Eterno Auriga - Giugno 2015

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GIUGNO 2015 Storia della Copertina Vata Vriksha

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traduzione italiana del Sanathana Sarathi dell'Organizzazione Sathya Sai Italiana

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GIUGNO 2015

Storia della CopertinaVata Vriksha

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Giugno 02 15© Sri Sathya Sai

Sadhana Trust, Publications Division Prasanthi Nilayam

2 La Conoscenza del Sé è Vera Conoscenza Discorso Divino del 7 settembre 1996

11 Celebrazioni a Prasanthi Nilayam Cronaca

14 Fate che Dio sia il Vostro Guru Dai nostri Archivi16 Mistero Divino e Guarigione Miracolosa Basant Kumar Rai

20 La Prima Chiesa che san Francesco Ricostruì Effulgenza della Gloria Divina

22 Vata Vriksha Storia della Copertina

24 L’Amore della mia Vita Forum degli Ex Studenti

27 L’Angolo degli Studenti

29 Notizie dai Centri Sai

S O M M A R I O

Foto di Copertina: Vata Vriksha

Siti Web Ufficiali di Prasanthi NilayamSri Sathya Sai Sadhana Trust, Settore Pubblicazioni: www.sssstpd.com

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“Fintantoché rimarrete lontani da Dio, non potrete comprendere il principio della Divinità. Non appena andrete più vicino a Dio, tutti i misteri della vita vi saranno svelati. Non solo: svilupperete il senso di distacco senza alcuno sforzo. Il vostro cuore sarà pieno di sentimenti divini e la vostra vita sarà santificata.”

E t e r n o A u r i g aE t e r n o A u r i g aDedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità

VERITÀ RETTITUDINE PACE AMORE NON VIOLENZA

Pubblicato sul Sito Web del Movimento Srì Sathya Sai d’Italia

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Eterno Auriga 2 Giugno 2015

FIUME D’IMMORTALITÀ DISCORSO DI BHAGAVAN DEL 7 SETTEMBRE 1996

L A D I V I N I TÀ È I M M A N E N T E I N O G N I E S S E R E

(Poesia Telugu)

L A PRATICA È NECESSARIA per compiere qualunque lavoro nel mondo. Lo sforzo umano è

necessario per ogni cosa. La pratica è richiesta persino per camminare, parlare, mangiare, scrivere e leggere. Allo stesso modo occorre che facciate lo sforzo adeguato anche se volete raggiungere la Divinità.Il Principio Fondamentale della Divinità è Uno

Se il cibo vien servito in un piatto affinché raggiunga lo stomaco, non

dovete mettere al lavoro anche la mano e la bocca? La fame non sarà certamente

soddisfatta se continuate a ripetere i nomi dei cibi serviti nel piatto

anche per cento volte. In modo simile, la semplice

ripetizione dei Nomi Divini, come Rama, Krishna, Govinda, non è sufficiente se non manifestate la devozione al Signore in forma di servizio.

Ogni lavoro che fate con l’intenzione

di servire gli altri diventa lavoro di

Dio. Oggi, però, l’uomo vuole avere tutto f a c i l m e n t e senza fare

“Se i rami di un albero sfregano uno contro l’altro continuamente, si incendiano.Se zangolate il latte a lungo, il burro se ne separa. Allo stesso modo, l’indagine continua porta alla comprensione della Realtà. Ascoltate questo, o coraggiosi figli di Bharat!”

LA CONOSCENZA DEL SE E VERA

CONOSCENZA

‘’

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alcuno sforzo. La Divinità è immanente in tutti gli esseri come l’olio è presente nel seme di sesamo, il profumo nei fiori, il succo nei frutti e il fuoco nel legno; solamente con lo sforzo adeguato potete ottenere il burro dal latte, l’olio dal seme, il succo dal frutto e il fuoco dal legno. Similmente, è richiesto uno sforzo adeguato per sperimentare la Divinità che è immanente nell’essere umano, ma, nelle circostanze attuali, gli studenti e i giovani in genere hanno dimenticato la Divinità che è vera ed eterna. A causa della loro comprensione errata, essi considerano verità ciò che è illusione, e illusione ciò che è verità sprecando così il tempo, lo sforzo e le energie. Le forme possono apparire diverse e si può dar loro nomi differenti, e anche le esperienze che scaturiscono dalla diversità dei nomi e delle forme possono variare, ma il Principio Fondamentale della Divinità, che è la base di tutti i nomi e le forme, è unico. Questo è il Principio dell’Advaita affermato da Adi Shankara. Voi interrate un seme di mango e, dopo un certo tempo, vedete crescere un albero con rami e rametti che ha migliaia di foglie e fiori, e centinaia di frutti. I frutti e i fiori appaiono totalmente diversi tra loro e anche i rami e le foglie sembrano non avere alcunché in comune. Non solo: le foglie, i fiori e i frutti possono essere usati in molti modi differenti. Con i frutti acerbi si possono preparare dei sottaceti, con le foglie si possono fare dei festoni per decorare le case, i rami secchi si usano per fare il fuoco e i frutti maturi si mangiano. Eppure lo stesso seme è la

base di tutti i rami, ramoscelli, foglie, frutti acerbi e maturi.

Senza il seme non può esserci alcun albero, senza l’albero non ci sono rami e senza questi non avremo alcun frutto. Il Signore Krishna dichiara questa verità nella Bhagavad Gita quando dice: “Io sono il seme, origine di tutti gli esseri viventi.” Il principio dell’Advaita mostra l’unità che sottende a ogni cosa. Il mondo visibile si manifesta con forme e nomi vari, ma, se indagate in profondità, comprenderete che la base dell’unità di tutte le diverse forme è il medesimo Principio della Divinità.La conoscenza serve ad acquisire la saggezza

Ieri vi ho raccontato la storia di Adi Shankara che si fece rinunciante con il permesso della madre dopo la morte del padre. Dopo aver attinto la conoscenza dai

Comprendete questo chiaramente: “Ciò che non c’è in Bharat non si trova in nessun altro luogo.” Bharat è la maestra di tutte le

nazioni; è per questo che gente di molti paesi esteri viene qui.

Bharat è la terra della rettitudine, del merito, della spiritualità e

del sacrificio. Qui potete vivere pacificamente anche con un

introito modesto.

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Veda, dalle Shastra (Scritture), dall’Itihasa (epiche) e dai Purana (testi mitologici), egli andò da Govindapada, che era discepolo di Gaudapada, per avere l’iniziazione all’ordine dei rinuncianti (sannyasa).

“Chi ha fede salda ottiene la saggezza.”Essendo dotato di grande fede, egli

poté padroneggiare i quattro Veda e le sei Shastra alla giovane età di sedici anni. L’età non è una discriminante per imparare qualcosa se si ha la fede necessaria. La cosa importante per tutto è il tempo: un bambino diventa un anziano con il passare del tempo. Da bambino, a dieci anni diventa un ragazzo, è adulto a trent’anni e a settantacinque è nonno. Ma il bambino, il ragazzo, l’uomo adulto e il nonno sono sempre la stessa persona. Tutti questi cambiamenti di nomi e forme accadono in conseguenza al passare del tempo.Per saggiare la capacità e la saggezza di Shankara, un giorno Acharya Govindapada decise di impegnarlo in un confronto. Shankara, essendo umile e obbediente, offrì riverenti omaggi al suo guru e gli chiese licenza prima di iniziare il confronto con lui. Questo dibattito fu una splendida dimostrazione della conoscenza di Shankara; egli dette le risposte giuste alle domande poste dal suo guru coerentemente agli insegnamenti dei Veda e delle Shastra e spiegò come si può seguire il sentiero della spiritualità (nivritti) pur vivendo nel mondo. In quei giorni, c’erano molti eminenti studiosi, ma essi usavano la loro conoscenza per

acquisire la ricchezza. Essi ignoravano la verità secondo cui la conoscenza ha lo scopo di acquisire la saggezza e non la ricchezza. Persino oggi, gli studenti pensano che tutta la loro educazione sia finalizzata al denaro; questa è un’idea sbagliata. L’agricoltura serve a produrre cibo, l’istruzione ha il compito di portare alla conoscenza; quindi Shankara si sforzò di mostrare la via giusta agli studiosi affinché facessero un uso corretto della conoscenza e non la sprecassero per inseguire successi temporali. A che serve un’educazione secolare?

“O uomo! Tu fatichi duramente nella vita soltanto per riempirti lo stomaco e acquisisci moltissimi tipi di conoscenza in campi diversi.Considera e valuta tu stesso quale grande felicità tu abbia ottenuto usando il tempo da mane a sera per ottenere la conoscenza secolare e guadagnare denaro dimenticando Dio.”“O uomo! Non essere orgoglioso della tua istruzione.Se non offri i tuoi riverenti omaggi a Dio e non pensi a Lui con devozione, essa diverrà inutile.”Shankara fu molto deluso di vedere

uno scenario simile e il suo precettore Govindapada se ne accorse. Anche Gaudapada comprese i suoi sentimenti e capì che, essendo dotato di tutta la conoscenza e di sentimenti nobili ancora così giovane, Shankara era capace

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di eliminare tutta l’ingiustizia, la falsità e la scostumatezza predominanti nel mondo e inculcare profondamente gli insegnamenti dei Veda e delle Shastra nel cuore della gente. I due lo chiamarono e dissero: “Carissimo! Non c’è bisogno che tu rimanga ancora qui; domani stesso partirai per Kashi (Varanasi). Insegna a tutti quegli eminenti studiosi di laggiù la grande verità dell’Advaita e diffondila nel mondo intero. Non c’è nessuno più adatto di te a raggiungere questo scopo.” In modo simile, anche gli studenti di oggi devono comprendere di essere veramente capaci di eliminare l’ingiustizia, la scostumatezza e altre malvagità dalla società.Shankara diffuse il Principio dell’Advaita

In conseguenza al precetto del guru, Shankara partì per Kashi. Allora non c’erano mezzi di trasporto come gli aeroplani, i treni o i torpedoni, per cui egli viaggiò a piedi con tutti i suoi discepoli. Arrivato vicino a Kashi, vide una persona seduta sotto un albero che ripeteva le regole della grammatica di Panini: Dukrun Karane, Dukrun Karane. È qui che Shankara recitò il primo shloka della sua famosa opera Bhaja Govindam, per mettere quella persona sulla giusta via:

“O uomo sciocco, canta il nome di Govinda: le regole della grammatica non ti salveranno quando la fine arriverà.”Che cosa ottenete imparando le regole

della grammatica? La grammatica vi verrà a salvare quando starete per lasciare questo mondo? Cantate quindi la gloria

Anche Shankara era uno studente come voi, ma ottenne, già a

sedici anni, un nome e una fama così grandi che continueranno a brillare di era in era come gioielli

preziosi il cui splendore non diminuisce mai. Ogni studente

dovrebbe emulare i suoi ideali e vivere in modo esemplare. Date

gioia ai genitori, procuratevi un buon nome nella società,

sostenete il grande nome della terra madre e santificate così la

vostra nascita umana.

di Dio e contemplateLo. Quando ve ne andrete, nessun amico né parente o ricchezza verrà con voi; solamente il Nome di Dio sarà con voi e vi proteggerà sempre.

Così Shankara insegnò quanto sia importante recitare il Nome di Dio. Come la luce del nostro satellite aumenta giorno per giorno nel periodo di luna crescente, gli insegnamenti di Shankara cominciarono a diffondersi dovunque di giorno in giorno irradiando la luce della conoscenza. Una volta si tenne una conferenza di studiosi a Kashi e molti di loro vi andarono indossando grossi braccialetti d’oro, eleganti scialli e collane preziose che mostravano il loro elevato stato sociale. Alla conferenza non c’era penuria di pomposità e ostentazione; solamente Shankara vi prese parte in tutta semplicità indossando solamente un comune dhothi e un drappo sulle spalle. Molti dei presenti lo guardarono

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dall’alto in basso pensando “Che tipo di studioso è questo? Non ha neppure una collana; che cosa possiamo aspettarci da lui?”, ma altri, che ne conoscevano il livello di cultura, cominciarono a lodarlo: “Shankara, abbiamo appreso tante cose di te. Tu hai padroneggiato i Veda, le Shastra, l’Itihasa, i Purana, i Brahma Sutra, la grammatica e la logica. Sei colui che ha diffuso il principio dell’Advaita.” Quando venne il suo turno, Shankara sorridendo salì sul palco, offrì i suoi riverenti omaggi all’assemblea e cominciò a parlare. Egli disse agli studiosi che la conoscenza delle Scritture non deve essere usata per guadagnare denaro e aggiunse: “Perché anelate al denaro? Un pandit è una persona dalla mente equanime.” Nonostante fosse giovane, dichiarò questa verità con enfasi alla presenza degli studiosi: essi non dovevano desiderare il denaro, ma Dio.“O uomo, liberati della sete di denaro e abbandona tutti i desideri con una discriminazione corretta. La ricchezza che hai non è altro che il risultato delle azioni passate, per cui sii soddisfatto di qualunque cosa tu abbia.”Ciò che ottenete con il duro lavoro è vera ricchezza. Quando lavorate con ambedue le mani, vi guadagnerete sicuramente il cibo per sostentarvi. Com’è compassionevole Dio! Vi ha dato due mani e uno stomaco. Due mani non sono sufficienti per riempire una pancia? Oggi però voi non lavorate con due mani e per questo non siete capaci di soddisfare tutte le vostre necessità. Non date spazio all’accidia, eliminate

la sete di denaro e sviluppate quella per Dio e per la rettitudine. Shankara espose splendidamente la dottrina dell’Advaita ed esortò l’onorevole assemblea di studiosi a comprendere il Principio Divino dell’unità di tutta la creazione. Gli studiosi e i loro discepoli erano stupefatti dalle profonde parole di Shankara. Come recita il detto “un passerotto piccolo cinguetta forte”, il giovane Shankara cominciò a impartire insegnamenti morali elevati a tutti. Non solamente il suo insegnamento era esemplare: lo era anche il comportamento e questa è la caratteristica che distingue le anime nobili.

“Coloro, i cui pensieri, parole e azioni sono in perfetta armonia, sono esseri nobili.”L’essere umano dovrebbe acquisire

la purezza di pensieri, parole e azioni. Innanzitutto, è essenziale la purezza della mente; quando essa è pura anche la parola lo sarà. Pensieri e parole puri porteranno ad azioni sacre. Questo è definito Trikarana Shuddhi (triplice purezza) ed era evidentissimo in Shankara. Molti studiosi cominciarono a fargli delle domande come: “Che cos’è il principio dell’Advaita?” “Non è altro che la visione dell’unità; l’esperienza del non dualismo è saggezza”, era la risposta. Che cos’è questa conoscenza? È la conoscenza delle cose fisiche, secolari del mondo? No, niente di tutto ciò: è la conoscenza del Sé. Quella è la conoscenza fondamentale, ma oggi nessuno studioso si sforza di riconoscere questo principio basilare. Comprendete bene questa verità:

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i gioielli sono molti, ma l’oro è uno e, in modo simile, il Principio Fondamentale di tutta creazione è uno sebbene si manifesti con forme e nomi vari. Un ornamento portato al polso è chiamato braccialetto, quando adorna l’orecchio è detto orecchino, si chiama anello se è portato al dito e si indica come collana se viene indossato al collo. Non è forse lo stesso oro in tutti gli ornamenti anche se i nomi e le forme sono diversi? Shankara parlò di questo principio dell’Unità in quell’assemblea di studiosi.

Perché vedete delle differenze basate sul nome, la forma e l’uso? Il cuore è la base di tutto. Quindi, seguitene i dettami; questo è chiamato “coscienza”.

In questo modo, Shankara diffuse delle grandi verità con parole semplici.

“I gioielli sono molti, ma l’oro è

uno; le mucche sono molte, ma il latte è uno; gli esseri sono molti, ma l’aria che respirano è una; le caste sono molte, ma l’umanità e una; i fiori sono molti, ma l’adorazione è una.”Se indagate profondamente in questo

modo, vedrete l’unità fondamentale in tutto. Anche ieri ho parlato del principio di base dell’unità.

“I vasi sono molti, ma la creta è una.”Anche il vicerettore ha citato questo nel

suo discorso. I vasi sono nati dalla creta; c’è la creta nei vasi, ma non i vasi nella creta. Qui ci sono molte persone riunite: i loro nomi, le forme e i sentimenti sono differenti, ma gli stessi cinque elementi

Prima di tutto dovreste comprendere che voi stessi siete divini; più grande della Divinità non c’è niente. La vostra caratteristica innata

dell’amore è divina; è la vera caratteristica dell’uomo e voi dovete manifestarla. Sarete

definiti esseri umani nel senso vero del termine solamente

quando manifesterete le caratteristiche della

compassione, dell’amore, della tolleranza, dell’empatia e

della sopportazione.

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sono presenti in tutte. Il principio dei cinque elementi è il Principio della Divinità che è presente in tutti; voi e Io siamo incarnazioni dell’Atma. Voi siete tutti incarnazioni di Brahman; per questo le Upanishad dichiarano: “Tattvamasi” (Tu sei Quello), “Aham Brahmasmi” (Io sono Brahman). Chi può negare questo? Che cosa significa Brahman? Significa espansività ed è perciò che c’è l’espansività nell’essere umano. Sebbene siate qui, la mente va a Chennai, a Mumbai o Delhi in un istante e questo potere di espansività è definito Brahman. Questo potere è latente in tutti gli esseri umani, ma essi non sono capaci di manifestarlo a causa dei loro desideri e dell’avidità per la ricchezza e il potere.L’avidità rovina l’uomo

Un contadino aveva un pezzetto di terra e voleva acquistarne ancora per essere chiamato zamindar (proprietario terriero). Un amico gli disse: “Tu vuoi comprare un appezzamento grande, ma non hai denaro sufficiente. Perciò noi ti daremo un’idea che ti metterà in condizione di avere tutta la terra che vuoi.” Una persona avida ascolta i discorsi malvagi non con due, ma con venti orecchie.

“O orecchie, voi siete interessate all’ascolto di pettegolezzi vani e storie sugli altri, ma prestate meno attenzione quando si raccontano le meravigliose storie del Signore”Le persone non prestano orecchio ai

discorsi buoni, mentre sono tutt’orecchi per quelli malvagi. Il contadino ascoltò il consiglio dei suoi amici con grande

interesse: essi gli dissero che in questa zona dell’Andhra Pradesh non si può acquistare un appezzamento grande per pochi soldi e lo consigliarono di andare nella regione dell’Himalaya in cui poteva ottenere tutta la terra che desiderava. Seguendo quel consiglio, egli andò dal re di una regione himalayana e gli chiese un enorme appezzamento di terra. Il re gli disse: “Mio caro, visto che sei venuto da un luogo così lontano come l’Andhra Pradesh, io soddisferò certamente il tuo desiderio”, e promise di dargli tutta la terra cha avesse contornato camminando dall’alba al tramonto in un giorno solo. Così, nella sua avidità incontrollabile, egli si alzò con il sole e si incamminò velocemente senza perdere neppure un minuto per fare colazione. Corse davvero forte per coprire più terra che poteva e non si concesse un secondo di riposo; quando il sole stava per tramontare, era a pochi passi dal punto da cui era partito, felice di poter ottenere un’area così grande, ma era talmente esausto da non riuscire a fare neppure quei pochi passi, per cui cadde su quella terra che bramava moltissimo e spirò. Il suo cuore non resistette allo sforzo di camminare così velocemente, così a lungo con tutta quella fretta e tensione. La gente che era intorno a lui disse al re: “Che disgrazia, è spirato per l’avidità di ottenere centinaia di acri di terra; ora gliene bastano sei piedi.”Acquisite l’istruzione per servire la società

Che grande sfortuna capitò al contadino

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a causa dell’avidità! Deve quindi esserci un limite ai desideri; i desideri illimitati mettono in pericolo. Per questo Shankara insegnò all’umanità: “Liberatevi della sete di denaro. Tuttavia, oggi gli studenti programmano di andare all’estero per guadagnare più denaro appena ottenuto il diploma.Studenti!

Comprendete questo chiaramente: “Ciò che non c’è in Bharat non si trova in nessun altro luogo.” Bharat è la maestra di tutte le nazioni; è per questo che gente di molti paesi esteri viene qui. Bharat è la terra della rettitudine, del merito, della spiritualità e del sacrificio. Qui potete vivere pacificamente anche con un introito modesto.

“A che serve acquisire una grande istruzione se si rimane privi di virtù? Qual è il valore di un’istruzione simile? Sono utili dieci acri di terra desertica? È invece sufficiente un piccolo appezzamento di terra fertile.”Gli studenti sprecano tempo, energia e

denaro nella frenesia di andare all’estero. Voi siete nati in Bharat, mangiate e bevete il cibo e l’acqua di Bharat e vi definite bharatiya. Che cosa otterrete abbandonando questa sacra terra e andando in paesi stranieri? Liberatevi di questa avidità di denaro, servite la vostra terra madre, servite i poveri e i derelitti in questa terra. Non lavorate solamente per l’interesse vostro; lavorate anche per gli altri. Acquisite l’istruzione con l’intento di

servire e rendere forte la società; ottenere semplicemente dei titoli accademici elevati non serve. Molte persone istruite vanno all’estero e fanno persino lavori umili, come lavare tazze e piatti negli alberghi, se non trovano un impiego adatto. Pensano che qui nessuno lo sappia anche se spazzano le strade e fanno i lavapiatti. Eppure gli stessi individui non vogliono lavare i piatti in cui fanno uno spuntino a casa. Perché ci si dovrebbe vergognare di fare dei lavori in casa propria? La sacralità e la grandezza di Bharat sono sminuite da questo errato senso di prestigio degli studenti.L’Amore è una caratteristica divina

Dovete amare la vostra terra madre e non attaccarvi al corpo senza comunque sminuire o criticare le altre nazioni.“Che tutti gli esseri di tutti i mondi possano essere felici.” Questo insegna la cultura di Bharat. Dopo aver ucciso Ravana, Rama volle incoronare Vibhishana re di Lanka. Allora, Sugriva, Jambavan, Angada e altri guerrieri valorosi Gli dissero: “Swami, ora che Ravana è morto, sarebbe bene che Tu prendessi le redini di Lanka che è piena di prodotti e ricchezze.” Anche Lakshmana disse: “Fratello, dal momento che Bharata regna ad Ayodhya, sarebbe bene che Tu diventassi re di Lanka e santificassi questo posto.” Al che Rama rispose: “La madre e la madrepatria sono più grandi persino del paradiso. Possiamo chiamare qualche altra donna bellissima ‘nostra madre’ solamente perché ella non è così bella?” Anche se non è tanto bella, nostra madre è sempre nostra madre. Gli studenti dovrebbero

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acquisire simili elevati sentimenti d’amore per la madreterra; dovrebbero impegnarsi per l’onore del loro Paese.Studenti!

Chi non dichiara con orgoglio: “Questa è la mia terra madre, questa è la mia lingua madre e questa è la mia religione”, è davvero un cadavere vivente. Shankara, che era nato nel Kerala, procurò grande nome e fama non solamente al Kerala, ma a tutta la nazione con i suoi insegnamenti profondi dell’Advaita. È la bontà che porta un buon nome; la bontà è santità. Senza bontà, l’essere umano diventa un senza Dio. Prima di tutto dovreste comprendere che voi stessi siete divini; più grande della Divinità non c’è niente. La vostra caratteristica innata dell’amore è divina; è la vera caratteristica dell’uomo e voi dovete manifestarla. Sarete definiti esseri umani nel senso vero del termine solamente quando manifesterete le caratteristiche della compassione, dell’amore, della tolleranza, dell’empatia e della sopportazione. Oggi, l’essere umano è tale soltanto nella forma, ma non nella pratica; appare umano, ma manca delle caratteristiche umane. Si può dire chiaramente che è umano solamente nella forma ma non nella pratica.Studenti!

Anche Shankara era uno studente come voi, ma ottenne, già a sedici anni, un nome e una fama così grandi che continueranno a brillare di era in era come gioielli preziosi il cui splendore non diminuisce mai. Ogni studente dovrebbe emulare i suoi ideali e vivere in modo esemplare. Date gioia ai

genitori, procuratevi un buon nome nella società, sostenete il grande nome della terra madre e santificate così la vostra nascita umana. Non dovreste pensarla diversamente. Shankara cercò di inculcare in tutti il senso della rinuncia con la sua composizione “Bhaja Govindam”. Alcuni possono dire: “Sai Baba insegna la rinuncia agli studenti.” Lasciate che la gente dica quello che vuole; Io non ho paura. Perché si dovrebbe aver paura di dire la verità? È così facile la rinuncia? Non è possibile per tutti. Neppure in coloro che hanno ascoltato i Miei Discorsi per anni e anni c’è stata una trasformazione; possiamo quindi aspettarci un cambiamento improvviso in voi se ascoltate semplicemente questo Discorso? Solamente i pochi più fortunati di tutti possono acquisire il senso della rinuncia. Quale miglior fortuna può esserci dell’acquisire lo spirito di rinuncia naturalmente? È per questo che vi ripeto spesso: “L’immortalità non si ottiene tramite l’azione, la discendenza o la ricchezza; la si ottiene soltanto con il sacrificio.” È solo lo spirito di sacrificio a garantirvi benessere. Che cosa si intende per “sacrificio”? Se non espirate l’aria che avete inspirato, i vostri polmoni si danneggeranno; lo stomaco sarà sottosopra se il cibo che mangiate non vien digerito ed evacuato; in modo simile il sangue deve scorrere continuamente in tutte le parti del corpo. Se si ferma da qualche parte, coagula. Lo stesso si può dire del denaro: quello che

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BHAGAVAN SRI SATHYA SAI AVATARA VAIBHAVAM:

UNA COMMEDIA DANZATA

L 26 APRILE 2015, OLTRE 250 giovani, provenienti dai villaggi dell’Himachal Pradesh, sono

giunti in pellegrinaggio a Prasanthi Nilayam e hanno messo in scena una commedia danzata dal titolo “Bhagavan Sri Sathya Sai Avatar Vaibhavam” (la Gloria di Sri Sathya Sai).

Cominciando alle 17,20, i giovani hanno ritratto la storia della vita di Bhagavan attraverso vari episodi. La narrazione è stata arricchita da splendidi canti ed emozionanti danze dei giovani che hanno messo in luce le differenti sfaccettature della vita di Bhagavan e del Suo Divino Messaggio per l’umanità. Sono seguiti i Bhajan. Nel frattempo, i partecipanti hanno ricevuto le congratulazioni ed è stato distribuito il Prasadam. Il programma è terminato alle 18,30 con l’Arati.

CELEBRAZIONI DEL BUDDHA PURNIMA

Il 3 e 4 maggio 2015, a Prasanthi Nilayam, è stata celebrata la sacra festività del Buddha Purnima per commemorare la nascita, l’illuminazione e il Nirvana del Signore Buddha. Il tema delle celebrazioni di quest’anno era “Metta – Loving Kindness” (Metta, o Amorevole Gentilezza). Per partecipare all’importante evento, sono giunti in gran numero i devoti di Nepal, Sri Lanka, Tailandia, Malesia, Lao PDR, Brunei, Singapore, Indonesia, Giappone, Hong Kong e Taiwan.

Il programma è cominciato il 3 maggio con tradizionali canti buddisti eseguiti dai devoti tailandesi. Successivamente, il dottor V.K. Ravindran, Presidente della Zona 4 dell’Organizzazione Internazionale Sri Sathya Sai, ha parlato brevemente degli insegnamenti del Signore Buddha e ha esortato tutti i buddisti a diventare migliori buddisti. Ha narrato come l’imperatore Ashoka si trasformò da conquistatore a buon buddista, e ha sottolineato la necessità di scoprire Buddha all’interno. Egli ha anche presentato i due oratori del pomeriggio. Il primo è stato Sri Gehan Talgodapitiya dello Sri Lanka, che, narrando l’illustre storia di Siddhartha diventato Buddha, si è soffermato sulla necessità di praticare “amorevole gentilezza” e amore disinteressato seguendo l’insegnamento di Bhagavan “Ama tutti, servi tutti”. Bhichhu Shanta Maitria, rappresentante

La commedia danzata presentata dai giovani dell’Himachal Pradesh.

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dell’Associazione Buddista di Kathmandu, Nepal, è stato il secondo oratore. Egli ha parlato degli insegnamenti di Buddha, mettendo in evidenza i tre elementi essenziali, vale a dire evitare di fare azioni malvagie, coltivare azioni buone e sane come l’amorevole gentilezza e domare la mente.

Il coro del Giappone, comprendente circa 40 membri, ha poi eseguito toccanti Prasanthi Mandir Bhajan in lingua giapponese.

Il programma del 4 maggio è cominciato con un discorso d’apertura di Sri Billy Fong, Coordinatore Centrale della Zona 4, che ha presentato i due successivi oratori. Il primo è stato il Venerabile Pra Khamhoung Toulavanh, Monaco Capo della Pho Sai Pagoda a Vientiane, Lao PDR. Salutando gli sforzi dell’Organizzazione Internazionale Sathya Sai nel diffondere gli insegnamenti di Buddha e la Sua innovativa e rivoluzionaria educazione orientata ai valori, il venerabile oratore l’ha definita piogge simboliche di “Metta, o Amorevole Gentilezza” da parte di Sri Sathya Sai Baba. Il dotto oratore ha concluso affermando che Buddha e Bhagavan Baba sono le incarnazioni dell’amorevole gentilezza. Nel suo discorso sulla ricerca interiore, il secondo oratore, il

dottor Art Ong Jumsai, ha sottolineato la grande importanza di guardare dentro di sé per conoscere l’immutabile verità che è il messaggio principale del buddismo.

I ballerini folcloristici di Kandyan dello Sri Lanka hanno poi presentato una tradizionale danza culturale di mezz’ora, al ritmo delle percussioni, mettendo in mostra grandi doti acrobatiche.

Il gruppo, guidato da Kala Suri Lionel Sirisena, ballerino di fama internazionale di Kandyan, ha incantato il pubblico con un mix di abilità artistica e acrobatica.

L’elemento finale del pomeriggio è stato una scenetta dal titolo “Il Cuore di Buddha”, eseguita dai giovani della Malesia. La rappresentazione riguardava la storia di Buddha e i Suoi insegnamenti, introdotti sotto forma di un’“intervista di Radio Sai”, mostrando intermezzi di episodi e ampliando il tema con scenette informative. Presentando la storia della formazione del Buddha, la scenetta conteneva la storia di Quan Yin, oltre alla discussione su “Metta, o Amorevole Gentilezza” che ha portato a una panoramica di approfondimento dei moderni mezzi sociali di comunicazione, come strumento per diffondere il messaggio del buddismo.

La danza Kandyan eseguita del gruppo dello Sri Lanka.

I Bhajan del Coro Giapponese.

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Giugno 2015 13Eterno Auriga

Un gran numero di devoti e personalità hanno affollato i locali per offrire il loro omaggio ai Genitori Divini. Il Samadhi era splendidamente decorato e le offerte sono state fatte dai dignitari e membri della famiglia. Nel frattempo, si sono tenuti Bhajan dedicati alla memoria della Divina Madre Easwaramma e di Bhagavan Baba. Il programma al Samadhi è terminato con l’Arati e la distribuzione del Prasadam a tutti.

Il programma del pomeriggio si è svolto nel Sai Kulwant Hall, ed è stato caratterizzato da una speciale presentazione sulla grandezza senza pari della “Madre Eletta”. Il programma, con esibizioni e racconti toccanti, soprattutto da parte di Smt. Vijayamma e della professoressa Jayalakshmi Gopinath, attraverso una presentazione audiovisiva, ha illustrato la leggenda di Madre Easwaramma, la sua storia da dedita e premurosa madre ad ardente devota di Bhagavan e molti altri affascinanti e straordinari racconti che la riguardavano. È seguita un’avvincente veloce miscellanea di Bhajan su Easwaramma, che ha immerso la grande assemblea nella devozione.

Nella sacra ricorrenza del Giorno di Easwaramma, è stato installato, a cura dell’Ashram, un televisore nel capannone n. 29, a beneficio dei devoti anziani. Il nuovo impianto dovrebbe garantire la trasmissione in diretta di tutti i programmi del Mandir, facilitandone così la visione agli anziani residenti dei capannoni 29, 30, 31.

KIRTAN DI ANNAMACHARYAIl 5 maggio 2015, è giunto in

pellegrinaggio a Prasanthi Nilayam un gruppo di 600 pellegrini, composto di 400 insegnanti e 200 devoti, proveniente dal Godavari Orientale, distretto dell’Andhra Pradesh, che ha presentato toccanti Kirtan (canti devozionali) dedicati ad Annamacharya. Gli insegnanti del gruppo avrebbero poi condotto attività di formazione Bal Vikas nelle rispettive scuole nell’ambito di una iniziativa dell’Organizzazione Internazionale Sri Sathya Sai Seva dell’Andhra Pradesh.

GIORNO DI EASWARAMMAMadre Easwaramma si batteva a favore

degli oppressi, dei sofferenti e dei derelitti, e la saga Sai è piena di innumerevoli episodi della sua infinita compassione. Come negli anni precedenti, il Giorno di Easwaramma è stato celebrato a Prasanthi Nilayam con grande devozione e solennità. Il programma della mattinata è stato organizzato presso il Samadhi dei Genitori Divini, Madre Easwaramma e Sri Pedda Venkama Raju, che hanno donato al mondo l’Avatar del Kali Yuga, Sri Sathya Sai Baba.

Le offerte fatte al Samadhi dei Genitori Divini.

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Eterno Auriga 14 Giugno 2015

OME DIO PROIETTA SE STESSO come uomo, anche l’essere umano può darGli forma concreta e persuaderLo a

diventare uomo per mezzo della preghiera sincera e il desiderio intenso: la preghiera di Prahlada fece apparire l’Avatar Narasimha. La preghiera e la personificazione sono complementari come i poli negativo e positivo nell’elettricità. Le due settimane di luna calante e le due di luna crescente si alternano come l’afflizione e la gioia, il dolore e il piacere decretati da Dio per promuovere l ’ e q u a n i m i t à e per condurre l’essere umano verso la Realtà che li trascende.

Adorate Dio e ubbidite alle Sue prescrizioni

La Realtà è percepibile d o v u n q u e

ed è estremamente evidente in voi quando La cercate sinceramente. Potete sperimentarLa anche mentre assolvete altruisticamente il vostro dovere verso voi stessi e verso gli altri. Quando qualcuno non cerca di trasformarsi in questa

direzione, incolpa Dio per le sue sofferenze invece di

rimproverarsi per la propria fede incerta!

D e f i n e n d o s i devoti troppo presto, ci si

aspetta la grazia in abbondanza e quindi si incolpa Dio,

ma la grazia non può essere

r e c l a m a t a così. Dio deve

accettare il devoto come Suo. Bisogna usare il talento della d i s c r i m i n a z i o n e per setacciare il ciarpame e scartarlo scegliendo ciò che

vale. Fare buone azioni significa fare

FATE CHE DIO SIA IL VOSTRO GURU

C O N S I D E R A T E V I S T R U M E N T I D E L D I V I N O

C

Page 17: Eterno Auriga - Giugno 2015

Giugno 2015 15Eterno Auriga

servizio agli altri senza egoismo. Dobbiamo allontanarci dalle persone cattive e cercar di ottenere l’amicizia dei buoni, il che può purificarci e guarirci. L’essere umano viene consumato dal tempo e Dio è il Signore del tempo, per cui prendete rifugio in Lui, fate che sia il vostro Guru, la vostra Via, il vostro Signore. AdorateLo, ubbidite ai Suoi comandi, offriteGli omaggi riconoscenti, teneteLo fisso nella memoria; questo è il modo più semplice per riconoscevi in Lui come vostra Realtà. È il solo e unico modo.

Fate della vita un’offerta al DivinoDovunque siate e qualunque cosa

facciate, consideratevi strumenti del Divino e agite su questa base. Non c’è bisogno di aspettare tutto l’anno per osservare il Guru Purnima. Considerate ogni momento della vita come destinato a esser dedicato al Signore. Questo è il modo per sperimentare il Divino sempre e dovunque, è vera Sakshatkara (realizzazione coscienziale). Servite tutti e amate tutti, credete fermamente nel fatto che il Divino è in tutti e agite sempre coerentemente con questa fede; tale sacro atteggiamento può

essere ottenuto solamente con la pratica costante. Riempitevi di coraggio e fiducia in voi stessi e fate della vita un’offerta completa al Divino che è la vera fonte di tutto ciò che siete e che avete.

Ognuno deve sviluppare lo spirito di sacrificio. Dovete servire le persone con il vostro corpo, albergare nella mente pensieri buoni e nobili, usare la vostra ricchezza per supportare istituzioni educative e benefiche per aiutare il prossimo. Date cibo agli affamati. Questo è il modo utile e sublime di vivere. La vita non vi è stata data per impinguire; il corpo è lo strumento fondamentale per la pratica del Dharma. Dedicate tutto il tempo al servizio e al compimento dei vostri doveri. La sadhana non deve mirare a scopi egoistici: deve promuovere il bene degli altri. Abbandonate l’egoismo, coltivate l’amore disinteressato e santificate la vostra vita.

Estratto dai Discorsi di Bhagavan tenuti in occasione del Guru Purnima

L’uomo colmo d’amore ha grande pace nella mente, è puro di cuore e non è turbato

da circostanze avverse, fallimenti o perdite. Questa forza deriva dall’amore del

Signore, che dota l’individuo di fiducia in sé. La fiducia in sé genera un immenso

potere interno. Ciascuno deve sviluppare questo potere. Ciascuno deve sviluppare

questa fiducia in sé, in modo da poter esperire l’Atmananda (beatitudine del Sé).

– Baba

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16 Giugno 2015 Eterno Auriga

MISTERO DIVINO E GUARIGIONE MIRACOLOSA

MISTERO DIVINO E GUARIGIONE MIRACOLOSA

IÙ DI DUE DECENNI FA, NEL 1990, quando io, mia moglie e mio figlio maggiore eravamo

a Bengaluru come turisti, facemmo il passo più importante della nostra vita. Alla stazione degli autobus di Bengaluru City ci imbattemmo in alcuni devoti Sai di Darjeeling e venimmo a sapere che Sai Baba si trovava in un luogo chiamato Whitefield, a breve distanza da Bengaluru. Avevamo sentito qualcosa di Sai Baba e dei Suoi miracoli e, per curiosità, salimmo su un autobus e raggiungemmo Whitefield.

Assieme ad altri devoti ci sedemmo intorno a un albero di banyan e dopo un po’ arrivò Sai Baba, che, muovendosi all’intorno, dava il Darshan ai devoti. Parlava brevemente ad alcuni e accettava lettere da altri. Fui turbato nel vedere che Egli ricevette una lettera da una donna occidentale di mezza età e subito gliela rilanciò. La signora scoppiò in lacrime.

Molto tempo dopo venni a sapere che, quando Sai Baba ributta una lettera a chi gliel’ha presentata, in effetti il gesto contiene già una risposta. Comunque si trattava del nostro primo Darshan. Egli non ci fece assistere ad alcun miracolo e io non ne fui affatto impressionato. Anche

la reazione di mia moglie e di mio figlio fu la medesima.Un Passo verso la Spiritualità

Dopo una piacevole vacanza marina a Mangalore, l’attuale Mangaluru, prendemmo la via del ritorno a casa dalla stazione ferroviaria di Bengaluru City. Sul treno ero intento a pensare alla mia reazione al Darshan di Sai Baba e ritenni che, forse, non ero riuscito a cogliere la Sua realtà. Doveva esserci qualche potere in Lui che attraeva così tante persone, compreso un gran numero di stranieri. Decisi di scoprirlo subito dopo aver raggiunto Darjeeling. Cominciò così la reazione spirituale alla prima visita da Sai Baba.

Un devoto Sai mi prestò il famoso libro di Howard Murphet su Baba “Sai Baba – L’Uomo dei Miracoli”. Il mio forte desiderio di acquisire conoscenze su di Lui era così forte che lessi il libro tutto d’un fiato e alla fine realizzai che Sathya Sai Baba è Dio. Da quel momento divenne il Dio della nostra famiglia, l’unico Dio!

La consapevolezza che Dio viveva effettivamente sulla terra ebbe un riflesso immediato sulla mia vita. Da quello stesso giorno smisi di bere alcol, di fumare sigarette e di mangiare carne. Fu un

Basant Kumar Rai

P

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Eterno Auriga Giugno 2015 17

enorme passo avanti verso la spiritualità che gradualmente si rifletté anche sui membri della mia famiglia. Dopo alcuni anni tutta la mia famiglia diventò vegetariana. I miei nipoti sono vegetariani dalla nascita. Era un passo positivo verso il progresso spirituale.

Due anni dopo, il mio problema cronico di perdita di sangue dal naso divenne serio. Soffrivo di emorragie al naso quasi ininterrotte e di una condizione assai precaria di mente e corpo. In certi momenti non sopportavo nemmeno un soffio d’aria che rischiava di soffocarmi e subito dopo mi sentivo claustrofobico e chiedevo che tutte le porte e le finestre fossero aperte nonostante il clima freddo di Darjeeling.Un Mistero Strabiliante

Un giorno, mentre in questo stato d’impotenza e incertezza ero a letto a casa mia, un amico venne a trovarmi dall’Inghilterra. Egli portava una torcia a sei luci, che era molto potente. Disse che veniva usata nella caccia alla tigre. Dopo che fu partito, mi accorsi che il mio amico aveva dimenticato di prendere la lunga torcia, posta accanto al letto. Quella notte ero stanco, sia fisicamente sia mentalmente e non riuscivo a prendere

sonno. La stanza era buia e non volevo accendere la luce per paura di disturbare mia moglie, che per molte notti non aveva dormito a causa delle mie condizioni ed era quasi addormentata accanto a me nel letto.

Sentii l’impulso di sapere l’ora e mi ricordai della torcia che il mio amico aveva dimenticato di prendere. Al buio la cercai a tastoni accanto al letto e restai sorpreso dalla sua pesantezza. Accesi la torcia e sull’orologio alla parete vidi che era l’una.

Poiché pregavo continuamente Sai Baba, diressi il potente raggio della torcia sulla Sua foto appesa alla parete opposta. È una foto a colori di Swami con il palmo destro alzato in segno di benedizione. Nella foto Baba sorride e i Suoi occhi sono piccoli. È un’immagine deliziosa e fa parte delle mie prime collezioni.

Mentre continuavo a tenere la luce puntata sulla faccia di Sai Baba,

Bhagavan mentre dà il Darshan nel Sai Ram Shed a Brindavan (Bengaluru)

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18 Giugno 2015 Eterno Auriga

improvvisamente notai un cambiamento nel Suoi occhi, che gradualmente si aprirono aumentando di grandezza e diventarono rosso sangue. Gli occhi emettevano una luce così potente che l’intensità dell’abbagliante luce della torcia pian piano diminuì fino a diventare fioca e debole, come quella tremolante di una lampada sul punto di spegnersi. Gli occhi erano così abbaglianti e terrificanti che tutto il mio corpo tremava di paura e non era possibile guardarli.

Spensi immediatamente la torcia, chiusi gli occhi e mi coprii la faccia con la trapunta. Dopo un bel po’ feci dei respiri profondi, ripresi il controllo e cominciai a riflettere sull’accaduto. Il buonsenso e la mente razionale rifiutavano di accettare ciò che avevo visto. Come poteva essere reale? Era impossibile. Dato che ero seriamente ammalato e la mia mente non era stabile, pensai che potesse essere frutto della mia immaginazione, ed essendo persona assennata non dovevo aver paura di tale illusione. Non sono un codardo e intendevo rientrare in possesso delle mie facoltà mentali.

Mi tolsi la trapunta dalla faccia e ancora una volta accesi la potente torcia puntandola sulla faccia di Sai Baba. Il Suo volto sorridente era ameno e fui felice di vedere che era calmo e immobile. Mi dissi: “Ecco, ciò che hai visto era solo immaginazione.”

Proprio mentre mi stavo rilassando, i piccoli occhi di Sai Baba ricominciarono a ingrandirsi e a fiammeggiare e diventarono assai più terrificanti di quelli di una tigre

reale del Bengala che una volta avevo incrociato nella foresta del Jaldapara Game Sanctuary illuminandoli con i fari della mia jeep. Mentre la potenza e la luminosità dello sguardo di Baba aumentavano d’intensità, la luce della torcia diventava sempre più debole fino a spegnersi automaticamente.

Ero completamente perso, terrorizzato e tutto il mio corpo tremava come una foglia al vento.

La torcia mi cadde di mano. Mi girai nel letto e mi coprii con la trapunta. I battiti del cuore, rapidi e forti, erano come colpi di martello nelle orecchie e tremavo di paura. Automaticamente cantavo “Sai Ram! Sai Ram!” Non so quanto cantai prima di addormentarmi.Guarigione Miracolosa dal Cancro

Quando mi svegliai, la stanza era già invasa dalla luce brillante del mattino. Rimuginavo su quanto accaduto nella

La consapevolezza che Dio viveva effettivamente sulla terra ebbe un riflesso immediato sulla mia vita. Da quello stesso giorno smisi di bere alcol, di fumare sigarette e

di mangiare carne. Fu un enorme passo avanti verso la spiritualità

che gradualmente si rifletté anche sui membri della mia famiglia. Dopo alcuni anni tutta la mia famiglia diventò vegetariana.

I miei nipoti sono vegetariani dalla nascita. Era un passo positivo verso il progresso spirituale.

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Eterno Auriga Giugno 2015 19

notte, ma non riuscivo a raccapezzarmi. Era strabiliante e temevo che, riferendo l’avvenimento, altri potessero non credermi. Perciò evitai di raccontare l’accaduto anche a mia moglie per molto tempo.

Dopo alcuni giorni mi trovavo in un ospedale di Calcutta per la terapia. Furono eseguiti complessi esami patologici e mi fu diagnosticato un cancro in fase avanzata. I dottori consigliarono mia moglie di riportarmi a casa, poiché era troppo tardi per qualunque terapia medica. Piangendo, mia moglie chiese ai dottori di sottopormi a chemio e radioterapia, cosa che i medici fecero per darle soddisfazione a livello mentale. Dopo un breve ciclo di trattamento, con grande sorpresa dei dottori, il mio corpo cominciò a rispondere positivamente ai farmaci. Perciò mi fu consigliato di andare immediatamente al Tata Memorial Hospital, un centro di ricerca e di trattamento per il cancro a Mumbai.

A Darjeeling avevo fatto voto di andare a Prasanthi Nilayam per il Compleanno di Sai Baba e insistetti per fermarmici mentre andavo a Mumbai. Risoluto com’ero, i miei familiari cedettero alla richiesta. La ristrettezza di tempo mi fece volare a Bengaluru il 23 novembre 1993, ma il volo fu ritardato causa maltempo a Calcutta e arrivammo a Prasanthi Nilayam solo al pomeriggio. Tuttavia la Provvidenza ci fece avere un buon posto, dove potemmo avere il Darshan di Baba da vicino. Mi sentivo completamente sollevato ed elettrizzato dal Darshan. Mia moglie era nel settore delle donne e la incontrammo non senza difficoltà, a causa dell’enorme folla. Incrociandola, la prima frase che pronunciai fu: “Non preoccuparti, sono guarito.” Un gran sorriso sul volto di mia moglie: ecco la felice risposta. Dopodiché la terapia proseguì sia a Mumbai sia a Calcutta; ci fu un progresso costante nella mia salute e fui completamente guarito dal cancro.

guadagnate deve essere speso per scopi onesti. Solamente coloro che hanno questo spirito di sacrificio possono davvero essere definiti fortunati. Finché rimanete lontani da Dio, non potete comprendere il Principio della Divinità; come vi avvicinate a Lui, tutti i misteri della vita vi vengono rivelati. Non solo: il senso del distacco si svilupperà in voi senza che facciate alcuno sforzo, il cuore si colmerà di sentimenti divini e la vita sarà santificata.“Chi conosce Brahman diventa veramente Brahman.” Così voi diventate uno con Dio. Acquisite quindi

le qualità buone e lo spirito di sacrificio. Il Saggio Vyasa ha comunicato l’essenza dei diciotto Purana in due frasi: “Si consegue il merito servendo gli altri.Si commette peccato offendendoli.” “Aiuta sempre, non ferire mai.” Se mettere in pratica questi motti, avrete seguito realmente gli insegnamenti del Vedanta. (Bhagavan ha concluso il Discorso con il bhajan: “Hari bhajana bina sukha shanti nahin...”)

- Discorso di Bhagavan nel Sai Kulwant Hall del 7 settembre 1996

...continua da pagina 10

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Eterno Auriga 20 Giugno 2015

LA PRIMA CHIESA CHE SAN FRANCESCO RICOSTRuÌ

Effulgenza della Gloria Divina

A D APRILE, IL VIAGGIO PER LA MIA ricerca era finito e andai in aereo a Roma, dove i devoti italiani mi

accolsero all’aeroporto. Ci allontanammo dalla città, percorrendo una bella superstrada nella campagna umbra per circa due ore finché non raggiungemmo un piccolo hotel a due piani con un cortile centrale, in mezzo a campi e fattorie, luogo in cui si teneva la conferenza. L’hotel non era nella città di Assisi, ma ad alcuni chilometri di distanza. C’erano circa cinquecento partecipanti provenienti dall’Europa e alcuni americani.

Arrivai la notte di un giovedì. La mattina seguente, giunsi tardi per la colazione. La maggior parte delle persone erano già andate all’auditorium per trovare dei buoni posti, poiché la conferenza sarebbe cominciata entro circa 20 minuti. Avevo appena il tempo di mangiare qualcosa e mi sedetti all’unico tavolo in cui alcune persone si stavano attardando. Un signore della Germania si presentò. Avemmo una breve conversazione, poi mi scusai per andare a prendere il mio posto sul palco. Erano presenti il dottor Art Ong Jumsai, Sri Indulal Shah, Phyllis Krystal e alcuni altri, tra cui Marianne Meyer, moglie di Thorbjeorn, che ricopriva anch’essa un ruolo chiave nella SSEHV in Europa. Il sabato mattina proseguì con vari oratori e, nel pomeriggio, ebbi un incontro con gli insegnanti che stavano cercando di

attuare l’SSEHV nelle loro classi o nelle scuole europee.

A mano a mano che il fine settimana trascorreva, cominciai a chiedermi se sarei riuscita a vedere la città di Assisi. Prima di giungervi ero stata troppo occupata per avere il tempo di sapere qualcosa di ciò che rimaneva di questa città medievale (ciò infatti accadeva attraverso la ricerca su internet). Avevo già letto il libro “I Fioretti

Capii allora che mi stavano portando - che Sai Baba mi stava

portando - nella chiesa in cui Egli mi aveva condotto in sogno sedici anni prima. Dissi ai miei

compagni del mio sogno e quello che sapevo sarebbe accaduto.

Non appena terminai la storia, ci avvicinammo alle antiche mura

che circondavano la città di Assisi e ci inoltrammo nelle strade di ciottoli che Francesco aveva

percorso. Ci fermammo ai piedi di una collina alla periferia della

città e io uscii dalla macchina per salire sulla collina che porta a San Damiano. Lì in alto c’era la chiesa,

esattamente la stessa, fin nei minimi particolari, che avevo visto

in sogno.

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Eterno Auriga Giugno 2015 21

di San Francesco”, e sapevo che san Francesco un tempo era vissuto lì a metà del XII secolo. Quando Francesco era un giovane uomo, si era unito alle Crociate ed era partito come soldato per il re, per Dio e il Paese. Le atrocità della guerra superarono ciò che il suo tenero cuore poteva sopportare. Quando tornò a casa, attraversò un intenso periodo di guarigione e trasformazione, trovando conforto nella bellezza della natura e in compagnia degli uccelli. Un giorno, mentre visitava una chiesa abbandonata, udì la voce di Dio che gli diceva di ricostruire la Sua Chiesa. Lasciò la casa, accompagnato da alcuni amici (‘fratelli’), per vivere la sua vita, poiché riteneva che Cristo volesse che egli, in semplicità e povertà, dipendesse solo dalla generosità del Suo Signore e si dedicasse al servizio degli altri. Tra i primi compiti che egli e i “fratelli” si assunsero ci fu la ricostruzione di quella chiesa - la chiesa in cui, nel mio sogno, Sathya Sai Baba mi aveva portato.

La domenica pomeriggio, il signore tedesco che venerdì mattina si era presentato a me a colazione si avvicinò e spiegò che lui e alcuni altri, più tardi, quel giorno, al termine della conferenza, sarebbero andati in auto ad Assisi, e mi chiese se mi sarebbe piaciuto unirmi a loro. Ancora una volta, rimasi stupita dallo svolgersi degli eventi. Seduta sul sedile anteriore della vettura, continuando a percorrere la stessa strada di campagna che mi aveva portato all’hotel due giorni prima, ascoltavo i miei ospiti chiacchierare in italiano, senza capire una parola. All’improvviso, cominciarono a parlare in inglese e qualcuno nella parte posteriore disse: “Da che parte dovremmo portare Ronne?” “Perché non la portiamo a vedere

San Damiano?” – suggerì l’autista. Chiesi: “Che cos’è San Damiano?” Un po’ sorpreso dalla domanda, rispose: “È la prima chiesa che san Francesco ricostruì.”

Capii allora che mi stavano portando - che Sai Baba mi stava portando - nella chiesa in cui Egli mi aveva condotto in sogno sedici anni prima. Dissi ai miei compagni del mio sogno e quello che sapevo sarebbe accaduto. Non appena terminai la storia, ci avvicinammo alle antiche mura che circondavano la città di Assisi e ci inoltrammo nelle strade di ciottoli che Francesco aveva percorso. Ci fermammo ai piedi di una collina fuori della città e io uscii dalla macchina per salire sulla collina che porta a San Damiano. Lì in alto c’era la chiesa, esattamente la stessa, fin nei minimi particolari, come avevo visto in sogno. Fu così bello per me; non riuscivo a capire se il sogno fosse reale o se lo fosse quella giornata.

Entrando nella chiesa, prendemmo posto sulle panche di legno che erano state poste per il pubblico. Era stato aggiunto un pavimento in pietra e c’era una piccola sacrestia dietro la quale riconoscevo la stessa porta di legno attraverso cui Sai Baba mi aveva condotto dopo aver rivelato che ero stata uno di quei bambini abbandonati. In altri termini, nulla era cambiato, nulla era diverso. La dimensione e le proporzioni dell’edificio, i muri senza finestre, le pietre sbozzate, specialmente quelle pietre che erano state collocate con amore e tenerezza una per una dalle mani di Francesco, e le altre, apparivano esattamente le stesse.

– Tratto da “The Power of Love” della dottoressa Ronne Marantz

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22 Giugno 2015 Eterno Auriga

NA DELLE PIETRE MILIARI DI Prasanthi Nilayam è il Vata Vriksha (albero di banyan) piantato da Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

a beneficio dei ricercatori spirituali che vogliono praticare Dhyana (meditazione) per il proprio progresso spirituale. Questo è il motivo per cui esso è anche chiamato Albero della Meditazione. È per questo atto della Divina Grazia di Bhagavan sugli aspiranti spirituali che uno dei Suoi Nomi nello Sri Sathya Sai Ashtottara Namavali è “Om Sri Sai Sadhakanugraha Vata Vriksha Pratishthapakaya Namah” (riverenti omaggi a Sri Sai che ha piantato l’albero di banyan per gli aspiranti spirituali). Bhagavan piantò solennemente questo Vata Vriksha con le Sue Divine Mani alle 9 del mattino del 29 giugno 1959. Esso si trova vicino al palazzo degli uffici amministrativi dell’Istituto d’Istruzione Superiore Sri Sathya Sai su una collinetta che si affaccia sul Prasanthi Mandir nella sua parte Nord, lo Sri Sathya Sai General Hospital ad Est e un’estesa foresta a Sud.

Mentre metteva a dimora la pianticella del Vata Vriksha, Bhagavan pose sotto di essa uno Yantra (diagramma mistico), una piastra di rame di cm. 15x10, contenente segni e disegni mistici. Questo Yantra era

stato materializzato da Bhagavan dalle sabbie del fiume Chitravathi nel giorno del Vaisakha Purnima del 1959, quando un devoto del gruppo Gli aveva chiesto dell’albero situato a Bodh Gaya, sotto cui Buddha raggiunse l’illuminazione. Baba disse che uno Yantra simile era stato posto anche sotto l’albero di Bodhi (ficus religiosa). Lo Yantra, secondo le Scritture, ha il grande potere mistico di aiutare la concentrazione e promuovere il progresso spirituale. Si può immaginare la potenza spirituale di questo Yantra, che l’Avatar Stesso materializzò e pose sotto la pianticella del Vata Vriksha con le Sue Divine Mani!

C’è un motto molto pertinente e significativo di Bhagavan che è stato inciso su una stele posta di fronte a questo Vata Vriksha. Esso recita: “È solo nella profondità del silenzio che si può udire la voce di Dio.” Spiegando lo scopo della Dhyana (meditazione), Baba dice: “Con Dhyana dovete realizzare il senso di unità con il Divino. Il primo requisito per la pratica di Dhyana è controllare le divagazioni della mente.”

La mente umana per sua natura è volubile e inquieta. È sempre in uno stato di flusso. Le onde del pensiero continuano a formarsi nel lago della mente senza interruzione, mantenendola in tal modo in uno stato di agitazione e inquietudine. Non si può sentire la voce di Dio quando la mente continua sempre a fare rumore. Questo rumore interno della mente deve essere calmato e la mente deve essere tranquillizzata se si vuole ascoltare la voce di Dio dal di dentro. Ci sono due requisiti importanti per questo. A una estremità, la mente è collegata con il corpo fisico

VATA VRIKSHA L’ALBERO DELLA MEDITAZIONE

U

Storia della Copertina

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e, all’altra, è collegata al respiro. Il primo passo è quindi quello di rendere il corpo fermo stando seduti in una posizione stabile come la Padmasana, la Siddhasana o la Sukshasana. Bhagavan dice: “Il corpo è come un vaso e la mente è come l’acqua. Se il corpo si muove, anche la mente sarà agitata.”

Allo stesso tempo, il respiro deve essere regolato. Lenti, profondi e lunghi respiri portano alla quiete della mente. Respiri brevi, poco profondi e veloci producono l’effetto opposto. Una massima significativa in questo senso è: Chale Vate Chalam Chittam, Nishchale Nishchalam Bhavet (il respiro instabile rende la mente instabile, mentre il respiro stabile, regolare la rende stabile). Le istruzioni di Bhagavan a questo riguardo sono: “La mente può essere sottratta all’irrequietezza se le si permette di concentrarsi sul processo della respirazione e sulle relative inspirazione ed espirazione nella ripetizione del Mantra ‘Soham’ (io sono Quello).” Questo Mantra continua a ricordarci, durante tutte le 24 ore del giorno, che la nostra vera natura è divina. Bhagavan dice: “Brahmavid Brahmaiva Bhavati” (il conoscitore del Brahman diventa veramente il Brahman). Se l’uomo continua costantemente a ricordare a se stesso di essere divino, diventerà il Divino.

Ma questo è più facile a dirsi che a farsi. È impossibile focalizzare la mente sul respiro, sul principio del Soham o su qualsiasi altro Nome e Forma di Dio se essa non è pura, libera da desideri e dotata di virtù. Il palazzo di Dhyana può essere costruito solo sulle salde fondamenta di virtù come la verità, la giustizia, l’amore, la compassione e il sacrificio. Infatti, nessun progresso spirituale è

possibile senza la perfezione etica. Dove c’è Kama (desiderio), non può esserci Rama (Dio). Sono i desideri a rendere la mente instabile, inquieta e impura, e a scollegarla anche dalla fonte di pace e beatitudine interiori. Dhyana si sforza di ristabilire questa connessione guidando la mente nell’interiorità e concentrandola su Dio. L’uomo può aprire la serratura del suo cuore con la chiave della mente per entrare nel regno della pace, della felicità, della conoscenza e della libertà. Purtroppo, però, l’uomo gira la chiave nella direzione opposta e precipita nel baratro dell’ignoranza, dell’irrequietezza e della schiavitù, diventando vittima di molte malattie. Bhagavan descrive questa sfortunata situazione quando dice: “Il mondo è un enorme ospedale e l’umanità è costretta a letto. Alcuni si macerano nel dolore dell’invidia, altri si gonfiano d’orgoglio, altri perdono il sonno a causa dell’odio, altri sono diventati ciechi per l’avarizia, altri ancora sono colpiti dall’egoismo; ognuno ha una malattia o l’altra.” Questa è veramente la miserevole condizione dell’uomo odierno.

Bhagavan ci esorta quindi a padroneggiare la mente ed essere menti superiori. Il successo nella Dhyana è possibile solo quando l’uomo è padrone della sua mente. In conclusione, è estremamente appropriato citare questa esortazione di Baba dal Dhyana Vahini: “Tutti hanno il diritto di raggiungere questo alto grado di successo. Non dico questo con un tono pacato. Dichiaro ciò forte abbastanza perché sia udito in ogni direzione. Sapendo questo, meditate e andate avanti. Fate Dhyana e progredite. Realizzate l’Atma.”

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24 Giugno 2015 Eterno Auriga

E

B. S. R A V I T E J A

FORUM DEGLI EX STUDENTI

L’AMORE DELLA MIA VITARA UNA MATTINA DI SOLE splendente a Brindavan. Swami era in piedi sul sentiero, davanti al Trayee Mandir, dietro le file degli studenti

lì seduti, di fronte al parco dei cervi. Stava parlando con alcuni devoti anziani che stavano anch’essi in piedi vicino al cancello del parco dei cervi. In quei giorni, lì c’erano moltissimi alberi in fila. Mentre Swami era lì intento a parlare, una piccola foglia cadde lentamente da uno degli alberi e, sospinta da una brezza che soffiava dolcemente, atterrò delicatamente sui capelli di Swami. Egli non sembrò “notare” questo e continuò a conversare con i devoti anziani, ma alcuni di noi, seduti vicino a dove si trovava Swami, videro ciò e silenziosamente si fecero un cenno sorridendo. Io, per esempio, pensavo che fosse una vera fortuna per la foglia. Questo pensiero durò un attimo e quasi subito, come se mi avesse sentito “dirlo”, Swami tornò indietro, fece qualche passo verso di me, prese la foglia da suoi capelli e disse: “Non la foglia, ma tu sei fortunato!” Così dicendo, la fece delicatamente cadere sulle mie ginocchia. Mi aspettavo che cadesse una foglia, ma, invece mi cadde in grembo un piccolo frutto che assomiglia a un guava. Non appena mi sedetti con la bocca aperta per l’incredibile stupore,

Swami mi fece un affascinante sorriso e proseguì. Mi ci volle un po’ di tempo per tornare alla realtà.Siamo Tutti Molto Fortunati

Siamo tutti estremamente fortunati a esserGli così vicini mentre il Signore è sceso come Avatar. Abbiamo avuto il dono di poterGli parlare, toccarLo, di ridere assieme a Lui ed esser parte del Suo divertimento e del Suo gioco. SedendoGli accanto, possiamo solo ammirare con assoluta adorazione come Egli metta a nudo i più grandi segreti della Sua stessa creazione in modo così disinvolto. Ma il più grande dei doni è ricevere il Suo meraviglioso Amore e la Sua Grazia in varie forme. Una sola vita non basta a nessuno di noi per apprezzare e per bearci in questo flusso mozzafiato di grazia del Signore. In effetti, è il più grande privilegio conferito a ciascuno di noi. Mentre facciamo del nostro meglio per capire e comprendere il significato profondo di una meravigliosa benedizione del genere, è del tutto naturale che ci gustiamo tutti i Suoi Leela (giochi divini) e Mahima (miracoli), che annunciano, anche se in modo infinitesimale, il Suo Amore per noi. Ecco alcune delle meravigliose esperienze con cui sono stato benedetto.

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Eterno Auriga Giugno 2015 25

Egli è il CustodeMi sono sempre chiesto come Swami

si sia preso cura delle persone in tutto il mondo e abbia suscitato stupore con una miriade di modi miracolosi di compiacere sempre i Suoi figli. Dopo aver completato l’M.B.A, alcuni di noi tornarono a Puttaparthi pregando Swami di avere la possibilità di vivere ai Suoi Piedi di Loto e servirLo. Swami rispose favorevolmente alle nostre preghiere, e a me e a un paio di altri studenti dette l’opportunità di servire, anche se temporaneamente, nello Sri Sathya Sai Gokulam (una stalla con circa 200 mucche in quel momento). Eravamo molto felici di essere vicini alle mucche “divine” presso la dimora di Sai Gopala. Infatti, Swami ci chiamava anche “cow boys” (ragazzi delle mucche).

Un giorno, mio fratello maggiore raggiunse Puttaparthi per il Darshan di Swami. Durante una conversazione, casualmente mi offrì dei soldi per le mie spese. Mi sentii un po’ offeso poiché era norma nella nostra famiglia non dipendere economicamente da nessuno dei suoi componenti dopo aver completato i nostri studi. Così, rifiutai con veemenza l’offerta di mio fratello e dissi: “Swami è lì per prendersi cura di me in ogni modo.” Questo accadde dopo i Bhajan della mattina, intorno alle 11. In quei giorni, stavamo nel vecchio ostello (ora utilizzato per i ragazzi di Brindavan come residenza quando vengono a Puttaparthi). Proprio mentre pronunciavo quelle parole, una persona arrivò di corsa e mi disse: “Swami ti sta chiamando!” Ero del tutto sbalordito perché Swami si era già ritirato dopo la sessione del mattino. In quei giorni, Swami era solito rimanere nel Mandir di Prasanthi. Non riuscivo

davvero a crederci, ma mi precipitai nella stanza delle udienze piuttosto confuso domandandomi quale poteva essere il problema. Andai direttamente nella stanza delle “interview” come da istruzioni, ove Swami sembrava aspettarmi. Non appena entrai e mi presentai ai Suoi Piedi di Loto, sbuffando e ansimando, Swami mi dette alcune banconote da cento rupie, dicendo: “Tienile per le spese.” Sentii un tuffo al cuore e lacrime di commozione mi sgorgarono dagli occhi rigandomi il volto. Caddi ai Suoi piedi con il cuore pieno di gratitudine. Swami ascolta quello che diciamo, indipendentemente da dove siamo. Quando abbiamo fiducia in Lui, Egli si prende cura di noi, sempre.‘Picture’sque Sai

Una volta, quando mio fratello venne dall’estero per una visita alla nostra città natale, accadde che tutti i membri della

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26 Giugno 2015 Eterno Auriga

nostra famiglia fossero in casa, tranne il sottoscritto. A quel tempo, studiavo a Puttaparthi. Mia madre si sentiva triste per la mia assenza e andò a sedersi di fronte alla fotografia di Swami nella nostra casa e disse ad alta voce: “Swami, siamo tutti qui. Ahimè, manca solo il mio figlio più giovane!” Devo aggiungere che ero completamente all’oscuro di tutti questi retroscena. Quello stesso pomeriggio, nel Mandir, Swami mi si avvicinò e disse: “Tua madre sta piangendo per te. Vai nella tua città. Restaci per un paio di giorni, poi ritorna.” Così dicendo, mi dette del Prasadam e mi disse di partire la sera stessa. Ovviamente, tutti nella mia famiglia si sorpresero nel trovarmi a casa il giorno dopo. Ogni immagine (picture) di Swami rappresenta Swami Stesso e non è solo una fotografia.Oltre il Tempo e lo Spazio

Swami è senza dubbio oltre il tempo e lo spazio, e lo ha dimostrato tante volte a molte persone, apparendo allo stesso tempo in luoghi diversi e facendo l’impossibile. Una volta, a Brindavan, Gli diedi una lettera ed Egli la prese volentieri con un malizioso sguardo divertito. Non capivo il senso di quello sguardo e mi chiesi se ci fosse qualcosa di strano nella mia faccia! Ma Swami passò senza un commento e uscì dal Trayee Brindavan e oltre le sue mura per dare il Darshan all’esterno alle centinaia di devoti seduti presso il Sai Ram Shed (grande albero), mentre tutti noi aspettavamo che tornasse. Dopo qualche tempo, Swami lentamente fece ritorno. Questa volta, però, aveva un grosso pacco di lettere in mano che aveva raccolto dai numerosi devoti. Si muoveva con grazia, venne dritto verso di me e, guardandomi, sfilò proprio la mia lettera a metà del grande pacco, la lanciò

verso di me e proseguì con passo lieve senza dire una sola parola. Ero alquanto stordito da questa mossa e provavo un forte rammarico, poiché pensavo che Egli non l’avesse accettata. Più tardi, tornai nella mia stanza e aprii la lettera per verificare se avessi scritto qualcosa di sbagliato che avesse contrariato Swami, ma, sorprendentemente, non trovai il testo originale della mia lettera. Vi erano, invece, cinquecento rupie e un piccolo pezzo di

carta su cui era scritto in telugu con la grafia di Swami: “Sono felice della tua offerta. Accetta questa Mia benedizione. Prepara i vestiti per la festa di Ugadi.” Quando aveva aperto e letto la lettera? Quando aveva scritto questo appunto? Quando aveva messo il denaro nella busta? Egli è davvero Kalateeta (Colui che trascende il tempo)!

Mi chiedo sempre se sarò mai in grado di ripagarLo per tutto l’amore che ha riversato su di me o se è troppo arrogante da parte mia anche solo pensare di poterLo ripagare. Riuscirò mai a far fronte alle Sue aspettative di condurre la vita che Egli vuole che io faccia? La cosa che posso dire con certezza è che mi ha dimostrato che ci ha davvero creato e che Egli è l’obiettivo finale che tutti noi dobbiamo raggiungere.

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Eterno Auriga Giugno 2015 27

L’Angolo degli Studenti

IL MIO VIAGGIO ATTRAVERSO I BAL VIKAS

I L MIO VIAGGIO ATTRAVERSO I BAL Vikas cominciò quando avevo solo quattro anni. I Bal Vikas mi hanno dato così tanto che non è possibile nemmeno

esprimerlo. Ho imparato profonde lezioni di vita attraverso semplici Shloka (versi), che mi hanno aiutato ad affrontare le sfide della vita quotidiana. Inoltre, i Bal Vikas mi hanno fatto capire la mia vera felicità, la felicità di dare. I Bal Vikas sono quella forza trainante che mi ha fatto capire che Dio e io siamo uno, che mi ha aiutato a nutrire la mia anima e a crescere armoniosamente. La gente spreca tutta la vita inseguendo i propri desideri ed è solo per merito dei bellissimi versi del Bhaja Govindam che ho imparato a controllarli. Gli Shloka della Bhagavadgita mi hanno reso consapevole dei miei veri nemici: Kama, Krodha, Lobha e Moha (desiderio, ira, avidità e illusione). I Bal Vikas mi hanno plasmato e formato con qualità come Sathya, Dharma, Santhi, Prema e Ahimsa. È solo grazie ai Bal Vikas che conosco lo scopo della mia vita, e questo mi rende completamente diverso dagli altri.Il mio Guru mi ha detto di compiere quotidianamente una preghiera di abbandono offrendo i pensieri, le azioni e le parole che pronuncio a Swami. Capii l’importanza dell’abbandono a Dio quando tenni il mio primo discorso nel Giorno di Easwaramma. Ciò non può essere espresso a parole, ma fu la prima volta nella mia vita che sperimentai Swami in piedi accanto a me. L’energia e le vibrazioni mi fecero quasi venire le lacrime agli occhi,

travolgendomi. La fragranza della Vibhuti mi aveva portato in un luogo completamente diverso. Quel giorno abbandonai tutte le mie paure e mi sentii pronto a fidarmi di Swami; ero pronto a nuotare attraverso l’oceano dell’amore assieme a Lui.Ora, mentre sto portando a termine il corso del 3° Gruppo, vorrei esprimere la gratitudine a Swami. Swami, ti prego, benedici tutti noi affinché possiamo donare il Tuo amore e il Tuo messaggio divino a ogni cuore. Aiutaci, Swami, in modo che noi, Tuoi studenti Bal Vikas, possiamo illuminare le regioni più buie e trasformare questo mondo attraverso l’amore e solo l’amore.

– Yashaswani Prakash

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Eterno Auriga 28 Giugno 2015

Consigli di Swami agli StudentiCiò di cui noi oggi abbiamo bisogno non è la conoscenza libresca,

anche se, in una certa misura, ne abbiamo bisogno per affrontare la vita in questo mondo. Ciò che è essenziale per noi è la conoscenza dell’Atma. L’educazione spirituale è la più alta istruzione, dice la Bhagavadgita. Essa inizia con la conoscenza discriminatoria, che è come un fiume perenne. Nei fiumi perenni, la quantità d’acqua può variare, ma non la qualità. Pertanto, gli studenti dovrebbero capire che la qualità dell’istruzione è più importante della sua quantità. I titoli scolastici non sono importanti, ma lo è la conoscenza ottenuta con l’istruzione. Qual è il significato di istruzione? Non è solo l’accumulo di conoscenza. L’istruzione non è mera conoscenza; essa comprende anche l’azione. L’istruzione, che proviene da dentro, ha una salda base ed è permanente. Essa viene indicata come Sathyam (verità).

Preziose Massime

Di seguito ci sono tre preziose massime dateci da Bhagavan. Mettetele in pratica e cercate le seguenti parole nel sottostante cruciverba:1. Tollerare, dare, servire, nulla,

occhi, errori, scoprire, educare, manifestare, latente Tollera tutto e non fare nulla. Ascolta tutto e non dire nulla. Dai tutto e non prendere nulla. Servi tutti e sii nulla.

2. Chiudi gli occhi agli errori degli altri, ma tienili aperti per scoprire i tuoi.

3. Educare significa manifestare la divinità latente nell’uomo.

T O L L E R A R E O L

D C A F P W Q S R E A

Z C S C O P R I R E T

C H E E R R O R I D E

X I R A S Q V T M U N

Y N V N S D R E P C T

T U I Q Z A S F K A E

U L R B D A R E O R X

L L E L O G H J Y E P

M A N I F E S T A R E

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Eterno Auriga Giugno 2015 29

P ER CELEBRARE IL 90° Compleanno di Bhagavan, la SSIO organizzerà, a Prasanthi Nilayam,

per novembre 2015, il Decimo Congresso Mondiale, avente per tema: L’Amore è la Sorgente; l’Amore è la Via; l’Amore è la Meta. In preparazione, in tutto il mondo, si stanno svolgendo i Precongressi sui temi dell’amore e del servizio disinteressato.Il primo Precongresso Mondiale si è tenuto a Singapore dal 16 al 18 gennaio 2015, il secondo è stato organizzato a Hong Kong dal 23 al 25 gennaio 2015, e il terzo in Brasile dal 6 all’8 marzo 2015.

In altri Paesi vengono tenuti altri Precongressi per diffondere la consapevolezza circa gli insegnamenti e la missione di Bhagavan.

A R G E N T I N AIl Gruppo Sathya Sai della città di

Punilla, in Argentina, è stato formato nell’aprile del 2014. Esso serve i devoti che vivono in luoghi lontani che non possono raggiungere i Centri Sathya Sai

o partecipare agli incontri. Questo Gruppo, composto da 5 a 10 volontari, ha raggiunto La Falda, Huerta Grande, Villa Giardino, Carlos Paz, Tanti, Falda del Carmen e Alta Gracia per eseguire canti devozionali e condividere il Divino Messaggio di Sri Sathya Sai Baba, assieme ad adeguati filmati. Il Gruppo Sathya Sai della città di Punilla si riunisce ogni mese per far pratica di presentazioni musicali e definire i propri programmi futuri per servire i devoti nelle zone lontane. La SSIO dell’Argentina sostiene le attività di questo Gruppo per condividere l’amore di Swami con i bisognosi.

G H A N AIl Centro di Formazione Ortopedica

Nsawam (NOTC) è un’istituzione cattolica nel Ghana. Esso aiuta i bambini disabili che hanno perso uno o entrambi gli arti a causa di incidenti o difetti congeniti. Il 26 dicembre 2014, ventuno volontari Sathya Sai del Ghana hanno visitato il NOTC per offrire incoraggiamento e consigli pieni d’amore ai bambini. I volontari hanno servito cibo a 50 bambini e 10 adulti. Suor Magdalene, capo del NOTC, ha espresso la sua gratitudine per tali servizi.

R E G N O U N I T OIl 20 dicembre 2014, circa 20 Giovani

Sathya Sai di Londra hanno collaborato a confezionare e distribuire ai senzatetto 133 ceste contenenti sciarpe, guanti, cappelli, sacchi a pelo, impermeabili e calzini.

Inoltre, nell’Ospedale Infantile di Royal Marsden e Great Ormond Street, sono

Uno spaccato dell’assemblea al Precongresso Mondiale di Singapore.

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Eterno Auriga 30 Giugno 2015

stati donati ai bambini 90 giocattoli. Il 20 dicembre, i Giovani Sathya Sai di Leicester hanno organizzato la festa di Natale per i residenti del Dawn Centre, ostello temporaneo per senzatetto. La struttura fornisce consulenza e assistenza sanitaria, alloggio, mestieri per guadagnarsi da vivere e istruzione, senza distinzione di razza, sesso, età, disabilità, ceto sociale o religione. I residenti ospiti sono stati toccati dal servizio attento e amorevole reso dai volontari Sathya Sai.

A R G E N T I N ADa diversi anni, il Centro Sathya Sai di

Rosario serve gli indigenti per le strade. I servizi sono resi annualmente il 25 dicembre, ricorrenza del giorno di Natale, e il 6 gennaio, giornata dei Re Magi. Il 21 dicembre 2014, i volontari Sathya Sai, vestiti da Babbo Natale e i loro aiutanti, hanno distribuito 200 regali ai bambini e agli adulti che vivono in strada.

Il 4 gennaio 2015, circa 30 volontari del Centro Sathya Sai di Rosario, vestiti da Babbo Natale, hanno distribuito 300 doni nelle strade e nei giardini pubblici di Rosario. Tanti bambini sono stati felici di ricevere dolciumi, giocattoli e altri doni.

P O R T O R I C OIl programma Sathya Sai di Educazione

ai Valori Umani (SSEHV) sta diffondendo il messaggio di Bhagavan in molti Paesi.

Il 21 dicembre 2014, è stato pubblicato a Portorico il libro intitolato “Brotes del Corazón: Cuentos de Valores Humanos” (Gemme del Cuore: Storie di Valori Umani), contenente 36 saggi sui valori umani che hanno vinto un premio, presentati ai concorsi durante gli ultimi due anni. Il libro è stato pubblicato nel corso di una cerimonia a cui hanno partecipato 98 persone, tra le quali membri del Ministero

Festa di Natale per i senzatetto a Leicester.

Regali per i bambini indigenti.

Incontro sull’SSEHV a Portorico.

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Eterno Auriga Giugno 2015 31

della Pubblica Istruzione, genitori e studenti vincitori dei premi provenienti da 28 scuole. Il professor Raul Rodriguez, presidente dell’Istituto Sathya Sai dei Valori Umani, ha tenuto uno stimolante discorso su come la pratica dei valori umani stia cambiando la vita dei giovani. Un violinista ha intrattenuto il pubblico con quattro splendide interpretazioni musicali.

S U D A F R I C ADal novembre del 2014 al gennaio del

2015, la SSIO del Sudafrica ha condotto un innovativo progetto di servizio, offrendo scarpe nella scuola ai bambini bisognosi. Per questo progetto, i membri della SSIO hanno donato 14.000 paia di scarpe.

I Centri Sathya Sai, in varie regioni del Sudafrica, hanno compilato un elenco di bambini indigenti che necessitano di scarpe, assieme alle misure che calzano e altre informazioni attinenti. I volontari Sathya Sai hanno poi scelto, imballato e spedito le scarpe a tutte le province del Sudafrica, distribuendole nelle città e nei villaggi, nelle case per bambini, in orfanotrofi e scuole. Complessivamente

Distribuzione nella scuola di scarpe ai bambini bisognosi.

sono state raggiunte 87 scuole, di cui tre scuole Sathya Sai. I sorrisi sui volti dei bambini che hanno ricevuto le scarpe nuove è stato uno spettacolo di pura gioia e d’amore.

K A Z A K I S T A NIl giorno di Natale 2014, 22 membri

dei Centri Sathya Sai di Prema e Santhi, ad Astana, hanno presentato una nuova versione dello show musicale “Il Lupo e i Sette Capretti”, di fronte a 100 spettatori in un convitto per bambini disabili.

I bambini hanno gioiosamente riconosciuto nella rappresentazione i noti personaggi. Al termine, gli attori e il pubblico hanno ballato assieme intorno all’albero di Natale. Dolci e regali sono stati distribuiti ai bambini ed è stato servito loro del cibo

N E P A LIl devastante terremoto, che ha

sconvolto il Nepal il 25 aprile 2015, ha causato enormi perdite di vite e di beni. Per offrire aiuto in questa grave calamità l’Organizzazione Internazionale Sathya Sai del Nepal ha cominciato a donare cibo, acqua, vestiti, alloggio e cure mediche alle

Servizio di cibo ai bambini disabili.

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32 Giugno 2015 Eterno Auriga

di Valsad. Circa 2500 fratelli musulmani erano presenti a quella cerimonia in cui al Sai Samithi è stato donato un souvenir e uno scialle. Questa notizia è anche apparsa su vari giornali del Gujarat.Il 22 marzo 2015, il Gruppo Sociale Jain, Bharuch, si è felicitato con lo Sri Sathya Sai Seva Samithi di Bharuch donandogli il premio “Campione del Lavoro Sociale” durante una cerimonia tenutasi all’Auditorium Atulanandhi del College J.P. di Arti e Scienze a Bharuch.

È stata una cerimonia speciale per celebrare i trent’anni del Gruppo Sociale Jain nella città di Bharuch. Il Samithi di Bharuch, fondato nel 1968, ha svolto un lavoro encomiabile in campo medico ed educativo per le fasce povere della società.Himachal Pradesh - Era il 15 aprile 2010 quando Swami inaugurò l’“Anand

vittime della calamità naturale. Sono state organizzate anche donazioni di sangue e assistenza negli ospedali locali.

Inoltre, la SSIO sta lavorando per organizzare le tanto necessarie spedizioni di forniture mediche in Nepal, che sono fondamentali per l’assistenza sanitaria. Dopo un periodo iniziale di stabilizzazione, il Comitato per i Soccorsi nelle Calamità Naturali della SSIO metterà a disposizione, su base sostenibile e per un lungo periodo, ospedali da campo, servizi di ristorazione, attività di riabilitazione ed educative e altri servizi. La SSIO ha immediatamente trasferito fondi allo Sri Sathya Sai Central Trust del Nepal per sostenere il nobile lavoro dei volontari Sathya Sai.

I N D I AGujarat – Il 25 gennaio 2015, lo Sri Sathya Sai Seva Samithi di Valsad ha ricevuto i complimenti dal Comitato Hazrat Balapir Dargah del villaggio di Saron, distretto di Valsad, per le sue straordinarie attività di servizio.

Questo comitato è una nota organizzazione mussulmana nella regione

.

Aiuto alle vittime del terremoto in Nepal.

Il Samithi di Valsad ha ricevuto i complimenti dal Comitato Dargah.

Il Gruppo Sociale Jain rende omaggio al Samithi di Bharuch.

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Vilas” di Shimla. Dal 13 al 15 si è svolta una grande cerimonia per celebrare il suo quinto anniversario. Circa 700 fedeli, provenienti da diverse parti dell’Himachal Pradesh, sono giunti per partecipare a questo importante evento. Gli oratori hanno presentato diversi argomenti relativi ai princìpi spirituali dell’Organizzazione Sri Sathya Sai come voluto da Sri Sathya Sai Baba, esortando tutti a praticarli nella propria vita quotidiana, in modo da dare l’esempio alla società. Sono stati ampiamente discussi argomenti come “Il Seva e la sua Integrazione con il Sé”, “Il Profondo Significato dell’Adozione di un Villaggio”, “La Vita Basata sui Valori e l’Importanza della nostra Relazione con Sri Sathya Sai Baba”, e tutti sono stati esortati ad assimilare tali valori e a metterli veramente in pratica. Sri Raviraj Nasery ha organizzato un programma di formazione di Bhajan che ha entusiasmato tutti i devoti.Sikkim – Il 12 aprile 2015, si è svolto un Incontro di Sport e Cultura degli studenti Bal Vikas e degli studenti delle Scuole Sri Sathya Sai del Sikkim, presso il Paljor Stadium, sotto l’egida dell’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva del Sikkim. Oltre a un enorme raduno di fedeli, alla celebrazione hanno partecipato molte autorità, fra cui Sri R.B. Subba, Ministro per lo Sviluppo delle Risorse Umane e Sri Arjun K. Ghatani, Ministro della Sanità, del Benessere della Famiglia, delle Relazioni Pubbliche e dell’Informazione. Sri Pawan Kumar Chamling, Primo Ministro del Sikkim, ha dato lustro all’evento in qualità di ospite d’onore.Dopo che egli ha issato la bandiera

dei Bal Vikas e acceso la lampada sacra per inaugurare la celebrazione, file di studenti Bal Vikas, provenienti da tutti e quattro i distretti del Sikkim, nonché dallo Sri Sathya Sai Prashanti Vidya Mandir di Gangtok, dall’Accademia Gurukul Sri Sathya Sai di Tadong e dall’Accademia Gurukul Sai di Pakyong, hanno effettuato una brillante parata. Gli studenti hanno poi affascinato il pubblico con una serie di programmi culturali.Il Primo Ministro, nel suo discorso inaugurale, ha detto che oggi ci sono grandi maestri, ma che è tanto raro trovare buoni insegnanti.

È stata la ripetizione dell’esortazione di Bhagavan all’umanità di lottare per la bontà e non per la grandezza. Il Ministro ha espresso la sua felicità per il fatto che l’Organizzazione Sri Sathya Sai Seva abbia ridato vita al sistema di apprendimento che si svolgeva nel Gurukul (il luogo dove il Guru abita con i suoi discepoli).

Il Primo Ministro del Sikkim, Sri Pawan Kumar Chamling, ha presenziato alla

cerimonia come ospite d’onore.

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Siate Sempre Consapevoli della Mia Presenza

– Baba

Siate sempre e ovunque consapevoli

della Mia presenza. Siate vigili, anche se

impegnati in piccoli compiti. Mantenete

il silenzio, nei recessi del cuore, così

come all’esterno. La Gita dice che le

mani e i piedi di Dio sono ovunque.

Si può sentire il Suo calpestio solo

quando nessun altro suono lo ostacola.

Sviluppate la consapevolezza di Dio,

vedeteLo e serviteLo in ogni essere

vivente.

Miscellanea di Bhajan nel Giorno di Easwaramma.

Canti devozionali dedicati aAnnamacharya da parte dei devoti del distretto del Godavari orientale.

Canti tradizionali buddisti dei devoti in occasione del BuddhaPurnima.

E d i z i o n e I t a l i a n a d e l S a n a t h a n a S a r a t h i