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Russia costituiscono il 28 per cento del prodotto nazionale lordo (PNL). La maggior parte dei 5,4 mi- lioni di kirghisi vive nelle zone rurali, mentre solo il 35 per cento della popolazione abita nei centri urbani di Bishkek, Osh e Jalal-Abad. Si stima che un terzo dei kirghisi viva al di sotto della soglia di povertà. La geografia kirghisa è caratterizzata dalle catene montuose del Pamir e del Tian Shan, il 65 per cento della superficie del Paese è montuosa. Il Kirghizistan ha abbondanti risorse idriche, il cui impiego tuttavia, sia durante l’inverno per generare elettricità, sia in estate per irrigare i campi, è fonte di preoccupazioni per i Paesi che condividono i corsi d’acqua. Anche se l’acqua abbonda, molti cittadini kirghisi hanno un accesso ridotto all’acqua potabile. La transizione del Kirghizistan verso un sistema de- mocratico si è rivelata particolarmente travagliata. La frustrazione della popolazione contro il regime corrotto e la povertà che continua ad affliggere il Paese hanno condotto nel 2005 a violente proteste sfociate nella cosiddetta Rivoluzione dei Tulipani, che ha costretto il presidente Askar Akayev a dare le di- missioni. Anche il suo successore, il presidente Kurmanbek Bakiyev, non è riuscito a ristabilire la fiducia del po- polo, che invece ha continuato a protestare contro la corruzione e la limitazione delle libertà civili. Dopo le dimissioni forzate del presidente Bakiyev nel 2010 è iniziato un periodo di forte instabilità, che in giugno ha rischiato di sfociare in un vero e proprio conflitto tra le comunità kirghise e quelle uzbeke nel sud del Paese. Il conflitto etnico ha causato più di 400 vittime e costretto circa 100 000 uzbeki a fuggire nel vicino Uzbekistan. Da allora molti di loro sono ritornati in Kirghizistan, dove non sono più state registrate mag- giori violenze etniche, ma la tensione tra le due co- munità resta alta. Nel luglio del 2010 Roza Otunbayeva è diventata presidente ad interim. Il suo governo ha introdotto una nuova costituzione, approvata lo stesso mese in un referendum, che prevede un regime parlamenta- re. Nell’ottobre del 2010 sono state indette elezioni parlamentari e un anno dopo Almazbek Atambayev è stato eletto presidente con più del 60 per cento dei voti. Fatti e cifre del Paese Popolazione: 5 571200 (2012) Aspettativa di vita: Donne: 73,91 Anni, Uomini: 65,27 Anni (2012) Tasso di analfabetismo (15-24 anni): 99,6% (2010) Reddito nazionale lordo pro capite: 1070 USD (2011) Informazioni sul Paese e contesto La Repubblica del Kirghizistan, che ha raggiun- to l’indipendenza dall’Unione Sovietica nel 1991, continua a essere una delle ex repubbliche sovieti- che più povere. A differenza degli Stati confinanti il Kirghizistan dispone di modeste risorse naturali di cui l’economia del Paese potrebbe beneficiare. Tra i principali beni di esportazione vi sono oro, tessili, frutta e verdura e le rimesse di circa un milione di migranti kirghisi che vivono in Kazakstan e in COOPERAZIONE SVIZZERA IN KIRGHIZISTAN FACTSHEET PAESE Febbraio 2013 Bishkek Afghanistan Kirghizistan Kazakistan Cina Pakistan Tagikistan Uzbekistan Tashkent Douchanbé Osh Jalal-Abad Naryn Karakol Kant Valle di Fergana Cooperazione svizzera in Kirghizistan Febbraio 2013 1

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Russia costituiscono il 28 per cento del prodotto nazionale lordo (PNL). La maggior parte dei 5,4 mi-lioni di kirghisi vive nelle zone rurali, mentre solo il 35 per cento della popolazione abita nei centri urbani di Bishkek, Osh e Jalal-Abad. Si stima che un terzo dei kirghisi viva al di sotto della soglia di povertà.La geografia kirghisa è caratterizzata dalle catene montuose del Pamir e del Tian Shan, il 65 per cento della superficie del Paese è montuosa. Il Kirghizistan ha abbondanti risorse idriche, il cui impiego tuttavia, sia durante l’inverno per generare elettricità, sia in estate per irrigare i campi, è fonte di preoccupazioni per i Paesi che condividono i corsi d’acqua. Anche se l’acqua abbonda, molti cittadini kirghisi hanno un accesso ridotto all’acqua potabile.La transizione del Kirghizistan verso un sistema de-mocratico si è rivelata particolarmente travagliata. La frustrazione della popolazione contro il regime corrotto e la povertà che continua ad affliggere il Paese hanno condotto nel 2005 a violente proteste sfociate nella cosiddetta Rivoluzione dei Tulipani, che ha costretto il presidente Askar Akayev a dare le di-missioni.Anche il suo successore, il presidente Kurmanbek Bakiyev, non è riuscito a ristabilire la fiducia del po-polo, che invece ha continuato a protestare contro la corruzione e la limitazione delle libertà civili. Dopo le dimissioni forzate del presidente Bakiyev nel 2010 è iniziato un periodo di forte instabilità, che in giugno ha rischiato di sfociare in un vero e proprio conflitto tra le comunità kirghise e quelle uzbeke nel sud del Paese. Il conflitto etnico ha causato più di 400 vittime e costretto circa 100 000 uzbeki a fuggire nel vicino Uzbekistan. Da allora molti di loro sono ritornati in Kirghizistan, dove non sono più state registrate mag-giori violenze etniche, ma la tensione tra le due co-munità resta alta.Nel luglio del 2010 Roza Otunbayeva è diventata presidente ad interim. Il suo governo ha introdotto una nuova costituzione, approvata lo stesso mese in un referendum, che prevede un regime parlamenta-re. Nell’ottobre del 2010 sono state indette elezioni parlamentari e un anno dopo Almazbek Atambayev è stato eletto presidente con più del 60 per cento dei voti.

Fatti e cifre del Paese

Popolazione: 5 571 200 (2012)

Aspettativa di vita:Donne: 73,91 Anni, Uomini: 65,27 Anni (2012)

Tasso di analfabetismo (15-24 anni): 99,6% (2010)

Reddito nazionale lordo pro capite: 1070 USD (2011)

Informazioni sul Paese e contesto

La Repubblica del Kirghizistan, che ha raggiun-to l’indipendenza dall’Unione Sovietica nel 1991, continua a essere una delle ex repubbliche sovieti-che più povere. A differenza degli Stati confinanti il Kirghizistan dispone di modeste risorse naturali di cui l’economia del Paese potrebbe beneficiare. Tra i principali beni di esportazione vi sono oro, tessili, frutta e verdura e le rimesse di circa un milione di migranti kirghisi che vivono in Kazakstan e in

CooPeRAzIone svIzzeRA In KIRghIzIsTAn

FACTsheeT PAeseFebbraio 2013

Bishkek

AzerbaijanArmenia

Bahrain

Bhutan

Georgia

Iraq

KuwaitNepal

India

Qatar

Russia

Afghanistan

Kirghizistan

Kazakistan

Cina

Pakistan

TagikistanTurkmenistan

Uzbekistan

Tashkent

Douchanbé

Osh

Jalal-Abad Naryn

KarakolKant

Valle di Fergana

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medicina preventiva. Ciò ha già portato frutti: certi servizi di base sono ora accessibili a tutta la popola-zione, risultando nel miglioramento di alcuni indica-tori chiave, come ad esempio la mortalità infantile, che è diminuita sensibilmente. Tra le aree di intervento della cooperazione svizzera rientra anche il sostegno alla formazione medica, com-presa l’introduzione di nuovi corsi e metodi di insegna-mento, finalizzato ad aumentare il personale sanitario qualificato nelle zone rurali. L’istituzione di comitati co-munitari per le questioni legate alla salute ha riscosso un notevole successo: le comunità rurali sono incorag-giate a definire le loro priorità e i loro problemi sanitari al fine di elaborare soluzioni con l’aiuto del ministero della sanità. L’obiettivo perseguito dai comitati comu-nitari dei villaggi è di dare consigli per condurre una vita sana. Nella provincia di Naryn il programma ha avuto un tale effetto positivo sulla salute e sulla parte-cipazione locale da essere stato esteso a tutto il Paese. Il programma inoltre mira a promuovere l’autonomia degli ospedali, dando un’ attenzione particolare alla direzione e alla formazione del personale, e alla qua-lità e alla gestione delle risorse finanziarie. Un altro progetto è rivolto ai rifiuti ospedalieri, i qua-li, se non eliminati correttamente, possono mettere a repentaglio la salute sia del personale che dei pazien-ti e dell’ambiente. Sono 119 le strutture sanitarie in tutto il Paese nelle quali sono state introdotte norme per l’ eliminazione sicura dei rifiuti, accompagnate da misure di controllo delle infezioni volte a ridurre il rischio di infezione negli ospedali. Questi progetti sono sostenuti in primo luogo dalle autorità sanitarie nazionali, dalla Banca Mondiale e dalla Croce Rossa Svizzera.

Riforme e infrastrutture del settore pubblico

Per il governo kirghiso la riforma del settore pubblico è una priorità politica: siccome si tratta qui di placare il malcontento pubblico accumulatosi durante gli anni per le accuse di corruzione contro il Governo e per la mancanza di accesso equo a servizi pubblici adegua-ti. L’obiettivo principale del sostegno della Svizzera nell’ambito delle riforme del settore pubblico è quel-lo di promuovere una gestione delle risorse pubbli-che trasparente ed efficiente. Una delle attività che la Svizzera appoggia a livello governativo, fornendo sostegno in primo luogo al ministero delle finanze, mira a migliorare la gestione delle risorse finanziarie statali. Mediante lo scambio di esperienze e com-petenze la Svizzera intende rafforzare il processo di preparazione del bilancio statale, mobilitare le risorse interne per promuovere lo sviluppo e aumentare la trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche. Un altro tipo di sostegno è dedicato alla realizzazione di accurate analisi e previsioni economiche. La Svizzera aiuta inoltre la banca nazionale kirghisa a rafforzare le proprie capacità di supervisione, contribuendo così alla stabilità economica del Paese.

sostegno svizzero alla Repubblica del Kirghizistan

La Svizzera è presente in Kirghizistan dal 1992. L’aiu-to della Svizzera mira a promuovere una transizione sociale ed economica pacifica mediante progetti a sostegno delle istituzioni pubbliche, con l’intenzione di rendere i servizi pubblici per la popolazione più equi, accessibili ed efficaci. La strategia di cooperazione Svizzera per il Kirghizi-stan 2012–2015 si articola in tre temi prioritari: salu-te, settore pubblico (riforme e infrastruttura) e svi-luppo del settore privato. I programmi realizzati in queste aree tematiche sono sostenuti dalla Direzione dello Sviluppo e della Cooperazione (DSC) e dalla Se-greteria di Stato dell’ Economia (SECO) in collabora-zione con partner locali e internazionali. La Svizzera sostiene inoltre un programma regionale per la gestione delle risorse idriche in Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan.

salute

Negli anni successivi alla dissoluzione dell’Unione So-vietica il sistema sanitario kirghiso è stato confrontato con gravi problemi di finanziamento, mentre la po-polazione kirghisa ha dovuto affrontare malattie che colpiscono sia i Paesi dal reddito basso, sia quelli più sviluppati. Il tasso di mortalità infantile e materna è ri-masto alto e sono aumentate le malattie cardiovasco-lari che sono diventate la principale causa di mortalità.Nel 1996 è stata avviata una riforma sanitaria nazio-nale sostenuta principalmente da Svizzera, Germa-nia, Regno Unito e Banca Mondiale. La riforma volta ad appoggiare la transizione da un sistema sanitario costoso e centralizzato di stile sovietico a un siste-ma più accessibile, con un’attenzione particolare alla

Fatti chiave: spesa annua per la salute pro capite: Kirghizistan USD 102 Svizzera USD 4011

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Sul piano locale la Svizzera aiuta la popolazione rura-le a prendere coscienza dei propri diritti e delle con-dizioni dei servizi pubblici affinché ne siano migliorati sia l’accesso che i meccanismi di responsabilizzazione a livello comunale. Nel quadro dei progetti di miglio-ramento dei servizi pubblici la Svizzera sostiene anche la costruzione di nuove infrastrutture e il ripristino di infrastrutture esistenti nel settore idrico ed energeti-co. Gli investimenti destinati alle infrastrutture sono accompagnati da misure intese a migliorare la qualità della conduzione delle rispettive società di gestione. Tra i progetti prioritari vi è infine il ripristino di si-stemi di gestione dell’acqua potabile e delle ac-que reflue nei centri di Osh e Jalal-Abad atti a garantire entro il 2014 un approvvigionamento idrico sicuro e sostenibile e un servizio affidabi-le di smaltimento delle acque reflue. Progetti si-mili sono stati avviati a Bishkek, Karakol e Kant. I progetti sono realizzati con il sostegno del ministero delle finanze, delle amministrazioni comunali e locali, della società civile e delle comunità.

sviluppo del settore privato

Sebbene la crescita dell’economia kirghisa sia stata dinamica, per rafforzare ulteriormente l’economia, e di conseguenza ridurre la povertà, occorre favorire lo sviluppo di un settore privato forte, mediante la crea-zione di posti di lavoro e di nuovo vigore economico. In questo contesto la Svizzera assicura il suo sostegno a progetti volti a migliorare il clima degli investimenti e l’accesso ai finanziamenti per le piccole e medie imprese (PMI), tramite la riduzione del divario tra una solida base legale e un’inadeguata esecuzione.Oltre all’avvio di progetti volti a migliorare l’accesso a finanziamenti, il programma è finalizzato a raffor-zare le conoscenze in ambito finanziario di aziende e

privati e a fornire agli istituti di finanziamento consigli su come rendere più veloce e precisa la procedura di decisione nell’ambito delle richieste di credito. Gli interventi a livello di mercato, il miglioramento della governance e l’ aumento della trasparenza nel settore finanziario sono di fondamentale importan-za. Affinché il Kirghizistan possa sviluppare il suo potenziale di esportazione, la Svizzera lo appoggia nell’attuazione di riforme sul piano sia nazionale sia aziendale. Mediante la fondazione di un istituto na-zionale di controllo della qualità, la Svizzera aiuta a favorire l’accesso dei prodotti provenienti dal Kirghi-zistan ai mercati internazionali. Oltre a promuove lo sviluppo di settori che producono beni di esportazio-ne, quali ad esempio cotone biologico, tessuti e indu-menti, e la crescita delle aziende private mediante la creazione di adeguate condizioni, la Svizzera fornisce assistenza diretta alle società di esportazione e so-stiene la creazione di PMI e l’imprenditorialità in ge-nerale tramite la creazione di servizi di sviluppo degli affari in tutto il Paese. Inoltre, l’impegno svizzero consiste nello sviluppo di posti di lavoro per gli abitanti delle zone rurali nel sud del Paese, in particolare per i giovani. La creazione di nuove opportunità di lavoro e di formazione per i giovani provenienti da villaggi rurali è molto impor-tante, perché fornisce nuove prospettive e frena l’e-migrazione verso le città o i Paesi confinanti. La man-canza di speranza nel futuro rappresenta una delle possibili ragioni della partecipazione di giovani nei recenti conflitti verificatisi nel sud del Kirghizistan. I progetti sono realizzati con il sostegno del ministero delle finanze, della società civile, d’istituti finanziari internazionali e di organizzazioni non governamentali.

Fatti chiave: nel sondaggio sul Doing Business condotto dalla Banca Mondiale nel 2011, il Kirghizistan occupa il 70° posto su 183 Paesi

Ulteriori attività in Kirghizistan

Promozione della paceIn seguito agli scontri verificatisi nel sud del Kirghi-zistan nel 2010, la Svizzera ha fornito aiuto umani-tario alla popolazione colpita. La Svizzera continua a sostenere iniziative dell’Organizzazione per la Si-curezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) volte a migliorare la sicurezza della popolazione, tramite programmi di mediazione per i leader delle comuni-tà locali e corsi di formazione per la polizia. La Sviz-zera è inoltre impegnata nel ripristino di strutture sociali nel sud del Paese.

CulturaNell’ambito della cooperazione anche la cultura riveste un ruolo importante. Dal 1998, la Svizze-ra sostiene in tutta l’Asia centrale progetti volti a promuovere l’arte e la cultura, con l’intenzione di costruire società più aperte, dinamiche e ben inse-rite nel contesto globale. Tra le principali attività di questo programma vi è il ripristino di attività cultu-rali nelle zone rurali svantaggiate del Kirghizistan e la promozione di coproduzioni interculturali.

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La gestione delle risorse idriche: una sfida regionale

L’economia del Kirghizistan, così come quella del Ta-gikistan e Uzbekistan, dipende in modo sostanziale dalla produzione agricola, i cui sistemi d’irrigazione divorano quasi il 90 per cento dell’acqua potabile. Controversie sulla gestione delle risorse idriche han-no generato tensioni tra Kirghizistan, Uzbekistan e Tagikistan in particolare nella valle di Fergana, che costituisce un territorio comune ai tre Paesi e in cui si genera un terzo della produzione agricola dell’Asia centrale. La Svizzera è presente nella valle di Fergana dal 2001 con un programma di gestione delle risorse idriche volto a promuovere un uso più integrato e efficiente dell’acqua e a incoraggiare la popolazione locale a partecipare al processo decisionale in materia di di-stribuzione. Un obiettivo a lungo termine è di favorire la stabilità regionale aiutando i tre Paesi ad affrontare le com-plesse problematiche legate alla gestione dell’acqua tramite un dialogo aperto basato sui fatti e su analisi oggettive.Il programma regionale è eseguito principalmente in cooperazione con la Banca Mondiale e la Banca allo Sviluppo Asiatica.

Temi trasversali

La Svizzera sostiene la parità tra uomini e donne. Questo si traduce nell’aumento della partecipazione e della rappresentanza femminile in tutte le fasce del settore pubblico e privato e a tutti i livelli decisionali. Per raggiungere tali obiettivi occorre agevolare l’ac-cesso alle informazioni e aumentare le competenze in materia di diritti e di procedure. Inoltre, la Svizzera s’impegna affinché le donne non diventino vittime di violenza domestica, di discriminazioni nell’accesso alla giustizia, nella ricerca di un impiego e nell’acces-so a servizi statali. La sensibilità di riconoscere potenziali tensioni e con-flitti è alla base di ogni intervento. La Svizzera applica un approccio di tipo «do no harm» (non fare danni) a tutte le sue attività tramite l’istituzione di comitati multietnici per le questioni legate alla salute e tramite la promozione dell’ accesso ai servizi pubblici di tutti i ceti della popolazione. La Svizzera promuove la Good Governance (respon-sabilità pubblica) quale requisito indispensabile per lo sviluppo di un Paese. Dei cinque principi adottati dalla Svizzera (responsabilità, partecipazione, traspa-renza, non discriminazione ed efficacia), i primi due rivestono una particolare importanza, laddove ad esempio gli esponenti politici sono chiamati a spie-gare e giustificare le loro decisioni ai cittadini o dove i cittadini sono invocati a formulare i loro bisogni.

Contributo 2012–2015

L’importo totale del contributo per il Kirghizistan ammonta a 67,5 milioni di CHF ripartiti su quattro anni. In base alla decisione del Parlamento svizzero è possibile un aumento dello stanziamento di fondi nel corso del periodo di durata del programma.

Inoltre, il contributo al programma regionale per la gestione delle risorse idriche ammonta a 40 milioni di CHF su quattro anni.

Aiuto internazionale della svizzera

Il Parlamento svizzero ha approvato il Messaggio sulla Cooperazione Internazionale 2013–2016, che illustra le quattro principali aree d’ intervento della cooperazione svizzera. L’area d’intervento dedicata alla cooperazione con gli stati dell’Europa dell’Est e della Comunità di Stati Indipendenti (CSI) mira a rafforzare la democrazia e la tutela dei diritti dell’uomo e a promuovere l’econo-mia e lo sviluppo sociale. Le attività di cooperazione svizzera in Asia centrale sono guidate da due enti governativi, ovvero dalla Direzione dello Sviluppo e della Cooperazione (DSC) e dalla Segreteria di Stato dell’Economia (SECO).

Fatti chiave: in Kirghizistan l’irrigazione consuma il 90 per cento delle risorse idriche

Governance (respon-sabilità pubblica), specificità di ge-nere e la gestione dei programmi con sensibilità ai conflitti (Conflict sensitive programme ma-nagement, CSPM) costituiscono i temi trasversali promossi in tutti i program-mi della Svizzera in Kirghizistan.

Promozione della pace e cultura Budget: 6,5 milioni di CHF

salute Budget: 14 milioni di CHF

sviluppo del settore privato Budget: 17,5 milioni di CHF

Riforme del settore pubblico Budget: 29,5 milioni di CHF

Impressum

Dipartimento Federale degli Affari Esteri DFAE

Direzione dello Sviluppo e della Cooperazione DSC

3003 Berna, Svizzera

www.deza.admin.ch

Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della

ricerca DEFR

Segreteria di Stato dell’economia SECO

3003 Berna, Svizzera

www.seco-cooperation.admin.ch

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