Esperienze e metodi didattici (Norma Sartori)

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Esperienze e metodi didattici XXIII congresso CSeRMEG 28-29 ottobre 2011 Norma Sartori

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XXIII Congresso CSeRMEG 28–29 ottobre 2011 ACUZIE E CRONICITÀ NELLE CURE PRIMARIE: organizzazione, formazione e ricerca - www.csermeg.it

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Esperienze e metodi didattici

XXIII congresso CSeRMEG

28-29 ottobre 2011

Norma Sartori

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La medicina generale

• Identità professionale dei MMG ancora in corso di definizione

• Sindrome di serie B (Valcanover-Parisi) non sempre “risolta”

• Aiutanti degli specialisti

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La formazione per la MG

• L’animatore di formazione (anno ’80): ponte tra specialista e MMG

• Figura subordinata

• Riconosciuta solo la funzione ancillare, di “servitore” in aula

• Disatteso il riconoscimento dei compiti progettuali

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La formazione specifica in MG

• Aiuta a riconoscere la specificità della MG

• Rafforza il MMG nel suo compito di trasmettere ai colleghi giovani il suo sapere e ad accoglierli nella comunità di pratica

– Tutor

– Docente

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Aspetti istituzionali della professione

• Riconoscimento accademico

• Percorso formativo specifico ed esclusivo

• Controllo del reclutamento e della formazione

• Spazio professionale di esclusiva competenza

• Discrezionalità (controllo dei protocolli e metodologie

della pratica professionale)

(Elliot Freidson)

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ma…

• Processi di apprendimento dell’adulto ignorati e disattesi (tutti noi sappiamo la noia)

• Normativa sulla docenza: ogni regione ha regole e modalità diverse. Non esiste una scuola per i docenti o i formatori, solo corsi multiformi e diversi da regione a regione.

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Esperienze personali … con marchio CSeRMEG

• Docenza nelle scuole di Formazione Specifica a futuri medici

• Corsi tutor in diverse regioni italiane• Corsi su “La metodologia della formazione in

sanità”per animatori di formazione in diverse regioni italiane

• Corso pilota (Lecce) per MMG docenti sulle tecniche formative

• Esperienze minori: università, corsi per collaboratrici di studio, corsi sulla relazione medico-paziente

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Il discente non è una tabula rasa, parto dalla sua conoscenza - esperienza

Apprendimento significativo(senza paura delle emozioni)

Metodo costruttivista (cambiare il programma in itinere)

Apprendimento come cambiamento e progetto per il futuro

Framework, setting, conduzione d’aula(approccio narrativo + restituzione)

Il filo rosso

Approccio olistico

La collaborazione di gruppocome meta-obiettivo

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“Se dovessi condensare in un unico principio l’intera psicologia dell’educazione direi che il singolo fattore più importante che influenza l’apprendimento sono le conoscenze che lo studente già possiede. Accertatele e comportatevi di conseguenza nel vostro insegnamento”

D.P. Ausubel, 1968Educational Psychology. A cognitive view

LA TEORIA DI AUSUBEL

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Alcuni metodi

• Problem Based Learning• Mappe concettuali• Tecnica del gruppo nominale• Role play• Paziente simulato• Presentazione reciproca• Buzz group• Lavori di gruppo• Focus group• Tecnica dell’apprendimento

significativo Tecnica dell’acquario

• La ricostruzione del percorso logico

• Approccio narrativo• Tecniche della tutorship:

– Contratto formativo– Briefing e debriefing– Consulenza formativa

• Feed back• Didattica tutoriale• …

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Elementi base dei 3 metodi

• Sono tutte tecniche interattive• La funzione del docente (tutor d’aula/conduttore) è

simile• Si tratta di tecniche di gruppo in cui il discente è

sempre protagonista• Favoriscono apprendimento significativo• Favoriscono lo sviluppo di un atteggiamento

collaborativo (mai competitivo)• Utilizzate per obiettivi didattici diversi• Applicate in contesti diversi (formazione specifica e/o

continua)

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Problem Based Learning

• Si usa soprattutto con gli studenti o gli specializzandi, non nei corsi di educazione continua

• Stimola la cura dell’auto-formazione molto “mirata” (solo ciò che è essenziale per fare il medico e solo ciò che il discente non sa)

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E’ un metodo educativo che stimola gli studenti a “imparare ad imparare”, lavorando in modo cooperativo, in

piccolo gruppo, per trovare soluzioni a problemi reali (Barbara Duch)

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CasoProblema/iLacune formativeObiettivi didattici Studio individuale

Soluzioni insieme e condivisione delle conoscenze

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Il docente

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L’errore del docente

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Valori aggiunti

• “Decision making with inadeguate data, when no more is available at the time, in an important skill” (Barrows)

• Muovere i primi passi nella ricerca sul campo (far nascere domande)

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Mappe cognitive/concettuali/mentali/causali

La mappa serve per visualizzare con un colpo d’occhio dei concetti chiave e le relazioni che li lega tra loro e ad altri elementi nell’ambito di un processo di apprendimento.

Formativo è il processo che conduce alla costruzione della mappa

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ricorrenze

collaborazione

gruppo

Apprendimentosignificativo

Discentiprotagonisti

Docente(tutor)

neutrale Soluzioni mai date

Auto-formazmirata

Autoriflessione

PBL

MAPPE

TRE METODI A CONFRONTO

Consenso

GRUPPO NOMINALE

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Mappe concettuali

• Possono essere fatte in piccolo gruppo o in plenaria (o individualmente)

• L’argomento può essere proposto dal docente o emergere da brainstorming

• Riflettere, tirare fuori e scrivere i concetti chiave

• Individuare le relazioni che legano i concetti chiave, continuando a lavorare in piccolo gruppo o in plenaria (lavagna con velcro o a fogli mobili)

mappe concettuali - Sartori

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Obiettivi:

• Offrono un percorso di auto-riflessione per un gruppo di lavoro – sulle teorie in uso,

– auto consapevolezza e descrizione di mission, ruoli professionali,

– riflessione e descrizione di problemi,

– condivisione di conoscenze,

– valutazione di un percorso formativo (quello che ho imparato, quello che non ho capito)

– individuazione di obiettivi e/o bisogni formativi , ecc

mappe concettuali - Sartori

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La tecnica del gruppo nominale

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Obiettivi

• generare idee • discuterle nel gruppo • identificare quelle prioritarie

• ridurre al minimo gli effetti delle dinamiche di gruppo (leadership, di coalizzazione di interessi e di coerenza dell’individuo con le proprie idee)

• generare consenso nel gruppo attorno ad un tema superando la logica della maggioranza-minoranza

• pervenire alle decisioni che meglio riflettano il pensiero di tutto il gruppo (dare voce a tutti, misurare l’accordo dei singoli professionisti rispetto ad un tema)

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Fasi della tecnica

1. Elaborazione individuale2. Registrazione su lavagna (o pc)3. Discussione4. Selezione dei “primi dieci”5. Attribuzione individuale di priorità Scegli i “primi dieci” e

vota attribuendo 10 punti al più importante, 9 al successivo e così via fino a 1 punto al meno importante Non attribuire due volte lo stesso valore!

6. Break7. Discussione sui “primi dieci”8. Attribuzione individuale di priorità. Attribuisci 100 punti al

più importante e un valore tra 0 e 100 ai rimanenti 9

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RIASSUMENDO

PROBLEM BASED LEARNING

MAPPE COGNITIVE TECNICA DEL GRUPPO NOMINALE

STUDENTI E SPECIALIZZANDI

TUTTI TUTTI ,MA SOPRATTUTTO GRUPPI CON LEADER E TURBOLENZA. GRUPPI MOLTO NUMEROSI

PROMUOVERE L’AUTOFORMAZIONE

AUTORIFLESSIONE, DESCRIZIONE, INDIVIDUARE BISOGNI …

OTTENERE CONSENSO DIGRUPPO DANDO VOCE A TUTTI

DOCENTE ASTENUTO DOCENTE GARANTEDELL’OBIETTIVO DIGRUPPO

DOCENTE MODERATORE E GARANTE DEL METODO

NATO IN AMBITO MEDICO BIOLOGIA POI FILOSOFIA E SCIENZE SOCIALI

NATO IN AMBITO DELLE SCIENZE SOCIALI

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Non solo apprendere cose nuove, ma utilizzare la conoscenza e l’esperienza pregresse (integrandole alle nuove acquisizioni) in modo nuovo per ottenere risultati nuovi in gruppo.

Come è stata l’esperienza di Lecce:

la creazione di un gruppo di docenti della scuola,

per stendere insieme un programma

(utilizzando tecniche didattiche innovative )

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Se metti in una stanza 100 persone con intelligenza superiore alla norma e impedisci la comunicazione tra loro, non otterrai gli stessi risultati, in termini di creatività e produzione di nuove idee, che mettendo in una stanza 10 persone con intelligenza mediocre, ma permettendo l’interazione tra loro (“… L’intelligenza è collettiva …” Matt Ridley)

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Grazie per l’attenzione