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BIMESTRALE DI ATTUALITÀ, CRONACA, CULTURA E POLITICA - GUIDIZZOLO MN Editore: Centro Culturale San Lorenzo 46040 Guidizzolo (MN) - Direttore responsabile Andrea Dal Prato - Tariffa R.O.C.: ”Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB - Brescia - Euro 0,50 ANNO XVIII N. 100 - FEBBRAIO 2012 Grazie don Adriano I bimbi nati nel 2011 Buon anno con noi “Foto & Video Digital Art”

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TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI: Informativa ai sensi del d. Igs n. 196 del 30-06-2003 I dati in possesso della redazione de “la Notizia” sono forniti direttamente dagli interessati o estratti da elenchi pubblici: ovvero in nostro possesso anterior-mente all’8-5-1997. Gli interessati possono chiedere la cancellazione, il blocco, l’aggiornamento o l’integrazione dei dati od opporsi al trattamento stesso. L’editore si dichiara pienamente disponibile a regolare eventuali spettanze per quelle immagini di cui non sia stato possibile reperire la fonte.

sommario

In copertina:Iris, la prima nata nel 2011

Caterina, figlia del nostro collaboratore Luca Piazza

3 Editoriale4 Numeri utili5 Auguri intorno al buriel6 Grazie don Adriano8 Fiocco rosa - fiocco azzurro14 Fiori d’arancio18 Appunti di viaggio20 Anagrafe d’attualità22 Quattro bagole 23 Cronaca 28 ABEO29 Donare per moltiplicare30 La ricetta31 Astri e civiltà32 Arte & dintorni Ciaula scopre la Luna Cinema Fra terra e cielo Duemila anni mantovani Ruffoni e l’Agricoltura Premio per Martina Grandelli 38 Pensioni e dintorni...38 Buon senso, o no?40 Gruppo Micologico Naturalistico 41 Pro Loco43 Notizie dall’Amministrazione

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editoriale Andrea Dal Prato

Buon annocon noi

Guidizzolo è un paese vivo e questa sua caratteristica deve trasparire anche dalle pagine di un giornale. Un “esercito” di Associazioni, gruppi di ogni genere e giovani, tanti, tantissimi giovani interessati e volenterosi di potersi rendere utili, in qualsiasi modo. Un ‘Amministrazione Comu-nale di recente elezione che desidera riconfermare i consensi di quanti l’hanno votata e guada-gnarsi la stima e l’approvazione degli avversari. E i guidizzolesi. Coloro che, più di tutti, hanno contribuito a rendere grande il loro Paese. I guidizzo-lesi con i loro pregi e i loro difetti, ma, soprattutto, con le loro esigenze che, molto spesso, cadono nel vuoto, perché non “gridate” ad alta voce. Per tutti loro è nato, diciotto anni fa, questo giornale. Molti ci hanno accolto con interesse ed approvazione, altri, più scettici, si sono mostrati critici e malfidenti e i loro commenti riecheggiavano, velati di sterile acidità, negli androni delle case, nei bar e nelle piazze. Forse sta proprio in questo che questa importante iniziativa, nata con ambiziose speranze, non rimanga fine a se stessa ma possa crescere e consolidarsi facendo da stimolo e da incentivo a tutte quelle grandi idee lasciate sopire in un cassetto in attesa che qualche “eroe” accetti la sfida e cerchi di realizzarle. Ma per noi, che tutto siamo, fuorché eroi, non si è trattato unicamente di accettare una sfida. Non senza un pizzico di presunzione, abbiamo cercato, per quanto possibile, di colmare una lacuna, di rispondere ad una esigenza sempre più avvertita, quella di una maggiore chiarezza e trasparenza dell’informazione. Perché, come disse Guinon: “Un popolo che ha la libertà di stampa arriva a sopportare tutto dai suoi governi”.Oggi siamo qui, con Voi e per Voi, profondamente consapevoli che, senza il nostro impegno e il Vostro aiuto, questa iniziativa editoriale avrebbe avuto ben poche possibilità di crescere e di diventare grande. Oggi possiamo confermare che un giornale richiede pas-sione, dedizione, organizzazione, costanza: una miscela di tempo, energie ed economie che in tutti questi anni ci ha accompagnati in quella che noi riteniamo essere una giusta causa che potrà continuare a servire ed arricchire Guidizzolo di una valida realtà. Ben vengano quindi appro-vazioni e critiche interessanti, propositive, costruttive e mai stupidamente fini a loro stesse. L’importante è che questa sfida, se di sfida si tratta, l’accet-tiate anche Voi, con noi, solidali e partecipi nel ritenere che anche in questo caso e forse più che mai, l’unione possa davvero fare la forza. Dopo diciotto anni siamo ancora qui a raccontarci e a raccontarvi della storia del nostro pae-se, della sua gente, delle fortune e dei problemi di questo piccolo grande agglomerato urbano. Come tutte le aziende abbiamo fatto un bilancio della nostra attività, ci siamo interrogati a lungo sull’intera impostazione del giornale, abbiamo pensato a quali fossero i nostri obiettivi iniziali e se avessimo fatto di tutto per perseguirli, e ci siamo, immodestamente, rivolti un applauso. Siamo cresciuti quantitativamente e qualitativamente e lo dobbiamo a voi, lettori, che attraverso le vostre lettere, le vostre lusinghe, ma anche le vostre critiche, ci avete sempre spronati a cercare di dare il meglio di noi stessi. Se volgiamo gli occhi al passato non possiamo che sorridere a quei tentennamenti iniziali, al cre-scente desiderio di essere all’altezza della situazione, a quelle paure dovute allo spettro di una cocente sconfitta. Oggi siamo più forti, più sicuri. Le Cassandre rimangono men che mai fumo negli occhi. Un ringraziamento particolare lo dobbiamo rivolgere a tutti i nostri collaboratori che attraverso le loro specifiche professionalità hanno accettato di scrivere per “la Notizia”, a tutti gli sponsor per la loro continua fiducia che rendono possibile la nostra uscita e la distribuzione completamente gratuita sia del giornale che di tutte le altre pubblicazioni da noi edite.Per inaugurare questo diciottesimo anno vogliamo salutare, innanzitutto, i nuovi nati nel 2011: settantaquattro piccoli guidizzolesi, dei quali ventisette nati da cittadini stranieri che abitano nel nostro paese, sedici coppie di sposi che nel 2011 hanno coronato il loro “sogno” a tutti loro e a tutti i lettori auguriamo una anno sereno e pieno di armonia.

Andrea Dal Prato

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N U M E R I U T I L I

ENTI

• Dr.ssa Emi Ghisolfi - Cell. 333 8356733Prenotazione visite: 0376 840433 (8.30-12.30)Lun. Giov. Ven.: dalle 16 alle 19 (su appuntamento)Mar. Mer. Gio.: dalle 10 alle 13 (su appuntamento)

• Dr. Orfeo Valerio GalvaniAmbulatorio 0376 819794 - Abitazione 0376 819096Lun. Mar. Mer. Gio.: dalle 9,30 alle 12,30Mer. Ven.: dalle 16,30 alle 19,30 (su appuntamento)

• Dr. Giuliano PontiAmbulatorio 0376 819475 - Abitazione 0376 819177Lun. Mar. Mer. Ven.: dalle 10 alle 12.30Giovedì: dalle 16.30 alle 19

Ambulatori medici presso sede AVISpiazzale Alessandro Dal Prato

• Dr.ssa Doriana Bertazzo Riceve su appuntamento tel.0376 83040 - 838500Martedì dalle 17 alle 18,30 Giovedì dalle 8,30 alle 9,30

• Dr.ssa Angela Gatti - tel. 338 2619350Lunedì - Mercoledì - Venerdì: dalle 17.30 alle 18.30Ambulatorio Medole - tel. 0376 898109

• Dr.ssa Vincenza Di Marco Riceve su appuntamento tel. 335 1736606Lunedì - Martedì - Venerdì: dalle 10.00 alle 11.00Mercoledì: dalle 16.00 alle 17.00Giovedì: dalle 10.30 alle 11.30

• Dr.ssa Stella Schena - Pediatra di base Per appuntamento tel. 0376847098 - 3482976673Lun. Mart. Giov.: dalle 9.30 alle 12.30Merc.: dalle 16 alle 19 - Ven.: dalle 14.00 alle 17.00

NUMERO VERDE FARMACIE DI TURNO tel. 800-228521 (Guidizzolo 0376 819005)

AMBULATORI MEDICI

Ambulatorio igiene pubblica - tel. 0376 846713Servizio di medicina veterinaria - tel. 0376 846724Servizio igiene degli alimenti - tel. 0376 846737Igiene dell’edilizia ed igiene pubblica - tel. 0376 846738Amb. vaccinazioni pediatriche tel. 0376 846705

ASL

Tutti i giorni dalle 8.00 alle 19.00

CIMITERO

ORARIO DI APERTURA 1ª e 3ª DOMENICAMaggio - Settembre dalle 17.00 alle 19.00Ottobre - Aprile su prenotazione 335 422406

ORATORIO S. LORENZO

ORARIO DI APERTURALunedì Mercoledì e Venerdì dalle 14.30 alle 17.30Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30

PIAZZOLA RIFIUTI

GUIDIZZOLO Festivi: 8 - 10.30 Prefestivi: 19 18Feriali: Lun. Merc. Giov. 18 17

BIRBESI Festivi: 9.30Feriali: venerdì 8.30

REBECCO Prefestivi 18 17

estate inverno

SANTE MESSE

ORARIO DI APERTURADa lunedì a venerdì: dalle 10.00 alle 13.00Sabato: dalle 10.00 alle 12.00

Ufficio Tecnico:lunedì e mercoledì dalle 10.00 alle 12.30 sabato dalle 10.00 alle 12.00

Assistente sociale:lunedì e mercoledì dalle 10.00 alle 12.30

Polizia Municipale:mercoledì e sabato dalle 9.00 alle 11.00Su appuntamento tel. 0376 840241

Segreteria e protocollo:Da lunedì a sabato dalle 9.00 alle 12.30

Posta elettronica [email protected]

UFFICI COMUNALI

APERTURA invernale estivolun. 9-12 / 14.30-18.30 9-12 / 15-19 mar. giov. 14.30-18.30 15-19 mer. ven. 9-12 9-12 sab. 9-12

BIBLIOTECA

Pro Loco - tel. 0376 1620426AVIS - AIDO - tel. 0376 840177 Raphaël - Ambulatorio Castel Goffredo 0376 771292GVG-Gruppo Volontari - tel. 0376 818240Calcio Guidizzolo - tel. 0376 819172Ciclo Club 1977 - tel. 0376 818189Tennis Club Guidizzolo - tel. 0376 818382Amici di Rebecco - tel. 0376 819678Gruppo Alpini Guidizzolo - tel. 0376 819440Associazione Commercianti - tel. 0376 818715Centro Sociale “La Mimosa” - tel. 037 6818419

ASSOCIAZIONI

Carabinieri - tel. 0376 819006 - 112Municipio - tel. 0376 819201Vigili Urbani - tel. 0376 840241Biblioteca comunale - tel. 0376 840435Teatro e manifestazioni - tel. 0376 1620428Oratorio San Lorenzo - tel. 335 1211999Protezione Civile - tel. 0376 847388 Prenotazione ambulanza - tel. 349 8608653Istituto Comprensivo - 0376 819049 - 819059Istituto Statale d’Arte - tel. 0376 819023Corpo Bandistico - tel. 0376 840090Fondazione “Rizzini” onlus - tel. 0376 819120SISAM (acquedotto) - 800 859370 - 0376 771869GAS (metano) - Pronto intervento tel. 800 905 440Cooperativa “Orizzonti” - tel. 0376 847326CSE-Anffas - Rebecco - tel. 0376 818253Parrocchia Birbesi - tel. 0376 819602Parrocchia Guidizzolo - tel. 0376 819052 Poste e telegrafi - tel. 0376 840091

DIRETTORE RESPONSABILEAndrea Dal Prato

CAPO REDATTOREGraziano Pelizzaro

REDAZIONEGiulia AvanziLaura LeoratiFrancesca LugoboniElodio PeraniSandra TosiPaolo Zani

COLLABORATORIGiorgio ArientiCristina DelmenicoMichele GalliDaniele GuerraMarta LealiDonatella LusentiFranco MondadoriFrancesca PesciLuca PiazzaMarisa RodighieroMariavittoria SpinaGiulia StuaniDavide TruzziGiovanni Zangobbi

PROGETTO GRAFICOClaudia Dal Prato

EDITORECentro Culturale “San Lorenzo”via Virgilio, 2546040 Guidizzolo (MN)Tel. 348 3115232e-mail: [email protected] Sito internet:www.lanotiziaguidizzolo.com

R. O. C.: N° 9434 del 16-10-00Aut. Tribunale di Mantova N° 8/95 del 30-05-1995

Stampa:Arti Grafiche Studio 83 (VR) Cellofanatura e spedizione postale Coop Service s.c.r.l.Virle Treponti (BS)

COSTO MODULI1 modulo verticale:mm 60 x 38 E. 40,002 moduli orizzontali:mm 60 x 82 E. 70,004 moduli orizzontali:mm 60 x 170 E. 120,001/2 pagina:mm 124 x 170 E. 200,00Pagina intera:mm 277 x 170 E. 300,00

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“L’Epifania tutte le feste porta via”, reci-ta il celebre adagio. E come ormai tra-dizione per molti guidizzolesi, quest’an-no moltissimi, l’ultimo momento per lo scambio di auguri si concretizza presso il buriel preparato dalla famiglia di Livio Bombana. Puntuale, si potrebbe dire, come un orologio svizzero, Livio Bomba-na ha appiccato il fuoco alla grossa pira alle ore 18,45 del 6 gennaio, non prima di aver atteso il gruppo di giovani e famiglie provenienti dalla parrocchia, guidati dai canti dei bambini che durante le feste di Natale hanno cantato la “Chiara stella” per le vie ed in diversi luoghi di Guidiz-zolo. Ed il fuoco, alimentato dal vento re-siduo della giornata, ha immediatamente preso possesso dell’imponente catasta di legna alzando al cielo lunghissime fiamme a lambire il pupazzo della “ve-cia” posta in cima che ha così anch’essa preso fuoco bruciando in poco tempo e

portandosi via tutto ciò che di vecchio ognuno dei presenti voleva simbolica-mente abbandonare. Nel frattempo venivano lanciati fuo-chi pirotecnici che contribuivano a colorare l’orizzonte buio rischiarato dal fuoco del buriel mentre i bambini cercavano, pur in lontananza, di scal-darsi al riverbero delle fiamme. A le-nire il freddo i giovani della Pro-Loco avevano preparato tè e vin brulè. Ma l’ospitalità della famiglia Bomba-na non finisce qui. Mentre le fiamme ultimavano il loro lavoro il laborato-rio di famiglia si riempiva di persone: per tutti panini, torte, ceci, bibite, e molto altro, per un ulteriore momen-to di festa nella festa. Livio Bombana ringrazia per la collaborazione: Edil Zandonà, Amac, FM Elettronica, Eredi Cerutti, Pizzeria Henry’s ed i panifici Nosari e Morandi.

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La chiesa parrocchiale non è riuscita a conte-nere tutte le persone che hanno voluto dare l’ultimo saluto al sacer-dote che per 37 anni ha guidato la comunità. Don Adriano Avanzi, parroco fino al 2008, è scomparso lo scorso giovedi 19 gennaio all’o-spedale di Passirana di Rho dove era ricoverato dalla fine di settembre scorso. Quattro mesi di grande sofferenza che egli, come ha ricordato

l’attuale parroco don Libero Zilia, ha ‘…offerto al Signore’. Don Adriano era giunto a Guidizzolo nel settembre 1971 e l’ingresso ufficiale in par-rocchia il 6 gennaio 1972. Da allora Guidizzolo è stata la sua famiglia; ne ha abbracciato ogni istante, si è accompagnato ad ognuno vivendo

con loro i momenti belli o dolorosi della vita. Si è messo al servizio in un modo che ha contagia-to. Era dotato di un carattere forte e per que-sto talvolta poteva apparire sin troppo deciso, tuttavia il suo agire è sempre e solo stato per la crescita della comunità che gli era stata af-fidata. La partecipatissima cerimonia funebre è stata presieduta dal vescovo mons. Roberto Bu-sti; “Ciao don Adriano, carissimo a me e a tutti i tuoi collaboratori” ha esordito prima di dar let-tura del testamento spirituale dove il sacerdote esprime gratitudine e meraviglia per quanto Dio ha fatto nella sua vita, nonostante i propri rifiuti e le proprie infedeltà. E chiede scusa a tutti per le mancanze fatte chiedendo che vengano col-mate con la carità e di pregare per lui la Vergine Maria affinchè lo accompagni a Gesù. A don Adriano è giunto anche il ringraziamento della comunità civile: “Mai come oggi, come in que-sto istante, ho provato un profondo senso di ina-deguatezza, -ha detto il sindaco alla fine del rito funebre.- “Mai infatti avrei immaginato di tro-varmi un giorno qui davanti a Lei, don Adriano, in questo momento per significarLe, e questo lo faccio con tutto l’affetto di cui sono capace, il GRAZIE dell’intera comunità di Guidizzolo. Una comunità che Lei ha servito per quarant’anni in dedizione assoluta”. Ricordando anche gli am-bienti parrocchiali che trovò arrivando a Guidiz-zolo, con i lavori di ampliamento della chiesa da poco iniziati, e come in questi anni siano stati trasformati grazie alla “…sua grandissima fi-ducia nella Provvidenza... Lei ha messo sin da subito una passione che noi non conoscevamo accanto ad una competenza straordinaria... E tutto, ci ha sempre detto, afffinchè potesse e possa servire ad avvicinare l’uomo a Dio. In tutti questi anni Lei si è letteralmente “rimboccato le maniche”: molte volte l’abbiamo vista anni fa, la sera durante i lavori, reggere la cariola carica di detriti con alcuni ragazzi che la aiutavano a ripulire alcune zone della chiesa dai calcinac-ci.” Ma l’opera principale di don Avanzi è sta-ta verso la liturgia, i sacramenti, il catechismo, indirizzando ogni attenzione alle famiglie. Un’o-pera fondamentale per Guidizzolo citata da don Alberto Buoli che ha ricordato come don Adria-no avesse sempre avuto una cura speciale per gli ammalati, visitati settimanalmente anche negli ospedali, per i bambini preparati perso-nalmente al Sacramento dell’Eucarestia, per la visita alla famiglie che moltissimo lo impegnava ma che riteneva fondamentale per il sostegno alle persone. “…Sono profondamente convin-to, aveva già detto don Buoli in una preceden-te occasione, che se Guidizzolo, nonostante i problemi e le situazioni critiche che ormai se-gnano profondamente la vita delle nostre par-

Graziedon Adriano

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rocchie, mantiene ancora il volto di una comunità, molto lo si deve alla paziente ragnatela di relazio-ni che don Adriano in questi anni, impegnando non poche energie, è riuscito a tessere con le famiglie della parrocchia”. E la nipote Barbara, a nome dei familiari, ha ringraziato la comu-nità di Guidizzolo e don Libero Zilia per l’affetto sincero nutrito sempre nei riguardi di questo “zio speciale”.

Sergio Desiderati

Prossimamente pubblicheremo pensieri e testimonianze sulla figura e l’opera di don Adriano, che i lettori vorranno inviarci.

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Il 2011 può considerarsi un anno fortunato, dal punto di vista demografico, infatti la cicogna ha portato 74 nuovi

cittadini. Sensibilmente in aumento il numero dei figli di cit-tadini stranieri residenti a Guidizzolo 27 contro i 24 del 2010.

Forte la differenza tra le femminucce 46 e i maschietti 28.

Quentin 19-3di Patrick Beser

e Stephanie Thiebaut

Ester 13-7di Matteo Bonoldied Elena Tolettini

Jacopo 4-7 di Andrea Faccincani

e Laura Leorati

Ines 13-7di Matteo Bonoldied Elena Tolettini

Alessio 4-6di Mauro Grandellie Claudia Bertoloni

Vittoria 12-6di Alberto Giunchi

ed Eleonora Arienti

Leila 13-5di Mohamed Gharsallah

e Cristina Schiroli

Giorgio 4-4di Raffaele Ciotola

e Anna Moretti

Mattia 8-11di Jacopo Fasani

e Anita Negri

Melissa 18-11di Gianluca Hu

e Alessandra Zhou

Maria 13-7di Matteo Bonoldied Elena Tolettini

Iris 5-1 di Renato Riccioe Laura Malavasi

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Giovanni 15-11di Stefano Delainied Eleonora Pesci

Angelica 1-2di Matteo Zambello

e Laura Santi

Samuele 30-7di Bruno Marchesini

ed Elisabetta Cocozza

Celeste 14-2di Manuel Beschi

e di Irene Bonoldi

Alessia 14-4di Paolo Prestini

e Claudia Morselli

Tommaso 4-3di Alessandro Garibaldi

e Stefania Rosselli

Maria Romina 26-4di Serafin Alba

e Salvat Maria Vanesa

Francesco 28-10di Michele Fantoni

ed Jessica Camurri

Alisa 28-10di Michele Fantoni

ed Jessica Camurri

Aronne 22-7di Oscar Tondini

e Marta Labellottini

Giulia 22-7di Oscar Tondini

e Marta Labellottini

Greta 12-4di Piero Franzioni

e Chiara Pinelli

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Feim 21-8di Elgadaf Fazlijie Kemalije Fazliji

Vittoria 17-4di Igor Maestrelli

ed Erika Adami

Mariachiara 4-6 di Damiano Nodaried Elisa Palazzani

Giovanni 26-6di Nicola Torazzie Cristiana Pasini

Anna 28-7di Valerio Brunoni

e Chiara Sbarbada

Elena 27-2di Massimo Bosciae Maria Iermamo

Giulia 14-5di Luca Bianchera

e Barbara Gibertoni

Samuele 26-7di Lino Decini

e Francesca Imperato

Sofia 12-9di Luca Fiocca

e Stefania Morselli

Lucrezia 28-1di Marco Tencheni

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ed Elisa Amerini

Alessia 4-11di Massimiliano Bertolotti

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Leonardo 16-3di Alessandro Gialdini

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Astrid 2-12di Enrico Grassi

e Roberta Zagonel

Filippo 22-12di Luca Cimarostie Anna De Iseppi

Emanuele 1-10di Lucio Torreggiani

e Laura Franzini

Caterina 19-10di Luca Piazza

e Simona Garrini

Mathias 8-10di Fabio Kim

e Amra Caldognetto

Nicole 11-6di Stefano Ferrarie Monica Borgogna

Alessandro 11-3di Gheorghe Ciornei

e Cristina Ciornei

Alice 11-6di Massimo Parolo

e Simona Maia

Andrea 15-9di Nicola Toso

e Mariangela Amadei

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e Alessia Ghizzi

Cecilia 15-8di Alberto Bignotti

e di Elena Atti

Matilde 9-7di Andrea Tenedinie Monica Cargnoni

Brooklyn Mary 4-7 di Neirinckx Scott

e Cappa Jennifer

Samiha 16-12di Mohammed Alim Ullh

e Shajeda Akter

Luca 18-11di Mauro Pasini

e Margherita Pantone

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La redazione ringrazia per la collaborazione:

- L’Ufficio Anagrafe del Comune sig.re Marianna Conchieri e Laura Trevini

- Lo studio fotografico “Foto & Video Digital Art” di Matteo Bertani e Marzio Bottoli

- Un particolare ringraziamento alla lettrice Annalisa Cappa, per aver suggerito e curato la rubrica “Fiori d’arancio”

Riccardo 2-7di Federico Cermaria

e Barbara Arrighi

Rocco 4-3di Paolo Azzalie Miriam Conti

Alex 22-31di Fabio Madella

e Fabiola Torreggiani

Cristian 18-11di Marco Mariotti

e Annamaria Corradi

Giovanni 13-9di Andrea Busca

e Rita Zuanon

Martino 25-12 di Gioele Bianchi

ed Elisa Zuanon

Gianfilippo 12-12di Gianandrea Petrolati

e Federica Petrocelli

Samuele 12-2di Alberto Bianchi

e Sabrina Gobbi

Luca 17-2di Cristian Canicossae Tatiana Rodegher

Matteo 13-9di Roberto Dellisanti

ed Elena Benetti

Pietro 12-9di Flavio Di Paolo

e Francesca Bonzi

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Marika Malinverni e Mircko Cimarosti

Sabrina Salvadorie Matteo Mozzarelli 3 settembre 2011

Laura Leorati e Andrea Faccincani

Fotografie di lettori che si sono sposati nel 2011.

Fiori d’arancio

Claudia Dal Pratoe Michele Galli

3 dicembre 20119 aprile 2011

14 febbraio 2011

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Melissa Gandinie Federico Bazzoli

2 luglio 2011Serena Sorrentinoe Aniello Di Dato

30 maggio 2011

Laura Benazzie Giorgio Bortoli

3 settembre 2011Marcella Ferrarie Lorenzo Asseguidi

4 giugno 2011

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Ramona Tarchinie Alex Vesnaver

14 luglio 2011

Francesca Pernicenie Sandro Piadena

Katia Visanie Roberto Morandi

5 agosto 20112 giugno 2011

Daniela Palmarinie Alessio Monteverdi

25 giugno 2011

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Serena Marazzie Alessandro Tonini

9 luglio 2011 Nary Nget e Alberto Cisamolo

21 maggio 2011

Azzini Barbarae Lucio Grazian

Elisabetta Cocozza e Bruno Marchesini

14 febbraio 2011 1 ottobre 2011

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di Francesca Lugoboni

Lago di Bracciano: che meraviglia!

A soli 40 chilometri da Roma, è possibile godere di un’ esperienza sia culturale che naturalistica ricca, rilassante e stimolante. Bracciano infatti, edificato sulla sponda occidentale dell’antico Lacus Sabatinus, dall’epoca etrusca offre importanti spunti di storia an-tica tra cui le bellissime terme apollinari di Vicarello, ma anche romantici scorci del bel lago e suggestivi boschi. Presso la sponda meridionale del lago sorge maestoso il Castello Orsini Odescalchi , una fra le più belle dimo-re feudali d’Europa. Realizzata a partire dalla seconda metà del 400, la costruzione è ideale punto d’incontro tra architettura militare e civile, monumento unico nel suo genere. Il castello è stato aperto al pubblico negli anni cinquanta e le sue stanze sono state adibite a museo con signorili saloni, raffinati affreschi, soffitti intarsiati, arredi e armature. Da qui si prosegue verso il Museo Civico ricco di pezzi etruschi, lungo le viuzze medioevali di questo paese arroccato sulla collina: qui merita una sosta mozzafia-

to il Belvedere della Sentinella, lungo il bastione della cinta muraria. A poca distanza si incontra anche la collegiata di Santo Stefano e l’Archivio storico, sede di laboratori archeologici per i più piccoli.Anche l’omonimo lago è degno di una visita: dichia-rato nel 1999 Parco Regionale e sesto in Italia per profondità, ha un suo emissario, il fiume Arrone che a Maccarese si getta nel Tirreno. Di origine vulcanica come anche il vicino piccolo lago di Martignano, ospi-ta i paesi di Anguillara Sabazia e Trevignano Roma-no, entrambi deliziosi per una gita giornaliera. Il lago è riuscito a mantenere una rigogliosa vegetazione e perfino una foresta. Il divieto di navigazione privata a motore favorisce, inoltre, la popolazione ittica, qui particolarmente densa. Sul fondo sono perfino stati ritrovati resti preistorici tra cui il bronzo di Vicarello. Sulla sponda sud orientale si adagia il paese che ha mantenuto nel centro storico il suo impianto medioe-vale: Anguillara che prende il suo nome da un’antica villa di epoca romana chiamata “Angularia” perché

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sorta proprio dove la costa forma un angolo retto. Ne-gli ultimi decenni il borgo è tornato ad essere meta tu-ristica particolarmente ambita: il lungolago, frequen-tatissimo nel periodo estivo, offre ai numerosi turisti svariati servizi per trascorrere piacevolmente il tempo libero.La sponda settentrionale del lago, invece, vede sor-gere Trevignano Romano, un pittoresco paese costru-ito su una rupe basaltica e situato all’estremità di un piccolo golfo, cratere secondario di un antico vulca-no. Dal piazzale antistante la chiesa è possibile salire tramite sentiero su per la rupe basaltica fino ai resti

di una fortezza eretta nel 1200 per volere di Papa In-nocenzo II. Da qui si gode un suggestivo panorama del lago e dei paesi circostanti. Ricca di un famoso pas-sato etrusco, oggi il paese accoglie il visitatore con il suo bellissimo borgo medioevale ed un lungolago alberato punteggiato di locali dove gustare le specia-lità del territorio, in un’atmosfera magica creata dalle dolci acque del lago e dai suoi limpidi colori.Approfittando, dunque, delle giornate più lunghe e di un clima più mite, ecco servito un perfetto itinerario primaverile.

Francesca Lugoboni

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Parliamo del Censimento. Qual è stata in gene-rale la risposta del nostro paese?Nel periodo di Natale da poco passato abbia-mo sentito ancora una volta parlare di ‘censi-mento’. Nel Vangelo di Luca, dove si ricorda la nascita di Gesù, si dice infatti che “In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che

si facesse il censimento di tutta la terra. Que-sto primo censimento fu fatto quando era go-vernatore della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Bet-lemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta…”. Qui si parla di un “primo censimento” voluto dall’imperatore romano sostanzialmente per conoscere quante erano le persone che soggiacevano alla pote-stà di Roma. Un indubbio documento storico che dice anche come si svolgevano quelle con-te: ognuno doveva recarsi nella propria città di origine per farsi registrare; un documento che dice anche quale sia l’importanza da sempre data dai governi a queste rilevazioni. Oggi na-turalmente è tutto cambiato. Non solo nelle mo-dalità di rilevazione ma anche, e soprattutto, in ciò che viene chiesto. Ovviamente, salvo casi sporadici, le anagrafi comunali sono a cono-scenza della popolazione residente per cui con i censimenti attuali la ricerca è volta a recupe-rare una fitta serie di informazioni le quali, una volta elaborate, servono per attuare le politiche del futuro. Il ‘Censimento 2011’ ha avuto pro-

In questo periodo alcuni adempimenti richiamano l’attenzione sui servizi demografici ed in particolare sull’anagrafe. In primis il 15° Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni, tutt’ora in cor-so, adempimento che cade ogni dieci anni e che interessa tutta Italia. Per la prima volta, dopo tanto, non viene eseguito in concomitanza il Censimento dell’Industria, Commercio e Servizi, che si terrà più avanti. Con l’anno nuovo, poi, lo Stato tenta di dare nuova linfa ad una norma già presente nell’or-dinamento sin dal 1968, l’autocertificazione, nell’ottica di una effettiva semplificazione bu-rocratica, a beneficio dei cittadini utenti.A tale scopo l’ufficio ha pubblicato un avviso che ricorda che a seguito dell’entrata in vi-gore della legge sulla stabilità n. 183/2011, dal 1° gennaio 2012 agli uffici pubblici è vietato rilasciare certificati da esibire ad altre pubbliche amministrazioni.Gli uffici demografici di Guidizzolo contano su due unità a tempo pieno, nella media pro-vinciale, oltre a collaboratori occasionali, specie in occasione del Censimento.Abbiamo posto alcune domande alla responsabile sig.ra Marianna Conchieri.

Anagrafe d’attualità

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prio questo scopo, come precisato dall’Istituto Nazionale di Statistica, l’Istat, che ha curato la rilevazione: “... il Censimento serve a “contare” la popolazione e a raccogliere informazioni che costituiscono il punto di partenza per individua-re adeguate politiche e azioni di sviluppo, met-tendo a confronto le diverse realtà territoriali del Paese.Rispondere è un dovere, lo dice la legge, ma so-prattutto è fondamentale per mettere in luce le caratteristiche del nostro Paese. Le informazio-ni che ci fornirai sono tutelate dalle disposizioni in materia di segreto statistico e sottoposte alla legge sulla protezione dei dati.Il futuro del Paese è anche nelle tue mani! Puoi contribuire restituendo il questionario compila-to a partire dal 9 ottobre, data di riferimento del Censimento, e fino al 20 novembre...”Lei mi chiede quale sia stata, in generale, la ri-sposta dei guidizzolesi. Sicuramente confortan-te in quanto anche i guidizzolesi, ormai abituati ai censimenti, hanno aderito con spirito di atti-va partecipazione.

Quante sono le famiglie che hanno restituito il questionario on-line?Quest’anno, per la prima volta, c’era anche la possibilità di rispondere direttamente in forma elettronica accedendo all’apposito sito internet con un identificativo personale da associare al proprio codice fiscale; il 30% hanno adottato questa soluzione. La maggior parte dei que-stionari è però arrivata in forma cartacea al Comune. In questi mesi il lavoro è stato inten-

so anche perché tutti i moduli sono stati da noi inseriti in forma telematica. Qui devo un since-ro ringraziamento a diversi colleghi del comu-ne, oltre che ai rilevatori, per la disponibilità a collaborare con l’Ufficio Censimento, anche in orari serali, per rendere un servizio il più ampio possibile per i nostri concittadini con l’apertura fino a tardi dell’ufficio e poi rimanere molte ore davanti ai computer per l’inserimento dei dati. Senza il contributo di tutti sarebbe stato impos-sibile rispettare le scadenze.

In cosa consiste oggi il lavoro dei servizi de-mografici?L’azione e le funzioni dell’ufficio e’ incentrata sulla persona, i suoi bisogni ed il raggiungimen-to di un benessere integrale che coinvolge ogni aspetto dell’essere cittadino.L’unità organizzativa complessa “DEMOGRA-FICI” ha la finalità i assicurare i compiti istitu-zionali nelle materie specifiche di stato civile, anagrafe, elettorale, leva. A tal fine svolge: at-tività conseguenti le funzioni di sindaco quale ufficiale di stato civile e anagrafe; attivita’ conseguenti alle funzioni attribuite al Sindaco dalla legislazione attuale in materia di elettorale di formazione delle liste di leva mi-litare; predispone studi e analisi statistiche in campo demografico, sociale, economico; attività di supporto giuridico-amministrativo e di segreteria atte ad assicurare il funzionamen-to delle operazioni elettorali non attribuite ad altri servizi.

Anagrafe d’attualità

Auto: risparmiare sul carburante si puòIn un momento di crisi si può ancora risparmia-re l’officina Negri Adolfo propone l’installazione di un impianto Gpl su vetture di qualsiasi tipo e qualsiasi marca.Cosa significa avere una macchina a Gpl: vi for-niamo alcune informazioni utili per capire i van-taggi dell’installazione sulle vetture.Risparmio: con il Gpl a differenza della benzina si ha un risparmio effettivo del 50% (ad es. con una percorrenza di 10.000 km si ha un risparmio di circa E. 750/800)Ecologia: le vetture a Gpl sono non inquinanti, quindi si può circolare sia nelle giornate di bloc-co del traffico che per le targhe alterne e inoltre possono circolare anche le auto piu datate come le euro 0 euro 1 ecc.Potenza: con i nuovi impianti a Gpl il calo di po-tenza non si nota essendo un calo del 3% quindi impercettibile.Facilità d’uso: le manovre per il suo utilizzo sono pressochè zero, la commutazione da benzina a gas viene fatta automaticamente dalla vettura, quando viene esaurito il gas la vettura passa automaticamente a benzina avvertendovi con un segnalatore acustico.Sicurezza: gli impianti di nuova generazione sono tutti antiscoppio anche in caso di incidente o incendio; infatti, oggi, gli impianti a gas vengo-no montati di serie da tutti produttori di auto.

Manutenzione: sul normale ta-gliando viene solo aggiunto il costo della sostituzione del filtro Gpl.Parcheggi: è con-sentito parcheg-giare ovunque anche sulle navi, la legge vieta il parcheggio so-lamente a due piani sotto ter-ra, quindi si può parcheggiare nei parcheggi semin-terrati dei condomini.Occupa spazio?: Non occupa nessuno spazio in quanto il serbatoio viene posto nel vano ruota di scorta. Un apposiyo kit permette di riparare i pneumatici in caso di foratura.Altra agevolazione è il costo del bollo auto, lo stato concede alle auto ecologiche una piccola riduzione indipendente dall’età della vettura.L’officina Negri installa impianti Gpl da 30 anni acquisendo esperienza e professionalità nello specifico settore. Il titolare è disponibile per dare tutti i consigli utili sulla vostra vettura e sarà a disposizione per qualsiasi informazione.

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ABEO nasce a Verona nel 1988 per iniziativa di alcuni genitori di bambini affetti da leucemie e tumori solidi e sin dall’inizio si propone di ri-solvere problemi pratici ed economici a livello ospedaliero e non, e di potenziare la ricerca e lo studio delle malattie oncoematologiche; ABEO sostiene anche i costi per le indagini molecolari sul sangue dei potenziali donatori. Nel 1995 si costituisce ABEO Mantova grazie ad alcuni genitori residenti in provincia di Mantova che hanno sperimentato direttamente l’esigenza e l’importanza della associazione nel sostenere le famiglie dei bambini colpiti da leucemie. Oggi ABEO Mantova è particolarmente impegna-ta nell’attività di sensibilizzazione alla donazione di midollo osseo, con l’obiettivo di trovare nuovi potenziali donatori; il trapianto di midollo osseo infatti rappresenta l’unica speranza di guarigio-ne per molti malati di tumori solidi e leucemie. Alla fine del 2010 i potenziali donatori mantovani iscritti al registro Nazionale erano oltre 3.700 ed i donatori ben 32. Uno dei più preoccupanti problemi che la dona-zione di midollo osseo e Cellule Staminali Emo-poietiche (cse) sta vivendo in questi ultimi anni è il progressivo e costante invecchiamento del registro Donatori associato ad una sempre mag-giore riduzione delle iscrizioni di nuovi donatori. I potenziali donatori che negli anni passati si era-no iscritti al ibmdr stanno inesorabilmente avvici-nandosi al limite di età dei 55 anni che comporta una naturale esclusione dal Registro Nazionale ibmdr. È un dato preoccupante che scuote nel profondo tutti coloro che credono nell’importan-za del progetto donazione midollo osseo rivolto ai pazienti oncologici in attesa di trapianto. È un dato ancora più preoccupante se lo andiamo a confrontare con il numero crescente di ricerche di compatibilità che ogni anno vengono eseguite. Questi dati spiegano l’importanza del recluta-mento costante di nuovi donatori. Con questo preciso obiettivo è nato il progetto: “La mia vita in te”, rivolto alla ricerca di nuovi donatori di midollo osseo. ABEO contribuisce in stretta collaborazione con A.D.M.O. alla indi-

spensabile esigenza di trovare sempre nuovi po-tenziali donatori di midollo osseo attraverso una intensa attività di sensibilizzazione fatta anche in rete con AVIS ed AlDO. Il progetto “La Mia vita in te” nasce proprio dalla collaborazione fra ABEO ADMO AVIS e AlDO. Il Bilancio di questo progetto di sensibilizzazione degli studenti sul tema della donazione di organi, tessuti e cellule che ha portato oltre 900 studenti a scuola di dono è ampiamente positivo. Il progetto scuola che è stato inaugurato nel di-cembre 2010, è stato concepito per sviluppare nei ragazzi delle scuole superiori la cultura del dono. In totale sono stati coinvolti 939 studenti e 48 classi degli istituti di Mantova, Castiglio-ne, Guidizzolo, Ostiglia, Poggio Rusco, Sermide, Suzzara e Palidano. L’intervento informativo, de-dicato alle classi quinte, tratta la tematica del-la donazione di midollo osseo, organi e sangue dal punto di vista medico e spiega il ruolo delle associazioni e gli aspetti pratici della donazione stessa. Iniziative Nell’estate 2011 è stata terminata l’Abeobollwa una struttura a forma di cupola trasparente so-pra il reparto di pediatria che consente ai piccoli pazienti di andare al di fuori della corsia dell’o-spedale in un un ambiente dedicato al gioco allo svago. Ora continuiamo le nostre iniziative con il soste-gno dei soci, volontari,e di chiunque lo voglia, con il progetto Rosaspina. Un iniziativa che con altre associazioni di volontariato ha come stella polare il prendesi cura dei bambini e le loro fami-glie, sostenendo la ricerca si malattie rare.

Cosa puoi fare per ABEO - Diventare donatore. Per informazioni sede di Mantova Tel. 335 5704004. Referente per Guidiz-zolo S.ra Morena Tel. 338 3067122 - Diventare socio volontario e partecipare alle nostre iniziative. - Donare il tuo 5x1000. Il Codice Fiscale è 93023600203

L’Associazione da anni persegue finalità specifiche nel settore sociosanitario ed assistenziale, si propone di promuovere e sostenere iniziative a favore del bambino emopatico ed oncologico sotto il profilo della prevenzione, della diagnosi precoce, del trattamento ottimale, della riabilita-zione e della socializzazione, intesa quest’ultima, come reinserimento in una vita normale, senza limiti di età.

Associazione Bambino Emopatico OncologicoABEO

Sabato 3 marzo alle ore 21, presso il Teatro Comunale le Associazioni: ABEO, AIDO, ADMO e AVIS

presentano uno spettacolo di varietà per promuovere la cultura della donazione LA MIA VITA IN TE

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Programma Gruppo MicologicoIl Gruppo Micologico Naturalistico “Colli More-nici”, presieduto dall’instancabile Franco Boc-cazzi, ha presentato il programma delle attività 2012 ai propri soci, accorsi numerosi in occa-sione dell’annuale convivio, presso il ristorante “La Baita”.

Questo il programma:- 14° corso di micologia di base – dal 19 marzo al 14 maggio, tutti i lunedì alle ore 21 presso la sala consiliare del Comune di Guidizzolo in via F. Filzi, 2 (cortile del Comune).- 20 maggio 2012 - Gita naturalistica al “Parco naturale Vallette di Ostellato” nel delta del Po, nel Comune di Porto Garibaldi, dove si potranno ammirare, oltre ad una vegetazione spontanea, anche numerose varietà e specie di animali li-beri; a coronamento dell’escursione vi sarà un pranzo rustico a base di pesce cucinato al mo-mento e degustato sulla motonave; al rientro è prevista una passeggiata o nel centro di Comac-chio o presso l’Abbazia di Pomposa o alla reggia di Ferrara.- Dal 6 al 7 ottobre - Mostra micologica a Guidiz-zolo, in occasione della sagra di Ottobre- Nei giorni 12, 13 e 14 ottobre 2012, uscita mico-logica-naturalistica, con possibilità di raccolta funghi nei meravigliosi boschi che circondano i rifugi Sores e Predaia ed escursioni nelle stu-pende località della Val di Non.- Dal 27 al 28 ottobre 2012 – Mostra micologica a Piubega, in occasione della Sagra dei mestieri.

Eventi Pro Loco e Associazioni Arriverà presto la primavera e con essa si apri-rà la stagione migliore per le gite ed i viaggi.La PRO LOCO Guidizzolo, in collaborazione con l’Agenzia OKviaggi, propone per i prossimi mesi (primavera/estate/ primo autunno) un’ampia gamma di idee per gite giornaliere da organiz-zare e da scegliere presso le seguenti località:- CASTELLO DI STUPINIGI ED ALTRI CASTELLI

TORINESI- MONTEROSSO AL MARE E CINQUE TERRE- VARZI’ TERRITORIO PAVESE E OLTREPO- UNO SPETTACOLO ALL’ARENA DI VERONA- IN TERRA MANTOVANA LE PIEVI MATILDI-CHE ED ITINERARI LUNGO IL PO- CESENA – RIMINI E DINTORNI ROMAGNOLI- I LUOGHI E LE TERRE DI GIUSEPPE VERDI CON IL CASTELLO DI SORAGNAChi fosse interessato a partecipare ad alcune gite è pregato di farlo presente alla Pro Loco. Verranno effettuate solamente quelle che avranno un minimo di 25/30 iscrizioni e/o pre-notazioni Se invece ci fosse qualche gruppo consolidato di amici, parenti o altro che volesse proporre altre mete turistiche giornaliere, la richiesta sarà sicuramente “adottata” e presa in consi-derazione dalla Pro Loco.

Piccoli capolavori in mostraDoveva chiudersi all’ 8 gennaio ma proseguirò ad oltranza la mostra dei “segnalibri” di Seve-rino Spazzini dal titolo “Percorsi… oltre l’im-magine”. Ne abbiamo parlato diffusamente nel numero di ottobre, con la presentazione dell’i-niziativa a cura di Luca Cremonesi che affer-mava che il segnalibro è “un’opera d’arte che tiene il segno di un pensiero, di un mondo, di un viaggio. In questi segnalibri – proseguiva – emerge potente l’eleganza artistica di Severino Spazzini, ed è tutta lì da vedere”.Ed è stata vista ed apprezzata da tanta gente che entrando in teatro ha avuto la piacevole sorpresa di poter apprezzare le “opere” esposte. Tanta gente che ha riempito il teatro in va-rie occasioni con il tutto esau-rito, dall’inaugurazione della stagione teatrale, fino al con-certo di capodanno del nostro Corpo Bandistico.Ne aveva parlato anche lo stesso sindaco all’inaugurazio-ne della stagione teatrale, rin-graziando l’artista guidizzolese per la disponibilità data nel mettere a disposizione della comunità le sue opere.L’iniziativa si concluderà con la realizzazione da parte di Seve-rino Spazzini di due segnalibri, uno”estivo” e uno “invernale” che, come prassi, la biblioteca distribuirà a tutti i propri lettori.

cronaca

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cronaca

Novità da MisspizzaNei locali completamente rinnovati vengono of-ferte nuove e simpatiche iniziative. Quando si lavora con passione, il risultato è sempre ottimo e questo è quanto fanno, i ra-gazzi di MISSPIZZA! I pizzaioli Pietro con la signora Fortuna offrono una vasta gamme di pizze e, per i più esigenti, è possibile la scelta degli ingredienti più ricer-cati.Quante volte succede, di notte, di pellegrinare al frigorifero per bere, dopo aver mangiato una gustosissima pizza? Segno evidente che la piz-za sta ancora “lievitando”.Con la produzione di MISSPIZZA questo non può accadere. La lavorazione avviene senza fretta: una pasta di pane leggerissima, lievitata per oltre 48 ore la rende molto più digeribile, gli ingredienti, poi, sono di qualità sceltissima, ag-giungiamo la cordialità e la simpatia dei gesto-ri ed ecco che diventerà la nostra pizzeria “di casa”! Ma se volete mangiarla appena sforna-ta, non vi faranno pagare nemmeno il coperto.Il locale si presta per organizzare feste di com-pleanno e occasioni varie ed al festeggiato piz-za e bevanda gratis!Pizze per tutti i gusti da leccarsi i baffi (anche per chi non li ha) e la convenientissima maxi tre porzioni al prezzo di due!Su prenotazione si possono avere sia per la consumazione nel locale che per portare a casa anche: fritto misto, patatine, focacce ri-piene, piadine e il goloso panozzo.Tutti i giorni è possibile avere i “tranci di pizza”

già pronti e caldi a prezzo conveniente.Insomma: provate MISSPIZZA una vol-ta, così, anche solo per semplice curio-sità, state certi che ci tornerete! Apertu-ra, martedì - sabato: 11.00 - 14.00 e 16.30 - 22.00 domenica: 16.00 - 22.00. Lunedì chiu-sura settimanale.

W la campestreAnche quest’anno, immancabile, è arrivato il giorno della CAMPESTRE.Come sempre, fino all’ultimo, c’è stata l’incer-tezza del tempo: pioverà, non pioverà?C’è chi teme che non si possa fare e che spera fino all’ultimo di salvarsi, ma la CAMPESTRE a Guidizzolo è ormai un’istituzione!Io sono assolutamente convinta che la campe-stre sia molto più di una gara.Preparare tutti gli alunni ad affrontarla, inse-gnare loro cosa vuol dire resistenza, cosa vuol dire fare fatica, stringere i denti, sopportare il dolore, pensare di non farcela e poi trovare la forza per continuare fino al traguardo, è molto di più che partecipare ad una qualsiasi gara.É un’esperienza troppo importante sia per chi arriva primo ma anche per chi arriva ultimo: è entusiasmante vedere la soddisfazione dei pri-mi ed è altrettanto bello vedere arrivare stra-volti ma felici gli ultimi e tutti hanno la stessa espressione di vittoria! Ci sono alunni che ancora oggi, a distanza di anni, magari hanno già i figli a scuola, che quando mi incontrano si ricordano della “loro” campestre, quando quella volta pioveva o c’era la neve o c’era un freddo cane...Questi ricordi mi fanno sentire un po’ più vec-chia ma anche ancora giovane grazie ai più giovani.Vorrei altresì ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di questa bella giorna-ta. Grazie all’Istituto Comprensivo di Guidizzolo, alla ditta Alba 2001 di Tedoldi Bruno, all’Ammi-nistrazione Comunale, all’Atletica Guidizzolese, all’AVIS, all’AIDO, alla Polizia Municipale e alla Protezione Civile.

Prof.ssa Elisabetta Damiani

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cronaca

Lotta e contemplazioneTeatro stracolmo, con l’eccezionale presenza di un centinaio di giovani che hanno partecipato alla G.M.G. di Madrid, per “Lotta e Contempla-zione”. Spettacolo-Concerto vivo tratto dall’o-monimo libro di Fausto Monici. “La storia di tre anni straordinari con don Maurizio Maraglio” di un “ex ragazzo del muretto della parrocchia” di un paese mantovano alla scoperta del Vangelo e alla ricerca della vera libertà, su un percorso duro ma affascinante. Una proposta impegnata - in capo agli “Amici di Maurizio”, col patroci-nio del Comune-Teatro, Parrocchia, Fondazione NonSoloArte Franco Bombana - per celebrare il 25° anniversario della “rinascita” di un prete coerente con la sua fede fino alle estreme con-seguenze, la morte violenta nel 1986 in Brasile a Sao Mateus nel Maranhao, nel clima incan-descente delle lotte per la terra tra latifondisti e contadini ridotti alla fame. L’obiettivo di co-autori e organizzatori non è stato solo quello di rivisitare un’esperienza significativa e stimo-lante degli anni ‘70, ma di offrire un messaggio ai giovani di oggi perchè trovino il coraggio di dare un senso alla propria esistenza facendo, ognuno secondo le proprie affinità, qualcosa di concreto per cambiare il mondo, senza ras-segnarsi a lasciare le cose così come stanno. Sul palco si è snodato l’appassionato mix di im-magini e “fogli di lavoro”, con riflessioni tratte da testi di Helder Camara, padre Michel Quoist, frere Roger Schutz, utilizzati da don Maurizio come “provocazioni” nella sua pastorale; con trait d’union su note e parole pacate o crude-della rock-band Miradavaga. Apprezzate le testimonianze di due ospiti brasiliani Padre Moraes e Chico Beleza; come i progetti per il terzo mondo proposti nel fuaiet dalle associa-zioni Contingente Italiano, Gruppo mantovano Ceb, Operazione Mato Grosso, Cuori Grandi di Magenta.

Assemblea sui servizi socialiIntrodotti da Silvio Tarchini, il saluto del par-roco don Libero Zilia e gli interventi del sinda-co Sergio Desiderati, del segretario generale Tommaso Salvato, presente con Carla Bordini

e Luigi Tosi, del presidente Fondazione Rizzi-ni Claudio Delmenico, del segretario Cisl Dino Perboni. Molte le problematiche emerse, af-frontate da diverse angolazioni con spunti per soluzioni percorribili. Condividendo l’obiettivo del bene comune nel rispetto della persona; dando voce alla gente comune e privilegiando la rete tra le varie forze in campo attraverso il reciproco confronto e stimolo; attingendo per uscire dall’empasse della crisi, al patrimonio di valori acquisito dai nostri nonni cui si deve la ricostruzione dell’Italia dopo le rovine dell’ul-tima guerra. Sottolineato da Desiderati il ruolo sociale dei pensionati immersi nel volontariato e fondamentali per garantire sul territorio i ser-vizi, ritenuti dall’ente prioritari e alla pari quello delle imprese pronte a sostenere i concreti bi-sogni dei meno abbienti. Sotto accusa dai rap-presentanti sindacali la stangata del governo tecnico Monti - squilibrata e iniqua e con la sola giustificazione dei tempi troppo stretti - poichè colpisce le fasce più deboli senza presentare misure decisive a favore di lavoro, occupazione e sviluppo, mettendo a rischio gli sforzi perse-guiti dai componenti sindacali per salvaguarda-re pensioni, livelli assistenziali delle prestazioni sanitarie, fondo per la non autosufficienza.

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cronaca

Vasco e vin bruleUna scommessa vinta la serata organizzata dai Giovani Pro Loco, vivace e impegnato Gruppo costituitosi da poco, ma già connotato da pro-poste dinamiche e innovative. Piazzale Marco-ni domenica 4 dicembre si è “gonfiato” di gente di tutte le età. Occasione imperdibile l’esibizio-ne della famosa cover band “Fronte del Palco” da diversi anni protagonista sulle principali piazze del nord Italia. Con sei sensibili preparati interpreti su un repertorio di 23 tra i più famosi brani del mitico Vasco Rossi e l’immancabile “Alba Chiara” in chiusura. Brioso coinvolgente affabulatore e Dj il cantante Luigi Pappalepore elettrizzando la vasta platea. Affiancato da Die-go Bacchi (basso), Alessandro Beghi (batte-ria), Tobia Fossati (chitarra), Massimiliano Luzi (tastiera), Antonello Saviozzi (chitarra solista). Emozione quindi sulle note musicali, ma anche festoso intrattenimento su uno schema coreo-grafico accattivante: gazebo affiancati al mu-nicipio e tavoli con ceci, caldarroste, vin brulè serviti dai giovani Pro loco e da volontari del variegato associazionismo locale, in particola-re Avis e Aido. Non sono mancate le attrattive di una sottoscrizione a premi e di un’esposizio-ne di materiale informativo. “Ragazzi splendidi, uno staff organizzativo coi fiocchi - hanno detto nel saluto finale i prestigiosi ospiti - e un pubbli-co caldo capace di scaldare il cuore.”

Gara della Pesca Sportiva Qualche giorno prima di Natale nel nuovo e bellissimo impianto in località Breda la “Pesca Sportiva Guidizzolo” che gestisce il laghetto ha promosso una gara di pesca alla trota alla qua-le ha partecipato una cinquantina di pescatori. Presenti sin dal primo mattino gli appassionati di questo sport hanno dato ad una manifesta-zione molto interessante che ha richiamato an-

che, complice la fredda ma bella giornata, un nutrito numero di spettatori che si sono divertiti come gli stessi concorrenti ad ogni allamata. Soddisfatto il presidente della società Mauro Guidetti con tutto il direttivo che ha colto l’oc-casione per lo scambio degli auguri di rito. Il laghetto, una vecchia cava, è stato sistemato nell’ambito della Lottizzazione Breda ed ora si presenta come uno dei luoghi ambientali di maggior attrattiva anche per quanti vogliono semplicemente rilassarsi in una passeggiata.

Coro Chiara StellaAlla sua seconda edizione “Chiara Stella”, coro di piccoli dell’Oratorio Parrocchiale, in questi giorni ha proposto canti natalizi su accompa-gnamento musicale per vie e piazze del centro storico. Presentandosi alle famiglie “per fare gli auguri di Natale, portare un po’ di gioia a chi è solo, ricordando che c’è ancora speranza per credere in un mondo di fraternità e di amore, per i cristiani testimoniato dalla fede nel Dio-Bambino.” Molti i doni ricevuti, da distribuire poi tra i più poveri del paese, segno di gratitu-

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dine e incoraggiamento per la bella iniziativa dalle persone incontrate. Non poteva mancare una tappa alla Fondazione Rizzini. Accolti fe-stosamente dal presidente Claudio Delmenico, dalla direttrice Andreina Piccardi e dalle varie animatrici-operatrici, ma soprattutto dai nonni e nonne del Centro Diurno e della Casa di Ri-poso. Con simpatica scioltezza e semplicità Alessia, Anna, Aurora, Chiara, Davide, Loren-zo, Rachele, Veronica - alle prime armi ma già bravissimi nel canto e nella recitazione di pic-coli brani e poesiole - seguiti dall’insegnante Jessyca Graffigna, sono riusciti ad illuminare tanti volti, dando vita alla gioiosa esplosione di voci, movimenti, sorrisi, battimano. Specie su pezzi molto conosciuti come “Tu scendi dalle Stelle” e “A Natale si può”.

La carica dei 101 Questa carica non è il titolo di un famoso film d’animazione, ma è la “carica” che possiede ancora a 101 anni la nostra Elisabetta, ospite della Fondazione Rizzini solo da pochi mesi. Elisabetta Pedrazzoli, residente a Castiglione,

ha vissuto sola sino a che un piccolo inconve-niente fisico l’ha colpita, ma dimostra anche in Fondazione grande forza e decisione in tutte le attività che affronta giornalmente. “Io, la mia età non me la sento, vero, mio caro Presiden-te?” ha esclamato alla sua festa di compleanno che ha festeggiato il 9 di Dicembre e alla qua-le ha partecipato anche il Presidente Claudio Delmenico, consegnandole a nome di tutti un omaggio floreale. Circondata dai suoi nipoti, che per lei hanno voluto una bella festa, con gli altri anziani che condividono con lei le giorna-te, la signora ha spento le sue 101 candeline e commossa ha ringraziato la sua famiglia e tutta la Fondazione per la festa, ma anche per la gen-tilezza e l’amorevolezza che tutti le dimostrano.

Babbo Natale arriva in oratorioIl 22 dicembre scorso per i bambini di prima ele-mentare è stato un giorno speciale. In Oratorio si sono ritrovati insieme ai loro genitori per il tradizionale scambio di auguri e mangiare una fetta di panettone. Le rappresentanti Lorenza,

Chiara e Marina si son fatte in quattro per orga-nizzare il pomeriggio che alla fine ai piccoli ha riservato piacevoli sorprese. A far loro gli au-guri sono arrivate le maestre di scuola Patrizia Bieller, Rosalba Errante, Francesca Merolla e Silvia Simonazzi: un momento molto apprezza-to dai bambini che si sono così ritrovati con le loro insegnanti fuori dalla scuola. Ma ciò che, ovviamente, ha emozionato in modo particolare è stata la visita, nel cuore della festa, di “Bab-bo Natale” il quale, con qualche dolcetto ed un saluto particolare, ha reso la giornata ancora più gioiosa.

cronaca

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- Ciao!- Hei, ciao… cos’hai che ti vedo preoccupato?- Ma, guarda… la Standard & Poor’s mi ha de-classato..- Cioè?- Siccome non so se riesco a pagare la rata del-la barca, mi ha tolto la fiducia…- Ma, scusa… che barca hai preso?- Un’occasione, pensa che l’ho portata via con solo 80 mila euro…- Ma quanto guadagni? Te lo puoi permettere?- Beh, il mio PIL, cioè la mia denuncia dei reddi-ti…. Qualche migliaio di euro…- Te lo credo! e come pensavi di…?- Sì, ma poi c’è il sommerso…- Ah!- E poi ho fatto tante rate… quattrocentoottan-ta rate da 166 euro al mese… a interessi zero!- Ma così lasci il debito sulle spalle dei tuoi figli!- Eh, va bè, però intanto se la godono anche loro…- E adesso cosa fai?- Non vedi? Sto facendo una manovra…- Finanziaria?- No, con la barca…- Ma va… dicevo…non puoi rivolgerti ad un’al-tra agenzia di rating?- Mah… una vale l’altra… è tutta una combric-cola… lo fanno apposta…- Veramente ho dei dubbi anch’io che siano sin-cere…- Forse se avessi scelto una barca tedesca, con una banca tedesca…- Forse se facevi bene i conti, invece di pensare a vivere sopra le tue possibilità…

- Non è colpa mia… è che in casa devo mante-nere un sacco di parenti che non hanno voglia di lavorare….- Cioè…- Eh, c’è l’invalido, il disoccupato, il pensionato al minimo, il vù-cumprà… vengono tutti a man-giare a casa mia…- Anche il vù-cumprà?- Sì, è il nipote di mio cognato che faceva il portaborse, ma l’hanno licenziato e allora si è travestito da marocchino…- Ma non puoi tagliare un po’ di spese?- Già fatto! Adesso viaggi in aereo solo in clas-se turistica… basta champagne, solo lambru-sco…- Che sforzo!- E con la Finanza, come la metti?- Ah, ma non c’è problema… l’ho intestata al marocchino…- Certo…ma se vogliono ti trovano…- E poi io non vado certo a Portofino…- Guarda che se vogliono ti trovano di sicuro…- Dici che mi conviene venderla?- Forse…- Chissà quant’è oggi lo spread per le barche…- Non so se c’è… Perché non lo chiedi a quelli della Standard & Poor’s?- No, piuttosto pensavo… quasi quasi me la metto su io un’agenzia di rating, fatta in casa, una che mi dia sempre ragione…- Te salude!

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Al volontariato Mantovano 367.600 e dalla Fondazione Comunità Mantovana

Donare per moltiplicare

Spiegare in poche righe cos’è e come opera la Fondazione della Comunità della Provincia di Mantova è tutt’altro che semplice: lo si potreb-be fare in una manciata di parole, dicendo che è una opportunità importantissima data a tutti i mantovani per far crescere la loro comunità, o scrivendone un intero libro dal titolo: “Donare per moltiplicare”. Di fatto, la Fondazione della Comunità della Provincia di Mantova è un ente autonomo e in-dipendente, costituito con atto notarile nel feb-braio 2000 e promosso dalla Società civile man-tovana che offre alla comunità uno strumento solido, affidabile, trasparente, flessibile per perseguire il miglioramento della qualità della vita ed il rafforzamento dei legami solidaristici e di responsabilità sociale fra tutti coloro che vivono ed operano nel territorio provinciale. La Fondazione è retta e gestita da 16 cittadini, con il ruolo di consiglieri, revisori, probiviri (...), con cariche che si rinnovano ogni tre anni. Tutti loro non solo s’impegnano gratuitamente per la Fondazione ma contribuiscono, ciascuno, con 1.000 e annui per fronteggiare le spese di gestione e alcuni di essi hanno già effettuato significative donazioni. La Fondazione non interviene direttamente per promuovere o realizzare progetti ma affian-ca, finanzia e controlla le società no profit ed il volontariato che perseguono scopi d’utilità sociale quali progetti per attività di assistenza sociale e socio sanitaria, tutela e promozione dell’arte, della cultura e dell’ambiente. Ne sono un esempio numerosi progetti realizzati nel set-tore dei servizi sociali dalla ristrutturazione di chiese ed oratori ai servizi in aiuto di disabili, anziani, immigrati, in ambito sanitario con l’a-iuto alla Croce Verde ed ai Centri AVIS della provincia, nel campo dell’arte e della cultura principalmente con il sostegno finanziario del Festivaletteratura e dell’OCM.Va infine ricordato che le Fondazioni delle co-munità locali sono considerate il modello più interessante ed avanzato attualmente esisten-te in tutto il mondo ed hanno assunto uno svi-luppo ed un’importanza enorme in tutti i Paesi più evoluti in quanto rappresentano forti cata-lizzatori e moltiplicatori di risorse per il finan-ziamento di iniziative di grande impatto sociale.

Enti e Associazioni del nostro comune (AFFAS Re-becco, Associazione “Amici di Rebecco” Fondazio-ne Contessa Rizzini, Protezione Civile) hanno ricevu-to, nell’anno 2010, un totale di 67.500,00 E.Inoltre tre ragazzi residenti a Guidizzolo hanno be-neficiato di un premio di euro 500 ciascuno per la Partecipazione al concorso “Premio Mantova per l’Europa IV edizione con il fondo Ghidorzi Ghizzi Da-cirio”.

Il Premio, che si ripete tutti gli anni, anche dopo la scomparsa del fondatore, è stato voluto dal dottor Dacirio Ghizzi, noto e convinto europeista che ha costituito a questo scopo un fondo che ha come fi-nalità la premiazione di allievi di scuole mantovane che trattino un tema sull’Europa

Andrea Dal Prato

L’Associazione ha Finanziato n° 41 progetti territoriali presentati sul 2° bando 2011 Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Comunità Mantovana presieduto dal notaio Ma-rio Nicolini nella riunione di sabato 19 dicembre 2011 ha deliberato la concessione di contributi per complessivi 367.600 e per finanziare n° 41 progetti presentati da Associazioni di Volonta-riato, Enti ed Istituzioni non profit a fronte del 2° bando 2011 per erogazioni territoriali.Dei 367.600 e assegnati, 231.600 e riguardano progetti per servizi sociali e socio sanitari alla persona (anziani, disabili, giovani fragili in stato di difficoltà, etc.), 41.000 e per progetti connessi alle attività storiche e culturali e 95.000 e per progetti concernenti l’arte e l’ambiente.Come si può rilevare anche nell’anno in corso la Fondazione ha portato avanti l’indirizzo che la contraddistingue: operare per migliorare la qualità della vita nella comunità mantovana, dando assoluta preferenza al finanziamento dei

progetti presentati delle Associazioni di volon-tariato ed Enti non profit concernenti assistenza e servizi sociali alle persone più fragili e svan-taggiate, anche in considerazione dei tempi di grave difficoltà che si stanno vivendo, dette si-tuazioni meritano maggiore sensibilità ed atten-zione da parte di tutti.Nell’anno 2011 la Fondazione ha deliberato 92 progetti, presentati su bandi, per 878.600 e e 15 interventi fuori bando per 76.000 e per un am-montare complessivo di 954.600 e.Anche per l’anno 2012 la Fondazione Cariplo ha confermato le risorse sino ad ora messe a di-sposizione per l’emissione dei bandi territoriali.L’elenco completo dei progetti sul sito www.fondazione.mantova.it

Medaglia in bronzo con il logo della Fondazione. Opera eseguita daAlessandro Dal Prato

Il Consiglio direttivo

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a cura di Donatella Lusenti

Frappe con zucchine, aragostelle e pinoli

L’unico modo per dare la giusta valutazione a questo piatto è di gustarlo; difficile descrivere questo insieme di sapori che danno al piatto un’ armonia veramente unica. Il Ristorante “La Baita” ha certamente mantenuto e custodito queste ricette che si tramandavano di genera-zione in generazione e che ogni famiglia personalizzava aggiungendo, per dare quel determinato gusto o quel particolare sapore, una spezia o un erba aromatica dosata sapientemente per armonizzare l’insieme di quei sapori che non vorremmo mai che con la “globalizzazione” andassero perduti.

Per la pasta Comporre una fontana di farina, creare un foro al centro, rompervi le uova ed impastare energica-mente. Ad impasto fatto: formare una sfoglia sot-tile di pasta all’uovo e con la rotellina fare delle tagliatelle frastagliate.

Per il sugoTritare minuziosamente l’aglio e farlo soffrigge-re con olio. Completato il soffritto aggiungere le zucchine, finemente tagliate. Quando le zucchine sono a cottura, quasi completa, unire aragostelle, (si possono trovare anche surgelate) pinoli, sale, pepe e legare il tutto con la panna da cucina.Cuocere le tagliatelle mantenendo una cottura al dente, scolare trattenendo un poca di acqua di cottura, unire al sugo e saltare per bene.Prima di servire le frappe rimpiattate mettere il basilico tagliato a joulienne.

Ingredienti

Procedimento

Vini consigliati

Pasta all’uovo ½ kg farina “00”5 uovasugo 1 spicchio di aglioq.b. olio300 gr aragostelle

n° 3 zucchine1 manciata pinoli250 ml panna da cucina2 foglie basilicoq.b. sale q.b. pepe

Carpìno “Merlot Affinato” (Az. Agr. Ricchi)

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a cura di Mariavittoria Spina

Astri e civiltàI lettori possono suggerire nuovi argomenti o approfondimenti sui temi trattati

Unicorno, Procione e BetelgeuseTorniamo ad osservare il Triangolo Invernale, che come suggerisce il nome spicca nel cielo di questo periodo, tant’è che nell’emisfero australe, dove le stagioni sono invertite, lo stesso asterismo è conosciuto come Trian-golo Estivo, da non confondere con il “nostro” Triango-lo Estivo, visibile nel cielo boreale tra giugno e ottobre.Il vertice di colore bianco-giallo del Triangolo Inverna-le è Procione, principale tra le due stelle che formano la piccola costellazione del Cane Minore, il suo nome deriva dal greco e significa “prima del Cane”, poiché precede la Stella del Cane (Sirio) nel moto apparente dei corpi sulla volta celeste. Procione è piuttosto vicina a Sirio nello spazio (5,2 anni luce), ma a causa della sua maggiore distanza dalla Ter-ra ci appare meno luminosa. Comunque, Sirio e Procione sono tra le stelle più vicine al nostro sistema, distano ri-spettivamente 8,6 e 11,4 anni luce dal Sole; tra esse nel fir-mamento “scorre” la Via Lat-tea, magnifica scia luminosa che molti popoli dell’antichità consideravano un fiume celeste, per questo Procione era nota ai babilonesi come la “Lontra che attraversa il fiume”. Il mito del fiume rievoca i misteri di Sirio, vertice me-ridionale del nostro Triangolo Invernale, che come ri-cordò l’astronomo persiano Al Sufi era conosciuta dai popoli nomadi del deserto con l’appellativo di Schira al-Abuz, “Sirio che ha attraversato”, la stella che dovette attraversare l’intera Via Lattea. Ora sappiamo che que-sta epica migrazione siderale non è solo una leggenda: gli astronomi hanno infatti dimostrato che nel corso di ben 60 000 anni Sirio si è veramente spostata da un lato all’altro della galassia, viaggio che evidentemente non sfuggì agli antichi osservatori del cielo. Tra Procione e Sirio s’intravede anche la flebile costel-lazione moderna dell’Unicorno, in particolare le aran-

cioni Lucida (Alfa Monocerotis), Tempestris (Gamma Monocerotis), la brillante Cerastes (Beta Monocerotis) alla base del corno del leggendario equino, e la bianca Kartajan (Delta Monocerotis). A proposito di leggende, i Greci riconobbero nel Cane Maggiore e nel Cane Minore la raffigurazione celeste di diversi cani mitologici, come i due velocissimi levrie-ri da caccia del gigante Orione, che seguirebbero il loro padrone anche nel cielo. Legata al mitico caccia-tore è anche la stella rossastra al terzo e ultimo vertice del Triangolo Invernale: Betelgeuse (Alfa Orionis).

Betelgeuse è una super-gigante rossa, tra le stelle più grandi conosciute (ha un raggio quasi mille volte superiore a quello del Sole), e data la notevole irregola-rità nelle sue fluttuazioni di luminosità è probabile che sia vicina alla fine della sua vita. Gli scienziati non san-no indicare una data preci-sa, ma quando la stella col-lasserà, esplodendo in una brillantissima supernova di tipo II, per qualche mese nel cielo terrestre si vedrà un

altro piccolo sole, luminoso all’incirca quanto la Luna e visibile anche di giorno. Il nome Betelgeuse ha origini arabe, nella sua accezione più diffusa significa “spalla del gigante”, di fatti, è la seconda stella più luminosa di Orione, splendida costellazione che conosceremo meglio nel prossimo articolo.

Mariavittoria Spina

ALMANACCO ASTRONOMICO DI FEBBRAIO: il Sole sorge alle h 7.23 (h 7.05 dal 15/02), tramonta alle h 17.24 (h 17.39 dal 15/02). Luna: Piena il 7/02, Nuova il 21/02. Visibilità: Ve-nere e Mercurio (dopo il 15/02) al tramonto, Marte e Giove (dal 23/02 tramonta alle h 24.00) nella prima parte della not-te, Saturno dopo le h 24.00.

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Dopo aver ricordato Rosso Malpelo, la novella di Verga in cui il giovane protagonista è un mi-natore in una cava di rena rossa, viene quasi spontaneo arrivare a rileggere un’altra grande novella, questa volta pirandelliana, che ci im-merge nel medesimo ambiente di una cava: Ciaula scopre la luna (1912). I punti di contatto tra le due novelle possono essere parecchi: l’ambientazione sotterranea (la cava di sabbia per Malpelo e la solfara per Ciaula), la durezza disumana del lavoro, la bru-talità dello sfruttamento degli operai e soprat-tutto la figura di un reietto collocato all’ultimo gradino della scala sociale, su cui gli altri mina-tori, in nome della legge del più forte, si sfogano con violenza e cattiveria, rifacendosi così dei soprusi a loro volta subiti.La condizione di Ciaula, in realtà, è molto diver-sa da quella di Malpelo. Infatti, se quest’ultimo ha una coscienza lucidissima della propria condizione fino ad elaborare un vero e proprio sistema di pensiero, Ciaula è invece un mino-rato mentale (“aveva più di trent’anni e poteva anche averne sette o settanta, scemo com’e-ra”), che vive privo di consapevolezza, in uno stato in cui la ragione è sostituita dall’istinto, dalle sensazioni e dalle emozioni. Ciaula è un soprannome che significa cornacchia, perché il giovane ripeteva in continuazione il verso di questo volatile, tanto che gli altri minatori lo chiamavano “col verso con cui si chiamano le cornacchie ammaestrate”.La diversità però non sta solo nell’intelligenza dei due protagonisti. C’è di più; e lo anticipia-mo semplicemente così: Ciaula scopre la Luna, Malpelo no.Nella visione atea e materialistica di Verga non c’è spazio per illusioni o consolazioni di alcun genere: Malpelo, cosciente del proprio destino, alla fine scompare sotto terra.Ciaula, invece, esce dalla solfara e scopre la Luna. Una risalita da quel “ventre della monta-gna”, da quelle “viscere”, in cui “ci stava cieco e sicuro come dentro il suo alvo materno”. Con questi termini, Pirandello ci sta raccontando una vera rinascita, un venire alla luce. La luce

della Luna.La luna è presente in entrambe le novelle. Malpelo, cito direttamente dal testo, “odiava le notti di luna […] Per noi che siamo fatti per vivere sotterra – pensava Malpelo – dovrebbe essere buio sempre e dappertutto”. Il protago-nista verghiano sa di appartenere a un mondo buio, di morte e sa di non poter avere nessu-na possibilità di riscatto (e qui c’è Verga con la sua visione immobilistica della vita, dove chi prova ad emanciparsi dalla propria condizione – ricordiamo anche il giovane Ntoni dei Mala-voglia – è destinato al fallimento).In Pirandello invece c’è una possibilità di ri-scatto sociale e soprattutto esistenziale: anche allo ″scemo″ Ciaula è data la possibilità di sco-prire la Luna.Ciaula non aveva paura delle gallerie buie della cava; ma quando di sera usciva dalla solfara, era preso da un grande terrore perché incon-trava il buio laddove doveva esserci luce. Ciau-la non temeva il buio nello spazio circoscritto e a lui ben noto della cava; ma si spaventava terribilmente di fronte a quella «sterminata va-cuità, ove un brulichio infinito di stelle non riu-sciva a diffondere alcuna luce». Ma quella sera fu diverso:«Restò - appena sbucato all’aperto - sbalordito. Il carico gli cadde dalle spalle. Sollevò un poco le braccia; aprì le mani nere in quella chiarità d’argento. Grande, placida, come in un fresco luminoso oceano di silenzio, gli stava di faccia la Luna. Sì, egli sapeva, sapeva che cos’era; ma come tante cose si sanno, a cui non si è dato mai importanza. E che poteva importare a Ciàula, che in cielo ci fosse la Luna? Ora, ora soltanto, così sbucato, di notte, dal ventre della terra, egli la scopriva».Una luna con qualche eco leopardiana (da ap-profondire la prossima volta), sempre scritta dall’autore con la L maiuscola.Ciaula sapeva dell’esistenza della Luna, ma la scopre davvero quando diventa importante per lui, portatrice di “conforto e dolcezza”. E la notte si riempie del suo stupore.

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Luca Piazza

Il cinema italiano è morto!Chi, nel ragionamento, generalizza commette già un errore in partenza. Ma generalizzare serve per comprendere meglio una situazione o per risolvere un problema. Affermare che il cinema italiano è morto è chiaramente una provocazione, un eccesso, ma è utile per poter affrontare un discorso esaustivo sulla crisi del nostro cinema.I fatti sono sotto gli occhi di tutti. É evidente che ci troviamo di fronte ad un sistema chiuso, il cui accesso è riservato a chi gode di racco-mandazioni o amicizie particolari e non a chi lo merita veramente. E’ altrettanto evidente come personaggi famosi, ma dalle dubbie capacità recitative, vengano preferiti ad attori bravi ma sconosciuti. E questo con l’unico scopo di riu-scire ad attirare il maggior numero possibile di spettatori nelle sale. Alcuni film godono di una pubblicità enorme e i loro protagonisti sono ospiti in tutte le trasmissioni televisive. Si arriva al punto di cammuffare da programmi televisi-vi quelli che, in realtà, sono veri e propri spot pubblicitari. La sorte purtroppo non è la stessa per altri film, spesso più meritevoli ma privi di finanziamenti. Nessuno parla mai dei numerosi festival del cinema disseminati lungo la nostra penisola. Perchè la RAI, che dovrebbe svolgere servizio pubblico, non dedica spazio a queste manifestazioni? Perchè non dà visibilità a gio-vani registi o ad opere indipendenti? Anche i registi purtroppo hanno le loro responsabilità: inseguono costantemente il favore del pubbli-co invece di imporre le loro idee. Tutte le mie ri-flessioni sono scaturite dalla visione di “Scial-la” di Francesco Bruni. Nel film, Bruno (uno straordinario e straripante Fabrizio Bentivoglio) è uno scrittore incompreso costretto, suo mal-grado, a scrivere biografie di veline, calciatori e pornostar e a dare lezioni private nelle mate-

rie letterarie. Bruno ha tra i suoi allievi Luca, un quindicenne romano dal carattere irrequieto e con enormi problemi scolastici. Un giorno la madre del ragazzo si presenta a Bruno con una rivelazione sconvolgente: Luca è il frutto di una loro passata relazione. Non solo, la donna deve partire per lavoro e chiede a Bruno di ospitare Luca, per qualche mese, mantenendo però il segreto sulla sua paternità. Padre e figlio ini-ziano così a conoscersi, il secondo ignorando l’identità del primo. Il film presenta due evidenti forzature. E cioè la mutazione troppo repentina del carattere dei personaggi: ad esempio, Bru-no, da intellettuale solitario e annoiato, si tra-sforma in padre coraggioso e intraprendente. E la ricerca del lieto fine a tutti i costi: Luca, per non fare un torto ai propri compagni di classe, che hanno studiato tutto l’anno, chiede ai pro-fessori di essere bocciato. E i professori, seb-bene non lo meriti, addirittura lo accontentano! “Scialla” si inserisce in una lunga serie di com-mediole tutte uguali, tutte pervase da un’insop-portabile aura di buonismo. Che nostalgia per la “commedia all’italiana” di un tempo, libera e anticonformista. In opere come “Il sorpasso”, “Un sacco bello” o “Amici miei” non c’era un filo di ipocrisia, nè di falsità. Il cinema italiano è morto! Non ci resta che attendere!

Luca Piazza

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arte &dintorni

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te

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tu

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CompagnoRicordo di te il tuo

berretto coperto di terra.Tu, lontano da me

per accento e aspettofosti il più vicino

nella mattanza. In giornie notti confusi nella polvere,

e dentro noi.Tu che raccontavi

della donna che avresti sposatofinita la guerra – riappare la

speranza dei tuoi occhi-ed io, casualità della sorte,

che ora mi trovo con un muto berretto impolverato

tra le mani. Il tuo.Compagno lo sei stato più

di chiunque altro,io che mai avrei condiviso tanto con un meridionale

come te, ebbi l’occasione di respirare la tua vita e tu

la sfortuna della mia.La inghiottirei di nuovo

a boccate se ciò fosse possibile,per ritrovarti alla fine

di questa lunga guerra,amico mio.

La donna alla casatremante t’aspetta ancora?

Ditele che un Uomo èmorto per salvare

il petto di un inferiorecompagno, in nome di un

popolo e sognando unaNazione.

Il 2011 per la giovane guidizzolese Martina Gran-delli la quale, dopo la vittoria in febbraio dello scorso anno a Palermo al Concorso di poesia “Lo zibaldone di Borgetto”, il 16 ottobre si è im-posta anche a La Spezia al “Concorso nazionale di poesia e narrativa” indetto dall’Associazione Nazionale della Poesia di Stato. Questa volta con un nuovo componimento poetico “Compagno”, dove emergono la grande passione e le forti mo-tivazioni ideali di questa giovane universitaria. Una poesia che merita di essere letta e riletta per coglierne il senso profondo e le più recon-dite sfumature.

Nuovo premio per la poesia di Martina Grandelli

La Spezia, ottobre 2011 Martina Grandelli al Premio

“Concorso nazionale di poesia e narrativa”

Palermo, febbraio 2011 Martina Grandelli al Premio

“Lo zibaldone di Borgetto”

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arte &dintorni

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Quattro fotografi hanno collaborato alla realiz-zazione del volume Fra terra e cielo, riguardante il territorio di Roncoferraro. Si tratta di Marzio Bondavalli, Andrea Dal Prato, Nadia Fabris e Massimo Telò.Ognuno ha offerto un contributo specifico: Dal Prato per le immagini delle opere d’arte, gli al-tri per le foto aeree (Bondavalli), quelle dei mo-numenti e delle chiese (Fabris), oppure per gli aspetti paesaggistici, contrassegnati nella zona dalle risaie (Telò).Fra terra e cielo è un volume di 132 pagine, con una ricchezza sorprendente di immagini: 126. Si può definire un “album” da sfogliare, nel quale le foto e i testi formano un tutt’uno piacevole, grazie anche a una grafica moderna, incisiva, elegante.Il libro è stato voluto da don Giovanni Telò, sto-rico e giornalista, oltre a essere parroco di due comunità del territorio di Roncoferraro: Villa Ga-ribaldi e Cadé. Si devono a lui i testi di Fra terra e cielo, scritti in modo semplice e accattivante, dopo aver compiuto rigorose ricerche presso gli archivi (parrocchiali, della Curia vescovile e di Stato, a Mantova).«Ho pensato di preparare un libro per i miei parrocchiani, un libro tutto per loro, scritto con attenzione e affetto», afferma don Telò nell’in-troduzione. Ecco emergere, allora, il sottotitolo: Storia, arte, fede nelle parrocchie mantovane di Villa Garibaldi e Cadé. Dopo un’ampio capitolo storico-ambientale sul territorio di Roncoferraro, l’autore si concentra sui due paesi.

Di essi non trascura nulla: don Telò fa emerge-re sia la “terra”, cioè la storia degli uomini, sia il “cielo”, vale a dire gli innumerevoli segni della religione cristiana sparsi sul territorio (chiese, oratori, testimonianze nelle corti e altrove). Il lettore scopre le vicende della zona e un vasto numero di notizie, spesso curiose.Per esempio: Villa Garibaldi fino al 1867 si chia-mava Carzedole (da “carice”, caréşa in dialetto mantovano, l’erba palustre utilizzata per impa-gliare le sedie); Cadé significa “casa di Dio”; la chiesa parrocchiale di Villa Garibaldi è intitolata ai santi Giacomo e Mariano, martiri africani del III secolo. Per accogliere le loro spoglie mortali, nel Medioevo fu costruita appositamente la cattedrale di Gubbio (Perugia).Il libro di don Telò è stato presentato a Villa Garibaldi, in chiesa, gremita all’in-verosimile di gente. Insieme ai parroc-chiani vi erano alcuni sindaci della zona, autorità, storici mantovani. L’autore ha ringraziato i fotografi che hanno collabo-rato con lui e il prof. Rodolfo Signorini, cui si deve la prefazione del volume.Mons. Roberto Brunelli, storico dell’arte - uno dei relatori della serata - ha sottolineato che l’opera “è proprio un bel libro di storia locale, scritto in forma accessibile e brillante, con un’impagina-zione gradevole e ricca di splendide immagini. Un libro da conservare tra i più significativi ricor-di di famiglia”.

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Fra terra e cieloPresentato un libro, di don Giovanni Telò, originario di Castel Goffredo e parroco di Villa Garibaldi e Cadé, un libro che affianca alla rigorosa ricerca una semplicità di lettura delle immagini e dei testi.

Don Telò e mons. Roberto Brunelli presentano il libro

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arte &dintorni Ruffoni e l’Agricoltura

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L’amico Gianfranco Ruffoni non cessa mai di sorprenderci.Personaggio dai poliedrici interessi, si è sem-pre caratterizzato per ricerche a carattere sto-rico, con pubblicazioni legate a un passato, più o meno, lontano e al costume locale.La sua frequentazione con l’Archivio di Sta-to di Mantova lo ha portato a raccogliere una quantità enorme di materiale, tanto che il “suo” archivio, anche fotografico, è diventato, a sua volta, og-getto di consultazione.Lo studio della storia locale lo ha sempre affascinato e attratto e, proprio per que-sto, anno dopo anno, ci ha proposto il frutto delle sue ri-cerche, offrendo al pubblico numerosi testi.L’anno 2012, pertanto, non poteva aprirsi nel modo mi-gliore: è appena uscita, in-fatti, una poderosa opera riguardante l’Agricoltura, nello specifico: “L’Agricoltu-ra, oggi attività economica Guidizzolo”, con, all’interno, una sezione specifica dedi-cata alla “Battaglia del Gra-no” (1922-1940).Siamo di fronte a un’opera complessa che, da un lato, coniuga la storia dell’agricoltura, in particolar modo del Novecento, con l’attualità.Siamo passati da un mondo di povertà e di fame, affrontato con la Battaglia del Grano che ha comportato la bonifica di vaste aree della Penisola (come le Paludi Pontine), ad una realtà attuale che è la testimonianza del rivoluzionario cammino compiuto dal nostro mondo agricolo.La macro storia ci viene offerta con giornali dell’epoca, fotografie, manifesti, personaggi perlopiù sconosciuti. Gianfranco Ruffoni ha saputo dimostrarci come, attraverso la naviga-zione Internet, oggi sia possibile svolgere una ricerca da offrire al grande pubblico.

Per quanto riguarda il caso specifico, ovvero la situazione di Guidizzolo, abbiamo la possibilità di avere un quadro aggiornato della realtà agri-cola. Nell’anno 2010 si è svolto il sesto Censimento nazionale dell’Agricoltura; ebbene, il Nostro, a sua volta, ci offre il variegato mondo dell’agri-coltura e imprenditoria guidizzolese.Attraverso schede e fotografie abbiamo un

quadro, in tempo reale, di quello che è il settore prima-rio guidizzolese, oggi.É la documentazione di un mondo che, in pochi anni, è profondamente cambiato. Da un lato riscontriamo una for-te capacità innovativa, sup-portata da una moderna in-dustria, all’avanguardia nello specifico settore. Dall’altro, si sente una continuità nei valori fondanti il settore: la-voro, impegno, ampi orizzon-ti: la tradizione coniugata con il sapere stare al passo col difficile mercato odierno.Attraverso una ricognizione delle Aziende di Guidizzolo, possiamo conoscere la real-tà dell’orticoltura, delle altre

produzioni, dell’allevamento, dell’industria.É interessante constatare come, di fronte a un evidente calo di addetti, non solo le produzio-ni non siano diminuite in quantità e qualità ma, anzi, notevolmente aumentate. L’agricoltura, con tutto l’indotto, rappresenta, ancora oggi, una delle realtà più importanti e significative dell’economia di Guidizzolo.E’ per questo che il libro di Gianfranco Ruffoni incontrerà l’interesse dei guidizzolesi, deside-rosi, come sempre, di conoscere la loro Comu-nità.

Giovanni Zangobbi

Giovanni Zangobbi

Il volume è disponibile presso: Cartoleria da Nadia

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Games areaa cura di Davide Truzzi

I lettori possono suggerire argomenti che siano di interesse generale

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Il 2011 si è da poco concluso e il mondo del ga-ming sta vivendo uno dei suoi periodi più flori-di e intensi, offrendo ad ogni tipo di giocatore, dal più casual al più esperto, pane per i propri denti. Questo 2012 sarà probabilmente in grado di rivoluzionare nuovamente il panorama vide-oludico, grazie all’annuncio (e forse addirittura all’uscita) di nuove console in grado finalmente di rivaleggiare con i Pc, capaci oggi di presta-zione grafiche decisamente più elevate di quel-le offerte dalle attuali piattaforme videoludiche casalinghe, progettate e nate più di 5 anni fa e dunque basate su architetture hardware obso-lete.Le prime notizie trapelate da fonti oltreoceano lasciano intendere come Sony e Microsoft si-ano già al lavoro nella progettazione di nuove console dalla potenza strabiliante. L’indizio più concreto comunque fin ora trapelato parla in particolare della nuova piattaforma Microsoft, nome in codice LOOP, più piccola ed economi-ca dell’attuale XBOX 360, basata su un singolo

processore ARM affiancato da ulteriori “core di assistenza” deputati alla gestione delle funzio-ni più disparate. L’annuncio ufficiale di LOOP è atteso per metà 2012, probabilmente affiancato dall’annuncio da parte di Sony di un eventuale “PS4”.Differente è lo scenario proposto da Nintendo, che già da metà 2011 ha svelato la prossima console firmata dalle sapienti mani della casa nipponica: Wii U, dotata di uno speciale con-troller touchscreen dalle dimensione decisa-mente generose (facendo il verso ad un merca-to, quello dei tablet, in continua espansione) e finalmente in grado di offrire all’utente presta-zioni grafiche in alta definizione.In ogni caso, come la storia ci insegna, la fortu-na e il successo di questa nuova generazione di console non saranno dati dalla mera potenza di calcolo ma bensì da due fondamentali elemen-ti: la capacità di divertire e la presenza di una line up di titoli qualitativamente ineccepibili.

Il futuro del Gaming fra Pc e Console

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Pensioni e dintorni...A cura di Paolo Zani, Consulente previdenzialeI lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale

Pagamento pensioni e libretti al portatoreIl decreto n^ 201 del 6 dicembre 2011, “Decreto Monti” o “Salva Italia” tra le tante novità ne ha introdotte alcune di rilevante interesse per cercare di arginare il fenomeno del riciclaggio di denaro sporco e garantire la “tracciabilità” dei movimenti di denaro:Il Decreto fissa in 1.000 euro la cifra massima che lo Stato ed i suoi uffici periferici possono erogare in contanti; per cui dal 7 marzo 2012, non potranno più essere pagate in contanti pensioni superiori a tale importo, così come non sarà più possibile tenere su libretti al por-tatore una somma superiore ai 1.000 euro senza dover pagare sanzioni.Ma vediamo di approfondire meglio ogni singo-lo punto.

Pagamento pensioniCome già detto, con la rata di aprile 2012, non sarà più possibile ritirare in contanti, in banca o in posta, pensioni di importo superiori ai 1000,00 e.Entro il 7 marzo p.v. i pensionati interessati dovranno comunicare all’Ente erogatore della pensione (INPS, ENPALS,INPDAP o altri) la mo-dalità di accredito.É possibile comunicare la stessa cosa anche all’istituto di credito o alle Poste.Sostanzialmente le possibilità offerte sono tre:1. Accredito in conto corrente bancario o po-stale2. Accredito su libretto nominativo bancario o postale3. Accredito su carta di “debito” ricaricabile Mentre per la prima modalità non ci sono problemi, tutti gli istituti di credito e la Posta, ammettono questa forma di accredito, per le altre due il panorama è, ad oggi, diversificato in quanto non tutte le Banche sono in grado di offrire gli altri servizi.L’INPS ha inviato a tutti i 450.000 pensionati in-teressati una lettera in cui li si invita a provve-dere per tempo.Di per sé, il provvedimento non è male, in quan-to evita i rischi connessi alla circolazione di denaro contante (furti, scippi ecc.ecc.) ma, di fatto, mette in grossa difficoltà molti pensionati che per abitudine o per comodità preferivano ritirare in contanti la propria pensione.

Libretti al portatoreI libretti al portatore sia bancari che postali, come tutti sanno, sono il mezzo più utilizzato dai magnati della finanza , dai grandi banchieri,

dai grandi capitalisti e dai riciclatori di “denaro sporco” per depositare i loro risparmi! (...ma mi faccia il piacere!!)L’art. 21della legge 201/2011 ha apportato im-portanti novità alle norme che regolano la ma-teria dei libretti bancari e postali al portatore. Quella dei “libretti al portatore” è una vecchia abitudine dei risparmiatori italiani che vedeva-no, e vedono ancora, in questo sistema un mez-zo semplice ed efficace per depositare i propri risparmi e per poterli prelevare senza troppi fastidi ed adempimenti.i “giovani” della mia generazione ricorderanno che nel mese di ottobre di ogni anno si festeg-giava la “Giornata del risparmio” ed era buona abitudine da parte delle banche regalare un li-bretto al portatore per abituare noi bambini al concetto di risparmio.La nuova norma fissa in 1.000,00 (mille) e il limi-te massimo per un deposito su libretto al por-tatore.In conseguenza di tale obbligo, i libretti bancari o postali al portatore con saldo pari o superio-re a 1.000,00 e, esistenti alla data di entrata in vigore del Decreto Legge n° 201 (6 dicembre 2011) devono essere estinti dal portatore ovve-ro il loro saldo deve essere ridotto ad una som-ma non eccedente il predetto importo, di 1.000 e, entro il 31 marzo 2012. Ovviamente, si fa per dire, sono previste san-zioni pecuniarie pesantissime dal 10 al 20% del saldo) nel caso di mancato rispetto di questa norma: basti dire che la sanzione pecuniaria minima prevista è fissata in 3.000,00 e a pre-scindere dal saldo (anche di poco superiore ai 1.000,00 euro) e che in caso di depositi bancari o postali al portatore superiori a 50.000,00 e le sanzioni minime e massime sono aumentate del 50%.

A questo punto mi sento di dare due “consigli per gli acquisti”:1. Estinguete e fate estinguere i libretti al por-tatore per evitare “rapine” legalmente autoriz-zate.2. Depositate i risparmi dei libretti al portatore nella “Banca Quadrelli” (metteteli sotto una mattonella (quadrello) del pavimento) è una Banca a Km zero (ce l’avete in casa) che non dà interessi ma che non chiede alcuna com-messa e soprattutto non deve soggiacere alle decisioni dei governi politici o tecnici che, in buona sostanza, per i poveracci sono la stessa cosa!

Paolo Zani

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Buon senso, o no?La vita di una qualsiasi comunità si regge su regole, più o meno chiare, più o meno rigide. Sono indispensabili per una corretta conviven-za. Meglio però se unite ad una certa dose di buon senso. Il caro, vecchio buon senso torna utile sia quando talvolta le norme ci sembrano assurde, sia quando queste non sono sufficienti a disci-plinare il comportamento del singolo, sia esso un semplice cittadino che un amministratore.La mancanza di buon senso può esprimersi come pigrizia mentale, ma anche come negli-genza o, peggio, come maleducazione e igna-via, fino a divenire strafottenza.Parliamo ad esempio di rifiuti. Ormai lo sanno anche i sassi che la raccolta differenziata ed un corretto smaltimento dei rifiuti, che tutti produ-ciamo in maniera sempre più crescente, sono l’unica speranza perché il nostro pianeta non finisca sommerso da questa marea di immon-dizia.Certo, il problema è complesso, di portata mon-diale, ma la soluzione passa anche per la presa di coscienza che ciascuno di noi, nel suo picco-lo, può dare il suo contributo.Buon senso vorrebbe, allora, che tutti ne usas-sero un po’ anche nei gesti più elementari, come quello di mettere i sacchetti dell’immon-dizia dentro il cassonetto.Non ha proprio alcun senso quello che purtrop-po si vede spesso: sacchetti dei rifiuti gettati per terra, vicino a cassonetti semivuoti.Come spiegarlo? Pigrizia? Negligenza? Male-ducazione?Certo è che poi le conseguenze le paghiamo tutti, in termini di disservizi e di maggiori costi.Un vecchio proverbio dice “Aiutati che il ciel t’aiuta”, come a dire che i primi artefici del no-stro destino siamo noi.Dalla saggezza popolare possiamo trarre anche un altro detto: “Abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno!”. Cosa c’entra con i rifiuti? Poco con i rifiuti, ma molto col buon senso.È il caso della sistemazione del tetto dell’edi-ficio ex-finanza, o casa-torre. L’intervento da

poco concluso, costato più di 200.000 e, si era reso necessario a causa delle pessime condizioni di stabilità e sicurezza in cui era venuto a trovarsi, specie dopo il tornado del 2007.Ma un altro fattore mi-naccia la migliore pre-servazione dell’immo-bile: i piccioni. Alcune finestre sono ancora pri-ve di vetri e da mesi i pic-cioni entrano ed escono indisturbati, facendone la loro dimora ed il loro nido, depositandovi però anche i loro escrementi.Un edificio soggetto a vincolo della Soprinten-denza richiederebbe un maggiore rispetto.Eppure basterebbe so-stituire i vetri rotti o man-canti, con poca spesa e un po’ di buon senso.

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Una gita in montagna o un viaggio in un mondo sconosciuto? Dipende … ! La solita gita sociale o un’esperienza da ricorda-re? Dipende ... ! Dipende da come ci si è alzati alla mattina e da quale spirito ci anima nel momento in cui saliamo sul pullman. Chi e partito con il taglio mentale giusto può tro-vare l’occasione per interessantissimi “incontri ravvicinati”, un viaggio a 360 gradi attorno al pia-neta Micologia. Il primo incontro, sul pullman, è con i “micologi”: a volte usano un linguaggio ed un vocabolario astruso, ma sembra-no gente normale, facce normali. Solo quando si arriva sul posto scoprono la loro vera natu-ra, cambiano pelle. Con gesti mandati a memoria, in pochi minuti, eccoli bardati a puntino: scarponi, giubbino multitasche, cestino di vimini, ba-stone intarsiato e via, ognuno per il proprio sentiero: controllan-do con la coda dell’ occhio che nessuno ti segua. Poi ci sono gli “apprendisti” , quelli che i funghi li vedono di solito nei vasetti al supermer-cato, ma che non disdegnano l’idea di una gior-nata nei boschi. Non si distinguono dal fatto che in mano tengono la borsina del supermercato, ma dal loro sguardo un po’ smarrito ed un po’ diverti-to che sembra voler dire ”... e adesso dove vado per non far la figura del pirla?”. Alcuni, i più fortunati, arrivano subito all’incontro più importante, quello per cui si accettano le le-vatacce, le scarpinate, le sudate o le infreddatu-re, quello con i funghi. E non importa se non sono funghi di serie A, di quelli che rendono orgogliosi, basta che sia un fungo: “Vuol dire che ci sono, vedrai che più avanti troviamo anche quelli giusti ... ”E poi, se non ci sono, è colpa della siccità, bi-sognava fare la gita in autunno ...Ma c’è chi sa mettere a frutto ugualmente la gior-nata. Se non ci sono i colori ed i profumi dei fun-ghi, ci sono mille altri colori e forme; basta saperli

cogliere. Così qualcuno tira fuori dalla tasca una manciata di scatolette di plastica trasparente, come quelle dei formaggini. In ogni scatoletta, un insetto o un coleottero, coloratissimi, lucidi, di quelli che non si vedono dalle nostre parti e che andranno ad arricchire la collezione. Altri colori ed altri bagliori incontra chi si riempie le tasche di minerali che i più nemmeno degnano di un calcio, ma che, visti da vicino, rivelano forme e disegni unici ed irripetibili.

Alzando lo sguardo, poi, può capitare ai più attenti di inqua-drare un regolo, un uccellino coloratis-simo, che preferisce i larici, ma che porta in tutti i boschi la sua primaverile vivacità. Però, si sa, i funghi non crescono sugli alberi .... Ma il massimo dell’e-mozione potrebbe venire da un incontro ravvicinato con un capriolo. Si narra che qual-cuno sia riuscito a fotografarlo: la cosa strana, per il vero, non sta nell’incontro in sé, ma nel fatto che in quel momento la macchina fotogra-fica abbia funzionato; di solito, nel momento cruciale non funziona mai.

Ma il vero, fondamentale incontro, per qualcuno è quello con sé stesso. Un incontro ravvicinato per misurarsi ogni volta con la propria capacità di resistenza, con il proprio bagaglio di conoscenze, con la propria abilità di trovare il posto “giusto” ma anche un’occasione per riflettere e guardarsi dentro. E non sempre il responso è positivo. Qual-che volta anche il nostro “cestino” può rivelarsi vuoto. Ma c’è sempre il Gruppo che ti può offrire qual-che occasione per “fare il pieno”. Magari non di porcini, visto che l’unico bel porcino l’hanno tro-vato quelli… “da supermercato” appunto! E’ un “pieno” di voglia di stare insieme, di condivi-dere entusiasmo, passioni, delusioni e speranze.

Graziano Pelizzaro

Incontri ravvicinati Ovvero, il senso dell’adesione al Gruppo Micologico Naturalistico “Colli Morenici”

Notiziario del Gruppo Micologico Naturalistico “Colli Morenici” - a cura di Giorgio Arienti

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PRO LOCO GUIDIZZOLOlunedì - mercoledì - sabato dalle 9,00 alle 11,00

telefono 0376 1620426 fax 0376 1620443 Nuova sede in piazza Marconi - Municipio

Per la Pro Loco di Guidizzolo il 2011 è stato un anno di svolta, molto importante e speciale.Prima di tutto alla Pro Loco di Guidizzolo è stata rico-nosciuta dall’UNPLI Regionale (Unione Nazionale Pro Loco Italiane), la qualifica di “Coordinatore Pro Loco Bacino MN/1 Alto Mantovano”. Un riconoscimento ambito e arrivato non inatteso, dopo che la Pro Loco ha dimostrato di aver sempre lavorato intensamente , di non essersi mai disunita , di essere stata sempre “sopra le parti” e di aver agito, proprio come si può desumere dal nome “pro loco”, in favore del luogo in-teso come popolazione, senza alcuna distinzione.Altro interessante obiettivo raggiunto soprattutto grazie all’Amministrazione Comunale, è stato quello dell’apertura di una nuova sede presso il Municipio. All ’ inaugurazio-ne, presenti le autorità comu-nali, il parroco di Guidizzolo e molti cittadini, la “ma-donnara” Cappa Mariangela ha do-nato il suo quadro (dipinto durante la 1° expo 2011”) alla Pro Loco, la quale a sua volta lo ha messo a di-sposizione della cittadinanza espo-nendolo presso la propria sede.Un successivo traguardo è sta-to quello di essere stati scelti, insieme con altre Pro Loco (36 in tutta la Lombardia su oltre 500) per la re-alizzazione del progetto, sempre proposto dall’UNPLI, intitolato “Scorci di Lombardia, con gli occhi delle pro loco”. Questo progetto riguarda la volontà e l’in-teresse delle Pro Loco nell’offrire a tutti un territorio “vissuto” anziché un territorio “da vedere”: i progetti verranno pubblicati su internet a corollario del’Expo 2015 di Milano.Per quanto riguarda le manifestazioni del 2011, men-zionando solo i titoli, si ricorda il concerto della Ban-da di Guidizzolo il 1° gennaio, la 38° camminata della salute, vari concorsi fotografici, corsi d’informatica, spettacoli teatrali, il Delta raduno, varie rassegne di film per bambini, ”impastanonni” e tombolata d’autun-no, serata emozioni e altre rappresentazioni musicali a S. Lorenzo, bimbi “infesta” presso la struttura co-perta del centro sportivo, la strepitosa serata giova-ni con “Vasco e brulé” (ci vuole un grande coraggio proporre un concerto all’aperto il 4 dicembre !!) , l’af-

follatissima 6ª edizione di Guidizzolo incanta con la 5ª cartolina per Guidizzolo con lo speciale annullo posta-le, lo spettacolo di fine anno a teatro, e naturalmente i due appuntamenti più importanti vale a dire la fiera in musica di luglio e la 1° expo 2011: colori e sapori sotto la torre, che hanno avuto un grande successo di pubblico..Quest’anno molti giovani si sono iscritti alla Pro Loco e si è già sulla buona strada affinché altri seguano il loro esempio, anche perché la Pro Loco ha assoluta-mente bisogno di nuovo…ossigeno e di idee…fre-sche, ma anche di nuove iscrizioni!Artefici di questo 2011 di successo, non dimentichia-molo, sono stati soprattutto il Presidente e vice pre-sidente (veri “cicloni” d’iniziative e idee), il consiglio

direttivo e natu-ralmente tutti quei volontari della Pro Loco e di diverse altre associazioni che hanno contribu-ito al successo di tutti gli spetta-coli e feste varie (spesso sacrifi-cando ore della propria giornata per il buon fine delle manifesta-zioni). A conclusione di tutto ciò, la Pro Loco si sente in dovere di ringra-

ziare, prima di tutto, la cittadinanza, perché è sempre stata attiva e presente alle varie manifestazioni.Un grazie alle Amministrazioni comunali (nel 2011 sono state due) che hanno sempre sostenuto le varie iniziative sia economicamente sia con partecipazione attiva e patrocini vari.Grazie anche alle associazioni ed ai commercianti/artigiani del luogo che hanno aiutato la Pro Loco in molte manifestazioni, sia con contributi sia con la loro presenza molto efficiente ed efficace. E, soprattutto, occorre ringraziare tutti gli sponsor che hanno sostenuto in modo decisivo la Pro Loco. Senza i contributi economici degli sponsor e dell’amministra-zione comunale, sicuramente Guidizzolo sarebbe un paese senza colori, sapori e musica: un paese triste, grigio e… silenzioso. Forza Comune, forza sponsor, fate in modo che nonostante la crisi, anche il 2012 sia un anno colorato, pieno di sapori e musica! Ci serve!!!

Daniele Guerra

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Buongiorno Riccardo, per iniziare le chiediamo una breve presentazione del Soccorso Alpino di Brescia, quando è nato? Come si è sviluppato da allora?Il primo nucleo del Soccorso Alpino nasce nel 1954. Nel corso degli anni il Soccorso Alpino del CAI si co-stituisce in “Corpo Nazionale”, con la denominazione definitiva di CNSAS. Da un punto di vista istituzionale, momenti importanti furono il riconoscimento da parte della Regione Lombardia, nel 1982. Nel 1994 è istituzio-nalizzato e ciò ha consentito al Cnsas di collocarsi nel nuovo scenario dell’emergenza territoriale “governa-to” dalle centrali operative del 118. Nel 1996, la Giunta Regionale ha stabilito la presenza in “guardia attiva” permanente di un tecnico di elisoccorso del Cnsas a Brescia. Il documento delibera anche la presenza di un’unità cinofila da valanga.

Quali sono le aree in cui intervenite e gli scopi per cui dovete prestare la vostra opera? In quanti volontari prestate la vostra opera?Lo scenario geografico dove si estende l’operatività del soccorso alpino e speleologico è l’ampio territorio montano bresciano: la Valle Camonica, la Valle Trompia e la Valle Sabbia. Per coprire tutti questi interventi – cir-ca 200 l’anno - siamo operativi, in sette stazioni, in circa 200 volontari reperibili 24 ore al giorno dislocati in modo uniforme lungo tutto il territorio montano bresciano.

Quali sono le risorse economiche su cui conta il Soccorso Alpino?Le risorse economiche derivano da finanziamenti pub-blici che puroppo nel corso degli ultimi anni subiscono periodicamente dei tagli. Questo sta mettendo in seria difficoltà il CNSAS a livello Nazionale causando un na-turale degrado della qualità di intervento in quanto il CNSAS non sarà più in grado di formare adeguatamen-te il proprio organico, punto di forza che ha permesso al Soccorso Alpino di affrontare con professionalità più di 6000 interventi l’anno.

Nel periodo invernale e nel periodo estivo si legge quotidianamente del vostro impegno nel far fronte alle emergenze in montagna: quali sono le cause?Le cause, senza entrare troppo nel dettaglio, sono ge-neralmente da imputare ad imperizie dell’infortunato e da un’attrezzatura inadeguata. Molto spesso anche una limitata conoscenza dell’ambiente stesso e dei suoi pe-

ricoli diventa determinante. Il mio consiglio è di andare in montagna con chi ha già un minimo di esperienza sia per una semplice escursione sia per una salita in quota avvisando sempre qualcuno della meta che si intende raggiungere per permette di ridurre i tempi di intervento in caso di mancato rientro. Andare in montagna sempre in compagnia e valutare le previsioni meteo.

Nel novembre del 2011 siete stati impegnati nel soc-corso della speleologa nei boschi di Serle (BS). Cosa era accaduto, come avete operato, quanti volontari sono intervenuti e come avete risolto l’emergenza?L’infortunio è avvenuto a circa -250 m di profondità in seguito ad una caduta che ha cau-sato una frat-tura all’arto inferiore. Gli amici, risali-ta la cavità, hanno al-lertando l’e-mergenza. Al soccorso del-la IX delega-zione specia-lizzata negli interventi di tipo speleo-logico si sono aggiunti i vo-lontari prove-nienti da tutta Italia. L’inter-vento ha ri-chiesto più di 30 ore di lavo-ro ininterrotto dove squadre di circa 30 volontari si susseguiva-no ogni 12-16 ore. Dopo aver raggiunto l’infortunata, avendo valutato lo stato di salute e avendo fornito le prime cure portate dal medi-co sceso con la I squadra, è stato necessario allargare alcuni punti della grotta per poter permettere il passag-gio della barella. Infatti tecnici distruttori specializzati, utilizzando micro cariche, hanno fatto esplodere por-zioni della parete della cavità per ottenere la larghezza voluta, mentre un’altra squadra attrezzava la cavità con sistemi appositi per poter recuperare la barella. Inoltre venivano forniti all’infortunata cibo e bevande oltre a coperte termiche. Sono intervenuti oltre 100 volontari.

Michele Galli

Il dott. Riccardo Bugatti volontario del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico di Brescia ci parla dell’Associazione e del salvataggio della speleologa Anna Bonini nelle grotte di Serle a 250 m di profondità.

Il “Soccorso Alpino” di Brescia

Si ringrazia per la collaborazione il Sig. Luca Calzolari Foto: archivio CASAS V^ delegazione bresciana di soccorso alpino

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Notiziedall’Amministrazione

A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI GUIDIZZOLO

La struttura del Bilancio di Previsione può as-somigliare a una “matrioska”: la bambola che si vede in vetrina è il Bilancio finale così com’è proposto al pubblico. All’interno però del bilan-cio, come nelle matrioske, vi sono altri “piccoli bilanci” che a loro volta devono quadrare tra loro. Infatti, il Bilancio è suddiviso, per esem-pio per le spese, in Titoli, dentro i titoli ci sono le funzioni, dentro le funzioni i servizi, dentro i servizi gli interventi e dentro gli interventi i ca-pitoli e gli articoli. Per le entrate invece, dentro i Titoli ci sono le categorie, dentro le categorie le risorse e dentro le risorse i capitoli con gli eventuali articoli.La parte entrate è composta di 6 Titoli (maxi-strutture) mentre la parte uscite è composta da 4 Titoli. In questo contesto è indispensabile chiarire il significato di alcuni termini utilizzati dal legislatore: i Titoli sono “macrocategorie” nelle quali sono raggruppati, secondo un ordine logico, le singole categorie per le entrate e le singole funzioni per le spese: I titoli delle spese sono: Titolo 1°: spese correnti – Titolo 2°: Spese per investimenti- Titolo 3°: spese per rimborso quote capitali mutui-Titolo 4°: Spese per c/terzi.Sembra molto “incasinato”. Ed è vero! Eppure questa “infrastruttura” è stata pensata, ap-provata e scritta con il D.Lgs. n.267/2000, ed è uguale per tutti i Comuni d’Italia.Oltre al pareggio finale del Bilancio di Previ-sione, devono essere rispettati altri equilibri interni al Bilancio stesso. Il totale dei primi tre titoli delle entrate (cosiddette entrate corren-ti) deve pareggiare con la somma del Titolo 1° delle uscite (spese correnti) e del titolo 3°. La somma del Titolo 4° delle entrate (trasferimenti

straordinari da Stato, Regione, alienazione di beni patrimoniali ecc.) e del Titolo 5° (Assunzio-ne di mutui) deve essere uguale al titolo 2° del-le uscite, in cui sono comprese tutte le spese d’investimento (es. costruzioni d’immobili, ma-nutenzioni straordinarie, ecc.). Naturalmente esistono delle eccezioni che, però, non sto qui a descrivere!Fanno parte del Titolo1° (spese correnti) le se-guenti principali funzioni e servizi: - funzioni generali dell’Amministrazione, che comprendono i servizi degli organi istituzionali (sindaco,assessori,ecc.), segreteria, persona-le, anagrafe, uffici tecnico ecc;- funzione polizia con il servizio di pubblica si-curezza municipale;- funzione istruzione pubblica con i servizi di tutte le scuole;- funzione cultura con i servizi di teatro e biblio-teca;- funzione settore sportivo con i servizi dello sport e manifestazioni;- funzione viabilità con i servizi al sistema via-rio, illuminazione pubblica,ecc;- funzione relativa al territorio e ambiente con i servizi di urbanistica, servizio idrico,ecc;- funzione settore sociale con i servizi assisten-za, infanzia , necroscopico,ecc;Esiste poi, all’interno del titolo 1° delle uscite, un’ulteriore classificazione, che aiuta a capi-re la natura di tali spese e che principalmente sono: spese per il personale, acquisto di beni di consumo e/o materie prime, prestazioni di ser-vizi, trasferimenti, interessi passivi e imposte e tasse.Per quanto riguarda le entrate, la classificazio-

Bilancio comunale: questo sconosciuto

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ne è più semplice ed è la seguente:Nel titolo 1° - Entrate tributarie - sono previste le categorie delle imposte, tasse e altre entrate tributarie proprie

Nel titolo 2° - Entrate da contributi e trasferi-menti correnti - sono previste le categorie dei contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della Regione, e di altri enti del settore pubblicoNel titolo 3° - Entrate extratributarie - sono pre-viste tutte le altre categorie che prevedono le entrate proprie del Comune, come per esempio i proventi dei trasporti e mense scolastiche, sanzioni amministrative, entrate da teatro, affit-ti, tiket assistenza,ecc.

Nel Titolo 4° - sono previste principalmente le entrate per alienazioni e i contributi per costru-zioni (meglio conosciuti come “oneri di urbaniz-zazione”).Nel Titolo 5° - Sono previste le entrate per as-sunzione di mutui.Non ho accennato appositamente i titoli 6° dell’entrata e titolo 4° dell’uscita in quanto sono entrate e spese per servizi gestiti per conto ter-zi ( es. le ritenute stipendi da trattenere ai di-pendenti e da versare allo Stato, ecc.)

Daniele Guerra

È Alessia Confetti della 3ª media B la nuova presidente del Consiglio Comunale dei Ragazzi (C.C.R.) e suo vice Mauro Pasquale. Segretario e vicesegretario Gandini Elena e Silvia Simioni. Elezioni e nomime lo scorso dicembre, presenti tutti i consiglieri neoeletti: Francesca Piva, An-drea Ghirardini, Denny Dici, Martina Ghirardi, Davide Bonesi (4ª A.B.C./5ª A.B elementare); David Cerini, Elia Aziz, Roberto Valentini, Ilaria Tedoldi, Alessandro Toffano (1ª A.B.C./2ª C/ 3ª C media). Presenti anche un folto gruppo dei compagni di classe guidati dal vicario Anto-nio Lanza, la responsabile di settore Alessan-dra Reggiani, assessori e consiglieri. Il via sul saluto del presidente del consiglio comunale Emanuela Costa ricordando il ruolo propositivo e di stimolo nei confronti di tutta la scuola del C.C.R.; invitando poi con l’orgoglio di essere ita-liani ad aprire l’assise come i grandi sull’inno nazionale. Quindi ai giovanissimi neoconsiglieri l’omaggio di una copia della Costituzione italia-na e un gadget tricolore “Per ricordare l’iden-tità nazionale e prendere coscienza dei princi-pi e delle regole da rispettare” ha spiegato il sindaco Sergio Desiderati. Concetti sottolineati dall’assessore alle politiche scolastiche Simo-ne Zampolli augurando a tutti buon lavoro. Espletate le operazioni di rito con la prima se-

duta sono “fioccati” interventi concreti e nume-rosi. Con spunti interessanti: ripulire la città con la probante adesione a una Giornata Nazionale di Lega Ambiente nel corso dell’anno; solle-citare la partecipazione della gente ad eventi storici; allestire un mercatino di propri elabora-ti pittorici per far fronte alle spese scolastiche; ideare un giornalino; stoppare il traffico qual-che domenica a favore di biciclettate sulle ci-clabili fruibili. La chiusura con il ringraziamento del sindaco a grandi e piccoli per il contribu-to offerto e l’invito al C.C.R. a prender parte al consiglio comunale degli adulti per valutare di-rettamente dal vivo i problemi verso una critica costruttiva. E da Emanuela Costa l’augurio ai ragazzi “futu-ro del comune e della nazione” a volere e poter diventare sull’e-sempio di Steve Jobs “una delle persone capaci di far girare il mondo”.

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Intervista a Simone Zampolli

Tu sei nuovo alla politica. Qual è stata la tua prima impressione nel venire a contatto con questo mondo?La mia impressione per quanto riguarda la po-litica locale si è completamente modificata da quando circa 6 mesi fa sono entrato in campa-gna elettorale e poi nell’amministrazione eletta; infatti ho abbandonato l’idea semplicistica che avevo del comune.Ho iniziato a capire la complessità del comune in cui vivo da anni, ma che da poco ho imparato a scoprire nelle mille realtà esistenti che prima non riuscivo a vedere. Quest’ultime mi hanno portato a riordinare le priorità e sentire maggiormente il peso delle responsabilità prese.Entrare in questo mondo mi ha anche permesso di capire quanto sia difficile cercare di raggiun-gere il tanto decantato bene comune; ma allo stesso tempo ho apprezzato l’impegno delle persone che insieme con me si impegnano per provare a raggiungerlo.

Perché oggi un giovane dovrebbe impegnarsi in amministrazione?Credo che un giovane debba interessarsi all’amministrazione del comune per aprire gli occhi su tutte le realtà presenti, per prendersi delle responsabilità verso il paese in cui abita e migliorare il paese in cui sta crescendo. Credo che un giovane in amministrazione possa por-tare idee nuove ma soprattutto abbia l’umiltà (di chi arriva in una realtà nuova) necessaria per mettersi in ascolto , l’umiltà di cambiare idea e di confrontarsi.Un bell’esempio di quello che i giovani possa-no portare in un amministrazione è quello che stanno facendo Matteo Robba, Luisa Ferra-ri, Alessandro Garibaldi, Andrea Torreggiani, Emanuela Capoferri che hanno dato in questi mesi vita alla proloco giovani coinvolgendo tan-ti giovani guidizzolesi, sono riusciti a far colla-borare più associazioni di Guidizzolo e organiz-zare con successo, durante le feste natalizie, “Vasco&brulè” e la giornata per i diciottenni.

Il settore di cui ti occupi è molto diverso dal tuo lavoro. Come ti trovi?Si, l’assessorato alla scuola e la famiglia sono settori diversi da dove lavoro ma sono comun-que vicini a quelli che sono i miei interessi, la scuola ha fatto parte per molti anni della mia vita, mi sonno laureato meno di un anno fa e per me la famiglia è l’obiettivo di una vita. Operare in questo settore è senza dubbio com-plicato, ma allo stesso tempo è gratificante.Senza dubbio mi trovo bene anche perché ho l’aiuto di persone come Sergio Desiderati, Fabio Cagioni e Alessandra Reggiani, molto esperti e disponibili

Neoeletto alla prima esperienza amministrativa, Simone Zampolli partecipa alla giunta comunale quale assessore alle politiche scolastiche e della famiglia. Rebecchese, 26 anni, laureato in ingegneria meccanica, lavora presso una azienda specializzata nel “taglio al laser”É uno dei diversi giovani con cui la Lista per Guidizzolo ha intrapreso la strada del rinnovamento.

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Qual è la situazione scolastica a Guidizzolo?Credo sia ottima, infatti è stato approvato da poco il piano di diritto allo studio nel quale ab-biamo cercato di non tagliare, sapendo quanto è importante la cultura per la crescita dei ra-gazzi.Nel piano di diritto allo studio, approvato all’u-nanimità, abbiamo tutelato in particolare quei ragazzi con disabilità, senza però togliere fondi ai progetti per le attività della scuola e gli ar-redi.Spero con l’anno prossimo di portare miglio-ramenti alla già buona collaborazione con la scuola per poter così arrivare prima all’appro-vazione del piano di diritto allo studio.

Il tuo assessorato si occupa anche della fami-glia: cosa intendete fare per aiutare le famiglie in questo periodo di crisi?Sono convinto dell’importanza della famiglia e di quanto in questo momento sia difficile sce-gliere di crearla e mantenerla.Spero di dare vita presto ad una commissione per la famiglia per poter così aver più contatto con le esigenze delle famiglie guidizzolesi per poter intervenire nel migliore dei modi.

Continua il cambio generazionale negli uffici comunali. Negli anni settanta giunse al pensio-namento la generazione dei dipendenti assunti nell’immediato dopoguerra. Ora è arrivato il tur-no di quelli che li hanno sostituiti e negli ultimi anni, uno dopo l’altro, anche per questi ultimi è arrivato il tempo del collocamento in congedo, in tempo utile prima di incappare nella riforma del governo Monti. Dal primo gennaio ha ces-sato il servizio il sig. Gianfranco Fezzardi, 60 anni, avendo maturato complessivamente oltre quarant’anni di servizio.Dopo alcuni anni di collaborazione nell’azien-da agricola di famiglia, all’epoca degli studi, e dopo una breve esperienza nel campo dell’in-segnamento, entrò in Comune dal 1.3.1976, vincendo il concorso per messo comunale. Da allora ebbe modo di occuparsi di vari servizi, sempre nel campo economico finanziario, dive-nendo infine titolare dell’ufficio del personale e responsabile dell’area istituzionale, ruolo in cui si è fatto apprezzare da tutti per la sua pro-fessionalità e la sua abnegazione, unite ad una buona dose di sana franchezza.Ora avrà modo di dedicarsi a tempo pieno alle sue tre nipotine, vera sua passione, a parte le camminate e le corse non competitive, alle quali da sempre partecipa.Ultimo, per ora, a lasciare il servizio, il sig. Elio

Arrighi, 56 anni, che ha maturato complessi-vamente 41 anni di servizio. Dopo oltre 11 anni di lavoro nel settore privato, dal 1.6.1983 ven-ne assunto come vigile urbano nel Comune di Castel Goffredo, dove rimase fino all’1.9.2004, quando ottenne il trasferimento all’Ufficio di Polizia Locale del Comune di Guidizzolo. Anche qui, ri-vestendo la qualifica di vice-comandante, ha avuto modo di farsi apprezzare per di-sponibilità e professionalità, riconosciute sia dai colleghi che dagli utenti e dagli am-ministratori, ai quali peraltro egli rivolge il proprio ringra-ziamento.Ora passa, per così dire, il testimone al figlio, agente di polizia locale nel Comune di Ceresara, mentre l’altra fi-glia è Ufficiale nella Marina Militare. Quando si dice il fa-scino della divisa…!Ad entrambi i neo-pensionati la nostra redazione formula i migliori auguri di… buon ri-poso.

Comune: due nuovi pensionamenti

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Venite a provare le nuove DS3 DS4 DS5

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