Esperienza Prof.ssa Bortolini

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PROGETTO LAUREE SCIENTIFICHE PROGETTO LAUREE SCIENTIFICHE Processi di Polimerizzazione Processi di Polimerizzazione docenti: Prof. O. Bortolini Dr. L. Maiuolo Dr. A. Tocci

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PROGETTO LAUREE SCIENTIFICHEPROGETTO LAUREE SCIENTIFICHE

Processi di PolimerizzazioneProcessi di Polimerizzazione

docenti: Prof. O. Bortolini

Dr. L. Maiuolo

Dr. A. Tocci

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� Sono composti organici le cui molecole sono costituite da numerose unità strutturali simili concatenate.

� Si formano per reazione di polimerizzazione da sostanze più semplici dette: monomerimonomeri.

� Monomero : sostanza le cui molecole relativamente semplici hanno la possibilità di reagire in modo da concatenarsi tra loro con legami primari covalenti e produrre delle macromolecole.

POLIMERI

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CLASSIFICAZIONECLASSIFICAZIONECLASSIFICAZIONECLASSIFICAZIONECLASSIFICAZIONECLASSIFICAZIONECLASSIFICAZIONECLASSIFICAZIONE

• In base ai monomeri costituentiIn base ai monomeri costituentiIn base ai monomeri costituentiIn base ai monomeri costituenti• Naturali o sinteticiNaturali o sinteticiNaturali o sinteticiNaturali o sintetici• In base al metodo di preparazioneIn base al metodo di preparazioneIn base al metodo di preparazioneIn base al metodo di preparazione• In base alle proprietà e da un punto di In base alle proprietà e da un punto di In base alle proprietà e da un punto di In base alle proprietà e da un punto di vista vista vista vista industriale e tecnologicoindustriale e tecnologicoindustriale e tecnologicoindustriale e tecnologico• In base alla strutturaIn base alla strutturaIn base alla strutturaIn base alla struttura

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IN BASE AI MONOMERIIN BASE AI MONOMERIIN BASE AI MONOMERIIN BASE AI MONOMERIIN BASE AI MONOMERIIN BASE AI MONOMERIIN BASE AI MONOMERIIN BASE AI MONOMERI• Unità uguali tra loro (monomero A) si legano formando Unità uguali tra loro (monomero A) si legano formando Unità uguali tra loro (monomero A) si legano formando Unità uguali tra loro (monomero A) si legano formando un un un un omoomoomoomopolimeropolimeropolimeropolimero

----AAAA----AAAA----AAAA----AAAA----AAAA----•D D D D ueueueue o più monomeri diversi (monomeri A e B ) si legano o più monomeri diversi (monomeri A e B ) si legano o più monomeri diversi (monomeri A e B ) si legano o più monomeri diversi (monomeri A e B ) si legano in sequenza tra loro formando un in sequenza tra loro formando un in sequenza tra loro formando un in sequenza tra loro formando un cocococopolimeropolimeropolimeropolimero

----AAAA----BBBB----AAAA----BBBB----AAAA----BBBB----

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POLIMERI NATURALI POLIMERI NATURALI POLIMERI NATURALI POLIMERI NATURALI POLIMERI NATURALI POLIMERI NATURALI POLIMERI NATURALI POLIMERI NATURALI

Polimeri naturaliPolimeri naturali

Proteine: enzimiProteine: enzimiseta, fibre muscolariseta, fibre muscolari

Polisaccaridi:Polisaccaridi:cellulosa, amidocellulosa, amido

Acidi nucleiciAcidi nucleici

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POLIMERI SINTETICIPOLIMERI SINTETICIPOLIMERI SINTETICIPOLIMERI SINTETICIPOLIMERI SINTETICIPOLIMERI SINTETICIPOLIMERI SINTETICIPOLIMERI SINTETICI

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Le materie plastiche o resine sintetiche, secondo la norma UNI

4266/70, sono quei materiali artificiali con struttura macromolecolare che in determinate condizioni assumono una

consistenza plastica, subendo variazioni permanenti di forma.

La prima materia plastica di grande successo fu la celluloide, messa

in commercio nel 1869. Si fece ricorso ad essa per la fabbricazione

di protesi dentarie, di materiali isolanti, di palline da ping pong, ma

soprattutto ha avuto impiego di grande risonanza come supporto di

pellicole cinematografiche, tanto che, ancora oggi, l’ambiente del

cinema viene etichettato come ”il mondo della celluloide”.

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La celluloide si ottiene da una soluzione di nitrocellulosa (concirca l’11% di azoto), con canfora , in presenza di alcol etilico:

La celluloide è un materiale trasparente, incolore, termoplastico, ma altamente infiammabile ed è per questo motivo che è stato sostituta

dagli acetati di cellulosa nella fabbricazione di pellicole cinematografiche.

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POLIISOPRENE

Uno dei polimeri naturali più noti è la gomma naturalela gomma naturale, ovvero il poliisoprene. Gli antichi Maya e gli Aztechi lo raccoglievano dall'albero della gomma (hevea) e lo usavano per fare stivali impermeabili e palle che usavano per giocare ad un gioco simile al basket. Questo è ciò che chiamiamo elastomero, cioè, un materiale in grado di riprendere la sua forma dopo essere stato stirato o deformato. Di norma, la gomma naturale viene reticolata al fine di conferirle migliori proprietà elastiche.

Colombo di ritorno dal Nuovo Mondo fece conoscere agli europei in prodotto noto

come “Cahutchu” legno piangente, che possedeva proprietà elastiche

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CH2

C C

CH2

CH3 H

CH2

C C

CH2

CH3 H

CH2

C C

CH2

CH3 H

CH2

C C

CH2

CH3 H

poli-cis-isoprene: prodotto dalla pianta Hevea Brasilensis

Il poliisoprene è un polimero realizzato da un monomero contenente doppi legamicarbonio - carbonio. Il poliisoprene si può raccogliere dalla linfa dell'albero della gomma, ma si può anche ottenere per via sintetica, mediante la polimerizzazione

di Ziegler-Natta.

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PREPARAZIONEPREPARAZIONEPREPARAZIONEPREPARAZIONEPREPARAZIONEPREPARAZIONEPREPARAZIONEPREPARAZIONE•Per addizionePer addizionePer addizionePer addizione

•Si ottiene per successiva Si ottiene per successiva Si ottiene per successiva Si ottiene per successiva sommasommasommasomma di un monomero di un monomero di un monomero di un monomero all’altro secondo una modalità ripetitivaall’altro secondo una modalità ripetitivaall’altro secondo una modalità ripetitivaall’altro secondo una modalità ripetitiva•La reazione è innescata da una specie reattiva (radicale, La reazione è innescata da una specie reattiva (radicale, La reazione è innescata da una specie reattiva (radicale, La reazione è innescata da una specie reattiva (radicale, carbocationecarbocationecarbocationecarbocatione, , , , carbanionecarbanionecarbanionecarbanione) che somma in modo ) che somma in modo ) che somma in modo ) che somma in modo ricorsivoricorsivoricorsivoricorsivouna molecola di monomero spostando il centro di una molecola di monomero spostando il centro di una molecola di monomero spostando il centro di una molecola di monomero spostando il centro di reattività alla estremità a mano a mano che la molecola reattività alla estremità a mano a mano che la molecola reattività alla estremità a mano a mano che la molecola reattività alla estremità a mano a mano che la molecola cresce.cresce.cresce.cresce.

•Per condensazionePer condensazionePer condensazionePer condensazione•Due o più diversi gruppi funzionali Due o più diversi gruppi funzionali Due o più diversi gruppi funzionali Due o più diversi gruppi funzionali reagisconoreagisconoreagisconoreagiscono per per per per costituire un nuovo legame perdendo una molecola di costituire un nuovo legame perdendo una molecola di costituire un nuovo legame perdendo una molecola di costituire un nuovo legame perdendo una molecola di piccole dimensioni (acqua)piccole dimensioni (acqua)piccole dimensioni (acqua)piccole dimensioni (acqua)•La condensazione avviene in modo La condensazione avviene in modo La condensazione avviene in modo La condensazione avviene in modo ricorsivoricorsivoricorsivoricorsivo creando creando creando creando una catena molto lunga per unione di catene più corte.una catena molto lunga per unione di catene più corte.una catena molto lunga per unione di catene più corte.una catena molto lunga per unione di catene più corte.

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POLIMERI DI ADDIZIONEPOLIMERI DI ADDIZIONE

POLIETILENEPOLIETILENE

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le particolarità del polietilene ….le particolarità del polietilene ….

• resistenza all’abrasione ;

• elevata flessibilità;

• non si corrode;

• leggerezza;

• l’esposizione alle normali variazioni ambientali di T non ne causa la degradazione;

• resistenza ai raggi U.V.con l’aggiunta di uno stabilizzante;

• povero conduttore di elettricità; infiammabile;

• materiale completamente atossico;

In commercio viene anche chiamato politene.In commercio viene anche chiamato politene.

• buona resistenza con unavasta gamma di prodotti;

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Polimero linearead alta densitàalta densità viene

utilizzato perfinoper la produzione di

giubbotti antiproiettile

Polimero ramificatoa bassa densitàbassa densità viene utilizzato

per la produzione di :sacchi, imballaggi, contenitori

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POLIPROPILENE PP

Ha un doppio utilizzo, come plastica e come fibra. Come plastica viene utilizzato per

realizzare oggetti come i contenitori per alimenti lavabili in lavapiatti, in quanto non si

fonde al di sotto dei 160°C. Come fibra il polipropilene viene utilizzato per realizzare

moquettes per interni ed esterni, il tipo che trovate intorno alle piscine e nei minigolf.

E' ottimo per i rivestimenti esterni in quanto è facile da colorare, e in quanto non

assorbe l'acqua come il nylon.

Il polipropilene si può ottenere dal monomero di propilene grazie alla

polimerizzazione di polimerizzazione di ZieglerZiegler--NattaNatta e alla polimerizzazione catalizzata da e alla polimerizzazione catalizzata da metallocenimetalloceni.

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POLIMERIZZAZIONE ZIEGLER-NATTA (Nobel 1963)

Gli elettroni del doppio legame C-C possono essere utilizzati per riempire l'orbitale-d vuoto del titanio.

CATALIZZATORE A BASE DI TITANIO

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migrazione

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Limiti

La polimerizzazione Ziegler-Natta è un modo eccezionale per ottenere i polimeri dai

monomeri idrocarburici come etilene e propilene. Ma non funziona con altri tipi di

monomeri. Ad esempio con questa polimerizzazione non possiamo realizzare il

polivinilcloruro.

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I tipi di polipropilene ….I tipi di polipropilene ….

Moplen:Moplen: utilizzato come materia plastica

Meraklon:Meraklon: utilizzato come fibra sintetica

Moplefan:Moplefan: sotto forma di film per imballaggio

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POLIVINILCLORURO PVC

Il polivinilcloruro è la plastica conosciuta come PVC. Di PVC sono fatti i tubi in plastica

comprese le tubazioni di casa e le grondaie. Il PVC è usato per fare il linoleum del

pavimento. Negli anni '70 il PVC era spesso usato per fare le capotte delle auto Il PVC

resiste a due cose : il fuoco e l'acqua. Si ottiene per polimerizzazione Si ottiene per polimerizzazione radicalicaradicalica

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Il PVC: una delle materie plastiche più diffuse e utilizzate al mondo in migliaia di applicazioni, dall’edilizia all’imballaggio alimentare e

farmaceutico, dai presidi medico-chirurgici a materiali per la protezione civile, moda e design.

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Si ottiene dalla polimerizzazione dello stirene (vinilbenzene) CSi ottiene dalla polimerizzazione dello stirene (vinilbenzene) C66HH55--

CH=CHCH=CH22 che è un monomero che polimerizza con grande facilità, che è un monomero che polimerizza con grande facilità,

anche spontaneamente.anche spontaneamente.

POLISTIRENE (o POLISTIROLO) PS

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le particolarità del polistirene ….le particolarità del polistirene ….

• é un prodotto termoplastico, limpido e trasparente;

• ingiallisce lentamente alla luce;

• È un ottimo isolante elettrico e trova larghe applicazioni a tale scopo.

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……. è composto per il 98% da aria!!!. è composto per il 98% da aria!!!

• ottime capacità di assorbimento degli urti;

• igienico;

• riciclabile dopo l'uso;

•ottime proprietà isolanti.

• resiste all'acqua, all'umidità, al sale, a diversi tipi diacidi e alla maggior parte degli olii;

• non utilizza più dello 0,1% della produzione mondiale di petrolio;

il POLISTIRENE il POLISTIRENE

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POLIMERI VINILICI E LORO IMPIEGOMolti tipi di etilene sostituito (monomeri vinilici) subiscono polimerizzazione radicalica per

dare polimeri con gruppi sostituenti disposti regolarmente lungo la catena principale:

Fibre, collantiPolialcol vinilicoAlcol vinilico

Vernici, collantiPoliacetato di vinileAcetato di vinile

Articoli modellanti, vernici

Polimetilmetacrilato

PMMA Plexiglas, lucite

Metilmetacrilato

FibreOrlon, AcrilanAcrilonitrile

Valvole, guarnizioni, rivestimenti

TeflonTetrafluoroetilene

Schiuma e oggetti modellanti

PolistirenePS (Styron)

Stirene

Isolanti, pellicole, tubature

Policloruro di vinilePVC

Cloroetilene(Cloruro di vinile)

Finiture per auto, corde, fibre per tappeti

PolipropilenePP

Propene(Propilene)

Imballaggi, bottiglie, cavi isolanti, pellicole,

fogli

Polietilene PEEtilene

ImpieghiNomi commercialiFormulaNome monomero

H2C CH2

H2C CH(CH3)

H2C CH(Cl)

H2C CH(C6H5)

F2C CF2

H2C CH(CN)

H2C C(CH3)COOCH3

H2C CH(OCOCH3)

H2C CH(OH)

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POLIMERI DI CONDENSAZIONEPOLIMERI DI CONDENSAZIONE

Due o più gruppi funzionali diversi reagiscono per costituire un nuovo legame perdendo da molecole di piccole dimensioni

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Il polimero mostrato è il polietilentereftalato o PET, poiché è formato da gruppi di

etilene e da gruppi di tereftalato.

E’ la tipica plastica delle bottiglie d'acqua e di altre bevande gassate.

Viene inoltre utilizzato per film per alimenti, palloni sonda, tessuti, bicchieri.

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POLIAMMIDI (nylon)POLIAMMIDI (nylon)I nylon un altro esempio di polimeri per condensazione. Sono anche detti poliammidi, per il caratteristico gruppo ammidico presente nella catena

principale. Per questo motivo, e grazie al fatto che la catena principale del nylon è così regolare e simmetrica, i nylon sono spesso cristallini, e formano delle fibre

molto buone.

I nylon si possono ottenere dai cloruri di diacidi e

diammine. Il nylon 6,6 si ottiene a partire

dall'adipoil cloruro e dall'esametilendiammina.

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Il nylon nell'immagine è chiamato nylon 6,6, perché ogni unità ripetitiva della

catena polimerica ha due sequenze di atomi di carbonio lunghe appunto sei

atomi. Altri nylon possono presentare un diverso numero di atomi di carbonio in

queste due posizioni.

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Il primo prodotto fabbricato in nylon è stato lo spazzolino

da denti (1938)

Seguito dalle calze da donna (1940).

La prima fibra completamente sintetica si afferma rapidamente sul mercato, spodestando la costosa seta.

Prodotti commerciali

Proprietà: ingualcibile, resistente agli strappi e allo sfregamento, alle muffe, ai batteri

e agli insetti, in grado di assorbire l’umidità senza riportare danni, di sopportare il

ferro da stiro fino a 180 ºC e il lavaggio anche a 100 ºC, il nylon sembra non patire

tutti gli inconvenienti della seta, della lana e del cotone.

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Nel corso della II guerra mondiale, la produzione di nylon vennedirottata verso scopi bellici - i paracadute, per esempio, erano in nylon.

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RACCOLTA E RICICLAGGIORACCOLTA E RICICLAGGIO

In Italia la plastica rappresenta il 16% degli RSU. Dato che carta e cartone

raggiungono il 28% capiremo perché è all'ordine del giorno il problema

dell'impatto ambientale di contenitori e imballaggi usa e getta in carta e

plastica. Insieme nel 1995 rappresentano il 44% del totale in peso degli RSU e

oltre il 50% del volume (nel 1975 rappresentavano meno del 20% del totale)!

Se la plastica viene bruciata nell'inceneritore c'è il pericolo che si liberino

nell'atmosfera sostanze dannose per la nostra salute, come la diossina; se si

accumula in discarica la ritroveremo per sempre nell'ambiente ed anche

l'interramento può liberare sostanze nocive come Cl2 e metalli pesanti, che

possono essere già presenti nel composto o essere contenuti nei pigmenti usati

per colorare e stampare l'oggetto.

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La plastica non è tutta uguale: sono diversi i gradi di pericolosità e di

riciclabilità.

P.V.C. Cloruro di polivinile. E' il tipo di plastica più pericoloso. É' un polimero con buona permeabilità all'acqua e ai gas, per questo è il più diffuso nelle applicazioni biomediche (fiale, sacche per drenaggi,

cateteri, ecc.) e nel settore dell'edilizia. Viene utilizzato anche per le bottiglie, flaconi di detersivo, shampoo, cosmetici, sacchetti della spesa, confezioni delle uova e dei cioccolatini. Per le sue caratteristiche

il P.V.C. è difficilmente riutilizzabile. Uno smaltimento non corretto può essere molto pericoloso: la combustione del PVC libera composti cancerogeni a base di cloro (diossine e furani) e genera acido

muriatico in forma gassosa, uno dei responsabili delle piogge acide.

P.E. Polietilene. I principali manufatti in polietilene sono: sacchetti per la spesa e per la spazzatura, flaconi di shampoo, detersivo, ecc., teloni agricoli, taniche, tappi per spray, secchi per vernici e per la

spazzatura. É un materiale straordinariamente riciclabile grazie alla facilità di riutilizzo degli scarti di produzione e alla sua scarsa degradabilità.

P.P. Polipropilene. É impiegato nel settore medico (siringhe monouso), in quello degli elettrodomestici e per la fabbricazione di stoviglie e secchi per vernici e spazzatura.

I principali tipi di manufatti in P.P. sono: bicchieri di plastica, yogurt, nastri adesivi, bottiglie, ecc.Insieme al P.E. costituisce il 60% della plastica contenuta nella spazzatura.

P.E.T. Polietilene tereftalato. Il P.E.T. è la tipica plastica delle bottiglie d'acqua e di altre bevande gassate.Viene inoltre utilizzato per: film per alimenti, palloni sonda, tessuti, bicchieri.

P.S. Polistirene. Nella sua forma espansa è impiegato nell'edilizia per il suo potere isolante. I principali manufatti in P.S. sono: astucci, scatole, sottotorte, contenitori per formaggi, vaschette per frigoriferi,

giocattoli, pettini, articoli musicali, ecc.

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RECUPERORECUPERO

RICICLO MATERIALERICICLO MATERIALE RECUPERO ENERGETICORECUPERO ENERGETICO

COMBUSTIBILICOMBUSTIBILIALTERNATIVIALTERNATIVI

RICICLO FISICORICICLO FISICO

RICICLO CHIMICORICICLO CHIMICO

Riciclo della PLASTICARiciclo della PLASTICA

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Riciclo della PLASTICARiciclo della PLASTICARICICLAGGIO FISICORICICLAGGIO FISICO

La plastica viene raccolta attraverso il reparto di La plastica viene raccolta attraverso il reparto di rigenerazione e viene divisa per polimero. rigenerazione e viene divisa per polimero.

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Riciclo della PLASTICARiciclo della PLASTICARICICLAGGIO FISICORICICLAGGIO FISICO

Gli scarti delle plastiche provenienti dai centri di Gli scarti delle plastiche provenienti dai centri di raccolta vengono lavati e si tranciano finemente per raccolta vengono lavati e si tranciano finemente per mezzo di una macchina. In parte umidi vengono mezzo di una macchina. In parte umidi vengono immessi in una pressa (immessi in una pressa (estrusoreestrusore) dove sono portati a ) dove sono portati a temperatura di fusione. Il pastone che ne viene fuori temperatura di fusione. Il pastone che ne viene fuori passa in delle macchine diversificate che preparano passa in delle macchine diversificate che preparano sacchi neri per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, sacchi neri per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, tubi di seconda scelta per l’irrigazione, manichette tubi di seconda scelta per l’irrigazione, manichette per l’irrigazione a pioggia, ecc.per l’irrigazione a pioggia, ecc.

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Riciclo della PLASTICARiciclo della PLASTICARICICLAGGIO CHIMICORICICLAGGIO CHIMICO

E’ una tecnologia ancora in fase sperimentale che punta E’ una tecnologia ancora in fase sperimentale che punta ad ottenere, con un percorso inverso a quello di ad ottenere, con un percorso inverso a quello di polimerizzazione dal quale nascono le plastiche, i polimerizzazione dal quale nascono le plastiche, i monomeri di partenza utilizzabili per la produzione di monomeri di partenza utilizzabili per la produzione di nuova plastica.nuova plastica.

Page 39: Esperienza Prof.ssa Bortolini

Riciclo della PLASTICARiciclo della PLASTICARECUPERO ENERGETICORECUPERO ENERGETICO

Prevede di riutilizzare l'energia contenuta nei rifiuti Prevede di riutilizzare l'energia contenuta nei rifiuti plastici, che le deriva dagli idrocarburi, ed é plastici, che le deriva dagli idrocarburi, ed é interamente sfruttabile. Ottimo interamente sfruttabile. Ottimo conbustibileconbustibile..

PlasticaPlastica

IdrocarburiIdrocarburi

EnergiaEnergia

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Il P.E. riciclato viene utilizzato per la realizzazione di contenitori per

detergenti con uno strato di materiale riciclato pari al 25% della

bottiglia. Altri utilizzi riguardano tappi e pellicole per sacchi della

spazzatura.

Il P.E.T. riciclato viene utilizzato (mischiato con il polimero

vergine) per la produzione di nuovi contenitori trasparenti per

detergenti. Altri possibili campi di applicazione sono quelli della fibre

per realizzare, ad esempio, imbottiture, maglioni, pile, interni per

auto.

Il P.V.C. riciclato viene impiegato prevalentemente nel settore edile

per la produzione di piastrelle, tubi, raccordi, ecc.

La plastica riciclata eterogenea, invece, viene impiegata di solito

per la produzione di elementi di arredo urbano (panchine, recinzioni),

giochi per bambini, cartellonistica stradale.

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PLASTICHE DA RICICLOSETTORI DI SVILUPPO

• Arredo urbano e segnali sostituzione del legno (HDPE, LDPE, PP)• Arredi per esterni sostituzione legno (HDPE, LDPE, PP)• Membrane impermeabilizzanti costruzioni civili (LDPE, PET)• Sacchi per rifiuti RSU, RD (LDPE, HDPE)• Scatole, contenitori, composter per pubblica amministrazione (HDPE)• Tubazioni per acque reflue (HDPE, PP)• Floro-vivaistica, orticoltura vasi, (HDPE, PP, PP, PS)• Cancelleria penne, buste, per PP. AA. (LDPE,HDPE)• Auto copriruote, condotti per aerazione, tappeti

(PP, HDPE, PET),• Compositi legno/plastica (50%) finestre, palizzate,barriere fonoassorbenti• Fibre tappeti, membrane (PET)

Riciclo della PLASTICARiciclo della PLASTICA

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Reazione:

( ) ( )( ) ( ) ( )[ ] HClNHCH-NH-CO-CH-CONHCH-NHCl-COCH-CO-Cl 2422222 nnn

2664

+−−−→−+−

(Cloruro di adipoile) (Esametilendiammina) (Nylon 6-6) AcidoCloridrico

Reagenti:Cloruro di adipoile EsametilendiamminaCicloesano Acqua distillata Idrossido di sodio

Strumentazioni:

(Tossico) (Tossico)

Becher Pipette Bilancia

Uncino di rame

Suggerimenti:

• Indossare il camice • Usare i guanti

Beute

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• Soluzione acquosa al 5 % di esametilendiammina (EMD):

10.009.50.5

VTOT [ml]mH2O [g]mEMD [g]

10.008.002.0

VTOT [ml]mH2O [g]mNaOH [g]

• Soluzione acquosa di NaOH al 20 %:

10.009.50.5

VTOT [ml]VC6H12 [ml]VCDA [ml]

• Soluzione in cicloesano di Cloruro di adipoile (CDA) al 5 %:

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�Versare 10 ml di soluzione acquosa al 5 % di EMD in un

becker da 100 ml.

�Aggiungere 10 gocce di soluzione acquosa al 20 % di NaOH.

�Nello stesso becker, tenuto leggermente inclinato, lungo la

parete, versare con cautela 10 ml della soluzione in cicloesano di

CDA al 5 %.

�Si formano due strati e si osserva l’immediata formazione di

una pellicola di polimero all’interfaccia liquido-liquido.

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�Lavare il filo con acqua distillata e lasciarlo asciugare su di un

pezzo di carta assorbente.

Attenzione: non tirare il filo troppo rapidamente altrimenti si spezza.

�Con un uncino di rame, staccare delicatamente dalle pareti del

bicchiere i fili di polimero. Poi, agganciare la massa al centro e

sollevarla lentamente in modo che la poliammide formi un filo

continuo.

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Firma del docente

Firma dell’assistente di laboratorio di chimica

Data, firma dell’alunno, classe, sezione

Osservazione e giudizio del docente

Risultati e grafici

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� Indossare il camice

� Portare sempre gli occhiali di sicurezza

� Non portare alla bocca niente

� Proteggere le mani dagli agenti corrosivi e tossici

� Molta cautela ed assenza di fiamme nella manipolazione di liquidi infiammabili

Page 50: Esperienza Prof.ssa Bortolini

� Avvertire l’insegnante in caso d’incidente

� Non lavorare in laboratorio da soli

� Maneggiare con attenzione le apparecchiature di vetro

� Capelli lunghi raccolti sulla nuca

� Minimizzare l’inquinamento dell’aria e dell’acqua

� Estintore, uscite di sicurezza

� Tenere ogni cosa pulita e in ordine

Page 51: Esperienza Prof.ssa Bortolini

� Carta, stracci, guanti monouso, ecc.

� Vetro

� Solventi

� Prodotti chimici

� Scarti infiammabili

� Acidi e basi

� Sostanze nocive

� Sostanze che reagiscono violentemente con H2O