Esperienza - ANLAMensile di attualità, cultura e informazione n. 1/2015 Anno 65° - Poste Italiane...

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Mensile di attualità, cultura e informazione n. 10/2013 Anno 63° - Poste Italiane S.P.A. - spedizione in abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma1, DCB Roma - 2,50 - Contiene IP Tassa pagata Mensile di attualità, cultura e informazione n. 1/2015 Anno 65° - Poste Italiane S.P.A. - spedizione in abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma1, DCB Roma - 2,50 - Contiene IP Tassa pagata Esperienza Esperienza Organo ufficiale dell’Anla, Associazione nazionale Seniores d’Azienda 2015 insieme VERSO NUOVI TRAGUARDI

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EsperienzaEsperienzaOrgano ufficiale dell’Anla, Associazione nazionale Seniores d’Azienda

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di Franco Panzolini

Al pari di ogni capodanno, avremmo preferito iniziarecon qualche spunto di ottimismo sul nuovo anno,considerato che è il nono dall’inizio della crisi. Invece,purtroppo, dobbiamo limitarci a riaffrontare la crisi,

non solo economica, ma come al solito anche morale e politica,quindi ad appellarci al nostro e all’altrui coraggio di cittadinionesti e di buona volontà.Certo, le notizie che ci sono pervenute non sono buone, leavremmo volute positive e cariche di speranza per il rilancio delnostro Paese. Al contrario, sembra che siamo (ancora) ridottialla “povera Italia”: un Paese sospeso tra incertezze e timori,fermo e congelato in attesa che la crisi passi, con i capitali –specie quelli umani - immobilizzati e inutilizzati (48° RapportoCensis), consumi fermi e investimenti a picco, con previsionepessimistica del nostro Pil, tasso di disoccupazione in aumento,in particolare quella giovanile (dati Istat); c’è inoltre la assillantepressione della Commissione europea, che ci tiene sempre sottoesame e minaccia procedure di infrazione se non riduciamo ildebito pubblico, a costo di aumentare ulteriormente la pressionetributaria, tanto a loro non interessa se noi cittadini finiamo inelemosina, basta che i loro affari migliorino per fruttare nuoviguadagni a spese dei più deboli.C’è poi l’evidenza della povertà in aumento, perfino quella deibambini: in Italia vivono in situazione di povertà relativa quasidue milioni di minorenni, circa il 17,6% di tutti i bambini e gliadolescenti, di cui il 7% si trovano in condizioni di povertà as-soluta (dati Istat e ministero della Salute).C’è infine la corruzione dilagante negli affari pubblici, sempresotto i nostri occhi per cui basta solo un richiamo, ne parlanodiffusamente tutti i mass media: a parte la universale e giustacondanna morale, bisogna osservare che corruzione e burocraziafanno aumentare gli sprechi e mancare il recupero della produt-tività, costringendo il Governo a ricercare la copertura dei costiche non riesce a ridurre, tagliando sui servizi e sulle pensioni,cosa che porta a deprimere ulteriormente i consumi e quindil’economia.Infine, purtroppo non a chiusura dell’elenco impietoso dei nostriguai, c’è la grave crisi delle famiglie, cioè dell’istituto della fa-miglia, da sempre sostegno non solo economico della nostra so-cietà, in continua fase di recrudescenza e di attacchi dei nemicidel benessere sociale.Quale dunque, e ci siamo limitati a citare in poche parole le no-tizie più significative, l’immagine del nostro Paese all’avvio delnuovo anno? Non è un quadro molto rasserenante. Riportiamociancora all’indagine Censis: in Italia viviamo tutti o quasi in con-dizioni di precarietà, la maggioranza della popolazione ha pauradi sprofondare nella povertà, il drammatico calo della natalità,che comprime ogni possibile visione del futuro, è conseguenza

delle ristrettezze economiche. In simile contesto, di un Paesebloccato (o seduto su se stesso), la soluzione per superare lostallo è affidata, da una parte, all’esigenza di un salto di qualitàdella politica, incaricata di trovare soluzioni per liberare le molteenergie positive, dall’altra parte, al coraggio e all’impegno diciascuno di noi a qualsiasi livello di “rimboccarsi le maniche” e“lavorare contro corrente”.Sul versante della politica, evitando di contare sull’appoggiodegli altri partner europei (anzi, non curandosene), il Governodeve prendere misure sufficienti e coraggiose, anche “non con-venzionali” (del tipo di rigetto della dottrina del bilancio in pa-reggio ad ogni costo) per far ripartire il processo della ripresa.Sul versante individuale, abbiamo, e dobbiamo ancora una voltaascoltare, i messaggi di Papa Francesco, riferendoci al suoappello rivolto nello scorso novembre sul piano dell’etica alParlamento europeo per ritrovare gli ideali dei Padri fondatori,che seppero lavorare insieme per favorire la pace in nome delrecupero della dignità della persona e la promozione dei dirittiumani, e per l’impegno di portare speranza e incoraggiamentoper vincere tutte le paure che l’Europa e il mondo stanno attra-versando.In particolare per il nostro Paese, nel suo recente messaggio al“Festival della famiglia” il Papa ha affermato che “il futuro del-l’umanità passa attraverso la famiglia e pertanto bisogna per-metterle di svolgere il ruolo che le compete”; ma ha precisatoche la famiglia “ha anche dei doveri verso la società e deveoffrire la sua collaborazione al servizio della comunità”.Possiamo concludere che, se ci mettiamo il nostro coraggio in-dividuale e familiare, nonché una carica di fiducia in noi stessi,possiamo sperare di poter superare gli ostacoli e le difficoltà in-combenti e dare un contributo al rilancio del Paese. Il 2015potrà finalmente registrare in Italia, con la partecipazione ditutti, cittadini e istituzioni, il passaggio ai quei valori che final-mente segneranno l’uscita dalla crisi. n

CORAGGIO!

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PINIONI0

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SOMMARIOESPERIENZA n.1-2015

DIRETTORE RESPONSABILEFranco Panzolini

CONSULENTE EDITORIALE Antonello Sacchi

HANNO COLLABORATO Guglielmo Carretti, GianniCiaccasassi, Francesca Curcio, MarcoCurri, Elena Grazini, Annalisa Gatti,Terenzio Grazini, Giorgio Grosso, IlCruscante, Mario Lizza, MauroMasini, Fausto Pansini, FrancoPanzolini, Alice Paradisi, AntonelloSacchi, Ermete Trismegisto, RiccardoTucci jr

GRAFICA Annalisa Gatti

IMPAGINAZIONE Roberta Greco

SEGRETERIA DI REDAZIONEElena Buccini

RESPONSABILE DELLE ATTIVITÀ EDITORIALITerenzio Grazini

EDITORE e PUBBLICITÀ DIRETTAA.N.L.A. Associazione Nazionale Seniores d’AziendaVia di Val Cannuta, 182 00166 RomaTel. 06/86321128 r.a. Fax 06/86322076e-mail: [email protected] www.anla.it

FOTOLITO La Prestampa s.r.l. -00040 Ariccia (Rm)

STAMPAPunto Web s.r.l. - 00040 Ariccia (Rm)Autorizzazione Tribunale Roma19/5/1977 n. 16824

PRESIDENTE NAZIONALE Antonio Zappi

VICEPRESIDENTE VICARIO Vincenzo D’Angelo

VICEPRESIDENTISalvatore AllegriTeresa Spampanato, Gino Toffoli,

SEGRETARIO GENERALE Terenzio Grazini

VICESEGRETARIO GENERALE Letizia Lotito

u

OPINIONICoraggio! ................................................................................ 3

TACCUINO ANLADalla Presidenza nazionale .................................................. 9

APPROFONDIMENTIProcesso di programmazione ............................................ 12

SOCIETÀPrevidenza: Tutto pensioni 2015 ........................................ 14Legale: Il divorzio “breve” .................................................. 16Fisco: Il nuovo ISEE in vigore dal 1° gennaio .................... 17Le nuove regole della legge di Stabilità ............................... 18Dai lettori ............................................................................ 20Posta condominiale: Il condominio non ha personalità giuridica, ma quasi ................................................................ 22

LAVORODagli archivi di Esperienza: 1955 n. 3 .............................. 23

CONCORSO NAZIONALE ANLA

PROSA E POESIA EDIZIONE 2015 ............................................... 24

EDITORIALE

ATTUALITÀGiorgio Campanini:

Alla ricerca del bene comune

3062015: Porta un’amicoin Anla

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Tiratura media copie 100.000

Finito di stampareil 02-01-2015

Federazione Italiana Editori Giornali

A.N.L.A.Iscritta al n. 22 del registro

delle Associazioni di Promozione Sociale.Iscritta al n. 988/2014 del Registro Persone GiuridicheCodice Fiscale: 80031930581

Abbonamenti Annuo euro 25,00 (estero euro 35,00). Una copia euro 2,50 (estero euro 3,50). Iversamenti vanno effettuatia mezzo di c/c postalen. 77884005intestato a: Anla, Via di Val Cannuta00166 Roma.Iva assolta dall’Editore aisensi dell’art. 74, 1° comma lett. c) Dpr 633/1972 e successive modificazioni.

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Anla via di Val Cannuta 182 Roma

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EsperienzaEsperienzaOrgano ufficiale dell’Anla, Associazione nazionale Seniores d’Azienda

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Nel 2015 come Associazione proseguiremo con ulteriore convincimento il camminotracciato dal Convegno di Bergamo alla luce delle rinnovate sollecitazioni che

la società civile ci rivolge. Camminiamo insieme verso i comuni obiettivi con la determinazione di attrarre a noi quanti più amici possibili: solo un’Anla forte

e al passo con i tempi può tutelare in ogni sede la persona e i diritti dei più avanti in età

Appunti di viaggio: Le pietre di Barumini e altro ancora

Age Platform Europe: Anla e l’Europa

BORSE DI STUDIO“Ing. Riccardo Tucci” ......................................................... 26

ATTUALITÀ27 gennaio: Il giorno della Memoria ................................... 28Libro di Anla: 70 anni dalla fine della II Guerra Mondiale .... 28Censis: Altro che un costo: le funzioni economiche e sociali dei longevi .............................................................. 29Sport: Champions ................................................................ 34

CULTURALa nostra lingua: Il lessico dei leader politici ..................... 39Appuntamenti ..................................................................... 40

BENESSEREMedicina: Dopo Natale + passi - grassi! .............................. 42Psicologia: Come cambiano le parole .................................. 44

LE NOSTRE RUBRICHEAlmanacco Barbanera......................................................... 47Filatelia: Il lavoro italiano alto sul mondo ........................... 48In tavola: Tempo di carnevale .............................................. 49Enigmistica: Cruciverba ...................................................... 50

ATTUALITÀ TEMPO LIBERO3236

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Questa Presidenza considera pertanto oltremodo urgente:

3 Interessarsi di più degli altriOgnuno in cuor suo vuole sentirsi importante, apprezzato e sti-mato. E se è vero che il proprio mondo conta sempre di più diquello degli altri, è anche vero che cercare di capire che cosa in-teressa gli altri, quali sono i loro obiettivi, le loro speranze, leloro paure, aiuta a comunicare meglio e a farsi degli amici, bloc-cando già sul nascere molti dei possibili motivi di divergenza odi conflitto interpersonale.

3 Abbandonare l’idea di essere infallibiliNessuno è o potrà mai essere detentore di verità assolute; perciòchi riesce a dubitare di sé e delle proprie opinioni e mette in contol’eventualità di potersi sbagliare, è più saggio di quanto non pensi.

3 Sviluppare meglio il senso dell’ascoltoSaper ascoltare sembra facile o addirittura scontato, dopotutto èuna funzione spontanea e naturale della comunicazione, appresasin dall’infanzia, che sembrerebbe non richiedere alcuna abilità.Invece non è così, perché saper ascoltare è una competenza difondamentale importanza, ed è espressione della capacità dimettersi nei panni degli altri, sforzandosi di vedere le cose dalloro punto di vista.

3 Sviluppare di più l’orientamento al dialogoChi vuole davvero imparare a comunicare con il cuore non haaltra scelta; il dialogo è una buona occasione di confronto, utilealla propria crescita; altro che un inevitabile scontro in cui unodeve per forza vincere e l’altro perdere.

Con questi convincimenti inizio il mio secondo annodell’attuale mandato ancora più determinato nel por-tare avanti i progetti che, nel rispetto delle linee con-

divise a Bergamo due anni fa, ci siamo dati; una determina-zione che mi porta non a cercare di tenere in vitaun’Associazione in declino o, addirittura morente, ma adare all’Anla tutta le prospettive di vita che essa merita.Il mio incontro con le strutture dell’Anla che operano sulterritorio, protese a rivitalizzare o rilanciare nel locale tessutosociale la presenza di Anla, mi ha fatto conoscere tutta lagrandezza e la generosità del vostro impegno (mi rivolgoqui ai nostri lettori tesserati, nell’auspicio che anche tutti glialtri lettori lo diventino presto), e la commovente dedizionepersonale di tanti di voi.Dedizione ad un’idea astratta? No, assolutamente no. Si trattadi una dedizione ad un concreto stare insieme, voglia di farecomunità, desiderio di poter dire la propria idea, far conoscereil proprio parere senza essere penalizzati o zittiti in partenzasolo perché più in là con gli anni.

Dovunque emerge l’orgoglio di essere seniores,

carichi di esperienza, saggezza, capacità di consiglio grazie anche all’età più avanzata.

Essere ANLA, essere cioè tesseratidella nostra Associazione, significa

una stupenda pluralità nella collegialità:

2015: PORTA UN AMICO IN ANLA!

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DITORIALEE

Cari amici,nel rinnovarvi i migliori auguri per l’anno appena iniziato, in questo primo numero di Esperienza del 2015 desidero condividerecon voi gli “arricchimenti” ricevuti dai vari incontri che nel corso dell’anno appena concluso si sono tenuti sul territorio, e che cihanno confermato la grande valenza dell’arte dell’”ascolto”, del “dialogo” e della “comunicazione”.È inutile negarlo, in una società basata sulla conoscenza e l’informazione, caratterizzata da forte competitività a tutti i livelli, doveognuno corre per arrivare primo, per raggiungere traguardi e obiettivi spesso troppo ambiziosi, i ritmi di vita e di lavoro diventanosempre più insostenibili esponendoci a forti tensioni di ogni tipo. Si corre così il rischio di trascurare il colloquio vero tra noi e congli altri.A parole concordiamo tutti sull’importanza di un’efficace comunicazione ma, nonostante ciò, comunicare bene diventa sempre piùdifficile e in alcuni casi addirittura impossibile. Le difficoltà, che indubbiamente non mancano, vengono esaltate, il cambiamentoviene guardato con diffidenza in quanto “perché cambiare dal momento che abbiamo fatto sempre così? Perché parlare congli altri, si tratti di singole persone (i territoriali), le altre Associazioni affini alla nostra, le realtà locali di qualsiasi dimensionee natura (pubblica o privata)?”.Ed invece è fondamentale: aprirsi sinceramente e con intelligenza alla cultura del dialogo, dell’uguaglianza e della parità dei diritti;entrare in una dimensione comunicativa e relazionale vera, autentica, profondamente gratificante, alla base della quale ci sono sen-timenti importanti come la fiducia, la tolleranza, l’empatia, l’amore e il rispetto per l’altro.Ciò richiede coraggio, flessibilità, capacità di mettersi in gioco oltre ad uno sforzo notevole di ristrutturazione cognitiva e di cam-biamento del proprio stile di comunicazione e di comportamento operativo.

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siamo ANLA facendo i volontari che trasportano le persone bi-sognose di dialisi a Bologna, siamo ANLA organizzando mani-festazioni culturali come a Firenze e in Toscana, siamo ANLArivitalizzando dal profondo il tessuto sociale come a Venezia enel Veneto. Siamo ANLA svolgendo Clown-animazione comea San Benedetto del Tronto e nelle Marche, siamo ANLA anchee soprattutto quando organizziamo il nostro vivere sociale, ilnostro cioè essere aperti alla società nelle nostre sedi che sonoeffettivamente punti di ritrovo come a Genova e in Liguria, aMilano e in Lombardia… e potrei continuare.Amici miei, l’orgoglio e la passione hanno bisogno di un so-stegno, anche il semplice stare insieme ha bisogno di una re-gola. Leggerete nelle pagine che seguono i nostri più recenti af-finamenti strutturali incentrati sulla pianificazione operativa:si tratta di qualcosa di essenziale, non opzionale, anche se, ri-cordiamoci sempre, che essa è un mezzo e non il fine; tuttistiamo lavorando per il bene della nostra Associazione.Di cosa abbiamo bisogno? Di intensificare la nostra azionecon maggiore determinazione, più convinzione, più slancioe, se mi permettete, anche più passione. Penso sia chiaro qualè il nostro obiettivo di fondo: sostenere, tutelare i più avantiin età in ogni ambito perché essi possano contribuire allacostruzione del Bene comune, che significa in concreto lavita dei nostri figli e dei nostri nipoti. Questo è il nostro obiet-tivo, questa è la nostra “ragione sociale” che decliniamo in piùazioni e in più modi di essere a seconda delle caratteristiche deiterritori. Ora cominciamo ad essere più ascoltati nelle sedi isti-tuzionali e i media cercano le nostre opinioni e le nostre rifles-sioni, e non mi pare che diciamo cose ovvie. Abbiamo progettie voglia di fare, dobbiamo impegnarci perché la nostra Associa-zione possa continuare in questo processo che la sta portando inprimis a soddisfare le esigenze dei suoi tesserati.Cosa occorre? Dare supporto concreto a questo impegno. Ab-biamo bisogno di ampliare la nostra base associativa: piùtesserati rendono più forte la nostra Associazione. Avere piùtesserati significa anche maggiore freschezza nelle idee, nellagestione, nella pratica quotidiana. Abbiamo avviato azioni diproselitismo, ma basta davvero poco, basta che facciamonostro lo slogan che vi propongo per il 2015: “Ogni tesseratosi impegni a portare all’Anla un nuovo tesserato” e giàavremo ottenuto un risultato importantissimo.Entrare in Anla oggi significa entrare in un’Associazione alpasso con i tempi, che ha un passato glorioso, ma un futuro an-cora più importante perché, in quest’epoca di crisi, siamo diret-tamente chiamati a dare una mano al nostro Paese; significa en-trare in un sodalizio che sta incrementando periodicamenteconvenzioni e facility, significa vivere in serenità e armonia contanti amici di una vita nel rispetto dei propri valori legati al

mondo del lavoro e della professione, significa far contare lenostre idee e le nostre opinioni.Non sono giorni scevri da decisioni dolorose: abbiamo pro-grammato la dismissione di sedi non “operative”, divenutesoltanto onerose, con l’intento di destinare le scarse risorseai progetti più importanti e dobbiamo, purtroppo, affrontarealcune resistenze (a mio avviso incomprensibili) rispetto al li-mitatissimo incremento (pari appena all’equivalente di due/trecaffè all’anno) della quota di tesseramento il cui costo è fermoda oltre dieci anni.Mi auguro che la serietà, l’affetto e la consapevolezza dei valoridi fondo della nostra Associazione non si traducano in un ab-bandono da parte di quanti hanno sinora condiviso un comunecammino; oggi più che mai sono necessari il contributo, la con-divisione, la critica costruttiva di tutti “giocando in casa però”in quanto, se fossimo costretti a dire a qualcuno “arrivederci”,lo faremmo con immenso dolore, ma dovremmo coerentementeammettere che, ciononostante, la validità della nostra Associa-zione rimarrebbe immutata.Ma non sarà necessario giungere a tanto.Sono certo che ci daremo da fare tutti, cominciando ognunodi noi a portare in Anla un nuovo tesserato.Come Presidenza Nazionale, vi assicuro, ce la stiamo mettendotutta ed io, da parte mia, sono pronto a continuare il dialogo contutti e ciascuno dove si vuole, quando si vuole e come si vuole.Affido queste considerazioni a tutti i cari lettori e gentili lettriciunitamente ad un rinnovato augurio nella certezza di poter fareaffidamento sulla continuità, rinnovata, di un comune impegno.Sinceramente Buon Anno

Antonio Zappi

“Ogni tesserato si impegni a portare all’Anla

un nuovo tesserato”

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ARESE, 19 NOVEMBRE, INCONTRO CON IL GRUPPO SENIORES D’AZIENDA ALFA ROMEO

Alla premiazione di 75 soci seniores d’AziendaAlfa Romeo, organizzata all’Auditorium co-munale di Arese (foto accanto), sono inter-

venuti il presidente nazionale Antonio Zappi, il pre-sidente regionale Emanuele Fiumanò, l’assessoredel Comune di Arese Giuseppe Augurusa, il consoledei Maestri del Lavoro Carlo Manara, oltre ai verticidel Gruppo rappresentati dal presidente Carlo Agazzie da quello uscente Restelli. Il presidente Zappi nelparlare all’assemblea ha sottolineato l’impegno difondo degli incontri sul territorio e ha salutato conparticolare attenzione Angelo Lainati, già consiglierenazionale dell’Anla, ringraziandolo per il suo ap-passionato impegno nel Gruppo. «Noi siamo orgo-gliosi come Anla di avere questo gruppo, presenzadi ieri, di oggi e di domani. Il rilancio dell’Anla nelledifferenti modalità di intervento e l’affermazione deiGruppi, pur con le tante problematiche che ci sono,ci stanno particolarmente a cuore», ha ribadito il presidente.

Nell’ambito degli incontri territoriali sollecitati dalle pre-sidenze regionali e attuati dalla presidenza nazionale, siè svolto l’incontro a Milano in collaborazione con la

presidenza regionale Anla della Lombardia. Il tema è stato unavoluta ripresa del titolo del Convegno di Bergamo: “Anziani,una risorsa per il Paese” e si è svolto nella “Sala degli Azionisti”della Edison SpA di Foro Buonaparte. I “Seniores”, cioè i lavo-ratori anziani della Regione Lombardia dell’Anla si sono in-

contrati con il presi-dente nazionaleAntonio Zappi peruna comune concreta

riflessione sulla presenza dei “più avanti in età” nella società at-tuale e in particolare in quella lombarda alla luce delle nuove econtinue sollecitazioni che la situazione economica e il contestosociale rivolgono al mondo degli anziani. Oltre duecento i par-tecipanti, fra cui molti manager e responsabili delle RisorseUmane delle Aziende Madri di numerosi Gruppi presenti inAnla fra cui Giorgio Colombo, direttore Personale e Organiz-zazione di Edison, Giovanni Quaglia, chief Human ResourcesOfficer di Magneti Marelli, ed i rappresentanti di alcune Asso-ciazioni affini all’Anla quali i Cavalieri del Lavoro, i Maestridel Lavoro, la Federmanager, ed altre. Per il Comune di Milanoha preso la parola Franco D’Alfonso, assessore al Commercio,

Attività Produttive, Turismo, MarketingTerritoriale, Servizi civici, a cui è stata as-segnata la tessera d’onore dell’Anla. L’as-sessore D’Alfonso ha proposto alla nostraAssociazione che essa e i suoi seniores diMilano possano e vogliano partecipareall’operazione di ricostruzione dell’identitàdel capoluogo lombardo. L’interventodell’Anla, ha continuato l’assessore, do-vrebbe riguardare anche una sua presenzasul versante istituzionale a proposito del-l’identificazione della nuova città metro-politana. Anla è stata così invitata a parte-cipare alla definizione del piano strategicodella città attraverso una sorta di city coun-cil perché «la componente dei seniores è

MILANO, 20 NOVEMBRE, INCONTRO REGIONALE ANLA LOMBARDIA

ACCUINO ANLA Dalla Presidenza nazionaleT

Nella foto, da sin., Antonello Sacchi,Terenzio Grazini, Luciano Cappelletti,Emanuele Fiumanò, Franco D’Alfonso,Antonio Zappi e Fiorenzo Benzoni

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Credo nei valori della seniority”

Giorgio Colombo, direttore Personale eOrganizzazione di Edison, ha sottolineatocon energia l’importanza dei seniores siadal punto di vista dell’azienda che perquanto riguarda la loro azione nel tessutosociale. Il responsabile della Edison haportato il saluto ufficiale dell’azienda allacerimonia di premiazione dei senioresche si è svolta nella “Sala degli Azionisti”della Edison SpA di Foro Buonapartealla presenza del presidente del GruppoSeniores Edison Guido Roberto Satta edel presidente Anla Antonio Zappi. Ilpresidente Satta ha annunciato la nominadi Marcello Lamioni, che purtroppo ciha lasciato un mese dopo, suo predeces-sore e già vicepresidente nazionale dellanostra Associazione, a presidente onora-rio del G.E.S. e la targa è stata ritiratadal figlio Fabio, anch’egli impiegato inEdison. «L’onore che mi ha portato apremiare questi colleghi mi porta a sot-tolineare il senso della giornata odiernae i valori dell’anzianato. Oggi è una festaper tutta l’azienda, non è solo un puntodi arrivo per chi raggiunge tanti anni diservizio, è una tappa di un percorso che

deve assolutamente ancora continuare»,ha spiegato Colombo nel suo interventoche ha sottolineato come vengano pre-miati anche colleghi con 20 anni di la-voro, quindi colleghi ancora attivi inazienda. Questo perché «Il diventare se-niores non può coincidere con il momen-to del distacco dall’azienda, ma deve es-sere tappa verso un nuovo traguardo…consapevolezza in tutti noi di avere unanuova responsabilità: diventerete ancorapiù importanti non solo per testimoniarevalori, che avete acquisito e vi portatedentro: il vostro compito non sarà solomettere a disposizione la vostra espe-rienza ai giovani, ma è anche educare igiovani proprio attraverso il vostro esem-

pio e la vostra storia». L’essere seniores,nelle parole di Colombo, significa assu-mere questo importante servizio di tra-smissione e educazione di valori, ruoloche consente all’azienda di poter mante-nere la sua identità: «L’azienda ha biso-gno di questo servizio e di queste personeperché altrimenti la storia si perde: questoè il senso della giornata di oggi».Il direttore del personale della Edison siè soffermato sul ruolo dei seniores: «Bi-sogna vivere la dimensione senior sgan-ciata dall’uscita dal lavoro anche da partedi coloro che sono fuori dall’azienda...Bisogna che quelli che sono fuori rien-trino in qualche modo vicino all’azienda,non può bastare una semplice nostalgiadi quanto è stato fatto ma bisogna rien-trare in ruoli diversi». Partecipare algruppo seniores nell’Anla non deve es-sere solo un desiderio di coloro che vo-gliono stare vicino all’azienda, deve es-sere un valore che deve attuarsi a partireda quando si è ancora in azienda. «Perfare questo il Gruppo Seniores ha inse-rito nel suo direttivo anche dei senioresche sono ancora attivi in azienda… se sicostruiscono queste basi verrà garantitala continuità e si potrà avere un Grupposeniores ancora più vivace che può dare

ACCUINO ANLA Dalla Presidenza nazionaleT

Nella foto,da sin. Terenzio Grazini, Giorgio Colombo, Antonio Zappi, Emanuele Fiumanò

▲ MILANO, 21 NOVEMBRE, PREMIAZIONE SENIORES EDISON

molto importante», ha ribadito l’assessoreD’Alfonso. Altri relatori sono stati GiorgioColombo, che ha portato il saluto del-l’Edison, Emanuele Fiumanò presidenteregionale della Lombardia, Antonello Sac-chi, responsabile nazionale Anla stampae comunicazione, Gianni Moretto diret-tore Open Access di Telecom Italia. I tes-serati Anla sul territorio lombardo sonocirca 20.000, distribuiti nelle province diBergamo, Brescia, Como, Lecco, Cremo-na, Milano, Pavia, Varese, in 54 gruppi,afferenti ad altrettante “Case Madri” qualiEdison, Telecom Italia, Magneti Marelli,Atm, Electrolux, Pirelli, Alfa Romeo,Schneider Magrini, Isotta Fraschini, Fer-rovie Nord, ecc. ecc. che aderiscono al-l’Anla. Presenti all’incontro fra gli altri iGruppi aziendali A.T.M. Milano; AbbTecnomasio; Actl Alenia Aermacchi; Ala-tel; Alfa Romeo; Ansaldo sist. industriali;Assicurazioni Generali; Augusta Caproni;Augusta Siai Marchetti; Augusta We-stland mv; Banca Popolare di Cremona;Club 20 Elle; Electrolux Solaro; FerrovieNord Milano; G.E.S.; Gruppo Over Le 3Marie; Isotta Fraschini; Lazzaroni Varese;Magneti Marelli; Motta Alemagna; Pirelli;Schneider Electric Magrini; Spille d’Oro;Zanussi Electrolux Solaro.

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La Consulta dei presidenti regionali Anla (v. foto) è stato l’ultimo degliincontri degli organi statutari del 2014 durante il quale è stato datoconcreto avvio ai due obiettivi di fondo che l’Associazione si è

proposta per il triennio 2014-2016: uno di carattere comunicativo volto adampliare la visibilità mediatica; l’altro di carattere strategico-organizzativo,verso il quale tutti i livelli dell’Associazione sono chiamati ad un decisoimpegno. Al termine di un’attenta analisi dei punti di forza e di debolezzadell’Associazione si è indicata una strategia di rilancio all’insegna dimaggiore impegno sociale, maggiore integrazione, maggiore dinamicità,maggiore partecipazione. Filo conduttore è il confermare, ribadire epuntualizzare quanto detto a Bergamo nel Convegno del 2013, punto disvolta dell’Anla. Ora, ribadisce il presidente, è il momento del territorio,dove si gioca la partita più importante e dove si deve realizzare la “squadravincente” fra coloro che nella struttura associativa ricoprono cariche eresponsabilità di primo piano, ed ai quali è rivolto il processo diProgrammazione Operativa: uno strumento che sotto la regia politica,strategica e di coordinamento della sede centrale, è destinato al territorioper la concreta realizzazione degli obiettivi dell’Associazione. Sul temadella programmazione rimandiamo agli Approfondimenti presenti nellepagine seguenti. Ricordiamo che i presidenti regionali hanno espressoapprezzamento sulle Linee di Programmazione operativa e sulla necessitàdi dotare l’Associazione di uno strumento adeguato ai tempi e alle nuovenecessità di intervento nei vari ambiti delineati. Non vengono sottovalutatele difficoltà connesse con i tempi ipotizzati per le linee operative per cui siauspica una maggiore flessibilità soprattutto per il primo anno. Date levarie peculiarità regionali alcune riserve vengono manifestate in ordine alreperimento di persone di fiducia per collaborare al nuovo database e piùin generale sulla diffusa diffidenza dei Gruppi Associati ad interagire traloro e con la Presidenza nel timore di vedere limitata la propria autonomia.I presidenti regionali hanno ribadito l’importanza degliiscritti territoriali ai quali deve essere riservata maggioreattenzione in quanto, non avendo un Gruppo aziendale diriferimento, non hanno significativa voce evidenziando ilfatto che l’attuale livello dei servizi resi non è spessoritenuto soddisfacente. Insomma un appello a fare di più emeglio per i nostri tesserati.

ROMA, 27-28 NOVEMBRE, CONSULTA DEI PRESIDENTI REGIONALI ANLA

molto all’associazione nazionale». Ri-prendendo le parole del presidente Zappi,«Bisogna essere concreti. Oggi i valoridell’anzianato sono importanti e fonda-mentali, ma chi si impegna a portare avan-ti iniziative sul territorio è una personache mette in gioco se stessa e ha bisognodi servizi utili». È quindi importante efondamentale che questo terreno vengasviluppato con maggiore efficacia, co-struire servizi utili per gli associati tenen-do conto delle diverse esigenze in basealle differenti età e sensibilità. «La capa-cità di poter dare riscontro e risposta aqueste esigenze è un impegno e una sfidache il Gruppo Seniores Edison si è dato eche l’Anla condivide. È difficile perchérichiede disponibilità economiche. Edisonè disponibile ma non basta: c’è bisognodel contribuito di tutti gli associati, in pri-mis di coloro che fanno volontariato nel-l’associazione. Se questi servizi sono mes-si in piedi ciascuno di noi sarà disposto amettere qualche euro in più. Questa è lasfida che il Gruppo seniores ha davanti».Emerge dalle parole di Colombo la forzache è insita nel volontariato e nell’asso-ciazionismo che deve sviluppare serviziutili per chi vi prende parte: «i Gruppi se-niores sul territorio – indipendentementedal legame con le aziende che possono es-sere venuti meno – hanno bisogno di met-tersi insieme come federazione nella logicadi servizi resi agli associati mantenendocomunque la propria identità: qui certa-mente l’Anla nazionale e regionale hannoun’opportunità di darci una mano e conquesto a tutti gli associati». Infine Colomboha concluso citando una sua riflessione ri-corrente: «Essere vecchio o anziano non èun fatto di età avanzata ma è proprio ditutti coloro che smettono di credere in qual-cosa; di coloro che smettono di pensare dipoter essere utile agli altri. Questo è il mottoche meglio identifica il concetto di senio-rity. Interpretando così il valore dell’an-zianato avremo l’opportunità di continuarea portare avanti quel testimone che i se-niores di ieri ci hanno trasmesso e che noipotremo trasferire ai giovani di domani».

Il 22 dicembre è scomparso Marcello Lamioni, già vicepresidente nazionale della nostra Associazione. Nel darne notizia l’Anlatutta ed Esperienza partecipano al dolore della famiglia in questa triste circostanza.

Con analoghi sentimenti siamo vicini alla consigliera nazionale Carla Barazza per la prematura scomparsa del fratello.

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di Gianni Ciaccasassi

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B PPROFONDIMENTIA

PROCESSO DI PROGRAMMAZIONE

Con la presentazione ai presidenti dei Consigli regionalinella Consulta del 27/28 novembre scorsi ha preso il viail processo di Programmazione Operativa in Anla forte-mente auspicato dalla Presidenza ed approvato nel Con-

siglio Direttivo Nazionale del 2 ottobre u.s.; strumento che si affiancaal Nuovo Data Base (NDB) degli iscritti.Il NDB fornirà una miglior conoscenza delle caratteristiche edelle potenzialità dei nostri iscritti ed aiuterà in modo sostanzialele strutture operative di Anla a coordinare e sviluppare piùefficaci programmi di attività che ne qualificano l’azione.

DOMANDA: perché introdurre un’attività di programmazionestrutturata che, pur nella sua semplicità, potrebbe apparire unaggravio per le strutture territoriali?La risposta è meno semplice e più articolata e direttamente cor-relata ai temi che hanno indotto la “svolta” del Convegno di Ber-gamo; rilanciare l’Associazione significa adottare una strategiache, nell’attuale fase della vita associativa, si confronti con mol-teplici aspetti.Innanzitutto va preso atto della mutata realtà sociale, della com-parsa, nel concetto di seniores d’azienda, di soggetti ancora gio-vani espulsi dal mondo lavorativo, della generalizzata crisi delmondo associativo e degli organi di rappresentanza ed infine diun ruolo, per i più avanti in età, nuovo ed evoluto in grado diesprimere istanze e proposizioni che, accanto ai valori tradizionalidella famiglia e del lavoro, realizzino la loro volontà di rendersiutili verso gli altri.

In questo contesto è necessario che nella nostra Associazionetrovino un’armonica composizione tre quesiti di fondo:

w COSA POSSIAMO FARE NOI PER NOI STESSI?w COSA POSSIAMO FARE NOI PER GLI ALTRI

E PER LE ISTITUZIONI?w COSA POSSONO FARE GLI ALTRI E LE ISTITUZIONI

PER NOI?

È, quindi, necessario sviluppare, su questi aspetti, una seria ri-flessione soprattutto per ricercare un proprio originale posizio-namento per il quale, evidentemente, non bastano più i tradi-zionali valori di riferimento (pur sempre validi).Il rilancio dell’Associazione passa attraverso un sostanziale cam-biamento di “pelle” con un più deciso orientamento verso latutela degli interessi degli iscritti, una più incisiva azione politicaverso le istituzioni competenti in particolare sui temi della pre-videnza, dell’assistenza sociale e del diritto alla salute; allostesso tempo l’Associazione deve manifestare una maggioreapertura al sociale attraverso iniziative a sostegno dei giovanioltre che dei più avanti in età, una relazione più propositivaverso le associazioni similari e le istituzioni ai diversi livelli ter-ritoriali ed, infine, una posizione più univoca e distintiva versoil mondo del volontariato; aspetto quest’ultimo che dovrebbeessere oggetto, al più presto, di un serio dibattito interno peranalizzare la natura della nostra vocazione ed identificare unnostro originale posizionamento.

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In altri termini dobbiamo dare un sen-so nuovo allo “stare insieme” in Anlacercando di esprimere maggior im-pegno sociale, maggior integrazio-

ne, maggiore dinamicità e maggiorepartecipazione; la programmazione ope-rativa offre l’opportunità (che dobbiamosaper cogliere) di realizzare una visioneassociativa in grado di valorizzare la ric-chezza delle specificità delle diverse com-ponenti agendo, in particolare, sugli aspettidi partecipazione ed integrazione.La partecipazione dei Gruppi associati allapredisposizione dei Piani Operativi Re-gionali e Provinciali è l’elemento di mag-gior qualificazione del processo che, a li-vello territoriale, richiede una collegialitàed una collaborazione fattiva di tutte lecomponenti presenti al fine di tradurre inindirizzi, finalità ed azioni locali gli obiet-tivi generali indicati dalla Presidenza e dalConsiglio Direttivo Nazionale; nella par-tecipazione risiede la principale leva delpercorso di cambiamento intrapreso.Non v’è dubbio, infatti, che quanto sancitodal nuovo Statuto in termini di deleghe eresponsabilità ha prodotto un riposiziona-mento della Presidenza (sede centrale) sul-le politiche ed una conseguente focaliz-zazione del territorio sulla dinamicaoperativa; è pertanto, sul territorio, che sidà concreta attuazione alla strategia asso-ciativa, e se il territorio non dovesse cor-

rispondere adeguatamente in termini dicondivisione, coesione e determinazione,la strategia stessa perderebbe ogni signi-ficatività ed efficacia.Il ruolo dei Gruppi associati diviene, quin-di, determinante ai fini della strategia as-sociativa. Essi rappresentano il punto dicontatto più vicino agli iscritti, hanno unavasta conoscenza delle loro aspettative ecaratteristiche e, quindi, sono portatori diesperienze e specificità diverse in grado,se opportunamente coinvolti e/o stimolati,di apportare “ricchezza” all’azione com-plessiva di Anla.I Gruppi associati debbono ritrovare nel-l’Associazione i motivi originali della loroadesione, essere partecipi e responsabiliz-zati nella definizione dei piani operatividi Anla e cooperare attivamente alla lororealizzazione; parimenti le strutture terri-toriali Anla debbono porre la massimacura al rapporto con i Gruppi associatiagendo, in particolare, sulle leve della co-municazione, del coinvolgimento e del-l’organizzazione interna.Il processo di Programmazione Operativaè lo strumento principe per realizzarel’obiettivo dell’integrazione.Su tale concetto va fatta una puntualizza-zione per fugare ogni possibile dubbio.Integrare significa, infatti, coordinarel’azione di più soggetti (Anla, Gruppi as-sociati e iscritti territoriali) secondo una

visione ed un percorso comune (gli obiet-tivi Anla) che sappiano coniugare e valo-rizzare la ricchezza delle componenti in-dividuali con la significatività e la forzadegli obiettivi comuni.Un altro importante aspetto che la Pro-grammazione Operativa farà emergere èil ruolo degli iscritti territoriali. Le attivitàdi proselitismo che si attueranno nel bien-nio 2015/2016 porteranno ad un signifi-cativo incremento di questa tipologia diiscritti; ne consegue la necessità (peraltrogià presente) di organizzare e strutturarele loro aspettative e le loro attività attra-verso un processo comunicazionale ed uncoinvolgimento rafforzato negli strumentie nell’intensità.Occorre in altri termini che le strutture ter-ritoriali Anla sappiano dare voce ed espres-sione a questi iscritti che per volontà pro-pria esprimono forte condivisione deivalori associativi e costituiscono un po-tenziale d’intervento molto significativo.In sintesi la Programmazione Operativa,avviata in forma sperimentale nel 2015, èuno strumento semplice nella struttura enelle modalità attuative; con essa si ren-dono palesi all’intera struttura: quadro diriferimento, strategie ed obiettivi; la strut-tura è direttamente coinvolta secondo leresponsabilità assegnate dallo Statuto nellaideazione e nella realizzazione degli in-terventi. n

MAGGIOR PROTAGONISMO

Tutti sono chiamati a collaborare al rilancio dell’Associazione con idee ed impegno concreto per realizzare questi obiettivi:

Fare comunità: fare dell’associazione un “corpo” unitario, coeso, attivo e sostenuto da pro-fondi valori morali e sociali.Proselitismo: realizzare, nel prossimo biennio, un significativo incremento della consistenzadegli iscritti, anche con il sostegno di uno specifico progetto nazionale.Visibilità: sviluppare un rapporto costante con le istituzioni, le associazioni ed i mass-medialocali anche al fine di realizzare iniziative congiunte.Servizi: intensificare la ricerca di convenzioni e servizi a favore degli iscritti anche ai fini delproselitismo e di possibili introiti pubblicitari.Tali obiettivi sono sfidanti ed ambiziosi ma possibili; il processo di Programmazione Operativamisurerà la nostra capacità di perseguirli e la nostra adeguatezza alle responsabilità checiascuno, dal Presidente agli organi collegiali ed al singolo iscritto, assume nel momentochi decide di “stare” in Anla.

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3La pensione di vecchiaiaVale per tutti (ai sensi della legge214/2011 il requisito dei 20 anni di con-tributi versati o accreditati a qualsiasi ti-tolo. Per i lavoratori dipendenti del privatoil requisito anagrafico è 63 anni e 9 mesi;per quelli del pubblico è di 66 anni e 3mesi. Permane la possibilità di andare inpensione di vecchiaia alle suddette etàanagrafiche con soli 15 anni di contribu-zione, se acquisiti entro il 31 dicembre1992. In ogni caso la pensione di vec-chiaia è sempre subordinata alla risolu-zione del rapporto di lavoro e decorre ilprimo giorno del mese successivo a quellodi maturazione dei requisiti.

3La pensione totalizzataI lavoratori con contribuzioni accreditatein diverse gestioni previdenziali, non in-teressati alla ricongiunzione (onerosa)delle diverse posizioni, possono conse-guire la pensione in regime di totalizza-zione con 65 anni e 3 mesi di età anagra-fica e almeno 20 anni di contribuzioneacquisita. Vige la finestra di accesso di18 mesi dal perfezionamento dei requisiti.Il calcolo della pensione è con il sistemacontributivo, salvo il caso in cui in unadelle gestioni risulti perfezionato un di-ritto autonomo, per cui il sistema di cal-colo adottato sarà quello proprio dell’or-dinamento di appartenenza. Per ilavoratori che accedono alla pensione in-dipendentemente dal requisito anagraficosono richiesti almeno 40 anni e 3 mesi dicontributi e in tal caso la finestra mobileè di 21 mesi.

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TUTTO PENSIONI 2015

OCIETÀPrevidenzaS

3La pensione anticipataSi può ottenere la pensione, indipendentemente dall’età anagrafica, purché non in-feriore a 62 anni se si matura l’anzianità contributiva di 42 anni e 6 mesi per gli uo-mini, di 41 anni e 6 mesi per le donne. Per coloro che, acquisita l’anzianità contri-butiva utile per il pensionamento anticipato, chiederanno l’assegno anticipato conun’età anagrafica superiore a 62 anni, è richiesta una contribuzione derivata esclu-sivamente da prestazione effettiva di lavoro, inclusi i periodi di astensione obbliga-toria per maternità, per gli obblighi di leva, per la malattia, per gli infortuni, per lacassa integrazione guadagni ordinaria e i periodi di riscatto finalizzato alla costitu-zione di rendita vitalizia. Per le pensioni future, da quest’anno e fino al 31 dicembre2017 sono cancellate le penalizzazioni (1% per i primi due anni e 2% per i successividi anticipo sui 62), se l’assegno mensile non supererà i 3.500 euro lordi.

Opzione donnaPer le donne del settore privato nate entro agosto del 1957 e per le donne del settorepubblico nate entro settembre del 1957, anche per quest’anno resta la possibilità diandare in pensione anticipata optando per il sistema di calcolo contributivo dellapensione (regime sperimentale di cui all’art. 1, comma 9 della legge 243/2004);sono richiesti 35 anni di contributi (maturati entro il 30 novembre 2014 se private,entro il 30 dicembre 2014 se pubbliche) e il compimento dell’età di 57 anni e 3mesi, con differimento di 12 mesi legato alla finestra mobile (che in questa ipotesicontinua a trovare applicazione); il trattamento di pensione deve iniziare entro il 31dicembre 2015. Con due messaggi del 28 novembre 2014, l’Inps ha informato chele lavoratrice aventi la facoltà e che vogliono esercitare l’opzione donna non sonoobbligate a comunicare la scelta entro il mese in cui maturano il diritto, ma possonopresentare la domanda all’atto del pensionamento.

di Franco Panzolini

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3La pensione contributivaLa pensione di vecchiaia si ottiene al com-pimento delle stesse età anagrafica e an-zianità contributiva previste per tutti i la-voratori a condizione che il trattamentonon sia inferiore di 1,5 volte all’ammon-tare dell’assegno sociale stabilito per quel-l’anno.Il diritto alla pensione anticipata si ot-tiene, previa cessazione del rapporto dilavoro, all’età di 63 anni con almeno 20anni di contribuzione effettiva e a con-dizione che l’ammontare della prima ra-ta del trattamento non sia inferiore di 2,8volte all’ammontare dell’assegno socia-le. Nel regime contributivo non esistel’integrazione al minimo.Anche per il sistema contributivo vale perl’età pensionabile il meccanismo dellasperanza di vita.Il sistema di calcolo della pensione saràcontributivo per tutti, dal 1° gennaio2012: per chi attualmente ricade nel si-stema interamente retributivo o misto,il calcolo si applica pro quota alle an-zianità contributive maturate a partiredalla predetta data.Restrizioni per le pensioni “alte”La legge di Stabilità 2015 ha introdottonel capitolo previdenziale due penalizza-zioni per le pensioni alte: per chi anticipal’uscita pensionistica, se l’assegno saràsuperiore a sette volte il minimo Inps(3.500 euro mensili lordi), valgono le ri-duzioni vigenti fino al 2014 per la pen-sione anticipata; reintroduzione del par-ziale divieto di cumulo reddito-pensioneper chi percepisce un assegno retributivodi almeno 3.500 euro mensili e meno di66 anni. Le due novità riguardano i lavo-ratori con almeno 18 anni di versamential 31 dicembre 1995 per i quali dal gen-naio 2012 si applica pro-quota il calcolocontributivo: si vuole così evitare che conil passaggio dal retributivo al contributivosi possano determinare assegni più elevatirispetto alle vecchie regole.

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3La perequazione automaticaLa percentuale di variazione per il calcolo della “scala mobile” delle pensioni perl’anno 2015, con effetto dal 1° gennaio di quest’anno, è risultata pari ad un incrementodello 0,3%, determinato in via provvisoria dal decreto ministeriale del 20 novembre2014, salvo conguaglio da effettuarsi, in via definitiva, al momento che scatterà la pe-requazione per l’anno successivo.Inoltre il valore definitivo della rivalutazione per il 2014 è dell’1,1%, quindi inferioreall’aumento dell’1,2% assegnato in via provvisoria per lo stesso 2014; pertanto per ipensionati sul mese di gennaio 2015 ci sarà un conguaglio a debito per il recupero.Per quanto riguarda la perequazione automatica 2015, la legge di Stabilità, che ha introdottouna penalizzazione per il biennio 2014-2016, ha fissato i conteggi come segue:- per le pensioni che non superano 1.502,54 euro, pari a 3 volte il trattamento minimoInps 2014, la perequazione viene riconosciuta integralmente, quindi con un aumentodello 0,3%;- per le pensioni di importo mensile compreso tra 3 e 4 volte il minimo (da 1.502,54 a2.003,52 euro) la perequazione viene riconosciuta nella misura del 95% dell’indiceIstat, cioè con aumento dello 0,285%;- per le pensioni di importo mensile tra 4 e 5 volte il minimo (da 2.003,52 a 2.504,40euro) l’aumento è dello 0,225%, cioè il 75% dell’indice;- per le pensioni di importo mensile tra 5 e 6 volte il minimo (da 2.504,40 a 3.005,28euro) l’aumento è dello 0,15 per cento, quindi pari al 50 per cento dell’indice Istat;- per le pensioni di importo superiore a 6 volte il minimo (senza considerare il contributodi solidarietà), l’aumento è dello 0,135%, pari al 45% dell’indice.Da rilevare che l’indice di aumento non viene più applicato come prima per fasce, masull’intero importo della pensione.

3Il contributo di solidarietàLa legge di Stabilità 2014 ha rinnovato - con ulterioreinasprimento - le decurtazioni già previste nel 2011 eche la Corte costituzionale dichiarò nulle nel 2013: laquota di pensione superiore a 14 volte il minimo Inpssu base annua (91.160,00 euro lordi) sarà decurtatanella misura del 6%; sulla quota superiore a 20 volteil taglio sarà del 12%, mentre sulla quota superiore a30 volte il minimo (195.343,00 euro) la decurtazionesarà del 18%.

3I minimi delle pensioni

Dal 1° gennaio 2015 è di502,38 euro l’importomensile (per tredici mensi-lità) del trattamento mini-mo a carico dell’assicura-zione generale obbligatoriadei lavoratori dipendenti(privati e pubblici).

3L’assegno/pensione socialeL’assegno sociale - in vigore dal 1° gennaio 1996 - è una prestazione assistenziale cheprescinde al versamento dei contributi, e spetta ai cittadini che si trovino in condizionieconomiche disagiate ed abbiano situazioni reddituali particolari previste dalla legge;il diritto è accertato in base al reddito personale per i cittadini non coniugati e a quellocumulato per quelli coniugati. L’assegno sociale è concesso con carattere di provvisorietàe la verifica del possesso dei requisiti (reddito e residenza) viene effettuata annualmente;non è reversibile ai superstiti, non è esportabile e non può essere erogato all’estero.L’assegno sociale spetta ai cittadini italiani, comunitari e stranieri extracomunitarititolari di carta di soggiorno di lungo periodo, che risiedono abitualmente in Italia peralmeno 10 anni (dal 1° gennaio 2009).Anche per il 2015, come per l’anno scorso, è richiesto il requisito anagrafico del com-pimento di anni 65 e 3 mesi; l’importo erogato per l’assegno è, nella misura massimaspettante, di 448,51 euro mensili, per tredici mensilità.La pensione sociale, attualmente sostituita dall’assegno sociale, è una forma assistenzialeche l’Inps concede agli ultrasessantacinquenni, residenti in Italia e privi di reddito ocon reddito inferiore a quello della stessa prestazione, che hanno maturato i requisiti epresentato la domanda entro il 31 dicembre 1995; l’importo della pensione sociale peril 2015 è di 369,63 euro mensili.

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Dal solo titolo del decreto è evi-dente che gli scopi sono di evi-tare processi, ridurre l’arretratoe la lungaggine degli stessi.

Importante precisazione da fare: se per“breve” intendiamo la nuova proceduradi divorzio, il termine è esatto (se non cisono figli); ma se intendiamo che si puòdivorziare senza attendere il termine di treanni di separazione necessari prima dichiedere il divorzio, occorre che la Com-missione giustizia del Senato approvi ilrelativo disegno di legge, già varato dallaCamera, e che non introduca modificheonde evitare un ritorno a quest’ultima. Itempi non sono brevi, perciò è meglio par-lare di divorzio “facile” più che breve.Premettiamo una novità legislativa im-portante che non riguarda solo il diritto difamiglia: la “convenzione di negoziazioneassistita da uno o più avvocati”, che è unaccordo mediante il quale le parti conven-gono in buona fede e con lealtà di risol-vere in via amichevole una controversiatramite l’assistenza dei propri avvocati.Di questa procedura non possiamo trattarein questa sede per esigenze di spazio, malo faremo in un prossimo numero dellarivista. Per quanto riguarda la materia del-le separazioni personali consensuali, dellecessazioni degli effetti civili o di sciogli-mento del matrimonio, della modificadelle condizioni di separazione o di di-vorzio, si può ricorrere alla convenzionedi negoziazione assistita da uno o più av-vocati per parte, il che vuol dire che nonè prescritta la presentazione dei ricorsi intribunale. La parte che intende promuo-vere l’azione invita la controparte a sti-pulare una convenzione di negoziazioneassistita: la controparte deve, entro 30giorni, aderire ovvero non aderire o ri-fiutare l’invito.

L’accordo derivante da una convenzionedi negoziazione segue una procedura di-versa in presenza o meno di figli:

3a) in presenza di figli minori, di figlimaggiorenni incapaci, maggiorenni eco-nomicamente non autosufficienti, porta-tori di handicap grave, occorre trasmettere

il testo dell’accordo entro 10 giorni al Pro-curatore della Repubblica presso il Tribu-nale competente; se il PM ritiene che l’ac-cordo risponda all’interesse dei figli, loautorizza; se invece ritiene che non ri-sponda all’interesse dei figli (anche di unosolo) entro 5 giorni trasmette l’accordo alPresidente del Tribunale, che fisserà l’u-dienza di comparazione delle parti, e quisi torna alla procedura “tradizionale”.

3b) in assenza di figli, l’accordo vienetrasmesso entro 10 giorni al PM, che nonravvisa irregolarità e comunica il suo Nul-la osta.

L’accordo raggiunto a seguito della con-venzione di negoziazione produce gli ef-fetti e tiene luogo dei provvedimenti giu-diziali che definiscono le relativecontroversie, deve darsi atto che gli av-vocati, prima hanno tentato di conciliarele parti, poi le hanno informate della pos-sibilità di esperire la mediazione familiare,infine dell’importanza per i figli minoridi trascorrere tempi adeguati con ciascunodei genitori. Una volta che l’accordo è au-torizzato (presenza di figli) o munito diNulla osta (senza figli), l’avvocato è ob-bligato a trasmettere copia dell’accordo,entro 10 giorni, all’ufficiale dello stato ci-vile del Comune in cui il matrimonio futrascritto.La nuova legge ha anche previsto che iconiugi possano concludere, innanzi alSindaco, quale ufficiale dello stato civiledel Comune di residenza di uno di loroo del Comune presso cui è trascritto l’at-to di matrimonio, con l’assistenza facol-tativa di un avvocato, un accordo di se-parazione personale ovvero di divorzioo di modifica delle condizioni di sepa-razione o divorzio. Questa procedura pe-rò richiede che la separazione sia con-sensuale e la domanda di divorzio siacongiunta e non si applica in presenzadi figli minori o maggiorenni incapaci,economicamente non autosufficienti,con grave handicap; l’accordo ha glistessi effetti di quello di negoziazioneassistita, ma non può contenere patti ditrasferimento patrimoniale, diversamen-te da quello assistito. n

OCIETÀLegaleS

di Mauro Masini

La procedura per ottenere il divorzio tra coniugi, ossia lo scioglimentodegli effetti civili del matrimonio, è stata innovata con l’entrata in vigoredella legge 10 novembre 2014 n. 162, di conversione del decreto-legge 12 settembre 2014 n. 132, recante “Misure di degiurisdizionalizzazione

ed altri interventi per la definizione dell’arretrato in materiadi processo civile”

IL DIVORZIO “BREVE”

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OCIETÀS

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OCIETÀS Fisco

La riforma dell’Isee, l’Indicatoredella situazione economica equi-valente, è pienamente operativadallo scorso 1° gennaio con l’en-

trata in vigore del decreto di approvazionedel nuovo modello Isee, emanato dal mi-nistero del Lavoro e delle Politiche socialiil 7 novembre 2014.L’Isee è lo strumento di valutazione dellasituazione economica di coloro che richie-dono prestazioni sociali agevolate, tramitela presentazione della Dichiarazione So-stitutiva Unica (DSU). Il calcolo dell’Iseetiene conto del reddito di tutti i componentidel nucleo familiare, del loro patrimonio,della composizione e delle caratteristichedella famiglia.Viene utilizzato dall’Inps e da altri Entierogatori (Università, Comuni, Regioni,ecc.) per verificare se spettano le agevola-zioni richieste dal cittadino, relative a pre-stazioni sociali ed assistenziali (come adesempio, servizi socio sanitari domiciliarie residenziali, carta acquisti, assegni di ma-ternità, borse di studio, agevolazioni perstudenti universitari, asili nido, ecc.) ed aiservizi di pubblica utilità (telefono, bonusenergia elettrica, bonus gas). L’Isee può es-sere applicato anche ai tributi locali, i Co-muni possono utilizzarlo per concedere ri-duzioni, detrazioni o esenzioni Tari e Tasi.Il nuovo Isee è stato pensato sia per sem-plificare la compilazione del modello, siaper misurare con maggior precisione la si-

tuazione economica delle famiglie. Rispet-to al passato sono richieste meno informa-zioni da autodichiarare, mentre tutti i datigià noti all’Inps e al Fisco sono comunicatidirettamente dall’Agenzia delle Entrate oricercati dall’Istituto di previdenza nei pro-pri archivi. Ad esempio, vanno autodichia-rate le informazioni anagrafiche e i dati sul-la presenza di persone con disabilità,mentre il reddito complessivo risultante dalmodello 730 o dal modello Unico PF saràacquisito direttamente dagli archivi dell’A-genzia delle Entrate.La dichiarazione può essere presentata aiCAF (centri di assistenza fiscale), all’Enteerogatore della prestazione o alla sede Inpscompetente per territorio, oppure si potràcompilare la DSU direttamente sul sito In-ternet dell’Inps. Il calcolo verrà fatto diret-tamente dall’Inps che, entro il decimo gior-no lavorativo successivo alla presentazionedella DSU, renderà disponibile al dichia-rante un’attestazione riportante l’Isee, ilcontenuto della dichiarazione e i dati ac-quisiti dagli archivi amministrativi, la con-segna avverrà tramite posta elettronica cer-tificata oppure mediante accesso al portaleweb dell’Inps o ancora dando mandato diritiro al proprio CAF, attraverso una delegaspecifica.Nel 2015 si deve autodichiarare, oltre alsaldo bancario al 31 dicembre 2014, anchela giacenza media nel corso dell’anno.Questo, perché in passato era sufficiente

prelevare i risparmi dal conto a fine annoper risultare meno abbiente e riuscire adaccaparrarsi agevolazioni non spettanti. Ilcontribuente potrà richiedere direttamenteallo sportello della banca (o dell’ufficio po-stale) l’importo della giacenza media annuasul suo conto.Di seguito le altre principali novità nel nuo-vo modello di dichiarazione:- la possibilità di presentare una dichiara-zione semplificata “DSU MINI” che ri-guarderà la maggior parte delle prestazioniagevolate e consente di calcolare l’Iseestandard o ordinario;- solo in situazioni specifiche, in base altipo di prestazione che il cittadino inten-de richiedere o delle particolari caratte-ristiche del nucleo familiare, si renderànecessario fornire informazioni aggiun-tive (ad esempio, presenza nel nucleo dipersone con disabilità e/o non autosuf-ficienti, richiesta di prestazioni per il di-ritto allo studio universitario, prestazionisocio-sanitarie, prestazioni socio-sani-tarie residenziali, presenza nel nucleo difigli i cui genitori non siano coniugatitra loro, né conviventi);- la possibilità di aggiornare la situazionereddituale del nucleo familiare, quando ilreddito diminuisce di almeno il 25%, pre-sentando una richiesta di “Isee corrente”;- la DSU ha validità dal momento dellapresentazione fino al 15 gennaio dell’annosuccessivo.

IL NUOVO ISEE IN VIGORE DAL 1° GENNAIO

È il CAF nazionale dei Dottori Commercialisti ed EspertiContabili. Offre tutti i servizi di assistenza fiscale eprevidenziale di supporto allo svolgimento delle attivitàdi commercialisti, ragionieri ed esperti contabili,revisori legali, consulenti del lavoro e altriprofessionisti iscritti ai rispettivi albi, assicurandocompetenza professionale ed elevati standardtecnologici. Da parecchi anni CAF Do.C. ha una fattivacollaborazione con le sedi Anla di Cuneo e Torino per iservizi fiscali (modello 730, IMU) e previdenziali (RED,ISEE, Detrazioni d’imposta, Prestazioni assistenziali)

a cura di CAF Do.C. SpA

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BONUS EDILIZI

Confermati i crediti di impostaper i lavori di recupero

abitativo e per l’efficienzaenergetica ai livelli massimirispettivamente del 50% e del65%. Inoltre è stato confermatoanche per il 2015 l’incentivo al65% per i lavori di prevenzioneantisismica (che nel 2014 erano al50%).

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di Marco Curri

OCIETÀFiscoS

LE NUOVE REGOLE DELLA LEGGE DI STABILITÀ

Dopo una travagliata discussione alle Camere, è finalmente giunta altraguardo, in data 22 dicembre, la nuova legge di Stabilità, ossia la

Finanziaria 2015, ultima manovra di aggiustamento dei conti dell’anno2014. Delle regole che la compongono limitiamoci, per evidenti problemi

di spazio, a riportare le novità che più da vicino interessano i nostrilettori. Prima però riferiamo sui numeri complessivi della Stabilità:

32,4 miliardi il totale, 5,9 la copertura in deficit,

-54 miliardi il saldo netto da finanziarie, 18 miliardi la riduzione fiscale complessiva,

cumulata con il decreto Irpef

BONUS IRPEF

Confermata la misura degli 80 euro in vigore dallo scorso maggio per i redditifino a 26.000 euro l’anno e aggiunti altri 80 euro per le mamme che partoriranno

(o adotteranno) un figlio a partire dal 1° gennaio 2015 e fino al 31 dicembre 2017.I 10 milioni di lavoratori aventi diritto (con reddito lordo annuo comunque superiorea 8.145 euro) continueranno a ricevere il bonus monetario in busta paga, mentre ilsussidio per il nuovo nato sarà riconosciuto alle famiglie con un reddito Isee inferiorea 25.000 euro. I suddetti due provvedimenti sono finanziati con una copertura com-plessiva di 9,7 miliardi di euro. La manovra ha stanziato inoltre 45 milioni per laconcessione di buoni acquisto per le mamme che hanno almeno quattro figli e unIsee fino a 8.500 euro.

PREVIDENZA

Idue interventi sui tetti per le pensionialte sono stati approvati senza modi-

fiche (v. Tuttopensioni 2015) e valgononei confronti di chi maturerà il requisitodi anzianità contributiva per l’accessoalla pensione al 31 dicembre 2017.Fondi pensione integrativa più tassati:l’aliquota del prelievo aumentadall’11,5% al 20%; anche i proventi fi-nanziari corrisposti ai beneficiari diun’assicurazione sulla vita diventanoimponibili. È tuttavia previsto un creditod’imposta con un tetto di 80 milioni dieuro per Fondi pensione (del 9%) e Cas-se previdenziali (del 6%) se deciderannodi investire in economia reale, al fine dicompensare l’aumento della tassazione(rispettivamente al 20 e al 26%).

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DECONTRIBUZIONE E JOBS ACT

Costo del lavoro più leggero per leimprese che assumeranno a tempo

indeterminato: per i contratti con validità1° gennaio e stipulati entro il 2015 i da-tori di lavoro saranno esonerati dal ver-samento dei contributi previdenziali aloro carico nel limite massimo di 8.060ero per un periodo di non oltre 36 mesi.Il costo del lavoro viene tolto dalla baseimponibile dell’Irap, vale a dire che idatori di lavoro non pagheranno piùl’imposta sulle retribuzioni dei dipen-denti: a regime il beneficio finanziarioper le imprese sarà di 5 miliardi.È stato costituito un Fondo per l’attua-zione del Jobs act, con una dotazioneiniziale di 2,4 miliardi di euro: una partesarà destinata a copertura del riordinodegli ammortizzatori sociali, previstodalla delega e che dovrebbe arrivare conD.lgs a fine gennaio.

ANTICIPAZIONE TFR IN BUSTA PAGA

Dal 1° marzo 2015 al 30 giugno 2018in via sperimentale i dipendenti del

settore privato (esclusi domestici e agri-coli) con almeno 6 mesi di anzianità, po-tranno chiedere di incassare il Tfr ognimese, man mano che lo maturano, in-clusa la parte che viene versata ad unfondo pensione. Tuttavia tali somme nonsaranno soggette alla tassazione separatadi solito applicata, bensì a quella ordi-naria, quindi più alto sarà l’imponibile,maggiore sarà il prelievo fiscale.

IMMUTATE LE ALIQUOTE IMU E TASI. RINVIO PER LA LOCAL TAX

Le aliquote Imu e Tasi saranno con-gelate nel 2015, ossia è confermato

il livello massimo di imposizione per laTasi (2,5 per mille, salvo uno 0,8 permille in più in presenza di detrazioni).Nessun’altra novità sul fronte delle im-poste sugli immobili (tipo aliquota stan-dard sulle abitazioni principali, abolizionedella quota erariale sui fabbricati indu-striali e reintroduzione degli sconti per ifigli). Accantonato infine il progetto della“local tax”, cioè la tassa unica (Imu piùTasi ed altro) sui fabbricati abitativi.Arriva infine un tetto al canone Rai: nonpuò essere più alto di quello dello scorsoanno, ossia 113,5 euro annui.

RESTA L’INCOGNITA IVA DELLACLAUSOLA DI SALVAGUARDIA

Sono due in effetti, la prima è la clau-sola imposta dalla Commissione eu-

ropea sulla verifica della tenuta del bi-lancio a marzo-aprile: il minacciatoaumento (però il Governo si oppone)dell’aliquota Iva ordinaria fino a 2,5punti (oggi al 22%) e di 2 punti di quellaridotta del 10%, con l’obiettivo di assi-curare un maggior gettito fino a 12,8 mi-liardi per il 2016 e 19,2 miliardi per il2017; l’altra, sempre targata Ue, di 1,7miliardi di aumento sulle accise già dal30 giugno se non ci sarà il via libera almeccanismo del reverse charge (inver-sione contabile) ai fini Iva alle cessionidi beni effettuate nei confronti di iper-mercati, supermercati e discount alimen-tari.

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SPENDING REVIEW ALLA P.A.

Le decurtazioni nei bilanci dei Mini-steri (suddivisi in mis-

sioni e programmi) am-montano a 2,3 miliardicirca in termini di indebi-tamento netto.Le Regioni hanno subitoun taglio di 4 miliardi, ri-partito tra le Regioni a Sta-tuto ordinario e quelle aStatuto speciale e le Pro-vince autonome; sarà ri-dotto anche il Fondo sani-tario nazionale, fermorestando il rispetto di livel-li essenziali di assistenza.Ma la riduzione più fortela riceveranno le Province,che dopo essere state ridimensionate alivello istituzionale perdono 1 miliardonel 2015, due nel 2016 e 3 nel 2017.I Comuni avranno una riduzione di 1,2miliardi, ma potranno fruire di un pariallentamento dei vincoli del Patto di sta-bilità interno.Infine un primo colpo di scure sulle so-cietà partecipate: sono soppresse quelleche al 30 settembre 2014 erano compo-ste da soli amministratori o da un nume-ro di amministratori superiore a quellodei dipendenti.

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OCIETÀDai lettoriS

3 Con la preparazione del nr.1/2015 di Esperienza, avvenuta nel mese di dicembre2014, la nostra collaboratrice in segreteria di redazione, Elena Buccini, lascia il giornale.Grazie Elena per il prezioso servizio reso intanti anni di attività!

Dopo anni di collaborazione, Sisto Campoli ha terminato lo scorso 31 dicembre la suaesperienza lavorativa nella presidenzanazionale ANLA. Sisto, grazie per il tuoappassionato impegno!

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TASSO LEGALE 2015Dal 1° gennaio la misura degli interessi legali disciplinatadall’ art. 1284 Cod. civ. è fissata allo 0,50 per cento. Lo hastabilito il decreto del ministero dell’Economia dell’11-12-2014 (in G.U. n. 290 del 15 dicembre).Prima era dell’1%; questa riduzione comporterà ancheun minor costo del ravvedimento e degli interessi per i ri-tardi nel pagamento delle somme in favore dell’Erario.

Non che il fatto mientusiasmi, ma ogni tantoleggo sui giornali che lariforma del Catasto, con lesue conseguenzecatastrofiche per le tasche deiproprietari di casa, visto chenon è stata sufficiente labatosta IMU-TASI-TARI, staper entrare in vigore. Potrestespiegarmi la situazione,brevemente e con la vostrasolita chiarezza? Ve ne sareimolto grato, non solo io.

Maurizio VenturelliBologna

La riforma del Catasto èstata deliberata con laDelega Fiscale, la legge n.23/2014, entrata in vigore il27 marzo 2014 e cheprevedeva in 102 giorni ilvaro dei decreti attuativi (27marzo 2015), tra i qualiappunto il Catasto; mafinora è entrato in vigoresolo quello su semplificazionie dichiarazione dei redditiprecompilata (13 dicembre2014).Per quanto riguarda ilCatasto, alla complessità diun’operazione che riguardaquasi 62 milioni di immobilie 1,5 milioni di unità adestinazione speciale, siaggiungono i tempi tecnicinecessari per l’approvazionedel decreto delegato (tra ilresto soggetto al doppiopassaggio per lecommissioni parlamentari):finora è stato approvato invia definitiva il regolamentosui poteri e la composizionedelle Commissioni censuarie,mentre quello sui criteriestimativi è pronto in bozza,ma attende ancora il primo

benestare dal Consiglio deiministri. Indicativamente sirileva che per leCommissioni censuarie,l’approvazione preliminaredel Cdm è datata 20 giugno2014, mentre la definitiva 10novembre e la pubblicazionein G.U. 19 dicembre 2014,circa 150 giorni.È dunque difficile che ildecreto per i criteri di stima,il più atteso dai contribuentiper capire quanto dovràcostare il nuovo Catasto,possa essere pubblicato inG.U. entro il 27 marzo 2015.Vige comunque lacircostanza che, dopo questosecondo decreto attuativo,sarà possibile avviare leoperazioni di accatastamentocon una serie diprovvedimenti di rango nonlegislativo (circolari eregolamenti ministerialiattuativi).Se si può azzardare unaprevisione sull’entrata invigore del nuovo Catasto,tuttavia dopo la prorogadella scadenza del 27 marzo(ci vuole il decretogovernativo), questa è finedel 2015–primi 2016.

A QUANDO LA RIFORMA DEL CATASTO?

TASI A CARICO DELL’INQUILINOSono proprietario di una seconda casa affittata, sulla qualepago regolarmente l’IMU (salata!). Nell’occasione di pagareanche la TASI, non alta in quanto concorrente con l’IMU, avreidovuto suddividere l’onere, accollandolo all’inquilino nella mi-sura del 10%, come stabilito dal Comune; ma sia perché il mioinquilino non sapeva cosa fare per il pagamento, sia perché lasomma per lei era molto bassa, ho provveduto io stesso ad ac-collarmi l’intero importo.

Per farmi rimborsare dall’in-quilino non ci sono problemi,ma non so cosa fare per risol-vere il suo adempimento fi-scale. In Comune non mihanno dato risposte soddisfa-centi, anzi, l’impiegato mi hadetto che non lo dovevo fare.

Egisto TrovatiRoma

L’art. 8 della legge 212/2000(Statuto del contribuente)prevede che è ammesso l’ac-collo del debito d’imposta al-

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Nel 2010 ho perso mio padre,all’epoca titolare di una attivitàcommerciale che purtroppo èandata male, tant’è che ha la-sciato a me e a mia madre(unici eredi) pochi crediti emolti debiti. Su coniglio delsuo commercialista, abbiamoallora rinunciato all’eredità,con apposita dichiarazione ri-cevuta dalla cancelleria dellaVolontaria Giurisdizione delTribunale. Dopo tre anni mi ègiunta una cartella esattorialecon la quale mi chiedevano ilpagamento di un discretasomma (con aggiunta di inte-ressi e sanzioni) per tributi asuo tempo non pagati da miopadre. Ho rifiutato il paga-mento informando l’Agenziadelle Entrate dell’avvenuta ri-nuncia all’eredità; ma l’Agen-

zia non ha ritirato la cartella,sostenendo la mancata impu-gnazione dell’avviso di accer-tamento, costringendomi apresentare ricorso, prima allaCommissione Tributaria diAncona e poi a quella regio-nale delle Marche. Sono in at-tesa del verdetto finale. Hopossibilità di riuscire vincitore,cioè non pagare il debito dimio padre a motivo della miarinuncia all’eredità?

Sergio De RossiAncona

La rinuncia all’eredità, rego-lata dagli articoli 519, 524,527 e 552 del Codice civile, sifa con una dichiarazione chel’erede designato o avente di-ritto rilascia ad un notaio odeposita alla Cancelleria del

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trui, senza però la liberazione del contribuente originario. Per-ciò, anche se l’inquilino può rimborsare il proprietario del10% della TASI pagata, rimane il suo obbligo di comunicarela circostanza al Comune; per questo gli occorrono i dati iden-tificativi e la rendita catastale, che dovrà fornirgli il proprie-tario. Se l’operazione è stata eseguita direttamente tra leparti, l’inquilino/detentore dell’immobile può comunicare ilfatto al Comune, con lettera raccomandata all’ufficio tributi,precisando tutte le informazioni necessarie. Questo perché, inogni caso, vale la regola che non vi è solidarietà tra proprie-tario e detentore.

3In questi ultimi episodi di cor-ruzione, oltre a rattristarmi –come credo tutti gli italianionesti – mi sono domandatoche fine hanno fatto gli obbli-ghi di controllo e trasparenzamessi a carico dei Comuni neiloro appalti.Ma dov’è la “lotta alla corru-zione”, che dovrebbe arginareil rischio delle tangenti?

Giancarlo FrentaniPerugia

Previsto dalla legge 190/2012con la nomina di un “respon-sabile per la prevenzionedella corruzione”, le pubbliche amministrazioni sono obbli-gate a presentare il “Piano anti-corruzione” e, ogni anno, aprecisare il tasso di adempimento delle loro obbligazioni perle analisi e i monitoraggi delle normative contro i rischi dellacorruzione. L’Autorità nazionale anti-corruzione ha varato unPiano nazionale, disponendo che ogni ente debba considerareuna mappatura dei settori a rischio (appalti, concorsi, conces-

sioni, sussidi) e indicare qualimisure di prevenzione, accor-gimenti e formazione speci-fica intende adottare. Ma adoggi risulta che oltre la metàdei Comuni e delle ASL nonhanno nemmeno varato unpiano di prevenzione, anchese la prima scadenza per i re-soconti delle indagini è il 31gennaio 2015 (con riferi-mento a quanto operato nel2014).Per esempio, il Piano nazio-nale ha indicato quale misuradi prevenzione la rotazionedei dirigenti e funzionari nei

settori più esposti; ebbene, in grandi città come Roma e Na-poli non è stato ancora proceduto all’avvicendamento: se neparlerà entro la metà del 2015.Non dovrebbe essere così, ma la lotta alla corruzione è tuttoraaffidata alle sole Forze d’ordine, in particolare la Finanza, enaturalmente ai magistrati delle Procure della Repubblica. An-cora troppo siamo legati alla burocrazia!

RINUNCIA ALL’EREDITA’ ESENTASSE

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CORRUZIONE E BUROCRAZIA

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Ho letto con soddisfazione la notizia del riconoscimento della personalitàgiuridica dell’Anla (Esperienza nn. 5 e 6/2014), il che significa perfettaautonomia patrimoniale per l’Associazione, nel senso della separazione del

patrimonio sociale da quello degli amministratori, per cui le responsabilità dellagestione del patrimonio sociale ricadono solo sull’Associazione e non sulle personedegli amministratori.Perché allora, mi domando, non si dà la personalità giuridica anche al Condominio? Sipotrebbero così risolvere tutti o quasi i problemi connessi all’indipendenza sia dell’am-ministratore che dei condomini rispetto all’“ente di gestione” delle cose condominiali. Lariforma del condominio non ha portato nulla di nuovo in tal senso?

Beppe Giorgetti - Verona

Il problema della natura giuridica del condominio è dibattuta da almeno una decina di anni:tutto ruota sulla scelta tra “associazione di fatto, sfornita di diritti e obbligazioni autonomi”,“azienda di erogazione senza personalità autonoma”, “soggetto fiscale quale sostituto d’im-posta (legge 449/1997)”, “ente di gestione sfornito di personalità giuridica distinta da quelladei singoli partecipanti e privo di autonomia patrimoniale (Cassazione, sentenza 2363/2012)”.L’entrata in vigore della legge n. 220/2012 di riforma del condominio non ha stabilito la pos-sibilità di conferire la personalità giuridica al nuovo soggetto, ma si è molto avvicinata inquanto: obbliga l’amministratore di tenere distinta la gestione del patrimonio condomi-niale dal patrimonio personale suo e degli altri condomini; dispone la costituzione di unfondo speciale per coprire le spese per i lavori di manutenzione straordinaria; in tema ditrascrizione, dichiara la necessità per i condominidi indicare l’eventuale denominazione, ubicazione ecodice fiscale. A mente della sentenza n. 19663 del18 settembre 2014 delle Sezioni Unite della Corte diCassazione, la nuova legge individua nel condomi-nio un soggetto di diritto distinto dai suoi parteci-panti, pur senza personalità giuridica; infatti, affer-mano i supremi giudici, “se pure non è sufficienteche una pluralità di persone sia contitolare di benidestinati ad uno scopo perché sia configurabile lapersonalità giuridica e se dalle altre disposizioni intema di condominio non è desumibile il riconosci-mento della personalità giuridica in favore dellostesso, tuttavia non possono ignorarsi gli elementisopra indicati, che vanno nella direzione di una siapure attenuata personalità giuridica e comunque si-curamente di una soggettività giuridica autonoma”.Riconoscere la personalità giuridica del condomi-nio porrebbe fine a discussioni molto contrastate,quali per esempio la facoltà dei singoli condominidi impugnare una sentenza emessa nei confrontidel condominio, fatto ritenuto possibile nel caso incui il condomino agisca a difesa di un suo inte-resse esclusivo. In conclusione, dopo la pubblicazione della sen-tenza n. 19663/2014, possiamo definire il condomi-nio “un soggetto di diritto autonomo, se non propriodi personalità giuridica”.

OCIETÀPosta condominialeS

di Terenzio Grazini

IL CONDOMINIO NON HA PERSONALITÀ GIURIDICA, MA QUASITribunale del circondario incui si è aperta la successione,che viene quindi inserita nelregistro delle successioni.L’atto ha effetto retroattivo:chi rinunzia all’eredità è con-siderato come non vi fosse maistato chiamato. Con questaprocedura il rinunziante facessare gli effetti verificatisinei suoi confronti a seguitodell’apertura della succes-sione e pertanto rimane com-pletamente estraneo alla suc-cessione stessa, con laconseguenza che nessun credi-tore del “de cuius” potrà ri-volgersi a lui per il pagamentodei debiti ereditari. È inoltreda ritenere che il rinunziantenon sia tenuto nemmeno a op-porsi agli atti esecutivi dei de-biti a lui notificati, salvo infor-mare i creditori di averrinunciato all’eredità.Sul tema si registra giurispru-denza costante nel ritenerel’estraneità del rinunziantealla successione, ossia all’es-sere tenuto a pagare debiti la-sciati insoluti dal defunto.Per quanto riguarda le tassenon pagate si registra ancheuna pronuncia della Cassa-zione (ordinanza n. 27093 del26 settembre 2013 che, tra ilresto, afferma: “l’erede cheha rinunciato all’eredità non èresponsabile dei debiti del decuius, perciò deve essere an-nullata la cartella di paga-mento per obbligazioni tribu-tarie o violazioni commessedal contribuente deceduto, inquanto non esiste alcun ob-bligo nei confronti della per-sona mai divenuta erede deldefunto, originario debitore”.È escluso, dunque, che il Fiscopossa pretendere qualcosa perdebiti del contribuente dece-duto da coloro che hanno ri-nunciato all’eredità.

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dai lettori 20-22:Layout 1 22/12/14 17:14 Pagina 22

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AVORODagli archivi di Esperienza

Ldi Annalisa Gatti

Sfogliando il n. 3 di Esperienza del 1955 a pag. 2troviamo ben quattro titoli che riportano:L’invecchiamento della società; Dar vita aglianziani; L’impiego degli anziani; Quale

occupazione per gli anziani?Il tema, ieri come oggi sembra di grande attualità. “Non vi èdubbio - si legge - che si tratta di un fenomeno generale,legato particolarmente a due fattori caratteristici del temponostro in Paesi di civiltà avanzata: la contrazione dellanatalità da un lato e il prolungamento della vita mediadall’altro. Questa vitalità dell’uomo anziano dimesso daiquadri del lavoro deve trovare uno sfogo, una possibilità diestrinsecarsi altrimenti, mentre la scienza ha saputoaggiungere anni alla vita, la società toglierà la vita agli anni,trasformando l’anziano efficiente fino a ieri in un vecchiorottame non appena avrà varcato per l’ultima volta ilcancello della fabbrica o la porta dell’ufficio. È un problemasociale, ma prima di tutto un problema morale perché ècompito primario della società favorire l’espansione dellapersonalità umana, di coloro che compongono la società eche alla società partecipano. Noi abbiamo le nostre idee alriguardo e ne discuteremo assieme ai nostri Amici che comenoi stanno diventando vecchi, ma vecchi validi, vecchi chevogliono restare efficienti”.Stiamo parlando di testi di sessanta anni fa e il problema sullarivista era già ampiamente discusso: la percezione che glianziani fossero considerati erroneamente categoria debole econsumatori di risorse pubbliche già allora trovava sfogo.Ma si parla di Amici, con cui discuterne assieme… e quiarriviamo al punto: leggiamo ancora più avanti un piccoloriassunto di come è nata la vita associativa dei nostri gruppi:“Nell’atmosfera ancora satura degli odi scatenati dallaguerra gli Anziani del lavoro sentirono che la guerra oltre acase, ponti e strade aveva distrutto qualcosa di molto piùdifficile da riedificare: i valori morali. Furono perciò ilegami di ordine morale che unirono gli anziani fra di loro equesti alle aziende, sentivano di dover dare al lavoro la suadignità. Fu così che gli anziani si ritrovarono per dar nuovoimpulso alla vita associativa. E altri gruppi andarono via viacostituendosi, fino a formare a Milano una AssociazioneNazionale…”.

Perché un’Associazione? La risposta la troviamo tra le righedella rivista e ci sembra di grande attualità: “Per dare unapporto di esperienza per la risoluzione di problematichesociali, per l’affratellamento di tutti i partecipanti sottoqualsiasi titolo al processo produttivo. Le relazioni umanecontribuiscono al progresso della collettività. Gli anni dilavoro passano, ma lasciano qualcosa. Traducono le energiee gli entusiasmi, le attitudini e le fatiche della giovinezza inqualcosa di ben concreto e valido: nella esperienza dellamaturità, in questo tesoro spirituale che è in noi e che lanostra Associazione ha il compito di portare come una linfacapace di giungere a mete veramente alte e nobili”.Arriviamo ai giorni nostri, stessa domanda, perchéassociarsi? Perché iscriversi all’Anla? La nostra identitànon è cambiata, l’attenzione verso le politiche sociali, lasolidarietà, l’aiuto ai più deboli è sempre più sentita e piùforte. L’Anla, come dice un nostro socio lettore nel numeroscorso di Esperienza (n.11-12 2014 pag. 8) è una galleria incui si entra e ci sono diverse vetrine a cui potersiapprocciare. Preziosa è l’attività che l’anziano può fare conle proprie competenze e la propria passione; da soli sembradifficile, insieme ad Amici, insieme ad Anla, nel comunecammino con Associazioni affini, si entra a far parte di unagrande famiglia, si segue un cammino comune, l’anziano ècon Anla tra amici e, mettendo le proprie risorse insieme, ilnostro contributo per la costruzione del Bene comune saràsempre più valido.

“Solo quando ad ognuno sarà dato di guardare senzatimore alle diverse età della vita e di sentirsi vera-mente associato ad un’opera comune, l’uomo troveràla serenità cui ha diritto”

1955: IL TESOROSPIRITUALE

DEGLI ANZIANI

Storia di Esperienza 23:Layout 1 22/12/14 12:05 Pagina 23

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Art. 1 - Anla e Esperienza, al fine di valorizzare l’impegno cul-turale dei tesserati dell’Associazione nazionale Seniores d’Azienda,indicono l’edizione 2015 del Concorso nazionale Anla Prosa ePoesia, di seguito abbreviato in “Concorso”. Il Concorso, deno-minato “Concorso nazionale Anla Prosa e Poesia, edizione 2015”è aperto a tutti purché maggiorenni.Art. 2 - Per partecipare al Concorso è obbligatorio compilare (instampatello) in ogni sua parte la scheda di partecipazione scarica-bile dalla pagina web http://www.anlablog.it/ concorso/scheda/e pubblicata anche sul mensile Esperienza. Tale scheda e, se ilpartecipante al Concorso non è ancora iscritto ad Anla, l’eventualescheda di iscrizione ad Anla e copia del versamento su ContoCorrente Postale (per maggiori informazioni vedi art. 3) costitui-scono parte integrante della partecipazione al Concorso.Art. 3 - La partecipazione al Concorso è gratuita per i tesseratiAnla. La partecipazione al Concorso ha invece un costo di euro25,00 per i non tesserati Anla che, con il versamento della quota,si iscriveranno all’Associazione previa compilazione (in stampa-tello) del Modulo A scaricabile dalla pagina Internethttp://www.anlablog.it/iscrizione_anla/ e diventeranno tesseratiAnla per il 2015 a tutti gli effetti, ricevendo anche Esperienza, ilperiodico ufficiale dell’Associazione. Il costo della partecipazioneal Concorso è ridotto a euro 10,00 per i familiari conviventi nelmedesimo nucleo familiare di un tesserato Anla (quota valida apartire dal 14/10/2014): in tal caso va compilato (in stampatello)il modulo B scaricabile dalla pagina Internet http://www.an-lablog.it/iscrizione _anla/.Art. 4 - La pagina Internet http://www.anlablog.it/concorso/ èpagina di riferimento per ogni informazione sul Concorso.Art. 5 - Il Concorso ha per tema “Riconoscere il tesoro del vissutoproprio ed altrui”. Il Concorso desidera porre in luce l’esperienza,il vissuto di una persona, sia autobiografico che di altra persona di-versa dallo scrivente, come scrigno di saggezza, esperienza, vita,fonte di insegnamento e di riflessione per i futuri lettori.Art. 6 - Il Concorso si articola in tre Sezioni:a) Sezione Prosa: testi inediti entro 10 cartelle.b) Sezione Poesia: poesie inedite entro 30 righe.c) Sezione Racconti aziendali: testi inediti entro 10 cartelle.Non saranno accettati testi difformi da questi parametri. I testidovranno essere in lingua italiana.Art. 7 - Le opere dovranno essere inviate, a spese dei partecipanti,a mezzo posta a:Presidenza nazionale Anla - Concorso nazionale Anla Prosa ePoesia, edizione 2015 – Via di Val Cannuta 182 c/o Sede Telecom,

00166 ROMA.OPPUREvia e-mail a [email protected] Presidenza nazionale declina ogni responsabilità sulle modalitàdi invio degli elaborati e sulla ricezione degli stessi.Art. 8 - Le opere, se spedite a mezzo posta, dovranno esseremandate in un unico plico chiuso in 3 (tre) copie dattiloscritte,tassativamente accompagnate dalla scheda di partecipazione pub-blicata sul mensile esperienza e scaricabile anche dalla pagineweb http://www.anlablog.it/concorso/scheda/ debitamente com-pilata e, se il partecipante al Concorso non è ancora iscritto adAnla, devono essere inviate anche la scheda di iscrizione ad Anlae copia del versamento su Conto Corrente Postale (per maggioriinformazioni vedi art. 3). La inosservanza di questo fatto comportal’automatica esclusione dal Concorso.Art. 9 - Le opere, se spedite via e-mail, dovranno essere inviatea [email protected] unitamente alla scheda di partecipazione scaricabilein http://www.anlablog.it/concorso/scheda/ debitamente compilata(in stampatello) e, se il partecipante al Concorso non è ancoraiscritto ad Anla, devono essere inviate anche la scheda di iscri-zione ad Anla e la copia del versamento su Conto Corrente Postale(per maggiori informazioni vedi art. 3). La inosservanza di questofatto comporta l’automatica esclusione dal Concorso.Art. 10 - La scheda di partecipazione e gli elaborati dovranno es-sere spediti entro le ore 24.00 del 28 febbraio 2015. Farà fede iltimbro postale o la data di ricezione della e-mail su [email protected]. 11 - Per ogni Sezione verranno premiati i primi tre elaboratiscelti a giudizio insindacabile della Commissione esaminatrice(composta da membri designati dalla Presidenza nazionale Anla).La valutazione della Commissione esaminatrice è insindacabile.Art. 12 - Gli elaborati non saranno restituiti.Art. 13 - I partecipanti al Concorso accettano il presente Regola-mento e dichiarano, sotto la propria responsabilità, che l’operainviata è inedita e frutto della loro creatività sollevando gli orga-nizzatori da ogni responsabilità per danni e conseguenze dirette eindirette.Art. 14 - Con la partecipazione al Concorso gli interessati auto-rizzano il trattamento dei propri dati personali, nel rispetto delD.lgs 196/2003 e successivi aggiornamenti.Art. 15 - La direzione di Esperienza si riserva la pubblicazionedelle opere partecipanti al Concorso e delle opere premiate o distralci delle une e/o delle altre.

REGOLAMENTO DEL CONCORSO

Il presente regolamento è pubblicato anche in http://www.anlablog.it/concorso/regolamento/

“Riconoscere il Tesoro del Vissuto proprio e altrui”

CONCORSO NAZIONALE ANLA PROSA POESIA edizione A OSSAPRRO

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Il sottoscritto:NOME........................................................................................................................................

COGNOME.................................................................................................................................

DATA DI NASCITA.....................................................................................................................

INDIRIZZO ................................................................................................................................

COMUNE ................................................CAP............................................................................

TELEFONO..............................................CELLULARE...............................................................

INDIRIZZO E-MAIL.....................................................................................................................

Chiede di partecipare al Concorso nazionale ANLA Prosa e Poesia, edizione 2015.A tal fine allega alla presente la propria opera dichiarando che l’opera è inedita e fruttodella propria creatività artistica.

Ai fini della partecipazione dichiara di:

❐ ESSERE TESSERATO ANLA ❐ NON ESSERE TESSERATO ANLA

Con la partecipazione al Concorso dichiara di aver letto e accettato il Regolamento del Concorso e autorizzail trattamento dei propri dati personali nel rispetto del D.lgs 196/2003 e successivi aggiornamenti.

FIRMA .......................................................................

SCHEDA DI PARTECIPAZIONE

(in tal caso allega modulo di iscrizione ad ANLA e fotocopia versamento quota)

(leggibile)

SI PREGA DI SCRIVERE IN STAMPATELLO

.........Sottoscritt....

cognome........................................................................ nome..............................................................................................

luogo e data di nascita ...........................................................................................................................................................

residenza (indirizzo completo):..............................................................................................................................................

Tel. .............................................. Fax............................................ e-mail ...........................................................................

CHIEDE l’iscrizione all’Anla

❐ Per l’anno ............................................ ❐ Per il triennio ................................................

importo quota associativa in euro .........................................

ed ai sensi della legge n. 196/2003 autorizza il trattamento dei propri dati personali per i soli fini associativi.

data ...................................... firma............................................................

Tipo di versamento: ❑ Contanti ❑ ccp n. 77884005 Per ricevuta ............................................................

MODULO DI ADESIONE TERRITORIALEANLA

DA UTILIZZARE SOLO NEL CASO IN CUI NON SI È TESSERATI ANLAvedi anche pagina seguente ‡

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1. SCOPOScopo del presente documento è di rego-lamentare l’assegnazione di Borse di Stu-dio intitolate alla memoria del presidenteAnla Riccardo Tucci a favore dei figli odei nipoti di tesserati Anla che hanno ri-portato il massimo punteggio in sede diEsame di Stato al termine dell’ultimoanno di Scuola Secondaria di secondogrado nella sessione estiva 2015.Riccardo Tucci (1926-2012) è stato pre-sidente di Anla per oltre 15 anni, dal 29ottobre 1996 fino alla sua scomparsa. Peronorarne la memoria, Anla, d’intesa conla Fondazione Esperienza, istituisce le suc-citate Borse di Studio che, anno dopoanno, coinvolgeranno a rotazione diffe-renti regioni italiane del Nord, del Centroe del Sud. Per l’anno scolastico 2014/2015queste Borse di Studio saranno assegnatea studenti meritevoli residenti nelle regioniPiemonte, Toscana, Sicilia secondo i cri-teri di seguito specificati.

2. APPLICABILITÀPossono partecipare all’assegnazione delleBorse di Studio i figli o i nipoti dei tesse-rati Anla in regola con il pagamento dellaquota alla data della presentazione delladomanda.Il modulo per la domanda è reperibilenell’allegato 1 del presente regolamento.

3. ASSEGNAZIONESaranno assegnate Borse di Studio ai di-plomati di Scuola Media Superiore, figlio nipoti di tesserati Anla, nella misura di5 Borse di Studio dell’importo di euro1.000 (mille) netti ciascuna.

4. TIPOLOGIA DEI PREMI E CRITERI DI VALUTAZIONE

Saranno assegnate Borse di Studio in baseai seguenti criteri:● Il presente bando ha validità esclusiva-mente per l’anno scolastico 2014/2015.● Gli studenti, per quanto riguarda l’annoscolastico 2014/2015, dovranno risiederein una delle seguenti regioni: Piemonte,Toscana, Sicilia.● Gli studenti dovranno aver conseguitoil massimo punteggio possibile, 100/100,in sede di Esame di Stato (anche senzalode).● Le domande dovranno essere corredatedi un certificato o attestato della scuolacon il voto riportato in sede di esame diStato e potranno essere presentate dal 01-08-2015 al 30-09-2015.● Le domande dovranno essere inviate allepresidenze regionali Anla di competenzadel territorio dove risiede lo studente. Lepresidenze regionali Anla effettueranno una

CONCORSO PER L’ASSEGNAZIONE DELLE BORSE DI STUDIO “Ing. Riccardo Tucci”

REGOLAMENTO IN VIGORE PER L’ANNO SCOLASTICO 2014/2015

.........Sottoscritt....

cognome........................................................................ nome..............................................................................................

luogo e data di nascita ...........................................................................................................................................................

residenza (indirizzo completo):..............................................................................................................................................

Tel. .............................................. Fax............................................ e-mail ...........................................................................

CHIEDE l’iscrizione all’Anla quale socio familiare

Cognome ................................................. Nome ............................................... Tessera.....................................

❐ Per l’anno ............................................ ❐ Per il triennio ................................................

importo quota associativa in euro .........................................

ed ai sensi della legge n. 196/2003 autorizza il trattamento dei propri dati personali per i soli fini associativi.

data ...................................... firma............................................................

Tipo di versamento: ❑ Contanti ❑ ccp n. 77884005 Per ricevuta ............................................................

MODULO DI ADESIONE PER SOCIO FAMILIARE

DA UTILIZZARE SOLO NEL CASO IN CUI NON SI È TESSERATI ANLA

ANLA

vedi anche pagina precedente ‡

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prima verifica dell’ammissibilità della do-manda e successivamente provvederanno ainviare le domande alla sede nazionale peressere sottoposte alla commissione aggiu-dicatrice opportunamente costituita.● La commissione aggiudicatrice saràcomposta da un rappresentante del presi-dente nazionale di Anla e della FondazioneEsperienza, dal segretario generale di Anlae dal direttore responsabile di Esperienza.Il giudizio della commissione aggiudica-trice è insindacabile.● In caso di parità nella graduatoria, saràpresa in considerazione l’anzianità di tes-sera dell’iscritto Anla proponente. Persi-stendo ancora la parità in graduatoria, saràpresa in considerazione l’anzianità ana-grafica dell’iscritto Anla proponente.● Le Borse di Studio saranno assegnatesolo a studenti di scuole statali e parificateo legalmente riconosciute.● Le Borse di Studio verranno corrisposteal netto dell’imposta, quindi la relativa ri-tenuta sarà a carico dell’Anla con le moda-lità che verranno comunicate ai premiati.

5. CONSEGNA PREMILe Borse di Studio saranno consegnateagli assegnatari dalla Presidenza nazionaleAnla con il coinvolgimento dei presidentiAnla delle regioni interessate nel corso diuna manifestazione pubblica di premia-zione e ne sarà informata la stampa.

6. PRESENTAZIONE DOMANDALa domanda redatta su apposito modulo(allegato 1) e firmata dal tesserato Anla, dalcandidato e corredata della documentazione(in carta semplice) richiamata nell’allegato1, dovrà essere consegnata entro il 30 set-tembre 2015 alla presidenza regionale Anladi riferimento per territorio.

7. PREMIATIEntro il 30 ottobre 2015 verrà pubblicatosui siti Internet di riferimento www.anla.ite www.anlablog.it l’elenco dei nominativipremiati.

DOMANDA DI PARTECIPAZIONE AL CONCORSO PER L’ASSEGNAZIONE DELLE BORSE DI STUDIO

A FIGLI E/O NIPOTI DI TESSERATI ANLA COME DA REGOLAMENTO IN VIGORE PER L’ANNO SCOLASTICO

2014/2015

Il/La sottoscritto/a

Cognome ____________________________________________

Nome ______________________________________________

Tessera ANLA __________________ Tel __________________

con indirizzo:_________________________________________

Presenta domanda di partecipazione al concorso perl’assegnazione della borsa di studio

p per il/la figlio/a p per il/la nipote:

Cognome____________________________

Nome________________________ Nato/a il _______________

a __________________________ Prov. ____________________

Codice Fiscale ________________________________________

Allo scopo si allegano i seguenti documenti (originali in carta semplice):1. Certificato/autocertificazione di stato di famiglia;2. Certificato Titolo di Studio completo di votazione conseguita nell’Esame

di Stato al termine dell’anno scolastico 2014/2015.

ll soprascritto tesserato ANLA e soprascritto/a figlio/a / nipote, danno ilconsenso al trattamento dei dati personali ed alla comunicazione degli stessia terzi nel rispetto della legge 675/96 ai soli fini della partecipazione alconcorso per l’assegnazione della borsa di studio.

In fede

Firma del tesserato ANLA ______________________________

Firma del figlio/a / nipote _______________________________

Data _________________

Sig./la Sig.ra ________________________________________

ha consegnato la domanda per il Figlio/a

____________________________________________________

In data ______________ Per ricevuta___________________

SCHEDA DI PARTECIPAZIONE

SI PREGA DI SCRIVERE IN STAMPATELLO

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Il libro di Anla

LA GIORNATA DELLA MEMORIA

Mentre ci uniamo allacommemorazionemondiale delle vittime

dell’Olocausto, riproponiamo diseguito una breve citazione deldiscorso del presidente dellaRepubblica Giorgio Napoli-tano pronunciato nella Giornatadella Memoria del 2013 per aiu-tare la nostra riflessione:«… C’è da fare della memoriadella Shoah l’asse di una chia-rificazione costante e diffusa edi una battaglia ideale e politicanon di parte, che vadano al dilà degli stessi confini storicidella persecuzione, fino allo ster-minio, contro gli ebrei (e anche,non dimentichiamolo, contro iRom e i Sinti). E non solo perchérazzismo e xenofobia hannomolteplici bersagli, che fannotutt’uno con quello posto al cen-tro del criminale disegno hitle-riano. Ma perché sono in giocovalori supremi, che nei ghetti diCracovia, Lodz o Varsavia - pro-tagonista quest’ultimo della sto-rica rivolta di 70 anni fa - e neilager di Auschwitz-Birkenau, oDachau, sono stati calpestaticome in nessuna costruzione dipensiero si era prima immagi-nato potesse catastroficamenteaccadere: valori di civiltà e uma-nità senza frontiere di luogo e ditempo, che si chiamano rispettodella dignità della persona, cheabbiamo vista invece ridotta abrandello umano, a sopravvi-venza nel terrore fino alla sop-pressione più brutale.

Ma torno alle mie parole inizialidi bilancio per mettere ancorain luce quel che nel concretosiamo riusciti nel nostro Paesea realizzare in questi anni disempre più larga, partecipata ecreativa consapevolezza del-l’aberrazione introdotta anchein Italia dal fascismo con l’an-tisemitismo. Attraverso, adesempio, la scoperta, per tantidelle generazioni più giovani, equindi la denuncia dell’infamiadelle leggi razziali del 1938, dicui Benedetto Croce scrisse al-lora, collocandole tra “gliatroci delitti” che il fascismostava perpetrando: “la freddaspoliazione e persecuzione”, fu-rono le sue parole, “degli ebreinostri concittadini, che per l’Ita-lia lavoravano e l’Italia ama-vano né più né meno di ogni al-tro di noi…” Ma non è solo perle infamie del fascismo che l’Ita-lia è presente nella ricostruzionestorica cui ci sollecita la memo-ria della Shoah nel Giorno dellaMemoria. È presente in sensopositivo e in piena luce per tuttele forme di solidarietà che ven-nero dagli italiani verso gli ebreiperseguitati e braccati dai na-zisti durante l’occupazione te-desca da Roma in su. È presentecon gli italiani che hanno meri-tato il riconoscimento di Israelecol titolo di “Giusti tra le Na-zioni”…».Mai più l’orrore della Shoah,

vergogna per l’umanità”.(Papa Francesco)

LIBRO DI ANLA: 70 ANNI DALLAFINE DELLA II GUERRA MONDIALE

Come già annunciato sul n. 11/12-2014 desideriamoraccogliere e pubblicare i vostri ricordi del secondoconflitto mondiale, conclusosi 70 anni fa.

Abbiamo iniziato a raccogliere il materiale e questaraccolta si protrarrà fino al 30 giugno prossimo. Nonsi tratta di un concorso né di una collaborazione, per-tanto non è previsto alcun premio o compenso per ipartecipanti, ci limiteremo a pubblicare, se desiderato,il nome dell’autore della testimonianza.Dato che sta arrivando parecchio materiale per lapubblicazione, siamo costretti a imporre alcuni limiti:l Possono partecipare al progetto “70 anni dalla finedella II Guerra Mondiale, il libro di ANLA” solo i tesse-rati Anla. Chi volesse partecipare e non è nostro tes-serato, può farlo solo dopo esser entrato a far partedella nostra Associazione. Questo perché vogliamo darvita al “Libro dell’ANLA” e quindi tutti coloro che vor-ranno contribuirvi, dovranno esserne parte.l Il tesserato Anla che desidera partecipare al pro-getto “70 anni dalla fine della II Guerra Mondiale, illibro di ANLA” può farlo una sola volta con un unicocontributo.Per ovvie ragioni di spazio, ogni contributo non puòsuperare le 5 cartelle.l Ogni contributo pervenuto verrà esaminato dallaredazione di Esperienza incaricata della composizionedel testo finale. Per motivi di carattere editoriale,non tutti i contributi pervenuti potranno essere pub-blicati nel testo finale, indipendentemente dalla va-lidità del contenuto.lOgni contributo potrà essere rimaneggiato e rivistonello stile e nella composizione del testo.l Il contributo deve essere inviato, a spese dei par-tecipanti al progetto, per mezzo posta a Presidenzanazionale Anla - progetto “70 anni dalla fine della IIGuerra Mondiale, il libro di ANLA” – Via di Val Cannuta182 c/o sede Telecom, 00166 Roma, oppure via e-mail a [email protected] fino alla mezzanotte del 30 giugno2015. Il contributo non verrà restituito.l La partecipazione al progetto “70 anni dalla finedella II Guerra Mondiale, il libro di ANLA” non hanulla a che vedere con il Concorso nazionale ANLA“Prosa & Poesia” edizione 2015.Siamo consapevoli della grande quantità di ricordi edi racconti sulla II Guerra Mondiale di cui ognuno dinoi è custode. Sicuramente non riusciremo a pubbli-carli tutti, ma con una parte di essi riusciremo almenoad accendere una luce di speranza, perché il mondonon abbia più a conoscere un simile dramma.

Settanta anni fa, il 27 gennaio, l’Armata Rossa nella suaoffensiva verso Berlino arrivava nei pressi di Auschwitz inPolonia e rivelava al mondo ancora sconvolto l’orrore di

cui la barbarie nazista era stata capace. Dal 2005, esattamente da 10 anni, la data della liberazione

del campo di concentramento di Auschwitz vienecelebrata in tutto il mondo, per decisione dell’Assemblea

generale delle Nazioni Unite, per commemorare le vittime dell’Olocausto

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Fra le pieghe del rapporto, un resoconto quasi“fotografico” della nostra società la cui letturaè imprescindibile se si vogliono comprenderepienamente certi meccanismi, emerge chiara-

mente che i seniores, che il rapporto definisce “longevi”, sonotutt’altro che un costo. Certo, occorre non fermarsi agli ste-reotipi o alle letture affrettate dei dati che evidenziano unaspesa pubblica in Italia per le pensioni pari al 61,9% dellaspesa per prestazioni sociali, il 16,1% in più della media deiPaesi dell’Unione europea.Il Rapporto Censis, giunto alla 48a edizione e presentato dalpresidente della Fondazione Censis, Giuseppe de Rita, e dal re-sponsabile settore Comunicazione, Massimiliano Valerii, sotto-linea la “crescente tendenza” dei più avanti in età a integrare lapropria pensione: le pensioni rappresentano il 64,3% del redditofamiliare mentre i redditi da capitale sono il 27,6% e quelli dalavoro dipendente e/o da libera professione sono pari all’8,1%.Già da questo quadro emerge che non è affatto vero che il tra-guardo della pensione segni la definitiva uscita dal mondo del

lavoro: gli over 65 impegnati in attività lavorativa, sia essa re-golare o in nero come spiega il Censis, sono quasi 3 milioni. Afronte di questo dato, uno ancora più significativo: la ricchezzamedia dei nuclei familiari con capofamiglia anziano è aumentatadel 117,8% dal 1991 al 2012 e vale in media 273.000 euro.Il rapporto pone in luce un altro aspetto forse ancora poco noto:la preziosa attività dei seniores che va a colmare le lacune delwelfare. Il Censis cita ad esempio i 972.000 longevi che abi-tualmente si prendono cura di persone anziane loro coetaneenon autosufficienti, parzialmente o totalmente, mentre se consi-deriamo anche chi fra loro compie quest’attività solo saltuaria-mente allora il dato numerico arriva quasi a lambire i 4.000.000di persone. Gli anziani che si prendono cura dei nipoti in manieraregolare sono 3.200.000 mentre quelli che lo fanno saltuaria-mente sono quasi 6.000.000. Infine, l’aspetto economico di tantaattenzione: oltre un milione e mezzo di più avanti in età contri-buiscono regolarmente con i propri soldi alla famiglia di figli onipoti mentre coloro che lo fanno di tanto in tanto sono quasicinque milioni e mezzo.

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di Antonello Sacchi

TTUALITÀAALTRO CHE UN COSTO:

le funzioni economiche e sociali dei longevi

La ripresa non è arrivataQuesto l’incipit del 48° Rapporto an-nuale sulla situazione sociale del Paeseche ha il pregio di smascherare gli ste-reotipi, anche nel caso di questa appa-rente elementare comunicazione datoche tutti noi ne siamo a conoscenza per-ché lo viviamo sulla nostra pelle. “Ce nefaremo una ragione” si dice, adottandofrasi celebri in politica, oppure si cer-cano salti in avanti, con il rischio di faresalti nel vuoto. Occorre dunque, secondoil Censis, richiamare due verità:

ri-flettere sulla base reale in cui operiamo per arrivare a una ri-presa dello sviluppo

in primis e in secundis renderci conto che la nostra società cambia

non attraverso svolte magiche o improvvise ma solo nei momenti

di transizione, lenti e silenziosi.

«Siamo una società liquida che rendeliquefatto il sistema. Senza ordine si-stemico, i singoli soggetti sono a disagio,si sentono abbandonati a se stessi, inuna obbligata solitudine: vale per il sin-golo imprenditore come per la singolafamiglia. Tale estraneità porta a un fa-talismo cinico e a episodi di secessioni-smo sommerso, ormai presenti in varierealtà locali», spiega Giuseppe De Ritanel dipingere il nostro come il “Paesedelle sette giare” per indicare conteni-tori dalle grandi potenzialità interne maincapaci o difficilmente capaci di rela-zioni esterne dove sono necessari scam-bio e dialettica. Le sette giare sono: ipoteri sovranazionali, la politica nazio-nale, le sedi istituzionali, le minoranzevitali, la gente del quotidiano, il som-merso, il mondo della comunicazione.Le sette giare, nel pensiero di De Rita,possono essere messe in comunica-zione solo se la politica cresce in termini

di capacità di comprensione e orienta-mento della società, «come arte di guidae non coazione di comando, riprendendola sua funzione di promotore dell’inte-resse collettivo, se si vuole evitare chela dinamica tutta interna alle sette giareporti a una perdita di energia collettiva,a una inerte accettazione dell’esistente,al consolidamento della deflazione chestiamo attraversando». E di fronte alproblema del capitale del Paese che re-sta “inagito” perché privo di prospettive,il Presidente del Censis richiama le pa-role del frate francescano Bernardinoda Feltre: “Moneta potest esse consi-derata vel rei vel, si movimentata est,capitale”. Se le risorse liquide non simovimentano, restano cose. Da notareche il termine “capitale” con significatodi “moneta movimentata” entra nellacultura occidentale, secoli prima di Marxe di Weber, grazie all’intuizione di unfrate.

LA POLITICA RIPRENDA IL SUO RUOLO

Dobbiamo il titolo al Rapporto sulla situazionesociale del Paese 2014 che il Censis

ha presentato nella tradizionale cornice del Cnel a Roma lo scorso dicembre

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Caro professore, perché dedicare un li-bro al “bene comune”? Perché parlaredi “declino e riscoperta di un con-cetto”?Da circa un secolo a questa parte quasisoltanto dai cattolici si continua, in Italia,a parlare di “bene comune”, categoriacentrale del Magistero della Chiesa (nonè così, per altro, nei Paesi anglosassoni,ove il concetto di common good è larga-mente utilizzato ancora oggi). Si preferi-sce ricorrere ad altri termini, come “benepubblico” o “interesse generale”, che peraltro vengono declinati in termini semprepiù marcatamente individualistici: sihanno a cuore, e sono oggetti di tutelecrescenti, i diritti (talvolta gli “pseudo di-ritti”) individuali, ma si dimentica spessola dimensione comunitaria della vita so-ciale.In passato - si osserva nel suo volume –il concetto di bene comune era collegatoa tre fondamentali e tradizionali formedi vita comunitaria, e cioè famiglia,città e Stato. È ancora così?Famiglia, città, Stato sono categorie at-tualmente soggette ad una forte erosione:la famiglia rischia di diventare un sem-plice aggregato di “individui casuali”; lacittà è vista come un luogo di coesistenzadelle persone anziché come una realtà vi-vente (“le città sono vive”, ricordava Gior-gio la Pira…) caratterizzate da un’intensavita sociale; lo Stato appare essenzial-mente come un erogatore di servizi e noncome il momento più alto dell’”essere in-sieme” degli esseri umani. Non mancanotuttavia significative reazioni a questacomplessiva deriva individualistica e dapiù sintomi appare come si profili il ri-torno – soprattutto in economia – a formedi vita comunitarie e ad interessanti spe-rimentazioni in direzione di un’economia,e di un’impresa “a misura d’uomo”.

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di Antonello Sacchi

TTUALITÀAALLA RICERCA

DEL BENE COMUNECome Seniores siamoorgogliosi di partecipareconcretamente allacostruzione del bene comunecon grande attenzione alla vitaconcreta delle nostre famiglie, all’avvenire dei nostrifigli e dei nostri nipoti, alla costruzione di una società piùa misura d’uomo. Il termine “bene comune” è ampio ecomplesso e tiene conto dei mutamenti della società incui viviamo. Ecco perché abbiamo approfittato dellapubblicazione presso le Edizioni Dehoniane di Bologna,di un agile volume di Giorgio Campanini, “Bene comune– Declino e storia di un concetto”, per approfondirel’argomento dialogando con l’autore. Giorgio Campaniniconclude idealmente la sua lunga riflessione sul tema -in stretto collegamento alle ricerche condotte sulpensiero politico cattolico dell’Ottocento e delNovecento e sul Movimento cattolico – alla quale ha fattocostante riferimento la sua esperienza di docentenell’Università di Parma, nella Facoltà teologica diLugano, nel Pontificio Ateneo Lateranense.

In vari passaggi del suo libro lei sotto-linea l’inadeguatezza della sola econo-mia di mercato al fine di promuovere,quasi automaticamente, il bene co-mune. Può essere considerato, questo,uno dei motivi del difficile camminodell’Unione europea?Indubbiamente la diffusa e sempre più ra-dicata cultura individualista mette in crisiquei concetti – di incontro, di vicinanza,di integrazione – ai quali si ispiravano i“padri fondatori” dell’Europa. Da moltil’Unione europea è vista come una sortadi grande contenitore all’interno del qualei cittadini dovrebbero godere di una sem-pre crescente prosperità. È ovvio, in que-sto contesto, che un’Europa non più ca-

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pace di arricchire i suoi cittadini – comein effetti sta avvenendo, in questo tempodi crisi, in quasi tutti i Paesi – avrebbefallito il suo compito. Si dimentica chel’Europa unita ha consentito il manteni-mento della pace, l’interscambio delle cul-ture, il superamento di antichi nazionali-smi… Se il metro di misura dell’Europafosse soltanto il sempre maggiore livellodi benessere economico, si sarebbe difronte ad un fallimento. Ma l’autenticaEuropa non è soltanto quella dei banchierie dei mercanti…In vista della creazione di una comunitàinternazionale le sembra necessariopartire da un’etica condivisa?I mutamenti culturali avvenuti nell’ul-timo mezzo secolo – e che rappresentanolo sfondo sul quale si situano le consi-derazioni svolte in questo mio libro –hanno indubbiamente posto in crisi il si-stema di valori sui quali si era fondata,dopo la fine della seconda guerra mon-diale, l’identità europea. Vi fu allora(basti pensare ai processi di Norimberga)una vera rivolta contro la concezionesecondo la quale la legge si identificacon il giusto: autorevoli giuristi parla-rono allora – con riferimento soprattuttoal nazismo – di torto legale. La legge,talora, non è il “diritto”, bensì il suo ro-vescio. Oggi i “diritti dell’uomo” sem-brano trasformarsi nei “desideri del-l’uomo”, e in desideri fortementedifferenziati, accentuatamente partico-laristici: si pensi al cosiddetto “dirittoal figlio”, che sottintende la “centralità”degli aspiranti genitori e la “perifericità”della persona del figlio. Le “acrobazie”della genetica, le sperimentazioni sugliembrioni, gli “uteri in affitto” e consimili“conquiste” della scienza stanno ad at-testare l’illanguidimento della categoriadi persona: ma la persona è il diritto,come 150 anni fa affermava lapidaria-mente Antonio Rosmini. Occorre dun-que ritrovare la centralità della persona,di quella vivente e di quella che aspiraad entrare nel mondo, e dunque ristabi-lire un equilibrato rapporto fra l’”io” eil “tu”: oggi sembra esservi spazio sol-tanto per l’”io”.Caro professore, la nostra Associazione

parla spesso di “bene comune” a pro-posito dell’azione di volontariato ed hal’ambizione di poter contribuire ancoraal bene del Paese. Quale ruolo possonosvolgere i “seniores” dell’Associazionein vista del bene comune?Gli anziani hanno oggi un ruolo impor-tante da svolgere nella società, soprattuttoin quanto portatori di una visione comu-nitaria della vita, non fosse altro per ilfatto che essi sono il punto di incontrofra le generazioni. Spesso i trentenni e iquarantenni si pongono in maniera limi-tata il problema del futuro, mentre di essomostrano di preoccuparsi assai più, unpoco paradossalmente, coloro che, ana-graficamente almeno, sembrano “nonavere futuro”, ed indubbiamente sono at-tesi da un “futuro breve”. Ma è proprioquesta attenzione al futuro il dono pre-zioso che l’anziano può e deve inserire

in una società, soprattutto nel mondo gio-vanile, tutta protesa a vivere un presenteal di là del quale non si osa guardare…Far comprendere come le generazionisiano legate le une alle altre, che le risorsenon sono infinite, che il pianeta-terra nonha potenzialità illimitate, che il presente,insomma, deve saper fare i conti con ilfuturo, è una preziosa selezione che glianziani dovrebbero sapere impartire (al-meno fino a quando essi stessi non di-ventino a loro volta prigionieri della cul-tura dell’immediatezza).In questa prospettiva l’attenzione agli altri– di cui il volontariato nelle sue varieforme è una forte espressione – è ciò chedovrebbe caratterizzare un anziano chevoglia contribuire al bene comune. Ri-piegarsi su se stessi significherebbe con-segnarci ad un “giovanilismo” che nonha futuro. n

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Gli anziani sono il punto di incontro fra le generazioni

La famiglia rischiadi diventare un sempliceaggregato di “individuicasuali”

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Anla, membro a pieno dirittodi Age Platform Europe, hapartecipato alla Conferenzaannuale della rete europea di

Associazioni di cittadini “più avanti inetà” del Continente a Bruxelles agli inizidi dicembre scorso, nell’ambito dellaquale il presidente Zappi, su invito delrieletto presidente di Age Platform EuropeMarjan Sedmak, ha preso la parola difronte a centinaia di delegati e ha presen-tato l’attività della nostra Associazione.L’Assemblea, animata e partecipata conla presenza di numerosi funzionari del-l’Unione Europea, ha avuto come temil’azione a supporto della “Strategia Eu-ropa 2020” per una crescita olistica e in-clusiva della popolazione europea, la ne-cessità di garantire l’accesso ad untrattamento sanitario di qualità e a lungotermine per tutti rafforzando inoltre latutela dei consumatori più anziani. Inprecedenza, l’Assemblea generale di Ageha invitato i vertici istituzionali europeiad adottare una comune strategia sui cam-biamenti demografici basata sull’articolo25 della Carta dei diritti fondamentalidell’Unione europea, garantendo i dirittidelle persone più anziane.

Una strategia globaledell’UE in materia dicambiamento demografico

consentirebbe l’integrazione e il coordinamento delle politiche a tutti i livelli e in tutti i settoriinteressati, al fine di supportare la creazione di ambienti “age-friendly”, che è, secondo i membridi Age, la risposta più appropriata e sostenibile all’invecchiamentodemografico in Europa

sottolinea Anne-Sophie Parent, segre-tario generale di Age Platform Europe.Tale strategia dovrebbe, in particolare,sottolineare il valore aggiunto che i se-niores sono in grado di dare alla societànel suo insieme e migliorare il rispettodei diritti fondamentali delle persone piùanziane. I membri Age insistono sul fattoche l’invecchiamento progressivo dellapopolazione sia un’opportunità che i Paesidell’Unione devono cogliere tempestiva-mente in termini di crescita economica,giustizia e coesione sociale, al fine di raf-forzare eventualmente i diritti e le respon-sabilità di tutte le generazioni.

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di Antonello Sacchi

TTUALITÀA

AGE Platform Europe: ANLA & BRUXELLES

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Dottor Sedmak, quali sono le sfide e gliobiettivi che lei ha posto come prioritarinel suo nuovo mandato di presidentedi Age Platform Europe?In generale, la crisi che ci ha colpiti nel2008 e che pare di essere di lunga durata,ha parzialmente offuscato le nostre pro-spettive e i nostri piani futuri che comun-que esulano dalla pur lunga congiunturaeconomica sfavorevole. Le misure prag-matiche contro la crisi sono soltanto unaparte, e forse quella minore, dei compitiche non possiamo evadere. A causa delleperturbazioni demografiche che attraver-sano il Vecchio Continente ci confron-tiamo con una nuova stratificazione so-ciale di lunga durata, con una nuova faseche chiede risposte nuove ed in gran parteancora da scoprire. Allora, in linea gene-rale ed anche in linea con la Dichiarazionedella nostra Assemblea Generale, i com-piti prioritari che ci attendono dovrebberoessere due: le garanzie per una vita “di-gnitosa” degli anziani in questo nuovoparadigma sociale e l’inserimento attivodegli anziani nei processi economici, po-litici, culturali e così via della società,quello che abbiamo definito come “agefriendly environment”.Il rapporto fra le politiche dell’UnioneEuropea e i cittadini anziani del-l’Unione: dove è necessario che l’UEfaccia di più?Siamo – per definizione – cittadini anzianidi Europa. Dicendo cosi diciamo duecose: che come anziani dobbiamo difen-dere i nostri interessi e che dobbiamo farlocome cittadini attivi. Ciò significa ancheun’acquisizione di responsabilità versogli interessi della nostra società nella suatotalità. Ed aggiungo: una società che ap-pare in rapido sviluppo.Age Platform Europe è una grande re-altà alla quale Anla è fiera di parteci-pare e di portare il proprio contributo.

Qual è l’impegno che attende Age neiprossimi anni?Siamo felici di avere con noi tanti membriitaliani. Felici perché i membri italianicontribuiscono moltissimo con la loroesperienza e con le loro attività nazionalialle nostre discussioni a livello europeo.D’altra parte anche lo scambio di espe-rienza, capacità e in generale di attivitàfra associazioni e persone di Paesi diffe-renti può aiutare l’azione dei singoli mem-bri nel loro contesto nazionale e questadinamica noi vogliamo e dobbiamo svi-luppare fortemente. Anche la nostra As-semblea generale ha posto l’accento sullanecessità di rafforzare questa dialetticatra Age Platform e i vari membri nazionaliper incrementare lo scambio fra quelloche facciamo come Age negli ambiti na-zionali e viceversa. Sottolineo che poichéAnla rappresenta un gruppo di personealtamente specializzate, il contributo dellavostra organizzazione potrebbe essere an-cor più prezioso.Presidente, qual è la percezione che leiha della situazione degli anziani in Eu-ropa, pur nella diversità dei vari Paesi?Rappresentiamo un ceto che negli ultimidecenni ha costruito il “welfare state”, ilconcetto di benessere per tutti. Che vuoldire anche che la maggioranza di nostrimembri ha lavorato sodo e spesso con pa-

ghe limitate. La conseguenza è che oggila maggioranza degli anziani non vivenell’opulenza. Perciò dobbiamo difendereil loro diritto di avere introiti dignitosi edi vivere in una società che è loro amica.Noi affermiamo, dati alla mano fornitida una ricerca di un grande istituto ita-liano, il Censis, che “gli anziani sonouna risorsa per il Paese”.Come gli anziani possono esserlo al-trettanto per l’Europa?Tutto questo è profondamente vero. Dob-biamo lasciare alle nostre spalle il concettoproprio di una società esclusivamente ef-ficentista secondo il quale i pensionati rap-presentano un ceto sociale destinato solo afar passare il tempo al parco pubblico nu-trendo le colombe e niente altro. Questavisione è assolutamente riduttiva e rappre-senta un punto cieco delle nostre società.La verità è che gli anziani – nelle famiglie,nella comunità e cosi via – hanno una fun-zione sociale di raccordo e di aiuto senzala quale la gran parte dei meccanismi delnostro vivere quotidiano si sarebbero fer-mati. Ecco allora la mia proposta: e se fa-cessimo un passo avanti nell’organizzaremeglio gli ambiti dove la creatività deglianziani si potrebbe meglio sviluppare? An-che per questo la nostra voce deve esseresentita a tutti i livelli, anche e soprattutto alivello europeo. n

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A margine dell’incontroabbiamo rivolto al presidente

di Age Platform Europe,Marjan Sedmak,

alcune domande percomprendere gli scenarifuturi della grande rete

europea delle associazioni di “più avanti in età”

Accanto, il presidente di Age Platform EuropeMarjan Sedmak durante la conferenza. In basso, la sala gremita di centinaia di delegati e funzionari dell’Unione Europea.Nella pagina precedente, l’intervento del presidente dell’Anla Antonio Zappi

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Operazione rilancio del calcioitaliano in Europa: missioneincompiuta, o meglio com-piuta solo a metà. Mentre in-

fatti la Juve si qualifica agli ottavi di fi-nale di Champions League, sfatando untabù che l’ha vista sempre eliminata ne-gli ultimi due anni, la Roma non riescea superare il girone di ferro compostoda Bayern Monaco, Manchester City eCska Mosca, pur avendo lottato alla parifino all’ultima giornata.Alla Juve basta lo 0-0 con l’AtleticoMadrid per guadagnarsi gli ottavi diChampions League e mettere il puntoesclamativo su questa prima parte distagione. È la rivincita del sottovalutatoAllegri, arrivato a Torino nello scettici-smo generale, che ha chiuso il suoprimo quadrimestre bianconero al di so-pra di ogni aspettativa, visto che la Juveè prima in Campionato ed ora ha anchesuperato lo scoglio dei gironi di Cham-pions. Il tecnico bianconero ha saputogestire un’eredità pesante come quelladi Conte, riuscendo a trasferire la stessa

mentalità vincente a una squadra cherischiava di sentirsi appagata dopo trescudetti vinti. Allegri ha lavorato conumiltà, non ha mai sconfessato il lavorofatto dal suo predecessore e ha intro-dotto le sue idee gradualmente, permet-tendo alla squadra di assimilarle conpiù facilità.Di certo durante il percorso non sonomancate le difficoltà, visto che in Cham-

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di Riccardo Tucci jr

TTUALITÀSportA

Operazione rilancio del calcio italiano in Europa: missione incompiuta, o meglio compiuta solo a metà

CHAMPION

Il tecnico bianconeroMassimiliano Allegri;

nella pag. accanto,Francesco Totti

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pions nel girone di andata la Juve avevaraccolto la miseria di tre punti, battendoin casa il Malmoe e perdendo immeri-tatamente in casa di Atletico Madrid eOlympiakos. Questi brutti risultati ave-vano rievocato vecchi fantasmi e indottoa pensare che la Juve ancora una voltanon fosse pronta per il salto di qualitàin Europa. Ma la squadra è stata brava aribaltare tutto nel girone di ritorno con-quistando la bellezza di sette punti eguadagnandosi con merito gli ottavi difinale. Anche nell’ul-tima partita, quellacontro l’Atletico Ma-drid del “Cholo” Si-meone, campione diSpagna e finalistadella scorsa Cham-pions League, la Ju-ventus ha fatto la par-tita, cercando divincere nonostante unpareggio bastasse perqualificarla.La Roma invece, tor-nata a disputare unacoppa europea dopoquattro anni, è andata vicina a compiereun’impresa titanica considerando lagrande caratura internazionale delle ri-vali del girone. Un’avventura che eracominciata alla grande con la vittoriaaltisonante al debutto per 5 a 1 contro ilCska e continuata ancora meglio con ilpareggio di Manchester contro il City.Ma poi nella serata che avrebbe dovutoquantificare il divario che la separa dallegrandi del pianeta, la Roma è uscita conle ossa rotte, rimandata, come un novellostudente universitario, alla prossima ses-sione. Il Bayern ha umiliato i giallorossiall’Olimpico con un severo 1-7 che facapire quanta strada per crescere, al-meno in Europa, Totti e compagni deb-bano ancora percorrere.È sembrata Brasile-Germania, semifi-nale dell’ultimo Mondiale. Stesso anda-mento, stesso risultato finale. Un 7-1che, tra l’altro, ha fatto tornare allamente ai tifosi giallorossi un altro co-cente precedente, ben più importante:quello nel ritorno dei quarti di Cham-

pions 2007, incassato a Manchester dalloUnited. Battuto anche un doppio recordnegativo assoluto: mai una squadra ita-liana nelle coppe aveva chiuso il primotempo sotto 0-5 e mai aveva perso conun risultato così ampio fra le mura ami-che. Un episodio che, invece, aveva giàvissuto Garcia che, corsi e ricorsi storici,aveva rimediato con il suo Lille una ba-tosta per 6-1 a Monaco proprio controil Bayern andando al riposo sotto di 5reti. E se pensiamo che la Roma nonprendeva 7 reti in casa dai tempi delgrande Torino (1-7 il 5 ottobre 1947)ecco completato lo scenario da incubo.Aldilà delle statistiche, ai giallorossimanca esperienza, ed è un difetto che èemerso prepotentemente anche nellapartita di ritorno contro il Cska. LaRoma infatti, passata in vantaggio adieci minuti dalla fine con una punizionedi Totti (uno che non a caso di espe-rienza internazionale ne ha da vendere),si è fatta raggiungere al 94°, sprecandodi fatto la possibilità di giocare l’ultima

partita contro il City potendo contare sudue risultati buoni su tre.E invece i giallorossi si sono presentatialla vigilia dell’ultimo incontro diChampions con una situazione assai piùcomplicata. La cosa più semplice perevitare calcoli sarebbe stata battere ilManchester City, cosa che avrebbe resovana anche una vittoria del Cska Moscaa Monaco contro il Bayern. Ma le cosesi erano messe ancora meglio visto cheil Bayern era passato in vantaggio quasi

subito contro il Cska, ri-sultato che avrebbe per-messo alla Roma di pas-sare anche con lo 0-0.E così mentre la Romacercherà la sua rivincitain Europa League, la Ju-ventus se la vedrà controil Borussia Dortmund.Un sorteggio tutto som-mato benevolo, visto ilpericolo concreto di in-contrare le migliori squa-dre d’Europa: dal RealMadrid dei record al Bar-cellona di Messi, ma an-

che Bayern Monaco e Chelsea. È uscitainvece la squadra di Klopp, che ha fattomolto bene in Champions ma è ingrande difficoltà in Bundesliga, quasialle soglie della zona retrocessione. Me-glio i tedeschi del Porto, per esempio,che anche in questa stagione sta dimo-strando di avere una squadra pronta abattagliare su qualsiasi campo.Per la Juventus è un ottavo di finale allaportata, che sarà utile per capire il livellodella squadra in Europa. Ci sarà comun-que tempo per pensarci: la coppa tornaa febbraio. n

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La Roma è uscitacon le ossa rotte,

rimandata, come un novello

studenteuniversitario, alla prossima

sessione

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di Giorgio Grosso

Chi non conosce la Sardegna e le sue bellezze!Un mare dai mille colori, comeuno scrigno di pietre preziose:l’azzurro come il turchese, il verde come lo smeraldo, il blu intenso come lo zaffiro.Spiagge di sabbia finebianchissima a cui manca solo unacornice di palme per competerealla grande con quelle dei maridel Sud.Seni, golfi, isole deserte, millesorprese ad ogni promontorio, ad ogni svolta, ad ogni capo.Naturalmente nessuno siavventura al di là di una fascia di 300 metri dal mare, perchénessuno ha interesse adabbandonare tanto ben di dio.Eppure, al di là di questa fasciaideale che separa la zona costieradall’interno, la Sardegna riservasorprese altrettanto spettacolarie, forse, ancor più affascinanti.

Barumini è un paese nel cuore dellaSardegna, a 60 chilometri da Cagliari, acirca 180 da Sassari e a poco più di 200da Olbia. La campagna tutt’intorno èbellissima e ricorda un poco quella to-scana, con le sue colline coltivate, dol-cemente degradanti. In primavera lechiazze di giallo luccicante delle ginestresi alternano con il rosa trionfante del ci-sto e l’azzurro cobalto dei cardi selva-tici.Circa 50 anni fa Giovanni Lilliu, unostudioso tanto piccolo di statura da averevitato per questo il servizio militare,ma tanto grande di ingegno da passarealla Storia, si mise in testa che sottoquella collina a cono quasi perfetto alconfine del suo paese doveva per forzaesserci un nuraghe di dimensioni gi-gantesche, forse il più grande dell’interaSardegna.Detto e fatto. In cinque anni di scavi

Lilliu riesce ad aver conferma delle sueprevisioni e, come per magia, riemergedalla terra che lo ricopriva da oltre 3.500anni il più grande, spettacolare e benconservato nuraghe non solo di tuttal’isola ma del mondo intero, con tantodi torrioni, di pozzo per l’acqua, di vil-laggio annesso.Si capisce che nel 1997 l’Unesco lo ab-bia dichiarato Patrimonio dell’Uma-nità.La visita al Nuraghe di Barumini è ob-bligatoriamente guidata e questo è unbene perché si è accompagnati da per-sone gentilissime e competenti chedanno un senso alla nostra sosta anchese, alla fine della visita, ti lasciano conpiù domande senza risposta di quantene avevi all’ingresso: che cosa era unnuraghe, a cosa serviva, era una strutturareligiosa o militare oppure era una reg-gia?

LE PIETRE DI BARUMINI

EMPO LIBEROAppunti di viaggioT

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Nessuno lo sa con certezza e il misteroche ancora avvolge queste ciclopichecostruzioni ne accresce ancor di più ilfascino.Ma Barumini ha in serbo altre sorprese.Proprio di fronte a questo monumento,sorge villa Zapata, di proprietà di unafamiglia spagnola dal 1600.Qualche anno fa l’ultimo rampollo dellafamiglia aragonese proprietaria dellavilla, stanco di pagare l’ICI e totalmentedisinteressato ai propri beni in Sardegna,ha fatto una proposta interessante al Co-mune che ha così potuto acquistare aprezzo di saldo questa villa elegante edimponente. Sorpresa! Fatta la consegnadelle chiavi, si scopre che da oltre quat-trocento anni, all’insaputa di tutti, l’edi-ficio poggia le proprie fondamenta su…un altro nuraghe, forse addirittura piùantico del suo dirimpettaio.Per dormire abbiamo scelto un Bed and

Breakfast a Gergei (www.domuantiga.it),un paesino di poco più di 1.000 anime apochi chilometri da Barumini.Tre sole stanze comodissime in una vec-chia casa colonica, con le travi a vistache sorreggono il colmo del tetto e lefinestre che si affacciano sui coppi rossi

delle case del paese.Il titolare non c’è: è nell’ovile a prepa-rare la ricotta insieme a due ospiti belgi.Ci apre la porta la copia perfetta di Ge-orge Clooney – il padre del titolare –con un sorriso smagliante che il celebre

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segue a pag. 38

▲Nelle foto da sin., il giallo lucente delle

ginestre, alcune immagini di un nuraghe,una bella quercia da sughero e

un’infiorescenza di ranuncoli in unostagno alla Giava di Gesturi

e altro ancora

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degustatore di caffè manco se lo sogna.Aspettando la cena facciamo due passiper il paese. Sarà che oggi è festa, manon si vede in giro nessuno. D’altrondesembrano totalmente assenti anche localiper bersi una birra o scambiare quattrochiacchiere con gli amici. L’ambientesembra un po’ troppo solitario, quasi ab-bandonato, quando inaspettatamente ciimbattiamo nella parrocchiale di SanVito, una chiesa del 1300 austera ed ele-gante nel classico stile romanico-arago-nese, a conferma che anche Gergei haradici antiche e i suoi quarti di nobiltà.Per cena non ci sono alternative al-l’unica trattoria posta proprio di fronteal Comune. Non c’è insegna e se non vifossimo stati indirizzati da George Cloo-ney, non l’avremmo mai trovata.Il menu è deludente, del tipo “spaghettialla bolognese” e “bistecca di cavallo”.Il cameriere (che è anche il titolare)legge nei nostri occhi la perplessità senon lo sconforto e tenta una carta di-sperata: «Oggi che è festa abbiamo pre-parato per noi della fregola con sugo disalsiccia, ma non so se vi piace...». Certoche ci piace, benedetto ragazzo! Unpiatto sardo finalmente, un po’ greve madal sapore gustoso e ricco delle cosefatte in casa.Finiamo la serata a tavola tutti insieme,il cameriere/padrone che ci racconta dei

bei tempi di quando guidava il camionin Brianza e anche il cuoco che, nellatotale assenza di altri avventori, ha la-sciato i fornelli e si è unito al gruppoper curiosare su cosa succede “nel Con-tinente”.Il liquore di mirto fatto della mamma eservito a volontà, scalda i cuori e invitaa sorridere della vita.Ci sono meno di sei chilometri fra Ger-gei e la Giara di Gesturi che, dall’alto,domina tutta la campagna e il grandeNuraghe. Una guardia del Parco si offredi accompagnarci in caccia dei cavalliniselvatici.La Giara, in primavera, è spettacolare.Campi sterminati di asfodeli, ciuffi digigli selvatici che occhieggiano fra lerocce, cespugli di cisto rosa e bianco,orchidee spontanee. Tutto intorno boschidi querce da sughero che mostrano an-cora la ferita sul fianco scarnificato dellapreziosa corteccia.Ma la vera sorpresa sono gli stagni (unaventina) la cui superficie è completa-mente ricoperta dalla infiorescenza diranuncoli che sbocciano a pelo d’acquaper formare un tappeto compatto di unbianco scintillante con sottili striaturegialle e rosa.A differenza di ieri, lunedì di Pasquetta,giorno consacrato da parte di tutti gliabitanti dei quattro Comuni che si af-

facciano sul Parco al primo pic-nic del-l’anno, oggi non c’è anima viva sullaGiara. Oggi è facile seguire le tracce deicavallini e fotografare i gruppi con ilcapofamiglia in testa, i puledrini appenanati color albicocca e tutta la rigorosagerarchia equina a seguire.Si dice che questi animali, che sono sem-pre vissuti liberi, siano stati importatidai Fenici: sono bellissimi, con sorpren-denti occhi a mandorla, fieri e perfettinelle loro proporzioni. Poi, quando sco-pri che lo stelo di un asfodelo arriva ab-bondantemente al garrese, ti accorgi diquanto sono piccoli.Per restare in tema ceniamo “Al caval-lino”, un ristorante proprio di fronte alNuraghe di Barumini: meno fascino diieri sera alla anonima Trattoria di Gergei,ma cucina decisamente migliore.Chi deve rientrare verso Nord, dedichiuna mezz’oretta al Museo Civico di Ca-bras. Le sei colossali statue dei giganti,forse i primi veri frequentatori dei nu-raghi, sono rimaste nascoste nel terrenoper 3.000 anni fino a quando un conta-dino non vi è incespicato sopra con ilsuo aratro. Da pochissimo sono tornatead osservarci con la loro espressione se-vera e misteriosa e, forse, a sorridere unpo’ di noi che osiamo così raramenteavventurarci nell’interno della Sardegnaa più di 300 metri dal mare. n

Uno dei molti stagni a Gesturie un gruppo di cavalliniselvatici che è andato ad abbeverarsi

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de Il Cruscante

L’avvento del presidente delConsiglio Matteo Renzi haprovocato qualche cambia-mento anche nel linguaggio

della politica. A cominciare dal verbocon cui ha dato inizio alla sua entrata incampo: rottamare. Non che questo ver-bo – per quanto di nascita recente: è undenominale, dal vecchio sostantivo rot-tame nato a sua volta dall’aggettivo rotto– sia stato coniato da lui. Viene infattiusato quando si tratta di smantellare vei-coli o macchinari per recuperarne le partiancora utilizzabili, oppure anche quandosi sostituisce un bene grazie a un incen-tivo. Ma Renzi ha dato una vera spintaal significato estensivo e figurato deltermine quando lo ha usato nei riguardidel vecchio gruppo dirigente del suo par-tito, considerandolo sorpassato e quindida allontanare e sostituire con personenuove. Altri termini che grazie a lui han-no acquistato nuova forza e nuovi signi-ficati, rosiconi e gufi. Il sostantivo e ag-gettivo rosicone è collegato al verborosicare, il cui primo significato è quellodi rodere a poco a poco e continuamente,anche allo scopo di ottenere buoni ri-sultati (esempio: il proverbio chi non ri-sica non rosica); il secondo significato,prevalente nella forma riflessiva del ver-bo, è quello di rodersi, tormentarsi so-prattutto per invidia. E i rosiconi, nellinguaggio renziano, sono gli invidiosi,quelli che dell’invidia fanno una vera epropria malattia. Per quel che riguarda igufi, propriamente si tratta di uccellinotturni rapaci, di cui Renzi ricorda ladiceria per la quale si ritengono annun-ciatori di disgrazie, per cui gufare signi-fica portare sfortuna, augurarsi il malealtrui. E questa diceria è confortata an-che dalla maggior parte dei proverbi,anche se ve ne sono alcuni di senso con-trario, tra cui questi: l’aquila quando èmalata chiama il gufo fratello; chi falconon ha, cacci col gufo; parlano i pappa-galli e tacciono i gufi. Ma certo, i pro-verbi più comuni condannano questopovero animale. Uno solo per tutti: dovec’è il sole non ci sono gufi né rospi. Ul-

timo vocabolo che mi viene in mente,l’uso disinvolto che il Presidente delConsiglio fa del verbo asfaltare. Chepropriamente è un verbo che deriva dalsostantivo asfalto, e significa ricoprirecon asfalto una massicciata stradale perrenderla liscia e impermeabile. Finora ivocabolari più comuni e più diffusi nonricordano significati estensivi del termi-ne, se non il famoso film di John Huston“Giungla d’asfalto”, che descrive l’am-biente cittadino in cui si attua un crimi-ne. Invece Renzi applica il verbo a per-sone e a movimenti, da lui giudicatiasfaltati perché praticamente possonoessere sottoposti a ogni giudizio negati-vo e conseguentemente a ogni azioneconseguente da parte di chi comanda, ese asfaltati, cioè lisci, senza asperità néprotuberanze, possono più facilmentesubire ogni cosa se a imporla è il vinci-tore di turno.Infine, una parola che non è di Renzi, madi un suo finora tenacissimo avversario,il fondatore e capo del Movimento 5 Stel-le, Beppe Grillo. Il quale, per esprimere

il proprio disagio in una fase un po’ com-plicata del movimento stesso, ha dettodi essere stanchino. La parola ha fattoimmediatamente il giro delle prime pa-gine dei giornali e degli altri mezzi d’in-formazione, e tutti hanno giudicato eu-femisticamente l’aggettivo usato dall’excomico genovese, sostenendo che Grillodoveva essere molto stanco, stanchissi-mo, e aveva adoperato il diminutivo peruna forma di understatement, non vo-lendo cioè enfatizzare la sua momenta-nea difficoltà. Ma per la maggior partedei commentatori l’uso di quell’agget-tivo in quella forma (e poi la creazionedi un direttorio che ha lasciato parecchiscontenti anche all’interno dei pentastel-lati) significa sostanzialmente il contra-rio. Secondo loro, cioè, Beppe Grillo sa-rebbe davvero molto stanco e usuratoda un impegno quotidiano indubbiamen-te gravoso, e questo sarebbe il primopasso di un suo allontanamento. Ma si èdavvero certi che dietro quello stanchi-no ci sia la voglia di lasciare il suo mo-vimento e la politica? n

ULTURALa nostra linguaC

IL LESSICO DEI LEADER POLITICI

RottamiamoAsfaltiamo

SONO ROSICONI

Non gufiamo

sono stanchino

La nostra lingua 39:Layout 1 22/12/14 12:22 Pagina 39

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IN PRINCIPIODalla nascita dell’Universo

all’origine dell’arteDopo il grande successo della mostraHomo sapiens – La grande storia delladiversità umana, il Comune di Novara ela Fondazione Teatro Coccia Onlus, incollaborazione con Codice, Idee per lacultura, rilanciano l’interesse versograndi temi scientifici con un nuovoprogetto espositivo in cui la conoscenzae la curiosità si sposano alla meravigliae alla contemplazione. Un percorso dimilioni di anni alla scoperta del BigBang e dell’impulso creativo, in cuiconvivono i disegni originali di GalileoGalilei e la rappresentazione del mito diAtlante nelle opere del Guercino, le teo-rie di Newton e il mito di Medusa.L’obiettivo è quello di interrogarsi, eprovare a rispondere, alle domande chel’umanità si pone da sempre, costruendonarrazioni diverse, mutevoli e affasci-nanti dell’idea dell’origine di tutto.Informazioni evento:Luogo: Novara, Complesso Monumentale del BrolettoData fine: 06 aprile 2015Contatti: tel. 199-151115, e-mail [email protected] web: http://www.mostrainprinci-pio.itPrenotazione: nessunaCosto del biglietto: 10.00 euroOrario: lunedì 9.00–13.00, da martedìa domenica 9.00–19.00, la biglietteriachiude un’ora prima.

I TESORI DELLA FONDAZIONEBUCCELLATI

Da Mario a Gianmaria, 100 anni di storia dell’arte orafa

Da Mario a Gianmaria, 100 anni di sto-ria dell’arte orafa, frutto della collabo-razione tra la Fondazione GianmariaBuccellati e la Soprintendenza Specialeper il Patrimonio Storico, Artistico edEtnoantropologico e per il Polo Musealedella città di Firenze, che presenta unaselezione di oltre cento opere tra gio-ielli, lavori di oreficeria e di argenteriadisegnati da Mario e Gianmaria Buccel-lati, due tra i nomi più significativi delpanorama orafo mondiale, eredi della il-lustre tradizione italiana, fiorita nel Ri-nascimento con Benvenuto Cellini, unodei massimi artisti di ogni epoca.Il luogo che accoglie i capolavori diGianmaria Buccellati risulta particolar-mente evocativo della sua vicenda per-sonale. Fu proprio visitando, nel 1968,il Museo degli Argenti – dove sono con-servati i celebri vasi in pietre dure di Lo-renzo de Medici nonché i gioiellidell’Elettrice Palatina, oltre agli splen-didi lavori di oreficeria del tesoro dellafamiglia Medici - che Gianmaria Buc-cellati colse l’ispirazione per cimentarsinella realizzazione di opere che, pur ri-valeggiando per ricchezza e splendorecon quelle medicee, fossero espressionedelle sue personali ricerche tecniche e

formali.Fu così che nacquero gli Oggetti pre-ziosi, come sono stati definiti dallostesso Gianmaria, pezzi unici, qualicoppe, vasi e scatole appartenenti allasua collezione personale che lui stessodisegnò e realizzò. Sono manufatti chetestimoniano il suo forte legame e il suocostante rapporto con la cultura rinasci-mentale, barocca e rococò italiana e delresto d’Europa. Tra questi spicca “LaCoppa dell’Amore” (1975), ispirata daun motivo rococò che, con l’eleganzadelle forme femminili, sottolinea l’im-magine più alta dello spirito dell’amore.Informazioni evento:Luogo: Firenze, Palazzo Pitti - Museodegli ArgentiData fine: 22 febbraio 2015Contatti: tel. +39 055-294883. Sito ufficiale:http://www.polomuseale.firenze.itCosto del biglietto: intero € 7.0, ridotto€ 3,50

BEVERLY PEPPER ALL’ARA PACIS

Sono esposte a Roma le sculture dellagrande artista americana, presso ilMuseo dell’Ara Pacis, nell’ambitodella mostra Beverly Pepper all’AraPacis. Con Beverly Pepper (1922) perla prima volta l’area perimetrale delMuseo dell’Ara Pacis si offre come pal-coscenico di un’importante espo-sizione di sculture. Le quattro operemonumentali, fra i 4 e i 5 metri di al-tezza e realizzate in acciaio cor-ten, rap-presentano momenti di riflessione per ivisitatori che avranno l’opportunità dicogliere prospettive, volumi, profon-dità e, non ultima, la luce, in un magni-fico connubio tra un glorioso passatofatto di stili architettonici diversi e ilpresente della scultura contemporanea.All’interno del Museo dell’Ara Pacissaranno esposte alcune sculture inferro, con basi in pietra serena, moltedelle quali inedite, parte della serie Cur-vae in Curvae esposta alla Galleria Mar-lborough sia a New York sia a Londra.L’arte di Beverly Pepper è parte perma-

ULTURAAppuntamentiC

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nente del paesaggio di realtà di-verse come l’Amphisculpturenel quartier generale del-l’AT&T in New Jersey oPalingenesis, presso la sede delCredit Suisse a Zurigo.Suoi anche altri importantiesempi di land art come Sol yOmbra Park di Barcellona, ilManhattan Sentinels nella Federal Plazadi New York e Departure, For MyGrandmother, all’interno dell’EuroposParkas a Vilnius, Lituania. Le sue operesono in tutto il mondo ma l’Italia conti-nua ad essere, per l’artista, uno dei luo-ghi più amati per le sue installazionicome il Teatro Celle commissionato dalcollezionista Giuliano Gori per la Fatto-ria Celle presso Pistoia e l’Amphiscul-pture di Parco del Sole all’Aquiladonato alla città all’interno del progetto“Nove artisti per la ricostruzione”.Il ritorno di Beverly Pepper a Romavuole essere un tributo alla Città Eternache l’ha accolta fin dai primi anni Cin-quanta.Informazioni evento:Luogo: Roma, Museo dell’Ara PacisData fine: 15 marzo 2015Contatti: tel. +39 06-0608 e-mail: [email protected] ufficiale: http://www.arapacis.itCosto del biglietto: intero € 10.50, ridotto € 8.50; residenti € 8.50/€ 6.50

NEL SEGNO DI AUGUSTO. LA LIGURIA E IL PRINCIPE

Ideata, curata ed organizzata dalla So-printendenza per i beni archeologicidella Liguria nell’ambito delle celebra-zioni del bimillenario di Augusto, visono esposte rilevanti testimonianzeprovenienti dal territorio regionale, si-gnificative ad illustrare al pubblico itratti salienti dell’età augustea, calatinella realtà della Regio IX Liguria. Ilpercorso espositivo è articolato in sei se-zioni. La prima sezione è dedicata adAugusto ed alla sua famiglia, la secondafornisce un inquadramento generale delprocesso di romanizzazione del territo-rio ligure, nella terza sezione vengono

descritti gli scambi commerciali perterra e per mare, che ricevettero un forteincremento con la costruzione della viaa cui l’Imperatore diede il suo nome, lavia Iulia Augusta. La sezione quarta ap-profondisce l’esplosione del fenomenourbano con la creazione dei quattro mu-nicipia: Albintimilium (Ventimiglia),Albingaunum (Albenga), Vada SabatiaVado Ligure), Genua (Genova), se-guendo un ordine geografico sono espo-sti i più importanti reperti venuti allaluce in questi centri.Informazioni evento:Luogo: Genova, Museo di PalazzoReale di Genova, Teatro del FalconeData fine: 8 marzo 2015Contatti: tel. 010-2718202, e-mail: [email protected]: Facoltativa, tel. prenota-zioni 010-2718202Costo del biglietto: gratuitoOrario: sab. e dom. dalle 13.00 alle18.00; per gruppi e scolaresche da lun.a ven. mattina solo su prenotazione

LA POESIA DELLA LUCEDisegni veneziani dalla National

Gallery di WashingtonIn mostra a Venezia, al Museo Correr,giungono dalla National Gallery of Artdi Washington oltre centotrenta opererealizzate tra il XVI e il XIX secolo aVenezia, quando la città dei Dogi e laterraferma rappresentavano la culla deipiù raffinati artisti italiani. Un nucleosceltissimo di una delle più importanticollezioni di disegni al mondo, ricon-dotti in laguna per un’irripetibile es-plorazione del genio artistico deigrandi maestri veneti e del loro rap-porto con l’arte grafica: da Mantegna,

Bellini e Carpaccio a Giorgione, Lottoe Tiziano, fino a Bassano, Veronese,Tintoretto, Piazzetta, Canaletto,Tiepolo, Guardi, per approdare allepassioni veneziane di “foresti” comeWhistler, von Alt, Lear, Werner, Cal-low e soprattutto Sargent.Un percorso affascinante, che ripercorregli sviluppi dell’arte veneziana dal Cin-quecento all’Ottocento attraverso lostrumento primario dell’espressione fi-gurativa e, sullo sfondo, Venezia: nonsolo centro di produzione artistica maanche soggetto figurativo vero e pro-prio. In mostra anche ben 12 opere diGiambattista Tiepolo, una selezionesemplicemente imponente che copre

quasi tutto l’arco cronologico della suaattività documentando ogni aspettodella produzione grafica dell’artista –studi compositivi a penna, il disegno delnudo, le caricature – e quindi una spe-ciale sezione dedicata ai paesaggi. Adaccompagnare la mostra un importantecatalogo edito da Marsilio pubblicatocon il sostegno della Delmas Founda-tion.Informazioni evento:Luogo: Venezia, Museo CorrerData fine: 15 marzo 2015Contatti: tel. +39 041 2405211, e-mail [email protected] ufficiale:http://www.disegnivenezianinga.itCosto del biglietto: intero € 16, ridotto€ 10, studenti € 5.50

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ENESSEREMedicinaB

di Mario Lizza

DOPO NATALE+ PASSI - GRASSI!

Nonostante i grassi venganospesso etichettati

come i principali responsabili del dilagare di obesità

e malattie cardiovascolari, il loro ruolo all’interno

dell’organismo è a dir poco fondamentale. Ma quale grasso?

Può essere utile qualche riflessione generale sulle varie

categorie di alimenti più che indicare diete così dure che poi

diventa impossibile seguirle

Al primo posto va messo l’olioextra-vergine di oliva: anchenella dieta più restrittiva che

bada solo alla quantità di calorie piuttostoche alla qualità del cibo e delle molecole,bisogna utilizzare qualche goccia di oliodi oliva. A parte il suo effetto protettivosul cuore (uno per tutti, aumenta il cole-sterolo buono o HDL, riducendo quellocattivo o LDL), è da pochi anni nota lasua attività antinfiammatoria, dovuta allapresenza di idrossitirosolo, principale fe-nolo contenuto nell’olio. L’attività di ini-bizione significativa della crescita tumo-rale viene attribuita alla presenza dioleuropeina, precursore dei fenoli cosid-detti secoiridoidi dell’olio.L’olio è un emolliente: esercita un’azionecalmante e antinfiammatoria sulla pelle ele mucose. Protegge la mucosa dello sto-maco, favorisce lo svuotamento della ci-stifellea, è un blando lassativo.Lo storico greco Tucidide (V sec. a.C.)scriveva: “I popoli del Mediterraneo cominciaronoad uscire dalla barbarie quando impara-rono coltivare l’olivo e la vite”.

L’olio di lino è un integratore naturaledi Omega-3. La dose consigliata è di uncucchiaino al giorno da consumare ri-gorosamente crudo, per esempio percondire insalata o altre verdure, in modo da con-servare tutte le sue proprietà.L’Omega-3 (o acido alfa-linoleico) è un grassoessenziale contenuto anche nel pesce dei marifreddi, come merluzzo e salmone e nel pesce az-zurro (sardine, aringhe, alici, sgombro…).Gli Omega-3 proteggono il cuore (abbassano i tri-gliceridi), rendono il sangue più fluido, ritardanoi processi degenerativi del cervello, hannoun’azione antinfiammatoria, riducono il rischio diinsorgenza del diabete tipo 2 (non insulino-dipen-dente) ecc.Studi in corso suggeriscono che questi acidi grassicontrastino l’accumulo di grasso (in particolarequello addominale) e promuovano la perdita dipeso se associati a una dieta ipocalorica e all’eser-cizio fisico.

La nostra alimentazione occidentale è caratterizzata da cibi raffinati, la-vorati, cotti e conservati, oltre che da troppi zuccheri, grassi e proteine,sempre più povera di nutrienti.Solo il 10% degli italiani consuma le tanto raccomandate 5 porzioni difrutta e verdura al giorno necessarie per una corretta alimentazionecon finalità preventive: vanno tagliate all’ultimo momento perché l’ossi-dazione all’aria potrebbe causare la perdita della vitamina C.Un’analisi della Coldiretti evidenzia che nel 2013 la quantità di frutta everdura consumata in Italia è scesa di ben il 18% rispetto al 2000, forseanche a causa della crisi economica.Bisogna invertire la rotta, iniziando a mettere nel piatto frutta e verduramagari con l’obiettivo di arrivare a sette porzioni giornaliere per ridurredel 42% il rischio di morte per qualsiasi causa.

Al mattino appena svegli e a digiuno iniziamo la giornata be-vendo un limone diluito in una tazza di acqua tiepida. Il li-mone, diffusosi in occidente intorno all’anno mille portatodagli arabi in Sicilia, ha un succo molto acido (contiene acidocitrico) ma non crea acidità nel corpo anzi, una volta metabo-lizzato nel nostro organismo, ha un’azione contraria, bilanciail pH e contribuisce a mantenere alcalino il sangue (normalmente intornoa 7,4): il livello del pH nel corpo ha una funzione determinante per il be-nessere totale dell’organismo e deve quindi essere correttamente bilan-ciato.

Ecco alcuni dei tanti benefici se si inizia la giornata con il limone(usare anche la buccia se è edibile, cioè mangiabile):a) rafforza il sistema immunitario: i limoni sono ricchi di vitamina C e dipotassio, che stimola le funzioni cerebrali e nervose. Il potassio aiutaanche il controllo della pressione arteriosa;b) aiuta la perdita di peso: i limoni sono ricchi di fibre di pectina, che aiu-tano a combattere la fame. È stato anche dimostrato che le persone chehanno una dieta più alcalina perdono peso più velocemente;c) le fibre solubili di pectina sono note per l’impiego nella preparazionedi marmellate e gelatine di frutta, ma sono dotate anche di interessantissime

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All’inizio di ogni pasto, consumare un piatto diverdure crude, verdi e colorate, casomai tagliatemolto sottili per facilitarne la digestione e arricchitecon germogli e germe di grano, ricchissimi di mi-

cronutrienti. Vantaggi: si evita il picco di insulina post-prandiale,la digestione del pasto diventa semplice e veloce, si riduce lanecessità di bere troppo durante il pasto, favorendo così unamaggiore efficacia dei succhi digestivi; contengono in abbon-danza acqua, vitamine, sali minerali, enzimi, fibre, flora battericautile e sostanze protettive. Inoltre, una bella insalata mista al-l’inizio del pasto favorisce un più precoce raggiungimento delsenso di sazietà.L’antipasto di ortaggi e insalate crude fa parte di antichissimetradizioni italiane: in Toscana il piatto di verdure crude si chia-mava camangiare, cioè messo a capo, all’inizio del mangiare;in Liguria era detto incisame cioè incominciamo.

Dopo l’antipasto di verdure, sì a cereali integrali,meglio se a chicco come farro, grano saraceno,kamut, orzo, quinoa, riso… per evitare le farinebianche e troppo raffinate: hanno potere saziante(diete ipocaloriche), contengono fibre, sono adattiai diabetici (non aumentano l’indice glicemico) ealcuni ai celiaci (grano saraceno, mais, quinoa, riso

non contengono glutine).Se poi insieme ai cereali mangiamo deilegumi, ricchi di aminoacidi carenti nelleproteine dei cereali, il pasto è supercom-pleto.

Fra la colazione e ilpranzo, fra il pranzo ela cena, per non arri-vare affamati, inter-rompere il digiuno con uno yogurto con della frutta, meglio se secca emeglio se col guscio. Noci, man-dorle, nocciole e pistacchi conten-gono fibre, acidi grassi mono e poli-insaturi (omega-3), sali minerali, vit.E (antiossidante). Raccomandati da4 a 6 noci o mandorle al giorno.

Cena: inizia come il pranzo, poi, perchi non è vegetariano o vegano,qualche proteina di origine animale(carne bianca, formaggio magro, pe-sce…).

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virtù dietetiche: con-tribuiscono a rallen-tare sia lo svuota-mento gastrico che iltransito intestinale,concorrono a elimi-nare gli acidi biliarie a ridurre sia l’as-sorbimento che laproduzione di cole-sterolo totale e colesterolo LDL. La pectina peraltro, ritardandol’assorbimento di zuccheri a livello intestinale, ha una funzionestabilizzante dei livelli glicemici; ciò risulta particolarmente in-teressante nell’ottica della prevenzione del diabete di tipo 2 edell’ipertrigliceridemia.Presente in frutta e verdura, la fonte più ricca in assoluto ne è lapellicina bianca - detta albedo - che rimane attorno ai fruttidegli agrumi dopo aver allontanato la buccia;d) il limone aiuta la digestione favorendo la produzione di bile,importante per la emulsione e digestione di cibi grassi;e) da ricordare poi che qualche goccia di limone o di arancio(quindi vit. C) sui vegetali, facilita l’assorbimento del ferroinorganico (o non eme) presente nelle verdure;f) un consiglio finale: andate in un vivaio e acquistate una pian-tina di limone (attenzione, senza spine!) da coltivare anche suun balconcino, possibilmente esposto asud o sud-ovest! Anche a Parigi cresconoi limoni…

9La colazione potrebbecontinuare con unatazza di tè verde (o tènero) che è ricco di vi-tamine B, polifenoli (an-tiossidanti naturali, di-

fese antinvecchiamento), antin-fiammatorio e diuretico, consigliatoanche come drenante nelle cure di-magranti. A differenza della caf-feina nel caffè, la teina, unita ai tan-nini, viene liberata progres-sivamente nel corpo, svolgendoun’azione più moderata rispetto alcaffè. Niente dolcificanti, tutt’al piùun po’ di zucchero di mela.

5Va bene aggiungere al tè cereali in-tegrali, ma quelli con la percentualedi zuccheri più bassa possibile (questapercentuale è riportata nell’etichettadi ogni contenitore): allora bene pergallette di riso o mais integrali, sì ai

fiocchi di avena: l’avena, rispetto ad altri ce-reali, è ricca di proteine, di fibre e di carboi-drati ed ha un buon contenuto di sali minerali(calcio, magnesio, potassio, ferro e silicio). Èfonte di vitamina B1 (tiamina) e di carboidratia lenta digestione, in grado di fornire energiasenza causare picchi insulinici (per il suobasso indice glicemico – di cui bisognerebberiparlare - è particolarmente adatta nell’ali-mentazione dei diabetici); ha un buon conte-nuto di lisina (aminoacido necessario al corpoumano che però non è capace di sintetizzarloe che agisce prevalentemente sui tessuti mu-scolari), produce un effetto positivo sui livellidi colesterolo.

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La comunicazione è una condi-zione essenziale della vita, dellosviluppo umano e della salutementale. Si tratta di un’attività

che presenta sia contenuti concreti edobiettivi (quello che dico, quello chesento) che affettivi ed emozionali (comelo dico, come vedo chi lo dice). Essa è unprocesso interattivo dove il dire ed il faredi ogni individuo influenza e, nello stessotempo, è influenzato dal dire e dal faredella persona con cui interagisce.Nell’anziano le capacità fonologiche, les-sicali e semantiche appaiono invariate ri-spetto a quelle di persone più giovani; laloro eventuale riduzione può essere attri-buita ad un deficit della memoria a brevetermine. In generale la capacità di com-prendere il significato delle parole sem-bra inalterata, mentre si riduce la ca-pacità di produrre parole. L’eloquiodell’anziano è caratterizzato da ripetizioni,rallentamenti, pause troppo lunghe.Molti anziani, però, sono soggetti a ma-lattie o disturbi specifici del linguaggio;l’incidenza riportata in letteratura è del10-30% a seconda che si considerino omeno i disturbi uditivi; le cause vannodalla diminuzione sensoriale a carico diudito e vista al rallentamento generale piùo meno evidente, fino al progressivo avan-zare di una demenza.

Nella malattia di Alzheimer, ad esempio,spesso disturbi del linguaggio accompa-gnano quelli della memoria e il malatoperde anche la capacità di comprendere leparole e le frasi, di leggere e di scrivere; leespressioni verbali sono ridotte a ripetizionidi parole dette da altri, o ripetizione conti-nua di suoni o gemiti, o addirittura muti-smo; è presente la difficoltà a evocare nomidi uso comune ed un conseguente progres-sivo impoverimento dei contenuti. In unafase più avanzata della malattia, il linguag-gio spontaneo diventa sempre più ridottoe caratterizzato dall’uso continuo di frasifatte. A seconda dello stadio della malattia,dunque, si passa progressivamente dalladifficoltà a trovare le parole (anomie) ed acomunicare i pensieri, all’incapacità diesprimere frasi complete, pur, magari, par-

lando continuamente (afasia fluente). Nellostadio finale prevale la totale incapacità diparlare e di comprendere (afasia globale).

Nella demenza frontotemporale i deficitprogressivi del linguaggio sono inveceprevalentemente caratterizzati da pro-blemi di espressione o gravi difficoltà didenominazione e problemi nella compren-sione. In particolare si assiste ad una pro-gressiva riduzione delle conoscenze se-mantiche e ad un graduale impoverimentodel contenuto dell’eloquio.Nelle fasi iniziale e moderata della ma-lattia, il paziente riesce, a volte, a nascon-dere i problemi di linguaggio tenendo,

per esempio, un atteggiamento schivo ediffidente. Quando il disturbo del linguag-gio diventa grave, esso può dar luogo areazioni emotive negative sia nel malatoche in colui che presta assistenza (caregi-ver), perché la difficoltà di comprendersigenera frustrazione e senso di abbandono.

La comunicazione non verbale (il lin-guaggio del corpo) è un’importante ri-sorsa. Infatti, quando la malattia è in faseavanzata e le capacità espressive sonocompromesse, il malato stesso tende adutilizzare sistemi alternativi, cioè il lin-guaggio del corpo: quindi grida, si la-menta, tocca, aggredisce per comunicare

di Francesca Curcio

COME CAMBIANO LE PAROLE

ENESSEREPsicologiaB

Oltre quella della memoria, che abbiamo visto nel numero

precedente (Esperienza, n. 10/2014), un’altra

modificazione legata aldecadimento cognitivo

che può verificarsi nella terzaetà, ma che, ricordo, non è

una conseguenza necessaria del passare del tempo, riguarda

il linguaggio, canalefondamentale per la

comunicazione

1 chiamarlo per nome quando sicerca la sua attenzione;

2 accertarsi che possa sentire;3 usare parole semplici e concrete,

frasi corte;4 parlare lentamente, rivolgergli

solo una domanda alla volta;5 dargli tempo abbondante per

rispondere;6 abbassare il tono della voce;7 stare attenti e non

interromperlo, non avere fretta,però si potrebbe suggerire

la parola che non gli viene;8 chiedergli di svolgere un compito

alla volta;9 eliminare rumori e altri fattori

distraenti;10 evitare di parlargli come se

fosse un bambino;11 anche se si pensa che non

possa capire quello che vienedetto, evitare di parlare di luiliberamente in sua presenza;

12 utilizzare il linguaggio nonverbale.

Per facilitare la comunicazione verbale con il malato di Alzheimer ecco alcuni suggerimenti:

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un bisogno, un disagio. È importante co-gliere il bisogno che si cela dietro queicomportamenti, cercando di ridurre ilsenso di frustrazione conseguente all’in-capacità di comunicare verbalmente, pre-venendo così reazioni che potrebbero es-sere di difficile gestione. Anche chi glista accanto può utilizzare, per migliorarela comunicazione, il linguaggio non ver-bale. Al contrario, bisogna tener contodegli elementi, anche inconsapevoli,della comunicazione non verbale, chesempre accompagnano le parole:w i gesti, le espressioni del viso, gli atteg-

giamenti;w il riso, il pianto, lo sbadiglio, i cambia-

menti del tono della voce, le pause, isilenzi;

w il contatto fisico, il modo in cui ci sicolloca nei suoi confronti (la distanza,la posizione eretta o seduta o sdraiata,messa a confronto con la posizione chein quel momento ha il malato, ecc.);

w l’aspetto esteriore, ovvero la somma dipettinatura, abbigliamento, trucco e gliornamenti (gioielli, tatuaggi, piercing,ecc.), i colori dominanti nelle personee nell’ambiente.

La comunicazione non verbale per moltiversi è ritenuta molto più efficace di quellaverbale, nel senso che il modo in cui micomporto è molto più esplicativo rispettoa quello che dico. Inoltre, mentre la capa-cità di comprendere il linguaggio verbaleinesorabilmente diminuisce con il proce-dere della malattia, la capacità di com-prendere il linguaggio non verbale nonsparisce mai del tutto, nemmeno neglistadi più avanzati, rappresentandoquindi la modalità comunicativa privi-legiata con il malato di Alzheimer. È im-portante stargli accanto per esempio con ilcontatto fisico (prendere le mani, un ab-braccio, una carezza), scherzare insieme,cantare canzoni conosciute, cantilene,ninne nanne, recitare le preghiere in mododa aiutarlo a ricordare le parole, anche nellefasi più gravi. Così può essere utile farloballare, soprattutto se per lui era un ele-mento di svago, per creare, attraverso lamusica e il contatto fisico, un’intimità chelo mantenga “vivo”. n

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“Il linguaggio è la più amichevoledelle cose dalle quali

non possiamo fuggire”(M. Cooley) L’ORO DEL RENO: RENANIA E PALATINATOL’ORO DEL RENO: RENANIA E PALATINATO

Atmosfere romantiche, fortezze, tesori romanici: semplicemente irresistibiliDa Roma e Milano – 19 maggio 2015 – 6 giorni Tra il Reno e la Mosella, le 4 città gioiello della Renania-Palatinato: Treviri - Coblenza - Magonza – WormsQuota di partecipazione - 30/35 partecipanti Da Milano – € 1.150,00 / Da Roma – 1.200,00Abbuono per soci ANLA, familiari e aggregati – € 30,00Tasse aeroportuali (quota definitiva) - € 160,00Hotel 4 e 3 stelle sup. – Mezza pensione - Accompagnatore dall’ItaliaProgramma dettagliato – da definire

BERLINO, POSTDAM & DRESDA, BERLINO, POSTDAM & DRESDA, perle storiche della GermaniaPartenza da Roma e Milano – 9 giugno 2015 – 6 giorni

Berlino: nelle zone calde della “Guerra Fredda; Dresda: lo Zwinger, straordinariocapolavoro rococò e la Galleria degli Antichi Maestri con la raccolta di opere di Tiziano,Tintoretto, Canaletto, Raffaello; Postdam: il Giardino dei Piaceri di Federico il Grande.Quota di partecipazione - 30/35 partecipanti – € 1.250,00Soci ANLA, familiari e aggregati – € 1.200,00Tasse aeroportuali (importo definitivo) - € 80,00Hotel 4/5 stelle – Pensione completa - Accompagnatore dall’ItaliaProgramma dettagliato – da definire

LONDRA & CORNOVAGLIA LONDRA & CORNOVAGLIA sulle tracce di re ArtùPartenza da Roma e Milano – 15 giugno 2015 - 8 giorni

2 intere giornate a Londra, Greenwich, Avebury e Stonehenge, Bath, Wells,Glastonbury Abbey, Exeter, la Cornovaglia: Truro - Tintagel e St. Ives – Salisbury e Winchester – WindsorQuota di partecipazione - 30/35 partecipanti – € 1.680,00Soci ANLA, familiari e aggregati – € 1.640,00Tasse aeroportuali (al 30 novembre 2014) - € 140,00Hotel 4 e 3 stelle – Mezza pensione - Accompagnatore dall’Italia

LA MAGIA DEL GRANDE NORD LA MAGIA DEL GRANDE NORD Le due capitali, Capo Nord, Norvegia con isole Lofoten + Hurtigruten

Partenza da Roma e Milano – 20 giugno 2015 - 10 giorni Il meglio del Grande Nord da Stoccolma a Oslo. Capo Nord, Rovaniemi, le isole Lofoten, Hammerfest, Tromso, la minicrociera con Hurtigruten il postale dei FiordiQuota di partecipazione - 30/35 partecipanti – € 2.730,00Soci ANLA, familiari e aggregati – € 2.690,00Tasse aeroportuali (al 30 novembre 2014) - € 260,00Hotel 4 e 3 stelle – Pensione completa - Accompagnatore dall’ItaliaProgramma dettagliato – da definire

AGOSTO IN CROCIERA SUL RENOAGOSTO IN CROCIERA SUL RENO Da Amsterdam a BasileaPartenza da Roma e Milano - 1 agosto 2015 – 9 giorni

La bellezza e la storia della Valle del Reno sono riconosciute dall’Unesco comepatrimonio mondiale dell’umanità e la navigazione rappresenta il modo ideale per goderne l’incanto. L’itinerario di crociera con la M/n Rigoletto; Amsterdam • Rotterdam (gran tourd’Olanda) • Düsseldorf • Colonia • Coblenza • Mannheim • Strasburgo • BasileaQuote variabili secondo richiesta: Ponte Principale o Ponte superiorePensione completa a bordo ed escursioni programmate comprese

PROPOSTE GRANDI TOURPROPOSTE GRANDI TOUR

PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI ALLA SEGRETERIA GENERALE ANLA DI ROMATEL. 06.86321128

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PROPOSTE GRANDI TOURPROPOSTE GRANDI TOUREXPO 2015 E OSTENSIONE EXPO 2015 E OSTENSIONE DELLA SACRA SINDONEDELLA SACRA SINDONE

Partenza in pullman da Roma, Orte, Firenze dal 3 al 7 giugno 2015In programma: Torino 1 g.+ EXPO 1 g. incluso ingresso +Milano 1.g + rientro con visita a Firenze compresi 3 pranziin ristoranteQuota di partecipazione – 40 partecipanti € 670,00Soci ANLA, familiari e aggregati – € 650,00Hotel 4 stelle – Pensione completa (escluso pranzoall’Expo) – responsabile agenzia al seguitoProgramma dettagliato – da definire

MYANMAR MYANMAR (ex Birmania)Partenza da Roma e Milano

18 marzo 2015 – 13 giorniYangon con l’imponente “pagoda d’oro” Shwedagon, i villaggigalleggianti del lago Inle, l’antica capitale Mandalay, Bagan,con la grande distesa dei templi e 2 giorni a Bangkok.Quote di partecipazione da Roma/Milano 20 partecipanti – € 3.220,00Soci ANLA e familiari – € 3.170,00Tasse aeroportuali (importo definitivo) – € 290,00Hotel 4/5 stelle – Pensione completa- Accompagnatoredall’Italia

GIAPPONEGIAPPONE classico e modernoPartenza da Roma e Milano

13 aprile 2015 - 13 giorniTokyo, frenetica e travolgente; il monte Fuji; Hakone e laminicrociera sul lago Ashi; Kyoto e Nara; Okayama e ibellissimi Korakuen Garden - Hiroshima, capitale mondiale dellapace - Osaka.Quota di partecipazione da Roma/Milano 15 partecipanti - € 4.650,00Soci ANLA e familiari – € 4.590,00Tasse aeroportuali (al 10 agosto 2014) - € 460,00Hotel 4 stelle – Pensione completa- Accompagnatoredall’Italia

IRAN,IRAN, l’antica PersiaPartenza da Roma e Milano

30 aprile 2015 - 10 giorniShiraz, capitale letteraria della Persia; Persepoli, città simbolodell’impero achemenide; le tombe reali di Naqsh-e-Rostam e diCiro il Grande a Pasargade; Yazd, Nain, Isfahan;Teheran, il trono del Pavone.Quota di partecipazione da Roma/Milano – 20 partecipanti - € 1.940,00Soci ANLA e familiari – € 1.890,00Tasse aeroportuali (importo definitivo) - € 220,00Hotel 4 stelle – Pensione completa- Accompagnatoredall’Italia

TURCHIA TURCHIA - in bilico tra Oriente ed Occidente:Istanbul – Anatolia e Cappadocia fino alla Regione Egea

Partenza da Roma, Bergamo e Bologna 8 maggio 2015 – 11 giorniIstanbul, città carica di storia; Ankara, capitale politica;Cappadocia, un paesaggio unico al mondo; Konya; le sorgentitermali di Pamukkale; Efeso e il tempio di Artemide; Pergamo,centro della civiltà ellenistica; le rovine di Troia; lo stretto deiDardanelli.Quota di partecipazione - 30/35 partecipanti € 1.250,00Soci ANLA, familiari e aggregati – € 1.200,00Tasse aeroportuali (importo definitivo) - € 80,00Hotel 4/5 stelle – Pensione completa - Accompagnatoredall’Italia

EUROPA - PASQUA 2015: EUROPA - PASQUA 2015: PRAGA, CASTELLI BOEMI PRAGA, CASTELLI BOEMI DELL’EST E DELL’OVESTDELL’EST E DELL’OVESTIn aereo da Roma e Milano - 3 aprile 2015 – 6 giorniPraga, simbolo di civiltà e di tolleranza; il castello di Vysehrad; icastelli boemi di Karlstejn e Konopiste; Karlovy Vary e KutnaHora, città patrimonio culturale Unesco.Quota di partecipazione - 30/35 partecipanti € 1.030,00Soci ANLA, familiari e aggregati – € 990,00Tasse aeroportuali (importo definitivo) – € 80,00Hotel 4 stelle – Pensione completa - Accompagnatoredall’ItaliaProgramma dettagliato – da definire

ITALIA – PASQUA 2015 ITALIA – PASQUA 2015 IN TERRA DI ROMAGNA:IN TERRA DI ROMAGNA:RIMINI E LE COLLINE EMILIANERIMINI E LE COLLINE EMILIANEIn pullman da Roma e Milano – 3 aprile 2015 – 5 giorni Un ritorno per apprezzarla a fondo. Rimini; Brisighella; Pieve delTho; Predappio, casa natale e tomba del Duce (ancora meta divisite di nostalgici del ventennio); S. Messa Pasquale nella Basilicadi S. Apollinare in Classe; San Marino; Verucchio; Bertinoro, conla famosa Colonna degli Anelli; Montefiore Conca; Sant’Arcangelodi Romagna, San Leo, che ospitò i liberi pensatori comeCagliostro.Quota di partecipazione da Roma e Milano-minimo 30 partecipanti da ogni città

€ 760,00Soci ANLA, familiari e aggregati – € 740,00Hotel 4 stelle sup. – Pensione completa - Responsabileagenzia sul postoProgramma dettagliato – da definire

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Venti dal mondo 46:Layout 2 23/12/14 15:00 Pagina 46

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NELL’ORTO E NEL GIARDINO CON LA LUNACon l’arrivo del nuovo anno, si sa, lo sguardo va lontano, ai mesi a venire. Si programma e si dedicano al futuro buone energie. Accade così anche nel-l’orto e nel giardino, pronti ad accogliere i semi per i “frutti” di domani.

NELL’ORTO - A gennaio i lavori nell’orto si riducono a causa del freddo che rallentai ritmi vegetativi. Ma è una fase di stasi soltanto apparente: è infatti il momentoideale per dedicarsi alla sistemazione dell’attrezzatura, alla programmazionedelle semine e alla predisposizione delle nuove colture. Ci sono anche però leraccolte da fare, tuttora generose di cavoli, porri, valerianella, verze. In Lunacrescente si dovranno invece seminare in semenzaio cavolfiori, cavolo broccolo,rucola. In calante sarà tempo di mettere a dimora in piena terra i bulbilli di aglioe di cipolla invernale e di seminare in semenzaio lattuga, radicchio estivo, rava-nello, sedano, valerianella.IN GIARDINO - Con la Luna crescente seminare in semenzaio azalee, begonie, pri-mule, tuberose e bulbi a fioritura primaverile. Seminare piselli odorosi, viole,violacciocche, zinnie. Mettere a dimora e/o trapiantare alberi, arbusti e rampicantia foglia caduca e rosai a radice nuda. Piantare anche i bulbi dei gladioli e prepa-rare il terreno per avere le fragole in mezzo ai fiori. In calante lavorare superfi-cialmente il terreno aggiungendo concimi organici. Eliminare i rami morti, spez-zati e inclinati di alberi e arbusti spoglianti.

PREPARARE LE “MARZE”Se vogliamo davvero tentare qualcosa dipiù, qualcosa che all’apparenza complicatosi rivelerà in realtà semplice, allora ètempo di mettere mano alle marze. Sichiama marza il ramo da frutto usato pergli innesti che deve essere prelevato dapiante in buone condizioni e già capaci diprodurre frutti. I rami scelti devono avere un anno, e si prendono tra i miglioridella parte esterna della chioma. Per gli innesti primaverili ci vogliono ramettiben lignificati e non troppo spessi. Il taglio si fa in giorni soleggiati, evitandoquelli molto freddi. Avvolte con telo di plastica nero, si conservano in cantina oal freddo (3-4° C.) coperte con sabbia per mantenere l’umidità costante.

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Hanno detto...Non è felice chi

non pensa di esserloPublilio Siro

ALMANACCOBARBANERA

LE NOSTRE RUBRICHE

In vigore dal 1762

DICE IL PROVERBIOGENNAIO FECONDO

Insieme a febbraio, gennaio è da sempremese ritenuto favorevole all’amore e allafecondità. O almeno così è nel mondoanimale. Si sa infatti che: “de zenaro tutii gati va in gataro”, cioè, alla veneta, tuttii gatti vanno in amore. E tanto è vero que-sto, che di chi è innamorato cotto e unpo’ stranito si dice “che pare un gatto digennaio”, mentre di chi ha le lune o sra-giona si dice: “ogni gatta ha il suo gen-naio”. È curioso notare come in molti pro-verbi, la pazienza e la sopportazione sianonecessarie per contrastare difetti conside-rati dalla saggezza popolare sempre inchiave femminile. Tra gli animali dome-stici la più prolifica è la gallina che inten-sifica la sua produzione proprio a gennaio,tant’è che si dice: “gennaio ovaio” o “cheavvia il gallinaio”. Infatti, “non c’è gallinané gallinaccia che di gennaio l’uova nonfaccia”, e ancora “il pollame di gennaioempie il gallinaio”.

ASTRONOMIALE STELLE DELL’INVERNO

Anche il cielo ha le sue stagioni, fattedi stelle e costellazioni diverse. Tra lestelle, quelle che all’osservazione ci ap-paiono rosse, sono a volte piccole e de-boli, altre gigantesche, e vengono dettesupergiganti rosse proprio perché le lorodimensioni sfuggono alla nostra perce-zione. Per esempio, Betelgeuse, visibilein Orione, tipica costellazione invernale,ha un diametro sti-mato di oltre 400 mi-lioni di chilometri, masarebbe poi circondatada un guscio di gastroppo tenue per poteressere consideratocome un’atmosferadella stella, esteso permiliardi di chilometri.

BENESSERE CON LA NATURA - LA PIANTAGGINE

Quando la piantaggine, Plantago major, arrivò in America insieme ai coloniz-zatori europei, i nativi la soprannominarono “orma dell’uomo bianco”. Lapiantaggine cresce quasi tutto l’anno ed è una delle piante più indicate asostenere le spontanee forze di guarigione dell’uomo. In primavera dai cespi

spuntano le nuove foglie verdi. Contengono un antibiotico na-turale, l’aucubina, e sono di grande aiuto per alleviare punture,curare vesciche e piccole ferite. I fiori a spighetta si innalzanosu lunghi steli accogliendo le forze del sole, trasformandole insostanze preziose come la silice, il manganese, gli acidi organici.La piantaggine è ricostituente, le giovani foglie sono ottime ininsalata o cotte. L’infuso è utilizzato nella prevenzione delle al-lergie. Depura il sangue e migliora l’aspetto della pelle. Percurare l’acne si prepara un tonico per la pelle con foglie di pian-taggine, radice di bardana e fiori di camomilla.

Barbanera 47:Layout 1 22/12/14 12:30 Pagina 47

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di Guglielmo CarrettiFILATELIA

LE NOSTRE RUBRICHE

Sul numero 11-12 del 2013 di Esperienza un articoloha richiamato la figura di un grande italiano, AdrianoOlivetti, e della sua particolare visione del mondo dellavoro, specialmente della creatura fondata da suo pa-

dre Camillo e da lui portata a vette eccezionali, la SocietàOlivetti. Eccezionale è stata anche l’attenzione, con buonaragione, che l’Italia filatelica ha riservato a questa azienda in-serendola per due volte nelle serie dedicate al Lavoro italianonel mondo. La prima volta nel 1986 dedicando un francobollo

da 650 lire al calcolatore prodotto da Olivetti: non è un fattoconosciuto da tutti, forse soltanto dagli addetti ai lavori, cheil primo computer al mondo è stato ideato in casa Olivetti,che riuscì ad arrivare prima della Hewlett Packard a realizzareil prodotto - il Programma 101 - e a diventare anche fornitoredelle aziende statunitensi per queste apparecchiature; nel 1965l’apparecchio, soprannominato Perottina dal nome dell’ing.Perotto, il vero padre del computer, venne presentato all’Espo-sizione mondiale di New York.

IL LAVORO ITALIANO ALTO SUL MONDO

l Si è anche parlato in quei tempi di atmosfere da film con possibili spionaggi in-dustriali e pesanti rivalse giudiziarie contro la Hewlett Packard che aveva immessosul mercato un tipo di computer con sistemi simili a quelli realizzati dalla Olivetti.Comunque l’attività principale della Società sono sempre state le macchine dacalcolo e le macchine da scrivere (chi non ricorda la Lettera 22 e la foto che im-mortalò Indro Montanelli con la sua “Lettera” sulle ginocchia?), ed a queste è de-dicato il secondo francobollo emesso nel 2008 dall’Italia (€ 0,60) per la medesimaserie, in occasione del centenariodella costruzione della primafabbrica a Ivrea.Ci piace ricordare – è già statofatto da Antonello Sacchi nel-l’articolo su citato – che i lavo-ratori anziani della Olivetti, cheattualmente è una Società delGruppo Telecom Italia, hanno laloro Associazione, la Spilled’oro, che è inserita nei SenioresTelecom Alatel e quindi fa parteanche dell’Anla.

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Cominciamo dalla Liguria, dal Ponentedove il Corso Fiorito Sanremo in Fiore2015 si svolgerà l’8 marzo con la tradi-zionale sfilata di carri fioriti e bande mu-sicali, rinnovando la tradizione del Car-nevale dei Fiori di Sanremo nato nellaBelle Epoque (per maggiori informazioniconsultate il sito http://carnevalesanremo.it/). Parliamo delle tradizionali “bugie”di Carnevale, o cenci o chiacchiere… inrealtà c’è qualche differenza: in Liguria ePiemonte vengono preparate con il mo-scato mentre in Toscana con il Vin San-to… in ogni caso sono tagliate con la ro-tella dentellata e fritte nell’olio caldo, per

lo più cosparse di zucchero a velo e ven-gono servite con vino dolce o spumante.Interessante, per palati esigenti, la versio-ne al cioccolato soprattutto per le chiac-chiere. Poco più su, abbiamo a che farecon lo Storico Carnevale di Ivrea, rico-nosciuto come manifestazione italiana dirilevanza internazionale, come da comu-nicazione della Presidenza del Consigliodei Ministri del 27 settembre 1956: quiaddirittura martedì 6 gennaio ha luogo lamarcia di apertura del Carnevale 2015

nelle vie del centro cittadino con l’uscitadi pifferi e tamburi e l’evento avrà altriimportanti appuntamenti il 31 gennaio, il1° e l’8 febbraio e ininterrottamente dal12 al 18 febbraio (per maggiori informa-zioni consultate il sito http://www.storic-ocarnevaleivrea.it/). Siamo già in zona difarsi, i “farso” della tradizione che tantospopolano in Lombardia: gustose frittelledi Carnevale ottenute mescolando farina,zucchero, scorza di limone, uova e lievitoche diventano ulteriormente invitanti nellevarianti ripiene di crema e cioccolato. Cispostiamo in Toscana, a Viareggio, doveil primo corso mascherato prenderà il viadomenica 1° febbraio alle ore 15 con itradizionali tre colpi di cannone. I carritorneranno sui Viali a Mare nelle dome-niche 8, 15 e 22 febbraio sempre a partiredalle ore 15 con gran finale sabato 28 feb-braio (per maggiori informazionihttp://viareggio.ilcarnevale.com/). Possia-mo menzionare in questo caso la Cicer-chiata, tipica specialità dell’Italia centrale,

il cui nome deriva dalla Cicerchia, i ceci,con cui divide solo la similitudine del-l’aspetto per via delle palline di pasta frittache la compongono: è paragonabile a unaciambella rustica e il miele che vi vieneversato sopra è l’ideale collante. Ahimè,ho appena iniziato a trattare l’argomentoche già lo spazio per proseguire viene amancare… allora un doveroso salto alSud con il famoso e storico Carnevaledi Putignano che quest’anno avrà cometema “I 7 vizi capitali” e che si svolgeràil 31 gennaio, l’8, il 15 e il 17 febbraio(per maggiori informazioni consultate ilsito Internet http://www.carnevalediputig-nano.it/) e non possiamo non menzionarela tipica farinella che in origine dolce nonè perché per intere generazioni è statol’unico cibo dei contadini che la usavanoa mo’ di pane e che ora con zucchero,cannella e limone può diventare un deli-zioso dolce di Carnevale. E i crostoli, lesfrappole, i galani, gli struffoli, le frappe?Ne parleremo in una prossima puntata!

di Elena GraziniIN TAVOLA

LE NOSTRE RUBRICHE

Qualunque dieta deve essere ben variata ed equilibrata e soprat-tutto con meno sale e meno zuccheripossibile.

3Masticare lentamente, almeno20-25 volte invece delle solite 14-15volte per ogni boccone: migliora ladigestione, aumenta il senso di sa-

zietà, si assimilano meglio gli ali-menti, il livello di insulina è più bassoe, non ultimo fattore, ai aiuta a te-nere sotto controllo il peso corporeoperché il rilascio degli ormoni dellasazietà richiede più tempo.

3Regola delle 3 P:o pane o pasta o patate!

Aglio, cipolla, origano, prezze-molo, basilico, peperoncino, zenzero,cannella, coriandolo, aromi e speziedi tutti i tipi: sempre e dovunque, OK!

Pasqua “bassa” quest’anno, sarà il prossimo 5 aprile,

innesca una serie di eventi a catena fra cui l’anticipo

del Carnevale rispetto all’annoscorso e con esso… l’anticipo

delle degustazioni di quei tipiciprodotti legati all’atmosfera

carnascialesca

TEMPO DI CARNEVALE

ALCUNE REGOLE GENERALI PER MANGIARE BENE

Colazione da re, pranzo da principe,cena da… morto di fame!

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ORIZZONTALI1 Regnano sul principato di Monaco - 7 Unica ita-liana in Champions - 14 Lingua romanza - 15 Col-pevole - 16Nazioni Unite - 17La comunità dei rotolidel Mar Morto - 18 Radiotelevisione svizzera ita-liana - 19 Evitare per un soffio o per un… - 21 Nontrasferibile - 22 Odisseo ne fu re - 24 In a Londra -25 Il più antico tribunale di Atene - 27 Contrario dibiasimo - 28 Siracusa - 29 Terni - 30 Zinco - 31…Grande protettore di Dante - 32 Learning ResourceExchange - 33 Conferenza Episcopale Italiana - 35Unione Italiana - 36Epoca geologica - 37Aosta - 38Concorso di … e poesia - 39 I dadi… di cesare - 41Stazione spaziale russa - 42Associazione Italiana -43Nettezza urbana - 45Articolo determinativo - 46Vi fu seppellito Mosè - 47 Titano figlio di Giapeto -51Chieti - 53Come... a Londra - 55Nuoto in acquelibere - 56 Radiotelevisione italiana - 57 Fanno lastoria - 59 Patria di Abramo - 60Nella guardia di fi-nanza, il ruolo tecnico-logistico-amministrativo - 61Insopportabili fetori - 63 Già… lo diceva Catone -66Valori e denari - 67 Nuovi filoni d’inchiesta - 68Pauroso - 73 La linea voluta dal feldmaresciallotedesco Albert Kesselring nel 1944 - 76 Provoca undanno - 78 Lascito - 80 Il suo lancio è disciplinaolimpica - 81Nucleo di cure primarie - 83Nota mu-sicale - 84 Rete sicura - 85Non credono in Dio - 86Sito della CBS che pubblica articoli, blog e podcastsu tecnologia - 87 Decreto presidenziale - 88 Can-tante pop spagnola - 89Hanno formula C8H18 - 91Casa… in greco antico - 92 È d’oro in Apuleio - 96Pastore in una cantata di Handel - 99Articolo fem-minile - 100 Parma senza a - 101 Battaglia delleEchinadi - 104 Prato - 105Amedeo giornalista spor-tivo - 106 Federico i Hohenstaufen detto il… - 109Programma utilizzato per misurare il ritardo nelletrasmissioni dati - 110Dire… troncato - 111Autore

della Strage degli Innocenti - 113 Dipartimento francese della regione del Rodano-alpi - 114 Napoli -117 Amanti dell’arte - 119 Vano, vuoto - 122 Andato… in poesia - 123 Servono per appendere - 128Morì a Longwood House - 129 Il nome di battesimo dell’autore di Narciso Boccadoro

VERTICALI1Magilla in Hanna & Barbera - 2 Riposo e recupero di forze - 3 Inizia con Cantami o diva del PelideAchille… - 4 Strumento musicale - -5 Bruce esperto di arti marziali - 6 Nome spagnolo derivante da“Maria dei dolori” - 7Architetto di Casa Savoia - 8 Ne è capitale Caracas - 9 Repubblica Baltica - 10Nostro Signore - 11Con determinazione - 12Articolo indeterminativo - 13 Il personaggio a cui scrivonoTroisi e Benigni in Non ci resta che piangere - 20Acceso - 23 Caserta - 26 L’eroe dei Due Mondi - 34 Ilnome dell’attore Somerhalder - 38 Porta dalla famosa breccia - 42Velivolo senza motore - 44Universitàdella California - 47 Giudizio finale - 48 Vino veneto - 49 Lo sono Alberto Sordi e David Niven in unfilm - 50 Fiume della Spagna - 52 Il motto dei Borromeo - 54 Siena - 58Due… latini - 62 Prove che ne-cessitano di coraggio per affrontarle - 64Asti - 65Nello stemma dei Visconti - 69Dodicesima parte del-l’anno - 70 Essere supremo - 72 Antico centro romano in Libia - 74 Marca di brandy citata da FabioConcato in una canzone - 75Antica città d’arte abruzzese - 77Nome di battesimo del ministro degli In-terni del Governo Monti - 79 Chi afferma - 80Massima autorità religiosa del Tibet - 82 Possono esserea uncinetto - 88Meta di villeggiatura nel Cantone di Berna - 90Torino - 93 Fondatore di Troia - 94Tipodi file video recorder - 95 Dominio di primo livello nazionale assegnato ai Paesi Bassi - 97 Titolo dellaCroce - 98 Segnale di soccorso - 102 Il… romano - 103 Piombo - 104Capo di abbigliamento tipicamentema rino - 106 Ex Dahomey- 107 Il numero dei Sacramenti - 108 Per lunghezza, è il secondo fiume dopoil Po - 112Ordine teutonico - 115Associazione nazionale alpini - 116 In Plotino al di sopra dell’essere -118 Seno in trigonometria - 120 Ascoli - 121 Dio del Pantheon dell’area semitica - 124 Arezzo - 125Newton-metro - 126 Cagliari - 127 Preposizione semplice

ANGOLO DELLE SOLUZIONISOLUZIONE DEL N. 11/12 DI ESPERIENZA

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50

di Ermete Trismegisto

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ENIGMISTICALE NOSTRE RUBRICHE

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