratein anteprima ieri, nel corso dell' incontro del"Sabato delle Idee" al conservatorio San Pietroa Majella,il deputato Michele Nitti, direttore d'orchestra e membro della Commissioneparlamentare Cultura, Scienza e Istruzionedella Camera. «L' educazione musicale offreun contributo pedagogico indispensabile allaformazione dell' individuo - ha spiegato Nitti -e deve essere strutturata, perciò, come unafiliera formativa complessiva che parta dallascuola dell' infanzia e arrivi fino alla scuolasecondaria superiore». Con questo obiettivo ilgruppo parlamentare del Movimento 5 stellesta lavorando ad una proposta di legge per l'introduzione dell' educazione musicale nellascuola primaria e nella scuola dell' infanzia, elo stesso Nitti è il promotore di una proposta dilegge per l' introduzione della Storia dellamusica nelle scuole secondarie superiori.Novità salutate con favore dal rettore dell'università Suor Orsola Benincasa Lucio d'Alessandro, vicepresidente della Conferenzadei rettori delle università Italiane, che haevidenziato come proprio i l Suor Orsolarappresenti l' unico esempio italiano di questafiliera completa dell' educazione musicale con il lavoro sperimentale del suo istituto scolastico, cheparte dalla scuola dell' infanzia e arriva fino ai licei (dove la musica fa parte del piano curriculare sia delliceo artistico che di quello coreutico), e con il lavoro dei percorsi accademici nel settore delle Scienzedella formazione e delle Scienze pedagogiche.
14 aprile 2019Pagina 7 La Repubblica
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IL PROGETTO
Musica a scuola: due proposte di legge
Due proposte di legge per la musica nellescuole di ogni ordine e grado. Le ha illustrate aNapoli, nel corso dell' incontro de Il Sabatodelle Idee al Conservatorio di Musica SanPietro a Majella, il deputato pugliese MicheleNitti, direttore d' orchestra e membro dellaCommissione Parlamentare Cultura, Scienza eIstruzione della Camera dei Deputati. «L'educazione musicale offre un contributopedagogico indispensabile alla formazionedell' individuo - ha spiega Nitti - e deve esserestrutturata, perciò, come una filiera formativacomplessiva che parta dalla scuola dell 'infanzia e arrivi fino alla scuola secondariasuperiore».Con questo obiettivo il gruppo parlamentaredel Movimento 5 Stelle sta lavorando ad unaproposta di legge per l' introduzione dell'educazione musicale nella scuola primaria enella scuola dell' infanzia e lo stesso Nitti è ilpromotore di una proposta di legge per l'introduzione della Storia della musica nellescuole secondarie superiori.Due grandi novità salutate con grande favoredal rettore del l ' Universi tà Suor OrsolaBenincasa di Napoli, Lucio d' Alessandro,vicepresidente della Conferenza dei Rettoridelle Università Italiane.
17 aprile 2019Pagina 7 Quotidiano di Puglia
Università Suor Orsola Benincasa
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Musica, dal Sabato delle idee due proposte di leggeper tutelare il patrimonio campano
Quarantamila manoscritti, quattrocentomilaedizioni a stampa, diecimila libretti d'opera.Sono alcuni dei numeri mastodontici dellaBiblioteca del Conservatorio San Pietro aMajella di Napoli che conserva in oltre 1500mq di spazio un patrimonio assolutamenteunico al mondo di manoscritti, stampe raremus ica l i , l i b re t t i d 'opera e document iaccumulati in oltre trecento anni di storia. Unpatrimonio simile deve essere preservato ereso fruibile a tutti attraverso un grandeprogetto di digitalizzazione. Si è aperto conquesta proposta dello scienziato MarcoSalvatore l'incontro de Il Sabato delle Ideededicato a L'educazione musicale in Italiaoggi. Una proposta subito raccolta da MicheleNitti, direttore d'Orchestra e membro dellaCommissione Parlamentare Cultura, Scienza eIstruzione della Camera dei Deputati, che altermine dell'incontro, visitando la Biblioteca,l'Archivio Storico e il Museo degli strumenti delConservatorio napoletano, accompagnato dald i re t to re de l Conserva to r io , CarmineSantan ie l lo , s i è impegnato a met terequest'idea all'ordine del giorno dei lavori dellaCommissione. Ma c'è di più, perché Nitti haillustrato in maniera sistemica l' impegnopolitico e legislativo della maggioranza digoverno sul tema dell'educazione musicale nel sistema scolastico italiano. L'educazione musicale offreun contributo pedagogico indispensabile alla formazione dell'individuo ha spiegato Nitti e deve esserestrutturata, perciò, come una filiera formativa complessiva che parta dalla scuola dell'infanzia e arrivifino alla scuola secondaria superiore. Con questo obiettivo il gruppo parlamentare del Movimento 5Stelle sta lavorando ad una proposta di legge per l'introduzione dell'educazione musicale nella scuolaprimaria e nella scuola dell'infanzia e lo stesso Nitti è il promotore di una proposta di legge perl'introduzione della Storia della musica nelle scuole secondarie superiori. Due grandi novità salutate congrande favore dal Rettore dell'Università Suor Orsola Benincasa, Lucio d'Alessandro, vicepresidentedella Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, che ha evidenziato come proprio il Suor Orsolarappresenti l'unico esempio italiano di questa filiera completa dell'educazione musicale con il lavorosperimentale del suo Istituto Scolastico, che parte dalla scuola dell'infanzia e arriva fino ai licei (dove lamusica fa parte del piano curriculare sia del liceo artistico che di quello coreutico), e con il lavoro deipercorsi accademici nel settore delle Scienze della formazione e delle Scienze pedagogiche all'internodei quali i futuri insegnanti si formano anche attraverso numerosi laboratori dedicati alla musicologia e
13 aprile 2019 ildenaro.itUniversità Suor Orsola Benincasa
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alla storia della musica. In platea molti insegnanti non solo del Conservatorio ma anche di alcuni istitutiscolastici napoletani dove in via sperimentale la musica fa già parte del piano curriculare anche laddovenon è specificamente previsto a livello ministeriale come hanno raccontato Luciana Mazzone dell'IstitutoMarino Santa Rosa di Ponticelli e Giorgia Fiore dell'Istituto Comprensivo ad indirizzo musicale GiovanniFalcone di Pianura. Applausi scroscianti per l'esibizione musicale del Coro di voci bianche delConservatorio di Musica San Pietro a Majella diretto da Antonio Berardo con un estratto dalla favola Ilnano del bosco di Massimiliano Sacchi. Poi il ruolo della musica nella formazione del cittadino e lecriticità dell'educazione musicale nel sistema scolastico italiano hanno accompagnato anche gliinterventi di Elio Boncompagni, già direttore all'Opera Nazionale di Bruxelles, Marta Columbro,vicedirettore del Conservatorio di Musica San Pietro a Majella, Paolo Isotta, professore emerito di Storiadella Musica del Conservatorio San Pietro a Majella, Paologiovanni Maione, docente di Storia dellaMusica del Conservatorio San Pietro a Majella, Angelo Meriani, professore ordinario di Letteratura grecaall'Università degli Studi di Salerno, e Pasquale Scialò, docente di Musicologia all'Università degli StudiSuor Orsola Benincasa. Di grande suggestione l'intervento di François Delalande, direttore delleRicerche musicali dell'INA di Parigi, che ha fatto ascoltare alcuni esempi di educazione al gusto e allasensibilità musicale che in Francia inizia già dai bambini di tre anni.
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Due proposte di legge per la musica nelle scuole diogni ordine e grado. Al Sabato delle Idee MarcoSalvatore lancia il progetto di digitalizzazione delpatrimonio della Biblioteca musicale del Conser
Quarantamila manoscritti, quattrocentomilaedizioni a stampa, diecimila libretti d'opera.Sono alcuni dei numeri mastodontici dellaBiblioteca del Conservatorio San Pietro aMajella di Napoli che conserva in oltre 1500mq di spazio un patrimonio assolutamenteunico al mondo di manoscritti, stampe raremus ica l i , l i b re t t i d 'opera e document iaccumulati in oltre trecento anni di storia. Unpatrimonio simile deve essere preservato ereso fruibile a tutti attraverso un grandeprogetto di digitalizzazione. Si è aperto conquesta proposta dello scienziato MarcoSalvatore l'incontro de Il Sabato delle Ideededicato a L'educazione musicale in Italiaoggi. Una proposta subito raccolta da MicheleNitti,direttore d'Orchestra e membro dellaCommissione Parlamentare Cultura, Scienza eIstruzione della Camera dei Deputati, che altermine dell'incontro, visitando la Biblioteca,l'Archivio Storico e il Museo degli strumenti delConservatorio napoletano, accompagnato dald i re t to re de l Conserva to r io , CarmineSantan ie l lo , s i è impegnato a met terequest'idea all'ordine del giorno dei lavori dellaCommissione. Ma c'è di più, perché Nitti haillustrato in maniera sistemica l' impegnopolitico e legislativo della maggioranza digoverno sul tema dell'educazione musicale nel sistema scolastico italiano. L'educazione musicale offreun contributo pedagogico indispensabile alla formazione dell'individuo ha spiegato Nitti e deve esserestrutturata, perciò, come una filiera formativa complessiva che parta dalla scuola dell'infanzia e arrivifino alla scuola secondaria superiore. Con questo obiettivo il gruppo parlamentare del Movimento 5Stelle sta lavorando ad una proposta di legge per l'introduzione dell'educazione musicale nella scuolaprimaria e nella scuola dell'infanzia e lo stesso Nitti è il promotore di una proposta di legge perl'introduzione della Storia della musica nelle scuole secondarie superiori. Due grandi novità salutate congrande favore dal Rettore dell'Università Suor Orsola Benincasa, Lucio d'Alessandro, vicepresidentedella Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, che ha evidenziato come proprio il Suor Orsolarappresenti l'unico esempio italiano di questa filiera completa dell'educazione musicale con il lavoro
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sperimentale del suo Istituto Scolastico, che parte dalla scuola dell'infanzia e arriva fino ai licei (dove lamusica fa parte del piano curriculare sia del liceo artistico che di quello coreutico), e con il lavoro deipercorsi accademici nel settore delle Scienze della formazione e delle Scienze pedagogiche all'internodei quali i futuri insegnanti si formano anche attraverso numerosi laboratori dedicati alla musicologia ealla storia della musica. In platea molti insegnanti non solo del Conservatorio ma anche di alcuni istitutiscolastici napoletani dove in via sperimentale la musica fa già parte del piano curriculare anche laddovenon è specificamente previsto a livello ministeriale come hanno raccontato Luciana Mazzone dell'IstitutoMarino Santa Rosa di Ponticelli e Giorgia Fiore dell'Istituto Comprensivo ad indirizzo musicale GiovanniFalcone di Pianura. Applausi scroscianti per l'esibizione musicale del Coro di voci bianche delConservatorio di Musica San Pietro a Majella diretto da Antonio Berardo con un estratto dalla favola Ilnano del bosco di Massimiliano Sacchi. Poi il ruolo della musica nella formazione del cittadino e lecriticità dell'educazione musicale nel sistema scolastico italiano hanno accompagnato anche gliinterventi di Elio Boncompagni, già direttore all'Opera Nazionale di Bruxelles, Marta Columbro,vicedirettore del Conservatorio di Musica San Pietro a Majella, Paolo Isotta, professore emerito di Storiadella Musica del Conservatorio San Pietro a Majella, Paologiovanni Maione, docente di Storia dellaMusica del Conservatorio San Pietro a Majella, Angelo Meriani, professore ordinario di Letteratura grecaall'Università degli Studi di Salerno, ePasquale Scialò, docente di Musicologia all'Università degli StudiSuor Orsola Benincasa. Di grande suggestione l'intervento di François Delalande, direttore delleRicerche musicali dell'INA di Parigi, che ha fatto ascoltare alcuni esempi di educazione al gusto e allasensibilità musicale che in Francia inizia già dai bambini di tre anni. Cronache della Campania@2018
La Redazione
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Digitalizziamo il patrimonio della Biblioteca musicaledel Conservatorio di NapoliNapoli Quarantamila manoscritti, quattrocentomila edizioni a stampa, diecimila librettid'opera. Sono alcuni dei numeri mastodontici della Biblioteca del Conservatorio SanPietro a Majella di Napoli che conserva in oltre 1500 mq di spazio un patrimonioassolutamente unico al mondo di manoscritti, stampe rare musicali, libretti d'opera edocumenti accumulati in oltre trecento anni di storia. Un patrimonio simile deve
Tempo di lettura: 4 minuti Napoli Quarantamilamanoscritt i , quattrocentomila edizioni astampa, diecimila libretti d'opera. Sono alcunidei numeri mastodontici della Biblioteca delConservatorio San Pietro a Majella di Napoliche conserva in oltre 1500 mq di spazio unpatrimonio assolutamente unico al mondo dimanoscritti, stampe rare musicali, librettid'opera e documenti accumulati in oltretrecento anni di storia. Un patrimonio similedeve essere preservato e reso fruibile a tuttia t t r a v e r s o u n g r a n d e p r o g e t t o d idigitalizzazione. Si è aperto con questaproposta dello scienziato Marco Salvatorel'incontro de Il Sabato delle Idee dedicato aL'educazione musicale in Italia oggi. Unaproposta subito raccolta da Michele Nitti,d i re t to re d 'Orches t ra e membro de l laCommissione Parlamentare Cultura, Scienza eIstruzione della Camera dei Deputati, che altermine dell'incontro, visitando la Biblioteca,l'Archivio Storico e il Museo degli strumenti delConservatorio napoletano, accompagnato dald i re t to re de l Conserva to r io , CarmineSantan ie l lo , s i è impegnato a met terequest'idea all'ordine del giorno dei lavori dellaCommissione . Ma c'è di più, perché Nitti haillustrato in maniera sistemica l' impegnopolitico e legislativo della maggioranza di governo sul tema dell'educazione musicale nel sistemascolastico italiano. L'educazione musicale offre un contributo pedagogico indispensabile alla formazionedell'individuo ha spiegato Nitti e deve essere strutturata, perciò, come una filiera formativa complessivache parta dalla scuola dell'infanzia e arrivi fino alla scuola secondaria superiore. Con questo obiettivo ilgruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle sta lavorando ad una proposta di legge per l'introduzionedell'educazione musicale nella scuola primaria e nella scuola dell'infanzia e lo stesso Nitti è il promotoredi una proposta di legge per l'introduzione della Storia della musica nelle scuole secondarie superiori.Due grandi novità salutate con grande favore dal Rettore dell'Università Suor Orsola Benincasa,,
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vicepresidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, che ha evidenziato come proprio,che parte dalla scuola dell'infanzia e arriva fino ai licei (dove la musica fa parte del piano curriculare siadel liceo artistico che di quello coreutico),all'interno dei quali i futuri insegnanti si formano ancheattraverso numerosi laboratori dedicati alla musicologia e alla storia della musica. In platea moltiinsegnanti non solo del Conservatorio ma anche di alcuni istituti scolastici napoletani dove in viasperimentale la musica fa già parte del piano curriculare anche laddove non è specificamente previsto alivello ministeriale come hanno raccontato Luciana Mazzone dell'Istituto Marino Santa Rosa di Ponticellie Giorgia Fiore dell'Istituto Comprensivo ad indirizzo musicale Giovanni Falcone di Pianura. Applausiscroscianti per l'esibizione musicale del Coro di voci bianche del Conservatorio di Musica San Pietro aMajella diretto da Antonio Berardo con un estratto dalla favola Il nano del bosco di Massimiliano Sacchi.Poi il ruolo della musica nella formazione del cittadino e le criticità dell'educazione musicale nel sistemascolastico italiano hanno accompagnato anche gli interventi di Elio Boncompagni, già direttore all'OperaNazionale di Bruxelles, Marta Columbro, vicedirettore del Conservatorio di Musica San Pietro a Majella,Paolo Isotta, professore emerito di Storia della Musica del Conservatorio San Pietro a Majella,Paologiovanni Maione, docente di Storia della Musica del Conservatorio San Pietro a Majella, AngeloMeriani, professore ordinario di Letteratura greca all'Università degli Studi di Salerno, e PasqualeScialò, docente di Musicologia all'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Di grande suggestionel'intervento di François Delalande, direttore delle Ricerche musicali dell'INA di Parigi, che ha fattoascoltare alcuni esempi di educazione al gusto e alla sensibilità musicale che in Francia inizia già daibambini di tre anni.
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Due proposte di legge per la musica nelle scuole diogni ordine e grado. Al Sabato delle Idee MarcoSalvatore lancia il progetto di digitalizzazione delpatrimonio della Biblioteca musicale del Conser
Quarantamila manoscritti, quattrocentomilaedizioni a stampa, diecimila libretti d'opera.Sono alcuni dei numeri mastodontici dellaBiblioteca del Conservatorio San Pietro aMajella di Napoli che conserva in oltre 1500mq di spazio un patrimonio assolutamenteunico al mondo di manoscritti, stampe raremus ica l i , l i b re t t i d 'opera e document iaccumulati in oltre trecento anni di storia. Unpatrimonio simile deve essere preservato ereso fruibile a tutti attraverso un grandeprogetto di digitalizzazione. Si è aperto conquesta proposta dello scienziato MarcoSalvatore l'incontro de Il Sabato delle Ideededicato a L'educazione musicale in Italiaoggi. Una proposta subito raccolta da MicheleNitti,direttore d'Orchestra e membro dellaCommissione Parlamentare Cultura, Scienza eIstruzione della Camera dei Deputati, che altermine dell'incontro, visitando la Biblioteca,l'Archivio Storico e il Museo degli strumenti delConservatorio napoletano, accompagnato dald i re t to re de l Conserva to r io , CarmineSantan ie l lo , s i è impegnato a met terequest'idea all'ordine del giorno dei lavori dellaCommissione. Ma c'è di più, perché Nitti haillustrato in maniera sistemica l' impegnopolitico e legislativo della maggioranza digoverno sul tema dell'educazione musicale nel sistema scolastico italiano. L'educazione musicale offreun contributo pedagogico indispensabile alla formazione dell'individuo ha spiegato Nitti e deve esserestrutturata, perciò, come una filiera formativa complessiva che parta dalla scuola dell'infanzia e arrivifino alla scuola secondaria superiore. Con questo obiettivo il gruppo parlamentare del Movimento 5Stelle sta lavorando ad una proposta di legge per l'introduzione dell'educazione musicale nella scuolaprimaria e nella scuola dell'infanzia e lo stesso Nitti è il promotore di una proposta di legge perl'introduzione della Storia della musica nelle scuole secondarie superiori. Due grandi novità salutate congrande favore dal Rettore dell'Università Suor Orsola Benincasa, Lucio d'Alessandro, vicepresidentedella Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, che ha evidenziato come proprio il Suor Orsolarappresenti l'unico esempio italiano di questa filiera completa dell'educazione musicale con il lavoro
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sperimentale del suo Istituto Scolastico, che parte dalla scuola dell'infanzia e arriva fino ai licei (dove lamusica fa parte del piano curriculare sia del liceo artistico che di quello coreutico), e con il lavoro deipercorsi accademici nel settore delle Scienze della formazione e delle Scienze pedagogiche all'internodei quali i futuri insegnanti si formano anche attraverso numerosi laboratori dedicati alla musicologia ealla storia della musica. In platea molti insegnanti non solo del Conservatorio ma anche di alcuni istitutiscolastici napoletani dove in via sperimentale la musica fa già parte del piano curriculare anche laddovenon è specificamente previsto a livello ministeriale come hanno raccontato Luciana Mazzone dell'IstitutoMarino Santa Rosa di Ponticelli e Giorgia Fiore dell'Istituto Comprensivo ad indirizzo musicale GiovanniFalcone di Pianura. Applausi scroscianti per l'esibizione musicale del Coro di voci bianche delConservatorio di Musica San Pietro a Majella diretto da Antonio Berardo con un estratto dalla favola Ilnano del bosco di Massimiliano Sacchi. Poi il ruolo della musica nella formazione del cittadino e lecriticità dell'educazione musicale nel sistema scolastico italiano hanno accompagnato anche gliinterventi di Elio Boncompagni, già direttore all'Opera Nazionale di Bruxelles, Marta Columbro,vicedirettore del Conservatorio di Musica San Pietro a Majella, Paolo Isotta, professore emerito di Storiadella Musica del Conservatorio San Pietro a Majella, Paologiovanni Maione, docente di Storia dellaMusica del Conservatorio San Pietro a Majella, Angelo Meriani, professore ordinario di Letteratura grecaall'Università degli Studi di Salerno, ePasquale Scialò, docente di Musicologia all'Università degli StudiSuor Orsola Benincasa. Di grande suggestione l'intervento di François Delalande, direttore delleRicerche musicali dell'INA di Parigi, che ha fatto ascoltare alcuni esempi di educazione al gusto e allasensibilità musicale che in Francia inizia già dai bambini di tre anni. Contenuti Sponsorizzati
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Quarantamila manoscritti, quattrocentomilaedizioni a stampa, diecimila libretti d'opera.Sono alcuni dei numeri mastodontici dellaBiblioteca del Conservatorio San Pietro aMajella di Napoli che conserva in oltre 1500mq di spazio un patrimonio assolutamenteunico al mondo di manoscritti, stampe raremus ica l i , l i b re t t i d 'opera e document iaccumulati in oltre trecento anni di storia. Unpatrimonio simile deve essere preservato ereso fruibile a tutti attraverso un grandeprogetto di digitalizzazione. Si è aperto conquesta proposta dello scienziato MarcoSalvatore l'incontro de Il Sabato delle Ideededicato a L'educazione musicale in Italiaoggi. Una proposta subito raccolta da MicheleNitti, direttore d'Orchestra e membro dellaCommissione Parlamentare Cultura, Scienza eIstruzione della Camera dei Deputati, che altermine dell'incontro, visitando la Biblioteca,l'Archivio Storico e il Museo degli strumenti delConservatorio napoletano, accompagnato dald i re t to re de l Conserva to r io , CarmineSantan ie l lo , s i è impegnato a met terequest'idea all'ordine del giorno dei lavori dellaCommissione . Ma c'è di più, perché Nitti haillustrato in maniera sistemica l' impegnopolitico e legislativo della maggioranza digoverno sul tema dell'educazione musicale nel sistema scolastico italiano. L'educazione musicale offreun contributo pedagogico indispensabile alla formazione dell'individuo ha spiegato Nitti e deve esserestrutturata, perciò, come una filiera formativa complessiva che parta dalla scuola dell'infanzia e arrivifino alla scuola secondaria superiore. Con questo obiettivo il gruppo parlamentare del Movimento 5Stelle sta lavorando ad una proposta di legge per l'introduzione dell'educazione musicale nella scuolaprimaria e nella scuola dell'infanzia e lo stesso Nitti è il promotore di una proposta di legge perl'introduzione della Storia della musica nelle scuole secondarie superiori. Due grandi novità salutate congrande favore dal Rettore dell'Università Suor Orsola Benincasa, Lucio d'Alessandro, vicepresidentedella Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, che ha evidenziato come proprio il Suor Orsolarappresenti l'unico esempio italiano di questa filiera completa dell'educazione musicale con il lavorosperimentale del suo Istituto Scolastico, che parte dalla scuola dell'infanzia e arriva fino ai licei (dove lamusica fa parte del piano curriculare sia del liceo artistico che di quello coreutico), e con il lavoro deipercorsi accademici nel settore delle Scienze della formazione e delle Scienze pedagogiche all'internodei quali i futuri insegnanti si formano anche attraverso numerosi laboratori dedicati alla musicologia e
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alla storia della musica. In platea molti insegnanti non solo del Conservatorio ma anche di alcuni istitutiscolastici napoletani dove in via sperimentale la musica fa già parte del piano curriculare anche laddovenon è specificamente previsto a livello ministeriale come hanno raccontato Luciana Mazzone dell'IstitutoMarino Santa Rosa di Ponticelli e Giorgia Fiore dell'Istituto Comprensivo ad indirizzo musicale GiovanniFalcone di Pianura. Applausi scroscianti per l'esibizione musicale del Coro di voci bianche delConservatorio di Musica San Pietro a Majella diretto da Antonio Berardo con un estratto dalla favola Ilnano del bosco di Massimiliano Sacchi. Poi il ruolo della musica nella formazione del cittadino e lecriticità dell'educazione musicale nel sistema scolastico italiano hanno accompagnato anche gliinterventi di Elio Boncompagni, già direttore all'Opera Nazionale di Bruxelles, Marta Columbro,vicedirettore del Conservatorio di Musica San Pietro a Majella, Paolo Isotta, professore emerito di Storiadella Musica del Conservatorio San Pietro a Majella, Paologiovanni Maione, docente di Storia dellaMusica del Conservatorio San Pietro a Majella, Angelo Meriani, professore ordinario di Letteratura grecaall'Università degli Studi di Salerno, e Pasquale Scialò, docente di Musicologia all'Università degli StudiSuor Orsola Benincasa. Di grande suggestione l'intervento di François Delalande, direttore delleRicerche musicali dell'INA di Parigi, che ha fatto ascoltare alcuni esempi di educazione al gusto e allasensibilità musicale che in Francia inizia già dai bambini di tre anni.
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Napoli, digitalizzazione patrimonio Bibliotecamusicale Conservatorio
La proposta di Marco Salvatore raccolta daldeputato Michele Nitti che ha illustrato, inanteprima, due proposte di legge per l 'introduzione dell' Educazione musicale giànella scuola d' infanzia e della Storia dellamusica nei licei Riceviamo e pubblichiamo.Quarantamila manoscritti, quattrocentomilaedizioni a stampa, diecimila libretti d' opera.Sono alcuni dei numeri mastodontici dellaBiblioteca del Conservatorio San Pietro aMajella di Napoli che conserva in oltre 1500mq di spazio un patrimonio assolutamenteunico al mondo di manoscritti, stampe raremusica l i , l ibret t i d ' opera e document iaccumulati in oltre trecento anni di storia. Unpatrimonio simile deve essere preservato ereso fruibile a tutti attraverso un grandeprogetto di digitalizzazione. Si è aperto conquesta proposta dello scienziato MarcoSalvatore l' incontro de 'Il Sabato delle Idee'dedicato a 'L' educazione musicale in Italiaoggi'. Una proposta subito raccolta da MicheleNitti, direttore d' Orchestra e membro dellaCommissione Parlamentare Cultura, Scienza eIstruzione della Camera dei Deputati, che, altermine dell' incontro, visitando la Biblioteca, l'Archivio Storico e il Museo degli strumenti delConservatorio napoletano, accompagnato daldirettore del Conservatorio, Carmine Santaniello, si è impegnato a mettere quest' idea all' ordine delgiorno dei lavori della Commissione. Ma c' è di più, perché Nitti ha illustrato in maniera sistemica l'impegno politico e legislativo della maggioranza di governo sul tema dell' educazione musicale nelsistema scolastico italiano. Ha spiegato Nitti: L' educazione musicale offre un contributo pedagogicoindispensabile alla formazione dell' individuo e deve essere strutturata, perciò, come una filieraformativa complessiva che parta dalla scuola dell' infanzia e arrivi fino alla scuola secondaria superiore.Con questo obiettivo il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle sta lavorando ad una proposta dilegge per l' introduzione dell' educazione musicale nella scuola primaria e nella scuola dell' infanzia e lostesso Nitti è il promotore di una proposta di legge per l' introduzione della Storia della musica nellescuole secondarie superiori. Due grandi novità salutate con grande favore dal Rettore dell' UniversitàSuor Orsola Benincasa, Lucio d' Alessandro, vicepresidente della Conferenza dei Rettori delleUniversità Italiane, che ha evidenziato come proprio il Suor Orsola rappresenti l' unico esempio italianodi questa filiera completa dell' educazione musicale con il lavoro sperimentale del suo IstitutoScolastico, che parte dalla scuola dell' infanzia e arriva fino ai licei, dove la musica fa parte del piano
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curriculare sia del liceo artistico che di quello coreutico, e con il lavoro dei percorsi accademici nelsettore delle Scienze della formazione e delle Scienze pedagogiche all' interno dei quali i futuriinsegnanti si formano anche attraverso numerosi laboratori dedicati alla musicologia e alla storia dellamusica. In platea molti insegnanti non solo del Conservatorio ma anche di alcuni istituti scolasticinapoletani dove in via sperimentale la musica fa già parte del piano curriculare anche laddove non èspecificamente previsto a livello ministeriale come hanno raccontato Luciana Mazzone dell' IstitutoMarino Santa Rosa di Ponticelli e Giorgia Fiore dell' Istituto Comprensivo ad indirizzo musicale"Giovanni Falcone" di Pianura. Applausi scroscianti per l' esibizione musicale del Coro di voci bianchedel Conservatorio di Musica San Pietro a Majella diretto da Antonio Berardo con un estratto dalla favola'Il nano del bosco' di Massimiliano Sacchi. Poi il ruolo della musica nella formazione del cittadino e lecriticità dell' educazione musicale nel sistema scolastico italiano hanno accompagnato anche gliinterventi di Elio Boncompagni, già direttore all' Opera Nazionale di Bruxelles, Marta Columbro,vicedirettore del Conservatorio di Musica San Pietro a Majella, Paolo Isotta, professore emerito di Storiadella Musica del Conservatorio San Pietro a Majella, Paologiovanni Maione, docente di Storia dellaMusica del Conservatorio San Pietro a Majella, Angelo Meriani, professore ordinario di Letteratura grecaall' Università degli Studi di Salerno, e Pasquale Scialò, docente di Musicologia all' Università degliStudi Suor Orsola Benincasa. Di grande suggestione l' intervento di François Delalande, direttore delleRicerche musicali dell' INA di Parigi, che ha fatto ascoltare alcuni esempi di educazione al gusto e allasensibilità musicale che in Francia inizia già dai bambini di tre anni.
MARCO SALVATORE
13 aprile 2019 ExpartibusUniversità Suor Orsola Benincasa<-- Segue
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A Napoli la musica al centro della pedagogiascolastica e digitalizzazione dei patrimoni musicali
La proposta di Marco Salvatore raccolta daldeputato Michele Nitti, che ha illustrato inan tep r ima due p ropos te d i l egge pe rl'introduzione dell'Educazione musicale giànella scuola d'infanzia e della Storia dellamusica nei licei. L'esempio del Suor OrsolaBenincasa di Napoli con la musica al centrod e i p e r c o r s i d i f o r m a z i o n e d a l l ' a s i l oall 'Università. Quarantamila manoscritti,quattrocentomila edizioni a stampa, diecimilal ibrett i d 'opera. Sono alcuni dei numerimastodontici della Bibliotea del ConservatorioSan Pietro a Majella di Napoli che conserva, inol tre 1500 mq di spazio, un patr imonioassolutamente unico al mondo di manoscritti,stampe rare musical i , l ibrett i d 'opera edocumenti accumulati in oltre trecento anni distoria. Un patrimonio simile deve esserepreservato e reso fruibile a tutti attraverso ungrande progetto di digitalizzazione. Si è apertocon questa proposta dello scienziato MarcoSalvatore l'incontro de Il Sabato delle Idee del13 aprile, dedicato a L'educazione musicale inItalia oggi. Una proposta subito raccolta daMichele Nitti, direttore d'Orchestra e membrodella Commissione Parlamentare Cultura,Scienza e Ist ruzione del la Camera deiDeputati, che al termine dell'incontro, visitandola Biblioteca, l'Archivio Storico e il Museo degli strumenti del Conservatorio napoletano, accompagnatodal direttore del Conservatorio, Carmine Santaniello, si è impegnato a mettere quest'idea all'ordine delgiorno dei lavori della Commissione .Ma c'è di più, perché Nitti ha illustrato in maniera sistemical'impegno politico e legislativo della maggioranza di governo sul tema dell'educazione musicale nelsistema scolastico italiano. L'educazione musicale offre un contributo pedagogico indispensabile allaformazione dell'individuo ha spiegato Nitti e deve essere strutturata, perciò, come una filiera formativacomplessiva che parta dalla scuola dell'infanzia e arrivi fino alla scuola secondaria superiore. Conquesto obiettivo il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle sta lavorando ad una proposta di leggeper l'introduzione dell'educazione musicale nella scuola primaria e nella scuola dell'infanzia e lo stessoNitti è il promotore di una proposta di legge per l'introduzione della Storia della musica nelle scuolesecondarie superiori. Due grandi novità salutate con grande favore dal Rettore dell'Università SuorOrsola Benincasa, Lucio d'Alessandro, vicepresidente della Conferenza dei Rettori delle UniversitàItaliane, che ha evidenziato come proprio il Suor Orsola rappresenti l'unico esempio italiano di questafiliera completa dell'educazione musicale con il lavoro sperimentale del suo Istituto Scolastico, che parte
14 aprile 2019 gbopera.itUniversità Suor Orsola Benincasa
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dalla scuola dell'infanzia e arriva fino ai licei (dove la musica fa parte del piano curriculare sia del liceoartistico che di quello coreutico), e con il lavoro dei percorsi accademici nel settore delle Scienze dellaformazione e delle Scienze pedagogiche all'interno dei quali i futuri insegnanti si formano ancheattraverso numerosi laboratori dedicati alla musicologia e alla storia della musica. In platea moltiinsegnanti non solo del Conservatorio ma anche di alcuni istituti scolastici napoletani dove in viasperimentale la musica fa già parte del piano curriculare anche laddove non è specificamente previsto alivello ministeriale come hanno raccontato Luciana Mazzone dell'Istituto Marino Santa Rosa di Ponticellie Giorgia Fiore dell'Istituto Comprensivo ad indirizzo musicale Giovanni Falcone di Pianura. >Applausiscroscianti per l'esibizione musicale del Coro di voci bianche del Conservatorio di Musica San Pietro aMajella diretto da Antonio Berardo con un estratto dalla favola Il nano del bosco di Massimiliano Sacchi.Per il ruolo della musica nella formazione del cittadino e le criticità dell'educazione musicale nel sistemascolastico italiano hanno accompagnato anche gli interventi di Elio Boncompagni, già direttore all'OperaNazionale di Bruxelles, Marta Columbro, vicedirettore del Conservatorio di Musica San Pietro a Majella,Paolo Isotta, professore emerito di Storia della Musica del Conservatorio San Pietro a Majella,Paologiovanni Maione, docente di Storia della Musica del Conservatorio San Pietro a Majella, AngeloMeriani, professore ordinario di Letteratura greca all'Università degli Studi di Salerno, e PasqualeScialò, docente di Musicologia all'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Di grande suggestionel'intervento di François Delalande, direttore delle Ricerche musicali dell'INA di Parigi, che ha fattoascoltare alcuni esempi di educazione al gusto e alla sensibilità musicale che in Francia inizia già daibambini di tre anni. Correlati
redazioneGBopera
14 aprile 2019 gbopera.itUniversità Suor Orsola Benincasa<-- Segue
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Un grande progetto di digitalizzazione del patrimoniodella Biblioteca musicale del Conservatorio di Napoli
La proposta di Marco Salvatore raccolta daldeputato Michele Nitti che ha illustrato inan tep r ima due p ropos te d i l egge pe rl'introduzione dell'Educazione musicale giànella scuola d'infanzia e della Storia dellamusica nei licei. Quarantamila manoscritti,quattrocentomila edizioni a stampa, diecimilal ibrett i d 'opera. Sono alcuni dei numerim a s t o d o n t i c i d e l l a B i b l i o t e c a d e lConservatorio San Pietro a Majella di Napoliche conserva in oltre 1500 mq di spazio unpatrimonio assolutamente unico al mondo dimanoscritti, stampe rare musicali, librettid'opera e documenti accumulati in oltretrecento anni di storia. Un patrimonio similedeve essere preservato e reso fruibile a tuttia t t r a v e r s o u n g r a n d e p r o g e t t o d idigitalizzazione. Si è aperto con questaproposta dello scienziato Marco Salvatorel'incontro de Il Sabato delle Idee dedicato aL'educazione musicale in Italia oggi. Unaproposta subito raccolta da Michele Nitti,d i re t to re d 'Orches t ra e membro de l laCommissione Parlamentare Cultura, Scienza eIstruzione della Camera dei Deputati, che altermine dell'incontro, visitando la Biblioteca,l'Archivio Storico e il Museo degli strumenti delConservatorio napoletano, accompagnato daldirettore del Conservatorio, Carmine Santaniello, si è impegnato a mettere quest'idea all'ordine delgiorno dei lavori della Commissione. Ma c'è di più, perché Nitti ha illustrato in maniera sistemical'impegno politico e legislativo della maggioranza di governo sul tema dell'educazione musicale nelsistema scolastico italiano. L'educazione musicale offre un contributo pedagogico indispensabile allaformazione dell'individuo ha spiegato Nitti e deve essere strutturata, perciò, come una filiera formativacomplessiva che parta dalla scuola dell'infanzia e arrivi fino alla scuola secondaria superiore. Conquesto obiettivo il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle sta lavorando ad una proposta di leggeper l'introduzione dell'educazione musicale nella scuola primaria e nella scuola dell'infanzia e lo stessoNitti è il promotore di una proposta di legge per l'introduzione della Storia della musica nelle scuolesecondarie superiori. Due grandi novità salutate con grande favore dal Rettore dell'Università SuorOrsola Benincasa, Lucio d'Alessandro, vicepresidente della Conferenza dei Rettori delle UniversitàItaliane, che ha evidenziato come proprio il Suor Orsola rappresenti l'unico esempio italiano di questafiliera completa dell'educazione musicale con il lavoro sperimentale del suo Istituto Scolastico, che partedalla scuola dell'infanzia e arriva fino ai licei (dove la musica fa parte del piano curriculare sia del liceo
15 aprile 2019 jurisnews.wordpress.comUniversità Suor Orsola Benincasa
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artistico che di quello coreutico), e con il lavoro dei percorsi accademici nel settore delle Scienze dellaformazione e delle Scienze pedagogiche all'interno dei quali i futuri insegnanti si formano ancheattraverso numerosi laboratori dedicati alla musicologia e alla storia della musica. In platea moltiinsegnanti non solo del Conservatorio ma anche di alcuni istituti scolastici napoletani dove in viasperimentale la musica fa già parte del piano curriculare anche laddove non è specificamente previsto alivello ministeriale come hanno raccontato Luciana Mazzone dell'Istituto Marino Santa Rosa di Ponticellie Giorgia Fiore dell'Istituto Comprensivo ad indirizzo musicale Giovanni Falcone di Pianura. Applausiscroscianti per l'esibizione musicale del Coro di voci bianche del Conservatorio di Musica San Pietro aMajella diretto da Antonio Berardo con un estratto dalla favola Il nano del bosco di Massimiliano Sacchi.Poi il ruolo della musica nella formazione del cittadino e le criticità dell'educazione musicale nel sistemascolastico italiano hanno accompagnato anche gli interventi di Elio Boncompagni, già direttore all'OperaNazionale di Bruxelles, Marta Columbro, vicedirettore del Conservatorio di Musica San Pietro a Majella,Paolo Isotta, professore emerito di Storia della Musica del Conservatorio San Pietro a Majella,Paologiovanni Maione, docente di Storia della Musica del Conservatorio San Pietro a Majella, AngeloMeriani, professore ordinario di Letteratura greca all'Università degli Studi di Salerno, e PasqualeScialò, docente di Musicologia all'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Di grande suggestionel'intervento di François Delalande, direttore delle Ricerche musicali dell'INA di Parigi, che ha fattoascoltare alcuni esempi di educazione al gusto e alla sensibilità musicale che in Francia inizia già daibambini di tre anni. a cura di Redazione
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