Farsi in quattro n 4 maggio 2010

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H O TRASCORSO gli ultimi mesi ad affrontare accese discussioni e dibattiti su una serie infinita di proble- mi che ormai, in maniera conclamata, e conosciuta dai più, attanagliano e cir- condano quotidianamente la vita della scuola pubblica. Bilanci in rosso, tagli degli organici, de- grado dell’edilizia scolastica, tetto per gli alunni extracomunitari, condizione dei precari e molto altro, sono gli ar- gomenti che stanno caratterizzando le scuole pubbliche di ogni ordine e grado. Eppure qualcosa mi ha lasciato il con- vincimento che, seppur tra tante fatiche e infinito impegno, si possa lanciare un messaggio che contenga elementi per un futuro migliore. Lo dico prendendo spunto da alcuni riferimenti presi dalla scuola media del Comprensivo Madre Teresa di Calcutta. Da quest’anno ho iniziato l’avventura di genitore di una bambina iscritta al primo anno della scuola media “Meda- Ferrarin” di via Mondolfo. La nostra zona, come tutte quelle di pe- riferia, è stata spesso rappresentata con alcune problematiche di tipo ambientale e socio-culturale che negli anni passa- ti hanno allontanato molti ragazzi del quartiere verso altri istituti. Nel 2007, anno in cui sono stato eletto Presidente del Consiglio d’Istituto, ho posto come primo obiettivo la valoriz- zazione della scuola media per metterla al centro di un progetto che realizzasse le speranze delle famiglie del quartiere che la circonda, diventando un punto di arrivo. Sono sempre stato animato dal pensiero 1 Farsi in Farsi in 4 4 PER ZONA Q UATTRO [email protected] N. 4 maggio 2010 La scuola “Meda-Ferrarin“ dopo i lavori. SCLEROSI SISTEMICA io la conosco L A SCLEROSI SISTEMICA è una ma- lattia gravemente invalidante, caratte- rizzata da manifestazioni cliniche subdole. Può manifestarsi a tutte le età su uomini, donne e giovani e colpisce, accanto alla cute ed ai vasi del circolo periferico, apparati ed organi interni con gravi conseguenze sulla funzione di ciascuno di essi. L’esordio della malattia è dato, nella stra- grande maggioranza dei casi, dal Fenomeno di Raynaud secondario: mani fredde, do- loranti e gonfie con ulcerazione delle dita delle mani e dei piedi. La Sclerosi Sistemica si manifesta sul fisico in maniera palese e progressiva, causando al malato un ulteriore e maggiore indebolimen- to della sfera psicologica.Spesso non viene diagnosticata all’esordio poiché confusa con altre patologie; il ritardo della diagno- si, a volte di anni, favorisce la velocità di progressione della malattia. Attualmente si stimano in Italia 25.000 pa- zienti accertati, con una media di diagnosi di 1.000 nuovi casi all’anno. In risposta al silenzio ed abbandono che caratterizza questo male e le sue vittime, animati dalla volontà di offrire solidarietà e prossimità a chi é colpito, come paziente o famigliare, si è costituita la “Lega Italiana Sclerosi Sistemica”. L’Associazione di Volontariato si è prefissa il compito di dare ampio spazio a campagne informative e di indirizzo su tutto il territo- rio nazionale, garantire assistenza a coloro che quotidianamente vivono la Sclerosi Sistemica e collaborare con enti ed istitu- zioni per creare una rete di concreti aiuti a pazienti e famigliari. È attivo un sito web: www.sclerosistemica. info, fonte di utili informazioni per i malati, ma anche mezzo di comunicazione, scam- bio di notizie, esperienze e condivisione di attività. Info: Lega Italiana Sclerosi Sistemica 02 898 66 586 Manuela Aloise Presidente della Lega Italiana Sclerosi Sistemica MEDA-FERRARIN La scuola che avrei voluto ...e forse posso avere NOTIZIE A CURA DEL PARTITO DEMOCRATICO DELLA ZONA 4 continua alla pagina seguente

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HO TRASCORSO gli ultimi mesi ad affrontare accese discussioni e

dibattiti su una serie infi nita di proble-mi che ormai, in maniera conclamata, e conosciuta dai più, attanagliano e cir-condano quotidianamente la vita della scuola pubblica.Bilanci in rosso, tagli degli organici, de-grado dell’edilizia scolastica, tetto per gli alunni extracomunitari, condizione dei precari e molto altro, sono gli ar-gomenti che stanno caratterizzando le scuole pubbliche di ogni ordine e grado.Eppure qualcosa mi ha lasciato il con-vincimento che, seppur tra tante fatiche e infi nito impegno, si possa lanciare un messaggio che contenga elementi per un futuro migliore. Lo dico prendendo spunto da alcuni riferimenti presi dalla scuola media del Comprensivo Madre Teresa di Calcutta.Da quest’anno ho iniziato l’avventura di genitore di una bambina iscritta al primo anno della scuola media “Meda-Ferrarin” di via Mondolfo.La nostra zona, come tutte quelle di pe-riferia, è stata spesso rappresentata con alcune problematiche di tipo ambientale e socio-culturale che negli anni passa-ti hanno allontanato molti ragazzi del quartiere verso altri istituti.Nel 2007, anno in cui sono stato eletto Presidente del Consiglio d’Istituto, ho posto come primo obiettivo la valoriz-zazione della scuola media per metterla al centro di un progetto che realizzasse le speranze delle famiglie del quartiere che la circonda, diventando un punto di arrivo.Sono sempre stato animato dal pensiero

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FarsiinFarsiin44PER ZONA QUATTRO

[email protected]

N. 4maggio 2010

La scuola “Meda-Ferrarin“ dopo i lavori.

SCLEROSI SISTEMICA io la conoscoLA SCLEROSI SISTEMICA è una ma-

lattia gravemente invalidante, caratte-rizzata da manifestazioni cliniche subdole. Può manifestarsi a tutte le età su uomini, donne e giovani e colpisce, accanto alla cute ed ai vasi del circolo periferico, apparati ed organi interni con gravi conseguenze sulla funzione di ciascuno di essi.L’esordio della malattia è dato, nella stra-grande maggioranza dei casi, dal Fenomeno di Raynaud secondario: mani fredde, do-loranti e gonfi e con ulcerazione delle dita delle mani e dei piedi.La Sclerosi Sistemica si manifesta sul fi sico in maniera palese e progressiva, causando al malato un ulteriore e maggiore indebolimen-to della sfera psicologica.Spesso non viene diagnosticata all’esordio poiché confusa con altre patologie; il ritardo della diagno-si, a volte di anni, favorisce la velocità di progressione della malattia.Attualmente si stimano in Italia 25.000 pa-zienti accertati, con una media di diagnosi di 1.000 nuovi casi all’anno. In risposta al silenzio ed abbandono che caratterizza questo male e le sue vittime, animati dalla volontà di offrire solidarietà

e prossimità a chi é colpito, come paziente o famigliare, si è costituita la “Lega Italiana Sclerosi Sistemica”.L’Associazione di Volontariato si è prefi ssa il compito di dare ampio spazio a campagne informative e di indirizzo su tutto il territo-rio nazionale, garantire assistenza a coloro che quotidianamente vivono la Sclerosi Sistemica e collaborare con enti ed istitu-zioni per creare una rete di concreti aiuti a pazienti e famigliari.È attivo un sito web: www.sclerosistemica.info, fonte di utili informazioni per i malati, ma anche mezzo di comunicazione, scam-bio di notizie, esperienze e condivisione di attività.Info: Lega Italiana Sclerosi Sistemica 02 898 66 586

Manuela AloisePresidente della Lega Italiana

Sclerosi Sistemica

MEDA-FERRARINLa scuola che avrei voluto ...e forse posso avere

NOTIZIE A CURA DEL PARTITO DEMOCRATICO DELLA ZONA 4

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IL PIANO DI GOVERNO DEL TER-RITORIO (PGT) è lo strumento alla

base della pianifi cazione urbanistica che indirizzerà e stabilirà delle linee guida in materia di pianifi cazione urbanistica per tutto il Comune di Milano a partire da oggi e per i prossimi 20 anni.I principi alla base del PGT devono conciliare le esigenze di valorizzazio-ne immobiliare delle aree libere con le esigenze di qualità urbana e di servizi rivolti al cittadino secondo un piano organico di crescita e di sviluppo del territorio.Un PGT deve essere correttamente in-quadrato nel contesto metropolitano in cui si colloca ovvero occorre acquisire una visione progettuale di ampio respiro che si traduca, per la realtà urbana mi-lanese, in una prospettiva policentrica che meglio rappresenta le peculiarità del tessuto urbano in oggetto, abbandonan-do per una volta quella visione desueta monocentrica (o Duomocentrica).Milano non è solo un territorio di 184 kmq ma una tra le più congestionate aree metropolitane europee dove, all’interno di un raggio di 80 km, gravitano quasi 10 milioni di abitanti con delle fortis-sime relazioni su scala interregionale e con un territorio di migliaia di kmq.I parametri urbanistici adottati devono consentire di conciliare le esigenze di mobilità con quelle della qualità am-bientale pertanto, se da un lato è cor-retto densifi care le aree residenziali in prossimità dei nodi della rete dei tra-sporti (urbani e suburbani) attraverso la valorizzazione delle aree di risulta indu-striale o ferroviaria, dall’altro lato non devono essere trascurate le esigenze di verde pubblico della cittadinanza visti gli indici di verde pro-capite già molto

bassi di Milano (se paragonati ai valori nord-europei).Sul tema del PGT occorre sensibilizzare e informare i cittadini dei grossi rischi che si corrono nel delegare la gestione degli affari pubblici su tematiche cosi delicate, invitandoli a recitare un ruolo attivo nelle scelte decisionali in modo da contrastare gli interessi speculativi di pochi.Gli esempi negativi degli ul-timi anni hanno visto incrementare i casi di scempi urbanistici che hanno stravolto gli indici di edifi cabilità e di qualità’ dell’ambiente sposando modelli obsoleti che snaturano il contesto stori-co artistico in cui si collocano. Oltre ai grandi interventi urbanistici (City Life, Garibaldi/Repubblica), non devono es-sere dimenticati i vari interventi di densifi ca-zione che sono com-parsi o stanno compa-rendo negli ultimi anni in zona Città Studi nei cortili di caseggiati esistenti (via Negroli 12, via Longhi 16, via Mezzofanti/Ardigò, viale Corsica 55, via Botticelli) che stanno deteriorando la qualità ambientale del vivere di molti cittadini ivi residenti. Occorre dare priorità all’espansione delle aree verdi attrezzate (solo per restare in Zona 4, dar seguito al progetto di espan-sione del nuovo Parco Forlanini e al suo col-legamento ciclabile

all’Idroscalo con uno dei Raggi Verdi previsti), non tralasciando contestual-mente il ripristino assoluto della legalità del costruire e la certezza della pena per gli amministratori che si rendano colpe-voli di reati sul territorioOltre che consumare nuovo spazio pub-blico, sarebbe anche necessario consi-derare una valorizzazione attenta delle aree centrali in stato di degrado e me-no appetibili per taluni limiti derivanti da una ridotta viabilità e accessibilità, ipotizzando il recupero del patrimonio edilizio esistente ed un suo eventuale riutilizzo a vantaggio della popolazio-ne anziana e studentesca, che ha minori esigenze di mobilità privata.

Stefano Margiotti

PGT ed ecosostenibilità ambientale

alunni extracomunitari e sostegno per gli alunni disabili.La testimonianza sono le 91 famiglie che hanno iscritto i fi gli alla Meda-Fer-rarin per il prossimo anno, facendo si che agli Enti competenti è stata chiesta la formazione di una sezione in più ri-spetto alle quattro già esistenti.In questi mesi, grazie all’interesse e al-la collaborazione dei nostri Consiglieri comunali e di Zona 4, Marco Cormio e Emma Colombo, stiamo proponendo in vari teatri della zona lo spettacolo teatrale sul Giorno della Memoria, in-centrato sul tema del “Diario di Anna Frank”, fi ore all’occhiello del nostro laboratorio teatrale.

che i nostri fi gli debbano conoscere e ri-spettare l’ambiente dove sono cresciuti e si sono formati e mi sembrava dove-roso dargli questa possibilità.Sono certo che la”scuola” la fanno la passione e la competenza degli in-segnanti, la serietà e la dedizione del personale amministrativo, la capacità organizzativa e relazionale di un Diri-gente didattico e degli organi Collegiali e soprattutto il rispetto delle regole e dei comportamenti da parte di tutti.Orgogliosamente oggi possiamo dire che noi abbiamo tutto questo, unito a progetti di vera integrazione per gli

I nuovi laboratori, le collaborazioni con vari enti, i positivi e profi cui rapporti con le parrocchie di Ponte Lambro e viale Ungheria, la nascita della nuova associazione sportiva della scuola, vo-gliono essere un messaggio forte e chia-ro delle potenzialità che la scuola può dare, a patto di non essere costretta a chiedere alle famiglie sacrifi ci economi-ci che non spettano a loro. Non voglia-mo un contenitore vuoto che riempia il tempo libero dei ragazzi, chiediamo la possibilità di mantenere e migliorare, dove possibile, una scuola di qualità!

Massimiliano CamilliPresidente Consiglio d’Istituto

Madre Teresa di Calcutta

MEDA-FERRARIN La scuola...

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NEL POMERIGGIO del 26 aprile scorso, la Polizia Municipale ha

sgomberato numerosi gruppi di Rom che si erano accampati nell’area antistante l’Ecomostro di Ponte Lambro negli ul-timi giorni. Sono ormai vent’anni che ciclicamente questi episodi si ripetono senza che nessuna delle Giunte che si sono succedute sia stata in grado di re-stituire alla città un area in cui il privato non ha saputo realizzare quanto avrebbe

dovuto. (un albergo per i mondiali di calcio del 1990 ) L’Assessore Masseroli in questi quattro anni ha fatto molte promesse ma pochi fatti, recentemente ha dichiarato che soltanto dopo l’approvazione del PGT si potrà defi nire una soluzione reale per tutta l’area dell’ecomostro.In attesa che tutto questo si realizzi però l’Assessore Masseroli deve im-porre in tempi brevi alla proprietà,

la messa in sicurezza di queste aree perché non divengano ricettacolo di spacciatori e di intrusioni abusive co-me avvenuto sinora.Maggior cura e sorveglianza signifi ca anche evitare l’accumulo di quintali di rifi uti che sabato mattina il parro-co Don Agostino Brambilla e alcuni volonterosi hanno ripulito dal margi-ne della via Vittorini.Perché troppo spesso nella nostra città i cittadini devono sostituirsi agli ammi-nistratori?

Marco CormioConsigliere Comunale

Partito Democratico

PONTE LAMBROArea ecomostro, lo sgombero di oggi non basta

L’84 AVEVA RALLENTATO fin quasi a fermarsi. Qualcuno, die-

tro, suonava il clacson nervosamente. La strada si era fatta improvvisamente stretta: un enorme camper, posteggiato in una piazzola per lui troppo piccola, occupava quasi metà della carreggia-ta. E il tram era costretto ad una sorta di slalom per superare senza danni la strettoia. “Ma dove sono i vigili?” si chiedevano due signore un po’ irrita-te e prese da improvvisa simpatia per i mezzi pubblici raramente mostrata du-rante le attese alla fermata. Un signore anziano scuoteva la testa in segno di disapprovazionePiù avanti era posteggiata una Ford Fiesta con i fi nestrini coperti da fogli di giornale.In una via laterale altri due camper erano posteggiati alla bell’e meglio in spazi non certamente adatti alle loro dimensioni.Una mattina ho conosciuto Piero, il pro-prietario di uno dei camper. Un buon lavoro impiegatizio, quasi 2000 euro al mese, due fi gli, il solito mutuo per l’acquisto della casa. Una situazione co-me tante. Anzi, migliore di tante. Poi il dramma: incomprensioni con la moglie sempre più laceranti, separati in casa, separati. E la necessità di trovare un’al-tra casa, gli assegni familiari, la rata del mutuo, mantenere una certa dignità sul posto di lavoro e lo stipendio che non basta più.I primi giorni li aveva trascorsi presso un amico, dormendo sul divano del sa-lotto. Ma non poteva durare. Riesce a convincere il padre che con la liquida-zione aveva acquistato un camper con l’idea di trascorrere una felice vita da

NUOVI VICINI DI CASApensionato girando il mondo, a farsi imprestare il mezzo. “Per poco tempo” aveva detto. Ma sul “poco” non ci cre-deva nemmeno lui.Sono situazioni limite e con un numero ancora marginale di casi, tale da non interessare alla politica. Spesso poco manifesti: i protagonisti per pudore ten-dono a nascondersi. Sono pochi quelli che hanno il padre con un camper da posteggiare in spazi non adatti. Ma so-no casi destinati a crescere. E il sistema di welfare di una città o di un paese che si defi nisce moderno deve riuscire a da-re delle risposte alle nuove povertà.La prima repubblica, pur con tutti suoi difetti, era riuscita a costruire un siste-ma di protezioni invidiabile ed invidiato per le tutele del lavoro, la salute e altri problemi meno frequenti, ma vitali per

chi ne era coinvolto. Adatte a quell’epo-ca, alla realtà degli anni in cui era stato concepito. Oggi sono cambiate molte si-tuazioni, si presentano nuovi casi dram-matici e il sistema di welfare andrebbe rivisto e adattato alle nuove esigenze, al sostegno del precariato ad aiutare i giovani e chi cerca un lavoro. Ma non smantellato come vorrebbe l’attuale maggioranza, e come gli innumerevoli tentativi del ministro Sacconi sono là a documentare.Se a Piero e a tutti quelli che sono nella sua situazione fossero trattenute, per un periodo di uno o due anni, solo la metà delle tasse che normalmente deve paga-re, sarebbe in grado di affi ttare un posto letto e acquistare un po’ di dignità.

Antonio Zaoppo

Ecco il camper trasformato nella nuova abitazione di Piero!

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dall’analisi dello stesso si evidenzia co-me le percentuali di voto corrispondono all’andamento di Rogoredo. Il risultato è stato ottimo, Penati ha ottenuto per-sonalmente il 45,9% dei voti, mentre la somma delle liste che lo sostenevano si attesta al 50,93%. Sotto uno schema con il dettaglio dei voti suddivisi per lista.

Loredana Bigatti

degli elettorali e si attendeva il risultato delle urne per capire se l’orientamento del quartiere è cambiato con i nuovi in-sediamenti o se ha tenuto la posizione storica. A urne chiuse, si può affermare che gli elettori del nuovo quartiere di Santa Giulia sono in linea con il resto del quartiere in quanto, essendo stati raggruppati in un nuovo seggio unico,

GRAZIE AL NUOVO insediamento di Santa Giulia, con il 2010 Rogoredo ha notevolmente incrementato il numero degli iscritti alle liste elettorali, passan-do dai 5325 delle europee 2009, ai 6084 delle regionali del 2010, con un incre-mento di 759 iscritti. Storicamente in questo quartiere il centrosinistra, anzi la sinistra, ha sempre avuto la maggioranza

ELEZIONI REGIONALI 2010

I nuovi abitanti del quartiere S. Giulia votano PD

ELEZIONI REGIONALI 28-29 MARZO 2010 – Seggio Rogoredo Santa Giulia

Iscritti Votanti Valide Bianche Nulle Voti Liste Penati Pens. IdV PSI PD SEL Verdi

1.112 715 701 2 12 538 328 4 45 2 199 18 6

100% 64,3% 45,9% 0,7% 8,4% 0,4% 37% 3,3% 1,1%

Formigoni Lega PdL Destra Pezzotta UDC Crimi 5 Stelle Agnoletto Rifond. Inverniz. FN

283 93 147 4 26 18 43 36 18 9 3 2

39,6% 17,3% 27,3% 0,8% 3,6% 3,3% 6% 6,7% 2,5% 1,7% 0,4% 0,4%

MARTEDI 2 MARZO è stata con-vocata una commissione congiun-

ta della Provincia di Milano sul Tema dell’Inquinamento del Fiume Lambro avvenuto nella giornata del 23 febbraio. La fuoriuscita di materiale dalle cister-ne è stata di natura dolosa e per questo ci sono indagini in corso per risalire ai colpevoli.La Lombarda Petroli era un azienda soggetta alla legge Seveso 2 sugli im-pianti a grave rischio ambientale. Dal-lo scorso anno aveva autocertifi cato la propria declassazione ad azienda non pericolosa Gli idrocarburi fuoriusciti risultano essere circa 2600 tonnellate (cifra fornita dai dirigenti della strut-tura provinciale) Di questi circa 1200 tonnellate sono stati fermati presso il depuratore di San Rocco a Monza.Il settore Ambiente della Provincia di Milano è stato allertato solo alle ore 10.00-10.30 dai vigili urbani di Mila-no che avevano notato la presenza di idrocarburi nel Lambro all’altezza di via Idro. Nessuna comunicazione, infatti, era pervenuta da Monza che era già in allarme dalle 8.00. La Prefettura ha convocato il tavolo di crisi alle 14.00 del giorno 23. Stan-te questa la situazione mi è sembrato opportuno sottolineare il grave ritardo degli interventi e delle comunicazioni.

ritardo tanto più grave se si conside-ra che il fi ume Lambro risulta essere uno dei fi umi lombardi con maggiore velocità. Non è un caso, infatti che la macchia di idrocarburi abbia, in meno di 30 ore, percorso più di 90 km. Lascia , inoltre, perplessi che nelle prime ore di allarme siano state messe delle bar-riere assorbenti solo nel tratto di fi ume che attraversa il Parco Lambro e che a Melegnano sia stata alzata la diga limi-tatamente per fermare lo strato super-fi ciale di petrolio. Intervento risultato, anche alla prova dei fatti, largamente insuffi ciente.Sono passati più di 2 mesi e non si sente più parlare dell’inquinamento del Lam-bro; ad allarme superato, il problema resta comunque grave ed urgente si

pone la necessità di mettere in atto in-terventi che prevedano il recupero delle acque del fi ume, soprattutto in vista del-le prossime irrigazioni nelle campagne del milanese.Ho personalmente fatto più volte richie-sta di essere aggiornato sulla situazione della bonifi ca del fi ume, ma tutto tace.Cosa faranno i nostri agricoltori che devono irrigare i campi? Sarà possibi-le usare queste acque per le colture in campagna?Gli animali che vivono lungo il Lambro hanno subito un danno immenso e in parte sono stati salvati dagli interventi dei volontari che si sono adoperati per curarli e riportarli nel loro habitat. Pos-so tornare a vivere sul Lambro.Attendiamo risposte a queste doman-de, anche perché era stata defi nita una tragedia ecologica dell’Italia ma ora è fi nita nel dimenticatoio.

Paolo CovaConsigliere provinciale PD

A CHE PUNTO SIAMO...

con l’inquinamento del Lambro?

Come sarebbe bello avere un fi ume pulito alle porte di Milano. A quando?

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ma soprattutto dimenticandosi che in questa logica si puniscono, infi ne, sempre e solo i più deboli: i bambini. Si colpisce il loro diritto allo studio e alla speranza di un futuro migliore, si colpisce la loro innocenza con la cat-tiveria di leggi che loro non possono capire. Poniamoci allora delle domande ma dove si spostano gli sfollati di un campo nomadi, la gente se lo chiede? E questi bambini che faranno se viene loro negata qualunque possibilità? La famosa ospitalità meneghina, in alcuni momenti tanta sbandierata dalla autori-tà, che fi ne ha fatto? La speranza è che in città nonostante stia prevalendo la cultura dello sgombero alla cieca, non ci trovi a dover applicare questa norma sui bambini perché allora si ci troveremmo davanti ad una barba-rie più grande: un sopruso si, ma sempre nel rigoroso rispetto della legge.

Enrico Mattioli

golarmente la scuola. Ricordo che que-sta sentenza è stata bocciata dall’ONU. Se questa sentenza fosse applicata dalle autorità cosi com’è il procedimento di allontanamento toccherebbe, nella no-stra città, a 83 minori cosi come appreso dai giornali.Entusiasti invece i commenti della Le-ga: “Ora vadano via” e del vice sindaco De Corato“La sentenza della Cassazione stabi-lisce un punto fermo: che non si può fare carta straccia della legalità con la scusa dell’istruzione dei minori”. Ecco, a fronte di tutto ciò il buonsenso viene meno quando si continua a guardare a questo problema solo ragionando in ter-mini di sicurezza e mai di accoglienza e integrazione, sempre pronti allo sgom-bero senza mai offrire un’alternativa;

PURTROPPO SPESSO accade che una sentenza emessa da un tribuna-

le o da una corte di qualunque grado, beninteso sempre nel rigoroso rispetto della legge e sempre uguale per tutti, a salvaguardia di un principio comune-mente condiviso sia talvolta priva di buonsenso.E’ quanto accaduto alcune settimane orsono alla Corte di Cassazione, che nell’ultima sentenza in materia di immi-grazione stabilisce evidentemente che il diritto allo studio di bambini fi gli di im-migrati clandestini viene senza dubbio in secondo piano rispetto al diritto alla sicurezza di noi bravi cittadini italiani. Infatti, tale sentenza prevede il respingi-mento dell’irregolare anche se è palese il suo tentativo di inserirsi nel nuovo contesto e anche se il fi glio frequenta re-

LEGALITÀ, ACCOGLIENZA E INTERGRAZIONE

Non bastava la brutta esperienza dell’an-no scorso; anche quest’inverno interi edifi ci delle case Aler, quartiere Maz-zini di zona Corvetto, sono rimaste per due mesi con una temperatura massima di 17° o completamente al freddo. E le spese per il riscaldamento a carico degli inquilini, intanto, sono state addirittura aumentate di più del 20 %. Grazie alla politica della paura, la gente qui vota per la Lega e il Pdl, proprio i partiti che hanno approvato in Regione questi au-menti assurdi e discriminatori. Ma se non ci fossero i rappresentanti del PD a tener desta l’attenzione, qui si precipiterebbe in una situazione ti-po via Padova. Paolo Cova quand’era capogruppo PD in Consiglio di zona ha convocato più volte la stampa per segnalare le questioni più urgenti; Car-mela Rozza, e Andrea Fanzago, consi-glieri comunali del PD, non si stancano di richiamare l’Aler alla manutenzione indispensabile e di intervenire in Con-siglio Comunale perché si ponga riparo al degrado. Ad ascoltare gli inquilini si sentono sto-rie di guasti che richiedono tempi biblici e insistenze ripetute perché qualcuno si decida a provvedere. C’è un cartellone in bella vista che promette lavori di ri-strutturazione, da mesi, ma che vanno riappaltati dopo il fallimento della ditta già incaricata. La gente racconta di una tromba dell’ascensore, col tetto scoper-chiato, che è diventata un ricettacolo di immondizia, di ripetute infi ltrazioni

d’acqua dal tetto negli appartamenti ai piani alti. Si racconta di una signora, a piano terra, che per tre giorni ha cercato di spalare via l’inondazione di liquame proveniente da un tubo rotto; alla fi ne ci è voluta la intermediazione dei cara-binieri perché si provvedesse alle ripa-razioni. A parlare con qualche massaia, si sente l’orgoglio di chi, dentro l’uscio di casa propria, tira tutto a lucido, ma poi quando si affaccia, vede balconcini ridotti a deposito di robivecchi, sente la puzza esalare dai cassonetti stracolmi, e si vergogna di invitare i parenti e gli

amici. C’è poi il persistente disagio di chi, sempre in regola con i pagamenti, si sente trattato come gli abusivi; e di que-sti dicono che in buona parte sono brave persone, che lavorano come possono, e in parte sfrontati disturbatori, capaci an-che di passare alle minacce di morte se qualcuno protesta. I cittadini non inten-dono demordere e, appellandosi alle isti-tuzioni, convocano per venerdì 14 mag-gio alle ore 18, presso il Laboratorio di Quartiere di via Mompiani 5, la nascita del Comitato Corvetto-Mazzini.

Anna Kemeny

CORVETTO-MAZZINI, risolleviamoci dal degrado

Non è proprio un bel vedere!

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IL PROGETTO di un raccordo che collegasse la città alla SS Paullese ha

origine all’inizio degli anni 80’, quando furono avviati i primi studi riguardanti il recupero dell’area industriale ex Monte-dison in fondo a via Bonfadini.Il progetto, che sarebbe stato realizzato a carico dell’operatore privato promoto-re del piano di recupero, avrebbe dovuto servire il nuovo insediamento urbanisti-co e dirigersi verso l’Ortomercato.Dopo anni di stallo, tra il 1997 e il 2001 durante il primo mandato del Sindaco Gabriele Albertini, il progetto della bre-tella di collegamento della SS Paullese è stato completamente rivisitato e sud-diviso in ben 5 lotti funzionali, per un costo preventivato intorno agli 83 mi-lioni di euro tutti a carico del Comune di Milano.Di questi 5 lotti ne è stato completato soltanto il lotto 1, che ha realizzato lo svincolo sulla tangenziale all’altezza di San Donato Milanese comprese le predisposizioni per l’ingresso nel nuo-vo ambito residenziale di Santa Giulia. Attualmente è in corso di realizzazione il lotto 4, che prevede la realizzazio-ne del sottopasso Toffetti-Varsavia, un opera che migliorerà l’accesso all’Orto-mercato alleggerendo i carichi di traffi -co che oggi gravitano pesantemente su piazzale Corvetto e viale Puglie.Il lotto 2 è quello che deve connettersi con tutto il reticolo viabilistico di San-ta Giulia fi no a raggiungere l’incrocio Bonfadini-Salomone, dove dovrebbe proseguire con il lotto 3 verso l’Orto-mercato e il viale Puglie.Quest’opera del costo di circa 37 mi-lioni di euro, è ormai giunta alla fase esecutiva di progettazione affidata a Metropolitana Milanese.Su questo lotto di progetto le opposizio-

ni in Consiglio di Zona 4 sono sempre state molto critiche, ma le Giunte che si sono succedute hanno continuato a procedere secondo il loro programma. A livello di Consiglio Comunale sono riuscito, durante l’approvazione del Pia-no di Recupero di Santa Giulia, a far approvare un ordine del giorno perché fossero estese il più possibile le opere di mitigazione ambientale sull’abitato di via Sordello, A nostro giudizio vi sono tutte le ragioni perché questo progetto venga ridiscus-so, aprendo una rifl essione seria su un modello di infrastruttura elaborato or-mai oltre 10 anni fa e ricco di contrad-dizioni.La situazione nell’area residenziale di Santa Giulia è tuttora incompleta: tutta la parte prevista sull’area Ex Montedi-son non è stata realizzata, e a tutt’oggi non sono ancora state defi nite le possi-bili modalità di completamento di un progetto oggi limitato agli interventi

compiuti sull’area Redaelli (Rogore-do). Vi è poi l’area Merezzate interes-sata dal tracciato del lotto 2, che sarà anche oggetto di un intervento di edi-lizia residenziale pubblica che porterà alla realizzazione di un nuovo quartiere residenziale di circa 800 alloggi.Infi ne, dato che non sono chiari i tempi di sviluppo del progetto del lotto 3 (di-rezione Ortomercato e viale Puglie), se il secondo lotto si arrestasse all’altezza dell’incrocio Bonfadini-Salomone tutto il traffi co sarebbe scaricato sulla viabi-lità di quartiere, certamente non com-patibile per ricevere i fl ussi di veicoli preventivati.Abbiamo chiesto da tempo un incontro con l’Assessore ai Lavori Pubblici Bru-no Simini per aprire un serio confronto su questo progetto, e siamo convinti che è anche interesse della Giunta che guida la nostra città confrontarsi e ri-vedere decisioni al momento illogiche che rischiano di provocare più disagi che benefi ci alla popolazione.

Marco CormioConsigliere comunale PD

PROLUNGAMENTO PAULLESE

Questa zona sarà interessata dal nuovo quartiere e dalla Paullese.

SI DESIDERA INFORMARE i resi-denti della zona in merito alle mo-

dalità di numerosi furti avvenuti recen-temente..Mentre i proprietari erano in casa e stavano dormendo, in una sola notte in un caseggiato sono stati svaligiati tre appartamenti nonostante gli stessi fos-sero dotati di porta blindata e di doppia serratura; i ladri hanno anche tentano di aprire un quarto appartamento, ma non sono riusciti in quanto oltre alle due ser-

rature era stato chiuso anche il gancio di sicurezza.In un altro condominio, alle 10 del mattino, due uomini di circa trent’an-ni hanno suonato il campanello di un appartamento situato al quinto piano presentandosi come agenti di polizia. Appena il proprietario ha aperto la por-ta, i malviventi gli hanno spruzzato in volto un liquido e poi lo hanno chiuso sul balcone di casa. Quest’ultimo ha ini-ziato a chiedere aiuto urlando; i vicini

hanno chiamato le forze dell’ordine che sono prontamente intervenute, ma i la-dri erano già fuggiti.Il consigliere comunale Marco Cormio ha già provveduto a chiedere un appun-tamento al Commissariato di Zona al fi ne di decidere sui provvedimenti da mettere in atto.

Emmamaria Guja Colombo

Consigliere di zona 4per il Partito Democratico

SALOMONE-ZAMA-BERLESE-NORICO

FURTI NEGLI APPARTAMENTI

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QUAL È ESATTAMENTE la con-sistenza di quel “popolo”di cui si

vanta tanto Berlusconi? Secondo lui la maggioranza del popolo italiano. Ma sarà proprio così ?Se si guardano i numeri risulta che nel-le ultime elezioni regionali ha votato il 65% degli elettori iscritti, e di questi il 37 % hanno votato per il “Popolo del-la libertà”,comprendendovi anche le

liste collegate. Semplifi cando le cose potremmo dire che fatto 100 il nume-ro degli elettori aventi diritto, 65 sono quelli che si sono recati alle urne e di questi 24 hanno votato per il “Popolo delle Libertà”, vale a dire il 37 % dei voti validi. Ma 24 elettori del ‘Popolo delle Libertà” rappresentano il 24% de-gli elettori iscritti e di conseguenza Ber-lusconi rappresenta un quarto del corpo

elettorale, non la metà come continua sfacciatamente a sostenere. Decisamen-te la matematica non è il suo forte.A proposito di corruzione: nell’ultimo anno è aumentata del 229%, e costa al popolo italiano 60 miliardi. Se si pensa che il defi cit previsto dalla fi nanziaria ( Legge 191 del 23.12.2009, art.1,comma 1) ammonta a 63 miliardi... A Milano il distacco dal centrodestra è di poco più di 17 mila voti. Col can-didato giusto forse...

Maria Bau

QUALCHE NUMERO DA RICORDARE

Riscoprire l’agricoltura del nostro territorio

DA DICEMBRE 2009 in Largo mari-nai d’Italia, nello spiazzo antistante

la Palazzina Liberty, si tiene ogni terzo sabato del mese (dalle 9:00 alle 15:00) l’edizione milanese di Mercato della Terra.Si tratta di un’iniziativa nazionale di Slow Food con l’obiettivo di creare luo-ghi di incontro dove i produttori locali presentano prodotti di qualità diretta-mente ai consumatori, a prezzi giusti e garantendo metodi di produzione soste-nibili per l’ambiente. Inoltre, preserva-no la cultura alimentare delle comunità locali e contribuiscono a difendere la biodiversità.La fi losofi a che li ispira è infatti quella della fi liera corta e di una valorizzazio-ne delle produzioni del territorio.L’esperienza milanese nasce infatti da un protocollo d’intesa tra Slow Food Italia e il Parco Agricolo Sud Milano attraverso un co-fi nanziamento del Par-co stesso con un sostegno di Fondazione Cariplo e del Comune di Milano all’in-terno del progetto Nutrire Milano.Fino dalla nascita dell’iniziativa in Lar-go Marinai d’Italia i sabati di “Mercato della Terra” sono un’occasione ormai unica in una città come Milano per ri-mettersi in relazione e contatto con una dimensione agricola del territorio mila-nese ormai dimenticata (o negata).Sono occasioni piacevoli di scoprire (o riscoprire) prodotti di cui si era dimenti-cata l’esistenza (alcuni vini del Pavese, la raspadura solo per citarne alcuni). Per chi poi si ricorda l’originaria de-stinazione dell’area su cui insisteva il mercato Ortofrutticolo di Milano è un ritorno ad un rapporto che vedeva fi -no alla fi ne degli anni ’60 centinaia di contadini arrivare ogni mattina in quello che allora era conosciuto come il Ver-ziere.

Come dicevamo, protagonisti del mer-cato sono principalmente i produttori del Parco Agricolo Sud di Milano, che con oltre 47mila ettari è uno dei parchi agricoli periurbani più grandi d’Euro-pa; la regione complessiva di interesse è quella compresa fra i tre fi umi che co-stituiscono il confi ne geografi co della città (il Ticino, l’Adda e il Po) e i laghi della Brianza e di Varese.I produttori coinvolti sono più di 40, con una straordinaria varietà di prodotti che include anche alcuni Presìdi Slow Food: tutti quelli del territorio e, quali ospiti, il

caffè delle terre alte di Huehuetenango e i datteri dell’Oasi di Siwa.Tra le iniziative in programma, gli As-saggi di Laboratori del Gusto, orga-nizzati dalle condotte Slow Food della Lombardia per mettere a confronto i prodotti di eccellenza presentati al mer-cato con altri di minore qualità.

Riferimenti e approfondimenti sull’iniziativa dei Mercati della Terra possono essere trovati su:www.mercatidellaterra.it

Roberto Fuso Nerini

Uno scorcio della manifestazione svoltasi nel mese di aprile.

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ASL – Azienda Sanitaria LocaleForse ci siamo dimenticati che esiste il “Consenso informato”; in che cosa consiste? Trascrivo di seguito quanto scrive l’ASL.“Dare il consenso al trattamento dei tuoi dati sanitari è molto semplice: puoi farlo recandoti all’ASL, in farmacia o diretta-mente dal tuo pc. Questa veloce opera-zione permetterà di creare il tuo Fasci-colo Sanitario Elettronico e di renderlo accessibile ai medici che ti hanno in cura

DAL 1° MARZO 2010 è attiva la nuova linea di autobus 88, che

collega stazione FS e metropolitana di Rogoredo al capolinea del tram 27 in viale Ungheria, attraverso il nuovo quartiere di Santa Giulia. A corse alter-nate la linea è inoltre prolungata fi no a viale dell’Aviazione, raggiungendo così l’uffi cio postale sito in via Fantoli (in giallo sulla cartina). A breve inol-tre è prevista l’attivazione di un nuovo

perché possano seguirti più da vicino”La Carta Regionale dei Servizi già atti-va e operativa:– è tessera sanitaria e sostituisce la tes-

sera sanitaria cartacea;– è carta nazionale dei servizi e tesseri-

no di codice fi scale;– è tessera europea di assicurazione ma-

lattia garantendo l’assistenza sanitaria all’interno dell’Unione europea se-condo le normative dei singoli paesi.

Per ogni ulteriore informazione contat-

percorso per l’autobus 84; mentre in direzione Largo Augusto il percorso resta invariato (in rosso sulla cartina), in direzione San Donato l’autobus pren-derà il numero “84/”, non percorrerà più via Feltrinelli, ma transiterà diret-tamente in via Rogoredo fi no al metrò, svoltando poi in via Monte Penice, via Pizzolpasso, via San Mirocle, via San Venerio; giunta in via Medea riprenderà il vecchio percorso (in blu sulla carti-

tare il numero verde 800.030.606”Praticamente dando il Consenso infor-mato tutte le analisi di laboratorio e tutti gli esami che effettuiamo nelle strutture convenzionate con l’ASL e negli ospe-dali della Lombardia verranno registrati sulla nostra tessera sanitaria magnetica e potranno essere letti, sempre tramite la tessera sanitaria, da tutti i medici della Lombardia. Non ci sarà più bisogno di portarci appresso gli esami fatti quando ci rechiamo a fare una visita.

Emmamaria Guja ColomboConsigliere di Zona

per il Partito Democratico

na). In contemporanea verrà soppressa l’attuale “84/” che ferma in Corvetto. Si migliorerà così notevolmente il servizio per Rogoredo, che vedrà raddoppiare la frequenza delle corse, e dopo 10 anni di insediamento, anche gli abitanti di via San Mirocle e via San Venerio avranno una linea pubblica che transita vicino a casa.

Loredana Bigatti

ROGOREDO

Il trasporto pubblico si sviluppa

Forse non tutti sanno che..