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Corso di Laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche
Insegnamento di Patologia Generale e Terminologia Medica
Dr. Marco Cei e Dr. Alberto Genovesi EbertUO Medicina 1 - Cardiologia e UTIC
Azienda USL 6 di Livorno
Nella Bibbia, si narra che Dio creò il mondo, ivi inteso l'universo, in sei giorni, riposandosi il settimo.
Alcune religioni cristiane insegnano che si tratta di giorni letterali, mentre altre credono che il termine "giorno" debba essere inteso come "Ere creative", della durata di migliaia, se non milioni, di anni.
Altri ancora ritengono che la divisione in giorni sia soltanto un espediente didattico per meglio trasmettere il concetto essenziale della Creazione
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il sistema emostatico
● provvede ad un naturale bilanciamento tra capacità procoagulanti e anticoagulanti
● in condizioni normali il sistema è regolato per promuovere il flusso ematico e coagulare rapidamente in caso di soluzione di continuità vascolare
● azioni procoagulanti- vasocostrizione- adesione e aggregazione piastrinica- formazione di fibrina e coagulo● azioni anticoagulanti- inibitori naturali della coagulazione- fibrinolisi
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emorragia
● fuoriuscita di sangue dall’apparato vascolare- all’esterno- nello spazio extravascolare● “esterne”- ferite e altre soluzioni di continuità- mucocutanee: petecchie, ecchimosi, porpora- in cavità cutanee neoformate: ematomi,
flittene emorragiche● interne- in organi: ematomi intraparenchimali- in cavità preesistenti: emartro, emotorace,
emopericardio, emoperitoneo5
sequenza delle reazioni emostatiche
● soluzione di continuità vascolare
● vasocostrizione arteriolare● esposizione della matrice extracellulare● adesione e aggregazione delle piastrine
● attivazione della coagulazione p.d.
● attivazione della fibrinolisi
● riparazione della lesione vascolare
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l’endotelio normale
● proprietà antipiastriniche- non adesione- prostaciclina, ossido di azoto- adenosindifosfatasi● proprietà anticoagulanti- molecole eparino-simili- trombomodulina, proteina S- inibitore della via del fattore tissutale (TFPI)● proprietà fibrinolitiche- attivatore tissutale del plasminogeno (t-PA)
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l’endotelio patologico (trauma, flogosi)
● effetti piastrinici- esposizione della matrice extracellulare- interazione col fattore von Willebrand● effetti procoagulanti- sintesi del fattore tissutale- potenziamento dei fattori IXa e Xa● effetti antifibrinolitici- sintesi dell’inibitore dell’attivatore del
plasminogeno (PAI)
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piastrine
● formano il tappo emostatico iniziale● costituiscono la sede su cui si verifica la
coagulazione normale● la loro funzione dipende da:- recettori glicoproteici- citoscheletro- granuli alfa e delta
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granuli piastrinici
● alfa- fibrinogeno- fibronectina- fattori V e VIII- fattore piastrinico IV- PDGF- TGF-beta● densi o delta- ADP e ATP- calcio- istamina, serotonina e epinefrina
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la “cascata” della coagulazione
● consiste in una serie di conversioni enzimatiche a progressiva amplificazione
● ad ogni passaggio, per effetto di una proteolisi, un proenzima inattivo (detto “fattore”) si trasforma in un enzima attivo
● alcuni sono cofattori senza attività enzimatica● la coagulazione “termina” con la produzione di fibrina,
che non ha proprietà enzimatiche● i numeri romani dei fattori individuano l’ordine di
scoperta e non quello di ingresso nella catena di reazioni
● il pedice “a” indica la versione attivata dell’enzima● gli eponimi fanno riferimento ai pazienti in cui sono
state scoperte le carenze
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il fine della coagulazione
● il fine ultimo della coagulazione è la formazione di polimeri stabili di fibrina
● nel reticolo di fibrina rimangono intrappolati i globuli rossi, avendosi la formazione del trombo rosso o coagulo
● ne consegue che la reazione fondamentale della coagulazione è la conversione del fibrinogeno in fibrina da parte della trombina
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il fattore Xa e la via comune
● l’altro punto critico nella cascata coagulativa è l’azione del fattore Xa sulla protrombina
● queste sequenze finali prendono il nome di via comune, in quanto sono le stesse indipendentemente da come la cascata sia stata attivata
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perché ancora via intrinseca ed estrinseca?● carenze nei fattori della
via intrinseca causano allungamento dell’aPTT
● carenze nella via estrinseca causano allungamento del PT
● carenze nella via comune allungano entrambi
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controllo della coagulazione
● una volta attivata, la coagulazione deve rimanere confinata nella sede della lesione, attraverso:
- limitazione dei fattori attivanti sulle superfici dei fosfolipidi
- inibizione della trombina da parte della antitrombina
- inibizione dei fattori Va e VIIIa da parte della proteina C e della proteina S
- attivazione della fibrinolisi
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trombosi ed embolia
● trombosi: formazione di un coagulo patologico per insorgenza e propagazione
- venosa (superficiale e profonda; viscerale)- arteriosa- microangiopatica- intracardiaca- intravascolare disseminata● embolia: distacco di un un trombo dalla
sede di formazione e dislocazione in un altro distretto circolatorio
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Virchow, R. (1856). "Thrombose und Embolie. Gefässentzündung und septische Infektion". Gesammelte Abhandlungen zur wissenschaftlichen Medicin (in German). Frankfurt am Main: Von Meidinger & Sohn. pp. 219–732
embolia polmonare in glioblastoma multiforme (osservazione personale)
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aorta
arteria polmonare
embolo
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trombosi acuta dell’arteria poplitea (Mark A. Creager, M.D., John A. Kaufman,
M.D., and Michael S. Conte, M.D. N Engl J Med 2012; 366:2198-2206)