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SABATO 15 AGOSTO 3www.rivieraweb.it EVENTI

Gioiosa Jonica: Piazza Vittorio Veneto, ore 15:00, VIII Trofeo di Automodellismo; Gioiosa Jonica:Area Verde di Via Rocco Gatto, ore 21:00, VIII Festa degli “Amici di San Rocco”

Marina di Gioiosa Jonica: Festa in Onore di S.S. Maria del CarmineMonasterace: Agriturismo bio-ecologico ‘a Lanterna, dalle ore 20:00 e fino al 23 agosto, SUR al Sud,

dipinti e collage di Rita Pedullà ispirati al Sud, Area Archeologica, Festival Jazz, ore 21:30, Doppio SognoLive e Slanting Dots Trio

Roccella Jonica: ex Convento dei minimi, ore 19:00, Rassegna Cinematografica in ricordo di IngridBergaman; Roccella Jonica: Manifestazione per il 50°Anniversario Dello Scoutismo

Siderno: Lungomare,ore 18:00, XIII Expo Canina città di Siderno; Siderno:C/da Donisi, a partire dalleore 19:00, Festa dell’Emigrante, Convegno Emigrazione, Concerto dei Suddanza; Siderno: Villa

Comunale, ore 21.00, Orti Urbani e concerto “Indo Kalabristani Band”Stilo: Piazza San Francesco, ore 21.00, Concerto Folk dei Pizzica Pugliese e dei Taranta Calabra

16Agosto

Bivongi:Mercato della BadiaCasignana:Festa di S. Rocco, Nomadi in concerto

Gerace: Chiesa di San Francesco d’Assisi, dalle ore 18:00 e fino al 22agosto, Mostra di Giuseppe Correale “Forme Di Donna”

Gioiosa Jonica: Palazzo Amaduri, ore 21:30, iniziativa in ricordo delGiudice Massimo Luciano Calvari

Locri:Corte del Palazzo Comunale, ore 21:30, RappresentazioneTeatrale: “Lisistrata” Regia di Cristiano Roccamo

Roccella Jonica:Manifestazione per il 50°Anniversario delloScoutismo; Roccella Jonica: ex Convento dei minimi, Festival Jazz,

ore 18:00, Duo Scarcella BuonasorteSiderno: Villa Comunale, Festival Jazz, ore 21:00 “Biogroove”, ore

22:30 “Ettore Fioravanti 4tet”

17Agosto

18Agosto

20Agosto

Agnana: Festa della Madonna della MisericordiaArdore: Via Lungomare, dalle ore 17:00 e fino al 19 agosto, Artigianato

& DintorniCaulonia: Piazza Mese, Kaulonia Tarantella Festival, ore 21:00, Antonio

Infabntino & Tarantati RotantiCiminà:Centro Storico, ore 20:30, Sagra del Caciocavallo

Gambarie d’Aspromonte:Piazza Mageruca, ore 20:00, Gambarie RockFestival 2015

Gerace: Chiesa di S. Francesco d’Assisi, dalle ore 21:00 e fino al 19 agos-to, Concerti di Musica da Camera dei partecipanti alla Masterclass

“Borgo in Musica 2015”Gioiosa Jonica: Palazzo Amaduri, ore 18:00, Ensamble di FisarmonicheLocri: Corte del Palazzo Comunale, ore 21.00, Spettacolo di burattini:

“Pulcinella e Zampalesta nella Terra dei Fuochi”Marina di Gioiosa Jonica: Teatro Romano, ore 21:30, Mystia Festival:

“L’altra Iliade”Monasterace: Piazza Portosalvo, ore 21:30, Convegno: “Donne e

Uomini”Roccella Jonica: ex Convento dei minimi, Festival Jazz, ore 18:00,

Concerto: “Rosario di Rosa Trio”Siderno:Villa Comunale, Festival Jazz, ore 21:00 “Giulia Facco Trio”, ore

22:30 “Camera Soul”

Caulonia: Piazza Mese, Kaulonia Tarantella Festival, ore 21:00,Med Free Orkestra

Gerace:Sagra dei Prodotti TipiciGioiosa Jonica:Palazzo Amaduri, ore 18:00, Mostra

“L’Armata di Mare del Regno delle Due Sicilie”Monasterace: Centro, ore 20:30, Manifestazione per le

Vittime della StradaRoccella Jonica: Auditorium Comunale, Festival Jazz , ore18:00, “Italian Short Stories” Tommaso Starace Quartet;Teatro al Castello, Festival Jazz, ore 21:00, Roscoe Mitchell

Trio, Gansan & Tamount IfassenSan Nicola d’Ardore:Piazza della Chiesa, ore 21:00,

“Favuriti… Poeti”, 8° incontro di poeti dialettaliSiderno:Piazza Portosalvo, Shopping Night

Siderno Superiore: Anfiteatro, dalle ore 21:30, “La Ruota dellaMemoria” e concerto “The Five Stones”

Stilo: Teatro in Piazza, ore 21:30, Opera in vernacolo: “DonNicola ‘U Jumbarusu”

Caulonia: Piazza Mese, Kaulonia Tarantella Festival, ore 21:00,Peppe VoltarelliMarina di Gioiosa Jonica: Teatro Romano, ore 21:30

Mystia Festival, Teatro Famiglie:“Cuore”, dal Risorgimento alla Grande GuerraMonasterace: Piazza Portosalvo, ore 16:30,Criathlon a cura del Comitato Locale CroceRossa Italiana di MonasteraceRoccella Jonica: Auditorium Comunale,Festival Jazz, ore 18:00, Effetto Zy; Teatroal Castello, Festival Jazz, ore 21:00, JuliusOrlando with the Heliocentrics eGabacho MoroconnectionSiderno: Lungomare Nord, Concerto“Fratelli Nizzardo”; Siderno:C/da Salvi,Chiesa M. S. Annunziata, ore 18:30,Presentazione del Cd: “Signore Solo Tu”di Giovanni Gardini

Stilo:Piazza San Francesco, ore 21:30, “Stiloin Musica – Il Proscenio D’ Autore”

21Agosto

Caulonia: Piazza Mese, Kaulonia Tarantella Festival, ore21:00, Eugenio BennatoGerace: Chiesa di S. Francesco d’Assisi, ore 21:00,Concerto dell’Orchestra di Fiati “Città diCinquefrondi”

Gioiosa Jonica:Palazzo Amaduri, ore21:30, Cocktail di moda, musica ecinemaMonasterace: PiazzaPortosalvo, ore 21:30,Presentazione del libro diMatilde Ciccia: “Una MadreAnnullata”Roccella Jonica:Auditorium Comunale,Festival Jazz, ore 18:00,Tetes de Bois “l’Amore, laRivolta e l’Utopia”; Teatroal Castello, Festival Jazz, ore21:00, “Folclorica” FrancescoMarcocci Quartet; ViaUmberto I, ore 21:00, Sagra del

Pesce

Caulonia: Piazza Mese, Kaulonia Tarantella Festival, ore 21:00, TarantaProject e ReniliuGerace: Chiesa di S. Francesco d’Assisi, ore 19:30, Concerto dei

partecipanti al corso di Alto perfezionamentopianistico tenuto dal M° Cristiano Burato;Gerace: Chiesa di S. Francesco d’Assisi, ore21:30, Concerto dell’Orchestra di Fiati“Città di Gerace”Gioiosa Jonica: Piazza V. Veneto, ore21:30, Notte tra le stelle – manifes-tazione canoraMonasterace: Campo di Calcetto latoSud, ore 21:00, Torneo di Calcetto: “CriSummer Cup” a cura della Croce RossaItaliana di Monasterace

Roccella Jonica:Auditorium, Festival Jazz,ore 18:00, Daniele Sepe e Totò Sketches;

Teatro al Castello, Festival Jazz, ore 21:00,Wadada Leo Smith “Golden Quartet” e Marockin’Bass ft

Byron WallenSiderno: C/da Donisi, Festa dell’Emigrante; Siderno: PiazzaPortosalvo Evento EvangelisticoSiderno Superiore: Anfiteatro, dalle ore 21:30, “La Ruota della Memoria”e Teatro: “Sara Frida”

PER SEGNALARE EVENTI E MANIFESTAZIONI CONTATTARETEL. 0964/342689 FAX. 0964/040028 E-MAIL.

[email protected] di Pro Loco della Riviera dei Gelsomini

22Agosto

19Agosto

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SABATO 15 AGOSTO 4ATTUALITÀ www.rivieraweb.it

a quanto emerso in una serie di sen-tenze passate in giudicato che hannoriguardato indagini relative al con-trasto dell’associazione mafiosadenominata ‘ndrangheta emergeun’evoluzione che ha portato, negli

anni, a individuare l’organismo denominato“Provincia”, che sarebbe la “cupola” dell’associazionecalabrese.Secondo quanto affermato nella sentenza del processo“Primavera” la ‘ndrangheta ha una struttura “orizzon-tale”, a differenza della mafia siciliana, organizzatainvece verticalmente. È costituita da “complesso dilocali”, laddove per locale si intende quel territoriodove ci sono circa 50 affiliati. Ogni locale opera in posi-zione paritaria rispetto a tutti gli altri esistenti sul terri-torio, ma ciò non esclude che i rappresentanti dei sin-goli locali possano incontrarsi periodicamente o inoccasione di eventi particolarmente rilevanti per piani-ficare comuni strategie; ciò avviene, ad esempio, inoccasione della annuale riunione di Polsi, quando i varicapi-locale si incontrano “per stabilire influenze, rista-bilire controlli territoria¬li, concordare nuove strate-gie, consolidare vecchie alleanze fra locali o famiglie,ma anche per appianare contrasti. Ogni locale mandaa Polsi un proprio rappresentante che normalmente èil capo locale”. Nel processo “Olimpia 1”, a fronte dellaprospettata ipotesi accusatoria secondo cui la ‘ndran-gheta, pur mantenendo la sua conformazione origina-ria basata sull’autonomia delle strutture territoriali,avrebbe aggiornato il suo modello associativo orien-tandosi verso una struttura federativa di tipo piramida-le al cui vertice si colloca un organo decisionale di ver-tice (indicato come “Cosa Nuova ” - “ CupolaProvinciale”- “Provincia”), la Corte riteneva che taleipotesi non appariva sorretta da una prova sufficiente eciò in considerazione, oltre che della natura “de relato”delle dichiarazioni dei collaboratori.Nel processo “Armonia”, infine, mentre in primogrado si era affermato che le conversazioni acquisiteconsentivano di avallare l’ipotesi accusatoria, quantoall’esistenza di una struttura mafiosa allargata a piùlocali di ‘ndrangheta tutti sedenti nella zona del versan-te jonico della provincia reggina, il giudice di Appello,pur riconoscendo che dagli esiti processuali emergevala prova di un “processo evolutivo di tipo piramidale”,affermava, però, che il quadro probatorio non dimo-strava con la necessaria certezza l’esistenza di un orga-nismo stabile sovraordinato alle cosche operanti nellaprovincia e, per l’effetto, di una “direzione collegiale estabile del fenomeno mafioso”.Orbene, appare chiaro che il riferimento alla“Provincia” emergeva già dalle intercettazioni captatenell’ambito del procedimento denominato “Armonia”,ma lì, sulla base del materiale probatorio a disposizio-ne in quel procedimento, non si era potuto affermare“con la necessaria certezza” che un tale ente esistessené quali fossero, esattamente, i suoi poteri e, comun-que, in quel processo si dibatteva in ogni caso di unapresunta struttura di vertice operante solo nella fascejonica della Provincia Reggina.Gli elementi acquisiti nel corso del procedimento“Crimine” hanno consentito di approfondire in modoproficuo la questione se la ‘ndrangheta sia un’organiz-zazione unitaria governata da un organismo di verticee di pervenire alla positiva affermazione che tale orga-nismo di vertice esiste, è denominato “Provincia” e hacompiti, funzioni e cariche proprie, che esplica nei con-fronti di locali di ‘ndrangheta che operano sia all’inter-no della provincia di Reggio Calabria che in altre regio-ni e perfino all’estero.

RIVIERA

D

GIUDIZIARIA

La struttura della ’ndrangheta nell’evoluzione

processuale

Zes come Zeus, per rilanciare l'Olimpo Italia ELEONORA ARAGONA

atata bollente passata dalla RegioneCalabria al Governo, l’approvazionedella Zona Economica speciale per ilporto di Gioia Tauro è stata deliberatadalla giunta Oliverio. Per chi non sapes-se cosa sia la Zes è una zona in cui si

applica una tassazione speciale, è uno strumentoideato per incentivare lo sviluppo delle aree pre-scelte aumentando la concorrenzialità agevolandofiscalmente le società che scelgano il porto di GioiaTauro, nel caso specifico, per i loro affari. I toni enfatici con cui è stata presentata l’azionedell’amministrazione sono giustificati, una volta

tanto. Il passo è importante e merita rilievo. Dopoanni di ritardi e inefficienze nella politica di svilup-po e sulla crescita del porto e della retroportualità,era ora che giungesse un atto concreto. Un salto inavanti che arriva comunque dopo 8 mesi dall’ele-zione, ma meglio tardi che mai. Un passo che però non deve far credere che ades-so la strada sia in discesa o che la Zes sia già realtà.La patata bollente come dicevamo è solo passatadalle mani calabresi a quelle dell’amministrazionecentrale. Spetterà al Governo adesso dimostrare divoler concretizzare un impegno che Oliverio & co.hanno assunto con la popolazione calabrese, maanche italiana. Se infatti a Gioia Tauro la Zes saràrealizzata e se il Governo attuerà tutte le politichepreviste per la portualità in Italia nel DecretoSblocca Italia e nel Piano strategico della portualitàe della logistica. I punti individuati in questo piano per ridare slan-cio a questo snodo strategico della logistica e deitrasporti in Italia sono nove e la Zes non è che unelemento marginale di un processo molto più arti-colato.Quindi invece di esaltare un’azione che arrivacome minimo con due anni e 8 mesi di ritardo è ilcaso di non farsi distrarre e entusiasmare da quelloche tutto al più deve essere la prima di una serie dibandierine da piantare per scalare una montagna.Sulla collaborazione del Governo nazionale allarealizzazione dei nove punti indispensabili a recu-perare competitività nei traffici marittimi da partedell’Italia i dubbi restano e non sono pochi. Losnellimento delle procedure burocratiche, incre-mentare la trasparenza dei servizi, migliorare i col-legamenti marittimi e ferroviari, integrare il siste-ma logistico, le infrastrutture, incentivare l’utilizzodi innovazione nei porti italiani, rendere sostenibi-

le questo tipo di commercio, rendere programma-bili le risorse finanziarie e infine formare un coor-dinamento nazionale che si impegni ad attuare legoverance europee per il sistema Autostrade delmare. Si può intuire che la Zes non sia che un granellinodi sabbia in questo contesto. In particolare perGioia Tauro c’è da tener ben presente che senzauna seria implementazione del trasporto su rotaie,senza che si renda il porto efficiente per smaltire ilpiù possibile le operazioni di dogana e i controllisulle merci (ad esempio attualmente ogni analisieffettuata sulle merci del porto viene fatta la Zessarà un’azione abbastanza inutile, almeno per losviluppo della Calabria. È un discorso già fatto, se icontainer continueranno solo a transitare sullebanchine del porto calabrese per essere reimbarca-ti su altre navi che li porteranno nei porti di mezzaEuropa. Solo in questi nuovi porti, spagnoli, olan-desi, francesi ecc., saranno aperti i container e lemerci saranno quindi riassemblate e preparate daoperai specializzati per essere consegnate a rivendi-tori e magazzini. È questo il passaggio che si devemirare a portare nei porti italiani, a Gioia Tauro,con la Zes e con altre decine di interventi che ilGoverno si deve sbrigare a mettere in atto primache sia troppo tardi, sempre che il divario con laconcorrenza non sia ormai incolmabile. Altrimentii giovani calabresi, ma non solo, andranno aBrugges o Valencia a trovare il lavoro che manca inItalia. Oggi più che mai, con l’ampliamento del canale diSuez e quindi con l’incremento dei traffici nelMediterraneo sarebbe un crimine contro le giovanigenerazioni di italiani disperate e pronte a emigra-re, sarebbe un delitto contro di loro continuare anon agire.

Dopo anni di ritardi e inefficienzenella politica di sviluppo e sullacrescita del porto e dellaretroportualità finalmente un attoconcreto da parte della Regione. Lapatata bollente passa adesso alGoverno che dovrà dimostrare divoler concretizzare un impegno cheOliverio & co. hanno assunto con lapopolazione calabrese, ma ancheitaliana.

P

Ancora una volta, la nostra amata Locride si rende celebre protagonista e porta alto il suobuon nome. Avete mai visto la serie televisiva “Senza Traccia”? Il telefilm ambientato a NewYork che si prodiga alla ricerca delle persone scomparse in onda su Raiuno. Jack MichaelMalone, l’attore principale interpretato da Anthony La Paglia, ha origini calabresi. Il nonnopaterno, infatti, era nientepopodimenoche di Bovalino, emigrato ad Adelaide, in Australia. Ilnostro personaggio ha anche due fratelli: Jonathan, anche lui famoso attore, e Michael.Attualmente vive a Santa Monica, in California, e ha perso totalmente il suo tipico accentoaustraliano in favore di quello americano. Ha ricevuto famosi awards per la sua professionetra cui il Golden Globe proprio per la serie in questione. È sposato con l'attrice australianaGia Carides e ha una figlia di nome Bridget. La Paglia si impegna molto anche nel volontaria-to tenendo corsi di recitazione per il Young Storytellers Program, fondazione che sviluppa l'al-fabetizzazione dei giovani abbienti attraverso l'arte della narrazione sulla base di esercitazio-ni di gruppo e one-to-one mentoring. Complimenti a questa figura poliedrica di origini locri-dee.

K.C.

La Locride si tinge di giallo nella serie “Senza Traccia”

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SABATO 15AGOSTO 6www.rivieraweb.it

RIVIERA

Lo scorso febbraio al consensificio-nominificio della regione Calabriaè scoppiata una corsa forsennataalle cariche last minute. Cento

tondi tondi i posti in palio per designarei componenti di spettanza al consiglioregionale all'interno di enti, consorzi,fondazioni, comitati, collegi sindacali eorganismi vari concepiti - ma è solo unasupposizione avventata - per "renderegrazie" a chi è stato vicino alla politicanel momento del bisogno. Perchè micapuoi pretendere accomodamenti se allamano tesa dell'altro non scatta pronta,come un coltellino svizzero, la tua! Lascadenza per la presentazione delledomande, inizialmente fissata per il 9aprile alle 14, viene prorogata: i botte-ghini rimangono aperti fino a maggio,pare per un problema di ordine tecnicoalla casella di posta elettronica certifica-ta a cui dovevano essere trasmesse ledomande, che decide di fare i capricciproprio il giorno della scadenza. In tantissimi si sono lasciati trascinare daquesta travolgente e vacua fiumana delconsenso: 8.847 le istanze presentate,una caterva, tanto che è stato necessariocostituire due gruppi di lavoro per esa-minarle. Quaranta le figure ricercate,alcune di una certa importanza sociale,come il garante per l'infanzia, il garantedella salute e quello per i rifugiati e irichiedenti asilo; altre inutili se nonaddirittura ridicole (vedi "Nomina di unrappresentante della Regione nellacommissione per la metodologia dimisura del rumore aeroportuale dell'ae-roporto di Sant'Anna di Isola CapoRizzuto" o "Nomina di un componentenel cda del consorzio per la tutela delcedro di Calabria"). Naturalmente sitratta di nomine previste dalla legge,quindi nulla di azzardato o trascenden-tale. È infatti la legge, ad esempio, che"impone" che i membri che farannoparte del comitato di esperti per la pro-grammazione e lo sviluppo regionaledell'attività teatrale abbiano "acclaratacompetenza e prestigio nazionale einternazionale" (volete forse dirmi che

scorrendo la lista dei candidati non sal-tano subito all'occhio queste stelle del

firmamento in grado di mettere su spet-tacoli da mandare in visibilio l'interavolta celeste?). Ed è sempre per legge epetulanti statuti che vengono nominatitre componenti alla Casa dell'olio extra-vergine di oliva, i cui membri non si saesattemente come trascorrano le gior-nate dal momento che, sebbene laCalabria sia la seconda produttricenazionale di olio con il suo 25%, nonriesce a piazzarlo se non a un prezzonano, mentre la Toscana che ne produ-ce solo il 7%, ne commercializza il 37%,vendendolo anche a 18 euro a bottiglia.Ma non vogliamo mica metterci a sin-dacare sulla legge?Dicevamo, tante le domande inviate:una casella di posta rigurgitante chenemmeno la cassetta delle lettere diBabbo Natale. Molte le istanze che par-tono anche da personaggi abbastanzanoti della Locride. Qualcuno ha pre-sentato addirittura pluricandidatureperchè la prudenza non è mai troppa! Ecosì ti ritrovi sempre gli stessi nomi che

lampeggiano in più liste. Ma in fondoperchè stupirsi? Volete forse supporreche chi è in grado di occuparsi di regola-rità amministrativa e contabile all'inter-no di un'azienda sanitaria, non si inten-da anche di gestione del patrimonioforestale o dissesto idrologico e idrogeo-logico, e nel tempo libero non sappia sti-lare, seduta stante, un programma stra-tegico per rilanciare la ripresa economi-ca regionale? O volete forse presumereche chi ambisce da una vita a misurare ilrumore aeroportuale non vanti ancheun'acclarata competenza e prestigionazionale e internazionale per organiz-zare un cartellone teatrale degno diBroadway?Beh forse è giunta l'ora di sfrondarlouna volta per tutte quest'albero dellacuccagna. Di scioglierla questa crocchiadella nonna, preparandoci al fracasso ealle vibrazioni che si propagherannonon appena tutte le forcine che concor-rono a sostenerla, crolleranno di colpo.

Maria Giovanna Cogliandro

Attualità

Il Nominificiodella Regione Calabria:

Una caterva di domande presentate per essere designati come componenti all'interno dienti, consorzi, fondazioni, comitati, collegi sindacali e organismi vari concepiti per"rendere grazie" a chi è stato vicino alla politica nel momento del bisogno.

ecco a voi l'albero della cuccagna

Sud Italia, il paese dei"Dottore, dottore" e dei"Lei non sa chi sono io"Il 30 luglio 2015, il Premier Matteo Renzi, con l’uscita delRapporto Svimez sull’Economia del Mezzogiorno, scopre ilsottosviluppo del Meridione. Forse non ce n’eravamoaccorti. Diciamo che è stato un po’ come scoprire l’acquacalda. Eppure, sono seguite urgenti convocazioni, dichiara-zioni allarmanti, lettera dello scrittore Saviano, etc, etc.Insomma, una vera emergenza, in piena estate. Siamo un Paese curioso! Sono vent’anni e più che il SudItalia è ridotto ai minimi termini, salvo alcuneeccezioni, e solo ora ce ne accorgiamo? Comunque, ora cheil Ferragosto si avvicina, il rapporto si allontana e tra breve,riposerà su uno scaffale. La solita tiritera è che è lo Stato ad essersi dimenticato delSud, privandolo di investimenti. In realtà il Sud Italia haricevuto molti più finanziamenti del Nord. Semplicemente,i soldi non sono andati nella direzione giusta. Perché non si affronta il vero problema che attanaglia ilmeridione, quello culturale?“Dottore, dottore”, dice l’agente Catarella al CommissarioMontalbano…! Ecco un esempio culturale tipico. La rive-renza verso un laureato. A tutti, sarà capitato di sentirsichiamare dottore, per il semplice fatto di essere laureati.Siamo l’unico Paese della Terra che chiama “dottore” quel-lo che viene considerato nel mondo anglosassone e quindiovunque, come colui che ha ottenuto un bachelor’s degreee non un doctorate. Non che questo cambi la situazione.Infatti in Italia, i laureati sono i più disoccupati. È un retaggio del nostro passato sottosviluppo. Lo stessoche ci fa chiamare onorevoli dei semplici deputati. Ma c’èun altro fatto curioso. Questo retaggio ci consegna in ere-dità due frasi celebri, molto in voga nel nostro Paese: “Malei non sa chi sono io” e “chi le ha dato il mio numero?".Provare per credere. La prima è in uso a chi si sente impor-tante e noto e che vede intralciare la propria onnipotenzadalla semplice applicazione degli obblighi di legge, la secon-da è la tipica affermazione del piccolo burocrate di provin-cia che vede esautorata la sua piccola ma ben affermataautorità. Questi due aspetti sono strettamente legati. Ilprimo è la conseguenza del secondo. Il piccolo burocrate diqualsiasi ufficio, tiene più alla propria considerazione che alrispetto per il lavoro ben svolto. La conseguenza è che lopuò superare solo chi ha molta determinazione e mezzi. Manon tutti possono permetterselo. Così tanta povera gentepermane nella rassegnazione. Ecco, il sentimento che più contraddistingue il Sud, la rasse-gnazione. Quella per un sistema di trasporti inesistente, peruna sanità pubblica inefficiente, per una burocrazia corrot-ta. Ma la voglia di lavorare non manca. È ancora possibilevedere operai anziani o giovani che lavorano di domenica.Quante gente del Sud è andata a lavorare all’estero. Sonotra le persone più apprezzate per la responsabilità chehanno nel proprio lavoro e per lo spiccato senso imprendi-toriale. Non è la voglia di lavorare che manca, ma tutto ilresto. Per questo è sbagliato paragonare il Sud Italia allaGrecia. Poi il Sud, ha un'economia di sussistenza inesisten-te nel nord Europa. Il sapere vivere di poco, dei prodottidella terra e, spesso, di molta solidarietà. La via d’uscita c’è. È cambiare la cultura sbagliata, non quel-la buona. Nel 2015, in un mondo globalizzato, con il web ingrado di rivoluzionare le coscienze, è impensabile vedere larassegnazione della gente comune. Bisogna sradicare que-sto sentimento di sudditanza ereditato dall’epoca borboni-ca. Dare coscienza che la svolta viene da una rivoluzioneculturale dal basso, con la consapevolezza dei propri diritti. Non sono i soldi che mancano, ma il sapere che la propriadeterminazione assieme a quella degli altri può cambiare lecose.

Friedrich Magnani Giornalista Svizzero

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SABATO 15 AGOSTO 8ATTUALITÀ

La polemicadella settimana

www.rivieraweb.it

IlVicepresidente della CommissioneParlamentare Antimafia Claudio Favaviene intervistato a inizio settimana daKlaus Davi e nella Locride scoppia ilcaos. Durante la trasmissione radiofo-

nica dell’opinionista e sondaggista italo-svizze-ro, l’onorevole Fava ha affermato che il sinda-co di Locri, Giovanni Calabrese, non ha maidato segnali concreti della sua opposizione allacriminalità organizzata. A onor del vero, lo sci-volone del parlamentare è stato magistralmen-te pilotato dal conduttore di “Klauscondicio”che, a nostro parere troppo maliziosamente,avrebbe domandato al suo ospite cosa maipoteva aver spinto un sindaco eletto con il 70%delle preferenze («Abbiamo controllato!» haaffermato Davi) a non partecipare a manifesta-zioni di urlato rifiuto alla ‘ndrangheta comequelle promosse dall’ANCI cui hanno aderitodiversi sindaci. Il risultato elettorale bulgarocon il quale è salito al comune, unitamenteall’atteggiamento di Calabrese (che noi che loconosciamo sappiamo attribuire al suo essereun uomo concreto, di poche parole e moltissi-mi fatti) sarebbe stato per Davi la prova incon-futabile di una collusione cui si faceva un riferi-mento velato ma al contempo preciso, facendoscattare una trappola nella quale Fava, che hadimostrato tanta, troppa ingenuità, è cascato

con tutte le scarpe. Giustamente irritato eprofondamente indignato per le affermazioniavanzate nei suoi confronti da entrambi i pro-tagonisti di questo capitolo della (dis)informa-zione, il sindaco di Locri ha risposto attraversouna lettera aperta indirizzata direttamente allaPresidente della Commissione ParlamentareAntimafia Rosy Bindi, che dovrebbe invecesapere molto bene quali siano state in questianni le battaglie condotte da Calabrese.Ultima in ordine di tempo è certamente quelladell’Ostello per la gioventù, una struttura rica-vata dalla casa di un capomafia che è statariconvertita, afferma Calabrese nella proprialettera, grazie a un finanziamento del PonSicurezza. E la nuova caserma della Guardia diFinanza, che sarà ricavata ricavata anch’essa dauna tenuta confiscata alla ‘ndrangheta?L’attribuzione del titolo di Cavaliere dellaRepubblica ai Carabinieri di Locri che parteci-parono all’operazione Sharks nel 2009? Ladecisione di estendere tutti i benefici di una“vittima di mafia” a un collaboratore di giusti-zia? Tutte queste iniziative davvero non si fre-giano di essere prese di posizione concrete neiconfronti della criminalità organizzata?È davvero necessario appuntarsi una spilla alpetto e apporre un ridicolo cartello alle entratedel paese per dichiarare guerra alla ‘ndranghe-

ta?Per Fava e Davi, che dalla loro ben comodaposizione sono evidentemente convinti che la‘ndrangheta sia quella che si vede nelle fictiontelevisive e che per intimorirla non servano leoperazioni di polizia, ma basti dirle che “faschifo”, evidentemente sì.Nel giro dei due minuti finali dell’intervista inquestione, anni e anni di lotte (e successi) nonsolo dell’ultima amministrazione locrese, maanche di quelle che l’hanno preceduta, sonostati buttati nel cesso senza che a nessunovenisse in mente che fosse opportuno pensarcidue volte prima di tirare lo sciacquone. Confrasi di circostanza si è gettata una valanga difango su un amministratore onesto, del qualesono state prese immediatamente le difese daparte di chi lo conosce bene.Ecco allora una sfilata di prese di posizione afavore di Calabrese cui ha espresso vicinanzapersino il nemico di sempre, Pino Mammoliti,perfettamente d’accordo relativamente al fattoche i cartelli non solo non servono ma, spesso evolentieri, sono solo una facciata.Come se non bastasse, saputo della replica delsindaco, anziché fare un passo indietro o, per-ché no, chiedere scusa, il conduttore radiofoni-co, forte del suo capello unto e del poteremediatico a sua disposizione, in grado di far

giungere il suo starnazzo in ogni angolo delglobo, ha aggiunto il carico da novanta.Secondo le ultime dichiarazioni, Calabrese,con il suo atteggiamento, dimostrerebbe quan-to la sua amministrazione sia poco efficace e,sol perché in grado di urlare più forte, si sareb-be sentito legittimato ad affermare che il sinda-co sarebbe un codardo.Vi sembra abbastanza?A lui no, perché la sua dichiarazione avrebbepoi abbracciato tutti i comuni della Locride, reidi non prendere posizione, a differenza dei“coraggiosissimi” comuni della Lombardia,che quel cartello l’hanno apposto.Ben venga, a questo punto, la denuncia cheCalabrese ha intenzione di muovere nei con-fronti di Davi, con la promessa che il ricavatodel risarcimento sarà versato direttamentenelle casse del Comune. Ben venga una presadi posizione che faccia capire a Davi che qui isindaci sono in trincea davvero e non solo con-tro la mafia ma, spesso e volentieri anche con-tro lo Stato.Parlare da una poltrona imbottita è diverso daamministrare stando in contatto costante con icittadini. E, se gli avanzasse buonsenso, ci pia-cerebbe che Davi riflettesse su questa afferma-zione.

Jacopo Giuca

Gli italiani, si sa, sono un popolo litigioso. Sarà il corredogenetico latino, lo sfrenato desiderio di una sentenza cheha portato a un inevitabile accumularsi di processi, soprat-tutto in Calabria. Le stime ministeriali non sono delle piùincoraggianti, in quanto ad arretrato. A Locri, ad esempio,ci sono più di 100 cause pendenti ogni mille abitanti: unaogni dieci persone, bambini inclusi. Poco meno diLamezia Terme. Nonostante ciò la tendenza generaledimostra un calo discreto delle pendenze di fronte allenostre corti, sebbene la situazione non sia ancora delle piùincoraggianti. Sempre a Locri, ad esempio, c’è il recorddelle cause di lavoro e previdenza in rapporto alla popola-zione; a Cagliari quello delle separazioni e dei divorzi giu-diziali; a Vallo della Lucania, invece, va il primato perdurata dei processi, in media lunghi oltre quattro anni emezzo. I dati del Ministero della Giustizia, quindi, nel con-testo di un lieve miglioramento, attestano una durata

media dei processi civili intorno ai 796 giorni. Un’eternità.Il 2014 ha però registrato un saldo positivo notevole e danon sottovalutare. I tribunali civili di primo grado hannopronunciato 330mila sentenze in più rispetto alle liti chesono state iniziate da cittadini e imprese e ciò a causa di unsignificativo calo di nuovi contenziosi, ben -4,2% rispettoal 2013, e di un aumento delle decisioni dei giudici,+3,9%. Non esiste ancora un quadro certo sull’eziologiadella diminuzione delle iscrizioni a ruolo nei nostri tribu-nali ma è plausibile che la crisi economica, il riservarecospicui investimenti per altre ragioni, costringa il cittadi-no a rivolgersi sempre meno ai tribunali, favorendo unatendenza deflattiva delle nostre corti e aumentando l’indi-ce di efficacia, almeno burocratica, della nostra giustizia.Ma non solo la crisi. Nel 2014 sono stati introdotti stru-menti di risoluzione alternativa delle controversie, comearbitrato, negoziazione assistita e mediazione, che certa-

mente hanno favorito la diminuzione del peso dei fascico-li civili in Italia. Certo, non possiamo ancora definire“anglosassone” la tendenza alla risoluzione in mediazionein Italia, tuttavia certe cifre non possono che far sperare.Basterebbe un po’ di semplice informativa da parte dellepp.aa. Quello dell’anno scorso è comunque un gran risul-tato che ha portato ad avere un arretrato “solo” di tremilioni di cause. Un numero di fascicoli ancora imponen-te, certo, ma che procedendo di questo passo potrebbeessere azzerato in nove anni. Questa è una necessità diuna certa urgenza e che riguarda, tra i tanti, i tribunali cheancora hanno un numero titanico di fascicoli pendenti:Roma (115mila) e Napoli (100mila), ai quali si aggiungo-no alcuni grandi tribunali del Sud - Foggia, Bari e Catania- e il palazzo di giustizia di Milano, con un indice di quasi50mila cause arretrate.

Antonio Cormaci

I cartelli della discordia: Il risultatoelettoralebulgaro e

l’atteggiamentodi Calabrese

sarebbero perDavi la prova diuna collusione

cui si fa unriferimentovelato ma

preciso.

Una domanda faziosa del conduttore radiofonico all’On. Fava fascattare l’indignazione del sindaco di Locri e una polemica sterilequanto assurda. Davvero serve un cartello stradale per dichiararsicontro la ‘ndrangheta?Noi crediamo proprio di no…

il qualunquismo di Klaus Davi fa imbestialire la Locride

RIVIERA

Calabria litigiosa: Locri e Lameziacapitali dell’arretrato giudiziario

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SABATO 15 AGOSTO 10www.larivieraonline.com IN COPERTINA

RIVIERA

Sono giunte in redazione diverse segnala-zioni relative alla mancata percezione deglistipendi da parte dei dipendenti delle Termedi Antonimina. La situazione, oggettiva-mente non sostenibile, in cui verserebbero idipendenti della società, li vedrebbe com-pletamente a secco di mensilità da oltre cin-que anni, se si escludono sporadici assegniemessi saltuariamente nell’ultimo periodo erelativi all’anno 2014. Da queste mensilità,come se non bastasse, sarebbero persinostati esclusi quattro dipendenti che, negliscorsi mesi, avrebbero fatto ingiunzione allasocietà per i motivi sopra citati. Il direttivodelle Terme, da noi contattato in merito allaquestione, non ha fatto mistero di conosce-re la situazione e comprendere il disagio diqueste persone. I ritardi riscontrati sarebbe-ro da attribuirsi, come spesso accade in que-sti anni, a un contenzioso con Equitalia, chepure non ha impedito di approntare unpiano di rientro che starebbe progressiva-mente coprendo le mensilità mancanti aidipendenti.E le quattro persone che hanno fatto causa?Il persistito mancato pagamento nei con-fronti di questi dipendenti non sarebbe daattribuirsi a una volgare ripicca, ci è statoassicurato, ma al fatto che, con l’ingiunzio-ne, queste persone non avrebbero rispettatouna clausola contrattuale che bloccheràulteriormente i loro salari fino alla risoluzio-ne della pratica legale.Non resta che attendere sviluppi e augurar-si che entrambe le parti in causa siano inbuona fede come ci è sembrato.Vigileremo.

Jacopo Giuca

Terme diAntonimina:cinque anni distipendio nonpervenuti percolpa di Equitalia

- Egregio dottor platano, grazie per averciconcesso questa intervista.- Dammi del tu (singhiozza), chiamami colmio nome: Pino. - Ma come Pino?- E che c’è di strano?- Ma se lei è un platano, non può chiamarsiPino!- Perché? Conoscevo un Pino che si chiama-va Cocco.- ???!!!- Be’, insomma, fammi questa intervista, nonho molto tempo: qui a Locri è un attimo chenon ci sei più (singhiozza). Tra un po’ verran-no le motoseghe e ci faranno a fettine, a me eai miei fratelli! Me lo dissero, quando ero ungiovane astone, che a Locri facevo una brut-ta fine, ma non volevo crederci! Era meglio lavita di città, pure con lo smog, il traffico, i caniche ti pisciano. Ma vivere così, come d’autun-no sugli alberi le foglie…- Più che d’autunno le foglie, dottor Pino,direi come a Locri gli alberi! Ma lo sa che selei fosse stato un albero dal fusto basso, se lasarebbe cavata? - In che senso, scusa? - Lei è un albero ad alto fusto, no?- Sì, lo sanno tutti questo, ma cosa c’entra?- Ebbè, i suoi amici carrubi saranno rispar-

miati perché sono alberi più bassi. - Cioè, quindi? Fammi capire…- Se sei ad alto fusto, piantato più vicino di tremetri a un confine, e non hai vent’anni, ti pos-sono fare la pelle, capito? - E se ero più basso?- Fino a un metro e mezzo di distanza.- Quindi dipende tutto dall’altezza del miofusto?- Ha centrato il punto, dottò. - E quindi mi taglieranno? Anche se non dofastidio agli altri amici alberi piantati quiaccanto? - Esatto. - Anche se faccio un po’ d’ombra in estate?Anche se do un po’ di riparo agli animaletti efaccio la fotosintesi per voi umani che respi-rate ossigeno (tira fuori un fazzoletto)?- Non per essere scortese, ma guardi chetante persone neanche sanno cos’è la fotosin-tesi. - Ciò vuol dire che se fossi stato unaLagerstroemia, ad esempio, non mi avrebbe-ro tagliato? - Esatto, ma ci rifletta, avrebbe dovuto cam-biare genere, famiglia, ordine… un vero casi-no. - Ma no, bastava cambiare città (pianto dirot-to)!

Un ritrovamento fortuito di eccezionaleimportanza, più di due anni di studi e una vit-toria per la Locride. Con questa frase sipotrebbe riassumere in pillole la storia (dainoi conosciuta) della Testa del Leone, ritrova-ta nelle acque del mare di Bianco.A partire dalla scorsa settimana, la testa èesposta presso il Casino Macrì del ParcoArcheologico di Locri, dove è fruibile al gran-de pubblico.Definito un rinvenimento di eccezionaleimportanza storica e per il territorio dalla

direttrice del Museo di Locri RossellaAgostino, la testa, quasi certamente di epocaromana, valorizza adesso il patrimonio cultu-rale della Locride nell’area geografica del suoritrovamento, elemento che si tradurrà sicura-mente in importanti introiti per il polo musea-le.«È molto importante - ha affermato laAgostino - che il Museo riesca ad arricchirecostantemente la propria esposizione conreperti provenienti da aree di scavo e, paralle-lamente, ritrovamenti fortuiti come questo,

tanto più che la notizia della scoperta e le suc-cessive conferenze di presentazione del reper-to, ivi compresa quella svoltasi all’interno delmuseo lo scorso 7 agosto, hanno permessouna conoscenza del pezzo tale da attirare sicu-ramente pubblico nuovo e di ritorno».Sta a voi, adesso, trovare il tempo di recarvi aLocri per osservare il nuovo tassello dellanostra storia lì esposto. Il reperto romano,infatti, vi aspetta all’interno del Casino, dovepotrete ammirarlo in tutta la sua bellezza nonappena ne avrete l’occasione.

La Testa del Leone vi aspetta al Parco archeologico di Locri

Si sta come a Locri gli alberiE così è giunta la sentenzadel Tribunale sull'omici-dio di Sarah Scazzi: erga-stolo! La platea televisiva,invece, si è divisa in tutticolpevoli o tutti innocenti,tutti hanno partecipato aldelitto o nessuno ha par-tecipato al delitto. Lacondanna all'ergastolo, inun processo indiziario,lascia però molto perples-si. Certo le sentenze nonsi giudicano si rispettano,ma abbiamo anche il dirit-to di esprimere, comesemplici cittadini, lanostra opinione.

Franco Parrello

L’ANGOLO DI PARRELLO

L’INTERVISTA IMMAGINARIA DI LIDIA ZITARA

SarahScazzi

Volere abbellire la propria casa con qualche pian-ta è un diritto sacrosanto, tanto più che l’abitazio-

ne privata, della quale faparte anche il cortile o giardi-no, dovrebbe essere conside-rata un porto sicuro, un luogodove potersi rilassare, un

vero e proprio tempio. Questo non dovrebbe vale-re esclusivamente per il proprietario dell’abitazio-ne ma, a maggior ragione, per chi vi è ospitato e,persino, per chi vi passa vicino. Passare dinanzi aun uscio con un tono adeguato di voce e senzadanneggiare o sporcare l’abitazione di nessuno èquanto viene richiesto a un qualunque passante alfine di rispettare le più basilari norme di civiltà,eppure questo non accade a Bovalino.La segnalazione disperata di una cittadina del cen-tro ci ha fatto sgranare gli occhi.La signora in questione, al suo risveglio ogni mat-tina, infatti, trova porcherie di ogni tipo gettatenelle piante, spesso poi appassite, che abbellisconol’ingresso della propria abitazione. Bicchieri di pla-stica, pacchetti di sigarette, vasetti e cucchiaini di

una vicina yogurteria e persino preservativi usati efeci (feci!). A nulla è servito il suo vigilare costan-te né il rimprovero che, qualche settimana fa, ladonna avrebbe mosso nei confronti di unamamma che stava facendo urinare il proprio bam-bino nelle sue piante.Possibile che i commissari abbiano rimosso daBovalino tutti i cesti della spazzatura costringendola cittadinanza a usare le abitazioni private perliberarsi della propria spazzatura? E per quantoriguarda gli escrementi e i pannolini usati? Undispetto nei confronti della povera proprietaria oun effettivo sintomo di inciviltà e degrado socialeche non ci sembra però descrivere correttamentela popolazione bovalinese?Resta il fatto che siano da prendere quanto primatutti i provvedimenti necessari a una maggiorevigilanza della strade, che la città debba venirequanto prima ripulita e che si debbano applicaremulte e reprimende alle persone sorprese a com-portarsi in questo modo.Ci auguriamo sviluppi.

Jacopo Giuca

Bovalino: le piante delleabitazioni private in pieno centroscambiate per una latrina

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Ha voluto darle il sopran-nome della nonna, MarcoAlbanese alla suaAzienda vinicola, cheoggi diventa un posto per

veri buongustai, grazie all'idea diintrodurre i migliori prodotti dellanostra tradizione, tutti rigorosa-mente artigianali e "Made inCalabria".Scianca Vini nasce come una sem-plice cantina gestita con estremapassione dal padre diMarco, e passo dopopasso si è trasforma-

ta in un'importante realtà. Oggi, conaltrettanta passione, Marco insiemeal nipote, la guida nella sua crescitacon grande competenza e profes-sionalità.Qui potrai fare shopping per la gioiadelle tue papille gustative, che tisaranno immensamente grate!Da Scianca puoi trovare vini esclusi-vamente di produzione propria rica-vati dalle uve prodotte sugli altipianimartellati dal cocente sole del Sud.Potrai fare scorpacciate di conservesott'olio genuine, senza additivichimici o conservanti sintetici, da

consumare come antipasti, contornie secondo piatto. E poi, ancora, con-fetture e marmellate realizzate conmaterie prime selezionate di originelocale; miele di altissima qualità,dorato e delicato; deliziosa fruttasecca, preziosa fonte di benessere;irresistibili prodotti da forno, cometaralli, mostaccioli, friselle, i cui puntiforza sono ingredienti semplici, fan-tasia e genunità. Vieni da Scianca Vini a scoprire labontà e il sapore prelibato dei salumicalabresi: il capocollo - il re dei salu-mi - la sopressata, la salsiccia dolce o

piccante e poi lei, la regina, la 'Ndujadi Spilinga. E in un'azienda che parla calabresenon potevano di certo mancare i for-maggi tipici come il Pecorino, ilVaccino, il Caprino, la Scamorzaaffumicata, che variano dal saporedelicato e dolce a quello intenso earomatico.Se hai voglia di tuffarti a capofitto inun’enogastronomia di prima scelta,molto attenta a coniugare gusto esalute, non puoi non scegliereScianca Vini.

Da Scianca Vini Marina di Gioiosa

Ionica (RC)Via dei Giardini 72/76Presente nella galleria

del Centro

Commerciale “LaGru”, Siderno

puoi gustare la Calabria

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SABATO 15 AGOSTO 12www.larivieraonline.com LA SETTIMANA

ILARIO AMMENDOLIA

Io vorrei che tutti andassero a vedere ciò che è statocapace di realizzare il sindaco di Riace Mimmo Lucanonel suo Paese. La spiaggia è una opera d’arte. Non è solouna spiaggia pulita e ben conservata. È un libro di filoso-fia non scritto. È un'opera politica concepita con coeren-za e con passione. È una porta di ingresso a un mondopiù umano e più giusto.C’è all’ingresso della spiaggia un cartello che avverte:“spiaggia libera per chi entra e per chi arriva”. Su quellaspiaggia diciotto anni fa è arrivato il primo battello dicurdi.Mimmo Lucano era lì ad aspettarli e, dopo diciotto anni,è ancora lì ad accogliere.Mimmo è la “Sinistra” vissuta e non declamata. È il mes-saggio di Papa Francesco che si fa carne.È la migliore cultura calabrese che rifiorisce bella e vigo-rosa in un paese della Calabria.In un momento in cui la politica è muta - a volte squalli-da - quasi sempre schiacciata sul potere, MimmoLucano ha eretto un monumento di dignità e di buongo-verno.Non basta tenere un paese pulito, anche se ciò non èpoco!Riace, dopo Mimmo Lucano, è un altro Paese e nonsono stati i soldi a farlo “grande”, nè un atteggiamentoservile e ruffiano verso le “autorità” e verso i potenti diturno.Il “porta a porta” non è costato miliardi ma è frutto del-l’intelligenza e della creatività dell’amministrazionecomunale.Migranti e giovani del posto, riuniti in cooperative, rac-colgono i rifiuti.I carretti trainati dagli asinelli portano una scritta:“siamo abituati a spingere, non a respingere”; sui racco-glitori di differenziata si legge: “noi raccogliamo nonrespingiamo”.Sul lungomare, senza cemento e senza asfalto, con letamerice vigorose, cartelli avvertono che la spiaggia è ditutti, così come i bagni, gli spogliatoi, il posteggio gratui-to.Poi le bandierine colorate segnano il percorso.Una bandierina per ogni gruppo di ospiti che è arrivatoa Riace.Ci sono le bandiere dell’Eritrea senza pace, dell’Etiopia,della Nigeria, della Libia, dell’Afghanistan martoriato,dell’Iraq, della Somalia e di tanti altri paesi tormentati daguerre, da carestie, dalla siccità. Tutti convergono versoun mondo più giusto.In Italia c’è un acceso dibattito sull’accoglienza.Io comprendo le perplessità di molti, capisco chi ha

paura per gli effetti di un esodo che sembra senza fine.Non capisco però chi non comprende che un bambinoche arriva su una barca non è né siriano, né eritreo, nélibico. È un bambino!Una donna incinta è solo una donna incinta che sta perportare una nuova vita nel nostro mondo.Non commettiamo l’errore di generazioni passate chehanno assistito, senza muovere un dito, al drammadell’Elocausto.Molti tra i nostri padri non hanno mai saputo dellecamere a gas, non hanno mai preso coscienza del dram-

ma di Hiroshima. Noi lo sappiamo.Sappiamo che solo nei primi mesi di questo anno, due-mila essere umani sono affogati nel Mediterraneo.Se non riconoscessimo alla persona umana un valoreassoluto, la sua “sacralità” e “inviolabilità”, nessuno dinoi sarebbe al sicuro.Oggi le vittime sono siriani, iracheni, curdi.Domani, potrebbe toccare agli italiani. Non è una profe-zia, è la storia.In un secolo, due milioni di calabresi hanno lasciato laCalabria. Molti sono stati i clandestini che sono partiti

sulle carrette del mare sfidando l’oceano.Si raccoglie quel che si semina e dinanzi a questo mondocosì minaccioso e disordinato “solo che..il suo timor nonerra..”Nessuno però può chiudere gli occhi e il cuore dinanzi aun dramma.Riace, come tanti paesi dell’accoglienza, dimostra che imigranti possano rappresentare una risorsa.Gli Stati Uniti di America, l’Australia sono grandi paesima a farli grandi sono stati gli immigrati, compresi i clan-destini.

Non ha dato, fino ad oggi, elementi di novità ilgoverno regionale di Mario Oliverio: cono-sciamo le difficoltà nel comporre la giunta, lepolemiche anche nella maggioranza, leinchieste della magistratura. La ventata di

novità che ci si attendeva non c'è stata: siamo nel solcodella continuità: al di là dei proclami, il vertice politicodella nostra Regione è segnato dall'inconcludenza.L'unica novità, ed è elemento negativo, è data dallanuova figura del "Presidente regnante": si tratta di unafigura istituzionale tipica delle monarchie tradizionali: "ilre regna, ma non governa". Ovviamente, tale figura tipi-ca del medioevo, periodo dalle molte luci, è stata poisuperata dalla modernità, età meno luminosa, che haprima voluto, invece, la monarchia assoluta e poi larepubblica democratica. Ora, in Calabria abbiamo risco-perto la tradizione, ma in forma rinnovata, in modo taleche si possa coniugare con i diritti e i valori del nostromondo contemporaneo: potere regnante a termine,libere elezioni, pluralismo parlamentare, autonomialocale nel quadro della nazione e dell'Unione europea!Un capolavoro, insomma! Qualcosa di geniale che tuttoil mondo, se solo sapesse, ci invidierebbe. Ma noi siamomodesti e ci teniamo per noi questa nuova acquisizionedella Scienza politica, al punto che molti calabresi non sisono neanche accorti della innovativa creatura politica-istituzionale. Ma di cosa stiamo parlando? Ci riferiamo

alla decisione del governo nazionale, a guida PD comequello ragionale, di sottrarre al presidente Oliverio lagestione della Sanità: il settore più importantedell'Amministrazione regionale che impegna l'80% dellerisorse del bilancio. Il commissario che avrà la gestionedi buona parte del tesoro calabrese non solo non è statoscelto dai calabresi, ma neanche d'intesa tra Oliverio eRenzi: è stata una vera imposizione del governo nazio-nale che ha suscitato più volte le ire del presidente dellaGiunta regionale. Oliverio, evidentemente e giustamen-te, si era candidato per governare e non per "regnare",confinato a gestire le briciole con la libertà di fare tuttele chiacchiere che desidera. I calabresi che si sono recatialle urne, peraltro, speravano di eleggere i loro gover-nanti e non figure quasi simboliche. Ma il tritacarne diRenzi non ha pietà: il tempo stringe e bisogna rottama-re tutto ciò che non è omogeneo al nuovo PD: un par-tito vincente, moderno, che riceve l'applausodall'Europa e il sostegno delle oligarchie, che guarda piùall'élite del potere che alla gente comune. Il PD ha dueanime: i reduci della tradizionale Sinistra, ex PCI innan-zitutto, e i nuovi rampanti renziani: difficilmente potran-no convivere. In questo periodo si sta realizzando lasoluzione finale per i primi e una mutazione genetica delpartito affinché possa risultare appetibile agli elettori dicentro anche grazie ai nuovi arrivi: amici di Casini, diMonti, di Berlusconi: gli avversari di sempre non solo del

vecchio partito comunista, ma anche di buona partedella "Sinistra". Questa operazione di potere, spietata etroppo pragmatica, non solo sacrifica una proposta poli-tica, e forse le condizioni medesime dell'agire democra-tico, ma, soprattutto, comporta un costo umano altissi-mo. Si compie in questo periodo, a Sinistra, qualcosa disimile a quanto già avvenuto a Destra: etnie politichediverse, quelle della Sinistra e della Destra, ma impegna-te in politica con sacrificio personale in nome di ideali evalori, che hanno subito o subiscono, una volta che laparte politica di appartenenza giunge al potere, unamarginalizzazione che le costringe alla insignificanza o achiudersi nel privato o in qualche ghetto politico senzasperanza. Ieri è avvenuto per i militanti del vecchio MSI,oggi avviene per i militanti del vecchio PCI e di tutti colo-ro che non siano di stretta osservanza renziana. Perterre particolarmente difficili come la nostra, il venirmeno di questa militanza ha effetti particolarmentenegativi: la politica rischia di essere solo affari per pochisulla pelle della maggioranza. I dati economici di questigiorni confermano, invece, che è necessario un governocapace di coinvolgere gli elettori, che è necessaria unanuova militanza politica che renda "democratici" tutti ipartiti: l'ultima cosa che serve alla Calabria è un "presi-dente regnante", beato nel suo castello sito in alto sullarupe!

Giuseppe Giarmoleo

Il miracolo di Mimmo Lucano

Per richieste di pubblicità rivolgersi a: PI GRECOComunication srl - Via Gramsci, 72/A info 0964383251GLI INSERZIONISTI sono responsabili dei marchi edei loghi pubblicitari nei loro spazi, l’Editore nonrisponde per eventuali dichiarazioni, violazioni didiritti, malintesi, ecc... Tutti i marchi riportatisono registrati dai legittimi proprietari.

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Registrata al Tribunale di Locri (RC) N° 1/14

Direttore responsabile: MARIA GIOVANNA COGLIANDROEditorialista: ILARIO AMMENDOLIA

COLLABORATORI: Jacopo Giuca, Cristina Caminiti, EleonoraAragona, Franco Parrello, Lidia Zitara,Domenico Spanò, Sara Leone, SaraJacopetta.

GERENZA Le COLLABORAZIONI non precedute dalla sottoscrizione dipreventivi accordi tra l’editore e gli autori sono da

intendersi gratuite. FOTOGRAFIE e ARTICOLI inviati allaredazione, anche se non pubblicati, non verranno restituiti.I SERVIZI sono coperti da copyright diritto esclusivo pertutto il territorio nazionale ed estero. GLI AUTORI delle

rubriche in cui si esprimono giudizi o riflessioni personali,sono da ritenersi direttamente responsabili.

Il presidente regnante

IL SINDACO DI RIACE È LA “SINISTRA” VISSUTA E NON DECLAMATA. È IL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO CHE SI FACARNE. È LA MIGLIORE CULTURA CALABRESE CHE RIFIORISCE BELLA E VIGOROSA IN UN PAESE DELLA CALABRIA.

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Passare al vaglio l’appropriatezza degliesami diagnostici cardiovascolari perporre un argine a uno “spreco” di tempo,denaro e salute. Questo il monito diMichele Iannopollo, cardiologo e medi-co dello sport, il quale aspira al ritorno diuna medicina “a misura di paziente”. Perchè occuparci di appropriatezza nellaprescrizione degli esami per valutare ilprofilo di rischio cardiovascolare?Sempre più spesso gli esami vengono pre-scritti per tutelarsi da un punto di vistamedico-legale. Da una medicina di dia-gnostica clinica si è passati a una sorta di“medicina di difesa” con cui il medico sipreserva per non essere perseguibilepenalmente. È più che mai necessariauna razionalizzazione delle prescrizioni;questo è utile non solo ai fini della soste-nibilità del sistema sanitario nazionale,che deve fare i conti con tagli continui,ma è soprattutto un toccasana per letasche dei pazienti e per la loro salute. Sevoglio studiare una patologia coronaricanon prescrivo subito la coronarografia,prescrivo un test da sforzo. Se quest’ulti-mo non mi dà le risposte richieste possopassare alle indagini di imaging:angioTAC e coronarografia. È inutilesparare un uccellino con il cannone, bastala fionda!Quale “scaletta” di esami seguire nelladiagnostica cardiovascolare?La clinica è la regina della diagnosi!Bisogna partire da un’indagine conosciti-va sui precedenti fisiologici e patologici,individuali e familiari del paziente, cosìda tracciarne la storia clinica. Dopodichèsi procede con le diverse possibilità dia-gnostiche di cui oggi disponiamo: l’eco-cardiogramma che ci informa sull’anato-mia e le funzioni del cuore e che compor-ta costi irrisori dal punto di vista sia eco-nomico che biologico; l’elettrocardio-gramma che ci permette di visualizzaregraficamente l’attività elettrica del cuore,rendendo possibile l’eventuale individua-zione di una malattia cardiaca o di undisturbo del ritmo (aritmia); la TAC coro-narica, in grado di individuare la presen-za di lesioni all’interno delle coronarie, edi fornire le stesse informazioni dell’esa-me coronarografico, che ancora rappre-senta il gold standard per quanto riguardala diagnostica della cardiopatia ischemi-ca. Infine, si sta inserendo con la giusta

applicazione la risonanza magnetica car-diaca, consorella dell’ecocardiografia,che permette di studiare in modoapprofondito tutte le strutture cardiache,ed è consigliata lì dove l’ecocardiografiafallisce, come ad esempio nello studio delventricolo destro in caso di cardiomiopa-tia aritmogena.Una ricca varietà di esami diagnosticidunque, ma per scegliere a colpo sicuro aquale sottoporsi non bastano le lineeguida?No, le linee guida non sono sufficientiperchè il manifestarsi di una patologiapuò variare da soggetto a soggetto. Perquesto l’ascolto iniziale del paziente èfondamentale.Serve un medico più paziente con ipazienti, quindi...Esattamente, il medico deve tornare afare il clinico senza lasciarsi surclassaredai continui interventi legislativi in mate-ria di sanità che mirano a ridurre la spesapubblica. Il medico deve ricucire il suorapporto con il paziente: bisogna puntarea quella che gli inglesi chiamano “tailortherapy”, ovvero terapia sartoriale, per-chè tagliata su misura per ogni singolopaziente.

Maria Giovanna Cogliandro

Appropriatezza degli esami nella diagnostica cardiovascolare

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L’intervistacon Michele Iannopollo

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A GIOIOSA JONICA IL 24 E IL 25 AGOSTO

CAULONIAIl Tarantella Festivalsopravvive alla burocrazia

LOCRI

Yves V, il gigante di ferro dell'EDM,stasera a Le Club

Torna il festival“Gustando il borgo”

LOCRIDE

Roccella Jazz festeggia i suoi 35 anni con un cartelloneche omaggia l’Africa

Eventi in Riviera

È giunto alla sua XVII edizione, ilKaulonia Tarantella Festival, che si svol-gerà dal 18 al 22 agosto nel consueto esuggestivo scenario di Piazza Mese, nelcuore del borgo antico di Caulonia.Titolo e tema di questa edizione sarà: Ilballo magico. Alla conferenza stampa di presentazio-ne del Festival, Giovanni Riccio haespresso enrome sollievo per lasopreavvivenza della manifestazionealle enormi difficoltà che ne hannominato fino all’ultimo la buona riuscita.Le difficoltà economico-organizzativedi quest’anno, infatti, si sono risoltesolo all’ultimo grazie al prezioso aiutodi Provincia e Regione, cui va il ringra-ziamento anche del direttore artisticoMimmo Cavallaro: «Il KauloniaTarantella Festival ha un valore immen-so per l’Italia intera - ha affermato ilnoto musicista - perché emerge la cul-tura di un popolo. La politica si deve farcarico della tutela culturale attraversola preservazione di eventi come que-sto. Quest’anno, nonostante le diffi-coltà, abbiamo costruito un festivalricco, in cui ci si confronterà con realtà

non solo calabresi». Perfettamented’accordo si è rivelata FedericaRoccisano, che ha partecipato conentusiasmo alla conferenza di presen-tazione proprio per garantire aCaulonia che l’importanza del suo festi-val è perfettamente riconosciuta dalmondo politico, che vorrebbe impe-gnarsi affinché la manifestazione nonrimanga circostritta ai cinque giorni diprogramma, ma avere un percorso cul-turale più ampio.Anche per Seby Romeo l’importanzadel festival necessita di sforzi straordi-nari, che richiederanno una tutelamirata della manifestazione da partedella politica, che già si muove, assicu-ra, in questa direzione.Indipendentemente dalle difficoltàcomunque, si inizierà il 18 agosto con iritmi della Basilicata e della Puglia,semplice inagurazione di un program-ma come sempre ricchissimo e pensatoper soddisfare i gusti di tutti. Il KauloniaTarantella Festival è sopravvissuto allemille difficoltà della burocrazia e vuoleurlarlo al mondo più forte che può.

Sembravache il sogno fossefinito, invece anche quest’annola tarantella di Caulonia abbatte la buro-crazia e giunge alla sua XVII edizione di suoni e coloritipicamente meridionali.

Dopo la breve pausa ferragostana, il festival jazz di Roccella Jonica riprende la sua corsail 16 dall’area archeologica Monasterace prima con il talentoso duetto Garritano-Laneve,quindi con lo Slantin dots trio. Il 17, a Roccella, in scena Scarcella-Bonasorte. Per la ses-sione serale ci si sposterà a Siderno Superiore con il Biogroove duo che aprirà la serataper il fantastico quartetto accreditato ad Ettore Fioravanti, batterista testimone di moltedelle pagine più riuscite del jazz italiano, insieme a Riccardo Gola, Marcello Allulli eFrancesco Poeti. Sarà il primo dei concerti che andranno ad aprire la parte saliente delprogramma, che proseguirà il 18 l’ottimo trio guidato dal pianista in ascesa Rosario DiRosa. Ancora a Siderno, poi, l’estro di Giulia Facco, giovanissima pianista che ha in que-sto festival il primo importante momento della sua carriera e le atmosfere funky black deiCamera Soul. Dal 19, invece, il doppio turno giornaliero condiviso fra l’auditorium e il tea-tro al castello, aperto dal quartetto di Tommaso Starace nell’ambito del bel progetto con-diviso con Armonied’arteFestival, sugli scatti fotografici del Maestro Gianni BerengoGardin. Alla sera, il gran ritorno di Roscoe Mitchell, campione dell’avanguardia più stimo-lante, che torna a Roccella con un nuovo trio formato da una delle migliori ritmiche con-temporanee a cui seguirà la première dell’ensamble Gansan Tamount Ifassen, sei fanta-stici musicisti che arrivano dal Marocco. Il 20 agosto la giornata sarà aperta dal concer-to\reading intorno al project Zy di cui fanno parte Susanna Stivali e Angelo Olivieri. Allasera, invece, due concerti imperdibili con Orlando Julius and Heliocentrics, in una scop-piettante serata condivisa assieme all’ensamble Gabacho Maroconnection. Il 21 tornanoi Tete de Bois con il progetto “L’amore, la rivolta e l’utopia” che annovera la presenza diPaolo Hendel e Sergio Staino. Al teatro al Castello il quartetto del contrabbassistaFrancesco Marcocci in “Folklorica”. Nella seconda parte della serata, la magnetica voca-list e percussionista Dobet Gnahorè. Gran chiusura il 22 con Daniele Sepe e il suoTotòsketches N.2. Gli ultimi concerti presso l’incomprabile scenario del teatro al Castelloriguarderanno invece l’immaginifico trombettista Wadada Leo Smith in una delle sue rareapparizioni italiane alla testa di un quartetto in cui spicca il portentoso batteristaPheeroan AkLaff e poi la Marockin Brass, piccola orchestra guidata dal trombettistainglese Byron Walden.

Torna per la VII edizione “Gustando il borgo – Festival Internazionale di artisti di strada”, chesi svolgerà a Gioiosa Ionica il 24 e il 25 agosto. L’evento, organizzato dall’associazione CarpeDiem con il patrocinio del Comune di Gioiosa Ionica, della Provincia di Reggio Calabria e delComitato festa San Rocco, è ormai uno degli appuntamenti più attesi dell’estate locridea e del-l’intera regione, coinvolgendo diverse migliaia di turisti che ogni anno affollano le caratteristi-che vie del centro storico, affascinati dalla magia e dagli antichi balocchi.Il Festival si snoda per le vie del suggestivo borgo medievale e rappresenta una fusione tra latradizione locale e le culture straniere più disparate per la riscoperta della Gioiosa nascosta,con spettacoli di strada di livello internazionale e percorsi per la valorizzazione dei prodottitipici calabresi. Il notevole interesse storico ed artistico della città, le bellezze paesaggistiche enaturalistiche del territorio che la circonda, assieme alle tradizioni artigianali, costituiscono unimportante fattore di attrattività turistica.Il percorso del Festival sarà arricchito dalla presenza di stand enogastronomici e artigianalidove sarà possibile riscoprire e degustare i prodotti tipici della tradizione calabrese e gioiosana.Peculiarità di “Gustando il Borgo” è la presenza di numerosi artisti di strada di rilievo interna-zionale che accompagneranno il pubblico nella scoperta dell’antico borgo. Per la VII edizione, “Gustando il Borgo” rinnova il gemellaggio con “Musicarte” di Ossi (SS) evede tra i suoi partner Legambiente, Coldiretti e Slow Food.

Nella serata più calda dell'anno un pezzo del Tomorrowland, ilfestival di musica elettronica più grande al mondo, sbarcherà aLocri per far ballare una discoteca di primo livello come Le Club.Abbiamo raggiunto al telefono Davide Ruso una delle punte di dia-mante di #solocosebelle, una macchina organizzativa giovane maroboante che considera il divertimento una cosa seria. "Dopo l'apertura del 1 agosto con un puledro di razza come GiovanniBottai che il sabato successivo ha passato la palla ai Delayers, un triod'eccellenza, stasera Le Club è pronto per far atterrare la perfezionedel divertimento musicale, Yves V, gigante di ferro dell'EDM, otto volteal Tomorrowland, impresa riuscita a nessun altro dj. Yves V è ormai dicasa non solo al Tomorrowland tenuto in Belgio ma oggi anche adAtlanta negli Stati Uniti e in Brasile. È una certezza per i suoi 500 milaseguaci e il web lo da tra i primi trenta nella Dj Mag Top 100. E non puòche essere una certezza per noi di #solocosebelle che per stasera ci aspet-tiamo a Le Club 4.000 presenze, dopo le 3.800 raggiunte l'anno scorso conMerk e Kremont. Quest'anno abbiamo dilazionato le date e senz'altro l'ap-puntamento di punta individuato dai disco addicted è quello di stasera, seb-bene anche i precedenti ci abbiano dato grandi soddisfazioni. Yves V, abitua-to ad avere di fronte un pubblico di 200.000 persone, non affronterà il palco diLe Club con l'ansia di un esame: salirà in cattedra e farà la sua lezione magi-strale di musica!". Avevate già preso appuntamenti per stasera? Cancellateli! Locri ospita un feno-meno dell'EDM, il falò di fine estate può aspettare.

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RIVIERA

SABATO 15 AGOSTO 16www.larivieraonline.com ATTUALITÀ

Un palcoscenico internazionaledi spettacoli mozzafiato ha ani-mato Stignano nelle seratedell’11 e del 12 agosto, gra-zie alla Festa deiVicoli dell’AnticoCasale, giunta al4° anno attiran-do sempre unpubblico numero-so ed entusiasta del-l’iniziativa.

È importante che unascrittrice di altri luoghi siinteressi di SaverioStrati, e che con lei tor-niamo a interessarce-ne tutti quanti. È apartire da questapremessa che si èsvolta aSant'Agata delBianco, pressola Sala

Consiliare delPalazzo Municipale, la

presentazione del libro“Saverio Strati. Non un meridio-

nalista ma il Meridione in sé che parla”di Giusy Staropoli Calafati (DisoblioEdizioni), alla quale hanno partecipato ilgiornalista Domenico Stranieri, il sindaco diSant'Agata del Bianco Giuseppe Strangio, lostorico Domenico Talia, la nipote dello scrit-tore Palma Comandè, l'editore SalvatoreBellantone e la scrittrice Giusy StaropoliCalafati, autrice del Saggio.

Grande successo a Stignano

Martedì scorso la Tenuta "IlPalazzo" in Contrada Moschetta diLocri, ha ospitato, grazie allaPresidenza FAI Calabria e allaDelegazione delle Locride e dellaPiana, lo spettacolo “Salvo Gaber”,di e con Salvatore Cosentino.L’adattamento di canzoni non

molto conosciute del maestroGiorgio Gaber, ha sorpreso il pub-blico per l’originalità della rappre-sentazione, i cui ricavi sono statidevoluti a favore delle attività delFAI.

Cosentino diventa Gaber

La 5° edizione del concorso di pittura dedicato a“Mario Papandrea" e organizzato dal giovane LionsClub di Roccella Jonica diretto dall’architettoMimmo Futia, anche quest’anno ha avuto il suo epi-logo. In una bella cornice festosa si è svolta la sera-ta di premiazione degli artisti risultati vincitori. Ilpremio per la sezione pittura a olio è andato adAlessandro Allegra di Reggio Calabria, mentrequello per la sezione pittura ad acquerello all’artistasidernese Alessio Cardenia. Infine la coppa“Giuseppe Ceravolo”, riservata a un’opera in pittu-ra a olio che si è più distinta è stata assegnata adun’altra artista di Siderno: Maria Teresa Figliomeni.

Premio pittura Papandrea

IlPD di

Siderno siconfronta sullo

Svimez con OliverioAnche quest'anno grande successodella Festa dell'Unità organizzata dalCircolo PD di Siderno.Una grande folla è accorsa a seguirel'evento avente ad oggetto il temapolitico "La Locride, la Regione ed ilMezzogiorno: un progetto perl'Italia", svoltosi nella VillaComunale sul lungomare dellePalme di Siderno.Ai saluti introduttivi e alle anticipa-zioni del tema della serata diMariateresa Fragomeni, Segretariodel Circolo di Siderno, sono seguitigli interventi del Sindaco di Siderno,Pietro Fuda, del Vice-segretario delCircolo sidernese, AlessandroArchinà, dell'Assessore Regionale,Federica Roccisano, del capogruppoal Consiglio Regionale del PD, SebyRomeo, e del Presidente dellaRegione Calabria, MARIO OLIVE-RIO.

Il libro di Giusy Staropoli Calafatipropone di tenere alti i riflettorisu Saverio Strati e dimantenerne lamemoria…

A Sant’Agata illibro della Calafatisu Saverio Strati

Calcio e solidarietà. A Siderno giovanicalciatori e vecchie glorie protagonistidella manifestazione organizzata daNino Piscioneri per onorare le 6 vittimedel tragico incidente avvenuto il 16novembre 2014 sulla Gioiosa-Rosarno,in territorio di Cinquefrondi. Scontrofrontale tra una Mini Cooper e unaYaris, a bordo della quale c'erano padree figlio, Pasquale e Francesco Barbaro,di 53 e 29 anni, originari di Platì ma resi-denti a Locri. Nella Mini Cooper c'eranoquattro ragazzi di Siderno: Luigi Moro,di 26 anni, Giuseppe Figliomeni, 25 anni,e i fratelli Gabriele e NapoleoneLuciano, di 23 e 31 anni. Alla cerimoniapresenti i familiari delle vittime ai qualisono state consegnate targhe comme-morative dei "Sei angeli della Locride".

In ricordo dei 6angeli dellalocride

Una serata a Careri all’insegna dell’arte

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CULTURA E SOCIETA’

RIVIERA

Sette libri per sette sere

Conclusa brillantemente la seconda edi-zione di “Sette libri per sette sere”, unfestival del libro e della cultura ideato inseno all’ALB (associazione Amici delLibro e della Biblioteca), allo scopo dipromuovere la cultura e la socializzazio-ne a Siderno. Nato nel 2014, in un momento buio perla cittadina, come reazione all’indiffe-renza della Triade Commissariale cheaveva stabilito ed eseguito un’ordinanzache confinava la Biblioteca Comunale inun sottoscala di una scuola elementarefuori dal centro. I Commissari, sollecitati a rianimare lavita culturale della città, e riportare laBiblioteca ad una sede più consona,hanno fatto melina attendendo le elezio-ni. Data la loro scarsa considerazione neiconfronti della vita culturale sidernese,l’ALB si è riproposta di contribuire arisollevare Siderno con un evento acadenza annuale, che avesse come nucleila valorizzazione di una sede (la VillaComunale), un punto di vista antiacca-demico e non irreggimentato, l’inclusio-ne sociale e il focus di attenzione su deitemi importanti e i libri che ne trattano. La scelta della sede è caduta sulla VillaComunale, molto trascurata negli anni,che in estate avrebbe modo di diventarepolo attrattivo della città. I temi di quest’anno sono stati scelti conil coinvolgimento della cittadinanza cheha potuto proporre le sue idee attraver-so una mail, durante il consueto scambio“te lo do io il libro” (ogni seconda dome-nica del mese) o attraverso una lettera a«Riviera». Quest’anno – dopo le elezioni - la nuovaGiunta ha potuto accordare il patrociniodell’evento, e la vicesindaca AnnaRomeo e l’assessore alla Cultura ErcoleMacrì hanno porto i saluti finali. Le serate si sono svolte in quest’ordine: 29 luglio: “Donne e mare, storie dipesca”. Presentazione del libro “Sulleonde della luna” di Assunta Scorpiniti –

Ferrari editore 2012.30 luglio: “Il giardino delle Esperidi.Salvaguardia delle biodiversità erbaceae frutticola dal Pollino all’Aspromonte”di Pasquale Faenza. 31 luglio “Al Centro del Mediterraneo :La Calabria dall’anno mille adoggi…..quale futuro?”. 1 agosto presentazione del volume diEnzo D’agostino “ La Cattedra sullarupe. Storia della Diocesi di Gerace(Calabria) dalla soppressione del ritogreco al trasferimento della sede (1480 –1954)” Rubbettino Editore – 2015. 2 agosto “Bambini Contesi. Schizzi , let-ture , riflessioni , attività”. Presentazionedel libro “Non salutare papà” ed.Caosfera 2013 di Poggiamorella. 3 agosto “Giochi popolari calabresi tra-dizionali”. 4 agosto “Emigrazione”. Presentazionedel libro “Calabria Migrante . Un secolodi partenze verso altri mondi e nuovidestini” di Vittorio Cappelli, GiuseppeMasi, Pantaleone Sergi.

Nata dal desiderio di rivalsa culturale generata dalla scellerata decisione della ternacommissariale di relegare a un sottoscala la Biblioteca Comunale di Siderno, lamanifestazione voluta dall’ALB giunge alla sua seconda edizione con ilpatrocinio del Comune e rinnova un successo eccezionale ricominciando avalorizzare un luogo fino a oggi dimenticato.

Alla Ruota dellaMemoriavanno in scenale emozioni

A Siderno torna la cultura

Suggestiva, elegante, raffinata. Tutto que-sto è stata la IV Biennale d’ArteInternazionale della Calabria organizzatada Sara Parlongo che ha permesso un’in-terazione culturale della nostra regionecon il resto del mondo. “La Ruota della Memoria”, questo il tito-lo della Biennale, ha portato in scena leopere di 60 artisti provenienti da 14 Paesidel mondo che sono state affiancate aquelle di artisti italiani come la stessaSara e Adriano Fida, pittore presente aExpo 2015. Nel bellissimo borgo medievale diSiderno Superiore si sono incontrati arti-sti internazionali che hanno presentato alpubblico una galleria di arte modernacon quadri, sculture e istallazioni.Dunque una perfetta miscela di classico econtemporaneo.Ma all’arte figurativa è stata affiancataquella uditiva grazie alla partecipazionedel maestro Giovanni Curinga, al violon-cello e Rosamaria Caminiti al pianoforteche hanno accompagnato gli ospiti tra lestanze dei palazzi Falletti e De Mojà conincantevoli note che hanno dato maggio-re fascino alla serata. Eccellenti ed emo-zionanti anche Martina e Quinto Italianoche si sono esibiti come preludio all’en-trata di uno dei palazzi in rappresentanzadi un padre e una figlia, di un rapportolegato per la vita da amore e rispetto,esponendo tramite la danza i pensieri diSara. La serata è iniziata inoltre con la coreo-grafia della Scuola di danza di RenataGalea: un piccolo gruppo di ballerinehanno deliziato il pubblico dimostrandodelicatezza e grazia nei passi. Nella prima parte della serata, ai salutidel Presidente dell’AssociazioneCulturale “La Ruota della Memoria”Sara Parlongo, si è aggiunto l’entusiasmodell’amministrazione comunale con ilsindaco Pietro Fuda, che ha dato imme-

diatamente disponibilità dei palazzi delcentro storico, e dell’assessore alla cultu-ra Ercole Macrì. È seguita poi una breve premiazione aipersonaggi di rilievo del mondo artistico,tra cui Giulio Cesare Papandrea, storicoe ricercatore, Adriano Fida e Giusto LoPiparo regista e attore. Il tutto moderatodalla giornalista Annamaria Implatiniche ha diretto la prima parte della seratacon grande professionalità.La serata si è conclusa con un piccolobuffet all’interno del Palazzo De Mojà.L’esposizione rimarrà aperta al pubblicofino al 25 agosto. Nel corso di questeserate Sara Parlongo sarà anche la prota-gonista di una performance teatralediretta da Giusto Lo Piparo: ispirata allavita di Frida Kahlo, “Sara-Frida” tratta diuna raccolta di pensieri di Sara sul padre.L’artista ha infatti più volte sottolineato ilsuo stretto rapporto col genitore tanto dadedicargli la meravigliosa mostra, unadimostrazione di profondo amore estima nei confronti dell’uomo più impor-tante della sua vita.

M. Cristina CaminitiI Commissarihanno fatto

melina atten-dendo le elezioni.

L’ALB si è ripro-posta di con-

tribuire a risol-levare Sidernocon un evento

a cadenzaannuale

Trionfa l’attore AntonioTallura con “ Vajiu llà”. La disastrosa entrata in scena tra un rovinio di pacchi e vali-gie che si riversano al suolo trascinando seco il viaggiatoremancato, lo smacco di un treno scappato sotto il naso…e ilmondo sembra fermarsi là, sul marciapiede di una stazionenon ben determinata così come la volontà di partire verso

una destinazione“dovuta” quanto nonvoluta. E la storia sidipana attraversol’ora accorato, orasarcastico ora irabon-do monologo delprotagonista che,dall’uso del vernaco-lo locale, subito siidentifica comecalabrese, un uomoqualunque che, inun giorno qualun-que, quasi novellop e r s o n a g g i o

pirandelliano, si ritrova a ripercorrere brevemente la propriavita fino alla “catastrofe” finale maturandone una più com-piuta quanto ironica coscienza. E’ il microcosmo culturale di“Cicia” ( solo di “Cicia”?) in cui l’affetto di familiari e paren-ti può diventare oppressivo e soffocante, quello degli amiciavido di richieste e favori “dovuti”, l’Amore estremamentefrettoloso quanto esigente all’interno di falsi pudori ed ipocri-te maniere. Ma, a volte, perdere un treno può, inaspettata-mente, condurti a ritrovare te stesso…Magistrale l’interpretazione del bravissimo attore calabreseAntonio Tallura che, dal palco della villa comunale diSiderno, domenica 9 agosto ci ha piacevolmente intrattenuticon il suo avvincente monologo conclusosi al suono di benmeritati applausi. Un nuovo suo omaggio, quindi, alla nostraterra in cui ( come dice il protagonista) “ ogni sogno si puòrealizzare” ma a patto che prima si riesca bonariamente adaccettare il più vicino, piccolo mondo che ci circonda ancheall’interno dei suoi ben discutibili limiti e difetti. Ma comenon perdonare ed amare per questo, forse ancora di più, lanostra Calabria?

Daniela Ferraro

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www.larivieraonline.com CULTURA E SOCIETA’ SABATO 15 AGOSTO 19

RIVIERA

LA TARTARUGA DI DARWINCharles Darwin , il papà della teoria sull’evoluzionismo, portò in patria ,

Inghilterra , una tartaruga gigante scoperta nelle isole Galapagos . Correva l’an-no 1836 e si pensava potesse avere cinque anni . Questo “ animaletto “ , da allo-ra in poi è stato oggetto di studio da schiere di naturalisti . L’ultima notizia che

ho è che nel 1998 aveva 168 anni . Qualcuno mi sa dire se è anco-ra viva o se è morta ? Dovete sapere che, proprio a causa della suainfinita mania di scoprire , studiare , ricercare il perché e il per comedella vita , Darwin , sin da piccolo , veniva rimproverato dal padre.Un giorno gli disse : “Non fai altro che andare a caccia , occupartidei cani , catturare topi . Sarai una disgrazia per te stesso e per la

famiglia! In effetti qualche preoccupazione ce la da , quando sostiene che l’uo-mo di oggi è quasi figlio delle scimmie . Permettetemi di dissentire . Che effetto vifa sapere che i vostri bisbisbisnonni erano degli scimpanzè ? Ebbene , fra teorie eteorie io preferisco quella della bellezza divina senza peli e senza grugniti : l’uo-

mo creato da Dio a Sua immagine e somiglianza .

La celebre Anna Burda morta a novantasei anninel 2005, fondatrice dell’omonimo colosso edito-riale tedesco, amava trascorrere le vacanze aTaormina, dove aveva acquistato una villa. Burda sirecava abitualmente a visitare un suo amico sicilia-no, l’antiquario e collezionista d’arte GiovanniPanarello (morto a 95 anni nel 2006), nella sua villadi Letojanni denominata “La Cupola”, mèta digrandi personaggi della cultura e del jet set interna-zionali. Burda era anche una eccellente disegnatri-ce di alta moda: organizzava sfilate nel suo vastocomplesso tipografico. Panarello era ammirato daiforestieri per il suo straordinario negozio d’arte diTaormina e per la sua raffinata eleganza. Non solo Burda s’incantava ad osservare dal ter-razzo della “Cupola” il rientro delle paranze nelmare di Letojanni, deviando con lo sguardo ogniconversazione. L’anziano Panarello soleva raccontare agli amicigiornalisti di aver ospitato nella sua villa, tra nume-rosi altri personaggi, anche Somerset Maugham,Jean Cocteau, Bertrand Russell, TennesseeWilliams e perfino Greta Garbo, sbarcata segreta-mente in Sicilia in compagnia del suo amicoHauser: la diva, che giungeva camuffata e senzapreavviso, era golosa delle frittate cucinate perso-nalmente dall’antiquario, il quale invece riservava

al poeta Alfonso Gatto, conoscendone i gusti, spa-ghetti aglio e olio in gran quantità. Truman Capotescrisse sulla tavola di Panarello parti del suoromanzo Breakfast at Tiffany's (Colazione daTiffany). Un giorno il pittore Henry Faulknerarrivò a Letojanni con la macchina occupata dicani e di un capretto, in compagnia del suo favori-to di turno. I maggiori artisti italiani e stranieri checapitavano a Taormina, si sentivano obbligati a fareuna tappa di conversazione e di aperitivo a “LaCupola”, dove ritrovavano esposte alcune loroopere. Corrado Cagli si trasferiva volentieri dalCaffè Wunderbar di Taormina, ai cui tavoli solevagiocare lunghe partite a scopone, per recarsi allavilla di Panarello, dove c’era sempre qualcosa dibuono da bibere et manducare. Panarello era undevoto acquirente in particolare della sua grafica.Gran parte della collezione d’arte e d’antiquariatodi Panarello è patrimonio pubblico, essendo statadonata per suo lascito al Museo Siciliano di Arti eTradizioni del comune di Taormina. Di Panarelloresta l’aura di anfitrione , che aveva avuto dimesti-chezza con gente mitica il cui centro di svago e diemozioni si trovava a Taormina e nella villa diLetojanni, dove l’arte e la letteratura si facevanovita.

Francesco D. Caridi

C’era una volta a Taormina...Giovanni Panarello (1911-2006), celebre antiquario

e collezionista d’arte,ospitò nella sua villa diLetojanni personaggi

della cultura e del jet setinternazionale. Cucinavafrittate per Greta Garbo e

per Truman Capote. Ilgiornalista Caridi ci

racconta curiosi episodi diquell’uomo leggendario

da lui conosciuto

LA ROSA DEI VENTI

È venuto a mancare, all'affetto dei suoi cari e deisuoi tanti amici ed estimatori, uno degli intellet-tuali più versatili, originali e moderni della nostraRegione, Giovanni Carteri: ricercatore saggista escrittore di talento. Conoscitore come pochi dellaletteratura regionale, ha studiato con particolareimpegno l'opera di Corrado Alvaro, FrancescoPerri, Mario la Cava e Saverio Strati. Ma fu ancheuno dei più impegnati studiosi dell'opera del gran-de scrittore piemontese Cesare Pavese, del qualefu il primo a notare “l'incidenza che i mesi di con-fino calabrese ebbero sullo svolgersi della poeticadel poeta delle Langhe”, denunciando la scarsaattenzione che gli studiosi ebbero su questo parti-colare aspetto.Di Alvaro, oltre che interpretare la poetica inmodo moderno ed originale, mise in evidenzaaspetti poco noti e poco studiati dello scrittorecome la “spiritualità” del sanluchese e i suoi rap-porti con il prete e intellettuale lucano DonGiuseppe De Luca, suo ammiratore e mentore,studiando con impegno il vasto epistolario tra idue; nonché la vicenda umana negli ultimi giornidi vita del grande Corrado, messa in luce daCarteri con uno studio paziente su lettere e scrit-ti inediti della poetessa toscana Cristina Campo,vicinissima alla famiglia e unica presente la nottedel trapasso dcl dello scrittore. A Mario La Cavadedicò molti saggi, ma in particolare l'ultimoomaggio del 2011 Come nasce uno scrittore.Scrisse molto anche sullo scrittore di CareriFrancesco Perri, confutando con argomenti criticilo stroncamento di Gramsci per il romazoEmigranti e mettendo in evidenza l'apprezzamen-to di Benedetto Croce per il suo poemetto Larapsodia di Caporetto.Molto ha dato, Gianni Carteri alla critica lettera-ria calabrese ed italiana. E molto ancora avrebbesicuramente dato, se non fosse stato perseguitato,per più di un trentennio, dalla cattiva salute. Di luici restano i grandi insegnamenti di uomo buonoonesto e devoto. Negli amici come me, resta ilrammarico di non essergli stato vicino negli ultimigiorni di vita. Addio Gianni.

Fortunato Nocera

Ancora un luttoper il “mondointellettuale”della Locride

GIANNI CARTERI

Gli avvocati, nelle loro arringhe, per distinguereil modo di apprendimento delle prove, usano leespressioni de visu e de relato per distinguere,rispettivamente, in maniera diretta o indiretta.Io, semplicemente, mi rifarò all’espressione cheil Camilleri mette in bocca al Tatarella diMontalbano: di persona, personalmente.Ebbene, di persona, personalmente debbo direche sono reduce da un non felice momento.Lunedi 3 venivo portato d’urgenza all’Ospedaledi Locri perché non riuscivo a respirare. Il Dott.Cavaleri, medico del tanto vituperato prontosoccorso, intuiva subito la gravità e, in attesa del-l’arrivo degli anestesisti rianimatori, mi iniettava,immediatamente, dell’adrenalina. Gli anestesisti,accorsi subito con il primario Dott. D’Adamo edue infermieri, quindi, mi trasportavano al cen-tro. Qui, venivo intubato e trattato. Qualcuno, aquesto punto, potrebbe chiedersi: vabbé, e allo-ra? Lo invito a continuare a leggere. In unmomento in cui non facciamo altro che leggere oascoltare casi di malasanità e, quindi, di appren-dere in maniera indiretta, io, di persona, perso-nalmente, desidero essere testimone di casi diottima sanità. Anzitutto, ho potuto constatareoltre alla preparazione di tutti quanti gli operato-ri sanitari che mi hanno avuto in cura, il modo diproporsi, l’umanità nei loro gesti e nelle loroespressioni. Si immedesimavano nell’ammalatotanto che, penso che il termine di pazienti sia piùda attribuire a loro che non a noi. Ritengo che igiornalisti abbiano il diritto di evidenziare tuttociò che di negativo viene a loro conoscenza ma,nel contempo, ritengo moralmente necessarioche il silente, continuo, appassionato, professio-nale, tecnico, umano lavoro venga parimentiriportato a conoscenza, per evitare la deprecabi-le confusione. Ritengo che il lavoro svolto dalprimario Dott. D’Adamo, dal Dott. Signati, dalDott. Blefari e dalla Dott.ssa Lentini, insiemecon tutti gli infermieri, venga attestato pubblica-mente, per far sì che nella malaugurata situazio-ne di essere costretti a ricorrere alla loro cure, cisi affidi con fiducia, in quanto la fiducia diventauna componente essenziale. Sono appena torna-to a casa, dopo essere stato per alcuni giorni alreparto di Pneumologia del Dott. Calabrò, doveho potuto constatare il medesimo, positivo, com-

portamento. Sentivo dentro di me tale necessitàdi conoscenza e, se chi ha continuato nella lettu-ra si è annoiato, gli chiedo scusa e, quando loincontrerò, gli offrirò un caffè, tanto SabrinaSantacroce è un’amica.

Tonino Carneri

Ospiti, non pazienti

EstateT'amo perchètutto ciò che in natura di bello c'èè svelato in tel'azzurro e l'oro delle notti d'agosto...raggi di luna riflessi sul mareechi di risate e gioia di vita vissutasapore di gelato alla fragola in boccae te che scordi l'amaro di bui momentivivendo sere d'estate!

LAURA IMPELLIZZIERI

Mio figlio era piegatoin due dal dolore, ilmedico è arrivatodopo un'ora e mezzaÈ successo martedì scorso. Mio figliodi 18 anni si contorceva per i dolorilancinanti all'addome. Siamo corsi alpronto soccorso a Locri e il suo casoè stato catalogato come codiceverde. Non c'era nessuno per fargliun'ecografia; il medico reperibile,avvisato intorno alle 22, si è presen-tato dopo un'ora e mezza. La suagiustificazione? È solo un codiceverde! Quindi le condizioni di miofiglio non richiedevano un'assisten-za indifferibile o urgente. Nel frat-tempo avevo avvertito i carabinieridell'estremo ritardo perchè miofiglio stava sempre peggio. Quellodi cui non riesco a capacitarmi è cheil medico, vedendomi agitato, intutta tranquillità, sventolava l'accet-tazione facendomi intendere cheavrei potuto lamentarmi quantovolevo ma sarebbe stato tutto inuti-le. Non è ammissibile attendereun'ora e mezza senza sapere perchèmio figlio stesse così male e senzapotergli somministrare una curaspecifica. Fosse stata una personaanziana avrebbe rischiato grosso.Purtroppo non c'è più alcun dubbio:siamo abbandonati a noi stessi.

Frigo

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SABATO 15 AGOSTO 20www.larivieraonline.com ATTUALITÀ

SARA LEONE

Mentre sul web impazza la polemica dovutaalla chiusura del Cocoricò, una delle disco-teche più famose d'Italia, noi, relegati allapunta estrema dello stivale, viviamo lenostre serate estive in tutta calma e tran-

quillità. Per fortuna direi.Le due discoteche estive più famose della zona presen-tano grandi capacità organizzative, e cercano di stupire,con effetti speciali e ospiti prestigiosi, tutti quelli chedesiderano ballare tutta la notte sotto le stelle.Se per esempio Locri, il martedì propone la Serata ita-liana per gli affezionati e per chi ancora si emoziona sullenote di quella musica che ha fatto la storia, Caulonia ilgiovedì è Fluo. Un tripudio di colori ed effetti. È tutto un"cin-cin" e un battito di mani.E ogni sera si può scegliere a quale delle serate offertedalle discoteche della Locride, partecipare. Chiedo a chiè venuto in vacanza qui da noi come sta vivendo la per-manenza estiva. Mi raccontano che si divertono, e che ladifferenza con le discoteche del Nord è la maggioreaffluenza di gente.Io cerco di spiegargli il divario di residenti fra le loro città

e le nostre cittadine affacciate sullo Ionio. E loro com-prendono subito.Mi dicono che il pre-serata, da noi, lo trascorrono nelletrattorie tipiche, e che adorano le frittelle di zucca e lapasta con le polpette.Si rammaricano per la situazione del lungomare diSiderno, e per quel passeggio in cui l'unica attrazione èrappresentata dal mormorio della gente seduta nei loca-li, e dalle bancarelle di bigiotteria luccicante degli extra-comunitari.Altri, invece, sono felici di alcune iniziative culturali.Sette libri per sette sere, spettacoli teatrali nella villettacomunale, dibattiti con gli esperti su tematiche prestabi-lite e teatrini delle marionette per i più piccoli.La cosa che lamentano è la scarsa partecipazione. Quasicome se i cittadini fossero indifferenti a qualsiasi iniziati-va.Forse è questo il più grande neo della nostra terra: l'in-differenza.È una voce comune quella dei turisti: "la città è vostra"-affermano.Qualche sera fa, sul lungomare di Siderno c'è stata l'esi-bizione di una band emergente: i The Flyers. Sono riu-sciti a organizzare la serata grazie all'appoggio e alla col-

laborazione di Ercole Macrì, che mi dicono essere statomolto disponibile.Nonostante intoppi tecnici, hanno suonato e cantato, e ilpubblico applaudiva soddisfatto.Sembra che dal tunnel degli scorsi anni si intraveda unmiraggio di luce.Certo, questo agosto un po' ballerino sta facendo idispetti agli organizzatori delle serate culturali e dellediscoteche, lasciandoli fino all'ultimo secondo in bilicosul da farsi.Ma non solo! In questi giorni, quelli che al mare stavanocurando la tintarella, all'improvviso, si sono trovati adover adattare l'ombrellone, che dieci minuti prima liriparava dal sole, per ripararsi dalla pioggia. Altri sonorimasti in acqua, trovando intrigante l'idea di rimanere afare il bagno mentre fuori scoppiava un temporale esti-vo.Va male per i turisti, per i ragazzi in vacanze scolastiche,va male per quelli che ad agosto non lavorano.Ma per gli studenti va bene.La pioggia, quella estiva in particolare, concilia straordi-nariamente lo studio!

Le serate nella Locridefra cultura e discotecaUn tripudio di colori ed effetti. È tutto un "cin-cin" e un battito di mani. Ma ci sono anchespettacoli teatrali, dibattiti con esperti e spensierato intrattenimento per i più piccoli.

INDAGINE SOTTO L’OMBRELLONE

Prendono il sole, leggono, telefonano, dormono e qualcuno si diverte a scav-are buche nella sabbia insieme ai bambini. Se sono donne l’accessorio che nondimenticano mai è la crema solare, gli occhiali e il cellulare. Se sono uomininon rinunciano a telefonino e giornale. Queste sono le caratteristiche di chipassa le vacanze sotto l'ombrellone secondo una nostra indagine. Un cliente adue facce: che da una parte dice di volersi disintossicare dalla tecnologia, manon molla telefonini e iPad, e dall'altra riscopre libri e giornali. Gran parte deituristi della Locride preferisce il mare. “Avete il mare più bello del mondo - cidicono - e quei pochi giorni di ferie che abbiamo preferiamo trascorrerli qui!”.Molti prediligono la spiaggia libera al lido per una semplice ragione: nonvogliono parlare! Dato che, a causa della crisi, la durata delle ferie si accorciasempre di più e quasi nessuno può permettersi più di 20 giorni al mare, la pri-orità assoluta è il riposo. Per questo a infastidire di più sotto l'ombrellonesono i vicini troppo invadenti, chi parla continuamente al cellulare ad altavoce e i venditori ambulanti troppo insistenti; persino una semplice conver-sazione talvolta può diventare motivo di stress. La parte più interessante èsenz'altro quella dei nuovi servizi che sarebbero più apprezzati nello stabili-mento balneare perché anche qui ritorna la mania dell'essere iperconnessi: inmolti sognano il wi-fi gratuito sotto l'ombrellone o la presa di corrente perricaricare il cellulare. Per fortuna qualcuno pensa anche al suo amico a quat-tro zampe e vorrebbe il cane o il gatto al proprio fianco in spiaggia. Tipica lalista degli oggetti dimenticati: occhiali, chiavi, costume, crema solare e asci-ugamani. Libri e giornali, invece, non vengono quasi mai reclamati! C’è, poi,la restante parte dei nostri turisti che predilige un ritmo di vita più rilassato ea cui non piace molto scendere in spiaggia ma si accontenta di una passeggia-ta sul lungomare o meglio ancora in campagna, poiché l’unico scopo è starecon i propri cari: fratelli, sorelle, genitori con cui durante l’anno non hannomolte possibilità di ritrovarsi. Per questa settimana la nostra indagine termi-na qui. Arrivederci alla prossima con un altro interessante sondaggio!

Katia Candido

Spiaggia libera o lido? Libro o iPad?

Tutta laCalabria allacorte di J-AxÈ stato un autentico bagno di folla, quelloche ha accolto a Cittanova, in concomitan-za con la tradizionale Festa dello stocco laseconda delle due date calabresi di J-Ax,bissando di fatto il primo concerto, quellonella splendida cornice del Teatro deiRuderi di Cirella, a Diamante. Il sold out diDiamante e la folla oceanica che ha riempi-to le strade di Cittanova – arrivando a con-gestionare il traffico fino allo svincolo del-l’autostrada, in entrata – non possono chemettere un sigillo all’ennesimo successodella Esse Emme Musica. Merito di unostraordinario J-Ax, che ha voluto portareanche dalle nostre parti il suo tour “Il bellodi essere brutti”. E gli spettatori non si sonofatti attendere: arrivati dalle vicine Sicilia,Campania, Puglia e Basilicata, tanti sonostati i pullman organizzati dagli stessi fan,e a Diamante, solo 750 erano i partecipantigiunti a Cirella direttamente dal capoluogodi regione, Catanzaro. E tutto questo nono-stante le previsioni climatiche non lascias-sero sperare qualcosa di buono. C’è daaggiungere che la data di Cittanova è statal’unica a ingresso gratuito di tutto il tour diJ-Ax: una scelta voluta anche per premiarei tanti fan che già si prevedeva sarebberoaccorsi.

Il 18 agosto aMonasteracesi parlerà dirapporto tra isessi"Donne e uomini. Modelli antropologicie culturali in dialogo" è il titolo dell’in-contro che si terrà a Monasterace il 18agosto alle ore 21:0o in piazza PortoSalvo.Il rapporto tra i sessi in una società invelocissimo mutamento, tra squilibri,rivendicazioni di diritti e tragici casi dicronaca, è uno dei punti essenziali per losviluppo della società civile. E necessa-rio avviare un confronto aperto e genui-no affinché si porti alla luce lo stato deifatti sulla condizione femminile in cala-bria. E allo stesso tempo mettere inmoto una riflessione che permetta agliuomini di rapportarsi a un femminilecambiato rispetto ai parametri dellasocietà tradizionale, al fine di promuo-vere un dialogo continuo, nello spaziopubblico e istituzionale come in quelloprivato, familiare e personale, tra ladimensione del femminile e quella delmaschile, al di là delle prese di posizionie degli identitarismi ideologici e cultura-li. Il comune di Monasterace ha organizza-to un incontro con la partecipazione divari esperti, che si sono occupati dell’ar-gomento a vari livelli. Interverrannol’avvocato Ilenia Alizzi, che collaboracon il Dipartimento delle pari opportu-nità della Presidenza del Consiglio deiMinistri; l’onorevole Wanda Ferro, expresidente della Provincia di Catanzaro,vice coordinatrice regionale di ForzaItalia; Annamaria Sarica, psicanalista,psicoterapeuta e autrice, tra l’altro dellibro Polvere di mare, sui suoi ricordid’infanzia calabresi; il giornalista de IlGiornale, Bruno Giurato; il sindaco diMonasterace, avvocato Cesare De Leo.Allieteranno la serata gli interventicanori di Eleonora Pisano, accompagna-ta dal pianista Amedeo Lo Bello.

Considerazioni,riflessioni, e

meditazione sulromanzo diFortunato

Nocera

Fotografa con il tuosmartphone il QR codeper leggere la recensioneintegrale del Professoredi Lettere e Filosofiadell’Università di Zurigoe Roma Olindo Martuccial libro “La maledizionedella Cometa Rossa”

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RIVIERA

Mimmo Cimarosa, Dino Polverari, AntonioCaccamo, Fernando Fiorenza, ArmandoCommisso, Mimmo Gargano e Mario Cavallo:Da Santo Domingo a Roma ecco un bel grup-po di sidernesi nel mondo!

Rock’n’roll nightLa Cascina di Roccella Jonica ha avuto il grande piacere diospitare Matthew Lee e la sua Band, per una serata all’inseg-na del Rock’n’roll in grado di attirare l’interesse del nostroEugenio Minniti

Quattro persone: un’unica passioneVittorio Zito, Nicola Irto, Vincenzo Bombardierie Alessandra Cianflone si incontrano alla libre-ria Mondadori scoperndo di avere una pas-sione comune: quella per la fotografia!

Ironia senza egualiL'impareggiabile ironia delmitico Bruno Gambarotta, unregalo prezioso, con il notoconduttore TV Ugo Floro

Sindaci di ieri e sindaci di oggiL’ex sindaco di Bianco, Ninì Scordino, guardacon adorazione il suo successore Aldo Canturi.

Solo vincenti!Pietro Fuda presenzia insieme al presidenteAgostino Antico alla premiazione degli opendi Tennis Femminile svoltisi la scorsa setti-mana a Siderno.

Gara di pesca a surici: i vincitoriPedullà-Sergi, Gulloni-Crupi, Futia-Riccio: ecco inomi dei primi tre classificati alla grande “Gara dipesca a surici” dedicata alla memoria di CosimoVerteramo, svoltasi domenica scorsa

Genova-Siderno coast to coastDue turisti di Genova negli OrtiUrbani. Il clima sidernese li ha conta-giati: da tirchi e tristi sono diventatiallegri e spensierati.

I LetteratiMimmo Gangemi e Martino Ricuperodurante la serata letteraria nella quale è statoconferito il premio “Giomo Trichilo”

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SETTIMANALE

DOMENICA19 LUGLIO 23www.larivieraonline.com

Una piccola sculturabronzea a LocriEd eccola finalmenteesposta, anche la piccolascultura bronzea. Inquesto scatto attorniatadalle belle presenze di chiha seguito il ritrovamentoRossella Agostino, KatiaAiello, Albarosa Romeo e

Chi arriva ultimo paga da bere!Il campione di atletica Giuseppe Ruggeroimmortalato in mezzo ai giganti pochi istantiprima di sfidarli in una avvincente gara dicorsa.

Questioni di cuore…Michele Iannopollo con ilfiglio fanno una bella fotocon Lino Errigo. Tre cardi-ologi stimati rappresen-tano il futuro della Locride.La nostra salute gli sta acuore!

I FedelissimiLavaggio e tosaturaper i nostri amici aquattro zampe aSiderno, in corsoGaribaldi 11, primadel centro com-merciale I Portici. Gioiosi 40!

Maria TeresaSansalone fes-teggia in grandestile i suoi primiquarant’anni.Non possiamoche augurarleperenne gioia efelicità per iprossimi quaran-ta!

La consulta giovanile diAntonimina, nella foto insiemeal gruppo musicale imetropilis, durante le festivitàdell'estate 2015 organizzatedal 6 al 9 Agosto, ringrazia gliantoniminesi per la calorosapartecipazione.

Giampiero, l’estate èbellaAgronomo di professione,galantuomo di razza.Giampiero, autentica sor-presa dell’estate 2015, hacontribuito alla realiz-zazione di “Orti Urbani,con il suo silenzio, il sorrisoaccennato, l’umiltà di chinella vita cerca il bello e ilbuono.

Una vita dolcissimaLo Staff de La Dulce Vida, a Siderno, è pronto adaccogliervi a braccia aperte con un menù accat-tivante e un meraviglioso sorriso sulle labbra!

Scout di ieri e di oggiIn settimana gli scouthanno festeggiato i 60anni di attività a Siderno.Nel 1981, invece, si riuni-vano spensierati GiulioArchinà, Fortunato Lupis,Enzo Gregorini, BrunoPelle, Michele Lizzi e, conla chitarra, GiorgioCastellacci.

Ma che bella tradizione!Massimo Diano dimostrail suo amore per latradizione in compagniadi alcuni amici suonatoridi strumenti e canzonitipiche della nostra terra.

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