ESEGUIRE LE PROCEDURE DIAGNOSTICHE · cattiva emostasi. Infezione È conseguente a una inadeguata...

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ESEGUIRE LE PROCEDURE ESEGUIRE LE PROCEDURE DIAGNOSTICHE DIAGNOSTICHE Donatella D’Accolti

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ESEGUIRE LE PROCEDURE ESEGUIRE LE PROCEDURE DIAGNOSTICHEDIAGNOSTICHEDIAGNOSTICHEDIAGNOSTICHE

Donatella D’Accolti

Definizione Definizione

È la prestazione con la quale l’infermiere compie una sequenza di istruzioni tecniche, manuali, strumentali e di laboratorio finalizzate alla formulazione di una diagnosi.una diagnosi.L’interdipendenza con il medico può essere estemporanea dopo visita medica oppure associata a specifici protocolli e linee-guida approvate dalla struttura organizzativa.

L’interdipendenza non è legata solo al medico che prescrive le indagini, ma anche agli altri professionisti che collaborano alla procedura (tecnici, radiologi, endoscopisti, biologi).Spesso sono questi che forniscono indicazioni e precauzioni da osservare prima, durante e dopo l’esecuzione di indagini diagnostiche.dopo l’esecuzione di indagini diagnostiche.

ATTENZIONE!!!ATTENZIONE!!!In alcuni casi specifici viene richiesto il modulo

di consenso informato firmato dalla persona che verrà sottoposta alla procedura.

L’esecuzione di indagini sui bambiniL’esecuzione di indagini sui bambiniL'esecuzione di procedure sui bambini richiede una serie di attenzioni che sono legate sia alla loro capacità di collaborare che alle loro caratteristiche morfologiche e fisiologiche.

Per esempio, nei neonati e nei bambini fino a 2 anni il controllo degli sfinteri non è ancora acquisito e, quindi, sia la defecazione che la minzione non possono essere controllate volontariamente.volontariamente.Nel periodo tra i 2 e i 7 anni il bambino non ha la capacità di rappresentarsi mentalmente un'attività e non sa ripercorrere a ritroso la sequenza di una situazione. Risulterà quindi che, di una procedura diagnostica, il bimbo ricorderà le sensazioni vissute ma non le sequenze e lo scopo delle azioni. Nel periodo delle operazioni concrete (dai 7 agli 11 anni) per il bambino sarà possibile ricordare le fasi di una procedura attraverso schemi di azione e comportamento; sarà quindi utile fargli sperimentare in una situazione recitata (drammatizzazione) le sequenze di una procedura diagnostica

La dimensione psicologicaLa dimensione psicologicaInfluisce sull' esecuzione di un'indagine diagnosti ca innanzitutto per il nesso con una probabile diagnos i o conferma di malattia o della sua evoluzione. L’attenzione da prestarle dipende dal grado di appr endimento e adesione della persona alle indicazioni da seguire in modo autonomo prima, durante e dopo l'esame. Le persone possono presentare limitazioni cognitive ed emotive che interferiscono con la comprensione dell e informazioni da acquisire per eseguire correttament e gli informazioni da acquisire per eseguire correttament e gli esami diagnostici. In altri casi, le informazioni c he la persona deve ricevere risultano di difficile comprensione p erché troppo complesse nella procedura e/o spiegate con una terminologia troppo tecnica . Il risultato è che tali procedure possono generare nella persona preoccupazione, ansi a e paura. È stato dimostrato che un'adeguata informazione sulle modalità di esecuzione di una procedura diagnostica effettuata attraverso un colloquio, anche corredata da materiale dimostrativo cartaceo, diminuisce l' ansia e la paura delle persone che vi si sottopongono.

Eseguire le procedure Eseguire le procedure diagnostichediagnostiche

Guidare Azioni

Istruire la persona nella Istruire la persona nella gestione del materiale biologico

insegnare le modalità per prelevare e conservare un campione di materiale biologico

Urinocoltura Urinocoltura

La raccolta del campione di urina per eseguire un'urinocoltura deve essere effettuata dal getto intermedio. Lo scopo dell'esame è quello di Lo scopo dell'esame è quello di determinare la presenza e la tipologia di microrganismi e la loro sensibilità agli antibiotici.

UrinocolturaUrinocoltura

Fornire alla persona un contenitore sterile, a bocca larga e tappo a vite, e istruirla sulle modalità di

Procedura per insegnare raccogliere un campione sterile di urine da mitto intermedio

sulle modalità di apertura/chiusura per non contaminare il campione. Indicare alla persona la quantità utile da raccogliere, che può variare da 1/4 a metà della capienza del contenitore. Invitare la persona a eseguire l'igiene delle mani e dei genitali prima della raccolta.

Istruire la persona sulla tecnica di raccolta: il primo getto di urine va eliminato direttamente nella toilette per eliminare i batteri presenti nell'uretra distale e nel meato urinario (nel maschio tenendo retratto il prepuzio, nella femmina tenendo aperte le grandi labbra); interrompere la minzione; aprire il contenitore sterile senza toccare i bordi o parti interne e appoggiare il tappo con la parte interna rivolta verso l'alto; interna rivolta verso l'alto; riprendere la minzione raccogliendo l'urina direttamente nel contenitore (nel maschio tenendo retratto il prepuzio, nella femmina tenendo aperte le grandi labbra); chiudere ermeticamente il contenitore.

Invitare la persona a consegnare il campione appena raccolto o, se impossibile, a refrigerarlo (Ontario Association of Medical Laboratories, 2004).

Procedura per insegnare a raccogliere un campione di urina con sacchetto

collettore pediatricoFornire al genitore il sacchetto collettore. Istruire il genitore sull'importanza di eseguire un' accurata igiene della zona genitale del bambino prima di applicare il sacc hetto collettore. Spiegare che, dopo l'igiene, va evitato l'uso di ta lco, creme o lozioni sulla pelle perché impedirebbero l'adesione del sac chetto. Istruire il genitore sulla tecnica di applicazione d el sacchetto:

adagiare il bambino in posizione supina (dopo aver eseguito l'igiene dei genitali); assicurarsi che i genitali siano ben asciutti; togliere la pellicola protettiva nella parte inferi ore dell'apertura adesiva del sacchetto; iniziare l'applicazione dal perineo, facendo una le ggera pressione perché la parte adesiva inferiore aderisca; nel maschio assicurarsi che lo scroto e il pene siano dentro il sacchetto e nella femmina che l'apertura del sacchetto comprenda in modo comp leto le grandi labbra; completare l'applicazione togliendo la parte superi ore della pellicola e premere per fare aderire anche la parte superiore.

Controllare ogni 15 min che il sacchetto non si sta cchi. Istruire il genitore a rimuovere il sacchetto non a ppena il bambino urina; la sua chiusura avviene facendo aderire tra loro i lembi adesivi dell'apertura. Per l'invio in laboratorio può essere richiesto di riporre il sacchetto collettore in un contenitore di plastica con tappo a vite.

Eseguire le procedure Eseguire le procedure diagnostichediagnostiche

Sostituire Azioni

Prelevare materiale biologicoPrelevare materiale biologicoEseguire il prelievo di

sangue

Definizione e scopoDefinizione e scopo

Questo atto consiste nel prelevare una determinata quantità di sangue per ricercare eventuali alterazioni delle sue componenti principali al fine di: componenti principali al fine di:

formulare una diagnosi, monitorare il decorso di una malattia, dosare farmaci e/o adeguare una terapia farmacologia.

Le procedure per ottenerne un campione sono tre:

puntura venosa, puntura arteriosa e puntura di specifiche zone cutanee per ottenere sangue capillare (skin puncture).

Per le indagini chimico-cliniche viene di norma prelevato il sangue venoso o quello capillare , Per le indagini che riguardano i parametri dell' equilibrio acido-base e dei gas del sangue viene effettuato il prelievo di sangue arterioso

Conoscenze da possedere per Conoscenze da possedere per effettuare un prelievo di sangue:effettuare un prelievo di sangue:

anatomia e fisiologia dell'apparato cardiocircolatorio per poter individuare il sito da pungere; modalità di reperimento del sito da pungere e conoscenza dei presidi da utilizzare; conoscenza dei presidi da utilizzare; potenziali problemi che possono verificarsi durante e dopo il prelievo e gli interventi per prevenirli; principi di antisepsi; norme di protezione per la manipolazione di liquidi biologici.

Il prelievo di sangue venoso viene generalmente eseguito scegliendo una vena periferica una vena periferica degli arti superiori.

Generalmente le vene più visibili sono quelle dell'arto dominante.

La zona da pungere dovrebbe essere esaminata in precedenza per valutare il calibro delle vene presenti, il tono delle pareti vasali e le caratteristiche del decorso delle vene.

L'infermiere utilizzaL'infermiere utilizzal'ispezione,l'ispezione,

l'osservazione l'osservazione e la palpazionee la palpazione

È comunque la palpazione che permette di determinare il decorso

e le condizioni della vena e di distinguerla da arterie o tendini.

Strategie per dilatare la venaStrategie per dilatare la venaPosizionare l'estremità in una posizione declive (più in basso del cuore del paziente). La gravità rallenta il ritorno venoso e gonfia la vena. Questo facilita il corrett o inserimento dell'ago . Applicare un laccio emostatico 15-20 cm sopra il sito della puntura venosa circa per un minuto . Il laccio deve essere posizionato abbastanza stretto per ostruire il flusso venoso, ma non quello arterioso. Infatti, ostruendo il flusso arterioso si inibisce il riempimento venosa. Se possibile, palpare il polso radiale per verificare il flusso a rterioso. Alcuni palpare il polso radiale per verificare il flusso a rterioso. Alcuni operatori preferiscono utilizzare un bracciale dell a pressione sanguigna gonfiandolo a 30-40 mm Hg.Se la vena non è sufficientemente dilatata:

Massaggiare o strofinare la vena distalmente al sito e nella direzione del flusso venoso verso il cuore. Questo facilita il riempimento della vena. Incoraggiare il paziente a stringere e rilasciare i l pugno . Contraendo i muscoli si comprimono le vene distali forzando il sangue lungo le vene con conseguente distensione delle ste sse.Rimuovere il laccio emostatico e applicare del calo re sull'intera estremità per 10/15 minuti. Il calore dilata le vene superfìciali, favorendo il loro riempimento

Scelta della vena Scelta della vena La vena medianavena mediana è circondata, nella fossa antecubitale, da tessuto sottocutaneo che ne evita gli spostamenti; anche se non è facilmente visibile, risulta ben palpabile. Quando viene punta la vena cefalicavena cefalica si deve eseguire un'accurata palpazione della zona cubitale perché in quest' area decorrono sia l'arteria brachiale che il nervo radiale. radiale. La vena basilicavena basilica è quella che viene generalmente punta perché ben visibile; non è circondata da sufficiente tessuto sottocutaneo e questo comporta facili spostamenti durante la puntura e durante il prelievo; inoltre è più frequente la formazione di un ematoma. Le vene dorsali metacarpalivene dorsali metacarpali sono facilmente palpabili ed evidenziabili, ma è preferibile non pungerle specie nelle persone anziane in quanto si lesionano più facilmente

Scelta dell’agoScelta dell’agoPer effettuare il prelievo vengono generalmente utilizzati siringa e ago da 2121GG. Quando le vene sono piccole o fragili possono essere usati aghi di calibro più piccolo o butterfly.

La scelta delle dimensioni dell'ago è importante in quanto dimensioni più piccole potrebbero provocare alterazioni della parte corpuscolata del sangue e dimensioni più grandi potrebbero creare lesioni alle pareti delle vene.

Sistemi per la raccolta del Sistemi per la raccolta del campione di sangue (1)campione di sangue (1)

Il sangue viene raccolto in apposite provette che, a seconda del tipo di esame, possono contenere o meno sostanze anticoagulanti. Per il prelievo di sangue venoso può essere utilizzato il sistema VacutainerVacutainer®® costituito da una camicia nella quale viene inserita direttamente la provetta sottovuoto quale viene inserita direttamente la provetta sottovuoto e da un sistema di raccordo fra ago e camicia che permette di perforare direttamente la provetta per riempirla col sangue necessario. Ogni provetta è munita di un tappo perforabile con colore diverso in funzione dell'esame diagnostico che verrà effettuato; inoltre la provetta è sottovuoto per aspirare la quantità appropriata di sangue

Un altro sistema chiuso di prelievo del sangue è quello Monovette®.Monovette®.Anche in questo caso il sangue viene raccolto direttamente in ogni singola

Sistemi per la raccolta del Sistemi per la raccolta del campione di sangue (2)campione di sangue (2)

raccolto direttamente in ogni singola provetta; quest'ultima è infatti dotata di un apposito raccordo che si innesta con quello situato sul cono dell'ago. Le provette sono munite di stantuffo e consentono il riempimento sia aspirando che per pressione negativa.

Problemi potenziali legati al prelievoProblemi potenziali legati al prelievo

Possono verificarsi durante e in seguito al prelievo venoso dolore e dolore e paurapaura .

Il dolore può essere provocato dall'erronea puntura di un nervo. dall'erronea puntura di un nervo. La paura è dovuta alla vista dell'ago o alle sensazioni legate al trauma che la sua introduzione provocherà.

In associazione a questi due problemi possono verificarsi reazioni vagalireazioni vagali .

Va inoltre verificata la formazione di ecchimosi ecchimosi o ematomio ematomi provocati in seguito a un'errata introduzione dell'ago, a un'inadeguata pressione di aspirazione durante il di aspirazione durante il prelievo, alla dimenticanza di allentare il laccio emostatico prima di estrarre l'ago, ad una cattiva emostasi.

InfezioneInfezioneÈ conseguente a una inadeguata antisepsi e in presenza di scarse condizioni igieniche della persona. Prima di un prelievo venoso è necessario effettuare l'antisepsi della cute in quanto si introduce nel sistema cardiocircolatorio un introduce nel sistema cardiocircolatorio un presidio esterno. L'antisepsi può essere effettuata con soluzione alcolica di clorexidina 0,5% per la durata di 1 min, oppure con iodopovidone 10% per la durata di almeno 2-3 min.

Emocoltura (1)Emocoltura (1)Un tipo di prelievo di sangue venoso che deve rispettare particolari criteri ed esigenze è l'emocoltura.Il sangue viene prelevato attraverso la puntura diretta della vena e non attraverso cateteri venosi periferici già inseriti; Per l'antisepsi della cute è indicato usare disinfettanti a base di iodio dopo un lavaggio antisettico della zona base di iodio dopo un lavaggio antisettico della zona per togliere la flora cutanea. La raccolta deve avvenire in modo da non contaminare il terreno di coltura e ponendo attenzione anche alla tutela della salute dell'infermiere legata al rischio di sangue potenzialmente infetto. Il sangue prelevato viene subito introdotto in due flaconi contenenti i terreni di coltura, uno per germi aerobi e uno per germi anaerobi.

Secondo una revisione della letteratura (Avril et al.,1999), sembrano necessari almeno 2 prelievi eseguiti con una distanza di tempo da 30 a 60 min a cui associarne un terzo durante o subito

Emocoltura (2)Emocoltura (2)

associarne un terzo durante o subito dopo la comparsa di brivido. Alcuni laboratori richiedono un diverso numero di prelievi variabile da 1 a 3 al fine di evitare dei falsi positivi.

Prelievo di sangue venoso Prelievo di sangue venoso Atti di supporto prima della procedura

Identificare la persona e confrontare i dati con la richiesta di esame che accompagnerà il sangue prelevato (per es., etichett e con codice a barre apposte sulle provette) Fornire alla persona alcune informazioni relative a lla procedura Fare assumere alla persona la posizione più confort evole in relazione alla tipologia e sede di prelievo, valutando anche la ne cessità di garantire la posizione supina. Verificare se la persona ha mantenuto il digiuno, q uando richiesto, e raccogliere informazioni circa la dieta che ha assu nto nei giorni precedenti.Preparare il seguente materiale:

guanti monouso; guanti monouso; laccio emostatico; aghi o butterfly e sistema Vacutainer o Monovette con relativi aghi o butterfly con appositi adattatori; antisettico e batuffoli di cotone o garzine; etichette; portaprovette; telino o asciugamano per la protezione del letto cuscinetto reggibraccio; cerotto anallergico. anestetico locale (opzionale)

Preparare i recipienti per lo smaltimento dei rifiu ti tenendo presenti le disposizioni legislative vigenti, con particolare a ttenzione ai contenitori per strumenti taglienti Lavare le mani

Prelievo ematico con sistema Prelievo ematico con sistema VacutainerVacutainer® (1)® (1)Osservare, ispezionare e palpare la zona per scegliere la sede della puntura. Posizionare sotto l'arto individuato un telino o un cuscino reggibraccio. Scegliere il tipo di ago e il suo calibro in funzione del prelievo e delle caratteristiche della vena. Avvitare l'ago alla camicia con l'avvertenza di mantenere il bisello rivolto verso l'alto lungo la parte appiattita della camicia stessa. stessa. Disporre le provette sul portaprovette. Applicare il laccio emostatico circa 10 cm a monte della sede da pungere. Indossare i guanti. Effettuare l'antisepsi della zona. Impugnare la siringa con la mano dominante, togliere il cappuccio dell' ago. Tendere la cute nel senso opposto alla direzione della puntura con la mano libera e introdurre l'ago col bisello rivolto verso l'alto.

Prelievo ematico con sistema Prelievo ematico con sistema VacutainerVacutainer® (2)® (2)

Introdurre all'interno della camicia la prima provetta premendola leggermente dal fondo fino a perforarne il tappo. Sciogliere il laccio emostatico mentre si sta riempiendo la prima provetta per evitare che la pressione di aspirazione faccia collabire le pareti della vena (le provette hanno una pressione negativa proporzionata alla quantità del sangue che deve riempire). Riempire in successione le provette fino a quando il sangue refluisce in ognuna partendo da quelle senza anticoagulante. Estrarre l'ago dopo avere tolto dalla camicia l'ultima provetta . Tamponare il foro cutaneo con cotone o garza. Chiedere alla persona di effettuare una pressione con due dita sopra il cotone o la garza asciutti. Eliminare l'ago nel contenitore per strumenti taglienti. Capovolgere le provette con anticoagulante almeno 3 o 4 volte per permettere la miscelazione. Disporre le provette sul portaprovette e inviarle in laboratorio verificando che riportino il nome della persona, la data di nascita, il numero di accettazione, la data dell'esame e la tipologia di esame richiesto.

Fasi di esecuzione del prelievo venosoFasi di esecuzione del prelievo venoso

EmogasanalisiEmogasanalisiIl prelievo di sangue arterioso viene effettuato pungendo le arterie radiale, brachiale o femorale allo scopo di effettuare l‘emogasanalisi.l‘emogasanalisi. (EGA)L'arteria radialeL'arteria radiale è quella che viene più L'arteria radialeL'arteria radiale è quella che viene più comunemente punta perché è facilmente reperibile, perché dispone di un buon circolo collaterale che garantisce una discreta quantità di sangue e perché permette di effettuare una compressione efficace al termine del prelievo evitando la formazione di ematomi.

Altre zone per la puntura arteriosaAltre zone per la puntura arteriosa

Il prelievo da arteria brachialearteria brachiale viene effettuato pungendo nella zona mediana della fossa antecubitale, vicino all'inserzione del bicipite, leggermente sopra la piega del gomito. Questa sede implica il rischio legato alla puntura accidentale della vena basilica o del nervo mediano; inoltre, non permette di garantire una mediano; inoltre, non permette di garantire una compressione efficace. La puntura dell‘ arteria femoralearteria femorale viene effettuata soprattutto nelle situazioni di emergenza o quando l'arteria radiale non è di grosso calibro; viene effettuata a circa 1 cm sotto la piega inguinale. La vicinanza con la zona pubica può dare luogo a problemi di infezioni e difficoltà a garantire una adeguata antisepsi.

Il prelievo dovrebbe essere effettuato utilizzando apposite siringhe preparate con eparina sodica; In mancanza si può usare una siringa da 2,5 ml in cui si aspirano 0,5 ml di eparina che deve essere espulsa insieme a tutta l'aria che è stata eventualmente aspirata, rimanendo solo nell'ago e nel cono della siringa. nell'ago e nel cono della siringa. Sulla siringa deve essere montato un ago da 22 o 25G. L'antisepsi della cute deve essere eseguita secondo le modalità già indicate per il prelievo venoso.

Quando è già incannulata un'arteria, il prelievo è più agevole, ma richiede particolari attenzioni per non inquinare il prelevato con bolle d'aria e liquido di infusione. Le tecniche utilizzate sono:

Lo Scarto : Rimuove potenziali contaminanti dal catetere.

L’Opposizione: L’Opposizione: richiede di miscelare il sangue dentro e fuori con una siringa per alcuni minuti per eliminare contaminanti dal catetere.

La Re-infusione Reintrodurre lo scarto dopo aver ottenuto il campione di sangue.

Ematoma Ematoma La complicanza principale della puntura arteriosa è l'ematomaematoma , che può essere evitata grazie all'uso di un ago di calibro sottile e alla compressione dell' area per almeno 5- 10 min.La formazione di ematoma e/o la comparsa di La formazione di ematoma e/o la comparsa di sanguinamento dopo la rimozione del catetere in arteria femorale, nei pazienti sottoposti a coronarografiacoronarografia ,sono considerate complicanze maggiori.

Sistemi di compressione dell’arteria femorale (1)Sistemi di compressione dell’arteria femorale (1)

Compressar AR

Sistemi di compressione dell’arteria femorale (2)Sistemi di compressione dell’arteria femorale (2)

FemoStopHold

Prelievo capillarePrelievo capillareIl prelievo di sangue capillare si effettua pungendo la cute nella zona laterale esterna del tallone nel neonato, nel polpastrello del dito medio e anulare della mano non dominante nel bambino e mano non dominante nel bambino e nell'adulto.

ScopiScopi

Questo tipo di prelievo viene eseguito di routine nei neonati per controllare la bilirubinemia e per gli screening di malattie metaboliche congenite (es. fenilchetonuria) dopo le prime 24 h di vita, dopo una settimana ed entro la seconda dopo una settimana ed entro la seconda settimana di vita.Nelle persone adulte la raccolta di sangue capillare avviene per effettuare il test della glicemia oppure quando è difficile reperire vene e sono necessarie poche quantità di sangue per effettuare i test ematici richiesti.

Il punto da pungere deve presentare cute calda, rosea, integra; si deve evitare un'area fredda, cianotica, edematosa o con rush cutanei. Per effettuare la puntura della cute possono essere utilizzate apposite possono essere utilizzate apposite microlance, sistemi automatici di incisione superficiale.

La profondità dell'incisione deve essere inferiore a 2,4 mm e non va effettuata sopra precedenti punture.

Se viene effettuata a livello del tallone non deve essere punta la zona calcanearecalcaneareSe viene effettuata sulle dita, non deve essere punta la zona laterale del polpastrello

Ciò al fine di prevenire osteomieliti e osteocondriti.

Il sangue viene poi raccolto in capillari e microprovette. In caso di test estemporanei può essere raccolto direttamente su strisce reagenti o strisciato su vetrini.

Prima della puntura la zona va lavata con acqua calda e sapone sia per rimuovere la flora cutanea che per creare iperemia. L'antisepsi può essere effettuata con isopropanolo al 70% e nonnon con iodopo-vidone in quanto quest'ultimo interferisce con in quanto quest'ultimo interferisce con numerosi esami. L'uso dell'alcol potrebbe alterare l'esecuzione della glicemia; è quindi importante farlo evaporare, asciugare la prima goccia di sangue e prelevare la seconda goccia.

Prelievo di sangue capillarePrelievo di sangue capillareAtti di supporto prima della procedura

Identificare la persona Fornire alla persona (o ai genitori del neonato) al cune informazioni relative alla procedura Far assumere alla persona la posizione seduta e nel neonato la posizione supina Verificare se la persona ha mantenuto il digiuno qu ando è richiesto o chiedere da quanto tempo si è alimentat a Preparare il materiale: Preparare il materiale:

guanti monouso; antisettico alcolico e batuffoli di cotone o garzine ; microlance o altri sistemi automatici di incisione superficiale; microprovette o capillari; strisce reagenti e lettore elettronico se deve esse re rilevata la glicemia; apposita cartina assorbente se devono essere effett uati i test metabolici neonatali.

Preparare i recipienti per lo smalti mento dei rifi uti tenendo presenti le disposizioni legislative vigenti Lavare le mani

ProceduraProceduraMettere le provette o i capillari sul loro supporto oppure accendere e tarare il lettore elettronico per la gl icemia e preparare una striscia reagente. Osservare la sede della puntura e, se necessario, s caldarla. Indossare i guanti. Creare un'iperemia nella sede di puntura se si prel eva dal dito esercitando una leggera pressione tra pollice e ind ice a livello dell' ultima falange, mentre, se si preleva dal tal lone, stringendolo tra pollice e indice congiunti a forma di cerchio. Effettuare l'antisepsi e far asciugare l'alcol. Effettuare l'antisepsi e far asciugare l'alcol. Pungere la cute. Far uscire la prima goccia di sangue e asciugarla. Raccogliere il sangue che fuoriesce successivamente usando i capiIlari, oppure farlo cadere direttamente sulla s triscia reagente. Tamponare con una leggera pressione con una garza a l termine del prelievo. Controllare il risultato che appare sul display nel lettore elettronico e trascriverlo sulla documentazione in uso, oppure; Inviare in laboratorio il sangue prelevato accompag nato dalla richiesta completa di tutti i dati biografici della persona.

In tutti i prelievi di sangue, venoso, arterioso e capillare, è necessario che l'operatore indossi i guanti per tutelare l'operatore indossi i guanti per tutelare la propria salutela propria salute (CDC, 2005; 1997).

Quando si effettua un prelievo arterioso, e nell' esecuzione dell' emocultura, è preferibile proteggere anche la bocca e gli occhi con mascherina.

Atti di supporto dopo la procedura

Smaltire il materiale utilizzato seguendo le disposizioni legislative vigenti.Lavare le mani.Registrare l'avvenuta esecuzione dell' esame

Neonato/BambinoNeonato/BambinoPer effettuare la puntura venosa, nei neonati, veng ono utilizzate le vene del cuoio capellutovene del cuoio capelluto . Poiché i neonati non hanno vene di grande calibro n ella fossa antecubitale, i campioni di sangue per gli es ami di laboratorio sono di solito anche dalla giugulare esterna giugulare esterna e dalle vene femoralie dalle vene femorali . Usare una bambola per dimostrare ai bambini la punt ura venosa e spiegare la procedura ai genitori. Spiegare la procedura al bambino, incoraggiare le domande ed essere attenti a recepire i messaggi dal la domande ed essere attenti a recepire i messaggi dal la comunicazione non verbale. I bambini possono non comprendere cose che per gli adulti sono ovvie. Per esempio un bambino può credere che la l’iniezione rappresenti una punizione. Nei bambini è di solito usato un ago con un diametr o 23-24. Applicare dei dispositivi di stabilizzazione approp riati in base all'età; stecche per le braccia o altri strume nti per proteggere il sito se il bambino deve eseguire tera pia EV.

AnzianoAnzianoLa cute è spesso delicata e facilmente esposta alle contusioni. Selezionare un sito con tessuto sano e adeguato per supportare l'ago. Per distendere la vena, percuoterla leggermente per evitare traumi. Cercare di non usare il laccio emostatico negli Cercare di non usare il laccio emostatico negli anziani. Di solito le vene superficiali sono abbastanza grandi e non necessitano di una ulteriore distensione per inserire l'ago. Usando il laccio emostatico si può provocare la rottura della vena quando viene penetrata dall'ago. Ridurre l'uso di disinfettanti alcolici e di cerotto per evitare irritazioni alla cute sensibile.

Eseguire le procedure Eseguire le procedure diagnostichediagnostiche

Sostituire Azioni

Eseguire gli esami Eseguire gli esami strumentali

Eseguire l'elettrocardiogramma

Definizione e scopo Definizione e scopo Con l'effettuazione dell' elettrocardiogramma (ECG) si registra l'attività elettrica del cuore mediante l'applicazione di elettrodi sulla superficie cutanea di zone predefinite e si stampa la sua documentazione grafica stampa la sua documentazione grafica mediante un'apposita apparecchiatura (elettrocardiografo). Lo scopo è quindi quello di documentare gli eventi elettrici che precedono la contrazione miocardica e non l'attività contrattile del cuore, al fine di diagnosticare le patologie cardiache.

Per registrare l'ECG è necessario collegare un elettrocardiografo a 10 elettrodi che registrano 12 derivazioni.

Elettrodi precordialiElettrodi precordialiPer gli elettrodi precordiali (da V1 a V6) è importante determinare con precisione la posizione di V1 in quanto risulta fondamentale per la registrazione di queste derivazioni. Per reperire il quarto spazioreperire il quarto spazio intercostale:

si appoggia il dito sull'angolo sternale, si appoggia il dito sull'angolo sternale, si fa scivolare lentamente verso il basso di qualche centimetro finché non si sente una leggera prominenza ossea. Questo è l'angolo di Louis dove il manubrio si unisce al corpo dello sterno. spostando appena le dita verso il lato destro del torace si palpa la seconda costa e l'avvallamento successivo è il secondo spazio intercostale. da qui si scende contando fino al quarto, dove viene collocato l'elettrodo V1

Atti di supporto prima della proceduraVerificare il funzionamento dell'elettrocardiografo e la velocità di scorrimento della carta. Identificare la persona Fornire alla persona alcune informazioni relative alla procedura Fare assumere alla persona la posizione supina e fare scoprire il torace, i polsi e le caviglie. Verificare se risulta necessario radere i peli del Verificare se risulta necessario radere i peli del torace nei punti nei quali fare aderire gli elettro di. Preparare il seguente materiale:

elettrocardiografo munito di carta millimetrata e c avi; elettrodi adesivi monouso; oppure pasta conduttrice pinze e pompettesoluzione alcolica per sgrassare la cute; garze pulite; materiale per tricotomia, se occorre.

Lavare le mani

Procedura Procedura Preparare la cute nelle zone in cui verranno applicati gli elettrodi utilizzando la soluzione alcolica. Applicare gli elettrodi delle derivazioni periferiche cercando di evitare l'applicazione su tendini e grosse masse muscolari. Posizionare gli elettrodi precordiali utilizzando i punti di repere descritti.Collegare gli elettrodi all'elettrocardiografo mediante gli appositi cavi. appositi cavi. Invitare la persona a non muoversi per qualche minuto e a mantenere una normale respirazione (per evitare artefatti nel tracciato). Iniziare la registrazione stampando almeno 4-5 complessi per ciascun gruppo di derivazioni. Spegnere l'elettrocardiografo e togliere i cavi. Staccare gli elettrodi ed eliminare la pasta conduttrice rimasta sulla cute della persona utilizzando delle garzine asciutte.

Atti di supporto dopo la procedura Smaltire il materiale utilizzato seguendo le disposizioni legislative vigenti Lavare le mani Tagliare e pinzare il tracciato elettrocardiografico in modo da consentire elettrocardiografico in modo da consentire l'individuazione della sequenza delle onde PQRST nelle diverse derivazioni Registrare l'avvenuta esecuzione dell'esame