Febbraio 2011

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MOVIMENTO GIOVANILE FRANCESCANO DI SICILIA Newsletter - Febbraio 2011 1 Il setaccio - in siciliano “crivu” - è uno strumento antichissimo, presente in tutte le popolazioni, il cui scopo è quello di separare le impurità presenti in un determinato prodotto dal prodotto stesso. Si usa, pertanto, per setacciare la farina come per i prodotti della terra più consistenti, come ad esempio i cereali. Ha forme, dimensioni e capacità diverse a seconda dell’uso che se ne vuol fare. Ma sempre ha bisogno di qualcuno che lo tenga con le mani e, con gesti e colpi ritmici, permetta al contenuto più fine di passare le maglie della rete che sta sul fondo. Il suo uso è tanto fondamentale, soprattutto per le materie base dei prodotti destinati all’uso alimentare, che anche le moderne fabbriche alimentari non possono farne a meno, anche se tutto è proporzionalmente ingrandito e meccanizzato. Forse molti non sanno che la parola “crivu” deriva dalla stessa radice che ha coniato altre parole che, perciò, hanno quasi lo stesso significato. Fra tutte, la parola “crisi” che, al pari di “crivu”, deriva dal greco “krino” che significa “separare”. Sì, le parole “crisi” e “crivu” hanno la stessa origine, poiché entrambi hanno a che fare con la “separazione”, la “divisione”, il “discernimento” (dis=due volte + cernere=separare dal greco krinein). Ho fatto questa lunga introduzione per affrontare un argomento spinoso che coinvolge prima o poi tutti e, in particolare, i giovani. Si sente, infatti, spesso dire che molti giovani si allontanano dal gruppo e dalla comunità ecclesiale perché “sono in crisi”. Viceversa, tanti altri giovani, alla proposta di compiere un percorso di discernimento vocazionale, affermano di non averne assolutamente bisogno poiché sanno bene da soli quale è la propria vocazione. In entrambi i casi ci troviamo di fronte ad una fuga. Nel primo caso, infatti, la crisi viene affrontata con la fuga da Dio e dai fratelli, nell’isolamento. Nel secondo caso, la prospettiva stessa di un periodo di crisi, cioè di discernimento, è temuta e fuggita in sé stessa. Perché? Forse perché l’idea stessa della “separazione”, soprattutto quando fa riferimento al nostro intimo, suscita paura per l’idea di sofferenza che ad Calendario MGF Gli appuntamenti del Movimento Giovanile Francescano per i mesi di gennaio e febbraio. Pagina 2 Newsletter Mensile Febbraio 2011 U CRIVU Da questo antico strumento impariamo la docilità e l’obbedienza nei confronti di Dio, soprattutto nei momenti di crisi e di fronte alla proposta del discernimento. Pagina 1 Le iscrizioni sono aperte fino e non oltre il 10 marzo prossimo. A pag. 3 il programma e tutte le note tecniche per le iscrizioni. Affrettatevi: sono garantiti i posti solo per i primi 30 iscritti! Pagina 3 U CRIVU APERTE LE ISCRIZIONI ALLA GMG Bacheca delle foto I volti dei giovani e delle attività MGF. Pagina 4 U CRIVU

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Newsletter mensile del Movimento Giovanile Francescano di Sicilia

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M O V I M E N T O G I O V A N I L E F R A N C E S C A N O D I S I C I L I A

Newsletter - Febbraio 2011 1

Il setaccio - in siciliano “crivu” - è uno strumento antichissimo, presente in tutte le popolazioni, il cui scopo è quello di separare le impurità presenti in un determinato prodotto dal prodotto stesso. Si usa, pertanto, per setacciare la farina come per i prodotti della terra più consistenti, come ad esempio i cereali. Ha forme, dimensioni e capacità diverse a seconda dell’uso che se ne vuol fare. Ma sempre ha bisogno di qualcuno che lo tenga con le mani e, con gesti e colpi ritmici, permetta al contenuto più fine di passare le maglie della rete che sta sul fondo. Il suo uso è tanto fondamentale, soprattutto per le materie base dei prodotti destinati all’uso alimentare, che anche le moderne fabbriche alimentari non possono farne a meno, anche se tutto è proporzionalmente ingrandito e meccanizzato.

Forse molti non sanno che la parola “crivu” deriva dalla stessa radice che ha coniato altre parole che, perciò, hanno quasi lo stesso significato. Fra tutte, la parola “crisi” che, al pari di “crivu”, deriva dal greco “krino” che significa “separare”.

Sì, le parole “crisi” e “crivu” hanno la stessa origine, poiché entrambi hanno a che fare con la “separazione”, la “divisione”, il “discernimento” (dis=due volte + cernere=separare dal greco krinein).

Ho fatto questa lunga introduzione per affrontare un argomento spinoso che coinvolge prima o poi tutti e, in particolare, i giovani.

Si sente, infatti, spesso dire che molti giovani si allontanano dal gruppo e dalla comunità ecclesiale perché “sono in crisi”. Viceversa, tanti altri giovani, alla proposta di compiere un percorso di discernimento vocazionale, affermano di non averne assolutamente bisogno poiché sanno bene da soli quale è la propria vocazione.

In entrambi i casi ci troviamo di fronte ad una fuga. Nel primo caso, infatti, la crisi viene affrontata con la fuga da Dio e dai fratelli, nell’isolamento. Nel secondo caso, la prospettiva stessa di un periodo di crisi, cioè di discernimento, è temuta e fuggita in sé stessa. Perché?

Forse perché l’idea stessa della “separazione”, soprattutto quando fa riferimento al nostro intimo, suscita paura per l’idea di sofferenza che ad

Calendario MGF

Gli appuntamenti del Movimento Giovanile Francescano per i mesi di gennaio e febbraio.Pagina 2

Newsletter Mensile Febbraio 2011

U CRIVUDa questo antico strumento impariamo la docilità e l’obbedienza nei confronti di Dio, soprattutto nei momenti di crisi e di fronte alla proposta del discernimento.Pagina 1

Le iscrizioni sono aperte fino e non oltre il 10 marzo prossimo.A pag. 3 il programma e tutte le note tecniche per le iscrizioni.Affrettatevi: sono garantiti i posti solo per i primi 30 iscritti! Pagina 3

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APERTE LE ISCRIZIONI ALLA GMG

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essa associamo. Ed è vero: la divisione, la separazione, comporta un certo grado di sofferenza, poiché significa tagliare, rompere con qualcosa che fa parte di noi stessi, a cui siamo legati più o meno consapevolmente.

Mi viene in mente l’esperienza di discernimento che il Signore ha fatto compiere al popolo di Israele quando lo fece uscire dall’Egitto per condurlo verso la terra promessa. Quel discernimento si concretizzò nell’attraversamento del deserto. Un’esperienza lunga quarant’anni poiché il popolo eletto si rifiutava di affrontare la crisi, imparando così a vivere sotto la protezione del Signore piuttosto che essere soggetti ad altri padroni. Così più volte ci fu il tentativo di fuga all’indietro: meglio le cipolle di Egitto, meglio essere schiavi, ma coperti e nutriti dal “padrone”, piuttosto che liberi e dover faticare per mantenersi in vita.

La fuga correlata alla crisi e al discernimento è sempre una fuga dalla sofferenza, dalla fatica e dall’insicurezza: meglio schiavi, ma sicuri nel nostro tran-tran quotidiano, che liberi e dover fare da noi stessi, giorno per giorno, senza sapere cosa ci riserverà il domani.

La crisi viene sempre a scombussolare (= perdere l’orientamento) delle nostre certezze e sicurezze. E nessuno vuole smarrirsi. Meglio andare avanti programmando e facendosi programmare tutto, ogni giorno e ogni cosa - dalla gestione degli affetti e delle cose a quella del tempo - piuttosto che ricercare continuamente il senso della propria vita e delle sue relazioni e operare costantemente delle scelte corrispondenti ai nostri obiettivi e ideali di vita.

Messa così, chi non sarebbe d’accordo? Una esistenza senza crisi né discernimento è una vita sicura, ovattata, dove niente ci sorprende, tutto rientra in uno schema fisso. Anche le novità rientrano nella “messa in sicurezza” della nostra vita; è calcolata e presto risucchiata dalla voragine del “già visto” o del “non ho tempo per pensare a queste cose”: the show must go on - lo spettacolo deve continuare.

Ritorniamo, dunque, al nostro “crivu”, questo caro strumento che ha molto da insegnarci sulla crisi e il discernimento. Le nostre nonne, ma non solo, sanno bene che questo strumento assolve al suo compito di separare non da sé stesso. Non è il crivu a lavorare da sé, ma chi lo tiene in mano. Non è sua la fatica, ma di chi lo scuote. Non è esso a decidere quando il lavoro è terminato e ben fatto, ma l’occhio attento e sapiente del suo utilizzatore.

Dovremmo tutti invocare la sapienza del “crivu”, strumento docile e utile nelle mani della massaia. Perché quando si presenta la crisi o ci viene proposto il discernimento, non tentiamo fughe inutili o perfino dannose.

Occorre avere la consapevolezza che la crisi e il discernimento sono il momento in cui il Signore ci prende nelle sue mani e compie la fatica (contro le nostre resistenze e chiusure) di separare in noi il bene, il vero

nostro bene, dal male che deturpa e schiavizza la nostra vita. Con la crisi e il discernimento il Signore ci libera dalle dipendenze morali, affettive, psicologiche, sociali… ma solo nella misura in cui noi ci affidiamo con fiducia alle sue mani.

Non è mai, perciò, il tempo della fuga e dell’isolamento, ma il tempo più che mai opportuno per intensificare la preghiera e la comunione fraterna. È il tempo di rimettere tutto nelle mani di Dio. Noi siamo il crivu e il suo contenuto, che messi nelle mani di Dio, anche se turbati dagli scossoni, gli permettiamo di purificarci e di far affiorare quanto di buono e di bello c’è in noi.

Dalla crisi e dal discernimento si esce sempre migliori, più consapevoli di noi stessi, della nostra bellezza, delle nostre capacità, del progetto che Dio ha per ognuno di noi. Ma questo sarà possibile solo nella misura in cui non ci agitiamo e affliggiamo da soli, ma ci rimettiamo nella mani del Signore.

Gesù stesso si ritrovò a dover far fronte alla crisi e, in quanto uomo, sperimentò la tentazione della fuga: Padre mio, se è possibile, passi via da me questo calice! (Mt 26,39). Però, come un crivu, si abbandonò alla volontà del Padre: egli offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito. Pur essendo Figlio, imparò l'obbedienza da ciò che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono (Eb 5,7-9).

Sì, come a Gesù, la sofferenza della crisi, del dover decidere se fuggire o abbandonarsi al progetto di Dio, non ci verrà risparmiata, ma è proprio tale sofferenza che ci manifesta che già siamo nelle mani di Dio.

Concludo, perciò, con quel racconto, molto popolare tra i giovani, che esprime abbastanza plasticamente il senso di questa mia riflessione, invitandovi, carissimi amici, a fidarvi sempre del nostro grande Dio che mai ci lascia soli, anche quando non ne percepiamo chiaramente la presenza.“Ho sognato che camminavo in riva al mare con il Signoree rivedevo sullo schermo del cielo tutti i giorni della mia vita passata.E per ogni giorno trascorso apparivano sulla sabbia due orme:le mie e quelle del Signore.Ma in alcuni tratti ho visto un sola orma.Proprio nei giorni più difficili della mia vita.Allora ho detto: “Signore, io ho scelto di vivere con tee tu mi avevi promesso che saresti stato sempre con me.Perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti difficili?E lui mi ha risposto: “Figlio, tu lo sai che ti amoe non ti ho abbandonato mai:i giorni nei quali c’è soltanto un’orma nella sabbiasono proprio quelli in cui ti ho portato in braccio”.

fra’ Saverio Benenati

Corso Francesco

Ulltimo Corsoin programma:19/20 marzo 2011: Marineo

Se vuoi crescere come discepolo di Gesù e, come suo apostolo, vuoi portare a Gesù i tuoi amici e colleghi, se vuoi una Chiesa giovane, rinnovata secondo l’esempio di Francesco d’Assisi, il Corso Francesco è la risposta.

Ogni sabato viene pubblicato sul sito del Movimento un foglio settimanale dal titolo: DISCIPLES.

Viene proposto un brevissimo commento alla Parola della Domenica con qualche indicazione per l’approfondimento, testimonianze e suggerimenti per la lettura e la formazione personale. Il tutto in chiave di formazione al discepolato e per l’evangelizzazione, secondo gli obiettivi del Disciples Project.

Vi invitiamo a stamparlo e diffonderlo nelle vostre comunità.

La Segreteria MGF

AVVISO

FEB

MAR

4/6 Marineo: Gruppo San Damiano11/13: Assisi: Fraternità GiFra in Formazione27: Marineo - Ritiro Spirituale Emmaus

11/13: Pergusa - Corso Nuova Vita19/20 Marineo: Corso Francesco19/20: Ritiro bi-zonale Giovani GiFra25/27: Marineo - Gruppo San Damiano

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Newsletter - Febbraio 2011 3

15 agostoPartenza da Palermo (o Catania) (se necessario, sarà provveduto per l’alloggio della sera prima a chi ne farà richiesta)Spostamento in Metro dall’aeroporto di Madrid al Collegio S. Bonaventura. Sistemazione, cena e pernottamentoIn serata, chi lo vuole può partecipare liberamente ad una Veglia di preghiera guidata dai giovani francescani francesi.

16 agosto17:30 Messa di Inaugurazione GMGin piazza di Cibeles di Madrid..21:00 Serata di testimonianza e fraternità sulla vita di San Francesco

17 agosto09.00 Catechesi17.00 Incontro con i Ministri Generali delle quattro famiglie francescane21.00 Festival della Gioia

18 agosto9.00 Catechesi16:00 Benvenuto al Papa21.00 Preghiera Francescana presso la chiesa San Francisco el Grande23.00-24.00 Adorazione Eucaristica Comunitaria presso la chiesa S. Bonaventura, introdotta dal Ministro Generale OFM Conv. fra’ Marco Tasca24.00 Adorazione Eucaristica notturna per gruppi. Durante la notte i frati saranno disponibili per il Centro di Ascolto e le Confessioni

19 agosto09.00 Catechesi21.00 Via Crucis: Quattordici “pasos” della Settimana Santa spagnola, arrivati da diversi punti della penisola iberica, percorreranno in processione le vie di Madrid intorno alla piazza di Cibeles.

20 agosto08.00 Preghiera delle Lodi e S. Messa presieduta dal Ministro Generale presso il Collegio S. Bonaventura.Di seguito partenza verso il luogo (Cuatro Vientos) della Veglia con il Papa20.00 Veglia con il Papa24.00 Notte nell’aerodromo di Cuatro Vientos.

21 agosto09.00 S. Messa presieduta dal PapaDopo la S. Messa si ritorna al Collegio San Bonaventura.21.00 Festa delle Nazioni: serata di fraternità francescana

22 agostoPartenza dall’aeroporto di Madrid.

GMGMADRID 2011

programmaAlloggio: saremo ospitati presso il Collegio S. Bonaventura di Madrid GMG-style; è pertanto indispensabile il sacco a pelo e il materassino/stuoino.

Iscrizioni: Sono aperte fino al 10 marzo. Dopo non sarà possibile assicurare l’alloggio al Collegio S. Bonaventura e pertanto non sarà possibile accettare ulteriori iscrizioni (salvo diverse nostre comunicazioni).Sarà assicurata la disponibilità di posti per i primi 30 iscritti. Dopo solo fino ad esaurimento posti (ancora da quantificare).

Procedura iscrizioni e costi *L’iscrizione, tramite modulo on-line, sarà accettata solo ed esclusivamente dopo il versamento dell’intera quota di EURO 640,00 o parte di essa, non rimborsabile, come di seguito elencato:Euro 100.00 all’atto di iscrizioneEuro 250,00 entro e non oltre il 10 marzoEuro 150,00 entro il 10 maggioSaldo entro il 10 luglio.Le quote possono essere consegnate a mano alla nostra Segreteria MGF oppure:

versamento su Conto Corrente PostaleN.: 5505474 intestato a:Benenati FrancescoSalita San Francesco sn90035 Marineo

oppure mediante BonificoCodice IBAN: IT32 U076 0104 6000 0000 5505 474Nella causale scrivere: il proprio nome oppure, se versamento di gruppo, il nome del referente del gruppo.

È assolutamente necessario confermare immediatamente l’avvenuto versamento o bonifico inviando copia via fax allo 091 8725133 oppure via email all’indirizzo: [email protected]

La quota comprende:Viaggio in aereo a/rPacchetto GMG (pasti, alloggio, spostamenti)Kit degli Italiani e Sacca del Pellegrino

MINORENNI (17 anni)I Frati Minori Conventuali hanno fatto la scelta di osservare le norme internazionali più restrittive per la tutela dei minori. Pertanto essi alloggeranno per la notte nella stessa struttura del proprio gruppo, ma a parte, distinti tra maschi e femmine e sotto la sorveglianza e responsabilità di un Tutor designato allo scopo.

DOCUMENTI NECESSARI- Carta d’identità valida per l’espatrio o passaporto valido- Per i minorenni: documento rilasciato dal proprio Comune di residenza ove si

dichiara che il minore “viaggia da solo” e liberatoria debitamente compilata e firmata da uno dei genitori.

- Tessera Europea Assicurazione Malattia

Il modulo excel per le iscrizioni e la liberatoria sono scaricabili dal sito web: www.mgfsicilia.org

Per ogni comunicazione e informazione:tel: 091 8725133 - cell: 328 8455251 (chiedere di fra’ Saverio)email: [email protected]

* Ci stiamo adoperando per un abbassamento del costo dell’aereo, ma al momento non siamo nella possibilità di quantificarlo. Se ciò avverrà, sarà comunicato tempestivamente.

note tecniche

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NEWSLETTER MGF SICILIA ANNO III - FEBBRAIO 2011

Bacheca delle foto

Corso Francesco

S. LUCIA DEL MELA

Corso Francesco

PERGUSA

Adolescenti Gi.Fra.

ALCAMO

Postulanti

BENEVENTO

Corso Francesco

NOTO