ESZ 64 · Edizioni Suvini Zerboni -Notiziario quadrimestrale Musiche al confine S t e f a n o G e r...

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Edizioni Suvini Zerboni - Notiziario quadrimestrale Musiche al confine Stefano Gervasoni Due novità per voce e strumento indagano testi, popolari e d’autore, sul crinale fra civiltà e stati d’animo Prima per ensemble nella sede prestigiosa del WDR a Colonia 64 giugno 2014 E SZ news Diffrazioni e dialoghi N Aureliano Cattaneo S ovità di Stefano Gervasoni all’Auditorium della Casa della Musica di Trieste, dove Akiko Kozato e Adele D’Aronzo hanno presentato il 31 maggio, nell’ambito della rassegna “Risuonanze - Incontri di Nuove Musiche”, Tre canzoni popolari per voce femminile e pianoforte. Spiega l’Autore: «Frontiera linguistica, frontiera stilistica, frontiera tra il vero e il falso: queste sono le linee guida di questa prima serie di canzoni popolari per voce e pianoforte, cui seguirà una seconda serie. Popolari nella duplice accezione di “pop”, come per il secondo brano, concepito a mo’ di canzone per un musical (un falso apocrifo, tratto dalla mia opera Limbus- Limbo), e “folclorico” come nel caso del primo e del terzo brano, che rielaborano due veri e propri canti popolari delle regioni italiane di confine. Il primo è di area lucana e di tradizione arbëreshë (collocandosi quindi al confine con la lingua dell’antico albanese), il terzo è di area friulana e linguisticamente prossimo allo sloveno. Di entrambi viene conservata, in diversa misura, la melodia originale, affidata alla cantante, sostenuta da un accompagnamento pianistico che la rielabora in profondità, collocandola nel contesto cosiddetto “colto” della musica contemporanea». Un’ulteriore prima esecuzione assoluta è in cartellone il 5 luglio al Prieuré de La Charité-sur-Loire per il Festival Format Raisins, all’interno d’un concerto monografico dedicato al compositore. Nel programma, affidato a solisti dell’Ensemble L’Instant Donné, figurano Masques et Berg, tre duetti per violino e viola; Phanes per flauto; alcune trascrizioni per flauto, violino e viola dalle Quindici invenzioni a due voci di Johann Sebastian Bach; il nuovo lavoro, Romper del día per controtenore e corno su testi di José Ángel Valente. Questi gli intenti perseguiti da Gervasoni nella composizione più recente: arà ospitata a Colonia, presso il Großes Sendesaal des WDR, la prima esecuzione assoluta di Double per ensemble. Ne sarà interprete, il 7 giugno, l’Ensemble musikFabrik diretto da Susanna Mälkki. In questi termini Aureliano Cattaneo presenta il nuovo lavoro: «L’idea del doppio percorre il mio lavoro da ormai più di dieci anni, assumendo diverse forme. Il labirinto di specchi della mia opera La philosophie dans le labyrinthe s’intreccia col progetto teatrale, non realizzato, sul Sosia di Dostoesvkij; infine arriva questo Double, che è tale per diversi motivi. Utilizzo qui due particolari strumenti a doppia campana, una tromba e un corno, sviluppati dai musicisti dell’ensemble musikFabrik. Questi strumenti permettono l’uso simultaneo di diverse sordine, duplicando lo strumento e creando così un intricato gioco di piani sonori. C’è poi l’idea di riflessione del suono e del suo percorrere uno spazio: una sola nota ripetuta come un ostinato dal violino viene riverberata dagli altri strumenti che segnano una linea di un percorso. Utilizzo per queste “riverberazioni” anche due flauti dolci e quattro flauti a coulisse per rimarcare questo sdoppiamento/distorsione/dialogo tra strumenti barocchi e moderni, e strumenti legati al mondo infantile del gioco. Infine la forma di Double è quasi palindroma. Il tornare indietro è però ancora una volta deformato, ritagliato, trasfigurato. Il pizzicato sul Mi della corda vuota del violino si presenta alla fine come un ostinato grave del contrabbasso che spegne il percorso formale di Double». Double sarà riproposto il 19 settembre dall’Ensemble musikFabrik diretto da Stefan Asbury alla National Philharmonic di Varsavia, nell’ambito del Warsaw Autumn. continua a pag. 2 Novità cameristica al Festival Messiaen intona tre testi da altrettante civiltà e tradizioni religiose Misteri sublimati Luis de Pablo Animae per due contralti, due corni, due tromboni e violoncello è il titolo della novità di Luis de Pablo in cartellone in prima esecuzione assoluta il 26 luglio alla Collegiale de Briançon per il Festival Messiaen au Pays de la Meije, committente del lavoro. Ne sarà interprete l’Ensemble Solistes XXI diretto da Rachid Safir. In questi termini il compositore presenta la partitura: «Ho scelto tre testi vicini al mondo religioso, ancorché né liturgici né sacri. Il primo (Arcanum), scritto nello spagnolo cinquecentesco di Teresa del Gesù (Teresa de Cepeda, Santa Teresa), è tratto da Las Moradas, una raccolta di consigli alle proprie consorelle sulla vita interiore soprannaturale per giungere all’unione mistica, sui rischi, le estasi, i misteri e le vertigini di quell’esperienza. Il secondo (Terror ), proposto nella traduzione inglese di Joan Mascaró, è un frammento dal Canto XI del Bhagavad Gita, nel quale Krishna si mostra non umanizzato, ma nella sua autentica immagine divina al guerriero Arjuna. Questa rivelazione è terrificante: “Io sono il tempo onnipotente, distruttore di tutte le cose”. Il terzo (Pax ), di un anonimo poeta egizio del 2000 a.C., nella traduzione spagnola di Joan Mascaró, offre una visione consolatrice della morte. La durata totale del pezzo è di 23 minuti. La musica non intende “descrivere” bensì ricreare il clima che i testi suggeriscono. Non viene tentata una vana (poiché impossibile) traduzione, bensì una risposta sonora ai misteri allusi in quei testi. Dove vi è musica, vi è sempre sublimazione». Mauro Bonifacio ripropone, alla testa dell’Ensemble Contemporaneo del Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano, Dibujos per flauto, clarinetto, violino e violoncello, il 22 maggio per la Stagione Concertistica del Conservatorio di Milano, in Sala Puccini, e il 2 luglio a Sermoneta per gli Incontri Internazionali di Musica Contemporanea del Festival Pontino di Musica.

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Edizioni Suvini Zerboni - Notiziario quadrimestrale

Musiche al confine

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Due novità per voce estrumento indagano testi,popolari e d’autore, sulcrinale fra civiltà e statid’animo

Prima per ensemble nella sede prestigiosa del WDR a Colonia

64giugno2014ESZnews

Diffrazioni e dialoghi

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Aure

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Cat

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o S

ovità di Stefano Gervasoni all’Auditorium della Casadella Musica di Trieste, dove Akiko Kozato e AdeleD’Aronzo hanno presentato il 31 maggio, nell’ambitodella rassegna “Risuonanze - Incontri di NuoveMusiche”, Tre canzoni popolari per voce femminile epianoforte. Spiega l’Autore: «Frontiera linguistica,frontiera stilistica, frontiera tra il vero e il falso: questesono le linee guida di questa prima serie di canzonipopolari per voce e pianoforte, cui seguirà una secondaserie. Popolari nella duplice accezione di “pop”, comeper il secondo brano, concepito a mo’ di canzone per unmusical (un falso apocrifo, tratto dalla mia opera Limbus-Limbo), e “folclorico” come nel caso del primo e del terzobrano, che rielaborano due veri e propri canti popolaridelle regioni italiane di confine. Il primo è di area lucanae di tradizione arbëreshë (collocandosi quindi al confinecon la lingua dell’antico albanese), il terzo è di area

friulana e linguisticamente prossimo allo sloveno. Dientrambi viene conservata, in diversa misura, la melodiaoriginale, affidata alla cantante, sostenuta da unaccompagnamento pianistico che la rielabora inprofondità, collocandola nel contesto cosiddetto “colto”della musica contemporanea». Un’ulteriore primaesecuzione assoluta è in cartellone il 5 luglio al Prieuréde La Charité-sur-Loire per il Festival Format Raisins,all’interno d’un concerto monografico dedicato alcompositore. Nel programma, affidato a solistidell’Ensemble L’Instant Donné, figurano Masques etBerg, tre duetti per violino e viola; Phanes per flauto;alcune trascrizioni per flauto, violino e viola dalleQuindici invenzioni a due voci di Johann SebastianBach; il nuovo lavoro, Romper del día per controtenore ecorno su testi di José Ángel Valente. Questi gli intentiperseguiti da Gervasoni nella composizione più recente:

arà ospitata a Colonia, presso il Großes Sendesaaldes WDR, la prima esecuzione assoluta di Double perensemble. Ne sarà interprete, il 7 giugno, l’EnsemblemusikFabrik diretto da Susanna Mälkki. In questi terminiAureliano Cattaneo presenta il nuovo lavoro: «L’idea deldoppio percorre il mio lavoro da ormai più di dieci anni,assumendo diverse forme. Il labirinto di specchi dellamia opera La philosophie dans le labyrinthe s’intrecciacol progetto teatrale, non realizzato, sul Sosia diDostoesvkij; infine arriva questo Double, che è tale perdiversi motivi. Utilizzo qui due particolari strumenti adoppia campana, una tromba e un corno, sviluppati daimusicisti dell’ensemble musikFabrik. Questi strumentipermettono l’uso simultaneo di diverse sordine,duplicando lo strumento e creando così un intricatogioco di piani sonori. C’è poi l’idea di riflessione del

suono e del suo percorrere uno spazio: una sola notaripetuta come un ostinato dal violino viene riverberatadagli altri strumenti che segnano una linea di unpercorso. Utilizzo per queste “riverberazioni” anche dueflauti dolci e quattro flauti a coulisse per rimarcarequesto sdoppiamento/distorsione/dialogo tra strumentibarocchi e moderni, e strumenti legati al mondo infantiledel gioco. Infine la forma di Double è quasi palindroma. Il tornare indietro è però ancora una volta deformato,ritagliato, trasfigurato. Il pizzicato sul Mi della cordavuota del violino si presenta alla fine come un ostinatograve del contrabbasso che spegne il percorso formaledi Double». Double sarà riproposto il 19 settembredall’Ensemble musikFabrik diretto da Stefan Asbury allaNational Philharmonic di Varsavia, nell’ambito delWarsaw Autumn.

continua a pag. 2

Novità cameristica alFestival Messiaen intona tre testi da altrettante civiltàe tradizioni religiose

Misteri sublimati

Luis

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Animae per due contralti, due corni, due tromboni evioloncello è il titolo della novità di Luis de Pablo incartellone in prima esecuzione assoluta il 26 luglio allaCollegiale de Briançon per il Festival Messiaen au Paysde la Meije, committente del lavoro. Ne sarà interpretel’Ensemble Solistes XXI diretto da Rachid Safir. In questitermini il compositore presenta la partitura: «Ho sceltotre testi vicini al mondo religioso, ancorché né liturgici né sacri. Il primo (Arcanum), scritto nello spagnolocinquecentesco di Teresa del Gesù (Teresa de Cepeda,Santa Teresa), è tratto da Las Moradas, una raccolta diconsigli alle proprie consorelle sulla vita interioresoprannaturale per giungere all’unione mistica, sui rischi,le estasi, i misteri e le vertigini di quell’esperienza. Il secondo (Terror ), proposto nella traduzione inglese diJoan Mascaró, è un frammento dal Canto XI delBhagavad Gita, nel quale Krishna si mostra nonumanizzato, ma nella sua autentica immagine divina al

guerriero Arjuna. Questa rivelazione è terrificante: “Io sono il tempo onnipotente, distruttore di tutte lecose”. Il terzo (Pax ), di un anonimo poeta egizio del2000 a.C., nella traduzione spagnola di Joan Mascaró,offre una visione consolatrice della morte. La duratatotale del pezzo è di 23 minuti. La musica non intende“descrivere” bensì ricreare il clima che i testisuggeriscono. Non viene tentata una vana (poichéimpossibile) traduzione, bensì una risposta sonora aimisteri allusi in quei testi. Dove vi è musica, vi è sempresublimazione». Mauro Bonifacio ripropone, alla testadell’Ensemble Contemporaneo del Conservatorio diMusica “G. Verdi” di Milano, Dibujos per flauto,clarinetto, violino e violoncello, il 22 maggio per laStagione Concertistica del Conservatorio di Milano, inSala Puccini, e il 2 luglio a Sermoneta per gli IncontriInternazionali di Musica Contemporanea del FestivalPontino di Musica.

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«Di questi sei componimenti poetici (Horizonte, El bosque,Tamquam centrum circuli, Ni siquiera, Isla, Anónimo:versión) di José Angel Valente, poeta spagnolo morto nel2001, vorrei esprimere musicalmente tutta la particolareforza dispiegata in un’estrema varietà di registri, cosìcaratteristica delle pagine di questa sua ultima eincompiuta raccolta (Fragmentos de un libro futuro,Barcelona, 2000). Dalla confessione intimaall’osservazione metafisica, dall’osservazionecontemplativa all’invettiva civile, dall’autobiografiapressoché fisica del decadimento del proprio corpo allacostruzione di un pensiero quasi filosofico, tutti questiaspetti si tengono in un’unità fragile e resistente nellostesso tempo: come la morte incipiente del poeta (le cuipremesse sono evocate in alcune poesie della raccolta) oil romper del día che, grazie alle sfumature della linguacastigliana, connota di un elemento di rottura il farsi erinnovarsi del giorno. Questa dimensione esplosiva, quasischizofrenica eppure unitaria e coerente, appartenente auna persona e a una personalità poetica a tutto tondo, èalla base dell’idea di concepire controtenore e corno comeun unicum: entrambi incarnazione della voce, o delle vociche rompono la voce del poeta, si disfano in essa, lafanno in tutta la sua complessità di pensieri, passioni,emozioni, idee, sensazioni; tentando entrambi di sostituirsil’uno all’altro, reciprocamente, o di oltrepassare la proprianatura, dal puro suono alla parola e viceversa, dallafisicità animale o materiale al puro concetto e viceversa.Ma sempre in unità, una “eterogenu(i)nità”». Terza novitàdi questi mesi è Phanes II, versione per saxofono soprano

dell’originale per flauto, in programma il 2 agosto per LesRencontres Musicales du Kreiz Breizh nell’interpretazionedi Alexandre Souillart. Chiarisce l’Autore: «Phanes è ilnome di una divinità greca della cosmogonia orfica – unadivinità primigenia della procreazione e dell’origine dellavita descritta come un ermafrodita con ali d’oro – a cuil’entomologo Johan Christian Fabricius si sarebbe ispiratoper creare il genere “Vanessa” che raggruppa le farfalledella famiglia delle Nymphalidae. Fa appunto appello almistero della vita delle farfalle – che tanti poeti, scrittori eartisti ha ispirato –, alla fragilità tenace del rumoreimpalpabile del loro battere le ali per levarsi nell’aria,questa corta composizione originariamente scritta perflauto e ora proposta in una nuova versione per saxofonosoprano». Nel mese di giugno il Divertimento Ensembleporta in tournée Froward per ensemble: nella rassegna“Rondò in Monferrato” il 14 giugno, in prima esecuzioneitaliana, al Teatro Comunale di Moncalvo, e il 17 giugnoall’Auditorium Santa Chiara di Casale Monferrato; infine il18 giugno a Milano, all’Auditorium Gruppo 24 Ore, per lastagione “Rondò”. Guiderà la compagine il direttoreselezionato dal X Corso di Direzione d’Orchestrapromosso dall’ensemble. Il 5 luglio Luigi Gaggero e LaDolce Maniera proporranno all’UKHO Festival di Kiev,nell’ambito del concerto intitolato “Nuovi madrigali italiani”,Fuga ante mortem per soprano, contralto, baritono e trevoci parlanti. Infine, il 27 settembre l’Artwork Ensembleriprenderà allo Space Hangar 21 di Detmold, per larassegna “Hörfest neue Musik”, Sviete Tihi, “Capricciodopo la Fantasia” per due pianoforti e due percussionisti.

segue da pag. 1 (Gervasoni: Musiche al confine)

Uno e molti strumentiPasquale Corrado

Sette gasse d’amante è il titolo del nuovo lavoro, perviola d’amore amplificata, composto da PasqualeCorrado su commissione del collettivo Moa Project,gruppo di compositori italiani impegnato nelrinnovamento del concetto di evento performativo. La prima, affidata ad Annegret Mayer-Lindenberg, avràluogo il 2 luglio al Museo Casa Cavalier Pellanda diBiasca (Svizzera) nel contesto del FestivalSpaziomusica e più in particolarenell’ambito d’un concerto dedicato allaviola d’amore (con elettronica) cheripercorre il repertorio storico dellostrumento e propone la prima esecuzioneassoluta dei tre brani commissionati daMOA Project. Il 4 luglio avrà luogo alloSpazio Sirin di Milano la presentazione eanteprima dell’intero ciclo di questi lavori,“Mosaikòn - Sette architetture sonore perviola d’amore e elettronica”, in occasionedella registrazione del Cd, prevista per il 5e il 6 luglio. Progetto “itinerante”, andràinteso come un approfondimento del dialogo tra unospecifico mondo di suoni strumentali e un contestoperformativo di volta in volta differente. Otto compositorida tutta Europa realizzano un concerto fondato su pezziche procedono senza interruzione all’interno d’unosviluppo formale complessivo. Il progetto si concentrasulla scelta dello spazio performativo come stimoloineludibile per la creazione musicale e per la suafruizione, poiché ogni spazio possiede il suo fascino e lesue specifiche peculiarità acustiche. Tale relazione tramusica e ambiente, tipica di ogni iniziativa MOA Project,presenta una doppia valenza: talvolta i luoghi fisiciinfluenzano le composizioni, talvolta il pensiero d’unospazio irreale induce la germinazione d’un nuovo mondosonoro e la necessità di adattarlo al contestoperformativo. Perciò le composizioni posseggono, oltre auna componente fissata sullo spartito, una componentevariabile affidata all’amplificazione e all’elettronica, alfine d’ottenere un dialogo con spazi di volta in voltadiversi. La viola d’amore è uno strumento privilegiato perquesto tipo di ricerca, poiché è in grado di ampliare le

caratteristiche timbriche degli altri archi coevi, con unacassa di risonanza più grande, sette corde principaliinvece delle quattro ordinarie, cui si aggiungono settecorde di risonanza e un’accordatura variabile in grado disoddisfare ogni esigenza espressiva del compositore. Si rivela così lo strumento perfetto per investigare leombre degli spazi, ovvero le loro risonanze. In questitermini Pasquale Corrado presenta la propria

composizione: «Un rapporto interessante legal’uomo agli strumenti del suo agire. Ho sempretrovato affascinante il concetto di “cassettadegli attrezzi”, come un mondo di senso entrocui l’uomo esprime se stesso e trovarassicurazione. In questo brano ho quindiimmaginato la viola come un insieme distrumenti di un’immaginifica cassetta degliattrezzi, dilatando il concetto di strumentomusicale. Le corde sono come sette cime chel’esecutore usa per creare dei nodi, come dellegasse d’amante appunto. Ho scelto questonodo per la sua semplicità e versatilità. La

gassa d’amante è infatti annoverata tra i più semplicieppur sicuri nodi marinari. La sua forza sta nella suafermezza. Esso infatti non scorre, non tradisce: non sistringe e non si scioglie. La gassa d’amante è insommaun alleato leale e sicuro nel momento del bisogno. È in fin dei conti una semplice corda. Un segmento ditessuto: inutile per colui che non ne conosce l’utilizzo,ma una salvezza per le abili mani capaci di intrecciarlo. Il mio brano quindi è caratterizzato da una serie dialtezze che lo strumentista intreccia, provocando unacontinua oscillazione del discorso musicale, ma restandocalmo e tranquillo, come a sfidare la natura confermezza esecutiva da cui traspare padronanza delgesto e familiarità con lo strumento (musicale)». Questaestate sarà possibile ascoltare musica di Corrado il 20giugno a Parigi, nell’ambito del Festival Manifeste 2014,quando l’Ensemble Klangforum Wien diretto da EmilioPomarico eseguirà Grain per ensemble. Il 29 agosto laQuincena Musical de San Sebastián ha invece incartellone Pulse per sei strumenti, nell’interpretazione diL’Instant Donné.

Novità per viola d’amoreamplificata nell’ambito di unprogramma del collettivo MOA Project

Bruno Maderna

È uscito per l’etichetta Neos esotto l’egida della FundaciónBBVA il quinto volume dei“Complete Works forOrchestra”. Il Cd comprende,nell’interpretazione del pianistaMarkus Bellheim e della hr-Sinfonieorchester/FrankfurtRadio Symphony Orchestradiretta da Arturo Tamayo ilConcerto per pianoforte eorchestra del 1959. Il 4 luglioRoberto Fabbriciani eseguiràCadenze (da Dimensioni III )per flauto solo al CentroMexicano para la Música y lasArtes Sonoras di Morelia.

Vittorio Montalti

Il Festival Pontino di Musicapropone il 4 luglio al CastelloCaetani di Sermoneta Les toitsde Paris per flauto, clarinetto,violino, viola, violoncello epianoforte, nell’interpretazionedell’Ensemble Alternance. L’11 luglio l’Ex Novo Ensembleeseguirà presso le SaleApollinee del Teatro La Fenice,all’interno della stagione “Lo Spirito della Musica diVenezia”, una novità pervioloncello, commissionedell’ente lirico stesso. FrancoVenturini eseguirà il 30settembre nella Sala delleCapriate di Palazzo Steri aPalermo, nell’ambito delFestival PalerModerno 2014,“Settimana di nuova musica”,Don’t Shoot the Piano Playersper pianoforte solo.

Ivan Fedele

nato in un contesto di dialogo fecondo tra scienze earti il più recente progetto di Ivan Fedele, promosso dalSaMPL (Sound and Music Processing Lab) delConservatorio “Cesare Pollini” di Padova, dal Centrod’Arte degli Studenti dell’Università di Padova edall’Ateneo patavino, coinvolto nei Dipartimenti diIngegneria dell’Informazione, Scienze Chimiche e Fisicae Astronomia. Intitolato “Finito illimitato”, il progetto haproposto il 23 maggio all’Auditorium Pollini, a mo’ di“viaggio temporale cosmologico dello sviluppodell’universo”, un concerto multimediale per pianoforti,percussioni, live electronics, motion capture, regia delsuono multicanale e immagini video. L’intento che haguidato i promotori è stato realizzare un’esperienza diteatralizzazione sonora e intermediale della narrazionescientifica afferente al mondo dell’astrofisica, conl’obiettivo di “generare” nuove forme di spettacolo di forteimpatto sul pubblico. Ivan Fedele vi ha contribuito conuna novità in prima esecuzione assoluta, Pulse and Lightper due pianoforti e elettronica, affidata ai pianisti AldoOrvieto e Maria Grazia Bellocchio, a Luca Richelli per illive electronics e Alvise Vidolin per la regia del suono.Spiega il compositore: «Tutti i miei lavori che vedonoprotagonista un duo di pianoforti con elettronica (TwoMoons e Pulse and Light ) o con orchestra (De li duo soliet infiniti universi ) fanno riferimento alla dimensionedello spazio cosmico o dell’universo. Questo trittico sipresenta come un progetto che si è sviluppato nel tempoin modo articolato e coerente seppur a ritroso. Infatti ilpiù recente Pulse and Light prende spunto dall’origine

dell’universo ed esattamente dalla terza fase in cui laluce comincia a viaggiare nel buio per pulsazione. Da quiil titolo. I sottotitoli delle varie parti in cui si articola lacomposizione fanno riferimento ai diversi momenti diquesto evento cosmico e alla conseguenza straordinariache un “nuovo spazio” e un “nuovo tempo” hannocomportato: l’inizio della Storia. Naturalmente si tratta dimetafore d’invenzione senza alcun (vano) intentodescrittivo. Processi “astratti” elaborati elettronicamentee applicati a un materiale che si sviluppa nel tempodell’ascolto e nello spazio acustico secondo principi chenon vogliono derogare alle necessità espressive epoetiche del soggetto». In questi mesi è possibileascoltare musica di Ivan Fedele il 7 giugno al GrosserSaal der Musikakademie Basel, dove FranziskaFleischanderl, Kirill Zwegintsow e Julien Mégrozeseguono Erinni nella versione per dulcimer tenore,pianoforte e vibrafono; il 25 giugno José Ramón Encinarproporrà invece all’Auditorio Nacional di Madrid, allatesta dell’Orquesta de la Comunidad de Madrid(ORCAM) e con Christophe Desjardins alla viola,L’orizzonte di Elettra per viola, live electronics eorchestra da camera; Claudio Scimone e i Solisti Venetieseguiranno il 24 luglio all’Odeo Cornaro di Padova,nell’ambito del “Veneto Festival”, Nohtar per orchestrad’archi; infine, Immagini da Escher per ensemble è in programma a Stoccolma il 14 settembrenell’interpretazione di Pierre-André Valade alla testa delNorrbotten NEO Ensemble.

All’origine di tempo spazio

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Si compie, grazie a unprogetto del Conservatorio edell’Università di Padova, untrittico ispirato allo spaziocosmicoÈ

Nicola Sani

uscito per l’etichetta Stradivarius (STR 33919) unimportante Cd monografico dedicato alla produzionerecente e recentissima di Nicola Sani. Ne sono interpretiil Quartetto d’Archi di Torino, e l’Ensemble Algoritmodiretto da Marco Angius. Il programma, registrato dalvivo nel 2011 presso l’Aula Magnadell’Università “La Sapienza” di Roma, sicompone di due pezzi cospicui checoinvolgono il quartetto d’archi e di una terzacomposizione elettronica. Four Darks in Red(2010) per quartetto d’archi e soundtrackdigitale e Black Area in Reds (2011) perquartetto d’archi, clarinetto, pianoforte epercussioni: un dittico asimmetrico, ispirato a due note tele di Rothko, le cui due ante sicompletano e integrano vicendevolmente. A mo’ d’intermezzo è impaginatala composizione elettronicaStudio per le ali (2004),Command d’État del Ministerodella Cultura francese che lenote d’accompagnamento al Cdcommentano in questi termini:«L’arco temporale in cui sisvolge il discorso sonoro si puòsuddividere in una serie disegmenti diseguali in ognuno deiquali si verifica però lo stessoprocesso di metamorfosi, quello che va da uno stato diquiete a bassa entropia a uno stato caotico ad alto livelloentropico: una sintassi estremamente precisa la cuisuddivisione fraseologica è indicata dalla cesura piùnaturale che si possa associare al suono, il silenzio».L’Adria Harp Quartet (Cristiana Passerini, Cristina Centa,Angelica Ferrari e Nicola Vendramin) interpreterà laprima esecuzione assoluta di Seascapes VII per quattroarpe il 28 giugno a Kromeríz, nella Repubblica Ceca,per il Festival “Forfest”. Spiega Sani: «Seascapes VII

riverbera il progetto delle immagini sonore ispirate ailavori fotografici dell’artista giapponese Hiroshi Sugimotonell’immagine timbrica generata da un ensemble di arpe.Le diverse possibilità di articolazione e di produzionetimbrica dell’arpa, strumento da sempre legato

nell’immaginario poetico e visivo al rapportocon l’acqua e con l’aria, si associa allagradazione dei grigi e del nero, definendoun’immagine spettrale e spaziale di profondaintensità cromatica. Le sonorità generatedalle quattro arpe definiscono altrettantearee materiche, dove la superficie dellostrumento diviene luogo di azioneperformativa sulle corde e genera quattrodiverse prospettive visive. Così le superficitimbriche dei suoni s’intersecano in unacomplessa serie di stratificazioni permeabili.Non descrizione figurativa, mainteriorizzazione di un processo visivosedimentato nel tempo: il tempo del ricordo,

dell’assenza, del mito e della ricerca tra i dettagli di unistante e della sua dilatazione percettiva, proiettato nellaruvida fluidità dell’acqua. L’organico inusuale cerca unequilibrio tra suoni sbilanciati che creano uno spettro incontinua instabilità. Le 188 corde si trasformano in undoppio piano visivo risonante sull’orizzonte, una sorta diparadigma negativo nella trasposizione di una visionegraffiata e trasparente». I binari del tempo per flauto enastro magnetico sono in cartellone il 4 luglio al CentroMexicano para la Música y las Artes Sonoras di Morelia,nell’interpretazione di Roberto Fabbriciani. Infine, ilprogetto “Scelsi Revisited” promosso da KlangforumWien e dalla Fondazione Scelsi propone il 9 agosto,nell’ambito degli Internationale Ferienkurse für NeueMusik di Darmstadt, una ripresa di Gimme Scelsi perensemble, affidato al Klangforum Wien diretto da SylvainCambreling.

Quartetti Un Cd monograficoStradivarius e una novità per quattro arpe

È

Valerio Sannicandro

Il Norrbotten NEO Ensembleeseguirà il 14 settembre aStoccolma, sotto la guida diPierre-André Valade, Odi dilevante per sei strumenti.

Martino Traversa

È stato ripreso il 27 maggio alTeatro Luigi Rasi di RavennaBianco, ma non troppo perflauto basso e elettronica,interprete Laura Landi. Red perviolino solo è in cartellone il 6giugno al Baird Recital Halldella University of Buffalo,nell’interpretazione di IrvineArditti. Alfonso Alberti esegue il13 giugno alla Villa Romana diFirenze 6 Annotazioni perpianoforte. L’11 luglio l’Ex NovoEnsemble proporrà in primaesecuzione assoluta presso leSale Apollinee del Teatro LaFenice, all’interno dellastagione “Lo Spirito dellaMusica di Venezia”, Di altri cieliper soprano, flauto, clarinetto,basso, pianoforte, violino evioloncello, su un frammento diFriedrich Hölderlin.

imminente la prima rappresentazione assoluta, giàannunciata nello scorso numero di ESZ News, di Il giocodel vento e della luna, opera cinese in un atto su librettodi Pilar García, in programma il 10 giugno nella Sala deiConcerti del Conservatorio “B. Marcello” di Venezia, conrepliche l’11 e 12 giugno. Regia, scene ecostumi sono di Francesco Bellotto;l’Ensemble del Conservatorio “B. Marcello”sarà diretto da Giovanni Mancuso. SpiegaMosca: «Il gioco del vento e della luna èun’opera in un atto della durata di 70 minuticirca scritta per il Conservatorio “BenedettoMarcello” di Venezia, il cui libretto èliberamente ispirato agli episodi iniziali delclassico della letteratura cinese Il tappeto dapreghiera di carne. La partitura è scritta perdodici cantanti solisti, coro femminile di ottovoci e un organico di dieci strumenti: dueottavini, due flauti, chitarra, vibrafono, arpa,tastiera elettronica, pianoforte verticalepreparato, pianoforte a coda». Questa lavicenda del nuovo lavoro: Il Chierico dellaPrima Veglia, gentiluomo ricco e raffinato,particolarmente versato nei giochi erotici, decide diprender moglie, ma nessuna delle donne che conosce èin grado di soddisfare le sue aspettative. Decide quindidi dare a due paraninfe – Mamma Liu e Mamma Ma –l’incarico di trovare per lui la donna ideale, che egli nonindividua però neanche fra le numerose belle ragazzeportate al suo cospetto. Le due mezzane giocano alloraun’ultima carta: una donna eccezionale, di straordinariavirtù e bellezza, ci sarebbe, Nobile Profumo, ma suo

padre, il taoista Porta di Ferro, non consente che siavista prima che venga portata all’altare. Dapprima ilChierico rimane perplesso, e solo dopo che le dueparaninfe lo rassicurano sull’eccellenza di NobileProfumo si dichiara pronto a correre un tale rischio. La

cerimonia ha luogo e quando il Chiericosolleva il velo nuziale della sposa dopo ilsì, ne rimane incantato. Tutto sembrafilare per il verso giusto, ma la primanotte di nozze si rivela tutt’altro che lieta,poiché Nobile Profumo, del tutto ignaradelle pratiche erotiche, è sconvoltadall’eccitamento del suo sposo e lorespinge inorridita. A nulla servono icuriosi consigli della madre, Lucchetto diFerro, accorsa a far rinsavire la sposa. Il Chierico però non si perde d’animo eintraprende un efficace e pazienteindottrinamento erotico della sposa, laquale cede quando egli le mostra ifantastici libri d’arte amorosa illustratidagli antichi maestri, per aprirsi infine

pienamente alle gioie dell’amore. Non è mai sazia diguardare le fantasiose illustrazioni né di metterle in atto,per cui chiede al Chierico di procurarsi ancora nuovi libri.Uscito per andare a cercarli, egli viene fermato perstrada e arruolato come ufficiale dell’esercito di frontiera;il suo servo dà la ferale notizia a Nobile Profumo, cherimane esterrefatta, affranta dal duro colpo. Eppure larecente scoperta della propria sensualità metterà le alialla fantasia della ragazza e il lutto dei sensi non dureràpoi tanto...

Eros cinese classicoLuca Mosca

Nuovo lavoro teatrale per ilConservatorio “BenedettoMarcello” di Venezia

È

na prima e molte riprese nell’estate di AlessandroSolbiati. Il 30 agosto il Festival Internazionale del Val diNoto “Magie Barocche” presenterà la versione perorchestra d’archi di Canon duplex überbesagte Fundamental-Noten à 5 daJohann Sebastian Bach. Lacommissione nasce dal progetto ideatodal musicologo Antonio Marcellino,dell’Università di Catania, attorno aiVerschiedene Canones über dieersteren acht Fundamental Notenvorheriger Arie aus den Goldberg-Variationen (BWV1087), una serie dicanoni sopra il basso del tema delleVariazioni Goldberg, ritrovati soltantonel 1975, dei quali è stata richiestal’orchestrazione a 14 compositori. ASolbiati è toccato, a sorte, il dodicesimocanone, a 5 voci. Una commissionerisolta, «approfittando della circolarità dei canoni, chesono tutti canoni infiniti, costruendo un’accumulazioneprogressiva che rivela via via le voci bachiane, del tuttosalvaguardate nelle altezze, ma arricchite timbricamentee rallentate per poter “navigare” in esse». Nel mese digiugno l’etichetta svizzera Doron Music incideràl’orchestrazione per orchestra da camera di Alter Refraindi Fritz Kreisler col violinista Mario Hossen e la ChamberOrchestra Les Orpheistes. Il 13 aprile il Kings Place diLondra ha ospitato la ripresa di As if to Land per flautosolo, interprete Sara Minelli, con replica il 21 giugno,sempre a Londra, all’Arch 1 Members Club. Il 31maggio gli strumentisti del Conservatorio di Latinahanno eseguito, presso l’istituzione stessa, Pour Ph.B.per clarinetto, violino, violoncello e pianoforte e Versoper violino, pianoforte e quattro strumenti. Il 29 maggioGaia Paci e Danilo Comitini hanno interpretato al Teatro

Titano di San Marino Sonetto per violino e pianoforte. Il 1° giugno Les Six Voix Solistes e la pianista AncuzaAprodu propongono, sotto la direzione di Alain Goudard,

Durissimo silenzio per sei voci femminili epianoforte a Le Bourget-du-Lac, per Les Voixdu Prieuré. Il 5 luglio Luigi Gaggero e LaDolce Maniera eseguiranno all’UKHOFestival di Kiev, nell’ambito del concertointitolato “Nuovi madrigali italiani”, E tuseguivi, piccolo madrigale per cinque voci. Il 19 luglio Alfonso Alberti registrerà a MilanoFête per pianoforte solo, per un Dvd dedicatoalla letteratura pianistica italiana degli annipiù recenti. Ad agosto l’International MusicAcademy Orpheus ospiterà la ripresa diVerso per violino, pianoforte e quattrostrumenti nell’interpretazione di MarioHossen, Emanuela Piemonti e deglistrumentisti della Chamber Orchestra Les

Orpheistes. L’11 e 12 agosto sempre EmanuelaPiemonti, in duo con Benoît Cambreling, inciderà aLione, per l’etichetta francese Artalinna, Specchi pertimpani e pianoforte. L’11 settembre Trittico perfisarmonica verrà eseguito a Barcellona (Messina),mentre il 30 settembre Emanuela Piemonti interpreteràFête e Interludi per pianoforte solo all’Istituto Italiano diCultura di Parigi. Sempre nel mese di settembre la radioisraeliana trasmetterà un programma dedicato adAlessandro Solbiati e curato dal compositore emusicologo Amir Aranya. Lo speciale includerà un’ampiaintervista al compositore e la trasmissione di una nutritaserie di lavori: As if to Land per flauto solo, Canto perAnia per violoncello e ensemble, Mi lirica sombra perclarinetto basso e sette strumenti, Sinfonia da cameraper quindici strumenti, e Sinfonia seconda per orchestra.

Le voci di BachAlessandro Solbiati

Trascrizione dai rari canoni sulbasso delle “Variazioni Goldberg”e una lunga serie di riprese

U

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Christophe Bertrand

Sanh per clarinetto basso,violoncello e pianoforte è incartellone il 4 agosto agliInternationale Ferienkurse fürNeue Musik di Darmstadt,interprete il Trio Catch; Manaper orchestra il 21 agosto alSuntory Hall di Tokyo, con laTokyo Symphony Orchestradiretta da Alexander Liebreich.

Malika Kishino

Lebensfunke per grancassa elive electronics è in programmail 13 giugno al Konzertsaal dellaHochschule für Musik C.M. von Weber di Dresda,nell’interpretazione d’unostudente dell’istituzione; Halo per due clarinetti il 13 settembre a Colonia,nell’ambito della KölnerMusiknacht, affidato al duoBeate Zelinsky e DavidSmeyers.

Aldo Clementi

Il Quatuor Bozzini Quartetesegue il 7 giugno alla CitéFrancophone di Alberta, inCanada, Momento perquartetto d’archi.

Andrea Manzoli

L’Auditorium dell’AccademiaMusicale Pescarese, ospita il 1° giugno, per “I Concertidell’Accademia”, la ripresa diMurmures per violoncello edella Petite Suite pour TonioCavilla per due violininell’interpretazione delvioloncellista Fernando CaidaGreco e dei violinisti Matteo eMaddalena Pippa.

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Maurilio Cacciatore

petta al clarinettista Dominique Clément e all’Ensemble Aleph tenerea battesimo Solo in eco per clarinetto basso concertante, viola,violoncello, contrabbasso e percussioni, in prima esecuzione assoluta il13 aprile all’Abbaye de Fontevraud per il 7th International Forum forYoung Composers, con riprese il 31 maggio al Théâtre Dunois di Parigie l’8 luglio a Cluny, nell’ambito del Festival d’Aujourd’hui à Demain. Cosìpresenta l’Autore questa novità: «Solo in eco è una suite di quattro pezziche hanno come protagonista principale il clarinetto basso, del qualecerca di mettere in risalto le possibilità tecniche ed espressive. È unbrano dalla lunga gestazione, che ha trovato una forma definitiva dopoanni in cui era rimasto a uno stadio di bozza. È la prima volta che misuccede di lavorare su un pezzo per un periodo cosìlungo; alcune abitudini tipiche di un certo periododiventano quasi un tratto autobiografico, altri aspettiinvece necessitano di essere rivisti in considerazionedell’accrescersi dell’esperienza e del controllo dellerisorse espressive. Hommage à Donatoni, il primo deiquattro, è un pezzo altamente virtuosistico, in cui alcunetecniche di sviluppo del materiale, tipiche del dedicatario,si coniugano con una sonorità personale. La marimba sipropone come antagonista al solista, opponendosi alflusso che egli genera e arricchendolo. Chanson dePierrot prende il nome dalla posizione del contrabbassista,che suona sempre nel registro sovracuto dello strumentocon una posizione che ricorda alcune caricature dellacelebre maschera; in un futuro prossimo mi prometto disviluppare questa idea con un pezzo apposito. Il ruolodell’antagonista passa così al più grave degli strumenti ad arco, poi allaviola e al violoncello in Une autre larme. Basato sulla tecnica didisincronizzazione delle due mani del clarinettista già usata in altri pezzi,creo un materiale cangiante in cui l’alto grado di virtuosismo percepito siconiuga con l’economia della scrittura. Solo in solo chiude il lavoroacuendo il concetto di eco così come era stato interpretato nei pezziprecedenti. Se prima l’eco proveniva da altre sorgenti, adesso ègenerato e quindi gestito dallo stesso solista: qui l’economia dei mezzi presuppone un notevole sforzo da parte del solista. Unasovrapposizione “a blocchi” dei momenti topici dei primi brani crea unaspecie di eco nella forma che chiude il brano e dà senso compiuto allasequenza delle parti». La Sala Bossi del Conservatorio “G.B. Martini” diBologna ha ospitato il 6 maggio, nell’ambito della rassegna SuonaFrancese, la prima esecuzione della versione rivista di III Anfibio per duesoprani e flauto basso nell’interpretazione dei soprano Elisa Bonazzi eAngela Troilo e della flautista Annamaria Morini. Spiega Cacciatore: «La serie dei miei Anfibi si compone di brani strumentali per cantanti o dibrani vocali per strumentisti. Alla periferia delle competenze, al limitedella fisiologia del linguaggio, trovo uno spazio compositivo da esplorarein cui la parola coincide con l’articolazione, il gioco strumentale con l’ideadi filtraggio. In questo brano, basato su un testo di Lorenzo Allegrinidedicato all’isola di Lesbo, due soprani sono uniti a un flauto basso. Il secondo soprano canta sovente in un flauto traverso divenendo puntodi congiunzione tra vocalità e strumentalità della musica. Il flauto bassoalterna questi due ruoli aggiungendo colori ed espressività al risultatofinale. Nel processo di revisione, la seconda parte di questo branotripartito è stata riscritta ex novo». Avrà luogo il 5 luglio allo Hall desChars di Strasburgo la prima esecuzione assoluta di Lost in feedbackper un percussionista, un artista-performer e live electronics. Ne sarannointerpreti due solisti dell’Ensemble Hanatsu Miroir: Olivier Maurel,percussioni, e Yon Costes, performer, con Anne Marie Bacquet allascenografia. Nelle parole dell’Autore, «questo pezzo è cruciale nellasvolta compositiva che sto prendendo in quest’ultimo periodo per quantoriguarda le sonorità, lo sviluppo del materiale, l’estensione dei mezziespressivi adattati a quelli del teatro e della visual performance.L’organico strumentale si compone di due set di percussioni, il secondodei quali è subordinato al primo: un timpano si mette in vibrazionetramite alcuni materiali provenienti dal primo setup per mezzo di unparticolare modello di altoparlante a vibrazione, cioè capace ditrasformare la superficie sulla quale è fissato in cassa di risonanza.Protagonista del setup “attivo” è il vibrafono elettrico di Olivier Maurel,strumento arricchito rispetto al vibrafono standard da alcuni captoriposizionati sotto le lame; questa modifica artigianale permette unagestione dell’elettronica diversa nonché la destinazione di trattamentidiversi del segnale sonoro a suoni precisi. L’uso dei rasoi elettricim’interessa da alcuni pezzi a questa parte: in questo lavoro essi trovanoun ampio uso su molti strumenti a percussione. Sia adoperandoli sullepelli sia sulle piastre riesco a passare dall’idea di “nota” a quella di“banda”, in cui l’orizzontalità delle linee non si riferisce più alla sequenzadi certe altezze ma alla scelta di quali porzioni dello spettro sollevare.

Yon Costes, artista e performer, dipingerà dal vivo su una superficieequipaggiata con un microfono a contatto. Le percussioni “parassite”diffonderanno l’elaborazione dei materiali in cui la performance pittoricaè direttamente connessa alla generazione di un materiale sonoro gestitodal computer. Alcuni altoparlanti sono destinati alla diffusione di materialielettronici la cui sonorità reinterpreta in modo personale il genere technoe porta il brano all’interno di una tradizione della musica elettronica chem’interessa esplorare. Il risultato finale è un lavoro in cui il trattamentonon convenzionale delle percussioni ci congiunge con una manierapersonale di gestire il palco e trasformare risorse non musicali insorgenti sonore. La scenografia e le luci sono di Anne Marie Bacquet».

All’interno del medesimo concerto monografico verrà allestitonuovamente Corpo d’aria per flauto basso e live electronics,affidato ad Ayako Okubo, altra solista dell’Ensemble HanatsuMiroir, e alla scenografia di Anne Marie Bacquet. L’Oratoriodei Disciplinati a Moneglia (Genova) sarà invece la cornice, il26 luglio, della prima esecuzione assoluta di Orologio chependi, che pungi per flauto e violino, affidato, sotto gli auspicidell’Associazione Musicale “Felice Romani”, al duoAnnamaria Morini e Michele Foresi. In questi terminiCacciatore racconta l’iter di questa esperienza creativa:«Subito dopo la scrittura di Tamonontamo, decisi di volermiconcentrare più sul concetto di texture e di superficie che nonsu strategie compositive che prevedano una gestionecompìta di armonie e, quindi, la gestione di un doppio tempotra quello dell’orizzontalità e quello della condotta armonica.Al tempo stesso iniziava il mio interesse per la pulsazione

che avrebbe poi portato a scrivere altri brani come Corpo d’aria o unaparte dei Radio racconti appena accennati. La ripetizione di eventi comesemplificazione cognitiva permette di focalizzare l’attenzionesull’orizzontalità dei materiali, sul loro dispiegarsi nel tempo e diaumentare la complessità “locale” dei materiali degli strumentisti senzacompromettere l’intellegibilità degli avvenimenti. In un certo senso, unapulsazione regolare può dispensare a mio avviso dall’uso di tempiarmonici. Questo duo è stato un piccolo laboratorio di idee grazie alquale ho avuto la possibilità di comprendere meglio i miei interessi,peraltro ancora attuali. Il lavoro mi è stato chiesto da Annamaria Morininell’anno in cui il suo duo con Enzo Porta compiva il 25° anniversario.Sfortunatamente, le condizioni di salute di Enzo Porta non consentirononel 2012 la creazione del brano, a cui, insieme con Annamaria Morini,resta dedicato». Chiude la serie delle prime di questi mesi xD Fragmentsper tre gruppi strumentali e live electronics: produzione delKammerorchester Basel e dell’Elektronisches Studio Basel, è incartellone il 20 settembre alla Gran Sala del Casinò di Basilea,nell’interpretazione del Basel Kammerorchester, con l’Autore al live-electronics. Spiega Cacciatore: «xD Fragments è un brano per dodicistrumentisti e live-electronics. Il titolo sottintende un numero imprecisatodi dimensioni, intesi come piani sonori, in cui materiali eterogenei sitroveranno in congiunzione o in opposizione, articolando la forma. Il totale degli strumentisti è diviso in tre quartetti. Le tre formazioni,disposte alla maniera di tre altoparlanti frontali (sinistro, centrale edestro) creano di per sé molteplici dinamiche: l’interazione tra glistrumenti dello stesso gruppo, il balance stereo delle sorgenti e il “tutti”della massa. Una serie di altoparlanti disposti vicino agli esecutoriraddoppiano l’ensemble, creando una dialettica tra l’ensemble sullascena e quello ricreato da me al computer per mezzo di modelli fisici. La spazializzazione di altri materiali dell’elettronica è un primo tentativoin direzione d’una tecnica personale di gestione dello spazio che tenta diconiugare l’ambisonics con la wave field synthesis in un campo d’azioneesclusivamente frontale (non ci saranno, cioè, altoparlanti attorno alpubblico). L’integrazione dello spazio all’interno del processocompositivo è possibile grazie alla potenza dei computer di oggi esostituisce quella in cui la posizione dei suoni è una scelta delcompositore su base intuitiva. Anche in questo pezzo, l’uso dei rasoi,degli ebow e di altri oggetti elettrici ed elettromagnetici mi permette discolpire un suono personale che non dipende dai concetti classici diorizzontalità e verticalità della musica». Corpo d’aria per flauto basso elive electronics è stato eseguito anche il 27 marzo alla Gare du Nord diBasilea e verrà ripreso il 29 giugno alla Hochschule für Musik HannsEisler di Berlino nell’interpretazione della Maruta Staravoitava,dell’Autore al live electronics e di Volker Böhm alla regia del suono.Concertino per clarinetto e live electronics in otto micromovimenti è statoinvece riproposto il 1° aprile al Teatro Elfo Puccini di Milano da MircoGhirardini per la rassegna di Sentieri Selvaggi. Si segnala infine cheMaurilio Cacciatore sarà in residenza presso il centro ZKM/IMA diKarlsruhe per la produzione di So Loud, nuovo lavoro per saxofonobasso e live electronics.

SMateriali cangianti Tensione sperimentale a

tutto campo in ben cinquenovità per organici diversi

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HMusica serena

a avuto luogo nei mesi appena trascorsi la primaesecuzione assoluta di Erma per chitarra, interpretata l’8marzo da Andrea Monarda al Teatro Kismet OperA di Bari.In questi termini ne parla Colombo Taccani: «Risonanza,contemplazione del suono, gestualità ampia ed evocativa.Queste le parole chiave per accostarsi a Erma, paginasingolarmente complementare rispetto alla tensione eall’aggressività di molti miei lavori recenti. Magliecompositive relativamente ampie consentono di darespazio e libertà a quanto incontrato esplorandodirettamente lo strumento. In un clima che raramente sispinge oltre dinamiche assai contenute, diteggiatureinconsuete mirano al massimo mantenimento dellerisonanze, aggiungendosi a loro il frequente impiego disuoni ottenuti pizzicando le corde fra mano sinistra ecapotasto. La trasparenza che caratterizza la maggiorparte delle scelte armoniche è componente decisiva perdefinire l’atmosfera di sospesa meditazione attribuita aErma, scritta su invito di Andrea Monarda e a lui dedicatacon riconoscenza». Tre lavori vedono invece la loro primaesecuzione nell’ambito dell’edizione 2014 di “Risuonanze -Incontri di Nuove Musiche”. Ha aperto la rassegna Kyprisper voce sola su tre epigrammi di Asclepiade, presentatoda Akiko Kozato il 31 maggio presso l’Auditorium dellaCasa della Musica di Trieste. Spiega il compositore: «I pezzi scritti in precedenza per Akiko Kozato sonosempre stati caratterizzati da scelte testualiparticolarmente aggressive e minacciose; fossero avvoltoio Medea, si andava a creare anche qualche comprensibilesospetto sulla qualità della nostra vita familiare.Mantenendo la mia costante predilezione per il repertorioclassico, ho cercato ora di bilanciare questa situazione,prendendo le mosse da tre epigrammi di carattereamoroso di Asclepiade di Samo, poeta greco del III secoloa.C. Se si escludono alcune increspature del secondonumero, il carattere complessivo si muove nell’ambito diuna quieta cantabilità, con un uso costante e chiaro dielementi di facile identificazione. Tre pagine serene e lievi,in attesa di nuove intemperanze...». Il 2 giugno al “Carsoin Corso” di Monfalcone sarà invece Antonietta Loffredo apresentare in prima esecuzione assoluta Call Me Later pertoy piano. Così Colombo Taccani parla di questo lavoro:«Ho accettato con grande curiosità l’invito di Paolo Longo,uno degli organizzatori della rassegna “Risuonanze”, arealizzare una breve pagina dedicata al pianofortegiocattolo, strumento che non poteva certo mancare nelmio catalogo già ricco di presenze bizzarre. Una citazioneimmaginaria cerca di farsi largo attraverso presenzeaggressive e martellanti, alle quali il timbro festosamentesguaiato del pianoforte giocattolo conferisce un coloreparticolarmente straniato. La brevità del percorso nonconsente di risolvere in alcun modo il conflitto, lasciatodubitosamente aperto nelle ultime battute». Ultimo lavoropresentato nell’ambito di questa rassegna sarà Soggettosottinteso per flauto, oboe e pianoforte, eseguito daTommaso Bisiak, Paola Fundarò e Reana De Luca il 2giugno presso la Villa De Rubeis Florit di Tarcento. Cosìl’Autore: «Il titolo, per cominciare. Non si tratta solo di uncappello più o meno spiritoso messo sul lavoro, bensì diuna precisa indicazione strutturale e operativa, volta asottolineare, secondo procedimenti a me consueti, la

costante e totale derivazione da uno spunto di partenza diogni aspetto della partitura, sia a livello di architetturagenerale, sia per quanto riguardi ogni più piccola sceltalocale. Nulla di strutturalmente oppressivo o meccanico,dal momento che a ogni passo esistono consistentimargini di libertà decisionale, quanto piuttosto una sorta diDNA generatore capace di rendere coerenti fra loro tutti gliaspetti della pagina, privilegiando esclusivamente l’aspettopercettivo rispetto a manipolazioni sotterranee e prive diriscontro all’ascolto. Lasciando volutamente sottinteso lospunto di partenza, mai citato letteralmente né apportatoredi ammiccamenti stilistici (e non rivelato nemmeno inqueste righe), è piuttosto il caso di sottolineare lapresenza di situazioni e atteggiamenti di chiarapersonalità, a cominciare dalle mobili e decise frasidell’oboe che aprono il lavoro e che ritornano nel corsodello svolgimento a segnalarne i vari snodi, passando amomenti di immobilità quasi totale colorata dalle risonanzedel pianoforte. Attraversando panorami di varia natura (frai quali si staglia la ruvida irruzione di un episodio nel qualei due fiati si muovono omoritmicamente sulle grevipulsazioni regolari del pianoforte), il lavoro si chiude in unclima lontano e pacificato. Elevato, si indica per le ultimebattute, nelle quali tutto si raccoglie e si spegne sugli ultimisuoni del soggetto sottinteso». Il 30 luglio, all’interno dellarassegna “I Concerti del Chiostro”, Francesca Bonaitapresenterà in prima esecuzione assoluta al Conservatoriodi Milano Alastor per violino solo. Così il compositoredescrive il nuovo lavoro: «Alastor (il titolo deriva daltermine utilizzato da Eschilo nelle sue tragedie perindicare il demone vendicatore) nei cinque minuti di duratacomplessiva mantiene caratteri di costante tensione,compressa e latente in figure esili e sfuggenti, o esplicitatain gesti estremamente violenti. Principio unificatoreelementare, pur in presenza di numerose digressioni,sono i suoni ribattuti, ora concretizzati in rapide e oscillantiframmentazioni, come all’inizio e alla fine del lavoro, orabloccati su affannosi ritorni irregolari d’un solo suono nelregistro grave. Alcune brevi parentesi più distese,proiettate a volte in registri acutissimi, non riescono ascalfire il colore instabilmente aggressivo di Alastor.Importante aggiungere che il brano è stato scritto surichiesta dalla giovane violinista Francesca Bonaita comepezzo da concorso e da tale spunto deriva la volontà divalorizzare diverse situazioni esecutive nonché lapresenza quasi costante di gestualità di pronta evidenza eruvida assertività». Altri lavori di Colombo Taccanivengono ripresi in questi mesi: Piazzaforte per violino soloè stato riproposto a Milano il 24 marzo presso il TeatroElfo Puccini e il 24 aprile al Teatro Spazio89, sempre adopera di Piercarlo Sacco. Il 5 maggio Norio Sato e JosephMirandilla hanno eseguito A Perfect Beat Of per duechitarre al Sichuan Conservatory of Music in Cina, mentretre lavori pianistici sono stati presentati il 17 maggio allaVilla Scheibler di Milano nell’ambito della rassegnaPianoCity 2014: Adele D’Aronzo vi ha ripreso Incontroluce, Carlo Boccadoro Di mare e Due studi. Infine,Roberto Fabbriciani proporrà Restless White per flautosolo il 4 luglio al Centro Mexicano para la Música y lasArtes Sonoras di Morelia.

Novità cameristiche esibisconouna cifra espressivacomplementare alla tensionedella produzione più recente

Giorgio Colombo Taccani

È disponibile on line il nuovo catalogo generale 2014 delle Edizioni Suvini Zerboni.Tutte le opere da noi pubblicate sono consultabili all’indirizzo www.esz.it.

Un potente, completo e efficace motore di ricerca permetterà di consultare il nostro catalogo e di fare ricerche per strumento, organici, titolo, autore.

Inoltre si potrà accedere a utili informazioni come le biografie degli autori,notizie sulle composizioni, prime esecuzioni, novità editoriali.

Maurizio Ferrari

La rassegna “Risuonanze -Incontri di Nuove Musiche”propone il 1° giugno al TeatroGarzoni di Tricesimo (Udine) leprime esecuzioni assolute diSonata per arpa,nell’interpretazione di MartaMarinelli, e di Sonata pertrombone e contrabbasso,affidata a Sergio Bernetti eLaura Soranzio.

Bruno Zanolini

La rassegna “Risuonanze -Incontri di Nuove Musiche”ospita il 1° giugno al TeatroGarzoni di Tricesimo (Udine) la prima esecuzione assoluta di“…a Laura sparsi” per arpa,nell’interpretazione di MartaMarinelli.

Giorgio Gaslini

Il 9 luglio Iseo Jazz dedica aGiorgio Gaslini unamanifestazione articolata cheprevede, al Castello Oldofredi,l’esecuzione di SevenEpiphanies for Piano, di Nellaforesta degli alberi sonanti edella Sonata per pianofortenell’interpretazione di GiuliaMolteni, la consegna al maestrodel Premio Iseo, la proiezionedei rari filmati SchumannReflections e La stagioneincantata, nonché un incontrocon lo stesso compositore.

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Federico Gardella

rchitetture del canto e del silenzio è intitolata la novitàper ensemble di Federico Gardella in cartellone per ilFestival Pontino di Musica il 3 luglio a Sermoneta,nell’interpretazione dell’Ensemble Alternance. Spiegal’Autore: «La musica, come arte del tempo, è unametafora della vita: ci ricorda che non è possibile tornareindietro, che ogni istante è unico. Come accade nellavita, anche nella musica, però, è possibile renderepresente ciò che è già accaduto: questa possibilità è lamemoria. E così la forma di una composizione riflettequesta possibilità attraverso l’organizzazione delleproprie strutture, in una continua dialettica tral’invenzione del nuovo e la predisposizione al ricordo. Laprospettiva di Architetture del canto e del silenzio è, però,diversa: mi sono chiesto cosa sarebbe la musica se,invece che una narrazione, la sua struttura venissepensata in analogia con l’osservazione di uno spazioarchitettonico; si tratta di immaginare uno spazio sonoroin cui tutto è già presente dal principio, in cui il concettodi sviluppo dei materiali musicali viene sostituito dall’ideadi una forma “sincronica”, luogo del silenzio comepossibilità del canto, appunto. La struttura si articola, qui,in “stanze” che sono luoghi della forma, ma anche spazidi risonanza in cui costruire un’idea di canto sul bordo delsilenzio». Architetture del canto e del silenzio saràripreso il 29 luglio a Santiago de Compostela,nell’ambito del Festival son[UT]opías, affidato al VertixeSonora Ensemble. Il 25 luglio avrà luogo negli StatiUniti, più precisamente al Mannes College of Music diNew York, all’interno dell’International Keyboard Institute& Festival (IKIF), la prima esecuzione assoluta diInvenzioni del margine per pianoforte. Ne sarà interprete

Massimiliano Ferrati. Così Gardella presenta la ratio delnuovo pezzo: «Strumento dagli spazi sconfinati, ma daimargini invalicabili: l’esplorazione dei confini delpianoforte è un esercizio di contrari. Esiste, in un certosenso, una vertigine del margine, un’attrazione del bordoche polarizza la musica ai propri estremi: in quel punto,quando il meccanismo diventa invisibile, il pianoforte“canta”. E così, in queste Invenzioni del margine, hocercato di immaginare una musica capace di abitarequelle regioni dello strumento, periferie del suono doveogni gesto si estremizza, in cui “inventare” il marginesignifichi definirne lo spazio interno come luogo di ognipossibile inizio». Nel mese di settembre FedericoGardella parteciperà al Takefu International MusicFestival con due lavori. Il 13 settembre Ryoko Aoki eMario Caroli riprenderanno Voice of wind per vocefemminile (utai) e flauto basso. Il giorno successivo, 14settembre, avrà invece luogo la prima d’una novità perquattro voci appositamente scritta per The HilliardEnsemble (cfr. il prossimo numero di ESZ News). Diverse le riprese di lavori di Gardella in questi mesi: Im Freien zu singen per sei voci femminili e pianoforte èin programma il 1° giugno a Le Bourget-du-Lac (Francia)per il Festival Les Voix de Prieuré; ne saranno interpretiLes Six Voix Solistes e la pianista Ancuza Aprodu sotto la direzione di Alain Goudard. Marco Fusi eseguirà il 17luglio all’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona Cinquenotturni da braccio per viola d’amore. Infine AnnamariaMorini riprenderà il 26 luglio all’Oratorio dei Disciplinati diMoneglia (Genova), per l’Associazione Musicale “FeliceRomani”, Cinque cori notturni sotto la costa per flautocontralto.

AVertigine del confine Due novità, in cartellone a

Sermoneta e a New York, mettono a tema l’immaginazioned’uno spazio sonoro

Daniela Terranova

opo la prima esecuzione avvenuta lo scorso 5maggio al Teatro Franco Parenti di Milano, il 5 luglio ilDivertimento Ensemble diretto da Sandro Gorli riprendeLying Down on the Horizon per flauto, clarinetto, violino,viola, violoncello, pianoforte e due danzatori nell’ambitodel Festival “Time of Music” di Viitasaari, in Finlandia, conla coreografia di Ariella Vidach e i danzatori ChiaraAmeglio e Stefano Roveda. Un’ulteriore ripresa èprevista nel mese di ottobre al Budapest Music Center. Il pezzo è proposto all’interno dello spettacoloSynchronos, prodotto dal Divertimento Ensemble incollaborazione con la compagnia di danza AiEP di AriellaVidach e realizzato, con il supporto della Ernst vonSiemens Music Foundation, tra le attività del NetworkUlysses. La composizione di Terranova mira a realizzareuna convergenza tra musica e danza, nel segno diun’idea comune suggerita dalla poesia di Sylvia Plath.Nell’intenzione dell’Autrice, «i corpi dei ballerinisembrano dare forma a un rito, muovendosi nel grovigliodi una texture inizialmente secca, arida, “legnosa”, che apoco a poco acquista risonanza e profondità». Un nuovolavoro per violino e violoncello sarà eseguito l’11 luglio al

Teatro La Fenice di Venezia da Carlo Lazzari e CarloTeodoro in un concerto dell’Ex Novo Ensemble dedicatoa Luigi Nono nell’ambito del Festival “Lo spirito dellamusica di Venezia”. Doppia prima, infine, per unacommissione del Festival della Valle d’Itria incollaborazione con il Tallinn Chamber Festival, inseritonel progetto “Emerging Classical Talent in the UE”promosso dallo European Culture Programme. AsleepLandscape, per soprano, saxofono contralto e orchestrad’archi sarà proposto il 18 luglio a Tallinn all’internodell’XI “Tallinn Chamber Festival”, e successivamente il22 luglio a Martina Franca, per il XL Festival della Valled’Itria. Interpreti dell’opera saranno il soprano australianoAmy Corkery, il saxofonista estone Virgo Veldi el’orchestra d’archi svedese Camerata Nordica. CosìDaniela Terranova descrive il nuovo pezzo: «Avvolta dauna texture sonora continua e liquida, fitta di multifonici earmonici, come in una visione notturna, la voce ripeteossessivamente i versi conclusivi del IV atto dellaTempesta di Shakespeare: “We are such stuff as dreamsare made on; and our little life is rounded with a sleep”».

Figuralmusik I per flauto, clarinetto, violino, violoncello epianoforte, viene proposto in prima esecuzionemessicana il 15 giugno al Palacio de Bellas Artes di Cittàdel Messico dall’Ensemble Cepromusic diretto da LudwigCarrasco. Il 4 luglio Roberto Fabbriciani eseguirà ilPrimer libro del canto alado per un flautista al CentroMexicano para la Música y las Artes Sonoras di Morelia.Javier Torres Maldonado e il coreografo Jaciel Nerihanno ricevuto il prestigioso PremioIbermusicas/Iberescena per la realizzazione di Rostros

de humo per ensemble di 15 strumentisti e danzatori, darappresentarsi nel 2014. Il conferimento al compositore,per la quarta volta, d’una Commande d’État (2013) delMinistero francese della Cultura si concretizzerà nellacomposizione del secondo Quartetto per archi, che verràproposto dall’Ensemble Sillages durante l’anno in corso.Torres Maldonado ha infine ricevuto dal FestivalInternacional Cervantino la commissione di un nuovolavoro di teatro musicale, la cui prima esecuzioneassoluta è programmata per il mese di ottobre 2014.

DLa materia dei sogni La ripresa d’un recentissimo

lavoro tra musica e danza e due novità costellano diversifestival estivi

Javier Torres Maldonado

Sándor Veress

Threnos (in memoriam BelaBartók) per orchestra è incartellone il 25 settembre alSymphony Hall Osaka,nell’interpretazione della Japan Century SymphonyOrchestra diretta da HeinzHolliger.

UNaturale versus artificialeMaurizio Azzan

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n nuovo Autore entra a far parte del catalogo ESZ.Maurizio Azzan, classe 1987, ha studiato composizionepresso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino e l’omonimoConservatorio di Milano sotto la guida di AlessandroSolbiati, laureandosi col massimo dei voti, la lode emenzione. Ha frequentato corsi e masterclasses, tra glialtri con Stefano Gervasoni, e si sta attualmenteperfezionando con Salvatore Sciarrino. Ha inoltreconseguito, presso l’Università degli Studi di Torino, lalaurea triennale in Lettere antiche e quella magistrale inFilologia e Letterature dell’Antichità, semprecon lode. Segnalatosi in vari concorsinazionali e internazionali, ha vinto il PremioNazionale delle Arti e la 3a edizione degliIncontri Internazionali “Franco Donatoni”promossa dal Divertimento Ensemble diMilano. Nel 2012 è stato selezionato perpartecipare all’European Composers’Professional Development Programme erecentemente è stato selezionato perprendere parte a Prototype 2013-14,progetto della Fondation Royaumontdedicato alla danza e alla musicacontemporanee. È tra i finalisti del Concorso“Multimedia” promosso dalla Fondazione Culturale SanFedele di Milano. Suoi lavori sono stati eseguiti in Italiae all’estero fra gli altri da Laura Catrani, Maria GraziaBellocchio, Enzo Porta, Paolo Beltramini, il TrioMagritte, Divertimento Ensemble, Nieuw Ensemble,Ensemble L’Arsenale, Ex Novo Ensemble nel corso difestival e rassegne concertistiche (FestivalInternazionale MITO SettembreMusica, FestivalPontino, Festival Cinque Giornate di Milano, SuonaFrancese). I suoi prossimi progetti includono un lavoroper ensemble, elettronica e video in collaborazione conaltri due compositori e due videasti, che sarà propostoin ottobre dai solisti dall’Ensemble Intercontemporain alFestival di Milano Musica. Di Maurizio Azzan ha appenaavuto luogo, il 5 maggio al Teatro Franco Parenti diMilano, nell’ambito della rassegna Rondò, la primaesecuzione assoluta di Umano(dis)umano perdanzatori, ensemble e elettronica. Ne è stato interpreteil Divertimento Ensemble sotto la direzione di SandroGorli, con la coreografia di Ariella Vidach e i danzatoriChiara Ameglio e Stefano Roveda. I medesimi artistiporteranno in tournée questo nuovo lavoro il 5 luglioalla Viitasaari Areena di Viitasaari (Finlandia) per ilFestival “Time of Music 2014”, e nel mese di ottobre al

Budapest Music Center. Spiega l’Autore:«Umano(dis)umano fa parte di un progetto più ampiodedicato alla danza e incentrato sul rapporto uomo-suono. Dopo aver sviluppato in vari lavori un interessesempre più marcato per il suono connesso almovimento, ho cominciato gradualmente a intravederein essi una sorta di entità duplice data dall’unione di unacomponente naturale (l’esecutore) e di una artificiale daessa dipendente (lo strumento). Questa sorta diorganismo semi-artificiale, se osservato nella sua

concreta fisicità, può rivelare il proprioessere finestra su una dimensione acusticadi insospettabile profondità, caratterizzata daintersezioni, similarità e opposizioni spessorimaste in potenza in una concezionedell’evento sonoro più strettamentetradizionale che, a ben vedere, ha forsepoco a che fare con la complessitàdell’evento cui ci troviamo esposti quandoascoltiamo musica. Allo stesso tempo però,se questa natura ibrida dell’uomo-strumentogià oltrepassa di un grado la dimensionearchetipa dello strumento-uomo (che

produce suono col proprio corpo senza mediazioniesterne di alcun tipo), necessariamente si configura percomplementarietà un terzo spazio di esistenza ad esseopposto, quello totalmente artificiale (e per questo“disumano”) dell’ambito tecnologico-elettronico, ambitoche silenziosamente popola il nostro quotidianoinfiltrandosi incontrollato e incontrollabile nello spazioacustico che ci circonda. Umano(dis)umano mette anudo gli archetipi di ciò che acusticamente sta fuori edentro di noi: dall’artificialità fredda, disumanizzata ecrudele della tecnologia di cui non sappiamo più fare ameno e che controlla la nostra esistenza, alladimensione ibrida di un suono strumentale plastico ematerico allo stesso tempo, sospeso com’è fra l’essereumano che lo fa esistere e l’alterità inanimata dellostrumento, fino al respiro stesso che gli dà vita. Nelmezzo, varie zone d’ombra si susseguono econfondono, andando a indagare quelle incertesituazioni di confine in cui le definizioni cadono facendoemergere momenti di inversione dei ruoli e dellereciproche funzioni: dagli strumenti che si fingonosintetici e un’elettronica che cerca una propriadimensione vocale, fino al ritrovamento della fisicità edell’espressività archetipa del respiro».

S’inaugura con un lavoro coreutico-musicale la collaborazione con un nuovo Autore

ichele dall’Ongaro sarà compositore in residenza alFestival cameristico “Armonie della sera”,manifestazione che si prefigge di farascoltare la grande musica nei luoghi piùsuggestivi delle Marche. Nel corso dellarassegna sarà possibile ascoltare, il 4agosto Darstellung per saxofono alto,interprete Federico Mondelci (Ancona,Chiesa di Santa Maria di Portonovo), il 6agosto la Carnascialata dei Pulcinelli conil soprano Patrizia Biccir accompagnato daMarco Sollini al pianoforte (Belforte delChienti, Chiesa di Sant’Eustachio), il 10agosto il Quartetto n. 6 per archi eseguitodal Quartetto di Cremona (Ascoli Piceno,Piacoteca Civica), il 15 agosto BachHaus, intermezzo in un atto su libretto di Vincenzo DeVivo, affidato ai Solisti Marchigiani diretti da FedericoAmendola; infine, nella stessa data, Traccia per flautosolo nell’interpretazione di Dante Milozzi e Fermo-

Immagine, piccola Suite per pianoforte a quattro mani,nell’interpretazione del duo Marco Sollini eSalvatore Barbatano. Il 14 agosto è inprogramma un incontro con l’Autore. Il Teatro delMaggio Musicale Fiorentino ospita il 20 giugnola ripresa di Attimo per coro femminile eorchestra su una lirica di Wisława Szymborska.L’Orchestra e il Coro del Maggio MusicaleFiorentino saranno diretti da Juraj ValČuha. Verràinvece proposto il 13 giugno allo Studio 2dell’Auditorium Parco della Musica di Roma,nell’ambito della rassegna Contemporanea “InMy Life”, Ton sur ton per due pianoforti, eseguitoda Giuseppe Burgarella e Francesco CarloLeone. Infine, il Festival Mito Settembre Musicaproporrà il 9 settembre nella sala Giacomo

Puccini del Piccolo Regio di Torino Festschrift per 14strumenti, nell’interpretazione dell’Antidogma ChamberOrchestra diretta da Guido Maria Guida.

Estate marchigianaMichele dall’OngaroLa residenza presso il Festival

“Armonie della sera” èl’occasione per una nutrita serie di esecuzioni

M

Marco Momi

L’ensemble Accroche Notepresenta il 19 giugno la primaesecuzione assoluta di AlmostRequiem per soprano eensemble all’Église de Saint-Merri di Parigi, nell’ambito delFestival ManiFeste dell’Ircam.Reloading Vanishing per flautosolo sarà ripreso il 26 luglio daAnnamaria Morini all’Oratoriodei Disciplinati di Moneglia(Genova) per l’AssociazioneMusicale “Felice Romani”.

Carmine Emanuele Cella

Luigi Gaggero interpreterà il 5luglio, alla testa di La DolceManiera, Ali oscillano in fiococielo, madrigale a cinque vocisu testo di SalvatoreQuasimodo, in cartelloneall’UKHO Festival di Kievnell’ambito del concertointitolato “Nuovi madrigaliitaliani”

Luca Antignani

Nome - non nome perpianoforte e sei voci soliste supoesie di Mario Luzi è incartellone il 1° giugno per LesVoix du Prieuré a Le Bourget-du-Lac, interpreti AncuzaAprodu e l’Ensemble Six VoixSolistes diretto da AlainGoudard. Luigi Gaggeroproporrà invece il 5 luglio, allatesta della Dolce Maniera,Barche amorrate per cinquevoci all’UKHO Festival di Kiev,nell’ambito del concerto “Nuovimadrigali italiani”.

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Esce in Cd il secondo volumedell’integrale pianistica, con iprimi importanti lavori e pagined’occasione della maturità

uscito per l’etichetta Naxos (Naxos 8.572991) ilsecondo volume della serie “Complete Piano Music”,l’ambizioso progetto di registrazione integrale dellaproduzione pianistica di Camillo Togni affidata a AldoOrvieto. Organizzato secondo un ordine sistematico del catalogo del compositore per la tastiera, questosecondo Cd include, nell’ordine d’impaginazione, iCapricci Quarto (Ottave), Quinto (Omaggio a Bellini) eSesto (Aforisma sul nome di Sylvano Bussotti)(rispettivamente del 1969, 1987 e 1991), i Sei Preludiop. 21 (1944), la Prima partita corale op. 29 (1949) e laSerenata n. 1 op. 10 (1940). Offre pertanto già da séuno spaccato del pianismo di Togni dalle prime provecompositive di ampio respiro (1940: Togni compiediciott’anni) all’ultima opera pianistica (si giunge infatti al1991, a due anni dalla morte): tre lavori dunque, tutticospicui ma assai diversi, provenienti dalla stagionegiovanile degli anni, sono affiancati ad altrettanti, tuttiaforistici, che costellano i decenni successivi, a grandedistanza l’uno dall’altro. Il titolo più antico, lamonumentale Serenata n. 1 op. 10 (quasi 27’),rappresenta, come racconta Carlo Ciceri nelle noteillustrative del Cd, il punto di svolta di Togni verso lamaturità espressiva, dialogo capitale con l’ereditàstorica schönberghiana, con cui il compositore in erbareagisce al bisogno di sottoporre «a una critica affattointeriore tutto ciò che in precedenza entusiasticamenteaccoglievo. Il tormentoso soggettivismo […] mi portòall’adozione di un linguaggio integralmentedodecafonico». Dei prediletti Sei preludi op. 21,composti quattro anni più tardi all’insegna d’unadialettica Schönberg-Chopin, Togni si confessava adAlfredo Casella, già nell’aprile 1944, «abbastanza

soddisfatto», dichiarandoli «una prima serie di seipreludi». Altrettanto palese è il compiacimentodell’Autore a proposito della Prima partita corale op. 29,che nell’anno della composizione, il 1948, presentava inquesti termini al maestro Arturo Benedetti Michelangeli:«trascrizione per pf. di 4 corali di Bach per organo che,così uniti, formano una Partita o Suite – a me sembra –di un certo effetto pianistico». In effetti Togni avevastudiato a fondo la lezione del Busoni trascrittore, chemette qui al servizio dello sfruttamento di tutte lepotenzialità espressive del pianoforte, contribuendo colgusto proprio per un supplemento di cantabilità echiarezza nel disegno (si apprezzi ad esempio lasmagliante trascrizione del Preludio corale BWV 714“Vater unser in Himmelreich” ). I tre ultimi Capricci dellamaturità (nn. 4-6) propongono nell’ordine uno studiovirtuosistico composto per il recital “Cinquanta Autori” diAntonio Ballista; l’elaborazione d’uno spunto bellinianocommissionato da Giuseppina La Face Bianconi per ilXIV Congresso Internazionale di Musicologia; infine unminiaturistico omaggio al 60° compleanno di SylvanoBussotti, composto tra il 12 e il 14 settembre 1991 sullabase delle note La-Si bemolle, dedotte dalla vocaletonica del nome e dall’iniziale del cognome del piùgiovane collega. Sono già in preparazione i volumi 3° e4° della serie che proporranno, il terzo, la Sonatina op.26, le Tre fantasie scherzose, le Serenate nn. 5-7, laLyrische Suite per pianoforte a quattro mani el’Omaggio a Bach per due pianoforti (lavori composti trail 1943 e il ’67); il quarto le Serenate nn. 2-4 e la Suite(una produzione che si concentra nei quattro crucialianni giovanili della guerra: 1940-43).

ÈAffermazione e occasioniCamillo Togni

uova Autrice del catalogo ESZ, Caterina Di Cecca haconseguito con il massimo dei voti e la lode il diplomaaccademico di primo e secondo livello in Composizionesotto la guida di Luciano Pelosi presso il Conservatoriodi Santa Cecilia, dove si era anche diplomata inPianoforte. Contestualmente haconseguito la laurea triennale e quellamagistrale in Filosofia, sempre con lode.Dal 2012 studia con Alessandro Solbiati,di cui ha frequentato il corso diperfezionamento a Sermoneta nel 2013:in tale occasione ha ricevuto unacommissione per il Festival Pontino2014. Finalista del “Salvatore MartiranoAward” 2013, è stata selezionata daFabio Nieder per una commissione conresidenza presso la Fondazione SpinolaBanna per l’Arte nel 2015. Sue partituresono state eseguite in Italia e all’estero da musicisticome Maria Grazia Bellocchio, Laura Catrani e AntonioPolitano. Suoi lavori sono programmati dal DivertimentoEnsemble, dall’Ensemble Alternance di Parigi,dall’Ensemble Tema di Karlsruhe e dall’EnsembleMosaik di Berlino, e da solisti quali Ruggero Laganà eCorrado Rojac. Tra il 2008 e il 2010 si è dedicata allacomposizione di colonne sonore, firmando la musicaoriginale di vari cortometraggi, alcuni dei quali finalisti evincitori di concorsi (American Dream e Il fascinodiscreto della parola). Tre le prime esecuzioni assolutein programma in questi mesi. Il 9 aprile la StagioneRondò 2014 ha proposto al Tempio Valdese di MilanoAaNEen per flauto, oboe, clarinetto, percussioni,pianoforte, violino e violoncello, commissione delDivertimento Ensemble che ha eseguito il nuovo lavorosotto la direzione di Sandro Gorli. Spiega l’Autrice:«“Tutta la varietà, tutta la delizia, tutta la bellezza della

vita è composta di ombra e di luce”. Così si esprimeAnna Karenina nel celebre romanzo omonimo. Taleassunto è il punto di partenza del percorso compositivodi AaNEen. Il titolo, termine olandese che indica lo“stare insieme”, ha in sé tre lettere che compaiono

ognuna due volte. Musicalmente ciò si traducenella presenza di tre personaggi, riconoscibilirispettivamente per altezza, timbro e gesto,che acquisiscono caratteri diversi a secondadella loro interrelazione, pur mantenendo lapropria identità. A seconda del ruolo cheassumono nel corso dell’arcata formale delpezzo, i tre elementi si arricchiscono, simodificano o si corrompono rivelando ildualismo insito nella natura di ciascuno diessi». Ruggero Laganà ha presentato il 22maggio all’Istituto Italiano di Cultura,nell’ambito della 3a stagione del “Ciclo

Scarlatti”, Ansia de estatua per clavicembalo. Nelleparole di Caterina Di Cecca, «la suggestione del pezzoderiva da una delle Canciones para terminar di FedericoGarcia Lorca, Ansia de estatua. Rumore, aroma, doloree battaglia sono i quattro sostantivi datori di senso eforma attorno al quale si costruisce la poesia.Musicalmente ciò si traduce in quattro situazioni benidentificabili, che seguono il percorso suddetto con variriferimenti gestuali, articolativi, timbrici e di registro».Verrà invece proposto il 4 luglio al Castello Caetani diSermoneta Lo strappo nel cielo di carta per flauto,clarinetto, pianoforte, violino, violoncello, commissionedel Festival Pontino 2014, nell’interpretazionedell’Ensemble Alternance. Si segnala infine l’avvenutaesecuzione, il 17 aprile al Museo di Roma in Trastevere,di Mistral per fisarmonica da concerto, nell’ambito dellamanifestazione “All in! - Chiamata alle arti”, interpreteSamuele Telari.

NGesti sonoriCaterina Di Cecca

Tre novità strumentali per unanuova Autrice del catalogo ESZ

Luigi Dallapiccola

Il Prigioniero, un prologo e unatto da La torture parl’espérance di Villiers de l’IsleAdam e La légended’Ulenspiegel et LammeGoedzak di Charles de Costerè in cartellone al Gran Teatredel Liceu di Barcellona il 22, 25,27 giugno e il 1° e 4 luglio conla regia di Lluís Pasqual. Nesaranno interpreti IevgueniNikitin (Il Prigioniero), Jeanne-Michèle Charbonnet (LaMadre), Robert Brubaker (IlGrande Inquisitore) e AlbertCasals e Toni Marsol (DueSacerdoti). L’orchestrasinfonica e il coro dell’ente liricosaranno diretti da Josep Pons.

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Carlos Roqué AlsinaLe notti di Aix

Un concerto monografico e lacommissione d’una paginasinfonica sanciscono la stimadella città francese per ilcompositore

ix-en-Provence dedica a Carlos Roqué Alsina il 25 agosto, nell’ambito dell’AcadémieInternationale des Nuits Pianistiques, unconcerto monografico che proporrà unaselezione della produzione pianistica ecameristica del compositore attraverso lavoriche abbracciano un quarto di secolo.Verranno eseguiti in particolare Hierarchies(2012) per contrabbasso e elettronica,Klavierstück n. 7 (2010) per pianoforte solo,Une main (2009) per soprano, contrabbassoe pianoforte, e Suite (1988) per pianoforte e elettronica.Ne saranno interpreti il soprano Cécile Roqué Alsina,Yann Dubost al contrabbasso, Asiya Ahmetjanova el’Autore stesso al pianoforte. Il compositore sta

attualmente attendendo al suo 2ème Concerto perpianoforte e orchestra, commissione dellacittà di Aix-en-Provence e pezzo obbligatorioper la finale del concorso internazionale “LesNuits Pianistiques” in programma nelnovembre 2015. Infine, è fresco d’uscita unCd monografico interamente dedicato allaproduzione cameristica di Carlos RoquéAlsina: intitolato Musique de chambre eprodotto dall’etichetta MusicaAvanti(MUS2014/2/1), include Unity (1973) per

clarinetto e violoncello, Bel canto (2009) per arpa evibrafono, Belgirate (2006) per violino solo, i citatiHierarchies e Klavierstück n. 7, nonché Tan Tango(2001) per violino, violoncello e bandonéon.

laudio Scimone, alla testa dei Solisti Veneti,presenta il 17 giugno nella Chiesa di Santa Caterina a Padova, nell’ambito della 44a edizione di VenetoFestival, la prima esecuzione assoluta di Preghiera perorchestra da camera. Spiega Mannucci: «Preghiera,scritta su commissione dei Solisti Veneti, è dedicata alM° Claudio Scimone. La composizione si lega e s’ispiraa tre Salmi tratti dalla Bibbia, ognuno dei qualirappresenta un inno di vario genere: lode, supplica emeditazione. I testi dei tre Salmi, celati e nascosti,vengono utilizzati per rappresentare una doppiadrammaturgia, musicale e scenica, attraversol’architettura della parola che genera suoni, campiarmonici, agglomerati ritmici e timbrici. Dal testogermina anche una sorta di forma divisa in tre tempi,senza soluzione di continuità: una prima parte

elaborata su successioni ritmiche e dinamichecontrastanti a cui segue un movimento lento emeditativo; la terza parte si staglia invece su una sortadi danza con trio e ripresa. La composizione si chiudecon un momento salmodico in cui gli strumenti a fiatoriecheggiano antiche melodie ebraiche, mentre il finale,breve e dirompente, trova la sua soluzione letteraria emusicale ispirandosi ad alcuni specifici versi poetici». Il 6 luglio il Festival di Yèvre le Chatel ospiterà unaripresa di Homunculus, melologo per voce narrante equintetto di fiati su testo di Marco Ongaro. Ne sarannointerpreti Maurizia Dalla Volta, flauto, Vincent Friberg,oboe, Christophe Bonifacino, clarinetto, ChristopheVellard, corno, Ronald Grun, fagotto, e Marie-ElisabethCornet, voce recitante.

l Museo d’Arte di Lugano propone per tre venerdì diprimavera (9 e 23 maggio e 6 giugno) l’iniziativa “Traarte, poesia e musica”: un percorso di visita alla mostradi Jean Arp e Osvaldo Licini durante il quale la cantantePatrizia Nalbach e l’oboista Sabina Nardiinterpreteranno musiche di Francesco Hoch. Lamanifestazione intende proporsi come una «visitaguidata molto speciale che coniuga arte, musica epoesia in un’esperienza creativa, alternandol’osservazione delle opere a musica dal vivo e letture dipoesie. Un’occasione nuova e diversa non solo perapprofondire l’arte e la poetica di Arp e Licini, ma anche

per scoprirne i legami con l’ambiente culturale del primoNovecento». Verranno eseguiti in particolare Omaggioa James Joyce e alla sua “Veglia di Finnegan” daSpremute di senso, melologo per voce recitante sutesto di Roberto Bernasconi, e “Con Figura” daElemento per oboe solo. L’Ensemble Vox Altera direttoda Massimiliano Pascucci riprenderà invece il 1°giugno, presso la Chiesa di San Giovanni di Mendrisio,Imago, sette autoritratti femminili per sei voci femminilie quartetto d’archi su testo di Francesco Hoch e MariaRosaria Valentini.

A

Francesco HochArti sorelleMusica dal vivo dialoga con

Arp, Licini e Joyce al Museod’Arte di Lugano

I

Andrea MannucciArchitettura della parolaDoppia drammaturgia in una

pagina per orchestra da cameraispirata al libro dei “Salmi”

C

Eric MaestriL’emozione del metalloNovità per tromba in

cartellone in Corea del Sud

a luogo il 25 giugno in Corea del Sud,nel contesto del Daegu InternationalFestival of Contemporary Music, la primaesecuzione assoluta di Notte per trombasola di Eric Maestri. Ne sarà interpreteStephen Altoft. Spiega l’Autore: «Notte è unbrano per tromba sola o più. Ho cercato disintetizzare il suono della tromba che amo edi conservare un tipo di ascolto che facessedell’emozione globale del brano il centro da

cui scaturisce il tutto. Così mi sono trovato adaccostare le note intorno a un tema che èsvelato e smembrato chiedendo di continuoall’interprete il suono denso e metallico del corpodella tromba». Sto cadendo, ricado in me,scompaio…, madrigale a cinque voci su testo diPatrizia Valduga, verrà ripreso il 5 luglioall’UKHO Festival di Kiev da Luigi Gaggero allatesta del gruppo vocale La Dolce Maniera.

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Un canone di Bach è ilproblematico punto di partenzad’una novità per orchestra d’archial Festival Magie Barocche

Luigi ManfrinCanone incertoB ackwards… Eluding Bach è il titolo dellanovità di Luigi Manfrin per orchestra d’archi incartellone il 30 agosto nell’ambito del FestivalInternazionale del Val di Noto “MagieBarocche”. Così l’Autore racconta il recentelavoro: «La composizione prende avviosimultaneamente da due idee principali: 1) alivello generativo, da una Gestalt melodica dibase elaborata a partire da un motivodiscendente di un canone di J.S. Bach; 2) alivello di organizzazione morfologica, dallaprogettazione di un congegno musicale ingrado di formare ed esibire delle superfici sonorecapaci, a loro volta, di richiamare elementi e materialidello stesso canone bachiano. In questo modo ilriferimento a Bach è ambiguo e ambivalente, essendo ilcanone all’origine della composizione; il suofunzionamento consente tuttavia, al contempo, lacreazione autonoma di immagini o superfici sonore cheriflettono il canone come se esso non fosse ilpresupposto bensì il prodotto della composizione

stessa. Pertanto, il canone bachiano è insiemegenerante e generato; ciò, tuttavia, non devefar pensare a un’operazione musicale di chiaratrasparenza: al contrario, mancanocompletamente le citazioni, e le rievocazionibachiane sono invece parte d’un fitto tessutosonoro costituito da deformazioni e dissoluzioniche procedono indipendentemente; diconseguenza, le immagini sonore che di voltain volta si formano proiettandosi in primo piano,irraggiano e insieme velano i riferimentibachiani. Potrei dunque paragonare la mia

composizione a una sorta di memoria schermo,costituita da proiezioni/rievocazioni bachiane cherisuonano attraverso dei circoli virtuali attualizzati daprocessi inventivi anziché rimemorativi, il che equivalea dire che la memoria è in primis ideatrice e solosecondariamente riproduttrice». Il 6 giugno lo SpazioSirin di Milano ospita una ripresa diThe Valley of Unrestper soprano, viola e pianoforte, nell’interpretazione diSakiko Abe, Yoko Morimyo e Mihoko Miyagawa.

Saverio MercadanteA grand’orchestraBen due nuovi Cd, entrambi editi dall’etichetta Naxos,testimoniano il livello dell’interesse per la musicasinfonica di Saverio Mercadante, grande operistaromantico sensibile più di altri colleghi italiani al fascinodella musica strumentale. Al repertorio concertante èinteramente dedicato l’album FlutesConcertos Nos. 1, 2 and 4 (Naxos8.572731), interpretato da Patrick Galloisnella duplice veste di solista e direttoredella Sinfonia Finlandia Jyväskylä. Laregistrazione, effettuata nel dicembre2011, si basa sulle edizioni critiche dei trelavori curate da Mariateresa Dellaborra epubblicate dalle ESZ. Scrive la studiosanelle note d’accompagnamento del Cd: «Nell’arcodi circa sei anni (1814-1820) Mercadante composeuna serie cospicua di composizioni strumentali cheprivilegiano il flauto e che rappresentano senzadubbio una felice eccezione nell’ambito dellamusica italiana del primo ventennio del XIX secoloche prediligeva in modo pressoché esclusivo ilmelodramma. In particolare gli dedica sei concerti perflauto solo e uno per due flauti; alcuni concertoni perstrumenti a fiato e diverse altre pagine cameristiche cheannoverano almeno tre Quartetti per flauto, clarinetto,corno e fagotto op. 50 (1813); quindici Quartetti perflauto, violino, viola e violoncello (1813-1818); un Trioper flauto, violino e chitarra (1816). […] Il PrimoConcerto per flauto op. 49 reca sul frontespizio sia ladata di composizione – 1813 – sia il destinatario –Pasquale Buongiorno – definito “celebre dilettante”, giàricordato come compagno di studi di Mercadante, dal1820 professore di flauto presso il Conservatorio di“San Pietro a Majella” e dal 1827 orchestrale presso ilTeatro San Carlo, autore a sua volta di diversi brani perflauto. In questo primo numero d’opus il diciottennecompositore dispiega un organico orchestraleestremamente ricco che richiede un cospicuo numerodi fiati e pretende dal solista un impegno esecutivocostante e intenso nei tre movimenti. […] Il SecondoConcerto per flauto op. 57 in Mi minore reca 1814 comedata di composizione. Il brano, che porta la specificaindicazione “a grand’orchestra”, fu ripetutamenteriutilizzato dall’autore e destinato almeno ad altri treorganici diversi. […] Contenuto in un quaderno diesercizi e di composizioni datato 1816, il QuartoConcerto per flauto in Sol maggiore senza numerod’opera, testimonia ulteriormente l’interesse diMercadante per il flauto solista. Ormai entrato nel corso

superiore e divenuto allievo di Zingarelli, il compositoredà una nuova prova della sua abilità, ideando unconcerto in cui ribadisce i tratti più caratteristici dellasua inventiva: consueta felice vena melodica, chiarezzadi struttura e virtuosismi destinati al solista. Oltre

all’abituale quartetto d’archi, l’orchestra si avvaledell’impiego di un flauto, di due oboi, di dueclarinetti, di due corni che tuttavia non sonoutilizzati con continuità». Sempre per Naxos esceun’antologia di pagine orchestrali diverse (Naxos8.573035) al cui interno figurano il SecondoConcerto per clarinetto in Si bemolle maggiore

op. 101 e Garibaldi - Sinfonia dedicataall’Italia, entrambi pubblicati dalle ESZ ecurati rispettivamente da Giovanni CarliBallola e da Mario Carbotta eMariateresa Dellaborra. Il Cd èinterpretato dal clarinettista GiammarcoCasani e dall’Orchestra Sinfonica diRoma diretta da Francesco La Vecchia.Nelle note Tommaso Manera giudica

«delizioso» il Concerto per clarinetto, «in due solimovimenti, di stampo chiaramente settecentesco, quasihaydniano, nella concisione, nella chiarezza armonica enella plasticità delle frasi. La scrittura della parte delsolista mostra grande sicurezza nello sfruttamento dellerisorse tecniche dello strumento: passaggi di agilità,repentini cambi di registro, di dinamica e diarticolazione richiamano il concerto per clarinetto scrittoda Mozart». Contestualizzano invece in questi termini lasinfonia Garibaldi i revisori della partitura: «Quando nelmarzo 1861 Saverio Mercadante mise la parola fine allasua sinfonia Garibaldi iniziata il mese precedente, ilclima politico era infuocato e la composizione apparvecome l’ennesima riprova del coinvolgimento attivo delcompositore alle vicende risorgimentali. Definita“stupenda, nobilissima e piena di effetti, infiorata didettagli ed impasti strumentali” sorprendenti, rapì sinoall’entusiasmo il pubblico del tempo. In effettil’invenzione tematica vi è trascinante e la strutturadenota la padronanza dell’orchestrazione nonchél’originale fantasia dell’autore. Si compone di un unicomovimento al cui interno si riconoscono diverse sezioni.[…] Il motivo dominante è senza dubbio quello dell’Innodei cacciatori delle Alpi variamente manipolato eriproposto nel corso del pezzo, interrottoperiodicamente da una delle più famose melodiepopolari milanesi, La bella Gigogin».

Due novità discograficheripropongono al pubblicomoderno quattro Concerti e unaSinfonia su edizioni critiche ESZ

Goffredo Petrassi

L’Ensemble Contemporaneodel Conservatorio di Musica“Giuseppe Verdi” di Milanodiretto da Mauro Bonifacioesegue la Serenata per cinquestrumenti e il Grand septuoravec clarinette concertante persette strumenti il 22 maggio perla Stagione Concertistica delConservatorio di Milano nellaSala Puccini dell’istituzione, e il2 luglio al Castello Caetani diSermoneta per il FestivalPontino di Musica.

Ernest Bloch

L’opera Macbeth è in cartelloneallo Harris Theater di Chicago il13, 17, 19, 21 settembre. Nesaranno interpreti Nmon Ford,Macbeth e Suzan Hanson,Lady Macbeth. Dirigeràl’orchestra dell’ente FrancescoMilito; regia e production designsono affidati ad AndreasMitisek.

Riccardo Panfili

La versione per cinquepercussionisti di F For Fake èstata proposta il 22 maggio alConservatorio di Cagliari daIvan Mancinelli e dagli allievidella classe di percussionedell’istituzione. Una novità perclarinetto e pianoforte, TheYellow Book, sarà presentatada Selene Framarin e AlfonsoAlberti il 26 giugnoall’Auditorium Monteverdi diMantova per il FestivalEterotopie.

GIUGNO

Bruno Zanolini“…A LAURA SPARSI”per arpaTricesimo (Udine), Risuonanze - Incontridi Nuove Musiche, Teatro L. Garzoni, 1 giugnoMarta Marinelli, arpa

Maurizio FerrariSONATAper arpaTricesimo (Udine), Risuonanze - Incontridi Nuove Musiche, Teatro L. Garzoni, 1 giugnoMarta Marinelli, arpa

Maurizio FerrariSONATAper trombone e contrabbassoTricesimo (Udine), Risuonanze - Incontridi Nuove Musiche, Teatro L. Garzoni, 1 giugnoSergio Bernetti, tromboneLaura Soranzio, contrabbasso

Giorgio Colombo TaccaniCALL ME LATERper toy pianoMonfalcone, Risuonanze - Incontri diNuove Musiche, Il Carso in Corso, 2 giugnoAntonietta Loffredo, toy piano

Giorgio Colombo TaccaniSOGGETTO SOTTINTESOper flauto, oboe e pianoforteTarcento (Udine), Risuonanze - Incontridi Nuove Musiche, Villa De Rubeis Florit,2 giugnoTommaso Bisiak, flautoPaola Fundarò, oboeReana De Luca, pianoforte

Aureliano CattaneoDOUBLEper ensembleKöln, Grosses Sendesaal des WDR, 7 giugnoEnsemble musikFabrikdir.: Susanna Mälkki

Luca MoscaIL GIOCO DEL VENTO E DELLA LUNAOpera cinese in un attoLibretto di Pilar GarcíaVenezia, Conservatorio “B. Marcello”,10, 11, 12 giugnoEnsemble del Conservatorio “B.Marcello” di Veneziadir.: Giovanni MancusoRegia: Francesco Bellotto

Andrea MannucciPREGHIERAper orchestra da cameraPadova, Veneto Festival, Chiesa diSanta Caterina, 17 giugnoI Solisti Venetidir.: Claudio Scimone

Marco MomiALMOST REQUIEMper voce di soprano e ensembleParis, Ircam, Festival ManiFeste, Églisede Saint-Merri, 19 giugnoAccroche Note

Eric MaestriNOTTE per tromba solaDaegu (South Korea), DaeguInternational Festival of ContemporaryMusic, 25 giugnoStephen Altoft, tromba

Riccardo PanfiliTHE YELLOW BOOKper clarinetto e pianoforteMantova, Eterotopie, AuditoriumMonteverdi, 26 giugnoSelene Framarin, clarinettoAlfonso Alberti, pianoforte

Nicola SaniSEASCAPES VIIper quattro arpeKromeríz, (Repubblica Ceca), Festival“Forfest”, 28 giugnoAdria Harp Quartet:Cristiana PasseriniCristina CentaAngelica FerrariNicola Vendramin

LUGLIO

Pasquale CorradoSETTE GASSE D’AMANTEper viola d’amore amplificataBiasca (Svizzera), Casa CavalierPellanda, 2 luglioAnnegret Mayer-Lindenberg, viola

Federico GardellaARCHITETTURE DEL CANTO E DELSILENZIOper flauto, clarinetto, violino,violoncello e pianoforteSermoneta, Castello Caetani, FestivalPontino di Musica, Incontri Internazionalidi Musica Contemporanea, 3 luglioEnsemble Alternance

Caterina Di CeccaLO STRAPPO NEL CIELO DI CARTAper flauto, clarinetto, violino,violoncello e pianoforteSermoneta, Castello Caetani, FestivalPontino di Musica, Incontri Internazionalidi Musica Contemporanea, 4 luglioEnsemble Alternance

Stefano GervasoniROMPER DEL DÍAper controtenore e corno su testi diJosé Ángel ValenteLa Charité-sur-Loire, Festival FormatRaisins, Le Prieuré de La Charité-sur-Loire, 5 luglioSolisti dell’Ensemble L’Instant Donné

Maurilio CacciatoreLOST IN FEEDBACKper un percussionista, un artista-performer e live electronicsStrasbourg, Hall des Chars, 5 luglioEnsemble Hanatsu Miroir:Olivier Maurel, percussioniYon Costes, performerAnne Marie Bacquet, scenografia

Prime esecuzioni asPrime esecuzioni assolutePrime esecuzioni assolute

Martino TraversaDI ALTRI CIELIper soprano, flauto, clarinetto,basso, pianoforte, violino evioloncello su un frammento diFriedrich HölderlinVenezia, Festival “Lo spirito dellamusica di Venezia”, Sale Apollinee delTeatro La Fenice, 11 luglioSonia Visentin, voceEx Novo Ensemble

Stefano GervasoniNOVITÀper voce femminile e flautoVenezia, Festival “Lo spirito dellamusica di Venezia”, Sale Apollinee delTeatro La Fenice, 11 luglioEx Novo Ensemble:Sonia Visentin, voceDaniele Ruggieri, flauto

Vittorio MontaltiNOVITÀper violoncello soloVenezia, Festival “Lo spirito dellamusica di Venezia”, Sale Apollinee delTeatro La Fenice, 11 luglioSolista dell’Ex Novo Ensemble:Carlo Teodoro, violoncello

Daniela TerranovaNOVITÀper violino e violoncelloVenezia, Festival “Lo spirito dellamusica di Venezia”, Sale Apollinee delTeatro La Fenice, 11 luglioSolisti dell’Ex Novo Ensemble:Carlo Lazzari, violinoCarlo Teodoro, violoncello

Daniela TerranovaASLEEP LANDSCAPEper soprano, saxofono contralto eorchestra d’archiTallinn (Estonia), Tallinn ChamberFestival, 18 luglioAmy Corkery, sopranoVirgo Veldi, saxofonoCamerata Nordica

Federico GardellaINVENZIONI DEL MARGINEper pianoforteNew York, Mannes College of Music, IKIF- The International Keyboard Institute &Festival, 25 luglioMassimiliano Ferrati, pianoforte

Luis de PabloANIMAEper due contralti, due corni, duetromboni e violoncelloBriançon, Festival Messiaen au Pays dela Meije, Collegiale de Briançon, 26 luglioEnsemble Solistes XXIdir.: Rachid Safir

Maurilio CacciatoreOROLOGIO CHE PENDI, CHE PUNGIper flauto e violinoMoneglia (Genova), AssociazioneMusicale Felice Romani, Oratorio deiDisciplinati, 26 luglioAnnamaria Morini, flautoMichele Foresi, violino

Giorgio Colombo TaccaniALASTORper violino soloMilano, Conservatorio “G. Verdi”, I Concerti del Chiostro, 30 luglioFrancesca Bonaita, violino

AGOSTO

Stefano GervasoniPHANES IIVersione per saxofono sopranoLes Rencontres Musicales du KreizBreizh, 2 agostoAlexandre Souillart, saxofono

Michele dall’OngaroFERMO - IMMAGINEPiccola Suite per pianoforte a quattro maniPonzano di Fermo, Festival Armoniedella Sera, Chiesa di San Marco,15 agostoMarco Sollini e Salvatore Barbatano,pianoforte

Luigi ManfrinBACKWARDS… ELUDING BACHper orchestra d’archiNoto, Festival internazionale del Val diNoto “Magie Barocche”, 30 agostodir.: Augusto Vismara

Johann Sebastian Bach/AlessandroSolbiatiCANON DUPLEXüber besagte Fundamental-Noten à 5Versione per orchestra d’archi diAlessandro SolbiatiNoto, Festival internazionale del Val diNoto “Magie Barocche”, 30 agostodir.: Augusto Vismara

SETTEMBRE

Federico GardellaNOVITÀper quattro vociTakefu (Giappone), Takefu InternationalMusic Festival, 14 settembreThe Hilliard Ensemble

Maurilio CacciatorexD FRAGMENTSper tre gruppi strumentali e liveelectronicsBasilea, Gran Sala del Casinò, 20 settembreBasel KammerorchesterMaurilio Cacciatore, live electronics

news Editore: Sugarmusic S.p.A. Galleria del Corso, 4 - 20122 Milano Tel. 02 - 770701 - E-mail: [email protected] - www.esz.itDirettore responsabile: Maria Novella Viganò - Responsabile del Settore Classica: Alessandro Savasta Redazione: Raffaele Mellace - Coordinamento di redazione: Gabriele Bonomo - Progetto e realizzazione grafica: Paolo Lungo - Traduzioni: Mike WebbAut. del Tribunale di Milano n. 718 del 25-10-1991

ESZIl calendario completo delle esecuzioni, costantemente aggiornato, può essere consultato all’indirizzo internet:

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