Farsi in quattro n 13 dicembre 2011

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Domenica 6 novembre: è scomparsa la partigiana Sandra Nori Brambilla Pesce Con lei se ne va un pezzo di storia della Resistenza italliana Domenica 6 novembre, in una grigia giornata piovosa, la partigiana Nori Brambilla Pesce, nome di battaglia Sandra, è mancata ai suoi cari. La sua è stata una vita all’insegna della ricerca e affermazione dei valori di libertà e democrazia. Con lei, se ne va un altro pezzo di storia della Resistenza italiana, in special modo legata a Milano, città Medaglia d’oro della Resistenza. Compagna di una vita del Comandante partigiano Giovanni Pesce Visone, scom- parso nel luglio 2007, ha vissuto i momenti più alti e orribili dell’oppressione fascista a Milano. 1 Farsi in Farsi in 4 4 PER ZONA Q UATTRO [email protected] N. 13 dicembre 2011 NOTIZIE A CURA DEL PARTITO DEMOCRATICO DELLA ZONA 4 D OPO GLI ASSESSORI Maran e Granelli l’assessore al bilancio Ta- bacci è venuto nella nostra zona. “Le condizioni del bilancio sono dif- ficili, ma l’amministrazione deve fa- re un investimento importante sulle zone, dando loro competenze: esse operano direttamente sul territorio e consentono un controllo sociale da vicino anche sulla spesa”. Queste sono state le prime parole pronunciate, se- guite successivamente dalla descrizione del buco di bilancio: –400 milioni di euro (300 attuali +100 dovuti al taglio da parte del governo per l’anno 2012). “Dico subito che non intendo avvi- tarmi nella finanza creativa: i conti devono tornare, senza artifici” .Così Tabacci introduce la necessità di non rompere il patto di stabilità (strumento per il controllo del debito pubblico): “il patto va rispettato, entro il 31 dicembre recupereremo i circa 350 milioni richie- sti: sono pronto a cedere la poltrona di assessore al bilancio se sforeremo”. La rottura del patto di stabilità comporta la possibilità per le opere pubbliche di utilizzare non più di quanto speso in media nell’ultimo triennio (350 milio- ni in meno rispetto al 2011 per le opere pubbliche), minori trasferimenti dallo stato al comune (in misura pari al diva- rio non colmato), divieto di contrarre nuovi mutui, divieto di sottoscrivere delle fideiussioni, divieto di assunzioni. “Per non sforare il patto dobbiamo vendere una quota della MI-Serra- valle la cui asta è andata deserta per ben 2 volte; dobbiamo renderla ap- petibile in qualche modo, e uno tra i più appetibili è quello di effettuare una vendita congiunta di azioni del- la SEA”. L’assessore ci fa capire che questa è l’unica soluzione in quanto i fornitori devono essere pagati (123 mi- lioni di euro) e soprattutto devono esse- re pagati gli artigiani ed altri lavoratori (34 milioni di euro) entro fine dicembre. L’analisi della spesa (spending-review) ha portato a valutare i risparmi che si avranno nel 2012 dall’eliminazione di alcune inefficienze. La legge conferisce poi al comune il 100% dei proventi de- rivanti dal recupero dall’evasione fisca- le. Prima di poter programmare il 2012 bisogna sistemare il bilancio 2011. Poi “le zone saranno coinvolte poco alla volta nell’amministrare, soprattutto per controllare la qualità per i citta- dini delle spese sostenute dal comu- ne”. Varie sono state le domande dei consiglieri e dei cittadini della zona4 che hanno partecipato all’incontro a cui l’assessore ha dato risposta, alcune tra le quali relative alla riqualificazione del patrimonio abitativo comunale. L’ assessore se ne farà carico con il coin- volgimento dell’assessore all’edilizia. Circa la metropolitana MM4, tanto an- nunciata e mai iniziata, il comune farà iniziare i lavori sperando che il governo faccia la propria parte. TABACCI in Zona 4 continua alla pagina seguente

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Domenica 6 novembre: è scomparsa la partigiana

Sandra Nori Brambilla PesceCon lei se ne va un pezzo di storia della Resistenza italliana

Domenica 6 novembre, in una grigia giornata piovosa, la partigiana Nori Brambilla Pesce, nome di battaglia Sandra, è mancata ai suoi cari.La sua è stata una vita all’insegna della ricerca e affermazione dei valori di libertà e democrazia. Con lei, se ne va un altro pezzo di storia della Resistenza italiana, in special modo legata a Milano, città Medaglia d’oro della Resistenza.Compagna di una vita del Comandante partigiano Giovanni Pesce Visone, scom-parso nel luglio 2007, ha vissuto i momenti più alti e orribili dell’oppressione fascista a Milano.

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FarsiinFarsiin44PER ZONA QUATTRO

[email protected]

N. 13dicembre 2011

NOTIZIE A CURA DEL PARTITO DEMOCRATICO DELLA ZONA 4

DOPO GLI ASSESSORI Maran e Granelli l’assessore al bilancio Ta-

bacci è venuto nella nostra zona. “Le condizioni del bilancio sono dif-fi cili, ma l’amministrazione deve fa-re un investimento importante sulle zone, dando loro competenze: esse operano direttamente sul territorio e consentono un controllo sociale da vicino anche sulla spesa”. Queste sono state le prime parole pronunciate, se-guite successivamente dalla descrizione del buco di bilancio: –400 milioni di euro (300 attuali +100 dovuti al taglio da parte del governo per l’anno 2012). “Dico subito che non intendo avvi-tarmi nella fi nanza creativa: i conti devono tornare, senza artifi ci” .Così Tabacci introduce la necessità di non rompere il patto di stabilità (strumento per il controllo del debito pubblico): “il patto va rispettato, entro il 31 dicembre recupereremo i circa 350 milioni richie-sti: sono pronto a cedere la poltrona di assessore al bilancio se sforeremo”. La rottura del patto di stabilità comporta la possibilità per le opere pubbliche di utilizzare non più di quanto speso in media nell’ultimo triennio (350 milio-ni in meno rispetto al 2011 per le opere pubbliche), minori trasferimenti dallo stato al comune (in misura pari al diva-rio non colmato), divieto di contrarre nuovi mutui, divieto di sottoscrivere delle fi deiussioni, divieto di assunzioni. “Per non sforare il patto dobbiamo vendere una quota della MI-Serra-valle la cui asta è andata deserta per ben 2 volte; dobbiamo renderla ap-petibile in qualche modo, e uno tra

i più appetibili è quello di effettuare una vendita congiunta di azioni del-la SEA”. L’assessore ci fa capire che questa è l’unica soluzione in quanto i fornitori devono essere pagati (123 mi-lioni di euro) e soprattutto devono esse-re pagati gli artigiani ed altri lavoratori (34 milioni di euro) entro fi ne dicembre. L’analisi della spesa (spending-review) ha portato a valutare i risparmi che si avranno nel 2012 dall’eliminazione di alcune ineffi cienze. La legge conferisce poi al comune il 100% dei proventi de-rivanti dal recupero dall’evasione fi sca-le. Prima di poter programmare il 2012 bisogna sistemare il bilancio 2011. Poi “le zone saranno coinvolte poco alla volta nell’amministrare, soprattutto per controllare la qualità per i citta-dini delle spese sostenute dal comu-ne”. Varie sono state le domande dei consiglieri e dei cittadini della zona4 che hanno partecipato all’incontro a

cui l’assessore ha dato risposta, alcune tra le quali relative alla riqualifi cazione del patrimonio abitativo comunale. L’ assessore se ne farà carico con il coin-volgimento dell’assessore all’edilizia. Circa la metropolitana MM4, tanto an-nunciata e mai iniziata, il comune farà iniziare i lavori sperando che il governo faccia la propria parte.

TABACCI in Zona 4

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La storia partigiana di Onorina Brambilla (classe 1923), detta Sandra, comincia nel settembre del 1943 quando, fi glia di operai antifascisti, entra prima nei Gruppi di difesa della donna e poi nelle brigate del 3° GAP di Milano come uffi ciale di collegamento. La sua vicenda è un esempio del percorso compiuto da tante donne italiane che all’8 settembre del 1943 con l’occupazione straniera del Paese e il sorgere della Repubblica Sociale Italiana, non ebbero esitazioni a battersi per la libertà, offrendo un contributo decisivo alla Liberazione.La sua militanza dura fi no al settembre del 1944, quando viene catturata dalle SS in seguito alla denuncia di un delatore. Portata alla Casa del Balilla di Monza, è torturata per una notte intera. Da lei non esce una sola parola che possa condurre le SS al comandante dei GAP, Giovanni Pesce. Condotta nel carcere di Monza, vi trascorre un mese e mezzo, fi nché non viene trasferita brevemente a San Vittore e poi nel campo di concentramento di Bolzano, dove resterà dal novembre del 1944 all’aprile del 1945. A Bolzano entra in contatto con l’organizzazione clandestina collegata con il Comitato di liberazione nazionale. Dopo la Liberazione, Nori Brambilla, torna a piedi, con altri compagni, attraverso la Val di Non, il passo della Mendola e quello del Tonale, a Milano, dove riabbraccerà la famiglia e il “suo” comandante, Giovanni Pesce, medaglia d’oro della Resistenza. Nori e Giovanni si sposeranno il 14 luglio 1945.Onorina Brambilla Pesce, per decenni militante del PCI e poi di Rifondazione Comunista ha ricevuto il diploma del Comando Alleato di Alexander e la Croce di guerra al ”valor partigiano”. E’ stata dirigente nazionale della Fiom-Cgil. Attiva nel mondo dell’associazionismo partigiano e reducistico nell’Anpi, nell’Aned e nell’Anpiia. Inaccessibile allo scoraggiamento, non si contano le occasioni in cui ha portato testimonianza presso istituzioni, scuole e associazioni. È stata presidente onoraria dell’Aicvas, l’Associazione degli ex-combattenti volontari antifascisti nella guerra di Spagna. Nel 2006 è stata insignita della medaglia d’oro di benemerenza dal Comune di Milano, città dove ha vissuto.

Redazione Farsin4

SANDRA NORI BRAMBILLA PESCE

IL CONSIGLIO DI ZONA 4 ha votato una mozione contro la violenza alle

donne e ha organizzato il 24 novembre una serata di incontro con molte asso-ciazioni che contro questa violenza si battono.Hanno partecipato donne di alto valore e di grande competenza cui va il nostro ringraziamento.Non tollerare la violenza contro le don-ne è un impegno della società civile. Impegno per difendere i diritti non di una minoranza, ma della maggioranza della popolazione del mondo.In un mondo ideale non ci sarebbe una giornata contro la violenza, ma abbia-mo visto e sentito fi lmati, racconti delle donne vittime di violenza, testimonian-ze delle associazioni ed è emerso che c’è un vuoto di risposta istituzionale. Da questo vuoto risalta la parzialità, la limitatezza e la frammentarietà delle risposte ricevute dalle associazioni e quanto sia necessario che enti, istitu-zioni, forze dell’ordine, consultori deb-bano essere consapevoli della gravità della violenza contro le donne e tutti motivati, ciascuno per il proprio ruolo e per le proprie competenze, a dare una risposta adeguata.Dall’incontro con le associazioni è emerso che è inutile ed antieconomi-co aprire nuovi centri mentre sarebbe vitale per loro che le ASL sostengano quella parte dei percorsi delle donne che ora non è coperta da convenzioni con il SSN come, ad esempio, le psicoterapie.

Vorremmo che gli Enti locali della Lombardia, ognuno per le proprie com-petenze si assumano impegni precisi nei confronti delle donne e delle asso-ciazioni che combattono per loro.Chiediamo alla Regione Lombardia di predisporre un sistema di monitoraggio dei fenomeni di violenza e di dotarsi di una legislazione adeguata per supporta-

re le realtà che sul territorio si misurano ogni giorno con questo problema. Ri-cordiamo che ci sono proposte di inizia-tiva popolare in Regione per il sostegno economico delle associazioni.Mozioni simili alla nostra sono state presentate in Consiglio Provinciale di Milano, in molti comuni del milanese e in molti Consigli di Zona.

MILANO 25 novembre 2011

Giornata contro la violenza alle donne

Proposta per il nostro Consiglio di Zona:• Apertura di uno sportello di prevenzione stalking • Apertura di uno sportello di prevenzione della violenza in

famiglia• Collaborazioni con le associazioni disponibili a lavorare in zo-

na per la formazione dei ragazzi e delle ragazze nelle scuole

Violenza contro la donna… “qual-siasi atto di violenza per motivi di ge-nere che provochi o possa verosimil-mente provocare danno fi sico, sessuale o psicologico, comprese le minacce di violenza, la coercizione o privazione ar-bitraria della libertà personale, sia nella vita pubblica che privata” (dichiarazio-ne delle Nazioni Unite sull’eliminazione della violenza contro le donne del 1993).Violenza domestica… è quella com-piuta all’interno delle mura di casa da parte di un familiare.

Violenza fi sica… qualsiasi forma di aggressività e di maltrattamento contro le donne, contro il loro corpo e le loro cose.Violenza psicologica e verbale… è quella che colpisce la dignità della per-sona con mancanza di rispetto e con atteggiamenti volti a ribadire uno stato di subordinazione e una condizione di inferiorità.Violenza assistita… l’esperienza (vedendo direttamente o sentendone par-

Le forme della violenza sulla donna

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lare) di qualsiasi forma di maltrattamen-to su fi gure affettivamente signifi cative adulte o minori.Violenza sessuale… qualsiasi impo-sizione in attività e/o rapporti sessuali senza il consenso, ad esempio: fare bat-tute e prese in giro a sfondo sessuale, fare telefonate oscene, contatti intenzio-nali con il corpo, avances sempre più pesanti, costringere a atti o rapporti ses-suali non voluti, obbligare a prendere parte alla costruzione o a vedere mate-riale pornografico, stuprare, rendersi responsabili di incesto; costringere a comportamenti sessuali umilianti o do-lorosi, imporre gravidanze, costringere a prostituirsi.Violenza economica… forme dirette ed indirette di controllo sull’indipenden-

za economica e limitano o impediscono di disporre di denaro, fare liberamente acquisti, avere un proprio lavoro, ad esempio: sottrarre alla donna il suo sti-pendio, impedirle qualsiasi decisione in merito alla gestione dell’economia familiare, rinfacciare qualsiasi spesa , impedirle di lavorare, costringerla a fi rmare documenti o contrarre debiti, appropriarsi dei suoi beni, fare acquisti importanti senza avere sentito il parere della moglie/convivente. Stalking… vere e proprie persecuzioni e molestie assillanti che hanno lo scopo di indurre la persona ad uno stato di al-lerta, di emergenza, di stress psicologico.

Ricordiamoci che ci sono soggetti particolarmente fragili:– le donne affette da handicap– le donne straniere che sono in Italia

con il ricongiungimento familiare: in caso di violenza da parte del marito se denunciano il marito e chiedono la separazione per sfuggire alle botte vengono mandate nei paesi d’origine e lì possono essere vittime delle fa-miglie che le puniscono per la loro ribellione. A queste donne dovrebbe essere garantita la possibilità di resta-re in Italia protette dalle nostre leggi.

– Le donne vittime della tratta di carne umana per il mercato della prostitu-zione

– Le prostitute massacrate di botte se non vogliono usare il preservativo

– Le bambine sottoposte a mutilazioni genitali per seguire arcaiche tradi-zioni.

Luciana BarbaranoConsigliere PD Zona 4

LE FORME DELLA VIOLENZA

Questo è il titolo del seminario orga-nizzato dal Circolo Romana-Calvairate per i consiglieri di zona, con un ciclo di incontri che si sono svolti nel mese di novembre e nei primi giorni di di-cembre.Il seminario è stato tenuto da docenti del Politecnico di Milano e si è articolato in tre momenti tematici.

1. Il Pgt di Milano: strategie generali e scelte critiche (Andrea Arcidiaco-no e Laura Pogliani)

2. Politiche urbanistiche e politiche urbane a Milano (Gabriele Pasqui)

3. Urbanistica e riforme in Italia e in Lombardia (Paolo Galuzzi)

Il tema delle politiche urbanistiche nel-la Città metropolitana sarà affrontato

nella serata conclusiva per fare il pun-to sulle prospettive politiche in tema di scelte urbanistiche nel territorio mila-nese, che si terrà lunedì 5 dicembre alle ore 21, sempre in via Tito Livio 27, con la partecipazione di Bruno Ceccarelli, consigliere provinciale del Partito De-mocratico.L’esaustivo materiale fornito dai relato-ri è a disposizione per chi ne fosse in-teressato e può essere richiesto diretta-mente al Circolo Romana-Calvairate ([email protected])

Laura Guerrini

IL CIRCOLO ROMANA-CALVAI-RATE di via Tito Livio 27 ha orga-

nizzato un ciclo di incontri sul tema del lavoro, articolato in tre incontri. Nel corso del primo, che si è tenuto il 15 novembre, è stato ampiamente di-scusso il documento approvato dalla Conferenza nazionale per il lavoro di Genova del giugno scorso. Nel docu-mento sono contenute sia l’analisi sia le proposte del Partito democratico su questo tema di fondamentale importan-za, in particolare per quanto riguarda le prospettive per l’occupazione giovanile. Il documento mette in evidenza come sia necessaria l’adozione di politiche specifi che volte ad aumentare la parte-cipazione al mercato del lavoro delle fi gure sociali oggi troppo debolmente presenti.In particolare, il tasso di occupazione delle donne è largamente al di sotto del-le medie europee ed è particolarmente grave nel Mezzogiorno, dove quasi due

donne su tre non lavorano. Inoltre, le riforme realizzate nell’arco di più legi-slature hanno introdotto nel mercato del lavoro italiano importanti elementi di flessibilità, in particolare attraverso molteplici tipologie contrattuali atipi-che, senza però che queste fossero cor-redate dai diritti e dalle tutele sociali che invece confi gurano la “fl essicurezza” di stampo europeo, dando origine a un’estesa precarizzazione dei rapporti di lavoro. Per combattere la precarietà, è necessa-ria innanzitutto un’operazione culturale, mettendo da parte il paradigma sbaglia-to e subalterno del “meno ai padri, più ai fi gli”.Questi temi sono stati approfonditi nel corso del successivo incontro dal titolo “Uguaglianza, effi cienza, solidarietà: un lavoro più equo per tutti”, che si è tenuto il 25 novembre e al quale ha par-tecipato l’onorevole Donata Lenzi, parlamentare del Partito Democratico e

membro della Commissione parlamen-tare Affari sociali.Nel ribadire le proposte del PD conte-nute nel documento della Conferenza nazionale, Donata Lenzi ha evidenziato che sono tre i punti sui quali è necessa-rio organizzare il nostro intervento: l’articolo 18 dello Statuto dei lavorato-ri non ha ragione di essere messo in discussione; deve essere essere attuata una “fl essibilità sicura”; infi ne che il lavoro “precario” deve costare di più del lavoro dipendente.

“Il lavoro e le nuove generazioni” è il titolo dell’ultimo incontro: il 16 dicem-bre, il senatore Pietro Ichino illustrerà la sua posizione, presentando il libro Inchiesta sul lavoro e rispondendo alle domande dei presenti. Alla discussione parteciperanno in particolare i giovani, i più diretti interessati a far conoscere idee e proposte che li riguardano diret-tamente.

Città, urbanistica, politiche territoriali:strumenti e processi

Politica per passione. INCONTRI SUL LAVORO

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Nel 2009 il senatore Pd e giuslavorista Pietro Ichino ha presentato il Disegno di Legge di Riforma del Mercato del Lavoro (ddl n. 1873) assieme a 54 se-natori, tra cui Bonino, Ceccanti, Mo-rando, Fioroni, Follini, Marino, Rutelli e Tonini. Questa proposta di legge, da mesi al centro del dibattito politico, ha generato paure e speranze, entusiasmi e critiche. Paure e critiche in chi vede nella rinuncia all’art 18 dello Statuto dei Lavoratori un arretramento delle condi-zioni di libertà, speranze ed entusiasmi nei tanti precari che aspettano un con-tratto a tempo indeterminato e una mag-giore giustizia sul lavoro. Queste emo-zioni hanno fatto salire la temperatura del dibattito, anche all’interno del Pd, soprattutto dopo che nel suo discorso programmatico al Senato, Mario Monti ha fatto esplicitamente riferimento alla proposta come base da cui partire per riformare il mercato del lavoro in Italia.

Mettere fi ne all’apartheid fra lavoratori«La sinistra» dice Pietro Ichino «non può continuare a ignorare la disparità attuale dei diritti dei lavoratori per cui, a fronte di 9,5 milioni di persone oc-cupate e garantite, ce ne sono 11 mi-lioni che, pur lavorando come gli altri, restano confi nati nella zona grigia del lavoro atipico e dei contratti a tempo». Una disparità che la crisi rende dram-matica al punto che, secondo la Cgil, oggi più del 50% dei contratti a termine non viene riconfermato. Per superare la divisione dei lavoratori tra garantiti e

non garantiti e riunifi care il mercato del lavoro, la proposta di legge s’ispira al modello della Flexsecurity danese. Si tratta di nuovo Diritto del Lavoro Uni-co: 70 articoli che si applicano a tutta l’area del lavoro dipendente. Il senatore Ichino lo riassume così: «Tutti a tempo indeterminato, a tutti le protezioni es-senziali, nessuno inamovibile. E per chi perde il posto, una robusta garanzia di continuità del reddito e di investimento sulla sua professionalità».

I punti forti del progettodi riforma del lavoro Identico contratto per tutti i lavoratori: a tempo indeterminato e con tutele cre-scenti nel tempo, da subito sono garan-tite ferie, malattia e tredicesima.L’abolizione dell’Art 18 è prevista solo per i nuovi contratti, i già assunti man-tengono i diritti acquisiti. Per i nuovi, invece, è ammesso il licenziamento per motivi economici o organizzativi, ma non per motivi discriminatori e discipli-nari. Nel caso di cessazione del rapporto

il lavoratore ha diritto a un’indennità di una mensilità per ogni anno di an-zianità.Se ha maturato almeno due anni di an-zianità, il lavoratore ha diritto a un Con-tratto di Ricollocazione, che dura 3 anni e prevede un reddito e un servizio di outplacement. Nel primo anno è garan-tito un reddito pari al 90% dell’ultimo stipendio, quindi all’azienda tocca inte-grare la quota di sussidio fornita dall’In-ps (l’80% per il settore industriale). Nei due anni seguenti di disoccupazione l’impresa versa l’80% dello stipendio per il secondo anno e il 70% per il terzo. In questo modo l’azienda è motivata a ricollocare velocemente il lavoratore e quindi a investire nei servizi di outpla-cement e di riqualifi cazione mirata, a cui possono e devono con i contributi del Fondo Sociale Europeo. La ricol-locazione è prevista anche per il lavo-ratore licenziato che non ha superato 2 anni di anzianità, a questo lavoratore non spetta invece l’indennità.

Alcune possibili obiezioni La prima obiezione, la più ovvia, suo-na più o meno così: tutti a tempo in-determinato, ma tutti licenziabili, non signifi ca ancora tutti precari? Rincara la dose Cesare Damiano, ex ministro del Lavoro, deputato del Pd: «La pro-posta», spiega «è impraticabile per due motivi: il primo è la contraddizione tra la volontà di unifi care il mercato del lavoro duale e l’applicazione di un di-verso diritto sul tema del licenziamento tra giovani e meno giovani; il secondo motivo di perplessità riguarda la causa del dilagare della precarietà, e io non credo che stia nell’articolo 18, che pe-raltro non si applica alle aziende sotto i 16 dipendenti. Aprire alla possibilità di licenziare non aumenta l’occupazione».

PER SAPERNE DI PIÙIl tema è forte, importante e ci coin-volge tutti, vale la pena di informar-si, come? Leggendo il libro di Pietro Ichino Inchiesta sul lavoro. Perché non dobbiamo avere paura di una grande ri-forma (Mondadori). Oppure incontran-do direttamente l’autore, partecipando all’intervista collettiva al senatore il 16 dicembre alle 21 presso il Circolo Ro-mana-Calvairate, in via Tito Livio 27.

Luciana Giruzzi

LAVORO proposta del senatore ICHINO

MUSICA E PAROLE DAL MONDODomenica 4 dicembre 2011, ore 16,00

Palazzina LIBERTY - Largo Marinai d’Italia 1, MilanoL’Orchestra Milanese propone un repertorio di canzoni del patrimonio popolare della città. Si spazia da Danzi, Fò, Carpi, Jannacci, Gaber, Della Mea, Svampa-Brassens, Strehler al canto recitato d’osteria. Le voci sono quelle di Anna, Paolo, Angelo Bissolotti e un quintetto composto da Gigi Marson (piano), Ciaccio De Rossi (violino), Gianni Cannata (contrabbasso), Vincenzo Caglioti (organetto), Gi Marchesi (chitarra).In contemporanea allo spettacolo verrà allestita la mostra “MI PORTA POESIA - Milano, la poesia di Carlo Porta e Antonio Porta“ a cura dell’Associazione Locus

ingresso libero

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PONTE LAMBRO - L’ecomostro di via Bonfadini-Monluè – l’albergo

costruito per i Mondiali di calcio di Ita-lia ‘90, ma mai completato e abbando-nato da anni – sarà abbattuto. La società Beni Stabili, si è impegnata a cedere defi nitivamente all’Ammini-strazione i circa 260mila metri quadrati di aree in località Cascina Grande (zona Monluè), obbligandosi a demolire l’eco-mostro dei Mondiali e a ripristinare l’area a verde. Le modalità di demoli-zione dovranno essere concordate con il Parco agricolo Sud. «Il provvedimento di oggi è un’importante conquista per Milano – ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris – perché permette il recupero e la riqua-lifi cazione di un’area che da tanti, trop-pi anni, rappresenta uno scempio per la città. È un esempio di come pubblico e privato possano collaborare in modo profi cuo».

l’ECOMOSTROSARÀ ABBATTUTO

di PONTE LAMBRO

Se il social network è la nuova poten-te arma della comunicazione di mas-

sa, lo spazio ideale dove i giovani pro-ducono oggi molte delle loro idee e le diffondono, è un altro il network oscuro che sottende alla realtà imprenditoriale e commerciale: una rete di rapporti e scambi che gestisce spesso le azioni quotidiane dello Stato.Il modo di agire delle mafi e nella quo-tidianità milanese è ormai improntato a questa logica di espansione secondo un modello “net” e non è più ormai un mi-stero. La differenza fra i “colletti bian-chi” di cui si parlava qualche anno fa e quelli “meno bianchi”, per così dire, è diventata ormai praticamente invisibile poiché si insinua nelle maglie della so-cietà, anche di quella civile, e impor-tando le sue logiche crea continue me-tastasi.Le manifestazioni sintomatiche di que-sto tumore fi niscono spesso per essere violente, ma di una violenza meno bar-bara, meno primitiva, di quella cui siamo stati abituati dalle faide calabresi, però più agghiacciante: è di poco tempo fa la notizia dell’incendio di un palazzetto dello sport in zona 9, di natura eviden-temente dolosa, servito come atto dimo-strativo contro chi aveva deciso di to-gliere questa risorsa ai clan della zona per ridarla al “polmone verde della so-cietà”, cui tra l’altro apparteneva di di-

ritto, cioè i giovani, i ragazzi del quar-tiere. Agghiacciante, ma purtroppo non più sorprendente. C’è però un’altra faccia della medaglia ed è quella di chi per questi avvenimen-ti si sorprende ancora e cerca di porvi rimedio, anche solo parlandone.Su questo vogliono puntare i Giovani Democratici il 6 dicembre alle 19.00 presso l’Acquario civico di Milano: il dibattito giovanile e l’impegno nella lot-ta contro le mafi e saranno il tema cen-trale della serata, con un occhio su Mi-lano e uno sguardo nazionale; interverrano infatti, moderati dal giorna-lista Gregorio Corigliano: Antonino Ca-storina (Resp. Nazionale dei GD per la Legalità), Umberto Ferrari (coordinato-re di Libera Crotone), Stefano Indovino (GD zona 9), Rosa Palone (Libera Mi-lano – Presidio Angelo Vassallo), Dario

Parazzoli (giovane blogger di “Stampo Antimafioso”), Emanuele Lazzarini (Consigliere comunale GD – Milano). Il dibattito sarà corredato dall’intervento di due esperti: l’Avv. Francesca Terzoni, che porterà la sua esperienza in campo giuridico sul tema e il prof. Michele Po-lo, con un’importante ricognizione eco-nomica relativa al riciclaggio come sfo-go al complesso delle attività mafi ose.Oggi dunque, se nei e dei social network ormai si parla senza interruzione, si vuo-le alzare il volume, con quest’iniziativa, su quello che è un “Illegal Network”, per monitorarlo, esporlo, affrontarlo a viso aperto. Perché il progresso della comu-nicazione di massa è ormai inarrestabile, ma quello dell’”illegalità di massa” va fermato non solo nelle sue manifestazio-ni violente, ma soprattutto nella sua ca-pacità di tacere e far tacere.

Maria Teresa Santaguida

Illegal NetworkQuando le mafi e avvelenano la quotidianità

ILLEGAL NETWORKQuando le mafi e avvelenano la quotidianità

Martedì 6 dicembre, ore 19.30Acquario Civico, Viale Gadio, 2 - Milano

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Zona 4 Cominciamo a conoscerei nostri eletti

LUCIANA BARBARANO

Sono nata il 21/11/1951. Coniugata, due figli di 28 e 23 anni che vivono da soli. Abito in Zona 4 (Argonne-Lomellina) dal 1982.Ho partecipato alla vita politica studentesca. Nel 1977 mi sono iscritta al PCI. Laureata in Medicina e specialista in Ematologia. Ho sempre lavorato nella sanità pubblica.Dal 1997 responsabile del D.H. dell’Ematologia di Niguarda.Ho lavorato nelle associazioni dei genitori delle scuole di via Mezzofanti e media di via Cova. Ho

fatto parte del Consiglio d’Istituto del Liceo Classico Carducci.Sono in pensione da gennaio e ho ricominciato ad occuparmi attivamente di politica, intesa come servizio al cittadino, e per questo mi sono candidata al Consiglio di Zona 4, aderendo al programma del PD. Sono stata eletta e ho scelto di partecipare alle commissioni Politiche Sociali, Educazione, Lavoro e Decentramento.Ho avuto dalla Presidente Loredana Bigatti la delega per le Pari Opportunità e partecipo al lavoro del tavolo tematico sulla salute della donna della commissione Pari Opportunità del Comune di Milano. Collaboro attivamente con la commissione educazione agli incontri con i dirigenti scolastici e con le associazioni che intendono lavorare con le scuole della Zona.

MAURIZIO BRIOSCHI

Mi chiamo Maurizio Brioschi sono nato a Milano il 25 febbraio del 1961, sono sposato con 2 figli adolescenti, e sono un Artigiano.Ho deciso di candidarmi in Consiglio di zona dopo aver seguito per anni i Consigli scuola dei miei figli, per cercare di capire meglio il mondo della scuola dall’altra parte della barricata e della Politica in genere.Alla mia prima esperienza di Politica attiva, sono stato eletto nelle liste del PD con 225 preferenze,

faccio parte di 4 commissioni in Consiglio di zona 4: Educazione, Cultura, Mobilità e Ambiente e Lavoro e attività produttive.Per via del mio Curriculum nell’ambito scolastico (6 anni di Consigli di asilo nido e scuola dell’infanzia, rispettivamente Martini e Anfossi e 8 anni di Presidenza del CDI Morosini Manara ) e come appartenente e promotore fin dagli albori del Coordinamento cittadino di genitori CHIEDO ASILO, che si occupa ancora oggi molto attivamente di tutti i servizi all’infan-zia offerti dal Comune di Milano, la commissione a cui mi sento di fare parte maggiormente e in cui ho più esperienza è la Commissione Educazione in cui collaboro attivamente in stretto contatto con il Presidente di Commissione Luigi Costanzo.

EMMA COLOMBO

Colombo Emma Milano 10.11.1939 diplomata in ragioneria, pensionata, vive in zona Mecena-te, durante l’attività lavorativa ha ricoperto incarichi di responsabile amministrativo presso gros-se multinazionali.Nel 2006 ha accettato di candidarsi per la carica di consigliere di zona e dal mese di gennaio 2010 è entrata a far parte del CDZ4 per il PD. Rieletta nel Maggio 2011 si impegna a raggiungere gli obiettivi relativi a problematiche ambien-

tali legate al territorio in cui vive per i quali ha lavorato negli ultimi dieci anni, nonché a seguire la riqualificazione delle case Aler di Via Salomone, la realizzazione di opere per mitigare l’inquinamento acustico prodotto da RFI, la realizzazio-ne della stazione del passante ferroviario di Via Zama e la costruzione delle case Aler di Via Norico.Ti comunico inoltre che in CDZ faccio parte delle seguenti commissioni: – Territorio (urbanistica, pgt, edilizia pubblica, edilizia privata, contratti di quartiere, demanio)– Mobilità e Ambiente (mobilità, traffico, strade e piste ciclabili, ambiente, verde, parchi, arredo urbano, agricoltura peri-urbana)– Lavoro e attività produttive (sicurezza sul lavoro, commercio, artigianato, mercati comunali, valorizzazione attività pro-duttive, lavoro giovani)– Aggregazioni sociali, Sport, Tempo libero (sport, turismo, temo libero, PMZ, CAM)– Bilancio (controllo dl bilancio) che però per ora non è operativa.

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ALESSANDRO NARDIN

Mi chiamo Alessandro Nardin, e sono stato eletto in Consiglio di Zona 4 come indipendente nelle liste del Partito Democratico.La scelta di partecipare direttamente alla vita politica è il frutto di un percorso che parte da lon-tano, ma consolida le proprie motivazioni nell’immediato presente, e in particolare dalla contro-versa questione del quartiere Santa Giulia, dove risiedo ormai da tre anni.Non ho mai fatto militanza e non provengo dalla sinistra: proprio per questo considero la mia

scelta attuale il punto di arrivo di una formazione personale sempre in divenire, capace di mettere in discussione convin-zioni che, per l’ambiente di provenienza e per educazione, consideravo un tempo acquisiti. La mia candidatura in zona nasce anche dal confronto con la contraddittoria esperienza di Santa Giulia, dove ho com-perato casa e dove vivo con mia moglie. Il fallimento di un grande progetto, in cui tutti noi abitanti abbiamo creduto sinceramente, mi ha spinto a compiere un passo in più per colmare in prima persona quel vuoto di comunicazione da parte delle istituzioni che ha alimentato, oltre alla legittima indignazione, anche tanta frustrazione in noi abitanti.In Consiglio di Zona mi occupo principalmente.– Bilancio (controllo dl bilancio) che però per ora non è operativa.

IL COMUNE HA ACCETTATO la richiesta dei nomadi, che chiedeva-

no tempo per trovare sistemazioni al-ternative

Il campo rom abusivo di via Bonfadini a Milano doveva essere sgomberato il mese scorso, è stato rimandato al 12 dicembre. Il Comune ha accettato la richiesta dei rom, che chiedevano tem-po per trovare sistemazioni alternative. I rom hanno chiesto ancora un mese di

tempo, perché la maggior parte tornerà in Romania per le feste di Natale. Alla trattativa ha partecipato Djana Pa-vlovic, portavoce della Consulta rom e sinti di Milano e Loredana Bigatti, pre-sidente Pd del Consiglio di zona 4. «Va bene trattare, ma queste settimane ser-vano a risolvere i casi delle famiglie rom più delicati e problematici - ha di-chiarato -. Ci vivono tanti bambini ed è anche una nostra responsabilità che vadano a scuola. Purtroppo la soluzio-

ne a volte può essere quella di toglier-li ai genitori, che non sono in grado di garantire loro un livello di vita civile e dignitoso». «È da mesi che riceviamo le lamentele dei cittadini, soprattutto per il degrado che si è creato - raccon-ta il presidente del Consiglio di zona 4 -. Al parco Alessandrini più volte le persone sono state minacciate da rom ubriachi che dormivano sulle panchi-ne». Quello in via Bonfadini non è l’unico campo abusivo. C’è anche in via Medici del Vascello. «Li la situa-zione è ancora più complessa perché è su un’area privata» spiega Loredana Bigatti. E’ in programma un vertice in Comune per cercare una soluzione.

VIA BONFADINIRinviato lo sgombero dei rom

L’ASSESSORE MAJORINO: “I dor-mitori sono vicini al tutto esaurito e le strade sono piene di senzatetto”.La prima colletta ha fruttato quindici-mila donazioni: fra un mese si bissa.Il freddo di questi giorni preoccupa l’assessore alle Politiche sociali, Pier-francesco Majorino, il quale ha fatto il giro su un’unità mobile che soccorre di notte gli homeless «Bisogna che tutta la città si mobiliti: i senzatetto continuano ad aumentare perché c’è la crisi e un impoverimento progressivo che spinge le persone nell’emarginazione». L’as-

sessore ha visitato i sette punti istituiti ieri dal Comune in diversi quartieri per raccogliere indumenti usati e coperte. Una raccolta record, con oltre 15mila capi donati dai cittadini milanesi per aiutare chi vive in strada e con l’annun-cio di un prossimo appuntamento il 16 e 17 dicembre..Il Comune lavora gomito a gomito con i volontari di Croce rossa italiana, con i frati dei Fratelli di San Francesco e dell’Opera San Francesco, e con asso-ciazioni da sempre sul campo con Ope-ra Cardinal Ferrari, Arca e Ronda della

carità. Presto stamperà e distribuirà mi-gliaia di copie di una guida realizzata dalla Comunità di Sant’Egidio con gli indirizzi di dormitori, mense, ambulato-ri medici, docce e guardaroba, sportelli di sostegno. «Mi appello agli ospedali e ai Pronto soccorso perché non lascino in strada gli immigrati senza permesso di soggiorno», dice Majorino annunciando anche che toglierà il requisito dei cinque anni minimi di residenza che venivano richiesti agli anziani poveri per l’ero-gazione dei sussidi gestiti dai consigli di zona.

“Clochard in aumento AIUTATECI” Il Comune lancia l’allarme freddo

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Marco Granelli, Assessore alla si-curezza, coesione sociale, volon-

tariato, protezione civile, affronta tema-tiche importanti e sensibili e tra le altre quella più diffi cile, dell’immigrazione.È chiaro che il sentire comune della gen-te è l’insicurezza di fronte alle persone di altre culture, lingue, abitudini che ri-empiono i nostri condomini, parchi e strade. Un’insicurezza dovuta anche al gran rumore che giustamente fanno epi-sodi di violenza e delinquenza di alcune di queste persone straniere extracomu-nitarie che vivono nel nostro paese.L’incontro è avvenuto il giorno 28 Ot-tobre, al Teatro della Quattordicesima in Via Oglio, in cui hanno partecipato numerose persone del nostro quartiere e Consiglieri di zona 4. Un incontro

davvero interessante per gli interventi del pubblico e la capacità di ascolto da parte dell’Assessore.Granelli è stato apprezzato per aver esposto con chiarezza le previsioni di intervento differenti per zona in base alle caratteristiche, attraverso un primo monitoraggio del territorio.La prima cosa che ha chiarito l’asses-sore Granelli è la fermezza, la difesa della legalità, il controllo del territorio e il contrasto alla criminalità da parte delle forze dell’ordine: in una parola, non lasciare soli i cittadini.Granelli invita tutti a collaborare con le istituzioni, segnalando, episodi di crimi-nalità e degrado. Evidenziando l’impor-tanza del rispetto delle regole, stringen-do patti chiari di legalità, accoglienza

per chi lavora e vuole integrarsi, espul-sione per chi attua comportamenti de-linquenziali, ma anche solo illegali per aiutare una vera integrazione e uno svi-luppo armonico. Questa sarebbe una vera politica di immigrazione per lo svi-luppo della società europea.

Serve investire quindi su LEGALITA’, FERMEZZA, ACCOGLIENZA E IN-TEGRAZIONE, senza dimenticare i diritti e la dignità umana.

Carlotta Bassano

GRANELLIincontra la nostra zona

Domenica 27 novembre, presso la Pa-lazzina Liberty di Largo Marinai d’Ita-lia, si è svolto il primo evento del pro-getto “Musiche e parole dal mondo”, ciclo di spettacoli proposto dalla Com-missione Cultura del Consiglio di Zona 4, che mira a dar voce alle diverse anime e culture della nostra Zona e di Milano. Organizzato dalla Associazione Afriaca, lo spettacolo “Voci, musiche e danze tradizionali dall’Africa”, ha coinvolto e divertito il pubblico numeroso, offrendo diversi spunti di rifl essione sulla cultu-ra del Congo, in un pomeriggio allegro, tra balli e canti tradizionali.Il musicista congolese Ekamba Bessa Pegas, con la presentazione di un colla-boratore italiano di Afriaca, hanno sa-puto avvicinarci a un ascolto intenso e coinvolgente. Il poliedrico attore e au-tore congolese ha sottolineato come in Africa la parola sia molto più importan-te dello scritto, e la parola data abbia maggior valore di una fi rma. Accom-pagnato da tre musicisti e ballerini del-la Associazione, ci ha fatto sentire come la musica sappia essere veicolo di fi e-rezza, emozioni, racconto di vita, grazie anche a versi onomatopeici e all’uso di parole semplici e dirette. Tanti gli spun-ti culturali; in particolare il ruolo della donna nella Società sembra uno dei punti sui quali la cultura occidentale e

quella africana sembrano più distanti, ma, nel rispetto reciproco, grazie anche al lavoro di Afriaca, come Consiglieri e cittadini stiamo ponendo attenzione ed impegno nel valorizzare i diritti di tutti, pari opportunità, coesione sociale, rela-zioni con i migranti e multiculturalità. La Commissione Cultura del CdZ4 vuol far conoscere le Associazioni della Zo-na e promuovere scambi culturali, e questo primo evento è un passo iniziale incoraggiante nell’obiettivo di valoriz-zare gli spazi, favorire l’aggregazione e il sostegno a progetti pluriculturali.In conclusione, Afriaca ha presentato anche una lodevole campagna per l’ado-zione scolastica a distanza, dedicata ai

ragazzi del Togo: ulteriori informazioni sul sito web della Associazione http://www.afriaca.it/Il progetto proseguirà con spettacoli proposti da diverse Associazioni, una domenica pomeriggio al mese, alla Pa-lazzina Liberty. Il secondo evento do-menica 4 dicembre alle 16 con l’Orche-stra milanese e l’Associazione Locus, per un pomeriggio dedicato alla musica e alla poesia della nostra Città.Per ulteriori informazioni sulle iniziati-ve promosse dalla Commissione con-sultare il sito web http://culturazona4.webnode.it

Francesca MilaniniConsigliere PD Zona 4

Musiche e parole dal mondoPRIMO EVENTO ALLA PALAZZINA LIBERTYAFRIACA

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Piano di intervento integrato (P.I.I.)area ex stazione di Porta Vittoria

Dopo la chiusura della Stazione ferroviaria di Porta Vittoria, l’area su cui sorgeva è stata abbandonata al degrado per pa-recchi anni e poi venduta dalle Ferrovie dello Stato ad una Immobiliare che ha aperto un cantiere già diversi anni fa.Attualmente i lavori sono fermi, pertanto al fi ne di capire quale sarà il futuro dell’ex scalo di Porta Vittoria e per rassi-curare i residenti delle zone limitrofe che da quasi 10 anni aspettano di vedere la riqualifi cazione dell’area in questio-ne, la presidente della Commissione Territorio del CDZ4, Simonetta D’Amico, ha invitato l’Assessore all’Urbanistica Lucia De Cesaris, l’Arch Iero dell’assessorato Urbanistica e l’arch. Nonis, progettista della Soc. P.ta Vittoria proprietaria dell’area, a partecipare ad una Commissione affi nché ci illustrassero lo stato di avanzamento dei lavori.Per poter concludere l’intervento la Soc. di Porta Vittoria sta completando le negoziazioni bancarie necessarie.La notizia negativa è data dal fatto che non verrà costruita la multisala che stava a cuore dei residenti di zona 3 e 4, depennata dal progetto durante la scorsa consigliatura. Per quanto riguarda la biblioteca “BEIC”, in attesa che il governo stanzi i fondi necessari alla sua realizzazione, l’area su cui dovrà sorgere sarà adibita a verde pubblico.Ecco le opere che verranno realizzate: a nord parcheggi in-terrati per circa 700-800 posti auto, un centro commerciale Esselunga, un centro fi tness; nella zona a sud di v.le Mugel-lo, sulla copertura dei binari della ferrovia, verrà realizzato un insediamento sportivo polivalente e un palazzetto per le gare. Vi saranno due piscine, una delle quali coperta, palestre, campi da bocce, campi da calcio, calcetto, tennis, pallavolo e pallacanestro, palestra di roccia, spogliatoi, bar e per completare un parcheggio sotterraneo.I tempi di realizzazione però non saranno brevi, in quanto il tutto sarà completato per il 2015, l’Assessore De Cesaris si impegna a sollecitare l’operatore privato affi nché i tempi vengano rispettati.

Emmamaria Guja ColomboConsigliere PD Zona 4

La legalità in Zona 4 ha il nome di VALERIA

Nella seduta del 27 Ottobre 2011 il Consiglio di zona 4 ha concesso il Patrocinio ad un progetto molto importante per la nostra zona, il progetto dal nome “La legalità, un modello vincente” è svolto dall’Associazione Valeria Onlus.Prima di essere votato in Consiglio, l’Associazione Valeria, nella persona del Presidente Sig.ra Anna Maria Paracchini, ha avuto contatti e colloqui con la Commissione Educazione che ha valutato il progetto e ha chiesto all’Associazione, visto i buoni propositi e l’alto livello di proposte in esso contenuto, di poterlo estendere a tutte le Istituzioni scola-stiche di zona 4 che abbiano la volontà di seguirlo.Ma procediamo con ordine, chi è l’Associazione Valeria Onlus.

Nata nel 2001 l’Associazione è composta da un gruppo di giuristi esperti in materia di diritto minorile, motivati da un interesse reale alle problematiche dei minori e da un grande passione per la loro educazione, per questa ragione mettono a disposizione di tutti i ragazzi che hanno a che fare con loro la propria esperienza e le proprie conoscenze.L’Associazione a stretto contatto con la realtà e la casistica del Tribunale per i Minorenni di Milano, offre un servizio di informazione e formazione in materia giuridica a tut-ti coloro che si occupano professionalmente di minori e ai minori stessi con l’obiettivo di proporre il valore della giustizia quale servizio per tutti. A tutt’oggi circa 10.000 ragazzi e 2.500 tra insegnanti ed educatori hanno richiesto l’intervento dell’Associazione Valeria Onlus e le sollecitazio-ni aumentano sempre più, anche grazie al confronto tra i diversi istituti scolastici ed il gradimento ottenuto dagli operatori e dagli studenti.Nell’anno 2009-2010 l’Associazione Valeria Onlus ha rea-lizzato un progetto che vede coinvolti ragazzi delle scuole superiori e i detenuti del reparto “La Nave” del Carcere di San Vittore. Lo scopo è quello di facilitare negli studenti una presa di coscienza sulle conseguenze di alcune azioni e nei detenuti favorire la prevenzione secondaria rispetto alla reiterazione del comportamento delittuosoGià negli anni scorsi l’Associazione ha operato in altre zone di Milano, fornendo vari tipi di supporto come ad esempio l’Osservatorio prevenzione al disagio minorile.Per quanto riguarda il progetto riservato alla nostra zona per l’anno 2011/12, che la Commissione Educazione sta pro-ponendo agli Istituti scolastici durante le visite conoscitive che sono iniziate nel mese di Settembre e che vedranno coinvolte tutte le scuole della zona, l’Associazione ha pen-sato di fornire a titolo completamente gratuito, visto anche le condizioni economiche in cui sta operando in questo momento il Consiglio di zona, le seguenti iniziative:• 4 incontri di 3 ore ciascuno, con dirigenti ed insegnanti

appartenenti a scuole di ogni ordine e grado.• 1 pomeriggio, nella giornata di sabato, dedicato a una

Tombolata per bambini della scuola primaria utilizzando la “Tombola Re Fiordilegge”

• 2 corsi, di 4 ore ciascuno suddivise in due mattinate, con studenti della scuola secondaria di I grado

• 2 corsi, di 4 ore ciascuno suddivise in due mattinate, con studenti della scuola secondaria di II grado

• Incontri mensili, con l’Osservatorio prevenzione al disagio minorile.

Sempre più bambini e ragazzi dei nostri giorni sono coinvol-ti in situazioni che spesso, loro malgrado, possono portarli in condizioni di disagio, le scuole sono i luoghi in cui i ragazzi vivono a lungo e i docenti, sempre di più, devono essere in grado di recepire tutti i segnali che ognuno, a modo suo, può dare per evitare che queste situazioni, che si possono creare in tutti gli ambienti frequentati dai ra-gazzi, scuole, luoghi pubblici e di aggregazione o magari, oggi capita spesso anche questo, presso la propria famiglia, possano degenerare e condurli in situazioni diffi cilmente recuperabili.

F ilo diretto... dal Consiglio di Zona

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Fortunatamente ci è stato proposto da parte dell’Associazio-ne Valeria questo grandissimo aiuto, dato dalla possibilità di formare i docenti e affi ancandoli affi nché possano capire tutte le problematiche legate al comportamento del singolo studente in modo che il disagio possa essere recepito nel momento in cui si presenta e possa essere risolto senza conseguenza per tutti i soggetti direttamente coinvolti.Siamo convinti di aver sposato un’ottima causa patrocinan-do questo progetto e di aver pensato immediatamente di farlo nostro per proporlo a tutte le scuole di zona a salva-guardia di tutti i ragazzi.

Maurizio BrioschiConsigliere zona 4 - Commissione Educazione

La Cultura messa in rete

Se è vero che i Consigli di Zona, come più capillare espres-sione del decentramento amministrativo, sono il primo livel-lo di contatto fra le istituzioni e i cittadini, la politica culturale rappresenta la più immediata espressione di tale vicinanza.Operare nel territorio in ambito culturale può essere, a seconda della coscienziosità, la cosa più facile o quella più diffi cile. La cosa più facile, se si considera la pubblica am-ministrazione una sorta di “bancomat”, capace di erogare contributi a pioggia o, peggio ancora, secondo le “relazioni più opportune”. L’azione più ardua se l’intenzione è quella di ascoltare, stimolare e promuovere la proposta culturale per sostenere così la crescita e l’arricchimento per tutti i soggetti coinvolti: cittadini, associazioni e attività produttive.Il sito allestito dalla Commissione Cultura, presieduta da Rossella Traversa, è un primo, esempio concreto delle linee d’indirizzo che la Commissione si è data.Risponde alla prima esigenza che è dettata dalle scarsissime risorse fi nanziarie: un progetto a costo zero, affi dato alla disponibilità dei partecipanti ad una Consulta che affi anca la Commissione. E’ un progetto semplice e di facile accesso, sia per chi lo gestisce, sia per chi lo naviga.

Risponde ad una seconda esigenza, delineata dalle linee guida della Commissione insediata: è una prima risposta all’idea di creare una Rete della Cultura. In un unico portale, saranno presenti le Associazioni operanti sul territorio, gli spazi dedicati alla cultura, siano pubblici o privati, dai teatri alle biblioteche, e le imprese che operano nella cultura, come le scuole, o che vorranno investire in cultura. Ma Rete signifi ca connessione, imprescindibile dai rappor-ti umani. Quindi, terza esigenza, il portale può divenire strumento di lavoro. Lungi infatti avere intendimenti enci-clopedici o propagandistici: le informazioni riportate vo-gliono essere di supporto per gli operatori. Per fare un esempio: di un teatro può non interessare in profondità la programmazione, ma le modalità attraverso le quali offre i suoi spazi e professionalità alle realtà associative di zona, ed il legame che ha instaurato con il territorio, possono trasformarsi in risorse interessanti per le imprese etica-mente sensibili. Offrire visibilità interessa agli operatori culturali, che segna-lano quindi al portale le loro offerte. Le stesse informazioni pubblicate, potrebbero invece stimolare un’impresa che decida di “adottare” un luogo della cultura e sostenerla nella sua attività.Imprescindibile in tal senso è l’utilizzo di richiami esterni (i link ai siti dei diversi soggetti) o interni (le tag sugli ar-gomenti trattati): una piccola rete della Rete, insomma, per cominciare a intuire le infi nite ricchezze del territorio. Infi ne, quarta esigenza, il sito è una vetrina dell’attività della Commissione Cultura, Biblioteche e Comunicazione. Ver-ranno riportate le delibere, i patrocini, i progetti realizzati e sostenuti – anche fi nanziariamente. Sarà stilato un ca-lendario di eventi, accompagnato dalla documentazione tecnico-amministrativa approvata in Consiglio di Zona4, in un’ottica di inedita trasparenza.Per saperne di più, non vi resta che visitare il sito:www.culturazona4.webnode.it

Alessandro NardinConsigliere PD Zona 4

F ilo diretto... dal Consiglio di Zona

IL PIU’ BEL QUARTETTO DEL SECOLOVenerdì 16 Dicembre 2011 dalle ore 20.45 alle 23.30

Palazzina LIBERTY - Largo Marinai d’Italia 1, Milano - INGRESSO LIBEROLa Commissione Cultura ha organizzato in collaborazione con l’Associazione Musicale Offi cina della Musica, un incontro musicale dal titolo: “Il più bel quartetto del secolo” rifl essioni e divagazioni sul “Quartetto Italiano” con la partecipazione del Maestro Fulvio Lucani e Ugo Martelli.Il 20 agosto del 1945, quattro musicisti, poco più che ventenni, si riuniscono in una casa a Reggio Emilia per avverare un sogno: fare musica assieme in un quartetto che decidono di intitolare all’Italia che rinasce tra le macerie fumanti della guerra appena terminata. Ha inizio così la storia del Quartetto Italiano, composto da Paolo Borciani, Elisa Pegreffi , Piero Farulli e Franco Rossi.La serata sarà imperniata sulle testimonianze, i racconti, i ricordi personali, i commenti, le rifl essioni di un violinista – Fulvio Lucani – che da diversi anni impiega con passione una parte della sua attività a tener viva e a diffondere la memoria del Quartetto Italiano. Detto incontro musicale lancerà la Rassegna di guide all’ascolto e di concerti “Biblionote” che si terrà durante l’anno 2012 presso la Biblioteca Calvairate.

Il concerto e le manifestazioni in biblioteca sono gratuite ed aperte a tutta la cittadinanza.

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ALL’OMBRA DELLE MAFIEL’area grigia di cosa nostra, ’ndrangheta e camorra

Rocco SCIARRONE - il Mulino 3/2011 pag. 397-406

“Di mafi e si parla molto. Se ne parla con riferimento alle lotte di potere interne, ai nuovi gruppi emergenti, ai nuovi capi. Si discute dei rapporti con la politica e delle infl uenze negative sull’economia e lo sviluppo. Quest’ultimo aspetto ha una rilevanza cruciale, ma in realtà è poco conosciuto.In che modo le mafi e accumulano capitali? Quanti di questi capitali derivano dalle tradizionali attività illegali? E quanto pesano invece le risorse che derivano dal coinvolgimento in attività economiche legali?”Corruzione, evasione fi scale, ecomafi e riguardano l’edilizia, gli appalti, le energie rinnovabili, la grande distribuzione commerciale, i trasporti, la sanità, le grandi opere pubbliche, i rifi uti e il mercato del falso.Ovunque è emersa la cruciale intermediazione di un’«area grigia» - vasta e assai eterogenea nelle sue sfumature e nella sua articolazione – che risulta composta da professionisti, politici, imprenditori, tecnici e burocrati. Può essere fuorviante parlare soltanto di «infi ltrazione» delle mafi e nell’economia legale, documentando come in realtà sia in crescita un intreccio di relazioni e di affari costituito da rapporti di collusione e di compenetrazione tra mafi osi e componenti dell’area grigia vasta e assai eterogenea nellesue sfumature e nella sua articolazione – che risulta composta da professionisti, politici, imprenditori,tecnici e burocrati” e che opera sia al Sud che al Nord d’Italia con un pesante coinvolgimento della Lombardia come dimo-strano recenti indagini.A partire da questi interrogativi è stato organizzato e si è appena concluso il corso per il Partito Democratico di Milano.

I costi economici e sociali dell’illegalità. Corruzione, evasione fi scale, ecomafi e.Leggi, buone prassi e strumenti per politica trasparente e responsabile

HANNO COLLABORATOA QUESTO NUMERO:Carlotta BASSANO(direttrice e coordinatrice)Luciana GIRUZZI (capo redattrice)Luciana BARBARANOMaurizio BRIOSCHIEmma COLOMBOMarino COMINELLILaura GUERRINIMassimo LIGUORIFrancesca MILANINIAlessandro NARDINMaria Teresa SANTAGUIDA

FARSIN4 AUGURA A TUTTI

Buon NATALEE

Felice anno nuovo

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