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Edizioni Suvini Zerboni - Notiziario quadrimestrale Echi da camera Stefano Gervasoni Tre novità rielaborano suggestioni eterogenee, tra canto popolare, Gramsci e Beethoven 74 ottobre2017 E SZ news T en quattro novità di Stefano Gervasoni avranno il battesimo in questi mesi. Ha aperto la serie il 18 settembre Prima traccia per corno di bassetto e elettronica, proposto all’Oratorio di San Filippo Neri per il Bologna Festival da Michele Marelli e Alvise Vidolin. Così l’Autore: «Prima traccia segna l’inizio della mia collaborazione con Michele Marelli, su istigazione di Mario Messinis e con la fidatissima guida nelle magie del suono amplificato, spazializzato e trasformato, di Alvise Vidolin. Il titolo allude al fatto di cominciare un’esplorazione, di dover dunque tracciare un primo solco in un territorio supposto vergine (per me lo è: è la prima volta che scrivo per corno di bassetto). Di dover indicare un (labile) confine che non chiuda e circoscriva il territorio in corso di esplorazione, ma che sia oltrepassabile e apra ad altri territori. Ciò grazie alla scoperta, tuttora in corso, delle particolarità e delle specificità sonore di uno strumento per me nuovo, e al live electronics. Tracciare un primo segno per trascenderlo in un secondo, in un terzo, in ulteriori altri che lo sviluppino, lo potenzino, ne oltrepassino le possibilità e il senso. Questo pezzo, diviso in tre parti non combacianti tanto per il trattamento elettronico quanto per la scrittura strumentale, è dedicato a Mario Messinis, le cui memorabili Biennali di Venezia, anni or sono, furono per me la prima traccia indelebile di un cammino nell’universo della composizione musicale che allora, nei primissimi anni ’80, doveva ancora incominciare». Sarà invece il Festival di Milano Musica a ospitare il 25 novembre al Teatro Gerolamo in prima esecuzione integrale Di dolci aspre catene, quattro madrigali a cinque voci su testi di Torquato Tasso, commissione del Festival stesso con il sostegno della Ernst von Siemens Musikstiftung. Ne sarà interprete l’Exaudi Vocal Ensemble, che nel medesimo concerto proporrà anche la prima esecuzione assoluta di The Triple Foole, quattro madrigali a cinque voci su testi di John Donne, frutto della medesima commissione. Spiega Gervasoni: «Milano Musica mi ha offerto la possibilità di sviluppare la raccolta dei miei madrigali a cinque voci scritti per il gruppo vocale inglese Exaudi in un ciclo più ampio. È costituito, al momento, da due quaderni di quattro madrigali ciascuno; altri ne seguiranno in futuro. Ogni quaderno, ciascuno basato sui testi di un autore e di una lingua diversi, contiene tre componimenti poetici e una lettera, di pugno dell’autore prescelto. I quaderni si succedono incatenati in una struttura che prevede l’interruzione del “flusso lirico” di una coppia di poesie tramite la drammatizzazione musicale di una lettera. Nel caso di questi due quaderni, rispettivamente con i testi di Torquato Tasso e di John Donne, ne consegue una struttura di tipo simmetrico dovuta all’incongruenza tra il numero delle continua a pag. 2 Quattro prime indagano in più direzioni, in dialogo con poeti e compositori Esplorazione del nuovo e memoria Aureliano Cattaneo B re novità cameristiche di Aureliano Cattaneo in programma in Spagna, Germania e Francia. Il 25 ottobre il Trio Arbós presenta alla Sala de Cámara dell’Auditorio Nacional de Música di Madrid Rito per violino, violoncello e pianoforte, con repliche il 27 ottobre al Salón Noble de la Diputación di Badajoz per il IX Ciclo de Música Actual e il 17 novembre all’Auditorio del Palacio de Congresos di Cadice per il 15° Festival de Música Española. Così l’Autore sul nuovo lavoro: «Si tratta di una commissione della Ernst von Siemens Musik Stiftung per il Trio Arbós che ha chiesto a sette compositori un lavoro legato al flamenco. Rito, che é anche anagramma di “Trio”, rilegge il palo del martinete, un canto di lavoro, originariamente senza uno schema ritmico predefinito, che si interpreta senza chitarra, ma con l’accompagnamento di colpi di martello sull’incudine. In Rito il pianoforte suona anche un piccolo gong appoggiato su un tavolino al lato dello strumento e gli archi un piccolo crotalo ciascuno, proprio per riprendere le qualità metalliche del suono dell’incudine. Il lavoro si divide tra passaggi microtonali, come i melismi del cante jondo, e momenti ritmici sempre rotti dai violenti colpi del junque- gong». Il 29 ottobre Sasso nell’oceano per otto voci e contrabbasso su testi tratti dalle Lettere dal carcere di Antonio Gramsci sarà interpretato in prima esecuzione assoluta dalla Schola Heidelberg e John Eckhardt, contrabbasso, sotto la direzione di Walter Nußbaum alla Hebelhalle Heidelberg. In questi termini Cattaneo presenta la novità: «Commissionato dal KlangForum Heidelberg e dalla Ernst von Siemens Musik Stiftung per il progetto “Diktaturen”, Sasso nell’oceano vuole essere un contributo all’antifascismo. Il breve testo è composto da frammenti tratti dalle Lettere dal carcere di Antonio Gramsci, parole che rimarcano l’angoscia esistenziale della prigionia, della privazione degli affetti, dell’incertezza del futuro. Il contrabbasso, disposto nel centro con le voci ai lati, è il fulcro della composizione. Sasso nell’oceano inizia infatti con una lunga cadenza del contrabbasso, con l’arco dietro le corde, e finisce con un’altra cadenza in cui lo strumentista rimarrà solo ad articolare i nomi dei figli che non potrà più rivedere. In mezzo le voci, disposte ora in violenti blocchi sonori, ora in intricati incastri contrappuntistici, articolano il percorso psicologico del prigioniero, frantumato tra angoscia ed esaltazione». Sarà infine la Salle des Concerts della Philarmonie 2 alla Cité de la Musique di Parigi a ospitare il 20 gennaio nell’ambito della rassegna la prima esecuzione assoluta di Neben per quartetto d’archi, nell’interpretazione del Cuarteto Casals. Spiega l’Autore: «Contesto di questa commissione del Wiener Konzerthaus e della Ernst von Siemens Musik Stiftung per il Cuarteto Casals è l’esecuzione in sei concerti dell’integrale dei quartetti di Beethoven, affiancati da nuovi lavori legati ai quartetti beethoveniani. In Neben il riferimento è l’opus 59 n. 2, il secondo dei quartetti Razumovsky. La composizione amplifica dei piccolissimi dettagli dell’op. 59/2, un salto d’ottava, un ritmo ostinato, la relazione di semitono che permea tutto il quartetto, e li inserisce dentro una struttura continuamente cangiante per metro, tempo, e colore, in cui non c’è mai una citazione, ma un dialogo incessante, una vicinanza-lontananza (“neben” significa infatti “accanto” in tedesco) rispetto al testo di riferimento». Il Trio IV per clarinetto, violoncello e pianoforte sarà ripreso il 3 novembre dall’Ensemble Mosaik alla Casa della Musica di Parma per il Festival Traiettorie, e il 15 novembre dall’Ensemble Interface al Teatro della Tosse di Genova per la rassegna No Confort Zone curata dall’Eutopia Ensemble. Infine, il Cd Documentation Live dedicato ai Wittener Tage für neue Kammermusik 2016 propone l’incisione della prima esecuzione assoluta di Resto per orchestra da camera, con il WDR Sinfonieorchester Köln diretto da Emilio Pomarico.

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en quattro novità di Stefano Gervasoni avranno ilbattesimo in questi mesi. Ha aperto la serie il 18 settembrePrima traccia per corno di bassetto e elettronica, propostoall’Oratorio di San Filippo Neri per il Bologna Festival daMichele Marelli e Alvise Vidolin. Così l’Autore: «Prima tracciasegna l’inizio della mia collaborazione con Michele Marelli, suistigazione di Mario Messinis e con la fidatissima guida nellemagie del suono amplificato, spazializzato e trasformato, diAlvise Vidolin. Il titolo allude al fatto di cominciareun’esplorazione, di dover dunque tracciare un primo solco inun territorio supposto vergine (per me lo è: è la prima voltache scrivo per corno di bassetto). Di dover indicare un (labile)confine che non chiuda e circoscriva il territorio in corso diesplorazione, ma che sia oltrepassabile e apra ad altriterritori. Ciò grazie alla scoperta, tuttora in corso, delleparticolarità e delle specificità sonore di uno strumento perme nuovo, e al live electronics. Tracciare un primo segno pertrascenderlo in un secondo, in un terzo, in ulteriori altri che losviluppino, lo potenzino, ne oltrepassino le possibilità e ilsenso. Questo pezzo, diviso in tre parti non combaciantitanto per il trattamento elettronico quanto per la scritturastrumentale, è dedicato a Mario Messinis, le cui memorabiliBiennali di Venezia, anni or sono, furono per me la primatraccia indelebile di un cammino nell’universo della

composizione musicale che allora, nei primissimi anni ’80,doveva ancora incominciare». Sarà invece il Festival diMilano Musica a ospitare il 25 novembre al Teatro Gerolamoin prima esecuzione integrale Di dolci aspre catene, quattromadrigali a cinque voci su testi di Torquato Tasso,commissione del Festival stesso con il sostegno della Ernstvon Siemens Musikstiftung. Ne sarà interprete l’Exaudi VocalEnsemble, che nel medesimo concerto proporrà anche laprima esecuzione assoluta di The Triple Foole, quattromadrigali a cinque voci su testi di John Donne, frutto dellamedesima commissione. Spiega Gervasoni: «Milano Musicami ha offerto la possibilità di sviluppare la raccolta dei mieimadrigali a cinque voci scritti per il gruppo vocale ingleseExaudi in un ciclo più ampio. È costituito, al momento, dadue quaderni di quattro madrigali ciascuno; altri neseguiranno in futuro. Ogni quaderno, ciascuno basato suitesti di un autore e di una lingua diversi, contiene trecomponimenti poetici e una lettera, di pugno dell’autoreprescelto. I quaderni si succedono incatenati in una strutturache prevede l’interruzione del “flusso lirico” di una coppia dipoesie tramite la drammatizzazione musicale di una lettera.Nel caso di questi due quaderni, rispettivamente con i testi diTorquato Tasso e di John Donne, ne consegue una strutturadi tipo simmetrico dovuta all’incongruenza tra il numero delle

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Quattro primeindagano in piùdirezioni, in dialogocon poeti ecompositori

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re novità cameristiche di Aureliano Cattaneo in programmain Spagna, Germania e Francia. Il 25 ottobre il Trio Arbóspresenta alla Sala de Cámara dell’Auditorio Nacional deMúsica di Madrid Rito per violino, violoncello e pianoforte,con repliche il 27 ottobre al Salón Noble de la Diputación diBadajoz per il IX Ciclo de Música Actual e il 17 novembreall’Auditorio del Palacio de Congresos di Cadice per il 15°Festival de Música Española. Così l’Autore sul nuovo lavoro:«Si tratta di una commissione della Ernst von Siemens MusikStiftung per il Trio Arbós che ha chiesto a sette compositoriun lavoro legato al flamenco. Rito, che é anche anagrammadi “Trio”, rilegge il palo del martinete, un canto di lavoro,originariamente senza uno schema ritmico predefinito, che siinterpreta senza chitarra, ma con l’accompagnamento di colpidi martello sull’incudine. In Rito il pianoforte suona anche unpiccolo gong appoggiato su un tavolino al lato dello strumentoe gli archi un piccolo crotalo ciascuno, proprio per riprenderele qualità metalliche del suono dell’incudine. Il lavoro si dividetra passaggi microtonali, come i melismi del cante jondo, emomenti ritmici sempre rotti dai violenti colpi del junque-gong». Il 29 ottobre Sasso nell’oceano per otto voci econtrabbasso su testi tratti dalle Lettere dal carcere di AntonioGramsci sarà interpretato in prima esecuzione assoluta dallaSchola Heidelberg e John Eckhardt, contrabbasso, sotto ladirezione di Walter Nußbaum alla Hebelhalle Heidelberg. Inquesti termini Cattaneo presenta la novità: «Commissionatodal KlangForum Heidelberg e dalla Ernst von Siemens MusikStiftung per il progetto “Diktaturen”, Sasso nell’oceano vuoleessere un contributo all’antifascismo. Il breve testo ècomposto da frammenti tratti dalle Lettere dal carcere diAntonio Gramsci, parole che rimarcano l’angosciaesistenziale della prigionia, della privazione degli affetti,dell’incertezza del futuro. Il contrabbasso, disposto nel centrocon le voci ai lati, è il fulcro della composizione. Sasso

nell’oceano inizia infatti con una lunga cadenza delcontrabbasso, con l’arco dietro le corde, e finisce con un’altracadenza in cui lo strumentista rimarrà solo ad articolare inomi dei figli che non potrà più rivedere. In mezzo le voci,disposte ora in violenti blocchi sonori, ora in intricati incastricontrappuntistici, articolano il percorso psicologico delprigioniero, frantumato tra angoscia ed esaltazione». Saràinfine la Salle des Concerts della Philarmonie 2 alla Cité de laMusique di Parigi a ospitare il 20 gennaio nell’ambito dellarassegna la prima esecuzione assoluta di Neben perquartetto d’archi, nell’interpretazione del Cuarteto Casals.Spiega l’Autore: «Contesto di questa commissione delWiener Konzerthaus e della Ernst von Siemens MusikStiftung per il Cuarteto Casals è l’esecuzione in sei concertidell’integrale dei quartetti di Beethoven, affiancati da nuovilavori legati ai quartetti beethoveniani. In Neben il riferimentoè l’opus 59 n. 2, il secondo dei quartetti Razumovsky. Lacomposizione amplifica dei piccolissimi dettagli dell’op. 59/2,un salto d’ottava, un ritmo ostinato, la relazione di semitonoche permea tutto il quartetto, e li inserisce dentro unastruttura continuamente cangiante per metro, tempo, ecolore, in cui non c’è mai una citazione, ma un dialogoincessante, una vicinanza-lontananza (“neben” significa infatti“accanto” in tedesco) rispetto al testo di riferimento». Il Trio IVper clarinetto, violoncello e pianoforte sarà ripreso il 3novembre dall’Ensemble Mosaik alla Casa della Musica diParma per il Festival Traiettorie, e il 15 novembredall’Ensemble Interface al Teatro della Tosse di Genova per larassegna No Confort Zone curata dall’Eutopia Ensemble.Infine, il Cd Documentation Live dedicato ai Wittener Tage fürneue Kammermusik 2016 propone l’incisione della primaesecuzione assoluta di Resto per orchestra da camera, con ilWDR Sinfonieorchester Köln diretto da Emilio Pomarico.

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poesie e la sola lettera che compone ogni quaderno: P P L P / P L P P.Come già avevo avuto modo di scrivere per i primi madrigali da Tasso,“caratteristica comune di questi lavori oltre al ricorso alla lingua “antica” èl’utilizzo della retorica – alla base della teoria degli affetti che aveva spintocosì in avanti la ricerca musicale nell’epoca d’oro del madrigale – infunzione strutturale e espressiva. Le tecniche vocali contemporanee, di cuiho fatto uso approfondito nei miei cicli vocali a voce sola e a cui nonrinuncio neanche in questo caso seppure le impieghi in maniera piùmoderata, sono piegate ai valori linguistici, strutturali e concettuali di questitesti [...] così impregnati degli artifizi della parola, resi estremi, sfuggenti epolisemici dalle sottigliezze dell’amore cortese. La forma, il decorsoarmonico, l’architettura generale dei brani e il loro rapporto si fanno valoripiù importanti dei singoli momenti, tesi a “illustrare” in manieramadrigalistica (modernamente intesa, cioè mai al primo grado) le parole e leloro ripercussioni emotive, e l’insufficienza (o la potenza?) del linguaggiosimbolico”. Una riflessione sui valori della musica riservata, condizione nellaquale la musica di estrazione colta si trova da più di un secolo, edell’omaggio cortese, qual è l’occasione del presente lavoro (l’ensembleinglese che interpreta, in italiano, il Tasso e il compositore italiano che mettein musica il poeta inglese Donne), fanno dell’arte un luogo disperimentazione linguistica nel quale interprete e compositore collaboranocon virtuosa complicità. Le arditezze del desiderio (inteso in senso lato, nonsolo amoroso), l’utopia del loro possibile soddisfacimento e le conseguenzeche determinano sulla sua espressione musicale qualora essa si appoggiprofondamente alle strutture del testo poetico che già l’ha messo in forma,sono per me la base di una moderna teoria degli affetti sui cui fondamentiinvito a leggere il mio scritto “Raisons et occasions dans le choix d’unpoeme qui devient musique”». Altra voce, omaggio a Robert Schumann perpianoforte e dispositivo elettronico trasparente, affidato a Aldo Orvieto,pianoforte, e Alvise Vidolin, elettronica e regia del suono, sarà presentato inprima esecuzione parziale dei movimenti I-III il 29 novembre a Venezia, perla rassegna di Ex Novo Musica, e in prima esecuzione integrale il 19gennaio al Teatro Vittoria di Torino, per il cartellone dell’Unione Musicale,nell’ambito di un concerto monografico in cui verranno altresì eseguitiPhanes per flauto solo (solista Daniele Ruggeri), Sonatinexpressive perviolino e pianoforte (Carlo Lazari e Aldo Orvieto), e, in prima esecuzioneitaliana, Fu verso o forse fu inverno, sei liriche di Lorenzo Calogero permezzosoprano, pianoforte e live electronics (Monica Bacelli, mezzosoprano,e Aldo Orvieto, pianoforte). «In questo ciclo in omaggio a Schumann»,spiega il compositore, «rielaboro alcuni brani del compositore renanoattraverso un dispositivo elettronico “invisibile” che consente di amplificareun segnale audio “artificiale” usando la cassa armonica stessa dellostrumento, cioè in maniera del tutto “naturale”. Tale tecnologia assolve loscopo di introdurre surrettiziamente, cioè celandone deliberatamente laprovenienza, una voce che s’insinua in maniera fantomatica nella tramapianistica: l’ascoltatore dovrà dunque percepirla come prodotta dalpianoforte stesso, anche se in realtà non viene azionata meccanicamentedal pianista, al quale è riservato invece il compito di “accompagnare” questa“innere Stimme” che si materializza magicamente nel suo stesso strumento.All’evocazione di questa ossessione così a lungo perseguita da Schumannpartecipano altri compositori del nostro tempo, creatori visionari come lo fuSchumann: Luigi Nono per il primo brano, Helmut Lachenmann per ilsecondo, Gérard Grisey per il terzo, Niccolò Castiglioni per il quarto e HeinzHolliger per il quinto, cui congiuntamente rendo omaggio. Essi mi offrono lospunto per creare la dimensione sonora adatta nella quale fare sorgere evivere il sogno schumanniano. Nel primo testo schumanniano, Abendlied,scritto da Schumann per pianoforte a tre mani, la “innere Stimme” è la manodestra del primo pianista, trasformata in vento dal mezzo elettronico, che favibrare l’arpa eolica immaginaria costituita dal pianoforte stesso. Nelsecondo (“Langsam und mit Ausdruck”) sono le parti del violino e delvioloncello del Duetto schumanniano a diventare echi di voci suadenti eminacciose di sirene. Per il terzo brano è un vero e proprio controcantomelodico al quarto numero delle Waldszenen da me scritto utilizzando leparole della poesia di Hebbel Verrufene Stelle che Schumann mise inesergo al manoscritto. Il ricordo del precedente numero delle Waldszenen(“Einsame Blumen”) appare in filigrana come un fiore delicato che svaniscaall’apparizione tragica di una realtà ad esso aspramente ostile. InVogelgänger l’uccello profeta di Schumann diventa il doppio virtuale delpianoforte dal vivo: dapprima intesse con il pianista un dialogo serrato,quasi fosse la sua inseparabile ombra; si integra poi al suono pianisticofondendosi nel canto accordale della sezione centrale; infine giunge asublimare il suono dello strumento, che progressivamente si trasfigura in uncanto di uccelli, quasi la cordiera del pianoforte si fosse trasformata involiera. Nell’ultimo brano, il pianista esegue integralmente il corale del primodei Gesänge der Frühe, mentre l’elettronica ne prolunga impercettibilmentealcune note fino allo stretto finale, avvolgendolo in un paesaggio sonoroirreale che estende all’infinito l’agogica Im ruhigen Tempo indicata daSchumann: come se l’alba, riconquistata dopo l’esplorazione della luce

crepuscolare promessa dal primo brano e pervasa dagli incontri sonori chein questo estatico viaggio notturno si sono materializzati, fosse memore diquell’attraversamento e, saggia consigliera, ne custodisse l’essenza per igiorni a venire. Nella coda elettronica che chiude il ciclo, lacerti dei motiviascoltati nei brani precedenti appaiono come echi lontani fondendosi in ununico suono complessivo che li sospende in un intreccio trasparente doveripetizione, dilatazione, stratificazione, interpolazione si richiamanometamorfizzandosi senza fine. In Luce ignota della sera, primo numero diquesto polittico, sono presenti delle reminiscenze della musica di Nono(senza alcuna citazione diretta) avendo introdotto un progressivosfasamento microtonale nella parte del pianoforte eseguita dal vivo operatoattraverso l’elettronica che produce uno sfocamento gradualedell’intonazione avvertibile in maniera sempre più sensibile all’ascolto. InSirenenstimme, l’influenza della poetica di Lachenmann si materializza nellatrasfigurazione del suono del motore pianistico accompagnatore attraversola preparazione di alcune corde acute. In Fiori soli rossi l’idea di Grisey diun “naturalismo” sonoro da cui dedurre i principi della composizione mi hainvitato ad avvolgere l’apparizione della melodia-fantasma nel velo dellecomponenti di uno spettro (acustico) che si deformano progressivamente:sospingendo il testo di Hebbel verso confini inesplorati, restituendo così leparole alla natura stessa della voce e al mistero, a-linguistico, del suono. InVogelgänger lo sfavillio ornitologico che proietta gli arpeggi misteriosi delpianoforte nell’orizzonte acuto di melodie d’uccelli intende rendere omaggioa Castiglioni, che di quel cielo e di quella lingua era maestro. Alba mentoreproprio perché associa un processo di inesorabile congelamento a uno digraduale dilatazione – quasi un custodire la memoria dando luce allasperanza – mi unisce idealmente al pensiero di Holliger, compositore tra ipochi del nostro tempo capace di coniugare, con antiaccademica sapienzadei procedimenti costruttivi, l’esplorazione del nuovo alla coscienza dellastoria». Infine, vedrà la luce il 13 gennaio nella Grand Salle del CentrePompidou di Parigi, per la stagione dell’Ircam, Capriccio ostico perensemble, con Pierre-André Valade alla testa del Lemanic ModernEnsemble. Puntualizza Gervasoni: «In questa composizione lavoro sulconcetto di non fluidità e di resistenza. Qualunque siano il materialemusicale strutturante, la materia sonora esplorata, i gesti strumentaliadottati o le modalità esecutive impiegate, vi è sempre un elemento checerca di opporsi alla comodità di una musica che scorra e si adatti bene trale dita dei musicisti. Ostico, cioè arduo, problematico, sottile, laborioso,grave, esigente. Non si tratta di creare situazioni al limite dell’impossibile (intermini di esecuzione o di discriminazione percettiva), ma di innalzare illivello di pretesa e di attenzione, in modo da creare una situazione diascolto generale, sia da parte del pubblico che degli interpreti, tale daprodurre una dimensione espressiva particolare. Tutto dev’essere “piaceredello sforzo” in opposizione al “piacere della comodità”, che in arte conduceall’annullamento del significato e alla sterilizzazione dell’espressione. Maquesta scomodità deve valere come incitamento al viaggio, benché d’unviaggio pericoloso si tratti. Le dita dei musicisti scivolano allora su notesornione, prodotte da una scrittura musicale che si direbbe perfida. Letexture sonore si sviluppano in modo inaudito e le orecchie si drizzanomettendole in opera, cercandone il giusto equilibrio per rivelarlo agliascoltatori. Anche questi ultimi vengono coinvolti in questo sforzo collettivoche rende l’esperienza dell’ascolto fresca, avventurosa, onirica, densa disegreti da scoprire durante gli ascolti che seguiranno e che questarivelazione deve sempre rilanciare. L’insignificante diventa significativo eprogressivamente sempre più importante, cruciale, indispensabile. Tutto ciòche canalizza il pensiero musicale del compositore nel suo tentativo direnderlo concreto e vibrante agisce come filtro modificatore e fonte ditensione significativa a misura del fattore di resistenza voluto e creato dalcompositore stesso». Un concerto monografico dedicato a StefanoGervasoni ha avuto luogo il 13 settembre alla Tonhalle di Düsseldorf. Sonostati eseguiti, dal notabu.ensemble neue Musik diretto da Mark-AndreasSchlingensiepen, Prato prima presente per ensemble e Gramigna percimbalom e ensemble, solista Luigi Gaggero. Aster Lieder per voce, violino,viola e violoncello è stato invece proposto il 19 settembre al Museo delNovecento di Firenze per la rassegna “Constrasti”, con Angèle Chemin,soprano, e l’Mdi Ensemble. I medesimi interpreti lo riprenderanno il 10novembre all’Auditorium Museo Revoltella di Trieste per il Festival TriestePrima. Il 3 ottobre il Quatuor Diotima interpreta al Conservatorio di GinevraClamour, Terzo Quartetto per archi. Folia (Omaggio a Aldo Clementi) perviolino solo è in programma il 22 ottobre al Salone d’onore dell’AccademiaAlbertina di Torino per il festival Antidogma Musica, affidato al solista delNew Made Ensemble Raphael Negri. Il 23 ottobre per il Festival Aperto alTeatro Cavallerizza di Reggio Emilia Sandro Gorli dirige il DivertimentoEnsemble in Veränderung XXXI-bis, rielaborazione per quattordici strumentidalle Diabelli-Variationen op. 120 di Ludwig van Beethoven. Infine, Unleggero ritorno di cielo per ventidue archi è in cartellone il 7 novembre alloZKO-Haus di Zurigo nell’interpretazione dello Zürcher Kammerorchesterdiretto da Roland Kluttig.

continua da pag. 1 (Gervasoni: Esplorazione del nuovo e memoria)

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elebreranno i 60 anni di Michele dall’Ongaro duediversi concerti monografici, in occasione dei quali saràpresentata una prima esecuzione assoluta. La rassegnaEx Novo Musica 2017 propone il 16 novembre alle SaleApollinee del Teatro La Fenice di Venezia Danni collateraliper violoncello e piccolo ensemble, Due canzoni sicilianeper violoncello e pianoforte, e la prima assoluta di Spin Offper flauto, clarinetto, violino, viola, violoncello e pianoforte.L’intero programma sarà interpretato da componentidell’Ex Novo Ensemble, compagine che si produrrà anchenel concerto romano del 9 dicembre, nell’ambito delFestival di Nuova Consonanza. In cartellone Mise enabyme per ensemble, Zero per flauto, clarinetto, violino,violoncello e pianoforte, Berceuse per Rebecca pervioloncello e pianoforte, nuovamente Danni collaterali e leDue canzoni siciliane, nonché la ripresa della novità SpinOff. Così l’Autore spiega il nuovo lavoro: «Gli spin-off (oserie costola) sono episodi ricavati mantenendol’ambientazione di fondo della serie televisiva originaria,prendendo un personaggio secondario o minore efacendone il protagonista della narrazione. Qui di costolece ne sono due: una è un frammento della cadenza delvioloncello dal primo movimento del Concerto n. 2 diDvorak per violoncello e orchestra. Ora, a parer generale,non si tratta della migliore pagina del compositore boemo,e nemmeno di una delle più note o eseguite. Pure quelframmento, non so perché (dovrei andare da unopsicoterapeuta di suoni, se esistesse), si è infilato nellemie sinapsi e mi ha tormentato la memoria per qualchemese sicché ho pensato che, come ogni ossessione, ilmodo migliore per sbarazzarsene fosse di prenderla dipetto. L’altra costola è prelevata da Zero, una partiturascritta per festeggiare il 30° anniversario dell’Ex NovoEnsemble. Che relazione possa esistere tra queste duecose proprio non saprei, lo sa la musica che mi pare abbiarisolto il problema a modo suo, come al solito. Comunqueuna nuova occasione per monitorare le note capacità deinostri amici musicisti, sempre disponibili come pochi allamusica di oggi e generosi compagni di strada ormai damoltissimi anni». Bach Haus, intermezzo in un atto sulibretto di Vincenzo De Vivo viene ripreso il 17 novembreal Teatro Flavio Vespasiano di Rieti nel contesto del ReateFestival: Federico Amendola dirigerà la Reate FestivalOrchestra, mentre la regia è affidata a Cesare Scarton, le

scene a Michele Della Cioppa. Un’ulteriore ripresa avràluogo dal 24 gennaio, con repliche il 26 e il 28 gennaio,al Teatro “G.B. Pergolesi” di Jesi per la 50a Stagione Liricadi Tradizione, in un nuovo allestimento della FondazionePergolesi Spontini. Ne saranno interpreti Valeria Esposito(Anna Magdalena Bach), Alfonso Antoniozzi (JohannSebastian Bach) e Chris Merrit (Nibbio). Sul podio saràsempre Federico Amendola alla testa dell’OrchestraSinfonica “G. Rossini”, con la regia di Alfonso Antoniozzi,le scene di Dario Gessati e i costumi di Gianluca Falaschi.L’intermezzo è ambientato nell’abitazione di JohannSebastian Bach: mentre i figli fanno musica insieme e lamadre porta il caffé, irrompe l’impresario Nibbio cheespone un grande problema: il celebre compositore Hassenon scriverà più la nuova opera che avrebbe dovutoinaugurare il suo teatro. Nibbio è lì per supplicare ilMaestro di salvarlo. Anna Magdalena si commuove e va a chiamare il marito. Provvisoriamente in balia dei figli ilpovero Nibbio viene sottoposto a strazianti torture sonoreimprovvisate dai diabolici pargoletti. L’atroce baraondamusicale è interrotta dall’arrivo di Bach padre. Il Cantorapprezza la proposta, ma rifiuta: non sa bene l’italiano,non conosce le convenzioni, non se la sente. Alla fine,quando la situazione sembra senza via d’uscita la SignoraBach e il marito hanno un’idea: perché non rivolgersi algiovane “Giancristiano”, il figlio minore del Maestro?Quello che faceva più chiasso durante il furibondointermezzo strumentale? Conosce bene la lingua e ilnuovo stile “all’italiana” e ha un grande talento. Nibbio èscandalizzato: prende cappello, saluta e se ne va,offesissimo. Finalmente è tornata la tranquillità. Il Maestrova al clavicembalo e, tutti insieme, in casa Bach siricomincia a fare musica. La partitura è statacommissionata dal Teatro dell’Opera di Roma nel 2000 eda allora ripresa quasi ogni anno in Italia da diversi teatri eistituzioni (recentemente dal Teatro Massimo di Palermo)sempre con notevole successo di critica e di pubblico. Di Michele dall’Ongaro sono in programma riprese diAutodafè per pianoforte, il 29 ottobre all’AccademiaFilarmonica Romana, solista Alessandro Taverna, e delleDue canzoni siciliane, il 17 dicembre all’AuditoriumManzoni di Bologna per i Concerti di Musica Insieme,affidate al duo formato da Luigi Piovano e AntonioPappano.

Doppia festaMichele dall’Ongaro

Due concerti monografici euna prima festeggiano i 60anni del compositore

C

na novità di Luis de Pablo – Fantasía ochentona perflauto, clarinetto, violino, viola, violoncello e pianoforte – è in cartellone l’8 ottobre al Teatros del Canal di Madrid, il 3 novembre al Festival de Música Contemporánea diSegovia, il 26 novembre all’Auditori di Valencia,dell’IVAM, il 27 novembre alla Sala Luis Galvedell’Auditorio de Zaragoza, e infine il 28 novembre aLogroño, Conservatorio de la Rioja. Ne sarà interpreteJuan José Olives alla testa del Grupo Enigma diSaragozza. Spiega l’Autore: «Fantasía ochentona è unacommissione del Grupo Enigma, cui è dedicata. Il titolorichiede una spiegazione. In spagnolo, lingua ricca didiminutivi e accrescitivi, le desinenze “-ón” (maschile) e “-ona” (femminile) sono accrescitivi molto comuni econtraddittori. Applicati all’età indicano gli anni di unapersona in età avanzata. Per esempio, “sesenta”,“setenta”, “ochenta” ecc. diventano “sesentón (-ona)”,“setentón (-ona)”, “ochentón (-ona)” ecc. Se il soggetto èuna fantasia (musicale), il risultato sarà “fantasíaochentona”... Nel caso in questione l’“ochentón” sono io,ottantacinquenne, e dunque la mia fantasia è “ochentona”.Come ho detto, queste desinenze sono leggermenteequivoche: ironiche? burlone? affettuose?... Nel caso diun anziano, si sogliono applicare a chi, carico d’anni,desidera conservare ancora tracce della gioventù. Mi

piacerebbe che la mia Fantasía, per quanto “ochentona”,non mostri rughe». Quest’autunno sarà possibile ascoltaredi Luis de Pablo Cape Cod per coro a cappella il 23ottobre alla Casa della Musica di Parma per il FestivalTraiettorie nell’interpretazione di VoxNova Italia. Quellostesso 23 ottobre Sandro Gorli e il DivertimentoEnsemble eseguiranno Variazione I da 33 Veränderungenüber einer Walzer von A. Diabelli di Ludwig vanBeethoven per ensemble al Teatro Cavallerizza di ReggioEmilia nell’ambito del Festival Aperto. Infine, Sexteto“Nubilus” per flauto, clarinetto, percussione, pianoforte,violino e violoncello è in cartellone il 4 dicembre allaResidencia Universitaria de Caja Badajoz nel contesto delIX Ciclo de Música Actual, interprete l’ensemble Neo ArsSonora. È uscito per l’etichetta Columna Música, un Cdmonografico dedicato dal clarinettista Camilo Irizo edall’ensemble Taller Sonoro a Luis de Pablo: Luis dePablo. Un diálogo cordial include Oculto per clarinettobasso in si bemolle, J.H. per clarinetto in La e violoncello,Un día tan solo per flauto e clarinetto, Solo Kunst, trefughe dall’Arte della fuga di J.S. Bach per clarinetto solo,Bok per clarinetto basso in Si bemolle, Un diálogo cordialper due clarinetti in Si bemolle, Dúo per due clarinetti in Sibemolle e Nubilus per flauto, clarinetto in La, violino,violoncello, pianoforte e percussione.

Senza rugheLuis de Pablo

Novità per ensemble in tournée in Spagna

U

Goffredo Petrassi

Il Quarto Concerto perorchestra d’archi sarà eseguitoil 21 ottobre all’Aula Magnadell’Università La Sapienza diRoma nella stagionedell’Istituzione Universitaria deiConcerti, con l’Orchestra RomaSinfonietta diretta da GabrieleBonolis. Duetto per violino eviola viene proposto il 14novembre all’Ateneo Veneto diVenezia, per la rassegna ExNovo Musica, dai solisti dell’ExNovo Ensemble; sempre imembri dello stesso ensembleinterpreteranno Dialogoangelico per due flauti il 16novembre alle Sale Apollineedel Teatro La Fenice diVenezia.

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re diverse novità nell’autunno di Maurilio Cacciatore. La vallée des merveilles, opera da camera per vocenarrante, flauto, clarinetto, percussioni, live electronics,video e due danzatori su testo di Sébastien Hoffman è incartellone, in prima rappresentazione assoluta nellenuove versioni in francese e in italiano, il 1°ottobre al Théâtre Le Point d’Eau diOstwald (Francia) e il 4 ottobre al Teatroalle Tese dell’Arsenale nell’ambito dellaBiennale di Venezia, 61. FestivalInternazionale di Musica Contemporanea.La rappresentazione è affidata all’EnsembleHanatsu Miroir: Ayako Okubo, flauti,Thomas Monod, clarinetti, Olivier Maurel,percussioni, Noëllie Poulain, danza ecoreografia, Yon Costes, pittura e danza,Marie-Anne Bacquet, scene e video,Raphaël Siefert, luci, Patrice Fessel, suono, e LéoMaurel, liuteria sperimentale. Così si esprime l’Autore:«La nuova versione di questo spettacolo si avvale deitesti appositamente scritti dal poeta Sébastien Hoffmann.Nella versione francese, è lo stesso poeta a prestare lasua voce come voce recitante. Rispetto alla primaversione, in cui i testi erano interamente in prosa, adessomolti di essi sono in poesia con metrica libera.L’alternanza poesia/prosa è un parametro aggiunto, voltoa sottolineare i sentimenti che traspaiono dalla musica,dalla danza e dall’azione scenica. Se la musica è rimastapressoché invariata, tranne che per alcuni miglioramentinei punti di giuntura tra le varie sezioni dell’opera, lascenografia è la novità più importante e rende le azionidei danzatori/attori più avvincenti e cangianti. La nuovaversione italiana dello spettacolo viene presentata allaBiennale con la voce recitante di Alessandra Giacomello.I testi con la drammaturgia italiana si mescolano conestratti del testo in francese. Il nuovo dispositivo scenico,più mobile, agile e meglio integrato con l’elettronica intempo reale, si sposta insieme con i danzatori/attori

durante l’azione scenica e partecipa all’elettronica intempo reale oltre che alla resa dell’azione scenica».Sempre alla Biennale di Venezia, al Teatro alle Tese, ilgiorno successivo 5 ottobre viene proposto in primaesecuzione italiana Lost in Feedback per un

percussionista, performer e live electronics, ancorauna volta nell’interpretazione dell’EnsembleHanatsu Miroir. Precisa Cacciatore: «La nuovaversione di Lost in Feedback si adatta allo spaziodel Teatro alle Tese ed esplora la verticalitàdell’azione pittorica anziché l’orizzontalità checaratterizzava la versione del 2014. Al posto di unapiattaforma sopraelevata dal palco, questa voltaYon Costes dipingerà una tela in verticale, sempreequipaggiata di sensori per unire musica eperformance tramite l’elettronica che la tela stessagenera». Infine, avrà luogo a Colonia l’8 dicembre

la prima esecuzione assoluta di Speedcore Aptitude perflauto e saxofono tenore, affidata all’EnsembleInverspace. Spiega il compositore: «Lo speedcore è unavariante “acida” della musica techno, caratterizzata da unbeat ancora più veloce e la preponderanza dell’impiantoritmico sulle cellule melodiche. Come la techno, lastruttura ritmica delle cellule ottenute con le batteriedigitali riempie spesso quasi da sola le sezioni dei brani,eliminando quasi totalmente i frammenti melodici tipici dialcuni loop. Prendo ispirazione da questo nuovo trend inun pezzo per due strumenti a fiato per concentrarmi suisuoni corti: come insegna Lachenmann, questo serve aeliminare la connotazione sonora che ogni strumentoporta in seno. Il prolungamento dei suoni è affidatoall’elettronica in tempo reale gestita sotto forma diimprovvisazione da Robert Torche, membrodell’ensemble. L’aspetto improvvisativo dell’elettronicacaratterizza questa formazione svizzera e io cerco diusarla per arricchire le mie texture senza delegare l’attocompositivo a terzi».

Maurilio CacciatoreDoppio appuntamentoT

rima esecuzione assoluta per Ivan Fedele il 13 ottobreall’Eurasia Festival in programma a Ekaterinburg, inRussia: alla Filarmonia di Stato di Sverdlovsk l’UralPhilharmonic Orchestra diretta da Dmitry Liss presenteràUR per orchestra. In questi termini il compositoreinquadra il nuovo lavoro, impaginato in tre movimenti (I. Report from the Depths, II. Introduction to the Desert,III. Towards Unknown Heights): «Esistono luoghi dellanatura che si riverberano nell’immaginazione del soggettocome altrettanti luoghi dello spirito. Gli abissi marini intesicome profondità remote dell’anima, il deserto intesocome una distesa di cui ci sfuggono i confini e che mettealla prova la nostra capacità di attraversarla senzaperdersi, infine le vette incognite che puntano ai misteripiù alti dell’universo. Un viaggio antico quanto la storiadell’uomo. Percorsi di conoscenza forti quanto quelli checi portano ad esplorare terre sconosciute. In fondo questaè la vocazione originaria (da qui il titolo UR ) dell’uomo,alla ricerca del “sé”. Il titolo potrebbe anche essere UR-ALI, le ali archetipiche della creatività con le quali voliamonell’esperienza esistenziale dell’arte». In questi mesivengono ripresi, di Ivan Fedele, il 9 settembre, alla FreieUniversität di Bolzano, per il Festival Transart,Hommagesquisse e Threnos in memoriam HenriDutilleux per violoncello, interprete Michele Marco Rossi,con replica il 15 ottobre alla Hall of Thessaloniki State aSalonicco; il 29 settembre, al Florian-Waldeck-Saal delReiss-Engelhorn-Museum di Mannheim, Thrilling Wingsper violino, nell’interpretazione di Melise Mellinger, solistadell’Ensemble Recherche, con replica il 1° dicembre alloHaus der Musik im Fruchtkasten - LandesmuseumWürttemberg di Stoccarda, per la rassegna “Italien

musiziert”; l’11 ottobre, al Festsaal del Klinikum amWeissenhof, a Weinsberg (Germania), per il Neckar-Musikfestival, Suite Francese V per arpa, interpreteEmanuela Battigelli; il 22 ottobre, al Salone d’onoredell’Accademia Albertina di Torino, nell’ambito delFestival Antidogma Musica, Aiscrim per flauto, clarinettoe pianoforte, nell’esecuzione del New Made Ensemblediretto da Alessandro Calcagnile; il 23 ottobre, al TeatroCavallerizza di Reggio Emilia per il Festival Aperto,Variazione 4.2. per ensemble dalle Diabelli-Variationenop. 120 di Ludwig van Beethoven, affidata al DivertimentoEnsemble diretto da Sandro Gorli; il 7 novembre, al DeLink in Het Cenak di Tilburg (Olanda), per il De LinkFestival, Târ, terzo quartetto d’archi, interprete ilQuartetto Maurice; il 22 novembre, allo Shahre AftabConcert Hall dell’Ehsan Cultural Center di Shiraz (Iran),per lo Shiraz International Music Festival, ImaginaryIslands per flauto, clarinetto basso e pianoforte, con ilSonar Trio: Marco Delisi, flauto, Roberto D’Urbano,Clarinetto, e Vanessa Sotgiu, pianoforte; il 10 dicembre,all’Auditorium dell’Accademia Musicale Pescarese Dualsper pianoforte e percussioni, affidato a AndreaRebaudengo e Simone Beneventi; il 15 dicembre,all’Auditorio Príncipe Felipe di Gijón La chute de laMaison Usher, musica per il film omonimo di JeanEpstein, nell’interpretazione dei solisti dell’ OrquestaSinfónica del Principado de Asturias sotto la direzione diJosé Ramón Encinar; infine il 22 gennaio, alla Cité de laMusique di Strasburgo, Haru Haiku per soprano,clarinetto basso, violoncello e percussione, affidatoall’Ensemble Accroche Note.

Luoghi dello spiritoIvan Fedele

Prima sinfonica all’EurasiaFestival e numerose riprese

P

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Nuove versioni di due lavoricomplessi e una novitàcameristica a Colonia

Aldo Clementi

…im Himmelreich per novestrumenti è in cartellone il 14ottobre al Teatro Ariosto diReggio Emilia, per il FestivalAperto, nell’interpretazionedell’Ensemble “GiorgioBernasconi” dell’AccademiaTeatro alla Scala diretto daMarco Angius. Sphinxs perviolino, viola e violoncelloviene invece proposto il 14novembre all’Ateneo Veneto diVenezia, per la rassegna “ExNovo Musica”, dall’Ex NovoEnsemble. Madrigale perpianoforte preparato a 4 mani edue strumenti registrati è incartellone per il Festival TriestePrima all’Auditorium MuseoRevoltella il 1° dicembre,interprete il Duo Novalis. Èancora l’Ex Novo Ensemble aproporre, il 9 dicembre a Romaper il Festival di NuovaConsonanza, Dedica perclarinetto, violoncello epianoforte.

Ivan Vandor

Nouvelles errances per ventiarchi solisti, nuova versione peril melologo De rerum natura diRoberto Herlitzka, è inprogramma in anteprima il 16novembre al Ridotto del TeatroComunale “V. Antonellini” diL’Aquila, e in prima esecuzioneassoluta il 17 e 18 novembre alTeatro Vittoria di Roma, incoproduzione con RomaeuropaFestival e Festival di NuovaConsonanza: gli interpretisaranno Roberto Herlitzka,voce recitante, e l’OrchestraSinfonica Abruzzese diretta daEnrico Marocchini.

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Tre omaggiAlessandro Solbiati

T re prime assolute nell’autunno di Alessandro Solbiati.Inaugura la serie, il 26 ottobre, Studio V, dalla secondaserie degli Studi per chitarra: l’eseguirà all’EmuFest diRoma, presso il Conservatorio di S. Cecilia, Arturo Tallini.In questi termini l’Autore presenta la novità:«Studio V costituisce il mio ritorno allascrittura per chitarra dopo il profondo lavorodi scavo delle sue possibilità timbrico-articolative effettuato nel 2015 in Sonata. Si tratta anche della riapertura forse ormaiimprevista del progetto di otto Studi perchitarra nato nel 1997 e arrestatosi nel 2004a una prima serie di quattro. Occasione èstata la richiesta fattami da Arturo Tallini, cuiil brano è dedicato. Alla base vi è un’ideache definirei, a molti livelli, “escheriana”. Viè infatti un materiale base costituito da unascala ascendente di sei suoni, che a ogniottava sostituisce una delle sei note fino a trasformarsi neisei suoni complementari per poi, in altri sei passaggi,ritrasformarsi in quella iniziale. Ma tale “scala infinita”viene mascherata dal continuo spostamento nelle ottavedi ogni nota, sfruttando la possibilità chitarristica di legarenote anche assai distanti nel registro. Al centro di questovagare isocrono compare un nucleo armonico che via viasi allarga ad accordo di sei suoni e poi si svuota al centrofino a divenire una sequenza melodica a tre ottave didistanza, su I e VI corda. Un omaggio a una particolareattitudine di Arturo Tallini è l’aggiunta della possibilità (nonobbligatoria) di trattenere con la voce, a bocca chiusa,alcune note di tale melodia, creando così la propria innereStimme». Si prosegue il 7 novembre al Museo delNovecento di Milano, sotto l’egida e su commissione degliAmici di Musica/Realtà, con Nell’aria per soprano epianoforte, interpreti Joo Choo e Marino Nahon. SpiegaSolbiati: «Questa prima esecuzione ha in sé qualcosa disignificativo e emozionante. Nel 2012 Enrica Ciccarelli,pianista e direttrice artistica della Società dei Concerti diMilano, mi fece una richiesta tenera e personale: metterein musica una delle poesie quasi segretamente scritte dalmarito, Antonio Mormone, personaggio notissimo dellavita musicale milanese, fondatore della Società diConcerti e inventore di una relazione con il pubblico cosìdiretta e amichevole da rendere la Sala Verdi un grandesalotto. Con lui ho sempre avuto un rapporto particolare,fatto di grande stima e affetto da una parte e di serrati litigiper la sua avversione alla musica d’oggi. Io accettai congioia, proprio per tale affetto, ma per mille motivi il branovenne eseguito solo in una trascrizione pianistica fatta inseguito. Pochi giorni fa, poco dopo la metà di agosto,cinque anni dopo dunque, Roberto Favaro mi ha chiestouna prima esecuzione per un concerto nella Stagioneautunnale di Musica/Realtà del bravissimo duo Cho-Nahon e io gli dissi che potevo dargli solo il mio breveNell’aria che non era nemmeno ancora pubblicato. Pochigiorni dopo, non più di tre, è giunta la notizia dellascomparsa di Antonio Mormone: questa primaesecuzione, con il suo titolo ora ancor più significativo, è ilmio omaggio a lui». Sarà infine il GAMO InternationalFestival - GIF Festival, a ospitare il 26 novembre alMuseo del Novecento di Firenze, Mi lirica sombra nellanuova versione per saxofono baritono e ensemble,nell’interpretazione di Mario Marzi e dell’Ensemble GAMOdiretto da Francesco Gesualdi. Così il compositoreracconta il nuovo lavoro: «Mi lirica sombra, nella suaversione originale per clarinetto basso solista, è semprestato uno dei “brani del mio cuore”. Quando, due anni fa,Marco Angius lo diresse al ridotto della Scala, l’amico egrande saxofonista Mario Marzi, presente al concerto, midisse, un po’ per gioco e un po’ per provocatoriaconvinzione, che il brano sarebbe ancora migliore secome solista ci fosse un sax baritono. Io l’ho preso inparola e ne ho fatto appunto la versione per sax a luidedicata, trasformando una certa zona cadenzale in verae propria zona di improvvisazione, sempre ricordando lesue improvvisazioni in Hot, di Franco Donatoni. Ho anche

approfittato di questa nuova versione per vari interventisulla parte dell’ensemble, arricchendola timbricamente,attenuando una zona troppo esplicitamente ottavante ecosì via». Sono numerose in questi mesi le riprese di

musica di Alessandro Solbiati. Gli HölderlinLieder per soprano e pianoforte sono statiproposti il 20 luglio a Porvoo (Finlandia),nell’ambito dell’Emsalö Musikfestival, dal DuoLuoghi immaginari (Elena Bakanovaó, soprano,e Raffaele Mascolo, pianoforte); una ripresa è inprogramma nel mese di dicembre alContempoartefestival di Prato. Il CantiereInternazionale d’Arte di Montepulciano haospitato il 30 luglio nel Cortile della FortezzaMedicea la ripresa di Flos (Omaggio a FrancescoPennisi) per flauto, clarinetto, violoncello,pianoforte e percussioni, interprete Marco Angiusalla testa dell’Ensemble degli Intrigati formato

dagli allievi della Masterclass di Musica Contemporaneadel Cantiere di Montepulciano. Dolçe amore per vocefemminile e pianoforte è stato eseguito l’8 settembre alMuseo del Novecento di Milano da Ku Hsiao Pei e MurielGrifò, allievi del Master Internazionale del Conservatoriodi Milano, con ripresa il 6 novembre all’Auditorium delMuseo Revoltella di Trieste. L’Haute École de Musique diLosanna ha proposto il 25 settembre, per la rassegnadella Societé de Musique Contemporaine Lausanne,Quaderno d’immagini per cimbalom solo, interprete CyrilDupuy. Fuga Felix (Interludio XIV) per pianoforte è inprogramma il 7 ottobre a Palazzo Leoni Montanari diVicenza, nell’ambito di un “Dialogo con AlessandroSolbiati” sul tema “Goethe e la musica”: solista Gabrieledel Santo. Il Salone d’onore dell’Accademia Albertina diTorino ospita il 22 ottobre la ripresa di Albatros per flauto,violino e pianoforte, nel contesto della rassegna“Antidogma Musica” e nell’interpretazione del New MadeEnsemble diretto da Alessandro Calcagnile. Il 23 ottobreAlessandro Solbiati terrà al Conservatorio di Musica “E.F.Dall’Abaco” di Verona una masterclass di composizione.Nel concerto collegato alla masterclass, a cura delLaboratorio sulla Prassi Esecutiva della MusicaContemporanea del Conservatorio di Verona diretto daAndrea Mannucci, verranno eseguiti Prologo e quattropezzi per pianoforte e percussioni, interpreti Sofia Hakalae Mattia Basi, Degl’incanti per violoncello solo, solista AfraMannucci, Dies per clarinetto e pianoforte, solisti GabrieleGalvani e Alexandra Stradella, Sonetto per violino epianoforte, interpretato da Marcel Frumasachi e AlexandraStradella. Il Divertimento Ensemble diretto da SandroGorli propone sempre il 23 ottobre, al Teatro Cavallerizzadi Reggio Emilia per il Festival Aperto, Zero e trentatré,dal tema di Diabelli all’ultima variazione per quattordicistrumenti. La rosa profunda, quattro pezzi per flauto(ottavino e flauto in Sol) e violino, è in programma in dueconcerti in Svizzera: il 23 ottobre al Theater Chur, aCoira, e il 25 ottobre alla Maison 44 di Basilea, interpretel’Ensemble ö!. Nora per cimbalom e orchesta è incartellone il 27 ottobre alla Philharmonic Hall Timisoara,affidato a Luigi Gaggero e alla Filarmonica Banatul direttada Michael Hasel. L’11 novembre Alfonso Alberti proponeall’Associazione Cluster di Lucca, nell’ambito di unincontro con Alessandro Solbiati condotto da RenzoCresti, l’integrale degli Interludi per pianoforte. SaraMinelli eseguirà il 7 gennaio a Londra As if to Land perflauto solo, nell’ambito della presentazione del suo nuovoCd per Ema Vinci Records, che include As if to Land eAnthos - Parte terza per flauto in Sol. Il 15 novembre è inprogramma al Museo del Novecento di Milano laproiezione integrale della produzione video di Il suonogiallo, in concomitanza dell’uscita dell’opera in Dvd perEma Vinci Records. Dal 25 al 28 gennaio l’UKHOEnsemble diretto da Luigi Gaggero registrerà a Kiev unCd monografico che contempla una serie di pezzi pergrande ensemble: Sinfonia da camera per quindicistrumenti, Concerto per chitarra nella versione perensemble e Insieme per dieci strumenti.

Tre prime cameristicheimpreziosiscono laprogrammazione italiana di questo autunno

Luigi Dallapiccola

Il 3 ottobre viene presentatoalle Sale Apollinee del TeatroLa Fenice il libro LuigiDallapiccola e le arti figurativedi Mario Ruffini. Lapresentazione sarà impreziositada tre intermezzi musicalieseguiti dal viro: la Sonatinacanonica per pianoforte, solistaAlessandra Esposito, ilQuaderno musicale diAnnalibera per pianoforte,interprete Tommaso Filippi, einfine la Tartiniana seconda,divertimento per violino epianoforte, affidata a DanieleNegrini e Alessandra Esposito.L’Ensemble Zeitsprung direttoda Peter Hirsch interpreta iCinque frammenti di Saffo persoprano e orchestra da cameranella traduzione di SalvatoreQuasimodo e Commiato peruna voce di soprano e 15strumenti su testo già attribuitoa Brunetto Latini l’11 novembrea Villa Concordia, a Bamberg, eil 19 novembre allo SchwereReiter di Monaco di Baviera.Tartiniana seconda nellaversione per violino epianoforte è in programma il 15dicembre all’Ateneo Veneto diVenezia, per la rassegna ExNovo Musica, interpreti i solistidell’Ex Novo Ensemble. Un ritratto dedicato a LuigiDallapicola e alla sua musicada camera è in programma il 28 gennaio al Museo delNovecento di Milano con isolisti del DivertimentoEnsemble: Laura Catrani,soprano, e Maria GraziaBellocchio eseguirannoRencesvals per voce epianoforte dalla Chanson deRoland, il Quaderno musicaledi Annalibera per pianoforte e leQuattro liriche di AntonioMachado per voce e pianoforte.

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ommissione del Maggio Musicale Fiorentino, Two Soulsper voce Noh e orchestra sarà presentata in primaesecuzione assoluta il 12 gennaio all’Opera di Firenze,affidata a Ryōko Aoki, voce Noh, e all’Orchestra delMaggio Musicale Fiorentino diretta da Wolfram Christ.Così l’Autore su questa novità: «Accostarsi a una praticavocale antichissima richiede la capacità di restare inascolto, di immaginare una nuova vita per un cantolontano. Ma quale rapporto potrà instaurarsi tra questatradizione e la musica del nostro tempo? E ancora, èpossibile trovare un “luogo” in cui queste declinazioni delsuono possano con-suonare? La parte vocale di TwoSouls, per voce Noh e orchestra, consiste in una“traslitterazione” del frammento conclusivo di Nishikigi diZeami Motokiyo; questo canto viene ripetuto senzamutamenti nei due movimenti che compongono il lavoro: èciò che permane mentre tutto intorno si trasforma, è quelcarattere che, immutabilmente, rende possibile ognicambiamento. Sono partito, in effetti, dall’idea di osservarequesta “presenza” da due diversi punti di vista, di calarla indue differenti contesti orchestrali: interrogandola in questomodo sarà possibile svelarne la natura più profonda?». DiFederico Gardella è possibile ascoltare in questi mesi Tre

Studi sulla sotte per pianoforte il 14 settembre al TeatroRistori di Verona, solista Maria Grazia Bellocchio;Altopiani/Altri spazi per flauto a becco tenore l’8 ottobrealla Sala Maffeiana di Verona, interprete Tosiya Suzuki;VIII - An elaboration of the Variation VIII from the DiabelliVariations by Ludwig van Beethoven per otto strumenti il23 ottobre al Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia, per ilFestival Aperto, nell’interpretazione del DivertimentoEnsemble diretto da Sandro Gorli; Architetture del canto edel silenzio per ensemble il 21 novembre al Museo delNovecento di Milano, affidato all’Ensemble LdMC delConservatorio di Milano sotto la direzione di YusukeKumehara. Lo stesso lavoro sarà proposto il 26 novembreal Museo del Novecento di Firenze dall’Ensemble GAMOdiretto da Francesco Gesualdi nell’ambito del GAMOInternational Festival e il 13 gennaio al Teatro San Carlodi Modena da Carlo Boccadoro alla testa dell’AltreVociEnsemble. Invenzioni del margine per pianoforte è invecein programma il 10 dicembre allo Spazio Masada diMilano, solista Alfonso Alberti, pianoforte. Dall’11settembre al 25 dicembre Federico Gardella ècompositore in residenza all’American Academy in Romein qualità di “Marcello Lotti Italian Fellow in Music”.

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ommissione del Maggio Musicale Fiorentino, Abitare la battaglia per orchestra sarà presentato in primaesecuzione assoluta il 31 dicembre all’Opera di Firenze,affidato all’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentinodiretta da Fabio Luisi. Così l’Autore su questa novità:«“Quando il Maggio Musicale Fiorentino mi chiese discrivere un pezzo che introducesse la Nona Sinfonia diLudwig van Beethoven – compositore tedesco la cuiopera, rimasta impigliata per due secoli nel dimenticatoiodella Storia, è sottoposta, da qualche decennio, aun’operazione capillare di riscoperta storico-filologica – hovoluto dapprima accertarmi della qualità della sinfonia inquestione, acquistando una vecchia partitura fuoricommercio da almeno 175 anni (c’è sempre poco dafidarsi dei recuperi archeologici)…”. Sarebbe bello iniziareun’introduzione così: mettere in campo tutta l’idiozia di cuisi è capaci (e il sottoscritto serba seco una potenza difuoco tonitruante) tanto per togliersi dall’impaccio dipubblicizzare il prodotto delle proprie furie onanistiche.Ma questa volta l’imbarazzo cede il posto al panico:scrivere un pezzo che introduce la Nona di Beethoven èuna follia. Che cosa può introdurre l’ultimo dei Panfili nelcolosso sinfonico dell’ultimo Beethoven? Alla fine bisognapur arrendersi alla catena di montaggio del lavoro econdannarsi a pensare. Così, mentre mi disperavo intornoal nuovo pezzo, mi capitò tra le mani il volume di BaldiniAbitare la battaglia, dedicato a Verdi (e maledettamenteincompiuto). E in preda al deliquio e allo spleen serotino,mi resi conto che, se c’era un aspetto che nella mia mente

mononeuronale accomuna Verdi a Beethoven, ebbene èquello della “battaglia”: battaglia sociale in primo luogo(Beethoven e la Rivoluzione francese, la dedica dellaTerza a Napoleone, l’inno universalistico della Nona –Verdi che dà voce ai marginali: puttane, Traviata, trovatellie madri zingare devastate dal dolore, Trovatore, esuli eschiave, Aida, militari psicotici, Otello, etc.). Ma anche“battaglia” col proprio materiale musicale: sia Verdi cheBeethoven hanno incessantemente ingaggiato una lottaferoce con il proprio linguaggio, affinandolo, plasmandolofuriosamente (ascoltiamo Oberto e poi Falstaff, la primaSonata per pianoforte di Beethoven e poi l’op. 111). Virai subito sulla “battaglia”: un pezzo che cercasse diincarnare, di innervare il processo della battaglia (“comeesperienza interiore”, chioserebbe Jünger). Un pezzo dimusica inteso come Kampfplatz. Questa, in poche parolema ben confuse, la genesi di Abitare la battaglia. Un’ideabislacca, a pensarci bene; ma poi, in fin dei conti non eraquel mago di Althusser che, solo qualche decennio fa,scriveva: “la cultura non è altro che lotta di classe nellateoria”?». Di Riccardo Panfili sarà possibile ascoltareL’ospite insonne per violoncello e pianoforte il 17dicembre all’Auditorium Manzoni di Bologna, per iConcerti di Musica Insieme, nell’interpretazione di LuigiPiovano e Antonio Pappano. Al compositore è statocommissionato il pezzo d’obbligo per la finale del 55°Concorso Internazionale di Violino “Premio Paganini” diGenova (5-14  aprile 2018).

CAgonismi d’autoreRiccardo Panfili

Novità sinfonica per il Maggioevoca lo spirito battagliero di Beethoven e Verdi

CPermanenza e mutamento

Il fascino della voce Noh alcentro di una commissionesinfonica del Maggio

Federico Gardella

alerio Sannicandro presenta in prima esecuzioneassoluta Tre nuclei per flauto, clarinetto e violino il 17ottobre al Teatro Farnese di Parma per il FestivalTraiettorie, ente committente del nuovo lavoro,nell’interpretazione dell’Ensemble Prometeo (GiulioFrancesconi, flauto; Roberta Gottardi, clarinetto; GeorgiaPrivitera, violino) diretto da Marco Angius. Spiega l’Autore:«Questi tre brevi pezzi per trio sono basati su altezze fisseche si muovono attorno a flessioni microtonali e timbriche.Si tratta di tre momenti, senza drammaturgia o narrazione,

che si aprono con una pulsazione (suoni ripetutiritmicamente), per poi spegnersi quasi nel mezzo del loroarco evolutivo. Il lavoro è dedicato all’Ensemble Prometeoe a Martino Traversa per il giubileo del FestivalTraiettorie». Studium perspectivae: Variazione XX perensemble da Ludwig van Beethoven, Diabelli-Variationenop. 120 è invece in cartellone il 23 ottobre al TeatroCavallerizza di Reggio Emilia, per il Festival Aperto,nell’interpretazione del Divertimento Ensemble diretto daSandro Gorli.

VMomenti istantaneiCommissione cameristica

del Festival Traiettorie

Valerio Sannicandro

Andrea Mannucci

L’Aurora Ensemble esegue 4 Aforismi per flauto epianoforte il 10 ottobre alla Sala Arte Povera del Museo del Novecento di Milano.

Francisco Guerrero

Rhea per dodici saxofoni è in cartellone il 24 novembreall’Amphithéâtre du Gesù diMontréal per la rassegnaQuasar Série Montréalaise,interprete il Quatuor desaxophones Quasar et invités,sotto la direzione di CristianGort.

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In versione esclusivamentesinfonica la trasfigurazionedella tragedia di Falcone eBorsellino

Intimo omaggioPasquale Corrado

Prima esecuzione assoluta per Pasquale Corrado il 16 novembre all’Auditorium du Nouveau Siècle di Lille.L’Orchestre National de Lille diretta da Junichi Hirokamiinterpreterà Solo il tempo II nella versione per orchestra.Spiega l’Autore: «Il mio brano è un intimo omaggio altestamento morale di uomini liberi come GiovanniFalcone e Paolo Borsellino ma anche alla Sicilia che,sebbene culla di criminalità organizzata, è anche la terrache ha dato i natali a chi quella criminalità la combattecon coraggio e determinazione. Con questo pezzopresento la versione per sola orchestra di Solo il tempoche aveva nel suo organico anche il coro e che ha avutoil suo debutto con l’Orchestra e Coro Nazionale di SantaCecilia sotto la direzione di Antonio Pappano lo scorsomaggio. La data di rappresentazione della versione percoro e orchestra precedeva di pochi giorni il 25°anniversario della strage di Capaci (23 maggio 1992) e di quella di Via D’Amelio, una tragedia italiana che harappresentato il primo vero choc socioculturale vissuto

dalla mia generazione. Un arco di tempo importante,durante il quale, come è ovvio che sia, la vita non ha maismesso di scorrere né di essere rappresentata in tutti isuoi intrecci di luce e nostalgie, speranze e delusioni. Il mio brano ripercorre suggestioni che più hannocaratterizzato la natura di un protagonista assoluto di unadelle più importanti tragedie greche: il titano Prometeo,grandioso e sofferente, archetipo della libertà di pensiero.Diversamente dalla tradizione greca, nella “mia tragedia”mancherà l’elemento divino che salva l’uomodall’ineluttabilità del proprio destino, quel deus exmachina, come lo chiamavano i Romani, che avrebbepotuto evitare l’innesco di quegli ordigni esplosivi chehanno posto fine, una volta per tutte, alle vite dei duemagistrati. Nella tragedia della realtà grande assente èproprio l’umanità, nel senso profondo del termine, ela pietas, figlia di compassione e rispetto. Ma nessuntritolo potrà mai sgretolare il coraggio dei giusti».

l 16 gennaio è in programma a Parigi, all’AuditoriumMarcel Landowski, la prima esecuzione assoluta diRetransmission per otto voci, dieci musicisti e lettori mp3,a cura del Département Supérieur pour JeunesChanteurs, CRR de Paris/PSPBB Étudiants, di La Museen Circuit per l’informatica musicale e la diffusionesonora, e dell’Ensemble 2e2m sotto la direzione di PierreRoullier, con replica prevista la prossima estatenell’ambito del Festival Formats Raisins. In questi terminiHervé presenta il nuovo lavoro: «In una sala da concertoascoltiamo la musica interpretata dai musicisti sul palco.Ma siamo circondati da altre persone nel pubblico chepossono essere distratte, tossire, bisbigliare, muoversi.Sono parassiti che si tende a nascondere perconcentrarsi sulla musica. Ma se questi piccoli rumorivicini diventano musicali, la musica assume un’altradimensione, poiché dialoga con i suoni circostanti e s’inscrive nell’intera superficie della sala. InRetransmission questa frontiera sonora tra il palco e lasala è abolita. La musica suonata dall’ensemble sulpalco si diffonde tra il pubblico. I cantanti disseminatinella sala e vestiti in abiti civili sembrano far parte delpubblico. Quando la musica dell’ensemble raggiunge ilpianissimo, le voci nella sala rispondono alternandosi aimusicisti sul palco in sfumature molto flebili, come sefosse un rumore che si propaga tra il pubblico. I suoni

degli strumenti vengono ripresi e sviluppati in una dolcepolifonia che percorre il luogo del concerto. I cantanti,che suonano dei piccoli strumenti a fiato (richiami,kazoo), si integrano poco a poco nel discorso musicale.Ogni cantante dell’ensemble vocale è dotato di un lettoremp3 munito di un mini altoparlante nascosto sotto lasedia che attiva sul momento per creare una polifonia disuoni elettroacustici la cui origine sembra misteriosa.Questa antifonia tra la musica sul palco e quella nellasala si articola, si completa, finché non forma alla fine ununico grande ambiente sonoro per tutta la superficiedella sala da concerto. Il pubblico, immerso nella musica,prova piacere a origliare i suoni circostanti come quandoci si trova in una foresta sconosciuta abitata da molteplicipresenze ambientali». Di Jean-Luc Hervé sarà possibileascoltare En découverte per due violini e elettronica, peril Festival Internacional de Creación MusicalContemporáneo de Galicia, il 19 ottobre a Pontevedra, il 20 ottobre a Vigo, e il 25 gennaio 2018 a Le Quartz di Brest, sempre nell’interpretazione dell’EnsembleSillages. Avrà invece luogo il 22 novembre allo ShahreAftab Concert Hall dell’Ehsan Cultural Center di Shiraz(Iran), nell’ambito dello Shiraz International MusicFestival, la prima esecuzione assoluta di una novità perclarinetto contrabbasso e elettronica, affidata a TheoNabicht, solista dell’Ensemble KNM Berlin.

IAll’ascolto degli altriJean-Luc Hervé

Novità parigina indaga ledinamiche di una sala daconcerto

rima esecuzione assoluta per Malika Kishino il 7novembre al National Gugak Center di Umyeon-dang(Corea del Sud): il duo Hong Yoo e Naoko Kikuchi vipresenterà Ha-dô per daegeum e koto a 13 corde,commissione della Seoul Foundation for Arts andCulture. Spiega l’Autrice: «Il daegeum è un flautotraverso di bamboo di taglia grande a sei buchi impiegatonella musica popolare coreana, con una membranarisonante che gli conferisce un timbro particolarmentebrillante. Il koto è invece uno strumento tradizionalegiapponese a corda derivato dallo zheng cinese, portatoin Giappone dalla Cina nel VII-VIII secolo. Nel mio pezzo,Ha-dô, che tradotto letteralmente dal giapponesesignifica “movimento di onde”, ho cercato di far emergerele peculiarità della tecnica del daeguem, la sua grandericchezza timbrica, le varie vibrazioni prodotte dallatecnica della spalla e la commistione di notefondamentali realizzata dalle articolazioni e dai colpi di

lingua. Per quanto concerne il koto ho cercato di otteneregesti musicali analoghi attraverso tecniche diverse(pizzicato, rimbalzo, strofinamento), con l’intento dicombinare i due strumenti e creare un nuovo “meta-strumento”. Sono stata particolarmente affascinata dallefigure fluide create dalle singole note che mi ricordano ivari movimenti delle onde. Mi sono riproposta di crearestrati di diversi tipi di increspature provocate dalle singolenote e realizzare grandi ondate di energia sonora». Di Malika Kishino la Biennale di Venezia, 61. FestivalInternazionale di Musica Contemporanea, propone il 7 ottobre al Teatro alle Tese dell’Arsenale in primaesecuzione italiana il Concerto pour koto per koto eorchestra da camera, nell’interpretazione di Makiko Gotoe dell’Orchestra di Padova e del Veneto diretta da YoichiSugiyama. Monochromer garten III per timpani è invecein cartellone il 17 dicembre allo Yamaha Ginza Studio diTokyo, solista Shinichi Ueno.

PDialogo strumentaleMalika Kishino

Prima cameristica in Coreaindaga strumenti tradizionali di due Paesi

Riccardo Malipiero

Il Trio per violino, violoncello epianoforte sarà eseguito il 20ottobre al Conservatorio “A.Casella” di L’Aquila dal RestEnsemble (Rebecca Raimondi,violino; Urška Horvat,violoncello; Alessandro Viale,pianoforte), nell’ambito della VIEdizione degli Incontri con iCompositori del Nostro Tempo“Comporre Oggi”.

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PProcessi e traiettorie

rima esecuzione assoluta per Javier Torres Maldonadoil 25 ottobre al Teatro Juarez di Guanajuato, per ilFestival Internacional Cervantino, con Móvil, cambianteper ensemble, affidato al Klangforum Wien diretto da BasWiegers. Spiega il compositore: «Commissionata dalFestival Internacional Cervantino e dall’EnsembleKlangforum di Vienna con fondi della Fondazione Ernstvon Siemens, Móvil, cambiante è dedicato a TitoCeccherini. Il brano nasce da un’idea di contrasto ecomplementarietà fra diversi “stati” di un materialesemplice (diverse verticalità derivate da un’espansionesimmetrica di alcuni intervalli di terza). La composizionesi divide in due blocchi formali irregolari e suddivisibili inmoduli più piccoli, derivanti da proporzioni di diversanatura, fra cui quella aurea. L’opera presenta insuccessione, e a volte anche come sovrapposizionetemporale, diversi processi compositivi in cui il grado ditrasformazione e allontanamento dal materiale originaleè la chiave di lettura dell’intera composizione. Il titolo faallusione non soltanto a quest’idea ma anche all’utilizzodi traiettorie spaziali di oggetti sonori statici o intrasformazione: in alcuni momenti del brano glistrumentisti devono spostarsi nello spazio mentresuonano, conquistando progressivamente alcuneposizioni nella scena, le quali variano diverse volte finoalla fine del brano. Questa duttilità spaziale permette diassociare i processi compositivi a un’idea di verticalitàdel tempo che permette anche la loro sovrapposizione.La funzione degli strumentisti nell’ensemble è quindi nontradizionale, dato che in alcuni momenti alcuni di essipossono assumere ruoli concertanti associati alletraiettorie che compiono nello spazio, oppuresuonare strumenti diversi da quello proprio (ad esempiostrumenti a percussione), dato che la loro traiettoria puòessere concepita attorno ad essi o confluire anche in unospostamento verso un altro strumento. Fra i ruolisolistici quello del violino primo e dell’oboe (anche cornoinglese) possono essere considerati come predominanti,ma in diversi momenti altri strumenti assumono talefunzione». Numerose le esecuzioni di musica di TorresMaldonado in questo 2017. Desde el instante perclarinetto è stato eseguito il 23 marzo da AntonioRosales, nella versione dello stesso solista per corno dibassetto al Foro Casa de la Paz, Instituto Nacional deBellas Artes di Città del Messico. Il 2 aprile ha avutoluogo la prima esecuzione in Francia di Lacrymosa I-b

per fisarmonica e elettronica, solista FrancescoGesualdi, nell’ambito del Festival ResonanceContemporaine, alla Salle Figuration di Bourg-en-Bresse.Il 28 luglio l’Ensemble Taller Sonoro ha proposto laprima esecuzione in Messico di De ignoto cantu, nellaversione per clarinetto basso, percussione, violoncello eelettronica, nell’ambito del ciclo internazionale di musicaLaberintos Sonoros, all’Auditorio “Blas Galindo” delCentro Nazionale per le Arti di Città del Messico. Laprima messicana di Espira I, Espira II per chitarra,violino, violoncello e pianoforte, ha avuto luogo il 29luglio nella medesima sede e nell’interpretazione diPablo Gómez e dell’Ensemble Taller Sonoro. Il 22settembre José Luis Castillo ha eseguito, alla testadell’Orquesta Sinfónica Nacional nella Sala Principal delPalacio de Bellas Artes di Città del Messico, nell’ambitodel XXXIX Foro Internacional de Musica Nueva “ManuelEnríquez”, Esferal per orchestra e supporto digitalestereofonico. Sarà possibile ascoltare anche Cuarteto decuerdas n. 2 per quartetto d’archi, nell’ambito del FestivalInternacional de Creación Musical Contemporáneo deGalicia, il 19 ottobre a Pontevedra e il 20 ottobre aVigo, interprete l’Ensemble Sillages; Natura interiore, daBeethoven, Diabelli Variations, Variazione n. XXVII perflauto, corno inglese, vibrafono, violino, viola evioloncello, il 23 ottobre al Teatro Cavallerizza di ReggioEmilia, per il Festival Aperto, nell’interpretazione delDivertimento Ensemble diretto da Sandro Gorli; Unposible día. Quasi un radiodramma per voce femminile(soprano), attore, ensemble e dispositivo elettroacustico,basato sul radiodramma Quel profondo oceano di AnaCandida de Carvalho Carneiro il 16 novembre alDeutsches Hygiene-Museum per la rassegna KlangNetzDresden, affidato all’Ensemble Courage; Espira I, EspiraII per chitarra, violino, violoncello e pianoforte, in primaspagnola, il 1° dicembre a Siviglia, nella Sala JoaquínTurina, interpretato da Pablo Gómez e dall’EnsembleTaller Sonoro di Siviglia, nell’ambito del Festival“Encuentros Sonoros 2017”. Javier Torres Maldonado hatenuto dal 18 al 29 luglio il “Seminario magistral decomposición” presso il Centro Nazionale delle Arti diCittà del Messico. Il Mozarteum di Salisburgo hacommissionato al compositore una nuova operaelettroacustica che sarà eseguita nel 2018 nel concertocelebrativo dei 60 anni dalla fondazione dello Studio diMusica Elettronica.

Novità per ensemble al FestivalCervantino e numerose ripresetransoceaniche

Javier Torres Maldonado

l 17 ottobre Luigi Manfrin propone in prima assolutaB(l)ackness… Heavy Shining per ensemble al TeatroFarnese di Parma per il Festival Traiettorie, committentedel lavoro, nell’esecuzione dell’Ensemble Prometeodiretto da Marco Angius. Spiega l’Autore: «Il titolocondensa un insieme d’immagini sonore gravitanti su un unico evento musicale primario, di cui consisteinteramente la composizione. Tale evento è da intendersidinamicamente, ossia come l’estrinsecazione di unmotore virtuale che mette in atto tutti i processicompositivi impiegati, dall’organizzazione del materialesonoro fino alla morfologia spazio/temporale del brano.La configurazione basilare di questo evento-motore èuna sorta di ritornello ripetuto fino all’esasperazione,formando così la “struttura” profonda dellacomposizione. Quest’ultima, però, è più l’espressione diuna tensione o di una forza che “anima” internamente imeccanismi formativi della composizione, che una verae propria struttura. Si può assimilare questa forza a unimpulso che tende a segnare internamente tutti glielementi musicali facendoli o precipitare in basso versouno stato di opacità sonora densa e massiccia, oppuredissolvendoli come a voler farli sparire dal campopercettivo. Pertanto, nel suo incessante differenziarsi per

deformazioni e distorsioni, l’evento primario è attivo inuna serie di situazioni sonore che, per così dire,esplodono dal punto di vista della materia acustica,splendendo però solo sulla parte più esterna dellasuperficie del brano, poiché caricate di una luce sonorache, come suggerisce il titolo, è “pesante”, destinata cioèa flettersi inesorabilmente verso il grave. L’immaginedella “nerezza” – il blackness – allude proprioall’offuscarsi costante della superficie sonora laddovesembrano originarsi delle figurazioni propositive oascendenti. In modo complementare, il senso regressivo– il back – denota la tendenza ad avanzareretrocedendo, come se il tempo musicale gravitassecostantemente su una memoria impenetrabile o su unpassato mai presente, eppure, simultaneamente,generativo di tutte le idee musicali che paiono scaturireda essa. È come dire che tutto ciò che sembra offrirsialla nostra percezione è sempre sottrattivo, come sepotesse mostrarsi, farsi segno, solo ritirandosi ocontraendosi in sé nel momento stesso del suo apparire.Forse, però, in ultima analisi, si potrebbe capovolgerequanto è stato detto finora e, al contrario, pensare a unasuperficie talmente brillante da annerirsi proprio negliistanti in cui raggiunge la soglia di percezione».

Luigi ManfrinMotore virtuale

Novità al FestivalTraiettorie indaga l’eventomusicale primario

I

Sándor Veress

Threnos (In memoriam BélaBartók) per orchestra è incartellone il 13 ottobreall’Auditorium di Katowice,interprete la Polish NationalRadio Symphony Orchestradiretta da Christian Arming. Il Concerto per quartetto d’archie orchestra viene portato intournée svizzera il 14 ottobrealla Martinskirche di Basilea e il 15 ottobre allo Stadthaus diWinterthur dal Quartett vonAdelina Oprean, ilMusikkollegium Winterthur e l’Orchester der Musik-Akademie Basel und derZürcher Hochschule der Künste(ZHdK) diretti da Gabor TakácsNagy.

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Un omaggio a Monteverdiapre una serie di tre primecameristiche

re le prime esecuzioni assolute per Daniela Terranova inmeno di un mese. Il 6 novembre verrà presentato nellaSala Mozart della R. Accademia Filarmonica di BolognaSentire con tatto per quartetto d’archi, nell’interpretazionedel Quartetto Prometeo. Spiega l’Autrice: «L’AccademiaFilarmonica di Bologna ha voluto celebrare i450 anni dalla nascita di Claudio Monteverdicon la commissione di un nuovo lavoro perquartetto d’archi che si ispirasse alla creativitàdel grande compositore cremonese.Nell’accettare l’invito, la mia volontà è statafin dal principio quella di omaggiarel’esemplarità del percorso del compositore,evitando operazioni di rilettura o riscritturadelle sue opere. È noto che Monteverdi fuprotagonista di un’accesa disputa sullacosiddetta Seconda prattica che l’oppose alcanonico e teorico bolognese Giovanni MariaArtusi. Nella prefazione al V Libro deiMadrigali, annunciando una risposta formale e scritta dipiù ampio respiro in un’opera che avrebbe dovutoriportare il titolo Seconda prattica, ovvero Perfettione dellamoderna musica, Monteverdi rivendicò la libertà delcompositore, capace di eludere o contraddire condissonanze ardite regole musicali consolidate perraggiungere un nuovo livello di espressività. Laconsapevolezza delle scelte e il coraggio di affrancarsidalle buone norme tradizionali fanno di Monteverdi unparadigma dell’attività compositiva stessa, sempredesiderosa di ricercare e indagare nuove “prattiche”. E così, come per Monteverdi “il moderno compositorefabrica sopra li fondamenti della verità”, la scritturamusicale contemporanea ricerca la propria vocenell’inesauribile fioritura di nuove “prattiche” legate allafertilità del pensiero compositivo individuale. Nonessendovi nel panorama culturale attuale ideologie apriori che giustifichino l’opera d’arte, non vi sono percorsiprivilegiati rispetto ad altri: qualsiasi atteggiamento diricerca e sperimentazione sembra poter essere accettato,purché si configuri come il risultato di una sceltaconsapevole. Poiché la massificazione culturale checaratterizza la nostra epoca tende ad appiattire lapersonalità entro limiti sempre più ristretti, l’atto creativo ricerca la propria legittimazione nell’autenticitàdel pensiero, maturando consapevolezza della propria unicità, soggetta talvolta alla solitudine eall’incomprensione. La musica contemporanea è oggianimata da dibattiti estetici vivaci che si sono sostituiti aldogmatismo teorico concentrandosi sulla singolarità deisistemi di riferimento e sulla profonda ricerca d’identità deiloro creatori. In questa direzione muove la scrittura diSentire con tatto, composizione per quartetto d’archi chetratteggia una possibile “terza prattica” in cui il gestodell’interprete diviene generatore di un’azione visuale esonora al tempo stesso. Il suono diventa “tattile”attraverso l’esecuzione degli interpreti che con i loro gestimodulano i contorni e le sfumature di una materia viva,imprimendole la necessità della forma. Le differentimodalità di produzione del suono convergononell’enfatizzare l’aspetto ruvido e graffiante di una materiache interroga se stessa. Attraversando lo scorrere deltempo è possibile riconoscere la metamorfosi degli oggettitratteggiati, osservandone differenti stati di esistenza,

differenti possibili epifanie. L’ascolto è mobile: si sposta,cambiando focalizzazione, all’interno di uno spaziomentale inteso come dimensione psichica nella quale siconcentra l’esperienza musicale». Il 25 novembre sarà laFundación BBVA a ospitare a Madrid la prima esecuzione

di Hinoki (Still Life) per saxofono, fisarmonica econtrabbasso, affidata al Trio Feedback. Cosìl’introduce Daniela Terranova: «Scritto per il TrioFeedback di Madrid (Esteban Algora, fisarmonica;Ricard Capellino, saxofoni; Elena Garcìa,contrabbasso), il lavoro indaga l’intrigante naturadel suono che la formazione offre all’ascolto.L’intento è quello di creare una struttura“pneumatica”: un organismo sonoro inquieto di cuisi ascoltano i respiri e i sussulti, in una texturecangiante che alterna colori evanescenti a volumiconcreti. Nelle zone liminari, dove il suono siconfonde con il silenzio mostrandosi quasi nudo eafono, riecheggiano le tracce di una presenza

lontana e prendono forma nuovi fantasmi. Il titolo dellavoro richiama l’imponente opera scultorea di CharlesRay Hinoki (2007), conservata a Chicago: unariproduzione in legno, realizzata da un artigianogiapponese, di un enorme tronco d’albero abbattuto e indecomposizione trovato da Ray in California. Si tratta diuna natura morta “vivente”, che cerca di respirareattraverso la riproduzione delle spaccature del tronco: unestremo tentativo dell’arte di arrestare la corruttibilità dellamateria». Infine, il 1° dicembre il Fidelio Trio presenteràal Belvedere House della Dublin City University, per ilFidelio Trio Winter Chamber Music Festival, Black Ink onRice Paper per violino, viola e violoncello. Così lacompositrice inquadra il nuovo lavoro: «Come una pitturamonocromatica in cui i soggetti sono dipinti con inchiostronero in gradazioni variabili dal nero puro a tutte lesfumature che si possono ottenere diluendolo con l’acqua,la partitura è abitata da una materia sospesa attorno allaquale si disegnano sottili giochi di accumulazione emicrovariazioni: un labirinto sonoro dove silenzio esaturazione sembrano mescolarsi incessantementerievocando un mondo lontano, assente, quasi defunto,dove tutto sembra trasformarsi in una visionenotturna». Di Daniela Terranova è possibile ascoltare inquesto mese di ottobre Wood Metal Strings per arpa l’11 ottobre al Festsaal del Klinikum am Weissenhof di Weinsberg (Germania), nell’ambito del Neckar-Musikfestival, solista Emanuela Battigelli, e Variazione n.XXVI per ensemble da 33 Variazioni su un valzer di AntonDiabelli di Ludwig van Beethoven il 23 ottobre al TeatroCavallerizza di Reggio Emilia, per il Festival Aperto,nell’interpretazione del Divertimento Ensemble diretto daSandro Gorli. Il 30 ottobre, nel corso di una lezioneconcerto tenuta presso il Conservatorio “A. Steffani” diCastelfranco Veneto, saranno eseguiti Wood MetalStrings, interpretata sempre da Emanuela Battigelli, e A Landscape in My Hands per pianoforte, solista AnnaD’Errico. Quest’ultimo pezzo verrà ripreso dalla medesimainterprete il 25 novembre all’Area Sismica di Forlì. StillLife With Roses per ensemble è invece in programma il21 novembre al Museo del Novecento di Milano conl’ensemble LdMC del Conservatorio di Milano diretto daYusuke Kumehara.

TGesto e consapevolezzaDaniela Terranova

È disponibile on line il catalogo delle Edizioni Suvini Zerboni.Tutte le opere da noi pubblicate sono consultabili all’indirizzo www.esz.it.

Un potente, completo e efficace motore di ricerca permetterà di consultare il nostro catalogo e di fare ricerche per strumento, organici, titolo, autore.

Inoltre si potrà accedere a utili informazioni come le biografie degli autori,notizie sulle composizioni, prime esecuzioni, novità editoriali.

Niccolò Castiglioni

L’Mdi Ensemble esegue Gymelper flauto e pianoforte il 12ottobre al Museo del Novecento di Firenze per la rassegna“Contrasti” e il 7 dicembre allaFondazione Giorgio Cini diVenezia, dove proporrà ancheTropi per complesso dacamera.

Marco Momi

Almost Vanishing for E.P. perflauto solo è stato proposto il18 settembre al RyogokuMonten Hall di Tokio da ReikoManabe. L’Mdi Ensemble conDamiano Meacci al liveelectronics esegue Iconica IVper ensemble e liveelectronics il 27 settembrealla Limonaia di Villa Strozzi,a Firenze, per la rassegna“Contrasti” di “Tempo RealeFestival” e il 10 dicembre alTeatro Arsenale di Milano per“Sound of Wander”. Cinquenudi per saxofono e stompboxes viene proposto l’8ottobre al Musée d’Art etd’Histoire de Genève e il 20ottobre alla Médiathèque duValais, sempre a Ginevra,solista Kevin Juillerat.

Marco Quagliarini

Riflesso per clarinetto e triod’archi è in programma il 25novembre all’Auditorium DiVittorio di Milano, perl’Associazione SecondoMaggio, nell’interpretazionedel Dèdalo Ensemble direttoda Vittorio Parisi. Dal nero deltempo per flauto, clarinetto,corno inglese, percussioni,pianoforte, violino, viola evioloncello è in cartellone il 18 gennaio per la Società deiConcerti Scarlatti di Napoli,interpreti i Sentieri Selvaggidiretti da Carlo Boccadoro.

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Caterina di CeccaEterno ritorno

Si ispira a Nietzsche il lavorovincitore del Tactus YoungComposers’ Forum

l 29 settembre Caterina Di Cecca ha proposto in primaassoluta La verità ricurva per nove strumenti (flauto,clarinetto, trombone, percussioni, chitarra, pianoforte,violino, viola e violoncello) alla Grande Salle della Maisonde l’Écoute di Mons (Belgio), per il Tactus YoungComposer’s Forum, nell’interpretazione di MusiquesNouvelles e sotto la direzione di Jean-Paul Dessy.L’esecuzione è legata alla vittoria della settima edizionedel Tactus Young Composers’ Forum - Chamber MusicSession. Spiega l’Autrice: «“Tutte le cose diritte mentono.Ogni verità è ricurva, il tempo stesso è un circolo”. Inquesto passaggio di Also sprach Zarathustra, Nietzschepropone, contro la concezione finalistica del tempo dinatura teologica, l’idea dell’eterno ritorno. Due strade sicongiungono e partono dalla porta carraia sulla quale èscritta la parola “attimo”, il passato e il futuro. Entrambesono infinite e impercorribili fino in fondo ma non sicontraddicono in quanto, se scorrono verso l’eternità,vanno verso la stessa cosa convergendo econchiudendosi in un tragitto ininterrotto. Come spiegaHeidegger, quelle che sembrano due vie diritte chedipartono l’una dall’altra, non sono che la parte visibile diun grande circolo che ritorna continuamente su se stesso.Le cose diritte sono una parvenza. In realtà il loro scorrereè un circolo, cioè la verità stessa è ricurva. Il ruotare-in-circolo-su-se-stesso del tempo e quindi il continuo ritornodell’uguale, di tutti gli enti nel tempo, è il modo in cui l’entenel suo insieme è. Questa visione è alla base dellastruttura formale del pezzo. Ciascun evento proposto èciclico e ritorna al punto di partenza prima di passare,senza soluzione di continuità, al successivo. Nel finale si ha poi una condensazione e un affastellamento deimomenti precedenti a sottolineare ulteriormente l’idea che ciò che è stato una volta, sarà ancora in futuro».Miniatura, è il titolo che accomuna due ulteriori novità. Il 26 novembre l’Accademia Albertina di Belle Arti diTorino propone, nell’ambito della rassegna Rive GaucheConcerti - Musiche in Mostra 2017, Miniatura no. 1 - Ciòche resta per pianoforte, solista Fabrizio Ottaviucci.

Questa l’ispirazione che sottende al nuovo lavoro: «“Siarriva ovunque con la negazione, è tutta una tecnica: nonsei questo, non sei neppure questo. Sei il tuo corpo? No,non sono il mio corpo. Sei i tuoi affetti, i tuoi sentimenti?No, essi sono completamente cambiati da molto tempo.Sei il tuo intelletto? No, pensavo una volta, ma ora pensoin modo completamente diverso. Allora cosa sei? Ebbene,ciò che resta...”. Da questa affascinante citazione diGiacinto Scelsi prende le mosse la scrittura di Miniaturano. 1, che parte da un nucleo estremamente denso ecarico in cui sono sovrapposti più eventi connotati, per poipassare alla loro dizione singola, fino a raggiungere laloro conseguente negazione, la quale conduce a una fasefinale in cui tutto diventa rarefatto e dell’ascolto rimanesolo ciò in cui ci si è identificati nel corso del fluiremusicale». Miniatura no. 2 per violino e pianoforte èinvece in cartellone il 12 dicembre al MACRO di Romaper il 54° Festival di Nuova Consonanza, interprete il DuoArdorè (Rebecca Raimondi e Alessandro Viale). SpiegaDi Cecca: «Questo lavoro fa parte di due cicli. Il primo,collegato all’occasione della prima assoluta, è compostoda cinque miniature affidate a diversi compositori,intitolato Catalogue d’hommages e liberamente ispirato alCatalogue d’oiseaux di Messiaen. Il secondo, di naturastrettamente personale, è costituito da tre pezziriconducibili l’uno all’altro per quanto riguarda il loropercorso immaginativo, i quali sono accomunati dallapresenza del pianoforte, dalla durata ridotta e dallastruttura formale evidente». È collegata alla vittoria delVersipel New Music Call for Scores l’esecuzione, il 17settembre al Marigny Opera House di New Orleans(Louisiana), di Il dubbio della marionetta per flauto,clarinetto, violino, violoncello e pianoforte, affidato alVersipel New Music. Rilettura Variazione 23 per ensembledalle Variazioni Diabelli di Ludwig van Beethoven è invecein cartellone il 23 ottobre al Teatro Cavallerizza di ReggioEmilia, per il Festival Aperto, nell’interpretazione delDivertimento Ensemble diretto da Sandro Gorli.

I

ue novità nell’autunno di Gabriele Cosmi. Il 3 ottobrela Biennale di Venezia, 61. Festival Internazionale diMusica Contemporanea, ospita nella Sala delle Colonnedi Ca’ Giustinian la prima esecuzione assoluta di Musicaper violoncello ed elettronica, nell’interpretazione diMichele Marco Rossi e di Tempo Reale. Spiega ilcompositore: «Musica per violoncello ed elettronica ècomposta in forma di suite: in ciascun movimento vieneaffrontato una possibile relazione tra lo strumento acusticoe il mezzo elettronico. Nel primo movimento laspazializzazione è l’unica componente esterna alvioloncello: le figure dello strumento irradiano lo spazioacustico che viene modellato in reazione al fraseggio e aldinamismo del solista. Nel secondo movimento vi è unprocesso di moltiplicazione: la linea del violoncello dialoga con altre linee preregistrate in un discorsocontrappuntistico. Il terzo movimento è caratterizzato dallapresenza di un ambiente di risonanza ottenuto mediantel’elaborazione di suoni di violoncello, ampiamente trattati,sino all’irriconoscibilità della fonte sonora originale; suquesto tessuto sonoro galleggia la parte del solista. Il quarto movimento rappresenta una sintesi di tutte lemodalità sviluppate nei movimenti precedenti. L’utilizzodel mezzo elettronico, concepito come alternanza di forzecentripete e forze centrifughe impresse al violoncello,rappresenta il principale fattore generatore di forma dellacomposizione». Commissione Lams di Matera con ilsostegno della Regione Basilicata e Fondazione MateraCapitale della Cultura Europea 2019, Musica per

orchestra d’archi vedrà invece la luce il prossimonovembre presso il Teatro Cave di Matera, affidataall’Orchestra di Matera e della Basilicata diretta daGiovanni Pompeo. Così Cosmi su questa novità: «Musica per orchestra d’archi rappresenta un nuovotassello rispetto a una riflessione sul concetto diesposizione e sviluppo, lessico e sintassi, iniziato con ilConcerto per pianoforte e strumenti. La composizione siarticola in due movimenti: il primo, di durata contenuta,svolge funzione espositiva. Lungo il movimento vengonopresentati gli elementi costitutivi dell’intera composizione;un micro elemento lessicale viene elaborato divenendoprimo tema della composizione. Gradualmente leinformazioni grammaticali del primo tema vengonotrasferite in un secondo elemento tematico che va aformarsi; gli elementi tematici modulano non appenavengono a costituirsi. Il secondo movimento, di più ampiorespiro, possiede invece una funzione di sviluppo; glielementi tematici del primo movimento vengono analizzatied esplorati, abitati lungo l’arcata formale da differentifamiglie armoniche». Riprese di musica di Gabriele Cosmiincludono in questi mesi Kic per quartetto di saxofoni, il 9 giugno all’Auditorium del Conservatorio di Brescia, conreplica il 23 settembre al Teatro Concordia della VenariaReale (Torino), affidato al Sauvage Saxophone Quartet, eil Concerto per pianoforte e strumenti, il 18 gennaio allaSocietà dei Concerti Scarlatti di Napoli, interpreti AndreaRebaudengo e Sentieri Selvaggi.

Gabriele CosmiForme e sviluppi

Due novità strumentaliesplorano e rinnovanoconcezioni formali classiche

D

Nicola Sani

Il Cd Fabula ut (StradivariusSTR 37067), “viaggio ispiratoalle poesie di Pier LuigiBerdondini” registrato dalflautista Arcadio Baracchi, si apre con Imagine fromButterfly per ottavino.

Luca Mosca

Variazione Diabelli n. 15 pernove strumenti è in cartellone il 23 ottobre al TeatroCavallerizza di Reggio Emilia,per il Festival Aperto,nell’interpretazione delDivertimento Ensemble direttoda Sandro Gorli.

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Giorgio Colombo TaccaniCombinazioni timbricheD ue prime esecuzioni e numerose riprese per ColomboTaccani. Ad essere presentato per la prima volta inpubblico è stato il 24 settembre Blind Trust per chitarraelettrica, tiorba e fisarmonica, da parte dell’AzioneImprovvisa Ensemble (Pierpaolo Dinapoli, chitarraelettrica, Andrea Antonel, tiorba, Margherita Berlanda,fisarmonica e Raul Masu, regia del suono) a Baselga diPiné (Trento). Spiega l’Autore: «Sono sempre statoincuriosito dagli organici insoliti e nel mio catalogoabbondano composizioni non propriamente destinate astrumenti e a formazioni presenti abitualmente neiconcerti. Il tutto però impallidisce con l’arrivo di questonuovo lavoro, nato prendendo in considerazione conspavalda incoscienza la proposta giuntami qualche tempofa da Raul Masu e dall’Azione Improvvisa Ensemble(proposta, lo ammetto, ritenuta sulle prime uno scherzodestinato a misurare la voracità irriflessiva deicompositori...). Già i tre strumenti in questione, ovverochitarra elettrica, fisarmonica e soprattutto tiorba, anchesingolarmente non sono, chi più chi meno, panequotidiano per un compositore. Avere però a che fare conun trio di tale genere significa misurarsi davvero conl’improbabilità fatta ensemble e, soprattutto, e questo èl’aspetto più coinvolgente, doversi misurare con problemidi equilibrio, di ruoli e di personalità assolutamente fuori daogni consuetudine. Avendo accettato proprio per questimotivi, il lavoro, della durata di sei minuti circa, vede i trestrumenti alternarsi nel ruolo di leader, con particolareattenzione a non nascondere il suono inevitabilmente piùesile della tiorba. Senza addentrarsi in una noiosadescrizione formale del lavoro (basti dire che allaprevalenza di gestualità nervose e aggressive dell’inizio sisostituiscono progressivamente, anche se non in modolineare, situazioni più risonanti e rarefatte, in cui chitarraelettrica e fisarmonica svolgono una sorta di ruolo divalorizzazione e ampliamento delle caratteristichetimbriche della tiorba), merita di essere sottolineatol’aspetto a mio avviso più significativo del lavoro, almenonelle intenzioni del compositore, ovvero l’abbandono alfascino di combinazioni timbriche e di mondi sonoriassolutamente insoliti ed affascinanti». Sheepcounter perpianoforte a quattro mani sarà invece proposto in primaesecuzione assoluta dal duo pianistico formato da

Antonella Moretti e Mauro Ravelli nell’ambito dellarassegna Microludi a Cislago il 22 ottobre. Dice ilcompositore: «Sheepcounter è un breve lavoro che nascecome rielaborazione e approfondimento di un precedentebrano per pianoforte, il cui curioso titolo 28 rimandava alnumero d’opera della beethoveniana Sonata “Pastorale”da cui traeva spunto. Il carattere ossessivo già presente inquel brano viene ora dilatato esponenzialmente, creando atratti vere e proprie muraglie di suono, in particolare conl’accordo di Re maggiore iniziale ribattuto in manieraparadossale, quasi a voler mettere a dura prova le manidei pianisti e le corde dello strumento. Se nella prima partedel lavoro pochi sono i momenti di cedimento e diripiegamento verso dinamiche più concilianti (nei qualiocchieggia il Re ostinato che apre la sonata diBeethoven), la seconda parte, dopo un’ultima impennata,si propone subito lontanissima, con dinamicheestremamente esili e con figure puntiformi e appenaaccennate, frammentari ricordi del materiale di partenza».Per quanto riguarda le riprese ricordiamo che Blank AfterBlank per saxofono baritono è stato eseguito daFrancesco Ciocca il 15 giugno al Conservatorio Elemental“Maestro Artola” di Malaga. Il Duo Alterno formato daTiziana Scandaletti e da Riccardo Piacentini ha inveceripreso L’Àgnili per voce e pianoforte l’8 luglio alla VillaOliva di Cassano Magnago, il 16 luglio alla Chiesa Nuovadi San Teodoro e il 14 settembre a Monaco di Baviera. Il 3 agosto Leonardo De Marchi ha eseguito Rosso fuocoper chitarra a dieci corde presso il Tempio Valdese diPiedicavallo. Il 14 agosto al Santuario della Madonna delFeles Matteo Sampaolo ha presentato Restless White perflauto solo. Erma per chitarra è stata ripresa il 10settembre da parte di Norio Sato alla Nanko Sunset Halldi Osaka, mentre Erma velata per chitarra e quartettod’archi il 22 settembre alla Biblioteca Comunale diBellagio per il Festival di Bellagio e del Lago di Como daAndrea Monarda e dal Quartetto velato (Eleonora Liuzzi eChiara Blandamura, violini, Silvia Concas, viola, e AnnaFasanella, violoncello). Infine, Antilia per ottavino echitarra verrà riproposto il 17 ottobre presso il Museo delNovecento di Milano ad opera di Carlotta Raponi ePierpaolo Dinapoli.

Strumenti inconsueti maanche il pianoforteprotagonisti di due novità

ovità nell’autunno di Vittorio Montalti: il 26 ottobre laSala dei Giganti al Liviano ospita per la rassegna delCentro d’Arte dell’Università di Padova la primaesecuzione assoluta di Tuttattorno per due voci epercussioni, con repliche il 27 ottobre all’Auditorium delMuseo Revoltella di Trieste per il Festival Trieste Prima, eil 29 ottobre al GAMO International Festival di Firenze. Nesaranno interpreti Simone Beneventi, percussioni, e duesolisti dei Neue Vocalsolisten Stuttgart: Truike van derPoel, mezzosoprano, e Andreas Fischer, basso. Spiegal’autore: «Si tratta di una riflessione sulla creatività e, inparticolare, sullo spazio che separa il silenzio dalla parola,l’idea dalla sua realizzazione. Così la presenta GiulianoCompagno, autore del testo cantato: “Parola astratta sì ono? Due risposte, più il silenzio. Tra la realtà el’immaginazione non rimane tempo. Ma tra la realtà di unaparola e la sua stessa immaginazione vi è uno spaziobianco. Uno solo. Realtà immaginazione. Un solo spaziobianco. Realtà da sola: tutto attorno è immaginazione.Immaginazione da sola: tutto attorno è realtà. Le parole,da sole, liberano il mondo attorno a loro. Invece unaparola segue l’altra. Invece una parola precede l’altra.Rompere le righe! Disporre parole in scena.Coreografarle. La scrittura automatica era duecento annifa. Monsieur Ducasse, non si torna indietro. Le paroledisposte a caso nella mente degli intellettuali vadanogettate via. Insieme agli intellettuali. Difendere l’eccellenza

dello spirito. Parola immagine, uno spazio bianco,circolare. La parola da sola, tutto attorno è immagine.L’immagine da sola: tutto attorno è parola. Detto tutto. Orabasta. Si facciano Silenzio e Buio. Insieme”». Di VittorioMontalti è stato possibile ascoltare di recente Inside MyHead per flauto, clarinetto, violino, violoncello e pianoforteil 18 settembre al Theater Chur di Coira (Svizzera)affidato all’Ensemble ö!, con replica il 22 settembre allaMaison 44 di Basilea. Montalti è compositore in residenzaal Fortissimissimo Firenze Festival 2017, dove sono inprogramma, alla Sala del Buonumore del ConservatorioCherubini, due esecuzioni: il 9 ottobre Untitled n. 2 perquartetto d’archi amplificato e live electronics, interprete ilQuartetto Lyskamm, e l’11 ottobre Don’t Shoot the PianoPlayers per pianoforte, solista Leonardo Colafelice.Montalti sarà compositore in residenza nella stagioneRondò 2018 del Divertimento Ensemble, nel cui concertoinaugurale, il 17 gennaio, verrà eseguito dallo stessoDivertimento Ensemble diretto da Sandro Gorli Tentatived’épuisement per ensemble e elettronica. Seguiranno nel corso della medesima stagione le riprese di Nudescendant un escalier per ensemble, Les toits de Parisper ensemble e la prima di un nuovo lavoro scritto sucommissione del Divertimento Ensemble. Dal 10 agostoal 21 settembre Montalti è stato tra i compositori residentiospiti della Civitella Ranieri Foundation.

NTra parola e silenzioVittorio Montalti

Novità proposta in trefestival tra Padova,Trieste e Firenze

Luca Antignani

Etude sur “la vie” per cimbalome ensemble è stato eseguito il25 settembre alla Haute Écolede Musique di Losanna per laSocieté de MusiqueContemporaine de Lausanneda Cyril Dupuy e dall’EnsembleLes Temps Modernes diretto daFabrice Pierre. Una novità perflauto, clarinetto, violino,violoncello e pianoforte è inprogramma il 22 novembre adAnnecy, nel contesto delFestival “Sons d’automne”,sempre nell’interpretazionedell’Ensemble Les TempsModernes.

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ntra a far parte degli autori ESZ Leonardo Marino,diplomatosi in pianoforte jazz presso l’Istituto Superioredi Studi Musicali “V. Bellini” di Catania e, col massimodei voti, in composizione presso il Conservatorio “G.Verdi” di Milano sotto la guida di Alessandro Solbiati.Perfezionatosi nei seminari di Ivan Fedele, MichaelJarrell, Stefano Gervasoni e Frédéric Durieux, è risultatotra i tre vincitori del premio AFAM 2015, tra i trecompositori selezionati all’International Workshop forYoung Composer 2015, secondo classificato al PremioAbbado 2015 e vincitore della VII edizione del ConcorsoEuropeo di Composizione “Galleria d’Arte Moderna diMilano”. Sua musica è stata eseguita al FestivalPontino, MiTo, Rondò 2015 e 2016. Ha collaborato tragli altri con Luigi Gaggero, Laura Catrani, Maria GraziaBellocchio e Alfonso Alberti. Il prossimo 6 ottobre laprima rappresentazione assoluta di Apnea, opera in unatto per voci e ensemble, su libretto di Alice Lutrario, èin cartellone alla Biennale di Venezia, 61. FestivalInternazionale di Musica Contemporanea, nella sede delTeatro Piccolo Arsenale. Ne saranno interpreti NataliiaVasyliuk, soprano (Apnea), Licia Piermatteo, soprano(Amante), Michael Taylor, controtenore (Apprendista),Timotheus Maas, baritono (Stregone) e l’Ex NovoEnsemble diretto da Filippo Perocco. La regia è affidataad Alice Lutrario, le scene a Lucia Menegazzo. Spiegal’Autore: «Il rapporto tra desiderio e realtà, tra sogno edisillusione costituisce il fulcro di questa opera. Si apredavanti a noi un universo magico composto di acqua eombre, in cui l’incontro con tre figure emblematicherappresenta un intero percorso di vita: un mentore, cheistruisce nei misteri del mondo e nelle arti magiche checonsentono di dominare la realtà per renderla migliore,rimanda al tempo della giovinezza e dell’apprendimento;una donna, oggetto d’amore e alter ego dellaprotagonista, svela i misteri del corpo, dell’eros e piùprofondamente dell’io introducendo la protagonista inuna stagione più adulta e consapevole; un giovanecurioso e ambizioso offre una speranza di rivalsa nelfuturo attraverso la trasmissione della propriaesperienza. Ognuno degli incontri rappresentaun’occasione di senso e di felicità, ma contestualmenteincarna un inevitabile fallimento. La protagonista dellanostra storia ci guida in un viaggio dentro se stessa e ilproprio dolore, reso magico dalla fantasia febbrile cheaccompagna l’assenza di ossigeno dei suoi ultimiistanti. Apnea è una donna che ha scelto di togliersi lavita e ci racconta, attraverso la sua lunga allucinazione,un’esistenza intera di fallimenti, di tentativi direlazionarsi col mondo e con gli altri andatiinevitabilmente a vuoto. È proprio attraverso la suaallucinazione che è possibile indagare le radici profondedel suo gesto: il processo progressivo di delusione e

isolamento che determinano l’insostenibilità diun’esistenza che non trova posto nel mondo. Losguardo abbacinato di Apnea ci racconta di un universoche si disgrega, che “cade a pezzi” e del vano tentativodi restituirgli un ordine, del desiderio di scoprirsi eritrovarsi nell’altro che crolla inevitabilmente nellasolitudine e nell’abbandono, dell’utopia folle diricompattare i frammenti per tentare di costruire unfuturo mentre l’universo circostante continua adisgregarsi. Un processo di inarrestabile entropia, visivacome musicale, scandisce le tappe di questa storia cheaccelera sempre più vorticosamente fino a imploderenel suono ritmico di una goccia d’acqua che rimbombain una casa vuota, dopo la morte della donna». Sempreil 6 ottobre l’Mdi Ensemble esegue alla Sala Puccini delConservatorio “G. Verdi” di Milano, sotto la direzione diCarlo Goldstein e nell’ambito della rassegna “Sound ofWander”, Las ruinas circolares per ensemble. Così lopresenta il compositore: «Il titolo Las ruinas circulares ètratto da un racconto di Jorge Luis Borges che fa partedella raccolta Ficciones. Il racconto parla di un demiurgoe del suo tentativo di creazione di un uomo attraverso il sogno. L’azione si svolge in una terra non megliospecificata, nella quale si trovano le rovine circolari di untempio. L’alone di magia che avvolge l’intero racconto ela spinta creativa del demiurgo sono state le suggestioniche mi hanno permesso di costruire un brano fondatosulle “rovine”, o sul ricordo, di armonie tonali, e cheprende sempre più vigore, come l’uomo sognato dalprotagonista del racconto, ma si disgrega nel finale inun canto onirico». Canti brevi per soprano e ensemble èin cartellone, in prima esecuzione assoluta, il 18 ottobreall’Espace Maurice Fleuret del Conservatoire de Paris,con replica il 20 ottobre alla Sala Puccini delConservatorio “G. Verdi” di Milano e il 24 ottobre alConservatorio Centrale di Musica di Pechino.L’interpreteranno Hsiao Pei Ku, soprano, ApollineKirklar, violino, Maroussia Gentet, pianoforte, RiccardoAcciarino, clarinetto e clarinetto basso, Liu Fan-he, pipa,e Chen Bai-an, dizi. Spiega Marino: «Canti Brevi è unaraccolta di brevi pezzi per soprano e ensemble. Il titolovuole presentare in maniera diretta il contenutodell’opera. La brevità, la centralità del canto, intesocome forza musicale primigenia, e la nettezza dellefigure sono alla base di questo lavoro. Dopo aver scrittopezzi di respiro più ampio, ho sentito l’urgenza diconcentrarmi su una collezione di piccoli brani compiuti,per rincorrere l’utopico ideale dell’assoluta chiarezza enecessità. L’influenza delle Lezioni americane di ItaloCalvino, in particolare delle due sulla Rapidità esull’Esattezza, è stata molto forte durante la lavorazionedi questa raccolta e ha provocato un processo diestrema sintesi del linguaggio».

Leonardo MarinoDesiderio e realtàE

Opera da camera allaBiennale per un nuovoautore ESZ

rima esecuzione assoluta per Eric Maestri il 1°dicembre allo Haus der Musik im Fruchtkasten,Landesmuseum Württemberg di Stoccarda. L’EnsembleRecherche interpreterà, nell’ambito della rassegnaItalien musiziert, L’obscurité environnante se déchire,s’éclate per oboe, violino e viola. Spiega l’Autore: «Ilbrano è caratterizzato dall’idea del divenire. Si tratta dicreare una sorta di campione di tempo che passa nellamusica e che non ritorna. Le regole della memoria sonorotte per creare una forma di divenire musicale in cui latransizione e il passaggio sono gli aspetti principali. Lacomposizione compone la transizione tra elementi. Sicompone e si scompone trasformando le cose in quelleseguenti nel continuo sonoro. La dimensione del temponel senso del prima e del dopo sono fondamentali.Rielaboro così le idee di Grisey. Ricerco in questo brano

il transitorio puro, la durata, lo sviluppo puro. Si tratta di una sorta di “traveling”, nel quale i mondi transitanoda uno all’altro senza una fine se non ipotetica». Eric Maestri è compositore in residenza dal 4 al 18settembre e dal 20 novembre al 5 dicembre allaFondation Camargo (Cassis, Francia) per un progettopuramente elettroacustico intitolato Residui di storie. Il brano al quale sta lavorando propone dei personaggievocati tramite la loro assenza. Si tratta di persone reali,dialoghi e narrazioni personali, estratti dal lavoro sulcampo di Laura Odasso, sociologa dell’Università diMarsiglia che condivide la residenza con Maestri perquesto progetto. Il risultato comporrà un’istallazionesonora che si propone di essere una sorta di operaacusmatica socio-sonora basata su storie di vita.

Eric MaestriContinuo SonoroP

Un progetto elettrocustico e unanovità cameristica a Stoccarda

Luciano Berio

Sequenza I per flauto è incartellone il 22 novembre alloShahre Aftab Concert Halldell’Ehsan Cultural Center diShiraz (Iran) per la primaedizione dello ShirazInternational Music Festival,solista Marco Delisi.

Bruno Maderna

Divertimento in due tempi perflauto e pianoforte vieneproposto il 16 novembre alleSale Apollinee del Teatro LaFenice di Venezia, per larassegna “Ex Novo Musica”,dall’Ex Novo Ensemble. Unconcerto monografico dedicatoBruno Maderna è inprogramma il 14 gennaio alMuseo del Novecento di Milanoa cura dei solisti delDivertimento Ensemble: inprogramma Aulodia per Lotharper oboe d’amore con chitarraad libitum (Luca Avanzi, oboe),Musica su due dimensioni perflauto e nastro magnetico,Honeyreves per flauto epianoforte (Lorenzo Missaglia,flauto, Maria Grazia Bellocchio,pianoforte) e Serenata III pernastro magnetico.

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Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, ospita il 9 novembrela prima esecuzione assoluta di Of Other Spaces per cinquestrumenti spazializzati, nell’interpretazione dell’EnsembleFractales, con replica il 10 novembre alla Salle Columban diWavre (Belgio). Spiega l’Autore: «Da alcuni anni ormai, il focusdel mio lavoro è principalmente l’esplorazione dello spazio nellediverse sue accezioni. Concepiti come aspetti dell’ascolto inreciproco rapporto metaforico, spazio gestuale (la mano chescorre sullo strumento), spazio performativo-reale (lacollocazione delle diverse fonti sonore) e spazio psicologico-virtuale (quanto percepisco vasto/angusto, vicino/lontano ciòche sento) sono stati di volta in volta posti al centro di undiscorso musicale volto a penetrarne gli angoli più remoti,discorso in cui la capacità stessa di darne una definizione vienemessa in crisi da un continuum instabile che è nemico perdefinizione di qualsiasi tentativo di discretizzazionetassonomica. Tutto era cominciato quasi per caso, con unamano fatta scorrere per gioco sul manico di una chitarraandando alla ricerca delle specificità acustiche dello strumentoin rapporto alla sua superficie. Dopo vari tentativi parziali, l’ideadi spazio sarebbe tornata su vaste proporzioni in Wastelands,ma imponendo una sorta di stabilità globale a ogni movimentodel ciclo. Ora, in Of Other Spaces, ogni aspetto spaziale vieneesplorato contemporaneamente nel suo evolvere instabile, nel

suo inquieto generare forma provocando reazioni/conseguenzead ogni scala di grandezza – dal rapporto duale fra strumento emusicista all’intera area in cui si trova il pubblico. Tutto inizia alcentro, fra sé e sé. Come un piccolo cuore pulsante –microuniverso chiuso contrapposto al vasto spazio della salache lo circonda – due corpi a contatto respirano nella stessavibrazione, all’unisono. Le periferie di questo ri-suonare, il loroemergere dal riverbero del luogo, quasi come l’ultimo guizzo diun suono ormai spento nel silenzio, attivano risonanze lontane,collocate ai più remoti confini e corrispondenti ad altrettantispazi, ad altrettante possibilità di contatto, (messa in)vibrazione. La definizione di spazio vacilla, si fa liquida, e iconfini suggeriti dalla fisica si annullano in una geografiaelastica in cui il qui e là diventano nozioni relative, momentiparticolari di un fluire instabile che respira, generando tempo eallargando quel centro iniziale che ora ci comprende, ci rendeparte di sé». Di Maurizio Azzan viene ripreso più volte in questimesi Concetto di aura per flauto Paetzold amplificatocontrabbasso: il 12 settembre allo Acker Stadt Palace diBerlino, solista Susanne Fröhlich, il 27 ottobre agli OpenRecorder Days di Amsterdam e il 7 dicembre all’UniversitätMozarteum di Salisburgo, interprete Antonio Politano. Dasettembre 2017 a giugno 2018 Maurizio Azzan sarà inresidenza alla Cité Internationale des Arts di Parigi.

L’Esplorare lo spazioMaurizio Azzan

Novità presentata a Bruxelles approfondisce le ricerche degli ultimi anni

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S’inaugura all’IstitutoItaliano di Cultura diParigi una serie dicomposizioni pianistiche

iovanni Bertelli ha presentato in prima esecuzione assoluta il19 settembre all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi Bar/bar permani di pianista nell’interpretazione di Emanuele Torquati. Spiegail compositore: «Bar/bar è il primo pezzo di una serie dedicata alpianoforte, e in qualche modo esso è pure il risultato più recentedelle mie ricerche sulla gestualità degli interpreti. Personalmenteho sempre amato la componente “fisica” dei brani per tastiera:penso in particolare ad alcuni lavori di Domenico Scarlatti, diLiszt, di Prokof’ev o di Bartók, in cui è difficile separare il latogestuale da quello acustico, il lavoro delle dita sulla tastiera dalrisultato sonoro. Credo anzi che ogni brano pianistico davveroriuscito comporti un’immagine del lavoro fisico necessario a

realizzarlo. Bar/bar è pensato proprio a partire dai gesti che ilpianista è chiamato a eseguire. Gesti che sono appunto barbari,inconsueti, spesso violenti e talvolta surreali: come se unselvaggio (ma un selvaggio estremamente colto, giunto da unfuturo assai lontano) cercasse di capire la funzione di una stranamacchina, composta da 88 tasti fra bianchi e neri». VariazioneIX, trascrizione per sette strumenti da Ludwig van Beethoven,Diabelli-Variationen op. 120, è invece in cartellone il 23 ottobreal Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia, per il Festival Aperto,nell’interpretazione del Divertimento Ensemble diretto da SandroGorli.

Giovanni BertelliL’immagine del gestoG

Novità cameristica al Festival di Bellagio e del Lago di Como

ue le novità in cartellone per Gilberto Bosco. Il 22 settembreAndrea Monarda ha presentato in prima esecuzione assoluta TrePreludi per chitarra alla Biblioteca comunale di Bellagio per ilFestival di Bellagio e del Lago di Como. Spiega l’Autore: «I TrePreludi riprendono atteggiamenti e stilemi già toccati in passato.Qui sono però bloccati in una sorta di limbo temporale, privati deltempo necessario allo sviluppo e all’articolazione formale. Treriflessioni non tanto e non soltanto sulla chitarra, ma sul suono,sul timbro e sul tempo. Forse, l’inizio di un’opera nuova e piùampia». Il 12 novembre avrà invece luogo all’Auditorium Vivaldidella Biblioteca Nazionale di Torino, per il Festival Musiche inMostra, la prima esecuzione italiana di ... im Traume per voce e

pianoforte, nell’interpretazione del Duo Alterno (TizianaScandaletti, voce, Riccardo Piacentini, pianoforte). Così Boscosul suo lavoro: «Il brano nasce da Heine e da Schumann. “Ichgrolle nicht”: notti e albe in muta adorazione (mi immagino ilcommento: credi forse di essere stato l’unico?). No, non erol’unico, ma ho pensato a lungo che, così come si può scrivere sul“tema Bach”, così come, se si vuole, si può tornare a riflettere suivecchi stilemi di Darmstadt, è possibile scrivere qualcosa anchee ancora su questi sogni. Un ciclo, pensai, forse un Liederkreis.Ebbene no, non l’ho fatto, solo un paio di numeri, troppo o troppopoco, dipende da come si guarda. E questo è stato il primo».

Gilberto BoscoDentro se stessiD

Dialogo tra due culture al primo festival internazionale di Shiraz

vrà luogo il 22 novembre allo Shahre Aftab Concert Halldell’Ehsan Cultural Center di Shiraz (Iran), nell’ambito delloShiraz International Music Festival, la prima esecuzione assolutadi Sorriso del dubbio per flauto, clarinetto e pianoforte, affidata alSonar Trio: Marco Delisi, flauto, Roberto D’Urbano, clarinetto, eVanessa Sotgiu, pianoforte. Spiega il compositore: «Sorriso deldubbio per flauto, clarinetto e pianoforte è stato scritto per ilSonar Trio e per la prima edizione del Shiraz International MusicFestival (SIMF) su commissione dell’Association desCompositeurs Iraniens de la Musique Contemporaine (ACIMC) di

Parigi e con il supporto della Ernst von Siemens MusicFoundation. La composizione ha un carattere instabile e incertoma allo stesso tempo è calma e si distanzia da un carattereviolento. La musica inizia attenuando il contrasto, contrasto cheall’inizio non è quasi identificabile, forse perché più vicino a unasomiglianza che a un conflitto. Ma man mano che il pezzo vaavanti questa opposizione si percepisce sempre più. Questocontrasto o similarità iniziale apparente, nasce dalla vicinanza edalla lontananza tra la musica classica persiana e la musicacontemporanea europea».

Mehdi KhayamiVicino e lontanoA

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For Grilly, improvvisazione per sette è in cartellone il14 ottobre al Teatro Ariosto diReggio Emilia per il Festival Aperto,nell’interpretazione dell’Ensemble“Giorgio Bernasconi”dell’Accademia Teatro alla Scaladiretto da Marco Angius. Sono uscitidue Cd monografici dedicati alcompositore. Franco Donatoni.Chamber Works (Kairos 15021KAI),

registrato dall’Ensemble Adapter, contiene Estrattoper pianoforte solo, Secondo estratto perpianoforte, clavicembalo e arpa e Quarto estrattoper ottavino, flauto, violino, mandolino, arpa,clavicembalo, pianoforte e celesta. FrancoDonatoni. Abyss (Stradivarius STR 37075),registrato dall’Orchestra di Padova e del Venetodiretta da Marco Angius, include Souvenir

(Kammersymphonie op. 18) per 15 strumenti e Orts(Souvenir n. 2) per 14 strumenti e lettore ad libitum.

Franco Donatoni

Ennio MorriconeL’Istituzione Universitaria dei Concerti dedicherà a EnnioMorricone un concerto monografico che si terrà il 21 ottobreall’Aula Magna dell’Università La Sapienza di Roma: inprogramma Se questo è un uomo per voce recitante, violino,mezzosoprano e archi e Quattro anacoluti per A.V. per archi,con interpreti Mariano Rigillo, voce, Antonella Marotta,mezzosoprano, e l’Orchestra Roma Sinfonietta diretta daGabriele Bonolis. Il maestro Morricone ha accettato laPresidenza Onoraria della Società Italiana di MusicaContemporanea: il 14 novembre avrà luogo a Milano una

manifestazione in suo onore per la consegnadell’onorificenza, con un concerto al Museo del Novecento, incollaborazione col Centro Musica Contemporanea e il NewMade Ensemble. Antonio Pappano alla testa dell’Orchestra eCoro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dirige il 7dicembre Voci dal silenzio per voce recitante, coro misto,voci registrate su nastro magnetico e orchestra alla SalaSanta Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica di Roma,con replica il 9 e il 10 dicembre.

Le ESZ pubblicano Clares. Raccolta di esercizi introduttiviallo studio del clarinetto di Maria Teresa Battistessa, unnuovo metodo per clarinetto che affronta questioni relativealle tecniche di avvio allo strumento. In questi terminil’Autrice propone la nuova fatica editoriale: «Nel corso deglianni ho sempre avvertito la necessità di integrare i metodiselezionati con esercizi mirati a colmare le lacune che divolta in volta mi trovavo di fronte. Ne è nata una raccolta chefinalmente rispondeva alle mie esigenze didattiche e alle mieperplessità: perché i primi esercizi impongono il Sol3 come

prima nota, instabile e di difficile emissione? Perché siaffronta lo staccato ancor prima di aver generato e timbratoil suono? Perché si rimanda sempre il discorso dellealterazioni e delle scale, relegandole alle ultime pagine dellibro? Perché non si parla mai di suoni omologhi? Perché ilpassaggio di registro legato viene affrontato frettolosamentesenza approfondimenti? Questi esercizi sono destinati agliallievi della scuola secondaria di primo grado a indirizzomusicale e a tutti coloro che decidono di intraprendere lostudio di questo magico strumento».

Novità editoriale

Maria Teresa Battistessa

CLARES Raccolta di esercizi introduttivi allo studio del clarinetto

Edizioni Suvini Zerboni Milano

I Cinque pezzi per flauto e chitarra vengono propostil’11 novembre all’Ateneo Veneto di Venezia, per larassegna Ex Novo Musica, dai solisti dell’Ex NovoEnsemble. È uscito per l’etichetta Naxos Classical(8.573731) il Cd monografico Camillo Togni. FluteWorks. Affidato all’esecuzione di Roberto Fabbriciani,interprete vicino al compositore bresciano, DorothyDorow, soprano, Vincenzo Saldarelli, chitarra,Massimiliano Damerini e Carlo Alberto Neri,

pianoforte, e dei Cameristi Lombardi diretti da MarioConter, l’album include Tre preludi per flauto, laSonata per flauto op. 35, il Preludio per ottavino,Tre duetti per soprano e flauto su testi di GertrudSchoenberg e Maria Grazia Barelli, Per Maila perflauto e pianoforte, Inno a Iside per flauto solo,Cinque pezzi per flauto e chitarra, Tre preludi perottavino e Fantasia concertante per flauto eorchestra d’archi.

Camillo Togni

Per una didattica rinnovata

ue le prime esecuzioni, un assoluta e una italiana, perCarlo Ciceri tra settembre e ottobre. Human Units per duesolisti, 18 voci, grande ensemble amplificato e elettronicacompare nel cartellone del 4th Ural Industrial Biennal ofContemporary Art dal 14 settembre, con repliche il 20settembre, l’11, 12, 18, 31 ottobre e il 7, 8 e 9 novembre,al Centre for Culture and Arts “Verh-Isetskiy” di Ekaterinburg(Russia), affidato ai solisti e al coro della Ekaterinburg StateAcademic Opera and Ballet Theater, Ensemble ofContemporary Academic Music InterText, sotto la direzione diMikhail Granovsky. Si tratta di un oratorio basato su un testodel giornalista del giornale dei lavoratori degli Urali NikolayKharitonov, risalente al 1932, quindicesimo anniversario dellaRivoluzione di Ottobre. Racconta le prime imprese industrialinella regione degli Urali. Su questa base la drammaturgaIrina Vaskovskaya ha realizzato un nuovo testo che CarloCiceri e Dmitriy Remezov hanno messo in musica. Avrà

invece luogo a Milano, negli spazi di BASE, per il Milano FilmFestival, la prima esecuzione italiana di Ins Wasser per vocee ensemble, il 4 ottobre, con replica il 5 ottobre a Modena,per la Gioventù Musicale d’Italia, al Teatro San Carlo, eancora il 17 ottobre, sempre per la Gioventù Musicaled’Italia, all’Auditorium di piazza Libertà a Bergamo, interpretiAnna Piroli e Barbara Brandi, voci, e l’Ensemble Sinestesiadella Gioventù Musicale d’Italia diretto da FrancescoBossaglia. Questa novità, scritta per l’Ensemble Sinestesia,impegnato nella rivisitazione della forma dell’esecuzionetradizionale, interagirà con l’improvvisazione video di VincentMoon, videomaker eclettico che nei suoi viaggi ha registratofolklore locale, musica sacra e cerimonie religiose, creandovideo musicali condivisi in rete. Di Carlo Ciceri verrà ripresa il 18 dicembre alla Haute École de Musique di Losannašìr per soprano e contrabbasso, nell’interpretazione diHélène Fauchère e Uli Fussenegger.

Industria primordialeD

Prime dal Festival di artecontemporanea degliUrali alla GioventùMusicale d’Italia

Christophe Bertrand

Il Quatuor II per quartettod’archi è stato proposto il26 settembre dall’ArdittiQuartet al Teatro Farnesedi Parma per il FestivalTraiettorie. Satka perflauto, clarinetto, violino,violoncello, pianoforte epercussione è inprogramma il 5 ottobre, conreplica il 6, al Kilbourn Halldell’Eastman School ofMusic di Rochester (NewYork), nell’interpretazionedell’OSSIA New Music.L’Ensemble Phorminxesegue Skiaï per flauto,clarinetto, violino,violoncello e pianoforte il26 novembre per larassegna Neue Musik imSudhaus a Tübingen e il 27all’Akademie für Tonkunstdi Darmstadt. EmanueleTorquati interpreterà Haosper pianoforte solo il 1°dicembre al MACRO diRoma per il Festival diNuova Consonanza.Vertigo per due pianoforti e orchestra è infine incartellone all’Herkulessaalder Residenz di Monaco diBaviera il 15 dicembre perla serie di concerti “musicaviva” nell’interpretazionedel KlavierduoGrauSchumacher (AndreasGrau e Götz Schumacher)e del Symphonieorchesterdes BayerischenRundfunks sotto ladirezione di Peter Rundel.

Carlo Ciceri

Page 15: ESZ 74 News 74_it.pdf · 2017. 9. 28. · E " ˙ˆ S˜ ˆ ˝ ˙ˆ -Notiziario quadrimestrale Echi da camera S t e f a n o G e r v a s o n i Tre novità rielaborano suggestioni eterogenee,

OTTOBRE

Maurilio CacciatoreLA VALLÉE DES MERVEILLESOpera da camera per voce narrante, flauto,clarinetto, percussioni, live electronics, video e due danzatoriTesto di Sébastien Hoffman(Nuova versione in francese e in italiano)Ostwald (Francia), Théâtre Le Point d’Eau, 1 ottobreVenezia, La Biennale di Venezia, 61. FestivalInternazionale di Musica Contemporanea, Teatro alleTese dell’Arsenale, 4 ottobreEnsemble Hanatsu Miroir

Gabriele CosmiMUSICA PER VIOLONCELLO ED ELETTRONICAVenezia, La Biennale di Venezia, 61. FestivalInternazionale di Musica Contemporanea, Sala delleColonne di Ca’ Giustinian, 3 ottobre Michele Marco Rossi, violoncelloTempo Reale, elettronica

Maurilio CacciatoreLOST IN FEEDBACKper un percussionista, performer e live electronics(Nuova versione)Venezia, La Biennale di Venezia, 61. FestivalInternazionale di Musica Contemporanea, Salad’Armi dell’Arsenale, 5 ottobre Ensemble Hanatsu Miroir

Leonardo MarinoAPNEAOpera in un atto per voci e ensemble Libretto di Alice LutrarioVenezia, La Biennale di Venezia, 61. FestivalInternazionale di Musica Contemporanea, TeatroPiccolo Arsenale, 6 ottobre Nataliia Vasyliuk, soprano (Apnea)Licia Piermatteo, soprano (Amante)Michael Taylor, controtenore (Apprendista)Timotheus Maas, baritono (Stregone)Ex Novo Ensembledir.: Filippo PeroccoAlice Lutrario, regia Lucia Menegazzo, scene

Luis de PabloFANTASÍA OCHENTONA per flauto, clarinetto, violino, viola, violoncello e pianoforteMadrid, Teatros del Canal, 8 ottobre Grupo Enigmadir.: Juan José Olives

Ivan FedeleURper orchestraEkaterinburg (Russia), Eurasia Festival, SverdlovskState Philharmony, 13 ottobre Ural Philharmonic Orchestradir.: Dmitry Liss

Valerio SannicandroTRE NUCLEIper flauto, clarinetto e violinoParma, Traiettorie, Teatro Farnese, 17 ottobre Ensemble Prometeodir.: Marco Angius

Luigi ManfrinB(L)ACKNESS… HEAVY SHININGper ensemble Parma, Traiettorie, Teatro Farnese, 17 ottobre Ensemble Prometeodir.: Marco Angius

Leonardo MarinoCANTI BREVIper soprano e ensembleParis, Conservatoire de Paris, Espace MauriceFleuret, 18 ottobre Hsiao Pei Ku, sopranoApolline Kirklar, violinoMaroussia Gentet, pianoforteRiccardo Acciarino, clarinettoLiu Fan-he, pipaChen Bai-an, dizi

Giorgio Colombo TaccaniSHEEPCOUNTERper pianoforte a quattro maniCislago (Varese), Microludi, Villa Isacchi, 22 ottobre Antonella Moretti e Mauro Ravelli, pianoforte

Javier Torres MaldonadoMÓVIL, CAMBIANTE per ensembleGuanajuato, Festival Internacional Cervantino,Teatro Juarez, 25 ottobre Klangforum Wiendir.: Bas Wiegers

Aureliano CattaneoRITOper violino, violoncello e pianoforteMadrid, Auditorio Nacional de Música, Sala deCámara, 25 ottobre Trio Arbós

Alessandro SolbiatiSTUDIO Vdalla seconda serie degli “Studi” per chitarraRoma, EmuFest, Conservatorio di S. Cecilia, 26 ottobre Arturo Tallini, chitarra

Vittorio MontaltiTUTTATTORNOper due voci e percussioniPadova, Sala dei Giganti al Liviano , 26 ottobre Simone Beneventi, percussioniNeue Vocalsolisten Stuttgart:Truike van der Poel, mezzosopranoAndreas Fischer, basso

Aureliano CattaneoSASSO NELL’OCEANOper otto voci e contrabbasso su testi tratti dalle“Lettere dal carcere” di Antonio GramsciHeidelberg, Hebelhalle Heidelberg, 29 ottobre Schola HeidelbergJohn Eckhardt, contrabbassodir.: Walter Nußbaum

NOVEMBRE

Daniela TerranovaSENTIRE CON TATTOper quartetto d’archiBologna, R. Accademia Filarmonica di Bologna, Sala Mozart, 6 novembre Quartetto Prometeo

Malika KishinoONDESper daegeum e koto Umyeon-dang (Korea), National Gugak Center, 7 novembre Naoko Kikuchi, kotoHong Yoo, daegeum

Alessandro SolbiatiNELL’ARIAper soprano e pianoforteMilano, Amici di Musica/Realtà, Museo delNovecento, Sala Arte Povera, 7 novembre Joo Choo, sopranoMarino Nahon, pianoforte

Maurizio AzzanOF OTHER SPACESper cinque strumenti spazializzatiBruxelles, Istituto Italiano di Cultura, 9 novembre Ensemble Fractales

Michele dall’OngaroSPIN OFFper flauto, clarinetto, violino, viola, violoncello e pianoforteVenezia, Ex Novo Musica, Sale Apollinee del TeatroLa Fenice, 16 novembre Ex Novo Ensemble

Pasquale CorradoSOLO IL TEMPO IIVersione per orchestraLille, Auditorium du Nouveau Siècle, 16 novembre Orchestre National de LilleJunichi Hirokami

Ivan VandorNOUVELLES ERRANCESper venti archi solisti(Nuova versione per il melologo “De rerum natura” di Roberto Herlitzka)Roma, Romaeuropa Festival - Festival di NuovaConsonanza, Teatro Vittoria, 17 novembre Roberto Herlitzka, voce recitanteOrchestra Sinfonica Abruzzesedir.: Enrico Marocchini

Prime esecuzioni asPrime esecuzioni assolutePrime esecuzioni assolute

news ESZ EdiZioni Suvini ZErboni

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Prime esecuzioni asPrime esecuzioni assolutePrime esecuzioni assoluteLuca AntignaniNovitàper flauto, clarinetto, violino, violoncello e pianoforteAnnecy, Festival “Sons d’automne”, 22 novembre Ensemble Les Temps Modernes

Mehdi KhayamiSORRISO DEL DUBBIOper flauto, clarinetto e pianoforteShiraz (Iran), Shiraz International Music Festival,Ehsan Cultural Center, Shahre Aftab Concert Hall, 22 novembre Sonar Trio:Marco Delisi, flautoRoberto D’Urbano, ClarinettoVanessa Sotgiu, pianoforte

Jean-Luc HervéNovitàper clarinetto contrabbasso e elettronicaShiraz (Iran), Shiraz International Music Festival,Ehsan Cultural Center, Shahre Aftab Concert Hall, 22 novembre Solista dell’Ensemble KNM Berlin:Theo Nabicht, clarinetto contrabbasso

Stefano GervasoniDI DOLCI ASPRE CATENEQuattro madrigali a cinque voci su testi di Toruqato Tasso(Prima esecuzione integrale) Milano, Festival di Milano Musica, Teatro Gerolamo,25 novembre Exaudi Vocal Ensemble

Stefano GervasoniTHE TRIPLE FOOLEQuattro madrigali a cinque voci su testi di John DonneMilano, Festival di Milano Musica, Teatro Gerolamo,25 novembre Exaudi Vocal Ensemble

Daniela TerranovaHINOKI (STILL LIFE)per saxofono, fisarmonica e contrabbassoMadrid, Fundación BBVA, 25 novembre Trio Feedback

Caterina Di CeccaMINIATURA No. 1 - CIÒ CHE RESTAper pianoforteTorino, Rive Gauche Concerti, Musiche in Mostra,Accademia Albertina di Belle Arti, 26 novembre Fabrizio Ottaviucci, pianoforte

Alessandro SolbiatiMI LIRICA SOMBRAVersione per sax baritono e ensembleGIF Festival GAMO International Festival, Museo del Novecento, 26 novembreMario Marzi, saxofonoEnsemble GAMOdir.: Francesco Gesualdi

Stefano GervasoniALTRA VOCE, OMAGGIO A ROBERT SCHUMANNper pianoforte e dispositivo elettronicotrasparente(Esecuzione parziale)Venezia, Ex Novo Musica, 29 novembre Aldo Orvieto, pianoforteAlvise Vidolin, elettronica e regia del suono

Gabriele CosmiMUSICA PER ORCHESTRA D’ARCHIMatera, Teatro Cave, novembre [giorno da definire]Orchestra di Matera e della Basilicatadir.: Giovanni Pompeo

DICEMBRE

Daniela TerranovaBLACK INK ON RICE PAPERper violino, viola e violoncelloDublino, Fidelio Trio Winter Chamber Music Festival,Dublin City University, Belvedere House, 1 dicembre Fidelio Trio

Eric MaestriL’OBSCURITÉ ENVIRONNANTE SE DÉCHIRE,S’ÉCLATEper oboe, violino e violaStuttgart, Italien musiziert, Haus der Musik imFruchtkasten - Landesmuseum Württemberg, 1 dicembre Ensemble Recherche

Maurilio CacciatoreSPEEDCORE APTITUDEper flauto e saxofono tenore e live electronicsKöln, 8 dicembre Ensemble Inverspace

Caterina Di CeccaMINIATURA No. 2per violino e pianoforteRoma, 54° Festival di Nuova Consonanza, MACRO, 12 dicembre Duo Ardorè:Rebecca Raimondi, violinoAlessandro Viale, pianoforte

Riccardo PanfiliABITARE LA BATTAGLIAper orchestraFirenze, Opera di Firenze, Teatro del MaggioMusicale Fiorentino, 31 dicembre Orchestra del Maggio Musicale Fiorentinodir.: Fabio Luisi

GENNAIO

Stefano GervasoniCAPRICCIO OSTICOper ensembleParis, Ircam, Centre Pompidou, Grand Salle, 13 gennaio Lemanic Modern Ensembledir.: Pierre-André Valade

Federico GardellaTWO SOULSper voce Noh e orchestra Firenze, Opera di Firenze, Teatro del MaggioMusicale Fiorentino, 12 gennaio Ryōko Aoki, voce NohOrchestra del Maggio Musicale Fiorentinodir.: Wolfram Christ

Jean-Luc HervéRETRANSMISSIONper otto voci, ensemble e lettori mp3Paris, Auditorium Marcel Landowski, 16 gennaio La Muse en Circuit, realizzazione informaticaDépartement Supérieur pour Jeunes Chanteurs,CRR de ParisEnsemble 2e2mdir.: Pierre Roullier

Stefano GervasoniALTRA VOCE, OMAGGIO A ROBERTSCHUMANNper pianoforte e dispositivo elettronicotrasparente(Prima esecuzione integrale)Torino, Unione Musicale, Teatro Vittoria, 19 gennaio Aldo Orvieto, pianoforteAlvise Vidolin, elettronica e regia del suono

Aureliano CattaneoNEBENper quartetto d’archiParis, Philharmonie 2, Cité de la Musique, Salle des Concerts, 20 gennaio Cuarteto Casals

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