Sergio Pasteris_Preparazione Al Dettato Melodico_EDIZIONI SUVINI ZERBONI-MILANO

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  • o'Sergio PasterisaI-rep&ra,zone

    al d,etao rnelod,coper I'esame d; licenzadi reoria-solfeggioe d.ettato musicale

    EDTZIONI SUVINI ZERBONI - MILANO

  • DETTATO MELODICOper l'esame di licenza

    di teoria- solfeggioe d,ettato musicale

    Sergio Pasreris

    PREPARAZIONE AL

    QUINTA RISTAMPA

    EDIZIONI SUUNI ZERBONI - MILANO

  • PREMESSA

    I. PREPARAZIONE AL DETTATO MELODICOAncoMsNro I: INrnnver,ro ot 2oARcoiuBNro II: INtpnve,llo Dr JuAncouBNro III : INtsnvALLo Dr 4'Ancoupuro IV: IxrenvArlo or 5'Ancoiunxro V: SsNsrnrr-eAncovrcuro VI: Ixranvnllo Dr 6"AncounNro VII: INrenvALLo Dr 7"AncoMeNlro VIII: Iu.rrinvlt-r-o Dr 8"AncourNro IX: DrprERrNzA TRA MoDo MRccrone E MTNoREAncourNro X; Scnu MTNoRE NATURALEAncoprBNto XI: Scele MTNoRE ARMoNTcAAncouEuro XII: Scer,a MTNoRE MELoDTcAAncoueuto XIII: Sceln cRoMATrcAAncoupNro XIV: Scnrrtunn DEL sEMrroNo

    II. AFFINAMENTO DELL'ORECCHIO ESTERNO INTERNO

    PARTE PRIMAAncoiraeNto I: Scar-B MAGGToRT E MrNoRrAnclaBNro II: INrBnvallr

    RrcoNoscrMENTo DEGLr TNTERVALLT

    Ancovr,uto III: CoxpBniuA DELLA roNerrrAncovtrNro IV: Tnranr cosrRurrE suLLE scAr-E MAGGToRT E MrNoRl

    RrcoxoscrMENTo DELLE TRIADT

    PARTE SECONDADETTATI MELODICI

    7

    Ir)21z)252l29t r) )

    371q

    41

    134517

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    72

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    PREMESSA

    II

    Sono trascorsi sei anni dal giorno in cui, notata l'alta percentuaie dei respinti nellaprova del dettato musicale (dettato melodico) alla licenza di < Teoria-Solfeggio e Dettatomusicale > presso i Conservatori e i Licei pareggiat, mi sono proposto di p-oltare, almenoin parte, un aiuto concreto ai candidati all'esame di licenza.

    -

    Si potrebbe subito obiettare che il recupero di un individuo privo dell'orecchio > efficiente sia rischioso, in quanto vemebbero a mancar. quelle doti musicalispontanee,- fo_ndamentali per intaprendere 1o studio di questa disciplina. Ci sarebbeesatto se l'educazione musicale nel nostro paese fosse impartita sino dlla scuol a matetna,invece"di.essere proposta ai

    _giovani .on .rn incompreniibile ritardo che comprometenon solo il loro orecchio mala loro formazione musicale..

    -Nella r-naggiol patte dei casi, la manc;anza dell'educazione musicale nella prima infan-

    zia f.a s che molti giovani accusino una precoce,- non perch non siano ingrado di sentire (anche se bombardati notte e giorno da rumori e... suoni) ma perch nonsono pi in grado di distinguere e quindi selezionare i suoni risperto alla loro altezza (suo-no.acuto) medio, grave) e di riprodurre, tramite la voce, un suono proposro. Tanto si scritto, tanto si detto su questo argomento che non resta che attendere un >di responsabilit da parte delle >.

    Il presente lavoro non nasce alf insegna del... < come impararc \a musica in dodicore >>... n risolve il difficile ptoblema dell'educazione dell'orecchio ma, almeno, tende amigliorarlo. Non nasce) tantomeno, come sostituzione dell'insegnante ma, piuttosto, comecoadiuvatote e guida per l'allievo. Si ratta quindi di una proposta di lairoro, di un dif-ficile lavoro di lettura, ascolto, analisi, autocritica, pazienza e voont, Solo con quesre pre-messe acquista un senso, un'utilit.

    rivolto a coloro che posseggono > (ossia per chi deve crearsi una per tutta la loro vita, convinti di quanto si sono sentiti dire, a volte-sino da bambini esovente a torto, da uno sproweduto di passaggio.

  • ,itI,

    III

    liI

    Il pi delle volte invece, la colpa da ricercare nel non .. risponda )>, noll solo daun giorno all'altro ma da un'ora alI'attra, in modo uguale. Solo quindi con un attentostudio ed un accurato esame delle voste reazioni psicofisiche, potrete condurre il vosttoorecchio ad una graduale, costante e corretta resa di percezione e quindi ottenere unapi precisa riproduzione.- -Per

    r.goir. con profitto questo metodo di studio occorre avere una buona capacitdi lettura del ritmo, delle note ed un awiamento al solfeggio cantato.

    Nella registrazione delle prime due cassette stata usata la voce umana (maschile inquanto pi ricca di armonici) piuttosto che uno strumento musicale poich molto pifacile cantare o sovrapporsi ad essa che non ad'un qualsiasi alro srumento.

    Le alue cassette presso i Conservatori e i Licei pareggiati.

    I. PnBpenAzroNE AL DETTATo MELoDrcoLa preparuzione aI Dettato melodico suddivisa in XIV argomenti ed ogni argo-

    mento comprende quatmo esercizi pi un Dettato melodico. Ad argomento scritto cotri-sponde argomento regisrato, ad eccezione del XIV non registato in quanto chiafrca lasmittura del semitono. Il metodo mpiegato ptende spunto da quello usato per lrappren-dimento delle lingue straniere che permette un controllo costante di quanto proposto.

    Iniziando dalf intervallo di seconda, si procede per gradi sino ad esaurire gli inter-valli Maggiori e minori. Preso in esame il cambiamento di modo e identificate le tre for-me della scala minore, si conclude con la scala cromatica.

    Esemplificazione del I argomento (gli altri si ripetono con identico schema)'

    70 esercizio (canto sourapposto) Cantare, sovrapponendosi alla voce guida.Ripetere quindi I'esercizio senza l'aiuto del rcgistratore.

  • N.B. La ( ') indica dove prendere f iato ( inspirazione):indicazione.

    attenersi sctupolosamente a qucsta

    2u esercizio (eco)A - ascoltare, senza cantare,B - cantate seguendo il tempo scandito dal metronomo registrato.(A: propone, B: ripete quanto proposto da A).

    30 esercizio (indipendenza uocale\A ascoltare, senza cantafe.B - cantare.B' - conffollo, senza cantare.(A propone, B non ripete pi le note ed il ritmo come all'esercizio precedente; B' ilcontrollo di B: non cantare sovrapponendosi alla voce guida registrata, in quanto ci sipotebbe non accorgere di eventuali errori ritmici e di intonazione).

    4u esercizio (canto intercotto)A cantate, sovrapponendosi allaB - non cantare ma

    vocerguida regismata.

    ese$uendo mentalmente l'esercizio scritto (educazionedell'orecchio interno).

    B' - conttollo di B. non cantareptecedente esercizio.

    swapponendosi a]la voce guida, per i motivi esposti nel

    Dettato rnelodicoDa questo momento il presente volume dovr venire usato esclusivamente per con-

    trollare quanto avrete sctitto, su carta pentagrammata, sotto dettatura della voce guidaregistrata.

    Il Dettato melodico, owiamente, non sar proposto dalla voce guida regisrata conil nome delle note ma con la sola intonazione di esse.

    Il Dettato inizia sempre dal < Do > cenftale del pianoforte - Do sotto il rigo - perIe tonalit Maggiori (compreso il IX argomento: ) e dal < la >> sotto il rigo per quelle minori.

    Si precisa che la dettatura viene realizzata cntando due misure alla voita come al-I'esame di licenza di < Teoria-Solfeggio e Dettato musicale >>.

    Schema usato per la rcalizzazione del Dettato melodico: si propone A (di due misu-re) che viene ripetuto una seconda volta, la terza volta si collega A con B, ,e cos di se-guito sino alla fine. La lettera H (due ultime misure) verr ripetuta due vcilte.

    9

  • .t

    IIJI

    lr

    l

    1)

    2)

    Aooertenze

    Si consiglia di interrompere I'ascolto ogni due misure e di cantare a voce alta, senza direil nome delle note, quanto proposto dalla voce^ guida regisrata, Si raccomanda calda-mente di dividere il tempo, nel nostto caso !, con il movimento del braccio (seguirequanto specificato nella

  • Nota beneNel < Riconoscimento degli Intervalli e delle Ttiadi >>, noterete delle variazioni di

    sonorit che''sono state volute al fine di ottenere la massima concentrazione dell'ascolta-tore, conoltrna maggiore sollecitazione dell.'orecchio esterno-interno.

    /'

    TscNrce DELL'

    Esempio: .Puntoj,staecobase ideale

    '){ -

    Ci che mi ha lasciato sempre allibito agli esami di licenza di la < fantasia gestuale > impiegata da rnolti candidati per dividereil tempo. Ho visto fare i gesti pi complicati e assurdi.mentre abbiamo a dispol?ione.unatecnic di direzione d'orcestra e di cro che risolve ogni problema inerente alla divisio-ne del tempo. Ora, non voglio arrivare a spiegazioni dettagliate reperibili su qualsiasi ma-nuale di diiezione, ma desidero semplicemente continuare nell'impegno che mi sono assun-to dando dei consigli pratici ai caididati all'esame. Ho usato il termine , petch, in questo caso, direttote ed esecutore si identificano.

    Anche r. rotr il gesto aftarc il direttore, in quanto esso non che un mezzo e nonil fine, un corretto moui-.nto del praccio contribuisce, oltre che ad ottenere la precisioneritmica, a risolvere problemi di agbgica, dinamica e quindi di interpretazione: pi si corretti nel < dirigersi > meglio vengono eseguiti gli esercizi

    I movimentid.l bracclo da m riportatl son quelli normalmente in uso nella dire-zione di orchestra e di coro, nel nostto caso ridotti all'essenziale. Viene quindi rappre-sentata graficamente solo la struttura portante della direzione e non il gesto nel suo fl'ui,r,eplastico-e

    'arrotondato. Ho scritto > e non > in quanto il primo deve partire dalla schiena e dalla spalla, senza tuttavia esseredinoccolato uoppo rigido, bensl ampio e musicale.

    Tutto il corp deve restare immobile senza, come accade il pi delle volte, scandireil tempo con il Lattito del piede o schioccando le dita, tutti gesti che contribuiscono acreare-solo confusione, distulbo e... dilettantismo. Trattando la divisione del tempo, ne-cessario prima di tutto stabilire quale sar il primo movimento del braccio.

    Immaginiamo ora di avere una d'inizio e _un e il < punto di stacco >> si

    trovano all'inciica all'altezza della viia; se seduti, sulla gamba; in enffambi i casi ad unadistanza dal corpo di 30-40 cm. circa; questo per abituare ad avere, inizialmente, un ge-sto contfollato, ampio e preciso.

    Indispensabile ad ogni inizio:dare 1'>, che si identifica

    8W

    in un'arsi (leare) seguita da unaistesi (battere).I )

    I I)

    11

    a seconda della velocit del levafe, si anticiper la velocit del brano.

  • Ogni "

    attacco "

    deve quindi essere preceduto da un ..< avviso ,r; lo stesso dicasi perogni chiusura.

    Il menme la pressione eserci-tata dai polpasrelli e il conseguente ritiro del braccio rappresentano il e 1o > daTla o ren-tennamenti.Facciamo ora una distinzione tra inspirazione nasale e ., fiato rubato ,>. La prima si

    compie, a bocca chiusa, dal naso: pi ampia rispetto al u fiato rubato )> e consiglabileper I'igiene dell'organo'vocale. II secondo si efiettua dalla bocca e si usa quando non c'il tempo necessario per f inspitazione nasale.

    12

  • EsrvplrrrcAzloNE DELI.A DIvISIoNE DEL TEMPo NEt.LE, MISURE

    PIU COMUNEMENTE USAl 'E

    I) Inizio tetico (battere) - tempo 24 ( uguale per qualsiasi misura che abbia tale inizio)

    a) levare: (

    f f i==tr f f i

    (la linea curva rappresenta il ritorno del btaccio nella posizione iniziale)

    oppufe: c)

    T3

  • a)

    II) Schema per le misure in tre e quattro movimenti:

    (destro)4

    (mancino)3

    (mancino)4

    b)

    (la posizione 1 sar pi alta di 2)

    III ) Inizio con anacrusi (levare), Pet il mancino sempre a specchio.

    continua come1

    punto

    (oestro)

    L4

    I) b oppure c continua come punto II) a

  • 3----T.t

    b- __._->2inspiraz|one Zg:::Jlrnsptrazione

    r fI

    conrinua come punto II) a I I ) bcontinua come punto

    il punto if inizio)(la x rappresenta

    W) Anausi con pausa di suddivisione seguita da una ctoma (respirazione dal naso odalla bocca).

    (visto di lato)

    (do)

    l*-----*. - : - : -)-unltnsprraztone

    .(re)continua come punto I) a oppure c

    N. B. Tranne che per i tempi in due movimenti (versione I) b), per tutte le altrenisure I'ultimo tempo dovr sempre muovemi da destra a sinista, per poi cadere sul pri-tllo tempo.

    I tenpi composti si dividono come i tempi semplici, ma l'effetto del o punto di stac-co

    ' iniziale (un lieve rimbalzo della mano) si ripete per ogni tempo della misura, anche

    s con minore intensit rispetto al punto d'inizio.

    L5

  • V) Schema per le misure in cinque e sette movimenti:

    >-+El*

  • Facciata IArgomento IArgomento IIArsomento III

    Facciata 2Argomento IVArgomento VArgomento VIArgomento VII

    Facciata 3Argomento VIIArgomento VIIIArgomento IXArgoment

  • AVVERTENZA

    Si raccomanda di usare apparecchi di riproduzione del suono (mangianastri, piastre,radioregistratori) con una meianica perfettamente funzionante, in modo particolare perquanto concerne il regolare scorrimento del nastro.

    Si consiglia vivamente di utilizzarc l'ahrmentazione eletmica della tete, invece chequella fomita dalle pile.

    inoltre indisoensabile I'ascolto a basso uolume.

    N.B. - Si precisa che la registazione della matrice originale stata efiettuata rispet-tando scrupolosamente I'esatta intonazione del La440.

    A causa del riversamento su cassetta e dell'apparecchio che vem usato per l'ascolto,l'intonazione potr subire delle variazioni. La'realizzazione dell'intero lavoro, pet chi haI'orecchio relativo, non verr assolutamente compromessa n quanto si riscontter una co-stanre nella variazione della tonalit, principio che si ispira al metodo < Cantar leggendo odi Roberto Goitre (Edizioni Suvini Zerboni, Milano).

  • PREPARAZIONE AL DETTATO MELODICO

  • Tonalit in Do maggiore - Misura sempliceAncovrenr o.{

    INTERVALLO DI 2'

    cantare sovrapponendosi alla voce guida

    ripetere I'esercizio cantando senza I'aiuto del registratore

    ascoltare senza cantare

    cantare sen4a voce guida

    ascoltate senza cafitofe-

    cantafe senza voce

    ascoltare senza cantare

    B cantare senza voce guida

    21

  • Aascolfare senza cantare

    B cantare

    ascoltare senza cantare

    B non cantare ma pensare

    A cantare

    3)A

    -t

    B cantare

    cantafe

    4)Et controllo senza cantare A cantafe

    non cantare ma ptnsare Br lontrglJo senza canfarer- -

    B non cantare ma Pensare Bt control lo senza canlare A cantare

    DEI'TAI 'O,\ l I ILOI) l ( . ( )B

    B, control lo senza cantare ascoltarg senza cantare

  • AncoupNr "

    INTERVALLO DI ]'

    cantare sovrapponendosi alla voce guida

    ripetere I'esercizio cantando senza I'aiuto del registmtore

    ascoltare senza cantare

    cantare senza voce

    ascoltare senza cantafe

    cantare senza voce guida

    ascoltare senza cantare

    cantafe senza voce

    23

  • Aascoltafe senza cantafe B cantare

    Btconffollo senza (-

    lamare -A

    ascoltare senza cantare

    8t controllo senza cantaret - - -

    B non cantafe ma afe B? conollo selzjl_caqrSle__A cantare

    non cantare ma senza cantare A cantare

    DETTATO MELODI(]OB

    controuo senza cantare-A

    ascoltare senza cantare

    non cantafe ma

    controllo senza cantare

    24

  • AncoiraeNlr ,/

    INTERVAT.(O OI +"

    cantare sovrapponendosi alla voce guida

    ripetere I 'esercizio cantando senza I 'a iuto del registratore

    ascoltare senza cantafe

    cantare senza voce

    ascoltare senza cantare

    cantare senza voce

    ascoltare senza cantare

    cantare senza voce

    25

  • A, B cantare

    3)

    1)

    ascol tare senza caniare

    B cantare

    I cantare

    pensare

    non cantare ma

    :Jlgllg senza gntlrg A ascoltare senza cantare

    B2 connollo senza-_:-- - -

    g3l!te-., A ascoltare senza cantare

    B? controllo senza cantare-r cantare

    B non cantare ma

    B? controllo senza cantare A cantare

    DE,TTATO MELODICOB

    Bt control lo senza

    canlare

    26

  • AncovrsNToINTERVALLO

    IVDI

    '"

    cantafe sovrapponendosi alla voce guida

    ripetere I'esercizio cantando senza I'aiuto del registratore

    cantafe

    cantare senza voce

    A ascohare senza cantare

    cantare

    2l

  • 3)

    4)

    ascoltare senza cantafeB cantare

    Bt controllo senza cantare - -

    -A ascoltare senza cantare

    Bj coqgq[o_segzq-c4gt4.-., A ascoltare senza cantare

    B cantare B! conftoilo t"tt"" cantarer- - . cantafe

    t\

    B' controllo senza cantareA f- ' - - '

    -

    -

    A-cantare

    contlollg sjnza cantare-

    Dh.l] 'ATO l\{ l- l-( ) l) l( .( )B

    B non cantare ma pensarel1

    A cantare- - t

    cantafe

    8't -=non cantare ma

    28

  • r )

    AncovrsNro VSENSIBILE

    cantare sovrapponendosi alla voce guida

    ripetere t'esercizio cantando senza I'aiuto del regisatore

    ascol tare

    cantare senza voce

    I canf ar(- senza voce guida

    29

  • A ,*aolrare senza canrarc I cantare

    3)ue' ! iB I controllo senza canrare

    - - - A ascoltare senza cantare

    Bt controllo senza gtals _

    A ascoltare senza cantarecantare

    4)

    B cantare Btcontrol lo senza canraret -__ _i- : - - : :_*_ _- cantafe

    B non cantare ma pensare

    It co. l t rol lo senza cantare

    -

    A cantare

    I non cantare ma pensare Bt controllo senza cantate

    I rnon cantare ma pen Bjrontglls r=ry. g"!!ale

    - -^ -,A cantare

    Dtr l ' |ATO MELODI( lOBA

  • AncoupNro VIINTERVALLO DI "

    cantare sovrapponendosi al la voce guida

    ripetere I'esercizio cantando senza I'aiuto del registtatore

    ascoltare senza cantare

    cantare senza voce

    ascoltare senza cantafe

    cantafe senza voce

    za cantae

    cantare senza\voce

    3r

  • ascoltafe senza cantafeB cantare

    t controllo senza cantare A ascoltare senza cantare

    Btcontrollo senza gryale_ A ascoltare senza canrare

    Bt conttollo senza cantareI r - - - -1- I cantare

    B non cantare.ma Pensare

    Bt controllo senza cantare

    A cantareflt controllo senza cantare"^r--

    - -

    t/t''rln-lct lvlEI-ODI(.oa

  • AncourNro VIIINTERVALLO DI 7"

    cantare sovrapponendosi alla voce guida

    ripetere I'esercizio cantando senza I'aiuto del regisffatore

    4 ascoltare senza cantare

    cantare senza voce

    A ascoltare senza canrare

    cantare senza voce guida

    ascoltare senza cantare

    cantare senza voce

    33

  • t )

    4)

    Aascoltare senza cantare

    U +' '

    B t controllo senza cantare

    B cantare

    B cantare

    cantare

    B cantare

    -

    A ,ascoltare senza cantare

    {tS""tdlS senxagat!{e- rA. ascoltare senza canrare

    Bt controllo senza cantare cantare

    B'non cantare ma pensareA

    q rrb' control lo senza cantare A cantare

    D non cantare ma pensare^r_.-----

    ,F'controllo senza cantare _ A canrare

    r - -=-- - - - - l

    i nt'tt ',,tt() NrELoDICOiB

    34

  • 1)

    AncovrENto VIIIINTERVALLO DI 8'

    cantare sovrapponendosi al la voce guida

    ripetere I 'esercizio cantando senza I 'a iuto del registratore

    + ascoltare senza canrare

    4 ascol tare senza cantare

    cantare senza voce

    cantare senza voce guida

    A ascoltare senza canrare

    cantare senza voce guida

    35

  • Aascoltare senza cantare

    I t controllo senza cantareal-

    B cantare

    -A ascoltare senza cantare

    3)

    B cantare

    B cantare

    non cantare ma pensare

    Bjcgngolo_genza cantare_, 4 ascoltare senza

    B'controllo senza canrare cantare

    B' non cantare ma pensare

    cantare

    4)A

    B

    Bt controllo senza cantare AA f-- - l - - cantafe

    B'conffollo senza cantarer - -

    -A cantare

    B non cantare ma pensafe B t controllo senza cantare-ffi---*-'l

    DETTATO MELODICOB

    --

    A cantare

    a\

    36

  • Anconaesro IXDIFFERENZA TRA MODO MAGGIORE E MODO MINORE

    cantare sovrapponendosi alla voce guida

    ripetere I'esercizio cantando senza I'aiuto del registratore

    A ascoltare senza canrare

    canmre senza voce

    ascoltare senza canare

    cantare senza

    A ascoltare

    cantare senza voce guida

    37

  • Aascl tare senza cantare

    I t control lo senza canfare A ascoltare senza canrare

    B cantare

    3)

    I cantare

    A cantare 3 t controllo senza cantare

    B'norr cantare ma pensare

    cantare

    A

    4)

    non cantare ma pensare Bt conrol lo senza cantare

    n o t_r c a n 13rr:jx3 peljl re*t

    I t controllo senza cantare-! A cantare

    l ) l : ' l i , \ l ( ) \ l t_ lB

    . ( )

    I t control lo senza cantare ascoltare senza cantare

    canf are

    conrrollo:e1zx cgtt jje_ _

    E -.,

    A cantare

    ( ) t ) t (

    38

  • AAncoupuro XSCALA MINORE NATURALE

    ripetere I'esercizio cantando senza I'aiuto del regisftatore

    ascoltare senza cantare

    cantare sovrapponendosi alla voce guida

    cantare senza voce

    ascoltare senza canlare

    canfare senza voce

    ascoltare senza cantare

    cantare senza voce

    39

  • Aascoltafe senza cantare

    B cantare

    B' conftollo senza cantare

    Bt conttollo senza cantafe a ascoltare senza-.1 - - cantare

    B cantare

    3)

    It controllo senza cantare

    cantare

    DE,TTATO MELODICO

    8

    cantafe

    cantare

    A cantare

    A

    R t cnffollo senza cantare-^__=-_-__-_*-__

    B non cantare ma pensare

    40

  • AncoivrBNro XISCALA MINORE ARMONICA

    cantare sovrapponendosi alla voce guida

    ripetere I'esercizio cantando senza I'aiuto del registratore

    ascoltare senza cantare

    cantare senza voce

    A ascoltare senza cantare

    cantare senza voce guida

    A ascoltare senza cantare

    cantare senza voce

    4r

  • 3)A

    ascoltare senza canrare

    Br , cntroll_orenza calrglg

    B cantare

    B cantare

    It controllo senza cantare

    I cantare

    -

    A "r"oltare

    senza cantafe

    8/ conFollo senza cantare cantare

    4,)

    non cantare ma pensare

    I ) r i l ' l 'A ' l 'o, \1 F.L( )Dt( . ( )E

    42

  • Anconanruro XIISCALA MINORE MELODICA

    cantare sovrapponendosi alla voce

    esercizio cantando senza I'aiuto del regisratore

    4 "r .ol t rre

    senza cantare

    I cantare senza voce

    $ ascolrare senza cantare

    ripetere I'

    cantare

    cantare senza voce

    43

  • A B cantare

    ascoltare senza cantafe

    Bt controllo senza cantare A ascoltare senza cantare

    B' controllo senza canrare canmre

    A cantafe

    DETTATO MELODICOB

    3)ascoltare senza cantafe

    B cantare

    B cantare

    Bt controllo senza cantare

    t^

    non cantafe ma

    controllo senza cantare

    A cantare

    44

  • AncoprsN'r'o XIIISCALA CROMATICA

    ripetere I'esercizio cantando senza I'aiuto del registratore

    ,{ ascoltare senza cantare

    cantare sovrapponendosi alla voce guida

    e, Cantare senza vOCe

    ascoltare senza cantare

    cantare senza voce

    ascoltare senza cantare

    cantare senza voce guida

    45

  • + ascoltare senza cantare

    Bt controUo scnza cantare- f -

    A 25sshxre senza cantare

    Bl coqgll5entcag -., A ascolrare senza canrare

    Bt control lo senza cantare cantare

    B, non cantare ma pensare

    I cantare

    3)

    4)

    a cantare

    cantare

    8t control lo senza cantare-A

    cantare

    non cantare ma pensare

    l) lr ' f" l 'A'fO \,1 trLODI(,o3

    A cantare

    B'conmollo senza grl141e_ A canrare

    46

  • Ancovr,Nro XIVSCRITTURA DEL SEMITONO

    Semitono: la pi piccola distanza fra due gradi congiunti

    semitono diatonico: i due suoni hanno nomi diversi.

    semitono cromatico: i due suoni hanno lo stesso nome.

    Scala cromatica (c = cromatico; d : c l iatonico)

    La scala cromatica ascendente e discendente formata da ) semitoni cromarici e 7 semi-toni diatonici.

    Norma generale: per la formazione dei semitoni si adopera ascendendo il segno delle alte-razioni ascendenti (diesis), discendendo quello delle alterazioni discendenti (temolle).La scala cromatica appartiene al

  • I .

    a)

    Uso oBt- SEMIToNo

    quando la sensibile

    DIATONICO

    sale alla tonica:

    b) nella risoluzione della tonica

    c) nella scala minore armonica discendente:

    d) nelle note di volta superiori e inferiori:

    e) quando le note successive conducono a una tonalit dtesizzata;

    f) quando la nota, che precede il semitono, salta provocando un intervallo dissonante:

    -.

    I I . Uso DEL SEMIToNo cRoMATIco

    a) nei cambiamento di modo:

    48

  • b) quando le note successive conducono ad una tonalit bemollizzata:

    I

    l ) dal

    grado: I

    nome: Tonica

    -

    Dal V al VI gtado della scala occorre, invece, sofiermarsi per una pi lunga e det-tagliata spegazione, in_ quanto le norme che regolano l'Armoni .i-Jit";;rano un usodiverso nella scrittura del semitono da quello .rprto all'inizio nella esposra all'inizio:

    ilI WVVIilsopra VN VIII

    sensibile Tonicarsotto sopra

    tonica mediante clominante Dominante domi-,ante

    Specchietto delle

    l

    1,

    I

    intervallo di j" M * 3" m - triade Maggioreintervallo di j'm + l" M - triade minoreintervallo di 3" M + j 'M

    -- tr iade Eccedente

    ntervallo di J" m * j'm = triade Dirninuita

    2) dal VI al V

    3) dal III al II

    49

  • La sensibile si trova sul VII grado e nella triade del V grado (Dominante). Non ha que-sta funzione nella triade del III grado della scala maggiore.Risolvendo la triade, la sensibile sale alla tonica: (qui non ha funzione di sensibile)

    Specchietto del circolo delle quinte

    in senso orario: tonalit con i diesis) (in senso antiorario: tonalit con i bemolli).Leggendo ora in senso antiorario le tonalit con i diesis, avremo ogni domnante che ti-solve sulla propria tonica.Fa fl dominante di Si; Si dominante di Mi, e cos via.

    Sovrapponendo alla triade del V grado (Dominante) un intervallo di 3'minore, for-miamo una quadriade e precisamente l'accordo di 7' di Dominante di Do Maggiore:

    la settima scendeIa sensibile sale

    VIrisoluzione

    Nella tonalit di Do Maggiore, il Sol la dorninante ed il Re la dominante di Sol:

    IvIII

    Tonica(T) Dominante Doppia Dominante(D) di Do (DD) di DoTonica Dominante Dominante

    di Do di Sol

    50

  • ma bens

    .n quanto i l fa f ; dovrebbe r isolvere sul Sol, in questo caso sott inteso:

    :on l'elisione del Sol avremo:

    roEare, quindi, come il < sil passaggio quindi dal V al

    SopranoContralto

    TenoreBasso

    >> sia la sensibile di Do eIV erado della scala non

  • AFFINAMENTO DELL' ORECCHIO ESTERNO-INTERNO

  • Ancouprrto I

    SCALE MAGGIORI E MINORI

    Scala; successione d.i otto suoni consecutiui, ascendenti o discendenti, in ord'ine di toni

    e sernitoni.1 - cantare, dicendo il nome delle note, la scala ascendente e discendente

    di Do mag-

    glore.(-Do centrale)

    nome Tontca - soPl Itonir a

    II

    nrediante

    m

    sotfodominante

    IV

    Dominante

    V

    sopradominante

    VI

    sensibile

    VII

    T

  • b) scala minore armonica (si consiglia, oltre a cantare lenote, di precisare, contemporaneamente, il nome delle

    scale dicendo il nome delleahenzioni)

    tono Iintervallo 2" M

    c) scala minore melodica

    l2

    2"mI

    2^M

    l

    2"M

    l

    2^Mr r l' ,22"E

    l

    2"MI

    2^M

    (Il rapporto degli intervalli uguale per tutte le scale

    Esercizio:1 - a) Scrivere, seguendo l'ordine dei

    nelle tre forme.b) Scrivete, seguendo l'ordine dei

    nori nelle tre forme.2 - Cantare, dicendo il nome delle note, tutte le scale Maggiori e minori, nelle re forme,

    precisando, contemporaneamente, il nome delle alteruzioni (sviluppo dell'orecchioesterno).

    3 - Ripetere il tutto, intonando mentalmente (quindi senza cantare) le scale Maggiori eminori, nelle re forme, precisando, contempofaneamente, il nome delle alterazioni(sviluppo dell'otecchio interno).

    diesis, le scale Maggiori e le relative scale minori

    bemolli, le scale Maggiori e le relative scale mi-

    56

  • TAVOLA DEGLI

    AncoA,reNro II

    INTERVALLI

    INTERVALLI ASCENDENTI E DISCENDENTI

    Maggiori - M

    ;ci 4 toni e I sem. t. diat

    {>

    ( iust i * ( Diminuit i - f)

    II

    Ecredenti * E,

    -wv -{> '-- l+v-

    ( suoni omologhi) I tono e sem. t. cronl

    2 tom e 3 sem, t, diat 4 toni , I sem, t . d iate 1 sem. crom.

    5 toni , 1 sem. t . d iate I sem. t . crom.

    -> {>5 toni,2 sem. t. diat

    e 1 sem. crom.

    unlsono( non c' intervallo )

    5tonielsem

    t. d iat .

    I tonoe I senr

    4 toni e 2 sem. t

    5 toni e 2 sem. t. diat. 4 toni e 3 sem t. t l iat

    I sem. t . crom.

    I sem. t. diat

    2 sem. t . d iat . I 2 toni e I sem. t . cronr

    2 toni e 1 sem. t. diat. I tono e 2 sem. t. diat. 2 toni, 1 sem. t. diar.e 1 crom.

    +- -->

    J toni e 1 sem. t. diat. 2 toni e2 sem, t . d iat . | ) roni , l sem. r . d jat .e 1 sem, t, crom.

    J toni e 2 sem. t. diat.

    I toni e I sem. t , d iat .

    Interuallo: distanza lra due suoni di dioersa altezza

    57

  • Riassumendo: gli intervalli di 2"-1"-(r"-7' sono Maggiori e minori, gli inrervalli di4"-5"-8" sono Giusti. Tutti gli intervalli, indistintamente, possono essere Diminuiti e Ec-cedenti, pi che Diminuiti e pi che Eccedenti, ecc.

    Iniziando da un qualsiasi suono i rapporti della ..tavola" degli intervalli sono idenrici.

    EsercizioScrivere, nell'ambito dell'intervallo di oltava, intervalli ascendenti e discendenti pre-

    cisandone, per scritto, la classificazioneEsempio:

    RICONOSCIMENTO DEGLI INTERVALLI

    a) si suona un intervallo.b) udito I'intervallo, fermare l'ascolto.c) ripeterlo ad alta voce senza specificate il nome delle note. Sempre ad alta

    dire la natura dell'intervallo.Esempio (Do cenrale)

    b) fermare I'ascolto c) voce.^ffi#!r=i-------u--

    2" Maggiore

    Evitare nel modo pi assoluto di individuare I'intervallo tramite >.Esempio (Do centrale)

    Alf inizio di questo studio, come gi scritto nella presentazione, si tentati di en-ffare in > con quanto registrato, evitando di fermare I'ascolto. Si consi-glia di non usare questo ptocedimento in quanto crea una tensione nervosa che, oltre adanneggiare il fisico e la mente, non assolutamente utile al nosro scopo. necessariorammentare che solo con ranquillit e setenit, volont e pazienza I'orecchio por per-cepire pi prontamente i suoni che non sotto tensione ed eccitazione.

    58

  • i - La tastiera del pianoforte viene divisa in tre zone; si suonano intervalli che non iniziano solo dal Do centtale, ma da un qualsiasi suono.

    estensione: a) zona Media^o--{fr:-:---'[

    -[ff-::-:- {T

    In ogni zona vengono suonati degli intervalli che dovrete riconoscere come propostoall'esempio 3. Intonate, sempre nell'ambito del registro vocale, qualsiasi intervallo propo'sto, tasferendolo di ottava.Esempio (Do terzo spazio)

    Consigli per i prossimi esercizia) ascoltare f intervallob) fermare l'ascoltoc) riproporre, ad alta voce, I'intervallo (o i me suoni nel caso della triade).

    Attenzione: inizialmente rcalizzare questi me punti raolto lentamente. Solo quandonon si commetter pi nessun errore, eseguire, ad occhi chiusi, su uno stumento qualsiasi(in questo caso nella zona Media), intewalli ascendenti e discendenti. A seconda dellostrumento impiegato, stabilire le tre zone. Procedere quindi come segue:1) suonare l'intervallo2) ripropotlo con la voceJ) riconoscerlo e classificarlo

    Per le ffiadi usare uno strumento a tastiera.Nota bene: ad ogni ripasso della materia, si dow impiegare sempre meno tempo nel

    rcalizzarc ogni singolo esercizio, sino ad arivarc a non fermate pi I'ascolto. Si raccoman-da di procedere gradualmente e con rigoroso autocontrollo, uno studio aftettato pregiu-dica il tutto.

    A partire da questo esercizio, sino alla fine della prima parte, ogni singolo eserciziodovr essere realizzato come sopra indicato.6 - a) zona Media - intewalli ascendenti (inizio Do centrale).

    f \ l IDt zona .frcuta=&+I?ltr=:-_-:=+

    c) zona Grave

    -e

    59

  • pianoforte voce voce

    ^

    cantare ^

    Ie

    5 ";#.". ' j ;"=-;j; 5:

    Intervalli discendenti (inizio Do terzo spazio).

    2^m 5^G 3^m 3^M

    g"G 7"M

    Per I'intervallo di 6' minore discendente si propone il seguente esercizio che, con l'al-lenamento giornaliero, dovr ridursi ad una razione di secondo. (Anche se questoespediente pu far sorridere i pi < fortunati >, si ritiene sia un utile esercizio per{amlliarizzarsi con gli arpeggi,

  • b) zona Acuta

    9s2

    6"m

    5"G

    ntervalli discendentiI

    ==1 :

    g"G

    7^m

    sopra il rigo).

    6"m

    2^m

    7"M

    2^M g"G

    lli ascen

    e

    g4"G

    .o,

    (inizio Do, cinque tagli

    +0.=. l r -=

    (inizio Sol

    g

    il rigo)'.$e b

    6"M 2"M

    2um

    bo

    7^m

    b9

    4^G

    2

    5"G 3^m 7^M 3^M 6'M

    1,2 - c) zona Grave - intervalli ascendenti (inizio Do sotto il rigo in chiave di basso).

    1. Si volutamente evitato di scriveretagli addizionali.

    per abituare chi studia alla lettura delle note con i

    61,

  • LJ - Intervalli discendenti (inizio Re terzo rigo in chiave di basso).

    2"m 5^G 2^M -4^G6 J ' ,M g"GE

    I punti: a), ,V), c) sono da ripetere sino a quando non si giunga ad individuare pron-

    tamente I'intervallo, ovviamente senza leggere gli esempi. Si consiglia, dopo uu"r "rcltutoripetutamente tutti gli intewalli secondo I'ordine sopra proposro: zon Media, Acuta,

    Grave, di alternare a piacere le >. Per ultimo rcalizzaili tramite

  • INsrsruIr DEGLr TNTERVALLT E DELLE zonr (inizio Fa primo spazio)

  • AncorsNto III

    CoNrenue DELLA ToNALTT

    18 - Un esercizio indispensabile per affrontare con sicurezza iI dettato melodico lo sta-bilire, cantando inizialmente sempre ad alta voce, l'ambito di una tonalit per mez-zo dei seguenti gradi della scala.Esempio (Do centrale).

    Se avete a disposizione un qualsiasi stumento, prendete I'intonazione della primanota: Do centrale. In mancanza di uno sttumento procuratevi un tubetto ad ancia batten-te (corista), la cui vibrazione vi dar il la' (secondo spazio), Ottenuto questo suono, in-tonatelo, scendete al Sol ed iniziate il seguente esercizio.

    Tonalit Maggioti

    Esempio (La seconda spazio)

    Ist

    #LI

    4#

    i{i

    -.tt!I

    64

    (') Indica dove prendere fiato. Si consiglia di cantando il nome delle alterazioni.

  • TO

    Tonalit minori

  • 19 - Un altro esercizio per la conferma delle tonalit Maggiori e minori il seguente:

    Tonalit Maggiori

    66

  • Tonalit minori

  • buona abitudine, prima di iniziare un solfeggio cantato, eseguire la conferma del-la tonalit: l'intonazione del brano ne trarr sicuro vantaggio. Le < funzioni tonali >>,inf.atti, riguatdano i gradi principali, diventano per I'esercizio quello che le colonne por-tanti sono per un edificio.

  • Aneol,ru.r{to IV

    TRIADI COSTRUITE SULLE SCALE MAGGIORI E MINORI

    20 - Accordo: il risultato della contbinazione sirnultanea di almeno tre suoni (triade).Su ogni gtado della scala Maggiore si costuisce una miade.

    gradol VII VIII(I)

    riadeM

    Lo stesso viene fatto sulla scala minore armonica (non > in quanto pri-va di sensibile).rado I II VtI urr (D

    uiadem

    SPECCHIETTO DELLE TRIADI

    Intervalli: I M + 3 m : triade Maggiore>> 3 m * 3 M * triade minore>> 3 M + 3 M : riade Eccedente>> 3m * 3 m - triade Diminuita

    Ora, con il sistema delle < zone )> si propongono le miadi; inizialmente eseguite informa arpeggiata per distinguerne meglio i suoni, in seguito ad accordo.

    Si consiglia, dopo aver fermato I'ascolto, di cantare i tre suoni componenti \a Ta-de senza dire il nome delle note. indi classificarla.

    VIVrym

    IV

    69

  • 2l

    RICONOSCIMENTO DEI,LE TRTADT

    Ttiadi Maggiori e minoria) zona Media ( inizio Do centrale)

    triade M

    22 - zona Acuta (inizio I)o sopra il rieo)

    23 - c) zona Grave (inizio Do sotto il rigo in chiave di basso).

    24 - Tadi Diminuite ed Eccedentia) zona Media (inizio Si terzo rigo).

    70

  • 25 - b) zona Acura ( in iz. io

    triadeD

    26 - c) zona Grave (inizio Do sotto

    triade E

    INsmnaE DELLE TRIADI E DELLE zoNE

    71

  • PARTESECONDA

    DETTATIMELODICI

    Consigli: inizialmente si riascoltino le due misute pi di quanto viene proposto dal-la rcgisttazione. Questo per i primi 30 dettati, quindi riprendere dal n. 1. Si dovr giun-gete, sempre gradualmente e con rigoroso autocontrollo, alla rcalizzazione dei dettati me-lodici scoltando solo quanto proposto dalla registrazione. Uno studio alftettato pregiu-dica il tutto. Si proceda poi allo stesso modo iial n. )L al n. 40.

    Si raccomanda vivamente di procedere come segue:a) Ascoltare la tonalit e la frazione, prepararsi. a dividere il tempo con il braccio.b) Udite le due misure, fermare I'ascolto e riproporle ad alta voce (senza interrompere il

    movimento del braccio).c) Scrivere quanto ascoltato.

    (Ricordars che, inizialmente, si possono riascoltare le due misure pi di quanto vieneproposto dalla registrazione).

    d) Solo quando si raggiunget la capacit di scrivere i dettati con un minimo di errore,si eseguir il punto b) < mentalmente > (senza interrompere il movimento del btac-cio).

    e) Al termine di ogni dettato si proceda all'auto-cortezione confrontandolo con le rcaLiz-zazoni date.

    .

    Tonalit MaggioriDal n. L al n. 7 sono rcizzati per gradi congiunti. L'ultima nota della seconda mi-

    sura identica alla prima della terua misura. Come nella prima cassetta, vengono dettatedue misure alla volta, indi si ripetono e infine si uniscono le prime due (A) alle due suc-cessive (B), cosl di seguito sino alla fine.

    Si fa presente che all'esame di licenza non c' obbligo, da parte della commissione, diindicare la tonalit ed il tempo. Pu essere fatto sentire solo il cenrale (corista) el'arpeggio della tonalit telativa al dettato. Gli esercizi precedenti sul riconoscimento de-gli intervalli e delle triadi servono anche a questo scopo. Di solito la nota iniziale laTonica ma pu essere anche la 3" o la 5", come pure I'inizio pu essere >(protetico) o con una pausa sul primo tempo forte (acefalo).

    72

  • (con intervallo di l")

    (con intervallo di 4')

    (con intervallo di 5')

    (con intervallo di 6')

    74

    A (con intervallo di 7" e 8")

  • I onal l ta

    (con intervallo di l")

  • A (con intervallo di 4")

    (con intervallo di 5")

    (con intervallo di 6")

    A (con intervallo di 7" e 8")

    Dal n. 23 in poi l'ultima nota della seconda misurale alla prima nota della terza misura. Saranno usati tuttidiscendenti, tonalit maggiori e minori.AB

    poff essere o non essere ugua-gli intervalli sia ascendenti che

    76

  • 2t

    26

    27

    28

    2gII

    Si aggungono alterazioniziale. Non vengono pi dette

    SolM-mim-SolM

    e modulazioni ai toni relativi con ritorno alla tonalit iniIe lettere A-B-C-D.

    rem-FaM-rem

    DoM-SolM-rem-DoM

    SibM-dom-SibM

    solm-SibM-solm

    77

  • FaM-solm-FaM

    Dal n. 31 alla fine il metronomo non pi regisrato.

    ReM-sim-ReM

    dom-fam-LabM-dom

    32

    LaM-fa$m-LaM

    sim-ReM-mim-stm

    MiM-fa$m-MiM

    78

  • MibM-dom-MibM

    LabM-sibm-LabM

    fam-LabM-fam

    fa$m-sim-fa$m

    dof lm-MiM-dof im

    79

  • w