FARMACI E CONTROLLO DEI FATTORI DI RISCHIO: … · 8 8 0% 5% 10% 15% 100 120 140 160 180 200 220...
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SESSIONE 5 / MODULO 2
Obiettivi di apprendimento
FARMACI E CONTROLLO DEI FATTORI DI RISCHIO: EVIDENZE SCIENTIFICHE
1
Obiettivi di apprendimento
• Basi razionali del trattamento farmacologico per fattori di rischio in prevenzione primaria
• Importanza di sostituire il valore soglia con il valore decisionale
FATTORI DI RISCHIO MODIFICABILI CON UN INTERVENTO FARMACOLOGICO
• colesterolemia
2
• pressione arteriosa• fumo • diabete di tipo II• …
Valutazionedel
Misurazione della P.A.
Storia di Diabete
Sesso ed Età
Anamnesi Tabagica
Dosaggio del Colesterolo Tot./HDL
33Scelta della terapia
delrischio
cardiovascolaredel paziente
Diabete
Altri fattori di rischio
(non stimati dalle carte) :
FamiliaritàFibrinogenoPCR, LPa
Omocisteina …
44
IL VECCHIO APPROCCIO ALL’ IPERTENSIONE E ALL’ IPERCOLESTEROLEMIA
Risc
hio
asso
luto
di ev
enti
55
Risc
hio
asso
luto
di ev
enti
coro
narici
VS=valore sogliaVS
VALORI SOGLIA DI COLESTEROLEMIA?
25%
30%
35%
40%RCVGA a 10 aa
Soggetti NON fumatori di 69 aa
uomo iperteso
uomo NON iperteso
66
0%
5%
10%
15%
20%
100 120 140 160 180 200 220 240 260 280 300 320
Colesterolo Totale mg/dL
RCVGA a 10 aa
iperteso
donna ipertesa
donna NON ipertesa
IL NUOVO APPROCCIO ALL’ IPERTENSIONE E ALL’ IPERCOLESTEROLEMIA
Risc
hio
asso
luto
di ev
enti
77
VD=valore decisionale
Risc
hio
asso
luto
di ev
enti
coro
narici
VD3 VD2 VD1
VALORI DECISIONALI DI COLESTEROLEMIA
20%
25%
30%
35%
40%RCVGA a 10 aa
Soggetti NON fumatori di 69 aa uomo iperteso
uomo NON iperteso
88
0%
5%
10%
15%
20%
100 120 140 160 180 200 220 240 260 280 300 320
Colesterolo Totale mg/dL
RCVGA a 10 aa
donna
ipertesa
donna NON
ipertesa
STATINE
99
STATINE IN COMMERCIO IN ITALIA
1995: fluvastatina (20, 40 mg)
1997: atorvastatina (10, 20, 40 mg)
1998: cerivastatina † 2001
1993: pravastatina 20 mg
10
2004: rosuvastatina 10, 20, 40 mg
2001: fluvastatina 80 mg
2000: simvastatina (10, 20, 40 mg)
2005: ezetimibe + simvastatina (10 + 40 mg)
1999: pravastatina 40 mg
TUTTE UGUALI LE STATINE?
11
Statine: riduzione dose correlata del Colesterolo LDL
statina 1 mg 5 mg 10 mg 20 mg
rosuva -34% -38% -43% -48%
12
atorva -31% -37% -43%
prava -15% -20% -24%
simva -23% -27% -32%
fluva -10% -15% -21%
13
Ipercolesterolemia familiare di tipo omozigote
14
Prevenzione secondaria
Prevenzione primaria
familiare di tipo omozigote
Studi su end-points surrogatiDisponibili per tutte le statine
Studi su end-points fortiWoscops (pravastatina)ASCOT (atorvastatina)
CARDS atorvastatina nei diabetici
Prevenzione primaria
15
CARDS atorvastatina nei diabetici
CARE, LIPID, Gissi (pravastatina)4S, HPS (simvastatina)LIPS, Flare, Riegger (fluvastatina)MIRACLE, TNT (atorvastatina)
Prevenzione secondaria
La rosuvastatina non dispone al momento di studi che ne abbiano valutato l’efficacia su end-points clinici di
riduzione di mortalità e morbilità cardiovascolare
STATINE : EFFETTI INDESIDERATI
comuni > 1/100, < 1/10
stipsi, flatulenza, dispepsia, nausea, diarrea, cefalea, capogiri, parestesia, mialgia, artralgia insonnia astenia, dolore toracico, dolore alla schiena, edema periferico rash cutaneo, prurito
non comuni > 1/1000,
malessere, aumento di peso, anoressia, vomito alopecia, iperglicemia, neuropatia perifericaipoglicemia, pancreatite, orticaria, impotenza,
16
> 1/1000, < 1/100
alopecia, iperglicemia, neuropatia perifericaipoglicemia, pancreatite, orticaria, impotenza, amnesia, miopatia, trombocitopenia
rari > 1/10000, < 1/1000
miosite, rabdomiolisi, epatite, ittero colestatico
molto rari < 1/10000
anafilassi, edema angioneurotico, rash bolloso (inclusi eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e epidermolisi necrotica)
STATINE: INTERAZIONI FARMACOLOGICHE NOTE
•Fibrati (soprattutto gemfibrozil)
•Ac. Nicotinico
•Ciclosporina
•Antimicotici azolici (ketoconazolo, itraconazolo)
17
•Antimicotici azolici (ketoconazolo, itraconazolo)
•Macrolidi (eritromicina, claritromicina)
•Inibitori delle proteasi HIV
•Verapamil
•Amiodarone
•Succo di pompelmo ad alte dosi
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Livelli Target di LDL-Colesterolo e valori-soglia per la modificazione terapeutica degli stili di vita e l’inizio del trattamento farmacologico in diverse categorie di rischio (da NCEP- ATP III Guidelines – 2001)
Categoria
di Rischio
Livelli target
di LDL
(mg/dL)
Livelli di LDL ai quali iniziare cambiamenti
terapeutici di stile di vita (mg/dL)
Livelli di LDL
ai quali considerare la terapia farmacologica
(mg/dL)
Malattia Coronarica Malattia Coronarica o condizione di
rischio equivalente
(rischio a 10 aa >20%)
<100 ≥≥≥≥100≥≥≥≥130
(100–129: farmaco opzionale)
2 o + fattori di rischio
(rischio a 10 aa ≤≤≤≤20%)
<130 ≥≥≥≥130
Rischio a 10 anni 10–20%:
≥≥≥≥130
Rischio a 10 anni <10%:
≥≥≥≥160
0–1 Fattori di Rischio
<160 ≥≥≥≥160≥≥≥≥190
(160–189: farmaco opzionale)
19
20
Studio ASCOT
ovveroefficacia
delle statine delle statine in prevenzione primaria con
livelli di colesterolo medio-bassi
• Essendo gli effetti collaterali dose-dipendenti, l’inizio con una bassa dose consente di potere controllare la risposta muscolare senza esporre i
Inizio terapia con la dose minima efficace:
Selezione accurata dei pazienti da trattare:• Decisione in base alla analisi del rischio
cardiovascolare globale, non della sola colesterolemia.
21
controllare la risposta muscolare senza esporre i pazienti ad un rischio molto elevato
Estrema attenzione alle potenziali interazioni:• È indispensabile acquisire dimestichezza con l’elenco
dei farmaci metabolizzati dai sistemi microsomiali epatici che rappresentano “mine vaganti” nel nostro armamentario terapeutico
L’uso di una corretta terapia dietetica deve sempre precedere o accompagnare la terapia farmacologica
Valutazione inizialeClinica - ematica
Prelievo ematico
Condizioni a rischio elevato:• età avanzata (> 80 a.)• costituzione esile • ipotiroidismo• insufficienza renale• concomitanza con interventi chirurgici• abuso di alcol
Terapie associate ad aumento di rischio: • fibrati (soprattutto gemfibrozil)• ac. Nicotinico (raro)• ciclosporina• antimicotici azolici• macrolidi
Approccioigienico-dieteticodi base (2 mesi)
22
Prelievo ematico •CPK•Transaminasi•Colesterolo totale e HDL•Trigliceridi
• macrolidi• inibitori delle proteasi HIV• verapamil• amiodarone• succo di pompelmo ad alte dosi
Piano terapeutico, consenso informato
Pasternak RC e coll. per American College of Cardiology, American Heart Association National Heart, Lung and Blood Institute ACC/AHA/NHLBI Clinical advisory on the use and safety of Statins Circulation 2002; 106: 1024-1028
Inizio terapia con la dose minima efficace
Nessun sintomo
2° meseControlloCPK , Transaminasi
Dolore – debolezza muscolare
ImmediatamenteStop terapia e controlloCPK , transaminasianche TSH se non disponibile
Valori normali o elevati tra 3 e 10
Prosegue monitoraggio
settimanale fino alla risoluzione
Miglioramento sintomi e valori
23
Nessuna anomalia
Controlla CPK e transaminasi solo in caso di sintomi o insorgenza di condizioni di rischio
accresciuto
Controllo settimanale di CPK e transaminasi mantenendo la terapiaRaccomandare astensione da sforzi
Valori normali o elevati tra 3 e 10
volte i limiti
Valori > 10 limiti superiori Sospende definitivamente
Peggiora convalori elevati> 10 limiti superiori
Peggiora o mantiene
Valori < 10 limiti
superiori
Ridurre dose o sospendere
ANTI-IPERTENSIVI
• Molti farmaci di classi diverse, con diversi
meccanismi d’azione
2424
• In generale hanno efficacia ipotensivante analoga:
riduzione Pressione Diastolica: - 5 -6 mm Hg
riduzione Pressione Sistolica: -10 -12 mm Hg
Quando un paziente può essere definito iperteso (confronto tra LLGG)
National Institutes of Health statunitense (JNC7)
Società Europea dell’Ipertensione Società Europea di Cardiologia
(ESC 2003)Controllo ottimale della PA: <120/80 Controllo ottimale della PA: <120/80 °
PA Normale: <130/85Preipertensione: PA sistolica 120-139 oPA diastolica 80-89
PA Normale alta (limite) PA sistolica fra 130-139 PA diastolica fra 85-89
25
PA diastolica 80-89 PA diastolica fra 85-89Ipertensione Stadio 1: PA sistolica 140-159 oPA diastolica 90-99
IA Grado 1 Ipertensione Lieve : PA sistolica fra 140-159PA diastolica fra 90-99
Ipertensione Stadio 2: PA sistolica >=160 oPA diastolica >=100
IA Grado 2 Ipertensione Moderata:PA sistolica fra 160-179PA diastolica fra 100-109
per brevità espositiva è stata omessa in tutto il documento l’unità di misura mmHg
IA Grado 3 Ipertensione Severa: PA sistolica>= 180, PA diastolica >= 110
Ipertensione Sistolica isolata: PA sistolica >= 140 PA diastolica <90
Ipertensione CLIFF, Bologna 2004
2626
Stratificazione (quali-quantitativa) del rischio per la scelta dei valori decisionali di PAS
2727
ESH-ESC Guidelines, J Hypertens 2003
COMUNICAZIONE E PERCEZIONE DEL RISCHIO:
28
RISCHIO:UN CAPITOLO DIFFICILE
Comunicare e/o negoziare col paziente
•Dedicare all’ informazione del paziente uno spazio ed
un impegno adeguati all’importanza della terapia ed alla
Che cosa può essere ulteriormente fatto nel trattamento dell’ipertensione e dell’ipercolesterolemia?
2929
un impegno adeguati all’importanza della terapia ed alla
severità dei possibili effetti collaterali
•E’ utile una procedura di consenso informato, per
aumentare l’adesione alla terapia e l’attenzione dei
pazienti alle possibili interazioni
•Utilizzare preferibilmente i farmaci più studiati
Approccio Terapeutico ai fattori di Rischio CV
Le evidenze non prendono decisioni,
medico e paziente sì
30
Cambiamenti di stile di vita
Trattamento Farmacologico
Counselling
medico e paziente sì
Cambiamento degli Stili di Vita: quanto incide sulla PA
Modifica Riduzione approssimativa della PAS (range)
Calo ponderale 5–20 mmHg/10 kg peso
Adozione dieta DASH 8–14 mmHg
3131
Adozione dieta DASH 8–14 mmHg
Riduzione apporto sodico
2–8 mmHg
Attività fisica 4–9 mmHg
Riduzione del consumo di alcool
2–4 mmHg
Chobanian A et al, JAMA 2003
32
PER RIASSUMERE …
• RCT: gli strumenti migliori per valutare l’efficacia di un farmaco
• Terapia farmacologica della malattia cardiovascolare: non considerare singolarmente i fattori di rischio, ma il rischio cardiovascolare globale assoluto
33
globale assoluto• Trattamento di ipercolesterolemia e
ipertensione: non più valori soglia ma valori decisionali correlati al RCV
• Concordare con il paziente la terapia farmacologica in caso di fallimento delle strategie igienico-dietetiche
• Attenzione a effetti collaterali e interazioni