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Autore: Pietro Perugino (Pietro Vannucci) attribuitoTitolo: Madonna col Bambino e due santeData: 1490Tecnica: dipinto su tavolaMisure: cm 77 x 61Museo: Firenze, Galleria Palatina

Il dipinto raffigura la Madonna affiancata da due sante (forse Rosa e Caterina) secondo un’impostazione tipica dell’artista di cui si conoscono esempi al Louvre e a Vienna. E’ un bell’esempio di pittura devozionale con destinazione privata in cui Perugino, maestro di Raffaello e titolare di una nutrita scuola, ha prodotto esempi eccellenti. Lo sfondo azzurro del cielo, su cui si stagliano le tre figure di donna, dà risalto a questa pittura con la delicatezza delle forme e la quiete delle immagini.

艺术家:彼埃特罗·佩鲁吉诺(传)题目:圣母、圣子和二圣女

日期:1490年材料:木板画尺寸:77 x 61厘米博物馆:佛罗伦萨,帕拉蒂纳美术馆

画面上,根据画家典型的构图,圣母的身边站着两个圣女(可能是罗萨和凯瑟琳),我们在卢浮宫和维也纳还能看到他的同样构图的其他作品。这是一幅张挂在私宅中的宗教绘画的杰作。作为拉斐尔的老师和一个人数众多的学派的首领,佩鲁吉诺创作了许多重要杰作。三个女性身后的蓝色天空突出了画面形体的细腻精致和人物的安详宁静。

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Il Parmigiano-ReggianoIl re dei formaggi

Nove sono i secoli di storia di un formaggio prodotto esclusivamente nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena e parte delle province di Mantova e Bologna, in un territorio in cui si concentrano i quattromila allevamenti in cui le bovine vengono alimentate con foraggi prodotti in quest’area. L’alimentazione degli animali è curata nel rispetto di un rigido regolamento che impedisce l’uso di foraggi insilati e alimenti fermentati. I costanti controlli sul latte avviato alla trasformazione hanno l’obiettivo di mantenere alta la qualità di un prodotto del tutto naturale, assolutamente privo di conservanti o additivi.

Fu nel Medioevo che i monaci benedettini di Parma e di Reggio Emilia, grazie all’abbondanza di corsi d’acqua e di ampi pascoli, avviarono la produzione di un formaggio a pasta dura, ottenuto

dalla lavorazione del latte in ampie caldaie. Custodi dei segreti legati all’artigianalità della lavorazione del latte sono i maestri casari.

LavorazioneOgni giorno, il latte della mungitura serale

viene lasciato riposare sino al mattino in ampie vasche, nelle quali affiora spontaneamente la parte grassa, destinata alla produzione di burro. Insieme al lat te intero della mungitura del mattino, appena giunto dagli allevamenti i l latte scremato della sera viene poi versato nelle tipiche caldaie di rame a forma di campana rovesciata, con l’aggiunta di caglio di vitello e del siero innesto, ricco di fermenti lattici naturali ottenuti dalla lavorazione del giorno precedente. I l l a t t e coagu la i n una dec ina d i m inu t i .

L a c a g l i a t a c h e s i p r e s e n t a v i e n e f r a m m e n t a t a i n m i n u s c o l i g r a n u l i g raz ie ad un an t i co a t t r ezzo de t to sp ino . È a questo punto che entra in scena il fuoco, per una cottura che raggiunge i 55 gradi centigradi, al termine della quale i granuli caseosi precipitano sul fondo della caldaia formando un’unica massa. Dopo circa cinquanta minuti, la massa caseosa viene estratta, con sapienti movimenti, dal casaro. Tagliato in due parti e avvolto nella t ipica t e l a , i l f o r m a g g i o v i e n e i m m e s s o i n u n a fascera che gli darà la sua forma definitiva. Ogni forma viene contrassegnata con un numero unico e progressivo che l’accompagnerà proprio come una carta d’identità. Dopo poche ore, una speciale fascia marchiante incide sulla forma il mese e l’anno di produzione, il numero di matricola che contraddistingue il caseificio e l’inconfondibile scritta a puntini su tutta la circonferenza delle forme, che a distanza di pochi giorni vengono immerse in una soluzione satura di acqua e sale. È una salatura per assorbimento che in poco meno di un mese conclude il ciclo di produzione e apre quello della stagionatura.

Lasciato riposare su tavole di legno, la parte esterna del formaggio si asciuga formando una crosta naturale, senza trattamenti, perciò perfettamente edibile. La stagionatura minima è di dodici mesi, ed è solo a quel punto che gli esperti del consorzio di tutela esaminano le forme una ad una e solo su quelle che hanno i requisiti della Denominazione d’Origine Protetta viene applicato il bollo a fuoco. Alle forme che non presentano i requisiti per la DOP vengono asportati tutti i contrassegni e la scritta a puntini.

Al formaggio che viene avviato al consumo come “fresco” vengono incisi solchi paralleli che lo rendono immediatamente riconoscibile ai consumatori. Il grado di stagionatura del prodotto è indicato da un sistema di bollini.

Un bollino color aragosta caratterizza il Parmigiano-Reggiano con ol tre 18 mesi di stagionatura, ideale per spuntini e aperitivi.

Un bollino argento individua il formaggio con una stagionatura di oltre 22 mesi.

Un bollino oro, infine, rende riconoscibile il prodotto con oltre 30 mesi di stagionatura, il più deciso nel sapore e complesso negli aromi, con elementi nutritivi che sono andati concentrandosi proprio nella lunga maturazione.

Il Parmigiano-Reggiano è ricco di aminoacidi

essenziali e facilmente assimilabile, per la presenza di enzimi che modificano la caseina e la rendono altamente digeribile. Per questo motivo è indicato anche per le persone intolleranti alle proteine del latte vaccino.

Il suo contenuto di grassi è inferiore a quello di altri formaggi perché prodotto con latte parzialmente scremato.

In cucina, può essere accompagnato da un bicchiere del conterraneo Lambrusco, consumato a scaglie con l’aceto balsamico tradizionale di Modena o Reggio Emilia, da solo o con frutta di stagione.

Per tagliare il Parmigiano-Reggiano, si deve necessariamente usare il tipico strumento.

Si tratta di un coltello caratteristico, a lama corta e appuntita, dalla forma a mandorla.

La forma di Parmigiano-Reggiano quindi non si taglia ma si apre, per mantenere intatta la struttura interna e la naturale granulosità.

I numeri del Parmigiano-Reggiano

900 gli anni di storia4000 gli allevamenti coinvolti nella produzione600 i litri di latte necessari per produrre una forma, 16 litri per chilo30% il contenuto d’acqua70% i l contenuto di sostanze nutrit ive (proteine, vitamine, minerali)

Parma è nota come la capitale alimentare d’Italia, e nel territorio della sua provincia si snodano tre itinerari enogastronomici:

sono le Strade dei Vini e dei Sapori, percorsi che permettono di scoprire ciò che la natura ha creato e l’uomo sapientemente modificato.

La Strada del Culatello di Zibello si snoda lungo il fiume Po nella Bassa Parmense, terra di origine di questa specialità.

Lungo la fascia pedemontana e collinare si sviluppa invece la Strada del Prosciutto e dei Vini che offre la possibilità di assaggiare diversi prodotti tipici come il Parmigiano-Reggiano, il Salame di Felino, il Prosciutto di Parma e i Vini dei Colli.

Infine, la Strada del Fungo Porcino, tra gli splendidi boschi dell’Appennino, porta alla scoperta dell’alta Val Taro, la Val Baganza e la Val Ceno, zone ricche di storia e di tradizioni, dove la misura del tempo è affidata alla natura e ai suoi prodotti celebrati nelle numerose sagre.

Parma, con i suoi tanti prodotti tipici, offre l’opportunità di fare un vero e proprio viaggio nel gusto, i numerosi caseifici presenti su tutto il territorio provinciale, sono luoghi in cui scoprire dove nasce il formaggio più famoso al mondo. Anche i salumifici aprono le porte per avvicinare i curiosi ad apprendere come, dalle carni suine allevate nel territorio, possano uscire squisitezze quali il Prosciutto di Parma.

Parma, con la sua storia, la sua gastronomia, i suoi prodotti e le sue aziende offre anche la possibilità di scoprire secoli di tradizione nella produzione di cibi di altissima qualità attraverso i Musei del cibo. Dislocati nei luoghi di produzione della provincia, presentano i segreti e la storia del parmigiano-reggiano, prosciutto, salame e pomodoro.www.museidelcibo.it

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正因为此,奶酪产品上都会标明对牛奶蛋白质敏感的人需谨慎食用。帕尔玛干酪所含的油脂要比其它品种的奶酪要低,主要是因为它是采用半脱脂牛奶制作而成的。

食用时,适合配上一杯当地产的Lambrusco红酒,并将奶酪切片加入摩德纳或雷焦艾米利亚特色的香醋调味,可以单独食用,也可以搭配时令水果。

必须使用特制的工具来切帕尔玛干酪。这是一种特制的刀,刀身短且锋利,形状与桃仁相似。确切地说,帕尔玛干酪不是被切开,而是被剖开的,以避免刀片接触奶酪内部,并保持其天然形成的颗粒状。

数字中的帕尔玛干酪

900年的历史4000个牧场参与制作600升牛奶可制作一整块圆柱形奶酪,16升牛奶可制作一公斤奶酪30% 含水量70% 营养物质含量(蛋白质,维他命,矿物质)

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帕尔玛干酪——奶酪之王

帕尔玛干酪的历史已近千年。这种奶酪特指在帕尔玛、雷焦艾米利亚、摩德纳、以及曼托瓦省和博洛尼亚省的部分地区生产的奶酪,这里集中了四千个牧场,牛都是使用当地出产的饲料养殖的。在这一地区,牲畜饲料都经过极为严格的检验,青贮饲料或发酵饲料都是绝对不允许使用的。要进行加工的牛奶必须经历多次严格的检查,以保证其全天然,高质量,而且完全不含防腐剂和添加剂。

早在中世纪,得益于当地丰富的水源和广阔的牧场,来自帕尔玛和雷焦艾米利亚的本笃会修士们就已经开始使用大锅制作一种硬奶酪。奶制品工匠则掌握着手工加

工牛奶的秘笈。

加工

每天晚上挤出来的牛奶都会被盛放在宽敞的缸中存放至第二天清晨,这样牛奶中的油脂就会漂浮在表面,被收集起来后用以制作黄油。

这种脱脂牛奶和当天早上由牧场送来的刚挤出的牛奶混合后,倒入当地特有的倒钟形铜质大锅中,加入凝乳酶和乳清,其中富含大量从前一天的加工中得到的纯天然乳酸酶。

十分钟左右,牛奶就会凝固。

使用一种名为spino的古老工具将凝乳分割成细小的颗粒。

之后就要上火煮制了。当锅的温度达到55度时,细小颗粒会被融化,并附着在大锅的底部,形成厚厚的一团。再经过五十分钟后,灵巧熟练的工人将巧奶酪团从锅中取出。

取出后的奶酪团会被切成两半,用特制的布包裹起来后,放入一个环形模具中塑形。

每块奶酪都会被按顺序编上号,这些号码就如同奶酪的身份证一样会始终伴随着它。几小时后,工人会用特制的印章将生产年份和月份、代表生产厂家的编号和独一无二的字幕印在圆柱体奶酪的侧面。放上几天以后,会用盐水饱和溶液将奶酪浸泡。

腌制大约一个月后,奶酪的整个生产过程就完成了,随之而来的就是存放过程的开启。

将奶酪晾在木质台面上,其表皮会逐渐风干,并形成一层天然的硬皮,无需经过加工也是可以直接食用的。存放期至少要12个月,直到那时,质检专家们才会确认奶酪是否符合“受保护的原产地商标”的规定,并敲上印戳。那些不符合“受保护的原产地商标”规定的奶酪成品,其侧面的相关印记也都会被去除。

上市销售的奶酪将被刻上数条平行的辙印,以便消费者迅速识别。产品的存放期通常通过不同色彩的印章来标明。其中:

虾红色:指存放期超过18个月,适合作为小吃和前餐直接食用;银色:指存放期超过22个月;金色:指存放期超过30个月,味道浓郁芬芳,在漫长的成熟期内营养物质得以充分聚集。

帕尔玛干酪富含人类必需的氨基酸,而且酶的存在有助于奶酪被吸收和消化。也

帕尔马有意大利美食之都的美誉。帕尔马省内有三条著名的与美酒和美食相关的旅游线路,会让参观者惊

叹于大自然的造化之美和人类的聪明才智。

线路1:Culatel lo di Zibel lo之路。Culatello di Zibello是指用猪的后臀尖制作而成的猪肉食品。原产地位于波河旁的下帕尔门塞地区。线路2:火腿与葡萄酒之路。位于山脚和丘陵地带,在这里可以品尝到多种当地的特色食品,如帕尔马干酪,费里诺香肠,帕尔马火腿和山谷葡萄酒等。线路3:牛肝菌之路。在亚平宁山区浓密的森林中,分布着上塔罗谷、巴刚查谷和切诺谷,自然条件非常适合牛肝菌的生长。牛肝菌同时也是节日庆典活动中不可或缺的美食。

拥有如此众多美食的帕尔马绝对不容错过。通过遍布其境内的众多奶制品厂,我们可以探访到世界上最知名的奶酪。肉制品厂也会敞开大门,欢迎好奇的游客近距离欣赏帕尔马火腿这一至真美味的制作过程。

在帕尔马境内的多家食品博物馆中,你可以领略到这里悠久的历史,诱人的美食,精美的产品,了解这里众多生产高质量食品的企业与工厂。www.museidelcibo.it

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Una città di teatriA Parma prima del Regio

Parma è soprattutto città della musica e del teatro a cui sono dedicate strutture quali la Casa della Musica, la Casa natale di Arturo Toscanini, la Casa del suono e il Teatro Regio.

Ma così come la musica a Parma non è nata con Verdi, neppure il Regio fu il primo dei teatri d’opera cittadini. Tralasciando l’antico anfiteatro romano e la cinquecentesca sala di rappresentazioni di compagnie di comici, si può dire che la grande storia teatrale parmigiana nasce e, come qualche volta

accade, è già al suo culmine, per lo meno per quanto riguarda lo splendore della sede: quella che i Farnese vogliono a Parma ad arricchire il già magnifico Palazzo della Pilotta.

Nato da una necessità decisamente casuale, il desiderio di Ranuccio I Farnese di festeggiare il passaggio da Parma del futuro consuocero Cosimo II de’ Medici, in occasione di un viaggio verso Milano che non fu poi effettuato, il Teatro Farnese fu costruito in un arco di tempo di incredibile brevità,

fra il 1618 e il 1619. Prima ancora che un gioiello architettonico e scultoreo, fu innanzitutto una grossa novità dal punto di vista teatrale: il suo ideatore, Giovan Battista Aleotti, si distaccò da modelli precedenti e creò un vero capolavoro. A tanta novità, a tanto splendore e grandezza, non corrispose però un adeguato uso: e forse furono proprio la grandiosità e la regalità del luogo a toglierlo da subito ad un suo normale utilizzo teatrale. Il teatro, completato nel 1619, fu teatralmente battezzato solo nel ‘28. Opera inaugurale fu il torneo musicale Mercurio e Marte, di Claudio Achillini, con le musiche di Claudio Monteverdi. Punto culminante, una spettacolare naumachia durante la quale, nella platea allagata, una vera e propria battaglia si svolgeva tra verisimili modelli di navi. È purtroppo facile stendere una cronologia degli spettacoli dati al Farnese: nove in 104 anni. Il costo e la complessità degli allestimenti, quasi tutti a carattere o con inserzioni spettacolari, ne limitarono l’uso all’esclusivo festeggiamento di fauste ricorrenze, soprattutto nozze, dei successivi regnanti.

Ma musica a Parma se n’è sempre fatta e già dalla prima metà del ‘600, e più numerosi in seguito, altri teatri musicali svolgevano una loro intensa attività.

Il primo, cronologicamente, fu quello detto della Racchetta, dal nome del gioco praticato nel luogo in cui l’edificio fu eretto. Destinato inizialmente ad un esclusivo uso di corte passò poi alla famiglia Sanvitale. Teatro non angusto (85 palchi divisi in tre ordini, più un loggione) ospitò ogni sorta di spettacoli che, seppure in numero progressivamente ridotto, durarono sino al 1832, anno della sua demolizione.

Di poco posteriore fu il Teatrino di Corte fatto costruire da Ranuccio II in un salone del ducale palazzo della Pilotta. Teatrino di Corte non soltanto per la sede e la destinazione, ma anche per quanto riguardava la produzione: spesso tra gli attori che agivano sul palcoscenico erano infatti gli stessi principi e nobili della corte. L’inizio dell’Ottocento fu funesto anche per quel teatro, che fu fatto distruggere da Maria Luigia nel 1827 per permettere l’allargamento dei locali della pinacoteca.

Di minore importanza, ma interessanti nel testimoniare la vitalità del rapporto della città con lo spettacolo teatrale, sono i teatri privati dei Nobili, di Santa Caterina, il Bergonzi, di San Giovanni. Il primo, costruito insieme al collegio omonimo nel 1600, in seguito più volte rimaneggiato, venne definitivamente distrutto nel 1831 e trasferito nel nuovo Collegio Maria Luigia, anch’esso dotato di una splendida sala teatrale.

Anche molte sale di palazzi patrizi accolsero, e talvolta non sporadicamente, produzioni teatrali.

Senza dubbio il teatro più importante dell’epoca, e sempre di più sino alla sua demolizione e all’apertura del futuro Teatro Regio, fu però il Teatro Ducale. Costruito nel 1688, interamente in legno, il Ducale fu il più frequentato e anche l’unico aperto ad ogni fascia di pubblico, il cui unico obbligo era quello di pagare il biglietto. Proprio a causa della grande affluenza di pubblico agli spettacoli che vi si rappresentavano fu restaurato ed ampliato più volte, sino a giungere ad una capienza di 1.200 spettatori, con un palcoscenico capace di ospitare gli allestimenti più impegnativi. Il Ducale morì di troppo successo: nato per un’altra epoca, non era più in grado di soddisfare le nuove esigenze del secolo, lo splendente Ottocento di Bellini, Donizetti, e poi di Verdi. Per quest’epoca serviva un nuovo teatro, e fu il Regio.

L’apertura del Nuovo Ducal TeatroAll’aprirsi del nuovo secolo, dopo i Farnese, i

Borbone, dopo il periodo dell’occupazione francese arriva, a seguito delle decisioni del Congresso di Vienna, Maria Luigia d’Austria, già moglie di Napoleone. Il vecchio, ancorché glorioso, Teatro Ducale non poteva bastare. Maria Luigia stabilisce da subito la costruzione di un nuovo teatro; l’ideazione, corrispondente inoltre ad un calcolo

ParmaUna delle più belle città d’arte d’Italia, meta di turismo culturale e gastronomico, è nota per i monumenti,

i castelli, e l’opera lirica. Ha dato i natali ad artisti quali Benedetto Antelami, cui si devono il Duomo e il Battistero in marmo rosa di Verona, Correggio, Parmigianino, che affrescò la chiesa di Santa Maria della Steccata, e a due grandi musicisti Verdi e Toscanini.

Città di origine romana, ha vissuto il suo periodo di maggior splendore durante il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla, segnata dal governo illuminato di Maria Luigia, moglie di Napoleone.

La Galleria Nazionale, posta all’interno del Palazzo della Pilotta, ospita opere di Parmigianino, Canova, Tiepolo e Leonardo da Vinci.

Anche l’architettura moderna a Parma ha un suo spazio: le opere di Renzo Piano, l’Auditorium Paganini e il Barilla Center, il Piazzale della Pace antistante la Pilotta, opera di Mario Botta.

Nella provincia infine vi sono numerosi castelli, eredità delle diverse signorie che tra Tre e Quattrocento si imposero a Parma, gli Scaligeri, i Visconti e alla fine gli Sforza.

02 L’Italia che non sai 未知的意大利

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complesso di necessità urbane e logistiche e di cure politiche, lascia subito luogo ai lavori che iniziano, su progetto di Nicola Bettòli, nel 1821. Esemplare della tipologia di teatro all’italiana, il futuro Regio corrisponderà fedelmente ai propositi che ne erano alla base rimanendo, del periodo luigino, non solo l’opera pubblica più importante, ma anche quella che forse meglio riassume la sua tipica idealizzazione di fusione di sociale e culturale. L’aprirsi del sipario, il 16 di maggio del 1829, con il fuoco prospettico della sala concentrato sullo splendido sipario dipinto dal Borghesi (un Trionfo della Sapienza che è una trasparente allegoria del governo di Maria Luigia, facilmente riconoscibile nella centrale figura di Minerva) può immaginarsi come momento sicuramente nodale del governo luigino.

Neanche a dirlo, però, il cammino del nuovo teatro comincia con un passo falso: quello dell’opera inaugurale, La Zaira, di Vincenzo Bellini, quando in realtà già da molto tempo si era in trattative con Rossini. Inconcludenti, nonostante una prima indicazione per la messa in scena della versione italiana del Guglielmo Tell, le manovre si spostano a valutare una rosa più ampia di nomi, arrivando infine alla scelta definitiva di Bellini. Tra le clausole del contratto era prevista un’obbligata collaborazione con un librettista locale, tale Torrigiani, presto

rifiutata dal compositore a favore del più fidato Felice Romani. La consegna avviene in ritardo, segno di fretta nella composizione, e di cattiva voglia: il librettista viene a chiedere comprensione per il proprio lavoro nella prefazione dell’edizione a stampa. Dopo le polemiche scatenate in città per la scelta di un compositore ancora non definitivamente celebre, per il rifiuto di musicare il libretto di un illustre concittadino, per i continui ritardi nell’invio della musica (che faranno più volte rimandare l’apertura del teatro) è logico che l’attesa per l’andata in scena fosse per lo meno nervosa. L’esito è noto. Fu il primo fiasco, dovuto soprattutto al fatto che la musica di Bellini era troppo diversa da quella cui il pubblico parmigiano era abituato. Rossini era quello che si voleva; il suo gusto, e quello dei suoi epigoni, era quello che più incontrava, e non solo a Parma. E nel nome di Rossini la stagione continuò, con il grande successo di Mosè e Faraone e con il trionfo di Semiramide.

Per quanto riguarda l’aspetto esterno, l’attuale costruzione è solo una parte dell’articolato progetto realizzato dal Bettòli, che faceva sì che il teatro fosse collegato da una parte con la chiesa di S. Alessandro, e dall’altra con il Palazzo della Riserva e la Reggia, a loro volta uniti tra loro, sino a permettere alla sovrana di giungere direttamente al Palco Reale

senza mai scendere in strada.Dal vestibolo, oggi più usualmente detto foyer,

sale la scala che porta alla bellissima sala del Ridotto. Il tempo, ed i danni del terremoto, hanno segnato queste sale, distinte dagli stili etrusco e pompeiano: un primo restauro ne ha sanato i danni strutturali, mentre solo ora si prevedono nuovi lavori che ne ripristinino le bellissime decorazioni. La sala del Ridotto è tra le più belle delle consimili italiane: vasta ed elegante, si distingue per l’ampia ed alta volta, per la luminosità, e per i begli affreschi. Sulla sala si affacciano i matronei e la galleria nelle quali, in occasioni di feste, venivano ospitate le orchestre utilizzate per il ballo.

Particolarmente ammirato all’interno della sala principale è il grande lampadario, detto “astrolampo”, uscito dalle parigine officine Lacarrière, alto 4.50 metri, con un diametro di 4 metri. Il lampadario è sospeso ad un sistema di argani tuttora funzionante, che lo cala in sala per la manutenzione e la pulizia.

Proprio in faccia alla porta d’ingresso, si trova

lo splendido sipario dipinto dal Borghesi, largo quanto l’ampiezza del boccascena ed alto più di 10 metri, dipinto a tempera, che ritrae una grande scena tripartita.

Da quella stagione d’apertura, la vita del teatro (allora Ducale, e non ancora Regio, nome che prenderà solo a partire dal fatidico 1848) si assesta secondo i consueti canoni dei teatri e delle stagioni operistiche italiane ottocentesche: una vita attivissima, seguendo più momenti dislocati lungo l’anno, inseguendo quel successo indispensabile per un teatro che viveva principalmente sugli incassi.

Gli anni dell’apertura del teatro erano quelli in cui, al perdurare della supremazia rossiniana, il repertorio si allargava alla triade del “bel canto”, che aggiungeva anche i nomi di Bellini e Donizetti a quello del Pesarese. La situazione cambia con l’arrivo di Verdi che diventa presto il più rappresentato compositore italiano.

Situata a metà strada tra Milano e Bologna, Parma conta 170.000 abitanti.

02 L’Italia che non sai 未知的意大利

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剧院之城帕尔马皇家剧院诞生之前

帕尔马是音乐之城和剧院之城,这里拥有音乐之家、托斯卡尼尼故居、声音之家和皇家剧院。

然而,帕尔马的音乐盛名并非源自威尔第,也不是因为皇家剧院的存在,而是源于这里的首个市民歌剧厅的诞生。抛开古罗马圆形露天剧场

和十五世纪风格的喜剧演出厅不谈,可以说,帕尔马悠久的剧院传统就诞生在皮罗塔宫——法尔内塞家族希望建造一个歌剧厅为已经非常辉煌的皮罗塔宫添加更多光彩。

其实歌剧厅的诞生是很偶然的。当时,帕尔马公爵法尔内塞拉努乔一世的未来亲家美第齐家

帕尔马意大利最美丽的艺术城市之一,充满文化氛围和诱人美食的旅游胜地,以众多古迹、城堡和歌

剧闻名于世。这里诞生了艺术家贝内德托·安泰拉米、科莱乔和帕米贾尼诺。其中安泰拉米采用来自维罗纳的红色大理石主持建造了帕尔马的主教堂和洗礼堂,并且为圣母百花教堂创作了壁画。此外,帕尔马还是著名作曲家威尔第和托斯卡尼尼的故乡。

帕尔马作为曾经的古罗马城市,其最辉煌时代出现在帕尔马、皮亚琴察和瓜斯塔拉大公国时期,这要得益于当时由拿破仑的妻子玛丽亚·路易斯领导下的开明政府。

位于皮罗塔宫内的国立美术馆中珍藏着帕米贾尼诺、卡诺瓦、提埃波罗和达芬奇等画家的名作。

帕尔马的现代建筑也在建筑领域占有一席之地,如帕格尼尼音乐厅和巴里拉中心就出自著名建筑大师伦佐·皮亚诺之手,而位于皮罗塔宫前方的和平广场则是马里奥·伯塔的作品。

在帕尔马省的辖区内还有众多美丽的城堡,都是曾在十四至十五世纪间统治过这里的大家族留下的,从斯卡里杰里,到维斯孔蒂,再到斯福扎家族。

族的科西莫二世计划在去米兰途中顺访帕尔马。为了庆祝这一重要时刻,拉努乔下令修建法尔内塞歌剧厅。令人不可思议的是,工人们仅用时一年就在1619年完成了这项工程。遗憾的是,最终科西莫二世并没有按照计划前往米兰。法尔内塞歌剧厅不仅是建筑和雕塑领域的珍品,从剧院角度上来讲,更是体现了新颖的设计理念。设计师乔万巴蒂斯塔·阿莱奥蒂脱离了此前对于剧院设计的惯常思维,创造出了一个真正的杰作。过去很多剧院的设计过多地追求大规模,却忽视了合理的应用:其实正是场地本身过大和过于金碧辉煌,反而让剧院失去了其本身应该具备的功能。法尔内塞歌剧厅虽然在1619年就完工了,但直到1628年才正式投入使用。揭幕演出是根据意大利作家阿基里尼作品改编的同名歌剧作品《水星与火星》,由克劳迪奥·蒙特威尔第作曲。在这部以海战为主题的剧目演出中,布景中出现了数条制作逼真的战船,这被认为是全剧最辉煌的部分。只不过,这样的演出在法尔内塞歌剧厅的历史上并不多见,104年间只上演过九次。由于这样的布景太过精致,不仅复杂,而且需要高额投入,所以只有在最重要的节日庆典活动,比如继任君主的婚礼上才能采用。

十七世纪上半叶,音乐就已经在帕尔马蓬勃发展了,这当然要归功于这里众多音乐厅和剧院的存在。

建筑年代最早的拉凯达剧院原来一直为宫廷所用,后来由桑维塔莱家族管理。剧院很有规模(三层共有85个包厢,以及一层楼座),可以接待不同风格的演出,但演出数量逐年减少,直至1832年被拆除。

拉凯达剧院身后的不远处,就是宫廷小剧场,是由拉努乔二世下令在皮罗塔公爵宫内的一个大厅中建造的。宫廷小剧场名副其实,其最大的特点就是舞台上的演员其实就是宫廷内的王公贵族们。十九世纪初,不幸的命运降临到宫廷小剧场。1827年,玛丽亚·路易斯为扩建公爵宫内的美术馆,下令将剧场拆除。

还有一些剧场则见证了剧院演出在帕尔马这座城市的蓬勃发展,那就是来自贵族们的私立剧场,如圣卡特琳娜、贝尔贡齐和圣乔瓦尼剧院等。圣卡特琳娜剧院位于同名寄宿学校内,建于1600年,后来经过多次重修,最终于1831年被拆除,之后搬迁至新建的玛丽亚·路易斯寄宿学校,后者也拥有一个非常漂亮的歌剧厅。

当时很多贵族也都会在自家的宫殿内举办演出活动。

毫无疑问,在帕尔马皇家剧院揭幕前,这里最重要的剧院非公爵剧院莫属。该剧院建于1688年,为全木结构。这里对各类人等开放,是观众

最多的剧院,唯一的要求就是观众必须买票入场。正是由于这里超高的人气,剧院经历了多次修复和扩建,直至能容纳1200名观众,舞台上也可容纳复杂的布景装置。历经辉煌的公爵剧院完结于一个时代,当这里不再能适应来自十九世纪贝里尼、多尼采蒂和威尔第等人作品的新要求时,一个新剧院的诞生也就被提上了日程,那就是皇家剧院。

新公爵剧院的开放

随着新世纪的到来,帕尔马在经历过法尔内塞家族、波旁家族和法国的统治后,迎来了拿破仑的妻子玛丽亚·路易斯。古老的公爵剧院虽然依然辉煌,但已不能满足新时代的需要。玛丽亚·路易斯下令马上开始建设一个新的剧院,并要求剧院要适应城市各个方面的需求。新剧院由尼科拉·贝托利设计,于1821年开工。作为意大利式剧院的典型代表,新剧院不仅成为当时最重要的公共建筑,而且其设计更是将社会性和文化性完美融合。1829年5月16日,新剧院正式揭幕。剧院的幕布由博尔盖西绘制,主题为“智慧的胜利”,图画中央智慧女神米涅瓦的形象清晰可见,无疑是玛丽亚·路易斯政权的最佳诠释,也彰显着路易斯政权的辉煌。

然而,新剧院却在开始阶段走了一步错棋:选择了维琴佐·贝里尼的作品《扎依拉》作为揭幕演出。此前剧院一直是在和罗西尼在商谈,计划首演《威廉·退尔》的意大利版,但苦于没

02 L’Italia che non sai 未知的意大利

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有结果,于是决定将目光投向更多的作曲家,并最终选择了贝里尼。在剧院和贝里尼签署的合同中原本有一项条款要求必须由当地的歌剧剧本作者托里吉亚尼撰写剧本,但这项条款很快就遭到了贝里尼的反对。后者将剧本交给了他更为信任的费里切·罗马尼。剧本完成时距离演出时间已经不多了,留给作曲家的时间也十分有限。帕尔马全城对剧院选择贝里尼一事议论纷纷,认为他算不上著名作曲家,气愤他拒绝了当地的剧本作者,不满他不断推迟作品的交付(造成剧院的首演时间一推再推),首演的效果不好自然也就不足为怪了。结果当然是尽人皆知的失败!贝里尼的作品和帕尔马观众的习惯相距甚远。而罗西尼才是帕尔马最想要的,他的作品才是人们最喜欢的。后来,剧院凭借罗西尼的一系列作品赢得了成功,如《摩西与法老》和《塞密拉米德》。

从建筑外观来看,如今的剧院仅仅是贝托利设计的一部分。贝托利的最初理念是希望剧院一边同圣阿莱桑德罗教堂相邻,而另一边则是里塞瓦宫和皇宫,并将二者连接起来,这样玛丽亚·路易斯王后可以不用经过街道就能抵达剧院。

从剧院门厅上楼梯,就可以来到精美的里多托厅。时间的磨砺和地震的影响使得这里已经有

别于传统的伊特鲁里亚和庞贝风格:之前的修复工作已经弥补了结构上的破坏,现如今,新规划的工程将把重点放在修复装饰上面。里多托厅在意大利可谓是最精美的:宽阔,典雅,有着高而宽敞的拱门,通透明亮,还有非常漂亮的壁画。在节日庆典时,那些为芭蕾舞剧伴奏的乐团会在这里进行演奏。

剧院内部的大吊灯也非常引人注目,来自巴黎的拉卡雷工坊,高4.5米,直径4米。吊灯被安装在至今运转良好的链式绞盘上,维修和清洁时可以下落至地面。

舞台的幕布正对剧院大门,由博尔盖西绘制,宽度与舞台前部相当,高度超过10米,采用胶画法绘制。

从首个演出季开始,剧院(当时还叫公爵剧院,皇家剧院的名字是从1848年才开始采用)就积极适应这意大利十九世纪剧院和歌剧季的标准,演出场次多,收入逐年增加,成为当时经营最为成功的剧院。

剧院开业后的最初几年,罗西尼的作品一直是这里的主宰,后来才逐渐加入贝里尼、多尼采蒂等人。这一情况直到威尔第出现才被改变,威尔第也很快成为意大利最有代表性的作曲家。

帕尔马位于米兰和博洛尼亚之间,人口约17万。

02 L’Italia che non sai 未知的意大利

北京市朝阳区三里屯北小街1号No.1 NORTH STREET SAN LI TUN BEIXIAOJIE CHAOYANG DISTRICT.BEIJING

tel:0086-01-84544508 fax:0086-01-84540254

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购物?去小商店

那些所谓的购物胜地如今都在胆寒。 超级市场风光不再,而且原因并非源于经济危机,至少这不是主要原因。举两个例子:家乐福集团2010年为摆脱危机在里昂新推出的“家乐福星球”整改计划已经暴露出了其弱点;而就在几周前,位于托斯卡纳马萨科齐莱的大型超市Ipercoop也做出了转型,重新规划的超市将重心放在了食品部门。如此看来,他们是在努力拯救超级市场这一马克·奥热11笔下的“非场所”,试图将其转变成为社会交往中心,就像之前被人们抛弃的市民中心。然而事实再一次证明,我们人类的预言能力是多么地有限。就在大型超市经历震荡,各路专家们还在探讨这是出于何种危机,是否是市场出了问题,亦或应该将重心转向食品或非食品之时,小型商店却大张旗鼓地蓬勃发展着。当然,这并不是简单纯粹的回归历史,因为为了能应对来自大型商场的竞争,小商店的经营必须靠特色,靠产品的高质量、全面的服务、人性化和超专业化赢得市场。其中,超专业化的特点尤其引人深思。大型超市的局限之一就是它与教堂之间存在着一定的类似性:人在其中都会觉得自己非常渺小。但与教堂不同的是,大型超市里没有上帝能够拯救你。大规模的商品种类让人无所适从。面对四十种茶叶该如何选择?甚至连买盐都得事先做大量的功课:是要喜马拉雅红盐,还是夏威夷黑盐或红盐,还是澳大利亚穆理河牌的杏色盐?相反在小商店中,商品种类也很多,但会有专人陪同你选择,并做出解释和推荐。当然,这并不说明大商场马上就会灭亡,毕竟不管是哈罗德、梅西,还是乐蓬马歇等大型百货仍旧顾客盈门。但与此同时,小型专业化商店同样迎来了新的发展机遇。

1.马克·奥热1992年出版了专著《非场所:超现代人类学介绍》。在对现代社会进行研究后,作者创造了新概念——非场所,即那些每天有着巨大人流量的公共空间,如快速交通的基础设施(高速公路、车站、机场),交通工具本身(汽车、火车、飞机),超级市场和拥有可交换房间的大型连锁酒店,甚至无期限停留着难民和灾民的难民营。“非场所”和“场所”(如住宅等)是对立的。

Lo shopping? Si fa in bottega

Tremano le cattedrali dello shopping. Gli ipermercati non funzionano più e per una volta non è colpa della crisi. O almeno non è la causa principale. Due esempi. Già lo scorso anno mostrava la corda Carrefour Planet, la nuova interpretazione dell’ipermercato inaugurata nel 2010 con grandi ambizioni a Lione per rilanciare un modello già in sofferenza. È di qualche settimana fa a Massa e Cozzile la prima riconversione delle Ipercoop toscane in superstore: lo spazio commerciale viene ridimensionato in favore dell’alimentare. Sembravano l’inevitabile futuro della nostra spesa, destinato a redimere uno dei più proverbiali “non luoghi”, come li definiva l’omonimo citatissimo saggio di Max Augé1, per trasformarlo nel polo di socializzazione che avrebbe preso il posto dei centri cittadini in abbandono. Ma ancora una volta la realtà ci ricorda quanto sia bassa la nostra capacità di fare previsioni. Mentre gli ipermercati patiscono e gli esperti si interrogano se sia crisi di formato o di mercato, se sia meglio puntare sull’alimentare o sul non alimentare, i negozi e le botteghe giocano una prima parziale rivincita. Certo, non è un puro e semplice ritorno all’antico, perché i piccoli per resistere alla concorrenza dei grandi hanno dovuto diventare diversi puntando su alta qualità, servizio, personalizzazione, iperspecializzazione. E proprio quest’ultimo punto fa riflettere. Perché uno dei limiti dell’ipermercato è la sua analogia con le cattedrali. Come le cattedrali, finisce per fare sentire il cliente piccolo piccolo, ma senza un Dio che offra la salvifica redenzione. Con la sua offerta fuori scala lo disorienta e lo fa sentire inadeguato. Come scegliere dinanzi a quaranta tipi di té? Ormai occorre prepararsi perfino per comprare il sale: rosa dell’Himalaya, nero o rosso delle Hawaii oppure il Murray River australiano color albicocca? Nelle botteghe della rinascita siamo guidati nella varietà dell’offerta e nell’alta qualità dei prodotti da persone che ce la spiegano e ce la consigliano. Certo di qui a dire che gli ipermercati spariranno ce ne corre. Harrod’s, Macy’s, Le Bon Marché o El Corte Inglés continueranno ad attirare migliaia di compratori, ma un futuro possibile per i negozi e le botteghe per fortuna è rinato.

1. Max Augé pubblica nel 1992 Nonluoghi, introduzione ad una antropologia della surmodernità, dove l’autore tratta i termini da lui coniati dopo lo studio della società contemporanea. I nonluoghi sono quegli spazi dell’anonimato ogni giorno più nume-rosi e frequentati da individui simili ma soli. Nonluoghi sono sia le infrastrutture per il trasporto veloce (autostrade, stazioni, aeroporti) sia i mezzi stessi di trasporto (au-tomobili, treni, aerei). Sono nonluoghi i supermercati, le grandi catene alberghiere con le loro camere intercambiabili, ma anche i campi profughi dove sono parcheg-giati a tempo indeterminato i rifugiati da guerre e miserie. Il nonluogo è il contrario di una dimora, di una residenza, di un luogo nel senso comune del termine.

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Una vita da scienziataRita Levi Montalcini

Nata il 22 aprile del 1909 a Torino, si laurea in Medicina presso l’Istituto di Anatomia Umana di Levi nel 1936. Fermamente intenzionata a proseguire le sue ricerche sui progressi del differenziamento del sistema nervoso, è costretta, a causa delle leggi razziali emanate dal regime fascista nel 1938, ad emigrare in Belgio insieme a Giuseppe Levi.

La passione per la sua materia comunque la sospinge e le dona la forza per andare avanti tanto che continua le sue ricerche in un laboratorio casalingo.

Sono anni assai travagliati per il mondo e per l’Europa. Infuria la seconda guerra mondiale ed è assai difficile trovare luoghi dove poter intraprendere delle ricerche. Nel suo girovagare, nel ‘43 approda a Firenze, dove vivrà in clandestinità per qualche anno, prestando fra l’altro la sua collaborazione come medico volontario fra gli Alleati.

Giusto poco prima dell’invasione tedesca del Belgio, dopo lungo peregrinare, Rita Montalcini torna nella sua città natale, riprendendo con più serenità le sue importanti ricerche sempre attraverso un laboratorio domestico. Nel 1947 viene invitata dal Dipartimento di Zoologia della Washington University di St. Louis nel Missouri. La giovane studiosa ancora non sa che l’America diventerà una sorta di sua seconda patria, vivendoci con incarichi prestigiosi per oltre trent’anni (diventerà professore di Neurobiologia).

Nel 1951 si reca in Brasile per poter eseguire gli esperimenti di colture in vitro presso l’Istituto

di Biofisica dell’Università di Rio de Janeiro dove, nel dicembre dello stesso anno, tali ricerche le consentono di identificare il fattore di crescita delle cellule nervose (Nerve Growth Factor, noto con l’acronimo di NGF). Per circa un trentennio prosegue le ricerche su questa molecola proteica e sul suo meccanismo d’azione, per le quali nel 1986 le viene conferito il Premio Nobel per la Medicina insieme a Stanley Cohen.

Stabil itasi definit ivamente in Italia, nel 1969, assume la direzione dell’Istituto di Biologia Cellulare del CNR a Roma fino al 1989.

Dopo essersi ritirata da questo incarico “per raggiunti limiti d’età” continua le sue ricerche come ricercatore e guest professor dal 1979 al 1989, e dal 1989 al 1995 lavora presso l’Istituto di Neurobiologia del CNR con la qualifica di Superesperto. Le sue indagini si concentrano sullo spettro di azione del NGF, utilizzando tecniche sempre più sofisticate. Studi recenti hanno infatti dimostrato che esso ha un’attività ben più ampia di quanto si pensasse: non si limita ai neuroni sensori e simpatici, ma si estende anche alle cellule del sistema nervoso centrale, del sistema immunitario ematopoietico e alle cellule coinvolte nelle funzioni neuroendocrine.

D a l 1 9 9 3 a l 1 9 9 8 p r e s i e d e l ’ I s t i t u t o dell’Enciclopedia Italiana. È membro delle più prestigiose accademie scientifiche internazionali, qua l i l ’Accademia Naz iona l e de i L ince i , l’Accademia Pontificia, l’Accademia delle Scienze detta dei XL, la National Academy of Sciences statunitense e la Royal Society.

È inoltre da sempre molto attiva in campagne di interesse sociale, per esempio contro le mine anti-uomo o per la responsabilità degli scienziati nei confronti della società. Nel 1992 istituisce, assieme alla sorella gemella Paola, la Fondazione Levi Montalcini, in memoria del padre, rivolta alla formazione e all'educazione dei giovani, nonché al conferimento di borse di studio a giovani studentesse africane a livello universitario. L'obiettivo è quello di creare una classe di giovani donne che svolgano un ruolo di leadership nella vita scientifica e sociale del loro paese.

In data 22 gennaio 2008 l'Università di Milano Bicocca le ha assegnato la laurea honoris causa in biotecnologie industriali.

Rita Levi Montalcini muore alla straordinaria età di 103 anni il 30 dicembre 2012 a Roma.

女科学家的一生丽塔·莱维·蒙塔尔奇尼

1909年4月22日生于都灵,1936年毕业于莱维人体解剖学学院。她原本计划继续对神经系统分化进行研究,但迫于1938年法西斯政权颁布的针对犹太人的人种歧视法案,她不得不与导师朱塞佩·莱维一起移民到了比利时。

但对科学的热爱给了她继续向前的勇气,她甚至在家庭实验室中继续进行研究。

当时的欧洲和整个世界都处在第二次世界大战带来的痛苦之中,科学家很难找到可以安心进行研究的合适地点。在外漂泊几年之后,蒙塔尔奇尼于1943年在佛罗伦萨落脚,隐姓埋名生活了下来,并以志愿医生的身份和盟军合作。

就在德军入侵比利时之前,蒙塔尔奇尼终于回到了自己的故乡都灵,继续在一个家庭实验室中进行研究。1947年,她接受邀请前往美国密苏里州的华盛顿大学圣路易斯分校的动物学学院做研究。当时的她还不知道美国后来成了自己的第二祖国。在美国的三十多年间,她不但成为神经生物学教授,还担任了许多重要职位。

1951年,蒙塔尔奇尼赴巴西里约热内卢大学生物物理学院进行体外培养方面的实验。同年12月,她在研究中分离出了神经成长因子。在随后的三十多年中,她坚持探索蛋白质分子及其作用机制,并因此在1986年同美国科学家斯坦利·科恩一起被授予诺贝尔医学奖。

1969年,蒙塔尔奇尼返回意大利定居,并在罗马的国家研究中心细胞生物学学院担任主任一职,直至1989年退休。

卸任后的她并没有停下研究的脚步。除继续担任研究员和客座教授之外,她在1989至1995年间还担任了意大利国家研究中心神经生物学院的高级专家。

蒙塔尔奇尼一生致力于对神经生长因子的研究,并采用了非常尖端的技术。研究证明,神经生长因子所涉及的领域远比人们想象的要广得多:并不仅仅局限于感觉神经元和交感神经元,还涉及中枢神经系统、造血免疫系统的细胞,以及与神经分泌功能相关的细胞等。

1993年至1998年,蒙塔尔奇尼主持意大利百科全书学院的工作。与此同时,她还在数个享有国际声誉的科学学院中担任委员,包括林琴学院、教皇科学院、意大利国家科学院、美国国家科学院和英国皇家学会。

蒙塔尔奇尼也是著名的社会活动家,在反地雷、呼吁科学家的社会责任等方面都可以见到她的身影。1992年,她和同胞姐妹保拉一起创立了莱维·蒙塔尔奇尼基金会,致力于年轻人的教育和培养,并向优秀的非洲女大学生颁发奖学金,旨在培养能够在科学界和社会其他领域担任领导职位的知识女性。

2008年1月22日,米兰比可卡大学向蒙塔尔奇尼颁发了工业生物技术荣誉博士学位。

2012年12月31日,丽塔·莱维·蒙塔尔奇尼在罗马去世,终年103岁。

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Accademie: social network del CINQUECENTO

Uno studio inglese paragona le attività culturali italiane tra il 1525 e il 1700 agli attuali media sociali. Funzionamento e modelli di partecipazione molto simili, con una differenza essenziale: internet. Ma la “Rete” era già una realtà.

Le accademie degli Intronati e Oldauro Scioppio non erano solo il nome di un gruppo di buontemponi che verso la prima metà del Cinquecento si erano dati alla commedia dell’arte. Secondo ricercatori britannici, quelli delle Accademie sono anche i primi elementi di social networking della storia dell’umanità, e antesignani ai quali devono la loro nascita esperienze come Facebook, Twitter, YouTube.

L’ipotesi avanzata nello studio The Italian Academies 1525-1700: The first intellectual Networks of early modern Europe, è il prodotto di una ricerca quadriennale condotta in collaborazione dalla British Library, dalla Royal Holloway University of London, e dalla Reading University. Durante il Rinascimento erano più di 500 le accademie che nel nostro paese registravano i loro membri, i quali dibattevano di argomenti che spaziavano dalle scienze alla matematica, dall’arte alla letteratura. Spesso per comunicare tra loro assumevano nomi di comodo, dei nickname ante litteram, che diventavano poi la loro identità all’interno dei circuiti che discutevano i temi che stavano loro a cuore. Non solo: poiché potevano decidere di sostenere una posizione o l’altra, o anche di intervenire in diatribe che opponevano due ricercatori, spesso solevano adottare anche degli pseudonimi.

Così come oggi creiamo username per i nostri profili su Facebook e Twitter, e creiamo circoli di amici su Google+, gli studiosi adottavano soprannomi, condividevano e commentavano le idee e le notizie del giorno, si scambiavano poemi, musica e opere teatrali. Per diffondere i loro materiali, creavano annuari e volumi dove raccoglievano lettere e discorsi e, seppure con tempi molto più lunghi di quelli impiegati dai social moderni, riuscivano comunque a scambiarsi le informazioni del momento.

Così come accade col social networking le facezie erano una parte integrante degli scambi. Oltre ad avere lo scopo di alleggerire la discussione di argomenti molto spesso densi di contenuti, miravano

学院:十六世纪的社交网络

英国的一项研究把1525年至1700年的意大利文化生活与当今的社交网站作比,它们的功能和参加方式非常接近,但又有一个根本的区别:因特网,但网络在当时确实存在。

聩聋学院1和奥达乌洛·西奥皮奥2的学院并非只是十六世纪上半叶开始投身即兴喜剧的一群等闲之辈的名字。根据英国学者的研究,加入学院的人是人类历史上第一批社交网络的成员,是Facebook、Twitter、YouTube等的鼻祖。

大英图书馆、伦敦皇家霍洛威大学和雷丁大学合作,经过四年的研究,在《1525-1700年的意大利学院:早期现代欧洲的首批文人网络》论文中提出了这个假设。文艺复兴期间,意大利有500多个学院招才引智,从科学到数学,从艺术到文学,他们的话题极其广泛。为了互相之间的交流,他们经常给自己取个字、号等,相当于现在的网名,它们成为这些人在群社区中的身份。不仅如此,在他们表示自己的立场和介入两个意见相左的文人之间的争辩时,他们还经常使用笔名。

今天,我们在Facebook和Twitter上建立用户名和用户档案,在Google+上创建朋友圈,当时的情况与今天同工异曲,这些学者采用别名,分享和评论各种想法和当下的新闻,交换诗歌、音

anche ad intrigare il corrispondente impegnandolo in una sorta di gioco al rimpiattino nel quale emblemi creati ad hoc venivano usati per nascondere, come tanti rompicapo, informazioni privilegiate o per satira sulla storia del momento.

Anche le stesse Accademie si dotavano di nome proprio, come nel caso degli Intronati, dei Gelati e degli Accesi, sopravvissute fino a quasi la fine del XVIII secolo. Sovente scherzoso e di senso opposto alla natura stessa della comunità, come nel caso degli Immobili che piuttosto che essere stazionari erano coinvolti in numerosissime iniziative, il nome dell’accademia serviva ad evidenziare il carattere delle attività dei suoi membri. E così, come non erano “freddi” i membri dell’Accademia dei Gelati, che conducevano invece dibattiti scientifici e letterari infuocati, non erano intronati nemmeno quelli che si associavano nell’Accademia dal nome omonimo, che invece si impegnavano in dibattiti seriosi sulla natura delle cose più disparate. Veri e propri forum umani, oggi replicati in Rete.

Tra la prima metà del ‘500 e la fine del 1700 di Accademie sparse per la penisola se ne trovavano a centinaia. Fondate nei salotti di nobili e mercanti facoltosi, collegavano città come Avellino, Bari, Benevento, l’Aquila, Bologna, Siracusa, Napoli, Palermo, Catania, Padova, Siena e Venezia in una rete che abbracciava tutto il paese. E sebbene non di rado le città fossero divise da differenze politiche o addirittura opposte in lotte, gli scambi fittissimi di documenti, lettere, tomi, studi, opere d’arte e trattati creavano un flusso continuo di informazioni che circolavano in piena libertà e senza soluzione di continuità tra gli studiosi delle varie regioni. Questo scambio contribuì in maniera determinante a definire un discorso di carattere nazionale e a gettare le fondamenta non solo della nascente identità nazionale italiana ma probabilmente anche di quella europea.

Paolo Pontoniere(per gentile concessione di la Repubblica)

乐和剧作。为了传播他们的资料,他们设计年刊和书籍,在里面收录信件和言论,虽然他们耗费的时间比当今的社交网站要长得多,但他们还是能及时地交换信息。

并且,和社交网站一样,妙语连珠是交流的组成部分,它既能让内容丰富沉重的话题的讨论变得轻松,又能与对话者捉迷藏,在这游戏中,即兴发明的符号被用作谜题,以此来隐藏重要的信息或对时政的讥讽。

甚至学院本身也各有其名,如聩聋学院、冰冻学院3、光照学院4等,它们几乎一直持续到十八世纪末。这些名字经常非常搞笑,而且与团体本身的性质相悖,例如常驻学院5,该学院的成员不但不好静,而且还提出了数不胜数的创议,学院的名字强调了其成员的活动性质。同样,冰冻学院的成员不但不冷冰冰,而且发起了许多激烈的科学和文学争论,聩聋学院的成员也是既不聋也不聩,他们讨论的话题非常严肃,涉及面也很广。这些是真正的人类论坛,今天在网上重现了。

在十六世纪上半叶和1700年结束之前,意大利半岛上的学院有上百个,它们设立在贵族和富有的商贾家中,其成员遍及阿韦利诺、巴里、贝内文托、拉奎拉、波洛尼亚、锡拉库札、那波利、巴勒莫、卡塔尼亚、帕多瓦、锡耶那、威尼斯,是一个真正的涵盖全国的网络。即使城市间经常会发生政治纠纷,甚至会开战,但文件、信函、书籍、研究、艺术品和论文的频繁交流保证了信息的流畅,各地区的学者得以交换这些信息,自由地、源源不断地。

这一交流深刻地影响和决定了一种民族性的对话,它不仅为意大利国民身份的诞生奠定了基础,并且,它极有可能帮助确定了欧洲的身份。

(感谢《共和国报》无偿提供版权)

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02 Il SAPERE DEI PIACERI 舌尖上的意大利

帕尔马生烤芦笋,加帕尔马干酪只需45分钟,就能饱尝口福眼福!

6人用料:

12根绿色芦笋12片帕尔马火腿100克帕尔马干酪 200克芝麻菜(卢果拉) 调料: 200克小牛胸肉半根红萝卜半个洋葱50克干番茄酱 10毫升水 蒜、百里香、月桂叶 30克黄油

L’elemento che unisce tutte le eccellenze turistiche della provincia di Parma e che potrebbe esserne il filo conduttore è la gastronomia.

Parma è sinonimo di capitale della alimentazione e della buona tavola al punto da essersi guadagnata l’appellativo di “Food Valley” d’Europa con marchi di rilevanza internazionale.

Asparagi arrosto al crudo di Parma e Parmigiano

Bastano 45 minuti per creare questo bouquet saporito e artistico! Per 6 persone

12 asparagi verdi 12 fette di prosciutto di Parma 100 g di Parmigiano 200 g di rucola Per la salsa:

200 g di petto di vitello 1/2 carota 1/2 cipolla 50 g di purea di pomodori secchi 10 cl d’acqua Aglio, timo, alloro 30 g di burro 5 cl di olio di arachidi

Sale e pepe

5毫升花生油盐、胡椒

制作:

把锅烧热,放入小牛胸,烧5至6分钟,至颜色发黄。加切碎的胡萝卜和洋葱、干番茄酱、百里香、月桂叶和一瓣大蒜,加水至没过食材,煮20分钟。用漏勺过滤,把剩下的一半汤汁放在一边备用。洗净芦笋,只取芦笋尖。烧开水,加盐,加芦笋尖,煮6至8分钟,捞出放在冷水中。提前预热烤箱,把温度调至240度。用火腿包住芦笋根,把它们放在烤盘中,盘底加牛肉汁,用文火把它们慢慢烤熟。撒帕尔马干酪,再放入烤箱中烘烤。

饕餮盛宴万溪归海,在帕尔马省众多的旅游精华中,其最大的热点是烹调。帕尔马就是食品及佳肴之都,它享有欧洲“饕餮谷”的美名,其生产的食品成为全球的品牌。

Preparazione:

In una pentola calda, far dorare il petto di vitello per 5-6 minuti. Aggiungere le carote e la cipolla tagliata, la purea di pomodori secchi, il timo, l’alloro e lo spicchio d’aglio. Versare un po’ d’acqua fino a ricoprire il tutto e lasciar cuocere 20 minuti. Passare il succo al setaccio, farlo ridurre della metà e metterlo da parte.

Lavare gli asparagi e tagliare le estremità. Immergerli 6 a 8 minuti in acqua bollente e salata. Immergerli in acqua fredda per interrompere la cottura. Preriscaldare il grill del forno a 240°C. Arrotolare una fetta di prosciutto intorno ai gambi degli asparagi e disporre il tutto in una teglia da forno.

Spolverare di Parmigiano e infornare il tutto per far gratinare.

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La gastronomia molecolareL’applicazione della scienza alla cucina

Circa t rent ’anni fa l ’autorevole per iodico “Scientific American” pubblicò un articolo, poi ripreso dall’italiano “Le Scienze”, che fece un certo scalpore. Per la prima volta una rivista di divulgazione scientifica dedicava molte pagine e fotografie a un argomento gastronomico. In questo articolo si dimostrava, chimicamente e fisicamente, perché fosse impossibile cuocere delle meringhe nel forno di casa, operazione che invece risulta piuttosto semplice ai fornai e ai pasticceri. Gli storici della gastronomia molecolare considerano quell’episodio l’inizio ufficioso della disciplina che ha lo scopo di studiare le trasformazioni che avvengono negli alimenti durante la loro preparazione. In altre parole, si prefigge di trasformare l’arte culinaria da disciplina empirica a scienza. L’avvio ufficiale della disciplina risale invece a qualche anno dopo, verso la fine degli anni Ottanta, presso il Collège de France di Parigi ad opera dei fisici Hervé This e Pierre-Gilles de Gennes (Premio Nobel per la Fisica nel 1991). In Italia, invece, la nascita ufficiale della cucina molecolare è da considerarsi il 1990 quando si tenne a Erice in Sicilia il primo Atelier Internazionale di Gastronomia Molecolare, da allora divenuto un appuntamento con cadenza annuale.Si tratta della prima comparsa ufficiale del termine “gastronomia molecolare”. Ma la storia, si sa, si fa sui documenti, e i documenti ufficiali che riguardano l’organizzazione del convegno, recuperati e pubblicati da Harold Mc Gee, parlano chiarissimo: l’incontro, inizialmente, si doveva chiamare “Scienza e gastronomia” e questo nome resta fino all’inizio del 1992, quando viene trasformato, su richiesta del direttore del Centro Ettore Majorana di Erice, in qualcosa che suonasse meno “frivolo” per il mondo accademico. L’aggettivo “molecolare” era perfetto, - ricorda uno degli organizzatori - perché la disciplina “calda” del momento era la “biologia molecolare”. Fu così che nacque, quasi per caso ed in sordina, una parola destinata ad un inaspettato successo negli anni a venire. Le due persone che più di ogni altre hanno il merito della creazione del workshop di Erice sono: Elizabeth Cawdry Thomas and Nicholas Kurti.Uno dei massimi studiosi della materia, spesso presente in trasmissioni televisive di divulgazione scientifica, è il prof. Davide Cassi del Dipartimento di Fisica dell’Università di Parma il quale ha redatto

in collaborazione col cuoco Ettore Bocchia il Manifesto della Cucina Molecolare Italiana, che tende a preservare i sapori tradizionali italiani.

Manifesto della Cucina Molecolare Italiana1. Ogni novità deve ampliare, non distruggere, la tradizione gastronomica italiana

2. Le nuove tecniche e i nuovi piatti devono valorizzare gli ingredienti naturali e le materie prime di qualità

3. Sarà una cucina attenta ai valori nutrizionali e al benessere di chi mangia, non solo agli aspetti estetici e organolettici

4. Realizzerà i suoi scopi creando nuove testure di ingredienti scelti in base ai criteri sopra enunciati. Creerà le nuove testure studiando le proprietà fisiche e chimiche degli ingredienti e progettando, a partire da queste, nuove architetture microscopiche.

Teoria e praticaGli obiettivi teorici della gastronomia molecolare sono, in estrema sintesi

•inventare nuove ricette introducendo ingredienti diversi da quelli tradizionali•conservare od esaltare le proprietà dei cibi attraverso nuovi sistemi di cottura•confutare con teorie scientifiche alcuni luoghi comuni della gastronomia.In pratica, con l’utilizzo della gastronomia molecolare, è possibile –per esempio- “friggere” congelando i cibi con l’azoto liquido (è in libera vendita e costa molto meno dell’olio più economico) o “lessare” utilizzando l’alcool etilico puro “Buon Gusto” a 90°, quello con il quale si preparano i liquori domestici, ottenendo cibi cucinati dalle intatte proprietà organolettiche e nutrizionali nonostante la cottura, che in realtà non avviene, preservando quindi tutte le vitamine e gli altri nutrienti presenti nell’alimento crudo.

Un esempio di menu?Antipasto: Cagliata d’uovo in tutte le sue formePrimo: Gnocchi molecolariSecondo: Rombo assolutoDolce: Gelato estemporaneo all’azoto liquido

Qualche ricetta “molecolare”L’ a l c o o l p u r o c o a g u l a l e p r o t e i n e d e l l ’ u o v o s e n z a modificare i l suo sapore “a crudo”, carat ter is t icamente fresco. Mescolando albume, tuorlo e alcool otteniamo una sorta di “cagliata di uovo” che può essere interamente liberata dall’alcool (gusto, aroma e effetti indesiderati) semplicemente r i s c i a c q u a n d o l a i n a c q u a co r r en t e . Ques t a cag l i a t a , lavorata con il mattarello, può essere poi utilizzata come base per piccole frittatine farcite o crèpes dolci o salate che daranno la sensazione del gusto dell’uovo crudo.

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分子美食科学在烹饪中的应用

大约三十年前,著名的科学杂志《科学美国人》上刊登了一篇文章,后来该文章也被意大利《科学》杂志转载,反响强烈。因为这是科学类杂志首次辟出多个版面,并配了大量图片讲述关于饮食的话题。

这篇文章从化学和物理学的角度解释了为什么我们不能用家里的炉灶制作蛋白夹心饼,但面包房或甜品店就能很容易地做出来。

研究分子美食的历史学家们认为,这篇文章的发表表明分子美食学这一学科的非正式诞生,而学科的研究目标是食品在制作过程中所产生的各种变化。换句话说,就是要把烹饪艺术从经验主义转变为一门科学。而分子美食学的正式诞生则是在上世纪八十年代末期,由来自巴黎法国学院的物理学家Hervé This和Pierre-Gilles de Gennes(后者是1991年诺贝尔物理学奖得主)两人创立。在意大利,分子美食于1990年正式出现在西西里埃里切市举办的第一届分子美食国际工坊上。该活动每年举办一次。

这是“分子美食”一词在意大利的正式亮相。当时的文件表明,最初活动的名称被定为“科学与美食”。但埃里切市科学艺术中心的主任觉得,这个名称对于学术界来说似乎有些不合适,建议改用更有学术气息的名称。于是,“分子美食”便应运而生了。活动组织者清楚地记得,当时正是分子生物学研究大行其道之时。不过当时没有人能想到,这个名词会在短短二三十年里获得了巨大的成功。因此,我们要特别感谢在埃里切创建分子美食工坊的两个人:Elizabeth Cawdry Thomas和 Nicholas Kurti.

意大利最著名的分子美食学家要数来自帕尔玛大学物理系的大卫·卡西教授。他和厨师埃托雷·博齐亚合作编写了《意大利分子美食宣言》,旨在保护意大利的美食传统。

《意大利分子美食宣言》1.每道创新菜都应该发扬而不是破坏意大利的美食传统;2.新技术和新菜都必须采用天然配料和高质量的原材料;3.饮食应该注重营养指标,并关注食客的健康,而不是仅仅注重美观;4.研究符合上述要求的创新配方,并通过研究配料的物理和化学特性进行菜式的创新。

理论与实践分子美食的理论目标主要是:• 引入不同于传统的配料,发明新菜肴• 通过新的烹饪体系,保护或激发食物特征• 用科学理论反驳某些关于食物的惯常认识

分子美食的实践可以是:使用液化氮(可以在市场上买到,而且比油要便宜得多)烹饪食物,或者用90度的高纯度酒精煮制食材,通过这种方法得到的食物可以保存天然食材中的维他命和营养物质。

想试着做一餐分子美食吗?前餐:酒精鸡蛋羹第一道:分子土豆球第二道:绝对鲽鱼甜品:液化氮冰淇淋

纯酒精能够凝固鸡蛋中的蛋白质,而不改变其原本的新鲜味道。将蛋白和蛋黄同酒精混合搅拌,就可以得到“酒精鸡蛋羹”。如果不喜欢酒精的味道,可以用清水过滤一下,就能够去除。这种蛋羹晾干凝固后,可以用擀面杖擀成片,摊成甜味或咸味的小面饼,其口味与生鸡蛋类似。

Una maschera di Carnevale: Balanzone

Balanzone è nato a Bologna e deve il suo nome alla “balanza”, cioè la bilancia, il simbolo della giustizia che regna nei tribunali.

Ma chi è questo personaggio dalla grossa pancia, dalle guance rubizze e dalla voce acuta che si agita e declama le sue qualità? Conosciuto anche col nome di Dottor Balanzone, appartiene alla schiera dei “vecchi” della Commedia dell’Arte. Nativo di Bologna, dove ha compiuto gli studi universitari, è il classico personaggio serio, sapientone e presuntuoso che si lascia andare a verbose tiritere, in dialetto bolognese, infarcito di citazioni colte in latino maccheronico. Vestito di nero, porta la divisa dei professori dello Studio di Bologna: toga nera, colletto e polsini bianchi, gran cappello, giubba e mantello. Indossa una piccola maschera che ricopre solo le sopracciglia e il naso, appoggiandosi su

due grandi baffi. Quando parla i suoi gesti sono autorevoli ed eloquenti. Pignolo, cavilloso, prodigo di consigli non richiesti e di insegnamenti inutili, gli basta un minimo appiglio per lanciarsi in uno sproloquio senza fine, infilando una parola dietro l’altra, un riferimento dopo l’altro, senza capo né coda. Il suo è un linguaggio prolisso dei letterati e dei dotti del suo tempo, ma storpia le parole, senza alcun ordine logico. Sempre pronto a salire in cattedra, si vanta di conoscere tutte le scienze umane: legge, medicina, astrologia, filosofia. Di esse parla in modo noioso, mescolandole in un’inestricabile confusione. Fra le maschere sue compagne, gode di molta stima e spesso si rivolgono a lui per un parere medico o per ricette. E lui non nega mai nulla a nessuno, cogliendo l’occasione per fare la cosa che più gli piace: parlare ed elargire pareri di nessun valore.

狂欢节面具:巴朗佐内

巴 朗 佐 内 源 于 博 洛 尼 亚 , 其 名 称 来 自“bilancia”,即天平,法庭上正义的象征。

那么,这个有着大肚子和红润结实的面颊,声音尖尖,总是神情激动地自夸的人物到底是谁呢?他也被称作“巴朗佐内博士”,是即兴艺术喜剧中主要的中年男性人物之一。他出生于博洛尼亚,并在这里完成学业,性格严肃,自以为是,傲慢自大,喜欢用博洛尼亚方言长篇大论,还不时夹杂着拉丁语。他常穿黑色衣服,披着博洛尼亚法律学院教授的制服:黑色长袍,白色的领口和袖口,大帽子,和黑色的披风。他的脸上总戴着一个小面具,面具只盖住眉毛和鼻子,下方是两撇小胡子。他说话的时候,总是伴随着很多有气势的手势。他的讲话总是吹毛求疵,强词夺理,喜欢无聊的建议和说教,一点小事就能让他说个没完没了,一句接一句,一个想法接着一个想法。他典型的冗长语言是那个时代文人的特色,但这种语言却缺乏最基本的逻辑。他自以为非常博学,法律、医学、天文学、哲学无所不知,随时准备登上讲台大讲一番,可结果却总是一团糟。在艺术喜剧中,其他角色对他都很尊敬,经常咨询他关于医学的问题,或者找他看病。而他也从不拒绝,而且借此机会做他最愿意做的事:不停地说,且毫不吝惜那些没有任何价值的言论。

Per gli appuntamenti col Carnevale in Italia:意大利比较重要的狂欢节活动:

www.carnevalevenezia.comwww.carnevale-viareggio.it

www.lemaschereditricarico.it

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Parma e la sua terra sono intimamente legate al nome di Verdi e, in qualche modo, le caratteristiche del musicista incarnano le caratteristiche della sua terra: la tenacia, la modestia, la generosità. Verdi nasce in una famiglia molto modesta: il padre è un oste, la madre è una filatrice, il suo paese è piccolo e sconosciuto. Viene alla luce il 10 ottobre 1813 a Roncole, frazione di un borgo contadino chiamato Busseto, in provincia di Parma. La sua prima formazione musicale avviene nella sua terra e non è particolarmente raffinata: da ragazzino, usa per esercitarsi l’organo della chiesa parrocchiale di San Michele, che ancora oggi è lì conservato. Anche la sua casa, con annessa l’osteria del padre, si è conservata fino ad oggi ed è stata dichiarata Museo Nazionale. Proprio per quelle condizioni di partenza non ottimali, Verdi giunge troppo tardi all’esame di Conservatorio a Milano e viene rifiutato per superati limiti di età. Ma il giovane musicista non si perde d’animo, prende lezioni private e frequenta tutte le manifestazioni musicali che la grande città gli offre, stringendo forti legami col mondo dei musicisti. Lo sostiene negli studi un suo concittadino generoso, Antonio Barezzi, un commerciante appassionato di musica, che dopo alcuni anni sarebbe diventato suo suocero. Chi lo desidera, può ancora visitarne l’abitazione: nota oggi col nome di Casa Barezzi è la sede della Associazione “Amici di Verdi” e presenta una mostra espositiva permanente - inaugurata dall’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e dal Maestro Riccardo Muti – di memorie e di cimeli verdiani. Il pianoforte che si trova nel salone della casa, ancora arredato con il mobilio originale, è quello su cui si esercitava il giovane Maestro. Quando raggiunse fama e benessere Verdi acquistò a Villanova sull’Arda una nuova casa, originariamente una ricca dimora di campagna, che il musicista trasformò lentamente, disegnando di suo pugno le modifiche. Non siamo più in provincia di Parma, siamo in provincia di Piacenza, ma è sempre quella regione di tipico paesaggio del Po che Verdi amava tanto. Curava direttamente il giardino, e in una lettera ad una amica la moglie del musicista, Giuseppina, si lamentava scherzosamente che, all’inizio, quello era il “giardino di Peppina”, ma, un pò alla volta, il

Maestro aveva finito per disegnarlo e scegliere ogni pianta secondo il proprio gusto. Nel giardino sono ancora conservate le tombe dei cani del musicista, ai quali egli era profondamente affezionato.

La generosità di Verdi lascia anche a Villanova d’Arda una sua testimonianza: l’ospedale della cittadina, ancora oggi funzionante, fu costruito grazie a una grossa donazione del musicista, nel 1888. La stessa generosità e l’attenzione verso l’istruzione e il miglioramento delle condizioni di vita delle genti semplici delle campagne è testimoniata dal contributo ingente offerto per la realizzazione di un teatro lirico nel suo paese natale, Busseto, inaugurato nel 1868.

Parma, capoluogo della provincia, è legata a Verdi perchè il suo Teatro d’opera, il Regio – è intimamente collegato con la vita del Maestro.

A Parma, di musica, se ne era sempre fatta anche prima della nascita di Verdi. Già all’inizio del Seicento era stato inaugurato un vero gioiello architettonico, il Teatro Farnese, accanto al quale si moltiplicarono nel tempo molti altri teatri pubblici e privati. Il Regio fu aperto nel 1821, quando Verdi era ancora bambino, ma nella seconda metà dell’Ottocento tutto il decoro interno fu rifatto da Girolamo Magnani, amico del musicista e spesso scenografo delle sue opere. Fu lui a volere il celeberrimo lampadario chiamato “astrolampo”, uscito dalle officine Lacarrière di Parigi, alto 4 metri e mezzo, con 4 metri di diametro, che ancora oggi possiamo ammirare.

Il Teatro possiede anche un ricchissimo archivio, che è però ospitato presso la Casa della Musica, un’altra importante istituzione di Parma, dove, tra l’altro, si compiono avanzatissimi studi di elettroacustica e di ingegneria acustica.

Anche la Casa della Musica ha una storia nobile e importante. Vi nacque infatti, nel 1867, Arturo Toscanini, forse il più grande tra i direttori d’orchestra italiani. Come Verdi, al genio musicale affiancò un profondo sentimento patriottico e un grande impegno civile per la libertà. E proprio di libertà e di patriottismo parla l’opera che, finalmente, viene ospitata a Parma per la prima italiana, nel 1855, quando il musicista era oramai famosissimo in tutta Europa. Si tratta de I vespri siciliani: il

teatro è proprio il Regio, ma ancora non è stato ammodernato e porta il suo nome originario: Teatro Ducale.

La storia dei VESPRI SICILIANI· Dall’intreccio complesso e con una resa teatrale un pò faticosa, l’opera possiede tuttavia alcune bellissime arie, come “In alto mare, battuto dai venti”, che la protagonista femminile Elena canta nel primo atto, o il duetto “Volgi il guardo a me sereno” tra Elena e l’amato Arrigo.· I fatti si ispirano a un episodio storico realmente accaduto a Palermo nel 1282. La regione è in mano ai francesi e la rivolta contro lo straniero è

già nell’aria. Il gesto di un soldato francese, che, a Palermo – con il pretesto di cercare delle armi nascoste – perquisisce in modo irrispettoso una giovane donna, dà inizio alla sommossa che si risolverà con la cacciata degli stranieri. · Nelle intenzioni di Verdi, la vicenda di Palermo doveva alludere alla situazione dell’Italia del suo tempo e alla necessità di cacciare gli stranieri che ne governavano i diversi stati regionali, deboli e impotenti. · Nell’opera Verdi intreccia i fatti storici, con la complessa vicenda d’amore tra Elena e Arrigo e con il sentimento dell’amore filiale, un tema molto caro

al musicista: la giovane donna ha perso il fratello, giustiziato dai francesi perchè aveva partecipato a una sommossa; anche Arrigo, il suo amato, è un giovane siciliano che combatte fieramente lo straniero. Egli scoprirà, però, di essere figlio proprio di quel Guido da Monforte, Governatore per conto dei francesi, che odia profondamente. Tutta la storia si svolge intorno al dramma del giovane, e poi della stessa Elena, combattuti tra l’amore per il loro popolo, il sentimento reciproco e, nel caso di Arrigo, l’affetto filiale per il Governatore suo padre.Elena sembra cedere all’amore di Arrigo e sta per sposarlo, mentre i suoi amici, che oramai sanno che Arrigo è figlio del Governatore, credono che quello di Elena sia solo un piano per avvicinare il giovane.

Poco prima delle nozze, Elena viene avvisata da un antico amico del fratello che, proprio quel giorno, in chiesa, qualcuno pugnalerà il Governatore: lei deve distrarre Arrigo. Che fare? Tradire l’amico patriota o procurare un dolore infinito all’uomo che ama, perdendolo? Elena cerca di evitare il matrimonio per salvare il padre del suo promesso sposo, ma è troppo tardi... Il suo dramma viene risolto dalla forza della Storia e mentre la donna grida la propria disperazione incitando il Governatore a fuggire, sono oramai arrivati nella cattedrale i siciliani in rivolta.

Verdi, Parma, i suoi dintorni verdiani e... l’Opera

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帕尔马与其土地都与威尔第的名字密切相关,在某种方式上,音乐家的特点也体现了这片土地的特点:坚韧,谦逊,慷慨。 威尔第生于一个非常谦卑的家庭:父亲是一个旅店老板,母亲是纺线女,生活在一个不出名的小村庄里。威尔第生于1813年10月10日帕尔马省BUSSETO镇RONCOLE村。他最初的音乐学习正是在此完成的,尽管不是特别完美:从小使用圣米歇尔教堂的管风琴来进行练习(该管风琴至今保存在老教堂内)。他的故居,其父原来的旅馆,现在

也被申请为国家级博物馆。正是由于开始的条件不够理想,威尔第很晚才报考米兰音乐学院并因为岁数过大而被拒之门外。但是年轻音乐家并没有灰心丧气,开始上私人课程并参与米兰所有的音乐活动,来加强与音乐家世界的各种联系。一个慷慨的同乡安东尼奥巴莱齐(一个热爱音乐的商人,后来成了他的岳父)资助其在米兰的学习。现在可以参观其故居:巴莱齐之家是“威尔第朋友”协会的会址,并常年有固定展览(该展览由钱皮总统与著名指挥家穆蒂揭幕剪彩)以纪

威尔第,帕尔马,他生活过的地方与...歌剧

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念威尔第并出售纪念品。按照原有家具装饰的故居大厅里还放有音乐家年轻时弹过的钢琴。威尔第在成名后在VILLANOVA SULL’ARDA购买了新居,将最初的一栋乡村豪舍慢慢地改变成其风格住所。现在我们已不再是在帕尔马省内了,我们到了皮亚琴察省,但还是在威尔第所热爱的波河特色的景区。威尔第自己管理花园,他的妻子约瑟芬在给一个朋友的信中,曾开玩笑地抱怨,一开始这个花园还是“约瑟芬花园”,但是“慢慢地”音乐家开始设计花园并栽种自己喜欢的植物。在花园中还可以看到音乐家最钟爱宠物狗的墓碑。

威尔第的慷慨也在VILLANOVA D’ARDA留下了见证:公民医院。即使今天仍在使用,是由1888年音乐家的巨额捐赠而修建。同样的,在1868年于BUSSETO镇(其出生地)捐资修建了一所歌剧院,以改善普通乡村人民的生活条件。

帕尔马的省会帕尔马市与威尔第的关联是因为皇家剧院,该剧院与音乐家的一生都紧密相连。

帕尔马,在威尔第出生之前就是音乐之城。17世纪初FARNESE剧院就曾是建筑瑰宝,其周围也陆陆续续的建造了其他的公共与私人剧院。皇家剧院于1821年开放(当时威尔第还是孩童),在18世界后半期,内部由吉罗拉摩玛尼阿尼(威尔第的朋友与布景师)重新装潢过。正是他安装了由巴黎Lacarrière 工厂生产的奢华“天闪”吊灯,高4.5米,直径4米,所以今天我们仍然有幸可以参观欣赏。

皇家剧院同时还有非常丰富的收藏,寄放在帕尔马另一个重要的机构:音乐之家 - 以先进的电声学与声学工程研究出名。音乐之家于1867年由著名指挥家阿图罗托斯卡尼尼成立。威尔第的音乐天赋与其深厚的爱国情怀与向往自由的努力

如影随形。正是由于剧作所提及的自由与爱国主义,于1855年威尔第在帕尔马才有了第一个意大利歌剧“西西里晚祷”,尽管那时候他在全欧洲已经家喻户晓了。当时上演的歌剧院正是皇家剧院,不过当时没有更新过,还使用着它原先的名字:公爵剧院。

“西西里晚祷”的故事背景:·故事的复杂和戏剧的表现是有点困难的,即使歌剧中运用优美的旋律,如“海风吹拂”女主人公埃莱娜在第一幕的咏叹调,或者埃莱娜与阿里戈的对唱“你的目光投向我”。 ·故事的灵感来源于1282年发生在巴勒莫的真实历史, 西西里在法国人统治下,抵抗外国统治起义的硝烟四起。一个法国士兵的手势,在巴勒莫—以寻找隐藏的武器为借口—以无理方式搜查一名年轻女子,从开始到驱逐外族的暴动。·威尔第是要表明, 巴勒莫的暴动暗指当时的意大利迫切需要“推翻法国统治”那种软弱无力的境况。 ·威尔第将歌剧与历史相结合,以埃莱娜和阿里

戈之间复杂真挚的情感为主线,音乐家给予的主题很鲜明:年轻姑娘埃莱娜之兄为法国总督蒙福特所杀。因为他参加了一起暴乱;阿里戈,她的爱人,一个与外敌作战的西西里小伙子。不过他实为法国总督圭多·蒙福特蒙福特之子。整个故事围绕着这个年轻人,还有埃莱娜,和他们之间的那份爱情,蒙福特同意其子与埃莱娜结婚,实则埃莱娜与普罗奇达继续合谋行刺,亦遭逮捕。阿里戈为两人向其父求情。西西里民众准备于婚礼之日起事。埃莱娜知事危急,要求推迟婚期。蒙福特不允。婚礼的钟声响起,民众爆发起义,蒙福特一伙统治者皆死于西西里志士之手。

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Apprendimento dell’Italiano: novità in libreria

Un testo di facile ed efficace utilizzo, con un’impaginazione chiara e moderna, arricchita da molte immagini, Percorso 1, manuale di lin-

gua e conversazione italiana in 2 volumi, edito dalla Peking University Press, è uscito sul mercato editoriale cinese il I gennaio 2013.

La proposta didattica del manuale, tesa a conciliare lo stile di appren-dimento degli studenti cinesi con una didattica orientata allo sviluppo delle competenze pragmatiche, linguistiche e socioculturali, è frutto della pluriennale e qualificata esperienza didattica delle professoresse Ausilia Bellomo e Lin Yang.

Ausilia Bellomo, lettrice del M.A.E., insegna nel corso di laurea di lingua e cultura italiana del Dipartimento d’Italiano presso la Universi-tary Institute for Business and Economy e nei corsi d’italiano e di latino presso la Qinghua University; Lin Yang, dottore di ricerca d’Italianistica nella “University of Chicago”, insegna nel corso di laurea di lingua e letteratura italiana della Facoltà di Francese presso la Sichuan Interna-tional Studies University in qualità di professore associato.

In linea con le direttive del “Quadro comune europeo di riferimento per le lingue”, il manuale, basato sui più moderni principi didattico-metodologici dell’insegnamento delle lingue straniere, coniuga l’approccio pragmatico-comunicativo con l’approccio lessicale e si prefigge di por-tare gli apprendenti al livello A1-A2+ del Q.C.E.R..

La sua novità consiste soprattutto nell’organizzazione modulare dei contenuti e nell’attenzione rivolta alla comunicazione orale e all’interazione in classe, mentre un ampio spazio viene dedicato alle attività d’ascolto - attraverso l’esposizione degli studenti a dialoghi di facile comprensione - e alle attività comunicative.

Inoltre, esso è un tipico esempio di manuale misto cartaceo-digitale, avendo le attività di ascolto, la trascrizione dei testi e le chiavi degli esercizi disponibili soltanto on line sul sito della casa editrice, il che consente di potenziare la didattica in classe e facilitare l’autoapprendimento in coloro che vogliono imparare l’italiano in maniera autonoma.

Febbraio 2013 Martedì e venerdì ore 19.30, ingresso libero 周二,周五19:30,免费进入(中文字幕)

Istituto Italiano di Cultura di Pechino北京意大利使馆文化处

sottotitoli in cinese a cura dell’Istituto Italiano di Cultura, Luo Rui中文字幕:北京意大利文化处 罗睿

02 CINEMA 电影

VEN 1 Tu devi essere il lupoValentina non ha una madre. Quindici anni, desideri, dubbi, domande. La sua vita ruota intorno al padre, giovane tassista con la passione per la fotografia. Hanno un rapporto forte, gioioso, ma così esclusivo da non permetterne altri.Regia: Vittorio MoroniCast: Valentina Merizzi, Ignazio Oliva, Valentina Carneluttidrammatico, 95’, 2004

2月1日-《你就是恶狼》瓦伦蒂娜没有母亲,十五岁的她有很多期待、迷茫和疑问。她的生活中只有父亲,一个年轻的热爱摄影的出租车司机。他们的关系十分亲密和愉快,却容不下任何他人。

导演:维托里奥·莫罗尼主演:瓦伦蒂娜·美里兹,伊尼亚乔·奥利瓦,瓦伦蒂娜·卡尔内卢迪剧情,95’,2004

MAR 26/ Saturno controUn gruppo di amici, che hanno attraversato la giovinezza negli anni ottanta e novanta, si ritrovano alla soglia dei quarant’anni a fare i conti con il senso e la tenuta della loro amicizia, dei loro affetti, della loro vita. Il tema della separazione, sia nell’amicizia che nell’amore, e l’impossibilità di accettarla, li costringe a confrontarsi con i loro sentimenti, le loro emozioni e le loro paure più profonde. Regia: Ferzan OzpetekCast: Ambra Angiolini, Ennio Fantastichini, Filippo TimiCommedia, 110’, 2006

2月26日-《炽热》共度过八,九十年代青春岁月的朋友,在不惑之年重拾他们之间的紧密友谊,感受他们的痛苦与生活。分离的主题,既存在于友情,也存在于爱情,迫使他们面对自己的感情,情绪及内心深处的恐惧。

导演:弗森·殴兹派特主演:安布拉·安吉奥里尼,艾纽·范塔斯提齐尼,费立波·提米喜剧,110’,2006

意大利语新教材推介

《速成意大利语》是一本使用便捷、编排清晰、具有现代理念的意大利语会话教材。教材分为上、下两册,配有大量精美图片,由北京大学出版社出版,2013年1月1日正式面世。

本教材根据中国学生的学习特点和需要,注重在建立语言知识体系的同时,提高实际应用能力,并强调通过了解社会文化背景学习语言。这本教材是意大利教师Ausilia Bellomo 和中国教师杨琳多年来通过教学工作积累下的丰富成果。

Ausilia Bellomo是意大利外交部派驻中国的外教,任教于对外经济贸易大学意大利语系(中国第一个开设意大利语本科专业的大学),并在清华大学教授意大利语和拉丁语课程。杨琳是芝加哥大学意大利语言文学博士,四川外语学院法语系意大利语言文学专业教师、副教授。

《速成意大利语》以“欧洲语言共同参考框架”为标准,以现代的教学法原则为基础,结合交际-练习教学法和词汇教学法,教学目标是让使用者达到“欧洲语言共同参考框架”A1-A2+ 的水平。

教材的新颖之处在于:内容编排采取模块式结构;重视口语交际练习和课堂互动,既有大量易于理解的听力练习,也有充分的对话练习。

另外,《速成意大利语》还是一本将纸版书与电子书相结合的教材,听力练习、听力原文和练习答案都可以在出版社的网站上找到,在加强课堂教学的同时,又便于自学者使用。

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