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Modelli ed eventi politici (XVII e XVIII secolo)

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Assolutismo: modello dominante nel ‘600 Costituzionalismo (e riv.ingl.) Assolutismo illuminato Rivoluzione francese: motivi La rivoluzione borghese (1789-91) La radicalizzazione (1792-94) La reazione alto-borghese (1794-99) Dalla repubblica all’Impero: continuità e

rottura con la rivoluzione

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L’assolutismo: modello dominante nel ‘600

Francia e Spagna come

Stati esemplari

Sovrano: ab-solutusda ogni controllo

Accentramento dei poteri e limitazione

della feudalità

Controllodell’economia

(mercantilismo)

Politica esteradi prestigio

(guerre)

Concezione patrimonialedello stato

Censura sulla cultura e sulla

religione

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Settori interessati alle riforme

1. società (riforma del diritto penale e del codice di procedura penale; interventi nel campo dell’istruzione e dell’assistenza)

2. economia (catasto teresiano, bonifiche, libero mercato dei grani secondo i principi della fisiocrazia)

3. rapporti stato-Chiesa (giurisdizionalismo; espulsione dei gesuiti; soppressione manomorta ecclesiastica e ordini religiosi contemplativi; concorrenza nel campo dell’assistenza)

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La Rivoluzione francese: i motivi

diffusione di una cultura illuministica radicale, di contro a rigidità istituzionale

Presenza di una borghesia (finanziaria e professionale) abbastanza forte

Relativa prosperità della Francia, nonostante una congiuntura difficile

Deficit del bilancio per spese militari e sprechi di corte

Profonda iniquità del sistema fiscale e rappresentativo (società di ordini che comporta la presenza di privilegi)NB: per una panoramica delle classi sociali vedi la voce “crise sociale” in: http://fr.wikipedia.org/wiki/Causes_de_la_Révolution_française#L.27impossible_r.C3.A9forme_fiscale

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La rivoluzione borghese (1789-1791)

Convocazione Stati generali, (su iniziativa dei due ordini privilegiati) per scongiurare la riforma fiscale necessaria a sanare il deficit del bilancio

Questione della rappresentatività (chi rappresenta la “nazione”? chiede il Terzo stato); Assemblea Nazionale (poi Costituente)

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L’assalto alla Bastiglia

Si tratta di un evento dotato di forte rilievo simbolico, più che di importanza strategica. La Bastiglia era l’emblema dell’assolutismo, perché vi erano detenuti i nemici del re, arrestati in modo arbitrario.

L’assalto fu deciso quando di scopri che il re stavo organizzando un colpo di stato ammassando truppe attorno a Versailles. Era il 14 luglio 1789 (ora festa nazionale francese)

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L’abolizione del sistema feudale

Gli avvenimenti parigini ebbero un’eco immediata nelle campagne, dove ebbe luogo una grande jacquerie: i contadini, vedendo molti aristocratici fuggire all’ estero, credettero alla voce che i nobili pagavano dei briganti per bruciare il grano in erba (grande peur) e assaltarono i loro castelli per distruggerne gli archivi: qui si conservavano infatti i documenti che legittimavano i privilegi aristocratici.

Per portare la calma, l’assemblea nazionale costituente decretò l’abolizione del sistema feudale, e quindi l’eliminazione dei diritti dei signori sui contadini.

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La dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino (1789)

La dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino (26 agosto) si rifà alla dichiarazione di indipendenza degli USA, e, prima ancora, alle idee-forza dell’illuminismo: dalla premessa che tutti gli uomini nascono liberi ed eguali nei diritti, derivano il concetto di sovranità popolare e di separazione dei poteri (per impedire forme di assolutismo tali da compromettere questi diritti fondamentali). In pratica si arrivò al suffragio censitario (non universale), con esclusione dal voto dei più poveri.

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Riepilogo dei fatti salienti della fase costituente

– Emigrazione aristocratica e “grande paura” (luglio)– Abolizione sistema feudale (4 agosto)– Dichiarazione diritti dell’uomo e del cittadino (26

agosto)– Costituzione civile del clero (1790)– I^ Costituzione (13 settembre 1791) per cui la

MONARCHIA francese diventa Costituzionale:– divisione poteri; – elezioni a suffragio censitario; – decentramento amministrativo).

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La radicalizzazione (1792-1794)

L’assemblea legislativa FogliantiPaludeGiacobini

•Prospettiva di una guerra all’Austria (ostilità dei soli Giacobini con Robespierre)•Dichiarazione di guerra (20 aprile 1792): iniziano le sconfitte•Tentativo di fuga del re: cattura e sospensione dalla carica•Si passa alla FASE REPUBBLICANA: la Convenzione

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La convenzione

Abolita la monarchia Comitato di salute Pubblica Gli sforzi della convenzione si concentrano nel

tentativo di evitare la disfatta militare: leva di massa (rivoluzionaria)

2^ costituzione: REPUBBLICANA, A SUFFRAGIO UNIVERSALE

Opposizione aristocratica, alto-borghese e popolare (Vandea)

GiacobiniGirondiniPalude

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La fine della monarchia:(21.9.1792) il re è condannato a morte assieme a Maria Antonietta

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Uomini e fatti della Convenzione

L’emergenza militare permette la formazione di un esecutivo (Comitato di Salute pubblica) dotato di poteri eccezionali: Tribunale rivoluzionario, legge dei sospetti, esecuzioni sommarie

Fuori gioco le forze monarchico-costituzionali; si radicalizza la lotta politica: Robespierre vs. Brissot (anche nelle scelte di politica economica: controllo dei prezzi vs. liberismo)

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La radicalizzazione

La convenzione rappresenta la fase più aspra della rivoluzione, caratterizzata da processi sommari ed esecuzioni di massa. Si arriva anche alla “scristianizzazione”, con la creazione di un calendario rivoluzionario basato sul ritmo delle stagioni

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La reazione alto-borghese (1794-99)

Non appena cessa l’emergenza militare, Robespierre viene eliminato (reazione Termidoriana: 27 luglio 1794)

Vengono sciolti i club giacobini Liberalizzazione del mercato: inflazione,

malessere sociale, agitazioni (Congiura degli Eguali)

Siamo sempre in un contesto

REPUBBLICANO

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Dal direttorio al consolato: fine della repubblicaDapprima viene varata una 3^ costituzione (di nuovo a suffragio ristretto), che prevede un Direttorio e due assemblee legislative (repubblica)Di fatto avviene una progressiva concentrazione del potere personale dei generali, che, attraverso colpi di stato (e successive nuove costituzioni), porta prima al Consolato, e quindi alla dittatura personale di Napoleone Bonaparte .Segnalatosi nella campagna d’Italia del 1797,si farà proclamare Primo Console e poiimperatore nel 1804.

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Napoleone Bonaparte Imperatore

Conserva la legislazione più innovativa della rivoluzione francese, specie sul piano del diritto privato (proprietà, famiglia), grazie al Codice Civile

Interpreta il bisogno di pacificazione della Francia dopo una lunga guerra civile

Ma realizza un modello di stato dittatoriale, ripristinando l’istituto dell’impero (anche se si pone la corona sul capo da solo)

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L’Italia nell’età napoleonica

Dopo la 1^ campagna d’Italia, che si concluse con il trattato di Campoformio, il Veneto fu ceduto all’Austria, mentre in Italia si aprì il triennio giacobino, che vide sorgere diverse repubbliche (altri territori furono annessi alla Francia). Dopo alterne vicende, fu creato un Regno d’Italia, Veneto incluso, che disponeva di un proprio esercito, di una bandiera (tricolore) di un Parlamento (Piemonte, Toscana, Lazio erano incluse nella Francia). In queste aree fu abolito il feudalesimo ed introdotto il Codice Civile.

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L’Europa napoleonica

Una volta conquistata militarmente l’Europa delinea una nuova geografia politica più semplice e più attenta agli interessi delle nazioni, ma impone ai paesi europei conquistati requisizioni economiche e di beni artistici in una logica di dominio imperialistico.

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Glorie e sconfitte di Napoleone

Dopo aver conquistato l’ Europa continentale, grazie al suo genio militare e alla forza giovanile delle sue armate, Napoleone andò incontro ad una disastrosa campagna di Russia (1812), e subì altre due sconfitte a Lipsia e Waterloo (1815) che segnò la sua fine politica. Fu relegato dagli inglesi nell’isola di Sant’Elena, dove morì nel 1821.

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The end

Adesso tocca a voi!